Era da tanto tempo che non mi dilettavano con creazioni di Marsh Mallow Fondant. L'occasione è nata quando ho pensato di fare un dolce di fine corso, per salutare a modo mio tutte le persone che mi hanno accompagnata in questi ultimi mesi, che mi hanno insegnato tanto, e non solo in cucina...
Per me, che era da tempo che mi dedicavo solo alla famiglia, fare questa esperienza ha significato tanto, un nuovo inizio. E devo dire che sono stata anche particolarmente fortunata nel conoscere alcune amiche, che sono davvero, davvero speciali!
Vabbè, torniamo a noi e alla torta! Un ragazzo tra noi è celiaco e quindi gli avevo promesso un dolce gluten free... fondamentalmente questa cosa mi ha fregata!! eh si, perchè il Pan di spagna di farina di riso dopo la cottura, sembrava tutto rinseccolito e allora ci sono andata pesante con la bagna! Un pan di Spagna normale si sarebbe trasformato in una spugna gonfiandosi e ammorbidendosi, invece questo si è inzuppato troppo ed è cmq rimasto granuloso/secco... io di chimica non ci capisco niente, ma probabilmente ci sarà una spiegazione!!
Quindi, mi raccomando, attenzione a non inzuppare troppo il Pan di Spagna di farina di riso!
INGREDIENTI
per la base
Pan di Spagna di farina di riso e cacao (ricetta di Luca Montersino)
- 250 gr di uova intere
- 175 gr di zucchero
- 100 gr di farina di riso
- 50 gr di cacao amaro
- 50 gr di fecola di patate
per la farcitura
Crema Chantilly al caffè
- 500 gr di crema pasticciera senza glutine (Ricetta di Luca Montersino 400 ml di latte fresco; 100 ml di panna fresca; 150 gr di tuorli; 150 gr di zucchero; 25 gr di amido di mais; 25 gr di amido di riso; vaniglia)
- 400 gr di panna fresca montata
- caffè liofilizzato a piacere ( io ci ho messo 4 bustine monodose)
per la copertura e le decorazioni
Marshmallow fondant
E' la mia seconda torta decorata e viste le mie scarse doti artistiche, ho molta, molta strada da fare!!! Fatevi un'idea di cosa si può creare con MMF!
Ma si deve pur cominciare da qualcosa!!
E' un cappello da cuoco e i personaggi rappresentano (molto fedelmente!!!) prof, chef & Co. della scuola.
Una mia amica, vedendomi trafficare con MMF mi ha chiesto un Hello Kitty per la figlia e non potevo certo rifiutarmi!!
Devo dire che in questo caso mi sono stupita di me stessa!! E' molto somigliante, non è vero? dite di si, mi raccomando!
venerdì 30 aprile 2010
martedì 27 aprile 2010
Tagliatelle Alfredo
Mi è capitato qualche anno fa di veder qualche trasmissione televisiva straniera in cui alla fatidica domanda "qual è il tuo piatto preferito?" la risposta era spesso:"Taghliatelli Alfredou"
Allorchè io:"What?" e questi giù a parlare del piatto TIPICO italiano, le tagliatelle Alfredo. Facendo una ricerca su internet allora scoprii che era la portata principale di uno dei ristoranti italiani più conosciuti all'estero, cioè Alfredo, naturalmente. Quando mio marito si è trovato a Sofia per lavoro, io da casa:"no, ci devi andare per forza!! e mangiati le tagliatelle Alfredo e dimmi come sono!" lui all'inizio titubante, alla fine, dietro estenuanti minacce, ha ceduto. Da quel giorno è stato tutto un:"Ma ti ci devo portare! ma non sai come sono buone! Te le preparano così, te le impiattano colì"
Caso volle che io mi facessi svariate trasferte a Sofia con mio marito in seguito e che Alfredo diventò per noi tappa fissa.
La prima volta che mi sono pappata le tagliatelle Alfredo...cioè, buonissime, cremosissime, sapore di casa... eh si, perchè è pasta all'uovo tirata moolto sottile condita con burro e parmigiano. Quindi, ecco che si possono fare a casa!!! le famosissime Taghliatelli Alfredou!
Poche piccole regole per ottenere il massimo da uno dei piatti più semplici che esistano al mondo.
INGREDIENTI
- tagliatelle all'uovo
- burro
- parmigiano reggiano
Due parole sugli ingredienti: sono pochi, semplici e quindi devono essere di altissima qualità per un'ottima riuscita della ricetta.
Questa è la mia ricetta della pasta all'uovo, che poi è quella tradizionale. La pasta deve essere tirata sottile per ottenere una maggiore cremosità del piatto.
