Inggp5 Parte I

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POLITECNICO DI TORINO

FACOLTÀ DI INGEGNERIA

GUIDA AI PROGRAMMI
DEGLI INSEGNAMENTI
DEI CORSI DI LAUREA
ANNO ACCADEMICO 1988-89

A CURA DEL C I D
CENTRO DI SERVIZI INTERDIPARTIMENTALE DI DOCUMENTAZIONE
PROGETTO EDITORIALE GRAFICO DEL cm
RIPRODUZIONE VIETATA

Composizione e stampa: Celid Editrice - Via Plladelfla 57 - Te/. 011/319.53.59


Libreria: C.so Duca degli Abruzzi 24 - Tel. 011154.08.75
Luglio 1988

Coordinamento e redazione
Costantino Mori
Elena Dali'Armellina
5

INDICE

Pagina
Premessa 7

Corso di Laurea in Ingegneria Aeronautica Il


Corso di Laurea in Ingegneria Chimica 77

Corso di Laurea in Ingegneria Ovile 137

Corso di Laurea in Ingegneria Elettronìca 225

Corso di Laurea in Ingegneria FJettrotecnica 351

Corso di Laurea in Ingegneria Meccanica 411


Corso di Laurea in Ingegneria Mineraria 505

Corso di Laurea in Ingegneria Nucleare 579

Indice alfabetico degli insegnamenti 635


Indice alfabetico dei docenti 643

Indice alfabetico dei ricercatori 647


7

Il presente volume, la cui redazione e pubblicazione è stata curata dal CID/Cen-


tro Interdipartimentale di Documentazione, fornisce, nell'ambito di ogni singolo Cor-
so di Laurea, per ogni insegnamento le notizie utili ad individuarne le finalità e lo
sviluppo del corso.
I dati forniti si riferiscono all'anno accademico 1988/89 e lo sforzo del CID, con
la cortese e puntuale collaborazione dei rappresentanti dei CCL, è stato di coniuga-
re la disponibilità più immediata del volume con il massimo di esattezza possibile
delle informazioni: è tuttavia possibile per cause esterne al CID e ai CCL, qualche
ulteriore modificazione.
Gli studenti ne tengano conto: così come deve essere tenuto presente che per i
due anni accademici successivi è prevista lo sola pubblicazione di aggiornamenti in-
tegrativi.
La presente edizione, non essendo in commercio, va conservata dunque con cura.
CORSO DI LAUREA IN

INGEGNERIA
AERONAUTICA
AERONAUTICA Il

CORSO DI LAUREA IN INGEGNERIA AERONAUTICA

11 Corso di Laurea in Ingegneria Aeronautica è quinquennale, e oltre agli inse-


gnamenti obbligatori per tutte le Lauree in Ingegneria (Analisi matematica I, Geo-
metria I, Fisica I, Chimica, Disegno, Analisi matematica Il, Fisica Il, Meccanica
razionale) prevede quali insegnamenti obbligatori: Disegno meccanico, Chimica ap-
plicata, Elettrotecnica, Scienza delle costruzioni, Meccanica applicata alle macchi-
ne, Fisica tecnica, Aerodinamica, Motori per aeromobili, Costruzioni aeronautiche,
Aeronautica generale, Gasdinamica, Tecnologie aeronautiche, Macchine, Costru-
zioni di macchine, Progetto di aeromobili.
Agli insegnamenti predetti si aggiungono 6 insegnamenti i quali costituiscono «in-
dirizzo».
Gli indirizzi da preveder si nel piano ufficiale degli studi sono stati recentemente
oggetto di rielaborazione. Essi sono cinque:
- Aerogasdinamica
- Gestione-Produzione
- Propulsione
- Sistemi
- Strutture
11 Corso di Laurea si ispira sostanzialmente ad un duplice punto di vista nel pre-
sentare la complessa materia dell'Ingegneria Aeronautica: la progettazione e la pro-
duzione e gestione del mezzo aereo, con riferimenti agli aspetti economico-energetici
di tali punti.
Vengono forniti nel complesso i fondamenti matematici, fisici e metodologici ne-
cessari e un corpo di conoscenze teoriche, sperimentali, pratiche e sulla normativa
vigente, ritenuti necessari per un ingegnere che debba occuparsi nei settori prece-
dentemente elencati, sia in attività tipiche dell'attuale livello della tecnica sia in pro-
grammi di sviluppo in ambito nazionale di tale livello.
Per costituire il gruppo di 6 insegnamenti di estensione annuale costituenti l'indi-
rizzo si devono utilizzare quelli elencati nell'art. 21 o nell'art. 31 dello Statuto op-
pure insegnamenti obbligatori per altri Corsi di laurea della Facoltoà. Attualmente
si prevede di impiegare i seguenti: Calcolo numerico e programmazione, Impianti
meccanici, Impianti di bordo, Economia dei sistemi aerospaziali, Disciplina giuridi-
ca delle attività tecnico-ingegneristiche, Tecnologia meccanica, Costruzione di mo-
tori per aeromobili, Costruzioni aeronautiche Il, Progetto di Aeromobili Il, Strut-
ture aeromissilistiche, Aerodinamica sperimentale, Dinamica del volo, Eliche ed eli-
cotteri, Fisica dei fluidi e magnetofluidodinamica, Aerodinamica Il, Fluidodinami-
ca delle turbomacchine, Gasdinamica Il, Tecnica degli endoreattori, Strumenti di
bordo, Elettronica applicata all'aeronautica, Aeroelasticità, Matematica applicata.
12 AERONAUTICA

PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DI CORSO DI LAUREA


Ettore ANTONA *
Dip. di Ingegneria Aeronautica e Spaziale

COMMISSIONE PER L'ESAME DEI PIANI DI STUDIO INDIVIDUALI

Fiorenzo QUORI Dip. di Ingegneria Aeronautica e Spaziaie


Giuseppe BUSSI Dip. di Energetica
Massimo GERMANO Dip. di Ingegneria Aeronautica e Spaziale
Giulio ROMEO Dip. di Ingegneria Aeronautica e Spaziaie
Giancarlo GENT A Dip. di Meccanica

COMMISSIONE PROVE DI SINTESI

Ettore ANTONA Dip. di Ingegneria Aeronautica e Spaziale


Marco DI SCIUVA Dip. di Ingegneria Aeronautica e Spaziaie
Gianfranco CHIOCCHIA Dip. di Ingegneria Aeronautica e Spaziale
Guido COLASURDO Dip. di Energetica
Sergio CHIESA Dip. di Ingegneria Aeronautica e Spaziaie

* Attualmente in carica
AERONAUTICA 13

PROGRAMMI

Seguono in ordine alfabetico, i programmi degli insegnamenti ufficiali del Corso


di Laurea.
Degli insegnamenti ufficiali di altro Corso di Laurea, ma previsti nel piano indi-
viduale, è riportato il solo elenco alfabetico con i relativi riferimenti:

IN273 Meccanica delle vibrazioni


vedi Corso di laurea in Ingegneria Meccanica
IN565 Tecnica della Programmazione
vedi Corso di laurea in Ingegneria Elettrotecnica
AERONAUTICA 15

IN003 AERODINAMICA

Prof. Fiorenzo QUORI DIP. di Ingegneria Aeronautica e SpaziaIe

III ANNO Impegno didattico Lez. Es. Lab.


IO PERIODO DIDATTICO Annuale (ore) SO 40 16
Settimanale (ore) 6 4

Scopo del corso è fornire le nozioni fondamentali sulla meccanica dei fluidi e indi-
care i principali metodi per effettuare i calcoli aerodinamici che interessano l'Inge-
gneria Aeronautica, in particolare la determinazione delle proprietà aerodinamiche
dei profili alari, dei solidi di rotazione e delle ali di allugamento finito, sia in corren-
te subsonica sia in corrente supersonica.
Le lezioni sono integrate da esercitazioni analitiche, numeriche e sperimentali. No-
zioni propedeutiche: è sufficiente avere seguito i normali corsi del biennio.

PROGRAMMA
Considerazioni generali sul moto di un corpo in un mezzo fluido . Azioni meccaniche sul cor-
po . Coefficienti adimensionali di forza e di momento; loro dipendenza dai numer i di Rey-
nolds e di Mach . Cenni sullo strato limite . Correnti incompressibili non viscose. Equazioni
di continuità , quantità di moto ed energia cinetica.
Correnti incompress ibili piane. Campi di moto semplici. Funzioni di variabile complessa e
loro prop rietà. Metodo delle trasformazioni conformi per lo studio del campo attorno ad un
profilo alare . Teorema di Kutta-Joukowki, Teor ia approssimata dei profili sottili e poco curvi.
Correnti incompressibili spaziali. Campo attorno a un solido di rotazione sottile . Ali di aper -
tura finita di grande e piccolo allungamento: teorie di Prandtl e di Jones. -
Correnti compressibili: equazioni di continuità, quantità di moto, energia ed entropia. Velo-
cità del suono. Grandezze di arresto e critiche . Direzioni e linee caratteristiche e loro proprietà.
Correnti subsoniche piane linearizzate e non linearizzate. Piano odografico e sue proprietà.
Onde d'urto rette e oblique. Studio di getti e profili alari supersonici. Resistenza d'onda.
ESERCITAZIONI
Di laboratorio: con piccola galleria del vento subsonica.
In aula: analitiche e di calcolo numerico, eventualmente con l'impiego di tabelle numeriche .
LABORATORI
Visita del laboratorio di aeronautica «Modesto Panetti» ed eventuale presenza a prove effet-
tuate sui grandi impianti.
RICERCATORI ADDETTI ALLE ESERCITAZIONI E/O LABORATORI
G. IUSO
TESTI CONSIGLIATI,
Appunti di aerodinamica, a cura di M. Cervelli, Celid, Torino, 1982.
Houghton & Carruthers, Aerodynamics for Engineering Students, Arnold , London, 1974.
Abbot & Von Doenhoff, Theory of Wing Sections, Dover, New York, 1958.
Ferri, Elements of Aerodynamics of Supersonic Flows, MacMillan, New York, 1954.
16 AERONAUTICA

IN004 AERODINAMICA II

Prof. Maurizio PANDOLFI DIP. di Ingegneria Aeronautica e Spaziale


VANNO Impegno didattico Lez. Es. Lab.
lO PERIODO DIDATTICO Annuale (ore) 56 28
INDIRIZZO: Aerogasdinamica Settimanale (ore) 6

Nel corso vengono trattati i moti difluido compressibile non viscoso non stazionari
e stazionari supersonici. Dapprima vengono studiate le equazioni differenziali di ti-
po iperbolico, mettendo ine videnza il carattere ondoso di tali flussi. Successivamente
vengono forniti elementi per il calcolo numerico atto a fornire la loro previsione.
Infine sonos tesi codici numerici di tipo applicativo e svolte esperienze di carattere
numerico.
Il corso si articola in lezioni ed esercitazioni .
Nozioni propedeutiche: è necessaria l'assimilazione dei concetti forniti nei corsi di
Aerodinamica e Gasdinamica.
PROGRAMMA:
Equazioni differenziali alle derivate parziali di tipo iperbolico.
Problemi unidimensionali non stazionari e bidimensionali stazionari supersonici. Caratteri-
stiche, onde, domini di dipendenza, invarianti. Onde d'urto, superficie di discontinuità. Con -
dizioni al contorno. Metodo delle caratteristiche.
Campi conici stazionari supersonici.
Problemi multidimensionali . Superficie caratteristiche e coni di Mach.
Formulazioni non conservatice e conservative.
Integrazione numerica con metod i alle differenze finite in problemi iperbolici. Schemi di inte-
grazione ed accuratezza.
Stesura di codici numerici. Esperienze numer iche e confronti dei risultati con quelli ottenuti
con procedure analitiche .
ESERCITAZIONI
Parte di queste viene svolta con un calcolatore PDPll.
AERONAUTICA 17

INOOS AERODINAMICA SPERIMENTALE

Prof. Michele ONORATO DIP. di Ingegneria Aeronautica e Spaziaie

VANNO Impegno didattico Lez. Es. Lab.


2° PERIODO DIDATTICO Annuale (ore) 50 50 50
INDIRIZZO: Aerogasdinamica Settimanale (ore)

Finalità dell'insegnamento sono: l'acquizisione dei principi e dei metodi per la os-
servazione scientifica di fenomeni naturali, artificiali o misti. Documentazione e Spe-
rimentazione, senza e con l'ausilio di strumentazioni; una ricerca, su tema proposto
dall'Allievo, comprendente osservazione e sperimentazione.
Nozioni propedeutiche: la Fisica, riesaminata criticamente nei suoi principi, nei suoi
metodi e nelle sue strumentazioni fondamentali.

PROGRAMMA:
Definizioni e convenzioni : il fenomeno, i fattori influenti. Misure: sistemi di misura, analisi
dimensionale scalare e vettoriale . Analogie e similitudine tra fenomeni, leggi di similitudine
e loro limiti.
Fenomeni reali e loro riproduzione in laboratorio e con modelli. Impianti sperimentali per
ricerche fluidodinamiche. Strumenti: principi generali ed esempi di attuazione; rilevamento
ed analisi di strumenti.
Strumenti tipici per la fluidodinamica.
Metodi di visualizzazione di flussi.
Gli errori nella osservazione e nella sperimentazione; classificazione ed analisi degli errori:
da effetto dell'impianto sperimentale, da procedimento, da una singola misura, da un com-
plesso di misure; ripetibilità o non delle misure ; fenomeni storici .
Criteri generali per la riduzione degli errori e la previsione dei comportamenti al vero .
Moti nell'ambiente atmosferico: fenomeni di trasporto, diffusione, mescolamento , accumulo.
Azioni fluidodinamiche su: terreni , vegetazioni, strutture, veicolo .
ESERCITAZIONI
Rivelamento ed anali di uno strumento acquisito dali' Allievo: impostazione e sviluppo di una
ricerca sperimentale su tema proposto dall'Allievo .
LABORATORI
Rilevamento di impianti di laboratorio e partecipazione a prove in corso.
TESTI CONSIGLIATI
Claude Bernard, Introduzione allo studio della medicina sperimentale, Ed. Feltrinelli VE 672.
R.e. Pankhurst - D.W . Holder, Wind tunnel technique, Ed. Pitman .
Langhaar , Dimensionai Analysis and Theory oj models, Ed . J. Wiley.
Huntlet, Dimensionai analysis, Ed . Mac Donald & C. London.
18 AERONAUTICA

IN574 AEROELASTICIT À

Prof. Gianfranco CHIOCCHIA DIP. di Ingegneria Aeronautica e Spaziale


IV ANNO Impegno didatt ico Lez. Es. Lab.
l ° PERIODO DIDATTICO Annuale (ore) SO 20
INDIRIZZO: Aerogasdinamica - Strutture Settimanale (ore) S 2

L'obiettivo del corso è quello di fornire:


a) una comprensione f isica adeguata dei principali fenomeni legati all'interazione
tra le correnti d 'aria non stazionarie e le strutture elastiche;
b) una metodologia di base per la schematizzazione di tali fenomen i e la loro rap-
presentazione mediante equazioni;
c) la conoscenza dei principali metodi analitici e numerici per trattare le suddette
equazioni;
Materie propedeutiche: Aerodinamica, Scienza delle Costru zioni, Meccanica Ap-
plicata .
PROGRAMMA
Definizione e classificazione dei fenomeni aeroelastici. Diagrammi funzioni ed operatori ae-
roelastici . Cenno sui problemi aerotermoelastici.
Galloping nelle strutture aeronautiche e non .
Richiami di elastomeccanica: travi a sbalzo , centro di taglio ed asse elastico . Coefficienti e
funzioni di influenza . Matrici di influenza .
Problemi aeroelastici statici. Divergenza tor sionale . perdita e inversione d 'effetto delle super-
fici di comando. Divergenza flessionale nei missili.
Metodi per la soluzione delle equazioni aeroelastiche. Collocazione dirett a e scrittura matriciale.
Uso delle coordinate generalizzate. procedimenti di Galerkin e di Rayleigh-Ritz . Procedimen -
ti di soluzione numerica.
Aerodinamica instazionaria dei profili alari. Equazioni generali, potenziale delle accelerazio-
ni nel moto vario. Scia non permanente dietro al profilo e relazione tra vorticità aderente e
vorticitp di scia. Portanza e momento risultante nel moto vario . Moto oscillatorio armonico
traslatorio e rotatorio del profilo: soluzione di Kiissner e Schwarz. Flusso intorno al profilo
all'avviamento e intorno al profilo investito da una raffica. Profilo oscillante in corrente com-
primibile. Equazione integrale di Possio.
Flutter: descrizione e interpretazione fisica del problema. Estrazione dell'energia da una cor-
rente fluida. Flutter bidimensionale: equazioni di stabilità e loro soluzioni. Studio parametri-
co nei casi sub e supersonico . Cenn i sul flutter dell'aereo complessivo , delle eliche e delle pa-
lette di turbina.
Flutter di stallo. Whirl. Flutter nei rotori degli aere i V-STOL. Buffeting. Buzz transonico.
ESERCITAZIONI
Le esercitazioni vertono sui metodi di calcolo e sulla loro applicazione diretta a stru tt ure aero-
nautiche.
TESTI CONSIGLIATI
R.L. Bisplinghoff - H. Ashley, Principles oJ Aeroelasticity, Dover Publ., 1962.
Y.c. Fung, An introduction to the Theory of Aeroelasticity, Dover Pubi, 1962.
M.W. Fòrsching, Grundlagen der Aeroelastik, Springer, 1974.
AERONAUTICA 19

IN006 AERONAUTICA GENERALE

Prof. Attilio LAUSETTI DIP. di Ingegneria Aeronautica e Spaziaie

IV ANNO Impegno didattico Lez. Es. Lab.


l OPERIODO DIDATTICO Annuale (ore) 84 56
Settimanale (ore) 6 4

Il corso si propone di fornire le cognizioni fondamentali necessarie al calcolo delle


caratteristiche di volo a regime, della autonomia, delle capacità di carico, degli spa-
zi e tempi di decollo e atterramento, della stabilità e della manovrabilità lontitudi-
naie laterale e direzionale, del volo manovrato e in raffica nonché del comporta-
mento in vite dei velivoli ad elica e a getto .
Si premettono alcune lezioni di statica dell'atmosfera, di aerostatica, e di aerodina-
mica sperimentale indispensabili per una facile comprensione degli argomenti fon-
damentali del corso.
Si trattano anche brevemente i più importanti problemi relativi alla scelta e alla de-
terminazione delle rotte .
Nozioni propedeutiche: aerodinamica, meccanica applicata.

