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domenica 30 aprile 2017

The Hermesvilla in Wien, Sisi - Queen Titania's Retreat.



Era l'estate del 1881 quando il Kaiser Franz Joseph, stanco di doversi separare, talvolta anche per lungo tempo, dalla sua amata Sisi che mal tollerava la vita di corte e che non appena poteva lasciava Vienna, talora anche per mesi e mesi, decise di farle dono di un castello alle porte della capitale, utilizzando la riserva di caccia del Lainzer Tiergarten ...

A quel tempo erano in pieno svolgimento i lavori nella zona centrale del RING - l'ANELLO che raccorda i principali viali della capitale, una sorta di circonvallazione che ricalca le antiche mure medievali che anticamente circondavano il centro storico di Vienna, su cui furono edificati i più importanti e prestigiosi palazzi di rappresentanza appartenenti all'epoca imperiale, dal Neue Burg, al Kunsthistorische Museum, al Naturhistorische Museum, allo Staatsoper, al Burgtheater, accanto ai quali sorsero il Parlament, il Rathaus, e l'Universität, rispondenti allo spirito sempre più democratico che andava assumendo il governo.


La Coppia Imperiale inaugura i viali del Ring il 1 maggio del 1865



Come ben potete immaginare, si trattava di lavori davvero imponenti che coinvolsero i più grandi architetti e costruttori del tempo e che li videro impegnati per più di mezzo secolo ( cominciarono con l'anno 1859, l'inaugurazione dei cantieri a lavori già avviati è datata 1 maggio 1865, e gli ultimi palazzi furono conclusi dopo il 1912 ) e proprio all'architetto di corte Karl von Hasenauer, già incaricato di realizzare tali opere, fu fatta richiesta di metter mano al progetto di quello che sarebbe divenuto il castello di Titania 1, dapprincipio nominato"Villa Waldruh" realizzato tra il 1882 ed il 1886.


Carl v. Hasenauer, Entwurf zur Hermesvilla, 1881, Fotostudio Otto, © Wien Museum


L'anno prima del suo completamento, ossia prima ancora che fossero costruite le stalle che dovevano ospitare i cavalli dell'imperatrice, Costei, dopo aver commissionato allo scultore tedesco Ernst Herter l'Hermés der Wächter ("Hermés il Guardiano"), che la mitologia classica voleva fosse protettore dei viaggiatori e che Sua Maestà intendeva porre al centro del giardino della villa, lo rinominò Hermesvilla e fu questo che divenne a Suo dire, il suo Castello dei Sogni (Schloss der Träume).

Non tutti i Viennesi videro di buon occhio tale realizzazione che si sovrapponeva ai lavori di bonifica e di miglioria urbanistici, poiché non era del tutto chiara la reale provenienza dell'ingente somma di denaro che fu necessaria per portare a termine tale castelluccio che possiamo collocare tutt'oggi tra le più belle dimore romantiche che il periodo vittoriano vide sorgere in tutta Europa.



L'Hermesvilla vanta interni opulenti con mobili originali permanentemente in mostra.
Al tempo furono coinvolti i più importanti artisti del periodo vittoriano austriaco: una menzione particolare per gli appartamenti privati ​​dell'imperatrice Elisabetta la meritano i blasonati August Eisenmenger e Hugo Charlemont che si occuparono del progetto della palestra di Sua Maestà, le cui pareti sono affrescate con dipinti che riportano scene sportive tratte dal mondo classico, mentre la camera da letto in cui troneggia un enorme letto di stato appartenente al XVIII° sec. 


deve i suoi dipinti ispirati a il "Sogno di una notte di mezza estate" di Shakespeare, al pittore Hans Makart ( dalla stanza una scaletta a chiocciola consente l'accesso, tramite il piano sottostante, direttamente la giardino ).
Ed ancora degni di nota sono lo studio di Franz Joseph, decorato da Bernhard Ludwig, così come la "Sala Terrena" al piano terra, per il progetto della quale fu incaricato lo scultore Viktor Tilgner.

Il Kaiser pretese che i 2500 ettari appartenenti alla intera proprietà venissero completamente spianati onde eliminare anche le minima asperità del terreno in modo da poter consentire alla sua amata di esercitare al meglio lo sport che prediligeva, ossia l'equitazione, che la vedeva impegnata in lunghe cavalcate ogni giorno - sappiamo infatti che l'imperatrice era tra le più abili ed ammirate amazzoni del suo tempo - e spesso, durante i fine settimana di primavera, l'imperatore si univa a lei in questo luogo incantato immerso nel verde, nell'immediata periferia di Vienna


ed allora Titania ritrovava il suo adorato Oberon.
Pensate che si narra che tale fosse l'amore che questa amabile creatura che fu chiamata a divenire imperatrice nutriva per la Natura, ammirata soprattutto nell'esibizione di quanto di incommensurabile le appartiene, il mare, il cielo, il vento, e le sue incontenibili forze, quali un temporale od una tempesta in mare aperto, amasse prendere un materasso e porlo sotto la finestra della sua stanza per dormire guardando il cielo !


WANDLE ICH AUCH UNTLER MENSCHEN,
IHRESGLEICHEN BIN ICH NICHT ... 2


ANCHE SE VADO ERRANDO TRA GLI UOMINI,
NON SONO PARI LORO ... 




