Imparo Facile Guida 4a
Imparo Facile Guida 4a
Imparo Facile Guida 4a
Calzi
codice interno
VERSIONE DIVISA
4
E44032G2
IMPARO facile 4 matematica/scienze
ISBN per l’adozione 978-88-473-0545-8
IMPARO facile 4 storia/geografia
ISBN per l’adozione 978-88-473-0546-5
IMPA RO facile
IMPARO facile 5 matematica/scienze
ISBN per l’adozione 978-88-473-0548-9
IMPARO facile 5 storia/geografia
ISBN per l’adozione 978-88-473-0549-6
facile
ISBN per l’adozione 978-88-473-0544-1 ISBN per l’adozione 978-88-473-0547-2
• Sussidiario delle discipline • Sussidiario delle discipline
(Storia, Geografia, Scienze, Matematica) (Storia, Geografia, Scienze, Matematica)
al Sussidiario
la versione semplificata • Gli APPROFONDIMENTI
• Le esercitazioni INVALSI
delle discipline
Sussidiario semplificato classe 4 a
Cetem • Immedia
IMPARO FACILE 4
ISBN 978-88-473-0551-9 (solo tomo unico) • Le indicazioni per il SUSSIDIARIO SEMPLIFICATO
E44032G
d’assieme
classe 4 a
GUIDA
PER L’INSEGNANTE
classe
4 a
AUDIOLIBRO
semplificati
RISORSE
MULTIMEDIALI
IL MIO
QUADERNO L’ATLANTE LA MIA
DEGLI GEOPOLI REGIONE
ESERCIZI
INSEGNARE LA GUIDA
IL METODO AL CORSO E-BOOK+
(sfoglialibro)
DI STUDIO E
ALLA VERSIONE RISORSE
SEMPLIFICATA MULTIMEDIALI
per l’utilizzo
OFFLINE
L’ATLANTE GENERALE
IN VIAGGIO CON GEOPOLI è un atlante generale che fornisce, per ogni ar-
gomento, fotografie, grafici, tabelle e cartine specifiche accompagnate da un
testo esplicativo; indicazioni per il suo utilizzo e proposte di attività sono
contenute nella Guida al corso.
L’ATLANTE REGIONALE
GEOPOLI-ALLA SCOPERTA DELLA TUA REGIONE è un atlante per scoprire
le caratteristiche geografiche, storiche, culturali di ogni regione.
in STORIA
pag. 14 I Sumeri • pag. 22 Riti babilonesi • pag. 26 Gli Assiri • pag. 30 Gil-
gamesh • pag. 36 Una società piramidale • pag. 37 La donna nell’Antico
Egitto (video) • pag. 38 Lo scriba • pag. 41 I templi di Abu Simbel • pag. 56
La religione ebraica • pag. 66 L’alfabeto fenicio • pag. 68 I Cretesi • pag.
72 La città di Micene
in GEOGRAFIA
pag. 80 Orientarsi sulla Terra • pag. 84 La riduzione in scala • pag. 97 Climi
e paesaggi della Terra • pag. 109 Il clima in Italia • pag. 110 Le montagne
(video) • pag. 116 La catena appenninica • pag. 126 Le pianure • pag. 140
I fiumi e i laghi • pag. 144 I mari • pag. 153 Dove si coltiva l’olivo? • pag. 154
L’allevamento bovino • pag. 156 L’industria in Italia • pag. 162 Chi lavora
nel terziario?
in SCIENZE
pag. 170 I primi scienziati • pag. 179 Gli stati della materia • pag. 184 L’ac-
qua (video) • pag. 185 Il ciclo dell’acqua (video) • pag. 190 L’aria (video)
• pag. 199 I regni dei viventi • pag. 204 La fotosintesi clorofilliana • pag. 209
Animali invertebrati e vertebrati • pag. 219 La catena alimentare
in MATEMATICA
pag. 223 Tanti modi per esprimere un numero • pag. 227 Tabelle di addi-
zione • pag. 230 Tabelle di sottrazione • pag. 234 La moltiplicazione • pag.
235 Tabelle di moltiplicazione • pag. 238 La divisione • pag. 239 Tabelle di
divisione • pag. 247 Operare con le frazioni • pag. 252 Frazioni e numeri
decimali • pag. 264 Risolvere i problemi • pag. 266 Le misure di lunghez-
za • pag. 267 Le misure di capacità • pag. 268 Le misure di massa • pag.
272 Le misure di valore • pag. 274 Spesa, guadagno, ricavo • pag. 277 Le
misure di superficie • pag. 283 Le trasformazioni geometriche • pag. 285
L’ampiezza degli angoli • pag. 287 I poligoni • pag. 290 Confronta i triangoli
• pag. 307 Certo, possibile, impossibile • pag. 309 Le indagini statistiche
LA GUIDA AL CORSO
Ogni Unità di Apprendimento viene trattata in modo approfondito nella
Guida, che fornisce una chiave di lettura di ciascun capitolo e ulteriori pro-
poste di percorso per poter sviluppare l’argomento attraverso la metodologia
specifica di ogni disciplina.
La sezione finale della Guida fornisce indicazioni specifiche per l’utilizzo del
Sussidiario IMPARO FACILE - VERSIONE SEMPLIFICATA per alunni stranieri
o con difficoltà.
E-BOOK+ (sfoglialibro)
+ RISORSE MULTIMEDIALI per l’utilizzo offline
In allegato alla Guida viene fornita su DVD la versione digitale del Sussidiario
(SFOGLIALIBRO) con le risorse multimediali da utilizzare con la Lavagna
Interattiva Multimediale (LIM) e con il computer, anche senza connessione
di rete.
Storia
La disciplina di Storia, gestita in ottica interculturale e con attività operative
e multimediali, facilita lo sviluppo di atteggiamenti di reciproco rispetto, la
valorizzazione delle culture di provenienza degli alunni migranti e la com-
prensione dei fenomeni migratori in un’ottica di più ampio respiro.
Geografia
Il percorso didattico introduce gli alunni italiani alla conoscenza degli am-
bienti di provenienza dei compagni migranti e permette la comprensione
dei fenomeni migratori all’interno del sistema economico internazionale
globale. Permette inoltre agli alunni migranti di ritrovarsi e riconoscersi nel
percorso didattico e di poter eventualmente svolgere il ruolo di esperti nella
presentazione degli ambienti a loro familiari.
Scienze
L’impostazione metodologica operativa e induttiva, rispondente alle Indica-
zioni Nazionali, si caratterizza come pratica di per sé inclusiva, grazie alla
quale tutti gli alunni possono sentirsi protagonisti del percorso di classe e
attraverso cui tutti possono apprendere, ciascuno con il proprio livello di
competenza, sperimentando praticamente i fenomeni e ricavando i concetti
dall’esperienza, anche senza la mediazione degli aspetti linguistici.
Matematica
La matematica utilizza un linguaggio logico e numerico di per sé potenzial-
mente inclusivo per gli alunni con una limitata padronanza linguistica, lad-
dove si privilegiano le competenze operative rispetto a quelle verbali. Inoltre
gli approfondimenti interculturali sui diversi sistemi di numerazione favori-
scono la valorizzazione delle diverse culture presenti in classe.
I l p e r c o r s o
di Storia
Dalle Nuove Indicazioni Ministeriali
“La storia generale nella scuola primaria è deputata a far scoprire agli alunni
il mondo storico mediante la costruzione di un sistema di conoscenze riguar-
danti quadri di civiltà o quadri storico sociali senza tralasciare i fatti storici
fondamentali.
10
I docenti si impegnano a far scoprire agli alunni il nesso tra le tracce e le co-
noscenze del passato, a far usare con metodo le fonti… ”
Pertanto la programmazione didattica deve curare non solo gli aspetti co-
noscitivi e concettuali, ma anche quelli operativi e metodologici, attraverso
specifiche attività quali quelle proposte nella Guida.
Gli argomenti oggetto di studio andranno necessariamente selezionati, per
dare agli alunni il tempo di acquisire non solo le informazioni relative, ma
anche le competenze operative in merito all’analisi delle fonti, alla datazione
e periodizzazione, alla lettura di carte geo-storiche, all’acquisizione di un me-
todo di studio, alla produzione sempre più autonoma di schematizzazioni e
rielaborazioni anche personali.
In quest’ottica il Sussidiario va utilizzato come uno degli strumenti a dispo-
sizione, integrandolo con le attività già predisposte tramite i molteplici stru-
menti multimediali e operativi che fanno parte del corso, ma anche con le
ricerche e i percorsi metodologici che il docente vorrà proporre in autonomia.
Accanto ad alcune civiltà che si potranno approfondire, altre saranno solo
accennate attraverso i testi di sintesi del Sussidiario (le pagine “Per riassu-
mere”), per poter poi pervenire a un confronto fra i diversi quadri di civiltà ed
evidenziare gli aspetti di somiglianza e diversità.
11
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Traguardi di sviluppo Obiettivi
Attività Contenuti
delle competenze di apprendimento
USO DELLE FONTI Produrre e ricavare informazioni da • Lettura e attività di analisi per • Gli ambiti di indagine della Storia.
fonti di diversa natura. ricavare informazioni dai docu- • Gli specialisti coinvolti nella rico-
Riconosce ed esplora in modo via menti storici inerenti i periodi stu- struzione storica.
via più approfondito le tracce sto- Comprendere i testi storici proposti diati. • Il lavoro dello storico e dell’archeo-
riche presenti nel territorio e com- e individuarne le caratteristiche. • Attività di analisi per ricavare infor- logo.
prende l’importanza del patrimonio mazioni da fonti iconografiche e • I diversi tipi di fonte storica.
artistico e culturale. Usare carte geo-storiche, anche reperti storici dei periodi studiati. • Il lessico specifico relativo alla
con l’ausilio di strumenti informatici. • Ricostruzione del metodo della datazione.
Comprende i testi storici proposti ricerca storica e riconoscimento • Documenti scritti e iconografici
e sa individuarne le caratteristiche. Ricavare e produrre informazioni delle specializzazioni coinvolte. relativi alle civiltà studiate.
da grafici, tabelle, carte storiche, • Utilizzo del metodo di studio per ri-
reperti iconografici e consultare cavare informazioni dai testi storici.
testi di genere diverso, manualistici
e non, cartacei e digitali.
12
ORGANIZZAZIONE Leggere e usare la linea del tempo • Attività di lettura e costruzione • La linea del tempo.
DELLE INFORMAZIONI per organizzare le informazioni e le della linea del tempo. • I punti di riferimento storici e i
conoscenze, individuando le perio- • Individuazione di periodi storici e sistemi di datazione nel mondo.
Usa la linea del tempo per orga- dizzazioni. calcolo della loro durata tramite la • Il sistema di datazione occidentale.
nizzare informazioni, conoscenze, linea del tempo. • I numeri romani e i secoli.
periodi e individuare successioni, Confrontare i quadri storici delle • Riordino cronologico tramite la • Il lessico specifico per la perio-
contemporaneità, durate, periodiz- civiltà affrontate. linea del tempo. dizzazione.
zazioni. • Analisi di carte geo-storiche per • Carte geo-storiche relative ai
Leggere una carta storico-geografi- ricavare informazioni. periodi studiati.
ca relativa alle civiltà studiate. • Costruzione e lettura di tabelle di • Tabelle di sintesi delle civiltà.
Usa carte geo-storiche, anche con sintesi delle civiltà.
l’ausilio di strumenti informatici. Usare cronologie e carte storico-
geografiche per rappresentare le
conoscenze.
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Traguardi di sviluppo Obiettivi
Attività Contenuti
delle competenze di apprendimento
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STRUMENTI CONCETTUALI Usare il sistema di misura occiden- • Datazione con i diversi sistemi di • I sistemi di datazione occidentali
tale del tempo storico (avanti Cristo misura del tempo storico. e di altre culture.
Organizza le informazioni e le – dopo Cristo) e comprendere i • Acquisizione e studio di cono- • Le antiche civiltà: relazioni fra
conoscenze, tematizzando e usan- sistemi di misura del tempo storico scenze sulle antiche civiltà. territorio, risorse naturali, attività
do le concettualizzazioni pertinenti. di altre civiltà. • Lettura della carta geografica e economiche.
individuazione delle risorse del • Le antiche civiltà: relazioni fra atti-
Individua le relazioni tra gruppi Elaborare rappresentazioni sinte- territorio in cui si è sviluppata una vità economiche, struttura sociale
umani e contesti spaziali. tiche delle società studiate, met- data civiltà. e organizzazione politica.
tendo in rilievo le relazioni fra gli • Organizzazione delle conoscen- • Le antiche civiltà: confronto fra
Comprende avvenimenti, fatti e elementi caratterizzanti. ze attraverso i concetti di: terri- passato e presente.
fenomeni delle società e civiltà torio, risorse naturali, attività eco- • Lo sviluppo dell’agricoltura.
che hanno caratterizzato la storia Confrontare aspetti caratterizzanti nomiche, società, organizzazione
dell’umanità con possibilità di con- le diverse società studiate anche in politica, religione, cultura.
fronto con la contemporaneità. rapporto al presente. • Confronto fra civiltà fluviali e
marittime per individuare la rela-
zione tra territorio e attività eco-
13
nomiche.
• Produzione di schemi riassuntivi,
tabelle, mappe concettuali.
PRODUZIONE SCRITTA E ORALE Esporre con coerenza conoscenze • Rielaborazione del testo attraver- Le antiche civiltà:
e concetti appresi, usando il lin- so schemi di sintesi. • il territorio e le risorse economiche,
Racconta i fatti studiati e sa produr- guaggio specifico della disciplina. • Esposizione orale. • l’organizzazione sociale e politica,
re semplici testi storici, anche con • Produzione di testi scritti di vario • la religione e la cultura,
risorse digitali. Elaborare in testi orali e scritti gli tipo. • le principali innovazioni.
argomenti studiati, anche usando Le relazioni tra i diversi popoli.
risorse digitali.
S toria
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S toria
La metodologia
I capitoli sulle antiche civiltà verranno trattati seguendo una metodologia
interattiva e induttiva che stimoli gli alunni a ragionare e a ricavare informa-
zioni da tutti gli strumenti e le fonti a loro disposizione.
In questo modo gli alunni, non solo acquisiranno in modo diretto le cono-
scenze richieste, ma anche “apprenderanno ad apprendere”.
14
Assiri
Civiltà della
Mesopotamia
Babilonesi
Civiltà
cinese
CHE COSA La
STUDIA civiltà
LA STORIA ebraica
Fenici
Le prime
civiltà del Cretesi
Mediterraneo
MIcenei
Il percorso didattico
Il percorso di Storia di classe quarta offre molteplici e significative opportu-
nità di trasformare lo studio in riflessione sull’attualità:
• scoprendo che la diffusione delle innovazioni tecnologiche e culturali,
come la ruota, la scrittura, la lavorazione del ferro, è stata possibile solo
grazie ai contatti fra popoli diversi, attraverso i viaggi, i commerci, le guer-
re, le migrazioni;
• scoprendo che i processi migratori non sono un’emergenza dell’attualità,
ma fanno parte del naturale procedere della Storia e sono forieri di conflitti
ma anche di potenzialità evolutive;
• scoprendo che non fu solo l’Europa a essere culla di grandi civiltà, come
erroneamente molti credono: importantissime invenzioni e conoscenze fu-
rono elaborate dai Cinesi, dagli antichi Indiani, dagli antichi Nordafricani
e dagli antenati degli Iracheni. In quest’ottica lo studio della Storia ha una
fortissima valenza formativa ai valori del rispetto reciproco e del riconosci-
mento della pari dignità delle diverse etnie.
15
I capitoli del Sussidiario sono dedicati alle diverse civiltà antiche che si sono
sviluppate contemporaneamente in Europa e in Asia, e in particolare attorno
al Mar Mediterraneo, luogo di incontro e di scambio fra popolazioni diverse
fin dall’antichità, organizzate in base allo loro caratteristiche in civiltà fluviali
e civiltà del mare.
16
17
c o s a s t u d i a
Che
la Storia?
Questo capitolo del Sussidiario ha la finalità di far prendere coscienza della
natura metodologica della Storia e della complessità dei processi di cono-
scenza e di ricostruzione storica.
Si tratta probabilmente di un ripasso di argomenti già affrontati in classe
terza, che vengono ripresentati in modo ciclico per essere meglio compresi
dopo essersi confrontati con i periodi più antichi della Storia dell’umanità.
Il Paleolitico e il Neolitico vengono brevemente ripresi per dar modo agli
alunni di ricordare le conoscenze acquisite l’anno precedente e per ripercor-
rere i passaggi che hanno portato alla nascita delle prime civiltà.
18
fonti
Documenti scritti nel passato.
orali
.............................................................
.............................................................
.............................................................
............................................................. .............................................................
.............................................................
19
1 Ecco gli studiosi che fanno parte della squadra: prova a collegare il loro nome con il
compito che svolgono.
2 Secondo te, come si fa una ricerca? Ordina, numerando da 1 a 6, le fasi che si devono
seguire per fare una ricerca storica.
Definire gli argomenti della ricerca (es.: le abitazioni al tempo degli Egizi).
Scrivere un testo che raccolga le informazioni ricavate.
Raccogliere tutte le fonti di informazione.
Formulare le domande a cui si vuole rispondere con la ricerca.
Ricavare informazioni dalle diverse fonti.
Definire il periodo della ricerca storica usando la linea del tempo.
..............................................................................................................................................
..............................................................................................................................................
..............................................................................................................................................
20
• Scrivi al centro della linea del tempo l’anno 0: è l’anno della tua nascita.
• Conta i quadretti della linea del tempo per arrivare all’anno in cui ti trovi (il presente) e
scrivi la tua età.
• Ora parti dall’anno 0 e vai all’indietro di 9 mesi: è il tempo che hai trascorso nella pan-
cia della mamma prima di nascere.
• Colora in giallo il periodo prima della tua nascita.
• Colora in verde il periodo da 0 a 3 anni.
• Colora in azzurro il periodo che hai trascorso alla scuola materna (se l’hai frequentata).
• Colora in rosso il periodo della scuola primaria.
70 d.C. • 30 a.C. • 120 a.C. • 190 d.C. • 150 a.C. • 190 a.C. • 160 d.C.
200 a.C. 150 a.C. 100 a.C. 50 a.C. Nascita 50 d.C. 100 d.C. 150 d.C. 200 d.C.
di Cristo
21
Contare i secoli
Gli storici misurano il passare del tempo contando gli anni e usano queste parole:
I numeri romani
0 100 200 300 400 500 600 700 800 900 1000 1100 1200 1300 1400 1500 1600 1700 1800 1900 2000
d.C. d.C. d.C. d.C. d.C. d.C. d.C. d.C. d.C. d.C. d.C. d.C. d.C. d.C. d.C. d.C. d.C. d.C. d.C. d.C.
Il periodo che va dall’anno 1 d.C. all’anno 100 d.C. è il primo secolo dopo Cristo e si
scrive così: I secolo d.C.
Il periodo che va dal 101 d.C. al 200 d.C. è il secondo secolo dopo Cristo, II secolo d.C.,
e così via.
2 Colora con la stessa tinta ogni secolo sulla linea del tempo e il quadratino del numero
romano corrispondente. Segui l’esempio.
22
Le misure di tempo
1 Trasforma i seguenti periodi di tempo secondo
le unità di misura indicate.
ad anno 1 a.C.
V secolo a.C.: dal .......................................... al .............................................
II secolo a.C.
da anno 200 a.C. IX secolo a.C.: dal .......................................... al ...........................................
ad anno 101 a.C. ecc.
VII secolo a.C.: dal ....................................... al .............................................
23
reperto
testimonianza
documento scritto
immagine
3 Con una freccia inserisci le date sulla linea del tempo; poi trascrivile: parti da quella più
lontana nel tempo fino a quella più vicina.
230 d.C. • 570 d.C. • 730 a.C. • 900 a.C. • 30 a.C. • 1400 a.C. • 60 d.C. • 110 a.C.
1500 1400 1300 1200 1100 1000 900 800 700 600 500 400 300 200 100 0 100 200 300 400 500 600 700 800 900 1000
a.C. a.C. a.C. a.C. a.C. a.C. a.C. a.C. a.C. a.C. a.C. a.C. a.C. a.C. a.C. d.C. d.C. d.C. d.C. d.C. d.C. d.C. d.C. d.C. d.C.
.......................................................................................................................................................................................................................................................
24
materiali
iconografiche
orali
multimediali
storici
archeologi
geologi
antropologi
sistemi di datazione
Strumenti per la
periodizzazione
linea del tempo
25
c h e c i v i l t à
Le anti
dei fiumi
Se per noi adulti è scontato comprendere la relazione imprescindibile fra il
fiume e lo sviluppo dell’agricoltura, i bambini vanno spesso guidati a ren-
dersi conto di cosa significa, soprattutto se vivono in ambienti urbani o poco
legati alla campagna.
Sarà dunque opportuno iniziare l’esplorazione delle antiche civiltà facendo
osservare agli alunni la cartina geo-storica, che evidenzia la presenza dei fiu-
mi nelle diverse parti del mondo, per stimolarli a interrogarsi sui motivi di
questa corrispondenza e a formulare ipotesi sulle risorse del territorio e sulle
caratteristiche di queste civiltà.
Sarà anche interessante registrare le osservazioni dei bambini sul quaderno,
in modo che al termine del percorso si possano rileggere per confrontarle
con quanto hanno appreso: la scoperta di aver saputo anticipare, attraverso
il ragionamento, molte delle informazioni che hanno successivamente stu-
diato, faciliterà la memorizzazione delle conoscenze e accrescerà l’autostima
dei bambini, che si sentiranno incoraggiati a fidarsi delle proprie capacità di
riflessione.
Dal punto di vista della formazione culturale, la carta permette anche di vi-
sualizzare come le prime civiltà non siano appannaggio dell’Europa, come al-
cuni erroneamente credono, ma si siano sviluppate contemporaneamente in
tutti i continenti del mondo: va dunque rimarcata la pari capacità dei diversi
popoli di produrre sviluppo e conoscenza, per superare l’ottica eurocentrica
che ha caratterizzato lo studio della storia nel secolo scorso.
26
llo
e Gia
Fium
Ti
rro
gr
Azzu
Eu
e
Fium
fra
o
t
e
Ind
Nilo
Legenda
civiltà degli Egizi
civiltà della Mesopotamia
civiltà dell’Indo
civiltà cinese
27
I Sumeri
Lo studio della civiltà dei Sumeri permette di entrare in contatto per la prima
volta in modo più concreto con i concetti organizzatori illustrati in generale
nei primi capitoli del Sussidiario.
Sarà dunque necessario dedicare tempi distesi a questo capitolo, che esplici-
ta in modo più chiaro alcuni processi di sviluppo e alcune relazioni di causa-
lità, che per altre popolazioni verranno spiegati in modo più sintetico.
Si suggerisce di porre particolare cura nell’accertarsi che gli alunni abbiano
ben compreso il significato della terminologia specifica, anche con l’ausilio
delle immagini e dei disegni, semplificati proprio per mettere a fuoco i con-
cetti principali.
Se i Sumeri vengono trattati come prima delle civiltà fluviali, sarà inoltre ne-
cessario fare attenzione al concetto di risorse del territorio e a come que-
ste ultime abbiano determinato lo sviluppo di precise attività economiche e,
conseguentemente, lo strutturarsi di una determinata organizzazione della
società.
Un altro elemento che viene qui illustrato in modo accurato è la nascita della
scrittura, che gli storici utilizzano come discrimine tra la Preistoria e la Storia:
la presenza di fonti scritte, infatti, permette agli storici di passare dal cam-
po delle ipotesi al campo delle certezze, almeno per quanto riguarda alcuni
aspetti.
Va anche precisato agli alunni che il passaggio dalla Preistoria alla Storia non
è avvenuto contemporaneamente in tutto il mondo: i popoli italici, ad esem-
pio, hanno imparato la scrittura molto più tardi, dai mercanti greci e fenici.
Mentre in Mesopotamia si scriveva il Codice di Hammurabi (nel periodo della
civiltà babilonese), in Italia i Camuni incidevano graffiti sulle rocce.
