GA R01 1 Relazione Galleria
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project
committente
client
La captazione delle acque avviene tramite due distinte opere di presa: una
ubicata presso il torrente San Siro dove lacqua viene riversata in galleria tramite una
rampa, laltra ubicata presso il torrente Magistrato dove prevista una captazione
delle acque tramite un pozzo che va ad innestarsi sulla calotta galleria naturale
sottostante, in corrispondenza del suo allargo.
2.2. Raccomandazioni
o AFTES, 1993, Reccomandations relatives aux considerations on the usual
methods of tunnel lining design;
o AFTES, 1997, Reccomandations relatives aux tassement lis au
creusement des ouvrages en souterrain;
o AFTES, 2000, Recommendations for the design of sprayed concrete for
underground support;
o AFTES, 2001, Reccomandations relatives la methode convergence-
confinement;
o AFTES, 2001, Reccomandations relatives lutilisation des rgles et normes
gnrales de conception et de dimensionnement pour les revtements
des tunnels en bton arm et non arm;
o AFTES, 2003, Reccomandations relatives la caractrisation des massif
rocheux utile ltude et la ralisation des ouvrages souterrains;
o AFTES, 2007, Reccomandations relatives compatibilit des
reccomandations AFTES relatives aux revtementes des tunnel en bton
avec les Eurocodes;
o AFTES, 2012, Reccomandations sur la caractrisation des incertudes et
des risques gologiques, hydrogologiques et gotecniques.
2.8. Software
o Plaxis 2D, Tutorial Manual, 2D Finite Element, Plaxis BV.
Per tale motivo si ritiene che le capacit di emungimento dei pozzi non
possano venire influenzate.
1. la stabilit della galleria (sia a breve che a lungo termine) dipende dalla
formazione di un effetto arco nel terreno al contorno del cavo;
2. la sua formazione segnalata dallentit e dal tipo di risposta
deformativa del terreno allo scavo;
3. la risposta deformativa si identifica nellestrusione del nucleo di
avanzamento al fronte ed evolve dapprima come preconvergenza, poi
come convergenza (che rappresenta solo lultimo stadio del processo);
4. la risposta deformativa condizionata dalla rigidezza del nucleo di
avanzamento;
5. la stabilizzazione della galleria si consegue con azioni di precontenimento
del cavo oltre che di semplice contenimento.
una fase operativa e di controllo in corso dopera dove sono forniti, per
ciascuna sezione tipo, dei valori limite di deformazione e delle linee
guida per lapplicazione delle stesse sezioni; attraverso ladozione di
sistematici rilievi geostrutturali dei fronti di scavo e la messa in opera di un
adeguato sistema di monitoraggio saranno verificate la correttezza della
delle ipotesi progettuali e gestite le eventuali discrepanze.
Dal punto di vista strutturale la geologia della zona non risulta molto
articolata. Si tratta, a grande scala, di una monoclinale immergente verso Sud
(N150-190E di immersione e 10-60 di inclinazione).
Studi sulla cristallinit dell'illite e sulla riflettanza della vitrinite hanno permesso
di attribuire a questa unit condizioni da anchimetamorfiche a diagenetiche (Marini,
1998).
I clasti di calcari marnosi rappresentano oltre il 50% del totale dei clasti del
conglomerato.
Nel corso delle indagini per il progetto preliminare sono state effettuati
diversi stendimenti a riflessione, a rifrazione e geoelettrici.
Allinterno dei fori di sondaggio S2, S3, S4, S5, S6, S7, S8, S9 ed S10 sono state
eseguite prove di permeabilit in roccia di tipo Lugeon; la seguente riporta i valori
del coefficiente di permeabilit ottenuto.
5.3.1.1. Sondaggio SA
5.3.1.2. Sondaggio SB
A questo intervallo segue fino a 10,0 m una ridotta fascia di alterazione del
substrato roccioso costituito dai Calcari dellAntola.
5.3.1.3. Sondaggio SC
Nella fascia tra 4 e 12,7 m, sono presenti riempimenti delle fratture sia di limo
argilloso che di cementi calcitici.
Una frattura estesa tra 14,5 e 14,85 presenta cementi calcitici. Sono presenti
fasce con ammasso disarticolato in cui non possibile riconoscere la stratificazione
prevalentemente suborizzontale.
Profondit
VP(m/s) Vs (m/s) E (Gpa)
(m)
1 2,00 603,78 317,78 0,2 485
3 2,00 1.000,54 526,60 0,2 1.331
5 2,00 1.576,70 829,84 0,2 3.305
7 2,58 2.142,36 1.127,56 0,3 8.528
9 2,58 2.396,19 1.261,15 0,3 10.669
11 2,58 2.498,01 1.314,74 0,3 11.595
13 2,58 2.976,27 1.566,46 0,3 16.460
15 2,58 2.907,27 1.530,14 0,3 15.706
17 2,58 2.873,96 1.512,61 0,3 15.348
19 2,58 2.766,17 1.455,88 0,3 14.218
21 2,58 2.499,11 1.315,32 0,3 11.605
23 2,58 2.805,37 1.476,51 0,3 14.624
25 2,58 2.544,18 1.339,04 0,3 12.028
27 2,58 2.612,50 1.375,00 0,3 12.682
29 2,58 3.019,27 1.589,09 0,3 16.939
15
20
25
30
35
Figura 13: Andamento delle velocit delle onde P ed S dalla prova C-H.