Ma con il trascorrere degli anni e l'aumentare delle afflizioni che il destino aveva in serbo per la nostra amata imperatrice, sempre più andò crescendo l'irrequietezza che tormentava il suo animo, e sempre più la vedremo lontana dalla capitale austriaca e dalla sua famiglia, sovente per recarsi in località turistiche balneari dove svernare o in stazioni termali onde lenire i suoi malesseri ... si sa quanto l'emotività ed uno stato depressivo profondo e costante agisca irrimediabilmente minando il fisico, indebolendo cuore e polmoni inducendola a cercare sempre quel qualcosa che mai si troverà ... almeno qui su questa nostra terra ... ( da non dimenticare che Sisi soffriva anche di gotta, forse dovuta o senz'altro aggravata dai 'succhi di carne' che facevano parte da molti anni della sua dieta quotidiana: erano questi un pieno di proteine ben maggiore di quanto fosse necessario per avere l'energia che il suo fisico richiedeva onde reggere la superattività cui ella lo voleva sottoporre )


Stanchissima Titania vagando va nel parco, 
pensosa le trecce si scioglie
e compone strofe nuove ripensando ai vecchi tempi,
quando lei qui indugiava ad attendere l'amato
che a raggiungerla si affrettava al chiarore della luna --
"Su questa panchina a lungo sedevamo abbracciati,
mentre dal parterre si udivan suoni e canti; 
là partivano razzi, si accendevano fuochi del Bengala,
qui filtrava appena l'argento della luna piena attraverso
la volta di foglie di castani
e ci scambiavamo baci ardenti, come la più tiepida
notte di luna,
mai pensando al mattino che tutto rende grigio e,
ahimè!, più freddo".
Questi i malinconici ricordi di Titania durante le sue
passeggiate serali.
E' rimasto solo il grigio e da tempo è muto il canto!3



Con il cuore colmo di gioia, così come accade ogni qualvolta tratto di tali argomenti, 
prendo congedo da voi, 
augurandovi tanta letizia e tanta serenità di cuore,


a presto 💕










FONTI BIBLIOGRAFICHE: 


Hellmut Andics, Die Frauen der Habsburger, WILHELM HEYNE VERLAG, München
1995;

Elisabetta d'Austria, Diario poeticoMGS PRESS SAS, 1998;

ELISABETTA D'AUSTRIA NEI FOGLI DI DIARIO DI COSTANTIN CHRISTOMANOS, Adelphi edizioni S.p.A., Milano, 1989;

Maria Valeria d'Asburgo, La prediletta - Il diario della figlia di Sissi, a cura di Martha e Horst Schad, traduzione di Flavia Floradini, MGS PRESS, 2001;


Marguerite Cornell Owen, THE MARTYRDOM OF AN EMPRESS WITH PORTRAITS FROM PHOTOGRAPHS [ 1898]HARPERS & BROTHERS PUBLISHERS, NEW YORK AND LONDON, collected by Benno Loewy, bequeathed to Cornell University - The Cornell University Library Digital Collection;

Conte Egon Cesar Corti, L'imperatrice ElisabettaMondadori, Milano, 1937;

Brigitte Hamann, Elisabeth. Kaiserin wieder Willen, Amalthea Verlag, Wien, München, 1982;

Brigitte Hamann, (a cura di)ELISABETH Bilder einer KaiserinAmalthea Verlag, 1998;

Marie Louise, Countess Larisch von Wallersee-Wittelsbach with Paul Maerker Branden and Elsa Brander, HER MAJESTY Elisabeth of Austria-Hungary, The Beautiful, Tragic Empress of Europe's Most Brilliant Court, DOUBLEDAY, DORAN & COMPANY Inc. GARDEN CITY, NEW YORK, 1934;

Maria Matray - Answald Kruger, L'attentato, MGS PRESS, Trieste, 1998;

Xavier Paoli, THEIR MAJESTIES AS I KNEW THEM - Personal Reminescences of the Kings and Queens of Europe, EDITORA GRIFFO (edizione originale Parigi, 1934);

Gabriele Praschl - Bichler, L'Imperatrice Elisabetta, Longanesi & C., Milano, 1997;


Gabriele Praschl-Bichler, Josef Cachée, "...von dem müden Haupte nehm' die Krone ich herab": Kaiserin Elisabeth Privat, Amalthea Signum Verlag, Wien, 1981; 


Irma Sztáray, Elisabeth gli ultimi anni, L'imperatrice raccontata dalla sua Dama d'onore, (titolo originale: Aus den letzten Jahren der Kaiserin ElisabethMGS PRESS, Trieste, 2010.




CITAZIONI E NOTE:

1 - Titania, Regina delle Fate, è la bella sposa di Oberon, Re degli Elfi. Entrambi, sono protagonisti, con la loro intricata storia d'amore, della commedia shakespeariana: A Midsummer Night's Dream; in lei l'imperatrice s'identificava quando prendeva la sua penna in mano per scrivere versi poetici e sotto tale pseudonimo scriveva.

2 - Elisabetta d'Austria, Diario poeticoMGS PRESS SAS, 1998, pag. 262;

3 - Op. cit. pag. 65.





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- picture 1




It was the Summer of 1881 when the Kaiser Franz Joseph, tired of having to separate, sometimes even for long times, from his beloved Sisi, who hated the court life and, as soon as she could, left Vienna, sometimes for months and months, dedided to give her a castle as a gift at the doors of the Austrian capital, using the Lainzer Tiergarten hunting reserve ...

