Papers by Richard Mangano
The paper aims to analyse the role of prophecy and prophetology in Avicenna's philosophy. It star... more The paper aims to analyse the role of prophecy and prophetology in Avicenna's philosophy. It starts by providing a brief excursus on Greek, Hebrew, Christian and Islamic sources regarding divination, soothsaying and prophecy, which can be considered relevant for Ibn Sina's thought. It then examines the "Risala fī iṯbāt al-nubuwwāt wa ta’wīl rumūzi-him wa amṯāli-him" - a work of uncertain Avicennian attribution - to present Avicenna's argument for the necessity of prophecy. Finally, this argument is compared with those expressed in the last three books of the al-Ilāhiyyāt from Avicenna's Kitāb al-Šifā’. After pointing out the physical and metaphysical roots of prophecy, it appears that prophecy is the necessary medium between God, the angels and mankind, and the prophet embodies the necessary teacher of truth for both the learned elites and the common people.
The paper aims to analyse Bishob Robert Grosseteste's thought and, in particular, his "Metaphysic... more The paper aims to analyse Bishob Robert Grosseteste's thought and, in particular, his "Metaphysics of Light". As well as attempting to track down the more important sources for his speculation, the paper highlights the strong connection between "science" and "faith" in Grosseteste's philosophical method. This meaningful relationship provides insight for today's various research enterprises into visualising science, theology and philosophy as a whole.
Seminars / Workshops by Richard Mangano
A-ritmie del tempo: nei ruscelli delle nostalgie. I confini della nostalgia. Étienne Gilson e la testimonianza filosofica, 2021
Stupirsi riaccende l’animo dalla monotonia sommessamente proterva e lo smuove per successivi smot... more Stupirsi riaccende l’animo dalla monotonia sommessamente proterva e lo smuove per successivi smottamenti e per inconsci e involontari palinsesti di abitudini: segna almeno l’interrompersi puntuale e subitaneo della circolarità solita e stagnante, nella quale per paradosso di necessità si ha compiaciuto appagamento. Stupirsi è stimolo a ricercare cause per l’evento singolarissimo della ripetizione e della rinascita. Si esce allora trepidanti per corpolentissima fantasia alla fioritura simbolica, che è tutta da scoprire in voci sempre diverse. La chiamata alla ripresa e al rilancio perdura senza forzate aperture né chiusure indolenti. L’immisurabile vox clamans del reale nel reale pretende d’esser nominata e si insinua nell’attesa tra le crepe del tempo e desidera vestirsi e apparire in evidentissimo abito. Intanto i germogli colmano le distanze relative e le nutrono, ma lo stupirsi può con rapidità volgersi in terrore cieco, incontro a paralizzanti false promesse. Emozione e passione e interesse possono quasi riversarsi in muta rimozione e apatica reticenza e frantumante dissolvenza. La sorgente, mirabile a vedersi, trova modo pur sempre di riaffiorare e traboccare, vivificando i frutti di ogni laboriosa pazienza. Per rinnovare il volto pietrificato della rerum natura è sufficiente appena una goccia sola: pur senza radici, lo stupore spira dov’è desiderio. Gli uomini vivono, nella storia delle loro parole, nostalgici come nostalgico nel loro cuore circola il sangue: quanto alla sapienza, «… dovevano incominciarla dalla Metafisica, siccome quella, che va a prendere le sue pruove, non già da fuori, ma da dentro le modificazioni della propria mente di chi medita». Se il lettore trovasse incompiuti i percorsi, oscuri i sentieri, incerti i passi, si accompagni al ricercare teso oltre ogni mediocre conformarsi e ardisca di non preservarsi dall’errare e dal rinvenirsi in aporia.
Su una scoperta secondo la quale ogni nuova critica della ragion pura sarebbe resa superflua da una più antica., 2021
Qui si dice che le trasgressioni logiche sono quanto mai necessarie per rendere manifesto tutto c... more Qui si dice che le trasgressioni logiche sono quanto mai necessarie per rendere manifesto tutto ciò che il discorso logico occulta e nasconde.
coordinatore prof. Rizzo Francesco
Enti proponenti: Polo Didattico Montalcini (AG) in sintonia con l'Officina di Studi Medievali (PA)
Alma mater fiumi in piena
lungo il viaggio una sirena,
era notte luna piena,
una donna di frontiera.
Taci salice piangente
dalle risa senza fiato
se capire cosa siamo,
pare compito copiato.
Ali spesse chiavi in mano,
sorge bene la clessidra
Dalí, Seneca e Tiziano
sotto i classici di Fibra.