PROGRAMMA:
Atmosfera: esplorazione dell' Atmosfera, troposfera e stratosfera, variazione della tempe ra-
tura e della pressione con la quota; studio teorico dell'atmosfera in riposo : atmosfera ideale
isoterma, adiabatica, politropica, aria tipo internazionale; livellazione barometrica, formula
di Laplace, riduzione di barogrammi in aria tipo.
Aerostatica: aerostato ideale a volume o a peso di gas costante, plafond, uso della zavorra,
dominio statico della quota, regimi di pressione nello interno dell'aerostato, conseguenza del-
le variazioni di temiperatura e di pressione sulla salita e discesa dell'aerostato; dirigibili flosci,
semirigidi, rigidi, cenni costruttivi, caratteristiche di volo a regime, autonomia con o senza
vento, mezzi per diminuire il consumo di gas leggero , uso di combustibili gassosi, pregi e di-
fetti del dirigibile.
Prestazione dei velivoli: forze e momenti aerodinamici, polare dell'ala, polare del velivolo;
equazione generali del moto uniforme del velivolo, il volo Iibrato, polare delle velocità, velo-
cità limite , velocità minima di sostentamento con e senza ipersostenatori, spinte necessarie
al volo; caratteristiche di impiego del turboreattore, caratteristiche di volo del turbogetto, tempi
di salita, quota di tangenza teorica e pratica; potenza necessarie al volo a quota zero e alle
diverse quote, assetto di potenza minima e di minima consumo chilometrico; il motore d'ae-
roplano, variazione della potenza con la quota; geometria dell'elica, calettamento, passo geo-
metrico ed aerodinamico, avanzamento per giro, formule di R énard, diagrammi dell'elica,
teoria impulsiva dell'elica, teorema di Froude; potenze disponibili con elica e passo fisso e
con elica a passo variabile a numero di giri costante, coppia di reazione e coppia giroscopica
dell'elica, nomogramma di Eifell , nomogramma di Rith, adattamento dell'elica al velivolo,
turboelica, potenze disponibili equivalenti, determinazione sperimentale della polare del veli-
volo delle prove di volo; resistenza e trazioni durante la fase di rullaggio, assetto ottimo di
rullaggìo , spazio di decollo del velivolo terrestre, atteramento su ostacolo, mancato decollo,
norme rCAO sul decollo, portanza e resistenza odrodinamica degli scafi di idrovolante, spa-
zio e tempo di decollo dell'idrovolante, consumi di combustibile durante le operazioni di de-
collo, salita fino alla quota di crociera, discesa, avvicinamento , atterraggio; autonomia del
velivolo ad elica in aria calma, diagramma di utilizzazione , momento di trasporto, indice di
consumo chilometrico, influenza del vento sull'autonomia, il volo ad efficienza costante, dia-
gramma di marcia; autonomia e durata dell'aviogetto, determinazione sperimentale delle con-
dizioni di autonomia massima, il volo ad assetto costante. Lossodromie e ortodromie: studio
20 AERONAUTICA

volo ad assetto costante . Lossodromie e ortodromie: stud io e scelta delle rotte .


Stabilità: Equilib rio e stabilità statica longitudinale del velivolo, stabilità del tutt'ala, del sen-
za coda e del velivolo normale con coda, stabilità a comandi liberi e bloccati , posizioni limiti
posteriori e anteriori del baricentro, momento di cerniera, compensazione delle superfici mo-
bili, influenza dell'elica e delle prese d'aria sulla stabilità; effetto diedro, momenti di rollio
e imbardata dell'ala a diedro negli assetti deviati , valutazione pratica dell'effetto diedro com-
plessivo del velivolo; manovra degli alettoni , velotà angolare di rollio a regime, fase transito-
ria, influenza della deformazione elastica dell'ala - velocità di inversione degli alettoni; stab i-
lità e manovrabilità direzionale a comandi liberi e bloccati, trazione asimmetrica.
Moti non uniformi: volo non uniforme nel piano di simmetria , raggio minimo di curvatura,
fattore di contingenza, traiettorie ondulate Lanchester, diagramma di manovra ICAO; moti
curvi del velivolo, virata piatta, virata corretta, raggio minimo di cur vatura, momenti proces-
sionali di inerzia nella virata, instabilità pendolare, instabilità spirale; il volo in aria agitata,
raffica istantanea, raffica graduale, rilievi sperimentale sulal raffica, diagramma di raffica
ICAO; l'autorotazione e suo studio sperimentale, la vite, la velocità verticale di discesa, cadu-
ta in vite, equilibrio al beccheggio, esperienze su modelli in volo libero, avvitamento simme-
trico, manovre per entrare ed uscire dalla vite.
ESERCITAZIONI
Seguono passo a passo gli argomenti del corso con esercizi di carattere numerico.
RICERCATORI ADDETTI ALLE ESERCITAZIONI E/O LABORATORI
P . GILI
TESTI CONSIGLIATI
A. Lausetti - F. Filippi , Elementi di Meccanica del Volo, Ed. Levrotto & Bella, Torino.
A. Lausetti, L'atmosfera in quiete, Ed. Levrotto & Bella, Torino.
A. Lausetti, Lossodromie e Ortodromie, Ed . Levrotto & Bella, Torino.
AERONAUTICA 21

IN45S ANALISI MATEMATICA I

Docente da nominare DIP . di Matematica

I ANNO Impegno didattico Lez. Es. Lab.


IOPERIODO DIDATTICO Annuale (ore) 84 S6
Corso di Laurea: ING. AERONAUTICA Settimanale (ore) 6 4

Finalità del corso fornire gli strumenti di base del calcolo differenziale, propedeu-
è

tici ai corsi della facoltà di Ingegneria, utilizzando il linguaggio moderno delle ma-
tematica ed insegnando come affrontare i problemi con rigore e spirito critico.
Il corso si svolgerà con lezioni ed esercitazioni.
Nozioni propedeutiche: le nozioni fondamentali di algebra, di geometria, di trigo-
nometria, secondo i programmi di scuola secondaria superiore.
PROGRAMMA:
Teoria degli insiemi: nozioni di base.
Applicazioni fra insiemi: definizioni e proprietà .
L'insieme dei numeri rali e l'insieme dei numeri complessi.
Funzioni elementari di variabile reale e di variabile complessa .
Successioni, limiti di successioni.
Le proprietà locali delle funzioni reali di variabile reale: continuità, limiti, derivabilità. Con-
fronto locale di funzioni.
Teoremi fondamentali del calcolo differenziale e le loro applicazioni.
Approssimazione locale di funzioni: formula di Taylor,
Cenni sulla approssimazione globale di funzioni reali di variabile reale .
Ricerca degli zeri di una funzione reale di variabile reale.
Teoria dell'integrazione: definizione di integrale definito, proprietà.
Regole di integrazione; l'integrale definito e le sue proprietà.
I teoremi delle maedia; applicazioni numeriche, formila dei trapezi.
Integrazione delle funzioni elementari.
Sistemi dinamici discreti, sistemi dinamici continui, equazioni differenziali ordinarie.

ESERCITAZIONI
Esercizi relativi agli argomenti sviluppati nelle lezioni con applicazioni d'utilizzo di strumenti
informatici (LAIB) .
TESTI CONSIGLIATI
G. Geymonat, Lezioni di matematica l, Levrotto & Bella, Torino, 1981.
A.R. Scarafiotti, Appunti alle lezioni di analisi matematica l, Clut , Torino, 1980.
A.R. Scarafiotti, 14 settimane di Analisi l . Levrotto & Bella, Torino, nuova edizione, 1985-86.
22 AERONAUTICA

IN461 ANALISI MATEMATICA II

Prof. Maria Teresa GALIZIA ANGELI DIP. di Matematica


Il ANNO Impegno didattico Lez. Es. Lab.
IOPERIODO DIDATTICO Annuale (ore) SO 56
Corso di Laurea: ING. AERONATICA Settimanale (ore) 6 4

Il corso si propone di completare la formazione matematica di base dello studente,


con riferimento in particolare all'integrazione in più dimensioni, alla risoluzione di
sistemi di equazionidifferenziali ed ai metodi di sviluppo in serie, ponendo in risalto
quegli aspetti che preparano e preludono alla comprensione di tecniche matemati-
che specialistiche indispensabili nella moderna ingegneria.
II corso comprende, oltre alle ore di lezione, ore di esercitazione.
Propedeutici sono i corsi di Analisi matematica l e di Geometria .
PROGRAMMA:
Integrazione di funzioni di più variabili. Nozione di misura di un insieme e di integrale di
una funzione . Formule di camb iamento di variabile.
Integrali impropri. Integ rali dipendenti da un parametro.
Integrale di una funzione definita su una curva o una superficie.
Teoremi di Guidino.
Forme differenziali lineari. Nozione di forma esatta e di integrale curvilineo di una forma .
Teorema di Green .
Campi vettoriali nello spazio. Rotore e divergenza di un campo. Flusso di un campo attraver-
so una superficie orientata. Teoremi di Gauss e Stokes.
Serie numeriche: proprietà e criteri di convergenza. Serie di funz ioni.
Convergenza: proprietà e criteri relativi. Serie di potenze; raggio di convergenza . Sviluppi di
Taylor e Mac Laurin. Applicazioni.
Serie di Fourier: proprietà e criteri di convergenza; esempi di analisi armonica.
Matric i. Serie di matrice. Matrice esponenziale .
Equazioni differenziali . Equazioni particolari. Equazioni e sistemi differenziali linear i. Pro-
prietà delle soluzioni. Equazioni e sistemi lineari a coefficienti costanti.
ESERCITAZIONI
Parallelamente agli argomenti delle lezioni vengono svolti esercizi in aula e/o (se possibile)
col calcolatore.
TESTI CONSIGLIATI
A. Bacciott i-F. Ricci, Lezioni di Analisi matematica 2.. Ed. Levrotto & Bella, Torino.
Leschiutta, Moroni , Vacca, Esercizi di matematica, Levrotto & Bella, Tor ino.
H .B. Dwight, Tables oJ integrals and other Mathematical Data. MacMillan.
AERONAUTICA 23

IN041 CALCOLO NUMERICO E PROGRAMMAZIONE

Prof. Giovanni MONEGATO DIP . di Matematica

III ANNO Impegno didatt ico Lez. Es. Lab .


2° PERIODO DIDATTICO Annuale (ore) 80 50
INDIRI ZZO: Sistemi - Propulsione Settimanale (ore) 6 4

Il corso ha lo scopo di preparare gli allievi soprattutto alla risoluzione numerica di


modelli matematici con i mezzi del calcolo automatico. Gli allievi vengono inoltre
addestrati alla programmazione scientifica con il linguaggio Fortran.
Nel corso vengono affrontati i temi fondamentali del calcolo numerico e la program-
mazione scientifica con il linguaggio Fortran .
Il corso si svolgerà con lezioni, esercitazioni e laboratorio (uso del calcolatore).
No zioni propedeutiche: corsi di analisi matematica I e II e di geometria.
PROGRAMMA
Rappresentazione dei num eri e operazioni aritmetiche in un calcol atore.
Errori, condizionamento di un problema e stabilità numerica di un a lgoritmo.
Risoluzione di sistemi di equazioni lineari. Metodo di Gau ss, fatto rizzazione LU e Choleski.
Metodi iterativi: Ja cobi, Gauss-Seidel, SOR .
Calcolo degl i autovalori e autovettori di matrici: metodi delle potenze e potenze inverse , tra-
sformazioni di similitudine (Householder), caso delle matrici tridiagonali simmetriche.
Approssimazio ne di funzioni e di da ti. interpolazio ne polinomiale e funzion i spline. Metodo
dei minimi qu ad rati.
Deri vazione numerica .
Calcolo delle radi ci di equazion i: metodi di bisezion e, secanti , Newton; metodi iterativi in ge-
nerale.
Alcuni metodi per la risolu zione di sistemi di eq uazioni non linea ri.
Integrazione numerica: formule d i Newton-Cortes e Gaussiane. Polinomi ortogonali.
Equazioni differenziali ordinarie. Problemi con valori inizial i: metodi one-step e multistep.
Sistemi Stiff. Problemi con valori ai limiti : metodi alle differenze e shooting.
Equazioni differenziali alle derivate parziali : metodi alle differenze e dei residu i pesati; cenni
sul metodi degli elementi finiti.

ESERCITAZIONI
Breve presentazione degl i elabora tori elettronici. Lingua ggio Fortran. Anali si ed implementa-
zione dei metodi numerici presentati nelle lezioni. Risoluzione di problemi .

LABORATORI
Un elaboratore elettronico è a disposizione (quotidianamente) degli studenti per la messa a
punto e sperimentazione dei programmi di calcolo realizza ti.

RICERCATORI ADDETTI AL LE ESERCITAZIONI E/O LABORATORI


A . ORSI PALAMARA

TESTI CONSIGLIATI
G . Monegato, Calcolo Numerico, Ed. Levrotto & Bella, Torino, 1985.
A. Or si Palamara , Programmare in Fortran 77, Ed. Levrotto & Bella, Torino, 1987.
24 AERONAUTICA

IN464 CHIMICA

Prof. Cesare BRISI DIP. di Scienza dei Materiali e Ingegneria


Chimica

I ANNO Impegno didattico Lez. Es. Lab.


l ° PERIODO DIDATTICO Annuale (ore) 90 45
Settimanale (ore) 6 3

Il corso si propone di fornire le basi teoriche necessarie per la comprensione e l'in-


terpretazione dei fenomeni chimici e di dare una breve rassegna delle proprietà degli
elementi più comuni e dei loro principali composti. Esso si articola di conseguenza
in tre parti: una di chimica generale alla quale vengono dedicate circa 60 ore di le-
zione; una di chimica inorganica (circa 20 ore di lezione) ed una di chimica organica
(5-10 ore di lezione).
Il corso prevede 90 ore di lezione, 40 ore di esercitazione, lO ore di proiezioni didat-
tiche. Per seguire con profitto il corso sono sufficienti le nozioni di base relative
alle leggi generali della chimica, alla simbotogia e alla nomenclatura.

PROGRAMMA
Chimica generale: Sistemi omogenei ed eterogenei. Concetto di fase, di composto, di elemento .
Leggi fondamentali della chimica. Teoria atomico-molecolare. Legge di Avogadro. Determi -
nazione dei pesi atomici e molecolari. Concetto di mole. Calcoli stechiometrici.
Il sistema periodico degli elementi. Il modello atomico di bohr. L'atomo secondo la meccani-
ca quantista. Interpretazione elettronica del sistema periodico. I raggi X.
Legame ionico, covalente, metallico . Legami intermolecolari. Grado di ossidazione.
Isotopia. Energia di elgame dei nucleoni. Radioattività. Fenomeni di fissione e di fusione nu-
cleare.
Leggi dei gas. Dissociazione termica. Teoria cinetica dei gas. legge di Graham. Calore specifi-
co dei gas.
Lo stato solido. Reticolo cristallino e cella elementare. Difetti reticolari. Soluzioni solide .
Lo stato liquido . Equazione di Clausius-Clapeyron. Tensione di vapore delle soluzioni. Crio-
scopia. Pressione osmotica.
Energia interna ed entalpia. Effetto termico delle reazioni. Entropia ed energia libera di reazione.
Velocità di reazione. Catalisi. Legge dell'azione di massa. Principio dell'equilibrio mobile.
Regola delle fasi. Diagrammi di stato a uno e due componenti. Applicazione della legge delle
fasi agli equilibri chimici eterogenei.
Soluzioni di elettroliti. Elettrolisi. Costante di ionizzazione . Prodotto ionico dell'acqua. Aci-
di e basi. pH. Idrolisi. Prodotto di solubilit à, Soluzioni tampone. Potenziale d'elettrodo. Se-
rie elettrochimica. Tensioni di decomposizione. Potenziali di ossido-riduzione.
Chimica inorganica: Proprietà e metodi di preparazione industriale dei seguenti elementi e
dei loro principali composti: idrogeno, ossigeno, sodio, rame, calcio, zinco, alluminio, carbo-
nio, silicio, azoto, fosforo, cromo, uranio, zolfo, manganese, alogeni, ferro .
Chim ica organica: Cenni su idrocarburi saturi e insaturi e derivati alogenati; alcoli, aldeidi,
chetoni, acidi organici, esteri, ammine, ammidi, nitrili; benzene e suoi omologhi, fenoli, ni-
troderivati, ammine aromatiche.

ESERCITAZIONI
Le esercitazioni sono dedicate all'ampliamento di alcuni argomenti oggetto di lezione, ad esprien-
ze di labroatorio e a calcoli relativi agii argomenti di chimica generale . Esse vengono integrate
dalla proiezione di film didattici.
AERONAUTICA 25

TESTI CONSIGLIATI
C. Brisi - V. Cirilli, Chimica generale e inorganica, Levrotto & Bella, Torino.
M.l . Sienko - R.A . PIane, Chimica: principi e proprietà, Piccin , Padova.
C. Brisi, Esercitazioni di Chimica, Levrotto & Bella, Torino.
P. Silvestroni, Fondamenti di Chimica, Librerie Eredi Virginio Veschi, Roma.
L. Rosernberg, Teoria e applicazioni di chimica generale, Collane Schaum , Etas Kompass .
M. Montorsi, Appunti di chimica organica, Celid, Torino.
26 AERONAUTICA

IN048 CHIMICA APPLICA T A

Prof. Fedele ABBATTI STA DIP . di Scienza dei Materiali e Ingegneria


Chimica
Il ANNO (* ) Impegno didattico Lez. Es. Lab.
2° PERIODO DIDAlTICO Annuale (ore) SO 30 IO
Settimanale (ore) 6 3

Studio delle proprietà, dei metodi di elaborazione e delle caratteristiche di impiego


dei materiali di più comune utilizzazione nella pratica ingegneristica.
Nozioni propedeutiche: è indispensabile la conoscenza della chimica generale e inor-
ganica e di alcune nozioni fondamentali di chimica organica, nonché dei concetti
di base della fisica .
PROGRAMMA
Caratteristiche sui combustibili e calcoli sulla combustione-caratteristiche e metodi di elabo-
razione dei principali combustibili solidi, liquidi e gassosi. Lubrificanti. Regola delle fasi e
teoria dei diagrammi dis tato binari e ternari. Materiali ceramici e refrattari, vetro e fibre di
vetro , vetroceramiche . Materiali ferrosi , elaborazione della ghisa e dell'acciaio . Trattamenti
termici e indurimento superficiale degli acciai. Ghise da getto . Metallurgia dell'alluminio e
sue leghe principali. Metallurgia del rame e caratteristiche fisico-meccaniche delle principali
leghe. Metallurgia del magnesio e caratteristiche di alcune sue leghe. Materie plastiche: poli-
meri e polimerizzazione. Principali resine termoplastiche e termoindurenti.

ESERCITAZIONI
Calcoli numerici e illustrazione di prove di laboratorio riguardanti gli argomenti sopra elencati.
LABORATORI
Saggi analitici e tecnologici sui combustibili , lubri ficant i e materiali metallici.
TESTI CONSIGLIATI
C. Brisi, Chimica Applicata, Ed . Levrotto & Bella, Tor ino.

(*) Insegnamento del triennio anticipato al biennio.


AERONAUTICA 27

INIOI COSTRUZIONI AERONAUTICHE

Prof. Piero MORELLI DIP. di Ingegneria Aeronautica e SpaziaIe


IV ANNO Impegno didattico Lez. Es. Lab.
2° PERIODO DIDATTICO Annuale (ore) 84 84
Settimanale (ore) 6 6

Il corso intende dare agli allievi: a) nozioni generali su diversi tipi di aeromobili (in
particolare, dei velivoli) con riferimento alle loro caratteristiche d'impiego e conse-
guenti scelte architettoniche; b) nozioni di calcolo strutturale elementare del velivo-
lo nel suo complesso e delle sue parti; c) descrizione delle strutture dei velivoli, dei
loro impianti e delle loro installazioni.
Il corso si svolgerà con lezioni ed esercitazioni in aula.
Nozioni propedeutiche: Scienza delle Costruzioni; nozioni basilari dia erodinamica
tecnica (caratteristiche aerodinamiche dei profili alari, delle ali e delle aliche) e di
meccanica del volo (prestazioni del velivolo, stabilità e manovrabilità).

