La Domanda Di Voltura in Catasto
La Domanda Di Voltura in Catasto
La Domanda Di Voltura in Catasto
Normativa
Provvedimento del 06/12/2006 Titolo del provvedimento: Estensione delle procedure telematiche per gli adempimenti in materia di registrazione, trascrizione, iscrizione, annotazione e voltura ad ulteriori tipologie di atti e di soggetti. (Pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 288 del 12/12/2006 - supplemento ordinario)
Preambolo.
Preambolo
Testo: in vigore dal 12/12/2006 IL DIRETTORE dell'Agenzia delle entrate e IL DIRETTORE dell'Agenzia del territorio di concerto con IL CAPO del Dipartimento per gli affari di giustizia del Ministero della giustizia Visto il regio decreto 28 marzo 1929, n. 499, recante disposizioni relative ai libri fondiari nei territori delle nuove province; Visto il decreto del Presidente della Repubblica 26 ottobre 1972, n. 650, concernente il perfezionamento e la revisione del sistema catastale; Visto il decreto del Presidente della Repubblica 26 ottobre 1972, n. 642, concernente la disciplina dell'imposta di bollo; Vista la legge 27 febbraio 1985, n. 52, recante modifiche al libro sesto del codice civile e norme di servizio ipotecario, in riferimento all'introduzione di un sistema di elaborazione automatica nelle conservatorie dei registri immobiliari; Visto il decreto del Presidente della Repubblica 26 aprile 1986, n. 131, e successive modificazioni, che ha approvato il testo unico delle disposizioni concernenti l'imposta di registro; Visto il decreto legislativo 31 ottobre 1990, n. 347, che ha approvato il testo unico delle disposizioni concernenti le imposte ipotecaria e catastale; Visto l'art. 15, comma 2, della legge 15 marzo 1997, n. 59, il quale prevede, tra l'altro, che gli atti, dati e documenti formati dalla pubblica amministrazione e dai privati con strumenti informatici o telematici, i contratti stipulati nelle medesime forme, nonche' la loro archiviazione e trasmissione con strumenti informatici, sono validi e rilevanti a tutti gli effetti di legge; Visto l'art. 1 del decreto legislativo 18 gennaio 2000, n. 9, che ha aggiunto, tra l'altro, gli articoli 3-bis, 3-ter e 3-sexies del decreto legislativo 18 dicembre 1997, n. 463, riguardanti l'utilizzazione di procedure telematiche per gli adempimenti in materia di registrazione, di trascrizione, di iscrizione, di annotazione e di voltura degli atti relativi a diritti sugli immobili; Vista la legge 27 luglio 2000, n. 212, concernente le disposizioni in materia di statuto dei diritti del contribuente; Visto il regolamento emanato con decreto del Presidente della Repubblica 18 agosto 2000, n. 308, predisposto ai sensi dell'art. 3-sexies del decreto legislativo 18 dicembre 1997, n. 463, che ha apportato le modifiche, conseguenti all'introduzione delle procedure Pagina 1
Provvedimento del 06/12/2006 telematiche, alla disciplina dell'imposta di bollo di cui al decreto del Presidente della Repubblica 26 ottobre 1972, n. 642, al testo unico delle disposizioni concernenti l'imposta di registro approvato con decreto del Presidente della Repubblica 26 aprile 1986, n. 131, e al testo unico delle disposizioni concernenti le imposte ipotecaria e catastale approvato con decreto legislativo 31 ottobre 1990, n. 347; Visto il decreto 13 dicembre 2000, emanato dal Direttore generale del Dipartimento delle entrate e dal Direttore generale del Dipartimento del territorio del Ministero delle finanze, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale 29 dicembre 2000, n. 302, concernente l'utilizzazione delle procedure telematiche per gli adempimenti in materia di atti immobiliari e l'approvazione del modello unico informatico e delle modalita' tecniche necessarie per la trasmissione dei dati; Visto il decreto legislativo 18 maggio 2001, n. 280, e successive modificazioni, concernente le norme di attuazione dello statuto speciale della regione Trentino-Alto Adige in materia di catasto terreni ed urbano; Visto il decreto 12 dicembre 2001, emanato dal Direttore dell'Agenzia del territorio e dal Direttore dell'Agenzia delle entrate, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale 22 dicembre 2001, n. 297, concernente l'attivazione della trasmissione per via telematica del modello unico informatico per la registrazione, trascrizione e voltura degli atti relativi a diritti sugli immobili; Visto il decreto 1 agosto 2002, emanato dal Direttore dell'Agenzia del territorio e dal Direttore dell'Agenzia delle entrate, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale 9 agosto 2002, n. 186, concernente l'estensione, in regime di obbligatorieta', ad altri distretti notarili del modello unico informatico, relativamente agli atti di compravendita di immobili, e, in regime di facoltativita', a tutti i distretti notarili relativamente ad altre tipologie di atti; Visto il decreto 18 aprile 2003, emanato dal Direttore dell'Agenzia del territorio e dal Direttore dell'Agenzia delle entrate, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale 23 aprile 2003, n. 94, riguardante l'estensione, in regime di obbligatorieta', del modello unico informatico a tutti i distretti notarili, relativamente agli atti di compravendita di immobili; Visto il decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196, recante il codice in materia di protezione dei dati personali; Visto il decreto 9 giugno 2004, emanato dal Direttore dell'Agenzia del territorio e dal Direttore dell'Agenzia delle entrate, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale 11 giugno 2004, n. 135, riguardante l'estensione del regime di obbligatorieta' e del regime di facoltativita' del modello unico informatico ad ulteriori tipologie di atti nonche' l'attivazione, in regime di facoltativita', del modello unico informatico per gli atti relativi ad immobili ubicati nei comuni di Trieste e Gorizia; Visto l'art. 1, commi 496 e 497, della legge 23 dicembre 2005, n. 266, concernente le disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge finanziaria 2006); Visto l'art. 1, comma 3, del decreto-legge 10 gennaio 2006, n. 2, convertito, con modificazioni, dalla legge 11 marzo 2006, n. 81, il quale prevede che, con provvedimento interdirigenziale dei Direttori delle Agenzie delle entrate e del territorio, di concerto con il Ministero della giustizia, sono stabiliti i termini e le modalita' della progressiva estensione delle procedure telematiche di cui all'art. 3-bis del decreto legislativo 18 dicembre 1997, n. 463, a tutti i soggetti, nonche' a tutti gli atti, incluse la registrazione di atti e denunce, la presentazione di dichiarazioni di successione, le trascrizioni, iscrizioni e annotazioni nei registri immobiliari e alle volture catastali, da qualunque titolo derivanti, ed inoltre le modalita' tecniche della trasmissione del titolo per via telematica, relative sia alla prima fase di sperimentazione, che a quella di regime; Considerata la necessita' di adottare il provvedimento di cui all'art. 1, comma 3, del decreto-legge 10 gennaio 2006, n. 2, Pagina 2
Provvedimento del 06/12/2006 convertito, con modificazioni, dalla legge 11 marzo 2006, n. 81, in ordine alle modalita' e ai termini della progressiva estensione del servizio telematico; Ritenuto opportuno rendere obbligatorio per i notai l'uso delle procedure telematiche di cui all'art. 3-bis del decreto legislativo 18 dicembre 1997, n. 463, per le tipologie negoziali gia' inserite nel pregresso regime di facoltativita' di cui agli articoli 1, comma 2, e 3, comma 1, del decreto direttoriale 9 giugno 2004; Ritenuto opportuno estendere, per i notai, le medesime procedure telematiche agli atti diversi da quelli aventi ad oggetto immobili o diritti sugli immobili; Ritenuto opportuno estendere le procedure telematiche di cui all'art. 3-bis del decreto legislativo 18 dicembre 1997, n. 463, anche agli altri soggetti, diversi dai notai, di cui alla lettera b) dell'art. 10 del testo unico delle disposizioni concernenti l'imposta di registro approvato con decreto del Presidente della Repubblica 26 aprile 1986, n. 131; Ravvisata la necessita' di approvare le specifiche tecniche relative all'estensione del servizio telematico disciplinata dal presente provvedimento; Sentite le Province autonome di Trento e di Bolzano; Dispongono: Disposizioni generali art. 1
Testo: in vigore dal 12/12/2006 1. Le procedure telematiche di cui all'art. 3-bis del decreto legislativo 18 dicembre 1997, n. 463, sono estese a tutti i soggetti di cui alla lettera b) dell'art. 10 del testo unico delle disposizioni concernenti l'imposta di registro approvato con decreto del Presidente della Repubblica 26 aprile 1986, n. 131, nonche' a tutti gli atti redatti, ricevuti o autenticati dai medesimi soggetti, con le modalita' previste dal decreto del Presidente della Repubblica 18 agosto 2000, n. 308, e dal decreto direttoriale 13 dicembre 2000, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale 29 dicembre 2000, n. 302, in quanto compatibili, nonche' secondo le disposizioni contenute nel presente provvedimento. 2. Le procedure telematiche di cui al comma precedente sono utilizzate anche per gli atti in relazione ai quali e' previsto il solo adempimento della registrazione. 3. Ove vige il sistema del libro fondiario di cui al regio decreto 28 marzo 1929, n. 499, le procedure telematiche di cui al comma 1 rilevano unicamente per gli adempimenti connessi alla registrazione e alla voltura catastale. 4. Per gli atti relativi ad immobili ubicati in comuni nei quali le funzioni amministrative statali in materia di catasto sono delegate alle province autonome di Trento e di Bolzano, le procedure telematiche di cui al comma 1 sono utilizzate per il solo adempimento della registrazione. L'estensione delle procedure telematiche alla voltura catastale e' attuata con uno o piu' provvedimenti del Direttore dell'Agenzia del territorio, d'intesa con i medesimi enti territoriali, nel rispetto delle disposizioni di cui al decreto legislativo 18 maggio 2001, n. 280. 5. Gli atti in relazione ai quali gli adempimenti sono eseguiti con le modalita' telematiche di cui all'art. 3-bis del decreto legislativo 18 dicembre 1997, n. 463, sono soggetti all'imposta di bollo nella misura fissata dal decreto del Ministro dell'economia e delle finanze di cui all'art. 1, comma 4, del decreto-legge 10 gennaio 2006, n. 2. art. 2 Utilizzo facoltativo delle procedure telematiche Testo: in vigore dal 12/12/2006 1. Dal 1 gennaio 2007, fermo restando il regime obbligatorio gia' Pagina 3
Provvedimento del 06/12/2006 previsto per gli atti di compravendita di immobili e per le altre tipologie negoziali di cui al decreto direttoriale 9 giugno 2004, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale 11 giugno 2004, n. 135, i notai possono eseguire con le modalita' telematiche di cui all'art. 1 gli adempimenti relativi a tutti gli atti formati o autenticati dalla medesima data. 2. Dal 1 gennaio 2008, gli ufficiali giudiziari, i segretari o delegati della pubblica amministrazione e gli altri pubblici ufficiali, di cui alla lettera b) dell'art. 10 del testo unico delle disposizioni concernenti l'imposta di registro, possono utilizzare le procedure telematiche di cui all'art. 1 per gli adempimenti di loro competenza relativi agli atti da essi redatti, ricevuti o autenticati. art. 3 Utilizzo obbligatorio delle procedure telematiche
Testo: in vigore dal 12/12/2006 1. Dal 1 aprile 2007, i notai utilizzano le procedure telematiche di cui all'art. 1 per gli adempimenti relativi a tutti gli atti formati o autenticati dalla medesima data. Procedure e termini art. 4
Testo: in vigore dal 12/12/2006 1. Agli atti in relazione ai quali gli adempimenti sono eseguiti con le modalita' telematiche di cui all'art. 3-bis del decreto legislativo 18 dicembre 1997, n. 463, si applicano, in quanto compatibili, le disposizioni di cui all'art. 3-ter dello stesso decreto e al decreto del Presidente della Repubblica 18 agosto 2000, n. 308. art. 5 Atti comportanti iscrizione o per i quali non vi e' obbligo di trascrizione Testo: in vigore dal 12/12/2006 1. Per gli atti che comportano iscrizione nei registri immobiliari e per gli atti in relazione ai quali non vi e' l'obbligo di richiedere la trascrizione, la trasmissione telematica puo' avere ad oggetto: a) la richiesta di registrazione e di iscrizione ovvero di trascrizione, oltre all'eventuale voltura catastale collegata alla trascrizione; b) la richiesta di registrazione; c) la richiesta di iscrizione ovvero di trascrizione, oltre all'eventuale voltura catastale collegata alla trascrizione, qualora la registrazione sia stata eseguita con procedura telematica, ovvero l'atto non sia soggetto a registrazione. art. 6 Atti comportanti annotazione nei registri immobiliari Testo: in vigore dal 12/12/2006 1. Per gli atti che comportano annotazione nei registri immobiliari, la trasmissione telematica puo' avere ad oggetto: a) la richiesta di registrazione e la domanda di annotazione, oltre all'eventuale voltura catastale collegata all'annotazione; b) la richiesta di registrazione; c) la domanda di annotazione, oltre all'eventuale voltura catastale collegata all'annotazione, qualora la registrazione sia stata eseguita con procedura telematica, ovvero l'atto non sia soggetto a registrazione. 2. Per gli atti di cui al comma 1, i tributi dovuti per l'esecuzione delle formalita' di annotazione vengono liquidati dal competente ufficio che comunica il relativo importo all'utente. Pagina 4
Provvedimento del 06/12/2006 L'annotazione e' eseguita previo pagamento, anche per via telematica, dei tributi liquidati. art. 7 Trasmissione del titolo per via telematica Testo: in vigore dal 12/12/2006 1. Con provvedimento del Direttore dell'Agenzia del territorio, di concerto con il Ministero della giustizia, e' stabilita, per singoli ambiti territoriali, la data dalla quale il titolo e' presentato per via telematica al conservatore dei registri immobiliari, agli effetti di cui all'art. 2678 del codice civile. A partire da tale data le formalita' ipotecarie si intendono presentate secondo l'ordine di ricezione telematica, con le modalita' e i termini stabiliti con il medesimo provvedimento. 2. Con provvedimento del Direttore dell'Agenzia del territorio, di concerto con il Ministero della giustizia, e' stabilita la data di attivazione, a titolo sperimentale, del regime transitorio di facoltativita' della trasmissione del titolo per via telematica. Con lo stesso provvedimento sono approvate le modalita' di trasmissione, le relative procedure e specifiche tecniche, anche in ordine al rilascio al richiedente, per via telematica, del certificato di eseguita formalita'. 3. Durante il regime transitorio di cui al comma precedente, agli effetti di quanto previsto dall'art. 2678 del codice civile, le formalita' integralmente trasmesse per via telematica, nel loro ordine di ricezione telematica, si intendono presentate: a) nello stesso giorno di trasmissione, di seguito a tutte le formalita' fisicamente presentate allo sportello di accettazione, se la trasmissione e' stata effettuata fino al termine dell'orario di apertura al pubblico; b) nel giorno successivo, di seguito a tutte le formalita' fisicamente presentate allo sportello di accettazione, se la trasmissione e' stata effettuata dopo il termine dell'orario di apertura al pubblico. Specifiche tecniche art. 8
Testo: in vigore dal 12/12/2006 1. Dal 1 gennaio 2007, per la trasmissione telematica degli atti di cui al presente provvedimento possono essere utilizzate le specifiche tecniche riportate nell'allegato 1. 2. Dal 1 aprile 2007, per la trasmissione telematica degli atti devono essere utilizzate le specifiche tecniche di cui al comma 1. art. 9 Progressiva estensione delle procedure telematiche Testo: in vigore dal 12/12/2006 1. L'ulteriore estensione delle procedure telematiche di cui all'art. 3-bis del decreto legislativo 18 dicembre 1997, n. 463, e' attuata con successivi provvedimenti dei Direttori delle Agenzie delle entrate e del territorio, di concerto tra loro e con il Ministero della giustizia. Pubblicazione Testo: in 1. Il Ufficiale Roma, art. 10
vigore dal 12/12/2006 presente provvedimento sara' della Repubblica italiana. 6 dicembre 2006
pubblicato
nella
Gazzetta
Provvedimento del 06/12/2006 Romano Il Direttore dell'Agenzia del territorio Picardi Il Capo del Dipartimento per gli affari di giustizia del Ministero della giustizia Iannini Allegato 1 Allegato 1
Testo: in vigore dal 12/12/2006 ----> vedere allegato da pag. 9 a pag. 60 del pdf <----
Pagina 6
Decreto Legge del 10/01/2006 n. 2 Titolo del provvedimento: Interventi urgenti per i settori dell'agricoltura, dell'agroindustria, della pesca, nonche' in materia di fiscalita' d'impresa. (Pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 8 del 11/01/2006) Disposizioni in materia in agricoltura e di catasto art. 1 di contribuzione previdenziale
Testo: in vigore dal 12/03/2006 1. (Comma abrogato) 2. (Comma abrogato) 3. Con provvedimento interdirigenziale dei Direttori delle Agenzie delle entrate e del territorio, di concerto con il Ministero della giustizia, adottato entro quarantacinque giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto, sono stabiliti i termini e le modalita' della progressiva estensione delle procedure telematiche di cui all'articolo 3-bis del decreto legislativo 18 dicembre 1997, n. 463, a tutti i soggetti, nonche' a tutti gli atti, incluse la registrazione di atti e denunce, la presentazione di dichiarazioni di successione, le trascrizioni, iscrizioni ed annotazioni nei registri immobiliari ed alle volture catastali, da qualunque titolo derivanti. Con lo stesso decreto sono stabilite, altresi', le modalita' anche tecniche della trasmissione del titolo per via telematica relative sia alla prima fase di sperimentazione, che a quella di regime. 4. Con decreto di natura non regolamentare del Ministro dell'economia e finanze, adottato entro quarantacinque giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto, sono stabilite, a parita' di gettito, le tariffe dell'imposta di bollo, dovuta in misura forfetaria ovvero commisurata alla natura ed entita' degli adempimenti correlati, sugli atti di cui al comma 3. Per l'anno 2006, il termine di cui all'articolo 1, comma 1, secondo periodo, del regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 31 maggio 1999, n. 195, e' differito al 2 maggio 2006. 5. L'accesso ai servizi di consultazione telematica ipotecaria e catastale e' consentito a chiunque in rispetto della normativa vigente in tema di riutilizzazione commerciale dei dati ipotecari e catastali, su base convenzionale ovvero con pagamento telematico contestuale per ogni consultazione effettuata. In tale ultimo caso, le tasse ipotecarie ed i tributi speciali catastali sono aumentati del cinquanta per cento e gli importi riscossi sono riversati alla sezione di Tesoreria provinciale dello Stato entro il terzo giorno lavorativo necessario a quello della riscossione. Con decreto del direttore dell'Agenzia del territorio, sentito il Ministero dell'economia e delle finanze - Dipartimento della Ragioneria generale dello Stato, adottato entro quarantacinque giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto, sono stabilite le modalita' attuative del presente comma. 6. Al numero d'ordine 4.1 della Tabella delle tasse ipotecarie allegata al testo unico delle disposizioni concernenti le imposte ipotecaria e catastale, di cui al decreto legislativo 31 ottobre 1990, n. 347, come da ultimo sostituita dall'allegato 2-sexies alla legge 30 dicembre 2004, n. 311, sono apportate le seguenti modificazioni: a) la Tariffa in euro e' sostituita dalla seguente: "0,01"; b) le Note sono sostituite dalle seguenti: "L'importo e' dovuto anticipatamente. Il servizio sara' fornito progressivamente su base convenzionale. La tariffa e' raddoppiata per richieste relative a piu' di una circoscrizione o sezione staccata.". 7. (Comma abrogato) Pagina 1
trasmissione dei dati e per il pagamento telematico dei tributi dovuti in relazione all'esecuzione degli adempimenti in materia di atti immobiliari; Visto il decreto direttoriale 12 dicembre 2001 con cui e' stata attivata la trasmissione telematica del modello unico informatico per la registrazione, trascrizione e voltura nei confronti dei notai e relativamente agli atti di compravendita di immobili; Visto il decreto direttoriale 1 agosto 2002 che estende, in regime di obbligatorieta', ad altri distretti notarili l'utilizzo del modello unico informatico, relativamente agli atti di compravendita di immobili e, in regime di facoltativita', a tutti i distretti notarili relativamente ad altre tipologie di atti; Visto il decreto 18 aprile 2003 che ha esteso, in regime di obbligatorieta', l'utilizzo del modello unico informatico a tutti i distretti notarili, relativamente agli atti di compravendita di immobili; Considerato che occorre estendere la trasmissione telematica ad altre tipologie di atti relativi agli immobili, ai sensi del decreto legislativo 18 dicembre 1997, n. 463; Ravvisata la necessita' di rendere obbligatoria la trasmissione telematica degli atti inseriti nel pregresso regime di facoltativita'; Ravvisata, altresi', l'opportunita' di apportare modifiche alle specifiche tecniche allegate al decreto direttoriale 12 dicembre 2001; Decretano: Art. 1. 1. I notai, a partire dal 15 giugno 2004, devono utilizzare le procedure telematiche di cui all'art. 3-bis del decreto legislativo 18 dicembre 1997, n. 463, oltre che per gli atti di compravendita di immobili, anche per gli adempimenti relativi agli atti di cessione e costituzione di diritti reali a titolo oneroso su immobili stipulati dalla medesima data, alle accettazioni espresse di eredita' contenute in atti stipulati dal 15 giugno 2004, alle accettazioni tacite di eredita' desumibili da atti stipulati dalla medesima data, per i quali e' stato gia' previsto il regime di facoltativita' con il decreto 1 agosto 2002. 2. I notai, a partire dalla stessa data, possono utilizzare le procedure telematiche oltre che per le tipologie negoziali individuate dal decreto 1 agosto 2002 non indicate al comma 1, anche per gli adempimenti relativi ai seguenti atti: anticresi, assegnazione divisionale a conto di futura divisione, conferma (quando previsto da leggi speciali), cessioni di beni ai creditori, cessioni di diritti reali a titolo gratuito, cessioni di fitti e pigioni, convenzioni matrimoniali, costituzione di diritti reali a titolo gratuito, costituzione di fondazione, costituzione di fondo patrimoniale, costituzione di vincolo militare (quando previsto da leggi), dichiarazione di nomina, divisioni, donazioni, liberazione di fitti e pigioni, locazione ultranovennale, permuta, prestazione in luogo dell'adempimento con trasferimento di diritti (art. 1197 del codice civile), quietanza con trasferimento di proprieta', regolamento di condominio, retrocessione, ricognizione di diritti reali (articoli 177 e 178 del codice civile), riconoscimento di proprieta' (articoli 2653, n. 5 e 2944 del codice civile), rinunzia nonche' acquisto di legato e costituzione di fondo patrimoniale per testamento. Inoltre, relativamente alle ipoteche volontarie, si estende la facoltativita' alla concessione a garanzia di conguaglio divisionale e alla concessione a garanzia per opere pubbliche. Art. 2. 1. A partire dal 15 giugno 2004, per l'adempimento unico informatico, possono essere utilizzate anche le specifiche tecniche allegate al presente decreto. 2. A partire dal 1 gennaio 2005, per l'adempimento unico
informatico, devono essere utilizzate unicamente le specifiche tecniche allegate al presente decreto. Art. 3. 1. A partire dal 1 ottobre 2004, per le tipologie negoziali individuate dai decreti direttoriali 12 dicembre 2001, 1 agosto 2002 e dal presente decreto, relative agli immobili ubicati nei comuni di Trieste e Gorizia nei quali vige il sistema del libro fondiario di cui al regio decreto 28 marzo 1929, n. 499, i notai possono utilizzare, in regime di facoltativita', il modello unico informatico per gli adempimenti di cui all'art. 3-bis, comma 4, del decreto legislativo 18 dicembre 1997, n. 463. 2. Le disposizioni di cui al presente decreto non si applicano per gli atti relativi ad immobili ubicati negli altri comuni nei quali vige il sistema del libro fondiario di cui al regio decreto 28 marzo 1929, n. 499. Art. 4. 1. Il presente decreto sara' pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana. Roma, 9 giugno 2004 Il direttore dell'Agenzia del territorio Picardi Il direttore dell'Agenzia delle entrate Ferrara Il direttore generale della giustizia civile del Ministero della giustizia Mele
Provvedimento del 18/04/2003 Titolo del provvedimento: Progressiva estensione, in regime di obbligatorieta', del modello unico informatico a tutti i distretti notarili relativamente agli atti di compravendita di immobili. (Pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 94 del 23/04/2003)
Preambolo.
Preambolo
Testo: in vigore dal 23/04/2003 IL DIRETTORE dell'Agenzia del territorio e IL DIRETTORE dell'Agenzia delle entrate di concerto con IL DIRETTORE GENERALE della Giustizia civile del Ministero della giustizia Visto l'art. 1 del decreto legislativo 18 gennaio 2000, n. 9, che ha aggiunto tra l'altro gli articoli 3-bis, 3-ter e 3-sexies del decreto legislativo 18 dicembre 1997, n. 463, riguardanti l'utilizzazione di procedure telematiche per gli adempimenti in materia di registrazione, trascrizione, iscrizione, annotazione e di voltura degli atti relativi a diritti sugli immobili; Visto il regolamento emanato con decreto del Presidente della Repubblica 18 agosto 2000, n. 308, predisposto ai sensi dell'art. 3-sexies del decreto legislativo 18 dicembre 1997, n. 463, concernenti l'utilizzazione di procedure telematiche per gli adempimenti in materia di atti immobiliari; Visto l'art. 15, comma 2, della legge 15 marzo 1997, n. 59; Vista la legge 31 dicembre 1996, n. 675, concernente la tutela delle persone e di altri soggetti rispetto al trattamento dei dati personali; Visto il decreto legislativo 8 maggio 1998, n. 135, recante disposizioni in materia di dati particolari da parte di soggetti pubblici; Vista la legge 27 febbraio 1985, n. 52, e successive modifiche, recante modifiche al libro VI del codice civile e norme di servizio ipotecario in relazione all'introduzione di un sistema di elaborazione automatica nelle conservatorie dei registri immobiliari; Visto il decreto 10 marzo 1995 emanato dal Ministro delle finanze di concerto con il Ministro di grazia e giustizia, recante l'approvazione della nuova automazione, delle nuove procedure, dei nuovi modelli concernenti la nota di trascrizione, di iscrizione e la domanda di annotazione, nonche' le nuove specifiche tecniche per la redazione di note su supporto informatico e per la trasmissione di note per via telematica; Visto il decreto direttoriale 13 dicembre 2000 che approva il modello unico informatico, le modalita' tecniche necessarie per la trasmissione dei dati e per il pagamento telematico dei tributi dovuti in relazione all'esecuzione degli adempimenti in materia di atti immobiliari; Visto il decreto ministeriale 29 aprile 1997 emanato dal Ministro delle finanze di concerto con il Ministro di grazia e giustizia, recante le nuove modalita' di presentazione su supporto informatico e di trasmissione telematica alle conservatorie dei registri Pagina 1
Provvedimento del 18/04/2003 immobiliari e agli uffici del territorio delle note di trascrizione, iscrizione e domande di annotazione; Visto il decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 300, di riforma dell'organizzazione di Governo a norma della legge 15 marzo 1997, n. 59; Visto il decreto ministeriale 28 dicembre 2000, n. 1390, con cui sono state rese esecutive, a decorrere dal 1 gennaio 2001, le agenzie fiscali previste dagli articoli 62 e 63, 64 e 65 del decreto legislativo n. 300/1999, come modificato dal successivo decreto ministeriale 20 marzo 2001, n. 139; Vista la legge 27 luglio 2000, n. 212, concernente le disposizioni in materia di statuto di diritti del contribuente; Visto il decreto direttoriale 12 dicembre 2001 emanato congiuntamente dall'Agenzia delle entrate, dal-l'Agenzia del territorio e dal Dipartimento per gli affari di giustizia del Ministero della giustizia con cui e' stato attivato, relativamente agli atti di compravendita di immobili, il servizio telematico in regime di obbligatorieta' dal 1 maggio 2002, per i notai che operano nei distretti notarili di Avellino e Sant'Angelo de' Lombardi, Bergamo, Perugia, Viterbo e Rieti e in regime di facoltativita' per i notai che operano sull'intero territorio nazionale, sempre che siano stati attivati gli uffici locali dell'Agenzia delle entrate territorialmente competenti per i relativi distretti; Visto il decreto direttoriale 1 agosto 2002 emanato congiuntamente dall'Agenzia delle entrate, dall'Agenzia del territorio e dal Dipartimento per gli affari di giustizia del Ministero della giustizia con cui e' stato esteso, relativamente agli atti di compravendita di immobili, il servizio telematico in regime di obbligatorieta' dal 1 ottobre 2002 per i notai che operano nei distretti notarili di Bologna, Forli', Ravenna, Rimini, Arezzo, Firenze, Grosseto, Livorno, Lucca, Massa, Pisa, Pistoia, Prato, Siena e Terni e dal 15 novembre 2002 per i notai che operano nei distretti notarili di Benevento, Caserta, Campobasso, Isernia, Brescia, Cremona, Mantova, Sondrio, Modena, Parma, Piacenza e Reggio Emilia, nonche' in regime di facoltativita' ad altre tipologie di atti per i notai che operano sull'intero territorio nazionale; Visto il decreto direttoriale 11 novembre 2002 emanato congiuntamente dall'Agenzia delle entrate, dal-l'Agenzia del territorio e dalla Direzione generale della giustizia civile del Ministero della giustizia con cui e' stato prorogato a data da definirsi con successivo decreto direttoriale l'obbligo della procedura telematica per gli atti di compravendita di immobili per i notai che operano nel distretto notarile riunito di Campobasso, Isernia e Larino, a causa degli eventi sismici; Considerato che occorre fissare la progressiva attivazione del servizio telematico relativo agli atti immobiliari, anche limitatamente a determinati soggetti, a specifiche aree geografiche ed a particolari tipologie di atti, ai sensi del decreto legislativo 18 dicembre 1997, n. 463; Considerato che dal 12 settembre 2002 il Consiglio nazionale del notariato e' diventato autorita' di certificazione dei notai italiani ai sensi del decreto del Presidente della Repubblica n. 445/2000 e che, come tale, risulta regolarmente iscritto nell'elenco dei certificatori dell'Autorita' per l'informatica nella pubblica amministrazione (A.I.P.A.); Ravvisata la necessita' di estendere ai notai degli altri distretti notarili l'utilizzo del servizio telematico, relativamente agli atti di compravendita di immobili, in regime di obbligatorieta'; Decretano: art. 1 Procedura telematica per atti di compravendita. Testo: in vigore dal 23/04/2003 1. A partire dalla data del 1 maggio 2003 i notai che operano nei Pagina 2
Provvedimento del 18/04/2003 distretti notarili di Genova e Chiavari; Imperia e Sanremo; La Spezia; Savona; Ferrara; Cagliari, Lanusei e Oristano; Sassari, Nuoro e Tempio Pausania; Belluno; Padova; Rovigo; Treviso; Venezia; Verona; Vicenza e Bassano del Grappa; devono utilizzare le procedure telematiche per gli atti di compravendita di immobili stipulati dalla medesima data. 2. A partire dalla data del 15 giugno 2003 i notai che operano nei distretti notarili di Alessandria, Acqui Terme e Tortona; Asti; Biella; Cuneo, Alba, Mondovi' e Saluzzo; Ivrea; Novara, Vercelli e Casale Monferrato; Torino e Pinerolo; Verbania; Aosta; Ancona; Ascoli Piceno e Fermo; Macerata e Camerino; Pesaro e Urbino; Chieti, Lanciano e Vasto; L'Aquila, Sulmona e Avezzano; Teramo e Pescara; devono utilizzare le procedure telematiche per gli atti di compravendita di immobili stipulati dalla medesima data. 3. A partire dalla data del 1 ottobre 2003 i notai che operano nei distretti notarili di Matera; Potenza, Lagonegro e Melfi; Bari; Brindisi; Foggia e Lucera; Lecce; Taranto; Trani; Catanzaro, Crotone, Lamezia Terme e Vibo Valentia; Cosenza, Rossano, Paola e Castrovillari; Palmi; Reggio Calabria e Locri; Agrigento e Sciacca; Caltagirone; Caltanissetta e Gela; Catania; Enna e Nicosia; Messina, Barcellona Pozzo di Gotto, Patti e Mistretta; Palermo; Ragusa e Modica; Siracusa; Termini Imerese; Trapani e Marsala; devono utilizzare le procedure telematiche per gli atti di compravendita di immobili stipulati dalla medesima data. 4. A partire dalla data del 1 novembre 2003 i notai che operano nei distretti notarili di Como e Lecco; Milano, Busto Arsizio, Lodi, Monza e Varese; Pavia, Vigevano e Voghera; Ariano Irpino; Napoli, Torre Annunziata e Nola; Salerno, Nocera Inf., Vallo di Lucania e Sala Consilina; devono utilizzare le procedure telematiche per gli atti di compravendita di immobili stipulati dalla medesima data. 5. A partire dalla data del 1 dicembre 2003 i notai che operano nei distretti notarili di Gorizia; Pordenone; Trieste; Udine e Tolmezzo; Bolzano; Trento e Rovereto; Cassino; Frosinone; Latina; Roma, Velletri e Civitavecchia; Campobasso, Isernia e Larino; devono utilizzare le procedure telematiche per gli atti di compravendita di immobili stipulati dalla medesima data. 6. Le disposizioni di cui al presente decreto non si applicano per gli atti relativi ad immobili ubicati nei comuni nei quali vige il sistema del libro fondiario di cui al regio decreto 28 marzo 1929, n. 499.
Firma digitale.
art. 2
Testo: in vigore dal 23/04/2003 1. A partire dalla data del 1 maggio 2003, i notai possono utilizzare, applicata al modello unico informatico, la firma digitale rilasciata dal Consiglio nazionale del notariato in qualita' di autorita' di certificazione ai sensi del decreto del Presidente della Repubblica n. 445/2000, per il calcolo del codice di autenticazione di cui all'art. 7, comma 1, del decreto direttoriale 13 dicembre 2000. Il presente decreto sara' pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana.
Pagina 3
Decreto Interministeriale del 13/12/2000 Titolo del provvedimento: Utilizzazione di procedure telematiche per gli adempimenti in materia di atti immobiliari: approvazione del modello unico informatico e delle modalita' tecniche necessarie per la trasmissione dei dati. (Pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 302 del 29/12/2000)
Preambolo.
Preambolo
Testo: in vigore dal 29/12/2000 IL DIRETTORE GENERALE del Dipartimento delle entrate del Ministero delle finanze e IL DIRETTORE GENERALE del Dipartimento del territorio del Ministero delle finanze di concerto con IL DIRETTORE GENERALE del Dipartimento degli affari civili e delle libere professioni del Ministero della giustizia Visto l'art. 1 del decreto legislativo 18 gennaio 2000, n. 9, che ha aggiunto tra l'altro gli articoli 3-bis, 3-ter e 3-sexies del decreto legislativo 18 dicembre 1997, n. 463 riguardanti l'utilizzazione di procedure telematiche per gli adempimenti in materia di registrazione, trascrizione, iscrizione, annotazione e di voltura degli atti relativi a diritti sugli immobili; Visto il regolamento emanato con decreto del Presidente della Repubblica 18 agosto 2000, n. 308, predisposto ai sensi dell'art. 3-sexies del decreto legislativo 18 dicembre 1997, n. 463, che ha apportato le modifiche, conseguenti all'introduzione delle procedure telematiche, alla disciplina dell'imposta di bollo di cui al decreto del Presidente della Repubblica 26 ottobre 1972, n. 642, al testo unico delle disposizioni concernenti l'imposta di registro, approvato con decreto del Presidente della Repubblica 26 aprile 1986, n. 131, al testo unico delle disposizioni concernenti le imposte ipotecaria e catastale, approvato con decreto legislativo 31 ottobre 1990, n. 347; Visto l'art. 15, comma 2, della legge 15 marzo 1997, n. 59; Visto il regolamento emanato con decreto del Presidente della Repubblica 10 novembre 1997, n. 513, recante criteri e modalita' per la formazione, l'archiviazione e la trasmissione di documenti informatici e telematici; Vista la legge 31 dicembre 1996, n. 675, concernente la tutela delle persone e di altri soggetti rispetto al trattamento dei dati personali; Visto il decreto legislativo 8 maggio 1998, n. 135, recante disposizioni in materia di dati particolari da parte di soggetti pubblici; Visto l'art. 17, comma 2, lettera h-ter, del decreto legislativo 9 luglio 1997, n. 241, ai sensi del quale il versamento unitario e la compensazione riguardano i crediti e i debiti relativi alle imposte, tasse e sanzioni non espressamente indicate nello stesso articolo, individuate con decreto del Ministro delle finanze; Visto l'art. 24, commi 39 e 40, della legge 27 dicembre 1997 n. 449, secondo il quale il pagamento dei tributi e delle altre entrate puo' essere effettuato anche con modalita' diverse dal contante, definite con uno o piu' decreti del Ministro delle finanze; Considerata l'opportunita' di definire le modalita' tecniche con le quali e' effettuato il pagamento telematico dei tributi dovuti in relazione all'esecuzione degli adempimenti in materia di atti immobiliari; Visti gli articoli 3, comma 2, 14 e 16 del decreto legislativo 3 febbraio 1993, n. 29, recanti disposizioni relative all'individuazione della competenza ad adottare gli atti delle pubbliche amministrazioni; Pagina 1
Decreto Interministeriale del 13/12/2000 Visto l'art. 13 della legge 8 maggio 1998, n. 146, ai sensi del quale le disposizioni normative concernenti l'amministrazione finanziaria successive al decreto legislativo 3 febbraio 1993, n. 29, vanno intese nel senso che il Ministro delle finanze adotta esclusivamente provvedimenti che siano espressione del potere di indirizzo politico-amministrativo, di cui agli articoli 3, comma 1, e 14 del citato decreto legislativo n. 29 del 1993; Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 8 febbraio 1999, recante regole tecniche per la formazione, la trasmissione, la conservazione, la duplicazione, la riproduzione e la validazione, anche temporale, dei documenti informatici ai sensi dell'art. 3, comma 1, del decreto del Presidente della Repubblica 10 novembre 1997, n. 513; Visto il decreto del Presidente della Repubblica 26 ottobre 1972, n. 650, recante norme su perfezionamento e revisione del sistema catastale; Vista la legge 27 febbraio 1985, n. 52, e successive modifiche, recante modifiche al libro VI del codice civile e norme di servizio ipotecario in relazione all'introduzione di un sistema di elaborazione automatica nelle conservatorie dei registri immobiliari; Visto il decreto ministeriale 10 marzo 1995 emanato dal Ministro delle finanze di concerto con il Ministro di grazia e giustizia, recante l'approvazione della nuova automazione, delle nuove procedure, dei nuovi modelli concernenti la nota di trascrizione, di iscrizione e la domanda di annotazione, nonche' le nuove specifiche tecniche per la redazione di note su supporto informatico e per la trasmissione di note per via telematica; Visto il decreto ministeriale 29 aprile 1997 emanato dal Ministro delle finanze di concerto con il Ministro di grazia e giustizia, recante le nuove modalita' di presentazione su supporto informatico e di trasmissione telematica alle conservatorie dei registri immobiliari e agli uffici del territorio delle note di trascrizione, iscrizione e domande di annotazione; Visto il decreto ministeriale 29 aprile 1997 emanato dal Ministro delle finanze di concerto con il Ministro di grazia e giustizia, che prevede l'obbligo di presentazione su supporto informatico, presso le conservatorie dei registri immobiliari e gli uffici del territorio delle note di trascrizione, iscrizione e delle domande di annotazione; Considerato che, in attuazione delle disposizioni recate dagli articoli 3-bis, 3-ter e 3-sexies, comma 2, del decreto legislativo 18 dicembre 1997, n. 463, nonche' dagli articoli 2 e 3 del regolamento emanato con decreto del Presidente della Repubblica 18 agosto 2000, n. 308, occorre tra l'altro approvare il modello unico informatico e stabilire le modalita' tecniche necessarie per la trasmissione dei dati relativi alla procedura telematica; Decreta: Definizioni. art. 1
Testo: in vigore dal 29/12/2000 1. Ai fini del presente decreto si intende per: a) "servizio telematico": il sistema informatico che consente la trasmissione e la ricezione del modello unico informatico, unitamente a copia dell'atto, e degli altri dati necessari per l'esecuzione degli adempimenti di cui all'art. 3-bis del decreto legislativo 18 dicembre 1997, n. 463; b) "modello unico informatico": il modello informatico contenente le richieste di registrazione, le note di trascrizione e di iscrizione, le domande di annotazione e di voltura catastale, nonche' le informazioni per il pagamento dei tributi dovuti in base all'autoliquidazione, relative agli atti per i quali e' utilizzata la procedura telematica; c) "adempimento": la registrazione, la trascrizione, l'iscrizione e l'annotazione nei registri immobiliari, nonche' la voltura catastale, di singoli atti relativi a diritti sugli immobili; d) "utenti": i pubblici ufficiali di cui all'art. 10, lettera b) del testo unico delle disposizioni concernenti l'imposta di registro, approvato con decreto del Presidente della Repubblica 26 aprile 1986, n. 131; e) "file": l'archivio elettronico che contiene i dati necessari per l'esecuzione degli adempimenti di cui all'art. 3-bis del decreto legislativo 18 dicembre 1997, n. 463, relativi ad uno o piu' atti inerenti ad un singolo utente. Pagina 2
Decreto Interministeriale del 13/12/2000 Approvazione trasmissione. del modello art. 2 unico informatico e delle modalita' di
Testo: in vigore dal 29/12/2000 1. E' approvato il modello unico informatico con le specifiche tecniche di cui all'allegato 1 contenenti le informazioni da trasmettere telematicamente. 2. Sono approvate le modalita' tecniche per la trasmissione dei dati riportate nell'allegato 2. Controlli di trasmissione. art. 3
Testo: in vigore dal 29/12/2000 1. La trasmissione non si considera effettuata qualora il file cui si riferisce sia scartato per uno dei seguenti motivi: a) mancato riconoscimento del codice di autenticazione; b) file doppio o non elaborabile in quanto non conforme alle modalita' tecniche di cui all'allegato 2; c) mancata o erronea indicazione degli estremi identificativi necessari per il pagamento di cui all'art. 10. 2. La trasmissione non si considera effettuata relativamente al singolo atto, qualora le informazioni non rispondano ai requisiti riportati nelle specifiche tecniche di cui all'allegato 1. art. 4 Abilitazione al sevizio telematico. Testo: in vigore dal 29/12/2000 1. Gli utenti sono abilitati alla trasmissione dei file relativi agli atti le cui copie non sono integralmente predisposte con strumenti informatici e l'impiego della firma digitale, nel rispetto delle disposizioni della legge 31 dicembre 1996, n. 675, secondo le modalita' indicate nei commi successivi. 2. Gli utenti presentano domanda di abilitazione all'ufficio del territorio competente in relazione alla loro sede, utilizzando il modello predisposto dall'amministrazione finanziaria. 3. L'ufficio, verificata l'identita' e la qualifica dell'utente e la regolarita' della domanda, rilascia l'attestazione di abilitazione, la cui copia controfirmata dal richiedente e' acquisita agli atti, nonche' le istruzioni, le parole chiave e gli altri strumenti idonei al corretto utilizzo del servizio telematico. 4. L'abilitazione ha effetto dal giorno lavorativo successivo al rilascio. Revoca dell'abilitazione. art. 5
Testo: in vigore dal 29/12/2000 1. L'abilitazione al servizio telematico e' revocata, su segnalazione degli organi competenti, per sospensione o cessazione della pubblica funzione. 2. Il provvedimento di revoca e' notificato al soggetto abilitato. art. 6 Trasmissione tramite soggetti autorizzati. Testo: in vigore dal 29/12/2000 1. Gli utenti possono avvalersi, per la sola trasmissione dei dati richiesti per l'esecuzione dell'adempimento per via telematica, di soggetti autorizzati dall'amministrazione finanziaria su segnalazione dei competenti organi istituzionali nazionali di categoria degli utenti, ovvero, in assenza di questi, degli organi comunque competenti per territorio. 2. L'autorizzazione di cui al comma 1 e' rilasciata a soggetti che siano in possesso di adeguate capacita' tecniche, economiche e finanziarie, e che operino nel rispetto delle disposizioni della legge 31 dicembre 1996, n. 675, limitandosi al trattamento dei dati per le sole finalita' del servizio di trasmissione telematica e per il tempo a cio' necessario. 3. L'autorizzazione alla trasmissione dei dati e' revocabile in caso di gravi Pagina 3
Decreto Interministeriale del 13/12/2000 irregolarita' nell'utilizzo del servizio telematico. 4. Gli utenti danno comunicazione all'amministrazione finanziaria della scelta del soggetto autorizzato di cui intendono avvalersi e di eventuali variazioni della stessa. art. 7 Codice di autenticazione dei file. Testo: in vigore dal 29/12/2000 1. Il file da trasmettere all'amministrazione finanziaria e' corredato di un codice di autenticazione che consente di verificare l'identita' dell'utente e l'integrita' delle informazioni. 2. Il codice di autenticazione e' il risultato della procedura telematica basata su un sistema di chiavi asimmetriche, di cui una privata, nota solo al soggetto abilitato, e una pubblica, nota almeno al soggetto abilitato e all'amministrazione, che permette di verificare la provenienza e l'integrita' del file. 3. In caso di perdita, di impossibilita' di utilizzo o di uso improprio da parte di terzi della chiave privata, l'utente presenta apposita comunicazione al competente ufficio del territorio, che provvede tempestivamente alla disattivazione ed alla sostituzione della stessa. 4. Il codice di autenticazione e' apposto dall'amministrazione finanziaria sui file contenenti le ricevute, utilizzando la propria chiave privata e la chiave pubblica nota anche all'utente. Ricevute di trasmissione art. 8 dei file e di registrazione.
Testo: in vigore dal 29/12/2000 1. L'amministrazione finanziaria attesta l'avvenuta ricezione del file contenente i dati necessari per l'esecuzione degli adempimenti di cui all'art. 3-bis del decreto legislativo 18 dicembre 1997, n. 463, mediante ricevuta resa contestualmente disponibile per via telematica nella quale sono indicati: a) la data e l'ora di ricezione del file; b) l'identificativo del file attribuito dal soggetto abilitato e quello attribuito dall'amministrazione finanziaria; c) il numero degli atti contenuti nel file; d) il numero degli atti registrati, il relativo numero di repertorio, nonche' la data, il numero di registrazione e l'ufficio delle entrate competente; e) il numero degli atti scartati ai sensi dell'art. 3, comma 2, ed il loro repertorio, nonche' il motivo dello scarto; f) l'importo per cui viene disposto il prelievo da parte dell'amministrazione finanziaria, ovvero l'importo dichiarato come versato con le modalita' di cui al decreto legislativo 9 luglio 1997, n. 241. 2. La ricevuta di cui al comma precedente non e' prodotta nei casi di cui all'art. 3, comma 1. 3. L'amministrazione finanziaria rende disponibile per via telematica, entro dieci giorni lavorativi dall'invio dei dati, il file contenente l'attestazione del versamento della somma autoliquidata, eseguito secondo le modalita' del successivo art. 10, comma 1. Esecuzione dell'adempimento. art. 9
Testo: in vigore dal 29/12/2000 1. La registrazione si considera effettuata nel giorno in cui i dati sono ricevuti. 2. Le note di trascrizione e di iscrizione, le domande di annotazione e di voltura catastale, si considerano presentate nel momento della consegna del titolo allo sportello di accettazione, successivo a quello in cui i dati sono ricevuti. 3. L'amministrazione finanziaria rende disponibile per via telematica agli utenti il file contenente gli esiti dell'elaborazione delle volture, per ciascun ufficio del territorio. art. 10 Pagina 4
Decreto Interministeriale del 13/12/2000 Modalita' di pagamento telematico. Testo: in vigore dal 29/12/2000 1. Gli utenti effettuano il pagamento dei tributi dovuti in base all'autoliquidazione attraverso addebito sul conto corrente, bancario o postale, disposto direttamente dall'amministrazione finanziaria. 2. Per consentire i pagamenti di cui al comma 1, le banche e le Poste italiane S.p.a. stipulano con il Ministero delle finanze apposita convenzione. Nel caso in cui il conto corrente sia intrattenuto con banca non convenzionata, e' consentito, per un periodo non superiore a sei mesi a decorrere dalla data di attivazione del servizio telematico, il pagamento secondo le modalita' di cui al decreto legislativo 9 luglio 1997, n. 241. 3. L'amministrazione finanziaria richiede il pagamento della maggiore imposta e degli eventuali interessi moratori e sanzioni dovuti ai sensi dell'art. 3-ter del decreto legislativo 18 dicembre 1997, n. 463, determinati dagli uffici in sede di controllo dell'autoliquidazione, o dispone il prelievo delle relative somme a fronte dell'assenso comunicato, per via telematica, dagli utenti. 4. Qualora ricorra l'ipotesi di compensazione delle somme versate in eccesso in sede di autoliquidazione con le imposte dovute per atti di data posteriore, i notai evidenziano il credito nel file da trasmettere per l'esecuzione dell'adempimento. Utilizzo del servizio telematico. art. 11
Testo: in vigore dal 29/12/2000 1. L'utilizzo del servizio telematico e' garantito dalle ore 4 alle ore 22 nei giorni dal lunedi' al sabato, con esclusione dei giorni festivi. 2. L'amministrazione finanziaria puo' in ogni caso sospendere il servizio telematico in relazione ad esigenze connesse all'efficienza e alla sicurezza del servizio stesso dandone preventiva comunicazione. art. 12 Irregolare funzionamento del servizio telematico. Testo: in vigore dal 29/12/2000 1. Si considera irregolare funzionamento del servizio telematico l'interruzione dello stesso per un periodo superiore alle tre ore nell'arco temporale giornaliero di erogazione. 2. In caso di irregolare funzionamento del servizio telematico, l'amministrazione finanziaria garantisce comunque l'eseguibilita' degli adempimenti, anche mediante presentazione su supporto informatico, all'ufficio competente in relazione alla sede dell'utente, dei dati necessari per l'esecuzione dell'adempimento. Oneri economici. art. 13
Testo: in vigore dal 29/12/2000 1. L'utilizzazione del servizio telematico da parte degli utenti, nonche' lo scambio di dati e informazioni tra gli uffici delle entrate e del territorio, sono effettuati senza oneri economici per l'amministrazione finanziaria, tranne quelli relativi al funzionamento del proprio servizio informativo. Disposizioni di attuazione. art. 14
Testo: in vigore dal 29/12/2000 1. Con successivi decreti del Ministero delle finanze, di concerto con il Ministero della giustizia, e' fissata la progressiva attivazione del servizio telematico di cui al presente decreto. Il presente decreto sara' pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana. Allegato 1 Pagina 5
Decreto Interministeriale del 13/12/2000 Modello unico informatico. Testo: in vigore dal 22/12/2001 ----> Vedere documento in formato PDF <----
Pagina 6
Decreto Interministeriale del 13/12/2000 Allegato 2 Modalita' tecniche per la trasmissione dei dati relativi agli adempimenti in materia di registrazione, trascrizione, iscrizione, annotazione e voltura degli atti relativi a diritti sugli immobili. Testo: in vigore dal 29/12/2000 1. Caratteristiche generali. Gli utenti di cui all'art. 1 inviano il file che contiene un modello unico informatico utilizzando il servizio telematico predisposto dall'amministrazione finanziaria. L'ufficio del territorio, all'atto dell'abilitazione di cui all'art. 4, rende disponibile gratuitamente il software che consente agli utenti l'accesso e l'utilizzo del servizio telematico. Verra' attivato un servizio di assistenza telefonico e un servizio di assistenza on line disponibile all'interno del servizio telematico. Ogni variazione significativa alle caratteristiche tecniche descritte nel presente allegato e, in generale, le novita' piu' rilevanti per gli utenti, vengono rese pubbliche dall'amministrazione finanziaria mediante un servizio di informativa agli utenti, disponibile all'interno del servizio telematico. 2. Modalita' di accesso. L'accesso al servizio telematico avviene secondo una delle seguenti modalita': a) rete IP privata: L'accesso avviene in tal caso tramite connessione con linee telefoniche commutate ordinarie o ISDN, raggiungibili, da tutto il territorio nazionale, mediante un numero telefonico, che verra' comunicato dagli uffici finanziari unitamente alle istruzioni; b) rete Internet. La trasmissione prevista al punto b) avviene con protocollo di sicurezza crittografato. I soggetti di cui all'art. 6 possono concordare con l'amministrazione finanziaria l'accesso mediante linee dedicate. 3. Prodotti software. I prodotti software distribuiti dall'amministrazione finanziaria sono certificati per personal computer dotati di un Browser (Netscape Communicator o Microsoft Internet Explorer, versione 4.X o superiori, o browser equivalenti), Adobe Acrobat Reader (versione 4.X o superiore) ed operanti in Ambiente WIN o MAC/OS. Le modalita' di distribuzione del software vengono comunicate dall'ufficio del territorio al momento dell'abilitazione di cui all'art. 4. 4. Trasmissione dei file e delle ricevute. 4.1. Codice di autenticazione. La presentazione del modello unico informatico comporta la necessita' di adottare un meccanismo che permetta all'amministrazione finanziaria di verificare: a) l'identita' e la qualifica dell'utente; b) l'integrita' dei dati ricevuti, cioe' l'impossibilita' che il file sia stato alterato indebitamente durante la trasmissione. Analogamente l'utente, quando ricve un file che contiene le ricevute di cui all'art. 8, ha necessita' di disporre di strumenti che gli permettano di verificare che la ricevuta sia stata prodotta dall'amministrazione finanziaria esattamente nella forma e nel contenuto rilevabile dal file elettronico. Il servizio telematico prevede quindi che i file inviati o diretti all'utente siano corredati di un codice di autenticazione che permetta le verifiche sopra descritte. 4.2. Costituzione e invio del file da trasmettere. Prima di procedere alla trasmissione l'utente e' tenuto a costituire il modello unico informatico secondo le modalita' descritte nell'allegato 1 e a calcolarne il codice di autenticazione. A tal ultimo fine utilizza il software distribuito dall'amministrazione finanziaria che: a) sottopone il modello ad una funzione che ne calcola Pagina 7
Decreto Interministeriale del 13/12/2000 l'impronta informatica; b) cifra l'impronta del modello con la chiave privata dell'utente (ottenuta con le modalita' indicate nel successivo paragrafo 5). generando il codice di autenticazione. Predisposto il file costituito dal modello unico e dal codice di autenticazione, l'utente si connette al servizio e lo invia. 4.3. Ricezione del modello unico informatico. L'amministrazione finanziaria, quando riceve il file, attraverso un sistema di validazione, effettua due distinte operazioni che consistono in: a) decifratura del codice di autenticazione, mediante la chiave pubblica dell'utente; se l'operazione va a buon fine, e' certo che l'origine del file sia proprio quella dichiarata al momento della trasmissione (autenticazione del mittente); b) ricalcolo dell'impronta del modello; se l'impronta coincide con quello ottenuto effettuando l'operazione descritta al punto precedente, il file non e' stato alterato successivamente al calcolo, da parte dell'utente, del codice di autenticazione (integrita' del dato). 4.4. Predisposizione e restituzione delle ricevute all'utente. Completato il controllo del codice di autenticazione, il sistema di validazione dell'Amministrazione finanziaria provvede a: a) controllare la rispondenza del modello pervenuto alle caratteristiche previste nell'allegato 1 del decreto; b) predisporre la ricevuta che contiene le informazioni di cui all'art. 8 del decreto; c) sottoporre il file che contiene i dati della ricevuta ad una funzione che calcola l'impronta del file stesso; d) cifrare l'impronta del file con la chiave privata di firma dell'Amministrazione finanziaria. Il file contenente le ricevute, predisposto con le modalita' descritte, e' a disposizione dell'utente che, connettendosi al servizio, provvede a scaricarlo sul proprio personal computer. 4.5. Elaborazione delle ricevute da parte dell'utente cui sono destinate. Per leggere il contenuto del file che contiene le ricevute trasmesse dall'amministrazione finanziaria mediante il servizio telematico, l'utente cui sono destinate utilizza il prodotto software distribuito dall'amministrazione finanziaria che, analogamente a quanto descritto al paragrafo 4.2, effettua due distinte operazioni consistenti in: a) decifratura del codice di autenticazione, mediante la chiave pubblica dell'amministrazione finanziaria; se l'operazione va a buon fine, e' certo che il file e' stato prodotto dal sistema di validazione dell'amministrazione stessa; b) ricalcolo dell'impronta del file; se l'impronta coincide con quello ottenuto effettuando l'operazione descritta al punto precedente, il file non e' stato alterato successivamente al calcolo, da parte dell'amministrazione finanziaria, del codice di autenticazione. 5. Chiavi per la generazione del codice di autenticazione dei file. Completate le procedure di cui all'art. 4 l'utente, utilizzando le istruzioni ricevute dall'Ufficio del Territorio, installa il software che utilizzera' per la generazione dell'ambiente di sicurezza. Tale software permette di: creare un canale di comunicazione sicuro con il sistema di certificazione; generare la coppia di chiavi (una pubblica e una privata), depositandola sul dispositivo di firma che sara' utilizzato per il calcolo dei codici di autenticazione; inviare la richiesta di iscrizione della chiave pubblica nell'apposito registro che le contiene, gestito dall'Amministrazione finanziaria. Il sistema di certificazione, ricevuta la richiesta, esegue le seguenti operazioni: Pagina 8
Decreto Interministeriale del 13/12/2000 verifica la richiesta di certificazione, controllando la rispondenza dei dati in essa contenuti con le informazioni trasmesse dall'ufficio finanziario al momento dell'abilitazione di cui all'art. 4, nonche' l'univocita' della chiave pubblica; genera il certificato, utilizzando la chiave privata di certificazione dell'amministrazione finanziaria; pubblica il certificato nell'apposito registro; restituisce all'utente il certificato e le chiavi pubbliche dell'amministrazione, che saranno utilizzate per verificare i codici di autenticazione presenti sulle rice'vute di cui all'art. 8. Il certificato che contiene la chiave pubblica dell'utente ha validita' di un anno a partire dalla data della sua pubblicazione; viene automaticamente rinnovato dall'amministrazione alla scadenza, salvo nei casi previsti dall'art. 5 del decreto. Le fasi sopra descritte sono eventi registrati in un giornale di controllo. E' a carico dell'utente la custodia del dispositivo di firma che contiene, tra l'altro, la chiave privata dell'utente.
Pagina 9
Decreto del Presidente della Repubblica del 18/08/2000 n. 308 Titolo del provvedimento: Regolamento concernente l'utilizzazione di procedure telematiche per gli adempimenti tributari in materia di atti immobiliari. (N.D.R.: "Il regolamento in questione e' stato ammesso al visto dalla Corte dei Conti con deliberazione n. 105 del 14 novembre 2000.") (Pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 254 del 30/10/2000)
Preambolo
Preambolo
Testo: in vigore dal 14/11/2000 IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA Visto l'articolo 87, quinto comma, della Costituzione; Visto l'articolo 1 del decreto legislativo 18 gennaio 2000, n. 9, che ha introdotto l'articolo 3-sexies, comma 1, del decreto legislativo 18 dicembre 1997, n. 463, il quale prevede che con regolamento da emanare ai sensi dell'articolo 3, comma 136, della legge 23 dicembre 1996, n. 662, sono apportate le modifiche conseguenti alla introduzione delle procedure telematiche di cui all'articolo 3-bis, ed e' previsto un unico criterio di arrotondamento degli importi dovuti, alla disciplina in materia di imposta di registro, imposte ipotecarie e catastali, perfezionamento e revisione del sistema catastale, imposta comunale sull'incremento di valore degli immobili e imposta di bollo; Visto l'articolo 17, comma 2, della legge 23 agosto 1988, n. 400; Visto il decreto del Presidente della Repubblica 26 ottobre 1972, n. 642, concernente la disciplina dell'imposta di bollo; Visto il decreto del Presidente della Repubblica 26 ottobre 1972, n. 643, concernente l'istituzione dell'imposta comunale sull'incremento di valore degli immobili; Visto il decreto del Presidente della Repubblica 26 ottobre 1972, n. 650, concernente il perfezionamento e la revisione del sistema catastale; Vista la legge 27 febbraio 1985, n. 52, recante modifiche al libro VI del codice civile e norme di servizio ipotecario, in relazione alla introduzione di un sistema di elaborazione automatica nelle conservatorie dei registri immobiliari; Visto il decreto del Presidente della Repubblica 26 aprile 1986, n. 131, che approva il testo unico delle disposizioni concernenti l'imposta di registro; Visto il decreto legislativo 31 ottobre 1990, n. 347, che approva il testo unico delle disposizioni concernenti le imposte ipotecaria e catastale; Visto l'articolo 15, comma 2, della legge 15 marzo 1997, n. 59; Visto l'articolo 24, commi 39 e 40, della legge 27 dicembre 1997, n. 449, concernente il pagamento con mezzi diversi dal contante; Udito il parere del Consiglio di Stato, espresso dalla sezione consultiva per gli atti normativi nell'adunanza del 12 giugno 2000; Visti i regolamenti (CE) n. 1103/97 del Consiglio del 17 giugno 1997, e n. 974/98 del Consiglio del 3 maggio 1998; Vista la deliberazione del Consiglio dei Ministri, adottata nella riunione del 28 luglio 2000; Sulla proposta del Ministro delle finanze, di concerto con il Ministro della giustizia; E m a n a "il seguente regolamento: Trasmissione digitale telematica di art. 1 atti implicanti l'impiego della firma
Pagina 1
Decreto del Presidente della Repubblica del 18/08/2000 n. 308 Testo: in vigore dal 14/11/2000 1. Gli atti relativi a diritti sugli immobili formati o autenticati da pubblici ufficiali, le cui copie siano integralmente predisposte con strumenti informatici e l'impiego della firma digitale, ai sensi dell'articolo 15, comma 2, della legge 15 marzo 1997, n. 59, e relative disposizioni di attuazione, assolvono l'obbligo della registrazione, della trascrizione, dell'iscrizione, dell'annotazione dei registi immobiliari e della voltura catastale con procedura telematica, in osservanza delle disposizioni degli articoli da 3-bis a 3-sexies del decreto legislativo 18 dicembre 1997, n. 463. 2. La procedura di cui al comma 1 non deve comportare oneri economici per l'Amministrazione finanziaria. Trasmissione digitale telematica di art. 2 atti non implicanti l'impiego della firma
Testo: in vigore dal 14/11/2000 1. Per la registrazione di atti le cui copie non siano integralmente predisposte con strumenti informatici e l'impiego della firma digitale, relativi a diritti sugli immobili, nonche' per la loro trascrizione, iscrizione, annotazione e voltura catastale, il modello unico informatico di cui all'articolo 3-sexies, comma 2, del decreto legislativo 18 dicembre 1997, n. 463, comprensivo del prospetto dei documenti di cui al comma 2, e' trasmesso dai pubblici ufficiali per via telematica unitamente a copia dell'atto. 2. Il pubblico ufficiale, nel prospetto di cui al comma 1, elenca gli estremi degli allegati, dei documenti e dei certificati da presentare in virtu' di disposizioni di legge o di regolamento, idonei all'applicazione del regime tributario, anche agevolato, utilizzato in sede di autoliquidazione, nonche' i dati della dichiarazione INVIM prevista dall'articolo 18, comma 1, del decreto del Presidente della Repubblica 26 ottobre 1972, n. 643. La documentazione in originale e' conservata dal pubblico ufficiale. 3. I competenti uffici dell'Amministrazione finanziaria rendono disponibile, per via telematica, una ricevuta che tiene luogo delle annotazioni di cui all'articolo 16, comma 4, del testo unico delle disposizioni concernenti l'imposta di registro approvato con decreto del Presidente della Repubblica 26 aprile 1986, n. 131; la data, il numero della registrazione e la somma dovuta e versata, indicati nella ricevuta, vengono immediatamente annotati in calce o a margine dell'originale dell'atto. 4. A richiesta del pubblico ufficiale che ha eseguito la procedura di trasmissione per via telematica, i competenti uffici dell'amministrazione finanziaria rendono disponibili, con lo stesso mezzo, le informazioni sulle imposte principali e sullo stato di esecuzione delle formalita'. 5. Gli atti pervenuti per via telematica sono conservati dall'amministrazione finanziaria e i competenti uffici ne rilasciano copia su richiesta degli aventi diritto. 6. Gli uffici finanziari possono richiedere l'esibizione della documentazione relativa agli atti trasmessi per via telematica, ovvero di esaminare la stessa presso la sede del pubblico ufficiale. art. 3 Modalita' tecniche e date di attivazione della trasmissione telematica Testo: in vigore dal 14/11/2000 1. Con decreto del Ministero delle finanze, di concerto con il Ministero della giustizia, di cui all'articolo 3-bis del decreto legislativo 18 dicembre 1997, n. 463, sono fissate le modalita' tecniche e le date di attivazione della trasmissione per via telematica di cui all'articolo 1 e di quella di cui all'articolo 2 del presente regolamento. art. 4 Termine per la richiesta di registrazione Testo: in vigore dal 14/11/2000 1. La registrazione di cui al presente regolamento deve essere richiesta entro trenta giorni dalla data dell'atto determinata ai sensi dell'articolo 13 del Pagina 2
Decreto del Presidente della Repubblica del 18/08/2000 n. 308 testo unico delle disposizioni concernenti l'imposta di registro approvato con decreto del Presidente della Repubblica 26 aprile 1986, n. 131. Voltura catastale art. 5
Testo: in vigore dal 14/11/2000 1. La voltura catastale di cui agli articoli 3, 4 e 14 del decreto del Presidente della Repubblica 26 ottobre 1972, n. 650, e successive modificazioni, e' eseguita automaticamente a seguito della presentazione del modello unico informatico di cui all'articolo 3-sexies, comma 2, del decreto legislativo 18 dicembre 1997, n. 463. 2. Nel caso in cui non vi sia concordanza fra i soggetti intestati in catasto e quelli risultanti dall'atto, il pubblico ufficiale indica nel modello unico gli estremi degli atti e denunce che hanno dato luogo ai passaggi intermedi o alle discordanze fra le ditte. 3. Nel caso di mancanza negli archivi informatizzati del catasto dell'identificativo dell'immobile oggetto dell'atto, il pubblico ufficiale indica nel modello unico il relativo identificativo desunto dal documento catastale che lo ha generato e quello dell'unita' originaria inscritta in atti. 4. I competenti uffici dell'amministrazione finanziaria rendono disponibile, per via telematica, l'attestazione di eseguita voltura. Formalita' ipotecarie art. 6
Testo: in vigore dal 14/11/2000 1. Per l'esecuzione delle formalita' ipotecarie di cui all'articolo 2 restano fermi l'obbligo di presentare il titolo in forma cartacea al competente ufficio dell'Amministrazione finanziaria, con le modalita' stabilite nel libro VI del codice civile e dalle leggi speciali, e l'obbligo dell'ufficio di rilasciare in forma cartacea uno degli originali della nota nel quale e' certificata l'esecuzione della formalita' a norma del codice civile. 2. L'omesso versamento dell'imposta costituisce motivo di rifiuto della formalita'. Arrotondamento art. 7
Testo: in vigore dal 14/11/2000 1. Le imposte di registro, ipotecaria, catastale, di bollo e comunale sull'incremento di valore degli immobili dovute, sono arrotondate a lire mille, per difetto se la frazione non e' superiore a lire cinquecento e per eccesso se superiore, ovvero, nel caso in cui i valori siano espressi in euro, all'unita', per difetto se la frazione e' inferiore a 50 centesimi e per eccesso se non inferiore. Imposta di registro art. 8
Testo: in vigore dal 14/11/2000 1. Al testo unico delle disposizioni concernenti l'imposta di registro approvato con decreto del Presidente della Repubblica 26 aprile 1986, n. 131, sono apportate le seguenti modifiche: a) all'articolo 41: 1) al comma 1, le parole: "10 mila" sono sostituite dalla parola "mille" e le parole: "5 mila" sono sostituite dalla parola: "cinquecento" e, dopo la parola "superiore", sono aggiunte le seguenti: ", ovvero all'unita', nel caso in cui i valori siano espressi in euro, per difetto se la frazione e' inferiore a 50 centesimi e per eccesso se non inferiore"; 2) al comma 2, le parole: "inferiore alla misura fissa indicata nella tariffa" sono sostituite dalle seguenti: "inferiore alla misura fissa indicata nell'articolo 11 della tariffa, parte prima, salvo quanto disposto dagli articoli 5 e 7 della tariffa stessa"; Pagina 3
Decreto del Presidente della Repubblica del 18/08/2000 n. 308 b) all'articolo 76, comma registrazione", sono inserite telematica". Imposta di bollo 2, le art. 9 dopo seguenti le parole: "presentati per la parole: "o registrati per via
Testo: in vigore dal 14/11/2000 1. Nell'articolo 1, comma 1-bis, della tariffa dell'imposta di bollo, parte prima, annessa al decreto del Presidente della Repubblica 26 ottobre 1972, n. 642, dopo le parole: "all'articolo 2678 del codice civile", sono aggiunte le seguenti: "nonche' le conseguenti istanze per l'iscrizione dei diritti nel libro fondiario e relativi decreti". Imposte ipotecaria e catastale art. 10
Testo: in vigore dal 14/11/2000 1. Al testo unico delle disposizioni concernenti le imposte ipotecaria e catastale approvato con decreto legislativo 31 ottobre 1990, n. 347, e' apportata la seguente modifica: a) all'articolo 18, la parola: "diecimila" e' sostituita dalla parola: "mille" e la parola: "cinquemila" e' sostituita dalla parola "cinquecento" e, dopo la parola: "superiore", sono aggiunte, le seguenti: ", ovvero all'unita', nel caso in cui i valori siano espressi in euro, per difetto se la frazione e' inferiore a 50 centesimi e per eccesso se non inferiore". Il presente decreto, munito del sigillo dello Stato, sara' inserito nella Raccolta ufficiale degli atti normativi della Repubblica italiana. E' fatto obbligo a chiunque spetti di osservarlo e di farlo osservare.
Pagina 4
Legge del 23/12/1999 n. 488 - art. 5 Titolo del provvedimento: Disposizioni per la formazione del dello Stato (legge finanziaria 2000). Titolo del documento: (Patrimonio delle Spa). Ferrovie dello bilancio annuale e pluriennale
Stato
Spa
della
Poste
Testo: in vigore dal 01/01/2000 1. Al fine di accelerare il processo di dismissioni del patrimonio della Ferrovie dello Stato Spa, non strumentale all'esercizio ferroviario, all'articolo 43 della legge 23 dicembre 1998, n.448, sono apportate le seguenti modifiche: a) al comma 2, le parole: "avvenute in base a specifiche disposizioni di legge," sono soppresse; b) dopo il comma 2 e' inserito il seguente: "2-bis. Gli uffici del territorio, le Conservatorie dei registri immobiliari, gli uffici tavolari e gli uffici tecnici erariali provvedono agli adempimenti di rispettiva competenza in ordine alla trascrizione, intavolazione e voltura dei beni ed eventuali accessioni, sulla base di note di trascrizione, domande di intavolazione e domande di voltura, redatte dalla societa' "Ferrovie dello Stato-Societa' di trasporti e servizi per azioni" e corredate da estratto notarile autentico del libro inventari della medesima societa'. Trascrizioni, iscrizioni e volture sono esenti dai tributi speciali catastali e danno luogo al pagamento di imposte e tasse in misura fissa."; c) al comma 3 sono soppresse le parole da: "le modalita' di trascrizione" a: "nonche'". 2. All'articolo 1 della legge 24 dicembre 1993, n. 560, e successive modificazioni, sono apportate le seguenti modifiche: a) al comma 4, dopo le parole: "di ciascuna provincia", sono inserite le seguenti: "fermo restando che gli alloggi di cui al comma 2, lettera a), possono essere venduti nella loro globalita'"; b) al comma 7, dopo le parole: " alienato a terzi", sono aggiunte le seguenti: "ad eccezione degli alloggi di cui al comma 2, lettera a), i quali possono essere alienati a terzi purche' all'assegnatario venga garantita la prosecuzione della locazione sulla base della normativa vigente in materia di edilizia residenziale pubblica "; c) al comma 9, dopo le parole: " Hanno titolo di priorita'", sono inserite le seguenti: "a parita' di prezzo". Al medesimo comma 9 e' aggiunto, in fine, il seguente periodo: "Ai fini della cessione a terzi, sono assimilati agli alloggi di cui al presente comma gli alloggi di cui al comma 2, lettera a), che risultino liberi, i quali dovranno essere offerti prioritariamente agli enti locali".
Pagina 1
Decreto del 16/12/1998 Titolo del provvedimento: Attivazione della procedura di esecuzione automatica delle volture catastali relative ad atti la cui trascrizione viene eseguita presso il servizio di pubblicita' immobiliare degli uffici del territorio di Genova, Macerata, Massa Carrara, Lodi, Matera, Messina, Modena, Oristano, Parma, Pesaro, Pistoia, Pordenone, Rovigo, Sassari, Savona, Teramo, Terni, Trapani, Udine, Vicenza, nonche' presso le conservatorie dei registri immobiliari di Bergamo, Lecco, Mantova, Mondovi', Napoli 2, Novi Ligure, Nuoro, Padova, Palermo, Pavia, Perugia, Pescara, Pisa, Ragusa, Reggio Calabria, Salerno, Santa Maria Capua Vetere, Siena, Siracusa, Taranto, Treviso, Varese e presso le circoscrizioni dei registri immobiliari di Milano 2 (ufficio del territorio di Milano), Torino 1 e Torino 2 (ufficio del territorio di Torino). (Pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 295 del 18/12/1998) Preambolo. Preambolo
Testo: in vigore dal 18/12/1998 con effetto dal 29/12/1998 IL DIRETTORE GENERALE del Dipartimento del territorio Visto l'art. 2, comma 1-septies, del decreto-legge 23 gennaio 1993, n. 16, convertito, con modificazioni, nella legge 24 marzo 1993, n. 75, con il quale e' stato disposto che le volture catastali dipendenti da atti civili, giudiziari ed amministrativi, soggetti a trascrizione che danno origine a mutazione di diritti censiti in catasto, sono eseguite automaticamente mediante elaborazione elettronica dei dati contenuti nelle note di trascrizione presentate alle conservatorie dei registri immobiliari i cui servizi sono meccanizzati ai sensi della legge 27 febbraio 1985, n. 52; Visto l'art. 2 del decreto ministeriale 19 aprile 1994, n. 701, di attuazione dell'art. 2, comma 1-septies, del decreto-legge 23 gennaio 1993, n. 16, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 maggio 1993, n. 75, con il quale e' stato stabilito che con provvedimento del direttore generale del Dipartimento del territorio viene fissata la data a partire dalla quale le volture catastali sono eseguite automaticamente e vengono disciplinate le condizioni per l'esenzione dall'obbligo di presentazione delle domande di voltura relative ai suddetti atti, di cui agli articoli 3, 4 e 14 del decreto del Presidente della Repubblica 26 ottobre 1972, n. 650; Visto il decreto dirigenziale 23 dicembre 1997 del direttore generale del Dipartimento del territorio di attuazione dell'art. 2 del decreto ministeriale 19 aprile 1994, n. 701, con il quale vengono dettate le modalita' di esecuzione della voltura automatica e di esenzione dall'obbligo di presentazione della voltura in catasto; Visto il decreto dirigenziale 15 ottobre 1998 del direttore generale del Dipartimento de1 territorio, con il quale vengono apportate modificazioni al decreto dirigenziale 23 dicembre 1997; Considerato che la data di attivazione della procedura di esecuzione automatica della voltura catastale e' stabilita, per ciascun ufficio, con decreto dirigenziale del direttore generale del Dipartimento del territorio; Decreta: art. 1 Entrata in vigore della procedura di esecuzione automatica delle volture catastali per i beni siti nell'ambito della competenza catastale di uffici del territorio, di U.T.E. e di conservatorie dei RR.II. Pagina 1
Decreto del 16/12/1998 Testo: in vigore dal 18/12/1998 con effetto dal 29/12/1998 La procedura di esecuzione automatica delle volture catastali per i beni siti nei comuni ricadenti nella competenza territoriale catastale degli uffici del territorio di Cagliari, Genova, Latina, Macerata, Massa Carrara, Matera, Messina, Milano, Modena, Oristano, Palermo, Parma, Pesaro, Pistoia, Pordenone, Rovigo, Sassari, Savona, Sondrio, Teramo, Terni, Torino, Trapani, Udine, Verona, Vicenza, e degli uffici tecnici erariali di Alessandria, Bergamo, Caserta, Como, Cremona, Cuneo, Grosseto, Livorno, Mantova, Napoli, Nuoro, Pavia, Padova, Palermo, Perugia, Pescara, Ragusa, Reggio Calabria, Salerno, Siena, Siracusa, Taranto, Treviso, Varese, Venezia, sulla base delle corrispondenti note di trascrizione eseguite presso il servizio di pubblicita' immobiliare degli uffici del territorio di Genova, Lodi, Macerata, Massa Carrara, Matera Messina, Modena, Oristano, Parma, Pesaro, Pistoia, Pordenone, Rovigo, Sassari, Savona, Teramo, Terni, Trapani, Udine, Vicenza, nonche' presso le conservatorie dei registri immobiliari di Bergamo, Lecco, Mantova, Mondovi', Napoli 2, Novi Ligure, Nuoro, Padova, Palermo, Pavia, Perugia, Pescara, Pisa, Ragusa, Reggio Calabria, Salerno, Santa Maria Capua Vetere, Siena, Siracusa, Taranto, Treviso, Varese e presso le circoscrizioni dei registri immobiliari di Milano 2 (ufficio del territorio di Milano), Torino 1 e Torino 2 (ufficio del territorio di Torino), entra in vigore il giorno 29 dicembre 1998. Pubblicazione del decreto. art. 2
Testo: in vigore dal 18/12/1998 con effetto dal 29/12/1998 Il presente decreto sara' pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana.
