Libro Yug Yoga Yoghismo
Libro Yug Yoga Yoghismo
Libro Yug Yoga Yoghismo
393
Ora se prendiamo i 7 numeri dei metalli tradizionali, la cui lega e lo
electrum, otterremo sempre 393. InIatti: Ferro 26; Rame 29; Argento 47;
Stagno 50; Oro 79; Mercurio 80; Piombo 82; Electrum 393.
La comprensione perIetta della scala dei simboli (come quella a cui si
allude in Frammento di un Insegnamento Sconosciuto) che apre la porta della
misteriosa Iisica ermetica, darebbe la chiave di molti problemi sia scientiIici,
che IilosoIici; inoltre, perche credere ancora in due domini diversi mentre luno
e conseguenza dellaltro, come dimostra molto bene il sistema yoga?
Questi due rami della conoscenza sono quasi come le due vie della
Sapienza Antica (Analisi e Rivelazione) che riconosciamo anche nel motto
alchemico: Solve-Coagula; essa ci ricorda il sistema delle due Iorze opposte gia
dimostrato da Parmenide che le chiamava Iuoco etereo e notte; o cio che
Eraclito simbolizzava con via in alto e via in basso: Timeo di Locri le deIiniva
intelligenza e necessita; Empedocle amore e odio, e Platone egli stesso e cio che
non e egli! Rene Descartes diceva movimento e resistenza, mentre Newton
parlava di Iorza centriIuga e Iorza centripeta.
* * *
E molto pericoloso per un uomo fare uso su di s della
Luce della Conoscenza, non essendo ancora padrone di
se stesso.
Jacob Boehme
Dio vita. Il riconoscimento di questo significa
coscienza spirituale.
Radhakrishna
La luce non e stata Iatta per stare nascosta sotto il celemin(?) ha detto
Gesu il Nazareno, pero, cio nonostante, oIIrire la conoscenza a tutti quelli che si
avvicinano puo arrecare conseguenze disastrose, come ci e stato dato di
osservare alcune volte. ConIesso che molto spesso non do la soluzione di un
problema: lascio che i miei discepoli realizzino da soli lultimo gradino, poiche,
in verita, i discepoli possono essere guidati sul Sentiero, pero spetta loro lo
sIorzo per intravedere lo stato Iinale che non puo essere spiegato o insegnato;
questo stato di illuminazione puo essere solo stimolato, perche in realta deve
provenire dalladepto stesso. Per questo esiste uno yoghismo84 che segna la
linea da seguire per arrivare allo stato dello Yoga.
Di solito allinizio si pensa che lo Yoga sia una religione, una specie di
setta o un gruppo di asceti orientali. E necessario insistere che non venga
conIuso il Iachiro con lo yoghi; inIatti non sono la solitudine contemplativa o
lascetismo mistico a Iare lo yoghi: tutto e movimento, e identiIicarsi, essere
YUG veramente con tutto.
Che qualche aspirante al Sadhaka (ricercatore) preIerisca rinchiudersi in
una caverna, lontano da tutte le civilta, non presuppone che per essere yoghi
egli debba vivere cosi o in un eremo solitario. La solitudine e uno stato, una
esperienza da provare (quasi indispensabile, e vero) ed una tappa che
corrisponde certamente allo stato Iinale. Inoltre, per la loro indole orientale,
quasi tutti gli yoghi terminano la loro esistenza Iisica in questo modo, in
condizioni meditative. Una parola ancora: lopinione generale che ritiene il
sistema yoga un metodo orientale e tanto sbagliata quanto dire che la IilosoIia e
una scoperta greca.
Il metodo denominato yoga deve il suo sviluppo a Patanjali, ma questo
pensatore indu non ne e linventore, ma semplicemente, in un certo senso, il
divulgatore. Lo Yoga e un sistema di realizzazione attraverso la Conoscenza e
gli yoghi non devono essere conIusi con i mistici dellIndia, con i Saggi
dellHimalaya o con i IilosoIi delle rive del Gange. E un dato di Iatto che la
Esperienza 145
maggior parte degli yoghi provengono dalla religione del bramanesimo (o dalla
sua derivazione, il buddismo), pero sarebbe sbagliato credere che tutti gli indu
(abitanti dellIndia) siano Induisti di religione. Lindu o indostano puo ben
essere buddista, mussulmano, cristiano, ecc. Da parte sua, lo yoghi non
appartiene piu ad una religione determinata, non e limitato da un dogma, ne
dipende piu da una etichetta o come la si voglia chiamare. I cristiani, gli
israeliti, i maomettani hanno tutti le stesse opportunita per arrivare ad essere
yoghi: e semplicemente una questione di evoluzione per mezzo della volonta,
una ascensione per mezzo del sapere, unacquisizione di Sapienza.
Il sistema Yoga non proviene ne dallOriente, ne dallOccidente: e in
Asia dove si e sviluppato, e in India (e nel Tibet) dove ha avuto la maggior parte
di adepti, e lOriente, inIine, che ha conservato il metodo tradizionale, ma e
stato praticato in tutte le iniziazioni antiche (siano dAmerica, dAIrica o
dAustralia). Per cio che si riIerisce alla cultura Iisica, lo Yoga e una ginnastica
orientale, tranquilla, che si basa su principi non di Iorza, ma di resistenza; ha un
ritmo armonioso e non violento. Eppure alcune posizioni di hatha-yoga vengono
praticate anche in alcune negre dellAIrica durante le cerimonie; gli aborigeni
australiani adottano delle posizioni prima dei loro corroborree (riti iniziatici).
Si sono potute vedere posture identiche alle posizioni di meditazione (dhyana-
asanas) sia tra i maori che tra i lapponi e gli incas: alcune statue e certi
gerogliIici provano che gli egizi praticavano pure asanas del genere dello hatha-
yoga. Come sempre, tutto Ia pensare ad una stessa origine di origini e che
invece di esserci diIIerenti iniziazioni esista una sola INIZIAZIONE, che e stata
preservata dalla Tradizione, da labbra a orecchio, da Maestro a discepolo, come
Scienza Sacra conservata nel corso delle Ere dai Guru che lhanno trasmessa ai
loro Chellahs.
La sete di Conoscere e la ricerca di cio che potra soddisIarla, si riconosce
sempre e ovunque, il che Ia pensare anche alla somiglianza esistente Ira le
lingue: per esempio tra le parole ACQUA e CHE...
In Cinese, acqua si dice choui che equivale anche a che o chi. In
ebreoe
abcdeIghijklmnopqrstuvwxyz
in in in in II i
In ebreo in e come in , chi or quali. Anche in latino aqua e lacqua e le
parole che vi assomigliano, come quis, quoe, quod, signiIicano chi o quali.
I teutoni e i sassoni usano parole quasi simili per denominare lacqua (waser o
water) e che, quali (was o wath).
Si dice anche che le sette vocali dellalIabeto ebreo corrispondano ai sette
pianeti della tradizione astrologica; in eIIetti, i sette caratteri: v d g e I i r
designavano originariamente le vocali e simbolizzavano allo stesso tempo i gliIi
dei sette pianeti:
vocale dolce rappresentata dalla a.
146 Esperienza
Vocale piu Iorte rappresentata dalla e e dalla h.
Vocale molto Iorte (pettorale) rappresentata da e, h e ch.
Vocale oscura (chiusa) rappresentata dalla u e dalla y.
Vocale brillante rappresentata dalla o.
Vocale larga rappresentata dalla i.
Vocale gutturale (proIonda) rappresentata da ho e who85.
Questi gliIi avevano la peculiarita di trasIormare una parola in unaltra, di
senso piu elevato e superiore, pur conservando lidea di base espressa dalla
prima parola, e risultando tras-FORMATA. Cosi per esempio x y z Malach o
Moloch, ossia Re viene ad essere con la vocale x aleph: w x y z (Eon), Angelo,
vale a dire, una emanazione divina, una Dignita Reale superiore, per cui
captiamo molto meglio il valore di x (Aleph) in senso cabalistico.
Ho gia indicato questo parallelismo Ira i caratteri, che prova una stessa
origine per le scritture 86. Per esempio, i segni trovati nelle vestigia di un
tempio sepolto nel Mato-Grosso, Brasile, sembrano provenire dagli ultimi
atlandidi e si osservano in numerosi alIabeti antichi.
Il segno t, di simbolismo tanto particolare, che si trova in un porticato in
piena selva brasiliana, e identico a quello che si vede Irequentemente nei graIici
del Messico Antico; e anche il Tau dellalIabeto greco che corrisponde all x in
Egitto, e che simbolizza lonnipotenza, la grandezza. Questo motivo ha un
signiIicato soprattutto Iallico ed esprime latto del coito Ira maschio e Iemmina.
La sua variante in Egitto era y o j e seconda della diversa tonalita datale; in
India abbiamo la t e in Cina la z.
Il segno atlantide o indica indubbiamente lo yoni (sesso Iemminile) che e
rappresentato in modo identico in sanscrito; era cio che gli egiziani esprimevano
con w, nei tempi antichi, per simbolizzare la regione del mons veneri (attributo
Iemminile) usato sicuramente soprattutto nei periodi matriarcali. Derivato
dallanteriore, un altro dei caratteri atlantidi e p che si trova anche nella
paleograIia Ienicia come ou o anche nel segno moabita j o in quello di Tiro q. Il
teth babilonese si scriveva I.
Di ancora maggiore attualita risulta limportante segno che e stato
scoperto nelle vestigia atlantidi z e che sembra il gemello di un altro, proprio dei
caratteri dellalIabeto mistico del Monastero di Kounboum87. Per altro, il ta
sanscrito gli si avvicina molto invertito z, e il carattere cinese z (che signiIica
passaggio) e ugualmente identico. La ieratica egizia ci oIIre z rappresentato
dallideogramma di un uccello rapace: p. Queste similitudini si devono ampliare
con un piccolo schema di esempi (vedi Iigura 15).
Si dice che prima degli alIabeti solari di 22 lettere88 le Iorme di
espressione Iossero basate sulle nove principali grida di animali (AB, AD, AG,
AF, AM, AN, AR, AW) che secondo i cinesi corrisponderebbero agli otto kouas
che avrebbero dato vita alle 64 chiavi primordiali 89 con le quali gli asiatici
Esperienza 147
hanno Iormato la loro grammatica. Secondo la teoria iniziatica preistorica si
tratterebbe di 9 sillabe, provenienti dalle variazioni dei 9 suoni primari, che uniti
a HEL (il nome di Dio) hanno Iormato la base del linguaggio originale
dellOccidente. La parola HEL, piu tardi El o Al, secondo gli accenti dei diversi
dialetti sorti immediatamente, e, secondo unipotesi molto soddisIacente, il
nome della Divinita; si pensi che H o Ha o Hh era il nome che impiegavano le
razze antiche per simbolizzare il Tutto Poderoso e inoltre si trova di nuovo
questa Iunzione superiore della H nei nomi dei Grandi Istruttori come Hananpu
(il Cristo dei Maya), Huiracocha (il Messia degli Incas); tra i Druidi era lHu e
ai tibetani bastava unaspirazione H per designare la prima maniIestazione
divina. E nota anche la importanza di scrivere Jhesu invece di Gesu per
designare il Grande Nazareno, che si maniIesta veramente come Figlio di Dio.
Cio che si chiama comunemente in esoterismo la H del PotereG, si trova anche
nel monogramma del Cristo di Giudea (vedi Figura 14). La H e, quindi,
indubbiamente di origine creativa (e per questo che la H dellalIabeto ebreo, con
valore 5, e esclusa dalla nostra progressione numerologica, come abbiamo
spiegato anteriormente). E lispirazione originale, il SoIIio, il Prana.
I 9 suoni degli animali Iurono allo stesso tempo il simbolo delle prime
Iig. 15
9 tribu, i 9 emblemi (totems) che espressero allora le patrie di una Razza ed e
per questo che ci rimangono le bandiere dei popoli, gli scudi, laraldica
Iamiliare, e tutte le insegne che hanno indicato via via le categorie degli
individui e delle collettivita.
Escludiamo il Vattan, lingua sacra che risale allorigine dei tempi, la cui
analisi ci porterebbe troppo lontano, e vediamo semplicemente una volta ancora
le concordanze Ira le lingue antiche. Esistono nel maya tre tipi di A secondo il
Iig. 16
senso che si da ad ognuna e che maniIestano unidea diIIerente a secondo se
vogliono indicare: lAssoluto, la ManiIestazione o la Generazione Creatrice.
Scegliamo, per esempio, il terzo di questi segni ed otterremo non soltanto
lideogramma egizio che gli
Iig. 17
e similare, ma anche un carattere scoperto nel sud della CaliIornia, proveniente
da un continente scomparso, simile ad un gliIo che e stato scoperto nellantico
Brasile e che senza dubbio rappresenta il lingam. Non e curioso vedere lo stesso
simbolo scoperto in due lati opposti dellAtlantico? Anche in Messico ce un
segno che descrive gli uomini al nero che hanno civilizzato i barbari
148 Esperienza
dellAmerica Centrale 12.000 anni prima dellEra cristiana, e un altro, un
disegno identico,
Iig 18
e stato trovato in Egitto, e in Cina... Questa Concordanza e compresa meglio
dagli esoteristi che sono al corrente delle similitudini Ira gli alIabeti (non
precisamente rispetto ai caratteri ma principalmente nel senso della IilosoIia)
che sono in relazione con le chiavi di Iniziazione (Tarocchi, Kabala, elementi di
Magia, ecc.) e in concordanza con la tradizione dei simboli planetari.
Fig 19
Cio Ia immediatamente pensare allarcheometria. Scienza Sublime che
permette la ricostruzione di qualsiasi mitologia, storia, religione, IilosoIia,
scienza o arte dellAntichita.
Scienza disgraziatamente molto poco conosciuta, della quale si servivano
gli antichi per le loro composizioni musicali, poetiche, architettoniche,
teogoniche, ecc. Con laiuto dellArcheometria si intraprende la conoscenza
delle cause: adattando i colori secondo le necessita, le Iorme secondo gli
imperativi, le IilosoIie secondo le regole ben deIinite, le scienze secondo una
comprensione perIetta.
LArcheometro e uno strumento che dovrebbe essere diIIuso ai nostri
giorni per applicazioni proIessionali, artistiche, religiose, pero purtroppo il
senso della vera estetica sembra perduto per sempre. Saint Yves dAlveydre ha
rinnovato questa Antica Scienza; ha presentato un sistema iniziatico basato sulle
concordanze ghematriche della grammatica sanscrita, ebrea, veda, daccordo
alle loro rispettive vibrazioni. Pero attualmente pare che siano ormai pochi gli
adepti di questo Grande Uomo di Pensiero che seguitano a lavorare per la
diIIusione del suo metodo. LArcheometria e un lessico universale
condensato in una ventina di signiIicati essenziali che sono la chiave del
linguaggio. Il segreto di questa costruzione si trova negli alIabeti delle lingue
primitive perche sono costruiti in un modo tale che ogni lettera e un gerogliIico
che corrisponde ad un principio cosmico o psichico. Questi alIabeti sono le
chiavi del Verbo Umano, sono un riIlesso del Verbo Divino che si dirige ai
nostri sensi (Iorma, colore, suono, ecc.). (ved Iig. 20)
Il piu antico alIabeto dellIndia, il Magadhi, che si sviluppa attraverso
cinque Iamiglie (devanagari, pali, dravidiana, oceanica e tibetana), e simile
allalIabeto moderno dal punto di vista dellorigine delle lingue. La storia
chiarisce il metodo evolutivo dellumanita esoterico ed iniziatico. Il sanscrito, o,
pur correttamente, il devanagari proviene dalla zona del Bharat-Wersh, contiene
49 lettere (33 consonanti e 16 vocali) delle quali la settima e lAvatar. Essa ci
Esperienza 149
rammenta che esistono 7 chakras principali che devono essere sviluppati
secondo 7 piani (7 volte
Iig 20
7 e uguale a 49) e 7 sensi, dei quali solo 5 sono in Iunzione nella maggior parte
degli uomini e che devono invece essere virtualmente raIIorzati prima che i
chakra vengano illuminati dallascesa di Kundalini. Ogni lettera dellalIabeto
sanscrito viene simbolicamente iscritta sui petali dei Iiori di loto (chakra)
Iormando cosi una parola sacra, un mantram da pronunciare per ottenere la
vibrazione che mette in movimento i centri nervo-psichici.
Si noti che le 16 vocali di questo alIabeto si trovano nel chakra
Viccuddha, cioe nel plesso Iaringeo, centro della parola (emanazione della
tiroide); cio Ia pensare allimportanza del modo di esprimersi attraverso il
suono, la cui modulazione e il linguaggio umano. Il chakra Viccuddha e il
primo centro al di sopra della condizione Iisica, cioe al di sopra degli elementi;
inIatti si trova nellEtere, mentre i primi 4 chakra sono simbolizzati da: Terra,
Acqua, Fuoco e Aria. Quindi, proprio perche possiede una condizione semi-
divina (questo centro e retto da Mercurio, il pianeta che Ia da intermediario Ira i
2 mondi) chiamato dai Greci Messaggero degli Dei) e il chakra che ci mette
in contatto con il mondo sopra-normale (clariudienza). Le vocali dellalIabeto
sanscrito (svaras) sono disposte sopra IDA, mentre le consonanti (pranbis)
appartengono a PINGALA. Le vocali sono considerate di essenza divina,
mentre le consonanti sono ritenute create dalluomo. Ci sono, dicevano, 16
vocali: 2 volte 8, dicono i cinesi, cioe 2 combinazioni di 8 kouas (una per lo
Yinn e una per lo Yang); anche nella progressione teosoIica delle ciIre si
veriIica un meccanismo interessante (167) che sara ancora una volta in
relazione con i 7 Spiriti Divini.
Le 33 consonanti sono le lettere delle creature animate, associabili, nella
Qabbalah, ai 33 gradi di comprensione (le 32 vie della Saggezza, le 32 vie che
emanano da 109 SeIiroth dellAlbero della Vita per realizzare lAin-Soph) i
quali corrispondono ai 33 gradi delle associazioni segrete, alle 33 creazioni
umane per raggiungere il Principio Unico.
Per quanto concerne lebraico (la lingua pura degli antichi egizi) la
storiograIia ne Ia risalire lorigine al patriarca Heber. E probabile che si tratti di
un eponimo o di un semplice simbolo grammaticale. La parola Heber signiIica
posto dietro, piu in la o, anche, allontanato. Lebraico e piu antico
dellarabo, prova ne e la parola habri o harbi: dallebreo Habar deriva Habri che
signiIica un ebreo e dal termine arabo Hbar deriva Harbi che signiIica un
arabo...
La lingua ebraica e andata perduta dopo la presa di Babilonia e gli ebrei
si trasIormarono in giudei (privi di lingua originale). Sei secoli prima dellera
150 Esperienza
cristiana si Iorma, dalle lingue assirio e Ienicio, il dialetto siriano, chiamato
aramaico. Le basi proIonde della sua Iormazione possono essere scoperte
attraverso le Sacre Scritture. Viene detto inIatti nel SEPHER (originale della
Bibbia) che ogni lettera e lespressione di una vibrazione planetaria, di un senso
sia Iisico che psichico, ed anche di una concordanza tra Macrocosmo e
microcosmo, di una volonta divina nelle attivita individuali.
Nel Sepher Yetzirah, cap. V, vers. 4, si legge: Le 7 scritture doppie (b, g,
d, k, p, r, t) Egli ha tracciato, Iormato, mescolato ed equilibrato. Egli ha creato
con esse i pianeti, i giorni, le aperture del viso. E nel vers. 5: Egli ha Iatto
regnare il BETH, gli ha posto una corona (KETHER), li ha mescolati luno con
laltra ed ha creato con cio: Saturno nel mondo, il Sabath nellanno, la bocca
nelluomo. Vers. 6: Egli ha Iatto regnare il GHIMEL, gli ha messo una corona,
li ha mescolati luno con laltra ed ha Iatto con cio: Giove nel mondo, ecc.
In questo modo le 7 lettere sono in corrispondenza con i 7 pianeti e i 7
oriIizi della testa delluomo.
Fig 21
e evidente che gli elementi in gioco sono in coppia (lorgano della vista
ha 2 polarita ed anche ludito e lolIatto possiedono un lato positivo ed uno
negativo) anche se uno di essi e centrale e pertanto solitario. Dal punto di vista
della scienza numerologica, il 4 e solo, equilibrato, isolato e puo essere
collocato nel mezzo dello spazio necessario per operare una proiezione
matematica secondo la cabala. Abello, nel suo libro La Bibbia, documento
ciIrato ha esposto magniIicamente largomento. Il 4 e collocato in mezzo a
SEI direzioni Ienomeniche dello Spazio e gli altri 3 gruppi di 2 costituiscono il
diametro del cerchio. Cosi otteniamo il SIGILLO DI SALOMONE:
Iig. 22.
Dissociando i tre gruppi diametrali otteniamo tutte le combinazioni
possibili per i 6 numeri in coppia, cioe 8 variazioni di posizione.
OTTO posizioni: ecco di nuovo il numero simbolico dellesoterismo
cinese.
Il punto di partenza della Tradizione Iniziatica Cinese e lopposizione e la
combinazione di due Iorze: lo YINN e lo YANG, le due polarita che
corrispondono, in un certo senso, alle due colonne B e J della
Frammassoneria, pero, nella sua INIZIAZIONE REALE e non nel senso
simbolico-speculativo.
Fig 23.
Esperienza 151
Il Sigillo della Saggezza, come viene chiamato a volte, e ricco di
IilosoIia, nonostante sia uno dei simboli piu semplici dal punto di vista graIico.
Lao Tze, il grande pensatore, lo teneva tra le mani durante la meditazione, e
ancora oggi numerosi discepoli della Luce si concentrano su questo simbolo,
come mandala.
Esso e un cerchio che indica il mondo in maniIestazione; il centro della
circonIerenza si trova al conIine tra i due mondi, simbolizzati dalla parte bianca
(la luce) e dalla parte scura (le tenebre). Non rappresenta linIantile Bene e
Male dei IilosoIi occidentali, ma le due Iasi dellistruzione esoterica. I due
punti di concentrazione epigenica sono lelemento ARIA, che mantiene
lequilibrio, e lelemento TERRA, rappresentato dalla circonIerenza che sta a
indicare il mondo Iisico e la materia. La parte bianca e ascendente: e lelemento
FUOCO; la parte oscura e discendente: e lelemento ACQUA.
Fig 24.
Da queste due Iorze in azione (Yinn e Yang) sorgono i 4 elementi che
conosciamo e dalla loro combinazione (2 volte 4) nasce il celebre trigramma,
detto di FO-HI. Con queste 8 combinazioni appaiono anche automaticamente i
gruppi che costituiscono la numerologia cabalistica del Sigillo di Salomone.
Lo Yang (principio maschile) e lunita (simbolizzata da una linea intera)
mentre lo Yinn (principio Iemminile) e il binario (simbolizzato da una linea
spezzata). Con laiuto del maschio e della Iemmina avremo rappresentato, nelle
tre linee, i principi maschile e Iemminile secondo gli elementi e, di
conseguenza, unintera IilosoIia che e stata poco studiata.
La natura di ogni tema viene analizzata cosi alla luce dei kouas. La
malattia per i cinesi rappresenta un eccesso di Yinn o di Yang e ogni
temperamento e conseguenza sia delle vibrazioni dello Yinn che dello Yang.
Questa caratteristica duale della composizione di ogni elemento era chiara agli
alchimisti del Medio Evo, i quali consideravano il tutto composto da tre
elementi di principi sintetici risultanti dalla densita, dal punto di Iusione, dalla
resistenza e dalla conduttibilita dei metalli.
I tre principi erano: lo zolIo (colorazione e sonorita), il mercurio
(malleabilita) e il sale (che unisce lo zolIo al mercurio). Ma nel loro signiIicato
piu proIondo questi principi non avevano niente a che vedere con gli elementi a
cui si riIeriscono. Si diceva, inIatti, per esempio: lOro proviene dal Mercurio e
dallo ZolIo puri e Iissati; lArgento proviene dal Mercurio impuro, ma Iisso e
dallo ZolIo impuro e non Iisso, ecc.
I simboli usati erano:
ZolIo:
Mercurio:
Sale:
152 Esperienza
torniamo allanalisi del nostro Sigillo della Saggezza: lo Yang e lo Yinn
nel cerchio Iormano il simbolo del ternario che per dualita mette di nuovo in
risalto il meccanismo del 3 e del 7. Ecco i 3 elementi basici: la circonIerenza, la
parte scura e la parte bianca, cioe la trinita che si trova ovunque, come abbiamo
gia visto. In quanto al simbolo SETTE, esso appare nelle sette parti di questo
disegno: la circonIerenza, il suo centro, i 2 centri delle parti bianca e scura, la
curva serpentina che segna il limite tra le 2 parti e le 2 parti stesse; in totale
SETTE elementi. Il passaggio dal 3 al 7 e il mistero dei SeIiri, i quali vengono
rappresentati in 3 superiori e 3 inIeriori. Nel Sigillo di Salomone il simbolismo
del SETTE viene dato dalle SEI punte della Stella inscritte in UN cerchio
(617).
Fig. 25.
Evidentemente si tratta sempre dello stesso signiIicato presentato con
modi e metodi diversi. Il Sigillo di Salomone (o Stella di Davide) presenta
molteplici simboli che possono essere compresi mediante la meditazione, ma
che possono venire rivelati per intero soltanto dallo studio della cabala. Questo
simbolo misterioso non e lunico nel suo genere, ma e la riproduzione di altri
simboli la cui proIondita e pari al livello di comprensione di chi li interpreta.
In ogni caso si puo ormai capire perche si e detto che il Sigillo di
Salomone rappresenta lequilibrio dei mondi. InIatti esso sta ad indicare
soprattutto larmonia perIetta tra il macrocosmo ed il microcosmo. Percio sono
importanti i numeri inscritti sulle punte. Uno dei due triangoli presenta i numeri
6, 20 e 120 e laltro i numeri 5, 60 e 360. Con questi valori ghematrici passiamo
ad operare la trasposizione in valori segreti90.
Avremo quindi:
Valore Segreto di 6 27
Valore Segreto di 20 210
120
-----
351
Valore Segreto (V.S.) di 5 15
60
360
435
pag. 176 manca
Involuzione dello Spirito nella materia, la materializzazione dello Spirito. Luno
suggerisce il metodo da seguire e laltro le risorse che sono a disposizione. Cosi
Esperienza 153
per esempio, se si scompone il Sigillo di Salomone secondo i dettami della
IilosoIia indu, avremo da una parte Shiva e dallaltra la sua Shakti, o, detto
altrimenti, Spirito e Materia, la Forza inerente e il potere potenzializzato, lo
Spazio e il Tempo della Scienza moderna. Resta per il momento da scomporre
la Stella a sei punte in due triangoli ognuno con le sue particolarita che avremo
luno col metodo e laltro con loggetto:
SHIVA SHAKTI
Spazio Tempo
Spirito Materia
Iig 26
Nello studio delle cose e nellaspirazione al Divino, lidea, il principio, la
ricerca, sono sempre diretti verso un Ideale Sublime che e la Ielicita nella Terra.
Esistono, dunque, in altre parole: lEsistenza Assoluta, la Felicita (Ananda); la
Conoscenza, la Coscienza Universale (Chit), e la Vera Esistenza o lEssere
(Sat).
I mezzi, i sistemi, le possibilita che si oIIrono sono sempre diversi e
risultano piu o meno proIicui a seconda della scelta eIIettuata. Alcuni adottano
un atteggiamento ignorante, incurante delle leggi, vivono unesistenza senza
principi deIiniti, inutile, che corrisponde secondo la IilosoIia indu al TAMAS-
GUNA e alla corrispondente alimentazione a base di carne e di alcolici. Alcuni
sono soggetti allimpulso passionale, dissipano lenergia con cattive intenzioni,
sono sottoposti alla necessita di cambiare continuamente esperienze e prove a
causa del RAJAS-GUNA che implica unalimentazione a base di cose piccanti
ed eccitanti. InIine il sistema della purezza, levoluzione secondo il processo
delle leggi naturali, una vita di realizzazione, corrisponde al SATTVAS-GUNA
e alla sua dieta vegetariana a base di Irutta e prodotti Ireschi.
Questi guna (qualita) oIIrono agli uomini le possibilita che si meritano
secondo il genere di vita che hanno scelto; ognuno Iorgia il suo cammino piu o
meno rapidamente secondo le sue mire e i suoi desideri, poiche la natura Ia che
esista la Libera Scelta essendo suIIiciente mettere in azione la propria Volonta.
In un certo senso il triangolo con la punta verso lalto puo essere
identiIicato con PURUSHA che e simbolizzato dalle tre idee, tutte nel campo
dello spirito (intendendo la Felicita ananda non come Ielicita terrestre, la
Conoscenza chit non come una curiosita intellettuale, la Realta dellEssere sat
non come materia maniIestata) che si uniscono a PRAKRITI (triangolo con la
punta verso il basso) simbolizzato dai sistemi del campo Iisico.
Purusha91 e laspirazione, il Prana, il SoIIio, il nel principio era il
Verbo. Prakriti e la maniIestazione, lAkash, il Verbo si Iece carne; Purusha
e Prakriti prima della sua maniIestazione, e Prakriti da parte sua e Purusha
materializzato; il disequilibrio provocato dal primo SoIIio, durante lesperienza
154 Esperienza
del caos (listante precedente al passaggio biblico: e lo spirito discese sopra le
acque), ha Iormato il mondo-materia; lequilibrio ristabilisce nuovamente la
reintegrazione totale nel Gran-Tutto. La realizzazione di cio, la perIetta
comprensione di questo principio e la totale adesione atmica ad esso e lo
YOGA. Dora in poi possiamo usare il simbolo della Stella di Salomone (senza
per questo riIarsi alla dottrina di cui per vario tempo e stato proprio di una
dottrina). In Alchimia non sono solo tre gli elementi (zolIo, mercurio e sale) che
prendono parte alla materia; il signiIicato della Stella esagonale del Sigillo di
Salomone diventa chiaro quando si medita su di essa come simbolo alchemico,
dato che la vera Alchimia e anche Yoga. Ricordiamo i simboli dei quattro
elementi della chimica antica:
FUOCO
ACQUA
ARIA
TERRA
Iig 27
Di conseguenza il Fuoco e lAcqua Iormano una Stella di Davide, come
pure lAria e la Terra. Lelemento FUOCO produce la siccita e la solidita
(ZolIo), lelemento ACQUA e umido ed essenzialmente Iluido (Mercurio), e
luno e laltro sono sottomessi allinIluenza di un principio unico, una materia
che i IilosoIi ermetici chiamano AZOTH (Spirito Universale).
Cio ci spinge a considerare lanalisi Iisica dellorigine:
Democrito e il primo nel nostro mondo occidentale ad enunciare la teoria
degli atomi; per il IilosoIo greco del V sec. A.C. non esiste che una diIIerenza
apparente tra le cose, mentre la base della loro composizione e la stessa. Questo
jnana-yoghi di 2.500 anni Ia Iu spesso mal interpretato: piu tardi tocca a
Lucrezio divulgare latomismo, se si puo chiamare cosi (con un poema Sulla
natura delle cose). Il tema resto indiscusso per molto tempo, Iino a quando nel
1661 Roberto Boyle richiamo lattenzione del mondo scientiIico
sullimportanza di una perIetta comprensione delle leggi della natura; tuttavia Iu
Isacco Newton che con la scoperta della legge universale della gravita permise
nuove ricerche. (Nel suo libro sullottica scrive: Forse che le piccole particelle
del corpo umano non hanno un potere, delle virtu, delle Iorze, con le quali puo
essere messa in moto unazione a distanza? Non e per caso uninterazione Ira di
esse a produrre gran parte dei Ienomeni della natura? Lattrazione della gravita,
il magnetismo, la elettricita, si producono a grandi distanze, pero possono
esistere altre Iorze che non hanno eIIetto che a piccole distanze e di
conseguenza sIuggono per ora allosservazione).
Nel 1780 il Irancese Lavoisier cataloga 50 elementi con precisione e apre
deIinitivamente la porta delle analisi e della statistica.
Esperienza 155
Ecco conIermato che nulla si crea e nulla si distrugge o, secondo
lenunciato della mistica non ce stato inizio ne ci sara Iine.
La prova che la materia non puo essere distrutta si otterra mediante un
esperimento assai semplice. Se si mette sul piatto di una bilancia una candela
accesa dentro un contenitore chiuso si osservera che una volta che la candela si
sia completamente consumata, il peso restera identico! O meglio, la quantita di
materia sara sempre la stessa, sebbene le caratteristiche siano cambiate. Si potra
Iacilmente Iornire la spiegazione tangibile del Iatto che la Iiamma della candela
che evapora sotto Iorma di gas invisibile, costituisca tuttavia una materia che
esiste eIIettivamente con un peso e una composizione chimica, dal momento
che la disintegrazione della cera produce carbone ed acqua i quali possono
essere Iacilmente analizzati collocando un paralume sopra la Iiamma per
recuperare il carbone prodotto dalla combustione della candela e mettendo
anche la stessa candela sotto una campana di vetro per osservare le gocce di
acqua che si depositano sulle pareti interne. Lacqua e composta da due
elementi (idrogeno ed ossigeno), pero uno di questi, lossigeno, non e un
prodotto della candela, ma dellossigeno che la Iiamma ha sottratto allaria per
poter ardere (la candela e composta di idrogeno e carbonio i quali si separano
quando si consuma la materia della candela!).
La scomparsa della candela e la sua trasIormazione in altre Iorme non
costituisce lunico esempio, poiche questo succede a tutte le cose sulla Iaccia
della terra; la trasIormazione (cambiamento di Iorma) e il principio eterno
dellevoluzione. Prendiamo un blocco di ghiaccio sul quale posiamo un Ierro
incandescente e vedremo subito innalzarsi del Iumo e una parte del ghiaccio
trasIormarsi in acqua; cosi in una volta otteniamo tre elementi da uno stesso
prodotto grazie al principio della temperatura (materia solida, liquida e
gassosa); in base ai concetti di spazio e tempo, si comprendera Iacilmente la
trasIormazione dellessere umano e pertanto il problema della sopravvivenza. Il
Dott. Duncan Mac Dougall dichiara che lessere umano perde da 14 a 26
grammi di peso nel momento della morte. Sappiamo daltra parte, che si veriIica
una perdita di 17 centesimi di milligrammo dopo unora e mezza da che il
cadavere e stato pesato caldo; e il Iluido vitale (lanima che se ne va) che
evapora questa volta per una ragione diIIerente che nella prima perdita. Non ce
nulla di sorprendente nel Iatto che solo molto diIIicilmente si percepiscano
queste emanazioni, poiche certi corpi, mescolandosi ad altri, perdono di densita
e per osservare questo Ienomeno non e necessario ricorrere ad esperienze
occulte. Mescoliamo, per esempio, 500 c.c. di acqua con 500 c.c. di alcool;
questo miscuglio dovrebbe dare normalmente 1000c.c., pero non e cosi, perche
ci da solamente 934 c.c.! Cio e dovuto al Iatto che questi liquidi sono costituiti
da particelle e le particelle di uno si introducono nelle particelle dellaltro,
secondo una celebre teoria il mondo intero sarebbe composto da atomi roteanti
nello spazio vuoto!
156 Esperienza
Latomo si presenta come un nucleo di protoni e neutroni circondati da
elettroni e questa stessa costituzione di tre elementi e la base di tutti gli atomi;
solamente la diversa disposizione e il diverso numero degli elettroni e protoni
Ianno si che un atomo diIIerisca dallaltro.
Latomo piu semplice e quello dellidrogeno con un solo protone e un
solo elettrone; lelio ha due protoni e due elettroni; il litio possiede tre elettroni
(lultimo ruota in una orbita maggiore degli altri primi). Luranio e per ora
latomo piu complicato che si conosca con i suoi 92 elettroni disposti in 7 orbite
concentriche (seven concentric shells) intorno a 92 protoni e 146 neutroni.
Si puo stabilire una tabella degli elementi naturali come segue:
NOME SIMBOLO PESO ATOMICO N DEGLI ELETTRONI PER
ATOMO
Idrogeno H 1.0 1
Elio He 4.0 2
Litio Li 6.9 3
Berillio Be 9.0 4
Boro B 10.8 5
Carbonio C 12.0 6
AzotoN 14.0 7
Ossigeno O 16.0 8
Fluoro F 19.0 9
Neon Ne 20.2 10
Sodio Na 23.0 11
Magnesio Mg 24.3 12
Alluminio Al 27.0 13
Silicio Si 28.1 14
FosIoro P 31.0 15
ZolIo S 32.1 16
Cloro Cl 35.5 17
Argo A 39.9 18
Potassio K 39.1 19
Calcio Ca 40.1 20
Scandio Sc 45.1 21
Titanio Ti 47.9 22
Vanadio V 51.0 23
Cromo Cr 52.0 24
Manganese Mn 54.9 25
Ferro Fe 55.9 26
Cobalto Co 58.9 27
Nichelio Ni 58.7 28
Rame Cu 63.5 29
Esperienza 157
Zinco Zn 65.4 30
GallioGa 69.7 31
Germanio Ge 72.6 32
Arsenico As 74.9 33
Selenio Se 79.0 34
Bromo Br 79.9 35
Dripton Kr 83.7 36
Rubidio Rb 85.5 37
Stronzio Sr 87.6 38
Ittrio Y 88.9 39
Zirconio Zr 91.2 40
Niobio Nb 92.9 41
Molibdeno Mo 96.0 42
Tecnezio Tc 99.0 43
Rutenio Ru 101.7 44
RodioRh 102.9 45
Palladio Pd 106.7 46
Argento Ag 107.9 47
Cadmio Cd 112.4 48
Indio In 114.8 49
Stagno Sn 118.7 50
Antimonio Sb 121.8 51
Tellurio Te 127.6 52
Iodio I 126.9 53
XenioXe 131.3 54
Cesio Cs 132.9 55
Bario Ba 137.4 56
Lantanio La 138.9 57
Cerio Ce 140.1 58
Praseodimio Pr 140.9 59
Neodimio Nd 144.3 60
Promezio Pm 147.0 61
Samario Sm 150.4 62
Europio Eu 152.0 63
Gadolinio Gd 156.9 64
Terbio Tb 159.2 65
Disprosio Dy 162.5 66
OlmioHo 164.9 67
Erbio Er 167.2 68
Tulio Tm 169.4 69
Itterbio Yb 173.0 70
Lutezio Lu 175.0 71
158 Esperienza
AInio HI 178.6 72
Tantalio Ta 180.9 73
Tungsteno W 183.9 74
Renio Re 186.3 75
Osmio Os 190.2 76
Iridio Ir 193.1 77
Platino Pt 195.2 78
Oro Au 197.2 79
Mercurio Hg 200.6 80
Tallio Ti 204.4 81
Piombo Pb 207.2 82
Bismuto Bi 209.0 83
Polonio Po 210.0 84
Astazio At 211.0 85
Radon Rn 222.0 86
Francio Fr 223.0 87
Radio Ra 226.1 88
Attinio Ac 227.1 89
Torio Th 232.1 90
Protoattinio Pa 231.0 91
Uranio U 238.1 92
Elementi creati dallUomo
Nettunio Np 237.0 93
Plutonio Pn 239.0 94
Americio Am 241.0 95
Curio Cm 242.0 96
E possibile anche creare teoricamente altri otto elementi. Questa
possibilita di prevenire la scoperta di nuovi elementi, conoscendo anche le loro
proprieta, non implica un metodo speciale; si sa che Dimitri MendeleeI92
predisse le caratteristiche di alcuni elementi ancora sconosciuti nella sua epoca,
soprattutto quando, nel 1871, indovino il peso, il volume, la densita e il punto di
ebollizione dellelemento 32 che allora era sconosciuto e capi anche che detto
elemento era una sostanza insensibile agli acidi e agli alcali.
Quando Iu scoperto il Germanio (/elemento 32), solo 15 anni dopo, Iu
provata lesattezza della predizione, la quale aveva potuto prodursi grazie alla
serializzazione degli elementi prodotti. Esistono solo due elementi (in stretta
relazione) che Ianno eccezione: questa anomalia avviene con le terre rare
(elementi dal 57 al 71) e con gli elementi transuranici (dal 93 al 96).
Esperienza 159
Il proIano diIIicilmente puo rappresentarsi latomo e lo potrebbe soltanto
Iacendo un paragone con il nostro sistema solare in miniatura. InIatti intorno ad
un nucleo positivo (composto da uno o piu protoni) gravitano gli elettroni
negativi che sono una esatta rappresentazione del Sole con i suoi pianeti, e cosi
come la terra gira intorno al suo asse di rotazione anche gli elettroni girano su se
stessi oscillando. Latomo e composto da protoni (granelli di elettricita positiva)
e da elettroni (granelli negativi). Il diametro del protone equivale
approssimativamente alla duemillesima parte dellatomo.
Lelettrone e una centomillesima parte dellatomo (la sua energia e di
80.000.000 H.P. per secondo).
Il positrone e la massa isolata dal protone (uguale alla massa negativa
dellelettrone).
Il neutrone costituisce la massa neutra isolata dal protone (uguale alla
massa del protone).
Non esiste che un solo tipo di protone o di elettrone, mentre esistono 92
tipi di atomi e secondo la disposizione dei protoni e degli elettroni gli atomi si
diIIerenziano e Iormano le molecole. Per Iissare nella mente la nozione delle
dimensioni molecolari bisognerebbe ricorrere ad una piccola analisi di
osservazione che permetterebbe ai 29 bilioni di bilioni di molecole di idrogeno
contenute in 1 cm cubo di Iormare, allineate 10 volte, la distanza tra la Terra e
la Luna. Le molecole sono neutre, sono in movimento perpetuo e sono esse che
compongono i corpi (solidi, liquidi e gassosi); per esempio un centimetro cubo
di un gas qualunque a zero gradi di pressione normale contiene 29 bilioni di
bilioni di molecole.
La radioattivita ha dimostrato che i corpi si trasIormano nello stesso
momento in cui si disintegrano; con trasIormazioni successive si arriverebbe
allultimo atomo (lEterone) e questo puntino di Etere Iacilita ancor piu lanalisi
secondo la quale la materia sparisce e si arriverebbe allesperimento in cui
alcuni atomi rimangono nel vuoto nel tubo di Crooks dando origine a tre tipi di
raggi che sono conosciuti col nome di alpha, beta e gamma. Poi ci sono i raggi
ultragamma che provengono da zone al di la della Via Lattea (in genere si e
creduto che venissero dal sole), e perche prolungare di piu lo studio se
dobbiamo per Iorza da un momento allaltro deciderci a riconoscere una prima
Vibrazione e battezzarla con un nome qualsiasi se vogliamo evitare quello di
DIO... In ogni caso questo Principio-Vita non puo essere smentito, tutto
comincia da li; e questa origine comune di tutte le cose in questo mondo
stabilisce la Giustizia perIetta che ci rende parte di un Grande Tutto del quale
dobbiamo realizzare lIdentica Essenza, sia nellinerente ai principi organici che
agli inorganici, e tale identiIicazione e lo YUG.
160 Esperienza
***
"Gli uomini non sono governati
dalle loro istituzioni, ma piuttosto
dal loro carattere"
Gustavo il Buono
Meng Tzeu iue;
"Ou wei wenn ki,
eul tcheng jou ki,
i tchonj tien hia tche hou
Mencius disse:
"Mai ho udito dire che chi abbia riIormato
l'impero abbia deIormato se stesso,
e meno ancora che colui che avesse
riIormato l'impero avesse
disonorato se stesso.
Ovunque si da prova di buoni principi, di moralita sovrana, di un culto
perIetto, tuttavia regnano la ingiustizia, la corruzione e l'angoscia.
Cosa succede allora? Tutti credono di essere possessori della Verita,
Saggezza inIusa del supremo grado di evoluzione; si disputano le prerogative
dell'insegnamento, ognuno desidera la sua autonomia; le chiese gareggiano per
la loro "clientela", le associazioni per i loro "membri contribuenti"! Mentre il
mondo muore e la voce di Cristo ripete per coloro che ancora hanno il coraggio
di ascoltarlo: Amatevi gli uni con gli altri.
Le belle citazioni con questo signiIicato sono numerose.
Non oIIendere gli altri se non vuoi essere oIIeso (Dalle scritture buddiste:
Udana-Varga).
Cio che ti molesta non Iarlo al tuo prossimo (Dall'insegnamento israelita
del Talmud).
Non Iare agli altri quello che non vuoi che venga Iatto a te (del gran
IilosoIo ConIucio).
Niente di cio si compie; si grida, ci si agita e si Ia chiasso per non
ascoltare la propria voce interiore! Come dice una popolare orazione scintoista:
"I nostri occhi possono vedere il sudiciume degli altri, pero al nostro spirito non
162 Esperienza
dobbiamo lasciar vedere le cose sporche. Le nostre orecchie possono ascoltare
cose sudicie, pero al nostro spirito non dobbiamo permettere di udire cose che
non sono pulite".
Forse l'essere umano ha paura di se stesso? Complesso di inIeriorita,
diremmo in psicanalisi, pero piu o meno tutti sono soggetti a complessi da
quanto sappiamo dalla psicologia, e allora? Allora si deve cercare di liberare gli
esseri umani da se stessi, di separarli dalla loro personalita per Iarli nascere
nella loro individualita pura. Un grande personaggio ha detto: "L'uomo e buono,
pero la societa lo corrompe". Cosa si deve riIormare? L'uomo o la societa?
Sarebbe pericoloso cercare di riIormare direttamente l'intera collettivita;
signiIicherebbe esporla ad una estasi collettiva, ad uno sconvolgimento
perturbatore e al rischio di perdere deIinitivamente l'umanita almeno per
un'intera generazione. Il metodo che io consiglio puo essere esempliIicato
attraverso la seguente ricetta di cucina: quando la maionese "impazzisce" e
sbagliato cercare di rimediare lavorando l'intero composto; si devono estrarre
invece delle piccole quantita di maionese alle quali si aggiungera un po' di aceto
e si sbatteranno con movimenti circolari. Quando la consistenza sara di nuovo
compatta (186), si aggiungeranno via via altre porzioni del composto Iino a
quando tutta la maionese non avra assunto quella apparenza e quel sapore
caratteristici tanto apprezzati dai gastronomi.
E' stato detto che "nessuno percorrendo il proprio cammino, ha incontrato
Dio" (Ram-Das). A questo punto sottolineiamo di nuovo la necessita di un
insegnamento, di una direzione, di una linea di condotta da seguire, di un
maestro. InIatti tutti i grandi saggi hanno avuto la loro guida, gli iniziati hanno
dovuto prima seguire i consigli di un INIZIATO, gli istruttori dell'Umanita
hanno avuto i loro Maestri. Gesu il nazareno stette per un periodo sotto l'autorita
di Giovanni Aschai (chiamato il Battista) che a sua volta era stato Iormato nella
scuola di Elkesai.
E' Iacile abiurare i libri, gli insegnamenti, le scuole, i maestri, una volta
terminata la propria preparazione, ma prima si deve passare per lo stadio della
ricerca, dell'approIondimento anche parziale, di una disciplina, secondo le
proprie possibilita; tenendo presente che non si cessa mai di imparare. Quali
sono questi "spiriti avanzati" che rinnegano il cammino che essi stessi hanno
percorso? Non e necessario bruciare quello che si e adorato.
Indubbiamente ci si scontra con una serie di pregiudizi, di incomprensioni
dovute all'ignoranza. Quante volte ho dovuto spiegare i particolari di alcuni
costumi, le ragioni del culto, le abitudini di una razza, che sotto una semplicita
apparente nascondono un proIondo signiIicato. Per esempio, molti si
sorprendono vedendo passare i monaci buddisti col braccio sinistro avvolto
sotto il loro simbolico abito giallo! E' solo un'abitudine per questi bikhu?
Certamente no; sono troppo saggi. La ragione e piu proIonda. Il lato sinistro del
corpo e stato sempre considerato il piu nobile, perche i sacerdoti dell'Antichita
Esperienza 163
si voltavano verso il Sole tenendo il Polo Nord alla loro sinistra (e il Sud a
destra), sapendo perIettamente che un emisIero e piu elevato dell'altro e che un
Polo del nostro pianeta e pertanto superiore all'altro, il quale e inclinato sulla
linea equinoziale. I costumi antichi volevano che il lato sinistro del corpo Iosse
sempre il piu coperto e in molti popoli il braccio sinistro si copre ancora durante
la preghiera; i giudei usano ancora dei cordoni speciali a questo Iine.
Come educare rapidamente l'umanita? La meta e la liberazione, ma quanti
sono quelli che comprendono questa parola? Evidentemente ognuno lo Ia nel
suo campo, ognuno nel proprio elemento; chi ha le ali cerca di volare, chi non le
ha si trascina...! Qualcuno ha detto: "Chi desidera essere ammesso tra gli angeli
deve sIorzarsi di vivere come loro in questo Irammento di vita"! Alimentarsi di
carne di cadavere e ingerire la morte, e rinunciare alla vera vita! Il macello
organizzato degli animali e l'inizio di una legge di azione-reazione che
seppellira gli uomini! Questa lotta intrapresa contro le leggi naturali oIIende la
Natura, la quale per vendicarsi produce un crimine (chiamato guerra) col Iine di
assorbire i milioni di vandali che l'hanno mutilata. Tutti i pensieri sono creatori,
il piu piccolo gesto e preceduto da un meccanismo cerebrale, percio le
vibrazioni che emanano dal corpo Iisico si propagano nello spazio. La piu
piccola reazione brutale non solo si ripercuote nell'ambiente, ma e anche captata
da un altro cervello in stato ricettivo il quale si trova immediatamente
impregnato di quella stessa idea e percio maniIesta un uguale desiderio di
brutalita. E' noto il Ienomeno di un'idea nell'aria. Quante volte vari studiosi
Ianno la stessa scoperta nello stesso momento! Gli inventori vengono spesso a
sapere che altre persone li hanno preceduti, pur risiedendo in altri paesi. Il
Ienomeno si spiega col Iatto che l'idea viene proiettata dal cervello nello spazio
e se questa vibrazione viene captata da una persona in sintonia con essa lo
stesso progetto verra messo in atto. La coscienza collettiva di cui parla Jung non
e Iorse in relazione con quanto detto? Siamo a conoscenza della psicosi di
guerra provocata da alcuni abili politici (o commercianti di cannoni!). Perche
non creare allora una psicosi di Pace?
L'ideale sarebbe un governo mondiale di Yoghi; pero gli yoghi non si
occupano del governo e non sono nemmeno organizzati in collettivita! Essi
sono liberi come gli uccelli che attraversano i cieli...
In tutti i tempi un solo paese Iu preservato dalle rivolte e dalla guerra: il
Tibet, la cui Iorma di governo e la Teocrazia; essa non ha basi del tutto
iniziatiche, ma e piuttosto una religione organizzata; questa piccola deIicienza si
ripercuote sulla tranquillita del paese, in quanto questa Iorma di governo non e
perIetta. E' senz'altro necessario ricorrere alle Iorme di governo iniziatico,
istituendo una Teocrazia scientiIico-esoterica che veda i Saggi alla testa di una
istituzione mondiale basata sui veri valori degli elementi. La Pre-Antichita, se si
possono chiamare cosi le civilta che Iiorirono 50 o 100.000 anni Ia, Iu un'eta di
completa pace che duro migliaia di anni grazie al sistema e alla Iorma di
164 Esperienza
organizzazione sociale diretta dagli Iniziati, i quali governavano sia
spiritualmente che culturalmente. Una direzione Spirituale Mondiale, con centri
Organizzatori in ogni paese, con Collegi Iniziatici nelle regioni; una gerarchia di
Saggi, un'Aristocrazia dello Spirito, una Comunita libera, un mondo dove
Iiorisca il Pensiero Umano attraverso una Morale Universale, e per tutti
conveniente e senza pericoli per nessuno.
La nostra societa attuale si rotola in un pantano senza nome e sembra
Ielice cosi, ignorando che esiste una acqua chiara, una vita cristallina; e come
un uomo che si compiace di stare Ira i suoi escrementi mentre esistono verdi
prati; l'umanita sembra godere di vivere sopra un ammasso di detriti senza
sapere che esistono picchi innevati dove l'atmosIera e pura. Perche vivere,
dunque Ira inIami e sudicie erbacce quando esistono tanti spazi liberi solcati da
rivoli cristallini? E' doloroso constatare questa ignoranza, tanto piu se colui che
tende la mano per elevare i suoi Iratelli verso le religioni piu degne vede
respinta la propria oIIerta da coloro che, malgrado tutto, desiderano continuare
un'esistenza di larva cieca rivoltandosi instancabilmente nelle sozzezze piu
immonde. In eIIetti, quando mancano le membra si e costretti a strisciare; pero
in Iondo le nostre ali sono Iacili da scoprire: e suIIiciente studiare un po di
simbolismo, se non possiamo basarci sulla Fede nel nostro sistema di possibilita
da realizzare. Esiste proprio la Fede con la quale si possono "muovere le
montagne", come disse il Gran Nazareno, pero per quelli che non hanno questa
Iacolta, per tutta la massa che non e stata toccata dalla Grazia, per tutto questo
mondo che non considera possibile compiere il miracolo del Iico secco
nemmeno secondo la promessa di Gesu il Nazareno...allora, per questa
maggioranza che popola la Terra, rimane lo studio, l'analisi e il Sapere. Nel
simbolismo si trova la Via, che e Iacile quando si sono captate le chiavi che
aprono le porte "del giardino del Tempio". Poi e necessario, per mezzo
dell'esperienza, arrampicarsi sulle scale del portico per toccare il portone del
Santuario. In termini chiari, il simbolismo oIIre il vantaggio di una
comprensione rapida, una sincronizzazione di conoscenze alla portata di coloro
che non hanno grandi possibilita intellettuali ne il tempo disponibile per lunghi
studi speciIici.
Per mezzo di queste nozioni tecniche si possono salire le scale, cioe,
avanzare nel sentiero iniziatico dove le diverse esperienze individuali sono
richieste per presentarsi davanti alla porta del Santuario perche si compia:
"bussate e vi sara aperto". E' allora il momento sublime nel quale "quando il
discepolo e preparato appare il Maestro" senza dimenticare mai che discepolo
deriva da disciplina...E' compito dello studente andare incontro alla sua Guida, e
compito del Chella mettersi ai piedi del suo Gesu perche non e mai il Maestro a
darsi all'adepto.
Dato che di esempi ne sono stati dati tanti nel corso della storia
dell'umanita, perche ostinarsi a provare nuove cose quando tutto e stato tentato e
Esperienza 165
niente ha dato risultato? Si deve guardare allora l'esempio delle civilta antiche
che hanno governato iniziaticamente il mondo in altri tempi, nei periodi d'oro,
nell'eta della pace, nelle epoche di Saggezza.
Si deve prima volgersi verso la razza americana alla quale lo studioso
Spiden attribuisce 10.600 anni di antichita, senza menzionare gli archivi
esoterici che ci insegnano che c'erano civilta di saggi in questo continente gia
qualche migliaio di secoli Ia!
La teoria che l'America debba il suo nome a uno dei primi naviganti che
sbarcarono sul continente, cioe Amerigo Vespucci, non e poi cosi certa. InIatti
quel navigatore si chiamava in realta Alberico! Quando Alonso de Ojeda passo
per il centro America nel 1499, gli indigeni della costa di Cumara chiamavano
l'intero continente Amerriqua che, in lingua maya, signiIica: paese dei venti. Le
vestigia di questa civilta: le pietre, i templi, tutti gli scavi intrapresi ai nostri
giorni, tendono a provare in maniera deIinitiva la sua incontestabile superiorita
rispetto ad altre culture. Circa 12.000 anni Ia i Maya diIIondevano nel mondo il
rituale segreto delle loro dottrine, la sintesi originale delle loro conoscenze, il
codice delle leggi e le tradizioni del costume. Gli aymarus (coloro che alzano la
voce), i Superiori degli Amautas (sacerdoti) hanno lasciato degli insegnamenti
di cui si cerca ancora oggi il signiIicato; gli studiosi inIatti si interessano delle
lezioni lasciate da questi Grandi Iniziati pur possedendo solo i primi rudimenti
dell'alIabeto Maya!...Gli aymarus hanno dato il loro nome alla lingua aymara
(linguaggio sacro dell'impero Maya), idioma-chiave per risolvere gli enigmi di
altre lingue. Vi si trovano radici di atlante, sanscrito, ebraico, tibetano, ecc. Per
quanto concerne le civilta americane precedenti al XV sec. a.C., epoca in cui
regnava Inti-Kapak, il quinto monarca pirhua, e necessario ricorrere alla dottrina
esoterica. Tutto cio che generalmente si sa dei toltechi riguarda solo quelli che
arrivarono ad Anahuac (nome originario del Messico) nell'anno 667; gli aztechi
si stabilirono in Messico solo nel 1216, tuttavia, essendo originari di Aztlan
(terra dell'aurora), provenivano a una civilta anteriore a quella che noi
conosciamo; la stessa cosa vale anche per i Maya e gli Inca, di cui siamo a
conoscenza solo attraverso le usanze ormai degenerate con cui vennero a
contatto con gli spagnoli della conquista. Ignoriamo quasi tutto di quelle
splendide civilta di Iniziati che per noi appartengono alla preistoria!
Come tutti i grandi Stati moderni, gli spagnoli hanno una macchia di
sangue sul loro passato; la guerra civile sta Iacendo espiare loro l'assassinio
degli aztechi e degli Inca! L'America del Sud e destinata ad avere uno dei Iuturi
piu brillanti. La storia si ripete. L'America latina accogliera lelite di tutti i
popoli del mondo e sara la Ionte di uno splendido rinnovamento culturale.
D'altro lato a causa dello spostamento dell'elettromagnetismo del globo (a
partire dal 1948, inizio dell'epoca acquariana) il centro spirituale del mondo si
situa nella cordigliera delle Ande, nello stesso luogo in cui, migliaia di anni Ia,
il Santuario Supremo proteggeva i Grandi Maestri.
166 Esperienza
L'era del meccanicismo non e che uno degli episodi piu oscuri della storia
degli uomini: i posteri ne parleranno come una delle epoche piu tenebrose!
In concomitanza con l'emersione di un continente (sorgeranno nuove
isole nel PaciIico), cosa che equilibrera la scomparsa delle razze corrotte, si
sviluppera una grande Era, come quella presente prima dell'Atlantide o della
Lemuria. La "Iine del mondo" (o meglio, "di un mondo") e attesa ovunque e
nominata da tutte le proIezie; ma puo essere scongiurata mediante l'emanazione
di Iorze armoniche, poiche, di Iatto, la Iine di uno stato di cose non proviene che
da uno squilibrio: basta sostenere l'equilibrio per conservare tale stato. In poche
parole lo squilibrio attuale, che diventa ogni giorno piu Iorte, e che sara causa di
un enorme cataclisma, proviene dallo stato d'animo della maggior parte degli
umani; percio basterebbe educare suIIicientemente in Iretta l'umanita per evitare
la grande catastroIe. L'educazione e in mano degli Iniziati, i quali tenteranno di
prolungare la razza umana.
Questi cataclismi si veriIicano con periodicita regolare ed ogni volta si
salva solo una parte dell'umanita per conservare la saggezza Antica. (E' il mito
di Noe e del diluvio che si ripete in tutti i popoli, con un nome diverso e con
caratteristiche diverse, ma conservando lo stesso intento: prolungare una razza
attraverso la selezione). Quelli che si salvano sono gli eletti, i prescelti, i
discepoli della luce.
Nonostante queste catastroIi e queste perturbazioni la Terra gira
instancabilmente e girera ancora per 50 bilioni di anni prima che il Sole
consumi i pianeti intorno a lui e causi cosi la Iine del nostro sistema. E diIIicile
pensare che il nostro sistema esista da tre bilioni e mezzo di anni, dallo scoppio
di una stella vicina al Sole - supernovae - (secondo la teoria di Fred Hoyle e
Raymond A. Lyttleton dellUniversita di Cambridge).
Col sistema indu del tempo si comprende meglio la durata del nostro
sistema; poiche le ciIre sono piu adatte, nella grandezza e nella piccolezza, a Iar
comprendere le misure che delimitano sia la nostra vita che lesistenza
dellumanita intera.
UNITA VALORI INDU VALORI EUROPEI
Un giorno e una notte di Parabrahm 200 Yuga di Brahma
92.725.120.000.000.000.000.000 anni
Chatur-Yuga di Brahm 12.000 anni di Brahma
463.625.600.000.000.000.000 anni
Un anno di Brahma 365 giorni e notti di Brahma
38.468.800.000.000.000 anni
Un giorno e una notte di Brahm2.000 Yuga di Deva 105.120.000.000.000
anni
Manvatara 71 Yuga di Deva 3.731.760.000.000 anni
Yuga dei Deva 12.000 Chatu-Yuga 52.560.000.000 anni
Chatin-Yuga 4 Yuga o 12.000 anni Deva 4.380.000 anni93
Esperienza 167
Anno dei Deva 365 giorni di Deva 365 anni
Giorni dei Deva 12 mesi terrestri 1 anno
Giorni dei Pitris 30 giorni terrestri 1 mese
Giorni terrestri 30 Markutas-60 Gharis 24 ore
Makurta 30 kalas-Gharis 18 minuti
Kala 30 Kabitas (4 Palas) 1 minuto e 3/5
Kastha 18 Nimeshhas (8 Vipales) 8/45 di secondo
Nimesha 260/3 trutis 8/45 di secondo
Ad uso degli astronomi, o meglio, degli Astrologi, bisogna segnalare che
il tempo si conta, da quando si leva il Sole, nella seguente maniera:
24 ore equivalgono a 60 Gharis
1 Gharis equivale a 24 minuti
1 ora equivale a 2 Gharis e mezzo (o 155 Palas).
I cicli hanno sempre svolto un grande ruolo nel Tempo, pero ci sembra
che gli Indu o gli orientali in genere abbiano compreso meglio di noi occidentali
questi valori: inIatti il nostro tempo misurato in "anni" o "secoli" o anche in
"millenni" cosa rappresenta in conIronto alla storia dell'umanita passata e
Iutura! Si richiedono ciIre di altro ordine per poter cogliere l'importanza del
Tempo relativo alle generazioni civilizzatrici!
Un Kalpa equivale a 4 bilioni e 320 milioni di anni terrestri.
Un Maha-Yuga e uguale a 4 milioni e 320.000 anni.
Il ciclo chiamato caldeo di 432.000 anni esiste anche tra i cinesi, la
rivoluzione egiziana (36.000 anni) equivale alla dodicesima parte di quella
cinese e caldea (36.000 X 12 432.000) ossia 120a parte del Maha-Yuga degli
indu. 6.480 e un numero interessante (segnala l'Era Adamitica) e, ponendo in
gioco, i cicli, dentro i cicli i 4/10, 3/10, 2/10 e 1/10 del grande ciclo danno 2592,
1944, 1296 e 648 che sono date importanti per il nostro calendario occidentale.
Interessante e notare, come divertimento numerologico, che 648 piu 18
da 666 (il numero della bestia!) cioe, 37 cicli di 18 anni; 37 e uguale a 18
(periodo lunare) piu 19
(periodo solare).
Il periodo VAN del Tibet e di 180 anni che da 72, 30 e 18 anni come
derivati degni di nota.
Torniamo ai nostri cicli della Tradizione Indu. Il SATYA-YUGA (Eta
d'Oro) e la prima Eta, la quale corrisponde alla rivelazione della Verita per
mezzo dello studio dei Veda e l'osservazione del Dharma: e il periodo che puo
corrispondere ad Apollo. Il TETRA-YUGA (Eta d'Argento) e la seconda eta,
che e caratterizzata dalle leggi di Manu e delle Upanishads, durante la quale
l'uomo trova molto diIIicile aderire alle rigide leggi dei Veda prendendo cosi
molto superIicialmente la letteratura conosciuta con il nome di Smriti: il suo
inizio e segnato dall'entrata del Sole in Cancro e la sua Iine negli ultimi gradi
168 Esperienza
dello Scorpione. Il DWAPARA-YUGA (Eta del rame e la terza Eta e
simbolizza l'epoca in cui l'uomo abbandona le regole delle prescrizioni smritis e
prende esempio dai Puranas; la Iine di questa epoca e segnata dal Sole che
termina il suo giro negli ultimi gradi del Toro. Il KALI-YUGA (Eta del Ferro) e
la quarta Epoca e segnala la completa distruzione del Dharma (Iorma di vita
corretta) mediante la rivelazione dei Tantras per la liberazione dell'uomo; questo
periodo termina con il Sole in Acquario. Il segno dell'Acquario e simbolizzato
da Giunone, la Dea che Ia cadere le catene della schiavitu.
L'entrata del sole nella costellazione dell'Acquario (Acquaiolo) in dica, in
questo caso (si sa che il Sole torna in questa costellazione ogni 25.920 anni (94)
un'epoca molto importante perche coincide con la Iine di una grande Eta
(naturalmente sono necessari vari giri dello zodiaco per completare questi
grandi Cicli o Yuga).
L'Era Acquariana e di una tonalita che vibra nella sintesi, e l'epoca in cui
la rivelazione accompagna l'analisi, e l'eta dell'unione, il periodo della
coordinazione.
Dappertutto si levano richieste di sopprimere le barriere razziali, culturali,
politiche, geograIiche, linguistiche, religiose o altro, create da vari interessi. La
Direzione Spirituale del Mondo (la Gran Fratellanza Universale) ha riunito piu
di 150 delle 300 grandi sette che si dividono il mondo; le diverse correnti del
pensiero umano debbono essere accentrate, non per canalizzare gli spiriti, ma
per collaborare gli uni con gli altri col Iine di stabilire una morale universale.
L'era dell'Acquario e simbolo di comprensione, tolleranza e pace. La Iusione
della Scienza e della Religione e la caratteristica della nuova psicologia che dara
soluzione a tutti i problemi, elaborando, grazie a un sistema di studio
sempliIicato, un metodo di lavoro che si basa sullo sviluppo delle possibilita
intellettuali e delle Iacolta umane (mediante un processo Iisico-psichico); in una
parola: la ragione e la Iede al servizio del Grande Ideale.
Ecco, allora, l'importanza del simbolismo, della coordinazione delle
parole, delle lettere, dei disegni, dei numeri, dei colori, ecc., al Iine di venire in
aiuto a questa Iede tanto sovente deIiciente e a questa ragione con Irequenza
troppo pigra, per mezzo della memoria prima che dell'intellettuale. E' chiaro che
cio non puo dare un insegnamento completo, ma da una documentazione che
aiuta a rappresentare le diverse Iasi delle lezioni iniziatiche lasciate dalla
Tradizione Esoterica. La Dottrina Sacra comprende una teoria denominata
archeometria e una pratica chiamata yoga, pero, cio nonostante, si deve capire
che tali denominazioni sono inesatte e si danno solamente per invocare il
Sentiero in qualche maniera dato che la sua ascesa non ha nome, ma costituisce
la vera Iniziazione, al di sopra di tutti i rituali, di tutti i dogmi o della stessa
dottrina, e prima di arrivare alla realizzazione si devono salire questi scalini
simbolici del Tempio Eretico la cui scalinata si trova ovunque e il cui vestibolo
non e in nessun luogo!
Esperienza 169
Gli stadi del pensiero poggiano sul Iamoso settenario, cioe sul principio
spirituale sempre triologico e sulla sua maniIestazione nel quaternario. Il
sistema gia esposto di VITA-FORMA-PENSIERO e l'emanazione della idea
ARCHETIPO-MACROCOSMO-MICROCOSMO simbolizzata dalla triplicita
ideologica SPIRITO-ANIMA-MATERIA. I sette stadi simbolici sono un modo
di espressione che si trova ovunque nel colore, nella musica, nelle modalita
evolutive, ecc....Questi simboli (per la: i 7 sigilli della Qabbalah, i 7 Spiriti di
Dio nell'Apocalisse, i 7 pianeti tradizionali in relazione ai 7 metalli, ai 7 chakras
che emanano dalle 7 ghiandole, ecc.) sono i mezzi pratici di evoluzione per
raggiungere quella trinita che e comune a tutte le IilosoIie religiose (Padre-
Figlio-Spirito Santo, Brahma-Vishnu-Shiva, El Aquil-El Aqlu-El Maql, Tem-
Schu-TeInut, Kether-Hochmah-Binah, Tei-Yei-Yuu, Sat-Chit-Ananda, ecc)
In quanto al quaternario lo si descrive alcune volte come un Tutto da
realizzare: un esempio ne e il Iamoso termine INRI. Le diIIerenti interpretazioni
che gli si possono attribuire attestano i diversi modi possibili per la
IdentiIicazione; cosi succede anche allo Yoga (che signiIica IdentiIicazione):
esso oIIre una gamma di vie corrispondenti ad ogni temperamento: la Bakti
(devozionale), la Jnana (intellettuale), la Hatha (energica) la Laya (ermetica), la
Raja (mentale), la Karma-Yoga (dazione), ecc. Ma analizziamo piu da vicino la
nostra parola INRI.
FIGURA N.28
I (yod), in lingua sacra Yothi, che simbolizza il Principio creatore attivo e la
maniIestazione del Potere Divino.
N (nun), lettera passiva, il Nano che e il modello di tutte le Iorme, l'arcano XIV
(le due urne).
R (resh), l'unione dei due principi; questo Rasith e la perpetua trasIormazione
delle cose create (arcano XX).
I (yod), nuovamente il Principio Creatore per indicare cio che e emanato e torna
continuamente (senza principio ne Iine) e di nuovo emana con impeto. (La
stessa idea del termine divino: IEVE).
Anche il vocabolo INRI e una parola sacra perche denota un proIondo
simbolismo oltre che una Iorma di potere in ogni lettera; siamo in presenza di 4
elementi (Terra,
Fuoco, Aria, Acqua) che la Iisica degli ebrei chiama:
Iabescheh
Nour
Rouah
Iammim
170 Esperienza
Considerando questa sintesi, e nato il seguente assioma alchemico: IGNE
NATURA RENOVATUR INTEGRA (con il Iuoco si rinnova la Natura).
Evidentemente ci troviamo di Ironte al problema della trasmutazione
spirituale, della Iorza kundalinica che ascende per illuminare i chakras e
rinnovare la natura umana secondo le parole di S. Giovanni "Necessario e per
tutti voi nascere di nuovo".
Alcune varianti sono state date da diverse concezioni: Igne in Natura
Regerando InteIrat, Igne Nitrum Roris Inevnitur o anche Ineipium Novum
Regnum Immortibis. InIine e chiaro soprattutto che questa parola INRI
nasconde un signiIicato molto proIondo ed indubbiamente una lezione
immortale, dato che si dice che questa iscrizione Iigurasse sulla Croce che Iece
di Gesu un martire. Naturalmente le diIIerenti concezioni religiose hanno avuto
presto l'intenzione di appropriarsi di questa chiave per Iarne un uso consono alla
propria morale.
Jesus Nazareth Rex Ieudi (Io vengo dalla Giudea, sono passato da
Nazareth condotto da RaIael e sono della tribu di Giuda) ha indubbiamente un
signiIicato molto piu proIondo di Jesus di Nazareth Re dei Giudei. Questo
segno indicatore ha valore specialmente educativo poiche si puo constatare che i
numerosi Grandi Istruttori avevano anche loro nel nome queste quattro lettere.
Per esempio: iquYNgaRI, re dei Taraschi nella citta di Petatzecuaro, o ancora, il
Grande Messaggero d'America, l'Hunanphu che le scritture (Popol-Vuh)
chiamavano JeIe Nino Rey de la Justicia.
Questo INRI potrebbe applicarsi molto bene al Grande Maestre che viene
ad istruire l'Umanita di una Era portando questo segno nel suo nome come
parola chiave; egli mostrerebbe cosi di sapere tutto cio che concerne ad uno
yoghi (Essere Universale, IdentiIicato, UniIicato) avendo compiuto l'esperienza
del Nazzareato (colui che si e oIIerto a Dio, con l'abnegazione del Sannyasin
degli indu, e ha Iatto il voto di Nazareth, o meglio, del Nazzareta) ed essendo
stato riconosciuto Supremo Iniziato. Per cui si potrebbe dare una tradizione in
piu: Yug Nazaren Rex Initiate.
La Bibbia stessa aIIerma " che colui che verra per vincere" avra questa
indicazione
nel suo nome (Apocalisse III, vers.12) come insegna del Cristo-Re.
Si dice che tutte le religioni aspettano in questo periodo il ritorno del
Grande Messaggero. Quasi tutte le predizioni sono d'accordo nell'annunciare il
Sublime Istruttore nell'attuale inizio della nuova Eta (Era dell'Acquario). Egli e
colui che e chiamato Avatar dagli indu, che viene rappresentato come
maniIestazione di Vishnu (Dio nella sua Iorma); i buddisti lo chiamano
Boddhisattva (Maitreya), mentre i cristiani aspettano il Figlio dell'Uomo Colui
che porta l'anIora, l'Urna Sacra del segno dell'Acquaiolo; e il simbolo dell'Era
dell'Acquario nella quale siamo entrati a partire dal 1948.
Esperienza 171
Ogni religione ammette che questo Supremo Maestre sara al di sopra
dello aspetto religioso (dunque potra ben essere uno Yoghi, uno Psicologo e un
uomo di Scienza) e che sara riconosciuto e accettato da tutte le ideologie.
PerIino le proIezie, le piu Iamose, a dispetto della loro diversita di origine, sono
d'accordo nell'indicare il suo arrivo in questa nostra epoca. Sono attesi anche le
Riserve Iniziatiche, l'Archetipo, che deve simbolizzare l'Era (Eta Acquariana,
periodo di due mila anni e piu) il cui segno distintivo sara: YNRI, cioe, rinascita
per lavorare su se stessi, analisi dei quattro grandi principi (Scienza-Religione-
Arte-Didattica) e disciplina nei conIronti dell'Assioma Antico per comprenderne
il signiIicato esoterico di evoluzione iniziatica: SAPERE-VOLERE-OSARE-
TACERE.
"Chi vincera lo Iaro colonna nel Tempio del mio Dio" e detto nelle
Rivelazioni (Apocalisse, Cap.III, vers.12), cioe lo Iara INIZIATO, non
semplicemente missionario, bensi una parte di questo Grande Tempio. Il
versetto continua: "scrivero su di lui il nome del mio Dio", ossia YNRI, le
quattro lettere dal proIondo signiIicato presentate da tutti i Grandi Istruttori in
ogni ciclo 95.
Queste quattro lettere caratterizzano le quattro parole dell'assioma che
sono in stretta relazione con i quattro segni Iissi dello Zodiaco (Toro, Leone,
Aquila, Scorpione e l'Uomo della Broca). Si sa che i 12 segni dello Zodiaco
hanno una estrema importanza simbolica, soprattutto considerando le due Iasi di
ognuna delle 12 divisioni della ruota dell'eclittica, cioe i mezzi segni, le 24
porzioni del cielo che sono le ali (le ramiIicazioni) dei 4 simboli principali i cui
valori chiave sono menzionati in Ezechiele, il libro biblico occulto. Esaminiamo
dettagliatamente il quaternario poiche costituisce il lato intellettuale del
cammino evolutivo lungo il quale dobbiamo Iare 7 tappe (i gradi iniziatici). I
sette chakra non possono essere compresi a dovere senza l'aiuto di vari simboli
che si maniIestano attraverso il detto quaternario, il cui assioma antico e
SAPERE-VOLERE-OSARE-TACERE.
Prima di tutto, la parola INRI, come monogramma di Cristo, e uguale ad
AZOT (lo azoth alchemico) come pure IEVE (Yod-He-Vau-He);
cabalisticamente essi Iormano le rappresentazioni dei 4 elementi maniIesti nei 4
segni dello Zodiaco; caratterizzano le 4 grandi razze, le 4 direzioni della
scrittura, e le 4 stagioni della vita umana (inIanzia, giovinezza, eta adulta e
vecchiaia).
I tarocchi non sono solo un gioco di carte, un sistema divinatorio, ma un
metodo archeometrico. I Tarocchi usati in Egitto come sistema graIico di
insegnamento sono una tipica Iorma di iniziazione senza parole; era suIIiciente
che il Maestro presentasse al suo discepolo alcuni arcani perche questi, essendo
al corrente delle concordanze, comprendesse quella IilosoIia e quel linguaggio
che il Maestro voleva che conoscesse. A volte, in un determinato collegio
segreto, il Guru presenta al suo chellah un arcano, una carta, cioe una chiave
172 Esperienza
(uno yentram) e il suo discepolo dopo avervi meditato, trova la soluzione ed
attende cosi un insegnamento iniziatico. Il gioco comune delle carte, il gioco di
societa, deriva dai tarocchi: i giocatori di bridge sono lontani dal sospettare di
avere Ira le mani degli elementi di magia dei "cuori", negli "ori", nelle "spade"
e nei "bastoni" i quali sono lespressione graIica, rispettivamente, della coppa
(di cristallo o specchio in relazione alle Ondine o elementi dell'Acqua), del
pentacolo (chiamato a volte massa per la sua relazione con gli Gnomi, elementi
della Terra), della spada (che governa le SilIidi, elementi dell'Aria) e dello
scettro (la bacchetta che comanda le Salamandre, elementi del FUOCO). Sono i
4 mondi rappresentati cabalisticamente nell'albero seIirotico: Atziloth, Briah,
Yetzirah e Asiah (il vero signiIicato dello Yod-He-Vau-He e dell'INRI!).
Inoltre la parola Taro (da cui Tarocchi) e di per se, quasi un principio
magico appartenente ad una serie di parole ottenute attraverso un sistema di
rotazione di alcune lettere; essa si presta di volta in volta ad una interpretazione
diversa, per poi sIociare in un antico assioma
TARO: e il destino, con i 22 arcani maggiori.
AROT: signiIica lavorare, dal greco arotos, lavoro.
ROTA: la ruota del divenire.
OTAR: signiIica ascoltare, dal greco otarion, orecchia.
L'insieme da, dunque un assioma: Vigila attentamente la ruota del destino
e lavora...
La ruota del destino e indubbiamente in TARO stesso e lo ZODIACO
(ruota di animali simbolici) la ruota dell'eclittica, la maniIestazione psicologica
del Cielo o, detto altrimenti, la capacita di interpretare e conoscere il Iato, il
destino. Si e detto di vigilarla, cioe, di studiarla; questo non e pero l'obiettivo
Iinale, ma solo un invito alla conoscenza, poiche e indispensabile LAVORARE
e sperimentare per evolvere. Tutta l'iniziazione risiede, dunque, in questa Irase.
