venerdì 31 dicembre 2010

HappyHappyNewYear!!!

L'anno scorso ho fatto una prova: Capodanno in casa io, FrancescoAmoreMio e LaPiccolaMatilde e tanta, ma tanta pizza da scoppiare. E' andata benissimo, tanto che quest'anno lo rifacciamo; oltretutto mi sono regalata il Pizza Express Delice, e non posso fare a meno di testarlo!
Intanto per la colazione di domattina mi sono preparata i croissant sfogliati , con una variante non sfogliata all'uvetta e cannella.
Per stasera ho previsto comunque un po' di tradizione: Pizza alle lenticchie e salsiccia! Una delicatezza che accompagnerò con una birra Weiss dal nome impronunciabile "autoregalatami" proprio per quest'occasione.
Spero di poter postare presto tutte queste ricettuzze, intanto auguro a tutti voi un nuovo anno pieno di piacevoli sorprese!
Mara

mercoledì 29 dicembre 2010

Aggiungi un blogger a tavola

Chi ci sta??? ci proviamo?



Scade alla mezzanotte del 6 gennaio.
Dobbiamo pensate insieme a una ricetta da mettere sulle vostre tavole delle feste, postarla contemporaneamente e insieme al racconto del nostro incontro e il banner dell’iniziativa e il link.
Poi in un unico commento alla pagina del contest mettere tutti e due i link.
Abbiamo poco tempo, lo so, ma possiamo farcela no?!

Dissapore, niente di sacro tranne il cibo

Dissapore, niente di sacro tranne il cibo

sto gironzolando tra Dissapore e Spigoloso.....gnum gnum!

Pane casereccio con pasta madre

Avete presente la foto nel mio profilo? Bene, quello è il mio primo pane!

 Ho seguito la ricetta delle sorelle Simili, per il pane casereccio a lievitazione naturale, utilizzando la mia cara e dolce "Genuflessa", un misto di farine ( "0", "00" e manitoba) e acqua filtrata (quella del mio rubinetto è molto calcarea).

Per  essere il mio primo esperimento, all'epoca ne fui molto soddisfatta vista la fatica di fare tutto a mano nonostante il caldo che ancora faceva a settembre.





Gli ingredienti sono
farina
acqua
olio
sale
pasta madre

per il lievitino:
25 gr PM
50 gr farina
25 gr acqua
amalgamare bene il tutto e lasciar riposare 4 ore circa.
Riprendere questo primo lievito e aggiungere
100 gr farina
45 gr acqua
Lasciar riposare per altre 3/4 ore.
Stesso procedimento: prendere questo terzo lievito e aggiungere
250 gr farina
120 gr acqua
far lievitare circa 3 ore.
Eccoci arrivare all'impasto finale:
alla massa lievitata aggiungere
800 gr farina
400 gr circa di acqua
80 gr olio
20 gr sale.
Impastare bene fino ad ottenere un impasto sodo e liscio.
Formare una pagnotta ( o due filoni), infarinarla e metterla a lievitare in una teglia da forno infarinata anch'essa.

Lasciar lievitare 5 ore circa ( io l'ho lasciato tutta la notte, 8 ore circa), poi infornare a 220° per poi abbassare la temperatura a 200° per 10 minuti, poi abbassarla ulteriormente a 180° per altri 35 minuti circa.
Io ho usato il forno ventilato mettendo sul fondo del forno una terrina piena d'acqua che ha mantenuto l'umidità all'interno del forno.
Viene un pane molto compatto come si vede dalle foto, ma molto soffice e saporito.
Prima di tagliarlo, conviene sempre farlo raffreddare completamente così da permettere al
vapore interno del pane di venire assorbito finendo, in un certo senso, di cuocere il pane. In questo modo la crosta rimarrà croccante e il dentro "mollicosissimo". Se invece volete un pane morbido, quasi gommoso, avvolgete il pane appena sfornato in un canovaccio umido.


Ovviamente, per chi non ha tempo, si può fare un impasto unico da far lievitare tutto insieme, ma non aspettatevi lo stesso risultato.
Per un kg di farina si utilizzeranno 300 gr di PM giovane (diminuendola in proporzione all'anzianità!), circa 500 ml d'acqua, 80 gr olio e 20 gr di sale.

Ovviamente potete provare ad utilizzare farine diverse: integrale, di segale, di kamut ma per fare le prime prove è sempre meglio attenersi alle ricette più semplici!

mercoledì 22 dicembre 2010

Un dolce per Natale: Treccia Russa in stampo tondo con lievito madre

 L'odore di questa torta è qualcosa di libidinoso. Dal momento dell'impasto, alla lievitazione, alla cottura ma soprattutto al momento del taglio, questa specialità, seppur nella semplicità degli ingredienti è un esplosione di odori.
O meglio di odore: quello del burro, sia nell'impasto che nella farcitura, che ricorda quei Pandori di quando eravamo bambini , lo zucchero a velo sbattuto nella busta e la morbidezza sotto ai denti.

Ebbene, pandori così non ne ho trovati più, ma quando, per il compleanno di Matilde, ho deciso di fare questo dolce, senza averlo mai assaggiato non pensavo di subire questo "effetto madeleine".



Per le dosi con lievito di birra e per il procedimento per la composizione vi rimando a cookaround (qui ), dove per la prima volta ho visto la ricetta.