Il burro di panna è il migliore. Per un periodo ho usato un burro Francia, di panna e di bufala... era molto adatto alle Tagliatelle Alfredo! poi non l'ho più visto in circolazione purtroppo...
Il parmigiano reggiano. Non bisognerebbe aggiungere altro, cioè... Comprate il parmigiano chiddu bonu, stagionato almeno 24 mesi.
Ed eccole!!!
Preparazione
Se la prima regola è scegliere degli ottimi ingredienti, la seconda è quella di utilizzare le giuste dosi, spesso abbondanti. Tra la lista degli ingredienti io non ho messo grammature, perchè, carissimi, va ad okkio... dipende dalla pasta, dalla farina che usate, dall'acqua di cottura da quanta ne utilizzate.
L'importante è cuocere la pasta al dente, scolarla in una padella antiaderente adatta a saltare la pasta dove, precedentemente, avrete sciolto il burro ed aggiunto dell'acqua di cottura della pasta.
Una volta scolata la pasta, dovrete aggiungere acqua di cottura e parmigiano più volte, dando il tempo, saltando e mantecando, di formare la cremina tipica. Controllate la fiamma, che sia debole. In seguito dovrete spegnere tutto e continuare a mantecare. Sentirete un "ciak ciak" ad un certo punto... non sono pazza, fateci caso!! E' il momento in cui la crema è alla giusta densità! E' lo stesso rumorino che si sente quando ti preparano le tagliatelle Alfredo sotto gli occhi all' Alfredo's Gallery.
Peccato che le foto non rendano, la cremosità, la dolcezza direi, di questo piatto.
Buon appetito!
Allorchè io:"What?" e questi giù a parlare del piatto TIPICO italiano, le tagliatelle Alfredo. Facendo una ricerca su internet allora scoprii che era la portata principale di uno dei ristoranti italiani più conosciuti all'estero, cioè Alfredo, naturalmente. Quando mio marito si è trovato a Sofia per lavoro, io da casa:"no, ci devi andare per forza!! e mangiati le tagliatelle Alfredo e dimmi come sono!" lui all'inizio titubante, alla fine, dietro estenuanti minacce, ha ceduto. Da quel giorno è stato tutto un:"Ma ti ci devo portare! ma non sai come sono buone! Te le preparano così, te le impiattano colì"
Caso volle che io mi facessi svariate trasferte a Sofia con mio marito in seguito e che Alfredo diventò per noi tappa fissa.
La prima volta che mi sono pappata le tagliatelle Alfredo...cioè, buonissime, cremosissime, sapore di casa... eh si, perchè è pasta all'uovo tirata moolto sottile condita con burro e parmigiano. Quindi, ecco che si possono fare a casa!!! le famosissime Taghliatelli Alfredou!
Poche piccole regole per ottenere il massimo da uno dei piatti più semplici che esistano al mondo.
INGREDIENTI
- tagliatelle all'uovo
- burro
- parmigiano reggiano
Due parole sugli ingredienti: sono pochi, semplici e quindi devono essere di altissima qualità per un'ottima riuscita della ricetta.
Questa è la mia ricetta della pasta all'uovo, che poi è quella tradizionale. La pasta deve essere tirata sottile per ottenere una maggiore cremosità del piatto.
Il burro di panna è il migliore. Per un periodo ho usato un burro Francia, di panna e di bufala... era molto adatto alle Tagliatelle Alfredo! poi non l'ho più visto in circolazione purtroppo...
Il parmigiano reggiano. Non bisognerebbe aggiungere altro, cioè... Comprate il parmigiano chiddu bonu, stagionato almeno 24 mesi.
Ed eccole!!!
Preparazione
Se la prima regola è scegliere degli ottimi ingredienti, la seconda è quella di utilizzare le giuste dosi, spesso abbondanti. Tra la lista degli ingredienti io non ho messo grammature, perchè, carissimi, va ad okkio... dipende dalla pasta, dalla farina che usate, dall'acqua di cottura da quanta ne utilizzate.
L'importante è cuocere la pasta al dente, scolarla in una padella antiaderente adatta a saltare la pasta dove, precedentemente, avrete sciolto il burro ed aggiunto dell'acqua di cottura della pasta.
Una volta scolata la pasta, dovrete aggiungere acqua di cottura e parmigiano più volte, dando il tempo, saltando e mantecando, di formare la cremina tipica. Controllate la fiamma, che sia debole. In seguito dovrete spegnere tutto e continuare a mantecare. Sentirete un "ciak ciak" ad un certo punto... non sono pazza, fateci caso!! E' il momento in cui la crema è alla giusta densità! E' lo stesso rumorino che si sente quando ti preparano le tagliatelle Alfredo sotto gli occhi all' Alfredo's Gallery.
Peccato che le foto non rendano, la cremosità, la dolcezza direi, di questo piatto.