At that time they were in full progress the works in the central RING area connecting the main avenues of the capital, a sort of beltway that resembles the ancient medieval walls that formerly surrounded the historic center of Vienna, on which they were built the most important and prestigious representative buildings belonging to the imperial era, the Neue Burg, the Kunsthistorische Museum, the Naturhistorische Museum, the Staatsoper, the Burgtheater, next to which emerged the Parliament, the Rathaus and the Universität, in order to respond to the spirit always more democratic that the government was taking.




- picture 2 - The Imperial Couple inaugurates the Ring Avenues on May 1st, 1865




As you can imagine, these were really impressive works involving the greatest architects and builders of the time and they saw them busy for more than half a century (they began with the year 1859, the inauguration of the yards at work already started is dated May 1st, 1865, and the last palaces were completed after 1912), and the court architect Karl von Hasenauer, who was already commissioned to carry out such works, was asked to give a hand to the project of what would have became Titania's Castle 1, named at first "Villa Waldruh"




- picture 3 - Carl v. Hasenauer, Entwurf zur Hermesvilla, 1881, Fotostudio Otto, © Wien Museum




realized between 1882 and 1886.
The year before it were ended, that is just before they were built the stables that had to accommodate the Empress' horses, She, after commissioning the Hermes der Wächter (Hermès the Guardian) to the German sculptor Ernst Herter - Hermes was for the Classic mythology the protector of travelers and Her Majesty wanted to lay it in the center of the garden of the villa - renamed this little castle Hermesvilla and this was what became Her Dream Palace Schloss der Träume ).

Not all Viennese people saw with sympathize this realization 'overlapping' the works of reclamation and improvement of their city because it was not entirely clear which was the real origin of the huge amount of money that was needed to bring about that castelluccio that we can still place amongst the most beautiful romantic buildings that the Victorian period saw building throughout Europe.




- picture 4


- picture 5




The Hermesvilla boasts opulent interiors with original furniture still on display.
O f course, at the time, the most important artists of the Austrian Victorian period were involved: a special mention for the private apartments of the Empress Elisabeth deserves the distinguished and titled August Eisenmenger and Hugo Charlemont who took care of the project of the gym of Her Majesty, the walls of which are frescoed with paintings depicting sports scenes from the classical world, while the bedroom has a huge bed belonging to the age of Empress Marie Therese, the 18th century




- picture 6




and has paintings inspired by Shakespeare's "Dream of a Midnight's Night", by Hans Makart (from the bedroom a spiral staircase allows to access, through the floor below, directly to the garden).
And still worthy of note are Franz Joseph's study, decorated by Bernhard Ludwig, as well as the "Sala Terrena" on the ground floor, for which the sculptor Viktor Tilgner was commissioned.

The Kaiser claimed that the 2500 hectares belonging to the entire property would be completely paved so as to eliminate even the slightest roughness of the ground to allow her  beloved one to exercise at her best the sport she loved most, that is horse riding, which saw her engaged in long rides every day - we know that the Empress was one of the most skilled and admired amazons of Her time - and often during the Spring weekends, the Emperor joined Her in this enchanting place immersed in green, in the immediate periphery of Vienna




- picture 7




And then Titania found back Her beloved Oberon.
Just think that so immense it was the love that this lovable creature, who was called to become Empress, nourished for Nature, the Nature admired especially in the exaltation of its immeasurable dimensions, the sea, the sky, the wind, and its incontinable forces, such as a storm or a gale in the open sea, that she often loved to take a mattress and put it on the floor under the window of Her bedroom to sleep not in Her bed, but looking at the sky !


WANDLE ICH AUCH UNTLER MENSCHEN,
IHRESGLEICHEN BIN ICH NICHT ... 2





- picture 8 - Kaiserin Elisabeth together with her Greek reader Mr.Backer





EVEN IF I GO WANDERING AMONGST THE MEN,
I'M NOT LIKE THEM ...


But with the passing of the years and the increasing afflictions that fate had in store for our beloved Empress, the growing turmoil that tormented Her spirit grew more and more and we will see Her far away from the Austrian capital and her family, often to go to seaside resorts where to spend the Winter or to thermal resorts so as to soothe Her illness ... it is known how a deep and constant depressive mood and depression itself can work irretrievably by undermining the physic, weakening the heart and lungs, and pushing always to look for that something that will never be found ... at least here on the earth ...let's don't forget that Sisi also suffered from gout, perhaps due to or unduly aggravated by the 'juices of meat' that were part for many years of Her daily diet: these were a full of proteins far greater than needed to give her physic the energy it required to sustain the superactivity she wanted to submit it )



Far tired Titania goes wandering into the park,
thoughtful her braids she gets undone
and compose new verses thinking back to the old times,
when she was here to wait for her beloved one
who to reach her he was going at the clarity of the moon -
"On this bench for long time we were hugging,
while sounds and songs we heard from the parterre;
there were rockets and they lighted flames from Bengal,
here just the full moon silver filtered through
the vault of the Chestnut trees leaves
and we exchanged kisses, as flamboyant as the warmest
moon night,
never thinking about the morning that everything makes gray and,
Alas!, colder. "
These are the melancholy memories of Titania during her
evening walks.
Only the gray is left and the song is mute for so long!3





With my heart filled with joy, as I always happen when I deal with such topics,
I take my leave of you,
wishing you so much gladness and serenity of heart,


see you soon 💕















BIBLIOGRAPHIC SOURCES: 


Hellmut Andics, Die Frauen der Habsburger, WILHELM HEYNE VERLAG, München
1995;

Elisabetta d'Austria, Diario poeticoMGS PRESS SAS, 1998;

