Ingcivedi
Ingcivedi
Ingcivedi
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-- Ingegneria civile
Ingegneria edile
2 Civile. Edile Ingegneria
Le Guide sono predisposte sulla base dei testi fomiti dai Consigli di corso di laurea.
Indice
5 Ingegneria civile : presentazione
21 Ingegneria edile : presentazione
27 Programmi degli insegnamenti
103 Indice alfabetico degli insegnamenti
106 Indice alfabetico dei docenti
Gli insegnamenti. Il nuovo ord inamento didattico 1 prevede diversi tipi di insegna-
menti, distinti in monodisciplinari, monodisciplinari a durata ridotta (nel seguito indi-
cati come corsi ridotti); e integrati. Un insegnamento monodisciplinare è co stituito da
80-120 ore di attiv ità didattiche (lezioni , esercitazioni, laboratori, seminari ecc.) e cor-
risponde ad una unit à didattica o annualità. Un corso ridotto è costituito da 40-50 ore
di attività didattiche e corri sponde a mezza annualità. Un corso integrato è costituito da
80-120 ore di atti vità didattiche e corri sponde ad una annu alità ; esso è svolto - in mo-
duli coordinati di almeno 20 ore ciascuno - da due o, al mas simo, tre pro fessori che
fanno tutti parte della commissione d'esame.
l Decreto rettorale 1096 del 1989-10-31, pubblicato sulla Gazzetta ufficiale n. 45 del 1990-02-23.
4 Civile, Edile Ingegneria
Tutte queste informazioni e norme vengono pubblicate ogni anno nel Manifesto degli
Studi (v. Guida dello studente, pubblicata a cura della Segreteria studenti).
Ogni corso di laurea (tranne rarissime eccezioni) ha previsto in prima attuazione l'orga-
nizzazione di tutti i corsi in periodi didattici. Per quanto concerne l'organizzazione
didattica e l'attribuzione dei docenti agli insegnamenti, si segnala ancora che :
alcuni corsi di laurea introducono già al terzo anno una scelta di corsi di indirizzo o
di orientamento, che richiedono la formulazione di un'opzione fra le scelte segna-
late: tali opzioni vanno esercitate all'atto dell'iscrizione;
in relazione a talune difficoltà, che possono verificarsi all'atto dell'accorpamento di
taluni CL per le discipline di carattere propedeutico (del primo e secondo anno), non
è assicurata che la corrispondenza dei docenti indicati con gli effettivi titolari di
dette discipline. In alcuni casi , non essendo noto al momento della stampa delle
Guide , il nome del docente è stato lasciato indeterminato ("Docente da nominare").
Corso di laurea in
Ingegneria civile
1 Premessa
2 Profilo professiona le
Gli studi teoric i ed applicativi svolti nei diversi settori dell'ingegneria civile, spesso
associati alla sperimentazione sistematica, hanno comportato notevoli sviluppi , miglio-
rando in modo molto significativo i tradizionali metodi di progettazione e costruzione.
Conseguentemente, lo spettro di conoscenze richieste per poter dominare con compe-
tenza i diversi campi diventa molto ampio , soprattutto ove si voglia consentire un inse-
rimento immediato dell'ingegnere nella progettazione esecutiva delle opere e nel mondo
del lavoro .
La formazione dell'ingegnere civile deve così comprendere una base a spettro ampio ,
con particolare attenzione verso le discipline fisico-matematiche, in modo da formare il
fondamento per la futura crescita professionale nel settore di specifica competenza.
D'altra parte , si pone l'esigenza di fornire una solida cultura, sufficientemente formativa
per una figura professionale dotata di una certa capacità di adattarsi con duttilità
all'emergere di nuovi campi o settori che vanno oltre una visione tradizionale.
6 Civile Ingegneria
L'ingegnere civile deve sapere acquisire, nel periodo di formazione, una competenza
specifica particolarmente orientata all'attivi tà di progettazione nei diversi settori.
Ino ltre , è qua nto mai indispensabile che alle cono scenze che concorrono alla forma-
zione di una figura professionale abile in ogni tipo di dimen sionamento funzionale, si
affianchino le competenze necessarie per la conduzione dei lavori , per la gestion e e
manutenzione delle opere realizzate , che talora assumono complessità rilevante e pos-
sono avere rifle ssi significativi sulla sicurezza del territorio in cui le stesse si inseri-
sco no e delle persone che su que sto operano.
Con riferimento agli indirizzi sopra richiamati, emergono dunque diversi profili profe s-
sionali dell 'ingegnere civile che si confi gurano come segue.
Questo indirizzoè volto a for mare un ingegnere civile particolarmente esperto nei
diversi campi che caratterizzano l'ingegneria geote cnica, un settore di attività che ri-
guarda in modo specifico lo studio, su basi fisico-matematiche, della risposta meccanica
dei sistemi fisici costituiti prevalentemente da terreni , rocce o associazioni di terreni e
rocce in condizione di sollecitazione statica e/o dinamica. Nelle applicazioni , la com-
ponente geotecnica è presente nella progettazione, costruzione e coll audo di strutture di
qualsiasi tipo per gli aspetti che si riferi scono ai rapporti della struttura mede sima con i
terreni e le rocc e.
Il corso di Ingegneria civile, indirizzo Geotecnica è quindi volto alla forma zione di un
"ingegnere civile geotecnico", in accordo a due diversi orientamenti possibili :
Progettuale,
nel quale la preparazione acquisita deve permettere di operare in tutti i proces si di pro-
gettazione, costruzi one e controllo in tema di:
- fondazioni - argini
- scavi - dighe .
- opere di sostegno - pendii naturali
- gallerie - fronti di scavo
- cavità sotterranee - discariche
- rilevati - ecc .
La preparazione è cosi indirizzata al dimensionamento ed alla verifica di singoli manu-
fatti , nonché alla individuazione di procedimenti e tecnologie per determinati interventi
sul suolo e nel sottosuolo. E inoltre fatto riferimento a un piano più generale ove si
trattano i problemi di stabilità di vaste aree nella pianificazione dell 'uso e per le verifi-
che di sicurezza del territorio.
Costruttivo,
nel quale la preparazione acqui sita deve soprattutto consentire di operare in imprese
generali e specializzate ed enti pubbl ici, svolgere le funzioni di direttore tecnico dei
T orin o, 1993/94 Civile 7
Il corso di Inge gneria civile, indirizzo Idraulica è quindi volto alla formazione di un
"ingegnere civile idraulico", in accordo ai due diversi orientamenti individuati.
Progettuale,
nel quale la preparazione acqui sitadeve riguardare le conoscenze necessarie per poter
predi sporre progetti esecutivi nell 'ambito delle opere e dei progetti idraulici e degli
interventi specifici sul territorio , con riferimento a:
- acquedotti - idrovie naturali ed artificiali
'- fognature - opere di regimazione
- impianti irrigui - interventi di protezione idraulica
- impianti idroelettrici - impianti di potabilizzazione e depurazione
- dighe - opere 'marittime e costiere
- traver se fluviali - opere in mare aperto.
Costruttivos,
nel quale le conoscenze da acqui sire riguardano in modo specifico la realizzazione e la
gestione di opere, impianti idraulici ed interventi specifici sul territorio. Avendo
appreso gli elementi necessari per la progettazione esecutiva idraulica, il laureato inge-
gnere così formato deve essere in grado di seguire la realizzazione dei progetti dal lato
tecnico, ammini strativo e contabile, nonché di seguire l'eserciz io dell'opera costruita .
Que sto indirizzo è volto a formare un ingegnere civile particolarmente esperto nel
campo dell'ingegneria strutturale. Questo settore riguarda in modo specifico la proget-
tazione strutturale generale in ambito civile (edifici, opere strutturali rilevanti, ecc. ), in
condizio ni di sollecitazione statica e dinamica, per opere nuove o ristrutturazioni. Ad
una visione di que sto indirizzo rifer ita prevalentemente all'utilizzo delle tecn iche di
progetto si affianca lo sviluppo e la ricerca di nuovi metodi di analis i e dimension a-
mento delle strutture, sia dal punto di vista teorico che da quello sperimentale.
Il cor so di Ingegneria civile, indirizzo Strutture è quindi volto alla form azione di un
"ingegnere civile struttura le" seco ndo due diversi orientamenti:
Progettuale,
nel quale la preparazione acqu isita dovrà permettere di svolgere con competenza le
seguenti attività:
progettazione generale in ambito civile
direzione tecnica di progettazione e di produzione di componenti o sistemi stru ttu-
rali nella prefabbricaz ione e industriali zzazione edilizia
elaborazione di metodi e strumenti informatici per l'analisi ed il calcolo delle stru t-
ture, ai fin i del loro dimensionamento
piani ficazione territ oriale nelle zone a rischio per quanto è di implicazione stru ttu-
rale, con particolare riguardo alle azioni sismiche e del vento ed alla stabilità de i
suoli.
Costruttivo,
nel quale si mira a formare un tecnico atto a svolgere le seguenti principali attività:
direzione e produzione dei lavori , direzione tecnica, controlli e collaudi su materiali,
componenti e strutture
direzione di imprese ed enti operanti nel campo delle costruzioni o della industria-
lizzazione edilizia, o di servizi tecnici di programmazione, controllo, monitoraggio e
manutenzione.
Que sto indirizzo è volto a formare un ingegnere civile particolarmente esperto nel set-
tore progettistico e pianificatorio generale del territorio e delle infrastrutture di tra-
sporto, nonché della sistemazione territoriale ed urbanistica. In un periodo in cui si
. pone con particolare rile vanza il problema dell 'utilizzo del territorio, nel rispetto
dell 'ambiente circostante ed in una visione volta a valutare anticipatamente l'impatto
che le ste sse infra strutture finiscono con esercitare sul territorio, le competenze da for-
nire per poter operare con competenza in questo settore si differenziano da quelle più
trad izional i che caratterizzano l'attuale figura 'professionale. D'altra parte, non sono da
trascurare tutte quelle iniziative che riguardano più da vicino la vivibilità dell 'ambiente
urbano, con particolare riguardo alla esigenza di facilitare la mobilità-al suo interno.
Progettuale,
nel quale si mira a formare un laure ato ingegnere atto a potersi inserire nei seguenti
principali settori:
progettistico e pianifica torio del territorio, con particolare rigu ardo alle infrastrutture
di trasport o
Torino, 199 3/94 Civile 9
Costruttivo,
nel quale si ha come obiettivo la formazione di un ingegnere laureato atto a poter si
inserire:
nei quadri e nella direzione di imprese private ed aziende pubbliche
nella conduzione di lavori privati o pubb lici sia co me direttore dei lavori che come
direttore tecnico di cantiere
nell'attività di esercizio di imprese private o aziende pubbli che
nell'att ività produttiva, amm inistrati va, di marketing, antinfortunistica, ecc. di im-
prese private e pubbli che . .
Topografico,
nel quale si mira a formare un ingegnere laureato atto a potersi inserire:
nel settore progettistico e pianifi catorio generale con neces sità di reali zzazione di
supporti topog rafici speciali
nel setto re proge ttuale con nesso ai fenomeni sul territorio rilevabili con tecniche
convenzionali e non (telerilevamenti, ecc.).
IO Civile Ingegneria
3 Insegnamenti obbligatori
Il quadro didattico di insegnamenti obbligatori per il corso di laurea in Ingegneria civile
(vedasi la prima tabella relativa a ciascun indirizzo) vincola rigidamen te 20 insegna-
menti. Ulteriori vincoli vengono poi introdotti con ulteriori corsi caratterizzanti per cia-
scun indirizzo. I 20 insegnamenti obbligatori sono:
Analisi matematica I
Analisi matematica 2
Geomet ria
Fisica I
Fisica 2
Meccanica razionale
Chimica
Istituzioni di economia
Topografia
Fondamenti di inf ormatica
Disegno
Scienza delle costruzioni
Idraulica
Tecnologie dei mate riali e chimica applicata
Tecnica delle costruzioni
Geotecnica
Fisica tecnica
Meccanica applicata alle macchine + macchine (corso integrato)
Elettrotecnica
Architett ura tecnica
La formazione matematica è affidata agli attuali insegnamenti del biennio (Analisi ma-
tematica e Geomet ria). Alla formazione di base concorrono due corsi di Fisica, il corso
di Meccanica razionale, il corso di Chimica e quello di Elettrotecnica.
Le innovazioni più significative rispetto alla presente situazione riguardano alla pre-
sente situazione riguardano, dal punto di vista degli insegnamenti obbligatori ,
l'inserimento delle annualità nei campi dell'informatica (Fondamenti di informati ca) e
dell'economia (Istituzio ni di economia). L'esigenza di arricchire la preparazione di base
con ulterior i approfo ndime nti nel campo delle discipline fisico- matematiche, partico-
larmente 'sentita in alcuni indirizzi, porta da una parte ad una revisione critica dei corsi
di base che contribuiscono a tale formazione e dall'altra rimanda ai corsi di specializza-
zione profess ionale per i necessari approfondimenti.
Tori no, 1993194 Civi le Il
Indirizzo Geotecnica
Idrologia tecnica
Tecnica urbanistica
Fondazioni
Meccanica delle rocce
Costruzioni in calcestruzzo armato e precompresso .
Indirizzo Idrauli ca
Impianti specia li idraulici
Acquedotti e fog nature
Idrologia tecnica
Analisi dei sistemi
Idraulica 2
Indirizzo Struttu re
Costruzione di strade,ferrovie ed aeroporti
Tecnica urban istica
Scienza delle costruzioni 2
Costruzioni in calcestruzzo armato e precompresso
Fondazioni
Indirizzo Trasporti
Costruzione di strade, fe rrovie ed aeroporti
Impianti e cantieri viari
Tecnica ed economia dei trasporti
Scienza delle costruzioni 2 oppure
Costruzioni in calcestruzzo armato e precompresso
12 Civi le Ingegneria
4 Corsi di orientamento
Nell'ambito di ciascun indirizzo sono previsti corsi ritenuti caratterizzanti per ciascun
orientamento; essi sono volti a fornire specifiche competenze nel campo progettuale od
in quello costrutt ivo. Si tratta di 4 annualità (indicate con Y i, Y 2, Y 3, e Y4), obbligate
dall'orientamento prescelto o da scegliere tra quelle direttamente attinenti all'indiri zzo
ed all'orientamento, in accordo ai seguenti prospetti.
4.1 Indirizzo Geotecnica
5: l D2l80 : Fondazioni
D3340 : Meccanica delle rocce
Y2
Y4
Orientamento Costruttivo
5: I D2492: Idraulica 2
D2800 : Impianti speciali idraulici
Yl
Y4
Orientamento Progettuales
Orientamento Progettuale
Orientamento Progettuale
D2180 : Fondazioni
D3340 : Meccanica delle rocce
D 1110 : Costruzioni in zona sismica
D2550 : Idrologia tecnica
Orientamento Costruttivo
Orientamento Topografi co
yI 0 2190 : Fotogrammetria
y2 Insegnamento a scelta su Tabella E
y3 Insegnamento a scelta su Tabella F
y4 Insegnamento a scelta su Tabella E o F. in funzione del periodo didattico scelto
Corso di laurea in
Ingegneria edile
1 Profilo professionale
Obiettivo del corso di laurea è la formazione di una figura professionale operante in
éampo edilizio, architettonico e urbanistico, capace di elaborare e realiz zare progetti
che rispondano alle esigenze pratiche ed estetiche dell'uomo e della società e che siano
consoni, nel contempo, ai valori culturali e ambientali degli edifici e dei contesti urbani
e territoriali,
Rispetto ad altre figure profes sionali operanti nel campo, il laureato in Ingegneria edile
si caratterizza in generale per una spiccata capacità di appl icare , nelle proprie attiv ità, il
metodo scientifico, le cognizioni e i mezzi delle discipline fisiche e matematiche, delle
tecnologie e dell 'economia, integrati con la metodologia storico-critica ed estetica rela-
tiva all'architettura e all'urbanistica. In particolare, il laureato in Ingegneria edile deve
essere capace di indagare ed interpretare i contesti, di configurare i problemi da risol-
vere e di organizzare, condurre e controllare il proces so progettuale e realizzativo, entro
determinate condizioni economiche e rego lamentari.
Il cor so di laurea in Ingegneria edile viene ad inserirsi sulla linea metodologica stori-
ca mente sviluppata dalle scuole poli tecniche di ingegneria, trad iziona lmente articol ate
nel biennio scientifico propedeutico e nel triennio di applicazione delle scienze alle
varie problematiche dell'ingegneria.
Va rilevato come la figura profe ssionale delineata risponda, in particolare, ai requi siti
della Direttiva delle Comunità Europee n. 384 del 10/0611985, riguardante le figure
professionali a livello universitario ope rant i in Europa nel "settore dell'architettura" . l
possibili sbocchi per il laure ato in Ingegneria edile sono la libera profes sione , l'impi ego
negli uffici tecni ci di enti privati e pubblici, il lavoro presso indu strie produttrici di
co mponenti o sistemi, nonché presso imprese di costruzione edile.
22 Edile Ingegneria
2 Insegnamenti obbligatori
Il corso presenta insegnamenti obbligatori e insegnamenti di orientamento.
, L'acquisizione dei necessari strumenti matematici di base è ottenuta mediante due corsi
di Analisi matematica ed uno di Geometria. Le basi generali per la comprensione dei
fenomeni fisici e chimici sono fomite in due corsi di Fisica e uno di Chimica. Ad essi si
aggiunge un corso di Meccani ca razionale che, sviluppando concetti ed utilizzando
strumenti precedentemente acquisiti, avvia alle discipline applicati ve caratterizzanti gli
studi di ingegneria. Inoltre , il corso Fondamenti di informatica costitui sce introduzione
ai moderni sistemi di calcolo, di rappresentazione e di gestione .
Le altre nove discipline obbligatorie sono dirette ad impartire le cono scenze tecnologi-
che e a formare le capacità fondamentali necessarie alla progettazione edilizia. Si tratta
da una parte di discipline specialistiche come Tecnica delle costruzioni e Geotecnica,
Tecn ologia dei mat eriali e chimica applicata . Elettrotecnica (in alternativae a
Meccanica applicata alle macchine + Macchine ); d'altra parte si tratta di discipline di
progettazione edilizia integrata come Elementi di architettura tecnica. Architettura
tecnica, Progetta zione integrale, Urbanistica, Architettura e composizione architetto-
nica. .
6 Elettrotecnica è obbliga toria (corso Y,) per gli orientamenti Progettuale e Topografico;
Meccanica appli cata ... lo è per gli altri orientamenti.
Torino, 1993194 Edile 23
La disposizione delle discipline obbligatorie negli anni di corso e nei periodi didattic i è
mostrata nella tabella seguente .
4: l G2490 : Idraulica
G5200 : Storia dell'architettura"
Y1
" Insegnamenti che possono essere sostituiti con altri appartenenti allo stesso raggruppamento
disciplinare: v. nota a p. 26.
24 Edile Ingegneria
3 Orientamenti
Sono previsti i seguenti orientamenti :
Orientamento Progettuale
YI G 1790 : Elettrotecnica
Y2 G 1860 : Ergotecnica edile"
Y3 G03 11 : Architettura e composizione architettonica 2"
Y4 G031 2 : Architettura e composizione architettonica 3"
Y5 G3520 : Metodologie di rilevamento per la conservazione del patrimonio edilizio
Y6 G0790 : Compo sizione urbanistica
" Insegnamenti che possono essere sostituiti con altri appartenenti allo stesso raggrupp amento
disciplinare: v. nota a p. 26.
Torino, 1993/94 Edile 25
Orientamento Costrutti vo
Orientamento Topografico
YI 01790 : Elettrotecnica
Y2 05840: Teoria delle strutture
Y3 06021 : Topografi a A
Y4 02190 : Fotogrammetria
Y5 Insegnamento a scelta su tabella G
Y6 Insegnamento a scelta su tabella H
Nota
Nel pian o di studi di Ingegneria edile, per tutti gli orientamenti, compaiono due inse-
gnamenti sos tituibili (0 52 10 e 05200), così come per l'orientamento Progettuale ne
co mpa iono altri tre sos tituibili (OO3 11, 00312, 01860). AI proposito vale quanto
segue:
In questa Guida. le descrizioni dei corsi sono riportate in un 'unica serie: la lettera ini-
ziale delle sigle associate ai titoli differenzia i corsi di Ingegneri a civile (D), edile (G).
comuni ai du e corsi (D/G).
Finalità del corso è fornire gli strumenti di base del calcolo differenziale propedeutici ai
corsi della Facoltà di ingegneria, utilizzando il linguaggio moderno della matematica ed
insegnando come affrontare i problemi con rigore e spirito critico.
PROGRAMMA
Teoria degli insiemi .
Insiemi di numeri e loro proprietà (interi, razionali , reali).
Elementi di geometria analitica piana. .
Limiti di funzioni di variabili reali.
Successioni.
Continuità e derivabilità.
Proprietà delle funzioni continue e delle funzioni derivabili in un intervallo .
Funzioni elementari.
Sviluppi di Taylor.
Integrali indefiniti. .
Integrazione definita (secondo Riemann o secondo Cauchy).
Integrali impropri .
Equazioni differenziali del primo ordine (risoluzione di equazioni a variabili separabili ,
omogenee e lineari) .
28 Civile, Edile Ingegneria
PROGRAMMA'
Chimica generale.
Concetti di base. Leggi fondamentali della chimica e nomenclatu ra.
Il sistema periodico degli elementi. L'atomo secondo i modell i classici e quantomec-
canici .
Legam i chimici intra e interrnolecolari.
Elementi di radiochimica.
Stato gassoso. Stato solido . Stato liquido . Caratteristiche delle soluzioni di non elet-
troliti.
Terrnochimica. Entrop ia ed energia libera di reazione. Velocit à di reazione. Catali si.
L'equilibrio chimico.
Regola delle fasi. Diagrammi di stato.
Soluz ioni di elettrolit i: Acidi e basi. pH. Idrolisi.
Cenni di elettrochimica.
Chimica inorganica.
Propr ietà e metod i di preparazione dei seguenti element i e dei loro principali composti:
idrogeno, ossigeno, sodio, rame , calcio, zinco, alluminio, carb onio , silicio, azot o,
fosforo, crom o, uranio, zolfo, mangane se, alogeni, ferro.
Chimica Organi ca. Cenn i sugli idrocarburi saturi ed insatur i e sulle più importanti
famiglie di composti organici.
BIBLIOGRAFIA
C. Brisi, V. Cirilli, Chimica generale ed inorganica. Levrotto e Bella, Torino.
C. Brisi, Esercitazioni di chimica. Levrotto e Bella, Torino.
M. Montarsi, Appunti di chimica organica. CELIO , Torino.
Torino. 1993194 Civile. Edile 29
D 1370 Disegno
l: 1,2 Impegno (ore) : lezioni 30 esercitazioni 90 (seu imanali 1/4)
Anno:periodo
Prof. Maria Teresa Nava le (Ing. dei sistemi edilizi e territoriali)
Partendo dal principio fondamentale che il corso di disegno per ingeg neri. di qualunqu e
indirizzo di laurea, non è un corso per disegnatori profes sionali, bensì per professionisti
ingegneri; tenendo conto del fatto che la provenienza degli studenti è quanto mai etero-
genea, il corso si propone di fornire :
l. le nozioni teoriche indispensabili di base, a monte di tutte le regole della rappre sen-
tazione grafica, sia essa manuale che automatica;
2. le nozioni sulle tecniche e sui metodi di rappresentazione , con riferimento alla nor-
mativa in atto per il disegno tecnico.