Gli scambi tra i popoli, dunque, hanno costituito nella storia dell’umanità un
indispensabile motore per il progresso culturale e tecnologico.
I Sumeri in particolare hanno sviluppato tecnologie importantissime, che si
sono diffuse in tutto il mondo, come la ruota e il carro.
Interessanti attività online in inglese, utili per i bambini bilingue o per un
CLIL, si trovano in: www.mesopotamia.co.uk (il sito del British Museum).
28
Abili ingegneri
1 Rintraccia nel disegno gli elementi elencati e collegali a esso utilizzando delle frecce.
2 Leggi il documento scritto dallo storico greco Erodoto quando visitò la Mesopotamia.
Quali informazioni ricavi sull’agricoltura?
Tutto il territorio è, come l’Egitto, intersecato da canali; il più grande di essi è naviga-
bile e rivolto verso l’Oriente invernale (sud-est); esso dall’Eufrate sbocca nel Tigri, dove
sorgeva Ninive. La Mesopotamia, fra tutti i Paesi che conosciamo, è quello che produce
la maggior quantità del frutto di Demetra (i cereali); quanto alle altre piante, fico, vite,
ulivo, non si tenta neppure di coltivarle. Il Paese è così adatto alla produzione di grano,
che di solito la semina rende duecento per uno e negli anni più fortunati anche trecen-
to. La foglia del frumento e dell’orzo raggiunge la lunghezza di quattro dita.
Erodoto, Storie
29
…………………………………………………………………………………….……………….........……………….........………………...............................…………...
…………………………………………………………………………………….……………….........……………….........………………...............................…………...
3 Quali informazioni hai ricavato dalle immagini? Segna con una ✘ quelle che ti sembra-
no adatte tra le seguenti:
30
La scrittura cuneiforme
1 Leggi il testo.
Per decifrare la scrittura cuneiforme elaborata dagli antichi Sumeri ci vollero oltre quat-
trocento anni di studi e ricerche.
Quattrocento anni fa, lo studioso italiano Della Valle capì che la scrittura andava letta
da sinistra a destra, seguendo la direzione dei cunei.
Cento anni dopo, il maestro danese Niebuhr impiegò trent’anni per riuscire a decifrare
le prime quattro lettere: la D, la A, la R e il suono S’ (quello della parola sci).
E vent’anni ancora passarono prima che un ufficiale inglese, Henry Rawlinson, contem-
poraneamente ad altri appassionati studiosi, scoprisse alcuni elementi importanti per
comprendere la scrittura cuneiforme e la lingua dei Sumeri.
Solo grazie allo sforzo appassionato di alcuni geniali studiosi oggi possiamo leggere i
documenti sumeri e… provare a scrivere in alfabeto cuneiforme!
2 Prova a scrivere il tuo nome con la scrittura cuneiforme incidendolo con un bastoncino
su una tavoletta di argilla.
Oppure prova a mandare dei messaggi segreti ai tuoi compagni.
31
I numeri sumeri
La scrittura cuneiforme comprendeva non solo lettere, ma anche numeri.
.........................................................................................................................................
.........................................................................................................................................
.........................................................................................................................................
.........................................................................................................................................
.........................................................................................................................................
.........................................................................................................................................
.........................................................................................................................................
.........................................................................................................................................
32
A scuola
Questo antico documento scritto, tradotto in italiano dall’antico sumero, risale al 2000 a.C.
e ti fa capire com’era la scuola quattromila anni fa.
In questo testo un ricco sumero rimprovera suo figlio, che non è andato a scuola.
1 Leggi il testo con attenzione e ricava le informazioni necessarie per rispondere alle
domande.
........................................................................................................................................................................................................................................................
........................................................................................................................................................................................................................................................
........................................................................................................................................................................................................................................................
........................................................................................................................................................................................................................................................
33
I Sumeri
1 Completa il testo.
34
I Sumeri
per controllare
Lavori acqua dei fiumi
(canali – dighe – argini)
scrittura
cuneiforme
Organizzazione - città-stato
politica - re
35
e s i , I t t i t i ,
Babilon
Assiri
L’Unità di Apprendimento sulle diverse popolazioni che si succedettero in
Mesopotamia ruota attorno ad alcuni concetti-chiave che è opportuno foca-
lizzare anche durante il percorso di insegnamento:
• l’evolvere della scrittura da una funzione meramente pratica, legata alla
registrazione e al controllo delle merci, a una funzione normativa e di con-
trollo sociale, attraverso il Codice di Hammurabi;
• l’importanza del ferro e della tecnologia militare nella possibilità di impor-
re la propria supremazia da parte di Assiri e Ittiti;
• l’evoluzione tecnologica, letteraria, scientifica e artistica della città di
Babilonia, prima metropoli multietnica, grazie all’apporto di lingue e cono-
scenze di popoli diversi.
36
La schiavitù
1 Leggi questi articoli tratti dalla legge scritta nel Codice di
Hammurabi e ricava informazioni sulla schiavitù presso i
Babilonesi.
Art. 16 Qualora qualcuno riceva in casa sua uno schiavo fug-
gitivo (maschio o femmina) della corte, o di un uomo libero,
e non lo porti fuori, il padrone della casa sia messo a morte.
Art. 17 Qualora qualcuno trovi schiavi (maschi o femmine)
fuggitivi in aperta campagna e li riporti al padrone, il padrone
degli schiavi lo ricompensi con due shekels d’argento.
Art. 117 Qualora chiunque manchi di adempiere un debito, e
venda se stesso, sua moglie, suo figlio, e la figlia per denaro o
li ceda per lavoro forzato: lavoreranno per tre anni nella casa
dell’uomo che li comprò, o del proprietario, e nel quarto anno
siano rimessi in libertà.
• Che cosa succedeva a chi aiutava gli schiavi a fuggire e li accoglieva nella propria casa?
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37
Il Codice di Hammurabi
1 Leggi questi articoli tratti dalla legge scritta nel Codice di Hammurabi e ricava informa-
zioni sull’organizzazione sociale e sul modo di pensare dei Babilonesi.
Art. 1 Qualora qualcuno accusi un altro, ma non possa provare l’accusa, allora quello
che ha accusato sia messo a morte.
Art. 195 Qualora un figlio colpisca suo padre, gli siano troncate le mani.
Art. 196 Qualora un uomo cavi un occhio a un altro, gli sia cavato un occhio.
Art. 197 Qualora un uomo rompa un osso a un altro, gli sia rotto un osso.
Art. 198 Qualora cavi l’occhio di un uomo liberato, o rompa l’osso di un uomo liberato,
pagherà una mina d’oro.
Art. 199 Qualora cavi l’occhio dello schiavo di un uomo, o rompa l’osso dello schiavo
di un uomo, pagherà metà del valore di esso.
Art. 200 Qualora un uomo rompa un dente a un suo pari, gli sia rotto un dente.
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• Quali erano le tre categorie in cui erano divise le persone nella società babilonese?
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3 Confronta gli articoli del Codice di Hammurabi che hai appena letto con alcuni articoli
della Costituzione Italiana, poi rispondi alle domande.
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38
2 Completa i periodi di tempo delle diverse civiltà. Poi segui le indicazioni e colora la
linea del tempo.
39
2 Completa la mappa con le parole date, poi utilizzala per esporre l’argomento.
e le raccolsero
e
...................................................
di Hammurabi
e .............................................
40
città di Babilonia
Babilonesi
conquistano la
Mesopotamia re Hammurabi
Impero Babilonese
I POPOLI
ruote a raggi
MESOPOTAMICI
Ittiti
in Mesopotamia lotte fra i capi guerrieri a cavallo
popolo guerriero
Assiri mura
conquistano la capitale Ninive
Mesopotamia biblioteca
re Hassurbanipal
re Nabucodonosor
41
Gli Egizi
Fra le civiltà antiche, quella egizia suscita maggiormente l’interesse e la cu-
riosità dei bambini, affascinati dalle piramidi e dalle mummie, che stimolano
la loro fantasia.
Accanto al percorso più strettamente storico, sarà dunque interessante rac-
cordarsi con l’ambito linguistico per attività quali la lettura o la produzione,
collettiva o individuale, di racconti ambientati nelle piramidi, o al tempo de-
gli Egizi, e attività di decifrazione dei geroglifici, come quelle proposte nella
Guida.
Un ulteriore approfondimento potrebbe riguardare anche le vicende della ri-
cerca archeologica e la scoperta dei tesori più straordinari, attraverso i nume-
rosi video e documentari dedicati a questi argomenti da trasmissioni rigoro-
se e affascinanti come “Ulisse” o “National Geographic”, che mostrano le fasi
di scavo e offrono anche una ricostruzione storica della vita del tempo.
42
• Perché gli Egizi, secondo Erodoto, non dovevano vangare e faticare nei campi per
preparare il terreno alla semina? ......................................................................................................................................................
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.......................................................................................................................................................................................................................................................
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43
2 Leggi questo antico testo scritto nel secondo millennio a.C., poi rispondi alle domande
sul quaderno.
Sii scriba: ti salva dalla fatica e ti protegge da ogni tipo di lavoro. Ti preserva dal portar
la zappa, e tu non porti un cesto. Ti preserva dal manovrare un remo, e ti preserva dai
tormenti, perché tu non sei sotto numerosi padroni e numerosi superiori. Ma lo scriba,
egli è alla testa di ogni tipo di lavoro in questo mondo.
44
• Quanto tempo impiegarono gli Egizi per costruire questa strada? ........................................................
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45
Gli Egizi
1 Completa le frasi colorando i riquadri in modo opportuno.
46
Gli Egizi
controllo delle acque
Egitto: del fiume:
Lavori
Valle del Nilo dighe – argini –
molto fertile canali – shaduf
- agricoltura (cereali)
sviluppo - allevamento
agricoltura Attività economiche
- pesca
- artigianato (oro...)
1) sacerdoti
2) funzionari – scribi
3) soldati
Organizzazione sociale
GLI EGIZI 4) commercianti
piramidale
5) artigiani
6) contadini
7) schiavi
due regni:
- Alto Egitto
- Basso Egitto
47
La civiltà
dell’Indo
La conoscenza delle antiche civiltà che si sono sviluppate in Paesi lontani
dal Mar Mediterraneo, come quella indiana e cinese, costituisce un elemento
determinante per una corretta prospettiva storiografica: fino ad alcuni anni
fa, infatti, le civiltà extraeuropee erano presentate solo in occasione dell’in-
contro con i popoli europei, in una visione eurocentrica che ha prodotto la
percezione diffusa che la civiltà si sia evoluta essenzialmente in Europa, e da
qui sia stata poi portata nel resto del mondo.
La Storia invece dimostra che in tutti i continenti del mondo i diversi popoli
hanno elaborato, più o meno contemporaneamente, civiltà evolute sul piano
dell’organizzazione, della conoscenza e della tecnologia, e ciascuna di esse
ha prodotto idee e oggetti che hanno contribuito al progredire complessivo
dell’umanità, attraverso gli scambi commerciali e i fenomeni migratori.
La civiltà dell’Indo ne è un esempio particolarmente efficace, poiché i resti
delle città di Harappa e Mohenjo-Daro mostrano una civiltà altamente pro-
gredita, la più antica ad aver costruito città dotate di un sistema di fognature
e di acqua corrente, addirittura con grandi piscine.
Questa civiltà si è sviluppata nell’attuale Pakistan, oggi in condizioni di gran-
de difficoltà economica e sociale, tanto da costituire uno dei principali Paesi
di provenienza degli alunni migranti: la scoperta delle antiche ricchezze di
questo Paese potrà dunque essere l’occasione per valorizzare gli alunni paki-
stani o indiani. Le lontane origini della loro cultura potranno essere appro-
fondite attraverso le schede proposte nella Guida, materiali e video reperibili
in Internet, di cui si fornisce una breve sitografia.
• http://www.harappa.com/indus/indus0.html
• http://www.mohenjodaro.net/mohenjodaroessay.html
• http://www.bbc.co.uk/schools/primaryhistory/indus_valley/
• video National Geographic: “Indus Civilization”
48
La città di Mohenjo-Daro
1 Osserva i resti della città di Mohenjo-Daro.
49
Oggi la Valle dell’Indo fa parte di due Stati: il Pakistan e l’India; la zona di confine, che si
chiama Kashmir, è contesa da tutti e due gli Stati, che sono in conflitto fra loro. Anche
oggi l’agricoltura è una delle attività più importanti della regione, proprio grazie alla
presenza del fiume Indo.
Negli ultimi anni il Pakistan è diventato tristemente famoso sia per alcune inondazioni
che hanno costretto migliaia di persone a lasciare i propri villaggi, sommersi dal fiume,
sia per gli attentati terroristici causati dallo scontro tra le diverse religioni in cui si divi-
de la popolazione.
Per queste ragioni, unite alla povertà e alla mancanza di libertà causata dalla dittatura
militare, molti abitanti del Pakistan sono emigrati in altri Paesi per cercare di lavorare
e vivere serenamente.
2 Con i tuoi compagni, svolgi una ricerca sullo Stato del Pakistan, poi prova a rispondere
alle domande.
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50
La scrittura Hindi
1 Leggi il testo.
L’antica civiltà dell’Indo aveva elaborato una propria scrittura, che non è mai stata
decifrata.
Oggi, nelle terre dove un tempo fioriva la civiltà dell’Indo vi sono diverse lingue e diver-
si sistemi di scrittura: le più diffuse sono l’Hindi, in India, e l’Urdu, in Pakistan.
L’Hindi si basa sull’antica scrittura Brahmi ed è di tipo sillabico: ci sono 14 vocali ini-
ziali e 34 consonanti, che si scrivono in modo diverso a seconda della vocale che segue.
Ci sono diversi alfabeti per scrivere la lingua Hindi; il più diffuso si chiama devanagari.
Per imparare a scrivere in Hindi, ascoltando la pronuncia e con giochi interattivi ci sono
alcuni siti Internet: http://www.avashy.com/hindiscripttutor.htm
oppure: www.learning-hindi.com
I numeri Urdu
L’Urdu è parlato da 80 milioni di persone in Pakistan, è un linguaggio indo-europeo molto
simile all’Hindi, da cui si differenzia soprattutto per la scrittura. Infatti, mentre l’Hindi usa
la scrittura devanagari, l’Urdu si scrive come un alfabeto arabo e si legge e si scrive da
destra a sinistra.
51
La civiltà dell’Indo
1 Rispondi alle domande sul quaderno.
2 Che cosa aveva in comune la civiltà dell’Indo con le altre civiltà fluviali che hai studiato?
Segna con una ✘ le risposte corrette.
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La civiltà dell’Indo
Valle dell’Indo
fertile
città: Harappa
sviluppo Mohenjo-Daro
agricoltura - fortificazioni
- fognature
- acqua corrente
- agricoltura (cereali)
LA CIVILTÀ - allevamento (bufali – elefanti)
DELL’INDO Attività economiche
- artigianato
- commercio
scrittura
non decifrata
1) sacerdote = re
Organizzazione sociale 2) funzionari – soldati
piramidale 3) contadini – artigiani – mercanti
4) servi
5) fuori casta: pària
53
La civiltà
cinese
Lo studio della civiltà cinese prosegue il percorso di conoscenza delle civiltà
extraeuropee più importanti del mondo, in ottica interculturale, ma anche di
comprensione sia dei processi storici sia dell’attualità.
Infatti ancora oggi la Cina è una potenza mondiale e un elemento determi-
nante nell’economia e negli equilibri politici internazionali. Anche sul piano
tecnologico e artistico, la cultura cinese è stata ed è ancora fra le più creative.
In Internet si trovano alcuni siti molto utili per gli alunni cinesi o per le classi
che desiderano approfondire la scrittura cinese; fra essi segnaliamo il proget-
to realizzato con l’aiuto dell’Unione Europea: http://www.chinese4.eu/it/
54
2 Per molti secoli i Cinesi furono gli unici produttori di seta al mondo. Leggi questo breve
testo e completalo con le parole adatte.
55
La carta
1 Leggi il testo.
Oggi per produrre grandi quantità di carta si usano i tronchi degli alberi, che contengo-
no la cellulosa; questo provoca però il taglio di molti alberi.
Per proteggere le foreste dalla distruzione, gli uomini hanno imparato a produrre carta
a partire da carta già utilizzata: si chiama carta riciclata.
2 Ora prova a produrre della carta insieme ai tuoi compagni e con l’aiuto di un adulto,
utilizzando carta già usata.
56
La scrittura cinese
1 Leggi il testo.
57
La civiltà cinese
1 Inserisci nella tabella gli elementi seguenti, a seconda della civiltà cui si riferiscono.
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La civiltà cinese si sviluppò quattromila anni fa nelle regioni bagnate dal Fiume
……………………………………….. e dal Fiume ……………………………………….. .
Per gestire le piene dei fiumi, gli antichi Cinesi scavavano
……………………………………….. e costruivano ……………………………………….. .
Coltivavano soprattutto ……………………………………….. .
Dal 1500 a.C. la dinastia dei guerrieri ……………………………………….. creò un
grande regno con città ricche di splendidi palazzi. In Cina ci furono
diversi regni che si combatterono fra loro fino al 221 a.C., quando
l’imperatore ……………………………………….. formò un unico grande impero.
58
La civiltà cinese
Cina:
Fiume Giallo
regione fertile
- agricoltura (riso)
- allevamento (bachi da seta)
Attività economiche
- artigianato
sviluppo (bronzo – giada – ceramica)
agricoltura - commercio
città agricole
regni in lotta
Governo di - re
- con governatori
1500 a.C. e nobili guerrieri
REGNO DINASTIA
SHANG
Fiume Giallo
Grande Muraglia
Scrittura
ideogrammi
59
Gli Ebrei
Gli Ebrei erano un popolo nomade dedito alla pastorizia, con caratteristiche
perciò molto diverse rispetto a quelle delle civiltà fluviali (agricole) o delle
civiltà del mare (mercantili), entrambe sedentarie e urbane.
Il nomadismo fa parte della storia dell’uomo fin dalle origini: permette un
equilibrato sfruttamento delle risorse naturali senza la necessità di modifi-
care l’ambiente; tuttavia, in seguito alla rivoluzione neolitica, il mondo andò
strutturandosi sempre più in funzione dell’agricoltura e della necessità di
controllare il territorio. In questo nuovo contesto, gli Ebrei rischiavano di
rimanere ovunque stranieri, e dunque soggetti a vessazioni, come durante gli
anni di schiavitù in Egitto.
Ancora oggi in molte parti del mondo vi sono conflitti legati alle differenze fra
le religioni monoteiste, che non contemplano la possibilità di una pluralità di
riferimenti divini, e nei Paesi multietnici come l’Italia è necessario costruire
atteggiamenti di reciproco rispetto e accettazione delle differenze religiose.
È importante che l’insegnante aiuti gli alunni a capire ed esplicitare questi
passaggi, con le necessarie semplificazioni, per una migliore comprensione
sia del popolo ebraico, sia dei conflitti dell’attualità.
60
I Dieci Comandamenti
Secondo la Bibbia, il libro sacro degli Ebrei, Dio diede a Mosè, durante il viaggio
dall’Egitto alla Palestina, le Tavole della legge con scritti i Dieci Comandamenti. Questo
importante documento racchiude i valori più importanti per il popolo ebraico di quel
tempo, e fornisce anche alcune informazioni sulla società degli antichi Ebrei.
[2] Io sono il Signore, tuo Dio, che ti fece uscire dalla terra d’Egitto, dalla casa degli
schiavi.
[3] Non avrai altro Dio all’infuori di me.
[4] Non ti farai idolo né immagine alcuna di ciò che è lassù nel cielo né di ciò che è
quaggiù sulla terra, né di ciò che è nelle acque sotto la terra.
[5] Non ti prostrerai davanti a loro e non li servirai. Perché io, il Signore, sono il tuo
Dio, un Dio geloso, che punisce la colpa dei padri nei figli fino alla terza e alla quarta
generazione, per coloro che mi odiano,
[6] ma che dimostra il suo favore fino a mille generazioni, per quelli che mi amano e
osservano i miei comandamenti.
[7] Non pronunzierai invano il nome del Signore, tuo Dio, perché il Signore non lascerà
impunito chi pronuncia il suo nome invano.
[8] Ricordati del giorno di sabato per santificarlo:
[9] sei giorni faticherai e farai ogni tuo lavoro;
[10] ma il settimo giorno è il sabato in onore del Signore, tuo Dio: tu non farai alcun
lavoro, né tu, né tuo figlio, né tua figlia, né il tuo schiavo, né la tua schiava, né il tuo
bestiame, né il forestiero che dimora presso di te.
[11] …
[12] Onora tuo padre e tua madre, perché si prolunghino i tuoi giorni nel paese che ti
dà il Signore, tuo Dio.
[13] Non uccidere.
[14] Non commettere adulterio.
[15] Non rubare.
[16] Non pronunciare falsa testimonianza contro il tuo prossimo.
[17] Non desiderare la casa del tuo prossimo. Non desiderare la moglie del tuo prossi-
mo, né il suo schiavo, né la sua schiava, né il suo bue, né il suo asino, né alcuna cosa
che appartenga al tuo prossimo.
61
Gli Egizi adorano molte divinità e molti animali; gli Ebrei invece adorano un solo Dio,
e solo con la mente… Perciò nelle loro città e nei loro templi non si vedono statue e
non onorano con statue né re né principi.
La maggior parte della popolazione abita in villaggi; poche, infatti, sono le città.
Capitale è Gerusalemme, con tre cerchia di mura: dopo la seconda cerchia si trova la
reggia e nella parte più interna vi è un tempio di una ricchezza infinita, al quale soltanto
gli Ebrei si accostano e dove solo i sacerdoti hanno la possibilità di entrare.
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62
Il Tempio di Salomone
Nella Bibbia, il Primo Libro dei Re racconta la costruzione del Tempio di Salomone a
Gerusalemme. In questo documento si nomina il re Hiram, re della città fenicia di Tiro.
I Fenici erano un popolo di commercianti e navigatori che viveva vicino alla Palestina,
nell’attuale Libano.
1 Leggi il documento e ricava le informazioni sulle attività degli Ebrei e sul loro rapporto
con i Fenici. Poi rispondi alle domande.
E Salomone mandò a dire a Hiram: “Ho in animo di fabbricare un tempio in nome del
Signore, mio Dio, come dichiarò il Signore a Davide, mio padre… Ordina dunque di
tagliarmi dei cedri del Libano: i miei servi staranno insieme ai tuoi. E quanto ai tuoi
servi, io ti darò la ricompensa che richiederai, perché tu sai bene che nel mio popolo
non vi è nessuno che sappia tagliare il legname come i Fenici.”
Il re Salomone fece quindi una leva di trentamila operai da tutto Israele e ne mandava
al Libano per turno diecimila al mese: un mese lo passavano in Libano e due mesi
nelle loro case… Salomone aveva poi 70 000 addetti al trasporto del materiale e 80 000
scalpellini a lavorare pietre sul monte.
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63
Gli Ebrei
1 Riordina gli avvenimenti della storia degli Ebrei numerandoli da 1 a 10.
Saul riunì gli Ebrei, conquistò tutta la Palestina e nel 1020 a.C.
fondò il Regno di Israele.
Nel 1700 a.C. una grave carestia spinse gli Ebrei a emigrare in Egitto.
Guidati da Mosè, gli Ebrei lasciarono l’Egitto e ritornarono in Palestina nel 1300 a.C.
Gli Ebrei tornarono in Palestina, ma furono conquistati dai Persiani e dai Macedoni.
Il Regno di Israele fu diviso in due parti.
Nel 1850 a.C. Abramo condusse gli Ebrei da Ur in Palestina.
Il faraone Ramses II rese schiavi gli Ebrei per la loro religione.
I Romani conquistarono la Palestina, distrussero il Tempio di Gerusalemme
e costrinsero gli Ebrei alla diaspora.
Salomone fece costruire un grande tempio.
I Babilonesi resero schiavi gli Ebrei e li deportarono a Babilonia nel 587 a.C.
64
Gli Ebrei
2000 a.C.