PROGRAMMA
Parte introduttiva: rassegna di velivoli tipici (aeroplani, idrovolanti, anfibi, alianti, STOL,
VTOL, velivoli sperimentali).
Parte strutturale: condizioni di carico in volo e al suolo, poste a base del calcolo strutturale;
materiali aeronautici e loro caratteristiche rilevanti ai fini del calcolo strutturale; complemen-
ti di scienza delle costruzioni sulla flessione torsione e taglio dis trutture a parete sottile (a
guscio e semiguscio), instabilità elastica generale, locale e torsionale delle aste compresse; in-
stabilità elastica dei pannelli soggetti a compressione e a taglio; verifiche strutturali degli at-
tacchi a sforzi concentrati.
Parte descrittiva: ala, alettoni, ipersostentatori, aerofreni, impianti antighiaccio; fusoliera,
collegamenti ala-fusoliera; impennaggi, compensazione aerodinamica, equilibramento stati-
co e dinamico delle superfici di governo, organi di comando - alette; installazione dei gruppi
motopropulsori; organi per l'involo e l'arrivo: carrelli - scafi e galleggianti; impianto oleodi-
namico ed elettrico, impianti di condizionamento e pressurizzazione delle cabine.
ESERCITAZIONI
Il corso è integrato da una serie di esercitazioni di disegno di parti strutturali di un velivolo
e di calcolo strutturale.
TESTI CONSIGLIATI
Lausetti, Aeroplani, loro strutture e installazioni, Levrotto & Bella, Torino.
Rivello, Theory and Analysis of Flight Structures, McGraw Hill.
Bruhn, Analysis and Design of F/ight Vechic/e Structures, Tri-State Offset Co.
Vallat, Résistance des Materiaux App/iquée à l'Aviation, Beranger.
Sechler & Dunn, Airplane Structural Analysis and Design, Dover.
28 AERONAUTICA

INI03 COSTRUZIONI AERONAUTICHE II

Prof. Giuseppe SURACE DIP. di Ingegneria Aeronautica e SpaziaIe

VANNO Impegno didattico Lez. Es. Lab.


2° PERIODO DIDATTICO Annuale (ore) 54 28 8
INDIRIZZO: Strutture Settimanale (ore) 4 2

Lo scopo principale del corso è quello di insegnare agli studenti come affrontare
il calcolo delle strutture aeronautiche ed aerospaziali utilizzando i metodi moderni
di indagine.
Si ritiene consigliabile la frequenza a chi sia interessato a problemi statici e dinamici
di strutture complesse variamente sollecitate .
Troveranno un completo inserimento quegli studenti che hanno spiccate attitudini
alla scienza delle costruzioni, alla matematica applicata e alla programmazione.
Nozioni propedeutiche: Scienza delle costruzioni, Calcolo numerico e programma-
zione, Matematica applicata, Costruzioni aeronautiche, Aerodinamica.
PROGRAMMA
Il programma si articola nella trattazione e nello svolgimento per esteso dei seguenti punti
fondamentali: Algebra matriciale. Analisi statica delle strutture aerospaziali con il metodo
degli elementi finiti. Meccanica delle vibrazioni lineari dei sistemi elastici ad I,2,n gradi di
libertà e fenomeni connessi. Analisi dinamica delle strutture aerospaziali con il metodo degli
elementi finiti : frequenze proprie e analisi modale, analisi di strutture autoeccitate (f1utter),
risposta dinamica. Fenomeni aeroelastici statici. Strutture in materiale composito. Strutture
sandwich. Problemi di criticità nello studio aeroelastodinamico dei pannelli. Effetti sull'uomo.
ESERCITAZIONI
Le esercitazioni consistono nello svolgimento di alcuni problemi strettamente connessi con
gli argomenti trattati nelle lezioni e nello sviluppo monografico di almeno una tesina.
TESTI CONSIGLIATI
G. Surace - M. Pandolfi, Teoria e tecnica delle vibrazioni; parte l: Le vibrazioni meccaniche;
parte lI: Le vibrazioni aeroelastiche, Clut.
J .B. Przemieniecki, Theory oj Matrix structura/ Ana/ysis, McGraw HilI.
Zienckiewicz, The Finite E/ement Method, McGraw Hill.
Shipiro, Princip/es oj helicopter Engineering, TempIe Press Limited .
R.H . Jones, Mechanics oj Composite Materia/s, McGraw Hill .
AERONAUTICA 29

IN493 COSTRUZIONE DI MACCHINE

Prof. Antonio GUGLIOTTA DIP . di Meccanica


IV ANNO Impegno didattico Lez. Es. Lab.
2° PERIODO DIDATTICO Annuale (ore) 60 56 4
Settimanale (ore) 4 4

Il corso ha lo scopo di fornire i criteri per il calcolo ed il progetto di organi di mac-


chine fondamentali. Si illustrano le iptoesi di rottura statico, il calcolo a fatica, il
calcolo afatica, i1c alcolo con lo meccanica dellafrattura. Si introduce infine l'allie-
vo al metodo degli elementi finiti illustrando le applicazioni a calcolatore, in modo
da fornire una preparazione di base utile ad ulteriori approfondimenti.
IL corso si svolgerà principalmente con lezioni ed esercitazioni, integrate con appli-
cazioni a calcolatore.
Nozioni propedeutiche: Scienza delle costruzioni, Disegno meccanico, Meccanica ap-
plicata, Tecnologia meccanica.
PROGRAMMA
Richiami dello stato di tensione: tensioni e direzioni principali, cerchi di Mohr nello spazio.
Ipotesi di rottura, materiali fragili e duttili. Effetti d 'intaglio. Sollecitazioni statiche ed a fati-
ca, fatica cumulativa, diagrammi e curve master. Meccanica della frattura: tensione applicata
e lunghezza della cricca, piani di controllo .
Calcoli di resistenza di collegamenti smontabili. Molle, giunti, innesti, freni ed arresti.
Fondamenti e risultati della teoria di Hertz. Calcolo dei cuscinetti a sfere ed a rulli . Applica-
zione della teoria della lubrificazione ai cuscinetti a strisciamento. Supporti portanti e di spin-
ta. Calcolo e progetto delle ruote dentate normali e corrente.
Metodo matriciale di rigidezza per il calcolo strutturale.
Metodo degli elementi finiti a spostamenti assegnati: fondamenti per il calcolo statico e dinamico.
ESERCITAZIONI
Esercizi applicativi. progetto di massima di un gruppo meccanico.
LABORATORATI
Applicazioni a calcolatore del metodo degli elementi finiti.
TESTI CONSIGLIATI
R. Giovannozzi, Costruzione di Macchine, voI. l , Ed. Patron , Bologna.
Gola - Gugliotta , Introduzione al calcolo strutturale sistematico, Ed. Levrotto & Bella, Torino.
30 AERONAUTICA

IN098 COSTRUZIONE DI MOTORI PER MISSILI

Prof. Muzio GOLA DIP. Meccanica

V ANNO Impegno didattico Lez. Es. Lab.


l OPERIODO DIDATTICO Annuale (ore) 50 50
Settimanale (ore)

Il corso si propone di individuare ed approfondire alcuni aspetti fondamentali della


progettazione e del calcolo di componenti per motori missilistici, con particolare ri-
guardo alla progettazione strutturale avanzata in campo elastoplastico e in condi-
zioni di elevate sollecitazioni tecniche. Particolare riferimento viene fatto alle tecni-
che avanzate di tipo FEM, ed alle problematiche che di modellizzazione dei materiali.
PROGRAMMA
Criteri di progetto degli elementi dei motori e relative installazioni : camere di combustione,
serbatoi, condizioni al contorno e punti di ancoraggio, piastre di iniezione, sollecitazioni elasto-
plastiche, shock termici .

ESERClTAZIONI
Esercitazioni di calcolo strutturale con ausilio di calcolatore elettronico.

TESTI CONSIGLIATI
M. Gola - A . Gugliotta, Calcolo strutturale sistematico, Levrotto & Bella, Torino.
M. Barrere, La propulsion par fusée, Dunod, 1950.
A. Mendelson, Plasticity: theory and application, McMiIlan Company, New York, 1968.
A. Robotti, Motori per missili.
Naca Reports.
AERONAUTICA 31

IN097 COSTRUZIONE DI MOTORI PER AEROMOBILI

Prof. Giancarlo GENTA Dip. di Meccanica

V ANNO Impegno didattico Lez. Es. Lab.


I PERIODO DIDATTICO
D Annuale (ore) 60 55 IO
INDIRIZZO: Propulsione - Strutture Settimanale (ore) 4 4

Il corso si propone di mettere gli allievi in grado di verificare e progettare le parti


principali di un motore aeronautico alternativo o a turbina . Tale scopo viene perse-
guito trattando in dettaglio i metodi di calcolo e di verifica, con particolare riguar-
do ai metodi numerici attualmente più impiegati nella pratica professionale, senza
però trascurare di dare agli allievi quelle nozioni teoriche più generali che sole per-
mettono di acquisire la maturità tecnica indispensabile ad operare in un ambiente
dinamico ed aperto alle innovazioni quali l'industria aeronautica e motoristica.
Il corso si articola in quattro ore di lezione e quattro di esercitazione (in aula o al
calcolatore) alla settimana.
Nozioni propedeutiche consigliate: Meccanica applicata, Scienza delle costruzioni,
Costruzione di macchine.

PROGRAMMA
Progettazione statica dei rotori : modelli semplificati (teoria dei dischi) e modelli numerici,
tensioni termiche, calcolo in campo elastoplastico.
Progettazione di alcuni organi dei motori .
Fondamenti della progettazione dinamica: dinamica dei sistemi a molti grad i di libertà, anali-
si modale, dinamica dei sistem i continui, tecniche di discretizzazione, effetti delle nonlineari-
tà sul comportamento dinamico.
Metodi per la progettazione dinamica: metodi delle matrici di trasferimento e metodo degli
elementi finiti.
Progettazione dinamica dei rotori : diagramma di Campbell, velocità critiche , campi di insta-
bilità, calcolo della risposta ad una assegnata distribuzione di squilibrio, effetti della non as-
sialsimmetria del rotore o dei supporti, rotori su cuscinetti a rotolamento con comportamento
nonlineare.
Equilibratura dei rotori rigidi e deformabili.
Problemi dinamici delle macchine alternative: vibrazioni torsionali ed assiali, vibrazioni com-
poste delle macchine alternative.
ESERCITAZIONI
Calcolo di verifica di un disco di turbina in campo elastico ed elastoplastico eseguito con me-
todi analitici e numerici e mediante l'uso di programmi FEM commerciali. Confronto tra i
risultati ottenuti con i vari metodi.
Studio dinamico di una trave, eseguito con vari metodi e confronto tra i risultati ottenuti e
quelli sperimentali.
Modellazione e simulazione numerica del comportamento dinamico di una piccola turbina a gas.
LABORATORI
Controlli non distruttivi.
Prova di centrifugazione su rotore di una turbina a gas.
Analisi modale sperimentale di una trave e confronto dei risultati con quelli ottenuti mediante
calcolo.
32 AERONAUTICA

TESTI CONSIGLIATI
G. Genta, Calcolo e progetto di macchine, voI. 2, Ed . Levrotto & Bella, Torino, 1987.
R. Giovannozzi, Costruzione e progetto di motori, Ed. Levrotto & Bella, Torino, 1951.
AERONAUTICA 33

INllO DINAMICA DEL MISSILE

Prof. Salvatore D'ANGELO DIP . di Ingegneria Aeronautica e Spaziaie

II ANNO Impegno didattico Lez. Es. Lab.


2° PERIODO DIDATTICO Annuale (ore) 84
Aerospaziale Settimanale (ore) 6

Il corso ha per oggetto lo studio delle traiettorie dei principali tipi di missili (balisti-
ci, alati, spaziali) spinti da un propulsore, oppure senza spinta, tenendo conto di
eventuali imperfezioni dei missili stessi e delle operazioni di lancio, di azioni o di-
sturbi esterni ecc., per poter determinare le correnti necessarie i programmi di guida.

PROGRAMMA
I. Il primo problema balistico.
I. I. Senza propulsore .
1.2. Con propulsione, caso ideale del missile perfetto e senza errori di lancio.
2. Il secondo problema balistico.
2.1. Dispersione. Traiettorie nel vuoto , senza stabilizzazione, tenendo conto della gravità, dei
disassamenti delle spinte e degli errori di lancio.
2.2. Missili stabilizzati con impennaggi. Equazioni del moto propulso. Funzioni caratteristi-
che. Effetti del vento . Riduzione degli errori mediante una lenta rotazione assiale. Equazioni
generali del moto senza spinta. Traiettorie di missili lanciati da un aereo in volo.
2.3. Missili a stabilizzazione giroscopica. Equazioni de! moto propulso. Funzioni caratteri-
stiche. Equazioni generali del moto senza spinta. Casi particolari. Condizioni di stabilità alla
nutazione e alla precessione.
3. Missili alati.
3. I. Equazioni del moto. Stabilità di volo . Manovrabilit à,
3.2. Diversi metodi di inseguimento di un bersaglio nobile.
3.3. Accenno ai problemi di guida: il missile come elemento di un servo meccanismo . Funzio-
ni di trasferta.
4. Traiettorie spaziali.
4.1. Campi gravitazionali e traiettorie kepleriane.
4.2 . Traiettorie kepleriane con partenza e ritorno sulla Terra rotante, senza atmosfera.
4.3 . Traiettorie interplanetarie. Sfera di attività di un pianeta.
4.4. Triaiettorie Terra-Luna (problema dei tre corpi ristretto).
4.5. Appuntamento in orbita.
4.6. Uscita e rientro nell'atmosfera terrestre.
ESERCITAZIONI
Le esercitazioni consistono nella risoluzione numerica di particolari problemi di definizione
di traiettorie ideali e di valutazione degli errori.
Errori di lancio da una base fissa.
- Traiettorie di missili balistici stabilizzati con impennaggi , lanciati da terra e da un aereo
in volo.
- Traiettorie di missili balistici con stabilizzazione giroscopica.
- Traiettorie di un missile intercontinentale (I.C.B.M.) .
- Orbite sincrone intorno alla Luna.
- Traiettorie di Hohmann dalla Terra a un altro pianeta e fuga del sistema solare con l'aiuto
di Giove. .
Trasfera Terra-Luna ad assi sinodali.
Salita in orbita e rientro.
34 AERONAUTICA

TESTI CONSIGLIATI
C. Grillo Pa squarelli , Dinam ica del missile.
Un 'abbondante bibliografia è contenuta nel suddetto libro di testo : le opere principali citate
sono le seguenti:
Davis - Follin - Blitzer, The Exterior Ballistics of Rockets, Van Nostrand .
Ehricke, Space Flight, Van Nostrand.
Etkin, Dynamics oj Flight, Wiley.
Lowden , Optimal Trajectories jor Space Navigation , Butterworth.
Szebehely ed altri , Celestial Mechanics and Astrodynamics, Academic Press , Yew York.
AERONAUTICA 35

IN113 DINAMICA DEL VOLO

Prof. Piero MORELLI DlP . di Ingegneria Aeronautica e Spaziaie

VANNO Impegno didattico Lez. Es. Lab.


l OPERIODO DIDATTICO Annuale (ore) S6 20
INDIRIZZO: Sistemi Avionica Settimanale (ore) 4 2

Il corso intende introdurre l'allievo alla trattazione dei problemi della dinamica del
volo, con particolare riferimento ai velivoli, allo scopo di determinarne e valutarne
le cosiddette «qualità di volo» e la loro dipendenza dafattori aerodinamici ed inerzia/i.
Il corso si svolgerà con lezioni ed esercitazioni in aula, visite di istruzione.
Nozioni propedeutiche: Aerodinamica, Aeronautica generale, buona preparazione
nell'analisi matematica e nella meccanica razionale.
PROGRAMMA
Richiami e complementi di nozioni sull'equilibrio, la stabilità statica e la manovrabilità longi-
tudinale e latero-direzionale.
Dinamica del moto longitudinale: equazioni del moto a comandi liberi e bloccati ; derivate
di stabilità; risposta a manovre dell'equilibratore; risposta alla turbolenza atmosferica.
Dinamica del volo latero-direzionale: equazioni del moto a comandi bloccati ; derivate di sta-
bilità ; risposta alla manovra degli alettoni e del timone .
Stabilità e manovrabilità automatiche.
Simula tori di volo.
ESERCITAZIONI
Calcolo e rappresentazioni grafiche di caratteristiche di stabilità statica e dinamica e di mano-
vrabilità longitudinale.
TESTI CONSIGLIATI
Etkin , Dynamics of Atmospheric Flight, Wiley.
Babister, A ircraft Stability and Control, Pergamon Press o
Dickinson, Aircraft Stability and Control for Pilots and Engineers, Pitman.
Lecomte, Mécanique du VoI, Dunod.
Perkins & Hage , Airplane Performance, Stability and Control, Wiley.
36 AERONAUTICA

INS09 DISCIPLINA GIURIDICA DELLE ATTIVITÀ


TECNICO-INGEGNERISnCHE

Prof. Luciano ORUSA (lo e 2 0 corso) DIP. di Ingegneria dei Sistemi Edilizi e Ter-
ritor iali

IV ANNO Impegno didatti co Lez. Es. Lab.


IOPERIODO DIDATTICO Annuale (ore) 52 IO
INDIRIZZO: Gestione - Produ zione Settimanale (ore)

Il corso costituisce una forma istituzionale di approccio alle materie giuridiche per
i futuri ingegneri. Accanto alle nozioni istituzionali di carattere generale viene però
sviluppato un complesso di nozioni specifiche relative alle attività professionali de-
gli ingegneri, aggiungendosi su tali punti un certo approfondimento specialistico.
Il corso si svolgerà con lezioni ed esercitazioni.
PROGRAMMA
Il programma comprende le principali nozioni circa i concetti di ritorno e di stato , nonché
intorno al diritto di famiglia e a quello delle successioni; in forma più ampia ed approfondita
si studiano invece i diritti reali e le obbligazioni (con particolare riferimento al contratto di
appalto). In materia di società viene esaminata con particolare cura la società per azioni. Analoga
attenzione è dedicata ai concetti di marchio, azienda, ditta, invenzione industriale.
Viene altresì esaminata la tutela dei diritti , con le nozioni fondamentali circa la giurisdizione
civile ordinaria, e il regime delle prove. Particolare ampìezza è dedicata alla disciplina del fal-
limento, e delle altre procedure concorsuali.
Particolare ampiezza è altresì rivolta agli atti amministrativi, alla tutela nei confronti dell'a.p .
ed all'appalto pubblico.
Circa le specifiche attività professionali degli ingegneri, si esamineranno le norme e i principi
regolanti la redazione dei progetti edilizi, e la loro realizzazione (norme sui cementi armati,
norme sulle zone sismiche) ed i principi su cui si basano la responsabilità dell'ingegnere all'in-
terno delle grandi imprese, con particolare riferimento ai danni cagionati dal prodotto .

ESERCITAZIONI
Periti e perizie, responsabilità del progettista e del direttore dei lavori, responsabilità finali
dell'ingegnere, norme deontologiche.

