Rivoluzione Astronomica

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La Rivoluzione Astronomica

La Rivoluzione astronomica rappresenta uno degli avvenimenti culturali più importanti della storia
dell’Occidente.

Si crede che tale rivoluzione sia dovuta in sostanza a Copernico. In Realtà ciò è vero solo in parte,
poiché per esattezza ha semplicemente dato inizio a un processo di pensiero che ha coinvolto
astronomia, filosofia e teologia.

Oltre a Copernico abbiamo fisici come Keplero e Galileo, il vero filosofo della nuova visione del
cosmo è piuttosto Giordano Bruno.

Il “Sistema del mondo” è noto come universo aristotelico-tolemaico, fatto appunto da Aristotele e
Tolomeo.

L’Universo degli antichi

-Era unico in quanto pensato come il solo universo esistente

-Era chiuso poiché immaginato come una sfera limitata dal cielo delle stelle fisse (oltre il quale non
c’era nulla)

-Era fatto di sfere concentriche, intese non come puri tracciati matematici, ma come qualcosa di
solido e reale.

-Era inoltre pensato come qualitativamente differenziato in due zone cosmiche ben distinte, una è
perfetta e l’altra imperfetta.

La prima era quella dei cieli anche considerato “mondo sopralunare” qui troviamo quindi tutte le
cose che sono considerate perfette come ad esempio l’etere.

La Seconda zona conosciuta come “mondo sublunare” formati dai quattro elementi
(fuoco,acqua,terra,aria) e dotati di un moto rettilineo (dal basso verso l’alto o viceversa)

Poiché avendo sia un inizio che una fine dava origine ai processi di generazione e corruzione.

Troviamo Quattro Autori importanti in questo periodo

Copernico, con la ricerca di un nuovo sistema astronomico

Brahe, con il terzo sistema del mondo

Keplero, con lo studio delle orbite dei pianeti

Bruno, con un nuovo tipo di astronomia e filosofia

Come Sappiamo la dottrina di Copernico non ebbe molto successo ed è qui che entra in gioco il
teologo luterano Andreas Osiander che premise al lavoro di Copernico smorzandone l’effetto
dirompente della nuova dottrina.
In essa Osiander sosteneva la natura puramente ipotetica e matematica.

Con Brahe invece si ha più successo fu l’ideatore del cosiddetto sistema ticonico ossia di un sistema
cosmologi “misto”, che sarebbe un misto tra Tolomeo e Copernico.

Questo sistema sosteneva che i pianeti girano intorno al sole mentre il sole gira a sua volta intorno
alla Terra.

Keplero in una sua opera vedeva in esso l’immagine della Trinità divina. Al centro del mondo
starebbe il sole, immagine di Dio Padre, dal quale arriva ogni fonte di luce, calore e vita.

Rimase sempre fedele al principio secondo il quale l’oggettività del mondo è nella proporzione
matematica implicita in tutte le cose.

Nel Medioevo però si ha un rigetto totale dell’atomismo ritenuto un filone eretico della cultura,
aveva decretato la sconfitta di ogni immagine astronomica alternativa a quella sanzionata dalla
chiesa.

I pirmi dubbi intorno alla cosmologia finitistica greco-cristiana si possono ritrovare nell’ultima
scolastica e nell’occanismo.

Infine con Bruno troviamo “Le tesi cosmologiche rivoluzionarie”:

1 Abbattimento delle mura esterne dell’universo,

2 Pluralità dei mondi e loro abitabilità

3 Identità di struttura tra cielo e terra

4 Geometrizzazione dello spazio cosmico

5 Infinità dell’universo

La prima tesi implica la distruzione dell’idea secolare dei confini del mondo perché l’universo è
aperto in ogni direzione

La seconda tesi, connessa alla prima implica la moltiplicazione all’infinito dei copri che corrono per il
cielo, ossia il concetto di una pluralità illimitata di sistemi solari, che Bruno ritiene popolari.

La terza tesi già presente negli atomisti e in Cusano implica il superamento del dualismo astronomico
tolemaico e l’unificazione del cosmo in una sola immensa religione. Infatti si sbaglia dice bruno a
voler distinguere tra una parte più nobile e una meno nobile dell’universo poiché procedendo tutto
dall’unica mente e dall’unica volontà di Dio resta preclusa ogni discriminazione gerarchica.
La quarta tesi strettamente intrecciata alla terza considera lo spazio come qualcosa di unico e di
omogeneo ossia fondamentalmente simile a sé stesso in tutto l’universo.

Da ciò quella geometrizzazione dello spazio, di cui parla Koyré alludendo alla sostituzione dello
spazio aristotelico con uno spazio euclideo, omogeneo e finito.

La quinta tesi in Bruno è in realtà la prima essendo l’idea madre che sta alla base di tutte le altre tre.
Come sappiamo è anche l’idea diletta di bruno cioè quella che infiamma di ebrezza filosofica che lo
riempie di entusiasmo e passione portandolo a ritenere l’Universo un senza limiti dai caratteri divini.

Riassuntino:

In Cusano l’universo è interminato

In Copernico è finito, con al centro il sole

In Bruno è infinito, cioè aperto in ogni direzione e senza centro

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