Eccoci quindi alla  mia sofficissima treccia russa con lievito madre:

120 gr lievito madre
200 ml latte
90 gr zucchero
90 gr burro
2 uova
550 gr circa di farina
1 cucchiaino di sale.

per la farcitura:
100 gr burro circa  e zucchero qb

Per il lievitino: ( ore 18:00 circa) ho sciolto la mia Pasta Madre nel latte ed ho unito circa 150 gr di farina. Ho coperto con circa mezzo centimetro di farina ed ho lasciato riposare fino a quando si sono formate delle crepe (circa tre ore)

(ore 21:30 circa) Ho unito tutti gli altri ingedienti ed ho fatto lievitare per tutta la notte nel forno spento.

( ore 8:00) Ho steso una sfoglia spessa, l'ho spennellata di burro e spolverizzata con dello zucchero di canna. L'ho arrotolata facendo combaciare bene i bordi, ho fatto dei tagli ( vedere qui), ho intrecciato ed ho ripetuto questa operazione fino all'esaurimento della pasta ( e mio!!!)

Composto il dolce l'ho messo di nuovo a lievitare per circa 6 ore ( o comunque fino al raddoppio)

(ore13:30 circa) Ho infornato in forno statico preriscaldato a 180° per circa 35 minuti


altri suggerimenti per la farcitura?
visto che siamo sotto natale canditi e uvetta,
oppure ricotta e amaretti,
marmellata di pesche e granella di mandorle,
scaglie di cioccolato bianco,
scaglie di cioccolato e granella di nocciole,
crema pasticcera e uvetta,
con dulce de leche,
con burro e marmellata
e comunque, spazio alla fantasia!!

Le ricette di Dicembre: panini semidolci ( Ricetta delle Sorelle Simili)

La ricetta l'ho presa da " Pane e roba dolce", un must per chicome me adora preparare il pane in casa ( per quanto ne mangi pochissimo), anche solo per sentirne l'odore espandersi per tutte le stanze.

Ho fatto una prova con la mia Pasta Madre, ma non mi picciono molto; essendo panini semidolci, quella puntina acidula non ci sta bene per niente.

Si possono lasciare così, semplici, riempirli prima o dopo cotti ( tipo danubio per intenderci!), oppure fare dei similPangoccioli, aggiungendo all'impasto delle gocce o dei pezzetti di cioccolato ( io opto per i pezzetti!)
Ma passiamo alla ricetta

1 kg di farina di forza (50% "0"+ 50% manitoba)
400 grammi circa di acqua
40 grammi di lievito di birra
150 gr di burro
50 gr di strutto
15 di sale
100 di zucchero

Fare la fontana con la farina, mettere al centro tutti gli ingredienti, amalgamare il tutto e lavorare per una decina di minuti. Mettere in un recipiente, coprire con un canovaccio umido e lasciar lievitare fino al raddoppio.
Lavorare di nuovo la pasta e metterla nuovamente a livitare un paio d'ore.
Sgonfiare la pasta, formare dei salsicciotti e formare dei pezzetti di una trentina di grammi. Fare delle palline, disporle su una teglia, spennellarle con uovo sbattuto e far lievitare un ora circa.
Infornare a 200°/220° gradi fino a doratura, comunque molto poco perchè dovono rimanere morbidissimi.

A questo punto, possiamo farcirli, oppure mangiarli così oppure tagliarli e surgelarli. Quando ci serviranno li tireremo fuori dal congelatore tre ore prima di farcirli e sevirli!

Per la versione "similpangoccioli" invece, personalmente, li surgelo prima dell'ultima lievitazione. Quando mi servono ( solitamente la domenica mattina), li tiro fuori la sera prima così, per l'ora di colazione hanno avuto tutto il tempo di scongelarsi e lievitare.

Per la ricetta con olio extravergine o con olio di semi e fruttosio vi rimando a Cookaround!

martedì 21 dicembre 2010

Le ricette di Dicembre: il compleanno di Matilde- Il buffet dolce

Eccoci alla parte più buona, profumata e, per me, confortante.

Dopo una spedizione punitiva in quel dell'EuroSpin e LiDDl per comprare i vari dolcetti natalizi, panspeziati, speculoos, caramelle, patatine e cioccolatini ( che facevano bella mostra di loro in primo piano, proprio sul bordo del tavolo per la gioia delmio piccolo diavolo della tasmania) ho cominciato ad infornare -e dunque sfornare- le mie crostate e i miei biscotti.



Cominciando dall'alto a sinistra:
Crostata ricotta e amaretti ( composta, cotta e surgelata un paio di settimane prima)
Crostata ricotta e pesche sciroppate ( con l'ausilio di mia suocera il giorno prima)
Crostata di marmellata di prugne fatta da me ( idem)
Al centro, proprio sopra il piatto delle deliziose porcherie confezionate, la mia selezione di biscotti
Baci di dama con crema alle nocciole Novi
Alfajores de maizena ( con dulche de leche fatto da MOI, modestamente)
Alfajores de maizena al cioccolato ricoperti di cioccolato fondente
Pastine al pistacchio

And last but not least ( anzi)
ladeliziosissimissima Treccia Russa (in stampo tondo)
e le pesche ( costatemi circa 2 kg e un indigestione!).