TESTI CONSIGLIATI
Savino, Elementi di diritto (agg. Drusa-Cicala), Giorgio ed .
Orusa - Cicala, Appunto di diritto, Ed . Giorgio.
È consigliato l'acquisto di un codice civile.
AERONAUTICA 37

IN468 DISEGNO

Docente da nominare DlP . di Tecnologia e Sistemi di Produzione


I ANNO Impegno didattico Lez. Es. Lab.
IOe 20 PERIODO DIDATIICO Annuale (ore) 30 120
Corso di Laurea: ING. AERONAUTICA Settimanale (ore) l 4

Il corso è diretto a fornire le nozioni teoriche ed applicative di rappresentazione gra-


fica e la conoscenza delle norme fondamentali per l'esecuzione e l'interpretazione
di disegni e progetti di elementi che interessano l'ingegneria. Viene dato particolare
rilievo alla normazione nazionale ed internazionale. Il corso è propedeutico agli in-
segnamenti di disegno sviluppati negli anni seguenti nei vari indirizzi.
Il corso si svolgerà con lezioni ed esercitazioni.
Nozioni propedeutiche: i contenuti dei corsi di Geometria piana e solida.
PROGRAMMA
Caratteristiche del disegno. Strumenti e mezzi tecnici. Condizionamenti formali nella norma-
tiva nazionale ed internazionale.
Tecnica operativa di rappresentazione nel sistema Europeo ed Americano; assonometrie ge-
neriche ed unificate, proiezioni ortogonali, ausiliarie e sezioni, viste esplose.
Quotatura e sistemi di quotatura: convenzioni, caratteristiche, funzionalità .
Tecnologie di base: cenni sui sistemi di produzione emergenti.
Dimensioni nominali e tolleranze dimensionali; normativa nazionale ed internazionale per i
diversi accoppiamenti.
Collegamenti smontabili: filettatura, convenzioni e caratteristiche geometriche e funzionali;
bulloneria, rosette ed elementi di sicurezza.
Collegamenti fissi: chiodature e saldature.
È intenzione del docente dedicare una parte consistente delle lezioni e delle esercitazioni del
secondo periodo didattico alla trattazione della grafica assistita dal calcolatore, previa la pos-
sibilità di poter assicurare agli studenti la necessaria assistenza presso il Laboratorio di Infor-
matica di Base.
ESERCITAZIONI
Disegno a mano libera e con attrezzi di elementi meccanici. Rilievo dal vero. Rappresentazio-
ne di complessivi e relativi particolari. Impostazione di grafici e diagrammi.
TESTI CONSIGLIATI
Chevalier, Manuale del disegno tecnico, SEI, Torino.
M. Orlando e G. Podda, Lineamenti di Disegno Automatico, CLUT, Torino, 1988.
38 AERONAUTICA

IN480 DISEGNO MECCANICO

Prof. Franco PERSIANI DIP. di Tecnologia e Sistemi di Produzione

Il ANNO Impegno didattico Lez. Es. Lab.


IO PERIODO DIDATTICO Annuale (ore) 56 84
Corso di Laurea: ING. AERONAUTICA Settimanale (ore) 4 6

Scopo del corso è fornire agli allievi dati grafici e descrittivi di elementi di macchi-
ne, con particolare riguardo ad unificazione e normazione ed avvicinarli al propor-
zionamento di organi e gruppi meccanici, con lettura ed esecuzione dei disegni rela-
tivi. introdurre al disegno di strutture aeronautiche tenendo conto dei diversi proce-
dimenti tecnologici.
Il corso si svolge con lezioni teoriche, esercitazioni grafiche, seminari.
Nozioni propedeutiche: Disegno.
PROGRAMMA
Le fasi del progetto meccanico; influenza del calcolo e delle lavorazioni dul disegno dei pezzi.
Tolleranze di lavorazione: dimensionali, geometriche, di forma e posizione . Relazioni con i
processi di lavorazione. Criteri di scelta, assoluti e probabilistici. Criterio del massimo materiale.
Finiture superficiali : rugosità e relazione con tolleranze.
Elementi di comune impiego nella progettazione: assi, alberi, smussi, raccordi, gole, tenute
e guarnizioni, molle.
Montaggio e fissaggio di organi meccanici: cenni sui montaggi di costruzioni aeronautiche.
Collegamenti smontabili non filettati: chiavette, linguette, spine, scanalati.
Collegamenti filettati; dadi, viti, dispositivi antisvitamento.
Bulloneria di impiego aeronautico.
Chiodature e rivettature.
Cuscinetti a strisciamento. Cuscinetti a rotolamento. Tipi e funzioni, scelta e montaggio. Lu-
brificazione.
Tramissione del moto con cinghie e catene. Ruote dentate. Materiali di comune impiego nelle
costruzioni meccaniche ed aeronautiche.
Disegno automatizzato. Cenni di procedure CAD/CAM nella realizzazione dei progetti.
Cenni sulle strutture del velivolo e disegno di elementi costruttivi aeronautici, realizzati con
diversi procedimenti tecnologici.
ESERCITAZIONI
Studio, elaborazione e disegno di gruppi meccanici di complessità crescente. Sche ed esempi
di complessivi. Esecutivi di particolari. Schizzo a mano libera come prima fase progettativa.
TESTI CONSIGLIATI
Chirone, Disegno tecnico, Edisco, Torino.
Chevalier - Chirone - Vullo, Manuale del disegno tecnico, SEI, Torino.
AERONAUTICA 39

IN510 ECONOMIA DEI SISTEMI AEROSPAZIALI

Prof. Gianni GUERRA DIP. di Ingegneria Aeronautica e Spaziale


V ANNO Impegno didattico Lez. Es. Lab.
2° PERIODO DIDA'rnco Annuale (ore) 50 50
INDIRIZZO: Gestione Produzione· Sistemi
> Settimanale (ore) 4 4

L'obiettivo del corso consiste nel far acquisire ai partecipanti i fondamenti econo-
mici/finanziari della realizzazione e commercializzazione di beni e servizi. Viene data
particolare enfasi al caso del settore aerospaziale /meccanico.
PROGRAMMA
Significato di attività economica: concetti di bisogni/esigenze, prodotti /servizi, mercato/scambi,
prezzi/ricavi, fattori produttivi/risorse, costi, risultati economici, incassi/pagamenti, investi-
menti, reddittività.
Concetto di operatore economico: l'impresa.
Il caso aerospaziale: panorama, problematiche, strutture. La domanda e l'offerta di beni e
servizi. Le imprese manufatturiere e dei servizi.
Analisi economica/finanziaria dell'impresa e dei suoi prodotti/servizi: redditività operativa,
leva finanziaria, rotazione del capitale investito, redditività delle vendite , redditività del por-
tafoglio prodotti, efficienza della struttura, l'equilibrio finanziario.
Le tecniche del valore per il miglioramento della redditività dei prodotti/servizi.
Il caso aerospaziale: analisi economica/finanziaria dello sviluppo, produzione ed impiego de-
gli aeromobili. I costi operativi diretti (D.C.O . = deprezzamento, carburante, lubrificante,
manutenzione, pilotaggio, assistenza a bordo, assicurazioni, diritti aeroportuali, assistenza
alla navigazione) ed i costi indiretti operativi (LO .C.).
L'influenza economica delle caratteristiche di impiego e/o di progetto degli aeromobili (di-
stanza, autonomia, capacità di carico, velocità).
ESERCITAZIONI
Analisi economico-finanziaria delle imprese. Definizione di un servizio di trasporto aereo : pre-
visione, analisi della domanda, scelta dei mezzi, strutturazione della rete, valorizzazioni eco-
nomiche e finanziarie.
TESTI CONSIGLIATI
G. Guerra, Sui modelli di calcolo del D.O.C. per le scelte operative e di progetto, Levrotto
& Bella, Torino, 1980.
G. Guerra, Sulla determinazione del carico paganete nei velivoli da trasporto , Levrotto & Bel-
la, Torino, 1980.
Materiali e documenti distribuiti durante il corso .
40 AERONAUTICA

IN143 ELETTRONICA APPLICATA ALL'AERONAUTICA

Prof. Alfio ARCIDIACONO DIP. di Ingegneria Aeronautica e SpaziaIe

IV ANNO Impegno didattico Lez. Es. Lab.


l ° PERIODO DIDATTICO Annuale (ore) 80 30
INDIRIZZO: Sistemi Avionica Settimanale (ore) 4 4

Il corso è articolato in modo da fornire agli allievi ingegneri aeronautici le cono-


scenze di base di elettronica necessarie per comprendere le principali esigenze dei
sistemi avionici moderni.
Il corso comprende lezioni ed esercitazioni.
Nozioni propedeutiche: Elettrotecnica generale.

PROGRAMMA
Teoria delle reti elettriche: grandezze fondamentali, elementi circuitali, metodi di analisi, fun-
zioni di trasferimento, analisi di reti semplici nel dominio del tempo e delle frequenze . Dispo-
sitivi a stato solido: diodi, transistori, raddrizzatori controllati. Transistori a effetto di cam-
po. Circuiti elettronici fondamentali: amplificatori. Uso della reazione. Multivibratori. Mo-
duli funzionali, circuiti logici.
Sistemi di trasmissione dati: trasmissione analogica , trasmissione digitale. Conversione dei dati.
Elaborazione dei dati : elaborazione analogica, elaborazione digitale. Introduzione alle strut-
ture informatiche.
Presentazione dei dati: display elettronici. deflessione, scansione, convertitori di scansione.
Display elettro-ottici.
Introduzione alle caratteristiche di propagazione delle onde elettromagnetiche.
Strumentazione elettronica e misure .
ESERCITAZIONI
Progetto di semplici circuiti elettronici.
TESTI CONSIGLIATI
Millman & Grabel, Microelectronics.
Demichelis-Piccolo, Informatica di base.
AERONAUTICA 41

IN482 ELETTROTECNICA

Prof. Mario CHIAMPI DIP. di Elettrotecnica


II ANNO (*) Impegno didattico Lez. Es. Sem.
2° PERIODO DIDATIICO Annuale (ore) 88 26
Corso di Laurea: ING. AERONAUTICA Settimanale (ore) 6 2 2

Il corso si propone di fornire allo studente le nozioni basilari di elettrotecnica gene-


rale per una corretta utilizzazione di macchine ed impianti. A tal fine, dopo aver
approfondito lo studio delle reti di bipoli in regime stazionario, sinusoidale quasi-
stazionario, transitorio e dei campi di corrente, elettrico, magnetico, vengono trat-
tati i problemi di dimensionamento dei bipoli elementari, delle linee monofasi e tri-
fasi, degli impianti di messa a terra e l'analisi del funzionamento delle principali
macchine elettriche (trasformatori, macchine asincrone, macchine a collettore per
corrente continua).
Il corso si svolgerà con lezioni teoriche, esercitazioni con esempi numerici e comple-
menti alle lezioni, ore destinate a chiarimenti individuali ed eventuali seminari inte-
grativi.
Nozioni propedeutiche consigliate: Analisi I e II, Fisica I e II.
PROGRAMMA
Circuiti in regime stazionario e sinusoidale quasi stazionario: potenza istantanea; potenza at-
tiva, reattiva, apparente; cenni sugli strumenti di misura. Concetto di bipolo e di rete di bipo-
li; bipoli lineari e non lineari ; bipolo equivalente ad una rete accessibile a due dei suoi morsetti.
Metodi d'analisi delle reti dei bipoli normali in regime stazionario e comunque variabile. Fe-
nomeni transitori elementari.
Sistemi trifasi: analisi delle reti e metodi di misura sui sistemi simmetrici equilibrati. Rifa-
samento.
Richiami sui campi elettrici, magnetici e di corrente: loro applicazione allo studio delle resi-
stenze, capacità, induttanze auto e mutue negli apparecchi di uso più comune. Energie imma -
gazzinate . Forze e coppie di origine elettromagnetica.
Trasformatori: loro funzioni e utilità negli impianti ; deduzione del circuito equivalente; fun-
zionamento in condizioni normali, a vuoto e in corto circuito; perdite e rendimento ; principa-
li caratteristiche costruttive; dat i di targa. Parallelo di trasformatori .
Motori asincroni: loro importanza nell'industria meccanica ; forme costruttive; principio di
funzionamento sotto l'aspetto sia intuitivo sia analitico; caratteristiche meccaniche; perdite
a rendimento. Principali comandi per l'av viamento, l'in versione di marcia, la variazione di
velocità. Dati di targa .
Macchine con collettore: dinamico e motori per corrente continua con vari tipi di eccitazione;
varie caratteristiche meccaniche ed elettriche. Varie possibilità di comando e regolazione.
ESERCITAZIONI
Le esercitazioni integrano le lezioni con particolare attenzione a problemi applicativi della teoria
a bipoli e macchine di uso corrente civile ed industriale.
TESTI CONSIGLIATI
P .P. Civalleri , Elettrotecnica, Ed . Levrotto & Bella, Torino, 198I.
G. Fiorio, Problemi di elettrotecnica, Ed. Clut, Torino, 1982.
G. Fiorio - I. Gorini - A.R. Meo, Appunti di elettrotecnica, Ed. Levrotto & Bella, Torino, 198I.
G. Someda, Elementi di elettrotecnica generale, Ed . Patron, Padova, 1977.
(*) Insegnamento del triennio anticipato al biennio.
42 AERONAUTICA

IN155 ELICHE ED ELICOTTERI

Prof. Salvatore D'ANGELO DIP. di Ingegneria Aeronautica e Spaziale

V ANNO Impegno didattico Lez. Es. Lab.


2° PERIODO DIDATTICO Annuale (ore) SO 40
INDIRIZZO : Propulsione Settimanale (ore) S 3

La prima parte del corso è dedicata all'elica aeronautica e all'elica aeromotrice. Il


corso espone le teorie che sono alla base del calcolo aerodinamico dell 'elica e con-
duce alla messa a punto di programmi numerici di calcolo per il progetto dell'elica
e per il calcolo delle sue caratteristiche al variare delle condizioni di funzionamento .
La seconda parte è dedicata all'elicottero con particolare riferimento alle caratteri-
stiche aerodinamiche della macchina ed al calcolo delle prestazioni della stessa (po-
tenze richieste, quote di tangenza, autonomie, caratteristiche di autorotazione, ecc.).
Il corso si svolgerà con lezioni, esercitazioni e viste di istruzione, in particolare alla
Ditta Agusta.
Nozioni propedeutiche: Aerodinamica e Aeronautica generale.
PROGRAMMA
Generalità sull'elica aeronautica. Parametri caratteristici. Le diverse condizioni di funziona-
mento dell'elica. Teorie per il calcolo aerodinamico dell'elica (impulsiva, vorticale, alare). L'elica
di minima resistenza indotta. Metodi di calcolo delle caratteristiche aerodinamiche al variare
del passo e del rapporto di funzionamento. Scelta dell'elica nell'accoppiamento col motore.
Sollecitazion i sulle pale e criteri per il disegno geometrico dell'elica. Disposit ivi di variazione
del passo meccanici, idraulici, elettrici . L'elica aeromotrice per l'utilizzazione dell'energia eo-
lica. Descrizione dell'elicottero e dei suoi comandi. Meccanica del rotore e sistemi di incern ie-
ramento delle pale. Funzione del rotore di coda e soluzioni alternative. Metodi di controllo
dell'assetto delle differenti realizzazioni dell'elica. Il sostentamento a punto fisso ed il volo
verticale uniforme. Parametri caratteristici del rotore. Il moto orizzontale uniforme, compen-
sazione del momento di rollio, passo ciclico e moto di flappaggio . Potenze necessar ie al volo
e potenze disponibili al variare della quota. Volo uniforme ascendente, diagramma delle ca-
ratteristiche di volo. Velocità ascensionali massime e quote di tangenza assolute e pratiche.
L'autorotazione. L'effetto suolo. L'autonomia e la durata. Carichi sul rotore e configurazio-
ni di equilibrio. Gli elicotteri birotore. Generalità sui problemi di stabilità dell'elicottero.
ESERCITAZIONI
Le esercitazioni non superano le 40 ore e vengono svolte in aula a mano a mano che vengono
spiegati nelle lezioni gli argomenti che le rendono opportune.
TESTI CONSIGLIATI
W.Z. Stepniewky,Rotary Wing Aerodynamycs, vol . I, NCR 3083, 1979.
C.N . Keys, Rotary Wing Aerodynamycs, vol. 2, NCR 3082, 1979.
A. Gessow - G.c. Myers, Aerodynamics 01 the Helicopter, McMillan Co, New York, 1952.
E. Pistolesi , Aerodinamica, Utet, Torino, 1932.
AERONAUTICA 43

IN168 FISICA DEI FLUIDI E MAGNETOFLUIDODINAMICA

Docente da nominare DIP . di Ingegneria Aeronautica e SpaziaIe


IV ANNO Impegno didattico Lez. Es. Lab.
IOPERIODO DIDATTICO Annuale (ore) 60 30
INDIRIZZO: Aerogasdinamica Settimanale (ore) 4 2

Il corso fornisce le conoscenze fisico-chimiche che permettono lo studio della dina-


mica dei gas alle afte temperature e alle basse densità caratteristiche di molte attività
aerospaziali. Particolare attenzione è rivolta alla determinazione delle proprietà ter-
modinamiche e di trasporto, allo scambio di calore per radiazione, al moto di gas
reagenti chimicamente e radianti e al moto di gas ionizzati sottoposti a campi elet-
trici e magnetici.
Il corso è integrato da esercitazioni a carattere teorico e numerico e dalla lettura ed
analisi di pubblicazioni relative ad argomenti del corso.
Nozioni propedeutiche: Analisi matematica, Fisica, Chimica.
PROGRAMMA
Fisica dei jluidi - Teoria: teoria cinetica dei gas, meccanica statistica e cinetica chimica . Ener-
gia interna, calori specifici, entropia, velocità del suono , composizione d'equilibrio di una
miscela . Viscosità, conducibilità termica ed elettrica, diffusività di una miscela. Disequilibrio
dell'energia vibrazionale e delle reazioni chimiche. Applicazioni: modelli termodinamici e pro-

prietà di trasporto alle alte temperature dell 'aria, del CO 2 , del CO, del H 2 2 , del NH ), del
CH , di miscele di gas combusti, di atmosfere planetarie. Cinetica dei rilassamenti vibrazio-
nali' nei laser a CO 2 -N2 -Ne.
Scambio termico per radiazione - Teoria: grandezze fondamentali. Radiazione in equilibrio
e in disequilibrio termodinamico. Equazione di trasporto dell'energia radiante. Applicazioni:
°
proprietà radiative dell'aria, del CO 2, del CO, del H 2 alle alte temperature. Metodi di cal-
colo del flusso di radiazione emesso da fiamme . Effetto dello scambio termico radiativo du-
rante il rientro. Fotocinetica dell'ozono. Trasmissione della radiazione attraverso l'atmosfera.
Moto di gas reagenti chimicamente e radianti: Flusso unidimensionale e metodo delle caratte-
ristiche per flussi supersonici in disequilibrio termodinamico.
Moto di gas ionizzati e magnetojluidodinamica - Teoria: effetto dei campi elettrici e magneti-
ci su di un gas ionizzato. Equazioni della megnetofluidodinamica e parametri significativi.
Applicazioni: flusso unidimensionale. Flusso in ugelli. Flusso alla Couette e flusso di Poi-
seuille . Generatori di plasmi, relative tecniche sperimentali e loro utilizzazione nelle ricerche
e nelle applicazioni aerospaziali . Equilibrio idromagnetico e confinamento di plasmi.
ESERCITAZIONI
Le esercitazioni vertono sulle applicazioni elencate nel programma. In particolare si analizza-
no articoli e pubblicazioni recenti su argomenti del corso.