ELISABETTA D'AUSTRIA NEI FOGLI DI DIARIO DI COSTANTIN CHRISTOMANOS, Adelphi edizioni S.p.A., Milano, 1989;

Maria Valeria d'Asburgo, La prediletta - Il diario della figlia di Sissi, a cura di Martha e Horst Schad, traduzione di Flavia Floradini, MGS PRESS, 2001;


Marguerite Cornell Owen, THE MARTYRDOM OF AN EMPRESS WITH PORTRAITS FROM PHOTOGRAPHS [ 1898]HARPERS & BROTHERS PUBLISHERS, NEW YORK AND LONDON, collected by Benno Loewy, bequeathed to Cornell University - The Cornell University Library Digital Collection;

Conte Egon Cesar Corti, L'imperatrice ElisabettaMondadori, Milano, 1937;

Brigitte Hamann, Elisabeth. Kaiserin wieder Willen, Amalthea Verlag, Wien, München, 1982;

Brigitte Hamann, (a cura di)ELISABETH Bilder einer KaiserinAmalthea Verlag, 1998;

Marie Louise, Countess Larisch von Wallersee-Wittelsbach with Paul Maerker Branden and Elsa Brander, HER MAJESTY Elisabeth of Austria-Hungary, The Beautiful, Tragic Empress of Europe's Most Brilliant Court, DOUBLEDAY, DORAN & COMPANY Inc. GARDEN CITY, NEW YORK, 1934;

Maria Matray - Answald Kruger, L'attentato, MGS PRESS, Trieste, 1998;

Xavier Paoli, THEIR MAJESTIES AS I KNEW THEM - Personal Reminescences of the Kings and Queens of Europe, EDITORA GRIFFO (edizione originale Parigi, 1934);

Gabriele Praschl - Bichler, L'Imperatrice Elisabetta, Longanesi & C., Milano, 1997;


Gabriele Praschl-Bichler, Josef Cachée, "...von dem müden Haupte nehm' die Krone ich herab": Kaiserin Elisabeth Privat, Amalthea Signum Verlag, Wien, 1981; 

Irma Sztáray, Elisabeth gli ultimi anni, L'imperatrice raccontata dalla sua Dama d'onore, (titolo originale: Aus den letzten Jahren der Kaiserin ElisabethMGS PRESS, Trieste, 2010.





QUOTATIONS AND NOTES:

1 - Titania, Queen of the Fairies, is the beautiful bride of Oberon, King of all the Elves. Both are the protagonists, with their intricate love story, of Shakespeare's comedy: A Midsummer Night's Dream; in her the Empress identified Herself as soon as She took Her pen in Her hand to write Her poems and under that pseudonym She wrote.

2 - Elisabetta d'Austria, Diario poeticoMGS PRESS SAS, 1998, p. 262;

3 - Op. cit. p. 65.




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lunedì 28 aprile 2014

"E la mia anima è così piena da scoppiare" - Il Diario Poetico di Elisabetta d'Austria.







E la mia anima è così piena da scoppiare
non le basta il silenzioso meditare, 
quel che la agita, deve mutarsi in versi,
li affido ora a questo diario.

Si conserveranno per generazioni
al sicuro da chi adesso non li può capire; 
anni pieni di vicissitudini ci vorranno
soltanto dopo, questi canti fioriranno.

Oh possan poi raggiungere la meta del maestro,
essere un conforto al lamento e al vostro pianto
per chi lottando per la libertà e morto
e sul cui capo splende la corona del martirio !

O cari che vivete in tempi lontani a venire
e ai quali oggi parla l'anima mia,
spesso sarà in vostra compagnia: 
rivivrà quando avrete letto una poesia. 1



Prossima al raggiungimento della soglia della mezza età, delusa e sempre più amareggiata dalla vita - nonostante gli sforzi volti a conservare la propria giovinezza, una forma d'invecchiamento precoce, probabilmente ereditata dalla madre, stava mutando i tratti e le movenze della amabile Imperatrice il cui fisico, minato da una forma di gotta, non poteva più permettersi le lunghe cavalcate cui ella era votata dall'infanzia e che l'avevano resa celebre amazzone in tutta l'Europa - e dalle persone che la circondavano, sempre più incompresa nei moti del proprio animo, orfana dell'erede al trono che aveva dato agli Asburgo e all'Austria ed in grado di comunicare più solo con Maria Valeria ( sempre più intima diveniva in quegli anni l'amicizia dell'Imperatore con l'attrice Katharina Schratt ) Sissi, sempre più dedita a forme di appagamento di natura intellettuale, ripresi gli studi classici e le lezioni di greco moderno, comincerà con il coltivare una passione che già allietava le sue giornate quando, ancora quindicenne, 






vagheggiava d'amore e quando a sedici anni, giovane Imperatrice, dava espressione alla nostalgia per la sua amata Baviera ed al distacco che avvertiva tra le pareti dei freddi palazzi imperiali di Vienna: la poesia.