Ora vediamo il signiIicato dato di una diversa combinazione di queste 4
lettere.
ORAT: il Verbo, il linguaggio, dal latino oratio.
RATO: la realizzazione, dal latino ratus (che si realizza).
ATOR: Athor o Athys, divinita iniziatica egiziana.
TORA: la Legge della evoluzione (parola ebraica).
L'insieme, questa volta, da: Il Verbo si realizza attraverso la legge di
Athor...
Il Verbo puo essere Dio stesso che viene a realizzarsi nell'individuo
preparato per la Iniziazione e puo anche essere il soIIio divino che si maniIesta
attraverso l'Iniziato (il Verbo si Ia carne mediante l'incarnazione cristica): Il
soIIio divino, la maniIestazione suprema, si rivela nella legge della
trasmutazione, della trasIormazione alchemica (Ator e il crogiolo della
mitologia iniziatica di Saint Germain).
Esperienza 173
Riassumendo, il primo assioma richiede studio, ragionamento, analisi,
conoscenza dello Zodiaco, delle concordanze dei parallelismi simbolici e di
conseguenza di una specie di archeometria. Il secondo sottolinea la importanza
dell'esercizio interiore, della trasmutazione, dell'alchimia spirituale e quindi
dello Yoga. Ecco nuovamente questi due grandi aspetti iniziatici, la ragione e la
Iede, l'obiettivita e la soggettivita, la scienza positiva e la IilosoIia, la teoria e la
pratica. La conoscenza assoluta (vigilare attentamente: studiare, analizzare,
esaminare minuziosamente) della Ruota del destino (la Natura, le leggi
dell'Universo) si ottiene, non per intuizione, ma attraverso l'attivita (lavora, dice
l'assioma) paziente e attenta. E' necessaria poi la realizzazione, e trasmutazione
di se stessi, e consacrazione del proprio corpo nel crogiolo alchemico (e
necessario che nasciate di nuovo), il perIezionamento delle Iacolta Iino alla
puriIicazione completa (il vostro corpo e il Tempio di Dio) aIIinche il VERBO
si stabilisca (il Sentiero divino, la musica interiore) nel Se...
L'enigma Sapere-Volere-Osare-Tacere assume ora una Iorma migliore: il
sapere e la conoscenza perIetta delle cose; il volere e la volonta di continuare
l'analisi, nonostante il pericolo che la conoscenza comporta (l'albero della
scienza); l'osare o il coraggio di penetrare nel "giardino" o meglio nell'orto della
"Qabbalah", di maniIestare la propria opinione, di rivelare la Verita a coloro che
hanno sete di Luce (essere missionario, educatore, istruttore); il tacere e il
silenzio necessario per ascoltare il suono interiore e la capacita di rivelare solo
gli insegnamenti che sono alla portata della gente comune, per non abbagliare i
poveri umani-ciechi.
Sapere (conoscere) le Iacolta che si possono sviluppare, volere
apprendere la trasIormazione psichica, osare avventurarsi nel sentiero iniziatico
e operare in se stessi, la vera costruzione del nuovo Tempio, e tacere tanto la
propria missione quanto il lavoro che si e intrapreso.
Sapere che i chakra attendono l'illuminazione; conoscerne, quindi, il
meccanismo; volere aprire questi centri, essere cosciente del nuovo stato in cui
ci si verra a trovare; osare intraprendere l'ascesa del Kundalini senza temere di
lasciare questo mondo d'illusioni; tacere per abbandonarsi alla completa
meditazione Iino al samadhi Iinale. Tutto cio e piu ancora evocano, per
l'Iniziato, le parole TARO, IEVE, INRI, AZOT, ANKH e YOGA.
Con l'aiuto di uno schema possiamo visualizzare meglio le varie
corrispondenze ottenibili per mezzo del quaternario simbolico, base delle
parole-chiave. Potremo cosi aprire alla ricerca le vie che conducono alla sintesi,
la quale, unita all'esperienza personale, sIocia nella Matesi. Quest'ultima
dev'essere dominata da tutti gli studiosi dello yoghismo prima di passare al
metodo pratico che Iara di loro degli Iniziati.
T
174 Esperienza
A R O
Elementi Terra FuocoAria Acqua
Archetipo (he) (yod) (vau) (he) IEVE
Zodiaco Toro Leone Acquaiolo Scorpione
Animali di -SantitaVitello LeoneAngelo Aquila
Angeli degli Assi del Cielo UrieleMichele RaIIaele Gabriele
Reggenti degli Elementi ArieleSeraIini Cherubini Tharsis
Asse del Mondo Occidente Mezzogiorno Settentrione Oriente
Punti Cardinali Est Nord Sud Ovest
Stagioni Primavera Estate Inverno Autunno
Qualita degli elementi terrestri Secco Caldo Freddo Umido
Qualita degli elementi celesti: Comunanza Chiarezza DiaIanita Agilita
Qabbalah Trab Nar Hasui Ma
Razza NegraSemitica Ariana Asiatica
Scrittura dal basso in alto Da destra a sinistraDa sinistra a destraDallalto
in basso
Espressioni Volonta antica Materialismo Saggezza Mistero
Stelle Iisse Aldebaran Regulus Antares Fomalhaut
Direzione astrologica Ascendente Nadir Discendente Zenit
Evangelisti San Luca San Marco San Matteo San Giovanni
Civilta (Maya)\ Tzone-Iz Tak Cante Cib Came
Epoca secondo i colori (Quiche) Bianco GialloRossoNero
Direzione e colori (Mopi)Gala (Est) Nika (Sud) Arba (Nord) Sala (Ovest)
Divinita celesti (Mandes) Saga-Djigi FiantoKunato Telluguri
Corrispondenza secondo Tchon-Hi Drago Azzurro Uccello Rosso
Tartaruga nera Tigre bianca
Altre corrispondenze (Egitto) Sciacallo Scimmia UomoAquila
Altre corrispondenze (ebraiche) Bue LeoneUomoAquila
Piani Corpo
Corpus
Somaticon Spirito
Spiritus
Pneumaticon Mente
Mens
Psychicon Anima
Animus
Aerosome
Stato Vita materiale Iniziazione FilosoIia Religione
Frammassoneria Squadra Compasso Livella Archipendolo
Rosacroce Sale AzotoZolIo Mercurio
Esperienza 175
Alchimia Spesso Assoluto Volatile Sottile
Categoria Pietre Animali PianteMetalli
Tipo di animali Striscianti Ambulanti Volatori Nuotatori
Elementi delle piante Radici Semi Fiori Foglie
Metalli Piombo-Argento Oro-Ferro Rame-Stagno Mercurio
Pietre Pesanti Brillanti Leggere Chiare
Gemme Opache Ardenti Trasparenti Congelate
Potenza dellanimaSenso Cuore Ragione Fantasia
Potenza giudicante Esperienza Fede Scienza Opinione
Virtu morali Forza Giustizia Temperanza Prudenza
Sensi Tatto Vista Udito Gusto-OlIatto
Elementi del corpo Umano Ossa Spirito Carne Umori
Spirito quadruplo Naturale Animale VitaleGenerativo
Umori Malinconia Collera Sangue Muco
Costituzioni Lentezza Impetuosita Allegria Pigrizia
Temperamenti Pessimista AttivoAmbizioso Flemmatico
Geni Amajmon (Gob o Bob) Djin (o Egym) Paralda (o Magoa) Nickia (o
Bayemon)
Demoni nocivi Mahazael Samael Azasel Azael
Demoni maestri Amacus Orien Pagnus Egyen
Fiumi dellinIerno Acheronte Flegetonte Coeyte Estix
Rituale della Messa Ossa Candele (ceri) Incenso Vino
consacrato
Cerimonie Reliquie Oli ProIumi Acqua Astrale
Idealizzazione Frutta Sale Montagna Mare
Pratiche Vegetarianismo Preghiere AsanaBagni
Questo quadro potrebbe essere continuato all'inIinito; esso da una prima
idea dei principali elementi di una conoscenza sintetica, indispensabile per
andare avanti nel campo iniziatico.
Agli studenti privi di una Iorte volonta ad iniziarsi, Irequentemente
sIuggono le conoscenze necessarie che devono oltrepassare i limiti della
documentazione comune. Quanti lettori di occultismo spicciolo pretendono di
conoscere la Magia e di praticarla!...Noi limitiamoci semplicemente alle
discipline, alle regole, a cio che implica questa parola, in primo luogo. La
Magia e l'arte di poter manovrare (gli elementi) in un piano superiore, per
mezzo della conoscenza delle leggi naturali; essa e una iper-Iisica che richiede,
da parte dell'operatore, il rispetto delle seguenti condizioni preliminari: sobrieta,
continenza, ascetismo, respirazione coraggio, sport, scienze, arti,
concentrazione, riposo, rilassamento, sospensione del pensiero, sospensione
della respirazione, controllo dei battiti del cuore, captazione del prana, digiuno,
suIIumigi, circoli protettivi, evocazioni, incantesimi, orazioni, mantram, verga
176 Esperienza
attrattiva, spada dissolvente, dominio e maestria degli elementi, degli elementari
e degli elementali. Si deve magnetizzare, attrarre, sedurre, concentrare le Iorze
radianti, magnetiche, telluriche, elettro-dinamiche, con il Iine di evolvere,
progredire, ascendere, aumentare le Iorze interne, sviluppare le Iorze esterne,
captare, canalizzare le Iorze radianti-magnetiche, mediante la legge delle
aIIinita, delle simpatie, delle corrispondenze e delle analogie. Eccoci ancora una
volta dinanzi a simboli indispensabili alla comprensione della IilosoIia piu
semplice e dell'ermetismo piu esoterico.
L'ideale del naturismo dovra nuovamente essere insegnato e dovranno
essere diIIusi ovunque i principi del naturismo, del Irutto-vegetarianismo, gli
sport, l'atletica, la respirazione, lo spiritualismo, il misticismo, le scienze, le arti,
la psicologia, la pedagogia iniziatica. Il lavoro di rimboschimento, l'adattamento
della cultura, la ricerca di mezzi curativi naturali, l'insegnamento non-
dogmatico, l'educazione esente da interessi Ianatici, la non-credenza in un
dogma senza comprensione, la non-pratica del rituale senza conoscenza, la sana
aspirazione ad un libero studio esoterico-naturale che conduca ad una
Realizzazione perIetta dell'individualita vera posta al servizio della collettivita.
Il rispetto dei mendicanti, dei IilosoIi, dei saggi, degli eremiti, dei pellegrini, dei
sannyasin, e delle devozioni ai Sadhu, Rishi, Yoghi e Mahatma.
Ero a questo punto delle mie considerazioni quando realizzai per la prima
volta l'iniziazione, con le sue due polarita (se cosi posso dire): l'archeometria e
lo yoga; intesi non nel senso grammaticale del termine ne nella loro
interpretazione corrente, ma nel signiIicato che questi due metodi, o meglio
queste due parti del sistema di evoluzione, possiedono, signiIicato esoterico e,
soprattutto, sintetico.
In una parola, nel corso della mia vita di studio io ho seguito una via,
Iorse poco ortodossa, pero iniziatica, in quanto non ho mai tralasciato l'aspetto
esoterico. Essa e il metodo da me esposto in questa prima parte, e presentato
non come l'unico modo di progredire e di giungere allo stesso stadio in cui mi
trovavo quando realizzai la parola YUG ma come un procedimento che puo
essere ricordato.
Avendo messo ora per iscritto le basi dei sistemi di pensiero analizzati nel
corso del mio lungo cammino verso la Sapienza voglio sottolineare che esse non
hanno pretese di completezza ma che sono piuttosto dei memorandum, Ionti di
documentazione da approIondire in altri corsi.
Nella mia prima giovinezza sono stato attratto dallo Yoga, ma solo a
livello intellettuale, come curiosita dello spirito e anche come ricerca di "poteri"
e di Iacolta superiori utili alla speculazione... Comunque io avevo avvertito
presto la necessita dello studio vario e non specializzato; seguivo cioe sia gli
insegnamenti universitari ed uIIiciali che quelli delle societa segrete e del
mondo occulto. Mi ero istruito presto nell'ermetismo mentre andavo
all'universita per completare la mia educazione di ingegnere; piu tardi studiai
Esperienza 177
medicina, contrariandola solo come una documentazione superIiciale, avendo
gia conosciuto le origini di questa arte nell'antica astrologia (dalla quale
provengono la Magia, l'astronomia e la medicina); inIine, abbordai la IilosoIia
con uno spirito suIIicientemente ampio per sapere che prima dei greci il mondo
aveva avuto i Grandi Saggi. In una parola avevo in mano l'archeometria e
almeno una parte del Sapere; ora dovevo ricevere la parola della rivelazione,
dovevo passare quindi alla pratica, essere veramente un INIZIATO, dato che
Iino a quel momento non ero stato che un "iniziato"...
* * *
Seconda Parte
IL SISTEMA YOGA
(LA PRATICA)
IL SISTEMA YOGA
(La pratica)
L'Iniziazione una Tradizione organizzata conservatrice delle Scienze Esoteriche
Sulla Terra esistono, indubbiamente, dei centri magnetici; per esempio,
prendendo il 30 parallelo di latitudine nord, scopriremo lungo di esso cinque
citta che sono antichi luoghi di Iniziazione, in quanto vi risiedevano le Scuole
Sotterranee che proteggevano i Collegi di Maghi. Abbiamo, in primo luogo,
vicino alle piramidi d'Egitto, un tempio sotterraneo, vero luogo delle Iniziazioni,
mentre la piramide di Kheope serviva unicamente per la meditazione degli
adepti, i quali dopo aver meditato venivano condotti dinanzi alla SIinge per
rispondere a certe domande e poi Iatti scendere nel tempio sotterraneo. Piu
avanti, alla stessa latitudine, troviamo la capitale del Tibet, Lhassa, importante
non solo come centro del mondo buddista e residenza del Dalai-Lama (autorita
suprema della quarta parte dell'umanita), ma anche come sede del monastero piu
grande del mondo che ospita 25.000 monaci; il Po-ta-la e un palazzo-monastero
di 8 piani, sede sia delle Iunzioni amministrative del paese che di quelle
religiose, il che richiede un grosso numero di Lama che vigilino nei destini del
paese. Sotto una roccia, nel luogo in cui si trova lo smeraldo piu grosso del
mondo, ai piedi del Buddha, si trova anche un tempio segreto dove viene
trasmesso l'insegnamento millenario dei Rimpochehs. Seguendo sempre il
trentesimo grado di latitudine nord, arriviamo nel nord del PaciIico, in una
piccola porzione di terra conosciuta con il nome di Isole Gange: e cio che resta
di un continente scomparso; esistono ancora le grotte misteriose testimoni delle
antiche Iniziazioni che avevano luogo nei collegi occulti sotto le montagne. Un
po' piu in la, sempre sulla stessa linea geograIica, abbiamo un paesino
messicano, presso Hermosille, donde perdura, come indizio della grande civilta
maya, un sepolcro sotterraneo con le tracce delle cerimonie di una scuola
Iniziatica. InIine, nelle isole Canarie (vestigia dell'Atlantide) troviamo, sulle
montagne, un popolo che parla un idioma sconosciuto, ricordo di una razza
estinta; anche le entrate di gallerie che sono state scoperte, ci danno la certezza
di trovarci alla presenza di luoghi un tempo abitati da sette segrete. Ovunque le
vestigia rivelano la vita di una comunita di Iniziati o per lo meno il segno di
cerimonie Iniziatiche. Questi grandi luoghi di Iniziazione disposti su una stessa
180 Il sistema yoga
linea sotto la superIicie del globo terrestre, sono come i grandi centri nervo-
psichici disposti, sempre su una stessa linea, sotto la superIicie del corpo
umano. Questi punti geograIici Iurono dei centri di Luce per l'umanita e
corrispondono, su grande scala, ai punti Iisiologici dell'uomo, suoi centri di
luce...La rappresentazione dell'inIinitamente grande si trova sempre
nell'inIinitamente piccolo, secondo il celebre assioma: "Com'e in alto e in
basso".
I Centri magnetici in cui si Iormano le Scuole Iniziatiche non sono il
prodotto del caso, ne sono dei luoghi miracolosi. A questo proposito e nota
l'equilibrata disposizione dei luoghi di pellegrinaggio piu importanti, i quali
sono uniti l'uno all'altro da una linea geomagnetica. Se osserviamo la costa
occidentale dell'Europa nella parte mediterranea, ci rendiamo conto che essa e la
riproduzionie (meglio delineata) della costa sud-ovest dell'Asia. Se la costa
iberica avanzasse nel mare insieme all'Arabia, troveremmo ugualmente una
relazione Ira lo "stivale" italiano nel Mediterraneo e la punta dell'India
nell'Oceano Indiano; anche la Sicilia sarebbe una copia dell'isola di Ceylon.
Inoltre si ricordera che quattro importanti luoghi sono considerati Sacri in
Europa e altri quattro in Asia. In Europa: Roma, Santiago de Compostela
(Spagna), la popolare Lourdes e Pray-le-Monial (Francia); in Asia:
Gerusalemme per i giudei (e per i cristiani), la Mecca per i mussulmani,
Benares, che attrae sulle rive del Gange tutta la popolazionie indu, e Lhassa nel
Tibet (Capitale Sacra dei Buddisti). La meraviglia arriva al massimo quando,
ignari, si scopre che prolungando una linea tracciata da Paray-le-Monial a Roma
si trova la Mecca; prolungando la linea Lourdes-Roma si arriva a Gerusalemme;
prolungando quella che passa da Santiago a Gerusalemme si arriva a Benares, in
India, e quella che parte da Santiago passando per Roma sbocca a Lhassa, nel
Tibet...
E' chiaro, a questo punto, che la Terra non e un semplice strato di materia
inerte, ma piuttosto una pelle sotto la quale vibrano dei nervi, dei centri psichici,
dei punti magnetici...Essa corrisponde all'epidermide umana sotto la quale vive
un sistema nervoso, delle regioni magnetiche, dei plessi, ecc...
Non e una coincidenza che il Monte Kailas (cima spirituale del mondo)
veda nascere ai suoi piedi SETTE Iiumi sacri. Deve esserci una ragione perche
sette sorgenti scaturiscano intorno alla montagna benedetta, il luogo di
pellegrinaggio segnato da milioni di individui.
I SETTE Iiumi nei quali i pellegrini gettano denaro e alimenti per
ricevere la benedizione degli dei, sono la rappresentazione geograIica di 7 stati
evolutivi, di 7 esperienze che l'Adepto deve aIIrontare nella sua vita iniziatica;
certi devoti amano percorrere le sponde di questi 7 Iiumi sacri per bagnarsi nelle
loro 7 diIIerenti acque, ciascuna di esse benedetta dai Geni.
Vengono anche indicati ai pellegrini sette luoghi geograIici da visitare,
che simbolizzano i SETTE chakra da illuminare. Partendo da Kataragana, al sud
Il sistema yoga 181
di Ceylon, l'eremita percorrera tutta l'India Iino a raggiungere i templi di
Kedarnath e Badrinath nell'Himalaya, i due occhi di Brahma, (l'uno e dedicato a
Vishnu e l'altro a Shiva) prima di arrivare al Santo Kailas nel Tibet, simboli del
Loto dei mille petali. Questa salita (e la parola ben scelta quando si pensa che si
e partiti dal livello del mare per raggiungere l'Himalaya, quasi a 6000 metri di
altezza per addentrarsi nel "passo" della Irontiera tibetana), questa ascensione
geograIica, e la rappresentazione simbolica dell'ascesa di Kundalini nell'Essere
umano. Quindi, come un pellegrino, il Kundalini deve elevarsi attraverso
SETTE Centri Sacri (i Chakra) Iino alla sommita della testa. Il villaggio di
Kataragana e, in un certo senso, il simbolo materiale del Chakra muladhara nel
corpo astrale e, a sua volta, il monte Kailas simbolilzza il Brama-Rundra.
Questo pellegrinaggio simbolico era conosciuto gia dagli Alchimisti del Medio
Evo i quali dicevano che il metallo vile (piombo) doveva essere trasIormato in
metallo puro, (oro), poiche, inIatti, il piombo (simbolo di Saturno), vibrazione
identica a quella del chakra Muladhara, puo trasIormarsi in oro (simbolo del
Sole), vibrazione identica a quella del Sahasrara-padma o chakra dei mille petali
mediante la trasmutazione delle Iorze Iisiche in potenze psichiche. E' l'ascesa
dell'energia sacra dal centro inIeriore (metallo vile) Iino al centro superiore
(metallo puro), la trasIormazione, la sublimazione del mondo materiale in
misticismo. E' cio che gli occultisti chiamano la grande trasIormazione. Per caso
non Iu Gesu a dire ai suoi discepoli: "Perche per non avere pane? Non avete
ancora riIlettuto, ne capito?" InIatti, i discepoli non comprendevano, il simbolo
sIuggiva loro, anche quando rispondevano: "Dodici", e poi "Sette" (San Marco,
Cap.VIII, Vers.17,18,19,20 e 21).
Quando ci si avvicina allo Yoga, al principio ci si scoraggia per il gran
numero di termini incomprensibili, perche non si e Iamiliarizzati con le lingue
orientali in generale e con il sanscrito in particolare; in seguito si viene
disorientati da un meccanismo di pensiero poco comune, per cui, troppi studenti
prendono questo sistema come una semplice IilosoIia indiana o come il pensiero
di alcuni mistici isolati senza cultura ne metodo!
Di Iatto, lo Yoga e la sintesi di tutte le scienze e IilosoIie; solo per
iniziare a comprenderne le prime parole e necessaria una gran quantita di
conoscenze. Molti si meravigliano che sia tanto complicato e che allo stesso
tempo sia praticato da individui che non sembrano possedere un alto grado di
avanzamento; di qui il giudizio rapido degli occidentali che si credono i piu
avanzati, perche hanno l'elettricita ad ogni porta, i IrigoriIeri, le radio, ecc...
Non si tratta neppure, comunque, di prendere per Saggi tutti i mendicanti del
Cherengee di Calcutta, ne per Yoghi tutti i Iachiri delle rive del Gange, ne per
Iniziati le guardie del Taj-Mahal di Agra! In India vi sono uomini senza cultura,
come a Londra e a New York vi e una moltitudine di individui avidi di potere;
ma in India possiamo trovare anche dei Maestri che, senza menzionare il loro
Sapere, sbalordirebbero i nostri eruditi d'Europa e d'America. E' vero che alcune
182 Il sistema yoga
questioni di dettaglio sIuggono agli yoghi e che non si puo svilluppare una
discussione tecnica tra uno yogarudha (adepto dello yoga) e un cattedratico
universitario, anche se, su molti temi, uno Jnani-yoghi, potrebbe divertirsi
dell'ignoranza dei nostri "geni"!
Lo yoghi non e uno scienzato, non nutre l'idea di imporre le sue opinioni
al mondo: semplicemente EGLI SA! Bisogna riconoscere che e una cosa
magniIica constatare come questi umili mistici conoscessero da migliaia di anni
cio che i nostri studiosi moderni scoprono solo ora; i Mumukshus (cercatori
della Liberazione) per esempio, anche se non conoscono nei particolari le
applicazioni dell'elettricita o della radioattivita, e anche vero che, da millenni,
non ignorano nulla della disintegrazionie atomica. L'endocrinologia e una
scienza del tutto moderna da noi, mentre i Guru hanno da sempre insegnato
l'arte di porre i chakra in perIetto equilibrio per conservare un buono stato Iisico
e per ottenere il dominio dello spirito.
Ci si dimentica Iacilmente che ci sono uomini comuni in India come in
tutti i luoghi, non e meno vero che incoscientemente, gli abitanti di questo paese
siano piu o meno tutti degli yoghi, nelle loro opinioni, nelle loro concezioni,
nelle pratiche e perIino nella loro costituzione. Le regole di vita in Oriente sono
tali che gli individui nonostante il loro stato proIano, si avvicinano allo Yoga e
spesso l'uomo volgare dell'India e piu vicino allo stato di Yogaarudha (96) dello
studente occidentale dopo molti anni di disciplina!
La respirazione e un'arte che deve ancora essere insegnata nel nostro
mondo moderno; i proIessori non sono abbastanza numerosi, ne esperti (in molti
casi) per insegnare a salvaguardare i polmoni e neppure per comprendere che
sono organi addetti all'alimentare del sangue, in quanto assimilano
magneticamente in modo parallelo e sincronico le Iorze radianti attraverso il
respiro, ricaricando cosi i centri nervosi, dopo l'eliminazione dei residui d'aria. I
3 tempi della respirazione (Puraka-Kumbhaka-Rechaka) simbolizzano le varie
trilogie (Brahma-Vishnu-Shiva; Padre-Figlio-Spirito Santo, ecc.), ma non
dobbiamo perdere di vista che il respiro (il ritmo respiratorio) e l'agente
principale che permette l'ascesa dell'energia ignea (kundalini) ai 7 centri
(chakra) per ottenere la liberazione, come abbiamo gia visto. Per i Qabbalisti,
per gli Alchimisti, per gli Iniziati, e in genere, ovunque questo meccanismo e
oggetto di ricerca.
FIGURA 31
L'Albero Qabbalistico
Nell'albero della vita (i 10 SeIiri) vediamo in primo luogo le due polarita.
Queste due colonne (simboli impiegati dalla Iramassoneria) rappresentano
cabalisticamente i due poli (- e ) che esistono in tutte le cose, PINGALA (lato
destro e positivo della respirazione) e IDA lato sinistro e negativo della
Il sistema yoga 183
canalizzazione pranica), lo Yang o l'Yinn dei cinesi come il maschio e la
Iemmina nella generazione Iisiologica.
FIGURA 32
Il sublime MAESTRE adempie qui al voto di sannyassin (pellegrinaggio di
abnegazione completa, durante il quale si porta come unico vestito la guerrua
color zaIIerano e non si tocca mai i capelli, se non per Iare il bagno) per tutto il
pellegrinaggio e l'ascensione al monte Kailas, secondo la regola dei
Paramhansa. Generalmente i saddhu non si lasciano IotograIare, ma per
insistenza del Guru Guari (l'uomo col turbante), i tre saddhu eremiti vi
acconsentirono. (Questa Ioto Iu scattata da un alunno del Maestre, il brahmino
Amar Lall, il quale Iece una parte del pellegrinaggio e poi ritorno a Calcutta,
dove consegno questa Ioto alla Gran Fratellanza Universale).
FIGURA 33
L'emblema dei Paramhansa, il Cigno Mistico d'argento sopra l'acqua, cinto da
un cerchio che simbolizza un Iiore di loto dai 31 petali. Il titolo di Paramhansa
(Gran Cigno) viene attribuito agli eremiti che hanno eIIettuato il pellegrinaggio
al Santo Monte Kailas (Himalaya del nord); il viaggio non e pero l'unica ragione
per la quale si conIerisce loro questo titolo; esso rispecchia anche il risultato di
un lavoro mentale di anni, di una lunga preparazione spirituale.
Riguardo alla numerolgia e conveniente accennare al Iatto che il 365, il
numero dei giorni della rivoluzione della Terra intorno al Sole, e negativo,
mentre e considerato principio positivo il 248, il numero di anni della
rivoluzione di Plutone intorno al Sole. Si osservi che la somma degli anni della
rivoluzione di Nettuno (164) e di Urano (84) da il numero di anni della
rivoluzione plutonica, vale a dire, 248.
L'albero Qabbalistico e rappresentato da 3 SeIiri superiori e 7 inIeriori; il
passaggio dal 3 al 7 si trova anche nel mistero del Sigillo di Salomone
(triangolo originale che Iorma poi una Iigura di 7 elementi) e nel Sigillo della
Sapienza dei cinesi, precedentemente analizzati. La settimana, che e un gioco
sabbatico, e uguale ad una parte temporale di 6 piu una parte atemporale di 1: i
7 giorni ("E il settimo giorno Dio si riposo, e stato detto, per Iar notare la
diIIerenza tra il 6 e l'1). Anche le SEI punte della stella di Salomone, inscritte il
UN cerchio, Iormano il settenario. I chakra da sviluppare sono in realta 6,
perche l'ultimo (il loto dai mille petali) si illumina da solo quando AGNA, il
sesto chakra, si e sviluppato: si veriIica la consacrazione simbolizza ta dal
Sigillo di Salomone inscritto nel cerchio, e dal settimo giorno della settimana.
Oltre al numero guametrico dei seIiri, abbiamo il numero 32 che indica le
vie della Sapienza. Le 32 vie delle scuole segrete, costituiscono una scala di
conoscenze, come le 33 consonanti inscritte nei petali dei chakra. Queste ultime
184 Il sistema yoga
possono essere vocalizzate quando il chakra VICCUDHA si e sviluppato (si
ricordera che questo chakra e un loto di 16 petali contenente, questa volta in
ogni petalo, una vocale). Le 33 consonanti piu le 16 vocali dell'alIabeto
sanscrito sono inscritte cosi nei 50 petali dei chakra (una lettera e raddoppiata
per completare il numero) e ognuna di loro indica che i 7 chakra debbono essere
"lavorati" ognuno su 7 piani (7x749) col Iine di intersecarli l'uno con l'altro,
come succede tra un seIiro e l'altro, oIIrendo cosi le vie, i piani e le diverse
realizzazioni.
La colonna del rigore e quella della clemenza equivalgono al SOLVE-
COAGULA della Magia alchemica, la cui operazione e dissolvere e unire (piu
esattamente espansione e contrazione), vale a dire, smaterializzare e
spiritualizzare, separare il sottile dal denso, come e detto nella Tavola di
Smeraldo: disintegrare la materia e sublimare la quintessenza, dissolvere il
corpo e Iissare lo spirito.
I seIiri dividono il mondo qabbalistico in quattro piani:
Atizluth (emanativo),
Briah (creativo),
Yetzirah (Iormativo) e
Asiah (attivo), e, nello stesso modo, la materia si divide in 4 modalita
Iisiche: solida, acquosa, ignea e gassosa corrispondenti ai 4 primi chakra
simbolizzati dagli elementi: terra, acqua, Iuoco e aria. Queste 4 Ionti di luce
sono oggetto di meditazione degli apprendisti dell'alchimia spirituale, la quale,
ancora una volta, maniIesta il quaternario. Nella parola TARO, si scorge la
parola ROTA, equivalente ad ATOR, in senso contrario: l'uno e la grande ruota
(ROTA), la zona celeste che inIluenza l'uomo, il cui disegno presenta i quattro
raggi, espressione dei quattro segni Iissi che sono la maniIestazione piu
semplice dei
12 mesi; l'altro e il crogiolo (ATOR o meglio ATHOR) vale a dire, l'uomo
stesso sotto queste
inIluenze.
Uno e il macrocosmo e l'altro e il microcosmo.
FIGURA 34
Un embema alchemico: Athor. Il verbo si realizza attraverso la Legge di Athor.
Uno, l'Universo che segna il destino (ROTA); l'altro, l'accettazione o la
resistenza di essere l'Urna (ATHOR) che si riempie con le Acque Celesti.
La croce centrale e il Khi (dal quale derivano Kone, Krusos e Kronos: l'oro, il
crogiolo e il tempo, attribuiti all'alchimia).
Non allontaniamoci pero dall'argomento speciIico che vogliamo esaminare in
questa seconda parte, anche se in verita non ci si distacca mai dal tema, quando
Il sistema yoga 185
si parla di Yoga, dato che il termine stesso YOGA signiIica "lo scopo di unirsi"
(YUJ: unire, GHAN: Iine); esso e per-
tanto il Iine di ogni cosa; ogni scienza e ogni IolosoIia deve Iorzosamente
convogliarsi se aspira ad arrivare abbastanza lontano. La parola yoga
(testualmente: identiIicazione) e applicabile quindi ad ogni indagine quando
questa sia intrapresa con la intenzione di Realizare qualcosa, in maniera tale che
tutti i sensi siano in accordo con essa: esistenza, essenza, Iorma, intimita della
natura, conoscenza perIetta; aIIinche l'oggetto considerato non sia separato dal
considerante e tutto, Iormando un medesimo punto, sia YUG.
Prima di intraprendere qualsiasi studio di yoga sarebbe bene consultare le opere
classiche che trattano del tema per Iormarsi un'idea di cio che si accinge a
studiare. E' risaputo che quando uno vuole presentarsi ad una scuola
specializzata o ad una universita, esamina il programma, si inIorma dei corsi
che saranno tenuti, ec., cosi pure non si passa dal mondo proIano a quello
Iniziatico senza avere una nozione dell'argomento, sotto pena di scoraggiarsi ai
primi passi, o di rimanere con una idea completamente erronea di cio che si
vuole studiare e di arrivare alla pratica con un'idea completamente diversa da
quella reale.
En primer lugar L'opera piu popolare e una specie di Bibbia degli Indu: il
Bhagavad Gita (Inno al Divino); benche questo Canto Celestiale non sia un
libro di Yoga, esso racchiude una lezione magniIica per chi e in grado di
capirla. I 18 capitoli del Canto Beato corrispondono a 18 piani, 18 stadi, 18
chiavi che aprono le porte della IilosoIia indu.
Il Bhagavad Gita e il dialogo tra Krishna e Arjuna agli inizi della quarta eta del
mondo.
E' l'Iniziazione di un discepolo secondo la dottrina degli indu; in ogni capitolo
tratta delle
varie parti dello Yoga per mezzo degli assiomi, di proverbi o di insegnamenti a
doppio senso
Le opere piu antiche sono indubbiamente i Veda, il Charaka e la Susruta
(in Cina sono il Pentsa e il Pun-Tsaon-Kang-Mu, di 52 volumi con circa 2.000
soluzioni). Queste opere non sono proprio dei trattati di Yoga (98) nel senso
comune della parola, ma sono sicuramente Ionti di indispensabile valore
documentativo, come quel magniIico scritto che pure risale noto solo al
principio del secolo XVII, contiene dei preziosi insegnamenti: si tratta
dell'Amphiteatrum Sapientiae Aeternae solius verae, christiano-kabalisticum,
divino-magicum, necnon phisico chemicon, tetrium, katholikon, instrutore
Henrico Khunrath, Hanoviae 1609.
Prima di arrivare allo Yoga-Shastra, che e la scienza di acquisire la
Conoscenza Occulta per mezzo dell'unione dell'anima individuale con l'anima
universale (cioe l'equilibrio Ira Jivatma e Paratma), bisogna prendere conIidenza
con il sistema (rappresentato da Hatha-yoga, Mantra-yoga, Laya-yoga, Raja-
186 Il sistema yoga
yoga); a tale scopo conIrontare i seguenti testi generali: Kalyana, Yogabijia
(Upanishads), Yoga Dharshana, Yajnavalkya, Yoga Shastra, Yoga Sara, il
Vishnu Puruana, in particolare il capitolo VI, Gheranda Samhita, Shiva
Samhita, Goraksha Samhita, Yoga Pradipa, Vishua Kosha, Anubhava Prakasha,
Jnanasankalini.
I principali testi in sanscrito sullo Yoga sono: Darshana Upanishads,
Shandilya Upanishads,Hatha Yoga Pradipika, un poema di 393 stroIe di
Svatmarnama Yogindra, Yoga Dipaka, Pavana Vijasyasvarodaya, Yoghi
Yajnavalkya Samhita, Anubhava Prakasa.
Per lo Jnana-Yoga si possono consultare: Akshi Upanishads, Varaha
Upanishads.
Per il Laya-Yoga: Shat Chakra Nirupana, Paduka, Panchaka.
Per cio che concerne il Mantra Yoga e bene ricorrere a: Hamsa
Upanishads, Brahma Vidya Upanishads, Nada Bindu Upanishads, Pashupata
Brahma Upanishads, Maha Vakya Upanishads.
Per il Raja-Yoga si possono consultare: Jivan Mukti Viveka di
Vidyaranaya, e lo Yoga Darshana con gli AIorismi di Patanjali e il commento di
Vyasa (comprende 200 aIorismi in 4 capitoli). Inoltre si possono studiare
Advaya Taraka Upanishads, Trishikhi Upanishads, Mandala Brahmana
Upanishads, Amrita Nada Upanishads, Amrita Bindu Upanishads, Kshurika
Upanishads, Tejo Bindu Upanishads, Dyana Bindu Upanishads, Yoga Tapna
Upanishads, Yoga Shika Upanishads, Sri Jabala Upanishads.
Esiste anche il Rnam-Snag-Ngon-Byang, Iamoso trattato tibetano di
Yoga, come altre opere che, anche se tecnicamente trattano meno di Yoga, non
sono Ionti di minore necessita per le regole, come gli scritti dei Veda:
Sabdapramana (oIIre tutte le conoscenze per il Dharma e l'Adharma) e i 14 libri
sacri dei Saiva Siddhanta Sastras; si potrebbero anche consultare copie
autentiche di testi buddhisti come il Sutasangaha e altri trattati che dettano
norme per gli stati di coscienza e la direzione del pensiero. Con lo studio di
queste opere ci si puo Iormare un'opinione per comprendere la pratica del
perIezionamento e dirigersi deIinitivamente verso cio che Lao-Tse chiama il
TAO, cioe il Sentiero; per cercare quindi di essere YUKTA (unito).
* * *
Lo Yoga e il controllo delle tendenze del cosciente; ma siccome esistono 17 vie
tradizionali, si dovra intendere lo YOGA come IdentiIicazione; come si dovra
intendere Religione derivato da RI-LEGARE.
Abbandoniamo ora la parte teorica, tanto a lungo trattata nella prima
parte di quest'opera, per abbordare il campo pratico. In primo luogo studieremo
alcuni testi Iondamentali, ed anallizzeremo le opere della tradizione. Cosi
saremo piu preparati a comprendere il signiIicato dello Yoga, il suo obiettivo
principale e i suoi aspetti complementari.
Prima di passare alle avvertenze preliminari per intraprendere gli esercizi,
si deve procedere con ordine, e spendere alcune parole riguardo al loro
meccanismo, e alle basi su cui si Ionda il meccanismo stesso.
Cominciamo dall'Hatha-Yoga, cioe lo Yoga-Fisico. C'e sempre bisogno
di un punto di partenza e cosa c'e di piu logico che considerare per primo il
campo materiale sul quale gli occidentali posano il loro sguardo, e la loro
certezza.
Sarebbe pregiudiziale credere che per essere uno Hatha-Yoghi sia
suIIiciente eseguire alcune contorsioni in modo esatto. Si tratta di qualcosa di
molto diverso perche e necessario non solo sapere il motivo di queste supposte
acrobazie, ma anche conoscere a Iondo il metodo di esecuzione dei movimenti
e, soprattutto, in quale modo le posizioni Ianno vibrare certe Iorze molto spesso
sconosciute.
L'adepto Yoghi deve arrivare a conoscere perIettamente se stesso e per
questo deve aver dimistichezza dei dettagli della tecnica e veriIicare gli
indispensabili elementi di lavoro.
Sia chiaro che questo libro non e un'opera completa di Yoga, ne di quel
ramo chiamato Hatha-Yoga; ne e in grado di oIIrire una centesima parte delle
conoscenze necessarie per la sua pratica; questo testo e un piccolo trattato
documentario per aiutare gli studenti a percorrere meno pericolosamente il
sentiero iniziatico. Dobbiamo tenere sempre presente che la ignoranza ha
perduto migliaia di sinceri ricercatori impreparati ad aIIorntare questa Via. Lo
Yoga e un sentiero pericoloso quando manca un Maestro perche si tratta di un
sistema che sviluppa delle Iorze, prima inavvertite, e che poi una volta liberate,
richiedono una maestria assoluta e una conoscenza perIetta della loro
utilizzazione.
188 Il sistema yoga
Non e molto diIIicile abbassare la leva dello switch di una centrale
elettrica, pero se alcuni cavi sono staccati, se certi collegamenti si diramano
verso apparati sconosciuti, puo succedere a volte una catastroIe irrimediabile.
Tuttavia il Iatto di Iare semplicemente gli esercizi senza concentrazione,
non espone a nessun pericolo reale. Alcuni ritengono che l'Hatha-Yoga sia
pericoloso perche scatena Iorze sconosciute, il che e vero solamente per chi
opera con le opportune conoscenze, ma non per i principianti, i quali ignorano
tutto cio che e in relazione con le vibrazioini interne e con la maniera di
metterle in atto. I non-simpatizzanti dell'Hatha-Yoga dicono che gli esercizi
sono pericolosi, pero essi accettano, di buon grado, per esempio, la cultura
Iisica; ora, il principiante, praticando le asanas, non Ia altro che degli esercizi
che hanno il solo potere di conservargli una buona condizione Iisica. Perche lo
Yoga arrivi ad essere pericoloso e necessario che siano aperti i centri
nervoIluidici, il che non si produce se non dopo un lasso di tempo di pratica,
durante il quale lo studente, con pazienza, sopporta le sue prove, prepara il suo
spirito, puriIica i suoi pensieri e quasi sempre gli si permette di incontrare un
Maestro. D'altra parte le asana sono prive di eIIetti reali se non vengono
accompagnate da altre discipline dello Yoga. Inoltre colui che durante il suo
allenamento non ha trovato un Maestro, una Guida, un Istruttore (un Guru), per
lo meno avra realizzato (con indubbie restrizioni) il processo interno verso il
quale si lancera. Dobbiamo anche sapere che il pericolo dello Yoga consiste
nell'elevare in maniera diIIicoltosa il Kundalini; vale a dire che se la
puriIicazione e stata imperIetta, e ciononostante la Iorza interna si eleva nel
canale centrale illuminando i centri (chakra), questi sviluppano delle Iacolta
prima che l'Essere umano sia preparato a controllare questo potere per
applicarlo nelle cosidette buone azioni. Risulta chiaro quindi che prima che una
Iorza simile si elevi nell'individuo, e indispensabile possedere una Iormidabile
volonta di disciplina e di allenamento che elevino la persona ad un alto stato di
coscienza propendente verso il "bene"...
Ora e quasi impossibile liberare le Iorze vere, i poteri reali, Iino a quando
l'adepto non e completamente pronto, la qual cosa ricorda il problema del
Determinismo, in quanto un evento non puo prodursi prima del momento in cui
deve prodursi...
A prescindere da tutto cio, e bene seguire i consigli della prudenza, come
nel caso di quelle persone che, senza aver mai Iatto nella loro vita il piu leggero
esercizio di Ilessibilita o di respirazione, decidono da un giorno all'altro di
praticare la cultura Iisica in palestra. Nello Yoga si raccomanda soprattutto di
lavorare con conoscenza di causa, cioe, di documentarsi prima di praticare
qualsiasi asana. Piu tardi vedremo che vi sono degli esercizi preliminari alle
asana, dei movimenti elementari da eseguire prima dell'Hatha-Yoga.
Ritornando ad alcune spiegazioni concrete su questo meccanismo, e
necessario accennare alla base su cui poggia tutto il lavoro dell'Hatha-Yoga, che
Il sistema yoga 189
si puo riassumere in una parola:trasmutazione. In breve lo Yoga e il sistema che
permette il liberarsi di un potere interno, che viene simbolizzato da una
Iormidabile vibrazione (kundalini) la quale passa attraverso i diversi centri, li
alimenta, ed in questo modo mette in moto le energie delle nostre Iacolta, Iino al
punto di trasIormare gli appetiti Iisici, i desideri materiali, in aspirazioni
spirituali e in potenzialita mistica. Tale potere, il Iuoco centrale (Iorza irradiante
interiore), l'INRI, l'IO SONO, ecc. passa per detti centri chiamati chakra e
simbolizzati nella simbologia indu dai Iiori di loto. Questi Iamosi centri sono le
"porte" di un mondo superiore e sono anche gli intermediari Ira il piano Iisico
ed il piano divino; se pure ubicati nel piano astrale appartengono al campo
psichico. Nonostante esistano numerosi centri, se ne privilegiano SETTE, non
solo per il Iamoso simbolismo del settenario che abbiamo analizzato a lungo,
ma perche ancora una volta il tipico settenario trova il suo posto anche in questo
campo.
Sono quindi, queste 7 importanti collocazioni che danno allo Yoga il suo
valore pratico, i 7 chakras, che sono ne piu ne meno l'emanazione delle 7
principali ghiandole. La Medicina moderna incomincia solo ora a capire la
importanza di queste ghiandole che erano conosciute gia da millenni dalla
Dottrina esoterica la quale veniva divulgata attraverso la Scienza Magica
(Medicina originaria). La Magia, che era la Scianza dei Maghi, la MAESTRIA,
la Tradizionie Sacra, veniva insegnata solo nei Collegi Iniziatici, e quando piu
tardi venne volgarizzata sotto il nome di occultismo o di scienza occulta
(scienza segreta), i positivisti non la presero sul serio. La Magia, scienza della
Maestria, comprende tra l'altro, lo studio astrosoIico, che e stato diviso in
Astrologia (non l'oroscopia moderna, ma la scienza completa degli astri) e in
Fisiogonia, che hanno dato, rispettivamente, nascita all'Astronomia ed alla
Medicina; queste ultime discipline non sono altro che scienze analitiche e non
scienze sintesi come in altri tempi.
L'endocrinologia, che solo oggi comincia ad essere studiata, (potremo
dire: scienza ritrovata) era conosciuta da molto tempo dagli Yoghi, essa e il
punto di partenza del sistema dell'Hatha Yoga. Dobbiamo avere quindi un'idea
corretta di queste ghiandole, ed e quanto studieremo rapidamente, alla maniera
di una lezione di embriologia umana, al principio di un anno scolastico.
Ci interessiamo delle 7 ghiandole principali, cioe: le surrenali, la milza , il
timo, la tiroide, la pituitaria e la pineale. Le ghiandole SURRENALI dei
mammiIeri e dell'uomo sono dei complessi nei quali dobbiamo distinguere due
organi diIIerenti: una sostanza corticale che proviene dall'epitalium coelomico e
una sostanza midollare chiamata paraganglio simpatico surrenale, organo
cromaIIine della surrenale che ha origine dalle cellule simpatico-embrionali.
Figura 35
190 Il sistema yoga
Ghiandole surrenali. Il chakra svadhistana e l'emanazione dell'ipogastrico del
parasimpatico, e si trova nel centro del corpo sopra la linea che va dal
plessosacro all'ombelico. Collegato ai gangli simpatici, questo plesso sta
all'altezza della quinta vertebra lombare; il nervo pelvico si collega nella parte
chiamata promontorio (precisamente sotto la quinta lombare) e potremmo
prendere la distanza da questo punto verso la parete del ventre per localizzare il
chakra.
Le capsule surrenali sono le uniche ghiandole che si trovano leggermente
spostate in alto rispetto alla posizione dei chakra. Come vedremo piu avanti il
primo centro nervo-Iluidico risiede alla base della colonna vertebrale (come un
plesso sessuale) e il secondo centro e la emanazione del plesso prostatico. Dopo
le due ghiandole surrenali, abbiamo una ghaindola di origine mesodermica che
deriva da una proliIerazione locale dell'epeitelium coelomico: la MILZA. Essa e
situata sopra il bordo sinistro del mesogastro posteriore ed e unita allo stomaco
per mezzo dell'involucro anteriore di detto mesogastro che Iorma l'epiplon
gastro-splenico.
Quando l'embrione misura da 7 a 10 mm., verso la Iine del primo mese, la
milza appare sopra la cima della grande curvatura dello stomaco.
Il Timo e situato verso il retro del manubrium esterno. La ghiandola
timica proviene dall'epitelio del labbro dorsale e dalla parete laterale della terza
borsa endodermica: e un piccolo corpo epiteliale che si distacca dalla borsa e
scende con l'estremita ceIalica dell'abbozzo.
Figura 36
La ghiandola timica
timico Iino al livello del bordo inIeriore dell'abbozzo tiroideo medio e si Iissa
nell'unione dell'istmo con i lobi laterali della Iaccia posteriore. (Gli si da a volte
erroneamente il nome di ghiandola paratiroidea esterna; ne esistono una destra e
una sinistra).
La TIROIDE: l'epitelio della parte laterale della quarta borsa brachiale
endodermica Iornisce un piccolo corpo epiteliale che si separa e che si situa
deIinitivamente nell'abbozzo tiroidiano mediano dove Iorma la ghiandola
tiroidea. Il corpo pituitario: la primitiva bocca ectodermica viene
originariamente separata dall'interstizio ceIalico da una membrana didermica,
ossia, la membrana Iaringea che si riassorbe rapidamente, mentre rimane
momentaneamente un piccolo lembo pendente dalla parete superiore della
bocca primitiva che delimita dal lato ectodermico la borsa di Rathke e dal lato
endodermico la borsa di Seessel. La borsa di Rathka e quella che Iorma una
Il sistema yoga 191
piccola proliIerazione epiteliale che si introduce nel mesodermio e si dilata in
qualita di vescicola sotto le vescicole cerebrali: e l'embrione della
GHIANDOLA PITUITARIA.
InIine c'e la PINEALE situata nella parete superiore del terzo ventricolo
(alla base del cervello). Nel "soIIitto" del cervello intermedio o dienceIalo
(parte concava trasversalmente), questa parte posteriore presenta, nella giuntura
con la parete posteriore, un organo di Iorma conica chiamato GHIANDOLA
PINEALE o anche EPIFISI, il quale poggia nel solco medio che separa i
tubercoli quadrigemini anteriori. Il vertice libero guarda indietro, la base che
corrisponde al ventricolo medio e attraversata da un diverticolo ventricolare: il
recessus pineale (compreso tra i due ripiegamenti, superiore ed inIeriore).
Le sette ghiandole sono parallele ai 7 chakra come segue:
La surrenale sinistra a MULADHARA, il quale sviluppa la Iacolta di
locomozione.
La surrenale destra a SVADHISTANA, il quale sviluppa la Iacolta di
prensione.
La milza a MANIPURA, il quale sviluppa la Iacolta di escrezione.
Il Timo con ANAHATA, il quale sviluppa la Iacolta di riproduzione.
La tiroide a VICUDDHA, il quale sviluppa la Iacolta di elocuzione, di
espressione.
La pituitaria ad AGNA, il quale sviluppa il piano mentale.
La pineale a BRAHMA-RUNDRA, il quale da la Iusione con
l'Universale.
Esistono inoltre altri chakra secondari dei quali non parleremo perche
considerati centri segreti che sviluppano Iacolta occulte, per cui e preIeribile
non descriverli in un'opera di divulgazione. Alcuni di essi sono: il LOTO
SEGRETO (chakra occulto), il NIRALAMBA-PURI (casa senza appoggio), il
PRANATVA (la lama raggiante), il NADA (o mezzaluna bianca) e il BINDU
(ultimo punto) che e anche l'aspetto esoterico di PARAPATI. Abbiamo
tralasciato il chakra SAHASRARA, il SOMA-CHAKRA ed altri loti per sviare
gli studenti troppo "curiosi"! E' opportuno non dare inIormazioni troppo precise
riguardo a cio che deve essere custodito in segreto, secondo la parola TACERE
del celebre assioma, la quale esige il silenzio sulla realta del dogma: azione
dell'anima perIezionabile mediante l'antagonismo
Le Iacolta anzidette, che vengono sviluppate attraverso l'illuminazioine
dei rispettivi centri devono essere completate prima di acquisire i nuovi sensi
che devono maniIestarsi nell'uomo della nuova razza.
FIGURA 37
Il cervello umano. Non si tratta di studiare la struttura del sistema nervoso,
quanto il processo reurologico che deve essere conosciuto dal lettore perche
192 Il sistema yoga
possa apprezzarne l'importanza Iisiologica; e in particolare il metabolismo che
in ogni neurone ha queste due modalita: il processo catabolico che e la
scomposizione parziale di certe molecole instabili e molto complesse che
costituiscono la sostanza essenziale del normale processo del metabolismo. Con
una scomposizione simile, alcune materie chimiche o l'energia potenziale
muscolare, vengono trasIormate in energia libera per mezzo della quale la
cellula adempie le sue Iunzioni sociali. Il processo anabolico invece consiste nel
ricostruire il complesso muscolare per mezzo dell'ossigeno e delle sostanze
alimentari che sono assorbite dalla cellula tramite il sangue. E' la Iunzioine
sociale, e il ruolo compiuto dal neurone nell'economia dell'organismo intero,
che costituisce questa psicologia Iisiologica che lo Yoga ha elaborato da molto
tempo e che la scienza occidentale inizia appena a scoprire.
La Iacolta di locomozioine, ottenuta grazie allo sviluppo del primo
centro, consiste nella possibilita di spostarsi senza Iatica, anche astralmente.
Sono noti quei Guru dell'India che si smaterializzano per poi materializzarsi in
altri luoghi, anche se non e solo in India che si veriIicano tali "miracoli"; in
genere la gente e a conoscenza di alcuni Ienomeni di ubiquita, ad opera di
stregoni o Iniziati apparsi improvvisamente, per sparire subito dopo.
Ricordiamo che Apollonio di Tiana venne assolto dai suoi giudici perche
appariva e spariva davanti al Tribunale.
Il secondo centro sviluppa i mezzi di prensione, cioe la possibilita di
raggiungere degli oggetti situati a grande distanza, di prelevarli per depositarli
in seguito in altri luoghi
Il terzo centro governa l'escrezione, permette, cioe, il blocco della
sudorazione e dell'emissione di orina ed escrementi, permettendo, per esempio,
la sopravvivenza di un individuo chiuso per diversi mesi in un baule, senza
alimentarsi e allo stesso tempo senza perdere ne peso ne Iorza. L'illuminazione
di questo centro conIerisce il potere di diventare piccoli o grandi a volonta.
I mezzi per la riproduzione conIeriti dalle vibrazioni del quarto centro
appartengono ad un piano supernormale: possono dar nascita sia a cose che ad
esseri. Consistono nella Iacolta di poter creare a volonta. (Far crescere una
pianta di Iagiolo in pochi minuti e spesso un trucco da Iakiro, benche possa
tuttavia essere prodotto dal magnetismo che proviene dallo sviluppo di questo
centro; avendo osservato certi yoghi eIIettuare queste prodezze, i Iakiri le
utilizzano per intrattenere il pubblico delle Iiere.
Il quinto centro conIerisce la vera clariudienza, la quale non ha nulla a
che vedere con le "voci" sentite da alcuni medium e con le conversazioni piu o
meno reali di alcuni simpatizanti dello spiritismo; ma, invece, e la Iacolta di
udire chiaramente una conversazione avente luogo in un altro continente, e
anche di Iarsi sentire da una persona residente in un luogo assai lontano; in
questo modo vengono inviati i messaggi tra gli Iniziati.
Il sistema yoga 193
InIine, il sesto centro stabilisce il contatto con il piano mentale superiore,
conIerendo non solo la chiaroveggenza, ma anche la conoscenza assoluta di
tutte le cose.
Il settimo centro e di diIIicile comprensione per chi ha poca Iamiliarita
con l'esoterismo. Lo yoghi che raggiunge questo stato e in grado di scegliere la
propria incarnazione Iutura, puo disincarnare a volonta e reincarnarsi
immediatamente, abbandonare il corpo in decomposizione per prenderne un
altro, oppure, rimanere nello stesso veicolo Iisico per il tempo necessario a
compiere la sua missione in questo pianeta.
Queste Iacolta che superano molto spesso la comprensione dell'uomo
comune, non perdono la loro autenticita per il Iatto di non essere state studiate a
suIIicienza da uomini di scienza, i quali pure non sapendole spiegare, non le
considerano un trucco e sono convinti dell'esistenza dei poteri sopranormali (e
non soprannaturali).
Il vero yoghi pero non usa tali Iacolta per stupire i suoi contemporanei,
neanche durante l'insegnamento delle asana. Il sadhak sa astenersi dall'uso delle
sue conoscenze e dei suoi poteri , pertanto, le rappresentazioni per il pubblico,
gli "spettacoli straordinari", sono quasi sempre semplici trucchi o abili
prestidigitazioni; in altri casi, alcuni Iakiri (i quali non devono mai essere
conIusi con gli yoghi) al corrente di certi Ienomeni producibili per mezzo della
volonta e di un po di pratica, si dedicano a dare spettacolo con Iini speculativi,
oppure, non accettano denaro, ma agiscono per soddisIare il loro orgoglio.
Fin dai primi mesi di pratica dell'Hatha-Yoga, gli studenti sono in grado
di constatare un potenziamento dei loro sensi che aumenta con la pratica; no
unicamente por el mejoramiento de las condiciones Iisicas sino que consiste en
un desarrollo verdadero de los sentidos en proporcion a los ejercicios los cuales
canalizzano l'energia verso i chakra (senza aprirli troppo presto come succede se
li si Iriziona!)
L'olIatto si sviluppa con il primo centro, poi il tatto con il secondo centro,
in seguito la vista con il terzo; successivamente il gusto si sensibilizza con il
quarto centro, come l'udito con il quinto. Una volta che questi cinque sensi si
sono sviluppati, bisogna perIezionarli prima di acquisire i due supplementari
che caratterizzano l'Uomo del Iuturo.
E' noto che i nostri sensi attuali sono ancora lontani dall'essere perIetti;
essi sono ancora da sviluppare; noi li possediamo ad un livello per cosi dire
elementare.
Respiriamo l'aria pero non possiamo distinguere i diversi gas che la
compongono, e non ne "sentiamo" l'odore! Un proIumo non vi lascia altro che
una gradevole sensazione per breve tempo, nonostante la IotograIia
ultrasensibile ne indichi le vibrazioni aeree anche dopo vari mesi e perIino anni,
nel caso di alcuni proIumi tenaci. Secondo quanto aIIermano gli esperti, una
goccia di ambra lascerebbe una Iorte traccia di se all'interno di una stanza ben
194 Il sistema yoga
chiusa, anche per un migliaio di anni; tuttavia il nostro olIatto dopo alcune ore
non percepirebbe piu nulla.
Il nostro tatto e una sensazione molto povera, e ce ne accorgiamo
riIlettendo sul Iatto che ci e impossibile sapere che qualcuno entra in una stanza,
se abbiamo gli occhi bendati e le orecchie otturate. Il papavero invece si ripiega
su se stesso se gli avviciniamo un dito a 10 centimetri!
Siamo molto lontani da una simile sensibilita posseduta da una semplice
pianta; quanto piu raIIinati di essa dovremmo invece essere, dato che
apparteniamo al regno perIetto!... Quanti animali posseggono antenne capaci di
sentire ogni essere che si avvicina e che sensibilita quella dei pipistrelli che
volano nella oscurita a velocita sostenuta, pur essendo ciechi grazie al loro
senso di percezione tattile.
Poca cosa e la nostra vista che puo vedere solo 6.000 dei milioni di stelle
che esistono, e di cui siamo a conoscenza grazie al telescopio; l'imperIezionie di
questo nostro senso risulta ancora piu evidente nel caso dell'arcobaleno di cui
vediamo solo una piccola parte, mentre gli strumenti captano una grande Iascia
cromatica ai lati dei colori a noi visibili: Iascia inIrarossa e ultravioletta usata
oggi per applicazioni scientiIiche.
Il nostro tatto non e in grado di riconoscere i liquidi; per esempio, una
persona, con gli occhi chiusi, sarebbe incapace di dire se le e stato versato sulla
mano del vino o del latte in base alla sola sensazione tattile. Cosi pure la nostra
vista sarebbe incapace di rilevare lo spessore di due Iogli di carta, senza il
concorso del tatto.
E che debolezza quella del senso del gusto che divide la propria sede, nel
quarto centro, con gli organi di elocuzione (la voce): gia sappiamo che ogni
sapore varia da persona a persona e che il gusto e una cosa del tutto relativa; per
quanto riguarda la voce si sa che alcuni posson cantare ed altri non possono
emettere il piu piccolo suono armonico; lo stesso vale per la potenza della voce:
il grande tenore Caruso Iece tremare gli enormi lampadari della cupola della
Scala di Milano, mentre noi siamo incapaci, a volte, di Iarci udire da un amico
anche gridando con tutte le nostre Iorze, perche la distanza, il vento, ecc..,
impedisco no al suono della nostra voce di raggiungerlo.
InIine, neanche l'udito e piu eIIicace dei nostri sensi, dato che il nostro
amico di prima non riusciva a sentire la nostra voce; d'altra parte noi non
possiamo percepire da lontano il tic-tac di un orologio, anche se le vibrazioni
permangono a lungo nell'atmosIera, in quanto il nostro udito e in grado di
captarle solo in parte e ad una distanza variabile secondo le capacita individuali.
Ecco qui i nostri cinque sensi imperIettamente sviluppati e tuttavia
numerose persone dicharano di avere anche il "sesto senso"! Cio e
indubbiamente possibile, non siamo troppo scettici, pero ci piacerebbe vedere se
questi "chiaroveggenti", "extralucidi", "medium" e tutti gli appassionati di
Ienomeni spiritoidi, una volta chiusi in una stanza completamente buia Iossero
Il sistema yoga 195
in grado di disegnare oggetti collocati sopra una tavola, senza averne previa
conoscenza! Mai un "medium" (che pretende di vedere al di la del mondo, di
conversare con gli spiriti dei morti, di sentire i messaggi di altri pianeti, ecc.) e
stato capace di sentire un solo discorso pronunciato da una persona in una
stanza contigua, debitamente chiusa, perche e impossibile che il suo udito lo
senta! Mai uno spiritista ha potuto riconoscere nell'oscurita completa le persone
presenti ad una riunione, pur pretendendo di vedere altri orizzonti, di trasIerirsi
nel Tibet e di descrivere i paesaggi (senza timore di essere contraddetto date le
poche persone che hanno visitato questi luoghi). Tutto questo come se il Iatto di
"vedere" nell'astrale togliesse il senso della vista agli occhi Iisici, come se il
Iatto di sentire messaggi a migliaia di miglia impedisse di ascoltare una lettura
eIIettuata ad alcune centinaia di metri; pertanto, nei rari casi in cui i Iatti sono
controllabili, si tratta o di una coincidenza o di un trucco o, ancora piu spesso, di
una illusione sulla possibilita dei medium, i quali quasi sempre sono sinceri e
vengono tratti in inganno sia dalle immagini astrali dell'inconscio, sia dalla
Iertilita dell'immaginazione, sia dall'orgoglio e dalla presunzione nascosti sotto
l'apparenza di persone umili, semplici e, soprattutto, ricettive.
Gli yoghi non parlano di questo tipo di Ienomeni che essi sono in grado
di produrre, oltre ad aver sviluppato sensi Iisici, tutte cose che richiedono in
dominio della materia.
Anche se gli spiritisti non sono sempre buoni spiritualisti, la diplomazia
anglo-sassone concede loro lo stesso termine idiomatico; Ira gli anglosassoni
inIatti non esiste il termine particolare di spiritista per designare la persona che
si occupa di negromanzia e di medianita! Spiritualista e spiritista Iusi in una
medesima mescolanza! Povero Leibniz, se dovesse sentire quello che si Ia della
sua IilosoIia...
Diciamo una volta per tutte che gli spiritualisti sono i sostenitori di una
IilosoIia opposta al materialismo; lo spiritualista crede nella superiorita
dell'anima, dello spirito sopra la materia. Invece lo spiritista e una persona
negativa ( e molto spesso ignora ogni IilosoIia) che pretende di essere in
contatto con gli spiriti dei morti e di ricevere messaggi dal mondo dell'aldila. I
medium, gli spiritisti in genere, sono persone inclini alla Iertile immaginazione;
anche alcuni intellettuali, negli ultimi tempi, si dedicano a questo genere di
passione per il Ienomenismo.
Ad un altro livello, invece, operano i prototipi della Nuova Era, quelle
persone che si distinguono per i loro sensi piu acuti e per aver iniziato realmente
a sviluppare il sesto senso, privilegio dall'avanguardia della nuova civilta: la
Sesta Razza.
Gli yoghi rappresentano, in un certo senso, l'esempio tipo per tutte le
generazioni, perche non si evolvono secondo il condizionamento delle razze e
delle civilta, ma sono stati Iin dai tempi piu antichi e continueranno ad essere
196 Il sistema yoga
Iino ai tempi piu lontani gli esseri che nella incarnazione Iisica hanno raggiunto
lo stato di perIezione.
Uno yoghi non deve perIezionarsi, EGLI E', e l'archetipo di tutte le eta, il
modello delle epoche del passato e del Iuturo, perche non sono solo i suoi sensi
ad essere completamente sviluppati, ma lo sono anche le sue qualita superiori,
che derivano dall'aver trasceso lo stadio dell'umanita presente: egli non deve
evolversi piu, poiche e UNITO, e uno con il Gran Tutto, e uniIicato all'Universo
intero, e IDENTIFICATO...e YUG...
Questa identiIicazione e possibile grazie alla decomposizione stessa del
nostro corpo Iisico (polvere siamo e alla polvere ritorniamo) che Iu creato dalla
terra: "Formo, quindi, Jehova, Dio, l'uomo dalla polvere della terra e alito nelle
sue narici il soIIio di vita". (Genesi, cap.II, vers.7).
Il nostro pianeta e una parte del grande Cosmo, e una cellula dell'enorme
corpo universale, e noi siamo una parte di questo pianeta, un "parte della parte"
Cosmica, un atomo del corpo di Dio, una particella atomica di questo gran
corpo chiamato Natura; tutto e legato, e UNO, senza inizio ne Iine, niente si
crea, niente si distrugge, tutto e in relazione, una cosa e l'insieme di molte altre
cose, una materia viene estratta dall'altra, tutto si trova intimamente collegato.
L'essere umano e composto di sali minerali, una specie di estratto di
composizioni planetarie un universo in se nel Iunzionamento e nella struttura
(abbiamo visto lo stretto parallelismo tra i numeri del microcosmo e del
macrocosmo),; diventa comprensibile allora il suo campo di inIluenza. In eIIetti,
come il bambino e l'uomo sono condizionati nella loro educazione
dall'atmosIera nella quale sono stati educati, cosi i pianeti sono legati Ira loro e
hanno le loro simpatie e antipatie come in un conIlitto Iamiliare; in altre parole:
le inIluenze prodotte a causa delle "relazioni" di un pianeta con un altro, durante
l'esistenza di un uomo, condizionano la sua vita Iino al punto di predisporlo
molto Iortemente a determinate azioni, le quali puo pero evitare, sempre e
quando, con la propria Iorza di volonta, acconsenta a Iare uno sIorzo di
trasmutazione.
Ritorniamo ancora una volta al problema della trasmutazione tanto spesso
citato. L'uomo e destinato Iin dalla nascita (per non dire da prima,perche
dovrebbe entrare in causa il problema karmico) e per tutta la vita, ad essere
limitato dalle inIluenze stellari; ma puo anche sIuggire a questa limitazione, puo
liberarsi dallo zodiaco e porsi Iuori dalla zona di inIluenze.
In primo luogo e necessario sIuggire allo zodiaco mentale, vale a dire, ai
pregiudizi, per concetti atavici, agli interessi, ai dogmi Ianatici; questa
liberazione colloca l'essere Iaccia a Iaccia con il Cosmo e con le Forze che si
maniIestano per mezzo dei pianeti le cui inIluenze possono essere perIettamente
conosciute mediante i dettagli del meccanismo zodiacale. I pianeti inIluiscono
sull'uomo soprattutto attraverso i chakra; attraverso queste "porte" penetrano le
inIluenze astrali, giacche ogni ghiandola e in contatto con un pianeta, con un
Il sistema yoga 197
senso, con un colore, ecc. I loro valori archeometrici ci permettono di
comprendere meglio il signiIicato dello yoga inteso come IdentiIicazione e il
parallelismo esistente tra il corpo umano ed il cielo in genere.
Tutti abbiamo uno zodiaco nella testa! Intendo con cio uno zodiaco
simbolico costituito da quelle limitazioni a cui obbediamo in questa vita:
nazionalita, nome, linguaggio, educazione, cultura, idee preconcette,
attaccamento Iamiliare, abitudini di razza, credenza, religione, ecc...
Trascendere questi limiti e il primo passo: non a caso disse il Cristo: "Se
qualcuno viene a me e non abbandona e padre, e madre, e moglie, e Iigli, e
Iratelli, e sorelle, e anche la sua vita per seguirmi, non puo essere mio
discepolo"! (San Luca, cap.XIV vers.26); devi Iare abnegazione di te stesso,
continuo e disse anche: "Colui che trova la sua vita per me, la perdera, e colui
che la perde la trovera"! Ecco un insegnamento Tradizionale.
Sicuramente Gesu di Nazareth si esprime simbolicamente quando
domanda tanti sacriIici ai suoi discepoli, tuttavia, in ogni Irangente dobbiamo
riIlettere sui nostri attaccamenti, perche sono troppo materiali le nostre idee
sulla realta la quale e eIIimera, e il Maya, l'illusione, il miraggio...
Una volta che questi attaccamenti, questi legami, questi beni, queste
concezioni siano sparite, siamo allora liberi, anche se non interamente, poiche
se pure siamo riusciti ad uscire dallo zodiaco mentale, da questa limitazione
dello spirito dobbiamo ancora sIuggire allo Zodiaco cosmico, cioe, alla zona di
inIluenza che circonda il nostro pianeta.
Lo zodiaco e la Iascia di costellazioni che inIluisce piu immediatamente
sul nostro pianeta, anche se esistono altri zodiaci piu lontani, superzodiaci di
altri cosmi, ecc.
Il nostro sistema solare, composto di 20.000.000 di stelle (delle quali da
5.000 a 6.000 sono visibili ad occhio nudo), non e altro che una particella di
questo grande universo costituito da 2 milioni di sistemi solari con 40 trilioni di
stelle conosciute Iino ad oggi.
Zodiaco signiIica ruota di animali, e si chiama cosi, perche la maggio
parte delle costellazioni portano nomi di animali ad eccezione di alcune che
hanno nomi umani o semi-umani (mitologici). I 12 segni dello Zodiaco sono
l'espressione simbolica delle 12 costellazioni principali che circondano la nostra
Terra ed attraverso le quali e stata tracciata l'eclittica (cammino apparente
percorso dal Sole).
Nomi dei segni dello Zodiaco che si usano in italiano Nomi latini delle
Costellazioni
ArieteAries
Toro Taurus
Gemelli Gemini
Cancro Cancer
198 Il sistema yoga
LeoneLeo
Vergine Virgo
Bilancia Libra
Scorpione Scorpius
Sagittario Sagittarius
Capricorno Capricornius
Acquario Aquarius (AnIora)
Pesci Piscis
Ognuno dei segni menzionati inIluisce in modo particolare su una parte
del corpo umano; per questo spesso una persona tipica di uno di questi segni
sara debole nella parte del corpo simbolizzata dal segno sotto il quale e nata.
Cio e valido solo a livello generale, poiche per considerare seriamente una
predisposizione si deve stendere uno schema natale completo, secondo la ora e
il luogo di nascita, nel quale si terra in poco conto il segno di nascita, che indica
solamente la posizione apparente del Sole ; questo spiega, per esempio, perche
tutte le persone nate Ira il 21 di marzo ed il 20 aprile sono dello stesso segno,
ma non hanno le stesse debolezze o lo stesso carattere; si deve considerare
inIatti che queste persone non sono nate tutte nello stesso anno, ne nello stesso
posto, ne nello stesso tempo (anche in unita di minuti). Cio nonostante, anche se
simbolicamente, possiamo tener conto delle seguenti caratteristiche:
Il segno dell'Ariete e in relazione con la testa, le malattie degli occhi, il
cervello.
Il segno del Toro e in relazione con il collo, le malattie della gola, le
orecchie.
Il segno dei Gemelli e in relazione con il petto, i bronchi e le braccia.
Il segno del Cancro e in relazioine con lo stomaco, la tubercolosi, gli
umori.
Il segno del Leone e in relazione con il cuore, la schiena, la pelle.
Il segno della Vergine e in relazione col ventre, l'intestino, le depressioni.
Il segno della Bilancia e in relazione coi reni, i disturbi epatodigestivi.
Il segno dello Scorpione e in relazione con il sesso e le malattie veneree.
Il segno del Sagittarioe in relazione con le cosce, le anche e gli inIortuni
Il segno del Capricorno e in relazione con le ginocchia e i tendini.
lI segno dell'Acquario e in relazione con le gambe, le vene e le varici.
Il segno dei Pesci e in relazione con i piedi e le perturbazioni psichiche.
Si osservera che con Irequenza le persone sono piu inIluenzate dal segno
dell'ascendente, che da quello solare. L'ascendente e il segno che si alzava
all'orizzonte orientale al momento della nascita, che viene calcolato in base
all'ora e al luogo natali (la data di nascita non basta perche Iornisce unicamente
la posizione del sole). Gli studi astrologici che si basano solo sul giorno di
nascita sono puramente simbolici, perche non si deve perdere di vista che
Il sistema yoga 199
OROSCOPO proviene da ORA; esso e lo studio degli astri secondo l'ora (ed il
luogo) di nascita.
Anche se i pianeti girano ininterrottamente, nello Zodiaco si e loro
conIerito un domicilio, in altre parole, una ubicazione in un segno aIIine alle
caratteristiche del pianeta, come certe particolarita esoteriche, troppo lunghe per
essere prese qui in considerazione.
I pianeti percorrono il ciclo zodiacale a velocita diverse, dovute alle loro
rispettive distanze dal centro solare, e le longitudini che ad ogni istante Iormano
tra di loro, danno Iorma agli aspetti, i quali producono diverse inIluenze
astromagnetiche che hanno ripercussione in tutto
cio che vive: piante, animali, uomini.
Quando due pianeti si trovano nella stessa longitudine si dice che sono in
congiunzione (con un margine di alcuni gradi); quando si trovano ad una
distanza di 30 Iormano un semi sestile (sempre con un margine di tolleranza), a
45 una semiquadratura, a 60 un sestile, a 90 una quadratura, a 120 un
trigono, a 150 un quinconce, a 180, ossia quando li separa la meta dello
zodiaco (un cerchio ha 360 gradi) una opposizione (e tollerato qualche grado di
approssimazione, per prendere in considerazione la relativita della Iorza di
inIluenza). Esistono inoltre i cosidetti aspetti intermedi come la
sesquiquadratura: 135, i paralleli: quando questi due pianeti si trovano alla
stessa latitudine dall'Equatore, ecc.
Il segno dell'Agnello e il domicilio del pianeta Marte.
Il segno del Toro e il domicilio di Venere.
Il segno dei Gemelli e il domicilio di Mercurio, anche se esotericamente e
attribuito agli asteroidi (100) (Mercurio, come vedremo, ha un secondo
domicilio).
La Luna ha il suo domicilio nel segno del Cancro.
Il Sole nel Leone.
Mercurio nella Vergine.
Il segno della BILANCIA e considerato tradizionalmente domicilio di
VENERE, pero questa seconda residenza del pianeta e essoterica in quanto vela
la posizione della TERRA in detta parte dello Zodiaco (101).
Secondo gli antichi il pianeta MARTE ha il domicilio notturno nel segno
dello Scorpione e il domicilio diurno nell'AGNELLO (Venere e considerata
avere il domicilio diurno in Toro, e il domicilio notturno nella Bilancia;
Mercurio il domicilio diurno nei Gemelli e quello notturno nella Vergine).
Tuttavia, dobbiamo oggi prendere in considerazione le recenti scoperte di Urano
(nel 1781), di Nettuno (nel 1846) e di Plutone (nel 1930) il che non vuol dire
che gli Antichi avessero ignorato le loro inIluenze, se nonche in quei tempi
questi pianeti non avevano nomi (si sa, per esempio, che l'astronomo Irancese
Leverrier scoperse Nettuno senza averlo propriamente visto, ma, per mezzo del
calcolo ne dimostro l'esistenza, proprio come gli Antichi conoscevano le diverse
200 Il sistema yoga
zone d'inIluenza, senza vederne gli astri e ne conoscevano gli eIIetti).A partire
dalle nuove scoperte planetarie, PLUTONE e stato messo in relazione allo
SCORPIONE-AQUILA il che concorda molto bene con il suo carattere
trasmutatore comune anche al simbolismo del segno.
Il pianeta Giove e sempre domiciliato nel CENTAURO.
SATURNO nel CAPRICORNO.
Anteriormente anche SATURNO era stato collocato nel segno
dell'ACQUARIO, ora attribuito ad URANO.
Cosi pure i PESCI erano anticamente domicilio di GIOVE, mentre,
nell'astrologia moderna, sono il domicilio di NETTUNO.
Resta inteso che questi domicili sono simbolici e che i pianeti non
"risiedono" li, evadendo dalle loro traiettorie, ma vi passano soltanto in lassi di
tempo ben deIinito, secondo i percorsi e le rispettive velocita.
Mercurio, il pianeta piu vicino al SOLE, impiega per il suo percorso 88
giorni, Venere 225 giorni, la nostra Terra 365 giorni e 1/4, sempre che si
consideri il sistema solare eliocentricamente, (eliosole) secondo il movimento
reale, prendendo il Sole come punto centrale; invece prendendo la Terra come
punto d'osservazione, ossia geocentricamente (geoterra), guardando il Sole
girare apparentemente attorno alla Terra, (il Sole traccia il cerchio zodiacale di
360 gradi in questo lasso di tempo), Marte compie la sua rotta zodiacale in 687
giorni, Giove in 11 anni e 315 giorni, Saturno in 29 anni e 167 giorni, Urano in
84 anni e 8 giorni Nettuno in 164 anni e 281 giorni, e inIine Plutone in 248 anni.
Dobbiamo prendere in considerazione anche altri elementi, come le circa
150 combinazioni delle 12 case con i 12 segni, i transiti, ecc., per conoscere un
po di astrologia, il che richiede previe nozioni di astronomia e di semplice
cosmograIia; e necessario sapere inoltre che si deve tener conto sia degli aspetti
celesti che di quelli terrestri per ottenere le conclusioni dell'orientamento del
cielo planetario, e che la Terra compie una dozzina di movimenti oltre alla
rivoluzionie intorno al Sole e alla rotazionie su se stessa (la mutazione del suo
asse, il suo "allargamento", la sua proiezione nello spazio alla velocita di 20 km.
per secondo) (102).
