Francesco Bacone
Francesco Bacone
Francesco Bacone
che derivano dalle parole sono di due specie: nomi di cose che non esistono o nomi di cose che esistono
ma confusi e male interpretati. Della prima specie sono i nomi che danno origine a false teorie come ad
esempio nomi di fortuna,elementi del fuoco, alla seconda specie appartengono parole come umido,
generare, grave, che possono indicare cose diversissime. Tutti questi sono gli idola fori, cos detti perch
generati da quelle convenzioni necessarie tra uomo e uomo. Lultimo genere di pregiudizi quello
degli theatri che derivano dalle dottrine filosofiche del passato o da dimostrazioni errate; sono
chiamati cos perch Bacone paragona i filosofi del passato a mondi fittizi o scene teatrali. Le dottrine
filosofiche, e quindi gli idola theatri sono moltissime e divide le false filosofie in tre specie: la
sofistica,lempirica e la superstiziosa. Della filosofia sofistica il maggior esempio Aristotele che
cerc di adattare il mondo naturale a categorie predisposte e si preoccup di pi di dare definizioni verbali
che non a cercare verit. Al genere empirico appartiene la filosofia degli alchimisti che tenta di spiegare
ogni cosa solo con pochi esperimenti. La filosofia superstiziosa quella che si mescola alla teologia, come
Pitagora e Platone. Tra le cause che impediscono agli uomini di liberarsi degli idoli Bacone pone in primo
luogo la riverenza per la sapienza antica ed osserva che se per antichit si intende vecchiaia il termine
dovrebbe applicarsi ai tempi nostri e non alla giovent del mondo. Quellepoca e antica e maggiore per
noi ma rispetto al mondo nuova e minore e come lecito aspettarsi una maggiore conoscenza in un
uomo anziano rispetto ad uno giovane cos dovremmo aspettarci molto pi dalla et nostra rispetto al
passato. La verit,dice Bacone, figlia del tempo e non dellautorit, come Bruno, egli pensa che si
riveli gradualmente attraverso gli sforzi della storia. La semplice esperienza non basta, simile a chi va
solo di notte nel buio e procede a tentoni cercando la via giusta mentre pi utile e prudente aspettare il
giorno, lordine vero comincia dallesperienza ordinata e matura.
IL METODO INDUTTIVO
La ricerca scientifica non si fonda n soltanto sui sensi n soltanto sullintelletto. Se lintelletto produce
nozioni arbitrarie e i sensi danno indicazioni disordinate e inconcludenti la scienza non potr costituirsi
come conoscenza vera e
feconda se non imporr alla esperienza sensibile la disciplina dellintelletto e allintelletto la disciplina
della conoscenza sensibile. Il procedimento che realizza questa esigenza linduzione che per
diversa da quella aristotelica. Linduzione aristotelica una semplice numerazione dei casi
particolari che da conclusioni precarie esposte al pericolo di esempi contrari che possono smentirla.
Linduzione utile si fonda invece sulla scelta e sulleliminazione dei casi particolari ripetuti pi
volte sotto il controllo dellesperimento fino a giungere alla determinazione della vera natura e della
vera legge del fenomeno. Questa induzione procede per gradi, dai fatti particolari a principi pi generali
fino a giungere ad assiomi generalissimi.
Le diverse fasi del metodo. Linduzione scientifica suppone in primo luogo la raccolta e la
descrizione dei fatti particolari che deve essere fatta con lesperienza e dettata dalla natura
stessa. Ma la storia naturale e sperimentale cos varia e vasta che confonderebbe lintelletto se non
fosse sistemata in un ordine idoneo. Per questo servono le tavole che sono catalogazioni delle istanze
di un fatto
Le tavole delle presenze raccolgono i casi nei quali un determinato fenomeno, (ad esempio il calore)
si presenta ugualmente anche se in circostanze diverse (es. fiamme, sole)
Le tavole dellassenza raccolgono i casi in cui lo stesso fenomeno non si presenta pur verificandosi
circostanze simili (es.luce luna)
Le tavole dei gradi, o comparative, raccolgono i casi in cui il fenomeno si presenta nei suoi gradi
decrescenti.