IN MESOPOTAMIA Attività economiche - pastorizia
EBREI: POPOLO - agricoltura itinerante
NOMADE
1700 a.C.
carestia Egitto
Organizzazione - 12 tribù
sociale e politica - capotribù = patriarca
schiavitù in Egitto
1300 a.C.
Mosè Palestina
divisione
in due regni
587 a.C.
deportazione a Babilonia
530 a.C.
ritorno in Palestina
conquista Romani
diaspora
65
I Fenici
Il capitolo sui Fenici ha l’importante funzione di evidenziare il legame tra
territorio, risorse naturali e attività economiche, mostrando le differenze ri-
spetto alle civiltà fluviali studiate in precedenza.
Questa correlazione andrà esplicitata costantemente soprattutto con gli
alunni che non conoscono l’ambiente del mare o che hanno alcune incertezze
nella comprensione delle relazioni logiche. Sarà opportuno in tal caso sup-
portare la spiegazione con strumenti multimediali, quali video sull’ambiente
del mare e sul popolo dei Fenici, disponibili in Internet o nell’archivio del
National Geographic, della Rai o della BBC o presso i servizi di Biblioteca o
Mediateca provinciale.
66
L’alfabeto fenicio
1 Osserva l’immagine che ti mostra un particolare di un’iscrizione fenicia incisa sul sar-
cofago di un re. Poi leggi i documenti.
I Fenici che giunsero in Grecia [....] introdussero anche fra i Greci [....] l’alfabeto, che fino
ad allora, ritengo, era ignoto ai Greci.
Erodoto
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67
I Fenici
1 Completa la mappa con le parole date.
I FENICI impararono
sulle coste in l’arte della
orientali del ..................................... vissero fabbricazione
Mediterraneo del
.....................................
.....................................
furono i primi a
dove ora c’è il svolsero la loro orientarsi con ricavavano
quindi attività le
.....................................
sul mare dal ............................
.....................................
la ................................
perché
svilupparono la perciò
pesca e il una tintura
il territorio non rossa con cui
....................................................
era adatto alle poterono tinsero
marittimo coltivazioni navigare i tessuti
e anche
di notte semplificarono
ma
fondarono molte la ................................
costruirono inventarono
....................................................
l’ ....................................
grandi e sicure
68
I Fenici
coste Libano:
territorio montuoso
foreste di cedri
porpora (murice)
Sviluppo artigianato
di lusso
vetro (sabbia)
Colonie
(Cartagine)
lunghi viaggi
69
t à c r e t e s e
La civil
à m i c e n e a
e la civilt
Le civiltà cretese e micenea costituiscono le origini della civiltà greca, a cui il
Sussidiario dedica ampio spazio nel testo di classe quinta, per approfondire
i molteplici aspetti che sono alla base della nostra cultura.
Questo capitolo conclusivo del testo di classe quarta costituisce dunque una
sorta di “ponte” fra le due classi, e potrebbe eventualmente essere rimanda-
to all’inizio della classe quinta, se il docente decidesse di trattarlo solo come
introduzione allo studio dell’antica Grecia.
70
La scoperta di Cnosso
1 Leggi il testo sugli scavi effettuati a Cnosso dall’archeologo Arthur Evans.
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• Per quale motivo la scoperta sembrò confermare la leggenda del labirinto del
Minotauro? ...............................................................................................................................................................................................................
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71
Prima che a Troia sbarcassero i figli degli Achei, con rapide navi e con i miei uomini,
nove volte feci razzie in terre straniere. Molto ne ricavai: prima sceglievo a mio gradi-
mento, poi ancora molto ne ottenevo. La mia casa rapidamente si arricchiva e un gior-
no con terrore e reverenza i Cretesi mi avrebbero guardato.
72
L’Odissea
Dopo aver narrato nell’Iliade le vicende della guerra di Troia, il poeta greco Omero scrive
l’Odissea. In essa racconta le peripezie vissute da Ulisse, l’ideatore del cavallo di legno,
per fare ritorno a Itaca, l’isola di cui era re, e riabbracciare la moglie Penelope, il figlio
Telemaco e il padre Laerte: vi riuscì solo dopo dieci anni.
1 Il testo seguente parla dell’incontro di Ulisse con il ciclope Polifemo, un gigante dotato
di un occhio solo: leggilo e poi rispondi alle domande.
• Ricordi lo stratagemma ideato da Ulisse per fare entrare gli Achei nella città di Troia?
Riassumilo brevemente.
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• Che cosa dimostrano i due stratagemmi ideati da Ulisse? Di che cosa può essere
considerato il simbolo questo eroe? ..........................................................................................................................................
.................................................................................................................................................................................................................................................
2 Disegna sul quaderno la scena che ti ha colpito di più del testo che hai appena letto.
73
Eu
Ti
gr
fra
i
te
o
Ind
Legenda
Nilo
Fenici
Cretesi
Micenei
2 Indica le risorse naturali offerte dal mare e le attività economiche che sfruttano queste
risorse.
74
I Cretesi e i Micenei
Creta = isola fertile - agricoltura (vite – olivo)
- pastorizia (capre)
Attività economiche - pesca
- artigianato (ceramica – bronzo)
SVILUPPO CIVILTÀ - commercio via mare
CRETESE - navigazione
terremoto
- città-stato (Cnosso – Festo)
Organizzazione politica - governo: re-sacerdote (Minosse)
distruzione delle città
1) nobili
Organizzazione sociale 2) popolo
3) schiavi
isola conquistata
dai Micenei
- arte
- religione politeista
Cultura (Toro – Dea Madre)
- scrittura lineare A
MICENEI
Grecia
territorio montuoso Attività economiche
circondato dal mare
- pastorizia
- guerra (guerra di Troia)
75
I l p e r c o r s o
di Geografia
Dalle Nuove Indicazioni Ministeriali
“La geografia studia i rapporti delle società umane tra loro e con il pianeta
che le ospita. In un tempo caratterizzato dalla presenza a scuola di alunni di
ogni parte del mondo, la geografia consente il confronto sulle grandi questioni
comuni a partire dalla conoscenza dei differenti luoghi di nascita o di origine
famigliare. La conoscenza geografica riguarda anche i processi di trasformazio-
ne progressiva dell’ambiente a opera dell’uomo o per cause naturali di diver-
so tipo. La geografia è attenta al presente, che studia nelle varie articolazioni
spaziali e nei suoi aspetti demografici, socio-culturali e politico-economici.
Altra irrinunciabile opportunità formativa offerta dalla geografia è quella di abi-
tuare a osservare la realtà da punti di vista diversi, che consentono di consi-
derare e rispettare visioni plurime, in un approccio interculturale dal vicino al
lontano. Riciclaggio e smaltimento dei rifiuti, lotta all’inquinamento, sviluppo
delle tecniche di produzione delle energie rinnovabili, tutela della biodiver-
sità, adattamento al cambiamento climatico: sono temi di forte rilevanza geo-
grafica, in cui è essenziale il raccordo con le discipline scientifiche e tecniche. Il
punto di convergenza sfocia nell’educazione al territorio, intesa come esercizio
della cittadinanza attiva, e nell’educazione all’ambiente e allo sviluppo.
La presenza della geografia nel curricolo contribuisce a fornire gli strumenti per
formare persone autonome e critiche, che siano in grado di assumere decisioni
responsabili nella gestione del territorio e nella tutela dell’ambiente, con un
consapevole sguardo al futuro.
Il raffronto della propria realtà (spazio vissuto) con quella globale, e viceversa,
è agevolato dalla continua comparazione di rappresentazioni spaziali, lette e
interpretate a scale diverse, servendosi anche di carte geografiche, di fotografie
e immagini da satellite, del globo terrestre, di materiali prodotti dalle nuove
tecnologie legate ai Sistemi Informativi Geografici (GIS). ”
La conoscenza dei paesaggi naturali, in particolare di quelli italiani, è colloca-
ta dalle Nuove Indicazioni in una prospettiva di interazione con il territorio, in
stretta correlazione con l’attualità e i problemi ambientali. Questa indicazione
comporta una metodologia didattica che non può limitarsi alla lezione frontale,
ma richiede che gli alunni imparino a utilizzare, in modo “critico e autonomo”, i
dati che si riferiscono ai temi studiati: che possano cioè ricavare direttamente le
informazioni da tabelle, grafici, carte tematiche, tecnologie digitali…
È dunque opportuno che il docente costruisca percorsi didattici che tengano
conto degli strumenti operativi, selezionando fra gli argomenti proposti nel
Sussidiario.
76
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Traguardi di sviluppo Obiettivi
Attività Contenuti
delle competenze di apprendimento
ORIENTAMENTO Orientarsi nello spazio e sulle carte, • Individuazione dei punti cardinali • Orientamento nello spazio e sulle
utilizzando la bussola, i punti car- nell’ambiente. carte: i punti di riferimento.
L’alunno si orienta nello spazio cir- dinali e le coordinate geografiche. • Orienteering nell’ambiente, utiliz- • I punti cardinali.
costante e sulle carte geografi- zando la bussola, mappe e carte • Le carte geografiche: caratteristi-
che usando riferimenti topologici e Estendere le proprie carte mentali topografiche. che, funzioni e classificazione.
punti cardinali. al territorio italiano, all’Europa e ai • Attività di orientamento e lettura • Le coordinate geografiche: latitu-
diversi continenti, attraverso gli stru- di carte topografiche e geogra- dine e longitudine.
menti dell’osservazione indiretta. fiche per la progettazione o la • I diversi tipi di fotografie.
ricostruzione di percorsi. • I continenti e la posizione dell’Italia.
• Realizzazione di fotografie di un
ambiente da diversi punti di vista.
• Osservazione e analisi di diversi
strumenti di rappresentazione del
territorio per ricavare informazioni
77
e per confrontare la rispettiva fun-
zionalità.
• Localizzazione dell’Italia, dell’Euro-
pa e dei continenti sul planisfero.
LINGUAGGIO Analizzare i principali caratteri fisici • Lettura di diversi tipi di carte geo- • I dati e la loro lettura: le tabelle e
DELLA GEO-GRAFICITÀ del territorio, interpretando carte grafiche tramite l’Atlante, Google i diversi tipi di grafici.
geografiche di diversa scala, carte Maps, Google Earth. • Gli ambienti del pianeta e dell’Italia.
Utilizza il linguaggio della geo- tematiche, grafici, elaborazioni • Analisi di carte, immagini satel- • Le regioni climatiche in Italia.
graficità per interpretare carte geo- digitali, repertori statistici. litari, fotografie, dati, tabelle e • Le regioni fisiche italiane.
grafiche e globo terrestre, realizza- grafici per ricavare informazioni
re semplici schizzi cartografici e Localizzare le regioni fisiche princi- sull’argomento di interesse e di
carte tematiche, progettare percor- pali e i grandi caratteri dei diversi studio.
si e itinerari di viaggio. continenti e degli oceani. • Progettazione di percorsi e iti-
nerari di viaggio negli ambienti
Ricava informazioni geografiche da Leggere e interpretare carte geo- oggetti di studio.
una pluralità di fonti (cartografi- grafiche a diversa scala, carte • Realizzazione di mappe di spazi
che e satellitari, tecnologie digitali, tematiche, grafici. e ambienti conosciuti.
fotografiche, artistico-letterarie).
G eoGrafia
06/03/15 15.07
Traguardi di sviluppo Obiettivi
Attività Contenuti
delle competenze di apprendimento
Guida_sussi_imparo_def_F.indd 78
PAESAGGIO Conoscere gli elementi che caratte- • Osservazione di carte geografi- • Gli ambienti delle diverse fasce
G eoGrafia
rizzano i principali paesaggi italia- che e immagini satellitari per l’in- climatiche.
Riconosce e denomina i principali ni, europei e mondiali, individuando dividuazione e il riconoscimento • Gli ambienti delle regioni fisiche
“oggetti” geografici fisici (fiumi, le analogie e le differenze e gli ele- dei principali oggetti geografici di italiane: aspetti naturali e antro-
monti, pianure, coste, colline, laghi, menti di particolare valore ambien- un ambiente. pici, con particolare attenzione al
mari, oceani, ecc.). tale da tutelare e valorizzare. • Osservazione diretta e indiretta concetto di risorse del territorio e
e studio delle caratteristiche di alla tutela dell’ecosistema.
Individua i caratteri che connota- diversi ambienti naturali.
no i paesaggi (di montagna, col- • Confronto fra ambienti naturali
lina, pianura, vulcanici, ecc.) con diversi.
particolare attenzione a quelli italia- • Analisi storica del clima dei diver-
ni, e individua analogie e differenze si ambienti naturali e delle conse-
con i principali paesaggi europei e guenze dei cambiamenti climatici
di altri continenti. sull’ecosistema.
• Individuazione degli elementi
costitutivi e in pericolo in ciascun
78
ambiente naturale.
REGIONE E SISTEMA Acquisire il concetto di regione • Osservazione degli elementi cli- • Le regioni climatiche della Terra.
TERRITORIALE geografica (fisica, climatica) e uti- matici e fisici di un ambiente per • Le regioni climatiche italiane.
lizzarlo a partire dal contesto ita- l’individuazione degli elementi • La correlazione fra regioni fisiche
Si rende conto che lo spazio geo- liano. costituenti il clima e il territorio. e regioni climatiche in Italia.
grafico è un sistema territoriale, • Analisi di carte tematiche e fisi- • I cambiamenti climatici.
costituito da elementi fisici e antro- che per l’individuazione delle • Le risorse del territorio per l’eco-
pici legati da rapporti di connessio- Individuare problemi relativi alla regioni climatiche e delle regioni nomia.
ne e/o di interdipendenza. tutela e valorizzazione del patrimo- fisiche sul pianeta e in Italia. • I settori economici.
nio naturale, proponendo soluzioni • Osservazione diretta e indiretta e
idonee nel proprio contesto di vita. studio delle caratteristiche delle
diverse regioni climatiche e fisi-
che italiane.
06/03/15 15.07
G eoGrafia
La metodologia
La metodologia della ricerca d’ambiente permette di sviluppare contempora-
neamente le conoscenze e le competenze operative: infatti ciascun argomen-
to si presta a essere analizzato attraverso gli strumenti della geo-graficità:
carte, carte tematiche, dati, grafici, fotografie, immagini satellitari…
La programmazione di Geografia non si riduce alla memorizzazione di co-
noscenze sui diversi ambienti o problemi ambientali, ma richiede la pratica
acquisizione di precise competenze operative e metodologiche, prescritte
nelle Nuove Indicazioni e indicate come traguardi di apprendimento da rag-
giungere.
Tuttavia il tempo a disposizione non consente di affrontare con questo ap-
proccio metodologico tutti gli argomenti proposti nel Sussidiario: la mappa
dei contenuti di classe quarta va considerata perciò una sorta di “menu à la
carte” all’interno del quale ogni docente selezionerà i temi di maggior inte-
resse, anche in modo trasversale ai diversi capitoli, da trattare sviluppando le
competenze operative indicate nella programmazione.
79
LA GEOGRAFIA
E I SUOI
STRUMENTI
IL CLIMA
Le Alpi
Climi e
ambienti Gli Appennini
della Terra
Le colline
Climi e
ambienti Le pianure
in Italia
I fiumi
I laghi
Il mare
LE RISORSE
DELL’AMBIENTE
E LE ATTIVITÀ
ECONOMICHE
80
Il percorso didattico
La programmazione di Geografia si sviluppa parallelamente su due piani di
competenza: il piano delle conoscenze e il piano delle capacità operative.
Il quadro delle conoscenze si articola, attraverso gli argomenti e i testi pro-
posti nel Sussidiario, da quelle più generali sul clima e sulle risorse del terri-
torio a quelle più specifiche legate ai diversi ambienti e paesaggi nel mondo
e in Italia:
• gli strumenti e il lessico specifico della Geografia;
• gli attuali cambiamenti climatici;
• la stretta correlazione fra climi e ambienti del pianeta;
• la stretta correlazione fra ambiente, risorse naturali e attività economiche,
con un continuo passaggio dal livello “micro” (del territorio vicino) al livello
“macro” dell’economia mondiale intesa come “villaggio globale”;
• il territorio italiano e i suoi ambienti: le Alpi, gli Appennini, le colline, le
pianure, i fiumi, i laghi, i mari, con un’attenzione particolare alla biodiver-
sità, ai cambiamenti climatici e ai problemi di inquinamento.
81
L a G e o g r a f i a
i s t r u m e n t i
e i suo
Il capitolo del Sussidiario ha la finalità di far acquisire le competenze opera-
tive riguardanti gli aspetti metodologici della Geografia, attraverso la cono-
scenza e la comprensione dei suoi strumenti, l’acquisizione del lessico spe-
cifico, la sperimentazione di abilità operative di lettura delle carte e dei dati.
I diversi passaggi sono spiegati in modo chiaro nel Sussidiario; tuttavia, la
riduzione in scala potrà mettere in difficoltà gli alunni che presentano qual-
che incertezza nell’area logico-matematica.
In questo caso, sarà opportuno utilizzare non solo la riproduzione delle carte
geografiche presenti nei vari materiali di IMPARO FACILE, ma procurare agli
alunni vere carte topografiche e geografiche del territorio in cui abitano, e
proporre attività pratiche di orientamento sulla carta, in modo che possa-
no rendersi conto di quali tipi di carte servono per individuare l’abitazione
dell’amico o il percorso per il Palazzetto dello Sport o per la Stazione.
È opportuno che per ciascuno strumento si predispongano attività pratiche
di orientamento sul territorio e sulla carta.
Chi ha la possibilità di utilizzare la LIM o una postazione informatica colle-
gata a Internet (da mostrare alla classe collegando il computer a un video-
proiettore) faciliterà molto la comprensione di questo argomento attraverso
Google Maps e Google Earth.
L’operatività, inoltre, rende la Geografia più piacevole e più interessante per
gli alunni, coinvolgendoli in un percorso che può trasformare l’informatica da
potenziale fonte di distrazione a strumento di apprendimento.
La Guida offre un percorso specifico approfondito e guidato per acquisire
non solo la competenza operativa, ma anche metacognitiva, cioè la consape-
volezza della funzione dei diversi strumenti di ricerca geografica.
82
L’orientamento
1 Completa il testo con i termini seguenti:
punti di riferimento • Sole • Stella Polare • punti cardinali
tramonto alba
83
I colori e i simboli
1 Completa scegliendo tra: i laghi • le colline • le pianure • i fiumi • i mari • le montagne.
metropolitana 1 2 3 4
chiesa
parcheggio
C
albergo D
84
La bussola
1 Leggi il testo.
3 Ora utilizza la tua bussola per orientarti. Segui un percorso all’interno della scuola e
controlla la bussola ogni volta che cambi direzione: in quale direzione stai andando?
85
Meridiani e paralleli
1 Leggi le frasi e colora i riquadri corretti.
86
Le fotografie
1 Leggi i testi e osserva le fotografie alle pagg. 8-9 di Geopoli: quante informazioni riesci
a ricavare sul continente africano?
...........................................................................…........................................................................................................................................................................
...........................................................................…........................................................................................................................................................................
...........................................................................…........................................................................................................................................................................
...........................................................................…........................................................................................................................................................................
...........................................................................…........................................................................................................................................................................
...........................................................................…........................................................................................................................................................................
...........................................................................…........................................................................................................................................................................
...........................................................................…........................................................................................................................................................................
...........................................................................…........................................................................................................................................................................
...........................................................................…........................................................................................................................................................................
...........................................................................…........................................................................................................................................................................
...........................................................................…........................................................................................................................................................................
• Dalle immagini che hai osservato e dalle informazioni che hai ricavato, secondo te,
l’Africa è un continente con paesaggi e modi di vivere tutti uguali, oppure vari e diversi?
...........................................................................…........................................................................................................................................................................
3 Confronta le tue conclusioni con la cartina fisica dell’Africa alle pagg. 2-3 di Geopoli e
rispondi.
...........................................................................…........................................................................................................................................................................
...........................................................................…........................................................................................................................................................................
...........................................................................…........................................................................................................................................................................
87
88
Le carte fisiche
1 Osserva la carta fisica dell’Europa alle pagg. 18-19 di Geopoli: riesci a riconoscere le
montagne, i mari e i fiumi principali? Scrivi quelli che riesci a individuare.
• Montagne: ..............................................................................................
..…..............................................................................................................................
...................................................................................................................................
...........................................................................…..................................................
• Mari: ..............................................................................…....
..........................................................................................................
......................................................................................…...............
..........................................................................................................
• Fiumi: .................................................................................................…
.............................................................................................................................
........................................................................................................................
• Da quali ambienti è circondata? Quali sono i suoi elementi naturali? Prova a descriverli.
...........................................................................…........................................................................................................................................................................
...........................................................................…........................................................................................................................................................................
Le carte politiche
1 Osserva la carta politica dell’Europa alle
pagg. 20-21 di Geopoli. Prova a individuare
le capitali dei seguenti Stati.
Italia: ...................................................................................................................
Francia: ...........................................................................................................
Svizzera: ........................................................................................................
Austria: ............................................................................................................
Germania: ....................................................................................................
Grecia: .............................................................................................................
Spagna: ..........................................................................................................
Portogallo: ....................................................................................................
89
Le carte tematiche
1 Osserva la carta tematica delle Aree Protette in Italia a pag. 33 di Geopoli e rispondi
alle domande.
.................................................................................................
.................................................................................................
.................................................................................................
.................................................................................................
90
Nel 1569 il geografo Mercatore realizzò per la prima volta un planisfero che rappresen-
tava sul piano la forma sferica della Terra usando la geometria, e introdusse il retico-
lato delle coordinate geografiche utile a orientarsi. La sua carta ebbe molto successo,
tanto che in Europa è usata ancora oggi: l’Europa, infatti, risulta quasi al centro della
rappresentazione del mondo.
Il planisfero di Mercatore, però, non teneva conto della grandezza delle superfici delle
varie zone della Terra: spostando l’Equatore molto più a Sud, le terre dell’emisfero
meridionale, infatti, appaiono più piccole di quelle dell’emisfero settentrionale.
Nel 1973 il cartografo Arno Peters produsse un nuovo planisfero che, sulla base di cal-
coli matematici, rappresenta fedelmente la grandezza dei territori e la loro posizione
in un reticolo rettangolare.
• Dove si trova l’Equatore nelle due carte? Traccialo con un pastello rosso.
• Nella carta di Mercatore è più grande l’Africa o l’America Settentrionale? ...................................
• Nella carta di Peters è più grande l’Africa o l’America Settentrionale? ................................................
• Secondo te, quale carta rappresenta la realtà più correttamente? Perché? ................................
.......................................................................................................................................................................................................................................................
• Secondo te, perché la carta di Mercatore viene usata ancora oggi? .................................................
.......................................................................................................................................................................................................................................................
91
Le tabelle
1 Leggi il testo e la tabella, poi rispondi alle domande.
La tabella ti mostra gli ultimi dati sulla raccolta differenziata dei rifiuti nelle diverse regioni
d’Italia.
I dati sono tratti dall’ISTAT, l’Istituto Statale di Statistica.
Nella prima colonna trovi le regioni, nella seconda i dati arrotondati della percentuale di
rifiuti raccolti in modo differenziato.
92
I grafici
1 Confronta gli areogrammi sulla suddivisione del territorio del Trentino-Alto Adige, del
Veneto e della Toscana; poi rispondi.
2 Osserva le fotografie e le carte fisiche delle tre regioni alle pagg. 64, 66 e 72 di Geopoli
e confrontale con i dati ricavati dai grafici.
Hai ricavato informazioni differenti? Che cosa puoi osservare?
...........................................................................…........................................................................................................................................................................
...........................................................................…........................................................................................................................................................................
...........................................................................…........................................................................................................................................................................
...........................................................................…........................................................................................................................................................................
..............................................................................................….....
..............................................................................................….....
..............................................................................................….....
93
Foto e carte
1 Scrivi sotto a ogni immagine il tipo di strumento geografico che essa rappresenta,
scegliendo tra:
carta fisica • foto satellitare • carta tematica • foto aerea
............................................................................................................ ............................................................................................................
............................................................................................................ ............................................................................................................
