a finire di stilare il mio bel programmino della settimana che mi si è sputtanato tutto quanto.
Ecco perché qualche tempo fa avevo deciso che non avrei più fatto programmi oltre le ventiquattro ore, me ne ero dimenticata.
Alla fine questa sarà una settimana di quelle da cardiopalma, sopratutto oggi e domani.
Oggi parto con un bonus perché sono straordinariamente sveglia dalle sette e ho già rigovernato buona parte della casa, mi ero impegnata a farlo pensando di andare a farmi cerettare il baffo in pausa pranzo ma purtroppo l'estetista mi ha appena dato picche per cui avrò la pausa pranzo intera e va bene anche così.
Sono un mostro tra la frangia lunghissima che si apre in due stile scolaretta e il baffo in evidenza, macosacivogliamofare.
La Gcasa deve essere apposto per quando alle diciassette arriverò direttamente dall'ufficio con l'elettricista - padre della S., marito della Matre della S. notissima pettegola sempre aggiornata, dal marito appunto, sul livello di polvere e ordine delle case altrui - che forse non mi entrerà nemmeno in casa perché in realtà deve verificare l'antenna sul tetto. Poi lo accompagnerò dall'inquilina del primo piano che ha problemi con il citofono e, anche se non avesse finito, per le diciotto e quindici al massimo li mollerò per l'aperitivo con la B. con prima un passaggio dal macellaio - ieri era chiuso, continuo a non memorizzare gli orari di apertura e chiusura dei negozi del paese dove vivo dalla nascita.
Poi stasera si cucina, voglio già fare anche la parmigiana stasera in modo da essere più tranquilla domani quando andrò anche appunto dall'estetista, e attenderò le cotture studiando.
Ieri sera ho finito tutto il diario di bordo del matrimonio e fatto tante altre cose, alla mezza ero a letto ma è arrivato Ego appena mi stavo addormentando facendo il suo solito baccano. Quando lui si è finalmente sdraiato, i mici hanno iniziato a fare lotta greco-romana con annessi urli spaventosi, non so quante volte Ego si è alzato a dividerli e alla fine penso di essermi addormentata non prima delle tre... spero di recuperare stasera anche se sarà difficile, se Ego mangia alle undici bisogna almeno dargli il tempo di digerire.
Lo scorso weekend ho fatto due tristi scoperte nel mio armadio.
La prima riguarda il piumino sintetico ikea comprato l'anno scorso - con sacco da utilizzare "da brutto" lavando via i peli dei mici quando mi pare, ricorderete una decina di post a riguardo. Io e Ego siamo delicatini, che nel caso specifico significa freddolosi, per cui la settimana scorsa avevamo deciso che nel weekend avremmo tirato fuori il piumone in barba al calendario che ci segnalava ancora in settembre. Domenica quindi ci siamo adoperati e dopo aver fatto aprire ad Ego tutte le scatole ordinet sull'armadio e tutte quelle dentro l'armadio - da notare quanto Ego da dopo il matrimonio sia sempre molto disponibile nelle operazioni casalinghe, strano ma vero - e dopo aver verificato in ogni posto dove poteva potenzialmente essere, la verità mi ha colpito come un epifania improvvisa: il piumone giace in lavanderia, quella da sette euro e novanta della Coop vicino a casa dei miei suoceri, da una cosa tipo inizio maggio.
Insieme al flash di dov'è la ricevuta mi è venuto anche quello del cartello sulla porta della lavanderia: non si risponde dei capi non ritirati entro 90 giorni dalla consegna. Chissà. Se rivedrò il mio piumone o no. Sopratutto perché per altri giorni non riuscirò ad avvicinarmi al luogo dove viene trattenuto.
L'altra triste scoperta riguarda il mio giubbotto di eco pelle nero di Zara, a cui ho scoperto un inizio di spelacchiamento nel colletto esattamente come successo a quello beige buttato la scorsa stagione, con la differenza che quest'ultimo era una roba di simil cartone marchiato Pinkie e pagato tipo venticinque euro mentre quello di Zara avrebbe dovuto essere di altra fattura.
Le scuse per comprare qualcosa di nuovo giovedì pomeriggio lievitano.
Mi sento una schifezza, pelosa e grassa. sono ingrassata da dopo il matrimonio, non saprei di quanto ma azzarderei un tre kg tutti, i jeans continuano comunque a chiudersi eppure io mi sento una balena... ciclo, vieni a me, so che sei lì dietro l'angolo.. Non venire con me in Croazia e in Romania con un pantalone nero strettissimo e il mio capo che non sta zitto un attimo, ti prego...