La Rivoluzione Astronomica
La Rivoluzione Astronomica
La Rivoluzione Astronomica
Essendo Giordano Bruno “figlio” della scolastica, la sua teoria sembra essere confermata
da un principio teologico presente nell’ultima scolastica, secondo il quale il mondo, avendo
la sua causa in un essere infinito deve per forza essere infinito.
Le tesi cosmografiche rivoluzionarie dell’età moderna presenti in Bruno sono cinque:
1. abbattimento delle mura esterne dell’universo: distruzione dell’idea secolare dei confini
del mondo;
2. pluralità dei mondi e loro abitabilità: pluralità illimitata di sistemi solari, che Bruno ritiene
popolati da creature viventi, senzienti e razionali;
3. identità di struttura tra cielo e terra: superamento del “dualismo astronomico” tolemaico
fra mondo sopralunare e mondo sublunare e unificazione del cosmo in una sola immensa
regione;
4. geometrizzazione dello spazio cosmico: carattere unitario, omogeneo e infinito dello
spazio cosmico, che viene quindi geometrizzato sulla base del modello euclideo;
5. infinità dell’universo.
Gli astronomi del tempo (Tycho Brahe, Keplero, Galileo) accolsero freddamente o
rifiutarono in gran parte le tesi di Giordano Bruno, respingendo soprattutto l’idea della
pluralità dei mondi e dell’infinità dell’universo.
Un colpo decisivo alla cosmologia di bruno verrà dalla fisica del Novecento, in particolare
da Einstein, che è tornato a riproporre l’idea di un universo finito. Infatti, secondo Einstein,
la materia si “incurverebbe” su se stessa, per cui il mondo sarebbe illimitato ma finito,
simile a una sfera illimitatamente percorribile, anche se finita. Di conseguenza, mentre nel
modello euclideo di spazio è possibile tracciare una retta che va all’infinito, nel cosmo di
Einstein una retta all’infinito tende a ripiegarsi su se medesima, dando origine a una sorta
di circolo. Sul problema dell’infinità del mondo la scienza moderna è dunque tornata a
proporre un modello cha appare più vicino a quello di Aristotele e Tolomeo che a quello di
Bruno. La scoperta delle geometrie non euclidee e la loro applicazione nella fisica ha
messo in crisi anche la “geometrizzazione” dello spazio cosmico, ossia il pregiudizio che lo
spazio dell’universo reale sia di tipo euclideo, lasciando la questione “in sospeso” anche
su questo punto. In conclusione, tre sono i punti tuttora problematici della visione
“moderna” dell’universo:
1. l’esistenza di altre creature viventi e razionali;
2. la struttura ultima dello spazio cosmico;
3. la questione dell’infinità dell’universo.