Buon appetito!
venerdì 23 aprile 2010
Pasta fresca all'uovo
La pasta fresca non è una di quelle cose che faccio proprio spesso...
però devo dire che è semplice farla ed il risultato è innegabilmente buono.
Ecco come la facciamo a casa mia, solo con semola di grano duro. L'impasto risulta sicuramente più difficile da impastare, più duro e forse avrete bisogno di aggiungere un po' d'acqua o di olio, però sarà una pasta che assorbirà molto più condimento e che vi regalerà parecchie soddisfazioni al palato!
INGREDIENTI
per 4 persone
- 400 gr di semola di grano duro
- 4 uova intere
- olio extravergine q.b.
- sale q.b
Preparazione
Fate la fontana con la farina e al centro mette gli altri ingredienti. Con una forchetta sbattete le uova e poi amalgamate per bene il tutto. La pasta ottenuta dovrà riposare in frigo prima di essere stesa. Copritela quindi con della pellicola.
La pasta è pronta!!!
I formati sono tantissimi!! per farsi un'idea potrete fare una ricerchina qui.
Ne potrete ricavare tagliatelle, lasagne... quel che preferite! Io ci ho fatto le tagliatelle Alfredo, pressocchè sconosciute in Italia, ma famosissime all'estero come tipico piatto italiano! Al più presto posterò la ricetta.
però devo dire che è semplice farla ed il risultato è innegabilmente buono.
Ecco come la facciamo a casa mia, solo con semola di grano duro. L'impasto risulta sicuramente più difficile da impastare, più duro e forse avrete bisogno di aggiungere un po' d'acqua o di olio, però sarà una pasta che assorbirà molto più condimento e che vi regalerà parecchie soddisfazioni al palato!
INGREDIENTI
per 4 persone
- 400 gr di semola di grano duro
- 4 uova intere
- olio extravergine q.b.
- sale q.b
Preparazione
Fate la fontana con la farina e al centro mette gli altri ingredienti. Con una forchetta sbattete le uova e poi amalgamate per bene il tutto. La pasta ottenuta dovrà riposare in frigo prima di essere stesa. Copritela quindi con della pellicola.
La pasta è pronta!!!
I formati sono tantissimi!! per farsi un'idea potrete fare una ricerchina qui.
Ne potrete ricavare tagliatelle, lasagne... quel che preferite! Io ci ho fatto le tagliatelle Alfredo, pressocchè sconosciute in Italia, ma famosissime all'estero come tipico piatto italiano! Al più presto posterò la ricetta.
martedì 20 aprile 2010
Biscotti da tè all'inglese
Una mia cara amica c'ha la fissa del tè coi biscotti e per il suo compleanno, ho deciso di farle dei biscottini... si merita molto di più, ma spero che abbia apprezzato il mio gesto! anche se alla fine i biscottini so che li ha mangiati il suo fidanzato lasciandole le briciole! le ha detto che erano buoni però!
La ricetta l'ho presa su internet e ne vengono fuori davvero i biscottini tipici per il tè che vengono venduti in pasticceria o al bar.
INGREDIENTI:
- 300 gr di farina
- 130 gr di zucchero
- 150 gr di burro
- 2 uova
- 75 gr di farina di mandorle
- vaniglia
- cioccolato fondente per la finitura
Preparazione
Preparazione velocissima: fate una fontana con la farina e la farina di mandorle. Al centro mettete uova, zucchero e burro a pezzetti. Ricordate la vaniglia: essenza, semi di bacca, fialette e polverine varie se non avete altro! Impastate tutto velocemente. Otterrete una palla d'impasto liscia, che dovrà riposare in frigo per una mezzoretta.
Adesso vi servirà la sacca da pasticceria oppure la siringa. Fate le forme che preferite. Quelle tipiche sono quelle ad S a C. In una parte d'impasto ho aggiunto del cacao e ho fatto delle semplici strisce. Sbizzarritevi! Infornate in forno preriscaldato a 220 °C per almeno 10 minuti o fino a quando i biscotti non saranno ben dorati in superficie.
Una volta cotti, fate raffreddare i biscotti.
Sciogliete del cioccolato fondente a bagnomaria ed intingete le punte delle C o parte delle S. Lasciate raffreddare su carta forno fino a quando la cioccolata non si sarà risolidificata.
La ricetta l'ho presa su internet e ne vengono fuori davvero i biscottini tipici per il tè che vengono venduti in pasticceria o al bar.
