Imparo Facile Guida 4a

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E. Biancofiore • L. Binaretti • A.

Calzi

codice interno
VERSIONE DIVISA
4
E44032G2
IMPARO facile 4 matematica/scienze
ISBN per l’adozione 978-88-473-0545-8
IMPARO facile 4 storia/geografia
ISBN per l’adozione 978-88-473-0546-5

IMPA RO facile
IMPARO facile 5 matematica/scienze
ISBN per l’adozione 978-88-473-0548-9
IMPARO facile 5 storia/geografia
ISBN per l’adozione 978-88-473-0549-6

Per gli alunni


Classe 4 a Classe 5 a

facile
ISBN per l’adozione 978-88-473-0544-1 ISBN per l’adozione 978-88-473-0547-2
• Sussidiario delle discipline • Sussidiario delle discipline
(Storia, Geografia, Scienze, Matematica) (Storia, Geografia, Scienze, Matematica)

Guida al Sussidiario delle discipline


• Il mio quaderno degli esercizi • Il mio quaderno degli esercizi
• In viaggio con Geopoli (Atlante per conoscere)
• In viaggio con Geopoli (La mia regione)

NOVITÀ Versione semplificata Per i docenti


per gli alunni • Guida didattica al corso e alla versione semplificata
• Insegnare il metodo di studio
Di entrambi i sussidiari delle discipline
Guida La METODOLOGIA
• Libro digitale (e-book+) •
di classe 4 a e 5 a
+ audiolibro + risorse multimediali • Le PROGRAMMAZIONI
è possibile richiedere in libreria
• Guida BES + DVD videolezioni

al Sussidiario
la versione semplificata • Gli APPROFONDIMENTI

indicando i seguenti codici: • Le VERIFICHE

• Le esercitazioni INVALSI

delle discipline
Sussidiario semplificato classe 4 a
Cetem • Immedia

IMPARO FACILE 4
ISBN 978-88-473-0551-9 (solo tomo unico) • Le indicazioni per il SUSSIDIARIO SEMPLIFICATO
E44032G
d’assieme

1o volume di 2 venduti insieme


codice

Guida + Metodo di studio


Sussidiario semplificato classe 5 a Pubblicazione fuori commercio
riservata ai Docenti
ISBN 978-88-473-0552-6 (solo tomo unico)
STORIA • GEOGRAFIA • SCIENZE • MATEMATICA

classe 4 a

COP_GUIDA_SUSSI_4.indd 1 25/02/15 12.00


E. Biancofiore L. Binaretti A. Calzi

GUIDA
PER L’INSEGNANTE
classe
4 a

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Indice
Il progetto 3 UdA 6 L’ambiente delle colline 120
Il Piano Annuale per l’Inclusività 8 UdA 7 L’ambiente delle pianure 124
UdA 8 L’ambiente dei fiumi
Il percorso di Storia e dei laghi 130
Le Indicazioni Ministeriali 10 UdA 9 L’ambiente del mare 138
La programmazione 12 UdA 10 Territorio ed economia 146
La metodologia 14
Gli strumenti di verifica 14 Il percorso di Scienze
Gli argomenti di classe quarta 15 Le Indicazioni Ministeriali 160
Il percorso didattico 15 La programmazione 161
UdA 1 Che cosa studia la Storia? 18 La metodologia 163
UdA 2 Le antiche civiltà dei fiumi 26 Gli strumenti di verifica 164
UdA 3 I Sumeri 28 Gli argomenti di classe quarta 164
UdA 4 Babilonesi, Ittiti, Assiri 36 Il percorso didattico 164
UdA 5 Gli Egizi 42 UdA 1 La Scienza 166
UdA 6 La civiltà dell’Indo 48 UdA 2 La materia 172
UdA 7 La civiltà cinese 54 UdA 3 Il calore 180
UdA 8 Gli Ebrei 60 UdA 4 L’acqua 188
UdA 9 I Fenici 66 UdA 5 L’aria 196
UdA 10 La civiltà cretese UdA 6 Il suolo 202
e la civiltà micenea 70 UdA 7 Gli esseri viventi 210
UdA 8 Le piante 212
Il percorso di Geografia UdA 9 Gli animali e l’ambiente 220
Le Indicazioni Ministeriali 76 UdA 10 Gli ecosistemi 228
La programmazione 77
La metodologia 79 Il percorso di Matematica
Gli strumenti di verifica 80 Le Indicazioni Ministeriali 230
Gli argomenti di classe quarta 80 La programmazione 231
Il percorso didattico 81 La metodologia 235
UdA 1 La Geografia Gli strumenti di verifica 235
e i suoi strumenti 82 Gli argomenti di classe quarta 236
UdA 2 Gli ambienti della Terra 96 Verifiche 240
UdA 3 Alla scoperta dell’Italia 104 Prove Invalsi 276
UdA 4 L’ambiente delle Alpi 110
UdA 5 L’ambiente degli Appennini 114 Versione semplificata 285

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Progettare . . .
e n t o c o n
l’apprendim
per gli alunni per gli alunni per gli alunni

I SUSSIDIARI I SUSSIDIARI IL SUSSIDIARIO


DELLE DELLE
DISCIPLINE DISCIPLINE E-BOOK+

AUDIOLIBRO
semplificati
RISORSE
MULTIMEDIALI

per gli alunni per gli alunni per gli alunni

IL MIO
QUADERNO L’ATLANTE LA MIA
DEGLI GEOPOLI REGIONE
ESERCIZI

per il docente per il docente per il docente

INSEGNARE LA GUIDA
IL METODO AL CORSO E-BOOK+
(sfoglialibro)
DI STUDIO E
ALLA VERSIONE RISORSE
SEMPLIFICATA MULTIMEDIALI
per l’utilizzo
OFFLINE

Guida_sussi_imparo_def_F.indd 3 06/03/15 15.06


g l i a l u n n i
Per
IL SUSSIDIARIO DELLE DISCIPLINE
IMPARO FACILE è realizzato
con l’obiettivo di spiegare in
modo chiaro e semplice an-
che gli argomenti più com-
plessi e di facilitare quindi lo
studio delle discipline.
• Presenta testi brevi, divisi
in capitoli e paragrafi e cor-
redati da immagini e attivi-
tà operative che facilitano
la comprensione:
- i box LO SO FARE sugge-
riscono proposte di attivi-
tà che gli alunni possono
svolgere individualmente;
- i box IMPARO FACENDO,
in Scienze, propongono
esperimenti attraverso i
quali gli alunni possono
cercare risposta alla do-
manda iniziale, sperimen-
tando il metodo della ricer-
ca scientifica;
- i box IMPARO A STUDIARE indicano le operazioni da compiere sul testo
per acquisire il metodo di studio;
- le rubriche LE PAROLE spiegano il lessico essenziale specifico delle diverse
discipline;
- al termine di ogni capitolo si trova una pagina di verifica delle conoscenze
e competenze acquisite, MI METTO ALLA PROVA, integrabile con le sche-
de di verifica proposte nella Guida;
- ogni Unità di Apprendimento viene sintetizzata in una pagina PER
RIASSUMERE sul Sussidiario e in una mappa concettuale proposta nella
Guida.
• Il testo ha una struttura con frasi semplici e un lessico accessibile ai bam-
bini.
• L’esposizione degli argomenti conduce “passo passo” a capire le relazioni
logiche fra le diverse informazioni.
• La trattazione degli argomenti segue un percorso metodologico guidato e
graduale per l’apprendimento di un preciso metodo di studio.

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IL SUSSIDIARIO DELLE DISCIPLINE SEMPLIFICATO
Poiché il linguaggio veicola le conoscenze in modo importante, il Sussidiario
IMPARO FACILE - VERSIONE SEMPLIFICATA offre uno strumento per l’in-
clusività determinante e unico, dedicato e realizzato espressamente per gli
alunni stranieri e per quelli con limitate competenze linguistiche.

La Circolare Ministeriale n. 8 del 6 marzo 2013 suggerisce infatti di predispor-


re, per gli alunni con Bisogni Educativi Speciali (BES), strumenti compensa-
tivi quali i testi semplificati.

Il Sussidiario IMPARO FACILE - VERSIONE SEMPLIFICATA è identico al Sus-


sidiario per la classe, con le stesse pagine, gli stessi esperimenti e gli stessi
box operativi, ma con testi semplificati per un livello di competenza in lin-
gua italiana A1.
Presenta un corredo di immagini più ampio a supporto della comprensione e
dell’acquisizione del lessico specifico, ed è strutturato in modo che vi siano
attività adatte ai diversi livelli di competenza linguistica.
Inoltre i testi sono scritti in un carattere ad alta leggibilità, per facilitare la let-
tura e lo studio anche agli alunni che hanno difficoltà nella decodifica del testo.

Il volume è realizzato da docenti con specifiche competenze ed esperienza


nella prima e seconda alfabetizzazione in lingua italiana di alunni stranieri
nella scuola primaria.

IL MIO QUADERNO DEGLI ESERCIZI


Tante attività diversificate per consolidare le competenze disciplinari e veri-
ficare le conoscenze.

L’ATLANTE GENERALE
IN VIAGGIO CON GEOPOLI è un atlante generale che fornisce, per ogni ar-
gomento, fotografie, grafici, tabelle e cartine specifiche accompagnate da un
testo esplicativo; indicazioni per il suo utilizzo e proposte di attività sono
contenute nella Guida al corso.

L’ATLANTE REGIONALE
GEOPOLI-ALLA SCOPERTA DELLA TUA REGIONE è un atlante per scoprire
le caratteristiche geografiche, storiche, culturali di ogni regione.

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IL SUSSIDIARIO versione E-BOOK+
+ AUDIOLIBRO + RISORSE MULTIMEDIALI
IMPARO FACILE è realizzato anche come e-Book per computer e LIM.
• I testi sono letti da speaker professionisti (AUDIOLIBRO) per facilitarne
la comprensione agli alunni che presentano difficoltà nella decodifica e
nella comprensione del testo scritto.
• Le icone che compaiono in alcune pagine rimandano alle RISORSE
DIGITALI,, materiali multimediali che arricchiscono la proposta didattica
con forme più attuali e di maggior impatto sugli alunni.

in STORIA
pag. 14 I Sumeri • pag. 22 Riti babilonesi • pag. 26 Gli Assiri • pag. 30 Gil-
gamesh • pag. 36 Una società piramidale • pag. 37 La donna nell’Antico
Egitto (video) • pag. 38 Lo scriba • pag. 41 I templi di Abu Simbel • pag. 56
La religione ebraica • pag. 66 L’alfabeto fenicio • pag. 68 I Cretesi • pag.
72 La città di Micene

in GEOGRAFIA
pag. 80 Orientarsi sulla Terra • pag. 84 La riduzione in scala • pag. 97 Climi
e paesaggi della Terra • pag. 109 Il clima in Italia • pag. 110 Le montagne
(video) • pag. 116 La catena appenninica • pag. 126 Le pianure • pag. 140
I fiumi e i laghi • pag. 144 I mari • pag. 153 Dove si coltiva l’olivo? • pag. 154
L’allevamento bovino • pag. 156 L’industria in Italia • pag. 162 Chi lavora
nel terziario?

in SCIENZE
pag. 170 I primi scienziati • pag. 179 Gli stati della materia • pag. 184 L’ac-
qua (video) • pag. 185 Il ciclo dell’acqua (video) • pag. 190 L’aria (video)
• pag. 199 I regni dei viventi • pag. 204 La fotosintesi clorofilliana • pag. 209
Animali invertebrati e vertebrati • pag. 219 La catena alimentare

in MATEMATICA
pag. 223 Tanti modi per esprimere un numero • pag. 227 Tabelle di addi-
zione • pag. 230 Tabelle di sottrazione • pag. 234 La moltiplicazione • pag.
235 Tabelle di moltiplicazione • pag. 238 La divisione • pag. 239 Tabelle di
divisione • pag. 247 Operare con le frazioni • pag. 252 Frazioni e numeri
decimali • pag. 264 Risolvere i problemi • pag. 266 Le misure di lunghez-
za • pag. 267 Le misure di capacità • pag. 268 Le misure di massa • pag.
272 Le misure di valore • pag. 274 Spesa, guadagno, ricavo • pag. 277 Le
misure di superficie • pag. 283 Le trasformazioni geometriche • pag. 285
L’ampiezza degli angoli • pag. 287 I poligoni • pag. 290 Confronta i triangoli
• pag. 307 Certo, possibile, impossibile • pag. 309 Le indagini statistiche

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Per i d o c e n t i
INSEGNARE IL METODO DI STUDIO
Le Nuove Indicazioni prescrivono come obiettivo di apprendimento interdi-
sciplinare l’acquisizione di un metodo di studio che tenga conto dei diversi
stili cognitivi, parta dalla problematizzazione, costruisca strumenti di pen-
siero e attivi precise competenze trasversali, indicate nei traguardi dell’area
linguistica dopo aver precisato che sono di competenza dei docenti di tutte
le discipline.

Il percorso proposto con la Guida di IMPARO FACILE agevola l’approccio al


testo, sganciando lo studio dalla banale ripetizione mnemonica e fornendo
a tutti gli alunni, a piccoli passi, in modo graduale e guidato, le capacità per
comprendere, memorizzare e rielaborare anche i testi a prima vista più com-
plessi, “smontandoli” e “rimontandoli” pezzo per pezzo.

LA GUIDA AL CORSO
Ogni Unità di Apprendimento viene trattata in modo approfondito nella
Guida, che fornisce una chiave di lettura di ciascun capitolo e ulteriori pro-
poste di percorso per poter sviluppare l’argomento attraverso la metodologia
specifica di ogni disciplina.

Ogni Unità di Apprendimento è trattata nella Guida con:


• un’introduzione metodologica e didattica;
• attività e percorsi per approfondire l’argomento, sia sul piano delle cono-
scenze che sul piano metodologico;
• schede di approfondimento interculturale;
• schede di verifica, sia delle conoscenze che delle competenze acquisite;
• la mappa concettuale di sintesi.

La sezione finale della Guida fornisce indicazioni specifiche per l’utilizzo del
Sussidiario IMPARO FACILE - VERSIONE SEMPLIFICATA per alunni stranieri
o con difficoltà.

E-BOOK+ (sfoglialibro)
+ RISORSE MULTIMEDIALI per l’utilizzo offline
In allegato alla Guida viene fornita su DVD la versione digitale del Sussidiario
(SFOGLIALIBRO) con le risorse multimediali da utilizzare con la Lavagna
Interattiva Multimediale (LIM) e con il computer, anche senza connessione
di rete.

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a n o A n n u a l e
Il Pi
u s i v i t à ( P A I )
per l’Incl
La normativa ha introdotto dal 2013 l’obbligo per le scuole di approvare a
giugno di ogni anno un Piano per l’Inclusività per l’anno scolastico successi-
vo, nel quale si inseriscono le decisioni organizzative, gli strumenti didattici,
le buone prassi per l’inclusione degli alunni con Bisogni Educativi Speciali e
degli alunni con disabilità.

In particolare, la Circolare 8/2013 suggerisce la possibilità di utilizzare stru-


menti compensativi per gli alunni BES, quali i testi semplificati, in parti-
colare per le discipline che presentano concetti più astratti e un linguaggio
specifico più complesso.

A questo scopo, il corso IMPARO FACILE offre percorsi didattici inclusivi e


specifici strumenti di facilitazione che possono essere inseriti nel PAI.
• Nel Sussidiario IMPARO FACILE i testi sono appositamente strutturati con
un linguaggio semplice e facilmente accessibile per tutta la classe, pur man-
tenendo un elevato livello di approfondimento dei contenuti.
• Agli alunni stranieri che non hanno ancora acquisito la lingua per lo stu-
dio (livello di competenza A1-A2 secondo il QCER, allegato 1 nella sezione
finale del presente volume) viene fornito gratuitamente, su indicazione dei
docenti, il Sussidiario IMPARO FACILE – VERSIONE SEMPLIFICATA: il testo
corrisponde pagina per pagina alla versione per la classe e tratta i medesimi
argomenti in italiano semplificato, supportato da una dotazione iconografica
potenziata per facilitare la comprensione e l’acquisizione del lessico.
• Agli alunni con Bisogni Educativi Speciali con diagnosi di Disturbo
Specifico del Linguaggio e/o Dislessia accompagnata da difficoltà cognitive
che rendono necessario un Piano Didattico Personalizzato (allegato 2 nella
sezione finale del presente volume), viene fornito gratuitamente su indicazio-
ne dei docenti il Sussidiario IMPARO FACILE – VERSIONE SEMPLIFICATA: il
carattere del testo, ad alta leggibilità, e la semplificazione linguistica lo ren-
dono uno strumento compensativo attraverso il quale gli alunni con Bisogni
Educativi Speciali possono seguire le lezioni della classe con un testo adatto
alle loro competenze linguistiche.
• Per gli alunni ipovedenti, dislessici, BES e stranieri il Corso mette a dispo-
sizione anche ulteriori strumenti compensativi:
- l’Audiolibro completo di tutto il Sussidiario;
- un DVD in dotazione all’insegnante con strumenti didattici multimediali:
video, attività da svolgere al computer, immagini, materiali per la LIM.

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Il contributo delle discipline
all’inclusività
Ogni disciplina, se impostata correttamente, può dare un importante con-
tributo all’inclusione e all’integrazione di tutti gli alunni, a prescindere dalle
loro competenze linguistiche e cognitive.

Storia
La disciplina di Storia, gestita in ottica interculturale e con attività operative
e multimediali, facilita lo sviluppo di atteggiamenti di reciproco rispetto, la
valorizzazione delle culture di provenienza degli alunni migranti e la com-
prensione dei fenomeni migratori in un’ottica di più ampio respiro.

Geografia
Il percorso didattico introduce gli alunni italiani alla conoscenza degli am-
bienti di provenienza dei compagni migranti e permette la comprensione
dei fenomeni migratori all’interno del sistema economico internazionale
globale. Permette inoltre agli alunni migranti di ritrovarsi e riconoscersi nel
percorso didattico e di poter eventualmente svolgere il ruolo di esperti nella
presentazione degli ambienti a loro familiari.

Scienze
L’impostazione metodologica operativa e induttiva, rispondente alle Indica-
zioni Nazionali, si caratterizza come pratica di per sé inclusiva, grazie alla
quale tutti gli alunni possono sentirsi protagonisti del percorso di classe e
attraverso cui tutti possono apprendere, ciascuno con il proprio livello di
competenza, sperimentando praticamente i fenomeni e ricavando i concetti
dall’esperienza, anche senza la mediazione degli aspetti linguistici.

Matematica
La matematica utilizza un linguaggio logico e numerico di per sé potenzial-
mente inclusivo per gli alunni con una limitata padronanza linguistica, lad-
dove si privilegiano le competenze operative rispetto a quelle verbali. Inoltre
gli approfondimenti interculturali sui diversi sistemi di numerazione favori-
scono la valorizzazione delle diverse culture presenti in classe.

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S toria

I l p e r c o r s o
di Storia
Dalle Nuove Indicazioni Ministeriali
“La storia generale nella scuola primaria è deputata a far scoprire agli alunni
il mondo storico mediante la costruzione di un sistema di conoscenze riguar-
danti quadri di civiltà o quadri storico sociali senza tralasciare i fatti storici
fondamentali.

Una più sistematica strutturazione cronologica delle conoscenze storiche


sarà distribuita lungo tutto l’arco del primo ciclo d’istruzione.

Tuttavia è importante sottolineare l’importanza, a partire dalla scuola pri-


maria, dell’apprendimento della storia centrato su temi che riguardano l’in-
sieme dei problemi della vita umana sul pianeta: l’uso delle diverse fonti
di energia, la difesa dagli elementi naturali avversi e la trasformazione pro-
gressiva dell’ambiente naturale, i molti passaggi dello sviluppo tecnico, la
conservazione dei beni e del cibo, la divisione del lavoro e la differenziazione
sociale, le migrazioni e la conquista dei territori, il conflitto interno e quello
esterno alle comunità, la custodia e la trasmissione del sapere, i codici e i
mezzi della comunicazione, la nascita e lo sviluppo delle credenze e della
ritualità, il sorgere e l’evoluzione del sentimento religioso e delle norme, la
costruzione delle diverse forme di governo.
Un tale approccio, costruito tra passato e presente, permette anche di non
doversi soffermare troppo a lungo su singoli temi e civiltà remote nella con-
vinzione che in una data classe si debbano svolgere solo argomenti specifici.

Un insegnamento che promuova la padronanza degli strumenti critici per-


mette di evitare che la storia venga usata strumentalmente, in modo impro-
prio.

In particolare la conoscenza dei diversi e profondi legami, dei conflitti e de-


gli scambi che si sono svolti nel tempo fra le genti del Mediterraneo e le
popolazioni di altre regioni del mondo, rende comprensibili questioni che,
altrimenti, sarebbero interamente schiacciate nella dimensione del presente.
I due poli temporali, il passato e il presente, devono entrambi avere il loro
giusto peso nel curricolo ed è opportuno che si richiamino continuamente.

È importante curare le aree di sovrapposizione tra la storia e la geografia in


considerazione dell’intima connessione che c’è tra i popoli e le regioni in
cui vivono.

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S toria

Per l’educazione linguistica sono importanti i processi di produzione e di


organizzazione delle informazioni primarie e inferenziali, le capacità che si
acquisiscono studiando con metodo i testi allo scopo di apprendere il lessi-
co specifico e imparare a concettualizzare esponendo in forma orale e scritta.

I docenti si impegnano a far scoprire agli alunni il nesso tra le tracce e le co-
noscenze del passato, a far usare con metodo le fonti… ”

Secondo le Nuove Indicazioni, la conoscenza della Storia non è fine a se stes-


sa ma serve a comprendere meglio il presente, a cui deve richiamarsi conti-
nuamente attraverso temi trasversali alle civiltà.
Non si tratta dunque di trasmettere solo delle conoscenze, ma di far acqui-
sire i concetti che permettono di organizzare le informazioni e gli strumenti
critici che consentono di riflettere su ciò che si apprende: l’analisi diretta
delle fonti, la linea del tempo, le carte geo-storiche.

Pertanto la programmazione didattica deve curare non solo gli aspetti co-
noscitivi e concettuali, ma anche quelli operativi e metodologici, attraverso
specifiche attività quali quelle proposte nella Guida.
Gli argomenti oggetto di studio andranno necessariamente selezionati, per
dare agli alunni il tempo di acquisire non solo le informazioni relative, ma
anche le competenze operative in merito all’analisi delle fonti, alla datazione
e periodizzazione, alla lettura di carte geo-storiche, all’acquisizione di un me-
todo di studio, alla produzione sempre più autonoma di schematizzazioni e
rielaborazioni anche personali.
In quest’ottica il Sussidiario va utilizzato come uno degli strumenti a dispo-
sizione, integrandolo con le attività già predisposte tramite i molteplici stru-
menti multimediali e operativi che fanno parte del corso, ma anche con le
ricerche e i percorsi metodologici che il docente vorrà proporre in autonomia.
Accanto ad alcune civiltà che si potranno approfondire, altre saranno solo
accennate attraverso i testi di sintesi del Sussidiario (le pagine “Per riassu-
mere”), per poter poi pervenire a un confronto fra i diversi quadri di civiltà ed
evidenziare gli aspetti di somiglianza e diversità.

11

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La programmazione didattica
S toria

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Traguardi di sviluppo Obiettivi
Attività Contenuti
delle competenze di apprendimento

USO DELLE FONTI Produrre e ricavare informazioni da • Lettura e attività di analisi per • Gli ambiti di indagine della Storia.
fonti di diversa natura. ricavare informazioni dai docu- • Gli specialisti coinvolti nella rico-
Riconosce ed esplora in modo via menti storici inerenti i periodi stu- struzione storica.
via più approfondito le tracce sto- Comprendere i testi storici proposti diati. • Il lavoro dello storico e dell’archeo-
riche presenti nel territorio e com- e individuarne le caratteristiche. • Attività di analisi per ricavare infor- logo.
prende l’importanza del patrimonio mazioni da fonti iconografiche e • I diversi tipi di fonte storica.
artistico e culturale. Usare carte geo-storiche, anche reperti storici dei periodi studiati. • Il lessico specifico relativo alla
con l’ausilio di strumenti informatici. • Ricostruzione del metodo della datazione.
Comprende i testi storici proposti ricerca storica e riconoscimento • Documenti scritti e iconografici
e sa individuarne le caratteristiche. Ricavare e produrre informazioni delle specializzazioni coinvolte. relativi alle civiltà studiate.
da grafici, tabelle, carte storiche, • Utilizzo del metodo di studio per ri-
reperti iconografici e consultare cavare informazioni dai testi storici.
testi di genere diverso, manualistici
e non, cartacei e digitali.

12
ORGANIZZAZIONE Leggere e usare la linea del tempo • Attività di lettura e costruzione • La linea del tempo.
DELLE INFORMAZIONI per organizzare le informazioni e le della linea del tempo. • I punti di riferimento storici e i
conoscenze, individuando le perio- • Individuazione di periodi storici e sistemi di datazione nel mondo.
Usa la linea del tempo per orga- dizzazioni. calcolo della loro durata tramite la • Il sistema di datazione occidentale.
nizzare informazioni, conoscenze, linea del tempo. • I numeri romani e i secoli.
periodi e individuare successioni, Confrontare i quadri storici delle • Riordino cronologico tramite la • Il lessico specifico per la perio-
contemporaneità, durate, periodiz- civiltà affrontate. linea del tempo. dizzazione.
zazioni. • Analisi di carte geo-storiche per • Carte geo-storiche relative ai
Leggere una carta storico-geografi- ricavare informazioni. periodi studiati.
ca relativa alle civiltà studiate. • Costruzione e lettura di tabelle di • Tabelle di sintesi delle civiltà.
Usa carte geo-storiche, anche con sintesi delle civiltà.
l’ausilio di strumenti informatici. Usare cronologie e carte storico-
geografiche per rappresentare le
conoscenze.

06/03/15 15.06
Traguardi di sviluppo Obiettivi
Attività Contenuti
delle competenze di apprendimento

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STRUMENTI CONCETTUALI Usare il sistema di misura occiden- • Datazione con i diversi sistemi di • I sistemi di datazione occidentali
tale del tempo storico (avanti Cristo misura del tempo storico. e di altre culture.
Organizza le informazioni e le – dopo Cristo) e comprendere i • Acquisizione e studio di cono- • Le antiche civiltà: relazioni fra
conoscenze, tematizzando e usan- sistemi di misura del tempo storico scenze sulle antiche civiltà. territorio, risorse naturali, attività
do le concettualizzazioni pertinenti. di altre civiltà. • Lettura della carta geografica e economiche.
individuazione delle risorse del • Le antiche civiltà: relazioni fra atti-
Individua le relazioni tra gruppi Elaborare rappresentazioni sinte- territorio in cui si è sviluppata una vità economiche, struttura sociale
umani e contesti spaziali. tiche delle società studiate, met- data civiltà. e organizzazione politica.
tendo in rilievo le relazioni fra gli • Organizzazione delle conoscen- • Le antiche civiltà: confronto fra
Comprende avvenimenti, fatti e elementi caratterizzanti. ze attraverso i concetti di: terri- passato e presente.
fenomeni delle società e civiltà torio, risorse naturali, attività eco- • Lo sviluppo dell’agricoltura.
che hanno caratterizzato la storia Confrontare aspetti caratterizzanti nomiche, società, organizzazione
dell’umanità con possibilità di con- le diverse società studiate anche in politica, religione, cultura.
fronto con la contemporaneità. rapporto al presente. • Confronto fra civiltà fluviali e
marittime per individuare la rela-
zione tra territorio e attività eco-

13
nomiche.
• Produzione di schemi riassuntivi,
tabelle, mappe concettuali.

PRODUZIONE SCRITTA E ORALE Esporre con coerenza conoscenze • Rielaborazione del testo attraver- Le antiche civiltà:
e concetti appresi, usando il lin- so schemi di sintesi. • il territorio e le risorse economiche,
Racconta i fatti studiati e sa produr- guaggio specifico della disciplina. • Esposizione orale. • l’organizzazione sociale e politica,
re semplici testi storici, anche con • Produzione di testi scritti di vario • la religione e la cultura,
risorse digitali. Elaborare in testi orali e scritti gli tipo. • le principali innovazioni.
argomenti studiati, anche usando Le relazioni tra i diversi popoli.
risorse digitali.
S toria

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S toria

La metodologia
I capitoli sulle antiche civiltà verranno trattati seguendo una metodologia
interattiva e induttiva che stimoli gli alunni a ragionare e a ricavare informa-
zioni da tutti gli strumenti e le fonti a loro disposizione.
In questo modo gli alunni, non solo acquisiranno in modo diretto le cono-
scenze richieste, ma anche “apprenderanno ad apprendere”.

1. Raccolta delle preconoscenze degli alunni sull’argomento, attraverso la


lettura del titolo e delle immagini.
2. Lettura della cartina fisica e geo-storica in apertura del capitolo: analisi
della caratteristiche del territorio e formulazione di ipotesi circa le possi-
bili risorse e attività economiche.
3. Analisi dei documenti storici a disposizione per ricavare informazioni.
4. Spiegazione dell’insegnante o lettura collettiva del testo, sul quale si fa-
ranno svolgere le operazioni previste per l’acquisizione di un metodo di
studio,
5. Confronto fra le informazioni ricavate e le ipotesi formulate inizialmente.
6. Confronto fra le conoscenze relative ai diversi aspetti di una medesima
civiltà attraverso i concetti organizzatori: attività economiche, società, ec-
cetera. Individuazione delle possibili connessioni tra i diversi aspetti.
7. Svolgimento delle attività di approfondimento e rielaborazione delle co-
noscenze acquisite tramite i box “Lo so fare” e le schede proposte nella
Guida, nel Quaderno Operativo e nei Materiali Multimediali. Le attività
possono essere svolte collettivamente, individualmente, a coppie o a pic-
coli gruppi.
8. Al termine del percorso, le conoscenze acquisite sull’argomento generale
vengono riorganizzate, riassunte e sistematizzate attraverso la costruzione
collettiva di tabelle di sintesi e/o una mappa concettuale (proposta al ter-
mine dell’Unità di Apprendimento sulla Guida).
9. Prove di verifica sull’Unità di Apprendimento.

Gli strumenti di verifica


Durante il percorso, le situazioni di conversazione guidata costituiranno oc-
casione per il docente di verificare la comprensione dei vari argomenti e con-
cetti da parte degli alunni.
Al termine di ogni Unità di Apprendimento saranno somministrate le prove
di verifica, finalizzate a verificare sia le conoscenze apprese che le competen-
ze operative e metodologiche acquisite.

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S toria

Gli argomenti di classe quarta


Sumeri

Assiri
Civiltà della
Mesopotamia
Babilonesi

Le antiche Egizi Ittiti


civiltà
dei fiumi
Civiltà
dell’Indo

Civiltà
cinese
CHE COSA La
STUDIA civiltà
LA STORIA ebraica

Fenici

Le prime
civiltà del Cretesi
Mediterraneo

MIcenei

Il percorso didattico
Il percorso di Storia di classe quarta offre molteplici e significative opportu-
nità di trasformare lo studio in riflessione sull’attualità:
• scoprendo che la diffusione delle innovazioni tecnologiche e culturali,
come la ruota, la scrittura, la lavorazione del ferro, è stata possibile solo
grazie ai contatti fra popoli diversi, attraverso i viaggi, i commerci, le guer-
re, le migrazioni;
• scoprendo che i processi migratori non sono un’emergenza dell’attualità,
ma fanno parte del naturale procedere della Storia e sono forieri di conflitti
ma anche di potenzialità evolutive;
• scoprendo che non fu solo l’Europa a essere culla di grandi civiltà, come
erroneamente molti credono: importantissime invenzioni e conoscenze fu-
rono elaborate dai Cinesi, dagli antichi Indiani, dagli antichi Nordafricani
e dagli antenati degli Iracheni. In quest’ottica lo studio della Storia ha una
fortissima valenza formativa ai valori del rispetto reciproco e del riconosci-
mento della pari dignità delle diverse etnie.

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S toria

Il percorso didattico si apre recuperando e approfondendo sul piano concet-


tuale le conoscenze acquisite negli anni precedenti:
• gli aspetti metacognitivi ed epistemologici della disciplina della Storia (di
che cosa si occupa, quali strumenti usa, quali studiosi collaborano, quali
fonti si utilizzano);
• la comprensione e l’utilizzo pratico della linea del tempo, uno strumento
che spesso mette alla prova soprattutto gli alunni con difficoltà nell’area
logico-matematica e che va contestualizzato dal punto di vista culturale;
• i concetti organizzatori delle conoscenze storiche: l’organizzazione sociale,
l’economia, l’organizzazione politica, la cultura, in modo trasversale rispet-
to alle civiltà antiche.

I capitoli del Sussidiario sono dedicati alle diverse civiltà antiche che si sono
sviluppate contemporaneamente in Europa e in Asia, e in particolare attorno
al Mar Mediterraneo, luogo di incontro e di scambio fra popolazioni diverse
fin dall’antichità, organizzate in base allo loro caratteristiche in civiltà fluviali
e civiltà del mare.

Ciascuna civiltà è presentata in modo chiaro, lineare e consequenziale, sulla


base dei concetti organizzatori delle conoscenze, in modo da esplicitare il più
possibile le relazioni tra i diversi aspetti di una civiltà e facilitare quindi la
comprensione anche dei processi più complessi.

Per meglio evidenziare la stretta relazione fra l’ambiente di vita e l’organiz-


zazione economica e sociale per cui ogni civiltà ha saputo trarre dal territorio
le risorse utili al proprio fabbisogno, la presentazione di ogni civiltà si apre
con la carta geo-storica della regione e con un testo che evidenzia proprio il
legame tra territorio e attività economiche attraverso il concetto di risorsa.
L’organizzazione economica ha determinato una certa organizzazione socia-
le, che ciascun popolo ha definito con modalità diverse ma con alcuni ele-
menti significativi che accomunano le civiltà agricole, sorte lungo i grandi
fiumi nei diversi continenti, e le civiltà mercantili, sorte lungo le coste del
mare in diversi luoghi del Mediterraneo.

Il confronto successivo tra i quadri di civiltà permetterà poi di far emergere


molti aspetti in comune alle civiltà fluviali: un’economia basata sull’agricol-
tura, un’organizzazione sociale piramidale, un potere politico autoritario e
assolutista, una religione basata sulle forze della natura, lo sviluppo di tec-
nologie legate alla terra.

Sarà dunque interessante stimolare la riflessione dei bambini affinché si in-


terroghino sui motivi di queste coincidenze, e scoprano i processi più pro-
fondi di sviluppo delle civiltà: le civiltà agricole necessitavano di imponen-
ti opere pubbliche di canalizzazione e governo delle acque, che dovevano
essere coordinate da un’autorità centralizzata; il fabbisogno di cibo doveva
esser assicurato per tutta la popolazione, perciò il ruolo delle classi militari,

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S toria

rese più forti dalle nuove armi in metallo, fu determinante nell’assoggettare i


contadini alle classi dominanti. Inoltre la necessità di controllare la quantità
di merci consegnate dai contadini stimolò l’invenzione della scrittura, che
costituiva a sua volta una forma di potere.

Le civiltà sorte vicino al mare, in territori poco adatti all’agricoltura, svilup-


parono invece un’economia basata sull’artigianato e sulla navigazione, che
offriva la possibilità di procurarsi il cibo e i beni necessari alla comunità in
cambio dei prodotti artigianali da vendere. Gli artigiani dunque si specializza-
rono sempre più nella produzione di oggetti curati e unici, di maggior valore e
dunque più facilmente commercializzabili, attraverso tecniche di produzione
di cui avevano l’esclusiva, come la porpora fenicia.
L’economia mercantile produceva una distribuzione più diffusa della ricchez-
za, una maggior apertura verso altre culture e una maggior collaborazione tra
le diverse classi sociali; pur all’interno di istituzioni monarchiche, il potere
politico era perciò condiviso anche dalle classi più ricche dell’aristocrazia: i
costruttori di navi e i grandi commercianti. Qui si trovano le radici del nostro
attuale sistema politico democratico.

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S toria • U nità di a pprendimento 1

c o s a s t u d i a
Che
la Storia?
Questo capitolo del Sussidiario ha la finalità di far prendere coscienza della
natura metodologica della Storia e della complessità dei processi di cono-
scenza e di ricostruzione storica.
Si tratta probabilmente di un ripasso di argomenti già affrontati in classe
terza, che vengono ripresentati in modo ciclico per essere meglio compresi
dopo essersi confrontati con i periodi più antichi della Storia dell’umanità.
Il Paleolitico e il Neolitico vengono brevemente ripresi per dar modo agli
alunni di ricordare le conoscenze acquisite l’anno precedente e per ripercor-
rere i passaggi che hanno portato alla nascita delle prime civiltà.

Questa Unità di Apprendimento ha la funzione di fornire gli strumenti lessi-


cali e concettuali che serviranno per lo studio successivo delle civiltà.
In particolare, sarà necessario dedicare alcune lezioni alla costruzione e
all’utilizzo della linea del tempo, soprattutto nel calcolo della durata dei pe-
riodi e nel conteggio “all’indietro”, che spesso mette in difficoltà i bambini
che non hanno ancora sviluppato sicure competenze logico-matematiche.
Il presupposto di base per poter capire come funziona la linea del tempo è il
concetto di punto di riferimento: il confronto dei sistemi di datazione delle
diverse culture, oltre a un’evidente funzione interculturale, ha anche lo scopo
di far acquisire proprio questa consapevolezza.
Per i bambini più in difficoltà, sarà opportuno (qualora non sia già stato pro-
posto negli anni precedenti) far costruire, come attività propedeutica, una
linea del tempo della propria vita con i mesi come unità di misura: la nascita
sarà il “giorno 0”, il periodo prenatale si collocherà a sinistra e gli anni suc-
cessivi alla nascita a destra. Sarà opportuno esercitare i bambini a calcolare
il trascorrere del tempo a cavallo della nascita, e far esplicitare loro che lo 0 è
un punto di riferimento a partire dal quale si conta.
Questa competenza, cognitiva ma rilevante sul piano emotivo, servirà come
riferimento per applicare le stesse procedure alla linea del tempo della Storia
generale.

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Nome .......................................................................................
p er i niziare • S toria
Classe ................................ Data ......................................

Le fonti della Storia


1 Collega ciascuna descrizione al tipo di fonte cui si riferisce.

Video e registrazioni che hanno ripreso in diretta un fonti


avvenimento. iconografiche

Reperti (oggetti del passato), monumenti o resti di fonti


animali, vegetali e uomini del passato. materiali

fonti
Documenti scritti nel passato.
orali

Racconti fatti a voce dalle persone che hanno vis- fonti


suto nel periodo che si sta studiando. scritte

Immagini realizzate nel periodo che si sta studiando: fonti


fotografie, dipinti, disegni, graffiti… multimediali

2 Scrivi vicino a ciascuna immagine di quale tipo di fonte si tratta.

.............................................................

.............................................................

.............................................................

............................................................. .............................................................

.............................................................

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a pprofondimento 1 • S toria Nome .......................................................................................

Classe ................................ Data ......................................

Il metodo della ricerca storica


Gli storici lavorano in squadra con altri studiosi per ricercare e decifrare le tracce del
passato e ricavare così informazioni utili per capire periodi e avvenimenti storici.

1 Ecco gli studiosi che fanno parte della squadra: prova a collegare il loro nome con il
compito che svolgono.

paleontologo studia gli usi e i costumi dei vari popoli

antropologo studia la Terra e le relazioni fra uomo e ambiente

archeologo studia i fossili rinchiusi nelle rocce

geologo studia i reperti che ricerca attraverso gli scavi

geografo studia le rocce e la storia della Terra

linguista studia e interpreta i linguaggi

2 Secondo te, come si fa una ricerca? Ordina, numerando da 1 a 6, le fasi che si devono
seguire per fare una ricerca storica.

Definire gli argomenti della ricerca (es.: le abitazioni al tempo degli Egizi).
Scrivere un testo che raccolga le informazioni ricavate.
Raccogliere tutte le fonti di informazione.
Formulare le domande a cui si vuole rispondere con la ricerca.
Ricavare informazioni dalle diverse fonti.
Definire il periodo della ricerca storica usando la linea del tempo.

3 Osserva questa immagine, leggi la didascalia e


scrivi le informazioni che riesci a ricavare sulle
strade e sui mezzi di trasporto a Milano all’inizio
del Novecento.

Cartolina di Milano all’inizio del Novecento.

..............................................................................................................................................

..............................................................................................................................................

..............................................................................................................................................

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Nome .......................................................................................
a pprofondimento 2 • S toria
Classe ................................ Data ......................................

La linea del tempo


1 Segui le indicazioni e costruisci la linea del tempo della tua vita. = 1 anno

• Scrivi al centro della linea del tempo l’anno 0: è l’anno della tua nascita.
• Conta i quadretti della linea del tempo per arrivare all’anno in cui ti trovi (il presente) e
scrivi la tua età.
• Ora parti dall’anno 0 e vai all’indietro di 9 mesi: è il tempo che hai trascorso nella pan-
cia della mamma prima di nascere.
• Colora in giallo il periodo prima della tua nascita.
• Colora in verde il periodo da 0 a 3 anni.
• Colora in azzurro il periodo che hai trascorso alla scuola materna (se l’hai frequentata).
• Colora in rosso il periodo della scuola primaria.

2 Ora rispondi alle domande: calcola e completa.

• Quanti anni sono trascorsi dalla tua nascita a oggi? .............................................................................................

• Quanti anni è durato il periodo della scuola primaria? ..........................................................................................


• Quanti anni sono trascorsi da quando avevi 3 anni all’inizio della scuola primaria?
.................................................................................................................................................................................................................................................

3 Riporta sulla linea del tempo le seguenti date:

70 d.C. • 30 a.C. • 120 a.C. • 190 d.C. • 150 a.C. • 190 a.C. • 160 d.C.

200 a.C. 150 a.C. 100 a.C. 50 a.C. Nascita 50 d.C. 100 d.C. 150 d.C. 200 d.C.
di Cristo

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a pprofondimento 3 • S toria Nome .......................................................................................

Classe ................................ Data ......................................

Contare i secoli
Gli storici misurano il passare del tempo contando gli anni e usano queste parole:

1 decennio = 10 anni 1 secolo = 100 anni 1 millennio = 1000 anni

Per indicare gli anni, si usano i numeri cardinali.


Per indicare i secoli, cioè i periodi di 100 anni, gli storici usano i numeri ordinali (primo,
secondo, terzo, ...) e li scrivono con i numeri romani: i numeri romani non indicano un
anno, ma un periodo di 100 anni.

I numeri romani

I = primo VIII = ottavo XV = quindicesimo


II = secondo IX= nono XVI = sedicesimo
III = terzo X= decimo XVII = diciassettesimo
IV = quarto XI = undicesimo XVIII = diciottesimo
V = quinto XII = dodicesimo XIX = diciannovesimo
VI = sesto XIII = tredicesimo XX = ventesimo

VII = settimo XIV = quattordicesimo XXI = ventunesimo

1 Osserva la linea del tempo e leggi.

0 100 200 300 400 500 600 700 800 900 1000 1100 1200 1300 1400 1500 1600 1700 1800 1900 2000
d.C. d.C. d.C. d.C. d.C. d.C. d.C. d.C. d.C. d.C. d.C. d.C. d.C. d.C. d.C. d.C. d.C. d.C. d.C. d.C.

Il periodo che va dall’anno 1 d.C. all’anno 100 d.C. è il primo secolo dopo Cristo e si
scrive così: I secolo d.C.

Il periodo che va dal 101 d.C. al 200 d.C. è il secondo secolo dopo Cristo, II secolo d.C.,
e così via.

2 Colora con la stessa tinta ogni secolo sulla linea del tempo e il quadratino del numero
romano corrispondente. Segui l’esempio.

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Nome .......................................................................................
a pprofondimento 4 • S toria
Classe ................................ Data ......................................

Le misure di tempo
1 Trasforma i seguenti periodi di tempo secondo
le unità di misura indicate.

2 millenni = .......................................... secoli = ......................................... anni


3 millenni e mezzo = .......................................... secoli = .......................................... anni
4 secoli = .......................................... anni = .......................................... mesi
2 secoli e mezzo = .......................................... anni = .......................................... mesi
60 mesi = .......................................... anni
2 400 mesi = .......................................... anni = .......................................... secoli

2 Utilizza la numerazione romana


Ricorda! per indicare a quali secoli
I secolo d.C. appartengono le date elencate.
da anno 1 d.C.
ad anno 100 d.C. 85 d.C.: .................................................................................
II secolo d.C.
da anno 101 d.C. 405 d.C.: ..............................................................................
ad anno 200 d.C. ecc.
699 d.C.: ..............................................................................

901 d.C.: ..............................................................................

1200 d.C.: ...........................................................................

2008 d.C.: ...........................................................................

3 Scrivi l’anno d’inizio e di fine dei seguenti millenni.


Ricorda!
I millennio a.C.
X millennio a.C.: dal .......................................... al .......................................... da anno 1000 a.C.
ad anno 1 a.C.
VIII millennio a.C.: dal .......................................... al ..................................... II millennio a.C.
da anno 2000 a.C.
IV millennio a.C.: dal .......................................... al ......................................... ad anno 1001 a.C. ecc.

III millennio a.C.: dal .......................................... al .........................................

4 Scrivi l’anno d’inizio e di fine dei seguenti secoli.


Ricorda!
I secolo a.C.
da anno 100 a.C.
III secolo a.C.: dal .......................................... al ...........................................

ad anno 1 a.C.
V secolo a.C.: dal .......................................... al .............................................
II secolo a.C.
da anno 200 a.C. IX secolo a.C.: dal .......................................... al ...........................................
ad anno 101 a.C. ecc.
VII secolo a.C.: dal ....................................... al .............................................

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V erifica • S toria Nome .......................................................................................

Classe ................................ Data ......................................

Che cosa studia la Storia?


1 Scrivi per ogni fonte almeno un esempio.

• Fonte materiale: .................................................................................................................................................................................................

• Fonte iconografica: .........................................................................................................................................................................................

• Fonte orale: ..............................................................................................................................................................................................................

• Fonte scritta: ...........................................................................................................................................................................................................

• Fonte multimediale: ........................................................................................................................................................................................

2 Collega con frecce di colori diversi ogni parola all’immagine corrispondente.

reperto

testimonianza

documento scritto

immagine

3 Con una freccia inserisci le date sulla linea del tempo; poi trascrivile: parti da quella più
lontana nel tempo fino a quella più vicina.

230 d.C. • 570 d.C. • 730 a.C. • 900 a.C. • 30 a.C. • 1400 a.C. • 60 d.C. • 110 a.C.

1500 1400 1300 1200 1100 1000 900 800 700 600 500 400 300 200 100 0 100 200 300 400 500 600 700 800 900 1000
a.C. a.C. a.C. a.C. a.C. a.C. a.C. a.C. a.C. a.C. a.C. a.C. a.C. a.C. a.C. d.C. d.C. d.C. d.C. d.C. d.C. d.C. d.C. d.C. d.C.

.......................................................................................................................................................................................................................................................

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m appa di SinteSi • S toria

Che cosa studia la Storia?

materiali

iconografiche

Fonti di informazione scritte

orali

multimediali

storici

archeologi

STORIA Studiosi paleontologi

geologi

antropologi

sistemi di datazione
Strumenti per la
periodizzazione
linea del tempo

Argomenti di ricerca antiche civiltà

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S toria • U nità di a pprendimento 2

c h e c i v i l t à
Le anti
dei fiumi
Se per noi adulti è scontato comprendere la relazione imprescindibile fra il
fiume e lo sviluppo dell’agricoltura, i bambini vanno spesso guidati a ren-
dersi conto di cosa significa, soprattutto se vivono in ambienti urbani o poco
legati alla campagna.
Sarà dunque opportuno iniziare l’esplorazione delle antiche civiltà facendo
osservare agli alunni la cartina geo-storica, che evidenzia la presenza dei fiu-
mi nelle diverse parti del mondo, per stimolarli a interrogarsi sui motivi di
questa corrispondenza e a formulare ipotesi sulle risorse del territorio e sulle
caratteristiche di queste civiltà.
Sarà anche interessante registrare le osservazioni dei bambini sul quaderno,
in modo che al termine del percorso si possano rileggere per confrontarle
con quanto hanno appreso: la scoperta di aver saputo anticipare, attraverso
il ragionamento, molte delle informazioni che hanno successivamente stu-
diato, faciliterà la memorizzazione delle conoscenze e accrescerà l’autostima
dei bambini, che si sentiranno incoraggiati a fidarsi delle proprie capacità di
riflessione.

Dal punto di vista della formazione culturale, la carta permette anche di vi-
sualizzare come le prime civiltà non siano appannaggio dell’Europa, come al-
cuni erroneamente credono, ma si siano sviluppate contemporaneamente in
tutti i continenti del mondo: va dunque rimarcata la pari capacità dei diversi
popoli di produrre sviluppo e conoscenza, per superare l’ottica eurocentrica
che ha caratterizzato lo studio della storia nel secolo scorso.

La linea del tempo offre l’opportunità di proporre ulteriori esercitazioni di


lettura, più semplificate rispetto a quanto sarà necessario fare in classe quin-
ta, dove si tratterà di collocare e calcolare date relative a precisi avvenimenti.

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Nome .......................................................................................
V erifica • S toria
Classe ................................ Data ......................................

Le antiche civiltà dei fiumi


1 Evidenzia sulla carta, con quattro colori diversi, le aree di insediamento delle civiltà
indicate nella legenda. Poi completa la legenda con i colori scelti per ciascuna civiltà.

llo
e Gia
Fium
Ti

rro
gr

Azzu
Eu

e
Fium
fra

o
t
e

Ind
Nilo

Legenda
civiltà degli Egizi
civiltà della Mesopotamia
civiltà dell’Indo
civiltà cinese

2 Sottolinea, per ciascuna coppia di affermazioni, quella corretta.

Le prime civiltà sorsero sulle rive del mare.


Le prime civiltà sorsero sulle rive dei fiumi.

La principale attività delle prime civiltà fu l’agricoltura.


La principale attività delle prime civiltà fu la caccia.

Nelle prime civiltà la popolazione viveva in tanti piccoli villaggi.


Nelle prime civiltà nacquero le città.

Nelle prime civiltà il lavoro fu diviso fra i componenti della comunità.


Nelle prime civiltà tutti gli abitanti svolgevano gli stessi lavori.

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S toria • U nità di a pprendimento 3

I Sumeri
Lo studio della civiltà dei Sumeri permette di entrare in contatto per la prima
volta in modo più concreto con i concetti organizzatori illustrati in generale
nei primi capitoli del Sussidiario.
Sarà dunque necessario dedicare tempi distesi a questo capitolo, che esplici-
ta in modo più chiaro alcuni processi di sviluppo e alcune relazioni di causa-
lità, che per altre popolazioni verranno spiegati in modo più sintetico.
Si suggerisce di porre particolare cura nell’accertarsi che gli alunni abbiano
ben compreso il significato della terminologia specifica, anche con l’ausilio
delle immagini e dei disegni, semplificati proprio per mettere a fuoco i con-
cetti principali.
Se i Sumeri vengono trattati come prima delle civiltà fluviali, sarà inoltre ne-
cessario fare attenzione al concetto di risorse del territorio e a come que-
ste ultime abbiano determinato lo sviluppo di precise attività economiche e,
conseguentemente, lo strutturarsi di una determinata organizzazione della
società.
Un altro elemento che viene qui illustrato in modo accurato è la nascita della
scrittura, che gli storici utilizzano come discrimine tra la Preistoria e la Storia:
la presenza di fonti scritte, infatti, permette agli storici di passare dal cam-
po delle ipotesi al campo delle certezze, almeno per quanto riguarda alcuni
aspetti.
Va anche precisato agli alunni che il passaggio dalla Preistoria alla Storia non
è avvenuto contemporaneamente in tutto il mondo: i popoli italici, ad esem-
pio, hanno imparato la scrittura molto più tardi, dai mercanti greci e fenici.
Mentre in Mesopotamia si scriveva il Codice di Hammurabi (nel periodo della
civiltà babilonese), in Italia i Camuni incidevano graffiti sulle rocce.
Gli scambi tra i popoli, dunque, hanno costituito nella storia dell’umanità un
indispensabile motore per il progresso culturale e tecnologico.
I Sumeri in particolare hanno sviluppato tecnologie importantissime, che si
sono diffuse in tutto il mondo, come la ruota e il carro.
Interessanti attività online in inglese, utili per i bambini bilingue o per un
CLIL, si trovano in: www.mesopotamia.co.uk (il sito del British Museum).

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Nome .......................................................................................
a pprofondimento 1 • S toria
Classe ................................ Data ......................................

Abili ingegneri
1 Rintraccia nel disegno gli elementi elencati e collegali a esso utilizzando delle frecce.

canale d’irrigazione argine pontile

chiusa bacino di riserva

2 Leggi il documento scritto dallo storico greco Erodoto quando visitò la Mesopotamia.
Quali informazioni ricavi sull’agricoltura?

Tutto il territorio è, come l’Egitto, intersecato da canali; il più grande di essi è naviga-
bile e rivolto verso l’Oriente invernale (sud-est); esso dall’Eufrate sbocca nel Tigri, dove
sorgeva Ninive. La Mesopotamia, fra tutti i Paesi che conosciamo, è quello che produce
la maggior quantità del frutto di Demetra (i cereali); quanto alle altre piante, fico, vite,
ulivo, non si tenta neppure di coltivarle. Il Paese è così adatto alla produzione di grano,
che di solito la semina rende duecento per uno e negli anni più fortunati anche trecen-
to. La foglia del frumento e dell’orzo raggiunge la lunghezza di quattro dita.
Erodoto, Storie

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a pprofondimento 2 • S toria Nome .......................................................................................

Classe ................................ Data ......................................

La società dei Sumeri


1 Osserva l’immagine: è una scena rappresentata sullo Stendardo di Ur. Individua i
seguenti elementi e cerchiali con una matita colorata.

un musico con l’arpa • un ospite con un calice in mano • il re

• Che cosa rappresenta la scena? ...................................................................................................................................................

…………………………………………………………………………………….……………….........……………….........………………...............................…………...

• Da che cosa lo capisci?


…………………………………………………………………………………….……………….........……………….........………………...............................…………...

…………………………………………………………………………………….……………….........……………….........………………...............................…………...

2 Osserva altri particolari dello Stendardo di Ur e completa le didascalie.

Animali da allevamento: Schiavi che


………….......…...............……… e ………….......…...............……… …………………............................................…….....…………………………

3 Quali informazioni hai ricavato dalle immagini? Segna con una ✘ quelle che ti sembra-
no adatte tra le seguenti:

gli uomini non erano tutti uguali e liberi


i Sumeri si dedicavano solo alla caccia
si tenevano banchetti in onore del re
i Sumeri si dedicavano all’allevamento
i Sumeri conoscevano gli strumenti a corda
i Sumeri non conoscevano la musica

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Nome .......................................................................................
a pprofondimento 3 • S toria
Classe ................................ Data ......................................

La scrittura cuneiforme
1 Leggi il testo.

