Appunti Di Istologia Ed Embriologia

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Appunti di Istologia ed Embriologia, Anno Accademico 2000/2001

Giuseppe Udas

Sangue
Figura 1:aspetto caratteristico di uno striscio di sangue. Si osservano eritrociti e leucociti.

E un tessuto a carattere fluido, costituito da elementi figurati sospesi in una matrice


liquida.
Elementi della matrice liquida. La matrice liquida costituita dal plasma,
una soluzione acquosa di sali inorganici e fibrina che opera uno scambio
continuo con tutti i fluidi tissutali del corpo. Contiene, oltre alla fibrina, altre
proteine plasmatiche facenti capo alle Albumine, alle globuline ed al
fibrinogeno. Le albumine veicolano metaboliti relativamente insolubili acidi
grassi-. Il plasma ha pH alcalino e costituisce il 55% della massa sanguigna.
Elementi figurati. I primi ad essere trattati sono i globuli rossi, o eritrociti.
Essi hanno forma biconcava, data dal loro citoscheletro e dal contenuto in H 2O
per aumentare il rapporto superficie/volume nel trasporto di O 2. I gas di
scambio si legano ai tetrametri di emoglobina contenuti allinterno di ogni
eritrocita. I processi di trasporto e legame sono alimentati dalla glicolisi
Eritrociti anaerobia, che mantiene
Assumono leosina, in virt del loro tetrametro basico di anche lintegrit
emoglobina. Hanno un medio di 7,2 m, a confronto di cellulare. Questa
un capillare di 3-4 m. La proteina fibrillare del loro assicurata anche dalla
citoscheletro denominata spettrina. La loro principale presenza di pompe
fonte di energia il glucosio, ed hanno una vita media di
180 giorni; tale vita si pu misurare dal mantenimento
ioniche principalmente
della forma cellulare; maturano mediamente in 5-7 gg. Gli del tipo Na+/K+-;
eritrociti vengono distrutti nel fegato e nella milza, dopo lazione di queste pompe
fagocitosi da parte dei mastociti, che permettono di pu essere rivelata dalla
riutilizzare ioni Fe2+.
reazione dei globuli rossi nelle soluzioni ipertoniche o ipotoniche. Durante
leritropoiesi il precursore eritrocitario perde il nucleo e, prima di entrare in
circolo, si libera anche degli organuli.
Altri elementi figurati sono i leucociti. Essi utilizzano il sangue come mezzo di
trasporto per raggiungere i cosiddetti focolai di infiammazione tissutale. I
leucociti hanno origine mieloide e si distinguono in cinque tipi diversi:
1. neutrofili
2. eosinofili
3. basofili
4. monociti
5. linfociti.

I granulociti neutrofili Figura 2: aspetto di un granulocita neutrofilo isolato.

hanno un caratteristico nucleo polilobato dalla cromatina condensata, sintomo


di bassa sintesi proteica. Nel loro citoplasma sono distinguibili tre tipi di
granulazione:
)granuli primari simili ai lisosomi, e contenenti idrolasi e
mieloperossidasi, con azione battericida.
) granuli secondari, che aiutano il processo infiammatorio attivando il
complemento. Contengono collagenasi per distruggere il collagene
danneggiato e vari enzimi in grado di Granulociti neutrofili
elidere la parete batterica. Costituiscono dal 40% al 75% dei
) Granuli terziari che collaborano nei leucociti in circolo; presentano un
processi di fagocitosi, in quanto nucleo di solito polilobato. I granuli
secondari, dal di 0,2 m, sono al
contengono gelatasi, capace di distruggere limite di risoluzione del microscopio
il tessuto connettivo. ottico. Nei neutrofili sono presenti le
I granulociti neutrofili sono presenti nel proteine contrattili actina e miosina,
circolo sanguigno in stato quiescente. Lo tubulina e MAP. I mitocondri sono
stimolo delle chemiotassine, liberate dai scarsi: il loro metabolismo
tessuti nella reazione antigene-anticorpo anaerobio.
causa ladesione dei neutrofili allendotelio sanguigno mediante citochine, ed
il loro aumento di numero durante la reazione infiammatoria. Essi circondano
poi il batterio con degli pseudopodi andando poi a formare per endocitosi il
fagosoma; in esso il batterio ucciso grazie a perossidasi e superossidasi di
H2O. Subito dopo la fagocitosi i neutrofili muoiono per esaurimento delle
riserve di glicogeno. Quando un batterio non causa la liberazione di
chemiotassine, significa che altamente patogeno.
1. I granulociti acidofili (o eosinofili ) hanno un nucleo generalmente
bilobato, che pu per essere nascosto dai granuli citoplasmatici; esso in
genere eterocromatinico. In essi molto Granulociti eosinofili
sviluppato il reticolo endoplasmatico liscio, Costituiscono dall1%
mentre quello rugoso sottodimensionato; i all8% del materiale in
granuli sono fortemente acidofili. circolo; hanno di 17-18
Gli eosinofili sono dei fagociti con grande affinit m e vivono per circa 6-8
per il complesso antigene-anticorpo, ma hanno h. I granuli si colorano in
rosso vivo con leosina.
unattivit battericida minore rispetto a quella dei
neutrofili. I granuli contengono vari enzimi idrolitici fra cui listaminasi, con
cui contrastano i mastociti impedendone uneccessiva degranulazione capace
di liberare sostanze necrotiche. Gli eosinofili attuano una modesta fagocitosi
ma, se loggetto per loro troppo grande, liberano i secreti litici allesterno.
Gli eosinofili migrano preferibilmente nella cute, nei polmoni e nellapparato
gastrointestinale: aumentano di numero nelle infezioni parassitarie.
2. Granulociti basofili, che hanno un nucleo bilobato, Granulociti basofili.
nascosto da intensi granuli di color blu scuro; il loro Sono lo 0,5 % circa del
citoplasma possiede abbondanti ribosomi liberi, materiale figurato in
mitocondri e glicogeno. I granulociti basofili sono i circolo; hanno di 14-
precursori dei mastociti tissutali, poich i granuli 16 m. Non si conosce
la loro vita media, ma
contengono eparina, condroitin solfato ed maturano in 5-7 gg.
istamina. I basofili possiedono in membrana
recettori specifici per le IG-E prodotti dalle plasmacellule in risposta ad
allergeni ambientali. Sono implicati come mastociti nelle dermatiti
allergiche.