PROGRAMMA
Elementi di geometri a descrittiva e proiettiva quali riferimenti fondamental i per affron-
tare qualsiasi problema di rappr esentazione (proiezioni ortogon ali, assonometrie, pro-
spettive, disegno esploso, cenni di teoria delle ombre e soleggiamento).
Problemi di quotatura e normativa tecnica finalizz ati al processo produtti vo. con indiv i-
duazione delle scelte progettuali negli ambit i specific i.
Approfondimento del disegno tecnico, con particolari applicazioni alla progettazione
esecutiva per l'ingegneria civile tradizionale od industrial izzata ed al rilievo nei campi
operativi.
ESERCITAZIONI
La verifica viene condotta mediante esercitazioni settimanali, esemplificative degli
argo menti delle singo le lezioni e, in un secondo tempo, esercitazioni applicative e
ricapi tolative inerenti al disegno tecnico, corredate dei relati vi schizzi, seguite da una
breve ricerca su di un'oper a ingegneristica o di una struttura a scelta dell'allie vo.
Tavole grafi che su temi specifici in relazione ed applicazi one dei temi svolti a lezione ,
in rag ione di quattro ore per allievo ( l. e 2. periodo, 4 per squadra alla settimana), in
aula; modellini tridimensionali; visite guidate per il rilevamento di edifici e strutture o
di ambiente urbano; elaborazione di una ricerca a scelta dell 'allievo, condotta indi vi-
dualmente o in gruppo, completa di inquadramento storico e documentazione grafic a,
fotografica, di rilievo ed eventuale proposta di intervento .
BIBLIOGRAFIA. Qualunque testo di disegno, tecnico o meccanico.
30 Civile. Edile Ingegneria
PROGRAMMA
Il corso si propone di fornire gli elementi di base necessari per la compren sione della
meccanica del punto e dei sistemi di particelle, dell'ottica geometrica dei sistemi ottici
centrali, della fisica matematica del campo gravitazionale e coulombiano,
dell'elettrostatica nel vuoto seguendo scrupolosamente i seguenti argomenti:
. ESERCITAZIONI
Comprendono sia una parte teorica, in cui si propongono e risolvono problem i inerenti
alla materia esposta nelle lezioni, sia una parte sperimentale, in cui gli studenti affron- .
tano la problematica della misura delle grandezze fisiche , valendosi della strumenta-
zione esistenti nei laboratori didattici (misura dell'accelerazione di gravità , del periodo
del pendolo in funzione della lunghezza e dell'elongazione ).
BIBLIOGRAFIA
D. Halliday, R. Resnick , Fisica l , 3. edizione, Ed. Ambrosiana, Milano.
Amaldi, Bizzarri, Pizzella, Fisica general e: ' elettromagnetismo, relatività. ottica,
Zanichelli.
Fazio, Guazzoni , Problemi difisica generale.
Torino, 1993194 Civile. Edile 31
Il corso si compone di fatto di due parti, la prima riguardante la geomet ria del piano e
dello spazio. trattata con l'uso di coordinate, la seconda dedicata all'algebra lineare, che
comprende il calcolo matriciale e le equazioni differenz iali lineari. Diversi degli argo-
menti trattati trovano applicazio ne nei corsi successiv i.
REQUISITI. Nozioni propedeutiche, in particolare derivate ed integra li. sono date nel
corso di Analisi matematica l .
PROGRAMMA
Dopo un inizio dedicat o ai numeri complessi ed ai primi elementi di calcolo rnatriciale,
vengono introd otte le operazioni fondamentali sui vettori liberi ed applicati. Queste
operazioni sono quindi utilizza te sia per la geometria del piano, che comprende pro-
blemi di angoli, distanze. luoghi geometrici , in particolare coniche. sia per la geometria
dello spazio. in cui si studiano analoghi problemi per curve e superfici, anche dal punto
di vista differenziale.
Inizia quindi lo studio sistematico dell'algebra lineare, che comprende spazi vettoria li,
operatori lineari, matrici. sistemi lineari ed equazioni differe nziali lineari, autovalori ed .
autovettori, forme canoniche di una matrice.
La parte finale del corso è dedicata agli spazi eucl idei, in cui vengono generalizzati
concetti e metodi della geometria dello spazio ordinario .
BIBLIOGRAFIA
Sanini, Lezioni di geometria. Levrotto & Bella, 1993.
Sanini, Esercizi di geometria. Levrotto & Bella, 1993.
32 Civile. Edile Ingegneria
REQUISITI. Si richiede allo studente il possesso dei metodi di calcolo e delle conside-
razioni di carattere teorico fomiti dai corsi di Analisi matemati ca e di Geometria.
PROGRAMMA
Funzioni continue di più variabili .
Calcolo differenziali in più variabili.
Calcol o differenziale su curve e superfici.
Integrali multipli.
Integrali su curve e superfici.
Spazi vettoriali normat i e successioni di funzioni.
Serie numeri che e serie di funzioni.
Serie di potenze.
Serie di Fourier.
Equazioni e sistemi differenzi ali.
BIBLIOGRAFIA.
A. Bacciotti ,F. Ricci , Lezioni di Analisi matematica li, Levrott o & Bella, Torino,
(nuova edizione) 1991 .
M. Leschiutta, P. Moroni , J. Vacca, Esercizi di matemati ca, Levrotto & Bella , Torino,
1982
Torino. 1993/94 Civile, Edile 33
Inseg name nto teorico e applicativo di tecniche grafiche e modelli stiche per la rappre-
sentazione di oggetti edilizi.
Il corso si svolgerà con lezioni, esercitazioni, visite esterne con rilieviispeditivi, realiz-
zazione di modelli in laboratorio.
PROGRAMMA
l. Richiami di elementi e complementi di geometria descr ittiva e pro iett iva integrat i
nella pratica diseg nativa con un corredo di tecniche della rappresentazione, in tem a
di: a) proie zioni ortogonali; b) assonometria (oblique su piano orizzontale, su piano
verticale, mo no- e dimetriche, ortogo nali su un piano inclinato, mono-, di- e trime-
tric he); c) pros pettive (generica, front ale, con applicazione ad ognun a delle voci a),
b), c) della tecn ica dell a "esplosione dimostrativa", intesa come mezzo per una ana-
lisi approfondita dei particolari); d) teoria delle ombre (con luce naturale all'infinito,
co n luce artificiale a distanza finita); e) tecniche della rappresenta zione non grafic a
e sue applicazioni autonome o in con corso con quelle grafiche, con part ico lare ri-
gua rdo a quelle di formazione meccanizzata, e alle attrezzature spe cializzate
relative.
2. Indagini critico-anto logiche, di edifici tipici di caratteristiche grafic amente recepi-
bili, con eviden ziazione delle geometrie latenti e compilazione "a posteriori" di un
bagaglio a schizzo di osservazioni dell 'oggetto, immaginabilmente simile a que llo
formulato a suo tempo dal proge ttista.
Gu ida alla cr itica del paesaggio naturale e urbano per lo studio nei contesti degli
interventi dell'uomo.
3. Ricer che di pretesti, pun tuali con l'evo luzio ne cultura le, per l'illu strazione delle
tecniche di cu i alle voci a), b), c) del punto l. e per lo sviluppo di argomenti di sim- .
bolog ia unificata, di modi di app licazione dei materiali edili, di part icolar i tecn iche
strutturali co n acce nni ad esempi di arc hitetture antich e e moderne e riferimenti a
tipici esempi di edi fici di realizzazione contemporanea.
ESERCITAZIONI
Applicazioni grafiche sugli argomenti in progr amma.
LABORATORI
Applicazioni di rappre sentazione non grafica (modelli tridimen sion ali).
BIBLIOGRAFIA
S. Coppo, 11 disegno e l'ingegnere, Levrotto & Bella, 1981.
G. Ceiner, Teoria delle ombre, Levrotto & Bella, 1991.
34 Civile. Edi le Ingegneria
La prima parte del corso si propone di fornire gli elementi di base necessari, all'interno
della teoria di campo medio, per la comprensione dell'elettromagnetismo, nel vuoto e
nella materia, della teoria delle onde elettromagnetiche e dell 'ottica ondulatoria.
La seconda parte è rivolta ai principi fondamentali della fisica atomica che portano .alla
comprensione dei fenomeni ottici: emissione e assorbimento spontaneo della luce,
effetto fotoelettrico, sorgenti di luce laser.
La terza parte è dedicata alla termodinamica clas sica e all'interpretazione statis tica di
alcune grandezze fisiche e di alcune funzioni di stato termodinamiche.
PROGRAMMA
Campo elettrico nella materia: dielettrici e conduttori.
Proprietà di trasporto nei conduttori, corrente elettrica, legge di Ohm, effetti termoelet-
triei,
Campo magnetico nel vuoto e nella materia: sostanze diamagnetiche, paramagnetiche e
ferromagnetiche.
Campi elettrici e magnetici dipendenti dal tempo : legge dell'induzione elettromagnetica,
induttanze e cenni ai circuiti RLC, equazioni di Maxwell.
Onde elettromagnetiche nel vuoto e nella materia, natura e propagazione della luce,
concetto di fotone.
Ottica ondulatoria: interferenza e diffrazione.
Propagazione di onde elettromagnetiche in mezzi anisotropi: polarizzazione della luce
nei cristalli.
lnterazione della radiazione elettromagnetica con la materia: descrizione effetto foto-
\ elettrico ed effetto Compton: onde e corpuscoli. . Relazione energia-frequenza ed
impul so. Vettore d'onda. Quantizzazione livelli energetici.
Emissione spontanea e indotta: laser.
Termodinamica classica. Temperatura e calore. Primo e secondo principio termodi-
namico. Elementi di statisti ca e interpretazione statistica dell'entropia.
ESERCITAZIONI E LABORATORI
Esercitazioni in aula: esercizi applicativi sul programma in corso.
Esercitazioni di laboratorio: implicano l'uso di strumenti elettrici, reticoli di diffrazione,
polarizzatori.
BIBLIOGRAFIA
Resnick, Halliday, Fisica l : meccanica e termodinamica , Ed. Ambrosiana, Milano,
1982.
A. Tartaglia, Esercizi svolti di elettromagnetismo e ottica, Levrotto & Bella, Torino,
1985 .
U. Amaldi, Bizzarri, Fisica generale: elettromagnetismo. relatività. ottica, Zanichelli.
Torino. 1993/94 Civile. Edile 35
Il corso intende fornire agli allievi una visione sistemistica dei sistemi di elaborazione,
attraverso l'anali si delle componenti principali che lo costituiscono (tecnologia, architet-
tura hardware, macro-componenti software).
Obiettivo è quello di dare al futuro ingegnere una visione d'insieme di un sistema di
elaborazione, analizzando lo sotto diversi punti di vista, quali: la struttura interna; i
principi base di funzionamento ; i vantaggi e gli svantaggi; i limiti; le applicazioni dei
sistemi informativi.
PROGRAMMA
I fo ndamenti.
Sistemi di numeraz ione ; algebra booleana; funzioni logiche; codifica dell'informazione.
Tecnologia.
Cenni di tecnologia elettron ica (dispositivi, microe lettronica, ecc.); reti logiche ; evolu-
zione tecnologica. .
L'architettura di un sistema di elaborazione.
Che cos'è un sistema di elaborazione (hardware e sof tware); architettura hardware
(unità centrale di elaborazione (CPU), memoria centrale, memoria di massa, unità' di
ing resso/uscita, struttura a bu s) ; principi di base di funz ionamento; varie fasi
dell'esecuzione di una istruzione .
Dispositivi periferici.
Stampanti; memorie di massa (nastri magnetici . hard efloppy disk, dischi ottici) .
Il softw are.
Classificazioni (sof tware di base, software applicativo, softwa re di produttività) ; fasi
dello sviluppo di un programma; linguag gi di programmazione (classificazioni, caratte-
ristiche del linguaggio macchina, dell'assembler e dei linguagg i evoluti : Fortran , Pascal,
C, ADA); il linguaggio Quick-BASIC.
Il sistema operativo.
Il ruolo del sistema operativo; il sistema operativo MS-DOS.
Softw are di produttività individuale.
Fogli elettronici; sistemi per la gestione degli archivi (data base); elaborazione di testi
ed immagini (desk top publishing). .
Le reti di calcolatori. -
Le reti geografiche, metropo litane e locali ; i mezzi trasmissivi; il softw are per le reti;
reti pubbliche e private; alcuni esempi di reti. .
Grafi ca.
Dispositivi grafici; cenni di trasformazioni grafiche 2D. Pacchetti per rappresentazioni
2D e 3D. Il prodotto AutoCAD .
BIBLIOGRAFIA
P. Demichelis, E. Piccolo, Informati ca di base. Fortran 77 e Pascal, Levrotto & Bella,
Torino, 1987.
M. Mezzalama, N. Montefu sco , P. Prinetto, Aritmetica dei calcolatori e codifica
dell'informazione, UTET , Torino, 1988.
36 Civile, Edile Ingegneria
PROGRAMMA
Le lezioni, dirette a focalizzare gli aspetti ed i problemi fondamentali attinenti
all'architettura tecnica, si articolano attraverso un'analisi morfologica e co stitutiva
dell 'edi ficio civil e organizzata per classi di elementi tecnici e per unità tecnologiche
(strutture, chiu sure verticali, chiu sure inclinate, partizioni interne orizzontali, verticali e
inclinate, ...).
In part icolare sono esaminati i seguenti aspetti :
evoluzione formale delle tecniche costruttive principali
integrazione delle diverse parti nell'intero organismo edilizio;
metodol ogia progettuale;
schedatura antologica di edifici esemplari;
applicazione di tecniche grafiche per la rappre sentazione di particolari costruttivi ;
normazione.
ESERCITAZIONI
Le esercitazion i, suddivise in antologiche e grafiche sui tem i trattati nel cor so, sono
dirette:
ad arricchire il patrimonio culturale tecnico-architettonico attraverso la schedatura
di esemp i di arch itetture e di loro elementi ;
ad addes trare le abilità sintetiche e creative attraverso elaborati grafici di tipo
esecutivo.
BIBLIOGRAFIA
Il materiale didattico vierie messo a disposizione degli allie vi attraverso una specifica
documentazione annualmente aggiorn ata e completa di riferimenti bibliografici.
Torino, 1993/ 94 Civile, Edile 37
PROGRAMMA
Illuminotecnica.
Gra ndezze energetiche e fotometriche , il corpo nero , sorgenti luminose, calcolo
dell'illuminamento.
Acustica.
L'orecc hio e le sensazioni uditive, audiogramma normale, caratteristiche acustiche dei
materiali, acustica degli ambienti chiusi, isolamento acustico.
Fluidodinamica.
Studio del moto dei fluidi nei condotti, dimensionamento di condotti e di reti di con-
dotti, calcolo di prevalenze e potenze di pompe e ventilatori .
Trasmissione del calore.
Studio delle varie modalità di scambio termico (conduzione, convezione ed irrag gia-
mento) ed applicazioni, scambiatori di calo re, isolamento termico di edifici ed impianti,
risparmi energetici.
Termodinamica.
Studio dei cicli della conversione termodinamica diretta (macchine termiche a gas ed a
vapore) ed inversa (macchine frigorifere) e studio delle misce le di aria e vapore acqueo
(aria umida) e delle relati ve trasformazioni conne sse al cond izionamento dell'aria .
ESERCITAZIONI
Le esercitazioni riguardano il calcolo di un impianto di illu minazione, la progettazione
acustica di una sala per conferenze e il progetto e calcolo di un impianto di riscald a-
mento per un'abitazione.
BIBLIOGRAAA
C. Boffa, P. Gregorio, Elementi di fisica tecnica , estratto voI. 1 e 2, Levrotto & Bella,
Torino, 1975.
A. Mazza, Eserci zi difisica tecnica, Levrotto & Bella, Torino, 1988.
C. Boffa, M. Filippi, A. Tuberga, Esercitazioni di fisica tecnica, Levrotto & Bella,
Torino , 1978. .
38 Civile , Edile Ingegneria
Il corso si propone di fornire allo studente le nozioni fondamentali per capire il funzio-
namento dell'economia, sia a livello macroeconomico, cioè del sistema economico
complessivo, sia a livello microeconomico, cioè del comportamento degli operatori.
PROGRAMMA
Il corso inizia con una breve rassegna dell'evoluzione dell'analisi economica. Si divide
successivamente in due parti. .
Nella prima parte si sviluppano le nozioni fondamentali della microeconomia: analisi
della domanda e dell'offerta, equilibrio dei mercati, formazione dei prezzi , comporta-
mento del consumatore e delle imprese, analisi dei costi, mercati dei fattori produttivi e
dei prodotti, analisi delle forme di mercato (concorrenza perfetta, monopolio, oligopo-
lio, concorrenza monopolistica), i fallimenti del mercato (costi esterni sociali ed am-
bientali) .
Nella seconda parte si sviluppano invece le nozioni relative al funzionamento del
sistema macroeconomico: contabilità nazionale e suoi limiti, analisi dei grandi aggre-
gati macroeconomici (reddito, risparmio, consumi, investimenti) e delle loro intera- .
zioni, bilancio dello stato , tassazione e sp ésa pubblica, funzionamento del sistema
monetario, scambi con l'estero, politica dei tassi di cambio, politiche economiche e
fiscali.
BIBLIOGRAFIA
Fischer, Dornbush, Economia, Hoepli, Milano.
Per la storia dell'analisi economica:
R. Gill, Il pensiero economico moderno, Il Mulino, Bologna.
Verranno inoltre utilizzati i principali documenti di politica economica .
PROGRAMMA
La parte introduttiva del corso riguarda la cinematica del punto, del corpo rigido e dei
sistemi articolati.
Nella parte centrale, dopo una premessa sulla riduzione dei sistemi di vettori applicati e
sulla geometria delle masse, si studiano le equazioni cardinali della statica ed il princi-
.pio dei lavori virtuali e si applicano con particolare attenzione ai problemi sui sistemi
articolati piani.
L'ultima parte del corso è rivolta alla dimostrazione dei teoremi ed equazioni generali
della dinamica ed alle relative applicazioni nel piano e si conclude con lo studio delle
vibrazioni libere e forzate di sistemi con un grado di libertà.
Torino, 1993194 Civile, Edile 39
ESERCITAZIONI
Risoluzione analitica, grafica o numerica di problemi attinenti agli argomenti del corso.
BIBLIOGRAFIA
Nocilla, Meccanica razionale, Levrotto & Bella, Torino, 1980.
Ostanello, Mejnardi, Eserci zi di meccanica razionale, vol. l e 2, Levrotto & Bella ,
1979.
Il corso , essenzialmente propedeutico, fornisce agli allievi una preparazione di base per
l'esecuzione di operazioni topografiche e fotogrammetriche connesse alla progettazione,
esecuzione e controllo di rilievo cartografici relativi a vaste aree territoriali.
PROGRAMMA '
Elementi di geodesia e cartografi a.
Superficie matematica di riferimento: geoide, sferoide, ellissoide. Ellissoide
Internazionale ED50 , WG72 e WG84. Sezioni normali, geodesia operativa. Campo
geodetico e campo topografico. Sistemi di riferimento: geocentrici, locali, cartografici.
Deformazione delle carte. Tipi di rappresentazione. Equazioni differenziali delle carte
conformi ed equivalenti. La cartografia ufficiale italiana . Le carte tecniche .
Elementi di teoria delle osservazioni.
Fondamenti di statistica e calcolo delle probabilità. Misure dirette , indirette, indirette
condizionate. .
Strumenti ed opera zioni di misura.
Angoli azimutali e zenitali. Misura diretta e indiretta delle distanze. Misura elettro-
ottica delle distanze . Misura di dislivelli.
Metodi di rilievo topografico.
Generalità sulle reti topografiche. Misura , calcolo e compensazione. Triangolazioni,
poligonali, intersezioni. Livellazione trigonometrica; tacheometrica, distanziometrica,
geometrica, idrostatica. Celerimensura. Cenni sul GPS.
Cenni difotogrammetria.
Principi e fondamenti analitici. Strumenti per la presa. Apparati di restituzione.
Orientamento interno ed esterno dei fotogrammi. Restituzione . Triangolazione aerea.
ESERCITAZIONI
Calcolo : poligonali, intersezioni, reti planimetriche, reti di livellazione. Misure e stru-
menti: misura di angoli, distanze e dislivelli con strumentazione ottico-meccanica ed
elettronica.
LABORATORI. ' Verifica e rettifica di tacheometri, teodoliti e livelli.
BIBLIOGRAFIA
G. Inghilleri, Topografia generale, UTET, 1974. .
Bezoari, Monti, Selvini, Topografia e cartografia, CLUP , Milano, 1978.
K. Kraus, Fotogrammetria (trad. S. Dequal), Levrotto & Bella, 1993.
40 Civ ile. Edile Ingegneria
PROGRAMMA
a Parte introduttiva
al Elementi di geodesia. Campo di gravità terrestre . Definizioni delle superfici di
riferimento: geoide, sferoide ed ellissoide . Sezioni normali. Teoremi della geo-
desia operativa. Campo geodetico e campo topografico. Calcolo delle coordi-
nate di punti sull'elli ssoide terrestre (trasporto e trasformazione di coordinate).
a2 Elementi di cartografia. Deformazioni delle carte . Tipi di rappresentazione.
Equazioni delle carte conformi ed equivalenti. Cartografia ufficiale italiana
(IGMI, Catasto, ecc.). UTM.
a3 Elementi di teoria delle misure. Cenni di statistica e di calcolo delle probabilità.
Principio dei minimi quadrati. Misure dirette . Misure indirette. Cenni alle
misure dirette condizionate.
b Parte specifica
bl Strumenti ed operazioni di misura. Misura di angoli azimutali e zenitali. Misura
. diretta ed indiretta di distanze; misura di distanza mediante strumenti ad onde
elettromagnetiche. Livellazioni trigonometrica, tacheometrica, geometrica e
speditive.
b2 Metodi di rilievo. Generalità sulle reti e le loro compensazioni. Triangolazioni,
trilaterazioni, poligonali e reti di livellazione. Rilievo di particolari. Sezioni.
Cenni ai metodi di posizionamento GPS . Cenni di celerimensura.
b3 Elementi di fotogrammetria. Principi geometrici e fondamentali analitici.
Strumento di presa e di restituzione. Orientamento interno di una camera.
Orientamento esterno di una coppia di fotogrammi stereoscopici. Restituzione
fotogrammetrica. Collaudi.
BIBLIOGRAFIA
Solaini , Inghilleri , Topografia . Levrotto & Bella, Torino
Inghilleri, Topografia generale. UTET, Torino
Bezoari, Monti, Seivini, Topografia e cartografia. CLUP. Milano
Torino. 1993/94 Civile. Edile 4 1
Il corso si propone di fornire gli elementi per il proporzionamento dei recip ienti desti-
nati a contenere fluidi e delle condotte e dei canali per il loro con vogliamento in cond i-
zioni di moto uniforme e vario.