Una Verità cercata
dagli atlanti alla cartina
s’era vecchio il vino buono
è più vecchia la cantina!
Ci sono troppe parole
chiuse per comizio
un'altra versione
dello stesso vizio,
come la television
e riproduce il bingo
come suole la virtù
è madre dell’inizio!
Esci dalla tua versione
ti ripeto il trucco
è solo la convinzione
regina del giusto,
una doppia implicazione
distruggiamo tutto?
è solo un'altra opinione
fedele al suo dubbio!
Eredità in viaggio,
un gruppo siamo in due:
il vero me che tace
e quello falso pure,
il fumo esce piano
insieme alle paure
castelli di certezza
ma senza fognature.
La notte non ti aspetta
ma ti viene a chiamare,
la verità sbagliata
la devi conservare.
Volevo un po’ fermarmi
ma senza mai finire
la verità ha cent’anni
ed esce dall’ovile.
Cusano e Bruno. La potenza dell'origine., 2021
Qui si dice che le trasgressioni logiche sono quanto mai necessarie per rendere manifesto tutto c... more Qui si dice che le trasgressioni logiche sono quanto mai necessarie per rendere manifesto tutto ciò che il discorso logico occulta e nasconde.
coordinatore prof. Rizzo Francesco
Enti proponenti: Polo Didattico Montalcini (AG) in sintonia con l'Officina di Studi Medievali (PA)
Chi potrà ritenere che gli strumenti dianomisurazioni esatte dal momento che il fluire dellecose non mantiene un identico ritmo ed untermine non si mantiene mai alla stessa distanzadall'altro?-Nessuna cosa è absolutamente mala; perché lavipera non è mortale e tossicosa a la vipera; né ildrago, il leone, l'orso a l'orso, al leone, al drago;ma ogni cosa è mala rispetto di qualch'altro.-Colui che vede in se stesso tutte le cose èaltempo stesso tutte le cose.
GIORDANO BRUNO
La verità non ha né gradi, né in più né in meno, econsiste in qualcosa di indivisibile. [...] Perciòl'intelletto, che non è la verità, non riesce mai acomprenderla in maniera tanto precisa da nonpoterla comprendere in modo più preciso,all'infinito; [...] ha con la verità un rapporto simile aquello del poligono col circolo: il poligono inscritto,quanti più angoli avrà, tanto più risulterà simile alcircolo, ma non si renderà mai uguale ad esso,anche se moltiplicherà all'infinito i propri angoli, ameno che non si risolva in identità col circolo.-Tutti coloro che ricercano, giudicano le coseincerte comparandole e proporzionandole con unpresupposto che sia certo.
NICCOLÒ CUSANO
A-ritmie del tempo: eredità in viaggio, 2019
Valicare i confini dello spazio nel tempo e del tempo nello spazio è impresa caratteristica dell'... more Valicare i confini dello spazio nel tempo e del tempo nello spazio è impresa caratteristica dell'agire umano. Sorte, questa, per necessità raminga e nomade, perseguita con laboriosa permanenza per conservare la freschezza delle orme tracciate e il riconfermarsi degli orizzonti, che esprime il desiderio, il bisogno certo di una destinazione, di un luogo di riposo. Ecco che al principiare dei passi, però, immediatamente si dispiegano le prime asperità, le aritmie del percorso. Indietro, se non con lo sguardo, con la mente, non è concesso andare. Così, pur tra deviazioni, apparenti salti e barriere insormontabili il cammino procede, senza soluzione di continuità. La riflessione e il rispetto non sono che movimenti investigativi di ricomprensione di ciò che è dato e che ci è stato affidato, con cura. Una volta risaliti al rivolo prossimo, dissetati per il cammino percorso, non resta che procedere, pur resistendo alle seduzioni della paralisi. Occorre viaggiare verso il non noto. Non con intenzione accrescitiva o accumulativa, che rende vano ogni sforzo degli uomini passati, ma come studioso cartografo, spingendosi oltre e vedendo fin dove lui-come umanità-può attestare i luoghi del linguaggio come abitazione. Fin dove, dunque, possiamo dirci a casa nell'universo. In uno scenario quale quello odierno, dominato da istantanee evanescenti, da quotidianità e persone ridotte ad ingranaggio funzionale nella calcolata dispersione del tempo, dobbiamo riconoscere che sostenere un simile cammino non è impresa semplice. Soprattutto se ci si propone di farlo attraverso un seminario. Prevede che si giunga, di volta in volta, ad un ripensamento dello stesso, del fine che lo informa e lo definisce. E' quasi come un ripartire da zero, sebbene di ciò propriamente non si tratti, nella misura in cui ogni versione del seminario in questione non può che ritrovarsi sempre obbligata a rispondere all'antecedente. Lo studio che ci proponiamo di affrontare ha sempre come punto di riferimento primo (che come tale