INGREDIENTI:
- 300 gr di farina
- 130 gr di zucchero
- 150 gr di burro
- 2 uova
- 75 gr di farina di mandorle
- vaniglia
- cioccolato fondente per la finitura
Preparazione
Preparazione velocissima: fate una fontana con la farina e la farina di mandorle. Al centro mettete uova, zucchero e burro a pezzetti. Ricordate la vaniglia: essenza, semi di bacca, fialette e polverine varie se non avete altro! Impastate tutto velocemente. Otterrete una palla d'impasto liscia, che dovrà riposare in frigo per una mezzoretta.
Adesso vi servirà la sacca da pasticceria oppure la siringa. Fate le forme che preferite. Quelle tipiche sono quelle ad S a C. In una parte d'impasto ho aggiunto del cacao e ho fatto delle semplici strisce. Sbizzarritevi! Infornate in forno preriscaldato a 220 °C per almeno 10 minuti o fino a quando i biscotti non saranno ben dorati in superficie.
Una volta cotti, fate raffreddare i biscotti.
Sciogliete del cioccolato fondente a bagnomaria ed intingete le punte delle C o parte delle S. Lasciate raffreddare su carta forno fino a quando la cioccolata non si sarà risolidificata.
venerdì 16 aprile 2010
Arista di maiale al latte
Questa ricetta l'ho vista nel blog La buona cucina. Appena l'ho letta ho subito deciso di riproporla al più presto. L'arista è una parte del maiale molto particolare... a mie spese, in sede d'esame, ho capito cosa voglia dire accompagnarla con una buona e ricca salsa, altrimenti rimane troppo secca e stoppacciosa.
Ancora di più quindi consiglio di cuocerla nel latte, poichè la salsetta che ne deriva annapperà a dovere, rendendo le vostre fettine di arista umide e gustose.
INGREDIENTI:
per 6 persone
- 800 kg di arista di maiale
- un litro di latte fresco intero
- aromi (pepe nero in grani, chiodi di garofano, salvia, alloro, rosmarino)
- uno spicchio d'aglio
Preparazione
Rosolate l'arista in tutte le sue parti in una pentola dove avrete messo dell'olio extravergine di oliva (o del burro se preferite) e uno spicchio d'aglio. Quello che vedete laterale all'arista è un mazzetto aromatico. Non so perchè nella foto è venuto blu!!! vi assicuro che gli ingredienti sono tutti commestibili!! Ho preferito mettere tutti gli aromi in un po' di carta forno precedentemente inumidita. Li ho legati per bene con dello spago e ho inserito questo involucro nella pentola.
Dopo aver rosolato per bene l'arista, versatevi il latte dopo averlo scaldato.
Fate cuocere a fuoco lento per almeno un'ora.
Non so bene se sia normale, ma la salsa a fine cottura era completamente coagulata. Se capita anche a voi, niente paura. Frullate per pochi secondi è tutto ritornerà al suo posto.
Lasciate che l'arista raffreddi, altrimenti vi sarebbe impossibile tagliarla per bene.
Valutate nel frattempo la densità della salsa: se fosse troppo liquida, la dovrete rimettere sul fuoco e far ritirare fino ad ottenere la giusta densità, oppure potreste decidere di aggiungere della farina o della fecola come addensante
E' un piatto da servire tiepido, per cui dispongo le fettine di arista in un vassoio che vada anche in forno, ricopro con la salsa e al momento di servire, riscaldo in forno.
A noi questa ricetta è piaciuta davvero molto e credo che diventerà un habitué della nostra tavola.
Ancora di più quindi consiglio di cuocerla nel latte, poichè la salsetta che ne deriva annapperà a dovere, rendendo le vostre fettine di arista umide e gustose.
INGREDIENTI:
per 6 persone
- 800 kg di arista di maiale
- un litro di latte fresco intero
- aromi (pepe nero in grani, chiodi di garofano, salvia, alloro, rosmarino)
- uno spicchio d'aglio
Preparazione
Rosolate l'arista in tutte le sue parti in una pentola dove avrete messo dell'olio extravergine di oliva (o del burro se preferite) e uno spicchio d'aglio. Quello che vedete laterale all'arista è un mazzetto aromatico. Non so perchè nella foto è venuto blu!!! vi assicuro che gli ingredienti sono tutti commestibili!! Ho preferito mettere tutti gli aromi in un po' di carta forno precedentemente inumidita. Li ho legati per bene con dello spago e ho inserito questo involucro nella pentola.
Dopo aver rosolato per bene l'arista, versatevi il latte dopo averlo scaldato.
Fate cuocere a fuoco lento per almeno un'ora.
Non so bene se sia normale, ma la salsa a fine cottura era completamente coagulata. Se capita anche a voi, niente paura. Frullate per pochi secondi è tutto ritornerà al suo posto.
Lasciate che l'arista raffreddi, altrimenti vi sarebbe impossibile tagliarla per bene.