2 Segna con una ✘ se le seguenti affermazioni sono vere (V) o false (F).
94
Guida_sussi_imparo_def_F.indd 95
punti
cardinali
Orientarsi reticolo
coordinate
geografiche da terra
fotografie aeree
satellitari
95
GEOGRAFIA Rappresentare mappe o piante
il territorio
carte
topografiche fisiche
carte
carte
politiche
m appa
geografiche
mappamondo o tematiche
planisfero
di SinteSi
tabelle
•
istogramma
Analizzare
informazioni
grafici areogramma
ideogramma
G eoGrafia
06/03/15 15.07
G eoGrafia • U nità di a pprendimento 2
G l i a m b i e n t i
della Terra
I mutamenti climatici costituiscono una delle maggiori sfide alla sopravvi-
venza della vita sul nostro pianeta, almeno come la conosciamo ora. È dun-
que fondamentale che gli alunni abbiano consapevolezza di quali elementi
costituiscono il clima, di quali fattori lo determinano e di quali relazioni in-
tercorrono tra clima e ambiente, inteso come paesaggio e come ecosistema.
Questo tema ha sia una forte valenza formativa per le nuove generazioni, sia
un notevole potenziale nello sviluppo di quelle competenze logiche che per-
mettono il ragionamento, la formulazione di ipotesi e la deduzione, poiché
evidenziano chiaramente la rete di cause e conseguenze fra i diversi elementi
della natura e fra uomo e natura.
Mentre il Sussidiario propone un approfondimento sugli ambienti delle di-
verse fasce climatiche, con un’attenzione alla relazione uomo/ambiente an-
che in chiave di educazione allo sviluppo e all’intercultura, la Guida offre
diversi suggerimenti per approfondire i cambiamenti climatici attraverso siti
ufficiali che mettono a disposizione strumenti di grande impatto e obiettivi-
tà, come la ricostruzione storica delle temperature registrate dalla NASA in
un’animazione impressionante e rigorosa sul piano scientifico.
La conoscenza del clima in Geografia si intreccia con gli argomenti che il
corso propone in Scienze, in una sequenza predisposta appositamente in
modo che le due discipline possano supportarsi a vicenda attraverso lo stu-
dio del calore, dell’aria e dell’acqua.
Si suggerisce di porre attenzione soprattutto nel chiarire la differenza fra ele-
menti costitutivi del clima ed elementi determinanti il clima, differenza che
a volte i bambini tendono a ignorare.
96
• Con un termometro adatto, misura per una settimana la temperatura esterna alle
8.00 e alle 12.00. Riporta i dati in una tabella, poi osserva come cambia la tempera-
tura durante il giorno.
• Riporta da un giornale le temperature di diverse città italiane, rilevate nella stessa
giornata. Poi confronta i dati raccolti con le regioni climatiche cui appartengono le
diverse città. Osserva come impostare la tua tabella.
97
latitudine
Polo Nord
Polo Sud
...........................................................................…............................................................................
...........................................................................…............................................................................
...........................................................................…............................................................................
...........................................................................…............................................................................
...........................................................................…............................................................................
altitudine
...........................................................................….........................................................
...........................................................................….........................................................
...........................................................................….........................................................
...........................................................................….........................................................
...........................................................................….............................................
...........................................................................….............................................
...........................................................................….............................................
...........................................................................….............................................
...........................................................................….............................................
98
Il riscaldamento globale
1 Visita, insieme all’insegnante, il sito della NASA (Ente Nazionale per le Attività Spaziali
e Aeronautiche degli Stati Uniti). Segui le indicazioni.
3 Visita, insieme all’insegnante, il sito www.climate.gov. Clicca su Maps & Data per sco-
prire, attraverso grafici e mappe interattive, come sta cambiando il clima negli ultimi
decenni e quali sono le proiezioni per il futuro.
99
Le regioni climatiche
1 Inserisci nel planisfero i seguenti termini al posto esatto:
fascia polare artica • fascia polare antartica • fascia tropicale •
fascia temperata boreale • fascia temperata australe
100
101
...................…...............................…............. ...................…...............................….............
foresta pluviale
...................…...............................…............. ...................…...............................….............
...................…...............................…............. ...................…...............................….............
savana
...................…...............................…............. ...................…...............................….............
...................…...............................…............. ...................…...............................….............
prateria
...................…...............................…............. ...................…...............................….............
...................…...............................…............. ...................…...............................….............
foresta temperata
...................…...............................…............. ...................…...............................….............
...................…...............................…............. ...................…...............................….............
zone polari
...................…...............................…............. ...................…...............................….............
deserto caccia
foresta pluviale
agricoltura
savana
pesca
prateria
102
umidità
è formato da
precipitazioni
venti
IL CLIMA latitudine
altitudine
vegetazione
causa: anidride
carbonica
effetto serra
conseguenza:
riscaldamento
distese di ghiaccio globale
Fredda tundra
FASCE taiga
CLIMATICHE
E AMBIENTI
DELLA TERRA foresta di latifoglie
prateria
deserto
Calda savana
foresta pluviale
103
A l l a s c o p e r t a
dell’Italia
Questo capitolo, che nel Sussidiario occupa un numero limitato di pagine, si
presta tuttavia a essere esplorato in modo pratico con la classe, utilizzando
una molteplicità di strumenti, scientifici e geografici, che il corso IMPARO
FACILE mette a disposizione nella Guida e nell’Atlante Geopoli.
Sul piano metodologico, l’argomento può essere analizzato attraverso le di-
verse carte tematiche presenti in Geopoli, in modo da sviluppare anche le
competenze operative necessarie al raggiungimento degli obiettivi della pro-
grammazione.
104
Il territorio
1 Osserva le immagini a pag. 22 e la carta fisica dell’Italia a pag. 23 di Geopoli.
Poi segui le indicazioni.
• Prova a individuare sulla carta fisica i tipi di ambiente raffigurati nelle fotografie.
• Prova a individuare sulla carta fisica gli elementi del territorio scritti in colore nel testo.
3 Osserva i grafici che mostrano i rilievi a pag. 24 di Geopoli. Poi rispondi alle domande.
……………………………………………………………………………………………………………………........…………………………………………………………..
……………………………………………………………………………………………………………………........…………………………………………………………..
105
Le regioni climatiche
1 Osserva con attenzione la carta tematica a pag. 29 di Geopoli e confrontala con la
carta sul territorio a pag. 25. Poi rispondi.
• Ci sono aree nella suddivisione del territorio che corrispondono alle regioni climatiche?
Sì No
• Se sì, quali? ................................................................................................................................................................................................................
2 Ora leggi la legenda della carta a pag. 29 di Geopoli e rispondi sul quaderno.
106
Le temperature
1 Osserva con attenzione la carta tematica
sulle temperature e leggi il testo a pag. 30
di Geopoli. Confronta questa carta con la
carta fisica di pag. 23 e rispondi.
.......................................................................................................................
..........................................................................................................................
..........................................................................................................................
..........................................................................................................................
..........................................................................................................................
3 Ora somma tutte le temperature e dividi il totale per il numero dei giorni: otterrai la
temperatura media della settimana.
……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………...
107
Le precipitazioni
1 Osserva con attenzione la carta tematica delle precipitazioni e leggi il testo a pag. 31
di Geopoli. Confronta questa carta con la carta fisica di pag. 23, leggi la legenda e
rispondi.
......................................................................................................
......................................................................................................
..........................................................................................................................
..........................................................................................................................
..........................................................................................................................
..........................................................................................................................
..........................................................................................................................
..........................................................................................................................
..........................................................................................................................
..........................................................................................................................
..........................................................................................................................
108
Le regioni climatiche
1 Individua sulla carta le quattro fondamentali regioni climatiche italiane e colorale
seguendo la legenda.
regione alpina
regione appenninica
regione padana
regione costiera
109
L ’ a m b i e n t e
delle Alpi
La conoscenza delle Alpi richiede da parte degli alunni anche un certo impe-
gno nella memorizzazione dei toponimi più importanti e di caratteristiche
che, se non fanno parte della loro esperienza personale e non vengono an-
corate a immagini significative, rischiano di essere memorizzate senza essere
interiorizzate.
Si suggerisce, perciò, di strutturare il percorso secondo il metodo induttivo
della ricerca geografica: di partire dunque dalla raccolta delle conoscenze già
possedute dai bambini sull’argomento e delle domande di cui non conosco-
no con certezza le risposte.
L’indagine dovrebbe iniziare con la raccolta e l’osservazione guidata di im-
magini fotografiche o video relative alle Alpi, per ricavare informazioni e com-
piere le debite generalizzazioni. Le nuove generazioni, infatti, sono general-
mente esposte a una sovra-stimolazione continua e veloce di immagini in
movimento e sono poco abituate a soffermarsi a osservare un’immagine sta-
tica; la capacità di lettura dell’immagine, dunque, non può essere considera-
ta un prerequisito posseduto dagli alunni, ma va necessariamente sviluppata
con apposite attività.
La lettura delle immagini può anche offrire l’opportunità di individuare le
risorse naturali offerte dal territorio o di formulare ipotesi in merito.
Attraverso la lettura della carta fisica si faranno rilevare le caratteristiche fi-
siche da memorizzare, possibilmente collegando i nomi delle diverse cime,
catene e località alle rispettive fotografie.
La comparazione della carta fisica con le carte tematiche relative al clima e
alle attività produttive permetterà, poi, di ricavare direttamente le informa-
zioni relative alle attività economiche, riallacciandosi al concetto di risorse
naturali. La vita in montagna sarà dunque facilmente descritta o immaginata
sulla base dell’esperienza diretta degli alunni o delle informazioni raccolte.
Il testo proposto dal Sussidiario permetterà di sistematizzare e rendere orga-
niche le conoscenze già raccolte, per facilitarne la memorizzazione. Lo studio
del testo costituirà a questo punto la tappa finale di un percorso di appren-
dimento che avrà sviluppato sia gli aspetti di contenuto, sia le competenze
metodologiche.
La rielaborazione potrà avvenire attraverso l’esposizione orale o attraverso
cartelloni, presentazioni in PowerPoint o mediante la realizzazione di mes-
saggi o video pubblicitari realizzati dagli o con gli alunni.
110
..........................................................................................................................................................
..........................................................................................................................................................
..........................................................................................................................................................
..........................................................................................................................................................
..........................................................................................................................................................
.......................................................................................................................................................................................................................................................
.......................................................................................................................................................................................................................................................
• A quale punto cardinale corrispondono le Alpi Giulie rispetto al gruppo delle Dolomiti?
.......................................................................................................................................................................................................................................................
valle glaciale
grande quantità di ghiaccio
valle fluviale
valle scavata da un ghiacciaio
111
L’ambiente alpino
1 Completa la mappa con le parole date. Utilizza poi la mappa per esporre l’argomento.
L’AMBIENTE ALPINO
fino a
Alpi antiche
1 000 m agricoltura nelle valli
Occidentali tradizioni
....................................
Alpi a mezzacosta
fino a ....................................
turismo
Centrali
2 000 m
....................................
Alpi boschi ....................................
Orientali
fino a
3 000 m
....................................
....................................
....................................
oltre i 3 000 m
..................................................
..................................................
112
confine naturale
Occidentali carsismo
Settori Centrali
Orientali
Clima freddo
ALPI
latifoglie
Flora aghifoglie
muschi e licheni
allevamento
turismo
113
L ’ a m b i e n t e
A p p e n n i n i
degli
Il percorso sugli Appennini può essere affrontato con lo stesso approccio e la
stessa metodologia proposta per le Alpi.
Si suggerisce di strutturare il percorso didattico attraverso il metodo indut-
tivo della ricerca geografica: di partire, dunque, dalla raccolta delle cono-
scenze già possedute dai bambini sull’argomento e delle domande di cui non
conoscono con certezza le risposte.
L’indagine dovrebbe iniziare con la raccolta e l’osservazione guidata di im-
magini fotografiche o video relative agli Appennini, per ricavare informazioni
e compiere le debite generalizzazioni.
La lettura delle immagini può anche offrire l’opportunità di individuare le
risorse naturali offerte dal territorio o di formulare ipotesi in merito.
114
L’ambiente appenninico
1 Completa la mappa con le parole date. Usa poi la mappa per esporre in modo ordinato
ed esauriente l’argomento.
L’AMBIENTE APPENNINICO
turismo
....................................
115
Alpi Appennini
............................................................................................................... ...............................................................................................................
............................................................................................................... ...............................................................................................................
............................................................................................................... ...............................................................................................................
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............................................................................................................... ...............................................................................................................
............................................................................................................... ...............................................................................................................
............................................................................................................... ...............................................................................................................
............................................................................................................... ...............................................................................................................
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116
Nelle aree collinari del paesaggio appenninico, i versanti esposti a sud (e quindi più
soleggiati) sono il terreno ideale per coltivazioni come la vite e l’ulivo.
Per rendere più agevole il lavoro agricolo, molti pendii sono stati “terrazzati”, cioè sono
state realizzate tante strisce di terra pianeggianti, sorrette da muretti di pietra.
versanti soleggiati
risorsa naturale
...........................................................
...........................................................
attività economica
intervento dell’uomo
Nelle aree collinari dell’Italia Centrale, si è diffuso negli ultimi anni il fenomeno
dell’agriturismo. Molti edifici, che un tempo ospitavano le famiglie contadine, sono
stati ristrutturati, ricavando camere o piccoli appartamenti per i turisti.
I visitatori possono fare escursioni, o più semplicemente rilassarsi e godersi la cam-
pagna.
...........................................................
risorsa naturale
...........................................................
Nel paesaggio appenninico, i centri urbani sono sorti spesso sulle sommità dei colli. In
un lontano passato, infatti, le zone di pianura erano in molti casi paludose e malsane,
perciò era preferibile creare gli insediamenti sulle colline che offrivano un clima più
salutare. La posizione più elevata consentiva, inoltre, di difendersi meglio da eventuali
attacchi nemici ed era meno soggetta al rischio di frane.
...........................................................
...........................................................
città sui colli
conseguenza
...........................................................
cause
117
La catena appenninica
1 Osserva la carta fisica dell’Italia a pag. 23 di Geopoli e per ogni domanda segna la
risposta corretta.
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................................................................................................................... ...................................................................................................................
118
Vesuvio
vulcani e
terremoti
Etna
calanchi
forma
Territorio rocce friabili
arrotondata
scarsa altitudine
Settentrionale
piovoso versante
Clima tirrenico
asciutto versante
adriatico
APPENNINI caldo Appennino
Meridionale
latifoglie
Flora conifere
pascoli
Fauna
allevamento transumanza
Attività
economiche agricoltura terrazzamenti
turismo agriturismo
119
L ’ a m b i e n t e
delle colline
Il capitolo sulle colline riprende in buona parte un argomento spesso già
affrontato in classe terza, e richiede dunque un minore livello di approfondi-
mento.
Laddove, invece, con gli alunni si affronti l’argomento per la prima volta, sarà
opportuno soffermarsi per un tempo adeguato sulle caratteristiche naturali
e sulle possibilità di sviluppo economico delle colline, dal momento che
questo tipo di ambiente costituisce la maggior parte del territorio italiano.
Si suggerisce, in tal caso, di seguire la stessa metodologia utilizzata per il
capitolo sulla montagna: a partire dalle preconoscenze degli alunni, proporre
attività finalizzate a far ricavare informazioni dalle carte geografiche e dalle
carte tematiche, disponibili su Geopoli o tratte da altre fonti; a raccogliere e
analizzare fotografie e video inerenti le colline, considerando sia gli aspetti
naturali (flora, fauna, corsi d’acqua, calanchi…), sia gli aspetti antropici (at-
tività economiche, vie di comunicazione, insediamenti e centri abitati storici
e moderni…), e focalizzando in particolare quei contenuti che si desidera
vengano ben appresi dagli alunni.
Lo studio del testo costituirà l’ultima tappa del percorso di apprendimento.
120
Le colline
1 Collega ogni nome alla definizione corrispondente.
2 Per ogni domanda segna con una ✘ la risposta esatta (le risposte possono anche
essere più di una).
121
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........................................................................................................................................................................................................................................................
........................................................................................................................................................................................................................................................
........................................................................................................................................................................................................................................................
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........................................................................................................................................................................................................................................................
........................................................................................................................................................................................................................................................
........................................................................................................................................................................................................................................................
122
ai piedi di
Alpi
e Appennini
Clima mite
boschi
campi
Flora coltivati
pascoli
Fauna
COLLINE
vite vino
olivo olio
frutta
agricoltura
girasoli
agriturismo
Attività cereali
economiche turismo
storico e
culturale
terme
123
L ’ a m b i e n t e
de l l e p i a n u r e
Le pianure italiane non sono molte e hanno caratteristiche diverse fra loro:
il Tavoliere delle Puglie e la Pianura Padana, ad esempio, differiscono total-
mente per clima, urbanizzazione, industrializzazione, modalità di sfruttamen-
to agricolo, presenza di vie di comunicazione…
L’osservazione della carta fisica dell’Italia, abbinata alla carta tematica del
clima e a quella della produzione agricola, permetterà di individuare le ca-
ratteristiche di ciascuna pianura e di collegare gli aspetti climatici con quelli
economici relativi al tipo di prodotti agricoli, agli animali allevati e all’uso
della tecnologia.
Una trattazione apposita è dedicata alla Pianura Padana, la più estesa del
nostro Paese e con caratteristiche di urbanizzazione di grande rilievo, tanto
da essere emblematica di un certo modello di sviluppo: a fronte, infatti, di
un’elevata industrializzazione e urbanizzazione, di un elevato standard di ser-
vizi, di efficienti vie di comunicazione e di un reddito elevato se paragonato
ad altre zone d’Italia, la Pianura Padana si rivela, d’altro canto, la zona con
l’inquinamento atmosferico più elevato d’Italia, proprio a causa del forte im-
patto ambientale delle attività umane.
Sarà dunque interessante analizzare le caratteristiche della Pianura Padana,
per riflettere insieme agli alunni su vantaggi e svantaggi dell’industrializza-
zione e dell’urbanizzazione e sulle possibili soluzioni ai problemi legati
all’inquinamento atmosferico, a partire dai comportamenti quotidiani che
anche i bambini possono adottare: la scelta del mezzo di trasporto per anda-
re a scuola, il consumo di energia elettrica, la raccolta differenziata dei rifiuti,
il riciclaggio della carta…
È infatti importante che i bambini non si sentano schiacciati dal senso di im-
potenza di fronte a problemi tanto rilevanti e preoccupanti, soprattutto pen-
sando al proprio futuro, ma che percepiscano di poter incidere positivamente
sull’ambiente e assumano, così, un atteggiamento fiducioso e responsabile.
124
La Pianura Padana
1 Osserva la carta fisica della Pianura Padana a pag. 128 del Sussidiario e per ogni
domanda segna la risposta corretta.
• Quale tra i seguenti è un affluente • Qual è l’emissario del Lago di Como?
di sinistra del Po? Ticino
Tanaro Adda
Secchia Oglio
Dora Riparia • Dove si trovano le Valli di Comacchio?
• Quale tra i fiumi seguenti non è a nord del Po
un affluente del Po?
a sud del Po
Reno a est del Po
Panaro
Mincio
................................................................................................................... ...................................................................................................................
................................................................................................................... ...................................................................................................................
125
Le attività economiche
1 Con ogni gruppo di parole elencate, costruisci una frase che illustri un’attività econo-
mica della Pianura Padana.
………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………….........................
………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………….........................
………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………….........................
………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………….........................
2 Osserva con attenzione le carte tematiche alle pagg. 46-47 di Geopoli e confrontale
con la carta fisica dell’Italia a pag. 23. Poi rispondi alle domande.
..........................................................................................................
..........................................................................................................
..........................................................................................................
126
.......................................................................................................................................................................................................................................................
.......................................................................................................................................................................................................................................................
.......................................................................................................................................................................................................................................................
.......................................................................................................................................................................................................................................................
.......................................................................................................................................................................................................................................................
.......................................................................................................................................................................................................................................................
• Quali rifiuti contengono sostanze pericolose? Fai almeno tre esempi. ............................................
.......................................................................................................................................................................................................................................................
.......................................................................................................................................................................................................................................................
• Quali sono le regioni che producono la maggior quantità di rifiuti? Perché? ...........................
.......................................................................................................................................................................................................................................................
.......................................................................................................................................................................................................................................................
.......................................................................................................................................................................................................................................................
127
Le pianure italiane
1 Osserva la carta e completa
la tabella, inserendo i nomi
1
delle pianure italiane in cor-
rispondenza dei numeri.
Inserisci anche i nomi dei
fiumi che le attraversano, 2
che puoi leggere sulla carta,
o ritrovare sulla carta fisi-
3
ca dell’Italia a pag. 23 di
Geopoli.
4
7
5
Pianure italiane 6
• Agro Romano
• Agro Pontino
9
• Piana del Campidano
• Maremma
• Pianura Padana
• Piana di Catania
• Pianura Campana 8
• Tavoliere delle Puglie
• Valdarno
Pianure Fiumi
1 ...................…................................................................................... ...................…...................................................................................
2 ...................…................................................................................... ...................…...................................................................................
3 ...................…................................................................................... ...................…...................................................................................
4 ...................…................................................................................... ...................…...................................................................................
5 ...................…................................................................................... ...................…...................................................................................
6 ...................…................................................................................... ...................…...................................................................................
7 ...................…................................................................................... ...................…...................................................................................
8 ...................…................................................................................... ...................…...................................................................................
9 ...................…................................................................................... ...................…...................................................................................
128
Pianura
alluvionale Padana
Pianura
Campana
vulcanica
Piana di
Catania
Agro Romano
PIANURA
Maremma
fiumi
terreno
pianeggiante
agricoltura
allevamento pendolarismo
grandi città
industria rifiuti
Attività
economiche inquinamento
commercio vie di
comunicazione
trasporti traffico
129
L ’ a m b i e n t e
e d e i l a g h i
dei fiumi
Il capitolo sui fiumi e sui laghi è quello che maggiormente si presta a un per-
corso didattico in stretta relazione con il territorio di appartenenza agli alun-
ni: infatti, salvo alcune zone dell’Italia Meridionale e insulare, i corsi d’acqua
attraversano tutto il territorio italiano, pur con incidenza diversa. I docenti
potranno dunque scegliere di approfondire l’argomento anche attraverso vi-
site didattiche lungo i corsi d’acqua del territorio utilizzando, laddove ne-
cessario, i servizi provinciali o regionali a tutela dei fiumi, le associazioni
di pesca sportiva o di tutela ambientale che propongono appositi itinerari
didattici.
I fiumi e i laghi, considerati spesso solo bacini o corsi d’acqua, sono invece
ecosistemi molto ricchi di biodiversità, che meritano di essere conosciuti
in modo più approfondito. Per questa ragione, il Sussidiario dedica ampio
spazio alla conoscenza di questi ambienti naturali, che vivono in modo più
“nascosto” rispetto a quelli di superficie, perché non si possono osservare
direttamente.
I fiumi sono una primaria fonte di energia e di approvvigionamento di ri-
sorse fin dall’antichità, tanto che le prime civiltà si sono sviluppate proprio
lungo il loro corso.
Anche oggi la presenza di fiumi favorisce le attività economiche e lo sviluppo
della regione che attraversano.
Tuttavia, proprio in conseguenza del loro utilizzo, i fiumi sono fra gli ambienti
più minacciati dall’inquinamento, a causa della cattiva gestione delle acque,
impiegate dalle industrie e dalle abitazioni.
Anche gli ambienti lacustri, le cui acque provengono generalmente dai ri-
spettivi immissari e che non possiedono un veloce sistema di ricambio d’ac-
qua, sono ecosistemi acquatici fragili a causa dell’inquinamento, sebbene
l’introduzione di depuratori negli ultimi anni abbia permesso un generale
miglioramento del loro stato di salute.
In linea con le Indicazioni Nazionali, la Guida propone un percorso specifico
di educazione ambientale sull’inquinamento delle acque dei fiumi e dei la-
ghi, sulla base di dati scientifici raccolti da Istituti Nazionali e pubblicati da
Legambiente.