Dobbiamo aggiungere la ripartizione dei quattro elementi della natura
nello zodiaco, il FUOCO, che rappresenta il dinamismo, e situato all'inizio
dell'anno astronomico (21 di marzo) quando il Sole incomincia la sua marcia
davanti alla pista zodiacale; e l'energia indispensabile a tutte le cose per il
conseguimento di un progetto. Quando il progetto e deciso, si visualizza
generalmente il risultato, se ne scorge la Iine: il risultato e l'elemento solido che
corrisponde alla Terra nel segno del Toro; come il Iuoco e in sintonia con il
pianeta Marte, il cui domicilio e l'Agnello (primo segno dello Zodiaco), cosi la
terra e l'elemento del pianeta Venere, il quale governa le arti, la simpatia e
l'amore, che sono Iunzioni puramente terrestri. L'elemento ARIA, che
rappresenta i gas, oltre ad essere l'elemento della Iusione, delle possibilita di
Il sistema yoga 201
associazione di unione, sta ad indicare la necessita di appoggio, di aiuto, di
assistenza in tutte le cose, ragion per cui prende il suo posto nel segno dei
Gemelli, segno simbolizzato da due Iigure umane (Adamo ed Eva), a signiIicare
l'intelligenza e la cooperazione. Come in tutte le attivita, dobbiamo Iare i conti
con gli ostacoli, rappresentati dall'elemento acqua nel segno del Cancro. I
quattro elementi Iormano il quaternario, il quale, suddiviso nei segni dello
Zodiaco, da luogo alle seguenti triplicita:
L'elemento FUOCO nei segni Ariete-Leone-Sagittario.
L'elemento TERRA nei segni Toro-Vergine-Capricorno.
L'elemento ARIA nei segni Gemelli-Bilancia-Acquario.
L'elemento ACQUA nei segni Cancro-Scorpione-Pesci.
Si potrebbe insistere sul magniIico simbolismo dell'elemento FUOCO nei
segni caratterizzati da una Iorza dinamica, da un potere attivo, mentre
l'elemento TERRA e rappresentato dai segni che esprimono attaccamento,
ponderazione, studio, servizio, ecc. L'elemento ARIA appartiene ai segni doppi:
i Gemelli (2 Iigure umane), la Bilancia (2 piatti) e l'Acquaiolo (2 rivoli d'acqua
che escono dall'AnIora); l'elemento ACQUA e proprio di quei segni che
esprimono il movimento ondulatorio dei liquidi, la instabilita, l'ostacolo, la lotta
delle aspirazioini, il lavoro sui vari piani, il karma.
E' bene sapere che l'uomo si Iorma sotto le seguenti inIluenze planetarie:
il primo mese del concepimento e governato da Saturno, nel secondo Giove da
all'embrione il calore e l'umidita necessarie e nel terzo mese aiuta alla
Iormazione del piccolo corpo, insieme a MARTE che da l'energia; nel quarto
mese il SOLE da la spinta vitale: il cuore entra in movimento (ricordiamo che il
Sole governa il cuore nel segno del Leone); nel quinto mese VENERE
interviene a modellare la Iigura, deIinendo le membra e il sesso; MERCURIO si
occupa dei capelli, delle ciglia, delle unghie e delle corde vocali nel sesto mese;
durante il settimo la LUNA ripulisce e modella l'elemento di vita dato da
Venere e da Mercurio; nell'ottavo mese ritorna SATURNO a regolare il calore e
a Iissare la ponderazione nell'organismo in procinto di vedere la luce; questa
Iase puo pero corrispondere anche a Urano che nella Nuova Era e
nell'evoluzione dello Zodiaco regge il secondo domicilio di Saturno; e, inIine,
nel nono mese si dice che sia Giove a prendersi cura degli ultimi particolari, ma,
come prima, per l'evoluzione dello Zodiaco, e ora NETTUNO a presiedere al
passaggio dell'essere dal mondo psichico al mondo terrestre, dato che Giove e
stato sostituito da Nettuno nel governo del segno dei Pesci, adattandosi meglio
alle caratteristiche del segno.
La legge di causa-eIIetto (il karma), cosi strettamente legata ai pianeti dal
concepimento in poi, diventa comprensibile nella misura in cui si penetra negli
arcani della scienza astrologica. Quando ci si rendera conto che vibrando i
pianeti nello spazio, vibrano anche dentro di noi, nei nostri centri nervo-Iluidici,
saranno presi in maggior considerazione per quanto riguarda la vita terrestre;
202 Il sistema yoga
inIatti noi ci evolviamo sotto l'inIluenza dei pianeti come un cosmo di
proporzioni inIinitesimali. Facendo entrare i centri in stato di recettivita
otterremo la Iusione con l'InIinitamente Grande, l'Unione Cosmica,
l'IdentiIicazione, lo YUG...
Ogni chakra e, come un pianeta o,piuttosto, come l'immagine di un
pianeta che puo maniIestarsi dentro di noi, sintonizzandoci quindi con la
"longitudine d'onda" di un pianeta, trarremo beneIicio dalle sue inIluenze
positive, saremo i suoi "simpatizzanti", diventeremo come un apparato ricevente
che capta la musica di un apparato emissore. Ogni chakra corrisponde ad un
pianeta particolare per cui e necessario "accendere" il chakra corrispondente per
essere "in relazione" con tale pianeta, allo stesso modo in cui un apparecchio
radio puo captare varie emittenti secondo la lunghezza d'onda captata dal
quadrante ricevente.
E perIettamente possibile paragonare luomo ad un apparecchio radio,
vediamo pertanto che non basta avere lapparecchio per poter ascoltare la
musica (non e suIIiciente avere un corpo per essere in contatto con il Divino),
dobbiamo introdurre il contatto (risvegliare la corrente kundalinica); solo allora
si Iara la Luce (sia in senso proprio nellapparecchio, che in senso Iigurato,
nellessere umano), poi e conveniente cercare lemittente desiderata per
captarne la musica; questa ricerca nel quadrante dellapparecchio ha come
conseguenza lapplicazione dellantenna allapparecchio ricevente per captare
lemissione (cosi, allo stesso modo, dobbiamo porre il corpo in stato di
ricettivita e usare i chakra come tanti condensatori).
Il parallelismo Ira i pianeti e gli elementi piu sotto esposti e una specie di
Archeometria, la cui conoscenza e indispensabile per poter realizzare in seguito
il meccanismo della meditazione, giacche senza la comprensione di questi
elementi la concentrazione e impossibile.
PIANETA METALLO LUNGHEZZA DONDA CROMATICO
COLORE EMESSO PLESSI ELEMENTI VIBRAZIONE
Saturno Piombo 0.58 GialloSacro Terra 600
Giove Stagno 0.41 Violetto Prostatico Acqua 6000
Marte Ferro 0.60 Arancione SolareFuoco6000
Venere Rame 0.65 RossoCardiaco Aria 5000
Mercurio Mercurio 0.52 VerdeFaringeo Etere 1000
Luna Argento 0.00 Incolore Cavernoso Mentale 1000
Sole Oro 0.47 Azzurro Cerebrale Assoluto Emanativo
Siamo ora un po piu istruiti sulle materie da studiare per produrre lo
scateneamento delle Iorze interne sarebbe inIatti diIIicile orientarsi Ira chakra,
pianeti, metalli, ecc., senza documentazione; dobbiamo inoltre comprendere le
Il sistema yoga 203
relazioni esistenti tra questi diversi elementi che sono lorigine del sistema
Iisico-psichico, oggetto del nostro attuale interesse.
Il parallelismo dei metalli con i centri di sviluppo e alla base della scienza
dei talismani103. In quanto ai colori non devono essere conIusi con quelli dei
chakra o con il colore simbolico dei pianeti (Saturno: nero; Giove: azzuro
pallido; Marte: rosso; Venere: arancione; Mercurio: marrone; Luna: bianco;
Sole: giallo oro) e neppure con i colori detti della Iortuna e attribuiti ad ogni
segno zodiacale (Ariete: rosso vivo; Toro: verde scuro; Gemelli: grigio scuro;
Cancro: biano; Leone: giallo; Vergine: multicolore; Bilancia: verde acqua;
Scorpione: cinabro; Saggitario: azzurro chiaro; Capricorno: nero; Acquario:
grigio o argentato; Pesci: azzurro scuro); si tratta invece del colore emesso dalle
vibrazioni delle onde in relazione allo spettrograIo.
Possiamo ora analizzare i vari chakra.
Muladhara, nil centro della base
Muladhara, la base della colonna vertebrale, e il primo centro nella parte
bassa del corpo, essendo lemanazione del plesso sessuale; il suo cuore e lo
yoni: e la parte estrema dellarteria Sushumna (il condotto centrale ai lati del
quale sale pingala e scende ida).
Questo chakra e di colore giallo, con i petali rossi dalle lettere dorate ed e
simbolizzato da un loto di 4 petali contenente al centro il carattere magico
LANG, situato sopra leleIante AIRAVATA; le lettere sono V(vam)-CAM-
SHAM-S(sam). Meditando su questo chakra si sviluppa il talento della parola,
dellabilita e dellorganizzazione. Esso e chiamato KULA (matrice); e il
soggiorno di SIDDHA, denominato DVIRANDA (luogo doppio); la deita e
DAKINI (la strega).
Si localizza Iacilmente, tra la base del sesso e lano, con un po di
allenamento; questo centro, che si riscalda rapidamente, richiede concentrazione
sul GANESHA, e meditazione sugli elementi che abbiamo elencato piu sopra.
Solo dopo aver visualizzato lelemento vibratorio, stabilito il contatto con il
pianeta e praticato le asana adeguate, sara possibile concentrarsi, e produrre le
vibrazioni per mezzo delle respirazioni ed ottenere con laiuto delle divinita
(simboli dei piani), lapertura di questo primo centro.
SVADISTHANA
(sva: soIIio vitale; sva-adhisthana: dimora del SoIIio della Vita)
Questo secondo centro, dimora del SoIIio Vitale (prana) e il punto di
partenza di tre arterie principali: Ida, Pingala e Sushumna, situate alla base della
pelvi.
204 Il sistema yoga
Il centro del chakra e bianco con 6 petali contrassegnati dalle lettere: B,
Bh, M, Y, R, L. Qui risiede BANA (la Ireccia), la cui deita e RAKINI. Il
carattere magico VANG e sopra il mostro marino MAKARA, accompagata da
VISHNU (la Onnipotenza).
Lelemento Terra, proprio del primo centro, e simbolizzato delleleIante,
animale pesante, terrestre, lento, legato Iortemente alla materia; mentre nel
secondo centro lelemento acqua e simbolizzato da un animale acquatico.
Dobbiamo ricordare che lelemento terra e rappresentato in GraIia da un
triangolo con la punta verso il basso, attraversato da una linea, e lelemento
acqua da un triangolo con la punta verso il basso, senza la linea trasversale; essi
indicano i primi due elementi inIeriori, per cui non sorprende trovarli in questi
due primi chakra, propri del mondo materiale che appartengono al dominio
della involuzione, della personiIicazione, del personalismo, della personalita
(nei gradi iniziatici simbolizzano i novizi (GETULS) e gli aIIiliati (GAG-PA).
MANIPURA (Nabhi-Padma)
e il loto dellombelico, chiamato cosi perche e lemanazione del plesso
solare, che si trova sotto lepigastrico. La Citta del Gioiello di color rosso con
10 petali dorati dalle lettere D, Dh, (cerebrale), T, Th, N, D, Dh, P, Ph, N
(dentale).
Vi risiede RUDRA (signore delle lacrime) e la deita e LAKINI (la dea
virtuosa). Il simbolo e Rudra-Aksha-Siddha (Occhio del Signore delle lacrime).
Il carattere magico RANG si trova sopra un Agnello. Per mezzo della
meditazione sulla Divinita Vahni-Bija (Signore del Fuoco) si puo ottenere
PATALA (potere speciale).
Lelemento FUOCO, simbolizzato da un Agnello (il dinamismo, la
Iocosita) e rappresentato da un triangolo con la punta verso lalto, segno della
prima evoluzione, della aspirazione allelevarsi. Corrisponde agli Adepti
(GELONG), gli Iniziati che si preparano ad istruire il mondo.
ANAHATA (il centro del Suono Spontaneo)
Possiede 12 lucenti petali rossi dalle lettere K, Kh , G, Gh, N, (gutturali),
Ch, Chh, J, Jh, N (palatali), T, Th (cerebrali). In questo centro risiede
VAYUBIJA (seme del vento); qui predomina inIatti lelemento ARIA
(triangolo con la punta verso lalto con una linea trasversale) simbolizzato
anche da unantilope nera (animale molto veloce) portatrice del carattere
magico YANG.
Da qui si innalza il soIIio di vita, il cui simbolo e BANALINGA (una
Ireccia). Anahata e la dimora di PINAKI (portatore del tridente) e della deita
KAKINI (corvo Iemmina). In questo centro e presente JIVATMA ed e il
Il sistema yoga 205
soggiorno di PAVANA-BIJA (seme dellaria), benche il suo Reggente Supremo
sia ISHA.
VISHUDDA (il centro della Estrema Purezza)
Governa i nervi trasmissori delle percezioni e le loro relazioni con i
seguenti 16 punti: dita dei piedi (in particolare gli alluci), polpacci, ginocchia,
cosce, Iianchi, organi sessuali, ombelico, cuore, gola, collo, glottide, naso,
Ironte, cranio, protuberanze dietro le orecchie e Brahma-Rundra.
Si dice che sia color oro Iino o color Iumo, poiche in eIIetti un velo
sembra occultare il suo splendore.
Le 16 vocali sono disposte sopra i 16 petali del chakra. Qui si trova
CHAGALANDA (occhio di capra); la deita e SHAKINI insieme a
NATESHVARA (signore della danza). Il carattere magico HANG si trova sopra
un eleIante bianco. LeleIante maniIestava nel primo centro la solidita
(lelemento Terra), mentre il secondo chakra e generalmente caratterizzato da
un coccodrillo per maniIestazione animale dellelemento Acqua: lagnello, nel
terzo chakra simboleggia il Fuoco mediante la natura orgogliosa di questo
animale, e inIine, lantilope, simbolo della velocita, rappresenta il vento o
lelemento Aria. Ora ci troviamo nel piano super-psichico dellelemento Etere,
al quale corrisponde lelIante bianco, considerato animale Sacro, poiche
rappresenta la Sapienza.
La divinita di questo chakra e MAYA-DHISHA (Signore che induce alla
Illusione). Subito dopo viene il CHAKRA LALANA, centro del gioco
dellAmore, che si trova poco sopra Vicuddha, chiamato a volte CHAKRA
KALA (centro dellabilita). Ha 12 petali e, come centro secondario, sviluppa
Iacolta molto utili per il Laya-Kriya-Yoga.
AGNA (il Centro del Comando)
Le tre arterie si riuniscono nel luogo chiamato TRIVENI, triplice
conIluente di IDA (corrispondente al Iiume Gange), PINGALA (corrispondente
allo Yamuna) e SUSHUMNA (corrispondente al sottile Iiume Sarawati). Questo
chakra ha due petali contenenti, rispetivamente, le lettere H e KSH.
E la residenza del MAHA-KALA (lEssere Arci-Tempo), della deita
HAKINI e di MAHESHVARA (Supremo Signore). E il luogo dei 3 Alberi
Sacri: Nada, Bindu e Shakti.
La Divinita e JYOTI-SVARUPA-ISHWARA (divinita la cui natura e
Luce) oppure SHAMBHU (datore di Pace).
Citiamo solamente il CHAKRA MANAS (centro mentale) e i suoi 6
petali, il CHAKRA SOMA (centro di oIIerta) e i suoi 16 petali, i KARANA
RUPAS (le 7 Iorme causali), il CHAKRA MANI-PITHA (centro dellaltare dei
206 Il sistema yoga
Gioielli) e i suoi 12 petali e, inIine, lultimo chakra, il SAHASRARA (loto di
mille petali) dove dimorano KAMANATHA la dea KAMAISHVARI, benche
poi vi sia anche lapertura chiamata BRAHMARUNDRA, che equivale alla
citta Sacra di PRAYAGA.
Prima di aIIrontare un quadro di ricapitolazione ricordiamo che i 50 petali
dei 6 chakra principali (il settimo, il loto di 1.000 petali contiene 50 lettere
ripetute 20 volte) corrispondono alle 49 lettere dellalIabeto sanscrito, piu la
ripetizione di una, per un totale di 50 lettere.
Vi sono poi 16 vocali: a, , i, , u, u?/u, ri r, tri, tr, e, ai, o, au, am, ah.
Le consonanti sono 33, divise in:
Aspirate: Ha, Ksha.
Gutturali: Ka, Kha, uGha, Ga, Na.
Palatiali: Cha, Chha, Ja, Jha, Na.
Celbrali: Ta, Tha, Da, Dha, Na.
Dentali: Ta, Tha, Da, Dha, Na.
Labiali: Pa, Pha, Ba, Bha, Ma.
Semi-vocali: Ya, Ra, La, Va.
Sibilanti: Sha, Ca, Sa.
Ricordiamo che le vocali sono disposte sopra i 16 petali di Viccudha;
Agna ha Ha e Ksha; Anahata invece ha dalla lettera Ka Iino a Tha; Manipura
dall Da Iino alla Pha; Svadhistana da Ba Iino a La, e Miladhara da Va Iino a Sa.
Quindi ogni chakra e simbolizzato da un Iiore di loto con un determinato
numero di petali; la parte centrale e di un colore e i petali sono di un colore
diverso; i VARNAS (le lettere inscritte) sono delle parole Sacre da pronunciare
durante le meditazioni sullelemento simbolizzato da un animale inscritto nel
chakra e accompagnato da una parola magica. Inoltre una Iigura geometrica
evoca il chakra, alla maniera di uno Yentram, contenendo tutte le Iorme di ogni
sensazione e procurando il trasporto nei diversi Eteri. Le divinita, gli dei, i
residenti sacri, corrispondono ad altrettanti piani, stadi, simboli di stati speciali,
che devono essere acquisiti per mezzo di vibrazioni particolari per identiIicarsi
col piano desiderato, prima di praticare la elevazione Kundalinica.
Fig 38
chakra muladhara
Iig 39
chakra svadhisthana
Iig 40
chakra manipura
Iig 41
Il sistema yoga 207
chakra anahata
Iig 42
chakra vishudda
Localizzazione approssimativa Pianeta Facolta Colore centrale
Colore petali Forma geometrica Residente Deita Parola magica
Animale Divinita
Plesso pelvico del simpatico Saturno Emozione GialloRosso
Triangolo con la punta verso il basso Siddha Dakini Lang
EleIante Ganesha
Plesso ipogastrico GioveMemoria Bianco RossoQuadrato Bana
Rakini Vang Coccodrillo Vishnu
Plesso solare Marte Sensazione RossoOro Cerchio Rudra Lakini
Rang Agnello Shiva
Plesso cardiaco Venere Simpatia Azzuro Lucente
Triangolo con la punta verso lalto Vayubita Kakini Yang
Antilope Isha
Plesso Iaringeo Mercurio ClariudienzaGrigio Iumo Oro Stella
Chacalanda Shakini Hang EleIante bianco Mayadisha
Plesso del comando Luna ClarividenzaViola Bianco
Mahakala Hakini
Plesso cavernoso Sole Unione Oro Oro Kama-natha Kama-
iswari
Naturalmente e utile ricordare che tutto e come il sistema planetario
nellinIinitamente Grande o come il principio atomico nellinIinitamente
piccolo: il corpo delluomo presenta la stessa composizione delluno e dellaltro
insieme; e una Irazione del Gran Tutto, sempre simile a se in ogni sua parte, in
virtu della omogeneita di vibrazioni dovute ai centri attivi; e un centro
vibratorio.
Latomo con i 7 elettroni principali, luomo con i 7 chakra piu importanti,
il nostro sistema solare con i 7 pianteti tradizionali, tutto evolve Iacendo parte di
altri sistemi sempre piu importanti, per costituire, nellinsieme, questo Gran
Corpo Universale.
Vediamo di nuovo con piu attenzione i nostri chakra.
IL CHAKRA MULADHARA
E situato nel Mulasthana, cioe, nel perineo, il plesso pelvico del
parasimpatico; Muladhara, che signiIica base della colonna, e il punto di
partenza, il sostegno, la base di Sushumna, la colonna centrale situata in Mer-
208 Il sistema yoga
danda (la colonna spinale) ai lati della quale si eleva da una parte Ida (la
canalizzazione nervosa della parte sinistra che arriva alla narice destra) e
dallaltra Pingala (il nadi positivo alla destra della colonna vertebrale che arriva
alla narice sinistra). Questi nadi sono corrispondenti astrali delle corde gangliari
del gran simpatico e nascono nel chakra Muladhara per elevarsi Iino al chakra
Bhrukuti, nel cervello, dove i plessi adiacenti si riuniscono al cordone spinale
(Sushumna) che e il punto dincontro anche di altri condotti secondari. Il Nadi
Sushumna ha il suo centro in Kanda (il sacro) e passa attraverso Talu (la base
dello scheletro) per arrivare a riunirsi con il chakra Brahma (plesso delle 1.000
diramazioni nervose), il cerebrum.
Muladhara, che ha 4 dala (rami), ha la Iorma di un triangolo, di cui una
delle punte corrisponderebbe alla base del sesso e le altre due punte ai lati del
retto. Il simbolico triangolo di questo chakra sarebbe, quindi, collocato
orizzontalmente alla base del corpo. La contemplazione di questo chakra libera
da tutte le malattie e conIerisce poteri psichici.
La deita Dalini e simbolo della Iorza che dirige questo centro neuro-
Iluidico. Nelluomo vi e una Shakti Universale, la Iorza in generale
simbolizzata da Kundalini (il potere misterioso) ma ogni chakra possiede anche
una shakti particolare e Dakini e quella del chakra Muladhara.
Il Muladhara e il centro di tutte le sensazioni, da cui bisogna cominciare
per leliminazione dei vizi, delle passioni e perIino dei piu semplici
attaccamenti terrestri. Vero magazzino di desideri, questo chakra una volta
illuminato costituira il primo passo per la Liberazione, la quale puo essere
ottenuta molto rapidamente una vez que este centro sea desarrollado; ma come
in tutte le cose il primo passo e Iaticoso! Il Muladhara e il chakra piu diIIicile da
porre in movimento.
Nel promontorio del sacrum si trova Kanda, luogo molto importante dove
dorme il serpente simbolico chiamato Kundalini; si trova giusto sopra lano ed
ha le dimensione di un uovo di uccello, con la parte piu ampia verso lalto e la
punta verso il basso. Il Mula-Kanda, nel limite posteriore di Yoni (perineo), e il
ricettacolo del plesso che porta il nome di chakra Muladhara.
Lattribuzione a questultimo di Saturno, il pianeta che corrisponde al
piombo, chiarisce il problema alchemico della trasmutazione spirituale. I suoi 4
petali Ianno pensare alle 4 direzioni cardinali che, come punti di orientamento
per il corpo umano, sono contenute alla base di esso come una bussola!
Abbiamo visto limportanza del quaternario per cui risulta ovvio insistere su
questi importanti parallelismi, esistenti in ogni cosa, per dimostrare la
sincronizzazione possibile per lo yoghi che ha raggiunto lo stato di
comprensione, non solo a livello intellettuale, ma anche emozionale; le
emozioni inIatti non si scatenano piu staccandosi dalla parte interna dellessere
ma Iormano parte inerente del SAPERE (inteso nel senso del celebre assioma
Il sistema yoga 209
della Antica Scienza Segreta; questa parola si trova spesso nella Bibbia scritta a
lettere romane per richiamare lattenzione sulla chiave in essa contenuta).
Si dice che, una volta sviluppato, il primo chakra conIerisca pulsioni
Iisiche molto Iorti; e logico inIatti che il risveglio della Shakti in questo centro,
accentui una energia naturale (prima di tutto la pulsione sessuale, la Iorza
virile), dato che prima di sviluppare poteri sopranormali necessario
perIezionare i sensi normali. A questo proposito sia chiaro che lo yoghi deve
essere un uomo virile e non un eIIeminato; inIatti, gli e necessaria tutta la sua
Iorza sessuale, poiche lo Yoga esige esseri completi e la mancanza di una
qualche Iacolta pregiudica ogni maniIestazione di magia. Neppure le religioni
accettano persone con menomazione ai cinque sensi. Tuttavia, si sa che la
Chiesa Cattolica richiede ai suoi sacerdoti lastinenza sessuale e con cio non
vieta nessuna ordinazione agli eunuchi! Pero sarebbe impossibile ottenere il piu
piccolo risultato di magia se loperatore non avesse sviluppato tutte le sue
Iacolta sensoriali; e nota inoltre la proscrizione dal regno degli iniziati a tutti
coloro che diIettano nelle loro capacita sia intellettuali che Iisiche. E senzaltro
conosciuta anche la regola chiamata (in Francia) della B, che impedisce di
prendere parte ad un Ordine qualsiasi a persone che soIIrono di un diIetto
organico il cui nome cominci con la lettera b, la qual cosa vieta di partecipare
ad ogni assemblea mistica, IilosoIica, religiosa, esoterica, ecc. Ai Begues
(balbuzienti), ai Borgnes (guerci), ai Bancals (con le gambe a x), ai Bossus
(gobbi), ecc. Sono vietati anche i portatori di binocles (occhiali), bequilles
(stampelle), benajes (cinti erniari), ecc. (Vedere Levitico, Cap. XXI ver. Dal 17
al 23).
Il riIiuto della Chiesa di ordinare sacerdoti con qualche deIormazione
Iisica, non e dovuta ad una questione di prestigio (il Iatto che un uomo manchi
di perIezione Iisica non pregiudica le Iacolta intellettuali ne tantomeno le
aspirazioni spirituali).
Non e di poca importanza per un uomo essere in buone condizioni
Iisiche; inIatti gli scompensi causati da menomazioni rallentano anche
levoluzione, nonostante il desiderio di progresso dellindividuo (si sa che
secondo le leggi karmiche i suicidi ritornano in corpi deIormati al Iine di pagare
lauto crimine commesso in una vita precedente).
Il chakra Muladhara conIerisce un primo controllo sulle emozioni da un
punto di vista sentimentale e allo stesso tempo sviluppa il senso della emozione
in un piano superiore con lo scopo di Iavorire lo stabilirsi di un contatto Ira
ladepto e il Cosmo. La sensazione di calore che gli studenti di Hatha-Yoga
generalmente percepiscono e dovuta al Iatto che Kanda si trova a galleggiare
nellOceano vibratorio costituito da tutto il corpo e non dalla illuminazione del
Muladhara come alcuni pensano! Inoltre, il risveglio di Kundalini non si
veriIica se non dopo lunghi anni di pratica della Asana, accompagnata da altre
discipline delle quali abbiamo gia accennato che aIIronteremo nei particolari piu
210 Il sistema yoga
avanti. Quando il kundalini si mette in movimento passa attraverso diversi
chakra illuminandoli ad uno ad uno; quindi e erroneo pensare che un chakra si
apra prima del suo turno corrispondente; il processo si realizza con ordine e il
Muladhara deve essere la prima porta ad aprirsi nellascesa dellenergia
dinamica della Grande Shakti Interna. Prima che questo centro si apra e
sottinteso che Kanda deve lasciar salire il kundalini da esso contenuto, poiche
per il semplice riscaldamento del calice e richiesta una grande energia, una
lunga puriIicazione e un enorme lavoro su se stessi. Quando kundalini esce dal
suo ricettacolo mette in movimento i petali del loto iniziale producendo il primo
vero riscaldamento che si ripete varie volte, prima che un calore costante si
stabilisca e catesi la luminosita del centro del chakra che a sua volta entra in
piena vibrazione.
Evidentemente, Kundalini e sempre in stretto contatto con il chakra
inIeriore del corpo, ma sarebbe un errore pensare che il Serpente Sacro del
Simbolismo Yoghi permanga nel chakra Muladhara; Iorse questa
interpretazione deriva dalluso di alcuni autori della parola Muladhara-Chakra
che designa il centro neuroIluidico; per indicare il Mula-Kanda, il supporto
della radice di Meru-Danda; la base della colonna vertebrale e un ricettacolo per
Kundalini e da nascita ad un centro psichico che porta il nome di plesso del
supporto della colonna ossia chakra muladhara. Questo plesso Iondamentale ha
4 rami, che mantengono per cosi dire un equilibrio e contiene un triangolo (il
Garuda Purana, ovvero Bhanga, cioe la Iorma triangolare di quella regione
compresa tra il coccige posteriore e le due tuberosita dellischio ai lati del
pudendum pubis. Questo chakra e generalmente vicino a Svadhistana, ed e
situato nel Guhya-Desha (regione pelvica al livello della radice del pene).
IL CHAKRA SVADHISTHANA
E il plesso ipogastrico del gran simpatico. Le diverse localizzazione dei
chakra sono state eIIettuate in diverse occasioni da uomini di scienza e
attualmente non sussiste alcun dubbio sullesistenza di questi centri, la cui
autenticita era stata messa in discussione alcuni anni Ia dal mondo occidentale
ma che lOriente accettava come parte della sua tradizione scientiIico-IilosoIica
da millenni. Ci sono numerosi medici nella nostra epoca che non solo si
dedicano allo studio dei chakra e dei loro poteri ma praticano anche con
successo il sistema yoga. Per cio che concerne le deIinizioni scientiIiche,
secondo il metodo occidentale, si e Iatto il possibile per non ricadere nei termini
della anatomia occidentale che considera ora lHatha-Yoga un metodo Iisico-
psichico per lo sviluppo delle Iacolta. La Iisiologia moderna ha stabilito
eccellenti basi Iisiche sia per tutto cio che concerne il meccanismo kundalinico
che per lubicazione dei centri chakrici.
Il sistema yoga 211
Quanto esposto nel The Bombay Medical Union nel mese di luglio 1926
dal dottor Vasant G. Rele, alunno di C.H.L. Meyer (M.D. London), ordinario di
Fisiologia nel Grant Medical College di Bombay, ha contribuito grandemente
allaccettazione uIIiciale dello Yoga come scienza. Da allora se ne e discusso
ovunque del tema Yoga (in Europa e in America ora e molto noto); e stato
illustrato dagli stessi yoghi, trattato nelle Universita, pubblicato su articoli di
riviste scientiIiche in genere, e mediche in particolare, in relazione alla tecnica
di sviluppo dei chakra; senza dimenticare la grande diIIusione dei principi dello
Yoga soprattutto Ira gli psicologi, i quali la considerano una soluzione possibile
dei problemi dei disordini sia mentali che Iisici. Nel corso del mio ciclo di
conIerenze in Europa, dagli incontri con gli psicanalisti e risultato che il loro
metodo e incompleto e i discepoli piu avanzati di Jung e di Freud mi hanno
sempre dichiarato la loro incompetenza nel risolvere il problema
dellorientamento degli ammalati. Solo il metodo dello yoga che ho loro
proposto e in grado di portare la soluzione per superare il muro, dinanzi al quale
la psicologia contemporanea si trova molto spesso.
Il chakra Svadhisthana, emanazione del plesso ipogastrico, si trova al
centro del corpo, sopra la linea che va dal plesso sacro allombelico. Collegato
ai gangli simpatici, e allaltezza della quinta vertebra lombare; il nervo pelvico
si collega nel luogo chiamato promontorio (precisamente sotto la quinta
lombare); e a meta tra questo punto e la parete ventrale si trova il chakra.
Il mostro marino indicato come simbolo dellelemento ACQUA che
governa questo centro, e il Typhon della mitologia egiziana. Nel bassorilievo di
Esne e possibile osservare la divinita, sotto Iorma di coccodrillo, in procinto di
trasmutarsi secondo lo Zodiaco di Esne; Typhon ha operato il rinnovamento
dellImpero delle Tenebre (simbolo che si trova nel Tempio di Hermoutis) che
sta a signiIicare il trionIo della personalita reale; avendo annientato le leggi
saturniane corrispondenti al primo chakra, ladepto riesce a sIuggire al proprio
zodiaco mentale e si sottomette allautorita tradizionale della Maestria (bisogna
insistere sul Iatto che la vera volonta, lazione dinamica, il voler agire, si puo
maniIestare solo quando il discepolo abbandonava la propria volonta per quella
del Maestro il quale e simbolizzato da Giove, pianeta di questo centro). Nella
simbologia Iniziatica (vedi il GA nel II Messaggio: I Centri Iniziatici) il
primo chakra corrisponde al primo grado dellevoluzione vero la Saggezza e si
trova ancora Iuori dalla Corona Ecclesiastica (cerchi di protezione); il chakra
Svadhisthana, invece, e il grado degli aIIiliati (secondo grado Iniziatico), coloro
che sviluppano il vero 10 (il simbolo della personalita e Giove che,
astrologicamente, indica la Iama, il successo, la grandezza). Lilluminazione di
ogni chakra corrisponde al grado Iniziatico REALE e non simbolico come per
certe associazioni massoniche, rosacroce, martiniste, ecc. In alcune societa
chiamate segrete i portatori di alti gradi non conoscono neanche i rudimenti
dellesoterismo e ancor meno hanno raggiunto il piu piccolo sviluppo dei loro
212 Il sistema yoga
chakra; si dedicano piuttosto alla vita proIana senza possedere alcuna nozione,
neppure teorica, dello yoga... Quanti di questi grandi 33 dovrebbero
ricominciare tutto dallinizio! Habria necesidad de que previamente se
presentaran de nuevo en calidad de piedra bruta
Si dice che i sogni sono il prolungamento della vita diurna, che durante il
sonno, invece di restare entro i limiti del corpo e dellattivita del cervello, ci
liberiamo dallinvolucro materiale e lo spirito (il vero io, lindividualita puo
allora vivere senza limitazioni. Al risveglio in genere si perde la coscienza delle
esperienze vissute durante il sonno, eccetto di quelle che si sono inIiltrate in
parte nel cervello e sono state spesso deIormate da circostanze molteplici e non
analizzabili qui. In poche parole si puo dire che lo sviluppo di questo chakra
permette, tra le altre cose, di memorizzare i sogni; cosa spesso molto utile,
perche il lavoro cominciato nel sogno puo essere proseguito e le indicazioni
ricevute possono essere applicate alla vita di tutti i giorni; i beneIici sono
grandissimi quando si riescono a ricordare nei particolari le discussioni, gli studi
e gli atti in genere, in modo da poterli aggiungere allesperienza della vita
diurna. BeneIici ancora maggiori si possono avere dallo sviluppo completo del
chakra, il quale permette il ricordo non solo dei sogni, ma anche delle nostre
esistenze precedenti, le quali non sono vite diverse, ma la stessa vita vissuta in
corpi diversi. (Non perche lautomobilista cambia macchina, cambia anche la
propria natura interna, ma solo lapparenza esterna che viene sempre piu
arricchita).
IL CHAKRA MANIPURA
A volte viene conIuso con il chakra kundalini. Sono cosi vicini che in
genere non si distinguono. Nella regione ombelicale il kundalini Iorma un
plesso, noto con il nome di plesso solare, che, estendendosi, produce il chakra
Manipura; questultimo puo essere anche identiIicato con il plesso del coeliac-
axis (asse celiaco). E chiamato loto della Beatitudine e conIerisce allo yoghi,
una volta sviluppato, la Iacolta di entrare nel corpo di unaltra persona; rende
possibile anche la trasmutazione dei metalli e il risanamento degli interni
attraverso lemanazione del suo potere curativo.
Questo chakra e molto importante, essendo lemanazione superiore del
plesso solare di cui conosciamo i notevoli eIIetti nel nostro esoterismo
occidentale. Il plesso solare, essendo Iormato dallo stesso Kundalini (chakra
kundalini), e il primo punto di concentrazione dellenergia Suprema.
Conosciamo tutti il malessere diIIuso in questo centro quando si e
aIIaticati e la sensazione di vuoto causata dalleccesso di consumo di energia.
Conosciamo anche il dolore alla milza (che si situa nella zona del chakra in
Il sistema yoga 213
questione), la sensazione di malessere nella cavita dellepigastrio dopo uno
sIorzo particolare; inoltre, le persone che hanno sperimentato Iorti impressioni
di paura, dicono sempre di aver sentito un vuoto allo stomaco; inIine, le persone
che praticano Ienomeni spiritoidi sono particolarmente Iamiliarizzate agli eIIetti
di questo plesso.
Riassumendo, il plesso solare sembra essere in stretta relazione con il
Vagus Nervus (Nervo Vago), il quale e stato identiIicato da vari studiosi con lo
stesso Kundalini.
Il Vago, o Pneumogastrico, e il decimo nervo craniale, il quale discende
dalla materia grigia Iino al quarto ventricolo con il nono e lundicesimo nervo.
Collegato al midollo allungato attraverso una decina di Iilamenti, discende dalla
base del cranio dove Iorma un ganglio (ganglio della radice del Vago) chiamato
anche giugulare, il quale estende una ramiIicazione Iino al plesso carotideo
(chakra Taluka). Piu in basso appare il ganglio nodoso e poi il nervo avanza
verticalmente parallelo alla colonna cervicale, al petto e alladdome, dove si
Ierma nel plesso solare. Il Vago ha alcune ramiIicazioni in prossimita dei reni,
nella milza e nel pancreas. Per noi e importante osservare la posizione del
chakra Kundalini (plesso solare) secondo questa disposizione anatomica.
Esattamente sopra il plesso solare (chakra Kundalini), abbiamo il plesso
della Asse Celiaco (chakra Manipura; ma sono collegati cosi strettamente che
spesso, parlando di Manipura, ci si riIerisce a tutti e due).
Allaltezza delle ultime vertebre dorsali, sotto il diaIramma, si trova il
chakra MANIPURA, la Citta del Gioiello, appellativo denso di signiIicato!
Salta agli occhi che i Guru dellAntichita erano concordi nellattribuire un
potere particolare a questo centro, poiche, quando si illumina, rivela grandi
tesori. In un certo senso esso e il centro dellessere, pur dividendo questo ruolo
con Anahata, centro delluomo (cIr. Il cerchio intorno al simbolo dellascesa
kundalinica, di cui si parla nel passo biblico di Mose e il serpente nel deserto:
Esodo, IV, 3-4; ne ho parlato in vari punti nei miei libri precedenti).
Il plesso solare e considerato dagli occultisti il centro di gravita, per cosi
dire, poiche in questo luogo il cordone astrale trattiene il corpo eterico durante i
viaggi medianici.
Nel saluto dei membri dellOrdine dellAquarius (parte interna della
GRAN FRATELLANZA UNIVERSALE) si pone la mano sinistra sul plesso
solare mentre la mano destra viene sollevata, allaltezza della spalla, con il
pollice ripiegato e le altre quattro dita tese (simbolo del quaternario e delle
quattro parole: SAPERE-VOLERE-OSARE-TACERE). Il pollice piegato
allinterno del palmo della mano rappresenta la Iorza interna in attivita,
lenergia non aggressiva che ritorna allinterno. La mano sinistra sul plesso
solare denota la Iiltrazione delle Iorze sia emanative che recettive. Vero Iiltro di
vibrazioni, il plesso solare e lorgano che permette di resistere alle Iormidabili
inIluenze cosmiche. Anche la terza ha il suo Iiltro; inIatti e circondata da una
214 Il sistema yoga
specie di aura che la protegge dai raggi solari, i quali altrimenti, essendo molto
potenti, brucerebbero in poco tempo lintera natura. Invece, grazie a questa
protezione, sia la terza che luomo trattengono solo il necessario da queste
grandiose vibrazioni interstellari.
Come uno schermo, il chakra Manipura, capta per noi le Iorze del Cosmo
e le ritrasmette secondo gli ordini emessi da noi. Essendo il piu noto, per lo
meno nellantichita, esso e stato reso il piu popolare. Se ne trovano le tracce in
numerosi reperti di antiche civilta, come, per esempio, nelle statuine dellIsola
di Pasqua, nelle sculture dei Maya e degli Inca, nei graIIiti aIricani, ecc.
Ovunque e indicato per mezzo di un segno, un rilievo, un anello o un marchio
qualsiasi per indicare la sua sacralita, il suo essere considerato parte
sopranormale del corpo Iisico e porzione, quindi, di un corpo piu sottile o, per
lo meno, intermediario tra il corpo Iisico e un altro corpo in un piano invisibile.
IL CHAKRA ANAHATA
Questo centro, chiamato Musica delle SIere, e situato nel Hridayadesha
(regione del cuore); e il plesso cardiaco del sistema simpatico, ed e lultimo
centro nervo-psichico da illuminare per raggiungere la maestria completa sugli
elementi (Terra-Acqua-Fuoco e ARIA, elemento di questo chakra). Lo sviluppo
completo di Anahata permette un reale controllo sulle Iorze della natura
conIerisce quella Iacolta comunemente chiamata di Iare miracoli, anche se
sappiamo che i miracoli non esistono, ma sono Ienomeni prodotti con sistemi
diversi da quelli di laboratorio. Non possono neppure considerarsi miracoli, per
esempio, gli esperimenti del chimico Irancese Georges Claude, che nel 1928, a
Fontainebleau, dimostro la possibilita di creare zaIIiri, smeraldi e altre pietre
preziose con un po di sabbia. Queste esperienze di trasIormazione
dellossigeno sono notevoli ed e deplorevole che non sia stata presa in
considerazione la teoria di Claude sullacqua del mare la quale oIIrirebbe una
Iorza motrice di vari milioni di cavalli vapore, e la cui utilita potrebbe essere
enorme. Daltronde e nota la resistenza dei governi ad utilizzare il genio di
Claude che, pur essendo di beneIicio per lumanita, impedirebbe
larricchimento di vari sIruttatori. Lo studioso aIIermava che entro pochi anni
luomo potra raggiungere il Iondo del mare senza scaIandri, grazie ad una
semplice tecnica duso delle nostre Iacolta. Non si tratta Iorse anche qui di
trasmutazione?
Il dominio sugli elementi ottenuto attraverso lo sviluppo del chakra
anahata e stato oggetto di varie teorie, diverse nella Iorma, ma identiche nella
sostanza. Abbiamo gia Iatto la lista degli elementi primari e dei loro simboli e
speci speciIici e con laiuto di Marcelin Berthelot otterremo gli elementi che ci
aiuteranno nella comprensione della GRANDE ALCHIMIA. Lo scienziato
Il sistema yoga 215
Irancese ha illustrato, sotto Iorma scientiIica, questa materia, in opere che sono
al tempo stesso trattati di chimica e di alchimia. Berthelot non ha esitato
nellaIIermare la necessita di ritornare deIinitivamente alla scienza alchemica;
piuttosto di perdersi in analisi particolareggiate e ignorare perIino i primi
rudimenti delle vere scienze come lalchimia, lastrologia, la Magia, ecc.
Abbiamo visto che in alchimia i simboli degli elementi si scrivono sotto
Iorma di triangoli: un triangolo con la punta verso il basso per lelemento
Acqua; un triangolo con la punta verso il basso, intersecato da una linea
trasversale per lelemento Terra; un triangolo con la punta verso lalto per
lelemento Fuoco; un triangolo con la punta verso lalto, attraversato da una
linea orizzontale per lelemento Aria. I triangoli con la punta verso il basso
corrispondono ai primi due chakra, in quanto simbolizzano linvoluzione,
lattaccamento al mondo Iisico; soprattutto il primo chakra per laIIinita con il
nostro pianeta (la Terra), suo elemento. I triangoli con la punta verso lalto
(Fuoco e Aria) corrispondono luno al chakra Manipura e laltra al chakra
Anahata, in quanto rappresentano levoluzione, laspirazione verso un ideale piu
elevato dello spirito che cerca di liberarsi dallinvolucro materiale. Nel chakra
Anahata risiede JIVATMA: lo spirito incarnato, cioe lanima individuale,
riIlesso dellAnima cosmica. LAnima, da Hridaja (il mare), si eleva lungo il
Nadi Sushumna Iino a Brahma Rundra, dove uscira allesterno per unirsi alla
PARATMA (Anima Universale, Spirito del Gran Tutto). Troviamo una
corrispondenza con il simbolismo cristiano dellanima la quale, per molti
cattolici, risiede nel cuore, e, per puriIicarsi, deve uscire da quellapertura nel
cranio chiamata Iontanella (e che e ben visibile ed aperta nei neonati a causa
della recente incarnazione dellanima), e riunirsi con DIO. Da questo mito
lusanza di attribuire anche ai Santi quella piccola Iiamma sulla testa sempre
presente nelle rappresentazioni medioevali degli Apostoli.
Lannessione dellAnima Individuale ad Anahata, o meglio, la
materializzazione di un riIlesso dello Spirito-Uno si spiega col Iatto che questo
chakra e il primo che, pur appartenendo a un elemento del piano Iisico-
materiale, si trova il contatto con lAlto; inIatti, il piu sottile degli elementi della
Iisica terrestre e anche il piu indicato a Iare da intermediario tra i piani superiore
e i piani del mondo mentale nei quali ci evolviamo. E logico, quindi, che in
Anahata venga a incarnarsi il riIlesso divino; cosi si spiega anche la relazione
con i sentimenti, dal momento che Venere (pianeta del sentimento,
dellamicizia, dellamore) vi risiede; pertanto Anahata e il centro dellamore
universale, di quellamore che Cristo provo nei conIronti dellUmanita.
Lilluminazione di questa chakra porta lAdepto al grado di Istruttore, che e
colui che ha vinto il sentimentalismo personale per proIessare solamente
lAmore Universale, il Sentimento UniIicato, lUnione con i suoi Fratelli
Umani, e con i suoi Iratelli degli altri regni inIeriori.
216 Il sistema yoga
Questo chakra indica, per cosi dire, la separazione del mondo superiore
dal mondo inIeriore, del Regno della Luce dal Regno delle Tenebre (vedere il
disegno del GA a pag. 32. Il grado di Istruttore e al centro, in
corrispondenza del plesso cardiaco, quindi del chakra Anahata). E provvisto di
12 petali, rappresentazioni dei 12 discepoli del Cristo, mentre il Cristo stesso e
indicato dal centro del chakra, simbolo dellAmore Universale. Ecco spiegato
perche lamore viene generalmente collocato nel cuore (gli innamorati porgano
la mano al cuore quando dichiarano il loro amore!...)
Questo chakra, che sta ad indicare anche i 12 segni dello Zodiaco,
necessita anche di una perIetta comprensione della ronda delle costellazioni, di
una realizzazione da parte dellAdepto, come se egli Iosse il centro stesso e da li
potesse visualizzare lo Zodiaco intero; per questo nel Simbolo GraIico
Frammassonico104 il centro rappresenta sia il grado di Istruttore che Anahata, il
chakra che separa i due mondi (si osservi, nel disegno, la parte scura in basso e
la parte chiara in alto), attraverso i quali ascende il serpente della saggezza
(Kundalini), di cui si parla in Esodo, cap. IV, vv. 3 e 4. Si tratta proprio del
punto di equilibrio tra il Macrocosmo e il Microcosmo (le 2 parti, chiara e scura,
presenti anche nel pavimento delle logge delle societa segrete, simbolizzano
lassioma: Come in alto cosi e in basso), cioe il punto di Iusione tra luomo e
Dio, il grado degli Istruttori, delle Guide, dei Guru (rappresentazioni divine
sulla terra). Il Guru e la maniIestazione del Gran Tutto, egli e UNO, e Colui che
resta in questo pianeta per istruire i suoi Iratelli meno avanzati. Il Chellah vede
nel Guru non un semplice Maestro, ma il MAESTRO, Dio stesso, perche il
Guru e Colui che e UniIicato, Colui che deve essere venerato; e ancora una
volta scopriamo in questo chakra il simbolo dellamore, della venerazione, della
devozione...
IL CHAKRA VISHUDDA
Viene chiamato anche il chakra della Purezza. E situato in kantha
(regione della gola) e viene, per cosi dire, materializzato da quella prominenza
che abbiamo nel collo (Pomo dAdamo); e il plesso laringeo del simpatico.
Questo punto si rivela molto interessante in quanto e il punto di unione-
separazione di alcuni nadi primordiali; inIatti in kantha (laringe) i nadi si
biIorcano in due direzioni; per poi dirigersi verso Brahma Rundra, alcuni
attraverso la parte anteriore vicino al chakra Agna, gli altri attraverso la parte
posteriore vicino alla cavita cerebrale.
Ci troviamo in presenza del primo elemento del piano sopraterrestre:
lEtere, il quale entra in Iunzione grazie allinIluenza di Mercurio (il
Il sistema yoga 217
messaggero degli Dei). Lo studente, arrivato a questo stadio, ha dominato le
Iacolta di questo mondo e progredisce verso un piano diIIicile da illustrare a
coloro che non lo hanno sperimentato. Alcune leggi, scoperte migliaia di anni Ia
dagli yoghi, permangono tuttora inspiegabili per la scienza moderna a causa
dellortodossia scientiIica, nonostante alcuni studiosi abbiano dimostrato
suIIiciente integrita per aIIermare che non sempre le Accademie sono allaltezza
del loro compito. Cosi, per esempio, il dott. Giuseppe Calligaris, durante una
dimostrazione presentata presso lUniversita Reale di Roma il 26 novembre
1934, dimostro ampiamente che nelluomo esistono Iacolta televisive; inIatti un
suo paziente, sottoposto a pressione digitale in alcuni punti, Iu in grado di
riIerire particolari di persone ed oggetti nascosti dietro un muro. La Irizione di
certi punti particolari, per esempio del torace, puo attivare in qualsiasi persona
le Iacolta sopranormali di televisione. E Iacile comprendere quindi che, per
mezzo di alcuni auto-massaggi prodotti dalle asana (posizioni speciali studiate
dai Guru), gli yoghi possono ottenere poteri che spesso superano qualsiasi
comprensione; bisogna inoltre riconoscere che lortodossia scientiIica e una
conseguenza dellignoranza; non sarebbe inIatti diIIicile agli uomini di scienza,
riuscire, con un po di pazienza, a spiegare questo problema in particolare; e
suIIiciente inIatti che si prendano la briga di analizzare un tipo di materia per
scoprire rapidamente il motivo di certi Ienomeni, se non completamente,
almeno in parte.
Lilluminazione del chakra vichudda permette di lavorare ormai in
unaltra dimensione; e evidente inIatti che lo studente a questo punto ha trasceso
i 4 elementi della nostra Iisica e puo allora permettersi di usare le vibrazioni di
questi elementi in Iunzione di altri e, in questo modo, sIuggire al nostro
mondo per raggiungere mete meno limitate, per abbracciare uno spazio (in
senso cosmico) piu vasto e, soprattutto, per tentare di avvicinarsi allEssenza-
Una.
Si dice che, con la contemplazione di questo chakra, lo yoghi possa
vivere mille anni in piena e permanente gioventu; di Iatto egli e morto per gli
altri mondi, poiche vive in se stesso e, nello stesso tempo, e il tutto.
Io sono Dio in Se stesso, dice lo yoghi.
QuellEssere delle regioni celesti,
tra la Luna e le costellazioni,
Io sono quellEssere, sono il medesimo essere...
QuellEssere: Alito, Spazio, Cielo, Fulmine,
che si vede nel raggio,
Io sono quellessere, sono il medesimo essere....
(Tchandog, VI, 12, I)
218 Il sistema yoga
Shakini governa questo centro. Tale shakti e la Iorza che nasce dai nervi
cervicali e dalle ramiIicazioni del vago attraverso il centro nervoso del midollo;
questa Iorza ha origine dalla cavita ventricolare media del cervello. Il Iluido
cerebro spinale da lenergia simbolizzata da shakti della quale si dice che versa
il nettare nella testa.
Essendo arrivato a questo stadio, lo studente realizza perIettamente
luniIicazione in senso religioso; anche prima egli laveva indubbiamente
predicata, ma, con laiuto della Luce del chakra, percepisce meglio lidea-
essenza di tale Unita che tanti sIorzi richiede per essere adattata a questo
mondo. Il ProIeta Mohammed laveva capita molto bene. Il suo insegnamento
insisteva in un Dio Unico per non disperdersi nelle Idee di una Trinita come
Ianno i cristiani (o in una molteplicita divina, come i cattolici moderni) o in
diverse maniIestazioni di un Dio Onnipotente come gli ebrei. Di Iatto, lOpera
Santa dei maomettani impartisce una splendida lezione di saggezza, poiche
invece di cercare di Iar guadagnare adepti allIslamismo, preIerisce insegnare il
pericolo insito nelle conversioni, come dal versetto 187 del II capitolo del
Corano: Il cambiamento di religione e peggio del crimine.
Anche lo yoghismo chiede non una conversione, ma una evoluzione (e
Iorse ora sara piu chiaro il perche nel titolo di questo Libro compare
limpopolare termine ISMO, tipico dei nome delle sette). Di solito la
conversione richiesta dalle religioni che hanno poca sicurezza in se stesse e
sentono pertanto la necessita di avere dei missionari che cerchino di ottenere
delle conversioni, esponendo, alla maniera dei rappresentanti commerciali, le
qualita della nuova Iede!... Invece non si vedono missionari dellinsegnamento
di Gautama il Buddha: la lezione e chiara e non richiede diIensori; in tutte le
parti del mondo per convertire le persone alladorazione di Krishna, i
maomettani non sentono la necessita di predicare il Corano che e una Scrittura
Rivelata come lo e la Bibbia, la quale viene sIruttata da molti rappresentanti
della religione cristiana. Tuttavia il Corano puo essere considerato come la
CONFERMAZIONE del Pentateuco e dei Vangeli; essendo il libro Sacro dei
Musulmani, e anche, in un certo senso, lultima rielezione; pertanto lIslam e in
diritto di aIIermare che esso costituisce lultima parola in materia di religione,
cosi come gli Indu potrebbero rivendicare di essere i piu antichi conservatori
della Tradizione Originaria, cioe i piu vicini alla Verita. Mi sono sentito spesso
in disaccordo con la mia religione di nascita (cattolica) per il Iatto che deve
proclamare sempre e ovunque di essere lunica valida quando non ha la Iorza
necessaria di Iarsi rispettare per se stessa senza propaganda missionaria. Cosi, e
assai penoso essere un Discepolo del Cristo, del Grande Yoghi, del Guru dei
Guru, del Sannjasin per eccellenza, errante, eremita, terapeuta, astrologo, di
colui che insegnava lUnione, lUniIicazione, lo Yug, la soppressione delle sette
religiose e delle barriere razziali e culturali, che insegnava lindispensabile
vincolo con il Gran Tutto senza alcun dogma e senza i riti dei Vangeli e vedere
Il sistema yoga 219
invece una trentina di movimenti religiosi chiamati cristiani disputarsi il luogo
di preIerenza del Pensiero umano; disputare su chi costruira la chiesa piu bella,
mentre lo stesso Re dei Re pregava sopra una pietra; su chi otterra le entrate piu
cospicue, mentre Lui insegnava: Ne oro ne argento nella vostra cintura (San
Luca, cap. 10, vers. 4).
Si, il Vitello dOro continua a vivere, perche abbiamo materializzato
quello che gli Indu, per esempio, hanno spiritualizzato. A questo proposito
sappiamo che allepoca in cui il Sole, nel suo movimento apparente,
attraversava il segno del Toro (costellazione di TAURUS) i movimenti religiosi
usavano come simbolo il Toro, la Vacca, il Vitello, il Bue alato, ecc. Sa poco a
poco, secondo le maniIestazioni della cultura di ogni nazione, questo simbolo
veniva assimilato e interpretato. Cosi alcuni eressero delle statue allanimale,
altri lo considerarono piuttosto un simbolo iniziatico ed altri ancora lo
rispettavano come bestia sacra. Ancor oggi il simbolo sopravvive sotto Iorma
diverse: gli spagnoli mantengono in uso le corride dei tori; in India si dice che
Vishnu (maniIestazione materializzata di Dio o seconda Iorma di Parahma)
scese a visitare la terra seduto sopra un Toro e, da allora, il Toro e venerato; la
vacca, sempre in India, oltre ad essere un simbolo, e rispettata in quanto molto
utile per il latte da cui si ricavano il burro e il Iormaggio (elementi ricchi di
proteine che si ottengono senza bisogno di uccidere lanimale, al contrario della
carne che, tra laltro, contiene poche proteine). Bisogna sottolineare che Krishna
(il Cristo degli Indu) e considerato dagli scolastici indu lottavo avatar (inviato
speciale, incarnazione divina) Iin dal 3.200 a.C. Percio Iin dallEra del Toro,
quando il Sole passava di Ironte alla costellazione di Taurus, Krishna e stato
considerato il Grande Istruttore ed e tuttora venerato in Oriente. Mentre in India
si e spiritualizzata la materia divinizzando la vacca e considerandola un animale
sacro, da noi, al contrario, si e materializzato lo spirito esaltando il SIMBOLO
materiale di questo animale e ci si crede ancora intelligenti! In eIIetti, il segno
del TORO corrisponde in astrologia ai beni, alla predisposizione al comIort, alla
Iortuna, ecc.; la seconda casa astrologica in uno schema natale indica il denaro,
le Iinanze, leconomia. Percio Mose, al ritorno dal Monte Sinai, ordino agli
ebrei di non adorare il Vitello dOro: non solo perche avevano preso alla lettera
il simbolo di quellEra in cui il Sole si trovava nella costellazione del Taurus.
Oggi vi sono le Banche, le Borse, le grandi Societa dagli enormi capitali
(simbolizzati dalla seconda Casa astrologica) che contano sul Iavore del
pubblico il quale celebra i suoi culti a questi Templi di Mammone... Oggi, non
siamo piu evoluti degli indu, i quali, migliaia di anni Ia, adoravano
Ireneticamente la vacca. Cosi pure, sia gli spagnoli che vanno ad applaudire una
corrida (simbolo della Iine dellEra del Toro, veriIicatasi migliaia di anni Ia),
dimostrando di essere in ritardo rispetto alla storia dellumanita, sia le persone
che mangiano carne di agnello, dimostrano non solo un ritardo di 2.000 anni
220 Il sistema yoga
(Era dellAriete), ma soprattutto ignoranza, poiche dimenticano lo spirito del
simbolo, prendendolo alla lettera, quando sacriIicano pecore, agnelli, ecc.
Ecco, in poche parole, come bisogna sIuggire dal piano inIeriore per
mezzo del SAPERE e tale e il simbolo superiore di questo chakra che non e piu
limitato dai 4 elementi, ma che si trova in una atmosIera piu sottile (letere).
Sapere e anche la parola chiave per lo sviluppo di questo centro diretto da
Mercurio, il pianeta dellintellettualita; ma, ancora una volta, non bisogna
attaccarsi alla parola, ma vederne lo spirito: lintellettualita e qui intesa come
base di elevazione ad uno stato superiore. Nella gola risiede un magniIico
mezzo di espressione umano: la voce, le corde vocali, il suono, lespressione
attraverso la parola, il Verbo!
IL CHAKRA AGNA
Si scrive a volte AJNYA-CHAKRA. E lestensione naso-ciliare del
plesso cavernoso del simpatico, sotto la divisione oItalmica del 5 nervo
cranico. Le due ramiIicazioni (i due petali del loto) si estendono Iino alle
sopracciglia: e il centro in cui si sviluppa quello che comunemente e chiamato
il terzo occhio. Allaltezza del ganglio cervicale superiore, i nervi direttori
della lingua, si dirigono verso una linea inIeriore, mentre i nervi del glosso-
Iaringeo si dirigono verso lalto. Abbiamo cosi 4 ramiIicazioni principali (la
lingua, la radice e la punta del naso, il plesso naso-ciliare e il plesso cavernoso).
In realta il chakra Ajynya si trova leggermente verso la parte inIeriore del
plesso cavernoso, alluscita del nervo motore oculare comune chiamato Hakini
(che passa per il centro attraverso il talamo).
Si tratta sicuramente del centro piu pericoloso da sviluppare; le asana ad
esso relative devono essere eseguite con prudenza e mai senza gli avvertimenti
di un Guru, poiche lilluminazine di questo chakra prima di concludere
lilluminazione della serie completa dei centri anteriori, potrebbe arrecare
terribili conseguenze. E logico che prima di svilupparsi qualsiasi centro deve
essere preparato per molto tempo e, naturalmente, i chakra devono essere
illuminati uno per uno, secondo il normale processo evolutivo, poiche e
pericoloso mettere in attivita un chakra piu elevato di un altro, prima che questo
sia stato sviluppato completamente. Per quanto riguarda questo 6 chakra, esso
si trova situato anatomicamente in una posizione delicata che richiede un uso
esperto; inoltre, il coronamento della serie devessere comprensibilmente
intrapreso con una perpetua conoscenza del procedimento. E cosi complicata
lilluminazione del chakra Agna, che perIino i sadhaks che sono i piu esperti,
hanno avuto degli incidenti.
Sembra che questo sia il chakra di cui si parla di piu, pur essendo quello
che si conosce di meno!
Il sistema yoga 221
E questo non solo perche e molto scarso il numero degli yoghi che hanno
raggiunto un tal stadio di sviluppo, ma soprattutto perche e molto diIIicile dare
una deIinizione alle Iacolta che entrano in movimento.
Naturalmente, molti mediums o spiritisti di ogni tipo gridano ai quattro
venti che il loro chakra della clarividenza e della clariudienza si e sviluppato,
ma sappiamo bene cosa pensarne al riguardo. Non e raro neppure che alcune
persone vengano a riIerirmi che il chakra del terzo occhio sta dando loro dei
Iastidi! Queste persone mi dicono, in tutta serieta che, nonostante siano
completamente illuminati, sono disturbati da suoni, musiche, messaggi dallal
di la; che non possono dormire, che i loro corpi servono da canali a Dio stesso,
ecc. Ma l0illuminazione richiede bene altro. Non e una semplice
documentazione di spiritualista da biblioteca; non e uninIormazione
intellettuale; e neppure la cosiddetta saggezza di una vita esemplare quella
che puo sviluppare questi centri, ma un lavoro costante di anni; bisogna avere
una conoscenza delle piu variate e una realizzazione totale di se stessi per
abbordare il piano pratico consistente in quelle regole che, gia di per se,
costituiscono un problema (Yama-Niyama-Asanas-Pranayama-Pratyahara-
Dharana-Dhyana-Samadhi).
ConIessiamo, una volta di piu, che in Occiddente non conosciamo niente
riguardo alla pituitaria ne riguardo alle cause delle perturbazioni del plesso
cavernoso. Quali sono realmente le nostre osservazioni su questo punto? Il proI.
W. Norman Brown dellUniversita della Pennsylvania aIIermo nel maggio del
1939 che il contributo che lIndia ha dato alla scienza e enome e, molto spesso,
sconosciuto. Era sua convinzione che lIndia abbia contribuito enormemente
allo sviluppo IilosoIico, sociologico, artistico e in quello di molte altre specialita
della esperienza intellettuale. Come tanti altri scienziati deploro che le
universita manchino di delegazioni per lo sviluppo di queste conoscenze che
dobbiamo allIndia. Crediamo pertanto - aggiunse - (si veda il Bollettino
dellAmerican Council oI Learned Societies, 907, 15th St., Washington) che
nessun indirizzo di studio, e soprattutto quello Umanistico e Universitario
superiore possano arrivare ad essere attrezzate suIIicientemente, senza la
partecipazione di specialisti che abbiano una preparazione adeguata nelle
diverse Iasi della disciplina indu. Vi sono cattedre di Indoogia o di Sanscrito ad
Harvard, Yale, Columbia, Princeton, John Hopkins, Pennsylvania, Chicago e
CaliIornia, ma resta indispensabile la Iondazione di un Ashram, o per lo meno
che i Discepoli dellAshram arrivino ad insegnare nei Collegi di Studi Superiori.
Tuttavia, sembra che lamericano si sia reso conto dellimmenso servizio che
puo oIIrire la IilosoIia indiana, che e Iorse piu scientiIica di una qualunque delle
nostre scienze. Per esempio, della struttura atomica della materia aveva gia
parlato Aulukya, 2.800 anni Ia (e noto, sotto il nome di Kanada, colui che
mangia latomo, lesponente del visaka, IilosoIia dellindividualita atomica).
Gli indu sono, sicuramente, coloro che per primi hanno scoperto la vera
222 Il sistema yoga
costituzione dellatomo, poiche, se per noi e una rivelazione recente che latomo
sia un sistema solare in miniatura, per loro e una vecchia teoria che risale Iino a
quando e nata la loro misura del tempo. InIatti, i IilosoIi dellIndia antica
avevano diviso il tempo il piu piccolo concetto matematico in loro possesso,
cioe lunita di tempo (kala) che corrisponde al periodo in cui un atomo
attraversa la propria unita spaziale! Detto in breve, la teoria atomica che
consideriamo un meraviglioso progresso scientiIico, esisteva molto tempo
prima della nostra Era, nellesplosione di Kanada, attraverso dimostrazioni
scientiIiche come il movimento di un ago verso un campo magnetico, la
circolazione dellacqua nelle piante, letere come base di trasmissione per le
Iorze sottili, il Iuoco solare come causa di altri tipi di calore, il calore come
causa del cambiamento molecolare, la dissoluzione universale per mizzo della
disintegrazione dellatomo, la relativita del tempo e dello spazio, ecc.! Questi
concetti si possono trovare nei trattati del Vaisesika.
Quanto si e detto puo sembrare che ci allontani dal tema dei chakra, ma
ha lo scopo di Iocalizzare il chakra AGNA in particolare. Tale centro di potere e
il timone, e lultimo passo prima dello stadio Iinale di contemplazione; inIatti
quando AGNA e stato messo in movimento lilluminazione e quasi automatica:
e lultimo baluardo del ragionamento e dellanalisi. Dopo, la Iorza kundalinica
prosegue da sola il suo percorso, ormai senza controllo. Nel punto tra le
sopracciglia si riuniscono i nadi principali e si incontrano per lultima volta Ida
e Pingala: come in un contatto, la corrente prodotta dallunione di questi canali
e Iortissima e necessita di una preparazione previa pp 272-73 dello spagnolo
mancano 2/3 paragraIi
possibilita di una illuminazione collettiva, la quale segnera sicuramente una
Rinascita Spirituale nel vero senso della parola. Il chakra del Comando e molto
diIIicile da illuminare, come abbiamo gia visto, per questo e necessario insistere
sul pericolo di totale squilibrio in cui incorre lo studente mal preparato. Quasi
sempre il Guru per sperimentare al suo Chellah circa un minuto di estasi
perIetta, gli Ia intravedere, per un istante, il Samadhi, gli apre, per cosi dire,
lultima porta, in modo tale che il canale non sia piu vergine, anche se poi spetta
al Discepolo portare a termine il lavoro di perIezionamento. Il Maestro illumina
il suo discepolo toccandolo delicatamente allaltezza della pituitaria; tale
Irizione sul chakra Agna dura soltanto alcuni secondi, e percio il sadhak, da
parte sua, dovra Iarsi trovare pronto, puriIicato, preparato, ricettivo, aperto,
come un ricettacolo, come un calice o un vaso sacro, per ricevere dalle mani del
Guru il nettare, lEssenza Divina. Potra godere cosi per un minuto, o un
secondo, o la Irazione di un secondo, la magniIica esperienza, lunica vera,
lunica Cosa valida dellesistenza: la Verita, la Luce, lo YUG...
Tale Diksha (iniziazione) viene concessa solo a quei discepoli,
suIIicientemente preparati, che abbiano giaa aperto completamente gli altri 5
Il sistema yoga 223
chakra attraverso il loro sIorzo personale. Da questo momento sara il Maestro a
Iar assaporare per diverso tempo, la Ielicita divina al discepolo, il quale non
evolve immediatamente, ma soddisIa una curiosita e si prepara la Via per poter,
avendola gia intravista, percorrerla piu Iacilmente. Questa Visione e, a volte,
lunica soddisIazione di quei discepoli che non godono di altre esperienze se
non di quelle illusorie procurate loro dal Maestro. Essi inIatti, nonostante la
buona volonta, non sono abbastanza Iorti da sostenere la tremenda tensione per
raggiungere stadi di illuminazine cosi perIetta che richiedono come necessita
imprescindibile, il soggiorno in un Ashram (eremo, luogo di ritiro, santuario
magnetico) per dedicarsi interamente al lavoro di trasmutazione, che comporta:
puriIicarsi, perIezionarsi, studiare, analizzare, completare, REALIZZARE.
Si tratta dello stesso processo che si veriIica nellevoluzione di una scala
musicale in cui bisogna Iar vibrare le note una dopo laltra per mettere in
movimento larmonia tonale di ogni suono. La base della musica hindu si
compone di 6 Raga105 le quali si suddividono in 126 Raginis (onde) e nei
Putras che sono le sonorita. Ogni Ragas ha 5 note: una VADI (il Re), una
SAMAVADI (il Primo Ministro), che e una nota secondaria, due ANUVADI
(gli intendenti) che sono note dappoggio e una VIVADI (la nemica) o nota
discordante.
Lottava musicale viene a sua volta suddivisa in 22 SRUTIS o mezzi
semi-toni che permettono una delle variazioni piu ricche tra quelle sonore, che
risulta irripetibile dalla scala Occidentale con i suoi 12 semitoni.
Bisogna ricordare che le note sono in relazione con colori, animali,
metalli, ecc.
DO... verde..... pavone reale
RE... rosso...... allodola
MI.... oro........ capra
FA.... crema....... gazza
SOL..... nero....... usignolo
LA...... giallo...... cavallo
SI....... multicolore..... eleIante
Questo parallelismo, come tutti i parallelismi, deve essere compreso
correttamente per raggiungere lidentiIicazione e la contemplazione.
Lilluminazine del chakra Agna non puo dipendere che da un completo
equilibrio tra ragione e intuizione, analisi e rivelazione, oggettivita e
soggettivita.
Tralasciando il chakra MANA poiche il BRAHMA RUNDRA
corrisponde alla cavita venticolare media del cervello. Il passaggio di Kundalini
attraverso tale cavita avviene attraverso lo stretto condotto che ha inizio
dallestremita meno pronunciata dei ventricoli cerebrali che conduce al quarto
ventricolo. I venticoli sono collegati tra loro per mizzo del Nadi Sushumna
(canale del cordone spinale) e da Akasha (spazio subaracnoideo).
224 Il sistema yoga
IL CHAKRA SAHASRARA (Loto dei Mille Petali)
A volte viene chiamato SAHASRADALA-KAMALA.
LAnima e trattenuta prigioniera nella cavita (randhra) Iino a quando
riesce a liberarsi e a riunirsi allesterno con Paramatma (lAnima Universale).
La cavita secerne costantemente un Iluido detto Nettare della Vita (il Iluido
cerebro spinale). Al termine di questa cavita si trova lo spazio sub-aracnoideo,
loriIizio che permette il contatto tra PRANA (cavita interna) e AKASH(cavita
esterna) e si trova alla sommita dl cervello; il cervello e bagnato dal Iluido
divino secreto nel Brahma-Rundra. Questa parte del cervello e coronata da un
chakra dalle mille ramiIicazioni che, a volte, viene identiIicato col BRAHMA-
CHAKRA.
E risaputo che i tessuti del corpo umano contengono elettricita di polarita
negativa, ad eccezione del cervello e dei tessuti del sistema nervoso, i quali
sono di polarita positiva; pertanto questi ultimi recuperano lossigeno
rigeneratore con maggiore rapidita; per questa ragione il metodo
psicoIisiologico di ricaricare di ossigeno il sangue decarbonizzato, e
perIettamente logico. Lo Yoghi conosce il procedimento piu rapido per
assorbire lossigeno nelle migliori condizioni, come pure il mezzo di estrarre
dalleccesso di ossigeno gli atomi che potra trasIormare, nel cervello e nei centri
del cordone spinale, in corrente rigeneratrice. Detto in altri termini, si tratta di
assorbire il Prana per mezzo di asana adeguate unite alla concentrazione delle
Iorze in Sushumna al Iine di elevarlo attraverso i chakra, con laiuto di
Kundalini, Iino a Brahma-Rundra.
Il cuore, che pompa in un anno piu di due milioni e mezzo di litri di
sangue, possiede, in un certo senso, il segreto della longevita: e inIatti il suo
meccanismo che mantiene la vita nel corpo umano; ora, poiche detto
movimento deve la propria origine alla respirazione, il sistema di aspirazione
dellaria merita tutta la nostra attenzione. Da molto tempo i Grandi Guru hanno
compreso che la maestria nella respirazione e la base del segreto della coscienza
cosmica, nella quale bisogna identiIicarsi. Anche la scienza moderna Ia
progressi in questo senso e comincia a rendersi conto dellimportanza del
sistema respiratorio e di una corretta respirazione ottenuta con un buon metodo.
Circa il 40 dei tubercolosi hanno recuperato la salute attraverso il
rilassamento locale del pneumotorace. Gli apparecchi costruiti in America che
permettono agli ammalati la sospensione della respirazione in ambienti allestiti
allo scopo, hanno dato splendidi risultati in 6 casi su 14 di tubercolosi avanzata
106. Tale pranayama artiIiciale ideato da uomini di scienza dellOccidente e una
prova delleIIicacia dei metodi dello Yoga usati gia da molto tempo dai Saggi
dellOriente. Le respirazioni ritmiche, le ritenzioni e soprattutto le sospensioni
del respiro per un periodo di tempo piu o meno prolungato devono naturalmente
essere praticate sotto il controllo di un Maestro in materia, nello stesso modo in
Il sistema yoga 225
cui la terapia sulle vie respiratorie compromesse viene eseguita sotto controllo
medico. La scienza moderna e sulla via di riconoscere che la sospensione della
respirazione ha degli eIIetti beneIici sulla salute; riuscire a dimostrare i risultati
curativi e di ringiovanimento del corpo e dello spirito e uno dei passi piu
importanti per lo sviluppo della medicina occidentale del ventesimo secolo 107.
Inoltre i medici riconoscono sempre piu spesso lazione beneIica delle asana,
anzi, sono proprio loro a raccomandare con Irequenza lo yoga come lunica
possibilita di recuperare la salute e a risvegliare linteresse per tale metodo
psicoIisico che permette di portare il corpo in condizioni tali da sperimentare la
Iusione dellAnima Individuale (Jivatma) con lAnima Universale (Paratma). Se
luomo potesse vivere il periodo naturale di 250 anni avrebbe tempo suIIiciente
per studiare, e lavorare per il perIezionamento della sua evoluzione, cosa che,
normalmente, richiede varie incarnazioni successive. Questo lasso di tempo di
250 anni 108, considerato naturale, permette agli yoghi di liberarsi una volta per
tutte delle indispensabili esperienze terrestri e di terminare il ciclo evolutivo di
perIezionamento; se non Iosse cosi egli sarebbe obbligato a ricominciare ogni
volta la pratica di uninIinita di discipline che, quando si e penetrati nel
Sentiero, non sono piu necessarie. Normalmente, pero, sono indispensabili varie
vite prima di capire dove si trova la rotta, il Cammino, e, una volta trovato,
bisogna seguirlo. Quante anime troppo deboli non hanno saputo osare, non
hanno saputo intraprendere il viaggio iniziatico per impadronirsi dellassioma
Sapere-Volere-Osare-Tacere.
Quando tutti i centri sono illuminati, quando tutto il corpo e veramente
rilassato e pronto a ricevere la Grazia Divina, lIlluminazione, in se, non
richiede troppo tempo: e suIIiciente un secondo, un solo istante di vera unione
con il Gran Tutto; ma questo secondo, questo istante tanto desiderato, e il piu
delle volte, conseguenza di molti anni di preparazione.
Per illuminare questo centro non e necessario emettere vibrazioni
speciali, non e necessario praticare un numero determinato di respirazioni o
concentrarsi su elementi particolari; la sua apertura e il risultato del lavoro
compiuto dagli altri chakra e soprattutto da AGNA, come abbiamo visto.
Il chakra SAHASRARA, illuminato, permette la Iusione nella
Contemplazione Eterna, il raggiungimento della Coscienza Universale, lo YUG.
***
Solo lo Yoga puo eliminare qualsiasi tipo di idolatria perche non impone
obblighi sociali e pratiche di culto. Esso Iissa il pensiero in un Dio Unico, da
vita a questa immagine e poi la trascende. Allora lo Yoghi pone se stesso in
Dio, senza piu limiti e Iorme ne interne ne esterne. InIine, lo Yoghi si Ia
tuttuno con Dio; egli e UNO, e YUG...
Quando si e ottenuta una suIIiciente Iamiliarita rispetto al tema dei chakra
e agli 8 elementi da praticare (i quali non hanno niente a che vedere con gli 8
siddhi, o compimenti), allora si puo cominciare a Iamiliarizzarsi con il metodo
meccanico, se cosi si puo chiamare, o, per meglio dire, a imparare la tecnica
interna, prima di applicare quella esterna, ovvero le asana.
Gli otto elementi dello Yoga sono gia stati illustrati in modo
particolareggiato nella prima parte di questo libro. Essi sono:
YAMA, e cioe la sincerita, la continenza, lastensione dal Iurto o dal
desiderio stesso di possedere (Yoga Darshana, II, 30).
NIYAMA, e cioe la pulizia interna ed esterna; il periodo di studio e di
adorazione, le regole di vita Yoga Darshana, II, 32).
ASANA, o posizioni del corpo. Esse non vengono applicate solo come
mezzo terapeutico (esistono inIatti posizioni che riescono a curare perIino la
lebbra o lepilessia, come Sarvangasana), ma anche, nel campo Iisico-psichico,
per Iacilitare la concentrazione attraverso il rilassamento completo del sistemo
nervoso e attraverso lo sviluppo di certi centri nervo-Iluidici. La posizione
migliore per ciascuno di noi e quella che riusciamo a conservare per il maggior
tempo possibile senza Iare alcun movimento. Due posizioni, pero devono essere
eseguite da tutti gli studenti: Siddhasana (posizione del compimento, o del
triangolo o della Iigura perIetta) e Padmasana (posizione del loto).
PRANAYAMA, e cioe il controllo del respiro, il ritmo adeguato per
produrre la messa in movimento dellenergia, il controllo dei nervi, la maestria
delle vibrazioni, il movimento interno prodotto dalla maestria del Prana.
PRATYAHARA, cioe il controllo delle percezioni sensoriali, Irenare i
sensi. Questo controllo delle sensazioni e molto importante e si acquisisce
superando molte diIIicolta e praticando unarte da certosino.
DHARANA o Meditazione consiste nel Iissare un oggetto e riuscire a
vederne le emanazioni, le vibrazioni, lesteriorizzazione che sIugge allo
sguardo normale. DHAR puo essere inteso come un contatto, oltre che come
vedere intorno a. Dharshana e la benedizione di un santo; i discepoli vanno
spesso dal Maestro a chiedere il Darshan (un istante di esame, un punto di vista,
Il sistema yoga 227
la contemplazione della sua persona che permette di ricevere una vera
benedizione dallemanazione sacra).
DHYANA, la Concentrazione (Yoga Darshana, III, 2) e il mantenimento
della coscienza Iissa su di un oggetto; tale contemplazione implica quasi la
soppressione delloggetto stesso, poiche la vista strettamente legata
alloggetto (e quando dico vista mi riIerisco alla visione interna, alla
penetrazione dello sguardo che comprende lEssenza delloggetto).
SAMADHI o lIdentiIicazione; essa si veriIica quando lindividualita
sparisce, cioe quando la Iorma individuale di colui che medita e si concentra
Iino al punto da essere assorbito dalloggetto, arriva a percepire la Sopra-
Coscienza.