PROGRAMMA
Generalità. Richiami di meccanica. Gli schemi usuali di liquido e di gas.
Idrostatica . Azioni di liquidi in moto contro superfici solide.
Reazioni di efflu sso. Applicazioni del teorema della conservazione dell'energia.
Teorema di Bernoulli. Estensioni varie. La foronomia elementare . Perdite di carico
effettive nelle tubazioni per brusche variazion i di sezione o direzion e. Le trasforma-
zioni di energia nel caso di un canale aperto. Le misure di portata.
Le resistenze distribuite. Moto laminare e moto turbolento.
La filtrazione. Legge di Darcy-Ritter. Il moto permanente nelle falde artesiane e nelle
falde a pelo libero . Il moto vario. Regime di sorgenti.
Le condotte in pressione. Le formule pratiche dell'idraulica. Regime permanente nelle
condotte. Reti di condotte. Problemi di economia.
Il moto permanente nei canali scoperti. Moto uniforme. Moto permanente in alvei pri-
smatici. Profili di rigurgito. Ulteriori osservazioni sul moto permanente.
Il moto vari o nei canali scoperti. Moto vario nelle condotte in pre ssione (colpo
d'ariete). Problemi connessi.
Le equazioni generali dei liquidi perfetti e viscosi. Loro applicazioni idrauliche. Teoria
dei modelli .
PROGRAMMA
La prima parte riguarda l'analisi dello stato di deform azione e dello stato di tensione.
Quindi si introdu cono le ipotesi di elasticità e di isotropia e la legge di Hooke.
Segue il problema di Saint Venant e la teoria delle travi con lo studio degli effett i delle
sollecitazioni semplici e composte e le verifiche di sicurezza. Il capitolo sicurezza è
completato dalla trattazione della sezione parzializzata e dell'instabilità.
Nella seconda parte viene sviluppato il calcolo delle strutture iper statiche col metodo
dei lavori virtuali.
42 Civile. Edile ingegneria
ESERCITAZIONI
Nelle esercitazioni verranno esemplificati e applicati i concetti esposti a lezione.
Alcune esercitazioni, di carattere numerico, verranno sviluppate con l'ausilio del calco -
latore. Alcune esercitazioni di laboratorio, tenute a gruppi di 15-30 allievi per volta,
forniranno informazioni sulle proprietà meccaniche dei materiali da costruzione più dif-
fusi: acciaio e calcestruzzo. .
PROGRAMMA
Il corso è organizzato in unità didattiche di dieci ore settimanali , costituite da lezioni in
'aula e sopralluogo e da esercitazioni. Le unità toccano successivi periodi della storia
architettonica ed urbani stica, incentrando l'attenzione, volta per volta, su uno o più '
esempi particolarmente significativi.
In prevalenza, tali esempi vengono scelti nell'amb ito della città e della regione, con i
seguenti requisiti: essere accessibili e direttamente studiabili in situ, presentare ampie e
articolate valenze , dal piano architettonico al piano del tessuto e dell'ambiente urbano o
territoriale.
Ogni unità didattica si apre con una lezione in aula, dove viene delineato un quadro
storico e culturale del periodo in oggetto , con lo scopo, in particolare, di portare gli
allie vi in condizioni di cogliere funzioni , significati e valori degli esempi scelti. Le
lezioni successive sono dedicate allo studio e alla schedatura sopralluogo di tali esemp i.
L'unità si conclude con una esercitazione dove viene redatta una relazione scritta ed
illustrata con schizzi.
Il corso è articolato in tre moduli didattici di circa quattro settimane ciascuno :
l . dalla Romanità al Manierismo,
2 dal Barocco all'Eclettismo,
. 3 dal Liberty ad oggi.
ESERCITAZIONI
Redazione in aula di relazioni scritte ed illustrate con disegni a mano libera. Sviluppo
di una breve ricerca storico-critica su uno specifico tema concordato.
BIBLIOGRAFIA. Per ogni unità didattica, vengono messe a disposizione degli stu-
denti raccolte di riproduz ioni di documenti scritti e iconografici.
Torino, 1993194 Civile, Edile 43
Il corso ha lo scopo di fornire conoscenze di base relative alle caratteri stiche tecnologi-
che e di impiego dei materiali alla cui utilizzazione è condizionata ogni costruzione nel
campo della ingegneria civile. Sono inoltre trattat i i problemi che si riferi scono alle
prestazioni in opera dei materiali. .
Il corso si svolgerà con lezioni, esercitazioni, prove di laboratorio, visite di istruzione .
. PROGRAMMA
Acque potabili e industriali. Trattamento delle acque di rifiuto.
Generalità sui combu stibili e calcoli sulla combustione.
Laterizi: classificazione e saggi tecnici. Materiali ceramici. Vetrocer amiche .
Leganti aerei: classificazione e normativa di legge.
Leganti idraulici: cemen to Portland, pozzo lanico , di altoforno, allum inoso. Ceme nti
per sbarramenti di riten uta. Cementi resis tenti ai solfati. Agglomeranti cemen tizi.
Prescrizioni ufficiali e saggi tecnici.
Il calcestru zzo: rapporto AfC, lavorabilità, additi vi. Reazione alcali-aggregato.
Calcestruzzi leggeri, porosi e cellulari.
Asfalti e bitumi.
Il legname da costruzione.
Il vetro comune e i cristalli industriali. Vetri di sicurezza .
Leghe ferrose: ghise e acciai. Ghise da getto, ghisa malleabile e sferoidale. Trattamenti
termici degli acciai. Ferri per calcestruzzi armati. Funi e trefoli di acciaio. Acciai
strutturali. Corro sione dei materiali ferrosi e loro protezione.
Leghe di alluminio e di rame.
Materie plastiche: classificazione e utilizzazione nell'edilizia.
Vernici e pitture .
.BIBLIOG RAFIA
M. Lucco Borlera, C. Brisi, Tecnologia dei materiali e chimica applicata , Levrotto &
Bella, Torino , 1992.
44 Civile. Edile Ingegneria
PROGRAMMA
Acque potab ili e industriali. Trattamento delle acque di rifiuto.
Generalità sui combustibili e calcoli sulla combustione. Cenno ai carburanti e relativi
problemi di inquinamento.
Diagrammi di stato.
Materiali ceramici: laterizi, terraglie, gres, porcellane.
Legant i aerei. Legant i idraulici: cemento Portland , pozzolanico, di altoforno, allumi-
noso. Caratteristiche e peculiarità di impiego.
Agglomerati cementizi. Prescrizioni ufficiali e saggi tecn ici. Il calcestruzzo: rapporto
AfC, lavorabilità, additivi. Reazione alcali aggregato. Calcestruzzo armato e precom-
presso. Calcestruzzi leggeri, porosi e cellulari.
Asfalti e bitumi.
Il legname da costruzione.
Il vetro. Vetroceramici.
Leghe ferrose: ghise e acciai. Ghise da getto, ghisa malleabile e sferoidale. Trattamenti
termi ci e superficiali degli acciai. Acciai per l'edilizia. "Cenn o agli acciai speciali.
Corro sione dei materiali ferrosi e loro protezione .
Leghe di alluminio e di rame. .
Materie plastiche : generalità, classificazione e utilizzazione nell'edilizia.
Vernici e pitture.
BIBLIOGRAFIA .
M. Lucco Borlera e C. Brisi, Tecnologia dei materiali e chimica applicata. Levrotto &
Bella, Torino, 1992.
Torino. 1993194 Civile. Edile 45
G 0311 Architettura e
composizione architettonica 1
Anno:periodo 3:2 Impegno (ore): lezioni 48 esercitazioni 72 (settimanali 4/6)
Docente da nomi nare (Ing. dei sistemi edilizi e territoriali)
PROGRAMMA
Le lezion i sono dirette a foca lizz are gli aspetti ed i problemi fondamentali attinenti
all'architettur a co me tecn ica e come arte; tali aspetti attengono in part icolare ai seguenti
argo menti:
l. la metodologia progettuale ed architettonica ;
2. l'evoluzione form ale nelle prin cipali tecniche co stru ttive in relazione alle intuizi oni
di comportamenti atti vo-meccanici, igro scopici, term ici. chimici ed a esigenze fun-
zionali d'u so ;
3. l'in ser imento nei fa bbricati di partic olari impianti tecn ici secondo le esigen ze di
sic urezza, d'igiene d'uso del fabbrica to;
4. la progettazione esecutiva e l'organizzaz ione cantieristica e di produ zione .indu striale
determinanti parti colari ideazio ni architettoniche
5. argomenti monografici di inform azion e e di approfondimento per integrazione cul-
tural e e per puntuale aggiornamento con l'evoluzione tecnica .
BIBLIOGRAFIA
Il materia le dida ttico viene messo a disposizione degli allievi attrav erso una documen-
taz ione specifica, radunata in tavole o in catalogh i specializzati, annualmente aggior-
nati, distribuita per schedature antolo giche complete di riferimenti bibliografici.
Il cor so si propone di fornire gli stru menti necessari per la valutazione delle risorse
archi tettoniche ed ambientali, integrandoli con note di economia edilizia ed urbana.
PROGRAMMA
L'inseg namento in prima ana lisi intende approfondire nello scenario macroecon ornico
le problematiche concernenti la formazione del mercato edilizio ed illu strare gli ele-
menti pertinenti ·alle dive rse fasi del processo edilizio.
Quindi l'in segnamento, dopo l'esposizione art icolata degli elementi logici, teorici e
metodologici della scienza estimativa, si propone l'approfondimento delle azioni eco-
nomiche connesse alla formazione e alla tra sformazione della città e del territorio,
46 Civile, Edile Ingegneria
ESERCITAZIONI
Valutazione dei costi e analisi economiche ai diversi livelli di elaborazione dei progetti
edilizi . Perizie di stima e studi di fattibilità tecnico-economica. .
BIBLIOGRAFIA
A. Caruso, Evoluzion e della dottrina e della pratica estimativa nella cultura e nella
scuola politecnica piemontese dagli ultimi decenni del secolo XVllI alla prima metà del
secolo XX, (Quad. 13, Dip. Ing. Sistemi Ediliz i e Territoriali, Politecnico di Tor ino),
Torino , 1990.
G. Dandri, Elementi di economia della progettazione edilizia, Edilstampa, Roma, 1984.
L. Fabbri. Estimo civile e urbano, Medicea, Firenze, 1985.
L. Fabbri, Esercizio professionale per architetti, Medicea , Firenze , 1984.
A. Gabba, L'opera di stima nella formaz ione e nel rinnovo della città in età moderna ,
Tipografia del Libro, Pavia, 1984.
PROGRAMMA
Acustica ambientale .
Audiogramma normale, caratteristiche acustiche dei materiali, isolamento acustico:'
isolamento dalle vibrazioni.
Illuminotecnica.
Unità fondamentali fotometriche ed energetiche, sorgenti luminose. calcoli di illumi-
namento, irraggiamento solare.
Termodinamica.
Studio dei cicli della conversione termodinamica diretta (macchine termiche a vapore
ed a gas) ed inversa (macchine frigorifere e per la liquefazione dei gas), nonch é studio
delle miscele di aria e vapore acqueo (aria umida) e delle relative trasformazioni con-
nesse al condizionamento dell'aria umida.
Fluidodinamica.
Studio delle circostanze di moto dei fluidi comprimibili (gas e vapori) ed incomprimi-
bili (liquidi) nei condotto e quindi il proporzionamento dei condotti e delle reti di con-
dotti .
Tori no, 1993194 Civi le, Edile 47
Termocinetica.
Studio delle varie modalità della trasmi ssione termic a (conduzione, convenzio ne ed
irraggiamento), nonché degli ambient i e delle apparecchiature (scambiatori, camera di
com bustione), nei qu ali si attua la trasmissione ; scalamento termico degli edifici; .
risparmi energeti ci nel riscaldamento degli edifici.
ESERcrrAZIONI
Calcolo di un impianto di illuminazione. Progett o e calcolo acustic o di una sala per
conferenze. Progetto e calcolo di un impianto di riscaldamento.
BIBLIOGRAFIA
C. Boffa, P. Gregorio, 'Elementi di fi sica tecnica ;' estratto voI. l e 2, Levrotto & Bella
Torino.
C. Boffa, M. Filipp i, A. Tuberga, Esercita zioni di fi sica tecnica, Levrotto & Bella,
Torino .
Il corso, per cui si ritiene propedeutica una proficua frequenza di Topografia , Scienza
delle costruzioni e Idraulica, inizia col fornire agli allievi le nozioni di mineralogia,
litologia e geologia necessarie per il successivo sviluppo della Geologia applicata
al/ 'ingegneria. Nell'ambito di quest'ultima verranno fomite le cono scenze geologico-
applicative di base necessarie per una corretta compren sione delle problematiche inge-
gneristiche in seguito sviluppare, specie dal punto di vista quantitativo, nei corsi spe-
cialistici.
PROGRAMMA
ella parte introd uttiva verranno schematicamente fomite le nozioni indispensabili per
un inquadramento della crosta terrestre e dei suoi costituenti fondamentali, le rocce , dal
punto di vista dell'ingegnere destinato ad'operare con tali materiali.
Nella parte centrale verranno illustrate, essenzialmente da un punto di vista qualitati vo,
le problematiche connesse ai principali settori di intervento dell'ingegnere: caratteriz-
zazione di rocce e terreni e loro miglioramento in situ, falde acquifere, fondazioni,
grandi infrastrutture (strade, ferrovie, invasi artificiali ), fenomeni franosi.
Nell'ultima parte del corso, infine, verranno sviluppati gli aspetti geologico-applicativ i
collegati alla pianificazione territoriale ed al corretto uso del territorio.
BIBLIOGRAFIA
F. Ippolito [et al.], Geologia tecnica, ISEDI, Torino .
M. Civita , Classificazione tecnica e identificazione pratica dei movimenti franosi,
Levrotto & Bella, Torino .
P. Colombo, Elementi di geotecnica, Zanichelli , Bologna.
A. Desio, Geologia applicata al/'ingegn eria , Hoepli, Milano.
G. Filliat , La pratique des sols etfondations, Moniteur, Paris.
P.H. Rahn, Engineering geology: an environmental approa ch, Elsevier, New York.
48 Civ ile. Edile Ingegneria
D 2340 Geotecnica
3,4:2 Impegno (ore): lezioni 72 esercitazioni 60
Anno:periodo (settimanali 5/3)
Prof. Michele Jamiolkowski (Ing. strutturale)
Il corso si propone di fornire allo studente le basi teoriche e sperimentali per l'analisi dei
problemi di ingegneria civile nei quali i l terreno interviene come material e di fonda-
zione o material e da costruzione. Durante il corso viene studia to il comportament o
sforzi-deformazioni-tempo e la resistenza al taglio dei terreni.
Il corso è da ritenersi propedeutico a quello di Geotecnica 2 nell'ambit o del quale ven-
gono affrontati i problemi di ingegneria delle fondazioni.
PROGRAMMA
Nella prima parte del corso vengono presi in esame i seguenti problem i: la natura e le
caratteristiche dei terreni sciolti, gli stati tensionali dovuti al peso propio e quelli indotti
dai sovraccarichi, flusso stazionario e transitorio dell'acqua interstiziale, inclusi i feno-
meni di consolidamento.
La seconda parte è ded icata alla determinazione sperimentale delle caratteristiche
sforzi-deformazioni- tempo e di resistenza attraverso le prove di laboratorio e quelle in
sito, nonché all'inquadramento dei risultati ottenut i alla luce di alcune leggi di compor-
tamento semplici (e.g . elasticità lineare e non-lineare, plasticità perfetta e con incrudi-
mento isotrop o).
Infine, nella terza parte del corso le nozioni acquisite precedentemente vengono utiliz-
zate per la risoluzione di alcuni problemi al finito di più immediato interesse applicativo
come il calcolo delle spinte agenti sulle opere di sostegno , determinazione della capa-
cità portante e valutazione dei cedimenti nel caso di fondazioni superficiali.
BIBLIOGRAFIA
R. Lancellotta, Geotecnica, Zanichelli.
Il corso è finalizzato all'applicazione concreta delle nozioni della Scienza dell e costru-
zioni (che si presuppone conosciuta) per il dimen sionamento di strutture in acciaio,
conglomerato cementizio armato e precompresso, e legno, individuando per ogni mate-
"riale le problematiche specifiche. La trattazione procede in campo lineare con un cenno
alle verifiche in campo non lineare.
PROGRAMMA
Nella parte introduttiva si procede alla schematizzazione strutturale ed all'analisi dei
carichi agenti sulle costruzioni, con un cenno alle caratteristiche dei terreni e delle rocce
relativamente al problema delle fondazioni.
Torino. 1993194 Civile. Edile 49
Il corso , successivo all'insegnamento di Scienza delle cost ruzion i (di cui SI nuene
essenziale la conosce nza), si propone di fornire allo studente alcuni strumenti per
l'analisi, in campo elastico, di sistemi strutturali e per la loro progettazione e verifica
sezionale nell'ambito dell'acciaio, del conglomerato armato e precompre sso.
PROGRAMMA
Nella parte introdutt iva del corso si prende in esame la schematizzazione strutturale
esaminandone i principali parametri meccanico-geometri ci. A ciò segue una parte cen-
trale che pone l'atten zione sull'analisi statica dei sistemi di travi attraverso i metodi
delle forz e e degli spos tamenti desunti dalla applicazione del prin cip io dei lavori
virtuali.
In tale parte si studia pure la trave su appoggio elastico continuo e la sua generalizza-
zio ne ad alcune particolari tipolo gie strutturali (quali, ad esempio, i serbatoi ad asse
verticale), concludendo con alcuni cenni alle lastre ed alle piastre.
Nell'ultima parte del corso si prendon o in esame le strutture in acciaio ed in conglome-
rato armato esaminando gli elementi fondamentali per una loro corretta analisi e veri-
fica in campo lineare. Si fa inoltre cenno ai fondament i di progettazione delle strutture
in conglomerato armato precompre sso.
Il corso intende descrivere allo studente le principali metodologie per l'analisi di reti di
bipoli lineari a regime stazionario ed a regime alternato sinusoidale, il funzionamento
delle macch ine elettriche più diffuse , la struttura ed i componenti degli impianti elettrici
a livello introduttivo ma non solo qualitativo.
Il corso consta di lezioni, esercitazioni di calcolo ed una visita finale in laboratorio .
REQUISITI. Fisica 2.
PROGRAMMA
Il corso si articola in tre parti.
Nella prima parte si forniscono i metodi di anali si delle reti elettriche di bipoli lineari ,
sia a livello teorico che di calco lo per il regime stazionario e sinusoidale.
Nella seconda parte vengono analizzate le macchine elettr iche più diffuse , ed in partico-
lare il trasformatore, la macchina asincrona e la macchina sincrona con riferimento alla
struttura della macchina, al principio di funzionamento e al circu ito elettrico equi va-
lente nelle condizioni di funzionamen to più frequenti .
Per quanto concerne gli impianti elettrici si descrivono i procedimenti più diffu si di
generaz ione e trasporto dell'energia elettrica.
Si esamina il problema della manovra e protezione degli impianti presentando e descri-
vendo gli apparecchi più comuni. Si analizza, anche quantitativamente, la protezione
contro le sovracorrenti.
Si descrivono infine i pericol i connes si con la corrente elettrica ed i metodi di prote-
zione contro i contatti diretti e indiretti. .
BIBLIOG RAFIA
P.P. Civalleri , Elettrotecnica, Levrotto & Bella, Torino.
Il corso forni sce il necessario approfondimento nelle moderne tecniche della fotogram-
metria , ad integrazione dei cenni svolti nel corso fondamentale di topografi a.
Affronta i temi più attuali dell'impostazione teorica analitica , della moderna strumenta-
zione, delle applicazioni nei campi della cartografia, del rilievo dell'architettura, delle
strutture civili ed industriali. .
PROGRAMMA
Concetti generali. _
L'uso metrico della fotografia, intesa come prospettiva centrale. Principi di funziona-
mento , terminologia.
Fondamenti analitici.
Sistemi di riferimento immag ine, modello , oggetto. Formule di trasformazione spaziale
conforme. Definizione di una direzione nello spazio. Il fotogramma e la stella di dire-
- zioni. Tangenti di direzione. Direzione misurata, trasformata, orientata. Matrice di
Torino. 1993194 Civile. Edile 51
BIBLIOGRAFIA
K. Kraus, Fotogrammetria (trad. S. Dequal), Levrotto & Bella, 1993.
Manual ofphotogrammetry, ASPRS, 1976.
Non-topographic photogrammetry, ASPRS, 1989.
11 corso di Idrolo gia tecnica si propone quale corso indispensabile per la valutazione
degli elementi idrologici necessari alla progettazione di acquedotti e fognature , impianti /
di depurazione, ecc., e alla valutazione dell'impatto ambientale di tipo idrologico, delle
strutture che possono interessare le falde e i corsi d 'acqua.
PROGRAMMA
Elaborazioni statistiche, con particolare riferimento alle variabili idrologiche: distribu-
zione di probabilità delle grandezze idrologiche intese come variabili casuali, correla -
zione e regressione, regolarizzazione di variabili idrologiche e tests statistici.
Elementi di idrologia stocastica .
Genesi, caratteristiche e misura degli afflussi meteorici, precipitazioni giornaliere e
mensili, tipi di regimi pluviometrico, precipitazioni massime e minime, piogge rag-
guagliate , curve di possibilità climatica. Studio del manto nevoso.
Bacini imbriferi; parametri morfologici, reti idrografiche. Bilancio idrologico di un
bacino, regimi tipici dei corsi d'acqua italiani.
Descrizione della formazio ne dei deflussi di piena. Modelli matematici di formazione
dei deflussi di piena . Laminazione delle piene dovute ad un lago. Studio della propa-
gazione dell'onda in piena e modellistica numerica relativa. Preannuncio e controllo
delle piene. .
Regolazione delle portate. Curva di durata delle portate e caratteristiche di utilizza-
zione. Magre dei corsi d'acqua.
52 Civile. Edile Ingegneria
Il corso mira a fornire una conoscenza di massima de i princip ali tipi di macch ine e dei
loro co mpo nenti, non ché a sviluppare la capaci tà di formulare ed eseguire calcoli di
prestazi on i, resistenz a, e co nsumi energe tici delle macch ine medesime. Gli argo menti
del corso sono scelti e trattati nell'ottica di un utilizzatore o di un progetti sta civile-edile
piuttosto che di un proge ttista meccanico .
PROGRAMMA
La prima metà del co rso comprende una rassegn a dei princ ipal i componenti delle mac-
chine (cuscinetti, giunti, innesti, freni , trasmi ssioni) ed una scelta di problemi di dina-
mica dell e macch ine: resisten ze al moto; tran sitori di avv iame nto ed arresto, regime ;
verifiche di resistenza, di stabilità, termi ca; ancoraggio macchine ; vibraz ioni, isola-
mento.
La seco nda metà del corso è ded icata alle macch ine a fluid o, idrauliche e termi che .
motr ici ed operatrici. turbo e volumetriche. Ne sono passati in rassegna: principi e cicli
di funzio namento; bil anci di massa, forze ed energia; curve caratteristiche di presta-
zione; regolazione.