Per decifrare la scrittura cuneiforme elaborata dagli antichi Sumeri ci vollero oltre quat-
trocento anni di studi e ricerche.
Quattrocento anni fa, lo studioso italiano Della Valle capì che la scrittura andava letta
da sinistra a destra, seguendo la direzione dei cunei.
Cento anni dopo, il maestro danese Niebuhr impiegò trent’anni per riuscire a decifrare
le prime quattro lettere: la D, la A, la R e il suono S’ (quello della parola sci).
E vent’anni ancora passarono prima che un ufficiale inglese, Henry Rawlinson, contem-
poraneamente ad altri appassionati studiosi, scoprisse alcuni elementi importanti per
comprendere la scrittura cuneiforme e la lingua dei Sumeri.
Solo grazie allo sforzo appassionato di alcuni geniali studiosi oggi possiamo leggere i
documenti sumeri e… provare a scrivere in alfabeto cuneiforme!

2 Prova a scrivere il tuo nome con la scrittura cuneiforme incidendolo con un bastoncino
su una tavoletta di argilla.
Oppure prova a mandare dei messaggi segreti ai tuoi compagni.

31

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a pprofondimento 4 • S toria Nome .......................................................................................

Classe ................................ Data ......................................

I numeri sumeri
La scrittura cuneiforme comprendeva non solo lettere, ma anche numeri.

1 Osserva alcuni numeri in uso nell’antica Mesopotamia.

2 Completa come nell’esempio.

21 ................. ................. ................. ................. .................

3 Osserva l’immagine di una tavoletta d’argilla


che riporta alcuni problemi di geometria.

• Quali figure geometriche riesci a individuare?


.........................................................................................................................................

.........................................................................................................................................

.........................................................................................................................................

.........................................................................................................................................

.........................................................................................................................................

.........................................................................................................................................

.........................................................................................................................................

.........................................................................................................................................

.........................................................................................................................................

32

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Nome .......................................................................................
a pprofondimento 5 • S toria
Classe ................................ Data ......................................

A scuola
Questo antico documento scritto, tradotto in italiano dall’antico sumero, risale al 2000 a.C.
e ti fa capire com’era la scuola quattromila anni fa.
In questo testo un ricco sumero rimprovera suo figlio, che non è andato a scuola.

1 Leggi il testo con attenzione e ricava le informazioni necessarie per rispondere alle
domande.

– Dove sei stato?


– Da nessuna parte.
– Se non sei stato da nessuna parte, perché ti gingilli
come un buono a nulla? Vai a scuola, presentati al mae-
stro, tira fuori la tavoletta nuova e fatti scrivere qualche
carattere elegante dall’assistente. Quando avrai finito i
compiti e glieli avrai mostrati, torna da me senza bighel-
lonare per strada. Non ti fermare nei giardini e non per-
dere tempo in strada.
In tutta la mia vita non ti ho mai detto: «Mettiti al segui-
to delle mie carovane». Non ti ho mai fatto mancare il
necessario, né ti ho fatto lavorare nei miei campi. In
tutta la mia vita non ti ho detto mai: «Vai a lavo-
rare per mantenermi». Sei un testardo e sono
molto arrabbiato con te.
Ma come può un uomo essere veramente arrab-
biato con suo figlio? Di tutti i mestieri umani
che esistono sulla terra nessuna professione è
più difficile dell’arte dello scriba.

• Chi insegnava a scuola? ..........................................................................................................................................................................

• Gli alunni dovevano fare i compiti? ..............................................................................................................................................

• Su che cosa scrivevano gli alunni? .............................................................................................................................................

• Che cosa imparavano gli studenti? .............................................................................................................................................

........................................................................................................................................................................................................................................................

• Il padre parla delle sue carovane: che cosa sono? ................................................................................................

........................................................................................................................................................................................................................................................

• Che lavoro fa il padre dello scriba? ............................................................................................................................................

........................................................................................................................................................................................................................................................

........................................................................................................................................................................................................................................................

• Gli scribi lavoravano? ...................................................................................................................................................................................

33

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V erifica • S toria Nome .......................................................................................

Classe ................................ Data ......................................

I Sumeri
1 Completa il testo.

I Sumeri vissero …………........................................……. anni fa in un territorio


chiamato …………........................................……. , reso fertile dai due fiumi
…………..........................……. ed …………..........................……. . Oggi questa terra si
chiama …………..........................……. .
Per controllare l’acqua dei fiumi, i Sumeri scavavano …………......

...............................................................……. e costruivano …………..............................……. e


…………..........................……. .
Per trasportare le merci più facilmente inventarono la ………….......
...................……. di legno. Per costruire le case e gli edifici usavano
i mattoni di …………..........................……. .
I raccolti e le merci venivano immagazzinati in un grande
edificio chiamato …………..........................…….: i sacerdoti per registrare
la quantità delle merci inventarono la …………..........................……. .

2 Segna con una ✘ la risposta esatta.

• La Mesopotamia era un territorio: • I Sumeri erano un popolo di:


montuoso e piovoso agricoltori
pianeggiante e arido cacciatori
pianeggiante e fertile commercianti
• I Sumeri vivevano:
in piccoli villaggi di contadini governati dagli anziani
in numerose città-stato governate ciascuna dal proprio re
in un grande impero governato da un re
• Gli artigiani sumeri lavoravano:
il ferro per costruire armi
il ferro per costruire attrezzi agricoli
l’argilla per costruire vasi, mattoni, tavolette per scrivere
• Per commerciare, i Sumeri usavano:
monete di bronzo
il baratto
monete di argilla

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m appa di SinteSi • S toria

I Sumeri

per controllare
Lavori acqua dei fiumi
(canali – dighe – argini)

Invenzioni ruota, carro


Mesopotamia
= fertile pianura
tra due fiumi

- agricoltura (orzo – grano)


- allevamento (pecore – capre)
sviluppo Attività - pesca
agricoltura economiche - artigianato (bronzo – argilla)
- commercio (baratto)

I SUMERI 1) sacerdoti – funzionari – generali


Organizzazione 2) artigiani – commercianti
sociale piramidale 3) contadini
4) schiavi

scrittura
cuneiforme
Organizzazione - città-stato
politica - re

- divinità legate alla natura


Religione - potere dei sacerdoti
politeista - ziggurat

35

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S toria • U nità di a pprendimento 4

e s i , I t t i t i ,
Babilon
Assiri
L’Unità di Apprendimento sulle diverse popolazioni che si succedettero in
Mesopotamia ruota attorno ad alcuni concetti-chiave che è opportuno foca-
lizzare anche durante il percorso di insegnamento:
• l’evolvere della scrittura da una funzione meramente pratica, legata alla
registrazione e al controllo delle merci, a una funzione normativa e di con-
trollo sociale, attraverso il Codice di Hammurabi;
• l’importanza del ferro e della tecnologia militare nella possibilità di impor-
re la propria supremazia da parte di Assiri e Ittiti;
• l’evoluzione tecnologica, letteraria, scientifica e artistica della città di
Babilonia, prima metropoli multietnica, grazie all’apporto di lingue e cono-
scenze di popoli diversi.

Questi processi storici si prestano anche a una interessante comparazione


con il presente; in particolare il confronto fra il Codice di Hammurabi e la
Costituzione Italiana permette di individuare le diverse concezioni sociali
nelle due epoche.

36

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Nome .......................................................................................
a pprofondimento 1 • S toria
Classe ................................ Data ......................................

La schiavitù
1 Leggi questi articoli tratti dalla legge scritta nel Codice di
Hammurabi e ricava informazioni sulla schiavitù presso i
Babilonesi.
Art. 16 Qualora qualcuno riceva in casa sua uno schiavo fug-
gitivo (maschio o femmina) della corte, o di un uomo libero,
e non lo porti fuori, il padrone della casa sia messo a morte.
Art. 17 Qualora qualcuno trovi schiavi (maschi o femmine)
fuggitivi in aperta campagna e li riporti al padrone, il padrone
degli schiavi lo ricompensi con due shekels d’argento.
Art. 117 Qualora chiunque manchi di adempiere un debito, e
venda se stesso, sua moglie, suo figlio, e la figlia per denaro o
li ceda per lavoro forzato: lavoreranno per tre anni nella casa
dell’uomo che li comprò, o del proprietario, e nel quarto anno
siano rimessi in libertà.

2 Ora rispondi alle domande.

• I Babilonesi avevano degli schiavi? ...........................................................................................................................................

• Gli schiavi erano maschi o femmine? .......................................................................................................................................

• Gli schiavi potevano fuggire? .............................................................................................................................................................

• Che cosa succedeva a chi aiutava gli schiavi a fuggire e li accoglieva nella propria casa?
.......................................................................................................................................................................................................................................................

.......................................................................................................................................................................................................................................................

• Quanto valeva uno schiavo? ...............................................................................................................................................................

• I Babilonesi usavano monete? ...........................................................................................................................................................


• Di quale metallo erano fatte le monete? ..................................................................................................................................

3 Leggi l’articolo tratto dal quotidiano Repubblica del 19/11/2014.

Secondo un rapporto dell’Organizzazione australiana Walk free foundation ci sono


oggi nel mondo 36 milioni di schiavi, soprattutto in cinque Paesi. Prima fra tutti l’India,
seguita da Cina, Pakistan, Uzbekistan e Russia.
In Italia sono più di 11 mila le persone schiave, cioè a cui viene tolta la libertà, per
lavorare o per sposarsi contro la loro volontà.
Il 2 dicembre 2014 i leader di tutte le grandi religioni si sono riuniti per impegnar-
si a eliminare la schiavitù entro il 2020: Papa Francesco, l’arcivescovo di Canterbury
Justin Welby, i rabbini ebrei Skorka e Rosen, il grand imam musulmano Abdalla Abbas
Soliman, l’Ayatollah islamico Mohammed Jaafar, il venerabile buddista zen Nu Chan
Khong e altri capi religiosi.

37

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a pprofondimento 2 • S toria Nome .......................................................................................

Classe ................................ Data ......................................

Il Codice di Hammurabi
1 Leggi questi articoli tratti dalla legge scritta nel Codice di Hammurabi e ricava informa-
zioni sull’organizzazione sociale e sul modo di pensare dei Babilonesi.

Art. 1 Qualora qualcuno accusi un altro, ma non possa provare l’accusa, allora quello
che ha accusato sia messo a morte.
Art. 195 Qualora un figlio colpisca suo padre, gli siano troncate le mani.
Art. 196 Qualora un uomo cavi un occhio a un altro, gli sia cavato un occhio.
Art. 197 Qualora un uomo rompa un osso a un altro, gli sia rotto un osso.
Art. 198 Qualora cavi l’occhio di un uomo liberato, o rompa l’osso di un uomo liberato,
pagherà una mina d’oro.
Art. 199 Qualora cavi l’occhio dello schiavo di un uomo, o rompa l’osso dello schiavo
di un uomo, pagherà metà del valore di esso.
Art. 200 Qualora un uomo rompa un dente a un suo pari, gli sia rotto un dente.

2 Ora rispondi alle domande.

• Come erano le punizioni? .....................................................................................................................................................................

......................................................................................................................................................................................................................................................

• C’era la pena di morte? ...........................................................................................................................................................................

• Le punizioni erano uguali per tutti? ...........................................................................................................................................

• Quali erano le tre categorie in cui erano divise le persone nella società babilonese?
......................................................................................................................................................................................................................................................

3 Confronta gli articoli del Codice di Hammurabi che hai appena letto con alcuni articoli
della Costituzione Italiana, poi rispondi alle domande.

Art. 13 La libertà personale è inviolabile.


È punita ogni violenza fisica e morale sulle persone comunque sottoposte a restrizioni
di libertà.
Art. 27 Le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità e
devono tendere alla rieducazione del condannato.
Non è ammessa la pena di morte.

• La schiavitù è permessa in Italia? ...............................................................................................................................................

• Le punizioni possono essere violente? È ammessa la pena di morte? ..........................................

......................................................................................................................................................................................................................................................

• Vi sono differenze tra le classi sociali? ..................................................................................................................................

......................................................................................................................................................................................................................................................

38

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Nome .......................................................................................
a pprofondimento 3 • S toria
Classe ................................ Data ......................................

Le innovazioni di Babilonesi, Ittiti, Assiri


La Mesopotamia era una terra così fertile che fu contesa da molti popoli diversi.
Babilonesi, Ittiti e Assiri, nel corso dei secoli, migrarono in Mesopotamia dalle terre cir-
costanti, si conquistarono a vicenda e crearono dei grandi regni con importanti città.
Ciascuno di questi popoli portò in Mesopotamia tecniche e conoscenze, che furono poi
apprese anche dagli altri popoli.

1 Prova a indicare le più importanti scoperte dei popoli mesopotamici.

• I Sumeri inventarono ……………………………………………………………………... .


• I Babilonesi svilupparono le prime leggi ………….............................…… e scavarono
il ………….............................…… per collegare al mare la città di Babilonia.
Erano anche studiosi di astronomia e stabilirono dei sistemi
di misurazione; crearono un ………….............................…… simile
a quello che usiamo oggi.
• Gli Ittiti portarono in Mesopotamia la tecnica della lavorazione
del ………….............................…… , la ruota ………….............................…… , la tecnica
di combattere con guerrieri a ………….............................…… .
• Gli Assiri svilupparono le scienze e raccolsero migliaia
di libri in un’enorme ………….............................…… .

2 Completa i periodi di tempo delle diverse civiltà. Poi segui le indicazioni e colora la
linea del tempo.

• in giallo il periodo dei Sumeri (dal …............................ al …............................ )


• in verde il periodo del Primo Impero Babilonese (di Hammurabi)
(dal …............................ al )
…............................

• in azzurro il periodo della dominazione degli Ittiti (dal …............................ al )


…............................

• in rosso il periodo degli Assiri (dal …............................ al )


…............................

• in arancione il periodo del Secondo Impero Babilonese


(dal …............................ al )
…............................

5000 4000 3000 2000 1000 Nascita 1000 2000


a.C. a.C. a.C. a.C. a.C. di Cristo d.C. d.C.

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V erifica • S toria Nome .......................................................................................

Classe ................................ Data ......................................

Babilonesi, Ittiti, Assiri


1 Collega ogni informazione al popolo corrispondente.

giardini pensili • ruote a raggi • armi in ferro • biblioteca • Codice di Hammurabi

Babilonesi Assiri Ittiti

2 Completa la mappa con le parole date, poi utilizzala per esporre l’argomento.

Tigri • Eufrate • 2000 • Sumeri • Babilonia • leggi • giardini pensili • Mesopotamia •


ingegneri • aritmetica • Codice • geometria • astronomia • architetti

in ............................................ la fine della civiltà


vissero I BABILONESI provocarono
circa ............ anni fa dei ........................................

si stabilirono fondarono svilupparono scrissero

nel territorio posto la città di le conoscenze le ............................................

tra i fiumi ................................................... nella ................................... che regolavano la


................................................... famosa per i suoi nell’ ....................................... vita dei sudditi
ed ......................................... ................................................... e nell’ ..................................

e le raccolsero
e

furono grandi nel ........................................

...................................................
di Hammurabi

e .............................................

40

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m appa di SinteSi • S toria

Babilonesi, Ittiti, Assiri


Sumeri
divisi in città-stato

città di Babilonia
Babilonesi
conquistano la
Mesopotamia re Hammurabi

Impero Babilonese

grandi opere pubbliche codice di Hammurabi

I POPOLI
ruote a raggi
MESOPOTAMICI

esercito forte armi in ferro

Ittiti
in Mesopotamia lotte fra i capi guerrieri a cavallo

fine del regno

popolo guerriero
Assiri mura
conquistano la capitale Ninive
Mesopotamia biblioteca
re Hassurbanipal

re Nabucodonosor

Rivolta e vittoria dei Secondo Impero capitale Babilonia


Babilonesi Babilonese (giardini pensili)

viaggi per commercio

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S toria • U nità di a pprendimento 5

Gli Egizi
Fra le civiltà antiche, quella egizia suscita maggiormente l’interesse e la cu-
riosità dei bambini, affascinati dalle piramidi e dalle mummie, che stimolano
la loro fantasia.
Accanto al percorso più strettamente storico, sarà dunque interessante rac-
cordarsi con l’ambito linguistico per attività quali la lettura o la produzione,
collettiva o individuale, di racconti ambientati nelle piramidi, o al tempo de-
gli Egizi, e attività di decifrazione dei geroglifici, come quelle proposte nella
Guida.
Un ulteriore approfondimento potrebbe riguardare anche le vicende della ri-
cerca archeologica e la scoperta dei tesori più straordinari, attraverso i nume-
rosi video e documentari dedicati a questi argomenti da trasmissioni rigoro-
se e affascinanti come “Ulisse” o “National Geographic”, che mostrano le fasi
di scavo e offrono anche una ricostruzione storica della vita del tempo.

Da un punto di vista strettamente storico, la civiltà egizia permette di com-


prendere chiaramente il legame tra la vita agricola e il fiume, con le sue sta-
gionalità, e l’organizzazione piramidale della società.
Varrà la pena anche di mettere in evidenza la stretta relazione fra potere poli-
tico e religione e di far notare come le pratiche religiose fossero differenziate
in base alla classe sociale, proprio perché vi era un’identificazione tra faraone
e divinità per legittimare un potere così assoluto.

Il processo di imbalsamazione è presentato nel suo significato e nella sua


procedura, accennando anche a particolari quali lo svuotamento delle viscere
e la loro deposizione nei vasi canòpi. Il docente potrà valutare come appro-
fondire al meglio l’argomento in base alla sensibilità e alle curiosità dei suoi
alunni.

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Nome .......................................................................................
a pprofondimento 1 • S toria
Classe ................................ Data ......................................

Gli Egizi non vangano


Lo storico greco Erodoto viaggiò per i diversi Paesi del Mediterraneo e descrisse nei
suoi libri anche le tecniche agricole degli Egizi.

1 Leggi il documento e ricava le informazioni sull’agricoltura nell’antico Egitto.

Gli abitanti del Basso Egitto sono quel-


li che ricavano i frutti della terra con la
minor fatica, senza penare con l’aratro
a rompere i solchi, senza vangare, senza
fare nessuno di quei lavori che affaticano
gli altri uomini che vogliono avere un rac-
colto: ma poiché il fiume spontaneamen-
te straripa e allaga il suolo e poi, dopo
averlo irrigato, si ritira, essi seminano i
loro terreni, vi mandano dentro dei maia-
li a calcare il seme e non hanno altro da
fare che aspettare il tempo del raccolto.
Poi, tritato il grano per mezzo di quegli
stessi animali, se lo portano a casa.
Erodoto, Storie

2 Ora rispondi alle domande.

• Perché gli Egizi, secondo Erodoto, non dovevano vangare e faticare nei campi per
preparare il terreno alla semina? ......................................................................................................................................................
.......................................................................................................................................................................................................................................................

.......................................................................................................................................................................................................................................................

• Come facevano gli Egizi a seminare? ........................................................................................................................................


.......................................................................................................................................................................................................................................................

.......................................................................................................................................................................................................................................................

• Quali animali allevavano gli Egizi? ................................................................................................................................................


• A che cosa servivano questi animali? .......................................................................................................................................
.......................................................................................................................................................................................................................................................

.......................................................................................................................................................................................................................................................

• Che cosa coltivavano gli Egizi? ........................................................................................................................................................


.......................................................................................................................................................................................................................................................

.......................................................................................................................................................................................................................................................

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a pprofondimento 2 • S toria Nome .......................................................................................

Classe ................................ Data ......................................

I sacerdoti e gli scribi


1 Leggi il documento dello storico greco Erodoto.
Poi rispondi alle domande sul quaderno.

I sacerdoti si radono tutto il corpo ogni due


giorni, per timore che i pidocchi o altri insetti
immondi contaminino coloro che servono la
divinità; e indossano solo una veste di lino e
calzari di papiro. Si lavano due volte al giorno
con acqua fredda e due volte durante la notte...
Godono di non pochi privilegi: per esempio,
non consumano né spendono nulla di proprio,
perché vivono con cibi preparati con cereali
sacri, e ognuno ogni giorno dispone di molta
carne di bue e di oca, senza contare che viene
loro distribuito vino d’uva.
Erodoto, Storie

• Perché i sacerdoti si radevano tutto il corpo?


• Secondo te, i pidocchi erano diffusi tra la popolazione?
• Che cosa facevano i sacerdoti per restare puri per la divinità?
• Quali erano i vantaggi dell’essere sacerdoti?
• Quali animali allevavano gli Egizi?
• Quali cibi preparavano?
• Secondo te, la popolazione comune mangiava spesso la carne?
• Come era considerato il vino d’uva?

2 Leggi questo antico testo scritto nel secondo millennio a.C., poi rispondi alle domande
sul quaderno.

Sii scriba: ti salva dalla fatica e ti protegge da ogni tipo di lavoro. Ti preserva dal portar
la zappa, e tu non porti un cesto. Ti preserva dal manovrare un remo, e ti preserva dai
tormenti, perché tu non sei sotto numerosi padroni e numerosi superiori. Ma lo scriba,
egli è alla testa di ogni tipo di lavoro in questo mondo.

• Quali erano i vantaggi dell’essere scriba?


• Il lavoro del contadino e del rematore erano faticosi?
• Qual è l’aspetto del lavoro che più viene considerato un tormento?

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Nome .......................................................................................
a pprofondimento 3 • S toria
Classe ................................ Data ......................................

La costruzione delle piramidi


La piramide di Cheope ha dimensioni impressionanti: ogni lato della sua base perfetta-
mente quadrata è lungo poco più di 230 metri; l’altezza sfiora i 146 metri. Si calcola che
siano stati impiegati almeno due milioni e trecentomila massi dal peso che varia da 2,5
a 70 tonnellate l’uno. Lo storico greco Erodoto descrisse le tecniche di costruzione di
questa piramide.

1 Leggi il documento e rispondi alle domande.

Cheope fece chiudere tutti i


templi, impedì di fare sacrifici e
costrinse tutti gli Egizi a lavorare
per lui. Dalle cave di pietra che
sono sul monte arabico doveva-
no estrarre le pietre e trascinarle
fino al Nilo. Dopo che il fiume era
stato attraversato con imbarcazio-
ni, altri dovevano trasportarle fino
alla montagna libica. Ogni turno di
lavoro durava un trimestre e impe-
gnava diecimila uomini. Dieci anni
il popolo dovette affaticarsi per
costruire la strada sopraelevata
che serviva al trasporto delle pie-
tre. Per la costruzione della pira-
mide occorsero venti anni.
Erodoto, Storie

• Da dove venivano le pietre usate per costruire la piramide? .........................................................................


• Come facevano a trasportarle attraverso il Nilo? .........................................................................................................
.......................................................................................................................................................................................................................................................

• A che cosa serviva la strada sopraelevata? ......................................................................................................................


.......................................................................................................................................................................................................................................................

• Quanto tempo impiegarono gli Egizi per costruire questa strada? ........................................................

.......................................................................................................................................................................................................................................................

• Chi era incaricato di costruire le piramidi? ..........................................................................................................................


• Quanto tempo durava un turno di lavoro? ............................................................................................................................
• Quanto durò la costruzione della piramide di Cheope? .......................................................................................
.......................................................................................................................................................................................................................................................

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V erifica • S toria Nome .......................................................................................

Classe ................................ Data ......................................

Gli Egizi
1 Completa le frasi colorando i riquadri in modo opportuno.

Il Basso Egitto corrispondeva al Nord / Sud del Paese, l’Alto Egitto


corrispondeva al Nord / Sud del Paese.
Si pensava che il faraone fosse dotato di poteri soprannaturali / umani e nessuno
poteva ubbidirgli / contraddirlo . La sua carica era elettiva / ereditaria
perciò chiunque / solo il figlio di un faraone poteva diventarlo.
Gli Egizi credevano nella vita dopo la morte
solo per il faraone / per tutti .
Per questo motivo, imbalsamavano / bruciavano i corpi.

Il contadino egizio era proprietario / affittuario della terra che lavorava.


Il raccolto era sua proprietà / proprietà del faraone .
Se il raccolto non era sufficiente
veniva aiutato / punito dai funzionari.
La vera ricchezza dell’Egitto era il fiume Tigri / Nilo
perché, quando straripava e poi si ritirava, lasciava
sul terreno il limo / timo .
Gli Egizi scrivevano con dei caratteri
chiamati geroglifici / ideogrammi e
usavano tavolette di argilla / rotoli di papiro .
Gli Egizi erano monoteisti / politeisti perché
credevano in un solo dio / molti dèi .
I più famosi monumenti egizi sono
le piramidi, che servivano da
templi / palazzi / tombe per i faraoni.

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m appa di SinteSi • S toria

Gli Egizi
controllo delle acque
Egitto: del fiume:
Lavori
Valle del Nilo dighe – argini –
molto fertile canali – shaduf

- agricoltura (cereali)
sviluppo - allevamento
agricoltura Attività economiche
- pesca
- artigianato (oro...)

1) sacerdoti
2) funzionari – scribi
3) soldati
Organizzazione sociale
GLI EGIZI 4) commercianti
piramidale
5) artigiani
6) contadini
7) schiavi

due regni:
- Alto Egitto
- Basso Egitto

Governo del faraone


unico regno d’Egitto - potere assoluto
- capitale Menfi - come una divinità immortale

riti religiosi per il faraone


- piramidi
- imbalsamazione
- scrittura: geroglifici

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S toria • U nità di a pprendimento 6

La civiltà
dell’Indo
La conoscenza delle antiche civiltà che si sono sviluppate in Paesi lontani
dal Mar Mediterraneo, come quella indiana e cinese, costituisce un elemento
determinante per una corretta prospettiva storiografica: fino ad alcuni anni
fa, infatti, le civiltà extraeuropee erano presentate solo in occasione dell’in-
contro con i popoli europei, in una visione eurocentrica che ha prodotto la
percezione diffusa che la civiltà si sia evoluta essenzialmente in Europa, e da
qui sia stata poi portata nel resto del mondo.
La Storia invece dimostra che in tutti i continenti del mondo i diversi popoli
hanno elaborato, più o meno contemporaneamente, civiltà evolute sul piano
dell’organizzazione, della conoscenza e della tecnologia, e ciascuna di esse
ha prodotto idee e oggetti che hanno contribuito al progredire complessivo
dell’umanità, attraverso gli scambi commerciali e i fenomeni migratori.
La civiltà dell’Indo ne è un esempio particolarmente efficace, poiché i resti
delle città di Harappa e Mohenjo-Daro mostrano una civiltà altamente pro-
gredita, la più antica ad aver costruito città dotate di un sistema di fognature
e di acqua corrente, addirittura con grandi piscine.
Questa civiltà si è sviluppata nell’attuale Pakistan, oggi in condizioni di gran-
de difficoltà economica e sociale, tanto da costituire uno dei principali Paesi
di provenienza degli alunni migranti: la scoperta delle antiche ricchezze di
questo Paese potrà dunque essere l’occasione per valorizzare gli alunni paki-
stani o indiani. Le lontane origini della loro cultura potranno essere appro-
fondite attraverso le schede proposte nella Guida, materiali e video reperibili
in Internet, di cui si fornisce una breve sitografia.
• http://www.harappa.com/indus/indus0.html
• http://www.mohenjodaro.net/mohenjodaroessay.html
• http://www.bbc.co.uk/schools/primaryhistory/indus_valley/
• video National Geographic: “Indus Civilization”

Qualora in classe vi siano alunni indiani o pakistani, si potrà opportuna-


mente approfondire la conoscenza delle scritture oggi utilizzate in India e in
Pakistan, di cui si propongono alcune attività; a tale scopo si potrà valorizza-
re ulteriormente la competenza degli alunni o dei loro familiari in qualità di
esperti, o usufruire di un mediatore culturale.

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Nome .......................................................................................
a pprofondimento 1 • S toria
Classe ................................ Data ......................................

La città di Mohenjo-Daro
1 Osserva i resti della città di Mohenjo-Daro.

2 Completa il testo con le seguenti parole:

case • città • piscina • fognature • mattoni • bagno pubblico

Gli antichi abitanti dell’attuale Pakistan costruivano delle .................................................................. fatte di


................................................. .
Nelle città, l’acqua veniva portata in tutte le ................................................. attraverso le tubature, e
riempiva una grande ................................................. che serviva come .................................................

La città di Mohenjo-Daro aveva un sistema di ................................................. che uscivano dalle case,


passavano sotto le strade, e portavano le acque sporche lontano dal centro abitato.
Le dimensioni della città fanno pensare che fosse abitata da molte persone e che vi
fossero abili architetti e ingegneri.

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a pprofondimento 2 • S toria Nome .......................................................................................

Classe ................................ Data ......................................

La valle dell’Indo oggi


1 Cerca il Pakistan e l’India sul planisfero a pagg. 4-5 di Geopoli. Poi leggi il testo.

Oggi la Valle dell’Indo fa parte di due Stati: il Pakistan e l’India; la zona di confine, che si
chiama Kashmir, è contesa da tutti e due gli Stati, che sono in conflitto fra loro. Anche
oggi l’agricoltura è una delle attività più importanti della regione, proprio grazie alla
presenza del fiume Indo.
Negli ultimi anni il Pakistan è diventato tristemente famoso sia per alcune inondazioni
che hanno costretto migliaia di persone a lasciare i propri villaggi, sommersi dal fiume,
sia per gli attentati terroristici causati dallo scontro tra le diverse religioni in cui si divi-
de la popolazione.
Per queste ragioni, unite alla povertà e alla mancanza di libertà causata dalla dittatura
militare, molti abitanti del Pakistan sono emigrati in altri Paesi per cercare di lavorare
e vivere serenamente.

2 Con i tuoi compagni, svolgi una ricerca sullo Stato del Pakistan, poi prova a rispondere
alle domande.

• Come è nato il Pakistan? ........................................................................................................................................................................

• Come è il territorio? .......................................................................................................................................................................................

.......................................................................................................................................................................................................................................................

.......................................................................................................................................................................................................................................................

• Quali sono le principali risorse e attività economiche? ......................................................................................

.......................................................................................................................................................................................................................................................

• Come è distribuita la ricchezza? ...................................................................................................................................................

.......................................................................................................................................................................................................................................................

• Come sono le condizioni di vita? ..................................................................................................................................................

.......................................................................................................................................................................................................................................................

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Nome .......................................................................................
a pprofondimento 3 • S toria
Classe ................................ Data ......................................

La scrittura Hindi
1 Leggi il testo.

L’antica civiltà dell’Indo aveva elaborato una propria scrittura, che non è mai stata
decifrata.
Oggi, nelle terre dove un tempo fioriva la civiltà dell’Indo vi sono diverse lingue e diver-
si sistemi di scrittura: le più diffuse sono l’Hindi, in India, e l’Urdu, in Pakistan.
L’Hindi si basa sull’antica scrittura Brahmi ed è di tipo sillabico: ci sono 14 vocali ini-
ziali e 34 consonanti, che si scrivono in modo diverso a seconda della vocale che segue.
Ci sono diversi alfabeti per scrivere la lingua Hindi; il più diffuso si chiama devanagari.
Per imparare a scrivere in Hindi, ascoltando la pronuncia e con giochi interattivi ci sono
alcuni siti Internet: http://www.avashy.com/hindiscripttutor.htm
oppure: www.learning-hindi.com

2 Prova a scrivere la lettera A in Hindi.

I numeri Urdu
L’Urdu è parlato da 80 milioni di persone in Pakistan, è un linguaggio indo-europeo molto
simile all’Hindi, da cui si differenzia soprattutto per la scrittura. Infatti, mentre l’Hindi usa
la scrittura devanagari, l’Urdu si scrive come un alfabeto arabo e si legge e si scrive da
destra a sinistra.

1 Prova a imparare in numeri


in Urdu da 1 a 9.

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V erifica • S toria Nome .......................................................................................

Classe ................................ Data ......................................

La civiltà dell’Indo
1 Rispondi alle domande sul quaderno.

• In quale periodo si sviluppò la civiltà dell’Indo?


• Come si chiama oggi il territorio in cui si sviluppò questa civiltà?
• Quali erano le città più importanti, di cui sono rimasti i resti?
• Come erano le città? • Come erano le case?
• Quali erano le principali attività economiche?
• Come era organizzata l’agricoltura?
• Quali erano le principali classi sociali?
• Quali erano le principali divinità?

2 Che cosa aveva in comune la civiltà dell’Indo con le altre civiltà fluviali che hai studiato?
Segna con una ✘ le risposte corrette.

L’agricoltura. Un sistema di scrittura.


La costruzione di piccole imbarcazioni. La costruzione di dighe e canali.
Città con fognature. La costruzione di piramidi.
La lavorazione dei metalli. Una società piramidale.

3 Osserva i reperti archeologici risalenti alla civiltà dell’Indo:


quali informazioni puoi ricavare?

........................................................................................................................................................................

........................................................................................................................................................................

........................................................................................................................................................................

........................................................................................................................................................................

........................................................................................................................................................................

........................................................................................................................................................................

........................................................................................................................................................................

........................................................................................................................................................................

........................................................................................................................................................................

........................................................................................................................................................................

........................................................................................................................................................................

........................................................................................................................................................................

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m appa di SinteSi • S toria

La civiltà dell’Indo

Lavori controllo delle acque del fiume


dighe – canali

Valle dell’Indo
fertile

città: Harappa
sviluppo Mohenjo-Daro
agricoltura - fortificazioni
- fognature
- acqua corrente

- agricoltura (cereali)
LA CIVILTÀ - allevamento (bufali – elefanti)
DELL’INDO Attività economiche
- artigianato
- commercio

scrittura
non decifrata

1) sacerdote = re
Organizzazione sociale 2) funzionari – soldati
piramidale 3) contadini – artigiani – mercanti
4) servi
5) fuori casta: pària

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S toria • U nità di a pprendimento 7

La civiltà
cinese
Lo studio della civiltà cinese prosegue il percorso di conoscenza delle civiltà
extraeuropee più importanti del mondo, in ottica interculturale, ma anche di
comprensione sia dei processi storici sia dell’attualità.
Infatti ancora oggi la Cina è una potenza mondiale e un elemento determi-
nante nell’economia e negli equilibri politici internazionali. Anche sul piano
tecnologico e artistico, la cultura cinese è stata ed è ancora fra le più creative.

Dopo aver collocato geograficamente e storicamente la civiltà cinese, utiliz-


zando la linea del tempo, si procederà allo studio delle sue principali caratte-
ristiche, e si potranno evidenziare le analogie e le differenze fra la civiltà della
Cina e le civiltà della Mesopotamia e dell’Egitto precedentemente studiate.

Le schede di approfondimento proposte nella Guida permettono di introdur-


re alcune delle scoperte e invenzioni che dobbiamo ai Cinesi: l’invenzione
della carta e della seta. Attraverso la storia di queste invenzioni, analizzate
in chiave interdisciplinare, gli alunni capiranno facilmente come nella Storia
antica ci fossero significativi contatti commerciali fra Europa e Asia, grazie ai
quali gli Europei impararono dai Cinesi tecnologie e conoscenze.

L’approfondimento sulla scrittura cinese può essere utile per valorizzare e


riconoscere l’identità culturale degli alunni cinesi eventualmente presenti
in classe; inoltre permette di costruire negli alunni una maggior flessibilità
nell’acquisizione delle lingue straniere, che li aiuterà anche nell’apprendi-
mento della lingua inglese.

In Internet si trovano alcuni siti molto utili per gli alunni cinesi o per le classi
che desiderano approfondire la scrittura cinese; fra essi segnaliamo il proget-
to realizzato con l’aiuto dell’Unione Europea: http://www.chinese4.eu/it/

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Nome .......................................................................................
a pprofondimento 1 • S toria
Classe ................................ Data ......................................

Sulla Via della Seta


1 I Cinesi divennero famosi per la produzione della seta. Leggi come fu scoperta secon-
do quest’antica leggenda.

Un giorno l’imperatore Huang Di ordinò a sua mo-


glie di scoprire che cosa danneggiasse il suo albero
di gelso.
L’imperatrice trovò dei piccoli vermi bianchi, i ba-
chi, che mangiavano le foglie. Alcuni si costruivano
un bozzolo con un sottile filamento che usciva dalla
loro bocca.
L’imperatrice raccolse i bachi, ma per sbaglio ne
fece cadere alcuni in un secchio di acqua calda che
si trovava lì vicino.
Con l’acqua il bozzolo cominciò a srotolarsi.
L’imperatrice vide che era fatto di uno stupendo filo
sottile: la seta!

2 Per molti secoli i Cinesi furono gli unici produttori di seta al mondo. Leggi questo breve
testo e completalo con le parole adatte.

seta • giapponesi • Via • imperatori • Occidente • produzione

La produzione della ............................................................... cominciò intorno al 3000 a.C.


Inizialmente la seta era riservata agli ............................................................... cinesi, ma col tempo
diventò il prodotto maggiormente esportato tanto che la ............................... della Seta,
che collegava l’Oriente con l’.............................................................., diventò una delle vie di commercio
più importanti del mondo. Il segreto della ..................................................... della seta fu gelosamente
custodito in Cina per molti secoli. Solo nel III secolo d.C. alcuni ..................................................................

se ne appropriarono e cominciarono a produrre la seta per conto proprio.

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a pprofondimento 2 • S toria Nome .......................................................................................

Classe ................................ Data ......................................

La carta
1 Leggi il testo.

La carta fu inventata dai Cinesi circa 2 000 anni fa.


I Cinesi inventarono una tecnica che utilizzava le fibre di alcune piante (il bambù, la
malva gigante e il gelso) per produrre un materiale leggero e resistente per scrivere: la
carta.
Gli Arabi impararono dai Cinesi questa tecnica grazie agli scambi commerciali e la por-
tarono in Mesopotamia e in Egitto. Qui non avevano a disposizione le stesse fibre;
trovarono però il lino e la canapa, usate per tessere stoffe e intrecciare corde, e le utiliz-
zarono per creare i primi fogli di carta con una colla di amido.

Oggi per produrre grandi quantità di carta si usano i tronchi degli alberi, che contengo-
no la cellulosa; questo provoca però il taglio di molti alberi.
Per proteggere le foreste dalla distruzione, gli uomini hanno imparato a produrre carta
a partire da carta già utilizzata: si chiama carta riciclata.

2 Ora prova a produrre della carta insieme ai tuoi compagni e con l’aiuto di un adulto,
utilizzando carta già usata.

• Prendi un foglio di carta assorbente, uno di carta da fotocopia e uno di giornale e


strappali in piccoli pezzi;
• mettili in un frullatore con dell’acqua e frulla fino a renderli una poltiglia semi-densa;
• rovescia poi il contenuto del frullatore prima in un colino e poi su un fazzoletto aper-
to sopra a un asciugamano;
• stendi bene l’impasto con il mattarello per stendere la pasta, in modo da far uscire
l’acqua in eccesso;
• solleva il fazzoletto su cui ora è ben disposto l’impasto e lascialo asciugare comple-
tamente.

A questo punto avrai prodotto un foglio di carta riciclata!

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Nome .......................................................................................
a pprofondimento 3 • S toria
Classe ................................ Data ......................................

La scrittura cinese
1 Leggi il testo.

Originariamente, nella scrittura Shang, la lingua cinese si scriveva in verticale e da de-


stra verso sinistra, perché il supporto di scrittura utilizzato era la canna di bambù, facil-
mente reperibile in Cina.
La scrittura moderna, soprattutto sui giornali e sui libri, segue l’andamento occidentale
da sinistra verso destra.
La scrittura cinese è particolarmente originale e difficile da studiare, perché non indica
il suono delle parole, ma utilizza un insieme di segni che rappresentano graficamente
il significato delle parole della lingua. In cinese perciò non ci sono lettere ma caratteri,
che in cinese si chiamano zi 字 (segno, carattere di scrittura).
I bambini cinesi studiano ogni giorno nuovi caratteri per tutto il percorso scolastico.
Questo sistema è complicato ma permette di leggere i caratteri in modi diversi, un po’
come noi occidentali facciamo con i numeri, che si chiamano in modo diverso nelle
varie lingue ma mantengono il loro significato. In un Paese grande come la Cina, dove
ci sono molte lingue diverse, la scrittura ideografica può essere pronunciata in modi
diversi mantenendo il suo significato ed essere quindi compresa da tutti.

2 Osserva questi esempi di scrittura cinese.


Prova, con un po’ di immaginazione, ad andare
all’indietro nel tempo e trasforma i segni delle
parole “sopra” e “sotto” in un disegno che mostri
questi concetti.

3 Ora prova, con un pennello e inchiostro di china,


a riprodurre questi zi su un foglio di cartoncino.
Se hai un compagno o una compagna di classe
di origine cinese, chiedi di scrivere qualcosa nella
sua lingua e prova a riprodurlo.

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V erifica • S toria Nome .......................................................................................

Classe ................................ Data ......................................

La civiltà cinese
1 Inserisci nella tabella gli elementi seguenti, a seconda della civiltà cui si riferiscono.

re sacerdote • Mohenjo-Daro • sigilli • dinastie • Harappa • imperatore •


Grande Muraglia • Fiume Giallo • carta • pària •
cotone • seta • ideogrammi

Civiltà dell’Indo Civiltà cinese

................................................................................................................ ................................................................................................................

................................................................................................................ ................................................................................................................

................................................................................................................ ................................................................................................................

................................................................................................................ ................................................................................................................

................................................................................................................ ................................................................................................................

................................................................................................................ ................................................................................................................

2 Completa il testo con le parole adatte.

La civiltà cinese si sviluppò quattromila anni fa nelle regioni bagnate dal Fiume
……………………………………….. e dal Fiume ……………………………………….. .
Per gestire le piene dei fiumi, gli antichi Cinesi scavavano
……………………………………….. e costruivano ……………………………………….. .
Coltivavano soprattutto ……………………………………….. .
Dal 1500 a.C. la dinastia dei guerrieri ……………………………………….. creò un
grande regno con città ricche di splendidi palazzi. In Cina ci furono
diversi regni che si combatterono fra loro fino al 221 a.C., quando
l’imperatore ……………………………………….. formò un unico grande impero.

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m appa di SinteSi • S toria

La civiltà cinese

Cina:
Fiume Giallo
regione fertile

- agricoltura (riso)
- allevamento (bachi da seta)
Attività economiche
- artigianato
sviluppo (bronzo – giada – ceramica)
agricoltura - commercio

città agricole

regni in lotta

Governo di - re
- con governatori
1500 a.C. e nobili guerrieri
REGNO DINASTIA
SHANG
Fiume Giallo

culto degli antenati


Religione Politeista
Confucio
221 a.C.
QIN SHI HUANG:
IMPERO CINESE

Grande Muraglia

Scrittura

ideogrammi

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S toria • U nità di a pprendimento 8

Gli Ebrei
Gli Ebrei erano un popolo nomade dedito alla pastorizia, con caratteristiche
perciò molto diverse rispetto a quelle delle civiltà fluviali (agricole) o delle
civiltà del mare (mercantili), entrambe sedentarie e urbane.
Il nomadismo fa parte della storia dell’uomo fin dalle origini: permette un
equilibrato sfruttamento delle risorse naturali senza la necessità di modifi-
care l’ambiente; tuttavia, in seguito alla rivoluzione neolitica, il mondo andò
strutturandosi sempre più in funzione dell’agricoltura e della necessità di
controllare il territorio. In questo nuovo contesto, gli Ebrei rischiavano di
rimanere ovunque stranieri, e dunque soggetti a vessazioni, come durante gli
anni di schiavitù in Egitto.

La conquista della Palestina come “Terra Promessa” garantiva la sicurezza e


l’identità del popolo ebraico, anche a costo di entrare in conflitto con i popoli
che vi abitavano.

Anche la religione rendeva il popolo ebraico completamente diverso rispetto


a tutti gli altri popoli dell’antichità: unici in quel periodo, infatti, erano mo-
noteisti, mentre tutte le altre religioni erano politeiste.
Difficilmente dunque potevano integrarsi nelle società con cui entravano in
contatto durante le loro migrazioni.

Ancora oggi in molte parti del mondo vi sono conflitti legati alle differenze fra
le religioni monoteiste, che non contemplano la possibilità di una pluralità di
riferimenti divini, e nei Paesi multietnici come l’Italia è necessario costruire
atteggiamenti di reciproco rispetto e accettazione delle differenze religiose.
È importante che l’insegnante aiuti gli alunni a capire ed esplicitare questi
passaggi, con le necessarie semplificazioni, per una migliore comprensione
sia del popolo ebraico, sia dei conflitti dell’attualità.

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Nome .......................................................................................
a pprofondimento 1 • S toria
Classe ................................ Data ......................................

I Dieci Comandamenti
Secondo la Bibbia, il libro sacro degli Ebrei, Dio diede a Mosè, durante il viaggio
dall’Egitto alla Palestina, le Tavole della legge con scritti i Dieci Comandamenti. Questo
importante documento racchiude i valori più importanti per il popolo ebraico di quel
tempo, e fornisce anche alcune informazioni sulla società degli antichi Ebrei.

1 Leggi il documento, poi rispondi alle domande sul quaderno.

[2] Io sono il Signore, tuo Dio, che ti fece uscire dalla terra d’Egitto, dalla casa degli
schiavi.
[3] Non avrai altro Dio all’infuori di me.
[4] Non ti farai idolo né immagine alcuna di ciò che è lassù nel cielo né di ciò che è
quaggiù sulla terra, né di ciò che è nelle acque sotto la terra.
[5] Non ti prostrerai davanti a loro e non li servirai. Perché io, il Signore, sono il tuo
Dio, un Dio geloso, che punisce la colpa dei padri nei figli fino alla terza e alla quarta
generazione, per coloro che mi odiano,
[6] ma che dimostra il suo favore fino a mille generazioni, per quelli che mi amano e
osservano i miei comandamenti.
[7] Non pronunzierai invano il nome del Signore, tuo Dio, perché il Signore non lascerà
impunito chi pronuncia il suo nome invano.
[8] Ricordati del giorno di sabato per santificarlo:
[9] sei giorni faticherai e farai ogni tuo lavoro;
[10] ma il settimo giorno è il sabato in onore del Signore, tuo Dio: tu non farai alcun
lavoro, né tu, né tuo figlio, né tua figlia, né il tuo schiavo, né la tua schiava, né il tuo
bestiame, né il forestiero che dimora presso di te.
[11] …
[12] Onora tuo padre e tua madre, perché si prolunghino i tuoi giorni nel paese che ti
dà il Signore, tuo Dio.
[13] Non uccidere.
[14] Non commettere adulterio.
[15] Non rubare.
[16] Non pronunciare falsa testimonianza contro il tuo prossimo.
[17] Non desiderare la casa del tuo prossimo. Non desiderare la moglie del tuo prossi-
mo, né il suo schiavo, né la sua schiava, né il suo bue, né il suo asino, né alcuna cosa
che appartenga al tuo prossimo.

• Quali erano i comportamenti considerati più gravi dagli Ebrei?


• Gli Ebrei avevano schiavi?
• Per gli Ebrei era possibile adorare altre divinità?
• Per gli Ebrei era possibile costruire statue che rappresentavano Dio?
• Quali animali allevavano gli Ebrei?

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a pprofondimento 2 • S toria Nome .......................................................................................

Classe ................................ Data ......................................

Gli Ebrei secondo Tacito


Lo storico romano Tacito descrive la vita degli Ebrei in Israele, attorno al 100 d.C., quan-
do Israele era una Provincia dell’Impero Romano.

1 Leggi il testo e rispondi alle domande.

Gli Egizi adorano molte divinità e molti animali; gli Ebrei invece adorano un solo Dio,
e solo con la mente… Perciò nelle loro città e nei loro templi non si vedono statue e
non onorano con statue né re né principi.
La maggior parte della popolazione abita in villaggi; poche, infatti, sono le città.
Capitale è Gerusalemme, con tre cerchia di mura: dopo la seconda cerchia si trova la
reggia e nella parte più interna vi è un tempio di una ricchezza infinita, al quale soltanto
gli Ebrei si accostano e dove solo i sacerdoti hanno la possibilità di entrare.

• Come era la religione degli Ebrei? .............................................................................................................................................

• Perché gli Ebrei non costruivano statue? ...........................................................................................................................

• Dove abitavano gli Ebrei? .....................................................................................................................................................................

• Quale era la città più importante? ...............................................................................................................................................

• Come era costruita la città di Gerusalemme? ...............................................................................................................

.......................................................................................................................................................................................................................................................

• Come era il tempio di Gerusalemme? ....................................................................................................................................

.......................................................................................................................................................................................................................................................

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Nome .......................................................................................
a pprofondimento 3 • S toria
Classe ................................ Data ......................................

Il Tempio di Salomone
Nella Bibbia, il Primo Libro dei Re racconta la costruzione del Tempio di Salomone a
Gerusalemme. In questo documento si nomina il re Hiram, re della città fenicia di Tiro.
I Fenici erano un popolo di commercianti e navigatori che viveva vicino alla Palestina,
nell’attuale Libano.

1 Leggi il documento e ricava le informazioni sulle attività degli Ebrei e sul loro rapporto
con i Fenici. Poi rispondi alle domande.

E Salomone mandò a dire a Hiram: “Ho in animo di fabbricare un tempio in nome del
Signore, mio Dio, come dichiarò il Signore a Davide, mio padre… Ordina dunque di
tagliarmi dei cedri del Libano: i miei servi staranno insieme ai tuoi. E quanto ai tuoi
servi, io ti darò la ricompensa che richiederai, perché tu sai bene che nel mio popolo
non vi è nessuno che sappia tagliare il legname come i Fenici.”
Il re Salomone fece quindi una leva di trentamila operai da tutto Israele e ne mandava
al Libano per turno diecimila al mese: un mese lo passavano in Libano e due mesi
nelle loro case… Salomone aveva poi 70 000 addetti al trasporto del materiale e 80 000
scalpellini a lavorare pietre sul monte.

• Come erano i rapporti fra gli Ebrei e i Fenici? ..............................................................................................................

• Il re Salomone aveva dei servi? .....................................................................................................................................................

• Dove si trovavano i cedri? ....................................................................................................................................................................

• Gli Ebrei erano abili nel tagliare il legno? E i Fenici? ............................................................................................

• Quante persone lavorarono per la costruzione del tempio di Salomone? ...................................

.......................................................................................................................................................................................................................................................

• Come era organizzato il lavoro degli operai ebrei? ................................................................................................

.......................................................................................................................................................................................................................................................

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V erifica • S toria Nome .......................................................................................

Classe ................................ Data ......................................

Gli Ebrei
1 Riordina gli avvenimenti della storia degli Ebrei numerandoli da 1 a 10.

Saul riunì gli Ebrei, conquistò tutta la Palestina e nel 1020 a.C.
fondò il Regno di Israele.
Nel 1700 a.C. una grave carestia spinse gli Ebrei a emigrare in Egitto.
Guidati da Mosè, gli Ebrei lasciarono l’Egitto e ritornarono in Palestina nel 1300 a.C.
Gli Ebrei tornarono in Palestina, ma furono conquistati dai Persiani e dai Macedoni.
Il Regno di Israele fu diviso in due parti.
Nel 1850 a.C. Abramo condusse gli Ebrei da Ur in Palestina.
Il faraone Ramses II rese schiavi gli Ebrei per la loro religione.
I Romani conquistarono la Palestina, distrussero il Tempio di Gerusalemme
e costrinsero gli Ebrei alla diaspora.
Salomone fece costruire un grande tempio.
I Babilonesi resero schiavi gli Ebrei e li deportarono a Babilonia nel 587 a.C.

2 Segna con una ✘ la risposta corretta.

• Gli Ebrei erano:


pastori
mercanti
• Gli Ebrei erano:
politeisti
monoteisti
• Gli Ebrei erano:
divisi in 12 tribù
divisi in 12 regni
• Per pregare il loro Dio gli Ebrei:
costruivano grandi statue
costruivano grandi templi
• Le 12 Tavole sono:
le leggi che secondo la Bibbia furono date da Dio a Mosè
le leggi stabilite da Re Saul su tutta la Palestina

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m appa di SinteSi • S toria

Gli Ebrei
2000 a.C.
IN MESOPOTAMIA Attività economiche - pastorizia
EBREI: POPOLO - agricoltura itinerante
NOMADE

1850 a.C. Abramo:


da Ur in Palestina

1700 a.C.

carestia Egitto
Organizzazione - 12 tribù
sociale e politica - capotribù = patriarca
schiavitù in Egitto

1300 a.C.

Mosè Palestina

1200 a.C. re Saul


regno di Israele Religione monoteista

divisione
in due regni

587 a.C.
deportazione a Babilonia

530 a.C.
ritorno in Palestina

conquista Romani

diaspora

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S toria • U nità di a pprendimento 9

I Fenici
Il capitolo sui Fenici ha l’importante funzione di evidenziare il legame tra
territorio, risorse naturali e attività economiche, mostrando le differenze ri-
spetto alle civiltà fluviali studiate in precedenza.
Questa correlazione andrà esplicitata costantemente soprattutto con gli
alunni che non conoscono l’ambiente del mare o che hanno alcune incertezze
nella comprensione delle relazioni logiche. Sarà opportuno in tal caso sup-
portare la spiegazione con strumenti multimediali, quali video sull’ambiente
del mare e sul popolo dei Fenici, disponibili in Internet o nell’archivio del
National Geographic, della Rai o della BBC o presso i servizi di Biblioteca o
Mediateca provinciale.

Lo studio dei Fenici permette di far comprendere agli alunni:


• come ciascun popolo sviluppi caratteristiche proprie a partire dalle risorse
disponibili sul territorio;
• l’importanza del commercio per le relazioni di interscambio fra i popoli;
• lo strutturarsi di un commercio internazionale organizzato fin dall’antichi-
tà, che permetteva a ciascun popolo di approvvigionarsi dei beni che non
poteva produrre;
• l’importanza della tecnologia e dell’esclusività della produzione di alcuni
beni ritenuti di valore (il vetro e la porpora);
• il fatto che, grazie ai Fenici e ai commerci, i popoli che si affacciavano sul
Mar Mediterraneo erano fra loro collegati e condividevano una comune iden-
tità pur nelle differenze reciproche: avevano, infatti, forme analoghe di scrit-
tura e si sono scambiati idee e conoscenze.

66

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Nome .......................................................................................
a pprofondimento 1 • S toria
Classe ................................ Data ......................................

L’alfabeto fenicio
1 Osserva l’immagine che ti mostra un particolare di un’iscrizione fenicia incisa sul sar-
cofago di un re. Poi leggi i documenti.

Ai Fenici si deve tributare grande onore, perché inventarono le lettere dell’alfabeto.


Plinio il Vecchio

I Fenici che giunsero in Grecia [....] introdussero anche fra i Greci [....] l’alfabeto, che fino
ad allora, ritengo, era ignoto ai Greci.
Erodoto

2 Rispondi alle domande.

• Quale fu la più grande invenzione dei Fenici? ...................................................................................................................

• Perché, secondo te? .......................................................................................................................................................................................

.......................................................................................................................................................................................................................................................

• Quali sono le caratteristiche della scrittura fenicia? .....................................................................................................

.......................................................................................................................................................................................................................................................

3 Osserva i segni del-


l’alfabeto fenicio e
usali per comporre
alcune parole.
Poi fai indovinare a
un tuo compagno
che cosa hai scritto.

.......................................................................................................................................................................................................................................................

67

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V erifica • S toria Nome .......................................................................................