La treccia è stata fatta con il mio lievito madre ad ha "subito" una prima lievitazione di 6 ore, una seconda di 4 e per finire una di 8 dopo la composizione.
Ci tengo però a dire che ne è valsa veramente la pena, l'odore di burro e zucchero che emanava mi riportava ai miei primi natali, quando il pandoro sapeva veramente di burro e scanzavo i canditi dal panettone.

Le pesche le ho fatte tre giorni prima, visto che il liquore e lo zucchero le avrebbero comunque mantenute per un po' . Hanno aspettato in frigo, cercando di nascondersi alla mia vista, ma poche sono sopravvissute (quelle ripiene di crema al cioccolato fondente fatta da me, quelle con la Nutella....bhè, erano..... si erano, punto!!!)

Presto le ricette!

domenica 19 dicembre 2010

Anche i metallari fanno i biscotti.....

e le torte, e gli arrosti, e le minestre.... anche se pensando ad un Metaller vengono in mente fiumi di Birra e carne alla brace, mi sembra doveroso puntualizzare che molto spesso cucina sana e salutare fa rima con metallo. Non per il contenuto di Ferro, Zinco o Stronzio, ma proprio perchè le nostre amate rock stars amano ( amavano- le mie band preferite oramai si aggirano quasi tutte intorno alla cinquantina) sfoggiare fisici tiratissimi e muscoli pompati.
Pensavo di essere la sola a cucinare ascoltando del buon sano Heavy Metal, cantando a squarciagola cercando di sovrastare il rumore dell'aspiratore, del frullino, e dei vari utensili elettronici.
Invece no...
La gentil donzella in questione ha riunito oltre cento band gravitanti attorno all’universo del metal estremo ( allora  IO  posso farlo con l'Hair Metal!!) per dare vita a un insolito libro di ricette: Hellbent for Cooking.

Ha richiesto un centinaio di musicisti le loro ricette preferite, ed ecco che le risposte sono cominciate ad arrivare.
Certo il libro è ironico, i nomi delle ricette fantasiosi e la cuoca un po' inquietante ma la guerra al cibo spazzatura è dichiarata con un menù variegatissimo, dalla cucina vegetariana, ai dolci, alle colazioni, passando per i drink ( e qui si riconoscono alcuni nomi....ehehe), gli antipasti e il pesce.

Allora chissà che le mie mailnon ricevano delle risposte, e che proprio qui, su questo umile blog io non possa rendervi partecipi dei piatti preferiti da.......Suggerimenti?

sabato 18 dicembre 2010

Il Bloggatore

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Facile no???

Le ricette di Dicembre: Torta alla Nutella e granella di nocciole

con questa ricetta partecipo a NOCCIOLANDO, il contest di " una Stella tra i Fornelli"
 Volevo finire quell'odioso barattolo di Nutella che mi chiamava dalla credenza...
Ingredienti
180 g di farina
40 g di maizena
50 gr granella di nocciole
150 g di zucchero
3 uova
200 ml di latte

4 cucchiai di Nutella
2 cucchiai di olio di semi
1 bustina di lievito paneangeli
1 pizzico di sale
Battere le uova con lo zucchero, aggiungere il latte e la nutella leggermente scaldata e mescolare bene con la frusta. Unire l'olio a filo e sfattere con la frusta per 3-4 minuti.
Aggiungere la farina setacciata con il lievito e la maizena, un pizzico di sale e la granella di nocciole.
Versare l'impasto che risulterà abbastanza liquido in una tortiera foderata con carta da forno e infornare in forno gia caldo a 180° per 30 minuti circa.


....ebbene, il barattolo è finito...

venerdì 17 dicembre 2010

il Compleanno di Matilde: il buffet salato

tavola calda mignon
 Eccoci arrivati al buffet salato, quello che mi ha occupato per tre giorni e più.
Due giorni prima ho preparato un impasto da rosticceria a lunga lievitazione con questi ingredienti :

700 gr farina ( di cui 150 Manitoba)
15 gr sale
80 gr strutto
80 gr zucchero
1 cucchiaio di malto
15 gr lievito di birra
400 gr acqua

Ha lievitato per 36 ore in frigo. La sera prima del compleanno ho tato le forme ( pizzette, rollò, calzoni) ed ho lasciato lievitare ancora. La mattina ho infornato a 220° per un quarto d'ora circa.
Per le pizzette ho fatto un condimento classico con pomodoro, sale, pepe e origano. Alcune le ho lasciate rosse, alcune erano con la mozzarella, altre con le alici ed altre ancora con mezza oliva nera.
Per i rollò ho semplicemente tagliato delle strisciline di pasta con cui ho avvolto dei wurstel. Ho dimenticato però di spennellarli con l'uovo e cospargerli di semi di sesamo...ma avevo trooooooppe cose da fare!
Per i calzoni, ho fatto un solo ripieno con mortadella e prosciutto tritati insieme, mozzarella e provola (purtroppo non ho le foto!).