5.3.2.2. Prove dilatometriche
Pressione vs Modulo E
80
70
60
Pressione (bar)
SA 26,5 m
50 SB 42,5 m
SB 49,5 m
40 SC 20,5 m
30 SC 29,5 m
SD 41 m
20
10
0
0 5 10 15 20 25 30 35 40 45
Modulo E (GPa)
RQD% vs Modulo E
100
90
80
RQD 20-40%
70 RQD 40-60%
RQD%
RQD 60-80%
60 RQD 80-100%
50
40
30
0,00 5,00 10,00 15,00 20,00 25,00 30,00 35,00 40,00 45,00
Modulo E (GPa)
S5
SB 24
38,5 30
39,5 6
1 calcare
calcare marnoso
debolmentee marna 1,1
argillosa
fratturato 1,7 70 80 45 6,6E-08
1,0E-07
S5
SB 33
47 36
48 3
1 calcare
calcare marnoso 3,7
4,3 87 85 85 2,2E-07
2,6E-07
INDAGINI
S6
SC 16
14 18
15 2
1 calcare
calcare marnoso e marna40
con riempimento 15,9
argillosa
7,6 brecciati
cm calcite 42 75 23 9,5E-07
4,6E-07
S7
SC 26
19 30
20 4
1 calcare
calcare marnoso e argillite
deb. marnoso 11,4
pocomarnosa
6,6 39 70 0
fratturato con interstrati 6,8E-07
4,0E-07
S7
SC 38
24 41
25 3
1 calcare marnoso
calcari, calcari 7,7
7,3
marnosi loc. int, fratturati78 50 60 4,6E-07
4,4E-07
S8
SD 54
19 58
20 4
1 calcare
calcare marnoso
marnoso e argillite
con 2,8
riemp.marnosa
2,2
calcite 52 30 28 1,7E-07
1,3E-07
S9
SD 31
32 35
33 4
1 calcari
calcaremarnosi
marnosoconconfrequenti 3
interstrati argilliti e marne
interstrati3,1 30 40 10 1,8E-07
1,9E-07
S10
SD 8
39 10
40 2
1 calcare
calcare marnoso
marnoso fratturato
con interstrati 12,9
4,1 45 40 40 7,7E-07
2,5E-07
SA 20 21 1 calcare marnoso fratturato 24 60 1,4E-06
SA 24 25 1 calcare fratturato 38 55 2,3E-06
Tabella
SA 5: Valori
30 31 del
1 coefficiente
calcare di permeabilit riscontrato 18 dalle
65 prove Lugeon
1,1E-06
eseguite
SB
nella35
campagna
36
del Progetto
1 calcare intensamente fratturato
Definitivo. 29,8 40 1,8E-06
INDAGINI 2005
30
Lineare (calcari marnosi con interstrati marnoso-
argillosi)
25
Unit Lugeon
20
15
10
0
0 10 20 30 40 50 60 70 80 90 100
RQD%
Nel complesso, sui campioni lapidei provenienti dalle carote delle indagini
2005 sono state eseguite prove di compressione monoassiale in controllo di
deformazione, prove di compressione triassiale e prove di trazione brasiliana.
Su tutti i sondaggi sono inoltre state effettuate delle prove di Point Load Test
(PLT) e, purtroppo, stato possibile effettuare delle prove di taglio su giunto (sui
campioni prelevati) ma, in loro sostituzione, sono state effettuate delle prove di
compressione monoassiale in controllo di deformazione.
SONDAGGIO SB
QUOTA CAMPIONE PROVA
9,60 - 9,70 CARATTERIZZAZIONE CON GRANULOMETRIA
37,50 - 37,70 PLT
46,00 - 46,40 PLT
51,00 - 51,25 COMPRESSIONE TRIASSIALE+PLT
SONDAGGIO SC
QUOTA CAMPIONE PROVA
18,30 - 18,60 5 PLT
20,35 - 20,52 4 PLT
22,50 - 22,70 2 COMPRESSIONE TRIASSIALE
24,50 - 24,70 3 COMP. MONO CONTR. DEF.
35,20 - 35,35 1 COMPR. MONO CONTR. DEF.
SONDAGGIO SD
QUOTA CAMPIONE PROVA
27,45 - 27,70 2 COMPR. MONO CONTR. DEF.