Valutate nel frattempo la densità della salsa: se fosse troppo liquida, la dovrete rimettere sul fuoco e far ritirare fino ad ottenere la giusta densità, oppure potreste decidere di aggiungere della farina o della fecola come addensante
E' un piatto da servire tiepido, per cui dispongo le fettine di arista in un vassoio che vada anche in forno, ricopro con la salsa e al momento di servire, riscaldo in forno.
A noi questa ricetta è piaciuta davvero molto e credo che diventerà un habitué della nostra tavola.
martedì 13 aprile 2010
Erbazzone
Stavo facendo un giro (d'ammirazione) tra i tanti blog di cucina che affollano oramai il web e mi sono imbattuta in "Essenza di vaniglia". Poichè mi è piaciuto parecchio come blog, ho deciso di riproporre la ricetta di questa torta salata con qualche modifica dovuta al fatto che non avevo in casa tutti gli ingredienti.
Per la ricetta originale cliccate qui.
INGREDIENTI
per la base
- 400 gr di farina
- 60 gr di burro
- 170 ml di acqua
- 2 cucchiaini scarsi di sale
per il ripieno
- 1 Kg di bieta
- 250 gr di stracchino
- una manciata di grana grattuggiato
- una manciata di pecorino romano
- uno spicchio d'aglio
- peperoncino
Preparazione
Per prima cosa preparate la base amalgamando per bene tutti gli ingredienti. Dividetelo in due e fate riposare.
Lessate la bieta dopo averla pulita e sciacquata più volte. Strizzatela benissimo e insaporitela in padella con un filo d'olio extravergine di oliva e uno spicchio d'aglio che eliminerete a fine cottura. Quando si sarà raffreddata, mettetela in una ciotola dove aggiungerete i formaggi e sale e pepe, se fosse necessario.
Stendete la base e foderate uno stampo per torte salate precedentemente imburrato. Riempite col ripieno dopo aver bucherellato la base.
Ricoprite con un altro disco di pasta, bucherellate e spennellate con del burro fuso o dell'olio extravergine di oliva.
Infornate a 200 °C fino a quando la torta non sarà ben dorata. Sfornatela e capovolgetela nel piatto da portata.
ed ecco una foto dell'interno!!! Buon appetito!
Per la ricetta originale cliccate qui.
INGREDIENTI
per la base
- 400 gr di farina
- 60 gr di burro
- 170 ml di acqua
- 2 cucchiaini scarsi di sale
per il ripieno
- 1 Kg di bieta
- 250 gr di stracchino
- una manciata di grana grattuggiato
- una manciata di pecorino romano
- uno spicchio d'aglio
- peperoncino
Preparazione
Per prima cosa preparate la base amalgamando per bene tutti gli ingredienti. Dividetelo in due e fate riposare.
Lessate la bieta dopo averla pulita e sciacquata più volte. Strizzatela benissimo e insaporitela in padella con un filo d'olio extravergine di oliva e uno spicchio d'aglio che eliminerete a fine cottura. Quando si sarà raffreddata, mettetela in una ciotola dove aggiungerete i formaggi e sale e pepe, se fosse necessario.
Stendete la base e foderate uno stampo per torte salate precedentemente imburrato. Riempite col ripieno dopo aver bucherellato la base.
Ricoprite con un altro disco di pasta, bucherellate e spennellate con del burro fuso o dell'olio extravergine di oliva.
Infornate a 200 °C fino a quando la torta non sarà ben dorata. Sfornatela e capovolgetela nel piatto da portata.
ed ecco una foto dell'interno!!! Buon appetito!
domenica 11 aprile 2010
Cornetti sfogliati di Luca Montersino
Erano mesi che avevo visto Luca Montersino fare questi cornetti in tv e finalmente ho avuto modo ed occasione di cucinarmeli per bene e condividerli in una ricca colazione con le mie nuove amiche e colleghe aspiranti chef...
In realtà è stata tutta una tecnica per farmi fare qualche complimento e una buona pubblicità, perchè sapevo bene che Luchino mio non mi avrebbe delusa!!! e neanche il mio spugnoso tamagochi, il mio lievito madre!! In effetti al corso di cucina sono diventata famosissima per questi cornetti e tutti aspettano la ricetta!! ECCOLA!! Sono sicura che Roberto si metterà nella sua cucina e se li farà pian pianino!^_-
Se il buongiorno si vede dal mattino, consiglio vivamente a tutti di provare almeno una volta a cimentarsi nell'impresa.
Come ho accennato, io ho utilizzato il lievito Madre, ma la ricetta originale prevede l'uso del lievito di birra. Il procedimento è lo stesso, ma cambiano sicurametne i tempi di lievitazione. Il risultato del lievito madre, naturalmente, è insuperabile ed indescrivibile!!!