 Mi sono cimentata anche con la pizza chiena, su richiesta del mio illegittimo maritino.
pizza chiena
per l’impasto ho usato:

650gr di farina
80gr di strutto
300ml di acqua
un uovo
un cucchiaino di sale
un cucchiaino di zucchero
10 gr lievito

per il ripieno:
10 uova
150 gr di salame a dadini
150 gr di prosciutto cotto a dadini
150 gr di coppa a dadini
150 gr provolone dolce
150 gr mozzarella per pizza
sale&pepe
un uovo extra per spennellare

Ho preparato l'impasto e l'ho lasciato lievitare per 8 ore ( tutta la notte). Ho formato due dischi di pasta, uno più spesso con cui ho foderato una teglia tonda e uno più fino e piccolo per fare il "coperchio" .Ho sbattuto le uova, nelle quali ho incorporato il resto degli ingredienti e ho versato la "frittatona" sopra all'impasto. Hochiuso la pizza, l'ho spennellata con l'uovo sbattuto e l'ho infornata a 200 gr per 90 minuti circa. Quano avvolta nella stagnola e l'hdo si è raffreddata l'ho lasciata riposare per un giorno (mi hanno detto che a Napoli si prepara il venerdì santo per mangiarla a Pasqua, o addirittura per la scampagnata di Pasquetta).

buffet salato
 Qui possiamo vedere,partendo da sinistra 3 torte salate, preparate da mia suocera, semplicemente utilizzando dei rotoli di pasta sfoglia, farciti con
-peperoni
-mozzarella, salsiccia e funghi porcini ( quelli freschi di mio suocero!!!GNAM GNAM)
-salsiccia e " morretti di rapa", come dice lei, che non sono proprio le cime...sinceramente non ho capito cosa intenda, resta il fatto che sono BUONISSIMI!


Al centro in alto c'è la mia QUICHE (che proprio Lorraine non è!). Ho preparato una pasta brisée con qle dosi di GialloZafferano:
200 gr di Farina
100 gr burro
70 ml di acqua ghiacciata.
1 pizzico di sale
Ho frullato la farina con il burro a pezzi freddo di frigo e un pizzico di sale  fino ad ottenere un composto dall'aspetto sabbioso. Ho impastato velocemente il tutto incorporando l'acqua freddissima, fino ad ottenere un impasto compatto. L'ho avvolto nella pellicola e l'ho lasciato riposare un'oretta.

Quindi per fare la Quiche ho sbattuto 2 uova intere più un tuorlo, una confezione di panna fresca da cucina (300 ml), sale, pepe, ho aggiunto piselli, cubetti di prosciutto cotto e cubetti di formaggio, noce moscata, sale e pepe.
Ho foderato uno stampo da crostata con la pasta brisée, ho versato il ripieno, ho formato delle striscioline, decorando la Quiche proprio come se fosse una crostata dolce.
Ho infornato a 180° per tre quarti d'ora circa.
Per la ricetta della Quiche Lorraine vi rimando al sito di Francesca V.


Al centro c'è anche un esperimento con il Danubio fatto con la pasta madre, ma la ricetta è ancora da migliorare, quindi per adesso non vi do gl ingredienti!

buffet salato 2


Al centro 2 esperimenti riusciti benissimo! Con la pasta da rosticceria avanzata con cui ho ricoperto una teglia, ci ho messo qualche melanzana grigliata surgelata ( scongelata), ho fatto soffriggere uno spicchio d'aglio e ho scaldato in padella il sugo delle pizzette. Ho cosparsole melanzane con questo sughetto e le ho spolverato con abbondante parmigiano. Ne sono uscite una sorta di melanzane alla parmigiana in crosta che non vi dico, roba da leccarsi i baffi!!

L'altro invece è un avanzo della pasta della pizza chiena: il mio strudel di pancetta. Ho steso una sfoglia molto fine ( quasi da pasta all'uovo), ho spennellato con un uovo, ricoperto di dadini di pancetta e provola affumicata, ho arrotolato il tutto e l'ho messo ino stampo da ciambellone.

Le due torte salate hanno cotto insieme in forno ventilato a 200° per una mezzoretta.

In fondo ci sono dei semplici tramezzini e i rustici.

Che ne dite ci buttiamo sul dolce???


Le ricette di Dicembre: Tozzetti a modo mio


Ecco qua alcuni superstiti dei miei tozzetti!
Non avendo tutta la dose di nocciole, ho aggiunto un po' di uvetta, lavata prima in acqua tiepida e poi ammollata in un goccio di rhum ( a chi non piace può evitarlo e lasciare l'uvetta in acqua per 10 minuti).
Le nocciole erano ovviamente quelle dei monti Cimini e l'olio, quello extra vergine di Vetralla, così extravergine che di più non si può ( grazie Riccardo!)
Ho sciolto 1 bustina di lievito in 1 bicchiere di latte. Ho lavorato 2 uova con 200 gr di zucchero, poi ho aggiunto 50-70 ml di Olio, il latte con il lievito, la scorza grattugiata di mezzo limone,150 gr di nocciole tostate ( con la pellicina) , 80 gr circa di uvetta e tanta farina fino ad ottenere un composto morbido.
Ho formato dei cilindri, li disposti su una teglia risoperta di carta da forno, li ho sciacciati leggermente ottennendo dei filoni larghi 7 cm circa e alti 2, e li ho spennellati con un uovo intero sbattuto.
Li ho infornati così a 160° per circa 20 minuti. Li ho lasciati raffreddarema non del tutto, li ho tagliati trasversalmente, e li ho disposti nuovamente nelle teglie e li ho tostati in forno per qualche minuto per ogni lato.
Con questa ricetta partecipo a :

mercoledì 15 dicembre 2010

Le ricette di Novembre: Il compleanno di Matilde- il buffet surgelato

Per prima cosa, nelle settimane precedenti mi ero alleggerita il lavoro preparando rustici, cornetti, girelle, panini al latte, ambrogini, crostate e torte salate che ho surgelato. (I rustici di pasta sfoglia li ho surgelati crudi. La mattina del compleanno li ho disposti nelle teglie ancora congelati e li ho cotti. I panini e gli ambrogini li ho cotti e surgelati. Li ho tirati fupori la mattina e li ho scongelati a temperatura ambiente. Stessa cosa con le crostate e le torte salate.)