E necessario distinguere due tipi di samadhi (letteralmente, morto,
paralizzato, che non e piu in vita): il primo stadio si chiama Savikalpa-
samadhi e permette di ritornare nel mondo Iisico, mentre lultimo stadio, il
Nirvikalpa-samadhi, e la Iusione con linIinito, lAssoluto, il Nirguna.
Il Savikalpa costituisce un periodo di preparazione preliminare
allesperienza samadhica vera e propria. Esso, inIatti, pur conservando
lindividualita, permette la Iusione con la Coscienza Universale. Lo Yoghi
ritorna dallo stato di estasi e recupera subito lindividualita (il termine
estasi e usato correntemente per deIinire il samadhi, ma non e il piu
appropriato perche la estasi indica solo unevasione dallo stato di coscienza
precedente; in questo caso invece si tratta di uno stato raggiunto coscientemente
per mezzo di unoperazione psichica e non solo mentale. Secondo me ce una
diIIerenza enorme tra un medium che rimane nel piano terrestre e uno yoghi che
ottiene lunione con lUNO.
Lo Yoghi si abbandona al Nirvakalpa quando vuole godere per sempre
della pace sublime, del samadhi completo, senza restrizioni o desideri di ritorno
nel piano Iisico; quando desidera la Iusione Iinale e la reintegrazione nel Gran
Tutto con la totale perdita dellindividualita.
Quando lo studente Yoghi ha sciolto i legami del piano cosciente, quando
ha compreso lillusione della materia che lo incatena a questo mondo e, inIine,
quando esercita Iacolta diverse da quelle normali, allora e in grado di realizzare
gli otto poteri (siddhi), cioe quei mezzi Iondamentali di ricerca che rendono
possibile laccesso a conoscenze molto al di sopra di quelle scientiIiche dei
nostri giorni. Servendosi di questi mezzi i Saggi dellAntichita ottenevano
conoscenze tali che ancor oggi restano senza spiegazione. La Iormazione
planetaria venne descritta molto tempo prima che si inventassero i telescopi e i
Guru dellIndia conoscevano la struttura dellatomo senza lausilio del
microscopio e descrivevano lanatomia e la Iisiologia degli organi senza
ricorrere alla dissezione. I metodi usati erano completamente diversi da quelli
che noi oggi conosciamo; la nostra analisi e sempre limitata perche osserviamo
228 Il sistema yoga
solo lesterno di questo interno. Gli Yoghi penetrano nella cosa, non si
accontentano di visualizzare loggetto, ma si identiIicano in esso.
Gli otto siddhi (compimenti) sono dei metodi di studio dei vari piani della
esistenza umana (bisognerebbe dire quasi sovrumana!). Essi sono:
ANIMA, che vuol dire Iarsi piccolo come un atomo; esso permette
lanalisi della costituzione interna, o meglio, della quintessenza degli oggetti.
LAGHIMA/LAGHINA?, che signiIica perdere peso per sIuggire alla
legge di gravita e visitare regioni sconosciute.
PRAPTI e il risultato dei siddhi precedenti e consiste nello spostarsi
istantaneamente in qualunque luogo, potendo cosi esercitare un aiuto immediato
e senza limiti.
PRAKAMYA permette di ottenere immediatamente qualsiasi cosa si
desideri. Questa Iacolta, ancor piu delle altre, non viene esibita dallo Yoghi; egli
si astiene dal maniIestarla e utilizza quasi sempre le vie naturali per ottenere le
cose di cui ha bisogno per non disperdere unenergia che gli e necessaria per
Iini piu utili ed universali.
MAHIMA, aumentare grandemente la propria astensione in modo tale da
non essere disturbati o per maniIestarsi la dove ce bisogno di assistenza.
ISHITA e la Potenza Totale il potere di creare (come abbiamo gia detto)
non solo degli oggetti, attraverso la trasIormazione di una cosa in unaltra, ma
anche la creazione completa, non mentale, realizzabile per mezzo della Iorza di
volonta dello Yoghi.
VASHITA e il potere di controllare elementi ed esseri, cosa che permette
agli Yoghi di sopprimere il tempo e lo spazio e, a volte, di attivare un Karma,
una legge di causa ed eIIetto, oppure aiutare una collettivita, una razza o
lumanita.
KAMAVASAYITA e la capacita di essere sempre soddisIatto e in
perIetta beatitudine. (A queste otto siddhi alcuni aggiungono anche GARIMA
che e la Iacolta di raggiungere un peso enorme).
E chiaro che questi poteri conIeriscono la possibilita di REALIZZARE
pienamente gli esseri e le cose, poiche, in eIIetti, quello che tocchiamo non e
sempre quello che vediamo e le percezioni non sono identiche per ciascuno.
Percio gli yoghi insistono non solo sullimperIezione dei nostri sensi, ma anche
sul metodo di percezione, dato che i nostri sensi che non sono altro che mezzi
di percezione, deIormano spesso la realta (cosi come i diversi approcci
psicologici delle varie religioni vestono la REALTA). Solamente
identiIicandoci negli esseri e nelle cose possiamo conoscerle perIettamente,
percepire segretamente lintima natura. IdentiIicarsi, ecco uno dei signiIicati
dello YOGA. E indispensabile sapere che la percezione non e nellorgano, ma
nella coscienza a cui lorgano trasmette la percezione, pertanto e logico che si
possa trascendere lorgano e operare direttamente sulla coscienza. Per questo e
stato detto: Quello che chiamiamo esperienza non e che una limitazione
Il sistema yoga 229
soggetta alla illusione (maya). Lunica esperienza vera e lIdentiIicazione
Mistica (samadhi) e solo essa permette di arrivare alla conoscenza totale
(Yogatrayananda, Shiva Archana Tattva
Perdiamo moltissimo tempo a speciIicare, ad analizzare, a studiare
attraverso i sensi che sono imperIetti e spesso snaturalizzano le cose, ci
ingannano; per esempio, quando assaggiamo qualcosa la troviamo diversa da
come la nostra vista ce laveva presentata, oppure restiamo piacevolmente
sorpresi quando conosciamo la persona che al teleIono aveva una voce cosi
sgradevole e che ci eravamo immaginata completamente diversa da come in
realta. Detto in breve, lillusione ci aspetta sempre allangolo per condurci ad
esperienze incomplete, ad abbagli; invece la percezione diretta della nostra
conoscenza (mediante il samadhi) e lidentiIicazione completa che permette la
Vera immagine, lUnione PerIetta, lInterpretazione Totale.
Le religioni esistono, a centinaia, per comunicare un concetto piu o meno
esatto sulla natura delle cose soggettive; le scienze esistono anche numerose per
oIIrire, secondo lepoca, teorie piu o meno esatte sulla natura oggettiva delle
cose; tuttavia, quanta relativita in questi campi! Le religioni, che sono
soggettive, hanno tentato di dare una morale oggettiva agli uomini e le scienze,
a loro volta, cosi obiettive, gia da molto tempo hanno dovuto introdurre un po
di soggettivita nelle loro spiegazioni, sotto pena di perdersi in un universo per
altro limitato. La REALTA, la VERITA e sempre stata proclamata
dappertutto, ma nessuno puo attestare lesistenza e neppure dimostrare una parte
di questa sublime aspirazione di tutta lUmanita. Le religioni si perdono nelle
immagini tanto quanto le scienze si perdono nei simboli: le prime simbolizzano
il Ianatismo e le seconde Ianatizzano i simboli!
Solo lo YOGA persiste attraverso i tempi perche non si tratta di
unimmaginazione pittorica soggettiva o di una cosiddetta obbiettivita, ma
E... lUnione, la Fusione, lIdentiIicazione, e unesperienza che ognuno puo
intraprendere, senza dover per questo sottomettersi ad obblighi sociali, come
coloro che seguono una religione o si occupano di scienza, poiche per essere
yoghi non e necessario praticare un rituale religioso o dedicarsi ad un culto
scientiIico: e suIIiciente REALIZZARE pienamente, da soli, la REALTA,
senza bisogno di ginnastica metaIisica come nelle varie IilosoIie o di
equilibrismo Iisico come nelle scienze. Lo YOGA e un SISTEMA, il Sistema e
un METODO, il Metodo e la Sublimazione del SAPERE.
Abbiamo labitudine di provare tutto materialmente, vogliamo toccare col
dito: siamo talmente bambini che non comprendiamo neppure le lezioni del
Passato. Gli Antichi erano piu saggi, questo lo sappiamo, tuttavia mentre loro
hanno preservato le loro conoscenze, noi siamo sempre a caccia di
dimostrazioni, vogliamo prevalere grazie alle nostre conoscenze applicandole a
cio che chiamiamo campo pratico. I cinesi hanno scoperto la polvere da sparo
alcune migliaia di anni prima di Cristo, ma si sono ben guardati dal darle
230 Il sistema yoga
applicazioni diverse da quella della pirotecnica, i bizantini hanno scoperto il
principio della macchina a vapore ma, molto piu saggi di noi, sono stati capaci
di astenersi dallapplicarlo. Ai nostri giorni, eccetto uomini come il Mahatma
Gandhi che praticava la dottrina dellAhimsa109, ci emozioniamo solo quando
si tratta di apparecchi che oIIrono un comIort apparente che spesso hanno
conseguenze disastrose. In eIIetti, mentre lOccidente e specializzato nel
progresso materiale, lOriente sa evolvere spiritualmente.
Il termine AUM non solo una parola sacra che piu tardi analizzeremo,
ma essa puo essere espressa anche con SATCHIDDANANDA che e il simbolo
delle tre maniIestazioni della IilosoIia indu (Sat-Chit-Ananda). SAT e lEssere,
la Verita; CHIT e la Conoscenza, la Saggezza; ANANDA e la Beatitudine,
la Contemplazione. Di conseguenza abbiamo questa grande linea IilosoIica: la
Verita dellEssere (il Padre); la Saggezza che e il Verbo, il Logos (il Figlio); la
Felicita, la Coscienza di tutto (lo Spirito Santo); e intorno a questa Trinita vibra
tutta la Tradizione dellIndia.
Comprendere bene questo signiIicato triologico e aver percorso millenni
di Tradizione Sacra. Gli Occidentali che studiano lIndia si perdono spesso nella
critica dellamore degli indu per le vacche invece di analizzare la teologia di
questa cuna di civilta. Con troppa leggerezza, inoltre, gli spiriti aggressivi della
razza bianca si sono precipitati a scoprire che la religione dellIndia e basata
sulladorazione del sesso maschile e che i templi e i luoghi sacri hanno tutti un
emblema Iallico venerato dai devoti. La cosa non e nuova perche in tutti i tempi
lorgano di riproduzione maschile e stato oggetto di particolare devozione;
quante religioni perpetuano questa adorazione rivestendola dei simboli piu vari,
come la croce, il triangolo, il cerchio con la spirale, ecc. La croce, in tutte le sue
rappresentazioni, (romana, uncinata, con impugnatura, ecc.) allude sempre al
principio generatore, sia sotto Iorma di accoppiamento tra luomo e la donna,
sia attraverso la rappresentazione del sesso maschile... Il triangolo e la sintesi
perche raIIigura tanto lorgano sessuale Iemminile pronto a ricevere quello
maschile, quanto il membro virile in procinto di penetrare la vagina: nel primo
caso la punta del triangolo e rivolta verso il basso, nel secondo verso lalto; la
stella di Salomone invece, nella quale i triangoli si intersecano a guisa i due
corpi strettamente uniti, indica il compimento dellazione. Il Sigillo della
Saggezza degli antichi cinesi, il TAO, riproduce perIettamente nelle sue due
parti, di cui una e nera e laltra bianca, laccoppiamento di due esseri che si
abbracciano e, in particolare, quella certa preparazione al coito; puo inoltre
simbolizzare un disegno stilizzato dellureato visto di Ironte.
Scandalizzarsi perche lIndia adora il Iallo, signiIica dimostrare ignoranza
rispetto alle religioni e soprattutto a quella cristiana, la quale venera lorgano
maschile mascherandolo sotto altre vesti quali la croce a Iorma di triIoglio (il
pene con i suoi attributi), il campanile e altri simboli ecclesiastici usati
comunemente per suscitare la venerazione di quanto vi e di piu sacro. Le
Il sistema yoga 231
piramidi, gli obelischi, i copricapo delle donne di alcuni paesi (come la
Bretagna e la Normandia) riproducono con esattezza il Iallo munito dei suoi
preziosi collaboratori.
Il Lingam, che si trova ovunque in India, e assai meno nascosto che in
altri paesi, e il vero simbolo della Vita. Lingam signiIica Iallo, ma ancor piu
SEGNALE: e una chiave magica. Il sesso maschile, composto da tre parti
principali, non esprime soltanto una triplice immagine, ma rimanda, ancora una
volta, alla parola A U M, e alle nostre relative riIlessioni precedenti. Questo
organo e alla base del problema vitale, noi lo sappiamo bene, ma quando si
tratto di parlare ostentiamo un Ialso pudore, e perIino i piu arditi si rinchiudono
in un completo mutismo! Quando ho cercato di indirizzare la conversazione su
questo tema, ho sempre visto salire il rossore alle guance e spesso mi hanno
intimato di evitare questo genere di argomenti. Ho dovuto pertanto smettere di
dare conIerenze sulla sessualita e perIino di trattare le simbologie esoteriche e
psicologiche relative al Iallo... E siamo in pieno secolo XX e ci crediamo
avanzati... In India si parla liberamente delligiene intima e dei contatti sessuali,
ma non verrebbe mai permessa la piu insigniIicante volgarita o barzelletta
sporca di quelle che si usano in Occidente.
Krishna (il Pastore Celeste) rubo i vestiti alle pastorelle, Iatto che puo
essere inteso sia letteralmente, sia come il Iurto degli abiti egocentrici da parte
di un ladro di anime che cercava di Iar realizzare la Nudita Spirituale. Nel bosco
di Brindaban il Signore Divino era il beneamato degli animali e delle donne e si
dice che ebbe 16.000 mogli! Anche se si tratta di simboli, questa leggenda deve
avere un Iondo di verita, come tutte le mitologie. E certo che la storia della vita
di Krishna, Buddha, Gesu, Quetzalcoatl, Hanapu, ecc., e un resoconto vero
dellesistenza di questi Inviati, ma racchiude anche simboli che, per la maggior
parte, debbono essere interpretati secondo lo spirito e non alla lettera. Perche
sorprendersi di trovare storie damore nella vita di un Santo come Sri Krishna,
soprattutto quando le si considera, come oggi e duso, secondo il punto di vista
sessuale. E noto che i Baccanali, i Liberatori, i Saturnali, le FalloIorie erano
tutte orge sacre che onoravano le Ionti della generazione e dello Spargimento
del seme. E noto anche il loro svolgimento e il senso dato ai rituali, la cui
Iorma operativa puo essere a ragione deIinita una disciplina iniziatica. Tuttavia
giudichiamo con eccessiva Irettolosita, basandoci soltanto sui Iatti materiali che
si oIIrono ai nostri occhi ignoranti.
Vediamo in ogni cosa solo il senso proIano, senza avere alcuna idea del
senso sacro, cosi Iamiliare agli Antichi. E cosi commettiamo lingiustizia di
bandire la donna dalla vita delliniziato, come se non Iosse stato scritto:
Adorare gli Dei senza venerare la donna e rendere nullo ogni atto pio (Manu,
III, 55-56).
In India la donna e rispettata e perIino venerata sotto la Iorma di Gauri (la
Madre); e la Natura, chiamata a volte Kali (divinita Iemminile); tuttavia e
232 Il sistema yoga
luomo a prevalere in superiorita nellevoluzione e costituisce per la sposa la
rappresentazione divina: ad egli inIatti corrisponde Iarsi carico dellevoluzione
di lei, la quale come elemento negativo non avrebbe possibilita di progredire:
La donna virtuosa deve costantemente venerare suo marito come un Dio
(Manu, V, 154).
Questi concetti non hanno niente di strano in India dove tutto si rispetta,
soprattutto i precetti. Cio potrebbe costituire, Iino ad un certo punto, una morale
occidentale, come tante altre discipline che non provengono da IilosoIie
straniere, ma che comunque noi occidentali generalmente non rispettiamo.
Normalmente si crede che il precetto di non mangiare carne sia proprio degli
orientali (anche se non si sa con esattezza se appartiene ai buddisti, agli indu o
ai taoisti...!), invece bisogna chiarire subito che si tratta di una regola religiosa
generale riscontrabile sia nella Bibbia che nei Veda e nel Corano, e che
proibisce sia gli alimenti animali (Corano, II, 168) che il vino (Corano, II, 216).
Queste discipline religiose sono state introdotte per questioni igieniche e si
prestano ad essere seguite anche ai nostri giorni da coloro che possiedono un
pur minimo senso dellestetica!
Lunione di due elementi (maschio e Iemmina) corrisponde alla Iusione
delle due polarita (positiva e negativa) presenti in tutte le cose. Essa diventa di
secondaria importanza quando, avvenuta la trasmutazione, e possibile
accoppiarsi senza le polarita di Iorma, poiche non si rispetta piu la materia,
ma si lavora in un piano superiore. Il suo simbolo e il gia menzionato A U M,
maniIestazione delle polarita positive, negative e neutre (Pingala-Ida-
Sushumna). La parola sacra AUM, nominata dai Veda, viene tradotta dai
tibetani con H U M e corrisponde allAMEN degli egiziani (in ebreo signiIica
sicuro, sincero) che i musulmani hanno trasIormato in AMIN. LAMEN non
proviene da ame (anima) come potrebbero pensare i Irancesi, ma da una
parola diIIicilmente spiegabile che appare nellApocalisse (III, 14): LAmen, il
testimone Iedele e vero, linizio della creazione di Dio; si tratta, in un certo
senso, del SoIIio, del Prana, la prima maniIestazione. Sappiamo che lH e stata
per molto tempo lespressione simbolica di Dio, e che e stata riscontrata nel
linguaggio di varie tribu le quali usano Ha come nome di Dio; lH si trova
inoltre nel nome degli Inviati cHristici (Hanapu, Hu, Huiracocha, JeHsu),
nellAUM la cui pronuncia da un suono che assomiglia allHHH prolungato e
nella parola tibetana H U M che si avvicina di piu a tale Ionetica. Questa parola
sacra (AUM) e indeIinibile, e allo stesso tempo il nome di Dio e una
benedizione; il suo signiIicato e talmente proIondo e simbolizza talmente tante
cose che bisognerebbe scrivere vari libri per enumerarle tutte.
LAUM racchiude lintero meccanismo dello Yoga, come pure la sua
Iinalita, deIinendolo il lavoro da compiere sia nei tre piani (materiale, astrale,
divino), che nei campi (Iisico, intellettuale, mistico), che nei corpi (somatico,
psichico, pneumatico). Esso indica anche un procedimento, una tecnica
Il sistema yoga 233
attraverso la quale il Prana produce lenergia trasmutabile che si diIIonde
attraverso i centri luminosi Iino alla meta Iinale simboleggiata dallAUM stesso.
Dobbiamo ora mettere a Iuoco questo meccanismo che permette
lilluminazione.
Abbiamo visto Iinora le condizioni indispensabili per prepararsi allo
Yoga, le Iacolta che devono essere impiegate nella ricerca, gli elementi in
gioco; passiamo ora ad esaminare il modo in cui Iunziona la Shakti Generale;
esso puo essere paragonato ad una Iorza attiva simbolizzata da un serpente
chiamato Kundalini, che viene ad integrarsi con lenergia individuale; le sue
radiazioni illumineranno in primo luogo i centri Iisici, poi si trasIormano in
Iorze psichiche che permettono la trasmutazione del potere materiale al Iine di
IdentiIicarsi; si giunge cosi al Nirguna, colui che e senza qualita, cioe
lAssoluto; in altri termini, si tratta di una trasmutazione del piano Iisico,
considerato normalmente la verita, per arrivare agli orizzonti illimitati dello
spirito, il quale e a sua volta molto spesso negato, o per lo meno messo in
dubbio.
I chakra sono gli elementi principali del sistema, tuttavia, ai Iini della
nostra ricerca scientiIica, e preIeribile intenderli come plessi il cui sviluppo e
comprensibile se messo in relazione con il sistema nervoso. Di conseguenza, il
Iatto che i chakra, quando vengono messi in movimento dai Nadi, danno
lenergia necessaria a Kundalini, si traduce col Iatto che plessi, una volta messi
in movimento dai principali nervi, Iorniscono la Iorza vitale al Vago.
I 10 nervo-impulsi principali (Vayu-Nadi) sono:
IDA canalizzazione destra
PINGALA canalizzazione sinistra
SUSHUMNA canalizzazione centrale
GANDHARI nellocchio sinistro
HASTAJIVHA nellocchio destro
PUSHA nellorecchio sinistro
YASHASWINI nellorecchio destro
ALAMBUSHA nella bocca
KUHU nel pene
SHANKINI nel perineo
Essi canalizzano e permettono gli impulsi dello sviluppo (prana-Vahaka).
I 72.000 nadi debbono essere resi piu acuti aIIinche le loro vibrazioni
possano entrare in contatto con i piani superiori, i quali a loro volta trasmettono
alle sIere sublimi il potere energetico dispiegato dallimpulso individuale per la
Iusione nellACINTYA (linconcepibile).
Come dice Arthur Avalon, il Kundalini e la Shakti-Statica, e il
rappresentante incarnato nellindividuo del Grande Potere Cosmico che crea e
sostiene lUniverso.
234 Il sistema yoga
Il potere statico (anabolico) e la parte parasimpatica e il potere dinamico
(catabolico) e la parte simpatica.
Swami Vivekananda deIinisce Kundalini come lenergia dazione,
acciambellata sopra il Muladhara, il centro in cui si accumulano i residui delle
sensazioni. Mi scuso di trovare povera questa deIinizione, poiche da parte mia
preIerisco riconoscere Kundalini come una Iorza attiva dai poteri illimitati,
quali la possibilita di rigenerazione, il dono della vera Gioia, della Fede e della
Saggezza, e, in quanto alla sua localizzazione, non credo a quanto dice
Vivekananda (il quale purtroppo e stato un vedantista e non uno yoghi come il
suo Maestro Ramakrishna, il Paramhansa) e cioe che si possa circoscrivere ad
un solo chakra, il Muladhara.
Secondo quanto aIIerma lHatha-Yoga-Pradikipa, il Kundalini,
addormentato, custodisce il condotto che conduce alla sede di Brahma (Brahma-
Rundra); cio signiIica che Kundalini (la Iorza energetica vitale) sorveglia il
passaggio (canalizzazione) che avanza Iino alla cavita cerebrale di cui abbiamo
parlato piu su. E stato sempre detto, dai classici dello Yoga e dalle Ionti
autorizzate, che Kundalini si trova in KANDA il quale, a sua volta, e collocato
nella parte inIeriore del corpo umano, appena sopra loriIizio anale. Anche se il
Goraksha-Shataka lo situa un poco piu alto, non mi trovo daccordo con i trattati
che dispongono Kundalini nel chakra Muladhara, in quanto si tratta di una
deIinizione semplicistica, adatta per i principianti. Si dice anche, generalmente,
che il chakra Manipura e il plesso solare anche se sappiamo bene che si trova
sullasse celiaco, ma non ce motivo di speciIicare troppo quando lo studente
tenta appena di Iarsi unidea generale dellargomento; ci sara sempre tempo di
rettiIicare quando il curioso o lo studente diventera un vero ricercatore.
Il Vanya-Valka situa Kanda appena sopra lano (circa un pollice)
prolungandolo secondo una linea che arriva un poco sotto la radice del pene; cio
corrisponde ad un bulbo radice la cui espansione da origine al chakra
Muladhara, il quale corona questo supporto-radice, vero calice-ricettacolo del
Kundalini Sacro. Nel corso di una rapida conversazione si suole dire che
Kundalini e nel chakra Muladhara, mentre quando lo si descrive lo si deve
collocare al di sotto di questo chakra (e non al di sopra, come dice Vivekananda,
le cui esperienze psichiche gli sono costate la vita, prova inconIutabile della sua
mancanza di conoscenza del meccanismo e delle corrette ubicazioni.
Il libro di Vasant G. Rele (The Mysterious Kundalini) e senzaltro quello
che meglio deIinisce scientiIicamente la posizione e il meccanismo di detta
energia interna; esso e approvato anche da Theos Bernard il quale completo i
suoi studi universitari prima di diventare yoghi. Il dottor V. Rele seppe spiegare
in maniera chiara al mondo occidentale il processo di questo dinamismo vitale
che permette il completo sviluppo delle Iacolta. Egli illustro con esattezza la
somiglianza di Kundalini con il nervo Vago destro, che e, dei due Vaghi,
lunico a po0ssedere una dinamica corrispondente a quella attribuita a Kundalini
Il sistema yoga 235
della letteratura yoghi. Il Vago sinistro svolge un ruolo insigniIicante nella
Iormazione del plesso solare e dei plessi situati sotto di esso, mentre il destro
attraverso il ramo ipogastrico entra in contatto diretto col plesso solare e con i
plessi situati piu sotto. La stimolazione della connessione centrale del nervo
Vago destro puo servire a controllare lattivita dei sei plessi del sistema
simpatico che comprendono, secondo la deIinizione del dottor Rele, la parte piu
importante del sistema nervoso autonomo del parasimpatico.
Abbiamo visto i Chakras, le ruote vibranti che captano le Iorze eteriche,
che ci pongono in contatto con il mondo stellare e mediante le quali vibriamo al
punto di trasIormare la materia in spirito; conosciamo anche quelle
canalizzazioni che, secondo lanatomia occidentale, sono i cavi di unione del
sistema nervoso; secondo la terminologia orientale sono anche le vie Iluidiche
che conducono lEnergia Vitale Universale verso il potere individuale per
permettere lunione; esse corrispondono altresi ai 7.200 nervi diretti da 10 capi
e guidati da un gran Maestro che si trova nellombelico che sale verso la testa.
Abbiamo gia menzionato gli otto elementi su cui lavorare e abbiamo
enunciato un momento Ia le otto Iacolta, ma non dimentichiamo le dieci energie
con le loro corrispondenti Iunzioni:
PRANA respirazione
APANA escrezione
UYANA circolazione
UDANA tosse
SAMANA digestione
NAGA eruttazione
KURMA ammiccamento degli occhi
KRIKARA starnuto
DEVADATTA sbadiglio
DHANAM-JAYA assimilazione
Dobbiamo esaminare i CHATURVARGA (di cui i primi tre sono detti
TRIVARGA):
DHARMA la vita in accordo con la Legge
ARTHA lobiettivo da raggiungere
DAMA i desideri e il loro adempimento, e inIine
MOKSHA la Liberazione
Poi penseremo alle PuriIicazioni e potremo in seguito passare agli
esercizi preliminari allHatha-Yoga, che consiste soprattutto nelle Asanas
(posizioni).
Le 6 azioni (processi di puriIicazione), chiamate SHAT-KARMAS, sono:
1. DHAUTI: consiste nel lavaggio interno tramite una tela di cotone (una
garza asettica di 25 piedi) imbevuta previamente di acqua (per Iacilitare i
principianti di latte o di acqua zuccherata). Non si lasci mai nello stomaco la
garza piu di mezzora, ma allinizio se ne inghiottisca solo una parte
236 Il sistema yoga
mantenendola per alcuni secondi Iino ad arrivare progressivamente, ad un
quarto dora (periodo piu prolungati possono essere autorizzati soltanto da un
Guru). Prima pero si deve Iare il lavaggio della bocca con un pezzo di tela (seta
di preIerenza), non solamente sciacquandola bensi Iacendo pressione come si Ia
per mungere le mammelle delle mucche, Khauti include il lavaggio interno della
bocca, dello stomaco e del retto.
2. BASTI: e la pulizia dellano e del colon. Si pratica in due maniere
diIIerenti, una a secco e laltra con acqua. Gli Yoghi praticano laspirazione
dellacqua attraverso lano, stando seduti in un recipiente colmo; una volta
assorbita lacqua, essa va trattenuta un istante e poi espulsa: il procedimento
viene ripetuto Iino a quando lacqua che esce dal corpo non e perIettamente
pulita.
3. NETI: e il lavaggio della testa e dei seni Irontali mediante aspirazione
di acqua per il naso ed espulsione attraverso la bocca, senza inghiottirla.
4. NAULI: e un massaggio interno delladdome a base di contrazioni
muscolari. Nauli (o Naukili) consiste nel Iar rientrare lepigastrio sotto il torace
(uddiyana), Iacendo giocare uno ad uno i muscoli addominali destri, poi quelli
sinistri e inIine separando gli organi e premendo nel centro del basso ventre:
tutto questo con una perIetta maestria dei nervi e dei muscoli.
5. TRATAKA: la ginnastica degli occhi. Consiste in vari movimenti
verticali, orizzontali, obliqui e circolari, per Iar agire separatamente locchio
sinistro dal destro, e nel Iissare un punto esterno o interno alla testa (la punta del
naso, tra le sopracciglia, la Ironte, le mascelle, etc.).
6. KAPALABHATI: sono le respirazioni speciali per il sistema vascolare.
Questa pratica assesta i disordini causati da KAPHA (Ilemma).
A questi principali puriIicazioni, oltre al lavaggio della bocca e della
lingua (raspare la lingua, sIregarla, pulirla), si pratica giornalmente il Kechari-
Mudra che consiste nel Iar arrivare la lingua alla punta del naso, per poi
introdurla nella gola ed eliminare la saliva che e in eccesso. Lallungamento
della lingua a volte non riesce e allora il Guru pratica una piccola incisione alla
base per Iacilitarlo (essa pero non e indispensabile perche con la pratica si puo
riuscire a coprire con la lingua la glottide e ad ostruire la apertura della gola).
Per eseguire correttamente questi esercizi e indispensabile molta
pazienza, poiche lo studente e autorizzato a praticarli solo con molte restrizioni.
Inoltre si rende necessaria una preparazione mentale e psicologica a queste
puriIicazioni (che consistono soprattutto nelleliminazione di Kapa) per mezzo
della pratica quotidiana del Pranayama e del Bija-mantram.
Il sistema Yoga presenta diverse possibilita di accostamento aIIinche
ognuno possa trovare il proprio metodo di realizzazione secondo la sua
peculiare costituzione. Di qui i diversi tipi di Yoga (la cui diversita e solo
apparente): il Bhakthi-Yoga, per i devoti, il Jnani-Yoga per gli intellettuali, il
Il sistema yoga 237
Yantra-Yoga per gli psichici, etc. La catalogazione dei temperamenti e
generalmente di tre tipi:
PASHU (coloro che possiedono una natura prevalentemente Iisica)
VIRA (gli individui di temperamento mentale)
DIYA (gli uomini di estrema spiritualita).
Ciascuna individualita corrisponde ad una Via (uno Yoga). Tuttavia,
bisogna tener conto che questa Via e momentanea. Bisogna agire come se questi
cammini non esistessero, con lobiettivo di praticare lo YOGA per eccellenza,
(cioe lunione dei diversi metodi). Le quattro Iorme principali di Yoga sono:
HATHA-YOGA: il dominio dellazione dinamica. HA vuol dire Sole e
THA Luna; e lunione delle due polarita simbolizzate dei due luminari (locchio
del giorno e locchio della notte, le luci del Cosmo); e il cammino della
realizzazione attraverso la Iorza, e lazione violenta sul corpo Iisico per ottenere
la maestria delle reazioni, per controllare le sensazioni, per sopprimere le
reazioni incoscienti (tics, manie), per dirigere la volonta nella direzione
desiderata, per ottenere unenergia capace di guidare il pensiero verso lunione
assoluta dellindividuale con luniversale.
Esistono sette periodi nellHatha-Yoga:
1. La PuriIicazione,
2. La IortiIicazione del corpo,
3. La calma e la possibilita di non provare impulsi,
4. La pazienza e la Iiducia,
5. Il corpo e inIine illuminato, irradia,
6. Il corpo usa dei poteri oggettivi,
7. Il corpo usa dei poteri soggettivi.
In eIIetti, lHatha-Yoga, che rappresenta la porta di entrata di ogni
ulteriore metodo, e linizio e la Iine di un paradosso esistente in quasi tutte le
cose, giacche la verita e semplice e complicata allo stesso tempo. LHatha-Yoga
e la prima disciplina, indispensabile per intraprendere le altre vie dello Yoga,
poiche e logico che il sistema Yoga inizi con il corpo Iisico, e naturale che
lazione sulla materia costituisca il primo passo in un sistema Iisico-psichico, e
che dobbiamo soggiogare la nostra natura inIeriore prima di procedere ad altra
cosa: cosi pure alla Iine di ogni via evolutiva appartenente ad uno di quei rami
dello Yoga che abbiamo appena citato, vediamo la necessita di ricorrere
nuovamente allHatha-Yoga per terminare lesperienza. Daltra parte, vedremo
piu avanti, quando esamineremo ciascuna linea dello Yoga (Jnana, Bhakti,
Rajas, etc.) che le discipline elementari tornano sempre a ripetersi, che e
impossibile essere un Dhyana-Yogi senza Iare le asanas dello Hatha-Yoga, che
ogni Rajas-yogi e dovuto passare attraverso lHatha-Yoga, senza di cui non
potrebbe eseguire le sue posizioni giornaliere. Per questo dobbiamo studiare
soprattutto lHatha-Yoga che e la base, il mezzo ed il Iine del sistema Yoga.
238 Il sistema yoga
Il MANTRA-YOGA e la Via successiva, e la liberazione attraverso il
Mantram (preghiera speciale che non chiede nulla, al contrario delle preghiere
cristiane, che sono piene di domande e richieste di beneIici, come se Dio non
sapesse cio di cui necessitiamo). Il Mantram e il potere del Verbo. MAN
signiIica pensare, TRA e liberarsi; il Mantra Yoga e la linea dello Yoga che
cerca lUnione mediante il Verbo, e la concentrazione nella parola, nel suono; e
pensare di essere il suono stesso per Iondersi con esso nellUniversale. Esistono
due suddivisioni di questo sentiero di reintegrazione: la KRYA (lazione) e
BHAVA (la sensazione) che danno il piacere tenero e la benedizione eterna
nella Liberazione.
Il LAYA-YOGA e considerato generalmente la terza tappa; e il sentiero
della reintegrazione per mezzo della dissoluzione, e, in un certo senso, la vera
alchimia spirituale. Laya vuol dire assorbimento e permette di IdentiIicarsi per
mezzo della concentrazione nei suoni interni, nelle vibrazioni praniche (durante
gli esercizi speciali, lHatha-Yoga e sempre una necessita.
Il RAYA-YOGA, considerato lo Yoga superiore, e di Iatto una ginnastica
metaIisica. Non vorrei contraddire i concetti abituali diIIusi dalla letteratura
sullo Yoga, dicendo che secondo me si tratto piuttosto di unestasi; inIatti,
quando si dice che i Raja-Yoghis abbiano appena iniziato la ricerca del
controllo mentale; invece anche il minore dei Sadhaks lha gia ottenuto
mediante alcune asanas e un buon metodo di Pranayama. E noto che il Raja-
Yoga include diverse discipline, la prima delle quali e la pratica delle asanas;
cioe salta agli occhi grazie ad alcuni occidentali che si dicono rajas-yoghis e
che credono di aver raggiunto lo stato Iinale quando non hanno nemmeno la piu
piccola idea di quello che e una disciplina mentale; essa esclude ogni mondanita
e si accorda con la mentalita degli spiritualisti, teosoIisti e altri studenti di
pseudo-esoterismo.
Vi sono anche altre Iorme secondarie di Yoga, come il Bhakti (in realta
annesso al Mantra-Yoga), il Karma-Yoga (seconda parte dello Hatha-Yoga), lo
Jnana-Yoga (che assomiglia al Laya-Yoga), lo Yantra-Yoga che e il sentiero
della meditazione sui simboli (puo essere unito al Raja come yoga soggettivo o
al Dhyana-yoga che e un metodo solo contemplativo), lo Shakti-yoga che
esercita unazione diversa da quella dellHatha-Yoga (e la ricerca di certi yoghi
spesso non puriIicati, e il potere, e la Magia indirizzata verso il Iakirismo).
Certamente i Iakiri, considerati Irequentemente come yoghi musulmani, non
sono altro che mendicanti dellIslam; esistono nel mondo arabo Veri Yoghis,
pero i Iakiri sono semplicemente esibizionisti di prove di Iorza o di esercizi di
volonta e che solo raramente possiedono veri poteri acquisiti mediante alcune
conoscenza dello Yoga. Il Kundalini-Yoga e pure una Iorma di Hatha-Yoga
dove lelemento principale e la quasi unica Ionte di lavoro, e lenergia vitale
nellesercizio della sua Iunzione dinamica. Il Samadhi-Yoga e una tappa Iinale
Il sistema yoga 239
che lo yoghi aIIronta quando ha sperimentato le diverse vie e non desidera altro
che lo stadio Iinale e deIinitivo.
Di Iatto le diverse linee dello Yoga sono come le leggi dellesistenza; lo
YOGA e una LEGGE di Vita, e un Sistema Reale, uno Standard di Vita, una
conoscenza delle leggi naturali per sIruttare al massimo i poteri che esistono
dentro di noi. Alcuni autori considerano il Jnana-yoga il primo stadio:
lintellettualismo, la domanda di conoscenza, la documentazione, la scienza, la
Saggezza; poi viene il Raja-yoga (lo Yoga Reale) che serve per dominare le
passioni e linstabilita dello spirito, il cui soggiogamento e necessario prima di
passare al Karma-yoga. Esso e lazione dinamica, la vita al servizio del lavoro,
labbandono totale della propria volonta, che produce un periodo secondario (il
Bhakti o devozionale), e permette inIine di raggiungere lHATHA YOGA.
Hathe-Yog e lo Yog della mortiIicazione della carne, lultimo poiche esso
produce la vera trasmutazione visibile e vivente; non si tratta piu di un semplice
ragionamento come nel Jnana, di unestasi psichica come nel Raja, di unattivita
probatoria come nel Karma-Yoga, ma piuttosto di unespressione obiettiva e
trascendentale. LHatha-Yoga e veramente quello che oIIre le migliori
dimostrazioni del lavoro, e il piu concreto, positivo e deIinitivo per lequilibrio
della nostra vita attuale.
Nello Yoga esistono gradi iniziatici propriamente detti; se esistono
diverse iniziazioni, in realta non sono che nellordine dellevoluzione. E
possibile iniziarsi allHatha-yoga prima o dopo essere stato iniziato al Jnana-
Yoga, sia sotto lo stesso Guru, sia sotto diversi Gurus.
Si puo stabilire una gerarchia nel campo dellascesi, ma essa e relativa e
dipende dalla vita personale di ogni elemento e non dal grado di evoluzione.
Il BRAHMACHARI e il casto, e il Novizio della comunita; le sue regole
sono rigide, tutti un giorno dovranno passare di li. BRAHMACHARIA e la
prima disciplina che consiste nel consacrarsi allesistenza divina e la cui regola
elementare e la continenza, lastinenza sessuale.
Il SADHAK e colui che cammina nel Sadhana, e il penitente (in via di
liberazione), il ricercatore, secondo la traduzione testuale.
Poi ce il SADHU, il Liberato, il Santo, che non segue piu in queste
regole deIinite e puo, a suo piacere, permettersi le piu grandi liberta.
Il MAHATMA (Anima Grande) e lUomo Sacro che compie una
Missione ben deIinita sulla Terra; questo e il piu alto titolo che puo essere
conIerito ad un essere vivente.
Coloro che portano il titolo di PARAMHANSA (Gran Cigno) sono gli
eremiti che hanno eIIettuato il pellegrinaggio al Santo Monte Kailas (Himalaya
del nord). Compiere questo viaggio non basta per ottenere questo titolo
onoriIico. La strada percorsa durante alcune settimane corrisponde al risultato di
un cammino mentale durato degli anni; il pellegrinaggio alle Irontiere del Tibet
non nasconde solo la diIIicile ascesa alla Grande Catena di montagne attraverso
240 Il sistema yoga
sentieri deserti, ma anche una Iorza magnetica che impedisce il passo ai proIani,
che deve essere trascesa, non mediante la Iorza Iisica, ma con una lunga
preparazione spirituale, necessaria per intraprendere il viaggio con le gambe...
Il nome di MAHARISHI (Gran Veggente) e parte delle onoriIicazioni dei
Grandi Maestri dellinvisibile; questo titolo di Gran Saggio viene conIerito, a
volte, ad alcune Guide Spirituali dellIndia, ma in realta appartiene allordine
segreto. Lunica cosa che si puo dire dei Grandi Uomini che possiedono tale
titolo di Onore, e che essi sono i Gurudevas (Istruttori Divini).
La DIKSHA (iniziazione) costituisce una seconda nascita; non e in India
un atto cerimoniale propriamente detto, benche alcuni Gurus mettano i loro
Chelas sotto condizioni ritualistiche per ricevere le loro iniziazioni. La Diksha e
solamente liniziazione attraverso i Veda; il discepolo, a partire da quel
momento, deve dire sempre la verita, ma questa iniziazione non implica di per
se stessa alcun grado esoterico e spesso consiste solo in una serie di
conversazioni IilosoIiche e nel Darshan di un Mattant (Gran Sacerdote).
Con lobiettivo di attivare il processo, a volte certi yoghi usano
debitamente loppio, il bhang, il charas, il ganju e alcuni vini speciali secondo
una delicata amministrazione, per operare un avanzamento piu rapido nei 18
stati verso lastrazione mentale; tuttavia, bisogna sottolineare che queste
pratiche si addicono agli elementi piu avanzati
FIGURA 46
Il Vasas-dhauti, uno dei metodi di pulizia e puriIicazione, praticato qui dal
GURU Mejiaas. E il momento dellespulsione della benda di 3 metri di
lunghezza per 3 pollici di larghezza.
FIGURA 47
Il nauli o naukili consiste in contrazione dei muscoli addominali per ottenere un
massaggio interno; e la pratica del piegamento muscolare con assorbimento
dellepigastrio sotto il torace (uddiyana). (Russel Artemisan, del nostro Istituto
di Yoga di Sydney, Australia).
Perche sono molto pericolose. La nicotina e un eccitante che puo Iar ottenere
Ienomeni soprannormali; tuttavia il modo in cui gli occidentali la usano non Ia
altro che deteriorare il loro organismo. Durante le cerimonie di iniziazione, gli
Antichi praticavano un rituale in cui Iacevano uso di tabacco (in certe ore e in
certi giorni Iavorevoli), pero il vero signiIicato di questo atto si e perso
gradatamente per trasIormarsi in una semplice routine di riunioni notturne,
intorno al Iuoco; gli europei che si sono imbattuti nel cerimoniale del Iumo non
ne hanno sospettato il contenuto sacro. Il costume collettivo si e convertito
rapidamente in abitudine individuale e tutti si sono messi a Iumare lerba di
Nicot (Nicot, studioso Irancese che scopri il veleno che esiste nella pianta del
Il sistema yoga 241
tabacco), contenuto principale delle moderne sigarette. Se i Sadhus possono
permettersi di Iumare come gli yoghis, e perche ne conoscono il procedimento
di eliminazione (Laya-Yoga in particolare).
Anche per cio che concerne la castita, per uno yogi non e importante
rispettare tale disciplina (bensi quasi sempre la segua avendone iniziata la
pratica tempo addietro), perche latto non si trova nella mente del Saggio, che,
se si astiene, non la Ia per saggezza ma per mancanza di interesse, come noi non
giochiamo piu con le biglie o con il cerchio, non perche ci sia proibito, ma
perche questo desiderio non piu in noi, nella nostra maniera di vedere le cose.
Meditiamo, tuttavia, su quel passo del KULARNAYA-TANTRA che dice:
Luomo cade a causa di cio che lo Ia vincere (luomo cade per la stessa cosa
che lo Ia vincere, Lyn) (in inglese: By what men Iall, by that they rise).
Cosi ci avviciniamo ancora una volta al problema dellalimentazione. Gli
Iniziati seguono il vegetarianismo per molteplici ragioni; e primo Ira tutti il
motivo igienico e il Iatto che lorganismo umano non sia Iormato in modo da
poter mangiare carne, come e suIIicientemente dimostrato dalla Scienza
moderna. E conveniente ribadire che Dio ha creato le piante, gli ortaggi e la
Irutta il terzo giorno, (Genesi cap. I, vers. 11, 12 e 13) mentre ha creato gli
animali il quinto giorno (Genesi, cap. I, vers. 21, 22 e 23), stabilendo cosi una
chiara diIIerenza tra la natura vegetale e la natura animale di cui, tra laltro, noi
Iacciamo parte. Dio ha creato gli animali del genere alato e quelli che si
muovono nellacqua, DOPO aver creato le piante (il terzo giorno la terza epoca
se si vuole), percio Egli ha pensato bene di separare le rane, le trote, le pernici
dalle carote, i legumi, i Iagioli!... Ma soprattutto, insistiamo sul Iatto che, tra gli
animali della terra, Egli ha creato il sesto giorno la maggior parte dei
mammiIeri. Quindi il bestiame e completamente separato dai pesci e dagli
uccelli. Allora le piante da una parte, i pesci e gli uccelli dallaltra, e il bestiame
al terzo posto. Inoltre, lo stesso giorno in cui ha terminato il regno animale Egli
ha creato cio che corona la sua opera: lUomo! Luomo creato il sesto giorno,
insieme al bestiame, viene assimilato alla stessa natura carnale. Perche allora
svilirsi mangiando carne di uguale costituzione alla nostra? (Vedi il Sepher di
Mose). La cosa migliore sarebbe, evidentemente, nutrirsi di minerali (il regno
piu elementare, la creazione piu lontana dalla nostra, e piu inIeriore) ma cio
abbisognerebbe di capacita particolari. Lalimentazione minerale e ancora ad
uno stadio inIeriore rispetto allalimentazione pranica. E risaputo che alcuni
yogi non ingeriscono alcun alimento solido e vivono esclusivamente di aria che
trasIormano in energia vitale, cosa che e suIIiciente per il loro sostentamento
nel mondo Iisico; sono molto conosciuti inoltre reportages giornalistici sui
santoni che vivono molti anni senza prendere il piu piccolo alimento.
InIatti, il livello spirituale dellindividuo e una conseguenza inevitabile
dellalimentazione e da essa dipende la sua evoluzione.
242 Il sistema yoga
I temperamenti piu rudi sono causati da unalimentazione a base di carne:
lassimilazione di carne di bue, di agnello, di maiale, etc..., non solo puo causare
Iorti Iermentazioni nello stomaco, perturbando lenergia emanativa dei plessi, il
cui Iunzionamento Iisiologico e alla base dellindirizzo psicologico
dellindividuo, ma determina anche delle conseguenze morali: si tratta ne piu ne
meno di una partecipazione alluccisione di una creatura tanto vicina e simile a
noi, i cui eIIetti negativi si Iaranno sentire sia in questa nostra vita, che nella
prossima (in questa vita, per la legge di azione e reazione, la prima conseguenza
di questa uccisione organizzata dai macelli e dalle macellerie e la guerra;
nellaltra vita: per tante anime che avremo assorbito tramite lalimentazione
Iatta di sangue, altrettante volte la nostra anima sara richiesta (Genesi IX, 4).
LantropoIagia (il cannibalismo) considerato come il culmine peggiore,
ha tuttavia unattenuante. Le tribu che mangiano carne umana inIatti lo Ianno
spesso attraverso un rituale sacro, una specie di culto che non merita di essere
liquidato tanto Iacilmente. La vittima, quasi sempre, da la propria approvazione
e considera un privilegio essere immolata. In certe regioni aIricane ho visto
tribu che dividendosi i pezzi del corpo di uno dei loro Iratelli vivono con cio
una specie di iniziazione. Colui che si oIIre volontariamente al sacriIicio viene
preparato durante una notte di Luna Piena. In quella occasione si balla, si canta,
e si succhia il sangue della vittima a poco a poco, per mezzo di un tubicino
applicato nel collo tramite una piccola incisione; e si pratica cosi una specie di
vampirismo che ha per obbiettivo invitare i partecipanti a prendere parte al
Iestino Iinale. Si intende che ogni persona che mangia questa carne dovra oIIrire
se stessa a sua volta un giorno. Ma non soltanto tra i selvaggi esistono pratiche
di oIIerta e di sacriIicio: il Rito Iramassonico dei Fratelli Invisibili pretende il
suicidio dei suoi membri (che comunque non sempre lo praticano, ma per lo
meno si radunano per oIIrirsi in sacriIicio al GADU).
In secondo luogo (o nel terzo se si considera quella cannibale la prima
alimentazione! - ce lalimentazione a base di pesci e di uccelli, crimine non
minore contro la creazione.
Segue lalimentazione vegetariana, piu lontana dellalimento carne,
consistendo in Irutta e ortaggi (creazione del terzo giorno). Essa viene ordinata
nel versetto 29 del primo capitolo della Genesi, nel comandamento dato nel
capitolo XX dellEsodo, versetto 13, e nel versetto 26 del capitolo XIX del
Levitico. Sia per i cristiani che per gli ebrei e valido quanto si dice in Levitico,
cap. XIX, vers. 16, Deuteronomio cap. V, vers. 17, Matteo cap. V, vers. 21 e
cap. XIX vers. 18.
Alcuni obbietteranno che gli uomini dei tempi preistorici mangiavano
carne; rispondiamo che la loro costituzione Iisica era diversa (basta vedere la
Iorma delle mascelle) e che non ce ragione perche luomo della nostra epoca
non voglia evolvere, benche evidentemente ognuno sia libero di cercare di
assomigliare ad un leone, ad una tigre, o ad un uomo nelle caverne, il quale non
Il sistema yoga 243
era ne piu ne meno che un animale, nel senso essenziale della parola. Non
dimentichiamo che luomo primordiale camminava a quattro zampe e che la
posizione verticale risale allepoca in cui si trasIormo in Adamah. A partire da
cio, comincio a pensare, a contemplare, ad aspirare di elevarsi verso il cielo, sia
con la posizione Iisica che con il pensiero mistico. Secondo la Bibbia (Genesi
cap. II, vers. 8) lalimentazione voluta dal Divino Creatore si diIIerenzia in:
prima e dopo il peccato originale. Abbiamo quindi unalimentazione di carne
prima di Adamo (delluomo bruto) e una alimentazione vegetariana dopo la
caduta; questo modo di nutrirsi permette una media di vita di 912 anni come
indicato dalla Genesi (capitolo V, versetti dal 3 al 20, capitolo IX, versetto 29) e
come dimostrato ai nostri giorni da indu, tibetani, nepalesi, mongoli, etc., i quali
vivono anche 300, 400, 500 anni. Non si tratta di anni di durata particolare,
come i lettori biblici potrebbero credere, poiche lanno di 365 giorni era
conosciuto Iin dalla piu remota antichita; si tratta di anni di 365 giorni, o spesso,
di anni di 13 lune (ossia 364 giorni).
Se il mondo seguisse lesempio degli yoghi che vivono di aria pura, di
acqua Iresca, di raggi solari, di riposo e di esercizi, si veriIicherebbe un
miglioramento complessivo della razza umana. Invece gli uomini si riempiono
di medicine, sia per abitudine che per snobismo. Basta il piu piccolo disturbo
perche iniettiamo nel nostro corpo un nuovo tossico (disturbi che sono un
richiamo alla nostra logica, come un segnale sulla rotta che indica un cammino
pericoloso che e indispensabile aIIrontare; un disturbo al Iegato, un dolore di
testa, etc., sono altrettante indicazioni che ci chiedono di smettere i nostri
eccessi e di seguire una vita piu naturale). Se una medicina e capace di uccidere
il microbo, e capace anche di uccidere le cellule dei nostri tessuti; altre impurita
come sono le medicine, possono sanarci dalle diverse impurita che abbiamo
accumulato ma che, daltra parte, chiedono semplicemente una pulizia, un
ritorno ad una esistenza piu naturale.
Nutrirsi di minerali sarebbe la cosa piu adeguata, in modo da ricevere la
vita da cio che e meno evoluto.
InIatti, malgrado lalimentazione a base di minerale sia molto poco
conosciuta, sarebbe da preIerire in quanto rispetta la vita: non sopprime una vita
che e pari alla nostra (animale moventesi sopra la superIicie della terra) o simile
alla nostra (animale dellaria o acquatico) o delle creazioni divine che pure
includono una vita propria (gli ortaggi, la Irutta). Soltanto il minerale ha una
reazione molecolare e non una vita cellulare dotata di principio intelligente.
Resta ancora unultima possibilita, la piu saggia di tutti, la vita sostenuta non
gia da una alimentazione terrestre, bensi da cibo celeste, vissuta quale esistenza
spirituale pura, seguendo lesempio di numerosi cristiani, come Lidwina de
Schiedman, Elizabeth de Reut, Catherine de Gene, Domenica Lazzari, Angela
di Foligno e, nel secolo XIX, Louise Lateau, Nicolas de Flue, etc. E
perIettamente possibile, dunque, dominare il corpo per mezzo dello spirito;
244 Il sistema yoga
numerosi casi di cristiani che hanno vissuto per vari anni senza prendere nessun
alimento, dimostrano che non si tratta di un trucco da Iakiri, come spesso e
ritenuto il digiuno. E inoltre non solo Shankari Mai Jiew (la donna yoghina)
pratica ancora alleta di 115 anni digiuni prolungati o Giri Bala (la grande
yoghina) non ingerisce alcun alimento, ne solido, ne liquido, dal 1880, ma tutta
una moltitudine di yoghis (maschi e Iemmine), praticano regolarmente questa
disciplina in India. E superIluo ricordare che questi Iatti sono debitamente
comprovati dalla polizia indoinglese (per la maggior parte cristiani, cosa che da
maggior peso alla testimonianza) e dalle autorita britanniche (le quali non hanno
la minor simpatia per queste cose e le controllano molto severamente); non
esistono in queste pratiche trucchi, combinazioni o IalsiIicazioni, esse
semplicemente si devono al dominio sulla materia; quelli che vengono
considerati miracoli dai devoti cristiani, e coloro che sono chiamati santi,
vengono ugualmente riconosciuti dagli Indu, come pure gli esercizi di volonta
dei maomettani; non ce ragione inIatti di credere ai Iatti esposti da una Chiesa,
quando si conIutano gli stessi Iatti se riguardano unaltra religione. Se lacqua
di Lourdes e capace di operare miracoli, lo e altrettanto quella del Gange; si sa
che il Iiume sacro dellIndia e, in eIIetti, contaminato, tuttavia, sono molti i
milioni di indu che si lavano il corpo, si sciacquano la bocca e perIino bevono
lacqua di questo Iiume senza mai venire contagiati110. InIatti, oltre ai miracoli
che il Gange opera tutti i giorni, e un vero mistero per qualsiasi istituto
batteriologico che questo liquido che non contagi nessuno, nonostante sia
contaminato da non si sa quanti microbi! Il Dottor John Howard Northrep,
Premio Nobel per la Chimica nel 1946, ha dato eccellenti spiegazioni in merito,
dimostrando la supremazia spirituale e le proprieta mistiche e sacre di questo
Iiume. Lo stesso San Francesco dAssisi canto la gloria dellacqua, dei Iiumi,
dei ruscelli: Benedetto sia Dio per nostra Sorella lAcqua, tanto utile, tanto
umile, e tanto preziosa e casta (Blessed be my Lord Ior our Sister Water,
useIul, humble, chaste and precious).
Allora, dobbiamo concentrarci soprattutto sulle otto qualita-elementi di
tutte le cose. Assimilarci, identiIicarci, unirci a questi elementi, e perIezionare il
nostro stato Iino al punto di sospendere le necessita abituali.
Il Dottor Georges W. Crile, di Cleveland, ha dichiarato: Un giorno
luomo vivra esclusivamente di energia solare. Siamo completamente
daccordo con questo moderno uomo di scienza, poiche da migliaia di anni gli
yoghi invitano luomo a vivere di PRANA.
Se si ingerisce la carne animale e in realta per estrarne le erbe, le piante
che gli stessi animali hanno assorbito, poiche in queste piante si trovano
immagazzinate le energie praniche. Ma perdiamo il nostro tempo estraendo di
seconda o terza mano cio che possiamo ottenere direttamente (il prana); anche
nel caso che Iossimo eccessivamente deboli per captare da soli queste Iorze (per
mezzo dellesercizio del pranayama) non ci resta che assorbire direttamente
Il sistema yoga 245
dalle piante queste energie e non aspettare che vengano in gran parte distrutte
dalla digestione degli animali. Nel cadavere dellanimale non esiste quasi piu
nulla della quintessenza delle piante. Il dottor William L. Lawrence ha parlato
dellenergia dei raggi solari che si accumula nelle piante mediante le Iunzioni
chiamate cloroIilliane e ha dimostrato che linconscio delluomo ha cercato la
carne semplicemente per lestratto delle piante che in essa si trova e di li ha
contratto unabitudine alimentare. Si ignora (la maggior parte dei medici per
primi) che la carne non Ia che dare una Irustata, agitare la circolazione
sanguigna, eccitare il sistema nervoso e Iare in modo che luomo si creda piu
Iorte, mentre in realta si trova solo sotto una pressione che a poco a poco
diminuisce la sua energia cardiaca.
Questo eccesso di energia che deve essere consumata lorganismo lo
rovina prematuramente, come leccesso di respirazioni prodotto dallo sIorzo
dellaIIaticamento. (Si osservi che la tartaruga vive 300 anni e respira solamente
4 volte per minuto, mentre noi Iacciamo normalmente 18 respirazioni per
minuto, e viviamo in media appena un quarto della vita della tartaruga). Ora noi
dovremmo non solo prolungare la nostra vita, ma neppure morire (vedere San
Giovanni cap. VIII, versetto 51): e non si tratta solo di un simbolo della vita
eterna, per mezzo della successiva reincarnazione dello spirito in un altro corpo,
ma piuttosto della possibilita di permanere nel medesimo veicolo carnale,
mediante la conservazione di una coscienza Cristica, di una materializzazione
dello spirito che manterrebbe le indispensabili vibrazioni per lesistenza della
materia.
Lintero problema risiede nellottenimento e nella conservazione del
PRANA. Questa vibrazione essenziale, questa energia vitale, e molto poco
conosciuta in Occidente. Noi iniziamo appena a conoscere latomo, mentre
invece i Guru dei tempi antichi, otre a conoscere latomo (lanu), consideravano
anche una unita minore, un inIra-atomo (il paramanu), una specie di particella
atomica di cui noi supponiamo solamente lesistenza quale elemento
dellinIinitamente piccolo, ma che la Scienza moderna non ha ancora deIinito;
tuttavia, quando avremo queste conoscenze, non eguaglieremo ancora la
Saggezza dei Guru che hanno scoperto un principio ancora piu inIinitesimale
che chiamiamo PRANA. Il Prana e la vibrazione ultima, della quale il sistema
yoga espone gli eIIetti e analizza il contributo alla vita ; e della quale i Saggi
dellAntichita conoscevano tutti i particolari insieme al segreto della sua
utilizzazione.
Testi che risalgono a molto tempo prima della nostra Era espongono le
strutture atomiche conosciute anticamente: il Vaiseska e il Wyaya-Yoga-
Vasishtha.
Spesso si dimentica che lIndia possiede una Scienza che risale a molto
tempo addietro, cio si deve al Iatto che oggi lIndia che conosciamo e povera,
decadente e, soprattutto, da 300 anni ha perso completamente la sua Maestria, a
246 Il sistema yoga
causa della mancanza di indipendenza e dallimpossibilita non solo di
svilupparsi materialmente, ma anche di conservare il proprio patrimonio
spirituale. La Scienza Medica dellAntica India era divisa in otto
specializzazioni che denotavano un perIetto equilibrio della conoscenza:
SALYA (chirurgia)
SALAKYA (malattie al di sopra del collo)
KAYACHI-KITSA (medicina adeguata)
BHUTAVIDYA (inIermita mentali)
KAUMARA (vigilanza dellinIanzia)
AGADA (tossicologia)
RASAYANA (anzianita)
VAGIKARANA (i tonici).
Abbiamo scoperto che i Dottori Vedici impiegavano gia strumenti molto
perIezionati, praticavano il taglio cesareo e le operazioni del cervello usando
utensili molto perIezionati. Ippocrate ricavo i suoi materiali medici dalle Ionti
indu.
La Scienza Yoga viene sempre piu riconosciuta e il Sapere dellOriente e
ovunque proclamato. Non si tratta pero di gloriIicare lIndia, ma di riconoscere
che le ultime briciole del Sapere Antico sono rimaste legate a questo paese.
Esso ha saputo preservare la Grande Conoscenza occupandosi molto di piu del
suo benessere spirituale che del suo comIort materiale, cosa che altri popoli
hanno cercato per alimentare il loro potere.
Il biologo inglese, Julian Huxley, Direttore Generale della U.N.E.S.C.O.
(Organizzazione Educativa, ScientiIica e Culturale) ha sollecitato le Federazioni
di Salute Pubblica, ad esaminare i temi dello Yoga (Associated Press, London,
21-VIII-1948). Non siamo lontani dal vedere una divulgazione uIIiciale dei
principi degli Iniziati dellHimalaya.
Oltre al mio esempio personale111 o quello dei miei discepoli, numerosi
yoghi stanno attualmente lavorando nel mondo per istruire coloro che
desiderano partecipare non soltanto alla salvezza dellUmanita, ma anche a
salvare essi stessi, sia Iisicamente che spiritualmente. Sta per giungere il giorno
in cui lo Yoga sara un sistema comune, un metodo di vita corrente, una morale,
una Iorma di esistenza adottata da tutti per il massimo benessere delle
generazioni Iuture.
* * *
Io credo che anche se abbiamo una gran quantita di cose da Iare,
dobbiamo trovare il tempo necessario per le asanas, cosi come troviamo un
momento per mangiare.
M. K. Gandhi.
A poco a poco abbiamo esaminato le discipline e, in un certo senso, i
diversi stadi dello spirito. Abbiamo trattato del controllo preliminare per iniziare
le pratiche, giacche e necessario un periodo preparatorio ben assimilato prima di
dedicarsi alla nuova vita. Sarebbe di poco beneIicio intendere lo Yoga
unicamente come esercizio Iisico, come una cura per ringiovanire o come un
metodo di buona condotta. E vero che lo Yoga in se contiene tutto questo, ma e
dubbio che per uno solo di questi motivi lo studente trovera la pazienza
suIIiciente per preservare Iino ad ottenere i risultati sperati.
Sia come sia, bisogna seguire un sentiero tracciato molto tempo Ia e
questo metodo di superamento e rispettato tuttora come sistema di vita comune
in India; certamente una maniera molto imperIetta, pero per lo mento e
considerato come un sistema evolutivo di base (riconosciuto nel sistema delle
caste) e come processo normale di ogni evoluzione. Sono bene conosciute le
quattro caste dellIndia: i Sudras (casta inIeriore) che sono i contadini, i
Vaisyas, commercianti, i Kshatriyas o soldati, guerrieri, e inIine i Brahmini che
si dedicano alla vita culturale perIezionando lo spirito. Queste quattro classi
esistono generalmente anche nel nostro mondo: abbiamo inIatti i servi, gli
impiegati, la borghesia, e inIine laristocrazia. Esaminiamo levoluzione
dellumanita e vedremo in origine una Civilta Iormata da classi alte di uomini,
da esseri superiori, da Iniziati (Uomini-Dei): e il predominio del sistema
teurgico; piu tardi, quando Iu dimenticata lepoca dei collegi Iniziatici e dei suoi
governi sacerdotali (non religiosi, ma educatori, iniziatici, quindi sacerdotali in
senso esoterico), quando Iurono dimenticate le Iorme di organizzazione sociale
secondo una struttura di gerarchia spirituale, allora presero il sopravvento i
governi dei conquistatori, i sistemi militari; Iu lepoca dellorganizzazione per
mezzo della Iorza, che tuttavia Iu sostituita (per necessita di contatti con
lestero, per lo scambio di prodotti) cono il regno commerciale, questo a sua
volta degenero Iino a cedere la direzione del mondo alla casta inIeriore, il
proletariato, il regno dei servitori, che diventano governanti. Il mondo cambia
continuamente il suo sistema direttivo, lumanita prende ogni volta una nuova
linea. Ogni 500 anni, approssimativamente, emerge di nuovo una di queste
Iorme di questi quattro stadi evolutivi, vediamo ogni volta culminare una Iorma
sociale e a sua volta proIilarsi la seguente. Cosi per esempio la venuta di Cristo
coincide con il punto culminante del popolo. (Gesu ripete l Amatevi gli uni
con gli altri" senza distinzioni di classi, luguaglianza per tutti: Egli predica la
Grande Comunita). I Re Magi simbolizzano molto bene la Iine del regno dei
248 Il sistema yoga
commercianti (consegnando lincenso, loro e la mirra come rappresentanti
dellideale di scambio, di relazione commerciale e di prodotto). Durante 500
anni i Sacerdoti-Iniziati cercarono di stabilirsi una volta di piu, ed il momento
culminante di questo ciclo si Iece sentire quando la Chiesa Cattolica si stabili da
se sebbene solo in Iorma temporale poiche il dogma esoterico venne ab-
bandonato in Iorma decisiva (nel secolo VI la Chiesa si distacca
dallinsegnamento della reincarnazione, dai principi sulla spiritualita pura, etc.
per adottare una nuova Iase in accordo allepoca).
Gli ultimi collegi Iniziatici Iunzionavano molto irregol~ente (la chiusura
uIIiciale ebbe luogo quando Jehsu il Nazzareno, Gran Maestre
dellordine della ConIraternita Bianca, diede pubblicamente la Lezione
Tradizionale del Sannyasin , il cui senso vedremo inm seguito).
Il regno delle conquiste volge a Iiorire e nellanno 1.000 si vede culminare il
sistema del potere attraverso la Iorza, i militari costituivano la rappresentazione
simbolica di questa terza maniIestazione dellevoluzione delle "caste", che
caratterizza lumanita in generale. Subito apparvero le relazioni piu importanti
tra i paesi ed anche tra i continenti, gli stati desideravano lo scambio delle merci
ed i contatti culturali ed e tra il 1450 e il 1500 che predomina lidea della
scoperta di nuovi paesi (nascita di Amerigo Vespucci nel 1451, scoperta
dellAmerica da parte di Colombo nel 1492, vasco De Gama scopri la rotta delle
indie per il Capo di Buona Speranza nel 1498, etc.). Mentre quespidea di
preponderanza commerciale non Iinisce di compiere il suo ciclo corrispondente,
gia si proIila allora la Iorma seguente di unevoluzione umana collettiva, e il
nuovo ritorno alla prima Iorma, cioe il popolo a poco a poco si emancipa e
nellanno 1950 si contempla una volta di piu il punto culminante dello spirito
del popolo e la collettivita inIeriore del mondo sociale si maniIesta. Dallanno
1950 allanno 2000 sandra inIiltrando a poco a poco il sistema teurgico, il
movimento iniziatico, la struttura governativa mondiale di un sacerdozio
esoterico, la rieducazione dellumanita portata avanti da una collettivita di
Iniziati. Non si tratta di una direzione di monaci o di rappresentanti di qualche
religione, ma di una teocrazia nel senso piu intendibile per tutto il mondo, di
una gerarchia spirituale ed unautorita sia per la conoscenza che per la
Saggezza, un regno di Realizzazione per ognuno.
Queste epoche di 500 anni non sono periodi di mezzo millennio esattamente, e
nemmeno sono completamente di un solo e medesimo tipo,
come sappiamo che le stagioni che dividono lanno hanno alcuni giorni caldi in
invern6 e alcune settimane molto Iredde in estate, etc., pero in ogni caso
rimangono ben delimitate, allo stesso modo si presenta il Iatto per codesti
quattro stadi successivi nella storia dellumanita. Come i Brahmini, gli
Kshatriya, i Vaisya ed i Sudra si sono succeduti ognuno nel suo turno durante
500 anni per tenere la direzione mondiale, cosi i sacerdoti, i guerrieri, i
Il sistema yoga 249
commercianti e i servi del nostro mondo hanno diretto successivamente a loro
volta il movimento in genere di una gran parte della civilta.
Attualmente stiamo tornando allo stesso punto una volta di piu nella storia
perche e emerso il punto culminante del ciclo del governo del popolo o per lo
meno del ciclo delle idee proIane che supera le altre che caratterizzano i Saggi
(laspirazione iniziatica), i soldati (il gusto per la Iorza) e i negozianti (lidea
materiale).
Vediamo inIatti proIilarsi di nuovo il regno della Iniziazione come duemila anni
Ia, pero gli elementi di questa Saggezza Antica si presentano aggrappandosi
ancora agli ultimi resti di un proletariato raIIinato.
Nella stessa maniera in cui questo quaternario si maniIesta nella vita delluomo
nellaspetto collettivo, esistono anche quattro stadi nella vita individuale che gli
indu denominano Ashramas (piano di lavoro secondo un metodo evolutivo). Un
Ashrama e uno stato di esistenza, una maniera di vivere. Si adopera altrettanto
la parola Ashram per indicare il luogo dove vive un Guru circondato dai suoi
discepoli, un eremo di un Saggio, la residenza di un Santo, il ritiro di uno
Yoghi. I quattro ashramas sono:
BRAHMACHARIA: che e lo stato di devozione a Dio, lo studio e il rispetto
della Tradizione. Si intende spesso per Brahmacharin (celibe) colui che si trova
in continenza sessuale.
GRAHASTA: il lavoro sociale, il secondo periodo nel quale ladepto puo allora
sposarsi e perIino iniziare la sua sposa alle orazioni, al rituale delle cerimonie
etc...
VANAPRASTHA: piano di vita delleremita per consacrarsi alla meditazione,
nel quale la sposa generalmente segue suo marito nel bosco, pero ladepto
intravede gia la Luce e non contano piu le regole Iamiliari; e labnegazione
come un buon cristiano deve intenderla (Matteo cap. X vers. 27,28 e 29, e cap.
XVI vers. 24,25 e 26; Marco cap. VIII vers. 34 e 35, e cap. X vers. da 21 a 29;
Luca cap. III vers. 11 e cap. X vers. 4).
SANNYASIA:e lo stato di abnegazione totale: il Sannyasin non e attaccato
neppure ad un luogo del bosco, non ha il ritiro, si corica qua e la nel corso dei
suoi pellegrinaggi, cosa che Gesu.ha deIinito in vari passaggi del suo
insegnamento promulgando labbandono (Matteo cap. X vers. 9 e io). I
Sannyasin nellIndia usano la guerrua (pezza di color ocra, simbolo del distacco
da tutti i beni) come unica veste, senza bagaglio, sono i pellegrini che vanno per
i templi e per altri luoghi santi, non essendo legati pero nemmeno a questo
stesso obbligo, liberi da tutte le preghiere, dai precetti o dalle leggi spirituali.
Essi peregrinano....o rimangono in qualche luogo non perche a loro piaccia, ma
secondo le circostanze. Senza possedere nulla nel mondo il Sannyasin e ricco,
dato che a colui che abbandona tutto (moglie, casa, beni, Iamiglia) tutto
ritornera moltiplicato (Marco cap. X vers. 29 e 30). Nel caso di non seguire
250 Il sistema yoga
questi ashramas alla lettera, e conveniente almeno apprenderli come
documentazione per comprendere il metodo che ha dimostrato la sua validita, lo
si voglia o no.
A sua volta il mondo occidentale si divide in quelle che si potrebbero
classiIicare come quattro categorie secondo la dimostrazione esteriore di
ognuno nellordine che gli e proprio. Cosi abbiamo tamas: e quel modo di
essere tanto conosciuto e predisposto allignoranza dovuto allalimentazione
Iatta di carne, liquori, etc.,e lattivita dei sensi, e la vita stabilita semplicemente
sul meccanismo che ricerca la materialita, il comIort e il godimento Iisico senza
altre considerazioni. Questa condizione tamasica deriva dalla mancanza di
disciplina e come conseguenza porta che il perIezionamento non possa
eIIettuarsi, dato che lessere non ha nemmeno la conoscenza di questa
evoluzione;e il regno simbolizzato dai Sudras, e cioe la plebe, il regno del
popolo, della massa cieca.
Tamas-rajas e il nostro secondo stato da considere, e una combinazione di due
gunas (sappiamo inIatti che un uomo mai e governato interamente da un solo
guna - qualita - ma, congiuntamente, da un guna, e unaltro po da un~ altro guna
con una parte di qualche altra peculiarita. etc.) Il tamas-rajas rappresenta il
pensiero. allo stesso modo in cui il tamas rappresenta il corpo. Si tratta di
unattivita ignorante, e il controllo ancora molto mal stabilito dei sensi, e lo
stato che si potrebbe simbolizzare con la casta dei Vaisyas, i negozianti che
idealizzano quello che loro pensano sia la Verita: il denaro che e per loro ancora
lunico mezzo per soddisIare la propria aspirazione.
Rajas-sattva: e la buona attivita che permette un avanzamento, il quale equivale
alla categoria dei Kshatriyas, Nobili guerrieri dellantichita che risorgono
piuttosto dalla Mitologia che dalla Storia propriamente detta. E lo sviluppo del
potere della volonta; ce questa volta una disciplina che si impone, ce Rajas
(passione, Iorza, energia) verso Sattva (illuminazione, sapienza). Qui si
maniIesta il Dharma inteso come religione stessa, come regola di esistenza che
si attua di conseguenza simile ad una linea ascendente. Sattva: e lultima
categoria di questi quattro stati, e lIlluminazione. Gia abbiamo visto questa
guno che corrisponde allalimentazione vegetariana (Irutta, latte); e lo spirito
che puo essere espresso qui in corrispondenza alla casta dei Brahmini. E in un
certo senso lo stato verso la Liberazione, la ricerca di Moksha (liberazione) che
costituisce tutta laspirazione dei sattvici..
Qualita TAMAS TAMAS-RAJAS RAJAS SATTVA SATTVA
Caratteristiche ignoranza attivita inutile attivita idealizzata
Illuminazione
Alimentazione animale regolata controllata naturale
Punto di vista materiale studioSpirituale iniziatico
Il sistema yoga 251
Simbolizzato da il corpo il pensiero la Volonta lo spirito
Casta (approssimativa) Sudras Vaisiyas Kshatriyas Brahmini
Lavoro Kama Artha Dharma Moksha
Tuttavia non e suIIiciente appartenere alla buona categoria dei sattvas per avere
lIlluminazione, poiche se pure per raggiungerla bisogna compiere con questa
prima condizione della qualita guna sattvica, si capisce che ancora ce di che
adempiere con altre discipline. I quattro elementi, Prithiui (Terra), Apa (Acqua),
Agni (Fuoco), Wayu (Aria), debbono essere bene assimilati perche si possa
unirsi pienamente allAkasha (Etere) di cui si richiede di estrarre lessenza,
sebbene per ottenere anche un solo piccolo beneIicio reale sia necessaria ancora
una grande pratica. Non si comprende veramente il Pratyahara prima di 3 ore di
sospensione della respirazione, per questo torno a dire che si richiede una
larghissima preparazione per raggiungere questo stato.
E a poco a poco, minuto per minuto, che si aumenta il regime del Kumbhaka
(ritenzione dellaria) . Bisogna segnalare che per cominciare ad eliminare il
Kapha (il lavaggio di questa Ilemma si denomina Kapha-labhati) la cosa piu
importante e lespirazione e al secondo posto viene linspirazione. Lesercizio
consiste nelladottare il padmasana e praticare un pranayama la cui recheka
(espirazione) e piu pronunciata del puraka.
Generalmente linizio delle discipline dellHatha-Yoga si interpreta molto male,
poiche se pure si riconosce una grande importanza al regime alimentare, in
cambio si dorme troppo; inIatti e molto poco conosciuto il Iatto che lessere
Umano in realta non riposa completamente piu di 11 o 12 minuti, poiche il
tempo rimanente del dormire e occupato in attivita mentali e muscolari (una
persona dormendo eIIettua durante una notte 1500 movimenti
approssimativamente). Bisogna abituarsi poco a poco a diminuire le ore di
permanenza nel letto, poiche il riposo non richiede piu di 4 ore e per alcune
persone 2 ore sono suIIicienti; daltra parte e molto dannoso dormire durante il
giorno, e cioe dopo il sorgere del sole, tuttavia e consentito un riposo dopo il
pranzo, pero non si tratta di dormire, ma di Iacilitare la digestione con mezzora
di riposo.
E come questi esistono molti piccoli dettagli che tralasciamo di menzionare per
seguire con altre norme che pensiamo siano piu importanti.
Il Vyutthana puo da solo sopprimere queste discipline e vivere senza restrizione
alcuna. Maestro che torna ad essere sopra la terra, il cui karma non e delimitato,
egli e un volontario che ritorna in questo pianeta per aiutare gli altri, non con
lesempio che non e necessario, ma per mezzo dellinsegnamento, poiche la sua
lezione costituisce il suo messaggio ed e secondario che egli viva o no secondo
lesperienza che propone e che ha trasceso da tempo. Nonostante cio, egli vive
252 Il sistema yoga
molto spesso daccordo ai grandi principi, sebbene per avvicinarsi alle masse ed
assomigliare di piu al mondo proIano si distacchi da alcune discipline
secondarie, compiendo alla lettera, tuttavia, durante questa esistenza, i diversi
stati restrittivi e rispettando le leggi evolutive correnti.
La stessa cosa succede ai Paramhamsa, coloro che hanno sperimentato gli ultimi
gradi dellIlluminazione (Param: il piu alto; Hamsa: cigno, il simbolo del
discernimento, la sapienza inmmacolata rappresentata da un cigno bianco) .
Questi due termini sanscriti sono come due parole sacre perche le loro
vibrazioni speciali osservano uno stretto contatto con la parola Aham-Sa (Io
sono Lui), che ci puo ricordare lIo sono colui che sono!.
Il Paramhamsa e lo Yoghi che ha scalato il Santo Kailas, in parte come risultato
del suo pellegrinaggio al monte sacro e daltra parte come conseguenza della
sua Illuminazione completa (si sa che il Monte Kailas nel Tibet simboleggia il
loto dai mille petali). InIatti il pellegrinaggio alla montagna dei Maestri si
esegue con un rituale speciale per il quale bisogna seguire un itinerario di
viaggio attraverso sette citta sacre, proprio come avviene allinterno dellessere
lascesa del Kundalini daccordo ad un procedimento sacro in un percorso
mentale di sette citta sacre (i chakras) di questo piccolo universo (il corpo). Sia
allinterno del corpo che geograIicamente, si segue questa simbolica
peregrinazione che Iara delladepto un Saggio completo, un Santo immacolato:
un Paramhamsa.