Il corso ha lo sco po di avviare la formaz ione delle capacità di indag ine stor ica e di
interpretazione critica nece ssarie alla configurazione dei problemi e alla progettazione
in campo architettonico. urban istico e territoriale.
. PROGRAMMA
Il corso è organizza to in unità didatti che di diec i ore settimanali, costituite da lezioni in
aula e sopralluogo e da esercitazioni. Le unit à toccano success ivi periodi della storia
architetto nica ed urbanistica. incentra ndo l'attenz ione , volta per volta. su uno o più
esemp i parti colarmente significa tivi.
In prevalenza. tali esempi vengo no scelti nell'amb ito della città e dell a regione. con i
seguenti requ isiti: essere acc essibili e direttamente studiabili in situo present are ampie e
articolate valenze dal piano archit ettonico al piano del tessuto e dell'ambiente urbano o
territoriale. .
Ton no. 1993/94 Civile. Edile 53
Ogni unità did attica si apre con una lezione in aula , do ve viene delineato un quadro
storico e culturale de l periodo in ogge tto, con lo scopo, in part icolar e, di portare gli
allievi in condi zioni di cogliere funzioni , significati e valori degli ese mpi scelti. L'unità
si conclude con una esercitazione dove viene redatta una relazione scritta ed illustrata
con schizzi.
Il corso è articolato in tre moduli didattici di circa quattro settimane ciascuno:
l. dalla Romanità al Manierismo, '
2. dal Baro cco all'Eclettismo,
3. dal Liberty ad oggi.
ESERCITAZIONI
Redazione in aula di relaz ioni scritte ed illustrate con disegni a mano libera .
Sviluppo di una breve ricerca storico-critica su uno specifico tem a concordato.
BIBLIOGRAFIA.
Per ogni unit à didattica, vengono messe a dispo sizione degli studenti raccolte di ripro-
duzioni di documenti scritti e icon ografici.
Il corso si propone di forn ire allo studente alcuni strumenti per lo studio, con metod i
analitici e numerici, dei sistemi strutturali a telaio piano e delle strutture bidimensionali
piane e curve. Inoltre vengono approfonditi alcuni as petti relati vi all a stabilità
dell'equilibrio di strutture monodimensionali e bidimensionali e alla transizione tra col-
lasso duttile e fragile .
PROGRAMMA
Metodo degli spostamenti e calcolo automatico dei telai e dei graticc i in campo lineare
e non lineare.
Plast icità: comportamento dei materiali elasto-plastici. Teoremi generali della teoria
della plasticità.
Sistemi di travi car icate da forze proporzionali concentrate e distribuite.
Analisi limite di strutture monodimensionali e bidimensionali.
Lastre piane : soluzione con metodi analitici e numerici.
Lastre di rivoluzione: lastre cilindriche; cilindro lungo e corto; lastre ci lindri che con
fondi; lastre coniche; lastre sferiche.
Volte sottili. .
Serbatoi prisinatici.
Stabilità dell 'equ ilibrio ela stico di travi snelle, lastre e tubi . Transizione tra collasso
plastico e frattura fragile al variare della dimen sione strutturale. Transizione tra col-
lasso plast ico e instabilità dell'equilibrio elastico al variare della snellezza.
54 Civile. Edile Ingegneria
Il corso è di base per tutto quanto attiene alla mobil ità delle person e e dell e merci, alle
metodologie di gestione dei vari servizi pubblici e privati, alle correlazi oni tra infra-
strutture e veico li. Esso tratta quindi i sistemi di trasporti terrestri, aerei, marittimi e per
vie d'acqua interne in un'ottica pian ificatoria sia economic a che di esercizio .
PROGRAMMA
Problemi energetici e rifle ssi sul sistema dei trasporti. Il conto nazio nale dei trasporti
nel qu adro nazion ale del bilancio ed in raffront o al prodotto interno lordo .
Panorama , problematiche e struttura dei trasporti ferrov iari, stradali, aere i, navali e per
vie d'acqua.
I tra sporti urbani e suburbani. Capacità e potenzialità di linea e delle infrastrutture
terminali.
Pianifica zione dei trasporti e modelli di simulazione.
Indici di produttività e forme di gest ione del servi zio di trasporto.
Le forme di merc ato e la dom and a di trasporto. Il costo dei diversi modi di trasporto.
Le previ sioni de lla domanda e l'offerta del trasporto. I prezzi e le tariffe.
I bilan ci dell e az iend e di trasporto. I piani di finanziamento per la real izza zione e la
ges tione de i sistemi di trasport o. La valutazione deg li investimenti. L'ana lisi costi-
benefici.
La politica dei trasport i nella CEE.
Torino. 1993194 Civile. Edile 55
Il corso comprende gli elementi indispensabili alla progettazione delle opere di inge-
gneria idraulic a nel settore degli acquedotti, d elle fognature e del trattamento delle
acque di rifiuto .
Il corso si articola in lezioni, esercitazioni e visite di istruzione.
PROGRAMMA
Acquedotti.
Requisiti di potabilità delle acque : normativa vigente. Fonti di appro vvigionamento.
Acque sotterranee: circolazione dell'acqua nel sottosuolo. Acque superficiali: regime
delle portate, regolazione dei deflu ssi. Opere di captazione: da sorgenti, da pozzi, da
corsi d'acqua. Fabbi sogni idrici: dotazion i unitarie. Schemi di acquedotto. Criteri di
progettazione per condotte, serbatoi di compenso, reti idriche di distribuzione .
Impianti interni agli edifici. Trattamenti di potabilizzazione delle acque.
Fognature.
Caratteristiche degli effluenti urbani. Sistemi di fognatura . Tipi di spechi. Valutazione
di: afflu ssi acque reflue , afflussi pluviali, regime delle precipitazioni. Progetto e veri-
fica delle reti fognarie : metodo del v olume di invaso, metodo cinematico. Impianti
interni agli edifici . .
Tecniche di trattamento delle acque reflue.
Parametri fisico-chimici e biologi ci dell'inquinamento. Autodepurazione delle acque
superficiali. Tecnologie dei trattamenti di depurazione dei liquam i. Tecnologie dei
trattamenti dei fanghi di risulta.
Uso e gestione delle acque. .
Programm azione territoriale delle risorse idriche, bilancio idrico, classificazio ne dei
corpi idrici. Problemi di gestione delle acque e di ottimizzazi one delle utilizzazioni,
organizzazione di bacino.
BIBLIOGRAFIA
G. Supino, Le reti idrauliche, Patron, 1965.
F. Arredi, Costruzioni idrauliche, UTET.
F. Frega, Lezioni di acquedotti e f ognature, Liguori.
V. Vismara, Depura zione biologica, Hoepli.
56 Civile, Edile Ingegneria
Il corso presenta una rassegna delle tecniche di analisi dei sistemi utili per lo sviluppo e
l'uso di modell i descritt ivi di simulazione e previsione e di modelli decisionali di piani-
ficazione e gestione. Particolare importanza viene data ai problemi di stabilità e otti-
mizzazione dei sistemi dinamici sia lineari che non lineari.
Il corso si articola in lezioni, esercitazioni teoriche ed esercitazioni al calcolatore dove
vengono sviluppati dallo studente studi a carattere applicativo.
PROGRAMMA
Nella prima parte sono introdotti i concetti di modelli stica sia descrittiva che deci sio-
nale. Seguono gli elementi di teoria dei sistemi lineari includendovi la stabilità e altre
propri età strutturali, risposte in frequen za e modelli ARMA . Elementi di teoria dei
sistemi non lineari, moltepli cità di equilibri, cicli limite, biformazioni e catastrofi , caos
determ inistico .
Nella successiva parte si individuano le analisi dei dati e il trattament o di segnal i e im-
magini . Segue poi la simulazione e taratura aff- e on-line dei modelli di simulazione.
studio della previ sione e taratura dei previsori , previsione adattativa. Metodi di pro-
grammazione matemati ca e ottimizzazione combinatoria.
Nell'ultima parte si individuano la pianificazione , l'anali si costi-benefici, l'analisi a
molti obiettivi e strutture decisionali complesse.
l problemi di gestione con elementi di teoria del controllo ottimo e programmazione
dinamica conclud ono il corso.
BIBLIOGRAFIA
Son o disponibile le note del cors o (in 2 volumi): corrispondono a quanto viene
proiett ato a lezione (tutto il corso è svo lto con lavagna }uminosa) e pertanto cos titui-
scono solo un supporto per la prepar azione dell'esame. E anche disponibile un eserci-
ziario.
Torino, 1993194 Civile. Edile 57
G 0312 Architettura e
composizione architettonica 2
4:2 Impegno (ore): lezioni 52 esercitazioni 52
Anno:pcriodo (settimanali 4/4)
Prof. Mario Fiameni (Ing. dei sistemi edilizi e territoriali)
Finalità del corso e temi generali sono: integrare ed approfondire la conoscenza degli
elementi metodologici fondament ali (nozioni, classificazioni , normative, schematizza-
zioni critiche, modelli logic i e operativi, ecc.) per l'organizzazione ed il dimen siona-
mento degli organi smi edilizi . In particolare il corso ha lo scopo di avviare al conse-
guimento delle abilità selettive e sintetiche necessarie nella progettazione, con partico-
lare riguardo all'accordo tra organizzazione funzionale e possibilità realizzative tramite
processi e vari livelli di industrializzazione.
Oltre alle lezioni il corso prevede, in sede di esercitazioni, l'elaborazione di un progetto
completo, prove estemporanee e visite a cantieri.
PROGRAMMA
Teorie e metodologie generali per la progettazione degli organi smi architettonici . La
distribuzione dello spazio in relazione alle funzioni. Schematizzazioni funzio nali. Le
soluzioni tecnologiche del sistema edilizio come vincoli all'organizzazione dello spazio
architettonico.
Schema generale dei requisiti di singole tipologie edilizie . Proces so logico di progetta-
zione degli organismi edilizi in funzione dei programmi di intervento; degli standards
urbanistici e territoriali; delle caratteristiche specifiche dell'area ; dei sistemi associativi
delle tipologie edilizie e degli standards tipologici; degli standards dimensionali; degli
standards tecnologici; delle scelte impiantistiche; dei limiti economico-amministrativi.
L'industrializzazione come spunto per un metodo sistematico di progettazione coordi -
nata. Illustrazione di interventi come esempio di scelte di tecniche progettuali ed ope-
rative avanzate.
Teoria ed esemplificazioni pratiche di schematizzazione, organizzazione e di dimensio-
namento .
ESERCITAZIONI
Elaborazione di un progetto di edificio su area prescelta . Effettuazione di prove estem-
poranee su temi oggetto del corso. Visite a cantieri con illustrazione di progetti
esecutivi.
BIBLIOGRAFIA
Data la varietà degli argomenti trattati il corso non fa riferimento a testi specifici.
Vengono segnalati di volta in volta testi e pubblicazioni cui attingere per integrare le
nozioni impartite durante il corso.
58 Civile. Edile Ingegneria
PROGRAMMA
Le compe tenze professionali richieste a un ingegnere civile, oggi.
Le opere in ingegneria civile - e'quelle di ingegneria edile.
Le varie strutture da concretizzare in ogni progetto di ingegneria civile .
Principi di estetica applicati alle opere di ingegneria civile: il loro inserimento
nell'ambiente.
Principi di economia applicati alle opere di ingegneria civile : i loro "veri" prezzi.
I progetti morfologici e i progetti prestazionali, in edilizia .
Il comportamento in servizio dei materiali per l'edilizia, quelli antichi e quelli nuovi .
Nuove costruzioni e rius i di vecchie: i relativi progetti e cantieri nei casi delle opere di
ingegneria civile .'
Le formule di architettura tecnica per impermeabilizzazioni, protez ioni, rive stimenti,
pavimentazioni, ancoraggi, adesioni ecc., in opere di ingegneria Civile.
La normativa che riguardi anche il settore dell'ingegneria civile .
ESERCITAZIONI
Le esercitazioni sono dirette a sviluppare graficamente 8 raccolte ragionate di partico-
lari costruttivi corretti adottati in altrettanti settori dell'ingegneria civile (p.es. giunti ,
giochi , connessioni, supporti , aggrappi , ancoraggi in generale ; impermeabilizzazioni di
costruzioni interrate; impermeabilizzazioni di fondazioni; impermeabilizzazioni di ponti
e di coperture, carrabili e non; impermeabilizzazioni di discariche di rifiuti, laghetti
artificiali, canali ecc .; strati di protezione o di rivestimento; pareti resistenti a spinte
orizzontali; pred isposizioni edilizie murarie antincendio; ecc.), scelti da ogn i allievo
come specializzazione professionale coerente con l'orientamento del suo piano degl i
studi. Sono richieste anche 6 schede di documentazione attenta a opere esemplari di
ingegneria civile.
LABORATORI
I laboratori co stituiscono per l'allievo libere occasioni per recepire offerte antologiche
di documentazione pratica sulla storia di applicazioni tecnologiche in cantieri di inge-
gneria civile, dal passato a oggi . Esse sono artic olate per aree di specializzazione
tematica conformi ai piani degli studi degli allievi , cioè secondo gli orientamenti idrau-
lico, geotecnico, trasporti , strutture.
BIBLIOGRAFIA
Norme UNI, Selezione IO, UNI, Milano, 1993;
Corso di tecnologia delle costruzioni, SEI, Torino , 1993 (v. l, t. I; v. 2, t. I).
Torino, 1993/94 Civile, Edile 59
Il corso ha una parte prope deutica che tratta argomenti di meccanica della locomozione
e traffico relativa ai tre distinti settori (strade, ferro vie ed aeroporti). Succe ssivamente
vengono sviluppati elementi di progettazione geometrica e strutturale della sede stra-
dale, ferroviaria e aeroportuale. Una particolare cura è data allo studio dell a geotecnica
stradale e alla proge ttazione delle sovrastrutture stradali, ferroviarie, aeroportuali.
PROG RAMMA
Meccanica della locomozioni.
Elementi che "influenzano la progettazione delle diverse infrastrutture di trasporto.
La strada ordinaria.
Considerazioni generali. Elementi di traffico. I gradi e gli aspetti della progettazione
stradale. La progettazione geometrica delle strade extra -urbane ed urbane .
La strada ferrata. .
Considerazioni generali. Elementi di traffico. La progettazione geometrica delle linee
ordinarie e delle moderne linee ad alta velocità.
Ae roporti. " "
Considerazioni generali. La progettazione degli elementi strutturali (piste, raccordi,
piazzali, ecc .) in base alla normativa ICAO.
Geotecnica stradale.
Considerazioni di base sulle caratteristiche delle terre e dei materiali che costi tuiscono
il corpo stradale. Le prove di laboratorio. Lo studio della stabilità del corpo stradale.
Sovrastrutture.
Tipolog ia delle sovrastrutture stradali, ferroviarie ed aeroportuali. Lo studio ed il
calcolo.
ESERCITAZIONI
Progetto di una strada e di un tronco ferroviario.
Verifica di una pavimentazione stradale di tipo flessibile e di tipo rigido .
Calcolo delle opere di contenimento dei terreni.
Progetto e calcolo di pavimentazioni aeroportuali.
G 2560 Illuminotecnica
4,5:2 Impegno (ore): lezioni 70 eserc itazio ni 20 laboratori lO
Anno:periodo (sett imanali 6/2)
Prof. Augusto Mazza (Energetica)
PROGRAMMA
Nell a prim a parte del corso vengono illustrate le caratteristiche della radiazione ed i
processi di scambio radiativo.
Vengono quindi introdotte le grandezze fotometriche ed analizzato il processo della
visione in tutti i suoi aspetti; particolare attenzione viene posta nella colorimetria ed in
una approfondita analisi dei sistemi colorimetrici.
Vengono qu indi prese in esame le sorgenti luminose ad incandesce nza, luminesce nza e
fluorescenza ed i vari tipi di apparecchi illuminanti .
Si passa qu indi ad i metodi di calcol o dell'i lluminamento diretto (per aree all'aperto, .
ca mpi sportivi , monumenti, ambienti di grandi dimensioni), seg uiti da quelli per am -
bienti chiusi in presenza di superfic i riflettenti.
Vengono approfondite le applicazioni a settori specifici: illum inazi one stradale e di
gallerie, illuminazione di impianti sporti vi, di capannoni industriali. di uffici ed arn- .
bienti di lavoro con particolare atten zione ai problemi di conforto visivo ed alle co nsi-
derazioni economico-energetiche.
Vengono infine tratt ati i principali aspe tti dell 'illumin azione naturale con i relativi
metodi di calcolo.
BIBLIOGRAFIA
G. Forco lini, Illuminazione di interni, Hoepli, Milano , 1988.
G. Parolini, M. Paribeni, Tecnica dell'illuminazione, UTET, 1977.
Il corso è succes sivo agli insegnamenti di Scienza e Tecnica delle costruzioni, di cui è
indi spensabile la conoscenza; in particolare si propone di ampliare le conoscenze di
base per l'app licazione dei più moderni approcci di calcolo per elementi finiti (anche in
ca mpo non lineare ). Sono previste applicazioni di sistemi di calcolo automatico.
PROGRAMMA
Nella prima parte si introduce la teoria delle deformazioni impre sse, largamente impie-
gate per l'analisi non lineare per cause meccaniche.
Successivamente si analizzano sistemi per l'anali si di travature con l'elaboratore, dap -
prima in campo elastico e successivamente in campo non lineare, tenendo conto
del\'interazione con il terreno , secondo modelli elementari.
Nella seconda parte si illu stra la teoria degl i elementi finiti , con discussione di alcuni
tipi di elemento nei regimi di deformazione o stato di tensione piano.
Successivamente si anali zza la teoria delle piastre , con applicazioni di calcolo manuale
e con sistemi ad elementi finiti.
Infine si illustra la teoria di Vlassov , con applicazioni all'ingobbamento delle sezioni
per torsione, aspetto ritenuto importante per \'interpretazione del comportamento degli
impalc ati da ponte a sezione aperta od a cassone.
Torino. 1993194 Ci vile. Edile 61
11 corso si pro pone di introdurre gli studenti alle tematiche dell'urbani stica, delle tecn i-
che urbanistiche per la piani ficazi one de l territorio e del proce sso di pian ificazion e
urbanistica, fornendo un quadro di rifer imento delle vicende sa lienti de ll'esperien za
urbanistica in Italia ed all'estero.
D'intesa con il doce nte saranno definiti, all'inizio del corso , i temi di ricer ca, da sv ilup-
pare dur ante le esercitazioni da assegnare ai singoli gruppi e che potr anno riguardare
l'analisi dir etta di un amb iente geografico delle composite componenti di urnaniz za-
zione (fattori sociologici, ambientali, organizzativi, form ali ecc.).
PROGRAMMA
Introduzio ne all'urbanistica: dalla genesi delle città allo sviluppo della città moderna.
Le problematiche dell'edilizia e dei relativi standard. Tr affico, strade e circolazione.
Le infrastrutture urbane e gli standards urban istici.
Ob iettiv i e attuazione della piani ficazione territor iale ed urbanistica: gli ese mpi più
significativi.
Lineamenti generali e livell o della pianificazione urbanistica: line amenti di pia no
nazionale, piano territoriali di coordinamento, piani comprensoriali, sub-regionali, set-
toriali. Pian i regol ator i e stru menti urbanistici esecuti vi. L'evoluzi one urbani stica ita-
liana prima e dopo la legge general e n. 1150 del 1942.
La pianifica zio ne urbanistica e le risorse ambientali: la strumentazione urbanistica e la
tutela del paesaggio.
Introduzione all'elaboraz ione automatica dei dati territor iali: l'informatica co me stru-
mento per la cartografia ed il governo del territorio.
Uso agricolo ed urbano del suolo: rendite economi che e rendite di posizione .
11 processo di urbanizzazione e crescita del sistema di città. Funzioni urbane e classifi-
cazione fun zion ale della città. Le funzioni centrali e la teoria del centraI pia ce. Le
teorie dell a localiz zazione industriale .
11 ruolo dei modelli nel processo di pian ificazione: principi per la progettazione e l'uso
dei modelli.
BIBLIOGRAFIA
Durante il corso saranno messe a disposi zioni degl i allievi dispen se settoriali del corso:
di volta in volta sarà fornita 'amplia bibliografia per l'approfondimento dei singoli temi.
PROGRAMMA
Il rapporto forma-struttura: i flussi statici ed i metodi grafici.
Le stru tture resistenti per forma: l'arco; la fune; le superfic i spazia li cur ve (cupole e
volte); le tensostrutture; le superfici portanti a membrana tesa; le superfici a curvatura
multipla ricavabili dal paraboloide iperboli co.
Le stru tture resi stenti per massa: i problemi strutturali delle murature.
Le basi teori che della meccanica della frattura . Metodo degl i elementi finiti. Problemi
di calcolo numerico.
Sperimentazione dei materiali e delle strutture: metodologie distrutt ive e non distru ttive.
G .G090 Urbanistica
Anno:periodo 4:2 Impegno (ore): lezioni 52 esercitazioni 52 (settimanali 4/4)
Prof. Franco Mellano (Ing. dei sistemi edilizi e territoriali)
PROGRAMMA
Il corso è orga nizz ato essenzialmente in lezioni e esercitazion i. Le lezioni trattano i
temi generali, mentre le esercit azion i sviluppano, sotto il profilo progettuale, il piano
esecutivo in aree dell 'area metropolitana di Torino.
Le esercitazioni sono integrate da un lavoro di schedatura antologica nece ssaria per il
completamento del panorama informativo e dalla . lettura di un libro per
l'approfondimento di settore.
Le capacità di progettazione maturate dagli allievi sono verific ate durante l'anno tramite
extempo ra di allenamento a valutazione specifica.
L'esame è organizzato con una prova orale e una scritta.
ESERCITAZIONI
Sono organizzate su un tema progettuale "lungo " e su extempora di durata giornaliera.
.BIBLIOGRAFIA
Esistono dispense del docente che coprono circa 113 del programma. Durante il corso
vengono proposti testi per ogni argomento.
Torino. 1993194 Civile. Edile 63
G 0313 Architettura e
cornposlzlone architettonica 3
5: l Impegno (ore): lezioni 56 esercitazioni 56 (settimanali 4/4)
Anno:periodo
Prof. Ennio Innaur ato (Ing. dei sistemi edilizi e territoriali)
Obiettivo de l corso è approfond ire l'itinerario iniziato, facendo scienza del proprio pas-
sato e sv iluppando le particolari va lenze che le teor ie e la storia, la storia
dell 'architettura e quella dell'urbanistica, il conte sto cult urale e locale è le pree sistenz e
naturali ed architettoniche posso no esercitare nel loro variare nel tempo sulla metodo-
logia della composizione.
PROGRAMMA
La parte introduttiva e di orientamento concerne l'ab itare e il costruire dell 'uomo, con
indagini critico-sto rico -estetiche. Nella parte più specifica della disciplina saranno
condotte esperienze nella tentatività inventiva e progettu ale con particolare riferimento
al contesto storico, culturale ed architettonico.
Il corso si svolge medi ante lezioni, esercitazioni grafi che di composizione architetto-
nica, elaborazione di modelli, seminari, visite di istruzione.
