L'Inespresso costituisce entità così ingente e voluminosa da poter essere considerato l'antimateria nell'universo degli umani; senza di esso molti legami sarebbero deboli, altri inefficaci, spezzabili e spezzati, altri ancora del tutto inesistenti, poiché inesprimibili. Considerando poi che la poesia sa aggiungere una parola là dove la logica seppellirebbe il silenzio sotto un punto, il verso poetico potrebbe dirsi il bosone dell'architettura dell'umano sentire, un Om di risonanza che tutto ricompone, colmando i vuoti delle approssimative sospensioni categoriche.
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martedì 11 giugno 2013
sabato 23 marzo 2013
Poeticità progresso
_Che cosa fai nella vita?
_mmm... vuoi sapere che cosa faccio della vita?
_No, intendo proprio: Che fai nella vita?
_Ah d'accordo, per un attimo ho temuto una domanda impegnativa.
Dunque. Io nella vita guardo la vita che si fa me.
(dalla raccolta "Domande catartiche e catatoniche")
K.
(Esiste almeno un modo per costringermi a post stringati: farmi portare in riparazione il notebook che andava in loop all'avviamento, e mettermi a disposizione max un'ora di collegamento internet da una postazione nella biblioteca rionale. Questo modo è per me decisamente dispendioso, mannaggia!)
_mmm... vuoi sapere che cosa faccio della vita?
_No, intendo proprio: Che fai nella vita?
_Ah d'accordo, per un attimo ho temuto una domanda impegnativa.
Dunque. Io nella vita guardo la vita che si fa me.
Calati una vita prima che sia la vita a fumarsi te!
(dalla raccolta "Domande catartiche e catatoniche")
K.
(Esiste almeno un modo per costringermi a post stringati: farmi portare in riparazione il notebook che andava in loop all'avviamento, e mettermi a disposizione max un'ora di collegamento internet da una postazione nella biblioteca rionale. Questo modo è per me decisamente dispendioso, mannaggia!)
giovedì 9 agosto 2012
Cenere
Verrà la notte
quando i tuoi occhi si chiuderanno
Non vedrai più il rosso o il bianco della pelle
non vedrai più il nero, non vedrai più il giallo
Nessun colore di guerra per distinguerti
niente più grida di battaglia
Solo le verdi fronde degli alberi
sotto i quali riposerai portato dal vento
Ma tu non vedrai neanche il verde delle foglie
né l’azzurro del cielo
Non vedrai l’arcobaleno dei prati in fiore
Verrà la notte
nel silenzioso sguardo del Grande Spirito
quando i tuoi occhi si chiuderanno per sempre
Rimarrai solo col grigio della tua cenere
l’unico colore di tutte le ceneri
Ti resterà soltanto il grigio da guardare
E grigi saranno tutti i tuoi arcobaleni perduti
[Corvo Bigio]*
K.
*[Topo Gigio] mi sembrava azzardato
lunedì 26 marzo 2012
Virgole tra le nuvole
punteggiature alate
su fogli di nuvole bianche
mettono ordine nei pensieri
di due occhi fissi al cielo
fendenti d’emozione
neri punti esclamativi
nella stesura dei miei dubbi
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lunedì 21 novembre 2011
tanto va gina alle pene d'amore
sveltina
fammi venire
fammi godere
prosciuga la brina
del mio piacere
sveltone
fammi venire
fammi godere
prosciuga il gelatone
del mio piacere
L’angolo antro del sentimento
K.
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mercoledì 2 novembre 2011
martedì 18 ottobre 2011
Andrea Zanzotto, poeta di campagna
Come sono stupido e presuntuoso a volte.
Maledetti black bloc e soprattutto maledetto me.
Ho scritto un post sugli incidenti di Roma, di sabato 15 ottobre.
E a quei lettori che hanno commentato ho promesso un secondo post per dare la dovuta visibilità alle loro considerazioni e alla mia risposta.
E oggi ero così affannato nell’argomentare sul senso della violenza e sul fare del male agli altri, magari fino alla morte, che mi sono distratto dal senso della vita.
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lunedì 17 ottobre 2011
Black Codard
Ieri sera all’Olimpico è andato in scena il derby Lazio-Roma.
Ipotizziamo che gli hooligan di mezza Europa si fossero dati appuntamento nella capitale, per darsela di santa ragione fuori dallo stadio. Così, una allegra rimpatriata tra commilitoni e teste di cazzo, magari avendo anche l’arroganza e la spavalderia di preavvisare la FIGC con tanto di comunicato ufficiale.
Insomma un bel ritrovo di incappucciati, ma niente di segreto; un allegro raduno alla luce del sole, anzi a favore di telecamere e fotoreporter.
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domenica 2 ottobre 2011
un pensiero
più leggero di una piuma
più silenzioso di un fiocco di neve
più inafferrabile di un sorriso
più penetrante di un raggio di sole
un pensiero ti trova ovunque
K.
K.
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domenica 25 settembre 2011
Disprezzami, ma non cercare di capirmi
Giorni addietro ho pubblicato una poesia, qua sul blog.
Prima di pubblicarla nutrivo un preciso dubbio, dovuto a un assioma dell’animo mio.
Una poesia non va indagata con la logica.
Non si capisce, non si spiega.
La poesia va carpita con l’istinto.
A chi insiste per capire una poesia, auguro di comprendere tutte le poesie del mondo.
Da oggi ogni cosa comprenderai.
E nessuna poesia mai amerai.
Però ho anche pensato: qua sono su un blog. Potrei disattivare l’opzione commenti, ma mi sembra un atto di maleducazione o di chiusura.
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