Qui si deve realizzare che esistono due tipi di Samadhi, cioe uno che permette la
sperimentazione e laltro che implica il realizzarlo senza possibilita di scampo
dopo lintegrazione, lidentiIicazione.
Gia abbiamo visto precedentemente la spiegazione di questi due periodi di uno
stesso stato.
Il Sabikalpa Samadhi e il Nirvikalpa Samadhi. Sappiamo gia che il termine
Kalpa signiIica tempo, pero questo termine vuoi dire anche Eone, che e piu
importante, perche lEone ha una portata capitale nella Cabala e la Bibbia lo
menziona spesso: e precisamente uno stato speciale del mondo angelico.
Sabikalpa e in relazione con il tempo e il mutamento, in altre parole, avendo
raggiunto il Samadhi Sabikalpa si puo sperimentare relativamente lo stadio di
reintegrazione Iinale senza perdere completamente lindividualita e in questo
modo ritornare a prendere la propria identita terrestre per spiegare il
meccanismo ai discepoli; invece il Nirvikalpa e inerente allimmutabilita, e
cioe,una volta che si e sperimentato tale stato non esiste piu scampo possibile,
detto periodo non permette di ritornare a nessunaltra Iorma (e il metodo del
Laya Yoga).
Il sistema yoga 253
Questi stati o stadi possono essere ottenuti da un Hatha-yoghi e non necessitano
la sperimentazione delle diverse linee dello Yoga (Laya, Mantra, ecc.). Tuttavia
attraverso ogni linea dello Yoga si potra raggiungere lo stadio del Samadhi e lo
stadio del Paramhamsa. Nonostante cio si terra presente che e necessario
passare sempre per il primo tipo di Yoga (la disciplina preliminare) ossia
lHATHA, che si trova del resto in ognuna delle altre specializzazioni. Cosi, un
bakti-yoghi, per perIezionare la sua devozione, dovra adottare posizioni speciali
(asana) e praticare alcune vibrazioni (pranayama) per elevare la Iorza interna
(kundalini) per mezzo del controllo delle valve (bandhas) Iino alla Iusione delle
orazioni (i mantra) nellInIinito della Coscienza Universale. Il Raja Yoga, che
signiIica Unione Regia, o Yoga-Completo, deve quindi includere le altre linee
di yoga per essere completo, e a sua volta il Raja-Yoghi deve essere anche un
Hatha-Yoghi. Del resto abbiamo visto che in realta esistono due lineee vere ben
distinte come due polarita:
Hatha che e lo Yoga positivo, attivo, dinamico e base di altre Iorme energiche di
Yoga: Jnana, Laya, etc.
Mantra che e lo Yoga negativo, passivo, calmo e base di altre Iorme di yoga a
carattere linIatico: Bakti, Raja, etc.
Allora dobbiamo procedere per ordine per entrare nuovamente in un canpo un
po piu tecnico, con lobiettivo di comprendere perIettamente il meccanismo
analitico degli esercizi cui ci stiamo avvicinando.
I sei punti lungo la colonna vertebrale (midollare, cervicale, dorsale, lombare,
sacro, coccigeo) sono come sei stazioni sensitive del sistema nervoso autonomo
che lavorano per lilluminazione della cavita ventricolare del cervello. I sei
plessi, tanto strettamente legati ai chakras sono la rappresentazione bipolarizzata
dei segni dello Zodiaco con le loro rispettive reggenze planetarie. Si sa che le
ghiandole surrenali sono governate da Saturno e Giove, la milza da Marte, il
timo da Venere, la tiroide dal pianeta Mercurio, la pituitaria da Urano (ma viene
anche simbolizzata dalla Luna) ed inIine la pineale retta dal pianeta Nettuno
anche se Irequentemente e rappresentata dal Sole.
Se nello Zodiaco esoterico si prende il Polo di Seth (linea divisoria tra il segno
del Capricorno e dellAcquario), avremo in questo punto la Porta delle Tenebre
secondo la mitologia egizia, cioe il domicilio di Saturno (si sa che Saturno regge
tradizionalmente questi due segni dello Zodiaco: Capricorno e Acquario) e
corrisponde al piombo degli Alchimisti, il centro inIeriore nel corpo umano. Nel
punto opposto delleclittica abbiamo due costellazioni, Cancro e Leone,
separate da una linea chiamata Polo di Horus che i Sacerdoti dEgitto
254 Il sistema yoga
denominavano la Porta della Luce, domicilio dei due Luminari (quello della
notte, la Luna, e quello del giorno, il Sole) che puo essere chiamato il metallo
puro degli Alchimisti, il centro superiore nel corpo umano. La trasmutazione del
piombo (Saturno) in oro (Sole) si opera mediante lascesa di Kundalini
attraverso i centri. Si intende che quanto detto costituisce anche la ronda dello
Zodiaco (nel lavoro esoterico)
Pianeta Domicilio Diurno Domicilio Notturno
Saturno Acquario Capricorno
Giove Pesci Sagittario
Marte ArieteScorpione
Venere Toro Bilancia
Mercurio Gemelli Vergine
Sole Leone(Domicilio Iisso)
Luna Cancro(Domicilio Iisso)
Resta da segnalare che le surrenali sono rette da Saturno e Giove (la sinistra da
Saturno e la destra da Giove), la milza da Marte (alcuni dicono dal Sole a causa
del meridiano milza-Iegato denominato plesso Solare), il timo da Venere, che e
il plesso cardiaco che maniIesta le amicizie, gli amori, gli aIIari di cuore e la
tiroide e governata da Mercurio, e subito arriviamo alle due ghiandole superiori
che, abbiamo detto, sono rette da Urano e Nettuno anche se si trovano
principalmente in relazione con la Luna e il Sole, dato che questi ultimi le
rappresentano meglio, ossia il chakra Agna e il Loto dai Mille Petali (Sahasrara-
Padma). Tra laltro, lo vediamo chiaramente nel disegno precedente nel quadro
che mostra i domicili dei pianeti, tutto e perIettamente equilibrato. Dobbiamo
menzionare che Urano e Nettuno, recentemente scoperti, non Ianno parte
dellAstrologia Tradizionale e meno ancora di quella esoterica; daltra parte
vedremo che questi corrispondono alle vibrazioni maggiori (ottave superiori) di
alcune inIluenze che esistono in tonalita piu semplici attraverso i pianeti
chiamati antichi (conosciuti Iin dalla piu remota antichita). Ugualmente
sappiamo che le ghiandole pituitaria e pineale neppure sono in corrispondenza
esatta con il chakra Agna e con il Sahasrara-Padma, ma piuttosto si prendono in
considerazione approssimativamente per localizzarli piu Iacilmente.
Possiamo quindi stabilire una tavola come segue:
Ghiandole Pianeti Chakra
Surrenale sinistra Saturno Muladhara
Surrenale destra GioveSvadhisthana
Il sistema yoga 255
Milza Marte Manipura
Timo Venere Anahata
Tiroide Mercurio Vishuddha
Pituitaria Luna Agna
Pineale Sole Sahasrara-Padma
Sappiamo che nella loro relazione con il Sole, per ordine di distanza, i pianeti
sono: Mercurio, Venere, Marte, Giove e Iinalmente Saturno, e cosi altrettanto in
una classiIicazione involutiva, per esempio, discendendo dalla testa ai piedi.
Vediamo nella Iigura la successione dei pianeti (partendo dal basso):
Saturno, Giove, Marte, Venere, Mercurio, in relazione con i quattro elementi
Terra, Acqua, Fuoco, Aria, ed Etere per giungere alla conoscenza sopraterrestre
delle cose, e, a partire da questo stato, penetriamo in un piano mentale mediante
il chakra Agna. Questa suddivisione di piani origina nello stesso tempo, la
suddivisione di
toni, come nella musica si passa da unottava allaltra. Qui Mercurio costituisce
il punto di unione (Mercurio e sempre il Messaggero degli
Dei, lintermediario tra i mondi).
Essendo giunti a Mercurio abbiamo in seguito Urano che e, in certo modo, la
tonalita superiore delle Iacolta mercuriali. Mercurio e lintelletto, la ragione, lo
studio, la Scienza: Urano e tutto questo pero con piu Iorza, e il genio, lanalisi
proIonda (per cui questo pianeta rimpiazza in Iorma migliore Saturno come
reggente dellAcquario), e il pianeta della Sapienza, dellaltruismo, degli
avvenimenti anticipati, dellutopia e lo si qualiIica in questo modo, che il
proIano non comprende, perche Urano caratterizza quello che e innanzi al
tempo presente, e corrisponde poi alla pituitaria o terzo occhio, alla
chiaroveggenza, alla tele-visione.
In seguito abbiamo Nettuno che e per Venere quello che Urano e per Mercurio.
Venere implica il sentimento, larte, lintuizione, pero Nettuno e superiore a cio
che Venere emana solamente in tonalita normali. Nettuno e la devozione, la
mistica, la rivelazione. Lamore terrestre e Venere quanto lamore celeste e
Nettuno ; il primo da il valore artistico mentre il secondo predispone alla
recezione dei messaggi superiori.
InIine, raggiungere la Coscienza Universale e aver operato la trasmutazione e
Plutone e il simbolo di questa trasIormazione. Marte indica lenergia, mentre
Plutone il dinamismo violento; il primo contrassegna lattivita, il secondo la
super-potenzialita. Plutone, che e considerato attualmente il reggente dello
Scorpione (al posto di Marte che era tradizionalmente il governatore di questo
segno) e veramente al suo posto, giacche costituisce pienamente il simbolo della
256 Il sistema yoga
personalita trasIormata. La Iigura di Plutone rappresenta sola come un centro di
Iuoco sacro che si eleva e si libera, inIine, nellaldila delle sIere. Il piccolo
cerchio e il centro neuroIluidico dal quale lenergia sale in colonna (kundalini);
si vede anche una piccola sbarra che indica la separazione dal corpo Iisico e
rappresenta la salita impetuosa in cima alla testa (Brahma Rundra). Conosciamo
molto bene la massa ignea del centro della terra che sale nella via vulcanica per
sgorgare dal cratere: la sua lava puriIica le impurita commesse dagli uomini.
Plutone, semplicemente nella rappresentazione del suo simbolo, si maniIesta
poderosamente. Caratterizza sempre quello che e nascosto, sotterraneo (era il re
degli inIeri nella mitologia) e partecipa in ogni scoperta di tesori
o miniere (lo si trova Iormante aspetti poderosi nel cielo in tutte le grandi
scoperte minerali). Ricordiamo che durante la seconda guerra mondiale, la
benzina americana Iu inviata in Europa sotto la superIicie del mare per riIornire
le truppe da sbarco ed era canalizzata nella tubazione chiamata Pipe Line Under
The Ocean (le cui iniziali danno Pluto, come ho gia segnalato in Misticismo
nel Secolo XX).
E indicativo al massimo il domicilio di questo pianeta nel segno dello
Scorpione, poiche si sa che il segno dello Scorpione in realta e doppio. InIatti,
leclittica taglia in questo luogo due costellazioni, quella dello Scorpione e
quella dellAquila, e percio non e puramente immaginativa la trasmutazione
dello Scorpione (cieco e strisciante nel Iango) in Aquila (che vola nelle Alte
SIere) come la indica la Tradizione del Simbolismo, ma e pienamente una verita
tangibile in astronomia e diviene maggiore solidita nella Astrologia Esoterica
sia per le caratteristiche che qui abbiamo esposto, sia per cio che concerne la
trasIormazione di Iorza Iisica in potenza spirituale, in realizzazione mistica.
E ora, in possesso della conoscenza degli organi e degli elementi che entrano in
gioco nel meccanismo dellalchimia spirituale, dobbiamo vedere come si opera
la trasmutazione. Prima bisogna sapere che lelevazione di Kundalini si eIIettua
secondo un meccanismo aiutato molto dal pancha-vayu, detto in altra maniera
dai cinque tipi di energia che governano il nostro organismo. Queste cinque
Iorze vitali sono il prana, ludana, il samana, lapana e il vyana.
Il prana e ubicato generalmente alla base del cuore, un poco verso la regione
della laringe e si dice che governi la parola, e quello che regge il sistema
respiratorio e da la Iorza al Verbo. Questa parte del Iunzionamento umano e
diretta dalla porzione cervicale del sistema nervoso.
Ludana regge la parte che si trova sopra il collo; le Iunzioni del movimento di
questa parte anatomica sono dirette dalla porzione ceIalica del sistema nervoso.
Samana e ubicato tra il cuore e la base dello stomaco e regge il meccanismo del
sistema metabolico. Questa regione e sotto il controllo dei nervi splanici; la
circolazione del sangue riceve energia dai cinque eteri (pancha-vayu) che
Il sistema yoga 257
vigilano anche sul mantenimento delle secrezioni del Iegato, del pancreas e
degli intestini.
Lapana, sotto lombelico, dirige le Iunzioni renali, il colon e le parti genitali.
Questa energia proviene dalla porzione lombo-sacrale del sistema.
Vyana da energia ai movimenti del corpo, e quello che comanda i muscoli e le
giunture. Si dice che grazie ad esso abbiamo la nostra posizione verticale. La
sua azione ha luogo soprattutto nel midollo spinale.
Queste energie vitali sono i cinque centri nervosi del cervello e del cordone
spinale, sono naturalmente anabolici ed equilibrano lattivita catabolica della
porzione simpatica attraverso le Iibre del parasimpatico. Esse costituiscono le
cosiddette Shakti dei chakra.
Tali centri nervosi dirigono le Iunzioni e le sensazioni situate nella corteccia
cerebrale, essendo sia recettivi, che emissori, e hanno i loro centri sussidiari
nelle due Iormazioni alla base del cervello, che sono il talamo e il corpus-
striatum. Oltre a questi centri-riIlessogeni (pancha-vayu) esiste anche un tipo di
energie che sono conosciute attualmente dalla Iisioiogia come quelle che
governano gli sbadigli, il singhiozzo, lo sbattere degli occhi, la sonnolenza
prima di dormire etc.... Esse sono il Naga, il Kurma, il Krikkara, il Devadatta ed
il Dhananjaya.
Tutto cio e diretto dai Vayus, i quali posseggono le correnti principali
dellimpulso nervoso. La loro stessa ubicazione e chiamata a volte prana,
come per esempio, i cinque pancha-prana che io chiamo pancha-vayu per
diIIerenziarli. Per arrivare ad avere il controllo assoluto di questi pancha-prana e
necessario attivare la shakti principale (il nervo Vago), quando viene attivata
Kundalini. Allora non solo si governano i pancha-prana (i vayu), ma si
stabilisce un controllo completo sul sistema nervoso sospendendo lattivita
catabolica che generalmente e la causa dei costanti disordini mentali. La
corrente kundalinica e condotta con un perIetto controllo mediante la pratica di
alcune contrazioni chiamate bandha eIettuate in certe posizioni (asana) con
atteggiamenti ben deIiniti di alcune parti del corpo (mudras), durante il processo
di controllo vibratorio (pranayama).
Avendo raggiunto il controllo assoluto delle Iacolta, lo yoghi chiamato allora
Ichchhamarani, puo godere di tutti i piaceri senza restrizioni, perche egli
controlla completamente lo spirito che generalmente istiga il corpo. Egli puo
vivere o morire secondo la sua volonta, puo optare per la disintegrazione del
corpo Iisico che puo abbandonare come si leva un vestito, una camicia sporca,
un abito usato, oppure puo conservare il suo corpo come un veicolo sempre
pronto a servire poiche ha saputo trovare il segreto per condurre la sua
258 Il sistema yoga
coscienza alla Sopra-Coscienza e non seguitare ad essere un incosciente che
vive meccanicamente in mezzo al materialismo ignorante.
Stiamo, quindi, adesso alla soglia del dominio pratico dopo aver compreso la
lezione, la teoria, gli elementi indispensabili per cominciare veramente gli
esercizi con cognizione di causa e non solo in maniera automatica, copiando
semplicemente le posizioni che si mostrano qui o nelle opere o articoli di
volgarizzazione dellHatha-Yoga e che molte volte sono pubblicati unicamente
per dare soddisIazione Iisica ad alcune signore in cerca delleterna bellezza o ad
alcuni uomini che cercano di scoprire metodi di esibizionismo per richiamare
lattenzione del sesso debole con le loro acrobazie! Lo Yoga e qualcosa di
molto diverso da codesta cosa meravigliosa che il gran pubblico e troppo
avido di conoscere e che come tale generalmente si presenta.
Decisamente non posso essere daccordo con Theos Bernard, ne astenermi dal
levarmi contro il suo metodo troppo rapido per gli Occidentali, per quanto io gli
riserbi molta simpatia per i sacriIici che ha Iatto e per lo sIorzo di volonta da lui
impiegato per arrivare alle discipline dell~Hatha-Yoga. Io credo che il suo
insegnamento sia dei piu seri; tuttavia egli e piu uno studente di Yoga per se
stesso, che un educatore per gli altri. Il suo diIetto puo essere lessere rimasto un
americano puro, anche durante il suo viaggio in India. InIatti mi sembra
terribilmente pericoloso insegnare ai lettori non preparati che le tre prime cose
piu importanti nello Yoga sono: la Padmasana, lUddiyana (e il Nauli) e inIine
la Shirshana. Vale a dire che essendo appena nei preliminari egli descrive in
Heaven Lies Withing Us (I Cieli sono dentro di noi) che la posizione del
loto deve essere eseguita prima di qualsiasi altra cosa; che e necessario praticare
tutte le mattine non solo lUddiyana (contrazioni e rilassamento del ventre) Iino
a 1500 volte, ma pure eIIettuare il nauli (ritrazione degli organi verso la colonna
vertebrale separando i muscoli addominali), esercizio questo che richiede, mi
sembra, un serio allenamento, e inIine, consiglia ancora di mettersi sul capo
(sirshasana), postura che non solo richiede uno studio prolungato, ma che non
raccomando agli Occidentali perche non hanno la stessa costituzione degli
orientali.
Riassunendo, T. Bernard espone una teoria esageratamente americanizzata e io
la considero come un metodo che si presenta troppo rapido. Non intendo dire
che egli abbia dato troppa enIasi alla esposizione di cio che mi sembra piuttosto
una ginnastica che un sistema di realizzazione mistica, giacche egli non insiste
suIIicientemente, secondo me, su cio che gli stessi Guru raccomandano:
prudenza, pazienza, studio...
Il sistema yoga 259
Gia ho dato, nel capitolo La Scienza Yoga del libro Misticismo nel secolo
XX, un breve riassunto circa i preliminari indispensabili per le asana. Ripeto
che non esiste limite alleta per cominciare gli ecercizi, poiche si tratta
giustamente di iniziare con esercizi preparatori prima di aIIrontare le posizioni
(asana)e le posizioni complete soprattutto. Ho in alcune delle mie scuole
studenti che Ianno le stesse lezioni e la cui eta varia dai 12 ai 74 anni. La
questione delle malattie non si tiene in conto(sempre e quando si seguano dal
principio le raccomandazioni di prudenza), poiche giustamente gli Yoghi
occidentali mettono in pratica le asana anche come metodo curativo. Tra i miei
alunni sono numerosi i casi di malati gravi che hanno recuperato la salute grazie
allHatha-Yoga ben eseguito; ho molti casi di paralisi parziali che ho curato con
le asana appropriate. Uomini e donne possono praticare ugualmente Hatha Yoga
ed alcune signore non interrompono le loro pratiche di Yoga durante il periodo
mestruale (secondo lo stato di ciascuna, naturalmente).
Soprattutto non bisogna mai dimenticare che lHatha Yoga e un sistema di
eserci Iisico-psichici, che ha risultati in diversi piani, cioe che non bisogna
Iocalizzare solamente il lavoro materiale, ma la maestria del corpo deve servire
per il controllo dello spirito.
Ho insistito nel mio libro recentemente citato tanto nelloe priome discipline che
nei primi esercizi da compiere prima di arrivare alle asana propriamente dette.
Per le persone che non hanno mai praticato nella loro vita la minima cultura
Iisica, esistono tre esercizi che si dovranno praticare allaria aperta tutte le
mattine progressivamente, tre volte ciascuno Iino a praticarli 6 volte ciascuno in
capo a una settimana, 12 volte dopo un mese e 24 volte in capo a 60 giorni,
dopodiche al compiersi di questo lasso di tempo, si saranno gia iniziati
ugualmente altri esercizi.
1) In piedi le braccia lungo il corpo, aspirare lentamente alzando le braccia
davanti al corpo e sollevarsi soavemente sulla punta dei piedi Iino a portare le
braccia distese sopra la testa nello stesso tempo che linspirazione arriva ad
essere totale e che il corpo e sostenuto dalle dite dei piedi. Abbassare le braccia,
sempre ben tese, nello stesso tempo che si abbassa il corpo sulle punte dei piedi
e si esala laria immagazzinata nei polmoni, arrivando a poggiare sulla pianta
dei niedi contemporaneamente a che le braccie si abbassano sui lati del corpo
simultaneamente al momento di terminare lesalazione.
(Figura I delle tavole di esercizi, Iigure numero 50 e 51 del libro).
Con il corpo eretto, lasciando questa volta i piedi ben distesi sul pavimento
durante lesercizio, sollevare le braccia completamente distese sopra la testa,
inspirando come nel primo esercizio, mantenendo le gambe dritte e piegando in
260 Il sistema yoga
seguito il corpo Iino a lasciare che le mani tocchino il suolo (senza piegare le
ginocchia). Questo istante corrisponde allespirazione totale dellaria
espellendola per la seconda e terza volta dai polmoni appoggiando sopra il
suo1o il palmo delle mani. Rizzarsi lentamente inspirando leggermente per
arrestare le braccia lungo il corpo in un istante di ritenzione e ricominciare il
movimento di elevazione delle braccia sopra la testa con inspirazione proIonda,
etc. La ginnastica psico-Iisica preparatoria delle asana dovra essere praticata
progressivamente tutte le mattine allaria aperta o, per lo meno, con le Iinestre
aperte sia in estate che in inverno. Secondo la Iorma in cui viene praticata
nellAshram, e divisa in tre serie: nella prima parte si da maggior preIerenza alla
respirazione, nella seconda alla Ilessibilita e nella terza alla tensione muscolare
preparatoria per le Asana Yoga, essendo leggermente stimolante. Le donne non
devono temere di acquisire una muscolatura esagerata a causa di questi
movimenti poiche la struttura Iemminile non e costituita per sviluppare muscoli,
bicipiti, etc. nemmeno con gli stessi esercizi degli uomini. Queste respirazioni
indicate come proIonde non devono mai eccedere nel momento in cui si
avvertano molestie al petto, alla gola o al viso. Bisogna impedire le
gesticolazioni e il piu piccolo arrossamento delle Iaccia.
3. Posizione eretta, piante dei piedi al pavimento, braccia tese di Ironte al corpo,
palme delle mani rivolte verso il pavimento. Incrociare le braccia due volte: la
prima volta il braccio destro va sopra il sinistro e le palme delle mani sono
rivolte verso il pavimento, la seconda volta il braccio sinistro va sopra il destro
e le palme delle mani sono rivolte verso lalto; si inspira e si trattiene il respiro.
Poi si esala con Iorza allargando le braccia tese dietro le spalle; si continua ad
esalare lentamente riportando le braccia alla posizione iniziale.
Il primo esercizio descritto aiuta la respirazione, il secondo Iavorisce la
Ilessibilita e il terzo e stimolante, Iormativo della muscolatura delle spalle e
dellampliamento del torace. (Le donne non temano di acquisire una
muscolatura esagerata a causa di questi movimenti, poiche e la loro stessa
struttura Iisica a non consentirlo).
La pratica di esercizi al mattino potra essere accompagnata da una
posizione di meditazione alla sera. Seduti sul pavimento, si piega una gamba e,
mantenendone il ginocchio al pavimento, si porta il tallone sotto lano; il piede
dellaltra gamba verra portato sulla coscia di questa (sempre tenendone
appoggiato il ginocchio al pavimento). Si avra cura di collocare la gamba
sinistra sotto il corpo durante i giorni positivi e quella destra durante i giorni
negativi, mantenendo le gambe opposte in posizione dominante: inIatti il lato
destro del corpo corrisponde alla polarita attiva e il lato sinistro a quella
passiva115. Le mani andranno appoggiate sulla caviglia esposta: la mano
sinistra sopra la destra quando la gamba sinistra si trova sopra la destra (giorno
Il sistema yoga 261
negativo) e la mano destra sopra la sinistra quando il piede destro si trova sulla
coscia sinistra (giorno positivo).
Inizialmente la meditazione durera cinque minuti, poi dieci, quindici, Iino
ad arrivare, in capo a un mese, a mezzora. Durante tutta la durata il corpo deve
rimanere eretto, il mento leggermente inclinato verso il collo (non verso il
petto!), le spalle diritte, lo sguardo Iisso in avanti o verso lalto, oppure gli occhi
chiusi.
Dopo tre mesi di pratica della meditazione in questa posizione ardha-
padmasana ovvero mezzo loto. CIr. Tav. ***), si potra prolungarne la durata
Iino ad unora di tempo e, in capo a un anno, si potra prolungarla ancora di piu.
Comunque allora si pratichera gia il loto completo (padmasana, Tav. *): le
gambe sono incrociate, i talloni poggiano sulle cosce opposte. A poco a poco si
dovra cercare di perIezionare la posizione Iacendo raggiungere ai talloni la zona
inguinale. Il tempo di pratica sara di tre ore e piu, Iacendo attenzione a non
risentire di uno sIorzo Iisico troppo Iorte.
La pratica di altre asana risulta inutile se lo studente non ha abbandonato
totalmente il regime alimentare a base di carne, pesce, alcolici o narcotici.
Tuttal piu potra Iare mezzora di ginnastica piu un quarto dora di siddhasana
(posizione perIetta o del triangolo, Tav. *) al mattino; e alla sera mezzora o
quarantacinque minuti di padmasana o ardha-padmasana in meditazione. Ma
non potra eseguire altre asana e il pranayama e non potra neppure adottare
ladeguata concentrazione nelle asana consentite, Iino a quando non si sara
puriIicato da tempo da carne ed alcolici.
Ritornando alla cultura Iisica preparatoria alle asana, consiglio anche altri
esercizi. Uno di questi consiste in alcune rotazioni del busto a gambe divaricate
e con le mani appoggiate ai Iianchi. Il busto ruota tre volte a sinistra e tre volte a
destra, cercando di spingersi bene allindietro inarcando leggermente la zona dei
reni.(n 4).
Un altro buon esercizio consiste nel Ilettere il busto per toccare il piede
destro con la mano sinistra e poi il piede sinistro con la mano destra. Poi si
porteranno le mani ai Iianchi e si toccheranno le ginocchia, alternativamente,
con il naso, e poi con la Ironte (Iig. N 5).
Lesercizio n 6 della Fig. * consiste nello stare in piedi su una gamba
sola mentre laltra esegue delle rotazioni complete (da tre a sei). Si Ia prima con
una gamba e poi con laltra.
Alcuni esercizi servono per sviluppare i muscoli delle braccia e i
pettorali. Uno di questi e il n 7 nel quale le braccia tese eseguono delle
sIorbiciate prima verso lalto e poi verso il basso. Nel n 8 le braccia Iormano
dei piccoli cerchi prima in un senso e poi nellaltro. Il n 9 e una rotazione delle
braccia tese con i pugni chiusi. Nellesercizio 10 si cerca di unire i pugni dietro
la schiena.
262 Il sistema yoga
Dopo di cio si potranno iniziare dei movimenti di equilibrio e di
resistenza, come quello di Ilettere le ginocchia lentamente e dolcemente mentre
con i glutei si arrivano a toccare i talloni (n 11) e le braccia sono incrociate sul
petto. Lesercizio n 12 e lo stesso con la variante delle mani sui Iianchi e i
talloni sollevati dal pavimento ed uniti tra loro. Il numero di volte di esecuzione
di questi esercizi verra aumentato gradualmente Iino ad arrivare a 12 volte per
ogni esercizio.
Seguono gli esercizi di rilassamento. Supini (n 13) si sollevera il busto
Iino a toccare con le mani le punte dei piedi e si ritornera sul pavimento con le
braccia sopra la testa. Si ripetera piu volte mantenendo una respirazione
proIonda e lenta.
Il n 14 mostra il movimento inverso: questa volta sono le gambe che si
sollevano lentamente Iino a toccare il pavimento dietro la testa. Le gambe
devono essere unite, tese e i piedi devono appena sIiorare il pavimento, sia
allandata che al ritorno. In seguito, tenendo la testa leggermente sollevata dal
suolo e le mani incrociate dietro di essa, si Iaranno piccole rotazioni con le
gambe in un senso e nellaltro (n 15); poi tagli verticali (n 16); poi la bicicletta
(n 17) e inIine sIorbiciate, mantenendo le gambe rette e toccando il suolo prima
con un piede e poi con laltro (n 18). Lesercizio n 19 consiste nel Iare la
verticale per poi incrociare le gambe, portarle a toccare il pavimento dietro la
testa, e ruotare lentamente Iino ad assumere la posizione eretta (n 20). InIine
lesercizio n 21 per raIIorzare le braccia: una serie di Ilessioni sostenendosi
prima sulla gamba sinistra e poi su quella destra e poi su tutte e due le gambe.
Eccoci pronti per parlare della pratica delle asanas. Sappiamo gia che
nellHatha-Yoga esistono 84 posizioni tradizionali che simbolizzano le 84
specie di animali viventi sulla Terra e gli 84.000 movimenti che il corpo umano
puo eseguire. LHatha-Yoghi perIeziona la pratica di queste 84 posizioni il cui
eIIetto si maniIesta sia nel corpo Iisico che in quelli mentale e spirituale. Le
asanas sono di importanza Iondamentale per la concentrazione e per il dominio
del corpo, cosi pure per migliorarne lestetica, prevenire le malattie e perIino
sviluppare Iacolta latenti o Iarne sorgere di nuove; si puo dare anche la
possibilita di raggiungere, grazie alle asanas, uno stadio sopranormale tale da
maniIestarsi attraverso Ienomeni psichici e realizzazioni mistiche.
Allimportanza delle asanas si aggiunge quella della pratica di alcune
respirazioni, concentrazioni e contrazioni muscolari speciali. Bisognera
concentrarsi sui centri posti in vibrazioni attraverso contrazioni muscolari in un
primo tempo, e inIine attraverso un metodo straordinario di identiIicazione
simbolica; cio Iara si che si risvegli lenergia misteriosa che aprira i Iiori dara la
Luce.
Abbiamo gia consigliato di iniziare la pratica con due posizioni:
Siddhasana al mattino, insieme al controllo respiratorio e a una breve
Meditazione; Padmasana alla sera per Iavorire la concentrazione.
Il sistema yoga 263
Si dice che attraverso Siddhasana (posizione del triangolo) si puo ottenere
la grande realizzazione. Siddha viene da sidhi che signiIica potere, e inIatti si
pensa che una pratica giornaliera di tre ore di questa posizione renda possibile
ottenere la Liberazione molto rapidamente, e che una pratica di un anno
conIerisca i poteri. Questa e senzaltro la posizione piu adatta per il pranayama
(controllo del respiro). Si osservi, nella Tav. *, che io colloco il pollice sopra la
narice destra mentre inspiro per la sinistra, poi chiudo la narice sinistra con il
mignolo ed esalo attraverso quella destra. Bisogna Iare attenzione a non togliere
il pollice dalla narice destra prima di aver posto il mignolo sulla sinistra. Le due
narici non possono stare aperte insieme; chiuse lo potranno stare solo un
secondo: il tempo necessario per aprire la narice che e chiusa. Il procedimento
continua cosi: dopo aver esalato laria dalla narice destra, si inspira da questa
stessa narice, mantenendo chiusa quella sinistra con il mignolo. Poi si chiude
loriIizio destro con il pollice e si esala da quello sinistro; si inala dalla parte
sinistra, mentre il pollice chiude quella destra, e cosi via per 3, 6, 9, 12 volte per
ogni lato, aumentando gradatamente.
Nella Tav. *, presento la posizione del loto, ovvero padmasana che e, in
un certo senso, lesercizio-tipo della Hatha-Yoghi. Come ho gia detto si puo
Iare anche il mezzo-padmasana rispettando i giorni positivi (a cui spetta la
posizione chiamata maschile) e quelli negativi (a cui corrisponde la posizione
Iemminile). Coloro che abbandonano tutte le asanas e si staccano dallHatha-
Yoga, continuano a praticare queste due posizioni che sono alla base della meta
del Sadhak: lIlluminazione Iinale; cio si deve al Iatto che il controllo dello
spirito attraverso il dominio del corpo (soprattutto delle sensazioni) si ottiene
grazie a queste due asanas-tipo. Vedremo piu avanti che negli altri tipi di Yoga
(Bakthi, Jnana, Raja, ecc.), la pratica delle asanas si riduce a poche posizioni e
principalmente a queste due.
Altre due asanas che debbono essere praticate allinizio sono Hastha-
padamang o Janusirasana (posizione preparatoria: Tav. *) e Paryankasana
(posizione per il rilassamento: Tav. *). In Hastha-Padamang si colloca un piede
sotto i glutei, chiudendo lano con il tallone, mentre laltra gamba e tesa sul
pavimento. Il busto si Ilette in avanti, mentre le mani aIIerrano il piede e la testa
va a toccare il ginocchio della gamba tesa. E un esercizio molto eIIicace per il
controllo sessuale, rende la colonna vertebrale piu Ilessibile e aiuta
leliminazione delle impurita accumulate tra le vertebre che danno luogo a tanti
disordini organici.
Nella Tav. XXII si puo osservare lesecuzione della posizione: li la mano
destra aIIerra la pianta del piede destro introducendo il pollice tra lalluce e le
altre dita. Lalluce viene tirato verso il corpo dal pollice e lindice della mano
sinistra. Dopo aver eseguito alcune respirazioni regolari, si esegue la posizione
dellaltra parte, collocando questa volta il tallone del piede destro sotto lano e
distendendo la gamba sinistra.
264 Il sistema yoga
Questa posizione viene praticata soprattutto dai Brahmacharis, ma non e
molto consigliabile per le persone sposate, le quali possono praticare, qualche
volta Pashimottana, che e meno dura e produce un minor controllo sul plesso
sacro; si tratta, comunque, di una variante dellultima; qui le mani aIIerrano la
caviglia di un piede, mentre laltro non si trova sotto lano, ma vicino alla coscia
della gamba tesa, il piu vicino possibile al perineo. (Tav. IL).
In Paryankasana (Tav. IIL) ci si distende, supini, con le gambe piegate
sotto il corpo, le dita dei piedi si toccano sotto i glutei e le ginocchia, vicine,
sono ben appoggiate sul pavimento; le braccia riposano lungo il corpo e la zona
renale non deve essere inarcata. E una posizione di riposo.
A volte si esegue la variante di questa posizione che e supta-vajrasana
(Tav. LXIV). Qui si uniscono le ginocchia e i polpacci, mentre i piedi sono
divaricati; i talloni si trovano vicino alle cosce e le braccia sono incrociate sotto
la schiena.
Quindi queste sono, insieme a Padmasana e Siddhasana, delle buone
posizioni per cominciare la pratica dellHatha-Yoga. Luna (Janusirasana) da
maggiore elasticita e controllo sulla sensibilita; laltra (Suptavajrasana), in
quanto posizione di riposo, puo essere praticata alla Iine degli esercizi come
rilassamento.
Dopo aver praticato queste posizioni, insieme agli esercizi preparatori, si
potra passare alla pratica delle 84 posizioni tradizionali. Dopo circa un anno o
due di pratica di asana molto varie e numerose, si arriva ad uno stadio nel quale
e necessario sempliIicare e scegliere alcune posizioni in relazione alla meta
propostasi. Io ho selezionato 12 asanas, oltre alle 4 viste precedentemente, di
cui 6 sono le principali; ognuna di esse e in relazione ad un chakra, mentre il
settimo viene illuminato mediante la posizione del loto. Consiglio anche una
variante per ciascuna di queste sei posizioni, per mantenere lequilibrio nello
sviluppo dei centri. Resta inteso che non si procedera alla pratica di queste sei
posizioni senza prima aver provato almeno una volta tutte le 84 asanas della
Tradizione.
Le sei asanas principali sono le seguenti:
ARDHA-BADDHA-PADMASANA: essa serve per lo sviluppo del
plesso sacro, per lilluminazione del primo chakra. La concentrazione deve
Iocalizzarsi sul Muladhara, usando il meccanismo adeguato e con la
visualizzazione dei petali, lassimilazione dellelemento corrispondente,
lidentiIicazione con il piano della divinita, lilluminazione del colore per
mezzo della vibrazione adeguata, la pronuncia interna delle parole sacre, la
respirazione ritmica, ecc.
La posizione che io eseguo nella Tav. IV, e con le gambe separate, le
quali pero, a poco a poco, dovranno unirsi, per prepararsi ad unaltra posizione
che vedremo piu avanti.
Il sistema yoga 265
UTTHITA-PADMASANA (Tav. LXXIII): serve per lIlluminazione di
Svadhisthana e va eseguita con la stessa concentrazione spiegata prima, solo che
questa volta va indirizzata sul secondo chakra.
CHIRIYA-ASANA: e la posizione delluccello e si pratica per aprire la
terza porta, cioe per Illuminare il chakra Manipura. Alcuni eseguono questa
posizione incrociando le gambe e sollevandosi lentamente nella posizione del
loto Iacendo Iorza sulla braccia e sui pugni. Per i principianti puo essere piu
Iacile eseguirla direttamente nella posizione del loto, dato che si deve praticarla
per 30 minuti o unora per ottenere il risultato sperato (Tav. LXXIII).
TOLANGULASANA: grazie a questa posizione si illumina il chakra
Anahata; la concentrazione va sul plesso cardiaco, avendo cura di Iarla in modo
completo, altrimenti la posizione non ha altro eIIetto che quello di dare
maggiore elasticita al corpo. Una variante di questa asana consiste nel
mantenere sollevati dal suolo la testa e tutta la parte superiore del corpo; le
gambe sono incrociate e sollevate anchesse grazie alle mani poste sotto i glutei.
Nella Tav. LXVII la quale pero e suIIiciente per lIlluminazione di Anahata (il
loto dellamore universale).
PADMA-SARVANGA-ASANA(Tav. LVI): essa illumina il chakra
Vicchudha; si pratica con bandha (contrazione muscolare), oltre alla solita
concentrazione.
BADDHAYONIASANA (Tav. V) serve per lIlluminazione del chakra
Agna. Naturalmente non si tratta solo di visualizzare il terzo occhio, perche
unasana non e solo un metodo di sviluppo di poteri psichici o di acquisizione di
Iacolta medianiche; tuttavia la posizione conIerisce la clarividenza e la
clariudienza, qualita naturali per un adepto dello Yoga. Nel chakra che viene
illuminato si riuniscono i tre principali canali (Sushumna-Ida-Pingala) ed e
lapertura di questa porta che permette alladepto di stabilire il contatto Iinale
con la Coscienza Universale (Samadhi).
Queste sei asanas Iondamentali vengono accompagnate da altre sei che
devono essere praticate esclusivamente sul piano Iisico col Iine di perIezionarsi
a tal punto da non accusare piu alcun problema di resistenza. E necessario
inIatti mantenerle per diverse ore per penetrare nello stato vibratorio
indispensabile allilluminazione dei chakra e ottenere inIine la sublimazione.
Essa non deve provenire da una specie di ipnosi, bensi dal controllo dei centri
neuro-Iluidici, di cui mezzo principale sono le asanas.
Ecco qui di seguito le sei asanas che completano la serie delle dodici
posizioni che devono essere praticate prima di intraprendere larduo lavoro
Iinale per la Iusione con il Gran Tutto, per la nostra Reintegrazione...
MATSYENDRASANA(Tav. XXXVII): e, in un certo senso, lottava
superiore di Ardha-Baddha-Padmasana. Anche questa posizione sviluppa il
primo plesso ed e un po piu complicata della sua corrispondente nella prima
serie (che chiameremo serie A). Daltronde tutte le posizioni della seconda
266 Il sistema yoga
serie (che chiameremo serie B) lo sono, essendo la prima preparatoria alla
seconda.
PARVATASANA: e la posizione della montagna. In padmasana si
assume la posizione eretta appoggiandosi sulle ginocchia e stendendo le braccia
verso il basso, come appare nella Tav.XLVII. per canalizzare meglio i Iluidi, le
mani Iormano il noto mudra con il pollice piegato sopra lunghia dellindice e le
altre dita distese (simbolo dei tre nadis eretti ai lati del Kundalini attorcigliato).
Come la Utthita-padmasana (seconda asana della serie A), anche questa
posizione serve per lIlluminazione di Svadhistana; essa richiede un minore
sIorzo di resistenza, ma un maggiore senso dellequilibrio che si ottiene,
tuttavia, con il tempo.
LOLASANA: e una variante di mayurasana. corrisponde a Chiriyasana
della serie A. queste posizioni sviluppano il plesso solare, ragion per cui si
avra cura di praticarle con luddhiyana-bandha (contrazione del ventre). Si tratta
di contrarre e rilassare il ventre a livello dellombelico in maniera ritmica, come
si puo osservare nella Tav. XXXIII.
VATAYANASANA (Tav. LXXIX): come Tolungalasana serve per
illuminare il 4 chakra (Anahata), emanazione del plesso cardiaco. La
concentrazione verte sui principi dellamore universale, oltre a: ripetizione
mentale dei bij-mantras, visualizzazione dei petali del Iiore di loto che
simbolizzano, ciascuno, lapertura delle 12 serrature simboliche. La
concentrazione sui petali, e non solo sullintero Iiore, e molto importante.
Sappiamo inIatti che il Muladhara e un Iiore di quattro petali, mentre il secondo
ne ha sei, il terzo dieci e Anahata dodici e che nella concentrazione si deve
metallizzare il numero corrispondente alle rispettive sillabe sacre.
SARVANGA (Tav. LVI): e Sarvangasana insieme a Jalandara-bandha e a
uddhiyana-bandha. Sia il ventre che il collo vengono contratti. Nella
corrispondente posizione della prima serie non e possibile Iare i bandhas per via
della posizione delle gambe; qui, invece, il Iatto che le gambe siano allungate
(per lo sviluppo della ghiandola tiroide e lIlluminazione del chakra
Vicchuddha) permette le contrazioni muscolari della gola e dellepigastrio.
GOMOUKHTA-ASANA: e al servizio del chakra Agna e nonostante la
sua semplicita e molto pericolosa. Gomoukhta richiede una Iorte concentrazione
sulla ghiandola pituitaria e puo arrecare seri disturbi se la si Ia troppo presto o
senza la previa pratica di altre asanas. Le gambe sono una sopra laltra e le mani
si toccano dietro la schiena: si avra cura che la gamba che e sopra laltra sia
quella contraria al braccio sollevato verso lalto; cio produce un circuito di
energie (e qui sta il pericolo della posizione) che rende possibile la liberazione
dal piano degli elementi Iisici. CIr. Tav. XVII. Gli occhi e meglio che siano
chiusi perche cio Iacilita la concentrazione nel punto di intersezione delle
sopracciglia.
Riassumiamo allora il nostro lavoro:
Il sistema yoga 267
a) Alcuni esercizi di cultura Iisica Iinalizzati allesecuzione della
posizione del triangolo e della posizione del loto.
B) Dopo alcune settimane iniziare la scelta di varie asanas della
Tradizione, cominciando con Janusirasana e terminando la pratica di Hatha-
Yoga con la posizione del rilassamento.
C) Dopo qualche tempo, quando si domina la pratica di diverse asanas, ci
si puo dedicare alle dodici asanas-tipo consigliate per lo sviluppo Iinale.
Possiamo, quindi, concludere con il seguente prospetto:
1. Una ventina di esercizi di cultura Iisica (per la respirazione, elasticita e
resistenza Iisica).
2. Scegliere una serie di asanas di preparazione (Pashimottanasana,
Padhahasthasana, Vrkasana, Halasana, Bhujangasana, etc....)
3. Siddhasana con Pranayama (da praticare al mattino).
Una serie deIinitiva di asanas (cominciando con Janusirasana e terminando con
Supta-Vajrasana).
Ardha-Padmasana alla sera per la meditazione e Padmasana per la
concentrazione.
4. Applicazione della serie A allinizio e della serie B piu avanti.
(Le dodici asanas vanno praticate alla perIezione secondo il metodo completo).
Prima di procedere con i dettagli tecnici e preIeribile passare in rivista le
asanas della Tradizione Yoga che sono, come abbiamo visto, ottantaquattro.
Il sistema yoga 67
Le
Ottantaquattro
Asana
della Tradizione Yogi
68 Il sistema yoga
Finiamo di vedere, poi, le 84 posizioni tradizionali dellHatha.-Yoga, ma
evidentemente restano anche una moltitudine di varianti. Possiamo passare in
primo luogo allardha-asana (mezza posizione) di varie posizioni.
Ardha-Kurma, Ardha-Matsyendrasana, Arda-Padasana, Arda-Padmasana
Ardha-Savasana, Ardha-Sarvangasana. Ardha-Shirshasana, Ardha-Vrikshasana
e molte altre mezze posizioni, che e possibile eseguire con gli stessi risultati,
solamente in una tonalita piu debole per il Iatto che la posizione non si Ia
completa ed e molto comprensibile che tutte le ardha equivalgano alle posizioni
esistenti, ma piu sempliIicate. Penso, poi, che si renda necessario insistere di piu
su questo punto. Non credo di aver gia menzionato la Dradhasana, la posizione
della quale e appoggiato di lato, la testa riposa in una mano o in un vuoto
Iormato dal braccio; si tratta evidentemente di una posizione di rilassamento.
Esistono anche alcune asana che sono semplicemente esercizi di cultura Iisica o
posizioni molto semplici tra le quali possiamo menzionare la Hasta-Padasana: in
piedi, gambe separate, le braccia in alto, si abbassano le braccia verso avanti o
preIeribilmente si passano tra i piedi separati, poi si pongono le due mani al
suolo esternamente al piede destro, in seguito esternamente al piede sinistro e
Iinalmente si puo variare tenendo i piedi uniti, le gambe ben diritte (in tutto
lesercizio) e senza piegare le caviglie abbassare le braccia perche i palmi delle
mani tocchino il suolo, in seguito con il dorso delle mani e nuovamente con i
palmi si torna a toccare il suolo, per raddrizzarsi in seguito e riprendere
lesercizio. Si conclude Iacendo Padha-hasta (Iigura n--) (Paschimottana nella
sua Iorma. in piedi) Ilettendo il corpo Iino a toccare le ginocchia con il naso e le
mani che stringono le caviglie. Queste posizioni sono tra le piu vantaggiose per
la spina dorsale, IortiIicano le gambe ed i muscoli delladdome.
Esiste inoltre la Purvottanasana: con la schiena al suolo, alzare le gambe
Iino a Iormare un angolo retto con il corpo, le braccia distese con i palmi pure al
suolo, che e in un certo modo la preparazione alla Sarvanganasana, poiche a
partire da questo istante si possono collocare le mani sulla curvatura delle reni
ed occorre soltanto sollevare la parte inIeriore della schiena per adottare la
posizione verticale invertita Iino restare appoggiati sulla nuca e le spalle, come
gia abbiamo visto. E bene che queste posizioni siano seguite da Halasana
(badando di appoggiarsi soltanto alla punta dei piedi).
Generalmente si chiama Siddhasidhasana quando in posizione di
Siddhasana si Ia il mudra collocando lindice alla meta dellinterno del pollice,
lasciando le altre dita distese. La Vrsasana e seduti sopra un tallone, laltra
gamba incrociata Ilessa sopra portando il piede presso il lato esterno dellaltra
coscia (come in Gomukhasana) e non come in Muktasana, quando i piedi
restano presso al corpo ai lati delle cosce, cioe, seduti con le gambe incrociate
luna sopra laltra, incrociando le dita delle mani e coprendo con i palmi delle
mani il ginocchio sopra. A sua volta, nel caso della Samkatasana si pone una
mano sopra laltra in collocazione opposta allincrocio delle gambe. La
Le 84 posizioni della tradizione yogi 19
Vrsasana, nosizione chiamata del toro, ha gli stessi eIIetti delle asana delle quali
essa stessa costituisce una variante (Vedi Iig. --).
Esiste inoltre la Sakticalasana, ma si tratta piuttosto di un bandha al
contrarre il ventre per Iare inalazioni ed esalezioni con massaggio interno
delladdome, incrociando le mani ben strette dietro la schiena per aiutare lo
sIorzo di questa posizione che si Ia in piedi. Cosi, poi, tralasciamo le varie
suddivisioni di posizioni per menzionare i bandha.
In primo luogo ci sono le tre grandi contrazioni indispensabili che si
devono eseguire preIeribilmente in Siddhasana.
Mula-Bandha: consiste nel contrarre la parte superiore dellano
aIIlosciandolo ritmicamente (si esegue con lo Yoni-mudra, cioe atteggiamento
della vulva). Si chiude lano con il tallone e si spinge verso su Iortemente
lenergia escretiva (apana) Iino a portarla alla regione superiore (prana). Questo
bandha si Ia per mezzo di una contrazione simile alla ritenzione dellorina, si
opera come se subito si dovesse sospendere lazione di deIecare esagerando in
seguito il movimento interno per completare lesercizio.
Uddiyana-Bandha, chiamato anche Mrityu-MATANGA-Kesari (il leone
che doma leleIante della morte). Contrazione ed aIIlosciamento del ventre a
livello dellombelico. Questo bandha Ia salire il soIIio di vita attraverso larteria
centrale del corpo sottile. Si pratica come se si volesse aIIondare il ventre il piu
possibile con lidea di toccare con lombelico la colonna vertebrale.
Jalandhara-Bandha, consiste nel chiudere la rete delle arterie del collo. Si
colloca il mento sopra il petto (allaltezza dello sterno) e si contrae la Iaringe al
Iine di impedire che discenda lambrosia del loto dai mille petali.
Questi tre bandha sono eseguiti alcune volte congiuntamente alla
posizione del mezzo loto, collocando il dorso delle mani allestremita delle
caviglie, il pollice arriva ad unire la sua punta con la punta dellindice e le altre
tre dita si Ilettono leggermente.
Esiste anche il Maha-Bandha: si colloca il tallone sinistro nellano, la
gamba destra si estende,il naso resta soora il ginocchio destro, si aIIerra la
pianta del piede con i palmi delle mani ed i pollici si collocano sorra la punta
del piede. Con questa asana si esegue lo yoni-mudra e lo jalandhara-bandha
concentrandosi nel Sushumna durante la ritenzione della respirazione. Alcuni
assicurano che il maha-bandha si esegue in ardha-padmasana. E cosi che in
questa posizione di mezzo loto il maha-bandha si denomina Maha-Vedha,
quando si e terminato e collocando le mani al suolo si scuotono i glutei contro il
suolo per Iar ascendere il kundalini e si dice pure che e per vincere la morte.
Familiarizzando con le asana ed i bandha dobbiamo anche Iamiliarizzare
con i Mudra (attitudini), che sono molto numerosi e dei quali gia ne abbiamo
20 Le 84 posizioni della tradizione yogi
visti alcuni. Il piu importante dallinizio e ricordare la posizione delle mani
daccordo alle asana che si eseguono ed inoltre daccordo allo Yoga-mudra, al
Maha-mudra, al Vajroli-mudra, al Viparitakarani-mudra e dobbiamo
menzionare lultimo e piu avanzato dei mudra poiche serve per la sublimazione
Iinale: il Kechari-mudra. Si tratta di inghiottire la lingua. In eIIetti, previamente
si pratica poco a poco il gesto di colui che si muove nello spazio seguendo le
indicazioni del Guru, collocandosi generalmente in siddhasana e Iorzando
quotidianamente la lingua Iino a Iarla salire allintersezione delle sopracciglia
(alcuni Guru tagliano la membrana del Irenulo della lingua ai loro discepoli al
Iine di Iacilitare il suo stiramento). Piu tardi lo Yoghi collochera la sua lingua
nella cavita posteriore della glottide per chiudere cosi loriIizio della laringe e
Iinalmente praticare quello che si chiama a volte Yoni-mudra , che chiude tutti
gli oriIizi del corpo: con il tallone nellano, laltro tallone comprime il sesso, i
pollici negli orecchi, lindice sopra gli occhi, le altre dita tappano le narici e la
bocca, e con lobiettivo di assicurare lermeticita, la lingua ostruisce
completamente questo condotto. Allora si Iissa il kanda si Ia lo japa e per mezzo
dellultima tecnica si intraprende il gran salto nelluniverso impersonale
dellesperienza del Samadhi.
Per completare dobbiamo dire anche alcune parole sulle puriIicazioni: il
Neti-kriya ed il Dhoti-kriya, lavaggio nasale e lavaggio gastrico. Si introduce un
cordone nel naso ed una benda di tela nello stomaco al Iine di estrarre le
impurita, ma preIerisco non insistere su questo metodo perche in Occidente
abbiamo altre possibilita; in questo stesso genere di sistemi abbiamo anche la
pulizia per mezzo di una cannuccia che si colloca nel canale delluretra per
introdurre prima acqua e in seguito latte ed olio, cosiccome ce lassorbimento
di acqua dallano (Basti) stando seduti in un recipiente con acqua. Per
terminare, si possono menzionare anche i Nauli, che sono contrazioni dei
muscoli addominali oer ottenere un ritirarsi degli organi. Prima si elevano gli
organi dellepigastrio come nella pratica delluddiyana-bandha, in seguito si Ia
risaltare il muscolo centrale, che costituisce il Nauli-madhyama (aspetto
centrale del nauli), poi il destro, che corrisoonde al Nauli-dakshina e,
Iinalmente, contraendo soltanto il sinistro che e il Nauli-vama (chiamato anche
uttar, che signiIica: per il lato sinistro). Credo di aver detto gia e lo ripeto, che i
tentativi di perIezionamento possono variare secondo tempo e luogo o, per
spiegarmi meglio: le Ere originate dal movimento della precessione degli
equinozi (con un nuovo ciclo ogni 2.160 anni e la cui rivoluzione completa si
eIIettua ogni 25.920 anni) procura diIIerenti possibilita in ogni occasione. Si sa
che i raggi elettro-tellurici, da una parte, e le inIluenze cosmiche dallaltra, si
maniIestano nellindividuo attraverso diverse Iacolta ed ogni nuova era ci porta
vari eIIetti in una psicologia ogni volta migliore adattata allepoca che si apre ed
e cosi che abbiamo queste ere di 2.000 anni con le loro rispettive Iorme
Le 84 posizioni della tradizione yogi 21
religiose, mistiche e IilosoIiche, cha cambiano daccordo al passaggio apparente
del sole davanti ad ogni costellazione, cosi come per linclinazione dellasse
terrestre che pure provoca lesteriorizzazione di Iorze che provengono dal
centro della terra e che producono nella superIicie del globo in cui viviamo
nuove inIluenze, possibili da captare a nostro beneIicio.
I nostri centri, chiamati neuro-Iluidici (chakras), sono come i punti
ultrasensibili che con un magnetismo speciale possono spostarsi con poteri che
hanno ripercussione nei diversi domini della psicologia attraverso Iacolta
sempre piu sovrumane. Cosi come il tempo inIluisce Iavorevolmente sulle
nostre possibilita Iisico-psichiche a partire dalla Nuova Era (Era dellAcquario)
nella quale cominciamo ad entrare nel 1948, anche il Iattore del luogo gioca una
carta ugualmente importante; in eIIetti, sebbene la Tradizione esiga che
rispettiamo una disciplina completamente speciale che non varia, e anche certo
che dobbiamo adattarci meglio ad ogni nuovo ciclo, al clima, alla latitudine ed
al paese, tutti Iattori che esercitano la loro inIluenza su colui che pratica le
regole di questa tradizione. Cosi, quindi, laria., la vibrazione, lambiente, ecc.
sono Iattori che si devono tenero in conto in tutte le cose e specialmente nello
Yoghismo. Per esempio, se la terra gira ad una velocita di 465 metri al secondo
nella linea equatoriale, in cambio in Inghilterra questa velocita si riduce a 250
metri al secondo, a causa della diIIerente latitudine di questo paese, che produce
una distinta reazione nellindividuo come si comprende immediatamente: senza
entrare nei dettagli dei parallelismi tecnici, noi realizziamo molto bene tutte le
conseguenze di questi movimenti, reazioni, vibrazioni, ed i loro diIIerenti eIIetti
psicologici, come gia sappiamo. Nello stesso modo succede con il metodo dello
Yoga, che non richiede propriamente un sistema sociale per ogni paese o per
ogni razza, pero impone almeno leggere varianti e soorattutto per quanto
concerne il mondo orientale ed il mondo occidentale. In eIIetti, esistono per noi
leggere restrizioni nella pratica del sistema e abbiamo considerato gia alcune
posizioni che mi vedo nellobbligo di sconsigliare, come le ritenzioni di
respirazione contro le quali mi sono opposto piu di una volta dooo aver
constatato i disordini causati da queste pratiche tra gli alunni di gruppi chiamati
esoterici, ed ho dovuto cambiare Irequentemente il modo di vivere degli
studenti che sono arrivati ai miei corsi dopo essere stati membri di alcune
organizzazioni pseudomistiche che Ianno praticore ai loro aderenti i controlli
respiratori (per corrispondenza per la maggior parte!) ed altrettante pratiche di
magia, ecc.. Sotto il nome di Yoga, Occultismo, Rosacrocianesimo, TeosoIia,
Studi Iniziatici, ecc. si volgarizzano insegnamenti che per essere tanto seri sono
esposti con molta Irequenza in Iorma incompleta e come semplici metodi per il
raggiungimento di tutto il mondo, senza mettere in guardia gli alunni contro il
pericolo di queste pratiche; le lezioni di questi corsi per corrispondenza sono
22 Le 84 posizioni della tradizione yogi
mal comprese e si convertono in Iattori di squilibrio per le persone deboli, causa
la mancanza di conoscenza tanto IilosoIica quanto scientiIica.
Non si sapranno mai mettere suIIicientemente in guardia le persone
contro labuso di nomi, titoli, qualita di insegnamenti; si conIonde Yoga con
Fakir, magnetismo con ipnotismo; si Ia uso di termini di teosoIia o di
antroposoIia senza rendersi conto esattamente di quello che signiIicano; si
pretende di essere iniziati per il Iatto di appartenere ad una societa qualunque
che vende diplomi senza nemmeno essere passati per il primo Ashram.
Speriamo che la nuova Era (Eta Acquariana) porti le magniIiche qualita
delle Iacolta sopranormali, allo stesso tempo della comprensione delle regole
elementari dellINIZIAZIONE.
Cosiccome e indispensabile
eseguire asana in qualunque
delle linee dello Yoghismo,
cosi anche il Iatto di praticarle
non concede a nessuno il titolo di Yogi,
ne procura nozione dello Yoga.
Guru Chandra Bala
Secondo lo Shiva Samhita (cap. V, 14) esistono quattro stadi per ogni
grado diniziazione: Mantra Yoga, Hatha Yoga, Laya Yoga e Raja Yoga. Si sa
che questordine non e rispettato da tutte le scritture Yogistiche, pero
aIIronteremo questo argomento in seguito; ad ogni modo per ognuna di queste
dottrine particolari esistono le stesse discipline basilari che iniziano dalle asanas
piu o meno intensive, secondo la linea scelta.
Nello Yoghismo, come in tutto, ci sono due polarita: un metodo positivo
ed unaltro negativo, se cosi si puo dire, in modo che Mantra Yoga, Bakthi
Yoga, Raja Yoga, ecc. costituiscono tecniche passive negative che implicano un
lavoro soggettivo, mentre lHatha Yoga, lo Jnana, il Laya, ecc., sono gli aspetti
positivi, attivi, oggettivi. Possiamo ridurre questi metodi a due solamente,
lasciando tutti gli altri come derivati; si tratta dellHATHA YOGA per il lavoro
attivo e concreto e del BAKTHI YOGA nel meditativo ed astratto.
Comprendiamo anche che il mantram e un aspetto del Bakhti, e del dominio
devozionale, e che il Raja appartiene ad un ordine mentale, ad una ginnastica
cerebrale, e il piu alto punto della metaIisica, ma che tuttavia e anche passivo ed
e una varieta dipendente del Bakthi e del Mantra Yoga. Lo Jnana o Yoga
scientiIico, e lo studio tecnico della IilosoIia ma portato alla pratica, e
lintellettualita attiva; cosi anche il Laya, o metodo di dissoluzione delle Iacolta
mentali, costituisce labolizione del piano soggettivo e questattivita sorge
dallHatha Yoga (yoga del tipo concreto).
Le attivita nel mentale sono il maggior ostacolo nello Yoga e sono le
seguenti:
Pramana (discernimento dei Iatti).
Vyparyaya (Ialse conoscenze), e la nozione contraria dei Iatti.
Vikalpa (immaginazione)
Nidra (sogno), e lesperienza dellincoscienza.
Smriti (memoria).
Per tutte queste questioni possiamo rimetterci ai testi classici: Vedas,
Puranas, Itihasas, Dharma-Shastras, Tantras, ecc., tra tanti altri Libri Sacri della
24 Le 84 posizioni della tradizione yogi
Tradizione. Credo di aver gia menzionato il Rang-Snang-Ngon-Ryang che e il
trattato tibetano sullo Yoga.
Secondo Patanjali gli otto elementi dello Yoga (astinenze, osservanze,
posizioni, controllo della respirazione, controllo delle percezioni esterne,
meditazione, concentrazione ed identiIicazione) sono considerati entro tre
periodi: i primi 4 elementi sono considerati come Bahira-Anga (periodo esterno)
ed i 4 restanti Antara-Anga (periodo interno) e dentro questi, i 3 ultimi
(dharana, dhyana e samadhi) come Samyama (periodo unito). Questi otto
elementi equivalgono a gradi. Nel Kalyana (Yoga-anka) si dice che i 7 gradi
dellHatha-Yoga sono:
1): i sei atti di puriIicazione (Dhauti, Neti, Nauli, Basti, Trataka per gli
occhi, Kapalabhati che e un soIIio respiratorio per il sistema vascolare, e
Iinalmente, leliminazione di Kapha (o Ilemma) i quali costituiscono le
sadhasana che sono praticate da un Sadhaka (ricercatore) in due modi principali:
pranayama e bija-mantra.
2): Le posizioni e le attitudini,
3): La retrazione mentale,
4) Controllo del respiro,
5): Astinenze,
6): Contemplazione, che equivale alla meditazione ed alla
concentrazione,
7): IdentiIicazione (o sublimazione).
I processi delle puriIicazioni (Shatkarma), sono qui considerati come la
cosa piu importante da realizzarsi prima di tutto; in seguito le asana ed i mudra;
in terzo luogo viene il pratyahara (che e la soppressione, o meglio, il controllo
delle percezioni sensoriali organiche) deIinito come ritiro mentale, cioe
acquisire labitudine di non essere attaccato, non sapere di odio ne di amore,
ritirare tutte le considerazioni aIIettive e pertanto mentali. Il controllo del
respiro (pranayama) viene qui al quarto posto come nellordine tradizionale gia
spiegato piu di una volta. Le astinenze che sono considerate abitualmente come
il primo che si deve praticare vengono qui (secondo il Kalyana) al quinto posto.
Sotto il termine contemplazione si intende quello che Patanja1i cita come
meditazione e concentrazione (dharana e dyana) e che e seguito quasi sempre
dagli yoghi in questo ordine di idee, ma in caso che lalunno sia dotato di una
predisposizione speciale questo permette evidentemente di Iare una sintesi dei
du aspetti. In verita, quanti trovano molto diIIicile capire che meditare non e
lidea nel vago, che il sogno o il sonno non hanno niente a che vedere con la
meditazione e mi e stato molto diIIicile Iar comprendere agli occidentali la
diIIerenza tra dharana e dyana.
Le 84 posizioni della tradizione yogi 25
InIine, dopo queste puriIicazioni primordiali dei Nadis-sansho-dhana
(arterie interne) viene la neutralizzazione di nirliptata (eIIetto dei contatti con il
mondo) per arrivare a Mukti (liberazione Iinale).
Lo Yoghi-Rudha (adepto dello yoga che e a cavallo del metodo e gia
manca di desiderio) per perIezionarsi deve dedicarsi persistentemente in ogni
istante e arrivare ad essere Mumukshu (ricercatore della Liberazione) che si
deve astenere completamente dal disperdere il Prana-vayu (energia vitale)
nelluso dei Siddhis (gli otto poteri che gia abbiamo visto al principio del
libro)* e che aspira soprattutto ad essere un Imperturbabile Iino al punto di
Vinishpanna-Samadhi che e lo stadio raggiunto dallo Yoghi nellIdentiIicazione
totale con lEssere Supremo.
Si deve riconoscere la Grande Astinenza (Mahavrata) che costitusce
losservanza delle cinque astinenze principali: Ahimsa Satya Asteya,
Brahmacharya, Aparigraha, ossia, la non violenza, la veracita, lonesta, la
castita, e la non-possessione, secondo Patanjali. Tuttavia, le Upanishad ne
segnalano dieci (non-violenza, veracita, onesta, castita, aIIabilita, rettitudine,
perdono, resistenza, temperanza e purezza) e a. loro volta i Brahmana-
Upanishad indicano da trentadue a trentatre astinenze.
Tuttavia, in tutte le discipline si distingue un avvenimento primordiale ed
indispensabile di Ironte a qualsiasi tentativo o speranza di esito: e il Guru. Le
relazioni del Guru e del Chellah sono descritte nel cap. III, versetti dal 10 al 19,
dello Shiva-Samhita, nel quale ci rendiamo conto che puo tutto e senza il quale
nulla si puo. Vari classici ed i Libri e le Scritture Sacre hanno insistito
sullimportanza li servire il Guru, di vivere per il Maestro, di avere la propria
speranza in Lui, per il quale e ovvio Iare maggior
In questo capitolo insisto sul Iatto che gli esercizi non costituiscono
lunico Iattore dello Yoga, le asana sono indispensabili qualunque via si segua,
ma in un certo senso non sono le prime regole e per questo ho menzionato varie
teorie diIIerenti per porre in evidenza i casi di cambiamento di regole, ed anche
per assestare una volta per tutte lidea che le asana sono come le lettere
dellalIabeto quando si conIrontano ad un importante libro: e indispensabile
conoscere ed usare le lettere da principio, nonostante si pensi molto poco ad
esse nella composizione di un poema; le asana sono labc dello Yoga, pero si
devono praticare senza nessuna diIIicolta e senza ritardo speciale al Iine di
restare nella capacita di praticare il sistema completo senza sentire Iastidi per il
Iatto di eseguirli.
Per questa ragione, secondo alcune teorie, lHatha Yoga e la prima via da
prendere, poi viene il Mantra Yoga, il Raja Yoga e Iinalmente il Laya Yoga.
Allo stesso tempo abbiamo visto che lo Shiva Samhita oIIre un altro ordine.
Da parte mia, sonmo propenso a credere che lHatha sussiste come il
primo gradino allo stesso tempo che lultimo ed ho detto questo soprattutto per
26 Le 84 posizioni della tradizione yogi
la soppressione dei termini hatha bakthi, jnana, raja, laja, ecc., poi e in parte cio
che il mio libro dimostra, uno Yoghismo cioe, lo Yoga posto in dottrina, una
spinta, unevoluzione al raggiungimento tanto del mistico quanto dello
scientiIico. Ho optato ner esporre lo Yoga in questa Iorma al Iine di Iar seguire
allalunno lo stesso sviluppo che io stesso ho seguito durante i miei anni di
ascesa nel Gran Sentiero. La classiIicazione e diversa anche in Yoga Thibetain
et Doctrines Secretes: 1) Hatha-Yoga; 2) Laya-Yoga, suddiviso in Bhakti,
Shakti, Mantra e Yantra-Yoga, essendo questi quattro sentieri come metodi per
lamore, lenergia, il suono e la Iorma che daranno la volonta (Laya); 3) il
Dhyana-Yoga e Iinalmente: 4) il Raja-Yoga composto da Jnana (conoscenza),
Karma (attivita), Kundalini (potere vitale) e Samadhi (realizzazione di se), cioe,
pure quattro vie di identiIicazione dentro questultima: Raja-Yoga (via
discriminativa).
Da parte mia sono stato sempre tentato dallidea di non Irazionare lo
YOGA, che e lunita, un Tutto, linseparabile e lasciar segure i diversi aspetti,
per esempio, nelle polarita del giorno: da mezzanotte a mezzoziorno (Iorze
nositive in azione) si potrebbe praticare lHatha-Yoga con le sue divisioni di
laya, shakti, yantra, jnana, karma, e poi da mezzogiorno siccome le Iorze sono
negative si potrebbe riservare questo periodo al Bakti ed ai suoi derivati:
mantra, dhyana, raja samadhi- Yoga. Non ho il proposito di stabilire una nuova
dottrina Yoga poiche semplicemente deploro lidea di divisione cho separa
perIino gli stessi alunni di Yoga, che devessere un sistema universale senza
suddivisione. Si potrebbe stabilire un metodo che abbracci tutto con il nome di
Yoghismo ed il Iatto di raggiungere la meta Iinale di questo sistema
costituirebbe lo Yoga, poiche esso sarebbe il compimento dello YUG in tutta
laccezione del termine.
Si sa che i Fratelli Bikkus nelle regioni buddiste usano la mattina per le
attivita positive e si dirigono sempre a cercare il proprio cibo prima di
mezzogiorno, ora nella quale ingeriscono alimenti per lultima volta nel giorno,
poiche dopo il mezzogiorno e di sera si dedicano allorazione ed alla
meditazione. In questa Iorma dovremmo organizzare la nostra vita, cioe
secondo le polarita di tempo, dalla mezzanotte a mezzogiorno (attivo), da
mezzogiorno a mezzanotte (passivo) e utilizzare in questo modo il meglio delle
radiazioni che concorrono nel nostro mondo con molto maggior benessere per
coloro che sanno raccogliere i beneIici di simili conoscenze.
Da parte mia realizzo completamente e sono il primo ad insegnare che e
necessario lasciare ciascuno nella sua via, nel suo cammino ad andare secondo
le sue aspirazioni, senza Iorzare gli spiriti ed in questo modo le diverse linee
oIIrono per tutto il mondo una possibilita di liberazione, pero credo anche che
non si insista suIIicientemente sul Iatto che anche nelle piu diverse linee dello
yoga mentale come nel raja-yoga, samadhi-yoga, ecc., e indispensabile
continuare a praticare i primi elementi dello yoga che Irequentemente
Le 84 posizioni della tradizione yogi 27
si considerano inerenti unicamente allhatha-yoga, cioe le asanas, i
mudra, il pranayama, ecc. E indispensabile non perdere di vista questo
imperativo di ricorrere sempre con logica alle regole tradizionali che sono le
stesse in Iorza, scienza e metodo per tutto il mondo e per tutte le tecniche
particolari dello yoga, comunque queste siano, mistiche, mentali, meditative o
attive.
Una delle grandi regole dello Yoga consiste nel controllo del respiro e da
qui proviene la parola Hatha; HA e il Sole e THA la Luna, che sintende
estensivamente alla narice destra per la respirazione solare (positiva in Pingala)
e alla narice sinistra la respirazione lunare o Iemminile (negativa in Ida). Questa
regolarizzazione della respirazione costituisce di Iatto tutta la scienza
dellHatha-Yoga, dellunione di Iorze polarizzate (yug proviene da unire).
Lidea tradizionale di Hatha e principalmente: Iorza, e cosi e intesa come lo
Yoga violento. Per il criterio generale costituisce il dominio Iisico, che in verita
e completamente Ialso, ed e cosi che si arriva a trasIormare il senso di una
parola in unaltra, estendendosi rapidamente la generalizzazione di unidea.
E soprattutto a proposito di suscitare una purezza nellorganismo che si
eIIettuano le asana e le diverse tecniche prima di praticare la Iusione delle
polarita per mezzo del controllo respiratorio. E allora che si comprende meglio
perche in tutte le linee dello Yoga, che siano Bhakti, Laya, Raja, ecc., e
indispensabile praticare le posizioni, i mudra e, Iinalmente, le respirazioni
ritmiche per poter abbracciare il sistema Iinale, sia devozionale, intellettuale,
mentale, ecc.
PreIerirei denominare Grathastha-Yoga il metodo di perIezionamento
completo per mezzo degli esercizi e dellallenamento del corpo con Iini di
reintegrazione mediante posizioni, esercizi, attitudini, ecc~, invece di Hatha-
yoga, che sarebbe riservato come periodo Iinale per operare la Iusione delle due
polarita, che non si puo raggiungere se non attraverso una perIetta
comprensione della devozione al Guru (Bakthi), una scienza acquisita (Jnana),
uno studio comparativo mediante attivita metaIisiche (Raja) aiutato dalla Iorza
della parola (Mantra) e dallenergia in ascesa (Shakti-yoga) per poi conseguire
la dissoluzione dei centri (Laya-yoga) quando lalunno gia e un Gratastha-yoghi
(yoga Iisiologico). Questo sarebbe abbattere lidea ortodossa sullo yoga che
sempre pretende di collocare come primo scalino lHatha-Yoga. E tuttavia
indispensabile osservare il carattere di uno studente, prima di avviarlo in una o
altra categoria, tale come e esposto nell. Shiva-Samhita (v.10, 14).
Si considera che gli uomini di iniziative piccole, legati alla loro donna,
timidi, inIermi, ne liberi ne indipendenti, in una parola gli studenti soavi,
devono prendere la via del Mantra-Yoga, e possono sperare che con uno sIorzo
molto grande lesito sia al suo raggiungimento in dodici anni. Quelli che
anelano la virtu, tranquilli nelle loro parole, senza estremi nelle loro azioni,
spiriti liberali, cioe, i moderati, possono in dieci anni per mezzo del Laya-
28 Le 84 posizioni della tradizione yogi
Yoga ottenere la grande esperienza, sempre e quando seguano il Maestro in
questa linea.
Quelli considerati coine ardenti, gli indipendenti, pieni di energia,
quelli che amano la verita pura, pieni di Fede come di entusiasmo nello studio,
quelli sempre pronti a rendere culto alla pratica completa dello yoga, devoti ai
piedi sacri del loto del Guru, sono pronti per lHatha-yoga con il quale in si anni
possono ottenere la liberazione. Restano anche i grandemente ardenti, quelli
che sono piu che energici, gli eroici, quelli che non hanno desideri, competenti,
Iermi, sereni, che hanno la Fede nelle Scritture e la devozione nel Guru
rappresentante di Dio, sono quelli che possono senza vacillamento iniziarsi al
metodo completo, Iare una sintesi (in certo modo come lho proposto prima per
mezzo di un. Yoghismo completo) ed abbracciare non importa quale linea dello
Yoga con la certezza dellesito in tre anni.
Essendo di questultima categoria evidentemente e possibile permettersi
un sistema piu o meno combinato, cioe non precisamente un metodo personale
ma una sintesi di diverse pratiche prese dalle diIIerenti linee dello yoga. Quando
il Chellah e pronto il Guru da generalmente un asana che viene ad essere allora
una posizione personale e che non sempre e compresa nelle posizioni
tradizionali. Nella Iigura LXXXIII presento la mia asana particolare che puo
essere chiamata yoga-utthita-kukkutasana, pero che non appartiene alle
posizioni ereditate dalla Tradizione. A Iorza di abitudine ho potuto conservare
lequilibrio Iacilmente in questa posizione appoggiato sulle mani, le dita dei
piedi si toccano; in questa posizione pratico i bandha con gli occhi chiusi e in
capo a 30 o 40 minuti si sente la polarizzazione della Iorza vitale allaltezza
della pituitaria.
Evidentemente lesercizio non e tanto complicato nella sua esecuzione
esteriore ma sono le contrazioni interne quelle che bisogna prendere in
considerazione, giacche si possono Iare i tre bandha in questa posizione,
sebbene da parte mia abbia praticato soprattutto luddijana ed alcune volte,
abbassando un po la testa ho eseguito anche jalandhara-bandha.
Come gia sappiamo, esistono 84 asana della tradizione (lo Shiva-Samhita
ha descritto il numero di queste posizioni come corrispondente al numero di
creature che vivono nel nostro mondo) e delle quali unicamente 32 sono
considerate come quelle che conIeriscono la perIezione in questo mondo.
Queste posizioni sono denominate alcune volte diIIerentemente e soprattutto la
loro descrizione non e mai uguale da un testo allaltro.
Secondo il Gheranda Samhita queste 32 posizioni sono:
Bhadrasana (posizione della comodita), Iigura VI.
Bhujangasana (pos. del cobra), Iig. VIII.
Dhanurasana (pos. dellarco), Iig. XII.
Garudasana (pos. dellaquila), Iig. XV.
Le 84 posizioni della tradizione yogi 29
Gomukhasana (il muso di vacca), Iig. XVII.
Goraksasana (del Guru Goraksa), Iig. XVIII.
Guptasana (pos. nascosta), Iig. XIX.
Kukkutasana (pos. del gallo), Iig. XXXII.
Kurmasana (pos. della tartaruga), Iig. XXXI.
Mandukasana (posizione della rana), Iig.XXXV.
Makarasana (pos. del delIino), Iig. XXXIV.
Mayurasana (pos. del pavone reale), Iig. XXXVIII.
Matsyasana (pos. del pesce), Iig. XXXVI.
Matsyendrasana (pos. del Gran Rishi Matsyendra),Iig. XXXVII.
Mritasana (pos. del cadavere, chiamata anche Savasana),Iig XXXIX.
Muktasana (pos. libera), Iig. XLI.
Padmasana (pos. del loto), Iig. XLV.
Paschimottasana (pos. terribile, chiamata anche Ugrasana), Iig. IL.
Shalabasana (pos. della cavalletta), Iig. LIII.
Samkatasana (pos. pericolosa), Iig. LV.
Siddhasana (pos. perIetta), Iig. LIX.
Simhasana (pos. del leone), Iig. LX.
Swastikasana (pos. di prosperita), Iig. LXV.
Ustrasana (pos. del cammello), Iig. LXIX.
Utkatasana (pos. elevata o chiamata della casualita), Iig.LXX.
Uttama-kurmakasana (la tartaruga elevata), Iig. LXXI.
Uttama-Mandukasana ( la rana elevata)
Vajrasana (pos. del Iulmine), Iig. LXXV.
Virasana (pos. delleroe), Iig. LXXX.
Vrkasana (pos. del toro)
Yogasana (pos. dellunione), Iig. LXXXIV.