rimane problema) quell'intreccio di continuità e discontinuità che caratterizza l'andamento della nostra storia, che vorremmo provare nuovamente a definire interrogandoci su quella trama di eredità, tradizioni di pensiero ed eventi-chiave, memorie e testimonianze che la costituiscono. Pur mantenendo una certa continuità in tal senso, esso si propone di introdurre una differenza (una discontinuità), o, se vogliamo, di introdurre ad una differenza, relativamente a quello che è e resta il suo sguardo sospeso su quelle domande che lo animano. L'idea di fondo si articola essenzialmente in tre punti:-aritmìe del tempo (titolo del seminario)-identità e conflitto (il tema guida del nostro corso di studi)-eredità in viaggio (il sottotitolo del seminario da noi scelto questa volta) A partire da quella che è la cornice di "Aritmie del Tempo" vorremmo ulteriormente sviluppare il tema centrale del rapporto dialettico di identità e conflitto, come fatto in modo specifico durante l'ultima edizione del seminario, ponendo stavolta maggiore enfasi sul tema delle eredità in viaggio, il quale in questa occasione ci permette di provare ad osare nella ricerca di chiavi di lettura di ampio respiro di quella che è la nostra storia (o le nostre storie ?) presa in tutta la sua problematicità. Per prestare accorto ascolto, dunque, alle aritmie e alle ritmie rimaste nel silenzio e ancora tutte da scoprire, da preservare. Essendo partiti da questa base problematica, tenteremo di fare un passo avanti nello studio, nella ricerca, arrivando possibilmente a identificare delle vere e proprie eredità di cui magari potere scoprirci (di colpo) depositari e custodi. Eredità in viaggio, in cammino, che prima di noi sono state e dopo di noi saranno, ma che adesso, senza di noi, non possono sussistere, a meno che noi non facciamo lo sforzo di porci (e tenerci) all'altezza delle stesse.
A-ritmie del tempo: conflitto e riconoscenza. , 2018
Se il pensiero ha una storia, è bene ricordarla, conoscerla, continuarla: non per rimpiangere un ... more Se il pensiero ha una storia, è bene ricordarla, conoscerla, continuarla: non per rimpiangere un idilliaco passato o per illudersi con “magnifiche sorti e progressive”, quanto piuttosto per analizzare ogni accaduto come evento [“venuto da”]; non negandone, quindi, l'irrinunciabile irripetibilità, ma affermandone la peculiarità, in stretto dialogo sia con il suo istante temporale, sia con il nostro, mettendone in mostra in maniera critica continuità e discontinuità.
Nel rilevamento delle aritmie di questa storia è opportuno esporne il valore intrinseco e il valore relativo. Qualsiasi scoperta di scienza o qualsiasi mutamento paradigmatico sarebbe sterile se non fosse intimamente legato alla memoria che se ne ha. Ogni passo nel cammino della conoscenza è frutto di un confronto e di un conflitto con il precedente: solo così vive come successivo, e, in quanto tale, può essere riconoscente.
A-ritmie del tempo: dall'outfit all'essere, 2020
Attuale si dice di qualcuno o di qualcosa che non sia di moda. Ciò che è attuale... more Attuale si dice di qualcuno o di qualcosa che non sia di moda. Ciò che è attuale pare che sia perenne, rispetto al transeunte e caduco. La verità non può che essere sempre attuale: una dottrina non è vera perché attuale, ma attuale perché vera. Essa richiede, promuove e accende approfondimenti e soluzioni aperte ad ulteriori approfondimenti, anche in discontinuità, tesi comunque a scampare alle certe e inestricabili forme di protagonismo storiografico sempre odierne e contemporanee, che insegnano e ingenerano scetticismo e disillusioni, gettando nel discredito la filosofia con il pensare, negandone talvolta il suo proprio soggetto, snaturandone infine i compiti e le finalità. Queste finalità e questi compiti fin da principio la caratterizzano, già molti secoli prima di Cristo, come ricerca della verità per la libertà e difesa della libertà per la verità. Per questo la filosofia è da sempre invisa a tutte le tirannie ed è da sempre perseguitata da tutti i poteri totalitari: ieri come oggi, segno di contraddizione perché allergica ai compromessi, irriducibile ai manierismi metodologici e formalistici e nemica delle confusioni, in quanto orientata oltre ogni outfit all'essere e al comprendere (nous). La materia di riferimento del laboratorio permane l'intreccio di continuità e discontinuità che segna l'andamento della storia e lo custodisce nella trama mai indifferente intessuta da eredità, tradizioni di pensiero, memorie e testimonianze.