TESTI CONSIGLIATI
Durante le lezioni vengono distribuite dispense compilate dal titolare del corso e corredate
da indicazioni bibliografiche.
44 AERONAUTICA

IN472 FISICA I

Prof. Elio MIRALDI DIP. di Fisica


I ANNO Impegno didattico Lez. Es. Lab.
2° PERIODO DIDATIICO Annuale (ore) 75 28 24
Corso di Laurea: ING. AERONAUTICA Settimanale (ore) 6 2 2

Come corso istituzionale del J o anno, il corso è inteso a illustrare i principi fonda-
mentali della meccanica e termodinamica, e fornire una base sufficiente a compren-
dere i problemi relativi, risolvere i più semplici, e poter sviluppare nei corsi successi-
vi le tecniche specifiche di soluzione dei più complessi.
Il corso si svolgerà con lezioni, esercitazioni, laboratori.
Nozioni propedeutiche: per la buona comprensione del corso si richiede la conoscenza
di Analisi matematica I.
PROGRAMMA
Cenni di metrologia: misurazione e incertezza di misura, sistemi di unità; valutazione dell'in-
certezza in misurazioni indirette.
Interpretazione ed uso dei vettori in fisica.
Cinematica del punto: velocità e accelerazione nei moti rettilinei e curvilinei; moto relativo;
cambiamento del sistema di riferimento.
Dinamica del punto: leggi di Newton; forza, massa, quantià di moto, sistemi inerziali; conser-
vazione delle quantità di moto; forze di campo (gravità e forze elastiche), vincoli e attriti,
forze inerziali; lavoro; teorema dell'energia cinetica; campi conservativi ed energia potenziale .
Dinamica dei sistemi: centro di massa; conservazione della quantità di moto, dell'energia e
del momento angolare; moto nel sistema del centro di massa; urti; oggetti a massa variabile;
dinamica rotatoria dei corpi rigidi e momento d'inerzia.
Statica dei corpi rigidi; statica dei fluidi.
Moto armonico; oscillazioni forzate e risonanza; cenni alle onde elastiche .
Dinamica dei fluidi perfetti; tensione superficiale.
Campo gravitazionale e leggi del moto planetario.
Termometria: dilatazione termica; scale di temperatura; teoria cinetica dei gas.
Calorimetria: conduzione del calore; sistemi termodinamici; equazione di stato dei gas perfet-
ti e di Van der Waals; cambiamenti di stato.
Primo principio della termodinamica e problematica relativa.
Secondo principio della termodinamica: macchine termiche; ciclo e teorema di Carnot; teore-
ma di Clausius; entropia.
ESERCITAZIONI
Esercitazioni numeriche a squadre sul programma del corso .
LABORATORI (Facoltativi)
Esercitazioni a mezze squadre in laboratorio su: misurazione dell'accelerazione di gravità, del
periodo del pendolo in funzione della lunghezza e dell'elongazione (computer on line), studio
dell'urto anelastico, delle oscillazioni armoche libere e forzate (rotaia a cuscino d'aria).
TESTI CONSIGLIATI
Nella scelta dei testi, fra quelli sottoelencati, gli studenti seguano le indicazioni dei docenti
dei rispettivi corsi:
Lovera - Minetti - Pasquarelli, Appunti di fisica, Levrotto & Bella, Torino, 1977.
Lovera - Malvano - Minetti - PasquareIli, Caloree termodinamica, Levrotto & Bella,Torino, 1977.
Halliday - Resnick, Fisica, Parte I a, Ambrosiana, Milano, 1978.
Alonso - Finn, Elementi di Fisica per l'Università, voI. l, Masson, Milano, 1982.
Minetti - Pasquarelli, Esercizi di fisica l, Levrotto & Bella, Torino, 1971.
M. Balkanski - C. Sebenne, Fisica, Utet.
Rosati· Casali, Problemi di Fisica generl1le, Ambrosiana, Milano, 1983.
AERONAUTICA 45

IN484 FISICA II

Prof. Angelo TARTAGLIA DIP. di Fisica


II ANNO Impegno didattico Lez. Es. Lab.
IOPERIODO DIDATTICO Annuale (ore) 80 30 IO
Corso di Laurea: ING. AERONAUTICA Settimanale (ore) 6 2 2
(quindicinale)

Finalità del corso è l'apprendimento dei fondamenti dell 'elettromagnetismo e del-


l'ottica. Si espongono le leggi sperimentali riguardanti l'interazione tra cariche fer-
me e in moto rispetto all'osservatore, sintetizzate infine nelle equazioni di Maxwell.
Da queste ultime si ricavano le leggi di propagazione dell'onda elettromagnetica.
Si espongono i principali fenomeni fisici legati alla propagazione della luce quale
onda elettromagnetica e infine i fondamenti dell'ottica geometrica. Il corso è affian-
cato da esercitazioni orali e di laboratorio. È perseguito lo scopo di stimolare nello
studente l'acquisizione delle metodologie generali dellafisica come scienza applicata.
Il corso si svolgerà con lezioni, esercitazioni orali, laboratori.
Nozioni propedeutiche: Fondamenti di meccanica, Calcolo differenziale ed integra-
le, Funzioni elementari.
PROGRAMMA
Elettrostatica nel vuoto . Proprietà elettriche della materia. Fenomeni di conduzione e corren-
ti elettriche in condizioni stazionarie. Campi magnetici stazionari. Moto di cariche in campi
elettrici e magnetici stazionari. Proprietà magnetiche della materia. Campi elettromagnetici
dipendenti dal tempo e loro equazioni fondamentali. onde ed onde elettromagnetiche. Propa-
gazione della luce in mezzi isotropi. Ottica geometrica col metodo matriciale. Fenomeni inter-
ferenziali. La diffrazione. Propagazione della luce in materiali anisotropi.
ESERCITAZIONI
Risoluzione di facili esercizi e problemi relativi ai principali argomenti del corso .
LABORATORI
Uso di amperometri e voltmetri. Misure di resistenza e capacità. Misura di indici di rifrazione
e di lunghezze d'onda.
RICERCATORI ADDETTI ALLE ESERCITAZIONI E/O LABORATORI
M. AGNELLO
TESTI CONSIGLIATI
A. Tartaglia, Elettromagnetismo e ottica, Ed. Levrotto & Bella, Torino, 1987.
R. Feynman - R. Leighton - M. Sands, La fisica di Feynman, vol. 1 e 2, Addison Wesley,
Malta, 1970.
A. Tartaglia, 300 esercizi svolti di Elettromagnetismo e ottica, Ed. Levrotto & Bella, Torino,
1986.
46 AERONAUTICA

IN174 FISICA TECNICA

Prof. Paolo GREGORIO DIP . di Energetica


III ANNO Impegno didattico Lez. Es. Lab.
)0 PERIODO DIDATTICO Annuale (ore) 60 60
Settimanale (ore) 4 4

Il contenuto del corso è quello tradizionale della Fisica tecnica presso questa Facol-
tà, con particolare riferimento alla termodinamica applicata , elementi di moto dei
fluidi e trasmissione del calore. Tali argomenti costituiscono un collegamento tra
i corsi di Fisica del biennio e i corsi successivi del triennio (in particolare Macchine,
Termocinetica, Trasmissione del calore, Impianti nucleari). Le esercitazioni grafi-
che e di calcolo hanno carattere individuale e vengono verificate nel corso dell'esame.
Il corso comprenderà lezioni di tipo tradizionale; esercitazioni, grafiche e di calcolo.
Nozioni propedeutiche: Analisi I, Analisi II, Fisica I, Fisica II.
PROGRAMMA
Termodinamica: generalità e definizioni. Primo principio della termodinamica, energia inter-
na, entalpia. Secondo principio della termodinamica. Ciclo di Carnot. Equazione di Clau-
sius. Entropia. Gas ideali e loro proprietà. Effetto Joule-Thomson. Macchine termiche: ciclo
di Carnot, cicli rigenerativi , cicli di quattro politropiche , cicli inversi. Liquidi e vapori: pro-
prietà delle miscele, cicli diretti, cicli rigenerativi, cicli inversi. Conversione diretta dell'ener-
gia: fenomen i termoelettrici, celle a combustibile, disposit ivi termoionici, generatori MHD.
Gas reali. Miscele di aria e vapor d'acqua: proprietà e diagrammi entalpici.
Moto dei fluiti e trasmissione del calore: viscosità, tipi di moto. Equazioni fondamentali. Ef-
flusso degli aeriformi. Moto dei fluidi nei condotti. Conduzione termica stazionaria in geo-
metria piana, cilindrica, sferica. Sistemi a superficie estesa: alette e spine . Sistemi con genera-
zione interna di calore . Sistemi bidimensionali. Conduzione termica non stazionaria. Conve-
zione: analisi dimensionale , coefficiente di scambio termico convettivo, analogia di Reynolds-
Prandtl. Scambiatori di calore: tipi, determinazione del profilo di temperatura, metodi di cal-
colo (tradizionali e NUT) .
ESERCITAZIONI
Esercizi di calcolo di termodinamica fondamentale. Esercitazioni di calcolo e grafiche su cicli
a gas e a vapore. Calcolo di uno scambiatore di calore .
TESTI CONSIGLIATI
C. Boffa - P. Gregorio, Elementi di fisica tecnica, voI. 2, Ed. Levrotto & Bella, Torino.
AERONAUTICA 47

IN181 FLUIDODINAMICA DELLE TURBOMACCHINE

Prof. Luca ZANNETTI DIP. di Ingegneria Aeronautica e Spaziale


V ANNO Impegno didattico Lez. Es. Lab.
2° PERIODO DIDATTICO Annuale (ore) 50 50
INDIRIZZO: Aerogasdinamica Settimanale (ore) 4 4

Il corso si propone di completare le conoscenze generali, acquisite dagli allievi inge-


gneri aeronautici negli insegnamenti di macchine, con le nozioni necessarie alla pro-
gettzione delle turbomacchine e alla previsione delle loro prestazioni. Elementi del-
l'Aerodinamica classica, quali il flusso potenziale incompressibile e il flusso irrota-
zionale compressibile supersonico, vengono richiamati ed applicati allo studio delle
turbomacchine.
Nozioni propedeutiche: quelle contenute nel corso di macchine.
PROGRAMMA
Richiami di termodinamica. Elementi di meccanica dei fluidi e loro applicazione allo studio
di schiere di profili: le equazioni di Eulero; le equazioni del potenziale di velocità e della fun-
zione di corrente; il potenziale complesso; il campo di moto attorno a profili isolati e in schie-
ra col metodo delle trasformazioni conformi. Valutazione empirica degli effetti della viscosi- .
tà e della compressibilità sulle prestazioni di schere di profili. La soluzione del problema di-
retto e inverso per schiere di profilo per mezzo di correlazioni sperimentali. L'equilibrio ra-
diale. Criteri di svergolamento. Fenomeni di stallo e pompaggio in compressori assiali. Ele-
menti di aerodinamica supersonica: le linee di mach; onde d'urto; il metodo delle caratteristi-
che. Fenomeni connessi a correnti supercritiche e supersoniche su schiere di profili . L'inci-
denza unica .
ESERCITAZIONI
Esercizi di applicazione degli argomenti trattati nelle lezioni.
TESTI CONSIGLIATI
J .H. Horlock, Axial Flow Compressors, Butterworths Scientific Pubblications, London, 1958.
J .H . Horlock, Axial F/ow Turbines, Butterwoths Scientific Pubblication, London, 1958.
G.F . Wislicenus, Fluid Mechanics of Turbomachinery, Dover Publications, Inc. New York,
1965.
48 AERONAUTICA

IN184 GASDINAMICA

Prof. Giovanni JARRE DIP. di Meccanica

IV ANNO Impegno didattico Lez. Es. Lab.


2° PERIODO DIDATTICO Annuale (ore) 84 56 14
Settimanale (ore) 6 4 I

Il corso illustra i fenomeni fisici che hanno sede nei fluidi reali in moto e ne fornisce
i metodi di calcolo. Il corso integra perciò quello propedeutico di Aerodinamica l
che si sviluppa sullo schema del fluido perfetto, esente da fenomeni di trasporto mo-
lecolare e turbolento e da fenomeni chimici. Data la vastità della materia ci si limita
sempre a soluzioni approssimate che non richiedono nuove conoscenze matemati-
che. L 'esemplificazione dei principi è sempre orientata su problemi tecnici, per lo
più del settore aerospaziale. L'esame consiste in due prove scritte preliminari che
possono già essere superate a metà del corso ed a fine corso, e da una prova finale
orale.
È propedeutico: Aerodinamica.

PROGRAMMA
Equazioni generali della meccanica dei fluidi perfetti e reali. Richiami di aerodinamica, ter-
modinamica e teoria cinetica dei gas. Bilanci di massa, di quantità di moto e di energia totale ,
meccanica e termica. bilancio entropico e cenni di termodinamica dei processi irreversibili.
Viscosità . Fenomenologia del moto laminare e del moto turbolento. Correnti libere; scie, get-
ti, zone di mescolamento. Correnti guidate in tubi e canali; perdite di carico; effetti della rugosità.
Correnti di stato limite: teoria elementare dello strato limite laminare e turbolento, profili
di velocità e leggi di resistenza. Resistenza di attrito e di forma ; effetti delle rugosità . Stabilità
del moto laminare; effetti di aspirazione e soffiatura, di accelerazione e decelerazione, di ri-
scaldamento e raffreddamento.
Viscosità e conducibilità. Attrito e trasmissione termica. Analogia di Reynolds ed estensione
alle alte velocità . Il riscaldamento aerodinamico per attrito ed alta velocità. Effetti della com-
pressibilità sull'attrito. Convezione forzata e convezione libera. Problemi misti di convezione
e conduzione; lo shock termico . Problemi misti di convezione ed irraggiamento; temperature
dei pianeti e di satelliti artificiali, refrigerazione per irraggiamento alle alte temperature pro-
dotte per attrito.
Viscosità, conducibilità e diffusività. Richiami sull'ar ia umida e sul raffreddamento evaporativo .
Analogia di Colburn fra attrito, trasmissione termica e scamb io di massa; estensione alle alte
velocità, il raffreddamento per abalzione nel rientro atmosferico dallo spazio.
Aerotermochimica. Bilanci di massa delle specie reagenti. Teoremi di Gibbs . Attività dei rea-
genti e affinità della reazione. Legge dell'equilibrio chimico e cenni elementari di cinetica chi-
mica in fase gassosa. Studio della dissociazione e della ionizzazione dell'aria atmosferica, pro-
dotte per urto o per attrito in regime ipersonico .
Cenni su moti compressibili non permanenti e unifimensionali; teoria e tecnica del tubo d'urto.
Cenni sui moti non isonergetici unidimensionali ; onde di condensazione; onde di deflagrazio-
ne; onde di detonazione.

ESERCITAZIONI
Applicazioni numeriche su dati forniti dalla bibliografia, con l'impiego di calcolatori: ricer-
che bibliografiche individuali e di gruppo: sperimentazioni elementari singole o di gruppo su
modelli di sonde o strumenti, nelle gallerie del vento didattiche, sub - e super - soniche.
AERONAUTICA 49

LABORATORI
Laboratorio Gallerie del Vento .
RICERCATORI ADDETTI ALLE ESERCITAZIONI E/O LABORATORI
G.IUSO
TESTI CONSIGLIATI
G. Jarre, Appunti di gasdinamica (distribuzione interna).
F. Quori, Esercizi di gasdinamica, Ed. Levrotto & Bella, Torino, 1974.
Lieprnann - Roshiko, Element of Gasynamics, Ed. Wiley, 1957.
R.V . Giles, Fluid Mechanics and Hydraulics, Ed. Schaurn, 1962.
50 AERONAUTICA

IN185 GASDINAMICA II

Prof. Massimo GERMANO D1P. di Ingegneria Aeronaut ica e Spaziale

VANNO Impegno didattico Lez. Es.


2° PERIODO DIDATTICO Annuale (ore) 60 30
INDIRIZZO: Aerogasdinamica Settimanale (ore) 4 2

Scopo del corso è quello di approfondire alcuni aspetti tipici del moto dei fluidi quali
la dinamica della vorticità, la dinamica della turbolenza e gli effetti di gas reale. Le
conoscenze acquisite vengono applicate allo studio di scie e flussi separati, getti e
strat i limite turbolenti e al problema del rientro.
No zioni propedeutiche: Aerodinamica e Gasdinamica.
PROGRAMMA
Sistemi di riferimento. Coordinate cur vilinee . Descrizione Lagrangiana ed Euleriana. Evolu-
zione di punti, linee e superfici materiali .
Equazioni di bilancio, legami termodinamici e relaz ion i costitutive. Parametri di similitudine.
Cinematica della vorticità. Legge di Biot-Savart. Dinamica della vorticità. Equazione di Hel-
moltz. Vorticità aderente e libera. Dinamica della vorticità nel piano . Metodi di Lagrangiani
di calcolo. Dinamica della vorticità nello spaz io . Struttura vorticosa di scie e flussi separati
e loro simulazione numerica.
Diffusione della vorticit à, Moti di taglio . Diffusione e convezione della vorticità . Metodi di
calcolo numerico. Strati limite laminari. Intensificazione della vorticit à, instabilità e transi-
zione della turbolenza.
Fenomenologia della turbolenza. Analisi dimensionale ed analisi spettrale. Approccio statisti-
co e modelli di chiusu ra. Approccio diretto e metodi di simulazione numerica. Struttura ed
evoluzione dello strato limite . Criteri di instabilità, transizione e separazione. Metodi di cal-
colo. Topologia della separazione tridimensionale.
Effetti di gas reale. Numero di Knudsen. Gas rarefatti. Gas reagenti. Modell i termodinamici
e termocinetici dell'aria. Effetti di gas reale durante il rientro.

ESERCITAZIONI
Le esercitazioni vertono sulle applicazioni elencate nel programma.

TESTI CONSIGLIATI
Durante le lezioni vengono distribuite dispense compilate dal titolare del corso.
AERONAUTICA 51

IN476 GEOMETRIA I

Prof. Carla MASSAZA DIP. di Matematica


I ANNO Impegno didattico Lez. Es. Lab.
2 PERIODO DIDATIICO
0
Annuale (ore) 80 52
Corso di Laurea: ING. AERONAUTICA Settimanale (ore) 6 4

Il corso si propone di fornire agli studenti una preparazione di base per lo studio
di problemi con l'uso di coordinate in relazione alla geometria analitica del piano
e dello spazio. Una parte del corso è anche dedicata al calcolo matriciale, oltre che
allo studio delle funzioni di più variabili reali.
Il corso si svolge in lezioni ed esercitazioni.
Nozioni propedeutiche: si trovano nel corso di Analisi matematica i con particolare
riguardo alle proprietà dei numeri reali e complessi, operazioni di integrazione e di
derivazione.
PROGRAMMA
Vettori liberi ed applicati. Operazioni fondamentali sui vettori ed applicazioni geometriche.
Geometria analitica del piano. Coniche come curve del 2° ordine . Altri luoghi geometrici.
Geometria analitica dello spazio. Coordinate cartesiane, cilindriche e sferiche. proprietà ge-
nerali di curve e superficie. Sfere e circonferenze . Coni e cilindri. Superficie di rotazione e
quadriche. Elementi di geometria differenziale delle curve. Curve in forma parametrica. Lun-
ghezza di un arco di curva .
Triedro fondamentale, curvatura e torsione . Applicazioni .
Spazi vettoriali, matrici e sistemi lineari. Sottospazi. Dimensione. Operatori lineari e matrici,
con relative operazioni. Risoluzione di sistemi lineari. Autovalori ed autovettori di un opera-
tore lineare. Calcolo differenziale per funzion i di più variabili. Funzioni di più variabili a va-
lori reali, dominio, limiti. Derivate parziali e direzionali. Gradiente, differenziale. Massimi
e minimi relativi.
Funzioni a valori vettoriali e matrice jacobiana. Applicazioni geometriche : retta tangente ad
una curva, piano tangente ad una superficie.
ESERCITAZIONI
Illustrazione mediante esempi ed esercizi dei vari aspetti del programma.
TESTI CONSIGLIATI
Greco - Valabrega, Lezioni di Matematica per allievi ingegneri, voI. 2 (in due part i), Ed. Le-
vrotto & Bella, Tor ino.
AA.VV., Esercizi di Geometria, Ed. Celid.
52 AERONAUTICA

IN213 IMPIANTI DI BORDO PER AEROMOBILI

Prof. Sergio CHIESA DIP. di Ingegneria Aeronautica e Spaziale

VANNO Impegno didattico Lez. Es. Lab.