Pagina 2
Decreto del 30/11/1998 Titolo del provvedimento: Attivazione della procedura di esecuzione automatica delle volture catastali relative ad atti la cui trascrizione viene eseguita presso il servizio di pubblicita' immobiliare degli uffici del territorio di Agrigento, Ancona, Aosta, Arezzo, Ascoli Piceno, Benevento, Caltanissetta, Campobasso, Enna, Firenze, Foggia, Imperia, Latina, nonche' presso le conservatorie dei registri immobiliari di Aqui Terme, Alba, Asti, Avellino, Belluno, Biella, Brescia, Brindisi, Casale Monferrato, Chieti, Como, Cosenza, Cremona, Cuneo, Ferrara, Grosseto, Lecce, Livorno, Lucca, L'Aquila, Prato, Rimini, Verbania. (Pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 285 del 05/12/1998) Preambolo Preambolo
Testo: in vigore dal 27/12/1998 IL DIRETTORE GENERALE del Dipartimento del territorio Visto l'art. 2, comma 1-septies, del decreto-legge 23 gennaio 1993, n. 16, convertito, con modificazioni, nella legge 24 marzo 1993, n. 75, con il quale e' stato disposto che le volture catastali dipendenti da atti civili, giudiziari ed amminsitrativi, soggetti a trascrizione che danno origine a mutazione di diritti censiti in catasto, sono eseguite automaticamente mediante elaborazione elettronica dei dati contenuti nelle note di trascrizione presentate alle conservatorie dei registri immobiliari i cui servizi sono meccanizzati ai sensi della legge 27 febbraio 1985, n. 52; Visto l'art. 2 del decreto ministeriale 19 aprile 1994, n. 701, di attuazione dell'art. 2, comma 1-septies, del decreto-legge 23 gennaio 1993, n. 16, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 marzo 1993, n. 75, con il quale e' stato stabilito che con provvedimento del direttore generale del Dipartimento del territorio viene fissata la data a partire dalla quale le volture catastali sono eseguite automaticamente e vengono disciplinate le condizioni per l'esenzione dall'obbligo di presentazione delle domande di voltura relative ai suddetti atti, di cui agli articoli 3, 4 e 14 del decreto del Presidente della Repubblica 26 ottobre 1972, n. 650; Visto il decreto dirigenziale 23 dicembre 1997 del direttore generale del Dipartimento del territorio di attuazione dell'art. 2 del decreto ministeriale 19 aprile 1994, n. 701, con il quale vengono dettate le modalita' di esecuzione della voltura automatica e di esenzione dall'obbligo di presentazione della voltura in catasto; Visto il decreto dirigenziale 15 ottobre 1998 del direttore generale del Dipartimento del territorio, con il quale vengono apportate modificazioni al decreto dirigenziale 23 dicembre 1997; Considerato che la data di attivazione della procedura di esecuzione automatica della voltura catastale e' stabilita, per ciascun ufficio, con decreto dirigenziale del direttore generale del Dipartimento del territorio; Decreta: art. 1 Entrata in vigore della procedura di esecuzione automatica Testo: in vigore dal 27/12/1998 La procedura di esecuzione automatica delle volture catastali relative per i beni siti nei comuni ricadenti nella competenza territoriale catastale degli uffici del del territorio di Agrigento, Ancona, Aosta, Arezzo, Ascoli Piceno, Benevento, Bologna, Caltanissetta, Campobasso, Enna, Firenze, Foggia, Forli', Imperia, Latina, Milano, e degli uffici tecnici erariali di Alessandria, Asti, Pagina 1
Decreto del 30/11/1998 Avellino, Belluno, Brescia, Brindisi, Chieti, Como, Cosenza, Cremona, Cuneo, Ferrara, Grosseto, L'Aquila, Lecce, Livorno, Lucca, Novara, Perugia, Pisa, Varese, sulla base delle corrispondenti note di tracrizione eseguite presso il servizio di pubblicita' immobiliare degli uffici del territorio di Agrigento, Ancona, Aosta, Arezzo, Ascoli Piceno, Benevento, Caltanissetta, Campobasso, Enna, Firenze, Foggia, Imperia, Latina, nonche' presso le conservatorie dei registri immobiliari di Aqui Terme, Alba, Asti, Avellino, Belluno, Biella, Brescia, Brindisi, Casale Monferrato, Chieti, Como, Cosenza, Cremona, Cuneo, Ferrara, Grosseto, Lecce, Livorno, Lucca, L'Aquila, Prato, Rimini, Verbania, entra in vigore il giorno 10 dicembre 1998. Pubblicazione art. 2
Testo: in vigore dal 27/12/1998 1. Il presente decreto ha efficacia il giorno successivo a quello della pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale.
Pagina 2
Decreto del 18/11/1998 Titolo del provvedimento: Attivazione della procedura di esecuzione automatica delle volture catastali relative ad atti la cui trascrizione viene eseguita presso le conservatorie dei registri immobiliari di Breno, Castiglione Stiviere, Civitavecchia, Frosinone, Lecco, Montepulciano, Novara, Prato, Rimini, Reggio Emilia, Roma 1, Roma 2, Salo', Sarzana, Spoleto, Tortona, Trani, Velletri, Verbania, Vigevano, Viterbo, Voghera, Volterra, nonche' presso il servizio di pubblicita' immobiliare degli uffici del territorio di Forli', Vercelli, Verona e presso le sezioni staccate del servizio di pubblicita' immobiliare di Sanremo (ufficio del territorio di Imperia), Schio (ufficio del territorio di Vicenza), Susa (ufficio del territorio di Torino), Tempio Pausania (ufficio del territorio di Sassari) e Urbino (ufficio del territorio di Pesaro). (Pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 275 del 24/11/1998) Preambolo Preambolo
Testo: in vigore dal 24/11/1998 IL DIRETTORE GENERALE del Dipartimento del territorio Visto l'art 2, comma 1-septies del decreto-legge 23 gennaio 1993, n. 16, convertito, con modificazioni, nella legge 24 marzo 1993, n. 75, con il quale e' stato disposto che le volture catastali dipendenti da atti civili, giudiziari ed amministrativi, soggetti a trascrizione che danno origine a mutazione di diritti censiti in catasto, sono eseguite automaticamente mediante elaborazione elettronica dei dati contenuti nelle note di trascrizione presentate alle conservatorie dei registri immobiliari i cui servizi sono meccanizzati ai sensi della legge 27 febbraio 1985, n. 52; Visto l'art. 2 del decreto ministeriale 19 aprile 1994, n. 701, di attuazione dell'art. 2, comma 1-septies del decreto-legge 23 gennaio 1993, n. 16, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 marzo 1993, n. 75, con il quale e' stato stabilito che con provvedimento del direttore generale del Dipartimento del territorio viene fissata la data a partire dalla quale le volture catastali sono eseguite automaticamente e vengono disciplinate le condizioni per l'esenzione dall'obbligo di presentazione delle domande di voltura relative ai suddetti atti, di cui agli articoli 3, 4 e 14 del decreto del Presidente della Repubblica 26 ottobre 1972, n. 650; Visto il decreto dirigenziale 23 dicembre 1997 del direttore generale del Dipartimento del territorio di attuazione dell'art. 2 del decreto ministeriale 19 aprile 1994, n. 701, con il quale vengono dettate le modalita' di esecuzione della voltura automatica e di esenzione dall'obbligo di presentazione della voltura in catasto; Visto il decreto dirigenziale 15 ottobre 1998 del direttore generale del Dipartimento del territorio, con il quale vengono apportate modificazioni al decreto dirigenziale 23 dicembre 1997; Considerato che la data di attivazione della procedura di esecuzione automatica della voltura catastale e' stabilita, per ciascun ufficio, con decreto dirigenziale del direttore generale del Dipartimento del territorio; Decreta: Procedura di esecuzione art. 1 automatica delle volture catastali.
Testo: in vigore dal 24/11/1998 La procedura di esecuzione automatica delle volture catastali per i beni siti nei comuni delle province di Alessandria, Bari, Bergamo, Brescia, Como, Pagina 1
Decreto del 18/11/1998 Firenze, Forli', Frosinone, Imperia, La Spezia, Livorno, Mantova, Novara, Pavia, Perugia, Pesaro, Pisa, Reggio Emilia, Roma, Sassari, Siena, Torino, Vercelli, Verona, Vicenza, Viterbo, sulla base delle corrispondenti note di trascrizione eseguite presso le conservatorie dei registri immobiliari di Breno, Castiglione Stiviere, Civitavecchia, Frosinone, Lecco, Montepulciano, Novara, Prato, Rimini, Reggio Emilia, Roma 1, Roma 2, Salo', Sarzana, Spoleto, Tortona, Trani, Velletri, Verbania, Vigevano, Viterbo, Voghera, Volterra nonche' presso il servizio di pubblicita' immobiliare degli uffici del territorio di Forli', Vercelli, Verona e presso le sezioni staccate del servizio di pubblicita' immobiliare di Sanremo (ufficio del territorio di Imperia), Schio (ufficio del territorio di Vicenza), Susa (ufficio del territorio di Torino), Tempio Pausania (ufficio del territorio di Sassari), Urbino (ufficio del territorio di Pesaro), entra in vigore il giorno 30 novembre 1998.
Pubblicazione.
art. 2
Testo: in vigore dal 24/11/1998 Il presente decreto sara' pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana.
Pagina 2
Decreto del 11/11/1998 Titolo del provvedimento: Attivazione della procedura di esecuzione automatica delle volture catastali relative ad atti la cui trascrizione viene eseguita presso le conservatorie dei registri immobiliari di Biella, Catanzaro, Chioggia, Este, Isernia, La Spezia, Piacenza, Portoferraio, nonche' presso il servizio di pubblicita' immobiliare degli uffici del territorio di Bologna, Lodi e delle sezioni staccate di Bassano del Grappa (Ufficio del territorio di Vicenza), Chiavari (ufficio del territorio di Genova), Chiavari (ufficio del territorio di Genova), Finale Ligure (ufficio del territorio di Savona), Ivrea (ufficio del territorio di Torino), Lucera (ufficio del territorio di Foggia), Pescia (ufficio del territorio di Pistoia), Pinerolo (ufficio del territorio di Torino). (Pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 266 del 13/11/1998) Preambolo Preambolo
Testo: in vigore dal 13/11/1998 con effetto dal 19/11/1998 IL DIRETTORE GENERALE del Dipartimento del territorio Visto l'art. 2, comma 1-septies del decreto-legge 23 gennaio 1993, n. 16, convertito, con modificazioni, nella legge 24 marzo 1993, n. 75, con il quale e' stato disposto che le volture catastali dipendenti da atti civili, giudiziari ed amministrativi, soggetti a trascrizione che danno origine a mutazione di diritti censiti in catasto, sono eseguite automaticamente mediante elaborazione elettronica dei dati contenuti nelle note di trascrizione presentate alle conservatorie dei registri immobiliari i cui servizi sono meccanizzati ai sensi della legge 27 febbraio 1985, n. 52; Visto l'art. 2 del decreto ministeriale 19 aprile 1994, n. 701, di attuazione dell'art. 2, comma l - septies, del decreto-legge 23 gennaio 1993, n. 16, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 marzo 1993, n. 75, con il quale e' stato stabilito che con provvedimento del direttore generale del dipartimento del territorio viene fissata la data a partire dalla quale le volture catastali sono eseguite automaticamente e vengono disciplinate le condizioni per l'esenzione dall'obbligo di presentazione delle domande di voltura relative ai suddetti atti, di cui agli articoli 3, 4 e 14 del decreto del Presidente della Repubblica 26 ottobre 1972, n. 650; Visto il decreto dirigenziale 23 dicembre 1997 del direttore generale del Dipartimento del territorio di attuazione dell'art. 2 del decreto ministeriale 19 aprile 1994, n. 701, con il quale vengono dettate le modalita' di esecuzione della voltura automatica e di esenzione dall'obbligo di presentazione della voltura in catasto; Visto il decreto dirigenziale 15 ottobre 1998 del direttore generale del Dipartimento del territorio, con il quale vengono apportate modificazioni al decreto dirigenziale 23 dicembre 1997; Considerato che la data di attivazione della procedura di esecuzione automatica della voltura catastale e' stabilita, per ciascun ufficio, con decreto dirigenziale del direttore generale del Dipartimento del territorio; Decreta: Fissazione automatica province. art. 1 data di entrata in vigore della procedura di esecuzione delle volture catastali per i beni siti in comuni di talune
Testo: in vigore dal 13/11/1998 con effetto dal 19/11/1998 La procedura di esecuzione automatica delle volture catastali per i beni siti Pagina 1
Decreto del 11/11/1998 nei comuni delle province di Bologna, Catanzaro, Cremona, Foggia, Forli', Genova, Isernia, La Spezia. Livorno, Lucca, Milano, Modena, Padova, Parma, Piacenza, Pistoia, Rovigo, Savona, Torino, Venezia, Vercelli, Vicenza, sulla base delle corrispondenti note di trascrizione eseguite presso le conservatorie dei registri immobiliari di Biella, Catanzaro, Chioggia, Este, Isernia, La Spezia. Piacenza, Portoferraio, nonche' presso il servizio di pubblicita' immobiliare degli uffici del territorio di Bologna, Lodi e delle sezioni staccate di Bassano del Grappa (ufficio del territorio di Vicenza), Chiavari (ufficio del territorio di Genova), Finale Ligure (ufficio del territorio di Savona), Ivrea (ufficio del territorio di Torino), Lucera (ufficio del territorio di Foggia), Pescia (ufficio del territorio di Pistoia), Pinerolo (ufficio del territorio di Torino), entra in vigore il giorno 19 novembre 1998. Pubblicazione del decreto. art. 2
Testo: in vigore dal 13/11/1998 con effetto dal 19/11/1998 Il presente decreto sara' pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana.
Pagina 2
Decreto del 28/10/1998 Titolo del provvedimento: Attivazione della procedura di esecuzione automatica delle volture catastali relative ad atti la cui trascrizione viene eseguita presso le conservatorie dei registri immobiliari di Alessandria, Cagliari, Fermo, Napoli 1 e Napoli 2, nonche' presso il servizio di pubblicita' immobiliare degli uffici del territorio di Catania, Genova e Rieti. (Pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 255 del 31/10/1998)
Preambolo
Preambolo
Testo: in vigore dal 31/10/1998 con effetto dal 10/11/1998 IL DIRETTORE GENERALE del Dipartimento del territorio Visto l'art. 2, comma 1-septies del decreto-legge 23 gennaio 1993, n. 16, convertito, con modificazioni, nella legge 24 marzo 1993, n.75, con il quale e' stato disposto che le volture catastali dipendenti da atti civili, giudiziari ed amministrativi, soggetti a trascrizione che danno origine a mutazione di diritti censiti in catasto, sono eseguite automaticamente mediante elaborazione elettronica dei dati contenuti nelle note di trascrizione presentate alle conservatorie dei registri immobiliari i cui servizi meccanizzati ai sensi della legge 27 febbraio 1985, n. 52; Visto l'art. 2 del decreto ministeriale 19 aprile 1994, n. 701 di attuazione dell'art. 2, comma 1-septies del decreto-legge 23 gennaio 1993, n. 16, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 marzo 1993, n. 75, con il quale e' stato stabilito che con provvedimento del direttore generale del Dipartimento del territorio viene fissata la data a partire dalla quale le volture catastali sono eseguite automaticamente e vengono disciplinate le condizioni per l'esenzione dall'obbligo di presentazione delle domande di voltura relative ai suddetti atti, di cui agli articoli 3, 4 e 14 del decreto del Presidente della Repubblica 26 ottobre 1972, n. 650; Visto il decreto dirigenziale 23 dicembre 1997 del direttore generale del Dipartimento del territorio di attuazione dell'art. 2 del decreto ministeriale 19 aprile 1994, n. 701, con il quale vengono dettate le modalita' di esecuzione della voltura automatica e di esenzione dall'obbligo di presentazione della voltura in catasto; Visto il decreto dirigenziale 15 ottobre 1998 del direttore generale del Dipartimento del territorio, con il quale vengono apportate modificazioni al decreto dirigenziale 23 dicembre 1997; Considerato che la data di attivazione della procedura di esecuzione automatica della voltura catastale e' stabilita, per ciascun ufficio, con decreto dirigenziale del direttore generale del Dipartimento del territorio; Decreta: art. 1 Esecuzione automatica di volture catastali nell'ambito di alcune province, nonche' presso talune conservatorie dei RR.II. e presso alcuni uffici del territorio. Testo: in vigore dal 31/10/1998 con effetto dal 10/11/1998 La procedura di esecuzione automatica delle volture catastali per i beni siti nei comuni delle province di Alessandria, Ascoli Piceno, Cagliari, Catania, Genova, Napoli e Rieti sulla base delle corrispondenti note di trascrizione, eseguite presso le conservatorie dei registri immobiliari di Alessandria, Cagliari, Fermo, Napoli 1, Napoli 2 e il servizio di pubblicita' immobiliare degli uffici del territorio di Catania, Genova e Rieti entra in vigore il giorno 10 novembre 1998. Pagina 1
Testo: in vigore dal 31/10/1998 con effetto dal 10/11/1998 Il presente decreto sara' pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana.
Pagina 2
Decreto del 15/10/1998 Titolo del provvedimento: Modificazioni al decreto dirigenziale 23 dicembre 1997 concernente l'esecuzione automatica delle volture catastali relative ad atti civili, giudiziari ed amministrativi la cui trascrizione viene eseguita presso le conservatorie dei registri immobiliari, i servizi di pubblicita' immobiliare e le sezioni staccate degli uffici del territorio. (Pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 250 del 26/10/1998) Preambolo Preambolo
Testo: in vigore dal 26/10/1998 IL DIRETTORE GENERALE del Dipartimento del territorio Visto il decreto del Presidente della Repubblica 26 ottobre 1972, n. 650, relativo al perfezionamento e alla revisione del sistema catastale e, in particolare, gli articoli 3, 4 e 14 recanti norme per le volture catastali; Vista la legge 27 febbraio 1985, n. 52, recante modifiche al libro sesto del codice civile e norme di servizio ipotecario in relazione all'introduzione di un sistema di elaborazione automatica nelle conservatorie dei registri immobiliari e, in particolare, gli articoli 16 e 17; Vista la legge 29 ottobre 1991, n. 358, recante norme per la ristrutturazione del Ministero delle finanze; Visto il regolamento degli uffici e del personale del Ministero delle finanze, approvato con decreto del Presidente della Repubblica 27 marzo 1992, n. 287; Visto l'art. 2, comma 1-septies del decreto-legge 23 gennaio 1993, n. 16, convertito, con modificazioni, nella legge 24 marzo 1993, n. 75, con il quale e' stato disposto che le volture catastali dipendenti da atti civili, giudiziari ed amministrativi, soggetti a trascrizione che danno origine a mutazione di diritti censiti in catasto, sono eseguite automaticamente mediante elaborazione elettronica dei dati contenuti nelle note di trascrizione presentate alle conservatorie dei registri immobiliari i cui servizi sono meccanizzati ai sensi della legge 27 febbraio 1985, n. 52; Visto l'art. 2 del decreto ministeriale 19 aprile 1994, n. 701, di attuazione dell'art. 2, comma 1-septies del decreto-legge 23 gennaio 1993, n. 16, convertito, con modificazioni, nella legge 24 marzo 1993, n. 75, con il quale e' stabilito che con provvedimento del direttore generale del dipartimento del territorio viene fissata la data a partire dalla quale le volture catastali sono eseguite automaticamente e vengono disciplinate le condizioni per l'esenzione dell'obbligo di presentazione delle domande di voltura relative ai suddetti atti, di cui agli articoli 3, 4 e 14 del decreto del Presidente della Repubblica 26 ottobre 1972, n. 650; Visto il decreto del Ministro delle finanze, di concerto con il Ministro di grazia e giustizia, 10 marzo 1995, pubblicato nel supplemento ordinario n. 40 alla Gazzetta Ufficiale n. 79 del 4 aprile 1995, recante approvazione della nuova automazione, delle nuove procedure, dei nuovi modelli concernenti la nota di trascrizione, di iscrizione e la domanda di annotazione e le nuove specifiche tecniche per la redazione di note su supporto informatico e per la trasmissione di note per via telematica; Visto l'art. 10, comma 16 del decreto-legge 20 giugno 1996, n. 323, convertito, con modificazioni, nella legge 8 agosto 1996, n. 425, con il quale sono state apportate modifiche all'art. 4 del decreto del Presidente della Repubblica 26 ottobre 1972, n. 650; Visto il decreto del Ministro delle finanze, di concerto con il Ministro di grazia e giustizia, 29 aprile 1997, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 111 del 15 maggio 1997, concernente nuove modalita' di presentazione su supporto Pagina 1
Decreto del 15/10/1998 informatico e di trasmissione telematica alle conservatorie dei registri immobiliari e agli uffici del territorio delle note di trascrizione, iscrizione e domande di annotazione; Visto il decreto del direttore generale del Dipartimento del territorio 23 dicembre 1997, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 303 del 31 dicembre 1997, concernente l'esecuzione automatica delle volture catastali relative ad atti civili, giudiziari ed amministrativi, la cui trascrizione viene eseguita presso le conservatorie dei registri immobiliari ed i servizi di pubblicita' immobiliare degli uffici del territorio; Ravvisata l'opportunita' di apportare modifiche al citato decreto dirigenziale 23 dicembre 1997; Decreta: Voltura catastale art. 1
Testo: in vigore dal 26/10/1998 1. La voltura catastale, relativa ad atti civili, giudiziari ed amministrativi, soggetti a trascrizione presso gli uffici del territorio o le conservatorie dei registri immobiliari meccanizzati, e' eseguita automaticamente con le seguenti formalita' e procedure. 2. Per ottenere l'esecuzione della voltura catastale in maniera automatica, colui che richiede la trascrizione presenta la relativa nota su supporto informatico, ai sensi del decreto 29 aprile 1997, emanato dal Ministro delle finanze, di concerto con il Ministro di grazia e giustizia. 3. Qualora non vi sia concordanza tra la situazione indicata nella nota di trascrizione, relativamente ai soggetti, agli immobili o ad entrambi, rispetto a quella presente nelle scritture e negli atti catastali, la parte che richiede la trascrizione presenta, su supporto informatico, apposito foglio informativo conforme alle caratteristiche tecniche riportate nell'allegato al presente decreto e redatto secondo le istruzioni emanate dal dipartimento del territorio. 4. Ai fini dell'esecuzione della voltura catastale, con modalita' automatiche, devono essere altresi' rispettate le disposizioni contenute negli articoli 1, comma 8 e 2, comma 3, del decreto del Ministro delle finanze 19 aprile 1994, n. 701. Foglio informativo art. 2
Testo: in vigore dal 26/10/1998 1. Qualora non risultino indicati nel foglio informativo, di cui all'art. 1, comma 3, gli estremi di protocollo delle domande di voltura degli eventuali atti intermedi, l'ufficio procede ugualmente alla registrazione della voltura automatica, ai soli fini della conservazione del catasto e con indicazione negli atti catastali dell'elenco dei passaggi intermedi riportati nel foglio informativo medesimo. Tale circostanza sara' fatta rilevare negli atti a mezzo di apposita annotazione. 2. Per ogni voltura automatica richiesta con la nota di trascrizione, l'ufficio, in sede di restituzione di un esemplare della nota ai sensi dell'art. 2664 del codice civile, rilascia una ricevuta contenente, oltre ai dati del richiedente e gli estremi della trascrizione, anche l'esito della elaborazione. 3. Qualora l'esecuzione automatica della voltura non sia avvenuta per erronea o incompleta compilazione del foglio informativo, l'ufficio ne da' notizia al richiedente con la ricevuta di cui al comma 2. In tale ipotesi il richiedente fornisce, integra o corregge i dati del foglio informativo, oppure procede alla presentazione della domanda di voltura, entro i termini previsti dal decreto del Presidente della Repubblica 26 ottobre 1972, n. 650. art. 3 Esecuzione della voltura automatica Testo: in vigore dal 26/10/1998 1. L'esecuzione della voltura automatica, in applicazione del presente decreto, esonera il richiedente dall'obbligo di presentazione delle domande di Pagina 2
Decreto del 15/10/1998 voltura in catasto. 2. La mancata richiesta della voltura automatica o la mancata presentazione dei fogli integrativi, ovvero la loro errata o incompleta compilazione, non costituisce motivo di rifiuto della trascrizione. art. 4 Data delle volture catastali automatiche Testo: in vigore dal 26/10/1998 1. Con successivi decreti del direttore generale del Dipartimento del territorio, viene stabilita per ciascun ufficio, la data a partire dalla quale le volture catastali relative ad atti civili, giudiziari ed amministrativi sono eseguite automaticamente, secondo le formalita' e le procedure indicate e nei casi previsti dal presente provvedimento.
art. 5 Sostituzione integrale del DM 23/12/1997 Finanze Testo: in vigore dal 26/10/1998 1. Il presente decreto sostituisce integralmente il decreto dirigenziale 23 dicembre 1997, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 303 del 31 dicembre 1997, concernente l'esecuzione automatica delle volture catastali relative ad atti civili, giudiziari ed amministrativi, la cui trascrizione viene eseguita presso le conservatorie dei registri immobiliari ed i servizi di pubblicita' immobiliare degli uffici del territorio. Pubblicazione art. 6
Testo: in vigore dal 26/10/1998 Il presente decreto sara' pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana. Allegato CARATTERISTICHE TECNICHE DEI SUPPORTI MAGNETICI SU CUI REGISTRARE LE NOTE DI TRASCRIZIONE CORREDATE DAGLI ALLEGATI CONTENENTI I DATI INTEGRATIVI AI FINI DELLA VOLTURA CATASTALE. Testo: in vigore dal 26/10/1998 TESTO REDAZIONALE "Per la consultazione dell'Allegato vedi da pag. 27 a pag. 39 della G.U. Serie Generale - n. 250 del 26/10/98".
Pagina 3
Legge del 27/12/1997 n. 449 - art. 2 Titolo del provvedimento: Misure per la stabilizzazione della finanza pubblica. Titolo del documento: Trasferimento di alloggi ai comuni. Testo: in vigore dal 01/01/1998
1. Gli alloggi e le relative pertinenze di proprieta' dello Stato, costruiti in base a leggi speciali di finanziamento per sopperire ad esigenze abitative pubbliche, compresi quelli affidati agli appositi enti gestori, ed effettivamente destinati a tali scopi, possono essere trasferiti, a richiesta, a titolo gratuito, in proprieta' dei comuni nei cui territori sono ubicati a decorrere dal secondo mese successivo a quello di entrata in vigore della presente legge. Le relative operazioni di trascrizione e voltura catastale sono esenti da imposte. 2. E' fatto salvo il diritto maturato dall'assegnatario, alla data di entrata in vigore della presente legge, all'acquisto degli alloggi di cui al comma 1 alle condizioni previste dalle norme vigenti in materia alla medesima data. 3. Le disposizioni del comma 1 non si applicano agli alloggi di servizio oggetto di concessione amministrativa in connessione con particolari funzioni attribuite ai pubblici dipendenti.
Pagina 1
Decreto del 23/12/1997 Titolo del provvedimento: Esecuzione automatica delle volture catastali relative ad atti civili, giudiziari ed amministrativi, la cui trascrizione viene eseguita presso le conservatorie dei registri immobiliari ed i servizi di pubblicita' immobiliare degli uffici del territorio. (TESTO REDAZIONALE) "Il presente decreto e' stato sostituito integralmente dal decreto dirigenziale 15 ottobre 1998 pubblicato sulla G.U. - serie generale - n. 25 del 26/10/1998.". (Pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 303 del 31/12/1997) Preambolo Preambolo
Testo: in vigore dal 31/12/1997 IL DIRETTORE GENERALE del Dipartimento del territorio Visto il decreto del Presidente della Repubblica 26 ottobre 1972, n. 650, relativo al perfezionamento e alla revisione del sistema catastale e, in particolare, gli articoli 3, 4 e 14 recanti norme per le volture catastali; Vista la legge 27 febbraio 1985, n. 52, recante modifiche al libro sesto del codice civile e norme di servizio ipotecario in relazione all'introduzione di un sistema di elaborazione automatica nelle conservatorie dei registri immobiliari e, in particolare, gli articoli 16 e 17; Vista la legge 29 ottobre 1991, n. 358, recante norme per la ristrutturazione del Ministero delle finanze; Visto il regolamento degli uffici e del personale del Ministero delle finanze, approvato con decreto del Presidente della Repubblica 27 marzo 1992, n. 287; Visto l'art. 2, comma 1-septies del decreto-legge 23 gennaio 1993, n. 16, convertito, con modificazioni, nella legge 24 marzo 1993, n. 75, con il quale e' stato disposto che le volture catastali dipendenti da atti civili, giudiziari ed amministrativi, soggetti a trascrizione che danno origine a mutazione di diritti censiti in catasto, sono eseguite automaticamente mediante elaborazione elettronica dei dati contenuti nelle note di trascrizione presentate alle conservatorie dei registri immobiliari i cui servizi sono meccanizzati ai sensi della legge 27 febbraio 1985, n. 52; Visto l'art. 2 del decreto ministeriale 19 aprile 1994, n. 701, di attuazione dell'art. 2, comma 1-septies del decreto-legge 23 gennaio 1993, n. 16, convertito, con modificazioni, nella legge 24 marzo 1993, n. 75, con il quale e' stabilito che con provvedimento del direttore generale del Dipartimento del territorio viene fissata la data a partire dalla quale le volture catastali sono eseguite automaticamente e vengono disciplinate le condizioni per l'esenzione dall'obbligo di presentazione delle domande di voltura relative ai suddetti atti, di cui agli articoli 3, 4 e 14 del decreto del Presidente della Repubblica 26 ottobre 1972, n. 650; Visto il decreto del Ministro delle finanze, di concerto con il Ministro di grazia e giustizia, 10 marzo 1995, pubblicato nel supplemento ordinario n. 40 alla Gazzetta Ufficiale n. 79 del 4 aprile 1995, recante approvazione della nuova automazione, delle nuove procedure, dei nuovi modelli concernenti la nota di trascrizione, di iscrizione e la domanda di annotazione e le nuove specifiche tecniche per la redazione di note su supporto informatico e per la trasmissione di note per via telematica; Visto l'art. 10, comma 16 del decreto-legge 20 giugno 1996, n. 323, convertito, con modificazioni, nella legge 8 agosto 1996, n. 425, con il quale sono state apportate modifiche all'art. 4 del decreto del Presidente della Repubblica 26 ottobre 1972, n. 650; Ravvisata la necessita' di disciplinare le condizioni per l'esenzione dall'obbligo di presentazione delle domande di voltura, prima di stabilire per Pagina 1
Decreto del 23/12/1997 ciascun ufficio, con successivi decreti direttoriali, la data a partire dalla quale le volture catastali, sono eseguite automaticamente; Decreta: art. 1 Esecuzione automatica della voltura catastale Testo: in vigore dal 31/12/1997 1. La voltura catastale, relativa ad atti civili, giudiziari ed amministrativi, soggetti a trascrizione presso gli uffici del territorio o le conservatorie dei registri immobiliari meccanizzati, e' eseguita automaticamente con le modalita', condizioni e termini previsti nel presente provvedimento. 2. Per ottenere l'esecuzione della voltura catastale in maniera automatica, colui che richiede la trascrizione e' obbligato a presentare la relativa nota su supporto informatico, ai sensi dell'art. 3 del decreto 10 marzo 1995 emanato dal Ministro delle finanze, di concerto con il Ministro di grazia e giustizia. 3. Qualora non vi sia concordanza tra la situazione indicata nella nota di trascrizione, relativamente ai soggetti, agli immobili o ad entrambi, rispetto a quella presente nelle scritture e negli atti catastali, la parte che richiede la trascrizione e' obbligata a presentare, su supporto informatico, apposito foglio informativo conforme alle caratteristiche tecniche riportate nell'allegato al presente decreto e redatto secondo le istruzioni emanate dal dipartimento del territorio. 4. Ai fini dell'esecuzione della voltura catastale, con modalita' automatiche, devono essere altresi' rispettate le disposizioni contenute negli articoli 1, comma 8 e 2, comma 3, del decreto del Ministro delle finanze 19 aprile 1994, n. 701. art. 2 Esecuzione automatica della voltura - Foglio informativo Testo: in vigore dal 31/12/1997 1. Qualora non risultino indicati nel foglio informativo, di cui all'art. 1, comma 3, gli estremi di protocollo delle domande di voltura degli eventuali atti intermedi, l'ufficio procede ugualmente alla registrazione della voltura automatica, ai soli fini della conservazione del catasto e con indicazione negli atti catastali dell'elenco dei passaggi intermedi riportati nel foglio informativo medesimo. Tale circostanza e' fatta rilevare negli atti a mezzo di apposita annotazione. 2. Per ogni voltura automatica richiesta con la nota di trascrizione, l'ufficio, in sede di restituzione di un esemplare della nota ai sensi dell'art. 2664 del codice civile, rilascia una ricevuta contenente, oltre ai dati del richiedente e gli estremi della trascrizione, anche l'esito della elaborazione. 3. Qualora l'esecuzione automatica della voltura non sia avvenuta per erronea o incompleta compilazione del foglio informativo, l'ufficio ne da' notizia al richiedente con la ricevuta di cui al comma 2. Entro il termine di trenta giorni dalla data della avvenuta consegna della ricevuta, o comunque entro il termine massimo di novanta giorni dalla data di presentazione della formalita' di trascrizione, il richiedente e' tenuto a fornire, integrare o correggere i dati del foglio informativo. 4. In caso di mancata osservanza della disposizione di cui al comma 3, si applica la pena pecuniaria prevista dall'art. 12 del decreto del Presidente della Repubblica 26 ottobre 1972, n. 650. art. 3 Richiesta della voltura automatica Testo: in vigore dal 31/12/1997 1. Coloro che richiedono la voltura automatica in applicazione e con le modalita' stabilite nel presente decreto, anche nell'ipotesi di cui al comma 3 dell'art. 2, sono esentati dall'obbligo di presentazione della domanda di voltura in catasto. 2. La mancata richiesta della voltura automatica o la mancata presentazione Pagina 2
Decreto del 23/12/1997 dei fogli integrativi, ovvero la loro errata compilazione, non costituisce motivo di rifiuto della trascrizione. art. 4 Volture catastali automatiche giudiziari ed amministrativi. relative ad atti civili,
Testo: in vigore dal 31/12/1997 1. Con successivi decreti del direttore generale del Dipartimento del territorio, viene stabilita per ciascun ufficio, la data a partire dalla quale le volture catastali relative ad atti civili, giudiziari ed amministrativi sono eseguite automaticamente, in base alle modalita' indicate e nei casi previsti dal presente provvedimento. Vigenza ed effetti. art. 5
Testo: in vigore dal 31/12/1997 Il presente decreto sara' pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana. Allegato Caratteristiche tecniche dei supporti magnetici su cui registrare le note di trascrizione corredate dagli allegati contenenti i dati integrativi ai fini della voltura catastale. Testo: in vigore dal 31/12/1997 Le note di trascrizione redatte su supporto informatico possono, su richiesta dell'utente dare origine a voltura catastale. Tali note, quando necessario dovranno essere integrate con una serie di informazioni atte a produrre l'aggiornamento della banca dati catastale; i dati verranno comunicati dal richiedente la trascrizione, sotto forma di allegati alla nota. Il dischetto magnetico contenente le note di trascrizione corredate dagli allegati integrativi ai fini della voltura catastale automatica, deve rispondere alle seguenti caratteristiche: - singola, doppia o alta densita'; - diametro di 3,50 pollici: - formattazione 1,44 mb, 80 tracce, 18 settori, doppia faccia; - formattazione 720 Kb, 80 tracce, 9 settori, doppia faccia; - diametro di 5,25 pollici: - formattazione 1,2 mb, 80 tracce, 15 settori, doppia faccia; - formattazione 360 Kb, 40 tracce, 9 settori, doppia faccia; - tipo di codifica ASCII. I records contenenti i dati integrativi vanno accodati ai records contenenti i dati della nota di trascrizione. Un dischetto magnetico puo' contenere informazioni relative a una o piu' note registrate in un unico file. L'identificativo deve essere NOTE.DAT. Non devono essere presenti nel file dati, caratteri minuscoli e caratteri di controllo quali: line feed, carriage-return, end-of-file, ecc.. Per quanto riguarda la struttura dei dati della nota di trascrizione devono essere rispettate le caratteristiche tecniche pubblicate sulla Gazzetta Ufficiale del 4/4/1995. Si elencano i records contenenti i dati integrativi per la voltura catastale: - RECORD DI TIPO 1 ESTREMI DI REGISTRAZIONE DELL'ATTO DA VOLTURARE - RECORD DI TIPO 2 GENERALITA' DEL CONIUGE NON COMPARENTE - RECORD DI TIPO 3 ESTREMI ATTI INTERMEDI NON REGISTRATI - RECORD DI TIPO 4 ATTI INTERMEDI MANCANTI - RECORD DI TIPO 5 Pagina 3
Decreto del 23/12/1997 COMPLETAMENTO SOGGETTI DA INTESTARE - RECORD DI TIPO 6 INDIVIDUAZIONE IMMOBILE ORIGINARIO - RECORD DI TIPO 7 ATTI TECNICI NON REGISTRATI - RECORD DI TIPO 8 DATI RELATIVI AL TIPO DI FRAZIONAMENTO. Nelle pagine seguenti viene riportata la descrizione di tali records. Si precisa che i records integrativi non possono esistere se non come allegati ai records di una nota di trascrizione. Per quanto riguarda il contenuto dei campi, vale quanto segue: - i dati alfabetici (A) e alfanumerici (AN) vanno allineati a sinistra riempiendo con spazi i caratteri non significativi; - i dati numerici (N) vanno indicati in valore assoluto, allineati a destra, riempiendo con zero le cifre non significative; - i campi corrispondenti ai dati non presenti devono essere inizializzati a spazi se sono alfabetici o alfanumerici, a zero se sono numerici. - le posizioni non occupate devono essere inizializzate a spazi. Si ricorda che la posizione dei campi deve essere rigorosamente osservata. RECORD DI TIPO 1 ESTREMI DI REGISTRAZIONE DELL'ATTO DA VOLTURARE Tipo rappres. Descrizione del campo Posizione dei dati Valore CODICE FISCALE DEL PUBBLICO 1-16 AN UFFICIALE O DEL RICHIEDENTE LA TRASCRIZIONE PRIMO NUMERO DI REPERTORIO 17-23 N SECONDO NUMERO DI REPERTORIO 24-28 N PROGRESSIVO NOTA (DA IMPOSTARE 29-31 N NEL CASO DI PIU' NOTE AVENTI LO STESSO NUMERO DI REPERTORIO O IN ASSENZA DEL NUMERO DI REPERTORIO) TIPO DI MODELLO INTEGRATIVO 32 AN E = catasto aggiornato F = catasto non aggiornato nei soggetti G = catasto non aggiornato negli immobili H = catasto non aggiornato in entrambi TIPO RECORD 33 N 1 PROGRESSIVO NON UTILIZZATO 34-43 N 0 DIZIONE DELLA CONSERVATORIA 44-67 AN DESTINATARIA DELLE NOTE FILLER 68-98 N 0 TIPO UFFICIO 99-100 AN SEDE UFFICIO 101-125 AN PROVINCIA SEDE 126-127 AN CODICE NAZIONALE SEDE 128-131 AN DATA DI REGISTRAZIONE 132-139 N GG MM AAAA NUMERO DI REGISTRAZIONE 140-146 N VOLUME DI REGISTRAZIONE 147-152 AN FILLER 153-600 AN RECORD DI TIPO 2 GENERALITA' CONIUGE NON COMPARENTE Tipo rappres. Pagina 4
Decreto del 23/12/1997 Descrizione del campo CODICE FISCALE DEL PUBBLICO UFFICIALE O DEL RICHIEDENTE LA TRASCRIZIONE PRIMO NUMERO DI REPERTORIO SECONDO NUMERO DI REPERTORIO PROGRESSIVO NOTA (DA IMPOSTARE NEL CASO DI PIU' NOTE AVENTI LO STESSO NUMERO DI REPERTORIO O IN ASSENZA DEL NUMERO DI REPERTORIO) TIPO DI MODELLO INTEGRATIVO Posizione 1-16 17-23 24-28 29-31 dei dati AN N N N Valore -
32
AN
TIPO RECORD 33 N PROGRESSIVO SOGGETTO 34-37 N PROGRESSIVO NON UTILIZZATO 38-43 N 0 PROGRESSIVO SOGGETTO CON CUI IL 44-47 N CONIUGE COMPARENTE E' INDICATO NELLA TRASCRIZIONE CODICE FISCALE 48-63 AN COGNOME 64-113 AN NOME 114-163 AN SESSO 164 A DATA DI NASCITA 165-172 N GG MM AAAA COMUNE DI NASCITA 173-202 AN CODICE COMUNE 203-206 AN PROVINCIA 207-208 AN FILLER 209-600 AN RECORD DI TIPO 3 ESTREMI ATTI INTERMEDI NON REGISTRATI Tipo rappres. Descrizione del campo Posizione dei dati Valore CODICE FISCALE DEL PUBBLICO 1-16 AN UFFICIALE O DEL RICHIEDENTE LA TRASCRIZIONE PRIMO NUMERO DI REPERTORIO 17-23 N SECONDO NUMERO DI REPERTORIO 24-28 N PROGRESSIVO NOTA (DA IMPOSTARE 29-31 N NEL CASO DI PIU' NOTE AVENTI LO STESSO NUMERO DI REPERTORIO O IN ASSENZA DEL NUMERO DI REPERTORIO) TIPO DI MODELLO INTEGRATIVO 32 AN F = catasto non aggiornato nei soggetti H = catasto non aggiornato in entrambi TIPO RECORD 33 N 3 ORDINE CRONOLOGICO 34-37 N PROGRESSIVO CONTINUAZIONE 38-41 N PROGRESSIVO NON UTILIZZATO 42-43 N 0 NUMERO PROTOCOLLO VOLTURA 44-49 AN ANNO PROTOCOLLO VOLTURA 50-53 N Pagina 5
E = catasto aggiornato F = catasto non aggiornato nei soggetti G = catasto non aggiornato negli immobili H = catasto non aggiornato in entrambi 2
Decreto del 23/12/1997 TIPO DELL'ATTO CAUSALE DATA DI EFFICACIA ROGANTE 54-56 57-86 87-94 95-112 AN AN N GG MM AAAA AN Tipo rappres. dei dati Valore N AN AN AN
Descrizione del campo Posizione NUMERO DI REPERTORIO 113-119 SEDE DEL ROGANTE 120-144 PROVINCIA DELLA SEDE DEL ROGANTE 145-146 CODICE NAZIONALE DELLA SEDE DEL 147-150 ROGANTE DATA DI REGISTRAZIONE DELL'ATTO 151-158 N GG MM AAAA TIPO UFFICIO IN CUI SI REGISTRA 159-160 AN SEDE UFFICIO IN CUI SI REGISTRA 161-185 AN PROVINCIA SEDE UFFICIO 186-187 AN CODICE NAZIONALE SEDE UFFICIO 188-191 A NUMERO DI REGISTRAZIONE 192-198 N VOLUME DI REGISTRAZIONE 199-204 AN TABELLA IMMOBILI CONNESSI ALL'ATTO INTERMEDIO DI 33 ELEMENTI DI CUI CIASCUNO FORMATO DA: PROGRESSIVO UNITA' NEGOZIALE 205-208 N PROGRESSIVO IMMOBILE INIZIALE 209-212 N PROGRESSIVO IMMOBDLE FINALE 213-216 N RECORD DI TIPO 4 ATTI INTERMEDI MANCANTI Tipo rappres. Descrizione del campo Posizione dei dati Valore CODICE FISCALE DEL PUBBLICO 1-16 AN UFFICIALE O DEL RICHIEDENTE LA TRASCRIZIONE PRIMO NUMERO DI REPERTORIO 17-23 N SECONDO NUMERO DI REPERTORIO 24-28 N PROGRESSIVO NOTA (DA IMPOSTARE 29-31 N NEL CASO DI PIU' NOTE AVENTI LO STIESSO NUMERO DI REPERTORIO O IN ASSENZA DEL NUMERO DI REPERTORIO) TIPO DI MODELLO INTEGRATIVO 32 AN F = catasto non aggiornato nei soggetti H = catasto non aggiornato in entrambi TIPO RECORD 33 N 4 PROGRESSIVO CONTINUAZIONE 34-37 N PROGRESSIVO NON UTILIZZATO 38-43 N 0 TABELLA IMMOBILI CONNESSI ALL'ATTO MANCANTE DI 46 ELEMENTI DI CUI CIASCUNO FORMATO DA: PROGRESSIVO UNITA' NEGOZIALE 44-47 N PROGRESSIVO IMMOBILE INIZIALE 48-51 N PROGRESSIVO IMMOBILE FINALE 52-55 N FILLER 596-600 A RECORD DI TIPO 5 COMPLETAMENTO SOGGETTI DA INTESTARE Tipo rappres. Descrizione del campo Posizione dei dati Valore CODICE FISCALE DEL PUBBLICO 1-16 AN UFFICIALE O DEL RICHIEDENTE LA TRASCRIZIONE PRIMO NUMERO DI REPERTORIO 17-23 N Pagina 6
Decreto del 23/12/1997 SECONDO NUMERO DI REPERTORIO PROGRESSIVO NOTA (DA IMPOSTARE NEL CASO DI PIU' NOTE AVENTI LO STESSO NUMERO DI REPERTORIO O IN ASSENZA DEL NUMERO DI REPERTORIO) TIPO DI MODELLO INTEGRATIVO 24-28 29-31 N N
32
AN
TIPO RECORD PROGRESSIVO SOGGETTO PROGRESSIVO CONTINUAZIONE PROGRESSIVO NON UTILIZZATO TIPO SOGGETTO
N N N N A
F = catasto non aggiornato nei soggetti H = catasto non aggiornato in entrambi 5 0 F = persona fisica N = persona non fisica
DATI DELLE PERSONE NON FISICHE DENOMINAZIONE PERSONA NON 45-194 AN FISICA SEDE LEGALE 195-224 AN CODICE NAZIONALE SEDE LEGALE 225-228 AN Tipo rappres. Descrizione del campo Posizione dei dati Valore PROVINCIA SEDE LEGALE 229-230 AN CODICE FISCALE PERSONA NON FISICA 231-241 N DATI DELLE PERSONE FISICHE COGNOME PERSONA FISICA 45-94 AN NOME PERSONA FISICA 95-144 AN SESSO PERSONA FISICA 145 A DATA DI NASCITA PERSONA FISICA 146-153 N GG MM AAAA COMUNE DI NASCITA PERSONA FISICA 154-183 AN CODICE NAZIONALE COMUNE DI NASCITA 184-187 AN PROVINCIA 188-189 AN CODICE FISCALE PERSONA FISICA 190-205 AN REGIME DEI CONIUGI O NATURA 206 A P = bene DEL BENE personale C = comunione S = separazione PROGRESSIVO SOGGETTO IN COMUNIONE 207-210 N FILLER 211-241 AN DIRITTI REALI QUOTA: NUMERATORE PARTE INTERA 242-247 N QUOTA: NUMERATORE PARTE DECIMALE 248-250 N QUOTA: DENOMINATORE 251-256 N CODICE DIRITTO PRIMA PARTE 257-258 N da 1 a 8 CODICE DIRITTO SECONDA PARTE 259 AN S = solo se il diritto e' relativo alla proprieta' superficiaria DESCRIZIONE DIRITTO 260-299 AN TABELLA IMMOBILI CORRELATI AL SOGGETTO DA INTESTARE DI 15 ELEMENTI DI CUI CIASCUNO FORMATO DA: PARTITA CATASTALE 300-306 AN PROGRESSIVO UNITA' NEGOZIALE 307-310 N PROGRESSIVO IMMOBILE INIZIALE 311-314 N PROGRESSIVO IMMOBILE FINALE 315-318 N FILLER 585-600 AN RECORD DI TIPO 6 INDIVIDUAZIONE IMMOBILIARE ORIGINARIO Pagina 7
Descrizione del campo CODICE FISCALE DEL PUBBLICO UFFICIALE O DEL RICHIEDENTE LA TRASCRIZIONE PRIMO NUMERO DI REPERTORIO SECONDO NUMERO DI REPERTORIO PROGRESSIVO NOTA (DA IMPOSTARE NEL CASO DI PIU' NOTE AVENTI LO STESSO NUMERO DI REPERTORIO O IN ASSENZA DEL NUMERO DI REPERTORIO) TIPO DI MODELLO INTEGRATIVO
Valore -
32
AN
TIPO RECORD PROGRESSIVO UNITA' NEGOZIALE PROGRESSIVO IMMOBILE PROGRESSIVO CONTINUAZIONE PARTITA CATASTALE IN ATTI CARTACEI TIPO DENUNCIA DI ACCATASTAMENTO O VARIAZIONE PROTOCOLLO ULTIMO ATTO TECNICO DATA ULTIMO ATTO TECNICO PROGRESSIVO IMMOBOILE NELL' ATTO TECNICO
Descrizione del campo Posizione COMUNE DI UBICAZIONE DELL'IMMOBILE 73-97 PROVINCIA DI UBICAZIONE 98-99 DELL'IMMOBILE ORIGINARIO CODICE CATASTALE COMUNE DI 100-104 UBICAZIONE DELL'IMMOBILE ORIGINARIO SEZIONE URBANA 105-107 FOGLIO 108-111 PARTICELLA (PRIMA PARTE) 112-116 PARTICELLA (SECONDA PARTE) 117- 120 SUBALTERNO 121-124 TIPO DENUNCIA DI ACCATASTAMENTO 125 O VARIAZIONE NUMERO DENUNCIA DI ACCATASTAMENTO 126-134 O VARIAZIONE DATA DENUNCIA DI ACCATASTAMENTO 135-142 O VARIAZIONE PROGRESSIVO IDENTIFICATIVO 143-146 DELL'IMMOBILE NEL DOCUMENTO PARTITA CATASTALE ATTI 147-153 MECCANOGRAFICI PARTITA CATASTALE ATTI CARTACEI 154-160 TABELLA UTILITA' COMUNI DI 22 ELEMENTI DI CUI CIASCUNO FORMATO DA: SEZIONE URBANA 161-163 FOGLIO 164-167 PARTICELLA (PRIMA PARTE) 168-172 PARTICELLA (SECONDA PARTE) 173-176 SUBALTERNO 177-180 Pagina 8
Valore -
Decreto del 23/12/1997 RECORD DI TIPO 7 ATTI TECNICI NON REGISTRATI Tipo rappres. Descrizione del campo Posizione dei dati Valore CODICE FISCALE DEL PUBBLICO 1-16 AN UFFICIALE O DEL RICHIEDENTE LA TRASCRIZIONE PRIMO NUMERO DI REPERTORIO 17-23 N SECONDO NUMERO DI REPERTORIO 24-28 N PROGRESSIVO NOTA (DA IMPOSTARE 29-31 N NEL CASO DI PIU' NOTE AVENTI LO STESSO NUMERO DI REPERTORIO O IN ASSENZA DEL NUMERO DI REPERTORIO) TIPO DI MODELLO INTEGRATIVO 32 AN G = catasto non aggiornato negli immobili H = catasto non aggiornato in entrambi TIPO RECORD 33 N 7 PROGRESSIVO UNITA' NEGOZIALE 34-37 N PROGRESSIVO IMMOBILE 38-41 N PROGRESSIVO CONTINUAZIONE 42-43 N TABELLA ATTI TECNICI NON REGISTRATI DI 32 ELEMENTI DI CUI CIASCUNO FORMATO DA: NUMERO D'ORDINE CRONOLOGICO 44-46 N PROTOCOLLO DELL'ATTO TECNICO 47-52 A DATA DELL'ATTO TECNICO 53-60 N GG MM AAAA FILLER 588-600 A RECORD DI TIPO 8 DATI RELATIVI AL TIPO DI FRAZIONAMENTO Tipo rappres. Descrizione del campo Posizione dei dati Valore CODICE FISCALE DEL PUBBLICO 1-16 AN UFFICLALE O DEL RICHIEDENTE LA TRASCRIZIONE PRIMO NUMERO DI REPERTORIO 17-23 N SECONDO NUMERO DI REPERTORIO 24-28 N PROGRESSIVO NOTA (DA IMPOSTARE 29-31 N NEL CASO DI PIU' NOTE AVENTI LO STESSO NUMERO DI REPERTORIO O IN ASSENZA DEL NUMERO DI REPERTORIO) TIPO DI MODELLO INTEGRATIVO 32 AN E = catasto aggiornato F = catasto non aggiornato nei soggetti G = catasto non aggiornato negli immobili H = catasto non aggiornato in entrambi TIPO RECORD 33 N 8 PROGRESSIVO IDENTIFICATIVO DEL TIPO 34-37 N DI FRAZIONAMENTO PROGRESSIVO CONTINUAZIONE 38-41 N PROGRESSIVO NON UTILIZZATO 42-43 N 0 PROTOCOLLO DEL TIPO DI 44-49 AN FRAZIONAMENTO Pagina 9
Decreto del 23/12/1997 ANNO DEL TIPO DI FRAZIONAMENTO 50-53 N DATA DI APPROVAZIONE DEL TIPO DI 54-61 N GG MM AAAA FRAZIONAMENTO TABELLA IMMOBILI CONNESSI AL TIPO DI FRAZIONAMENTO DI 44 ELEMENTI DI CUI CIASCUNO FORMATO DA: PROGRESSIVO UNITA' NEGOZIALE 62-65 N PROGRESSIVO IMMOBILE INIZIALE 66-69 N PROGRESSIVO IMMOBILE FINALE 70-73 N
Pagina 10
Decreto Legislativo del 18/12/1997 n. 463 Titolo del provvedimento: Semplificazione in materia di versamenti unitari per tributi determinati dagli enti impositori e di adempimenti connessi agli uffici del registro, a norma dell'articolo 3, comma 134, lettere f) e g) , della legge 23 dicembre 1996, n. 662. (Pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 2 del 03/01/1998)
Preambolo
Preambolo
Testo: in vigore dal 03/01/1998 IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA Visti gli articoli 76 e 87, quinto comma, della Costituzione; Visto l'articolo 3, comma 134, lettere f) e g) della legge 23 dicembre 1996, n. 662, recante norme di semplificazione in materia di versamenti unitari per tributi determinati direttamente dall'ente impositore e di adempimenti connessi agli uffici del registro; Vista la preliminare deliberazione del Consiglio dei Ministri, adottata nella riunione del 5 agosto 1997; Visto l'articolo 3, comma 1, della legge 31 luglio 1997, n. 259, che ha fissato alla data del 30 novembre 1997 il termine per l'esercizio delle deleghe legislative recate dal citato articolo 3 della n. 662 del 1996; Vista la deliberazione del Presidente del Senato della Repubblica, d'intesa con il Presidente della Camera dei deputati, adottata ai sensi dell'articolo 3, comma 15, della citata legge n. 662 del 1996, con la quale e' stata concessa la proroga di venti giorni del termine per l'adozione del parere da parte della commissione parlamentare istituita a norma dello stesso articolo 3, comma 13, della legge n.662 del 1996; Considerato che ai sensi del citato articolo 3, comma 16, della legge n. 662 del 1996, e' conseguentemente prorogato di venti giorni il termine per l'esercizio della delega; Considerato che e' inutilmente trascorso il predetto termine per l'adozione del parere da parte della citata commissione parlamentare e che, pertanto, ai sensi dello stesso comma 16 dell'articolo 3 della legge n. 662 del 1996, il parere si intende espresso favorevolmente; Vista la deliberazione del Consiglio dei Ministri, adottata nella riunione del 10 dicembre 1997; Sulla proposta del Ministro delle finanze, di concerto con il Ministro del tesoro e del bilancio e della programmazione economica; E m a n a il seguente decreto legislativo: art. 1 Versamenti unitari di tributi predeterminati Testo: in vigore dal 03/01/1998 con effetto dal 01/01/1999 1. Gli enti impositori diversi dallo Stato comunicano al contribuente, ogni anno con un unico avviso, l'importo da versare con riferimento ai tributi dagli stessi direttamente determinati. 2. Con decreto del Ministro delle finanze sono stabiliti i tributi erariali di importo predeterminato per i quali e' comunicato al contribuente, con un unico avviso, l'importo dovuto con riferimento al medesimo anno. 3. L'avviso di cui ai commi 1 e 2 contiene l'indicazione, per ciascun tributo, della base imponibile e di ogni altro elemento posto a base della determinazione dell'ammontare richiesto. 4. Con regolamenti da adottarsi ai sensi dell'articolo 17, comma 1, della Pagina 1
Decreto Legislativo del 18/12/1997 n. 463 legge 23 agosto 1988, n. 400, sentite, per quanto riguarda i tributi regionali e locali, la Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano, ovvero la Conferenza Stato-Citta' ed autonomie locali, in ordine ai singoli tributi di cui ai commi 1 e 2, sono dettate le disposizioni necessarie per l'attuazione del presente articolo. Con gli stessi regolamenti puo' essere prevista l'emissione di un unico avviso, anche con riferimento ai tributi spettanti a enti impositori diversi e ai contributi dovuti dal medesimo soggetto. 5. Le disposizioni del presente articolo si applicano a decorrere dal 1 gennaio 1999. . art. 2 Riorganizzazione degli uffici del registro
Testo: soppresso dal 01/01/1999 1. A decorrere dal 1 gennaio 1999, e' attribuita al dipartimento del territorio del Ministero delle finanze, la gestione degli atti pubblici e delle scritture private autenticate traslativi a titolo oneroso della proprieta' di beni immobili, degli atti traslativi o costitutivi di altri diritti reali sugli stessi beni compresa la rinuncia pura e semplice, dei trasferimenti coattivi, degli atti pubblici e delle scritture private autenticate che possono dar luogo alle formalita' di trascrizione, iscrizione o annotazione nei pubblici registri immobiliari. 2. Le disposizioni del comma 1 si applicano anche agli atti formati all'estero e depositati nello Stato ai sensi dell'art. 106, primo comma, numero 4, della legge 16 febbraio 1913, n. 89, concernente l'ordinamento del notariato e degli archivi notarili. 3. Le disposizioni dei commi 1 e 2 non si applicano agli atti societari di cui all'articolo 4 della tariffa, parte prima, allegata al testo unico delle disposizioni concernenti l'imposta di registro, approvato con decreto del Presidente della Repubblica 26 aprile 1986, n. 131, agli atti giudiziari di cui all'articolo 8 della stessa tariffa, nonche' agli atti di cui al comma 1 aventi per oggetto, oltre i beni immobili ivi indicati, anche beni mobili. art. 3 Entrata in funzione del sistema di riscossione e versamento delle tasse ipotecarie e dei tributi speciali Testo: in vigore dal 03/01/1998 1. La data di entrata in funzione del nuovo sistema di riscossione e versamento delle tasse ipotecarie e dei tributi speciali e' stabilita con decreto del direttore generale del dipartimento del territorio. In deroga all'articolo 1 del decreto legislativo 9 luglio 1997, n.237, i servizi di cassa degli uffici del dipartimento del territorio continuano ad operare fino alla predetta data. Nel caso di pagamento contestuale, per la stessa formalita', di imposte ipotecarie o di bollo e di tasse ipotecarie, queste ultime possono essere riscosse e versate con le modalita' di cui all'articolo 4 del predetto decreto legislativo. Il presente decreto, munito del sigillo dello Stato, sara' inserito nella Raccolta ufficiale degli atti normativi della Repubblica italiana. E' fatto obbligo a chiunque spetti di osservarlo e di farlo osservare. Procedure telematiche, modello art. 3 - bis unico informatico e autoliquidazione.
Testo: in vigore dal 22/02/2000 1. Alla registrazione di atti relativi a diritti sugli immobili, alla trascrizione, all'iscrizione e all'annotazione nei registri immobiliari, nonche' alla voltura catastale, si provvede, a decorrere dal 30 giugno 2000, con procedure telematiche. Con decreto del Ministero delle finanze, di concerto con il Ministero della giustizia, e' fissata la progressiva attivazione del servizio, anche limitatamente a determinati soggetti, a specifiche aree geografiche, e a particolari tipologie di atti, nonche' l'eventuale attribuzione di un codice unico immobiliare. 2. Le richieste di registrazione, le note di trascrizione e di iscrizione Pagina 2
Decreto Legislativo del 18/12/1997 n. 463 nonche' le domande di annotazione e di voltura catastale, relative agli atti per i quali e' attivata la procedura telematica, sono presentate su un modello unico informatico da trasmettere per via telematica unitamente a tutta la documentazione necessaria. Con lo stesso decreto di cui al comma 1, puo' essere prevista la presentazione del predetto modello unico su supporto informatico, nonche' la data a decorrere dalla quale il titolo e' trasmesso per via telematica. 3. In caso di presentazione del modello unico informatico per via telematica, le formalita' di cui al comma 2 sono eseguite previo pagamento dei tributi dovuti in base ad autoliquidazione. In caso di irregolare funzionamento del collegamento telematico, fermo il predetto obbligo di pagamento, la trasmissione per via telematica e' sostituita dalla presentazione su supporto informatico. 4. Nei comuni nei quali vige il sistema del libro fondiario di cui al regio decreto 28 marzo 1929, n. 499, la presentazione del modello unico informatico rileva unicamente per gli adempimenti connessi alla registrazione e alla voltura catastale. art. 3 - ter Procedure di controllo sulle autoliquidazioni. Testo: in vigore dal 22/02/2000 1. Gli uffici controllano la regolarita' dell'autoliquidazione e del versamento delle imposte e qua lora, sulla base degli elementi desumibili dall'atto, risulti dovuta una maggiore imposta, notificano, anche per via telematica, entro il termine di trenta giorni dalla presentazione del modello unico informatico, apposito avviso di liquidazione per l'integrazione dell'imposta versata. Il pagamento e' effettuato, da parte dei soggetti di cui all'articolo 10, lettera b), del testo unico delle disposizioni concernenti l'imposta di registro, approvato con decreto del Presidente della Repubblica 26 aprile 1986, n. 131, entro quindici giorni dalla data della suindicata notifica; trascorso tale termine, sono dovuti gli interessi moratori computati dalla scadenza dell'ultimo giorno utile per la richiesta della registrazione e si applica la sanzione di cui all'articolo 13 del decreto legislativo 18 dicembre 1997, n. 471. Nel caso di dolo o colpa grave nell'autoliquidazione delle imposte, gli uffici segnalano le irregolarita' agli organi di controllo competenti per l'adozione dei conseguenti provvedimenti disciplinari. Per i notai e' ammessa la compensazione di tutte le somme versate in eccesso in sede di autoliquidazione con le imposte dovute per atti di data posteriore, con conseguente esclusione della possibilita' di richiedere il rimborso all'Amministrazione finanziaria. Modifica alla normativa in art. 3 - quater materia di imposta di registro.
Testo: in vigore dal 22/02/2000 1. Nell'articolo 42, del testo unico delle disposizioni concernenti l'imposta di registro, approvato con decreto del Presidente della Repubblica 26 aprile 1986, n. 131, il comma 1 e' sostituito dal seguente: "1. E' principale l'imposta applicata al momento della registrazione e quella richiesta dall'ufficio se diretta a correggere errori od omissioni effettuati in sede di autoliquidazione nei casi di presentazione della richiesta di registrazione per via telematica; e' suppletiva l'imposta applicata successivamente se diretta a correggere errori od omissioni dell'ufficio; e' complementare l'imposta applicata in ogni altro caso. art. 3 - quinquies Modifiche alla disciplina dell'imposta di bollo. Testo: in vigore dal 22/02/2000 1. Nell'articolo 1 della tariffa dell'imposta di bollo, parte prima, annessa al decreto del Presidente della Repubblica 26 ottobre 1972, n. 642, come sostituita dal decreto del Ministro delle finanze 20 agosto 1992, pubblicato nel supplemento ordinario alla Gazzetta Ufficiale n. 196 del 21 agosto 1992, sono apportate le seguenti modificazioni: a) dopo il comma 1 e' aggiunto il seguente: "1-bis. Atti rogati, ricevuti o Pagina 3
Decreto Legislativo del 18/12/1997 n. 463 autenticati da notai o da altri pubblici ufficiali, relativi a diritti sugli immobili, sottoposti a registrazione con procedure telematiche, loro copie conformi per uso registrazione ed esecuzione di formalita' ipotecarie, comprese le note di trascrizione ed iscrizione, le domande di annotazione e di voltura da essi dipendenti e l'iscrizione nel registro di cui all'articolo 2678 del codice civile: lire 320.000. ; b) nelle note, e' aggiunta, in fine, la seguente: "1-bis. L'imposta e' dovuta in misura cumulativa, all'atto della richiesta di formalita', mediante versamento da eseguire con le stesse modalita' previste per il pagamento degli altri tributi dovuti per l'esecuzione delle formalita' per via telematica . Disposizioni di attuazione. art. 3 - sexies
Testo: in vigore dal 22/02/2000 1. Con regolamento da emanare ai sensi dell'articolo 3, comma 136, della legge 23 dicembre 1996, n. 662, sono apportate le modifiche, conseguenti alla introduzione delle procedure telematiche di cui all'articolo 3-bis, ed e' previsto un unico criterio di arrotondamento degli importi dovuti, alla disciplina in materia di: a) imposta di registro, di cui al testo unico approvato con decreto del Presidente della Repubblica 26 aprile 1986, n. 131; b) imposte ipotecarie e catastali, di cui al testo unico approvato con decreto legislativo 31 ottobre 1990, n. 347; c) perfezionamento e revisione del sistema catastale di cui al decreto del Presidente della Repubblica 26 ottobre 1972, n. 650; d) imposta comunale sull'incremento di valore degli immobili, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 26 ottobre 1972, n. 643; e) imposta di bollo di cui al decreto del Presidente della Repubblica 26 ottobre 1972, n. 642. 2. Con decreto del Ministero delle finanze, di concerto con il Ministero della giustizia, e' approvato il modello unico informatico e sono stabilite le modalita' tecniche necessarie per la trasmissione dei dati relativi alla procedura telematica di cui all'articolo 3-bis.
Pagina 4
Decreto Legge del 23/01/1993 n. 16 - art. 2 Titolo del provvedimento: Disposizioni in materia di imposte sui redditi, sui trasferimenti di immobili di civile abitazione, di termini per la definizione agevolata delle situazioni e pendenze tributarie, per la soppressione della ritenuta sugli interessi, premi ed altri frutti derivanti da depositi e conti correnti interbancari nonche' altre disposizioni tributarie.
Titolo del documento: Revisione tariffe estimo. Rilevanza ai fini dell'imposta sul reddito e dell'imposta sui trasferimenti. (N.D.R.: "Ai sensi del sesto comma dell'art. 74 L 21 novembre 2000, n. 342, le disposizioni dell'art. 2 si interpretano nel senso che, ai soli fini del medesimo decreto, tra le imposte dirette e' inclusa anche l'imposta comunale sugli immobili (ICI). Ai sensi del quinto comma del citato art. 74 le disposizioni del primo comma dell'art. 2 si applicano anche all'imposta comunale sull'incremento di valore degli immobili -INVIM-"; con sentenza n. 345 del 28 novembre 2003 la Corte Costituzionale ha deliberato l' illegittimita' costituzionale del quinto comma dell' art. 2 nella parte in cui non si applica anche agli immobili di proprieta' di interesse storico o artistico di proprieta' di enti pubblici o persone giuridiche senza scopo di lucro. ) Testo: in vigore dal 09/03/1999 modificato da: L del 18/02/1999 n. 28 art. 26
1. Con decreto del Ministro delle finanze, da emanare entro trenta giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto ai sensi dell'articolo 17 della legge 23 agosto 1988, n. 400, e' disposta la revisione generale delle zone censuarie, delle tariffe d'estimo, delle rendite delle unita' immobiliari urbane e dei criteri di classamento. Tale revisione avverra' sulla base di criteri che, al fine di determinare la redditivita' media ordinariamente ritraibile, facciano riferimento ai valori del mercato degli immobili e delle locazioni ed avra' effetto dal 1 gennaio 1997. Fino alla data del 31 dicembre 1993, restano in vigore e continuano ad applicarsi con la decorrenza di cui all'articolo 4, comma 4, della legge 29 dicembre 1990, n. 405, le tariffe d'estimo e le rendite gia' determinate in esecuzione del decreto del Ministro delle finanze 20 gennaio 1990, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 31 del 7 febbraio 1990. Le tariffe e le rendite stabilite, effetto di quanto disposto dai commi 1-bis e 1-ter del presente articolo, con il decreto legislativo di cui all'articolo 2 della legge di conversione del presente decreto, si applicano per l'anno 1994; tuttavia, ai soli fini delle imposte dirette, con esclusione delle imposte sostitutive di cui agli articoli 25, comma 3, e 58, comma 2, della legge 30 dicembre 1991, n. 413, si applicano dal 1 gennaio 1992 nei casi in cui risultino di importo inferiore rispetto alle tariffe d'estimo, di cui al decreto del Ministro delle finanze 27 settembre 1991, pubblicato nel supplemento straordinario n. 9 alla Gazzetta Ufficiale n. 229 del 30 settembre 1991, e ai decreti del Ministro delle finanze 17 aprile 1992, pubblicati nel supplemento ordinario n. 70 alla Gazzetta Ufficiale n. 99 del 29 aprile 1992, e alle rendite determinate a seguito della revisione disposta con il predetto decreto 20 gennaio 1990. In tal caso i contribuenti possono dedurre dal reddito complessivo, ai fini dell'imposta sul reddito delle persone fisiche e dell'imposta sul reddito delle persone giuridiche risultante dalla dichiarazione relativa al periodo di imposta in corso alla data di entrata in vigore del presente decreto, la differenza tra il reddito dei fabbricati Pagina 1
Decreto Legge del 23/01/1993 n. 16 - art. 2 determinato sulla base delle tariffe d'estimo e delle rendite di cui ai predetti decreti ministeriali, dichiarato per il periodo di imposta precedente, e quello determinato sulla base delle tariffe e delle rendite risultanti dal decreto legislativo 28 dicembre 1993, n. 568. Tale disposizione si applica anche con riferimento ai fabbricati i cui redditi hanno concorso a formare il reddito d'impresa ai sensi dell'articolo 57 del testo unico delle imposte sui redditi, approvato con decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917. 1-bis. Entro un termine di quarantacinque giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto, i comuni possono presentare ricorsi presso le commissioni censuarie provinciali nel cui ambito territoriale e' compreso il territorio comunale, con riferimento alle tariffe d'estimo e alle rendite vigenti ai sensi del comma 1 del presente articolo, in relazione ad una o piu' categorie o classi e all'intero territorio comunale o a porzioni del medesimo, nonche' alla delimitazione delle zone censuarie. I ricorsi sono decisi in prima istanza dalle commissioni censuarie provinciali ai sensi dell'articolo 31, primo comma, lettera b), del decreto del Presidente della Repubblica 26 ottobre 1972, n 650, entro il termine di quarantacinque giorni dalla data di ricezione del ricorso. 1-ter. Avverso la decisione della commissione censuaria provinciale e' ammessa, entro trenta giorni, da parte dell'Amministrazione del catasto e dei servizi tecnici erariali ovvero da parte dei comuni, la presentazione di ricorso presso la commissione censuaria centrale, che decide ai sensi dell'articolo 32, primo comma, lettera a), del decreto del Presidente della Repubblica 26 ottobre 1972, n. 650, entro novanta giorni dalla data di ricezione del ricorso. 1-quater. In caso di mancata decisione sui ricorsi di cui al comma 1-bis entro il termine ivi previsto, nonche' sui ricorsi presentati dai comuni di cui al comma 1-ter entro il termine ivi previsto, i predetti ricorsi si considerano accolti. 1-quinquies. Con decreto del Ministro delle finanze, da emanare entro il 31 dicembre 1993 ai sensi dell'articolo 17 della legge 23 agosto 1988, n. 400, sono stabilite, ai fini del costante aggiornamento del catasto edilizio urbano, le procedure di utilizzazione dei dati risultanti dagli atti iscritti o trascritti presso le conservatorie dei registri immobiliari ovvero gia' acquisiti dall'anagrafe tributaria ai sensi del decreto del Presidente della Repubblica 29 settembre 1973, n. 605, e successive modificazioni. 1-sexies. Comma abrogato. 1-septies. Con decreto del Ministro delle finanze, da emanare entro il 31 dicembre 1993 ai sensi dell'articolo 17 della legge 23 agosto 1988, n. 400, sono stabiliti le condizioni, le modalita' ed i termini per la presentazione e la registrazione delle dichiarazioni di variazione dello stato dei beni, nonche' delle volture in maniera automatica, e sono altresi' stabiliti le procedure, i sistemi e le caratteristiche tecniche per la loro eventuale presentazione su supporto informatico o per via telematica. Le volture catastali dipendenti da atti civili, giudiziari od amministrativi soggetti a trascrizione che danno origine a mutazioni di diritti censiti in catasto sono eseguite automaticamente mediante elaborazione elettronica dei dati contenuti nelle note di trascrizione presentate alle conservatorie dei registri immobiliari i cui servizi sono meccanizzati ai sensi della legge 27 febbraio 1985 n. 52. 1-octies. Sono soppresse le commissioni censuarie distrettuali di cui al decreto del Presidente della Repubblica 26 ottobre 1972, n. 650. I compiti delle commissioni censuarie distrettuali sono trasferiti alle commissioni censuarie provinciali di cui all'articolo 19 del citato decreto del Presidente della Repubblica n. 650 del 1972. Ai componenti delle commissioni censuarie provinciali compete per ogni seduta un gettone di presenza di lire cinquantamila. 1-nonies. Al quarto comma dell'articolo 19 del decreto del Presidente della Repubblica 26 ottobre 1972, n. 650, e' aggiunto; in fine, il seguente periodo: "Uno dei due membri supplenti puo' assumere le funzioni di vicepresidente". 1-decies. All'onere derivante dall'attuazione del comma 1-octies, Pagina 2
Decreto Legge del 23/01/1993 n. 16 - art. 2 valutato in lire 2,5 miliardi a decorrere dall'anno 1993, si provvede mediante corrispondente riduzione dello stanziamento iscritto, ai fini del bilancio triennale 1993-1995, al capitolo 6856 dello stato di previsione del Ministero del tesoro per l'anno 1993 e corrispondenti proiezioni per gli esercizi successivi, all'uopo parzialmente utilizzando l'accantonamento relativo al Ministero del tesoro. Il Ministro del tesoro e' autorizzato ad apportare, con propri decreti, le occorrenti variazioni di bilancio. 1-undecies. Le variazioni di gettito dell'imposta comunale sugli immobili, derivanti dalle rettifiche nonche' dalla revisione generale delle tariffe d'estimo e delle rendite di cui al presente articolo, daranno luogo a corrispondenti variazioni nella quantificazione dei trasferimenti erariali, di cui all'articolo 35 del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 504, a partire dall'esercizio successivo a quello in cui entra in vigore il decreto legislativo di modifica delle tariffe d'estimo e delle rendite, adottato ai sensi dell'articolo 2 della legge di conversione del presente decreto, ovvero il decreto del Ministro delle finanze di revisione generale di cui al comma I del presente articolo. 2. La revisione generale della qualificazione, della classificazione e del classamento delle unita' immobiliari urbane disposta con il decreto del Ministro delle finanze 18 marzo 1991, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 81 del 6 aprile 1991, deve avere effetto a partire dalla data di entrata in vigore delle tariffe e delle rendite determinate a seguito della revisione prevista nel comma 1, primo e secondo periodo. 3. Per l'applicazione dell'articolo 28, comma 8, della legge 30 dicembre 1991, n. 412; dell'articolo 1, comma 8, del decreto-legge 13 settembre 1991, n. 299, convertito, con modificazioni, dalla legge 18 novembre 1991, n. 363; degli articoli 25, comma 1, lettera a), e 58, comma 2, della legge 30 dicembre 1991, n. 413, e dell'articolo 3, comma 5, del decreto-legge 27 aprile 1992, n. 269, nonche' per la determinazione del limite al potere di rettifica degli uffici ai fini delle imposte di registro, ipotecaria e catastale, dell'imposta sulle successioni e donazioni, nonche' di quella comunale sull'incremento di valore degli immobili, il valore delle unita' immobiliari urbane deve essere determinato sulla base delle tariffe e delle rendite catastali, quali risultano stabilite dall'Amministrazione del catasto e dei servizi tecnici erariali a seguito della revisione generale disposta, sulla base del valore unitario di mercato ordinariamente ritraibile, con il decreto del Ministro delle finanze 20 gennaio 1990, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 31 del 7 febbraio 1990. 4. (soppresso). 5. Per gli immobili di interesse storico o artistico ai sensi dell'articolo 3 della legge 1 giugno 1939, n. 1089, e successive modificazioni, la base imponibile, ai fini dell'imposta comunale sugli immobili (ICI), e' costituita dal valore che risulta applicando alla rendita catastale, determinata mediante l'applicazione della tariffa d'estimo di minore ammontare tra quelle previste per le abitazioni della zona censuaria nella quale e' sito il fabbricato, i moltiplicatori di cui all'articolo 5, comma 2, del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 504.
Pagina 3
Decreto Legge del 23/01/1993 n. 16 - art. 15 Titolo del provvedimento: Disposizioni in materia di imposte sui redditi, sui trasferimenti di immobili di civile abitazione, di termini per la definizione agevolata delle situazioni e pendenze tributarie, per la soppressione della ritenuta sugli interessi, premi ed altri frutti derivanti da depositi e conti correnti interbancari nonche' altre disposizioni tributarie.
ed ipotecarie
beni Ente
"Ferrovie dello
Allegato
1. Al fine di dare attuazione al trasferimento dei beni in favore delle Ferrovie dello Stato SpA, disposto dagli articoli 1 e 15 della legge 17 maggio 1985, n. 210, gli uffici tecnici erariali e le conservatorie dei registri immobiliari, nonche' gli uffici tavolari delle regioni Friuli-Venezia Giulia e Trentino-Alto Adige, sono autorizzati a provvedere agli adempimenti di rispettiva competenza in ordine alle operazioni di trascrizione e voltura sulla base di schede contenenti gli elementi identificativi di ciascun bene e delle relative note di trascrizione compilate e presentate dall'ente "Ferrovie dello Stato" e dalle Ferrovie dello Stato SpA. Le schede suddette devono altresi' contenere: l'indicazione degli oneri gravanti sui beni a favore delle amministrazioni dello Stato e di terzi o dei relativi limiti; la valutazione dei beni riferita ai valori di mercato corrente al 31 dicembre 1985, fatte salve le successive variazioni per le modifiche nelle destinazioni urbanistiche nella zona, sino alla data di entrata in vigore del presente decreto; l'attestazione, da parte dei direttori compartimentali delle Ferrovie dello Stato SpA territorialmente competenti, che alla data del 31 dicembre 1985 il bene risultava nella disponibilita' dell'Azienda autonoma delle ferrovie dello Stato. 2. Le Ferrovie dello Stato SpA contestualmente alla presentazione delle schede e delle note di trascrizione di cui al comma 1 agli uffici e conservatorie di cui al medesimo comma, trasmette le stesse schede e note di trascrizione al Ministero delle finanze che puo' sollevare contestazioni a riguardo nel termine di sessanta giorni dalla data del ricevimento. La contestazione sospende l'efficacia della trascrizione di cui al comma 1 ed e' definita con decreto adottato dal Ministro delle finanze, di intesa con il Ministro dei trasporti. Nel caso in cui disponga il trasferimento del bene, il decreto costituisce titolo per la trascrizione e voltura. 3. Sono comunque esclusi dalla procedura di cui ai commi 1 e 2 i beni e i diritti, non destinati all'esercizio ferroviario che abbiano formato oggetto di atti di disposizione del Ministero delle finanze o dell'ente "Ferrovie dello Stato" e delle Ferrovie dello Stato SpA non ancora perfezionati alla data di entrata in vigore del presente decreto. Il Ministero delle finanze e le Ferrovie dello Stato SpA sono tenuti a comunicarsi reciprocamente l'elenco dei beni e diritti di cui al presente comma. Le eventuali controversie sulla spettanza dei suddetti beni e diritti sono risolte con decreto adottato dal Ministro delle finanze, di intesa con il Ministro dei trasporti. 3-bis. In sede di prima applicazione delle disposizioni di cui all'articolo 18 del decreto-legge 11 luglio 1992, n. 333, convertito, con modificazioni, dalla legge 8 agosto 1992, n. 359, ed alla deliberazione del Comitato interministeriale per la programmazione economica (CIPE) del 12 agosto 1992, Pagina 1
Decreto Legge del 23/01/1993 n. 16 - art. 15 pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 20, del 28 agosto 1992, e in deroga alle medesime, continua ad applicarsi alle Ferrovie dello Stato SpA quanto disposto dall'articolo 24, terzo comma, della legge 17 maggio 1985, n. 210, per le controversie pendenti e limitatamente al grado di giudizio in corso alla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto.