INGREDIENTI:
Per il lievitino
- 225 gr di acqua
- 500 gr di farina
- 70 gr di lievito di birra o 500 gr di lievito madre
per l'impasto
- 300 gr di zucchero semolato
-150 gr di burro
- 450 gr di uova intere
- 300 gr di latte fresco intero
- 30 gr di sale
- 40gr di miele
- 1 Kg di farina manitoba
- aromi
per sfogliare
- 750 gr di burro
per la finitura
- tuorli d'uovo e panna in egual dose
Preparazione
Per prima cosa dovrete preparare il lievitino. A tal proposito c'è molto da dire. Spieghiamo prima che cos'è, tanto per cominciare!
E' un impasto che si ottiene con farina, acqua e lievito e che serve a far rivitalizzare il lievito per sfruttarne al massimo le capacità nella ricetta. Luca Montersino ha usato il lievito di birra e, immergendo la palla ottenuta in un recipiente ripieno d'acqua tiepida, la palla dopo una mezzoretta (e neanche), cominciando a lievitare e quindi a produrre anidride carbonica, è riaffiorata galleggiando. A quel punto il lievitino deve essere strizzato ed unito agli altri ingredienti per completare la ricetta.
Io ho provato a fare la stessa cosa col lievito madre, ma!!! quando, dopo più di trenta minuti, non è successo niente, o quasi, ho desistito e sono andata avanti lo stesso con ottimi risultati. Alla fine fare il lievitino diventa un'opzione, una possibilità. Quindi... a voi la scelta!
L'impastatrice, secondo me, è quasi indispensabile per questa ricetta, perchè l'impasto tende ad appiccicare e deve essere lavorato energicamente.
Procedete impastando prima la farina, lo zucchero e il miele, aiutandovi versando pian pianino il latte. Aggiungete poi le uova, uno alla volta e non procedete oltre, fino a quando l'uovo versato non sarà stata completamente inglobato ed amalgamato. A questo punto potrete aggiungere gli aromi, la vaniglia, della buccia di limone grattugiata o altro a piacere. Introducete anche il lievitino, mi raccomando!!! ben strizzato!!! Quando l'impasto sarà bello liscio ed elastico, potrete aggiungere anche il burro, poco per volta e infine il sale. L'impasto ottenuto dovrà riposare in frigo, completamente avvolto in pellicola trasparente per almeno un'ora. Dopo questo riposo, potrete finalmente passare alla sfogliatura. Dovrete inglobare il burro e procedere a fare tre pieghe da tre. Se non siete pratici e quest'ultima frase vi sembra solo uno scioglilingua, date un'okkiata alla ricetta della pasta sfoglia per avere delucidazioni.
Una volta fatta la sfogliatura e, solo quando la pasta avrà riposato per bene, fate ancora una volta affidamento a tutte le capacità mattarellanti dentro di voi e, aiutandovi con la farina, stendete la pasta mantenendovi il più possibile regolare. Formate un rettangolo abbastanza spesso di spessore e ottenetevi dei triangoli. Adesso dovrete stringere con la mano sinistra la base del triangolo e con la destra afferrerete la punta e, tirando, otterrete un triangolo più sottile di spessore.
Arrotolate i triangoli per ottenere i cornetti: partite dalla base e spingete verso la punta. Ottenuti i cornetti disponeteli in una placca da forno rivestita con carta da forno. Coprite per bene con la pellicola e lasciate lievitare. Se usate il lievito madre, io consiglio come cella di lievitazione il forno spento, magari con la luce accesa. Se preferite, potete anche congelare i cornetti ottenuti prima di farli lievitare, avendo cura di scongelarli e lasciarli lievitare la notte prima dell'utilizzo.
E' bellissimo passare la giornata a confezionare cornetti, ma ancora meglio è lasciarli lievitare tutta la notte ed infornarli al mattino per fare una colazione indimenticabile!
Prima di infornarli Luca Montersino li spennela con panna e tuorlo d'uovo. Io ho saltato questo passaggio, ma nessuno se n'è lamentato!!
Ancora qualche appunto: con questa dose ne vengono circa 50, dipende dalla grandezza che darete. Vista la laboriosità, sicuramente conviene fare delle grandi dosi e passare poi a congelare i cornetti. Io ho congelato anche l'impasto sfogliato ed è andato tutto bene!!!
Infornate a 190 °C per 20 minuti circa. Da pappare rigorosamente appena sfornati!
In realtà è stata tutta una tecnica per farmi fare qualche complimento e una buona pubblicità, perchè sapevo bene che Luchino mio non mi avrebbe delusa!!! e neanche il mio spugnoso tamagochi, il mio lievito madre!! In effetti al corso di cucina sono diventata famosissima per questi cornetti e tutti aspettano la ricetta!! ECCOLA!! Sono sicura che Roberto si metterà nella sua cucina e se li farà pian pianino!^_-
Se il buongiorno si vede dal mattino, consiglio vivamente a tutti di provare almeno una volta a cimentarsi nell'impresa.