Per fare i rustici ho comprato 4 rotoli di sfoglia e uno di brisée. In mezz'ora ne ho preparati tantissimi!

rustici
1)Ho unito un rotolo di sfoglia ad uno di brisée con una pennellata d'uovo e del pecorino grattugiato. Ho formato delle striscie è uo fatto dei torcetti
2)Ho preparato un sughetto molto stretto ( o asciutto, come si dice!) con del concentrato di pomodoro , poca acqua, olio, sale, pepe e origano. L'ho spennellato su una sfoglia, lo ho ricoperto di parmigiano ( ma qualsiasi formaggio va bene) e o chiuso con un altra sfoglia. Con la rotella taglia pizza ho formato dei quadratini.
3) Ho avvolto dei virstel con l'ultimo rotolo di foglia rimasto.

Li ho surgelati da crudi.
Li ho cotti a 200° in forno ventilato fino a doratura.













girelle farcite
Con il pane da tramezzini ( quelo lungo rettangolare senza crosta) ho formato queste girelle.

Primalo ho schiacciato un po' con il mattarello, l'ho farcito e l'ho arrotolato. Lo ho incartato con la pellicola e lo ho surgelato.
La mattina del compleanno ho tirato fuori dal congelatore i salsicciotti, e quando ancora non erano scongelati del tutti li ho tagliati a rondelle.




Ecco l'elenco dei condimenti:
1) Burro salato e salmone
2) robiola e pesto alla genovese
3) mascarpone e gorgonzola
3) gorgonzola e spek
4) philadelphia e gamberetti
5) robiola e prosciutto cotto


Ho preparato anche dei cornettini di pasta brioche.
Ho dato loro forma, la metà l'ho spolverizzata di curry e semi di cumino e li ho surgelati da crudi.
La sera prima del compleanno li ho disposti sulle teglie dove si sono scongelati ed hanno lievitato.
La metà bianca l'ho riempita con prosciutto cotto e robiola, la metà speziata con salmone e Philadelphia.
Ecco la ricetta per i cornettini:


  

Per 32 conìrnettini circa: 
500 gr farina 00 
200 gr  acqua 
50 gr  latte
50 gr olio extra vergine di oliva 
15 gr sale fino  ( io ho usato Fior di sale iodato)
1 cucchiaio di zucchero ( io uso solo fruttosio)
10 gr lievito di birra  ( diminuendo la quantità di lievito aumentano i tempi per la lievitazione e viceversa)
Intiepidire il latte e l'acqua e stemperarci il lievito con lo zucchero.
Formare una fontana con la farina, in un lato lontano dal centro formare una buchetta dove mettere il sale (LA CASINA DEL SALE) che deve venire in contatto con il lievito per ultimo.
Cominciare ad impastare unendo tutti gli ingredienti, compreso l'olio, per una decina di minuti.
 Mettere a riposare per 30 minuti, poi staccarne un quarto al quale aggiungere spezie a piacere ( per le proporzioni, ognuno decide da se!!) e rimettere a lievitare fino al raddoppio.
Quindi, formare dei dischi dai quali potremo ricavare circa 16 spicchi ( quindi 16 mini- croissant).

Se avete intenzione di surgelarli, questo è il momento di farlo, altrimenti procedere con un'altra lievitazione fino al raddoppio, quindi spennellarli con latte, spezie a piacere infornare a 200° per un quarto d'ora, o comunque fino a doratura. Appena sfornati, ripassare di nuovo con il latte, far raffreddare e farcire!

mini croissant al salmone

Qui un particolare di un mini-croissant al  salmone.......gnam!
Per chi ha una bocca grande, basta un morso!










E per finire un classico dei buffet: i panini al latte ( semidolci) e gli ambrogini.

 Ingredienti per 30 panini al latte : 
 500 gr farina
25 gr zucchero ( 2 cucchiai)
10 gr sale ( 2 cucchiaini)
100 gr burro ( 4 cucchiai d'olio EVO)
25 gr lievito di birra
300 ml latte a temperatura ambiente 

Impastare tutti gli ingredienti e lasciar riposare 30 minuti circa.
Formare delle palline da 30 gr, disporle sulla teglia e far lievitare nuovamente, fino al raddoppio.
Cuocere per 20 minuti a 160°. Sfornare, spennellare di latte e far raffreddare.
( A questo punto, io li ho tagliati a metà e li ho surgelati. La mattina del compleanno li ho levati dal congelatore e il pomeriggio li ho farciti)


ambrogini
                                                               
per 20 ambrogini circa invece, le dosi sono :

500 gr farina
25 gr livito di birra
25 gr burro
2 tuorli più un uovo intero per spennellare
1 cucchiaio e mezzo di zucchero
1 cucchiaino di sale
200 ml latte a temperatura ambiente
100 ml d'acqua