29,80 - 30,00 1 PLT
32,10 - 32,30 4 PLT
34,50 - 34,80 3 COMPRESSIONE TRIASSIALE + TRAZIONE BRASILIANA
S1 CD1 35,0-35,45 calcare marnoso con interstrati pelitici subvert. Calcari dell'Antola - - - - 4,00 116,51 - - - - - - - - - - -
S1 CD1 35,0-35,45 calcare marnoso con interstrati pelitici subvert. Calcari dell'Antola - - - - - - 3,92 114,18 - - - - - - - - -
S1 CD1 35,0-35,45 calcare marnoso con interstrati pelitici subvert. Calcari dell'Antola - - - - 3,28 95,54 - - - - - - - - - - -
S1 CD1 35,0-35,45 calcare marnoso con interstrati pelitici subvert. Calcari dell'Antola - - - - - - 8,78 255,74 - - - - - - - - -
S5 - - - Calcari dell'Antola - - - - - - - - - - - - - - - - -
S6 - - - Calcari dell'Antola - - - - - - - - - - - - - - - - -
SD C2 27,55 calcare marnoso con vene calcite Calcari dell'Antola 25,79 33,84 - - - - - - - - - - - - - - -
SD C1 29,8 calcare marnoso Calcari dell'Antola - - - - 3,97 115,64 - - - - - - - - - - -
SD C1 29,8 calcare marnoso Calcari dell'Antola - - - - - - 1,99 57,96 - - - - - - - - -
SD C4 32,1-32,3 calcare marnoso con vene calcite Calcari dell'Antola - - - - 2,88 83,89 - - - - - - - - - - -
SD C4 32,1-32,3 calcare marnoso con vene calcite Calcari dell'Antola - - - - - - 4,32 125,83 - - - - - - - - -
SD 34,5-34,8 calcare marnoso Calcari dell'Antola - - - - - - - - - - -6,28 - - - - - -
SD 34,5-34,8 calcare marnoso Calcari dell'Antola - - 51,20 0,00 - - - - - - - 9,14 52,31 - - - -
SD 34,5-34,8 calcare marnoso Calcari dell'Antola - - 54,30 0,25 - - - - - - - - - - - - -
SD 34,5-34,8 calcare marnoso Calcari dell'Antola - - 59,80 0,50 - - - - - - - - - - - - -
SD 34,5-34,8 calcare marnoso Calcari dell'Antola - - 63,70 1,00 - - - - - - - - - - - - -
media 25,9 54,2 98,7 1,8 1,9 55,7 4,3 124,5 48,8 38,3 -7,4 54,1 45,9 7,3 34,5 5146,0 4,3
minimo 24,3 0,76 32,25 0 0,1 2,91273 0,37 10,7771 47,14 37,049 -12,23 9,14 38 5,84 34 5146 2
massimo 26,8 116,9 196,72 7 4,17 121,461 12,54 365,256 50,392 39,587 -3,99 158,22 52,31 8,71 35 5146 6,66
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5.4. Indagini supplementari (2015)
Le indagini supplementari predisposte dal Comune di Santa Margherita
Ligure hanno permesso di meglio identificare la zona di imbocco che sede di una
DGPV.
Appare evidente una fascia molto tettonizzata nei primi 30 m dal piano
di campagna che ascrivibile alla deformazione gravitativa profonda di
versante accertata;
In questa fascia si sono evidenziati tre sets di discontinuit (S) e due sets di
fratture (k), che tendono a ruotare in termini di direzione, poco spaziati
(da 10 cm a 50 cm) caratterizzati dalle seguenti giaciture:
o S1, N219/29;
o S2, N141/14;
o S3, N312/30;
o K1, N189/20;
o K2, 319/38.
Le prove di point load test hanno rivelato una marcata anisotropia del
materiale con valori medi di Is50 assiale pari a 4,3 MPa (deviazione standard di 1,8
MPa) e di Is50 diametrale pari a 1,9 MPa (deviazione standard di 3,9 MPa) con un
rapporto tra la resistenza diametrale e la resistenza assiale pari al 44%.
GRUPPO 1
S1 CD1 35,2 calcare marnoso con interstrati pelitici subvert. Calcari dell'Antola - - - - 3,28 95,54 - - - - - - - - - - -
S1 CD1 35,2 calcare marnoso con interstrati pelitici subvert. Calcari dell'Antola - - - - - - 8,78 255,74 - - - - - - - - -
SB C2 37,6 calcare marnoso Calcari dell'Antola - - - - 2,18 63,50 - - - - - - - - - - -
S8 CA1 50,7 argillite marnosa Calcari dell'Antola - - - - - - 3,48 101,36 - - - - - - - - -
S8 CA1 50,7 argillite marnosa Calcari dell'Antola - - - - - - 3,62 105,44 - - - - - - - - -
SB C4 51,1 calcare marnoso Calcari dell'Antola - - - - - - 4,05 117,97 - - - - - - - - -
SB C4 51,1 calcare marnoso Calcari dell'Antola - - 96,00 0,60 - - - - - - - 15,91 52,04 - - - -
SB C4 51,1 calcare marnoso Calcari dell'Antola - - 105,00 1,20 - - - - - - - - - - - - -
SB C4 51,1 calcare marnoso Calcari dell'Antola - - 112,00 2,40 - - - - - - - - - - - - -
S8 CA2 52,1 marna calcarea Calcari dell'Antola - 116,9 - - - - - - 47,14 37,049 - - - - - - -
S8 CI1a 52,1 calcare marnoso Calcari dell'Antola - - 118,05 1 - - - - - - -10,01 - - - - - -
media 26,1 87,6 123,0 2,4 3,2 93,1 6,0 173,5 48,8 38,3 -10,0 65,9 45,9 8,7 35,0 5146,0 6,7
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Point Load Co resistenza Modulo
Peso di c (Mpa) resistenza (Mpa) (Mpa) Point Load Co resistenza Modulo t (Mpa) resistenza
Test Is 50 ricavata da elastico c' picco (kPa) Prova picco Prova c' res. (kPa) Prova res. Prova Vp (m/s) Det.
sondaggio campione profondit litologia Unit volume compressione compressione compressione Test Is 50 ricavata da elastico trazione prova JRC
(Mpa) PTL tangente al taglio diretto taglio diretto taglio diretto taglio diretto Velocit Sonica
(kN/m3) monoassiale triassiale triassiale (Mpa) Assiale PTL Assiale secante Brasiliana
Diametrale Diametrale 50%
GRUPPO 2
SB C5 46,2 calcare marnoso Calcari dell'Antola - - - - 1,29 37,57 - - - - - - - - - - -
S8 CA1 50,7 argillite marnosa Calcari dell'Antola - - - - - - 2,04 59,42 - - - - - - - - -
S8 CA1 50,7 argillite marnosa Calcari dell'Antola - - - - - - 1,43 41,65 - - - - - - - - -
S8 CA1 50,7 argillite marnosa Calcari dell'Antola - - - - - - 2,83 82,43 - - - - - - - - -
SB C4 51,1 calcare marnoso Calcari dell'Antola - - - - 0,99 28,84 - - - - - - - - - - -
S8 CI1 52,1 calcare marnoso Calcari dell'Antola 26,4 39,27 - - - - - - - - -12,23 - - - - - -
S8 CA2 52,1 marna calcarea Calcari dell'Antola - - - - - - - - - - - 107,96 38 5,84 34 - 2
Point Load Co resistenza Modulo
Peso di c (Mpa) resistenza (Mpa) (Mpa) Point Load Co resistenza Modulo t (Mpa) resistenza
Test Is 50 ricavata da elastico c' picco (kPa) Prova picco Prova c' res. (kPa) Prova res. Prova Vp (m/s) Det.