Pagina 2
LEGGE 13 maggio 1988, n., 154 recante Conversione in legge, con modificazioni, del decreto legge 14 marzo 1988, n. 70, recante norme in materia tributaria nonch per la semplificazione delle procedure di accatastamento degli immobili urbani La Camera dei deputati ed il Senato della Repubblica hanno approvato; IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA PROMULGA la seguente legge: Art. 1 - I. Il Decreto legge 14 marzo 1988, n. 70, recante norme in materia tributaria, nonch per la semplificazione delle procedure di accatastamento degli immobili urbani, convertito in legge con le seguenti modificazioni: omissis All'art. 12: al comma 1, dopo il primo periodo aggiunto il seguente: Il contribuente tenuto a dichiarare nell'atto o nella dichiarazione di successione di volersi avvalere delle disposizioni del presente articolo. Al comma 1, secondo periodo, sono aggiunte, infine, le parole: in duplice esemplare, che il contribuente tenuto a produrre al competente ufficio del registro, entro sessanta giorni dalla data di formazione dell'atto pubblico, o di registrazione della scrittura privata, ovvero dalla pubblicazione o emanazione degli atti giudiziari, ovvero dalla data di presentazione della dichiarazione di successione; l'ufficio restituisce un esemplare della ricevuta attestandone l'avvenuta produzione. In caso di mancata presentazione della ricevuta nei termini, l'ufficio procede, ai sensi dell'articolo 52, comma 1, del testo unico delle disposizioni concernenti l'imposta di registro, approvato con decreto del Presidente della Repubblica 26 aprile 1986, n. 131, e dell'articolo 26, primo comma, del decreto del Presidente della Repubblica 26 ottobre 1972, 637; sono aggiunti, in fine, i seguenti commi: 3 bis. Agli effetti dell'INVIM non sottoposto a rettifiche il valore iniziale degli immobili iscritti in catasto con attribuzione di rendita, se dichiarato in misura non superiore, per i terreni, a 60 volte il reddito dominicale risultante in catasto e, per i fabbricati, a 80 volte il reddito risultante in catasto, aggiornati con i coefficienti stabiliti, ai fini delle imposte sul reddito per l'anno di riferimento del valore iniziale, n sottoposto a rettifica il valore della nuda propriet e dei diritti reali di godimento sugli immobili dichiarati in misura non superiore a quella determinata sulla suddetta base agli effetti dell'imposta di registro e dell'imposta di successione. La disposizione si applica anche con riferimento ai presupposti di cui agli articoli 2 e 3 del D P R. 26 ottobre 1972, n. 643, e successive modificazioni, verificatisi anteriormente alla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto semprech l'accertamento del valore iniziale non risulti gi definito alla data suddetta. 3 ter. e 3 quater. omissis
Omissis La presente legge entra in vigore il giorno stesso della sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale. La presente legge, munita del sigillo dello Stato, sar inserita nella Raccolta ufficiale degli atti normativi della Repubblica italiana. t fatto obbligo a chiunque spetti di osservarla e di farla osservare.
Decreto Legge del 14/03/1988 n. 70 - art. 12 Titolo del provvedimento: Norme in materia tributaria nonche' per la procedure di accatastamento degli immobili urbani. Titolo del documento: Domande di voltura. semplificazione delle
art. 10 convertito
1. Le disposizioni del comma 4 del'articolo 52 del decreto del Presidente della Repubblica 26 aprile 1986, n. 131, e del quinto comma dell'articolo 26 del decreto del Presidente della Repubblica 26 ottobre 1972, n. 637, aggiunto con l'articolo 8 dela legge 17 dicembre 1986, n. 880, si applicano anche ai trasferimenti di fabbricati o della nuda proprieta', nonche' ai trasferimenti ed alle costituzioni di diritti reali di godimento sugli stessi, dichiarati ai sensi dell'articolo 56 del regolamento per la formazione del nuovo catasto edilizio urbano, approvato con decreto del Presidente della Repubblica 1 dicembre 1949, n. 1142, ma non ancora iscritti in catasto edilizio urbano con attribuzione di rendita. Il contribuente e' tenuto a dichiarare nell'atto o nella dichiarazione di successione di volersi avvalere delle disposizioni del presente articolo. Alla domanda di voltura, prevista dall'articolo 3 del decreto del Presidente della Repubblica 26 ottobre 1972, n. 650, deve essere allegata specifica istanza per l'attribuzione di rendita catastale nella quale dovranno essere indicati oltre che gli estremi dell'atto o della dichiarazione di successione cui si riferisce anche quelli relativi allindividuazione catastale dell'immobile cosi' come riportati nell'atto medesimo; la domanda non puo' essere inviata per posta e dell'avvenuta presentazione deve essere rilasciata ricevuta in duplice esemplare, che il contribuente e' tenuto a produrre al competente ufficio del registro, entro sessanta giorni dalla data di formazione dell'atto pubblico, o di registrazione della scrittura privata, ovvero dalla data di pubblicazione o emanazione degli atti giudiziari, ovvero dalla data di presentazione della dichiarazione di successione; l'ufficio restituisce un esemplare della ricevuta attestandone l'avvenuta produzione. In caso di mancata presentazione della ricevuta nei termini, l'ufficio procede ai sensi dell'articolo 52, comma 1, del testo unico delle disposizioni concernenti l'imposta di registro, approvato con decreto del Presidente della Repubblica 26 aprile 1986, n. 131, e dell'articolo 26, primo comma, del decreto del Presidente della Repubblica 26 ottobre 1972, n. 637. 2. Gli uffici tecnici erariali, entro dieci mesi dalla data in cui e' stata presentata la domanda di voltura, sono tenuti ad inviare all'ufficio del registro, presso il quale ha avuto luogo la registrazione, un certificato catastale attestante l'avvenuta iscrizione con attribuzione di rendita. 2-bis. Per le unita' immobiliari urbane oggetto di denuncia in catasto con modalita' conformi a quelle previste dal regolamento di attuazione dell'articolo 2, commi 1-quinquies ed 1-septies, del decreto-legge 23 gennaio 1993, n. 16, convertito in legge 24 marzo 1993, n. 75, la disposizione di cui al primo periodo del comma 1 si applica, con riferimento alla rendita proposta, alla sola condizione che il contribuente dichiari nell'atto di volersi avvalere delle disposizioni del presente articolo. 3. Le disposizioni del presente articolo si applicano agli atti pubblici formati, agli atti giudiziari pubblicati o emanati e alle scritture private autenticate a decorrere dalla data di entrata in vigore del presente decreto, nonche' alle scritture private non autenticate presentate per la registrazione e alle successioni aperte da tale data. 3 bis. Agli effetti dell'INVIM non e' sottoposto a rettifiche il valore Pagina 1
Decreto Legge del 14/03/1988 n. 70 - art. 12 iniziale degli immobili iscritti in catasto con attribuzione di rendita, se dichiarato in misura non superiore, per i terreni, a 75 volte il reddito dominicale risultante in catasto e, per i fabbricati, a 100 volte il reddito risultante in catasto, aggiornati con i coefficienti stabiliti, ai fini delle imposte sul reddito per l'anno di riferimento del valore iniziale, ne' e' sottoposto a rettifica il valore della nuda proprieta' e dei diritti reali di godimento sugli immobili dichiarati in misura non superiore a quella determinata sulla suddetta base agli effetti dell'imposta di registro e dell'imposta di successione. La disposizione si applica anche con riferimento ai presupposti di cui agli articoli 2 e 3 del decreto del Presidente della Repubblica 26 ottobre 1972, n. 643, e successive modificazioni, verificatisi anteriormente alla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto sempreche' l'accertamento del valore iniziale non risulti gia' definito alla suddetta data. 3 ter. Dopo il comma 1 dell'articolo 11 della legge 17 dicembre 1986, n. 880, e' aggiunto il seguente: "1 bis. Le disposizioni previste dall'articolo 8 si applicano anche alle successioni apertesi e alle donazioni poste in essere anteriormente al 1 luglio 1986, per le quali non sia gia' intervenuto il definitivo accertamento del valore imponibile. Se il valore risulta dichiarato, entro il 30 giugno 1986, in misura inferiore a quella risultante dalla applicazione del suddetto articolo 8, i contribuenti possono, senza applicazione di sanzioni, adeguare il valore dichiarato a quello risultante dalla applicazione dei moltiplicatori ai redditi catastali aggiornati con i coefficienti stabiliti per l'anno di apertura della successione o di registrazione dell'atto relativamente alle successioni apertesi o alle donazioni registrate anteriormente al 1 gennaio 1986 e con quelli stabiliti per l'anno 1985 relativamente alle successioni apertesi o alle donazioni registrate nel 1986 prima della pubblicazione del testo unico delle disposizioni concernenti l'imposta di registro, approvato con decreto del Presidente della Repubblica 26 aprile 1986, n. 131. A tal fine deve essere presentata all'ufficio del registro, entro il 30 settembre 1988, dichiarazione integrativa". 3 quater. La disposizione del comma 3 ter e' applicabile sempreche' l'accertamento non sia divenuto definitivo alla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto.
Pagina 2
LEGGE 19 maggio 1975, n. 151 recante Riforma del diritto di famiglia La Camera dei deputati ed il senato della Repubblica hanno approvato; IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA PROMULGA la seguente legge: omissis
Art. 41 Larticolo 159 del codice civile sostituito dal seguente: Art 159 - Del regime patrimoniale legale tra i coniugi. - Il regime patrimoniale legale della famiglia, in mancanza di diversa convezione stipulata a norma dell'art. 162, costituito dalla comunione dei beni regolata dalla sezione 111 del presente capo. omissis Art. 43 - L'articolo 162 del codice civile sostituito dal seguente: Art. 162 - Forma delle convenzioni matrimoniali. - Le convenzioni matrimoniali debbono essere stipulate per atto pubblico sotto pena di nullit. La scelta del regime di separazione pu anche essere dichiarata nell'atto di celebrazione del matrimonio. Le convenzioni possono essere stipulate in ogni tempo, ferme restando le disposizioni dell'art. 194. Dopo la celebrazione del matrimonio possono essere mutate soltanto previa autorizzazione dei giudice. Le convenzioni matrimoniali non possono essere opposte ai terzi quando a margine dell'atto di matrimonio non risultano annotati la data del contratto, il notaio rogante e le generalit dei contraenti, ovvero la scelta di cui al secondo comma. omissis Art. 56 - L'articolo 177 del codice civile sostituito dal seguente: Art. 177 - Oggetto della comunione - Costituiscono oggetto della comunione: a) gli acquisti compiuti dai due coniugi insieme o separatamente durante il matrimonio, ad esclusione di quelli relativi ai beni patrimoniali; b) i frutti dei beni propri di ciascuno dei coniugi percepiti e non consumati allo scioglimento della comunione; c) i proventi dell'attivit separata di ciascuno dei coniugi se, allo scioglimento della comunione, non siano stati consumati; d) le aziende gestite da entrambi i coniugi e costituite dopo il matrimonio. Qualora si tratti di aziende appartenenti ad uno dei coniugi anteriormente
al matrimonio ma gestite da entrambi, la comunione concerne solo gli utili e gli incrementi. Art. 57 Larticolo 178 del codice civile sostituito dal seguente: Art. 178 - Beni destinati all'esercizio di impresa. - I beni destinati all'esercizio dell'impresa di uno dei coniugi costituita dopo il matrimonio e gli incrementi dell'impresa costituita anche precedentemente si considerano oggetto della comunione solo se sussistono al momento dello scioglimento di questa. Art. 58 Larticolo 179 del codice civile sostituito dal seguente: Art. 179 - Beni personali. - Non costituiscono oggetto della comunione e sono beni personali del coniuge: a) i beni di cui prima del matrimonio, il coniuge era proprietario o rispetto ai quali era titolare di un diritto reale di godimento; b) i beni acquisiti successivamente al matrimonio per effetto di donazione o successione, quando nell'atto di liberalit o nel testamento non specificato che essi sono attribuiti alla comunione; c) i beni di uso strettamente personali di ciascun coniuge ed i loro accessori; d) i beni che servono all'esercizio della professione del coniuge, tranne quelli destinati alla conduzione di un'azienda facente parte della comunione; e) i beni ottenuti a titolo di risarcimento del danno nonch la pensione attinente alla perdita parziale o totale della capacit lavorativa, f) i beni acquisiti con il prezzo del trasferimento dei beni personali sopraeleneati o col loro scambio, purch ci sia espressamente dichiarato all'atto dell'acquisto. L'acquisto di beni immobili, o di beni mobili elencati nell'articolo 2683. Effettuato dopo il matrimonio, escluso dalla comunione, ai sensi delle lettere c), a) ed f) del precedente comma, quando tale esclusione risulti dall'atto di acquisto se di esso sia stato parte anche l'altro coniuge. Art. 59 - L'articolo 180 del codice civile sostituito dal seguente: Art. 180 Amministrazione dei beni della comunione. Lamministrazione dei beni della comunione e la rappresentanza in giudizio per gli atti ad essa relativi spettano disgiuntamente ad entrambi i coniugi. Il compimento degli atti eccedenti l'ordinaria amministrazione, nonch la stipula dei contratti con i quali si concedono o si acquistano
diritti personali di godimento e la rappresentazione in giudizio per le relative azioni spettano congiuntamente ad entrambi i coniugi. omissis Art. 73 Larticolo 194 del codice civile sostituto dal seguente: Art. 194 - Divisione dei beni della comunione. - La divisione dei beni della comunione legale si effettua ripartendo in parti uguali l'attivo e il passivo. Il giudice, in relazione alle necessit della prole e all'affidamento di essa, pu costituire a favore di uno dei coniugi l'usufrutto su una parte dei beni spettanti all'altro coniuge 0 187. omissis Art. 83 - L'articolo 215 del codice civile sostituito dal seguente: Art. 215 - Separazione dei beni. - I coniugi possono convenire che ciascuno di essi conservi la titolarit esclusiva dei bei acquistati durante il matrimonio. omissis Art. 228 - Le famiglie gi costituite alla data di entrata in vigore della presente legge, decorso il termine di due anni dalla detta data, sono assoggettate al regime della comunione legale per i beni acquistati successivamente alla data medesima a meno che entro lo stesso termine uno dei coniugi non manifesti volont contraria in un atto ricevuto da notaio o dall'ufficiale dello stato civile del luogo in cui fu celebrato il matrimonio. Entro lo stesso termine i coniugi possono convenire che i beni acquistati anteriormente alla data indicata nel primo comma siano assoggettati al regime della comunione, salvi i diritti di terzi. Gli atti di cui al presente articolo compresi i trasferimenti eventuali e conseguenti di diritti sono esenti da imposte e tasse e gli onorari professionali ad essi relativi sono ridotti alla met. Essi non possono essere opposti a terzi se non sono annotati a margine dell'atto di matrimonio. omissis Art. 240 - La presente legge entra in vigore centoventi giorni dopo la sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale. La presente legge, munita del sigillo dello Stato, sar inserita nella Raccolta ufficiale delle leggi e dei decreti della Repubblica italiana. E fatto obbligo a chiunque spetti di osservarla e di farla osservare come legge dello Stato.
Decreto del Presidente della Repubblica del 26/10/1972 n. 650 Titolo del provvedimento: Perfezionamento e revisione del sistema catastale. (Pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 292 del 11/11/1972) Atti del catasto dei terreni. art. 1
Testo: in vigore dal 01/01/1973 L'art. 41 del Testo Unico delle leggi sul catasto dei terreni e' sostituito dal seguente: "Costituiscono il catasto: 1) la mappa particellare; 2) l'elenco e lo schedario delle particelle; 3) il registro o schedario delle partite; 4) la matricola o schedario dei possessori. Il tipo, la forma e le caratteristiche degli atti sono approvati con decreti del Ministro per le finanze anche per assicurarne la idoneita' alla elaborazione meccanografica. Viene inoltre conservata presso gli uffici tecnici erariali la raccolta dei tipi di frazionamento e dei tipi particellari, che sono assoggettati alla consultazione ed al rilascio di copie alla stregua degli atti innanzi citati". Riordinamento del testo unico. art. 2
Testo: in vigore dal 01/01/1973 Il secondo comma dell'art. 42 del Testo Unico delle leggi sul catasto dei terreni e' soppresso. Gli artt. 55, 56, 57, 57 bis e 60 dello stesso Testo Unico, piu' volte modificati, sono sostituiti dagli artt. da 3 a 13 del presente decreto. Obbligo delle volture catastali. art. 3
Testo: in vigore dal 01/01/1973 Ogni qual volta vengono posti in essere atti civili o giudiziari od amministrativi che diano origine al trasferimento di diritti censiti nel catasto dei terreni, coloro che sono tenuti alla registrazione degli atti stessi hanno altresi' l'obbligo di richiedere le conseguenti volture catastali. Lo stesso obbligo incombe, nei casi di trasferimento per causa di morte, a coloro che sono tenuti alla presentazione delle denunce di successione. Le volture devono essere richieste mediante presentazione delle apposite domande, nel termine di trenta giorni dall'avvenuta registrazione degli atti o delle denunce di cui ai precedenti commi, all'ufficio tecnico erariale della provincia dove ha sede l'ufficio presso il quale ha avuto luogo la registrazione, ovvero della provincia ove si trovano i beni su cui si esercitano i diritti trasferiti. E' data facolta' di inviare le domande di voltura per posta, mediante plico raccomandato. Domande di volture. art. 4
essere Pagina 1
Decreto del Presidente della Repubblica del 26/10/1972 n. 650 prescritto dall'amministrazione, unitamente alle rispettive note specificanti i trasporti da eseguirsi in catasto in dipendenza degli avvenuti trasferimenti. Negli atti e nelle denunce di cui al primo e secondo comma del precedente art. 3, cosi' come nelle domande di volture da essi dipendenti, gli immobili trasferiti devono essere descritti con gli estremi con i quali sono individuati in catasto da desumersi da certificati catastali di date non anteriori a tre mesi rispetto a quelle dei medesimi atti o denunce. E' pero' consentito derogare dalla norma di cui al precedente comma per atti di eccezionale dichiarata urgenza. In tal caso nelle dipendenti domande di volture deve essere resa esplicita dichiarazione che gli estremi con i quali sono descritti gli immobili di cui si chiede la voltura, benche' desunti da certificati di data posteriore agli atti, identificano esattamente gli immobili sui quali si esercitano i diritti trasferiti. Quando i trasferimenti riguardano particelle frazionate, gli estremi di individuazione delle particelle derivate dal frazionamento devono essere desunti dai tipi di frazionamento di cui al seguente art. 6. Alle domande di voltura vanno allegate: a) copie in carta libera degli atti civili o giudiziali od amministrativi che danno origine alle domande stesse o delle denunce di trasferimento per causa di morte, queste ultime corredate dalle copie dei documenti relativi alla successione; b) (soppresso). Le copie di cui al punto a) devono recare una attestazione, resa da pubblici ufficiali ovvero dai competenti uffici, dalla quale risultino la data e gli estremi dell'avvenuta registrazione. Quando per tutti o per una parte degli immobili oggetto di trasferimento non vi e' concordanza fra la ditta iscritta in catasto e quella dalla quale si fa luogo al trasferimento stesso, la domanda di voltura deve anche contenere un elenco specificante gli atti o documenti che hanno dato luogo ai passaggi intermedi fra le ditte di cui sopra; ovvero quando i passaggi intermedi non sono stati convalidati da atti legali, una dichiarazione della parte cedente, autenticata da chi provvede alla rogazione od emanazione od autenticazione ovvero un atto notorio in caso di trasferimento per causa di morte, dimostranti la cronistoria dei passaggi medesimi. Nei casi previsti dal precedente quarto comma alla domanda di voltura deve essere altresi' unita una copia del corrispondente tipo di frazionamento dichiarata conforme all'originale da chi provvede alla rogazione od emanazione od autenticazione ovvero alla pubblicazione del testamento. Coloro che sono obbligati a presentare le domande di volture dipendenti da successioni senza testamento, pur rimanendo responsabili delle domande medesime, che sottoscrivono, possono richiedere per la loro compilazione l'assistenza degli uffici tecnici erariali, sempreche' abbiano precedentemente provveduto alla presentazione della regolare denuncia al competente ufficio. art. 5 Presentazione dei tipi di frazionamento. Testo: in vigore dal 01/01/1973 Quando un trasferimento di beni immobili comporta il frazionamento di particelle, deve essere preventivamente presentato all'ufficio tecnico erariale il corrispondente tipo di frazionamento, firmato da un ingegnere, architetto, dottore in scienze agrarie, geometra, perito edile, perito agrario o perito agrimensore regolarmente iscritto nell'albo professionale della propria categoria: il tipo deve essere presentato in doppio originale, uno dei quali redatto su di un estratto autenticato della mappa catastale, di data non anteriore ai sei mesi, e l'altro su di una copia dello stesso. L'ufficio tecnico erariale accertata la conformita' del tipo alle norme vigenti, ne da' attestazione su entrambi gli originali e ne restituisce uno entro 20 giorni dalla data di presentazione. Trascorso tale termine senza che l'ufficio vi abbia provveduto, gli atti che danno origine al trasferimento possono essere redatti con riferimento al tipo di frazionamento privo dell'attestazione di conformita': in tal caso non e' applicabile la procedura di cui al successivo articolo 8 quinto comma; rimane invece operante la facolta' prevista dall'art. 9. Pagina 2
Decreto del Presidente della Repubblica del 26/10/1972 n. 650 In detto originale restituito od una sua copia autenticata da chi provvede alla rogazione od emanazione od autenticazione, ovvero alla pubblicazione di testamento, sottoscritto per accettazione dalle parti interessate, deve essere quindi unito al documento che da' origine al trasferimento per formarne parte integrante, sempreche' non siano trascorsi piu' di sei mesi dalla data di dichiarazione di conformita': questa e' tuttavia rinnovabile in qualsiasi momento fino a quando non siano state introdotte in mappa variazioni delle linee interessate dal tipo di frazionamento. Eventuali altri disegni o planimetrie uniti all'atto che da' origine al trasferimento non possono riportare misure in contrasto con quelle espressamente indicate sul tipo di frazionamento ovvero, nel caso previsto nel quinto comma del successivo art. 6, sul disegno allegato ad esso. art. 6 Redazione dei tipi di frazionamento. Testo: in vigore dal 01/01/1973 Nella redazione dei tipi di frazionamento le nuove linee dividenti devono essere definite mediante misure prese sul terreno e riportate sul disegno. Le misure devono essere rigorosamente riferite a punti o linee reali stabiliti, esattamente identificabili sul terreno oltreche' riconoscibili sulle mappe catastali; detti punti o linee oltre che indicati, devono essere sinteticamente ma chiaramente descritti. Deve essere data preferenza ai punti riportati sulle mappe originali d'impianto, di cui puo' essere a tal fine richiesta la gratuita consultazione o ai punti di cui al successivo articolo 11 o a punti appositamente concordati con l'ufficio tecnico erariale. Quando le nuove dividenti di possesso identificate sul disegno con le nuove linee, sono materializzate con manufatti o particolari topografici, anche questi devono essere sinteticamente descritti nel tipo di frazionamento medesimo. L'assunzione delle misure puo' essere effettuata con qualsiasi metodo suggerito dalla buona tecnica: deve in particolare essere eseguito un congruo numero di misure di controllo. Qualora queste diano risultati che presentino, rispetto alle corrispondenti misure rilevate sulla mappa, differenze eccedenti le tolleranze d'uso, deve esserne fatta esplicita menzione. Quando in particolare la configurazione delle particelle da dividere ricavata dalla mappa non corrisponde alla configurazione delle medesime particelle ricavata sul terreno, questa deve essere riprodotta, regolarmente quotata, in un disegno allegato al tipo e che ne forma parte integrante, eseguito in una scala avente denominatore non maggiore di quello della mappa corrispondente. Su di esso deve essere identificata, mediante le misure di cui al primo comma, la posizione delle nuove linee dividenti. Detta posizione sara' altresi indicata con la massima possibile approssimazione sul tipo di frazionamento eseguito sull'estratto della mappa in guisa che le superfici delle particelle da dividere risultino ripartite fra le particelle derivate dal frazionamento in proporzione delle superfici effettive. Nel caso previsto dal precedente comma la norma portata dall'ultimo comma del precedente art. 5 si intende riferita al disegno allegato al tipo. Trasferimenti a misura. art. 7
Testo: in vigore dal 01/01/1973 Qualora nel documento che da' origine al trasferimento venga dichiarato che Il trasferimento stesso ha luogo a misura e non a corpo, la circostanza deve essere fatta risultare nella domanda di volture. Qualora il trasferimento abbia luogo con frazionamento di particelle, il relativo tipo di frazionamento deve essere corredato di tutte le misure idonee a consentire la completa dimostrazione della determinazione delle superfici effettive degli immobili sui quali si esercitano i diritti trasferiti. Qualora invece il trasferimento non richieda il frazionamento di particelle le misure necessarie per la dimostrazione di cui al comma precedente devono Pagina 3
Decreto del Presidente della Repubblica del 26/10/1972 n. 650 essere riportate su di un disegno, detto tipo particellare, nel quale viene riprodotta la configurazione delle particelle trasferite. Ai tipi particellari si applicano, in quanto possibili, tutte le norme previste dagli artt. 5 e 6 per i tipi di frazionamento; e' escluso in particolare l'obbligo della redazione su di un estratto della mappa catastale. Esecuzione delle volture. art. 8
Testo: in vigore dal 01/01/1973 L'ufficio tecnico erariale esegue nei propri atti le volture richieste sulla fede delle rispettive domande e delle corrispondenti note. Le volture richieste con domande corredate dalla dichiarazione di cui alla seconda parte del settimo comma dell'art. 4 vengono eseguite con riserva, limitatamente alle particelle interessate dall'anzidetta dichiarazione, e notificate alle ditte alle quali in catasto le particelle medesime risultano iscritte. La riserva viene fatta constare negli atti del catasto ai sensi dell'art. 12 della legge 1 ottobre 1969, n. 679. Analoga procedura deve essere seguita ogni qual volta manchi la piena corrispondenza fra gli elementi distintivi del trasferimento riportati dalla domanda di volture e quanto risulta negli atti del catasto, sempreche' la mancata corrispondenza non dipenda da errori materiali rettificabili negli atti medesimi. Se, ricorrendone il caso, non e' stato redatto il tipo di frazionamento ovvero esso non e' stato dichiarato conforme alle norme di legge ai sensi del secondo comma del precedente art. 5, la voltura viene eseguita cointestando alle parti le particelle che devono frazionarsi. In tal caso, per ottenere l'introduzione in catasto del frazionamento, deve essere prodotto un tipo redatto in aderenza all'atto o alla denuncia di successione e secondo le norme dei precedenti articoli, munito delle firme di tutte le parti interessate dal trasferimento cui il tipo si riferisce, autenticate nelle forme di rito. art. 9 Controlli sopraluogo delle misure. Testo: in vigore dal 01/01/1973 L'ufficio tecnico erariale ha facolta' di effettuare in qualsiasi momento controlli sopraluogo della rispondenza topografica delle misure riportate sui tipi di frazionamento e sui tipi particellari di cui ai precedenti artt. 5, 6 e 7. Qualora nel corso degli anzidetti controlli, vengono accertate discordanze eccedenti i prescritti limiti di tolleranza, provvede ad apporre annotazioni di riserva relativamente alle particelle o porzioni di particelle a cui le discordanze si riferiscono ed a darne comunicazione alle ditte che risultano iscritte in catasto come possessori degli anzidetti immobili, invitandole a provvedere in merito mediante la stesura di regolari atti di rettifica, corredati dei necessari tipi di frazionamento e la presentazione delle conseguenti domande di volture di convalida. art. 10 Coordinate dei vertici dei confini. Testo: in vigore dal 01/01/1973 Allo scopo di perfezionare le operazioni di misura sul terreno e sulla mappa - con riferimento a quanto disposto dall'art. 45 del capitolo III del regolamento per l'esecuzione del Testo Unico delle leggi sul nuovo catasto, approvato con R.D. 8 ottobre 1931, n. 1572, con riferimento all'art. 1 della legge 1 ottobre 1969, n. 679, e successive modificazioni - l'Amministrazione del catasto ha facolta' di provvedere alla graduale determinazione delle coordinate dei vertici dei confini relativi ai singoli possessi con la costituzione, per ogni foglio di mappa, di un elenco contenente tutte le coordinate ivi ricadenti. Pagina 4
Decreto del Presidente della Repubblica del 26/10/1972 n. 650 art. 11 Punti di riferimento definiti da coordinate analitiche. Testo: in vigore dal 01/01/1973 A cura dell'Amministrazione del catasto verra' introdotto gradualmente in ciascun foglio di mappa un numero sufficiente di punti di riferimento collegati a caposaldi stabili sul terreno, le cui coordinate analitiche permettano l'appoggio ad essi per ogni nuovo rilievo topografico. Sanzioni. art. 12
Testo: in vigore dal 01/01/1973 Coloro che non osservino le disposizioni di cui ai precedenti artt. 3, 4, 5, 6 e 7 sono soggetti alla pena pecuniaria da lire 5.000 a lire 20.000, sempreche' non abbiano ottemperato all'invito loro rivolto di provvedere nel termine improrogabile di trenta giorni alla eliminazione della irregolarita' accertata a loro carico; l'inosservanza di tutti i termini temporali e' tuttavia contestabile immediatamente. Le inosservanze di cui al comma precedente possono essere accertate tanto all'atto della presentazione della domanda di volture quanto durante la sua esecuzione in catasto. Se nell'atto e nella conseguente domanda di volture viene fatto riferimento ad un tipo di frazionamento privo della prescritta dichiarazione di conformita' alle norme di legge, sempreche', cio' non dipenda dall'inosservanza del termine previsto al secondo comma del precedente art. 5 da parte dell'ufficio tecnico erariale, devono essere assoggettati alla medesima pena pecuniaria il tecnico che ha firmato il tipo stesso ed il responsabile della presentazione della domanda di volture. A carico degli inadempimenti saranno in ogni caso poste anche tutte le eventuali spese occorse all'ufficio tecnico erariale per fornirsi di quanto sia stato inutilmente richiesto agli interessati ai sensi del primo comma del presente articolo. L'accertamento delle violazioni spetta agli ingegneri dirigenti degli uffici tecnici erariali. Il relativo processo verbale e' trasmesso all'intendente di finanza competente per territorio, per l'applicazione della pena pecuniaria a norma degli artt. 55 e seguenti della legge 7 gennaio 1929, n. 4. art. 13 Comunicazioni agli ordini o collegi professionali. Testo: in vigore dal 01/01/1973 Gli uffici tecnici erariali sono tenuti a segnalare agli ordini o collegi professionali competenti con comunicazioni periodiche le irregolarita' riscontrate nella presentazione delle domande di volture e nella compilazione delle relative note, nonche' nella redazione dei tipi di frazionamento e dei tipi particellari, sempreche' esse non siano state eliminate nel termine indicato nel primo comma del precedente art. 12 e abbiano carattere ricorrente. Dovranno inoltre essere segnalate le discordanze di cui al secondo comma dell'art. 9, quando siano state rilevate ripetutamente su elaborati allestiti dal medesimo professionista. art. 14 Volture dei beni iscritti nel catasto edilizio urbano. Testo: in vigore dal 01/01/1973 Le norme sulle volture catastali contenute nel titolo I volture dei beni iscritti nel catasto edilizio urbano. Iscrizioni nel catasto lastrici solari. art. 15 edilizio urbano delle aree regolano anche le
scoperte e
dei
Decreto del Presidente della Repubblica del 26/10/1972 n. 650 Ad integrazione e modifica di quanto e' stabilito con la L. 11 agosto 1939, n. 1249, modificata con D.L. 8 aprile 1948, n. 514, e con il relativo regolamento approvato con D.P.R. 1 dicembre 1949, n. 1142, nel catasto edilizio urbano verranno anche iscritti, con indicazione della sola superficie, i lastrici solari nonche' le aree scoperte di pertinenza o dipendenza delle unita' immobiliari urbane. Gli uni e le altre dovranno essere dichiarate dagli interessati con le medesime modalita' stabilite per la dichiarazione delle unita' immobiliari urbane dalle norme di legge e di regolamento citate al comma precedente. Resta valida la norma prodotta dall'art. 51 del regolamento approvato con D.P.R. 1 dicembre 1949, n. 1142, circa il computo anche delle aree scoperte nella determinazione della consistenza delle unita' immobiliari urbane. Commissioni locali e centrale. art. 16
Testo: in vigore dal 11/11/1972 Per i lavori di formazione, di revisione e di conservazione del catasto terreni e del catasto edilizio urbano, l'Amministrazione del catasto e dei servizi tecnici erariali e' coadiuvata dalle commissioni censuarie distrettuali, dalle commissioni censuarie provinciali e dalla commissione censuaria centrale. Le commissioni censuarie distrettuali hanno sede nei comuni con maggiore popolazione residente tra quelli del distretto censuario, con riferimento ai dati del censimento del 1971. Le commissioni censuarie provinciali hanno sede nel capoluogo di ciascuna provincia. La commissione censuaria centrale ha sede in Roma. Si considera distretto censuario il territorio comprendente uno o piu' comuni amministrativi o censuari che presentino analogia di condizione nell'economia agraria ed urbana, tenendo anche conto delle circoscrizioni statistiche stabilite dall'Istat. I distretti censuari sono determinati con decreto del Ministro per le finanze, sentita la commissione censuaria centrale e comunque non possono essere costituiti da piu' di dodici anni. art. 17 Composizione delle commissioni censuarie distrettuali. Testo: in vigore dal 11/11/1972 La commissione censuaria distrettuale e' costituita di un presidente, di otto membri ordinari effettivi, di quattro membri ordinari supplenti. La commissione e' integrata da due membri aggregati effettivi e due supplenti per ciascun comune del distretto censuario, aventi soltanto funzione consultiva. La commissione funziona in due distinte sezioni: la prima sezione con competenza in materia di catasto terreni, la seconda con competenza in materia di catasto edilizio urbano. Il presidente e' unico per le due sezioni. Ciascuna sezione e' composta, oltre che dal presidente, di quattro membri ordinari effettivi, di due membri ordinari supplenti, nonche' di un membro aggregato effettivo o del suo supplente per ciascun comune del distretto censuario. I dodici membri ordinari della commissione sono scelti dal presidente del tribunale nella cui circoscrizione e' compreso il distretto censuario o la maggior parte di esso, fra un numero doppio di persone designate dai consigli comunali dei comuni del distretto stesso. I quattro membri aggregati sono direttamente designati dalle giunte municipali che rappresentano. La scelta dei membri ordinari da parte del presidente del tribunale e' fatta come segue: a) per la prima sezione: fra i tecnici ed esperti in agricoltura; b) per la seconda sezione: fra i tecnici ed esperti in edilizia. Tutti i designati devono possedere i requisiti di cui al successivo art. 21. Il presidente della commissione censuaria distrettuale e' scelto dallo stesso presidente del tribunale, tra i magistrati dell'ordine giudiziario in Pagina 6
Decreto del Presidente della Repubblica del 26/10/1972 n. 650 servizio o a riposo e tra i funzionari dello Stato in servizio o a riposo che rivestano o abbiano rivestito la qualifica almeno di direttore di divisione od equiparata residenti nella provincia. Alle nomine provvede, in conformita' l'intendente di finanza con proprio decreto. art. 18 Designazione dei membri delle commissioni censuarie distrettuali. Testo: in vigore dal 11/11/1972 I sindaci dei comuni del distretto censuario devono comunicare per iscritto le designazioni previste dal precedente articolo 17 al competente presidente del tribunale e all'intendete di finanza, entro il termine perentorio di trenta giorni dalla data dell'invito che sara' loro rivolto dallo stesso intendete di finanza. Scaduto detto termine, se le designazioni di cui sopra non sono pervenute o non sono complete il presidente del tribunale procede alla scelta dei membri della commissione censuaria distrettuale, su designazioni dell'intendente di finanza da farsi entro i successivi trenta giorni. Composizione delle art. 19 commissioni censuarie provinciali.
Testo: in vigore dal 27/05/1998 Le commissioni censuarie provinciali sono costituite di un presidente, di dieci membri effettivi e di quattro membri supplenti. La commissione censuaria provinciale e' presieduta dal presidente della commissione tributaria provinciale o da un presidente di sezione della medesima commissione nominato, su sua proposta, dal presidente del tribunale civile e penale avente sede nel capoluogo della provincia. La commissione si articola in due sezioni composte ciascuna di cinque membri effettivi e due supplenti; alla prima sezione e' attribuita la competenza in materia di catasto terreni; alla seconda la competenza in materia di catasto edilizio urbano. La presidenza delle due sezioni e' attribuita ai due membri effettivi piu' anziani. I membri effettivi e supplenti sono scelti dal presidente del tribunale civile e penale avente sede nel capoluogo della provincia fra un numero almeno doppio di esperti designati: 1) dall'amministrazione finanziaria, per quattro membri effettivi e due supplenti; 2) dal consiglio provinciale, sentiti i comuni, per quattro membri effettivi e due supplenti; 3) dagli ordini e collegi delle categorie professionali, competenti in materia catastale, per due membri effettivi. Il presidente della commissione attribuisce a due membri effettivi le funzioni di presidente di sezione. Nella regione Valle d'Aosta le designazioni di competenza della giunta dell'amministrazione provinciale sono effettuate dalla giunta regionale; nella regione Trentino-Alto Adige sono effettuate, per le rispettive circoscrizioni, dalla giunta della provincia di Trento e dalla giunta della provincia di Bolzano; nella regione siciliana, dopo che saranno costituiti i liberi consorzi dei comuni, dalle giunte dei consorzi stessi. La designazione dei membri effettivi e supplenti e' fatta come segue: a) per la prima sezione: tra i tecnici ed esperti in economia ed estimo rurale; b) per la seconda sezione: tra i tecnici ed esperti in economia ed estimo urbano. Tutti i designati devono possedere i requisiti di cui al successivo articolo 21. Le designazioni debbono essere effettuate per iscritto entro trenta giorni dalla data dell'invito, che sara' rivolto dal competente direttore compartimentale del dipartimento del territorio, e fatte pervenire al presidente del tribunale civile e penale e al direttore compartimentale del dipartimento del territorio. Scaduto detto termine se le designazioni non sono pervenute o sono Pagina 7
Decreto del Presidente della Repubblica del 26/10/1972 n. 650 incomplete, il presidente del tribunale, procede alla scelta dei membri della commissione censuaria provinciale, utilizzando, fino alla concorrenza del numero richiesto, anche l'intera rosa di nominativi designati, ovvero facendo ricorso a soggetti iscritti nell'albo dei consulenti tecnici, previsto dall'articolo 13 delle disposizioni per l'attuazione del codice di procedura civile. I nominativi dei membri effettivi e supplenti prescelti vengono comunicati al direttore compartimentale del territorio entro quindici giorni dalla scadenza del termine di cui al nono comma. Alle nomine dei membri, provvede, in conformita', il direttore compartimentale con proprio decreto. art. 20 Segretario delle commissioni censuarie distrettuali e provinciali. Testo: in vigore dal 11/11/1972 Le commissioni censuarie distrettuali e provinciali sono assistite ciascuna da un segretario nominato con decreto dell'intendente di finanza, sentito il presidente della commissione corrispondente. Tanto il segretario della commissione censuaria distrettuale, quanto quello della commissione censuaria provinciale, sono scelti tra i dipendenti delle carriere di concetto dell'ufficio tecnico erariale su proposta del dirigente dell'ufficio stesso. art. 21 Requisiti per la nomina a componente delle commissioni censuarie locali. Testo: in vigore dal 11/11/1972 I componenti delle commissioni distrettuali e provinciali debbono possedere i seguenti requisiti: a) essere cittadini italiani; b) godere dei diritti civili e politici; c) essere di buona condotta; d) avere la residenza in uno dei comuni della provincia; e) non aver superato, al momento della nomina, il settantaduesimo anno di eta'; f) non aver riportato condanna a pena detentiva per delitti non colposi ovvero condanna a pena dententiva o multa per violazione di leggi tributarie salvi gli effetti della riabilitazione. Incompatibilita'. art. 22
Testo: in vigore dal 11/11/1972 Non possono far parte delle commissioni censuarie finche' permangono nell'esercizio delle loro funzioni: a) i membri del Parlamento; b) i consiglieri regionali; c) i prefetti; d) gli intendenti di finanza; e) gli amministratori degli enti che applicano o che hanno una partecipazione nel gettito dei tributi nonche' coloro che come dipendenti di detti enti o come componenti di organi collegiali comunque concorrono all'accertamento dei tributi stessi; f) gli appartenenti alle forze armate in servizio permanente effettivo ed i funzionari civili dei Corpi di polizia in attivita' di servizio; g) i dipendenti dell'amministrazione periferica delle imposte dirette e delle tasse e delle imposte indirette sugli affari, nonche' del catasto e dei servizi tecnici erariali; h) le persone che esercitano abitualmente l'assistenza o la rappresentanza di contribuenti in vertenze di carattere tributario; i) gli esattori ed i collettori delle imposte dirette. Non possono essere contemporaneamente componenti della stessa sezione i coniugi, i parenti ed affini entro il quarto grado. Decadenza dall'incarico. art. 23
Pagina 8
Decreto del Presidente della Repubblica del 26/10/1972 n. 650 Testo: in vigore dal 11/11/1972 Decadono dall'incarico i componenti delle commissioni censuarie distrettuali e provinciali i quali: a) hanno perduto uno dei requisiti di cui all'art. 21; b) sono incorsi in uno dei motivi di incompatibilita' previsti dall'art. 22; c) cessano, se magistrati o impiegati dello Stato o di enti pubblici in attivita' di servizio, dall'impiego per causa diversa dal collocamento al riposo o da dimissioni volontarie secondo i rispettivi ordinamenti; d) risultano impossibilitati a partecipare con continuita' alle sedute; e) se presidenti delle commissioni, omettono di convocare la commissione per un periodo superiore a due mesi dalla data di richiesta dell'amministrazione catastale. La decadenza e' dichiarata dal Ministro delle finanze su richiesta del presidente della corte di appello per i componenti le commissioni provinciali e dall'intendente di finanza su richiesta del presidente del tribunale per i componenti le commissioni distrettuali.
art. 24 Composizione della commissione censuaria centrale. Testo: in vigore dal 27/05/1998 La commissione censuaria centrale e' composta di un presidente, di venti membri effettivi e di sei membri supplenti. Essa si articola in due distinte sezioni, ciascuna delle quali e' retta da un presidente di sezione: la prima ha competenza in materia di catasto terreni, la seconda ha competenza in materia di catasto edilizio urbano. Il presidente della commissione censuaria centrale e' nominato con decreto del Presidente della Repubblica, previa deliberazione del Consiglio dei Ministri su proposta del Ministro per le finanze. I membri effettivi ed i membri supplenti sono nominati con decreto del Ministro per le finanze, da pubblicare nella Gazzetta Ufficiale. Con successivo decreto del Ministro per le finanze vengono nominati, su proposta del presidente della commissione censuaria centrale, i presidenti di sezione, scelti fra i membri effettivi delle rispettive sezioni. Fanno parte di entrambe le sezioni: a) i direttori generali dei dipartimenti del territorio e delle entrate; b) il direttore centrale del catasto; c) il direttore centrale dei servizi tecnici erariali; d) due ingegneri, con qualifica dirigenziale, della direzione centrale del catasto e due membri scelti tra magistrati amministrativi ovvero tra avvocati dello Stato con qualifica non inferiore a magistrato di cassazione o equiparata. Fanno parte soltanto della prima sezione un direttore generale del Ministero delle politiche agricole, cinque membri effettivi e tre supplenti scelti tra professori universitari in materia di economia ed estimo rurale. Dei membri predetti tre effettivi e i tre supplenti sono scelti nell'ambito dei nominativi designati rispettivamente dalle regioni, dall'Unione province italiane (UPI) e dall'Associazione nazionale comuni d'Italia (ANCI), ai sensi dell'articolo 9, comma 2, lettera d), del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281. Fanno parte soltanto della seconda sezione un direttore generale del Ministero dei lavori pubblici, cinque membri effettivi e tre supplenti scelti tra professori universitari in materia di economia ed estimo urbano. Dei membri predetti tre effettivi e i tre supplenti sono scelti nell'ambito dei nominativi designati rispettivamente dalle regioni, dall'UPI e dall'ANCI. Collegio dei periti. art. 25
Testo: in vigore dal 11/11/1972 La presidenza della commissione censuaria centrale e' assistita da un collegio di periti i cui componenti in numero non superiore a sei, sono scelti dal Ministro per le finanze tra gli ingegneri ed i geometri dell'Amministrazione del catasto e dei servizi tecnici erariali. Il capo del collegio e' un ingegnere della predetta amministrazione avente qualifica non inferiore a quella di ingegnere capo. Pagina 9
Decreto del Presidente della Repubblica del 26/10/1972 n. 650 Il collegio e' coadiuvato in relazione alle necessita', della Amministrazione del catasto e dei servizi art. 26 Segretario della commissione censuaria centrale. Testo: in vigore dal 11/11/1972 Le funzioni di segretario della commissione censuaria centrale sono affidate dal Ministro per le finanze, con proprio decreto, ad un funzionario della carriera di concetto dell'Amministrazione del catasto e dei servizi tecnici erariali. Funzione e censuarie. durata art. 27 dell'incarico dei componenti delle commissioni da altro personale tecnici erariali.
Testo: in vigore dal 11/11/1972 I componenti delle commissioni censuarie hanno tutti identica funzione; le loro deliberazioni sono indirizzate unicamente all'applicazione della legge in base all'obiettivo apprezzamento degli elementi di giudizio, esclusa ogni considerazione di interessi territoriali, di categoria o di parte. Essi restano in carica sei anni e possono essere confermati seguendo il procedimento previsto dagli artt. 17, 19 e 24. Lo stesso procedimento si osserva ove si renda necessario far luogo a sostituzione di membri deceduti o comunque cessati dall'ufficio. Chi surroga i componenti che hanno cessato dall'ufficio prima della ordinaria scadenza, rimane in carica fino al termine stabilito per la rinnovazione della commissione. Comunicazione delle nomine. art. 28
Testo: in vigore dal 11/11/1972 La comunicazione ufficiale dell'avvenuta nomina a componente delle commissioni censuarie distrettuali e provinciali e' fatta dall'intendente di finanza; quella della nomina a componente della commissione censuaria centrale e' fatta dal Ministro per le finanze. Giuramento. art. 29
Testo: in vigore dal 11/11/1972 I presidenti delle commissioni censuarie sono tenuti, all'atto dell'immissione in carica, a prestare giuramento pronunciando la seguente formula e sottoscrivendola: "Giuro di essere fedele alla Repubblica italiana ed al suo Capo, di osservare lealmente le leggi dello Stato e di adempiere con coscienza i doveri inerenti al mio ufficio". I presidenti delle commissioni distrettuali e provinciali prestano giuramento, rispettivamente, dinanzi al presidente del tribunale e dinanzi al presidente della corte d'appello o a chi ne fa le veci; il presidente della commissione centrale giura dinanzi al presidente della Corte di cassazione. Il giuramento dei membri e' ricevuto dal presidente in carica della commissione. I verbali relativi sono conservati, rispettivamente, presso il tribunale, la corte d'appello, la Corte di cassazione e la segreteria della commissione competente. I componenti delle commissioni confermati nella carica non sono tenuti a nuovo giuramento. art. 30 Attribuzioni delle commissioni censuarie distrettuali. Testo: in vigore dal 11/11/1972 Le commissioni censuarie distrettuali, su richiesta dell'amministrazione del Pagina 10
Decreto del Presidente della Repubblica del 26/10/1972 n. 650 catasto e dei servizi tecnici erariali, devono prestare il loro concorso nelle operazioni di formazione, di revisione e di conservazione del catasto terreni e del catasto edilizio urbano, nei limiti e modi stabiliti dalle disposizioni di legge e di regolamento per l'esecuzione delle anzidette operazioni. In materia di catasto terreni compete ad esse di esaminare ed approvare i prospetti delle qualita' e classi dei terreni dei comuni del proprio distretto, entro il termine di trenta giorni dalla data di ricezione dei prospetti stessi. In materia di catasto edilizio urbano compete ad esse di esaminare ed approvare per il territorio dei comuni del proprio distretto, il quadro delle categorie e delle classi, entro lo stesso termine di cui al precedente comma. Tanto in materia di catasto terreni quanto in materia di catasto edilizio urbano, le commissioni censuarie distrettuali devono presentare alle commissioni censuarie provinciali le loro osservazioni e gli eventuali motivati reclami circa i prospetti delle tariffe relative ai comuni del proprio distretto, entro il termine di trenta giorni dalla data di ricezione. art. 31 Attribuzioni delle commissioni censuarie provinciali. Testo: in vigore dal 01/01/1991 Le commissioni censuarie provinciali: a) esaminano e approvano i prospetti delle tariffe per i terreni e per le unita' immobiliari urbane dei comuni della propria provincia entro il termine di sessanta giorni successivo a quello concesso alle commissioni censuarie distrettuali per la presentazione di osservazioni e reclami sui prospetti delle tariffe relative ai comuni del proprio distretto censuario; le commissioni censuarie provinciali esaminano e approvano i prospetti anche se le commissioni distrettuali non sono state in grado, per qualsiasi ragione, di presentare osservazioni e reclami. Nel solo caso di revisione generale degli estimi tale approvazione resta condizionata ai fini di perequazione, alla ratifica da parte della commissione censuaria centrale; b) decidono in prima istanza sulle controversie sorte tra l'Amministrazione del catasto e dei servizi tecnici erariali e le commissioni censuarie distrettuali in materia di prospetti delle qualita' e classi dei terreni e delle categorie e classi delle unita' immobiliari urbane, entro il termine di sessanta giorni successivo a quello concesso alle commissioni censuarie distrettuali per l'esame e l'approvazione dei prospetti stessi. Le commissioni censuarie provinciali si sostituiscono alle commissioni censuarie distrettuali che non adottano nei termini di tempo stabiliti le decisioni di cui al precedente articolo. art. 32 Attribuzioni della Commissione censuaria centrale. Testo: in vigore dal 01/01/1991 La commissione censuaria centrale: a) decide sui ricorsi inoltrati dall'Amministrazione del catasto e dei servizi tecnici erariali e dalle commissioni distrettuali contro le decisioni delle commissioni censuarie provinciali in merito ai prospetti delle qualita' e classi dei terreni, ai quadri delle categorie e classi delle unita' immobiliari urbane ed ai rispettivi prospetti delle tariffe d'estimo di singoli comuni, entro il termine di novanta giorni dalla data di ricezione dei ricorsi stessi; b) provvede - nel solo caso di revisione generale delle tariffe d'estimo ed al fine di assicurare la perequazione degli estimi nell'ambito dell'intero territorio nazionale - alla ratifica, previe eventuali variazioni, delle tariffe relative alle qualita' e classi dei terreni e di quelle relative alle unita' immobiliari urbane, entro il termine di novanta giorni dalla data di ricezione dei prospetti delle tariffe stesse che gli uffici sono tenuti a trasmettere dopo la scadenza del termine previsto dalla lettera a) del primo comma dell'art. 31, anche se le Pagina 11
Decreto del Presidente della Repubblica del 26/10/1972 n. 650 commissioni provinciali non sono state in grado, per qualsiasi ragione, di provvedere; c) si sostituisce alle commissioni censuarie provinciali, che non adottano nei termini di tempo stabiliti le decisioni di cui al precedente articolo. Le decisioni relative devono essere adottate entro il termine di novanta giorni dalla data di ricezione degli atti; d) da' parere, a richiesta dell'Amministrazione del catasto e dei servizi tecnici erariali, in ordine alle operazioni catastali regolate dai decreti emessi in attuazione della L. 9 ottobre 1971, n. 825, e successive modificazioni e per le quali il parere stesso e' espressamente previsto; e) da' parere, a richiesta degli organi competenti, in merito all'utilizzazione degli elementi catastali disposta da norme legislative e regolamentari che disciplinano materie anche diverse dalle funzioni istituzionali del catasto; f) svolge la consulenza tecnica, a richiesta della commissione centrale tributaria, in merito alle vertenze nelle quali l'aspetto catastale assuma rilevanza; g) da' parere, a richiesta dell'amministrazione finanziaria, sopra ogni questione concernente la formazione, la revisione e la conservazione del catasto dei terreni e del catasto edilizio urbano e l'utilizzazione dei relativi dati ai fini tributari. La commissione censuaria centrale ha, inoltre, facolta' di proporre al Ministro per le finanze: h) di affidare ai singoli componenti l'incarico di eseguire studi ed indagini particolari per l'espletamento dei compiti demandati alla commissione stessa, ivi compresi quelli derivanti da leggi speciali; i) di dare incarico a professori universitari o di istituti di istruzioni superiore ed a tecnici di specifica competenza di provvedere alla raccolta di elementi economici attinenti al settore agricolo o a quello dell'edilizia e alla conseguente compilazione di analisi estimali concernenti beni rustici o urbani. Compiti del collegio dei periti. art. 33
Testo: in vigore dal 11/11/1972 Sono compiti del collegio dei periti: a) raccogliere e coordinare gli elementi tecnici ed economici necessari alla commissione censuaria centrale per le decisioni devolutele e per l'adempimento di ogni altro compito attribuitole; b) prestare assistenza tecnica ai membri della commissione censuaria centrale per l'espletamento degli incarichi agli stessi affidati. art. 34 Sedute delle commissioni censuarie. Testo: in vigore dal 11/11/1972 Le commissioni censuarie si riuniscono in seduta plenaria o in seduta di sezione. Le commissioni censuarie si riuniscono in seduta plenaria quando il presidente lo ritenga opportuno per l'importanza delle materie devolute o per la necessita' di adottare uniformi criteri di massima. Nelle sedute plenarie della commissione censuaria centrale in assenza del presidente assume tali funzioni il presidente di sezione piu' anziano nella carica ed in caso di parita' di anzianita' di carica il piu' anziano di eta'. Nelle sedute plenarie delle commissioni censuarie distrettuali e provinciali in assenza del presidente assume tale funzione il membro piu' anziano nella carica e in caso di parita' di anzianita' di carica il membro piu' anziano per eta'. Le sedute, sia plenarie che di sezione, vengono sempre fissate dal presidente della commissione. Alle sedute delle commissioni censuarie distrettuali partecipano membri ordinari e i supplenti nonche' i membri aggregati o i loro supplenti dei comuni direttamente interessati dalle questioni all'ordine del giorno. Pagina 12
Testo: in vigore dal 11/11/1972 Nelle sedute plenarie o di sezione le commissioni censuarie non possono deliberare se non e' presente la maggioranza dei componenti ordinari. I membri supplenti intervengono alle adunanze e concorrono a formare il numero legale nell'assenza di membri effettivi. In tal caso hanno voto deliberativo. I membri supplenti hanno del pari voto deliberativo quando sono relatori. Le deliberazioni, per essere valide, debbono essere prese a maggioranza dei presenti aventi diritti di voto: in caso di parita' prevale il voto del presidente il quale esprime per ultimo il proprio voto.
art. 36 Scioglimento delle commissioni censuarie distrettuali e provinciali. Testo: in vigore dal 11/11/1972 Quando le commissioni censuarie distrettuali e provinciali non adempiono regolarmente ed in tempo debito al loro mandato, l'intendente di finanza ed il Ministro per le finanze, rispettivamente, possono disporne lo scioglimento sentito il presidente del tribunale per le commissioni distrettuali e della corte d'appello per quelle provinciali. art. 37 Intervento del dirigente l'ufficio tecnico erariale. Testo: in vigore dal 11/11/1972 Alle adunanze delle commissioni censuarie distrettuali e provinciali ha facolta' di intervenire, personalmente od a mezzo di un suo rappresentante l'ingegnere dirigente l'ufficio tecnico erariale, per fornire tutti i chiarimenti che siano necessari in ordine alle proposte avanzate dall'Amministrazione del catasto e dei servizi tecnici erariali. Tale intervento e' obbligatorio se richiesto per iscritto dal presidente della commissione, almeno dieci giorni prima dell'adunanza. Dichiarata dal presidente chiusa la discussione, il rappresentante dell'ufficio tecnico erariale deve ritirarsi prima che sia dato inizio alla votazione. Spese di funzionamento provinciali. delle art. 38 commissioni censuarie distrettuali e
Testo: in vigore dal 11/11/1972 Salvo quanto disposto dal successivo art. 39 le spese per quanto occorre al funzionamento delle commissioni censuarie provinciali fanno carico alle rispettive province, quelle per il funzionamento delle commissioni censuarie distrettuali ai comuni del distretto censuario, ripartendole in misura proporzionale al totale complessivo dei redditi imponibili dei terreni, dominicali ed agrari, e dei fabbricati. Compensi ai provinciali. componenti le art. 39 commissioni censuarie distrettuali e
Testo: in vigore dal 11/11/1972 Ai componenti le commissioni censuarie distrettuali e provinciali ed ai rispettivi segretari e' dovuta, per ciascun giorno di adunanza, un'indennita' in misura pari a quella prevista per i componenti le commissioni operanti nelle amministrazioni statali previste dalla L. 5 giugno 1967, n. 417, al lordo delle ritenute di legge. Agli stessi componenti e segretari, che non risiedono nel luogo dove si tengono le adunanze, sono dovute le seguenti indennita' di viaggio e di soggiorno: a) per gli elementi che sono funzionari dello Stato, quelle stabilite dalle Pagina 13
Decreto del Presidente della Repubblica del 26/10/1972 n. 650 disposizioni in vigore per i trasferimenti e le missioni; b) per gli elementi che non sono funzionari dello Stato, quelle spettanti ai funzionari dello Stato aventi la qualifica di direttore di divisione. Le stesse indennita' spettano per le eventuali missioni che i componenti e i segretari delle commissioni distrettuali e provinciali debbano compiere fuori delle sedi delle rispettive commissioni, per gli espletamenti degli incarichi attribuiti alle commissioni stesse. Ai componenti le commissioni, esclusi gli impiegati amministrativi dello Stato che godono di trattamento economico onnicomprensivo, competono i compensi di cui al presente articolo. Tutte le spese previste nel presente articolo fanno carico su apposito capitolo dello stato di previsione della spesa del Ministero delle finanze; alla liquidazione ed al pagamento dei compensi provvede l'intendenza di finanza su richiesta del presidente della commissione.
art. 40 Compensi ai componenti la commissione censuaria centrale. Testo: in vigore dal 11/11/1972 Con decreto del Ministro per le finanze viene stabilito il compenso da corrispondere ai componenti la commissione censuaria centrale, in ragione alla partecipazione ai lavori della commissione stessa ed all'attivita' svolta in dipendenza di compiti attribuiti da leggi speciali. Con lo stesso decreto viene anche stabilito il compenso da corrispondere al capo del collegio dei periti e al segretario della commissione censuaria centrale. Ugualmente con decreto del Ministro per le finanze vengono stabiliti, di volta in volta, i compensi da corrispondere ai componenti la commissione, ed ai professori e tecnici, per l'espletamento degli incarichi previsti alle lettere h) ed i) dell'art. 32 nonche' ai componenti del collegio dei periti per le indagini dirette all'acquisizione degli elementi economici ai fini dell'esame delle tariffe d'estimo e dei coefficienti delle medesime. Per il primo triennio dalla data di entrata in vigore del presente decreto i compensi di cui ai precedenti commi non possono superare, rispettivamente, il limite di lire 60.000 mensili e di lire 40.000 mensili. Per i trienni successivi i limiti anzidetti verranno stabiliti con decreto del Ministro per le finanze di concerto col Ministro per il tesoro. Ai componenti la commissione che non siano funzionari dello Stato, quando si spostano dalla propria residenza per conto della commissione stessa, spettano le indennita' di viaggio e di soggiorno che, giusta le vigenti disposizioni, competono ai funzionari dello Stato con qualifica di direttore generale. Ai componenti che siano funzionari dello Stato, ai componenti del collegio dei periti e al personale dell'Amministrazione del catasto e dei servizi tecnici erariali addetti al collegio stesso competono, invece, le indennita' di viaggio e di soggiorno fissate dalle vigenti disposizioni in relazione alla loro qualifica. Ai componenti la commissione, esclusi gli impiegati amministrativi dello Stato che godono di trattamento economico onnicomprensivo, competono i compensi di cui al presente articolo. Alle spese derivanti dall'applicazione del presente articolo e a quelle inerenti il funzionamento della commissione censuaria centrale, provvede l'Amministrazione del catasto e dei servizi tecnici erariali coi fondi stanziati nell'apposito capitolo dello stato di previsione della spesa del Ministero delle finanze. art. 41 Proroga delle attuali commissione censuarie. Testo: in vigore dal 01/01/1973 Le commissioni censuarie di cui alla L. 8 marzo 1943, n. 153 e successive modificazioni, continuano a funzionare fino alla data dell'insediamento prevista dal primo comma del successivo art. 42. art. 42 Insediamento delle commissioni censuarie. Pagina 14
Decreto del Presidente della Repubblica del 26/10/1972 n. 650 Testo: in vigore dal 11/11/1972 L'insediamento delle commissioni censuarie previste dal presente decreto avra' luogo in una data unica, entro il 31 dicembre 1973, con decreto del Ministro per le finanze da pubblicare nella Gazzetta Ufficiale almeno trenta giorni prima della data stessa. Le commissioni eventualmente non ancora costituite alla data del provvedimento previsto dal comma precedente saranno insediate con le stesse modalita' con separati successivi decreti. Norme abrogate. art. 43
Testo: in vigore dal 01/01/1973 Sono abrogate le disposizioni in contrasto con le norme del presente decreto. Tutte le disposizioni contenute nelle leggi e nei regolamenti in vigore e che riguardano le commissioni censuarie comunali, devono intendersi riferite alle commissioni censuarie distrettuali. Entrata in vigore. art. 44
Testo: in vigore dal 01/01/1973 Il presente decreto entra in vigore l'1 gennaio 1973, ad eccezione delle norme relative alla costituzione delle commissioni censuarie che entrano in vigore alla data della pubblicazione del presente decreto nella Gazzetta Ufficiale, e delle norme per l'insediamento delle commissioni stesse, previste dal precedente art. 42.
Pagina 15
Decreto del 05/11/1969 Titolo del provvedimento: Approvazione dell'istruzione provvisoria per l'attuazione della legge 1 ottobre 1969 n. 679, concernente la semplificazione delle procedure catastali. (Pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 298 del 26/11/1969)
Preambolo.