Il procedimento è lo stesso dei panini, ma dovremo dare una forma più allungata ad una pezzatura da 40 grammi. Vanno spennellati con l'uovo prima di essere infornati. ( la prossima volta farò sia i panini che gli ambrogini più piccoli, circa 20 gr.)

martedì 14 dicembre 2010

Storia di un compleanno, un temporale e di un tecnico della Telecom

Il 29 Novembre è stato il compleanno di Matilde. Da brava mamma ho preparato un piccolo rinfresco per 60 persone, quando gli invitati erano soltanto una ventina, ma non ho potuto farci niente. Per la mia piccola diavoletta della Tasmania, ho invaso casa di mia suocera con i miei manicaretti mentre lei scuoteva la testa ( da brava suocera!!) chiedendomi e chiedendosi " Ma quanta roba?! Ma chi la mangerà?? Tutto questo bendidio sprecato...." ( ci tengo a precisare che grazie alle mie vaschette da asporto non ci sono stati avanzi!!!).
Comunque, la mattina del 30 novembre ho acceso il pc, pronta per postare tutte le ricette e le foto della festa, ma il temporale della sera precedente aveva " fregato" la linea ADSL ( tengo a precisare, solo di casa mia in tutto il vicinato)
La signorina Alice ( quella che risponde al 187), mi ha detto di aspettare fino al giovedì successivo, ma quando il venderdì non arrivava ancora nessuno, ho chiamato di nuovo per sentirmi rispondere da Alicio ( stavolta era un uomo) che i tecnici erano passati ma non avevano trovato il danno. Tutto da rimandare a Lunedì.
Una settimana, 6 telefonate e 8 tecnici dopo finalmente la linea è stata ripristinata!
Nel mentre ho installato windows 7 e il mio PC è diventato velocissimo, ma la sosta dal tecnico dei computer mi è costata un'altra settimana!
Oggi è il 14 dicembre e finalmente, dopo due settimane posso illustrarvi la mia follia culinaria!!!

giovedì 11 novembre 2010

Ricette di Novembre: Tozzetti Viterbesi ( da inzuppare nel Novello!)

Le ricette dei tozzetti variano di casa in casa, quindi è un po' generalista darne la ricetta. L'unico ingrediente che non può mancare sono le nocciole, anzi, LA nocciola, quella dei Monti Cimini, la cui raccolta viene effettuata dalla metà del mese di agosto fino alla metà del mese di novembre. Nel tozzetto tradizionale è da escludere la presenza di altri componenti, come i semi di anice o il liquore da questi derivato, il cioccolato fondente, l’uvetta sultanina, le mandorle o altro ma ognuno può aggiungere tutto quello che la fantasia gli suggerisce ( il bello della cucina sta in questo, no?!).
Mangiati a fine pasto con un giccio di Vinsanto o, perchè no, in un buon bicchiere di vino novello!
Mi raccomando, non chiamateli Cantucci!!!

Farina 1 kg, olio extravergine di oliva ( Viterbese ovviamente!) 200 ml ( oppure strutto, o margarina, o burro), uova 6, zucchero 600 g, nocciole tostate e sbucciate 600 g, lievito 1 bustina, buccia grattugiata di un limone (facoltativo 1 bicchiere di latte).

Disporre la farina setacciata col lievito, a fontana. Al centro sbattere bene le uova con lo zucchero. Aggiungere la buccia di limone, l'olio,il liquore e infine le nocciole intere. Amalgamare bene e impastare con le mani, aggiungendo farina finché il composto non sia ben fermo.
Formare dei filoncini larghi circa 4 cm . Disporli su una teglia con carta da forno e cuocere a 180° per circa 20 min. o fino a che non siano appena dorati. Sfornare e tagliare trasversalmente con un coltello affilato e formare dei tozzetti larghi circa 2cm . Disporli nuovamente nella teglia e infornarli a 160° per altri 10 min circa, per rendere croccante e biscottata la superficie del taglio.
Far raffreddare in forno aperto.

PS: non vedete la foto? è perchè ce li siamo mangiati tutti!!!!

Novembre : San Martino

"Aricordateve che li cornuti si dividono in 5 specie. Becchi, Cuccubboni, Becconi, Tribecchi e Calidoni. 1) Li Becchi so’ quelli che nun ce lo sanno d’essere; 2) Li Cuccubboni ce lo sanno e tireno a campa’ pe quieto vive; 3) Li becconi ce magneno sopra; 4) er Tribbecco e’ quello che porta l’amico a casa sua e se squaja co’ na scusa; 5) er Calidone poi e’ quello che porta lo stendardo ne’ la processione de San Martino: e’ quello che accompagna la moje a casa de l’amico"
San Martino è finita per diventare la festa dei cornuti, forse perché nel giorno dedicato al Santo si svolgevano, in più località, fiere di bestiame, per lo più “munito di corna”.
Secondo un’altra ipotesi, anticamente, si celebravano, proprio a novembre, 12 giorni di sfrenata festa pagana, di tipo carnevalesco, durante i quali avvenivano spesso gli adulteri.
I mariti traditi venivano fatti oggetto di scherno e di una vera caccia, sia pur simulata, nella quale essi dovevano interpretare il ruolo del cervo, animale dalle ricche e ramificate corna.

