Il documento descrive il monumento a Sandro Pertini progettato da Aldo Rossi a Milano nel 1988-1990. Il monumento prende la forma di un cubo di otto metri di lato composto da pietre squadrate disposte ad accogliere una scala. L'architettura crea uno spazio abitato che instaura un rapporto con il contesto circostante.
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Il documento descrive il monumento a Sandro Pertini progettato da Aldo Rossi a Milano nel 1988-1990. Il monumento prende la forma di un cubo di otto metri di lato composto da pietre squadrate disposte ad accogliere una scala. L'architettura crea uno spazio abitato che instaura un rapporto con il contesto circostante.
Il documento descrive il monumento a Sandro Pertini progettato da Aldo Rossi a Milano nel 1988-1990. Il monumento prende la forma di un cubo di otto metri di lato composto da pietre squadrate disposte ad accogliere una scala. L'architettura crea uno spazio abitato che instaura un rapporto con il contesto circostante.
Il documento descrive il monumento a Sandro Pertini progettato da Aldo Rossi a Milano nel 1988-1990. Il monumento prende la forma di un cubo di otto metri di lato composto da pietre squadrate disposte ad accogliere una scala. L'architettura crea uno spazio abitato che instaura un rapporto con il contesto circostante.
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FONDAZIONE DELL’ORDINE DEGLI ARCHITETTI,
PIANIFICATORI, PAESAGGISTI E CONSERVATORI
DELLA PROVINCIA DI MILANO Cq.049/itinerari
Monumento a Sandro Pertini / 1988-1990 /
Aldo Rossi con M. Adjmi, F. S. Fera Monumento a Sandro Pertini / 1988-1990 / A. Rossi con M. Adjmi, F. S. Fera
piazza Croce Rossa, Milano
L’architettura regola la disposizione territorio quanto i segni espressivi propri del dei pochi segni proposti in un’ordinata lavoro di Aldo Rossi. Una geometria ancor “Il monumento di piazza o largo Il progetto per largo Croce Rossa ancor composizione nella quale, i gelsi, i lampioni più raffinata disegna le misure dei singoli Montenapoleone è terminato. Mi sembra prima di identificare il monumento a Sandro e le panche, allineati e paralleli costruiscono pezzi di pietra, (50 x 25 x 25 cm) sovrapposti molto bello anche se suscita le solite Pertini è un piccolo e misurato progetto urbano le quinte disposte nell’attesa del fondale. Il come somma di conci in cui la vena interrotta, reazioni / ma io penso che in poco tempo di Aldo Rossi. Immaginato come una minima monumento, alla fine, è uno spazio abitato, un grigia e rosa, disegna l’immagine di una sarà parte della città. È strano che io piazza lombarda, una scena teatrale, lo spazio solido stereometrico, un cubo di otto metri di complessità costruita a partire da frammenti non riesca a comunicare la gioia del suo libero, lastricato tra i volumi costruiti, raccoglie lato che si compone di tre pareti disposte ad squadrati di cava; marmo di Candoglia come significato e sia invece quasi inteso come e fiancheggia le direttrici di due importanti assi accogliere una larga scala che supera la quota il Duomo di Milano. opera fredda ecc. per non dire il peggio” (1). milanesi; via Montenapoleone e via Manzoni. fino al podio, al belvedere. CLAUDIA TINAZZI L’inversione dello spazio si compie IL FRONTE DEL MONUMENTO VERSO VIA MONTE DI PIETÀ CON LA FONTANA TRIANGOLARE (FOTO DI MARCO INTROINI) per la natura dell’oggetto scultoreo che (1) Aldo Rossi, Quaderno Azzurro 42, 23 aprile 1990 - 23 settembre 1990, in: Aldo Rossi, I Quaderni Azzurri 1968-1992 (a cura di sembra costruito tanto per accogliere chi Francesco Dal Co), Electa/The Getty Research Istitute, Milano 1999. guarda lontano quanto per essere guardato. Progettato e costruito alla fine degli anni ‘80, ALDO ROSSI, SENZA TITOLO, 1988
ultimato in occasione dell’inaugurazione della
terza linea metropolitana milanese nel 1990, riprende e rende concreti gli studi e le ricerche compiute trent’anni prima per il monumento alla Resistenza a Cuneo del 1962, con Luca Meda e Gianugo Polesello. L’immagine iconica della sezione per il monumento ai partigiani ricompare nel progetto milanese come un riferimento antico che finalmente trova la sua verifica costruttiva. L’attitudine al monumento abitato, immaginato come macchina per guardare, sottolinea il carattere narrativo di un’architettura che attraverso percorsi e punti di vista instaura un rapporto stretto con il contesto e il paesaggio. Al lato opposto una fontana in forma triangolare, incastrata nel volume muto, completa lo spazio verso l’esterno della piazza chiudendo tanto i riferimenti alla natura lombarda del