BIBLIOGRAFIA
A. Cavallari-Murat, Come carena viva, Ed. Bottega di Erasmo
Forma urbana ed architettura nella Torino barocca, UTET
E. Innaurato, Scr itti vari di architettura.
PROGRAMMA
I. Preliminari. Condizionamento di un prob lema e stabilità di un algori tmo .
2. Risoluzione di sistemi lineari. Metodo di Gau ss; fattorizzazione di una matrice e
sue applicazioni; metodi iterati vi.
3. Calcolo degli autovalori di una matrice.
64 Civile. Edile Ingegneria
BIBLIOGRAFIA
G. Monegato, Fondamenti di calcolo numerico. Levrott o & Bella. Torino. 1990.
Il corso, per il quale sono essenziali le cono scenze della Scien za e della Tecnica delle
Costru zioni , si propone di fornire strumenti metodologici per la valutazione della sicu-
rezza delle costruzioni esistenti , sia danneggiate o deteriorate, sia integre ma destinate
ad un incremento delle azioni esterne , nonché di presentare alcune tecniche di rinforzo
limitatamente alle costruzioni in muratura ed in calcestruzzo armato elo precompresso.
PROGRAMMA
Nella parte gene rale del corso si esamina la valutazione della sicurezza di una costru -
zione esistente. In particolare viene discussa la formulazione del modello strutturale, i
criteri per il reperimento di informazioni dirette dalla struttura esistente e per la loro
interpretazione sia in senso qualitativo (ad esempio attraverso la lettura del quadro fes-
surativo e l'anali si intuitiva del comportamento strutturale) sia in senso quantitativo,
integrando misure effettuate sull'opera con informazioni a prior i in una impos tazio ne di
statistica bayesiana. Viene inoltre esaminato il fenomeno della ridistribuzione delle
sollecitazioni nelle strutture iperstatiche in conseguenza del danneggiamento o del rin-
forzo di alcune memb rature .
Nelle restanti parti del cor so vengono esaminati in dettaglio, separatamente, le costru -
zioni in muratura ed in CA o CAP (con prevalente interesse rivolto agli edifici) e, per
ognuna di esse , vengono considerate: equazioni costitutive in esercizio ed allo stato
limi te ultimo , classificazione ed interpre tazione dei dissesti, principali tecniche di rin-
forzo e valutazione della loro affidabilità anche in relazione alle condizioni esecutive.
Nelle esercitazioni sarà eseguita l'analisi della sicurezza di un edificio esistente in mura -
tura elo in CA ed il progetto degli interventi di rinforzo . Sono anche previste visite su
costruzioni danneggiate per la lettura dei fenomeni di dissesto con successiva interpre-
tazione in aula.
Torino, 1993194 Civile, Edile 65
11 corso si prefigge lo scopo di forni re agli studenti degli stru menti progettuali nel set-
tore dei ponti e viadotti ed anche, più in generale, nel settore delle grandi strutture. A
tale fine le differenti procedure di dimensionamento e verifica, in campo lineare e non-
lineare, vengo no presentate in stretta co nnessio ne alle modalità costruttive più ricorrenti
nelle diverse tipologie strutturali. .
PROGRAMMA .
La parte introduttiva del corso riguarda /l'analisi delle procedure costruttive dei ponti nel
loro sviluppo storico, co n riferimento ai materiali ed alle tecniche utilizzati .
Si entra quindi nell'esame delle tipologie di uso più frequente in relazione alle esigenze
dell'utenza e del sito; vengono pert anto tratt ati da un punto di vista pro gettuale e
costruttivo gli impalc ati a piastra (in retto ed in obliquo), a graticcio, con sezione scato-
lare in c.a. e/o c.a.p. mono- e pluricellulare, a struttura mista acciaio-calcestruzzo, con
sezione a cas sone metallico . Ciascun a tipologia viene consider ata sia in schema isosta-
tico che iperstatico. .
Si trattano di seguito i problemi progettuali e costruttivi di pile e s palle, con riferimento
alle tipolog ie più correnti di .fondazioni ed opere di prote zione .
Capitolo a sé costitui sce la trattazione dei ponti localizzati in zona sismica e de i dispo-
sitivi atti a limitare l'entità delle azioni indotte dal sisma .
Segue quindi la trattazione dettagliata dei criteri di progetto dei vincoli, con riferimento
alle azion i dirette ed indirette che li interessano.
Per ultimo vengono trattati i pon ti di grande luce, strallati e sospesi, con particolare
riferimento al loro comportamento nei confronti dell'interazione dinamica con il vento.
11 corso si propone di fornire adeguate basi per la soluzione dei più importanti problemi
riguardanti l'ut iliz zazione delle risorse idriche nei suoi molteplici aspetti idropotabili,
irrigui e idroel ettrici.
PROGRAMMA
Opere per la regol azione delle portate dei corsi d'acqua naturali . Generalità.
Dighe di sbarra mento.
A Dighe murarie. Dighe a gra vità : ord inarie, a speroni, a vani interni. Dighe a volta :
ad arco , ad arco-gravità, a cupola. Dighe a volta o solerte, sostenute da contrafforti.
B Dighe di materiali sciolti: di terra omogenee, di terra e/o pietrame, zonate, con nu-
cleo di terra per la tenuta, di terra permeabile o pietrame, con manto o diaframma di
tenuta di materiali artificiali.
C Sbarramenti di tipo vario.
Arginature fluviali. Tipologia. Verifiche statiche ed idrauliche.
66 Civile. Edile Ingegneria
Opere per il funzio namento di un lago artific iale. Opere di presa. scaricatori di super-
ficie. scar icatori in pressione.
Opere per la der ivazione delle acque. Generalità. Tra verse di derivazione di tipo fisso.
Tra verse di deri vazione di tipo mobile. Tipi diver si di paratoie. Opere complementari
per la deriv azion e delle acque a mezzo di traverse fisse o mobili.
Opere per il trasporto e l'utilizzazione delle acque. Gene ralità. Opere di adduz ione a
pelo libero ed in pressione. Bacini di carico. Pozzi piezometrici. Con dotte forzate .
Opere di restituzion e.
Metodi numeri ci nelle costruzioni idrauliche.
Il co rso è successivo a quelli di Scie nza e di Tecnica delle costruzioni e si prop one
quale corso app licativo, per la conoscenza delle tipolog ie strutturali e metodologie spe-
cifiche di proge tto e verifica delle costruzioni in acciaio .
PROGR AMMA
Il corso inizia co n un inqu adrament o storico della costruz ione metallica e del suo svi-
luppo tipologico, in rapporto alla evoluzione dei materiali - ghisa, ferro. acciaio - alla
teor ia delle strutture ed alle tecniche costruttive.
Segue una parte dedicata agli acciai, agli elementi costrutti vi ed ai loro collegamenti; in
tale parte sono anche considerati gli elementi in lamiera piegat a a freddo, quelli com-
posti di acciaio e calcestruzzo , le funi ed i relativi dispositivi di vinco lo.
Nella terza parte del corso si trattano i problemi di sicurezza specifici dell e cos truzioni
in acci aio; si esaminano il com portamento elast oplastico, i diversi aspetti di instabilità
dell 'equilibrio, i problemi di rottura fragile e di rottura per fatica.
Nella parte co nclusiva del corso si analizzano i principali tipi di strutture che interv en-
gono nella costruz ione di edifici multipiano, capa nnoni industriali e grandi coperture.
BIBLIOGRAFIA
G. Ballio, F.M. Mazzolani, Strutture in acciaio, ISEDI, Milano.
G. Ballio, S. Caramelli, V. Nasc è, Teoria delle costruzioni in acciaio. Strutture in ac-
ciaio per edifici, in Manua le di ingegneria civile. vol. 2, Zanichelli , ESAC, Bologn a.
Torino. 1993/94 Civile. Edile 67
Il corso è suddiviso in due parti distinte: calcolo dinamico delle strutture e ingegneria
sismica. La prima parte, propedeut ica alla seconda, intende condurre alla comprensione
dei mecca nismi della risposta dinamica sismica, mentre la seconda intende far cono-
scere gli strumenti normati vi e le procedure di calcolo.
PROGRAMMA
Si inizia dall'analisi della risposta di un oscillatore a un grado di libertà in diverse con-
dizioni di eccit azione dinami ca. Nel far ciò si richiam ano i concetti fondamentali
dell'algebra complessa, dell'anali si opera zionale (trasformate di Fourier e Laplace) e
della meccani ca impulsiva.
Si introduce, quindi , il metodo dell 'anali si modale e lo si appl ica rappresentando
l'azione sismica come spettro di rispo sta o come storia temporale di spostamenti del
suolo. Si fa quindi un cenno all'applicazion e dinamica del metodo degli elementi finiti.
Nella seconda parte si inizia con cenni di sismologia e di valutazione di rischio sismico;
qui ndi si confrontano e si commentano la normati va vigente e le raccomandazioni
europee, studiandone alcune applicazioni tipo.
Nelle esercitazioni si pone l'attenzione sugli schemi di calcolo e sui problemi di verifica
globale e locale in zona sismica, concludendo quindi con cenni sul tema del recupero e
dell'adeguamento di edifici esistenti.
Il corso costituisce una forma istituzionale di approcc io alle mater ie giurid iche per i
futuri ingegneri. Accanto alle nozioni istituzionali di carattere generale viene però svi-
luppato un complesso di nozioni specifiche relati ve alle attività profe ssionali deg li
ingegneri, raggiungendovi da tali punti un certo approfondimento specialistico.
PROGRAMMA
Il programma comprende le principali nozioni circa i concetti di diritto e di Stato , non-
ché intorno al diritto di famiglia e a quello delle succe ssioni ; in form a più amp ia ed
approfondita si studiano invece i diritti reali e le obbligazioni (con particolare riferi -
mento al contratto di appalto ).
In materia di Società viene esaminata con particolare cura la soc ietà per azioni .
Analoga attenzione è dedicata ai concetti di marchio , azienda , ditta , invenzione indu-
68 Civile. Edile Ingegneria
striale. Vien e altresì esam inata la tutela dei diritti, con le nozi on i fonda menta li circa la
giurisdizione civi le ordinaria e il regim e delle prove.
Part icolare aa tte nzione è dedicata alla disciplina del fall imento e dell e altre procedure
co nco rsual i. Particolare ampiezza è altresì rivolt a agli atti amministrativi , alla tutela nei
co nfro nti dell 'am min istr azione pubblica e alla giustizia ammi nis trativa, all'ur bani stica ,
all'edil izia, alla espropriazione per pubbl ica util ità, all'esecu zio ne dell e o pere pu bb lich e
e all'appalto pub blico.
Circa le specifiche attivi tà profession ali degli ingegneri, si esami nano le norme e i
pr inci pi regolan ti la reda zio ne dei pro getti edilizi e la loro real izzaz ione (norme sui
cementi arma ti , norm e sulle zone sismiche) ed i principi su cu i si basano le responsa-
bilità dell 'ingegn eri a all'interno delle grand i imprese, con parti col are riferimento ai
danni cagionati da l prodotto .
ESE RC ITA Z ION I. Per iti e perizie, respon sabil ità del pro gettista e del di rettore dei
lavor i, res ponsabili tà penali dell 'ingegnere, norme deont ologiche .
BIBLIOGRAFIA
Oru sa, Istituzioni di diritto, Torino, Giorgio, 1992 .
Oru sa, Cicala, App unti di diritto, Giorgi o, 1991. .
E consigliato l'acqu isto di un codice civile e di un cod ice amministrativo .
Il co rso ha lo scopo di avviare lo studente alla co nosc enza de lla struttura e del funzio-
nam ento deg li eco siste mi naturali dei mecc ani smi e delle leggi generali ch e stanno alla
base degli eq uilib ri ambientali, perché egli sia in grado di co mprendere nell a loro glo -
balità ca use ed effe tti delle alterazioni prodotte dall 'uomo ed affrontare i problem i di
gestione amb ientale co n la gi usta attenz ione per la co mpo nente vivente de gl i eco-
sistem i.
PROGRAMM A
ECOLOGIA APPLICATA.
Il concetto di inquinamento. .
Inquinamento dell'aria. .
. Gli inquinanti atmosferici, le fonti di produzione ed il trasporto nella tropo- e strato -
sfera. Criteri ed indici della qual ità dell'aria. Effetti e danni dell 'inquinamento atmo-
sferico. Effetto serra, effetto UV, deposizioni acide. Danni alla salute umana; degli
animali e delle piante .
Inquin amento dell e acque .
Le fonti diffuse e puntiformi di inquinamento. L'autodepurazione. Criteri ed indici di
qualità delle acque correnti. L'eutro fizzazione dei lagh i e delle aree costiere marine.
Problemi e metodologie per il risanamento dei laghi. La depurazione delle acque .
Inquinamento del suolo.
Gli inquinanti del suolo. Il suolo agricolo. Fertilizzanti e pesticidi. La lotta biolog ica
come integrazione dell'intervento chimi co. Lo smaltimento dei rifiuti solidi. Le disca-
riche.
Elementi per valutare il rischio ambientale. . VIA. Elementi di ecot ossicologia. La
normativa vigente in tema di pianificazione naturalistica e di protezione della qualità
dell'ambiente. .
ESERC ITAZIONI
Simulazione al calcolatore di dinamiche di popolazioni naturali mediante l'impiego di
programmi. Esercitazioni presso il lago di Viverone , con definizione della morfometria
del bacino prelievo di campioni d'acqua e biologici , valutazione dei principali parametri
fisico-chimici e biologici. Visita ad impianti per la depurazione di effluenti urbani ed
industriali.
BIBLIOGRAFIA
Odum, Principi di ecologia, Piccin, 1988.
Visrnara, Ecolo gia applicata, Hoepli ,1989.
Il corso tratta l'organizzazione e l'esercizio delle reti e degli impianti di trasporto terre-
stri con cenni all'esercizio degli altri sistemi di trasporto. Vengono esaminate le tecni-
che e le modalità di espletamento del servizio, nonché la struttura e l'organizzazione
delle aziende del settore.
Que sto corso può costituire un valido supporto per la preparazione professionale degli
ingegneri desiderosi di entrare nelle amministrazioni e nelle aziende di trasporto. Il
co rso, che si articolerà attraverso lezioni , esercitazioni a carattere monografico e visite
ad impianti ed aziende del settore, affronterà anche argomenti finalizzati alla prepara-
zione di chi, all'interno delle aziende industriali , sarà preposto ad effettuare le scelte di
politica e strategia dei trasport i.
70 Civile. Edi le Ingegneria
PROGRAMMA
Reti e sistemi di trasporto: definizioni, descriz ione, tipologie, dimensione del settore e
suo peso economico.
Trasporti urbani e interurbani su gomma e su ferro.
La funzione della rete stradale, le sue caratteristiche e la sua suddivisio ne gerarchi ca
(rete comunale, provinciale ANAS e autostradale).
La funzio ne della rete ferrov iaria e le sue caratteristiche (linee FS e linee in conces-
sione).
I mezzi e le tecniche di trasporto: classificazione, descrizione, principali caratteristiche
e prestazioni in relazione alle esigenze dell'esercizio.
Le cara tteristic he delle principali infrastruttur e nodali e terminali del trasporto: classifi-
cazio ne, tipologie, impiantistica e ottimizzazione dell'esercizio. Norme di esercizio e
regimi di trasporto.
Organizzazione delle aziende di trasporto: ferroviarie, stradali, intermodali.
Modelli operat ivi gestionali delle aziende. L'impegno ottimale delle risorse. Tecniche
informatiche per il controll o dell'esercizio del trasporto.
Gli argomenti suesposti verranno esaminati nell'ottica sia del trasporto passeggeri che di
quello merci .
Il corso è fin alizzato a forn ire agli ingegneri edili le conoscenze necessarie per la
determinazione del comportamento tecnico-ener getico degli edifici e dei loro impianti
nelle cond izioni reali, e per la valutazione delle relazioni tra i sistemi edificio-impianto
e l'ambiente sia esterno che interno, co n particolare rifer imento all'u so razio nale
dell'energi a ed alle condizioni di benessere termoigrometrico e visivo.
PROGRAMMA
Interazioni tra edificio e radiazione solare: scambio termico per radiazione e caratteri-
stiche radiative delle superfici opache e trasparenti.
Utilizzo dell'energ ia solare.
Ruolo delle superfici vetrate.
Illuminamento naturale degl i edifici.
Comportamento termico energetico dei sistemi edificio-impianto.
Elementi per il contr ollo energeti co della progettazione.
Elementi di architettura passiva e bioclimatica.
Impianti e componenti a basso consumo energetic o.
Studio delle miscele di aria e vapore acqueo (aria umida) e delle relative trasforma zioni
connesse al cond izionamento dell'aria.
Infiltrazioni , ricambi d'aria.
Condizioni di benessere termoigrometrico.
Torino. 1993 /94 Civile. Edile 71
D 2180 Fondazioni
Anno:periodo S:l Impegno (ore): lezioni 60 esercitazioni SO (settimanali 4/4 )
Prof. Renato Lancellotta (Ing. strutturale)
Il cor so ha come obiettivo l'apprendimento dei fondamenti per l'analisi delle strutture
interagenti con il terreno. L'approfondimento è spinto a livello progettuale per quanto
concerne le strutture più ricorrenti : fondazion i superficiali e profonde, opere di sostegno
rigide e flessibili .
PROG RAMMA
Le lezioni prevedono una parte introduttiva dedicata ai metodi per la risoluzione dei
problemi al finito , e in tale ambito vengono richiamati i fondamenti di meccanica delle
terre e delle rocce .
Succe ssivamente viene trattato il problema della caratterizzazione geotecnica del sito e
della scelta dei parametri di progetto .
Viene dato quindi ampio spazi ai criteri di predimensionamento e di verifica delle fon-
dazioni superficiali (plinti, travi , graticci e platee ) e profonde (pali singoli e in gruppo
soggetti a diverse condizioni di carico) e delle strutture di sostegno. Con riferimento
soprattutto agli ultimi due temi sono esaminati anche gli aspetti esecuti vi.
ESERCITAZIONI
Viene curata la redazione del progetto esecuti vo delle strutture più ric~rrenti .
BIBLIOGRAFIA
R. Lancellotta, Geotecnica, Zanichelli.
72 Civile. Edile Ingegneria
Il corso è finalizzato alla padronanza degl i aspett i decisionali, esecut ivi e gestionali
dell'edilizia. Di tutte le attività e le scelte proprie dell'ingegnere edile vengono eviden-
ziate collocazione e conseguenze entro l'intero sistema- processo dell'edilizia.
Della produ zione edilizia (inteso in senso amp io) viene esaminata la qualità ed il suo
controllo mediante l'intervento determin ante delle nonne tecniche .
PROGRAMMA
I Il proce sso edilizio: fasi del processo decisionale , fasi del processo esecutivo, fasi
del proce sso gestionale; il sistema edilizio e l'organismo edilizio.
2 Metodi e strumenti per la progettazione del sistema e dell'edificio: modelli di com-
portamento e modelli di funzionamento per gli elementi del sistema; scelte funzio-
nali- spaz iali , tecnologiche ed operative per l'organi smo ; razionalizzazione degli
aspetti dimensionali della progettazione; integrazione dei componenti nel sistema.
3 La produzione edilizia: produzione di materiali , semilavorati ed elementi semplici,
prefabbricazione di elementi tecnici, sottosistemi e sistemi; costruzione nel cantiere
della nuova edificazione o del recupero. .
4 La progettazione e la programmazione operativa.
5 La qualità edilizia: sua specificazione e suo controllo ; garanzia-assicurazione dell a
qualità.
6 Le nonne del processo edilizio : sistemi di norme tecniche e di regolamenti, dispo sti
esigenziali-prestazionali e disposti rnorfologico-des crittivi; normativa del controllo,
quadro nazionale sovranazionale europeo, internazionale ed estero della disponibi -
lità normati va.
7 L'informazione tecnica nel processo edilizio .
8 I modelli procedurali--organizzativi del processo esecutivo.
9 La gestione degli organismi edilizi : uso degli spazi e delle attrezzature, esercizio
degli impianti, manutenzione ordinaria, manutenzione straordinaria, ristrutturazione,
demolizione con riciclo di parti e materiali ; durata, affidabilità ernanutenibilità
degli elementi; piani e programmi di gestione; strategie manutenti ve.
ESERCITAZIONI
Applicazioni grafiche sui temi trattat i. nel corso; sopralluoghi (sedi di progettazione,
produzione, gestione, controllo). La tipologia edilizia di interesse maggiore per eserci-
tazioni e visite fuori sede è costituita dagli edifici per uffici.
LABORATORI
Controlli prestazionali su elementi edilizi .
BIBLIOGRAFIA
L. Morra , Controlli metrici in edilizia, CLUP Città Studi, Milano, 1991.
P.N . Maggi, Metodi e strumenti di progettazione edilizia, CLUP Città Studi, Milano,
1987. .
G. Blachère, Building principles , industriai processes, Dir. Gen. InternaI Market CEE ,
Bruxelles 1987.
L. Morra , Applicabilità all'edilizia delle produ zioni industriali automatizzate e fl essi-
bili, (Quad . 8, Dip. Ing. Sistemi Edilizi e Territoriali , Politecnico di Torino ), Levrotto &
Bella, Torino, 1984.
Torino. 1993194 Civile. Edile 73
D 2492 Idraulica 2
5: l Impegno (ore): lezioni 50 eserci tazioni 36 laboratori 12
An no:periodo (settimanali 4(4 )
Prof. Giannant onio Pezzoli (Idraulica. trasporti e infrastr. civili) .
Nel corso vengono approfonditi alcuni argomenti di idrauli ca già trattati nel corso
comune a tutti gli allievi civili ; si affrontano inoltre problemi particolari la cui cono-
scenza è indispensabile per la formazione dell'ingegnere civile idraulico .
PROGRAMMA
Complementi sui metodi matematici di particolare uso nel corso.
Equazioni di Eulero, metodo di Ritz e metodi energet ici in generale.
Equazioni di Navier-Stokes e loro integrazione.
Equazioni medie di Reynolds, turbolenza, leggi di resistenza al moto.
Moti a potenzial e delle velocità.
Onde di oscillazione, teoria del primo e secondo ordine.
Metodi energeti ci .
Onde di capillarità.
Onde lunghe ed onde di marea in particolare . Teoria statica delle maree .
Onde di traslazione in prima ed in seconda appros simazione. Teoria non lineare per
onde di grande ampiezza.
Idraulica fluviale: il trasporto solido. II modellamento del fondo . La resistenza al moto
degli alvei con fondo mobile.
Modelli idraulici fisici di correnti a pelo libero; simili, distorti, quasi simili, affini.
Modelli idrauli ci fisici di moto ondoso, di trasporto solido e analogici alla Hele-Shaw.
Modelli matem atici per lo studio della morfologia fluviale.
In questo corso verranno impartite tutte quelle nozioni che non possono trovare spazio
nei corsi di Idraulica di base e di Infrastrutture idrauliche e che sono però essenziali
per la tutela dell'ambiente. II programma comprende argomenti sia di idraulica fluviale
che di idraulica marittima.
PROGRAMMA
Idraulica fluv iale. Trasporto solido . Granulometria dei sedimenti. Inizio del movi-
mento. Forme di fondo. Resistenza al moto. Trasporto di fondo e di sospensione.