sondaggio campione profondit litologia Unit volume compressione compressione compressione Test Is 50 ricavata da elastico trazione prova JRC
(Mpa) PTL tangente al taglio diretto taglio diretto taglio diretto taglio diretto Velocit Sonica
(kN/m3) monoassiale triassiale triassiale (Mpa) Assiale PTL Assiale secante Brasiliana
Diametrale Diametrale 50%
media 26,1 44,7 53,2 0,7 1,2 36,0 2,1 60,6 - - -9,3 42,3 46,0 5,8 34,0 - 2,0
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Point Load Co resistenza Modulo
Peso di c (Mpa) resistenza (Mpa) (Mpa) Point Load Co resistenza Modulo t (Mpa) resistenza
Test Is 50 ricavata da elastico c' picco (kPa) Prova picco Prova c' res. (kPa) Prova res. Prova Vp (m/s) Det.
sondaggio campione profondit litologia Unit volume compressione compressione compressione Test Is 50 ricavata da elastico trazione prova JRC
(Mpa) PTL tangente al taglio diretto taglio diretto taglio diretto taglio diretto Velocit Sonica
(kN/m3) monoassiale triassiale triassiale (Mpa) Assiale PTL Assiale secante Brasiliana
Diametrale Diametrale 50%
GRUPPO 3
S8 CA1 50,7 argillite marnosa Calcari dell'Antola - - - - 0,21 6,12 - - - - - - - - - - -
S10 CD1 11,0-11,3 marne Calcari dell'Antola 25,2 12,28 - - - - - - - - - - - - - - -
Point Load Co resistenza Modulo
Peso di c (Mpa) resistenza (Mpa) (Mpa) Point Load Co resistenza Modulo t (Mpa) resistenza
Test Is 50 ricavata da elastico c' picco (kPa) Prova picco Prova c' res. (kPa) Prova res. Prova Vp (m/s) Det.
sondaggio campione profondit litologia Unit volume compressione compressione compressione Test Is 50 ricavata da elastico trazione prova JRC
(Mpa) PTL tangente al taglio diretto taglio diretto taglio diretto taglio diretto Velocit Sonica
(kN/m3) monoassiale triassiale triassiale (Mpa) Assiale PTL Assiale secante Brasiliana
Diametrale Diametrale 50%
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c' picco
Point Load Modulo t (Mpa) picco c' res. res. Vp(m/s)
Peso di c (Mpa) resistenza (Mpa) (Mpa) Co resistenza Point Load Test Co resistenza Modulo (kPa)
Test Is 50 elastico resistenza Prova (kPa) Prova Prova Det
sondaggio campione profondit litologia Unit volume compressione compressione compressione ricavata da PTL Is 50 (Mpa) ricavata da PTL elastico Prova JRC
(Mpa) tangente al trazione prova taglio taglio taglio Velocit
(kN/m3) monoassiale triassiale triassiale diametrale assiale Assiale secante taglio
diametrale 50% Brasiliana diretto diretto diretto Sonica
diretto
SG1 CAR1a 14,7 calcare marnoso Calcari dell'Antola 2,15 51,6
SG1 CAR1b 14,7 calcare marnoso Calcari dell'Antola 1,58 37,92
SG1 CAR1c 14,7 calcare marnoso Calcari dell'Antola 0,23 5,52
SG1 CAR1d 14,7 calcare marnoso Calcari dell'Antola 1,33 31,92
SG1 CAR2 16 calcare marnoso Calcari dell'Antola 25,23 32,29 4,66
SG1 CAR3 21,3 calcare marnoso Calcari dell'Antola 26,35 29,39 -4,26
SG1 CAR4a 26,2 calcare marnoso Calcari dell'Antola 3,14 75,36
SG1 CAR4b 26,2 calcare marnoso Calcari dell'Antola 3,54 84,96
SG1 CAR4c 26,2 calcare marnoso Calcari dell'Antola 4,12 98,88
SG2 CAR1a 8,5 calcare marnoso Calcari dell'Antola 1,94 46,56
SG2 CAR1b 8,5 calcare marnoso Calcari dell'Antola 2 48
SG2 CAR1c 8,5 calcare marnoso Calcari dell'Antola 2,32 55,68
SG2 CAR2a 11,2 calcare marnoso Calcari dell'Antola 25,88 26,88
SG2 CAR2b 11,2 calcare marnoso Calcari dell'Antola 0,78 18,72
SG2 CAR2c 11,2 calcare marnoso Calcari dell'Antola 3,34 80,16
SG2 CAR3a 16,5 calcare marnoso Calcari dell'Antola 25,96 32,91 6,44 -7,16
SG2 CAR3b 16,5 calcare marnoso Calcari dell'Antola 0,38 9,12
SG2 CAR3c 16,5 calcare marnoso Calcari dell'Antola 4,13 99,12
SG2 CAR4a 20 calcare marnoso Calcari dell'Antola 2,45
SG2 CAR4b 20 calcare marnoso Calcari dell'Antola 3,57 85,68
SG2 CAR4c 20 calcare marnoso Calcari dell'Antola 1,02 24,48
SG2 CAR4d 20 calcare marnoso Calcari dell'Antola 2,06 49,44
SG2 CAR4e 20 calcare marnoso Calcari dell'Antola 0,15 3,60 4,53 108,72
SG2 CAR4f 20 calcare marnoso Calcari dell'Antola 0,33 7,92 4,14 99,36
SG2 CAR4g 20 calcare marnoso Calcari dell'Antola 3,08 73,92
c' picco
Point Load Modulo t (Mpa) picco c' res. res. Vp(m/s)
Peso di c (Mpa) resistenza (Mpa) (Mpa) Co resistenza Point Load Test Co resistenza Modulo (kPa)
Test Is 50 elastico resistenza Prova (kPa) Prova Prova Det
sondaggio campione profondit litologia Unit volume compressione compressione compressione ricavata da PTL Is 50 (Mpa) ricavata da PTL elastico Prova JRC
(Mpa) tangente al trazione prova taglio taglio taglio Velocit
(kN/m3) monoassiale triassiale triassiale diametrale assiale Assiale secante taglio
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6.3. Caratterizzazione dellammasso roccioso
Dallesame dei dati provenienti dalle prove di laboratorio sui campioni
estratti, si individuata una gamma di valori della resistenza a compressione
monoassiale caratteristica per ognuno dei quattro gruppi riconosciuti nellammasso.