Se Aritmie del Tempo propone la cornice dentro cui sviluppare in continuità con i temi degli anni precedenti il tema del rapporto dialettico tra passioni e ragioni, ora si intende porre maggiore attenzione al tema Dall'outfit all'essere, per continuare la ricerca di interpretazioni e comprensioni ad ampio spettro della nostra storia (o delle nostre storie?) considerata in tutte le sue problematicità, nell'umile ascolto di aritmie e ritmi rimasti forse in silenzio e tuttavia ancora degni di essere scoperti e valorizzati nelle loro ricchezze e potenzialità e anche secondo un'inusitata grammatica dell'istante.
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Papers by Richard Mangano
Seminars / Workshops by Richard Mangano
coordinatore prof. Rizzo Francesco
Enti proponenti: Polo Didattico Montalcini (AG) in sintonia con l'Officina di Studi Medievali (PA)
Alma mater fiumi in piena
lungo il viaggio una sirena,
era notte luna piena,
una donna di frontiera.
Taci salice piangente
dalle risa senza fiato
se capire cosa siamo,
pare compito copiato.
Ali spesse chiavi in mano,
sorge bene la clessidra
Dalí, Seneca e Tiziano
sotto i classici di Fibra.
Una Verità cercata
dagli atlanti alla cartina
s’era vecchio il vino buono
è più vecchia la cantina!
Ci sono troppe parole
chiuse per comizio
un'altra versione
dello stesso vizio,
come la television
e riproduce il bingo
come suole la virtù
è madre dell’inizio!
Esci dalla tua versione
ti ripeto il trucco
è solo la convinzione
regina del giusto,
una doppia implicazione
distruggiamo tutto?
è solo un'altra opinione
fedele al suo dubbio!
Eredità in viaggio,
un gruppo siamo in due:
il vero me che tace
e quello falso pure,
il fumo esce piano
insieme alle paure
castelli di certezza
ma senza fognature.
La notte non ti aspetta
ma ti viene a chiamare,
la verità sbagliata
la devi conservare.
Volevo un po’ fermarmi
ma senza mai finire
la verità ha cent’anni
ed esce dall’ovile.
coordinatore prof. Rizzo Francesco
Enti proponenti: Polo Didattico Montalcini (AG) in sintonia con l'Officina di Studi Medievali (PA)
Chi potrà ritenere che gli strumenti dianomisurazioni esatte dal momento che il fluire dellecose non mantiene un identico ritmo ed untermine non si mantiene mai alla stessa distanzadall'altro?-Nessuna cosa è absolutamente mala; perché lavipera non è mortale e tossicosa a la vipera; né ildrago, il leone, l'orso a l'orso, al leone, al drago;ma ogni cosa è mala rispetto di qualch'altro.-Colui che vede in se stesso tutte le cose èaltempo stesso tutte le cose.
GIORDANO BRUNO
La verità non ha né gradi, né in più né in meno, econsiste in qualcosa di indivisibile. [...] Perciòl'intelletto, che non è la verità, non riesce mai acomprenderla in maniera tanto precisa da nonpoterla comprendere in modo più preciso,all'infinito; [...] ha con la verità un rapporto simile aquello del poligono col circolo: il poligono inscritto,quanti più angoli avrà, tanto più risulterà simile alcircolo, ma non si renderà mai uguale ad esso,anche se moltiplicherà all'infinito i propri angoli, ameno che non si risolva in identità col circolo.-Tutti coloro che ricercano, giudicano le coseincerte comparandole e proporzionandole con unpresupposto che sia certo.
NICCOLÒ CUSANO
Nel rilevamento delle aritmie di questa storia è opportuno esporne il valore intrinseco e il valore relativo. Qualsiasi scoperta di scienza o qualsiasi mutamento paradigmatico sarebbe sterile se non fosse intimamente legato alla memoria che se ne ha. Ogni passo nel cammino della conoscenza è frutto di un confronto e di un conflitto con il precedente: solo così vive come successivo, e, in quanto tale, può essere riconoscente.