Classe ................................ Data ......................................

I Fenici
1 Completa la mappa con le parole date.

stelle • vetro • città-stato • alfabeto • porpora • murice • Cartagine •


Libano • commercio • cedri • navi • dèi • scrittura

I FENICI impararono
sulle coste in l’arte della
orientali del ..................................... vissero fabbricazione
Mediterraneo del
.....................................
.....................................

furono i primi a
dove ora c’è il svolsero la loro orientarsi con ricavavano
quindi attività le
.....................................
sul mare dal ............................

.....................................
la ................................

perché
svilupparono la perciò
pesca e il una tintura
il territorio non rossa con cui
....................................................
era adatto alle poterono tinsero
marittimo coltivazioni navigare i tessuti
e anche
di notte semplificarono
ma
fondarono molte la ................................

colonie, tra cui


era ricco di cioè
....................................................
boschi di
adoravano molti
.....................................
rappresentavano
.................................................... ogni suono con
come El, Baal, un simbolo
Astarte
con cui e

costruirono inventarono

....................................................
l’ ....................................
grandi e sicure

68

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m appa di SinteSi • S toria

I Fenici

coste Libano:
territorio montuoso
foreste di cedri

porpora (murice)
Sviluppo artigianato
di lusso
vetro (sabbia)

COMMERCIO VIA MARE

Navi veloci Porti Scrittura


- chiglia (Biblo – Tiro – Sidone) (alfabeto fonetico)
- vela

Colonie
(Cartagine)
lunghi viaggi

orientamento scambio di conoscenze

69

Guida_sussi_imparo_def_F.indd 69 06/03/15 15.06


S toria • U nità di a pprendimento 10

t à c r e t e s e
La civil
à m i c e n e a
e la civilt
Le civiltà cretese e micenea costituiscono le origini della civiltà greca, a cui il
Sussidiario dedica ampio spazio nel testo di classe quinta, per approfondire
i molteplici aspetti che sono alla base della nostra cultura.
Questo capitolo conclusivo del testo di classe quarta costituisce dunque una
sorta di “ponte” fra le due classi, e potrebbe eventualmente essere rimanda-
to all’inizio della classe quinta, se il docente decidesse di trattarlo solo come
introduzione allo studio dell’antica Grecia.

Tuttavia, le profonde differenze fra Cretesi e Micenei meritano di essere cono-


sciute a prescindere dal legame di questi popoli con la civiltà greca, in quanto
offrono un quadro più vario e articolato delle antiche civiltà, sia perché mo-
strano i diversi modelli di sviluppo possibili in territori con caratteristiche
simili, sia perché completano il panorama delle molteplici relazioni di inter-
dipendenza e conflitto fra le diverse civiltà antiche.
Sarà dunque interessante studiare le civiltà cretese e micenea in compara-
zione fra loro, per rendere evidenti le somiglianze e le differenze, ad esempio
affidando ciascuna civiltà a un gruppo di alunni con il compito di studiarla e
spiegarla ai compagni.

Anche la letteratura può costituire una fonte di approfondimento storico e al


contempo uno stimolo all’immaginazione: l’Iliade e l’Odissea sono disponi-
bili in numerose versioni per ragazzi, anche illustrate, e ben si prestano a una
lettura collettiva o addirittura a una rappresentazione teatrale.
La scoperta di Cnosso, infine, riporta al tema iniziale della ricerca storica e
archeologica, affrontata a inizio anno, e permette di verificare ulteriormente
l’acquisizione degli aspetti metodologici.

70

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Nome .......................................................................................
a pprofondimento 1 • S toria
Classe ................................ Data ......................................

La scoperta di Cnosso
1 Leggi il testo sugli scavi effettuati a Cnosso dall’archeologo Arthur Evans.

All’inizio del Novecento, Evans effettuò degli scavi presso


Cnosso. Dopo due settimane, stupefatto, si trovò di fronte ai
resti di un edificio che ricopriva una grande superficie; nel corso
dell’anno affiorarono i resti di un palazzo dell’estensione di due
ettari e mezzo (25 000 m2).
La pianta del palazzo era simile a quella del palazzo di Micene,
ma molto superiore per grandiosità, fasto e bellezza.
Intorno a un enorme quadrato, il cortile maggiore, sorgevano
su tutti i lati ali di costruzioni, muri di mattoni vuoti, tetti piani
sorretti da pilastri.
Le stanze, i corridoi, gli atri dei diversi piani presentavano una
pianta così confusa e offrivano ai visitatori tali e tante possibilità
di smarrirsi, che la parola “labirinto” affiorava anche sulle labbra
del semplice turista, ignaro della leggenda che attribuisce al re
Minosse un labirinto costruito da Dedalo.
Evans non esitò ad annunciare al mondo di aver trovato il palazzo di
Minosse, figlio di Zeus, padre di Arianna e di Fedra, signore del labirinto
e dello spaventoso Minotauro, il mostro mezzo uomo e mezzo toro che vi
abitava.
Il particolare che sorprese tutto il mondo, in questi primi scavi, fu la man-
canza, nel più ricco palazzo della Preistoria greca, di qualsiasi fortificazio-
ne e di mura difensive.
Evans scoprì poi i magazzini. Gli orci stavano l’uno accanto all’altro: orci
colossali, un tempo pieni d’olio, riccamente ornati. Evans misurò la capa-
cità dei magazzini per l’olio e arrivò a calcolarne 75 000 litri!

2 Rispondi alle domande.

• Che cosa scoprì l’archeologo Evans nei suoi scavi? .....................................................................................

.......................................................................................................................................................................................................................................................

• Per quale motivo la scoperta sembrò confermare la leggenda del labirinto del
Minotauro? ...............................................................................................................................................................................................................
.......................................................................................................................................................................................................................................................

• Per quale motivo non furono trovate mura difensive? ...................................................................................

.......................................................................................................................................................................................................................................................

• Che cosa contenevano i magazzini? ...................................................................................................................................

.......................................................................................................................................................................................................................................................

71

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a pprofondimento 2 • S toria Nome .......................................................................................

Classe ................................ Data ......................................

I Cretesi: un popolo pacifico


1 Osserva le immagini e ricava informazioni sull’abbigliamento e sulle acconciature delle
donne e dei principi a Creta.

I Micenei: un popolo guerriero


1 Leggi il brano dell’Odissea in cui Ulisse presenta gli Achei in rapporto ai Cretesi.

Prima che a Troia sbarcassero i figli degli Achei, con rapide navi e con i miei uomini,
nove volte feci razzie in terre straniere. Molto ne ricavai: prima sceglievo a mio gradi-
mento, poi ancora molto ne ottenevo. La mia casa rapidamente si arricchiva e un gior-
no con terrore e reverenza i Cretesi mi avrebbero guardato.

2 Ricava informazioni dal documento e rispondi alle domande sul quaderno.

• Chi sono i figli degli Achei?


• Che cosa sono le razzie in terre straniere?
• Come si muovevano gli Achei?
• Quali erano i vantaggi che gli Achei ottenevano da queste razzie?
• Che cosa dice Ulisse dei Cretesi? Che cosa ti fa capire sul rapporto con gli Achei?

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Nome .......................................................................................
a pprofondimento 3 • S toria
Classe ................................ Data ......................................

L’Odissea
Dopo aver narrato nell’Iliade le vicende della guerra di Troia, il poeta greco Omero scrive
l’Odissea. In essa racconta le peripezie vissute da Ulisse, l’ideatore del cavallo di legno,
per fare ritorno a Itaca, l’isola di cui era re, e riabbracciare la moglie Penelope, il figlio
Telemaco e il padre Laerte: vi riuscì solo dopo dieci anni.

1 Il testo seguente parla dell’incontro di Ulisse con il ciclope Polifemo, un gigante dotato
di un occhio solo: leggilo e poi rispondi alle domande.

Polifemo stava pascolando le sue greggi quando Ulisse e i com-


pagni giunsero nella sua enorme caverna e qui rimasero ad
attenderlo. Quando a sera il mostruoso gigante arrivò, essi
si appellarono alle sacre regole dell’ospitalità, ma Polifemo,
ignorandole del tutto, prese due compagni di Ulisse e se
li mangiò.
Il mattino seguente, prima di portare al pascolo il
bestiame, se ne mangiò altri due; quindi uscì dalla
caverna, richiudendosela alle spalle con un enorme
masso per evitare che gli uomini fuggissero.
Per cercare di salvare sé e i compagni supersti-
ti, Ulisse elaborò un piano molto astuto: ordinò ai
compagni di appuntire un grosso tronco trovato nella
grotta. Quando a sera il gigante fece ritorno, Ulisse lo
fece ubriacare e, atteso che si addormentasse profon-
damente, lo accecò. Quindi gli uomini si legarono al
ventre dei caproni di Polifemo e, quando il gigante
riaprì la grotta per portare gli animali al pascolo, pur
tastandoli per controllare se in mezzo a loro si fossero
mischiati Ulisse e i compagni, non riuscì a individuarli.
Così l’eroe e i suoi uomini furono salvi.

• Ricordi lo stratagemma ideato da Ulisse per fare entrare gli Achei nella città di Troia?
Riassumilo brevemente.
.................................................................................................................................................................................................................................................

.................................................................................................................................................................................................................................................

.................................................................................................................................................................................................................................................

• Che cosa dimostrano i due stratagemmi ideati da Ulisse? Di che cosa può essere
considerato il simbolo questo eroe? ..........................................................................................................................................

.................................................................................................................................................................................................................................................

2 Disegna sul quaderno la scena che ti ha colpito di più del testo che hai appena letto.

73

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V erifica • S toria Nome .......................................................................................

Classe ................................ Data ......................................

Le antiche civiltà del mare


1 Completa la legenda come vuoi tu. Poi colora i territori in cui si sono sviluppate le anti-
che civiltà del mare con i colori della legenda.

Eu

Ti
gr
fra

i
te

o
Ind

Legenda
Nilo

Fenici
Cretesi
Micenei

2 Indica le risorse naturali offerte dal mare e le attività economiche che sfruttano queste
risorse.

Civiltà del mare Risorse naturali Attività economiche

...................................................................... ...................................................................... ......................................................................

....................................................................... ....................................................................... .......................................................................

....................................................................... ....................................................................... .......................................................................

....................................................................... ....................................................................... .......................................................................

....................................................................... ....................................................................... .......................................................................

....................................................................... ....................................................................... .......................................................................

74

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m appa di SinteSi • S toria

I Cretesi e i Micenei
Creta = isola fertile - agricoltura (vite – olivo)
- pastorizia (capre)
Attività economiche - pesca
- artigianato (ceramica – bronzo)
SVILUPPO CIVILTÀ - commercio via mare
CRETESE - navigazione

terremoto
- città-stato (Cnosso – Festo)
Organizzazione politica - governo: re-sacerdote (Minosse)
distruzione delle città

1) nobili
Organizzazione sociale 2) popolo
3) schiavi
isola conquistata
dai Micenei

- arte
- religione politeista
Cultura (Toro – Dea Madre)
- scrittura lineare A

MICENEI

Grecia
territorio montuoso Attività economiche
circondato dal mare

- pastorizia
- guerra (guerra di Troia)

città-stato (Micene) Conquista di Creta


- su alture
- palazzo reale
sviluppo: – agricoltura – navigazione – scrittura

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G eoGrafia

I l p e r c o r s o
di Geografia
Dalle Nuove Indicazioni Ministeriali
“La geografia studia i rapporti delle società umane tra loro e con il pianeta
che le ospita. In un tempo caratterizzato dalla presenza a scuola di alunni di
ogni parte del mondo, la geografia consente il confronto sulle grandi questioni
comuni a partire dalla conoscenza dei differenti luoghi di nascita o di origine
famigliare. La conoscenza geografica riguarda anche i processi di trasformazio-
ne progressiva dell’ambiente a opera dell’uomo o per cause naturali di diver-
so tipo. La geografia è attenta al presente, che studia nelle varie articolazioni
spaziali e nei suoi aspetti demografici, socio-culturali e politico-economici.
Altra irrinunciabile opportunità formativa offerta dalla geografia è quella di abi-
tuare a osservare la realtà da punti di vista diversi, che consentono di consi-
derare e rispettare visioni plurime, in un approccio interculturale dal vicino al
lontano. Riciclaggio e smaltimento dei rifiuti, lotta all’inquinamento, sviluppo
delle tecniche di produzione delle energie rinnovabili, tutela della biodiver-
sità, adattamento al cambiamento climatico: sono temi di forte rilevanza geo-
grafica, in cui è essenziale il raccordo con le discipline scientifiche e tecniche. Il
punto di convergenza sfocia nell’educazione al territorio, intesa come esercizio
della cittadinanza attiva, e nell’educazione all’ambiente e allo sviluppo.
La presenza della geografia nel curricolo contribuisce a fornire gli strumenti per
formare persone autonome e critiche, che siano in grado di assumere decisioni
responsabili nella gestione del territorio e nella tutela dell’ambiente, con un
consapevole sguardo al futuro.
Il raffronto della propria realtà (spazio vissuto) con quella globale, e viceversa,
è agevolato dalla continua comparazione di rappresentazioni spaziali, lette e
interpretate a scale diverse, servendosi anche di carte geografiche, di fotografie
e immagini da satellite, del globo terrestre, di materiali prodotti dalle nuove
tecnologie legate ai Sistemi Informativi Geografici (GIS). ”
La conoscenza dei paesaggi naturali, in particolare di quelli italiani, è colloca-
ta dalle Nuove Indicazioni in una prospettiva di interazione con il territorio, in
stretta correlazione con l’attualità e i problemi ambientali. Questa indicazione
comporta una metodologia didattica che non può limitarsi alla lezione frontale,
ma richiede che gli alunni imparino a utilizzare, in modo “critico e autonomo”, i
dati che si riferiscono ai temi studiati: che possano cioè ricavare direttamente le
informazioni da tabelle, grafici, carte tematiche, tecnologie digitali…
È dunque opportuno che il docente costruisca percorsi didattici che tengano
conto degli strumenti operativi, selezionando fra gli argomenti proposti nel
Sussidiario.

76

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La programmazione didattica

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Traguardi di sviluppo Obiettivi
Attività Contenuti
delle competenze di apprendimento

ORIENTAMENTO Orientarsi nello spazio e sulle carte, • Individuazione dei punti cardinali • Orientamento nello spazio e sulle
utilizzando la bussola, i punti car- nell’ambiente. carte: i punti di riferimento.
L’alunno si orienta nello spazio cir- dinali e le coordinate geografiche. • Orienteering nell’ambiente, utiliz- • I punti cardinali.
costante e sulle carte geografi- zando la bussola, mappe e carte • Le carte geografiche: caratteristi-
che usando riferimenti topologici e Estendere le proprie carte mentali topografiche. che, funzioni e classificazione.
punti cardinali. al territorio italiano, all’Europa e ai • Attività di orientamento e lettura • Le coordinate geografiche: latitu-
diversi continenti, attraverso gli stru- di carte topografiche e geogra- dine e longitudine.
menti dell’osservazione indiretta. fiche per la progettazione o la • I diversi tipi di fotografie.
ricostruzione di percorsi. • I continenti e la posizione dell’Italia.
• Realizzazione di fotografie di un
ambiente da diversi punti di vista.
• Osservazione e analisi di diversi
strumenti di rappresentazione del
territorio per ricavare informazioni

77
e per confrontare la rispettiva fun-
zionalità.
• Localizzazione dell’Italia, dell’Euro-
pa e dei continenti sul planisfero.

LINGUAGGIO Analizzare i principali caratteri fisici • Lettura di diversi tipi di carte geo- • I dati e la loro lettura: le tabelle e
DELLA GEO-GRAFICITÀ del territorio, interpretando carte grafiche tramite l’Atlante, Google i diversi tipi di grafici.
geografiche di diversa scala, carte Maps, Google Earth. • Gli ambienti del pianeta e dell’Italia.
Utilizza il linguaggio della geo- tematiche, grafici, elaborazioni • Analisi di carte, immagini satel- • Le regioni climatiche in Italia.
graficità per interpretare carte geo- digitali, repertori statistici. litari, fotografie, dati, tabelle e • Le regioni fisiche italiane.
grafiche e globo terrestre, realizza- grafici per ricavare informazioni
re semplici schizzi cartografici e Localizzare le regioni fisiche princi- sull’argomento di interesse e di
carte tematiche, progettare percor- pali e i grandi caratteri dei diversi studio.
si e itinerari di viaggio. continenti e degli oceani. • Progettazione di percorsi e iti-
nerari di viaggio negli ambienti
Ricava informazioni geografiche da Leggere e interpretare carte geo- oggetti di studio.
una pluralità di fonti (cartografi- grafiche a diversa scala, carte • Realizzazione di mappe di spazi
che e satellitari, tecnologie digitali, tematiche, grafici. e ambienti conosciuti.
fotografiche, artistico-letterarie).
G eoGrafia

06/03/15 15.07
Traguardi di sviluppo Obiettivi
Attività Contenuti
delle competenze di apprendimento

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PAESAGGIO Conoscere gli elementi che caratte- • Osservazione di carte geografi- • Gli ambienti delle diverse fasce
G eoGrafia

rizzano i principali paesaggi italia- che e immagini satellitari per l’in- climatiche.
Riconosce e denomina i principali ni, europei e mondiali, individuando dividuazione e il riconoscimento • Gli ambienti delle regioni fisiche
“oggetti” geografici fisici (fiumi, le analogie e le differenze e gli ele- dei principali oggetti geografici di italiane: aspetti naturali e antro-
monti, pianure, coste, colline, laghi, menti di particolare valore ambien- un ambiente. pici, con particolare attenzione al
mari, oceani, ecc.). tale da tutelare e valorizzare. • Osservazione diretta e indiretta concetto di risorse del territorio e
e studio delle caratteristiche di alla tutela dell’ecosistema.
Individua i caratteri che connota- diversi ambienti naturali.
no i paesaggi (di montagna, col- • Confronto fra ambienti naturali
lina, pianura, vulcanici, ecc.) con diversi.
particolare attenzione a quelli italia- • Analisi storica del clima dei diver-
ni, e individua analogie e differenze si ambienti naturali e delle conse-
con i principali paesaggi europei e guenze dei cambiamenti climatici
di altri continenti. sull’ecosistema.
• Individuazione degli elementi
costitutivi e in pericolo in ciascun

78
ambiente naturale.

REGIONE E SISTEMA Acquisire il concetto di regione • Osservazione degli elementi cli- • Le regioni climatiche della Terra.
TERRITORIALE geografica (fisica, climatica) e uti- matici e fisici di un ambiente per • Le regioni climatiche italiane.
lizzarlo a partire dal contesto ita- l’individuazione degli elementi • La correlazione fra regioni fisiche
Si rende conto che lo spazio geo- liano. costituenti il clima e il territorio. e regioni climatiche in Italia.
grafico è un sistema territoriale, • Analisi di carte tematiche e fisi- • I cambiamenti climatici.
costituito da elementi fisici e antro- che per l’individuazione delle • Le risorse del territorio per l’eco-
pici legati da rapporti di connessio- Individuare problemi relativi alla regioni climatiche e delle regioni nomia.
ne e/o di interdipendenza. tutela e valorizzazione del patrimo- fisiche sul pianeta e in Italia. • I settori economici.
nio naturale, proponendo soluzioni • Osservazione diretta e indiretta e
idonee nel proprio contesto di vita. studio delle caratteristiche delle
diverse regioni climatiche e fisi-
che italiane.

06/03/15 15.07
G eoGrafia

La metodologia
La metodologia della ricerca d’ambiente permette di sviluppare contempora-
neamente le conoscenze e le competenze operative: infatti ciascun argomen-
to si presta a essere analizzato attraverso gli strumenti della geo-graficità:
carte, carte tematiche, dati, grafici, fotografie, immagini satellitari…
La programmazione di Geografia non si riduce alla memorizzazione di co-
noscenze sui diversi ambienti o problemi ambientali, ma richiede la pratica
acquisizione di precise competenze operative e metodologiche, prescritte
nelle Nuove Indicazioni e indicate come traguardi di apprendimento da rag-
giungere.
Tuttavia il tempo a disposizione non consente di affrontare con questo ap-
proccio metodologico tutti gli argomenti proposti nel Sussidiario: la mappa
dei contenuti di classe quarta va considerata perciò una sorta di “menu à la
carte” all’interno del quale ogni docente selezionerà i temi di maggior inte-
resse, anche in modo trasversale ai diversi capitoli, da trattare sviluppando le
competenze operative indicate nella programmazione.

Gli argomenti selezionati potranno essere proposti secondo questo modello


metodologico di percorso didattico.

1. Con gli alunni, si sceglie un problema da approfondire o un argomento da


conoscere.
2. Si procede al reperimento e all’analisi delle fonti di informazione: carte
geografiche, carte tematiche, dati visualizzati in tabelle o grafici; queste at-
tività verranno svolte dapprima collettivamente in forma guidata dall’inse-
gnante, poi a piccoli gruppi e/o individualmente dagli alunni, con supporti
e schede che li aiutino ad apprendere la procedura.
3. È opportuno ricercare ulteriori informazioni attraverso Internet, anche per
istruire gli alunni sull’utilizzo di questo mezzo con le sue potenzialità e
rischi: Google Maps e Google Earth offrono la possibilità di osservare un
ambiente dall’alto e da vicino; il sito della NASA permette di approfondire
i cambiamenti climatici con fonti dirette e animazioni; il sito dell’ISTAT
offre una banca dati amplissima su molti aspetti della geografia italiana;
altri siti ufficiali o di associazioni che si occupano dell’ambiente possono
essere consultati in relazione agli argomenti di pertinenza.
4. I concetti e le conoscenze acquisite possono essere rielaborati attraverso
mappe concettuali, presentazioni, cartelloni, video, telegiornali...
5. Si procede infine allo studio dei testi sul Sussidiario, utilizzando se si de-
sidera il Metodo di Studio proposto nella Guida.

79

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G eoGrafia

Gli strumenti di verifica


Al termine di ogni Unità di Apprendimento saranno somministrate le prove di verifica,
finalizzate a verificare sia le conoscenze apprese, che le competenze operative e meto-
dologiche acquisite.

Gli argomenti di classe quarta

LA GEOGRAFIA
E I SUOI
STRUMENTI

IL CLIMA
Le Alpi

Climi e
ambienti Gli Appennini
della Terra
Le colline
Climi e
ambienti Le pianure
in Italia
I fiumi

I laghi

Il mare

LE RISORSE
DELL’AMBIENTE
E LE ATTIVITÀ
ECONOMICHE

Settore Settore Settore


primario secondario terziario

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G eoGrafia

Il percorso didattico
La programmazione di Geografia si sviluppa parallelamente su due piani di
competenza: il piano delle conoscenze e il piano delle capacità operative.
Il quadro delle conoscenze si articola, attraverso gli argomenti e i testi pro-
posti nel Sussidiario, da quelle più generali sul clima e sulle risorse del terri-
torio a quelle più specifiche legate ai diversi ambienti e paesaggi nel mondo
e in Italia:
• gli strumenti e il lessico specifico della Geografia;
• gli attuali cambiamenti climatici;
• la stretta correlazione fra climi e ambienti del pianeta;
• la stretta correlazione fra ambiente, risorse naturali e attività economiche,
con un continuo passaggio dal livello “micro” (del territorio vicino) al livello
“macro” dell’economia mondiale intesa come “villaggio globale”;
• il territorio italiano e i suoi ambienti: le Alpi, gli Appennini, le colline, le
pianure, i fiumi, i laghi, i mari, con un’attenzione particolare alla biodiver-
sità, ai cambiamenti climatici e ai problemi di inquinamento.

Attraverso questi argomenti sono sviluppati in modo trasversale i temi in-


dicati dalle Nuove Indicazioni, in stretto raccordo con le Scienze, in modo
che la disciplina sfoci “nell’educazione al territorio, nell’educazione all’am-
biente e nell’educazione allo sviluppo”: “riciclaggio e smaltimento dei rifiu-
ti, lotta all’inquinamento, sviluppo delle tecniche di produzione delle energie
rinnovabili, tutela della biodiversità, adattamento al cambiamento climatico,
tutela del patrimonio naturale”.

Parallelamente ai contenuti, il percorso didattico si struttura in funzione del-


le competenze metodologiche che gli alunni devono acquisire: interpretare
carte geografiche, carte tematiche, grafici, tabelle, repertori statistici...
La Guida e l’Atlante Geopoli mettono a disposizione una pluralità di stru-
menti geografici con attività didattiche finalizzate ad approfondire gli argo-
menti più significativi, attraverso l’uso diretto delle fonti. In questo modo
si sviluppa concretamente quella capacità critica e quell’autonomia indicata
come traguardo formativo dalle Nuove Indicazioni.
È opportuno che il percorso didattico prenda avvio da problemi rilevati sul
territorio o posti all’interno delle conversazioni con la classe e preveda una
prima fase in cui gli alunni ricavino direttamente le informazioni dalle car-
te, dalle tabelle, dai grafici presenti sulla Guida o sull’Atlante Geopoli; solo
dopo aver svolto queste operazioni, gli alunni potranno procedere alla si-
stematizzazione delle conoscenze attraverso lo studio dei testi proposti nel
Sussidiario.

81

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G eoGrafia • U nità di a pprendimento 1

L a G e o g r a f i a
i s t r u m e n t i
e i suo
Il capitolo del Sussidiario ha la finalità di far acquisire le competenze opera-
tive riguardanti gli aspetti metodologici della Geografia, attraverso la cono-
scenza e la comprensione dei suoi strumenti, l’acquisizione del lessico spe-
cifico, la sperimentazione di abilità operative di lettura delle carte e dei dati.
I diversi passaggi sono spiegati in modo chiaro nel Sussidiario; tuttavia, la
riduzione in scala potrà mettere in difficoltà gli alunni che presentano qual-
che incertezza nell’area logico-matematica.
In questo caso, sarà opportuno utilizzare non solo la riproduzione delle carte
geografiche presenti nei vari materiali di IMPARO FACILE, ma procurare agli
alunni vere carte topografiche e geografiche del territorio in cui abitano, e
proporre attività pratiche di orientamento sulla carta, in modo che possa-
no rendersi conto di quali tipi di carte servono per individuare l’abitazione
dell’amico o il percorso per il Palazzetto dello Sport o per la Stazione.
È opportuno che per ciascuno strumento si predispongano attività pratiche
di orientamento sul territorio e sulla carta.
Chi ha la possibilità di utilizzare la LIM o una postazione informatica colle-
gata a Internet (da mostrare alla classe collegando il computer a un video-
proiettore) faciliterà molto la comprensione di questo argomento attraverso
Google Maps e Google Earth.
L’operatività, inoltre, rende la Geografia più piacevole e più interessante per
gli alunni, coinvolgendoli in un percorso che può trasformare l’informatica da
potenziale fonte di distrazione a strumento di apprendimento.
La Guida offre un percorso specifico approfondito e guidato per acquisire
non solo la competenza operativa, ma anche metacognitiva, cioè la consape-
volezza della funzione dei diversi strumenti di ricerca geografica.

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Nome .......................................................................................
p er i niziare • G eoGrafia
Classe ................................ Data ......................................

L’orientamento
1 Completa il testo con i termini seguenti:
punti di riferimento • Sole • Stella Polare • punti cardinali

Se ti trovi in un ambiente che conosci puoi orientarti


con .................................................................................................................................

facilmente identificabili, come una piazza o un


semaforo.
Ma se ti trovi in un luogo sconosciuto, senza punti di
riferimento, devi ricorrere a un sistema valido ovun-
que: devi utilizzare i ............................................................................. .
Se non hai la bussola o un altro strumento puoi
aiutarti, di giorno, osservando la posizione del
.................................................................................................................................. .
Di notte, puoi usare il metodo degli antichi navi-
gatori e utilizzare la ......................................................................... .

2 Collega ciascuna definizione al punto cardinale cui si riferisce.

È il punto opposto al Sud. Ovest

È il punto in cui sorge il Sole. Sud

È il punto in cui il Sole tramonta. Est

È il punto in cui si trova il Sole a mezzogiorno. Nord

3 Completa il disegno inserendo


i punti cardinali nella
posizione corretta.

tramonto alba

83

Guida_sussi_imparo_def_F.indd 83 06/03/15 15.07


p er i niziare • G eoGrafia Nome .......................................................................................

Classe ................................ Data ......................................

I colori e i simboli
1 Completa scegliendo tra: i laghi • le colline • le pianure • i fiumi • i mari • le montagne.

In genere, in una carta fisica:


• il verde indica ..................................................................................................................................................................................................... ;
• il marrone indica .............................................................................................................................................................................................. ;
• l’azzurro indica .................................................................................................................................................................................................. ,
.................................................................................................................... e .................................................................................................................... ;
• il giallo e il marrone chiaro indicano ...................................................................................................................................... .

2 Osserva la carta, individua e riproduci i simboli richiesti.

metropolitana 1 2 3 4

chiesa

parcheggio
C

albergo D

3 Inventa dei simboli per gli elementi seguenti.

cinema piscina supermercato biblioteca sala giochi

84

Guida_sussi_imparo_def_F.indd 84 06/03/15 15.07


Nome .......................................................................................
a pprofondimento 1 • G eoGrafia
Classe ................................ Data ......................................

La bussola
1 Leggi il testo.

Gli antichi Cinesi scoprirono che un ago calami-


tato libero di girare punta sempre verso Nord, e
capirono che potevano utilizzare questa proprietà
per orientarsi.
Inventarono così la prima forma di bussola. Dai
Cinesi la appresero gli Arabi e dagli Arabi la impa-
rarono gli Europei.

Il pianeta Terra si comporta come un enor-


me magnete: ha un campo magnetico con
un polo negativo, che corrisponde all’in-
circa al Polo Nord, e un polo positivo, che
corrisponde all’incirca al Polo Sud.
L’ago della bussola si adatta al campo
magnetico terrestre e, se è libero di ruota-
re, indica sempre il Nord.

2 Segui le indicazioni e prova a costruire una bussola.

1 Prendi un contenitore in vetro o in plastica trasparente con il fondo piatto; appoggia-


lo sopra il disegno della rosa dei venti e riempilo d’acqua fino all’altezza di un centi-
metro.
2 Prendi un ago e strofinalo più volte su una calamita, sempre nello stesso verso.
3 Appoggia l’ago sull’acqua; lo vedrai ruotare e posizionarsi in una certa direzione: la
sua punta indicherà il Nord.
4 Ora ruota lentamente il contenitore fino a far coincidere il Nord con la punta dell’ago:
in questo modo saprai anche dove si trovano gli altri punti cardinali.

3 Ora utilizza la tua bussola per orientarti. Segui un percorso all’interno della scuola e
controlla la bussola ogni volta che cambi direzione: in quale direzione stai andando?

85

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a pprofondimento 2 • G eoGrafia Nome .......................................................................................

Classe ................................ Data ......................................

Meridiani e paralleli
1 Leggi le frasi e colora i riquadri corretti.

• I meridiani sono linee di direzione est-ovest nord-sud che congiungono i Poli.


• Per ogni punto della Terra passa un meridiano, mentre al Polo Nord e al Polo Sud
passano tutti i tanti meridiani.
• I meridiani sono 120 360 e servono per misurare la profondità longitudine .
• La longitudine è la distanza tra un luogo e il Meridiano fondamentale
di Greenwich Londra .
• I paralleli sono linee parallele di direzione est-ovest nord-sud .
• I paralleli diventano sempre più lunghi corti allontanandosi dall’Equatore
verso i Poli.
• Per ogni punto della Terra passa un parallelo, ad eccezione di compresi
Polo Nord e Polo Sud.
• I paralleli sono 300 180 e servono per misurare la latitudine l’altezza .
• La latitudine è la distanza tra un luogo e l’Equatore e si misura in chilometri gradi .
• Meridiani e paralleli formano un reticolo geografico che permette di trovare
le coordinate geografiche gli emisferi nord e sud.

86

Guida_sussi_imparo_def_F.indd 86 06/03/15 15.07


Nome .......................................................................................
a pprofondimento 3 • G eoGrafia
Classe ................................ Data ......................................

Le fotografie
1 Leggi i testi e osserva le fotografie alle pagg. 8-9 di Geopoli: quante informazioni riesci
a ricavare sul continente africano?

• In Africa ci sono questi ambienti: ................................................................................................................................................

...........................................................................…........................................................................................................................................................................

...........................................................................…........................................................................................................................................................................

• In Africa ci sono questi animali: ....................................................................................................................................................

...........................................................................…........................................................................................................................................................................

...........................................................................…........................................................................................................................................................................

• In Africa ci sono questi mezzi di trasporto: .....................................................................................................................

...........................................................................…........................................................................................................................................................................

...........................................................................…........................................................................................................................................................................

• In Africa ci sono questi modi di vestire: ...............................................................................................................................

...........................................................................…........................................................................................................................................................................

...........................................................................…........................................................................................................................................................................

• In Africa ci sono questi cibi: ..............................................................................................................................................................

...........................................................................…........................................................................................................................................................................

...........................................................................…........................................................................................................................................................................

• In Africa i bambini… ....................................................................................................................................................................................

...........................................................................…........................................................................................................................................................................

...........................................................................…........................................................................................................................................................................

2 Ora rispondi alla domanda.

• Dalle immagini che hai osservato e dalle informazioni che hai ricavato, secondo te,
l’Africa è un continente con paesaggi e modi di vivere tutti uguali, oppure vari e diversi?
...........................................................................…........................................................................................................................................................................

3 Confronta le tue conclusioni con la cartina fisica dell’Africa alle pagg. 2-3 di Geopoli e
rispondi.

• Quali ambienti riesci a riconoscere? .........................................................................................................................................

...........................................................................…........................................................................................................................................................................

...........................................................................…........................................................................................................................................................................

...........................................................................…........................................................................................................................................................................

87

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a pprofondimento 4 • G eoGrafia Nome .......................................................................................

Classe ................................ Data ......................................

Vedere la Terra con Google Earth


1 Con l’aiuto dell’insegnante, digita in Internet www.google.it/maps e segui le indicazioni.

1 Imposta la modalità “satellite”.


2 Clicca sul simbolo meno (–) fino a
quando ti è possibile. Che cosa vedi?
3 Ora clicca sul simbolo più (+)
fino a quando visualizzi
il punto in cui ti trovi.
4 Adesso imposta la modalità “mappa”
e digita l’indirizzo della tua scuola.
Che cosa vedi?
5 Clicca sul simbolo meno (–):
la scuola si rimpicciolisce?
La porzione del territorio
si ingrandisce?

2 Insieme ai compagni e all’insegnante guarda la Terra in 3D sul sito:


www.google.it/intl/it/earth/explore.

88

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Nome .......................................................................................
a pprofondimento 5 • G eoGrafia
Classe ................................ Data ......................................

Le carte fisiche
1 Osserva la carta fisica dell’Europa alle pagg. 18-19 di Geopoli: riesci a riconoscere le
montagne, i mari e i fiumi principali? Scrivi quelli che riesci a individuare.

• Montagne: ..............................................................................................

..…..............................................................................................................................

...................................................................................................................................

...........................................................................…..................................................

• Mari: ..............................................................................…....

..........................................................................................................

......................................................................................…...............

..........................................................................................................

• Fiumi: .................................................................................................…

.............................................................................................................................

........................................................................................................................

2 Ora cerca la Mesopotamia e rispondi alle domande.

• Da quali ambienti è circondata? Quali sono i suoi elementi naturali? Prova a descriverli.
...........................................................................…........................................................................................................................................................................

...........................................................................…........................................................................................................................................................................

Le carte politiche
1 Osserva la carta politica dell’Europa alle
pagg. 20-21 di Geopoli. Prova a individuare
le capitali dei seguenti Stati.

Italia: ...................................................................................................................

Francia: ...........................................................................................................

Svizzera: ........................................................................................................

Austria: ............................................................................................................

Germania: ....................................................................................................

Grecia: .............................................................................................................

Spagna: ..........................................................................................................

Portogallo: ....................................................................................................

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a pprofondimento 6 • G eoGrafia Nome .......................................................................................

Classe ................................ Data ......................................

Le carte tematiche
1 Osserva la carta tematica delle Aree Protette in Italia a pag. 33 di Geopoli e rispondi
alle domande.

• Quali sono le Aree Protette


della tua regione?
.................................................................................................

.................................................................................................

• Quale regione ha il maggior


numero di Aree Protette?
.................................................................................................

.................................................................................................

• Quali regioni hanno il minor


numero di Aree Protette?
.................................................................................................

.................................................................................................

• Ci sono regioni senza nessuna


Area Protetta?
.................................................................................................

.................................................................................................

• In quale regione si trova il Parco Nazionale


del Gargano?
...................................................................................................................................

• In quali regioni si trova il Parco Nazionale


dei Monti Sibillini?
...................................................................................................................................

• In quale regione si trova l’Area Marina


Protetta di Portofino?
...................................................................................................................................

• Quali regioni hanno il maggior numero


di Aree Marine Protette?
...................................................................................................................................

• Quali sono le Aree Protette della Calabria?


...................................................................................................................................

• Quali sono le Aree Protette del Veneto?


...................................................................................................................................

90

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Nome .......................................................................................
a pprofondimento 7 • G eoGrafia
Classe ................................ Data ......................................

Due carte… a confronto


1 Leggi il testo.

Nel 1569 il geografo Mercatore realizzò per la prima volta un planisfero che rappresen-
tava sul piano la forma sferica della Terra usando la geometria, e introdusse il retico-
lato delle coordinate geografiche utile a orientarsi. La sua carta ebbe molto successo,
tanto che in Europa è usata ancora oggi: l’Europa, infatti, risulta quasi al centro della
rappresentazione del mondo.
Il planisfero di Mercatore, però, non teneva conto della grandezza delle superfici delle
varie zone della Terra: spostando l’Equatore molto più a Sud, le terre dell’emisfero
meridionale, infatti, appaiono più piccole di quelle dell’emisfero settentrionale.
Nel 1973 il cartografo Arno Peters produsse un nuovo planisfero che, sulla base di cal-
coli matematici, rappresenta fedelmente la grandezza dei territori e la loro posizione
in un reticolo rettangolare.

2 Confronta la grandezza dei territori nel planisfero di Mercatore e in quello di Peters.

3 Rispondi alle domande.

• Dove si trova l’Equatore nelle due carte? Traccialo con un pastello rosso.
• Nella carta di Mercatore è più grande l’Africa o l’America Settentrionale? ...................................
• Nella carta di Peters è più grande l’Africa o l’America Settentrionale? ................................................
• Secondo te, quale carta rappresenta la realtà più correttamente? Perché? ................................
.......................................................................................................................................................................................................................................................

• Secondo te, perché la carta di Mercatore viene usata ancora oggi? .................................................

.......................................................................................................................................................................................................................................................

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a pprofondimento 8 • G eoGrafia Nome .......................................................................................

Classe ................................ Data ......................................

Le tabelle
1 Leggi il testo e la tabella, poi rispondi alle domande.

La tabella ti mostra gli ultimi dati sulla raccolta differenziata dei rifiuti nelle diverse regioni
d’Italia.
I dati sono tratti dall’ISTAT, l’Istituto Statale di Statistica.
Nella prima colonna trovi le regioni, nella seconda i dati arrotondati della percentuale di
rifiuti raccolti in modo differenziato.

• In quali regioni la raccolta differenziata è più pratica- Regioni 2012


ta? …………………..................................................................................……………………...
Piemonte 53%
…………………..................................................................................…………………….............
Valle d’Aosta 45%
• In quali regioni la raccolta differenziata è meno prati-
Lombardia 51%
cata? .............................................................................................................................……
Trentino-Alto Adige 62%
…………………..................................................................................…………………….............
• Bolzano 58%
• La raccolta differenziata è più diffusa in Lazio o in
• Trento 66%
Lombardia? ………………….........................................................……………………...
Veneto 62%
• Quanti rifiuti si raccolgono in modo differenziato
Friuli-Venezia Giulia 57%
mediamente in Italia? ……………..............................…………………………...
Liguria 31%
Emilia-Romagna 51%
Toscana 40%
2 Confronta ora questa tabella con la cartina politica
dell’Italia a pag. 35 di Geopoli: dove si trovano le Umbria 42%
regioni più “virtuose”? E quelle meno “virtuose”? Marche 51%
Lazio 22%
3 Segui le indicazioni e trasforma in un grafico questa
Abruzzo 38%
tabella, usando il programma di lavoro Excel.
Molise 18%
1 Apri un nuovo foglio di lavoro Excel.
Campania 41%
2 Trascrivi la tabella nelle prime due colonne del foglio
di lavoro. Puglia 18%
3 Seleziona con il mouse tutte le celle con i dati. Basilicata 22%
4 Clicca sulla barra in alto “Grafici” e scegli un grafico
Calabria 14%
a barre.
5 Otterrai i dati della tabella visualizzati sotto forma di Sicilia 13%
grafico: ora ti sembra più facile o più difficile rispondere Sardegna 50%
alle domande?
Italia 40%
…………………..................................................................................……………………...................

92

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Nome .......................................................................................
a pprofondimento 9 • G eoGrafia
Classe ................................ Data ......................................

I grafici
1 Confronta gli areogrammi sulla suddivisione del territorio del Trentino-Alto Adige, del
Veneto e della Toscana; poi rispondi.

Trentino-Alto Adige Veneto ToscanaEL TERRITORIO


■ montagna ■ montagna ■ montagna
■ collina ■ collina
■ pianura ■ pianura

• Quale regione è più montuosa? ………………………………………………………………………………………....…………………..


• Quale regione ha un territorio più collinare? ………………………………………………………….…………………………
• Quale regione ha un territorio più pianeggiante? …………………………………………………………………………..

2 Osserva le fotografie e le carte fisiche delle tre regioni alle pagg. 64, 66 e 72 di Geopoli
e confrontale con i dati ricavati dai grafici.
Hai ricavato informazioni differenti? Che cosa puoi osservare?
...........................................................................…........................................................................................................................................................................

...........................................................................…........................................................................................................................................................................

...........................................................................…........................................................................................................................................................................

...........................................................................…........................................................................................................................................................................

3 I grafici, le fotografie e le carte


fisiche forniscono le stesse infor-
mazioni su un territorio, ma con
dettagli diversi. Completa le frasi.

• Il grafico permette di vedere


..............................................................................................….....

..............................................................................................….....

• La fotografia permette di vedere


..............................................................................................….....

..............................................................................................….....

• La carta fisica permette di vedere


..............................................................................................….....

..............................................................................................….....

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V erifica • G eoGrafia Nome .......................................................................................

Classe ................................ Data ......................................

Foto e carte
1 Scrivi sotto a ogni immagine il tipo di strumento geografico che essa rappresenta,
scegliendo tra:
carta fisica • foto satellitare • carta tematica • foto aerea

............................................................................................................ ............................................................................................................

............................................................................................................ ............................................................................................................

2 Segna con una ✘ se le seguenti affermazioni sono vere (V) o false (F).

• Le fotografie satellitari sono scattate dallo spazio. V F


• Una carta geografica tematica evidenzia un particolare
aspetto del territorio. V F
• Se una carta è in scala 1:1 000, significa che ogni centimetro
sulla carta corrisponde a 10 metri. V F
• Le carte geografiche fisiche riproducono anche particolari,
come ad esempio i principali monumenti delle città. V F

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Guida_sussi_imparo_def_F.indd 94 06/03/15 15.07


La Geografia e i suoi strumenti

Guida_sussi_imparo_def_F.indd 95
punti
cardinali

Orientarsi reticolo

coordinate
geografiche da terra

fotografie aeree

satellitari

95
GEOGRAFIA Rappresentare mappe o piante
il territorio
carte
topografiche fisiche
carte
carte
politiche
m appa

geografiche

mappamondo o tematiche
planisfero
di SinteSi

tabelle

istogramma
Analizzare
informazioni
grafici areogramma

ideogramma
G eoGrafia

06/03/15 15.07
G eoGrafia • U nità di a pprendimento 2

G l i a m b i e n t i
della Terra
I mutamenti climatici costituiscono una delle maggiori sfide alla sopravvi-
venza della vita sul nostro pianeta, almeno come la conosciamo ora. È dun-
que fondamentale che gli alunni abbiano consapevolezza di quali elementi
costituiscono il clima, di quali fattori lo determinano e di quali relazioni in-
tercorrono tra clima e ambiente, inteso come paesaggio e come ecosistema.
Questo tema ha sia una forte valenza formativa per le nuove generazioni, sia
un notevole potenziale nello sviluppo di quelle competenze logiche che per-
mettono il ragionamento, la formulazione di ipotesi e la deduzione, poiché
evidenziano chiaramente la rete di cause e conseguenze fra i diversi elementi
della natura e fra uomo e natura.
Mentre il Sussidiario propone un approfondimento sugli ambienti delle di-
verse fasce climatiche, con un’attenzione alla relazione uomo/ambiente an-
che in chiave di educazione allo sviluppo e all’intercultura, la Guida offre
diversi suggerimenti per approfondire i cambiamenti climatici attraverso siti
ufficiali che mettono a disposizione strumenti di grande impatto e obiettivi-
tà, come la ricostruzione storica delle temperature registrate dalla NASA in
un’animazione impressionante e rigorosa sul piano scientifico.
La conoscenza del clima in Geografia si intreccia con gli argomenti che il
corso propone in Scienze, in una sequenza predisposta appositamente in
modo che le due discipline possano supportarsi a vicenda attraverso lo stu-
dio del calore, dell’aria e dell’acqua.
Si suggerisce di porre attenzione soprattutto nel chiarire la differenza fra ele-
menti costitutivi del clima ed elementi determinanti il clima, differenza che
a volte i bambini tendono a ignorare.

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Guida_sussi_imparo_def_F.indd 96 06/03/15 15.07


Nome .......................................................................................
a pprofondimento 1 • G eoGrafia
Classe ................................ Data ......................................

Gli elementi del clima


1 Osserva la cartina delle previsioni del tempo, con i
diversi simboli.
Cerca poi su un giornale o sui siti meteo in Internet
una cartina delle previsioni del tempo, ritagliala e
incollala sul tuo quaderno.
Riporta, infine, i simboli usati per i diversi elementi
del tempo meteorologico.

2 Leggi il testo, poi esegui le attività.

La temperatura è la misura del calore. Si misura con il termometro e si indica in gradi


centigradi o Celsius: °C. I riferimenti sono:
• la temperatura a cui l’acqua solidifica e diventa ghiaccio è 0 °C;
• la temperatura a cui l’acqua bolle è 100 °C.
Più fa caldo, più la temperatura è alta; più fa freddo, più la temperatura è bassa.
In inverno e nelle regioni polari la temperatura può essere inferiore a 0 °C: in questo
caso si dice che la temperatura va “sotto zero” e si indica con il segno –.

• Con un termometro adatto, misura per una settimana la temperatura esterna alle
8.00 e alle 12.00. Riporta i dati in una tabella, poi osserva come cambia la tempera-
tura durante il giorno.
• Riporta da un giornale le temperature di diverse città italiane, rilevate nella stessa
giornata. Poi confronta i dati raccolti con le regioni climatiche cui appartengono le
diverse città. Osserva come impostare la tua tabella.

Temperatura Temperatura Regione


Città
minima massima climatica
Aosta ............................................................. ............................................................. .............................................................

Milano ............................................................. ............................................................. .............................................................

Roma ............................................................. ............................................................. .............................................................

Palermo ............................................................. ............................................................. .............................................................

Ancona ............................................................. ............................................................. .............................................................

Perugia ............................................................. ............................................................. .............................................................

97

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a pprofondimento 2 • G eoGrafia Nome .......................................................................................

Classe ................................ Data ......................................

I fattori del clima


1 Osserva i disegni e spiega come i seguenti fattori determinano il clima di un ambiente.

latitudine

Polo Nord

Sole raggi solari

Polo Sud

presenza di vegetazione ...........................................................................…............................................................................

...........................................................................…............................................................................

...........................................................................…............................................................................

...........................................................................…............................................................................

...........................................................................…............................................................................

...........................................................................…............................................................................

altitudine

...........................................................................….........................................................

...........................................................................….........................................................

...........................................................................….........................................................

...........................................................................….........................................................

distanza dal mare

...........................................................................….............................................

...........................................................................….............................................

...........................................................................….............................................

...........................................................................….............................................

...........................................................................….............................................

98

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Nome .......................................................................................
a pprofondimento 3 • G eoGrafia
Classe ................................ Data ......................................

Il riscaldamento globale
1 Visita, insieme all’insegnante, il sito della NASA (Ente Nazionale per le Attività Spaziali
e Aeronautiche degli Stati Uniti). Segui le indicazioni.

1 Digita in Internet www.climate.nasa.gov.


2 Clicca su Explore e poi su Climate time machine per guardare i video e le elaborazioni
effettuate dalla NASA, sulla base delle immagini e dei dati rilevati dai satelliti.
3 Osserva le elaborazioni sull’aumento di temperatura, sull’estensione dei ghiacci
dell’Artico e sulle emissioni di carbonio, responsabile dell’effetto serra e dell’inquina-
mento atmosferico.

2 Rispondi alle domande.

• Quali informazioni hai ricavato da questo sito?


...........................................................................…........................................................................................................................................................................

• La temperatura globale sta aumentando oppure diminuendo?


...........................................................................…........................................................................................................................................................................

• Nell’Artico l’estensione dei ghiacci è costante oppure si sta riducendo?


...........................................................................…........................................................................................................................................................................

3 Visita, insieme all’insegnante, il sito www.climate.gov. Clicca su Maps & Data per sco-
prire, attraverso grafici e mappe interattive, come sta cambiando il clima negli ultimi
decenni e quali sono le proiezioni per il futuro.

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a pprofondimento 4 • G eoGrafia Nome .......................................................................................

Classe ................................ Data ......................................

Le regioni climatiche
1 Inserisci nel planisfero i seguenti termini al posto esatto:
fascia polare artica • fascia polare antartica • fascia tropicale •
fascia temperata boreale • fascia temperata australe

2 Collega ogni tipo di paesaggio con il rispettivo clima.

clima temperato con inverni freddi, estati fresche e


piogge distribuite nel corso dell’anno
foresta pluviale
clima freddo con inverni rigidi ed estati brevi
savana
clima equatoriale con piogge abbondanti
deserto e temperature elevate tutto l’anno

clima nivale con temperature bassissime


foresta di latifoglie e precipitazioni solo nevose

taiga clima arido con piogge quasi assenti


e forti sbalzi di temperatura fra il giorno e la notte
zone polari clima subequatoriale con alternanza
di una stagione piovosa e di una stagione secca

100

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Nome .......................................................................................
a pprofondimento 5 • G eoGrafia
Classe ................................ Data ......................................

Gli ambienti del mare


1 Leggi il testo.

La Terra viene chiamata anche “pianeta


azzurro”, perché le acque ricoprono i sette
decimi della sua superficie.
Le acque dei mari formano un insieme con-
tinuo suddiviso dai geografi in tre grandi
Oceani (Atlantico, Pacifico e Indiano), a
loro volta suddivisi in mari più piccoli.
Vi sono poi diversi mari interni, circondati
quasi completamente dalle terre emerse,
come il Mar Mediterraneo, e alcuni mari
chiusi, come il Mar Caspio.

Le acque dei mari si muovo-


no continuamente attraverso le
onde, le maree e le correnti.
Le correnti sono enormi masse
d’acqua, calda o fredda, che scor-
rono nel mare: si spostano da un
continente all’altro secondo tra-
iettorie regolari, anche per mi-
gliaia di chilometri, influenzan-
do il clima.

A seconda della temperatura e della pro-


fondità delle acque, vi sono ambienti mari-
ni molto diversi fra loro, ciascuno con una
propria vegetazione e fauna. Ad esempio,
nei mari più caldi vivono i delfini, mentre
in quelli più freddi vivono le foche. Vi sono
però animali che percorrono le corren-
ti oceaniche incontrando climi differenti,
come le balene o le tartarughe.

101

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V erifica • G eoGrafia Nome .......................................................................................

Classe ................................ Data ......................................

Gli ambienti della Terra


1 Completa la tabella inserendo i seguenti esemplari della fauna e della flora tipici di
ciascun ambiente:
giraffa • cactus • bisonte • mogano • pinguino • acacia • ghepardo •
palma da dattero • quercia • dromedario • lupo • baobab • piranha • foca •
volpe • faggio • orso bianco • cavallo • fico d’India • elefante

Paesaggio Fauna Flora


...................…...............................…............. ...................…...............................….............
deserto
...................…...............................…............. ...................…...............................….............

...................…...............................…............. ...................…...............................….............
foresta pluviale
...................…...............................…............. ...................…...............................….............

...................…...............................…............. ...................…...............................….............
savana
...................…...............................…............. ...................…...............................….............

...................…...............................…............. ...................…...............................….............
prateria
...................…...............................…............. ...................…...............................….............

...................…...............................…............. ...................…...............................….............
foresta temperata
...................…...............................…............. ...................…...............................….............

...................…...............................…............. ...................…...............................….............
zone polari
...................…...............................…............. ...................…...............................….............

2 Collega ogni tipo di ambiente all’attività economica prevalente.

deserto caccia

foresta pluviale
agricoltura

savana
pesca
prateria

zone polari allevamento nomade

102

Guida_sussi_imparo_def_F.indd 102 06/03/15 15.07


m appa di SinteSi • G eoGrafia

Gli ambienti della Terra


temperatura

umidità
è formato da
precipitazioni

venti

IL CLIMA latitudine

altitudine

distanza dal mare


è determinato da
esposizione al sole

vegetazione
causa: anidride
carbonica
effetto serra
conseguenza:
riscaldamento
distese di ghiaccio globale

Fredda tundra

FASCE taiga
CLIMATICHE
E AMBIENTI
DELLA TERRA foresta di latifoglie

Temperata macchia mediterranea

prateria

deserto

Calda savana

foresta pluviale

103

Guida_sussi_imparo_def_F.indd 103 06/03/15 15.07


G eoGrafia • U nità di a pprendimento 3

A l l a s c o p e r t a
dell’Italia
Questo capitolo, che nel Sussidiario occupa un numero limitato di pagine, si
presta tuttavia a essere esplorato in modo pratico con la classe, utilizzando
una molteplicità di strumenti, scientifici e geografici, che il corso IMPARO
FACILE mette a disposizione nella Guida e nell’Atlante Geopoli.
Sul piano metodologico, l’argomento può essere analizzato attraverso le di-
verse carte tematiche presenti in Geopoli, in modo da sviluppare anche le
competenze operative necessarie al raggiungimento degli obiettivi della pro-
grammazione.

La Geografia, attraverso la comprensione delle ragioni che portano alle diffe-


renze di sviluppo economico e culturale, è dunque un importante strumento
di crescita civile, in quanto apre la mente alla reciproca tolleranza e al rispet-
to delle diversità.

104

Guida_sussi_imparo_def_F.indd 104 06/03/15 15.07


Nome .......................................................................................
a pprofondimento 1 • G eoGrafia
Classe ................................ Data ......................................

Il territorio
1 Osserva le immagini a pag. 22 e la carta fisica dell’Italia a pag. 23 di Geopoli.
Poi segui le indicazioni.

• Prova a individuare sulla carta fisica i tipi di ambiente raffigurati nelle fotografie.
• Prova a individuare sulla carta fisica gli elementi del territorio scritti in colore nel testo.