L'estate di San Martino: tre giorni e un pocolino, recita un famoso proverbio. Sono questi 3 giorni e mezzo di clima quasi estivo, i giorni in cui si apre il vino novello e finiscono simbolicamente le attività agricole.
Si narra che in una giornata d'autunno il cavaliere Martino, uscendo dalle porte della città francese di Amiens, dove viveva, si accorse di un povero vecchio quasi nudo e infreddolito.
Davanti a tale povertà, Martino, prese la sua spada e tagliò il suo caldo mantello di lana per donarlo al poveretto. Il sole a quel punto si mise a scaldare come in estate.


I maestri pasticcieri della Pasticceria Estense hanno preso alla lettera il noto proverbio veneto "Chi no magna l'oca a San Martin nol fa el beco de un quatrin" ed ecco che anche "l'oca di San Martino"entra a far parte della tradizione: un dolce lievitato dalla farcitura di crema all'arancia (come tradizione gastronomica vuole) a forma di oca. Purtroppo non sono riuscita a reperire la ricetta ma vi dirò, forse festeggeremo con qualche TOZZETTO inzuppato nel vino Novello!!!

Ricette di Novembre : i Sammartinelli - Biscotti di San Martino


Il sammartino può essere di vari tipi, sammartino o sammartinello, biscotto, tricotto, rasco (pasta morbida, inzuppata di liquore, scavata e riempita di crema di ricotta) e decorato (pasta morbida, scavato e riempito di conserva, glassato e merlettato con zucchero e decorato con un cioccolatino e frangette d'argento)



Sammartinelli Tricotti

500 farina(non specifica quale)
200 zucchero semolato
100 strutto
200 lievito madre
semi d'anice
cannella
sale
acqua1dl
burro per la placca

Setacciare la farina a fontana, versare al centro l'acqua tiepida, un pizzico di sale, lo strutto non sciolto e impastare con cura.
Aggiungere il lievito madre, lo zucchero, un cucchiaio abbondante di semi d'anice e un pizzico di cannella.
Impastare a lungo fino ad ottenere un composto elastico e morbido.
Ricavarne dei bastoncini lunghi, appiattirli un poco con le dita e avvolgerli a spirale.
Dare al rotolino una forma arrotondata, che stia nel cavo della mano, ma senza schiacciare.
Adagiarli su teglia e farli lievitare, coperti in luogo tiepido, finchè raddoppiano. ( circa 4/5 ore)
Infornarli nel forno preriscaldato a 200° per circa 15 minuti.
Sfornarli, lasciarli raffreddare e rimetterli in forno a 160° per altri 15 minuti, aprendo spesso e controllando che non scuriscano troppo.
Lasciarli raffreddare ancora una volta e rimetterli in forno, con lo sportello semiaperto, a 150° per 10/15 minuti,sempre con l'accortezzidi non farli indurire troppo.
Per mangiarli, se ne prende uno nel cavo della mano e si batte sul tavolo con un colpo secco:il biscotto si spacca e i pezzi si intingono nel moscato.

Ricette di Novembre : Dolce di San Martino

Il cavallo di S.Martino" è un dolce di pasta frolla dalla forma del Santo a cavallo con spada e mantello, ricoperto da pura cioccolata e guarnito con glassa di zucchero colorata, praline, caramelle e cioccolatini

Ingredienti
250 g di farina 00
125 g di burro
2 tuorli d'uovo
100 g di zucchero al velo
scorza di limone grattugiata
sale q.b.

Per la guarnizione:
confettini argentati
confettini colorati
frutta secca (pinoli, mandorle a scaglie, granella di nocciola
20 g di cioccolato bianco
20 g di cioccolato fondente
Preparazione
FAr ammorbidire il burro, unirlo allo zucchero amalgamando bene il tutto. Aggiungere le uova e i tuorli. Impastare velocemente per alcuni minuti con farina, sale e aroma di limone. Mettere l'impasto ottenuto in frigo per qualche ora, poi versarlo sullo stampo con la forma di San Martino a cavallo. Infornare a 180° ( preriscaldato)per 15-20 minuti.
Per la decorazione si può ricoprire il dolce con una glassa all'albume colorata, oppure una glassatura al cioccolato e con caramelle gommose, smarties, cioccolatin

mercoledì 3 novembre 2010

Ricette di Novembre: Salsa ai Mirtilli

200 g zucchero
250 ml di acqua
4 tazze di mirtilli freschi o surgelati
a proprio gusto : Noci Pecan , scorza d'arancia, uva passa, ribes, cannella, noce moscata, pimento.
In una pentola far sciogliere lo zucchero nell'acqua bollente.
Nello sciroppo, aggiungere i mirtilli, riportare a bollore e abbassare la fiamma.
Far sobbollire per 10 minuti fino a che i mirtilli si aprono.
A questo punto possiamo aggiungere gli ingredienti che più ci piacciono: ad esempio noci peacan, scorzette d'arancio e cannella.
Togliere dal fuoco, far raffreddare e mettere in frigo ( la salsa si addenserà).

Viene servita insieme al tacchino ed è un elemento imprescindibile del Thanksgiving e del Natale statunitense.