Misure di campo . Morfologia degli alvei fluviali . Impostazione dei problemi a quattro,
tre, due incognite. Teoria dell 'equilibrio limite. Teoria di regime. Alve i stabili.
Meandri e loro dinamica, leggi di Fargue. Modelli idraulici fluviali a fondo mobile .
Morfologia delle aste torrenti zie. Classificazione dei torrenti di scavo e di deposi to.
Sistemazione dei versan ti (cenni). Lave torrentizie. Profilo di compen sazione .
Sistemazioni dei fiumi e dei torrent i, Opere longitudinali : argini e golene. Sifonamento
e impermeabilizzazione. Raggi di curvatura delle sponde interne ed esterne dei mean-
dr i, quota di fondazione delle sistemazioni. Opere trasversali: soglie di fondo.
Repellenti . Tecniche costruttive materiali.
74 Civile, Edile Ingegneria
Trasporto di inquinanti da parte delle acque di falda. Modelli matematici per per lo
studio della dispersione degli inquinanti.
Idraulica marittima. Moviment i ondulatori delle masse idriche, misura ed analisi del
moto ondoso reale. Regimi dei venti e dei mari, previsione del moto ondoso . Teorie
rotazionali ed irrotazionali. Rifrazione, diffrazione , riflessio ne e frangimento delle
onde. Sovralzo di tempesta, sesse e maree, correnti marine.
Azioni esercitate dalle onde sulle strutture. Spinte su pareti continue verticali, azioni su
opere a gettata, spinte su ostacoli isolati (pali), risalita e tracimazione su pareti inclinate.
Dinam ica dei litorali. Morfologia delle coste, dune costiere, dinamica trasversale e
longitudinale delle spiagge, trasporto solido litoraneo, profilo d'equilibrio. Intera zione
delle opere marittime con la dinam ica litoranea,
Il corso è rivolto agli studenti che propend ono per un indirizzo di tipo applicativo.
In particolare è fin alizzato per una preparazione di base atta a svolgere la direzione
tecnica o la direzione dei lavori di cantiere. Le tematiche del corso riguard ano argo-
menti specialistici qual i la organi zzazione razionale del lavoro, la progettazione , realiz-
zazione e controllo material i da costruzione , gli aspetto tecnico-le gali contabili connessi
al cantiere.
PROGRAMMA
Le figure tecniche nel contratto di appalto di opere private e di opere pubblich e.
I materiali elementari per il confezionamento dei conglomerati cementi zi e bituminosi.
Conglomerati cementizi: normat iva; progettazione delle ricette con tecniche di ottimiz-
zazione; controlli; prove di carico e collaudo statico; il calcestruzzo preconfezionato;
impianti di produzione.
Conglomerati bituminosi: normativa; progettaz ioni delle ricette con tecniche di ottimiz-
zazione; impi anti di produzione ; controll i.
Le macchine da cantiere: criteri di scelta di un parco macchine e del sistema operati vo
ottimale per il generico cantiere; le macchine movimento terra: principi fondamentali;
costi di unità di elemento prodotto e produtti vità, costi orari, produzioni orarie.
Organizzazione razion ale del lavoro: le tecniche di programmazione lineari e reticolari.
Pratica ammin istrativa e contabile per la condotta delle opere pubbliche.
Prevenzione infortuni.
ESERCITAZIONI
Progettazione di un programma di lavoro, applicato al settore stradale, con il PERT .
Calcolo per definire il parco macchine necessario ad un cantiere di grande mole per
mov imento terre. Progettazion e di impasti di conglomerati bituminosi e cementizi .
Stesura di elaborat i per la condu zione dei lavori pubblici .
Torino. J993/94 Civile. Edile 75
Il corso si propone di individuare gli elementi necessari per la progettazione delle opere
di ingegn eria idraulica nel campo delle irrigazioni e del drena ggio dei terr eni. Sono
inoltre sviluppati i concetti fondamental i di modelli stica di acque sotterranee.
PROGRAMMA
Fisica de l terreno agrario , fabbisogni idrici colturali, evapotraspir azione , calendario
irriguo; modalità distributive dell'acqua irrigua: aspersione, somme rsione, scorrimento,
salinità del suolo.
Misura, regolazione e controllo delle acque irrigue in reti a pelo libero e in pressione.
Manufatti. Drenaggio dei terreni agrari. Economia, efficienza, impatto amb ientale
deg li impianti irrigu i. Acque sotterranee, ripascimento delle falde .
Esercitazioni di tipo numerico e di tipo pratico di laboratorio. Progetto di impianti irri-
gui e/o drenaggio.
Il cor so si prop one di ·fornire agli studenti cono scen ze di matematica applicata. dagli
aspetti di modellizzazione matematica dei sistemi dell'ingegneria ai metodi matematici
per lo studio di problemi di valore iniziale ed al contorno per equazioni alle deri vate
parziali nonlineari. Particolare attenzione verrà rivolta allo studio di nonl inearità ed alla
analisi di sistemi con incertezza.
PROGRAMMA
La parte iniziale del co rso si rivolg e agli aspetti di modellizzazione matematica di
sistemi dell 'ingegneria nell'ambito della meccan ica dei continui. Il metodo parte dalla
selezione dell a variabile di stato cui affidare la descrizione dello stato fisico del sistema
fino alla deduzione , con equazioni di equilibrio e con servazione, del modello mate-
matico.
In tale contesto sono esaminati alcuni modelli matematici con attenzione ai sistemi
delle scienze dell'ingegneria civile. Il corso quindi si rivolge alla formulazione e clas-
sificazione dei problemi matematici in vista di una anali si sistematica dei metodi di
soluzione.
La seconda parte del corso si rivolge allo studio dei metodi matemati ci per lo studio di
problemi al valore iniziale ed al contorno: metodi di collocazione ed interpolazione,
metodi pseudospettrali, metodi alle differen ze fini te, studio di problemi inversi e pro-
blemi di identificazione di modelli , analisi sistemi in condizioni di incertezza.
BIBLIOGRAFIA
N. Bellomo, L. Preziosi, Mathematical modelling and scientific computation, CRC ,
Boca Raton , 1993.
76 Civile. Edile Ingegneria
PROGRAMMA
La prima parte del corso riguarda la descrizione qualitativa e quanti tativa degli ammassi
rocciosi . Sono trattati nel detta glio i metodi di indagine (con rilevament i in superficie,
med iante perfora zioni di sonda ggio, ed altre tecni che in sito) e di classificazione degli
ammass i rocciosi, le prove di laboratorio ed in sito.
Viene ded icata' particolare cura alla simulazione del comportam ento meccan ico degl i
ammassi rocciosi, in accordo ai concetti della meccanica dei mezzi continu i e disco nti-
nui.
La seconda parte illustra i fond amenti dei metodi progettuali e di dimensionamento (di
tipo empirico, analitico, numerico, osservazionale) delle strutture in roccia e dei relativi
mezz i di sos teg no, rinforzo e stabilizzazione con riferim ento a fondazio ni, pendi i natu-
rali e fron ti di scavo, gallerie e cavità .sotterranee, prob lemi minerari e riguard anti il
territorio. .
Scop o del corso è que llo di fornire agli allievi sia nozioni fond amen tali di calcolo delle
probabilità e statistica, che consentano gli opportuni approfondimenti in campo teorico,
sia conosc enze a livell o operativo dei prin cip ali metodi statistici appli cati in campo
tecn ico ed economico. A tal fine , acca nto alla trattazione teori ca, viene riservato un
opportuno spazi o per la trattazione di problemi pratici di frequente ricorrenza,
illustrando , med iante esempi , applicabilità e limiti dei metodi usati.
PROGRAMMA
Probabilità.
Defin izioni di probabilità e loro applicabilità. Nozioni di calcolo combinatorio. Regole
di calco lo delle prob abil ità. Probabilità a posteriori : il teorema di Bayes.
Distribuzioni.
Con cetti di popolazione , campione e met od i di campionamento, variab ile casua le
(d isc reta e continua) , frequ enza. Distribuzioni di variabili di screte e continue.
Torino. 1993194 Civile. Edile 77
BIBLIOGR AFIA
Miller , Freund, Probability and statistics for engineers , Prentice-Hall International.
Il corso vuole fornire allo studente gli strumenti e i metodi per la costruzione di un qua-
dro conoscitivo analitico e sintetico della conformazio ne fisica di tessuti urban i e com-
pIessi architettonici ai fini di: definirne la individualità formale e specifica, le valenze
tra motivazioni funzionali, tecniche costruttive, modell i compositivi, ed evidenziarne le
potenzialità e vocazionalità al riuso.
PROGR AMMA
Il corso sarà articolato in lezioni, seminari, esercitazioni secondo un insieme coordinato
di argomenti metodologici e tecnici quali:
fondamenti teorici e cenni storici relativi al rilievo urbano ed architettonico;
analisi dei metodi e dei sistemi di rilevamento manuali e strumentali e loro evoluzione
storica in ambito urbano e architetton ico (rilievo a vista, rilie vo diretto strumentale,
rilievo fotogrammetrico); ' .
valenz e e com plementarità reciproche, legami con le indagini storico archivis tiche e
socio-culturali;
78 Civile. Edile Ingegneria
principi e modelli per la docum entazione, schedatura, catalogazione dei beni cult ural i
ambientali;
fin alizzazione e specificazione del rilievo come momento co nosc itivo relativo al pro-
cesso progettuale; .
interattivi tà dei rappor ti tra momento conosci tivo e mom ento decisionale in relaz ione
alle specifiche fasi de lla progettazione in ambito urbano e architettonico;
valenze tra rilie vo e def inizione dell 'immagine ambientale in funzione del progetto
d'intervento.
ESER CIT AZIONI. Rilievo di un lembo di tessuto urb ano storico; rilievo e ricerca sto-
rico-documentale di un edificio , nelle sue strutture principali, e defini zion e delle voca-
zionali tà di uso specifico .
BIBLIOGRAFIA
M. Docc i, D. Maestri, Il rilevamento architettonico, Bari, Laterza, 1984.
Il corso è dedicato essenzialmente alla proge ttazione degli impianti a fune e dei veico li
per trasporti su strada.
PROG RAMMA
Gli impianti a f une.
Ca ratteristiche e norme costruttive. Le funi metalliche: cla ssificazione ed impiego.
Configurazione delle funi in opera . Funicolari terrestri. Funicolari aeree per trasporto
merci e passeggeri. Costruzione degli impia nti a fune . Prove non distruttive ed esami
di laboratorio.
Problemi speciali sui veicoli st radali e f erroviari.
Il traino e la frenatura dei veicoli singoli e con rimorchio.
Ascensori in servizio pubblico e privato. Scale mobil i. Montacarichi. Elevatori.
Trasporti co n sistemi non conve nzionali ed innovati vi.
La sicurezza nel trasporto.
ESE RCITAZIONI
Sono previste esercitazioni di gruppo. A ciascun livello o grup po di allie vi (massimo 3)
verrà assegnata una esercit azione da svolgere prima dell'iscrizione all'esame.
Torino, 199 3/94 Civile, Edile 79
Il progetto edile coinvolge nella sua co mplessità realtà di ordine differente , dalla carat-
teri zzazione storica del contes to sino alle scelte compositi ve ed alle esi gen ze
dell 'utili zzatore. Risulta pertanto indispensabile aver sperimentato modi progettu ali,
aver matur ato sensibilità di ordine compo sitivo. conoscere impl icazioni di tipo fisico-
meccani co e chimico, legate alle scelte tecn iche, maturare conoscenze sul comporta -
mento nel tempo dei manufatti e sistemi edilizi per una realiz zazione corretta ai fini
della durabilità.
PROGRAMMA
Il cor so indi vidua metodi e procedure per una guida alla progettazione completa sino
alla scala di dettagli o ed alle scelte impianti stiche e con le esigenze norma tive.
Part icolare attenzione vien posta al metodo di progettazione reiterato in funzio ne delle
informazi oni di ritorno dalle scelte relative ai modi ed alle tecniche costruttive, relative
alla adozione di prodotti e manufatti tradizionali o innovati vi.
In partic olare il corso cura lo studio del comportamento nel tempo di edifi ci, sistemi e
manufatti storici e recenti come indispensabile fonte di conoscenza per la correzione
delle scelte progettuali e costruttive per giungere a criteri di progettazione completa di
ogni indicazione, per una 'corretta costruibilità con precisi criteri di durabilità e manu-
tenibil ità sempre all'interno del progetto che si sviluppa e si precisa a livello distribut ivo
compositivo. \
ESERCITAZIONI
Approfondimento di una tecnica costruttiva specifica. Progetto di un intervento edilizio
di media importanza condotto sino allivello di cantierabilità.
BIBLIOGRAFIA
P.G. Bardelli, Rarionalizzarione del processo edilizio ed evoluzione della progettazione
con part icolare attenzione alle scale di dettaglio. Torino. Levrotto & Bella.
P.G. Bardelli, Casi di studio della progettazione integrale, Politecnico di Torino, Dip.
di Ing. dei sistemi edilizi e territoriali.
G. Blachère, Savoir b àtir, Paris, Eyrolles .
P.N. Maggi, Metodi e strumenti di progettazione edilizia, Milano , CLUP .
Il corso ha l'intento di esporre gli elemen ti necessari alla defin izione progettuale delle
strutture. intesa come sintesi globa le delle conoscenze riguarda nti le metodologie di
calcolo integrata dall'esame dei fattori più specificatamente applicativi che interven -
gono nella concezione strutturale, sia a partire dalla forma architettonica che dalle esi-
genze funzionali.
80 Civile, Edile Ingegneria
PROGRAMM A
Nella parte introd uttiva del corso si prendon o in esame e si analizzano le tipologie
strutturali, la concezio ne strutturale, i criteri di scelta della forma, della costituzione e
delle caratteristic he vincolari transitorie e finali delle strutture, gli eleme nti di valuta-
zione eco no mica, i metodi di verifica della sicurezza , le prescrizioni regolamentari
riguardo alle azioni sollecitanti, ai materiali, ai procedimenti di calcolo e alle disposi-
zioni costruttive. .
Nella parte pro gettu ale del corso, per varie tipologie di strutture, si sviluppa la proce-
dura progettuale specifica relativa alla valutazione delle azioni sollecitanti, ai metodi di
calcolo generali e specifici sia teorici che approssi mati, ai criteri di dimensiona mento,
alle verifiche di sicurezza, alle modalità esecutive e di controllo.
PROGRAMMA
l . Parte.
Premesse e problemi generali: principi generali della prefabbric azione conne ssi ai pro-
blemi organizzativi ed economici dell'industrializzazione edilizia.
Classificazione e tipologia delle strutture prefabbricate:
sistemi produtt ivi,
materiali speciali (calcestruzzi ad elevata resistenza, leggeri, fibrosi, ferrocemento),
normative,
criteri generali di pro getto degli elementi componenti, unioni ed insiemi strutturali,
tolleranze e controlli dimen sionali,
verifiche e colla udi.
2. Parte.
Progettazione degli elementi resistenti, verifiche di stabilità, problemi esecutivi e di
montaggio:
a) Strutture con elementi ed ossatura portante: elementi di snellezza ordinaria; pilastri,
travi,.solai, elementi a pareti sottili, profili aperti e chiusi; elementi tozzi; mensole ,
selle Gerb er, pl inti: insie mi strutturali: edifici monopiano e mult ipiano, civ ili e
industriali. .
b) Stru tture a set ti e gra ndi pannelli ;' elementi verticali ed orizzo ntali; probl em i di
unione e di controve nto; fondazioni.
3. Parte.
Esercitazioni : concern ono la progettazione dettagliata di un edificio prefabbricato e
sono integrate da visite presso stabilimenti di produzione e cantieri di montaggio .
BIBLIOGRAFIA
T. Koncz, La prefabbricazione residenziale e industriale, Bauverlag, Milano.
B. Lewicki, Progettazione di edifici multipiano industrializzati, ITEC, Milano, 1982.
Torino. 1993194 Civile . Edile 81
Il corso si propone di fornire la conoscenza delle caratter istiche dei materiali e dei mec-
canismi di trasferiment o delle azioni negli interventi di riparaz ione - rinforzo - con so-
lidament o degli elementi costruttivi danneggiati, i metodi per l'analisi strutturale e per la
verifica delle sezioni prima e dopo l'intervento. Sono inoltre fomiti i fondamenti per il
contr ollo della sicurezza delle costruzioni contro gli incendi , sia nei riguardi del com-
portamento dei materiali e delle strutture alle alte temperature, sia nei riguardi dell a
verifica delle sezioni.
REQUISITI. Sono da ritenersi utili le conoscenze acqui site nei corsi di scienza e tec-
nica delle costruzioni e di costruzion i in cemento armato.
PROGRAMMA
Nella parte inizi ale del corso vengono studiati i meccani smi di decadimento dei mate-
riali e degli elementi costruttivi, sia singolarmente che nella loro organizzazione struttu-
rale . Ciò consente la formazione del quadro patologico e lo studio della ridistribuzione
degli effetti delle azioni.
Successivamente, analizzate le caratteristiche fisico -meccaniche residue dei materiali
resistenti in situ e di quelli utilizzabiIi negli interventi riparati vi, vengono prese in
esame le caratteristiche di alcuni meccan ismi di trasferimento delle azioni tra i materiali
interagenti, individuandone i campi di applicabilità e i valori numeri ci delle resistenze
offerte.
In seguito a ciò vengono esaminati le tecnologie degli interventi e i proced imenti di cal-
colo per la riprogettazione strutturale con una serie di applicazioni pratiche svolte nelle
esercitazioni.
Nell'ambito della sicurezza delle costruzioni contro gli incendi sono studiati i requisiti
esigenziali degli edifici e le corrispondenti prestazioni strutturali, le verifiche delle
sezioni e i modelli di collasso.
Il cor so si propone di fornire gli elementi di base della generazio ne, prop aga zion e,
ascolto e riproduzione del suono, al fine di permettere un inserimento in settori profe s-
sionali sia elettronici, sia archi tettonici, sia industriali nei quali , sotto vari aspetti, il
suono o il rumore debbano essere considerati nell'interesse di un ottimo ascolto, per il
suono, o di una riduzi one, per il rumore .
Interessi particolari di studenti vengono soddisfatti tramite l'as sistenza da par te del
docente e dei tecnici ad una tesina personale.
PROGRAMMA
Propagazione di onde elastiche nei solidi e del suono; analogie elettroacustiche ed elet-
tromec caniche; trasdutt ori elettro acustici.
Meccan ismo dell 'udito; psicoacustica.
Acustica degli ambienti ; riverberazione.
Isolamento acu stico e di macch ine ; danni all'orecchio; bonifica degli ambienti indu-
striali.
Acustica delle grand i sale da spettacolo .
Applicazioni dell'acusticà e degli ultrasuoni in vari campi della tecnica e della medi -
cina .
La strumentazione acustica viene descritta ed usata dagli studenti in laboratorio.
Il corso si propone di offrire una sintesi dei principali strumen ti metodologici e cultural i
per la progettazione a scala edilizia ed urbana. l principali temi trattati riguardano gli
schemi distributivi delle principali tipologie residenziali e per servizi pubbli ci, la legi-
slazione e la strumentazione urbani stica, la progett azione a scala di piano esecuti vo.
PROG RAMMA
L'architettura, l'urbanistica e l'assetto del territorio: problemi e discipline tecniche.
Gli organi elettrici e tecnici che formano la struttura del Comune e le rispettive compe-
tenze in materia urbanistico-edilizia.
Le competenze trasferi te, delegate o attribuite alle Regioni ed agli enti locali .
I tre momenti fondamentali del processo d'intervento urbanis tico-edi lizio sul terri torio :
il momento della programmazione nel tempo degli interven ti e il loro rapporto con gli
strumenti finanziari comunali; il momento della pianificazione degli interventi e cioè i
piani urbanistici ai vari livelli di coordinamento territoriale: generali, attuativi e attua-
Torino. 199 3/94 Civile. Edile 83
tivi di settore; il momento della gestione e del controllo quotidiano delle trasforma zioni
urbanistico-edilizie dell 'ambiente urbano ed extra urbano. .
L'insieme delle norme, dei para metri e delle procedure che formano il corpo fondamen -
tale della materia: le norme igienico-sani tarie, norme di tutela e di vinco lo, le norme di
rispe tto e di serv itù, le norme tecniche sulle cost ruzion i e delle norme per i serviz i
pubblici, le norme sull'edilizia residenzi ale pubblica e privata, sulla igiene sui luoghi di
lavoro, sul catasto, sulla realizzazione delle opere pubbliche, ecc.
Cenni sui prob lem i ge nerali della prog ettazio ne archite ttonica: i "filtri" funzio nale-
distri butivo , edilizio e compositivo.
Lo schema funzionale-distributivo degli edifici pubbl ici di servizio: l'asilo nido , ia
scuola materna, le scuole elementari e medie, ecc.
Verifiche funzionali-distributive e' dimensionali di un progetto.
L'edilizia residenziale privata e pubbl ica (convenzionata, agevo lata e sovvenziona ta).
Gli edi fici industr iali: schema funzio nale-distributivo, dimensionamento e lay-out pro-
gettuali.
Le aree industriali attrezzate.
Le grosse strutture ed i grandi conten itori sul territorio: porti , aeropo rti ; interporti, sta-
zioni, ospedali, e le altre grandi infrastrutture. .
ESERcrrAZIONI
Alcun e applicazioni relative ai temi trattati a lezione potranno fornire l'occasione per
una verifica degli strumenti teorici propo sti.
Durante le esercit azioni viene sviluppato a livello di progetto edilizio ed urbanistico
uno strumento urbanistico esecutivo.
Inoltre, extempora brevi (da svolgersi nell'arco di una singola esercitazio ne) darann o la
poss ibilità di sviluppare ipotesi progettuali relative a esemp i semplici di interesse ampio
e finalizzati ai servi zi di interesse locale o general e.
L'in segnamento si propone di trasmettere agli allievi ingegneri edili co noscenze delle
proprietà appli cative e dei relativi metodi di prova dei materiali naturali da costruzio ne,
in co nnessio ne con la rispetti va composizione minero-l itologica e strutturale.
PROGRAMMA
Natura mineralogica e litologica dei principali materiali da costruzione.
Metodi d'ident ificazione petrografica e ce nni sull'utilizzazione dei metodi d'indagine
strumentale ai fini di una corrett a definizione di tali materiali.
Proprietà fisiche dei materiali naturali interessanti la tecn olog ia dell e costru zioni :
metodi di misura e correlazioni con la natura e comp osizione, anche ai fini del loro
reperimento.
Propri età tecnologiche ed applicative dei materiali naturali e loro cara tterizzazione tec-
nica tramite metodi unificati di prova ; specificazioni e limiti di accettazione.
84 Ci vile, Edile Ingegneria
ESERCITAZIONI
Identificazione di serie di marmi e pietre ornamentali.
Esame di alcune apparec chiature per la qualificaz ione tecnica di rocce ornamentali,
pietrischi, aggregati.
Svolgimento di alcuni saggi tipici.
PROGRAMMA
Fondamenti di teoria delle osser vazioni . Le variabili casuali a due dimensioni.