2 Osserva la carta tematica e l’areo-


gramma a pag. 25 di Geopoli. Poi
rispondi alle domande.

• Il territorio italiano è prevalentemente


collinare? Sì No
• Il territorio pianeggiante è il più esteso?
Sì No

3 Osserva i grafici che mostrano i rilievi a pag. 24 di Geopoli. Poi rispondi alle domande.

• Quali sono le cime più alte delle Alpi Occidentali? ...................................................................................................

……………………………………………………………………………………………………………………........…………………………………………………………..

• Che altezza raggiungono? .....................................................................................................................................................................

• Quali sono le cime più alte delle Alpi Centrali? ................................................................................................................


……………………………………………………………………………………………………………………........…………………………………………………………..

• Che altezza raggiungono? ......................................................................................................................................................................


• Quali sono le cime più alte delle Alpi Orientali? ............................................................................................................

……………………………………………………………………………………………………………………........…………………………………………………………..

• Che altezza raggiungono? ......................................................................................................................................................................

• Quali sono le cime più alte degli Appennini?


…………………………………………………………….…………………………………

• Che altezza raggiungono? .................................................

• Quali sono le cime più alte della Sardegna?


…………………………………………………………….…………………………………

• Che altezza raggiungono? .................................................

• Quale catena montuosa raggiunge la mag-


gior altitudine? ..................................................................................

105

Guida_sussi_imparo_def_F.indd 105 06/03/15 15.07


a pprofondimento 2 • G eoGrafia Nome .......................................................................................

Classe ................................ Data ......................................

Le regioni climatiche
1 Osserva con attenzione la carta tematica a pag. 29 di Geopoli e confrontala con la
carta sul territorio a pag. 25. Poi rispondi.
• Ci sono aree nella suddivisione del territorio che corrispondono alle regioni climatiche?
Sì No
• Se sì, quali? ................................................................................................................................................................................................................

2 Ora leggi la legenda della carta a pag. 29 di Geopoli e rispondi sul quaderno.

• Quali caratteristiche ha la regione


climatica colorata in azzurro? Come
si chiama? A quale regione fisica
corrisponde?
• Quali caratteristiche ha la regione
climatica colorata in verde? Come si
chiama? A quale regione fisica corri-
sponde?
• Quali caratteristiche ha la regione
climatica colorata in rosa? Come si
chiama? A quale regione fisica cor-
risponde?
• Quali caratteristiche ha la regione cli-
matica colorata in arancione chiaro?
Come si chiama? A quale regione
fisica corrisponde?

• Quali caratteristiche ha la regione


climatica colorata in arancione
scuro? Come si chiama? A quale
regione fisica corrisponde?
• Quali caratteristiche ha la regione
climatica colorata in giallo? Come
si chiama? A quale regione fisica
corrisponde?

3 Osserva le immagini a pag. 28


di Geopoli: a quali regioni clima-
tiche corrispondono?

106

Guida_sussi_imparo_def_F.indd 106 06/03/15 15.07


Nome .......................................................................................
a pprofondimento 3 • G eoGrafia
Classe ................................ Data ......................................

Le temperature
1 Osserva con attenzione la carta tematica
sulle temperature e leggi il testo a pag. 30
di Geopoli. Confronta questa carta con la
carta fisica di pag. 23 e rispondi.

• In quale colore sono rappresentate le zone


che hanno temperature medie più basse
di 5 °C? ................................................................................................
.......................................................................................................................

• Dove si trovano le località con le tempera-


ture più basse? .........................................................................

.......................................................................................................................

• In quale colore sono rappresentate le zone


più calde? ..........................................................................................

..........................................................................................................................

• Dove si trovano le località con le temperatu-


re più calde? ...................................................................................

..........................................................................................................................

• Che cosa rappresenta il colore giallo? .............

..........................................................................................................................

• Quale temperatura media si registra nella


Pianura Padana? ........................................................................

..........................................................................................................................

2 Segui questo procedimento per calcolare la media della temperatura settimanale.

1 Posiziona un termometro da esterno sul bancone o su un davanzale della tua casa,


in un punto in cui non batte mai il sole.
2 Registra in tabella la temperatura ogni giorno alla stessa ora.

giorno lunedì martedì mercoledì giovedì venerdì sabato domenica


temperatura

3 Ora somma tutte le temperature e dividi il totale per il numero dei giorni: otterrai la
temperatura media della settimana.
……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………...

107

Guida_sussi_imparo_def_F.indd 107 06/03/15 15.07


a pprofondimento 4 • G eoGrafia Nome .......................................................................................

Classe ................................ Data ......................................

Le precipitazioni
1 Osserva con attenzione la carta tematica delle precipitazioni e leggi il testo a pag. 31
di Geopoli. Confronta questa carta con la carta fisica di pag. 23, leggi la legenda e
rispondi.

• Che cosa significa che le precipitazioni


medie annue sono meno di 600 mm?
......................................................................................................

• Che cosa significa che le precipitazio-


ni medie annue sono oltre 2 000 mm?
......................................................................................................

• Che cosa indica il colore blu scuro?


......................................................................................................

• Quali sono le zone più piovose? .............


......................................................................................................

......................................................................................................

• Qual è la regione in cui piove di


meno? .................................................................................

......................................................................................................

• Quanta pioggia cade mediamente a


Napoli? ...............................................................................

• Secondo te, perché le zone più piovose


corrispondono alle zone montuose, mentre
quelle meno piovose corrispondono alle
zone costiere meridionali?
..........................................................................................................................

..........................................................................................................................

..........................................................................................................................

..........................................................................................................................

..........................................................................................................................

..........................................................................................................................

..........................................................................................................................

..........................................................................................................................

..........................................................................................................................

..........................................................................................................................

108

Guida_sussi_imparo_def_F.indd 108 06/03/15 15.07


Nome .......................................................................................
V erifica 5 • G eoGrafia
Classe ................................ Data ......................................

Le regioni climatiche
1 Individua sulla carta le quattro fondamentali regioni climatiche italiane e colorale
seguendo la legenda.

regione alpina

regione appenninica

regione padana

regione costiera

2 Collega ciascuna regione comprende l’insieme delle coste italiane; il clima


climatica italiana alla sua
è generalmente mite grazie all’azione del mare
descrizione.
che assorbe e rilascia calore

comprende una lunga catena montuosa le cui


regione alpina cime sono in genere arrotondate e più basse di
quelle alpine; il clima è molto vario, perché oltre
che dall’altitudine dipende anche dalla latitudine
regione appenninica
corrisponde a una vasta area pianeggiante; il
regione costiera clima è caratterizzato da una notevole umidità,
con inverni nebbiosi ed estati afose
regione padana comprende una catena montuosa che si estende
per circa 1200 chilometri e in cui sono presenti
numerosi ghiacciai; il clima è caratterizzato da
inverni rigidi ed estati fresche

109

Guida_sussi_imparo_def_F.indd 109 06/03/15 15.07


G eoGrafia • U nità di a pprendimento 4

L ’ a m b i e n t e
delle Alpi
La conoscenza delle Alpi richiede da parte degli alunni anche un certo impe-
gno nella memorizzazione dei toponimi più importanti e di caratteristiche
che, se non fanno parte della loro esperienza personale e non vengono an-
corate a immagini significative, rischiano di essere memorizzate senza essere
interiorizzate.
Si suggerisce, perciò, di strutturare il percorso secondo il metodo induttivo
della ricerca geografica: di partire dunque dalla raccolta delle conoscenze già
possedute dai bambini sull’argomento e delle domande di cui non conosco-
no con certezza le risposte.
L’indagine dovrebbe iniziare con la raccolta e l’osservazione guidata di im-
magini fotografiche o video relative alle Alpi, per ricavare informazioni e com-
piere le debite generalizzazioni. Le nuove generazioni, infatti, sono general-
mente esposte a una sovra-stimolazione continua e veloce di immagini in
movimento e sono poco abituate a soffermarsi a osservare un’immagine sta-
tica; la capacità di lettura dell’immagine, dunque, non può essere considera-
ta un prerequisito posseduto dagli alunni, ma va necessariamente sviluppata
con apposite attività.
La lettura delle immagini può anche offrire l’opportunità di individuare le
risorse naturali offerte dal territorio o di formulare ipotesi in merito.
Attraverso la lettura della carta fisica si faranno rilevare le caratteristiche fi-
siche da memorizzare, possibilmente collegando i nomi delle diverse cime,
catene e località alle rispettive fotografie.
La comparazione della carta fisica con le carte tematiche relative al clima e
alle attività produttive permetterà, poi, di ricavare direttamente le informa-
zioni relative alle attività economiche, riallacciandosi al concetto di risorse
naturali. La vita in montagna sarà dunque facilmente descritta o immaginata
sulla base dell’esperienza diretta degli alunni o delle informazioni raccolte.
Il testo proposto dal Sussidiario permetterà di sistematizzare e rendere orga-
niche le conoscenze già raccolte, per facilitarne la memorizzazione. Lo studio
del testo costituirà a questo punto la tappa finale di un percorso di appren-
dimento che avrà sviluppato sia gli aspetti di contenuto, sia le competenze
metodologiche.
La rielaborazione potrà avvenire attraverso l’esposizione orale o attraverso
cartelloni, presentazioni in PowerPoint o mediante la realizzazione di mes-
saggi o video pubblicitari realizzati dagli o con gli alunni.

110

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Nome .......................................................................................
a pprofondimento 1 • G eoGrafia
Classe ................................ Data ......................................

Alla scoperta delle Alpi


1 Osservando la carta fisica a pag. 23 di Geopoli, rispondi alle seguenti domande.

• Come si dividono le Alpi? ...........................................................................

..........................................................................................................................................................

..........................................................................................................................................................

..........................................................................................................................................................

..........................................................................................................................................................

• Quanto è alto il monte Bianco? ............................................................

..........................................................................................................................................................

• Come si chiamano le Alpi con la cima della Marmolada? ...............................................................................

.......................................................................................................................................................................................................................................................

• In quale settore delle Alpi si trova il Gran Paradiso? ..............................................................................................

.......................................................................................................................................................................................................................................................

• A quale punto cardinale corrispondono le Alpi Giulie rispetto al gruppo delle Dolomiti?
.......................................................................................................................................................................................................................................................

2 Collega ciascun termine alla


frammenti di roccia che si staccano
definizione che ritieni appro-
priata. dalle montagne

valle scavata da un fiume


ghiacciaio

valico punto in cui è possibile passare


agevolmente da una valle a un’altra
traforo
galleria che consente di attraversare
una montagna
detriti

morene accumulo di grandi quantità di detriti

valle glaciale
grande quantità di ghiaccio

valle fluviale
valle scavata da un ghiacciaio

111

Guida_sussi_imparo_def_F.indd 111 06/03/15 15.07


V erifica • G eoGrafia Nome .......................................................................................

Classe ................................ Data ......................................

L’ambiente alpino
1 Completa la mappa con le parole date. Utilizza poi la mappa per esporre l’argomento.

allevamento • arbusti e prati • latifoglie • muschi, licheni e stelle alpine • aghifoglie •


energia idroelettrica • legname

L’AMBIENTE ALPINO

morfologia vegetazione uso del suolo insediamenti attività

fino a
Alpi antiche
1 000 m agricoltura nelle valli
Occidentali tradizioni
....................................

Alpi a mezzacosta
fino a ....................................
turismo
Centrali
2 000 m
....................................
Alpi boschi ....................................
Orientali
fino a
3 000 m
....................................
....................................
....................................

oltre i 3 000 m

..................................................

..................................................

112

Guida_sussi_imparo_def_F.indd 112 06/03/15 15.07


m appa di SinteSi • G eoGrafia

L’ambiente delle Alpi


catena a forma di arco

confine naturale

Territorio altitudine fino a 4 000 metri

ghiacciai sopra 3 000 metri valli glaciali

torrenti e fiumi valli fluviali

Occidentali carsismo

Settori Centrali

Orientali

Clima freddo

ALPI
latifoglie

Flora aghifoglie

muschi e licheni

Fauna Parchi Nazionali

allevamento

sfruttamento del bosco


Attività
energia idroelettrica

turismo

113

Guida_sussi_imparo_def_F.indd 113 06/03/15 15.07


G eoGrafia • U nità di a pprendimento 5

L ’ a m b i e n t e
A p p e n n i n i
degli
Il percorso sugli Appennini può essere affrontato con lo stesso approccio e la
stessa metodologia proposta per le Alpi.
Si suggerisce di strutturare il percorso didattico attraverso il metodo indut-
tivo della ricerca geografica: di partire, dunque, dalla raccolta delle cono-
scenze già possedute dai bambini sull’argomento e delle domande di cui non
conoscono con certezza le risposte.
L’indagine dovrebbe iniziare con la raccolta e l’osservazione guidata di im-
magini fotografiche o video relative agli Appennini, per ricavare informazioni
e compiere le debite generalizzazioni.
La lettura delle immagini può anche offrire l’opportunità di individuare le
risorse naturali offerte dal territorio o di formulare ipotesi in merito.

La lettura della carta fisica permette di rilevare le caratteristiche fisiche da


memorizzare, possibilmente collegando i nomi delle diverse cime, catene e
località alle rispettive fotografie. Osservando la carta, sarà anche opportuno
far osservare come gli Appennini percorrano l’Italia da nord a sud e abbiano
perciò caratteristiche differenti a seconda della latitudine, oltre che dell’alti-
tudine. La presenza di importanti vulcani all’interno della catena appennini-
ca è inoltre di particolare rilevanza e interesse; la pagina di approfondimento
del Sussidiario sui vulcani e terremoti offre al docente lo spunto per inserire
nel percorso didattico anche le attività relative alla sicurezza.
La comparazione della carta fisica con le carte tematiche relative al clima e
alle attività produttive permetterà, poi, di ricavare direttamente le informa-
zioni relative alle attività economiche, riallacciandosi al concetto di risorse
naturali.

Il testo proposto dal Sussidiario permetterà di sistematizzare e rendere orga-


niche le conoscenze già raccolte, per facilitarne la memorizzazione. Lo studio
del testo costituirà a questo punto la tappa finale di un percorso di appren-
dimento che avrà sviluppato sia gli aspetti di contenuto, sia le competenze
metodologiche.
La rielaborazione potrà avvenire attraverso l’esposizione orale o attraverso
cartelloni, presentazioni in PowerPoint o attraverso la realizzazione di mes-
saggi o video pubblicitari realizzati dagli o con gli alunni.

114

Guida_sussi_imparo_def_F.indd 114 06/03/15 15.07


Nome .......................................................................................
a pprofondimento 1 • G eoGrafia
Classe ................................ Data ......................................

L’ambiente appenninico
1 Completa la mappa con le parole date. Usa poi la mappa per esporre in modo ordinato
ed esauriente l’argomento.

aghifoglie • agricoltura • allevamento e transumanza •


spopolamento • tradizioni • agriturismo • latifoglie

L’AMBIENTE APPENNINICO

morfologia vegetazione uso del suolo insediamenti attività

Appennino tra i 500 m fenomeno


.................................... grandi
Settentrionale e i 1 000 m
(ulivo e vite) ....................................
diversità
....................................
tra regione
Appennino e regione
Centrale città non
....................................
sopra i molto grandi
1 000 m .................................... permanere delle
Appennino
.................................... ...........................................
Meridionale

turismo

....................................

115

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a pprofondimento 2 • G eoGrafia Nome .......................................................................................

Classe ................................ Data ......................................

Alpi e Appennini a confronto


1 Completa la tabella scrivendo al posto giusto le caratteristiche della catena alpina e di
quella appenninica.

• Sono presenti numerosi ghiacciai.


• I fiumi hanno un carattere torrentizio.
• Le vette superano spesso i 3 000 metri di altitudine.
• Le rocce sono spesso fragili e danno luogo a frane e calanchi.
• I fiumi sono ricchi di acque tutto l’anno.
• Non vi sono cime che superano i 3 000 metri di altitudine.
• I ghiacciai sono quasi del tutto assenti.
• Sono presenti grandi laghi di origine glaciale.

Alpi Appennini
............................................................................................................... ...............................................................................................................

............................................................................................................... ...............................................................................................................

............................................................................................................... ...............................................................................................................

............................................................................................................... ...............................................................................................................

............................................................................................................... ...............................................................................................................

............................................................................................................... ...............................................................................................................

............................................................................................................... ...............................................................................................................

............................................................................................................... ...............................................................................................................

............................................................................................................... ...............................................................................................................

............................................................................................................... ...............................................................................................................

............................................................................................................... ...............................................................................................................

116

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Nome .......................................................................................
a pprofondimento 3 • G eoGrafia
Classe ................................ Data ......................................

L’uomo e gli Appennini


1 Leggi i seguenti testi e completa gli schemi.

Nelle aree collinari del paesaggio appenninico, i versanti esposti a sud (e quindi più
soleggiati) sono il terreno ideale per coltivazioni come la vite e l’ulivo.
Per rendere più agevole il lavoro agricolo, molti pendii sono stati “terrazzati”, cioè sono
state realizzate tante strisce di terra pianeggianti, sorrette da muretti di pietra.

versanti soleggiati

risorsa naturale
...........................................................

...........................................................
attività economica
intervento dell’uomo

Nelle aree collinari dell’Italia Centrale, si è diffuso negli ultimi anni il fenomeno
dell’agriturismo. Molti edifici, che un tempo ospitavano le famiglie contadine, sono
stati ristrutturati, ricavando camere o piccoli appartamenti per i turisti.
I visitatori possono fare escursioni, o più semplicemente rilassarsi e godersi la cam-
pagna.

...........................................................

risorsa naturale
...........................................................

........................................................... attività economica


intervento dell’uomo

Nel paesaggio appenninico, i centri urbani sono sorti spesso sulle sommità dei colli. In
un lontano passato, infatti, le zone di pianura erano in molti casi paludose e malsane,
perciò era preferibile creare gli insediamenti sulle colline che offrivano un clima più
salutare. La posizione più elevata consentiva, inoltre, di difendersi meglio da eventuali
attacchi nemici ed era meno soggetta al rischio di frane.

...........................................................

...........................................................
città sui colli

conseguenza
...........................................................

cause

117

Guida_sussi_imparo_def_F.indd 117 06/03/15 15.07


V erifica • G eoGrafia Nome .......................................................................................

Classe ................................ Data ......................................

La catena appenninica
1 Osserva la carta fisica dell’Italia a pag. 23 di Geopoli e per ogni domanda segna la
risposta corretta.

• Dove si trova l’Appennino Tosco-Emiliano? • Quanto è alto il Vesuvio?


nell’Appennino Settentrionale 1327 m
nell’Appennino Centrale 1277 m
nell’Appennino Meridionale 1836 m
• A quale mare è più vicino l’Appennino • Dove si trova la Maiella?
Umbro-Marchigiano?
nell’Appennino Abruzzese
Mar Ligure nell’Appennino Campano
Mar Tirreno nell’Appennino Calabro
Mar Adriatico

2 Osserva le foto e scrivi sotto a ciascuna la didascalia corretta, scegliendo fra le


seguenti: fiumara • torrente alpino • vette dolomitiche • calanchi

................................................................................................................... ...................................................................................................................

................................................................................................................... ...................................................................................................................

118

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m appa di SinteSi • G eoGrafia

L’ambiente degli Appennini


massicci separati

Vesuvio
vulcani e
terremoti
Etna

calanchi

forma
Territorio rocce friabili
arrotondata

scarsa altitudine

Settentrionale

tre settori Centrale

freddo alle Meridionale


quote più alte

piovoso versante
Clima tirrenico

asciutto versante
adriatico
APPENNINI caldo Appennino
Meridionale

latifoglie

Flora conifere

pascoli

Fauna

allevamento transumanza

Attività
economiche agricoltura terrazzamenti

turismo agriturismo

119

Guida_sussi_imparo_def_F.indd 119 06/03/15 15.07


G eoGrafia • U nità di a pprendimento 6

L ’ a m b i e n t e
delle colline
Il capitolo sulle colline riprende in buona parte un argomento spesso già
affrontato in classe terza, e richiede dunque un minore livello di approfondi-
mento.
Laddove, invece, con gli alunni si affronti l’argomento per la prima volta, sarà
opportuno soffermarsi per un tempo adeguato sulle caratteristiche naturali
e sulle possibilità di sviluppo economico delle colline, dal momento che
questo tipo di ambiente costituisce la maggior parte del territorio italiano.
Si suggerisce, in tal caso, di seguire la stessa metodologia utilizzata per il
capitolo sulla montagna: a partire dalle preconoscenze degli alunni, proporre
attività finalizzate a far ricavare informazioni dalle carte geografiche e dalle
carte tematiche, disponibili su Geopoli o tratte da altre fonti; a raccogliere e
analizzare fotografie e video inerenti le colline, considerando sia gli aspetti
naturali (flora, fauna, corsi d’acqua, calanchi…), sia gli aspetti antropici (at-
tività economiche, vie di comunicazione, insediamenti e centri abitati storici
e moderni…), e focalizzando in particolare quei contenuti che si desidera
vengano ben appresi dagli alunni.
Lo studio del testo costituirà l’ultima tappa del percorso di apprendimento.

120

Guida_sussi_imparo_def_F.indd 120 06/03/15 15.07


Nome .......................................................................................
a pprofondimento 1 • G eoGrafia
Classe ................................ Data ......................................

Le colline
1 Collega ogni nome alla definizione corrispondente.

Sono montagne che l’erosione


ha abbassato e arrotondato.
colline moreniche

colline strutturali Sono costituite dai detriti depositati


sul fondo del mare che poi si è sollevato.
colline vulcaniche
Sono vulcani ormai spenti.
colline tettoniche
Sono costituite dai depositi dei materiali
lasciati dagli antichi ghiacciai.

2 Per ogni domanda segna con una ✘ la risposta esatta (le risposte possono anche
essere più di una).

• Perché nell’ambiente collinare molti paesi sono sorti in cima ai colli?


perché le pianure circostanti erano malsane a causa della presenza di paludi
per la vicinanza alle stazioni sciistiche
perché la posizione dominante consentiva di controllare meglio il territorio
perché i terreni collinari costavano meno di quelli di pianura
• Come sono di solito le case dei borghi collinari?
villette con ampi giardini
addossate le une alle altre
• Come sono di solito le strade dei borghi collinari?
strette e tortuose
larghe e diritte

121

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V erifica • G eoGrafia Nome .......................................................................................

Classe ................................ Data ......................................

L’ambiente delle colline


1 Rispondi alle domande.

• Che cosa sono le colline? ........................................................................................................................................................................

........................................................................................................................................................................................................................................................

• Com’è il clima in collina? ...........................................................................................................................................................................

........................................................................................................................................................................................................................................................

• In che modo l’uomo ha modificato l’ambiente delle colline? ..........................................................................

........................................................................................................................................................................................................................................................

• Quali animali vivono nei boschi di collina? ...........................................................................................................................

........................................................................................................................................................................................................................................................

• Qual è la flora spontanea in collina? ............................................................................................................................................

........................................................................................................................................................................................................................................................

• Quali sono le attività economiche più diffuse in collina? ......................................................................................

........................................................................................................................................................................................................................................................

• Che cosa si coltiva in collina? .............................................................................................................................................................

........................................................................................................................................................................................................................................................

• Che cos’è l’agriturismo? .............................................................................................................................................................................

........................................................................................................................................................................................................................................................

122

Guida_sussi_imparo_def_F.indd 122 06/03/15 15.07


m appa di SinteSi • G eoGrafia

L’ambiente delle colline

Territorio altitudine fino


a 600 metri

ai piedi di
Alpi
e Appennini

Clima mite

boschi

campi
Flora coltivati

pascoli

Fauna
COLLINE

vite vino

olivo olio

frutta
agricoltura
girasoli
agriturismo

Attività cereali
economiche turismo
storico e
culturale

terme

123

Guida_sussi_imparo_def_F.indd 123 06/03/15 15.07


G eoGrafia • U nità di a pprendimento 7

L ’ a m b i e n t e
de l l e p i a n u r e
Le pianure italiane non sono molte e hanno caratteristiche diverse fra loro:
il Tavoliere delle Puglie e la Pianura Padana, ad esempio, differiscono total-
mente per clima, urbanizzazione, industrializzazione, modalità di sfruttamen-
to agricolo, presenza di vie di comunicazione…
L’osservazione della carta fisica dell’Italia, abbinata alla carta tematica del
clima e a quella della produzione agricola, permetterà di individuare le ca-
ratteristiche di ciascuna pianura e di collegare gli aspetti climatici con quelli
economici relativi al tipo di prodotti agricoli, agli animali allevati e all’uso
della tecnologia.
Una trattazione apposita è dedicata alla Pianura Padana, la più estesa del
nostro Paese e con caratteristiche di urbanizzazione di grande rilievo, tanto
da essere emblematica di un certo modello di sviluppo: a fronte, infatti, di
un’elevata industrializzazione e urbanizzazione, di un elevato standard di ser-
vizi, di efficienti vie di comunicazione e di un reddito elevato se paragonato
ad altre zone d’Italia, la Pianura Padana si rivela, d’altro canto, la zona con
l’inquinamento atmosferico più elevato d’Italia, proprio a causa del forte im-
patto ambientale delle attività umane.
Sarà dunque interessante analizzare le caratteristiche della Pianura Padana,
per riflettere insieme agli alunni su vantaggi e svantaggi dell’industrializza-
zione e dell’urbanizzazione e sulle possibili soluzioni ai problemi legati
all’inquinamento atmosferico, a partire dai comportamenti quotidiani che
anche i bambini possono adottare: la scelta del mezzo di trasporto per anda-
re a scuola, il consumo di energia elettrica, la raccolta differenziata dei rifiuti,
il riciclaggio della carta…
È infatti importante che i bambini non si sentano schiacciati dal senso di im-
potenza di fronte a problemi tanto rilevanti e preoccupanti, soprattutto pen-
sando al proprio futuro, ma che percepiscano di poter incidere positivamente
sull’ambiente e assumano, così, un atteggiamento fiducioso e responsabile.

124

Guida_sussi_imparo_def_F.indd 124 06/03/15 15.07


Nome .......................................................................................
a pprofondimento 1 • G eoGrafia
Classe ................................ Data ......................................

La Pianura Padana
1 Osserva la carta fisica della Pianura Padana a pag. 128 del Sussidiario e per ogni
domanda segna la risposta corretta.
• Quale tra i seguenti è un affluente • Qual è l’emissario del Lago di Como?
di sinistra del Po? Ticino
Tanaro Adda
Secchia Oglio
Dora Riparia • Dove si trovano le Valli di Comacchio?
• Quale tra i fiumi seguenti non è a nord del Po
un affluente del Po?
a sud del Po
Reno a est del Po
Panaro
Mincio

2 Osserva le immagini e scrivi sotto a ciascuna la didascalia corretta, scegliendo fra le


seguenti:
meandri • torrente di montagna • foce a delta • risorgiva

................................................................................................................... ...................................................................................................................

................................................................................................................... ...................................................................................................................

125

Guida_sussi_imparo_def_F.indd 125 06/03/15 15.07


a pprofondimento 2 • G eoGrafia Nome .......................................................................................

Classe ................................ Data ......................................

Le attività economiche
1 Con ogni gruppo di parole elencate, costruisci una frase che illustri un’attività econo-
mica della Pianura Padana.

foraggio bovini latte caseificio formaggio

………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………….........................

grano industria alimentare pasta

………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………….........................

frutta industria conserviera succhi di frutta

………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………….........................

maiali salumificio prosciutto

………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………….........................

2 Osserva con attenzione le carte tematiche alle pagg. 46-47 di Geopoli e confrontale
con la carta fisica dell’Italia a pag. 23. Poi rispondi alle domande.

• Quali sono le zone con il maggior


numero di autostrade e ferrovie? ............

..........................................................................................................

• Quale regione non ha autostrade?


..........................................................................................................

• Secondo te, perché le ferrovie sono


più fitte nelle zone di pianura rispetto
alle zone di montagna? ......................................

..........................................................................................................

• Secondo te, quali sono le pianure


più facilmente raggiungibili e meglio
collegate con il resto del territorio ita-
liano? ........................................................................................

..........................................................................................................

126

Guida_sussi_imparo_def_F.indd 126 06/03/15 15.07


Nome .......................................................................................
a pprofondimento 3 • G eoGrafia
Classe ................................ Data ......................................

Lo smaltimento dei rifiuti


Le grandi città producono enormi quantità di rifiuti, che devono essere smaltiti o riutilizzati.

1 Leggi il testo a pag. 50 di Geopoli, osserva le fotografie e le carte tematiche alle


pagg. 50-51, poi rispondi alle domande.

• Come vengono smaltiti i rifiuti? .......................................................................................................................................................

.......................................................................................................................................................................................................................................................

.......................................................................................................................................................................................................................................................

• Che cosa significa “riciclare” i rifiuti? .......................................................................................................................................


.......................................................................................................................................................................................................................................................

.......................................................................................................................................................................................................................................................

• In che cosa vengono trasformati i rifiuti umidi? ...........................................................................................................

.......................................................................................................................................................................................................................................................

• Perché è importante fare la raccolta differenziata? .................................................................................................

.......................................................................................................................................................................................................................................................

.......................................................................................................................................................................................................................................................

• Quali rifiuti contengono sostanze pericolose? Fai almeno tre esempi. ............................................

.......................................................................................................................................................................................................................................................

.......................................................................................................................................................................................................................................................

• Quali sono le regioni che producono la maggior quantità di rifiuti? Perché? ...........................

.......................................................................................................................................................................................................................................................

.......................................................................................................................................................................................................................................................

• Quanti rifiuti si raccolgono per ogni abitante in Veneto? ..................................................................................

.......................................................................................................................................................................................................................................................

• Quanti rifiuti si raccolgono per ogni abitante in Toscana? ...............................................................................


.......................................................................................................................................................................................................................................................

127

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V erifica • G eoGrafia Nome .......................................................................................

Classe ................................ Data ......................................

Le pianure italiane
1 Osserva la carta e completa
la tabella, inserendo i nomi
1
delle pianure italiane in cor-
rispondenza dei numeri.
Inserisci anche i nomi dei
fiumi che le attraversano, 2
che puoi leggere sulla carta,
o ritrovare sulla carta fisi-
3
ca dell’Italia a pag. 23 di
Geopoli.
4
7
5
Pianure italiane 6
• Agro Romano
• Agro Pontino
9
• Piana del Campidano
• Maremma
• Pianura Padana
• Piana di Catania
• Pianura Campana 8
• Tavoliere delle Puglie
• Valdarno

Pianure Fiumi

1 ...................…................................................................................... ...................…...................................................................................

2 ...................…................................................................................... ...................…...................................................................................

3 ...................…................................................................................... ...................…...................................................................................

4 ...................…................................................................................... ...................…...................................................................................

5 ...................…................................................................................... ...................…...................................................................................

6 ...................…................................................................................... ...................…...................................................................................

7 ...................…................................................................................... ...................…...................................................................................

8 ...................…................................................................................... ...................…...................................................................................

9 ...................…................................................................................... ...................…...................................................................................

128

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m appa di SinteSi • G eoGrafia

L’ambiente delle pianure


Territorio pianeggiante

Pianura
alluvionale Padana

Pianura
Campana
vulcanica
Piana di
Catania

Origine Piana del


tettonica
Campidano

bonificata Agro Pontino

Agro Romano
PIANURA

Maremma

fiumi

Risorse suolo fertile

terreno
pianeggiante

agricoltura

allevamento pendolarismo
grandi città
industria rifiuti
Attività
economiche inquinamento

commercio vie di
comunicazione

trasporti traffico

129

Guida_sussi_imparo_def_F.indd 129 06/03/15 15.07


G eoGrafia • U nità di a pprendimento 8

L ’ a m b i e n t e
e d e i l a g h i
dei fiumi
Il capitolo sui fiumi e sui laghi è quello che maggiormente si presta a un per-
corso didattico in stretta relazione con il territorio di appartenenza agli alun-
ni: infatti, salvo alcune zone dell’Italia Meridionale e insulare, i corsi d’acqua
attraversano tutto il territorio italiano, pur con incidenza diversa. I docenti
potranno dunque scegliere di approfondire l’argomento anche attraverso vi-
site didattiche lungo i corsi d’acqua del territorio utilizzando, laddove ne-
cessario, i servizi provinciali o regionali a tutela dei fiumi, le associazioni
di pesca sportiva o di tutela ambientale che propongono appositi itinerari
didattici.
I fiumi e i laghi, considerati spesso solo bacini o corsi d’acqua, sono invece
ecosistemi molto ricchi di biodiversità, che meritano di essere conosciuti
in modo più approfondito. Per questa ragione, il Sussidiario dedica ampio
spazio alla conoscenza di questi ambienti naturali, che vivono in modo più
“nascosto” rispetto a quelli di superficie, perché non si possono osservare
direttamente.
I fiumi sono una primaria fonte di energia e di approvvigionamento di ri-
sorse fin dall’antichità, tanto che le prime civiltà si sono sviluppate proprio
lungo il loro corso.
Anche oggi la presenza di fiumi favorisce le attività economiche e lo sviluppo
della regione che attraversano.
Tuttavia, proprio in conseguenza del loro utilizzo, i fiumi sono fra gli ambienti
più minacciati dall’inquinamento, a causa della cattiva gestione delle acque,
impiegate dalle industrie e dalle abitazioni.
Anche gli ambienti lacustri, le cui acque provengono generalmente dai ri-
spettivi immissari e che non possiedono un veloce sistema di ricambio d’ac-
qua, sono ecosistemi acquatici fragili a causa dell’inquinamento, sebbene
l’introduzione di depuratori negli ultimi anni abbia permesso un generale
miglioramento del loro stato di salute.
In linea con le Indicazioni Nazionali, la Guida propone un percorso specifico
di educazione ambientale sull’inquinamento delle acque dei fiumi e dei la-
ghi, sulla base di dati scientifici raccolti da Istituti Nazionali e pubblicati da
Legambiente.
Gli alunni potranno, così, imparare a ricavare informazioni da tabelle, grafici
e articoli di giornale, operando con dati significativi, attraverso i quali po-
tranno conoscere un problema di attualità e sviluppare un senso civico più
attento alla tutela dell’ambiente.

130

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Nome .......................................................................................
a pprofondimento 1 • G eoGrafia
Classe ................................ Data ......................................

Come cambia il corso del fiume


1 Leggi il testo.

Durante il suo corso, scendendo dalla mon-


tagna alla pianura, il fiume cambia molto le
sue caratteristiche.
• Quando è un torrente di montagna, in forte
pendenza, scorre veloce su grossi massi in
un letto piuttosto stretto e irregolare; l’ac-
qua è fredda e ben ossigenata.
• Giunto a fondovalle, il fiume diventa più
largo, ma la corrente è ancora piuttosto tur-
bolenta; il terreno non è più costituito da
massi, ma da ghiaia e ciottoli.
• In pianura, dove la pendenza è molto
limitata, il letto del fiume è ormai largo e
profondo ed è formato da ghiaia e sabbia;
l’acqua, giunta da tutti gli affluenti, è pre-
sente in maggiori quantità e scorre lenta
e tranquilla; a volte il fiume forma ampie
curve chiamate meandri.

2 Ora disegna un fiume nei suoi tratti, mettendo in evidenza il tipo di letto.

131

Guida_sussi_imparo_def_F.indd 131 06/03/15 15.07


a pprofondimento 2 • G eoGrafia Nome .......................................................................................

Classe ................................ Data ......................................

Quando manca il depuratore


1 Leggi il testo e osserva la tabella.

Per molti anni i fiumi sono stati utilizzati non solo come
fonte di energia e di risorse naturali, ma anche come sca-
rico per le fognature.
Per evitare di inquinare l’ambiente, le acque contenute
nelle fognature dovrebbero essere filtrate in un impianto
di depurazione. Purtroppo, invece, gli scarichi di molte
abitazioni, anziché passare dai depuratori, finiscono diret-
tamente nel fiume, inquinandolo con batteri e detersivi.
Vi sono anche grandi città che non utilizzano ancora un
depuratore delle acque: per questo l’Italia è già stata mul-
tata più volte dalla Corte di Giustizia Europea.
Circa diciotto milioni di Italiani, quasi un terzo della
popolazione, scaricano direttamente nei fiumi o nei mari
le acque delle fognature, poiché non sono collegati a nes-
sun impianto di depurazione.
Come puoi osservare dalla tabella sul servizio di depu-
razione in Italia nel 2011, 15 abitazioni su 100 non sono
collegate a una fognatura e versano i loro liquami diretta-
mente nell’ambiente o in una cisterna che viene periodi-
camente svuotata.

Abitazioni Abitazioni Abitanti


collegate alla collegate al non serviti
Abitanti
fognatura (ogni depuratore (ogni da
100 abitazioni) 100 abitazioni) depurazione

60 340 328 85% 70% 17 860 737

Elaborazione Legambiente su dati Rapporto Blue Book 2009 di Anea e Utilitatis

2 Prova a trasformare in un grafico questa tabella, usando il programma di lavoro Excel.


Segui le indicazioni.

1 Apri un nuovo foglio di lavoro Excel.


2 Trascrivi la tabella nelle prime due colonne del foglio di lavoro.
3 Seleziona con il mouse tutte le celle con i dati.
4 Clicca sulla barra in alto “Grafici” e scegli un grafico a barre.
5 Vedrai i dati della tabella visualizzati sotto forma di grafico.

132

Guida_sussi_imparo_def_F.indd 132 06/03/15 15.07


Nome .......................................................................................
a pprofondimento 3 • G eoGrafia
Classe ................................ Data ......................................

I depuratori nelle diverse regioni


1 Osserva la tabella e rispondi alle domande.
Legenda nd: dato non disponibile

Abitanti Abitanti
collegati collegati al Abitanti
a un servizio servizio di non serviti
Regione Abitanti
di fognatura depurazione da
(su 100 (su 100 depurazione
abitanti) abitanti)
Sicilia 5 037 799 79% 54% 2 322 425
Lombardia 9 742 676 94% 78% 2 162 874
Campania 5 812 962 83% 67% 1 918 277
Lazio 5 626 710 85% 74% 1 457 318
Toscana 3 707 818 82% 63% 1 383 016
Veneto 4 885 548 78% 79% 1 040 622
Emilia-Romagna 4 337 979 85% 79% 923 990
Piemonte 4 432 571 90% 82% 775 700
Sardegna 1 671 001 75% 68% 534 720
Calabria 2 008 709 88% 74% 512 221
Marche 1 569 578 84% 70% 472 443
Liguria 1 615 064 75% 74% 419 917
Abruzzo 1 334 675 89% 73% 365 701
Umbria 894 222 77% 78% 194 940
Basilicata 590 601 89% 75% 149 422
Molise 320 795 86% 84% 49 723
Friuli-Venezia Giulia 1 230 936 nd nd nd
Puglia 4 079 702 82% nd nd
Trentino-Alto Adige 1 018 657 nd nd nd
Valle d’Aosta 127 065 nd nd nd

Elaborazione Legambiente su dati Rapporto Blue Book 2009 di Anea e Utilitatis

• In quale regione c’è il maggior numero di abitanti collegati a un sistema di depurazione?


........................................................................................................................................................................................................................................................

• In quale regione c’è il minor numero di abitanti collegati a un sistema di depurazione?


........................................................................................................................................................................................................................................................

133

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a pprofondimento 4 • G eoGrafia Nome .......................................................................................

Classe ................................ Data ......................................

I laghi italiani
1 Inserisci nella tabella i laghi seguenti, a seconda della loro origine.
Lago Maggiore • Lago d’Iseo • Lago di Como • Lago di Varano • Lago di Bolsena
Lago Trasimeno • Lago di Bracciano • Lago di Garda • Lago di Lesina • Lago di Nemi

Lago glaciale Lago vulcanico Lago costiero Lago tettonico


……………................................. ……………................................. ……………................................. …………….................................

……………................................. ……………................................. ……………................................. …………….................................

……………................................. ……………................................. ……………................................. …………….................................

……………................................. ……………................................. ……………................................. …………….................................

……………................................. ……………................................. ……………................................. …………….................................

2 Per ciascuna affermazione segna se è vera (V) oppure falsa (F).

• L’emissario di un lago è il fiume che vi entra. V F


• I bacini artificiali si ottengono costruendo dighe
che interrompono il corso di un fiume. V F
• Alcuni laghi possono avere acque salate. V F
• L’origine vulcanica dei laghi è riconoscibile
dalla loro forma rettangolare. V F
• I laghi tettonici si sono formati in seguito
ai movimenti della crosta terrestre. V F
• Il Lago di Garda è il lago italiano più esteso. V F

134

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Nome .......................................................................................
a pprofondimento 5 • G eoGrafia
Classe ................................ Data ......................................

L’inquinamento dei laghi


Ogni anno l’associazione Legambiente
compie un monitoraggio dello stato di
salute dei laghi italiani, prelevando dei
campioni di acqua dai laghi e analiz-
zandoli in laboratorio per controllare la
presenza di batteri e sostanze chimi-
che inquinanti.
Questa operazione si chiama “Goletta
dei Laghi” poiché viene eseguita con
dei laboratori scientifici mobili che si
spostano da un lago all’altro.
Quelli che seguono sono i risultati del
monitoraggio scientifico del 2014.

1 Leggi i dati della tabella. Legenda inquinato: presenza di batteri


fortemente inquinato: forte presenza di batteri

Punti Punti
Punti
Regione Lago fortemente critici
inquinati
inquinati totali
Lombardia Iseo 4 4 8
Lombardia Como 9 4 13
Lombardia-Piemonte Maggiore 10 3 13
Lombardia Varese / / /
Lombardia Lugano 5 / 5
Lombardia-Veneto Garda 7 2 9
Lazio Bolsena / 5 5
Lazio Bracciano 3 1 4
Lazio Vico / / /
Lazio Albano / 1 1
Umbria Piediluco / 1 1
Umbria Trasimeno 1 2 3
Totale 39 23 62

2 Riporta in un grafico a istogramma i dati della tabella, poi rispondi alle domande.

• In quale lago sono stati rilevati più punti inquinati? ……………………………………………………………………...

• Quale lago risulta meno inquinato? …………………………………………………........……………………………………………...

135

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V erifica • G eoGrafia Nome .......................................................................................

Classe ................................ Data ......................................

I fiumi e i laghi
1 Individua e scrivi sulla carta
i nomi dei fiumi seguenti:

• Po
• Tevere
• Adige
• Arno

2 Descrivi brevemente i seguenti tipi di laghi e la loro origine.

Lago glaciale: ………………………………………………………………………………………………………………………………………......……………


Lago vulcanico: ……………………………………………………………………………………………………………………………………...........………

Lago tettonico: …………………………………………………………………………………………………………………………………..............…………


Lago costiero: …………………………………………………………………………………………………………………………………….…………………
Lago artificiale: ……………………………………………………………………………………………………………………………………..………………
Lago alpino: …………………………………………………………………………………………………………………………………………………………...

136

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m appa di SinteSi • G eoGrafia

L’ambiente dei laghi


glaciale

Conche vulcanica
piene d’acqua

tettonica
Alimentati da
fiumi o sorgenti
costiera
Origine
artificiale

laghetti alpini

LAGHI

acqua

Risorse pesca

bellezza del paesaggio

utilizzo dell’acqua

Attività sport acquatici

turismo

137

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G eoGrafia • U nità di a pprendimento 9

L ’ a m b i e n t e
del mare
Con 7 500 chilometri di coste, l’Italia non può essere studiata a prescindere
dall’ambiente del mare e dei territori che vi si affacciano: sia perché il pae-
saggio marino caratterizza la nostra penisola, sia perché molte attività eco-
nomiche, dalla pesca al turismo alla navigazione al commercio, sono legate
al mare fin dall’antichità.
Anche se dal punto di vista geografico l’ambiente del mare non coincide con
l’ambiente delle coste, quello del mare è un ecosistema che va conosciuto.
I bambini, generalmente amanti degli animali e suscettibili al fascino delle
meraviglie della natura, saranno affascinati dai video sugli animali marini e
sul loro ambiente, a maggior ragione se avranno l’opportunità di visitare aree
marine protette o acquari ben gestiti.
Nelle regioni costiere, il percorso didattico potrà essere strutturato in stretta
relazione con l’ambiente circostante, che può essere osservato direttamente
anche in collaborazione con le agenzie del territorio.
I docenti che operano invece in territori lontani dal mare dovranno assicurar-
si che tutti gli alunni, anche coloro che non hanno mai visto questo ambien-
te, possano farsene un’idea attraverso i canali multimediali.
Sarà anche importante che gli alunni comprendano le relazioni tra l’ambien-
te del mare e le attività economiche, sviluppando il concetto di risorsa.
Le attività umane, e la stessa presenza dei centri abitati, però, danneggiano
e minacciano il mare: la pesca a strascico, le spadare, l’utilizzo dei sonar, il
trasporto del petrolio, la mancanza di depurazione delle acque e, infine, il
riscaldamento globale del pianeta stanno modificando profondamente l’eco-
sistema del Mar Mediterraneo.
Per analizzare scientificamente il modo in cui le attività umane impattano
sull’ambiente, la Guida propone un percorso specifico sull’inquinamento
dei mari italiani, basandosi sui dati scientifici raccolti da Goletta Verde di
Legambiente e sui dati delle Capitanerie di Porto.
Gli alunni potranno così imparare a ricavare informazioni dalle tabelle, leg-
gendo dati significativi attraverso i quali potranno conoscere un problema di
attualità e sviluppare un senso civico più attento alla necessità di tutelare la
natura.

138

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Nome .......................................................................................
a pprofondimento 1 • G eoGrafia
Classe ................................ Data ......................................

Il mare e le coste
1 Osserva le immagini e la cartina alle pagg. 26-27 di Geopoli, poi rispondi alla domanda.

• A quali tratti di costa corrispondono le fotografie? ..................................................................................................

........................................................................................................................................................................................................................................................

........................................................................................................................................................................................................................................................

2 Approfondisci la conoscenza delle coste con il testo a pag. 26 di Geopoli, poi rispondi
alle domande.
• Quanto sono lunghe le coste italiane? ...................................................................................................................................

• Che cos’è la morfologia? .......................................................................................................................................................................

• Che cosa sono i lidi? ...................................................................................................................................................................................

• Che cosa sono le falesie? .....................................................................................................................................................................

• Come si formano le spiagge? ..........................................................................................................................................................

• In che modo il mare modella le coste? .................................................................................................................................

3 Completa le frasi, inserendo i termini seguenti:


alte • basse • sabbiose • rocciose • lagune • vulcanica

• Le coste che si affacciano sul Mar Ligure sono …………….………………… e …………………………………… .

• Le coste del Mar Adriatico sono prevalentemente ……………….………… e …………………………………… .

• Lungo le coste settentrionali del Mar Adriatico sono presenti diverse ……………..……………… .

• Le Isole Eolie sono di origine ……….....………………………….. .

139

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a pprofondimento 2 • G eoGrafia Nome .......................................................................................

Classe ................................ Data ......................................

Le risorse del mare


1 Risolvi il cruciverba. Al termine, nella colonna evidenziata, leggerai il nome di un’isola.

1
2
3
4
5
6
7

1 Si estrae dalle acque del mare.


2 Industrie che producono acciaio.
3 Pesce con una lunga “punta”.
4 Rientranza della costa.
5 Prodotto lavorato nelle raffinerie.
6 Vi vengono costruite le navi.
7 Serve da guida alle navi durante la notte.

2 Completa la tabella relativa al turismo balneare.

Sport Conseguenze
Risorse Strutture Lavori
praticabili negative

spiagge, .............. alberghi, .............. bagnino, .............. nuoto, ..................... aumento


......................................... ......................................... ......................................... ......................................... inquinamento,
......................................... ......................................... ......................................... ......................................... .........................................

......................................... ......................................... ......................................... ......................................... .........................................

......................................... ......................................... ......................................... ......................................... .........................................

......................................... ......................................... ......................................... ......................................... .........................................

......................................... ......................................... ......................................... ......................................... .........................................

......................................... ......................................... ......................................... ......................................... .........................................

......................................... ......................................... ......................................... ......................................... .........................................

......................................... ......................................... ......................................... ......................................... .........................................

......................................... ......................................... ......................................... ......................................... .........................................

Soluzioni: 1 sale; 2 siderurgiche; 3 pescespada; 4 baia; 5 petrolio; 6 cantieri; 7 faro.

140

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Nome .......................................................................................
a pprofondimento 3 • G eoGrafia
Classe ................................ Data ......................................

L’inquinamento del mare


1 Leggi il testo, poi rispondi alle domande.

ll bilancio di Goletta Verde 2014


sullo stato di salute del mare italiano
Legambiente lancia un SOS su mancata depurazione e scarsa informazione.
Su 264 campioni di acqua analizzati dal laboratorio mobile di Goletta Verde, più della
metà è risultato fuori legge. Un punto inquinato ogni 51 chilometri di costa.
La maggior parte dell’inquinamento si registra presso foci di fiumi, canali e scarichi
sospetti. 12 milioni di abitanti sono senza depuratori.
Il risultato migliore è quello relativo alla Sardegna che presenta solo dieci punti inqui-
nati su 100 punti analizzati.
Il killer del mare è ancora una volta l’insufficiente depurazione. Dopo due sentenze di
condanna, la prima nel 2012 e la seconda nell’aprile 2014, la Commissione Europea ha
avviato quest’anno la terza condanna per il mancato rispetto della legge europea sulla
depurazione degli scarichi civili. Il proce-
dimento riguarda 880 paesi e città in tutta
Italia: 28 paesi e città su 100 controllati
trattano in modo inadeguato gli scarichi
fognari.
Tra le regioni maggiormente coinvolte
Campania, con il 76% dei centri urbani
sul totale regionale, Calabria (53%), Sicilia
(52%) e Marche (50%).
A riversare la maggior quantità di scarichi
inquinanti nei fiumi e nei mari italiani sono
la Campania (con 2,4 milioni di abitanti ser-
viti da sistemi depurativi non adeguati), il
Lazio (1,8 milioni di abitanti), la Lombardia
(1,6 milioni) e la Puglia (1,5 milioni).
www.legambiente.it

• Quanti sono i campioni d’acqua marina risultati inquinati oltre i limiti di legge? ...................

• Qual è la regione con il minor numero di punti inquinati? ......................................... ......................................

• Qual è la causa principale dell’inquinamento del mare? ......................................... .........................................

• L’Italia rispetta le regole europee per la depurazione degli scarichi delle abitazioni? ...

• Quali azioni ha intrapreso la Commissione Europea verso l’Italia? .......................................................

• Quali regioni versano nell’acqua la maggior quantità di scarichi fognari non depurati?
.......................................................................................................................................................................................................................................................

141

Guida_sussi_imparo_def_F.indd 141 06/03/15 15.07


a pprofondimento 4 • G eoGrafia Nome .......................................................................................

Classe ................................ Data ......................................

Gli impianti di depurazione


e l’inquinamento del mare
1 Il grafico mostra quanti centri abitati non rispettano la legge sulla depurazione degli
scarichi fognari nelle diverse regioni d’Italia.
In basso trovi il nome delle regioni italiane; a sinistra trovi quanti Comuni su 100 sono
stati multati dall’Europa perché non hanno un sistema di depurazione.

80
70
60
50
40
30
20
10
0
Abruzzo
Basilicata
Calbria
Campania
Emilia Romagna
Friuli Venezia Giulia
Lazio
Liguria
Lombardia
Marche
Piemonte
Prov. di Biolzano
Prov. di Trento
Puglia
Sardegna
Sicilia
Toscana
Umbria
Valle d’Aosta
Veneto

Fonte dati: Comunicazione della Commissione Europea del 28 marzo 2014 inerente la comunicazione di
avviamento della procedura di infrazione 2014/2059 nei confronti dell’Italia.

• Come si chiama la tua regione? ....................................................................................


Cerca la colonna della tua regione.
• Quali sono le regioni con i migliori servizi di depurazione?
..............................................................................................................................................................................

..............................................................................................................................................................................

• Quali regioni hanno i peggiori servizi di depurazione?


..............................................................................................................................................................................

..............................................................................................................................................................................

142

Guida_sussi_imparo_def_F.indd 142 06/03/15 15.07


Nome .......................................................................................
a pprofondimento 5 • G eoGrafia
Classe ................................ Data ......................................

Le regioni nella procedura


d’infrazione europea sulla mancata
depurazione
1 Osserva la tabella e rispondi alle domande.

Centri % scarichi abitanti


abitati fuori non non
N° centri
norma conformi alle serviti da
Regione abitati
sul totale indicazioni un adeguato
coinvolti
regionale della impianto di
(%) Direttiva depurazione
Abruzzo 27 20 7 97 666
Basilicata 41 48 39 226 886
Calabria 130 53 36 706 203
Campania 115 76 41 2 371 144
Emilia Romagna 10 5 9 415 847
Friuli Venezia Giulia 8 10 17 201 615
Lazio 6 3 32 1 773 162
Liguria 9 14 8 127 511
Lombardia 115 29 17 1 651 692
Marche 46 50 34 522 946
Piemonte 3 2 0,4 17 361
Prov. di Bolzano 2 6 4 20 522
Prov. di Trento 2 3 1 4 691
Puglia 37 22 36 1 464 173
Sardegna 64 26 18 300 497
Sicilia 175 52 20 978 043
Toscana 42 18 19 708 188
Umbria 9 24 17 149 733
Valle d’Aosta 2 11 6 7 449
Veneto 37 17 7 356 622
Totale 880 28% 20% 11 908 647

Fonte dati: Comunicazione della Commissione Europea del 28 marzo 2014 inerente la comunicazione di
avviamento della procedura di infrazione 2014/2059 nei confronti dell’Italia.

• Quale regione ha il maggior numero di centri abitati fuori norma? ......................................................

..................................................................................................................................................................................................................................................

• Quale regione ha il minor numero di centri abitati fuori norma? ................................................................

..................................................................................................................................................................................................................................................

143

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V erifica • G eoGrafia Nome .......................................................................................

Classe ................................ Data ......................................

Il mare
1 Scrivi sulla cartina muta i nomi dei seguenti mari italiani:
Mar Adriatico • Mar Ionio • Mar Tirreno

............................................

..................................................

..................................................

2 Osserva la cartina e scrivi Isole italiane


nella tabella, di fianco al nume-
ro, i nomi delle principali isole 1
italiane:
2
3
• Arcipelago Toscano
• Eolie 4
• Sicilia 5
• Sardegna
• Arcipelago Campano 6
• Tremiti 7
• Egadi

144

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m appa di SinteSi • G eoGrafia

L’ambiente del mare


Enorme massa
di acqua salata sali minerali da fiumi

Coste profondità

Ecosistema alghe

animali

pesce

sale
Risorse

bellezza del paesaggio

via di comunicazione
MARE
pesca

saline

navigazione

industria navale
Attività

industria

commercio

trasporti

turismo

145

Guida_sussi_imparo_def_F.indd 145 06/03/15 15.07


G eoGrafia • U nità di a pprendimento 10

Territorio
ed economia
Il capitolo sul rapporto tra uomo e territorio è di particolare importanza per
la comprensione non solo dell’economia, ma della maggior parte dei proble-
mi di attualità.
Comprendere il concetto di risorsa del territorio è fondamentale perché:
• sviluppa la logica chiarendo la relazione di causa/conseguenza fra ambiente
e attività economica;
• permette di capire le diverse civiltà che si sono sviluppate nel mondo a par-
tire dalle risorse presenti sul territorio;
• spiega il motivo della globalizzazione del sistema economico mondiale at-
tuale: la necessità di reperire materie prime è all’origine della suddivisione
internazionale del lavoro e anche di numerose guerre e conflitti finanziari per
il controllo dei territori in cui le materie prime vengono prodotte o devono
transitare.

