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martedì 8 marzo 2011

Castagnole e frappe : Ewiwa Carnevale!!!

Arrivo in volata con la mia ricetta ( anzi di mio nonno!) delle castagnole e delle frappe, tipici dolci frittissimi di carnevale, che ho fatto, fritto e....visto passare.... ( finirà questa dieta, finirà...)

Iniziamo con le frappe, il dolce più diffuso a Carnevale: ogni regione italiana le chiama a modo suo chiacchiere (Lombardia), bugie (Piemonte, Liguria); crostoli, galani (Veneto), sfrappole (Emilia Romagna), frappe (Marche), cenci (Toscana). Nell’antica Roma venivano preparate in gran quantità e fritti nel grasso di maiale, perché dovevano durare per tutta la Quaresima.


Questi gli ingredienti:
500 gr di farina
5 tuorli
90 gr zucchero
25 gr burro 25g
 vanillina
2 cucchiai liquore (grappa bianca o liquore all'anice ma anche vino bianco)
scorza grattugiata di limone
un pizzico di sale
 olio per friggere
 zucchero a velo qb

Fate fondere il burro in un pentolino o al microonde.
Versare la farina a fontana sulla spianatoia, versarvi le uova, la grappa, il burro fuso, la vanillina, la buccia di limone grattata, un pizzico di sale e amalgamare bene.
Formare una palla, avvolgerla con la pellicola e lasciarla riposare per circa 1 ora.
Trascorso questo tempo, con  un mattarello o con la nonna papera, stendere una sfoglia sottile e tagliarla con la rotella ( quella ondulata, non quella da pizza per intenderci) a rombo,a quadrato o rettangolo, ma anche a striscia per poi annodarla al centro.
Scaldare l'olio,immergervi le frappe e friggerle fino a doratura ( si formeranno le bollicine tipiche in superficie) Con una schiumarola sgocciolare le chiacchieree asciugarle su di un foglio di carta assorbente ( o come facevamo a casa mia sulla carta del pane).
Spolverare le frappe conabbondante zucchero a velo. Possono essere servite sia calde che fredde.

Le mie preferite però sono le castagnole ( anche se mia nonna li chiamava struffoli, non c'entravano niente con quelli campani natalizi ricoperti di miele e codette colorate!)
Nei miei appunti culinari ho trovato diverse versioni, quest'anno ho tentato con quella di Nonno Angelo.
Rimangono croccanti all'esterno, ma soffici soffici all'interno.
Purtroppo non era nemmeno questa la ricetta che ricordavo e che sto ancora cercando.


500 gr farina
100 gr zucchero
30 gr burro fuso
3 uova
1/2 bustina di lievito
liquore all'anice ( latte se destinate ai bambini...ma perderebbero la loro peculiarità)
scorza di arancia grattugiata


Mescolare le uova intere con lo zucchero, un pizzico di sale, la vanillina, la scorza di limone e 3 cucchiai di olio d'oliva o di burro fuso. Quando sara' tutto amalgamato, aggiungere tutta la farina, lavorarla fin quando la pasta risulta liscia e vellutata. Scaldare l'olio in una padella con i bordi alti.
Quando l'olio e' caldo friggere l'impasto a piccole cucchiaiate, facendo come delle piccole quenelles ma cercando di dare una forma tonda. Muovere spesso  la padella facendo girare le castagnole in modo da farle gonfiare. Scolarle con una schiumarola e metterle su carta assorbente. Spolverizzare di zucchero a velo.

Io ricordavo le castagnole piene di corna, soffici come nuvole...chissà, forse un giorno...sarà pr il prossimo Carnevale!