2° PERIODO DIDATTICO Annuale (ore) 60 24 12
INDIRIZZO: Gestione-Produzione-Sistemi- Settimanale (ore) 6 2
Avionica

Scopo del corso è presentare all'allievo i vari impianti di potenza dei moderni aero-
mobili secondo una visione di tipo sistemistico. Per ogni impianto si considerano
i principi generali di funzionamento, vari schemi alternativi e semplici metodi di di-
mensionamento.
Una parte consistente del corso è dedicata alle metodologie di progetto sistemistico
con finalizzazione ai concetti di sicurezza e efficacia del sistema e qualità del pro-
dotto, nonchè alle discipline tipiche della Logistica di Supporto al prodotto, come
Affidabilità, Manutenibilità, Manutenzione, coi necessari accenni ad aspetti econo-
mici, quali il concetto di Costo del Ciclo di vita (L.c.c.j.
Il corso si svolgerà con lezioni ed esercitazioni, alcune delle quali in laboratorio o
su calcolatore. Ove possibile, visite ad industrie e conferenze da parte di esponenti
industriali.
Nozioni propedeutiche; materie di base e conoscenze generali sugli aeromobili.
PROGRAMMA
Impianto idraulico.
Impianto elettrico.
Impianto di condizionamento, antighiaccio, pneumatico e A.P .U.
Logica pneumatica e algebra di Boole (cenni per gli allievi aeronautici).
Impianto combustibile.
Impianti vari e arredamento (cenni).
Previsione del peso e dei costi.
Sicurezza, efficacia di sistema e canalità del prodotto.
Affidabilità, manutenibilità e disponibilità.
Manutenzione e supporto logistico integrato .
ESERCITAZIONI
Semplici calcoli di dimensionamento. Applicazioni al calcolatore. Eventuali lavori sviluppati
autonomamente dagli allievi (es. programmi di calcolo).
LABORATORI
Semplici esercizi su banchi didattici di idraulica e logica pneumatica .
TESTI CONSIGLIATI
Chiesa, Sistemazione interna e arredamento dei velivoli da trasporto, Ed. CLUT.
. Chiesa, Impianti di bordo per aeromobili: impianto combustibile, Ed . CLUT.
Chiesa, Impianti di bordo per aeromobili: impianto pneumatico, condizionamento antighiac-
chio e APU, Ed . CLUT.
Chiesa, Affidabilità, Sicurezza e Manutenzione nel progetto dei sistemi, Ed . CLUT.
McKinley-Bent, Basic science for aerospace vehicles, McGraw Hill .
Colombo, Oleodinamica applicata, Ed. Levrotto & Bella, Torino.
Bazovsky, Principi e metodi dell'affidabilità, Ed. Etas Kompass.
D'Elia, Impianti degli aerei, Ed . Masson Italia.
AERONAUTICA 53

IN220 IMPIANTI MECCANICI

Prof. Giovanni BAUDUCCO (2° corso) 1ST. di Trasporti ed Organizzazione


Industriale
V ANNO Impegno didattico Lez. Es. Lab.
l OPERIODO DIDATTICO Annuale (ore) 60 lDO 20
Settimanale (ore) 4 8

Scopo del corso è di far conoscere i principali problemi attinenti agli impianti indu-
striali, con i quali gli ingegneri verranno a contatto durante la loro attività profes-
sionale e fornire i criteri di progettazione, gestione e valutazione degli impianti stes-
si. Sono previste lezioni per fornire gli elementi teorici e pratici per la progettazione
e gestione degli impianti, esercitazioni applicative e visite ad impianti funzionanti.
Nozioni propedeutiche: Scienza delle costruzioni, Fisica tecnica, Meccanica appli-
cata alle macchine, Idraulica.
PROGRAMMA
Criteri di progettazione degli impianti industriali . La disposizione dei macchinari e dei reparti.
Applicazioni di metodologie statistiche alla progettazione e gestione degli impianti industrali.
Applicazione di metodi di ricerca operativa alla progettazione e gestione degli impianti indu-
striali.
Ingegneria economica. Valutazione della reddittività degli investimenti impiantistici.
I trasporti interni agli stabilimenti industriali e il dimensionamento dei magazzini.
Impianti di captazione e distribuzione dell'acqua, di produzione e distribuzione dell'aria com-
pressa, di trasformazione e distribuzione dell'energia elettrica e di distribuzione degli altri ser-
vomezzi occorrenti negli stabilimenti industriali.
Impianti di trattamento e ricircolo delle acque primarie e di scarico .
Trattamento dei fanghi e dei rifiuti solidi.
Impianti di aspirazione e filtrazione delle polluzioni atmosferiche prodotte nelle lavorazioni
industriali.
Isolamento e riduzione dei rumori e delle vibrazioni in campo industriale.
ESERCITAZIONI
Progettazione di massima di un impianto industriale, con l'applicazione degli argomenti svol-
ti a lezione.
LABORATORI
Visite a impianti industriali .
TESTI CONSIGLIATI
A. Monte, Elementi di impianti industriali, Ed . Cortina, Torino, e in generale, la bibliografia
riportata sul testo .
54 AERONAUTICA

IN225 IMPIANTI MOTORI ASTRONAUTICI

Prof. Nicola NER VEGNA DIP. di Energetica

II ANNO Impegno didattico Lez. Es. Lab.


l° PERIODO DIDATTICO Annuale (ore) 60 30
Aerospaziale Settimanale (ore) 4 2

Lo scopo del corso è di presentare all'allievo i possibil impianti di conversione d'e-


nergia utilizzabili a bordo d'un veicolo spaziale per laproduzione di energia elettrica.
L 'accoppiamento sorgente d'energia-mezzo di conversione è studiato mettendo in
evidenza i principi scientifici e gli aspetti pratico-realizzativi degli impianti in fun-
zione o in via di sperimentazione.
Le esercitazioni sono svolte con l'impiego del calcolatore.
PROGRAMMA
Classificazione delle missioni astronautiche con relative richieste di energia .
Classificazione dei principali sistemi di conversione di energia attualmente impiegati (o tecno-
logicamente impiegabili) e loro accoppiamento con le sorgenti di energia disponibili (energia
chimica, energia solare, energia nucleare).
J. Sistemi di convesione statici ad energia chimica.
1.1. Celle a combustione
(i) a bassa temperatura (Union Carbide, Progetto Gemini)
(ii) a temperature intermedie (pila Bacon, progetto Apollo)
(iii) ad alta temperatura
(iv) celle rigenerative : rigenerazione elettrolitica, in accoppiamento con celle solar i; rigenera-
zione termica, fotovoltaica
(v) celle Redox .
1.2. Batterie secondarie ricaricabili .
Batterie al nichel/cadmio, all'argento/zinco, all'argento/cadmio. Energia reale accumulabi-
le: vita media in relazione ai frequen ti cicli di carica e scarica .
2. Cenni di fisica dei solidi.
3. Sistemi di conversione statico ed energia solare con conversione fotovoltaica.
Teoria dell'effetto fotovoltaico . Assorbimento della radiazione elettromagnetica nei semicon-
duttori. Separazione della carica. Circuito equivalente, caratteristica tensione/corrente. Mas-
sima potenza estraibile da una cella solare . Rendimento. Corrente di corto circuito. Materiali
impiegati. Celle al silicio e al solfuro di cadmio. Effetto della radiazione spaziaie sulla presta -
zione di una cella. Strutture mono e policristalline. Celle a strato sottile .
Moduli di celle solari : possibili montaggi e realizzazioni.
4. Sorgenti di energia termica.
Concentratori solari: caratteristiche, proprietà e prestazioni, Accumulatori termici, loro requisiti.
Sorgente nucleare a radioisotopi. Dimensionamento d'una capsula a radioisotopi. Reattori
nucleari su veicoli spaziali.
5. Sistemi di conversione statici ad energia termica.
5.1. Convertitori termoelettrici.
5.2. Convertitori termoelettronici (termoìonìci).
6. Sistemi di conversione dinamici ad energia termica.
Cicli termici di potenza: Rankine , Brayton.
Fluidi di lavoro e loro parametri di merito.
TESTI CONSIGLIATI
Appunti di Impianti motori astronautici.
Space Power Systems, Agardograph 123.
AERONAUTICA 55

IN246 MACCHINE

Prof. Patrizio NUCCIO DIP. di Energetica


IV ANNO Impegno didattico Lez. Es. Lab.
l° PERIODO DIDATTICO Annuale (ore) 78 48 8
Settimanale (ore) 6 4 2

Il corso fornisce agli allievi aeronautici gli elementi di base per lo studio delle mac-
chine a fluido termiche e idrualiche. Vengono illustrati i principi di funzionamento
e i metodi usati per regolare le principali macchine motrici ed operatrici. Particolare
attenzione è dedicata allo studio del motore alternativo a combustione interna per
impiego aeronautico.
Nozioni propedeutiche: è utile la conoscenza degli argomenti trattati nei corsi di Fi-
sica tecnica e Meccanica applicata alle macchine.
PROGRAMMA
Considerazioni introduttive sulle macchine a fluido. Richiami di termodinamica.
Studio unidimensionale del moto di fluidi compressibili in condotti . Comportamento dell'u-
gello di De LavaI. Calcolo della portata in ugelli.
Cicli e schemi di impianti a vapore. Regolazione .
Studio unidimensionale dei turboespansori (semplici e multiplici ad azione e a reazione, assia-
li e radiali).
Turbocompressori centrifughi e assiali. Studio del funzionamento e diagrammi caratteristici.
Regolazione. Fenomeni di instabilità. Problemi di avviamento dei compre ssori assiali.
Compressori volumetrici alternativi e rotativi. Regolazione .
Macchine idrauliche. Funzionamento in condizioni di similitudine fluidodinamica. Turbopompe.
Problemi di installazione e cavitazione.
Motori alternativi a combustione interna. Cicli ideali. Perdite caratteristiche. Riempimento.
Prestazioni. Variazione delle prestazioni con le condizioni ambiente. Regolazione .
Motore ad accensione comandata per impiego aeronautico . Sovralimentazione. Prestazioni
al variare della quota. Sistemi di regolazione del carburante.
ESERCITAZIONI
Vengono sviluppati semplici esempi di calcolo delle prestazioni delle macchine a fluido e, di
alcune, rilevate le caratteristiche con prove al banco in laboratorio .
TESTI CONSIGLIATI
A. Beccari, Macchine, I vol., Clut , Torino, 1980.
A. Beccari, Esercizi di macchine, Clut, Torino, 1979.
A. Beccari, C. Caputo, Motori Termici Volumetrici, UTET , 1987.

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56 AERONAUTICA

IN257 MATEMATICA APPLICATA

Prof. Miriam PANDOLFI DIP. di Matematica

III ANNO Impegno didattico Lez. Es. Lab.


2° PERIODO DIDATTICO Annuale (ore) 55 25 20
INDIRIZZO: Strutture - Aerogasdinamica Settimanale (ore) 4 2 2

Il corso si propone lo scopo di impartire a studenti di una scuola di ingegneria alcu-


ni metodi matematici idonei alla modelizzazione matematica ed alla analisi qualita-
tiva e quantitativa di sistemi d'ingegneria aeronautica. i temi principali trattati, so-
no in sostanza le equazioni differenziali dei sistemi continui le quali sono studiate
con metodi analitici e con tecniche numeriche.
Il corso si propone altresì lo scopo di introdurre i metodi del calcolo delle probabili-
tà e dell'analisi stocastica.
Il corso comprenderà lezioni, esercitazioni in aula ed al calcolatore, seminari.
Nozioni propedeutiche: i contenuti dei corsi di Analisi matematica, Geometria, Mec-
canica razionale e Scienza delle costruzioni.
PROGRAMMA
Elementi di analisi funzionale.
Modelli matematici e formulazione matematica dei problemi della meccanica : equazione del
calore, della corda vibrante, della membrana elastica, del flusso isoentropico e altri.
Classificazione delle equazioni differenziali alle derivate parziali del II ordine. Formulazione
di problemi ai valori inziali ed al contorno per equazioni alle derivate parziali.
Sistemi lineari : metodi di studio di equazioni alle derivate parziali lineari.
Trasformate di Fourier e di Laplace . Cenni di analisi modale.
Sistemi non-lineari: studio di equazioni non lineari alle derivate ordinarie e parziali con i me-
todi di decomposizione e di perturbazione.
Modelli matematici con parametri aleatori.
ESERCITAZIONI
Le esercitazioni sono differenziate per corso, Meccanici od Aeronautici, e si rivolgono allo
studio matematico di sistemi in Ingegneria meccanica ed aeronautica rispettivamente.
LABORATORI
Esercitazioni pratiche su Sistemi di calcolo automatico.
TESTI CONSIGLIATI
Appunti dalle lezioni.
N. Bellomo, Sistemi dinamici e modelli matematici con parametri aleatori, Ed . Levrotto &
Bella, Torino .
AERONAUTICA 57

IN262 MECCANICA APPLICATA ALLE MACCHINE

Prof. Furio VATTA DIP . di Meccanica


1II ANNO Impegno didattico Lez. Es. Lab.
2° PERIODO DIDATTICO Annuale (ore) 84 56
Settimanale (ore) 6 4

Scopo del corso è quello di fornire agli allievi gli elementi fondamentali per poter
affrontare lo studio dei problemi meccanici che concernono le macchine. I temi trattati
riguardano in particolar modo la dinamica applicata e la cinematica applicata.
Il corso si articolerà in sei ore di lezione e quattro ore di esercitazione.
Nozioni propedeutiche: si ritiene indispensabile aver seguito i corsi di Meccanica ra-
zionale e Scienza delle costruzioni.
PROGRAMMA
Dinamica applicata - forze d'inerzia: forza d'inerzia risultante, momento risultante delle for-
ze d'inerzia, lavoro delle forze d'inerzia nello spostamento effettivo . Applicazioni : macchine
alternative monocilindriche, bicilindriche; equilibramento delle forze d'inerzia, coppia giro-
scopica e sue applicazioni. Equazioni fondamentali della dinamica: equazioni cardinali, prin-
cipio di d'Alembert, equazione dell'energia. Applicazioni: il problema del volano con albero
rigido, vibrazioni per sistemi a un grado di libertà e a due gradi di libertà ; ammortizzatori
dinamici ; velocità critica di un albero elastico con disco; influenza della inclinazione del disco
durante la rotazione; problema dinamico delle camme; sistemi a massa distribuita: calcolo
delle frequenze proprie e dei modi normali di vibrazione. Forze agenti negli accoppiamenti:
coefficiente di attrito radente e volvente: leggi di Coulomb. Organi flessibili: funi e cinghie.
Teoria elementare della lubrificazione.
Cinematica applicata - profili coniugati, metodo dell'inviluppo: camma corrispondente ad una
data legge del moto della valvola; ruote dentate cilindriche a denti diritti e a denti elicoidali;
ruote dentate coniche; rotismi ordinari e rotismi epicicloidali.
ESERCITAZIONI
Vengono assegnati dal docente agli allievi esercizi riguardanti gli argomenti trattati a lezione.
TESTI CONSIGLIATI
Ferrari - Romiti , Meccanica applicata al/e macchine, Utet, Torino, 1966.
Cancelli - Vata , Esercizi di meccanica applicata, Ed . Levrotto & Bella, Torino, 1979.
58 AERONAUTICA

IN487 MECCANICA RAZIONALE

Prof. Riccardo RIGANTI DIP. di Matematica


Il ANNO Impegno didattico Lez. Es. Lab.
2° PERIODO DIDATTICO Annuale (ore) 80 30 20
Corso di Laurea: ING. AERONAUTICA Settimanale (ore) 6 2 2

Il corso ha comefinalità l'acquisizione dei fondamenti della Meccanica e dei relativi


metodi matematici di studio. Viene trattata la Meccanica del corpo rigido e dei si-
stemi articolati. Vengono esposti i principi fondamentali della Meccanica newtonia-
na, lagrangiana e hamiltoniana, nonché i loro sviluppi analitici ed applicativi con
particolare attenzione ai problemi che interessano l'Ingegneria.
Il corso consta di lezioni ed esercitazioni in aula presso il L.A.I.B. l e Fisica l .
Nozioni propedeutiche: gli argomenti dei corsi di Analisi matematica, Geometria
e Fisica l.
PROGRAMMA
Cinematica: Cinematica del punto. Sistemi rigidi : moti rigidi piani, leggi di distribuzione di
velocità e accelerazione , moti composti, polari, profili coniugati, sistemi articolati. Vincoli
e gradi di libertà. Estensione allo spazio degli argomenti suddetti.
Statica: Vettori applicati e momenti. Riduzione di sistemi di vettori applicati. Baricentri, mo-
menti statici, d 'inerzia e centrifughi e loro proprietà. Reazioni vincolari in assenza di attrito.
Concetto di equilibrio, equazioni cardinali, principio dei lavor i virtuali . Forze conservative.
Dinamica: Principio di d'Aiembert, riduzione delle forze d'inerzia. Teoremi della quantità
di moto e del momento delle quantità di moto. Torema dell'energia cinetica . Equazioni di
Lagrange, Integral i primi.
Elementi di calcolo delle probabilità, variabili aleatorie e processi stocastici.
Stabilità: Stabilità e analisi qualitativa del moto. Linearizzaz ione delle equazioni del moto e
metod i di stud io analitico-numerici.
Meccanica analitica: Principi di Hamilton e Maupertuis: trasformazioni canoniche.
ESERCITAZIONI
Vengono proposti agli allievi, e quindi risolti analiticamente, graficamente e numericamente,
problemi di carattere applicativo attinenti agli argomenti del corso .
LABORATORIO
Si propone agli studenti, suddivisi in piccoli gruppi, l'analisi determ inistica e probabilistica
della risposta di un sistema meccanico, da effettuarsi con l'impiego di Personal Computers
del L.A.LB.
TESTI CONSIGLIATI
Nocilla, Meccanica razionale , Ed . Levrotto & Bella, Tor ino, 1981.
Cercignani, Spazio, tempo, movimento, Zanichelli, Bologna, 1976.
R. Riganti-G. Rizzi, Elementi di Meccanica analitica, Celia, Torino, 1979.
N. Bellomo, Meccanica classica e stocastica, Ed. Levrotto & Bella, Torino, 1984.
R. Riganti, Sistemi stocastici, Levrotto & Bella, Torino, 1987.
AERONAUTICA 59

IN30S MOTORI PER AEROMOBILI

Prof. Giuseppe BUSSI DlP . di Energetica


V ANNO Impegno didattico Lez. Es.
l ° PERIODO DIDATTICO Annuale (ore) 84 28
Settimanale (ore) 6 2

Il corso descrive i turbomotori e i principali propulsori a getto (turborattori a sem-


plice e a doppio flusso, autoreattori) di impiego aeronautico e ne studia il funziona-
mento, per evidenziare da un lato il ruolo dei principali parametri termo-f1uido-
dinamici sulle prestazioni (essenzialmente potenza o spinta e consumi), dall'altro il
comportamento della macchina, sempre in termini di prestazioni, al variare delle
condizioni di impiego e in risposta ai comandi della regolazione.
La didattica svolta nelle lezioni viene accompagnata e integrata con esercitazioni di
applicazione numerica in aula e con dimostrazioni di carattere pratico in Laboratorio.
Per una proficua partecipazione tornano d'utilità conoscenze di base nel campo del-
le macchine a fluido e della meccanica dei fluidi, fornite nei corsi di Macchine, Ae-
rodinamica e Gasdinamica.
PROGRAMMA
Spinta (espressione standard, spinta interna, resistenza addizionale); rendimenti, impulsi e con-
sumi specifici.
Cicli a gas per turbomacchine; influenza delle principali variabili termodinamiche sul lavoro
utile e sul consimo specifico della potenza.
Studio delle prestazioni in sede di progetto; ottimizzazione del doppio-flusso, della turboelica.
Analisi funzionale dei componenti; prese d'aria per volo subsonico e supersonico; turbocom-
pressori e turboespansori; combustori, effusori.
Regolazione e studio delle prestazioni in cond izioni di impiego; presentazione in forma adi-
mensionata delle prestazioni; correzione delle prestazioni.
Metodi per l'automento temporaneo della spinta o della potenza : iniezione d'acqua e postcom-
bustione.
Accoppiamento presa d'aria-motore: caso del turboreattore e dell'autoreattore.
Controllo del combustibile e sistema combustibile.
Miscellanea (invertitori di spinta; silenziatori; avviatori e avviamento; prove al banco) .
ESERCITAZIONI
Calcolo, in sede di progetto, delle prestazioni di turbine a gas, turboreattori e autoreattori;
applicazioni numeriche sul comportamento in regolazione di alcune macchine e di alcuni com-
ponenti.
TESTI CONSIGLIATI
È già disponibile una parte degli appunti delle lezioni a cura del docente.
Anonimo, The Jet Engine, Roll-Royce (1971) Limited , Derby, 1969.
Hill - Peterson, Mechanics and Thermodynamics of Propulsion, Addison-Wesley, Reading
(Mass), 1965.
Hesse, Mumford, Jet Propu/sion for Aerospace Application, Pitman, New York, 1964.
60 AERONAUTICA

IN310 MOTORI PER MISSILI

Prof. Luca ZANNETTI DIP. di Ingegneria Aeronautica e Spaziale

V ANNO Impegno didattico Lez. Es.


l O PERIODO DIDATTICO Annuale (ore) 50 25
Settimanale (ore) 4 2

Scopo del corso è la presentazione dei principali problemi fluidodinamici connessi


al progetto e all'analisi di endoreattori a propellente liquido o solido.
Il corso si intende rivolto ad allievi che posseggano le nozioni fondamentali relative
alle macchine a fluido in generale e agli endoreattori in particolare; torna di utilità
a questo fine la conoscenza degli argomenti trattati nei corsi di Macchine, Motori
per Aeromobili, Tecnica degli Endoreattori, Aerodinamica, Gasdinamica.
In maniera specifica il corso intende approfondire la conoscenza delle tecniche di
valutazione dei campi fluidodinamici interessanti gli endoreattori per la soluzione
di problemi sia di analisi delle prestazioni che di progetto.
Il corso, formalmente strutturato in lezioni ed esercitazioni, è organizzato in manie-
ra da far acquisire agli allievi le tecniche di calcolo di campi fluidodinamici per mez-
zo di immediate applicazioni numeriche delle nozioni teoriche impartite. Terminali
collegati a un calcolatore vengono messi a disposizione degli allievi in sede di lezio-
ne come strumenti didattici sia per vedere le modalità dello svolgersi di programmi
di calcoloforniti dal docente sia per produrre programmi sviluppati dagli allievi stessi.