Nei capitoli precedenti gli alunni hanno già incontrato i concetti di risor-
sa, economia, attività, in relazione all’ambiente di cui si stavano occupando,
dunque con maggiore concretezza; al termine di questo excursus, questi con-
cetti vengono ripresi e sistematizzati al fine di pervenire a una classificazione
delle attività economiche nei tre settori, ciascuno con le proprie caratteristi-
che e la propria storia, trattata all’interno del contesto italiano.
Il capitolo costituisce inoltre un “ponte” con la classe quinta, che analizzerà
l’Italia non dal punto di vista delle caratteristiche ambientali, ma approfon-
dendo gli aspetti antropici: le caratteristiche demografiche, i problemi socia-
li, l’organizzazione politica e istituzionale, la suddivisione in regioni.
La capacità di orientarsi fra i concetti e il linguaggio relativo all’economia co-
stituirà dunque il punto di partenza per approfondire la conoscenza dell’Italia
e della propria regione.
Tuttavia, nulla vieta al docente di invertire l’ordine di trattazione dei capitoli,
e di anticipare la conoscenza delle relazioni tra territorio ed economia per
potervi far riferimento durante lo studio dei diversi ambienti. Il Sussidiario
deve, infatti, costituire uno strumento per il docente, e non un vincolo.
Il Sussidiario, la Guida e l’Atlante Geopoli, usati congiuntamente, fornisco-
no un percorso didattico esaustivo sia sul piano dei contenuti sia su quello
dell’approccio metodologico a questo argomento.

146

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Nome .......................................................................................
a pprofondimento 1 • G eoGrafia
Classe ................................ Data ......................................

Un villaggio globale
1 Leggi il testo.

La nostra società è molto complessa: le risorse naturali di un Paese vengono vendute


e trasportate in un altro, dove vengono lavorate e trasformate in oggetti; da qui i beni
prodotti sono poi trasportati in altri Paesi per essere venduti a loro volta. Il nostro pia-
neta è come un grande “villaggio globale”, dove tutti i popoli e tutti gli ambienti sono
collegati fra loro attraverso l’economia: la nostra casa è il pianeta Terra.
L’organizzazione è così complicata che ci sono organismi internazionali che stabilisco-
no delle regole: l’Organizzazione Mondiale del Commercio (in inglese WTO, World Trade
Organization) regola il commercio fra i diversi Stati; la Banca Mondiale gestisce i soldi
dei vari Paesi.
L’Italia fa parte anche del G8, cioè degli 8 Stati più industrializzati del mondo, che si ritro-
vano periodicamente per prendere delle decisioni in comune sui problemi più impor-
tanti: la crisi economica, i cambiamenti climatici, il controllo delle armi più distruttive...
In un’organizzazione così complessa puoi capire quanti siano i lavori e le attività neces-
sarie a farla funzionare!

2 Leggi la carta e scopri gli altri Paesi che fanno parte del G8. Se non conosci i loro nomi,
cercali sul planisfero alle pagg. 4-5 di Geopoli.

3 Cerca le etichette dei tuoi vestiti, delle tue scarpe, del tuo astuccio, dei tuoi giocattoli:
troverai scritto “MADE IN… ”, che in inglese significa “fatto in…”. In quale Paese sono
stati prodotti gli oggetti che usi tutti i giorni?

Oggetto Paese di fabbricazione


maglietta ................................................................................................................

scarpe ................................................................................................................

astuccio ................................................................................................................

147

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a pprofondimento 2 • G eoGrafia Nome .......................................................................................

Classe ................................ Data ......................................

L’agricoltura
1 In ciascun gruppo di parole ce n’è una che non c’entra con le altre: individuala e can-
cellala con una ✘.

Agricoltura tradizionale: falce, anticrittogamici, rastrello, concime naturale

Agricoltura moderna: fertilizzanti, trattori, diserbanti, vanga, grandi macchine agricole

Fattori che favoriscono l’agricoltura: terreno fertile, disponibilità di acqua,


terreno paludoso, pianura

Allevamento: ovini, suini, salumi, pollame

2 Completa il testo con i termini seguenti:


sementi selezionate • specializzato • agroalimentari •
meccanizzazione • fitofarmaci • irrigazione • distributori
La produzione agricola moderna mira alla vendita dei pro-
dotti ai grandi ...................................... o alle industrie .............................................. .
Per questo motivo gli agricoltori tendono a coltivare un unico
prodotto: praticano, cioè, un’agricoltura di tipo ..................................... .
L’agricoltura moderna è molto produttiva, e ciò per vari motivi:
per la ......................................................................................... del processo lavora-
tivo e per la specializzazione delle colture; per l’uso quasi
esclusivo di .................................................................. e per l’impiego mas-
siccio di concimi chimici, antiparassitari e prodotti contro le
malattie delle piante (...........................................................................................................);
per la diffusione degli impianti di ........................................................................... .

148

Guida_sussi_imparo_def_F.indd 148 06/03/15 15.07


Nome .......................................................................................
a pprofondimento 3 • G eoGrafia
Classe ................................ Data ......................................

La carta tematica sull’agricoltura


1 Osserva con attenzione la carta tematica a pag. 43 di Geopoli. Per sapere il nome delle
regioni usa la carta politica a pag. 35. Poi rispondi alle domande.

• In quali regioni si coltivano gli agrumi? ....................................................................................................................................


• In quali regioni si coltiva il riso? ........................................................................................................................................................

• In quali regioni si coltivano i cereali? ..........................................................................................................................................


• In quali zone si coltiva l’uva? ................................................................................................................................................................
.......................................................................................................................................................................................................................................................

• In quali regioni si allevano gli ovini? .................................................................

........................................................................................................................................................................

• Che cosa si coltiva e si alleva in Campania? ..............................

.............................................................................................................................................................

• Che cosa si coltiva e si alleva nelle Marche? ...................................................................................................................


.......................................................................................................................................................................................................................................................

• Che cosa si coltiva e si alleva in Piemonte? .......................................................................................................................


.......................................................................................................................................................................................................................................................

• Che cosa si coltiva e si alleva in Calabria? .........................................................................................................................

.......................................................................................................................................................................................................................................................

• Osserva dove si allevano i bovini: quali caratteristiche ha il territorio? .................................................


.......................................................................................................................................................................................................................................................

2 Leggi il testo a pag. 42 di Geopoli e verifica le tue risposte.

149

Guida_sussi_imparo_def_F.indd 149 06/03/15 15.07


a pprofondimento 4 • G eoGrafia Nome .......................................................................................

Classe ................................ Data ......................................

La pesca in Italia
1 Leggi il testo e ricava dalla tabella le informazioni necessarie per rispondere alla
domanda.

L’eccessivo sfruttamento del mare ha portato a una pre-


senza sempre più limitata di pesci nel Mar Mediterraneo.
Per questo molti pescatori hanno smesso di praticare la
pesca a strascico, che distrugge i fondali e preleva pesci
troppo giovani.
In alcune regioni, purtroppo, è ancora diffusa anche la
pesca illegale con grandi reti, chiamate “spadare”, che
catturano anche tartarughe, squali, balene, delfini che
non possono essere venduti ma devono essere rigettati
in mare, ormai morti.
La tabella riporta i dati della Capitaneria di Porto, cioè
delle Forze di Polizia che controllano il rispetto delle
regole sul mare. L’associazione Legambiente ha riporta-
to i dati delle varie regioni in una classifica della pesca
di frodo.

Episodi di pesca Barche


Regione illegale accertati dalla sequestrate dalla
Polizia Costiera Polizia Costiera
1 Sicilia 1 190 167
2 Campania 865 253
3 Puglia 773 230
4 Calabria 618 194
5 Lazio 488 8
6 Veneto 399 21
7 Liguria 374 34
8 Toscana 374 42
9 Sardegna 298 58
10 Emilia-Romagna 197 49
11 Marche 184 21
12 Abruzzo 184 23
13 Friuli-Venezia Giulia 74 35
14 Molise 68 1
15 Basilicata 0 0
Totale 6 086 1 136

• Quali sono le 5 regioni dove la pesca illegale è più praticata? ................................................................

.......................................................................................................................................................................................................................................................

.......................................................................................................................................................................................................................................................

150

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Nome .......................................................................................
a pprofondimento 5 • G eoGrafia
Classe ................................ Data ......................................

L’industria
1 Completa il testo con i termini seguenti:
vie di comunicazione • materie prime • energia • manodopera • mercato

Alcuni fattori favoriscono lo sviluppo industriale. Fra questi c’è la


vicinanza e la disponibilità in tempi brevi delle ………….….........………………….. .
Per far arrivare le materie prime e successivamente trasportare i
prodotti finiti è importante che un’industria sia situata in un’area
vicina alle principali ……………....…………………..............................................................................….. .
Altri fattori sono legati ai processi di lavorazione che si svolgono
all’interno dell’industria: la disponibilità di ……………....….........……..........……………..,
necessaria per far funzionare i macchinari, e la ……………............……………………..,
cioè gli operai, i tecnici e gli impiegati. Infine c’è anche da consi-
derare il ……………....………………............................…….. , cioè tutte le persone che, in
Italia e all’estero, acquistano e richiedono i prodotti finiti.

2 Collega ciascun prodotto con il tipo di industria che lo produce.

benzina chimica

motorino
conserviera
detersivo

dell’abbigliamento
nylon

jeans
meccanica

computer
elettronica
vernice

surgelati tessile

151

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a pprofondimento 6 • G eoGrafia Nome .......................................................................................

Classe ................................ Data ......................................

La carta tematica sull’industria


1 Osserva con attenzione la carta tematica a pag. 45 di Geopoli. Per sapere il nome delle
regioni usa la carta politica a pag. 35. Poi rispondi alle domande.

• In quali regioni si producono automobili? .............................................................................................................................

.......................................................................................................................................................................................................................................................

• In quali regioni si producono tessuti? ........................................................................................................................................

.......................................................................................................................................................................................................................................................

• In quali regioni vi sono numerose industrie chimiche? .........................................................................................

.......................................................................................................................................................................................................................................................

• Quali sono le regioni più industrializzate? ............................................................................................................................

.......................................................................................................................................................................................................................................................

• Quali sono le regioni meno industrializzate? .....................................................................................................................

.......................................................................................................................................................................................................................................................

• Quali tipi di industrie ci sono in Puglia? ..................................................................................................................................

.......................................................................................................................................................................................................................................................

• Quali tipi di industrie ci sono in Lombardia? .....................................................................................................................

.......................................................................................................................................................................................................................................................

• Quali tipi di industrie ci sono in Piemonte? .........................................................................................................................

.......................................................................................................................................................................................................................................................

• Quali tipi di industrie ci sono in Sardegna? ........................................................................................................................

.......................................................................................................................................................................................................................................................

2 Leggi il testo a pag. 44 di Geopoli e controlla le tue risposte.

152

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Nome .......................................................................................
a pprofondimento 7 • G eoGrafia
Classe ................................ Data ......................................

Il commercio e il turismo
1 Completa lo schema con i termini seguenti:
ingrosso • grande distribuzione •
bancarelle • ipermercati •
supermercati

industria

..............................................................................

piccola distribuzione ..............................................................................

.........................................
negozi ......................................... .........................................
grandi magazzini

2 Completa la tabella inserendo i nomi delle località a seconda del tipo di turismo che le
caratterizza. Se hai bisogno d’aiuto consulta il tuo Atlante.
Salsomaggiore • Cortina d’Ampezzo • Firenze • Capri • Montecatini • Roma •
Madonna di Campiglio • Abano • Madesimo • Rimini • Bormio •
Porto Cervo • Venezia • Chianciano • Tropea • Fiuggi • Roccaraso

Balneare Montano Culturale Termale


..................................................... ..................................................... ..................................................... .....................................................

..................................................... ..................................................... ..................................................... .....................................................

..................................................... ..................................................... ..................................................... .....................................................

..................................................... ..................................................... ..................................................... .....................................................

..................................................... ..................................................... ..................................................... .....................................................

..................................................... ..................................................... ..................................................... .....................................................

..................................................... ..................................................... ..................................................... .....................................................

..................................................... ..................................................... ..................................................... .....................................................

153

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a pprofondimento 8 • G eoGrafia Nome .......................................................................................

Classe ................................ Data ......................................

La carta tematica sul turismo


1 Osserva con attenzione la carta tematica a pag. 53 di Geopoli. Per sapere il nome delle
regioni usa la carta politica a pag. 35. Poi rispondi alle domande.

• Leggi la legenda: quali tipi di attrazioni turistiche ci sono in Italia? .....................................................

......................................................................................................................................................................................................................................................

• Quali regioni hanno il maggior turismo balneare? .....................................................................................................

......................................................................................................................................................................................................................................................

• Dove si trovano le località sciistiche? ......................................................................................................................................

......................................................................................................................................................................................................................................................

• Quanti sono i Parchi di divertimento più importanti? Sono concentrati in poche regio-
ni o sono diffusi? ................................................................................................................................................................................................

......................................................................................................................................................................................................................................................

• In quali regioni vi sono centri termali? .....................................................................................................................................

......................................................................................................................................................................................................................................................

• In quali regioni vi sono località di interesse archeologico? ............................................................................

......................................................................................................................................................................................................................................................

• Quante sono le città d’arte? .................................................................................................................................................................

......................................................................................................................................................................................................................................................

• Quali sono le principali attrattive turistiche della tua regione? ...................................................................

......................................................................................................................................................................................................................................................

2 Osserva le fotografie a pag. 52: sai riconoscere a quali attrattive si riferiscono?

3 Leggi il testo a pag. 52 e spiega perché il turismo è una risorsa economica da valorizzare.

154

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Nome .......................................................................................
a pprofondimento 9 • G eoGrafia
Classe ................................ Data ......................................

Le vie di comunicazione
1 Osserva la carta e rispondi alle domande.

• In Sardegna ci sono autostrade?


........................................................................................

• E in Sicilia? .......................................................
• In quale parte dell’Italia la rete
autostradale è più fitta?

........................................................................................

• Perché lungo l’arco alpino e quel-


lo appenninico le autostrade so-
no quasi del tutto assenti?

........................................................................................

2 Individua e sottolinea l’errore presente nelle seguenti frasi.

• I trasporti pubblici presenti nelle città


italiane sono: l’autobus, il filobus, il
tram, l’aeroplano, il taxi e la metropo-
litana.
• I porti possono essere commerciali,
turistici e fieristici.
• A Venezia sono utilizzati particolari
mezzi di trasporto, come i vaporetti, i
motoscafi e i filobus.

155

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a pprofondimento 10 • G eoGrafia Nome .......................................................................................

Classe ................................ Data ......................................

La carta tematica
sulle vie di comunicazione
1 Osserva con attenzione le carte tematiche alle pagg. 48-49 di Geopoli, poi rispondi
alle domande.

• In quali città si trovano i porti più importanti? ..................................................................................................................

......................................................................................................................................................................................................................................................

• Quali città hanno gli aeroporti con il maggior traffico aereo? .......................................................................

......................................................................................................................................................................................................................................................

• Perché, secondo te, gli aeroporti più grandi si trovano vicino a Roma e Milano? ..............

......................................................................................................................................................................................................................................................

• Quali sono i porti commerciali? ........................................................................................................................................................

......................................................................................................................................................................................................................................................

• Quali sono gli aeroporti più importanti? ..................................................................................................................................

......................................................................................................................................................................................................................................................

• In quale parte d’Italia vi è il maggior numero di aeroporti? .............................................................................

......................................................................................................................................................................................................................................................

• Perché i porti si sono sviluppati all’interno dei golfi e non sui promontori? ..................................

......................................................................................................................................................................................................................................................

2 Ora leggi i testi vicini alle carte e controlla le tue risposte.

3 Prova, insieme a un tuo compagno o compagna, a organizzare un viaggio in una città


italiana o europea: quali mezzi di trasporto scegliereste? Perché?

156

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Nome .......................................................................................
a pprofondimento 11 • G eoGrafia
Classe ................................ Data ......................................

Ambienti, risorse e attività economiche


1 Completa la tabella con le parole chiave: confronta le risorse dei diversi ambienti e
scopri somiglianze e differenze.

Ambiente Risorse del territorio Attività economiche


montagna
...................................................................................... ...................................................................................

...................................................................................... ......................................................................................

...................................................................................... ......................................................................................

...................................................................................... ......................................................................................

...................................................................................... ......................................................................................

collina
...................................................................................... ...................................................................................

...................................................................................... ......................................................................................

...................................................................................... ......................................................................................

...................................................................................... ......................................................................................

...................................................................................... ......................................................................................

pianura
...................................................................................... ...................................................................................

...................................................................................... ......................................................................................

...................................................................................... ......................................................................................

...................................................................................... ......................................................................................

...................................................................................... ......................................................................................

fiume
...................................................................................... ...................................................................................

...................................................................................... ......................................................................................

...................................................................................... ......................................................................................

...................................................................................... ......................................................................................

...................................................................................... ......................................................................................

mare
...................................................................................... ...................................................................................

...................................................................................... ......................................................................................

...................................................................................... ......................................................................................

...................................................................................... ......................................................................................

...................................................................................... ......................................................................................

157

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V erifica • G eoGrafia Nome .......................................................................................

Classe ................................ Data ......................................

L’economia
1 Inserisci nella tabella le attività economiche seguenti secondo il settore di appartenenza:
agricoltura • servizi • industria • commercio • artigianato • pesca • trasporti •
sfruttamento di miniere • turismo • allevamento

Settore primario Settore secondario Settore terziario

......................................................................... ......................................................................... .........................................................................

......................................................................... ......................................................................... .........................................................................

......................................................................... ......................................................................... .........................................................................

......................................................................... ......................................................................... .........................................................................

......................................................................... ......................................................................... .........................................................................

......................................................................... ......................................................................... .........................................................................

......................................................................... ......................................................................... .........................................................................

2 In ogni riga orizzontale dello schema è stata inserita una parola, spezzata in due
parti, che puoi individuare sulla base della definizione corrispondente. Cancella tutte
le parole definite: le lettere rimaste ti diranno come viene chiamata l’area compresa tra
Genova, Milano e Torino.

1 T T E S S R I I L E
2 A N G O V I O L N I
3 C H I O I N M I C O
4 D T U R U I S M O S
5 S E R V T R I I Z I
6 A S I C L E I L I A

1 Il settore industriale che lavora le fibre vegetali, animali


e sintetiche per produrre tessuti.
2 In Sardegna sono gli animali più allevati.
3 Il settore industriale che produce medicinali, detersivi
o fertilizzanti.
4 Fa parte del settore terziario e può essere sia balneare
sia montano.
5 Il settore terziario non produce beni materiali, ma…
6 L’isola italiana dove è molto sviluppata la coltivazione
degli agrumi.

L’area tra Genova, Milano e Torino è detta ................................................................................................................................ .

158

Guida_sussi_imparo_def_F.indd 158 06/03/15 15.07


m appa di SinteSi • G eoGrafia

L’economia

Uso delle risorse

ECONOMIA Attività utili

Villaggio globale

agricoltura

allevamento

pesca
primario
attività estrattiva

saline

Settori economici sfruttamento del bosco

artigianato

secondario industria

edilizia

commercio

trasporti

terziario telecomunicazioni

ricerca turismo

servizi

159

Guida_sussi_imparo_def_F.indd 159 06/03/15 15.07


S cienze

I l p e r c o r s o
di Scienze
Dalle Nuove Indicazioni Ministeriali
“L’osservazione dei fatti e lo spirito di ricerca dovrebbero caratterizzare un
efficace insegnamento delle scienze e dovrebbero essere attuati attraverso un
coinvolgimento diretto degli alunni, incoraggiandoli, senza un ordine tem-
porale rigido e senza forzare alcuna fase, a porre domande sui fenomeni e le
cose, a progettare esperimenti/esplorazioni seguendo ipotesi di lavoro, e a
costruire i loro modelli interpretativi. La ricerca sperimentale, individuale
e di gruppo, rafforza nei ragazzi la fiducia nelle proprie capacità di pensiero,
la disponibilità a dare e ricevere aiuto, l’imparare dagli errori propri e altrui,
l’apertura a opinioni diverse e la capacità di argomentare le proprie.
Le esperienze concrete potranno essere realizzate in aula o in spazi adatti:
laboratorio scolastico, ma anche spazi naturali o ambienti raggiungibili facil-
mente. È importante disporre di tempi e modalità di lavoro che consentano,
in modo non superficiale o affrettato, la produzione di idee originali da parte
dei ragazzi, anche a costo di fare delle scelte sui livelli di approfondimento e
limitarsi alla trattazione di temi rilevanti. […]
Il percorso dovrà comunque mantenere un costante riferimento alla realtà,
imperniando le attività didattiche sulla scelta di casi emblematici quali l’os-
servazione diretta di un organismo o di un micro-ambiente, di un movimen-
to, di una candela che brucia, di una fusione, dell’ombra prodotta dal Sole,
delle proprietà dell’acqua, ecc. […] Nell’arco di ogni anno di scuola primaria,
quindi, ciascun alunno deve essere coinvolto in varie esperienze pratiche. ”
Le Nuove Indicazioni chiariscono che il percorso dell’ambito scientifico deve
essere costruito non su una sequenza di contenuti o argomenti, ma su una
molteplicità di competenze metodologiche e operative che si possono svilup-
pare solo attraverso l’approccio diretto e pratico, a costo di fare delle scelte.
Osservare, porre domande, misurare, registrare, costruire, sperimentare, classi-
ficare, utilizzare modelli interpretativi dei fenomeni osservati, dedurre… Sono
queste le competenze da far acquisire agli alunni attraverso la pratica, e richiedo-
no molto più tempo rispetto a quello necessario per memorizzare dei testi.
Il Sussidiario non va più considerato come un percorso sequenziale di argo-
menti che l’insegnante e gli alunni devono necessariamente esaurire per “fi-
nire il programma”, ma come un “menù” di temi rilevanti fra i quali scegliere
quello che meglio si addice agli interessi degli alunni, agli intrecci interdisci-
plinari, alle opportunità di esperienza diretta offerte dal territorio e alla pro-
grammazione didattica pluriennale impostata dal docente, per raggiungere
tutti quei traguardi di apprendimento previsti al termine della classe quinta.

160

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La programmazione didattica
Traguardi di sviluppo Obiettivi

Guida_sussi_imparo_def_F.indd 161
Attività Contenuti
delle competenze di apprendimento

OGGETTI, MATERIALI Individuare, nell’osservazione di • Osservare e schematizzare alcu- • La materia e le sue caratteristi-
E TRASFORMAZIONI esperienze concrete, alcuni con- ni passaggi di stato, costruendo che.
cetti scientifici quali: dimensio- semplici modelli interpretativi e • I passaggi di stato e il calore.
L’alunno individua aspetti quantita- ni spaziali, peso, peso specifico, provando a esprimere in forma • L’acqua.
tivi e qualitativi nei fenomeni, pro- forza, movimento, pressione, tem- grafica le relazioni tra variabili • L’aria.
duce rappresentazioni grafiche e peratura, calore, ecc. individuate (temperatura in fun- • Il suolo: composizione e caratteri-
schemi. zione del tempo, ecc.). stiche fisiche.
Individuare le proprietà di alcu- • Osservare le caratteristiche
ni materiali come, ad esempio: la dell’acqua e il suo ruolo nell’am-
durezza, il peso, l’elasticità, la tra- biente.
sparenza, la densità, ecc. • Sperimentare e osservare le
caratteristiche di aria e suolo tra-
Conoscere la struttura del suolo, mite esperimenti, misurazioni e
sperimentando con rocce, sassi e registrazioni.

161
terricci. • Realizzare sperimentalmente
semplici soluzioni in acqua.

OSSERVARE E SPERIMENTARE Osservare, a occhio nudo o con • Utilizzare e riconoscere le fasi del • Nascita del metodo scientifico
SUL CAMPO appropriati strumenti, una porzione metodo scientifico sperimentale. sperimentale, in relazione al con-
(METODO SCIENTIFICO) di ambiente vicino; individuare gli • Progettare e realizzare esperi- testo storico e alle altre culture, e
elementi che lo caratterizzano e i menti per scoprire i fenomeni metodi di conoscenza della realtà.
L’alunno sviluppa atteggiamenti loro cambiamenti nel tempo. oggetto di studio. • Le fasi del metodo scientifico
di curiosità e modi di guardare il • Condurre attività di osservazio- sperimentale.
mondo che lo stimolano a cercare Cominciare a riconoscere regolarità ne diretta di ecosistemi, esseri • Il rapporto fra scienza e tecnolo-
spiegazioni di quello che vede nei fenomeni. viventi e non viventi, individuando gia.
succedere. precise variabili da osservare e • Il rapporto fra scienza, conoscen-
Osservare, utilizzare e, quando è registrando i dati raccolti in sche- za e progresso.
possibile, costruire semplici stru- mi e tabelle. • I contenuti di indagine: acqua,
menti di misura imparando a servir- aria, suolo, calore.
si di unità convenzionali.
S cienze

06/03/15 15.07
Traguardi di sviluppo Obiettivi
Attività Contenuti
delle competenze di apprendimento
S cienze

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Esplora i fenomeni con un approc-
cio scientifico: con l’aiuto dell’in-
segnante, dei compagni, in modo
autonomo, osserva e descrive lo
svolgersi dei fatti, formula doman-
de, anche sulla base di ipotesi per-
sonali, propone e realizza semplici
esperimenti.
Individua nei fenomeni somiglianze
e differenze, fa misurazioni, regi-
stra dati significativi, identifica rela-
zioni spazio-temporali.

L’UOMO, I VIVENTI E L’AMBIENTE Riconoscere, attraverso l’esperien- • Condurre attività di classificazio- • Gli esseri viventi e non viventi e
za di coltivazioni, allevamenti ecc., ne: degli esseri viventi; dei vege- la loro classificazione in base alle
L’alunno riconosce le principali come la vita di ogni organismo sia tali, in base alle principali caratte- principali caratteristiche.
in relazione con altre e differenti ristiche; degli animali, in base alle

162
caratteristiche e i modi di vivere
degli organismi vegetali e ani- forme di vita. principali caratteristiche fisiche • Le piante: struttura, riproduzione,
mali. e funzionali (nutrizione, respira- traspirazione, respirazione, foto-
Elaborare i primi elementi di classi- zione, riproduzione, ambiente di sintesi e nutrizione.
Espone in forma chiara ciò che ha ficazione animale e vegetale sulla vita).
sperimentato, utilizzando un lin- base di osservazioni personali. • Le principali caratteristiche di
guaggio appropriato. • Proporre l’osservazione diretta e vertebrati e invertebrati.
Proseguire l’osservazione e l’in- indiretta di animali e vegetali nel
Trova da varie fonti (libri, Internet, terpretazione delle trasformazio- loro ambiente di vita. • Le relazioni fra viventi e non
discorsi degli adulti, ecc.) informa- ni ambientali, ivi comprese quelle viventi negli ecosistemi; la catena
zioni e spiegazioni sui problemi globali, in particolare quelle con- • Ricercare su libri e in Internet e la rete alimentare. Gli agenti
che lo interessano. seguenti all’azione modificatrice informazioni sugli argomenti decompositori.
dell’uomo. oggetto di studio.
• L’inquinamento idrico, atmosfe-
• Studiare e rielaborare testi e altre rico e del suolo, e le sue conse-
fonti per conoscere le principali guenze sul clima e sugli ecosiste-
caratteristiche e modi di vivere mi.
dei viventi in relazione al loro
ambiente.

06/03/15 15.07
S cienze

La metodologia
Il percorso segue il metodo scientifico sperimentale, in base al quale ogni
capitolo si struttura secondo le seguenti fasi:

1. Raccolta delle preconoscenze degli alunni sull’argomento.


2. Problematizzazione attraverso domande stimolo.
3. Focalizzazione del tema da approfondire attraverso una precisa domanda
cui si desidera trovare risposta (ad esempio: l’aria pesa?).
4. Formulazione di ipotesi da parte degli alunni per rispondere alla doman-
da.
5. Strutturazione di un esperimento che deve verificare le ipotesi formula-
te: all’inizio gli esperimenti verranno proposti dall’insegnante; in seguito
gli alunni, acquisendo dimestichezza con il metodo scientifico, potranno
provare a progettare e a proporre esperimenti utili.
6. Realizzazione dell’esperimento: l’esperimento non dovrà necessariamen-
te confermare l’ipotesi, perché anche risultati diversi da quelli attesi for-
niscono informazioni importanti per pervenire alla spiegazione che si sta
cercando. Inoltre, questa pratica abituerà a considerare gli errori come
elementi fisiologici e utili allo sviluppo delle conoscenze, e non come
indicatori di capacità personali.
7. Registrazione dell’esperimento sul quaderno (e su un file informatico
qualora vi sia a disposizione la LIM) tramite racconti, schemi, tabelle,
grafici, a seconda del tipo di dati raccolti.
8. Conclusioni: i dati raccolti tramite l’esperimento verranno utilizzati per
controllare se l’ipotesi di partenza era corretta o meno. Qualora l’espe-
rimento dimostrasse che l’ipotesi non era corretta, occorrerà formulare
una nuova ipotesi e procedere nuovamente dal punto 4.
9. Una volta verificata l’ipotesi corretta e trovata la risposta alla domanda
iniziale, si procederà con la lettura e lo studio del testo relativo al tema
presente nel Sussidiario.
10. Svolgimento delle attività di approfondimento e di rielaborazione del-
le conoscenze acquisite tramite le schede proposte nella Guida, nel
Quaderno Operativo e nei Materiali Multimediali. Le attività potranno es-
sere svolte collettivamente, individualmente, a coppie o a piccoli gruppi.
11. Prove di verifica.
12. Al termine del percorso, le conoscenze acquisite sull’argomento generale
verranno riorganizzate, riassunte e sistematizzate attraverso la costruzio-
ne collettiva di una mappa concettuale (proposta in Guida al termine
dell’Unità di Apprendimento).

In questo modo, gli alunni non solo acquisiranno in modo diretto le cono-
scenze richieste, ma anche apprenderanno ad apprendere.

163

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S cienze

Gli strumenti di verifica


Le prove di verifica somministrate al termine di ogni Unità di Apprendimento sono
finalizzate a verificare sia le conoscenze apprese, sia le competenze operative e meto-
dologiche acquisite.

Gli argomenti di classe quarta

CHE COS’È
LA SCIENZA

Gli elementi Gli elementi


non viventi viventi
dell’ambiente dell’ambiente

La Il Le Gli Funghi e
materia calore piante animali batteri

L’aria L’acqua Il suolo

L’ecosistema

Il percorso didattico
Il percorso di Scienze è strutturato secondo le Nuove Indicazioni e offre al docente
la possibilità di scegliere, fra vari argomenti, quelli che egli ritiene più rilevanti per
la propria programmazione. Per ciascun argomento, il docente dispone di un’Unità di
Apprendimento organica, impostata secondo il metodo della ricerca scientifica, con li-
velli diversi di approfondimento forniti da Sussidiario, Quaderno Operativo, Materiali
Multimediali e Guida.

164

Guida_sussi_imparo_def_F.indd 164 06/03/15 15.07


S cienze

“Imparo Facile” propone un itinerario didattico consequenziale che ciascun


insegnante può articolare, approfondire, modificare in base alle proprie esi-
genze e scelte.

Ogni capitolo del Sussidiario è strutturato secondo il metodo scientifico


sperimentale: dalla problematizzazione, all’osservazione e sperimentazione,
alla deduzione delle informazioni che aprono a nuove domande, in un percor-
so metodologicamente rigoroso.

Gli argomenti proposti in classe quarta ruotano attorno al tema dell’ambien-


te, nei suoi elementi viventi e non viventi, e fanno riferimento al concetto
di materia, illustrato in modo facile, ma approfondito all’inizio del percor-
so: questo permette, infatti, di comprendere meglio alcuni processi naturali,
quali la fotosintesi o i passaggi di stato, e costituisce un valido supporto an-
che alla comprensione degli argomenti di Geografia (clima, ambienti).

• Il capitolo 1 presenta in modo interattivo le Scienze e il metodo scientifico


sperimentale, inquadrandolo anche dal punto di vista storico e culturale,
con un’attenzione particolare agli apporti delle diverse culture e alla rile-
vanza della cooperazione internazionale nella ricerca scientifica.
• Il capitolo 2 presenta in modo chiaro e concreto la materia (atomi, mole-
cole e stati della materia che possono essere osservati direttamente). La
comprensione della composizione chimica della materia, facilitata attra-
verso la manipolazione di oggetti e la costruzione di modellini, permette di
capire meglio anche gli argomenti successivi.
• La sezione dedicata agli elementi non viventi dell’ambiente è divisa in: ca-
lore (energia che permette i passaggi di stato), acqua, aria e suolo. Ciascun
argomento offre ampie possibilità di manipolazione, osservazione diretta e
sperimentazione.
• La sezione dedicata agli elementi viventi dell’ambiente fornisce una trat-
tazione sistematica dei diversi regni (piante, animali, funghi e batteri), evi-
denziandone le caratteristiche principali e i criteri di classificazione, per
ricollegarli fra loro attraverso i concetti di ecosistema e di catena o rete
alimentare. Questa sezione si presta in misura minore alla sperimentazio-
ne diretta ed è necessariamente più descrittiva.

Suggeriamo di iniziare il programma dai primi due capitoli, preliminari sul


piano metodologico e concettuale, e di scegliere poi gli argomenti da trattare
fra quelli proposti nelle pagine successive.

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S cienze • U nità di a pprendimento 1

L a S c i e n z a
Il capitolo del Sussidiario ha la finalità di far prendere coscienza della natura
metodologica della Scienza e della complessità dei processi di conoscenza.
Il confronto con le conoscenze delle diverse culture e civiltà permette di
non assolutizzare la Scienza come unico strumento di conoscenza.
In questo modo riacquistano dignità anche le culture di tradizione non scien-
tifica, come quella cinese, indiana o aborigena, che possiedono una profonda
conoscenza della natura, anche umana, per quanto di tipo non strettamente
scientifico.
Questo approccio permette a tutti gli alunni, italiani e non, di sentirsi consi-
derati e valorizzati all’interno della classe.

Il metodo scientifico viene presentato come strumento di progresso per l’in-


tera umanità, a cui tutti possono dare il proprio contributo, grazie alla colla-
borazione tra gli scienziati di tutto il mondo: si pensi, ad esempio, alla col-
laborazione internazionale in atto sulle questioni legate ai cambiamenti cli-
matici, o alla ricerca di soluzioni ad alcune malattie come l’AIDS o il cancro.

Il metodo scientifico è caratterizzato da una precisa procedura di indagine,


che nasce da un atteggiamento critico e problematizzante verso la realtà, ca-
pace di confrontarsi con l’errore come strumento di conoscenza e non come
indice di fallimento.

L’azione didattica del docente dovrà dunque essere improntata a incorag-


giare negli alunni la curiosità; a sostenere i loro errori come parte integran-
te indispensabile al processo cognitivo; a stimolare l’atteggiamento critico
dell’allievo, che non si accontenta di “studiare”, ma vuole porsi degli interro-
gativi, mettere in discussione le certezze, insomma “capire”: atteggiamento,
questo, proprio dei primi scienziati della storia.
Gli alunni, spesso preoccupati per la valutazione, trovano infatti difficile com-
prendere che l’importante non è dare le risposte, ma porsi le domande giuste.

166

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Nome .......................................................................................
p er i niziare • S cienze
Classe ................................ Data ......................................

Un po’ d’ordine
La realtà in cui viviamo è molto complessa; occorre dun-
que che facciamo un po’ d’ordine e che organizziamo
in gruppi ciò che esiste. Iniziamo con il suddividere gli
elementi della realtà in due categorie: i viventi e i non
viventi.

1 Se tu dovessi distinguere nei due gruppi tutto ciò che


conosci, come procederesti? Prova a completare la
tabella, cercando di inserire categorie molto generali
(ad esempio, considera gli animali come un’unica
categoria).

Viventi Non viventi

.............................................................................................................. ..............................................................................................................

.............................................................................................................. ..............................................................................................................

.............................................................................................................. ..............................................................................................................

.............................................................................................................. ..............................................................................................................

.............................................................................................................. ..............................................................................................................

.............................................................................................................. ..............................................................................................................

.............................................................................................................. ..............................................................................................................

2 Quali criteri hai usato per la tua classificazione?

.......................................................................................................................................................................................................................................................

.......................................................................................................................................................................................................................................................

3 Che cosa hanno in comune fra loro i viventi che hai indicato?
Elenca le loro caratteristiche.

• .................................................................................................................................................................................................................................................

• .................................................................................................................................................................................................................................................

• .................................................................................................................................................................................................................................................

• .................................................................................................................................................................................................................................................

• .................................................................................................................................................................................................................................................

167

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a pprofondimento 1 • S cienze Nome .......................................................................................

Classe ................................ Data ......................................

La riflessologia plantare
1 Leggi il testo e sottolinea le informazioni più importanti.

La riflessologia plantare è una tecnica curativa elaborata dall’antica medicina tradizio-


nale cinese, e si basa sui concetti di riflessologia ed energia.
I Cinesi hanno scoperto che la nostra pianta del piede riflette ogni altra parte del nostro
organismo, come una mappa del nostro corpo.
Ogni zona della pianta del piede è infatti connessa, tramite una terminazione nervosa,
a una parte della colonna vertebrale, che a sua volta la mette in contatto con un organo.
Di conseguenza, ogni manipolazione eseguita da persone competenti e secondo pre-
cise modalità su una parte del piede si andrà a riflettere sull’organo ad essa collegato.
Ad esempio, si stimola la zona della pianta del piede collegata ai polmoni per correg-
gere la funzione respiratoria o per produrre, attraverso il respiro, un’azione antistress;
la zona del piede collegata alla testa viene stimolata per curare il mal di testa; il punto
del piede collegato allo stomaco viene massaggiato in modo specifico per curare il mal
di stomaco.

2 Osserva attentamente l’immagine, che illustra la corrispondenza tra alcune zone dei
piedi e determinati organi del corpo umano. Poi individua questi organi su un atlante
illustrato del corpo umano.

Piede destro Piede sinistro


1 Testa, parte sinistra 1 Testa, parte destra
2 Naso 2 Nuca
3 Orecchio sinistro 3 Orecchio destro
4 Occhio sinistro 4 Occhio destro
5 Polmone e bronco destri 5 Polmone e bronco sinistri
6 Stomaco 6 Stomaco
7 Fegato 7 Milza
8 Cistifellea 8 Cuore
9 Intestino crasso 9 Rene sinistro
10 Vescica 10 Vescica
11 Bacino 11 Intestino tenue
12 Ginocchio 12 Ginocchio sinistro
destro

Zone riflesse e organi


corrispondenti

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Nome .......................................................................................
a pprofondimento 2 • S cienze
Classe ................................ Data ......................................

Utilizziamo il metodo scientifico


La tua classe vuole realizzare un orto nel giardino della scuola e ha bisogno di verificare
se il terreno della scuola è adatto a essere coltivato.

1 Leggi e segui le indicazioni.

Dividetevi in gruppi di quattro compagni e stendete un pro-


gramma di lavoro.
1 Raccogliete un campione di terra dal giardino e analizza-
telo usando la vista, il tatto, l’olfatto. Domandatevi:
• Com’è il suo aspetto (colore, consistenza, odore…)?
• È formato da un solo tipo di terreno o da tipi diversi?
2 Se nel vostro campione vi sono diversi tipi di terreno,
stabilite come fare per separarli e per analizzarli uno alla
volta.
3 Procuratevi gli strumenti necessari per separare i diversi tipi di terreno.
4 Una volta che li avrete separati, chiedetevi quali caratteristiche servono per far cresce-
re le piante. Come sapete, le piante si ancorano al terreno con le radici e da esso rica-
vano acqua e sali minerali. Dovrete perciò scoprire se il vostro terreno trattiene l’acqua,
oppure se la lascia passare in profondità.
5 Progettate un esperimento per verificare se i tipi di terreno che avete selezionato, o il
campione originario di terra, trattengono l’acqua o la lasciano passare.
6 Annotate i risultati del vostro esperimento nella tabella.

L’acqua passa
Tipo di terreno Osservazioni
attraverso il terreno?
sassolini ....................................................................... .......................................................................

....................................................................... ....................................................................... .......................................................................

....................................................................... ....................................................................... .......................................................................

terreno originario ....................................................................... .......................................................................

7 Confrontate i dati raccolti e sce-


gliete il tipo di terreno che secondo
voi è più adatto alla coltivazione
delle piante.

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V erifica • S cienze Nome .......................................................................................

Classe ................................ Data ......................................

La Scienza e il metodo scientifico


1 Rispondi alle domande.

• Chi furono i primi scienziati della storia? ...............................................................................................................................

• Perché vennero considerati dei “veri” scienziati? .......................................................................................................

2 Collega con una freccia ciascuna scienza all’oggetto di indagine corrispondente.

biologia animali

chimica trasformazioni della materia

geologia stelle, pianeti, galassie

astronomia esseri viventi

zoologia rocce

3 Marco vuole scoprire perché il suo zaino è


bagnato. Aiutalo a comportarsi da scienziato:
colora in verde solo i riquadri con i comporta-
menti propri del metodo scientifico.

Piangere e correre dalla maestra.

Vuotare lo zaino per osservarne il contenuto.

Accusare il compagno più antipatico di avergli fatto un dispetto.

Controllare con la vista e l’olfatto se il liquido è acqua o succo di frutta.

Provare a premere la bottiglietta del succo di frutta per controllare se è forata.

4 Spiega brevemente le 4 fasi del metodo scientifico.

1 .................................................................................................................................................................................................................................................

2 .................................................................................................................................................................................................................................................

3 .................................................................................................................................................................................................................................................

4 .................................................................................................................................................................................................................................................

170

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m appa di SinteSi • S cienze

La Scienza
Galileo

Copernico
Primi scienziati
Newton

Da Vinci

Metodo per
conoscere la realtà

osservare e porre
domande

formulare
ipotesi
Metodo scientifico
sperimentale
verificare
SCIENZA con esperimenti

trarre
conclusioni

Specializzazione
Scienze

Teoria della
complessità

Utile per
Tecnologia

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S cienze • U nità di a pprendimento 2

L a m a t e r i a
Questo capitolo del Sussidiario affronta un argomento apparentemente diffi-
cile: la composizione chimica della materia, costituita da atomi e molecole.
Tuttavia, l’attività di costruzione di un modello di atomo e il gioco con i mat-
toncini delle costruzioni rendono più accessibili e comprensibili i concetti di
atomo e di molecola, che i bambini non possono né vedere, né sperimentare
direttamente.

La parte pratica, di esplorazione della realtà, è svolta a posteriori in Guida:


essa è finalizzata a far meglio comprendere quanto spiegato nel Sussidiario,
attraverso la trasposizione di concetti astratti in oggetti concreti.
La manipolazione di materiali per la realizzazione di modelli precisi affina,
infatti, le capacità logiche degli alunni e costituisce un indiretto rinforzo alla
comprensione di molti argomenti scientifici.

Scoprire di che cosa si compone la materia, oltre ad esercitare un notevole


fascino sui bambini, permette di comprendere poi con maggiore chiarezza
processi chimici quali i passaggi di stato dell’acqua o la fotosintesi clorofil-
liana, trattati nei capitoli successivi del Sussidiario.
Si suggerisce, perciò, di dedicare ampio spazio a questo capitolo, approfon-
dendolo con le attività proposte in Guida.
Il percorso sviluppato nelle pagine seguenti si presta, per la semplicità opera-
tiva, a essere sviluppato suddividendo gli alunni in piccoli gruppi. A ciascun
gruppo potrà essere assegnata una scheda di approfondimento con esperi-
menti da realizzare insieme per stimolare osservazioni e conclusioni da rife-
rire infine ai compagni di classe.
Le varie combinazioni di sostanze diverse sono indagate in modo sistemati-
co: miscugli, soluzioni, sospensioni, emulsioni, reazioni chimiche permetto-
no ai bambini di divertirsi e di imparare giocando.

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Nome .......................................................................................
a pprofondimento 1 • S cienze
Classe ................................ Data ......................................

I miscugli
1 Che cosa succede quando due sostanze diverse si incontrano?
Esegui l’esperimento, poi completa con le tue osservazioni.

Occorrente Procedimento Osservazioni


• terra ben asciutta 1 Prendi della terra • Quando ho setacciato
• setaccio asciutta e setacciala la terra ho separato
• recipienti su un recipiente. diversi materiali:
.......................................................................

.......................................................................

.......................................................................

.......................................................................

.......................................................................

.......................................................................

2 Ripeti lo stesso
esperimento
mescolando
farina bianca
e farina di mais.

3 Ecco le conclusioni del primo esperimento: colora i riquadri corretti e completa.

Quando due sostanze si mescolano non si mescolano senza trasformarsi


né unirsi completamente l’una nell’altra si ottengono dei miscugli.
Nei miscugli ciascuna sostanza mantiene non mantiene le proprie caratteristiche
senza trasformarsi trasformandosi , e a volte è possibile riconoscere le diverse
sostanze anche a occhio nudo. Il terreno, ad esempio, è un miscuglio di sabbia,
…………..........................................………… , …………..........................................………… .

173

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a pprofondimento 2 • S cienze Nome .......................................................................................

Classe ................................ Data ......................................

Le soluzioni
1 Che cosa succede quando una sostanza allo stato solido e una sostanza allo stato
liquido si incontrano?
Esegui l’esperimento, poi completa con le tue osservazioni.

Occorrente Procedimento Osservazioni


• diversi bicchieri 1 Riempi i bicchieri con • Che cosa succede
• un cucchiaino la stessa quantità al sale mescolato
• acqua, possibilmente d’acqua; segna il livello con l’acqua?
tiepida con un pennarello. .......................................................................
• sale, zucchero, caffè, 2 Versa un cucchiaino • E allo zucchero?
farina, sabbia… di sale nel primo
.......................................................................
bicchiere, mescola e
osserva. • E al caffè?
3 Poi ripeti con le altre .......................................................................

sostanze. • Che cosa succede


all’acqua nei vari casi?
Prova a usare i tuoi sensi.
.......................................................................

• Che cosa è successo


al livello dell’acqua?
.......................................................................

2 Ecco le conclusioni dell’esperimento: colora la parola corretta.

Alcune sostanze si sciolgono non si sciolgono


nell’acqua, cioè si uniscono, tanto che
si possono non si possono distinguere le due
sostanze. Questo risultato si chiama soluzione. Il liquido
in cui viene sciolto qualcosa si chiama solvente.
Un esempio di soluzione è l’acqua del mare, in cui
sono sciolti molti sali minerali trasportati dai fiumi.
Non tutte le sostanze, però, si sciolgono: questo
dipende dalle caratteristiche delle loro molecole.
Una sostanza che si scioglie si chiama solubile, una
sostanza che non si scioglie si chiama non solubile.

174

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Nome .......................................................................................
a pprofondimento 3 • S cienze
Classe ................................ Data ......................................

Le sospensioni
1 Leggi, poi verifica con un esperimento e completa con le
tue osservazioni.

Quando una sostanza allo stato solido non si scioglie


nell’acqua, ma si deposita sul fondo di un recipiente oppu-
re galleggia, si ottiene una sospensione.
Le due sostanze possono nuovamente essere separate
con un semplice filtro o setaccio.

Occorrente Procedimento Osservazioni


• diversi contenitori 1 Riempi i contenitori • Che cosa succede al
• un cucchiaino con l’acqua. sale mescolato
• acqua 2 Poi versa in ciascun con l’acqua?
• sale, zucchero, contenitore un .......................................................................
caffè, farina, sabbia... cucchiaino di una • E allo zucchero?
delle sostanze
.......................................................................
indicate.
• E al caffè?
.......................................................................

• E alla farina?
.......................................................................

• E alla sabbia?
.......................................................................

2 Se vuoi, puoi ripetere l’esperimento con altre sostanze.


Indica poi con una ✘ il risultato che hai ottenuto.

sostanza soluzione sospensione

sale
zucchero
caffè
farina
sabbia
……………...............…...........……………….

……………...............…...........……………….

……………...............…...........……………….

175

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a pprofondimento 4 • S cienze Nome .......................................................................................

Classe ................................ Data ......................................

Le emulsioni
1 Leggi, poi verifica con un esperimento e completa con le tue osservazioni.

Le emulsioni sono un particolare tipo di miscuglio: le due sostanze liquide non si mesco-
lano mai perfettamente, ma rimangono distinte.

Occorrente Procedimento Osservazioni


• una ciotolina 1 Versa lentamente • Che cosa succede
con dell’aceto dell’olio nella ciotolina all’olio e all’aceto?
• olio con l’aceto. .......................................................................

.......................................................................

• Dove si posiziona
l’olio e dove l’aceto?
.......................................................................

.......................................................................

2 Ecco le conclusioni dell’esperimento: colora i riquadri corretti.

Nelle emulsioni, due sostanze liquide si mescolano rimangono separate .


La sostanza più densa va a fondo galleggia , mentre la sostanza meno densa
va a fondo galleggia .

3 Ripeti lo stesso esperimento con altre sostanze.


Poi indica con una ✘ il risultato ottenuto.

sostanze emulsione miscuglio

latte + …………....................……………

succo di frutta + …………....................……………

succo di pomodoro + …………....................……………

…………….................…...........…......…................…...........……………….

…………….................…...........…......…................…...........……………….

…………….................…...........…......…................…...........……………….

…………….................…...........…......…................…...........……………….

…………….................…...........…......…................…...........……………….

176

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Nome .......................................................................................
a pprofondimento 5 • S cienze
Classe ................................ Data ......................................

Le reazioni chimiche
1 Leggi e verifica con un esperimento. Poi completa con le tue osservazioni.

A volte due sostanze che si incontrano reagiscono in modo che le loro molecole si
rimescolano, trasformandosi in sostanze diverse da quelle di partenza: è avvenuta una
reazione chimica.

Occorrente Procedimento Osservazioni


• una bottiglietta 1 Versa con l’imbuto • Che cosa succede
di plastica l’aceto nella bottiglietta. nella bottiglia?
• una tazzina 2 Infila il palloncino sul .......................................................................
con dell’aceto collo dell’imbuto, poi
• due cucchiaini versa con l’imbuto .......................................................................

di bicarbonato nel palloncino .......................................................................

di sodio due cucchiaini di • Che cosa succede


• un imbuto bicarbonato. al palloncino?
• un palloncino 3 Infila il palloncino sul .......................................................................
collo della bottiglia,
senza rovesciare il .......................................................................

contenuto. .......................................................................

4 Quando il palloncino è • Le sostanze presenti


ben fissato, sollevalo alla fine dell’esperienza
in modo che il sono le stesse che
bicarbonato finisca c’erano all’inizio?
nell’aceto.
Sì No

2 Ecco le conclusioni dell’esperimento: colora i riquadri corretti.

Quando l’aceto e il bicarbonato si incontrano, le due sostanze


reagiscono non reagiscono producendo una sostanza nuova,
che gonfia non gonfia il palloncino: è un gas, che si chiama
anidride carbonica. Questo è un esempio di reazione chimica.
Attraverso le reazioni chimiche, le sostanze
si possono non si possono trasformare.
In natura avvengono continuamente delle reazioni chimiche: quando,
ad esempio, digeriamo il cibo, quando qualcosa brucia, quando un
frutto fermenta… Anche il pane, lo yogurt, il formaggio, la birra si
producono grazie a reazioni chimiche.

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V erifica • S cienze Nome .......................................................................................

Classe ................................ Data ......................................

La materia
1 Completa lo schema dell’atomo.

2 Sottolinea in verde le sostanze naturali,


in rosso le sostanze artificiali.

lana latte plastica sabbia

inchiostro ferro dentifricio

clorofilla gomma da masticare

3 Collega ciascuna sostanza allo stato corrispondente.

ghiaccio aranciata gelato sabbia

stato solido stato liquido stato gassoso

metano olio lacrime vapore acqueo

4 Collega ogni disegno allo stato della materia corrispondente, poi spiegane brevemente
le caratteristiche.

stato gassoso stato liquido stato solido

• stato gassoso: ………………………………………………………………………………………………….………………………………………………

• stato liquido: ……………………………………………………………………………….....………………….………………………………………………

• stato solido: ……………………………………………………………………………………………….......….………………………………………………

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m appa di SinteSi • S cienze

La materia

molecole elettroni
Sostanze diverse
atomi protoni

neutroni

miscugli

soluzioni

MATERIA si incontrano in emulsioni

sospensioni

reazioni chimiche

solido

unite da forza stato liquido


di coesione

gassoso

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S cienze • U nità di a pprendimento 3

Il calore
L’argomento del calore si pone come “cerniera” tra gli argomenti trattati in
classe quarta (la materia) e quelli trattati in classe quinta (l’energia): infatti, il
movimento degli elettroni e delle molecole costituisce il legame tra materia
ed energia.
Scoprire che l’energia è parte costitutiva della struttura dell’atomo aiuta a ca-
pire il concetto stesso di energia, che viene trattata in modo approfondito in
classe quinta; tuttavia, la forma di energia costituita dal calore (energia ter-
mica) viene presentata in classe quarta perché collegata ai passaggi di stato
della materia, indispensabili per capire il ciclo dell’acqua e dunque il clima,
argomento affrontato in Geografia in classe quarta.
Le pagine della Guida integrano il percorso proposto nel Sussidiario, renden-
do più completa la trattazione dell’argomento.

180

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Nome .......................................................................................
p er i niziare • S cienze
Classe ................................ Data ......................................

Da dove viene il calore?


1 Leggi il testo e sottolinea le informazioni più importanti.

Il Sole è la principale fonte di calore sulla Terra. I raggi


del Sole arrivano fino al nostro pianeta e riscaldano tutto
ciò che incontrano: l’aria, l’acqua, il suolo, gli oggetti…
insomma, la materia! Nei pannelli solari termici il calore
dei raggi solari riscalda l’acqua che si usa in casa.
Anche tutto ciò che brucia è fonte di calore: il legno, il
carbone, la carta, il petrolio, il metano… Tutte le sostanze
che possono bruciare si chiamano combustibili. La combu-
stione è una reazione chimica che “libera” parte dell’energia
della materia: essa diventa energia termica, cioè calore.

Lo sfregamento tra i corpi produce


anch’esso calore: si chiama attrito.
Una forma di energia che può trasfor-
marsi in calore è l’energia elettrica: gra-
zie ad essa gli uomini hanno inventato
elettrodomestici come il forno, il ferro da
stiro, la lavatrice, l’asciugacapelli e altri
ancora, che sono in grado di trasformare
l’elettricità in calore.

2 Scrivi le fonti di calore che conosci e classificale in fonti naturali o in fonti artificiali.

fonte di calore fonte naturale fonte artificiale

....................................................................... ....................................................................... .......................................................................

....................................................................... ....................................................................... .......................................................................

....................................................................... ....................................................................... .......................................................................

....................................................................... ....................................................................... .......................................................................

....................................................................... ....................................................................... .......................................................................