Preambolo
Testo: in vigore dal 11/12/1969 IL MINISTRO PER LE FINANZE Visto il testo unico delle leggi sul nuovo catasto dei terreni, approvato con regio decreto 8 ottobre 1931, n. 1572 ed il decreto-legge 7 dicembre 1942, n. 1418, concernente modificazioni del precitato testo unico, Visto il regio decreto-legge 10 maggio 1938, n. 664, convertito nella legge 5 gennaio 1939, n. 9, che semplifica la procedura per la conservazione del nuovo catasto dei terreni; Visto il regolamento per la conservazione del nuovo catasto dei terreni, approvato con regio decreto 8 dicembre 1938, n. 2153; Vista la legge 11 agosto 1939, n. 1249, concernente l'accertamento generale dei fabbricati urbani, la rivalutazione del relativo reddito e la formazione del nuovo catasto edilizio urbano; Visto il decreto legislativo 8 aprile 1948, n. 514, concernente modificazioni alla legge sul nuovo catasto edilizio urbano, ecc.; Vista la legge 23 febbraio 1960, n. 131, concernente l'applicazione dell'imposta fabbricati sulla base delle rendite del nuovo catasto edilizio urbano; Visto il decreto ministeriale 20 gennaio 1936, con cui e' stata approvata l'istruzione XIV emessa per disciplinare le operazioni dirette alla conservazione del nuovo catasto dei terreni; Visto il decreto ministeriale 1 marzo 1949, con il quale si e' provveduto a sostituire l'anzidetta istruzione con altra (istruzione modificata); Vista l'istruzione provvisoria per la conservazione del nuovo catasto edilizio urbano, emanata in data 13 dicembre 1961; Considerato che l'art. 16 della legge 1 ottobre 1969, n. 679, stabilisce che per l'attuazione della legge stessa devono essere emanate apposite istruzioni ministeriali, delle quali l'Amministrazione del catasto e dei servizi tecnici erariali ha predisposto apposito schema; Ritenuta la opportunita' che le predette istruzioni abbiano carattere provvisorio, in sede di prima applicazione della legge; Decreta art. 1 Approvazione dell'istruzione provvisoria 1/10/69 n. 679. per l'attuazione della legge
Testo: in vigore dal 11/12/1969 E' approvata l'istruzione provvisoria per l'attuazione della legge 1 ottobre 1969, n. 679, concernente la semplificazione delle procedure catastali, annessa al presente decreto. Allegato Istruzione per l'attuazione della legge 1 ottobre 1969 n. 679. Testo: in vigore dal 11/12/1969 Istruzione per l'attuazione della legge 1 ottobre 1969, n. 679 CAPO I Pagina 1
Decreto del 05/11/1969 DELLE VOLTURE (Articoli 2, 3, 4, 5, 6, 7, 9 e 12) Paragrafo 1 Le domande di volture, di cui all'art. 6 del regolamento 8 dicembre 1938, n. 2153, compilate su di un modulo a stampa fornito gratuitamente dell'amministrazione, devono essere presentate per il catasto terreni e per il nuovo catasto edilizio urbano esclusivamente agli uffici tecnici erariali entro il trentesimo giorno dalla data di registrazione - presso gli uffici del registro - del documento traslativo per atto tra vivi o dalla data di presentazione agli uffici delle successioni delle denunzie per causa di morte. Nulla e' innovato riguardo la determinazione delle persone cui incombe l'obbligo della presentazione. I moduli a stampa, differenti per il catasto terreni e per il nuovo catasto edilizio urbano, possono prevedere anche l'uso di fogli interni e sono rilasciati dagli uffici tecnici erariali e dagli uffici distrettuali delle imposte dirette unitamente ai certificati per uso di voltura. Paragrafo 2 Deve essere presentata una distinta domanda per ciascun documento traslativo (indipendentemente dal numero delle ditte interessate al trasferimento) e nell'ambito di questo - per ciascun comune amministrativo in cui sono posti i beni sui quali si esercitano i diritti reali oggetto di voltura catastale e separatamente per beni allibrati al catasto terreni o al catasto edilizio urbano; e pertanto, ove un unico atto comporti trasferimento di diritti su beni rustici ed urbani posti nel medesimo comune, dovra' darsi luogo a due domande, e del pari, ove comporti trasferimento di diritti su beni esclusivamente rustici od esclusivamente urbani posti in piu' comuni, anche se della medesima provincia, dovra' darsi luogo ad un pari numero di domande. Paragrafo 3 Ciascuna domanda sconta l'imposta di bollo nella misura di lire quattrocento per ogni voltura in essa compresa mediante l'applicazione di marche, da annullarsi con firma del richiedente. Peraltro nel caso in cui il medesimo documento traslativo dia luogo al trasferimento alla medesima ditta di diritti reali esercitati su beni rustici e su beni urbani posti nello stesso comune, l'imposta di bollo si paga per una sola domanda, nella seconda dovra' essere fatto riferimento alla prima, per la quale e' stata assolta l'imposta. L'eventuale esenzione dall'imposta di bollo deve essere motivata mediante la citazione della legge speciale che la dispone. Paragrafo 4 Il modulo a stampa per le volture da eseguire nel catasto terreni e nel nuovo catasto edilizio urbano e' costituito da due parti essenziali: la prima costituisce la vera e propria domanda di volture e la seconda la nota o elenco delle volture richieste. Per il catasto terreni: a) la domanda comprende i seguenti elementi: comune nel quale si trovano i beni sui quali si esercitano i diritti trasferiti; nominativo, qualita' e recapito del richiedente; estremi del documento traslativo; dichiarazione di corrispondenza (positiva o negativa) fra la ditta o le ditte da cui ha luogo il trasferimento e quelle iscritte in catasto per i medesimi beni, elenco dei documenti allegati completo dei relativi elementi distintivi; e deve essere sottoscritta dal richiedente; b) la nota comprende l'intestazione delle ditte a cui vengono trasferiti i diritti in forza del documento traslativo; l'elenco dei documenti dimostranti gli eventuali passaggi intermedi fra le ditte iscritte in catasto e quelle dalle quali si fa luogo al trasferimento dei diritti, e infine l'elenco delle particelle catastali delle quali si richiedono le volture. Per il nuovo catasto edilizio urbano: a) la domanda - che prevede due casi distinti, da svolgere con formalita' diverse, secondo che trattasi di trasferimento interessante unita' immobiliari urbane gia' censite ovvero ancora da censire nel nuovo catasto edilizio urbano - contiene i seguenti elementi: comune nel quale si trovano i beni sui quali si esercitano i diritti trasferiti; nominativo, qualita' e recapito del richiedente; elenco dei documenti allegati completo dei relativi elementi distintivi; dichiarazione di corrispondenza (positiva o negativa) tra i dati risultanti in catasto e quelli effettivi della ditta o delle ditte cedenti i beni; elenco, nel caso di mancanza di corrispondenza, dei passaggi intermedi avvenuti e delle relative causali; attestazione che l'eventuale non avvenuta Pagina 2
Decreto del 05/11/1969 dichiarazione all'ufficio tecnico erariale della o delle unita' immobiliari interessate dal trasferimento e' dovuta all'unico motivo ammissibile, e cioe' alla ancora non avvenuta scadenza dei termini previsti dall'art. 28 della legge 11 agosto 1939, n. 1249, modificata con decreto legislativo 8 aprile 1948, n. 514; b) la nota, quasi identica al modello 98 M C.E.U., comprende gli estremi del documento traslativo della o della unita' immobiliari trasferite senza o con frazionamento. Sia per il catasto terreni che per il catasto edilizio urbano le ditte devono essere esposte con la individuale designazione delle persone fisiche o giuridiche da intestarsi in catasto, complete dei dati di rito, della natura dei rispettivi diritti e delle relative quote, ed elencate secondo l'ordine previsto dalle norme vigenti. Paragrafo 5 I documenti da allegare alle domande di volture sono i seguenti: Per il catasto terreni: a) una copia o estratto in carta libera del documento traslativo, su cui da parte dell'ufficio del registro si sia provveduto ad attestare la avvenuta registrazione, indicandone gli estremi nonche' la certificazione dell'avvenuto pagamento dei diritti catastali e dei tributi speciali; ovvero nel caso di trasferimento di diritti per causa di morte, una copia o estratto della relativa denunzia, su cui da parte dell'ufficio delle successioni si sia provveduto ad attestare l'avvenuta presentazione, indicando gli estremi della conseguente annotazione, attesoche' per le denunzie di successione e di consolidamento di usufrutto le leggi in vigore prevedono il pagamento delle imposte ed accessori non avvenga contestualmente alla presentazione della denuncia. Nell'uno e nell'altro caso gli uffici provvederanno ad invitare gli interessati a presentare all'ufficio tecnico erariale nel prescritto termine di 30 giorni le domande di volture; b) i certificati catastali relativi ai beni interessati dalle volture; c) quando i trasferimenti diano luogo a frazionamento di particelle, i relativi tipi redatti su un estratto autentico alla mappa e - di norma approvati ai sensi del paragrafo 17; d) quando il trasferimento per causa di morte interessi beni intestati a ditta diversa dal dante causa, per mancanza degli atti legali convalidati da passaggi intermedi di fatto, un atto notorio da cui possa desumersi la cronistoria dei passaggi stessi; e) altri eventuali documenti. Allo scopo di consentire agli uffici delle successioni di provvedere agli attestati di cui al precedente punto a), gli interessati dovranno presentare ad essi, unitamente alla denunzia di successione, tante copie od estratti della medesima, quante sono le provincie (conformemente a quanto previsto dal successivo par. 6) nella quale si trovano i beni immobili in essa compresi. Per il nuovo catasto edilizio urbano: a) i documenti di cui ai punti a), b) e d) del capo precedente; b) le planimetrie delle unita' immobiliari che a causa del trasferimento subiscano variazioni nella loro consistenza; c) l'attestazione - sostitutiva del certificato catastale per le unita' immobiliari dichiarate all'ufficio tecnico erariale a norma dell'art. 28 della legge 11 agosto 1939, n. 1249, modificata con decreto legislativo 8 aprile 1948, n. 514, ma non ancora censite in catasto - dell'avvenuta dichiarazione, recante gli estremi ed i dati di essa. Per le unita' immobiliari che eventualmente non fossero state ancora dichiarate e per le quali i termini di presentazione della dichiarazione stabiliti dal predetto articolo di legge fossero scaduti, occorre presentare all'ufficio tecnico erariale la dichiarazione prescritta e quindi ottenere l'attestazione di cui al presente punto; d) altri eventuali documenti. Paragrafo 6 Nel caso che i documenti, di cui al paragrafo precedente, siano gia' stati allegati - in tutto o in parte - ad altre domande di volture gia' presentate, e' consentito farne semplicemente riferimento anche se riguardino beni posti in comuni diversi e compresi in diversi distretti d'imposta, purche' nell'ambito di una medesima provincia. Nel riferimento devono essere precisati gli estremi delle domande cui i documenti sono stati allegati. Quando piu' domande collegate con la stessa documentazione siano presentate Pagina 3
Decreto del 05/11/1969 contemporaneamente, il riferimento viene apposto a cura dell'ufficio nel momento stesso della presentazione. Paragrafo 7 Le domande di volture devono essere presentate all'ufficio tecnico erariale della provincia nel cui territorio hanno sede gli uffici del registro o delle successioni presso i quali sono registrati i rispettivi documenti traslativi, anche se i beni su cui si esercitano i diritti trasferiti si trovino in provincie diverse. All'atto della presentazione l'ufficio ricevente provvede, in ogni caso, all'esame formale a vista della domanda, a norma del seguente par. 8: assegna quindi un numero di protocollo e rilascia al presentatore una ricevuta, portante - oltre al numero anzidetto - gli altri elementi utili per la identificazione della domanda. Paragrafo 8 L'esame formale, di cui e' cenno al paragrafo precedente, ha per oggetto: la constatazione che sia la domanda che la nota di voltura sono state compilate in tutte le loro parti e regolarmente sottoscritte; l'accertamento che tutti i documenti prescritti sono regolarmente allegati (salvo il caso previsto par. 6), ed elencati. Le manchevolezze riscontrate, ove non siano eliminabili immediatamente, sono indicate per iscritto contestualmente al rilascio della ricevuta, che pertanto assume carattere provvisorio: al presentatore deve essere precisato che entro il termine improrogabile di trenta giorni le manchevolezze medesime devono essere sanate. Nell'occasione devono anche essere individuati e rettificati errori materiali di immediata evidenza. Paragrafo 9 E' data facolta' di inviare le domande di voltura per posta, mediante lettera raccomandata: la data del tagliando di ricevuta della raccomandata costituisce, in tal caso, la data di presentazione. A ricezione della domanda, l'ufficio tecnico erariale trasmette al recapito del richiedente, con tassa a carico, la ricevuta di cui al precedente par. 7, unendovi - se necessario - le indicazioni opportune per la regolarizzazione. I 30 (trenta) giorni concessi dalla legge per la regolarizzazione medesima decorrono dalla data del timbro postale di arrivo. Paragrafo 10 Non appena pervenute, le domande di volture devono essere inscritte dagli uffici nei regolari registri protocollo e - previo il completamento dell'eventuale procedura di regolarizzazione di cui ai precedenti paragrafi passate alla normale trattazione. Le domande di volture che riguardano beni posti in altre provincie devono essere spedite al piu' presto - ma in ogni caso dopo il termine del periodo concesso per la eventuale regolarizzazione - all'ufficio tecnico erariale competente per territorio, che le assume nel normale protocollo attribuendo ad esse, per conseguenza, un proprio numero. Ogni eventuale successivo rapporto concernente la domanda di volture avra' luogo direttamente fra il richiedente - o le parti interessate - e l'ufficio tecnico erariale competente per territorio, che provvede alla sua trattazione. Come riferimento rimane peraltro valido il numero di protocollo dell'ufficio ricevute, che e' quello riportato sulla ricevuta: e' pertanto compito dell'ufficio competente per territorio assicurare il necessario collegamento. Paragrafo 11 Nel caso di ritardo, rispetto al termine precisato al par. 1, della presentazione della domanda di volture, o nel caso che il richiedente non ottemperi all'invito di regolarizzarla - giuste le indicazioni dell'ufficio nel successivo termine prescritto, o infine quando l'ufficio accerti la omissione della presentazione, l'ingegnere capo dell'ufficio stesso trasmette all'intendente di finanza un regolare processo verbale di accertamento delle violazioni di legge per l'applicazione delle pene pecuniarie da lire duemila a lire ventimila, previste dall'art. 9 della legge medesima. In pari tempo, se del caso, le spese per la regolarizzazione della domanda, vengono comunicate al procuratore del registro per l'iscrizione sui campioni demaniali, al fine di operarne il recupero. Paragrafo 12 In caso di mancata presentazione, in allegato alla domanda di volture, del tipo di frazionamento, l'ufficio - scaduto il termine di 30 giorni per il Pagina 4
Decreto del 05/11/1969 perfezionamento della domanda - registra la voltura cointestando i contraenti ed appone alle sole particelle interessate dal tipo non presentato l'annotazione di riserva ai sensi del successivo par. 15. Paragrafo 13 Gli uffici tecnici erariali assicureranno una adeguata assistenza ed ogni utile chiarimento a tutti coloro che sono tenuti alla presentazione delle domande di volture, giuste le apposite norme che saranno emanate a parte. Paragrafo 14 A regolarizzazione avvenuta l'ufficio, dopo avere controllato che non esistano discordanze fra quanto e' contenuto nella domanda e relativa nota e quanto risulta in catasto, provvede senza altro alla registrazione. Ove risultino discordanze, l'ufficio controlla anzitutto che esse non dipendano da un materiale errore di trascrizione dal documento traslativo alla domanda di volture; ed in tal caso invita il richiedente a presentarsi in sede onde rettificare personalmente l'errore compiuto ovvero a presentare istanza di rettifica in bollo. Se invece le discordanze sono gia' contenute nel documento, le volture verranno registrate, se possibile, soltanto previo accertamento sopralluogo e facendo constare negli atti cio' e' stato fatto ai soli fini della conservazione del catasto, a norma del successivo par. 15. Ove peraltro le discordanze si riferiscano esclusivamente alle ditte da cui ha luogo il trasferimento dei diritti e siano state regolarmente segnalate dal richiedente, l'ufficio provvede a registrare le volture, dopo aver dato corso ai passaggi intermedi mancanti, se questi sono dipendenti da atti legali; limitandosi invece a far constare negli atti che cio' e' stato fatto ai soli fini della conservazione del catasto a norma del menzionato par. 15 e, notificando poi l'eseguita voltura alla ditta che risulta intestata negli atti stessi, se dei passaggi intermedi mancanti e' esposta nella domanda di volture una semplice cronistoria. Paragrafo 15 A partire dalla data di entrata in vigore della legge 1 ottobre 1969, n. 679, ogni qualvolta l'ufficio debba far constare negli atti del catasto che una mutazione e' stata eseguita ai soli fini della conservazione del catasto medesimo, senza pregiudizio di qualsiasi ragione o diritto, provvede a contrassegnare ciascuna delle particelle interessate od unita' immobiliari urbane interessate con apposita sigla, giusta la seguente nomenclatura: RIS 1: per inesistenza di atti legali giustificanti uno o piu' passaggi intermedi; RIS 2: per errati riferimenti catastali nel documento traslativo che da' luogo a voltura; RIS 3: per errate generalita' nel documento traslativo che da' luogo a voltura; RIS 4: per cointestazione provocata dalla mancata presentazione del tipo di frazionamento; RIS 5: per mancata concordanza della superficie dichiarata nel documento traslativo con quella risultante in catasto o per dichiarazione di inidoneita' del tipo e conseguente rettifica eseguita dall'ufficio; RIS 6: per accertamento d'ufficio in base allo stato di fatto, non ancora convalidato da atto legale, di opere di pubblico interesse portanti intestazione. Le indicate sigle seguiranno i numeri distintivi delle particelle o delle unita' immobiliari in ogni ulteriore operazione catastale e saranno comunque trascritte unitamente ai numeri stessi. Paragrafo 16 La cancellazione della sigla di annotazione di riserva puo' essere ottenuta dal possessore cui le particelle o le unita' immobiliari sono intestate mediante la presentazione di apposita domanda in bollo, corredata dai documenti idonei a dimostrare la estinzione dei motivi per i quali la formalita' era stata accesa: ove trattisi in particolare di tipo di frazionamento, esso deve portare le firme autenticate delle parti interessate. Non e' necessario che la domanda di cancellazione sia corredata da documenti, quando e' trascorso un ventennio dalla data del documento traslativo che dette origine alla annotazione di riserva. La decisione dell'ufficio in ordine alla domanda di cancellazione deve essere notificata al richiedente nelle forme di rito. CAPO II DEI TIPI DI FRAZIONAMENTO Pagina 5
Decreto del 05/11/1969 (Articoli 5 e 6) Paragrafo 17 Quando un trasferimento di diritti comporti il frazionamento di particelle catastali, le parti sono tenute a fare approntare, da uno dei professionisti appartenenti alle categorie previste dalla legge, un apposito tipo redatto su di un estratto autentico o autenticato della mappa. Il tipo stesso deve essere prodotto dal tecnico compilatore anticipatamente, cosi' che - di norma - esso possa risultare munito della dichiarazione di regolarita', ai sensi del seguente par. 19, al momento della definizione del documento traslativo. Ai fini di agevolare le operazioni, e' opportuno, e pertanto consigliabile, che unitamente all'originale venga presentata all'ufficio una copia conforme - comunque ottenuta - in carta semplice, che verra' trattenuta dall'ufficio medesimo. Paragrafo 18 Il tipo deve essere sottoscritto, oltre che dal tecnico che lo ha redatto, da tutte le parti interessate al frazionamento. Ove la ditta cui competono i diritti sulle particelle da frazionare non coincida con quella risultante in catasto, dovra' esserne fatta specifica menzione sul tipo stesso. Quando, in sede di definizione del documento traslativo, taluno dei destinatari delle particelle derivate dal frazionamento risulti diverso da quello previsto all'atto della redazione del tipo, anch'esso dovra' apporre la propria firma sul tipo medesimo. Paragrafo 19 A fine del riconoscimento della regolarita', l'ufficio tecnico erariale introduce provvisoriamente in mappa le nuove linee, servendosi delle misure fornite dal tecnico, e controlla la regolare ripartizione delle superfici e dei redditi; contemporaneamente a questa operazione da' corso ad opportuni procedimenti per eliminare le preesistenti linee che in seguito al frazionamento risultino di concreto significato topografico od estimale. Sostituisce quindi i numeri subalterni residuati dalle anzidette operazioni con numeri interi, che prenota negli appositi elenchi (mod. 50) e sul protocollo dei tipi di frazionamento e riporta poi, anch'essi provvisoriamente, in mappa, nonche' - in via definitiva a inchiostro - sul tipo esaminato. Su questo appone inoltre la seguente dichiarazione. "Riconosciuto regolare ai soli fini della introduzione in mappa e della ripartizione della superficie e dei redditi". Paragrafo 20 La dichiarazione di cui al precedente paragrafo deve essere rilasciata entro il ventesimo giorno dalla presentazione all'ufficio del tipo di frazionamento. All'atto della restituzione del tipo approvato si applica il tributo speciale previsto dalla tabella annessa alla legge 1 ottobre 1969, n. 679. Ove l'ufficio, peraltro, a causa di eccezionali difficolta' sia impossibilitato a riconoscere la richiesta regolarita' entro il termine prescritto, restituisce il tipo al tecnico che lo ha redatto apponendo la seguente dichiarazione: "Rinviato l'esame alla presentazione della domanda di volture". Tale dichiarazione puo' essere rilasciata anche prima dello scadere del termine anzidetto, quando all'ufficio appaia manifesta - a vista o dopo un primo esame di massima - la propria impossibilita' a riscontrare la regolarita' del tipo. Nel caso previsto dai due comma precedenti, le sanzioni prescritte dall'art. 9 della legge 1 ottobre 1969, n. 679, non sono applicabili; l'atto traslativo viene redatto in base ai dati del tipo stesso. L'applicazione del tributo speciale di cui sopra e' riservata al momento della presentazione della domanda di volture. In ogni caso, l'avvenuto pagamento del tributo di cui ai precedenti comma secondo e quinto viene certificato sul tipo stesso e - limitatamente al caso previsto nel quinto comma - ne viene anche rilasciata ricevuta, esso deve essere altresi' contabilizzato sul registro dei certificati, copie ed estratti rilasciati e dei relativi diritti e tributi (mod. 8). Paragrafo 21 Ove il tipo di frazionamento presenti irregolarita' formali ovvero manchevolezze tecniche che ne impediscano la corretta introduzione in mappa, viene restituito per essere perfezionato. In tal caso il termine per il successivo rilascio della dichiarazione di cui al par. 19 decorre dalla data nella quale e' avvenuta la nuova presentazione del tipo perfezionato. Pagina 6
Decreto del 05/11/1969 Paragrafo 22 Ai fini della definizione del documento traslativo corrispondente, l'approvazione di cui al par. 19 (come pure la dichiarazione di cui al par. 20) ha validita' limitata a 90 giorni. Se il tipo viene egualmente utilizzato dalle parti interessate dopo la scadenza di tale termine, la relativa domanda di volture viene considerata incompleta ai sensi del precedente par. 12. La regolare restituzione all'ufficio del tipo, in allegato alla domanda di volture, da' luogo al passaggio in via definitiva ad inchiostro delle linee e dei numeri gia' provvisoriamente introdotti in mappa nel corso delle operazioni di cui al precedente par. 19. Periodicamente l'ufficio provvede ad esaminare lo stato delle mappe connesso alle operazioni in argomento ed elimina le linee ed i numeri provvisoriamente introdotti, dipendenti da tipi di frazionamento approvati non meno di 180 giorni prima. Paragrafo 23 Nel caso previsto dal decreto ministeriale 28 ottobre 1964, n. 3/3975 (ripartizione di particelle in varie porzioni o lotti) il tipo portera', oltre alla firma del tecnico compilatore, quelle di tutti i possessori cui competono i diritti sulle particelle da frazionare e di almeno uno dei destinatari delle singole porzioni. Le linee ed i numeri dell'intero elaborato vengono passati ad inchiostro in sede di registrazione della prima domanda di volture inerente qualcuna delle porzioni costituite col frazionamento. Paragrafo 24 Quando il tipo di frazionamento viene unito ad una domanda di volture senza essere stato preventivamente presentato tecnico erariale per l'ottenimento della dichiarazione di regolarita' di cui al par. 19, il tecnico che lo ha redatto e' soggetto alle sanzioni previste dall'art. 9 della legge 1 ottobre 1969, n. 679. Il tributo speciale viene corrisposto all'atto della presentazione della domanda; valgono anche in questo caso le norme di cui all'ultimo comma del par. 20. Se il tipo presenta irregolarita' o manchevolezze, il tecnico che lo ha redatto viene invitato a perfezionarlo nella sede dell'ufficio, ove cio' non avvenga, si seguira' la procedura dettata dal seguente par. 25. Ove si verta nel caso previsto dal par. 23, vengono trattate esclusivamente le porzioni di particelle di cui si chiede il trasferimento con la domanda di volture cui il tipo e' allegato. Paragrafo 25 Al fine di consentire il controllo sopralluogo, nel redigere il tipo tecnico compilatore non deve omettere la rappresentazione dei termini di confine, eventualmente gia' presenti nella zona frazionata o espressamente infissi in dipendenza del frazionamento stesso, e deve altresi' sinteticamente descrivere, sul tipo stesso la natura delle nuove dividenti di possesso identificate sul disegno con le nuove linee. In particolare egli deve specificare se tali dividenti siano materializzate da muri, canaletti, cigli o mezzerie di strade di lottizzazione, viottoli o altri manufatti o particolari topografici, ovvero se essi siano semplicemente virtuali: in quest'ultimo caso deve esplicitamente menzionare se esistono picchetti saldamente infissi per la loro individuazione, aggiungendo - in caso affermativo - ogni elemento idoneo per la identificazione della loro posizione. Ove, sulla scorta delle suindicate notizie, il tipo venga dall'ufficio riscontrato in campagna non pienamente rispondente alla effettiva posizione delle dividenti, l'ufficio stesso invita le parti interessate a dichiarare espressamente per iscritto sul tipo medesimo se le linee da esso portate debbano ritenersi tuttora valide, nonostante che esse non corrispondano a quanto si e' riscontrato sopralluogo, oppure se si tratti di effettivo errore del tipo. In quest'ultimo caso le parti stesse saranno anche invitate a far apportare al tipo medesimo, entro il termine di 30 giorni, le opportune rettifiche, che vanno da esse parti specificatamente convalidate. Resta inteso che ove le superfici delle particelle derivate dal frazionamento, a seguito della intervenuta rettifica, differiscano da quelle dichiarate nei documenti traslativi in misura superiore alla tolleranza catastale, esse saranno poi affette da opportuna annotazione di riserva (sigla RIS 5) del par. 15. Pagina 7
Decreto del 05/11/1969 Qualora la proroga concessa trascorra infruttuosamente, l'ufficio dichiara il tipo inidoneo alla conservazione del catasto e pertanto procede direttamente alle rettifiche del caso; le spese occorse sono poste a carico delle parti inadempienti, mediante iscrizione da parte del procuratore del registro sull'apposito campione demaniale. Le particelle rettificate dall'ufficio vengono inoltre gravate con annotazione di riserva (medesima sigla RIS 5). Si precisa che le rettifiche, accertate dall'ufficio in seguito a revisione di zone sufficientemente ampie per il sostanziale rifacimento di interi fogli o di cospicue porzioni di essi di dipendenza di scorrelazioni evidenti fra la mappa e il terreno, non sono soggette alla disciplina innanzi descritta ma a quella delle variazioni catastali, i cui risultati vengono portati a conoscenza degli interessati con le procedure previste dalle leggi vigenti (notifiche o - nel caso previsto dall'art. 10 della legge 1 ottobre 1969, n. 679 - pubblicazione). Anche in questo caso naturalmente si rende operante quanto precisato nella seconda parte del quarto comma precedente (annotazione di riserva). CAPO III DEI CAMBIAMENTI NELLO STATO DEI TERRENI PER EDIFICAZIONE DI FABBRICATI URBANI E DEL TIPO MAPPALE (Art. 8) Paragrafo 26 L'obbligo di presentare la denuncia di cambiamento nello stato di particelle censite nel catasto terreni, per effetto della edificazione di nuovi fabbricati o di ogni altra stabile costruzione nuova (da considerare immobile urbano ai sensi dell'art. 4 della legge 11 agosto 1939, n. 1249, e successive modificazioni) incombe direttamente al possessore delle particelle medesime. Nel caso in cui il possessore denunciante non corrisponde all'intestatario in catasto delle particelle oggetto del cambiamento, la denuncia deve indicare gli estremi di rogito e di registrazione dell'atto di trasferimento della ditta iscritta in catasto al possessore denunciante. Paragrafo 27 La denuncia di cambiamento deve essere presentata direttamente all'ufficio erariale nel termine di sei mesi decorrente dalla data di rilascio del certificato di abitabilita' o di agibilita' dei locali che compongono l'immobile ed i cui estremi devono essere citati nella denuncia stessa. Paragrafo 28 La denuncia deve essere compilata su apposito modulo a stampa (mod. 3/SPC) fornito gratuitamente dall'ufficio tecnico contestualmente al rilascio dell'estratto autentico di mappa concernente le particelle oggetto della denuncia, occorrente per la redazione del tipo mappale da allegare alla medesima. L'ufficio tecnico erariale, all'atto della presentazione, registra in apposito protocollo la denuncia di cambiamento, assegnando ad essa il competente numero progressivo, e rilascia all'interessato ricevuta di avvenuta denuncia. Paragrafo 29 Il tipo mappale, da unirsi alla denuncia di cambiamento, deve essere redatto sopra un estratto autentico di mappa (mod. 4/SPC) separatamente per ogni comune amministrativo. Il tipo mappale deve portare la firma di un tecnico (ingegnere, architetto, dottore in scienze agrarie, geometra, perito edile, perito agrario o perito agrimensore) regolarmente iscritto nell'albo professionale della propria categoria. Inoltre, deve essere sottoscritto per accettazione dal possessore denunciante. Paragrafo 30 Nel tipo mappale deve essere rappresentato, esclusivamente in base a misure prese sopralluogo dal tecnico firmatario, il nuovo fabbricato e le altre stabili costruzioni edificate sulle particelle oggetto di denuncia di cambiamento, nonche' le relative attinenze coperte e scoperte. Le nuove linee topografiche devono essere riferite a caposaldi della mappa e rappresentate sul tipo stesso, in inchiostro rosso, complete delle misure prese sopralluogo. I dati metrici del rilievo devono risultare in numero sufficiente per la completa rappresentazione in mappa del cambiamento denunciato. L'estratto di mappa per tipo mappale deve contenere, in ogni caso, almeno due caposaldi (punti trigonometrici, termini di proprieta' o di confine comunale, spigoli di fabbricati o di altre costruzioni stabili, ecc.). Pagina 8
Decreto del 05/11/1969 Di conseguenza l'estratto stesso deve comprendere una porzione di mappa sufficientemente estesa in modo da soddisfare detta condizione. Paragrafo 31 Per ogni altra istruzione relativa al tipo mappale valgono, per analogia, le norme vigenti per il tipo di frazionamento e di cui al capo V dell'istruzione XIV modificata, purche' non risultino in contrasto con le norme portate dalla legge 1 ottobre 1969, n. 679, e quelle portate dal capo II della presente istruzione. CAPO IV DEGLI ESTRATTI, DEI CERTIFICATI E DELLE COPIE DEGLI ATTI DEI CATASTI (Art. 13) Paragrafo 32 Le certificazioni catastali (certificati, estratti di mappa, copie di planimetrie delle u.i.u. e copie di altri atti dei catasti terreni ed edilizio urbano), compilate a mano o sotto forma di riproduzione degli atti medesimi con sistemi foto-eliografico o simili, vengono rilasciati dall'ufficio tecnico erariale competente per giurisdizione territoriale. In sede di rilascio l'ufficio provvede alla riscossione dei diritti catastali da corrispondersi allo Stato (stabiliti dalla tabella allegata alla legge 1 ottobre 1969, n. 679). Con le stesse modalita' gli interessati potranno ottenere presso gli uffici distrettuali delle imposte dirette le certificazioni relative ad atti catastali in possesso degli uffici stessi. Ove richiesto, la consegna delle certificazioni continua ad effettuarsi secondo le vigenti norme. Paragrafo 33 E' altresi' data facolta' all'interessato di ottenere la certificazione catastale per posta, inviando a titolo di deposito preventivo per le spese occorrenti (carta da bollo, diritti catastali, tributi speciali e spese postali) l'importo stabilito nel paragrafo seguente, salvo conguaglio. Il deposito preventivo deve essere versato dal richiedente sul c/c postale intestato all'ufficio tecnico erariale nella cui giurisdizione ricadono gli immobili oggetto della richiesta. Nello spazio del bollettino riservato alla causale del versamento devono essere specificati: 1) tipo di certificazione richiesta (certificato di attualita', per stipula o per altri scopi, certificato storico, estratto di mappa per tipo di frazionamento o per altri scopi, ecc.); 2) indicazioni strettamente necessarie per identificare negli atti catastali i beni oggetto della certificazione (comune, numero di partita, foglio di mappa, particelle, ecc.). Nel caso che le indicazioni fornite dall'interessato siano incomplete e non sufficienti per il rilascio della certificazione richiesta, l'ufficio tecnico erariale - entro il termine di 5 (cinque) giorni dal ricevimento del bollettino di c/c postale - invita l'interessato a fornire le ulteriori indicazioni occorrenti. Analoga procedura sara' seguita nel caso che l'interessato abbia effettuato, sul c/c postale intestato all'ufficio tecnico erariale, un deposito preventivo per un importo inferiore a quello fissato dal paragrafo che segue. Paragrafo 34 L'ammontare del deposito preventivo viene stabilito nelle seguenti misure: a) in lire 1.500 (millecinquecento) per ogni certificato di attualita' del catasto terreni o per copia eliografica, totale o parziale, di scheda di partita del N.C.E.U. e per copia di planimetria di unita' immobiliare urbana; b) in lire 2.500 (duemilacinquecento) per ogni storico o per ogni copia od estratto di mappa, di mappa urbana o di abbozzo di mappa urbana. Paragrafo 35 Nel caso di certificazioni storiche o di attualita' che l'interessato intende ricevere per posta, e che abbiano per oggetto ditte o partite particolarmente complesse (sia per notevole numero di passaggi di possessi che per rilevante numero di particelle di mappa dei beni oggetto di certificazione), l'ufficio tecnico erariale, entro cinque giorni dal ricevimento del bollettino di c/c postale, provvede ad invitare l'interessato stesso a versare sul c/c postale intestato all'ufficio medesimo una ulteriore somma (da precisare) ad integrazione del deposito preventivo gia' effettuato. Paragrafo 36 Pagina 9
Decreto del 05/11/1969 La certificazione richiesta sara' spedita al recapito dell'interessato a mezzo raccomandata, con ricevuta di ritorno, con allegato apposito estratto conto inteso a dimostrare: a) che l'importo della specifica e' risultato pari a quello del deposito preventivo anticipato, per cui nessun conguaglio e' dovuto; b) ovvero, che l'importo della specifica e' inferiore a quello del deposito preventivo anticipato, per cui l'ufficio stesso ha gia' disposto per il conguaglio, a mezzo di assegno di c/c postale, a favore dell'interessato della specifica stessa, c) ovvero, che l'importo della specifica e' superiore a quello del deposito preventivo anticipato, per cui l'interessato, entro 30 (trenta) giorni dalla data di spedizione della raccomandata, dovra' effettuare il conguaglio richiestogli mediante versamento in c/c postale intestato all'ufficio. A tal fine l'ufficio inserira' nella raccomandata un bollettino di versamento sul c/c postale recante indicata la somma da versarsi a conguaglio. L'interessato sara' espressamente avvertito che - in mancanza di detto versamento l'importo del conguaglio di che trattasi verra' comunicato al procuratore del registro per la iscrizione del debito sui campioni demaniali e per la conseguente esazione (maggiorata delle spese procedurali) nei modi e con le forme stabilite per la riscossione delle imposte di registro e di successione. Resta stabilito che l'importo totale dei diritti catastali spettanti allo Stato deve essere prelevato, in ogni caso, dal deposito preventivo, per essere versato all'ufficio del registro demanio di Roma con le modalita' di cui al secondo capoverso del successivo paragrafo 38. Pertanto il conguaglio deve riguardare esclusivamente la maggior somma dovuta per tributi speciali. Paragrafo 37 Gli uffici tecnici erariali devono richiedere l'apertura di apposito c/c postale riservato alle sezioni II e IV per il servizio di rilascio delle certificazioni catastali per posta, comunicando ai rispettivi uffici dei conti correnti postali che intendono avvalersi della facolta' di stampare per proprio conto i bollettini di versamento, previa la prescritta autorizzazione del competente ufficio dei conti correnti postali. Paragrafo 38 I bollettini di versamenti relativi al c/c postale di cui al precedente paragrafo, devono avere il formato massimo ammesso dall'amministrazione postale e devono essere composti delle tre sezioni rituali. Nella prima sezione, e cioe' nel cui retro e' prevista l'indicazione causale del versamento, tale causale dovra' prevedere la seguente apposita formulazione: CAUSALE DEL VERSAMENTO CERTIFICAZIONE CATASTALE DA OTTENERSI A MEZZO POSTA (Art. 8 della legge 1 ottobre 1969, n. 679) .............................................................................. (tipo di certificazione richiesta dal versante e da spedire all'indirizzo retro indicato) particelle Dati per l'identificazione delle --------------------- oggetto della unita' immob. urbane certificazione: .......................................................... . Comune ....................................................................... Localita' o via: ............................................................. Foglio di mappa: numero ...................................................... Particelle -------------------- : numeri ................................................ Unita' immob. urbane N.C.T. Partita ----------- : numero ................................................. N.C.E.U. Ovvero ditta intestataria: ................................................... Altri dati eventuali: ........................................................ Somma versata a conguaglio di cui a richiesta n. .................... in data ....................... dell'ufficio tecnico erariale. La terza sezione, e cioe' quella costituente la ricevuta del versamento, deve riportare, a tergo, la seguente apposita formulazione: CAUSALE DEL VERSAMENTO CERTIFICAZIONE CATASTALE DA OTTENERSI A MEZZO POSTA Pagina 10
Decreto del 05/11/1969 (Art. 8 della legge 1 ottobre 1969, n. 679) Tipo di certificazione richiesta: ............................................ rustici per beni ------------- siti nel comune di: ................................... urbani Localita' o via: ............................................................. La sezione centrale resta quella rituale. Paragrafo 39 I bollettini di c/c postale di cui al precedente paragrafo devono annotarsi cronologicamente su apposito registro, indicando: cognome e nome del richiedente, domicilio, data del versamento; tipo di certificazione richiesta; ammontare del deposito preventivo; estremi di spedizione della certificazione a mezzo raccomandata; ammontare dell'eventuale conguaglio a favore del richiedente o a favore dell'ufficio; la data di scadenza del termine utile di 30 (trenta) giorni concesso all'interessato per effettuare il conguaglio a mezzo del c/c postale intestato all'ufficio, sezioni II e IV, estremi della comunicazione al procuratore del registro per l'iscrizione a campione delle somme per mancato versamento del conguaglio. Analogo registro sara' istituito per coloro che non provvedono a ritirare, entro il termine di 30 giorni, presso l'ufficio distrettuale delle imposte dirette, le certificazioni richieste con consegna da effettuarsi presso l'ufficio medesimo. Paragrafo 40 Le somme riscosse per diritti catastali e per tributi speciali saranno annotate sugli appositi registri e modelli. Gli uffici tecnici erariali e gli uffici distrettuali delle imposte dirette devono effettuare con versamenti mensili la rimessa all'ufficio del registro demanio di Roma su apposito c/c postale (i cui estremi saranno precisati con apposita circolare), delle somme riscosse per diritti catastali, entro il giorno 5 del mese successivo a quello in cui sono avvenute le riscossioni. Nulla e' innovato in ordine alla procedura vigente circa la rimessa delle somme riscosse per tributi speciali spettanti al personale. CAPO V NORME TRANSITORIE Paragrafo 41 Anche per i documenti traslativi posti in essere prima della entrata in vigore della nuova legge, ma non ancora registrati, l'ufficio del registro provvede alla attestazione prevista dal paragrafo 5, lettera a) su di una copia del documento stesso, che viene rilasciata al richiedente. Tale copia e' destinata ad essere allegata alla domanda di volture, il cui modulo viene fornito dagli uffici tecnici erariali e dagli uffici distrettuali delle imposte dirette in deroga a quanto previsto dall'ultimo comma del paragrafo 1. La norma portata dal primo comma del paragrafo 24 verra' applicata solo per i tipi di frazionamento utilizzati per documenti traslativi posti in essere a partire dal 15 dicembre 1969. La liquidazione dei tributi speciali relativi a tutte le certificazioni richieste prima dell'entrata in vigore della legge 1 ottobre 1969, n. 679, ancorche' il rilascio abbia luogo dopo tale data, viene calcolata in base alle norme e alla tabella vigente al momento della richiesta.
Pagina 11
Legge del 01/10/1969 n. 679 Titolo del provvedimento: Semplificazione delle procedure catastali. (Pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 266 del 20/10/1969) art. 1 Atti del catasto terreni e del catasto edilizio urbano.
Testo: in vigore dal 04/11/1969 L'amministrazione del catasto e dei servizi tecnici erariali e' autorizzata a provvedere alla sostituzione degli atti del catasto terreni e del catasto edilizio urbano con nuovi atti idonei alla elaborazione meccanografica. Il tipo, la forma e le caratteristiche dei nuovi atti saranno approvati con decreto del Ministro per le finanze. art. 2 Voltura dei beni iscritti nel catasto terreni. Testo: in vigore dal 04/11/1969 Agli articoli 55, 56, 57 e 57-bis del testo unico delle leggi sul nuovo catasto dei terreni, approvato con regio decreto 8 ottobre 1931, n. 1572, variati con la legge 17 agosto 1941, n. 1043, sono apportate le modificazioni di cui agli articoli seguenti. art. 3 Domande di voltura dei beni iscritti nel catasto terreni. Testo: in vigore dal 04/11/1969 L'articolo 55 e' modificato come segue: "Le domande di voltura devono essere compilate, da chi ne ha l'obbligo, unitamente alle note di voltura specificanti i trasporti da eseguirsi in catasto in dipendenza dei trasferimenti oggetto di tali domande, sopra un modulo a stampa fornito dall'amministrazione. Il modulo a stampa deve essere richiesto all'Ufficio tecnico erariale ovvero all'Ufficio distrettuale delle imposte dirette i quali provvederanno al contestuale rilascio del certificato catastale dal quale risulti la ditta cui in catasto e' iscritto ciascun immobile da volturare e tutti i dati catastali che lo distinguono. Il certificato catastale e' rilasciato in esenzione dai diritti catastali, fermo restando il pagamento dell'imposta di bollo e dei tributi speciali. Le domande di voltura, comprendenti anche le relative note di voltura, devono essere presentate all'Ufficio tecnico erariale nel termine di 30 giorni dall'avvenuta registrazione, da parte dell'Ufficio del registro e delle successioni, degli atti civili o giudiziali, o della denuncia di successione, relativi ai beni oggetto di trasferimento. L'obbligo della presentazione delle domande di voltura e della compilazione delle relative note di voltura incombe alle persone che, per le disposizioni contenute nelle leggi di registro e sulle successioni, hanno l'obbligo della registrazione degli atti civili o giudiziali o della denuncia di successione, nonche' del pagamento delle relative imposte. Alla domanda di voltura, da assoggettare all'imposta di bollo, vanno allegati: a) la copia o estratto, in carta libera, degli atti civili o giudiziali, o della denuncia di trasferimento in causa di morte con la coppia dei documenti relativi alla successione; b) il tipo di frazionamento di cui al seguente articolo 57, quando il trasferimento riguarda particelle frazionate; e, qualora non vi sia concordanza fra la ditta iscritta in catasto e quella Pagina 1
Legge del 01/10/1969 n. 679 dalla quale si fa luogo al trasferimento, la domanda di voltura deve contenere: c) un elenco degli atti o documenti dimostranti i passaggi tra la ditta iscritta in catasto e quella dalla quale si fa luogo al trasferimento, completo degli estremi di rogito e di registrazione; d) la cronistoria dei passaggi intermedi, quando non siano mai stati posti in essere gli atti relativi ai medesimi passaggi; essa deve risultare da una dichiarazione della parte nel cui interesse viene chiesta la voltura, autenticata dal notaio, o da atto notorio nel caso di domanda di voltura dipendente da successioni. Il documento di cui alla lettera a) deve recare in calce apposita attestazione dell'Ufficio del registro e delle successioni, indicante la data e gli altri estremi dell'avvenuta registrazione, nonche' gli estremi dell'avvenuto pagamento dei diritti catastali e dei tributi speciali. Per il documento di cui alla lettera b) valgono le norme ed il seguente articolo 57. Nel caso in cui la nota di voltura viene compilata sulla scorta della cronistoria dei passaggi intermedi di cui alla lettera d), l'Ufficio tecnico erariale: fa constare negli atti del catasto che la esecuzione della voltura avviene con annotazione di riserva e cioe' ai soli effetti della conservazione del catasto e senza pregiudizio di qualunque ragione o diritto; notifica l'eseguita voltura alla ditta che risulta iscritta in catasto come possessore dell'immobile volturato". Tipo di frazionamento. art. 5
Testo: in vigore dal 04/11/1969 L'articolo 57 e' modificato come segue: "Quando avviene il frazionamento di una particella, le parti interessate devono produrre, insieme con i documenti per la esecuzione delle volture, il corrispondente tipo di frazionamento, da eseguirsi sopra un estratto autentico della mappa catastale e da firmarsi da un ingegnere, architetto, dottore in scienze agrarie, geometra, perito edile, perito agrario o perito agrimensore, regolarmente iscritto nell'albo professionale della propria categoria. Il tipo di frazionamento deve essere sottoscritto per accettazione delle parti interessate e sottoposto dal tecnico che l'ha firmato all'Ufficio tecnico erariale per la dichiarazione preventiva di regolarita' ai fini della introducibilita' in mappa. L'ufficio tecnico erariale e' tenuto a rilasciare la dichiarazione entro 20 giorni dalla data di presentazione. Scaduto tale termine, i notai e i pubblici ufficiali di cui all'articolo 56 possono redigere gli atti anche senza la presentazione della dichiarazione di regolarita'. Il tipo di frazionamento, munito della dichiarazione di regolarita' di cui al comma precedente, deve essere prodotto a corredo delle domande di voltura dipendenti da: a) atti pubblici o giudiziali o scritture private, con firme autenticate da notaio o accertate giudizialmente, purche' posti in essere o autenticate entro 90 giorni dalla data di dichiarazione di regolarita' apposta sul tipo stesso; b) denunce di successione, purche' presentate all'Ufficio del registro entro il predetto termine di 90 giorni. In caso contrario la dichiarazione di regolarita' si considera annullata". art. 6 Perfezionamento delle domande di voltura. Testo: in vigore dal 04/11/1969 L'articolo 57-bis e' modificato come segue: "Se all'atto della presentazione della domanda di voltura l'Ufficio tecnico erariale ne rileva la incompletezza o la insufficienza o la imperfezione, concede a chi presenta la domanda un termine improrogabile di 30 giorni per il completamento, la integrazione e la regolarizzazione della domanda stessa. Ove alla scadenza del termine di cui al precedente comma non venga fornito Pagina 2
Legge del 01/10/1969 n. 679 quanto e' stato richiesto, vi provvede l'Ufficio tecnico erariale, ponendo a carico dell'inadempiente le spese occorse, il cui importo viene iscritto dal procuratore del registro sopra apposito campione per operarne il recupero. Qualora, pero', alla domanda di voltura, ove ne ricorra il caso, non risulti allegato il tipo di frazionamento, la voltura viene eseguita cointestando alle due parti le particelle che dovevano frazionarsi. Per ottenere successivamente l'introduzione in catasto del frazionamento deve essere prodotto il tipo di frazionamento, redatto in aderenza all'atto o alla denuncia di successione e secondo le norme del precedente articolo 57, con le firme delle parti autenticate. Se il tipo di frazionamento allegato alla domanda di voltura non reca la dichiarazione di regolarita' di cui al precedente articolo 57, il tecnico che lo ha firmato e' soggetto alla pena pecuniaria stabilita nell'articolo 60, salvo che l'inadempienza sia imputabile all'ufficio tecnico erariale per non avere questo rilasciata la dichiarazione nel termine previsto dal secondo comma del precedente articolo. Ove alla verifica sopralluogo emergano difformita', eccedenti le tolleranze catastali, fra le dividenti di possesso riportate sul tipo di frazionamento e quelle di fatto stabilmente definite sul terreno, l'Ufficio tecnico erariale invita le parti a regolarizzare, entro il termine di 30 giorni, il tipo gia' esibito e riconosciuto non rispondente allo stato di fatto. Se le parti non provvedono a quanto loro viene richiesto, il tipo viene dichiarato inidoneo ai fini della conservazione del catasto e l'Ufficio tecnico erariale eseguira' il rilevamento delle dividenti di possesso, ponendo a carico delle parti le spese occorse, il cui importo viene iscritto dal procuratore del registro sopra apposito campione per operarne il recupero Le particelle frazionate in base a tale rilevamento saranno affette da apposita annotazione di riserva intesa a far constare negli atti catastali che la voltura viene eseguita per i soli effetti della conservazione del catasto, senza pregiudizio di qualunque ragione o diritto". art. 7 Volture dei beni iscritti nel catasto edilizio urbano. Testo: in vigore dal 04/11/1969 Le norme di cui ai precedenti articoli 2, 3, 4 e 6, ad eccezione di quelle concernenti il tipo di frazionamento di particelle iscritte nel catasto terreni, regolano anche le volture dei beni iscritti nel catasto edilizio urbano. Cambiamento nello stato fabbricati urbani. art. 8 dei terreni in dipendenza di costruzioni di
Testo: in vigore dal 04/11/1969 I possessori di particelle censite nel catasto terreni sulle quali vengono edificati nuovi fabbricati ed ogni altra stabile costruzione nuova, da considerarsi immobili urbani ai sensi dell'articolo 4 della legge 11 agosto 1939, n. 1249, e successive modificazioni, indipendentemente dalle dichiarazioni previste dall'articolo 28 della suddetta legge, hanno l'obbligo di denunciare all'Ufficio tecnico erariale il cambiamento verificatosi nello stato del terreno per effetto della avvenuta edificazione. Le denunce devono essere compilate sopra un modulo a stampa fornito dall'amministrazione e devono essere presentate all'Ufficio tecnico erariale nel termine di sei mesi dalla data di riconosciuta abitabilita' o agibilita' dei locali. Alla denuncia deve essere allegato un tipo mappale, riportante la rappresentazione grafica della avvenuta variazione, da eseguirsi sopra un estratto autentico della mappa catastale comprendente la particella o le particelle sulle quali insistono, in tutto od in parte, i nuovi fabbricati e le altre stabili costruzioni edificate, con le relative attinenze coperte e scoperte. Il tipo mappale deve essere firmato da un ingegnere, architetto, dottore in scienze agrarie, geometra, perito edile, perito agrario o perito agrimensore regolarmente iscritto all'albo professionale della propria categoria e deve essere sottoscritto per accettazione dal possessore delle particelle Pagina 3
Legge del 01/10/1969 n. 679 allibrate nel catasto terreni. Le nuove linee topografiche da rappresentarsi nel tipo devono essere riferite a caposaldi della mappa. Coloro che non osservino le disposizioni che precedono sono assoggettati ad una pena pecuniaria da lire 2.000 a lire 20.000. Le esenzioni dall'imposta e dalle sovrimposte sui fabbricati, stabilite da leggi speciali, non possono essere accordate se le domande relative non siano corredate da attestazione, da rilasciarsi all'Ufficio tecnico erariale, di avvenuta presentazione sia della denuncia di cui al primo comma del presente articolo che della dichiarazione prevista dall'articolo 28 della legge 11 agosto 1939, n. 1249, modificata con decreto legislativo 8 aprile 1948, n. 514. art. 9 Pene pecuniarie per inosservanza alle leggi sui catasti.
Testo: in vigore dal 04/11/1969 L'articolo 60 del testo unico delle leggi sul nuovo catasto dei terreni approvato con regio decreto 8 ottobre 1931, n. 1572, variato con la legge 17 agosto 1941, n. 1043, e' sostituito dal seguente: "Coloro che non osservino le disposizioni di cui ai commi, primo, quarto, quinto e sesto dell'articolo 55, e quelle di cui agli articoli 56, 57 e 57-bis, sono soggetti alla pena pecuniaria da lire 2.000 a lire 20.000. Alla stessa pena pecuniaria sono assoggettati coloro che non osservino le disposizioni di cui agli articoli 3, 7, 20 e 28 del regio decreto 13 aprile 1939, n. 652, convertito nella legge 11 agosto 1939, n. 1249, e dei quali gli ultimi due sostituiti dal decreto legislativo 8 aprile 1948, n. 514. L'accertamento delle violazioni spetta agli ingegneri dirigenti degli uffici tecnici erariali. Il relativo processo verbale e' trasmesso all'intendente di finanza competente per territorio, per l'applicazione della pena pecuniaria, a norma degli articoli 55 e seguenti della legge 7 gennaio 1929, n. 4". Variazioni in interi comuni. art. 10
Testo: in vigore dal 04/11/1969 I risultati delle variazioni accertate nello stato e nei redditi dei terreni, durante le verificazioni ordinarie e quelle straordinarie disposte d'ufficio per interi comuni, saranno pubblicati a cura dell'Amministrazione del catasto e dei servizi tecnici erariali, che e' tenuta a darne preventivo avviso con manifesti da affiggersi nei modi consueti per gli atti ufficiali. Durante la pubblicazione, che deve aver luogo nei locali del comune in cui ha avuto luogo la verificazione, le variazioni accertate saranno portate a conoscenza dei possessori interessati rendendo ostensibili per un periodo di 30 giorni consecutivi i dati catastali modificati. Durante la pubblicazione e nei successivi 30 giorni, ai possessori interessati e' consentita la visura gratuita degli atti presso l'Ufficio tecnico erariale. Gli eventuali reclami avverso le variazioni accertate dovranno essere prodotti alla commissione censuaria comunale nel termine perentorio di 45 giorni successivi alla data di chiusura della pubblicazione. Nessun'altra formalita' nei confronti dei possessori e' prescritta per l'espletamento delle verificazioni di cui al primo comma. Resta fermo, pero', l'obbligo di recapito della lettera d'avviso di cui all'articolo 124 del Regolamento per la conservazione del nuovo catasto, approvato con regio decreto 8 dicembre 1938, n. 2153, limitatamente ai possessori di terreni che hanno provveduto nei termini alla dichiarazione delle dichiarazione delle variazioni nello stato e nei redditi prescritta dall'articolo 57 del testo unico delle leggi sulle imposte dirette, approvato con decreto presidenziale 29 gennaio 1958, n. 645. art. 11 Accesso alle proprieta' immobiliari per le verificazioni. Testo: in vigore dal 04/11/1969 Pagina 4
Legge del 01/10/1969 n. 679 L'articolo 40 del testo unico delle leggi sul nuovo catasto, approvato con regio decreto 8 ottobre 1931, n. 1572, e' modificato come segue: "I tecnici erariali incaricati di effettuare le verificazioni dei beni iscritti o da iscrivere nel catasto, e i componenti delle commissioni censuarie, purche' muniti di speciali tessere, hanno diritto di accedere alle proprieta' immobiliari per gli accertamenti del caso. Chiunque fara' opposizione sara' soggetto ad una pena pecuniaria da lire 1.000 a lire 10.000". art. 12 Formalita' relative all'annotazione di riserva. Testo: in vigore dal 04/11/1969 L'annotazione di riserva, prevista dalle vigenti disposizioni catastali, viene apposta negli atti dei catasti terreni ed edilizio urbano, tanto nella motivazione della voltura quanto in corrispondenza delle singole particelle od unita' immobiliari urbane cui l'annotazione si riferisce. L'annotazione apposta alle particelle o alle unita' immobiliari urbane viene registrata nei successivi passaggi o frazionamenti, e puo' essere cancellata su domanda del possessore cui le particelle o le unita' immobiliari urbane risultino intestate. La domanda di cancellazione deve essere corredata dalle copie autentiche degli atti idonei a dimostrare l'estinzione dei motivi per i quali la formalita' era stata accesa, tale documentazione non e' necessaria qualora sia trascorso un ventennio dalla data che dette origine all'annotazione di riserva. Ove la domanda di cancellazione venga respinta e' ammesso il ricorso alle commissioni censuarie, entro 30 giorni dalla avvenuta notificazione della relativa comunicazione motivata dell'Ufficio tecnico erariale. art. 13 Rilascio delle certificazioni catastali. Testo: in vigore dal 04/11/1969 L'Amministrazione del catasto e dei servizi tecnici erariali e' autorizzata a rilasciare le certificazioni catastali (certificati, estratti e copie di atti dei catasti terreni ed edilizio urbano), sotto forma di riproduzione degli atti medesimi, con sistemi foto-eliografici o simili, ferma restando la dichiarazione di autenticita' sulle certificazioni. E' data facolta' a chi ne fa domanda all'atto della richiesta di rilascio, di ritirare le certificazioni catastali presso l'Ufficio tecnico erariale e l'Ufficio distrettuale delle imposte dirette, anche nei casi nei quali e' diversamente previsto dalle norme vigenti. E' altresi' consentito ottenere le certificazioni catastali per posta, in plico raccomandato, ma in questo caso il richiedente e' tenuto ad effettuare un deposito preventivo sul conto corrente postale intestato all'Ufficio tecnico erariale per le spese occorrenti (imposta di bollo, diritti catastali, tributi speciali e spese postali), salvo conguaglio. L'importo del deposito sara' stabilito nelle istruzioni ministeriali di cui all'articolo 16 Qualora il conguaglio comporti il rimborso allo Stato della differenza tra l'importo della specifica e quello anticipato, il richiedente e' tenuto ad effettuare il versamento sul conto corrente postale intestato all'Ufficio che ha rilasciato la certificazione, entro 30 giorni dalla data di spedizione della raccomandata; in caso contrario, l'importo del conguaglio viene comunicato al procuratore del registro per l'iscrizione sui campioni demaniali e la conseguente esazione nei modi e con le forme stabilite per la riscossione delle imposte di registro e di successione. Il titolo III della tabella A allegata al decreto-legge 31 luglio 1954, n. 533, convertito, con modificazioni, nella legge 26 settembre 1954, n. 869, e' sostituito con quello riportato nella tabella annessa alla presente legge. art. 14 Prestazioni straordinarie a cottimo per la conservazione dei catasti. Testo: in vigore dal 04/11/1969 Per le esigenze relative ai lavori Pagina 5 necessari per la formazione e la
Legge del 01/10/1969 n. 679 conservazione del catasto dei terreni e di quello edilizio urbano, l'Amministrazione del catasto e dei servizi tecnici erariali e' autorizzata a corrispondere compensi mensili per il lavoro straordinario, reso con il sistema del cottimo, entro i limiti eccezionali di orario e di spesa previsti dall'articolo 3, comma terzo, del decreto del Presidente della Repubblica 5 giugno 1965, n. 749. art. 15 Esecuzione in appalto di lavori per la conservazione dei catasti. Testo: in vigore dal 04/11/1969 L'Amministrazione del catasto e dei servizi tecnici erariali e' autorizzata a concedere in appalto lavori di campagna e di tavolo, di facile sorveglianza e verificazione, per la formazione e conservazione del catasto dei terreni e di quello edilizio urbano.
legge e
abolizione delle
Testo: in vigore dal 04/11/1969 Le istruzioni ministeriali per l'attuazione della presente legge saranno approvate con decreto del Ministro per le finanze. Tutte le disposizioni legislative e regolamentari concernenti la formazione e conservazione del catasto terreni e di quello edilizio urbano in contrasto con le norme della presente legge devono considerarsi abrogate. La presente legge, munita del sigillo dello Stato, sara' inserita nella Raccolta ufficiale della Repubblica italiana. E' fatto obbligo a chiunque spetti di osservarla e di farla osservare come legge dello Stato. Allegato 1 Personale del catasto e dei servizi tecnici erariali. Catasto terreni.
Testo: in vigore dal 04/11/1969 Personale del catasto e dei servizi tecnici erariali Tariffa (lire) Oggetto Fisso Scritturato Annotazioni A) Catasto terreni: 1) Certificati, copie ed Nel caso di catasto a sistema estratti catastali, oltre schedaristico si applicano il diritto di ricerca le stesse tariffe con i e consultazione di criteri indicati al n. 3 cui al n. 8: per il Nuovo catasto a) per ogni certificato edilizio urbano. copia od estratto . . . . . 200 b) per la prima pagina . . . . 100 Quando trattasi di monografie c) per ogni pagina 50 di vertici trigonometrici successiva . . . . . . . . o di capisaldi di livellazione, le tariffe sono raddoppiate. Quando i certificati sono richiesti da privati per comprovare la situazione generale reddituaria o patrimoniale ai fini della legislazione sul lavoro, di quella previdenziale ed assistenziale e di quella sulla pubblica istruzione, nonche' ai fini d'indennita', di sovvenzione e simili e' dovuto soltanto un diritto fisso di lire 50. 2) Copie ed estratti di quadri di unione di mappe, Pagina 6
Legge del 01/10/1969 n. 679 oltre il diritto di ricerca e consultazione di cui di cui al n. 8: a) per ciascun foglio di mappa compreso. . . . . . . Personale del catasto edilizio urbano. e dei
Tariffa (lire) Oggetto Fisso Scritturato B) Nuovo catasto edilizio urbano: 3) Copie eliografiche o con ogni altro sistema, totali o parziali di schede di partita, oltre il diritto di ricerca e consultazione di cui al n. 8: a) per ogni partita......... 300 b) per la prima scheda di 100 ciascuna partita............ c) per ogni scheda di ciascuna partita, successiva alla prima.................. 50 4) Certificati, copie ed estratti sulla base delle risultanze degli atti di conservazione o di formazione oltre il diritto di ricerca e consultazione cui al n. 8: a) per ogni certificato o 200 estratto.................... b) per la prima pagina...... 100 c) per ogni pagina successiva 50
Annotazione
5) Copie di planimetrie di unita' immobiliari urbane, oltre il diritto di ricerca e consultazione di cui al n. 8: a) formato semplice.......... 300 b) formato doppio............ 500
Quando i certificati sono richiesti da privati per comprovare la situazione generale reddituaria o patrimoniale ai fini della legislazione sul lavoro, di quella previdenziale ed assistenziale e di quella sulla pubblica istruzione, nonche' ai fini d'indennita', di sovvenzione e simili e' dovuto un diritto fisso di lire 50.
Allegato 3 Personale del catasto e dei servizi tecnici erariali. Testo: in vigore dal 04/11/1969 Tariffa (lire) Oggetto Fisso Scritturato C) Diritti comuni al Catasto terreni e al Nuovo catasto edilizio urbano: 6) Studio, definizione ed introduzione in atti delle volture catastali: a) per ogni voltura 2.000 calcolata con i criteri della legge 4 luglio 1897, n. 276, ed articolo 3 della legge 14 gennaio 1929, n. 159......................... Pagina 7
Diritti comuni.
Annotazioni
Legge del 01/10/1969 n. 679 b) per ogni tipo di frazionamento approvato...1.500 7) Copie ed estratti di mappa compresi la mappa urbano e gli abbozzi della stessa, oltre il diritto di ricerca e consultazione di cui al n. 8: a) per ogni copia o estratto 1.000 b) per ogni particella estratta (e per ogni particella confinante anche se accennata e per ogni nome di confinante, quando tali condizioni vengano richieste) e per ogni ettaro della complessiva superficie compresa nei parametri riprodotti.................. 8) Diritto per la consultazione degli atti catastali: a) per la prima 1/2 ora .... 500 b) per ogni ora successiva o frazione di ora............. 800 9) Diritti di urgenza per il rilascio nel secondo giorno successivo alla richiesta dei certificati, copie ed estratti.................... -
Quando si tratta di copie eliografiche od analoghe, le tariffe sono devolute come segue sulla base della porzione di foglio (1/4 -1/2 - 1/1) in cui e' contenibile il disegno richiesto: 1/4: lire 500; 1/2: lire 1000; 1/1: lire 1500. In caso di sola autenticazione di estratti di mappa i diritti sono ridotti a meta'. 50
Pagina 8
MINISTERO DELLE FINANZE DIREZIONE GENERALE DEL CATASTO E DEI SERVIZI TECNICI ERARIALI ___________________________________________________________________
DECRETO MINISTERIALE 1 MARZO 1949 IL MINISTRO DELLE FINANZE Visto il Testo Unico delle leggi sul nuovo catasto, approvato con regio decreto 8 ottobre 1931, n. 1572; Visto il regio decreto-legge 10 maggio 1938, n. 664, convertito nella legge 5 gennaio 1939, n. 9, che semplifica la procedura per la conservazione del nuovo catasto; Visto il regolamento per la conservazione del nuovo catasto, approvato con regio decreto 8 dicembre 1938, n. 2153; Vista la legge 17 agosto 1941, n. 1043, che modifica il Testo unico delle leggi sul nuovo catasto; Visto il decreto-legge 7 dicembre 1942, n. 1418, contenente ulteriori modificazioni al precitato Testo unico; Visto il decreto ministeriale 20 gennaio 1936, con cui stata approvata lIstruzione XIV emessa per disciplinare le operazioni dirette alla conservazione del nuovo catasto; Ritenuta la convenienza di aggiornare la detta Istruzione introducendovi le modificazioni conseguenti alle nuove disposizioni di legge e quelle suggerite dalla esperienza: Decreta: Articolo unico. - LIstruzione XIV per la conservazione del nuovo catasto, approvata col decreto ministeriale 20 gennaio 1936, sostituita da quella annessa al presente decreto. Roma, l 1 marzo 1949 II Ministro: VANONI
DISPOSIZIONI PRELIMINARI
1. Inizio della conservazione. La conservazione del Nuovo Catasto terreni ha inizio col giorno stabilito dal decreto ministeriale, da emanarsi ai sensi dellarticolo 141 del regolamento 8 dicembre 1938, n. 2153. Con lo stesso giorno cessano le operazioni intese a mantenere al corrente i catasti preesistenti, sia governativi che comunali, e la conservazione del Nuovo Catasto assunta dallapposita Sezione dellUfficio tecnico erariale competente.
2. Consegna degli atti agli Uffici per la conservazione del nuovo catasto. Almeno quindici giorni prima della data stabilita dal decreto ministeriale di cui al paragrafo precedente, lUfficio tecnico del catasto provvede alla pubblicazione, nei modi consueti per gli atti ufficiali, di un manifesto conforme al mod. 9. Della avvenuta pubblicazione da contemporanea comunicazione tanto alla Direzione Generale del Demanio, quanto alla competente Intendenza di Finanza, affinch sia richiamata lattenzione degli Uffici esecutivi sugli obblighi che loro incombono in ordine alla amministrazione dei beni immobili patrimoniali e sia provveduto alle eventuali opposizioni. Dispone inoltre per la regolare consegna al competente Ufficio tecnico erariale dei seguenti atti che costituiscono il catasto terreni, giusta lart. 41 del Testo Unico delle leggi sul nuovo catasto approvato con regio decreto 8 ottobre 1931, numero 1572: 1 La mappa particellare (ed il relativo repertorio per le mappe a fogli rettangoli). 2 II registro delle partite. 3 La tavola censuaria. 4 La matricola dei possessori, nonch, a sussidio di tali atti, dal prontuario dei numeri di mappa. LUfficio tecnico del catasto consegna inoltre allUfficio tecnico erariale tutti gli atti, documenti e registri che servirono per la formazione del Nuovo Catasto terreni, sia allUfficio tecnico del catasto, sia alle Commissioni censuarie. Presso lUfficio tecnico erariale medesimo vengono pure depositati, se esistono, gli atti del duplicato del catasto preesistente. Agli Uffici distrettuali delle imposte dirette, limitatamente ai Comuni della propria
circoscrizione, viene consegnata, per i servizi di loro istituto, una copia degli atti di cui ai numeri 1, 2, 4 e del prontuario dei numeri di mappa. Avvenuta la consegna, vietato, giusta lart. 5 del regolamento1, di asportare per qualsiasi motivo, dagli uffici nei quali sono conservati, gli atti, documenti e registri sopraindicati.
1
Quando alla citazione del regolamento non sussegue la data, sintende che si tratta del regolamento 8 dicembre 1938, n. 2153.
3. Verbali di consegna. La consegna deve farsi con appositi verbali, a ciascuno dei quali va annesso un elenco descrittivo (mod. 1 e 2) degli atti che passano in custodia dei singoli uffici. I verbali devono essere compilati in tre esemplari, da conservarsi uno presso lUfficio che effettua le consegne, uno presso lUfficio che le riceve, ed uno da trasmettersi alla Direzione generale del catasto e dei servizi tecnici erariali. Si provvede con verbali consimili quando avvenga la sostituzione del Capo dellUfficio tecnico erariale, ovvero del titolare dellUfficio distrettuale delle imposte dirette.
4. Variazioni di possesso anteriori allinizio della conservazione. Per laggiornamento preliminare degli atti, lUfficio tecnico erariale prende in esame le domande di volture presentate, agli effetti dellantico catasto, nel periodo successivo alla chiusura dellattivazione del nuovo catasto e non ancora introdotte in questultimo. (Per conseguire lanzidetto fine anche nel caso particolare dellantico catasto ligure-piemontese conservato dai Comuni, gli Uffici comunali di quel compartimento sono tenuti a trasmettere le predette domande di volture allUfficio tecnico erariale competente, su richiesta di questultimo e mediante apposito elenco). In dipendenza degli atti traslativi allegati alle predette domande di volture, e degli eventuali documenti complementari, schiarimenti o indicazioni ( 7), che alluopo potr richiedere agli interessati, lUfficio tecnico erariale procede subito, per laggiornamento dei registri delle partite, alla compilazione delle occorrenti note di voltura mod. 13 secondo le norme date al 93. Tenuto presente che tali note, in analogia al disposto dellart. 16 (comma secondo) del regolamento, tengono luogo di domande di volture, lUfficio medesimo le inscrive nel protocollo mod. 7, le
enumera seguendo lordine progressivo annuale e le registra nel partitario. Le variazioni medesime saranno poi introdotte dallUfficio distrettuale delle imposte dirette, nella copia dei registri catastali che ha in consegna, in base alle stesse note di volture che gli vengono periodicamente trasmette dallUfficio tecnico erariale. Quando si tratta di variazione di possesso gi effettuata nel cessato catasto, si scrive sulla relativa nota di volture mod. 13, nello spazio per la regolare indicazione dellatto traslativo e dopo di questa indicazione, la dicitura Voltura gi eseguita nel precedente catasto ( 102). Nel caso poi che per un dato possesso si fossero verificate pi variazioni, queste semprech risultino gi eseguite nel catasto precedente, si inscrivono nella stessa nota di volture, e nel registro delle partite si omettono i trasporti intermedi; con avvertenza per che, tanto allo scarico quanto al carico, per il trasporto dalla ditta o dalle ditte intestate, a quella od a quelle dipendenti dallultima variazione di possesso, devono citarsi tutti gli atti traslativi che servirono di base alla redazione della nota di volture, aggiungendo la dicitura Volture gi eseguite nel precedente catasto. Nellesecuzione del lavoro si terr presente che il compito dellUfficio non quello di reintegrare nel nuovo catasto le ditte del preesistente, spesso complesse e non rispondenti allo stato di fatto, ma quello di aggiornarle nel senso di introdurvi tutte le mutazioni di possesso posteriori al periodo di attivazione o quelle che, per negligenza dei possessori, o per altre cause, non ebbero effetto nel nuovo catasto.
5. Obbligo ai possessori di chiedere lesecuzione nel nuovo catasto delle variazioni di possesso anteriori allinizio della conservazione. Le prescrizioni fatte agli Uffici tecnici erariali, ed agli Uffici comunali del compartimento ligure-piemontese, col paragrafo precedente, non esonerano i possessori dallobbligo di chiedere che sia resa regolare lintestazione dei loro beni, nel nuovo catasto, per tutte le mutazioni di possesso dipendenti da acquisti, permute, eredit, divisioni, ecc, che abbiano o non abbiano avuto effetto nel catasto cessato e comunque non siano state introdotte nei registri del nuovo catasto. Le richieste, anche orali, debbono farsi allUfficio tecnico erariale. I documenti che dovessero essere presentati a completamento degli atti traslativi gi allegati in copia alle domande di volture esibite sotto il regime del cessato catasto, si
restituiscono dopo fattone luso opportuno, ad eccezione delle dichiarazioni di corrispondenza di cui al 7, che vanno allegate alle note di volture. Esenzione dai diritti e dalla tassa di bollo per le volture gi domandate nel catasto cessato. Le volture del nuovo catasto sono esenti dai diritti catastali, di scritturazione, e dalla tassa di bollo, ogni qualvolta risulti che le relative domande di volture furono regolarmente presentate per la loro esecuzione nel cessato catasto.
6. Variazioni nello stato dei beni e nella loro rendita, anteriori allinizio della conservazione. Per tutte le denuncie di variazione nello stato e nelle rendite dei beni fatte dai possessori, o compilate dufficio, a tenore dellIstruzione sullattivazione, nonch per le variazioni denunciate, o scoperte, posteriormente alla chiusura dellattivazione, lUfficio tecnico erariale, eseguite, in occasione della prima verificazione periodica, le indagini e le verificazioni di suo istituto, compila i necessari stati di cambiamento. In base a questi stati le predette variazioni si introducono nei registri delle partite con opportune note di variazione ( 222).
7. Volture in base ad atti anteriori allinizio della conservazione. Dichiarazioni di corrispondenza. Gli Uffici tecnici erariali non hanno facolt di attestare la identit dei beni inscritti in catasti diversi. Quindi, per le volture da eseguirsi in base ad atti anteriori allinizio della conservazione, nei quali non risultino chiaramente accennati i dati caratteristici relativi al nuovo catasto, le parti sono tenute ad indicare i numeri di mappa nuova che si riferiscono ai beni trasferiti, mediante apposita dichiarazione di corrispondenza in carta libera e munita delle loro firme o di quella di persona da esse incaricata con delega scritta. In mancanza dellesibizione di tali dichiarazioni da allegarsi alle note di volture, lUfficio tecnico erariale provvede dufficio alla compilazione di esse, ma in tal caso le volture saranno eseguite per i soli effetti della conservazione del nuovo catasto, a sensi dellart. 128 del regolamento, apponendo nelle note di volture e nel registro delle partite lannotazione indicata al 91.
8. Estratti di mappa per i frazionamenti anteriori allinizio della conservazione. Per far introdurre nei registri del nuovo catasto le volture gi eseguite nello antico, il possessore pu richiedere, e lUfficio tecnico erariale deve rilasciare, per le particene a cui si riferiscono le volture e che devono subire frazionamento, un estratto della nuova mappa con la indicazione delle rispettive superfici e redditi. Tale estratto - esente dalla tassa di bollo e dai diritti catastali e soggetto al pagamento dei diritti di disegno2 e del prezzo di costo dello stampato - deve rilasciarsi nellapposito mod. 51 e deve contenere la seguente dichiarazione, scritta a mano o apposta con apposito timbro Si rilascia il presente estratto di mappa in esenzione della tassa di bollo e dei diritti catastali, da servire esclusivamente per tipo di frazionamento gi introdotto nel precedente catasto. Infine, nellestratto devono essere riportati quei punti, prossimi alle particelle da frazionare, che si giudicano atti a servire come capisaldi per il rilievo delle nuove linee dividenti, quali sono i punti trigonometrici, i termini di propriet o di confine comunale, gli spigoli dei fabbricati o di altre costruzioni stabili, ecc.
2
9. Frazioni di comune. Oltre che nel caso previsto dallart. 2 del regolamento, e quando vi sia lautorizzazione della Direzione Generale, per variazioni territoriali posteriori allinizio della conservazione, ammessa la separata conservazione del catasto per le frazioni di comune che sotto qualche legislazione degli Stati italiani preesistenti ottennero, nei riguardi finanziari, la separazione dal rispettivo capoluogo tanto per il patrimonio che per le imposte, e per le quali tale completa separazione fu conservata anche dopo la costituzione dello Stato Italiano. Il provvedimento relativo alla separazione dei patrimoni e al reparto delle attivit, contemplato dallart. 36 del Testo Unico 3 marzo 1934, n. 383, della legge comunale e provinciale, riflette esclusivamente le rendite patrimoniali e non pu estendersi alle entrate di diritto pubblico. Quindi il provvedimento stesso non implica la separata conservazione del catasto.
CAPO I. - INTESTAZIONI CENSUARIE3 10. Generalit sulle intestazioni censuarie. In catasto devono essere inscritte le persone, fisiche o giuridiche, titolari dei seguenti diritti reali di godimento dei fondi: 1 Propriet. 2 Enfiteusi. 3 Superficie. 4 Usufrutto, uso. 5 Oneri reali (censi, livelli, colonie perpetue, ecc). Non possono inscriversi in catasto i semplici affittuari, coloni o mezzadri a tempo determinato. Limitatamente ai nuovi enti censibili che si devono introdurre in catasto, ammessa lintestazione ai possessori di fatto.
3
Per agevolare il compito degli Uffici di conservazione si sono raccolte in questo Capo le diverse disposizioni emanate finora sulle intestazioni censuarie ed in appendice si sono esposte le formule principali di intestazione.
11. Partite distinte per i beni posseduti a diverso titolo. Allorquando una stessa persona, fisica o giuridica, possieda beni in diversa condizione di diritto, cio beni in assoluta propriet, beni indivisi con altri, beni soggetti a livello, beni in usufrutto, beni soggetti a diritti di superficie, ecc, si devono fare tante separate intestazioni quanti sono i diversi modi di possesso.
12. Categorie dintestazione. Per tener conto degli eventuali passaggi di beni dal catasto dei terreni a quello urbano e viceversa e per tenere in continua evidenza gli aumenti e le diminuzioni della superficie non soggetta allimposta fondiaria, ed avere la possibilit di esattamente controllare in qualsiasi momento non soltanto i redditi imponibili, ma altres la
superficie censita ed incensita di ogni Comune, sono aperte nel registro delle partite le sei speciali partite: a) Catasto dei fabbricati; b) Accessori comuni a pi fabbricati; c) Aree di fabbricati divisi in subalterni; d) Luoghi sacri pubblici; e) Acque esenti da estimo; f) Strade pubbliche. Queste sei partite speciali costituiscono altrettante categorie dintestazione ed in unione alla categoria Catasto dei terreni, formata da tutte le partite dei possessori, risultano riepilogate al capofoglio del partitario con i rispettivi dati di superficie ( 224).
13. Partite speciali. Nella partita speciale Catasto dei fabbricati si inscrivono i numeri di mappa e la superficie complessiva dei beni appartenenti al catasto urbano, (esclusi gli accessori comuni a pi fabbricati e le aree di fabbricati divisi in subalterni) senza indicazione dei possessori e dei redditi. Vi si comprendono anche le lettere maiuscole caratterizzanti gli oratori privati aperti al culto pubblico ed i sepolcreti privati che costituiscono particelle da numerarsi, nonch le lettere maiuscole distintive dei fari, semafori e lanterne di propriet dello Stato. Nella partita speciale Accessori comuni a pi fabbricati, si individuano coi numeri di mappa e con le singole superfici tutti i luoghi comuni (corti, anditi, accessi, forni, pozzi, aie di carattere stabile, ecc), a pi fabbricati, siano questi rurali od urbani. Nella partita speciale Aree di fabbricati divisi in subalterni vengono inscritte, colle rispettive superfici, tutte le relative particelle ciascuna col numero o la lettera maiuscola che la distingue. Nella partita speciale Luoghi sacri pubblici devono inscriversi singolarmente, con la loro lettera distintiva e con la rispettiva superficie, i fabbricati destinati allesercizio del culto, con le attinenze necessarie, vale a dire le chiese, i santuari, le cappelle e gli oratori quando non siano di propriet privata. Sono attinenze necessarie, anche se staccate dalla chiesa, il campanile, la sagrestia ed i sagrati.
Nella partita speciale Acque esenti da estimo si indica, per ciascun foglio di mappa, la superficie complessiva dei fiumi, torrenti, laghi, stagni e serbatoi di propriet pubblica, canali pubblici ed alvei dei canali maestri per la condotta delle acque, contemplati dallart. 18 del Testo Unico delle leggi sul nuovo Catasto approvato con regio decreto 8 ottobre 1931, n. 1572, e dallart. 89 del regolamento 12 ottobre 1933, n. 1539. Nella partita speciale Strade pubbliche si inscrive, sempre per ogni foglio di mappa, la superficie complessiva delle strade nazionali, provinciali, comunali e vicinali, delle piazze che servono loro di continuazione e sono destinate allo stesso uso. Nelle province dotate di mappe a numerazione continua, la superficie delle acque e delle strade pubbliche si inscrive nei registri delle partite complessivamente per Comune o per frazione di Comune a catasto separato4.
4
14. Modo di eseguire la intestazione censuaria. Beni posseduti in propriet o godimento assoluto da singole persone. Privati in genere. I beni posseduti a titolo di propriet o in pieno godimento da una persona fisica, che ne ha la libera amministrazione, sintestano alla medesima con lindicazione del cognome, del nome e della paternit. Quando una persona abbia pi cognomi, questi si scrivono con lordine con cui essa suole firmare. Sindicano anche i titoli di nobilt, accademici ed onorifici delle persone intestate, facendoli precedere allindicazione del nome. Qualora pi possessori avessero uguale il cognome, il nome proprio e quello del padre, si aggiunge la maternit, o il luogo di nascita, o la professione, o il soprannome, o qualunque altra indicazione che valga a distinguerli tra loro. Gli ecclesiastici che possiedono in nome proprio come privati si inscrivono colle loro qualifiche generiche prima del nome, senza indicazione del loro ufficio e della loro residenza speciale. Le donne si intestano sempre col cognome del loro padre, col loro nome e paternit. Se sono maritate o vedove lintestazione si completa col cognome del marito.
15. Beni posseduti in propriet o godimento assoluto da pi persone. I beni posseduti in comunione da pi persone fisiche o giuridiche per parti
10
determinate, ovvero per parti determinate solo astrattamente, cio per quote di propriet, di uso o di utilit, si intestano cumulativamente a tutti i comproprietari o compossessori. Lintestazione perci consiste nello scrivere luno dopo laltro i condomini, siano essi persone fisiche o giuridiche, indicando ciascuno di essi colle proprie caratteristiche. Lordine da seguire quello decrescente delle rispettive quote: ove queste non siano determinate, quello alfabetico, o quello dellet se trattisi di fratelli e sorelle. Sono rigorosamente vietate le intestazioni generiche, come: eredi Toschi; fratelli Rossi; Fanti Giovanni e figli; ma occorre sempre specificare quali siano gli eredi Toschi; i fratelli Rossi, i figli di Fanti Giovanni, ecc.
16. Compossessori a titolo di promiscuit (art. 7 del Testo Unico delle leggi sul nuovo catasto approvato con R. decreto 8 ottobre 1931, n. 1572). Qualora sullimmobile coesista il possesso, da parte di pi persone, di diversi diritti reali di godimento dei frutti o di alcune specie di essi o di altra utilit del suolo o del soprassuolo, la intestazione indicher come compossessore ciascun titolare dei suddetti diritti, specificandone le relative consistenze (natura e grado). Come primo o primi intestatari si trascriveranno i possessori del suolo.
17. Propriet, o diritto di dominio diretto, distinti dal possesso, o diritto di godimento. a) Livellari ed enfiteuti. Per i beni posseduti da persone fisiche o giuridiche a titolo di livello od enfiteusi, sia perpetua od a tempo determinato, nel caso che il canone sia stabilito in una somma fissa di denaro o in una quantit determinata di derrate, lintestazione deve farsi in via principale ai livellari od enfiteuti col loro cognome, nome e paternit, ed in linea secondaria al direttario, o dmino, o dmino eminente. Nel caso invece che la prestazione annua sia stabilita in una determinata quota parte dei prodotti del fondo, lintestazione deve farsi in via principale al direttario ed in linea secondaria al livellano; nella intestazione verr specificato il riparto dei prodotti ed ogni compossessore sar tenuto al pagamento della propria quota dimposta fondiaria in base al riparto dei redditi, che si esegue tenuto anche conto degli oneri. b) Usufruttuari ed usuari. I beni appartenenti ad una persona e vincolati ad usufrutto, o diritto duso, a favore di
11
unaltra, si intestano, in via principale, allusufruttuario od usuario, indicandone il cognome, nome e paternit, e di seguito si aggiunge la qualificazione di chi ha la nuda propriet. Nella intestazione deve sempre risultare la durata dello usufrutto, o delluso, se a tempo determinato. Nel caso di usufrutto parziale la intestazione principale si fa al proprietario, sempre che lusufruttuario non abbia diritto al godimento della rimanente parte della propriet, nel qual caso lintestazione principale si fa allusufruttuario parziale, proprietario per il resto. Eguale norma vale per il caso del diritto duso limitato ad una parte dei frutti del fondo. In una stessa ditta non compatibile la coesistenza dellusufrutto totale e di usufrutti parziali. Il diritto di un usufruttuario parziale sempre subordinato alla cessazione dellusufruttuario generale e non pu quindi tenersi in evidenza nel catasto, imperocch non trattasi di un diritto reale; invece il Procuratore del registro che, agli effetti delleventuale trasferimento di usufrutto, deve prenderne nota nel campione dubbioso. Verificandosi la morte dellusufruttuario generale, si deve allora dare corso ad un nuovo trasporto censuario; e perci gli interessati sono tenuti a pagare i diritti di voltura relativi, a meno che questi diritti siano stati esatti al momento della successione al nudo proprietario, ed in ogni caso devono produrre allUfficio del Registro lapposita domanda di volture. c) Affittuario o colono perpetuo sul quale incombe lobbligo del pagamento dellimposta fondiaria, per intero. Per i possessi in affitto perpetuo e le colonie perpetue5 - sempre che il canone sia stabilito in una somma fissa di denaro o in una quantit determinata di derrate - la intestazione deve farsi in linea principale agli affittuari o coloni perpetui, le quante volte risulti che questi sostengono lonere della imposta fondiaria, ed in linea secondaria al proprietario. In sede di conservazione, su richiesta della parte, pu annotarsi il nome della persona o la designazione dellente che abbia diritti di propriet sui beni in questione e che sia stato omesso allatto della formazione del catasto. d) Colono perpetuo responsivo di una parte dei prodotti al proprietario. Per i possessi a colonia perpetua, costituiti come sopra, per i quali il proprietario fruisce di una determinata quota parte di tutti o di alcuni prodotti del fondo, lintestazione deve farsi in linea principale al proprietario ed in linea secondaria al colono. Inoltre nella
12
intestazione stessa verr specificato il riparto dei prodotti, ed ogni compossessore sar tenuto al pagamento della propria quota di imposta fondiaria.
5
Costituite anteriormente allentrata in vigore del Codice Civile 1865 e per le quali gli affittuari o i
coloni possono procedere ad atti di disposizioni, sia tra vivi che per causa di morte.
18. Possessore dellarea di un fabbricato appartenente ad altri. Se larea di un fabbricato appartiene ad un possessore diverso da quello del fabbricato, sindica prima il proprietario del fabbricato, poi quello dellarea.
19. Beni soggetti a diritto di superficie. I beni soggetti a diritto di superficie, in virt del quale si ha in perpetuo o almeno per lungo tempo, il pieno ed illimitato godimento della superficie, ossia dei prodotti del suolo e delle piantagioni e costruzioni sovra di esso esistenti, si intestano allutilista della superficie; ma a tale intestazione deve aggiungersi quella del proprietario del sottoposto fondo. I beni soggetti a diritto limitato di superficie, si intestano invece in prima linea al proprietario ed in linea secondaria allutilista; a questa qualifica deve aggiungersi la specificazione dellutilit goduta.
20. Persone in amministrazione. I minorenni, gli interdetti, gli inabilitati, gli assenti e simili, si inscrivono col loro cognome, nome e paternit, e con laggiunta del cognome e nome del tutore, curatore o amministratore. Nei casi di fallimenti i beni appartenenti al fallito si intestano al medesimo con laggiunta delle indicazioni relative al curatore nominato dal Tribunale civile.
21. Societ. I beni appartenenti alle societ semplici, di cui agli articoli 2251 e seguenti del Codice Civile, si intestano con la denominazione da esse adottata nel contratto sociale e con lindicazione della loro residenza. Per le societ in nome collettivo lintestazione deve comprendere la ragione sociale,
13
la sede della societ e la designazione di tutti i soci e delle quote a ciascuno spettanti, secondo le indicazioni dellatto costitutivo di cui allarticolo 2295 del Codice Civile e giusta lart. 29 del Regolamento. Per le societ in accomandita semplice lintestazione deve comprendere la ragione sociale e la sede della societ stabilita nellatto costitutivo, mentre per gli altri tipi di societ previsti dal vigente Codice Civile (societ per azioni, in accomandita per azioni ed a responsabilit limitata) deve indicarsi la denominazione sociale e la sede, stabilite nellatto costitutivo.
22. Persone giuridiche ed amministrazioni pubbliche. I beni appartenenti ad Opere pie, o a persone giuridiche in genere, legalmente costituite, si intestano allente colla precisa denominazione da esso adottata, e con lindicazione della sua residenza e dellamministratore, quando questo sia stabile, cio non muti di anno in anno.
23. Beni patrimoniali dello Stato. Le intestazioni dei beni patrimoniali dello Stato devono essere sempre fatte al Demanio dello Stato ricordando la rispettiva provenienza (Ramo guerra, per i beni destinati a caserma, ospedali militari, campi di tiro a segno nazionali; Asse ecclesiastico, patrimonio amministrato per conto del Ministero della Pubblica Istruzione; patrimonio amministrato per conto del Ministero dellIndustria e del Commercio, per le miniere; Demanio dello Stato per i beni delle eredit vacanti, devoluzioni per debito dimposta, ecc.) mediante annotazioni sul registro delle partite e sulla tavola censuaria di contro ad ogni numero. Le foreste demaniali, ed in genere i terreni ed i fabbricati gestiti dalla speciale Azienda istituita con la legge 2 giugno 1910, n. 277 e trasformata con regio decretolegge 17 febbraio 1927, n. 824, convertito nella legge 16 giugno 1927, n. 1275, si intestano allapposita Ditta Demanio dello Stato (Azienda di Stato per le foreste Demaniali).
24. Ferrovie e tramvie. Case economiche per i ferrovieri. A norma dellart. 822 del vigente Codice civile fanno parte del Demanio pubblico dello Stato le strade ferrate di propriet dello Stato (vedi 28).
14
I terreni e i fabbricati che costituiscono le linee ferroviarie di propriet privata esercite dallo Stato vengono intestate al Demanio dello Stato (Ramo ferrovie) concessionario della linea... di propriet di... quando le imposte sono a carico dello Stato; al proprietario della ferrovia quando le imposte devono essere, per convenzione, pagate dal proprietario. Le linee ferroviarie e tramviarie in sede propria, non esercite dallo Stato, si inscrivono al nome di chi ne tiene lesercizio, con laggiunta del nome dellente proprietario, ove questo non sia anche lesercente. I beni immobili acquistati dallAmministrazione delle Ferrovie dello Stato in relazione alla legge 14 luglio 1907, n. 553, per la costruzione di case economiche per i ferrovieri - se terreni - ovvero per essere adibiti a tale scopo - se fabbricati - si intestano a Demanio dello Stato (Ramo ferrovie) Case economiche per i ferrovieri.
25. Amministrazioni autonome dello Stato. I beni demaniali occupati allatto della costituzione dellAzienda autonoma delle Poste e Telegrafi, di cui al regio decreto-legge 24 aprile 1925, n. 520, si intestano a: Azienda Autonoma delle poste e telegrafi, usuaria, e Demanio dello Stato, proprietario; quelli occupati posteriormente alla data di costituzione si intestano: Azienda Autonoma delle Poste e Telegrafi. I beni demaniali assegnati allAzienda autonoma dei Monopoli di Stato, costituita con regio decreto-legge 29 dicembre 1927, n. 2452, che alla data del 1 luglio 1928 erano in consegna alla detta Amministrazione, si intestano a: Azienda autonoma dei Monopoli di Stato. I beni immobili di propriet dellAzienda di Stato per i servizi telefonici si intestano a: Azienda di Stato per i servizi telefonici. I beni eventualmente rimasti patrimoniali, passati alla Azienda Nazionale Autonoma delle Strade Statali, si intestano a: Azienda Nazionale Autonoma delle strade statali, usuaria, e Demanio dello Stato, proprietario. I beni immobili in uso alle Universit ed agli Istituti superiori, si intestano a: Universit di... (o Istituto Superiore di...), usuario e Demanio dello Stato, proprietario.
15
26. Pertinenze idrauliche di 2a categoria e di 3a categoria. I beni costituenti le opere e pertinenze idrauliche di 2a categoria e di 3a categoria (gli argini, i ripari, e in taluni casi le golene) nonch i loro accessori (case cantoniere, case per uffici, magazzini idraulici, ecc), acquistati o costruiti e mantenuti a cura e spese dello Stato, si intestano rispettivamente alle partite: Demanio pubblico dello Stato (per opere idrauliche di 2a categoria) o Demanio pubblico dello Stato (per opere idrauliche di 3a categoria). Quando sia legalmente costituito lo specifico Consorzio idraulico di 2a o di 3a categoria ed inoltre si tratti di beni che, a termini di legge, siano stati formalmente consegnati al Consorzio perch ne abbia la manutenzione e lamministrazione col godimento delle relative rendite, i beni stessi sintestano, per assimilazione, al nome del Consorzio idraulico quale usufruttuario ed al Demanio pubblico dello Stato come proprietario. Parimenti, i beni costituenti le pertinenze delle bonificazioni di competenza dello Stato, si intestano alla partita Demanio pubblico dello Stato (per le opere di bonifica); e dopo la consegna al Consorzio di manutenzione, si intestano al nome del Consorzio di bonifica, quale usufruttuario, ed al Demanio pubblico dello Stato, come proprietario.
27. Beni del Fondo per il Culto. Debbono essere intestati alla Amministrazione del Fondo per il Culto i beni immobili provenienti dalla applicazione delle leggi eversive dellAsse ecclesiastico, nonch quelli che traggono origine dalla gestione patrimoniale, ad esempio per effetto di espropriazione forzata dei debitori del Fondo per il Culto (art. 77, lett. d del regolamento).
28. Beni di pubblico Demanio dello Stato. Formano oggetto di separate partite, a seconda del Dicastero che le amministrai i beni del Demanio pubblico che costituiscono particelle catastali soggette o meno a stima, e quindi da individuarsi con numeri o con lettere maiuscole. Si intestano cos al Demanio pubblico dello Stato (Ramo Guerra) oppure al Demanio pubblico dello Stato (Ramo Marina) le aree occupate dalle fortificazioni, dalle piazzeforti marittime e dipendenze relative cui sovraintendono le dette due Amministrazioni; al Demanio
16
pubblico dello Stato (Ramo Marina mercantile) gli arenili, le spiagge del mare, ecc; al Demanio pubblico dello Stato (Ramo Aeronautica) gli aeroporti, gli aeroscali, i campi di aviazione e di fortuna e tutti gli edifici e le opere in essi esistenti in quanto ne facciano parte integrante o non ne possano essere separati senza menomarne la funzionabilit; al Demanio pubblico dello Stato (Ramo tratturi) i tratturi, tratturelli, bracci e riposi, di cui al regio decreto 30 dicembre 1923, n. 3244; al Demanio pubblico dello Stato (Ramo ferrovie) le strade ferrate con le scarpate ed i fabbricati annessi; al Demanio pubblico dello Stato (Ramo strade) le scarpate delle strade statali e le case cantoniere annesse alle strade stesse; infine alla ditta generica Demanio pubblico dello Stato i rimanenti beni di pubblico demanio, come le strade sommit d argine di 2a e di 3a categoria concesse precariamente ad uso pubblico ( 196), le spiagge dei laghi, i monumenti nazionali, ecc. I beni di pubblico demanio accordati in concessione precaria si allibrano alla ditta Demanio pubblico dello Stato (N. N. concessionario precario), quando trattasi di terreni ridotti a coltura e censiti in conseguenza, ovvero alla ditta N. N. (concessionario precario dellarea), per il fabbricato e Demanio pubblico dello Stato, per larea, se trattasi di zone sulle quali i concessionari abbiano fatto costruzioni. Ci in via eccezionale, al solo scopo di mettere in evidenza i singoli concessionari onde facilitare lesazione dellimposta direttamente dai medesimi, e nellintesa che per lintroduzione, il cambiamento o la cancellazione del nome del concessionario nelle ditte della prima specie, non si potranno eseguire volture, ma semplici annotamenti ( 114).