Come ho accennato, io ho utilizzato il lievito Madre, ma la ricetta originale prevede l'uso del lievito di birra. Il procedimento è lo stesso, ma cambiano sicurametne i tempi di lievitazione. Il risultato del lievito madre, naturalmente, è insuperabile ed indescrivibile!!!
INGREDIENTI:
Per il lievitino
- 225 gr di acqua
- 500 gr di farina
- 70 gr di lievito di birra o 500 gr di lievito madre
per l'impasto
- 300 gr di zucchero semolato
-150 gr di burro
- 450 gr di uova intere
- 300 gr di latte fresco intero
- 30 gr di sale
- 40gr di miele
- 1 Kg di farina manitoba
- aromi
per sfogliare
- 750 gr di burro
per la finitura
- tuorli d'uovo e panna in egual dose
Preparazione
Per prima cosa dovrete preparare il lievitino. A tal proposito c'è molto da dire. Spieghiamo prima che cos'è, tanto per cominciare!
E' un impasto che si ottiene con farina, acqua e lievito e che serve a far rivitalizzare il lievito per sfruttarne al massimo le capacità nella ricetta. Luca Montersino ha usato il lievito di birra e, immergendo la palla ottenuta in un recipiente ripieno d'acqua tiepida, la palla dopo una mezzoretta (e neanche), cominciando a lievitare e quindi a produrre anidride carbonica, è riaffiorata galleggiando. A quel punto il lievitino deve essere strizzato ed unito agli altri ingredienti per completare la ricetta.
Io ho provato a fare la stessa cosa col lievito madre, ma!!! quando, dopo più di trenta minuti, non è successo niente, o quasi, ho desistito e sono andata avanti lo stesso con ottimi risultati. Alla fine fare il lievitino diventa un'opzione, una possibilità. Quindi... a voi la scelta!
L'impastatrice, secondo me, è quasi indispensabile per questa ricetta, perchè l'impasto tende ad appiccicare e deve essere lavorato energicamente.
Procedete impastando prima la farina, lo zucchero e il miele, aiutandovi versando pian pianino il latte. Aggiungete poi le uova, uno alla volta e non procedete oltre, fino a quando l'uovo versato non sarà stata completamente inglobato ed amalgamato. A questo punto potrete aggiungere gli aromi, la vaniglia, della buccia di limone grattugiata o altro a piacere. Introducete anche il lievitino, mi raccomando!!! ben strizzato!!! Quando l'impasto sarà bello liscio ed elastico, potrete aggiungere anche il burro, poco per volta e infine il sale. L'impasto ottenuto dovrà riposare in frigo, completamente avvolto in pellicola trasparente per almeno un'ora. Dopo questo riposo, potrete finalmente passare alla sfogliatura. Dovrete inglobare il burro e procedere a fare tre pieghe da tre. Se non siete pratici e quest'ultima frase vi sembra solo uno scioglilingua, date un'okkiata alla ricetta della pasta sfoglia per avere delucidazioni.
Una volta fatta la sfogliatura e, solo quando la pasta avrà riposato per bene, fate ancora una volta affidamento a tutte le capacità mattarellanti dentro di voi e, aiutandovi con la farina, stendete la pasta mantenendovi il più possibile regolare. Formate un rettangolo abbastanza spesso di spessore e ottenetevi dei triangoli. Adesso dovrete stringere con la mano sinistra la base del triangolo e con la destra afferrerete la punta e, tirando, otterrete un triangolo più sottile di spessore.
Arrotolate i triangoli per ottenere i cornetti: partite dalla base e spingete verso la punta. Ottenuti i cornetti disponeteli in una placca da forno rivestita con carta da forno. Coprite per bene con la pellicola e lasciate lievitare. Se usate il lievito madre, io consiglio come cella di lievitazione il forno spento, magari con la luce accesa. Se preferite, potete anche congelare i cornetti ottenuti prima di farli lievitare, avendo cura di scongelarli e lasciarli lievitare la notte prima dell'utilizzo.
E' bellissimo passare la giornata a confezionare cornetti, ma ancora meglio è lasciarli lievitare tutta la notte ed infornarli al mattino per fare una colazione indimenticabile!
Prima di infornarli Luca Montersino li spennela con panna e tuorlo d'uovo. Io ho saltato questo passaggio, ma nessuno se n'è lamentato!!