Con l'inizio degli anni ottanta del secolo XIX° ella inizierà con il curare in gran segreto un intenso diario personale in cui annotava quotidianamente appunti e versi, scritti non già dall'Imperatrice, ma dalla donna storica dall'animo sensibile, l'Elisabetta che più amo, quella resa ancor più bella dalle ferite inferte dalla vita, quella autentica, vera, quella che soffriva nel carcere delle imposizioni legate al suo ruolo, quella che languiva perchè legata ad anime che l'avevano lasciata prematuramente con le quali cercava in ogni modo di poter ancora comunicare, che avvertiva stretta la propria epoca storica, che cercava in un possibile contatto con il futuro l'unica via per poter ancora realizzare sè stessa ed uscire così dal proprio isolamento ... Anche se cammino fra gli uomini, / non sono pari loro 2




23 AGOSTO 1887 -  [ ... ] A parte le idee della mamma, che spesso la agitano in modo orribile, credo che il poetare sia tuttavia una fortuna per lei ... Il fine per il quale lavora la mamma - me lo ha confidato come un segreto - è talmente bello che può davvero essere felice nel suo impegno, che dovrà giovare ai posteri ... strana vita quella di mia madre - i suoi pensieri sono occupati dal passato, il suo impegno guarda al futuro. Il presente è per lei un'ombra irreale, il suo più grande orgoglio, che nessuno immagini che è poetessa ... 3

Ma affidiamoci alle parole di Costantin Christomanos che fu per un breve ma intenso periodo il suo lettore di greco, che le visse accanto osservandola da vicino, per immaginarla mentre scrive:





L'Imperatrice scrive molto in fretta, e nel reggere la penna tiene le dita piegate, evidentemente per un'abitudine presa da bambina che deve aver conservato proprio perchè gli insegnanti la rimproverano. In generale tutto il suo atteggiamento, quando scrive, ha qualcosa d'infantilmente grazioso e maldestro che contrasta col suo maestoso contegno in mezzo ai fiori e agli alberi. Fissa il foglio e la punta della penna, e sembra che voglia costringere il pennino a vergare tratti sottili e netti. Accade invece che le lettere sgorghino irruenti e precipitose, libere da ogni convenzione. 





" Voi ammirate la mia brutta calligrafia. E' fatta come me, " mi ha detto " non vuole lasciarsi domare ". Ogni tanto fa delle grosse macchie d'inchiostro viola, l'unico che usa. Ha davanti a sé un calamaio d'oro; attorno a lei sono sparsi i sottili fogli di carta assorbente con cui asciuga ogni pagina, picchiettandovi sopra con la mano serrata a pugno. 4 





Dorati giorni di quiete silente,
solitudine claustrale!
Nel profondo del cuore
riconoscente vi ho scolpiti !

Tutta sola con i miei pensieri,
mai interrotti da voci stonate
giorno e notte il silenzio più profondo -
felice è chi appartiene solo a sé, 5


Seppur sposa all'Imperatore dell'Impero Austroungarico Francesco Giuseppe, Sissi era di idee antimonarchiche e repubblicane, figlia ed Imperatrice di un paese arcanamente e sinceramente religioso ed animata da profondo senso cristiano, nutriva un orientamento anticlericale, nulla del suo presente storico le apparteneva, sentiva di dover volgere lo sguardo più lontano dei limiti della propria epoca e così fece consegnando alla sua penna le proprie aspirazioni per lasciarle ai lettori del futuro, i soli che sarebbero stati in grado di comprenderla e di ridare, con la loro lettura, giustificazione e compimento alle sue più intime ed inconfessate passioni e tensioni emotive.


Cara anima del futuro !
Ti affido questi scritti. Il grande maestro * che li ha ispirati mi ha suggerito anche cosa farne: potranno essere pubblicati solo quando saranno trascorsi sessant'anni a partire dal 1890 ed i proventi dovranno essere impiegati per aiutare i perseguitati politici e i loro familiari bisognosi. Anche fra sessant'anni la felicità e la pace ovvero la libertà continueranno infatti a non essere di casa su questo nostro piccolo pianeta così come non lo sono state ai miei tempi. Forse lo saranno un giorno in un mondo diverso. Oggi non sono in grado di dirlo, forse però quando leggerai queste righe ... Un saluto di cuore. Ti sento vicino, 

Titania ** 





Alla poesia perciò Elisabetta affidava il compito di renderle quella pace intima, quella consolazione, quella serenità che, era certa, la vita non potesse ormai far altro che negarle.



Odo laggiù nella calura dell'estate
mormorare le acque azzurre;
là sento invece la frescura
nella muta quiete di ghiacciai eterni.

In entrambi i luoghi fiorisce la poesia, 
la calura non potrà soffocarla
nè raggelarsi essa potrà mai,
è il mio conforto a tutte le tristezze. 7 


Pensò quindi di pubblicare i propri versi, come anni prima, in gran segreto, aveva fatto il principe Rudolf con i propri scritti politici, facendone consegnare una copia trascritta da una persona fidata all'editore di Corte; nell'estate del 1890, un anno e mezzo dopo Mayerling, Sissi decise di dare ai propri scritti, però, un destino differente rispetto a quello che vi diede il principe ereditario, le cui riflessioni trascritte sono andate smarrite: chiuse la copia stampata dei Nordsee Lieder - Canti del Mare del Nord, dei Winterlieder - Canti d'Inverno ed il manoscritto ( Drittes Buch ) ancora incompleto in una cassetta e poi ancora in un'altra apponendovi la seguente clausola dopo il sigillo:

Questa cassetta deve essere aperta 60 anni dopo il 1890. Dopodiché la cassetta in essa contenuta va inoltrata all'indirizzo indicato sopra di essa. ( l'indirizzo era quello del principe Lichtenstein a Brno)

Dopo una serie di vicissitudini che sarebbe prolisso e noioso elencare qui di seguito, cui si aggiunsero anche i due conflitti mondiali, la suddetta cassetta, una volta aperta alla data prestabilita ed appuratone il contenuto ( si supponeva che contenesse la lettera d'addio indirizzata dal principe Rudolf alla madre prima della tragedia di Mayerling, ma quando si scoprì che non custodiva altro che volumi di poesie non vi fu data grande importanza ) venne custodita in archivio dal presidente della Confederazione Elvetica finchè la più grande biografa di Elisabetta, Brigitte Hamann, conducendo ricerche con finalità di studio sulla vita dell'Imperatrice, non s'imbattè nel 1977 in modo del tutto fortuito in questi plichi e, pubblicandoli, diede così al fine piena realizzazione al volere di 'Titania'.