29. Intestazioni speciali. I viali ed i Parchi della Rimembranza, le fontane, le piazze e gli altri luoghi pubblici, indicati con lettere maiuscole, che non possono unirsi alle strade o non siano da considerarsi come continuazione delle medesime, si inscrivono, a seconda dei casi, alla partita del Comune, della Provincia o del Demanio pubblico dello Stato. I cimiteri si intestano allEnte possessore, e cio a: Comune di . . ., ovvero a: Comunit Israelitica di . . ., ecc. Le autostrade si inscrivono con la denominazione di Autovia in sede propria intestandole agli enti che risultino averne il possesso e lesercizio in base ad atti notarili regolarmente registrati.
17
30. Beni di cui non si conoscono i possessori. I beni dei quali non si possono conoscere i possessori vengono provvisoriamente intestati al Demanio dello Stato giusta quanto dispone il quarto alinea dellart. 7 del Testo Unico delle leggi sul nuovo Catasto approvato con regio decreto 8 ottobre 1931, n. 1572.
31. Beni in contestazione. Agli effetti dellart. 7 del testo unico suddetto, i possessi contestati devono intestarsi al possessore di fatto, con annotamento del possessore contestante. In sede di conservazione non ammesso lannotamento di contestazione, se non per i nuovi enti censibili che si introducono in catasto, e salvo il disposto del 114.
CAPO II. - DELLE VOLTURE - GENERALIT 32. Volture. Passaggi. Note di volture. Trasporti. Per voltura catastale sintende il complesso delle operazioni necessarie per tenere in evidenza, nei registri delle partite, i passaggi, ossia le mutazioni che avvengono nelle persone di coloro i quali hanno la propriet, il possesso, il godimento dei beni immobili, e negli altri rapporti legali indicati dalle intestazioni inscritte in detti registri. Ad ogni domanda di volture si da corso mediante la compilazione di una nota di volture, e con lesecuzione di uno o pi trasporti, vale a dire di uno o pi movimenti di scarico e carico. Tali trasporti non possono per comprendersi in unica nota di volture nel caso in cui si tratti di trasferimenti di diversa natura, aventi cio diversa motivazione. Le volture riguardano, a seconda dei casi, o la intestazione principale dei possessori obbligati al pagamento dellimposta fondiaria, oppure lintestazione secondaria delle persone fisiche o giuridiche, che hanno soltanto la nuda propriet o il dominio diretto, o altri diritti reali soggetti alla inscrizione in catasto.
18
33. Quando si fa luogo a voltura. In massima si fa luogo a voltura tutte le volte che il possesso, la propriet, o il godimento di una particella o di parte di essa, cessi di appartenere alla persona fisica o giuridica che ne intestata in via principale o secondaria e passi ad altra persona per atti traslativi o dichiarativi della propriet o di altri diritti reali. La voltura si eseguisce con lindicazione dello scarico fatta nella partita in cui sono iscritti i beni oggetto del trasferimento e con liscrizione dei beni stessi ad unaltra partita gi aperta o da aprirsi come nuova. Non si possono omettere i passaggi intermedi, salvo le eccezioni indicate allultima parte del 40 e salvo i casi di cui al 91.
34. Patto di riscatto ed altre condizioni risolutive della vendita. Il patto di riscatto convenzionale di cui agli articoli 1500 e susseguenti del Nuovo Codice Civile e le condizioni risolutive in genere del contratto non esimono mai dallobbligo della voltura al nome dellacquirente. Tale obbligo non cessa neppure nel caso di vendita con patto che la cosa venduta non passer in pieno dominio o possesso legale dellacquirente se non dopo il pagamento del prezzo.
35. Comunione di beni. Nel caso di comunione di beni si fa luogo a voltura quando si tratti di eliminare dallintestazione un possessore in essa compreso, o di aggiungetene uno nuovo.
36. Beni non iscritti in catasto. Quando avvenga il trasferimento di beni non ancora inscritti in catasto, prima di effettuare la voltura al possessore attuale, obbligatoria lintestazione al nome del precedente possessore. Per i beni non iscritti, ceduti dal Demanio dello Stato a privati, sintestano direttamente alla partita del nuovo possessore.
19
37. Volture per la correzione di errori imputabili alle parti. Nel caso di errori imputabili alle parti (primo comma dellart. 16 del regolamento) avvenuti nelle intestazioni catastali o nelle iscrizioni di beni alla partita di chi non ne sia proprietario o possessore, o nel caso di intestazioni accese nel nuovo catasto colla scorta di semplici notizie di fatto assunte sopra luogo dagli operatori catastali, a senso dellarticolo 54 del regolamento 12 ottobre 1933, n. 1539, ammessa la prova che il diritto di propriet o di possesso compete ad altre ditte, sempre quando vengano esibiti i titoli legali a corredo della relativa domanda per voltura di correzione. E per necessario il contraddittorio della persona intestata, al quale oggetto la domanda di voltura deve notificarsi alle parti che vi hanno interesse, assegnando loro un termine di 30 giorni per accettare le modificazioni o per dichiarare i motivi della eventuale opposizione. Sui ricorsi presentati in questa sede decidono in prima istanza le Commissioni censuarie comunali, ed in appello le Commissioni censuarie provinciali. Il termine per il ricorso e per lappello di 30 giorni, analogamente a ci che dispone lart. 125 del regolamento. Contro le decisioni pronunciate in appello dalla Commissione censuaria provinciale ammesso il ricorso alla Commissione censuaria centrale soltanto per questioni di massima o per violazione di legge. In mancanza di altro titolo legale per la correzione degli errori di intestazione o per la eliminazione di contestazioni di possesso, pu servire il consenso delle parti interessate, purch risulti da atto pubblico o da scrittura privata con firme autenticate da notaio od accertate giudizialmente.
38. Volture per la correzione di errori imputabili agli uffici. Le volture di correzione per gli errori nellintestazione catastale o nella inscrizione di beni alla partita di chi non ne sia proprietario o possessore, imputabili agli uffici di attivazione e di conservazione del catasto, e di cui parola nel comma secondo dellart. 16 del regolamento, sono eseguite in esenzione dei diritti, in base agli atti legali e ad una nota di volture conforme al mod. 13, redatta dallUfficio tecnico erariale. Nel caso di errori materiali nelle superfici o nelle rendite denunciati dai possessori ed
20
imputabili agli Uffici tecnici del catasto si osservano le norme date al 77, per le correzioni di errori emersi in seguito alla revisione dei tipi di frazionamento. Nel caso che gli errori sopra ricordati non siano denunziati dalle parti, ma scoperti dallUfficio tecnico erariale, gli interessati ne vengono informati con gli stessi procedimenti prescritti ai 231 e seguenti della presente istruzione.
CAPO III. - DELLA PRESENTAZIONE DELLE DOMANDE DI VOLTURE 39. Persone obbligate a chiedere le volture. Lobbligo di presentare le domande di volture incombe direttamente: a) ai notari, per gli atti stipulati col loro ministero e per le scritture private le cui firme siano state da essi autenticate; b) ai cancellieri giudiziali, per le sentenze che debbono essere registrate a loro cura; c) ai segretari o delegati di qualunque amministrazione o pubblico stabilimento, per gli atti fatti nellinteresse delle rispettive amministrazioni o stabilimenti; d) ai capi delle amministrazioni intervenuti alla stipulazione degli atti di cui alla lettera e), quando manchi il segretario o delegato; e) agli eredi, legatari, loro tutori o curatori, agli amministratori delleredit ed esecutori testamentari, per i trasferimenti in causa di morte; f) a coloro a cui favore lusufrutto, il lucro o la liberalit si devolve, nei casi di riunione dellusufrutto alla nuda propriet, di devoluzione di lucri dotali, e di avveramento delle liberalit subordinate alleventualit della morte; g) aglinvestiti dei benefizi o delle cappellanie, per i passaggi di usufrutto che hanno luogo nella presa di possesso di tali enti ecclesiastici; h) ed in generale a coloro che, per le disposizioni contenute nel testo unico delle leggi sulle tasse di registro, sono tenuti a curare la registrazione degli atti civili o giudiziali, o a fare la denuncia del trasferimento di beni immobili e di diritti reali soggetti ad inscrizione in catasto. Pertanto il procuratore del registro, come tenuto a provvedere alla denuncia di successione se non vi provvedano le parti, cosi tenuto a compilare la dipendente domanda di volture.
21
40. Passaggi intermedi. Le volture per i passaggi intermedi, di cui allart. 39 del regolamento, devono, di regola, essere chieste da coloro che presentano allUfficio del Registro la domanda per la voltura dipendente dallultimo trasferimento, esibendo alluopo gli atti traslativi riflettenti le mutazioni di possesso omesse in catasto. A norma dellart. 1 della legge 17 agosto 1941, n. 1043, ammesso che in mancanza di documenti dimostranti i passaggi intermedi sia prodotta dalla parte nel cui interesse chiesta la voltura una dichiarazione con la cronistoria di quei passaggi. In tale caso la voltura ha luogo ai soli effetti della conservazione del catasto e, tanto nella nota di volture quanto nel registro delle partite, si trascrivono i passaggi intermedi risultanti dalla dichiarazione contenente la cronistoria e, dopo lindicazione dellatto traslativo, si aggiunge lannotazione di riserva di cui al successivo 55. Nel caso che i passaggi intermedi risultino effettuati con regolari atti traslativi e i possessori interessati non si curino di esibirli, lUfficio tecnico erariale deve procurarseli e sostituirsi anche alle parti compilando la domanda di volture che presenter allUfficio del Registro per lapplicazione delle marche da bollo occorrenti. La spesa per dette marche anticipata dallUfficio tecnico erariale al pari delle altre spese indispensabili per la documentazione della domanda ( 87), sar poi ricuperata nel modo consueto con la regolare notificazione del verbale mod. 18. La prescrizione sopra accennata e leventuale procedura da parte dellUfficio tecnico erariale, devono essere rigorosamente osservate, affinch sia conservata senza interruzione la storia dei passaggi agli effetti specialmente del rilascio dei certificati storici, che sono preordinati a molteplici fini civili. Tuttavia nei casi di aggiudicazione allasta giudiziale, o di espropriazione per causa di pubblica utilit, in cui lacquisto avviene per sola virt di sentenza del magistrato, o di decreto di una pubblica autorit, allinfuori dellintervento e della adesione dellantico proprietario o di quello che figura inscritto in catasto, la voltura deve senzaltro effettuarsi a favore del nuovo possessore, salvo poi allUfficio tecnico erariale di curare leseguimento di Ufficio delle volture intermedie in confronto dei precedenti possessori.
41. Volture relative a terreni occupati nella costruzione di strade provinciali. I terreni espropriati per sede delle strade provinciali di serie, costruite a cura dello
22
Stato, col concorso nella spesa delle province interessate6, devono essere trasportati prima dalle ditte espropriate alla ditta Demanio dello Stato in base al decreto prefettizio di espropriazione, poscia dal Demanio alla Provincia in conseguenza della formale consegna dellopera costruita allAmministrazione provinciale.
6
La costruzione a cura dello Stato, delle strade provinciali di serie, venne disposta la prima volta con la legge 27 giugno 1869, n. 5147, relativa alla costruzione di strade nazionali e provinciali, nelle province meridionali continentali. Tale legge stabil la costruzione di strade provinciali divise in tre serie, a seconda della misura del concorso nella spesa, da parte dello Stato. Appartengono alla prima serie le strade da costruirsi per cura dello Stato, con concorso, nella spesa, per tre quarti dello Stato e per un quarto delle Province ; alla seconda serie le strade da costruirsi pure dallo Stato, ma col concorso di met della spesa ; e alla terza serie le strade da costruirsi a cura delle Province col sussidio dello Stato, per un terzo della spesa. Naturalmente le norme del presento 41 si riferiscono alle strade comprese nelle due prime serie suddette, costruite o da costruirsi a cura dello Stato.
42. Volture relative a terreni occupati per la esecuzione di opere idrauliche di 2a e 3a categoria. I terreni espropriati per la esecuzione di opere idrauliche di 2a e 3a categoria e di opere di bonifica di competenza dello Stato, debbono essere trasportati, in base al decreto di espropriazione o allatto di acquisto, alla partita Demanio dello Stato. Spetta agli Uffici del Genio civile di curare la registrazione del decreto di espropriazione e di presentare, in base ad esso o in base allatto di acquisto, la voltura catastale, e di denunziare agli Uffici tecnici erariali, i cambiamenti dipendenti dalla esecuzione delle opere per i passaggi dei beni costituenti le opere stesse alle partite speciali od alla partita Demanio pubblico dello Stato, mantenendo nel Demanio patrimoniale i relitti non occupati nella esecuzione delle opere. Ultimate le opere, quando di esse e delle relative pertinenze debba farsi, a termini di legge, la consegna ai Consorzi di manutenzione, la voltura al nome del Consorzio usufruttuario e del Demanio pubblico dello Stato proprietario, verr effettuata sulla base del verbale od atto di consegna, e lobbligo di presentare la domanda di volture incombe pure allUfficio del Genio civile a norma del precedente 39. Qualora per lesecuzione delle opere di cui sopra, le Amministrazioni si valessero dellistituto della concessione, affidando i lavori ai consorzi o ad altri concessionari, le anzidette procedure potranno essere affidate, dalla Amministrazione concedente,
23
con apposito patto, ai concessionari. In tal caso gli obblighi attribuiti agli Uffici del Genio civile dal presente paragrafo, passeranno ai concessionari, ma gli Uffici del Genio civile dovranno vigilare affinch questi obblighi siano assolti. Nel caso di opere che, eseguite a cura diretta dello Stato, siano consegnate ai Consorzi di manutenzione, col patto espresso che siano essi Consorzi a dover provvedere alle necessarie sistemazioni catastali, lobbligo attribuito agli Uffici del Genio civile, dal terzo comma del presente paragrafo (voltura a nome del Consorzio usufruttuario e del Demanio pubblico dello Stato proprietario), passa ai consegnatari, restando agli Uffici del Genio civile anche in questo caso la cura di invigilare affinch questo obbligo sia assolto.
43. Modulo per le domande di volture. Le domande di volture sono stese sopra un modulo a stampa (mod. 3) fornito gratuitamente dalla Amministrazione, e devono essere presentate allUfficio del Registro o delle successioni competente a registrare gli atti civili o giudiziali od a ricevere le denuncie dei trasferimenti che danno luogo alla voltura. Le domande devono presentarsi insieme con gli atti da sottoporsi alla registrazione, o con le denuncie anzidette. La pena pecuniaria comminata dal secondo comma dellart. 60 del Testo Unico approvato con regio decreto 8 ottobre 1931, n. 1572, modificato dalla legge 17 agosto 1941, n. 1043, e dal decreto legislativo 6 ottobre 1947, n. 1208, applicabile a chi avendo lobbligo di chiedere la voltura, a sensi dellart. 7 del regolamento, si rifiuti di stendere o di firmare la relativa domanda. Questa pu essere compilata dallesibitore anche allatto della presentazione dei documenti da registrare. Le domande di volture sono compilate sommariamente, distintamente per distretto dimposte e devono indicare: lufficio del registro o delle successioni a cui la domanda presentata; la qualit e natura del trasferimento in forza del quale si chiedono le volture catastali; la data della domanda; la persona del richiedente; i documenti posti a corredo della domanda. Il Procuratore del Registro cura che le domande di volture siano compilate
24
regolarmente, corredate dei documenti di cui al 47 e completate con lapposizione della data e del numero di registrazione, del titolo e con tutte le altre indicazioni richieste dallo stampato, coadiuvando ove occorra le parti.
44. Indicazione delle volture. Nella seconda pagina della domanda di volture, lUfficio che riceve latto o la denunzia, a mente dellart. 8 del regolamento, deve indicare distintamente le diverse volture cui la domanda da luogo, a norma degli articoli 69 e 70 del detto regolamento, inscrivendo di seguito tutte quelle riferentesi ad uno stesso comune, dopo di avere applicate ed annullate col bollo a calendario, sulla prima pagina della domanda stessa, le occorrenti marche per la tassa di bollo dovuta per ogni voltura7.
7
Si ritiene opportuno richiamare alcuni articoli della tariffa, allegato A, annessa al Testo unico di legge per le tasse di bollo, approvato con Regio decreto 30 dicembre 1923, n. 3269, con limporto della tassa attuale in seguito alle ultime variazioni disposte con Decreto-legge del Capo provvisorio dello Stato 11 aprile 1947, n. 242, in vigore dal 6 maggio 1947 : A)Art. 19. - Estratti dei libri o registri: per il primo foglio di carta bollata L. 4, ora L. 400 per ogni altro foglio di carta bollata L 3, ora L 400 B)Art. 106. - Istanze, petizioni e ricorsi in via amministrativa e stragiudiziale: a) ai Ministeri: carta bollata o marche per L 3, ora 400 b) agli Uffici governativi: carta bollata o marche per L 2, ora 400; c) per lesecuzione delle volture: marche per L 2, ora 400 C)Art. 111. - Certificati, dichiarazioni, attestazioni : per ogni foglio di carta bolla L 2, ora L 400.
45. Domande di volture compilate dufficio. I trasferimenti di beni immobili e di diritti reali ad essi relativi, per i quali il Procuratore del Registro procede dufficio alla liquidazione delle tasse e dei diritti catastali e di scritturazione od anche dei soli diritti catastali o di scritturazione danno luogo alla compilazione dufficio, per parte del Procuratore del Registro delle domande di volture da trasmettersi allUfficio Tecnico Erariale entro otto giorni dalla liquidazione predetta. Allorquando lUfficio Tecnico Erariale, in base alle domande di volture compilate
25
dufficio a sensi del comma precedente e alle denuncie ad esse allegate non possa eseguire le volture senza documenti od indicazioni supplementari, fa le pratiche necessarie per procurarli e, nel caso che queste riescano infruttuose, procede, per gli scopi dellart. 128 del regolamento, nei modi indicati al 91.
46. Elenco di trasmissione. La trasmissione delle domande di volture e delle copie od estratti dei relativi documenti allUfficio tecnico erariale competente deve esser fatta dal Procuratore del Registro con apposito elenco (mod. 5) in duplo, entro otto giorni dalla data della riscossione dei diritti catastali e di scritturazione, ed in ogni caso entro otto giorni al pi tardi dalla scadenza del termine stabilito dalla legge vigente per il pagamento dei diritti, ancorch il pagamento non sia avvenuto. Il Procuratore del Registro trasmette i documenti, anche se non siano regolari e debbano venir completati o rettificati a mente degli articoli 24 e 25 del regolamento, previa, in tal caso, laccertamento delle violazioni alla legge 17 agosto 1941, numero 1043. Dei verbali dinosservanze compilati il Procuratore del Registro ne da comunicazione allUfficio tecnico erariale.
CAPO IV. - DEI DOCUMENTI TRASLATIVI 47. Documenti da unirsi alle domande di volture. Alle domande di volture devono essere uniti: a) per i passaggi fra vivi: le copie o gli estratti in carta libera degli atti pubblici o giudiziali, o delle scritture private con sottoscrizioni autenticate da notaio o accertate giudizialmente, ed un certificato dal quale risulti la ditta cui in catasto iscritto ciascuno immobile da volturare e gli altri elementi che catastalmente servono ad individuare limmobile. Gli atti devono contenere la individuale designazione delle persone intestate e di quelle da intestare in catasto e la descrizione degli immobili e dei diritti reali che costituiscono loggetto delle volture, con lindicazione dei dati coi quali sono rappresentati in catasto e con esplicito riferimento al certificato catastale ed agli altri
26
atti esibiti dalle parti. Qualora non vi sia concordanza fra la ditta iscritta in catasto e quella dalla quale si fa luogo al trasferimento, alla domanda di volture devono essere pure unite le copie degli altri atti o documenti dimostranti i passaggi intermedi. Qualora manchino tali documenti, deve essere unita una dichiarazione della parte nel cui interesse chiesta la voltura dalla quale risulti la cronistoria di quei passaggi. In tale caso nella voltura si fa constare che la sua esecuzione avviene ai soli effetti della conservazione del catasto e senza pregiudizio di qualunque ragione o diritto. LUfficio Tecnico Erariale notifica la eseguita voltura alla ditta che risulta inscritta in catasto come possessore dellimmobile volturato. b) Per i passaggi in causa di morte: le copie o gli estratti in carta libera dei documenti che riguardano i beni immobili compresi nella successione, quando tali documenti esistano (il testamento e il relativo verbale di deposito, di apertura o pubblicazione; le dichiarazioni di rinuncia alleredit od a legati; le dichiarazioni di giacenza delleredit, ecc), un certificato catastale come alla lett. a), i documenti o la dichiarazione di cui alla precitata lett. a), nei casi di discordanza fra la ditta inscritta in catasto e quella dalla quale si fa luogo al trasferimento, ed un certificato (mod. 4), in carta bollata8 rilasciato dallUfficio del Registro al quale fu denunciata leredit, e contenente le indicazioni di cui allart. 13 del regolamento, con lavvertenza che anche nei casi di successione intestata, devono specificarsi le quote spettanti ai vari eredi9 Giova qui rilevare che il certificato mod. 4 non richiesto nel caso di successioni colpite dal termine di prescrizione di cui allo art. 86 della legge tributaria 30 dicembre 1923, n. 3270. In questo caso, non potendosi pretendere la presentazione della denuncia di successione, la voltura potr essere eseguita in base allestratto o alla copia dei documenti relativi alla successione e al certificato catastale dei beni che la costituiscono, certificato e documenti che dovranno essere posti a corredo della relativa domanda di volture da presentarsi al Procuratore del Registro, cui spetta laccertamento della prescrizione e lapplicazione della tassa di bollo e dei diritti catastali e di scritturazione. E ovvio che mancando nel prospettato caso il certificato di denunciata successione, occorre sia anche prodotto il certificato di morte del de cuius. Nel caso stesso, se trattasi di successione ab intestato al certificato catastale e a quello di morte del de cuius occorre sia aggiunto un atto di notoriet, ricevuto dal Pretore o da un notaio, da cui risulti la inesistenza della disposizione di ultima volont e lindicazione di coloro
27
ai quali devoluta per legge la successione. Quando infine gli interessati non si trovino in grado di presentare il certificato di morte, il che pu verificarsi nel caso di assenza dichiarata dal Tribunale, la voltura pu eseguirsi in base alla disposizione dellautorit giudiziaria, che ordina limmissione nel possesso temporaneo dei beni (art. 50 C. C.) ovvero in base alla sentenza di dichiarazione di morte presunta (art. 58 C. C). Nel primo caso la registrazione del trasporto nei registri delle partite avverr con la formula: Successione apertasi per assenza dichiarata dal Tribunale di . . . con sentenza del . . . ed immissione temporanea nel possesso dei beni disposta con Nel secondo caso si adotter la formula seguente: Successione apertasi il ... (data della morte presunta) per morte presunta dichiarata con sentenza del . . . del Tribunale di . . . registrata, ecc. c) Per la riunione dellusufrutto alla nuda propriet: le copie o gli estratti in carta libera dei relativi atti legali, o in mancanza di tali atti il certificato, in carta da bollo10 di eseguita denuncia, da cui risulti il pagamento della tassa di registro o di successione; nel caso di riunione dellusufrutto alla nuda propriet, nella denuncia si deve indicare la persona cui la nuda propriet appartiene attualmente; non occorre invece la descrizione degli immobili, ma basta indicare i singoli comuni ove sono situati i beni, se si tratti di beni rustici od urbani, e la ragione o latto in base a cui sorse il diritto dusufrutto da eliminarsi. d) Per i passaggi di usufrutto che hanno luogo nella presa di possesso dei benefici e delle cappellanie: oltre al certificato di eseguita denuncia di cui alla lettera e) latto di provvisione ecclesiastica, in originale ovvero in copia, in virt del quale linvestito si considera, agli effetti civili, immesso nel godimento dei beni immobili. La copia dellatto dovr essere rilasciata, in carta libera, dagli Uffici della stessa Autorit ecclesiastica che eman latto di provvisione. e) Quando i passaggi suddetti diano luogo a frazionamento di particelle: il tipo di frazionamento eseguito sopra un estratto autentico della mappa catastale, a norma dellart. 57 del Testo Unico approvato con regio decreto 8 ottobre 1931, n. 1572, modificato con la legge 17 agosto 1941, n. 1043. Gli estratti dei documenti accennati nel presente paragrafo, devono essere redatti nella forma legale.
28
Soltanto la copia letterale dellatto pubblico o lestratto, che copia testuale di una parte dellatto stesso, debitamente autenticati, possono far fede come loriginale (Codice civile, articoli 2714 e 2715). Adunque lestratto da allegarsi alla domanda di volture deve contenere: i due numeri di repertorio e di registro, fascicolo, matrice o protocollo del Notaio, lindicazione della natura dellatto, la data e il luogo di stipulazione, il cognome, nome e residenza del Notaio rogante e dei contraenti; gli articoli tutti dellatto che riguardano la propriet e le esatte caratteristiche catastali degli stabili che formano oggetto del contratto; il riferimento al certificato catastale ed agli altri eventuali atti allegati; la sottoscrizione; la data ed il numero di registrazione dellatto allufficio demaniale; la menzione delluso speciale cui lestratto esclusivamente destinato e lautenticazione del Notaio o la dichiarazione di conformit del Procuratore del registro.
8 9
Vedi nota 1.
Circolare 3 settembre 1920, n. 51174, della Direzione Generale delle Tasse e delle Imposte Indirette sugli Affari.
10
Vedi nota 7.
48. Legalizzazione delle copie degli atti. Le copie degli atti in base ai quali vengono fatte le domande di volture devono essere assoggettate alla formalit della legalizzazione, quando la sede dellUfficio tecnico erariale o della competente Sezione autonoma sia situata fuori del distretto del Consiglio Notarile al quale appartiene il Notaio che ebbe a rogare o ad autenticare gli atti stessi. Cos dicasi dei contratti che i Segretari dei Comuni e delle Province ( 53) rogano a norma degli articoli 89 e 142 del Testo Unico sulla legge comunale e provinciale 3 marzo 1934, n. 383, e dei quali occorre fare uso fuori della giurisdizione territoriale comunale o provinciale. La legalizzazione parimenti necessaria per gli atti provenienti dallestero; i diritti catastali e di scritturazione relativi alle volture dipendenti da tali atti devono essere pagati al momento della registrazione degli atti medesimi.
29
49 Atti di retrocessione o di vendita di beni devoluti allo Stato. E valido per la voltura, anche se sfornito della autenticazione delle firme, latto di retrocessione o di vendita di beni espropriati per debito dimposta, che sia stipulato dallUfficio esecutivo demaniale, con lintervento di altro funzionario che riceve latto (legge 26 gennaio 1899, n. 30). Atti di aggiudicazione di immobili patrimoniali dello Stato. E pure valido per la voltura, in capo agli aggiudicatari di immobili patrimoniali dello Stato, lestratto in forma esecutiva del verbale di asta approvato dalla autorit competente e rilasciato dallIntendenza di finanza (legge 24 dicembre 1908, numero 783). Provvedimento per il passaggio di beni dal Demanio pubblico al patrimonio dello Stato. Per i beni di pubblico Demanio che in seguito al prescritto provvedimento dei competenti Ministeri debbono essere considerati di demanio patrimoniale, si fa luogo al trasporto dalla partita intestata al Demanio pubblico dello Stato a quella del Demanio dello Stato mediante voltura ordinaria sulla base dello anzidetto provvedimento di passaggio. In mancanza dellaccennato provvedimento nessuno scarico ammissibile dalle partite allibrate al Demanio pubblico. Qualora pervengano domande di volture per alienazione di beni inscritti alle partite medesime, lUfficio tecnico erariale le ritiene ineseguibili e, con avviso mod. 16 da notificarsi al Procuratore del Registro, provoca dallAmministrazione demaniale la domanda di volture per il regolare trasporto al Demanio patrimoniale. Entro il 80 settembre di ciascun anno, nei modi prescritti dal Provveditorato Generale dello Stato con la circolare del 7 dicembre 1929, n. 3100 di protocollo, gli Uffici tecnici erariali dovranno comunicare ai competenti Uffici del demanio o del registro le variazioni interessanti i beni patrimoniali immobiliari.
50. Beni trasferiti in propriet allOpera Nazionale Combattenti. Le volture dei beni trasferiti in propriet allOpera Nazionale Combattenti vengono effettuate esclusivamente mediante la produzione di un esemplare della Gazzetta Ufficiale contenente il testo del provvedimento legislativo con il quale avviene lanzidetto trasferimento in propriet.
30
E necessario, per, che a tale esemplare sia allegato un certificato in carta libera od un qualsiasi altro documento dal quale risultino tutti gli estremi catastali dei beni da volturarsi.
51. Scritture private e verbali di conciliazione. Laccertamento giudiziale delle firme nelle scritture private, di cui allart. 12 del regolamento, non pu farsi in alcun caso dai Giudici Conciliatori. Sono invece titoli validi per le volture i verbali di conciliazione eretti avanti il Giudice Conciliatore, quando risultino adempiute le formalit del registro e pagati i diritti di voltura. Potranno anche ritenersi valide per le volture le sentenze relative a trasferimenti di immobili eccezionalmente emessi dai Giudici Conciliatori, sempre che tali sentenze siano state prima sottoposte alla registrazione.
52. Scritture private con firme non autenticate. Le scritture private con firme non autenticate o non accertate giudizialmente, non sono valide per lesecuzione delle volture. Allatto della registrazione di tali scritture, lUfficio del registro deve astenersi dal ricevere la relativa domanda di volture, e dal riscuotere i diritti catastali, avvertendo le parti che per conseguire la voltura indispensabile provvedere alla autenticazione delle firme. Per del trasferimento immobiliare risultante, il Procuratore del registro informa il competente Ufficio tecnico erariale entro otto giorni dalla data della registrazione della scrittura privata non autenticata, trasmettendo con elenco mod. 5 della presente istruzione un apposito estratto della scrittura. Quantunque manchi la domanda di volture, lUfficio tecnico erariale, a termini dellart. 24, del regolamento, invita le parti a regolarizzare latto, richiamando la loro attenzione sull importanza della formalit che si richiede per la regolare conservazione del catasto, e sulle facilitazioni alluopo accordate giusta il 132. Se le parti non ottemperano allinvito, lUfficio tecnico erariale prende nota del trasferimento per gli scopi dellarticolo128 del regolamento.
31
53. Contratti di vendita rogati da Segretari comunali, o provinciali, e da Segretari delle Opere Pie. Agli effetti dellart. 12, primo comma, del regolamento, i contratti di alienazione e di acquisto di beni immobili, di qualsiasi valore, rogati dal Segretario comunale nellesclusivo interesse del Comune e quelli rogati dai Segretari provinciali o capi di segreteria nellAmministrazione provinciale, sono parificati agli atti pubblici. Non sono da parificarsi agli atti pubblici quelli di alienazione rogati dai Segretari delle opere pie nellinteresse delle medesime e con lintervento dei Presidenti: questi atti, al pari delle scritture private, mancano del requisito necessario per servire alle volture fino a quando non vengano autenticati da notaio.
54. Passaggi subordinati a condizione sospensiva. Se gli atti sono vincolati ad una condizione sospensiva, si deve produrre la prova del suo adempimento a corredo della domanda di volture: lUfficio tecnico erariale perci tiene sospesa la voltura finch le parti, debitamente invitate mediante avviso mod. 16, non abbiano esibita detta prova. La mancanza dellautorizzazione del Giudice tutelare o del Tribunale (articoli 374 e 375 del vigente Codice Civile) in merito a contratti che riguardino beni immobili e per i quali risultino coinvolti interessi di minorenni, non pu considerarsi quale imperfezione determinante lineseguibilit della regolare voltura, quando nellatto traslativo non sia fatta espressa menzione che la mancanza stessa costituisce condizione sospensiva del contratto. Cos dicasi per qualunque atto di trasferimento soggetto alla formalit della approvazione della autorit tutoria per la natura della cosa o per la qualit delle persone.
55. Contratti di compra-vendita stipulati a mezzo di mandatari non muniti di regolare procura scritta. Quando venga presentata una domanda di volture dipendente da contratto di compravendita, nella stipulazione del quale il venditore o qualcuno dei venditori sia rappresentato da un mandatario non munito di regolare procura scritta, lUfficio tecnico erariale procede, anzitutto, secondo il disposto degli articoli 24, 25 e 100 del regolamento, allo scopo di procurarsi il necessario atto legale di consenso.
32
Riuscite infruttuose queste pratiche, poich per leseguibilit della voltura non occorrono ulteriori notizie, n laccertamento dello stato di fatto relativamente ai beni in trasferimento, lUfficio tecnico erariale ne dispone lesecuzione ai sensi dello art. 128 del regolamento. Nel frontespizio della domanda mod. 3 il Capo del predetto Ufficio appone la seguente dichiarazione: Si dichiara eseguibile a sensi dellart. 128 del regolamento la presente domanda di volture, nonostante che nellatto traslativo risulti non munito di regolare procura il mandatario del venditore signor Beninteso che nella nota di volture e nel registro delle partite, cosi allo scarico che al carico, dopo lindicazione dellatto traslativo si aggiunger la: ANNOTAZIONE - La voltura viene eseguita per i soli effetti della conservazione del catasto e senza pregiudizio di qualunque ragione o diritto. Invece nel caso di mandato ad acquistare, lUfficio tecnico erariale potr eseguire la regolare voltura anche quando lacquirente o qualcuno degli acquirenti sia rappresentato alla stipulazione del contratto da un mandatario con semplice incarico officioso, e cio non munito di procura scritta.
56. Passaggi per successioni testamentarie. Le volture dipendenti da successioni testamentarie vanno eseguite in conformit delle risultanze del testamento. Nel caso di successione in cui concorrano eredi testamentari e legittimari, quando dal de cuius siano stati comunque pretermessi, in tutto o in parte, i diritti di questi ultimi, alla domanda di volture devessere unito, oltre alle copie o agli estratti di cui alla lett. b) del 47, copia di atto regolare stipulato fra gli eredi predetti, od anche una semplice loro dichiarazione - che pu anche essere apposta sulla denunzia di successione - con cui siano riconosciuti i diritti di legittima, in tutto o in parte pretermessi nel testamento. E necessario per che da tali atti o dichiarazioni risulti esplicitamente che i legittimari pretermessi hanno reclamato i loro diritti, e che questi sono stati integralmente riconosciuti dagli eredi testamentari. Giova poi avvertire che le firme apposte dagli eredi negli atti e dichiarazioni anzidette devono essere autenticate da Notaio o da altro pubblico Ufficiale, salvo che
33
siano gi note al Procuratore del registro o vengano apposte alla presenza di lui, da persone a lui ben cognite. Quando in una successione testata vengono dal testatore assegnati dei legati in beni immobili, descrivendo questi con la semplice denominazione o con altre indicazioni atte ad individuarli per gli interessati, ma non sufficienti per lesecuzione delle volture, mancando i dati catastali, pu essere provveduto al completamento delle indicazioni catastali mancanti nel testamento con la denuncia di successione (art. 13, lett. e) del regolamento. Nel caso poi che nemmeno la denunzia di successione offra la possibilit di provvedere allassegnazione fra i singoli eredi o legatari, non rimane che lespediente dellintestazione cumulativa, salvo agli interessati di provvedere, mediante regolare atto di divisione, alle successive volture.
57. Passaggio del diritto di usufrutto. Nei casi di riunione dellusufrutto alla nuda propriet di regola necessario, agli effetti della voltura, il certificato di denunziata riunione; e per conseguenza le parti sono tenute in tutti i casi a fare al Procuratore del registro la denuncia voluta dallart. 79 della legge 30 dicembre 1923, n. 3269, e dallart. 54 della legge 30 dicembre 1923, n. 3270. Non occorre tuttavia la denuncia di riunione dellusufrutto alla nuda propriet, se la riunione stessa dipende da regolare atto fra vivi. Cosi pure nel caso di trasferimento, per successione, della nuda propriet allo usufruttuario, ha luogo una sola voltura e per lesecuzione di essa lUfficio del registro tenuto a trasmettere allUfficio tecnico erariale, oltre alla copia degli atti, il solo certificato di denunciata successione, non quello di riunione. Quando la tassa di consolidazione venga pagata anticipatamente, allo scopo di poter promuovere a suo tempo la voltura e la riscossione dei diritti catastali e di scritturazione nei casi di tardiva od omessa denuncia di consolidamento, necessario che i Procuratori del registro ne prendano nota mediante iscrizione di apposito articolo sul campione unico, per liquidare dufficio i diritti catastali e di scritturazione e compilare la necessaria domanda di volture.
58. Volture per concentrazione di usufrutto. Nel caso che un usufrutto parziale gravante su vari appezzamenti venga portato a
34
gravare su parte soltanto di essi non pu parlarsi n di cessazione dello usufrutto, n di consolidazione di esso con la nuda propriet; ma piuttosto di concentrazione, e lUfficio tecnico erariale quindi deve far luogo alla voltura in base soltanto allatto che trasforma il diritto di usufrutto, prescindendo dal certificato prescritto dallart. 15 del regolamento. Volture per accrescimento di usufrutto. Se risultando cointestati pi usufruttuari generali e per la morte di uno di essi la porzione di usufrutto del mancante non si consolidi con la propriet, ma per diritto di accrescimento contemplato dal testatore debba invece concentrarsi negli usufruttuari superstiti, si fa luogo alla voltura su domanda che le parti interessate sono tenute a presentare al competente Ufficio del registro ed in base al regolare atto di morte ( 146, ultimo comma).
59. Volture per trasferimento simultaneo dellusufrutto e della nuda propriet. Nel caso di simultaneo trasferimento ad un terzo tanto del diritto di usufrutto quanto della nuda propriet, pu verificarsi che lusufruttuario intervenga nellatto per cedere il suo diritto, mediante corrispettivo, al nudo proprietario, in modo che questo possa allineare al terzo la intera propriet: oppure che tanto lusufruttuario quanto il nudo proprietario cedano direttamente al terzo i loro rispettivi diritti. Nel primo caso, due sono le volture da eseguirsi, perch prima si verifica la consolidazione dellusufrutto colla nuda propriet e poscia il trasferimento della intera propriet allacquirente. Nel secondo caso invece, unica la voltura, perch si tratta di due trasferimenti che avvengono contemporaneamente ad una medesima persona e di due diritti che si riferiscono ad uno stesso immobile.
60. Imperfezione o insufficienza dei documenti allegati alle domande di volture. Per la insufficienza o limperfezione dei documenti prodotti a corredo delle domande di volture lUfficio tecnico erariale redige processo verbale a carico dei trasgressori, a norma dellart. 60 del T. U. 8 ottobre 1931, n. 1572, modificato dallart. 1 della legge 17 agosto 1941, n. 1043, e trasmette tale verbale allIntendente di Finanza per lapplicazione della pena pecuniaria da L. 250 a L. 10.000, a norma degli articoli 55 e seguenti della legge 7 gennaio 1929, n 4 e del decreto legislativo 5 ottobre 1947, n. 1208.
35
LUfficio tecnico erariale registra, in ordine cronologico, nel mod. 47 i verbali compilati, specifica nella colonna 6 la natura dellinfrazione e completa le registrazioni richieste dallo stampato man mano che riceve le decisioni dellIntendente. Alla fine di ciascun semestre, e non pi tardi del giorno 10 del mese successivo, lUfficio tecnico erariale trasmette alla Direzione Generale lelenco dei verbali redatti, indicando per ognuno il nominativo del trasgressore, la natura dellinfrazione e la decisione dellIntendente di Finanza. Alla fine di ciascun anno, insieme allelenco sopra indicato, deve essere comunicato alla Direzione Generale anche il numero dei verbali redatti negli anni precedenti, per i quali non sia ancora pervenuta la decisione dellIntendente di Finanza.
CAPO V. - DEI TIPI DI FRAZIONAMENTO 61. Presentazione dei tipi. I tipi di frazionamento da unirsi alle domande di volture, a sensi dellart. 57 del Testo unico delle leggi sul Nuovo catasto terreni, modificato dallart. 1 della legge 17 agosto 1941, n. 1043, sono eseguiti sopra estratti autentici di mappa separatamente per ogni comune amministrativo. I tipi di frazionamento riguardanti variazioni di possesso da introdurre nelle mappe riservate vengono eseguiti dufficio, a spese delle parti, nei modi indicati al 121. Gli interessati devono chiedere agli Uffici tecnici erariali, direttamente, o per mezzo di un Ufficio distrettuale delle imposte dirette della Provincia, gli estratti di mappa per la redazione dei tipi di frazionamento, e possono ottenere la revisione dei tipi stessi, prescritta dallart. 26 del regolamento, anche prima della stipulazione degli atti in base ai quali devono poi effettuarsi le volture. La consegna degli estratti deve farsi per il tramite degli Uffici distrettuali delle imposte dirette quando gli interessati non abbiano richiesta la consegna diretta od a mezzo di raccomandata con tassa a carico del destinatario. In un unico estratto di mappa si possono comprendere tutte le particelle da frazionarsi in dipendenza di uno stesso atto traslativo, o in dipendenza di pi atti, che riguardino la stessa partita dalla quale deve farsi il distacco, prescindendo da ogni limitazione sia riguardo al numero dei possessori, sia rispetto alla non contiguit
36
delle particelle medesime e alla loro ubicazione in diverse frazioni di uno stesso Comune amministrativo, avente catasto proprio (veggasi la eccezione al 79). A norma dellart. 20 del regolamento, il tipo relativo a volture per costruzione di strade e di altre opere pubbliche pu essere eseguito sopra un unico estratto Estratto autentico di mappa, anche se le particene da frazionarsi risultino situate in Comuni amministrativi diversi, purch appartenenti alla stessa circoscrizione distrettuale delle imposte dirette. Per la carta o tela necessaria alla formazione degli estratti autentici sui quali i tipi debbono essere eseguiti, per le modalit del rilascio degli estratti medesimi e per le norme relative alla tassa di bollo, stato provveduto ai 62, 63, 153.
62. Estratti di mappa per tipi di frazionamento. Il tipo di frazionamento, di regola, viene steso sul modello 51 fornito dalla Amministrazione, previo rimborso della spesa dello stampato ed il pagamento dei diritti di disegno. Sulla prima pagina del modello si applica la competente marca da bollo, a spese del richiedente. Qualora lo spazio disponibile del mod. 51 non risulti sufficiente per la compilazione dellestratto di mappa, lestratto stesso pu essere fatto su un foglio di carta trasparente o di tela lucida, in esenzione di tassa, da allegarsi al mod. 51 in modo da costituire un unico foglio con il predetto modello. Allo scopo di facilitare la produzione dei tipi, ammessa la autenticazione delle riproduzioni dei fogli di mappa eseguite e messe in vendita a cura della Amministrazione finanziaria ( 120). Tale autenticazione viene fatta mediante lapposizione sulla riproduzione di mappa della seguente dichiarazione: Si autentica la presente riproduzione di mappa per i nn. . . a scopo esclusivo di frazionamento, ed ai sensi degli articoli 57 e 59 del Testo unico approvato con regio decreto 8 ottobre 1931, n. 1572, modificati dalla legge 17 agosto 1941, n. 1043 e dal decreto legislativo 11 maggio 1947, n. 378. A tale dichiarazione si fa seguire la data, la firma dellIngegnere capo erariale ed il timbro dufficio. Le riproduzioni di mappa, autenticate, si allegano al mod. 51.
37
63. Modalit per il rilascio degli estratti di mappa a scopo di frazionamento. A termini dellart. 45 del regolamento la richiesta degli estratti di mappa di cui al 61, pu essere scritta o verbale. In entrambi i casi lUfficio tecnico erariale indica sul mod. 51, richiesto per la formazione dellestratto, il cognome, nome e recapito del richiedente, nonch il Comune, la Sezione di mappa ed i numeri o le porzioni di numero, dei quali deve comporsi lestratto da rilasciarsi. Per tutte le particelle costituenti lestratto, lUfficio tecnico erariale indica sul mod. 51 le caratteristiche di superficie, dei redditi e le relative tariffe catastali. Nel caso di rifrazionamento di particella, indica altres la prima lettera dello alfabeto che in unione a quella od a quelle gi adoperate precedentemente e per le quali si richiede lestratto, pu essere impiegata, colle susseguenti, per caratterizzare le porzioni che dovranno risultare dal nuovo frazionamento. Quando per la richiesta si riferisce a porzioni di particella risultanti da tipi gi esibiti per la revisione ma non ancora inscritte in catasto, lUfficio tecnico erariale, accertatosi che la relativa domanda di volture non sia in corso di esecuzione, avverte il richiedente che gli pu soltanto rilasciare lestratto dellintera particella, perch i tipi precedenti non ebbero regolare sanzione con atto legale. Se per speciali ragioni la richiesta viene confermata, lUfficio tecnico erariale potr segnare, a matita, sullestratto medesimo, le linee perimetrali delle porzioni domandate ed aggiungere in margine ogni altra indicazione ritenuta eccezionalmente opportuna. Accolta la richiesta e compilato lestratto, nel margine superiore della prima facciata del mod. 51, si appone il numero progressivo risultante dal registro mod. 8 (paragrafo seguente), la data, la firma dellIngegnere capo erariale ed il timbro dufficio.
64. Registro speciale degli estratti di mappa e delle domande di collegamento. Per tenere in evidenza gli estratti rilasciati per la redazione dei tipi di frazionamento, lUfficio tecnico erariale si vale del registro mod. 8 (veggansi i due; ultimi capoversi del 153). In questo registro annota anche le domande di collegamento presentate per la vidimazione, nonch le riproduzioni di mappa per le quali i privati richiedano lautenticazione.
38
Nel mod. 8 dovranno essere registrate allatto del ricevimento, in ordine cronologico ed in unica serie progressiva, tutte le richieste di certificati, copie ed estratti, a qualsiasi titolo presentate. Man mano che le richieste saranno evase, si completeranno le registrazioni richieste dallo stampato, tenendo presente che nelle colonne 6 a 10, 16 17, 20, 21 e 22 deve indicarsi la cifra 1, e non il numero progressivo delle richieste evase. Alla fine di ciascun esercizio finanziario verranno riportate nel registro relativo al nuovo esercizio tutte le richieste rimaste inevase, distintamente con numeri di ordine scritti con inchiostro rosso. Le richieste che giungeranno nel nuovo esercizio saranno registrate di seguito, dopo le precedenti, proseguendo la numerazione, che sar fatta per con inchiostro nero. I registri mod. 8, anche dopo la chiusura degli esercizi ai quali si riferiscono, continueranno ad essere tenuti in evidenza fino a che non siano stati registrati, a colonna 32, gli estremi delle rilevate dellUfficio del registro e non sia stato indicato, a colonna 14, il bimestre, nel quale sono stati liquidati i diritti di cui ai due ultimi capoversi del 153. Soltanto allora sul frontespizio del registro si apporr la dichiarazione Agli atti debitamente datata e firmata dallIngegnere capo erariale.
65. Individuazione delle nuove linee dividenti. Nei tipi di frazionamento, di cui al 61, le linee dividenti, da condursi in inchiostro rosso e da appoggiare ai capisaldi di cui al 8, devono essere determinate di posizione con misure prese sul terreno e da riportarsi in inchiostro rosso sul tipo. Le dividenti vanno precisate con la indicazione della natura delle linee stesse (muro, siepe, fosso, fila dalberi, ecc), e, qualora fossero individuate da termini di propriet, questi dovranno essere rappresentati sul tipo con lapposito segno convenzionale. Se una figura di mappa da dividere risultasse troppo piccola, e sul tipo di frazionamento non fosse possibile introdurre con sufficiente chiarezza le linee divisorie e le lettere subalterne caratteristiche, nonch le misure prese sul terreno, si unisce al tipo stesso uno schizzo di maggiori dimensioni, che pu essere fatto in foglio separato su carta esente da bollo.
66. Firma dei tipi. I tipi devono portare, a sensi dellart. 57 del Testo unico, modificato dallart. 1 della
39
legge 17 agosto 1941, n. 1043, le firme di un tecnico regolarmente iscritto nellalbo professionale della propria categoria (legge 25 aprile 1938, n. 897) e delle parti o, per esse, di persona, che pu essere il tecnico stesso, dalle parti medesime delegata. Dovranno per essere rifiutati i tipi che siano redatti da tecnici che in passato abbiano presentato due tipi di frazionamento errati. Le firme delle parti interessate non sono per necessarie nei seguenti casi: a) quando la compilazione e lapprovazione del tipo precedono la stipulazione dellatto traslativo; b) quando essendosi stipulato latto traslativo prima della compilazione del tipo11, risulti designato nellatto medesimo il tecnico al quale le parti convennero di affidare lincarico della dimostrazione del frazionamento. Spetta allUfficio tecnico erariale, a termini dellart. 21 del regolamento, di richiedere, quando necessiti, la firma degli interessati sul tipo, ovvero, nel caso di delegazione, la firma della persona delegata e la presentazione della delegazione, scritta dalle parti anche in carta semplice.
11
contravvenendo in tal caso alle prescrizioni dellart. 56 del T. U., modificato dalla legge 17 agosto 1941, n. 1043, con conseguente applicazione delle prescritte penalit.
67. Discordanza di figura fra il terreno e la mappa. Nel caso che la configurazione delle particelle da dividere ricavata dalla mappa non corrisponda alla configurazione delle medesime particelle rilevata sul terreno, le parti devono corredare la domanda di volture di un secondo tipo, in esenzione di tassa, nel quale siano riprodotte e quotate le particelle rilevate sul terreno e le dividenti. In ogni caso, quando manchi la corrispondenza fra la mappa e il terreno nella figura delle particelle cadute in frazionamento, obbligatorio per le parti di farne apposita e chiara annotazione sul mod. 51, presentato in appoggio della domanda di volture.
68. Discordanza di superficie. Analogamente a quanto si detto per la figura, ove il perito incaricato della esecuzione del tipo di frazionamento riscontri fra la superficie reale dellappezzamento e quella esposta in catasto qualche differenza, questa, se contenuta nei limiti della tolleranza, viene ripartita fra le diverse porzioni in ragione della superficie reale di ciascuna.
40
Nel caso che fra la superficie reale e quella esposta in catasto si verifichi una differenza superiore alla tolleranza, chi ha redatto il tipo la ripartisce nel modo suindicato, ma ne fa osservazione sul tipo stesso per norma dellUfficio tecnico erariale, cui riservata, a suo tempo, la correzione.
69. Distinzione degli appezzamenti risultanti dal frazionamento. A ciascuno dei nuovi appezzamenti risultanti dal frazionamento viene applicata in inchiostro rosso una lettera subalterna al numero originario. Le lettere si applicano alle singole porzioni di uno stesso numero in ordine progressivo da ovest ad est e da nord a sud. Quando una porzione di particella deve suddividersi in due o pi altre porzioni, una conserva la lettera primitiva, e le altre assumono ciascuna una nuova lettera, di seguito allultima gi impiegata. Se una figura di mappa, o sino dalla prima divisione (come suole talvolta avvenire specialmente per i fondi comunali), o per successivi frazionamenti, fosse divisa in tante parti che a rappresentarle non bastassero le lettere di un solo alfabeto, si ricorre alla combinazione della lettera a con un secondo alfabeto, a questo modo: aa, ab, ac, ecc. ed esaurito cos un altro alfabeto si procede ad identica combinazione della lettera b (ba, bb, bc,) e cos di seguito. Ai nuovi appezzamenti risultanti dalloccupazione di strade pubbliche o di acque si applicano provvisoriamente i numeri di mappa delle particelle pi vicine con laggiunta di un subalterno frazionario (1/2, 1/3, 1/4, ecc).
70. Dimostrazione del frazionamento. La dimostrazione del frazionamento deve essere fatta nella seconda facciata del mod. 51. Qualora lo spazio disponibile di detto modello non risulti sufficiente per la dimostrazione del frazionamento, lesposizione della superficie e dei redditi spettanti a ciascuna porzione delle particelle divise e lindicazione delle ditte a cui spettano le singole porzioni, pu essere proseguita sopra un foglio a parte, in carta libera, sul quale per dovr farsi menzione delluso cui esclusivamente destinato. La superficie ed i redditi dogni particella frazionata si dividono fra le porzioni della particella medesima per modo che le somme delle singole quote di superficie e dei
41
redditi assegnate a ciascuna porzione corrispondano, rispettivamente, alla superficie ed ai redditi totali della particella originaria, senza oltrepassare colle frazioni le centiare, o i centesimi di lira. Larea delle singole particelle viene arrotondata alla decina di centiare quando risulta superiore ad unara; per le particelle di estensione inferiore allara la superficie viene esposta fino allunit di centiara. La ripartizione dei redditi viene fatta in ragione di superficie, non ostante qualunque patto in contrario.
71. Frazionamento di fabbricali non divisibili in pianta. Pei fabbricati, che non si possano, o non convenga dividere in mappa, si ricorre ai numeri subalterni. I subalterni si applicano a cominciare dal piano terreno salendo ai piani superiori, numerando per ultimi i sotterranei. Quando occorra di suddividere un subalterno, una delle nuove porzioni conserva il subalterno stesso e le altre assumono quelli successivi allultimo precedentemente impiegato per lo stesso numero di mappa. Per il frazionamento dei fabbricati, quando non possa essere fatto risultare nella mappa, quando cio debba eseguirsi per subalterni, non occorre il tipo e quindi lestratto di mappa di cui allart. 57 del Testo Unico 8 ottobre 1931, n. 1572, modificato dalla legge 17 agosto 1941, n. 1043. In questi casi si fa uso del mod. 6, che va esente da tassa di bollo. A completamento di quanto contemplato in questo paragrafo e nei precedenti, servono le istruzioni impartite in materia con la circolare n. 217 del 1940, relativa alle Norme per la rappresentazione in mappa dei fabbricati e con la istruzione I del Nuovo catasto edilizio urbano.
72. Frazionamento di particella in piccole porzioni non rappresentabili in mappa. Talvolta avviene che per rettifica di confini di propriet, costruzione o sistemazione di strade e di canali, per acquisto della comunione di muri divisori, o per altre convenzioni speciali, siano presentate domande di volture riflettenti aree di pochi decimetri quadrati, ovvero striscie di terreno con larghezza minima, si da creare particelle catastali non rappresentabili in mappa neppure mediante sviluppi alla
42
maggior scala di 1:500 consentita dallart. 3 del Testo Unico, approvato con regio decreto 8 ottobre 1931, n. 1572. Per dare corso al frazionamento relativo a simili volture, si avverta anzitutto che se la particella dalla quale deve farsi il distacco della piccola porzione rappresenta un fabbricato, il frazionamento medesimo dovr essere eseguito in subalterni numerici, seguendo le norme date al paragrafo precedente. Quando invece trattasi di un terreno, il frazionamento in mappa ha quasi sempre carattere provvisorio, poich in seguito alla verificazione sopraluogo la porzione di particella, non rappresentabile nella scala normale, potr essere incorporata nella particella contigua, se la mutazione di possesso si avvera per rettifica di confini, oppure unita ad altre particelle e porzioni di particella per la formazione di nuove strade o canali. Ben di rado si verifica il caso dellassegnazione della piccola area ad un terzo possessore, di guisa che essa debba costituire particella a s. Ci posto, la rappresentazione del frazionamento di un terreno verr sempre eseguita nella mappa mediante appositi sviluppi in iscala adatta, da disegnarsi possibilmente negli spazi disponibili sui fogli di mappa e provvisoriamente a matita ( 73), con avvertenza che in detti sviluppi non occorrer riprodurre lintero mappale dorigine. Dopo la verificazione locale gli sviluppi che per le considerazioni sovraesposte si renderanno necessari saranno delineati in inchiostro: tutti gli altri si cancelleranno. In ogni caso, comunque la piccola porzione debba staccarsi da un fabbricato o da un terreno, in conformit di quanto si opera per i fabbricati non divisibili in pianta, non sar ritenuta necessaria la presentazione del tipo su estratto autentico della mappa, ma baster far uso del mod. 6 sul quale verranno precisate le indicazioni relative al frazionamento. Allo stesso mod. 6 dovr per sempre essere allegato dalle parti uno schizzo planimetrico, debitamente quotato, in cui siano chiaramente individuate le singole porzioni in trasferimento Per la ripartizione della superficie e dei redditi si terr presente quanto detto al penultimo ed ultimo alinea del 70.
73. Revisione dei tipo di frazionamento. LUfficio tecnico erariale, nellesemplare della mappa da esso conservato, introduce a matita le nuove linee dividenti servendosi delle misure indicate sui tipi di frazionamento; indi assodata la corrispondenza dei dati di superficie e dei redditi delle particelle cadute in frazionamento con quelli risultanti dai registri delle partite,
43
ed usando della mappa per la misura della superficie delle particelle risultanti, procede alla verificazione della ripartizione della superficie e dei redditi, esposta secondo le norme date al 70. Se trattasi di rifrazionamento, lUfficio, prima di approvare il nuovo tipo, si assicura che il precedente tipo di frazionamento abbia avuto effetto o non lo debba aver pi. In questo secondo caso risultando nullo il frazionamento precedente, e sempre quando latto traslativo venga stipulato dopo lapprovazione del tipo di frazionamento, lUfficio tecnico erariale corregge sul nuovo tipo le superfici ed i redditi errati, nonch le lettere subalterne inscrittevi: ci ad evitare duplicazioni o saltuariet nella serie alfabetica delle lettere caratteristiche subalterne. Dichiarazione di regolarit sui tipi. Ai tipi di frazionamento regolamentare redatti, lUfficio tecnico erariale appone, in calce alla seconda facciata del mod. 51, la data, il timbro dufficio e la firma del Capo Sezione.
74. Tipi inesatti e incompleti. Allorch per la mancanza od insufficienza delle misure di cui al 65, non torni possibile lintroduzione in mappa delle nuove linee dividenti, ovvero, quando risulti errata la ripartizione della superficie e dei redditi, lUfficio tecnico erariale invita il tecnico che ha firmato il tipo di frazionamento a curarne il completamento, o ad eseguire le debite correzioni in inchiostro rosso. Per queste correzioni le parti, o per esse il tecnico che ha redatto il tipo, sono tenute a fare sul medesimo la dichiarazione di accettazione. Qualora, nonostante linvito, il tecnico non proceda alla rettifica del tipo, entro il termine di trenta giorni, questa viene eseguita dallUfficio tecnico erariale a spesa del tecnico. Limporto di tali spese viene iscritto dal Procuratore del registro sopra apposito campione per operarne il recupero.
75. Superfici o redditi originari errati. Se in occasione della revisione al tavolo dei tipi di frazionamento, si riscontrassero errori nelle superfici originarie, eccedenti le tolleranze ammesse dal 12 dellIstruzione XVI oppure nei redditi originari, lUfficio tecnico erariale con la
44
scorta degli atti originali che sono a sua disposizione procede alla ricerca degli errori. Quando per la correzione di tali errori non vi sia luogo a compenso tra le superfici delle particelle cadute in divisione, estende lesame alle particelle contigue, anche se appartenenti a possessori estranei alla divisione stessa, per accertare se risulti la possibilit di compensare in tutto od in parte la variazione.
76. Verifica delle discordanze fra le figure di mappa ed il terreno. Nel caso che il possessore presentando il tipo denunci la discordanza fra la configurazione della particella rilevata sul terreno e quella risultante dalla mappa ( 67), lUfficio tecnico erariale procede alla verifica della costruzione della mappa servendosi degli eidotipi di rilievo. Se la correzione non possa effettuarsi al tavolino ed occorra accedere sul posto e sempre quando la correzione medesima non possa essere rinviata allepoca della verificazione periodica, lUfficio tecnico erariale invita le parti interessate alla visita locale.
77. Correzione degli errori riscontrati al tavolo nella verificazione dei tipi. Accertate le variazioni in base allesame fatto al tavolo o nella visita locale, lUfficio tecnico erariale registra le variazioni medesime nella tabella delle variazioni relativa al periodo in corso ( 220), compila lo stato dei cambiamenti ( 222), provvede a numerare le note di variazione delle quali risulta composto e ad introdurre tutte le modificazioni nei propri registri delle partite. Questo stato dei cambiamenti viene poscia unito alle note di volture, che lUfficio tecnico erariale trasmette, ai sensi dellart. 36 del regolamento, allUfficio distrettuale delle imposte dirette per laggiornamento dei propri atti. Analoghe operazioni sono da eseguirsi ogni qualvolta si riscontrino errori materiali nelle qualit e nei redditi delle particelle originarie. Quando latto traslativo sia gi stato stipulato coi dati erronei, lUfficio tecnico erariale deve ugualmente dar corso alle volture relative, seguendo le norme indicate nei due ultimi alinea del 221 per casi analoghi; con avvertenza che nella dichiarazione da farsi sul frontespizio della domanda di volture le parole dovute alla verificazione periodica dovranno essere sostituite dalle seguenti: per la correzione di errori materiali.
45
78. Notificazione delle variazioni. I risultati delle verifiche che portino variazioni nella superficie e nei redditi, qualora non coincidano con le variazioni indicate dalle parti, o interessino particelle non cadute in frazionamento, sono dallUfficio tecnico erariale, notificati a ciascun possessore allo scopo ed agli effetti dellart. 125 del regolamento. La notificazione alle parti si fa col mod. 11, secondo le norme prescritte dal Titolo IV, Capo V della presente Istruzione.
79. Tipo di frazionamento per figure di grandi dimensioni. Nel caso eccezionale della ripartizione di vaste particelle, appartenenti al Demanio dello Stato, a Comuni o ad altri enti morali o persone giuridiche, in numerose porzioni o lotti, potr essere concessa la formazione di un unico tipo di frazionamento, sebbene i relativi atti di traslazione non possano essere resi definitivi e le dipendenti domande di volture non siano presentate contemporaneamente n seguendo lordine alfabetico delle lettere subalterne preventivamente applicate per caratterizzare i lotti medesimi. La relativa autorizzazione dovr essere chiesta, volta per volta, alla Direzione generale del Catasto e dei Servizi tecnici erariali. Per la modalit dellesecuzione del frazionamento nel registro delle partite, veggansi i paragrafi 95 e 101.
80. Registro dei frazionamenti. I frazionamenti delle particelle in dipendenza dei tipi presentati dalle parti od eseguiti dUfficio si tengono in evidenza dallUfficio tecnico erariale mediante lo speciale registro mod. 12, giusta quanto prescritto dallart. 33 del regolamento. In detto registro, nel caso di erronea ripartizione dei redditi, sono lasciati a matita i dati relativi fintantoch, esperite le pratiche per la correzione, il tipo non risulti definitivamente approvato. Per i tipi di frazionamento redatti dufficio, ai sensi del penultimo alinea del 74, a colonna 19 del mod. 12 si riporta il numero dordine di riferimento al mod. 47.
46
CAPO VI. - DELLESAME DELLE DOMANDE DI VOLTURE 81. Protocollo delle domande di volture. LUfficio tecnico erariale (II Sezione), separatamente per distretto, registra le domande di volture, tanto quelle dei terreni quanto quelle promiscue, nel protocollo mod. 7, nello stesso giorno in cui le riceve dagli Uffici del registro e delle successioni. In questo protocollo registra pure le note di volture, che tengono luogo di domanda, compilate dufficio per correzione di errori di intestazione non imputabili alle parti, nei casi previsti dallart. 16 del regolamento ( 38) e per lintroduzione negli atti delle variazioni di possesso anteriori allinizio della conservazione. Contemporaneamente lUfficio verifica se la documentazione della domanda sia regolare e completa, e se il numero delle volture fu esattamente calcolato. II mod. 7 viene poi completato con la indicazione delle pratiche eseguite, a termini degli articoli 57, 57-bis, e 60 del Testo unico 8 ottobre 1931, n. 1572, modificati dalla legge 17 agosto 1941, n. 1043. Man mano che le domande di volture saranno definite, si completeranno le registrazioni richieste dal mod. 7, tenendo presente che nella colonna 18, quando ne sia il caso, deve farsi riferimento al mod. 47. Alla fine di ciascun bimestre, nelle colonne 12, 13, 14, 15, 16 e 17 si faranno i rispettivi totali e le cifre risultanti dovranno corrispondere a quelle che, bimestralmente, verranno esposte a colonna 12 del mod. 21 ( 99). Alla fine di ciascun anno solare verranno riportate nel mod. 7 relativo al nuovo anno tutte le domande di volture non definite, distinguendole con numeri dordine scritti con inchiostro rosso. Tali domande saranno riportate indicando solamente il numero dordine del registro precedente ed il comune cui si riferiscono. In detto modello saranno poi indicate le ulteriori pratiche svolte per la definizione delle domande medesime. I nuovi numeri dordine in rosso saranno anche indicati nelle annotazioni del modello dellanno precedente in corrispondenza dellindicazione delle relative domande. Le domande di volture che giungeranno nel nuovo anno saranno registrate in seguito a quelle numerate in rosso, proseguendo la numerazione in inchiostro nero.
47
82. Domande di volture per passaggi promiscui di terreni e fabbricati. LUfficio tecnico erariale provvede alla esecuzione delle volture limitatamente alla parte concernente i beni rustici. Le dipendenti note di volture - nelle quali viene stampigliata lindicazione: Compilata ad evasione di domanda di volture promiscue vengono trattenute dallUfficio tecnico erariale, unitamente agli eventuali tipi di frazionamento, per essere custodite insieme alle altre concernenti soltanto terreni. Le domande di volture originali (corredate dalle copie o dagli estratti degli atti) vengono subito inviate al competente Ufficio distrettuale delle imposte dirette, con elenco mod. 5, opportunamente adattato, compilato in doppio esemplare, per lesecuzione delle volture riguardanti il catasto dei fabbricati. Nel caso che i trasferimenti urbani diano luogo a frazionamento di beni, lUfficio tecnico erariale richiede a quello delle Imposte dirette copia delle relative partite - da redigersi sul mod. 324 Imposte - ed accertata la eseguibilit delle volture, anche per la parte urbana, comprende nella nota di volture, predisposta per i trasferimenti rustici, i trasporti occorrenti per laggiornamento della partita speciale del catasto dei fabbricati. I modelli 324, completati con gli elementi desunti dai tipi di frazionamento, vengono allegati alloriginale delle domande di volture, da trasmettere allUfficio distrettuale delle imposte dirette. Nei casi di domande promiscue che appariscano ineseguibili per la parte rustica, gli Uffici tecnici erariali dovranno, per leconomia del lavoro, richiedere subito agli Uffici distrettuali delle imposte dirette copia delle partite relative ai beni urbani, quandanche per questi ultimi non vi sia luogo a frazionamenti. Scopo della richiesta quello di accertare se lineseguibilit si verifichi anche per i fabbricati, in modo che - nel caso affermativo - possano abbinarsi i sopralluoghi occorrenti per i beni urbani e per i beni rustici.
83. Domande di volture di beni urbani con frazionamento di particelle. Quando il passaggio di propriet di beni urbani dia luogo a frazionamento di particelle, lUfficio distrettuale delle imposte dirette, accertata leseguibilit delle volture, predispone le necessarie note e le trasmette con i tipi di frazionamento all Ufficio tecnico erariale perch ne riscontri la regolarit. LUfficio tecnico erariale, riconosciuta la regolarit dei tipi di frazionamento,
48
compila - separatamente da quelle urbane - le note di volture occorrenti per l aggiornamento della partita speciale del catasto dei fabbricati, nelle quali cita il numero del protocollo mod. 7 dellUfficio distrettuale delle imposte dirette, seguito dalla indicazione: Imposte. Le predette note, corredate dei tipi di frazionamento, vengono numerate in unica serie progressiva con le volture dei terreni e le relative variazioni vengono introdotte negli atti catastali contemporaneamente alle altre variazioni del catasto rustico. Le note di volture urbane - predisposte dallUfficio distrettuale delle imposte dirette vengono, dallUfficio tecnico erariale, completate con i subalterni, numerici o letterali, o con numeri definitivi, e restituite, sollecitamente, allUfficio mittente, perch ne esegua la registrazione negli atti del Catasto fabbricati e le custodisca in atti.
84. Revisione dei tipi di frazionamento non verificati prima della stipulazione degli atti legali e sostituzione dei numeri definitivi alle lettere subalterne. Quando il passaggio di propriet dia luogo a frazionamento di particelle, lUfficio tecnico erariale, prima di eseguire le volture, verifica, a norma dellart. 26 del regolamento e nei modi indicati al 73, la regolarit del tipo di frazionamento. Quando i passaggi di propriet diano luogo a frazionamento di particelle, e quelle derivate non siano provvisorie, destinate cio ad essere, in sede di verificazione periodica, incorporate ad altre limitrofe o a costituire strade, canali, ecc. (ad esempio: mutazione di possesso per piccole rettifiche di confine, formazione di nuove strade, ecc.) lUfficio tecnico erariale, dopo avere accertata leseguibilit delle volture, sostituisce, nel tipo di frazionamento, alle lettere subalterne i numeri definitivi, susseguenti allultimo della serie del foglio. Per le volture ineseguibili in ufficio la sostituzione si effettua allatto della loro definizione. Delle sostituzioni effettuate lUfficio dovr darne comunicazione agli interessati, mediante avvisi mod. 11. Le note di volture relative a beni frazionati, ai quali siano stati assegnati numeri definitivi, si compileranno individuando le particene risultanti dai frazionamenti con i numeri definitivi. Tali numeri vengono tenuti in evidenza in appendici provvisorie del prontuario dei numeri di mappa ( 109) e nellappendice provvisoria della tavola censuaria ( 110).
49
Per i tipi inesatti od incompleti lUfficio tecnico erariale provvede conformemente a quanto si disse al 74.
85. Repertorio dei numeri di mappa aggiunti. I numeri di mappa aggiunti alla serie originaria vengono, dallUfficio tecnico erariale, elencati nel repertorio mod. 50, contrapponendo a ciascuno di essi la lettera ed il numero che individuano, per mezzo dei parametri, il quadrato, o frazione dello stesso, in cui si trova il numero aggiunto, nel foglio di mappa. I predetti quadrati, o le porzioni dei medesimi al margine dei fogli, saranno sempre individuati numerando a matita le ripartizioni verticali, determinate dai parametri del foglio, con numeri arabici progressivi da sinistra a destra, e contrassegnando le ripartizioni orizzontali con lettere in ordine alfabetico dallalto in basso.
86. Invito alle parti per il completamento dei documenti. Quando a corredo delle domande di volture presentate dalle parti allUfficio del registro o delle successioni, o a corredo delle domande compilate dufficio, ai sensi del 45, siano trasmessi documenti insufficienti od imperfetti, le parti vengono invitate, dallUfficio tecnico erariale, con avviso modello 46, da spedirsi aperto in franchigia postale, a presentare gli atti e i documenti complementari. Qualora le parti non ottemperino allinvito, la richiesta viene rinnovata mediante notificazione, agli interessati, a mezzo di messi comunali, di appositi avvisi mod. 16. Se i contribuenti, entro il termine di 30 giorni dalla notificazione di tali avvisi dimostrino di non essere in grado di riparare le imperfezioni, o di produrre i richiesti documenti, e ne facciano domanda anche orale, lUfficio tecnico erariale pu concedere la proroga strettamente necessaria, prendendone nota nel protocollo (mod. 7) e intanto sospende lesecuzione della voltura. Qualora di pi volture riflettenti un unica domanda, alcune risultino eseguibili e per le rimanenti occorra concedere alle parti una non breve proroga, onde possano provvedere alla rettifica dellatto traslativo od a presentare i documenti complementari ritenuti necessari, lUfficio tecnico erariale da corso alle volture eseguibili senza attendere la completa documentazione della domanda.
50
87. Spese anticipate di ufficio per la documentazione delle domande incomplete. Qualora le parti, nonostante linvito di cui al paragrafo precedente, non forniscano quanto loro richiesto, vi provvede lUfficio tecnico erariale, ponendo a carico delle parti le spese occorse, il cui importo viene iscritto dal Procuratore del registro sopra apposito campione per operarne il recupero (art. 57-bis e 60 del T. U. 8 ottobre 1931, n. 1572, modificati dalla legge 17 agosto 1941, n. 1043 e dal decreto legislativo 5 ottobre 1947, n. 1208). Le dette spese devono essere giustificate: 1 Con loriginale verbale mod. 18 corredato da un esemplare dellelenco indicativo mod. 28 della collezione demaniale. 2 Con le quietanze degli Uffici e dei notai, che rilasciano copie o estratti degli atti, pei quali sia occorsa una spesa.
88. Passaggi interessanti le categorie di intestazione: Accessori comuni, ecc. Aree di fabbricati divisi in subalterni - Luoghi sacri pubblici - Acque esenti da estimo - Strade pubbliche. Quando una domanda di volture riguardi particelle allibrate o da allibrarsi alle partite speciali Accessori comuni a pi fabbricati, Aree di fabbricati divisi in subalterni, Luoghi sacri pubblici, ovvero particelle di nuova formazione ( 59) da stralciarsi dalle Acque esenti da estimo, o dalle Strade pubbliche, lUfficio tecnico erariale registra nella tabella delle variazioni relative al periodo in corso ( 220) le conseguenti mutazioni di categoria, (con avvertenza che alle particelle stralciate dalle acque o dalle strade - da tenersi in evidenza per essere stimate in sede di verificazione periodica a norma del 175 - si applica la qualit provvisoria di (terreno di nuova formazione), compila lo stato dei cambiamenti ( 222), provvede a numerare le note di variazione delle quali risulta composto e ad introdurre tutte le modificazioni nei propri registri delle partite. Provvede poi alla compilazione e registrazione delle note occorrenti per la completa esecuzione della voltura domandata.
89. Passaggio dei fabbricati da un catasto allaltro. Per tutte le variazioni, eseguite o da eseguirsi nel catasto urbano, e dipendenti dagli accertamenti definitivi di nuovi enti urbani, o da sgravio dellimposta sui fabbricati,
51
lUfficio distrettuale delle imposte dirette compila uno Stato dei cambiamenti (mod. apposito numero 27) da trasmettersi allUfficio tecnico erariale almeno due volte allanno, cio allepoca della pubblicazione dei ruoli dimposta, principale e suppletivi (dicembre e giugno). La compilazione di questo Stato dei cambiamenti, da farsi per Comune o frazione di Comune a catasto separato, deve essere diligentemente curata dallUfficio distrettuale delle imposte dirette con speciale riguardo allesatta indicazione dei dati di consistenza per ciascuna costruzione o porzione di costruzione, assoggettata allimposta o dalla medesima esentata. I singoli piani ed il numero dei vani per ogni piano devono essere ben specificati, con lavvertenza di precisare, nella colonna delle annotazioni, se i vani indicati per il piano terreno riflettano lintero piano o solamente parte di esso. Devesi inoltre far menzione delle eventuali dipendenze (orti, giardini, ecc.) che, anche potendo avere una funzione propria, sono tuttavia da considerarsi come parte integrante del fabbricato. Nei riguardi delle caratteristiche di mappa, lUfficio distrettuale delle imposte dirette indica con la dicitura sul N. ... se trattasi di fabbricato non ancora segnato in mappa. Quando laccertamento o lo sgravio concerne soltanto una parte di fabbricato esistente in mappa, si limita a far seguire al numero di mappa, nella colonna dei subalterni, la parola del, spettando allUfficio tecnico erariale lapplicazione dei subalterni numerici o delle lettere subalterne, a seconda dei casi. Ricevuti gli Stati dei cambiamenti mod. n. 27, lUfficio tecnico erariale controlla e completa le caratteristiche di mappa indicate dallUfficio distrettuale delle imposte dirette tenendo presente quanto segue: a) degli accertamenti eseguiti per costruzioni non segnate in mappa prende opportuna nota, per operare il rilievo dei fabbricati nella prima verificazione periodica. Nel caso per che siano presentate le relative domande di stralcio dal rustico, lUfficio tecnico erariale eseguir le visite locali prima della chiusura delle scritture censuarie, procurando di abbinare le visite stesse con quelle occorrenti per la definizione delle volture ineseguibili; b) se laccertamento o lo sgravio riguarda una porzione di fabbricato esistente in mappa, pu darsi che in seguito a precedenti operazioni di campagna risulti effettuabile la divisione del numero originario con applicazione di lettere subalterne; quando ci non si avveri, lUfficio tecnico erariale procede alla provvisoria
52
individuazione delle parti del fabbricato aventi differente destinazione, applicando gli occorrenti subalterni numerici ( 71) e riservandosi di verificare sopraluogo, in sede di lustrazione, se torni possibile e conveniente lintroduzione in mappa della linea o delle linee divisorie. Per i terreni (aree urbane) da passarsi al catasto rustico e da stimarsi in sede di verificazione periodica, secondo il disposto dellart. 112 del regolamento, viene pure eseguito il trasporto alle singole partite dei possessori, applicando la qualit provvisoria di Area (gi urbana). Controllati gli Stati dei cambiamenti che riflettono il catasto urbano e comunicate allUfficio distrettuale delle imposte dirette le eventuali inesattezze riscontratevi, lUfficio tecnico erariale registra nella tabella delle variazioni in corso, le mutazioni dalla categoria Catasto dei terreni alla categoria Catasto dei fabbricati, o viceversa. Compila inoltre il necessario stato dei cambiamenti ( 222), provvede a numerare le note di variazione di cui risulta composto e ad introdurre tutte le modificazioni nei propri atti.
90. Domande di volture ineseguibili. Qualora non sia stato possibile eseguire le volture, nonostante le pratiche prescritte dai 86 e 87, le relative domande, corredate delle note di volture (mod. 13) predisposte con tutti gli elementi e le indicazioni che ne facilitino la definizione a norma dellart. 128 del regolamento, vengono riunite, distintamente per comune, in apposite cartelle per essere consegnate ai tecnici incaricati a definirle sopraluogo. La definizione sopraluogo delle volture ineseguibili si esegue - di regola - in sede delle operazioni di verificazione periodica. Al fine per di evitare laccumularsi di volture ineseguibili - quando se ne sia formato un congruo numero per una stessa localit o per localit vicine - lUfficio tecnico erariale dispone appositi sopraluoghi per la loro definizione.
91. Definizione sopraluogo delle volture ineseguibili. LUfficio tecnico erariale consegna al tecnico che si reca sopraluogo per la definizione delle volture ineseguibili le domande di volture con allegati i mod. 16, le relative note di volture (mod. 13) e, ove occorra, gli estratti di mappa (mod. 51) occorrenti per la redazione dUfficio dei tipi di frazionamento.