A parte la riduzione delle 84 asana a queste 32 posizioni si deve
comprendere che tutte sono operate in uno stato di calma del pensiero, di
serenita dello spirito, di maestria della volonta. Ognuna delle posizioni ha un
valore particolare rispetto alla Iormazione muscolare di ogni parte del corpo, ma
il proposito principale e piu o meno un automassaggio delle ghiandole e viene
diretto verso la meta principale: la pulizia delle canalizzazioni e, come abbiamo
visto, la preparazio ad una corretta meditazione, che e possibile una volta
raggiunta una calma completa.
Alcune volte le asana sono ridotte a 4 posizioni chiamate Iondamentali:
Padmasana, Siddhasana, Swastikasana e Vajrasana. Alcuni testi, invece di
Vajrasana segnalano Ugrasana, cioe la Paschimottasana e conservano le altre 3
posizioni, ma incontriamo sempre varianti nelle spiegazioni di queste posizioni.
Per esempio, le piu diverse spiegazioni per swastikasana, sia per collocare i
piedi al centro come e scrittto nel Gheranda-Samhita, o anche mantenendo i
piedi sopra le gambe tra le ginocchia ed i muscoli come si puo leggere
30 Le 84 posizioni della tradizione yogi
nellHatha Yoga Pradipika. Comunque potremmo attenerci piu particolarmente
alle posizioni che gia ho indicato come base di lavoro per tutto il mondo senza
eccezione: Padmasana e Siddhasana. Queste due posizioni possono essere
praticate da qualunque persona che desideri intentare un perIezionamento
qualsiasi e sono suIIicientemente eIIicaci per il rilassamento, la resistenza e le
meditazioni. Alcune volte si sono date 12 posizioni tradizionali per la
meditazione, pero nel corso delle eta si sono introdotte alcune varianti in modo
che ai nostri giorni esistono 28 posizioni di meditazione: siddhasana,
hathasiddhasana, sidha-sidhasana, padmasana, ardha-padmasana baddha-
padmasana, subhabadmasana, suptapadmasana, urdhavapadmasana, vajrasana,
tristhitasana, dhirasana, muktasana, guptasana, samasana, sukhasana,
ksemasana, sthirasana, sistasana, swastikasana, samanasana, panasana,
yogasana, virasana, bhadrasana, vrsasana, tarkasana, dhyanasana.(I nomi
sottolineati corrispondono alle 12 posizioni tradizionali).
Evidentemente la pratica di tutte queste asana viene a capo quando si
tratta di raggiungere lAsana-Jeja (maestria delle asana), pero non essendo cosi
si elimineranno quasi tutte queste posizioni ed i loro risultati, conservando
solamente un minimo di posizioni ed attendendo meglio alle discipline che a
parte il Iatto che sono primordiali per ligiene tanto organica come mentale,
molte volte rimangono relegate in secondo piano.
Gli Yamis (praticanti di posizioni) si esercitano naturalmente in tutte le
pratiche corporali, ma il Saggio e piuttosto quello che non eccede in niente e da
qui viene che lo Yoghi e giustomente il ricercatore della Liberazione che non
eccede ne nellascetismo ne nella dissipazione. Non dormire troppo, ne troppo
poco, ne mangiare troppo, ne digiunare, ecc., dicono i testi Sacri.
Quando si parla di yoga con luomo della strada, immediatamente associa
la sua idea agli uomini strani che cercano di appoggiarsi sulla testa e che
pretendono cosi di dimostrare di essere persone ben equilibrate! In eIIetti, e
particolarmente esagerato adottare questa posizione (shirsasana) quando tutti gli
esseri umani si appoggiano generalmente ai piedi!
E molto piu comprensibile che dopo qualche tempo dallaver ottenuto
una maestria perIetta in alcune asana si pratichi ugualmente la shirsasana, che
non e in realta una posizione tradizionale, ma e piuttosto un mudra per cui la si
classiIica alcune volte con il termine di Viparita-Karani, cioe, corpo invertito. In
considerazione del Iatto che il Sole e localizzato in relazione alla regione
dellombelico (plesso solare), e la Luna sotto il palato, e che quando il nadi
solare mangia il nettare luomo e soggetto alla morte, la tecnica ordina che il
procedimento per vincere la distruzione sia:
condurre il sole verso lalto e Iar discendere la luna per mezzo di un
mudra sacro menzionato in tutti i testi classici (specialmente nei Tantra) ossia
shirsasana (Iig. LXI) che e quasi sempre descritta come viparita-karani che
costituisce giustamente la tecnica dellintervento delle Iorze e devessere
Le 84 posizioni della tradizione yogi 31
praticata per tre ore ogni giorno per vincere la distruzione. Ugualmente si
considera con Irequenza questo esercizio come un bandha, e si aIIerma nel
Siva-Samhita che anche il Pralaya (dissoluzione delluniverso alla Iine di un
grande periodo) non puo distruggere lo voghi che ha vinto e conquistato la
morte grazie a questo esercizio che lo Ia uguale ai Siddha.
Riassumiamo ora le ragioni pratiche di alcune asana.
Per quello che concerne la meditazione si potranno eseguire: padmasana
e siddhasana (Iig. XLV e LIX).
Per lo studio: sukhasana(Iig. LXIII).
Per la sublimazione, il controllo sessuale, contro la siIilide, la piorrea, la
gonorrea, la sterilita, il diabete, lasma, il reumatismo, per aumentare la
memoria, per gli occhi e le orecchie, si potranno usare: siddhasana (Iig. LIX),
shirshasana (Iig. LXI), sarwangasana (Iig. LVI), matsyasana (Iig. XXXVI)
ardha~matseyndrasana (Iig. XXXVI). Nel caso di leucorrea, amenorrea,
dismenorrea, inIiammazione dellutero, ovarite, bisogna eseguire: sarvangasana
(Iig. LVI), paschimottana (Iig. IL), shalabasana (Iig. LIII), bhujangasana (Iig.
VIII).
Nei casi di bronchiti croniche si possono impiegare: shalabasana (Iig.
LIII) e matsyasana (Iig.XXXVI).
Per la digestione si avra cura di Iare: sarvangasana (Iig. LVI), vajrasana
(Iig. LXXV), baddha-padmasana (Iig. IV), paschimottana (Iig. IL).
Per le inIermita del Iegato e per curare la milza: sarvanga (Iig. LVI),
halasana (Iig. XX), mayurasana (Iig. XXXVIII) e baddha-padmasana (Iig. IV).
Nei casi di stitichezza cronica impiegare: halasana(Iig. XX), mayura (Iig.
XXXVIII), dhanura (Iig. XII), matsya(Iig. XXXVI)
Contro lidropisia, leleIantiasi, la costrizione delle membra: garuda (Iig.
XV), trikona (Iig. LXVIII), utkatasana (Iig. LXX).
Padahasta e eIIicace centro il dolore rettale.
Contro le emGrroidi praticare regolarmente: siddhasana (Iig. LIX),
paschimottasana (Iig. IL), shirsha (Iig.LXI), gomukha (Iig. XVII), e Iare di
quando in quando il maha-mudra.
Per la dissenteria bisognera ricorrere a:Baddha-padmasana (Iig. IV) o a
kukutasana (Iig. XXXII).
Mialgia, Reumatismo: Vrishchikasana (Iig. LXXXI), Sirsha (Iig. LXI),
paschimottana (Iig. IL) o Sarvangasana (Iig. LVI).
Contro la lebbra impiegare: shirshasana(Iig. LXI), e praticare il Maha-
mudra.
Per il rilassamento eIIettuare con regolarita: shavasana (Iig. LVIII). Sono
distruttrici di tutte le inIermita: Padmasana(Iig. XLV), Shirsasana(Iig. LXI),
Sarvanga (Iig. LVI), e Paschimottasana (Iig. IL), le quali assicurano ugualmente
la lingevita.
32 Le 84 posizioni della tradizione yogi
Anche quando sappiamo che esiste un gran numero di inIermi che cerca
nellHatha-yoga un mezzo di cura e che una moltitudine di persone ha
incontrato in queste posizioni le loro proprieta curative, e evidente che le asana
non hanno solamente un proposito curativo. Gia abbiamo visto che in ognuna di
queste posizioni esiste un determinato sviluppo di Iacolta che permettono di
intravedere anche nuove aspirazioni, che possono svilupparsi mediante la
completa illuminazione dei chakra.
Bisogna tener presente che come metodo curativo la pratica delle
posizioni puo venire a capo soltanto in senso Iisico, cioe che le asana praticate
unicamente come ginnastica del corpo sono suIIicienti per lorganismo, pero se
si asoira ad avere un qualche beneIicio mentale, psichico o anche la speran za di
nuove Iacolta bisognera Iar intervenire qualcosa dl piu di questa specie di
cultura Iisica. Sappiamo che ogni asana oIIre un aspetto particolare non
solamente per la salute ma anche per gli altri piani dellessere umano a patto che
le posizioni siano accompagnate da concentrazione cominciando dal controllo
respiratorio verso le canalizzazioni Iluidiche.
Ci resta, poi, da abbracciare primariamente il solo piano Iisico e ricordare
che lHatha-Yoga e nella maggior parte il mezzo per ottenere il controllo della.
respirazione, il quale non e possibile se non dopo determinate puriIicazioni. Gia
abbiamo visto limportanza di queste puriIicazioni nei testi della Tradizione. Il
controllo della respirazione e chiamato generalmente Pranayama (prana: Iorza
vitale dellaria-yama: controllo, maestria). Per supposto, bisogna sempre parlare
prima della dieta alimentare della quale gia abbiamo detto alcune parole e
bisogna ricordare che uno yoghi non mangia troppo ne mangia poco.
I digiuni sono per alcune esperienze, pero lascetismo costante non e
raccomandato per i saddhaks. Cosi, dunque, si considera che la meta dello
stomaco deve essere piena di alimenti, la quarta parte di liquidi e lultima quarta
parte deve essere vuota per servire al pranayama.
E inutile cominciare il pranayama quando le canalizzazioni sono piene di
impurita, per cui gia sono state menzionate le sei puriIicazioni: questi kriyas
(doveri) devono essere compiuti prima di tutti gli altri, quindi, visto piu
proIondamente, sono in un certo senso gli elementi di igiene preparatori a
qualunque altro intento di pulizia. Queste 6 pratiche (satkarma e il nome che a
volte si da loro) sono conosciute come Sadana, cioe regole della vita stessa,
intese con un senso di religione, cosi come un cristiano reciterebbe le sue
preghiere ogni gioFno o come in un altro senso noi spazzoliamo i denti dopo
ogni pasto.
Gia ho Iatto riIerimento ai Dhautis, che signiIica lavaggi, pulizie,
puriIicazioni che concernono specialmente linterno del corpo. Abbiamo in
primo luogo lAntar-dhauti, che costituisce il lavaggio interno che si puo
praticare in diversi modi: nel Vatasara-dhauti si contrae la bocca alla maniera di
un becco duccello e prendendo aria dolcemente si inspira dalle labbra cosi
Le 84 posizioni della tradizione yogi 33
compresse e dopo che laria ha agito un attimo nello stomaco la si espelle
dolcemente verso il basso. In seguito ce il Varisara-dhauti che consiste nel
riempire la bocca dacqua (il liquido discende verso la gola che si trova
compressa per mantenere la riserva dacqua in questo posto) lasciando scendere
il liquido lentamente nello stomaco e Iacendo pressione per espellere il liquido
dal retto. Poi ce lAgnisara-dhauti, chiamata puriIicazione col Iuoco, nella
quale si Ia pressione sullombelico per unirlo alla spina dorsale, ripetendo
rapidamente questo movimente un centinaio di volte al Iine di sollevare il Iuoco
intestinale. Finalmente, il Bahiskrta-dhauti, che implica che lo stomaco sia
riempito daria per conservarla la per unora o unora e mezza e poi dirigerla
verso lintestino, ponendosi allora in un catino con acqua Iino alla cintura ed
operando allora luscita degli intestini per lavarli con le mani molto
accuratamente con gran prudenza.
Abbiamo poi il Danta-dhauti che consiste nella pulizia dei denti
includendo la radice della lingua, la bocca, le trombe di Eustachio ed il seno
Irontale. I denti si possono pulire (danta-mula-dhauti) con terra, sebbene in
alcuni paesi ed in India in particolare siano raccomandati alcuni legni in modo
che un ramo di un albero che abbia un contenuto speciale restituira Iorza e
vigore non solamente ai denti ma anche alle gengive dopo un massaggio
adeguato. In Oriente si ha cura di massaggiare Iortemente con le dita le gengive
dopo ogni pasto e sciacquare con acqua; luso di dentiIrici e poco salutare.
Si sa che le paste emollienti sono contrarie al buono stato della dentatura.
Sara meglio, per esempio, usare sale; lo spazzolino e anchesso criticabile molto
seriamente; e molto piu sicuro il massaggio con il dito pollice e lindice. La
pulizia della lingua (jihvasodhana) si eIIettua allargandola e tirandola come per
mungere; si introducono anche 3 dita (indice, medio e mignolo) nella gola e
girando leggermente si Iara un massaggio alla radice della lingua, si pulira con
burro e si sciacquera con latte, ricominciando varie volte, sempre prima o dopo
del sorgere o del tramontare del sole. La Irizione della base della lingua o
trazione della sua punta per produrre poco a poco il suo allargamento, puliscono
la lingua da una parte e dallaltra preparano enche per il kechari-mudra.
Il Karna-dhauti e la pulizia delle orecchie con il dito mignolo.
Il Kapala-Randra-Dhauti si pratica Irizionando con il pollice la
depressione della Ironte sopra il naso, che conIerisce maggior sensibilita per la
chiaroveggenza e sospende ugualmente tutte le complicazioni che possono
provenire dagli umori della Ilemma; si pratica quando ci si alza e quando ci si
corica.
LHird-dhauti e la pulizia della gola (per mezzo di vomito e vamana; per
mezzo di una tela speciale e vasas e con un bastoncino e danda). Si intende per
vamana la pratica di riempirsi dacqua Iino alla gola immediatamente dopo un
pasto, che provoca il desiderio di vomitare, pulendo cosi in capo ad alcuni
giorni tutta la bile ed il disordine Ilemmoso.
34 Le 84 posizioni della tradizione yogi
Il Vasas consiste nellinghiottire una tela (Iascia di 3 pollici per 15 di
lunghezza) inumidita con acqua calda; di nuovo tirata Iuori e lavata, la Iascia
(garza asettica) puo essere nuovamente ingoiata e vomitata o come si vuole.
InIine, il Mula Sodana costituisce la puriIicazione del retto con la punta
del medio e con abbondante acqua per sciacquare convenientemente, che si
eIIettua anche con laiuto di un piccolo tubo vuoto, una parte del quale e
introdotta nellano e laltra nellacqua, che viene assorbita dagli intestini per
compressione muscolare e ritenzione della respirazine, espellendola in seguito.
Ripetendo questo esercizio si ottiene la pulizia perIetta degli intestini.
Arriviamo ora agli esercizi di respirazione che gia abbiamo visto
nellintroduzione di questo libro, nel tema del Pranayama nelle deIinizioni delle
prime regole dello yoga.
Gli esercizi del ritmo respiratorio sono numerosi e gia ne abbiamo visto
dettagliatamente uno dei piu semplici in detta parte di questopera. E nella
posizione del triangolo o del loto che si esegue il controllo respiratorio sebbene
esistano altre posizioni che anche possono essere usate a questo proposito. Nella
Iigura LIX della siddhasana si puo osservare che pratico giustamente un
pranayama del quale ho parlato riretute volte. Si tratta di inspirare dalla narice
sinistra, mantenendo la destra ben chiusa, e poi espirare dalla destra chiudendo
la narice sinistra. Mai devono essere aperte le due Iosse nasali allo stesso tempo
ma, al contrario, ce un istante in cui le due Iosse nasali restano ermeticamente
chiuse allo stesso tempo, cioe, durante il lasso di sospensione in cui entra laria
che si inspira e che va per i nadis ed il momento in cui si espelle laria viziata. Il
pollice ed il mignolo della mano operano questo ritmo, sebbene dopo un po di
tempo si pratichi senza laiuto delle dita per sola contrazione della narice. Si
prende aria dalla narice sinistra aspirando proIondamente dalla parte di IDA
(canale negativo e Iemminile), il prana devessere concentrato nella testa e
discendere lungo la colonna vertebrale (lato sinistro), venire ad appoggiarsi alla
base del corpo (concentrazione in muladhara) che costituisce il momento in cui
si opera il kumbhaka (ritenzione della respirazione), cioe, che si tappano le due
narici un istante, poi il prana si distribuisce per tutto il corpo e si visualizza
laria che sale dal lato destro della colonna vertebrale attraverso il canale
PINGALA (lato positivo, nadi maschile) per arrivare ad essere spinta Iuori
dallorganismo attraverso la narice destra. Si inspira nuovamente laria da
questa stessa narice destra avendo cura di continuare a tappare la Iossa sinistra
col mignolo, si visualizsa il prana che scende attraverso il canale PINGALA a
destra della spina dorsale, concentrazione, kumbhaka, ed il pollice preme la
narice destra un secondo e si apre la narice sinistra, dopo che laria torna
indietro da Ida e viene espulsa allora da quesa narice che e pronta per
ricominciare lesercizio.
Generalmente si richiedono 3 mesi aIIinche si eliminino tutte le impurita
con laiuto di questo pranayama. Gli Yamis (praticanti di asana) si possono
Le 84 posizioni della tradizione yogi 35
allora considerare appena rozzamente puriIicati e cominciare le asana con una
vera concentrazione in una meta spirituale. Allinizio del pranayama si
segnalera naturalmente un piccolo istante di ritenzione, pero poco a poco si dara
piu importanza a questa sospensione (khumbaka). Questa ritenzione respiratoria
abbraccia diversi metodi (Murocha, Shitali, Sahita, Surya-Beda, Bhramari,
Bhastrika, Kevali e Ujjayi)*. Il pranayama ha il suo eIIetto per lapportazione
del prana nel canale centrale (Sushumna) che calma lo spirito e permette di
porre la maestria completa dei pensieri allo stesso tempo di un perIetto
condizionamento Iisico mediante la pulizia dei nadis; che sono costantemente
imbrattati di grasso, principalmente nel canale centrale dove laria non passa
mai.
Abbiamo appena visto la tecnica del khumbaka daccodo al metodo
Bhastrika; vediamo ora il metodo Bhramari. Bisogna riempirsi di aria
rumorosamente ed espellerla altrettanto sonoramente (si indica che e preIeribile
praticarlo durante la sera in mezzo ad un completo silenzio, cosi questo
esercizio oIIre diversi suoni e prepara al samadhi). Durante la sospensione della
respirazione nella quale si ritiene laria nellorganismo uno si concentra Iino
allestasi nel mezzo delle sooracciglia (secondo la mia opinione, completamente
personale, mi pare che qui si tratti soprattutto di unautosuggestione. Secondo il
Gheranda-Samhita, questa pratica Ia sentire: Ilauti, campane, trombe, ecc., per
cui penso che si tratti piuttosto di una specie di ipnosi personale!).
Kevala e la completa sospensione della respirazione, cioe, non e possibile
cominciare questesperienza tranne dopo una completa puriIicazione e
soprattutto dopo una suIIiciente pratica del pranayama per avere la completa
maestria della respirazione. Prima si cerchera ai praticare ampiamente
lalternanza respiratoria semplice. Cosi, poi, il solo kumbhaka praticato
completamente Iino al Sahita, costituisce in un certo senso la preparazione per
ottenere completamente il kevala.
Nel Murccha si tratta di riempirsi di aria e chiudere immediatamente il
passaggio dellaria per poi Iar salire laria molto lentamente. Bisogna anche
aggiungere lideazione (manas) con lanima (atman). Questo non si deve Iare
allinizio delle pratiche di Yoga perche questesercizio richiede un controllo
dello spirito piuttosto serio e che devessere eseguito correttamente. Sahita e
semplicemente conIinare laria molto comodamente senza respirazione (puraka)
ne espirazione (rechaka), e la pratica per mezzo della quale il khumbaka va in
aumento a poco a poco Iino a conseguire il kumbhaka totale ed unico, che arriva
allora ad essere kevala.
Surya-bhedana implica respirare dalla narice destra unicamente e sentire
la penetrazione del prana dalle dita dei piedi Iino allestremita della testa, prima
di lasciar Iuoriuscire di nuovo laria lentamente dalla narice sinistra. Si dice
alcune volte che dopo aver inspirato laria dal nadi solare (narice destra) si deve
36 Le 84 posizioni della tradizione yogi
Iare lo jalandhara-bandha e contenere il kumbhaka Iino a che la traspirazione
appaia dalla punta dei piedi Iino alla testa.
Ujjayi, che signiIica il vittorioso, si pratica per mezzo di una respirazione
Iorte dalle due Iosse nasali tenendo la bocca ben chiusa, laria deve arrivare a
colpire Iortemente contro la gola e la parte superiore del petto deve sentire la
pressione del prana, si ritiene brevemente laria e si esala dalla narice sinistra. Si
puo Iare anche camminando, seduti e senza nessuna asana speciale cosi come in
qualsiasi circostanza della vita comune. Finiamo ora di vedere gli otto modi di
Iare il kumbhaka, che dovra essere eseguito come disciplina prima di
cominciare qualsiasi sublimazione e durante ogni momento, da un mese a tre
mesi quattro volte al di (di mattina, a mezzogiorno, di pomeriggio e di sera), per
quelli che desiderino veramente ottenere una puriIicazione personale.
Naturalmente si potra iniziare con due volte, che arriveranno ad essere
ampiamente suIIicienti se si raggiungono 75 respirazioni alla Iine del mese,
avendo procurato per questo di aumentare un po ogni giorno.
Il Sitkari o il Sitali-Khumbaka sono magniIici esercizi per produrre il
Ireddo e sono i pranayama impiegati per ottenere il raIIreddamento.
Sitali corrisponde allo stesso procedimento che ha il serpente quando
cambia la pelle. Si e detto che oltre allinspirazione dalla bocca e lesalazione
dal naso come abbiamo appena visto, e eIIicace praticare il manduka-mudra
(attitudine della rana) che consiste nel raccogliere la lingua verso lindietro con
la punta sul palato e cosi aspirare laria; sospendere allora linspirazione dal
naso per lasciar scappare il prana per tutto il corpo. E beneIico alimentarsi con
latte e burro in abbondanza durante il periodo di questa disciplina.
Il Sitkari, che ugualmente e impiegato per rinIrescarsi, si applica
inspirando Iortemente e rumorosamente per la bocca, esalando immediatamente
coi denti stretti, sospendendo la lingua in modo che non tocchi ne il palato ne la
base della bocca. Si deve respirare comprimendo la parte bassa delladdome
Iino a riempire i polmoni nella loro capacita (per la sera si puo eseguire da 50 ad
80 volte avendo cura di prendere un bicchiere di latte 20 minuti prima).
Come questi 2 ultimi (Sitali e Sitkari) procurano la Ireschezza del corpo,
ci sono altri due kumbhaka che producoco calore. In eIIetti, lUjjavi e eIIicace
contro le inIezioni e anche come sudoriIero. In quanto al Bhastrika, e impiegato
per riscaldare i Templi; questi Esercizi sono eIIettuati due volte al giorno da uno
o vari yoghi per mantenere la temperatura in alcuni santuari dei ritiri montani
del Tibet.
LUjjavi si puo Iare in qualsiasi posizione per Iar salire la temperatura del
corpo e si puo praticare controllando un poco i muscoli addominali per mezzo
di una leggera contrazioner, 7 volte allinizio ed aumentando ogni settirnmna 3
volte pero senza superare 320 contrazioni al di accompagnate da 3 a 4 posizioni
diverse in 3 o 4 sedute. Alcuni descrivono il Bhastrika nella seguente Iorma:
inalare Iino a riempire lo stomaco (in posizione di padmasana) (Iig. XLV), di
Le 84 posizioni della tradizione yogi 37
siddhasana (Iig. LIX), o anche di vajrasana (Iig. LXXV), esalare Iortemente
(dopo una espansione dal petto) dalle narici. Inalare ed esalare allora
rapidamente con enIasi per lesalazione e Iarlo rumorosamente, in modo che si
risenta dalla gola e dal petto i quali si riscaldano. Venti volte. Inalare in seguito
da Ida Iino a riempire laddome, sospendere e Iermarsi nel punto dincontro.
Fare allora il kumbhaka in tutta la durata possibile Iintanto che sussista la
comodita. Dopo la sospensione esalare dal lato sinistro, inalare dalla stessa
narice, sospendere un momento, esalare dalla narice destra e tornare a prendere
aria dalla stessa narice destra (Pingala). La circolazione del sangue viene
attivata rapidamente ed il cervello e rinvigorito.
Due cose si devono considerare molto seriamente: ligiene rispetto alle
asanas, i bhandha, i mudra, il pranayama, ecc., cioe, non dimenticare mai che
prima di ogni pratica si devono evacuare gli intestini e ci si deve bagnare (la
doccia, o un minimo di igiene), cosi tener conto che si deve cessare
immediatamente ogni esercizio nel momento in cui si sente il primo dolore. Lo
yoghi non insiste mai se ha sentito una Iitta, un calore troppo persistente, un
crampo, una molestia qualsiasi. Sospende immediatamente e riposa brevemente
o sospende totalmente per tutto il giorno in caso che il Iastidio continui (dolore,
crampo,ecc.). Mai Iorzare eccessivamente, bisogna lasciar lavorare la volonta,
Iorzare leggermente i muscoli ma senza esagerazione. Senza aIIrettarsi, il lento
meccanismo della persistenza Iorgera gli Yamis e Iinalmente gli yoghi.
I diversi metodi di controllo respiratorio possono avere molte piu
variazioni delle diverse tecniche tradizionali che ho enumerato. Tutte le
possibilita di ritenzione, ritmi o ripetizioni possono essere Iocalizzate quando
l'alunno abbia soddisIatto le prime regole indispensabili. Per esempio, ecco
unaltra variante: si tratta di un pranayama che si Ia generalmente nel Raja-
yoga.
Stando in padmasana, il corpo ben eretto ma senza rigidezza, si inspira
dalla narice sinistra concentrando il pensiero sulla corrente nervosa (dallalto al
basso della colonna vertebrale Iacendo ricadere la mente Iino allultimo plesso)
ed espirare in seguito dalla narice destra. Inspirare per 4 secondi e ritenere il
respiro 16 secondi per poi esalare laria in 8 secondi. Non dimenticare di
concentrarsi nel triangolo del primo chakra inIeriore e meditare su tutti i suoi
attributi. Si Ia seguire generalmente da una inspirazione lenta dopo una
espirazione che sara seguita da una ritenzione dellaria per lo stesso tempo
dellespirazione precedente, con la sola diIIerenza che nel primo esercizio si
ritiene con i polmoni pieni e nel secondo la pausa della resrirazione e con i
polmoni quasi vuoti. Il secondo esercizio e piu Iacile del primo; tuttavia, non
bisogna abusare di questi esercizi (soprattutto per cio che riguarda il trattenere
laria nei polmoni). E sempre gradualmente che si deve praticare. E eIIicace in
questi pranayama concentrarsi nel Bija-mantra AUM. Si Ia una respirazione
completa e poi si pronuncia internamente la parola sacra durante la
38 Le 84 posizioni della tradizione yogi
epsoirazione; detta enunciazione si Ia come se si salmodiassero le 3 note (do-
mi-sol) da 3 a IO minuti.
Durante gli esercizi (specialmente in occasione dei pranayama) la
traspirazione non deve essere seccata o asciugata ma Irizionata sul corpo
(Irizione aIIinche il corpo non perda il suo umore) perche lo yoghi non perda il
suo dhatu (carattere, umore). In poche parole, questi esercizi (asana e
pranayama) hanno soprattutto per oggetto di eliminare lacido carbonico, il
cuore modera i suoi sIorzi, li controlla, e somministra con calma un aiuto
eIIicace alle vene, spesso estenuate da un eccessivo lavoro, conseguenza di un
sovraccarico che si inIligge al cuore e che a sua volta deve attingere alle sue
riserve per venire in aiuto al compito che gli si impone. Abbiamo visto gli
eIIetti generali di ogni asana, sappiamo gia che per il Iuturo un nuovo vigore si
oIIre mediante Shirsahasana (Iig. LIX), Sarvangasana (Iig. LVI), Halasana (Iig.
XX), e che oltre a questa Iorza Iisica puo sorgere rapidamente la concentrazione
spirituale grazie a Siddhhasana (Iig. LIX), a Padmasana (Iig. XLV), a
Swastikasana (Iig. LXV), a Sukhasana (Iig. LXIII). E con Shirshasana (Iig.
LXI) che il cervello si sente pieno di un nuovo beneIicio, Halasana viene in
aiuto alla parte dorsale, ai muscoli lombari, alla regione della spina dorsale.
Padmasana gioca la sua carta nella regione sacra e lombare, Mayurasana nelle
varie sezioni della colonna vertebrale ed anche nelle lombari superiori.
Sappiamo allora che un mudra e unattitudine; mudra vuol dire sigillare,
tappare, e si puo intendere come un corto circuito yoghistico, ne esistono 25
tradizionali. Siamo passati semplicemente con rapidita su tutte queste tecniche,
poiche questopera non e dedicata specialmente ad una sola Iorma pratica, ma
ad una IilosoIia dellunione dei metodi. Certi mudra sono diIIicili da portare in
pratica e bisognera aver pazienza, come per esempio per la pratica dellaswimi-
mudra (apertura muscolare rettale), che si Ia con Irequenza in Uddiyana per
aiutare la contrazione dellano (si appoggia lombelico contro la colonna
vertebrale) che tenta di riunirsi allombelico (si sospende la respirazione durante
questo tempo). Durante il rilassamento lano viene espulso verso lesterno, poi
si riprende la contrazione, lacqua viene mancata dentro lintestino (e il basti, il
maliayada sa-basti che consiste nel lavaggio del colon che si porta a termine
sulle rive di un Iiume).
Le grandi tattiche per la trasmutazione sarebbero ugualmente interessanti
da conoscere e considerare, pero dovremmo iniziare tutto un capitolo a parte su
questo tema. LOjul (prodotto del seme) e sempre ben preservato nella scienza
yoga e da qui proviene tutta una disciplina ed i metodi di trasIormazione e di
preservazione completa per salvaguardare lenergia.
Il Bindu (Iluido seminale) e del piu prezioso negli ordini mistici, questo
tema di continenza di una Iorza molto ben conosciuta e stato oggetto da sempre
di un particolare studio che si basa evidentemente sulla Gran Tradizione che e
stata conservata soprattutto per i Rishi, i Guru, gli Yoghi.
Le 84 posizioni della tradizione yogi 39
La presa daria dal plesso solare, per esemoio, con concentrazione nel
chakra Anahata unita ad una meditazione sulle attribuzioni del plesso cardiaco
puo condurre poco a poco alla Luce sulla questione della trasmutazione
dellenergia chiamata sessuale. Si sa che il kundalini e madre di 3 qualita:
Sattwaguna (luminosa), Rajaguna (attiva) e Tamaguna (tenebrosa) e
queste conseguenze provengono dallo stato tanto Iisiologico quanto psicologico
e da qui il nostro stato in questo mondo, cioe, dobbiamo vigilare attentamente
sulla Iormazione della nostra Iisiologia, prima constatazione delleIIetto
psicologico e ugualmente causa degli eIIetti che generano le qualita (guna)
precitate. Tutto un metodo resta allora da considerare e qual e la IilosoIia o la
religione che ha la possibilita di oIIrire una Scienza tanto preziosa come il
Sistema Yoga? Adatto a tutte le discipline, lo Yoghi raggiungera lo stadio del
Samyama (sintesi dei tre stadi Iinali dello Yoga) in cui sospendera i sensi per
dieci minuti, 48 secondi; poi eIIettuera la ritenzione della respirazione nel
dharana (21 minuti e 36 secondi) e Iinalmente il dhyana (43 e 12) che
condurra al Samadhi in capo a unora, 26 minuti e 24 secondi.
Il Pranayama permane, quindi, come uno degli elementi piu importanti
dellHatha-Yoga, poiche permette il perIetto impregnamento nel principio
positivo, il Prana (il principio negativo e lAkash)*.
Il prana opera in tutto, origina la nostra comprensione; quando si
modiIica si converte in akash, come quando lakash si modiIica opera come
etere e letere modiIicandosi si disintegra in una serie di TATWAS.
Dovuto allinIluenza pranica lAkash si converte in materia e cristallizza
anche le Iorme. Si puo, allora, concludere che lAkash e il mondo visibile
attraverso le Iorme piu o meno dense, che e mosso dalla vibrazione del Prana e
di conseguenza mentre le vibrazioni sono piu rapide i corpi sono piu Iluidi e piu
sottili, il che da chiarezza sulla questione del pranayama. Abbiamo detto che
Sushumna non riceve aria poiche corrisponde allAkash ed il Prana e trasmesso
in cambio da due canali: Ida e Pingala. Percio, e conveniente Iare per un istante
ogni 2 ore una respirazione identica per ognuna delle due Iosse nasali. Si puo
cominciare con Ida allaurora del giorno del Novilunio, dopo due ore con
Pingala e cosi alternando successivamente per tre giorni; ogni volta (tutte le
mattine) durante questo lasso di tempo si comincera questa volta da Pingala nel
corrispondente lasso delle due orime ore. Nel Pienilunio si avra cura di
cominciare da Pingala (alternando ogni 2 ore ed anche ogni 3 ore).
Ecco un quadro per aiutare nella direzione delle meditazioni:
A titolo di documentazione si potrebbe aggiungere anche:
AKASHA ha qualita sonora (relazionata con ludito), il suo sapore e
amaro, e la sua qualita secondaria e lo spazio (luniverso etereo), situa la sua
base nella spina dorsale nella regione della gola (Vicchudda), il numero di petali
e il che hanno rispettivamente le lettere: a, , i, , u, , ri, r, bu, b, e, ai, o, au,
40 Le 84 posizioni della tradizione yogi
ang, ah. La deita e Shambu e la Iorma Iemminile Shakini, la tonalita del suono e
media ed ordinaria, linspirazione e poco sensibile e la direzione mediana.
Vayu ha la sua qualita nel tatto o nel linguaggio, il suo sapore e agro ed
acido, la sua qualita secondaria e la locomozione (stato gassoso), si localizza
nella spina dorsale nella regione cardiaca (Anahata). Sopra i suoi 12 petali
simbolici si trovano: ka, kha, ga, gha, visa, cha, ch, ja, jna, hija, ta, tha. La sua
deita e Isha e la Iorma Iemminile Hakini, la tonalita del suono e molto alta e
molto lieve, la natura e Iresca al contatto, linspirazione di 8 dita di lunghezza e
la sua direzione verso il Nord.
Teja (o anche Agni) e luminoso, il suo sapore e piccante, caldo e
caustico, la sua qualita secondaria e lespansione, e lo stato igneo (la luce, il
Iuoco), la sua ubicazione e nella spina dorsale allaltezza del diaIramma
(manipura). Le 10 lettere sopra ognuno dei suoi petali sono: da, dha, pa, ta, tha,
d, dh, na, p, pha. La deita e Rudra seduta sopra un toro e nella sua Iorma
Iemminile abbiamo Lakini; il tono alto ed il suono leggero, la natura molto
Iocosa al contatto, linspirazione 4 dita di durata, la direzione e a sud.
Apas (o anche Djala) la cui qualita e daccordo al resto, e di sapore
astringente ed ha Iacolta di contrazione (stato liquido), la si puo situare nella
spina dorsale nella regione lombare (svadisthana); le sue lettere:ba, bha, ma, ya,
ra e la, sopra i 6 petali sacri. La Deita e Vishnu sopra Garuda (divinita
Iemminile Rakini) il tono e basso con un suono grave, la natura e Iredda come
al contatto dellacqua in un tuIIo, linspirazione 16 dita di durata, corrisponde
alloccidente. Prithivi e di qualita olIattiva (olIatto) e di sapore dolce, e un
elemento di coesione (stato solido, come la terra), e situato alla base della
colonna vertebrale (muladhara) con
4 petali le cui lettere sono: va, sca, sha, sa. Come deita Brahma (sopra
Hangsa) con Dadini come Iorma Iemminile, il tono e molto basso con un suono
proIondo, il contatto e tiepido e linspirazione e di dodici dita di durata; e lest.
Allora siamo gia ben avvisati e realizziamo pienamente che lHatha-yoga e
soprattutto un lavoro vibratorio che richiede respirazioni con contrazioni
speciali (mudra signiIica racchiudere, chiudere e bandha signiIica Iissare,
bendare), per la conservazione dellaria e soprattutto del prana (la Iorza
sostanziale, lessenza stessa) nellorganismo per svegliare questa Iorza sottile
chiamata kundalini. In stato statico nellessere umano, kundalini richiede una
corrente per illuminare tutto lessere, che costituisce il compito in cui si
impegna lo Yoghi. Mediante posizioni (asana) ben studiate e con laiuto di
puriIicazioni (pranayama) si arriva a produrre un circuito (shakti) capace di
stabilire questo potere kundalinico di Iacolta illimitate.
Non si puo praticare il Raja Yoga senza previa pratica dellHatha Yoga
Shiva-Samhita, V, 181
LHatha Yoga costituisce sin dallantichita la base di partenza dello studio e
lindispensabile pratica preliminare prima di seguire qualsiasi altra linea. Mai
nessuna scienza IilosoIica si e dimostrata piu adattabile alla vita di chiunque,
nessuna religione ha saputo dare tanto aiuto morale e supporto psicologico
quanto il metodo Yoga. Il mondo avrebbe raggiunto la perIezione se il sistema
Yoga Iosse diIIuso su tutta la superIicie del nostro pianeta...
Sappiamo che i cristiani, i musulmani, i buddisti, i seguaci di Brahma,
ecc. presentano analogie IilosoIiche e persino una sorprendente somiglianza sia
per quanto riguarda i principi teologici che, spesso, le stesse basi del rituale. Il
Grande Maestre atteso tanto dagli uni che dagli altri, quello cioe che potremmo
chiamare Istruttore, Guida, Messaggero o Avatar, che deve iniziare il nostro
periodo, e annunciato da tutte le sette religiose come un essere che simboleggia
lunione dei principi insegnati attraverso le varie direzioni del pensiero umano,
Egli sara chiamato Iman-Mahdi dai musulmani, Cristo Re o Figlio dellUomo
dai cristiani, lUomo dellAnfora dAcqua, lAcquario, il Maestre di
Aquarius dagli Esoteristi e dai Simbolisti, il Bodhisattva o Maitreya per i
buddisti, lAvatar e la Decima Incarnazione di Vishn per gli Orientali, ecc.
Tutti sono daccordo sul Iatto che il Grande Istruttore dellUmanita non puo
essere se non uno Yogi Perfetto, un Siddhana, un Sat Guru un Mahatma.
Lerrore e stato che ai Maha-Rishi, ai Grandi Saggi, ai Maestri del
Passato sono state imposte delle limitazioni da parte di gruppi di adepti,
causando cosi ogni volta la Iormazione di nuovi gruppi che, aumentando di
dimensioni, si sono trasIormati in potenti sette religiose come il cristianesimo,
linduismo, il conIucianesimo, ecc., invece di mantenere lunione di una Gran
Fratellanza prendendo come simbolo tutti i Grandi Maestri in una perIetta e
globale unione illuminata dai nomi di Abraham, Huiracocha, Osiride, Zoroastro,
Krishna, Gautama, Bodhidarma, Gesu, ecc.
Lunione senzaltro esisteva alle origini e dalla sparizione di questa
unione (yoga) sono nate le religioni, la necessita di RI-unire, unirsi nuovamente,
ed e in parte per questo che lo Yoga si e suddiviso in metodi piu o meno
adattabili ai vari temperamenti degli individui anche se il sistema in se rimane
unito, UNO, completo, identico, sintetico. Si presenta tuttavia in ogni occasione
sotto diverse Iorme e aspetti, in relazione alle Iacolta piu speciali di modo che
puo attrarre i vari temperamenti secondo le loro caratteristiche piu precise che si
maniIestano soprattutto in un settore o laltro della psicologia umana.
In ogni linea di Yoga abbiamo i gradi corrispondenti a un metodo
particolare; abbiamo cosi il BHAKTI-YOGA
120
che e la via della reintegrazione
mediante lamore. Bhakti e la devozione ed e in questa Iacolta che si
42 Le 84 posizioni della tradizione yogi
specializzano gli Yogi attratti da questa linea, dedicandosi completamente ai
loro sentimenti devozionali e abbandonando quasi tutto il resto per seguire la
via che hanno scelto: quella dellamore. Naturalmente si tratta del concetto
dellamore divino ed e in questa Iorma di Yoga che si maniIesta la devozione
completa al Guru, i sacriIici per compiacere il Maestro che agli occhi del
discepolo rappresenta la maniIestazione divina. Orazioni, atti damore,
meditazione sono le attivita principali del Bhakti Yogi. Abbiamo gia visto che
questo metodo e considerato come parte del Mantra Yoga ed e costituito da
nove gradi che debbono essere raggiunti:
1. Shravanam (attenzione).
2. Kirtanam (canto di lode).
Smaranam (la meditazione su un punto particolare, generalmente con lo
sguardo al Guru, con lintento di indovinare i desideri del Maestro).
3. Pada-Sevanam (ladorazione dei piedi) con la pratica di rituali alle
sante estremita del Guru, con 4 cerimonie speciali in queste occasioni, saluti
multipli durante il giorno, ecc.
4. Achanam (adorazione rituale) mediante la conoscenza delle Iormule
(parole, azioni) dei templi, santuari, ashram e la comprensione completa
dellamore sublime.
5. Vandanam (riverenza).
6. Dayam (schiavitu) e laIIidarsi al Guru, la continua oIIerta la Maestro,
il desiderio di donarsi completamente a lui e seguire la volonta dellIstruttore-
Guida come unica aspirazione.
7. Sakhuam (amicizia).
8. Atma-nivedanam (abbandono).
9. Samadhi, utilizzando gli asana e la tecnica dello Hatha Yoga.
Il sentiero devozionale e spiegato nella Gita e la Tradizione ha spesso
ricordato che esistono quattro tipi umani che dedicano culto a Dio: colui che si
trova in angustie, colui che richiede un beneIicio, colui che lo Ia per desiderio di
conoscenza e inIine il Saggio. I primi tre si collocano nella categoria del Bhakti
preparatorio, laltro invece realizza la Para-bhakti, che non si basa sulle
circostanze esterne o dogmi o cerimonie, ma proviene da una condizione di
esperienza interna. Naturalmente questa aspirazione Superiore sopravviene
soltanto dopo unIlluminazione.
Il DHYANA-YOGA e la via di reintegrazione per mezzo della
concentrazione ed e pertanto una Iase passiva dello Hatha Yoga, oltre a Iar parte
dello Hatha Yoga, dato che corrisponde al 7 degli 8 elementi che impongono
questultimo.
Va anche ricordato per esempio il Deva-Asura-Sampatvibhaga Yoga del
Capitolo XVI della Bhagavad Gita in cui si parla della spiritualita e del
materialismo. Il DHARMA, che e la legge della Vita, e intesa come religione
(secondo la primigenia idea morale che esprime la parola religione e non nel
Le 84 posizioni della tradizione yogi 43
senso attuale di una setta che raggruppa persone che si dichiarano di una stessa
opinione politico-IilosoIica). In sanscrito la parola dharma signiIica morale o
legge nel senso di dottrina, vuol dire Ordine, aspetto dellidea nel suo insieme
legale, legislativa. In Pali si scrive DHAMMA e nel mondo buddista si usa
questo termine per designare la VERITA (predicata da Gautama il Buddha).
Nel linguaggio buddista corrisponda a essenza o concetto; in eIIetti Dhamma (o
Dharma in sanscrito) equivale ai pensieri o alle nozioni delle cose. E dal
Dharma, da questo Codice Morale, che promanano in certo qual modo i
Darshana (punti di vista), cioe il samkhya, il vaisheshika, il nyaya, il
mimansa, il vedante e lo Yoga.
Il JNANI-YOGA e il sentiero che si percorre per mezzo della Saggezza
(il Jnani costituisce il grado di perIezione tra gli Indu e Agnan). Sarebbe
lequivalente di Bodhi o la Vera Gnosi degli occidentali.
Passiamo al GRATASTHA-YOGA che e gia stato spiegato e che e
laddestramento del corpo come Iine, come meta completa, solo per mezzo
degli asana, i mudra, i bandha, il pranayama, Iino alla Liberazione deIinitiva nel
Samadhi raggiunto alla Iine degli otto elementi dello Hatha Yoga.
Si puo sempre seguire una linea diretta, unevoluzione spontanea,
unispirazione immediata che liberi lo spirito dal corpo, ma alla Iin Iine cio
risulta piuttosto problematico, per non dire miracoloso; invece diventa molto
piu logico e normale procedere secondo la scelta tradizionale che vuole che tutti
i Guru, i Rishi, i Maestri Guida Iorniscano un simile esempio come intrinseca
prova di aver ottenuto la maestria dello spirito per mezzo della maestria del
corpo. I testi piu seri menzionano limpossibilita di realizzarsi attraverso una
qualsiasi via che prescinda dallo Hatha Yoga (che ha il suo punto di partenza
entro il Gratastha Yoga). Si prosegue secondo la regola evolutiva analoga alla
proiezione nello spazio del macrocosmo. E per mezzo del numero
elicabale/elicoidale che in certo qual modo posso spiegarlo.
FIGURA N 65
Suddividendo la spirale in 6 parti, la settima che e data dal passaggio da
A a B, e capitalizzata nello spazio durante la traiettoria degli altri sei. E noto
che tutto il nostro sistema si proietta nel cosmo in Iorma elicoidale e puo anche
indicare che unevoluzione microcosmica dovra seguire naturalmente questa
stessa linea di condotta perche vi sia sempre equilibrio tra linIinitamente
grande e linIinitamente piccolo. Se il mondo vibra a determinate pulsazioni e
giusto ricercare la stessa pulsazione nel ritmo se non lidentica cadenza per
realizzare lo YUG (lidentiIicazione). Abbiamo visto che il nostro mondo
compie una rivoluzione in 25.920 anni come in una grande pulsazione;
analogamente le 25.920 respirazioni normali nelle 24 ore simboleggiano la
rivoluzione quotidiana della nostra vita. Tutte le pratiche, le discipline, le regole
44 Le 84 posizioni della tradizione yogi
non sono che esercizi momentanei (artiIizi, dato che ci Ianno uscire dalla linea
corrente e naturale della nostra esistenza). Dopo aver realizzato il dominio dei
nostri complessi lorganismo puriIicato sara un veicolo cosciente del suo
compito e solo allora potremo identificarci veramente con il Gran Tutto.
LHATHA-YOGA e gia stato suIIicientemente deIinito nel corso di
questo libro, pertanto non e necessario insistere su questa linea di
identiIicazione che e seguita mediante la Iorza, lenergia, la volonta, lattivita, il
senso del concreto.
Proseguiamo in questo sommario e rapido riassunto delle diverse linee
dello Yoga (in ordine alIabetico per trovarne Iacilmente le regole, nel caso che
il lettore lo desideri).
Il JNANA YOGA e il sentiero della conoscenza, del lavoro, dello studio.
Le Upanishad proclamano la superiorita di questa Via. Si tratta di impostare la
vita su uno studio razionale delle Scritture, della Scienza, ecc., (e in un certo
senso quello che noi presentiamo con questo libro sullo Yoghismo). Questa
intellettualita va evidentemente associata con la contemplazione. Nel periodo
upanishadico luomo si ritirava nel bosco per contemplare le Verita Eterne della
Vita (Vanaprastha). Per Krishna si trattava di una sintesi di Karma e Jnana e tale
IilosoIia e esposta nel secondo capitolo della Gita.
E stato detto che e la Via in virtu della quale lavarana (il velo della
ignoranza) viene allontanato dallo Yogi ed e costituita dai Bhumi (piani)
seguenti:
Vikshiptata - stato di dispersione.
Gatayata - avvicinamento del passato.
Shlishtata - stato di paura.
Sulinata - dissoluzione.
Questo metodo richiede le quattro condizioni elencate, ma deve a sua
volta essere preservato da quattro ostacoli, che sono:
Laia - inattivita.
Vikshepa - dispersione.
Kashaya - Iastidio.
Rasvadana - piacere della pratica.
Spesso si conIonde il Jnana Yoga con il JNANA, il Sapere.
JNANA e la Coscienza Brahmica (Brahma-Jnana dicono i Vedantisti,
mentre gli Yogi lo chiamano Nirvikalpa-Samadhi).
La Conoscenza (sarebbe piu coretto dire il Sapere) e di due tipi:
Sa-Vishaya - con oggetto
Avishaya - senza oggetto.
I sette Bhuma del Sapere, che non vanno conIusi con quelli della
conoscenza, sono
Subha-Ichha - buona volonta
Vicharana - riIlessione
Le 84 posizioni della tradizione yogi 45
Tanu-Manasa - sottigliezza di spirito
Sattwa-Apatti - percezione della realta
Asansakti - scomparsa delle attrattive del mondo
Padartha-Abhavani - scomparsa delle Iorme visibili
Turyaga - il non-maniIesto.
Esiste inoltre il JNANA-VIJNANA-YOGA che corrisponde al settimo
capitolo della Bhagavad Gita, che si puo riassumere come un insieme di
conoscenza e realizzazione, e lesposizione dellAlto-Prakriti o, se si preIerisce,
della relazione di Dio con il mondo.
Il JAPA-YOGA e il sentiero della reintegrazione mediante la Iede con la
ripetizione di un nome al quale si rende culto. Il Japa costituisce la recitazione
di unorazione, soprattutto la ripetizione ritmica di una Iormula ermetica, per
esempio un mantra ripetuto mentalmente.
Il Nitja e il mantra quotidiano che si pratica la mattina e la sera.
Il Naimittika e il Japa die giorni di celebrazione Iniziatica o per
occasioni speciali.
Il Kamya e il Japa per ottenere i risultati desiderati.
Il Nishidda (il protetto) non ha metodo, regole, conoscenza, e lorazione
che si improvvisa in qualsiasi Iorma.
Il Prayashchitta (penitenza) si pratica in seguito a qualche mancanza.
LAchala (immobile) in un luogo particolare, con accessori, ecc.
Il Chala (in movimento) in qualsiasi momento, in qualsiasi luogo, senza
limitazioni ne regole, anche se non si deve lasciare vedere che si pronuncia
questo Japa.
Il Vachika (japa parlato) si pronuncia con Iorza per il Iatto che si ascolta
e si dice per ottenere in qualche beneIicio o un interesse in questo mondo.
LUpanshu (mormorato) e quello in cui si articolano i suoni senza che
alcuno li intenda; e un Japa che prepara ad un mondo piu sottile.
Il Bhramara (japa dellape) viene mormorato come il ronzio dellape,
mentre la lingua e le labbra rimangono immobili. Permette la concentrazione
mentale e da uno stato mistico.
Il Manasa (japa mentale), risiede unicamente nel mentale e possiede
essenzialmente un senso occulto (kuta-artha).
LArkhanda (ininterrotto) e per coloro che rinunciano a questo mondo.
LA-Japa (il non pronunciato) e il mantra dellidentiIicazione, in cui si
ripete 21.600 volte al giorno Io sono Lui Egli e Me.
Il Pradakshina (circumambulatorio) si recita con il rosario rudraksha (o
con il Tulasi) attorno a un pippala (albero di Iichi sacro) di un Tempio, di un
Luogo Santo, di un Giardino Consacrato.
E chiaro che si tratta evidentemente di una parte del Mantra Yoga.
Il KARMA YOGA consiste nella pratica delle Scritture, delle cerimonie
religiose e dei doveri morali. E lattivita, il lavoro, il dovere, le conseguenze.
46 Le 84 posizioni della tradizione yogi
E la via della reintegrazione attraverso lazione (si veda la Gita, II, 48). Il
karma non e, come molti pensano, soddisIare in qualche modo le esigenze della
vita. E inIatti indispensabile avere adeguate conoscenze delle Scritture, dei
Iatti, dei rituali, delle loro conseguenze e delle circostanze per dare lavvio a
una missione speciale che deve essere compiuta, e un metodo Yoga e non un
lasciar scorrere lesistenza. Lungi dallessere un determinismo, e al contrario
una lotta costante per il servizio, limpersonalismo, il lavoro da compiere in
ogni istante per trasIormare lapplicazione delle leggi generali di causa ed
eIIetto e soddisIare le esigenze dello spirito, che non puo essere soddisIatto se
non da un lavoro intensivo.
Esiste anche una suddivisione denominata Karma-Kanda o Sentiero dei
rituali, dei dogmi, delle Scritture, dei sacriIici, ecc., che viene insegnata nella
seconda parte delle Scritture Rivelate (la prima parte corrisponde al Jnana-
Kanda).
Il KRIYA YOGA e la Via dellazione, sia interiore che esteriore. I modi
di realizzazione sono vari:
Sthula-Kriya, azione Iisica e materiale.
Sukshma-Kriya, azione sottile.
Laya-Kriya azione Iusionante.
La parola Karma deriva da una radice in lingua pali che signiIica
azione e in senso derivato azione e risultato dellazione.
In certo qual modo e la legge di causa ed eIIetto che agisce su tutti i piani
dellesistenza. Il karma secondo questo concetto appare come unEtica nella
sIera morale in cui luomo Iorgia il suo carattere e determina il suo destino. Il
Kriya e unattivita che contiene un concetto di disciplina che ha inizio nel
mondo interiore, cioe in questo senso si tratta propriamente di Hatha Yoga,
anche se il lavoro puo essere portato piu avanti. Il Kriya Yoga, e per coloro che
hanno superato il periodo dello Yoga esclusivamente Iisico, vale a dire che
dopo vari anni di pratica di asana si puo intraprendere questo lavoro di azione
interna, che consiste in un certo senso nel Laya Yoga per lapertura dei
chakra: e la trasmutazione dei centri nervoIluidici a una nuova vibrazione molto
piu sottile.
E la preparazione al Kundalini Yoga; in altre parole, e richiesta una
grande esperienza di Hatha Yoga prima di aIIrontare il Kriya che peraltro
consente di rimanere nella vita mondana, senza che si renda necessaria una vita
ascetica, anche se le discipline per essere un kriya yogi sono molto severe.
Il KUNDALINI YOGA e il metodo di reintegrazione per mezzo del
risveglio dellEnergia Vitale. Oltre agli otto gradini dello Hatha Yoga ve ne
sono altri sette supplementari. Vale a dire che coloro che hanno completato lo
Hatha Yoga (sia che abbiano o meno scelto il kriya), possono perIezionarsi in
nuove discipline per completare il cammino verso la Liberazione. Si deve tenere
presente che per quanto riguarda il Kundalini Yoga e quasi indispensabile
Le 84 posizioni della tradizione yogi 47
ritirarsi dal mondo poiche il tempo richiesto per dedicarsi alla pratica non
consente una vita sociale, oltre al Iatto che e necessario troncare con tutte le
mondanita.
Oltre agli otto elementi dello Hatha Yoga si devono quindi praticare:
Shodana - puriIicazioni particolari.
Dhriti - coraggio
Sthirata - costanza
Dhairya - resistenza
Laghava - sottigliezza
Pratyaksha - evidenza immediata
Nirvikalpa-samadhi - identiIicazione senza pensiero.
Il LAYA YOGA e lunione mediante la dissoluzione. Questo tipo di
Yoga consiste nel concentrarsi sulloggetto della contemplazione che diventa
cosi il centro dellindividualita allesterno del corpo. E il Iondamento
delladorazione di immagini o simboli (principi della Chiesa Cattolica, ad
esempio).
La tecnica consiste nel risveglio dellEnergia della Natura (e Prakriti,
lelemento Iemminile in relazione al chakra Muladhara) in modo da Iarla salire
lungo il canale, ad opera della Iorza kundalinica, Iino al loto dai mille petali
(dimora del Purusha, lelemento maschile). Realizzata la Iusione, lunione
(Yug) abbiamo le Grandi Nozze Mistiche, la Grande Opera degli alchimisti,
la trasmutazione del piombo (simbolo del chakra inIeriore) in oro (simbolo del
loto dei mille petali), Sahasrara Padma, che e rappresentato dal Sole o dalloro.
Il Laya Yoga e dunque la dissoluzione delle Iacolta mentali nelloggetto
stesso della concentrazione o nellastrazione completa (mediante il suono
interiore) poiche il soIIio vitale (prana) si Ionde con la Coscienza Universale
(Brahma-Rundra).
Shiva stesso aIIerma, simbolicamente, che esistono centocinquantamila
Iorme di Laya, ma le quattro piu comuni sono le seguenti:
Contemplazione con shambavi-mudra,
Ascolto del suono interiore con bhramari-mudra,
Assaporamento del nettare (Rasa) con kechari-mudra,
Felicit con lo Yoni-mudra.
Il Laya Yoga consiste in nove gradini, osservando sempre piu o meno le
stesse discipline, regole, puriIicazioni, ecc.
1. Yama - astinenze.
2. Niyama - regole di vita
3. Sthula-Kriya - azione Iisica e materiale
4. Sukshma-Kriya - azione sottile.
5. Pratyahara - controllo delle percezioni sensoriali organiche.
6. Dharana - meditazione.
7. Dhyana - concentrazione.
48 Le 84 posizioni della tradizione yogi
8. Laya-Kriya (mediante asana piu avanzate) - Iusione.
9. Samadhi - identiIicazione.
E lottava superiore dellHatha Yoga, una Iorma elevata del metodo di
base, poiche ribadiamo che e lHatha Yoga il sistema tipo sul quale poggiano gli
altri sistemi.
Il MANTRA YOGA. Vi e un libro sui Poteri del Suono, il Mantra
Shastra che costituisce la Scrittura Rivelata delle Iormule ermetiche e del modo
di pronunciarle. Abbiamo visto Iinora i Japa che devono essere Iormulati con
diversi toni perche si realizzino i desideri. Questi Incantesimi Magici sono la
Potenza del Verbo che si maniIesta per mezzo di vibrazioni particolari. Ad
esempio:
- per mezzo di una sillaba: AUM
- per mezzo di due sillabe: SOHAM (Egli e Me)
- aggiungiamo anche: HANSAH-AHAM-SAH (Io sono Lui)
- per mezzo di sei sillabe: AUM-NAMAH-SHIVAYA.
- per mezzo di otto sillabe: AUM, HRAM, HRIM, NAMAH SHIVAYA.
Vi e una gran quantita di mantra, ciascuno con risultati diversi:
vi sono innanzitutto i mantra Siddha (i compiuti)
I Sadhya (strumentali) che producono il loro eIIetto dopo molto tempo.
I Sasidha (con realizzazione) che producono un eIIetto secondo i meriti
personali.
Ari oRipu (nemici) che distruggono i meriti e il successo.
Il Sentiero della Reintegrazione per mezzo della potenza del Verbo
(Mantra Yoga) e lungo e richiede enorme assiduita, come si puo vedere dalle
vie che si devono percorrere. Vi sono sedici Anga o gradini:
I. Bhakti - abbiamo visto tutto il rigore che esso comporta.
II. Shuddi - purezza
III. Asana - naturalmente scelte tra le principali, che abbiamo menzionato
come asana-tipo tra le 84 posizioni tradizionali. Padmasana, Siddhasana,
Paschimottanasana e Vajra devono sempre essere incluse nella sequenza
prescelta, come pure tecniche di pranayama e i bandha principali.
IV. Panchanga-Sevana - osservazione del calendario con i suoi cicli e le
posizioni planetarie.
V Achara - condotta, che puo essere di tre tipo; Divya-achara, o condotta
angelica; Dakshina-achara, o buone azioni; Vama-achara o uso dei sensi. Questi
tre tipi di condotta sono in relazione con il genere di esistenza e sono assimilati
in particolare ai tre guna. Ne consegue che il divya-achara, la condotta dei
ricercatori, corrisponde al sattva-guna, il dakshina-achara corrisponde al raja-
guna e il vama-achara e connesso con coloro che sperimentano il tamas-guna.
VI Dharana - meditazione
VII Divya-desha-sevana - Divya e una sorte di iniziazione che si da
dopo la Sparsha-diksha, desha e un termine sanscrito che signiIica spazio, e dal
Le 84 posizioni della tradizione yogi 49
quale deriva la parola paradiso, paradesha, piu in la nello spazio, usato poi dai
cristiani per designare un mondo di beatitudine. I tre termini associati
signiIicano: ricerca delle regioni divine. E cosi che gli indu deIiniscono le
sedici dimore delle deita adorate.
VIII Prana-kriya - azione interna ed esterna per raccogliere lenergia
vitale che esiste in tutte le cose
IX Mudra - atteggiamenti
X Tarpana - soddisIare, calmare, e loIIerta prescritta nei Veda. E il
rituale che gli indu praticano ogni giorno, per esempio con acqua, che viene
oIIerta agli antenati (con orazioni, ecc.).
XI. Havana - oIIerta per mezzo del Iuoco. Gli utensili per il rituale sono
posti sedici volte nel Iuoco con salmi, mantra, ecc., prima di essere usati nei
cerimoniali.
XII. Bali - e un demonio dellIndia che regnava sui tre mondi, Cielo-
Terra InIerno e al quale Vishnu, sotto Iorma di nano, chiese che egli lasciasse
Iare tre passi entro i suoi territori e riprendendo poi la sua vera Iorma, pote
riconquistare tutto, meno lInIerno. Ancoroggi gli indu conservano un rituale
per commemorare questo Iatto.
XIII. Yajna - adorazione rituale nel Mantra yoga per la quale sono
richiesti proIumi, incenso, ambra, cibo, acqua per lavare i piedi e da aspergere, e
acqua e miele, per adorare il Guru, ed anche acqua per gli ornamenti, gli
attributi (luce, vesti, ecc.,) per i cerimoniali.
Quindi, come nel Bhakti, non si tratta di essere mistici, ma e
indispensabile compiere tutto un cerimoniale e seguire le stesse regole che si
hanno nel campo concreto dello Yoga: studio, posizioni, puriIicazioni, ecc. Nel
Mantra Yoga poi e indispensabile impadronirsi completamente di una tecnica
prima di arrivare a pronunciare i mantra, il che richiede una preventiva maestria
del corpo e dello spirito. Il Mantra Yoga e il Bhakti Yoga non sono cammini piu
Iacili degli altri; per lo piu tutte le vie dello Yoga sono metodi basati sugli stessi
primi elementi dello Hatha Yoga, come lo indica la stessa parola, HA (Luna) e
THA (Sole), le due polarita che devono essere unite prima di poter sperare sulla
minima realizzazione.
I Mantra Yogi si concentrano generalmente sul Cigno Mistico (Kala-
Hamsa) e praticano il Pranava-Mantra (il monosillabo A U M). Il Bija-tipo e
lAUM, le cui tre lettere rappresentano vari simboli IilosoIici. A e lequilibrio,
U la conservazione, M la trasIormazione. Sono anche evidentemente Brahma
(la creazione), Vishnu (la Iorma che evolve e che e ogni volta rappresentata
allinizio dellEra), Shiva (il distruttore delle passioni, la trasmutazione delle
cose e dei Iatti).
Il BIJA (seme) e la quintessenza, il centro vitale e di un Mantra, ed e
associabile ai tre momenti della respirazione: puraka, khumbaka, rechaka
(inspirazione, ritenzione, esalazione).
50 Le 84 posizioni della tradizione yogi
Il Mantra e composto dal Bija (il germe), lo Shakti (la Iorza del verbo) e
dal Tilaka (la colonna, il supporto del Mantra). Questi tre piani sono
simboleggiati dal Cigno Mistico. La testa corrisponde alla A, Brahma, lidea
primigenia, la creazione, la Vita, la U e il corpo, e Vishnu, la Iorma, la seconda
maniIestazione di Dio, la M e simboleggiata dalle ali del Kala-Hamsa, e Shiva,
il pensiero che trasIorma, gli agenti della trasmutazione (da terrestre o
acquatico, lanimale arriva ad essere aereo grazie a questo attributo). Vi e
analogia con il mistero IilosoIico della SIinge dEgitto che e rappresentata da
una testa umana (segno dellAcquario), lintellettualita, il Sapere; il corpo che
rappresenta la Iorma, la materia, il piano sul quale siamo, e inIine le ali che
caratterizzano il segno dello Scorpione che si trasIorma in Aquila, il mistero
dellottavo segno zodiacale).
Questo trilogismo e lidentiIicazione delluomo con Dio per mezzo dei
tre piani del microcosmo (Iisico, mentale e spirituale) uniti a quelli del
macrocosmo (materiale, astrale, divino).
Si devono anche rispettare le ore per eseguire le Iormule secondo le
esigenze. Il giorno di 24 ore viene diviso in due parti: il giorno e la notte, che
costituiscono rispettivamente un periodo di tempo positivo ed uno negativo.
GIORNO NOTTE AHORATRA/G.N. Giornata di 24 ore
Le diverse vibrazioni in Iunzione del momento aiutano sullesecuzione
dei Mantra; analogamente, sulle posizioni (asana) si osservano le posizioni
positive (lato destro) o negative (lato sinistro). Esistono anche delle modalita nei
Mudra (gesti, in particolare delle dita) secondo le posizioni di meditazione o di
concentrazione. Si dovra tenere conto non solo dei giorni cosiddetti maschili
(martedi, giovedi e sabato) e Iemminili (lunedi, mercoledi, venerdi) e degli
aspetti planetari, ma anche delle ore, che sono rette dai Geni (gli Spiriti
corrispondenti a ciascuna ora costituirebbero uno studio troppo lungo per
aIIrontarlo ora).
I tre MANTRA essenziali abitualmente praticati sono:
AVALOKITA o Bodhisattva Chenrazee (colui che vede con occhi
penetranti) e il piu Iamoso mantra riportato da tutti i testi di divulgazione
corrente:
AUM MANI PADME HUM... (Saluto Colui che e la gioia del loto)
MANJUGHOSHA o Bodhisattva Jampalyang (Dio del Sapere Mistico)
che si pratica con la Iormule delle piu acute tonalita del mantra:
AUM WAGI SHORI MUM... (Saluto il Signore della Parola Mum).
VAJRA-PANI o Bodhisattva Chakdor (Il Dio del Tuono) per mezzo del
mantra che sale sulla scala musicale lentamente e in modo sostenuto:
AUM VAJRA PANI HUM (Saluto Colui che sostiene il Dorje).
Le 84 posizioni della tradizione yogi 51
Queste Iormule possono essere pronunciate solo dagli Adepti
debitamente preparati da un Guru che avra insegnato loro a pronunciarli. Il
Maestro ripete varie volte il mantra in presenza del discepolo, dato che vi e una
tecnica speciale sia per il suono che per il respiro. Ribadiamo ancora una volta
che i mantra non possono essere aIIrontati se non dopo che il discepolo ha
acquisito dominio degli asana, del pranayama, ecc.
Riportiamo alcuni BIJ-MANTRA sui quali ci si potra concentrare:
BHAGAVAN Signore
LAKSHMAN Fratello di Rama
BHARATHA Nome dellIndia o anche Arjuna
SAT
BAHARAT SAT
Bhagavan - Signore
Lakshman - Fratello di Rama.
Bharata - nome dellIndia, a volte riIerito ad Arjuna, letteralmente
grande.
Laseraghukul.
Sattruhan.
Sat - E parola sacra che signiIica le qualita vere e quelle sante. Si applica
anche alle opere degne di elogio. E lEsistenza Reale, opposta a Asat, la non-
esistenza.
Bharat Sat - Bhar, paese. Bharathavarsha Iu lImpero maggiore della
Persia, che si estendeva Iino ai conIini con la Cina, oggi ridotto sotto il nome di
India. Ha il signiIicato di la Vera Regione Ideale, il Grande Paese Ideale,
lImpero dellEsistenza Reale.
Le ripetizioni di nomi o termini sacri origina importanti Iorze, vibrazioni
che possono scatenare il calore mistico:
Ya Na Ra Ia
Brahma (il Creatore)
Rama (con il signiIicato indicato in Matteo, cap. II, v. 18)
Hari-Aum (la cui ripetizione da Mariam).
Radesham.
Sat-Chit-Ananda (Padre-Figlio-Spirito Santo; Vita-Forma-Pensiero. La
trilogia Sat-Chit-Ananda puo essere accostata a El Aquil-El Aqul-El Maqul
dellIslam, intendendo per Sat la Realta, per Chit la Natura e, talvolta la Iorma,
e Ananda testualmente come beatitudine, gioia, Ielicita).
Tat Tvam Asi (letteralmente Tu Sei Quello, anche se e meglio
intendendo come Tu Sei lAssoluto - Tat puo essere considerato come
Assoluto).
52 Le 84 posizioni della tradizione yogi
Aum Tat Sat (Saluto lAssoluto nella Realta della sua Esistenza, poiche
esso solo esiste realmente e lunica esperienza che si puo insegnare e il
Samadhi, ecco perche si dice che tutto e maya al di Iuori del Samadhi).
Segnaliamo inoltre lorazione buddista: Namo Tasseu Bhagavat
Aragato Samma Sam Buddha Seu.
Puo essere utile ricordare anche il Mantra del Saggio Ramalingam (nella
versione originale in lingua tamil):
Arul Perum Jyoti, Tani Perum Kuranai, la cui traduzione e la seguente:
Jai Parama Diviya Jyoti, Jai Parama Karunamayi (Gloria alla Suprema Luce
Divina, Gloria Suprema, Grazia Divina).
E inIine il Mantra del Mahatma Gandhi:
(Antenato di Ram, nome di Ram, Re oppresso, pietosa Sposa di Ram.
Signore, il tuo nome da la Sapienza, Benedetto).
Termino queste parti chiedendo che venga Iatta una meditazione molto
speciale sul seguente Mantra tanto importante nellassimilazione delle parole
che lo compongono quanto per il signiIicato che ha impregnarsi completamente
di esse.
DHARMA CHAR
Dharma Char (attenersi alla Legge Divina).
E indubbiamente preIeribile passare sotto silenzio le caratteristiche dello
OJAS-SHAKTI-YOGA (Ojas e lenergia seminale). Questo sistema Iorma
parte dello Yoga Esoterico, e una specie di Laya-Kriya Yoga, sintesi dei
principi dello Hatha Yoga nellordine segreto (insegnamento trasmesso
unicamente da Maestro a Discepolo).
Il PURUSHOTTAMA YOGA e il Sentiero dello Spirito Supremo di cui
Ia menzione la Gita nel capitolo XV. Il mondo del Samsara (ruota
dellesistenza) e messo a conIronto con lAlbero Pippal (il Iico sacro le cui
Ioglie tremano al piu leggero vento): le Ioglie rappresentano i Veda e gli oggetti
dei sensi sono rappresentati dai boccioli. Lanalisi ci condurrebbe troppo
lontano, in quanto questo aspetto andrebbe considerato in modo approIondito da
un punto di vista IilosoIico con un apporto di principi teologici per i quali non
abbiamo spazio in questo contesto.
Il RAJAYOGA, come si e detto, e la Iorma piu elevata, anche se
lincomprensione di questo metodo e molto maggiore che per qualsiasi altro
sistema. Raja si puo tradurre letteralmente come passione. La qualita raja
(RAJA GUNA) e violenta, ******** , Iocosa. E il guna che vincola lo spirito
incarnato allinclinazione al lavoro dinamico, e la Via appassionata, il culto a
Yakshas (corpo di Shiva). Lalimentazione rajasica e salata, saporita, amara e
provoca una certa aggressivita il desiderio di comandare, di dominare (per
Le 84 posizioni della tradizione yogi 53
questo il termine raja e applicato al Re, al governante, al capo, a unidea
dittatoriale). Una societa che consente di soddisIare gli aspetti vitali economici,
e una societa rajasica. Il RAJADHI-RAJA YOGA, ad esempio, e la Via del
materialismo, e la reintegrazione attraverso la conoscenza terrestre (molla del
tantrismo). Alcuni testi non insistono suIIicientemente, a quanto pare
sullaspetto della conoscenza Iisica nel Raja-Yoga; inIatti nel Raja e
indispensabile innanzitutto una perIetta comprensione della questione terrestre
con le sue molteplici esperienze. Si deve praticare uno Hatha Yoga in modo
pressoche completo prima di aIIrontare il Raja Yoga (Iorma superiore del
Mantra Yoga, ottava superiore del Bhakti); in altri termini, e la Maestria del
Laja-Yoga.
RA e linverso della radice-chiave AR, che indica un carattere universale.
La radice RA viene usata nel nome del Dio Solare in tutte le religioni. I segni
delle sue lettere aleph (potenza) e resh (movimento) costituiscono un Insieme
che in stile gerogliIico viene rappresentato mediante una linea retta (valore 123;
gia si sa che disponendo 1, 2 e 3 nelle SEI possibili permutazioni di due ternari,
si ottiene 666, numero della Bestia secondo lApocalisse, cap. XIII, v. 18; in
greco avremmo Attis, il rivale di Gesu).
Alcuni hanno ritenuto di vedere nel Raja Yoga una specie di spiritismo (o
come si dice nei paesi sassoni, spiritualismo, per indicare la negromanzia, la
medianita, le relazioni con gli spiriti dei morti, ecc.). Cio deriva certamente dal
Iatto che alcuni anni Ia alcuni movimenti di diIIusione della IilosoIia
orientalista si sono adattati allo stampo dello spirito occidentale e si sono
riIugiati nellimportanza e nella superiorita del Raja Yoga. Tra le numerose
associazioni che si dichiarano teosoIiche, sono rare quelle in cui i loro membri
non pratichino una specie di autoipnotismo, chiamato pomposamente Raja
Yoga, in cui si cerca di vedere le cose dellaltro mondo e di ricevere dei
messaggi!
Tutto questo pero non ha niente a che vedere con alcuna parte del Vero
Yoga. Ancora una volta dobbiamo Iare una rettiIica sul vero signiIicato dei
termini impiegati. Lo spiritualismo e la IilosoIia che dimostra la supremazia
dello spirito contro la teoria materialista, mentre lo spiritismo ha soltanto a che
Iare con le possibili relazioni con gli spiriti dei morti. La TeosoIia invece e un
metodo Iiorito sin dai tempi dellantica Grecia, come indica la parola stessa che
deriva da Theos Dio e Sophia sapienza; di questo termine si sono
appropriate numerose sette moderne (numerose societa costituitesi soprattutto in
America).
Molte persone che si interessano di letture cosiddette esoteriche
seguono delle vie di cui ignorano persino il signiIato. In tal modo molti si
attribuiscono il titolo di Raja Yoga per tagliar corto (secondo loro) con qualsiasi
discussione tecnica o per dare dimostrazione del loro avanzamento. Non e vero
che il Raja Yoga sia puramente mentale, anzi al contrario ricerca labolizione
54 Le 84 posizioni della tradizione yogi
dellattivita mentale, ma per come lo intende la maggior parte della gente e per
il modo in cui e stato spesso volgarizzato , si tratterebbe di unacrobazia
psichica basata su una vaga conoscenza di una mescolanza di buddismo e di
induismo, senza alcuna pratica particolare (neppure teorica).
Basta dare uno sguardo allimprescindibile disciplina dello studi nel Raja
Yoga per capire come Iacile smascherare tutti coloro che si adornano di questo
titolo, e il cui nome stesso non dovrebbe essere pronunciato senza il supporto di
unadeguata documentazione. Oltre allindispensabile conoscenza metaIisica, si
deve possedere una perIetta Maestria del corpo e dello spirito mediante una
lunga pratica dello Hatha Yoga e dopo aver almeno aIIrontato il Laja Yoga
con un intensivo lavoro interiore, dopo essersi saziati con le conoscenze
intellettuali del Jnana-Yoga e con la devozione del Bhakti con i suoi rituali, la
sua comprensione dellamore universale e illimitato, si potra arrivare allora alla
via della contemplazione dei tre piani che costituiscono il Raja Yoga.
Nessuno puo deIinirsi nemmeno studente di Raja Yoga Iinche non ha
completato tutti i metodi preliminari per poter poi aIIrontare i gradi dello Yoga-
Reale.
Vi sono nel Raja Yoga quindici gradini:
Yama astinenze
Niyama - osservanze, e solo con queste due regole o discipline si
possono valutare gli alunni che dicono di studiare il Raja, poiche anche se non
hanno voluto perdere tempo con lHatha, il Laja, il Bhakti, ecc., devono
rispettare un minimo di pratiche alle condizioni richieste al principio (yama e
niyama, le astinenze, le regole di vita, con tutte le puriIicazioni che cio implica).
Tyaga rinuncia a tutte le Iorme maniIestate al Iine di contemplare
unicamente lEsistenza.
Mauna silenzio che gli Yogi si impongono durante alcuni giorni,
settimane mesi.
Vijana solitudine. E il proprio Se personale nello Yoga.
Kala il tempo. Va inteso nello Yoga come la successione degli istanti
che appaiono come la Felicita Suprema, Individuale, Non-duale.
Asana le posizioni tradizionali. Vengono solamente al settimo posto; si
vede subito la diIIicolta di questo sentiero superiore, che e molto piu esigente
con i praticanti prima di permettere loro di eIIettuare le posizioni Iisico-
psichiche. Nello Hatha Yoga invece e al terzo gradino che si deve realizzare il
perIezionamento per mezzo degli asana.
Mulabandha che da lidea dellimportanza degli esercizi che vanno
praticati preventivamente poiche si deve essere suIIicientemente Ilessibili prima
di eIIettuare la piu piccola contrazione.
Dehasamya aIIinamento del corpo, realizzazione questa che deve
valere per tutti i gradi dello Yoga.
Le 84 posizioni della tradizione yogi 55
Drishti sguardo, inteso nel senso di contemplazione che si realizza
mediante la Conoscenza del Raja Yoga in cui si maniIesta il Principio
Universale. E in un certo qual modo cio che i teosoIi giudei chiamano il Daath.
Pranayama controllo del respiro.
Pratjahara controllo delle percezioni sensoriali.
Dharana meditazione.
Dhyana concentrazione.
Samadhi identiIicazione.
Questultima sublimazione e costituita da:
Vitarka Iacolta raziocinante quando lo scopo e un principio di
esistenza materiale.
Vichara Iacolta pensante quando si tratta dellesistenza sottile.
Ananda Ielicita, beatitudine assoluta. Gioia provata nel Sentiero
Iniziatico. E un attivita creativa con il principio, di percezione sensoriale, non
uno stato negativo. E unattivita con il principio, non uno stadio negativo.
Aham-Kara Principio di Esistenza con la Persona Suprema (Purusha),
cioe lio opposto allAsmita.