Noi che oggi leggiamo questi scritti facciamo la conoscenza di una donna completamente isolata dai propri contemporanei, critica nei confronti della storia e dell'etica imperiale, talvolta persino giudice sagace e severo di certi eccessi, una donna liberale che precorse i tempi, non compresa e perciò spesso non amata quanto meritava, una donna moderna, una donna contemporanea, potremmo quasi dire, che in vita, non fu riconosciuta di buon grado dall'Austria Imperatrice e mai si sentì all'altezza di quel ruolo e che, una volta superata la giovinezza e divenuta donna, si elesse piuttosto regina esclusivamente del proprio mondo interiore.







Solitaria vago in questo mondo,
alla gioia, alla vita da tempo ho voltato le spalle;
con nessuno condivido la mia vita,
mai vi fu alcuno che mi abbia capito.

Certo, negli anni di entusiasmo in gioventù
intrecciavo corone su qualche bel capo,
ma ahimè, ora che il tempo le ha sfrondate, 
mi accorgo che di spirito e di anima eran privi !

Sono circondata da parenti,
ma soltanto al corpo e al sangue sono vicini;
dieci volte sprangata è la mia interiorità
e ben chiuso è ogni accesso. 8 





Quanto più le sto vicino, tanto più mi convinco che vive a metà tra due mondi. Quando camminiamo per ore lungo la spiaggia omerica, e lei sfiora come un'ombra che ha preso corpo la sponda luminosa della vita, e le onde eterne ci mandano il loro richiamo, ho sempre la sensazione che ella simboleggi qualcosa che sta tra la vita e la morte o che appartiene contemporaneamente a entrambe. [ ... ] Non riesco ad immaginare che una creatura come lei possa lasciare questa vita al modo degli altri mortali, dal momento che non appartiene alla vita reale. Vive in un'atmosfera diversa da quella in cui noi respiriamo. Ai nostri occhi la sua vita è un non vivere. Si potrebbe dire che, ancora da viva, si trova in uno stato che esclude la vita. Questo mistero che la circonda, che per tutti la rende un'enigma, è per lei una fonte di certezze: vi si avvolge come in una corazza, per difendere il contenuto della propria anima, affinché non svanisca e non sia offeso dai rapporti con gli esseri umani ... 9 







Anche oggi il nostro tempo credo si sia concluso, ormai sapete che certi argomenti mi prendono la mano e non smetto più di scrivere, non vogliatemene ... 

Vi abbraccio con affetto e vi ringrazio di cuore per tutto ciò che mi date, 


A presto 










Bibliografia:

Hellmut Andics, Die Frauen der Habsburger, WILHELM HEYNE VERLAG, München1995

Elisabetta d'Austria, Diario poeticoMGS PRESS SAS, 1998

ELISABETTA D'AUSTRIA NEI FOGLI DI DIARIO DI COSTANTIN CHRISTOMANOS, Adelphi edizioni S.p.A., Milano, 1989

Maria Valeria d'Asburgo, La prediletta - Il diario della figlia di Sissi, a cura di Martha e Horst Schad, traduzione di Flavia Floradini, MGS PRESS, 2001


Brigitte Hamann, Elisabeth. Kaiserin wieder Willen, Amalthea Verlag, Wien, München, 1982

Gabriele Praschl - Bichler, L'Imperatrice Elisabetta, Longanesi & C., Milano, 1997



Citazioni e note:

* - L'Imperatrice Elisabetta considerava il poeta tedesco Heirich Heine il proprio maestro ed ispiratore e nelle sue liriche è facile 'ritrovarlo' sia per gli elementi stilistici che per i toni realistici ed ironici con cui ella descrive la corte di Vienna; ella di Heine divenne non solo ammiratrice, ma persino la più grande conoscitrice ed esperta. 

** - Nel mondo della propria produzione poetica l'Imperatrice s'identificava in Titania, la regina delle fate del suo dramma shakespeariano preferito, "Il sogno di una notte di mezza estate" e spesso si rivolgeva al suo imperiale consorte chiamandolo Oberon, che nel suddetto dramma del regno delle fate è il re. 

1 - Elisabetta d'Austria, Diario poeticoMGS PRESS SAS, 1998, pag 169

2 - Ibidem, ANCHE SE CAMMINO, pag. 263

3 - Maria Valeria d'Asburgo, La prediletta - Il diario della figlia di Sissi, a cura di Martha e Horst Schad, traduzione di Flavia Floradini, MGS PRESS, 2001, pag. 112

4 - ELISABETTA D'AUSTRIA NEI FOGLI DI DIARIO DI COSTANTIN CHRISTOMANOS, Adelphi edizioni S.p.A., Milano, 1989, pag. 52

5 - Elisabetta d'Austria, Diario poetico, op. cit, TITANIA III, pag. 67

6 - Ibidem, pag. 13

7 - Ibidem, DOVE ANDARE ?, pag. 173

8 - Ibidem, ALLE ANIME DEL FUTURO, pag. 163 

9 - ELISABETTA D'AUSTRIA NEI FOGLI DI DIARIO DI COSTANTIN CHRISTOMANOS, op. cit., pag. 141












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And my soul is so full to bursting
it's not enough the silent meditation anymore,
what shake it, I must change in verse,
I entrust them now to this journal.