Gli alunni potranno, così, imparare a ricavare informazioni da tabelle, grafici
e articoli di giornale, operando con dati significativi, attraverso i quali po-
tranno conoscere un problema di attualità e sviluppare un senso civico più
attento alla tutela dell’ambiente.
130
2 Ora disegna un fiume nei suoi tratti, mettendo in evidenza il tipo di letto.
131
Per molti anni i fiumi sono stati utilizzati non solo come
fonte di energia e di risorse naturali, ma anche come sca-
rico per le fognature.
Per evitare di inquinare l’ambiente, le acque contenute
nelle fognature dovrebbero essere filtrate in un impianto
di depurazione. Purtroppo, invece, gli scarichi di molte
abitazioni, anziché passare dai depuratori, finiscono diret-
tamente nel fiume, inquinandolo con batteri e detersivi.
Vi sono anche grandi città che non utilizzano ancora un
depuratore delle acque: per questo l’Italia è già stata mul-
tata più volte dalla Corte di Giustizia Europea.
Circa diciotto milioni di Italiani, quasi un terzo della
popolazione, scaricano direttamente nei fiumi o nei mari
le acque delle fognature, poiché non sono collegati a nes-
sun impianto di depurazione.
Come puoi osservare dalla tabella sul servizio di depu-
razione in Italia nel 2011, 15 abitazioni su 100 non sono
collegate a una fognatura e versano i loro liquami diretta-
mente nell’ambiente o in una cisterna che viene periodi-
camente svuotata.
132
Abitanti Abitanti
collegati collegati al Abitanti
a un servizio servizio di non serviti
Regione Abitanti
di fognatura depurazione da
(su 100 (su 100 depurazione
abitanti) abitanti)
Sicilia 5 037 799 79% 54% 2 322 425
Lombardia 9 742 676 94% 78% 2 162 874
Campania 5 812 962 83% 67% 1 918 277
Lazio 5 626 710 85% 74% 1 457 318
Toscana 3 707 818 82% 63% 1 383 016
Veneto 4 885 548 78% 79% 1 040 622
Emilia-Romagna 4 337 979 85% 79% 923 990
Piemonte 4 432 571 90% 82% 775 700
Sardegna 1 671 001 75% 68% 534 720
Calabria 2 008 709 88% 74% 512 221
Marche 1 569 578 84% 70% 472 443
Liguria 1 615 064 75% 74% 419 917
Abruzzo 1 334 675 89% 73% 365 701
Umbria 894 222 77% 78% 194 940
Basilicata 590 601 89% 75% 149 422
Molise 320 795 86% 84% 49 723
Friuli-Venezia Giulia 1 230 936 nd nd nd
Puglia 4 079 702 82% nd nd
Trentino-Alto Adige 1 018 657 nd nd nd
Valle d’Aosta 127 065 nd nd nd
133
I laghi italiani
1 Inserisci nella tabella i laghi seguenti, a seconda della loro origine.
Lago Maggiore • Lago d’Iseo • Lago di Como • Lago di Varano • Lago di Bolsena
Lago Trasimeno • Lago di Bracciano • Lago di Garda • Lago di Lesina • Lago di Nemi
134
Punti Punti
Punti
Regione Lago fortemente critici
inquinati
inquinati totali
Lombardia Iseo 4 4 8
Lombardia Como 9 4 13
Lombardia-Piemonte Maggiore 10 3 13
Lombardia Varese / / /
Lombardia Lugano 5 / 5
Lombardia-Veneto Garda 7 2 9
Lazio Bolsena / 5 5
Lazio Bracciano 3 1 4
Lazio Vico / / /
Lazio Albano / 1 1
Umbria Piediluco / 1 1
Umbria Trasimeno 1 2 3
Totale 39 23 62
2 Riporta in un grafico a istogramma i dati della tabella, poi rispondi alle domande.
135
I fiumi e i laghi
1 Individua e scrivi sulla carta
i nomi dei fiumi seguenti:
• Po
• Tevere
• Adige
• Arno
136
Conche vulcanica
piene d’acqua
tettonica
Alimentati da
fiumi o sorgenti
costiera
Origine
artificiale
laghetti alpini
LAGHI
acqua
Risorse pesca
utilizzo dell’acqua
turismo
137
L ’ a m b i e n t e
del mare
Con 7 500 chilometri di coste, l’Italia non può essere studiata a prescindere
dall’ambiente del mare e dei territori che vi si affacciano: sia perché il pae-
saggio marino caratterizza la nostra penisola, sia perché molte attività eco-
nomiche, dalla pesca al turismo alla navigazione al commercio, sono legate
al mare fin dall’antichità.
Anche se dal punto di vista geografico l’ambiente del mare non coincide con
l’ambiente delle coste, quello del mare è un ecosistema che va conosciuto.
I bambini, generalmente amanti degli animali e suscettibili al fascino delle
meraviglie della natura, saranno affascinati dai video sugli animali marini e
sul loro ambiente, a maggior ragione se avranno l’opportunità di visitare aree
marine protette o acquari ben gestiti.
Nelle regioni costiere, il percorso didattico potrà essere strutturato in stretta
relazione con l’ambiente circostante, che può essere osservato direttamente
anche in collaborazione con le agenzie del territorio.
I docenti che operano invece in territori lontani dal mare dovranno assicurar-
si che tutti gli alunni, anche coloro che non hanno mai visto questo ambien-
te, possano farsene un’idea attraverso i canali multimediali.
Sarà anche importante che gli alunni comprendano le relazioni tra l’ambien-
te del mare e le attività economiche, sviluppando il concetto di risorsa.
Le attività umane, e la stessa presenza dei centri abitati, però, danneggiano
e minacciano il mare: la pesca a strascico, le spadare, l’utilizzo dei sonar, il
trasporto del petrolio, la mancanza di depurazione delle acque e, infine, il
riscaldamento globale del pianeta stanno modificando profondamente l’eco-
sistema del Mar Mediterraneo.
Per analizzare scientificamente il modo in cui le attività umane impattano
sull’ambiente, la Guida propone un percorso specifico sull’inquinamento
dei mari italiani, basandosi sui dati scientifici raccolti da Goletta Verde di
Legambiente e sui dati delle Capitanerie di Porto.
Gli alunni potranno così imparare a ricavare informazioni dalle tabelle, leg-
gendo dati significativi attraverso i quali potranno conoscere un problema di
attualità e sviluppare un senso civico più attento alla necessità di tutelare la
natura.
138
Il mare e le coste
1 Osserva le immagini e la cartina alle pagg. 26-27 di Geopoli, poi rispondi alla domanda.
........................................................................................................................................................................................................................................................
........................................................................................................................................................................................................................................................
2 Approfondisci la conoscenza delle coste con il testo a pag. 26 di Geopoli, poi rispondi
alle domande.
• Quanto sono lunghe le coste italiane? ...................................................................................................................................
• Lungo le coste settentrionali del Mar Adriatico sono presenti diverse ……………..……………… .
139
1
2
3
4
5
6
7
Sport Conseguenze
Risorse Strutture Lavori
praticabili negative
140
• Quanti sono i campioni d’acqua marina risultati inquinati oltre i limiti di legge? ...................
• L’Italia rispetta le regole europee per la depurazione degli scarichi delle abitazioni? ...
• Quali regioni versano nell’acqua la maggior quantità di scarichi fognari non depurati?
.......................................................................................................................................................................................................................................................
141
80
70
60
50
40
30
20
10
0
Abruzzo
Basilicata
Calbria
Campania
Emilia Romagna
Friuli Venezia Giulia
Lazio
Liguria
Lombardia
Marche
Piemonte
Prov. di Biolzano
Prov. di Trento
Puglia
Sardegna
Sicilia
Toscana
Umbria
Valle d’Aosta
Veneto
Fonte dati: Comunicazione della Commissione Europea del 28 marzo 2014 inerente la comunicazione di
avviamento della procedura di infrazione 2014/2059 nei confronti dell’Italia.
..............................................................................................................................................................................
..............................................................................................................................................................................
142
Fonte dati: Comunicazione della Commissione Europea del 28 marzo 2014 inerente la comunicazione di
avviamento della procedura di infrazione 2014/2059 nei confronti dell’Italia.
..................................................................................................................................................................................................................................................
..................................................................................................................................................................................................................................................
143
Il mare
1 Scrivi sulla cartina muta i nomi dei seguenti mari italiani:
Mar Adriatico • Mar Ionio • Mar Tirreno
............................................
..................................................
..................................................
144
Coste profondità
Ecosistema alghe
animali
pesce
sale
Risorse
via di comunicazione
MARE
pesca
saline
navigazione
industria navale
Attività
industria
commercio
trasporti
turismo
145
Territorio
ed economia
Il capitolo sul rapporto tra uomo e territorio è di particolare importanza per
la comprensione non solo dell’economia, ma della maggior parte dei proble-
mi di attualità.
Comprendere il concetto di risorsa del territorio è fondamentale perché:
• sviluppa la logica chiarendo la relazione di causa/conseguenza fra ambiente
e attività economica;
• permette di capire le diverse civiltà che si sono sviluppate nel mondo a par-
tire dalle risorse presenti sul territorio;
• spiega il motivo della globalizzazione del sistema economico mondiale at-
tuale: la necessità di reperire materie prime è all’origine della suddivisione
internazionale del lavoro e anche di numerose guerre e conflitti finanziari per
il controllo dei territori in cui le materie prime vengono prodotte o devono
transitare.
Nei capitoli precedenti gli alunni hanno già incontrato i concetti di risor-
sa, economia, attività, in relazione all’ambiente di cui si stavano occupando,
dunque con maggiore concretezza; al termine di questo excursus, questi con-
cetti vengono ripresi e sistematizzati al fine di pervenire a una classificazione
delle attività economiche nei tre settori, ciascuno con le proprie caratteristi-
che e la propria storia, trattata all’interno del contesto italiano.
Il capitolo costituisce inoltre un “ponte” con la classe quinta, che analizzerà
l’Italia non dal punto di vista delle caratteristiche ambientali, ma approfon-
dendo gli aspetti antropici: le caratteristiche demografiche, i problemi socia-
li, l’organizzazione politica e istituzionale, la suddivisione in regioni.
La capacità di orientarsi fra i concetti e il linguaggio relativo all’economia co-
stituirà dunque il punto di partenza per approfondire la conoscenza dell’Italia
e della propria regione.
Tuttavia, nulla vieta al docente di invertire l’ordine di trattazione dei capitoli,
e di anticipare la conoscenza delle relazioni tra territorio ed economia per
potervi far riferimento durante lo studio dei diversi ambienti. Il Sussidiario
deve, infatti, costituire uno strumento per il docente, e non un vincolo.
Il Sussidiario, la Guida e l’Atlante Geopoli, usati congiuntamente, fornisco-
no un percorso didattico esaustivo sia sul piano dei contenuti sia su quello
dell’approccio metodologico a questo argomento.
146
Un villaggio globale
1 Leggi il testo.
2 Leggi la carta e scopri gli altri Paesi che fanno parte del G8. Se non conosci i loro nomi,
cercali sul planisfero alle pagg. 4-5 di Geopoli.
3 Cerca le etichette dei tuoi vestiti, delle tue scarpe, del tuo astuccio, dei tuoi giocattoli:
troverai scritto “MADE IN… ”, che in inglese significa “fatto in…”. In quale Paese sono
stati prodotti gli oggetti che usi tutti i giorni?
scarpe ................................................................................................................
astuccio ................................................................................................................
147
L’agricoltura
1 In ciascun gruppo di parole ce n’è una che non c’entra con le altre: individuala e can-
cellala con una ✘.
148
........................................................................................................................................................................
.............................................................................................................................................................
.......................................................................................................................................................................................................................................................
149
La pesca in Italia
1 Leggi il testo e ricava dalla tabella le informazioni necessarie per rispondere alla
domanda.
.......................................................................................................................................................................................................................................................
.......................................................................................................................................................................................................................................................
150
L’industria
1 Completa il testo con i termini seguenti:
vie di comunicazione • materie prime • energia • manodopera • mercato
benzina chimica
motorino
conserviera
detersivo
dell’abbigliamento
nylon
jeans
meccanica
computer
elettronica
vernice
surgelati tessile
151
.......................................................................................................................................................................................................................................................
.......................................................................................................................................................................................................................................................
.......................................................................................................................................................................................................................................................
.......................................................................................................................................................................................................................................................
.......................................................................................................................................................................................................................................................
.......................................................................................................................................................................................................................................................
.......................................................................................................................................................................................................................................................
.......................................................................................................................................................................................................................................................
.......................................................................................................................................................................................................................................................
152
Il commercio e il turismo
1 Completa lo schema con i termini seguenti:
ingrosso • grande distribuzione •
bancarelle • ipermercati •
supermercati
industria
..............................................................................
.........................................
negozi ......................................... .........................................
grandi magazzini
2 Completa la tabella inserendo i nomi delle località a seconda del tipo di turismo che le
caratterizza. Se hai bisogno d’aiuto consulta il tuo Atlante.
Salsomaggiore • Cortina d’Ampezzo • Firenze • Capri • Montecatini • Roma •
Madonna di Campiglio • Abano • Madesimo • Rimini • Bormio •
Porto Cervo • Venezia • Chianciano • Tropea • Fiuggi • Roccaraso
153
......................................................................................................................................................................................................................................................
......................................................................................................................................................................................................................................................
......................................................................................................................................................................................................................................................
• Quanti sono i Parchi di divertimento più importanti? Sono concentrati in poche regio-
ni o sono diffusi? ................................................................................................................................................................................................
......................................................................................................................................................................................................................................................
......................................................................................................................................................................................................................................................
......................................................................................................................................................................................................................................................
......................................................................................................................................................................................................................................................
......................................................................................................................................................................................................................................................
3 Leggi il testo a pag. 52 e spiega perché il turismo è una risorsa economica da valorizzare.
154
Le vie di comunicazione
1 Osserva la carta e rispondi alle domande.
• E in Sicilia? .......................................................
• In quale parte dell’Italia la rete
autostradale è più fitta?
........................................................................................
........................................................................................
155
La carta tematica
sulle vie di comunicazione
1 Osserva con attenzione le carte tematiche alle pagg. 48-49 di Geopoli, poi rispondi
alle domande.
......................................................................................................................................................................................................................................................
• Quali città hanno gli aeroporti con il maggior traffico aereo? .......................................................................
......................................................................................................................................................................................................................................................
• Perché, secondo te, gli aeroporti più grandi si trovano vicino a Roma e Milano? ..............
......................................................................................................................................................................................................................................................
......................................................................................................................................................................................................................................................
......................................................................................................................................................................................................................................................
......................................................................................................................................................................................................................................................
• Perché i porti si sono sviluppati all’interno dei golfi e non sui promontori? ..................................
......................................................................................................................................................................................................................................................
156
...................................................................................... ......................................................................................
...................................................................................... ......................................................................................
...................................................................................... ......................................................................................
...................................................................................... ......................................................................................
collina
...................................................................................... ...................................................................................
...................................................................................... ......................................................................................
...................................................................................... ......................................................................................
...................................................................................... ......................................................................................
...................................................................................... ......................................................................................
pianura
...................................................................................... ...................................................................................
...................................................................................... ......................................................................................
...................................................................................... ......................................................................................
...................................................................................... ......................................................................................
...................................................................................... ......................................................................................
fiume
...................................................................................... ...................................................................................
...................................................................................... ......................................................................................
...................................................................................... ......................................................................................
...................................................................................... ......................................................................................
...................................................................................... ......................................................................................
mare
...................................................................................... ...................................................................................
...................................................................................... ......................................................................................
...................................................................................... ......................................................................................
...................................................................................... ......................................................................................
...................................................................................... ......................................................................................
157
L’economia
1 Inserisci nella tabella le attività economiche seguenti secondo il settore di appartenenza:
agricoltura • servizi • industria • commercio • artigianato • pesca • trasporti •
sfruttamento di miniere • turismo • allevamento
2 In ogni riga orizzontale dello schema è stata inserita una parola, spezzata in due
parti, che puoi individuare sulla base della definizione corrispondente. Cancella tutte
le parole definite: le lettere rimaste ti diranno come viene chiamata l’area compresa tra
Genova, Milano e Torino.
1 T T E S S R I I L E
2 A N G O V I O L N I
3 C H I O I N M I C O
4 D T U R U I S M O S
5 S E R V T R I I Z I
6 A S I C L E I L I A
158
L’economia
Villaggio globale
agricoltura
allevamento
pesca
primario
attività estrattiva
saline
artigianato
secondario industria
edilizia
commercio
trasporti
terziario telecomunicazioni
ricerca turismo
servizi
159
I l p e r c o r s o
di Scienze
Dalle Nuove Indicazioni Ministeriali
“L’osservazione dei fatti e lo spirito di ricerca dovrebbero caratterizzare un
efficace insegnamento delle scienze e dovrebbero essere attuati attraverso un
coinvolgimento diretto degli alunni, incoraggiandoli, senza un ordine tem-
porale rigido e senza forzare alcuna fase, a porre domande sui fenomeni e le
cose, a progettare esperimenti/esplorazioni seguendo ipotesi di lavoro, e a
costruire i loro modelli interpretativi. La ricerca sperimentale, individuale
e di gruppo, rafforza nei ragazzi la fiducia nelle proprie capacità di pensiero,
la disponibilità a dare e ricevere aiuto, l’imparare dagli errori propri e altrui,
l’apertura a opinioni diverse e la capacità di argomentare le proprie.
Le esperienze concrete potranno essere realizzate in aula o in spazi adatti:
laboratorio scolastico, ma anche spazi naturali o ambienti raggiungibili facil-
mente. È importante disporre di tempi e modalità di lavoro che consentano,
in modo non superficiale o affrettato, la produzione di idee originali da parte
dei ragazzi, anche a costo di fare delle scelte sui livelli di approfondimento e
limitarsi alla trattazione di temi rilevanti. […]
Il percorso dovrà comunque mantenere un costante riferimento alla realtà,
imperniando le attività didattiche sulla scelta di casi emblematici quali l’os-
servazione diretta di un organismo o di un micro-ambiente, di un movimen-
to, di una candela che brucia, di una fusione, dell’ombra prodotta dal Sole,
delle proprietà dell’acqua, ecc. […] Nell’arco di ogni anno di scuola primaria,
quindi, ciascun alunno deve essere coinvolto in varie esperienze pratiche. ”
Le Nuove Indicazioni chiariscono che il percorso dell’ambito scientifico deve
essere costruito non su una sequenza di contenuti o argomenti, ma su una
molteplicità di competenze metodologiche e operative che si possono svilup-
pare solo attraverso l’approccio diretto e pratico, a costo di fare delle scelte.
Osservare, porre domande, misurare, registrare, costruire, sperimentare, classi-
ficare, utilizzare modelli interpretativi dei fenomeni osservati, dedurre… Sono
queste le competenze da far acquisire agli alunni attraverso la pratica, e richiedo-
no molto più tempo rispetto a quello necessario per memorizzare dei testi.
Il Sussidiario non va più considerato come un percorso sequenziale di argo-
menti che l’insegnante e gli alunni devono necessariamente esaurire per “fi-
nire il programma”, ma come un “menù” di temi rilevanti fra i quali scegliere
quello che meglio si addice agli interessi degli alunni, agli intrecci interdisci-
plinari, alle opportunità di esperienza diretta offerte dal territorio e alla pro-
grammazione didattica pluriennale impostata dal docente, per raggiungere
tutti quei traguardi di apprendimento previsti al termine della classe quinta.
160
Guida_sussi_imparo_def_F.indd 161
Attività Contenuti
delle competenze di apprendimento
OGGETTI, MATERIALI Individuare, nell’osservazione di • Osservare e schematizzare alcu- • La materia e le sue caratteristi-
E TRASFORMAZIONI esperienze concrete, alcuni con- ni passaggi di stato, costruendo che.
cetti scientifici quali: dimensio- semplici modelli interpretativi e • I passaggi di stato e il calore.
L’alunno individua aspetti quantita- ni spaziali, peso, peso specifico, provando a esprimere in forma • L’acqua.
tivi e qualitativi nei fenomeni, pro- forza, movimento, pressione, tem- grafica le relazioni tra variabili • L’aria.
duce rappresentazioni grafiche e peratura, calore, ecc. individuate (temperatura in fun- • Il suolo: composizione e caratteri-
schemi. zione del tempo, ecc.). stiche fisiche.
Individuare le proprietà di alcu- • Osservare le caratteristiche
ni materiali come, ad esempio: la dell’acqua e il suo ruolo nell’am-
durezza, il peso, l’elasticità, la tra- biente.
sparenza, la densità, ecc. • Sperimentare e osservare le
caratteristiche di aria e suolo tra-
Conoscere la struttura del suolo, mite esperimenti, misurazioni e
sperimentando con rocce, sassi e registrazioni.
161
terricci. • Realizzare sperimentalmente
semplici soluzioni in acqua.
OSSERVARE E SPERIMENTARE Osservare, a occhio nudo o con • Utilizzare e riconoscere le fasi del • Nascita del metodo scientifico
SUL CAMPO appropriati strumenti, una porzione metodo scientifico sperimentale. sperimentale, in relazione al con-
(METODO SCIENTIFICO) di ambiente vicino; individuare gli • Progettare e realizzare esperi- testo storico e alle altre culture, e
elementi che lo caratterizzano e i menti per scoprire i fenomeni metodi di conoscenza della realtà.
L’alunno sviluppa atteggiamenti loro cambiamenti nel tempo. oggetto di studio. • Le fasi del metodo scientifico
di curiosità e modi di guardare il • Condurre attività di osservazio- sperimentale.
mondo che lo stimolano a cercare Cominciare a riconoscere regolarità ne diretta di ecosistemi, esseri • Il rapporto fra scienza e tecnolo-
spiegazioni di quello che vede nei fenomeni. viventi e non viventi, individuando gia.
succedere. precise variabili da osservare e • Il rapporto fra scienza, conoscen-
Osservare, utilizzare e, quando è registrando i dati raccolti in sche- za e progresso.
possibile, costruire semplici stru- mi e tabelle. • I contenuti di indagine: acqua,
menti di misura imparando a servir- aria, suolo, calore.
si di unità convenzionali.
S cienze
06/03/15 15.07
Traguardi di sviluppo Obiettivi
Attività Contenuti
delle competenze di apprendimento
S cienze
Guida_sussi_imparo_def_F.indd 162
Esplora i fenomeni con un approc-
cio scientifico: con l’aiuto dell’in-
segnante, dei compagni, in modo
autonomo, osserva e descrive lo
svolgersi dei fatti, formula doman-
de, anche sulla base di ipotesi per-
sonali, propone e realizza semplici
esperimenti.
Individua nei fenomeni somiglianze
e differenze, fa misurazioni, regi-
stra dati significativi, identifica rela-
zioni spazio-temporali.
L’UOMO, I VIVENTI E L’AMBIENTE Riconoscere, attraverso l’esperien- • Condurre attività di classificazio- • Gli esseri viventi e non viventi e
za di coltivazioni, allevamenti ecc., ne: degli esseri viventi; dei vege- la loro classificazione in base alle
L’alunno riconosce le principali come la vita di ogni organismo sia tali, in base alle principali caratte- principali caratteristiche.
in relazione con altre e differenti ristiche; degli animali, in base alle
162
caratteristiche e i modi di vivere
degli organismi vegetali e ani- forme di vita. principali caratteristiche fisiche • Le piante: struttura, riproduzione,
mali. e funzionali (nutrizione, respira- traspirazione, respirazione, foto-
Elaborare i primi elementi di classi- zione, riproduzione, ambiente di sintesi e nutrizione.
Espone in forma chiara ciò che ha ficazione animale e vegetale sulla vita).
sperimentato, utilizzando un lin- base di osservazioni personali. • Le principali caratteristiche di
guaggio appropriato. • Proporre l’osservazione diretta e vertebrati e invertebrati.