Se Aritmie del Tempo propone la cornice dentro cui sviluppare in continuità con i temi degli anni precedenti il tema del rapporto dialettico tra passioni e ragioni, ora si intende porre maggiore attenzione al tema Dall'outfit all'essere, per continuare la ricerca di interpretazioni e comprensioni ad ampio spettro della nostra storia (o delle nostre storie?) considerata in tutte le sue problematicità, nell'umile ascolto di aritmie e ritmi rimasti forse in silenzio e tuttavia ancora degni di essere scoperti e valorizzati nelle loro ricchezze e potenzialità e anche secondo un'inusitata grammatica dell'istante.
coordinatore prof. Rizzo Francesco
Enti proponenti: Polo Didattico Montalcini (AG) in sintonia con l'Officina di Studi Medievali (PA)
Alma mater fiumi in piena
lungo il viaggio una sirena,
era notte luna piena,
una donna di frontiera.
Taci salice piangente
dalle risa senza fiato
se capire cosa siamo,
pare compito copiato.
Ali spesse chiavi in mano,
sorge bene la clessidra
Dalí, Seneca e Tiziano
sotto i classici di Fibra.
Una Verità cercata
dagli atlanti alla cartina
s’era vecchio il vino buono
è più vecchia la cantina!
Ci sono troppe parole
chiuse per comizio
un'altra versione
dello stesso vizio,
come la television
e riproduce il bingo
come suole la virtù
è madre dell’inizio!
Esci dalla tua versione
ti ripeto il trucco
è solo la convinzione
regina del giusto,
una doppia implicazione
distruggiamo tutto?
è solo un'altra opinione
fedele al suo dubbio!
Eredità in viaggio,
un gruppo siamo in due:
il vero me che tace
e quello falso pure,
il fumo esce piano
insieme alle paure
castelli di certezza
ma senza fognature.
La notte non ti aspetta
ma ti viene a chiamare,
la verità sbagliata
la devi conservare.
Volevo un po’ fermarmi
ma senza mai finire
la verità ha cent’anni
ed esce dall’ovile.
coordinatore prof. Rizzo Francesco
Enti proponenti: Polo Didattico Montalcini (AG) in sintonia con l'Officina di Studi Medievali (PA)
Chi potrà ritenere che gli strumenti dianomisurazioni esatte dal momento che il fluire dellecose non mantiene un identico ritmo ed untermine non si mantiene mai alla stessa distanzadall'altro?-Nessuna cosa è absolutamente mala; perché lavipera non è mortale e tossicosa a la vipera; né ildrago, il leone, l'orso a l'orso, al leone, al drago;ma ogni cosa è mala rispetto di qualch'altro.-Colui che vede in se stesso tutte le cose èaltempo stesso tutte le cose.
GIORDANO BRUNO
La verità non ha né gradi, né in più né in meno, econsiste in qualcosa di indivisibile. [...] Perciòl'intelletto, che non è la verità, non riesce mai acomprenderla in maniera tanto precisa da nonpoterla comprendere in modo più preciso,all'infinito; [...] ha con la verità un rapporto simile aquello del poligono col circolo: il poligono inscritto,quanti più angoli avrà, tanto più risulterà simile alcircolo, ma non si renderà mai uguale ad esso,anche se moltiplicherà all'infinito i propri angoli, ameno che non si risolva in identità col circolo.-Tutti coloro che ricercano, giudicano le coseincerte comparandole e proporzionandole con unpresupposto che sia certo.
NICCOLÒ CUSANO
Nel rilevamento delle aritmie di questa storia è opportuno esporne il valore intrinseco e il valore relativo. Qualsiasi scoperta di scienza o qualsiasi mutamento paradigmatico sarebbe sterile se non fosse intimamente legato alla memoria che se ne ha. Ogni passo nel cammino della conoscenza è frutto di un confronto e di un conflitto con il precedente: solo così vive come successivo, e, in quanto tale, può essere riconoscente.
Se Aritmie del Tempo propone la cornice dentro cui sviluppare in continuità con i temi degli anni precedenti il tema del rapporto dialettico tra passioni e ragioni, ora si intende porre maggiore attenzione al tema Dall'outfit all'essere, per continuare la ricerca di interpretazioni e comprensioni ad ampio spettro della nostra storia (o delle nostre storie?) considerata in tutte le sue problematicità, nell'umile ascolto di aritmie e ritmi rimasti forse in silenzio e tuttavia ancora degni di essere scoperti e valorizzati nelle loro ricchezze e potenzialità e anche secondo un'inusitata grammatica dell'istante.