It will keep them for generations
safe from those who cannot understand them now;
years full of ups and downs will take
only later, these songs will flourish.

Oh may they then reach the goal of the teacher,
be a comfort to the whine and to the crying of yours
for those who died fighting for freedom and
and on whose head the crown of martyrdom shines!

O my beloved living in distant times to come
and whom my soul speak to
it will often be in your company:
will live again when you'll read a poem. 1





Next to reach the threshold of the middle age, more and more disappointed and embittered by life - in spite of efforts to maintain her youth, a form of premature aging, probably inherited from her mother, was changing the traits and movements of the lovely Empress whose physical, undermined by a form of gout, could no longer afford the long rides to which she was devoted from her childhood and that had made her a famous rider in the whole Europe - and by people around her, increasingly misunderstood in the motions of her own soul, orphaned by the heir to the throne that she had given to the Habsburgs and to Austria and only able to communicate with Maria Valeria ( in those years the Emperor's friendship with the actress Katharina Schratt became more and more intimate ) Sissi, increasingly devoted to forms of fulfillment of intellectual nature, resumed her classical studies and lessons of modern greek, start by cultivating a passion that already cheered her days when she was still fifteen 



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and dreamed of love, and when, as a young Empress aged sixteen, gave expression to the longing for her beloved Bavaria and the loneliness felt among the cold walls of the imperial palaces of Vienna: poetry.



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With the beginning of the 80's of the XIXth century she will start with taking care of a secret Diary in which she wrote down daily words and verses, written not by the Empress, but by the historical woman from the sensitive soul, the Elizabeth that I love more, the one made even more beautiful by the wounds inflicted by life, the authentic, true, the one who suffered in the prison of the charges related to her role, the one that languished because linked to the souls who had left her prematurely with which she sought in every way still to communicate, the one who felt too narrow her historical era, who sought in a possible contact with the future the only way to realize herself and go out from her isolation  ... though I walk among men, / I'm not like them 2



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August 23rd, 1887 - [...] Apart from the ideas of my mother, who often shake so horrible, I think that poetry is however a fortune for her ... The purpose for which Mam's working - she told me as a secret - it's so good she can really be happy in her commitment, which should be useful to posterity ... It's strange my mother's life - her thoughts are occupied by the past, her commitment to the far future. The present is to her an unreal shadow, her greatest pride, that no one imagines that she's a poet ... 3

But let's consider Constantine Christomanos's words, who was for a brief but intense period her greek reader, who lived next to her watching her closely just to imagine her while writing:



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The Empress writes very quickly, and holding the pen she keeps her fingers bent, evidently because for a habit taken as a child that she must have kept just because the teachers complained. In general, her whole attitude when she writes, has something pretty childish and clumsy that contrasts with her majestic demeanor amid among the flowers and the trees. She fix the paper and the pen tip, and seems to want to force the nib to pen thin and net strokes. It happens instead that letters pour forth impetuous and precipitous, free from any convention.



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"You are admiring my bad handwriting. It's made like me," she said, "it doesn't want to let to tame." Every so often makes big stains with the purple ink, the only one she uses. She has in front a gold inkstand; around her are scattered the thin sheets of blotting paper with which she dries every page, patting above  with her hand clenched in a fist. 4


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Golden days of silent stillness,
cloistered solitude!
Deep in the heart
grateful I carved you!

All alone with my thoughts,
never interrupted by discordant voices
day and night the deepest silence -
happy is he who belongs only to itself. 5




Although married to Franz Joseph,  Emperor of the Austro-Hungarian Empire, Sissi was animated by antimonarchical and republican ideas, daughter an Empress of a sincerely religious country and animated by profound Christian feeling, joined an anti-clerical orientation, nothing of her historical present belonged to her, she felt she had to look back farther than the limits of her age and so she did by delivering to her pen her aspirations to leave them to the readers of the future, the only people who would be able to understand them and to give back, with their reading, justification and fulfillment to her most intimate and untold passions and emotional tensions.


Dear soul of the future!
I entrust to you these writings. The great teacher * who inspired them suggested me also what to do with them: they could be published only when they will pass sixty years from 1890 and the proceeds will be used to help the victims of political persecution and their families in need. Even if in sixty years  happiness and peace that is the freedom will continue not to be at home on our small planet as well as they haven't been in my time. Maybe they will one day  in a different world. Today I am not able to say it, but maybe when you'll read these lines ... A fondly greeting. I feel you near,

Titania ** 6





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To the poetry Elizabeth therefore entrusted the task of giving her that inner peace , that joy , that serenity that she was certain, life couldn't do anything but deny her.



I hear there in the heat of summer
murmur the azure waters;
there instead I feel the coolness
in the silent stillness of the eternal glaciers .