PROGRAMMA
Richiami di fluidodinamica del flusso ideale compressibile, non viscoso. Elementi di fluidodi-
namica per flussi bifase e per flussi reagenti . Approssimazione numerica alle differenze finite
di campi di moto supersonici stazionari. Approssimazione numerica con tecnica «dipendente
dal tempo» di campi stazionari misti subsonici-supersonici. Formulazioni conservative e qua-
si lineari delle equazioni del moto . Soluzioni deboli e loro approssimazione numerica. Flussi
interni bidimensionali e tridimensionali in camera di combustione e ugello. Ugelli con som-
rnergenza. Discretizzazione di campi a geometria complicata. Generazione analitica e numeri-
ca di griglie di calcolo . Problemi inversi per condotti e loro soluzione numerica. Struttura e
calcolo di getti supersonici bidimensionali piani o assialsimmetrici. Interferenza tra flusso esterno
e getto. II problema dell'c after-body».
ESERCITAZIONI
Gli allievi eseguiranno calcoli numerici sugli specifici argomenti trattati nelle lezioni, in parti-
colare sarà sviluppato lo studio numerico di ugelli.
AERONAUTICA 61

IN335 PROGETTO DI AEROMOBILI

Prof. Ettore ANTONA DIP . di Ingegneria Aeronautica e Spaziale

V ANNO Impegno didattico Lez. Es. Lab.


IOPERIODO DIDATTICO Annuale (ore) 56 56
Settimanale (ore) 4 4

1/ corso si propone di presentare in una visione unitaria le problematiche della pro-


gettazione degli aeromobili, per quanto riguarda in particolare gli aspetti aerodina-
mici, strutturali, aeroelastici e meccanici, esaminate anche nel loro divenire nel pro-
gresso tecnico . Si forniscono nozioni fondamentali sui fenomeni fisici strutturati o
connessi con la realizzazione degli aeromobili, sui fondamenti scientifici dei metodi
impiegati nelle variefasi del progetto. Si analizzano i concetti ispiratori delle norme
e dei regolamenti nel contesto della evoluzione del pensiero sul progetto degli aero-
mobili.
1/ corso si svolgerà con lezioni ed esercitazioni.
Nozioni propedeutiche: Analisi matematica, Meccanica razionale ed applicata, Scien-
za delle costruzioni, Costruzioni aeronautiche, Aerodinamica, Gasdinamica, Aero-
nautica generale, Tecnologia aeronautiche.

PROGRAMMA
Classificazione degli aeromobili. Capacità STOL e VTOL; contributi alla resistnza aerodina-
mica ; sistemi motopropulsori e sostentatori ; tipologia strutturale.
Il problema del progetto. Sviluppo della tecnica aeronautica; fasi del progetto; specifiche. Am-
biente. Materiali ; normativa; sicurezza e durata; affidabilità.
Teorie e metodi dello sviluppo del progetto. Descrizioni probabilistiche delle condizioni e dei
comportamenti ; risposta dinamica ai carichi aleatori; comportamenti dei materiali; limiti di
stabilità; modelli matematici ; modelli analogici; modelli in similitudine.
Aspetti del progetto. Aerodinamica e gasdinamica applicata; prestazioni e qualità di volo; strut-
ture: carichi statiti, dinamici e a fatica; aeroelasticità; installazione motori; impianti.
Progetto strutturale. Funzioni della struttura; carichi ; funzioni dei componenti; metodologie
di progetto e criteri di sicurezza e durata.
Analisi strutturale. Strutture a guscio rinforzato; metodi agli elementi finiti; discontinuità di
carico e di geometria.
Carichi e sollecitazioni ammissibili. Stati limite; stabilità a frattura; limiti di stabilità nelle
strutture.
Proprietà delle ali diritte e afreccia. Teoria delle superfici portanti ; effetti della freccia; effet-
ti della viscosità; comportamenti alle alte incidenze; l'ala a freccia in campo transonico e su-
personico.
Progetto aerodinamico di velivoli con ali diritte e a freccia. Obiettivi; profili; interferenze.
Proprietà e progetto aerodinamici dei velivoli supersonici. Evoluzione del progetto; tipi di ve-
livoli; flussi vorticosi sulle ali «sottili»; comportamento a bassa velocità; ali svergolate; com-
portamento in campo supersonico; prese d'aria.
Aspetti del progetto. Aerodinamica e gasdinamica applicate; prestazioni e qualità di volo; strut-
ture: carichi statici, dinamici e a fatica; aeroelasticità; installazione motori; impianti.
Progetto strutturale. Funzioni della struttura; carichi; funzioni dei comportamenti; metodo-
logie di progetto e criteri di sicurezza e durata.
Analisi strutturale. Strutture a guscio rinforzate; metodi agli elementi finiti; problemi connes-
si con le discontinuità di carico e di geometria.
Carichi e sollecitazioni ammissibili. Stati limite nei materiali; limiti di stabilità a frattura; li-
miti di stabilità nelle strutture.
62 AERONAUTICA

ESERCITAZIONI
Sviluppo ed applicaz ione di argomenti trattati nel corso . Carichi e distribuzioni di carico . Pro-
getto di una prova in similitudine. Analisi strutturale di tipiche strutture di aeromobili. Rispo-
sta dinamica di un sistema elastico semplice. Progetto stru tt urale di un componente di aero-
mobili.
TESTI CONSIGLIATI
G. Corning, Airp/ane Design, 1953.
B. Etking, Dynamics 01flight, 1959.
B.W. McCormick, Aerodynamics 01 V/ S TOL f1ight, Ed. Cademic Press, 1967.
Abbott & von Dohenoff, Theory 01 wing section.
E.F. Bruhn, Ana/ysis and design 01 missiles structures, 1965.
D. Kiichemann, The aerodynamics design 01 aircraft, Pergamon Press, 1978.
Oltre a fasciolo vari editi dalla Clut o in preparazione.
AERONAUTICA 63

IN336 PROGETTO DI AEROMOBILI II

Prof. Giulio ROMEO DIP. di Ingegneria Aeronautica e Spaziale


V ANNO Impegno didattico Lez. Es. Lab.
2° PERIODO DIDA'rrrco Annuale (ore) 90 30 12
INDIRIZZO: Strutture - Gestione - Produzione Settimanale (ore) 6 2

Il corso si propone di fornire agli allievi, dopo una descrizione della tecnologia di
produzione delle strutture aeronautiche realizzate in materiale composito, una co-
noscenza sulla progettazione di elementi di tali strutture prendendo in esame le teo-
rie relative ai materiali non isotropi.
Il corso si svolgerà con lezioni ed esercitazioni in aula, più alcune ore di laboratorio
durante le quali verranno realizzati dei pannelli, semplici o irrigiditi e verranno ef-
fettuate delle prove di rottura.
Nozioni propedeutiche: Scienza delle costruzioni, Costruzioni aeronautiche, Progetto
di aeromobili.
PROGRAMMA
Tecnologia dei materiali compositi: produzione delle fibre costituenti il composito (fibre di
grafite, arami de e boro) . Composizione della matrice (resine epossidiche e poliammidiche).
Lavorazione dei pre-impegnati. Polimerizzazione del composito. Caratteristiche meccaniche.
Esempi di strutture realizzate in composito (Timone DClO, Equilibratore e Timone Boeing
767, Deriva Lockheed L-IOll , Ala AV-8H Harrier, ecc.) e conseguente ripsarmio di massa
rispetto alle strutture metalliche.
Teoria dei materiali compositi: micromeccanica della lamina. Caratteristiche meccaniche del
composito note che siano quelle dei due costituenti il mateiale e la loro percentuale in volume.
Macromeccanica della lamina. Costanti elastiche per materiali ortotropi. Relazione tensione-
deformazione per una lamina con fibre orientate in direzione arbitaria. Macromeccanica di
un laminato. Teoria classica secondo le ipotesi di Kirchhoff-Love. Rigidezze estensionali, di
accoppiamento e f1essionali di un multistrato con orientazione arbitraria delle fibre . Effetti
di taglio trasversali. Instabilità elastica dei pannelli ortrotropi soggetti a compressione e/o
taglio. Progetto di pannelli irrigiditi soggetti a trazione, compressione e taglio. Instabilità flesso-
torsionale (teoria di Wagner) dei pannelli irrigiditi. Ottimizzazione della massa minima.
ESERCITAZIONI
Calcoli numerici sugli argomenti trattati nel corso e elaborazione programma di calcolo per
l'ottimizzazione della massa minima di pannelli irrigiditi.
LABORATORI
Realizzazione di pannelli, semplici o irrigiditi , e di cassoni alari e relative prove di rottura
secondo le ricerche in corso nel Dipartimento.
TESTI CONSIGLIATI
J . Delmonte, Technology oJ Carbon and Graphite Fiber Composi/es, Van Nostrand.
G. Romeo, Tecnologia dei materiali compositi grafite/resina e loro applicazioni nell'indu-
stria aeronautica, appunti del corso.
R.H . Jones , Mechanics of Composite Materials, McGraw Hill.
64 AERONAUTICA

IN340 PROPULSORI ASTRONAUTICI

Prof. Guido COLASURDO DIP. di Ingegneria Aeronautica e Spaziale


V ANNO Impegno didattico Lez. Es. Lab.
2° PERIODO DIDATTICO Annuale (ore)
Settimanale (ore)

Lo scopo del corso è la presentazione dei propulsori elettrici e nucleari per uso astro-
nautico e la comprensione del loro funzionamento e del loro campo di prestazioni.
Si ritiene consigliabile la frequenza a chi abbia interesse a conoscer i probabili pro -
pulsori per le missioni astronautiche del futuro, nonché i moderni mezzi per il con-
trollo ad assetto dei satelliti terrestri.
Per una proficua partecipazione al corso è utile avere conoscenza di base di gasdi-
namica e di propulsione aerea nonché di elettromagnetismo.
PROGRAMMA
I. Introduzione e richiamo di nozioni fondamentali.
2. Propulsione elettrotermica.
3. Propulsione elettrostatica.
4. Propulsione elettromagnetica stazionaria.
5. Propulsione elettromagnetica non stazionaria.
6. Propulsori nuclear i.
7. Cenni sui mezzi di generazione di potenza nello spazio.
8. Cenni sull'analisi delle missioni spaziali con spinte di basso livello ma prolungate nel tempo .
ESERCITAZIONI
Le esercitazioni consistono nella soluzione di problemi relativ i al funzionamento dei propul-
sori sia elettrici che nucleari; in particolare si valutano numericamente le prestazioni dei vari
propulsori e se ne effettua un dimensionamento di massima, con riferimento alle caratteristi-
che di impiego prevedibili.
TESTI CONSIGLIATI
Il corso è, per gran parte, tratto dal volume seguente ;
R.G. Jahn, Phusics of Eletric Propulsion, McGraw Hill , Book Company.
L. Turcotte, Space Propulsion, Baisdell Publishing Company.
D.P. Le Galley , Space Exploration, McGraw Hill, Book Company.
P.G . Hill & C.R. Peterson, Mechanics and Thermodynamics of Propulsion, McGraw Hill ,
Book Company.
R.W. Bussard - R.D. Delayer, Fundamentals ojNuclear Flight, McGraw Hill, Book Cornpany.
E. Stuhlinger, Jon Propulsion for Space Flight, McGraw Hill , Book Company .
AERONAUTICA 65

IN552 REGOLAZIONI AUTOMATICHE

Prof. Agostino VILLA DIP . di Tecnologia e Sistemi di Produzione


V ANNO Impegno didattico Lez. Es. Lab.
I O PERIODO DIDATTICO Annuale (ore) 110
INDIRIZZO: Avionica Settimanale (ore) 8

L'insegnamento si propone di introdurre lo studente all'analisi ed al progetto dei


sistemi di controllo di impianti industriali continui, quali impianti siderurgici e me-
tallurgicie linee di produzione. Verranno altresì discusse alcune applicazioni in campo
aeronautico.
Nel corso, data l'impostazione del programma, le ore di lezione e di esercitazione
non sono distinte.
Sono da considerarsi propedeutiche i corsi di Analisi matematica, Meccanica appli-
cata, Elettrotecnica (eventualmente Applicazioni Industriali dell'Elettrotecnica),
PROGRAMMA
L'insegnamento si articola nei seguenti punti:
l) Analisi di sistemi dinamici : rappresentazione di sistemi dinamici mediante modelli mate-
matici, concetto di stato , equazioni di stato e funzione di trasferimento; simulazione dei mo-
delli dinamici mediante elaboratori numerici; studio delle caratteristiche dei sistemi dinamici
ai fini del controllo delle loro prestazioni: stabilità, controllabilità, osservabilità.
2) Metodi per il progetto di sistemi di controllo: metodi classici in frequenza: diagrammi di
Bode e di Nyquist, luogo delle radici; metodi moderni: posizionamento dei poli mediante re-
golatore proporzionale ed osservatore degli stati.
3) Esempi di analisi e di progetto. L'esposizione dei metodi di analisi e di progetto viene svi-
luppata mediante l'applicazione ad impianti industriali quali controllo di macchine utensili,
di un banco-prova per motori di autoveicoli, di un processo di laminazione, nonchè mediante
l'analisi della stabilità ed il controllo d'assetto di velivoli.
TESTI CONSIGLIATI
K. Ogata, Modern contro/ engineering, Prentice Hall , 1970.
A. Villa, Comandi e regolazioni , Celid , 1977.
66 AERONAUTICA

IN358 SCIENZA DELLE COSTRUZIONI

Prof. Ezio LEPORATI DIP. di Ingegneria Strutturale


III ANNO Impegno didattico Lez. Es. Lab.
l OPERIODO DIDATTICO Annuale (ore) 70 70 6
Settimanale (ore) 5 5

La Scienza delle costruzioni studia fondamentalmente lo stato di tensione e di de-


formazione a cui le strutture sono soggette nella loro funzione di trasmissione degli
sforzi. Il corso considera solo le strutture unidimensionali (travi e travature, non
le piastre ed i gusci) e conserva una impostazione classica, fondata sull'ipotesi linea-
re elastica e sul concetto delle tensioni ammissibili.
Il corso si svolgerà con lezioni ed esercitazioni in aula e in laboratorio.
È indisp ensabile la conoscenza della statica e della geometria delle aree oltre alle no-
zioni comuni di analisi.
PROGRAMMA
Elementi di statica del corpo rigido . Vincoli e grado di iperstaticità delle strutture. Reazioni
vincolari. Schemi strutturali anomali. le caratteristiche di sollecitaz ione. Travature reticolari
piane. Analisi dello stato di tensione. Equazioni indefinite e ai limiti. Ricerca analitica delle
direzioni e delle dilatazioni principali. Le equazioni di congruenza. L'equazione dei lavor i vir-
tuali. Il metodo delle forze. Influenza dei cedimenti vincolar i e delle variazioni termiche. l'e-
quazione differenziale della linea elastica . Strutture piane iperstatiche. Le equazioni di Miiller
Breslau. La tra ve continua. Le proprietà del corpo elastico. L'energia potenziale elastica. Teo-
rema di Betti. Linee di influenza di deformazioni e sollecitazioni. Teorem i di Clapeyron e di
Castigliano. Il corpo elastico isotro po. Relazione tra le costanti elastiche . L'energia distor-
cente. Il problema di SI. Venant : le equazioni generali; sforzo normale; flessione; torsione;
taglio; sollecitazioni composte. La teoria delle travi. Le tensioni addizionali. I criteri di resi-
stenza di Beltrami e di Von Mises. La verifica della sicurezza. L'instabilità elastica. Cenno
ai problemi del 2 0 ordine.
ESERCITAZIONI
Consistono in applicazioni e in accertamenti dell'apprendimento della teoria svolta a lezione.
Si richiamano inoltre gli elementi di statica e di geometria della masse indispensabili per lo
svolgimento dei calcoli richiesti.
LABORATORI
Determinazione del diagramma di deformazione di acciai e di leghe leggere. Rilievo di defor-
mazioni totali e unitarie di elementi strutturali.
TESTI CONSIGLIATI
Cicala , Scienza delle costruzion i, vol. I e 2, Levrotto & Bella, Torino.
Belluzzi, Scienza delle costruzioni, vol. I, Zanichelli, Bologna .
Baldacci , Scienza delle costruzioni, vol. l e 2, Utet, Torino .
AERONAUTICA 67

IN383 STRUMENTI DI BORDO

Prof. Lorenzo BaRELLO DIP. di Ingegneria Aeronautica e Spaziale


V ANNO Impegno didattico Lez. Es. Lab.
2° PERIODO DIDATIICO Annuale (ore) 76 20 4
INDIRIZZO: Sistemi Avionica Settimanale (ore) 4/6 <2

Scopo del corso è fornire quelle cognizioni riguardanti gli strumenti di bordo per
aeromobili che sono indispensabili alla comprensione dei principi di funzionamento
e alla valutazione delle prestazioni, nell'ambito sia del progetto dell'aeromobile, sia
della produzione dello stesso sia dell'impiego. Notizie sui problemi di progettazione
e costruzione degli strumenti sono fornite a chiarimento di quanto sopra.
Il corso verte su un certo numero di lezioni supportate da esercitazioni e analisi dal
vero.
Nozioni di Meccanica Applicata, Termogasdinamica, Meccanica del Volo (aspetti
statici necessari, aspetti dinamici altamente desiderabili), Elettrotecnica e concetti
basilari di Elettronica sono necessari per un facile approccio alla materia caratteriz-
zata da una spiccata interdisciplinarietà.
Il presente corso è utilizzato anche nell'ambito dell'indirizzo avionico del Corso di
Laurea in Ingegneria Elettronica.