Proseguire l’osservazione e l’in- indiretta di animali e vegetali nel
Trova da varie fonti (libri, Internet, terpretazione delle trasformazio- loro ambiente di vita. • Le relazioni fra viventi e non
discorsi degli adulti, ecc.) informa- ni ambientali, ivi comprese quelle viventi negli ecosistemi; la catena
zioni e spiegazioni sui problemi globali, in particolare quelle con- • Ricercare su libri e in Internet e la rete alimentare. Gli agenti
che lo interessano. seguenti all’azione modificatrice informazioni sugli argomenti decompositori.
dell’uomo. oggetto di studio.
• L’inquinamento idrico, atmosfe-
• Studiare e rielaborare testi e altre rico e del suolo, e le sue conse-
fonti per conoscere le principali guenze sul clima e sugli ecosiste-
caratteristiche e modi di vivere mi.
dei viventi in relazione al loro
ambiente.
06/03/15 15.07
S cienze
La metodologia
Il percorso segue il metodo scientifico sperimentale, in base al quale ogni
capitolo si struttura secondo le seguenti fasi:
In questo modo, gli alunni non solo acquisiranno in modo diretto le cono-
scenze richieste, ma anche apprenderanno ad apprendere.
163
CHE COS’È
LA SCIENZA
La Il Le Gli Funghi e
materia calore piante animali batteri
L’ecosistema
Il percorso didattico
Il percorso di Scienze è strutturato secondo le Nuove Indicazioni e offre al docente
la possibilità di scegliere, fra vari argomenti, quelli che egli ritiene più rilevanti per
la propria programmazione. Per ciascun argomento, il docente dispone di un’Unità di
Apprendimento organica, impostata secondo il metodo della ricerca scientifica, con li-
velli diversi di approfondimento forniti da Sussidiario, Quaderno Operativo, Materiali
Multimediali e Guida.
164
165
L a S c i e n z a
Il capitolo del Sussidiario ha la finalità di far prendere coscienza della natura
metodologica della Scienza e della complessità dei processi di conoscenza.
Il confronto con le conoscenze delle diverse culture e civiltà permette di
non assolutizzare la Scienza come unico strumento di conoscenza.
In questo modo riacquistano dignità anche le culture di tradizione non scien-
tifica, come quella cinese, indiana o aborigena, che possiedono una profonda
conoscenza della natura, anche umana, per quanto di tipo non strettamente
scientifico.
Questo approccio permette a tutti gli alunni, italiani e non, di sentirsi consi-
derati e valorizzati all’interno della classe.
166
Un po’ d’ordine
La realtà in cui viviamo è molto complessa; occorre dun-
que che facciamo un po’ d’ordine e che organizziamo
in gruppi ciò che esiste. Iniziamo con il suddividere gli
elementi della realtà in due categorie: i viventi e i non
viventi.
.............................................................................................................. ..............................................................................................................
.............................................................................................................. ..............................................................................................................
.............................................................................................................. ..............................................................................................................
.............................................................................................................. ..............................................................................................................
.............................................................................................................. ..............................................................................................................
.............................................................................................................. ..............................................................................................................
.............................................................................................................. ..............................................................................................................
.......................................................................................................................................................................................................................................................
.......................................................................................................................................................................................................................................................
3 Che cosa hanno in comune fra loro i viventi che hai indicato?
Elenca le loro caratteristiche.
• .................................................................................................................................................................................................................................................
• .................................................................................................................................................................................................................................................
• .................................................................................................................................................................................................................................................
• .................................................................................................................................................................................................................................................
• .................................................................................................................................................................................................................................................
167
La riflessologia plantare
1 Leggi il testo e sottolinea le informazioni più importanti.
2 Osserva attentamente l’immagine, che illustra la corrispondenza tra alcune zone dei
piedi e determinati organi del corpo umano. Poi individua questi organi su un atlante
illustrato del corpo umano.
168
L’acqua passa
Tipo di terreno Osservazioni
attraverso il terreno?
sassolini ....................................................................... .......................................................................
169
biologia animali
zoologia rocce
1 .................................................................................................................................................................................................................................................
2 .................................................................................................................................................................................................................................................
3 .................................................................................................................................................................................................................................................
4 .................................................................................................................................................................................................................................................
170
La Scienza
Galileo
Copernico
Primi scienziati
Newton
Da Vinci
Metodo per
conoscere la realtà
osservare e porre
domande
formulare
ipotesi
Metodo scientifico
sperimentale
verificare
SCIENZA con esperimenti
trarre
conclusioni
Specializzazione
Scienze
Teoria della
complessità
Utile per
Tecnologia
171
L a m a t e r i a
Questo capitolo del Sussidiario affronta un argomento apparentemente diffi-
cile: la composizione chimica della materia, costituita da atomi e molecole.
Tuttavia, l’attività di costruzione di un modello di atomo e il gioco con i mat-
toncini delle costruzioni rendono più accessibili e comprensibili i concetti di
atomo e di molecola, che i bambini non possono né vedere, né sperimentare
direttamente.
172
I miscugli
1 Che cosa succede quando due sostanze diverse si incontrano?
Esegui l’esperimento, poi completa con le tue osservazioni.
.......................................................................
.......................................................................
.......................................................................
.......................................................................
.......................................................................
2 Ripeti lo stesso
esperimento
mescolando
farina bianca
e farina di mais.
173
Le soluzioni
1 Che cosa succede quando una sostanza allo stato solido e una sostanza allo stato
liquido si incontrano?
Esegui l’esperimento, poi completa con le tue osservazioni.
174
Le sospensioni
1 Leggi, poi verifica con un esperimento e completa con le
tue osservazioni.
• E alla farina?
.......................................................................
• E alla sabbia?
.......................................................................
sale
zucchero
caffè
farina
sabbia
……………...............…...........……………….
……………...............…...........……………….
……………...............…...........……………….
175
Le emulsioni
1 Leggi, poi verifica con un esperimento e completa con le tue osservazioni.
Le emulsioni sono un particolare tipo di miscuglio: le due sostanze liquide non si mesco-
lano mai perfettamente, ma rimangono distinte.
.......................................................................
• Dove si posiziona
l’olio e dove l’aceto?
.......................................................................
.......................................................................
latte + …………....................……………
…………….................…...........…......…................…...........……………….
…………….................…...........…......…................…...........……………….
…………….................…...........…......…................…...........……………….
…………….................…...........…......…................…...........……………….
…………….................…...........…......…................…...........……………….
176
Le reazioni chimiche
1 Leggi e verifica con un esperimento. Poi completa con le tue osservazioni.
A volte due sostanze che si incontrano reagiscono in modo che le loro molecole si
rimescolano, trasformandosi in sostanze diverse da quelle di partenza: è avvenuta una
reazione chimica.
contenuto. .......................................................................
177
La materia
1 Completa lo schema dell’atomo.
4 Collega ogni disegno allo stato della materia corrispondente, poi spiegane brevemente
le caratteristiche.
178
La materia
molecole elettroni
Sostanze diverse
atomi protoni
neutroni
miscugli
soluzioni
sospensioni
reazioni chimiche
solido
gassoso
179
Il calore
L’argomento del calore si pone come “cerniera” tra gli argomenti trattati in
classe quarta (la materia) e quelli trattati in classe quinta (l’energia): infatti, il
movimento degli elettroni e delle molecole costituisce il legame tra materia
ed energia.
Scoprire che l’energia è parte costitutiva della struttura dell’atomo aiuta a ca-
pire il concetto stesso di energia, che viene trattata in modo approfondito in
classe quinta; tuttavia, la forma di energia costituita dal calore (energia ter-
mica) viene presentata in classe quarta perché collegata ai passaggi di stato
della materia, indispensabili per capire il ciclo dell’acqua e dunque il clima,
argomento affrontato in Geografia in classe quarta.
Le pagine della Guida integrano il percorso proposto nel Sussidiario, renden-
do più completa la trattazione dell’argomento.
180
2 Scrivi le fonti di calore che conosci e classificale in fonti naturali o in fonti artificiali.
181
182
La conduzione
1 Come fa il calore a trasferirsi da un corpo all’altro?
Prova a riflettere sulla tua esperienza: come fai a
scaldarti quando hai freddo?
Confrontati con i tuoi compagni e registra breve-
mente le idee che emergono.
1 .................................................................................................................................................................................................................................................
2 .................................................................................................................................................................................................................................................
3 .................................................................................................................................................................................................................................................
4 .................................................................................................................................................................................................................................................
5 .................................................................................................................................................................................................................................................
6 .................................................................................................................................................................................................................................................
2 Ora evidenzia in giallo le frasi che indicano una trasmissione per contatto, in rosso
quelle che indicano una trasmissione senza contatto.
3 Esegui l’esperimento e verifica se il calore si trasmette per contatto; poi completa con
le tue osservazioni.
183
La convezione
1 Perché l’acqua che bolle in una pentola, posta
sopra una fonte di calore, si muove e fa rumo-
re? Esegui l’esperimento, poi completa con le
tue osservazioni.
L’irraggiamento
1 Leggi il testo. Poi racconta una tua esperienza a
riguardo.
Quando hai freddo, puoi scaldarti al sole, o vicino a un
termosifone, o vicino al fuoco del camino: non c’è con-
tatto tra te e la tua fonte di calore, altrimenti ti bruceresti.
Tu, però, non sei un liquido, perciò il calore non viene
trasferito nel tuo corpo dal movimento delle molecole.
Ciò che ti riscalda sono i raggi caldi del sole o del fuoco,
che viaggiano nello spazio anche in assenza di materia.
Questa modalità di trasmissione del calore si chiama
irraggiamento.
184
L’evaporazione
1 Che cosa succede quando si riscalda un liquido? Esegui l’esperimento, poi completa
con le tue osservazioni.
3 Completa le frasi.
• Perché? ………………………………………………………………….......................
…………………………………………………………………………..…………………………….
…………………………………………………………………………..…………………………….
…………………………………………………………………………..…………………………….
185
Il calore
1 Calore oppure temperatura? Completa con il termine esatto.
• Passa sempre dai corpi più caldi a quelli più freddi: …………................................................................…………
2 Completa lo schema scrivendo al posto esatto i seguenti termini, che indicano i pas-
saggi di stato dell’acqua: fusione • condensazione • evaporazione • solidificazione.
................................................................ ................................................................
................................................................ ................................................................
186
Il calore
Misura temperatura
conduzione
Si trasmette
da corpo caldo convezione
a corpo freddo
irraggiamento
CALORE
Equilibrio termico
solidificazione
fusione
Modifica lo stato
della materia
evaporazione
condensazione
187
L’acqua
L’acqua fa parte della vita quotidiana dei bambini ed è un elemento che
essi hanno potuto manipolare, osservare ed esperire in molteplici situa-
zioni. Compito dell’insegnamento delle Scienze è raccogliere e utilizzare
le conoscenze che i bambini già possiedono sull’acqua per strutturarle in
modo scientifico, attraverso la problematizzazione e la verifica rigorosa
delle ipotesi.
L’acqua, inoltre, è facilmente reperibile e manipolabile in tutta sicurezza, e
ben si presta a compiere esperimenti, osservazioni e misurazioni: l’impor-
tante è che siano finalizzati a verificare una precisa caratteristica o proprietà.
Il percorso proposto nel Sussidiario permette di partire dall’esplorazione
sensoriale dell’acqua, più semplice, per giungere alla formulazione del
Principio di Archimede, la prima legge fisica che i bambini incontrano, pas-
sando attraverso la scoperta della funzione rivelatrice della scienza.
I bambini, infatti, sono convinti che il galleggiamento dipenda dal peso, e
alla domanda se galleggia la mela o l’ago, risponderanno probabilmente che
la mela, essendo più pesante, affonda, mentre l’ago, essendo leggero, gal-
leggia. L’esperienza dimostrerà il contrario, e sarà proprio questa scoperta a
suscitare domande impreviste e a spostare l’indagine su un piano più rigoro-
samente scientifico, in cui è necessario ragionare in modo logico per isolare
le caratteristiche degli oggetti e verificarle a una a una.
Questa è la funzione principale della formazione scientifica: non fermarsi alle
apparenze, ma porsi domande e lasciarsi interrogare dai fenomeni della re-
altà; non accontentarsi della probabilità e dell’approssimazione, ma ricerca-
re la certezza attraverso la verifica delle ipotesi; ragionare in modo logico e
deduttivo e attivare processi di pensiero sempre più complessi e rigorosi nel
classificare, analizzare, escludere, dedurre, stabilire nessi di causalità.
Il percorso, nel Sussidiario e in Guida, approfondisce con molteplici espe-
rienze scientifiche le diverse proprietà e caratteristiche dell’acqua, che pos-
sono essere proposte anche come lavori di gruppo o come momenti di verifi-
ca delle competenze operative.
Il lavoro sull’acqua si allarga anche all’educazione ambientale e tecnologi-
ca, per sviluppare nei bambini la consapevolezza di quanto sia importante
questo elemento naturale per la vita dell’uomo e di quanto sia necessario
difenderlo dall’inquinamento.
188
La “forza” dell’acqua
1 Segui le indicazioni ed esegui l’esperimento per sen-
tire la pressione dell’acqua.
.......................................................................
.......................................................................
…................................................................................................................................…………
…................................................................................................................................…………
…................................................................................................................................…………
189
Il galleggiamento
1 Esegui l’esperimento e verifica se il galleggiamento dipende dalla densità degli oggetti.
Poi completa con le tue osservazioni.
• La spugna bagnata
galleggia? Sì No
190
L’acqua di mare
1 Come sai, molte sostanze si sciolgono in acqua. Ma sei davvero certo che nelle solu-
zioni le molecole non scompaiano né si trasformino? Verifica con un esperimento e
completa con le tue osservazioni.
tocca e assaggia.
Attraverso questo esperimento hai potuto verificare come nelle saline venga estratto il
sale dall’acqua di mare: l’acqua salata viene lasciata evaporare in vasche sempre meno
profonde, fino a che rimane solo il sale.
191
L’inquinamento dell’acqua
1 Leggi il testo.
L’acqua è presente sulla Terra allo stato liquido nei fiumi, nei laghi, nei mari e nelle
falde acquifere sotterranee.
Oggi molte riserve d’acqua naturale sono inquinate, cioè nell’acqua sono presenti
sostanze velenose o dannose per la vita e per l’ambiente.
La contaminazione dei mari e delle acque interne superficiali (fiumi e laghi) e di falda
si chiama inquinamento idrico.
192
Il percorso dell’acqua
1 I disegni mostrano il percorso dell’acqua dalle falde acquifere alle centrali (dis. 1) e
dalle centrali ai rubinetti delle nostre case (dis. 2).
Osservali con attenzione e leggi le spiegazioni.
193
L’acqua
1 Indica dove si trovano in natura i diversi stati dell’acqua.
L’acqua che si trova nei fiumi e nei mari viene riscaldata dal sole ed ………......................………………..:
sale in cielo e forma le …….........................……………; con il freddo, l’acqua si …….........................……………….. e
ricade sulla terra sotto forma di ……........................………….., ……....................…………….. o ……......................……………….. .
L’acqua che cade sulla terra scende nel terreno fino a incontrare uno strato di terra
…….........................……………….. , dove forma le …….........................……………….. acquifere.
Scorre poi verso il basso fino a quando sgorga dal terreno in una …….........................……………….. o
in una …….........................……………….. . Da qui, scorrendo verso valle, forma i …….........................………………..
• .................................................................................................................................................................................................................................................
.......................................................................................................................................................................................................................................................
• .................................................................................................................................................................................................................................................
.......................................................................................................................................................................................................................................................
• .................................................................................................................................................................................................................................................
.......................................................................................................................................................................................................................................................
• .................................................................................................................................................................................................................................................
.......................................................................................................................................................................................................................................................
194
L’acqua
Indispensabile
per vivere
In natura:
ciclo dell’acqua
pressione
Capacità
capillarità
galleggiamento
195
L’aria
L’argomento “aria” si presta a ulteriori approfondimenti anche a partire dalle
domande e curiosità dei bambini. Trattandosi di una sostanza invisibile e
quasi impalpabile, l’osservazione di ciò che la riguarda richiede e attiva le
capacità di deduzione logica in misura maggiore rispetto ad altri argomenti.
Infatti, non si vede l’aria occupare uno spazio maggiore, ma lo si deduce dal
gonfiarsi del palloncino: i bambini che presentano qualche difficoltà logica
andranno supportati in questa fase dall’insegnante, attraverso l’esplicitazio-
ne di tutte le relazioni di causalità.
Il percorso del Sussidiario prende avvio dalla conoscenza di che cosa sia
l’aria (non una sostanza, ma un miscuglio di gas diversi), per analizzarne poi
in modo più dettagliato le caratteristiche e proprietà attraverso esperienze
concrete che stimolano l’interesse dei bambini anche perché spesso suscita-
no sorpresa.
La conoscenza dell’aria e dell’acqua permette, inoltre, di comprendere il prin-
cipale argomento di Geografia di classe quarta: il clima e i suoi cambiamenti.
I docenti che desiderano condurre percorsi di educazione all’ambiente o di
analisi del territorio troveranno nel Sussidiario numerosi raccordi interdisci-
plinari tra Scienze e Geografia, due discipline che si intrecciano continuamen-
te e si supportano a vicenda nello studio degli ecosistemi e dell’ambiente.
196
Occorrente
• contenitore di vetro • foglio di carta
• sale grosso ben asciutto • pellicola trasparente o sacchetto di plastica
• spugna da bagno o panno spugna • nastro adesivo
Procedimento
1 Riempi il contenitore con il sale.
2 Sistema all’aperto, su un ripiano, la spugna
e il foglio di carta (ben fissato con nastro adesivo).
3 Lascia gli “strumenti cattura umidità” all’aperto per tutto il giorno.
Osservazioni
• Quale strumento catturerà più umidità? ………………………………………………………………………………………………
Fenomeni osservati
• Il sale è ………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………...
• La spugna è ………………………………………………………………………………………………………………………………………………………..
Conclusioni
Il sole ha …………………………………………………………………………………......................................……………..……………………………………
……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………...
……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………...
……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………...
……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………...
197
La pressione dell’aria
Basta pensare al vento, agli uragani o alle
trombe d’aria per capire che l’aria, essen-
do fatta di materia, quando si sposta ha la
forza di spingere quello che incontra.
Ma l’aria esercita una “forza” o una spinta
anche quando è ferma?
righello. .......................................................................
198
L’inquinamento dell’aria
1 Leggi il testo.
2 Insieme ai tuoi compagni, prova a esporre alla finestra della classe un lenzuolo bianco
e a fotografarlo ogni due settimane: osservando in quanto tempo e in che misura il
lenzuolo si sarà annerito, potrai verificare se l’aria dell’ambiente in cui vivi è pulita o
inquinata.
199
L’aria
1 Completa il testo inserendo correttamente i seguenti termini.
e ……........................……..................……..................……...............………… .
L’aria inquinata da gas tossici per l’ambiente e per l’uomo si chiama ……..............................…………
…………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………..…………
…………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………..…………
…………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………..…………
200
L’aria
occupa tutto
lo spazio disponibile
elastica
ARIA
Ha un peso pressione
atmosferica
201
Il suolo
L’argomento “suolo” è generalmente trattato in classe seconda e in classe
terza, in raccordo con l’argomento “vita delle piante”.
Il percorso sul suolo proposto nel Sussidiario è perciò volutamente più sin-
tetico rispetto ad altri argomenti: si limita a fornire gli strumenti d’indagine
e le informazioni principali sulle sue caratteristiche.
Mentre alcuni testi classificano i tipi di suolo in funzione della permeabilità,
nel Sussidiario si è scelto di adottare il criterio di classificazione utilizzato
dalla scienza: la tessitura, cioè la dimensione dei vari componenti (sabbia,
sassi, ghiaia, fanghi, roccia…).
Il suolo è un “ecotono”, cioè un ambiente d’interscambio fra ecosistemi di-
versi e comunicanti: l’aria (l’atmosfera), l’acqua (l’idrosfera), la terra (la lito-
sfera), in interazione dinamica tra loro. Nella percezione comune il suolo è
dunque sottovalutato, considerato una sorta di pavimentazione inerte su cui
poggiare piedi, strade e costruzioni, o un grande magazzino di terra.
Si tratta, invece, sia di un habitat in cui vivono innumerevoli animali, sia di
un filtro attraverso cui passa l’acqua per giungere alle falde acquifere o alle
sorgenti: la tutela del suolo è dunque di primaria importanza per preservare
la salute del nostro pianeta e dell’uomo.
I docenti potranno proporre e costruire con gli alunni ulteriori approfondi-
menti, a partire dalle domande e dai problemi emersi nel corso delle loro
esplorazioni.
Si suggerisce di approfondire l’analisi del suolo attraverso l’osservazione di-
retta e l’uso sistematico del microscopio o dello stereoscopio, che permet-
tono ai bambini di entrare in un “microcosmo” affascinante e inimmaginabile
senza tali strumenti di indagine scientifica.
202
Occorrente
• un contenitore trasparente (un bicchiere grande,
una caraffa o una bottiglia di plastica tagliata)
• acqua
• un po’ di terra
Procedimento
1 Procurati un po’ di terra: puoi raccoglier-
la con una paletta nel giardino di casa
tua o nel cortile della scuola.
………………………………………………………………………………...……………………………..
………………………………………………………………………………...……………………………..
………………………………………………………………………………...………………...………………...………………...……………...……………………………..
• L’acqua è ………………………………………………………………………………...………………...………………...………………...……………...……
………………………………………………………………………………...………………...………………...………………...……………...……………………………..
………………………………………………………………………………...………………...………………...………………...……………...……………………………..
203
Permeabile o impermeabile?
1 Per scoprire se i diversi tipi di suolo sono permeabili o impermeabili, costruisci questo
strumento. Poi completa con le tue osservazioni.
tabella. .......................................................................
204
Un microcosmo
1 Leggi il testo e segui le indicazioni.
205
Le grotte
1 Leggi il testo.
206
I fertilizzanti sono sostanze usate in agricoltura per arricchire il terreno degli elementi
nutritivi che servono allo sviluppo delle piante. Soprattutto nell’agricoltura intensiva,
che sottopone il terreno a un intenso e continuo sfruttamento, i fertilizzanti sono indi-
spensabili.
I pesticidi, o antiparassitari, sono sostanze chimiche impiegate per eliminare i paras-
siti (animali o vegetali) che rovinano le piante coltivate e danneggiano il raccolto. Ci
sono prodotti attivi contro le piante infestanti, insetticidi, acaricidi, topicidi e fungicidi.
Quando fertilizzanti e pesticidi sono utilizzati in grandi quantità, la pioggia non riesce a
disperderli: queste sostanze si accumulano nel suolo e vengono assorbite dalle piante
che mangiamo. Con le successive piogge, l’acqua penetra nel suolo e trasporta queste
sostanze fino alle falde acquifere, da cui traiamo l’acqua potabile.
Utili per l’attività agricola, fertilizzanti e pesticidi sono perciò pericolosi per la salute.
In Italia, già nel 1992, l’Istituto Superiore di Sanità ha valutato molti pesticidi come
probabili cause dell’aumento di diverse forme di cancro. Per questo, lo Stato e la
Comunità europea ne regolamentano quantità, qualità
e modalità d’uso.
207
Il suolo
1 Collega ogni tipo di suolo all’immagine corrispondente.
roccia madre
sottosuolo
suolo
208
Il suolo
Strato superficiale
del terreno
humus organico
sabbia o ghiaia
SUOLO Composizione
calcare inorganico
argilla
organico
sabbioso o ghiaioso
Tipo di suolo
calcareo
argilloso
209
e r i v i v e n t i
Gli ess
Il capitolo del Sussidiario sugli esseri viventi si apre con la classificazione dei
viventi nei tradizionali 5 regni.
La diatriba scientifica sulla classificazione degli organismi unicellulari apre
un’interessante finestra sul mondo reale della scienza, intesa non come por-
tatrice di verità assolute, ma piuttosto come un processo di conoscenza in
fieri, passibile di interpretazione e a dimensione umana.
Gli scienziati, nello specifico, non concordano sulla necessità di istituire il
regno dei protisti: alcuni sostengono che gli organismi unicellulari abbiano
caratteristiche così peculiari da dover essere considerati una categoria a sé
stante; altri, invece, attribuiscono maggiore rilevanza alle loro caratteristiche
di organismi animali o vegetali, e li riconducono a questi due regni, come
forme semplici.