E la conoscenza di se stesso. E il cammino dei praticanti il Bhakti mediante
lidentiIicazione con il Guru, per Iondersi poi con la Divinita,attreverso una
spersonalizzazione del Se.
Il Raja Yoga e la contemplazione del Gran Principio nei piani: esterno,
intermedio, interno; e labolizione di ogni movimento mentale. Lo Hatha Yoga
e lunico che puo condurre a questo stato, che deve essere uniIicato con tale
linea, linea che non puo essere ridotta ad un semplice metodo Iisico. Lo Hatha
Yoga e il punto di partenza ed arrivo e si potrebbe intandere semplicemente
come Yoga o, se si preIerisce, si puo intendere lo Yoga come linsieme dei vari
metodi che abbiamo considerato, avremo cosi che tutti si basano sullo Hatha
Yoga che costituisce la parte essenziale e rappresenta il leit-motiI di tutte le
linee, ed e chiaro che esso non e costituito soltanto dagli asana ma anche
dallinsieme delle puriIicazioni e delle tecniche richieste per aggiungere la
Iusione dei due principi. Allora il Bhakti Yoga, il Mantra Yoga, il Raja Yoga
che sono metodi di polarita negativa (passivi nellambito del lavoro piu
soggettivo come ora lo intendiamo ) non hanno piu ragione di essere poiche lo
Hatha Yoga riassume in se le due polarita, e dobbiamo anche menzionare il
Jnana Yoga, il Laja e il Krija, ecc., che invece sono tipicamente positivi.
Il Raja Yoga, sentiero della reintegrazione per mezza di quella che si
potrebbe considerare una sintesi, e in realta poco diIIuso tra i grandi Maestri.
Per esempio, Ramakrishna Paramhansa Iu soltanto un Bhakti, e il suo discepolo
lo Swami Vivekanada, anche se insegno il metodo del Raja, era ben lungi dal
seguire questa Via, il Mahatma Gandhi segui il Karma Yoga piu di qualsiasi
altra cosa e i suoi principi dellAhimsa (non violenza) Iormano parte di un
concetto di Bhakti, anche se essa rappresenta una delle prime regole dello Hatha
56 Le 84 posizioni della tradizione yogi
Yoga. Solo i grandi Rishi dellAntichita hanno praticaro il Raja propriamente
detto, oltre ad alcuni Saggi, i cui nomi sono sconosciuti. Nelle grotte
dellHimalaya vi sono dei Santi che non si sono mai Iatti conoscere
dallumanita e sono le vere guide che hanno diritto al titolo di Raja Yogi.
Il Raja Yoga comprende quattro stadi:
Samadhi-Pada identiIicazione del principio inIeriore con quello
superiore
Sadhana-Pada stadio della pratica indispensabile
Siddhi-Pada i poteri che e possibile acquisire nel mondo terreno
Kaivalyia-Pada realizzazione suprema su questo pianete.
E attraverso questo processo che il Raja-Yogi si libera completamente e
si Ionde con luniversalita eterna.
Si potrebbe ricordare anche lo SHIVA YOGA o MAHA YOGA
(Grande Yoga) che sono nomi che si applicano al Raja-dhiraja Yoga (Via del
materialismo) che e uno Yoga archetiIico, senza pratica esteriore, per coloro che
hanno completato tutto il giro dei metodi. E lo Yoga essenziale che unisce il s
individuale con il S supremo. La parola io non esiste piu e lo Yogi
concentrato giunge a liberare il suo spirito e a identiIicarsi con la Iorma totale,
mediante ladorazione del Guru e la suprema conoscenza.
Il RAJA-ATMIKA-BAKTI e un sentiero di applicazione passionale che
comprende otto aspetti
Stambha stupore
Sveda sudore
Romancha
Swara-bhanga diIIicolta di allocuzione
Kampa tremito
Vaivarna cambiamento di colore
Ashru lacrime
Pralaya svenimento
Si possono ancora citare altre linee quali il SANNYASA-YOGA o via
dellabnegazione, che porta alla rinuncia per mezzo di uno stato interiore (senza
che si veda lultimo capitolo della Bhagavad Gita).
Vi sono tutti i tipi di Yoga indicati nel testo della Bhagavad Gita (18
metodi), oltre agli insegnamenti della Scuola di Patanjali (Seshwara-Samkhya),
e il SAMO-MANA-TANTRA YOGA che consistecnellunione del principio
metaIisico e della conoscenza, lo SVADHYAYA-YOGA o lo sviluppo del S
per mezzo dello studio delle Scritture Sacre e rivelate insieme alla ripetizione
del nome di un aspetto della Divinita (Japa), e ancora tante altreIorme
secondarie di Yoga.
Lo YENTRAM YOGA e in un certo qual modo una parte della tecnica
di concentrazione su una specie di pantaclo (yentram). Questa concentrazione
Le 84 posizioni della tradizione yogi 57
su un punto (disegno, statuetta, Iormula, ecc.) provoca un Ienomeno di ,si di
colui che visualizza che delloggetto visualizzato.
Gli Yentram possono anche essere quadri magici, simboli in una parola
Mandala (Iissi o mobili, come per esempio quelli dela vita quotidiana o quelli
del simbolismo vivente).
Non e necessario continuare a menzionare altre tecniche, poiche le loro
varie Iorme non sono che diIIerenti metodi di cio che possiamo deIinire
yoghismo, anche se in realta non esiste che una sola Via, un Cammino
PerIetto, un Sentiero Iniziatico che e lo YUG.
Questo perIezionamento che va praticato allo scopo di raccogliere i Irutti
della Sapienza e stato insegnato in tutti i tempi. Nella lettera ai Galati (cap. VI,
v. 7-9) S. Paolo parlava delle conseguenze che possono derivare dai nostri alti,
cioe il Karma, la Legge di causa/eIIetto che indubbiamente deriva dalla nostra
mancanza di Fede e al mancato sviluppo dellattivita spirituale. Una concezione
materialista permette di raccogliere soltanto un raccolto materiale e poiche il
Iatto di non credere in un prolungamento non puo portare al concetto di una
cessazione completa dellesistenza, questa IilosoIia e veramente scoraggiante;
non genera, per cosi dire, se non dolore e non da alcuna lezione da cui si possa
trarre vantaggio. I Buddisti hanno un concetto proIondo del dolore, che aIIonda
le sue radici essenzialmente nellignoranza umana:
Ecco o monaci, la santa verita sul dolore: la nascita e dolore, la
vecchiaia e dolore, la malattia e dolore, la morte e dolore, lunione con chi si
ama e dolore, la separazione e dolore non realizzare i propri desideri e dolore, i
cinque tipi di attaccamento sono Dolore.
Ecco o monaci la santa Verita sullorigine del dolore: e la sete di
esistenza che ci porta di rinascita in rinascita accompagnati dal piacere e dalla
cupidigia, la sete di piacere la sete di esistere la sete di impermanenza.
Ecco o monaci la santa Verita sulla soppressione del dolore lestinzione
della sete dellesistenza mediante lannichilimento totale del desiderio,
estirpando il desiderio e liberandosene senza lasciargli alcuno spazio.
Ecco o monaci la santa Verita sulla via della soppressione del dolore:
che consiste negli otto sentieri del cammino sacro: volonta pura, azioni pure,
pensieri puri, linguaggio puro mezzi di sussistenza puri, applicazioni pure,
memoria pura e meditazione pura.
Che cosa pensate, o discepoli che sia piu importante: lacqua che
contengono i grandi oceani o le lacrime che sono state piante e che avete versato
durante questa grande giornata in cui avete vagato di migrazione in migrazione
e in cui avete gemito e pianto? La morte della madre, la morte del padre, la
morte di un Iiglio, la perdita di beni, tutto questo avete sperimentato nel corso
degli anni e quando nel corso di questi lunghi anni avete soIIerto queste prove,
son state e sono versate piu lacrime dellacqua che vi e nei grandi oceani..
58 Le 84 posizioni della tradizione yogi
Ogni essere umano che per un istante della sua vita abbia percepito la
Grande Legge del Dolore e la non-esistenza dellio, scatena una Iorza cosmica:
e entrato nella Corrente, dicono i testi buddisti.
La Paktimoksha (conIessione generale) viene praticata pubblicamente
nei monasteri buddisti. Questo riconoscimento del dolore, del mondo eIIimero e
illusorio, e una parte della Liberazione. Analogamente per tutto il tempo che
viviamo non esistiamo veramente, bensi lesistenza comincia quando si cessa di
credere alla vita.
Che diIIerenza vi e tra vita ed esistenza, eppure quanto pochi se ne
sono accorti! Se pensate alla carne sarete ricompensati con carne, a detto Gesu il
Cristo. Pensando unicamente alla materia, la ricompensa e di tipo materialista
ed e necessariamente un altro inganno quello al quale si va incontro. Se invece
si e ricompensati nello spirito, si riceve la visione eterna della coscienza
universale.
Questa coscienza cosmica viene percepita mediante uno stato conosciuto
solo dagli Yoghi, cioe il Samadhi, non una vaga estasi di tipo ipnotico, bensi
una rivelazione diretta delluniverso illimitato ed eterno, e levasione dal Tempo
e dallo Spazio, la grande Visione del Vero, la cessazione dello stato di vita
abituale per lo stato di esistenza.
Il Samadhi, chiamato anche Unmani o Manonmani, e chiamato a volte
Amatatatva, Niranjana, Jivanmkti, Sahaja, Turia e secondo lo Hatha Yoga
Pradipika (IV - 3 e 4), Sunja, Parama-Pada, Amanaska, Niramba o Asunja.
detto nelle Scritture che solo da un Gur pu provenire questo
stato di perfetta conoscenza, mukti o siddhi. La realizzazione personale non
si pu verificare se non dopo che si sono ricevute le istruzioni della Guida
spirituale. impossibile essere guidato da voci interne o da maestri
dellInvisibile. Ci possibile mediante un istruttore in carne ed ossa che
parli, insegni e che produca le vibrazioni che preparano i discepoli a uno
stato di coscienza che pu venire soltanto dallesterno, cio da una volont
diversa chiaro che tutto dipende da noi, cio la e forze esistono in tutti
gli individui allo stato latente, ma un essere superiore, un Maestro che
provoca lo scatenarsi di queste forze che vanno allora indirizzate sotto la
guida di colui che sa ( il Dissipatore di Tenebre, il Gu-R ) secondo un
processo che fornir al discepolo le regole necessarie per affrontare la
Grande Opera, dare inizio alla conoscenza della Coscienza Universale,
faccia a faccia con Dio.
La liberazione dal Karma (legge di causa ed eIIetto) si ottiene soltanto
con il Samadhi, vale a dire che il potere vitale (Kundalini) si risveglia per
mezzo della diIIusione de Prana entro Sushumna, il che consente di Iare entrare
lo spirito nel Sunja (Samadhi). Tutto si basa su un principio molto semplice.le
72.000 aperture delle Nadi sono collegate al canale principale del corpo umano,
Sushumna, che mediante lunione di Ida e Pingala riceve una corrente che pone
Le 84 posizioni della tradizione yogi 59
in attivita la Sambhavi Shakti (energia divina, Iorze supreme,il sambhu, che
signiIica il Tranquillo, Colui che e perIettamente in Pace). Tutto si basa sul
meccanismo di puriIicazione dei due canali principali (Ida e Pingala che in tal
modo arrivanoa porre in attivita una Iorzaenergetica che passa attraverso il
canale centrale (nel midollo-spinale), Sushumna. Va ancora una volta ribadito
che tutto il sistema si basa sullo stesso principio di Ha-Tha (Sole-Luna, nel
senso di canale solare e canale lunare, nadi positiva e nadi negativa). LHatha
Yoga costituisce lidea basilare di tutti i sistemi, comunque li si voglia chiamare
secondo le circostanze; e in ogni caso linizio e la Iine, lAleph e il Tau nel
substrato piu esoterico della Iormula Io Sono lAlfa (Aleph) e lOmega
(Tau) disse il Cristo per esprimere Io Sono lo Yug, il principio e la Iine, le
due polarita, lHa e il Tha , le due polarita che consentono la Grande Vibrazione
dellUniIicazione spirituale, compresa da coloro che hanno seguito non il Gesu
storico o il proIeta simbolo di varie sette religiose, ma il Cristo, Colui che ha
cristallizzato le Iorze in una corrente centrale, colui che ha realizzato lo Yug, il
Maestre, la Guida, il Grande Istruttore, il JeHsu Nazareno. Io sono la Via (il
Tao), la Verita (il Samadhi) e la Vita erroneamente tradotta invece in Esistenza.
Io sono il Tao, lo Yug, lUnione, lunico Sentiero, il punto centale, linizio e la
Iine di tutte le cose, linsieme di tutte le teorie. Io sono lunica esperienza vera,
la coscienza universale realizzata, il samadhi, il microcosmo Iuso con il
macrocosmo o la conoscenza della coscienza cosmica. Io sono lesistenza
perche mi maniIesto eternamente sul piano cristico senza limitazioni di tempo o
di spazio (chi vuole guadagnarsi la vita perde lesistenza, ma chi perde la vida
guadagna lesistenza).
Io Sono lo Yug, il Samadhi e il Bhuva e malamente lo traduciamo
come Io Sono la Via, la Verita e la Vita!
Dimentichiamo Iacilmente che Gesu il Nazareno rappresento
lincarnazione del CRISTO, non per instaurare una nuova religione, ma per RI-
stabilire la Religione Antica, che e sempre esistita: loYug, il Tao, la Via, il
Cammino, il Sentiero Iniziatico Tradizionale. Non e venuto per istituire quello
che noi ora chiamiamo Cristianesimo, ma per ricevere il culto divino,
lomaggio alla Grande Legge di Comprensione e di Unita.
Ateismo, anarchismo, socialismo, comunismo, cristianesimo, teosoIismo,
spiritismo sono tutte dottrine di cui dispone il mondo ma nessuna puo risolvere i
problemi perche se anche il materialismo si presenta come quello che oIIre la
ricetta risolutiva, lumanita decisamente non potra evolvere realmente. Si
capisce allora perche ho parlato di yoghismo esponendolo in senso materiale
e secondo una Iormula, che e poi un analisi poiche lo yoga deve essere praticato
e non spiegato, si deve Iare una sintesi e non una separazione. Il Iatto che esista
una dottrina dello Hatha Yoga, del Mantra-Yoga, del Raja-Yoga, del Laja-Yoga
che ne esponga le diverse modalita applicative, per non speciIicare che i piu
importanti, costituisce lo yoghismo dato che lo YOGA deve essere Unione,
60 Le 84 posizioni della tradizione yogi
Fusione, IdentiIicazione. TrasIormando lo Yoga in yoghismo si commetterebbe
lo stesso errore che hanno Iatto i primi Apostoli quando hanno Iondato un
cristianesimo dallInsegnamento Tradizionale di JeHsu il Nazareno.
Esporre come una teoria ben deIinita una dottrina, un ismo signiIica
allontanarsi dalla Verita, che e semplice, netta, Una, YUG.
Ho cercato di Iar rivivere in questo libro la mia esperienza personale
Iacendo seguire man mano le varie analisi, su cui mi sono dilungato molto di
piu che sulla spiegazione, cosicche si comprenderanno, attraverso di un
processo di ricapitolazione, le tappe per le quali sono passato, e il motivo per
cui mi riIiuto oggi di Iare dello YUG, della parola stessa, uno yoga o uno
yoghismo, che e quello che hanno Iatto comunemente i volgarizzatori. Lo Yug
eterno e puro e stato inteso come una dottrina tradizionale che e lo Yoga, e da
questo sistema si sono Iatti derivare diversi metodi di lavoro con diversi nomi di
yoga a seconda che si tratti del mistico devoto, dellintellettuale, di quello
dellazione, ecc. Anche se la parola yoghismo non esisteva, bisogna
ammettere che vi e attualmente uno yoghismo dato che si espone una dottrina
Irazionata, i cui aderenti non sempre accettano gli altri metodi del sistema Yoga,
proprio come coloro che si disputano Gesu il Nazareno sotto il nome di
cristianesimo opponendosi violentemente gli uni agli altri; cattolici e protestanti
disputano sulle parole e sui concetti come gli hatha-yogi e i raja-yogi
occidentali, dato che nel Vero Sentiero Yug queste diIIerenze non esistono e al
massimo si considera lo Yoga come il sistema che porta dagli esercizi psico-
Iisici al samadhi, per mezzo dello studio della devozione, delle discipline
speciali esposte in questa parte del libro. In una parola, si deve seguire uno
yoghismo (come dottrina) per documentarsi sullo Yoga (come sistema), il che
comporta un complesso di scienze e IilosoIie che consentono in Iine la grande
Realizzazione, lUnione, lIdentiIicazione, lo YUG.
Il pensiero e il maestro dei sensi, e il movimento respiratorio e il maestro
del pensiero, e per mezzo del respiro che si eIIettua lassorbimento e la
dissoluzione (Laja) indispensabili per la Liberazione (Moksha). Si capisce
quindi perche alcune teorie pongono il Laja Yoga come il sistema ultimo e
supremo (dopo il Raja-Yoga). Tutte le attivita e i pensieri devono cessare
completamente per raggiungere il piano del Laja.
Si sa che il pensiero non e stato ancora esattamente deIinito da parte della
scienza occidentale. Come ho gia detto nelle mie conIerenze (e nel mio libro
Medicine e Malattie) lorigine del pensiero non e ben compresa neppure dai
nostri saggi moderni. Sarebbe interessante sapere se il pensiero e di
Iabbricazione intr-cerebrale (come linsulina del pancreas, per esempio) o se e
persistente (come il glucosio che proviene dal glucogeno) o se magari e il
prodotto delle cellule della corteccia cerebrale in Iorma di energia speciale o se
inIine esiste aldila del Tempo e dello Spazio e si introduce nel cervello
provenendo dallUniverso.
Le 84 posizioni della tradizione yogi 61
Le teorie materialiste trovano grandi diIIicolta nello spiegare questa
questione, non cosi la spiritualita religiosa per la quale il principio e chiaro il
pensiero e emesso dallo spirito, e proviene, si ritiene, dallesterno verso
linterno, poiche e diretto da Dio stesso. Nello Yoga non vi e posto per la
discussione su questi principi, perche vanno messi in pratica invece che
spiegati. Tutti i metodi (Hatha, Bhakti, Raja e Laja) sono di preparazione allo
stadio Iinale, loggetto stesso del samyama (sintesi dei tre stadi Iinali:
meditazione, concentrazione e contemplazione), il Samadhi, che consiste in un
certo qual modo nel perdere il pensiero nello spirito. Come il sale e unito
allacqua di mare e la canIora si dissolve nel Iuoco, cosi il pensiero si Ionde
nello spirito. Il pensiero e una conoscenza, che sempre presenta due polarita (la
tesi e lantitesi) e questo stato di dualita si deve prima disintegrare in una sintesi
(la contemplazione) per giungere poi alla matesi dove non esiste altro cammino
se non la sola Via, il Sentiero, lo YUG.
In un certo qual modo lAtman si unisce a Paramatma, anche se io
ritengo che non siamo mai stati separati, dato che luna e il riIlesso dellaltra;
poiche Dio ha creato luomo a sua immagine (Paramatma riIlette la sua
immagine nellAtma), lo spirito e un riIlesso della Divinita.
Non si puo sperimentare il Samadhi se non dopo uno stato di vuoto
completo nel cervello: si devono escludere tutti i pensieri e naturalmente e
diIIicile considerare questa possibilita senza la pratica dello Yoga. Non si
acquisisce questa Iacolta se non dopo aver realizzato le quattro grandi Iasi dello
Yoga :
ARAMBHA-AVASTHA (il periodo iniziale), quando con laiuto del
pranayama si apre completamente il centro del cuore e si sperimenta un
immensa gioia attraverso lamore universale che si maniIesta come una
vibrazione che coinvolge tutte le cose e tutti coloro che le si avvicinano. Il
chakra Anahata emette meravigliosi suoni come di campanelle, di piccoli
strumenti sonori, e un benessere che si estende in tutto il corpo sia Iisicamente
che psichicamente.
GHATA-AVASTHA (periodo di coordinazione), nel quale si percepisce
laria che riempie il canale centrale o Sushumna, gli asana si raIIorzano e si
sente in gola (allaltezza del modo di Vishnu) la Iusione di prana e aIana, della
Nadi con il Bindu e inIine, lunita di Jivatma ( lo spirito incarnato) e di
Paramatma (lo spirito universale). Nel chakra Vishudda si udranno suoni simili
a colpi di tamburo metallici. Il Ghata (anIora, urna, vaso dacqua) e lemblema
dellAcquario, e lo stato rappresentato da questo simbolo: la cooperazione. si sa
inIatti che lEra dellAcquario si maniIesta con una coordinazione di scienza e
religione (movimento uniIicatore di tutte le associazioni, che a poco a poco si
raggrupperanno nella Missione dellOrdine di Acuarius, veicolo pubblico della
Gran Fratellanza Universale).
62 Le 84 posizioni della tradizione yogi
Ghata signiIica urna, vaso e il simbolo del Santo Graal, e lAquarius (il
segno zodiacale dellAcquario), con le sue caratteristiche di Iusione delle
polarita, di unione dei diversi modi di pensare dellumanita, come si ha la
Iusione delle dualita nellorganismo Iisico o in quello psichico con
lilluminazione di questo stato si realizza pienamente la vera Missione umana.
PARICHAYA-AVASTHA (terzo periodo) quello della conoscenza, o
meglio, del Sapere. Quando ad opera del Krjia-Shakti (potere attivo) vengono
aperti i sei centri (chakra), lo Yogi soddisIa il Kayavjuha, cioe il procedimento
mistico per controllare gli Sklanda i vari elementi che costituiscono
lorganismo.
In questo stato e possibile adottare misure per non soIIrire piu la legge
Karmica e Iinire per sempre con il ciclo delle reincarnazioni. Tra le sopracciglia
si produce una vibrazione che emette un suono di tamburo il cui ritmo regolare
sale lungo il Sunja per il Iatto che laria avendo incrociato Ida e Pingala (canale
sinistro e destro lungo la colonna vertebrale) a pulito la corrente allinterno
della colonna di sostegno e avendo in tal modo puriIicato sushumna, lascia
libero corso allascesa di Kundalini oltre allilluminazione dei chakra Ajna che
da le Iacolta di chiaroveggenza e di chiariudienza, vi e una musica interna che si
diIIonde da questo centro energetico che annulla totalmente la personalita
preparando realmente la Iusione dellindividuo e delluniversale. Si sa che in
eIIetti questo e lultimo chakra ad illuminarsi e da esso proviene la Luce che va
al Loto dai mille petali. Sul settimo chakra (Sahasrara Padma) non si deve
lavorare come sugli altri sei chakra, ma si illumina grazie alla complete apertura
del chakra Ajna che trasmette la sua Iluidicita alle sIere superiori nella
sommita del capo.
NISPATTI-AVASTHA (realizzazione Iinale), e lultimo periodo quando
inIine lo Yogi gode dellacqua spirituale, del nettare dellimmortalita,
contempla la coscienza cosmica. Puo allora scegliere lo stato di samadhi con
ritorno alla vita Iisica o il smadhi che libera da questa vita materiale e consente
lesistenza su altri piani superiori. Si diIIonde un suono di Ilauto come ha
simboleggiato Krishna questa Iacolta (si veda il disegno relativo nel
Misticismo del Secolo XX).
Il raggiungimento di questo stato implica la dispensa da tutti i metodi, lo
Yoga e stato realizzato e si e raggiunto lo YUG. Quando si e adeguatamente
preparati con sei mesi circa di corretta contemplazione, e avendo bevuto
lambrosia secondo le regole gia speciIicate sui mudra e sui bandha, allora per
conseguire il Jivan-mukta (liberazione in questa vita) e necessaria soltanto una
pratica di 15 giorni.
Nel periodo di tirocinio di Muni (asceta, saggio, yogi perIetto) in cui non
ci si deve distrarre neppure un solo istante, si pratica il Siddhasana e con le
istruzioni finali del Gur si sperimenta lultima prova di questa vita di
Le 84 posizioni della tradizione yogi 63
esperienze, lunica esperienza vera, il Samadhi, al quale ci si deve preparare
integralmente sin da quando si comincia a percorrere il Sentiero.
Il pensiero (antahkarana) viene assorbito comletamente nel suono
musicale prodotto dal sollevarsi progressivo dei petali di loto man mano che la
corrente penetra nei chakra. Per tutto questo tempo si tratta di akasha, ma nel
momento in cui i suoni spariscono si ha lintegrazione nel Para-Brahma
(Paramatma).
Evidentemente tutto il tempo in cui si proclama o semplicemente si penza
Io Sono si e lontani dalla reintegrazione nella coscienza cosmica, poiche si
deve abbandonare completamente questo personalismo cartesiano. E noto che in
questultimo secolo si sono Iormati numerosi gruppi e nuove scuole di pensiero
in molti dei quali si insegna lassimilazione di un Io Superiore, ma questa
insistenza in un io intellettuale, ancorche elevato, materializza lo spirito; al
contrario, bisogna spiritualizzare la materia, anche se lesperienza vera non e ne
luna ne laltra di queste teorie, bensi lequilibrio tra le Iorze al Iine di Unire e
di IdentiIicare.
Bisogna decisamente rinunciare all Io Sono e a tutte le sue
conseguenze, bisogna realizzare lastrazione dalla personalita per trovare il
Iondo di se stessi, lindividualita che costituisce lunica possibilita di unirsi con
luniversalita. Lo Yogi deve essere libero da ogni attaccamento anche alla sua
personalita per essere distaccato soprattutto da questo Io Sono, senza che
esista piu l io e il tu; poiche Tutto e UNO, anche Jivatma e Paramatma
sono indivisibili.
Vi soprattutto una cosa fondamentale che deve restare ben
impressa: un allievo non potr mai raggiungere il Samadhi o anche uno
stadio avanzato sullo Yoga senza laiuto di un Gur. Molti hanno
sperimentato o hanno realizzato perIettamente la pratica degli asana, del
pranayama e delle discipline descritte da alcuni testi, ma i libri sono inadeguati
a portare ladepto ad uno stadio avanzato. I Ienomeni descritti dai classici della
Tradizione sono reali, ma, salvo alcune eccezioni, si richiede pazienza e vari
anni di lavoro per poterli sperimentare e sempre in ogni caso con lassistenza di
una Guida che non e solo lIstruttore della tecnica da usre, ma anche il Maestro
che trasmatte il potere: lultimo gradino deve essere insegnato dal Guru il quale
non Ia altro che aiutare il discepolo il quale deve compiere da solo la sua
realizzazione personale.
Ho passato in rassegna la regole principali relative alla Grande
Esperienza che consistono in una preperazione iggienica sia corporale che
mentale, in un ritiro completo, e inIine in tutte quelle pratiche che precedono il
tentativo di realizzare il Samadhi.
Nella contemplazione lo Yogi segue le regole dello Sthula
(concentrazione collettiva), visualizzando la Divinita o il Suo Guru (che e lo
stesso), o le regole del Jyotis-dhyana (concentrazione luminosa), quando
64 Le 84 posizioni della tradizione yogi
contempla Brahma o la Prakriti che e lo stesso (121), o le regole del Sukshma
(contemplazione sottile) quando il punto di relazione e Kundalini o Bindu. Vi e
natulalmente una quantita di dettagli, rituali, japa, yentram, ecc., da rispettare, e
durante il periodo in cui pratica lo Yoghismo ladepto puo continuare la sua vita
normale, ma arriva un momento in cui se vuole tentare la Grande Esperienza,
deve sottoporsi a tutte le regole che cio impone, isolandosi dal mondo per lo
meno tre mesi per perIezionare completamente la sua puriIicazione degli ultimi
preparativi precedenti il Samadhi, sia inteso come meta di sperimentazione o
come obbiettivo Iinale.
Non e richiesta una capacita Iisica particolare, ne una data che, ne vi e
diIIerenza tra uomo e donna, ne vi sono requisiti intellettuali o psichici, si tratta
insomma semplicemente di SAPERE, VOLERE, OSARE, TACERE.
Sapere: implica una conoscenza che non si raggiunge con corsi
universitari, poiche corrisponde piu a una realizzazione mentale che a un analisi
di dettagli tecnici. Si tratta di una Sapienza che permette una rapida
assimilazione di conoscenza mediante linsegnamento trasmesso dal Guru.
Volere: non e lorgoglio che spinge a conseguire dei risulati, bensi la
volonta serena di raggiungere la meta; non consiste in una parola o un
giuramento da rispettare, ma in uno stato di sicurezza interiore per proseguire
lungo il Sentiero.
Osare: consiste nel distaccarsi da tutto e da tutti per completare la propria
evoluzione, e labnegazione dei beni e la rinuncia ai Irutti dellazione, e la
rottura con il passato e i concetti atavici dovuti alleducazione, alla cosiddetta
educazione morale, allambiente in cui viviamo, ecc.
Tacere: e realizzare il silenzio interiore ed evitare lo spreco di parole, e
soprattutto ediIicare una pace in tutto il nostro essere; sparisce lo stato di
incertezza, il caos mentale cede il posto alla tranquillita di spirito.
E molto eIIicace meditare sul mantra AUM MANI PADME HUM HRI;
prima di pronunciarlo mentalmente si deve comprenderne il signiIicato
completo perche, ripetendolo poi interiormente, sia possibile, con laiuto
dellIstruttore, sentir vibrare tutto leIIetto del suo potere. Segue poi lo studio
della sua pronuncia poich non lo si potr pronunciare veramente se non
dopo aver ascoltato il Gur. Allinizio solo il Maestro pronuncia i Mantra,
mentre il discepolo emette suoni (Iino a quando non ne riceve lautorizzazione)
accontentandosi di Iarlo mentalmente, preparandosi in tal modo interiormente,
senza correre il rischio di vibrazioni negative.
FIG. 69
Le 84 posizioni della tradizione yogi 65
LAum tibetano (si veda il testo esplicativo e lillustrazione relativi al chakra
Ajma).
Nel gerogliIico qui riprodotto (che puo servire come Jentram), le tre parti
rappresentano le tre Nadi (Ida a sinistra, Pingala a destra, al centro Sushumna,
attraverso il quale Kundalini illuminera lo Yogi).
La centrale culmina con un accento circonIlesso rovesciato (il segno
tibetano O) e con un cerchi ( terminazione nasale di M) ed e il segno dellAUM
o della realizzazione totale.
AUM: la sintesi completa dei tre piani,
MANI:la gioia porta la benedizione, e il simbolo della coscienza, il senso
sacro, il rituale, il simbolo tradizionale;
PADME: e il loto, il simbolo delluomo, il centro delle Iorze,i diversi
stati psicologici prodotti dallo Yoga;
HUM: e la duplicita (la coppia) del Verbo essere, che indica lo stato
attuale.
Hri: e un comando, un ordine espresso, la richiesta di aiutare
nellincantesimo.
Si sa che il Iatto di essere uomini ci consente la liberazione, e che solo la
condizione di uomo ci da il privilegio di questa evoluzione, dato che gli dei
stessi sono obbligati a incarnarsi nella catena dellUmanita per completare
levoluzione e riunirsi allUnita Creatrice. Ogni uomo ogni cosa possiede un
genio, un Dio protettore e vi sono riti speciali per dar vita tanto alle cose che
agli esseri. Di Iatto ogni cosa possiede vita, basta ridestarla, come la Iorza
energetica chiamata Kundalini e presente perIettamente esistente, ma
addormentata, ed e lo Yoga che rappresenta il mezzo per ridestarla e Iarla vivere
realmente in modo che possa riunirsi alla sua vera coscienza: lEsistenza Eterna.
La vita intesa nel suo signiIicato piu proIondo, e un campo di preziose
ricerche che si deve apprezzare nel suo giusto valore: le cose cosiddette sacre
sono quelle precisamente dotate di maggiore vita.
In tal senso gli oggetti sono aiuti preziosi per la nostra evoluzione come
lo sono le orazioni tradizionali, gli incantesimi i Mantra.
ProIanare la vita costituisce un Iatto grave e biasimevole...
Oh Sapienza che vai, vai, vai verso laltra sponda, guidata verso laltra
sponda. Svha!
Gate, gate, paragate, parasamgate. Bhodi, Svaha!
AUM
in sanscrito in tamice in indostano
CONCLUSIONE
Colui che non pratica lo Yoga nel corso della sua esistenza
in questo corpo Iisico, non avra altro scopo nella sua vita
che la bassa soddisIazione sensi
(Shiva Samhita, V)
Siamo giunti ora alla Iine dellesposizione della IilosoIia pratica e in un
certo qual modo una biograIia mentale, se cosi si puo dire. Ho inIatti descritto
via via i pensieri che hanno occupato il mio spirito nel corso delle mie ricerche
verso cio che generalmente viene denominato Verita.
Non pretendo di aver esposto la VERITA, bensi una Iorma di ricerca
verso quella che e la meta di ogni essere pensante: la Pace del corpo e dello
spirito. Quanti sono coloro che hanno cercato di imporre le loro idee al mondo e
quanti sono coloro che vi sono riusciti completamente? Da parte mia non ho
mai cercato di canalizzare i pensieri, ma di dare alcuni lumi sui problemi che
hanno interessato sempre i ricercatori.
Lepoca della credenza cieca e Iinita, il genere umano vuole capire; lo
Yoga stesso come e stato spiegato il piu delle volte, non e stato esposto in modo
soddisIacente, benche le opere sullargomento siano numerose; il mio lavoro
sara indubbiamente uno Ira i tanti e ben lungi dallessere completo, ma la sua
pubblicazione costituisce un tentativo che ho ritenuto di oIIrire con una
documentazione piu organizzata. I trattati classici sullo Yoga non sono alla
portata di tutti, i testi seri sono nella maggior parte in sanscrito e ritengo che gli
scritti di volgarizzazione popolare omettano molto spesso lidea generale dello
Yoga per limitarsi unicamente a dettagli tecnici, che aIIaticano il lettore o sono
opere di una superIicialita che spaventa tutte le persone intellettuali ed
equilibrate.
In realta, piu che esporre lo Yoga ha esposto una dottina (lo yoghismo)
che permette di metterlo in pratica: un sistema di realizzazione personale. Da
parte mia non vorrei essere qualiIicato in questo o quel modo, poiche i titoli
sono sempre semplici approssimazioni e non hanno riscontro nella realta.
Sono quasi sempre gli alunni, i seguaci i discepoli che qualiIicano un Maestro
Iacendo si che con questo vocabolo si costituisca una scuola che molto spesso lo
stesso Maestro disapproverebbe. Che direbbe Gesu il Nazareno di tutto quello
che viene deIinito cristianesimo? Per non parlare di quelli che rappresentano
il suo esempio! Sono molto rari i vari discepoli di Cristo e per di piu molto
spesso non portano denominazione alcuna. Sono ben lontano dal voler costruire
una nuova scuola di IilosoIia ed il Iatto di avere scelto il titolo di Yoghismo per
il mio libro dispiacera a molti (il che puo essere proprio cio che voglio), ma in
tal modo evito che alcuni simpatizzanti reclamino per se questo ismo e che
magari venga loro lidea di reclamarlo in nome dellautore stesso: ho sempre
Conclusione 67
cercato di tenere a Ireno qualsiasi movimento basato su un nuovo pensiero, ma
non voglio in alvun modo che questo movimento guardi al personaggio piu che
tenere conto del suo Messaggio. Se alcuni milioni di esseri mi hanno scelto
come Maestro, da parte mia non ho ancora scelto alcun discepolo; ho studenti ai
quali espongo le diverse teorie considerando le correnti di opinione che vi sono
sulla superIicie del nostro pianeta, il che non impedisce di avere un mio
concetto particolare, che non ho mai esposto ad alcuno. In realta non presento
un concetto personale, ma sarebbe meglio dire che aderisco ad un idea
millenaria e sempre perche di Iatto vive ETERNAMENTE, si applica al
PRESENTE e costituisce in certo modo una SINTESI di tutte le opinioni,
poiche basandosi su tutte le idee penetra nellintimo di ciascun essere, e
indubbiamente essendo troppo PURA e LUMINOSA, non puo sempre essere
esposta e anche coloro che la possiedono la custodiscono al Iine di non oIIrire la
sua nudita, che potrebbe costituire un Iorte shock per il mondo. Di essa si parla
ovunque, si trova sulle piu minuscole particelle di tutto cio che E sempre e
ovunque IMMUTABILE e tuttavia appare sotto diverse vesti, il nome stesso che
la simboleggia costituisce un velo; quando si arriva a possederla ci si guarda
bene dallabusarne o dal descriverla a chiunque, la si isola, la si ripara la si
brama, in una vera propria festa di nozze mistiche, in una tale atmosIera
sovraterrena, il Samadhi
Nel corso di questa pagine non ho esposto esattamente il mio intimo
pensiero delle cose, ma piuttosto ho considerato i vari periodi sui quali si sono
basate le mie ricerche. Come ovvio, e stato diIIicile Iare un analisi completa
essendo stato inizialmente attratto, tanto dagli studi scientiIici, quanto dalle
ricerche sullesoterismo, pertanto ho cercato di Iare una sintesi con laiuto delle
mie esperienze personali, il che mi ha portato ha rigettare una dopo laltra le
IilosoIie cosiddette classiche. Anche il misticismo (verso il quale mi sono
sentito attratto piuttosto tardi e dopo aver riconosciuto la supremazia dello
spirito sulla materia), misticismo che sIugge a una ricerca globale, lho basato
molto piu sulla Tradizione Iniziatica che sulla Iede cieca in una religiosita alla
quale non sono mai riuscito ad aderire completamente.
A volte ho stupito gli occidentali con le mie conIerenze troppo critiche
sui punti di vista cristiani, come pure ho dissociato gli indu, i buddisti e i
musulmani, durante la mia permanenza in Oriente con i miei audaci commenti
sulle loro religioni. In eIIetti salvo due dottrine che sono veramente proIonde: la
Tradizione Ebraica che con la solita teoria pone con tutta serieta le basi per la
comprensione dei misteri umani, e la FilosoIia Indu che gloriIica lAltissimo
mediante una teologia a tutta prova. Ma anche in questi casi, se da un lato
lapplicazione pratica della IilosoIia dIsraele Ia perdere tutte le caratteristiche
della vera Qabbalah, dallaltero dallaltro la religione dellIndia si trasIorma in
deprecabile Ianatismo del mondo materiale perche gli adepti, lungi dal praticare
il sistema Yoga, lo riducono a una Iorma mistica troppo mentale. La Qabbalah
68 Conclusione
cessa di essere quella che e se la si applica alla vita quotidiana (e una tradizione
orale che non deve neppure essere scritta); lo Yoga e una pratica di vita e non
un metodo metaIisico. Di Iatto lunione della Qabbalah e dello Yoga
costituirebbe una dottrina applicabile alla nostra collettivita, anche se ad ogni
modo ho la sensazione che gli adepti Iormerebbero una nuova dottrina con un
nome, delle leggi e dei regolamenti che porterebbero come risultato
conseguenze completamente diverse da cio che io intendo con la Iusione dei due
principi. Esiste tuttavia un metodo completo, in cui non e necessario ricorrere
alla soggettiva Qabbalah ne alloggettivo Yoga, che e il TAO (cammino, in
cinese), la Via Tradizionale, il Sentiero Iniziatico, deIinito dallo YuI
(lIdentiIicazione), lunione, la congiunzione degli aspetti Iisiologici e
psicologici, lapplicazione dello spirito e della materia su un terreno alla portata
di tutti. Purtroppo questi Principi sono stati applicati in modo parziale alle
dottrine, il che ha Iatto degenerare lidea originale.
Inoltre luso dei termini implica immediatamente una deIormazione del
pensiero a causa delle diverse interpretazioni delle parole stesse e delle idee che
esse generano. Quando dico Qabbalah le idee si indirizzano verso loccultismo
popolare distaccandosi dal senso della radice QBL(relazione di due cose posta
luna di Ironte allaltro) accogliere, ricevere, il verbo qabal da cui deriva
qabbalah: ci che si riceve che trasmesso (in latino traditum). E dunque la
Tradizione Esoterica o Iniziatica.
La Qabbalah era orale ed e esistita dai tempi piu remoti; gli ebrei
lhanno trasmessa e si e trasIormata in Kabbalah, una Iorma dermetismo
(scienza occulta) complicata e poco accessibile al mondo proIano. Di cui deriva
la Cabala, che e una specie di magia applicata ad idee di stregoneria!
Quando si parla di Yug, immediatamente si pensa allo Yoga cercando di
speciIicare, secondo la propria ignoranza, esercizi piu o meno mal compresi e
trasIormandolo in uno Yoghismo, dato che viene ridotto ad una dottrina.
Si comprende in eIIetti che nel loro signiIicato proIondo Qabbalah e Yug
sono identici al Tao dei cinesi e a tutti i pensieri Iondamentali che sono serviti
alla Iormazione delle religioni, delle IilosoIie, delle dottrine, che si sono
ampliate come conseguenza di un rituale accompagnato da dogmi e da divisioni
che inevitabilmente si veriIicano a causa di incomprensioni degli adepti stessi e
che provengono dagli adepti stessi, i quali si ergono a diIensori di una scuola
che si impone al mondo con caratteristiche rispondenti allera e al luogo, ma che
si e evidentemente allontanata dalla sua origine.
InIine, si ritorna sempre alla stessa cosa: la Tradizione Iniziatica come
lunica preservativa le Scienze Sacre, come movimento che rimane immutabile
nel corso dei secoli e che aldila di tutte le religioni e al di sopra di tutte le
limitazioni lancia la sua Grande Lezione sintetizzata nellassioma SAPERE,
VOLERE,OSARE E TACERE.
Conclusione 69
E necessario collocarsi in questa linea di condotta per godere del
beneIicio di questa totale comprensione delle cose. Si deve sapere, e di qui
deriva quanto si e detto sui diversi concetti; e indispensabile come
documentazione, altrimenti si hanno ignoranza e riIiuto di tutto, persino
dellesistenza stessa; si deve evidentemente volere ( e volere e potere ) e lo
sIorzo non deve essere risparmiato; sapere anche che per volere si deve osare e
che per osare con successo si deve saper tacere Iino al momento di agire. Per
acquisire il diritto di possedere la Scienza e il Potere si deve volere
pazientemente con inIaticabile perseveranza.
Per restare sulle vette della Vita e necessario aver appreso a sondare con
uno sguardo, senza provare vertigini, le piu vaste proIondita.
Allinizio era la Parola dice il Vangelo secondo Giovanni ( e il Vangelo
alla maniera di Giovanni ma S. Giovanni, avrebbe detto Allinizio era il
VERBO) quanto alla Parola, essa sarebbe HEL ( il nome di Dio in lingua
originale ) che sarebbe diventata il mantra tibetano AUM; se si tratta del Verbo,
esso e la Potenza del SoIIio ( la H di potere, la H contenuta in cHrist, jeHsu,
Hananhpu, Huiracocha, buddHa, ecc. ).
La Iorza del SoIIio ( pranayama ), il PRANA ( il corrispondente dellaria
che Dio introduce nel naso di Adamo, secondo la Genesi, cap. ll,v. 7 ), ci pone
sin dallinizio in presenza di un principio che merita tutta la nostra
considerazione se vogliamo RIVIVERE ( e necessario nascere di nuovo, cosi e
detto nel Vangelo di Giovanni, lll, 7 ), benche per lapplicazione di tale
massima, sia nello spirito che nella lettera, non ci si puo basare completamente
sulla sola IilosoIia.
RINASCERE perIezionando il nostro corpo, superando tutte le prove
Iisiche di questo basso mondo, RINASCERE reintegrandosi nello spirito
universale quale proveniamo.
Quale altra dottrina se non quella dello YUG ci puo oIIrire il recupero
della salute e al tempo stesso una trasmutazione verso la coscienza cosmica? Si
tratta di qualcosa di logico, tangibile, eIIicace, completo, di una rinascita
dellorganismo per mezzo di esercizi Iisici e psichici per quanto riguarda la
nostra esistenza, e mediante le discipline mentali che indirizzano lo spirito verso
una mistica sanamente equilibrata e basata non gia su soggettivita o astrazioni
religiose, ma su unesperienza personale mediante una realizzazione del S,
tanto per quanto riguarda lincarnazione che leterno e luniversale.
Ho appena Iinito di citare Adamo che cio mi porta ad aIIrontare un altro
problema che occupa la mente di tutti gli uomini: lorigine dellUmanita, cui ho
gia accennato. Secondo la cronologia delle Scritture si pone Adamo ( il primo
uomo ) nellanno 4000 a. C. come mai gli studiosi non se ne meravigliano,
soprattutto dopo che le ultime scoperte Ianno risalire lorigine dellUmanita a
piu di 12 milioni di anni Ia? Gia nel 1958 la stampa mondiale (122) dette la
sensazionale notizia del ritrovamento dello scheletro di un ominide risalente a
70 Conclusione
12 milioni di anni Ia, scoperto in Italia a in una miniera di lignite
semiabbandonata. Il suo scopritore, il proI. Johannes Hurzeler, Direttore del
Museo di Storia Naturale di Basilea, lo ha chiamato lUomo di Grosseto,
Oreopithecus Bambolli.
Fino a non molto tempo Ia si valutava da 5 a 6 mila anni leta della specie
umana (123 ). Anche i naturalisti del XVIII secolo concordavano su tale
valutazione; la religione ( e soprattutto il cristianesimo, dato che si trattava
dellOccidente ), Iorte dei suoi privilegi, sosteneva saggiamente tale teoria.
Attualmente gli studiosi e numerose autorita ecclesiastiche hanno apertamente
dichiarato che il primo uomo della Bibbia non e che un simbolo e che sarebbe
sciocco credere di dover prendere alla lettera la storia di Adamo ed Eva, e molti
altri racconti biblici. Quale che Iosse lidea sulla comparsa delluomo sulla terra
in epoca molto recente, va ora respinta tanto da un punto di vista scientiIico che
religioso.
I piu antichi ominidi conosciuti non ci Iarebbero risalire a piu di un
milione di anni Ia, ma malgrado cio ho espresso piu di una volta il mio concetto
sul Iatto che luomo e vissuto molto prima, e che prima dellepoca che
chiamiamo preistorica sono esistite civilta intere e grandi culture che sono
scomparse. Naturalmente esponendo tali principi abbiamo spesso disturbato
tanto il dogmatismo religioso che il Ianatismo scientiIico, ma un po alla volta
abbiamo visto che le teorie che esponevamo dieci, quindici, venti anni Ia sono
state conIermate dalle recenti scoperte. (Nota)
Analogamente non abbiamo potuto Iare a meno di pensare durante la
nostra permanenza in Australia e in AIrica e di nutrire la certezza che sia esistita
molto tempo Ia una civilta, piu tardi scomparsa, che ha lasciato al suo posto le
tribu cosiddette primitive. Che direbbero ad esempio i ricercatori che, dopo
un ipotetica catastroIe universale, trovassero nellanno 3000 i resti di aborigeni
dellAustralia, i loro boomerang, le loro pietre con tracce di Iuoco, ecc.? ne
dedurrebbero che luomo del secolo XX ere un selvaggio appena uscito dal
regno animale, che si nutriva di lucertole, serpenti, buoi, agnelli, maiali, che non
avesse abitazioni, ne vesti, ecc.
Ed ecco che ora si scopre lUomo di Grosseto e la lignite che conteneva
questi Iossili e i Iossili stessi dellOreopithecus, possono essere posti nella scala
geologica come testimonianze del miocene superiore vale a dire che
lOreopitechus Bambolli e vissuto al Iinire del terzo quarto dellEra Terziaria,
da dieci a dodici milioni di anni Ia (125).
In altre parole i saggi non si accontentano di citare le scoperte al riguardo
come tracce dell inizio, ma si vanno sempre piu considerando i ritrovamenti
come semplici vestigia, porzioni minime di tutto cio che e realmente esistito,
Conclusione 71
inoltre i campioni reperiti non sono sempre i piu antichi o al contrario puo
trattarsi di una specie che in Iatto di antichita si colloca molto piu indietro.
Questo ci riporta al primo capitolo della Genesi (I, 26-27) dove leggiamo:
Facciamo luomo a nostra immagine, ancora una volta rileviamo che Dio dice
Facciamo, poiche si rivolge a qualcuno o perlomeno alle SUE DUE
POLARITA (Dio Non-ManiIestato e Dio ManiIestato, Purusha e Prakriti,
Brahma e Brahman, la Grande Figura e la Piccola Figura della Qabbalah, ecc.).
E detto: Dio creo luomo a sua immagine, cioe sotto la sua ombra (ti coprira
con la sua ombra e detto in Luca, 1, 35), la Sua Ombra. Poiche tutto e in Lui,
nulla puo essere Iuori di Lui (altrimenti non sarebbe il TUTTO, il Completo, il
Gran Tutto). Noi siamo Dio ed Egli e noi. E la proiezione sulla Materia di un
Principio sempre piu esistente, lo YUJ. Noi siamo suoi rappresentanti, ma
senza alcuna diIIerenza con Lui, non ci saremmo Dio e Noi! TUTTO e UNO, e
noi siamo illuminati da questa Luce. Egli ( la Luce) e in ciascun uomo
(Giovanni, I, 9), questa Iorza divina, questo potere (Shakti) e in noi, EGLI e in
NOI, si tratta di realizzarlo, di identiIicarsi(YUG), ed e questo il Iine dello Yoga
(la Via).
Insisto tuttavia nel dire che luomo Iu creato il sesto giorno (si intende la
sesta epoca, quando gia il mondo datava di molti millenni, con le sue erbe, i
suoi alberi, i Irutti, le sementi) e sottolineo che Iu nello stesso periodo che Dio
creo gli animali (Genesi, I, 24), il che getta una nuova luce sulla teoria che
siamo Iratelli sia degli esseri umani che di tutte le specie animali che esistono
sulla Iaccia della Terra. e Dio vide che era buono (v. 25).
Dopo aver creato luomo, Egli disse: .. che possa dominare sui pesci del mare e
sui volatili del cielo, sul, bestiame, ecc. (I,26), ma dominare non vuol dire
inghiottire, uccidere e mangiare. Come un re domina sui suoi sudditi, cosi
luomo, grazie allintelletto, domina sulle altre specie, dirige, organizza, ma non
commette un crimine ogni volta che mangia. Il cannibalismo consiste nel
mangiare carne umana, ma se mangiassimo gli animali (che sono stati creati
nella stessa epoca per Volonta di Dio) il termine si puo analogamente applicare
a questa necrofagia (atti di mangiare cadaveri, carne morta, animali morti).
E peccato trasgredire la Legge (Prima Lettera di Giovanni III, 4) e in
particolare la Legge di non mangiare carne (carne animale o umana) e
menzionata varie volte (126).
Il popolare NON UCCIDERAI non indica in nessun punto alcuna
eccezione che dia il diritto di uccidere alcun animale (127).
Gli Esseni ( di cui Iu membro tra i piu progrediti Gesu di Nazareth)
avevano un proIondo rispetto per la LEGGE; erano comunemente conosciuti
con lappellativo di Saggi e vivevano nel rispetto della regola della Tradizione
Iniziatica per la quale il sacriIicio di animali e soltanto un allegoria, praticata in
modo simbolico, come nel caso del vino che rappresenta il sangue di Cristo
72 Conclusione
(128). In due occasioni Gesu il Cristo dice di volere la compassione, non il
sacriIicio.
Plinio (23-79 d. C.) accenna ampiamente agli Esseni e io gli ho gia citati
suIIicientemente in varie opere perche sia necessario insistere(si possono
consultare i testi di lGhtIoot e di Duiley Wright).
Come era possibile che Lui, il Nazareno, il Sannyasin, lo Yogi, il Saggio,
lIniziato, si rendesse complice di un crimine? Tutt al piu potrebbe aver
concesso a qualcuno di quelli di lasciarli bere vino (e si badi che i testi originali
non parlano di uva Iermentata, ma di succo Iresco) e di mangiare pesce (anche
se sappiamo che si tratta soprattutto del simbolo dellEra dei Pesci, lEra
Pesciana, come pure di un termine simbolico per designare un Iniziato). Gli
Evangalisti parlano di Irutto della vite e non di vino (in greco oinos). Va
anche detto che vi sono tredici vocaboli ebraici o caldeiper designare la parola
che traduciamo letteralmente come vino.
Le scritture in inglese parlano spesso di meat o Iood senza badare al
signiIicato, si dovrebbe invece dire Ilesh meat. Lalimentazione, gli alimenti,
la carne stessa possono indicare la Ioglia dei Irutti e ancora una volta le parole
della nostre lingue moderne sono povere di signiIicato e per questo appresso, tra
gli altri, gli scritti del celebre ebraista Fabre dOlivet per lo spirito e il senso
della traduzione nonche per le correzioni grammaticali. La comprensione
spirituale e una realizzazione mistica e non lo spirito del mondo (I lettera ai
Corinzi, II, 12); gli uomini hanno interpretato a modo loro la lezione dellAlto
che va letta con occhi diversi da quelli della carne (I lettera ai Corinzi, III, 3).
Camminiamo, impariamo, siamo istruiti da uomini e lerrore e umano,
daccordo, ma allora dobbiamo ricercare linsegnamento di Dio in un altro
modo.
Vi e anche nelle citazioni bibliche un valore molto piu alto delle semplici
regole morali. No e solo per limperativo di una causa religiosa che i Maestri
hanno insegnato lastensione dalla carne, ma anche per un imperativi dietetico.
Oggi sappiamo che le secrezioni contengono vari veleni a seconda degli stati
psicologici; si sono Iatti in tal senso vari esperimenti e abbiamo potuto
constatare che una persona sotto leIIetto della collera emette per un certo
periodo di tempo una traspirazione che contiene ptomaine e catastatis (prodotti
di riIiuto tossici), mentre per eIIetto del timore o della tristezza lemissione
escretiva risulta diversa. E molto probabile poi che lanimale che viene condotto
al macello sia sotto leIIetto del terrore, il che lo pone in uno stato in cui
produce secrezioni tossiche capaci di avvelenarci se ne assumiamo la carne.
Lasciamo stare le tossine presenti nella carne animale e i bacilli che si
sviluppano immediatamente dopo la morte dellanimale; la Irase
mangerai dellerba dei campi ( i legumi) riportata nel capitolo III v. 19 della
Genesi, non e un consiglio mistico, ma soprattutto un indicazione igienica. Di
Iatto e un complesso di ragioni (Iisiche, psichiche e spirituali) che deve Iarci
Conclusione 73
aderire ad unidea, prendendo in considerazione il piano materiale, lordine
morale e mentale (punti di vista terrestre,astrale e divino) per giungere ad una
sintesi soddisIacente tra le varie considerazioni (sul piano intellettuale,
psicologico e mistico). E in questo modo che ho considerato il tema prima di
pronunciarmi in un senso o nellaltro.
Si osservi che e la prima volta che uso lIO nei miei scritti, perche Iinora
mi sono attenuto alla consuetudine di usare il noi per esporre gli insegnamenti
della Grande Tradizione Iniziatica; ora mi assumo la responsabilita personale,
non gia di rettiIicare la Tradizione, ma di apportare una annotazione
sperimentale con un punto di vista mio personale relativo a un insieme di idee
che mi sono sorte nel corso della mia evoluzione.
Non sono venuto ad abrogare la Legge ma ad applicarla, ha detto
Gesu il Nazareno (Matteo, V, 17). Egli di Iatto e venuto a completarla. La
Grande Tradizione Iniziatica sussiste immutabile attraverso i tempi, e se anche
gli uomini pensano che essa passi di moda, Essa si presenta in ogni occasione in
Iorma nuova (non perche e Essa sia incompleta, ma perche e non-contemplata,
incompresa) che deve essere attuata.
Il compimento della Legge poggia, in realta, su qualcosa di veramente
speciale, su un principio molto esoterico, non per nulla il Cristo disse ai suoi
discepoli Ancora molte cose ho da dirvi, da insegnarvi, che dovete apprendere,
ma non siete in verita ancora suIIicientemente preparati, non siete
suIIicientemente evoluti per comprenderli (si veda Giovanni, XVI, 12). Non
puo trattarsi di un semplice insegnamento, inoltre tutto e stato gia dato, nessuno
puo aggiungere nulla alla Grande Legge della Tradizione poiche i Collegi
Iniziatici hanno preservato integri gli insegnamenti delle Scienze Sacre; dunque
il Maestre Jhesu non e venuto a rettiIicare la Legge, non e possibile dare al
mondo un altro insegnamento. Tuttavia linsegnamento cosiddetto esoterico non
viene divulgato ai piu se non sotto Iorma di simbolo e il Cristo, continuando la
Tradizione, si e espresso in parabole (Giovanni, XVI, 25), gli ermetici si sono
Iatti comprendere mediante Iormule, gli alchimisti usando i loro procedimenti, i
saggi oIIrendo una IilosoIia universale, e tutti hanno apportato un indicazione
che questa Grande Realizzazione a tutti coloro che sono pronti ad ascoltarla, a
vederla, a comprendere questo YUG.
In che modo avviene questa trasmutazione? Da dove si comincia la
disciplina per trasformarsi e con quale energia si pone in atto la Grande
Opera?
Tutte le religioni hanno apportato elementi piu o meno mistici e
soprattutto la loro morale che a poco a poco ha lasciato insoddisIatti gli adepti,
che si vanno staccando da un dogma inadeguato a sostenere la ricerca del vero
spirito. La Verita non puo essere privilegio di alcuni o di un luogo particolare.
Dio si trova ovunque, sempre, senza limitazioni, senza che sussista la possibilita
74 Conclusione
di rinchiuderla sia pure entro le mura della piu bella cattedrale o nel rituale del
piu sontuoso dei templi.
Ricorrendo ai semplici principi della IilosoIia classica, apprendiamo sin
dallinizio dello studio che esistono tre classi di pulsioni: luomo sin dallinizio
lotta per la sua esistenza, e la legge di conservazione della vita, e lo spirito di
conservazione che in seguito si maniIesta sotto limpulso di nutrirsi, di
alimentare il proprio corpo il che rappresenta il secondo principio di pulsione
che caratterizza la specie vivente e inIine, avendo conservatola propria vitalita
lenergia si sposta verso la terza pulsione che e la sessualita.
Abbiamo cosi: la conservazione, lalimentazione, la procreazione. Un
inspirare, un ritenere, un esalare. E in un certo qual modo un sistema
respiratorio (di nuovo il soIIio, lelemento aria, il simbolo dellH). Si aspira alla
vita con tutto l'essere, si vuole restare legati a questo principio di "essere" e
pertanto non solo possediamo l'istinto di conservazione, ma ci si prende ancora
cura del corpo per conservarlo al meglio nelle condizioni ottimali perche possa
servire da veicolo, inIine questa energia accumulata ha bisogno di uno sbocco,
di uno sIogo verso qualcosa che realizzi l'idea della conservazione
(personalizzandosi cioe nelle conseguenze di un concetto Iisico e biologico, ad
esempio attraverso un Iiglio, o psichicamente e psicologicamente mediante ad
esempio un'idea che si maniIesta attraverso la IilosoIia, l'arte, ecc.
Si osserva nella psicologia corrente che quasi tutti gli esseri reagiscono in
modo simile per preservare la propria vita, ma si alimentano alquanto
diversamente e sono quasi del tutto diIIerenti per quanto riguarda la loro
psicologia sessuale. In eIIetti, la psicologia e la psicoanalisi hanno recentemente
dimostrato che le diIIerenze tra le (conservazione, alimentazione,
procreazione) partono soprattutto da principi completamente diversi e legati agli
stati d'animo, alla moralita o alle discipline, il che Ia si che il tema sessuale
diventi un punto basilare, secondo quanto ha dimostrato S. Freud.
In eIIetti, le reazioni di chi cade in acqua sono identiche nel 99 dei casi:
si dibatte in tutti i modi possibili per raggiungere la terraIerma. Sul Iatto di
nutrirsi l'essere umano diIIerisce notevolmente secondo i suoi principi spirituali
o igienici o di pura e semplice moralita : il 50 della umanita e vegetariano
mentre l'altro 50 del mondo e ancora allo stato di uomo primitivo che si
alimenta di carne animale, ma sotto l'aspetto della necessita di mantenersi, si
puo presupporre una somiglianza del 75 per quanto riguarda la quantita, il
numero dei pasti
129
, ma sulla reazione di Ironte allo alimento un buon numero di
persone si comporta diversamente, non come nel caso dell'uomo che cade in
acqua e assume lo stesso atteggiamento nel 99 dei casi. Quanto ai bisogni
sessuali sono ancora piu diversi. Se la necessita di lottare per conservare
l'esistenza e identica pressoche per tutti (per non dire per tutti) e la necessita di
alimentarsi gia ammette suIIicienti diIIerenze, in campo sessuale cio che e
obbligo per gli uni, risulta anormale per gli altri.
Conclusione 75
E' proprio verso queste considerazioni che tutte le psicologie hanno
indirizzato le loro ricerche.
La questione sessuale sita alla base di tutte le psicologie (e non insisto a
considerare questo aspetto in campo religioso, poiche tutte le sette , comprese
quelle cristiane, contengono alla base una problematica sessuale).
La vita sessuale e diventata un mistero per tutti ; il mondo parla di lottare
per la vita, di mantenersi mediante la nutrizione, ma mai del problema piu
importante, quello del sesso.
SESSO, dal latino "seco" (taglio, separo), esprime l'idea di una
diIIerenza di genere. Questa diIIerenza non esiste nello spirito ma solo nella
incarnazione carnale e diremo, come ad un discepolo che recentemente mi ha
scritto "Dovremo procreare sempre nello stesso modo?", che l'idea generale si
limita a possedere quest'unica possibilita. Come accettare il Iatto che tutte le
religioni piu o meno proteggono le relazioni sessuali Iacendo quindi vivere la
gente nel peccato e d'altra parte non oIIrono una spiegazione piu chiara di altre
possibilita?
SEX porta a pensare attraverso una logica deduttiva a SEI (tralascio di
commentare il Egli Creo Sei" al principio "Bereschith". Tale numero SEI (Iorze
equilibrate tra macrocosmo e microcosmo) e molto simbolico per quanto
riguarda il principio generatore, anche se si puo pensare piu semplicemente che
abbiamo cinque sensi perIezionali e che il sesto si Ia sentire come senso
creativo.
Il crescete e moltiplicatevi della Genesi non e certo una
raccomandazione dell'atto sessuale rivolta da Dio ai suoi Iigli Adamo ed Eva
mediante un'azione normale che implica immediatamente questo Iatto poiche vi
sono due esseri di genere diverso. Questo comandamento riguarda piuttosto la
Iormula N (n 1) per trovare i valori segreti dei numeri.
2
Il sesto senso, il senso della creazione deve essere presente sulla carne,
dato che si sa che lo spirito e creativo. Conosciamo ad esempio il principio che
Iorma l'alimento proiettato", la creazione di un essere o di un oggetto soltanto
con la Iorza del pensiero. Perche lumanita non dovrebbe acquisire il principio
della creazione allo stesso modo di alcuni yogi che detengono latto sessuale
normale e diretto, mediante la sublimazione dellojas (come creatore).
Vi sono molteplici metodi per questi principi creativi secondo varie
modalita sovranormali (studio del laya-krya-yoga), ma la diIesa dellatto
sessuale davanti alla gente che non lo comprende in tal senso, diventa quasi un
crimine anche se si vedono tutte le deIormazioni che causano simili astinenze.
La maggior parte delle case di cura per alienati sono piene di persone la cui vita
sessuale e stata contrastata dalla morale, leducazione Iamiliare o la pratica di
un malinteso misticismo che non Ia altro che turbare gli spiriti delle anime
sensibili.
76 Conclusione
La continenza sessuale deve essere praticata con piena cognizione di
causa e con lo scopo ben preciso di utilizzare questa energia, sempre presente,
per un altro obiettivo che non sia il piacere dei sensi come generalmente si dice.
E speciIicato chiaramente nello yoga che puo essere praticata da tutti: non si
vede di buon occhio che un uomo e una donna sposati si sottraggano ai loro
doveri coniugali, ma possono astenersene se e qualora siano daccordo entrambi
allo scopo di perIezionare la loro esperienza. La prima via reale da imboccare,
per realizzare le possibilita di sublimazione, e il brahmacharya; una volta
realizzato, costituira unesperienza da conservare Iormalmente o
temporaneamente o portera a scegliere di ritornare alla vita normale con tutte le
conseguenze che cio implica. I bhautika-yogi sono quegli asceti che ritornano
alla vita sociale e che esplicano le Iunzioni biologiche cosiddette normali, ma
con la possibilita di aiutare coloro con i quali entrano in contatto grazie ad
unenergia che essi sono in grado di dirigere in modo particolare, praticando un
determinato metodo yoga (pratica segreta), che consente di non consumare
lenergia sessuale sullatto della copulazione, ma al contrario di aiutare,
sviluppare e illuminare.
La Santita non ha mai avuto nulla a che vedere con latto sessuale, chi
parla di Yoga non parla di astinenza sessuale, la vita coniugale non e un
ostacolo per levoluzione spirituale se questa viene conIusa e perseguita. Resta
peraltro il Iatto di realizzare il controllo dei sensi e daltra parte la liberta di
coito non comporta necessariamente un eccesso poiche ciascuno si comporta
secondo le proprie necessita, le proprie esigenze, soprattutto secondo la meta da
perseguire, tenendo presente principalmente di non Iare nulla senza
comprenderne perIettamente il perche. E preIeribile vedere un essere senza
inibizioni che vive secondo natura sia pure con i suoi desideri di soddisIazione
animale, che vedere pullulare il mondo di gente Irustrata, completamente
introversa, con orribili volti da morti che vagano senza godere la vita, ignari
della realta dellesistenza contrastando le loro aspirazioni Iisiche sotto
lapparenza di un ideale mistico, la cui incomprensione e dimostrata dalla
mancanza di serenita.
Lo Yoga costituisce invece una perIetta conoscenza delle diverse
esperienze della vita, i metodi in Iondo importano poco, ma va sottolineata la
necessita di un insieme di sistemi ed e pertanto indispensabile passare attraverso
i vari stati delle realizzazioni della saggezza. Penso che ora sara
suIIicientemente chiaro cio che ho voluto dire presentando lo YUG sotto
laspetto di una dottrina, che di Iatto esiste, ma non era ancora il tempo,
lUmanita non era pronta; sono perIettamente convinto che gli Uomini di questa
generazione siano in generale pronti per recepire il concetto di Yoghismo.
Qual e il primo comandamento, domando uno
scriba al Cristo. Amerai il Signore Dio tuo,
con tutto il tuo cuore, con tutta lanima, in ogni
pensiero e con tutta la tua Iorza.
E linsegnamento dato da tutte le religioni. I Giudei hanno come primo
principio che il loro Dio e il Dio di tutto il mondo e che sia che gli si renda culto
o meno, non cambia nulla, poiche anche i non giudei possono ugualmente
salvarsi in base al principio di universalita insegnato dal Patriarca Abrahm, che
Iu il primo a proclamare la Paternita di Dio. Il primo credo del giudaismo e
Credo con tutta la mia Fede che il Creatore e lAutore e la Guida di tutte le
cose create che Egli solo Ia, Iece e Iara.
Mentre i cristiani suddividono Dio in piu persone, il dio dIsraele e UNO
e Indivisibile. Allo stesso modo il Dio dei musulmani, che viene dichiarato solo
e assoluto Maestro dellUniverso (El-Hamdu Lillahi Rabbi el Aalamin) ed e a
Lui che i maomettani rendono grazie cinque volte al giorno. Lo stesso
insegnano i Brahmini, che sostengono che solo pronunciare il nome di Dio
signiIica aderire al suo culto.
Si sa che Krishna diceva che non importa il modo in cui si nomina Dio,
rendendogli omaggio o insultandolo, poiche si dimostra la sua esistenza
pronunciando il suo nome.
Amare Dio con tutto il cuore, con tutta lanima, con ogni pensiero e con
tutta la Iorza, signiIica vivere per Lui in ogni istante e intensamente. Praticare la
religione una volta la settimana non vuol dire rendere omaggio alla divinita! Lo
Yogi si perIeziona allo scopo di acquisire maggiore Iorza; la pratica delle
discipline lo porta a realizzare un controllo del corpo e dello spirito, che e
lunica cosa che lo puo rendere capace di amare Dio in tutta la Iorza, con ogni
pensiero. Il suo cuore rimane chiuso ai beni di questo mondo e la sua anima e
rivolta completamente a un sol punto, cosa che un mistico, un religioso, un
illuminato non possono Iare. Quale religione o quale IilosoIia insegna o Iornisce
i mezzi per una tale possibilita? Il Cristo da un comandamento e le Chiese si
accontentano di ripeterlo senza oIIrire un metodo, questo povero mondo va in
rovina, poco ma sicuro, e nessuna IilosoIia e stata capace di prevederlo nel
corso dei secoli, tutto rimane in Iorma soggettiva, ma il Cristo ha detto Amate
con tutto il vostro cuore, cioe con labnegazione di qualsiasi altro amore
(Luca, XVI, 26-27), anche di se stessi, con tutta lanima cioe in questo caso lo
psichismo, e tutta la psicologia che deve mirare a realizzare questa intenzione o
andare persino ancora piu in la intendendo con anima (i chakra) la materia
plastica, vale a dire il doppio, i centri energetici del corpo Iisico, oIIrire inIine
lilluminazione completa, nascere psychicon anche quando si sia stati seminati
somaticon, come direbbe S. Paolo. E dico: con ogni pensiero e questo e in
78 Conclusione
relazione allo Yoga, il pensiero sempre unito, lo Yug, lidentiIicazione e inIine:
con tutta la forza, si tratta qui speciIicatamente della Iorma Iisica, poiche e
necessario perIezionare il corpo per essere in grado di oIIrire qualcosa di
decoroso a Dio. Siamo precisamente in presenza dello Yoga, lunico sistema
che oIIre un metodo completo; inIine la capacita di seguire il comandamento
dato dal Cristo, luniIicazione di noi stessi con Dio , la comprensione che noi
non costituiamo se non UNO, rappresenta lUnione, la comunione, la
reintegrazione, lo YUG.
Non intendo dilungarmi, sullatto damore che costituisce lAmare Dio...
Tutte sanno naturalmente che non si tratta dellamore abituale e normale, ma
dellamore universale, dellamore mistico, dellamore santo, ecc... e ancora con
questo si esprime male il concetto di questo amore e la gente parla dellamore
come Ionte principale nellapproIondimento del grande problema da risolvere.
Niente di tutto questo, lamore, anche nella sua Iorma piu elevata, non cessa di
essere un codice morale. Amatevi gli uni gli altri vuole dire: intendetevi,
comprendetevi, uniIicatevi.
Dio da a Jehsu Christo due degli attributi dellAssoluta perIezione: verita
ed Esistenza. Questi attributi lo rendono Divino, ma per quanto concerne il suo
attributo morale: lAmore, egli Iu umano, quindi, in un certo qual modo
imperIetto. Lui stesso poi disse che non era perIetto, e che solo Dio lo era. La
sua Missione, che si diIIondeva grazie allattributo umano dellAmore, aveva
pure lo scopo di rivelare un attributo divino, la Verit, mediante
linsegnamento dellEsistenza (spesso mal tradotto con il termine Vita che e
completamente diverso e non una qualita Divina, bensi umana).
Come Iamoso terapeuta (terapeuta Iu anche lappellativo di alcuni Esseni,
che non vivevano reclusi, ma viaggiavano insegnando e curando) non sempre
curava per ottenere buoni risultati con le sue cure (Marco,I,34) ma per insegnare
che lo spirito e piu Iorte del corpo (Luca,XII,4) e che e dello stato mentale di cui
dobbiamo soprattutto preoccuparci. La malattia e per lo piu dovuta la nostro
squilibrio psicologico, pertanto e verso un ristabilimento essenzialmente
psichico che dobbiamo orientare i nostri sIorzi. La medicina vecchio stile
consiste unicamente in una sintesi di anatomia e patologia. Da parte loro le
religioni dei nostri giorni insistono unicamente sul carattere spirituale mentre
alcune IilosoIie sono attente soltanto al lato materiale dellorganismo. Per
quanto riguarda lessere umano dobbiamo considerare la sua composizione
globale, sia biologica che psicologica, ed e questo che ci insegna lo Yoga.
La psicologia Ireudiana ha dato un notevole impulso a questo Iatto:
linterpretazione dei sogni da parte del celebre proIessore viennese e stata Ionte
di importanti rivelazioni. Gia Aristotele (385 a.C.) aveva scritto unopera sui
sogni e sulla loro interpretazione. Il Ienomeno del sogno non e un semplice Iatto
incidentale nella vita delluomo; non e soltanto importante come simbolismo
dellinconscio, in quanto cio consente di tenere presenti e trarre vantaggio dalle
Conclusione 79
scene viste che lasciano intravedere la coscienza addormentata. Ce da
domandarsi a volte se il sogno non e una specie di autosuggestione
dellinconscio, inIatti molto spesso il sogno e la reminiscenza dei ricordi celati
nel piu proIondo del proprio io interiore. Il problema dellautosuggestione e
stato sempre molto importante nel campo delle religioni. Il cristianesimo in
particolare adotta mezzi molto semplici per risvegliare lautosuggestione Ira i
suoi adepti; il modo in cui la Chiesa presenta la sua architettura, la musica, gli
incensamenti, i cantici, in una parola tutto un ambiente, ha lo scopo di indurre i
membri della comunita verso unidea che la mente accettera piu Iacilmente
grazie alleIIetto psicologico prodotto. E, in un certo qual modo, una
eterosuggestione, vale a dire una idea suggestiva che proviene dallesterno e che
prepara la suggestione personale (autosuggestione). Il meccanismo e semplice:
prima si accetta lidea come possibile, poi come ragionevole e inIine essa viene
globalmente riconosciuta come Verita.
Il proI. Coue ha gia suIIicientemente descritto questo metodo, per cui si
puo prescindere dal riportare esempio sulla trasIormazione che avviene per
mezzo della suggestione.
Lopposto dellautosuggestione, il nemico in certo qual modo di questo
stato mentale, e la pratica Yoga in generale, che consente alla Volonta di
esercitare appieno il suo ruolo. Sin dalle prime discipline di Hatha-Yoga ci si
deve abituare ad esaltare al massimo il Libero Arbitrio instaurando una Iorza di
pensiero che domini le abitudini, costumi, il normale meccanismo al quale
risponde la maggior parte degli esseri umani. Superare i complessi, i tic, le
manie e il primo lavoro da compiere per poter analizzare in perIetta coscienza
lio che dovra staccarsi da tutte le personalita strane o individuali, poiche
generalmente viviamo sotto una massa di meccanismi; una specie di
automatismo regge sia la vita Iisica che quella psicologica dellindividuo. Lo
Yoga aiuta a trascendere questo stadio e a realizzare la sua potenzialita
sIuggendo al tipo di ipnosi sotto il quale evolve.
E per opporsi al determinismo della maggior parte delle religioni che il
sistema Yoga si pone, non come un credo, ma come un metodo di realizzazione
personale, e non si basa sulla necessita di credere, per cosi dire, nei principi
religiosi di accettare qualcosa ciecamente senza sapere esattamente cose,
poiche credere signiIica pensare che una data cosa possa essere o non essere, e
non esistono veriIiche, ma semplicemente un credo.
Si puo pero dire che la Iede gioca un ruolo nel metodo dello yoghismo
nel senso che si tratta di conIidare in noi stessi, e cioe indispensabile armarsi di
una potenzialita sovranormale, diciamo di una Iorza divina o di cio che nella
lettera di S: Paolo agli EIesini (VI, v.11), viene chiamata larmatura di Dio di
cui dobbiamo rivestirci secondo questo grande Istruttore cristiano, ovvero di cio
ce e a nostra disposizione, larmatura del piano divino, le Iorze sovranormali per
80 Conclusione
lottare, non contro il corpo (v.12) ma contro lignoranza (il principe delle
tenebre cuoi si allude nel v.13).
Pertanto lo spirito che non si rende conto che egli e Dio non puo resistere
ai giorni Iunesti (v.13), cioe alle cattive inIluenze, ai giorni neIasti (quando le
conIigurazioni planetarie sono maleIiche). Lo Yoga e lunico modo che oIIre la
possibilita di sIuggire alle inIluenze astrali, uscire dallo Zodiaco, trascendere la
zona dinIluenza, sIuggendo prima ai costumi, alle abitudini, ai concetti limitati,
ecc. (zodiaco mentale), per sottrarsi inIine al meccanismo della collettivita. Il
karma puo cosi essere modiIicato mediante la realizzazione dellUnione:
Jivatma-Parmatma, cioe: Realizzazione...
17 agosto 1952
Prima di concludere deIinitivamente Iacciamo pausa e a titolo di
divertimento ho preso oggi alcuni libri scelti a caso dalla biblioteca, che
mi hanno Iatto trascorrere una giornata in lettura. Psychology in the
Service oI the Soul di L.D.Weatherhead, The Higher Power you can
use del proI. McDonald Bayne, So send I you do O. Chambers, e
come quarto libro The True Christian Religion di E. Swedenborg.
Stavo leggendo questa mattina durante una leggera colazione la rivista
giapponese dell Ananai-Kyo e la mia conclusione e identica a quella cui
sono pervenuto gia da molto tempo: Iinora si e trattato di unesposizione
incompleta di teorie e naturalmente non ho la pretesa di Iornire una teoria
completa (soprattutto in questopera), ma sostengo che esiste e che e alla
portata di chiunque. E chiaro che la via intellettuale e molto diIIicile da
realizzare dato che la sua estensione e incommensurabile. Credo di avere
una capacita eccezionale per quanto riguarda la rapidita di lettura; vi era
un tempo che avevo labitudine di tenere sopra il tavolo 3 o 4 libri che
leggevo contemporaneamente. Ho perso un po della mia abilita di quei
giorni in cui giocavo a scacchi, deIinivo un problema di scienza
planetaria e consultavo testi di teologia per non perdere tempo. Ho letto
molto poco in questi ultimi anni e sono arrivato a pesare, come molti
altri, che i libri non insegnano grandi cose e che la vera conoscenza
proviene da una scala piu elevata mediante un sistema di realizzazione
intuitiva, anche se qui dissento spesso dai miei contemporanei, giunti alla
stessa conclusione, per quanto riguarda il metodo per conseguire questa
realizzazione intuitiva che, secondo gli altri, non si presta ad essere
deIinita. Uno si lamenta delle complicazioni che vi sono intorno alla
verita, dio deve essere qualcosa alla portata di tutti, e vero, ma da parte
mia mi aIIretto a rispondere: si, la Verita e semplice, ma ci sIugge perche
si vuole trasIormarla secondo la propria volonta o Irapporre alibi, scuse o
condizioni alla sua realizzazione, che avviene in Iorma molto semplice.
