mi sono risvegliata e non riuscivo a scrivere
più nulla. in un appannato stato di dormiveglia ho tentato di dispiegare
la nebbia, di scostarla con le mani e la dolcezza nel cuore, come si
farebbe con una tenda di seta per lasciare entrare il vento estivo, il vento di pace che solo l'alba può dare. è una di quelle canzoni che sosta proprio all'altezza della bocca
dello stomaco, che non riesci proprio a digerire, che ti trattiene senza
prenderti per mano, che trascina le gambe a intrecciarsi con le
lenzuola nella notte più fredda di tutto l'inverno, a viaggiare con te
stessa nell'acqua di un fiume che scorre lentamente e piega a valle, a
sentirti nel senso più puro della parola "sentire", che scende e arriva e
pizzica su corde di metallo il limbo dei pensieri, che si prende il
coraggio di autostabilirti, e sceglie lei per te. sceglie i confini. e
ti dissolve, come un bambino che divorato dalla stanchezza del pianto,
cede al riposo.
18 marzo 2013
7 marzo 2013
picture of a day in slow motion
Scrostare parole, dai lembi di pelle
come si fa con il dolore.
Spogliarle e giocare a ricomporle
come si fa con l'amore
che a trascinarsi, insieme
si rischia il fondo
si raschia la terra
dove non arrivano i colori
nel punto più profondo,
un Dorje Thekpa, lo chiamavano così.
E mi prendi per mano
e mi insegni come si fa a costruire un castello di sabbia
nel punto in cui batte il sole
in una tempesta spaziale
tra i nostri incastri emotivi
e le lune storte
a cucire lembi di pelle,
a simulare un abbraccio,
a stringere forte i denti e baciarti dappertutto.
Ma tutto è una parola.
E tutto è così, cedevole.
come si fa con il dolore.
Spogliarle e giocare a ricomporle
come si fa con l'amore
che a trascinarsi, insieme
si rischia il fondo
si raschia la terra
dove non arrivano i colori
nel punto più profondo,
un Dorje Thekpa, lo chiamavano così.
E mi prendi per mano
e mi insegni come si fa a costruire un castello di sabbia
nel punto in cui batte il sole
in una tempesta spaziale
tra i nostri incastri emotivi
e le lune storte
a cucire lembi di pelle,
a simulare un abbraccio,
a stringere forte i denti e baciarti dappertutto.
Ma tutto è una parola.
E tutto è così, cedevole.
Iscriviti a:
Post (Atom)