Per ognuna delle litologie interessate dallo scavo della galleria stata
eseguita una caratterizzazione geomeccanica tramite le classificazioni di Bieniawski
(RMR-System 1989), GSI (Hoek, Kaiser & Bawden 95) e Q index (Barton, 74).
GSI = RMRs 5.
dove:
GSI = RMRbase89 5
E stato cos ottenuto, sia lungo il tracciato della galleria, sia per ciascuno dei
gruppi individuati nella zona della galleria, un possibile campo di variazione
dellindice RMR89.
Tabella 12: Previsione di variazione degli indici lungo lo sviluppo della galleria.
La seguente Tabella 13 riassume i campi di esistenza individuati per i quattro
gruppi geomeccanici riconosciuti allinterno della Formazione dei Calcari Marnosi
del Monte Antola.
RMR'89 RMR'89
NOME FORMAZIONE GSI min GSI min Q min Q max
min max
Calcari dell'Antola (An) - gruppo 1 51 70 51 65 1,70 35,00
UNITA' MONTE Calcari dell'Antola (An) - gruppo 2 38 58 38 53 0,50 3,30
ANTOLA Calcari dell'Antola (An) - gruppo 3 25 42 20 37 0,08 0,90
Calcari dell'Antola (An) - gruppo 4 15 25 10 20 0,018 0,080
dove:
C tg (2)
la tensione agente;
I valori sono stati ottenuti dalla retta interpolante la curva intrinseca di Hoek
e Brown, ricavata dalla relazione (1), nel piano n.
a) b)
Figura 18: Inviluppi a rottura massimi nel piano degli sforzi principali (a) e nel piano di
Mohr (b) per il Gruppo 1.
Costanti di Hoek-Brown Parametri geomeccanici di picco dell'ammasso
La seguente Figura 19 mostra gli inviluppi minimi della resistenza a rottura, sia
in condizioni di picco che residue, nel piano degli sforzi principali 13 (a) e nel
piano di Mohr n (b), ottenuti applicando il criterio di rottura di Hoek e Brown; le
successive Tabelle 17 e 18 mostrano i risultati numerici ottenuti in termini di costanti
mb, s ed a, nonch di resistenze a trazione, compressione, modulo di deformazione,
coesione ed angolo di attrito dellammasso roccioso per le condizioni di picco
(Tabella 17) e residue (Tabella 18).
a) b)
Figura 19: Inviluppi a rottura minimi nel piano degli sforzi principali (a) e nel piano di
Mohr (b) per il Gruppo 1.
Costanti di Hoek-Brown Parametri geomeccanici di picco dell'ammasso
a) b)
Figura 20: Inviluppi a rottura massimi nel piano degli sforzi principali (a) e nel piano di
Mohr (b) per il Gruppo 2.
Costanti di Hoek-Brown Parametri geomeccanici di picco dell'ammasso
La seguente Figura 21 mostra gli inviluppi minimi della resistenza a rottura, sia
in condizioni di picco che residue, nel piano degli sforzi principali 13 (a) e nel
piano di Mohr n (b), ottenuti applicando il criterio di rottura di Hoek e Brown; le
successive Tabelle 21 e 22 mostrano i risultati numerici ottenuti in termini di costanti
mb, s ed a, nonch di resistenze a trazione, compressione, modulo di deformazione,
coesione ed angolo di attrito dellammasso roccioso per le condizioni di picco
(Tabella 21) e residue (Tabella 20).
a) b)
Figura 21: Inviluppi a rottura minimi nel piano degli sforzi principali (a) e nel piano di
Mohr (b) per il Gruppo 2.
Costanti di Hoek-Brown Parametri geomeccanici di picco dell'ammasso
a) b)
Figura 22: Inviluppi a rottura massimi nel piano degli sforzi principali (a) e nel piano di
Mohr (b) per il Gruppo 3.