....................................................................... ....................................................................... .......................................................................

....................................................................... ....................................................................... .......................................................................

....................................................................... ....................................................................... .......................................................................

....................................................................... ....................................................................... .......................................................................

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a pprofondimento 1 • S cienze Nome .......................................................................................

Classe ................................ Data ......................................

Buoni e cattivi conduttori


1 Perché se tocchi una pentola su un fornello acceso ti scotti, mentre se tocchi i suoi
manici di plastica non ti scotti?
Esegui l’esperimento, poi completa con le tue osservazioni.

Occorrente Procedimento Osservazioni


• una bacinella piena 1 Metti su ciascun • Che cosa succede
d’acqua calda cucchiaio un al burro e ai piselli?
• un cucchiaio di legno, . pezzettino di burro e .......................................................................
uno di plastica, appoggiaci sopra un • Su quale cucchiaio il
uno di metallo pisello in modo che burro si scioglie prima?
• tre piselli non cada.
• burro 2 Immergi i manici dei .......................................................................

tre cucchiai nell’acqua • Su quale cucchiaio


calda e attendi. il pisello resta attaccato
più a lungo?
.......................................................................

• Toccando i tre cucchiai,


quale senti più caldo?
.......................................................................

2 Ecco le conclusioni dell’esperimento: colora i riquadri corretti.

Non tutti Tutti gli oggetti trasmettono il calore allo stesso


modo: dipende dalla sostanza di cui sono fatti. Alcune
sostanze conducono il calore più facilmente e si chiamano
buoni conduttori, altre sostanze conducono il calore con
più difficoltà e si chiamano cattivi conduttori.
Sono buoni conduttori la carta e il legno i metalli ,
mentre sono cattivi conduttori il sughero, il polistirolo, la lana
i metalli .
Per questo in edilizia si utilizzano i metalli, che sono buoni
conduttori, per realizzare le tubature che portano l’acqua calda
ai caloriferi; per isolare le pareti e i tetti delle case in modo
da non disperdere il calore all’esterno si usano, invece, legno,
sughero e polistirolo, che sono cattivi conduttori.

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Nome .......................................................................................
a pprofondimento 2 • S cienze
Classe ................................ Data ......................................

La conduzione
1 Come fa il calore a trasferirsi da un corpo all’altro?
Prova a riflettere sulla tua esperienza: come fai a
scaldarti quando hai freddo?
Confrontati con i tuoi compagni e registra breve-
mente le idee che emergono.

1 .................................................................................................................................................................................................................................................

2 .................................................................................................................................................................................................................................................

3 .................................................................................................................................................................................................................................................

4 .................................................................................................................................................................................................................................................

5 .................................................................................................................................................................................................................................................

6 .................................................................................................................................................................................................................................................

2 Ora evidenzia in giallo le frasi che indicano una trasmissione per contatto, in rosso
quelle che indicano una trasmissione senza contatto.

3 Esegui l’esperimento e verifica se il calore si trasmette per contatto; poi completa con
le tue osservazioni.

Occorrente Procedimento Osservazioni


• un pentolino di metallo 1 Riempi d’acqua calda • Il manico del cucchiaio
• un cucchiaio di metallo il pentolino e immergi il si è riscaldato dopo
• acqua calda cucchiaio. 5 minuti? Sì No
2 Lascia il cucchiaio • Come ha fatto il calore
immerso nell’acqua ad arrivare fino
calda per 5 minuti. Poi al manico?
tocca il manico del
.......................................................................
cucchiaio.

4 Ecco le conclusioni dell’esperimento:


colora i riquadri corretti.

Quando due corpi si toccano, il calore


si trasmette dal più meno caldo al
più meno caldo per contatto: questa
modalità di trasmissione del calore
si chiama conduzione.

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a pprofondimento 3 • S cienze Nome .......................................................................................

Classe ................................ Data ......................................

La convezione
1 Perché l’acqua che bolle in una pentola, posta
sopra una fonte di calore, si muove e fa rumo-
re? Esegui l’esperimento, poi completa con le
tue osservazioni.

Occorrente Procedimento Osservazioni


• un pentolino di metallo 1 Chiedi a un adulto di • Che cosa succede
• riso, o pastina, mettere la pentola con alla pastina, al riso,
o segatura l’acqua sul fuoco, e o alla segatura?
• acqua calda attendi. .......................................................................
• un fornello o una 2 Quando l’acqua bolle, • Che cosa li fa muovere?
piastra elettrica versa nel pentolino la
.......................................................................
pastina, o il riso, o la
segatura. • Che cosa succede
all’acqua?
.......................................................................

2 Ecco le conclusioni dell’esperimento: colora i riquadri corretti.

Quando un liquido si riscalda, le sue molecole iniziano a muoversi molto velocemente


e trasportano il calore l’ossigeno , diffondendolo non in modo in modo uniforme.
Questa modalità di trasmissione del calore si chiama convezione.

L’irraggiamento
1 Leggi il testo. Poi racconta una tua esperienza a
riguardo.
Quando hai freddo, puoi scaldarti al sole, o vicino a un
termosifone, o vicino al fuoco del camino: non c’è con-
tatto tra te e la tua fonte di calore, altrimenti ti bruceresti.
Tu, però, non sei un liquido, perciò il calore non viene
trasferito nel tuo corpo dal movimento delle molecole.
Ciò che ti riscalda sono i raggi caldi del sole o del fuoco,
che viaggiano nello spazio anche in assenza di materia.
Questa modalità di trasmissione del calore si chiama
irraggiamento.

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Nome .......................................................................................
a pprofondimento 4 • S cienze
Classe ................................ Data ......................................

L’evaporazione
1 Che cosa succede quando si riscalda un liquido? Esegui l’esperimento, poi completa
con le tue osservazioni.

Occorrente Procedimento Osservazioni


• un barattolo di vetro 1 Riempi d’acqua il • Che cosa si forma
• un barattolo di vetro barattolo di vetro più nel barattolo grande?
più grande del primo, piccolo, e misura la .......................................................................
che lo possa contenere quantità di acqua.
• acqua calda 2 Poi capovolgi il .......................................................................

barattolo più grande .......................................................................

e appoggialo sopra • Quanta acqua è rimasta


quello più piccolo con nel barattolo piccolo?
l’acqua. .......................................................................
3 Lascia i barattoli al
sole o esposti a una .......................................................................

fonte di calore. .......................................................................

2 Ecco le conclusioni dell’esperimento: colora i riquadri corretti e completa.

Il calore aumenta la velocità di movimento il numero delle molecole di acqua,


che sono più libere: la forza di coesione aumenta diminuisce e l’acqua passa dallo
stato liquido allo stato ……………………...........………………… , trasformandosi in ……………………..............…………… .
Il passaggio di una sostanza dallo stato liquido allo stato gassoso si chiama
evaporazione e avviene aumentando il calore.

3 Completa le frasi.

• Com’è il pavimento quando la mamma lo lava?


…………………………………………………………………………..…………………………….

• E dopo un po’? …………………………………………………………………...

• Che cosa succede ai panni bagnati dopo un po’


che sono stesi al sole? …………………………………………………....

• Perché? ………………………………………………………………….......................

…………………………………………………………………………..…………………………….

…………………………………………………………………………..…………………………….

…………………………………………………………………………..…………………………….

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V erifica • S cienze Nome .......................................................................................

Classe ................................ Data ......................................

Il calore
1 Calore oppure temperatura? Completa con il termine esatto.

• Quella dell’aria si alza quando accendiamo il termosifone: …………...............................................…………

• Passa sempre dai corpi più caldi a quelli più freddi: …………................................................................…………

• Fa riscaldare l’acqua: …………......................................................................................................................................................…………

• Sale quando si ha la febbre: …………...................................................................................................................................…………

• Lo producono i combustibili: …………...................................................................................................................................…………

• Si misura con il termometro: …………....................................................................................................................................…………

• Non si diffonde allo stesso modo in tutti i materiali: …………....................................................................…………

• Si esprime in gradi centigradi (°C): …………................................................................................................................…………

2 Completa lo schema scrivendo al posto esatto i seguenti termini, che indicano i pas-
saggi di stato dell’acqua: fusione • condensazione • evaporazione • solidificazione.

................................................................ ................................................................

................................................................ ................................................................

3 Scrivi V se la frase è vera, F se è falsa.

Il calore e la temperatura sono la stessa cosa.


La temperatura è la misura esatta della quantità di calore.
Aumentando o togliendo calore, la materia può cambiare di stato.
Il calore si trasmette sempre dal corpo più freddo a quello più caldo.
L’equilibrio termico è la posizione di equilibrio del termometro.
Il calore è una forma di energia, chiamata energia termica.

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m appa di SinteSi • S cienze

Il calore

Misura temperatura

conduzione
Si trasmette
da corpo caldo convezione
a corpo freddo

irraggiamento

CALORE

Equilibrio termico

solidificazione

fusione
Modifica lo stato
della materia
evaporazione

condensazione

187

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S cienze • U nità di a pprendimento 4

L’acqua
L’acqua fa parte della vita quotidiana dei bambini ed è un elemento che
essi hanno potuto manipolare, osservare ed esperire in molteplici situa-
zioni. Compito dell’insegnamento delle Scienze è raccogliere e utilizzare
le conoscenze che i bambini già possiedono sull’acqua per strutturarle in
modo scientifico, attraverso la problematizzazione e la verifica rigorosa
delle ipotesi.
L’acqua, inoltre, è facilmente reperibile e manipolabile in tutta sicurezza, e
ben si presta a compiere esperimenti, osservazioni e misurazioni: l’impor-
tante è che siano finalizzati a verificare una precisa caratteristica o proprietà.
Il percorso proposto nel Sussidiario permette di partire dall’esplorazione
sensoriale dell’acqua, più semplice, per giungere alla formulazione del
Principio di Archimede, la prima legge fisica che i bambini incontrano, pas-
sando attraverso la scoperta della funzione rivelatrice della scienza.
I bambini, infatti, sono convinti che il galleggiamento dipenda dal peso, e
alla domanda se galleggia la mela o l’ago, risponderanno probabilmente che
la mela, essendo più pesante, affonda, mentre l’ago, essendo leggero, gal-
leggia. L’esperienza dimostrerà il contrario, e sarà proprio questa scoperta a
suscitare domande impreviste e a spostare l’indagine su un piano più rigoro-
samente scientifico, in cui è necessario ragionare in modo logico per isolare
le caratteristiche degli oggetti e verificarle a una a una.
Questa è la funzione principale della formazione scientifica: non fermarsi alle
apparenze, ma porsi domande e lasciarsi interrogare dai fenomeni della re-
altà; non accontentarsi della probabilità e dell’approssimazione, ma ricerca-
re la certezza attraverso la verifica delle ipotesi; ragionare in modo logico e
deduttivo e attivare processi di pensiero sempre più complessi e rigorosi nel
classificare, analizzare, escludere, dedurre, stabilire nessi di causalità.
Il percorso, nel Sussidiario e in Guida, approfondisce con molteplici espe-
rienze scientifiche le diverse proprietà e caratteristiche dell’acqua, che pos-
sono essere proposte anche come lavori di gruppo o come momenti di verifi-
ca delle competenze operative.
Il lavoro sull’acqua si allarga anche all’educazione ambientale e tecnologi-
ca, per sviluppare nei bambini la consapevolezza di quanto sia importante
questo elemento naturale per la vita dell’uomo e di quanto sia necessario
difenderlo dall’inquinamento.

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Nome .......................................................................................
a pprofondimento 1 • S cienze
Classe ................................ Data ......................................

La “forza” dell’acqua
1 Segui le indicazioni ed esegui l’esperimento per sen-
tire la pressione dell’acqua.

1 Infila una mano in un sacchetto di plastica e chiudi


perfettamente con un elastico all’altezza del polso.
2 Immergi la mano in un secchio pieno d’acqua: sentirai
il sacchetto premere contro la tua mano, con tanta più
“forza” quanto più la mano scende nel secchio.
L’acqua, infatti, cerca di occupare tutto lo spazio dispo-
nibile e “spinge” il sacchetto attorno alla tua mano.
Questa spinta si chiama pressione.

Galleggia o non galleggia?


1 Esegui l’esperimento e verifica quali oggetti galleggiano e quali no. Completa con le
tue osservazioni.

Occorrente Procedimento Osservazioni


• una bacinella piena 1 Appoggia uno alla • Quali oggetti affondano
d’acqua volta gli oggetti e quali galleggiano?
• oggetti di forma, peso sull’acqua. .......................................................................
e materiale diversi
.......................................................................

.......................................................................

.......................................................................

2 Ora classifica i diversi oggetti: distingui quelli che


galleggiano e quelli che non galleggiano e cerca
di capire che cosa hanno in comune. Aiutati con
la domanda e formula delle ipotesi.

• Quali caratteristiche devono avere gli oggetti per


poter galleggiare?
…................................................................................................................................…………

…................................................................................................................................…………

…................................................................................................................................…………

…................................................................................................................................…………

189

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a pprofondimento 2 • S cienze Nome .......................................................................................

Classe ................................ Data ......................................

Il galleggiamento
1 Esegui l’esperimento e verifica se il galleggiamento dipende dalla densità degli oggetti.
Poi completa con le tue osservazioni.

Occorrente Procedimento Osservazioni


• una bacinella piena 1 Appoggia la spugna • La spugna asciutta
d’acqua asciutta sulla superficie galleggia? Sì No
• una spugna dell’acqua. • Che cosa vedi quando
2 Poi immergi bene la strizzi la spugna?
spugna nell’acqua, in .......................................................................
modo che si inzuppi, e
.......................................................................
rimettila sulla superficie
dell’acqua. .......................................................................

• La spugna bagnata
galleggia? Sì No

2 Ecco le conclusioni dell’esperimento:


colora i riquadri corretti.

La spugna occupa non occupa


sempre lo stesso volume, cioè la stessa
quantità di spazio: ma se è piena
d’aria d’acqua , la sua densità è
minore di quella dell’acqua, perciò
galleggia affonda ; se è piena
d’acqua, la sua densità è maggiore,
perciò galleggia affonda .

3 Usa questa caratteristica (il galleggia-


mento) per scoprire se un uovo è fresco o
vecchio. Esegui l’esperimento.
Immergi un uovo fresco e un uovo vecchio
in acqua fredda. Se l’uovo affonda, è fresco;
se galleggia, è vecchio. Questo perché, con
il tempo, l’uovo si riempie di aria attraverso
il guscio, perciò diventa meno denso
dell’acqua.

190

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Nome .......................................................................................
a pprofondimento 3 • S cienze
Classe ................................ Data ......................................

L’acqua di mare
1 Come sai, molte sostanze si sciolgono in acqua. Ma sei davvero certo che nelle solu-
zioni le molecole non scompaiano né si trasformino? Verifica con un esperimento e
completa con le tue osservazioni.

Occorrente Procedimento Osservazioni


• un recipiente pieno 1 Sciogli il sale • Che sapore ha l’acqua
d’acqua nell’acqua e assaggia. dopo averci sciolto
• tre cucchiai di sale 2 Fissa ai bordi del il sale?
• un filo di lana recipiente un filo di .......................................................................
lana, in modo che • Come è cambiata la
rimanga sospeso ma la quantità di acqua nel
sua parte centrale sia recipiente dopo
immersa nell’acqua. un giorno all’aria?
3 Esponi al sole o
.......................................................................
all’aria il recipiente,
fino a che il filo rimane • Che cosa c’è sul filo
completamente di lana dopo che
esposto all’aria. l’acqua è evaporata?
4 Osserva il filo di lana, .......................................................................

tocca e assaggia.

Attraverso questo esperimento hai potuto verificare come nelle saline venga estratto il
sale dall’acqua di mare: l’acqua salata viene lasciata evaporare in vasche sempre meno
profonde, fino a che rimane solo il sale.

191

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a pprofondimento 4 • S cienze Nome .......................................................................................

Classe ................................ Data ......................................

L’inquinamento dell’acqua
1 Leggi il testo.

L’acqua è presente sulla Terra allo stato liquido nei fiumi, nei laghi, nei mari e nelle
falde acquifere sotterranee.
Oggi molte riserve d’acqua naturale sono inquinate, cioè nell’acqua sono presenti
sostanze velenose o dannose per la vita e per l’ambiente.
La contaminazione dei mari e delle acque interne superficiali (fiumi e laghi) e di falda
si chiama inquinamento idrico.

I principali responsabili dell’inquinamento idrico


sono:
• le fogne, che riversano nei fiumi e nel mare materiali
organici, batteri e composti contenenti fosforo e azoto
derivanti dai detersivi. Non tutti i Comuni e non tutte
le città hanno un adeguato sistema fognario di depu-
razione, e alcuni Comuni non l’hanno affatto, perciò
le fogne finiscono direttamente nel fiume o nel mare,
in cui poi le persone fanno il bagno e in cui nuotano i
pesci che esse mangiano;
• le sostanze chimiche di scarto della lavorazione
industriale riversate nei fiumi;
• i fertilizzanti e i pesticidi, usati in agricoltura, che la
pioggia trasporta dai campi alle falde e ai fiumi.

I campioni di acqua prelevati e analizzati mostrano


che lo stato di salute dei fiumi italiani è, in molti casi,
critico: un campione su cinque ha una qualità scarsa o
pessima.
Un quarto delle falde sotterranee ha qualità scadente:
tra i principali inquinanti vi sono le sostanze presenti
nei fertilizzanti.
Molti laghi sono minacciati dalla crescita eccessiva di
alghe, nutrite a dismisura dai fertilizzanti chimici.
Nei mari, oltre alle sostanze portate dai fiumi, l’inquina-
mento è causato soprattutto dal petrolio e dai suoi deri-
vati, che in grandi quantità viaggiano per nave. Incidenti,
scarichi, pulizia di cisterne in mare aperto portano ogni
anno nel Mar Mediterraneo, ad esempio, 100-150 mila
tonnellate di petrolio: la quantità più alta del mondo,
dieci volte superiore a quella dei mari del Giappone, 50
volte superiore a quella del Golfo del Messico.
da Legambiente

192

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Nome .......................................................................................
a pprofondimento 5 • S cienze
Classe ................................ Data ......................................

Il percorso dell’acqua
1 I disegni mostrano il percorso dell’acqua dalle falde acquifere alle centrali (dis. 1) e
dalle centrali ai rubinetti delle nostre case (dis. 2).
Osservali con attenzione e leggi le spiegazioni.

1 L’acqua delle sorgen-


ti, delle falde acquifere,
dei fiumi e dei laghi
viene mandata in spe-
ciali vasche. 1
2 In queste vasche
l’acqua viene filtrata
per rimuovere anche le
più piccole impurità.
3 L’acqua passa quindi
in vasche dove viene
sterilizzata con l’utilizzo
2 3
di sostanze che ucci-
dono i microorganismi
pericolosi per la salute
dell’uomo.
4 Attraverso condotte
sotterranee l’acqua,
ormai potabile, viene
4
trasportata nelle cen-
trali degli acquedotti.

5 Arrivata alla centra-


7 le, attraverso gran-
5 di tubature, l’acqua
da terra viene spinta
mediante delle pompe
fino in cima a una torre
e viene raccolta nei
serbatoi.
6 e 7 Dai serbatoi, l’ac-
6 qua scende attraverso
tubature che raggiun-
gono i rubinetti di tutte
le case.

193

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V erifica • S cienze Nome .......................................................................................

Classe ................................ Data ......................................

L’acqua
1 Indica dove si trovano in natura i diversi stati dell’acqua.

stato gassoso stato liquido stato solido


....................................................................... ....................................................................... .......................................................................

....................................................................... ....................................................................... .......................................................................

....................................................................... ....................................................................... .......................................................................

....................................................................... ....................................................................... .......................................................................

2 Completa il testo con le parole adatte per spiegare il ciclo dell’acqua.

L’acqua che si trova nei fiumi e nei mari viene riscaldata dal sole ed ………......................………………..:
sale in cielo e forma le …….........................……………; con il freddo, l’acqua si …….........................……………….. e
ricade sulla terra sotto forma di ……........................………….., ……....................…………….. o ……......................……………….. .
L’acqua che cade sulla terra scende nel terreno fino a incontrare uno strato di terra
…….........................……………….. , dove forma le …….........................……………….. acquifere.
Scorre poi verso il basso fino a quando sgorga dal terreno in una …….........................……………….. o
in una …….........................……………….. . Da qui, scorrendo verso valle, forma i …….........................………………..

che sfociano nel …….........................……………….. : il ciclo ricomincia.

3 Indica le proprietà dell’acqua e spiegale brevemente.

• .................................................................................................................................................................................................................................................

.......................................................................................................................................................................................................................................................

• .................................................................................................................................................................................................................................................

.......................................................................................................................................................................................................................................................

• .................................................................................................................................................................................................................................................

.......................................................................................................................................................................................................................................................

• .................................................................................................................................................................................................................................................

.......................................................................................................................................................................................................................................................

194

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m appa di SinteSi • S cienze

L’acqua

Indispensabile
per vivere

In natura:
ciclo dell’acqua

ACQUA solvente universale

pressione
Capacità
capillarità

galleggiamento

195

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S cienze • U nità di a pprendimento 5

L’aria
L’argomento “aria” si presta a ulteriori approfondimenti anche a partire dalle
domande e curiosità dei bambini. Trattandosi di una sostanza invisibile e
quasi impalpabile, l’osservazione di ciò che la riguarda richiede e attiva le
capacità di deduzione logica in misura maggiore rispetto ad altri argomenti.
Infatti, non si vede l’aria occupare uno spazio maggiore, ma lo si deduce dal
gonfiarsi del palloncino: i bambini che presentano qualche difficoltà logica
andranno supportati in questa fase dall’insegnante, attraverso l’esplicitazio-
ne di tutte le relazioni di causalità.
Il percorso del Sussidiario prende avvio dalla conoscenza di che cosa sia
l’aria (non una sostanza, ma un miscuglio di gas diversi), per analizzarne poi
in modo più dettagliato le caratteristiche e proprietà attraverso esperienze
concrete che stimolano l’interesse dei bambini anche perché spesso suscita-
no sorpresa.
La conoscenza dell’aria e dell’acqua permette, inoltre, di comprendere il prin-
cipale argomento di Geografia di classe quarta: il clima e i suoi cambiamenti.
I docenti che desiderano condurre percorsi di educazione all’ambiente o di
analisi del territorio troveranno nel Sussidiario numerosi raccordi interdisci-
plinari tra Scienze e Geografia, due discipline che si intrecciano continuamen-
te e si supportano a vicenda nello studio degli ecosistemi e dell’ambiente.

196

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Nome .......................................................................................
a pprofondimento 1 • S cienze
Classe ................................ Data ......................................

Nell’aria c’è acqua?


1 L’aria è composta anche da vapore acqueo. Prova a verificarlo con questo esperimento.

Occorrente
• contenitore di vetro • foglio di carta
• sale grosso ben asciutto • pellicola trasparente o sacchetto di plastica
• spugna da bagno o panno spugna • nastro adesivo

Procedimento
1 Riempi il contenitore con il sale.
2 Sistema all’aperto, su un ripiano, la spugna
e il foglio di carta (ben fissato con nastro adesivo).
3 Lascia gli “strumenti cattura umidità” all’aperto per tutto il giorno.

Osservazioni
• Quale strumento catturerà più umidità? ………………………………………………………………………………………………

4 Dopo 24 ore ritira gli oggetti e osserva.

Fenomeni osservati
• Il sale è ………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………...

• La spugna è ………………………………………………………………………………………………………………………………………………………..

• Il foglio di carta è …………………………………………………………………………………………………………………………………………….

5 Ora copri con la pellicola o il sacchetto


il contenitore con il sale e ponilo
in un luogo caldo (sul termosifone acceso
o al sole diretto).
Aspetta almeno 2 ore, poi prova a rispondere.
• Che cosa vedi?
• Da dove provengono le gocce d’acqua?

Conclusioni
Il sole ha …………………………………………………………………………………......................................……………..……………………………………

……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………...

……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………...

……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………...

……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………...

197

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a pprofondimento 2 • S cienze Nome .......................................................................................

Classe ................................ Data ......................................

La pressione dell’aria
Basta pensare al vento, agli uragani o alle
trombe d’aria per capire che l’aria, essen-
do fatta di materia, quando si sposta ha la
forza di spingere quello che incontra.
Ma l’aria esercita una “forza” o una spinta
anche quando è ferma?

1 Verifica con un esperimento se l’aria


esercita una “forza” o una spinta anche
quando è ferma. Poi completa con le
tue osservazioni.

Occorrente Procedimento Osservazioni


• un righello 1 Posiziona il righello • Il righello si è sollevato
• un foglio di giornale sul banco in modo dal banco? Sì No
che sporga per circa • Che cosa è successo
un terzo della sua al righello?
lunghezza.
.......................................................................
2 Stendi il foglio di
giornale sopra il banco, .......................................................................

ricoprendo anche la .......................................................................


parte di righello che • Che cosa è successo
vi si trova e facendo al giornale?
aderire bene.
.......................................................................
3 Colpisci dall’alto la
parte sporgente del .......................................................................

righello. .......................................................................

2 Ecco le conclusioni dell’esperimento:


colora i riquadri corretti.

Con il suo peso, l’aria preme sulla Terra e sulle


superfici con cui entra in contatto.
Più la superficie è piccola grande , come
il foglio di giornale, più aumenta diminuisce
la quantità di aria che esercita la sua pressione.
La pressione dell’aria si chiama pressione
atmosferica.

198

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Nome .......................................................................................
a pprofondimento 3 • S cienze
Classe ................................ Data ......................................

L’inquinamento dell’aria
1 Leggi il testo.

L’inquinamento atmosferico è l’alterazione


delle condizioni naturali dell’aria, dovuta alle
emissioni dei gas di scarico di autoveicoli, cal-
daie, centrali elettriche, fabbriche, impianti di
incenerimento dei rifiuti.
Il problema si concentra soprattutto nelle gran-
di città, dove il traffico, gli impianti industriali e
il riscaldamento degli edifici hanno effetti dan-
nosi sulla qualità dell’aria e sulla salute degli
abitanti.

Uno degli inquinanti più diffusi nelle città


e più dannosi è il Pm10, costituito da pol-
veri sottili pericolose per l’uomo. L’Agenzia
Europea per l’Ambiente ha verificato che nelle
città europee la popolazione respira una con-
centrazione di Pm10 superiore ai limiti stabi-
liti dall’Organizzazione Mondiale della Sanità.
Ogni anno muoiono oltre 8 mila persone a
causa di malattie provocate dall’inquinamen-
to atmosferico.

Tra i principali responsabili dell’inquinamento da Pm10 vi


è il traffico, in particolare delle automobili, che producono
da sole quasi la metà degli ossidi di azoto e due terzi del
benzene e dell’anidride carbonica.
Anche le industrie contribuiscono in modo importante
all’inquinamento atmosferico, in particolare le centrali che
producono energia bruciando petrolio, carbone, o rifiuti.
Tra i Paesi più inquinati in Europa c’è anche l’Italia, soprat-
tutto l’area della Pianura Padana, con una concentrazione
molto alta di polveri sottili.

ad. Dossier Legambiente “Mal’aria 2014”


AEA, La qualità dell’aria in Europa (rapporto 2013)

2 Insieme ai tuoi compagni, prova a esporre alla finestra della classe un lenzuolo bianco
e a fotografarlo ogni due settimane: osservando in quanto tempo e in che misura il
lenzuolo si sarà annerito, potrai verificare se l’aria dell’ambiente in cui vivi è pulita o
inquinata.

199

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V erifica • S cienze Nome .......................................................................................

Classe ................................ Data ......................................

L’aria
1 Completa il testo inserendo correttamente i seguenti termini.

acqueo • spazio • gas • vento • anidride carbonica •


comprimere • pressione atmosferica • invisibile • compressa • smog

L’aria è un miscuglio di diversi …….....................………… : azoto, ossigeno, vapore …….....................…………

e ……........................……..................……..................……...............………… .
L’aria inquinata da gas tossici per l’ambiente e per l’uomo si chiama ……..............................…………

L’aria è …….................................................………… , ma possiamo sentirla e vederne


gli effetti.
L’aria, come tutti i gas, occupa tutto lo …….....................………… disponibile:
se lo spazio si restringe, l’aria si può ……....................................………… ; grazie
a questa proprietà sono state inventate automobili ad aria .......................
…….....................................................................………… .
L’aria ha un peso con cui preme sulla Terra: la pressione dell’aria si
chiama ……........................……..................……..................……...............………… .
Lo spostamento di masse d’aria da una zona ad alta pressione a
una zona a bassa pressione si chiama ……........................……..................…….......... .

2 Leggi il testo e colora i riquadri corretti.

Quando l’aria si riscalda, le sue molecole si allontanano


avvicinano .
L’aria, allora, si espande contrae , diventa più leggera
pesante e sale scende verso l’alto.
Al contrario, se l’aria si raffredda, le sue molecole si
allontanano avvicinano , l’aria si espande contrae ,
diventa più leggera pesante e sale scende .

3 Quali sono le proprietà dell’aria? Elencale di seguito.

…………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………..…………

…………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………..…………

…………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………..…………

200

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m appa di SinteSi • S cienze

L’aria

occupa tutto
lo spazio disponibile

Miscela di gas comprimibile

elastica

Sale con il calore vento

ARIA

Ha un peso pressione
atmosferica

201

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S cienze • U nità di a pprendimento 6

Il suolo
L’argomento “suolo” è generalmente trattato in classe seconda e in classe
terza, in raccordo con l’argomento “vita delle piante”.
Il percorso sul suolo proposto nel Sussidiario è perciò volutamente più sin-
tetico rispetto ad altri argomenti: si limita a fornire gli strumenti d’indagine
e le informazioni principali sulle sue caratteristiche.
Mentre alcuni testi classificano i tipi di suolo in funzione della permeabilità,
nel Sussidiario si è scelto di adottare il criterio di classificazione utilizzato
dalla scienza: la tessitura, cioè la dimensione dei vari componenti (sabbia,
sassi, ghiaia, fanghi, roccia…).
Il suolo è un “ecotono”, cioè un ambiente d’interscambio fra ecosistemi di-
versi e comunicanti: l’aria (l’atmosfera), l’acqua (l’idrosfera), la terra (la lito-
sfera), in interazione dinamica tra loro. Nella percezione comune il suolo è
dunque sottovalutato, considerato una sorta di pavimentazione inerte su cui
poggiare piedi, strade e costruzioni, o un grande magazzino di terra.
Si tratta, invece, sia di un habitat in cui vivono innumerevoli animali, sia di
un filtro attraverso cui passa l’acqua per giungere alle falde acquifere o alle
sorgenti: la tutela del suolo è dunque di primaria importanza per preservare
la salute del nostro pianeta e dell’uomo.
I docenti potranno proporre e costruire con gli alunni ulteriori approfondi-
menti, a partire dalle domande e dai problemi emersi nel corso delle loro
esplorazioni.
Si suggerisce di approfondire l’analisi del suolo attraverso l’osservazione di-
retta e l’uso sistematico del microscopio o dello stereoscopio, che permet-
tono ai bambini di entrare in un “microcosmo” affascinante e inimmaginabile
senza tali strumenti di indagine scientifica.

202

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Nome .......................................................................................
p er i niziare • S cienze
Classe ................................ Data ......................................

La composizione del suolo


1 Il suolo si compone di una parte organica e di una inorganica, costituita da particelle
solide di diverse dimensioni. Verificalo con questo esperimento.

Occorrente
• un contenitore trasparente (un bicchiere grande,
una caraffa o una bottiglia di plastica tagliata)
• acqua
• un po’ di terra

Procedimento
1 Procurati un po’ di terra: puoi raccoglier-
la con una paletta nel giardino di casa
tua o nel cortile della scuola.

2 Versa la terra nel contenitore trasparente contenente


acqua, e mescola.
Che cosa puoi osservare?
………………………………………………………………………………...……………………………..

………………………………………………………………………………...……………………………..

………………………………………………………………………………...……………………………..

3 Ora lascia riposare per un giorno. Che cosa pensi accadrà?


………………………………………………………………………………...………………...………………...………………...……………...……………………………..

………………………………………………………………………………...………………...………………...………………...……………...……………………………..

4 Dopo un giorno osserva, senza mescolare, il contenitore e annota le tue osservazioni.

• L’acqua è ………………………………………………………………………………...………………...………………...………………...……………...……

• Sulla superficie dell’acqua galleggia qualcosa? Se sì, che cosa? …...………………...….......................

………………………………………………………………………………...………………...………………...………………...……………...……………………………..

• E sul fondo del contenitore, che cosa puoi notare? …...………………...………………...……...………………...…...…


………………………………………………………………………………...………………...………………...………………...……………...……………………………..

………………………………………………………………………………...………………...………………...………………...……………...……………………………..

203

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a pprofondimento 1 • S cienze Nome .......................................................................................

Classe ................................ Data ......................................

Permeabile o impermeabile?
1 Per scoprire se i diversi tipi di suolo sono permeabili o impermeabili, costruisci questo
strumento. Poi completa con le tue osservazioni.

Occorrente Procedimento Osservazioni


• una bottiglietta 1 Taglia il fondo della • L’acqua riesce ad
di plastica bottiglietta. attraversare il terreno
• un paio di forbici 2 Chiudi l’imboccatura per uscire dal collo
• un filtro da tè con la carta del filtro da della bottiglia?
• acqua tè, in modo che possa Sì No
• diversi tipi di suolo: essere attraversata solo • Con quali tipi di terreno
sabbia, sassi, ghiaia, dall’acqua. l’acqua filtra più
argilla, humus 3 Tieni la bottiglietta facilmente, e con quali
(terriccio per orto capovolta e riempila invece rimane
o per fiori) per un terzo di sassi. in superficie?
• una bacinella 4 Versa l’acqua nella
.......................................................................
bottiglia, tenendo il
collo della bottiglia .......................................................................

sopra una bacinella. .......................................................................


5 Osserva che cosa
succede. .......................................................................

6 Poi ripeti l’esperimento .......................................................................

con gli altri tipi di


.......................................................................
terreno, seguendo
l’ordine stabilito in .......................................................................

tabella. .......................................................................

2 Annota i risultati dell’esperimento in questa tabella.

Tipo di terreno Esce dal fondo? Permeabile/Impermeabile


sassi Sì No Sì No
ghiaia Sì No Sì No
sabbia Sì No Sì No
humus Sì No Sì No
argilla Sì No Sì No

204

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Nome .......................................................................................
a pprofondimento 2 • S cienze
Classe ................................ Data ......................................

Un microcosmo
1 Leggi il testo e segui le indicazioni.

Il suolo è un ambiente vitale importantis-


simo, perché è il luogo in cui si incontra-
no la terra, l’acqua e l’aria.
Per noi esseri umani, il terreno è sempli-
cemente la superficie dove poggiamo i
piedi e le nostre costruzioni.
In realtà, è un microcosmo popolato da
milioni di minuscoli esseri viventi: batte-
ri, animali e vegetali.

• Osserva, insieme ai tuoi compagni, dei


frammenti di terreno al microscopio o allo
stereoscopio: ti aspettano infinite sorprese!
• Se la tua insegnante può collegare il
microscopio alla LIM, potrai scattare bel-
lissime fotografie di ciò che vedi attraverso
le lenti.
• Registra sul quaderno ciò che osservi:
potrà servirti in seguito per ricavare altre
informazioni utili sul suolo o sui suoi abi-
tanti.
• Se nella vostra classe non sono disponi-
bili questi strumenti, tu e i tuoi compagni
potrete osservare da vicino i minuscoli
abitanti del suolo attraverso la visione del
documentario “Microcosmos – Il popolo
dell’erba” di Claude Nuridsany e Marie
Pérennou.

205

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a pprofondimento 3 • S cienze Nome .......................................................................................

Classe ................................ Data ......................................

Le grotte
1 Leggi il testo.

Quando il suolo è particolarmente calca-


reo, talvolta l’acqua filtra, erode il terreno
e “scioglie” il calcare attraverso una reazio-
ne chimica. Si formano così le grotte, con
meravigliose concrezioni, accumuli in strati,
che danno origine alle stalattiti e alle sta-
lagmiti, in un mondo sotterraneo che sem-
bra incantato.
Questo fenomeno è stato studiato origina-
riamente nel Carso, una zona del Friuli ricca
di grotte, e per questo è stato chiamato carsismo.
Le grotte sono in continua evoluzione, e in alcune scorre anche un corso d’acqua.
Tuttavia la cementificazione del suolo al di sopra delle grotte, con la costruzione di
strade asfaltate ed edifici, impedisce all’acqua di continuare a filtrare nel terreno, per-
ciò in alcune località la crescita delle stalattiti e delle stalagmiti si è arrestata.
In Italia vi sono numerose grotte attrezzate per le visite turistiche, che è possibile tro-
vare visitando i rispettivi siti Internet. Molte di queste sono associate nell’Associazione
grotte turistiche italiane: www.grotteturistiche.it.
Un elenco più completo delle grotte si trova nel sito della Società Speleologica Italiana:
www.ssi.speleo.it.
Tra le grotte più famose, vi sono quelle di Castellana e le Grotte di Frasassi.

2 Osserva la carta dell’Italia e scopri


se nella tua regione esistono delle
grotte. Se ve ne sono, svolgi una
ricerca sull’argomento.

206

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Nome .......................................................................................
a pprofondimento 4 • S cienze
Classe ................................ Data ......................................

L’inquinamento del suolo


1 Leggi il testo.

Il suolo è la nostra prima fonte di


sostentamento, poiché grazie a
esso crescono le piante che colti-
viamo e l’erba di cui si cibano gli
animali che alleviamo.
Fin dall’antichità gli uomini si
sono stabiliti lungo i fiumi, che
con i loro fanghi ricchi di sostan-
ze nutritive rendevano il terreno
fertile e adatto alla coltivazione.
Con il passare del tempo, i contadini hanno imparato a rendere il terreno più produt-
tivo anche lontano dai fiumi, attraverso il concime degli animali allevati e, con l’indu-
strializzazione e la scoperta della chimica, attraverso i fertilizzanti chimici.

I fertilizzanti sono sostanze usate in agricoltura per arricchire il terreno degli elementi
nutritivi che servono allo sviluppo delle piante. Soprattutto nell’agricoltura intensiva,
che sottopone il terreno a un intenso e continuo sfruttamento, i fertilizzanti sono indi-
spensabili.
I pesticidi, o antiparassitari, sono sostanze chimiche impiegate per eliminare i paras-
siti (animali o vegetali) che rovinano le piante coltivate e danneggiano il raccolto. Ci
sono prodotti attivi contro le piante infestanti, insetticidi, acaricidi, topicidi e fungicidi.
Quando fertilizzanti e pesticidi sono utilizzati in grandi quantità, la pioggia non riesce a
disperderli: queste sostanze si accumulano nel suolo e vengono assorbite dalle piante
che mangiamo. Con le successive piogge, l’acqua penetra nel suolo e trasporta queste
sostanze fino alle falde acquifere, da cui traiamo l’acqua potabile.
Utili per l’attività agricola, fertilizzanti e pesticidi sono perciò pericolosi per la salute.
In Italia, già nel 1992, l’Istituto Superiore di Sanità ha valutato molti pesticidi come
probabili cause dell’aumento di diverse forme di cancro. Per questo, lo Stato e la
Comunità europea ne regolamentano quantità, qualità
e modalità d’uso.

Per evitare l’utilizzo di prodotti dannosi, si


sta diffondendo sempre più l’agricoltu-
ra biologica, che impiega solo pro-
dotti e tecniche naturali. Questa
modalità di produzione, però,
richiede maggiore lavoro e non
garantisce la stessa quantità
di prodotto, perciò risulta più
costosa.

207

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V erifica • S cienze Nome .......................................................................................

Classe ................................ Data ......................................

Il suolo
1 Collega ogni tipo di suolo all’immagine corrispondente.

sabbioso o ghiaioso calcareo organico argilloso

2 Completa il testo con i termini adatti.

Il suolo è lo strato più superficiale del …………………………………………………… .


È un …………………………………………. di sostanze diverse per dimensioni e caratteristiche.
In base alla sua composizione, si distinguono vari tipi di suolo: argilloso,
…………………………………………. , …………………………………………. o ghiaioso, …………………………………………. .
Un terreno che lascia passare l’acqua si dice ………………………………………………. ; se non la lascia
passare, è invece ………………………………………………………………. .

3 Collega in modo opportuno i vari strati del suolo.

roccia madre

sottosuolo

suolo

208

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m appa di SinteSi • S cienze

Il suolo

Strato superficiale
del terreno

humus organico

sabbia o ghiaia
SUOLO Composizione
calcare inorganico

argilla

organico

sabbioso o ghiaioso
Tipo di suolo
calcareo

argilloso

209

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S cienze • U nità di a pprendimento 7

e r i v i v e n t i
Gli ess
Il capitolo del Sussidiario sugli esseri viventi si apre con la classificazione dei
viventi nei tradizionali 5 regni.
La diatriba scientifica sulla classificazione degli organismi unicellulari apre
un’interessante finestra sul mondo reale della scienza, intesa non come por-
tatrice di verità assolute, ma piuttosto come un processo di conoscenza in
fieri, passibile di interpretazione e a dimensione umana.
Gli scienziati, nello specifico, non concordano sulla necessità di istituire il
regno dei protisti: alcuni sostengono che gli organismi unicellulari abbiano
caratteristiche così peculiari da dover essere considerati una categoria a sé
stante; altri, invece, attribuiscono maggiore rilevanza alle loro caratteristiche
di organismi animali o vegetali, e li riconducono a questi due regni, come
forme semplici.
È interessante esplicitare agli alunni la contrapposizione di opinioni: innan-
zitutto, sul piano formativo, poiché i bambini scopriranno che la realtà può
essere considerata da punti di vista diversi e che quindi anche gli scienziati
possono osservarla con modalità differenti. Questa consapevolezza modifi-
cherà l’atteggiamento dei bambini nei confronti della pluralità delle opinio-
ni, così fisiologiche nel mondo umano da interessare anche il mondo della
scienza, che si presenta come oggettivo.
In secondo luogo, perché rende esplicito come la conoscenza debba progre-
dire attraverso il confronto di opinioni diverse, attraverso tentativi ed errori,
come pure attraverso il rigore metodologico e logico.

210

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Nome .......................................................................................
p er i niziare • S cienze
Classe ................................ Data ......................................

Gli esseri viventi


1 Metti in ordine cronologico, numerando da 1 a 5, le azioni che formano il ciclo della vita.

muoiono crescono si nutrono nascono si riproducono

2 Lavora in coppia con un tuo compagno o compagna e segui le indicazioni.

• Ritagliate le immagini e formate 5 insiemi di esseri viventi in base alle loro caratteristiche.

• Poi confrontate le vostre scelte con quelle delle altre coppie di compagni e discutete sui
criteri di classificazione che avete usato.

• Infine, confrontate, a pag. 199 del Sussidiario, le vostre conclusioni con quelle degli scien-
ziati.

211

Guida_sussi_imparo_def_F.indd 211 06/03/15 15.08


S cienze • U nità di a pprendimento 8

Le piante
Il capitolo del Sussidiario dedicato alle piante offre elementi di classifica-
zione e informazioni approfondite sul funzionamento anche dei processi più
complessi, quali sono la fotosintesi o la riproduzione. Per questo, il percorso
proposto è più discorsivo e meno operativo rispetto ai precedenti.
Tuttavia, anche l’argomento “piante” può essere trattato con il metodo della
ricerca scientifica, attraverso l’osservazione diretta, supportata dall’uso si-
stematico delle fotografie, l’utilizzo dello stereoscopio o del microscopio,
e la predisposizione di esperimenti finalizzati a soddisfare le curiosità dei
bambini o a verificare le informazioni contenute nel Sussidiario.
La Guida ne suggerisce diversi; altri esperimenti e video si potranno trovare
su molteplici siti Internet, e si potranno mostrare e condividere in classe at-
traverso la LIM o un PC collegato a un videoproiettore.

Spesso i bambini hanno già affrontato questo argomento in classe terza: in


questo caso non sarà necessario ripeterne lo studio, ma sarà invece opportu-
no selezionare altre tematiche che possano stimolare il loro interesse, oppu-
re individuare quelle attività che costituiscano un effettivo approfondimento
e non una semplice ripetizione.

212

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Nome .......................................................................................
a pprofondimento 1 • S cienze
Classe ................................ Data ......................................

Dal seme alla pianta


1 Come nasce una piantina? Prova a eseguire questo esperimento.

Occorrente
• semi di fagiolo • cotone idrofilo
• acqua tiepida • terra
• un bicchiere o un contenitore di vetro trasparente

Procedimento
1 Metti nel contenitore il cotone idrofilo bagnato con
acqua tiepida e appoggiaci sopra alcuni semi di fagio-
lo; abbi cura che il contenitore sia in un luogo caldo ed
esposto alla luce del sole.
2 Controlla ogni giorno il contenitore, assicurandoti che il
cotone sia sempre umido.
Le tue ipotesi: Che cosa succederà? …………….....................………..
3 Dopo qualche giorno i semi saranno germogliati.
Osserva i cambiamenti: ciascun seme si sarà diviso in
due e al centro ci sarà un embrione, costituito da un
piccolo fusticino, con una radichetta a un’estremità e
una piumetta, che è la gemma, all’altra.
4 Scegli uno dei semi germogliati e mettilo in un altro con-
tenitore con del terriccio, ma “girato”: la radice in alto e
il fusticino nel terreno.
Le tue ipotesi: Che cosa succederà? …………….....................………..

5 Torna a osservare il seme, dopo qualche giorno: che


cosa vedi? ………………………………………………........…………………………………...

Conclusioni
• Verso quale direzione si dirige la radichetta che si svi-
luppa dal seme?
verso l’alto, per cercare la luce
verso il basso, nel terreno, per assorbire acqua e sali
minerali
• Verso quale direzione si dirige il fusticino che si svilup-
pa dal seme?
verso l’alto, per cercare la luce
verso il basso, nel terreno, per assorbire acqua e sali
minerali

213

Guida_sussi_imparo_def_F.indd 213 06/03/15 15.08


a pprofondimento 2 • S cienze Nome .......................................................................................

Classe ................................ Data ......................................

Le parti di una pianta


1 Scrivi nel disegno i nomi delle diverse parti di una pianta.

• radici .............................................................

.............................................................
• rami
• foglie
• fusto
• chioma .............................................................

.............................................................

.............................................................

2 Collega ciascuna parte della pian- sostenere la pianta


ta con la funzione che svolge.
Attenzione: una stessa parte può fabbricare il nutrimento della pianta
compiere più funzioni.
contenere al suo interno i tubicini che porta-
no nutrimento e acqua alla pianta
radici

foglie assorbire l’acqua arricchita dai sali minerali

fusto tenere saldamente ancorata la pianta

3 Completa le frasi colorando i riquadri corretti.

• Il fusto degli alberi non è è legnoso, mentre quello delle erbe non è è legnoso.
• Le radici sono non sono di diverse forme.
• Le foglie sono verdi perché contengono la clorofilla l’acqua .

214

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Nome .......................................................................................
a pprofondimento 3 • S cienze
Classe ................................ Data ......................................

Le piante semplici
1 Osserva al microscopio i vetrini appositamen-
te preparati, o se ne hai la possibilità, raccogli
le spore delle felci e le foglie di muschio.
Poi disegna e descrivi brevemente ciò che
vedi.

………………………………………………………………………………...………………...………………...………………...……………...……………………………..

………………………………………………………………………………...………………...………………...………………...……………...……………………………..

………………………………………………………………………………...………………...………………...………………...……………...……………………………..

Le piante complesse e le parti del fiore


1 Osserva allo stereoscopio un fiore di giglio, o al micro-
scopio un fiorellino di nontiscordardimé (o un altro molto
piccolo): potrai vedere il nettare, il polline e il forellino
che si apre in cima al pistillo.
Poi disegna e descrivi brevemente ciò che vedi.

………………………………………………………………………………...………………...………………...………………...……………...……………………………..

………………………………………………………………………………...………………...………………...………………...……………...……………………………..

………………………………………………………………………………...………………...………………...………………...……………...……………………………..

215

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a pprofondimento 4 • S cienze Nome .......................................................................................

Classe ................................ Data ......................................

La fotosintesi clorofilliana
La fotosintesi clorofilliana è un processo chimico che si svolge nelle
foglie delle piante. Per capire come funziona, fai questo semplice
gioco con le costruzioni.

1 Segui le istruzioni e inizia a giocare!

1 Prendi dei mattoncini per le costruzioni:


• 12 mattoncini piccoli gialli saranno gli atomi
di Idrogeno, che si indica con H;
• 6 mattoncini medi rossi saranno gli atomi
di Ossigeno, che si indica con O;
• 6 mattoncini grandi blu saranno gli atomi di Carbonio,
che si indica con C.
2 Costruisci una molecola di acqua unendo fra loro due mattoncini piccoli di H (H2) e
uno medio di O.
Componi in questo modo 6 molecole di acqua, che chiameremo H2O perché formata
da due atomi di H e uno di O.
3 Costruisci ora una molecola di anidride carbonica: unisci un mattoncino grande di C
e due medi di O (O2). Comporrai così 6 molecole di anidride carbonica, che chiame-
remo CO2.
4 Ora che hai tutte le molecole, mettile sul banco: puoi iniziare la fotosintesi!
Immagina di essere tu la clorofilla che svolge questo lavoro: devi procurare il cibo che
ti permette di vivere, e il cibo di cui ha bisogno una pianta è lo zucchero. Devi perciò
staccare tutti i mattoncini per ricomporli in una molecola di zucchero: dovrai usare un
po’ di energia, che prenderai dalla luce del sole.
5 Una molecola di zucchero, o glucosio, si forma così: C6H12O6.
Stacca perciò i mattoncini e componi molecole formate da 6 pezzi grandi di C, 12
pezzi piccoli di H e 6 pezzi medi di O.
6 Ora, ti sono rimasti dei mattoncini sparsi sul banco: puoi formare delle molecole che
conosci? Puoi comporre, ad esempio, delle molecole di acqua, che uscirà dalla foglia
attraverso la traspirazione o che servirà come mezzo di trasporto dello zucchero (linfa
elaborata).
7 Che cosa ti è rimasto sul banco? Sono rimasti diversi mattoncini di ossigeno, che alla
foglia non servono e costituiscono il suo scarto: eliminali.

Attraverso la fotosintesi, quindi, la foglia produce zuc-


cheri, cioè sostanze nutritive per la pianta e, come pro-
dotto di scarto, immette nell’aria una grande quantità di
ossigeno, che noi usiamo per respirare.

216

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Nome .......................................................................................
a pprofondimento 5 • S cienze
Classe ................................ Data ......................................

La clorofilla
1 Per verificare se la clorofilla, la sostanza verde contenuta nelle
foglie, ha bisogno di luce, esegui questo esperimento.
Poi completa con le tue osservazioni.

Occorrente Procedimento Osservazioni


• Una pianta in vaso. 1 Applica sulle foglie • Osserva il colore della
• Scotch non della pianta alcune foglia prima di applicare
trasparente. striscioline di scotch. lo scotch: di che colore
2 Aspetta alcuni giorni, è?
poi togli le striscioline. • Dopo aver tolto lo
scotch, osserva il colore
della foglia nelle parti
che erano state coperte:
di che colore sono?

2 Ora leggi le conclusioni dell’esperimento.

Le parti della foglia che non sono state raggiunte dalla


luce hanno perso il colore verde che avevano prima.
Questo fa capire che la clorofilla, la sostanza che colora
di verde le foglie, ha bisogno della luce, altrimenti non si
attiva.
Ecco perché la fotosintesi si chiama così: perché può
essere svolta dalla clorofilla solo “in presenza della luce”.

3 Completa lo schema della fotosintesi clorofilliana con i seguenti termini:

zuccheri • grezza • foglie • elaborata • ossigeno

Le radici assorbono la linfa ..................................... .

Le ........................................ assorbono l’anidride carbonica presente nell’aria.

La linfa grezza e l’anidride carbonica, grazie al sole,


si trasformano in ..................................................... e ossigeno.

L’ ............................................................. è liberato nell’aria.

Gli zuccheri, cioè la linfa ................................................................................ , nutrono la pianta.

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V erifica • S cienze Nome .......................................................................................

Classe ................................ Data ......................................

Le piante
1 Collega ogni cartellino alla parte del fiore corrispondente.

petali antere

stami pistillo

2 Per ogni frase scrivi V se è vera, F se è falsa.

Le angiosperme sono piante che hanno fiori e semi.


I semi delle conifere sono contenuti nei coni.
Le piante complesse si riproducono tramite le spore.
Quando un granello di polline entra nell’ovario e feconda
un ovulo avviene l’impollinazione.
La fotosintesi è una reazione chimica.
Le radici della pianta assorbono linfa elaborata.
I fiori assorbono l’anidride carbonica presente nell’aria.
Di notte le piante respirano.
La linfa grezza scorre dalle radici fino al fusto.

3 Completa le frasi con i termini opportuni.

• Di giorno, le foglie assorbono


………………………………………………………….....…………………………………….......

e rilasciano ………………………………………….....……………………………….

• Di notte, le piante respirano: assorbono


………………………………………………………….....…………………………………….......

e liberano …………………….……………………………………………….………….

218

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m appa di SinteSi • S cienze

Le piante

alghe

piante muschi
spore
semplici

felci
Si riproducono

gimnosperme
semi piante
complesse
angiosperme

Si nutrono fotosintesi

VEGETALI

Respirano

Traspirano

219

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S cienze • U nità di a pprendimento 9

G l i a n i m a l i
e l’ambiente
Il capitolo del Sussidiario dedicato agli animali è essenzialmente descrittivo
e informativo; tuttavia, è importante non limitarsi allo studio nozionistico dei
vari tipi di animali e delle loro caratteristiche, ma arrivare alla loro classifica-
zione solo alla fine di un processo di osservazione e di ragionamento logico
da parte degli alunni.
Prima di proporre le pagine del Sussidiario, suggeriamo di svolgere attivi-
tà preliminari di osservazione e di classificazione degli animali insieme ai
bambini, che possono lavorare in piccoli gruppi, in modo da stimolare in loro
le capacità di ragionamento logico alla base del pensiero scientifico.
Solo in seguito si sceglieranno alcuni animali da studiare in modo completo,
mentre altri potranno essere trattati in modo meno approfondito.
Se gli alunni hanno già acquisito una discreta competenza e autonomia nel
metodo di studio, è interessante proporre la trattazione dei diversi animali
attraverso i “gruppi dei maestri”: ciascun tipo di animale viene assegnato a
un gruppo di alunni, che dovrà studiare, eventualmente approfondire o rie-
laborare l’argomento attraverso cartelloni o presentazioni in PowerPoint e
dovrà poi illustrarlo alla classe assumendo il ruolo di “maestro”.
Gli animali non possono naturalmente essere manipolati per esperimen-
ti scientifici; tuttavia, vi sono alcuni aspetti del loro “funzionamento” che si
prestano ad essere esperiti e verificati attraverso facili esperimenti, come ad
esempio quello proposto nel Sussidiario su come funziona la vescica natato-
ria di un pesce.

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Nome .......................................................................................
a pprofondimento 1 • S cienze
Classe ................................ Data ......................................