È interessante esplicitare agli alunni la contrapposizione di opinioni: innan-
zitutto, sul piano formativo, poiché i bambini scopriranno che la realtà può
essere considerata da punti di vista diversi e che quindi anche gli scienziati
possono osservarla con modalità differenti. Questa consapevolezza modifi-
cherà l’atteggiamento dei bambini nei confronti della pluralità delle opinio-
ni, così fisiologiche nel mondo umano da interessare anche il mondo della
scienza, che si presenta come oggettivo.
In secondo luogo, perché rende esplicito come la conoscenza debba progre-
dire attraverso il confronto di opinioni diverse, attraverso tentativi ed errori,
come pure attraverso il rigore metodologico e logico.
210
• Ritagliate le immagini e formate 5 insiemi di esseri viventi in base alle loro caratteristiche.
• Poi confrontate le vostre scelte con quelle delle altre coppie di compagni e discutete sui
criteri di classificazione che avete usato.
• Infine, confrontate, a pag. 199 del Sussidiario, le vostre conclusioni con quelle degli scien-
ziati.
211
Le piante
Il capitolo del Sussidiario dedicato alle piante offre elementi di classifica-
zione e informazioni approfondite sul funzionamento anche dei processi più
complessi, quali sono la fotosintesi o la riproduzione. Per questo, il percorso
proposto è più discorsivo e meno operativo rispetto ai precedenti.
Tuttavia, anche l’argomento “piante” può essere trattato con il metodo della
ricerca scientifica, attraverso l’osservazione diretta, supportata dall’uso si-
stematico delle fotografie, l’utilizzo dello stereoscopio o del microscopio,
e la predisposizione di esperimenti finalizzati a soddisfare le curiosità dei
bambini o a verificare le informazioni contenute nel Sussidiario.
La Guida ne suggerisce diversi; altri esperimenti e video si potranno trovare
su molteplici siti Internet, e si potranno mostrare e condividere in classe at-
traverso la LIM o un PC collegato a un videoproiettore.
212
Occorrente
• semi di fagiolo • cotone idrofilo
• acqua tiepida • terra
• un bicchiere o un contenitore di vetro trasparente
Procedimento
1 Metti nel contenitore il cotone idrofilo bagnato con
acqua tiepida e appoggiaci sopra alcuni semi di fagio-
lo; abbi cura che il contenitore sia in un luogo caldo ed
esposto alla luce del sole.
2 Controlla ogni giorno il contenitore, assicurandoti che il
cotone sia sempre umido.
Le tue ipotesi: Che cosa succederà? …………….....................………..
3 Dopo qualche giorno i semi saranno germogliati.
Osserva i cambiamenti: ciascun seme si sarà diviso in
due e al centro ci sarà un embrione, costituito da un
piccolo fusticino, con una radichetta a un’estremità e
una piumetta, che è la gemma, all’altra.
4 Scegli uno dei semi germogliati e mettilo in un altro con-
tenitore con del terriccio, ma “girato”: la radice in alto e
il fusticino nel terreno.
Le tue ipotesi: Che cosa succederà? …………….....................………..
Conclusioni
• Verso quale direzione si dirige la radichetta che si svi-
luppa dal seme?
verso l’alto, per cercare la luce
verso il basso, nel terreno, per assorbire acqua e sali
minerali
• Verso quale direzione si dirige il fusticino che si svilup-
pa dal seme?
verso l’alto, per cercare la luce
verso il basso, nel terreno, per assorbire acqua e sali
minerali
213
• radici .............................................................
.............................................................
• rami
• foglie
• fusto
• chioma .............................................................
.............................................................
.............................................................
• Il fusto degli alberi non è è legnoso, mentre quello delle erbe non è è legnoso.
• Le radici sono non sono di diverse forme.
• Le foglie sono verdi perché contengono la clorofilla l’acqua .
214
Le piante semplici
1 Osserva al microscopio i vetrini appositamen-
te preparati, o se ne hai la possibilità, raccogli
le spore delle felci e le foglie di muschio.
Poi disegna e descrivi brevemente ciò che
vedi.
………………………………………………………………………………...………………...………………...………………...……………...……………………………..
………………………………………………………………………………...………………...………………...………………...……………...……………………………..
………………………………………………………………………………...………………...………………...………………...……………...……………………………..
………………………………………………………………………………...………………...………………...………………...……………...……………………………..
………………………………………………………………………………...………………...………………...………………...……………...……………………………..
………………………………………………………………………………...………………...………………...………………...……………...……………………………..
215
La fotosintesi clorofilliana
La fotosintesi clorofilliana è un processo chimico che si svolge nelle
foglie delle piante. Per capire come funziona, fai questo semplice
gioco con le costruzioni.
216
La clorofilla
1 Per verificare se la clorofilla, la sostanza verde contenuta nelle
foglie, ha bisogno di luce, esegui questo esperimento.
Poi completa con le tue osservazioni.
217
Le piante
1 Collega ogni cartellino alla parte del fiore corrispondente.
petali antere
stami pistillo
e rilasciano ………………………………………….....……………………………….
e liberano …………………….……………………………………………….………….
218
Le piante
alghe
piante muschi
spore
semplici
felci
Si riproducono
gimnosperme
semi piante
complesse
angiosperme
Si nutrono fotosintesi
VEGETALI
Respirano
Traspirano
219
G l i a n i m a l i
e l’ambiente
Il capitolo del Sussidiario dedicato agli animali è essenzialmente descrittivo
e informativo; tuttavia, è importante non limitarsi allo studio nozionistico dei
vari tipi di animali e delle loro caratteristiche, ma arrivare alla loro classifica-
zione solo alla fine di un processo di osservazione e di ragionamento logico
da parte degli alunni.
Prima di proporre le pagine del Sussidiario, suggeriamo di svolgere attivi-
tà preliminari di osservazione e di classificazione degli animali insieme ai
bambini, che possono lavorare in piccoli gruppi, in modo da stimolare in loro
le capacità di ragionamento logico alla base del pensiero scientifico.
Solo in seguito si sceglieranno alcuni animali da studiare in modo completo,
mentre altri potranno essere trattati in modo meno approfondito.
Se gli alunni hanno già acquisito una discreta competenza e autonomia nel
metodo di studio, è interessante proporre la trattazione dei diversi animali
attraverso i “gruppi dei maestri”: ciascun tipo di animale viene assegnato a
un gruppo di alunni, che dovrà studiare, eventualmente approfondire o rie-
laborare l’argomento attraverso cartelloni o presentazioni in PowerPoint e
dovrà poi illustrarlo alla classe assumendo il ruolo di “maestro”.
Gli animali non possono naturalmente essere manipolati per esperimen-
ti scientifici; tuttavia, vi sono alcuni aspetti del loro “funzionamento” che si
prestano ad essere esperiti e verificati attraverso facili esperimenti, come ad
esempio quello proposto nel Sussidiario su come funziona la vescica natato-
ria di un pesce.
220
……………………………………………
…………………………………………… ……………………………………………
……………………………………………
……………………………………………
……………………………………………
221
222
Vertebrati e invertebrati
1 Collega ogni termine alla corrispondente definizione.
V I V I
V I
V I
V I
V I
V I
V I
223
Animali in pericolo
1 Leggi il testo.
Vi sono diverse organizzazioni che si dedicano alla difesa degli animali e del loro
ambiente di vita. La più importante è il WWF, un’organizzazione internazionale che
anche in Italia gestisce diverse Oasi di Protezione degli animali.
Puoi conoscerla sul sito www.wwf.org oppure www.wwf.it.
2 Osserva la carta tematica delle aree protette in Italia a pag. 33 di Geopoli: quali sono
le aree protette della tua regione?
224
2 Quali tra questi animali sono a rischio di estinzione? Indicali con una ✘.
225
Gli animali
1 Completa lo schema di classificazione degli animali.
ANIMALI
..................................................................................... .....................................................................................
....................................
....................................
....................................
226
ovipari
Si riproducono vivipari
ovovivipari
erbivori
onnivori
Si muovono
pelle
trachee
Respirano
branchie
polmoni
227
c o s i s t e m i
Gli e
L’argomento “ecosistema” costituisce il collegamento fra tutti gli elementi
finora studiati: aria, acqua, suolo, clima, esseri viventi dei vari regni.
Il percorso proposto nel Sussidiario colloca questo tema come argomento di
sintesi conclusiva, in modo da esplicitare le interazioni fra i diversi elementi
dopo averli conosciuti uno per uno.
Tuttavia, nulla vieta di invertire l’ordine di presentazione dei diversi argomen-
ti e di iniziare proprio con lo studio di un preciso ecosistema, possibilmente
presente sul territorio, per analizzarne poi i singoli componenti.
In ogni caso, si suggerisce di affiancare allo studio del testo anche l’esperien-
za diretta, analizzando un ecosistema su cui si possano effettuare osserva-
zioni, misurazioni, esperienze pratiche: potrebbe essere uno stagno, un corso
d’acqua, un prato, un orto, lo stesso giardino della scuola, un acquario, …
Il concetto di ecosistema non si limita alla catena alimentare, già semplifica-
ta nel Sussidiario rispetto alla rete alimentare, ma coinvolge tutti gli elementi
dell’ambiente.
Sarà dunque interessante approfondire ulteriormente queste relazioni, trop-
po specifiche per trovare uno spazio adeguato nel Sussidiario.
La disciplina di Geografia può costituire un valido supporto per esemplifi-
care diversi ecosistemi, in quanto esplicita le relazioni tra territorio, clima e
forme di vita dei diversi ambienti e offre dunque interessanti spunti per com-
prenderne le relazioni.
Riflettere sugli ecosistemi sviluppa inoltre le capacità predittive e di ragio-
namento ipotetico, attraverso stimoli quali: “Che cosa succederebbe nello
stagno se immettessimo dei pesci siluro?”, o “Che cosa succederebbe se l’ac-
qua diventasse più calda?”, o ancora “Che cosa succederebbe se uccidessimo
con un insetticida tutte le zanzare e gli insetti volanti?”.
Questo modo di ragionare aiuta a sviluppare anche il pensiero critico e crea-
tivo, su basi scientifiche.
228
La catena alimentare
1 Collega ogni termine alla sua definizione.
3 Osserva con attenzione la seguente catena alimentare, che contiene un errore: quale?
Individualo e motiva la tua scelta.
.............................................................................
è mangiato da
.............................................................................
.............................................................................
.............................................................................
.............................................................................
èm
angiato da
.............................................................................
.............................................................................
.............................................................................
.............................................................................
.............................................................................
è mangiato da .............................................................................
229
I l p e r c o r s o
M a t e m a t i c a
di
Dalle Nuove Indicazioni Ministeriali
“Le conoscenze matematiche contribuiscono alla formazione culturale del-
le persone e delle comunità, sviluppando le capacità di mettere in stretto
rapporto il “pensare” e il “fare” e offrendo strumenti adatti a percepire, in-
terpretare e collegare tra loro fenomeni naturali, concetti e artefatti costruiti
dall’uomo, eventi quotidiani. In particolare, la matematica dà strumenti per
la descrizione scientifica del mondo e per affrontare problemi utili nella vita
quotidiana; contribuisce a sviluppare la capacità di comunicare e discutere,
di argomentare in modo corretto, di comprendere i punti di vista e le argo-
mentazioni degli altri.
230
Guida_sussi_imparo_def_F.indd 231
Attività Contenuti
delle competenze di apprendimento
231
• Stimare il risultato di una opera- razioni. • Il calcolo rapido.
zione. • Calcolo di moltiplicazioni e divi- • La moltiplicazione.
• Riconoscere frazioni proprie, sioni per 10, 100, 1 000. • La divisione.
improprie e apparenti. • Utilizzo di strategie di calcolo • Multipli, divisori e numeri primi.
• Riconoscere frazioni complemen- veloce.
tari ed equivalenti. • Individuazione di multipli e diviso-
• Operare con le frazioni. ri di un numero.
• Comprendere il significato di per- • Riconoscimento di un numero
centuale. primo.
• Conoscere sistemi di notazione
dei numeri che sono o sono stati • Analisi del concetto di frazione. • Frazioni proprie, improprie e
in uso in luoghi, tempi e culture • Riconoscimento di frazioni pro- apparenti.
diverse dalla nostra. prie, improprie, apparenti. • Frazioni complementari.
• Riconoscimento di frazioni com- • Frazioni equivalenti.
plementari ed equivalenti. • La frazione di una quantità.
• Calcolo della frazione di una • La frazione di un numero.
quantità e di un numero. • Le frazioni decimali.
• Riconoscimento di una frazione
decimale.
m atematica
06/03/15 15.08
Traguardi di sviluppo Obiettivi
Attività Contenuti
delle competenze di apprendimento
Guida_sussi_imparo_def_F.indd 232
• Analisi del concetto di numero • I numeri decimali.
decimale. • Operazioni con i numeri decimali.
m atematica
232
problema individuando i dati e la una situazione problematica.
domanda. • Individuazione nel testo di infor-
• Utilizzare numeri decimali, frazio- mazioni necessarie, mancanti o
ni e percentuali per descrivere superflue.
situazioni quotidiane. • Riflessione sul procedimento riso-
lutivo seguito e confronto con
altre possibili soluzioni.
• Costruzione di diagrammi per la
soluzione dei problemi.
06/03/15 15.08
Traguardi di sviluppo Obiettivi
Attività Contenuti
delle competenze di apprendimento
Guida_sussi_imparo_def_F.indd 233
• Padroneggiare il concetto di peso • Confronto di misure e calcolo di
lordo, peso netto e tara. equivalenze.
• Distinguere gli elementi in una • Analisi del concetto di peso lordo,
compravendita. peso netto e tara.
• Conoscere le misure di valore. • Risoluzione di problemi di peso
lordo, peso netto e tara.
• Uso delle misure di valore.
• Organizzazione delle conoscen-
ze relative agli elementi in una
compravendita.
• Risoluzione di problemi relativi
alla compravendita.
• Analisi del concetto di costo uni-
tario e costo totale.
• Conoscenza e attività pratiche
con le misure di superficie.
233
SPAZIO E FIGURE Spazio e figure • Riconoscimento di figure in movi- • Com’è nata la geometria?
• Riconoscere figure ruotate, tra- mento: traslazioni, simmetrie e • Figure in movimento: traslazione,
L’alunno descrive, denomina e clas- slate e riflesse. rotazioni. simmetria, rotazione.
sifica figure piane in base a carat- • Confrontare e misurare angoli uti- • Analisi del concetto di angolo. • Gli angoli.
teristiche geometriche, ne calcola il lizzando proprietà e strumenti. • Riconoscimento degli angoli e • Le linee.
perimetro e l’area. • Conoscere i diversi tipi di linea. attività di misurazione degli stessi. • I poligoni.
• Utilizzare e distinguere fra loro i • Riconoscimento di diversi tipi di • I triangoli.
concetti di perpendicolarità, paral- linea. • I quadrilateri.
lelismo, orizzontalità, verticalità. • Individuazione di poligoni e clas- • Perimetri e aree.
• Descrivere, denominare e classifi- sificazione in base a diverse
care triangoli e quadrilateri, identi- caratteristiche.
ficando gli elementi significativi. • Riconoscimento delle principali
• Determinare il perimetro di una caratteristiche dei triangoli e loro
figura utilizzando le più comuni classificazione.
formule o altri procedimenti. • Riconoscimento delle principali
• Determinare l’area di triangoli e caratteristiche dei quadrilateri e
quadrilateri per scomposizione o loro classificazione.
utilizzando le più comuni formule. • Calcolo del perimetro dei poligoni.
m atematica
06/03/15 15.08
Traguardi di sviluppo Obiettivi
Attività Contenuti
delle competenze di apprendimento
Guida_sussi_imparo_def_F.indd 234
• Acquisizione del concetto di
superficie.
m atematica
234
favorevoli, eventi certi, possibili o • Individuazione di eventi certi,
impossibili. possibili o impossibili.
• Usare il concetto di frequenza • Calcolo della probabilità di situa-
assoluta o relativa e di moda. zioni possibili.
• Rappresentare problemi con
tabelle e grafici che ne esprimo- • Analisi di osservazioni e rileva- • La frequenza e la moda.
no la struttura. menti statistici. • I grafici per leggere la realtà.
• Compiere osservazioni e rileva- • Costruzione del concetto di fre-
menti statistici. quenza assoluta o relativa.
• Raccogliere e classificare dati • Conoscenza del concetto di
statistici mediante i grafici. moda.
• Raccolta e classificazione di dati
statistici mediante i grafici.
06/03/15 15.08
m atematica
La metodologia
Come sostenuto da Pellerey, non è possibile stabilire un metodo didattico
definitivo; invece è determinante tener conto di principi generali di caratte-
re metodologico sia nella fase di progettazione, sia in quella di realizzazione
didattica.
Il percorso didattico in Matematica deve muovere da situazioni problemati-
che e passare dal concreto all’astratto. La Matematica è una costruzione del
pensiero che non può limitarsi a un apprendimento rigido di formule, regole,
meccanismi, ma deve mirare a sviluppare le capacità di intuizione, immagi-
nazione, progettazione per quantificare, ordinare, misurare la realtà.
Partendo dal problem-solving, gli alunni possono andare alla scoperta dei
concetti matematici, costruendoli, ponendosi delle domande e cercando
delle soluzioni.
L’uso di materiale strutturato, come l’abaco e i blocchi aritmetici multibase,
oppure costruito dagli stessi alunni, aiuta e stimola il passaggio dall’operati-
vità concreta all’astrazione, come sostenuto dal Bruner e dal Dienes.
“Una cultura matematica adeguata sembra essere una delle componenti es-
senziali dei bisogni educativi dell’uomo. […] Si tratta di una cultura attiva e
non ripetitiva, di una cultura che domina concetti, principi e procedimenti
essenziali, per leggere e interpretare l’evolversi della realtà fisica e sociale,
per decidere e agire in essa. (Pellerey)”
235
Problemi
Aritmetica Geometria
MATEMATICA
Probabilità Misura
Logica Statistica
Valore Sottrazioni
posizionale Numeri
delle cifre decimali
Moltiplicazioni
Numeri Addizioni
Ordini
primi Divisioni
Periodi
Numeri Operazioni Proprietà
Quantità
Multipli
ARITMETICA e divisori
Frazioni
Equivalenti
Proprie,
improprie,
apparenti Decimali Complementari
236
Ricerca
Analisi della
della realtà PROBLEMI soluzione
Lunghezza Capacità
MISURA
Superficie
Massa
Misure di valore
Peso netto,
peso lordo,
tara
Spesa,
guadagno,
ricavo
237
Triangoli Classificazioni
Equilatero, Quadrilateri
scaleno,
isoscele
Rettangolo,
quadrato,
Rettangolo, parallelogramma,
acutangolo, rombo,
ottusangolo trapezio
238
E / Non / O Molti,
Diagrammi tanti,
alcuni,
Insiemi nessuno...
Classificazioni Quantificatori
LOGICA
Eventi Eventi
favorevoli possibili
PROBABILITÀ
Certo,
possibile,
impossibile
Frequenza Frequenza
assoluta relativa
STATISTICA
Grafici Moda
Istogramma,
areogramma,
ideogramma
239
1
LI
I numeri
1 Inserisci i numeri nella tabella, come nell’esempio.
hk dak uk h da u
152 643 1 5 2 6 4 3
5 439
8 002
72 638
14 507
280 526
703 493
2 457 ➜ duemilaquattrocentocinquantasette
9 205 ➜ . ............................................................................................................................................................................................................................
45 218 ➜ ..........................................................................................................................................................................................................................
62 042 ➜ ..........................................................................................................................................................................................................................
Ottomilaquattrocentonovantasei ➜ 8 496
Quindicimilasettecentoventiquattro ➜ ............................................................................................................................................
Centosettantaduemiladuecentoquarantuno ➜ .....................................................................................................................
Settantaseimilatrecentosessantuno ➜ ...........................................................................................................................................
Quindicimilacentoundici ➜ . ........................................................................................................................................................................
Tremilaquattrocentonovantacinque ➜ ............................................................................................................................................
Duecentomilacentosessantanove ➜ ................................................................................................................................................
240
LI
I numeri
1 Scrivi in lettere i seguenti numeri, come nell’esempio.
2 457 ➜ duemilaquattrocentocinquantasette
12 453 ➜ ..........................................................................................................................................................................................................................
56 971 ➜ ..........................................................................................................................................................................................................................
42 006 ➜ ..........................................................................................................................................................................................................................
18 309 ➜ ..........................................................................................................................................................................................................................
Ottomilaquattrocentonovantasei ➜ 8 496 ➜ 8 uk + 4 h + 9 da + 6 u
Centoquindicimilasettecentoventiquattro ➜ .................................................. ➜ ................................................................
6 uk + 7 h + 5 da + 6 u = .......................................... 15 u + 54 da + 11 h + 5 uk = ................................
3 h + 5 da + 6 uk = ........................................................... 18 da + 15 u + 37 h = ....................................................
241
1
LI
I numeri
1 Scomponi i seguenti numeri, come nell’esempio.
6 978 = ...............................................................................................................................................................................................................................
34 256 = ............................................................................................................................................................................................................................
18 047 = ............................................................................................................................................................................................................................
6 uk + 7 h + 5 da + 6 u = 6 756
7 uk + 3 h + 4 da + 9 u = .......................................... 1 dak + 5 uk + 1 h + 5 da + 7u = ....................
5 hk + 2 uk + 1 h + 3 u = ........................................... 4 h + 9 u + 3 hk + 3 da = ..........................................
70 da = 7 h
5 da = . ................................................ u 8h= ..................................................... u 200 u = .............................................. h
6 hk = ........................................... dak 40 uk = . ............................................. h 300 h = ........................................... uk
9 uk = .............................................. da 150 dak = .................................... hk 530 uk = .................................... dak
......................................................................................................................................................................................................................................................
......................................................................................................................................................................................................................................................
......................................................................................................................................................................................................................................................
......................................................................................................................................................................................................................................................
242
LI
I numeri
1 Scomponi i seguenti numeri, come nell’esempio.
.......................................................................................................................................................................................................................................................
41 035 = ............................................................................................................................................................................................................................
.......................................................................................................................................................................................................................................................
.......................................................................................................................................................................................................................................................
6 913 = ...............................................................................................................................................................................................................................
.......................................................................................................................................................................................................................................................
.......................................................................................................................................................................................................................................................
............................................................................................................................................................................
............................................................................................................................................................................
............................................................................................................................................................................
............................................................................................................................................................................
............................................................................................................................................................................
............................................................................................................................................................................
............................................................................................................................................................................
............................................................................................................................................................................
243
1
LI
I numeri
1 Completa la tabella, come nell’esempio.
59 / /
99 / /
380 /
490 /
2 941
5 000
244
LI
I numeri
1 Completa la tabella.
5 905
7 000
12 608
33 009
100 000
900 900
711 065
2 Con le seguenti cifre, ripetute una sola volta, scrivi tutti i numeri possibili.
3 Completa la tabella inserendo i 4 Scrivi sui puntini una cifra che renda vera
numeri mancanti. la relazione.
3.......26 > 3 526 2 732 < 27.......2
Precedente Numero Successivo
1.......534 < 15 534 34 601 = 34.......01
3 504
641 112 > 64.......112 4 550 > .......550
7 509 .......4 667 < 24 667 2 405 > .......405
245
1
LI
Le frazioni
1 Colora in ciascuna figura la parte frazionaria indicata.
6 4
➜ ➜
9 8
2 7
➜ ➜
5 8
7 9
➜ ➜
12 14
246
LI
Le frazioni
1 Completa.
2 Calcola.
4 9
di 56 ➜ ................................................................................... di 60 ➜ ...................................................................................
7 20
12 9
di 72 ➜ ................................................................................... di 75 ➜ ...................................................................................
18 25
2 10
di 108 ➜ ............................................................................... di 128 ➜ ...............................................................................
9 32
7 15
di 64 ➜ ................................................................................... di 120 ➜ ...............................................................................