Costanti di Hoek-Brown Parametri geomeccanici di picco dell'ammasso
La seguente Figura 23 mostra gli inviluppi minimi della resistenza a rottura, sia
in condizioni di picco che residue, nel piano degli sforzi principali 13 (a) e nel
piano di Mohr n (b), ottenuti applicando il criterio di rottura di Hoek e Brown; le
successive Tabelle 25 e 26 mostrano i risultati numerici ottenuti in termini di costanti
mb, s ed a, nonch di resistenze a trazione, compressione, modulo di deformazione,
coesione ed angolo di attrito dellammasso roccioso per le condizioni di picco
(Tabella 25) e residue (Tabella 26).
a) b)
Figura 23: Inviluppi a rottura minimi nel piano degli sforzi principali (a) e nel piano di
Mohr (b) per il Gruppo 3.
Costanti di Hoek-Brown Parametri geomeccanici di picco dell'ammasso
a) b)
Figura 24: Inviluppi a rottura massimi nel piano degli sforzi principali (a) e nel piano di
Mohr (b) per il Gruppo 4.
Costanti di Hoek-Brown Parametri geomeccanici di picco dell'ammasso
La seguente Figura 25 mostra gli inviluppi minimi della resistenza a rottura, sia
in condizioni di picco che residue, nel piano degli sforzi principali 13 (a) e nel
piano di Mohr n (b), ottenuti applicando il criterio di rottura di Hoek e Brown; le
successive Tabelle 29 e 30 mostrano i risultati numerici ottenuti in termini di costanti
mb, s ed a, nonch di resistenze a trazione, compressione, modulo di deformazione,
coesione ed angolo di attrito dellammasso roccioso per le condizioni di picco
(Tabella 29) e residue (Tabella 30).
a) b)
Figura 25: Inviluppi a rottura mininmi nel piano degli sforzi principali (a) e nel piano di
Mohr (b) per il Gruppo 4.
Costanti di Hoek-Brown Parametri geomeccanici di picco dell'ammasso
GRUPPO Cp p Cr r E
GEOMECCANICO (kN/m3) (MPa) () (MPa) () (GPa)
GRUPPO Cp p Cr r E
GEOMECCANICO (kN/m3) (MPa) () (MPa) () (GPa)
Figura 26: Posizione della falda rispetto alla copertura ed alla quota di progetto della
galleria.
Fosso di Cassanello;
Fosso Magistrato;
Vista la loro posizione alla base del versante destro della valle del Fosso
Magistrato, potrebbero essere sede di una falda che, se intercettata dallo scavo,
pu dare luogo a manifestazioni idriche.
In generale dal censimento dei punti dacqua (Novembre 2004) sono emersi
i seguenti punti:
Tabella 34: Caratteristiche del calcestruzzo C25/30.
Tabella 35: Caratteristiche dellacciaio B450C.
Tabella 36: Caratteristiche dellacciaio S355J0.
Sulla base delle conoscenze dei terreni interessati dallopera, illustrate nel
precedente Capitolo 6, possibile svolgere delle previsioni sul comportamento dei
terreni allo scavo finalizzate alla definizione degli interventi di stabilizzazione e degli
schemi di avanzamento.
Queste previsioni sono strettamente connesse con lo studio dello stato tenso-
deformativo instauratosi nell'ammasso al contorno della galleria e indotto dalle
operazioni di scavo.
lo schema di avanzamento.
Il comportamento del cavo e del fronte infatti funzione, oltre che delle
caratteristiche geometriche della cavit stessa e dei carichi litostatici cui soggetta,
delle caratteristiche di resistenza e di deformabilit del nucleo davanzamento,
inteso come il prisma di terreno individuato a monte del fronte dallo stesso profilo di
scavo per una profondit di circa un diametro.
In questa fase di diagnosi, sulla base degli elementi raccolti nella fase
conoscitiva, vengono sviluppate le previsioni sul comportamento deformativo del
fronte e del cavo in assenza di interventi, al fine di giungere allindividuazione di
tratte a comportamento omogeneo, suddivise nelle tre categorie di
comportamento precedentemente descritte.
Per ogni singolo gruppo sar quindi possibile ottenere diverse classi di
comportamento allo scavo in funzione delle diverse coperture in gioco.
Per questo motivo si sono applicati anche gli altri metodi citati.
Per linee caratteristiche di una cavit si intendono delle curve che legano le
pressioni di contenimento, esercitate in senso radiale sul bordo della galleria dalle
opere di stabilizzazione e di rivestimento, agli spostamenti radiali al suo contorno
(convergenze).
Esse possono quindi essere utilizzate, oltre che per valutare il comportamento
dell'ammasso allo scavo, anche per determinare lo stato di sollecitazione sui diversi
interventi costituenti la galleria, mediante la sovrapposizione degli effetti delle curve
caratteristiche della cavit e dei singoli interventi che la costituiscono.
p = (1-)0 (3)
Dove:
Si riporta nel seguito una breve sintesi di riepilogo del metodo adottato.
a) b)
Figura 30: Schema del metodo di Tamez; sezione trasversale (a) e sezione
longitudinale (b).
In questo modo si determinano le massime tensioni tangenziali che si
possono sviluppare sulle facce di ogni prisma senza che avvengano scorrimenti
(forze resistenti) e le forze di massa di ogni prisma (forze agenti).
Il rapporto tra i momenti delle forze resistenti e delle forze agenti fornisce un
coefficiente di sicurezza, denominato FSF (face security factor); il fronte risulta stabile
se il valore di FSF risulta superiore a 2.
Con questo metodo la stabilit del fronte basata sulla definizione del
rapporto di stabilit definito dalla seguente relazione.