Come nascono gli animali


1 Collega ciascun termine alla definizione corrispondente.

vivipari Il piccolo si sviluppa in un uovo, in cui trova le


sostanze nutritive necessarie per svilupparsi.

I piccoli si formano in un uovo che resta all’interno


ovipari
del corpo materno fino al momento di schiudersi.

Il piccolo cresce dentro il corpo della madre, che


ovovivipari lo partorisce quando è pronto per nascere.

Come respirano gli animali


1 Osserva i disegni e scrivi accanto a ciascun animale l’organo o gli organi con cui respi-
ra, scegliendo tra:
polmoni • branchie • pelle • trachea

……………………………………………

…………………………………………… ……………………………………………

……………………………………………

……………………………………………
……………………………………………

221

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a pprofondimento 2 • S cienze Nome .......................................................................................

Classe ................................ Data ......................................

Come si nutrono gli animali


1 Leggi e segna con una ✘ la risposta esatta.

• Gli erbivori si nutrono di:


vegetali
vegetali e animali
animali

• I carnivori si nutrono di:


vegetali e animali
vegetali
solo animali

• Gli onnivori si nutrono di:


vegetali
solo animali
sia vegetali sia animali

2 Completa la tabella classificando i seguenti animali secondo la nutrizione.


maiale • aquila • pecora • tigre • orso • cavallo • rondine •
coniglio • foca • gatto • uomo • lumaca • elefante • volpe •
farfalla • pescecane • camoscio • giraffa • zebra • coccodrillo

Erbivori Carnivori Onnivori

222

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Nome .......................................................................................
a pprofondimento 3 • S cienze
Classe ................................ Data ......................................

Vertebrati e invertebrati
1 Collega ogni termine alla corrispondente definizione.

animali che non hanno la colonna vertebrale


vertebrati
animali che hanno uno scheletro osseo,
invertebrati
sostenuto dalla colonna vertebrale

2 Osserva le immagini e segna con una ✘ se si tratta di un animale vertebrato (V) o di


un animale invertebrato (I).

V I V I

V I

V I
V I

V I

V I

V I

223

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a pprofondimento 4 • S cienze Nome .......................................................................................

Classe ................................ Data ......................................

Animali in pericolo
1 Leggi il testo.

Nella storia della Terra,


i cambiamenti climati-
ci e ambientali hanno
sempre provocato
l’estinzione di alcune
specie animali. La più
famosa è quella dei
dinosauri.
Nella lotta per la
sopravvivenza, hanno
sempre avuto la meglio
gli animali più capaci di
adattarsi all’ambiente
in cui si trovavano, o di
migrare verso luoghi più simili a quelli ai quali erano abituati, o di sviluppare caratte-
ristiche diverse attraverso l’evoluzione.
Oggi, però, gli ambienti naturali risultano così profondamente modificati dalle attività
umane, dall’inquinamento e dai cambiamenti climatici, che è necessario proteggere
dall’estinzione gli esseri viventi, per mantenere il più possibile l’equilibrio della natura.

Vi sono diverse organizzazioni che si dedicano alla difesa degli animali e del loro
ambiente di vita. La più importante è il WWF, un’organizzazione internazionale che
anche in Italia gestisce diverse Oasi di Protezione degli animali.
Puoi conoscerla sul sito www.wwf.org oppure www.wwf.it.

2 Osserva la carta tematica delle aree protette in Italia a pag. 33 di Geopoli: quali sono
le aree protette della tua regione?

3 Scegli un’area protetta e svolgi una ricerca su di essa per scoprire:

• di che tipo di ambiente si tratta;


• come è il clima;
• quali sono gli elementi più importanti dell’ecosistema;
• quale associazione o ente gestisce quest’area protetta;
• quali animali sono protetti in quest’area.

4 Approfondisci la conoscenza di questo argomento leggendo il testo a pag. 32 di


Geopoli.

224

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Nome .......................................................................................
a pprofondimento 5 • S cienze
Classe ................................ Data ......................................

Animali a rischio di estinzione


1 Leggi il testo su alcuni animali a rischio di estinzione.

L’Artico si sta letteralmente fondendo sotto le zampe


degli orsi polari e un’immensa porzione della banchi-
sa scomparirà nei prossimi anni se non interveniamo
subito. A causa della fusione dei ghiacci, gli orsi sono
costretti a percorrere chilometri e chilometri, anche
a nuoto, in cerca di cibo. Stremati dalla fame e dalla
fatica, in molti non riescono a sopravvivere.

Ogni settimana due tigri vengono uccise dal commer-


cio illegale di pelle e ossa. Sterminate dai fucili e dalla
distruzione delle foreste, scompaiono giorno dopo giorno.
Secondo gli esperti, sono rimaste solo 3 200 tigri in natura,
oltre il 97% in meno rispetto alla fine del secolo scorso.

I gorilla sono le scimmie più simili a noi, dopo gli scim-


panzé. Di questi splendidi animali restano, su tutto il
pianeta, solo 1 000 esemplari: rischiano di scomparire,
poiché vengono uccisi per fame, o per diventare trofei di
ricchi cacciatori.

2 Quali tra questi animali sono a rischio di estinzione? Indicali con una ✘.

225

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V erifica • S cienze

Gli animali
1 Completa lo schema di classificazione degli animali.

ANIMALI

..................................................................................... .....................................................................................

(non hanno lo scheletro intero) (hanno lo scheletro intero)

.................................... .................................... .................................... ....................................

.................................... .................................... .................................... ....................................

.................................... .................................... ....................................

....................................

....................................

....................................

2 Classifica gli animali in base alle loro caratteristiche.

• Ha quattro zampe, si muove camminando, partorisce cuccioli vivi che allatta,


ha la pelliccia: è un ………………………………………………………………… .
• Ha due zampe e due ali, con penne e piume, è oviparo e vertebrato:
è un ………………………………………………………………… .
• Ha sei zampe e due ali, occhi composti e il corpo diviso in tre parti;
è invertebrato e oviparo: è un ………………………………………………………………… .
• Non ha zampe, non ha scheletro, ma una corazza esterna coperta da aculei mobili:
è un ………………………………………………………………… .
• Ha il corpo a forma di sacco con molti pori da cui entra l’acqua:
è un ………………………………………………………………… .

226

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m appa di SinteSi • S cienze

Gli animali e l’ambiente

ovipari

Si riproducono vivipari

ovovivipari

erbivori

ANIMALI Si nutrono carnivori

onnivori

Si muovono

pelle

trachee
Respirano

branchie

polmoni

227

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S cienze • U nità di a pprendimento 10

c o s i s t e m i
Gli e
L’argomento “ecosistema” costituisce il collegamento fra tutti gli elementi
finora studiati: aria, acqua, suolo, clima, esseri viventi dei vari regni.
Il percorso proposto nel Sussidiario colloca questo tema come argomento di
sintesi conclusiva, in modo da esplicitare le interazioni fra i diversi elementi
dopo averli conosciuti uno per uno.
Tuttavia, nulla vieta di invertire l’ordine di presentazione dei diversi argomen-
ti e di iniziare proprio con lo studio di un preciso ecosistema, possibilmente
presente sul territorio, per analizzarne poi i singoli componenti.
In ogni caso, si suggerisce di affiancare allo studio del testo anche l’esperien-
za diretta, analizzando un ecosistema su cui si possano effettuare osserva-
zioni, misurazioni, esperienze pratiche: potrebbe essere uno stagno, un corso
d’acqua, un prato, un orto, lo stesso giardino della scuola, un acquario, …
Il concetto di ecosistema non si limita alla catena alimentare, già semplifica-
ta nel Sussidiario rispetto alla rete alimentare, ma coinvolge tutti gli elementi
dell’ambiente.
Sarà dunque interessante approfondire ulteriormente queste relazioni, trop-
po specifiche per trovare uno spazio adeguato nel Sussidiario.
La disciplina di Geografia può costituire un valido supporto per esemplifi-
care diversi ecosistemi, in quanto esplicita le relazioni tra territorio, clima e
forme di vita dei diversi ambienti e offre dunque interessanti spunti per com-
prenderne le relazioni.
Riflettere sugli ecosistemi sviluppa inoltre le capacità predittive e di ragio-
namento ipotetico, attraverso stimoli quali: “Che cosa succederebbe nello
stagno se immettessimo dei pesci siluro?”, o “Che cosa succederebbe se l’ac-
qua diventasse più calda?”, o ancora “Che cosa succederebbe se uccidessimo
con un insetticida tutte le zanzare e gli insetti volanti?”.
Questo modo di ragionare aiuta a sviluppare anche il pensiero critico e crea-
tivo, su basi scientifiche.

228

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Nome .......................................................................................
V erifica • S cienze
Classe ................................ Data ......................................

La catena alimentare
1 Collega ogni termine alla sua definizione.

produttori Sono gli animali che si nutrono di altri esseri viventi,


come per esempio piante e altri animali.

Sono i vegetali che producono da sé il proprio nutri-


consumatori mento e costituiscono il cibo per altri esseri viventi.

Sono quei viventi che si nutrono di resti di animali e


vegetali morti, demolendo così la materia organica e
decompositori trasformandola in humus.

2 Completa il testo con i termini seguenti:


è mangiato • mangia • consumatore • decompositori • produttore
Nella catena alimentare ogni organismo …………….......................................................……….. quello che lo pre-
cede ed …………….......................................................……….. da quello che lo segue.
All’inizio di ogni catena alimentare c’è sempre un vegetale, cioè un ……………......................……….. .
Alla fine c’è un …………….....................................................................……….. che, se non viene mangiato prima,
quando muore diventa cibo per i ……………..........................................................……….. .

3 Osserva con attenzione la seguente catena alimentare, che contiene un errore: quale?
Individualo e motiva la tua scelta.

.............................................................................
è mangiato da
.............................................................................

.............................................................................

.............................................................................

.............................................................................
èm
angiato da

.............................................................................

.............................................................................

.............................................................................

.............................................................................

.............................................................................

è mangiato da .............................................................................

229

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m atematica

I l p e r c o r s o
M a t e m a t i c a
di
Dalle Nuove Indicazioni Ministeriali
“Le conoscenze matematiche contribuiscono alla formazione culturale del-
le persone e delle comunità, sviluppando le capacità di mettere in stretto
rapporto il “pensare” e il “fare” e offrendo strumenti adatti a percepire, in-
terpretare e collegare tra loro fenomeni naturali, concetti e artefatti costruiti
dall’uomo, eventi quotidiani. In particolare, la matematica dà strumenti per
la descrizione scientifica del mondo e per affrontare problemi utili nella vita
quotidiana; contribuisce a sviluppare la capacità di comunicare e discutere,
di argomentare in modo corretto, di comprendere i punti di vista e le argo-
mentazioni degli altri.

Nella Scuola Primaria si potrà utilizzare il gioco, che ha un ruolo cruciale


nella comunicazione, nell’educazione al rispetto di regole condivise, nell’ela-
borazione di strategie adatte a contesti diversi.

La costruzione del pensiero matematico è un processo lungo e progressivo


nel quale concetti, abilità, competenze e atteggiamenti vengono ritrovati, in-
trecciati, consolidati e sviluppati a più riprese; è un processo che comporta
anche difficoltà linguistiche e che richiede un’acquisizione graduale del lin-
guaggio matematico. Caratteristica della pratica matematica è la risoluzione
di problemi, che devono essere intesi come questioni autentiche e signifi-
cative, legate alla vita quotidiana, e non solo esercizi a carattere ripetitivo o
quesiti ai quali si risponde semplicemente ricordando una definizione o una
regola.

Gradualmente, stimolato dalla guida dell’insegnante e dalla discussione con


i pari, l’alunno imparerà ad affrontare con fiducia e determinazione situazioni
problematiche, rappresentandole in diversi modi, conducendo le esplorazio-
ni opportune, dedicando il tempo necessario alla precisa individuazione di
ciò che è noto e di ciò che s’intende trovare, congetturando soluzioni e risul-

tati, individuando possibili strategie risolutive.

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La programmazione didattica
Traguardi di sviluppo Obiettivi

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Attività Contenuti
delle competenze di apprendimento

NUMERI E PROBLEMI Numeri • Lettura, scrittura, scomposizio- • I numeri: ordini e periodi.


• Leggere, scrivere, confrontare ne, ricomposizione e confronto di • I sistemi di numerazione non
L’alunno si muove con sicurezza numeri interi fino al periodo delle numeri naturali entro le centinaia decimale.
nel calcolo scritto e mentale con i migliaia. di migliaia. • Antichi sistemi di numerazione.
numeri naturali e decimali. • Leggere, scrivere, confrontare • Consolidamento della conoscen-
numeri decimali. za del sistema numerico decima-
Risolve problemi con le quattro • Eseguire le quattro operazioni, le e posizionale.
operazioni. valutando l’opportunità di ricorre- • Gioco del cambio con sistemi di
re al calcolo mentale o scritto. numerazione non decimale.
• Conoscere e utilizzare le proprie- • Studio di conoscenza di alcuni
tà delle operazioni. antichi sistemi di numerazione.
• Individuare multipli e divisori di
un numero. • Calcolo delle quattro operazioni. • L’addizione.
• Riconoscere un numero primo. • Analisi delle proprietà delle ope- • La sottrazione.

231
• Stimare il risultato di una opera- razioni. • Il calcolo rapido.
zione. • Calcolo di moltiplicazioni e divi- • La moltiplicazione.
• Riconoscere frazioni proprie, sioni per 10, 100, 1 000. • La divisione.
improprie e apparenti. • Utilizzo di strategie di calcolo • Multipli, divisori e numeri primi.
• Riconoscere frazioni complemen- veloce.
tari ed equivalenti. • Individuazione di multipli e diviso-
• Operare con le frazioni. ri di un numero.
• Comprendere il significato di per- • Riconoscimento di un numero
centuale. primo.
• Conoscere sistemi di notazione
dei numeri che sono o sono stati • Analisi del concetto di frazione. • Frazioni proprie, improprie e
in uso in luoghi, tempi e culture • Riconoscimento di frazioni pro- apparenti.
diverse dalla nostra. prie, improprie, apparenti. • Frazioni complementari.
• Riconoscimento di frazioni com- • Frazioni equivalenti.
plementari ed equivalenti. • La frazione di una quantità.
• Calcolo della frazione di una • La frazione di un numero.
quantità e di un numero. • Le frazioni decimali.
• Riconoscimento di una frazione
decimale.
m atematica

06/03/15 15.08
Traguardi di sviluppo Obiettivi
Attività Contenuti
delle competenze di apprendimento

Guida_sussi_imparo_def_F.indd 232
• Analisi del concetto di numero • I numeri decimali.
decimale. • Operazioni con i numeri decimali.
m atematica

• Trasformazione di una frazione in • Dalle frazioni alle percentuali.


numero decimale e viceversa.
• Lettura, scrittura, scomposizio-
ne, ricomposizione e confronto di
numeri decimali.
• Calcolo delle operazioni con i
numeri decimali.
• Analisi del concetto di percentuale.
• Calcolo di una percentuale.

Problemi • Riconoscimento di situazioni pro- • Le varie situazioni problematiche:


• Riconoscere situazioni problema- blematiche. dalla realtà alla matematica.
tiche. • Analisi del testo di un problema.
• Saper analizzare il testo di un • Individuazione di domande in

232
problema individuando i dati e la una situazione problematica.
domanda. • Individuazione nel testo di infor-
• Utilizzare numeri decimali, frazio- mazioni necessarie, mancanti o
ni e percentuali per descrivere superflue.
situazioni quotidiane. • Riflessione sul procedimento riso-
lutivo seguito e confronto con
altre possibili soluzioni.
• Costruzione di diagrammi per la
soluzione dei problemi.

MISURE Misure • Analisi del concetto di misura e • Le misure di lunghezza, di capa-


• Comprendere il concetto di misu- individuazione di strategie per cità e di massa.
L’alunno utilizza le principali unità ra e saper misurare. misurare. • Peso lordo, peso netto e tara.
di misura relative a lunghezze, • Conoscere e utilizzare le unità di • Riflessione sulle unità di misura • Le misure di valore.
capacità e masse. misura del Sistema Internazionale del Sistema Internazionale delle • La compravendita.
delle Misure. Misure. • Le misure di superficie.
• Confrontare misure ed eseguire
equivalenze.

06/03/15 15.08
Traguardi di sviluppo Obiettivi
Attività Contenuti
delle competenze di apprendimento

Guida_sussi_imparo_def_F.indd 233
• Padroneggiare il concetto di peso • Confronto di misure e calcolo di
lordo, peso netto e tara. equivalenze.
• Distinguere gli elementi in una • Analisi del concetto di peso lordo,
compravendita. peso netto e tara.
• Conoscere le misure di valore. • Risoluzione di problemi di peso
lordo, peso netto e tara.
• Uso delle misure di valore.
• Organizzazione delle conoscen-
ze relative agli elementi in una
compravendita.
• Risoluzione di problemi relativi
alla compravendita.
• Analisi del concetto di costo uni-
tario e costo totale.
• Conoscenza e attività pratiche
con le misure di superficie.

233
SPAZIO E FIGURE Spazio e figure • Riconoscimento di figure in movi- • Com’è nata la geometria?
• Riconoscere figure ruotate, tra- mento: traslazioni, simmetrie e • Figure in movimento: traslazione,
L’alunno descrive, denomina e clas- slate e riflesse. rotazioni. simmetria, rotazione.
sifica figure piane in base a carat- • Confrontare e misurare angoli uti- • Analisi del concetto di angolo. • Gli angoli.
teristiche geometriche, ne calcola il lizzando proprietà e strumenti. • Riconoscimento degli angoli e • Le linee.
perimetro e l’area. • Conoscere i diversi tipi di linea. attività di misurazione degli stessi. • I poligoni.
• Utilizzare e distinguere fra loro i • Riconoscimento di diversi tipi di • I triangoli.
concetti di perpendicolarità, paral- linea. • I quadrilateri.
lelismo, orizzontalità, verticalità. • Individuazione di poligoni e clas- • Perimetri e aree.
• Descrivere, denominare e classifi- sificazione in base a diverse
care triangoli e quadrilateri, identi- caratteristiche.
ficando gli elementi significativi. • Riconoscimento delle principali
• Determinare il perimetro di una caratteristiche dei triangoli e loro
figura utilizzando le più comuni classificazione.
formule o altri procedimenti. • Riconoscimento delle principali
• Determinare l’area di triangoli e caratteristiche dei quadrilateri e
quadrilateri per scomposizione o loro classificazione.
utilizzando le più comuni formule. • Calcolo del perimetro dei poligoni.
m atematica

06/03/15 15.08
Traguardi di sviluppo Obiettivi
Attività Contenuti
delle competenze di apprendimento

Guida_sussi_imparo_def_F.indd 234
• Acquisizione del concetto di
superficie.
m atematica

• Calcolo della superficie di trian-


goli e quadrilateri.

RELAZIONI, DATI E PREVISIONI Relazioni • Classificazioni in base a uno o più • Le classificazioni.


• Saper classificare in base a un attributi. • I quantificatori.
L’alunno quantifica in casi semplici attributo, anche utilizzando la • Costruzione del concetto di “o” e
situazioni di incertezza. negazione “o” e il connettivo “e”. di “e”.
• Conoscere e utilizzare i diagram- • Conoscenza e utilizzo di dia-
Ricerca dati per ricavare informa- mi di Eulero-Venn, di Carroll e ad grammi di Eulero-Venn, di Carroll
zioni, costruisce rappresentazioni, albero. e ad albero.
tabelle e grafici. • Usare in modo corretto i quantifi- • Attività pratiche relative ai quanti-
catori logici. ficatori logici.

Dati e previsioni • Analisi del concetto di evento • Quante sono le probabilità?


• Individuare eventi possibili o possibile e favorevole. • Certo, possibile e impossibile.

234
favorevoli, eventi certi, possibili o • Individuazione di eventi certi,
impossibili. possibili o impossibili.
• Usare il concetto di frequenza • Calcolo della probabilità di situa-
assoluta o relativa e di moda. zioni possibili.
• Rappresentare problemi con
tabelle e grafici che ne esprimo- • Analisi di osservazioni e rileva- • La frequenza e la moda.
no la struttura. menti statistici. • I grafici per leggere la realtà.
• Compiere osservazioni e rileva- • Costruzione del concetto di fre-
menti statistici. quenza assoluta o relativa.
• Raccogliere e classificare dati • Conoscenza del concetto di
statistici mediante i grafici. moda.
• Raccolta e classificazione di dati
statistici mediante i grafici.

06/03/15 15.08
m atematica

La metodologia
Come sostenuto da Pellerey, non è possibile stabilire un metodo didattico
definitivo; invece è determinante tener conto di principi generali di caratte-
re metodologico sia nella fase di progettazione, sia in quella di realizzazione
didattica.
Il percorso didattico in Matematica deve muovere da situazioni problemati-
che e passare dal concreto all’astratto. La Matematica è una costruzione del
pensiero che non può limitarsi a un apprendimento rigido di formule, regole,
meccanismi, ma deve mirare a sviluppare le capacità di intuizione, immagi-
nazione, progettazione per quantificare, ordinare, misurare la realtà.
Partendo dal problem-solving, gli alunni possono andare alla scoperta dei
concetti matematici, costruendoli, ponendosi delle domande e cercando
delle soluzioni.
L’uso di materiale strutturato, come l’abaco e i blocchi aritmetici multibase,
oppure costruito dagli stessi alunni, aiuta e stimola il passaggio dall’operati-
vità concreta all’astrazione, come sostenuto dal Bruner e dal Dienes.
“Una cultura matematica adeguata sembra essere una delle componenti es-
senziali dei bisogni educativi dell’uomo. […] Si tratta di una cultura attiva e
non ripetitiva, di una cultura che domina concetti, principi e procedimenti
essenziali, per leggere e interpretare l’evolversi della realtà fisica e sociale,
per decidere e agire in essa. (Pellerey)”

Gli strumenti di verifica


I concetti matematici hanno una loro organicità: la padronanza di alcuni con-
cetti sta alla base per l’apprendimento dei successivi.
Pertanto è importante verificare quali strumenti e quali strategie risolutive
l’alunno utilizza e analizzare le difficoltà che incontra. Per procedere nell’ap-
prendimento è fondamentale superare tempestivamente difficoltà e dubbi.
Nella Guida per l’insegnante è possibile trovare schede di verifica su tutti gli
argomenti del testo, predisposte su due livelli di apprendimento: un primo
livello più semplice e un secondo livello più avanzato. Questo permetterà agli
alunni di affrontare la prova di verifica come momento positivo e costruttivo
di autovalutazione e autocorrezione.
Le ultime schede di verifica sono invece strutturate per preparare gli alunni
ad affrontare le Prove INVALSI.

235

Guida_sussi_imparo_def_F.indd 235 06/03/15 15.08


m atematica

Gli argomenti di classe quarta


Le mappe che seguono illustrano gli argomenti, cioè i contenuti e le conoscenze della
Matematica relativi alla classe quarta

Problemi
Aritmetica Geometria
MATEMATICA
Probabilità Misura

Logica Statistica

Valore Sottrazioni
posizionale Numeri
delle cifre decimali
Moltiplicazioni
Numeri Addizioni
Ordini
primi Divisioni
Periodi
Numeri Operazioni Proprietà
Quantità
Multipli
ARITMETICA e divisori

Frazioni
Equivalenti
Proprie,
improprie,
apparenti Decimali Complementari

236

Guida_sussi_imparo_def_F.indd 236 06/03/15 15.08


m atematica

Individuazione Ricerca dei dati


della domanda

Ricerca
Analisi della
della realtà PROBLEMI soluzione

Peso netto, Schema di


Compravendita peso lordo, risoluzione
tara

Lunghezza Capacità

MISURA
Superficie
Massa

Misure di valore
Peso netto,
peso lordo,
tara
Spesa,
guadagno,
ricavo

237

Guida_sussi_imparo_def_F.indd 237 06/03/15 15.08


m atematica

Traslazione Acuti, ottusi, Grado e


retti, goniometro
Rotazione piatti,
giro

Figure in movimento Rette,


Angoli semirette,
segmenti
Simmetria
Linee
GEOMETRIA
Parallele,
Area perpendicolari,
incidenti
Perimetro
Poligoni
Caratteristiche

Triangoli Classificazioni

Equilatero, Quadrilateri
scaleno,
isoscele
Rettangolo,
quadrato,
Rettangolo, parallelogramma,
acutangolo, rombo,
ottusangolo trapezio

238

Guida_sussi_imparo_def_F.indd 238 06/03/15 15.08


m atematica

E / Non / O Molti,
Diagrammi tanti,
alcuni,
Insiemi nessuno...

Classificazioni Quantificatori

LOGICA

Eventi Eventi
favorevoli possibili

PROBABILITÀ

Certo,
possibile,
impossibile

Frequenza Frequenza
assoluta relativa

STATISTICA

Grafici Moda

Istogramma,
areogramma,
ideogramma

239

Guida_sussi_imparo_def_F.indd 239 06/03/15 15.08


V erifica 1 • M atematica Nome .......................................................................................

LLO Classe ................................ Data ......................................


VE

1
LI

I numeri
1 Inserisci i numeri nella tabella, come nell’esempio.

Periodo delle migliaia Periodo delle unità semplici

hk dak uk h da u

152 643 1 5 2 6 4 3

5 439

8 002

72 638

14 507

280 526

703 493

2 Scrivi in lettere i seguenti numeri, come nell’esempio.

2 457 ➜ duemilaquattrocentocinquantasette
9 205 ➜ . ............................................................................................................................................................................................................................

45 218 ➜ ..........................................................................................................................................................................................................................

62 042 ➜ ..........................................................................................................................................................................................................................

156 973 ➜ . .....................................................................................................................................................................................................................

342 256 ➜ . .....................................................................................................................................................................................................................

3 Scrivi in cifre i seguenti numeri, come nell’esempio.

Ottomilaquattrocentonovantasei ➜ 8 496
Quindicimilasettecentoventiquattro ➜ ............................................................................................................................................

Centosettantaduemiladuecentoquarantuno ➜ .....................................................................................................................

Settantaseimilatrecentosessantuno ➜ ...........................................................................................................................................

Quindicimilacentoundici ➜ . ........................................................................................................................................................................

Tremilaquattrocentonovantacinque ➜ ............................................................................................................................................

Duecentomilacentosessantanove ➜ ................................................................................................................................................

240

Guida_sussi_imparo_matematica.indd 240 06/03/15 14:11


Nome .......................................................................................
V erifica 2 • M atematica
Classe ................................ Data ...................................... LLO
VE

LI
I numeri
1 Scrivi in lettere i seguenti numeri, come nell’esempio.

2 457 ➜ duemilaquattrocentocinquantasette
12 453 ➜ ..........................................................................................................................................................................................................................

345 218 ➜ . .....................................................................................................................................................................................................................

56 971 ➜ ..........................................................................................................................................................................................................................

942 056 ➜ . .....................................................................................................................................................................................................................

206 012 ➜ . .....................................................................................................................................................................................................................

42 006 ➜ ..........................................................................................................................................................................................................................

18 309 ➜ ..........................................................................................................................................................................................................................

2 Scrivi in cifre i seguenti numeri, poi scomponili, come nell’esempio.

Ottomilaquattrocentonovantasei ➜ 8 496 ➜ 8 uk + 4 h + 9 da + 6 u
Centoquindicimilasettecentoventiquattro ➜ .................................................. ➜ ................................................................

Centosettantaduemiladuecentoquarantuno ➜ .................................................. ➜ .........................................................

Settantaseimilatrecentosessantuno ➜ ........................................................... ➜ . .....................................................................

Quindicimilacentoundici ➜ ...................................................................... ➜ ..........................................................................................

Tremilaquattrocentonovantacinque ➜ ................................................................ ➜ ..................................................................

Duecentomilacentosessantanove ➜ ............................................................ ➜ ..........................................................................

Cinquecentoseimilatrecentosedici ➜ ............................................................ ➜ ........................................................................

3 Ricomponi i seguenti numeri.

6 uk + 7 h + 5 da + 6 u = .......................................... 15 u + 54 da + 11 h + 5 uk = ................................

3 h + 5 da + 6 uk = ........................................................... 18 da + 15 u + 37 h = ....................................................

27 uk + 35 da + 6 h = .................................................... 12 dak + 15 da + 37 h = .............................................

34 dak + 21 h + 74 u = ................................................. 5 hk + 29 dak + 106 da = ..........................................

95 dak + 13 uk + 85 da = .......................................... 13 uk + 16 da + 411 u = .............................................

4 Esegui le seguenti equivalenze fra numeri.

250 da = . ......................................... h 25 da = .............................................. u 86 h = .............................................. da


156 da = . ......................................... u 6 dak = .............................................. h 90 dak = ........................................ hk
2 hk = .............................................. da 7 000 h = ...................................... hk 45 000 u = .................................. uk
56 dak = ........................................ uk 14 000 da = . ......................... dak 52 uk = . ............................................. u

241

Guida_sussi_imparo_matematica.indd 241 06/03/15 14:11


V erifica 3 • M atematica Nome .......................................................................................

LLO Classe ................................ Data ......................................


VE

1
LI

I numeri
1 Scomponi i seguenti numeri, come nell’esempio.

2 453 = 2 uk + 4 h + 5 da + 3 u = 2 000 + 400 + 50 + 3


5 219 = ...............................................................................................................................................................................................................................

6 978 = ...............................................................................................................................................................................................................................

34 256 = ............................................................................................................................................................................................................................

18 047 = ............................................................................................................................................................................................................................

434 256 = ........................................................................................................................................................................................................................

802 741 = ........................................................................................................................................................................................................................

175 809 = ........................................................................................................................................................................................................................

2 Ricomponi i seguenti numeri, come nell’esempio.

6 uk + 7 h + 5 da + 6 u = 6 756
7 uk + 3 h + 4 da + 9 u = .......................................... 1 dak + 5 uk + 1 h + 5 da + 7u = ....................

3 hk + 5 dak + 6 uk + 5 h = .................................... 8 da + 5 u + 7 h + 3 uk = ..........................................

5 hk + 2 uk + 1 h + 3 u = ........................................... 4 h + 9 u + 3 hk + 3 da = ..........................................

3 hk + 5 dak + 6 uk + 5 h = .................................... 8 da + 5 u + 7 h + 3 uk = ..........................................

3 Esegui le seguenti equivalenze fra numeri, come nell’esempio.

70 da = 7 h
5 da = . ................................................ u 8h= ..................................................... u 200 u = .............................................. h
6 hk = ........................................... dak 40 uk = . ............................................. h 300 h = ........................................... uk
9 uk = .............................................. da 150 dak = .................................... hk 530 uk = .................................... dak

4 Numera per 50 da 0 a 1 000.


......................................................................................................................................................................................................................................................

......................................................................................................................................................................................................................................................

......................................................................................................................................................................................................................................................

5 Numera per 100 da 1 000 a 0.


......................................................................................................................................................................................................................................................

......................................................................................................................................................................................................................................................

......................................................................................................................................................................................................................................................

242

Guida_sussi_imparo_matematica.indd 242 06/03/15 14:11


Nome .......................................................................................
V erifica 4 • M atematica
Classe ................................ Data ...................................... LLO
VE

LI
I numeri
1 Scomponi i seguenti numeri, come nell’esempio.

2 453 = 2 uk + 4 h + 5 da + 3 u = 2 000 + 400 + 50 + 3


(2 × 1 000) + (4 × 100) + (5 × 10) + (3 × 1) = (2 × 103) + (4 × 102) + (5 × 101) + (3 × 100)
6 913 = ...............................................................................................................................................................................................................................

.......................................................................................................................................................................................................................................................

41 035 = ............................................................................................................................................................................................................................

.......................................................................................................................................................................................................................................................

847 602 = ........................................................................................................................................................................................................................

.......................................................................................................................................................................................................................................................

6 913 = ...............................................................................................................................................................................................................................

.......................................................................................................................................................................................................................................................

274 804 = ........................................................................................................................................................................................................................

.......................................................................................................................................................................................................................................................

2 Numera per 1 000 da 0 a 15 000.


............................................................................................................................................................................

............................................................................................................................................................................

............................................................................................................................................................................

3 Numera per 5 500 da 0 a 110 000.


............................................................................................................................................................................

............................................................................................................................................................................

............................................................................................................................................................................

4 Numera per 2 000 da 100 000 a 68 000.


............................................................................................................................................................................

............................................................................................................................................................................

............................................................................................................................................................................

5 Numera per 500 da 900 000 a 875 000.


............................................................................................................................................................................

............................................................................................................................................................................

............................................................................................................................................................................

243

Guida_sussi_imparo_matematica.indd 243 06/03/15 14:11


V erifica 5 • M atematica Nome .......................................................................................

LLO Classe ................................ Data ......................................


VE

1
LI

I numeri
1 Completa la tabella, come nell’esempio.

+1u –1u + 1 da – 1 da +1h –1h + 1 uk – 1 uk

2 163 2 164 2 162 2 173 2 153 2 263 2 063 3 163 1 163

59 / /

99 / /

380 /

490 /

2 941

5 000

2 Indica il valore della cifra evidenziata, come nell’esempio.

342 ➜ 4 decine 167 ➜ ....................................................... 901 ➜ .......................................................

4 865 ➜ . ................................................ 8 092 ➜ . ................................................ 3 104 ➜ . ................................................

21 400 ➜ .............................................. 150 112 ➜ . ......................................... 73 821 ➜ ..............................................

3 Scrivi il valore della cifra 6 nei seguenti numeri, come nell’esempio.

624 ➜ 6 h 764 ➜ ....................................................... 306 ➜ .......................................................

2 162 ➜ . ................................................ 6 100 ➜ . ................................................ 162 800 ➜ . .........................................

4 Confronta le coppie di numeri usando 5 Collega la scomposizione al numero


>, <, =, come nell’esempio. corrispondente, come nell’esempio.
321 > 124 2 h 3 da 1 u 2 506

863 252 360 533 6 da 7 h 3 uk 1 064

220 220 172 271 9 uk 2 u 8 da 231


1 283 1 823 2 990 2 099 2 uk 5 h 6 u 3 760
9 921 9 921 7 200 2 700 4 u 6 da 1 uk 9 082

244

Guida_sussi_imparo_matematica.indd 244 06/03/15 14:11


Nome .......................................................................................
V erifica 6 • M atematica
Classe ................................ Data ...................................... LLO
VE

LI
I numeri
1 Completa la tabella.

+1h –1h + 1 uk – 1 uk + 1 dak – 1 dak + 1 hk – 1 hk

5 905

7 000

12 608

33 009

100 000

900 900

711 065

2 Con le seguenti cifre, ripetute una sola volta, scrivi tutti i numeri possibili.

358➜ ................................ ................................ ................................ ................................ ................................ ................................

2719➜ ................................ ................................ ................................ ................................ ................................ ................................

................................ ................................ ................................ ................................ ................................ ................................

................................ ................................ ................................ ................................ ................................ ................................

................................ ................................ ................................ ................................ ................................ ................................

3 Completa la tabella inserendo i 4 Scrivi sui puntini una cifra che renda vera
numeri mancanti. la relazione.
3.......26 > 3 526 2 732 < 27.......2
Precedente Numero Successivo
1.......534 < 15 534 34 601 = 34.......01
3 504
641 112 > 64.......112 4 550 > .......550
7 509 .......4 667 < 24 667 2 405 > .......405

22 000 1 334 < 1.......34 84 6.......1 = 84 601


1.......4 004 > 154 004 7 601 < 7.......01
99 999
23 553 < .......3 553 24 991 = 2.......991
520 100
8.......8 554 > 888 554 .......4 471 < 64 471

245

Guida_sussi_imparo_matematica.indd 245 06/03/15 14:11


V erifica 7 • M atematica Nome .......................................................................................

LLO Classe ................................ Data ......................................


VE

1
LI

Le frazioni
1 Colora in ciascuna figura la parte frazionaria indicata.

6 4
➜ ➜
9 8

2 7
➜ ➜
5 8

7 9
➜ ➜
12 14

2 Scrivi la frazione corrispondente alla parte colorata.

..... ..... .....


➜ — ➜ — ➜ —
..... ..... .....

..... ..... .....


➜ — ➜ — ➜ —
..... ..... .....

..... ..... .....


➜ — ➜ — ➜ —
..... ..... .....

246

Guida_sussi_imparo_matematica.indd 246 06/03/15 14:11


Nome .......................................................................................
V erifica 8 • M atematica
Classe ................................ Data ...................................... LLO
VE

LI
Le frazioni
1 Completa.

• Frazionare un intero significa dividerlo in ........................................................................................................................... .

• L’unità frazionaria rappresenta . .......................................................................................... in cui è diviso l’intero.


5
• è una frazione ........................................................................................................................................................................................... .
6
• Il suo denominatore è ............................................... e indica ......................................................................................................... .

• Il suo numeratore è .................................................. e indica .......................................................................................................... .

• Due frazioni si dicono complementari se ............................................................................................................................. .

• Una frazione si dice propria se rappresenta .................................................................................................................. .

• Una frazione si dice impropria se rappresenta ............................................................................................................. .

• Una frazione si dice apparente se rappresenta ........................................................................................................... .

• Due frazioni si dicono equivalenti se rappresentano ............................................................................................. .

• Per calcolare la frazione di un numero basta ...................................................................................................................

il numero per il .............................................................. della frazione e ..........................................................................................

il risultato per il ............................................................................ della frazione stessa.

2 Calcola.

4 9
di 56 ➜ ................................................................................... di 60 ➜ ...................................................................................
7 20

12 9
di 72 ➜ ................................................................................... di 75 ➜ ...................................................................................
18 25

2 10
di 108 ➜ ............................................................................... di 128 ➜ ...............................................................................
9 32

7 15
di 64 ➜ ................................................................................... di 120 ➜ ...............................................................................
8 30

6 14
di 45 ➜ ................................................................................... di 250 ➜ ...............................................................................
15 50

247

Guida_sussi_imparo_matematica.indd 247 06/03/15 14:11


V erifica 9 • M atematica Nome .......................................................................................

LLO Classe ................................ Data ......................................


VE

1
LI

Le frazioni
1 Scrivi sotto forma di frazione.

..... ..... .....


tre terzi ➜ — due sesti ➜ — quindici ventesimi ➜ —
..... ..... .....

..... ..... .....


un ottavo ➜ — tre noni ➜ — sei settimi ➜ —
..... ..... .....

..... ..... .....


dieci ventesimi ➜ — un quinto ➜ — due quarti ➜ —
..... ..... .....

2 Scrivi a parole, come nell’esempio.

2 1
➜ due sesti ➜ ...................................................................................................
6 2

7 4
➜ ................................................................................................... ➜ ...................................................................................................
12 7

8 10
➜ ................................................................................................... ➜ ...................................................................................................
15 20

6 25
➜ ................................................................................................... ➜ ...................................................................................................
8 30

3 Osserva ciascun disegno e scrivi la frazione. Come sono tra loro le tre frazioni?

..... ..... .....


— — —
..... ..... .....

Le tre frazioni sono ...............................................................................................................................................................................................

248

Guida_sussi_imparo_matematica.indd 248 06/03/15 14:11


Nome .......................................................................................
V erifica 10 • M atematica
Classe ................................ Data ...................................... LLO
VE

LI
Le frazioni
1 Cerchia in rosso le frazioni proprie, in verde le frazioni improprie e in blu le frazioni
apparenti.
4 5 6 7 15 12 6 3 6 19
7 3 6 18 3 5 9 6 3 6

7 14 16 5 5 5 5 18 2 4
7 7 20 10 9 5 3 2 18 4

2 Trasforma le seguenti frazioni decimali in numeri decimali.

4 5 6 23
➜ ..................... ➜ ..................... ➜ ..................... ➜ .....................
10 100 1 000 10
25 85 178 1 223
➜ ..................... ➜ ..................... ➜ ..................... ➜ .....................
100 1 000 10 100

3 Trasforma i seguenti numeri decimali in frazioni decimali.

..... ..... ..... .....


2,3 ➜ — 34,6 ➜ — 0,18 ➜ — 0,005 ➜ —
..... ..... ..... .....

..... ..... ..... .....


6,2 ➜ — 78,23 ➜ — 16,3 ➜ — 0,29 ➜ —
..... ..... ..... .....

4 Risolvi sul quaderno i seguenti problemi.

a. Un pasticcere ha preparato 96 paste tra cannoli e bignè. Se i cannoli sono i 4 del


6
totale, quanti sono i cannoli? Quanti sono i bignè?

b. Marcello deve fare un viaggio lungo 345 km. Se ha già fatto i 3 di tutto il percorso,
5
quanti chilometri ha già fatto? E quanti chilometri deve ancora fare?

c. Anna ha avuto in regalo dai nonni 200 euro. Se ha speso i 2 dei suoi soldi, quanto le
10
resta?
d. Giacomo ha comprato 12 pacchetti di figurine. In ogni pacchetto ci sono 7 figurine. Se
2 sono doppioni, quante figurine potrà attaccare?
6
e. La nonna ha comprato 350 bulbi da piantare in giardino. Se i 12 sono di giacinti, quanti
35
bulbi non sono di giacinti?

249

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V erifica 11 • M atematica Nome .......................................................................................

LLO Classe ................................ Data ......................................


VE

1
LI

I numeri decimali
1 Inserisci i numeri nella tabella, come nell’esempio.

Periodo delle unità semplici Periodo dei decimali

h da u d c m

3,51 3 , 5 1

0,045 ,
164,8 ,
73,603 ,
9,104 ,
972,839 ,
0,362 ,

2 Sottolinea in rosso la cifra dei decimi.

5,78 0,82 67,2 9,105 193,8


97,46 12,64 0,3 228,63 0,225

3 Sottolinea in verde la cifra dei centesimi.

0,03 9,12 8,253 11,027 0,46


11,83 887,05 4,81 0,773 32,71

4 Sottolinea in blu la cifra dei millesimi.

1,025 0,105 16,492 561,998 2,364


72,538 37,816 27,804 5,003 66,227

5 Riscrivi i seguenti numeri in ordine crescente.

0,25 0,6 0,8 1,2 2,5 1,8 2,1

......................................................................................................................................................................................................................................................

250

Guida_sussi_imparo_matematica.indd 250 06/03/15 14:11


Nome .......................................................................................
V erifica 12 • M atematica
Classe ................................ Data ...................................... LLO
VE

LI
I numeri decimali
1 Scomponi i seguenti numeri decimali, come nell’esempio.

5,67 ➜ 5 u + 6 d + 7 c
18,5 ➜ ............................................................................................... 0,7 ➜ ...................................................................................................

5,48 ➜ ............................................................................................... 24,739 ➜ ........................................................................................

125,6 ➜ ............................................................................................ 35,821 ➜ ........................................................................................

0,287 ➜ ............................................................................................ 930,86 ➜ ........................................................................................

2 Ricomponi il numero decimale, come nell’esempio.

5 d + 2 c ➜ 0,52
3m+4u➜ ................................................................................ 2c+6m➜ ................................................................................

9d+5u+8m➜ . ............................................................. 8m+2u+1d➜ . .............................................................

6c+3d➜ ................................................................................. 3 da + 7 d ➜ .............................................................................

23 d + 45 m ➜ . ....................................................................... 6c+1d+8m➜ . .............................................................

720 c + 58 m ➜ ..................................................................... 55 m + 22 c + 11 d ➜ ....................................................

3 Trova quanto manca. Osserva l’esempio.

1 = 0,4 + 0,6
1= ................. + 0,3 1 = 0,11 + ................. 1 = 0,36 + .................

1 = 0,56 + ................. 1= ................. + 0,992 1 = 0,555 + .................

10 = 0,7 + ................. 10 = 0,75 + ................. 10 = ................. + 0,259


10 = ................. + 4,8 10 = 3,18 + ................. 10 = 6,199 + .................

4 Riscrivi i seguenti numeri in ordine crescente.

0,125 0,8 1,2 1,05 1,8 1,86 0,133

......................................................................................................................................................................................................................................................

5 Riscrivi i seguenti numeri in ordine decrescente.

2,25 0,56 2,2 0,5 1,6 1,65 0,532

......................................................................................................................................................................................................................................................

251

Guida_sussi_imparo_matematica.indd 251 06/03/15 14:11


V erifica 13 • M atematica Nome .......................................................................................

LLO Classe ................................ Data ......................................


VE

1
LI

Le operazioni
1 Calcola in colonna.

2 312 + 4 624 + 1 456 =. 452 + 2 745 + 3 162 = 1 536 + 1 857 + 7 145 =

2 276 – 1 342 = 4 040 – 2 322 = 1 356 – 1 267 =

2 Risolvi il problema.

Luisa compra al supermercato dei barattoli di pomodoro spendendo € 2,00, delle mele
che costano € 4,00 e una scatola di biscotti a € 3,00.
Quanto spende in tutto?
Se paga con una banconota da € 20,00, quanto riceverà di resto?

252

Guida_sussi_imparo_matematica.indd 252 06/03/15 14:11


Nome .......................................................................................
V erifica 14 • M atematica
Classe ................................ Data ...................................... LLO
VE

LI
Le operazioni
1 Calcola in colonna.

12 742 + 15 924 + 78 426 = 183 433 + 87 345 + 253 464 = 12 343 + 553 867 + 67 145 =

203 676 – 156 742 = 400 000 – 245 842 = 1 345,53 – 845,47 =

2 Risolvi il problema.

Alessandro compra un televisore a € 119,00, un decoder a € 36,00 e un lettore CD a


€ 29,50.
Se paga con una banconota da € 200,00, quanto riceverà di resto?

253

Guida_sussi_imparo_matematica.indd 253 06/03/15 14:11


V erifica 15 • M atematica Nome .......................................................................................

LLO Classe ................................ Data ......................................


VE

1
LI

Le operazioni
1 Calcola in colonna.

24 × 56 = 53 × 67 = 43 × 25 =

4 872 : 6 = 784 : 49 = 1 548 : 36 =

2 Risolvi sul quaderno i seguenti problemi.

a. Giorgia fa la raccolta delle figurine degli animali.


Ha acquistato 26 pacchetti di figurine.

b. Il commesso di un supermercato deve sistemare 336 barattoli di caffè su 4 scaffali.


Se vuole disporre lo stesso numero di barattoli su ciascuno scaffale, quanti barattoli

c. Marco compra 15 sacchetti di caramelle. Ogni sacchetto contiene 12 caramelle.


Quante caramelle acquista in tutto?
Marco decide di regalare alla sorella metà delle sue caramelle.

254

Guida_sussi_imparo_matematica.indd 254 06/03/15 14:11


Nome .......................................................................................
V erifica 16 • M atematica
Classe ................................ Data ...................................... LLO
VE

LI
Le operazioni
1 Calcola in colonna.

124 × 56 = 453 × 764 = 3,43 × 29,6 =

4 860 : 36 = 33 565 : 49 = 43 416 : 134 =

2 Risolvi sul quaderno i seguenti problemi.

a. Marco compra 15 pacchetti di figurine, mentre sua sorella Flavia ne compra 18. Ogni
pacchetto contiene 12 figurine.
Quante figurine acquistano in tutto i due fratelli?

b. Gianni compra al supermercato 6 barattoli di pomodoro che costano € 1,15 l’uno, 3 kg


di mele che costano € 1,55 il chilogrammo e una scatola di biscotti a € 5,75. Paga con
una banconota da € 100,00.

255

Guida_sussi_imparo_matematica.indd 255 06/03/15 14:11


V erifica 17 • M atematica Nome .......................................................................................

LLO Classe ................................ Data ......................................


VE

1
LI

Le operazioni
1 Calcola.

52 × 10 = ............................................. 8 × 1 000 = ....................................... 635 × 100 = ......................................

0,5 × 10 = ........................................... 1,6 × 10 = ........................................... 12,74 × 10 = ....................................

760 : 10 = ........................................... 500 : 100 = . ...................................... 3 000 : 1 000 = .............................

2 : 10 = .................................................. 15 : 10 = . ............................................. 25 : 100 = ...........................................

2 Calcola in colonna.

3,4 + 5,2 = 0,35 + 1,87 = 1,343 + 5,86 = 0,109 + 0,158 =

0,6 – 0,1 = 1,50 – 0,45 = 1,18 – 0,49 = 3,8 – 1,26 =

3,6 × 6 = 5,6 × 0,7 = 14,7 : 3 = 52 : 0,2 =

256

Guida_sussi_imparo_matematica.indd 256 06/03/15 14:11


Nome .......................................................................................
V erifica 18 • M atematica
Classe ................................ Data ...................................... LLO
VE

LI
Le operazioni
1 Calcola.

64 × 10 = ............................................. 675 × 100 = ...................................... 358 × 1 000 = ................................

0,436 × 100 = . ............................... 543,19 × 10 = . ............................... 0,27 × 100 = ....................................

160 : 10 = ........................................... 34 000 : 100 = . ............................. 21 000 : 1 000 = .........................

87,18 : 10 = ...................................... 34,2 : 100 = ...................................... 782 : 1 000 = ..................................

2 Calcola in colonna.

13,4 + 5,26 = 0,35 + 0,847 = 11,93 + 2,16 = 0,59 + 6,758 =

20,6 – 15,73 = 1 – 0,45 = 10 – 7,29 = 3,2 – 1,726 =

134 × 9,6 = 7,54 × 6,7 = 21,28 : 3,8 = 1,836 : 0,27 =

257

Guida_sussi_imparo_matematica.indd 257 06/03/15 14:11


V erifica 19 • M atematica Nome .......................................................................................

LLO Classe ................................ Data ......................................


VE

1
LI

Multipli e divisori
1 Scrivi i divisori dei seguenti numeri, come nell’esempio.

6➜1–2–3–6 8➜ ........................................................................................................

10 ➜ . ................................................................................................... 24 ➜ . ...................................................................................................

11 ➜ . ................................................................................................... 18 ➜ . ...................................................................................................

19 ➜ . ................................................................................................... 5➜ ........................................................................................................

20 ➜ . ................................................................................................... 21 ➜ . ...................................................................................................

2 Scrivi almeno 3 multipli dei seguenti numeri, come nell’esempio.


6 ➜ 12 – 48 – 60 5➜ ........................................................................................................

10 ➜ . ................................................................................................... 4➜ ........................................................................................................

7➜ ........................................................................................................ 9➜ ........................................................................................................

11 ➜ . ................................................................................................... 20 ➜ . ...................................................................................................

8➜ ........................................................................................................ 13 ➜ . ...................................................................................................

15 ➜ . ................................................................................................... 50 ➜ . ...................................................................................................

3 Completa le tabelle, come negli esempi.

la freccia ➜ significa “… è multiplo di…”

10 9 6 12 20 18 8 14 24 28 15 4

2 sì 4

3 no 6

5 sì 7

la freccia ➜ significa “… è multiplo di…”

2 3 4 5 6 7 2 5 6 8 9 10

8 24

10 30

12 36

258

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Nome .......................................................................................
V erifica 20 • M atematica
Classe ................................ Data ...................................... LLO
VE

LI
Multipli e divisori
1 Scrivi i divisori dei seguenti numeri.

26 ➜ . ................................................................................................... 18 ➜ . ...................................................................................................

100 ➜ ................................................................................................. 14 ➜ . ...................................................................................................

20 ➜ . ................................................................................................... 60 ➜ . ...................................................................................................

19 ➜ . ................................................................................................... 27 ➜ . ...................................................................................................

10 ➜ . ................................................................................................... 45 ➜ . ...................................................................................................

99 ➜ . ................................................................................................... 36 ➜ . ...................................................................................................

2 Scrivi sui puntini un numero opportuno.

21 è multiplo di . ...................................................................... 14 non è multiplo di ...........................................................

4 è divisore di ........................................................................... 5 non è divisore di ...............................................................

6 è divisore di ........................................................................... 22 non è multiplo di ...........................................................

.......................................................................... è multiplo di 9. .......................................................... non è multiplo di 15.


............................................................... è divisore di 5 e 7. .......................................................... non è divisore di 16.
...................................................................... è multiplo di 12. .......................................................... non è divisore di 20.

3 Trova i numeri.

• I multipli di 6 maggiori di 28 e minori di 73 ➜ ................................................................................................................ .


• I multipli di 7 maggiori di 25 e minori di 50 ➜ ................................................................................................................ .
• I multipli di 5 compresi tra 12 e 46 ➜ ...................................................................................................................................... .
• I multipli di 8 compresi fra 15 e 55 ➜ ...................................................................................................................................... .
• I multipli di 11 compresi fra 20 e 78 ➜ ................................................................................................................................... .

4 Scomponi i seguenti numeri in fattori primi, come nell’esempio.

12 = 2 × 6 = 2 × 2 × 3 14 = ......................................................................................................

15 = ...................................................................................................... 20 = ......................................................................................................

21 = ...................................................................................................... 30 = ......................................................................................................

35 = ...................................................................................................... 49 = ......................................................................................................

80 = ...................................................................................................... 100 = ...................................................................................................

120 = ................................................................................................... 150 = ...................................................................................................

259

Guida_sussi_imparo_matematica.indd 259 06/03/15 14:11


V erifica 21 • M atematica Nome .......................................................................................

LLO Classe ................................ Data ......................................


VE

1
LI

La misura
1 Inserisci le seguenti misure nelle tabelle.

15,9 m • 251,78 dam • 0,34 dm • 2 491 cm 18 l • 836,5 cl • 3 285 ml • 0,63 hl

km hm dam m dm cm mm hl dal l dl cl ml

18,5 kg • 162,7 cg • 0,473 Mg • 48,29 hg • 63 825 dg

Mg 100 kg 10 kg kg hg dag g dg cg mg

2 Scomponi le seguenti misure, come nell’esempio.

12 m = 1 dam + 2 m 43 cm = . ..........................................................................................

145 dm = . ...................................................................................... 0,67 km = . .....................................................................................

65,5 dam = .................................................................................. 13,8 hm = ......................................................................................


0,62 m = .......................................................................................... 2 836 mm = .................................................................................

23 g = . ............................................................................................... 133 cg = . ........................................................................................

65,02 hg = .................................................................................... 50,48 dag = ................................................................................

0,739 kg = . ................................................................................... 2 704 kg = ....................................................................................

18 l = .................................................................................................. 456 ml = .........................................................................................

0,015 hl = . .................................................................................... 8,45 dl = .........................................................................................

56,23 dal = . ................................................................................ 13,2 cl = .........................................................................................

260

Guida_sussi_imparo_matematica.indd 260 06/03/15 14:11


Nome .......................................................................................
V erifica 22 • M atematica
Classe ................................ Data ...................................... LLO
VE

LI
La misura
1 Esegui le equivalenze.

7,8 dam = ........................................................................... dm 15 cm = . ............................................................................. mm


0,7 km = ........................................................................... dam 612 m = . ............................................................................... hm
1,6 hm = ................................................................................... m 0,56 km = . ...................................................................... dam
34 g = . ..................................................................................... dg 7,8 cg = ................................................................................. dg
4,9 hg = ..................................................................................... g 4,5 Mg = . ............................................................................... kg
5 670 mg = ............................................................................ g 48,45 dag = ....................................................................... kg
56 l = ...................................................................................... dal 34,18 dl = ................................................................................ l
5,35 hl = ............................................................................. dal 65 dal = . ................................................................................. hl

2 Collega con una freccia le misure tra loro equivalenti.

6m 7,2 mm 4g 5 dg 3l 120 l
0,72 cm 600 dm 500 mg 0,4 hg 0,7 dl 30 dal
8 hm 60 dm 4 dag 30 g 3 hl 0,7 hl
6 dam 800 m 0,3 Mg 500 g 12 dal 0,3 dal
0,8 dm 7,2 dam 0,5 kg 40 dg 70 l 1,2 cl
72 m 8 cm 0,3 hg 300 kg 12 ml 7 cl

3 Completa.

Stoffa: € 15,00 al metro Latte: € 1,40 al litro Prosciutto: € 2,40 all’etto

0,5 m ➜ . ................................................... 2,5 l ➜ ....................................................... 2 hg ➜ ........................................................

