Quanto le piace e a me basta.
Un unico difetto, era grande, e più una borsa è grande più cose entrano, e lei certo non si fa pregare e ci butta dentro di tutto.
Pacchetti di sigarette aperti, finiti, ancora da aprire, fazzoletti di carta usati, ancora da usare, carte di gomme, pacchetti di gomme, gomme uscite fuori dal pacchetto, mascara, lingue di carta che si usano per provare i profumi, chiavi di casa, della macchina, dell'ufficio, il borsellino, i cellulari, un assorbente e dulcis in fundo, il burrocacao.
A. " cosa stai cercando? è mezzora che rovisti"
C, "il burrocacao"
A. "tieni ti do il mio"
C. " ma l'ho visto tre secondi fa"
A. "scusa, eccolo, prendi il mio"
C. "no voglio il mio"
A. "fa un po come cazzo ti pare"
Altro difetto di queste minchia di borse, dovrebbero riempirle di scomparti, di divisori, magari quelli che ti puoi scegliere tu dove metterli, a tuo piacere. Invece no, sono come otri con una minuscola tasca di lato che vengono riempiti di ogni sorta di cose.
Come, il cervello.
Lo riempiamo di mille stronzate senza archiviarle che poi quando devi andare a cercare quello che veramente è importate sembra un impresa di altri tempi, come quando uno scalò l'Everest nel '53. Quando cerchi qualcosa di importante ti servono gli sherpa e pure qualche yak per poterci caricare qualche scoria di troppo. Poi quando l'hai trovata devi pure essere capace a scendere con quella cosa sulle spalle cercando di non farla cadere e portarla alla luce e sperare che ancora quella cosa ti sia utile.
Essi, se fossimo capaci di archiviare dentro di noi le cose importanti sarebbe facile poi ritrovarle, così alla stessa stregua se riempissimo un po meno le nostre borse grandi di cose inutili, il burrocacao lo troveremmo subito e addio labbra screpolate.