N Deformazioni
<1 Trascurabili
1 2 Elastiche
2 4 Elasto-plastiche
4 6 Plastiche
>6 Collasso
Nel caso di una galleria priva di rivestimento, se N < 1, non si raggiunge mai
la resistenza massima dellammasso roccioso. Raggiunto il limite di rottura (N > 1)
lautore suggerisce i seguenti valori limite del tasso di deconfinamento, ai quali
corrispondono determinate condizioni di stabilit del fronte definite nella seguente
Tabella 39.
e Deformazioni
Fronte di scavo stabile: le pressioni raggiungono il valore
0,6 1
massimo di resistenza dellammasso a tergo del fronte
Fronte di scavo stabile a breve termine: al fronte di scavo le
0,3 0,6 pressioni raggiungono il valore della resistenza massima prima
in vicinanza del bordo, poi verso il nucleo
Fronte di scavo instabile: il fronte di scavo in condizioni di
< 0,3 instabilit per cui necessita di interventi preventivi di
consolidamento
Tabella 39: Relazione tra il numero di stabilit e le deformazioni attese.
Nella fase di diagnosi, sulla base degli elementi raccolti nella fase
conoscitiva, vengono sviluppate le previsioni sul comportamento deformativo del
fronte e del cavo in assenza di interventi, al fine di giungere allindividuazione di
tratte a comportamento omogeneo, suddivise nelle tre categorie di
comportamento precedentemente descritte.
Figura 31: Risultati del metodo delle linee caratteristiche per il Gruppo 1.
I risultati ottenuti sono i seguenti.
Figura 32: Risultati del metodo delle linee caratteristiche per il Gruppo 2.
I risultati ottenuti sono i seguenti.
Figura 33: Risultati del metodo delle linee caratteristiche per il Gruppo 3.
I risultati ottenuti sono i seguenti.
Figura 34: Risultati del metodo delle linee caratteristiche per il Gruppo 4.
I risultati ottenuti sono i seguenti.
Figura 35: Verifica di stabilit del fronte di scavo con il metodo di Tamez (1985).
Figura 36: Verifica di stabilit del fronte di scavo con il metodo di Broms e
Bennemark (1967).
Figura 37: Verifica di stabilit del fronte di scavo con il metodo del tasso di
deconfinamento critico (1970).
Sono stati definiti tre tipi di comportamento dell'ammasso allo scavo, che
prevedono l'impiego di opportuni interventi scelti in base alle caratteristiche
geologiche e fisiche dei terreni interessati dagli scavi, determinando cos la scelta
delle sezioni tipo pi adatte.
centine metalliche.
jet-grouting sub-orizzontale;
impermeabilizzazione tipo 2;
FASE 1: scavo
FASE 4: impermeabilizzazione
impermeabilizzazione tipo 2;
FASE 2: scavo
FASE 5: impermeabilizzazione
Per questi motivi il range delle convergenze e degli spostamenti delle mire
attesi pu essere pi elevato di quelli calcolati numericamente, come indicato in
tabella.
' () 37 33 30
'r () 27 25 22
3
(KN/m ) 26 25 25
GSI = 50;
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11.2.2. Metodo di Tamez (1985)
Figura 43: Verifica di stabilit del fronte di scavo con il metodo di Tamez (1985).
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11.2.3. Metodo di Broms e Bennemark (1967)
Figura 44: Verifica di stabilit del fronte di scavo con il metodo di Broms e
Bennemark (1967).
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11.2.4. Metodo del tasso di deconfinamento critico (1990)
Figura 45: Verifica di stabilit del fronte di scavo con il metodo del tasso di
deconfinamento critico (1970).
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11.3. Analisi agli elementi finiti
11.3.1. Il codice di calcolo Plaxis
La geometria del modello, sia essa il piano di campagna, gli strati del
terreno, la superficie piezometrica, le fasi di costruzione o di scavo, etc., sono inserite
mediante un cad interno allo scopo di ottenere un modello geometrico il pi fedele
possibile alla realt fisica studiata.
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Il generatore di mesh utilizzato unevoluzione della procedura Triangolare
sviluppata da Sepraa.
Gli elementi individuati allinterno della geometria della mesh possono essere
distinti in due classi: normali o avanzati.
Allo scopo di simulare le strutture di sostegno del terreno, gli archi delle
gallerie ed altre categorie di strutture soggette a flessione, stato sviluppato
lelemento beam definito dalle seguenti caratteristiche:
rigidezza flessionale;
rigidezza assiale;
momento plastico.
Nel progetto delle sezioni dei tunnel Plaxis permette di creare geometrie
circolari o di forma diversa, tramite unopzione specificatamente implementata; una
volta definita la geometria essa sar identificata da un elemento beam di analoga
forma.
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11.3.1.12. Pressione idraulica in regime stazionario
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11.3.1.16. Risultati
3. mediante tabulati;
Step 2: Apertura del cavo (si simula larrivo del fronte di scavo nella
sezione di calcolo);
Step 3: Posa delle centine e dello spritz-beton non maturo (si simula la
posa in opera del prerivestimento nella sezione di calcolo ed un
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avanzamento degli scavi pari a 2.00 m; il prerivestimento viene
considerato non totalmente maturo, con un modulo elastico pari al 50%
del valore finale);
Step 5: Getto della calotta (si simula il completamento degli scavi della
galleria naturale, le forze di scavo vengono annullate e nella sezione di
calcolo si esegue il getto di calotta);
11.3.3. Risultati
Tutti i valori tensionali si attestano entro i limiti stabiliti dalla normativa vigente.
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12. Sezione tipo dellimpermeabilizzazione
Lungo tutto il tracciato della galleria, interessato dallattraversamento dei
Calcari dellAntola, viene riconosciuta la presenza di un acquifero.