8 30
6 14
di 45 ➜ ................................................................................... di 250 ➜ ...............................................................................
15 50
247
1
LI
Le frazioni
1 Scrivi sotto forma di frazione.
2 1
➜ due sesti ➜ ...................................................................................................
6 2
7 4
➜ ................................................................................................... ➜ ...................................................................................................
12 7
8 10
➜ ................................................................................................... ➜ ...................................................................................................
15 20
6 25
➜ ................................................................................................... ➜ ...................................................................................................
8 30
3 Osserva ciascun disegno e scrivi la frazione. Come sono tra loro le tre frazioni?
248
LI
Le frazioni
1 Cerchia in rosso le frazioni proprie, in verde le frazioni improprie e in blu le frazioni
apparenti.
4 5 6 7 15 12 6 3 6 19
7 3 6 18 3 5 9 6 3 6
7 14 16 5 5 5 5 18 2 4
7 7 20 10 9 5 3 2 18 4
4 5 6 23
➜ ..................... ➜ ..................... ➜ ..................... ➜ .....................
10 100 1 000 10
25 85 178 1 223
➜ ..................... ➜ ..................... ➜ ..................... ➜ .....................
100 1 000 10 100
b. Marcello deve fare un viaggio lungo 345 km. Se ha già fatto i 3 di tutto il percorso,
5
quanti chilometri ha già fatto? E quanti chilometri deve ancora fare?
c. Anna ha avuto in regalo dai nonni 200 euro. Se ha speso i 2 dei suoi soldi, quanto le
10
resta?
d. Giacomo ha comprato 12 pacchetti di figurine. In ogni pacchetto ci sono 7 figurine. Se
2 sono doppioni, quante figurine potrà attaccare?
6
e. La nonna ha comprato 350 bulbi da piantare in giardino. Se i 12 sono di giacinti, quanti
35
bulbi non sono di giacinti?
249
1
LI
I numeri decimali
1 Inserisci i numeri nella tabella, come nell’esempio.
h da u d c m
3,51 3 , 5 1
0,045 ,
164,8 ,
73,603 ,
9,104 ,
972,839 ,
0,362 ,
......................................................................................................................................................................................................................................................
250
LI
I numeri decimali
1 Scomponi i seguenti numeri decimali, come nell’esempio.
5,67 ➜ 5 u + 6 d + 7 c
18,5 ➜ ............................................................................................... 0,7 ➜ ...................................................................................................
5 d + 2 c ➜ 0,52
3m+4u➜ ................................................................................ 2c+6m➜ ................................................................................
1 = 0,4 + 0,6
1= ................. + 0,3 1 = 0,11 + ................. 1 = 0,36 + .................
......................................................................................................................................................................................................................................................
......................................................................................................................................................................................................................................................
251
1
LI
Le operazioni
1 Calcola in colonna.
2 Risolvi il problema.
Luisa compra al supermercato dei barattoli di pomodoro spendendo € 2,00, delle mele
che costano € 4,00 e una scatola di biscotti a € 3,00.
Quanto spende in tutto?
Se paga con una banconota da € 20,00, quanto riceverà di resto?
252
LI
Le operazioni
1 Calcola in colonna.
12 742 + 15 924 + 78 426 = 183 433 + 87 345 + 253 464 = 12 343 + 553 867 + 67 145 =
203 676 – 156 742 = 400 000 – 245 842 = 1 345,53 – 845,47 =
2 Risolvi il problema.
253
1
LI
Le operazioni
1 Calcola in colonna.
24 × 56 = 53 × 67 = 43 × 25 =
254
LI
Le operazioni
1 Calcola in colonna.
a. Marco compra 15 pacchetti di figurine, mentre sua sorella Flavia ne compra 18. Ogni
pacchetto contiene 12 figurine.
Quante figurine acquistano in tutto i due fratelli?
255
1
LI
Le operazioni
1 Calcola.
2 Calcola in colonna.
256
LI
Le operazioni
1 Calcola.
2 Calcola in colonna.
257
1
LI
Multipli e divisori
1 Scrivi i divisori dei seguenti numeri, come nell’esempio.
6➜1–2–3–6 8➜ ........................................................................................................
10 ➜ . ................................................................................................... 24 ➜ . ...................................................................................................
11 ➜ . ................................................................................................... 18 ➜ . ...................................................................................................
19 ➜ . ................................................................................................... 5➜ ........................................................................................................
20 ➜ . ................................................................................................... 21 ➜ . ...................................................................................................
10 ➜ . ................................................................................................... 4➜ ........................................................................................................
7➜ ........................................................................................................ 9➜ ........................................................................................................
11 ➜ . ................................................................................................... 20 ➜ . ...................................................................................................
8➜ ........................................................................................................ 13 ➜ . ...................................................................................................
15 ➜ . ................................................................................................... 50 ➜ . ...................................................................................................
10 9 6 12 20 18 8 14 24 28 15 4
2 sì 4
3 no 6
5 sì 7
2 3 4 5 6 7 2 5 6 8 9 10
8 24
10 30
12 36
258
LI
Multipli e divisori
1 Scrivi i divisori dei seguenti numeri.
26 ➜ . ................................................................................................... 18 ➜ . ...................................................................................................
20 ➜ . ................................................................................................... 60 ➜ . ...................................................................................................
19 ➜ . ................................................................................................... 27 ➜ . ...................................................................................................
10 ➜ . ................................................................................................... 45 ➜ . ...................................................................................................
99 ➜ . ................................................................................................... 36 ➜ . ...................................................................................................
3 Trova i numeri.
12 = 2 × 6 = 2 × 2 × 3 14 = ......................................................................................................
15 = ...................................................................................................... 20 = ......................................................................................................
21 = ...................................................................................................... 30 = ......................................................................................................
35 = ...................................................................................................... 49 = ......................................................................................................
259
1
LI
La misura
1 Inserisci le seguenti misure nelle tabelle.
km hm dam m dm cm mm hl dal l dl cl ml
Mg 100 kg 10 kg kg hg dag g dg cg mg
12 m = 1 dam + 2 m 43 cm = . ..........................................................................................
260
LI
La misura
1 Esegui le equivalenze.
6m 7,2 mm 4g 5 dg 3l 120 l
0,72 cm 600 dm 500 mg 0,4 hg 0,7 dl 30 dal
8 hm 60 dm 4 dag 30 g 3 hl 0,7 hl
6 dam 800 m 0,3 Mg 500 g 12 dal 0,3 dal
0,8 dm 7,2 dam 0,5 kg 40 dg 70 l 1,2 cl
72 m 8 cm 0,3 hg 300 kg 12 ml 7 cl
3 Completa.
261
1
LI
15 kg 14 kg 1 kg
Tara
–
Peso
Tara
netto
+
Peso
Caffè Caffè lordo
Caffè Caffè
Caffè................
Tara Caffè
Peso lordo 580 g Peso netto 500 g
Tara
Guadagno Spesa
262
LI
Peso lordo, peso netto, tara
1 Completa la tabella.
a. Una cassetta di pomodori pesa 15,7 kg. Se la cassetta vuota pesa 15 hg, quanto pesa-
b. Sull’etichetta di un barattolo di fagioli c’è scritto “peso lordo 550 g”. Se il peso netto è
9 del peso lordo, quanto pesa il barattolo vuoto?
10
263
1
LI
Le misure di superficie
1 Collega con delle frecce le misure, i simboli e il valore corrispondente.
chilometro
dm2 È un quadrato con il lato lungo 1 cm.
quadrato
decametro
km2 È un quadrato con il lato lungo 1 dm.
quadrato
metro
hm2 È un quadrato con il lato lungo 1 km.
quadrato
decimetro
cm2 È un quadrato con il lato lungo 1 m.
quadrato
millimetro
dam2 È un quadrato con il lato lungo 1 mm.
quadrato
ettometro
m2 È un quadrato con il lato lungo 1 hm.
quadrato
centimetro
mm2 È un quadrato con il lato lungo 1 dam.
quadrato
264
LI
Le misure di superficie
1 Scrivi la marca mancante.
78,03 km = 2
................................................................................. 129,74 cm = 2
.............................................................................
728 hm = 2
...................................................................................... 7 239 cm = 2
. ...............................................................................
113,64 dam = 2
......................................................................... 265 hm = 2
....................................................................................
3 Completa le tabelle.
265
1
LI
Figure in movimento
1 Disegna la figura simmetrica rispetto all’asse di simmetria.
266
LI
Figure in movimento
1 Disegna sul quadrettato i seguenti poligoni: un quadrato, un rettangolo e un rombo.
Poi disegna almeno due assi di simmetria per ciascuna figura.
267
1
LI
Le due rette non si incon- Le due rette si incontrano Le due rette si incontrano
trano mai e si dicono in un punto e si dicono formando un angolo retto
.......................................................................... .......................................................................... e si dicono .........................................
268
LI
Gli angoli e le linee
1 Completa la tabella, come nell’esempio.
È un angolo di 180°.
È un angolo di 360°.
È un tratto di retta
Retta
compreso fra due punti.
Mantiene sempre la
stessa direzione e non Semiretta
ha né inizio né fine.
3 Disegna.
269
1
LI
La geometria
1 Classifica i triangoli rispetto ai lati e agli angoli: segna una X nella casella adatta.
........................................................ ........................................................
270
LI
La geometria
1 Completa la tabella.
scaleno 11 cm 14 cm ............................................. 41 cm
2 Completa la tabella.
trapezio 14 m 24 m 16 m 18 m ..................................
3 Risolvi il problema.
271
La logica
1 Aggiungi gli elementi mancanti, completa i cartellini utilizzando O – E – NON, poi dise-
gna gli schemi che mancano.
vegetali
................................ grigi
frutta
272
La logica
1 Considera i seguenti numeri:
8 – 18 – 25 – 36 – 42 – 75 – 86 – 99 – 102
Inserisci questi numeri nei diagrammi di Eulero-Venn, ad albero e di Carroll.
A B NO
I ND
AR
DISP ISP
AR
U I
M
3
M
DI
UL
NO LO
DI
UL
NO LO
O
TIP
PL
TIP
LO
N D
N D
TI
TIP
UL
UL
M
I3
I3
M
A: è multiplo di 3
dispari non dispari
B: è dispari
multiplo di 3
non multiplo di 3
273
La probabilità
1 Osserva il dado e immagina di lanciarlo in aria.
Per ogni affermazione segna poi se è vera (V) o falsa (F).
274
La statistica
1 Il seguente grafico rappresenta un gruppo di alunni di una scuola di Perugia che par-
tecipa a un’uscita didattica al Museo etrusco.
Le colonne grigie rappresentano le femmine, le colonne azzurre i maschi.
Osserva attentamente il grafico.
10
9
8
7
10
6 9
5 8
7
4
6
3 5
4
2
3
1 2
1
0
80 8
9 9 10
10
11
11
Età
Etàdegli alunni
degli alunni
2 Rispondi alle domande. Se ne hai bisogno, utilizza gli spazi con i puntini per eseguire
le operazioni.
• Quanti sono gli alunni di 8 anni che partecipano all’uscita? ...........................................................................
• Quanti sono gli alunni di 9 anni che partecipano all’uscita? ...........................................................................
• Quanti sono i maschi di 10 anni che partecipano all’uscita? .........................................................................
• Quante sono le femmine di 11 anni che partecipano all’uscita? ................................................................
• Qual è il gruppo più numeroso? . .....................................................................................................................................................
• Quanti alunni partecipano in tutto?. ...............................................................................................................................................
• Quante sono in tutto le femmine? ...................................................................................................................................................
• Quanti sono in tutto i maschi? ............................................................................................................................................................
3 Fai con i tuoi compagni un’indagine statistica sulla colazione prima di venire a scuola.
Scegli la popolazione da intervistare, chiedi che cosa bevono e che cosa mangiano per
colazione, poi costruisci un grafico che permetta di leggere velocemente i dati raccolti.
Analizza i dati con la classe.
275
2
1 3
4
5
A. 1e5 C. 4e3
B. 1e4 D. 2e5
A. 56 + 25 C. 25 × 56
B. 25 – 56 D. 56 – 25
A. 5 C. 6
B. 2 D. 9
4 Prima faccio 56 × 10 e poi 56 × 11. Il secondo risultato quanto è maggiore del primo?
A. 10 C. 11
B. 56 D. 1
276
A. Il parallelogramma è un quadrilatero.
B. Il quadrato è un rettangolo.
C. Il rombo è un quadrato.
3 Osserva l’uguaglianza. Quale numero è coperto dalla macchia? Segna con una X la
risposta esatta.
25 × 2 = 10 ×
A. 2 C. 25
B. 5 D. 10
A. 2,89 C. 298
B. 28,9 D. 0,289
277
A. 800 C. 799
B. 700 D. 801 a
a
a
e c d
A. a–c e
B. c–e b
b
C. b–e a
D. d–a c d e
c d
b
3 c
Quanto manca a 70 centesimi per raggiungere l’unità? d
A. 130 centesimi
B. 70 decimi
C. 300 millesimi
D. 7 decimi
d
A. a–b
a
B. c–d
e
C. b–e
D. a–e c
b
278
A. 9 B. 5 C. 7 D. 6
3 Risolvi il problema.
Paolo ha il doppio degli anni di Giulia, che ha il triplo degli anni di Sandro.
Se Sandro ha 7 anni, quanti anni ha Paolo? Scrivi le operazioni.
.......................................................................................................................................................................................................................................................
.......................................................................................................................................................................................................................................................
A. lato
B. base maggiore
D C. diagonale
B
D. altezza
A
279
b. Mario frequenta la lezione di pianoforte. Inizia alle 15.00 e la lezione dura 1 ora e mezza.
A. 22 m
B. 15 m
C. 18 m
1m
D. 10 m
A. 64 + 8
B. 64 – 8
C. 64 × 8
D. 64 : 8
280
D. Tra gennaio e aprile è piovuto di più che negli altri quadrimestri dell’anno.
A. 7 B. 2 C. 1 D. 6
4 Quale valore deve avere perché l’uguaglianza sia esatta? Segna con una
X la risposta esatta.
4 × 10 = × 40
A. 1 B. 2 C. 5 D. 10
281
A. di 1 C. di 9
B. di 10 D. di 25
A. 2,65 C. 0,265
B. 265 D. 26,5
A. 6 minuti C. 12 minuti
B. 18 minuti D. 24 minuti
282
A. 10 pennarelli
B. 20 pennarelli
C. 30 pennarelli
D. 40 pennarelli
2 Quali angoli non sono retti? Segna con una X la risposta esatta.
C
A. B–A–C
B. A–B–D
C. D–C–B
A
D. A–C–D
D
B
3 Quattro cuginetti hanno ricevuto dagli zii alcune monete. Chi ha ricevuto esattamente
5 euro?
A. Lucia ha 2 monete da 2 euro e 3 monete da 50 centesimi.
A. di 1 C. di 27
B. di 28 D. di 35
283
A. 55 grammi C. 2 ettogrammi
2 Quanto misura l’area della figura colorata di grigio, se ogni quadrato misura 1 dm2?
A. 10 dm2 1 dm2
B. 12 dm2
C. 1 m2
D. 2 m2
284
S u s s i d i a r i o
Perché un
semplificato?
In classi sempre più eterogenee e complesse, caratterizzate
da una significativa presenza di alunni migranti e di alunni
con disturbi specifici dell’apprendimento, i libri di testo ri-
schiano di non rispondere più in modo adeguato alle esigen-
ze di personalizzazione dell’insegnamento richieste anche
dalla normativa attuale.
La Circolare n. 8/2013 ha infatti introdotto la possibilità e
l’opportunità di personalizzare la programmazione didattica
per gli alunni con Bisogni Educativi Speciali (BES), utilizzan-
do, se necessario, strumenti compensativi quali i testi sem-
plificati.
I libri di testo utilizzano normalmente un lessico disciplinare
specialistico e una complessa strutturazione della frase e del
periodo che risultano spesso incomprensibili per gli alunni
stranieri e per gli alunni con limitate competenze linguistiche.
Le difficoltà di tipo linguistico costituiscono così per questi
alunni un ostacolo a volte insormontabile per la comprensio-
ne dei concetti più astratti, che devono essere acquisiti nelle
discipline di studio e nell’area matematica, e facilmente con-
ducono all’insuccesso scolastico o comunque ad un senso di
inadeguatezza e di esclusione dal percorso della classe.
Per rendere concretamente possibile la personalizzazione
dell’insegnamento in ottica inclusiva, il corso IMPARO FACI-
LE ha predisposto una versione integrale del Sussidiario del-
le discipline in italiano semplificato.
286
Il Sussidiario semplificato
La versione semplificata del Sussidiario IMPARO FACILE
è dedicata e realizzata espressamente per gli alunni con
una limitata competenza linguistica in italiano e viene for-
nita a ciascun alunno su richiesta dei docenti.
287
288
I riferimenti normativi:
gli alunni con
Bisogni Educativi Speciali (BES)
Le importanti circolari sugli alunni con BES e sull’integrazio-
ne degli alunni migranti forniscono precise indicazioni nor-
mative in questa direzione, riferendosi esplicitamente ai testi
semplificati come importanti strumenti per l’inclusione e la
personalizzazione dell’insegnamento:
289
I riferimenti normativi:
gli alunni migranti
Dalla Circolare Ministeriale n. 8 del 6 marzo 2013 “Stru-
menti d’intervento per alunni con Bisogni Educativi Speciali e
organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica”:
“Per questi alunni, e in particolare per coloro che sperimentano difficoltà
derivanti dalla non conoscenza della lingua italiana – per esempio alunni
di origine straniera di recente immigrazione e, in specie, coloro che
sono entrati nel nostro sistema scolastico nell’ultimo anno – è parimenti
possibile attivare percorsi individualizzati e personalizzati, oltre che
adottare strumenti compensativi e misure dispensative (ad esempio la
dispensa dalla lettura ad alta voce e le attività ove la lettura è valutata…).”
290
Il Piano Annuale
per l’Inclusività (PAI)
Dal 2013, ogni scuola deve presentare entro il mese di giu-
gno il Piano Annuale per l’Inclusività (PAI) con cui esplici-
ta gli strumenti, le strategie e le risorse che intende utilizza-
re nell’anno scolastico successivo per l’inclusione di alunni
DSA, BES e migranti nel percorso di apprendimento e nel
contesto relazionale della classe.
291
COMPETENZE IN ITALIANO L2
COMPRENSIONE DELL’ORALE
292
PRODUZIONE ORALE
293
PRODUZIONE SCRITTA
COMPETENZE IN MATEMATICA
.......................................................................................................................................................................................................................................................
.......................................................................................................................................................................................................................................................
.......................................................................................................................................................................................................................................................
294
A1 - Livello base
Comprende e usa espressioni di uso quotidiano e frasi basi-
lari tese a soddisfare bisogni di tipo concreto. Sa presentare
se stesso/a e gli altri ed è in grado di fare domande e rispon-
dere su particolari personali, come dove abita, le persone che
conosce e le cose che possiede. Interagisce in modo semplice,
purché l’altra persona parli lentamente e chiaramente e sia
disposta a collaborare.
A2 - Livello elementare
Comprende frasi ed espressioni usate frequentemente, rela-
tive ad ambiti di immediata rilevanza (es. informazioni per-
sonali e familiari di base, fare la spesa, la geografia locale,
l’occupazione). Comunica in attività semplici e di abitudine
che richiedono un semplice scambio di informazioni su ar-
gomenti familiari e comuni. Sa descrivere in termini semplici
aspetti della sua vita, dell’ambiente circostante; sa esprimere
bisogni immediati.
B2 - Livello intermedio
Comprende le idee principali di testi complessi su argomen-
ti sia concreti che astratti, comprese le discussioni tecniche
sul suo campo di specializzazio-ne. È in grado di interagire
con una certa scioltezza e spontaneità che rendono possibile
una interazione naturale con i parlanti nativi senza sforzo
per l’interlocutore. Sa produrre un testo chiaro e dettagliato
su un’ampia gamma di argomenti e spiegare un punto di
vista su un argomento fornendo i pro e i contro delle varie
opzioni.
295
ALUNNO: ....................................................................................................................................................................................................................................................
DATI GENERALI
Nome e Cognome
Data di nascita
Classe
Insegnante referente
effettuati da ............................................................................................................................
Interventi pregressi e/o
presso ............................................................................................................................................
contemporanei
periodo e frequenza .....................................................................................................
al percorso scolastico
modalità .....................................................................................................................................
Rapporti scuola-famiglia
296
Velocità
Lettura
Correttezza
Comprensione
Grafia
Scrittura
Tipologia di errori
Produzione
Calcolo Mentale
Per iscritto
297
DIDATTICA PERSONALIZZATA
Strategie e metodi di insegnamento
Area linguistico-espressiva
Area logico-matematica-scientifica
Area storico-geografica-sociale
Area linguistico-espressiva
VALUTAZIONE
L’alunno, nella valutazione delle diverse discipline, si avvarrà di...
Italiano
Verifiche
Matematica
personalizzate
Lingua Inglese
Verifiche
Storia
personalizzate
Verifiche
Geografia
personalizzate
Verifiche
Scienze
personalizzate
Il PDP viene approvato per l’anno scolastico ..................../.................... da tutti gli insegnanti dell’alunno/a
e condiviso con la famiglia in un apposito incontro in data ...................................................................................................... .
FIRMA DEI DOCENTI: ..................................................................................................................................................................................................................
FIRMA DEI GENITORI/TUTORI: ........................................................................................................................................................................................
298
NAZIONALITÀ …………………………………………………………………………………………………………………………………………………
SITUAZIONE DI PARTENZA
Regolare
Si
299
In riferimento alla Circolare n. 8 / 2013 viene redatto il presente Piano Didattico Personalizzato,
con durata prevista di ………………………………, con riferimento alle discipline seguenti:
Programmazione
Programmazione di classe con Programmazione
Disciplina
di classe percorsi personalizzata
semplificati
Italiano
Lingua Inglese
Storia
Geografia
Matematica
Scienze
Informatica
Arte e immagine
Musica
Scienze motorie
300
VERIFICA/VALUTAZIONE
Per quanto riguarda la valutazione, preso atto della normativa art. 45 com-
ma 4 del D.P.R. n. 394 del 31/08/1999: “Il Consiglio di classe potrà indicare
nel documento di valutazione:
• La valutazione non viene espressa in quanto l’alunno si trova nella fase di prima alfabe-
tizzazione in lingua italiana;
• La valutazione espressa fa riferimento al PDP programmato per gli apprendimenti.”
Le verifiche disciplinari faranno riferimento al percorso didattico effettiva-
mente svolto e saranno anch’esse facilitate attraverso l’utilizzo di codici ico-
nici abbinati al codice verbale.
301
MISURE DISPENSATIVE
All’alunno con DSA è garantito l’essere dispensato da alcune prestazioni non
essenziali ai fini dei concetti da apprendere. A seconda della disciplina e del
caso, possono essere:
302
STRUMENTI COMPENSATIVI
L’alunno con DSA può usufruire di strumenti compensativi che gli consento-
no di compensare le carenze funzionali determinate dal disturbo. A seconda
della disciplina e del caso, possono essere:
1. tabella dell’alfabeto
2. retta ordinata dei numeri
3. tavola pitagorica
4. linea del tempo
5. tabella delle misure e delle formule geometriche
6. formulari, sintesi, schemi, mappe concettuali delle unità di Apprendi-
mento
7. testi semplificati delle unità di Apprendimento
8. testi in carattere ad alta leggibilità
9. computer con programma di videoscrittura, correttore ortografico e
sintesi vocale; stampante e scanner
10. calcolatrice
11. registratore e risorse audio (sintesi vocale, audiolibri, libri digitali)
12. software didattici specifici
VALUTAZIONE
303
Impaginazione:
Graphika di Pier Franco Battezzati
SGP (matematica)
Coordinamento e redazione:
Paola Tommasini, Valeria Zanoncelli
Illustrazioni:
Archivio Cetem
Ricerca iconografica:
Paola Rainaldi
Referenze iconografiche:
123rf Milano, Archivio Cetem
Edizioni 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10
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