PROGRAMMA
Concetti di sistemi di bordo, avionica , comandi di volo e strumenti di bordo; generalità sui
tipici problemi della strumentazione, dei componenti e dei subsistemi. Il problema del rap -
porto uomo-macchina, identificazione dei canali di interazione tra pilota, velivolo e ambiente
(comandi, sensori, sistemi di trasmissione, elaborazione e presentazione dei dati).
Problematica della prenotazione ed impianti.
Strumenti di controllo per motori ed impianti.
Strumenti di pilotaggio e controllo del velivolo; damper, SAS, comandi, CAS, CSAS, FBW,
FBL, ACT, CCV, sensibilità artificiale; air data system, calcolatori, operazioni eseguite; mi-
sure di quota e altimetri barometrici; misure di velocità verticale; variometri; misure di «air-
speed», numero di Mach, temperatura; misure di angolo di incidenza e di derapata; strumenti
di riferimento d'assetto: indicatori di angolo di sbandamento, di virata, orizzonti artificiali,
asservimenti, accordo Schuler.
Elementi di radionavigazione: richiami sul concetto di radiotrasmissione, modulazione, an-
tenne; sistemi di navigazione a griglie iperboliche: LORAN, DECCA, OMEGA; sistemi di
navigazione satellitare: TRANSIT, GPS ; sistemi di atterraggio strumentale: ILS, MLS.
Strumenti di navigazione: bussole magnetiche, giromagnetiche, girodirezionale. Navigatori iner-
ziali, concetti, rilevamenti, componenti, integrazione tra vari componenti.

ESERCITAZIONI
Consistono in analisi della documentazione tecnica disponibile, nell'esecuzione di calcoli nu-
merici e nell'uso di programmi di simulazione su calcolatore relativi a sistemi e componenti
significativi.

LABORATORI
Saranno effettuate analisi di componenti dal vero, corredate da eventuali dimostrazioni fun-
zionali .
68 AERONAUTICA

EST I CONSIGLIATI
Pa llett, Aircrajt lnstruments, Pitman, Great Britain, 1972.
Kayto n - Fried, Avionics Navigation Systems, Wiley, New York, 1969.
Gracey, Measurement of Aircrajt Speed and Altitude, Wiley, New York, 1981.
Docu mentazione fornita durante il corso.
AERONAUTICA 69

IN384 STRUTIURE AEROMISSILISnCHE

Prof. Ettore ANTONA DIP. di Ingegneria Aeronautica e Spaziaie


VANNO Impegno didattico Lez. Es. Lab.
2 PERIODO DIDAITICO
0
Annuale (ore) 78
INDIRIZZO: Strutture Settimanale (ore) 6

Il corso fornisce i fondamenti teorici dei metodi per l'analisi dello stato di deforma-
zione, per l'analisi della stabilità, dell'equilibrio e per la determinazione dei limi ti
di stabilità delle strutture aeronautiche e missilistiche. Vengono considerati sia i pro -
blemi statici sia quelli di risposta dinamica delle strutture fino ai problemi di propa-
gazione dinamica di dati di deformazione e sollecitazione.
Tutti i metodi approssimati di analisi vengono derivati attraverso impostazioni tra
loro comparate, dalle formulazioni esatte della fisica matematica, con lo scopo di
evidenziare fra l'altro gli aspetti concettualmente invariati delle differenti impo-
stazioni.
Il corso si svolgerà con lezioni nelle quali si presenteranno agli allievi anche esercizi
predisposti per lo svolgimento a parte. È raccomandata la frequenza ai seminari dei
dottorati di ricerca ed alle attività culturali della S./.A. che il docente indicherà di
volta in volta.
Nozioni propedeutiche: Analisi matematica, Meccanica razionale e applicata, Scienza
delle costruzioni, Costruzioni aeronautiche, Matematica applica o Complementi di
matematica, Progetto di aeromobili.
PROGRAMMA
Meccanica dei continui tridimensionali. Stati di sollecitazione; stati di deformazione; relazio-
ni sforzi deformazioni; potenziale elastico; spostamenti virtuali; lavori virtuali.
Meccanica dei sistemi continui bidimensionali. Geometria della superficie; spostamenti de-
formazioni; sforzi; equazioni di equilibrio.
Teoremi dell'equilibrio elastico . Teoremi sul potenziale elastico totale e sulla energia comple -
mentare totale; applicazioni alle strutture a guscio rinforzate; teorie elementari; tensioni cor-
rettive .
Stabilità dell'equilibrio dei sistemi conservativi. Limiti di stabilità; sensibilità alle imperfezio-
ni iniziali di forma; teorie non lineari.
Formulazioni esatte e assiomatiche delle teorie lineari delle strutture in parete sottile.
Formulazioni asintotiche delle teorie lineari con particolare riferimento a strutture in parete
sottile.
Propagazione di fenomeni dinamici nelle strutture.
Metodo degli elementi finiti. Metodo degli spostamenti; analis i di elementi ; analis i dell'ap-
pross imazione del metodo.
Problemi di minimo peso.
70 AERONAUTICA

IN385 STRUTTURE INFORMATIVE


(Ex IN490 SISTEMI DI ELABORAZIONE DELL'INFORMAZIONE (Geo»

Prof. Aldo LAURENTINI DIP . di Automati ca e Informat ica

III ANNO Impegno didattico Lez , Es. Lab .


2° PERIODO DIDATTICO Annuale (ore) 42 42 20
INDIRIZZO: Avionica Settimanale (ore) 3 3

Il corso intende fornire agli allievi conoscen ze di tipo generale sui sistemi di elabora-
zione delle informazioni, sia sotto l'aspetto dell'hardware sia per quanto concerne
il software, in modo da dare agli interessati nozioni che consentano loro non solo
di impiegare un sistema di elaborazione ma, conoscendone con un certo dettaglio
le modalità operative dei componenti, diano per quanto possibile una caratteristica
di ottimalità e detto impiego. Allo scopo , esaminate in apertura di corso le principa-
li nozioni sui sistemi di numerazione non convenzionali (binario, a virgola mobile),
e richiamati i concetti elementari sui circuiti logici, il corso tratta in una prima parte
i componenti hardware, inseriti nell'architettura del sistema, ed in una seconda par-
te i principali elementi che compongono il corredo di software convenzionale di un
sistema.
Il corso si svolgerà attraverso 6 ore settimanali distribuire orientativamente così: le-
zioni 2 o 3 ore, esercitazioni all'elaboratore 2 ore (da aprile in avanti), esercitazioni
in aula.
Nozioni propedeutiche: per poter seguire il corso con profitto è indispensabile ac-
quisire nozioni di base sui sistemi dell'elaborazione dell'informazione attraverso un
corso del LA/B.
PROGRAMMA
Generalità sulla composizione di un sistema di elaborazione. Richiami sulle pr incipali funzio-
ni booleane e realizzazione dei relativi circuiti. Sistemi di numerazione; notazioni a virgola
fissa e mobile; trattamento dei caratteri non numerici. Organi di calcolo: principali compo-
nenti e loro funzionamento di massima; loro funzioni e modalità di impiego. Organi di me-
moria: livelli gerarchici, caratteristiche funzionali e specifiche dei principali tipi presenti sui
sistemi attuali ; modalità di impiego ed indirizzabilità del loro contenuto; circuiti di selezione.
Organi di ingresso e uscita: unità per impiego batch , time-sharing ed interattivo; descrizione
dei principali tipi , e modalità di collegamento con il sistema; terminali remoti e loro connes-
sione. L'unità centrale di controllo e le unità di governo dedicate (alle periferiche ecc.). Orga-
no di comando e suo funzionamento: l'istruzione di macchina e le modalità della sua attuazione;
principali tipi di istruzioni presenti su tutti i sistemi. Registri - indice ed eventuali dispositivi
per la gestione delle subroutine. Sovrapposizione delle fasi operative delle istruzioni; micro-
programmazione. Software: linguaggi simbolici. Assemblatori, compilatori e linguaggi ad al-
to livello , simulatori ed interpretativi. Sistema operativo e suoi componenti principali; libre-
rie di sistema. Memorie virtuali.
ESERCITAZIONI
Approccio alla soluzione di problemi sull'elaboratore: stesura di flow-chart a livelli diversi
di complessità. Studio del linguaggio Fortran e sviluppo, con prove sull 'elaboratore, di un
certo numero di problemi di vario tipo (tecnico e non).
LABORATORI
Sono previste esercitazioni al terminale su PC e mini elaboratore.
TESTI CONSIGLIATI
Reviglio, Sistemi di elaborazione dell'informazione, Ed . Levrotto & Bella, Torino , 1978.
AERONAUTICA 71

IN580 TECNICA AEROSPAZIALE

Prof. Marco DI SCIUVA DIP . di Ingegneria Aeronautica e Spaziaie

VANNO Impegno didattico Lez. Es. Lab.


2° PERIODO DIDATTICO Annuale (ore)
Corso di Laurea: ING. AERONAUTICA Settimanale (ore) 6 2

Il corso si propone di fornire agli allievi gli strumenti metodologici, analitici e/o
numerici che consentono di formulare un modello matematico di un certo problema
fisico e di ottenere soluzioni in forma chiusa o di tipo numerico. Vengono in parti-
colare affrontate e sviluppate le tematiche termostrutturali di tipici componenti di
sistemi spaziali.
Ogni formulazione o metodo di risoluzione approssimato viene confrontato, ove pos-
sibile, con la formulazione o soluzione esatta, allo scopo di evidenziare i limiti e/o
i pregi dei primi.
Vengono considerati anche problemi più strettamente tecnologici, quale quello dei
sistemi per il controllo termico.
Il corso verte su un certo numero di lezioni supportate da esercizi predisposti per
lo svolgimento a parte.
Nozioni propedeutiche: Matematica applicata, Gasdinamica, Scienza delle Costru-
zioni, Costruzioni aeronautiche, Progetto di aeromobili.
PROGRAMMA
Richiami di algebra matriciale e di analisi funzionale.
Sorgenti di vibrazioni e di calore in campo aerospaziale.
La trasmissione del calore per conduzione, convezione ed irraggiamento.
Formulazione variazionale del problema termostrutturale. Formulazioni assiomatiche delle
teorie lineari di strutture composite multi strato in parete sottile.
Rassegna dei principali procedimenti approssimati per la risoluzione dei problemi termostrut-
turali: il metodo dei residui pesati, i metodi variazionali, il metodo degli elementi finiti, il
metodo delle differenze finite. L'approccio del modello continuo nella analisi elastodinamica
delle grandi strutture spaziali. Confronto fra i vari procedimenti.
La risposta dinamica ed il controllo modale. Modelli per l'analisi dello smorzamento. La di-
namica delle strutture a geometria variabile .
Il concetto di stabilità ed i criteri di stabilità. Sensibilità alle imperfezioni iniziali di forma.
Alcuni problemi tipici di stabilità di travi, telai, piastre e gusci in materiale composito multi-
strato. Gli effetti delle condizioni di vincolo e della deformabilità a taglio trasversale sui cari-
chi critici.
Analisi termostrutturale di tipiche strutture aerospaziali. I materiali resistenti alle alte tempe-
rature. La tecnologia del controllo termico.
72 AERONAUTICA

IN386 TECNICA DEGLI ENDOREATTORI

Prof. Guido COLASURDO DIP. di Energetica

VANNO Impegno didattico Lez. Es. Lab.


2 PERIODO DIDATTICO
0
Annuale (ore) 56 40
Settimanale (ore) 4 4

Finalità del corso è quella di dare agli allievi lo conoscenza delle modalità del volo
nello spazio e delle tecnologie dei propulsori a tale scopo impiegati. Di conseguenza
il corso è articolato in due parti, all'incirca della stessa estensione: lo prima parte
espone i fondamenti della meccanica del volo nello spazio; lo seconda parte illustra
le caratteristiche dei propulsori spaziali.
l/ corso si svolge tradizionalmente, con lezioni ed esercitazioni.
Nozioni propedeutiche: Motori per aeromobili.
PROGRAMMA
I a Parte. Meccanica del volo nello spazio; campi gravitazionali; orbite circolari ed ellittiche;
traiettorie paraboliche e iperboliche; evasione dal sistema solare; sfera di attività di un astro;
traiettorie di Hohmann; velocità totale per una missione lunare; problemi e tecniche delle mis-
sioni interplanetarie; fase vettrice dei veicolo spaziali , attraversamento dell'atmosfera; '" V
di un razzo mono stadio ; tecnica dei razzi polistdi; tecnica dei trasporti spaziali mediante vet-
tori riutilizzabili; progetto Shuttle; principi di guida dei razzi vettori: guida radio e guida iner-
ziale; generazione di energia elettrica nei veicoli spaziali ; rientro nell'atmosfera dei veicoli
spaziali.
2 a Parte. Propulsione spaziale; caratteristiche, schemi di funzionamento, classificazione degli
endoreattori; endoreattori chimici a combinazione bipropellente liquida, monopropellente, so-
lida ; espansione dei gas nell'ugello; velocità di efflusso dei gas, spinta; disegno dell'ugello,
adattamento, impulso specifico; iniezione, combustione, raffreddamento negli endoreattori
a liquidi. Sistemi di alimentazione mediante pressurizzazione e mediante turbopompe; regola-
zione della spinta; propellenti liquidi moderni, combinazioni ipergoliche; endoreattori a pro-
pelienti solidi, omogenei, eterogenei; leggi della combustione, velocità di combustione; grani
neutri, progressivi regressivi; a combust ione frontale, interna, esterna; accensione; materiale
per ugelli e per involucri.
ESERCITAZIONI
I a Parte. Progetto e calcolo di traiettorie per la messa in orbita di satelliti artificiali e per
trasferte interplanetarie. 2 a Parte. Progetto e calcolo di endoreattori a propellenti liquidi e solidi.
TESTI CONSIGLIATI
Robotti, Tecnica degli endoreattori, dispense del corso .
Robotti, Fondamenti della locomozione nello spazio, Ed . Utet , Torino.
G. Sutton, Rocket propulsion elements, 4 a edizione, Ed . Wiley.
AERONAUTICA 73

IN413 TECNOLOGIA MECCANICA

Prof. Francesco SPIRITO 1ST. di Tecnologia Meccanica


III ANNO Impegno didattico Lez. Es. Lab.
2° PERIODO DIDAr'nco Annuale (ore) 52 48
INDIRIZZO: Gestione - Produzione Settimanale (ore) 4 4

Obiettivi del corso sono: fornire l'insieme di nozioni necessarie a comprendere co-
me possa essere realizzato e prodotto un particolare meccanico; analizzare i diversi
elementi componenti la macchina utensile in modo da fornire di quest 'ultima una
visione sistemistica; studiare i fondamenti teorici dei processi di lavorazione con aspor-
tazione di materiale e per deformazione plastica; introdurre i primi rudimenti di ge-
stione delle macchine utensili; presentare una panoramica delle lavorazioni non con-
venzionali.
Il corso prevede 4 ore di lezione settimanali per la parte teorica 4 ore per la parte
applicativa.
Nozioni propedeutiche: capacità di lettura di un disegno tecnico e nozioni elementa-
ri sulle caratteristiche dei materiali metallici.

PROGRAMMA
La prima parte del corso ha carattere prevalentemente propedeutico e dà un'ampia panorami-
ca dei principali elementi componenti la macchina utensile; vengono altresì sviluppati gli aspetti
teor ici connessi alle operazioni di taglio con asportazione di materiale. Ampio spazio viene
dedicato alle macchine utensili a C.N. sviluppandone sia l'aspetto costruttivo sia l'aspetto ap-
plicativo. Vengono trattate le basi del linguaggio di programmazione. In stretta connessione
con le macchine a C.N. si parla di sistemi integrati di produzione e di Computer Assisted Ma-
nufacturing (C.A .M.). Vengono ancora trattate le lavorazioni per deformazione plastica ve-
dendole come mezzo per l'ottenimento di semilavorati per le lavorazioni per deformazione
plastica vedendole come mezzo per l'ottenimento di sernilavorati per le lavorazioni ad aspor-
tyazione di truciolo. In questo capitolo del corso si dà un breve cenno deUe lavorazioni sulle
lamiere con particolare riferimento a quelle impiegate nell'industria aerospaziale.
La parte finale del corso è dedicata ad una panoramica delle tecnologie di lavorazione non
convenzionali (EDM, ECM, Laser, ecc.).
ESERCITAZIONI
Il corso è integrato da una serie di lezioni-esercitazioni attinenti la stesura di cicli di lavorazio-
ne e lo studio delle principali macchine universali impiegate nella produzione meccanica ; tor-
ni, trapani, fresatrici, alesatrici, rettificatrici.
TESTI CONSIGLIATI
G.F. Micheletti, n taglio dei metalli e le macchine utensili, Utet, Torino.
R. Ippolito, Appunti di Tecnologia meccanica, Ed. Levrotto & Bella, Torino, 1974.
R. Ottone, Macchine utensili a comando numerico, Etas Kompass .
74 AERONAUTICA

IN416 TECNOLOGIE AERONAUTICHE

Prof. Margherita CLERICO DIP. di Ingegneria Aeronautica e Spaziale

III ANNO Impegno didattico Lez. Es. Lab.


2° PERIODO DIDATTICO Annuale (ore) 85 20
Settimanale (ore) 6 2

Il corso tratta principalmente i problemi realizzativi delle strutture degli organi mec-
canici degli aeromobili nell'ottica della attività di fabbricazione, di officina, di con-
trollo e di manutenzione.
Inoltre, scopo del corso è quello di fornire agli allievi gli elementi realistici di cono-
scenza dei materiali nel loro comportamento meccanico e termofisico e dei processi
di lavorazione, atti a formare un 'immagine concreta degli elementi meccanici, strut-
turali e motoristici, sin dal momento della loro concezione progettativa.
Il corso è aggiornato in modo da comprendere le ultime novità in fatto di materiali
e di tecnologie.
Il corso si svolgerà con lezioni, esercitazioni, visite in Aeritalia e in altri enti.
Nozioni propedeutiche: corsi del biennio, chimica applicata, scienza delle costruzioni.
PROGRAMMA
Cenni di statistica applicata alla dispersione dei dati sperimentali, al controllo di qualità, al-
l'affidabilità. Tipologia e tecnologie di fabbricazion. Le prove non distruttive. I materiali,
le loro proprietà e il loro comportamento meccanico: struttura e deformazione, idealizzazio-
ne della deformazione e teorie del continuo, smorzamento, corrosione, frattura fragile, dutti-
le e modi di transizione, scorrimento viscoso, fatica, attrito e usura. Prove per la caratterizza-
zione dei materiali. La caratterizzazione dei materiali per le costruzioni aeronautiche. Tratta-
menti termici. I processi tecnologici per colata, per deformazione a caldo, per deformazione
a freddo. Sintetizzazione, lavorazioni ad asportazione di truciolo, lavorazioni speciali dei me-
talli. Saldature, rivettature e collegamenti vari.
ESERCITAZIONI
Verifica di diversi organi a scelta del materiale più adatto; cicli di lavorazione; disegno di al-
cune parti e attrezzature di produzione.
TESTI CONSIGLIATI
M. Clerico - L. Locati, 33 anni di fatica in aeronautica, da Troughton A.l., Clut.
M. Clerico, Le prove non distruttive nelle costruzioni aeronautiche, Ed. Levrotto & Bella,
Torino.
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