Lho detto tante volte che non so se e ancora necessario insistere sul Iatto
che la Verita non puo appartenere al passato (perche NON SAREBBE
PIU la Verita), ne al Iuturo (perche NON SAREBBE ANCORA la
Verita), ma deve necessariamente appartenere al PRESENTE.
Dimenticare il passato e il Iuturo (sIuggire al tempo e allo spazio), in
altre parole distaccarsi dal mondo Iisico, e il mezzo per constatare che ci
troviamo nellordine del presente eterno e non limitato (coscienza
82 Conclusione
universale) nella pienezza della contemplazione di Dio (samadhi). Ogni
volta che si espone questidea, la risposta non si Ia attendere e la gente
dice ma mio marito mi aspetta, oppure mia moglie ha bisogno di me
o ancora io devo pur pensare ai miei Iigli, o devo Iare una cosa, ecc.
Tutte le Iutilita delle risposte ignoranti, mi ribatte Luca in particolare al
v.26 del cap. XIV, al quale Ianno riIerimento tutti gli Istruttori. Ma se ci
si impegna a cercare qualcosaltro, in eIIetti vi e qualcosaltro: e il
programma che si sviluppa nei Collegi Iniziatici che ho predisposto con
le materie di studio piu diverse (astrologia, psicologia, esoterismo,
teurgia, teosoIia, teologia, ermetismo, simbolismo, magnetismo,
ipnotismo, psicoterapia, metaIisica, metapsichica, archeologia,
archeometria, geometria esoterica, guametria, musica, pittura,
misticismo, ecc.).
In tutte queste materie vi e certamente la Verita, ma la Verita e
semplice e deve essere colta istantaneamente senza ulteriori
considerazioni conoscitive, il che non e alla nostra portata dato che non
abbiamo saputo rendercene conto pienamente, inIatti le dottrine sono
rimaste semplici Ionti di documentazione come la letteratura che ho letto
oggi, piacevole indubbiamente, con punto di vista molto interessanti da
prendere in considerazione, ma rimane esente da possibilita pratiche, non
oIIre una sintesi di realizzazione. Forse Yug Yoga Yoghismo otterra un
miglior risultato in tal senso. Evidentemente i miei scritti
scombussolano un po la morale comune; la gente vive con lidea del
peccato, la liberta e limitata da cio che diranno gli altri, le persone si
impongono una specie di morale ipocrita o una sorta di codice che
deIinisce cio che e bene e a tal proposito mi piace molto questo
passaggio di Psychology oI the Soul (p.176):
Sex hunger is not more wicked than Iood hunger, unless you
become morbid about it, and by gloating over it, and by turning it
towards a perverted goal, you make it into sin. It is interesting to notice
that when Jesus said: every one that looketh on a woman to lust aIter her
hath committed adultery with her already in his heart (Matteo, V,28). He
used the greek word gunaika (juvatka) which oIten means married
women and many scholars think the phrase is who looketh upon a
woman, with the intention to lust, which is a very diIIerent thing Irom
the mere stirring oI physical Ieeling. Sex Ieeling by itselI is not sin. Che
tradotto in italiano e Lappetito sessuale non e peggiore dellappetito
alimentare, amenoche non lo si rivolga verso uno scopo perverso, perche
allora lo si trasIorma in peccato. E interessante osservare che quando
Conclusione 83
Gesu disse: Chi guarda una donna con lussuria, ha gia commesso
adulterio nel suo cuore (Matteo, V, 28) ha usato il termine greco
gunaika che spesso viene usato nellaccezione di donna sposata, ma
molti eruditi pensano che questa Irase suoni come colui che guarda una
donna con intenzione sessuale che e molto diverso dal semplice
insorgere di una sensazione Iisica. Limpulso sessuale non e di per se
peccato.
A poco a poco gli psicologi oIIrono al mondo una visione piu
ampia delle cose e le liberta naturali sono sempre meno considerate come
anormali: si va vieppiu imponendo una maggior indipendenza.
Ma evidentemente si sIugge ancora la consapevolezza di tutto un
mondo, tema questo del secondo libro menzionato allinizio di questo
capitolo, poiche sono le vibrazioni dense di cio che si trova tra 34 e 64
onde per pollice che danno al mondo le Iorme Iisiche cosicche molti
credono che queste siano tutto cio che esiste, dato che Iorzatamente una
gran quantita di cose rimangono invisibili (al di sopra e al di sotto della
gamma di vibrazioni citata), ma non per questo non esistono.
Per quanto riguarda la serie di studi missionari di O Chambers, non
vi e in realta esposto niente di nuovo, e una concezione inIantile di una
religione esposta poveramente.
Si osservi ad esempio che le grosse religioni come il buddismo e il
brahmanesimo non hanno missionari, come non li ha il giudaismo. La
proIondita dei loro concetti e le loro solide basi non richiedono
propaganda o pubblicita scandalosa da parte di religiosi che assumono a
volte laspetto di agenti commerciali.
In So I send you vi e un commento azzeccato su Matteo, cap.
XIV, v.19, che si puo riassumere dicendo che camminare sulle acque
sembra essere molto piu Iacile di andare sulla terra ad insegnare la
dottrina del Cristo. E un Iatto, perche Iar arrivare la luce a una
moltitudine che vuole continuare a rivoltarsi nel Iango non e cosa Iacile,
ma a volte sarebbe necessario spiegare in che consiste questa Luce e non
oIIrire soltanto unimmagine che rappresenta un Messia di cui nessuno
comprende la Missione o la Ragione. La massa si lascia Iacilmente
trasportare dal sentimentalismo o dalle suggestioni, il che andrebbe
analizzato in un trattato a parte. E insomma indispensabile un metodo e
non una conversione, il mondo ha bisogno di un sistema e non di una
credenza.
84 Conclusione
E anche indispensabile che questo sistema venga compreso prima
che (giunga il tempo che) degeneri in dogma. Cito da La Vera Religione
Cristiana di Swedenborg: Lunico Dio e chiamato Jehovah, ecc.
Che cose esattamente Jehovah? Va innanzitutto chiarito il
signiIicato di Yod-He-Vaw-He che questautore non spiega nella sua
opera dando cosi luogo a grosse deIormazioni Questo svedese Illuminato
cosi continua (pag.27): Jehvah signiIica Io sono...ed e chiaro che Dio
e stato chiamato in questo modo sin dai tempi piu remoti secondo quanto
dice il libro della Creazione (Genesi).
Eso es correcto: Nel primo capitolo della Genesi troviamo la parola
Dio ma nel secondo capitolo troviamo al vers.5 Jehova Dio,
nelledizione Irancese Dio Eterno, nelledizione inglese di King James
troviamo Lord God (con la parola Lord scritta maiuscola per
richiamare lattenzione).
Perche la versione Irancese di Luigi II riporta Eterno, e in quella
inglese troviam Lord, che vuol dire signore. Nella Bibbia inglese
moderna di Ferrar Fenton leggiamo: Ever Lasting (sempiterno) al posto
di Lord e anche in grassetto per dare enIasi al concetto. Non ho
sIortunatamente a portata di mano altre Bibbie, ma ricordo di aver
consultato la versione olandese, scandinava, spagnola, tedesca, russa,
greca, latina, ecc. e di aver trovato numerose diIIerenze tra parole che
dovrebbero invece esprimere uno stesso concetto in senso ben preciso. In
realta si tratta spesso di un signiIicato completamente opposto a quello
originale.
Se consideriamo la Cosmogonia di Mose, da cui Iu tratta questa
parte della Bibbia, troviamo in tutta la prima parte del Sepher Bereshith
la parola Elohim, mentre nella seconda parte vediamo comparire la
parola Ihoah (cioe Jehovah).
Questo termine Jehovah e evidentemente di importanza capitale
nelle ricerche mistiche, perche e Dio in una maniIestazine diversa da
Elohim come viene chiamato primigeniamente allinizio del tempo.
Jehovah e la deIormazione di IEVE, i quattro elementi dellantica
Iisica, il Valore Simbolico in quintessenza di YNRI, e anche lAzoth o la
Sacra Torah, come pure il resto del quaternario che abbiamo gia
considerato precedentemente.
Poiche Yod-He-Vaw-He (IEVE) e il testimone dellAdamah unito
ad Eva, si riIerisce dunque allYod primigenio unito al nome della prima
donna; il nome di Dio (Jehovah) IEVE e cosi materialmente dei due
Conclusione 85
primi esseri umani (Adam simboleggiato dallo Yod e Eva) e signiIica in
senso letterale Io Sono, poiche ci e dato di essere sempre Adamo o Eva.
Si osservi che la parola donna viene usata nella Bibbia a partire
dal terzo capitolo della Genesi ed e allora che compare il nome Eva (v.2).
Nel testo originale abbiamo: Wa-ikera ha-Adam shem Aisheth-o hawah
chihiwa haith aen-cholhai(ed egli, Adamo, dette nome alla sua sposa
intellettuale (130), Hewah (131) poiche essa era la madre di ogni
esistenza).
Questo Io Sono, attraverso lidea in tal modo espressa, costituisce
la spiegazione del nostro stato di ESSERE, intendendo con cio il Iatto di
esistere, trovarsi costantemente nello stato PRESENTE. Dobbiamo
comprendere che la matrice, la madre di tutte le cose e il Verbo essere
eternamente in azione e rappresentato da Dio nella Iormazione di Eva
(mitologicamente la prima donna) e la conIerma di esistere di Iatto
mediante lidea dellIo che Dio Ia vivere allegoricamente attraverso
Adamo (creazione umana originaria).
Si sa che Jehovah vuol dire Io sono dice Swedenbong, ma
dimentica che la massa ignorante non ne comprende il Iondamento e
allora si Irammischia un guazzabuglio di concetti.
Abbiamo innanzitutto il Penso, dunque sono di Rene Descartes,
quindi lio sono materializzato nellegocentrismo, o spiritualizzato nel
Jehovah dei giudei; inIine vari gruppi si sono appropriati del termine Io
Sono per Iarne il motto di qualche nuova scuola di psichismo dove ho
visto poveri alunni dibattersi in un orribile stato ipnotico, pretendendo di
essere in contatto coi maestri dellinvisibile o di avere realizzato lio
superiore grazie a una specie di autosuggestione ripetendo la parola io
sono. La maggior parte di questi studenti poi ignora completamente da
dove derivi il termine in se. Ho parlato con unanima che non conosceva
Descartes e non si rendeva nemmeno conto che stava rendendo culto a un
Dio di concezione giudaica, e poi parlava del conte di St. Germain senza
aver mai visto una sola lezione o estratto della TrinosoIia; in una
mescolanza di spiritismo e di documentazione presa a casaccio, questi
maestri danno in pasto una terribile brodaglia di occultismo che
provoca soIIerenze nella povera gente non adeguatamente preparata. E
generalmente negli Stati Uniti che si Iormano questi gruppi, che poi
diIIondono le loro dottrine ovunque. Gli americani sono abituati a venir
cercare, principalmente in Francia, i Iondamenti degli insegnamenti
esoterici, e con una piccola dose Iormano un catechismo molto
suggestivo.
86 Conclusione
Le possibilita implicite nel pronunciare lIo Sono sono molto
diverse secondo quello che si intende. Si aIIerma la personalita (lio
egoista), si venera Dio secondo la concezione ebraica (Jehovah; le stesse
sette cristiane usano nelle loro missioni il nome di Dio secondo questo
concetto), o si aderisce alla IilosoIia cartesiana, ecc.
Si sa che i discendenti di Abraham avevano dimenticato il nome di
Dio durante la permanenza in Egitto e Iu di nuovo trasmesso al popolo
mediante linsegnamento di Mose. Il Grande Istruttore interroga Dio
attraverso se stesso (Esodo, II, 13), su qale e il suo nome e la risposta di
Dio (v.14) e: Io Sono Colui che Sono (nella versione inglese dice: I am
THAT I am, mentre nelledizione di Fenton abbiamo: I am WHAT I am)
e ancora una volta uno si perde in congetture...
Possiamo sempre evidentemente aIIermare Io Sono se si pensa che
sia il nome di Dio, poiche siamo Iatti a sua immagine, siamo Lui.
Ho gia trattato questo passo (Genesi, I, 29) che non solo e stato
trascritto nelle varie lingue con parole diverse, ma presenta anche un
signiIicato diverso nelle varie edizioni Torniamo ancora una volta
alloriginale:
Wa-iaomer Aelohim nahasheh Adam be-tzallme-nou chi-de-
mouthe-nou, wire-ddou bideggath ha-lam-w be-hoph ha-sha-maum,
wbe-behemah, wbechol-ha-aretz wbe-chol-ha-remesh ha-romesh hal-
ha-aretz.
E disse, Lui-gli-Dei, Iacciano Adamo a nostra immagine,
conIorme allsimile-alla-nostra, ed essi avranno lo scettro sui pesci del
mare e gli uccelli del cielo e sulla razza dei quadrupedi e su tutti gli
animali della terra e su tutti gli esseri viventi che strisciano sulla terra
And, He said, He-the-gods, we will make Adam in the shadow oI
us, by the like-making ourselves, and they shall hold the sceptre, in the
spaun breeding Kind oI the seas, and in the Ilying oI the heavens, and in
the quadrupedly-walking kind, and in the whole earth-born liIe, and in all
moving thing crawling along upon the earth.
Facciamo luomo a nostra somiglianza, quindi come nostro riIlesso
(somiglianza Ira macrocosmo e microcosmo) e poi: essi avranno,
espresso questa volta al plurale. Essi avranno lo scettro, cioe regneranno
(lo scettro come quello dei sovrani, dei re, come ho gia detto in
precedenza).
Non so se e chiaro per tutti, ma mi pare che Iaccia una qualche luce
sul problema di Dio che Ia luomo a sua immagine. SIuma limpressione
che Dio e luomo siano due cose separate e si comincia a rendersi conto
Conclusione 87
dellUnita di queste due diurne maniIestazioni (ma questo puo anche
essere un Iatto illusorio, come sempre la maya orientale).
Abbiamo visto il problema delle Iorme e in eIIetti molto poco si sa
sul Iatto che dove ce la realta, e sempre presente cio che e specioso,
eIIimero, Iallace.
Leggo poi in La vera religione cristiana (nel capitolo Dio
Creatore):
Quando Dio ebbe creato il Cielo e la Terra, si riposo il giorno del
sabbath....
Immagino che non sia necessario che io esprima il mio punto di
vista sulla creazione del Cielo e della Terra, poiche ho gia detto che si
tratta del PRINCIPIO di corrispondenza, ma per quanto riguarda il
sabbath sussiste spesso un Ialso concetto che e bene dissipare. Gli ebrei
hanno labitudine di contare i giorni della settimana e sabbath signiIica
semplicemente settimo. Ho sentito dire, specialmente nei paesi
anglosassoni, che il sabbath corrisponde alla Domenica! Alcuni
considerano questo giorno come il sabato, ma si deve tener presente che
non si tratta di un giorno particolare e che neppure corrisponde alla
nostra enumerazione di lunedi, martedi, mercoledi, ecc. E un nmero e va
quindi considerato in corrispondenza della successione dei giorni della
nostra settimana.
La maggior parte dei testi dice: Wa-ichall Elohim baiom ha-
shebini melacheth-o asher hasah, wa-sheboth baiom ha-shebihi mi-chol
milacheth-o ascher ha-hah. (Ed Egli, Lui-gli-Dei, completo nella
maniIestazione Ienomenica, la settima, latto sovrano che aveva
esercitato, ed Egli ritorno alla maniIestazione, ed Egli ritoro alla
maniIestazione luminosa universale, la settima, dopo aver esercitato ogni
azione della Sua sovrana potenza) (And he IulIilled, He-the-Gods, in the
lights maniIestation,the seventh, the sovereign work which he had
perIormed, and He restored himselI in the lights maniIestation, the
seventh, Irom the whole sovereign work which he had perIormed).
Non si tratta di sabbath come nome di un giorno ma di settimo, e ci
si domanda come i traduttori siano arrivati ad una simile interpretazione:
Si riposo il sabato. Cio e gia in Swedenborg e anche prima del secolo
XVII e i pensatori hanno esposto i loro commenti su questi temi che
ignorano completamente.
Evidentemente il settimo giorno comporta una certa diIIicolta
nello spiegare quale Iu il primo giorno e i vari autori si trovano in
imbarazzo nellavanzare una qualche teoria.
88 Conclusione
In Occidente, dove si usa il calendario solare, linizio del mondo
dovrebbe essere posto in relazione con la domenica (giorno del sole) e
allora il settimo giorno corrisponderebbe al sabato (giorno di Saturno),
percio la Iine della settimana sarebbe rappresentata dal Sabbath (il
settimo e sarebbe quindi del tutto logico riposare per rispettare i precetti
cristiani. Allora ci si domanda: perche tutta la cristianita onora la
domenica? Si considera generalmente come primo giorno della settimana
il lunedi (giorno della Luna), il che e un concetto giudaico. InIatti per li
ebrei la Luna e il pianeta prmordiale e il loro calendario e basato sul
movimento lunare (e non su quello solare come per i cristiani). Il primo
giorno dunque per i Figli dIsraele e il Lunedi, linizio della settimana, il
che pone come settimo giorno la domenica, in cui dovrebbe cadere la
consacrazione settimanale, ma ecco invece che i giudei considerano
sacro il sabato. E allora?
Il settimo giorno si e perso dunque da qualche parte...e uno si
perde nel volerlo cercare.
Insistiamo ancora una volta sul testo originale della Bibbia
(Genesi, II, 3): Wha-ibarech Elohim aeth-iom hashebihi, wa-ikad desh
aoth-o chi bo shabath E Dio benedisse il settimo giorno e lo santiIico
(la sua esistenza).
Questa e uninterpretazione del tutto diversa e un ragionamento ben
diIIerente, allora perche ripetere in maniera idiota: Il settimo giorno Dio
creo il Settimo (il settimo giorno Dio creo il Settimo (il settimo giorno
Dio creo il Sabbath!..)132
Dio (in realta e da dimostrare che si tratta di un Dio diIIerente, ma
comunque tralasciamo pure questa questione) benedisse il settimo giorno
ed ESSO si santiIico (ne santiIico lesistenza per il Iatto che ritornava ad
essa); e cosi che si esprime il testo ebraico: Egli ritorna alla sua ineIIabile
deita.
Nulla impedisce di rispettare questo settimo giorno che indica il
ritorno del Creatore al suo stato non-maniIestato precedete a quello
creativo. Sabbath, Saturno, Sette... concetto di reincarnazione, stato
Iinale, morte di un ciclo, ritorno ad un altro piano.
Si ricordera che anche nei Collegi Iniziatici del Sud, le Scuole di
SA, quelle che emigrarono verso Oriente (poiche quelle di AS, i Nordici,
ristagnavano) linsegnamento ha subito una trasIormazione, ha concluso
uno stadio, e proseguito ad un altro diverso, non e stato Assimilato agli
Conclusione 89
altri principi occidentali ma ha Salvato il patrimonio iniziatico avendolo
portato altrove.
Le sette di SA (che sono diventate SA-mata, SA-me-te, SE-mi-ti,
semitiche) sono state piu tardi considerate come SantiIicate, come il
popolo benedetto il popolo eletto (gli eletti, i prescelti).
Si puo poi parlare di un giorno santiIicato, un giorno di riposo se si
vuole, ma non si deve usare una parola ebraica che vuol dire sabato per
indicare la nostra domenica (ce e il primo giorno e non il settimo se si
segue lantico principio semitico in basde al quale il giorno della Luna (il
lunedi) e quello primordiale.
Per me, di Iatto, tutti i giorni sono santiIicati dal Creatore e nello
Yoga si inizia proprio con una santiIicazione trasmutando il primo centro
neuroIluidico (cakra Muladhara) simboleggiato dal pianeta Saturno.
Lilluminazione delle sette ruote magnetiche segna un ordine che va da
Saturno al Sole, poiche linvoluzione (lincarnazione divina nelluomo,
lombra della Divinita che riveste lindividuo, Dio che Ia luomo a sua
immagine) e dal Sole (Brahma-Rundra) che lAnima Universale e discesa
nellessere incorporandosi attraverso i chakra Iino a poggiare alla base
della colonna (Mula-Dhara), caratterizzata da Saturno, il compimento del
lavoro di Dio, il riposo del settimo giorno, la Iine della settima epoca, i
sette gradini discesi da Elohim lungo gli stadi del microcosmo: la
SantiIicazione di se stesso, il SHABATH...
18 agosto 1952
Arriva sempre un momento in cui i libri non insegnano piu niente,
e vero e so quale riIlessione Ia la maggior parte degli studiosi che e alla
ricerca della Verita. Il Iatto e che non puo essere espressa in parole.
Tuttavia prima di arrivare a questo stato di riIiuto di scuole, libri, maestri,
ecc. Ci si deve Iormare unopinione che non puo scaturire se non da studi
molto approIonditi dei testi, dei vari concetti e degli istruttori che si sono
succeduti nel corso dellevoluzione.
Gia da tempo non leggo piu libri, tuttavia in questo momento sono
ricorso ad alcune opere come riIerimento, ed anche, lo conIesso, per
pormi entro la corrente delle varie opinioni, ma constato, ahime, che
spesso le opere anche quelle istruttive non Iorniscono, malgrado tutto, la
chiave del mistero; il lettore si trova a dibattersi Ira diverse impostazioni,
e non sa che Iare. Che metodo seguire? Si trova di Ironte a varie teorie,
molto spesso convergenti, bisogna ammetterlo, cambia solo il valore
delle parole e linterpretazione del signiIicato viene lasciato
arbitrariamente a ciascuno, secondo la sua mentalita.
Il grande illuminato scandinavo Swedenborg, che ho gia
menzionato ieri, ha indubbiamente dato un contributo al mondo, ma ho
Iinito questa sera il suo libro La Vera Religione Cristiana e devo dire che
se lapproccio era molto buono per lumanita del secolo XVIII, non so se
il valore di questi trattati e ancora lo stesso a partire dal secolo XIX. Il
misticismo dei nostri giorni e una sintesi di intellettualismo e di
esperienza personale, il IilosoIo non deve piu necessariamente Iare
riIerimento alla Chiesa organizzata per esporre il suo insegnamento
religioso, la religiosita stessa e di altro ordine. Lintelletto, la conoscenza,
il Sapere in generale non sono piu privilegio di monaci o di pochi eruditi
Iuori della religione; luomo di strada ha spesso concetti suIIicientemente
ampi sui vari problemi scientiIici e IilosoIici e il mondo attuale richiede
soprattutto una psicologia trascendentale in luogo di una religione (va
detto, molto spesso mal compresa) cui non puo aderire per mancanza di
spiegazioni adeguate al suo spirito evoluto.
Si sa che il peccato originale non e latto carnale cui si e pensato
molto spesso a causa della nostra Iormazione sul catechismo cristiano, ne
e un peccato conoscere la Verita, perche (e il caso di dirlo) si capisce che
e stato per voler sapere che Adamo ad Eva hanno commesso il crimine
del quale oggi e responsabile tutta lumanita. Si trattava di un albero (la
Conclusione 91
mela simbolica) al centro del giardino dellEden, che essi non potevano
toccare perche era lalbero della scienza. La scienza sarebbe dunque un
peccato? Lalbero in eIIetti insegnerebbe molte cose, questo Irutto
proibito e la conoscenza ed e vista come male. Perche Dio dovrebbe
impedire agli uomini di avere un intelletto? E arrivare poi ad unire
loggettivo con il soggettivo?
Nel Supplement (p. 843), Swedenborg scrive: ogni uomo eredita
dai suoi progenitori la perversione ma solo pochissimi sanno dove risiede
questa perversione. Essa e radicata nellamore per il possesso, nellamore
per il dominio, che se non e avvertito, si trasIorma in ambizione di
dominio su tutto, Iino al punto di voler essere invocati e adorati come
Dio. Questo amore e il serpente che ha ingannato Adamo ed Eva,
dicendo alla donna: Dio sa che il giorno in cui voi ne mangerete, si
apriranno i vostri occhi e diventerete come Dio (Genesi, III, 4-5).
Lautore continua con una dissertazione IilosoIica e, troppo
occupato contro la teologia della Chiesa Cattolica Romana, tralascia
lanalisi di questo passo biblico cosi importante.
Osservo innanzitutto che in molte versioni inglesi e detto:
diventerete come gli dei (plurale) poiche nel testo e detto come Aelohim
che signiIica Lui-gli-Dei perche mai dunque non si e usato Iin dallinizio
gli dei dato che a partire dal primo versetto della Genesi e detto In
principio Aelohim creo, ecc., che si dovrebbe tradurre come In
principio gli dei hanno creato, ecc..
Ce sempre questo Iatto illogico delle traduzioni troppo libere;
diIatti si sono rilevati molti errori, poiche ce innanzitutto una bibbia in
versione originale, poi una versione autorizzata, poi una rettiIicata,
corretta, ampliata, ecc. E non immutabile come devono essere i testi
sacri.
Daltro lato, per quanto concerne il giorno in cui voi ne
mangerete, osservo che in alcune versioni e detto nel giorno, il che
introduce un altro concetto poiche nel giorno, nella Luce, nella
comprensione, rappresenta lopposto di: nelle tenebre, nellignoranza,
ecc. Inoltre il giorno e una deIinizione che Ia anche pensare a: in un
certo giorno, in una data Iissa, il giorno, il periodo, lepoca in cui
assimilerete, ecc.
Quando si parla del serpente (Genesi, III, 1), nel testo originale e
scritto Nahash, che si puo tradurre letteralmente come serpente, ma
lebraico non va sempre inteso nella sua accezione grammaticale, ma il
piu delle volte in quella simbolica, poiche sappiamo che ogni parola
92 Conclusione
(specialmente nelle lingue antiche e soprattutto secondo un concetto
orientale) ha un0interpretazine testuale, Iigurativa, ecc. Anche per noi,
malgrado la poverta delle nostre Iorme despressione. Per esempio:
Wha Nahash haah, haroum... signiIicherebbe Lansioso ardore era
una passione generale in mezzo a una completa animalita133.
La passione, il principio cieco, il desiderio, linvidia, lamore del
sapere, non sono piu un semplice rettile, ma una conoscenza. Il serpente
rappresenta per alcune razze il simbolo del Sapere, della Sapienza stessa
come negli Antichi Testi Orientali. Non e Iorse qualcosa di beneIico
piuttosto che di maleIico? Perche dobbiamo interpretarla come maleIica a
causa di un serpente? Non sto Iacendo unaIIermazione, semplicemente
presento i due aspetti, non suppongo nulla, esprimo soltanto unidea,
questo e tutto; dobbiamo contrapporci molto energicamente agli
atteggiamenti assunti dai meno versati.
Il nahash e soprattutto un principio, unidea, un piano mentale Iorse
contrapposto a Ionah (Genesi, VIII, 10), che e stato malamente tradotto
con colomba, come thebah e stato tradotto con il termine arca...!
Ricordiamo unultima volta il testo della Cosmogonia di Mose
(trascrizione di Fabre dOlivet): E aspetto ancora un settenario di giorni
(periodi luminosi) e di nuovo invio Ionah Iuori della Thebah.
Sarebbe evidentemente necessario scrivere un libro apposta per
approIondire questo concetto, poiche e chiaro che esprime qualcosa di
piu importante del Iatto di inviare una colomba Iuori da una casa
galleggiante. Siamo soprattutto in presenza di un insegnamento dei piu
esoterici di cui non intendo divulgare i principi, come nel caso della
precedente menzione dello Ojas-Yoga con il metodo del Laya, ometto
quindi i commenti su nahash, Ionah e la stessa thebah, riservando
allinsegnamento orale questa lezione di cui non ricordo che i
Iondamenti.
Non vanno prese come coincidenze le analogie tra quanto detto e
cio che abbiamo analizzato in precedenza (IEVE), poiche i vari passi
(Matteo, V, 28; Esodo, III, 13-14; Genesi, II, 3) indicano un parallelismo
entro levoluzione iniziatica e latto sessuale indica qualcosa di molto
diverso da cio che abbiamo appreso Iino ad ora. Lunione dei due
principi (maschio e Iemmina) ha qualcosa di sacro, che e stato proIanato
da unidea indubbiamente materiale, naturale, e di qui deriva il termine
EVA per la prima donna, del quale il simbolico Adamo, sostituito in
esoterismo dalla lettera YOD, e la chiave della Iunzione. Questa
relazione nei suoi diversi aspetti puo essere Ionah o Nahash (puro o
Conclusione 93
impuro), lo stato mentale durante il coito (la simbolica Thebah) che da
come risultato la Iusione delle due polarita (Adamo ed Eva nello Yod
unito a He-vaw-he), per ottenere lilluminazione, lo YUG.
Gli uomini hanno aderito a varie religioni, si sono legati a diversi
dogmi, hanno dato la loro vita per credo dei quali per lo piu non avevano
compreso nulla, e io ammetto che non sara grazie a questa mia
esposizione che il mondo sara salvato; lungi da questa pretesa, intendo
rivolgere piu un richiamo che dare una vera spiegazione.
Lessere umano oscilla tra un estremo e laltro senza rendersene
quasi mai conto. Va molto bene credere in unidea Iiutando che essa e
motivo di pace ma il mondo e veramente in pace? Lessere in particolare
ha veramente vinto lo stato caotico con il quale aIIronta anche il piu
piccolo problema? Le religioni sono scuole di morale che a volte oIIrono
una belle disciplina, ma non risolvono il problema centrale: quello della
Vita.
Se vogliamo vivere con il proposito di perIezionarci e prepararci ad
esistere realmente si rende assolutamente necessario un codice, una
dottrina e indubbiamente il mondo ha bisogno di essere orientato verso
una migliore comprensione delle relazioni (interpersonali). Ogni
religione o sistema IilosoIico porta una nuova oggettivita, ma dimentica
la realta della Vita, che e per molti lunico problema. Per quanto riguarda
coloro che non credono nella vita, quelli che si ritirano del mondo
credendo in un principio eterno, la cosa e Iatta: essi non chiedono nulla,
hanno trovato la soluzione ai loro problemi, ma sono molti? Vi sono
alcune grotte nel Tibet occupate da asceti di questo genere. Ho visto
caverne nelle rocce dellHimalaya dove vivono saggi in meditazione, ma
a parte questa manciata di esseri che si sono realizzati, sono molto pochi i
privilegiati che vengono al mondo per compiere una missione ben
deIinita, quelli che hanno avuto la Iortuna della realizzazione e si
dedicano quindi ad aiutare e ad assistere i Iratelli per Iar provare anche a
loro il Nettare Sublime.
Il mondo e tuttavia popolato soprattutto da uomini che anelano ad
arrivare alle Cime della Spiritualita, ma come?... hanno prima la necessita
dellapprendistato della Vita, per poterla poi lasciare per lEsistenza.
Per quanto riguarda il sistema di vita, nessuna psicologia e stata
Iinora in grado di oIIrire al mondo, non diciamo il godimento e la Ielicita,
ma neppure la Pace. Se molto tempo Ia, per alcuni millenni si e oIIerto un
sistema psicologico basato sulla Tradizione Iniziatica, per una civilta,
unEra di calma, alla quale oggi nuovamente aspiriamo, lunico rimedio
94 Conclusione
appare ora il ricorso a questo sistema, sereno dei Collegi Iniziatici, che
non costituiscono in se la soluzione, ma preparano il genere umano a una
rieducazione, avviandolo per il Sentiero della Completa Realizzazione.
La moderna psicologia (che e al tempo stesso quella antica di
migliaia di anni) si basa sullesteriorizzazione dellindividualita che deve
annicchire la personalita; e la realizzazione personale mediante un
metodo che va bene a tutti senza tener conto di credo, religione o cultura,
e lo Yoga inteso nel suo vero signiIicato, come ho cercato di dimostrare
qui. E un complesso di conoscenze insieme a unidentiIicazione del se,
ma non di un io superiore e un io inIeriore, come molti credono.
LIdentiIicazione e uno stato di realizzazione puro e semplice, senza
discussioni sullo spirito, o Dio, o lanima, unesperienza personale che
inizia con lessere Iisico, con la salute, con gli esercizi che danno un
equilibrio al mondo della materia, prima di iniziare ad agire sul piano
soggettivo. Il piano metaIisico sara preso in considerazione dopo aver
posto le basi di una vera cultura.
J. Krishnamurti ha chiaramente deIinito questa necessita di
ricercare la comprensione e non il comIort. Si cerca sempre il comIort sia
nel mondo materiale che in quello mentale, e un momento o laltro
sopravviene necessariamente la disillusione. Perche cercare di soddisIare
lo spirito, quando e indispensabile soprattutto comprendere il perche e il
come. Basta osservare tutte le brave persone che vanno alla messa
domenicale per capire che esse provano unaspirazione alla pace (che in
realta, ricevono). Alluscita dalla cerimonia, vi e una radiosa luminosita
sui loro volti, ma questo stato al quale sono pervenute non e duraturo. Lo
stato nel quale si trovano e come quello di colui che e stato in ipnosi ed e
Ielice e considera come assolutamente reali le idee che gli sono state
invece inIuse dallipnotizzatore; lillusione continua Iino a quando il
soggetto non lascia la scena del teatro dove e stato ipnotizzato.
La Verita non e qualcosa di bello ne di repulsivo, come Dio non e
ne buono ne cattivo e la luce non e dentro la religione o dentro
loccultismo. Si deve ricercare la Verita nellinIinito eterno e non in un
insegnamento, in una dottrina, in un libro, in una scuola, in un concetto, e
tantomeno nellintellettualismo, nellarte o nella scienza, perche non sono
che dei costumi che delineano il cammino, sono tappe che aiutano a
percorrere il Sentiero. LIniziazione non e una cerimonia, uno studio piu
o meno complicato, ma piuttosto uno stato di realizzazione da
raggiungere, e benche si raggiunga per mezzo di una documentazione sui
Conclusione 95
vari aspetti del pensiero umano, va chiarito che le materie considerate
non sono loggetto, ma semplicemente i mezzi.
I membri di alcune congregazioni aIIermano di essere liberi per il
Iatto di trovarsi in determinate condizioni, liberi di agire entro il cerchio
di limitazioni del dogma al quale appartengono.
Lo struzzo e il miglior esempio di questo tipo di umanita che
nasconde la testa sotto la sabbia per non vedere il pericolo; aderendo a un
dogma, un credo, un tempio, limitandosi a una credenza, la gente
generalmente rimane a livello della prima educazione che corrisponde
allistruzione inIantile. Come i cavalli da tiro ai quali nelle grandi citta
vengono messi i paraocchi perche non si spaventino, cosi gli uomini si
riIiutano di vedere la Verita ed e sicuramente lunico rimedio oIIerto loro
come pozione contro la paura.
Invece di aspettare il disinganno, perche non avere uno spirito
critico abbastanza Iorte da aIIrontare il dubbio realizzando le
interrogazioni su se stessi, invece di aspettare che il dubbio venga
seminato da altri nel nostro spirito? Analizziamo, studiamo, cerchiamo di
perIezionarci nei diversi campi e avremo allora un ediIicio (e questa
parola e stata scelta apposta) concreto, il vero Tempio di Dio (dato che
siamo Iatti a sua immagine).
Questo metodo avra come conseguenza linstaurarsi di una verita
propria al di la dei conIini delle possibili limitazioni delle varie sette che
sono state organizzate per canalizzare il pensiero della gente. Tuttavia
questa Verita completamente personale si riunira, ne sono sicuro, alle
Verita altrettanto completamente personali di tanti altri e quando avremo
raggiunto completamente questa luce che regna ovunque e soprattutto
avremo stabilito la vera INIZIAZIONE, che si realizza mediante
lesperienza personale, abbandonando sia i propri pregiudizi come pure
quelli di qualsiasi altro. LUnione con la grande collettivita e il Regno
dello Spirito Santo, la Coscienza Universale, il terzo stadio dellAssoluto
(Vita-Forma-Pensiero). Ci resta da Iormare questa coscienza, non come
un magnetismo astrale bensi in Iorma tangibile, poiche il PENSIERO e
Creativo e otterremo allora il ristabilimento della nostra vera FORMA; il
movimento non e limitato a un numero di vibrazioni percettibili
unicamente attraverso il nostro corpo Iisico ma vanno rimosse tutte le
limitazioni di colore, di luce, di tonalita del mondo Iisico conosciuto, per
esistere in un mondo senza limitazioni che ci Iara veramente vivere, cioe
non semplicemente aderire a un meccanismo Iunzionale organico, ma
esistere di Iatto nel principio VITA.
96 Conclusione
In eIIetti Adamo ha peccato nellabbandonare lo stato
contemplativo per vivere semplicemente; in un certo qual modo ha
cessato di esistere. Luomo generalmente riIlette questo stato, volgendosi
al mondo dei sensi malgrado i suoi ideali. Cio avviene per quasi tutti ed e
uno stato nel quale per di piu si pretende che luomo viva
necessariamente due tipi di vita e si limiti ad essi: quello materialista che
segue la morale tradizionale, leducazione ortodossa, ripetendo le parole
della religione, e il piano delluomo spirituale, diviso tra la Fede e
lapplicazione della ragione alla vita quotidiana.
Lessere umano ricerca una concordanza tra la religione e la vita
moderna, che non e tanto un Iatto di applicazione, quanto piuttosto di
uscire dai conIini tanto del soggettivo quanto delloggettivo e soprattutto
di capire prima di mettere in pratica. Negare la realta del soggettivo e
dimostrare ignoranza, ma negare lesistenza del mondo oggettivo e
lasciare il problema irrisolto. Non stiamo considerando lUnione dei due
aspetti, poiche la Fede non va conIusa con la Ragione, bisogna andare al
di la di queste considerazioni e realizzare uno stato reale con entrambi,
sopprimendo le complicazioni del mondo materiale e convertendo il
mondo spirituale n un Iatto concreto. Loggettivita del campo astratto
non solleva dubbi nel mistico anche quando si trovi obbligato a
soddisIare le sue necessita Iisiche, biologiche, o ad adeguarsi ai costumi
della collettivita nella quale vive. La soggettivita e presente anche nei piu
accaniti atei, e questa relativita nel nostro modo di intendere le cose e i
Iatti che ci stanno intorno e stata oggetto di piu di una considerazione
scientiIica e Ia rilevare lesistenza di un piano sovranormale. Di Iatto
liniziato e lunico che puo Iare questo esame ponendosi al di la delle
suddette barriere. Si intende generalmente per mondo civile la
generazione che ha saputo modernizzarsi in un apparente comIort di
Iorme, mentre in realta non ha apportato grande soddisIazione al pensiero
umano turbato sempre dagli stessi problemi molto piu proIondi della
politica o della sociologia in generale.
I discepoli di R. Tagore pretendono che il loro Maestro abbia
oIIerto al mondo la soluzione del problema. Platone ha bandito tutti i
poeti dalla sua repubblica ideale e Nietzsche aIIerma che i poeti
raccontano bugie e di Iatto sanno ben poca cosa, invece il divulgatore del
Gitanjali e su una posizione completamente diversa, anche se da parte
mia penso che si rivolga soprattutto agli idealisti e non risolva granche il
problema che di Iatto continua ad esistere.
Conclusione 97
Voglio dire che Tagore si limita ad essere un espositore emotivo di
amore e di orazioni, vive intensamente e conosce molte cose; il mantra
Shantam, Shivam Advaitam (Pace, BeneIicenza e Unita) costituisce il
suo leitmotiv.
Tuttavia egli aIIerma che non vi e che UN solo Sentiero per
conoscere la verita, che esiste attraverso linterpretazione di noi stessi,
attraverso tutte le cose, e di Iatto lo Yoga, lIdentiIicazione. Si presenta in
un certo qual modo come un banthika e si leva contro gli asceti isolati,
ma il suo motto principale di volonta e di sacriIicio e male interpretato
dallIstituzione che lui stesso ha Iondato. E certamente un mistico-
idealista, ma e questo che da uneducazione al mondo?
E stato Ruskin a dire che leducazione non consiste nellinsegnare
alla gente le cose che non conosce, poiche questo compete allistruzione.
Far imparare le cose che non si sanno e compito delle scuole
uIIiciali con istruttori, con proIessori che insegnano alla gente a
conoscere cose che ancora non conoscono. Bisogno Educare lumanita e
questo consiste nellinsegnarle a comportarsi come non si sta
comportando.
Listruzione ha bisogno di materiale; Platone lha deIinita come la
direzione che si deve indicare alla gioventu verso una retta ragione
conIermata dalla Legga e sanzionata come buona dallesperienza degli
antichi. Per quanto riguarda leducazione non e necessario disporre di
opere scritte, ma si deve cominciare dallorganismo per studiarlo come
mezzo di perIezionamento, poiche e grazie alla Iisiologia che otteniamo
una corretta psicologia, come ho gia dimostrato precedentemente.
LEducazione riguarda insieme la natura Iisica, intellettuale e spirituale.
Da Platone in poi (ed anche prima di lui) sono numerosi quelli che
hanno cercato di dare al mondo un sistema governativo adeguato, con
piena soddisIazione di tutti. Anche alcuni movimenti, sotto il nome di
religione, hanno cercato di avocare a se la direzione dellumanita; la
Chiesa di Roma senza esservi riuscita e sette musulmane, quali il
SuIismo e il Bahaismo hanno cercato in questi ultimi tempi di espandere
il loro potere.
Il SuIismo, setta di musulmani persiani, ha avuto dei grandi mistici
quali Saadi, lastrologo Al-Birumi, Avicenna, Ralizis, Averroe e
lalchimista Geber.
Il Bahaismo, da parte sua, e un movimento religioso sorto in Persia
a meta del secolo XIX ad opera di Mirza Ali Mahomet (1819-1850);
allinizio Iu denominato babaismo (Bab e il nome religioso di Mirza).
98 Conclusione
Alla morte del Iondatore i discepoli seguirono il successore Mirza Husain
Ali Nuri nella citta di Costantinopoli dove egli si dichiaro Gran ProIeta e
adotto il nome di Baha ULLah; alla sua morte nel 1892 Iu suo Iiglio
maggiore Abdul Baha che assunse la direzione del movimento e alla sua
morte il capo del Bahaismo divenne suo Iiglio, il grande Shoghi EIIendi.
Baha ULLah continuo ad essere venerato come il grande illuminato, e
Iu lui che ne scrisse i regolamenti e organizzo il movimento
amministrativamente ed ebbe la Iermezza di dichiararsi il ProIeta
annunciato dal culto (nel 1863); Iu imprigionato nel 1868 e in un certo
qual modo pone le basi della sua religione come Mahomet utilizzando
come rivelazioni le opportunita Iornite dalle circostanze.
Tutte queste associazioni adottano un tono di universalismo, anche
se non si tratta che di unidea, e la maggior parte dei movimenti
dellultimo secolo sentono la necessita di aIIermare che e indispensabile
unirsi, anche se spesso non si tratta che di una dichiarazione, invece che
di unattuazione, dato che in realta ciascuno pretende di dominare. In
teoria tutte le nuove organizzazioni proclamano lobiettivo dellunione di
tutte le idee mentre in realta resta sottinteso che ciascuno conserva le sue
posizioni. Ho avuto la possibilita di constatare che in varie sette e gruppi
di molte parti del mondo il termine Iraternita e un titolo che si
accaparrano generalmente i piccoli raggruppamenti.
Nei paesi occidentali si appropriano del termine Iraternita
cristiana ecc., con una Iacilita che lascia tutti soddisIatti, poiche con il
nome di cristiano si intende civilizzato.
La GRAN FRATELLANZA UNIVERSALE che e unIstituzione
che esiste realmente ignora queste banali piccole discussioni da
parrocchietta, allo stesso modo in cui un adulto non presta attenzione ai
bambini che giocano ai cow-boy e agli indiani. Naturalmente e inutile
spiegare ai ragazzi che il cavallo sul quale stanno dondolandosi e di legno
o di cartapesta e non ha nulla del Vero cavallo.
Non ce aIIatto Iratellanza universale in tutte queste associazioni
che continuano ad essere tipicamente islamiche, induiste o buddiste.
Voglio dire, come, immagino, qualsiasi persona sensata, che il termine
Iraternita universale non si puo applicare se non a quella Istituzione che
insegna in un modo universale tutti i concetti del pensiero umano senza
Iare pressione per unidea piuttosto che unaltra.
LAugusta Gran Fratellanza Universale da migliaia danni veglia sui
destini del mondo e riprende il suo posto per Rieducare lUmanita
Conclusione 99
aIIinche, come in altri tempi in alcuni periodi obliati dalla nostra storia, il
genere umano possa vivere di nuovo in unEra di serena comprensione,
in perIetta armonia, perche si compiono le predizioni sullEta dellOro,
lepoca acquariana, il grande periodo di Pace.
Non posso negare che la Grande Istituzione sia servita da veicoli i
cui nomi terminano in isma per diIIondere, secondo lepoca e il luogo,
le teorie che, benche piu o meno inIiciate dai dogmi, pure poggiano sulle
basi del suo insegnamento. In altre parola, tutte le societa di spiritismo,
occultismo, teosoIismo, islamismo, ebraismo, buddismo, ecc., sono state
agenti non coscienti o involontari che indirettamente hanno ricordato le
chiavi, le parole chiavi, gli insegnamenti basilari che non sono stati
compresi dalla massa, ma sono stati raccolti qua e la degli iniziati (non
INIZIATI), esseri suIIicientemente pronti a staccarsi da questi ismi e
stare allerta nel momento in cui, come dice il celebre assioma: Quando il
discepolo e pronto, appare il Maestro.
Questo ulteriore ismo, mi riIerisco al titolo di Yoghismo di
questo libro, va inteso come un richiamo, la base dellinsegnamento dello
YUG posto come dottrina, espresso ancora una volta in Iorma di ismo;
non si tratta di una nuova scuola di pensiero, ma sempre la stessa, la Via.
Questa Iniziazione Tradizionale richiede tuttavia di seguire un cammino,
e lo Yoghismo descrive lo stato di coscienza e levoluzione dellautore,
che ha percorso velocemente i crocevia esoterici, si cui annota qui i
punti principali.
I Vedanta erano un tempo di moda, grazie al loro divulgatore dei
nostri tempi, cioe Swami Vivekananda che ha saputo rendere attraente
questa IilosoIia basata sulla piu pura essenza metaIisica (si tratta di una
metaIisica!).
Vedanta vuol dire etimologicamente Iine dei Veda e nella vita
doggi siamo molto lontani dallapplicazione dei Veda. Si deve tuttavia
rendere omaggio ai Veda, che sono stati i primi libri ad insegnare che
lUniverso e inIinito in spazio e eterno in durata, anche se abbiamo
creduto che si trattasse di un concetto moderno e soprattutto occidentale.
Sappiamo che ce una Irase, che non sappiamo da dove provenga, che
dice: Non ci Iu inizio e non ci sara Iine.
Anche quando la religione poggia sui Veda, come possiamo
veriIicare, 206 milioni di indu in India non riescono a raggrupparsi nel
Vedantismo puro (gli indostani si dividono in 206 milioni di induisti, 69
milioni di maomettani, 9 milioni di buddisti). Vanno sempre piu
aumentando gli induisti non indostani, ed anche molti occidentali Iuori
100 Conclusione
dellIndia hanno abbracciato la religione dei Bramini. E noto che mentre
i cristiani credono che ogni anima abbia inizio con la nascita in questo
mondo, gli indu da parte loro insegnano che lanima delluomo e
immortale (Veda), che lo spirito delluomo e unemanazione dellEssere
Eterno e non ha inizio come non lo ha Dio stesso.
Il Vedantismo e specialmente la volgarizzazione di Vivekananda,
va bene soprattutto per lIndia, come lui stesso ha scritto ne Il problema
dellIndia moderna e la sua soluzione (articolo introduttivo in bengali
nellUdvodhana del 14 gennaio 1899):
LEuropa e lAmerica sono i Iigli progrediti dello Yavana, la
gloria dei loro antenati, ma i moderni abitanti del paese di Bharata
(lIndostan) non sono Iorse la gloria degli antichi Arii?
Lo Swamiji ricerco soprattutto una soluzione per il suo paese e
viaggio allo scopo di intensiIicare i contributi e laiuto contro le altre
religioni dalle quali riIuggiva. In occasione del primo numero del
bollettino bisettimanale in bengali della Missione Ramakrishna disse:
La delegante propaganda buddista vuole Iare nuovamente
dellIndia un grande monastero?
Dal mio punto di vista mi sembra che cio non abbia niente della
religione universale, ma sia piuttosto una propaganda nazionalista
(Iondamentalmente religiosa, a quanto capisco), ancora una religione a
senso unico, come il cristianesimo pretende di Iare del mondo un pianeta
cristiano o lIslamismo che vuole convertire il mondo alla Iede di
Maometto. Il Maestro dello Swami era un po piu saggio, si sa che
Vivekananda era un passionale, mentre il suo Guru, Sri RamaKrishna il
Paramhansa era piu sereno. E per questa sua passione attiva (qualita
rajasica) che lo Swami ha dedotto una Iorma di Yoga con caratteristiche
piene di calore, un Raja Yoga in accordo con le sue idee e soprattutto con
il suo temperamento che disgraziatamente ha divulgato e si adatta troppo
bene al mondo attuale. Magari si trattasse del vero Raja Yoga nella sua
linea tradizionale, si tratta invece del suo commento, della sua idea
personale sul Raja Yoga. Da parte mia mi sono guardato bene dallo
scrivere un libro intitolato YOGA poiche esprimo unopinione n po
personale sul complesso del tema e preIerisco usare il termine
YOGHISMO senza imporre a nessuno la via che ho tracciato, un po
inIluenzato Iorse dalla mia individualita, e non esigo assolutamente che
gli altri se ne Iacciano partecipi come invece ha tentato di Iare lo Swami,
cercando di imporre la sua personalita, invece di eclissarsi dietro la
saggia Iigura del suo Maestro.
Conclusione 101
In questo stesso ordine di idee, ma con molto maggior tolleranza,
con uno spirito piu universalista, si esprime lo Swami Jatiswarananda.
Faccio una citazione del suo libro La Vita Divina.
Cercando di realizzare la sua vera natura, egli (luomo) trova che
quello che chiamo il suo se e unicamente unombra della Realta e che
la sua personalita e semplicemente un riIlesso del Principio Eterno.
Raggiunge la PerIezione nel suo ideale quando diventa uno con esso.
Parlando su questo tema Sri Ramakrishna osserva: conosci te stesso e
conoscerai Dio.
Che cose il mio ego? E la mano o il piede o la mia carne, o il mio
sangue o qualche altra parte del mio corpo? RiIlettete bene e vi renderete
conto che no esiste lIo. Se anche si continua a curare una cipolla non
si trova il seme, il nocciolo. Cosi succede quando si analizza lego, ci si
perde nella vacuita (nothingness). In breve, quello che si trascura e
lAtman (il SE), il Chit puro (Coscienza Assoluta).
Dio appare quando lego muore.
Siamo in presenza di un proIondo insegnamento, in poche parole e
stata deIinita la questione; e lo YUG, di Iatto senza personalita, senza
apparenza, senza riIlesso, senza conIini, in realta solo il SE permane,
universale, imperturbabile, immutabile, eterno, illimitato, come lunico
elemento di tutte le cose. Un se, non personale, non divino, non spirituale
ne materiale, un se che include tutto e tutti, lIdeazione di cui ho Iatto
menzione precedentemente, e questo il vero Yoga, il sistema da
realizzare.
Nellinduismo i metodi non sono oggetto di discussioni metaIisiche
come nella maggior parte delle religioni, dei soggettivismi o degli
insegnamenti basilari; sono invece vere realizzazioni. I IilosoIi indu sono
stati uomini di realizzazione spirituale pertanto il loro sistema si basa
sullesperienza trascendente. I Darshana (punti di vista) costituiscono per
estensione i metodi IilosoIici, sono le visioni dirette sullesperienza della
Verita.
E detto nella Katha Upanishad (II, 24): Ne coloro che non si sono
dedicati a Irenare la perversione, ne i disordinati, ne coloro che non
meditano, ne quelli che hanno pensieri conIusi possono raggiungere il
SE, sia pure con la Conoscenza.
Ci vuole uno stato di serenita per aIIrontare il Sapere; Iin dallinizio
deve essere raggiunto uno stato di calma, e necessaria innanzitutto la
maestria del corpo e dello spirito, la salute Iisica quanto la salute morale.
102 Conclusione
Generalmente si cura il corpo ma non lo spirito oppure lo spirito ma non
il corpo; si deve trovare un giusto mezzo; un equilibrio.
In questo senso lo Yoga e inteso nelle Scritture come un termine
che signiIica dissociazione del Se dalle cose Iisiche (dallio personale) e
mentali (dellio superiore) e lunione con cio che e Impersonale ed
Eterno, Immutabile (Dio), e la bilancia Irapposta Ira due principi che
sembrano esistere, ma si devono Iondere perche si possa constatare che la
realta e UNA.
La Bhagavad Gita (XVIII, 62) insegna: RiIugiati nel Divino con
tutto il tuo cuore, e attraverso la sua grazia otterrai la pace suprema e
leterna dimora. E da questo insegnamento che il cristianesimo ha tratto
i suoi Iondamenti, che e poi la stessa lezione data dalla Tradizione
Giudaica nel primo comandamento.
Tenendo sempre il pensiero rivolto allo Yoga, lo yogi che ha
sottomesso il suo spirito, raggiunge la pace che ha in Me la sua sede, e
culmina nella liberazione Iinale (Bhagavad Gita, VI, 15). Ecco una linea
di condotta indispensabile per ottenere il risultato, poiche le vie, i metodi
oIIerti agli aspiranti si diIIerenziano soltanto per soddisIare i diversi
temperamenti e le varie tendenze, ma, come si e visto, poggiano sulla
stessa base ed e soltanto la tecnica che si diIIerenzia leggermente. Credo
di aver insistito a suIIicienza sulle discipline e di aver Iornito una
documentazione di carattere generale per Iamiliarizzare con gli esercizi
per il corpo e gli esercizi per lo spirito, vale a dire, una conclusione che
lascia liberta a ciascuno, ma che al tempo stesso pone in guardia contro
una accettazione troppo rapida e qualche teoria che verra conIutata per
mancanza di basi solide, ho cercato insomma di Iornire una protezione
allo studente per evitare che si venga a trovare in uno stato di suggestione
o di grandi promesse che in seguito lo lascino in mezzo a delle
alternative. Credo, se il mio pensiero e stato adeguatamente compreso, di
aver indicato una linea di lavoro, uno stimolo per una IilosoIia pratica e
possibile per tutti.
Bisogna distinguere naturalmente tra Hatha-Yoga e mortiIicazione,
tra Bhakti e sentimentalismo, tra Jnana e mero intellettualismo, tra Raja e
morbida inattivita.
Fermarsi ad uno di questi stati signiIica arenarsi miseramente,
sarebbe come Iermarsi a un insegnamento inIantile, ma la comprensione
di cio che e alla nostra portata non ha dopo poco alcun valore e si deve
tener conto che esistono altri insegnamenti che non sono ancora alla
portata dellindividuo che evolve lentamente in unascesa che lo porta a
Conclusione 103
quelle cime dove non esistono piu ne gli uomini ne le dottrine o le
religioni, ma unicamente la Verita.
Lo Swami Vivekananda ha detto umoristicamente: Va bene
nascere in Chiesa, ma non morirvi.
Lo Swami Yatiswarananda ha scritto (a pagina 55 della sua
Introduzione alla Vita Divina) Le religioni istituzionali possono Iare del
loro meglio per mantenere i loro seguaci in uno stato di perpetua
inIanzia, ma un vero aspirante che utilizzi al meglio la protezione e
lappoggio che gli vengono dati durante le prime Iasi della sua vita, dovra
evolvere e sostenersi con le sue sole Iorze traendo la sua ispirazione piu
dal Divino, che dagli uomini e dalle loro istituzioni. E questo il segreto
dellespansione nel mondo della Vera Religione.
Dal vedantismo puro e stata tratta la seguente citazione (che si
contrappone alla religione cristiana) la cui Iondatezza e avvalorata dal
Dr. Deussen, erudito vedantista tedesco: I Vangeli sostengono molto
correttamente lAma il tuo prossimo come te stesso come la piu alta
Legge morale. Ma, si domanda leminente cattedratico, perche devo
comportarmi cosi. E continua: Per ordine della natura non sento le
soIIerenze e i piaceri se non in me stesso e non nel mio prossimo. La
risposta non si trova nella Bibbia; prosegue, poiche questo venerabile
libro e ancora eccessivamente sotto linIluenza semitica e non si libera
dal realismo giudaico, piuttosto nel Veda e in particolare attraverso la
Iormula TAT TVAM ASI134 che esprime mediante tre parole
metaIisiche la stessa morale.
Come le altre IilosoIie luniversalismo del Vedanta Iinisce qui
poiche costituisce una soggettivita, Iorse anche una morale, ma e
soprattutto una metaIisica cui risulterebbe diIIicile inserirsi nei costumi
moderni.
Nella Mundaka Upanishad (III, 9 e 11) si legge In verita, colui che
arriva ad essere Brahma, e perche ha realizzato Brahma, egli si pone
aldila della perversione dato che e libero da tutti i vincoli del cuore, e
raggiunge la Immortalita.
Tuttavia, poiche appare che la Realizzazione deve essere
unassimilazione mediante una totale comprensione e un intendimento
perIetto, si dovra studiare, analizzare, constatare, meditare e sublimare
inIine la parte piu proIonda di se stessi, per arrivare ad essere completi:
cioe, unirsi, identiIicarsi: Yoga.
104 Conclusione
Cio che e l0essenza sottile in Quello, e che e tutte le cose. Quello
e il Se, Quello e la Verita, Quello sei Tu.
(Chandogja Upanishad, VI, X-3)
19 agosto 1952
Ricevendo ieri sera la corrispondenza, una lettera dallIndia mi ha
riportato per un istante latmosIera della mia permanenza a Bharata.
Quante volte, durante i miei pellegrinaggi mi sono Iermato nei piccoli
villaggi e subito mi si riuniva attorno un piccolo gruppo con cui ci
mettevamo a Iare delle discussioni teologiche.
Molte volte durante i miei viaggi a Dehra-Dun, Delhi, Agra,
Lucknow o Benares, ho sostato agli angoli delle vie, a parlare di IilosoIia
con luomo di strada... E stupeIacente vedere con quanta Iacilita si parla
in India delle cose dello spirito; si parla di Dio senza alcun problema.
Luomo della strada e sempre un po IilosoIo. Cio che generalmente
rappresenta per loccidentale una vera e propria disciplina o quanto meno
una cosa diIIicile da accettare, e per lindu un problema dei piu semplici,
egli assimila i problemi relativi al divino con una perIetta comprensione.
Le Upanishad insegnano che Brahma (Dio) e TUTTO e che noi
siamo lo stesso Brahma; la separazione non esiste e la diversita di
maniIestazione costituisce in certo qual modo unillusione (Maya). Non
esiste niente altro che Brahma, ne prima ne dopo.
Nel cristianesimo abbiamo Dio Creatore, vale a dire che gia prima
della creazione cera Dio e che poi cera qualcosaltro, cioe Dio mediante
la creazione Ia unaggiunta al suo stato di Divino Creatore. EGLI e
lUniverso. Invece lUniverso e in Brahma ed Egli e nellUniverso; non
si pone cioe il problema della creazione, poiche esiste senza principio e
senza Iine: e lEternita. Tutti i temi oziosi delle nostre metaIisiche
perdono di signiIicato davanti al Brahma, come lo vedono gli indu. Non
LUI e qualcosaltro, ma Lui come qualcosaltro; le Upanishad poi
non si preoccupano di dimostrare ne di sostenere lesistenza dellio o
dello spirito, o dellanima, non e necessario portare alcuna dimostrazione,
semplicemente tutto E.
Il Se e Brahman e Brahman e il Se, cioe il Se Universale o il Se
particolare, sono di Iatto Ialse divisioni, siamo noi che vediamo le cose in
questo modo, noi che Iacciamo delle distinzioni tra le Iorme, i pensieri, la
materia, lo spirito, ecc. Brahman e TUTTO e pertanto e UNO.
Gli Indu accettano questo Iatto con molta semplicita, ma non
ciecamente bensi perche se ne rendono conto. Quello che piu gli Ia
Conclusione 105
piacere e che cio venga loro conIermato di tanto in tanto, cosi io ripetevo
sempre e ovunque, durante la mia vita errante per la terra di Krishna,
tutte queste teorie che pure essi conoscevano perIettamente e che in ogni
occasione tutti riconoscevano come vere, anzi alcuni aIIermavano che era
cosi prima ancora che io lo dicessi; non insegnavo loro nulla,
semplicemente conIermavo il Iatto che essi amano averne testimonianza.
Ricordo una sera a Kutab-Pur, un paesino del distretto di
MuzzaIarnagar, dove ero arrivato in un giorno molto caldo camminando
sulla strada catramata, con i piedi che sproIondavano nellasIalto
bollente, poiche avevo da un po di tempo smesso i sandali e indossavo
soltanto la gerrua, portando come unico equipaggiamento la mia
lotha. Qui trovai gli amici che mi avevano oIIerto generosamente
ospitalita quando mi trovavo a Dehra-Dun. La Iamiglia Sharma, pur
dotata di unistruzione media, seguiva per quanto possibile la morale
induista tanto magniIicamente deIinita nei Veda. Terminato il pasto, mi
resi perIettamente conto che il mio ospite voleva parlare con me, anche
se sua moglie cercava di impedirglielo Mahatmaji sara stanco, bisogna
lasciarlo riposare, ma intanto il marito mi aveva seguito sulla terrazza
dove mi stavo sistemando per passare la notte.
Dal tetto piatto della casa Iatto a Iorma di terrazza, si godeva una
splendida vista della campagna che si estendeva ai piedi del villaggio; in
lontananza le iene ululavano per alcuni avanzi di carogna e sotto un cielo
stellato si respirava unaria di leggenda che una leggera brezza portava
dalla cordigliera dellHimalaya. Dopo avermi espresso la sua
soddisIazione per avermi rivisto, mi spiego che preIeriva vivere lontano
dalle grandi masse, dove sono cosi numerose le tentazioni di ogni genere.
Quanti europei sarebbero capaci di lasciare il comIort delle loro belle
abitazioni, le comodita delle grandi citta, per venire a vivere
spartanamente in uno di questi piccoli villaggi isolati, come il mio amico
di Kutab-Pur? Ben piazzato come commerciante a Dehra Dun, vi avrebbe
potuto vivere con la Iamiglia godendo di tutte le possibilita oIIerte dalla
vita relativamente moderna di quella citta rispetto a questo villaggetto
senza comodita e privo di ogni sosta di distrazione.
Come molti uomini della sua razza, preIerisce una vita sana,
seguendo il dharma, praticando le discipline che la Tradizione insegna.
Quella notte IilosoIeggiammo con tanta semplicita, come molte poche
volte mi e capitato di Iare con dotti saggi. Con questuomo di cultura cosi
semplice e stato possibile parlare delle piu alte realizzazioni spirituali,
mentre in Occidente spesso i miei interlocutori, uomini di chiesa,
106 Conclusione
avevano bruscamente tagliato corto con la conversazione. In eIIetti, ad
eccezione a volte dei monaci buddisti, sono state molto poche le
conversazioni veramente proIonde con i membri di qualche religione; i
cristiani in realta non hanno basi solide (lasciamo stare i protestanti che
evidentemente non possono sostenere seriamente una tesi) e anche tra i
cattolici e diIIicile che vi siano veri psicologi, ad eccezione dei gesuiti. E
in Tibet, con i Lama, che si possono avere sobrie e solide esposizioni
IilosoIiche. Il Geche tibetano (titolo che corrisponde
approssimativamente a Dottore in FilosoIia) e veramente preparato per
una comprensione totale dei problemi, anche metaIisici, non come noi
occidentali che non abbiamo che unidea relativa della IilosoIia,
completamente rivolta verso concetti sociologici, il che Ia pensare che i
nostri educatori non pensino ad altro che alla politica e non realmente al
problema dello spirito. A Ghjgatzeh (200 miglia a est di Lhassa) si
Iormano dei veri saggi ed e un peccato che non si abbia la possibilita di
avere a che Iare di tanto in tanto con i Rabjamba (Dottore universale)
nelle universita europee ed americane, anche se si calcola che vi sia una
media di 3 prescelti su 1000 aspiranti al titolo. Nel Tibet gli studi si
dividono in quattro Iacolta:
a) Norma di vita contemplativa,
b) Liturgia e culto,
c) Le 440 malattie e lenumerazione e la conoscenza dei loro
medicamenti
d) In 13 gerarchie sono classiIicati le orazioni (esorcisti,
incantesimi, mantra, ecc.,) e gli studi teologici (cristiano, musulmano,
vedantista, buddista, ecc.).
Anche se siamo ben lontani da questo nelle nostre Iacili
universalita, arriveremo indubbiamente un giorno a prendere inIine
esempio dallantico metodo del Sapere Tradizionale. Dovremmo
cominciare con un semplice metodo di coordinamento come nelle
IilosoIie orientali dove tutto e centralizzato e in un certo qual modo ogni
cosa e il prodotto di una linea basilare. Tutto converge verso unidea
principale senza disperdersi come avviene nelle nostre metaIisiche.
A U M, il celebre bija-mantra, e la rappresentazione delle 3
maniIestazioni dello stato divino, dei 3 piani delluomo, nonche dei 3
stati di coscienza dellessere. Pur essendo tre sillabe, sono in realta una
sola, il titolo stesso del mistero della santa trinita cristiana, o meglio
ancora sono in relazione con il trilogismo indu.
Conclusione 107
Vi e in tal modo unampia verita di spiegazioni che si possono dare
sul signiIicato di queste tre lettere che sono in un certo senso le lettere
madri dellalIabeto ebraico (Aleph, Mem e Shin) che si trovano in tutti i
dati importanti della Qabbalah. E possibile trovare rappresentata
ciascuna di queste tre lettere negli stati stessi di Ishwara, Maya e Bhuva,
per esempio identiIicati come Vita-Forma-Pensiero.
Non insisto oltre sulla qualita dellesistenza (dal latino Existere)
cioe al di Iuori dellessere maniIestato e Iisico. Comincia lesistere
quando ha termine la vita. Non intendo un terminare dovuto alla morte
(disintegrazione dellorganismo) poiche si puo esistere in questa vita
materiale se si cessa di limitarsi a vivere (o meglio vegetare) e si inizia a
rendersi conto dellesistenza eterna (bisogna nascere di nuovo).
Siamo in questo caso in presenza della parola sanscrita SAT
(esistenza); parola sacra per designare le vere qualita, quelle sante (anche
se si dovrebbe usare in questo caso la parola sacre). Nella trilogia indu
(Sat-Chit-Ananda) puo essere posta in relazione con il Dio Creatore (Dio
Padre) della teologia cristiana con El Aquil della dottrina musulmana, il
Tem degli egizi. E lESSERE (lopposto di Asat).
E dallAsat che il Sat e nato! Poiche dal Nulla promana lEssere,
dalla Non-Esistenza proviene lEsistenza, e tutto il principio Yoga
consiste nel ritorno a questo stato primigenio, dobbiamo cioe ritornare al
Non-Esistere. In tal modo tutta la dottrina si basa non solo su un lavoro
senza ricompensa, ma anche senza una vera meta come generalmente la
intendiamo, senza un obiettivo Iinale, senza nulla da contemplare, senza
un paradiso gradevole, senza una divinita di nostro gradimento, Nulla, lo
stato del Nulla, la Non-maniIestazione dalla quale siamo stati maniIestati
e verso la quale ritorniamo allo stato immutabile. Di Iatto, bisogna
chiarire che non si deve parlare propriamente di creazione, di vita, di
morte, di reincarnazione, di reintegrazione, poiche tutto questo e attivita
mentale, e in relazione alla nostra soggettivita, e il lavoro psichico che da
gioie, dolori, aspirazioni, inganni, lotte, riposo, ecc... SAT rimane
imperturbabile: E.
Dobbiamo renderci conto che Ishmara si riIlette in Jivatma, e come
un raggio luminoso su un vaso; Ishvara (il Se universale) e il Saguna
Brahman che prende un nome e diventa Jivatma, che e il Se che ha preso
una Iorma.
Non e necessario ricorrere a pseudo-IilosoIie per insegnare che il
sistema solare si riIlette esattamente nellatomo e che noi ci poniamo tra i
due come esatta riproduzione delluno e dellaltro. Quando vediamo che i
108 Conclusione
principali pianeti evoluti nel cosmo sono in numero di sette, non
possiamo Iare a meno di contemplare estasiati questa stessa evoluzione
nellinIinitamente piccolo e inIine, quasi a stabilire un equilibrio tra cio
di cui siamo interamente composti (i milioni di atomi) e quello di cui
siamo i costituenti (i milioni di esseri visibili ed invisibili che
compongono un sistema solare) vi sono le nostre sette ghiandole
principali (di cui i chakra sono le emanazioni), e cosi tutto si trova
veramente in un perIetto equilibrio, non per coincidenza ma perche di
Iatto si tratta della stessa cosa. La relativita interviene ancora una volta,
tutto dipende da dove si colloca il punto di relazione, ma tutto costituisce
una sola e identica cosa. Cio che si intende per Gerarchia altro non e, di
Iatto, che i gradi di maniIestazione secondo un processo di relativita, per
cosi dire, della nostra visione. RiIlessi multipli di una stessa cosa
costituiscono questo universo, il nome e le Iorme diverse per maniIestare
in diversi campi il Principio Unico.
Di qui derivano tutte le deIormazioni religiose che prendono dei
semplici aspetti nei loro signiIicati intrinseche ed esaltano il riIlesso di
una di queste maniIestazioni Iino al punto che alcune sette materializzano
lidea di un nuovo dogma. InIine proclamando che Fuori di qui non vi e
possibilita di salvezza, le Chiese creano il ben noto Ianatismo che la
verita e racchiusa unicamente nel proprio dogma e in nessuna altra parte,
come molti sostengono.
I giudei e i cristiani dicono: abbracciate il credo se volete
percorrere il cammino della Salvezza. Rispondete loro: noi seguiamo la
Iede di Abraham che ha proibito di incensare gli idoli e di adorare piu di
un Dio (Corano, cap. II, v. 29).
I musulamani135 non negano in alcun modo linsegnamento del
Cristo e neppure la sua rivelazione divina; dice il Corano: Noi
crediamo in Dio, nel libro che ci e stato inviato, in cio che e stato rivelato
ad Abraham, a Israele, a Isacco, a Giacobbe e alle sue dodici tribu;
crediamo nella dottrina di Mose, di Gesu e dei proIeti, noi non Iacciamo
alcuna diIIerenza tra loro e noi, siamo musulmani (ripetuto in varie
occasioni).
Un intero capitolo del Corano (III, la Famiglia di Imran) e dedicato
a Gesu il Nazareno. LAngelo disse a Maria: Dio ti annuncia il suo
verbo. Si chiamera Gesu, il Messia, Iiglio di Maria, grande in questo
mondo e nellaltro e conIidente dellAltissimo (v. 40).
InIine sempre lincomprensione e il dogmatismo sono dovuti
allignoranza; in eIIetti lignoranza costituisce un grande pericolo per
Conclusione 109
lumanita; da questa ignoranza (che nessuno vuole conIessare) nasce la
mancanza di tolleranza con la sua immediata conseguenza: il Ianatismo
causa atroci guerre.
Bisogna cercare di porre rimedio a questa ignoranza. I Collegi
Iniziatici aprono ora le loro porte al grande pubblico, il che rappresenta
indubbiamente un notevole progresso in questo senso. Riassumendo, tutte
le societa e tutte le religioni, soprattutto in questultima Era di 2000 anni
hanno contribuito a istituire la Gran Fratellanza Universale. Tutte le sette
di varie IilosoIie, le societa teosoIiche, i gruppi antroposoIici, le
associazioni rosacroce, le Logge massoniche, le scuole esoteriche oltre a
tutti i movimenti islamici, cristiani, buddisti, ecc, sono stati gli agenti
diretti o indiretti dellAUGUSTA GRAN FRATELLANZA
UNIVERSALE, che sussiste come Istituzione Suprema per il
raggruppamento di tutte le idee, senza distinzione alcuna, non gia
teoricamente o come semplice proposito, ma di Iatto, e attualmente sta
agendo in circa 50 paesi nei quali lAssemblea dei Saggi e rappresentata
da una Missione pubblica per intervenire nei Iatti sociali e indicare
nuovamente la linea di condotta al mondo in disIacimento. Di Iatto
GRAN FRATELLANZA UNIVERSALE e un termine generico per
indicare i milioni di esseri che senza etichetta particolare si sono
raggruppati per lavorare alla rieducazione dellUmanita senza alcun
ismo.
Questo periodo Acquariano (lEra di Acquario) vedra sempre piu le
persone di buona volonta sottrarsi deliberatamente al complesso generale
di religiosita per porsi a disposizione del Servizio Impersonale. AUM!!!
Aquarian
Universal
Mission
30 DEL LEONE, ANNO V DELLETA ACQUARIANA
Eccoci alla Iine di questo volume. Quale sara la sua sorte? Il
pensiero e creativo e questa esposizione prendera Iorma, senza dubbio in
seguito cambiera aspetto come ogni idea che allinizio viene concepita,
poi materializzata e inIine trasIormata Iino a perdersi tra le tante teorie
che sono state lanciate nel mondo.
Gli ebrei conoscono questi tre signiIicati del mondo: Briah, Assyah
e Yetzirah; il campo briatico e la creazione, il mondo assyatico e quello
che da la Iorma alla materia e, inIine, lo yetziratico e quello che causa i
cambiamenti di Iorma; siamo ancora una volta di Ironte alla trilogia come
la espongono gli indu: Brahma che crea, Vishnu che sostiene la Iorma e
Shiva che distrugge per trasmutare.
Un autore si aspetta sempre per i suoi scritti qualcosa di diverso,
crede di aver trovato il modo migliore di esprimere cio che il mondo sta
sempre cercando, in altre parole di poter dare la soluzione del problema.
Sono suIIicientemente umano da pensarla cosi. Ho gia detto
allinizio del libro che non ho la pretesa di essere un vero yogi, malgrado
abbia insegnato lo Yoga ad alcuni Saddak dellIndia e raggiunto il
Sadhana con tutte le sue esperienze.
Ho notato che si descrive troppe volte lo Yoga come una semplice
IilosoIia e ho cercato, analizzandolo come dottrina, di Iar capire che si
tratta di qualcosa di molto diverso da un concetto puramente orientale,
non si tratta nemmeno di esercizi o credenze speciali, di una Iorma di
ascesi o di una religione, inIine non ha niente a che vedere con tutti i
concetti relativi allo Yoga che comunemente la gente gli attribuisce.
Di Iatto e un Sistema che richiede prima unevoluzione attraverso
tutte le teorie Iino a trovarvi una relazione Iondamentale che serva a
costruire un metodo pratico di vita, non basato su un ideale qualsiasi ma
su un Principio di Realizzazione Integrale.
Potra sembrare in alcuni casi che abbia mancato lobiettivo; cio e
dovuto al Iatto che si e avuta troppo spesso unidea preconcetta
sullargomento e che si vuole racchiudere lo yoga entro dei limiti ai quali
non si puo adattare. E un sistema completo e ha ramiIicazioni nella
scienza, nellarte, nella IilosoIia e lo si puo sintetizzare in una psicologia
applicabile in qualsiasi momento senza barriere di razza, religione, credo,
cultura, sesso, concetti o metodo.
Conclusione 111
Tutto e posto a disposizione degli alunni per il loro sviluppo con
laiuto di quelle esperienze che si sono dimostrate di vera utilita nel corso
della storia dellumanita. Non reclamo, in realta, la paternita di alcuna
dottrina e neppure di un sistema personale. So che mi sono stati conIeriti
tutti i nome e i titoli possibili, sono usciti centinaia di articoli di riviste
sulla mia persona, non impedisco e non sollecito opinioni, ognuno deve
essere libero, come voglio esserlo io...
Si insiste sempre troppo sulla mia persona e mai abbastanza sul
MESAGGIO, si discute sulla nazionalita, leta, laspetto, ecc... che
importa tutto questo! Si vuole sapere a tutti i costi da dove proviene
linsegnamento di un Istruttore, quali sono i suoi studi, le sue
iniziazioni, le sue esperienze ma tutto questo non serve a Iar progredire
gli altri. Quando si capira che e indispensabile progredire da soli, si sara
Iatto un gran passo avanti... Il discepolo non ha bevuto lo stesso nettare
che ha dissetato il Maestro...
Le mie conoscenze provengono dalla Bibbia, dal Corano, dai Veda,
dal Bardo Thodol, dalla Torah, da opere come il Mathnawi libro suIi di
Jalalauddin Rumi, la Santa TrinosoIia di Saint-Germain, lArcheometro
di Saint Yves dAlvedre, la Lingua Ebraica Restituita di Fabre dOlivet,
dai classici della IilosoIia e dalle opere divulgative della psicologia
moderna. Si apprende nelle scuole, dalla natura, per mezzo dei bambini,
degli animali, e tutto contribuisce a Iormare quelle esperienze che un
giorno produrranno lESPERIENZA. Non voglio etichetta, al massimo
posso aIIermare di essere un Acquariano nel senso che vivo nellEra di
Acquarius, che sono una persona di tipo acquariano, come si avverte
sempre piu nellEra dellAcquario. Se Diogene stesse ancora cercando ad
Atene in pieno giorno con la sua lanterna per trovare lUOMO, Iorse mi
presenterei a lui semplicemente per vedere il risultato, come
unesperienza in piu...
Il mio libro non ha lo scopo di convertire o di Iare proselitismo per
la mia causa, perche i discepoli da parte loro troverebbero diIIicolta a
raggrupparsi sotto un nome e un titolo. Non basta essere Cristiano, si
deve realizzare il CRISTO, e inutile essere buddisti se non si e raggiunta
la coscienza buddica, e per chiamarsi yogi e indispensabile raggiungere
lo YUG.
Vi e uno stadio nella vita dellessere in cui si trascendono i nomi e i
sistemi, e cio si distacca dal piano Iisico per un mondo in cui regna
lUniversalita dellInIinito Immutabile che lascia intravedere la
Liberazione Eterna.
112 Conclusione
Ho conosciuto lEssere InIinito che Risplende al di la di tutte le tenebre
e le disillusioni; solo conoscendolo si sIugge alla morte. Non vi e altro
cammino verso limmortalita.
(Svetasvatana Upanishad, III, 8).