53
Lineseguibilit delle volture si verifica in generale: a) quando non vi sia concordanza tra la ditta iscritta in catasto e quella dalla quale si fa luogo al trasferimento ed alla domanda di volture non siano state unite le copie degli altri atti o documenti dimostranti i passaggi intermedi, od in loro mancanza, una dichiarazione della parte, nel cui interesse chiesta la voltura, dalla quale risulti la cronistoria di quei passaggi; b) quando latto traslativo risulti incompleto od inesatto rispetto alle caratteristiche di mappa relative ai beni oggetto della traslazione, se le parti non abbiano provveduto alla rettificazione dellatto; c) quando le parti siansi rifiutate di presentare il prescritto tipo, se trattasi di frazionamento di particella. Nei casi indicati alla lett. a) pu darsi che il tecnico riesca a raccogliere gli elementi e le notizie sufficienti per la regolare esecuzione delle volture e di procurarsi, ove occorrano (art. 25 del regolamento), i documenti indispensabili in base ai quali, ed a complemento dellatto traslativo allegato alla domanda, si possa provvedere dufficio: ci avverandosi, non necessaria la redazione di alcun verbale. Se i detti documenti non esistono - ad esempio quando trattisi di contratti verbali - il tecnico procede, sopraluogo, al solo accertamento del possessore o dei possessori di fatto dei beni, alla data dellatto cui si riferisce la domanda di volture, ed alla compilazione del relativo verbale (mod. 45), da firmarsi, quando sia possibile, dalle parti interessate, tra le quali, principalmente, le persone intestate in catasto od i loro aventi causa. Nella nota di volture - da redigere dal tecnico - e nel registro delle partite, oltre il passaggio cui latto si riferisce sar annotato quello dalla ditta iscritta in catasto alla ditta accertata in base allo stato di fatto, facendo altres esplicitamente risultare, quando ne sia il caso, che non si trascrivono i passaggi intermedi per mancanza degli atti legali che li documentano. Inoltre, in questi casi, ad evitare abusi ed ogni pregiudizio allErario per il mancato pagamento delle imposte di registro o di successione, lUfficio tecnico erariale trasmetter copia del verbale di sopraluogo allUfficio del registro, affinch, se del caso, possa procedere, come di suo istituto, per laccertamento e il recupero delle imposte suddette. Nel casi indicati alla lett. b) si deve sempre far luogo allaccertamento dello stato di fatto relativamente ai beni trasferiti ed alla compilazione dei verbali, mod. 45, da
54
firmarsi possibilmente da tutti gli interessati e dal tecnico erariale. Nei casi, infine, di cui alla lett. e) loperatore procede alle occorrenti misure sul terreno per compilare il tipo, secondo le norme date dal 92. Nei tipi di frazionamento compilati dufficio, il tecnico erariale fa apporre le firme degli interessati. Qualora le parti si rifiutassero di firmare il tipo, si eseguono egualmente le volture ai soli effetti della conservazione del catasto. Quando si rendano necessari i verbali, redatti sopraluogo, dal tecnico erariale deve essere apposta sul frontespizio della domanda di volture una esplicita dichiarazione di eseguibilit, del seguente tenore, seguita dalla firma dellIngegnere capo erariale che ne ha accertata la regolarit: Si dichiara eseguibile, a sensi dellart. 128 del regolamento, la presente domanda di voltura nonostante che nellatto traslativo...................................... Allegasi il relativo verbale di sopraluogo. Nelle note di volture e nel registro delle partite, dopo lindicazione dellatto traslativo, si citano gli estremi del verbale di sopraluogo e, tanto allo scarico che al carico, si aggiunge la seguente:
ANNOTAZIONE. - La voltura viene eseguita per i soli effetti della conservazione del catasto e senza pregiudizio di qualunque ragione o diritto.
Domande di volture ineffettuabili in modo assoluto. Qualora dopo diligenti indagini risulti evidente alloperatore lassoluta ineseguibilit della domanda di volture, nel frontespizio di essa lUfficio tecnico erariale dichiara le cause dellineseguibilit e la custodisce in apposita cartella, quale ineffettuabile in modo assoluto. Le eventuali domande di volture, che si presume siano state indebitamente presentate, e ci sia per materiale duplicazione, sia perch inavvertitamente compilate in dipendenza di atti non concernenti immobili o diritti reali inscrivibili in catasto, sia per altre cause di errore, dovranno anche essere esaminate sopraluogo, per indagare se le domande stesse non importino in realt qualche voltura della quale non abbiasi indizio mediante il semplice esame dei documenti allegati, oppure se la loro presentazione non sia dovuta ad omissioni o ad imperfezioni riguardanti la conservazione del catasto.
55
Anche per tali domande, se non diano luogo a voltura, lUfficio tecnico erariale fa esplicita dichiarazione sul frontespizio della ineseguibilit e provvede a custodirle nellapposita cartella, quali ineffettuabili in modo assoluto. Nel protocollo mod. 7 sar apposta una opportuna annotazione per tutte le domande di volture ineffettuabili in modo assoluto.
92. Tipi di frazionamento eseguiti dufficio. Liquidazione delle spese relative. Quando occorra provvedere dufficio alla redazione del tipo di frazionamento, a norma dellart. 25 del regolamento od alla rettifica del tipo, a norma dellart. 57 del Testo unico 8 ottobre 1931, n. 1572, modificato dalla legge 17 agosto 1941, n. 1043, lUfficio tecnico erariale, al fine di evitare spese eccessive per gli interessati, attender di avere un certo numero di tipi da eseguire nel comune o nei comuni limitrofi, ovvero attender la verificazione ordinaria per provvedere alla redazione o rettifica dei tipi insieme ad altre incombenze proprie dellUfficio. Il tecnico incaricato, in base alle risultanze dellatto traslativo, invita le parti, od i loro rappresentanti, al sopraluogo, per lidentificazione del possesso e per le necessarie misurazioni; indi esegue i conseguenti lavori di tavolo, per la ripartizione della superficie e dei redditi e per la completa dimostrazione del frazionamento. Tutte le spese sostenute dallUfficio tecnico erariale per la compilazione dei tipi di frazionamento sono a carico delle parti, salvo quelle per la rettifica dei tipi che sono a carico dei tecnici che li hanno redatti irregolarmente, ai sensi dellart. 57 del Testo unico 8 ottobre 1931, n. 1572, modificato dalla legge 17 agosto 1941, numero 1043, indipendentemente dalla pena pecuniaria che il predetto Ufficio dovr contestare, e vengono recuperate mediante iscrizione nei campioni demaniali. Nel mod. 51, adoperato per la formazione del tipo, vi sar apposta la dichiarazione: Da recuperare, mediante iscrizione nei campioni demaniali, i diritti di disegno in L. . . . e la tassa di bollo di L.e altre spese si valutano, per tipi eseguiti nellinteresse delle province e dei comuni, in modo analogo a quello stabilito per i servizi eseguiti nellinteresse dello Stato. Per i tipi di frazionamento compilati nellinteresse dei privati od enti che non siano province o comuni le spese si valutano, per ogni giornata, sia in campagna che al tavolo, in residenza o fuori sede dellUfficio, in una somma corrispondente allammontare dellindennit giornaliera di missione fuori residenza relativa al grado corrispondente a quello del personale tecnico o dordine incaricato del lavoro,
56
maggiorato di quattro decimi; aggiungendovi tutte le altre spese effettivamente sostenute dallUfficio per lesecuzione dellaccesso sopraluogo (viaggi, indennit chilometrica, indicatori, canneggiatori, trasporto materiale, supplemento di pernottazione od altro) o per lesecuzione dei lavori di tavolo (cancelleria, ecc). Quando nella stessa giornata siano stati compilati tipi nellinteresse di pi ditte, la somma complessiva facente ad esse carico verr liquidata come se il servizio fosse unico, salvo a ripartirla fra le ditte interessate in proporzione del tempo impiegato per conto di ciascuna di esse. Durante le verificazioni ordinarie si determiner la quota a carico delle parti in proporzione del tempo impiegato per il servizio eseguito nellinteresse dei privati. Determinato lammontare della spesa, lUfficio tecnico erariale, quando non risulti in modo esplicito dallatto al quale, o ai quali degli interessati facciano carico le spese della voltura, compila per ciascuno dei compratori, eredi o condividenti, la liquidazione (mod. 3-bis Servizi tecnici erariali), comprende la spesa che ne risulta nella distinta a tergo del mod. 18 e lo spedisce allIntendente di Finanza.
CAPO VII. - Delle note di volture. 93. Compilazione delle note di volture. Riconosciuta la regolarit delle volture o eliminate le eventuali cause della loro ineseguibilit ( 91) lUfficio tecnico erariale compila le necessarie note di volture. Le note di volture, da compilarsi a nonna degli art. 27, 28 e 29 del regolamento, distintamente per ciascuna frazione di comune avente catasto separato, vengono stese sullo stampato mod. 13 e possono comprendere pi volture semprech queste si riferiscano a trasferimenti della stessa natura, aventi cio la stessa motivazione, e dipendenti da uno stesso atto traslativo. Nella apposita sede del mod. 13 devono farsi figurare distintamente tutti i trasporti fra una partita ed unaltra inscritta o da inscriversi nel registro delle partite. Quando avviene il frazionamento di un numero, o di una porzione di numero, nella nota di volture, se ne fa precedere lindicazione, agli altri trasporti. Nella colonna 15 del mod. 13, di seguito alla ditta di carico, dovr riportarsi la residenza, o sede, dei contribuenti.
57
Numerazione delle note di volture. Le note di volture mod. 13 vengono numerate in unica serie progressiva con le note di variazione ( 222), per anno solare e per comune amministrativo o per frazione di comune a catasto separato, ed iscritte nel registro mod. 25. Per ogni nota di volture registrata in detto modello dovr indicarsi, nelle apposite colonne, il numero dordine del prot. mod. 7, la quantit dei trasporti, il numero delle volture per le quali sono dovuti i compensi al personale ed il numero delle volture per le quali detti compensi non sono dovuti, nonch il nominativo del compilatore della nota. Per le note di variazione, si indicher a colonna 8 del mod. 25 il numero dei carichi e degli scarichi di particelle, ed alle colonne 9, 10 e 11 il numero delle particelle soppresse, aggiunte e variate. Per facilitare la raccolta dei dati da inserire nei mod. 21 della presente istruzione e 104 speciale, alla fine di ogni bimestre, lUfficio tecnico erariale compila il riepilogo mod. 25-bis. Le cifre da riportarsi in detto modello saranno desunte dal mod. 25 nel quale, dopo lultima nota di volture o di variazione registrata nel bimestre, sar tracciata una linea rossa di separazione e saranno indicati, sia per le note di volture e di variazioni compilate, che per quelle registrate, i totali delle colonne 3, 4, 5, 6, 7 e 8.
94. Richiamo alla nota di volture cui si allegano i documenti. Quando una domanda di volture rifletta beni situati in diversi comuni o in diverse frazioni di comune a catasto separato, ad una delle relative note di volture si allega la domanda coi documenti annessi; nelle altre note di volture si fa riferimento a tale nota. In modo analogo, se le parti abbiano prodotto un solo tipo di frazionamento per particelle situate in pi frazioni di comune a catasto separato ( 61), si fa riferimento alla nota di volture alla quale fu allegato il tipo.
95. Nota di volture nella quale si espone il frazionamento di vaste particelle. Nel caso particolare precisato al 79, il frazionamento della particella di grandi dimensioni, viene esposto per tutte indistintamente le porzioni risultanti dal tipo nella
58
nota di volture da compilarsi in dipendenza della prima domanda presentata, anche se il relativo atto di traslazione non riguardi che una sola di quelle porzioni.
96. Registrazione delle note di volture. Per completare lesecuzione delle volture, lUfficio tecnico erariale, non oltre due mesi dal giorno di ricevimento dei documenti regolari e completi, a mente dellart. 35 del regolamento, eseguisce i relativi trasporti nei registri delle partite, seguendo le norme indicate al Capo Vili della presente Istruzione, ed aggiorna lo schedario dei possessori, i prontuari dei numeri di mappa, e le tavole censuarie ( 108, 109, 110). Per norma dellUfficio distrettuale delle imposte dirette lUfficio tecnico erariale ve in testa alla nota di volture o di variazione da considerarsi come ultima lanno censuario, che si chiude il 31 agosto, le parole: Ultima dellanno censuario.
97. Aggiornamento degli atti catastali in consegna agli Uffici distrettuali delle imposte dirette. Per laggiornamento della copia degli atti catastali, in consegna agli Uffici distrettuali delle imposte dirette (art. 36 del regolamento) lUfficio tecnico erariale, portate a catasto nei propri registri le volture e le variazioni di consistenza, trasmette subito al competente Ufficio distrettuale delle imposte dirette i mod. 13 (note volt.) e i mod. 14 (stati dei cambiamenti), senza alcun documento annesso - i primi a gruppi e i secondi anche isolatamente - con elenco mod. 22 compilato in doppio esemplare. LUfficio imposte, in segno di ricevimento, restituisce un esemplare dell'elenco stesso. LUfficio imposte, eseguite le registrazioni nei propri atti ritorna subito allUfficio tecnico erariale i mod. 13 e 14, accompagnandoli con elenco mod. 22-A in due esemplari, uno dei quali viene restituito in segno di ricevimento. Dopo due mesi dalla data di trasmissione, lUfficio tecnico erariale, se non ha ricevuto di ritorno le note di volture o gli stati dei cambiamenti, ne solleciter la restituzione allUfficio imposte. Trascorsi altri due mesi senza che questa abbia luogo, ne informer la Direzione Generale del Catasto e dei Servizi Tecnici Erariali. Per le note di volture e per gli stati dei cambiamenti che siano stati trasmessi nella seconda met dellanno solare, durante la quale gli Uffici distrettuali delle imposte dirette devono provvedere alla revisione dei redditi ed alla compilazione dei ruoli,
59
sar tuttavia consentita, per la restituzione, una ulteriore tolleranza di due mesi. LUfficio tecnico erariale, mediante il mod. 25, tiene in evidenza gli estremi della data di trasmissione e di restituzione delle note di volture e degli stati dei cambiamenti.
98 Dichiarazione di eseguita voltura. Eseguita la voltura, lUfficio tecnico erariale ne fa dichiarazione sulla nota di voltura e indica sulla domanda e, qualora vi sia allegato, sul tipo di frazionamento il numero progressivo annuale delle note di volture compilate per dare corso alla domanda medesima, precisando il Comune od i Comuni cui le stesse note di volture si riferiscono. Quando interessi alla parte che della eseguita voltura sia fatto constare mediante apposita dichiarazione sulloriginale o su altra copia dellatto di trasferimento, la parte stessa deve produrre il documento allUfficio tecnico erariale, il quale vi apporr gratuitamente la dichiarazione richiesta. Nel caso di successione intestata, la dichiarazione di eseguita voltura viene fatta su carta da bollo competente12 riportando in essa gli estremi essenziali della eseguita voltura. I tipi di frazionamento allegati alle note di volture, da consegnarsi ai tecnici per la verifica sopraluogo ( 188), vengono, dallUfficio tecnico erariale, conservate in apposite cartelle, distintamente per comune o frazione di comune a catasto separato.
12
Vedi nota 7.
99. Prospetto statistico mod. 21. Con la scorta del protocollo delle domande di volture mod. 7, e dei registri mod. 8 e 25-bis, lUfficio tecnico erariale compila bimestralmente il prospetto statistico mod. 21 e lo trasmette alla Direzione Generale entro il giorno 10 del mese successivo alla fine di ogni bimestre. Nel mod. 21 i dati statistici dovranno esporsi separatamente per i servizi inerenti alla preconservazione, alla conservazione del Nuovo catasto ed alla conservazione degli antichi catasti dei terreni. Nella parte del modello comprendente le colonne da 1 a 37 sindicheranno i dati
60
riguardanti il movimento bimestrale delle domande di volture, delle note di volture e di quelle di variazione; nella rimanente parte (colonne 38 a 47) sindicheranno i totali dei dati di cui alle colonne 6 a 10, 16, 17 e 20 a 22 del mod. 8, e cio il numero degli estratti di mappa, copie di quadri dunione, domande di collegamento e certificati, copie ed estratti catastali rilasciati durante il bimestre al quale si riferisce il prospetto.
CAPO VIII. - Dellesecuzione dei trasporti censuari. 100. Scarico e carico nel registro delle partite. Il trasporto censuario si esegue con lo scarico dallattuale intestato dei beni che egli ha cessato di possedere e col carico dei beni stessi al nome del nuovo possessore. Quando si tratta di trasportare unintera partita costituita da molti numeri di mappa basta indicare nello scarico la somma complessiva della superficie e dei redditi dei beni che la compongono, facendola precedere dalle parole intera partita, nel carico invece si devono specificare i singoli numeri di mappa coi rispettivi dati di superficie e dei redditi. Invece se si tratta di trasportare una o pi porzioni di una partita, la quale venga a dividersi tra pi possessori, si indicano nello scarico e nel carico, nelle apposite colonne, anche i singoli numeri di mappa principali e subalterni che costituiscono le porzioni della partita divisa, con le corrispondenti superna e redditi. Nel solo caso del trasporto dellultima porzione di una partita che si spegne si possono, nello scarico, omettere i singoli numeri di mappa indicando complessivamente la superficie e i redditi, oggetto del trasporto, precedute dalle parole: Rimanente partita. Sintende per che, al carico, questa deve essere inscritta coi singoli numeri di mappa, che la costituiscono, coi rispettivi dati di superfici e dei redditi.
101. Passaggi che danno luogo a frazionamento dei numeri di mappa. Le volture degli appezzamenti risultanti dai numeri di mappa che siano stati divisi, si eseguiscono nello stesso modo col quale si fa il trasporto dei numeri interi. Il frazionamento deve per essere fatto risultare prima della voltura, scaricando lintero numero dalla partita ove trovasi inscritto, ed inscrivendo le singole frazioni del medesimo al carico della stessa partita, in base ai dati del tipo di frazionamento riveduto dallUfficio tecnico erariale (art. 33 del regolamento).
61
La stessa regola si osserva nel caso di numeri gi divisi che vengano a suddividersi per effetto di successivi passaggi. Nel caso eccezionale del frazionamento di vasta particella in dipendenza di un unico tipo (veggansi i 79 e 95) si inscrivono nel carico del registro delle partite tutte le singole porzioni risultanti dal tipo medesimo allatto dellesecuzione della prima voltura, anche se la relativa mutazione di possesso si effettui per una sola delle porzioni suaccennate.
102 Dati da indicarsi nella esecuzione dei trasporti e loro ordine. Nellesecuzione dei trasporti le sezioni (o i Comuni censuari di cui fu conservata la denominazione) si scrivono secondo lordine alfabetico, e per ciascuna sezione (o per ciascun Comune censuario), le particelle e le frazioni di particella secondo lordine progressivo. Quando i singoli fogli di mappa hanno numerazione particolare distinta, i numeri e le frazioni di numero si scrivono anche secondo lordine progressivo e dei fogli. Nello scarico sindica la ditta o la pagina a cui si trasporta la partita o porzione di partita scaricata, e nel carico sindica la ditta e la pagina da cui la partita o porzione di partita proviene. Se la ditta comprende pi nomi, lindicazione relativa si fa sommariamente. I dati da inscriversi nelle due colonne: Data e numero della nota di volture o della nota di variazione, ecc. si registrano nellordine e nella forma seguente: 1940-18-1. Nota di volture n. 11. (Scarico) a Rossi Carlo fu Antonio. (Carico) da Bianchi Enrico e consorte. Si fanno poi immediatamente seguire il titolo, e gli altri estremi del documento per cui si opera la voltura, come in appresso: Nel caso di atto rogato da notaio: Divisione - Istromento 4 gennaio 1940, n. ... di Pozzi Arnoldo notaio in ... registrato a ... il 22 gennaio 1940 al n. . . . Nel caso di atto rogato da segretario comunale o provinciale: Compravendita Istromento 3 novembre 1939, n. del segretario comunale di ... registrato a ... il 19 febbraio 1940, al n. ... Nel caso di atto rogato o autenticato da un Console: Cessione di quota di compropriet - Istromento 12 agosto 1940, n. ... del Console
62
dItalia in ... legalizzato dal Ministero degli affari esteri il 28 ottobre 940, registrato a ... il 9 novembre 1940, al n. . Nel caso di sentenza giudiziaria: Assegnazione di legittima - Sentenza 7 agosto 1940, del Tribunale di ... registrata a . . . il 15 agosto 1940, al n. ... Nel caso di scrittura privata, con firme autenticate: Affrancazione di livello - Scrittura privata 21 luglio 1939, autenticata il 21 detto al n. ... da Cecchi Emilio notaio in ... e registrata a ... il .. al n. Nel caso di espropriazione: Espropriazione - Decreto prefettizio 16 novembre 1938, n. registrato ... il 17 detto al n. Nel caso di successione intestata: Successione apertesi il ... (data della morte dellautore), come da denunzia ... vol. . .. registrata a ... il 4 marzo 1940. Nel caso di successione testata: Successione apertasi il ...(data della morte dellautore). Testamento ... (pubblico od olografo) in data ... registrato a il marzo 1940, al n. ... Nel caso di riunione di usufrutto causata da morte: Riunione di usufrutto avvenuta il ... (data della morte dellusufruttuario), come da denuncia n. ... vol. ... registrata a ... il ... Nel caso di riunione di usufrutto per atto tra vivi: Riunione di usufrutto - Istromento ... n. ... di ... notaio in ... registrato a ... il ... al n. .. Nel caso di passaggio dusufrutto per presa di possesso di benefizi e cappellante: Passaggio dusufrutto avvenuto il ... (data della presa di possesso) come da denunzia n. ... vol. ... registrata a ... il ... e dallatto di conferimento ... (data della concessione). Quando siavi frazionamento di particella, o di porzione di particella la registrazione viene eseguita nel modo seguente: (Scarico) 1940 Nota di volture n. 29. Si scarica il numero (od i numeri) controindicato per ricaricarlo frazionato in questa partita. Ad Almasio Giulio di Ernesto. Compravendita - Istromento 21 novembre 1939, n. di Balducci Federico notaio in
63
... ivi registrato il ... al n. ... A Ferretti Giacinto e Francesco fu Zaccara. Compra-vendita - Istromento suddetto. Carico nelle partite del venditore: a) se trattasi di frazionamento con assegnazione di numeri definitivi alle particelle derivate: 1940 ... Nota di volture n. 29. Si ricaricano i controindicati numeri derivati dal frazionamento del numero (o dei numeri); b) se trattasi di frazionamento con assegnazione di subalterni letterali provvisori alle particelle derivate: 1940 ... Nota di volture, n. 29. Si ricarica frazionato il controindicato numero (od i controindicati numeri). Nei casi di voltura per correzione di errori imputabili alle parti, la causa e latto per cui si fa il trasporto si indicano come segue: Rettifica di errore imputabile alle parti Divisione - Istromento 5 gennaio 1934, n... di Bianchini Carlo, notaio in ... registrato a ... il 20 detto, al n. ... Nel caso di voltura per correzione di errore imputabile agli uffici: a) se trattasi di correzione di intestazione di impianto: Rettifica di errore imputabile agli uffici Divisione-Istromento (ecc. come sopra); b) se trattasi di correzione di intestazione accesa dopo limpianto: Rettifica di errore imputabile agli uffici e commesso nella compilazione (o nella registrazione) della nota di volture n. ... anno .... In questo caso la citazione dellatto in base a cui si fa il trasporto non occorre perch lo stesso atto gi richiamato nelle indicazioni relative alla nota di volture caduta in rettifica. Nel caso di semplice riunione di due partite erroneamente accese per una stessa ditta: Riunione di partite per duplicata intestazione. Nel caso di introduzione nel nuovo catasto di variazioni di possesso gi registrate nel precedente ( 4) la causa per cui si fa il trasporto sindica col titolo e cogli altri estremi dellatto traslativo, seguiti dalla dicitura: Voltura gi eseguita nel precedente catasto. Per quanto riguarda lindicazione dellUfficio che ha registrato latto, quando nel
64
Comune dove venne effettuata la registrazione esiste un solo ufficio demaniale, basta indicare dopo le parole registrato a ... il nome del Comune. Quando invece esistono pi uffici del registro si scrive a seconda dei casi: Registrato allUfficio delle successioni di ...; Registrato allUfficio degli atti privati di ...; Registrato allUfficio degli atti civili pubblici di ...; Registrato allUfficio degli atti giudiziari di .... Per la registrazione delle note di variazione di cui ai 77, 88 e 89 e di quelle compilate in seguito alle risultanze delle verificazioni periodiche o straordinarie di levante entit, valgono le norme contenute nel 223.
103. Riporto della partita in altra pagina del registro. Allorquando in una pagina del partitario non rimane pi bastante spazio per la registrazione dei trasporti, e la pagina successiva non libera, si fanno i totali della superficie e dei redditi, tanto nella facciata del carico quanto in quella dello scarico, e si riportano in un altra pagina libera. Nell apposita colonna dello scarico alla pagina che si chiude - sulla riga dei tali - si indica la nuova pagina su cui segue la registrazione, e nell apposita colonna del carico di questa nuova pagina - sulla riga dei riporti - si indica la pagina di provenienza. Nell intestazione della nuova pagina si scrive: Seguito della ditta . . . indicando questa sommariamente. Allorquando nelle pagine delle partite spente siano rimasti degli spazi in bianco sempre che detti spazi risultino dellaltezza di almeno mezza pagina e possono comodamente contenere la partita nuova e le presumibili future variazioni corrispondenti - tali spazi in bianco saranno utilizzati per laccensione di nuove partite. Mai per potranno figurare in una medesima pagina pi di due ditte, compresa quella spenta. Lintestazione della nuova ditta si scriver attraverso alle varie colonne dello stampato, al di sotto della partita spenta, e separata da questa mediante una grossa linea nera.
65
104. Divieto di cancellare e di scrivere tra le righe e sui margini. Sono rigorosamente vietate le interlineazioni e le raschiature ed pure vietato scrivere in inchiostro tra le righe e sui margini dei fogli, eccezion fatta per gli annotamenti di cui al 114, e per i due casi sottospecificati: Volture interessanti partite con molti nomi, ovvero molte partite. Cancellazione e sostituzione di qualche possessore in una ditta collettiva. Se una ditta collettiva comprendente molti nomi avviene la mutazione di uno o pochi nomi, si possono interlineare in inchiostro rosso i nomi dei possessori cessanti e sostituirvi, pure in rosso, quelli dei nuovi possessori subentranti senza eseguire il trasporto della partita. In tal caso alle indicazioni del possessore dal tale ed al quale si fa il trasporto, considerate dal 102, si sostituiscono indicazioni nella seguente forma: (Scarico) Si cancella dalla ditta il possessore Verdi Carlo fu Ettore; (Carico) Si aggiunge alla ditta il possessore Neri Ettore di Giulio. La facilitazione concessa solamente per le ditte la cui inscrizione abbia richiesto tutto lo spazio apposito in testa alla pagina. Quando per le variazioni cos effettuate possano per il loro numero essere causa di errori, si deve eseguire il regolare trasporto della partita ad altra pagina libera. Cancellazione o modificazione di marche livellarle interessanti molte partite. Quando in un comune, per effetto di uno stesso atto, venga affrancata o modificata una marca livellarla interessante molte partite intere, e nel caso che non si abbiano gi inscritte nei registri ditte eguali godenti il libero possesso di altri beni, od il possesso di altri beni soggetti al vincolo modificato, alle quali fare i trasporti, si registrano le conseguenti mutazioni sbarrando o modificando in rosso la marca livellaria nellintestazione ed inscrivendo nello scarico lannotazione seguente: 19 ... Nota di volture n. .... . Cancellata (o modificata) la marca livellaria, come da istromento ... (data), n. ... di ... notaio in ... registrato a ... il ... al n. .... In entrambi i casi le relative note di volture vengono compilate sommariamente, ma con laccenno a tutte le partite nelle quali si devono operare le cancellazioni e le aggiunte, e con lesatta indicazione delle annotazioni da eseguirsi sui registri.
66
105. Nuova partita. Se il trasporto da luogo allapertura di una nuova partita a norma dellultimo comma dellart. 31 del regolamento, questa si registra nella prima pagina libera del volume di appendice, sempre che non si possa alluopo usufruire delle pagine rimaste interamente in bianco frammezzo alle ditte dimpianto aventi la stessa lettera iniziale della ditta da inscriversi. Quando nellimpianto del registro delle partite siansi lasciate libere varie pagine ad ogni cambiamento della lettera iniziale delle ditte, per linscrizione della nuova partita, prima di ricorrere al volume di appendice, si deve far uso di tali pagine libere dopo lultima ditta avente la stessa iniziale. Allatto delliscrizione di una nuova ditta bisogna accertarsi, per mezzo dello schedario dei possessori del comune, che la ditta stessa non esista gi nel catasto per eguale titolo.
106. Chiusura delle partite spente. Se tutti i beni componenti la partita di un possessore vengono in una o pi volte levati da essa e trasportati ad altre ditte, la partita primitiva si chiude, dopo di aver fatto in matita il bilancio della superficie e dei redditi al carico ed allo scarico della partita medesima. Se le somme si trovano corrispondenti si trascrivono in nero, di fronte, sulla medesima linea delle rispettive facciate racchiudendole fra le linee orizzontali raddoppiate al di sotto. Se le due somme non corrispondono, lUfficio tecnico erariale indaga la causa della differenza e, se necessario, compila le opportune note di volture o di variazione. Se in seguito la partita cos chiusa dovesse riaprirsi e se avesse lo spazio disponibile nella pagina stessa, vi si potranno inscrivere gli immobili che fossero da intestarsi alla ditta medesima, facendo il carico nella linea immediatamente dopo quella rappresentante la chiusura precedente.
107. Contrassegno delle particelle scaricate. Allo scopo di avere immediatamente sottocchio le particelle che restano in una partita dopo che in essa siansi effettuati uno o pi scarichi parziali, allatto di ogni scarico si contrassegnano in matita colorata, nella pagina del carico, tutti i numeri di mappa scaricati.
67
108. Aggiornamento dello schedario dei possessori, LUfficio tecnico erariale, in base alle variazioni risultanti dalla registrazione delle note di volture, aggiorna lo schedario dei possessori - da conservare in rigoroso ordine alfabetico - provvedendo ad eliminare le schedine contenenti ditte spente e ad introdurre quelle corrispondenti alle nuove ditte principali e sussidiarie risultanti dalle registrazioni eseguite. Nelle schedine deve riportarsi, oltre la ditta, il riferimento al numero del registro delle partite e le indicazioni della professione o condizione e la residenza degli individui o la sede delle societ od altre persone giuridiche.
109. Aggiornamento del prontuario dei numeri di mappa. Appena eseguiti i trasporti nei registri delle partite, lUfficio tecnico erariale e quello distrettuale delle imposte dirette mettono al corrente il prontuario dei numeri di mappa, contrapponendo a ciascun numero (o lettera maiuscola) che fu oggetto di voltura, la pagina del registro nella quale stato trasportato. I numeri che hanno subito frazionamento si contraddistinguono, nel margine, con un asterisco provvisorio a matita e si riportano, suddivisi nelle loro frazioni (distinguendo con inchiostro rosso i nuovi numeri aggiunti, 84, e con inchiostro nero le lettere e subalterni numerici) in appendice pure provvisoria su fogli sciolti dello stampato mod. 18 - Istruzione XIII (modificata) - da tenersi allegati ad ogni volume del prontuario. Analogamente si opera con i numeri di mappa pei quali le quindici colonne dei riferimenti fossero esaurite e con le particelle di nuova formazione, stralciate dalle strade pubbliche o dalle acque, 69, badando per che in questultimo caso non occorre lasterisco a matita. Verificandosi il rifrazionamento di una porzione di particella si eseguisce il riporto delle nuove porzioni nella stessa appendice provvisoria. Alla chiusura di ogni periodo di variazioni, vengono introdotte nel prontuario opportune appendici definitive, come detto al 226.
110. Appendice provvisoria della tavola censuaria. Quando i passaggi di propriet diano luogo a frazionamenti di particella, alle porzioni delle quali siano stati assegnati numeri definitivi ( 84), lUfficio tecnico erariale, appena eseguiti i trasporti nei registri delle partite, asterisca, provvisoriamente a matita, nella tavola censuaria i numeri frazionati e riporta in una
68
appendice provvisoria, su fogli sciolti dello stampato mod. 15 - Istruzione XIII (modificata) - da tenersi allegata ad ogni volume della tavola censuaria, tutte le caratteristiche catastali delle particelle risultanti dai frazionamenti, distinguendo con inchiostro rosso i nuovi numeri aggiunti. Nellappendice provvisoria della tavola censuaria dovranno anche riportarsi le nuove caratteristiche catastali delle particelle comunque variate tra una verificazione periodica e la successiva. Alla chiusura di ogni periodo di variazioni, vengono introdotte nella tavola censuaria opportune appendici definitive come detto al 228. 111. Corrispondenza dei due esemplari dei registri - partitori. Per mantenere la necessaria corrispondenza fra i registri delle partite che si conservano presso lUfficio tecnico erariale e la copia dei registri stessi in consegna allUfficio distrettuale delle imposte dirette, devonsi avere le seguenti avvertenze: LUfficio tecnico erariale alla col. 2 della nota di volture, e per ogni partita di scarico, indica con le abbreviazioni PA-PS se la partita rimane aperta ovvero si spegne, e nel caso di partita che rimane aperta scrive alla col. 3 i residui di superficie e dei redditi; alla col. 16, e per ogni partita di carico, indica con le abbreviazioni PEPN-PR se trattasi di partita esistente, nuova o riaccesa, e nel caso di partita esistente scrive alla col. 15 i risultati di superficie e dei redditi. Se nellesecuzione dei trasporti censuari presso lUfficio distrettuale delle imposte dirette, non si avveri il perfetto accordo delle risultanze di superficie e dei redditi indicate dallUfficio tecnico erariale sulle note di volture, devono eseguirsi le opportune indagini per eliminare le sconcordanze. Quando lUfficio distrettuale delle imposte dirette trovi gi occupata, o non le basti, la pagina del registro delle partite, segnata sulla nota di volture dallUfficio tecnico erariale, chiede di volta in volta allUfficio medesimo la pagina da usare. Le notizie occorrenti allUfficio distrettuale delle imposte dirette per mantenere la corrispondenza fra i due esemplari dei registri partitari vengono richieste e fornite a mezzo del mod. 58. 112. Riassunto e bilancio delle volture e delle variazioni. Allatto dellesecuzione dei trasporti relativi a ciascuna voltura ed a ciascuna nota di variazioni, lUfficio tecnico erariale e quello delle imposte inscrivono, nello stampato mod. 17, da tenersi distintamente per comune e per anno censuario, i totali
69
di superficie e dei redditi che riflettono gli stati anteriore ed attuale delle partite interessate dalla mutazione di possesso o dalla variazione. Vengono cos riassunte in ordine cronologico tutte le risultanze di consistenza delle partite in movimento nellanno censuario. Alla fine di questo, si eseguisce il bilancio per lintero Comune: a tale scopo, fatte le somme in ogni colonna del mod. 17, lesattezza degli eseguiti trasporti sar accertata, tanto per la superficie quanto per i redditi, quando la differenza fra la somma dei rispettivi totali nei due stati anteriori (scarico e carico) e la somma dei totali nei due stati attuali (scarico e carico), risulter uguale alla totale variazione di superficie o dei redditi occorsa nellintero anno censuario. Chiuse al 31 agosto le scritture censuarie ed eseguiti i suddetti bilanci per tutti i Comuni del distretto, lUfficio distrettuale delle imposte dirette trasmette i riassunti mod. 17 allUfficio tecnico erariale. LUfficio tecnico erariale verifica se i risultati parziali e totali del bilancio concordano esattamente con quelli da essa ottenuti sui propri riassunti e, qualora la concordanza manchi, ne fa rilievo allo Ufficio distrettuale delle imposte dirette per eliminare gli eventuali errori, compilando nel contempo, ove occorrano, le opportune note di volture o di variazione.
113. Estimi definitivi agli effetti del ruolo principale. A fine di raggiungere il perfetto accordo nella chiusura delle scritture censuarie e di fornire allIntendenza di finanza, relativamente agli estimi definitivi, gli elementi in base ai quali possa predisporre le operazioni di sua competenza ed a tempo debito fare i necessari confronti coi frontespizi dei ruoli dimposta terreni - art. 136 del regolamento - oltre al controllo di cui al penultimo capoverso del paragrafo precedente, si prescrive quanto segue: Nel mese di settembre lUfficio distrettuale delle imposte dirette, con la scorta di dati comunicati dallUfficio tecnico erariale, a termine del 97, compila per ciascun comune o frazione di Comune a catasto separato, lElenco dei redditi dominicali dei terreni al 31 agosto, mod. 43, e lo trasmette allUfficio tecnico erariale al pi tardi entro il 20 settembre. LUfficio distrettuale delle imposte dirette inscrive nellelenco mod. 43 la pagina delle partite demaniali e nelle apposite colonne il reddito di ciascuna di esse, facendone le somme per Comune o frazione; vi espone inoltre il reddito dominicale complessivo a carico dei possessori e quello totale del Comune o della frazione. LUfficio tecnico erariale dopo aver controllato mediante il frontespizio della tabella
70
delle variazioni la cifra del totale dei redditi dominicali e mediante il registro delle partite i singoli redditi a carico del Demanio, si vale a sua volta dello stampato mod. 43 per riassumere, per ogni Comune o frazione di Comune, i totali dei predetti redditi dominicali risultanti in ciascuna colonna dellelenco ricevuto dallUfficio distrettuale delle imposte dirette, poi, eseguitene tutte le somme per lintera provincia, invia il suo elenco riassuntivo allIntendenza entro il mese di ottobre. Tanto lUfficio tecnico erariale quanto lufficio distrettuale delle imposte dirette, devono porre in evidenza, nella colonna delle annotazioni del mod. 43, lammontare dei redditi dominicali la cui tassazione per qualche disposizione speciale sia temporaneamente sospesa.
CAPO IX. - Annotamenti catastali. 114. Scopo degli annotamenti e relative domande. Gli annotamenti catastali, di cui al Capo IV del Titolo I del regolamento, hanno per iscopo di perfezionare le intestazioni catastali mediante: a) la sostituzione del nome dei nati alla dicitura generica di figli nascituri; b) lindicazione della paternit vera, od adottiva accettata dal possessore inscritto in catasto senza indicazione di paternit; c) laggiunta, la cancellazione od il cambiamento dei nomi dei tutori, curatori od altri amministratori legali, purch lintestazione dei possessori non subisca mutazione alcuna; d) laggiunta di un titolo nobiliare o gentilizio col quale la persona del possessore viene meglio identificata in catasto; e) lindicazione delle quote spettanti alle diverse persone o ai diversi enti, che compongono una partita gi inscritta in catasto senza indicazione di quote, nonch la correzione dei valori delle quote gi indicate; f) la cancellazione o la modificazione di contestazioni inscritte in catasto, sempre quando non ne derivi lobbligo di volture; g) la sostituzione di fu a di nella paternit e di vedova a maritata, ecc; h) la convalida delle intestazioni dimpianto, in base ad atti anteriori allo impianto stesso;
71
i) lintroduzione, il cambiamento o la cancellazione del nome dei concessionari precari di terreni censiti appartenenti al Demanio pubblico dello Stato ( 28); l) le rettifiche ed il perfezionamento delle intestazioni delle societ purch non diano luogo a trasferimenti di beni o mutamenti nellessenza delle societ stesse. Liscrizione di nuovi annotamenti, la cancellazione o modificazione di quelli preesistenti, non danno luogo allesazione dei diritti stabiliti dalla tariffa per le volture ordinarie. In ogni caso per, a corredo della domanda mod. 3 da presentarsi allUfficio del registro, devono essere prodotti dagli interessati gli atti, i decreti, le sentenze od altri documenti legali per giustificare il nuovo annotamento, o la cancellazione, o modificazione dellannotamento inscritto. Tali documenti sono esclusivamente quelli indicati per le volture al 47 e quindi non sono ammissibili gli atti di notoriet.
115. Esecuzione degli annotamenti. Anche gli annotamenti si effettuano in catasto in base ad opportune note di volture nelle quali, oltre allindicazione delle partite interessate, devono essere precisate le annotazioni da eseguirsi nel registro. In questo, e semprech non ne consegua nocumento alla chiarezza delle scritture, invece di trasportare la ditta in una nuova pagina, basta modificarla convenientemente - in inchiostro rosso - nella pagina ove gi si trova inscritta, come si disse al 104 per la modificazione di marche livellane. Le indicazioni da farsi allo scarico, nella colonna Anno e numero della nota, ecc., devono essere brevi ed esplicite; ad esempio: 1940 Nota di volture n. Annotamento. - Alla dicitura figli nascituri da Goldoni Giovanni fu Alvise si sostituisce Goldoni Alviso fu Giovanni. Certificato 12 novembre 1910 dello Ufficio dello Stato civile di ... E nel caso di convalidazione di intestazioni dimpianto: 1940 Nota di volture n. Annotamento. - La ditta sopraindicata venne convalidata dallistromento di ... (compravendita, divisione, ecc.) ... in data ... n. ... di ... notaio in ... registrato a al
72
n. in base al quale lintera partita (oppure i numeri ... foglio sezione ...) pervenne alla ditta intestata (oppure al cointestato ...) da ... Ovvero: Annotamento. - La ditta sopraindicata venne convalidata dalla denuncia di successione (oppure di riunione di usufrutto) n. vol. registrata a il in base alla quale lintera partita oppure i numeri foglio sezione ...) pervenne alla ditta intestata (oppure al cointestato ..) per la morte di .. avvenuta il .. (data della morte) Annotazioni. Per gli immobili di cui allart. 2 del Testo Unico n. 1572 dell8 ottobre 1931, per la tutela delle bellezze naturali e degli immobili di particolare interesse storico, non verr fatto nessun Annotamento nella intestazione, ma ai numeri di mappa degli immobili vincolati verr contrapposta la indicazione del notevole interesse pubblico, mediante la sigla N.I.P.. A norma dellart. 6 del R. decreto 25 gennaio 1937, n. 47, deve essere fatta annotazione nei registri catastali dellavvenuto riscatto in denaro della imposta straordinaria immobiliare istituita con il R. decreto-legge 5 ottobre 1936, n. 1743. Di tale annotazione dovr tenersi conto nei successivi trasferimenti di propriet e frazionamenti delle partite. A norma dellart. 292 del Testo Unico 19 agosto 1917, n. 1399, deve essere fatta annotazione nei registri catastali delle concessioni di mutuo per causa di terremoto, ed a norma dellart. 28 del Decreto legislativo 10 aprile 1947, n. 261 analoga annotazione deve farsi per la concessione di mutui per i danneggiati in seguito ad eventi bellici. Di tali annotazioni dovr tenersi conto nei successivi trasferimenti di propriet.
TITOLO II DEGLI ESTRATTI, DEI CERTIFICATI E DELLE COPIE CATASTALI CAPO I. - Degli estratti e dei certificati 116. Oggetto degli estratti e dei certificati. Gli estratti, le copie ed i certificati catastali, compresi quelli esenti da ogni tassa e diritti, che si rilasciano a chiunque ne faccia domanda, che pu essere pure orale, possono riguardare tutto ci che si contiene nelle mappe e negli altri atti che
73
costituiscono il catasto. Subordinatamente allautorizzazione dellIntendenza di finanza, e sempre che non vi ostino disposizioni generali o locali, possono pure riguardare gli altri documenti custoditi dagli Uffici tecnici erariali - compresi i tipi di frazionamento - fatta per eccezione degli atti traslativi che corredano le domande di volture dei quali gli Uffici medesimi non possono in verun caso concedere copia od estratto. Richiesta di certificati ed estratti. Modalit per il rilascio. La richiesta di certificati, estratti, o copie di documenti - la quale, se non orale, deve essere stesa su foglio bollato13 - pu essere fatta tanto agli Uffici tecnici erariali, quanto agli Uffici distrettuali delle imposte dirette. Gli estratti e le copie di mappe sono sempre rilasciati dagli Uffici tecnici erariali, salvo i casi eccezionali per i quali venga altrimenti disposto. Il rilascio degli estratti e dei certificati da desumersi dai registri delle partite, compete di regola allUfficio tecnico erariale. Se per la domanda viene rivolta allo Ufficio distrettuale delle imposte dirette, questo pu rilasciare detti estratti e certificati, ma prima deve assicurarsi che le partite, oggetto della richiesta, non siano state e non debbano comunque variare per eventuali domande di volture in corso di esecuzione presso lUfficio tecnico erariale competente. Nulla vieta di riunire in un unico atto (e quindi con unica tassa di bollo) lestratto di mappa con quello della corrispondente parte descrittiva, purch i detti estratti si rilascino in un solo contesto e sotto unica data, e riguardino la stessa persona, o pi persone, coobbligate e cointeressate nellaffare cui gli estratti si riferiscono, giusta le limitazioni segnate allart. 27, n. 19, della legge di bollo 30 dicembre 1923, n. 3268. In margine ai relativi fogli di carta da bollo devono essere indicati, in inchiostro, il cognome, il nome, ed il recapito della persona che fa la richiesta: tali indicazioni sono scritte dal richiedente stesso ovvero dallUfficio allatto del ricevimento, per impedire che dei detti fogli si faccia uso diverso da quello dovuto, e perch possa il Procuratore del registro provvedere dufficio alla riscossione dei diritti nel caso previsto dallultimo comma dellart. 83 del regolamento. Nessunaltra scritturazione pu farsi dal richiedente o dallUfficio sul margine dei fogli di carta bollata, ad eccezione delle precise indicazioni del Comune, Sezione, foglio e numeri di mappa, nel caso di richiesta di estratti di mappa. (Veggasi 63). LUfficio al quale viene fatta la richiesta la comunica a quello che deve provvedere
74
alla formazione del documento e gli trasmette i fogli di carta bollata o le marche da bollo consegnati dal richiedente a norma degli artt. 83 e 85 del regolamento. Nei casi previsti da questultimo articolo il richiedente deve pure consegnare la carta o la tela necessaria; in caso diverso vi provvede direttamente lAmministrazione, alla quale la spesa corrispondente viene rimborsata allatto del pagamento dei diritti. LUfficio che compila il documento vi appone in margine la specifica dei diritti catastali, di scritturazione o di disegno, dovuti in base alle tariffe vigenti e, con un elenco in doppio (mod. 23), lo trasmette allUfficio del registro per la riscossione, a norma dellart. 83 del regolamento, e per la consegna allinteressato. Gli estratti, i certificati e le copie degli atti catastali rilasciati dallUfficio tecnico erariale sono da questo tenuti in evidenza nel registro mod. 8. Di regola lUfficio del registro competente per la riscossione dei diritti catastali, di scritturato e di disegno, quello che ha sede nel capoluogo della Provincia. Tuttavia, nel caso di richieste fatte da persone non residenti nel capoluogo della Provincia, la riscossione pu essere fatta dallUfficio del registro designato dalla parte per la consegna degli atti. Quando per la formazione dellestratto di mappa, lUfficio tecnico erariale abbia provveduto la carta o la tela, ne annota limporto sullestratto medesimo dopo la specifica dei diritti. Semestralmente poi ritira le somme riscosse e trattenute dal Procuratore del registro, le versa in Tesoreria in conto entrata del Tesoro e trasmette la ricevuta di versamento alla Direzione Generale del Catasto e dei Servizi Tecnici Erariali.
13
Vedi nota 7
117. Certificati storici. II certificato storico catastale risalente al cessato catasto pu essere unico, purch concorrano le condizioni di fatto volute dallart. 51 del regolamento. Esso pu essere rilasciato tanto se le parti esibiscono la domanda di collegamento di cui allart. 58 del Testo Unico approvato con regio decreto 8 ottobre 1931, n. 1572, quanto se si limitino ad indicare i dati del nuovo e del cessato catasto. Nel primo caso lUfficio dichiara in calce al certificato che la corrispondenza fra i due catasti presunta in base alla domanda di collegamento N in data vidimata dallUfficio tecnico erariale; nel secondo caso dichiara che lAmministrazione non
75
assume alcuna responsabilit circa la presunta corrispondenza dei numeri di mappa dei due catasti.
118. Liquidazione dei diritti. Lart. 83 del regolamento, nel disciplinare la riscossione dei diritti catastali, di scritturazione e di disegno, sui certificati, estratti e copie, dispone che tali atti vengano trasmessi agli Uffici del registro con elenco mod. 23 in doppio. Su tale elenco devesi indicare la liquidazione dei diritti per ciascun documento che si trasmette e leventuale importo del rimborso di spesa per carta o tela provveduta dallUfficio tecnico erariale. Ci affinch dallesemplare che rimane presso lUfficio del registro risulti la somma che da questo deve essere stata riscossa, e laltro esemplare, da restituire allUfficio trasmittente con la firma del Procuratore del registro, provi la concordanza della somma con quella scritta dallUfficio nel registro mod. 8.
119. Termine per il rilascio dei certificati, delle copie e degli estratti. Giusta lart. 83 precitato, linvio dei certificati, estratti o copie di catasto deve aver luogo entro un termine di regola non maggiore di quindici giorni dalla data della richiesta; sintende per che i detti documenti si devono rilasciare con tutta la possibile sollecitudine e nello stesso ordine con cui furono richiesti.
120. Vendita di riproduzioni di mappe. Gli Uffici tecnici erariali sono autorizzati a vendere a chiunque ne faccia richiesta, direttamente, o col tramite dellUfficio distrettuale delle imposte, le riproduzioni dei fogli di mappa in carta forte da disegno o in carta sottile, ma sprovviste di qualsiasi dichiarazione di autenticit o di conformit con le mappe originali, ai prezzi fissati dalla Direzione Generale del Catasto e dei Servizi Tecnici Erariali con apposita tabella. Speciali facilitazioni sono concesse agli Uffici governativi, alle Province ed ai Comuni, con lavvertenza che, in via normale, a prezzo ridotto pu essere ceduto un solo esemplare della mappa o di foglio isolato, o, tuttal pi, due, quando uno sia richiesto su carta forte, con coloritura completa, e laltro su carta canape, con coloritura limitata ai soli fabbricati.
76
Ogni altro esemplare di mappe o foglio isolato, che dagli Enti anzidetti venisse richiesto, dovr, salvo speciale autorizzazione ministeriale, essere ceduto ai prezzi normali stabiliti per i privati. Le riproduzioni delle mappe collaudate e rese definitive possono essere munite di autentificazione col pagamento degli ordinari diritti e tasse di bollo, quando occorra farne uso pubblico a sensi dellart. 59 ultimo comma del Testo Unico approvato con regio decreto 8 ottobre 1931, n. 1572. Quando lautenticazione riguardi una parte soltanto del foglio, nella relativa dichiarazione lUfficio deve esplicitamente indicare quali siano le particelle che si intendono autenticate. Nella gestione della vendita al pubblico delle riproduzioni di mappa saranno osservate le seguenti disposizioni: 1) II consegnatario delle riproduzioni, che effettua le vendite, ed il contabile che riscuote i danari, rilascia le ricevute ed esegue i versamenti in Tesoreria,non devono essere una stessa persona, ma due persone distinte, ciascuna delle quali deve avere la propria responsabilit. 2) In conseguenza di ci il bollettario deve essere custodito dal Contabile, e le ricevute dovranno essere redatte in triplo esemplare, di cui la matrice rester al contabile stesso; uno degli esemplari, munito della competente marca da bollo, sar per lacquirente; laltro esemplare passer al consegnatario delle riproduzioni,che lo conserver per suo discarico. 3) Qualora lacquirente si rifiuti di ritirare la ricevuta, essa non verr distaccata dal bollettario e rester quindi unita alla matrice. 4) Per ogni acquirente (privato od ente od Ufficio pubblico) sar di volta in volta compilata una ricevuta distinta, e saranno quindi omesse le ricevute cumulative. 5) Alla fine di ogni anno solare i signori Capi dUfficio dovranno personalmente accertarsi della vera e reale consistenza delle riproduzioni di mappa, ed entro il mese di gennaio inviare alla Direzione Generale del Catasto e dei Servizi Tecnici Erariali la formale dichiarazione che il carico corrisponde esattamente a quello risultante dalla situazione di magazzino. Agli effetti del disposto del regio decreto 20 agosto 1926, n. 1480, devono ritenersi esenti dallarrotondamento i pagamenti per riproduzioni di mappe, potendo considerarsi, per analogia, la vendita di queste riproduzioni come un pubblico
77
servizio regolato da speciali tariffe. Limporto della tassa di bollo sui pagamenti in parola deve essere corrisposto dagli acquirenti, in aggiunta al prezzo, e regolato con applicazione di marche sulla ricevuta.
121. Vendita di riproduzioni e rilascio estratti di mappe riguardanti zone militarmente importanti. Gli Uffici tecnici erariali sono autorizzati a vendere senza il preventivo assenso del Ministero della guerra le riproduzioni di mappe relative a zone interessanti la difesa, o soggette a servit militari, sempre che detti fogli di mappa non contengano aree demaniali su cui sorgano manufatti militari. Per i fogli, invece, che riportano aree demaniali su cui sorgono manufatti militari, deve essere chiesta preventivamente al Ministero della guerra lautorizzazione di vendita dalla Direzione Generale del Catasto e dei Servizi Tecnici Erariali. Debbono intendersi come manufatti militari: a) le opere di fortificazione e relative strade di accesso; b) le fabbriche e depositi di munizioni ed esplosivi; c) le caserme, magazzini, ricoveri e stabilimenti militari; d) i campi di aviazione non aperti al traffico civile; e) i depositi di carburante di capacit superiore alle 100 tonnellate; f) le centrali elettriche, le dighe, i bacini artificiali, le linee elettriche ad alta tensione, i grandi stabilimenti militari ed industriali nelle zone indicate al precedente punto e). Allorch la riservatezza riguarda, oltre che le zone demaniali su cui sorgono manufatti militari anche un certo numero di particelle circostanti, lUfficio tecnico erariale, - per tali particelle - non potr rilasciare estratti di mappa neppure se venissero richiesti dagli interessati per la compilazione dei tipi di frazionamento. In tali casi, i tipi corrispondenti si faranno eseguire da un perito appartenente al ruolo dellAmministrazione del catasto e degli Uffici tecnici erariali, a spese delle parti, su estratti ricavati dalla mappa segreta dallo stesso Ufficio lavori del Genio Militare che tale mappa ha in consegna. Assister al rilevamento, come nei casi precedenti, un incaricato di detto Ufficio che avr recato con s la mappa e lestratto predisposto. Nella sede dellUfficio tecnico erariale saranno introdotte sulla mappa le variazioni
78
dipendenti dal frazionamento e, a operazioni compiute, mappe ed estratto saranno riportati allUfficio lavori del Genio Militare personalmente dallo incaricato. Di tutto loperato sar fatto cenno in un processo verbale in duplo. Gli Uffici tecnici erariali e quelli distrettuali delle imposte dirette riporteranno le variazioni sui registri. Qualora sussistano ragioni per non rilasciare gli estratti, saranno forniti ai privati soltanto i dati descrittivi.
122. Contabilit delle riproduzioni di mappa. Gli Uffici tecnici erariali tengono in evidenza, con le necessarie scritture, il movimento delle riproduzioni di mappa e quello delle somme riscosse e versate in Tesoreria, compilano, semestralmente, il mod. 52 e lo trasmettono alla Direzione Generale del Catasto e dei Servizi Tecnici Erariali, entro la prima quindicina dei mesi di gennaio e di luglio. Entro il mese di gennaio gli Uffici dovranno anche trasmettere alla Direzione Generale la situazione di magazzino (mod. 53). Il ricavato della vendita delle riproduzioni deve essere versato in Tesoreria appena raggiunto limporto di L. 20.000, o, qualora non raggiunga tale somma, alla fine di ciascun mese.
123. Registro di consistenza delle riproduzioni di mappa. Per tenere in evidenza il movimento delle riproduzioni di mappa lUfficio tecnico erariale si vale del mod. 54. In detto registro - da tenersi distintamente per ciascun comune e per le riproduzioni su carta forte, su carta canape o, rispettivamente, su carta tipo T. S. 110 o T. S. 210 per le riproduzioni eliografiche - lUfficio espone cronologicamente tutte le operazioni riguardanti il ricevimento delle riproduzioni delle mappe e la loro vendita al pubblico, nonch la cessione delle riproduzioni stesse per gli usi dufficio, semprech il relativo scarico sia stato autorizzato dalla Direzione Generale del Catasto e dei Servizi Tecnici Erariali. La situazione di magazzino delle riproduzioni di mappa, nei singoli uffici, viene tenuta in evidenza mediante il modello 54-bis. Le richieste dei fogli di mappa riprodotti, comprese quelle fatte a mezzo degli Uffici
79
distrettuali delle imposte dirette devono sempre essere accompagnate dal relativo importo. Chi le presenta col tramite dellUfficio distrettuale delle imposte dirette ha per lobbligo di provvedersi previamente di un vaglia postale a favore dellUfficio tecnico erariale. Le quietanze di versamento degli incassi alla Tesoreria provinciale vengono trasmesse alla Ragioneria Centrale, con la relazione sulla Contabilit dei beni mobili, alla fine di ogni esercizio finanziario e col conto giudiziale di cui alla circolare 113187 del 24 agosto 1929 della Ragioneria Generale dello Stato.
124. Collegamento del vecchio col nuovo catasto. La domanda di collegamento del vecchio col nuovo catasto nelle province in cui il nuovo sostituisce un antico catasto geometrico particellare, a sensi dellart. 58 del Testo Unico approvato con regio decreto 8 ottobre 1931, n. 1572, deve essere rivolta dal possessore o da chi lo rappresenta direttamente o per il tramite dello Ufficio distrettuale delle imposte dirette, allUfficio tecnico erariale della provincia nella quale si trovano i beni cui la domanda stessa si riferisce. La domanda, da registrare nel mod. 8, deve redigersi in doppio esemplare, di cui uno in carta semplice; deve indicare i numeri di mappa del catasto antico e quelli del nuovo che si ritengono corrispondenti. Il collegamento deve esser fatto per possesso, per podere o comunque, per gruppo di particelle.
125. Verificazione delle domande di collegamento. LUfficio tecnico erariale colla scorta della mappa del vecchio catasto e delle indicazioni relative ai numeri della nuova e della vecchia mappa che devono corrispondersi, verifica se sussista la corrispondenza, ed espone in calce o a tergo dei due esemplari della domanda, la richiesta vidimazione nella forma seguente: Visto per la presunta corrispondenza, senza responsabilit dellAmministrazione, ai sensi ed agli effetti dellart. 58 del Testo Unico approvato con regio decreto 8 ottobre 1931, n. 1572. Nel caso eccezionale che lUfficio, pur riconoscendo la corrispondenza delle particelle della mappa nuova con quelle della vecchia nei riguardi del possesso, rilevi notevoli differenze nella figura o nellubicazione delle particelle medesime, per ma-
80
nifesta erroneit di una o di ambo le mappe, sostituisce alla dichiarazione suesposta la seguente: il n. . . . della nuova mappa non corrisponde graficamente al n. . . . dellantica mappa. Si pu tuttavia presumere che i due numeri rappresentino uno stesso appezzamento di terreno. Questa dichiarazione si rilascia, senza responsabilit dellAmministrazione a sensi ed agli effetti dellart. 58 del Testo Unico approvato con R. decreto 8 ottobre 1931, n. 1572.
126. Discordanze per collegamento. Eseguite le operazioni di cui al paragrafo precedente lUfficio tecnico erariale restituisce direttamente, o per il tramite dellUfficio Distrettuale delle imposte dirette, lesemplare della domanda steso in carta bollata e trattiene lesemplare in carta libera, da conservare in apposita cartella per Comune. Nel caso che lUfficio tecnico erariale non riconosca sufficienti i dati forniti dal possessore per dimostrare la presunta corrispondenza della mappa vecchia con la nuova, o ritenga esclusa la corrispondenza medesima, richiede agli interessati le maggiori notizie che reputa necessarie e qualora ravvisi inesatta la corrispondenza, ne fa analoga dichiarazione sulla domanda.
CAPO II. - Delle copie del catasto concesse ai comuni. 127. Copie concesse ai Comuni. La copia della mappa e degli altri atti catastali che i comuni possono ottenere a norma del titolo II, capo II del regolamento, ovvero laggiornamento della copia precedentemente concessa, si fa di regola presso lUfficio tecnico erariale sotto la vigilanza del Capo di essa, o di un suo delegato, durante il normale orario dufficio e con lopera dincaricati del Comune scelti fra persone capaci non appartenenti allAmministrazione governativa. Tale lavoro pu farsi, a mezzo di speciali incaricati del Comune, anche presso gli Uffici distrettuali delle imposte dirette. A mente poi dellart. 64 del regolamento, lUfficio tecnico erariale pu assumersi lincarico di eseguire direttamente la copia o laggiornamento della mappa e degli altri atti catastali, sempre quando il servizio di conservazione non abbia a soffrire veruna interruzione. In tal caso lufficio determina e notifica il preciso ammontare
81
della spesa al Comune richiedente, che tenuto a versarne anticipatamente e direttamente limporto sul c. c. postale intestato allUfficio tecnico erariale, per lassegnazione al personale incaricato dellesecuzione del lavoro, che dovr essere eseguito, sempre, in ore straordinarie. Contro il provvedimento dellUfficio tecnico erariale, il Comune pu ricorrere al Ministero delle Finanze che decide entro 30 giorni in modo definitivo.
128. Tariffe speciali a favore dei Comuni. E riconosciuta ai Comuni la facolt di stabilire regolamenti e speciali tariffe valevoli per luso dei catasti del proprio territorio, loro concessi a tenore dellart. 55 del regolamento. Tali tariffe non possono superare la met dei diritti dovuti allo Stato ai sensi del n. 1 delle norme speciali di cui allart. 3 del regio decreto legislativo 17 maggio 1946, n. 551. Le tariffe ed i regolamenti deliberati dalla Autorit comunale devono essere sottoposti, giusta le vigenti disposizioni, allapprovazione del Ministero delle finanze, previo esame dalla Giunta provinciale amministrativa.
TITOLO III DEI DIRITTI CATASTALI, DI SCRITTURAZIONE, DI DISEGNO E DI CONSULTAZIONE CAPO I. - Dei diritti catastali e di scritturazione sulle volture. 129. Pagamento dei diritti catastali e di scritturazione. I diritti catastali e di scritturazione sulle volture e gli emolumenti eventualmente dovuti per le copie o gli estratti dei documenti da allegarsi alle domande di volture, ai sensi dellart. 55 del T. U. 8 ottobre 1931, n. 1572, modificato dallart. 1 della Legge 17 agosto 1941, n. 1043, devono essere pagati ai Procuratori del registro o delle successioni insieme con le imposte di registro o di successione. Per effetto delle disposizioni della legge su citata e del relativo regolamento, il pagamento di questi diritti di voltura costituisce una delle formalit necessarie per la registrazione degli atti, ed a chi deve pagare le imposte di registro o di successione
82
non pu essere riconosciuta la facolt di sottrarsi al pagamento dei diritti medesimi. Riscossioni inesatte. Nei casi di rettificazione dei diritti catastali, di scritturazione e delle tasse di bollo, gli Uffici del Registro devono provvedere di propria iniziativa ai recuperi ed ai rimborsi. Competenze ai Procuratori del Registro. Per i certificati di denunciata successione occorrenti a termini dellart. 13 del regolamento, e da rilasciarsi in carta bollata14, ai sensi delle vigenti disposizioni, compete ai Procuratori del registro il diritto di compilazione, escluso per il diritto di ricerca, quando i detti certificati si formano allatto della liquidazione e riscossione dei diritti catastali e di scritturazione.
14
Vedi nota 1.
130. Diritti catastali e di scritturazione delle volture per atti stipulati allestero. I diritti catastali e di scritturazione, relativi a volture dipendenti da passaggi di beni immobili, risultanti da atti stipulati allestero e ricevuti od autenticati dai Consoli, debbono essere pagati al momento della registrazione di tali atti, ancorch questi non siano stati depositati presso un notaio od un Archivio notarile, ai sensi dellart. 106, n. 4, della legge 16 febbraio 1913, n. 89, sullordinamento del Notariato e degli Archivi notarili. Pertanto il Procuratore del registro deve riscuotere, insieme allimposta di registro, anche i diritti catastali e di scritturazione, e trasmettere, come di consueto, la domanda di volture, corredata dalla copia, od estratto dei relativi documenti, allUfficio tecnico erariale, al quale per spetter, giusta gli artt. 57, 57-bis e 60 del T. U. 8 ottobre 1931, n. 1572, modificati dalla legge 17 agosto 1941, n. 1043, di curare che la documentazione, insufficiente nei rapporti della voltura, venga completata.
131. Diritti catastali e di scritturazione su atti fatti registrare da pubblici ufficiali, e per domande di volture compilate dufficio. Tutti i pubblici ufficiali e chiunque altri abbia lobbligo di pagare le imposte di registro e di successione nei casi di trasferimento dimmobili e di diritti reali ad essi relativi, hanno pure lobbligo di pagare i diritti catastali e di scritturazione alvo
83
rivalsa verso le parti interessate. Nei casi contemplati dal 45 limporto delle tasse di bollo dovute sulle domande di volture e gli emolumenti dovuti per le copie od estratti dei documenti, sono dal Procuratore del registro annotati a debito in appendice allarticolo del credito principale inscritto per le imposte di registro e di successione e per i diritti catastali e di scritturazione.
132. Scritture private autenticate dopo la loro registrazione. Qualora, dopo avvenuta la registrazione della scrittura privata non autenticata ( 52), la parte provveda alla autenticazione delle firme, queste possono ripetersi sullo stesso foglio contenente la scrittura; in tal caso non esigibile nessun nuovo diritto di bollo quando vi sia spazio sufficiente per trascrivere anche la autenticazione. Nei rapporti dellimposta di registro, dovuta la sola imposta di cui allart. 110 della vigente tariffa purch non siano apposte dichiarazioni di ratifica, conferma, approvazione o altre dichiarazioni dindole contrattuale, non potendosi in questi casi prescindere dallapplicare anche limposta propria della ratifica (art. 94 della tariffa) o quella dovuta per le dichiarazioni aggiunte. Neppure da richiedersi, per lesazione dellimposta di autentica, la produzione di nuova copia della scrittura privata completata con lautenticazione; ma una copia od estratto di essa, in carta libera, dovr essere prodotta a corredo della domanda di volture da esibirsi contemporaneamente alla richiesta della registrazione dellatto di autentificazione. Per lapplicazione dei diritti catastali e di scritturazione da prendersi a base lo stesso valore sul quale fu prima percetta la tassa di registro per la scrittura non autenticata.
133. Espropriazione per costruzione di strade provinciali, per opere idrauliche di 2a e 3a categoria e per opere di bonifica. E esente da tassa di bollo e dai diritti catastali e di scritturazione la prima delle due volture che occorre eseguire al nome del Demanio dello Stato per la costruzione di strade provinciali e per la esecuzione di opere idrauliche di seconda e terza categoria o di bonifica di competenza statale, di cui ai 41 e 42 della presente istruzione. Passaggio di beni dal Demanio pubblico al Demanio patrimoniale.
84
Uguali esenzioni gode la voltura allo Stato per il passaggio di beni dal Demanio pubblico al patrimonio dello Stato ed in genere tutti i passaggi a favore del Demanio.
134. Passaggio di beni alla Croce Rossa Italiana. In base a richiesta del Comitato centrale della Croce Rossa Italiana e ai documenti che dallo stesso sono presentati, le volture catastali riguardanti beni che vengono trasferiti allEnte, sono eseguite dufficio, in esenzione da qualsiasi diritto, (art. 3 del regio decreto-legge 4 giugno 1926, n. 870). Passaggi di beni allOpera Nazionale Combattenti. Sono egualmente esenti da qualsiasi diritto le volture riguardanti il trasferimento di beni allOpera Nazionale Combattenti (regio decreto-legge 16 settembre 1926, n. 1606).
135. Premute di immobili. Nelle permute di immobili devono essere riscossi due diritti di voltura, da liquidarsi separatamente sul singolo valore degli stabiliti che si trasferiscono.
136. Divisione dei beni posseduti in comune. Nel caso di distacco da ditte collettive di una quota di beni per divisione avvenuta fra un comproprietario ed il resto della comunione, sebbene siano due i trasporti da praticarsi in catasto, il primo in testa alla persona che si divisa dalla comunione, laltro alla ditta degli individui che in essa sono rimasti per la residua propriet, i diritti per la voltura si liquidano una sola volta e precisamente sul valore della quota stralciata, ritenuto che uno dei due trasporti ha pi attinenza col sistema di conservazione del catasto, che col movimento reale della propriet. Due per sono le tasse di bollo da pagarsi. Il criterio suesposto per la liquidazione dei diritti per le volture non quindi applicabile se due soltanto risultino i compartecipanti alla comunione; imperocch in tal caso due devono ritenersi le quote di distacco, avverandosi lo scioglimento effettivo della comunione.
85
137. Donazioni per matrimonio. Lobbligo della voltura dei beni donati in contemplazione di matrimonio sorge soltanto dalla data della celebrazione del matrimonio. Siccome per altro i diritti catastali di scritturazione vengono percetti assieme allimposta di registro, e questa si riscuote nei 20 giorni dalla stipulazione della convenzione matrimoniale, cos deve farsene la restituzione ove avvenga il rimborso dellimposta di registro in seguito al mancato matrimonio.
138. Cessione di beni alla massa dei creditori. La cessione volontaria dei beni fatta dal debitore alla massa dei creditori, qualora non sia in estinzione di debiti, ma allo scopo di delegare lamministrazione alla vendita dei beni medesimi, non importa trasferimento in capo alla detta massa dei creditori, come dimostra il fatto che la vendita segue bens a profitto dei creditori, ma a nome del debitore. Quindi le cessioni volontarie predette, non potendo considerarsi traslative n dichiarative di propriet, non devono far luogo a voltura in catasto n a pagamento di diritti catastali e di scritturazione.
139. Simulazione di vendita. La sentenza che dichiara simulato un contratto di compravendita opera la retrocessione, cio un nuovo trasferimento della cosa al venditore, e quindi sono dovuti, oltre allimposta proporzionale di registro, anche i diritti per le volture. N in base alla sentenza che dichiara la simulazione, pu farsi luogo alla restituzione dei diritti per le volture regolarmente percetti, quandanche non siasi eseguita la voltura nei registri catastali, per cui limmobile sia rimasto sempre intestato al vero proprietario. Anzi, in questo caso, occorre di provvedere alla duplice voltura: la prima in testa al compratore fittizio in base allatto di vendita; la seconda per la retrocessione allantico proprietario, in base alla sentenza.
140. Risoluzione di vendita. Analogamente al caso di simulazione di vendita sono dovuti i diritti per le volture sulla sentenza che dichiara risoluto un contratto di vendita per inadempimento dei patti contrattuali ed ordina la retrocessione dei fondi al venditore.
86
141. Societ Rettifiche e perfezionamenti di intestazioni catastali. Le rettifiche e perfezionamenti delle intestazioni catastali in dipendenza di modifiche puramente formali, in base alle quali le Societ proprietarie di beni immobili, cambiano la denominazione o ragione sociale, si introducono nei registri catastali, in esenzione dei diritti di voltura, in seguito a presentazione, agli Uffici del registro, da parte degli Enti interessati, di regolare domanda di rettifica di intestazione corredata della copia autentica della relativa deliberazione.
142. Eredit giacente. In pendenza dellaccertamento degli eredi, o quando gli eredi testamentari o legittimi abbiano rinunziato alla eredit, si eseguisce lintestazione alla eredit giacente, con lindicazione del curatore che incaricato di provvedere allamministrazione o conservazione dei beni ereditari (art. 528 del Codice civile) e che tenuto al pagamento dei diritti catastali e di scritturazione sulla voltura.
143. Rinunzia ad eredit. Nei casi di rinunzia ad eredit, fatta a senso dellarticolo 519 del vigente Codice civile, occorre distinguere se non sia stata ancora eseguita la voltura dei beni dallautore della successione allerede rinunziante ovvero se questa voltura sia stata eseguita. Nel primo caso, per la voltura che deve farsi dal defunto a coloro che dopo la rinunzia entrano al possesso delleredit, non occorre una speciale liquidazione dei diritti catastali e di scritturazione, giacch la medesima deve risultare dalla denunzia di successione, in base alla quale viene eseguito il trasporto del compendio ereditario agli eredi del defunto, escluso il rinunziante. Nel secondo caso, quando cio in base alla denuncia di successione, gi stata eseguita la voltura in testa a coloro che figuravano eredi prima della rinuncia, occorre eseguire unaltra liquidazione di diritti catastali e di scritturazione perch si faccia luogo alla voltura di correzione in testa a coloro che restano eredi dopo lintervenuta rinuncia; e, in tal caso, si deve procedere a dichiarazione di valore o a determinazione dufficio, in analogia a quanto dispone lart. 73 del regolamento.
87
144. Successione passiva. La circostanza che una successione sia stata riconosciuta passiva agli effetti della imposta di trasferimento, per eccedenza di debiti, e sia stato di conseguenza, annullato il relativo articolo di campione, non di ostacolo alla percezione dei diritti per le volture, perch lart. 66 del regolamento dispone tassativamente che nei trasferimenti a titolo di successione il diritto graduale venga liquidato sul valore degli immobili, senza detrazione delle passivit ereditarie.
145. Beni omessi nella denuncia di successione. Allorquando in una denunzia di successione si rilevino omissioni di beni iscritti alla partita o alle partite del defunto, lUfficio tecnico erariale da corso alla voltura per gli immobili denunciati. Per i beni omessi, lUfficio, sentiti gli interessati ed assicuratosi che non si tratti n di inesatte partite dimpianto, n di errore materiale commesso nella esecuzione di precedenti volture, ne informa il Procuratore del registro per i provvedimenti di sua competenza. Alle eventuali variazioni di possesso negli atti catastali, lUfficio provvedere quando gli sar pervenuta la nuova domanda di volture con allegata copia della denunzia suppletiva. Per la denunzia di completamento dovuto un nuovo diritto catastale e di scritturazione da liquidarsi in base al valore del fondo omesso nella prima denunzia, soltanto nelleventualit che il valore complessivo degli stabili caduti in successione esorbiti dalla classe in base alla quale la tariffa venne gi applicata.
146. Successioni riguardanti propriet e usufrutto. Nel caso di successione che si devolva, per legge o per testamento, parte in usufrutto e parte in piena propriet, senza per che vengano frazionati i fondi, e questi si trovino in uno stesso comune amministrativo, la voltura. unica: e per essa oltre ai diritti di scritturazione, sono dovuti i diritti graduali da applicarsi conformemente al disposto dellart. 67 del regolamento. E pure unica la voltura, nel caso in cui lautore della successione figuri intestato, per gli stessi beni, come proprietario e come usufruttuario.
88
E dovuta la sola tassa di bollo per la domanda di volture presentata nel caso di accrescimento dusufrutto ( 58).
147. Riunione dellusufrutto alla nuda propriet. Nel caso di riunione dellusufrutto alla nuda propriet si fa luogo alla voltura dellusufrutto al proprietario col pagamento dei diritti graduali e di scritturazione, a tenore degli artt. 67 e 86 del regolamento, senza riguardo alla circostanza che la tassa di consolidazione risulti gi riscossa fin dal momento del distacco dellusufrutto dalla propriet. Per, non potendosi, giusta lart. 15 del regolamento, eseguire la voltura se non dopo avvenuto il trasferimento che ad essa da occasione, resta vietato ai Procuratori del registro di riscuotere anticipatamente i diritti per la voltura che devono essere pagati soltanto al momento in cui viene esibita la denuncia per il consolidamento dellusufrutto con la nuda propriet.
148. Riunione di usufrutto alla nuda propriet per valore non soggetto a tassa di registro. A norma dellart. 67 del regolamento, quando per la riunione dellusufrutto alla nuda propriet, gi trasferita a titolo oneroso, non risulti alcun valore soggetto a imposta di registro, non si fa luogo alla liquidazione dei diritti per la voltura. Per lesecuzione della medesima basta che venga soddisfatta la sola tassa di bollo sulla domanda, fermo per lobbligo della presentazione della denuncia di successione, dalla quale deve risultare la mancanza di valore imponibile per la consolidazione dellusufrutto.
CAPO II. - Diritti catastali, di scritturazione o di disegno e tasse di bollo sulle copie, sui certificati e sugli estratti. 149. Liquidazione e riscossione dei diritti. Le liquidazioni e le riscossioni dei diritti catastali, nonch dei diritti di scritturazione o di disegno, di cui ai regi decreti-legge 15 novembre 1937, n. 2011 e 7 marzo 1938, n. 205, con le modifiche di cui al decreto legge luogotenenziale 12 ottobre 1945, n. 672, al decreto legislativo 11 maggio 1947, n. 378 e al decreto legislativo 28 gennaio
89
1948, n. 76, sulle copie, sui certificati e sugli estratti catastali, si fanno secondo le norme stabilite nei Capi II e III del Titolo III del regolamento e sono tenute in evidenza nel registro modello 8. In questo paragrafo e nei seguenti si considerano alcuni casi speciali non contemplati dal regolamento. Diritto di centesimi dieci per i certificati storici. Il diritto di centesimi dieci stabilito dal n. 3 della tariffa annessa al decreto legge luogotenenziale 13 aprile 1919, n. 705, da corrispondersi in ragione dei numeri di mappa trascritti sui certificati storici risalenti agli antichi catasti, deve essere valutato soltanto per i numeri di mappa del catasto vigente.
150. Cauzione degli Esattori e dei Ricevitori provinciali. I certificati di catasto domandati dagli Esattori e dai Ricevitori provinciali per documentare le offerte di cauzione vanno soggetti alla tassa di bollo ed ai diritti catastali e di scritturazione.
151. Ammissione di minorenni in istituti di correzione. Gli atti occorrenti a termini dellart. 319 del vigente Codice civile, per lammissione dei minorenni in una casa od in uno istituto di correzione, non sono esenti da bollo, e per conseguenza vanno soggetti anche ai diritti catastali e di scritturazione. Solo quando la richiesta dei certificati di non possidenza venga fatta direttamente dallautorit giudiziaria, tornando applicabile il disposto dellart. 4, allegato B alla legge sul bollo 30 dicembre 1923, n. 3268, e dellart. 87 del regolamento, i certificati predetti possono rilasciarsi in carta libera ed in esenzione da qualsiasi diritto, ma nel loro contesto deve essere fatta espressa mensione delle circostanze preaccennate e dellesclusivo scopo per cui vengono rilasciati.
152. Quotizzazione dei beni comunali. Di regola non possono rilasciarsi gratuitamente i certificati e gli estratti di catasto richiesti dagli Agenti demaniali incaricati della quotizzazione dei beni di propriet dei comuni, trattandosi di operazioni dindole patrimoniale che si compiono nellinteresse dei comuni. Per gli Uffici tecnici erariali devono permettere ai Commissari la libera
90
consultazione dei catasti e prestarsi inoltre a fornire tutte le delucidazioni che possano agevolare lopera del riparto in conformit al decreto 3 luglio 1861, n. 437, del Luogotenente del Re nelle province napoletane.
153. Estratti di mappa per tipi di frazionamento. Lart. 59 del Testo Unico approvato con regio decreto 8 ottobre 1931, n. 1572, modificato con il decreto legislativo 11 maggio 1947, n. 378, stabilisce che saranno esenti dai diritti catastali, ma assoggettati ai soli diritti di disegno ed alla tassa di bollo, gli estratti di mappa da prodursi come tipi di frazionamento a corredo delle domande di volture per divisione di particelle. Lesenzione dai diritti catastali concessa per i soli estratti che debbono servire alla redazione dei tipi di frazionamento; pertanto, quando non tutti i numeri di mappa per i quali fu rilasciato lestratto vengano poi effettivamente frazionati, risulti evidente labuso, lUfficio tecnico erariale, allatto della verificazione di cui al 73, annota per le particelle non frazionate i diritti catastali stabiliti dal regolamento e trasmette il tipo al competente Ufficio del registro, precisandogli se trattisi di tipo redatto prima della stipulazione dellatto traslativo, ovvero, di tipo gi allegato a domanda di volture. Nel primo caso il Procuratore del registro riscuote i diritti catastali e consegna il tipo agli interessati; nel secondo, invece, inscritto al campione larticolo del debito, invia il tipo allUfficio tecnico erariale perch non rimanga sospesa lesecuzione delle volture. Analogamente a quanto sopra, lUfficio tecnico erariale, allatto della esecuzione delle volture, riporta a colonna 14 del registro mod. 8 il riferimento delle note di volture alle quali risultino allegati i tipi di frazionamento ed alla fine di ogni semestre, per gli estratti rilasciati nel semestre precedente e non prodotti per le volture, invita i richiedenti a rendere ragione della mancata presentazione. Trascorso il periodo di tempo che sar ritenuto conveniente per tali inviti, lUfficio tecnico erariale forma un elenco degli estratti di mappa per i quali non sia stata giustificata la omessa esibizione del tipo di frazionamento, e lo trasmette, con apposita lettera, allUfficio del registro, il quale proceder senzaltro alla riscossione dei diritti catastali, nonch al recupero della tassa di bollo per i tipi rilasciati a norma del 8. In questo elenco dovranno figurare il nome del richiedente e quello del possessore, la quantit delle particelle comprese in ciascun estratto, i diritti da percepirsi e le eventuali tasse da bollo da recuperare.