Fosso di Cassanello;
Fosso Magistrato;
Vista la loro posizione alla base del versante destro della valle del Fosso
Magistrato, potrebbero essere sede di una falda che, se intercettata dallo scavo,
pu dare luogo a manifestazioni idriche.
In generale dal censimento dei punti dacqua (Novembre 2004) sono emersi
i seguenti punti:
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Si ritiene che i punti dacqua prossimi allopera riconosciuti nel censimento
effettuato non vengano influenzati ad eccezione di alcune sorgenti in roccia che
potrebbero essere influenzate in fase temporanea.
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13. Monitoraggio
13.1. Premessa
Nel presente capitolo viene esposto il programma di monitoraggio previsto
per la realizzazione della galleria scolmatrice, che si articola in una serie di operazioni
mirate alla valutazione delle caratteristiche dellammasso e del suo comportamento
tenso-deformativo, sia durante lo scavo che nel lungo termine e per la raccolta del
maggior numero di informazioni utili alla completa caratterizzazione dellammasso
roccioso attraversato.
La convergenza del cavo si intende riferita sia al valore massimo rilevato sulle
varie corde che allo spostamento, in valore assoluto, delle singole mire; verr inoltre
valutato il valore medio delle tre principali misure diametrali condotte (convergenza
diametrale media).
13.4.2. Installazione
La misura permette di risalire alle coordinate spaziali delle basi con tolleranza
2 mm 2 ppm.
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13.4.5. Restituzione dei dati
spostamenti trasversali;
spostamenti verticali;
convergenze diametrali.
I dati elaborati per ogni misura di ciascuna stazione vanno forniti entro la
giornata in cui stato eseguito il rilievo.
13.5.1. Installazione
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14. Imbocco al Torrente San Siro
Nel presente capitolo verr analizzato il comportamento delle gallerie
artificiali presenti in prossimit degli imbocchi; in particolare verr verificata la
galleria artificiale prevista in corrispondenza dellimbocco San Siro.
coesione c = 0 kPa
angolo dattrito = 30
coesione c = 0 kPa
angolo dattrito = 35
Gli spessori delle varie aste sono variabili a seconda della funzione strutturale
(calotta, piedritto, arco rovescio) ad esse competente. La schematizzazione
illustrata di seguito.
Gli elementi elastici verticali sono collocati sui nodi dellarco rovescio,
mentre quelli orizzontali sui nodi dei piedritti.
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La rigidezza degli elementi elastici verticali dipende dal materiale
sottostante larco rovescio. La presenza dei supporti orizzontali dipende dalle
propriet dei litotipi circostanti la galleria.
E
K
(1 ) Req
[F/L3]
essendo:
La rigidezza dei supporti quindi data dal prodotto della rigidezza del
terreno per larea dinfluenza dei supporti.
Sulle aste del modello agiscono i carichi distribuiti trattati nel capitolo relativo
alle ipotesi di carico.
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14.4. Risultati e verifiche
Le verifiche di pressoflessione vengono svolte in corrispondenza di tutte le
aste con le quali si discretizzata la struttura. I risultati delle verifiche sono nelle figure
seguenti.
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15. Pozzo Torrente Magistrato
Lopera di presa prevista sul torrente Magistrato costituita da un pozzo
verticale che riversa lacqua captata sulla galleria sottostante. Il pozzo sar
realizzato tramite la tecnica del RAISE-BORING, che prevede le seguenti fasi :
15.1. Verifiche
Il dimensionamento dei rivestimenti definitivi del pozzo stato condotto
tramite lausilio della teoria delle linee caratteristiche.
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Superiormente al pozzo (quota 28.41 s.l.m.) prevista lesecuzione di una
struttura in c.a. in elevazione; detta opera, ai fini del dimensionamento, stata
schematizzata come un muro di sostegno.
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Le verifiche effettuate hanno fornito valori dei coefficienti di sicurezza
superiori a quelli previsti da normativa.
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16. Sbocco a mare
Limbocco a mare verr realizzato tramite attacco diretto in roccia, non
sono previsti interventi di stabilizzazione del versante ma semplicemente un
disgaggio dei blocchi instabili.
Le paratie laterali sono costituite da pali 220 armati con tubi Fe510 133
sp. 10 mm; linterasse tra i pali pari a 0.6m.
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0.000
-.9000
-1.800
-2.700
-3.600
Z
-5.400
-6.300
-7.200
-8.100
step 4
step 3
step 2 -9.000
step 1 d=0.0000 mm, z=-9.0000
FATTORE SCALA:
0.63 - FATTORE AMPLIF.:
477.20 * Ce.A.S. S.r.l. Milano *
DEFORMATA PASSI 1 / 4 [m]
P A R A T I E 6.1
History 0 - Paratia Sbocco a mare Force units= KN
22 APRILE 2005 10:05:37
JOB: C:\PROGETTI\Dappolonia\Paratia\Sbocco Length units= M
0.000
-.9000
-1.800
-2.700
-3.600
-4.500
M=21.588 kN*m/m, z=-5.0000
-5.400
-6.300
-7.200
-8.100
Step 4
Step 3
Step 2 -9.000
Step 1
Momenti flettenti
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0.000
-.9000
-1.800
-2.700
-3.600
-4.500
-5.400
-6.300
Step 4
Step 3
Step 2 -9.000
Step 1
Azione tagliante
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17. Conclusioni
Nella presente relazione sono state riportate le problematiche progettuali
relative alla galleria naturale di Santa Margherita Ligure e delle opere controterra ad
essa connesse.
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