Varianza e covarianza. Osservazioni indirette.
Modul i di deform azione. Equ azioni differenziali delle rappresent azioni conformi.
Cartografia di Gauss. Cartografi a ufficiale italiana.
La cartografia numerica. Il concetto di scala. Tecniche di formazi one. Strumentazioni .
Strutturazione dei dati. Capitolati e disciplinari di collaudo.
Stru mentazione topografica di precisione. Strumenti speci ali: tecniche di posiziona-
mento satelli tare (GPS).
Calcolo generalizzato di reti planoaltimetriche. Misure dei piccoli spostamenti orizzon-
tali e verticali finalizzate al controllo di grandi strutture. Tracciament i planoalt imetrici
di precisione.
ESERCITAZIONI .
Descrizione ed uso pratico di strume nti topografici di precisione e strumentazione spe-
ciale. Stesura di programmi per il trattamento generalizzato delle misure e loro com-
pensazione . Acqui sizione e gestione di dati territoriali .
LABORATORI
Laboratorio di CAD cartografico.
BIBLIOGRAFIA
Inghilleri , Topografi a generale. UTET, 1974.
Torino. 1993194 Civile. Edile 85
PROGRAMMA
Il corso ridefin isce nella parte iniziale le tappe dei processi decisionali che caratteriz-
zano le trasformazioni territoriali, a scala comunale o sub-regionale.
I progetti integrati che esigono figure professionali e cultura per coordinamenti interdi-
sc ip linari, delle quali l' ingegnere è componente esse nziale , so pratutto
nell'amminis trazione pubblica.
Segue una carrellata storico-critica dei moment i più significativi di elaborazio ne cultu-
rale e metodologica dell'urbanistica moderna; dall'utopismo ottocen tesco agli epigoni,
scuole 'e maestri, del movimento moderno. .
Le esper ienze e le realizzazion i più significative, nell'alveo dei filoni culturali o delle
condizioni socio-politiche.
Due tem i annuali e tre o quattro progetti con approcci di minor impegno hanno come
obiettivo una prima, sufficiente ed articolata esperienza della complessità e'del fascirio
di tale ruolo professionale.
Il corso affronta il tema del consolidamento dei terren i alla luce delle principali appli-
cazioni dell 'ingegneria geotecnica. Oltre alla presenta zione delle diverse tecniche di
intervento, il corso si prefigge di fornire strumenti per la scelta, l'analisi e la progett a-
zione degli interventi. I contenuti di base sono quelli de i corsi di Geotecnica e .
Meccanica delle rocce, opportunamente integrati per tenere conto degli aspetti innova-
tivi elo specifici delle tecniche considerate.
PROGRAMMA
La parte introduttiva del corso è dedicata ad una presentazione delle diverse tecniche di
consolidamento e delle relative problernatiche,
Nella seconda parte sono sviluppati in dettaglio alcuni tra i temi di maggior interesse ed
in particolare:
- l'uso di tiranti, chiodi e bulloni per il sostegno delle pareti di scavo;
l'adozione di inclusioni rigide e flessibili come elemen ti di rinforzo (terra armata,
soil nailing, retico li di micropaIi):
- il consolidamento dei terreni tramite iniezioni;
86 Civile. Edile Ingegneria
BIBLIOG RAFIA
Appunti distribuit i nelle lezioni con riferimenti bibliografici specifici.
Atti del seminario su Consolidamento di terreni e rocce in posto nella ingegneria civile,
Collegi o Ingegneri di Milano e Grupp o Lombardo Italia Nord-Ovest nell'Associazione
Geotecn ica Italiana, Stresa, 26-27 maggio 1978.
Van Impe, Soil improvement techniques and their evolution, Balkema, Rotterdam,
1989.
Il corso ha il fine di fornire agli allievi nozioni aggiornate sugli aspett i tecnici dell a
costruzione di gallerie , in relazione sia ai problemi di abbattimento e 'di escavazione, sia
in rapporto alla stabil ità delle formazio ni in cui le gallerie si sviluppano ed ai sostegni
oggi utilizzati .
PROGRAMMA
Classificazione delle gallerie in relazione alla loro destinazione; forma delle sezioni tra-
sversali. Studi preliminari all'apertura di grandi gallerie . Classifi cazio ne tecnica delle
rocce ai fini della previsione dei carichi sui sostegni ed alla scelta dei metodi di scavo.
Metodi e mezzi di scavo: principi organizzativi. Scavo in rocce stabili; scavo in rocce
instabili ; scavo in rocce incoerenti ed acquifere. Scavo con metod i convenzionali .
(esplosivi) e scavo con macchine di abbattimento continuo ed integrale.
Costruzione di gallerie in sito urbano; sottopassi di corsi d'acqua e gallerie sottomarine.
Scudi tradizionali; scudi a contropressione di fluido.
Classificazione dei principali tipi di armature e rivestime nti utilizzati per le gallerie;
determinazione dei carichi agenti; calcolo e principi di messa in opera dei rivestimenti .
Cen ni sui consolidamenti di rocce poco coerenti, prima , dopo e durante lo scavo. I
completa menti .
ESERCITAZIONI
Le ese rcitazioni prendono in esame una esemplificaz ione dettagliata di progetto di gal-
leria, a partire dagli studi preliminari sino al dimensionamento dei rivestimenti.
BIBLIO GRAFIA
Z. Szechy, The art of tunneling, Akademiai Kiado, Budapest, 1966. ·
B. Maidl, Tunn el- und Stollenbau, Gluckauf, 1984, voI. I e 2.
B.N. Whittaker, P.F. Frith, Tunn eling, Institution of Mining and Metallur gy, London,
1990.
Torino, 1993/94 Civile, Edile 87
Il corso sviluppa la parte applicativa del corso di Costru zione di strade. fe rrovie ed
aeroporti. Si esaminano le opere d'arte stradali , i relati vi criteri di progettazione, la
determinazione delle spinte attive e passive indotte dalla terra , i metodi di studio di
compatibilità ambientale nei progetti stradali.
Il corso è destinato agli ingegneri che si occupano della costruzione delle infrastrutture
del trasporto.
PROGRAMMA
Le opere d'arte stradali , per la raccolta delle acque , il superamento dei dislivelli altime-
trici, il sostegno delle terre .
La spinta delle terre.
Tipologie e progetto dei muri di sostegno.
Le gallerie (tracciato e metodi costruttivi).
Tipologie costruttive e criteri di costruzione delle opere di scavalcamento stradali e fer-
roviarie . Analisi della vigente normativa.
Verifiche di stabilità delle scarpate strada li.
Lo studio di impatto ambientale relativo ai progetti stradali .
,
ESERCITAZIONI
Progetto di uno svincolo autostradale.
Progetto di un sottopasso ferroviario.
Verifica di una spalla da ponte.
Progetto di un sovrappasso stradale in c.a.p. e in struttura mista.
Verifica del rivestimento di una galleria.
Verifica di stabilità di una scarpata.
Interventi di minimizzazione degli impatti ambientali.
Il corso si propone di dare una preparazione specifica nella progettazione delle strutture
in calcestruzzo armato e precompresso. I procedimenti di calcolo sono basati sul
metodo semiprobabilistico agli stati limite quale contemplato nell'Euro codi ce 2, nel
Model Code CEB e nella vigente normativa italiana .
PROGRAMMA
Proprietà dei materiali (calcestruzzo, acci aio per c.a. e c.a.p., con riferimento alle
norme CEN ).
88 Civile. Edile Ingegneria
BIBLIOGRAFIA
F. Leonhardt, C.a: e c.a.p. : calcolo di progetto e tecniche costruttive, Ed. di scienza e
tecnica.
A. Migliacci, Progetti di strutture, Masson.
A. Migliacci, F. Mola, Progetto agli stati limite delle strutture in c.a., Masson.
e. Cestelli Guidi , Cemento armato precompresso, Hoepli .
PROGRAMMA "
Le lezioni pre vedon o una parte introduttiva dedicata alle tipologie adottate nelle varie
opere e i tip i di materiali utiliz zati, soprattutto in relazione alle caratteristiche finali e
alle fonti di appro vvigionamento.
Successivamente viene trattato il problema della compattazione, sia sotto il profilo teo-
rico che esecutivo. Sull a base dei tipi di materiale e delle tecnic he di compattazione.
viene svolta la trattazione sulle caratteristiche geotecniche dei terreni (resistenza,
deformabilità) e idraul iche (permeabilità).
La terza parte del corso è dedicata alle misure (in laboratorio e in sito) nece ssarie alla
progettazione ed al controllo in corso d'opera e in esercizio.
ESERCITAZIONI
Vengon o svolti esercizi numeri ci sulla caratterizzazione del materiale e viene curata la
redazione di specific i progetti , procedendo alle verifiche di stabilità, al calcolo dei
cedimenti ed alla previsione del comportamento globa le dell'opera.
Torino. 1993194 Civile, Edile 89
PROGRAMMA
Teoria di Stoke s sulle onde superficial i progressive su profondit à costante . Fenomeni
evolu tivi delle onde dal largo alla riva. Meccanica di penetrazione delle onde
all'interno delle aree portuali . Equilibrio del volume d'acqua compre so tra la linea di
frangimento e la spiaggia.
Concetto di "stato di mare" ed evoluzione caratteristica degli stati di mare durante le
mareggiate.
Misura del moto ondo so. . Previsione in tempi lungh i delle caratteristiche ondo se per
una località. Dinamica trasversale e longitudin ale delle spiagge. Trasporto solido lito-
raneo.
Opere di difesa passive, attive rigide e attive morbide . .
Classificazione dei porti. Schemi planimetrici fondamentali. Dimensioni caratteristi-
che e sollecitazioni dei muri di banchina . Moli e dighe foranee.
Piattaforme d'alto mare per la ricerca, l'estrazione e lo stoccaggio di idrocarburi.
Modelli fisici delle opere marittime .
Il corso ha come obiettivo l'apprendimento dei metodi per l'analisi dell'interazione tra
struttura e terreno in presenza di azioni dinamiche.
La cono scenza della Meccanica delle terre e delle rocce è da considerarsi propedeutica.
PROGRAMMA
Il corso prevede alcuni approfonditi richiami riguardanti le vibrazioni dei sistemi ele-
mentari . Vengono quindi trattate la valutazione del rischio sismico e la determinazione
delle proprietà meccaniche dei terreni intesi in senso lato (terreni sciolti e rocce).
Tali argomenti sono introduttivi allo studio dei metodi di anali si dell 'interazione ter-
reno-struttura in campo dinamico , che rappresenta il nucleo centrale del corso .
L'analisi di interazione comprende come casi particolari e semplificati il problema
dell'amplificazione sismica locale e il calcolo delle fondazioni di macchine vibranti.
Il caso della rottura di terreni instabili in presenza di azioni ciclic he dinam iche viene
trattato assieme alla caratterizzazione geotecnica dei terreni
BIBLIOGRAFIA
S. Prakash , Soil dynamics, Wiley.
F.E. Richart, R.D. Woods, l .R. Hall, Yibrat ionoj-soìls and f oundations, Prentice Hall.
90 Civile, Edile Ingegneria
PROGR AMMA
Le lezioni tratteranno i seguenti argomenti :
a) gli studi di fattibilità tecnico-economici di interventi complessi per l'edilizia;
b) i criteri di razional izzazio ne dei progetti edilizi in funzione della economicità e
celerità delle fasi di produzione e costruzio ne;
c) i criteri di razionalizzazione dei progetti edilizi in funzione della economicità e affi-
dabilità delle fasi di manutenzione e gestione;
d) ripercussioni operative, economiche e giuridiche nella gestione delle co mmesse e
degli appalti.
ESERCITAZIONI
Le esercitazioni riprenderanno gli argomenti trattati a lezion e con part icolare riferi -
mento alla razionalizzazione dei progetti edilizi al fine di ottenere, a parità di qualit à
globale, una maggiore economi cità delle costruzioni.
Il corso tratta l'organizzazione e l'esercizio delle reti e degli impianti di trasporto terre-
stri con cenni all'esercizio degli altri sistemi di trasporto. Vengon o esaminate le tecni-
che e le modalità di espletamento del servizio, nonché la struttura e l'organizzazione
delle aziende del settore.
Questo corso può costituire un valido supporto per la preparazione professionale degli
ingegne ri desiderosi di entrare nelle amministrazioni e nelle aziende di trasporto . Il
corso, che si articolerà attraverso lezioni, esercitazioni a carattere monografico e visite
ad impianti ed aziende del settore, affronterà anche argomenti finalizzati alla prepara-
zione di chi, all'inte rno delle aziende industriali, sarà preposto ad effettuare le scelte di
P?litica e strategia dei trasporti.
PROGR AMMA
Reti e sistemi di trasporto: definizioni, descrizione, tipologie, dime nsione del settore e
suo peso econom ico.
Trasporti urbani e interurbani su gomma e su ferro.
La funzione della rete stradale, le sue caratteri stiche e la sua suddivi sione gerarchica
(rete comunale, provincial e ANAS e autostradale).
La funzio ne della rete ferroviaria e le sue caratteristiche (linee FS e linee in conces-
sione). . .
I mezzi e le tecniche di trasporto: classificazione, descrizione, principali caratteristiche
e prestazion i in relazione alle esige nze dell'esercizio.
Le caratteristiche delle principali infrastrutture nodali e terminali del trasporto: classifi-
cazione, tipolo gie, impi antistica e ottimi zzazione dell'esercizio. Norm e di esercizio e
regimi di trasporto.
Organizzazione delle aziende di trasporto: ferroviarie, stradali, intermodali.
Modelli operativi gestionali delle aziende. L'impegno ottimale delle risorse. Tecniche
informa tiche per il controllo dell'esercizio del trasporto .
Gli argomenti suesposti verranno esaminati nell'ottica sia del trasporto passeggeri che di
quello merci.
Torino. 1993194 Civile, Edile 9 1
Il corso si inquadra tra le materie a carattere "topografico" anche se con struttura indi-
pendente ed autosuffic iente nei confronti di corsi affi ni. Ha lo scopo di offrire una
panoram ica completa ed aggiornata delle metodolo gie e delle appa recchi atur e atte ad
ott enere rilievi fotog rammet rici per le applicazioni nei ca mpi dell 'in ge gneria e
dell 'architettura (dai rilievi cartografici ai rilievi archite ttonici, ecc.). Ha l'obiettivo di
fornire le basi operative, con un buon livello di approfondimento.
PROGR AMMA
a Parte introduttiva.
Concett i generali: principi geom etrici ed analitici. Camere fotogrammetriche (con
ce nni alle camere fotografiche profe ssionali ). Tipi e caratt eristich e delle ottiche e
dei materiali fotografici usati. Calibrazione delle camere: orientamento interno.
Orientamento esterno di una coppia di fotogrammi stereosco pici (relativo ed asso-
luto): struttura di un restitutore. Appoggio topografico a terra.
b Parte specifica
bI Trattazione dei problemi di foto grammetria aerea, con parti colare riguardo alla
co struzione di cartog rafia a grande e grandissima scala. Piani di volo.
Operazione di restitu zione . Anali si dei cos ti. Capit olati. Collaudi . Esempi
applicativi.
b2 Trattazione de i prob lem i di d ose range ph otogra mm etry, co n particolare ri-
guardo al rilievo di monumenti e di fotogramm etria terre stre. Organ izzazione
delle operaz ioni di presa e di appogg io. Strumenti di presa e di restituzione
specifici. Esemp i di applicazione a vari settori dell'ingegneria , dell'architettura,
dell'archeolo gia, della medicina, ecc .
b3 Raddrizzamento e ortoproiezione: principi geometrici ed analitici. Ingranditori,
raddrizzatori ed ortoproiettori analitici. Esempi di applicazione in carto grafia e
nel rilievo di monumenti.
BIBLIOGRAFIA
Astori, SoIaini, Fotogrammetria, CLUP, Milano:
Manual of photo grammetry, American Society of Photogrammet ry.
Manual 01 color aerial photography, American Society of Photogrammetry.
Handbook 01non-topographic photogrammetry, American Society of Photog rammetry.
Sel vini, Princip i di fo togrammetria, CLUP, Milano.
92 Civile. Edile Ingegneria
Il corso forni sce le co noscenze di base delIe moderne tecn iche delIa fotogrammetria
applicate al rileva me nto di organis mi architettonici . Affronta i tem i più attual i
dell 'imposta zion e teorico-analitica e delIa moderna strumentaz ione necessari alIa
cos truzio ne del mode llo metrico tridimensionale delI'ogg etto analizzato, nonché di
alcuni strumenti grafico-descri ttivi utili com e contribu ti per un co rretto approcc io alle
tematiche del recupero, del restauro nonché per la catalogazione.
PROGR AMMA
Elementi di teoria delle osservazioni.
Fondamenti di statistica e calcolo delle probabilità. Misure dirette e indirette.
Fondamenti analitici della f otogrammetria.
Sistem i di riferim ento immag ine, modello e oggetto. Definizione di una direzione nello
spazio. Il fotogramma e la stelIa di direzioni. Equazi oni di collinearità e di complana-
rità. Soluzione analitica dei problem i di orientamento interno ed esterno .
Sistemi di presa.
Camere metriche, semirnetriche, amatoriali e soluzione analitic a dei problemi co nnessi
ad un corretto uso delle immagi ni da esse derivanti. Strum enti per l'acqu isizione di im-
magini digitali.
Rilevamento della rete di appoggio.
Strum ent i e metodi topografici tradizionali e non convenzio nali per il rilevamento dei
punti di appoggio. Metodologie topografico-fotogrammetriche per la definizione delIa
rete di appoggio.
Sistemi di restituzione tridimensionale.
Strumenti di restitu zione analitici semplificati. Sistemi monoscopici. Sistemi topogra-
fici alterna tivi per il rilievo tridimensionale . Implem entazione dei dati metrici in sistemi
informativi ded icati .
Sistemi di restitu zione bidimensionale.
Principi analitici del raddrizzamento e dell'ortoproiezione. Applic azione di tali metodo-
logie al tratta mento di immagi ni digitali.
BIBLIOGRAFIA
K. Kraus, Fotogrammetria (trad. S. Dequal ), Levrotto & Bella, Torino, 1993.
Non-topog raphic photogrammet ry, ASPRS , 1989.
Torino. 1993194
Civile. Edile 93
Il corso ha come scopo quello di fornire agli allievi ingegneri civili informazioni rela-
tive alle tecniche geofisiche che possono essere di utilit à nel campo della ingegneria
civile (studio dei terreni di fondazio ne, analisi non distruttive su strutture, migliora-
mento delle caratteristiche fisiche -dei suoli). Alcuni ce nni verranno inoltre dati sulle
tecniche di microzonazione per la qualificazione dei siti in aree sismiche.
Il corso si art icolerà in lezioni teoriche , esercit azioni in sito ed in laboratorio, con
acquisizione, trattamen to ed interpre tazio ne dei dati sperimentali.
PROGRAMMA
Introduzione alle tecniche geofis iche. Cenn i di metrol ogia. Analisi di serie spaz iali e
temp oral i di dati mono- e bidimensionali, analisi di Fourier, digitalizz azione di segnali
continu i, filtri digitali, convoluzione.
Metodi sismici.
Valutazione per via dinamica dell e proprietà elastiche di rocce e terreni: generazione,
propa gazione e rilevamento di onde sismiche in mezzi elastici e prob lematiche relative
a mezzi viscosi e visco-elastici. Sismica a rifrazione per onde P ed S e sismica a rifles-
sione ad alta risoluzione per la definizione della geometria e delle caratteristiche elasti-
che degli strati superficia li. Tomografia sismica: criteri e modalità di acquisizione ed
ela borazio ne dei dati. Determinazione del modulo di taglio in situ mediante l'analisi
delle onde superfici ali. Tecniche -e strumenti di raccolta, elaborazione ed interpreta-
zione dei dati. Sismologia: elementi di caratterizzazione sismica dei siti e di tecniche
per la microzonazione. Rischio sismico.
Metodi gravimetrici.
Cenni sul campo gravimetrico terre stre e sulle sue anomalie. Strumenti e tecniche di
misura per microgravimetria. Interpretazione dei risultati.
Metodi elettrici.
e
Proprietà elettriche di rocce terreni: generazione e distribuzione di un campo elettri co
nel suolo. Strumenti e tecniche di misura. Tomografia elettrica.
Metodi elettromagnetici.
Equazioni di Maxwell. Interazione di campi elettromagnet ici con corp i conduttori o
resistivi nel sottosuolo. Strumenti e tecniche per la generazione ed il rilevamento.
Anali si dei campi indotti .
BIBLIOGRAFIA
Telfort, Geldart, Sheri ff, Applied geophysics, 2nd ed., 1990, Cambr idge UnivoPresso
Dobrin, lntroduction to geophysical prospecting, 1976, McGra w-Hill.
Dispen se fomite durante il corso.
94 Civile, Edile Ingegneria
G 2340 Geotecnica
Anno :periodo 5:2 Impegno (ore): lezioni 60 esercitazio ni 50 (settimanali 4/4)
Docente da nomina re (Ing. strutturale)
L'insegnament o si pone come obiettivo l'apprend imento dei conce tti fonda mentali della
meccanica dei terren i di fondazione. Lo studio del comportamento meccanico del ter-
reno è svolto con riferimento ai risultati sperimentali delle pro ve di laboratorio ed
all'ana lisi tecnica dei fenomeni secondo i principi della meccanica del continuo.
I risultati di tali studi vengono utilizzati per la risoluzione di temi di interesse applica-
tivo fondamentalmente ricondu cibili ai problemi di stabilità (rottura del terreno) e di
deformazione (cedimento di fondazioni ). .
PROGRAMMA
Le lezioni prevedono una prima parte del corso dedicata alle proprietà fisiche dei terreni
ed alle propr ietà indice.
Successivamente viene analizzato lo stato tensionale naturale (tensioni geostatiche) e la
distribuzione delle tensioni indotte da sovraccarichi.
Vengono quindi trattati i fenomen i di flusso stazionario e transitorio e l'analisi delle
relazioni tra sforzi e deformazion i, per fornire i criteri di valutazione della resistenza al
taglio dei terreni .
Nella seconda parte de1 corso vengono sviluppati i metodi di calcolo delle opere di fon-
dazione , delle costru zioni in terra e delle opere di sostegno, sia con rifer imento allo
stato limite ultimo sia a quello di servizio.
ESERCITAZIONI. Vengono svolti esempi relativi agli argomenti trattati alle lezioni,
con particolare riguardo alle applicazioni progettuali dell'ingegneria edile.
BIBLIOGRAFIA
R. Lancellotta, Geotecnica, Zanichelli.
D 2342 Geotecnica 2
5:2 Impegno (ore): lezioni 60 esercitaz ioni 50
Anno:periodo (settimanali 4/4)
Prof. Renato Lancellotta (Ing. s~tturale)
Il corso. ha come obiettivo l'ap prendimento dei fondamenti per la mode llazione del
comportamen to meccanico dei terreni e per la risoluzione dei problem i al finito.
REQUISITI. Scienza delle costruzioni, dell'Idraulica, della Meccanica de lle terre e
delle rocce. .