91
154. Estratti di mappa: Bollo. A qualunque estratto di mappa nuova o vecchia sono applicabili le prescritte tasse di bollo. Negli estratti di cui sopra si possono comprendere figure di mappa nuova o vecchia, purch sia unica la dichiarazione di conformit. Nulla poi vieta che negli estratti medesimi sia compresa la corrispondente parte descrittiva, purch gli estratti stessi si rilascino in un solo contesto e sotto unica data e riguardino la stessa persona o pi persone coobbligate o cointeressate nellaffare cui gli estratti si riferiscono. Anche a tali estratti sono applicabili le vigenti tasse di bollo; nei riguardi dei diritti catastali, dovuto un unico diritto fisso, mentre il diritto proporzionale e quello di disegno sono da liquidarsi tanto per le figure della nuova che della vecchia mappa.
155. Bollettari per ricevuta di diritti riscossi direttamente dagli uffici. Per le ricevute da rilasciarsi ai richiedenti certificati ed estratti esenti dai diritti catastali e soggetti ai soli diritti di scritturazione o di disegno, lUfficio tecnico erariale si vale dei bollettari mod. 55. I bollettari, da numerarsi progressivamente per ogni esercizio finanziario, sono costituiti da 20 ricevute, da numerarsi anche progressivamente, ognuna in duplice esemplare di cui il secondo resta inserito nel bollettario e si compila mediante ricalco con carta carbone. A fine di ogni esercizio finanziario i bollettari saranno allegati al mod. 8, previo annullamento di tutte le ricevute ancora in bianco nellultimo bollettario. Sul frontespizio del registro mod. 8, si indicher il numero totale delle ricevute e dei bollettari relativi allesercizio stesso. LUfficio tecnico erariale, entro i primi 5 giorni del mese successivo a quello della riscossione, versa, sul conto corrente postale ad esso intestato la somma riscossa.
CAPO III. - Diritti di consultazione degli atti catastali. 156. Consultazione degli atti catastali e facolt di estrarne note ed appunti. E consentito a chiunque, mediante il pagamento del prescritto diritto fisso, di consultare, presso gli Uffici tecnici erariali, la mappa e gli altri atti catastali ed anche
92
di estrarne note ed appunti. E per vietato di estrarre copie di qualsiasi genere degli atti di cui sopra, compresi quindi anche i lucidi di mappa. Per i documenti diversi da quelli che costituiscono il catasto non consentito di prendere appunti e dati, ed il rilascio di copie ed estratti di essi sempre subordinato allautorizzazione dellIntendenza di finanza (art. 54 del regolamento).
157. Modo di corresponsione del diritto di consultazione. II diritto fisso di cui al paragrafo precedente sar corrisposto allUfficio mediante marche da bollo a tassa fissa. A fine di ogni settimana lUfficio tecnico erariale registra nel modello 8 limporto complessivo dei diritti di consultazione corrisposti durante la settimana.
158. Registri per le ricevute dei diritti di consultazione. Un registro speciale, mod. 56, per le ricevute dei diritti di consultazione delle scritture catastali, compilate a madre con due bollette-figlie, deve essere tenuto dal Capo Ufficio o da un funzionario di ruolo da questi incaricato. La prima bolletta-figlia porta alcune caselle per lapplicazione delle marche da bollo che dovranno essere annullate col timbro dUfficio in modo chiaro e preciso possibilmente con data a stampa.
159. Concessione, da parte dellUfficio, del diritto alla consultazione degli atti catastali. Sopra semplice domanda verbale, lUfficio tecnico erariale accorda il diritto alla consultazione degli atti catastali rilasciando lapposita ricevuta (la seconda figlia) attestante lavvenuto pagamento. Nella ricevuta saranno espressamente indicati il giorno e le ore in cui potr eseguirsi la richiesta consultazione, avvenuta la quale il funzionario incaricato completer la bolletta madre con lindicazione del periodo di durata della consultazione stessa.
93
CAPO IV. - Dellesenzione dal pagamento dei diritti e delle tasse di bollo. 160. Esenzione dal pagamento dei diritti. I casi nei quali non si fa luogo a liquidazione di diritti catastali sono contemplati nel Capo IV, Titolo III del Regolamento. In relazione al disposto dellart. 91 del Regolamento, gli Uffici tecnici erariali devono tenere presente che le domande degli Uffici Governativi dirette ad ottenere il rilascio gratuito degli atti in detto articolo contemplati, per essere prese in considerazione, dovranno essere fatte con lettera Ufficiale del Capo dellUfficio richiedente, e che le domande dovranno contenere la dichiarazione che la richiesta venne fatta nellinteresse dello Stato.
161. Facolt dei procuratori del registro. A senso degli artt. 134 e 135 della legge sul registro, i Procuratori del registro, oltre di avere la facolt di richiedere il rilascio gratuito di estratti dei registri e degli altri atti catastali, hanno il diritto di ispezionare i registri e gli atti medesimi e di prendere le note e gli estratti che ravvisano necessari nellinteresse dellAmministrazione, senza compenso alle persone incaricate di tenere i registri. Allo scopo per di assicurare il buon andamento del servizio catastale, conviene che i Procuratori del registro si valgano preferibilmente del diritto dispezione a senso dellart. 119 della legge suddetta e che le richieste degli estratti siano limitate ai casi nei quali manchi al Procuratore del registro il mezzo di ispezionare i registri presso lUfficio tecnico erariale, o gli sia necessario assolutamente avere gli estratti o le copie debitamente autenticate.
162. Imprese per la costruzione delle ferrovie dello Stato. Le imprese assuntrici di lavori per costruzione di ferrovie, nelle espropriazioni per limpianto di linee governative, agiscono in nome e nellinteresse esclusivo dello Stato, cui appartiene la propriet della linea che si sta costruendo. Devono quindi somministrarsi gratuitamente alle dette imprese, in quanto il contratto non disponga diversamente, le notizie di cui abbisognano per completare dei necessari dati catastali gli elenchi dei terreni da espropriarsi; ma le richieste relative devono essere fatte agli Uffici tecnici erariali a mezzo dellUfficio speciale delle ferrovie, Ministero dei Lavori Pubblici, il quale deve dichiarare che trattasi di lavoro eseguito per conto e
94
nellinteresse esclusivo dello Stato. Rimane poi salvo allUfficio tecnico erariale il diritto di esigere il concorso degli uffici richiedenti a senso del disposto del 2 comma dellart. 91 del regolamento.
163. Esenzione da tasse di bollo e dei diritti catastali, di scritturazione o di disegno. Sono esenti dalla tassa di bollo e da tutti i diritti: a) le copie, i tipi, i certificati ed estratti richiesti dagli Uffici governativi ( 160); b) gli elenchi dei beni intestati ai possessori, richiesti dagli esattori delle imposte dirette, da rilasciare nel termine di otto giorni; c) i certificati catastali richiesti dalla legge per lesonero dal pagamento delle tasse scolastiche o per lassegnazione di borse di studio e di incoraggiamento, e quelli per concorrere a posti gratuiti nei convitti nazionali, purch la richiesta dipenda da comprovata povert degli aspiranti; d) quelli occorrenti per il ricovero dei dementi poveri nei manicomi e degli indigenti negli istituti assistenziali; e) quelli per liscrizione nelle liste dei poveri e per la concessione gratuita dei medicinali; f) quelli per ottenere atti dallo stato civile in carta libera e gratuitamente, a titolo di povert, in base ad attestazione dellAutorit di pubblica sicurezza; g) per i procedimenti di riabilitazione; h) per ottenere la liquidazione di pensioni dallo Stato, dalle pubbliche amministrazioni e dagli istituti di beneficenza; i) quelli richiesti dallAutorit giudiziaria per i minorenni da ammettere in istituti di correzione ( 151); l) quelli occorrenti agli ex combattenti per i concorsi a pensione od assegni vitalizi; m) per uso di leva o per riduzione di ferma; n) da allegare alle domande di prestiti familiari ai snsi dellart. 11 del regio decretolegge 21 agosto 1937, n. 1542; o) i certificati e gli estratti catastali richiesti dagli uffici delegati per provare la propriet dei fondi da espropriarsi per conto dello Stato, per causa di pubblica utilit;
95
p) i certificati richiesti dallIstituto Nazionale per lassicurazione contro gli infortuni sul lavoro; q) quelli richiesti dai consorzi provinciali tra i produttori dellagricoltura e loro Sezioni, che hanno nel campo dellagricoltura funzioni di difesa e di incremento delle coltivazioni; r) quelli richiesti dai Commissari per la liquidazione degli usi civici; s) le copie e gli estratti dei registri e delle mappe catastali richiesti dallOpera Nazionale per i combattenti, per i fini di suo istituto; t) quelli richiesti dal Club alpino italiano e dalle sue sezioni e sottosezioni (regio decreto-legge 6 dicembre 1937, n. 2258); u) quelli richiesti dallUnione Nazionale per le famiglie numerose e dai suoi organi centrale, provinciali e comunali (legge 11 aprile 1938, n. 404); v) quelli richiesti dal Consiglio Nazionale delle ricerche e dagli organi da esso dipendenti (regio decreto-legge 5 settembre 1938, n. 1502); x) quelli richiesti dallEnte nazionale per le Tre Venezie per i fini di suo istituto (legge 27 novembre 1939, n. 1780); y) quelli richiesti dallOpera nazionale per i figli degli aviatori (legge 30 novembre 1942, n. 1607); z) quelli occorrenti per la concessione delle provvidenze a favore dei danneggiati dalle offese belliche nemiche (regio decreto-legge 24 dicembre 1942, n. 1500). Nei certificati, copie ed estratti deve sempre farsi esplicita menzione delluso esclusivo cui devono servire. Gli Uffici, gli Enti, i Consorzi ed i Commissariati per la liquidazione degli usi civici che abbiano fatto richiesta di copie, certificati o di estratti ai sensi del presente paragrafo, saranno invitati a fornire unutile collaborazione o ad assentire che si provveda ponendo a loro carico i diritti di scritturazione o di disegno, qualora per corrispondere alle loro richieste venisse a soffrire il regolare svolgimento del servizio.
164. Esenzione da tassa di bollo e di soli diritti catastali. Sono esenti dal bollo e dai diritti catastali e soggetti al pagamento dei soli diritti di scritturazione o di disegno:
96
a) i certificati catastali richiesti per le operazioni di credito agrario ai sensi del regio decreto-legge 29 luglio 1927, n. 1509. Da tenere presente che la richiesta dei certificati deve esser fatta, a norma del suddetto decreto, degli Istituti autorizzati - e fra questi la Banca Nazionale dellAgricoltura - ad esercitare il credito agrario. I certificati stessi non possono essere rilasciati in esenzione di tasse e diritti catastali se richiesti da privati; b) i certificati catastali e gli estratti di mappa chiesti dagli invalidi di guerra per produrli a corredo di mutui ipotecari per lacquisto di fondi rustici, ai sensi del regio decreto-legge 19 giugno 1924, n. 1125. I certificati od estratti stessi, possono essere rilasciati in esenzione di tasse e diritti catastali anche se richiesti da privati; c) per la concessione di mutui ipotecari per la costituzione della piccola propriet, ai sensi del regio decreto 9 aprile 1922, n. 932; d) per lesecuzione e per gli effetti delle leggi di imposta, purch il certificato, la copia o lestratto debba rimanere negli uffici competenti; e) richiesti dagli istituti di credito fondiario per la rinnovazione delle ipoteche a norma degli artt. 2850 e 2851 del vigente Codice civile. Qualora per tali certificati siano richiesti per essere depositati nei procedimenti immobiliari, vanno soggetti alla tassa di bollo ed agli ordinari diritti catastali e di scritturazione; f) per sussidi a favore di danneggiati dal terremoto, o per ottenere mutui di favore per la ricostruzione di fabbricati distrutti o danneggiati; g) per corredare le domande di verifica periodica dei terreni; h) richiesti dai Consorzi idraulici di 2a e 3a categoria nonch dai consorzi di bonifica e di miglioramento fondiario (compresi quelli dirrigazione) e dai concessionari di opere, ai sensi dellart. 90 del Testo delle norme per la bonifica integrale, approvato con regio decreto 13 febbraio 1933, n. 215; ) per ottenere lo svincolo delle indennit relative ad espropriazioni eseguite nellinteresse dello Stato per causa di pubblica utilit, purch la domanda sia corredata dallapposito certificato rilasciato dallamministrazione espropriante; l) richiesti per ottenere mutui per la ricostruzione di fabbricati danneggiati per eventi bellici (art. 93 del decreto legislativo 10 aprile 1947, n. 261). Nei certificati, copie ed estratti deve sempre farsi esplicita menzione delluso
97
165. Esenzione della sola tassa di bollo. Sono esenti dalla tassa di bollo e soggetti al pagamento dei diritti catastali e di scritturazione o di disegno: a) gli estratti di mappa richiesti per provare che le permute dei fondi rustici hanno per iscopo larrotondamento della propriet; b) i certificati richiesti dagli Istituti del credito fondiario collo scopo di istruire e di documentare le domande di mutui. Le apposite richieste possono essere redatte in carta libera; c) i certificati occorrenti agli Amministratori giudiziari per la redazione dei verbali di concordato di cui al primo capoverso dellart. 39 della legge 24 maggio 1903, n. 197, relativa ai piccoli fallimenti; d) i certificati rilasciati a norma dellart. 5 della legge 17 agosto 1941, n. 1043, relativa ai trasferimenti di beni rustici del valore non eccedente le lire mille. Anche in questi certificati ed estratti si fa menzione delluso esclusivo a cui devono servire.
166. Esenzione dei soli diritti catastali. Sono esenti dai diritti catastali e soggetti alla tassa di bollo15 ed al pagamento dei diritti di scritturazione o di disegno: a) i certificati catastali da allegare alle domande di volture, a norma della legge 17 agosto 1941, n. 1043. Su ogni certificato dovr essere apposta la seguente dichiarazione: Si rilascia il presente certificato in esenzione dai diritti catastali e previo pagamento dei diritti di scritturazione, a norma dellart. 1 della legge 17 agosto 1941, n. 1043; da servire esclusivamente a corredo di domanda di volture catastali; b) gli estratti di mappa da riprodursi come tipo di frazionamento.
15
Vedi nota 1.
98
167. Esenzione dal pagamento dei diritti di consultazione. Sono autorizzati a consultare, a mezzo di loro incaricati, le mappe e gli altri atti catastali e ad estrarne note ed appunti in esenzione dei diritti: a) gli Uffici governativi e gli Enti ad essi equiparati16; b) i Commissari per la liquidazione degli usi civici e quelli incaricati della quotizzazione dei beni comunali; c) i delegati stradali per la costruzione di strade comunali obbligatorie; d) lOpera Nazionale Combattenti; e) i Consorzi idraulici di II e III categoria nonch i consorzi di bonifica e di miglioramento fondiario (compresi quelli di irrigazione) ed i concessionari di opere, ai sensi dellart. 90 del Testo delle norme sulla bonifica integrale, approvato con regio decreto 13 febbraio 1933, n. 215; f) gli Istituti di credito fondiario, e tra questi la Banca Nazionale della Agricoltura, limitatamente a quei determinati immobili cui si riferiscono le operazioni di credito e dei quali vengono presentati i certificati storici catastali; g) gli Uffici od Enti che ne siano esplicitamente autorizzati da speciali disposizioni legislative. Le consultazioni gratuite sono solo concesse ad incaricati muniti di regolare lettera di delega con precisa indicazione dello scopo e delloggetto delle consultazioni stesse.
16
II Club Alpino Italiano e le sue sezioni e sottosezioni (Regio decreto legge 6 dicembre 1937, n.
2258) ; lUnione Nazionale per le famiglie numerose ed i suoi organi centrali provinciali e comunali (legge 11 aprile 1938, n. 404) ; il Consiglio Nazionale delle ricerche e gli organi da esso dipendenti (Regio decreto legge 5 settembre 1938, n. 1502) ; lOpera Nazionale per i figli degli aviatori (legge 30 novembre 1942, n. 1607).
TITOLO IV DELLE VARIAZIONI NELLO STATO E NEI REDDITI DEI TERRENI CAPO I. - Norme generali. 168. Variazioni in aumento. Si introducono nellestimo e si descrivono in catasto: a) i terreni nuovamente formati per alluvione, per il permanente ritiro delle acque del
99
mare e dei laghi, per emersione, o per deviazione di fiumi e torrenti; b) i terreni che furono qualificati in catasto come sterili, divenuti produttivi, nonch le aree dei fabbricati demoliti o distrutti; c) il suolo pubblico che passi in propriet privata; d) i terreni eventualmente non iscritti in catasto; e) i beni per i quali cessino le esenzioni dalla imposta fondiaria stabilite dallart. 18 del Testo Unico approvato con regio decreto 8 ottobre 1931, n. 1572, o da altre leggi. Danno pure luogo ad aumento: f) la revisione del classamento dei terreni migliorati di qualit o di classe; g) la cessazione o lattenuazione dei vincoli forestali o delle servit militari che abbiano dato luogo a diminuzione dellestimo; h) il passaggio a carico dello Stato di spese prima gravanti sui possessori per la manutenzione di opere di difesa, scolo o bonifica.
169. Variazioni in diminuzione. Si tolgano dallestimo dei terreni: a) i fondi e le porzioni di fondi che per la stabile occupazione del mare o dei laghi, per corrosioni od irruzioni di fiumi o torrenti, per frane o scoscendimenti di montagne, o per altre simili cause siano perenti ovvero scomparsi, cos pure i fondi e le porzioni di fondi che per le anzidette cause o per naturale esaurimento siano ridotti ad una assoluta sterilit e cio abbiano perduta la potenza produttiva; b) i terreni che vengano occupati da fabbricati urbani o da loro dipendenze; c) i terreni che vengano occupati da fabbricati rurali o da loro dipendenze, quelli sottratti alla coltura ed alla produzione di qualsiasi reddito per la costruzione di opere pubbliche, e quelli che da imponibili siano divenuti esenti. Danno pure luogo a diminuzione: d) la perenzione parziale del fondo o la perdita parziale della potenza produttiva del medesimo per naturale esaurimento o per altro evento avente carattere di forza maggiore, anche se non si verifica cambiamento di coltura, nonch per eventi fitopatologici o entomologici interessanti le piantagioni; e) lapplicazione di nuovi vincoli forestali o di nuove servit militari o
100
laggravamento dei vincoli o delle servit preesistenti; f) limposizione di vincoli per la protezione di bellezze naturali (art. 17della legge 29 giugno 1939, n. 1497); g) il passaggio a carico dei possessori di spese prima gravanti sullo Stato,per la manutenzione di opere di difesa, scolo o bonifica; h) la revisione del classamento dei terreni pei quali alla qualit di coltura allibrata in catasto risulti sostituita una qualit di coltura di minore reddito imponibile.
170. Denuncie delle variazioni. I cambiamenti nello stato e nei redditi dei terreni, sia in aumento che in diminuzione, devono essere denunciati entro il 31 gennaio dellanno successivo a quello in cui si sono verificate le variazioni. Per la decorrenza delle variazioni, agli effetti dellimposta, occorre distinguere quelle in aumento da quelle in diminuzione. a) Variazioni in aumento: danno sempre luogo allapplicazione dellimposta con effetto dal lo gennaio dellanno nel quale esse sono notificate al contribuente. Gli effetti fiscali delle variazioni in aumento non dipendono quindi dalla data delle dichiarazioni dei possessori, ma esclusivamente dagli accertamenti degli uffici e dalla loro notificazione agli interessati che dovr perci farsi con ogni sollecitudine. La omessa notificazione di tali variazioni da diritte, agli interessati, di ottenere lo sgravio dimposta, semprech ne facciano domanda entro sei mesi dalla pubblicazione dei ruoli. b) Variazioni in diminuzione: danno luogo allo sgravio dal 1 gennaio dellanno successivo a quello in cui si sono verificate, purch la dichiarazione sia stata presentata nel prescritto termine del 31 gennaio. In caso di tardiva denuncia lo sgravio decorre dal lo gennaio dellanno seguente a quello in cui la dichiarazione stata presentata, tanto nel caso di accertamento eseguito in sede di verifica ordinaria che in quello di verifica straordinaria. Quindi per denuncie fatte nel termine prescritto, e cio entro il 31 gennaio dellanno successivo a quello in cui avvenuta la diminuzione dei redditi, lo sgravio decorre dal 1 gennaio dellanno stesso in cui scade il termine.
101
171. Sanzioni per omesse denuncie. Coloro che omettono le dichiarazioni delle variazioni in aumento, di cui al 168, sono soggetti al pagamento di una sopra tassa pari al terzo dellimposta dovuta per un anno e sono puniti con lammenda da L. 500 a L. 20.000. Quando tali dichiarazioni sono presentate con un ritardo che non superi un mese il colpevole non punibile, ma soggetto soltanto alla met della sovratassa. E per in facolt degli Uffici tecnici erariali di astenersi dal promuovere lapplicazione delle sanzioni nei casi in cui laumento dei redditi non sia chiaramente riconoscibile, e sia cio determinato da variazioni di classe della medesima coltura o da passaggio da una coltura ad altra che differisca dalla prima per elementi non facilmente riconoscibili senza il possesso di cognizioni tecniche precise in materia di qualificazione e di classamento (densit delle coltivazioni arboree, coltivazioni promiscue, ecc). Per promuovere lapplicazione delle sanzioni lUfficio tecnico erariale compila, in duplice esemplare, il mod. 57, e lallega allo stato dei cambiamenti. LUfficio distrettuale delle imposte dirette restituisce, insieme con lo stato dei cambiamenti, un esemplare del mod. 57, firmato per ricevuta.
172. Periodico aggiornamento della mappa e conseguenti rettifiche degli altri atti del catasto. La mappa deve specchiare il vero stato topografico del terreno e del possesso. Il suo periodico aggiornamento, a norma del secondo comma dellart. 130 del regolamento, va esteso ai cambiamenti non denunziati dai possessori interessati, valendosi della facolt accordata dallart. 128 del regolamento medesimo. Le operazioni di campagna e di tavolo si eseguiscono con i criteri che hanno regolata la formazione del catasto, e le variazioni da introdurre in tutti gli atti riflettono non soltanto gli aumenti e le diminuzioni che si verificano nei terreni e nei loro redditi contemplati dai precedenti paragrafi 168 e 169, ma altres la correzione delle linee dividenti che dalla verifica sopraluogo risultassero manifestamente erronee per cattiva costruzione della mappa o per inesatti aggiornamenti successivi, sempre quando non manchi il reciproco consenso delle parti interessate.
102
173. Metodo di rilevamento. Il rilevamento si eseguisce mediante allineamenti appoggiati a punti stabiliti facilmente identificabili in mappa ed opportunamente verificati. Nel caso che loperazione di rilevamento debba estendersi ad una zona abbastanza importante, il metodo da seguire preferibilmente quello usato per il rilevamento della mappa; in questo caso loperatore deve ottenere la preventiva autorizzazione dellIngegnere capo dellUfficio tecnico erariale.
174. Abbozzi di campagna. Per facilitare i lavori di campagna lUfficio tecnico erariale consegna alloperatore un esemplare in carta canape della mappa, riprodotto da matrici, gi aggiornate per quanto riguarda tutte le variazioni precedenti. Detto esemplare deve essere tenuto con cura e restituito alla fine delloperazione. Gli abbozzi di campagna sono i documenti che giustificano tutte le variazioni avvenute. Essi si eseguiscono in appositi fascicoli distinti per comune, devono portare i riferimenti ai numeri di mappa e alla ditta ed essere compilati con chiarezza e uniformit di metodo, di guisa che riescano intellegibili a qualunque altro dovesse proseguire o verificare il lavoro. Quando, per rilevamenti piuttosto estesi (di nuove strade, di frazionamenti di beni comunali e simili) convenga a giudizio del Capo Ufficio di adoperare per abbozzi di campagna riproduzioni di mappa in carta canape, queste verranno unite agli atti della verificazione periodica e, nei modi prescritti, scaricate dagli inventari. Alle particelle che per effetto delle variazioni subiscono frazionamento, si applicano provvisoriamente le lettere subalterne ed a ciascun appezzamento di nuova formazione si assegna, pure in via provvisoria, il numero di mappa della particella pi vicina con laggiunta di un subalterno frazionario. Negli abbozzi medesimi si sostituiscono poi in inchiostro rosso, i numeri definitivi, desumendoli dalla tabella delle variazioni, e questi numeri definitivi si riassumono in apposito specchietto finale, contrapponendo ad ognuno di essi il riferimento alla corrispondente pagina del fascicolo.
175. Stima dei terreni nei casi di variazioni in aumento. Ai terreni indicati al 168 lettere a) b) c) vengono attribuite le qualit e le classi competenti secondo lo stato in cui si trovano.
103
Qualora ai nuovi enti da introdurre in catasto non si possano attribuire le qualit e le classi esistenti, e si tratti di una notevole estensione di terreno, si creano per essi nuove qualit e classi col procedimento indicato allart. 112 del regolamento. A questo scopo si raccolgono gli elementi per la compilazione delle minute di stima e la formazione di tariffe perequate con le altre del comune. Si deve per in generale evitare, per quanto possibile, di ricorrere alla creazione di qualit e classe; e, segnatamente se si tratti di poche particelle di non grande estensione, si procede al censimento dei nuovi enti parificandoli ai terreni prossimi di egual natura.
176. Strade e canali. Le strade di qualsiasi specie e i canali a qualsiasi scopo attivati nellinteresse di privati o di societ, sempre che non rivestano il carattere delle strade consorziali di cui alla normale 14 del volume III delle disposizioni di massima, non possono essere esentati dallestimo se non in forza di leggi speciali ( 200). Sono invece esenti dallestimo le strade nazionali, provinciali, comunali, le piazze, i ponti non soggetti a pedaggio, le strade vicinali, e cio tutte le strade soggette a servit pubblica che non siano nazionali, provinciali o comunali, e la superficie occupata dai canali maestri per la condotta delle acque.
177. Correzione di errori nella misura sul terreno. Si fa luogo alla correzione degli errori riscontrati nella misura sul terreno e nei corrispondenti redditi attribuiti in catasto ad una particella (art. 108 del regolamento) quando le differenze eccedano quelle richieste per le ammissioni dei reclami nella formazione del catasto. Le domande di correzione devono essere esaminate sul terreno in occasione delle verificazioni periodiche, semprech non siano state gi eseguite ( 76-77) le occorrenti verifiche e correzioni, o il possessore non chieda la verificazione straordinaria a tenore dellart. 113, lett. b) del regolamento.
178. Correzione di errori e decorrenza degli sgravi e dei ricuperi dimposta. La correzione degli errori di duplicazione, o di omissione, o di conteggio, o di materiale scritturazione verificabili al tavolo (art. 107 del regolamento) pu essere
104
promossa tanto dai possessori interessati, mediante apposita domanda stesa in conformit del mod. 26, quanto dagli Uffici tecnici erariali o da quelli delle imposte dirette. Agli effetti dello sgravio dellimposta e delle sovrimposte il termine per ricorrere in via amministrativa contro i detti errori di sei mesi dallultimo giorno della pubblicazione dei ruoli. I ricorsi possono farsi anche mediante scheda di rettificazione da compilarsi dallUfficio distrettuale delle imposte dirette, e occorrendo, anche dallesattore quando trattasi di errori materiali o di duplicazioni rilevati di ufficio (art. 3 della legge 10 giugno 1888, n. 5458). Trascorso il termine di sei mesi, il ricorso ha effetto per lo sgravio dal giorno della tardiva presentazione, mentre per i ricorsi presentati in termine la decorrenza ha luogo dal lo gennaio dello stesso anno a cui si riferiscono i ruoli. Nel caso che in seguito alla correzione dellerrore materiale si verifichi un aumento dei redditi, lamministrazione ha il diritto di ricuperare le annualit supplementari dimposte arretrate, nel limite di cinque. (Cassazione Romana, sentenza 21 marzo 1906).
179. Cambiamenti nelle circoscrizioni territoriali. I cambiamenti contemplati nellart. 109 del regolamento, che avvengono nella circoscrizione territoriale dei comuni, non possono essere introdotti nelle mappe e dar luogo a variazioni in aumento o in diminuzione nei catasti dei comuni stessi, se non sia previamente intervenuta una disposizione legislativa, che modifichi le circoscrizioni esistenti. E fatta eccezione per le semplici rettifiche intese a ripristinare lo stato di diritto preesistente, od a correggere il confine individuato da corsi dacqua che abbiano subito lievi spostamenti, sempre quando vi sia laccordo di tutti gli enti interessati, nonch lapprovazione della competente autorit tutoria. In questi casi le variazioni possono effettuarsi in base alle regolari deliberazioni delle Autorit comunali e provinciali; ovvero mancando tali deliberazioni, in base ad apposito verbale da redigersi, con le opportune modificazioni, in analogia al mod. E della Istruzione VI e da sottoporsi allapprovazione delle Autorit comunali e provinciali e dellAutorit tutoria. Quando siano avvenute rettifiche, che interessino il confine di Stato, per le variazioni degli atti vengono date di volta in volta dalla Direzione Generale del Catasto e dei
105
Servizi Tecnici Erariali le opportune disposizioni. I cambiamenti nella circoscrizione territoriale dei comuni, di regola, non danno luogo in catasto a variazioni nelle qualit e classi, nei gradi di deduzione e nelle tariffe. Quando per i cambiamenti riguardino poche particelle, con la rigorosa osservanza delle cautele e garanzie disposte dalle vigenti disposizioni, esse si introducono nel catasto del comune a cui vengono aggregate con la qualit e classe che loro compete in base al prospetto di qualificazione e classificazione del comune stesso. Le spese occorrenti per le variazioni catastali dipendenti dalla mutata circoscrizione territoriale debbono essere addebitate ai Comuni interessati, anche per spese di piccola entit, giusta la disposizione contenuta nellart. 109 del regolamento. Tali spese debbono corrispondere, esclusi gli stipendi del personale, a tutte quelle che lAmministrazione incontrer per eseguire le variazioni, sia per eventuali lavori di campagna, sia per correzione di registri, di fogli di mappa, di matrici di zinco, ecc. Pertanto lUfficio tecnico erariale, per i lavori conseguenti ad eventuali variazioni territoriali, compiler - nei modi indicati con la normale 59 dellanno 1929 - e trasmetter alla Direzione Generale, per la relativa approvazione, un particolareggiato preventivo dei lavori stessi e dei relativi prezzi. Detto preventivo, dopo approvato dalla Direzione Generale, dovr essere notificato ai Comuni interessati affinch inscrivano in bilancio la somma occorrente al pagamento della spesa medesima, che potr effettuarsi o direttamente, versandone limporto sul conto corrente postale intestato allufficio competente ad introdurre le correzioni, oppure in Tesoreria.
180. Iscrizione in catasto dei terreni migliorati. I miglioramenti fondiari non possono dar luogo alla iscrizione in catasto di estimi non rispondenti allo stato di fatto, ma hanno solo effetto nei confronti della imposta ( 182). I vari periodi dellesenzione accordata per i miglioramenti fondiari ( 181) e quindi anche per le piantagioni di viti o di altre essenze sostituite a quelle danneggiate o distrutte dalla fillossera e per quelle di agrumi o di altre essenze sostituite a quelle danneggiate o distrutte dal marciume radicale o dal malsecco, dovranno decorrere dal lo gennaio successivo alla data in cui i miglioramenti furono effettuati. Ove la denuncia sia tardiva, lesonero dallimposta sar limitato ai soli anni che ancora
106
rimangono a decorrere.
181. Esenzioni temporanee della imposta per miglioramenti fondiari. II periodo di esenzione temporanea dallaumento dimposta per i miglioramenti fondiari stabilito come appresso: Terreni bonificati. Ai terreni bonificati viene concessa lesenzione dallimposta fondiaria sugli aumenti di reddito per il periodo di venti anni (regio decreto 13 febbraio 1933, n. 215, e regio decreto legge 27 marzo 1939, n. 571). Terreni rimboscati. I terreni rimboscati sotto la direzione e vigilanza dellautorit forestale sono esenti dalla imposta fondiaria sul maggior reddito per quindici anni se boschi cedui e quaranta anni se boschi di alto fusto. (Art. 28 legge 2 giugno 1940, n. 217. Art. 58 regio decreto 30 dicembre 1923, n. 3267). Terreni sterili o a produzione spontanea ridotti a coltura agraria. Per i terreni sterili o a produzione spontanea che mediante muri di sostegno vengano sistemati a gradoni o terrazze e ridotti a coltura agraria concessa una esenzione dallimposta sul maggior reddito per un periodo di anni quindici in aggiunta alle altre esenzioni eventualmente spettanti alla nuova coltura. (Art. 22 regio decreto 26 luglio 1929, n. 1530). Nuove piantagioni fruttifere (R.D.I. 26 settembre 1935, n. 182)). A norma del regio decreto 31 dicembre 1923, n. 3071, modificato con il regio decreto 26 settembre 1935, n. 1823, la esenzione temporanea dellaumento della imposta terreni per i nuovi impianti di alberi ed arbusti stabilito per le durate speciali sottoindicate: Di cinque anni per le piantagioni di: Vite bassa (a ceppaia, ad alberello, a cordone orizzontale annuo, e simili), pesco, fico, cotogno, gelso (a siepe, a ceppaia o a prato), sommacco. Lesenzione di dieci anni viene accordata per la vite alta (a spalliera, maritata ad albero o appoggiata a grosso palo, a pergolato, a raggi e simili) per il melo ed il pero, per il nocciolo, il ciliegio, lalbicocco, il melograno, il susino, il nespolo del Giappone, il kaki, il frassino da manna ed altri alberi da frutto non altrimenti
107
specificati in questo capitolo. Lesenzione di quindici anni viene accordata per gli agrumi (eccettuato il cedro per il quale lesenzione di 5 anni a norma della legge 7 gennaio 1929, n. 15), il mandarlo, il gelso dalto fusto, il pistacchio. Lesenzione di venti anni: per il castagno da frutto, il noce, il carrubo, il pino da pinoli, il sorbo. Lesenzione di venticinque anni per lolivo. Alle piantagioni miste di varie essenze insistenti sopra una stessa particella catastale si assegner un periodo unico di esenzione scegliendo, fra i periodi di 5, 10, 15, 20 e 25 anni sopra indicati, il pi prossimo alla media di quelli prescritti per le singole essenze che prevalgono nella costituzione del reddito della particella. Con lo stesso sistema si stabilir il periodo di esenzione per le consociazioni temporanee fra le piantagioni di rapido e di lento sviluppo, come viti ed olivo, pesche, meli e simili. Nessuna esenzione temporanea spetta a quelle piantagioni che costituiscono ordinarie reintegrazioni necessarie per mantenere le colture in uno stato normale, e nel caso in cui ad una coltura arborea ne sia stata sostituita altra simile di minor reddito. In tale caso si provvede alla sola variazione di coltura. Ringiovanimento degli olivi. Ai terreni olivati nei quali sia stato praticato il ringiovanimento degli olivi, viene concessa la riduzione dellimposta terreni per il periodo di dieci anni (Legge 14 giugno 1934, n. 1091). Il reddito imponibile di tali terreni, per i quali non dovr variarsi la qualit e classe iscritta in catasto, sar determinato considerandoli spogli di olivi ringiovaniti, in base alla qualit di coltura ed alla classe che loro competerebbe secondo lo stato di fatto. Per le segnalazioni agli Uffici distrettuali delle imposte dirette di tali riduzioni, lUfficio tecnico erariale compila un apposito elenco, in due esemplari, di cui uno da restituirsi firmato per ricevuta, in cui, per ciascuna particella, dovr indicarsi la parte del reddito da esentarsi dallimposta e linizio del periodo di esenzione. La riduzione temporanea dellimposta sugli oliveti ringiovaniti sar concessa, in seguito ai necessari accertamenti, su domanda degli interessati, corredata da un certificato del competente Ispettorato provinciale dellagricoltura comprovante che il ringiovanimento venne eseguito secondo un piano formato, ed approvato dallo
108
Ispettorato medesimo.
182. Modalit inerenti alla concessione della esenzione temporanea della maggiore imposta sugli incrementi di reddito. LUfficio tecnico erariale elenca nel mod. 49 tutte le particelle alle quali viene concessa la esenzione temporanea della maggiore imposta sugli incrementi di reddito, ed aggiorna tale elenco introducendovi, anche a mezzo di eventuali appendici, tutte le variazioni riguardanti lo stato dei terreni che vi risultano iscritti. Per tenere in evidenza tali esenzioni, lUfficio tecnico erariale si vale della tavola censuaria, in cui contrappone ad ogni numero di mappa la sigla E. P. 19 . . . (esenzione parziale sino allanno 19 ) da annullarsi alla scadenza dellesenzione. Le segnalazioni agli Uffici distrettuali delle imposte dirette delle esenzioni temporanee dallimposta per miglioramenti di colture vengono fatte mediante lo stato dei cambiamenti, in cui, nella colonna Annotazioni, per ogni variazione dovr indicarsi la data da cui decorre il periodo di esenzione sul maggior reddito, la durata di tale periodo ed il motivo dellesenzione. Gli Uffici distrettuali delle imposte dirette, in base a tali indicazioni, provvedono, con appositi scadenzieri, a tenere conto delle esenzioni gi scadute nella formazione dei ruoli. Qualora terreni parzialmente esenti siano frazionati e la variazione importi la compilazione di note di volture, le dipendenti variazioni nei redditi, soggetti alla imposta, saranno comunicate agli Uffici distrettuali delle imposte dirette, inserendo in dette note, in apposite finche da ricavarsi dalla colonna 15, in corrispondenza di ogni particella derivata, i relativi redditi soggetti allimposta e la data di scadenza dellesenzione. Parimenti per tutte le variazioni di terreni parzialmente esenti per le quali lintroduzione in catasto si effettua a mezzo degli stati dei cambiamenti, le indicazioni predette saranno riportate nella colonna Annotazioni del mod. 14.
CAPO II. - Verificazioni periodiche. 183. Pubblicazione del manifesto. Entro il mese di ottobre di ciascun anno lUfficio tecnico erariale nei modi consueti per gli atti ufficiali, fa pubblicare, nei Comuni pei quali ricorre il turno della
109
verificazione periodica nellanno successivo, un manifesto conforme al mod. 28, per invitare i possessori a denunciare prima del 31 dicembre i cambiamenti sia in aumento che in diminuzione, avvenuti nei loro beni. Contemporaneamente invita i Sindaci dei comuni medesimi a comunicare i cambiamenti nei beni cerniti o censibili avvenuti per cause naturali, come corrosioni, alluvioni, frane, lavine, ecc, per trasformazione di terreni che da sterili siano diventati produttivi, o per costruzione di opere pubbliche, che non avessero ancora denunciati a termini dellart. 117 del regolamento. Il detto manifesto mod. 28 devessere pubblicato allalbo del comune e rimanervi affisso a tutto il 31 dicembre. Deve anche essere affisso nelle frazioni del comune e negli altri luoghi soliti per le pubblicazioni ufficiali e, fino a tutto il 31 dicembre, se ne deve ripetere la pubblicazione in ogni giorno festivo o di mercato. Un esemplare del manifesto, munito della prova della avvenuta pubblicazione, devesi conservare fra gli atti. Il manifesto mod. 28 viene trasmesso dallUfficio tecnico erariale anche alla Intendenza di finanza, a tutti gli Uffici distrettuali delle imposte dirette ed agli Uffici del registro della provincia, perch ne sia curata laffissione allalbo dei rispettivi Uffici ed anche perch gli Uffici competenti possano significare i cambiamenti relativi alle propriet demaniali.
184. Denuncie dei cambiamenti. Le denuncie dei cambiamenti per le verificazioni periodiche vengono stese in esenzione dalle tasse di bollo sopra lo stampato mod. 26, rilasciato gratuitamente dallUfficio tecnico erariale, o dallo Ufficio distrettuale delle imposte dirette o dai sindaci dei comuni, a richiesta dei possessori. LUfficio tecnico erariale somministra in tempo utile gli occorrenti stampati mod. 26 tanto ai Comuni interessati, che agli Uffici distrettuali delle imposte dirette, i quali allatto del ricevimento delle denuncie, provvedono a trasmetterle allUfficio tecnico erariale.
185. Registrazione delle denuncie. LUfficio tecnico erariale, di mano in mano che gli pervengono dai privati, dagli Uffici distrettuali delle imposte e dai Sindaci le denuncie di cambiamenti di cui agli
110
artt. da 113 a 117 e 119 del regolamento, le registra nel protocollo mod. 29, che devesi tenere per Comune amministrativo. LUfficio tecnico erariale registra in distinti protocolli mod. 29 le domande per verificazioni straordinarie. Mano a mano che le denuncie vengono definite si completano le registrazioni richieste dallo stampato. Di ogni denuncia lUfficio tecnico erariale rilascia ricevuta da staccarsi dal registro mod. 30.
186. Denuncie incomplete od irregolari. Le denuncie riconosciute incomplete od irregolari vengono di mano in mano restituite dallUfficio tecnico erariale ai possessori, perch provvedano a completarle o a renderle regolari entro il 31 dicembre. Per per quelle presentate negli ultimi 15 giorni dellanno il termine anzidetto pu essere prorogato fino al 15 gennaio dellanno successivo.
187. Piano dei lavori. Ogni anno, entro la prima decade di febbraio, gli Uffici tecnici erariali invieranno al Ministero (Direzione Generale del Catasto e Servizi Tecnici Erariali) un prospetto dal quale, per ognuno dei Comuni in cui durante la campagna per la verificazione periodica saranno da eseguire operazioni sul terreno, risultino i seguenti dati: a) gruppo cui appartiene il Comune da verificare; b) grado e nome del tecnico incaricato della verifica; c) dimore successive assegnate al tecnico in ogni Comune e numero di riferimento al grafico da ricavare - per gli accantonamenti che saranno ritenuti indispensabili in ciascun Comune - dalla Carta dellIstituto Geografico Militare alla scala 1:25000 (La distanza fra due successive dimore non dovr essere inferiore ai 5 km.); d) numero dei tipi di frazionamento da collaudare col numero delle particelle originali e derivate; e) numero dei tipi di frazionamento da eseguire di Ufficio col numero delle particelle originali;
111
f) numero delle nuove costruzioni o ampliamenti in pianta; g) numero delle domande di volture ineseguibili; h) numero delle domande di revisione di coltura; i) numero delle domande dei cambiamenti; l) giornate di missione preventivate; m) spese per indennit di missione; n) spese per viaggi e trasporti da Comune a Comune; o) spesa per canneggiatori-indicatori. (Di regola sar preventivata la spesa di un solo canneggiatore-indicatore e solo eccezionalmente, per lavori di notevole importanza, sar consentito limpiego di un secondo canneggiatore); p) totale delle spese; q) indicazione sommaria di lavori straordinari, come rilievi di strade, ferrovie ed altre opere pubbliche. Al prospetto - nel quale dovranno farsi i totali per ogni operatore, ed alla fine i totali generali - dovranno allegarsi i lucidi per gli accantonamenti e, in piccola scala, una corografia dei Comuni da verificare. Il preventivo dei viaggi da effettuarsi nellinterno dei Comuni, verr - separatamente dal piano dei lavori - compilato, in duplo, in apposito modello. Dopo la chiusura di ciascuna campagna annuale gli Uffici tecnici erariali invieranno al Ministero una dettagliata relazione, esponendovi i risultati ottenuti nelle operazioni sul terreno e le corrispondenti spese effettuate. Alla relazione dovr allegarsi un prospetto identico a quello compilato per il piano dei lavori, nel quale - distintamente dalle altre - dovr anche indicarsi la spesa sostenuta per viaggi compiuti dai tecnici nellinterno dei comuni. Prospetto trimestrale dei lavori. Entro il giorno 10 del mese successivo a ciascun trimestre gli Uffici tecnici erariali invieranno alla Direzione Generale il prospetto trimestrale dei lavori mod. 48. Nella prima pagina del prospetto gli Ingegneri Capi riferiranno brevemente sullandamento dei lavori, daranno il loro parere sul rendimento del personale, precisando particolarmente le unit che si distinguono e quelle che danno scarso
112
rendimento, e riferiranno inoltre sullattivit dei Capi Sezione. Nello specchio interno del prospetto dovr essere elencato il lavoro eseguito dai singoli tecnici, disposti questi in ordine di grado a cominciare dal Capo Sezione. Il lavoro di controllo compiuto da questultimo dovr essere inserito distintamente dalleventuale altro lavoro che egli svolgesse quale tecnico operatore. In detto specchio si comprender anche il personale assunto per mansioni non tecniche che, per essere fornito del titolo di studio prescritto, o per altre particolari circostanze, fosse stato eccezionalmente autorizzato dalla Direzione Generale ad eseguire, sopraluogo o in ufficio, i lavori prescritti nello specchio medesimo. Per ogni operatore si riporteranno separatamente i dati per ogni Comune di lavoro ed il totale per tutti i Comuni. Si far infine il totale generale, somma dei totali relativi ad ogni operatore, in cui non dovranno comprendersi i dati riguardanti il lavoro di controllo eseguito dal Capo Sezione. Nella quarta pagina del prospetto si indicher il lavoro svolto dal personale dordine, con lavvertenza che dellopera non sintetizzabile in cifre, da esporsi nelle colonne appositamente predisposte, si far un breve cenno nelle annotazioni.
188. Lavori preparatori di tavolo. Il tecnico erariale incaricato della verificazione periodica, dopo di essersi assicurato della regolarit delle denuncie presentate dai possessori, predispone gli atti occorrenti per i lavori di campagna e prende gli opportuni appunti in merito alle variazioni delle quali lUfficio tecnico erariale fosse venuto a conoscenza, come ad esempio sulle variazioni relative ai fabbricati ( 89), per modo che le visite locali possano procedere colla dovuta sollecitudine. Per la revisione sopraluogo dei frazionamenti di propriet, da farsi sul terreno a sensi dellart. 130 del regolamento, il tecnico prende in consegna i tipi di frazionamento che non siano stati precedentemente verificati sopraluogo e su di essi indica, per ogni possessore, la pagina di riferimento al registro delle partite controllando le singole ditte. Quando si tratti della prima verificazione dopo attivato il catasto, la revisione dei frazionamenti in campagna va estesa anche ai tipi presentati in sede di attivazione, non riveduti in precedenza.
113
189. Inizio dei lavori di campagna per le verificazioni periodiche. LUfficio tecnico erariale trasmette, a tempo opportuno ai Sindaci, con lettera mod. 32, il manifesto mod. 33 da pubblicarsi, almeno 15 giorni prima dellinizio delle verificazioni, per avvertirne i possessori e invita i Sindaci a predisporre il locale, con i relativi mobili, occorrente al tecnico per lesecuzione dei lavori di Ufficio. Il precitato manifesto deve essere affisso allalbo del Comune e nei principali luoghi abitati delle sue frazioni, come pure in altre localit a seconda delle consuetudini. I sindaci restituiscono allUfficio tecnico erariale, che lo conserva fra gli atti, un esemplare del manifesto, munito della prova dellavvenuta pubblicazione. II tecnico erariale incaricato della verificazione procede alla scelta dellindicatore e, almeno cinque giorni prima della visita locale, invita i possessori ad intervenire o a farsi rappresentare, facendo loro consegnare a domicilio un apposito avviso mod. 34. A tale fine il tecnico consegna allindicatore o rimette al messo comunale gli avvisi e lelenco mod. 35 dei possessori da invitare. Questo elenco, munito della dichiarazione dellindicatore o del messo di aver fatti gli inviti, viene ritirato dal tecnico ed allegato agli atti.
190. Procedimento da seguire nella verificazione dei tipi di frazionamento. Per luniformit nelle operazioni di campagna e per la compilazione degli abbozzi ( 174) necessari per tutte le particelle comunque variate, si danno nel presente paragrafo e nei seguenti le norme da seguirsi, in determinati casi, per laggiornamento della mappa e per lassegnazione della qualit e classe ai nuovi enti da introdursi in catasto. Con la scorta dei tipi originali allegati alle domande di volture ( 188) il tecnico erariale controlla sul terreno le misure segnate nei tipi per lindividuazione delle nuove linee divisorie, tenute presenti le tolleranze nelle misure di cui al 15 dellIstruzione V, e soltanto quando avverta fra il terreno e i tipi di frazionamento delle differenze che debbano essere corrette, procede ai rilievi occorrenti per rettificare la mappa, compilando i relativi abbozzi di campagna, anche se gli interessati,, invitati a norma dellultimo comma del paragrafo precedente, non si presentino al sopraluogo. Nel caso per che, per insufficienza di indicazione sul terreno, non riesca in alcun modo possibile lidentificazione delle linee dividenti, la verifica del tipo viene rimandata alla successiva lustrazione.
114
Sui tipi esaminati il tecnico erariale indica i risultati della verifica locale: se cio furono trovati regolari, se fu necessario rettificarli, o se infine se ne dovette rimandare la verifica alla successiva lustrazione per insufficienza di indicazione sul terreno. I tipi di frazionamento riscontrati regolari ovvero rettificati vengono, dallo Ufficio tecnico erariale, allegati alle rispettive note di volture.
191. Terreni di nuova formazione. I terreni di nuova formazione si rappresentano in mappa facendone particelle separate secondo la qualit e la classe ( 175), comma 1. Nellabbozzo di rilievo ad ognuna di queste particelle deve applicarsi provvisoriamente il numero di una delle particelle contigue, susseguito da un subalterno frazionario.
192. Terreni sterili diventati produttivi Per i terreni sterili divenuti produttivi, si procede come segue: se lappezzamento divenuto produttivo in tutta la sua area non occorre nessun nuovo rilievo; vengono soltanto assegnate la qualit e la classe convenienti, facendone annotazione nei fascicoli degli abbozzi; se invece lappezzamento divenuto produttivo soltanto per una parte della superficie, si rileva la linea che separa la parte divenuta produttiva da quella rimasta sterile; questa conserva il numero e le qualit precedenti, laltra alla quale si dar in seguito un nuovo numero di mappa, e che frattanto viene distinta nello abbozzo con lettera subalterna, si ascrive alla qualit e classe competenti.
193. Terreni dapprima occupati da strade e canali, da fortificazioni, da cimiteri ecc. I terreni gi occupati da strade e canali si introducono in catasto con la qualit e con la classe di loro competenza, ovvero si aggregano alle particelle contigue, quando effettivamente formino con le medesime un tutto inscindibile. Ai terreni che cessino dessere destinati a scopo di fortificazione o di essere usati quali dipendenze delle fortificazioni stesse, vengono attribuite la qualit e la classe
115
competenti, sostituendo nuovi numeri alle lettere maiuscole. Cos pure ai terreni gi occupati da cimiteri, togliendo dalla mappa anche i segni convenzionali che vi fossero disegnati per rappresentare lo stato precedente. Qualora con le variazioni di cui sopra si verificassero mutazioni di possesso non regolarmente domandate in precedenza, si dar corso alle variazioni stesse tenendo presenti le norme dettate al 211.
194. Terreni perenti e terreni che hanno perduta la potenza produttiva (paragrafo 169, lett. a). Delle particelle assolutamente scomparse o perenti per tutta la loro superficie si prende nota negli abbozzi, per togliere, a suo tempo, dalla mappa le linee che le individuavano e sopprimere il numero, specificando la causa della perenzione. Quando invece sia perente una porzione soltanto della particella, si rileva la nuova linea, che delimita la parte rimasta, e si cancella in mappa la parte perente; nellabbozzo intanto si annota la causa della perenzione. Le particelle invece che per irruzione di fiumi o torrenti, per frane o scoscendimenti, o per altre cause abbiano perduta per tutta la loro superficie la potenza produttiva, non subiscono modificazioni di figure e sono qualificate incolte sterili. Si fa inoltre menzione della causa da cui deriva la sterilit nel fascicolo degli abbozzi. Se la perdita totale della potenza produttiva si limita ad una porzione della particella, si esegue il rilievo della linea che separa la porzione rimasta produttiva da quella divenuta sterile; la prima conserva la qualit e la classe e la seconda viene qualificata incolto sterile. Anche in questo caso si fa menzione della causa della sterilit.
195. Terreni attualmente occupati da strade e canali maestri, da fortificazioni e dipendenze, da cimiteri, ecc. (paragrafo 169, lett. c). Per i terreni che vengono occupati da strade, piazze, canali maestri, fortificazioni e dipendenze, o da altre opere pubbliche, le operazioni di campagna si limitano, di regola, alla verificazione dei relativi tipi di frazionamento presentati in sede di esecuzione delle volture per espropriazione, giusta il disposto dellart. 110 del regolamento. In ogni caso obbligatoria la compilazione dellabbozzo di rilievo, tenuto presente quanto segue:
116
qualora una particella risulti interamente occupata dalla strada o dal canale, si sopprime il numero di mappa; quando una particella sia occupata solamente in parte e venga divisa in due o pi porzioni, si rappresenta la strada od il canale secondo il rilevamento eseguito e alla lettera provvisoriamente applicata alla parte corrispondente al canale o alla strada, non si sostituisce il numero di mappa. Per le altre frazioni di particella si tolgono le lettere subalterne, ad una si mantiene il numero precedente e alle altre si applicano i numeri nuovi, mantenendo invariate la qualit e la classe. Per le nuove fortificazioni e dipendenze ( 28) si rilevano i confini esterni della propriet demaniale e gli spazi cos circoscritti si distinguono in mappa con lettere maiuscole, sopprimendo i precedenti numeri di mappa interamente occupati. Analogamente si opera per i nuovi cimiteri, le nuove chiese, ecc. ( 13), aggiungendo in mappa i prescritti segni convenzionali. Veggasi al 211 le prescrizioni per i casi in cui le volture, relative alla espropriazione delle aree occupate, non fossero in precedenza domandate regolarmente.
196. Arginature di 2a e 3a categoria la cui sommit concessa per uso di strada. Le sommit degli argini di 2a e 3a categoria, destinate ad uso di strada per concessioni dindole precaria e sempre revocabili ( 28), vengono segnate in mappa con linea continua e distinte con numero. Quando tali aree, di propriet dello Stato, siano concesse per uso di strada pubblica (provinciale, comunale o vicinale) si assegna la qualit di Sommit dargine di 2a o di 3a categoria concessa precariamente per uso di strada pubblica, non attribuendo alcun reddito. Quando invece siano concesse per uso di strada privata si deve applicare la qualit di Sommit dargine di 2a o di 3a categoria concessa precariamente per uso di strada privata, parificata al n. . . ., e la parificazione fatta ai terreni contigui o prossimi che si trovino in condizioni topografiche ed agrologiche non sostanzialmente differenti, ad esempio alle scarpe arginali ovvero ai tratti dargini contigui o prossimi ( 200).
197. Ferrovie, tramvie e autovie con sede propria. Le particelle e le porzioni di particene occupate da nuova ferrovia o tramvia o
117
autovia con sede propria e dalle rispettive dipendenze del piano stradale, si riuniscono in una particella unica a sensi del 13 dellIstruzione IV. Alla nuova particella si applica la qualit ferrovia o tramvia o autovia con sede propria ed il numero di una delle particelle preesistenti occupate per intero, oppure un numero nuovo quando nessuna delle particelle sia occupata per intero. Se ne determina inoltre il reddito in base alla corrispondente tariffa media del comune gi stabilita dalla Commissione censuaria centrale. Le particelle occupate per intero vengono soppresse. Nel caso di particella occupata in parte, una delle porzioni conserva il numero antico, le rimanenti vengono distinte con numeri nuovi e ad ognuna delle porzioni medesime si assegnano la nuova superficie ed il nuovo reddito ad esse competenti. In modo analogo si procede per le particelle gi frazionate in catasto con lettere subalterne. Le particelle gi occupate da ferrovia, da tramvia o da autovia, che cessino di servire a tale uso, vengono ricensite in base al nuovo stato di produzione. E per da tenere presente che il piano stradale di una ferrovia ad uso privato soggetto allimposta sui fabbricati. Per conseguenza, se trattasi di ferrovia ad uso privato, sulle particelle di terreno di cui sopra non si deve determinare alcun reddito, e le medesime, quando non possano essere unite alle particelle rappresentanti i fabbricati cui servono, si inscrivono nella tavola censuaria con la qualifica: Ferrovia privata (area urbana). Sono considerate ferrovie pubbliche quelle destinate al servizio pubblico per il trasporto di persone, merci e cose qualunque, anche se concesse allindustria privata, secondo le norme del testo unico 9 maggio 1912, n. 1447. Sono invece da considerare ferrovie private quelle costruite da Societ o persone fisiche esclusivamente per lesercizio permanente o temporaneo di un commercio, di una industria o di un uso qualunque loro proprio.
198. Terreni d propriet delle Province e dei Comuni destinati ad uso di giardino e di parco, aperti al pubblico. Procedimento analogo a quello indicato nel paragrafo precedente dovr adottarsi per i terreni di propriet delle Province e dei Comuni, destinati ad uso di giardino o di parco, aperti al pubblico.
118
199. Servit militari, vincoli forestali e tutela delle bellezze naturali. Per i terreni che vengano sottoposti a nuove o maggiori servit militari o a vincolo forestale e a quelli che ne vengano esonerati, in tutto o in parte, ed in quanto le nuove servit militari e i nuovi vincoli forestali, o la soppressione parziale o totale delle servit e dei vincoli preesistenti, importino variazioni di rendita, si procede come segue: 1. Nuove servit militari e nuovi vincoli forestali. Si assumono gli elementi per determinare lonere derivante dalla nuova servit o dal nuovo vincolo con procedimento eguale a quello seguito nella formazione del catasto. Se nel comune non preesistono servit o vincoli si procede a norma del secondo comma dellart. 112 del regolamento. 2. Soppressione di servit militare o di vincoli forestali. Se nella formazione del catasto stato tenuto conto della servit o del vincolo mediante abbassamento di classe, si assumono i dati per ripristinare la classe competente: se sono state fatte classi speciali si rinnova il classamento; se invece stata fatta una deduzione percentuale sul reddito, si ricalcolano i redditi omettendo la deduzione. A norma dellart. 2 della legge 29 giugno 1939, n. 1497, il Ministero della pubblica istruzione ha facolt di procedere, in via amministrativa, alla notificazione della dichiarazione del notevole interesse pubblico ai proprietari ed ai possessori o detentori a qualsiasi titolo degli immobili, dichiarazione da inscriversi nei registri catastali ( 115) e da trascriversi nei registri della conservazione delle Ipoteche.
200. Arginature, scarpate di strade, ecc. (paragrafo 176). In seguito alla costruzione di arginature, di strade pubbliche, di canali, avviene di dover rappresentare in mappa lunghe strisce di terreno comprese tra le opere darte e tra le strade che le intersecano, non esenti da estimo, e costituite o dalle arginature stesse, o dalle loro scarpate quando la sommit arginale sia concessa per uso di strada, ovvero dalle scarpate delle strade pubbliche, o dei canali. Alle strisce di terreno occupate da strade e canali privati di cui al 176 verr assegnata la qualit di strada privata ovvero canale privato e le strisce medesime saranno parificate ai terreni contigui. Per le arginature e per le scarpate si potr procedere invece al loro classamento in relazione alla produzione effettiva.
119
201. Operazioni relative ai fabbricati. Ad ogni verificazione quinquennale tutte le variazioni derivanti sia dalle nuove costruzioni civili, industriali e rurali, sia dagli ampliamenti e dalle demolizioni di fabbricati preesistenti, devono essere introdotte nella mappa e negli altri atti. Loperazione viene estesa allintero territorio del Comune. In modo speciale deve essere curata la verificazione sopraluogo delle costruzioni che furono oggetto di sgravio dallimposta fabbricati o di nuovo accertamento dallepoca dellultima verificazione ( 89), tanto allo scopo di eseguire loccorrente rilevamento, quanto per individuare definitivamente, di ogni fabbricato, le porzioni a differente destinazione, formandone particelle separate quando ci sia possibile e conveniente, ovvero distinguendo le parti medesime con subalterni numerici. Nei riguardi delle operazioni suddette debbono tenersi presenti le disposizioni impartite con le circolari n. 110 del 1940 e 226 del 1941.
202. Fabbricati esenti temporaneamente dallimposta. Per i fabbricati esenti temporaneamente dallimposta deve eseguirsi lo stralcio dal catasto terreni appena diventino soggetti a iscrizione nel catasto urbano e cio quando risultino abitabili o servibili, dalla quale data su lente non grava nemmeno pi la imposta terreni. Per conseguenza, durante le lustrazioni, si dovranno fare i rilievi necessari per effettuare nel catasto dei terreni gli anzidetti stralci daree, appena i nuovi fabbricati si trovino nelle accennate condizioni di abitabilit o servibilit. Che se poi, per un motivo qualsiasi, gli anzidetti fabbricati, pur essendo gi servibili, non risultino allatto della lustrazione, ancora iscritti nel catasto urbano, essi verranno classificati come fabbricati da accertare allurbano ed in tal caso, oltre a raccogliere, come prescritto, i dati sulla intestazione e sulla consistenza, dovranno farsi indagini per stabilire la data alla quale i fabbricati medesimi divennero servibili.
203. Fabbricati nuovi ed ampliati con occupazione parziale o totale d altre particelle (paragrafo 169, lett. b, c). Se un fabbricato nuovo con relative dipendenze viene ad occupare unintera particella, se ne riporta in mappa la figura senza variare il numero della particella. Si procede come sopra se vengono occupati per intero pi numeri di mappa; per in
120
tal caso si tolgono le linee che dividevano le particelle occupate e si forma una particella sola, alla quale si assegna uno dei numeri precedenti: tutti gli altri vengono soppressi. Qualora il fabbricato occupi solo una porzione di particella, questa si divide in due o pi parti a seconda dei casi: per la porzione occupata dal fabbricato si procede come sopra; alla nuova superficie delle altre parti si attribuiscono i redditi corrispondenti alla qualit e classe primitive. Il numero precedente si conserva ad una delle porzioni non occupate dal fabbricato; a tutte le altre porzioni, compresa quella occupata dal fabbricato, si applicano nuovi numeri. Per un fabbricato ampliato sopra area di particelle contigue si procede come per i fabbricati nuovi, incorporando le porzioni di area occupate a quella del numero di mappa rappresentante il fabbricato preesistente, e sopprimendo o riducendo proporzionalmente la superficie e i redditi delle particelle contigue.
204. Fabbricato modificato internamente. Quando avvengono modificazioni in un fabbricato senza che siano variati i confini della particella che lo comprende, le operazioni di campagna si limitano al rilievo necessario per laggiornamento della mappa, salvo a precisare i dati caratteristici del fabbricato per ci che pu riguardare limposta, qualora si tratti di ente urbano.
205. Fabbricato appartenente a possessore diverso da quello dellarea. Quando la nuova costruzione occupi interamente una area inscritta nel catasto dei terreni ad una ditta diversa da quella che possiede il fabbricato, lintestazione deve sempre farsi come si disse al 18, qualunque sia la destinazione del fabbricato. Se per una sola parte della nuova costruzione, ovvero per lampliamento di un fabbricato preesistente, si riscontri occupata porzione di particella allibrata a possessore diverso da quello del fabbricato, di guisa che detta parte di fabbricato o detto ampliamento non possa costituire un separato ente, e se per una causa qualsiasi non sia stata regolarmente domandata la voltura che riflette il terreno occupato, si da corso alla variazione della mappa e negli altri atti, assegnando o conservando al fabbricato un sol numero di mappa. In questa eventualit si fa luogo allintestazione del fabbricato alla ditta: N. N. per il fabbricato e X. Y. per porzione dellarea. La notificazione della variazione rilevata e
121
della modificazione apportata alla primitiva intestazione, serve di regolare avviso e di incentivo alle parti interessate, perch abbiano a compiere le pratiche necessarie per lesecuzione della voltura non domandata. Infine, nel caso che mediante regolare atto sia acquistato il diritto di fabbricare sovra un dato appezzamento di terreno, lUfficio tecnico erariale provvede, in dipendenza dello stesso atto, alla voltura di questo terreno in testa ad entrambi i contraenti. Al momento poi della variazione topografica per la seguita costruzione del fabbricato, tale ditta cumulativa viene trasformata in quella indicata al 18.
206. Fabbricati demoliti. Per i fabbricati totalmente demoliti o distrutti fino alla base, senza che vari il perimetro della particella comprendente il fabbricato e le sue dipendenze, alla rappresentazione di fabbricato si sostituisce in mappa quella di terreno, e alla particella si applicano la qualit e la classe competenti, ovvero, quando sia scomparso il primitivo perimetro, la particella si aggrega alle particelle contigue, come si disse al primo comma del 193. Se invece si tratti di aree incolte e destinate alla ricostruzione di fabbricati, si applica in via provvisoria la qualit di area di fabbricato demolito o di area di fabbricato distrutto.
207. Variazioni riguardanti particelle divise per propriet in porzioni non identificabili, o frazionate dopo la visita locale. i Nel caso che un fabbricato sia stato costruito sopra una porzione di particella caduta in frazionamento per propriet, e del frazionamento medesimo non risulti possibile la identificazione delle linee dividenti, ovvero nel caso che la domanda di volture relativa al frazionamento della particella primitiva sia presentata dopo la visita locale per il rilievo del fabbricato eretto in una porzione della stessa particella, per modo che la revisione del tipo debba rimandarsi alla successiva verificazione periodica, si da corso allintroduzione in mappa della costruzione rilevata e si assegna al fabbricato un nuovo numero se le particelle risultanti dal frazionamento risultino distinte da numeri definitivi ( 84), o una lettera subalterna nel caso contrario. Analogamente si provvede qualora, invece di nuova costruzione, si tratti di altra variazione regolarmente verificata.
122
208. Domande di volture ineseguibili. Accertamento dello stato di fatto. In sede di verificazione si provvede, nei modi indicati al 91, alla definizione delle domande di volture del catasto terreni rimaste ineseguibili, e delle volture del catasto urbano dichiarate ineseguibili dagli Uffici distrettuali delle imposte dirette.
209. Denuncie infondate. Quando dalla eseguita verificazione risulta che le denuncie presentate dai possessori non avevano base nei regolamenti e nelle istruzioni del nuovo catasto, le decisioni dellUfficio devono notificarsi aglinteressati - a mezzo del mod. 11, opportunamente adattato - e le spese della verificazione, da calcolarsi nei modi indicati al 92 (Spese da addebitarsi alle parti per compilazione dUfficio di tipi di frazionamento), sono a carico dei possessori medesimi, e si recuperano in conformit di quanto prescritto con il predetto paragrafo 92. Gli estremi delle pratiche esperite per tali recuperi sono riportati nellapposita colonna del mod. 29. LUfficio tecnico erariale registra nel modello 47 i verbali mod. 18 compilati, indica nella colonna 6 il riferimento alla denuncia mod. 26 presentata dalle parti, annota su tale denuncia il numero dordine della registrazione del verbale nel mod. 47, ed in questo modello completa le registrazioni richieste dallo stampato, man mano che riceve le decisioni dellIntendente.
210. Cambiamenti non denunciati. Durante le operazioni di campagna il tecnico erariale non deve omettere di rilevare le variazioni in aumento o in diminuzione, anche non denunciate, delle quali egli venga a conoscenza, salvo lapplicazione delle sanzioni nei casi indicati al 171. I risultati sono comunicati agli interessati con lo stesso procedimento stabilito per le denuncie ordinarie, secondo le norme date al 231 e seguenti della presente istruzione.
211. Mutazioni di possesso non convalidate da atti legali. A norma dellalt. 128 del regolamento, durante la verificazione periodica il tecnico erariale procura di assumere tutte le notizie relative alle mutazioni di possesso
123
avvenute senza regolari atti traslativi, ed esorta le parti a provvedere alla stipulazione e registrazione degli atti medesimi affinch, nel loro precipuo interesse, possano essere eseguite le relative volture. Talvolta avviene di trovare compiuta la costruzione o la modificazione di strade, canali, ferrovie, tramvie e autovie in sede propria, cimiteri, chiese o di altre opere pubbliche, mentre non sono state regolarmente domandate le volture per lespropriazione delle aree occupate. Le conseguenti variazioni devono effettuarsi contemporaneamente a tutte le altre che concernono la verificazione periodica: perci il tecnico eseguisce le occorrenti operazioni di rilievo e redige un acconcio verbale di sopraluogo da firmarsi anche dalle parti interessate. Detto verbale deve poi essere allegato allo stato dei cambiamenti ( 222) nel quale e precisamente in ogni nota di variazione che riguarda le modificazioni rilevate, eccezion fatta per quelle inerenti alle partite speciali ( 13) - va apposta la seguente: ANNOTAZIONE. La variazione (distinguendo ove occorra: per i N fog. sez. ) viene eseguita per i soli effetti della conservazione del catasto e senza pregiudizio di qualunque ragione o diritto. Tale annotazione viene trascritta sul partitario, ( 223), in ciascuna delle partite relative, eccettuate quelle speciali di cui al 13. Se trattasi di cambiamenti interessanti le partite speciali Acque esenti da estimo e Strade pubbliche, le variazioni in parola si eseguiscono direttamente fra le partite medesime e quelle dei privati possessori. Alle domande di volture che in seguito venissero presentate, verr dato corso compilando regolari note di volture con le quali, mediante opportuni annotamenti e in dipendenza degli atti traslativi, si convalideranno le variazioni eseguite sotto riserva.
CAPO III. - Verificazioni straordinarie. 212. Domande di verificazioni straordinarie. Le domande per la verificazione straordinaria dei cambiamenti in aumento o in diminuzione da eseguirsi a spese dei richiedenti, di cui alla lettera b) dellart. 113 del
124
regolamento, sono stese su carta da bollo17, e devono contenere tutte le indicazioni prescritte dallart. 114 del regolamento medesimo. Quando i beni siano situati in Comuni diversi si devono presentare domande separate per ogni Comune. Le verificazioni straordinarie sono eseguite con le stesse norme che regolano le verificazioni periodiche. Le comunicazioni circa il giorno del sopraluogo sono fatte direttamente ai possessori mediante avviso personale. Alle verifiche straordinarie non pu essere dato principio se non dopo eseguito il prescritto deposito provvisorio ( 214). Questa disposizione non concerne le verifiche straordinarie richieste per determinare gli estremi catastali ed i redditi dei terreni rimboscati cui spetta lesenzione dallimposta, concessa dagli artt. 58 e 90 del regio decreto 30 dicembre 1923, n. 3267, e ci per la ragione che tali verifiche si ritenuto debbano essere eseguite a spese dellAmministrazione finanziaria. La comunicazione dei risultati delle verifiche agli interessati e la procedura per gli eventuali reclami seguono le norme fissate al 231 e seguenti della presente istruzione.
17
Vedi nota 1.
213. Preventivo delle spese. Lammontare presunto delle spese per le verificazioni straordinarie richieste dagli interessati, si calcola nei modi indicati al 92 (Spese da addebitare alle parti per compilazione dUfficio di tipi di frazionamento). Il preventivo della spesa devessere notificato direttamente allinteressato.
214. Spese per verifiche straordinarie. Pagamento delle indennit. I versamenti da parte dei privati delle indennit di missione maggiorate e delle spese per verifiche straordinarie, dovranno essere effettuati usufruendo del servizio dei conti correnti postali.
215. Pagamento delle indennit e delle spese per la verificazione straordinaria. La spesa per i canneggiatori od altro personale di servizio viene pagata, con fondi da prelevarsi su ordini di accreditamento dal funzionario delegato, a mezzo del tecnico
125
incaricato della verifica. Per le indennit spettanti a questultimo deve compilarsi a fine mese apposita tabella, anche se negativa nei riguardi della diaria. A detta tabella viene allegata una copia del conto di liquidazione mod. 3-bis, nonch la quietanza di Tesoreria per il versamento effettuato a reintegro della indennit effettivamente corrisposta, e delle altre spese effettivamente sostenute. Per quanto riguarda la differenza fra la somma versata dai privati nel c.c. postale e quella effettivamente sostenuta si seguono le disposizioni della circolare n. 70 del 30 maggio 1947. Qualora lesecuzione della verificazione straordinaria si protragga da un mese allaltro, nella tabella delle indennit relativa al 1 mese, si indicheranno gli estremi del versamento in conto corrente; il conto di liquidazione e, se del caso, la quietanza di versamento in Tesoreria verranno invece allegati, ad incarico eseguito, alla tabella relativa al secondo mese.
216. Verificazioni straordinarie per moderazione di imposta. Le verificazioni straordinarie per laccertamento dei danni cagionati da infortuni atmosferici non preveduti nella formazione dellestimo, agli effetti dellart. 47, del Testo Unico approvato con regio decreto 8 ottobre 1931, n. 1572, vengono effettuate secondo le disposizioni degli artt. 181 e 182 del regolamento 12 ottobre 1933, n. 1539 per la esecuzione del Testo Unico delle leggi sul nuovo catasto. Le relative domande rivestono carattere di semplici denuncie e possono quindi redigersi in carta libera. Eventuali accertamenti sommari e generali, nei casi straordinari di gravi infortuni, anchessi non preveduti nella formazione dellestimo, dovranno essere autorizzati dalla Direzione Generale del Catasto e dei Servizi Tecnici Erariali.
217. Revisione del classamento di vigneti e agrumeti colpiti da fillossera e da marciume radicale. Nelle revisioni del classamento di vigneti fillosserati o di agrumeti colpiti da marciume radicale si fa astrazione dalla esistenza delle viti o degli agrumi ogni qual volta, a causa dellinfezione, venga a mancare almeno la met del prodotto ordinario.
126
Per in questi casi occorre che lesistenza dellinfezione specifica sia stata dichiarata dagli Ispettori provinciali della Agricoltura - che funzionano da Commissari provinciali per le malattie delle piante - ovvero, dove esistono e nei soli riguardi della fillossera, dai Delegati antifillosserici. Per la loro specifica competenza sono ugualmente in grado di rilasciare certificati del genere - pel tramite dello Osservatorio per le malattie delle piante - i Delegati speciali per le malattie delle piante di cui allart. 8 del Regolamento, approvato con regio decreto 12 ottobre 1933, n. 1700, per lapplicazione della legge 18 giugno 1931, n. 987 (Gazzetta Ufficiale n. 295 dellanno 1933).
CAPO IV. - Norme per lesecuzione delle variazioni. 218. Variazioni e loro specie. Periodo delle rettificazioni. Due sorta di variazioni sono contemplate dal regolamento: a) variazioni in causa di cambiamenti avvenuti nello stato e nei redditi dei beni censiti o censibili; b) variazioni dipendenti da errori avvenuti nella formazione del nuovo catasto e tuttora correggibili, o da errori commessi durante la conservazione. Avuto poi riguardo allepoca delle conseguenti rettificazioni, le variazioni medesime si possono considerare distinte in due specie: 1) variazioni che si introducono in catasto previa verificazione da eseguirsi di regola ad ogni quinquennio, cio quelle denunciate in tempo utile dai possessori e dalle Autorit comunali, ovvero accertate direttamente dai tecnici erariali allatto dei sopraluoghi per la verificazione periodica; 2) variazioni che si debbono introdurre in catasto non appena accertate con verificazione straordinaria domandata dagli interessati, o disposta, per speciali circostanze, dal Ministero; quelle riflettenti particelle di nuova formazione da stralciarsi dalle strade, dalle acque, dai luoghi sacri pubblici o dagli accessori comuni a pi fabbricati, ovvero riflettenti la creazione di nuovi accessori comuni, in seguito a domandata voltura ( 88); quelle che riguardano il passaggio dei fabbricati e loro dipendenze da un catasto
127
allaltro ( 89); quelle per leliminazione di errori materiali di conteggio o di copia senza bisogno di visita in luogo, oppure quando la visita stessa si debba eccezionalmente effettuare ( 76) onde non siano ritardati importanti passaggi di propriet per avvenuta divisione di particelle le cui figure di mappa presentino rilevanti discrepanze rispetto alla configurazione del terreno; quelle infine per cambiamenti nella circoscrizione territoriale dei Comuni secondo la legge o il decreto che ne sanziona la modificazione ( 229). Le rettificazioni degli atti catastali per le variazioni della seconda specie, si effettuano immediatamente, assegnando - ove ci sia possibile (vedi 2 capo-verso del 84) - i numeri definitivi alle particelle derivate, tenendo i numeri stessi in evidenza nel mod. 50, compilando le necessarie appendici provvisorie alla tavola censuaria e al prontuario dei numeri di mappa ( 109-110). Le regolari appendici alla tavola censuaria e al prontuario dei numeri di mappa, eccezion fatta per le speciali variazioni nel caso di mutata circoscrizione territoriale, vengono eseguite con la rettificazione dipendente dalla verificazione periodica. Le complete rettificazioni degli atti di conservazione avvengono a periodi fissi, ordinariamente quinquennali; ed per ognuno di questi periodi che si deve compilare una distinta tabella delle variazioni per ciascun Comune, e per ciascuna frazione a Catasto separato, nella quale tabella si raccolgono le risultanze delle diverse rettificazioni eseguite.
219. Correzione della mappa. Tutte le variazioni topografiche riscontrate in campagna, si riportano sulla copia della mappa usata dallUfficio tecnico erariale per lordinario servizio di conservazione, valendosi degli abbozzi di cui al 174. Il lavoro affidato, di regola, allo stesso tecnico che esegu le operazioni di campagna. Tenuto conto delle tolleranze ammesse ( 15 - Istruzione V) nel tradurre in iscala le misure prese sul terreno, avuto riguardo alle norme generali per la formazione delle mappe (Istruzione IV) e alle speciali avvertenze fatte ai paragrafi da 190 a 207 della presente istruzione, la mappa viene anzitutto aggiornata a matita raschiando accuratamente le linee che devono essere tolte ed i numeri e le lettere maiuscole che
128
vanno soppressi; poscia delineata in inchiostro di Cina e colorita. Tutti i numeri o lettere di mappa comunque topograficamente variati, anche nel caso di semplice mutazione nellinterno della figura primitiva quando trattisi di fabbricato, e tutti i numeri e le lettere maiuscole definitivi da aggiungersi alla serie progressiva in sostituzione delle lettere subalterne o numeri frazionari provvisori, si scrivono nella mappa con inchiostro rosso indelebile, desumendoli dalla tabella delle variazioni. Si potranno cos facilmente riconoscere, senza bisogno di ricorrere agli altri atti, le particelle che pi non rappresentano lo stato al momento dellattivazione. Qualora dalla visita locale ( 190) si sia riconosciuta la regolarit di tipi di frazionamento, alle cui particelle derivate vennero assegnati numeri definitivi ( 84), il tecnico incaricato dellaggiornamento della mappa, delinea, in inchiostro di Cina, le dividenti dei frazionamenti, e comprende nella tabella delle variazioni le sole particelle che risultano variate nella qualit, nella classe o nella destinazione. Nel caso che a sensi dellart. 130 del regolamento si debba rinnovare qualche foglio di mappa, e per la rinnovazione si ricorra alla riproduzione mediante le matrici di zinco, le particelle di cui sopra potranno venire sottosegnate nel foglio rinnovato con lineetta in inchiostro rosso. Qualora in seguito ad avvenute suddivisioni di fabbricati e di terreni si riconosca la necessit di rappresentare un gruppo di nuove particelle in iscala maggiore della originaria con appositi sviluppi, questi sono disegnati, di regola, negli spazi disponibili dello stesso foglio di mappa cui appartengono.
