Filosofia - La Rivoluzione Astronomica
Filosofia - La Rivoluzione Astronomica
Filosofia - La Rivoluzione Astronomica
IL GEOCENTRISMO
L'ETERE E LE SFERE
D'altra parte, per la stessa teoria, tutta la terra presente nell'universo e gli
altri elementi in essa contenuti, devono essere nel nostro mondo. Se ne
conclude, che nel resto dell'universo non possono esservi questi elementi.
Però per Aristotele non esiste il vuoto, quindi l'universo deve essere
composto da un quinto elemento, l'etere, organizzato in sfere via via più
ampie che circondano la Terra e sostengono i diversi corpi celesti: la Luna,
Mercurio, Venere, il Sole, Marte, Giove, Saturno e una sfera che chiude
l'universo (il quale, essendo sferico, non può essere infinito), che sostiene
tutte le stelle fisse.
L'ELABORAZIONE DI TOLOMEO
Questo sistema non dà però ragione delle leggi astronomiche, dato che le
orbite dei pianeti non sono circolari. Tolomeo riconduce il moto dei pianeti
alla combinazione di più moti circolari arrivando a teorizzare l'esistenza di
55 sfere. Il geocentrismo e la perfezione dei cieli andavano incontro al
senso comune e ad alcune affermazioni della Bibbia. Per questo, la teoria
aristotelico-tolemaica viene fatta propria dalla Chiesa.
L'ELIOCENTRISMO
LE LEGGI DI KEPLERO
Keplero giunge alla formulazione delle prime due leggi che portano il suo
nome: le orbite dei pianeti sono ellissi, di cui il Sole occupa uno dei
fuochi; la velocità di ogni pianeta varia in modo tale che una retta
congiungente il Sole e il pianeta percorre in uguali intervalli di tempo
uguali porzioni di superficie.
LA NECESSITÀ DI UN "MOTORE"