PROGRAMMA
Le lezioni prevedono una parte introduttiva dedicata all'inquadramento del comporta-
mento meccanico delle terre, utilizzando il modello dello stato critico. In tale contesto
vengono ripresi i fondamenti della teoria dell'elasticità e della teoria della plasticità.
Successivamente vengono affrontati gli aspetti connessi al mezzo poroso, nell'ambito di
una trattazi one generale che muove dalle deformazioni finite.
Sono quindi trattati i problemi di collasso e lo stato di servizio, nonch é alcuni casi par-
ticolari riguardanti il comportamento dei terreni in presenza di carichi ciclici.
BIBLIOGR AFIA
R. Lancellotta, Geotecnica, Zanichelli.
Torino, 1993194 Civile. Edile 95
Il corso è rivolto agli studenti che intendono affinare le cono scenze nel settore delle
cos truz ioni viarie: in particolare sulle tematiche gestionali e manutentive delle infra-
strutture delle reti di trasporto.
PROGRAMMA
La rete viaria e gli enti di gestione.
La pianificazione, la programmazione della gestione e della manutenzione delle reti :
vincoli, strumenti operativi, legislazione vigente e applicazione.
Eserci zio, manuten zione ordinaria e straordinaria, settori di applicazione.
Fasi della manutenzione : progettazione iniziale, rilevamento dati, analisi dei possibili
interventi manutenti vi, programmazione degli interventi , esecuzione e controllo.
Schemi di pianifi cazione nel settore delle pavimentazioni: catalogo delle degradazioni
delle pavimentazioni, valutazione dei dati raccolti , tecniche di ripara zione , sistemi ope-
rativi ( mac~ h i ne operatrici), piani finanziari , analisi dei costi.
Il corso si prop one di fornire le cono scenze necessarie per un corretto intervento sul
territorio in ambito fluviale e torrentizio e per una conseguente ubicazione e dimen sio-
namento delle opere idrauliche relative per la difesa e la conservazione del territorio,
PROGRAMMA
Morfologia fluviale, qual ità delle acque fluviali, biologia dei sistemi acquatici.
Misure in amb ito fluviale , mappature tradizionali , telerilevamento .
Trasporto solido al fondo, in sospensione e totale.
Modelli in moto vario a fondo mobile .
Opere di ingegneria fluviale : regolazione del fondo, dei livelli .
Canali navigabili.
Bacini montani , torrenti, brigl ie e difese spondali.
Dife se attive e passive.
Fenomeni di erosione localizzati.
Diffusione degli inquinanti in ambito fluviale e autodepurazione.
Esercitazioni di tipo numerico.
Progetto di oper a fluviale .
96 Civile, Edile Ingegneria
PROGRAMMA
Nella parte introduttiva del corso vengono date alcuni nozioni utili per valutare e con -
frontare tra loro i processi di trasformazione dell 'energia di uso più frequente
nell'impianti stica civile .
Qu indi vengo no trattati: il benessere fisiologico e il modello termodinamico in rela-
zione alla interazione con l'ambiente (equazione di Fanger e sue appl icazioni); la fisica
dell'edificio intesa come risposta dello stesso alle solleci tazione termiche esterne e
quindi lo studio del suo comportamento sia in regime variabile che stazionario con
relativo calcolo dei fabbi sogni estivi ed invernali; infine la cortezione del microclima
tramite gli impianti.
In quest'ultima parte del corso vengono illustrati i principali componenti di impianto per
la produzione di energia termica ad alta e bassa temperatura (caldaie, frigo rigeni ,
scambiatori), le tipologie impiantistiche principali per la climatizzazione degli edifici ed
i relativi sistemi di distribuzione e di cessione all'ambiente. Per ognuno di essi vengono
illustrati i metodi di calcolo e di progettazione con particolare atten zione ai sistemi di
regolazione ed alla normativa.
Si fa inoltre cenno agli impianti di teleriscaldamento.
ESE RCITAZIONI. Progettazione termica dettag liata di un edificio e del relativo im-
pianto di climatizzazione.
BIBLIOGRAFIA
Pizzetti, Condizionamento dell 'aria, Tamburi , Milano.
E. Bettanini, P.F. Brunello, Lezioni di impianti tecnici, vol. J e 2, CLEUP, Padova.
A. Briganti [et al.], Manuale della climatizzazione, Tecniche Nuove, Milano.
Il corso tratta dell'uso delle strumentazioni e della pratica operativa per le più diffuse
indagini geotecniche intese di fornire al progetti sta gli elemen ti di calco lo e verifica per
lo studio di stabilità di opere di ingegneria coinvolgenti le masse naturali . Sono quindi
sviluppati i criteri per l'interpretazione delle diverse misure e dei dati ricavati dai rilie vi
geostrutturali per la definizione dei parametri da utilizzare nei calco li.
Torino, 1993194
Civile. Edile 97
PROGRAMMA
Considerazioni generali sulla funzione e l'organizzazione delle indagini e delle misure
geotecniche nella progettazione di opere di ingegneria , coinvolgenti masse naturali.
Principi di funzionamento di trasduttori impiegati nei più diffusi strumenti di misura in
capo geotecnico.
Metodologie per l'esecuzione di rilievi geostrutturali nelle masse rocciose, trattamento e
interpretazione dei dati per la caratterizzazione geotecnica delle masse stesse .
Metodologie per l'esecuzione di misure in sito ai fini della determ inazione di caratteri-
stiche geotecniche delle formazioni (prove di carico su piastra e in cunicolo, prove di
taglio , prove penetrometriche, prove pressiometriche ).
Misura dello stato di tensione naturale nelle masse rocciose mediante metodologie
diverse: prove in foro con rilascio di tensioni , prove con martinetto piatto , prove con
stimolazione idraulica.
Misure di controllo in corso d'opera e a lungo termine in scavi a giorno e in sotterraneo
e in pendii naturali. Finalit à e organizzazione di un .sistema di misure di controllo.
Interpretazione delle misure. Esame di esempi applicativi di misure di controllo.
Inquadramento generale delle prove di laboratorio da eseguirsi nell'ambito della proget-
tazione geotecnica: metodologie di prova, trattamento e interpretazione dei risultati ai
fini della caratterizzazione geotecnica dei materiali rocciosi e dei terreni.
BIBLIOGRAFIA
T.H. Hanna,'Field instrumentation in geotechnical engineering, TIP, 1985
M. Grecchi , Geoelettron ica, Ghedini, 1987.
J. Dunnicliff, Geote chnical instrumentation for monitoring field performance, Wiley ,
1988.
Il corso propone lo studio dei temi connessi con la progettazione di opere di ingegneria
interessanti gli ammassi rocciosi quali gallerie e grandi cavità sotterranee, pendii natu-
rali e fronti di scavo , fondazioni . Saranno fatti continui riferimenti alle problematiche
di costruzione, di progettazione e di verifica poste dalla pratica ingegneri stica.
PROGRAMMA ·
Dopo un attento esame delle metodologie di progetto delle strutture interagenti con gli
ammassi roccio si, saranno richiamati i fondamenti del comportamento fisico-meccanico
dei materiali geologici (leggi costitutive e di resistenza) ed i concetti riguardanti
l'individuazione e la scelta dei parametri di progetto.
Saranno discu ssi i metodi di anali si progettuale, 'con particolare riferimento a quelli
numerici (metodo degli elementi finiti - in campo lineare e non lineare - degli elementi
. discret i e di contorno) e di tipo osservazionale, dove le misure edi controlli in corso
d'opera assumono un'importanza predominante.
Sar anno trattate le prin cipali problematiche che riguardano il progetto di gallerie e
cavità sotterranee, pendii naturali e fronti di scavo, fondazioni.
Il corso si conclude con il progetto di un caso pratico proposto dal Docente .
98 Civile, Edilc Ingegneria
Il corso completa gli strumenti di conoscenza della problematica dei trasport i co ntenuta
negli insegnamenti di Tecnica ed economia dei trasporti, Progettazione dei sistemi di
trasporto, Teoria e tecnica della circo/azione, Esercizio dei sistemi di trasporto. Il
corso in partic olare esamina gli aspetti della pianificazione ai vari livelli per le variabili
esplicative del problem a dei trasporti.
PROGRAMMA
I. Formulazione del problema dei trasporti.
2. Anali si delle comp onent i sistematiche del fenomeno: il sistema ambiente e fisico, la
dom anda di mobilità, il sistema dei vincoli, strumenti e tecnologie disponibili, il
sistema uomo e territorio.
3. Il sistema delle relazioni spaziali.
4. I sottos istemi nella pianificazione: i fattori econom ici, le polit iche dei trasport i, le
attività, le reti di trasporto .
5. I livelli della pianificazione: vincoli territoria li, vincoli temporali.
6. Gli orizzonti temporali della pianifi cazione .
7. Le decisioni formali zzate dei proce ssi di pianificazione.
8. I proce ssi decisionali.
9. I processi valutativi.
BIBLIOGRAFIA
A. Orlandi, Principi di ingegneria dei trasporti, Patron , Bologna
Colin Lee , I modelli nella pianificazione, Marsilio.
L'int er vento sull'es istente non può pre scindere dall a approfondita conosce nza
dell'edificio sul quale si intende intervenire, del conte sto all'interno del quale l'edificio è
nato e vive, della storia dell 'uno e dell'altro e da una profonda cultura del costruito nel
senso più ampio con esten sione alla storia dell'architettura e delle teorie fond amentali
del restauro architettonico. L'esistente può comprendere sia l'architettura storica, che
l'architettura propria del movimento moderno e quello recente .
PROGRAMMA
Stud io di modi di intervento che riguarderanno operaz ioni di recup ero, manuten zione e
riparaz ione di edifici storici e moderni , in ottica di restauro.
Metodo di anamnesi completa dell'edificio e del contesto che, a partire dal rilievo vero e
proprio, si estenda nella storia dell'edificio, alle tecniche utili zzate per la sua costru-
zione per le eventuali riparazioni e restauri, sino alla analisi del degrado in atto.
Sistem atizzazione delle conosce nze sull'edificio, diagno si del degrado eventu ale, pro-
getto di terapi a. Conoscenza dei magisteri edilizi storici fondamentali e delle tecniche
edilizie co mpatibili con l'edilizia esistente.
Torino. 199 3/94 Civi le. Edile 99
Conoscenza delle "Carte del Restauro " e della normativa nazionale e regionale per il
recupe ro.
Progettazione approfondita sino alla scala di dettaglio, per adattam enti successivi, per la
responsabilità di trasmettere al futuro un edificio riparato, recuperato, in modo co nsono
alla cultura in tema e dotato nuovamente di caratteristiche tali da poter durare nel
tempo .
ESERCITAZIONI
Studio di un caso di decadimento patologico. Progetto di un intervento di recupero.
BIBLIOGRAFIA
G. Caterina, Tecnologie del recupero edilizio, Torino , UTET .
P.G. Bardell i, Casi di studio della progettazione integrale, Polite cnico di Torino, Dip.
di Ing. dei sistemi edilizi e territoriali.
C. Brandi, Teoria 'del restauro , Torino, Einaudi , 1977.
Il corso è dedicato all'anali si di stabilità di pendii naturali ed artificiali. Nel primo caso
si danno degli elementi necessari per l'identificazione, il controllo ed il con solid ament o
di fenomeni franosi ; nel secondo caso si propongono dei metodi di caratterizzazione
geotecnica di terreni e rocce e metodi di calcolo per il dimen sionamento di scavi e
rilevati.
REQUISITI. Per poter seguire il corso è necessario aver acquisito le conoscenze di
base che derivano da un corso di Geotecnica (o Principi di geotecnica) .
PROGRAMMA
Nella parte introduttiva del corso vengon o classificati i diversi tipi di movimenti franosi
in roccia ed in terra , distinguendoli sulla base delle caratteristiche del movimento.
A ciò segue una parte che riguarda la caratterizzazione geotecnica, specifica per il pro-
blema di stabilità dei pendii, di terreni e masse rocciose .
Succes sivamente vengono esaminati gli effetti del moto di filtrazione dell'acqua nei ter-
reni e nei mezzi roccio si sulla stabilità.
Si discutono quindi i modell i geomeccanici che possono essere messi a punto per
descrivere il comportamento meccanico di masse roccio se e di terreni e si espongono
alcuni metodi di verifica di stabilità di pendii in campo statico e dinamic o.
Il corso termina con alcune lezioni relative all'analisi dell'efficaci a di metodi di consoli-
damento e di dife sa.
ESERCITAZIONI
Le esercitazi oni riguardano lo svolgimento, anche di tipo numerico, di casi prat ici. È
previsto anche un sopralluogo per visita a lavori di consolidament o.
BIBLIOGRAFIA
G.P. Giani , Analisi di stabilità dei pendii. Parte l, Classificazione dei f enomeni di in-
e
stabilità, pendii naturali f ronti di scavo in roccia, Ass. Min. Subalpina, Torino , 1988.
E. Hoek , J.W. Bray, Rock slope engineering, IMM, London, 1981.
L. Schu ster, R.L. Krizek , Landslides : analysis and control, Nat. Acad. Sciences,
Washington, 1978.
100 Civile, Edile Ingegneria
Nel quadro dell 'ampio significato dei termini "rischio" e "sicurezza", il corso intende
fornire gli strumenti per individuare le pericolo sità nelle varie attività e definire proce-
dimenti, tecnici od organizzativi, per raggiungere obiettivi di sicurezza. Il corso intende
inoltre trasferire le valutazioni dei rischi in proces si decisionali per una corretta proget -
tazione e per una attenta gestione di rischi imprenditoriali od ambientali.
PROGRAMMA
I. Inc identi e rischi nelle attività umane. Evolu zione dei concetti di "rischio" e
"sicurezza". Scale e parametri per valutazioni di "tollerabilità dei rischi ". Le valu-
tazioni di impatto ambientale . Environmental audit s.
2. Pericolosità di prodotti ed operazioni industriali . Tossicità delle sostanze chimi che.
Reazioni di combu stione ed esplosive. Elementi di protez ione contro gli incendi.
Rischi legati all'uso dell'energia elettrica.
3. Metodi di studio dei rischi nelle attività antropiche . Metodi basati sul giudizio inge-
gneristico (indici di rischio, safety audits, check list ). Banche dati incidenti.
Valutazioni probabilistiche dei rischi:
Metodi per l'individuazione delle pericolosità di origine interna agli impianti
(analisi di operabilità, Hazop ; analisi dei guasti e loro effetti - FMEA ).
Valutazione della risposta di un impianto al verificarsi di un guasto per mezzo di
alberi logici e decisionali (diagramma delle sequenze incidentali, albero degli
eventi, albero dei guasti , diagramma logico cause-conseguenze).
Stima della frequenza di eventi incidentali (risoluzione di alberi logici).
Analisi di sequenze incidentali di tipo dinamico .
4. Principi e metodi dell 'affidabilità tecnologica. Affidabilità di un componente, di
sistemi operati vi (in serie o in parallelo, a logica maggioritaria), di sistemi in attesa
di intervento. Banche dati affidabilità. Analisi di sistemi tramite catene di Markov.
5. Valutazione degli errori umani.
ESERCITAZIONI
Costituzione di un prototipo di Banca Dati Incidenti e Analisi Pericolosità.
Applicazioni delle differenti metodologie di analisi dei rischi.
Elaborazione di una specifica per l'omologazione di un prototipo.
Analisi delle relazioni cause-effetti su un componente di macchina uscito di servizio.
Relazione dettagliata su un tema ambientale o di sicurezza di interesse dell'allievo.
BIBLIOGRAFIA
Norme per la prevenzione degli infortuni.
N. Picc inin i, Affidab ilità e sicurezza nell 'industria chimica, SCCFQiM, Barcellona ,
1985.
S. Messina, N. Piccinini, G. Zappellini, Valutazione probabilistica di rischio, 3ASI. D.
A. Crowl , l .F. Louvar, Chemical process safety , Prentice Hall, 1990.
T orino . 199 3/94 Civile. Edile 101
PROGRAMMA
Visione e percezione naturale.
Modellazione matematica, geometria, e simulazione rappresentativa.
La rappresentazione di forme nel piano e nello spazio: storia dei metodi e delle tecni-
che.
La rappresentazione per la scienza: esperienze, modelli, sviluppi.
Le tecnologie innovative e l'evoluzione dei sistemi informativi ,
Le applicazioni per l'integrazione tra sistemi tradizionali e sistemi avanzati.
Analisi di esperienze di ricerc a condotte nei diversi ambiti dell'ingegneria.
Anali si di appli cazioni indirizzate alla progettazione urbanistica e architettonica.
Il campo dei beni culturali ambien tali.
Il corso forni sce solide basi per l'acquisizione, il trattamento e l'interpretazione dei dati
territori ali rilevati, da satellite o aereo, mediante sensori fotografici e non.
PROGRAMMA
Introduzione.
Principali leggi fisiche sulla radiazione elettromagnetica. Emissività , riflettività, firma
spettrale, radiazione di corpo nero.
Strum enti di ripresa,
Camer e fotografiche normali e multispettrali . Accoppiamento filtro-pellicola. Tipi di
pellicola. T ipi di rivelatore. Dispo sitivi ottico-meccanici a scansione. Telecamere.
102 Civile. Edile Ingegneria
Radar. Radiometri. Piattaforme di ripresa. Influenza dell'atmosfera sulla racco lta dei
dati. Concetto di risoluzione geometrica, radiometrica, spettrale. Definizione del pixel.
Strumenti di restituzione.
Sinteti zzator i ana log ici di immagini. Siste mi digi tali. Software di restituzione.
Conversione analogico-digitale. Scale.
Elaborazione dei dati.
Elaboraz ioni analogiche e digitali. Principali algoritmi matematici impiegat i nelle ela-
borazioni numeriche. Principi di teoria delle informazioni.
Principi f ondam entali di interpretazione dei dati.
Applicazioni territori ali: la costruzione di mappe tematiche. Classificazione dei suoli;
mappe dell'um idità superficia le. Applicazioni in geologia strutturale. Classificazione
dei tipi di copertura vegetale e land use. Applicazioni del telerilevamento nel controllo
dell'inquinamento delle acque. L'impiego della termogr afia aerea o da satellite per lo
studio della circolazione di estese superfici d'acqua. Impiego della termografia per il
restauro delle opere d'arte. L'osservazione dei fenomeni non esclusivamente superfi-
ciali. Esempi di applicazioni del telerile vamento in archeologia. Misura degli stati di
stress term ico. Misura delle perdite di calore degli edifici.
BIBLIOGRAFIA
Manual of remote sensing, ASPRS , Fall Church,1975.
Floyd F. Sabins jr, Remote sens ing : principl es and interpretation, Freeman, San
Francisco, 1978.
G.M. Lechi , Appunti del corso di telerilevamento, CUSL, Milano, 1991.
l .B. Campbell , Introduction to remote sensing, Guilford , New York, 1987.
Nell'amb ito di un piano di studi orientato a pianificazione , real izzazione , eserc izio e
valutaz ione dei sistemi infrastrutturali e dei trasport i, la materia approfondisce in parti-
colare i temi della formazione della domanda di mobilità e della sua gestione sulle reti,
preci sando le tecniche di impostazione e risoluzione dei problemi con le normative in
vigore .
PROGRAMMA
Finalità del corso e descrizione delle opportunità di lavoro.
Introdu zione alla pianificazione generale e dei trasporti degli enti istituzional i: norma-
tiva nazionale e locale . Codice della strada.
Piani urbani di traffico e piani della mobilità.
Nozion i di statistica applicata .
Analisi e rassegna di tecniche e modelli descrittivi della domanda di mobilità e della
correlazione con il sistema delle attività ed insediativo, nonché delle azioni di assegna-
zione del traffico alle reti e di valutazione dei risultati.
Analisi costi-benefici applicata ai problemi di traffico.
Teoria del veicolo accodato e della capacità delle strade.
Uso della manualistica.
Tecniche di progettazione e di regolazione delle intersezioni, degli itinerari e delle reti.
Analisi ambientali dei piani di traffico.
44 Acquarone, Giuseppina (Chimica) G5570 Tec nologia dei materiali e chimica applicata
[3:1]
79 Bardelli, Pier Giovanni (SiSL edilizi) G4210 Progettazione integrale [5: l ]
45 Caruso, Angelo (Sis!. edilizi) D/G 1520 Economia ed estimo civile [3,5:2]
81 Contini , Piero (Ing. strullurale) 0 5220 Tecnica della produzione edilizia [5: l J
69 Di Noto , Domenico (Idra ul., trasp ., 0 1870 Esercizio dei sistemi di trasporto [5:1]
infrastr. civ.)
99 Gian i, Gian Paolo (Georisorse) 05 150 Stab ilità dei pendii [5:2]
98 Iannelli, Francesco (ldraul, trasp., 0 /G391O Pianificaz ione dei traspo rti [5:2]
infrastr. civ.)
63 Innaurato, Ennio (Sist. edilizi) G03 13 Architettura e composizione architettonica 3
[5:1]
86 Innaurato, Nicola (Georisorse) 0 0930 Costru zione di galle rie [5:2]
89 Jam iolkowski, Michele (Ing. 01 280 Oinami ca delle terre e delle rocce [5:2]
strutturale)
48 0 2340 Geo tecnica [3,4:2]
43 Lucco Borlera , Maria (Chimica) 05570 Tecnologia dei materiali e chimica app licata
[3:1]
65 Mancini, Giuseppe (Ing. strutt urale) 0 /G0990 Costru zione di ponti [5: I]
78 Marocchi, Dante (Idraul., tras p., 04 180 Progettazione di sistemi di trasporto [5:1]
infrastr. civ.)
41 Marro , Piero (Ing. strutturale) 0 /G4600 Scienza delle cos truzioni [3:1]
72 Morra , Luigi (Sis!. edili zi) G2400 . Gestione del processo edilizio [5:1]
64 Napoli, Paolo (Ing . stru tturale) G0830 Consolida mento delle cos tru zioni [5 :1]
66 Nascè, Vittorio (Ing . strutturale) D/GlO 80 Cos truzioni in acc iaio [5: I J
101 Novell o Ma ssai, Giuseppa (Sis!. G5530 Tec nich e della rapprese ntaz ione [5:2]
edilizi)
67 Orusa , Luciano (Sis!. edil izi) D/GI 360 Discip lina giuridica delle attività tecnico-
ingegneristiche [5: 1,2]
90 Ossola, Francesco (Sis!. edilizi) Gl860 Ergotec nica ed ile [5:2]
80 Palumbo , Piero (Ing. strutturale) D/05 360 Stru tture prefabbri cate [5:1)
100 Piccinini, Norberto (Ch imica) G5440 Tec nica della sic urezza ambien tale [5:2]
85 Picco , Giovanni (Sist, edi lizi) G0790 Co mpos izione urban istica [5:2]
55 Quaglia, Mario ·( Idrau!., tras p., infrastr. D/GOO20 Acquedotti e fogna ture [4:2]
civ.)
52 Ricci , Giuseppe (Meccanica) D/G32 15 Meccanica applicata alle macc hine + Macchine
(int.) (4:1]
36 Scarzella, Paolo (Sis!. edili zi) G I630 Archit ettur a tecnica [2:2]
95 Schiara, Marcello (l drau!., tras p., D2510 Idraul ica fluv iale (5:2]
infrastr . civ .)
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