2m➜ .......................................................... 1 dal ➜ ..................................................... 0,5 hg ➜ . .................................................

100 dm ➜ ............................................... 5 dl ➜ ......................................................... 400 g ➜ ....................................................

15 cm ➜ ................................................... 15 l ➜ ......................................................... 1 kg ➜ ........................................................

261

Guida_sussi_imparo_matematica.indd 261 06/03/15 14:11


V erifica 23 • M atematica Nome .......................................................................................

LLO Classe ................................ Data ......................................


VE

1
LI

Peso lordo, peso netto, tara


1 Osserva i disegni e completa.

15 kg 14 kg 1 kg

PESO LORDO PESO NETTO TARA

Peso netto Peso Peso


cassetta piena – della merce = della cassetta
15 kg ................... kg ................... kg

2 Osserva i disegni e completa gli schemi corrispondenti.

Tara

Peso lordo 30 kg Peso netto ................ Tara 2 kg

Peso
Tara
netto
+

Peso netto 500 kg Tara 5 000 kg Peso lordo ................

Peso
Caffè Caffè lordo
Caffè Caffè
Caffè................
Tara Caffè
Peso lordo 580 g Peso netto 500 g
Tara

Spesa, guadagno, ricavo


1 Completa gli schemi.

Spesa Guadagno Ricavo


+ –

Guadagno Spesa

262

Guida_sussi_imparo_matematica.indd 262 06/03/15 14:11


Nome .......................................................................................
V erifica 24 • M atematica
Classe ................................ Data ...................................... LLO
VE

LI
Peso lordo, peso netto, tara
1 Completa la tabella.

peso netto tara peso lordo


scatola di biscotti 355 g .................. g 500 g
sacchetto di pistacchi .................. hg 0,5 hg 1,05 kg
barattolo di marmellata 1,25 kg 3,5 hg .................. hg
barattolo di pomodori 40 dag .................. dag 47 dag

2 Risolvi i seguenti problemi sul quaderno.

a. Una cassetta di pomodori pesa 15,7 kg. Se la cassetta vuota pesa 15 hg, quanto pesa-

b. Sull’etichetta di un barattolo di fagioli c’è scritto “peso lordo 550 g”. Se il peso netto è
9 del peso lordo, quanto pesa il barattolo vuoto?
10

Spesa, guadagno, ricavo


1 Completa la tabella.

spesa ricavo guadagno perdita


padella € 14,45 € 18,00 € .......................... € ..........................

libro € 9,50 € 14,25 € .......................... € ..........................

vestito € 50,00 € .......................... € .......................... € 12,00


sandali € .......................... € 35,00 € 11,50 € ..........................

pantaloni € 23,50 € .......................... € 11,85 € ..........................

2 Risolvi i seguenti problemi sul quaderno.

a. Un negoziante ha acquistato 56 magliette, pagandole € 12,50 l’una.

b. Un’azienda di ceramiche vende 15 servizi di piatti difettosi a soli € 67,00 a servizio. Se

263

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V erifica 25 • M atematica Nome .......................................................................................

LLO Classe ................................ Data ......................................


VE

1
LI

Le misure di superficie
1 Collega con delle frecce le misure, i simboli e il valore corrispondente.

chilometro
dm2 È un quadrato con il lato lungo 1 cm.
quadrato

decametro
km2 È un quadrato con il lato lungo 1 dm.
quadrato

metro
hm2 È un quadrato con il lato lungo 1 km.
quadrato

decimetro
cm2 È un quadrato con il lato lungo 1 m.
quadrato

millimetro
dam2 È un quadrato con il lato lungo 1 mm.
quadrato

ettometro
m2 È un quadrato con il lato lungo 1 hm.
quadrato

centimetro
mm2 È un quadrato con il lato lungo 1 dam.
quadrato

2 Inserisci nella tabella le seguenti misure, come nell’esempio.

82,16 m2 • 0,75 dm2 • 28 154 m2 • 453 713 mm2 •


0,35 hm2 • 153,36 dam2 • 1,74 km2 • 13 749 cm2

km2 hm2 dam2 m2 dm2 cm2 mm2


da u da u da u da u da u da u da u
8 2 1 6

264

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Nome .......................................................................................
V erifica 26 • M atematica
Classe ................................ Data ...................................... LLO
VE

LI
Le misure di superficie
1 Scrivi la marca mancante.

62 cm2 = 0,62 ........................................................................... 0,84 m2 = 8 400 ......................................................................

28 630 m2 = 286,30 ........................................................... 2 723 dm2 = 27,23 . .............................................................

0,09 dam2 = 9 ........................................................................... 3,4 dm2 = 0,034 . ....................................................................

1,74 hm2 = 17 400 ............................................................... 49 cm2 = 4 900 . ......................................................................

2 Scomponi, come nell’esempio.

56,13 m2 = 56 m2 + 13 dm2 7,48 dm2 = ....................................................................................

78,03 km = 2
................................................................................. 129,74 cm = 2
.............................................................................

728 hm = 2
...................................................................................... 7 239 cm = 2
. ...............................................................................

113,64 dam = 2
......................................................................... 265 hm = 2
....................................................................................

3 Completa le tabelle.

km2 hm2 dam2 m2 m2 dm2 cm2 mm2


7 500 0,18 34
1,65 0,43 59,12 1 890
931 1 372 9 0,67

4 Quale unità di misura useresti per misurare…? Indicalo con una X.

km2 hm2 dam2 m2 dm2 cm2 mm2


aula
libro
banco
quadretto

5 Cerchia la cifra o le cifre indicate dalla marca.

46,16 cm2 37 991 dam2 8,65 dm2 129,74 m2 238 mm2


3,54 m2 0,265 km2 6 784 cm2 36 830 dm2 2 819 m2

265

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V erifica 27 • M atematica Nome .......................................................................................

LLO Classe ................................ Data ......................................


VE

1
LI

Figure in movimento
1 Disegna la figura simmetrica rispetto all’asse di simmetria.

2 Esegui le seguenti traslazioni della figura: → 20 ↑ 12 ↑ 12

266

Guida_sussi_imparo_matematica.indd 266 06/03/15 14:11


Nome .......................................................................................
V erifica 28 • M atematica
Classe ................................ Data ...................................... LLO
VE

LI
Figure in movimento
1 Disegna sul quadrettato i seguenti poligoni: un quadrato, un rettangolo e un rombo.
Poi disegna almeno due assi di simmetria per ciascuna figura.

2 Esegui le seguenti traslazioni della figura: 5 ↑6 → 11 ↑7


267

Guida_sussi_imparo_matematica.indd 267 06/03/15 14:11


V erifica 29 • M atematica Nome .......................................................................................

LLO Classe ................................ Data ......................................


VE

1
LI

Gli angoli e le linee


1 Per ciascuno degli angoli dati, scrivi il suo nome.

Misura meno di . ........................... Misura ..................................................... Misura più di . ..................................

È un angolo ...................................... È un angolo ...................................... È un angolo ......................................

Misura ..................................................... Misura .....................................................

È un angolo ...................................... È un angolo ......................................

2 Scrivi il nome di ciascuna delle seguenti linee.

La linea .................................................. La ......................................................... ha Il .......................................................... è la


non ha né inizio né fine. un inizio, ma non ha una linea compresa fra due
fine. punti.

Le due rette non si incon- Le due rette si incontrano Le due rette si incontrano
trano mai e si dicono in un punto e si dicono formando un angolo retto
.......................................................................... .......................................................................... e si dicono .........................................

268

Guida_sussi_imparo_matematica.indd 268 06/03/15 14:11


Nome .......................................................................................
V erifica 30 • M atematica
Classe ................................ Data ...................................... LLO
VE

LI
Gli angoli e le linee
1 Completa la tabella, come nell’esempio.

Definizione Nome Disegno

È un angolo di 90°. angolo retto

È un angolo che misura meno di 90°.

È un angolo che misura più di 90°.

È un angolo di 180°.

È un angolo di 360°.

2 Leggi ciascuna definizione e collegala con il disegno e il nome corrispondenti.

È un tratto di retta
Retta
compreso fra due punti.

È una delle parti in cui


la retta è stata divisa da Segmento
un punto.

Mantiene sempre la
stessa direzione e non Semiretta
ha né inizio né fine.

3 Disegna.

rette parallele rette incidenti rette perpendicolari

269

Guida_sussi_imparo_matematica.indd 269 06/03/15 14:11


V erifica 31 • M atematica Nome .......................................................................................

LLO Classe ................................ Data ......................................


VE

1
LI

La geometria
1 Classifica i triangoli rispetto ai lati e agli angoli: segna una X nella casella adatta.

Definizione Equilatero Isoscele Scaleno Ottusangolo Acutangolo Rettangolo

2 Scrivi il nome dei seguenti quadrilateri.

........................................................ ........................................................ ........................................................

........................................................ ........................................................

270

Guida_sussi_imparo_matematica.indd 270 06/03/15 14:11


Nome .......................................................................................
V erifica 32 • M atematica
Classe ................................ Data ...................................... LLO
VE

LI
La geometria
1 Completa la tabella.

triangolo lato 1 lato 2 lato 3 perimetro


equilatero ............................................. ............................................. ............................................. 36 m
isoscele 12 dm 12 dm 15 dm .............................................

scaleno 11 cm 14 cm ............................................. 41 cm

2 Completa la tabella.

quadrilatero lato 1 lato 2 lato 3 lato 4 perimetro


quadrato .................................. .................................. .................................. .................................. 36 m
rettangolo 12 cm 25 cm .................................. .................................. ..................................

trapezio 14 m 24 m 16 m 18 m ..................................

rombo .................................. .................................. .................................. .................................. 40 dm


parallelogramma 10 dam .................................. .................................. .................................. 30 dam

3 Risolvi il problema.

Un rombo ha il lato di 40 m e le diagonali di 48 m e di 64 m.


Calcola il perimetro e l’area.

271

Guida_sussi_imparo_matematica.indd 271 06/03/15 14:11


V erifica 33 • M atematica Nome .......................................................................................

Classe ................................ Data ......................................

La logica
1 Aggiungi gli elementi mancanti, completa i cartellini utilizzando O – E – NON, poi dise-
gna gli schemi che mancano.

tulipani fiori rossi caramelle cioccolatini

tulipani .................................... rossi caramelle ......................... cioccolatini

vegetali
................................ grigi

fiori .................... fiori ............................................................................................

frutta

triangoli ............................... rettangoli mele ................. mele

272

Guida_sussi_imparo_matematica.indd 272 06/03/15 14:11


Nome .......................................................................................
V erifica 34 • M atematica
Classe ................................ Data ......................................

La logica
1 Considera i seguenti numeri:
8 – 18 – 25 – 36 – 42 – 75 – 86 – 99 – 102
Inserisci questi numeri nei diagrammi di Eulero-Venn, ad albero e di Carroll.

A B NO
I ND
AR
DISP ISP
AR
U I

M
3
M
DI

UL
NO LO
DI
UL
NO LO
O

TIP
PL

TIP

LO

N D
N D
TI

TIP
UL

UL
M

I3
I3

M
A: è multiplo di 3
dispari non dispari
B: è dispari
multiplo di 3
non multiplo di 3

2 Osserva le immagini e completa gli enunciati con:


“è certo”, “è possibile”, “è impossibile”.

• Gli animali rappresentati hanno quattro zampe. ➜ ...................................................................................................


• Gli animali rappresentati vivono in casa. ➜ .......................................................................................................................
• Gli animali rappresentati hanno due zampe. ➜ ............................................................................................................

273

Guida_sussi_imparo_matematica.indd 273 06/03/15 14:11


V erifica 35 • M atematica Nome .......................................................................................

Classe ................................ Data ......................................

La probabilità
1 Osserva il dado e immagina di lanciarlo in aria.
Per ogni affermazione segna poi se è vera (V) o falsa (F).

• È certo che esca un numero maggiore di 3. V F


• È possibile che esca un numero dispari. V F
• È impossibile che esca un numero minore di 6. V F
• È certo che esca un numero pari. V F
• È certo che esca un numero compreso tra 1 e 6. V F
• È possibile che esca un numero minore di 1. V F
• È impossibile che esca un numero pari. V F

2 Ora immagina di lanciare 2 dadi e completa.

• Hai ............. probabilità di ottenere un numero dispari.


• Hai ............. probabilità di ottenere un numero di 2 cifre.
• Hai ............. probabilità di ottenere un numero compreso tra 2 e 12.
• Hai ............. probabilità di ottenere il numero 8.
• Hai ............. probabilità di ottenere il numero 1.
• Hai ............. probabilità di ottenere il numero 10.

3 Osserva queste carte.

Calcola la probabilità che esca:


• una carta di cuori: ............................................................................................................................................................................................
• una carta di fiori: ................................................................................................................................................................................................
• una carta di picche: .......................................................................................................................................................................................
• una carta dispari: ....................................................................................................................................................................................................
• un asso: ........................................................................................................................................................................................................................
• un tre: ..............................................................................................................................................................................................................................
• una carta pari: . .....................................................................................................................................................................................................
• un cinque: ..................................................................................................................................................................................................................

274

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Nome .......................................................................................
V erifica 36 • M atematica
Classe ................................ Data ......................................

La statistica
1 Il seguente grafico rappresenta un gruppo di alunni di una scuola di Perugia che par-
tecipa a un’uscita didattica al Museo etrusco.
Le colonne grigie rappresentano le femmine, le colonne azzurre i maschi.
Osserva attentamente il grafico.

10
9
8
7
10
6 9
5 8
7
4
6
3 5
4
2
3
1 2
1
0
80 8
9 9 10
10
11
11
Età
Etàdegli alunni
degli alunni

2 Rispondi alle domande. Se ne hai bisogno, utilizza gli spazi con i puntini per eseguire
le operazioni.
• Quanti sono gli alunni di 8 anni che partecipano all’uscita? ...........................................................................
• Quanti sono gli alunni di 9 anni che partecipano all’uscita? ...........................................................................
• Quanti sono i maschi di 10 anni che partecipano all’uscita? .........................................................................
• Quante sono le femmine di 11 anni che partecipano all’uscita? ................................................................
• Qual è il gruppo più numeroso? . .....................................................................................................................................................
• Quanti alunni partecipano in tutto?. ...............................................................................................................................................
• Quante sono in tutto le femmine? ...................................................................................................................................................
• Quanti sono in tutto i maschi? ............................................................................................................................................................

3 Fai con i tuoi compagni un’indagine statistica sulla colazione prima di venire a scuola.
Scegli la popolazione da intervistare, chiedi che cosa bevono e che cosa mangiano per
colazione, poi costruisci un grafico che permetta di leggere velocemente i dati raccolti.
Analizza i dati con la classe.

275

Guida_sussi_imparo_matematica.indd 275 06/03/15 14:11


I nvalsi 1 • M atematica Nome .......................................................................................

Classe ................................ Data ......................................

Giochiamo con la matematica


1 Osserva le seguenti figure, poi rispondi.

2
1 3

4
5

• Quali figure sono quadrilateri?

A. 1e5 C. 4e3

B. 1e4 D. 2e5

2 Un blocco da disegno è costituito da 56 fogli. Ne ho utilizzati 25.


Quale operazione devo fare per sapere quanti fogli ho ancora a disposizione?

A. 56 + 25 C. 25 × 56

B. 25 – 56 D. 56 – 25

3 Qual è la cifra delle decine nel numero 356 294?

A. 5 C. 6

B. 2 D. 9

4 Prima faccio 56 × 10 e poi 56 × 11. Il secondo risultato quanto è maggiore del primo?

A. 10 C. 11

B. 56 D. 1

276

Guida_sussi_imparo_matematica.indd 276 06/03/15 14:11


Nome .......................................................................................
I nvalsi 2 • M atematica
Classe ................................ Data ......................................

Giochiamo con la matematica


1 Leggi e rispondi.

Giacomo ha misurato i suoi pastelli:


• pastello rosso = 12,5 cm
• pastello verde = 96 mm
• pastello blu = 1,36 dm
• pastello giallo = 0,114 m

• Qual è il pastello più corto?

A. pastello rosso C. pastello verde

B. pastello blu D. pastello giallo

2 Quale affermazione è falsa?

A. Il parallelogramma è un quadrilatero.

B. Il quadrato è un rettangolo.

C. Il rombo è un quadrato.

D. Il trapezio ha due lati paralleli.

3 Osserva l’uguaglianza. Quale numero è coperto dalla macchia? Segna con una X la
risposta esatta.

25 × 2 = 10 ×

A. 2 C. 25

B. 5 D. 10

4 A quale numero corrispondono 289 decimi?

A. 2,89 C. 298

B. 28,9 D. 0,289

277

Guida_sussi_imparo_matematica.indd 277 06/03/15 14:11


I nvalsi 3 • M atematica Nome .......................................................................................

Classe ................................ Data ......................................

Giochiamo con la matematica


1 Quale numero è il successivo di 8 centinaia?

A. 800 C. 799

B. 700 D. 801 a

2 Quali angoli sono retti? b

a
a
e c d
A. a–c e
B. c–e b
b
C. b–e a

D. d–a c d e
c d
b

3 c
Quanto manca a 70 centesimi per raggiungere l’unità? d

A. 130 centesimi

B. 70 decimi

C. 300 millesimi

D. 7 decimi

4 Quali linee sono tra loro parallele?

d
A. a–b
a
B. c–d
e
C. b–e

D. a–e c
b

278

Guida_sussi_imparo_matematica.indd 278 06/03/15 14:11


Nome .......................................................................................
I nvalsi 4 • M atematica
Classe ................................ Data ......................................

Giochiamo con la matematica


1 Il seguente grafico rappresenta un 10
gruppo di alunni che partecipa a uno 9
spettacolo teatrale. Le femmine sono 8
rappresentate dalle colonne grigie, i 7
maschi dalle colonne azzurre. 6
Osserva attentamente il grafico. 5
4
3
2
1
0
8 9 10 11
Età degli alunni

2 Rispondi alle domande segnando con una X la risposta corretta.

• Quanti sono i maschi che hanno 9 anni?

A. 9 B. 5 C. 7 D. 6

• Quanti alunni partecipano in tutto allo spettacolo teatrale? ............................................................................

3 Risolvi il problema.

Paolo ha il doppio degli anni di Giulia, che ha il triplo degli anni di Sandro.
Se Sandro ha 7 anni, quanti anni ha Paolo? Scrivi le operazioni.
.......................................................................................................................................................................................................................................................

.......................................................................................................................................................................................................................................................

4 Osserva il trapezio: come si chiama il segmento DB?

A. lato

B. base maggiore
D C. diagonale
B
D. altezza
A

279

Guida_sussi_imparo_matematica.indd 279 06/03/15 14:11


I nvalsi 5 • M atematica Nome .......................................................................................

Classe ................................ Data ......................................

Giochiamo con la matematica


1 Risolvi i seguenti problemi, segnando una X sulla risposta esatta.

a. Due bambini comprano un pacco di biscotti e 2 gelati e spendono 6 euro e 40 centesi-


mi. Se il pacco di biscotti costa 2 euro e 40 centesimi, quanto costa un gelato?

A. 5 euro C. 3 euro e 20 centesimi

B. 2 euro D. 1 euro e 40 centesimi

b. Mario frequenta la lezione di pianoforte. Inizia alle 15.00 e la lezione dura 1 ora e mezza.

A. alle 15.00 C. alle 13.00

B. alle 17.00 D. alle 16.30

2 Quanti metri misura il perimetro di questa figura?

A. 22 m

B. 15 m

C. 18 m
1m
D. 10 m

3 Risolvi il problema, segnando una X sulla risposta esatta.

Andrea fa la raccolta di figurine degli animali. L’album ha 64 pagine e in ogni pagina si


devono attaccare 8 figurine. Quale operazione deve fare Andrea per conoscere quante
figurine deve attaccare in tutto sull’album?

A. 64 + 8

B. 64 – 8

C. 64 × 8

D. 64 : 8

280

Guida_sussi_imparo_matematica.indd 280 06/03/15 14:11


Nome .......................................................................................
I nvalsi 6 • M atematica
Classe ................................ Data ......................................

Giochiamo con la matematica


1 Gli alunni della IV C hanno costruito un quantità
triangolo
pluviometro e sono riusciti a misurare la di pioggia caduta
pioggia caduta nei mesi dell’anno 2014 gennaio 140 mm
nella loro città.
Osserva attentamente i dati riportati nella febbraio 110 mm
tabella. marzo 130 mm
aprile 100 mm
maggio 50 mm
giugno 25 mm
luglio 30 mm
agosto 20 mm
settembre 40 mm
ottobre 70 mm
novembre 90 mm
dicembre 120 mm

2 Quale delle seguenti affermazioni è falsa?

A. Nel mese di agosto è piovuto di meno.

B. Tra gennaio e giugno è piovuto di meno che tra luglio e dicembre.

C. Nel mese di gennaio è piovuto di più.

D. Tra gennaio e aprile è piovuto di più che negli altri quadrimestri dell’anno.

3 Qual è la cifra delle unità di migliaia nel numero 27 461?

A. 7 B. 2 C. 1 D. 6

4 Quale valore deve avere perché l’uguaglianza sia esatta? Segna con una
X la risposta esatta.
4 × 10 = × 40

A. 1 B. 2 C. 5 D. 10

281

Guida_sussi_imparo_matematica.indd 281 06/03/15 14:11


I nvalsi 7 • M atematica Nome .......................................................................................

Classe ................................ Data ......................................

Giochiamo con la matematica


1 Quale delle seguenti serie contiene solo poligoni?

A. triangolo – rettangolo – cubo – quadrato

B. trapezio – esagono – rombo – quadrato

C. cerchio – esagono – pentagono – triangolo

D. rettangolo – piramide – rombo – parallelogramma

2 Quale delle seguenti affermazioni è vera?


In un triangolo equilatero…

A. I lati sono tutti congruenti.

B. Gli angoli sono tutti retti.

C. I lati sono quattro.

D. Gli angoli sono tutti ottusi.

3 La moltiplicazione 25 × 10 dà un risultato maggiore di 25 × 9: di quanto?

A. di 1 C. di 9

B. di 10 D. di 25

4 A quale numero corrispondono 265 centesimi?

A. 2,65 C. 0,265

B. 265 D. 26,5

5 Sulla scatola degli spaghetti c’è scritto: “Tempo di cottura: 12 minuti”.


Quanto tempo occorrerà per cuocere contemporaneamente 2 scatole di spaghetti?

A. 6 minuti C. 12 minuti

B. 18 minuti D. 24 minuti

282

Guida_sussi_imparo_matematica.indd 282 06/03/15 14:11


Nome .......................................................................................
I nvalsi 8 • M atematica
Classe ................................ Data ......................................

Giochiamo con la matematica


1 La maestra ha messo a disposizione degli alunni 60 pennarelli. Un terzo sono nuovi.
Quanti pennarelli sono nuovi?

A. 10 pennarelli

B. 20 pennarelli

C. 30 pennarelli

D. 40 pennarelli

2 Quali angoli non sono retti? Segna con una X la risposta esatta.

C
A. B–A–C

B. A–B–D

C. D–C–B
A
D. A–C–D
D
B

3 Quattro cuginetti hanno ricevuto dagli zii alcune monete. Chi ha ricevuto esattamente
5 euro?
A. Lucia ha 2 monete da 2 euro e 3 monete da 50 centesimi.

B. Enrico ha 4 monete da 50 centesimi e 2 monete da 20 centesimi.

C. Paola ha 3 monete da 1 euro e 4 monete da 50 centesimi.

D. Nicola ha 1 moneta da 2 euro e 2 monete da 1 euro.

4 Giorgia deve eseguire la moltiplicazione 35 × 28, ma sbaglia e invece di moltiplicare


per 28 moltiplica per 27. Di quanto diminuisce il risultato?

A. di 1 C. di 27

B. di 28 D. di 35

283

Guida_sussi_imparo_matematica.indd 283 06/03/15 14:11


I nvalsi 9 • M atematica Nome .......................................................................................

Classe ................................ Data ......................................

Giochiamo con la matematica


1 Quanto può pesare un uovo di gallina?

A. 55 grammi C. 2 ettogrammi

B. 10 decigrammi D. 0,5 chilogrammi

2 Quanto misura l’area della figura colorata di grigio, se ogni quadrato misura 1 dm2?

A. 10 dm2 1 dm2

B. 12 dm2

C. 1 m2

D. 2 m2

3 Quale fra le seguenti relazioni è vera?

A. 6 000 > 5 999 C. 8 298 < 8 000

B. 5 000 < 4 005 D. 5 999 > 6 000

Sport preferiti da 100 ragazzi


4 Il grafico rappresenta gli sport preferiti
da 100 ragazzi. Osservalo attentamente,
TENNIS
poi rispondi alla domanda segnando una
BASKET
X sulla risposta esatta.
CALCIO
NUOTO

• Quale affermazione è falsa?

A. Il tennis ha le stesse preferenze del nuoto.

B. Il basket è preferito da un quarto dei ragazzi.

C. Il calcio è lo sport che ha più preferenze.

D. Il tennis ha più preferenze del basket.

284

Guida_sussi_imparo_matematica.indd 284 06/03/15 14:11


Versione semplificata
per imparare le discipline
con un linguaggio facile
e un carattere ad alta leggibilità
• per alunni migranti che stanno imparando la lingua italiana
• per alunni italiani che necessitano di testi più accessibili
sul piano linguistico
• per alunni con Bisogni Educativi Speciali (BES)

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V ersione s emplificata

S u s s i d i a r i o
Perché un
semplificato?
In classi sempre più eterogenee e complesse, caratterizzate
da una significativa presenza di alunni migranti e di alunni
con disturbi specifici dell’apprendimento, i libri di testo ri-
schiano di non rispondere più in modo adeguato alle esigen-
ze di personalizzazione dell’insegnamento richieste anche
dalla normativa attuale.
La Circolare n. 8/2013 ha infatti introdotto la possibilità e
l’opportunità di personalizzare la programmazione didattica
per gli alunni con Bisogni Educativi Speciali (BES), utilizzan-
do, se necessario, strumenti compensativi quali i testi sem-
plificati.
I libri di testo utilizzano normalmente un lessico disciplinare
specialistico e una complessa strutturazione della frase e del
periodo che risultano spesso incomprensibili per gli alunni
stranieri e per gli alunni con limitate competenze linguistiche.
Le difficoltà di tipo linguistico costituiscono così per questi
alunni un ostacolo a volte insormontabile per la comprensio-
ne dei concetti più astratti, che devono essere acquisiti nelle
discipline di studio e nell’area matematica, e facilmente con-
ducono all’insuccesso scolastico o comunque ad un senso di
inadeguatezza e di esclusione dal percorso della classe.
Per rendere concretamente possibile la personalizzazione
dell’insegnamento in ottica inclusiva, il corso IMPARO FACI-
LE ha predisposto una versione integrale del Sussidiario del-
le discipline in italiano semplificato.

Un aiuto per facilitare


docenti e studenti
Per gli alunni Il Sussidiario IMPARO FACILE permette a tut-
ti gli alunni, anche quelli con limitate competenze in lingua
italiana o con difficoltà cognitive, di seguire il percorso della
classe, con lo stesso libro di testo dei compagni ma in una
versione semplificata e adeguata alle loro capacità.
Per i docenti Il Sussidiario viene fornito già semplificato agli

286

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V ersione s emplificata

alunni che ne hanno bisogno liberando gli insegnanti dalla


necessità di rielaborare personalmente e quotidianamente i
testi, e permettendo loro di gestire il proprio tempo in modo
più funzionale. La personalizzazione del percorso didattico
non comporta necessariamente una riduzione dei contenuti,
ma è resa possibile dalla diversificazione degli strumenti in
ottica inclusiva.
Così come i docenti sanno adattare il libro di testo per la clas-
se alle proprie esigenze didattiche, analogamente sapranno
sfruttare al meglio lo strumento semplificato per le diverse
necessità dei loro alunni.

Il Sussidiario semplificato
La versione semplificata del Sussidiario IMPARO FACILE
è dedicata e realizzata espressamente per gli alunni con
una limitata competenza linguistica in italiano e viene for-
nita a ciascun alunno su richiesta dei docenti.

Il Sussidiario Semplificato è identico al Sussidiario per la


classe, con le stesse pagine, gli stessi esperimenti, gli stessi
box operativi, ma presenta:
• testi semplificati per un livello di
competenza in lingua italiana A1/A2:
una struttura sintattica semplice e pa-
ratattica, un lessico legato il più possi-
bile alla quotidianità, la presentazione
di un vocabolario specifico seleziona-
to, ancorato alle immagini;
• un corredo di immagini più am-
pio, a supporto della comprensione
e dell’acquisizione del lessico speci-
fico;
• un carattere ad alta leggibilità,
per facilitare la lettura e lo studio an-
che degli alunni che stanno imparando
a leggere o che hanno difficoltà nella
decodifica e nella comprensione dello
stampatello minuscolo;
• un’organizzazione delle pagine con
attività adatte ai diversi livelli di
competenza linguistica.

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V ersione s emplificata

Per quali alunni


si può richiedere
la versione semplificata?
Dal momento che il linguaggio veicola i concetti, è inevitabi-
le che la semplificazione linguistica comporti necessariamen-
te anche una semplificazione del contenuto, soprattutto se
astratto e lontano dall’esperienza dei bambini, come nello stu-
dio delle antiche civiltà o di ambienti geografici sconosciuti.

Il Sussidiario Semplificato è indicato per:


• Alunni stranieri o migranti che comunicano in modo sem-
plice in lingua italiana ma non hanno ancora acquisito la co-
siddetta “lingua per lo studio”; per acquisire le competenze
linguistiche necessarie allo studio in una seconda lingua,
infatti, sono necessari mediamente 5-7 anni di esposizione
all’italiano. Compilando la tabella di Valutazione delle Com-
petenze in Lingua italiana L2 secondo il Quadro Comune di
Riferimento Europeo (QCER), i docenti potranno rendersi
conto a quale livello corrisponde la competenza linguistica
del proprio alunno o alunna.
Il Sussidiario Semplificato si rivolge ad alunni con un livello
di competenza linguistica fra A1 e A2 secondo il QCER.
• Alunni BES con una diagnosi di disturbo specifico del lin-
guaggio o con un QI ai limiti inferiori del range considerato
sufficiente.
La semplificazione della sintassi e del lessico e la cura nel gui-
dare con chiarezza attraverso i passaggi logici può infatti fa-
cilitare la comprensione anche dei concetti più difficoltosi, o
viceversa costituire già uno strumento dispensativo di alcuni
approfondimenti che risulterebbero inaccessibili per alcuni
bambini.
• Alunni DSA con dislessia certificata che presentino, associa-
te al disturbo specifico di decodifica del testo scritto, anche
problematiche di tipo cognitivo o logico.
Non sarebbe infatti corretto proporre un testo, semplificato nel
linguaggio e nei contenuti, ad alunni puramente dislessici, per
i quali lo strumento compensativo d’eccellenza è l’audiolibro.
Anche laddove la scuola non fosse dotata di strumentazione
adatta, per gli alunni dislessici vi sono strumenti informatici
compensativi che vengono forniti gratuitamente alle famiglie
che ne fanno richiesta.

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V ersione s emplificata

Un Sussidiario per tutti!


Qualcuno potrebbe interpretare la differenziazione del testo
come un elemento discriminatorio piuttosto che inclusivo.
Per evitare che gli alunni possano percepire il testo facilitato
come indice di diversità, con IMPARO FACILE viene offerto a
tutti gli alunni lo stesso Sussidiario: identico nella presenta-
zione, nel numero delle pagine e nelle immagini, ma con testi
semplificati.

I riferimenti normativi:
gli alunni con
Bisogni Educativi Speciali (BES)
Le importanti circolari sugli alunni con BES e sull’integrazio-
ne degli alunni migranti forniscono precise indicazioni nor-
mative in questa direzione, riferendosi esplicitamente ai testi
semplificati come importanti strumenti per l’inclusione e la
personalizzazione dell’insegnamento:

Dalla Circolare Ministeriale n. 8 del 6 marzo 2013 in riferi-


mento alla Direttiva Ministeriale 27 dicembre 2012: “Stru-
menti d’intervento per alunni con Bisogni Educativi Speciali e
organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica”:
“Ogni alunno, con continuità o per determinati periodi, può manife-
stare Bisogni Educativi Speciali… rispetto ai quali è necessario che
le scuole offrano adeguata e personalizzata risposta. Tali tipologie di
BES dovranno essere individuate sulla base di elementi oggettivi
(come ad esempio una segnalazione degli operatori dei servizi sociali),
ovvero di ben fondate considerazioni psicopedagogiche e didat-
tiche.
È necessario che l’attivazione di un percorso individualizzato e personaliz-
zato per un alunno con Bisogni Educativi Speciali sia deliberata…, nelle
scuole primarie, da tutti i componenti del team docenti, dando luogo al
PDP, firmato dal Dirigente Scolastico (o da un docente da questi specifi-
camente delegato), dai docenti e dalla famiglia.
Ove non sia presente certificazione clinica o diagnosi, il Consiglio di classe
o il team dei docenti motiveranno opportunamente, verbalizzandole, le de-
cisioni assunte sulla base di considerazioni pedagogiche e didattiche; ciò al
fine di evitare contenzioso.”

289

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V ersione s emplificata

Sarà necessario, pertanto, che i docenti che richiedono il Sus-


sidiario Semplificato per i loro alunni facciano riferimento a
criteri precisi, attraverso almeno uno di questi strumenti:
• Modello QCER per gli alunni stranieri (v. ALLEGATO 1);
• diagnosi di Disturbo Specifico del Linguaggio o di altre ti-
pologie di disturbo cognitivo (v. ALLEGATO 2);
• PDP deliberato dal team docente, condiviso dalla famiglia
e sottoscritto dal Dirigente Scolastico per alunni BES (v. AL-
LEGATO 3).

I riferimenti normativi:
gli alunni migranti
Dalla Circolare Ministeriale n. 8 del 6 marzo 2013 “Stru-
menti d’intervento per alunni con Bisogni Educativi Speciali e
organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica”:
“Per questi alunni, e in particolare per coloro che sperimentano difficoltà
derivanti dalla non conoscenza della lingua italiana – per esempio alunni
di origine straniera di recente immigrazione e, in specie, coloro che
sono entrati nel nostro sistema scolastico nell’ultimo anno – è parimenti
possibile attivare percorsi individualizzati e personalizzati, oltre che
adottare strumenti compensativi e misure dispensative (ad esempio la
dispensa dalla lettura ad alta voce e le attività ove la lettura è valutata…).”

Dalla Circolare Ministeriale 24/2006 “Linee guida per l’acco-


glienza e l’integrazione degli alunni stranieri”:
“La lingua per comunicare può essere appresa in un arco di tempo che può
oscillare da un mese a un anno, in relazione all’età, alla lingua d’origine,
all’utilizzo in ambiente extrascolastico. Per apprendere la lingua dello
studio, invece, possono essere necessari alcuni anni, considerato che
si tratta di competenze specifiche.
L’apprendimento e lo sviluppo della lingua italiana come seconda lingua
deve essere al centro dell’azione didattica. Occorre, quindi, che tutti gli in-
segnanti della classe, di qualsivoglia disciplina, siano coinvolti.
Nella fase iniziale ci si può valere di strumenti e figure di facilitazione
linguistica (cartelloni, alfabetieri, carte geografiche, testi semplifica-
ti, strumenti audiovisivi o multimediali, ecc.) promuovendo la capacità
dell’alunno di sviluppare la lingua per comunicare.
Una volta superata questa fase, va prestata particolare attenzione all’ap-
prendimento della lingua per lo studio perché rappresenta il princi-
pale ostacolo per l’apprendimento delle varie discipline.”

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V ersione s emplificata

Dalle Nuove Indicazioni Nazionali del settembre 2012:


“Particolare attenzione va rivolta agli alunni con cittadinanza non
italiana i quali, ai fini di una piena integrazione, devono acquisire sia un
adeguato livello di uso e controllo della lingua italiana per comunicare e
avviare i processi di apprendimento, sia una sempre più sicura padronan-
za linguistica e culturale per proseguire nel proprio itinerario di istruzione.
Questi alunni richiedono interventi differenziati che non devono inve-
stire il solo insegnamento della lingua italiana, ma la progettazione didat-
tica complessiva della scuola e quindi dei docenti di tutte le discipline.”

Il Piano Annuale
per l’Inclusività (PAI)
Dal 2013, ogni scuola deve presentare entro il mese di giu-
gno il Piano Annuale per l’Inclusività (PAI) con cui esplici-
ta gli strumenti, le strategie e le risorse che intende utilizza-
re nell’anno scolastico successivo per l’inclusione di alunni
DSA, BES e migranti nel percorso di apprendimento e nel
contesto relazionale della classe.

I docenti di classe possono inserire nel PAI:


• l’utilizzo del Sussidiario IMPARO FACILE, i cui testi spiegano
in modo semplice, chiaro e consequenziale anche i contenuti
più complessi e sono perciò più facilmente comprensibili;
• il SuSSIDIARIO SEMPLIFICATO in dotazione a tutti gli alun-
ni che lo necessitano (su richiesta dei docenti);
• l’AuDIOLIBRO per alunni DSA;
• la Didattica e i Materiali Multimediali;
• il Percorso guidato di acquisizione del METODO DI STuDIO
per prevenire l’insuccesso scolastico.

A titolo esemplificativo, sul sito del MIuR saranno pubblicati


alcuni modelli di PDP (cfr. http://hubmiur.pubblica.istruzione.
it/web/istruzione/dsa).

291

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V ersione s emplificata

ALLEGATO 1 VALUTAZIONE delle COMPETENZE


in ITALIANO L2
SECONDO IL QCER (Quadro Comune di Riferimento Europeo)
PER ALUNNI MIGRANTI

ALUNNO/A ......................................................................................................... NAZIONALITÀ ................................................................................


DATA DI NASCITA ....................................................................................... IN ITALIA DA ....................................................................................
CLASSE ................................................................................................................... (N° ALUNNI DELLA CLASSE) ....................................
.

COMPETENZE IN ITALIANO L2

COMPRENSIONE DELL’ORALE

LIVELLI INDICATORI Sì NO IN PARTE


1. Comprende espressioni familiari e frasi molto semplici.
2. Comprende semplici domande, indicazioni ed inviti
A1 formulati in modo lento e chiaro.
3. Comprende alcuni vocaboli ad alta frequenza delle
discipline scolastiche.
4. Comprende frasi ed espressioni usate frequentemente
e di senso immediato.
5. Comprende quanto gli viene detto in semplici
conversazioni quotidiane.
6. Individua l’argomento di conversazione cui assiste,
A2
se si parla in modo lento e chiaro.
7. Comprende l’essenziale di una spiegazione
semplice, breve e chiara.
8. Ricava le informazioni principali da semplici
messaggi audiovisivi.
9. Comprende i punti principali di un discorso su
argomenti legati alla vita quotidiana e scolastica,
B1 a condizione che si parli in modo lento e chiaro.
10. Ricava l’informazione principale da testi (audiovisivi)
radiofonici e televisivi.
11. Comprende un discorso articolato in modo complesso
purché riferito ad argomenti relativamente noti.
B2
12. Comprende la maggior parte delle trasmissioni
televisive e dei film.

292

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V ersione s emplificata

COMPRENSIONE DELLO SCRITTO

LIVELLI INDICATORI Sì NO IN PARTE


1. Comprende semplici domande, indicazioni e frasi con
semplice struttura e con vocaboli di uso quotidiano.
A1 2. Su argomenti di studio, comprende testi molto
semplificati, con frasi elementari e vocaboli ad alta
frequenza della disciplina.
3. Comprende il senso generale di un testo elementare
A2 su temi noti.
4. Comprende un testo di studio semplificato con frasi
strutturate in modo semplice.
5. Comprende testi in linguaggio corrente su temi
B1 a lui/lei accessibili.
6. Adeguatamente supportato, comprende i libri di testo.
7. Riesce a comprendere un testo di narrativa
B2 (contemporanea) o su un argomento di attualità.

PRODUZIONE ORALE

LIVELLI INDICATORI Sì NO IN PARTE


1. Risponde a semplici domande e ne pone.
2. Usa espressioni quotidiane per soddisfare bisogni
A1 concreti.
3. Produce qualche frase semplice con lessico elementare.
4. Comunica in modo semplice se l’interlocutore collabora.
5. Produce messaggi semplici su temi quotidiani e
scolastici ricorrenti.
A2 6. Prende l’iniziativa per comunicare in modo semplice.
7. Descrive in modo semplice fatti legati alla propria
provenienza, formazione, ambiente.
8. Comunica in modo semplice e coerente su
argomenti (per lui/lei) familiari.
B1 9. Partecipa in modo adeguato a conversazioni su
argomenti (per lui/lei) familiari.
10. Riferisce su un’esperienza, un avvenimento, un film,
“un testo letto”.
11. Si esprime in modo chiaro e articolato su una vasta
B2
gamma di argomenti, esprimendo eventualmente
anche la propria opinione.

293

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V ersione s emplificata

PRODUZIONE SCRITTA

LIVELLI INDICATORI Sì NO IN PARTE


1. Scrive sotto dettatura frasi semplici.
2. Produce frasi semplici con lo spunto di immagini e
A1 domande.
3. Produce brevi frasi e messaggi.
4. Produce un testo semplice con la guida di un
questionario.
A2
5. Se opportunamente preparato, produce un testo
semplice, comprensibile, anche se con alcuni errori.

B1 6. Produce testi semplici e coerenti su argomenti noti.

7. Produce testi articolati su diversi argomenti di suo


B2 interesse.

COMPETENZE IN MATEMATICA

LIVELLI INDICATORI Sì NO IN PARTE


1. Legge e scrive i numeri correttamente.
2. Opera con le 4 operazioni.
3. Riconosce le più elementari figure geometriche e
1 calcola area e perimetro.
4. Risolve semplici problemi con l’uso delle 4 operazioni.
5. Esegue semplici equivalenze.
6. Risolve semplici equazioni di 1° grado.
7. Costruisce una figura sul piano cartesiano date le
2 coordinate.
8. Risolve semplici problemi di geometria piana.
9. Risolve semplici problemi di geometria solida.
3 10. Risolve equazioni più complesse (con termini frazionari).
11. Opera con i numeri relativi.

Eventuali osservazioni utili su aspetti relazionali e comportamentali:

.......................................................................................................................................................................................................................................................

.......................................................................................................................................................................................................................................................

.......................................................................................................................................................................................................................................................

294

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V ersione s emplificata

Livelli linguistici dell’alunno/a

A1 - Livello base
Comprende e usa espressioni di uso quotidiano e frasi basi-
lari tese a soddisfare bisogni di tipo concreto. Sa presentare
se stesso/a e gli altri ed è in grado di fare domande e rispon-
dere su particolari personali, come dove abita, le persone che
conosce e le cose che possiede. Interagisce in modo semplice,
purché l’altra persona parli lentamente e chiaramente e sia
disposta a collaborare.

A2 - Livello elementare
Comprende frasi ed espressioni usate frequentemente, rela-
tive ad ambiti di immediata rilevanza (es. informazioni per-
sonali e familiari di base, fare la spesa, la geografia locale,
l’occupazione). Comunica in attività semplici e di abitudine
che richiedono un semplice scambio di informazioni su ar-
gomenti familiari e comuni. Sa descrivere in termini semplici
aspetti della sua vita, dell’ambiente circostante; sa esprimere
bisogni immediati.

B1 - Livello “di soglia”


Comprende i punti chiave di argomenti familiari che riguardano
la scuola, il tempo libero ecc.
Sa muoversi con disinvoltura in situazioni che possono veri-
ficarsi mentre viaggia nel paese di cui parla la lingua. È in
grado di produrre un testo semplice relativo ad argomenti
che siano familiari o di interesse personale. È in grado di
esprimere esperienze e avvenimenti, sogni, speranze e am-
bizioni e di spiegare brevemente le ragioni delle sue opinioni
e dei suoi progetti.

B2 - Livello intermedio
Comprende le idee principali di testi complessi su argomen-
ti sia concreti che astratti, comprese le discussioni tecniche
sul suo campo di specializzazio-ne. È in grado di interagire
con una certa scioltezza e spontaneità che rendono possibile
una interazione naturale con i parlanti nativi senza sforzo
per l’interlocutore. Sa produrre un testo chiaro e dettagliato
su un’ampia gamma di argomenti e spiegare un punto di
vista su un argomento fornendo i pro e i contro delle varie
opzioni.

295

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V ersione s emplificata

ALLEGATO 2 PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO


PER ALUNNI DSA
SCUOLA PRIMARIA

ISTITUZIONE SCOLASTICA: ................................................................................................................................................................................................

ANNO SCOLASTICO: ....................................................................................................................................................................................................................

ALUNNO: ....................................................................................................................................................................................................................................................

DATI GENERALI

Nome e Cognome

Data di nascita

Classe

Insegnante referente

redatta in data ....................................................................................................................


da ........................................................................................................................................................
Diagnosi medico-specialistica
presso ............................................................................................................................................
.................................................................................................................................................................

effettuati da ............................................................................................................................
Interventi pregressi e/o
presso ............................................................................................................................................
contemporanei
periodo e frequenza .....................................................................................................
al percorso scolastico
modalità .....................................................................................................................................

Documentazione relativa alla scolarizzazione e alla di-


Scolarizzazione pregressa
dattica nella Scuola dell’Infanzia

Rapporti scuola-famiglia

296

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V ersione s emplificata

ABILITÀ DI LETTURA, SCRITTURA E CALCOLO

Elementi desunti Elementi desunti


dalla diagnosi dall’osservazione in classe

Velocità
Lettura
Correttezza

Comprensione

Elementi desunti Elementi desunti


dalla diagnosi dall’osservazione in classe

Grafia
Scrittura
Tipologia di errori

Produzione

Elementi desunti Elementi desunti


dalla diagnosi dall’osservazione in classe

Calcolo Mentale

Per iscritto

Eventuali disturbi nell’area motorio-prassica: ..........................................................................................

Ulteriori disturbi associati: ................................................................................................................................................


Altro
Bilinguismo o Italiano L2: ...................................................................................................................................................

Livello di autonomia: .................................................................................................................................................................

297

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V ersione s emplificata

DIDATTICA PERSONALIZZATA
Strategie e metodi di insegnamento

Area linguistico-espressiva

Area logico-matematica-scientifica

Area storico-geografica-sociale

Eventuali misure dispensative/compensative/tempi aggiuntivi

Area linguistico-espressiva

Area logico-matematica-scientifica Sussidiario Semplificato ad alta leggibilità

Area storico-geografica-sociale Sussidiario Semplificato ad alta leggibilità

VALUTAZIONE
L’alunno, nella valutazione delle diverse discipline, si avvarrà di...

Misure Strumenti Tempi


Disciplina
dispensative compensativi aggiuntivi

Italiano

Verifiche
Matematica
personalizzate

Lingua Inglese

Verifiche
Storia
personalizzate
Verifiche
Geografia
personalizzate
Verifiche
Scienze
personalizzate

Il PDP viene approvato per l’anno scolastico ..................../.................... da tutti gli insegnanti dell’alunno/a
e condiviso con la famiglia in un apposito incontro in data ...................................................................................................... .
FIRMA DEI DOCENTI: ..................................................................................................................................................................................................................
FIRMA DEI GENITORI/TUTORI: ........................................................................................................................................................................................

298

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V ersione s emplificata

PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO (PDP) ALLEGATO 3


per alunni/e stranieri
SCUOLA PRIMARIA ……………………………………………………………………………………………………….

ANNO SCOLASTICO ….................… / ….................…

ALUNNO/A ……………………………………………………………….....………………………………… CLASSE ………………………………

NAZIONALITÀ …………………………………………………………………………………………………………………………………………………

SITUAZIONE DI PARTENZA

PERCORSO SCOLASTICO DELL’ALUNNO/A

Provenienza dalla scuola: …………………………………………………………………..............................................………………………….....……


Scuola e classe frequentata nel Paese d’origine: …………………………………….....……
Prima classe frequentata in Italia: …………………………………….....……

PERCORSO SCOLASTICO IN ITALIA

Regolare

Non regolare, l’alunno:

o Ha ripetuto la classe …………………………………….....……


o È stato inserito in una classe inferiore rispetto all’età anagrafica
o Ha alternato periodi in Italia e nel Paese di origine

L’alunno durante la classe precedente ha frequentato:


• Corsi di supporto linguistico:
No

Si

In base al Quadro Comune di Riferimento Europeo allegato,


il livello linguistico dell’alunno/a è di tipo A1 A2 B1 B2

299

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V ersione s emplificata

PROGRAMMAZIONE DIDATTICA PERSONALIZZATA

In riferimento alla Circolare n. 8 / 2013 viene redatto il presente Piano Didattico Personalizzato,
con durata prevista di ………………………………, con riferimento alle discipline seguenti:

OBIETTIVI DIDATTICI DEL TEAM DOCENTE


(scegliere il riquadro e/o indicare gli obiettivi personalizzati)

Programmazione
Programmazione di classe con Programmazione
Disciplina
di classe percorsi personalizzata
semplificati

Italiano

Lingua Inglese

Storia

Geografia

Matematica

Scienze

Informatica

Arte e immagine

Musica

Scienze motorie

300

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V ersione s emplificata

I docenti di classe intendono personalizzare il percorso di studi dell’alunno


attraverso i seguenti strumenti dispensativi e/o compensativi (segnare le voci
che interessano):
l’utilizzo di strategie didattiche coerenti con l’effettiva situazione di par-
tenza dell’allievo/a e con l’efficace gestione di classi eterogenee (labora-
tori, interventi individualizzati, in piccolo gruppo, per classi aperte, per-
corsi integrati tra ordini di scuola diversi);
l’utilizzo del Sussidiario Semplificato per permettere l’inclusione nel
percorso didattico della classe con strumenti idonei e personalizzati in
riferimento alle competenze linguistiche dell’alunno/a;
la selezione dei nuclei essenziali delle singole discipline, nonché la se-
lezione e la declinazione delle competenze ritenute adatte in riferimen-
to alla specifica situazione dell’allievo/a, compresa l’integrazione delle
competenze già sviluppate in L1 (lingua d’origine);
la sospensione temporanea di alcuni insegnamenti, al momento valu-
tati inaccessibili agli allievi, da riprendere e riproporre successivamente
con contenuti essenziali;
la sostituzione temporanea della seconda lingua straniera con l’inse-
gnamento della L1 o di una lingua straniera comunitaria il cui studio era
già stato avviato nel Paese d’origine, compatibilmente con la disponibili-
tà delle risorse professionali interne.

VERIFICA/VALUTAZIONE
Per quanto riguarda la valutazione, preso atto della normativa art. 45 com-
ma 4 del D.P.R. n. 394 del 31/08/1999: “Il Consiglio di classe potrà indicare
nel documento di valutazione:
• La valutazione non viene espressa in quanto l’alunno si trova nella fase di prima alfabe-
tizzazione in lingua italiana;
• La valutazione espressa fa riferimento al PDP programmato per gli apprendimenti.”
Le verifiche disciplinari faranno riferimento al percorso didattico effettiva-
mente svolto e saranno anch’esse facilitate attraverso l’utilizzo di codici ico-
nici abbinati al codice verbale.

Per quanto riguarda gli apprendimenti disciplinari si terrà conto:


• delle competenze in Italiano L2;
• delle conoscenze e competenze nelle varie discipline, raggiunte in base
alla personalizzazione dei percorsi, relativamente ai contenuti essenziali di-
sciplinari previsti dal PDP.

301

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V ersione s emplificata

STRATEGIE METODOLOGICHE E DIDATTICHE

1. Valorizzare nella didattica linguaggi comunicativi altri dal codice scrit-


to (linguaggio iconografico, parlato), utilizzando mediatori didattici
quali immagini, disegni e riepiloghi a voce.
2. utilizzare schemi e mappe concettuali.
3. Privilegiare l’apprendimento dall’esperienza e la didattica laboratoriale.
4. Promuovere processi metacognitivi per sollecitare nell’alunno l’auto-
controllo e l’autovalutazione dei propri processi di apprendimento.
5. Incentivare la didattica di piccolo gruppo e il tutoraggio tra pari.
6. Promuovere l’apprendimento collaborativo.

MISURE DISPENSATIVE
All’alunno con DSA è garantito l’essere dispensato da alcune prestazioni non
essenziali ai fini dei concetti da apprendere. A seconda della disciplina e del
caso, possono essere:

1. l’utilizzo contemporaneo dei quattro caratteri (stampatello maiuscolo,


stampatello minuscolo, corsivo maiuscolo, corsivo minuscolo)
2. la lettura ad alta voce
3. la scrittura sotto dettatura
4. prendere appunti
5. copiare dalla lavagna
6. lo studio mnemonico delle tabelline
7. lo studio della lingua straniera in forma scritta
8. il rispetto della tempistica per la consegna dei compiti scritti
9. la quantità dei compiti a casa

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V ersione s emplificata

STRUMENTI COMPENSATIVI
L’alunno con DSA può usufruire di strumenti compensativi che gli consento-
no di compensare le carenze funzionali determinate dal disturbo. A seconda
della disciplina e del caso, possono essere:

1. tabella dell’alfabeto
2. retta ordinata dei numeri
3. tavola pitagorica
4. linea del tempo
5. tabella delle misure e delle formule geometriche
6. formulari, sintesi, schemi, mappe concettuali delle unità di Apprendi-
mento
7. testi semplificati delle unità di Apprendimento
8. testi in carattere ad alta leggibilità
9. computer con programma di videoscrittura, correttore ortografico e
sintesi vocale; stampante e scanner
10. calcolatrice
11. registratore e risorse audio (sintesi vocale, audiolibri, libri digitali)
12. software didattici specifici

VALUTAZIONE

1. Predisporre verifiche scalari.


2. Programmare e concordare con l’alunno le verifiche.
3. Prevedere verifiche orali a compensazione di quelle scritte (soprattut-
to per la lingua straniera).
4. Valutare tenendo conto maggiormente del contenuto più che della forma.
5. Far usare strumenti e mediatori didattici nelle prove sia scritte sia orali.
6. Introdurre prove informatizzate.
7. Programmare tempi più lunghi per l’esecuzione delle prove.

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L’opera è a cura di:
Elena Biancofiore, Alessandra Calzi
Luisa Binaretti (matematica)

Copertina e progetto grafico:


Graphika di Pier Franco Battezzati

Impaginazione:
Graphika di Pier Franco Battezzati
SGP (matematica)

Coordinamento e redazione:
Paola Tommasini, Valeria Zanoncelli

Illustrazioni:
Archivio Cetem

Ricerca iconografica:
Paola Rainaldi

Referenze iconografiche:
123rf Milano, Archivio Cetem

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Prima edizione: marzo 2015

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