In both places blooms poetry,
the heat won't be able to suffocate it
nor will it ever freeze itself,
it's my comfort to all the sadnesses. 7




So she thought then to give her verses publication, as, years before, in great secrecy, Prince Rudolf with his political writings did, which made over a copy transcribed by hand by someone he trusted to give to the publisher of the Court; in the summer of 1890, a year and a half after Mayerling, Sissi decided to give her writings, however, a different fate than what Crown Prince gave to hs thoughts in words, whose transcribed reflections went missing: she shut the printed copy of the Nordsee Lieder - North Sea Songs, of the Winterlieder - North Sea Songs ( Drittes Buch ) and the still incomplete manuscript Drittes Buch ) in a box and then again in another under the following clause after sealing them:


This box must be opened 60 years after 1890. Afterwards the box contained therein must be sent to the address indicated here above. ( the address was that of the Prince Lichtenstein in Brno )


After a series of events that would be long-winded and boring to list below, to which have to be added the two world wars, the aforementioned box, after be opened at the agreed date and ascertain its content ( it was supposed to contain the farewell letter addressed by Prince Rudolf to her mother before the tragedy of Mayerling, but when it was discovered that it kept merely volumes of poetry, they gave it no great importance ) was kept on file by the President of the Swiss Confedereation until the Elizabeth's greatest biographer, Brigitte Hamann, conducting researches with the purpose of study some details about the Empress's life, in 1977 found thse envelopes in a completely fortuitous case and publishing them, she gave finally full realization of the will of ' Titania '.



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When we today read these writings we meet a woman completely isolated from her contemporary, critics of her history and of the Imperial ethics, sometimes even shrewd and sever judge of certain excesses, a liberal woman ahead of her time, misunderstood and therefore often not loved as much as she deserved, a modern woman, a contemporary woman, we might almost say, that, in her life, wasn't not willingly recognized Empress by Austria and never felt herself to belong to that role and who, once went beyond the youth and become a woman, she elected herself rather queen of her inner world.



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Lonely I vague in this world, 
to joy, to life from the time I turned my back; 
I share my life with no one, 
ever there was none that has understood me. 

Of course, in the years of enthusiasm in youth 
I weaved crowns on some nice head 
but alas, now that the weather has strip them of their leaves, 
I realize that of spirit and soul they were empty ! 

They are surrounded by relatives, 
but only in the body and blood are neighbors; 
ten times is bolted my inner world
and each access is tightly closed. 8



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The more I'm beside her, the more I am convinced that she lives halfway between two worlds. When we walk for hours along the Homeric beach, and she, like a shadow that took shape, touches the bright side of life, and the eternal waves send us their call, I always get the feeling that she symbolizes something that is between life and death or which belongs simultaneously to both. [...] I cannot imagine that such a creature as she is can leave this life in the manner of other mortals, since she doesn't belong to real life. She lives in an atmosphere different from that in which we breathe. In our eyes, her life is not a life. We could say that, still alive, she's located in a state that excludes life. This mystery that surrounds her, which makes her a conundrum to everybody, is for her a source of certainty: she wound herself in it like in an armour, to protect the contents of her soul, so it doesn't vanish and isn't offended by relationships with humans ... 9



Even today I feel that our time has ended , you know that certain subjects take my hand and I do not stop to write, please forgive me ...
I do embrace you with much love and I thank you for everything you are giving me !


See you soon 












Bibliography:

Hellmut Andics, Die Frauen der Habsburger, WILHELM HEYNE VERLAG, München1995

Elisabetta d'Austria, Diario poeticoMGS PRESS SAS, 1998

ELISABETTA D'AUSTRIA NEI FOGLI DI DIARIO DI COSTANTIN CHRISTOMANOS, Adelphi edizioni S.p.A., Milano, 1989

Maria Valeria d'Asburgo, La prediletta - Il diario della figlia di Sissi, a cura di Martha e Horst Schad, traduzione di Flavia Floradini, MGS PRESS, 2001


Brigitte Hamann, Elisabeth. Kaiserin wieder Willen, Amalthea Verlag, Wien, München, 1982

Gabriele Praschl - Bichler, L'Imperatrice Elisabetta, Longanesi & C., Milano, 1997



Quotations and notes:

* - The Empress Elizabeth considered the German poet Heinrich Heine her teacher and the inspirer of her lyrics and it's easy to 'find him' in her poems for both stylistic elements and for the realistic and ironic tone with which she describes the court of Vienna; of Heine she became not only an admirer, but even the largest and expert connoisseur.

** - In the world of her own poetic production the Empress identified herself in Titania, the Queen of fairies of her favorite Shakespearean play, "The Dream of a Midsummer Night" and often turned to his imperial consort calling him Oberon, who in the drama mentioned above of the fairy kingdom is the king; since then, in every room of the castles that will accomodate her, there will be a painting of Titania with beside the donkey, symbol of the suitors surrounding her.

1 - Elisabetta d'Austria, Diario poeticoMGS PRESS SAS, 1998, p. 169

2 - Ibidem, ANCHE SE CAMMINO, p. 263

3 - 3 - Maria Valeria d'Asburgo, La prediletta - Il diario della figlia di Sissi, a cura di Martha e Horst Schad, traduzione di Flavia Floradini, MGS PRESS, 2001, p. 112

4 - ELISABETTA D'AUSTRIA NEI FOGLI DI DIARIO DI COSTANTIN CHRISTOMANOS, Adelphi edizioni S.p.A., Milano, 1989, p. 52

5 - Elisabetta d'Austria, Diario poetico, op. cit, TITANIA III, p. 67

6 - Ibidem, p. 13

7 - Ibidem, DOVE ANDARE ?, p. 173

8 - Ibidem, ALLE ANIME DEL FUTURO, p. 163 

9 - ELISABETTA D'AUSTRIA NEI FOGLI DI DIARIO DI COSTANTIN CHRISTOMANOS, op. cit., p. 141