Ricette di Novembre: Zucca Caramellata


Il quarto giovedì di novembre si festeggia negli Usa il Thanksgiving Day ( il giorno del ringraziamento), istitutito nel 1623 come festa per la fine della stagione del raccolto.
40 milioni di poveri tacchini ci rimettono le penne,anche se spesso se ne prepara in grandi quantità per offrirlo alle persone bisognose. Altri piatti caratteristici sono la salsa di ossicocco (una tipo di cranberry) , quella bella salsa rossa che vediamo preparare nei film, la zucca caramellata, purè di patate dolci (Yam) e il pane di mais.






Butternut Candied Squash


1 zucca gialla grande
1 / 4 tazza di burro fuso
1 / 4 tazza di miele
1 / 2 tazza di noci pecan tritate finemente
cannella qb

Sbucciare la zucca e togliere i semi.
Cuocere in forno la zucca finche non diventa morbida.
Far raffreddare e tagliarla a pezzetti o a striscioline. Disporla in una pirofila e ricoprirla con il burro, il miele, le noci e la cannella.
Rimettere in forno per 15- 20 minuti


La stessa cosa si può fare con la patata dolce, ma ancora non l'ho provata!


http://zucconi.blogautore.repubblica.it/2009/11/25/zucche-tacchini-e-polli/

Dolci di Novembre : Fave da Morto

La tradizione di preparare in novembre le “fave da morto”, proviene dai nostri padri etruschi: prevedevano il dono ai defunti, nel periodo dell’anno a loro dedicato , di cose da mangiare, tra cui fave secche “nere”. L’usanza è stata tramandata dai Romani che la fusero con la loro religione.

( http://www.trekking-tiburzi.it/Ricettario/Vani.htm )

Questa è la ricetta che ho trovato in un vecchissimo quaderno di mia suocera

460 gr di mandorle amare tritate
700 gr di zucchero
50 gr di burro
2 cucchiaini di cacao amaro
cannelle
scorza di limone grattata

Si intride il tutto con le mani e si cuociono a forno moderato.

Credo manchi la dose di uova e che 460 gr di mandorle AMARE siano un po' troppi.

Personalmente le faccio così!

1 kg di farina, 1 kg di zucchero , 1 kg di mandorle tostate, 100 gr di burro, 50 g di liquore all' anice, 6 uova , cannella (circa mezza stecca).


Disporre a fontana la farina, lo zucchero, le mandorle e la cannella triturate, aggiungere le uova e il burro a pezzetti.
Mescolando il tutto con l'aggiunta dell'anice formare una grossa palla e lasciar riposare per un'ora circa.
Creare poi un bigolo e tagliare degli gnocchi di 3-4cm, dargli la forma di una fava aiutandosi con un coltello liscio (incidendo uno degli estremi e schiacciando un poco alcentro).
Disporre le fave così ottenute una vicina all'altra su una lteglia foderata concarta da forno e infornare per 45 minuti in forno preriscaldato a 180°C.

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Sia le fave da morto che le ossa di morto venivano preparate dal 1 al 4 novembre, mentre adesso si trovano nelle pasticcerie da ottobre fino alla fine di novembre, insieme ai brutti ma buoni, le faccette nere, i tozzetti e le ciambelline al vino.

martedì 2 novembre 2010

Dolci di Novembre: Ossa da Morto

Ecco una ricettina facile facile adatta a questo periodo dell'anno, parenti stretti dei brutti ma buoni ( prossimamente su questi schermi!) e già noti ai tempi dell'Impero romano: venivano mangiati durante il periodo delle Onoranze degli Avi a cui si richiedeva protezione per scacciare spiriti maligni e propiziare i raccolti. Ogni regione ha la sua versione, questa è quella di casa mia:

250 g di farina
150 di mandorle tostate
130 g di burro
130 g di zucchero
1 uovo e 1 tuorlo

scorza grattugiata di 1 limone

Tritare le mendorle insieme allo zucchero. Aggiungere il resto degli ingredienti, formare un panetto e mettere a riposare in frigo. Formare un lingo bigolo, tagliarlo a pezzi della lunghezza desiderat, dargli la forma di osso e disporli in una teglia ricoperta di carta da forno.
Cuocere a 180° per 15 minuti.

Per un effetto ancora più da osso, ricoprire i biscottini raffreddati con del cioccolato bianco fuso, far raffreddare e servire ( in questo caso fare le ossa più sottili)!

Happy (first)Postday!

Eccomi qua, a cercare qualcosa di adatto da scrivere per quest' occasione : il mio primo post.
Potrei cercare di spiegare in poche righe da dove arriva la passione per la cucina, se da mio nonno, da parte di madre, ristoratore per 40'anni, burbero chef dai lunghi baffi o da mia nonna, da parte di papà, madre di 6 figli, nonna di 8 nipoti, suocera di 4 nuore e cuoca ufficiale di tutti i Natali da che ne ho memoria.
Oppure potrei presentarvi la piccola Matilde, mia figlia, 2 anni, 14 kg, pasticciona come la sua mamma e golosa a dismisura, per la quale mi cimento in manicaretti salutistici ( senza grassi, pieni di vitamine e di colore) o in dolcetti per la colazione e la merenda.
Altrimenti potrei raccontarcvi delle mie diete e dei miei 7 kg in sovrappeso, dell'amore per la pizza che mangio una volta a settimana, fatta da me o dal mio pizzaiolo di fiducia Mario, alla pizzeria San Leonardo.
Ma forse comincerò così:
" Prego, entrate nella mia cucina!"