Ancora qualche appunto: con questa dose ne vengono circa 50, dipende dalla grandezza che darete. Vista la laboriosità, sicuramente conviene fare delle grandi dosi e passare poi a congelare i cornetti. Io ho congelato anche l'impasto sfogliato ed è andato tutto bene!!!
Infornate a 190 °C per 20 minuti circa. Da pappare rigorosamente appena sfornati!
venerdì 2 aprile 2010
Angel Food Cake
Nella ricerca di una nuova ricetta per riciclare gli albumi (sembra che sia diventato il mio hobby!!!), mi sono imbattuta in questa simpaticissima torta. Quando la mangerete sentirete proprio che è una torta americana: assomiglia moltissimo ai marshmallows!
E' una torta... spiritosa! infatti dopo la cottura, deve essere capovolta, appoggiando il centro di uno stampo da ciambella su una tazza... Mentre mi occupavo di queste strane faccende, mi sentivo una pazza! però queste tecniche americane funzionano alla perfezione! provare per credere!
Oltretutto è una torta praticamente priva di grassi: non ha burro nè altri latticini e, visto che prevede pochissima farina, io credo che potrebbe essere con facilità sostituita con farina di riso o di cocco per i celiaci.
Avviso! Ricetta scopiazzata da Cookaround!
INGREDIENTI:
- 11/12 albumi
- 350 gr di zucchero
- 150 gr di farina
- mezza bustina di lievito per dolci
- aromi (vaniglia/limone)
- un pizzico di sale
Preparazione
La preparazione è molto semplice! montate gli albumi con un pizzico di sale, molto bene, ed aggiungete lo zucchero pian pianino.
Settacciate la farina e il lievito ed aggiungetela delicatamente agli albumi montati, facendo attenzione a non smontarli, compiendo gesti dal basso verso l'alto.
Mettete il composto ottenuto in uno stampo per ciambella. E qui la prima stranezza: non imburrate lo stampo come sicuramente siete abituati a fare. Lo so che avrete un po' di timore, ma vi assicuro che la torta non si attaccherà e verrà via facilmente. Infornate in forno preriscaldato a 180 °C per una quarantina di minuti e quando il vostro dolce sarà pronto, vi toccherà la seconda stranezza che vedete nella foto: capovolgete lo stampo poggiando il centro su una tazza e lasciate che raffreddi. Evidentemente questo processo serve a non far accumulare umidità sul fondo con conseguente abbassamento della torta... o almeno così ho dedotto.
Questo angel food è veramente curioso, anche come sapore e consistenza. Io credo che si presterebbe moltissimo ad arricchimenti vari, come per esempio l'aggiunta di gocce di cioccolata o, come dicevo prima, usare la farina di cocco al posto della 00.
Sbizzaritevi e provate, perchè ne vale la pena.
E' una torta... spiritosa! infatti dopo la cottura, deve essere capovolta, appoggiando il centro di uno stampo da ciambella su una tazza... Mentre mi occupavo di queste strane faccende, mi sentivo una pazza! però queste tecniche americane funzionano alla perfezione! provare per credere!
Oltretutto è una torta praticamente priva di grassi: non ha burro nè altri latticini e, visto che prevede pochissima farina, io credo che potrebbe essere con facilità sostituita con farina di riso o di cocco per i celiaci.
Avviso! Ricetta scopiazzata da Cookaround!
INGREDIENTI:
- 11/12 albumi
- 350 gr di zucchero
- 150 gr di farina
- mezza bustina di lievito per dolci
- aromi (vaniglia/limone)
- un pizzico di sale
Preparazione
La preparazione è molto semplice! montate gli albumi con un pizzico di sale, molto bene, ed aggiungete lo zucchero pian pianino.
Settacciate la farina e il lievito ed aggiungetela delicatamente agli albumi montati, facendo attenzione a non smontarli, compiendo gesti dal basso verso l'alto.
Mettete il composto ottenuto in uno stampo per ciambella. E qui la prima stranezza: non imburrate lo stampo come sicuramente siete abituati a fare. Lo so che avrete un po' di timore, ma vi assicuro che la torta non si attaccherà e verrà via facilmente. Infornate in forno preriscaldato a 180 °C per una quarantina di minuti e quando il vostro dolce sarà pronto, vi toccherà la seconda stranezza che vedete nella foto: capovolgete lo stampo poggiando il centro su una tazza e lasciate che raffreddi. Evidentemente questo processo serve a non far accumulare umidità sul fondo con conseguente abbassamento della torta... o almeno così ho dedotto.
Questo angel food è veramente curioso, anche come sapore e consistenza. Io credo che si presterebbe moltissimo ad arricchimenti vari, come per esempio l'aggiunta di gocce di cioccolata o, come dicevo prima, usare la farina di cocco al posto della 00.
Sbizzaritevi e provate, perchè ne vale la pena.
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