3.I linfociti possiedono un nucleo


la cui forma varia dallovoidale al
reniforme; la loro cromatina
condensata, sintomo di scarsa
attivit biosintetica. Il loro
citoplasma possiede relativamente
pochi mitocondri, un rudimentale
apparato di Golgi, scarso reticolo
endoplasmatico e molti ribosomi
liberi. Il linfocita, che per sua
origine si distingue in linfocita B,
Figura 3: linfociti presenti in uno striscio di linfocita T ed in linfocita NK,
sangue
campiona costantemente il
territorio alla ricerca di materiale esogeno, per diventare attivi nei tessuti
linfoidi. I linfociti non praticano attivit fagocitarla e non sono cellule
terminali, ma attendono di incontrare un antigene per trasformarsi in
immunoblasti, che conservano anche la memoria difensiva futura. Il
linfocita agisce:
) contro antigeni solubili,
Linfociti. con la mediazione di
Costituiscono dal 20% al 50% del materiale
circolante. La grandezza media di ogni
anticorpi;
linfocita simile a quella degli eritrociti, anche ) contro antigeni cellulari
se circa il 3% dei linfociti ha di circa 9 m. batterici o virali-, funzione
La loro membrana cellulare dotata di corti esercitata da linfociti
microvilli . I linfociti B sono il 20% o il 30% cooperanti. I linfociti di tipo
circa dei linfociti circolanti, contro il 70%-80 B, che comprendono anche i
% dei linfociti T.
linfociti Natural Killers,
diventano nei tessuti cellule anticorpo-secernenti.
I linfociti di tipo T hanno una funzione suppressor-citotossica.
4. I monociti hanno un nucleo largo, eccentrico, colorato meno intensamente
rispetto alle altre plasmacellule; possono essere visibili due o pi nucleoli.
Mostrano un citoplasma vacuolato, contenente granuli lisosomiali
perossidasi, arilfosfatasi e fosfatasi acida-; la membrana plasmatici dotata
di numerosi pseudopodi.
I monociti sono i precursori ematico-midollari dei macrofagi localizzati nei
tessuti e negli organi linfoidi: fanno parte del sistema dei fagociti
mononucleati. I monociti rispondono in maniera attiva alla presenza di tessuto
necrotico, di microrganismi invasori e di processi infiammatori in genere.
Il sistema dei fagociti mononucleati Monociti.
comprende anche le cellule epatiche del I monociti costituiscono dal 2%
Kuppfer, cellule di rivestimento nei seni della al 10% del materiale circolante.
Hanno di 12-15 m; la loro
milza e dei linfonodi, macrofagi alveolari
cromatina di solito condensata,
polmonari, macrofagi liberi nei liquidi ed hanno vita media di 2-3 gg.
sinoviali, pleurici, pericarditi e peritoneali, La loro [ ] ridotta dalla
cellule dendritiche presentanti lantigene. presenza di corticosteroidi.

Figura 4: monocita 5. I megacariociti, o piastrine sono piccole cellule discoidali,


enucleate, che originano dalla frammentazione dei
megacariociti del midollo osseo. Esse contengono
mitocondri, microtubuli, granuli di glicogeno, enzimi
per la respirazione aerobia ed anaerobia. Il citoplasma
presenta inoltre quattro tipi di granuli: ) granuli ; )
granuli ; ) lisosomi e ) perossisomi. I granuli
hanno forma e dimensione variabili, e contengono tre importanti fattori di
coagulazione fattori piastrinici -: fibrinogeno, fibronectina,
trombospondina e proteine accessorie. I granuli di tipo contengono
serotonina, assorbita ed immagazzinata dal plasma circolante. La membrana
plasmatica delle piastrine pu formare ponti fibrillari interpiastrinici, pu
rafforzare questi ponti mediante un denso glicocalice mucopolisaccaridico; la
membrana esterna infine ricchissima di proteine.

Piastrine.
Sono molto piccole: hanno di
1,3-1,5 m e vita media di 8-10
gg. Il loro numero varia dalle
200.000 alle 400.000 unit.

In seguito ad alterazione endoteliale il lume vasale libera un fattore, detto


fattore Von Willebrand, che aderisce alle fibre collagene. Il citoscheletro fa
aderire la piastrina su unampia superficie, per poi secernere allesterno i
diversi granuli.
Trombossano, ADP e ioni Ca2+ causano ladesione interpiastrinica e la
formazione di fibrina.

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