Su queste tavole si avvia una fase negativa che esclude le cause incompatibili con il fenomeno
studiato e si formula
poi una prima ipotesi. Questa unipotesi di lavoro che guida lulteriore sviluppo della ricerca.
Linduzione procede mettendo alla prova lipotesi fatta con successivi esperimenti che Bacone chiama
istanze prerogative di cui enumera molte specie, quella decisiva listanza cruciale il cui nome
deriva dalle croci erette nei bivi per separare le vie. Il valore di questa istanza che quando si in dubbio
sulla causa del fenomeno studiato con molti fenomeni listanza cruciale dimostra la sua connessione
necessaria con uno dei fenomeni e la separabilit dagli altri e consente di riconoscere la causa vera del
fenomeno. Per esempio per quel che riguarda il calore, dopo aver escluso che la causa sia la luce o la
tenuit, si pu ipotizzare che la causa sia nel movimento espansivo e rapido delle parti minime di un
corpo. Movimento che si verifica quando il caldo presente, manca quando assente e aumenta o
diminuisce a seconda della maggiore o minore intensit. Il metodo di Bacone non vuole essere una
semplice raccolta di fatti (empirismo), n un astratto ragionamento (razionalismo) bens una razionale
interpretazione e selezione dei dati. Assimilando gli empirici alle formiche che accumulano e i
razionali ai ragni che traggono la tela da se stessi, Bacone paragona il proprio metodo al lavoro delle api,
che succhiano il nettare dai fiori e lo trasformano in miele.
La teoria della forma.
Linduzione tende a stabilire la causa delle cose e questa causa la forma. Bacone accetta la
distinzione aristotelica delle quattro cause: materiale, formale, efficiente e finale, ma elimina la
causa finale, perch nuove alla scienza. Non nega che si possano contemplare i fini degli oggetti e
larmonia generale per rendersi conto della potenza e saggezza di chi ha creato luniverso ma questa
ricerca deve rimanere al servizio di Dio e non portata sul piano della scienza. La scienza non
contemplativa ma attiva e deve scoprire le cause che consentono alluomo il dominio del mondo. Rimane
quindi la sola causa formale che per Bacone intende in modo diverso da Aristotele; per Bacone
soltanto la forma rivela lunit della natura e rende possibile alluomo la scoperta e la produzione di
quello che non c mai stato prima, che non sarebbe venuto in mente a nessuno e che n le vicende della
natura ne le accortezze sperimentali ne il caso avrebbero prodotto. Bacone distingue in ogni fenomeno
naturale due aspetti diversi: lo schematismo latente, cio la struttura o lordine intrinseco dei corpi
considerati staticamente e il processo latente cio il movimento intrinseco dei corpi stesi che li porta
alla realizzazione della forma. La forma allo stesso tempo il principio dello schematismo e il
principio del processo. Il filosofo vede nella forma da un lato la struttura che costituisce un
determinato fenomeno naturale, e dallaltro la legge che regola il movimento di generazione o di
produzione del fenomeno stesso.
Limiti scientifici del metodo baconiano.
Bacone ha esercitato una scarsa influenza sugli sviluppi teorici della scienza,dominata dalle intuizioni
metodologiche di Leonardo, Keplero e galilei. Lo sperimentalismo scientifico aveva gi trovato la sua
logica nella matematica mentre nellinduzione questa non trova posto anzi Bacone non riconobbe alla
matematica stessa alcuna funzione efficace nella ricerca scientifica anzi afferma che la matematica
causa di corruzione della filosofia naturale. La grandezza di Bacone consiste nellavere riconosciuto la
connessione tra la scienza e la potenza umana.