220. Tabella delle variazioni. Le diverse rettificazioni, provvisorie e definitive, che riguardano un Comune od una frazione di Comune a Catasto separato e un determinato periodo ( 218), sono elencate con la maggior cura nella tabella delle variazioni, mod. n. 31. Col sussidio di questo atto si deve poter stabilire lesatta corrispondenza fra lo stato primitivo e quello attuale per ogni particella comunque variata. Per ciascuna rettificazione tutti indistintamente i numeri e le lettere di mappa che subiscono variazione - si debba questa a divisione, od a mutazione di superficie, redditi, qualit, classe, destinazione, descrizione, ecc, ovvero a semplice cambiamento nelle caratteristiche di mappa - si registrano nella tabella in ordine progressivo per sezione e per foglio di mappa, e ove esistano mappe a numerazione continua, per Comune o frazione di Comune, anteponendo i numeri alle lettere
129
maiuscole. Di seguito si inscrivono inoltre le variazioni che riflettono la superficie delle acque esenti da estimo e delle strade pubbliche, complessivamente per ogni foglio o per Comune ( 13). Nelloggetto della variazione, da esporsi in modo succinto e preciso pei ciascun numero di mappa e per ciascuna porzione di numero inscritti nello stato anteriore deve emergere la causa determinante la variazione medesima, in conformit delle esemplificazioni unite alla presente istruzione. Le lettere subalterne ed i numeri frazionari applicati provvisoriamente, negli abbozzi di campagna e nella mappa, alle particelle o porzioni di particella che per effetto delle variazioni subiscono frazionamento ed ai terreni di nuova formazione, vengono pure esposti nella tabella usando alluopo lapposita colonna che segue loggetto della variazione. Nella calcolazione della superficie da assegnarsi alle particelle definitive si fa il bilancio per ogni gruppo di particelle interessate nella stessa variazione e si tiene conto della speciale tolleranza ammessa ( 45, Istruzione V). Nella rettificazione relativa alla verificazione periodica che lultima del periodo, cio quella di chiusura della tabella delle variazioni, devonsi riportare anche le particelle alle quali risultino assegnate caratteristiche provvisorie di mappa nelle rettificazioni precedenti, opportunamente asteriscando in queste ultime i relativi numeri provvisori. Alle lettere e ai numeri subalterni si sostituiscono i nuovi numeri avendo cura che il numero originario, possibilmente, rimanga assegnato alla porzione di particella che conserva la qualit o la destinazione primitiva. Non possono reimpiegarsi i numeri delle particelle soppresse: la sostituzione si effettua applicando i numeri susseguenti allultimo della serie di mappa se questa a numerazione continua, o allultimo della serie del foglio se la mappa numerata per foglio. Per ciascuna rettificazione si formano i totali di superficie e di redditi, totali che dovranno poi trovare esatto riscontro con quelli risultanti rispettivamente dallo scarico e dal carico del relativo stato dei cambiamenti. Quando la rettificazione riguardi numerose particelle - ci che si avvera specialmente per la verificazione periodica - e se si opera con mappe a fogli normali, i riassunti sono fatti per foglio di mappa e riepilogati in fine della rettificazione. E per opportuno che le suddette operazioni riassuntive siano eseguite dopo il controllo di
130
cui al paragrafo seguente. Nel frontespizio della tabella si riportano, di volta in volta, i dati complessivi delle variazioni di superficie e di reddito per ogni rettificazione da riassumersi alla chiusura del periodo. Si avranno cos nel frontespizio medesimo tutti gli elementi per computare in qualunque epoca la superficie e i redditi totali del Comune.
221. Schedine per la formazione degli stati dei cambiamenti. Per molteplici cause che traggono origine dal grande movimento della propriet e dalla costruzione di nuove opere pubbliche e di nuovi fabbricati rurali, civili e industriali, numerose, di regola, riescono le particelle e le partite variate in dipendenza della verificazione periodica. Lintroduzione di queste variazioni nei diversi atti catastali esige quindi tempo non indifferente, durante il quale, per le stesse particelle o per le stesse partite variate, possono verificarsi nuovi frazionamenti o nuovi passaggi, la cui registrazione - se eseguita prima di quella delle variazioni di cui sopra - recherebbe non lieve nocumento al complesso lavoro di rettificazione dei dati anteriori. Per eliminare tali inconvenienti, lUfficio tecnico erariale, allatto della redazione della tabella delle variazioni, sospende - per il Comune a cui la stessa ha riferimento - la compilazione delle note di volture. Il tecnico erariale redatta la tabella, allo scopo di ovviare a facili errori di duplicazione e di omissione nello stato dei cambiamenti, servendosi del prontuario dei numeri di mappa, dei registri delle partite e delle note di volture compilate e non ancora portate a catasto, compila, per ciascuna partita interessata dalle variazioni una apposita schedina mod. 44. Nelle colonne dello stato primitivo ed in quelle dello stato attuale trascrive i numeri (o lettere) di mappa, principali o subalterni, che la partita riguardano, mantenendo lordine progressivo risultante dalla tabella; cura in ispecial modo lindicazione delle pagine del registro delle partite alle quali o dalle quali si fa il trasporto e, servendosi della colonna delle annotazioni, tiene in evidenza le particelle che abbiano comunque subito variazioni di superficie e di redditi contrapponendo a ciascuna di esse la parola variato. Contrassegnati di mano in mano sulla tabella delle variazioni i numeri (o lettere) di mappa trascritti sulle varie schedine, il tecnico potr alla fine controllare facilmente
131
la esattezza delloperazione, poich nella tabella dovranno rimanere senza contrassegno soltanto i numeri o le lettere che caratterizzano particelle variate internamente. Eseguito il bilancio della tabella delle variazioni, lUfficio tecnico erariale compila e registra, con tutta sollecitudine, il relativo stato dei cambiamenti ( 222-223), riprende in esame le domande di volture, e per dar corso a quelle presentate in dipendenza di atti traslativi contenenti dati catastali che in seguito alla verificazione abbiano subito modificazioni, compila un conveniente certificato di corrispondenza, mod. 42, ed appone nel frontespizio delle domande stesse una dichiarazione del tenore seguente: Si dichiara eseguibile la presente domanda di volture nonostante che i beni (ovvero alcuni beni), oggetto del trasferimento, in seguito a modificazioni dovute alla verificazione periodica, risultino descritti nellatto traslativo con le caratteristiche non esattamente conformi a quelle riportate in catasto. Allegasi il relativo certificato di corrispondenza.
222. Stato dei cambiamenti. (Note di variazione). Agli effetti dellart. 129 del regolamento lUfficio tecnico erariale compila per ciascuna rettificazione uno stato dei cambiamenti mod. 14. Se la rettificazione riflette poche particelle, serve alluopo la sola tabella delle variazioni; per le rettificazioni di rilevanti entit, ed in ispecie per quella dipendente dalla verificazione periodica, la compilazione dello stato dei cambiamenti facilitata dalluso delle schedine modello 44 ( 221) debitamente riordinate. Lo stato dei cambiamenti si compila per partita, inscrivendovi anzitutto le partite speciali ( 13) eventualmente variate e poscia quelle formanti la categoria Catasto dei terreni, secondo lordine numerico progressivo delle pagine del partitario ove sono inscritte le rispettive ditte. Il complesso delle variazioni interessanti ciascuna partita costituisce una nota di variazione, di guisa che lo stato dei cambiamenti risulta composto di tante note di variazioni quante sono le partite variate. Ad ogni nota di variazione viene assegnato dallUfficio tecnico erariale un numero dordine in serie progressiva con le note di volture ( 93): per tale numerazione riservata la prima colonna dello stampato mod. 14.
132
Per i numeri (o lettere) di mappa, principali e subalterni, da trascriversi nelle colonne dello stato anteriore (scarico) ed in quelle dello stato attuale (carico) devessere mantenuto, relativamente ad ogni partita, lordine progressivo, risultante dalla tabella, come si disse trattando della compilazione delle schedine, mod. 44. E cos pure per ciascuna partita, vale a dire per ciascuna nota di variazione, vengono eseguiti i totali di superficie e di reddito, sia nelle colonne degli stati anteriore e attuale, sia in quelle delle differenze, facendone il bilancio. Nella colonna riservata alloggetto della variazione si espone per ogni particella caduta in rettifica ed inscritta nello stato anteriore la dicitura da trascriversi integralmente nel registro delle partite alla colonna terza dello scarico. Siffatte diciture devono essere concise, limitate cio ad indicare la divisione, la sostituzione di numero, la soppressione, il passaggio di categoria o di partita e con la sola parola variato. la variazione di superficie e di reddito. (Veggasi in proposito il formulario annesso ai modelli esemplificati). Riportati nellapposita pagina dello stampato mod. 14 i dati complessivi di scarico e di carico emergenti da ciascuna nota di variazione, se ne eseguisce il riassunto, i cui totali di superficie e di redditi devono corrispondere con quelli risultanti dalla tabella delle variazioni. Nel frontespizio dello stato dei cambiamenti si espongono i dati che riguardano il carico della superficie e dei redditi per lintero Comune anteriormente alla rettificazione, le complessive variazioni in aumento e in diminuzione e finalmente i dati di carico risultanti dopo la rettificazione. Per lo stato dei cambiamenti che riflette la verificazione periodica, ed eccezionalmente per quello relativo a modificazione nella circoscrizione territoriale del Comune, si completa anche lultima pagina dello stampato, riportando in essa, agli effetti dellaggiornamento del capofoglio del partitario ( 224), tutti i dati di superficie e dei redditi. Allatto della registrazione delle note di variazione ( 223), lUfficio tecnico erariale completa le note stesse con le indicazioni di cui al 111. Lo stato dei cambiamenti viene poi trasmesso allufficio distrettuale delle imposte dirette, perch questo a sua volta provveda alla registrazione delle note di variazione nella copia dei registri catastali che ha in consegna, ed infine conservato dallUfficio tecnico erariale insieme con le note di volture relative al catasto terreni. Per quanto riguarda la revisione periodica del classamento, la registrazione dello
133
stato dei cambiamenti si esegue dopo esaurita la procedura stabilita ai 231, 232 e 234.
223. Esecuzione delle variazioni nel registro delle partite e nello schedario dei possessori. La registrazione delle variazioni nei libri delle partite e nello schedario dei possessori deve essere eseguita: a) con sollecitudine, sia perch non si avverino dannosi ritardi nellesecuzione delle volture, sia perch gli aumenti e le diminuzioni di reddito abbiano pronto effetto nei riguardi delle imposte e delle sovraimposte. A questo scopo, nei casi di rettificazione importanti, si potr dare corso alle operazioni di registrazione, indipendentemente dalla notificazione delle variazioni ai singoli possessori ( 231); b) con regolarit ed esattezza, riportando diligentemente nel registro delle partite tutti gli elementi di scarico e di carico che nelle note di variazione risultano alle corrispondenti colonne. I dati da inscriversi nella terza colonna dello scarico e del carico si registrano nellordine e nella forma sottoindicata: (Scarico) 1940 Nota di variazione N Si scaricano i numeri controindicati per modificarli come segue: (di fronte ad ogni numero scaricato si trascrive la corrispondente dicitura esposta nella nota di variazione). Verificazione (periodica o straordinaria) eseguita nellanno 19... (Carico) 1940 Nota di variazione N. Si caricano i controindicati numeri, come dalle modificazioni descritte al rispettivo scarico. Verificazione (periodica o straordinaria) eseguita nellanno 19 Queste formule, opportunamente variate qualora la rettificazione si riferisca ad un solo numero di mappa, ovvero a lettere maiuscole anzich a numeri, oppure ad un complesso di numeri e lettere maiuscole, servono per qualunque variazione relativa alle partite dei possessori od a quelle speciali Catasto dei fabbricati, Accessori comuni a pi fabbricati, Aree di fabbricati divisi in subalterni e Luoghi sacri pubblici.
134
Invece per le variazioni che. riguardano le partite speciali Acque esenti da estimo e Strade pubbliche servono le formule seguenti: (Scarico) 1940 Nota di variazione N. Si scaricano le superaci controindicate e le seguenti particelle da esse stralciate passano rispettivamente sotto il n. , foglio , sezione , a Longhi Ambrogio fu Benedetto; il n. . Foglio , sezione , a . (Verificazione (periodica o straordinaria).eseguita nellanno 19 (Carico) 1940 ... Nota di variazione N. Si caricano le superfici controindicate. (Verificazione (periodica o straordinaria) eseguita nellanno 19 Nelloperare la registrazione delle variazioni si deve avere lavvertenza di non omettere i riferimenti delle pagine dalle quali e alle quali si fa il trasporto, rispettivamente nella prima colonna del carico e dello scarico del partitario. Si omettono invece le indicazioni relative alla verificazione periodica o straordinaria quando per la rettificazione non sia occorsa visita locale. Unaltra avvertenza va fatta per le note di variazione che a norma del 89 sono eseguite per dare corso a domande di volture riguardanti particelle allibrate o da allibrarsi alle partite speciali Accessori comuni a pi fabbricati, Aree di fabbricati divisi in subalterni e Luoghi sacri pubblici, ovvero da stralciarsi dalle partite speciali Acque esenti da estimo e Strade pubbliche. In dette note, devono essere indicati il titolo e gli altri estremi dellatto in dipendenza del quale si verifica il passaggio di propriet e tale indicazione necessaria anche nel registro delle partite. (Veggansi i modelli esemplificati).
224. Aggiornamento del capofoglio del registro delle partite. Nel capofoglio del registro delle partite le variazioni complessive per ogni periodo ( 218) e per ogni categoria ( 12), si inscrivono dordinario ad ogni quinquennio, giacch le variazioni medesime debbono ritenersi definitive soltanto quando siano verificate in luogo. Eccezionalmente, nel caso di mutazioni nella circoscrizione territoriale, si inscrivono
135
non appena effettuate. Lultima pagina dello stato dei cambiamento mod. 14 costituita da un prospetto, nel quale si fanno figurare i dati che per ogni categoria devono trascriversi nel capofoglio del registro delle partite, facendo uso delle formule risultanti dai modelli esemplificati.
225. Variazioni nel catasto urbano. Lufficio distrettuale delle imposte, valendosi degli stati dei cambiamenti mod. 14 partita Catasto dei fabbricati - introduce nel Catasto urbano le eventuali variazioni (sostituzione di numeri di mappa, soppressione ed assegnazione di subalterni numerici), allo scopo di mantenere la corrispondenza fra i due catasti.
226. Appendice al prontuario dei numeri di mappa. Tutte le frazioni di particella che a tenore dei 84 e 109 risultano riportate su fogli sciolti dello stampato mod. 18, Istruzione XIII (modificata), vengono, alla chiusura del periodo delle rettificazioni, elencate in opportune appendici del prontuario, da aggiornarsi spostando il meno possibile la serie progressiva numerica, onde non venga frustrato il vero scopo di questo atto catastale che quello di facilitare le ricerche nei libri delle partite. Le operazioni da eseguirsi sono le seguenti: a) si sostituiscono gli asterischi in inchiostro a quelli in matita per i numeri ai quali furono aggiunti o tolti subalterni numerici e per i numeri con tredici o pi riferimenti; b) si cancellano gli asterischi rimasti in matita, eccezione fatta per quelli riflettenti le particelle per le quali lidentificazione delle relative frazioni sia stata rimandata ad altra lustrazione ( 190); c) queste ultime particelle suddivise nelle loro frazioni si riportano in altri fogli staccati da usarsi per lappendice provvisoria del periodo successivo; d) vengono interlineati in rosso tutti i numeri effettivamente soppressi e, come tali, non pi reimpiegabili, e contrapposta ad ognuno di essi la parola soppresso nella colonna delle annotazioni; e) si compila lapposita appendice che, per quanto sopra si disse, deve soltanto contenere in progressiva serie i mappali ai quali vennero aggiunti o tolti subalterni
136
numerici, quelli con tredici o pi riferimenti ed i mappali aggiunti alla serie anteriore. Detta appendice definitiva viene fatta per ciascun foglio, se la mappa a fogli normali, ovvero in fine del prontuario se la mappa a numerazione continua; f) si contrappone un unico riferimento al registro delle partite, e precisamente lultimo, ad ogni numero di mappa, principale o subalterno, inscritto in appendice, ed a quelli rimasti al posto primitivo malgrado la subita variazione, avvertendo per che per questi ultimi non occorrer la detta contrapposizione quando non abbiano subito variazione di possesso. Per le operazioni sovraindicate servono i fogli sciolti dellappendice provvisoria e la minuta dellappendice alla tavola censuaria ( 228) nella quale il tecnico erariale avr cura di apporre un contrassegno speciale ai numeri ed alle lettere maiuscole che dovranno figurare anche nellappendice del prontuario. Nel caso di modificazioni delle circoscrizioni territoriali, si effettua uno speciale aggiornamento del prontuario ( 229).
227. Variazioni nelle mappe in consegna agli Uffici distrettuali delle imposte e in quelle conservate dagli Uffici tecnici erariali. Laggiornamento della copia della mappa in consegna agli Uffici distrettuali delle imposte dirette si ottiene sostituendo, dopo ogni lustrazione, i fogli che abbiano subito notevoli variazioni e correggendo a mano quelli che abbiano avuto variazioni cos lievi da poter essere introdotte con una spesa presumibilmente inferiore al costo della ristampa. Gli Uffici tecnici erariali verificheranno quindi, per ciascun Comune perlustrato nellanno precedente quali fogli abbiano subito lievi o notevoli variazioni. Per i primi si proceder richiamandoli presso lUfficio e correggendoli a mano; quanto ai secondi, essi verranno compresi, per una riproduzione in carta forte, nelle richieste di autorizzazione di ristampe delle canapine da rivolgere alla Direzione generale. Completato per lUfficio distrettuale delle imposte e per un dato Comune, lesemplare della mappa aggiornata, si richiameranno definitivamente presso lUfficio tecnico erariale i fogli sostituiti. Il tecnico erariale ultimato laggiornamento a matita della mappa delucida su fogli di buona carta trasparente tutte le particelle variate e nuove. Ciascun lucido, da farsi su fogli di piccolo formato (ad esempio protocollo) deve comprendere, possibilmente, le variazioni riferentisi ad un solo foglio di mappa.
137
Quanto poi al mettere in evidenza le linee e i numeri variati, il miglior sistema quello di delineare e di scrivere in inchiostro rosso le nuove linee ed i nuovi numeri da introdursi nelle zincomatrici. Quanto infine ai copioni, da inviarsi per laggiornamento delle zincomatrici, da tener presente che ogni volta che gli Uffici tecnici erariali spediscono alle Offi cine gli atti occorrenti per ottenere le ristampe di determinati fogli di mappa, debbono sempre unirvi, o il corrispondente ultimo copione colorato nei fabbricati, o, nei casi eccezionali in cui il copione manchi, una canapina, avente la coloritura medesima.
228. Appendice alla tavola censuaria. Chiuso il periodo delle rettificazioni ( 218) si procede allaggiornamento della tavola censuaria, segnando con asterisco in inchiostro tutti i numeri e tutte le lettere maiuscole che nel periodo stesso subirono variazioni nelle caratteristiche di mappa, qualit, superficie e redditi ( fatta quindi unica eccezione per i numeri o per le lettere denotanti fabbricati variati soltanto nellinterno della figura di mappa) e riportandoli, insieme ai mappali aggiunti ed in serie progressiva, nella appendice da trascriversi in fine della tavola (veggasi il modello esemplificato). Occorrendo si segnano con asterisco e si riportano in appendice anche i dati relativi alle acque ed alle strade. Con la scorta delle appendici provvisorie ( 84 e 110) e della tabella delle variazioni lUfficio tecnico erariale compila una minuta di questa appendice: tale minuta, diligentemente riveduta dal tecnico esecutore della tabella, viene poi trascritta nellesemplare della tavola censuaria conservata dallUfficio tecnico erariale. Quando si avveri una modificazione di circoscrizione territoriale si fa luogo ad apposita appendice (paragrafo seguente).
229. Cambiamenti nelle circoscrizioni territoriali. Come si accennato nei 218, 222, 224, 226, 227 e 228 le variazioni dipendenti da modificazioni delle circoscrizioni territoriali dei Comuni, quando non riguardino poche particelle, vengono introdotte nella mappa e negli altri atti seguendo speciali norme che qui si riassumono. Tutte le operazioni si eseguiscono in conformit al procedimento legislativo che
138
sanziona la nuova circoscrizione ed alla planimetria eventualmente annessa. Sopraluoghi. - Se per effetto della modificazione territoriale risulti frazionato qualche appezzamento, ovvero se nella zona da passarsi da un Comune allaltro sia compresa qualche particella divisa per propriet con tipo di frazionamento non ancora verificato sopraluogo, necessaria la visita locale per il rilievo e per la verifica delle nuove dividenti. Mappa. - Nei quadri di unione e nelle mappe la nuova linea intercomunale si individua con i prescritti segni convenzionali, cancellando con tratti rossi la linea intercomunale preesistente. Quando il nuovo confine rappresentato dalla mediana di fiumi o torrenti a corso instabile, si individua mediante linea continua fiancheggiata dai prescritti segni convenzionali, e riportata con ogni precisione, in modo che occupi la medesima posizione nei Comuni limitrofi. Nessuna variazione si fa nella numerazione dei fogli ed in quelle delle particelle che rimangono per intero od in parte nel Comune, ancorch la numerazione diventi saltuaria; i numeri delle particelle che passano allaltro Comune si cancellano con tratti rossi. Per il territorio che passa da un Comune allaltro: a) se si tratta di mappe a fogli normali, sui fogli che passano per intero si cancellano con tratti rossi la denominazione del Comune e della Sezione, nonch il numero del foglio, e vi si sostituiscono la denominazione del Comune e della Sezione a cui il territorio viene aggregato ed i numeri dei fogli successivi allultimo impiegato per lintero Comune o per la Sezione di mappa alla quale i fogli devono unirsi. La numerazione delle particelle resta invariata. Del foglio o dei fogli che passano solo in parte allaltro Comune, si formano uno o pi fogli distinti da individuarsi nel modo sopradetto, e la numerazione delle particelle contenute in questi nuovi fogli si deve rinnovare secondo le norme vigenti; b) se si tratta di mappe a numerazione continua, la parte di territorio, che passa da un Comune allaltro, costituisce una nuova sezione del Comune al quale viene aggregata, quindi la nuova numerazione delle particelle speciale e distinta per la sezione aggiunta. DallUfficio tecnico erariale vengono pure opportunamente aggiornati i repertori dimpianto.
139
Tabella delle variazioni. - Dovendosi effettuare una speciale appendice nella tavola censuaria e negli altri atti, la tabella delle variazioni si compila distintamente da quella che riflette le altre verificazioni del periodo in corso, tanto per luno che per laltro dei Comuni interessati dalla modificazione. Nelloggetto della variazione si fa cenno della legge o del decreto per cui si opera e, in conformit al modello esemplificato, si indica per ogni particella o porzione di particella soppressa e passata allaltro Comune, il nuovo numero di mappa eventualmente sostituito. Analogamente per ciascuna particella o porzione di particella proveniente dallaltro Comune si espongono, nella colonna dei dati provvisori, le precedenti rispettive caratteristiche di mappa. Stato dei cambiamenti. - Anche se non trattisi dellultima rettificazione del periodo, non si deve omettere nella tabella delle variazioni e nello stato dei cambiamenti la compilazione del prospetto finale delle variazioni e del carico risultante, computandovi laumento o la diminuzione che si riferisce al solo cambiamento di circoscrizione. In entrambi gli atti occorre altres precisare gli estremi della legge e del decreto. Registro delle partite. - Gli estremi di cui sopra, vanno citati, nel registro delle partite, tanto nelle singole partite quanto nel capofoglio. La formula da usarsi per le partite dei possessori e per quelle speciali Catasto dei fabbricati, Accessori comuni a pi fabbricati, Aree di fabbricati divisi in subalterni e Luoghi sacri pubblici la seguente: (Scarico) 1940. Nota di variazione n. . In base alla legge (o al decreto) 19 , n. , si scaricano i numeri (o lettere) controindicati per aggregarli totalmente o parzialmente al Comune di , a pag. ... in seguito a variet circoscrizione territoriale, modificandoli come segue: Soppresso ed aggregato al suddetto Comune sotto il n. , fog. sezione. Diviso in due porzioni luna si carica sotto il n. .in questa partita; laltra si aggrega al suddetto Comune sotto il n. fog. .sez ... (Carico)1940 - ... Nota di variazione N. In base alla legge (o al decreto) 19 , n. , si caricano i numeri (o lettere) controindicati, provenienti dal Comune di ... per variata circoscrizione territoriale,
140
come dalle modificazioni descritte allo scarico a pag. del suddetto Comune. Per le partite speciali Acque esenti da estimo e Strade pubbliche serve la formula: (Scarico) 1940 - ...Nota di variazione n. In base (come alla formula precedente) ... si scaricano le controindicate superfici e si aggregano totalmente o parzialmente al Comune di fog. sez. , a pag. , per variata circoscrizione territoriale. (Carico) 1940 - ... Nota di variazione N. In base (come alla formula precedente) si caricano le controindicate superfici, provenienti dal Comune di ... fog. , sez. pag. , per variata circoscrizione territoriale. (Veggansi i modelli esemplificati). Tavola censuaria e prontuario dei numeri di mappa. - Nella tavola censuaria del Comune che perde una parte del territorio, si segnano con asterisco i numeri da scaricarsi e si trasportano in apposita appendice, premettendo la dichiarazione che passano ad altro Comune per effetto della speciale disposizione legislativa. Per il passaggio di territorio compreso in un intero foglio di mappa, pu omettersi, nellappendice della tavola censuaria, la trascrizione dei singoli numeri di mappa: dopo lindicazione del foglio si scrive: tutti i numeri. Nel prontuario i numeri di mappa passati ad altro Comune vengono cancellati con una linea rossa e nella colonna delle annotazioni, di fronte a ciascun numero, si scrive: Soppresso ed aggregato al Comune di . Per il Comune al quale il territorio viene aggregato, il tecnico erariale predispone la minuta dellappendice occorrente alla tavola censuaria desumendone i dati dallappendice provvisoria ( 86 e 111) e dalla tabella delle variazioni ed in base ad esse vengono compilate le appendici nei due esemplari sia della tavola censuaria che del prontuario, premettendo le dichiarazioni che provengono da altro Comune per effetto della speciale disposizione legislativa. Nella tavola censuaria si compila inoltre lappendice al prospetto delle tariffe, ricavando gli elementi necessari da quello del Comune da cui il territorio venne staccato. In testa a tale appendice si scrive la seguente avvertenza: Le tariffe seguenti sono applicabili solo alle particelle comprese nel foglio di mappa n. oppure nei fogli n. aggiungendo della sezione quando occorra.
141
230. Aggiornamento delle matrici di zinco. Di regola, compiuta una verificazione periodica, vengono aggiornate le matrici di zinco per la riproduzione delle mappe. Per laggiornamento vengono adoperati i lucidi desunti dalla mappa aggiornata a matita ( 227), i quali saranno poi accuratamente conservati presso lUfficio tecnico erariale per rappresentarvi la storia grafica delle mutazioni di mappa.
CAPO V. - Notificazione delle variazioni. Osservazioni e reclami. 231. Notificazione delle variazioni. Tutte le variazioni nello stato e nei redditi dei terreni, accertate in seguito a regolari denuncie, o fatte dufficio, ed anche i semplici mutamenti nelle caratteristiche di mappa, sia per effetto del cambiamento nella circoscrizione territoriale dei Comuni sia per sostituzione, e sia per correzione di errori di duplicazione od omissione, od altro, devono essere notificate ai possessori interessati, con ogni possibile sollecitudine, vale a dire non appena compiuti i relativi lavori di campagna e di tavolo (art. 125 del regolamento), mediante avvisi mod. 11, che lUfficio tecnico erariale compila e trasmette al Sindaco del Comune cui si riferiscono. Le notificazioni sono eseguite dai servienti o messi comunali con le norme che regolano lapplicazione dellimposta sui redditi della ricchezza mobile. Esse vengono fatte constare da relazioni, da farsi sugli stessi mod. 11 e in doppio originale, sottoscritte dal messo, nelle quali devono essere indicati il giorno, il mese e lanno della notificazione, la persona a cui lavviso fu consegnato e la qualit del consegnatario se questi non il possessore od uno dei compossessori specificati nellavviso. Apposita parte di ciascun mod. 11 restituita dal Sindaco allUfficio tecnico erariale.
232. Reclami contro le decisioni. In merito alloperato dellUfficio tecnico erariale - fatta eccezione delle controversie riguardanti laccertamento del maggior reddito derivante dalle bonifiche e dai miglioramenti fondiari e delle relative decorrenze, che a norma degli artt. 4 e 5 del regio decreto-legge 27 marzo 1939, n. 571, vengono decise con provvedimento definitivo emanato dal Ministero delle Finanze di concerto con quello
142
dellAgricoltura e delle Foreste, impugnabile soltanto per motivi di diritto dinanzi autorit Giudiziaria - i possessori possono reclamare entro 30 giorni dalla data della notificazione delle variazioni (mod. 11) o delle decisioni (mod. 38) alla Commissione censuaria comunale in prima istanza ed alla Commissione censuaria provinciale in appello. Contro le decisioni pronunciate in appello dalla Commissione censuaria provinciale ammesso il ricorso alla Commissione censuaria centrale soltanto per questioni di massima o per violazione di legge. I reclami - stesi in esenzione della tassa di bollo - sono presentati alle Commissioni censuarie per il tramite dellUfficio tecnico erariale, al quale possono essere prodotti o direttamente, o per mezzo del Sindaco, o dellUfficio distrettuale delle imposte dirette. Ogni reclamo pu riferirsi ai soli beni posseduti da una ditta in uno stesso Comune o in una stessa frazione di Comune avente patrimonio separato. I reclami non possono riflettere che loggetto delle variazioni, e per ciascuna particella devono riferirsi allo stato dei fondi allepoca dellavvenuta verificazione. Nei riguardi della misura opportuno che i tecnici erariali, ed eventualmente gli Uffici tecnici erariali, facciano conoscere ai possessori che le relative osservazioni non possono ritenersi attendibili quando fra la vera estensione del fondo e la superficie inscritta in Catasto esista una differenza trascurabile. Ci varr ad allontanare dai possessori medesimi il pericolo di dover rifondere la spesa della nuova visita cui sarebbero assoggettati in conformit al disposto dellart. 126 del regolamento, ove i reclami risultassero privi di fondamento. Ai sensi dellart. 57 del Testo unico approvato con regio decreto 8 ottobre 1931, n. 1572, lUfficio tecnico erariale ricevuti i reclami, ne curer la istruttoria e li inoltrer col proprio parere alla Commissione censuaria competente. Tale parere potr essere esposto in calce ai reclami medesimi.
233. Registrazione dei reclami e loro esame. LUfficio tecnico erariale di mano in mano che gli pervengono dai privati, dagli Uffici distrettuali delle imposte dirette e dai Sindaci i reclami dei possessori, li registra nel protocollo mod. 37, unico per lintera provincia. Nel mod. 37 si elencano, secondo lordine di presentazione allUfficio tecnico erariale, in distinte serie progressive i reclami tendenti alla eliminazione di errori materiali e quelli riguardanti
143
altri motivi. Per ogni reclamo lUfficio tecnico erariale rilascia ricevuta da staccarsi dal registro mod. 30. LUfficio tecnico erariale procede allesame dei reclami: quando si tratti di evidenti errori materiali, provvede alla eliminazione degli errori stessi mediante la compilazione e registrazione di opportuni stati dei cambiamenti. In tutti gli altri casi annota le sue deduzioni ed il suo parere e trasmette i reclami e documenti annessi alle competenti Commissioni censuarie. Mano a mano che i reclami saranno definiti si completeranno le registrazioni richieste dal mod. 37.
234. Notificazioni delle decisioni. Le Commissioni censuarie comunicano le originali loro decisioni allUfficio tecnico erariale, restituendogli tutti gli atti. Servendosi dello stampato mod. 38 lUfficio tecnico erariale a mezzo dei messi comunali, notifica agli interessati le decisioni adottate in merito ai reclami presentati.
144
Decreto Legislativo del 08/04/1948 n. 514 Titolo del provvedimento: Modificazioni alla legge sul nuovo catasto edilizio urbano e alla legge sulla costituzione, attribuzione e funzionamento delle Commissioni censuarie. (Pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 120 del 25/05/1948)
Preambolo.
Preambolo
Testo: in vigore dal 09/06/1948 IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA Visto l'art. 4 del decreto-legge luogotenenziale 25 giugno 1944, n. 151, con le modificazioni ad esso apportate dall'art. 3, comma primo, del decreto legislativo luogotenenziale 16 marzo 1946, n. 98; Viste le disposizioni transitorie I e XV della Costituzione; Visto l'art. 87, comma quinto, della Costituzione; Sulla proposta del Ministro per le finanze; PROMULGA il seguente decreto legislativo, approvato dal Consiglio dei Ministri con deliberazione del 7 aprile 1948: Abrogazione della legge 571/1943. art. 1
Testo: in vigore dal 09/06/1948 La legge 17 giugno 1943, n. 571, recante modificazioni alla legge sul nuovo catasto edilizio urbano, e' abrogata. art. 2 Modificazioni al r.d.l. 652/1939 conv. L. 1249/1939. Testo: in vigore dal 09/06/1948 Gli articoli 9, 10, 11, 12, 16, 18, 19, 20, 23, 25, 26, 27, 28, e 29 del regio decreto-legge 13 aprile 1939, n. 652, convertito nella legge 11 agosto 1939, n. 1249, sono rispettivamente sostituiti dai seguenti: Art. 9.- La rendita catastale e' la rendita lorda media ordinaria ritraibile previa detrazione delle spese di riparazione, manutenzione e di ogni altra spesa o perdita eventuale. Nessuna detrazione avra' luogo per decime, canoni, livelli, debiti e pesi ipotecari e censuari, nonche' per imposte, sovraimposte e contributi di ogni specie. La detrazione delle spese e perdite eventuali viene stabilita con una percentuale per ogni classe di ciascuna categoria. Per la formazione del catasto si fara' riferimento, per quanto riguarda gli elementi economici da assumere per la determinazione delle tariffe, a quelli ordinari del triennio 1937-1939. Art. 10.- La rendita catastale delle unita' immobiliari costituite da opifici ed in genere dai fabbricati di cui all'art. 28 della legge 8 giugno 1936, n. 1231, costruiti per le speciali esigenze di una attivita' industriale o commerciale e non suscettibili di una destinazione estranea alle esigenze suddette senza radicali trasformazioni, e' determinata con stima diretta per ogni singola unita'. Egualmente si procede per la determinazione della rendita catastale delle unita' immobiliari che non sono raggruppabili in categorie e classi, per la singolarita' delle loro caratteristiche. Art. 11.- La determinazione delle singole categorie e classi e delle relative tariffe e' eseguita, per ciascun comune o porzione di comune, a cura degli Uffici tecnici erariali competenti per territorio. I quadri delle categorie e Pagina 1
Decreto Legislativo del 08/04/1948 n. 514 classi ed i prospetti delle relative tariffe sono comunicati alle Commissioni censuarie comunali per i rispettivi comuni. I prospetti delle tariffe sono comunicati, per tutti i comuni delle rispettive provincie, alle Commissioni censuarie provinciali, alle quali, entro trenta giorni dal ricevimento delle comunicazioni da parte degli Uffici tecnici erariali, le Commissioni censuarie comunali hanno facolta' di presentare le proprie osservazioni sul prospetto relativo al proprio comune. Nei successivi sessanta giorni, viste le osservazioni delle Commissioni censuarie comunali, e sentiti gli Uffici tecnici erariali competenti, le Commissioni censuarie provinciali esaminano i prospetti delle tariffe e decidono in caso di dissenso tra le Commissioni censuarie comunali e gli Uffici tecnici erariali. Avverso la determinazione delle categorie e classi le Commissioni censuarie comunali, possono, entro trenta giorni dall'avvenuta comunicazione, ricorrere alla Commissione censuaria provinciale che, sentito l'Ufficio tecnico erariale competente, decide nei successivi sessanta giorni. Le decisioni delle Commissioni censuarie provinciali previste nel secondo e nel terzo comma saranno comunicate entro trenta giorni dalla loro definizione alle Commissioni censuarie comunali e agli Uffici tecnici erariali interessati. Entro sessanta giorni dalla avvenuta comunicazione e' ammesso ricorso contro le decisioni delle Commissioni censuarie provinciali alla Commissione censuaria centrale, la quale decide in via definitiva nel termine di novanta giorni dal ricevimento del ricorso. La Commissione censuaria centrale si sostituisce alle Commissioni censuarie provinciali, che non emettono nel termine prescritto le decisioni di propria competenza. Divenuta definitiva la determinazione delle tariffe, queste sono pubblicate in apposito supplemento della Gazzetta Ufficiale della Repubblica. Art. 12.- L'assegnazione di ciascuna unita' immobiliare, alla categoria ed alla classe relativa, nonche' l'accertamento della consistenza delle singole unita' immobiliari ed il calcolo delle relative rendite catastali, sono eseguite dall'Ufficio tecnico erariale, che compila una tabella nella quale, per ciascun comune o porzione di comune, in corrispondenza a ciascuna ditta e distintamente per unita' immobiliare, sono indicate le rispettive categorie e classi, nonche' la consistenza. Per le unita' immobiliari contemplate nell'art. 10, la tabella deve inoltre contenere l'indicazione della rispettiva rendita catastale. La tabella e' pubblicata mediante deposito negli uffici comunali per il periodo di trenta giorni. Il sindaco, con suo manifesto da' notizia di tale pubblicazione, indicando il luogo, i giorni e le ore in cui gli interessati possono prenderne visione. Art. 16.- Il nuovo catasto edilizio urbano e' formato in base alle risultanze dell'accertamento generale dei fabbricati e alla valutazione della rispettiva rendita catastale. Esso e' costituito dallo schedario delle partite, dallo schedario dei possessori e dalla mappa urbana. Art. 18.- Le variazioni occorrenti ai fini della conservazione del nuovo catasto edilizio urbano sono apportate, per tutti i comuni della provincia, dall'Ufficio tecnico erariale o da sua Sezione staccata, posti nel capoluogo della provincia. Una copia dello schedario delle partite, tenute al corrente con le successive variazioni, e' depositata presso gli Uffici distrettuali delle imposte dirette limitatamente ai comuni della circoscrizione. Presso i detti Uffici e' depositata una copia della mappa, da aggiornarsi periodicamente a cura degli Uffici tecnici erariali. I comuni possono ottenere gratuitamente con l'opera di propri incaricati, od a loro spese con l'opera dell'Amministrazione del catasto e dei servizi tecnici erariali, la copia della mappa del loro territorio e degli atti che costituiscono il nuovo catasto edilizio urbano. Art. 19.- I diritti di scritturato, di visura e di disegno per copie, certificati od estratti degli atti relativi al nuovo catasto edilizio urbano fissati dalla tabella C del decreto legislativo del Capo provvisorio dello Stato 11 maggio 1947, n. 378, verranno ripartiti fra il personale degli uffici incaricati del rilascio delle copie, certificati od estratti, con le modalita' da stabilire con decreto Ministeriale. Il diritto di scritturato per le volture viene ripartito fra gli Uffici tecnici erariali e gli Uffici Pagina 2
Decreto Legislativo del 08/04/1948 n. 514 distrettuali delle imposte in misura eguale. Art. 20.- Le persone e gli enti indicati nell'art. 3 sono obbligati a denunciare, nei modi e nei termini da stabilirsi col regolamento, le variazioni nello stato e nel possesso dei rispettivi immobili, le quali comunque implichino mutuazioni ai sensi dell'art. 17. Nei casi di mutazioni che implichino variazioni nella consistenza delle singole unita' immobiliari, la relativa dichiarazione deve essere corredata da una planimetria delle unita' variate, redatta su modello fornito dall'Amministrazione dello Stato, in conformita' delle norme di cui all'art. 7. Art. 23.- La rendita catastale calcolata ai sensi dei precedenti articoli per ciascuna unita' immobiliare, costituisce la base per la determinazione, nei modi che saranno stabiliti per legge, del reddito imponibile soggetto alle imposte ed alle sovraimposte. Art. 25.- Qualora il reddito effettivo risulti inferiore di almeno un quinto al reddito imponibile determinato in base alla rendita catastale, l'Ufficio distrettuale delle imposte deve farne espressa segnalazione, dopo un triennio, al competente ufficio tecnico erariale, che procede a verifica ai fini del classamento della unita' immobiliare e della nuova determinazione della rendita catastale. La nuova rendita catastale costituisce la base per la determinazione del reddito soggetto ad imposta, con decorrenza dal 1 gennaio dell'anno successivo a quello della scadenza del triennio predetto. Art. 26.- Il nuovo catasto edilizio urbano sara' attivato per distretto d'imposta. Nei distretti d'imposta comprendenti i comuni nei quali, per effetto di distruzioni o di altri impedimenti dipendenti dalla guerra, le operazioni di formazione del nuovo catasto edilizio urbano abbiano dovuto essere sospese, l'attivazione del nuovo catasto edilizio urbano potra' avere luogo anche per comune o per gruppo di comuni. La data di attivazione sara' stabilita con decreto del Ministro per le finanze, registrato alla Corte dei conti e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica. Fino a quando non e' attivato il nuovo catasto, l'accertamento e le revisioni dei redditi soggetti alla imposta sono eseguiti con le norme attualmente in vigore. Art. 27.- Con l'attivazione del nuovo catasto edilizio urbano sono abolite le revisioni parziali dei redditi previste dalle norme precedentemente in vigore Art. 28.- I fabbricati nuovi ed ogni altra stabile costruzione nuova che debbono considerarsi immobili urbani, a norma dell'art. 4, devono essere dichiarati all'Ufficio tecnico erariale entro il 31 gennaio dell'anno successivo a quello in cui sono divenuti abitabili o servibili all'uso cui sono destinati, ancorche' esenti, temporaneamente o permanentemente, dai tributi immobiliari, ovvero soggetti ad imposta mobiliare. Debbono del pari essere dichiarati entro lo stesso termine, i fabbricati che passano dalla categoria degli esenti a quella dei soggetti all'imposta. La dichiarazione deve essere compilata per ciascuna unita' immobiliare su apposita scheda fornita dall'Amministrazione dello Stato e deve essere corredata da una planimetria, disegnata su modello fornito dalla stessa Amministrazione, in conformita' delle norme di cui all'art. 7. I comuni sono obbligati a dare notizia agli Uffici tecnici erariali competenti per territorio, delle licenze di costruzione rilasciate a norma dell'art. 31 della legge 17 agosto 1942, n. 1150. Art. 29.- Rimangono in vigore le esenzioni dalla imposta fabbricati e dalle relative sovraimposte, che sono stabilite da leggi generali e speciali. Tali esenzioni competono pure a quelle parti delle unita' immobiliari risultanti da sopraelevazioni ed ampliamenti. Rimangono pure in vigore tutte le norme concernenti l'imposta sui fabbricati che non siano in contrasto con quelle del presente decreto. Per l'applicazione delle esenzioni rimangono ferme le attuali competenze degli Uffici distrettuali delle imposte, e, in caso di controversia, delle Commissioni amministrative previste dalla legge 7 giugno 1937, n. 1016, e successive modificazioni. L'istruttoria delle domande di sgravio per ruralita' per quanto concerne il rapporto oggettivo fra la consistenza del fabbricato e l'estensione dei terreni e' deferita agli Uffici tecnici erariali. Pagina 3
Decreto Legislativo del 08/04/1948 n. 514 art. 3 Abrogazione dell'art. 14 r.d.l. 652/1939 conv. L. 1249/1939. Testo: in vigore dal 09/06/1948 Le disposizioni dell'art. 14 del regio decreto-legge 13 aprile 1939, n. 652, convertito nella legge 11 agosto 1939, n. 1249, sono abrogate. art. 4 Modificazioni al r.d.l. 652/1939 conv. L. 1249/1939. Testo: in vigore dal 09/06/1948 Al regio decreto-legge 13 aprile 1939, n. 652, convertito nella legge 11 agosto 1939, n. 1249, sono aggiunti, dopo l'art. 31, i seguenti articoli: Art. 32.- L'Amministrazione del catasto e dei servizi tecnici erariali ha facolta' di affidare ad appalto o a cottimo quei lavori per la formazione o per la conservazione del nuovo catasto edilizio urbano che, per il loro carattere, si prestino ad una facile sorveglianza o verificazione. Art. 33.- Entro due anni dalla data di pubblicazione delle tariffe nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica, la Commissione censuaria provinciale puo' chiedere alla Commissione censuaria centrale la modificazione delle tariffe che riguardano comuni della propria circoscrizione, quando non le ritenga perequate nei confronti di quelle di comuni delle provincie limitrofe La stessa facolta' e' attribuita all'Amministrazione del catasto e dei servizi tecnici erariali. In seguito alla richiesta prevista nel precedente comma, la Commissione censuaria centrale puo' apportare modifiche alle tariffe gia' determinate. Art. 34.- L'Amministrazione del catasto e dei servizi tecnici erariali ha facolta' di rivedere, in qualunque tempo, il prospetto delle tariffe in determinate zone censuarie, quando la revisione si renda opportuna per sopravvenute variazioni di carattere permanente nello stato e nella capacita' di reddito delle unita' immobiliari. Ai nuovi prospetti delle tariffe si applicano le disposizioni del precedente art. 11. Modificazioni 153/1943. al r.d.l. art. 5 652/1939 conv. L. 1249/1939 e all'art. 23 L.
Testo: soppresso dal 01/01/1974 Gli articoli 32, 33, 34 del regio decreto-legge 13 aprile 1939, n. 652, convertito nella legge 11 agosto 1939, n. 1249, assumono rispettivamente i numeri 35, 36, 37. All'art. 23 della legge 8 marzo 1943, n. 153, e' sostituito il seguente: "La risoluzione in via amministrativa di ogni altra controversia, tra l'Amministrazione del catasto e dei servizi tecnici erariali ed i possessori, in materia di catasti terreni e di nuovo catasto edilizio urbano e' demandata in prima istanza alle Commissioni censuarie comunali ed in appello alle Commissioni censuarie provinciali. Contro le decisioni delle Commissioni censuarie provinciali e' ammesso ricorso alla Commissione censuaria centrale per violazione di legge o per questioni di massima. Alle stesse Commissioni censuarie comunali e provinciali e' pure demandata, rispettivamente in prima istanza ed in appello, la risoluzione in via amministrativa delle controversie tra l'Amministrazione finanziaria ed i contribuenti in materia d'imposte sui terreni, sui fabbricati e sul reddito agrario. Nei casi contemplati dalle leggi, contro le decisioni delle Commissioni censuarie provinciali e' ammesso ricorso alla Commissione censuaria centrale. Resta ferma la competenza delle Commissioni amministrative previste dal regio decreto-legge 7 agosto 1936, n. 1639, convertito nella legge 7 giugno 1937, n 1016, e successive modificazioni, per le controversie in materia di indebito, errori e sgravi d'imposta nonche' di esenzioni ed agevolazioni ivi comprese quelle per ruralita'. Resta fermo il disposto dell'art. 5, secondo comma del regio decreto-legge 27 marzo 1939, n. 571, convertito nella legge 23 giugno 1939, n. 916, in materia di ricorsi contro la decorrenza dei maggiori estimi derivanti dalle opere di Pagina 4
Decreto Legislativo del 08/04/1948 n. 514 bonifica. E' mantenuta la competenza dell'autorita' giudiziaria ai sensi della legge 20 marzo 1865, n. 2248, allegato E, su ogni controversia che non si riferisca a semplice estimazione di redditi o a questioni di fatto". art. 6 Modificazioni all'art. 3 r.d.l. 8/1944. Testo: in vigore dal 09/06/1948 L'art. 3 del regio decreto-legge 13 marzo 1944, n. 8, che sostituisce l'art. 25 del regio decreto-legge 7 agosto 1936, n. 1639, convertito nella legge 7 giugno 1937, n. 1016, e' cosi' modificato: "Le Commissioni provinciali hanno sede in ciascun capoluogo di provincia e sono composte di un presidente, di un vice-presidente, e di otto membri effettivi e quattro supplenti. Essi sono nominati dal Ministro per le finanze esclusivamente tra i cittadini contribuenti alle imposte dirette che abbiano residenza nella provincia. I membri effettivi e supplenti sono scelti per meta' fra i magistrati dell'ordine giudiziario e funzionari dello Stato in attivita' di servizio o a riposo, fra i quali deve essere compreso, quale membro effettivo, un funzionario degli Uffici tecnici erariali. Per l'altra meta' la scelta avverra' su designazione di un numero triplo dei membri da nominarsi, fatta dal Prefetto della provincia. Questi designera' sei membri effettivi e tre supplenti in relazione alla entita' degli interessi dell'attivita' produttiva operanti nella provincia, ed altri sei membri effettivi e tre supplenti tra i tecnici ed esperti in materia di affitti e di valutazione di immobili". art. 7 Ricorso contro le decisioni delle commissioni censuarie provinciali. Testo: in vigore dal 09/06/1948 Il ricorso contro le decisioni delle Commissioni censuarie provinciali pronunciato in merito ai quadri delle categorie e classi ed ai prospetti delle tariffe anteriormente alla data di pubblicazione del presente decreto deve essere presentato alla Commissione censuaria centrale entro sei mesi dalla data di pubblicazione del decreto stesso. Il presente decreto, munito del sigillo dello Stato, sara' inserto nella Raccolta ufficiale delle leggi e dei decreti della Repubblica italiana. E' fatto obbligo a chiunque spetti di osservarlo e di farlo osservare come legge dello Stato.
Pagina 5
Legge del 17/08/1941 n. 1043 Titolo del provvedimento: Modificazioni al testo unico delle leggi sul nuovo catasto dei terreni e agevolazioni tributarie per i trasferimenti di piccole proprieta' rustiche e urbane. (Pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 233 del 02/10/1941)
art. 1
Testo: in vigore dal 17/10/1941 Al testo unico delle leggi sul nuovo catasto dei terreni, approvato con R. decreto 8 ottobre 1931-IX, n. 1572, e successive modificazioni sono apportate le seguenti modificazioni ed aggiunte: 1) L'art. 55 e' modificato come segue: "Le domande di voltura sono fatte sopra modulo a stampa fornito dall'Amministrazione e sono presentate all'Ufficio del registro o delle successioni insieme con gli atti, civili o giudiziali, da sottoporsi alla registrazione, con apposita copia od estratto di essi in carta libera, e per le denuncie di trasferimenti in causa di morte con la copia dei documenti relativi alla successione. "Alla domanda di voltura inoltre deve essere allegato un certificato dal quale risulti la ditta cui in catasto e' iscritto ciascun immobile da volturare e gli altri elementi che catastalmente servono a individuare l'immobile. "Qualora non vi sia concordanza fra la ditta iscritta in catasto e quella dalla quale si fa luogo al trasferimento, alla domanda di voltura devono essere pure unite le copie degli altri atti o documenti dimostranti i passaggi intermedi. "Qualora manchino tali documenti, deve essere unita una dichiarazione della parte nel cui interesse e' chiesta la voltura dalla quale risulti la cronistoria di quei passaggi. In tale caso nella voltura si fa constare che la sua esecuzione avviene ai soli effetti della conservazione del catasto e senza pregiudizio di qualunque ragione o diritto. L'Ufficio tecnico erariale notifica la eseguita voltura alla ditta che risulta iscritta in catasto come possessore dell'immobile volturato. "Il certificato catastale previsto dal secondo comma e' rilasciato dall'Ufficio distrettuale delle imposte dirette in esenzione di tutti i diritti catastali fermo restando il pagamento della tassa di bollo e dei diritti di scritturazione. "Il procuratore del registro, nei modi e termini stabiliti dal regolamento, trasmette all'Ufficio tecnico erariale le domande di voltura con gli atti ad esse allegati, occorrenti per la esecuzione delle volture". 2) L'art. 56 e' sostituito dal seguente: "I notari ed in genere i pubblici funzionari all'uopo incaricati non possono redigere atti pubblici od autenticare private scritture riguardanti trasferimenti di beni immobili, se dalle parti non sia esibito loro il certificato catastale previsto dal 2 comma del precedente art. 55, nonche', se del caso, gli atti o la dichiarazione previsti dal 3 e 4 comma dello stesso articolo, e, quando si tratti di frazionamento di particella, anche il tipo prescritto dal seguente art. 57. "Negli atti redatti o autenticati gli immobili trasferiti devono essere descritti con i dati con cui sono riportati in catasto e deve essere fatto esplicito riferimento al certificato catastale nonche' agli altri atti esibiti dalle parti ai sensi del precedente comma". 3) L'art. 57 e' sostituito dal seguente: "Quando avviene il frazionamento di una particella, le parti interessate devono produrre, insieme con i documenti per la esecuzione delle volture, il Pagina 1
Legge del 17/08/1941 n. 1043 corrispondente tipo di frazionamento, da eseguirsi sopra un estratto autentico della mappa catastale e da firmarsi da un ingegnere, geometra o perito agrimensore. "Tale estratto deve essere firmato dalle parti interessate, o, per esse, da persona dalle medesime parti delegata, la quale potra' essere anche il tecnico incaricato della redazione del tipo. "Se il tipo presentato non e' regolare ed il tecnico che l'ha firmato non procede alla sua rettifica nel termine di tempo che gli e' prefisso dall'Amministrazione del catasto e dei servizi tecnici erariali, questa vi provvede di ufficio a spese del tecnico. "L'importo di tali spese viene iscritto dal procuratore del registro sopra apposito campione per operarne il recupero". 4) E' aggiunto il seguente art. 57-bis. "Le copie ed estratti di cui al primo comma dell'art. 55, se le parti non provvedono a fornirli, sono fatti in carta libera dal procuratore del registro, al quale, in tal caso, sono dovuti i compensi stabiliti dalla tabella B annessa al R. decreto-legge 15 novembre 1937-XVI, n. 2011. "Tali compensi vengono liquidati all'atto della registrazione e sono dovuti anche quando la registrazione sia fatta senza pagamento d'imposta. "Se per la insufficienza o la imperfezione degli atti o del tipo di frazionamento, prodotti per la esecuzione delle volture, queste non possono essere eseguite, l'Ufficio tecnico erariale invita le parti a presentare, entro il termine di giorni trenta, gli altri atti necessari, ovvero a regolarizzare, entro lo stesso termine di tempo, gli atti ed i tipi gia' esibiti e riconosciuti imperfetti. "Se le parti non forniscono quanto loro e' richiesto, vi provvede l'Ufficio tecnico erariale, ponendo a carico delle parti le spese occorse il cui importo viene iscritto dal procuratore del registro sopra apposito campione per operarne il ricupero". 5) L'art. 60 e' sostituito dal seguente: "Coloro che non osservino le disposizioni di cui: a) ai commi secondo, terzo e quarto dell'art. 55 o quelle di cui agli articoli 56, 57 sono soggetti alla pena pecuniaria da lire 50 a lire 1000; b) all'art. 57-bis sono soggetti alla pena pecuniaria da lire 10 a lire 50. "L'accertamento delle violazioni alle disposizioni degli articoli 55, 56 spetta ai procuratori del registro o agli ingegneri capi degli Uffici tecnici erariali o ai capi delle Sezioni staccate degli Uffici tecnici erariali. Quello delle violazioni alle disposizioni dell'art. 57-bis e' di competenza esclusiva degli ingegneri capi degli Uffici tecnici erariali o dei capi delle Sezioni staccate degli Uffici tecnici erariali. "Il relativo processo verbale e' trasmesso all'intendente di Finanza competente per territorio, per l'applicazione della pena pecuniaria, a norma degli articoli 55 e seguenti della legge 7 gennaio 1929-VII, n. 4". Spese per il comunali. art. 2 funzionamento delle commissioni censuarie provinciali e
Testo: in vigore dal 17/10/1941 Le spese per quanto occorre al funzionamento delle Commissioni censuarie provinciali sono a carico delle rispettive Provincie, quelle per il funzionamento delle Commissioni censuarie comunali sono a carico dei rispettivi Comuni. art. 3 Compensi ai componenti delle commissioni censuarie provinciali. Testo: in vigore dal 17/10/1941 Ai membri delle Commissioni censuarie provinciali e' dovuta per ciascun giorno di adunanza un indennita' in misura di lire venticinque al lordo della ritenuta del doppio dodici per cento. Tale indennita' si computa per ciascun giorno di adunanza, anche se nella medesima giornata abbiano luogo piu' riunioni. Ai membri delle Commissioni censuarie provinciali che non risiedono nel luogo dove si tendono le adunanze, sono dovute le seguenti indennita' di viaggio e di soggiorno: Pagina 2
Legge del 17/08/1941 n. 1043 a) per i membri che sono funzionari dello Stato, quelle stabilite dalle disposizioni in vigore per i trasferimenti e le missioni; b) per i membri che non sono funzionari dello Stato, quelle spettanti ai funzionari dello Stato appartenenti al grado 6 dell'ordinamento gerarchico. Le stesse indennita' spettano per le eventuali missioni che i membri delle Commissioni debbono compiere fuori del capoluogo di provincia, per l'espletamento degli incarichi attribuiti alle Commissioni. Le indennita' di soggiorno di cui ai due precedenti commi sono soggette alle riduzioni di cui al decreto Luogotenenziale 14 settembre 1918, e successive modificazioni, nonche' a quella di cui al R. decreto-legge 20 novembre 1930-IX, n. 1491. La indennita' di cui al 1 comma non e' cumulabile colla diaria di soggiorno fuori residenza. Mappe catastali altimetriche. art. 4
Testo: in vigore dal 17/10/1941 Le mappe catastali possono essere anche altimetriche. L'Amministrazione del catasto e dei servizi tecnici erariali e' autorizzata a formare, mediante riduzione della mappa, carte catastali in scala minore di quelle indicate dall'art. 3 del testo unico delle leggi sul nuovo catasto dei terreni, approvato con R. decreto 8 ottobre 1931-IX, n. 1572. Agevolazioni ed urbane. art. 5 fiscali per i trasferimenti di piccole proprieta' rustiche
Testo: in vigore dal 17/10/1941 Per i trasferimenti per atti tra vivi a titolo oneroso di fondi rustici compreso qualsiasi genere di proprieta' rurale anche se non fatti a scopo di arrotondamento della proprieta' fondiaria oppure di fabbricati del valore fino a lire 1000 e da lire 1000 a lire 5000 le imposte di registro ed ipotecarie, la tassa di bollo ed i diritti catastali sono dovuti nelle seguenti misure: Registro: per valore fino a lire 1000, imposta 1%; per valore superiore a lire 1000 ma non a lire 5000, imposta 2% esclusa qualunque altra riduzione contemplata dalla tariffa allegato A, annessa alla legge del registro 30 dicembre 1923-II, n. 3269 e successive modificazioni. Trascrizione ipotecaria: imposta 1 per cento, con deroga alla disposizione contenuta nelle avvertenze generali apposte in calce alla tariffa allegato A, annessa alla legge sulle tasse ipotecarie 30 dicembre 1923-II, n. 3272, che stabilisce per ogni formalita' la tassa minima di lire 10. Qualora l'importo delle imposte di registro e di trascrizione presenti la frazione di una lira, tale frazione e' arrotondata a lire una. Bollo: per originale, atto pubblico o scrittura privata: per ogni foglio, tassa L. 4; per la copia o secondo originale ad uso registro, per la copia ad uso ipoteche, per le note ipotecarie e per la copia al compratore: per ogni foglio, tassa L. 1; per marca voltura, tassa L. 1. Le riduzioni delle tasse di bollo sono estese alle domande, agli atti e ai documenti che ai sensi del R. decreto 28 marzo 1929-VII, n. 499, si presentano agli Uffici dei libri fondiari, nonche' ai decreti dei giudici tavolari quando si riferiscono e ordinano solamente la intavolazione del diritto di proprieta', in ordine ai trasferimenti di cui sopra. Sono esenti dalla tassa di bollo gli allegati esclusivamente necessari agli atti di trasferimento di cui al presente articolo, compresi i tipi di frazionamento. Diritti catastali: per valore fino a L. 1000................................... L. 0,50 per valore superiore a L. 1000 ma non a L. 5000.................. " 1Pagina 3
Legge del 17/08/1941 n. 1043 art. 6 Recupero delle imposte e tasse a seguito di accertamento. Testo: in vigore dal 17/10/1941 Qualora, in seguito all'accertamento del valore venale del fondo trasferito ai sensi dell'art. 33 della legge del registro 30 dicembre 1923-II, n. 3269, e successive modificazioni, il valore del trasferimento venga a risultare superiore ai limiti indicati nel precedente art. 5 sono dovute: a) per i valori che siano risultati superiori a L. 1000 ma non a L. 5000, le imposte riferibili allo scaglione relativo a valori superiori a L. 1000 ma non a L. 5000; b) per i valori che siano risultati superiori a L. 5000, le normali imposte di registro ed ipotecarie, nonche' la normale tassa di bollo ed i normali diritti di voltura. Anche le tasse complementari di bollo sono riscosse in modo virtuale.
notarili per
art. 7 i trasferimenti
di piccole proprieta'
Testo: in vigore dal 17/10/1941 Gli onorari e diritti notarili dovuti a norma delle vigenti disposizioni per gli atti di trasferimenti tra vivi ed a titolo oneroso riguardanti fondi rustici, compreso qualsiasi genere di proprieta' rurale anche se non fatti a scopo di arrotondamento della proprieta' fondiaria oppure di fabbricati del valore fino a L. 500, e da L. 500 a L. 1000, sono ridotti: a) per i trasferimenti suddetti fino al valore di L. 500, ad un terzo; b) per i trasferimenti suddetti per valori superiori a L. 500 ma non a L. 1000, alla meta'. La detta riduzione non si applica all'onorario proporzionale spettante per il ricevimento dell'atto e ai diritti di iscrizione al repertorio. art. 8 Abrogazione degli articoli 1, 2 e 3 r.d.l. 1227/1935 conv. L. 2245/1935. Testo: in vigore dal 17/10/1941 Dall'entrata in vigore della presente legge sono abrogati gli articoli 1, 2 e 3 del R. decreto-legge 27 giugno 1935-XIII, n. 1227, convertito nella legge 30 dicembre 1935-XIV, n. 2245. Ordiniamo che la presente, munita del sigillo dello Stato, sia inserta nella Raccolta ufficiale delle leggi e dei decreti del Regno d'Italia, mandando a chiunque spetti di osservarla e di farla osservare come legge dello Stato.
Pagina 4
Regio Decreto Legge del 13/04/1939 n. 652 Titolo del provvedimento: Accertamento generale dei fabbricati urbani, rivalutazione del relativo reddito e formazione del nuovo catasto edilizio urbano. (Pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 108 del 06/05/1939) Preambolo. Preambolo
Testo: in vigore dal 06/05/1939 VITTORIO EMANUELE III Per grazia di Dio e per volonta' della nazione RE D'ITALIA IMPERATORE D'ETIOPIA Vista la legge 26 gennaio 1865, n. 2136, per l'unificazione dell'imposta sui fabbricati e sue modificazioni; Visto il R. decreto 5 giugno 1871, n. 267, per la formazione del catasto dei fabbricati; Visto il R. decreto 24 agosto 1877, n. 4024, che disciplina l'imposta sui fabbricati e successive modificazioni; Visto il R. decreto 17 settembre 1931-IX, n. 1608, che approva il testo delle disposizioni riguardanti le dichiarazioni dei redditi e le sanzioni in materia di imposte dirette; Vista la legge 8 giugno 1936-XIV, n. 1231, recante modificazioni alle leggi sulle imposte dirette; Visto il R. decreto-legge 7 agosto 1936-XIV, n. 1639, convertito nella legge 7 giugno 1937, n. 1016 sulla riforma degli ordinamenti tributari; Visto il R. decreto-legge 26 dicembre 1936-XV, n. 2332, convertito nella legge 7 giugno 1937-XV, n. 1109, che modifico' la composizione delle Commissioni censuarie comunali e provinciali; Visto il R. decreto-legge 5 settembre 1938-XVI, n. 1507, convertito nella legge 5 gennaio 1939-XVII, n. 6, che modifico' la composizione della Commissione censuaria centrale; Ritenuta la necessita' urgente ed assoluta di procedere all'accertamento dei fabbricati urbani, alla rivalutazione del relativo reddito e alla formazione di un nuovo catasto urbano; Visto l'art. 18 della legge 19 gennaio 1939-XVII, n. 129, che istituisce la Camera dei Fasci e delle Corporazioni; Visto l'art. 3, della legge 31 gennaio 1926, n. 100; Sentito il Consiglio dei Ministri; Sulla proposta del Nostro Ministro Segretario di Stato per le finanze; Abbiamo decretato e decretiamo: Accertamento catastale. dei fabbricati e art. 1 valutazione della relativa rendita
Testo: in vigore dal 06/05/1939 E' disposta in tutto il Regno l'esecuzione a cura dello Stato dell'accertamento generale dei fabbricati e delle altre costruzioni stabili non censite al Catasto rustico, allo scopo di: 1) accertare la proprieta' immobiliari urbane e determinarne la rendita; 2) costituire un catasto generale dei fabbricati e degli altri immobili urbani che si denomina nuovo Catasto edilizio urbano art. 2 Organi competenti alle operazioni di cui all'art. 1. Pagina 1
Regio Decreto Legge del 13/04/1939 n. 652 Testo: in vigore dal 28/01/1990 1. Per ciascun gruppo di comuni, comune o porzione di comune, la determinazione delle singole categorie e classi e della relativa tariffa e' eseguita a cura degli uffici tecnici erariali competenti per territorio, di concerto con le commissioni censuarie provinciali, sentito il parere delle commissioni censuarie distrettuali interessate. 2. Contro le decisioni delle commissioni censuarie provinciali l'Amministrazione del catasto e dei servizi tecnici erariali puo' ricorrere alla Commissione censuaria centrale. art. 3 Dichiarazione relativa agli immobili urbani. Testo: in vigore dal 06/05/1939 L'accertamento generale degli immobili urbani e' fatto per unita' immobiliare in base a dichiarazione scritta presentata: a) dal proprietario o, se questi e' minore o incapace, da chi ne ha la legale rappresentanza; b) per gli enti morali, dal legale rappresentante; c) per la societa' commerciali, legalmente costituite, da chi, a termini dello statuto o dell'atto costitutivo, ha la firma sociale; d) per le societa' estere, da chi le rappresenta nel Regno. Per le associazioni, per i condomini e per le societa' e le ditte, diverse da quelle indicate nel precedente comma, anche se esistenti soltanto di fatto, e' obbligato alla dichiarazione l'associato, il condomino o il socio o il componente la ditta, che sia amministratore anche di fatto. Se l'amministratore manca, sono obbligati alla dichiarazione tutti coloro che fanno parte dell'associazione, del condominio, della societa' o della ditta, ciascuno per la propria quota. Nei casi indicati nelle lettere b), c) e d) del primo comma, e nel secondo comma del presente articolo, quando gli obbligati alla denuncia sono piu' di uno, la dichiarazione deve essere fatta da ciascuno degli obbligati, ma la dichiarazione di uno di essi esonera gli altri. Definizioni di immobili urbani. art. 4
Testo: in vigore dal 06/05/1939 Si considerano come immobili urbani i fabbricati e le costruzioni stabili di qualunque materiale costituite, diversi dai fabbricati rurali. Sono considerati come costruzioni stabili anche gli edifici sospesi o galleggianti, stabilmente assicurati al suolo. art. 5 Definizione di unita' immobiliare. Testo: in vigore dal 06/05/1939 Si considera unita' immobiliare urbana ogni parte stato in cui si trova, e' di per se stessa utile reddito proprio. Redazione della dichiarazione. art. 6 di immobile che, nello ed atta a produrre un
Testo: in vigore dal 06/05/1939 La dichiarazione di cui al precedente art. 3 deve essere redatta, per ciascuna unita' immobiliare, su apposita scheda fornita dalla Amministrazione dello Stato e presentata al podesta' del Comune ove l'unita' immobiliare e' situata, entro il giorno che sara' stabilito con decreto del ministro per le finanze. La dichiarazione va estesa alle aree e ai suoli che formano parte integrante di una o piu' unita' immobiliari, o concorrono a determinarne l'uso e la rendita. Non sono soggetti a dichiarazione: a) i fabbricati rurali gia' censiti nel catasto terreni; b) i fabbricati costituenti le fortificazioni e loro dipendenze; Pagina 2
Regio Decreto Legge del 13/04/1939 n. 652 c) i fabbricati destinati all'esercizio dei culti; d) i cimiteri con le loro dipendenze; e) i fabbricati di proprieta' della santa sede di cui agli articoli 13, 14, 15 e 16 del Trattato Lateranense 11 febbraio 1929. art. 7 Obbligo di presentazione della planimetria. Testo: in vigore dal 19/09/1939 Oltre alla dichiarazione di cui ai precedenti articoli 3 e 6, le persone ed enti di cui all'art. 3 devono presentare al podesta' del Comune ove gli immobili sono situati, entro il giorno che sara' fissato con decreto del Ministro delle finanze, una planimetria di detti immobili in scala non inferiore a 1:200, dalla quale si rilevi anche la ubicazione di ciascuna unita' immobiliare rispetto alle proprieta' confinanti e alle strade pubbliche e private. Detta planimetria e' esente da tassa di bollo. Con disposizione del regolamento previsto dall'art. 32 del presente decreto, saranno stabilite le esenzioni dall'obbligo di cui al comma precedente per le unita' immobiliari di minor reddito, da determinarsi secondo la categoria, la classe e la ubicazione degli immobili. art. 8 Suddivisione degli immobili in categorie e classi. Testo: in vigore dal 28/01/1990 1. Per la determinazione della rendita, le unita' immobiliari di gruppi di comuni, comune o porzione di comune, sono distinte, a seconda delle loro condizioni intrinseche ed estrinseche, in categorie e ciascuna categoria in classi. 2. Per ciascuna categoria e classe e' determinata la relativa tariffa, la quale esprime in moneta legale la rendita catastale con riferimento agli elementi di valutazione che saranno definiti dal regolamento. Definizione di rendita catastale. art. 9
Testo: in vigore dal 09/06/1948 1. La rendita catastale e' la rendita lorda media ordinaria ritraibile previa detrazione delle spese di riparazione, manutenzione e di ogni altra spesa o perdita eventuale. Nessuna detrazione avra' luogo per decime, canoni, livelli, debiti e pesi ipotecari e censuari, nonche' per imposte, sovraimposte e contributi di ogni specie. 2. La detrazione delle spese e perdite eventuali viene stabilita con una percentuale per ogni classe di ciascuna categoria. 3. Per la formazione del catasto si fara' riferimento, per quanto riguarda gli elementi economici da assumere per la determinazione delle tariffe, a quelli ordinari del triennio 1937-1939. art. 10 Fabbricati per uso industriale o commerciale. Testo: in vigore dal 09/06/1948 1. La rendita catastale delle unita' immobiliari costituite da opifici ed in genere dai fabbricati di cui all'art. 28 della legge 8 giugno 1936, n. 1231, costruiti per le speciali esigenze di una attivita' industriale o commerciale e non suscettibili di una destinazione estranea alle esigenze suddette senza radicali trasformazioni, e' determinata con stima diretta per ogni singola unita'. 2. Egualmente si procede per la determinazione della rendita catastale delle unita' immobiliari che non sono raggruppabili in categorie e classi, per la singolarita' delle loro caratteristiche. Organi competenti alla relative tariffe. art. 11 determinazione delle categorie e classi e delle
Pagina 3
Regio Decreto Legge del 13/04/1939 n. 652 Testo: in vigore dal 28/01/1990 1. per ciascun gruppo di comuni, comune o porzione di comune, la determinazione delle singole categorie e classi e della relativa tariffa e' eseguita a cura degli uffici tecnici erariali competenti per territorio, di concerto con le commissioni censuarie provinciali, sentito il parere delle commissioni censuarie distrettuali interessate. 2. Contro le decisioni delle commissioni censuarie provinciali l'Amministrazione del catasto e dei servizi tecnici erariali puo' ricorrere alla Commissione censuaria centrale. art. 12 Tabelle degli U.T.E.: redazione e pubblicazione. Testo: in vigore dal 09/06/1948 L'assegnazione di ciascuna unita' immobiliare, alla categoria ed alla classe relativa, nonche' l'accertamento della consistenza delle singole unita' immobiliari ed il calcolo delle relative rendite catastali, sono eseguite dall'Ufficio tecnico erariale, che compila una tabella nella quale, per ciascun comune o porzione di comune, in corrispondenza a ciascuna ditta e distintamente per unita' immobiliare, sono indicate le rispettive categorie e classi, nonche' la consistenza. Per le unita' immobiliari contemplate nell'art. 10, la tabella deve inoltre contenere l'indicazione della rispettiva rendita catastale. La tabella e' pubblicata mediante deposito negli uffici comunali per il periodo di trenta giorni. Il sindaco, con suo manifesto da' notizia di tale pubblicazione, indicando il luogo, i giorni e le ore in cui gli interessati possono prenderne visione. Ricorso alle commissioni art. 13 censuarie contro le tabelle dell'U.T.E.
Testo: in vigore dal 06/05/1939 Contro i dati pubblicati, ai sensi dell'art. 12, le ditte interessate possono ricorrere in prima istanza alla commissione censuaria comunale ed in seconda istanza alla commissione censuaria provinciale. Il diritto di ricorso in seconda istanza spetta anche all'Ufficio tecnico erariale. Contro le decisioni pronunciate dalla Commissione censuaria provinciale e' ammesso il ricorso alla Commissione censuaria centrale soltanto per questioni di massima e per violazioni di legge. I ricorsi non sospendono la procedura, salvo le rettifiche successive. art. 14 Integrazione delle commissioni censuarie. Testo: soppresso dal 09/06/1948 Per i compiti loro attribuiti dal presente decreto, le Commissioni censuarie comunali e provinciali sono integrate: a) quelle comunali, con l'aggiunta di due membri effettivi e di due membri supplenti per i Comuni con popolazione non superiore a 500.000 abitanti, e di quattro membri effettivi e di due supplenti per gli altri Comuni, nominati per meta' dall'intendente di finanza della Provincia e per l'altra meta' dal podesta' del Comune, fra i contribuenti iscritti nei ruoli della imposta fabbricati del Comune, designati, per quest'ultima meta', in numero triplo dall'Unione provinciale fascista degli industriali: Sindacato provinciale dei proprietari di fabbricati. Per il comune di Roma provvedono in luogo dell'intendente di finanza e del podesta', rispettivamente il Ministro per le finanze ed il Governatore; b) quelle provinciali, con l'aggiunta di quattro membri effettivi e di due membri supplenti, nominati per meta' dal Ministro per le finanze e per l'altra meta' dal Consiglio provinciale delle corporazioni su designazione, per quest'ultima meta', sempre in numero triplo di quelli da eleggere, dell'Unione provinciale fascista degli industriali - Sindacato provinciale dei proprietari di fabbricati - fra i contribuenti iscritti nei ruoli delle imposte fabbricati. I membri che, giusta il presente articolo, integrano le Commissioni censuarie Pagina 4
Regio Decreto Legge del 13/04/1939 n. 652 comunali e provinciali non intervengono nella esplicazione dei compiti devoluti alle Commissioni stesse in materia di catasto dei terreni. Per i giudizi che le sono devoluti dal presente decreto, la Commissione censuaria centrale di cui all'art. 22 del testo unico delle leggi sul nuovo catasto 8 ottobre 1931, n. 1572, modificato con l'art. 1 del R. decreto-legge 5 settembre 1938, n. 1507, e' integrata con l'aggiunta di quattro membri effettivi e di due supplenti inscritti nei ruoli della imposta fabbricati e scelti fra un numero triplo di designati dalla Confederazione fascista degli industriali: Federazione nazionale dei proprietari di fabbricati. I membri che, ai sensi del precedente comma, integrano la Commissione censuaria centrale, non intervengono nella esplicazione dei compiti a questa devoluti in materia di catasto dei terreni. La indennita' annua loro attribuita, ai sensi dell'art. 32 del testo unico 8 ottobre 1931, n. 1572, modificato dal R. decreto-legge 5 settembre 1938, n. 1507, e' fissata tanto per i membri effettivi quanto per quelli supplenti, in misura non superiore a lire tremila.
Termine
per
ricorrere
contro
art. 15 le risultanze
delle
tabelle
U.T.E.
Testo: in vigore dal 06/05/1939 Il termine per ricorrere contro le risultanze della tabella di cui all'art. 12 e contro le decisioni delle Commissioni censuarie comunali e provinciali e' stabilito in trenta giorni. art. 16 Atti che compongono il nuovo catasto urbano. (N.D.R.: Vedi Titolo II D.P.R. 26 ottobre 1972 n. 650.) edilizio
Testo: in vigore dal 09/06/1948 Il nuovo catasto edilizio urbano e' formato in base alle risultanze dell'accertamento generale dei fabbricati e alla valutazione della rispettiva rendita catastale. Esso e' costituito dallo schedario delle partite, dallo schedario dei possessori e dalla mappa urbana. art. 17 Conservazione e aggiornamento del nuovo catasto edilizio urbano. Testo: in vigore dal 06/05/1939 Il nuovo catasto edilizio urbano e' conservato e tenuto al corrente, in modo continuo ed anche con verificazioni periodiche, allo scopo di tenere in evidenza per ciascun Comune o porzione di Comune, le mutazioni che avvengono: a) rispetto alla persona del proprietario o del possessore dei beni nonche' rispetto alla persona che gode di diritti reali sui beni stessi; b) nello stato dei beni, per quanto riguarda la consistenza e l'attribuzione della categoria e della classe. Le tariffe possono essere rivedute in sede di verificazione periodica od anche in dipendenza di circostanze di carattere generale o locale nei modi e nei termini da stabilirsi con regolamento, salvo quanto e' disposto nel successivo articolo 25. Adempimenti connessi alle art. 18 variazioni del catasto urbano.
Testo: in vigore dal 09/06/1948 Le variazioni occorrenti ai fini della conservazione del nuovo catasto edilizio urbano sono apportate, per tutti i comuni della provincia, dall'Ufficio tecnico erariale o da sua Sezione staccata, posti nel capoluogo della provincia. Una copia dello schedario delle partite, tenute al corrente con le successive variazioni, e' depositata presso gli Uffici distrettuali delle imposte dirette limitatamente ai comuni della circoscrizione. Presso i detti Uffici e' depositata una copia della mappa, da aggiornarsi periodicamente a cura degli Uffici tecnici erariali. Pagina 5
Regio Decreto Legge del 13/04/1939 n. 652 I comuni possono ottenere gratuitamente con l'opera di propri incaricati, od a loro spese con l'opera dell'Amministrazione del catasto e dei servizi tecnici erariali, la copia della mappa del loro territorio e degli atti che costituiscono il nuovo catasto edilizio urbano. Diritto urbano. art. 19 di scritturato per le volture relative al nuovo catasto edilizio
Testo: in vigore dal 09/06/1948 I diritti di scritturato, di visura e di disegno per copie, certificati od estratti degli atti relativi al nuovo catasto edilizio urbano fissati dalla tabella C del decreto legislativo del Capo provvisorio dello Stato 11 maggio 1947, n. 378, verranno ripartiti fra il personale degli uffici incaricati del rilascio delle copie, certificati od estratti, con le modalita' da stabilire con decreto Ministeriale. Il diritto di scritturato per le volture viene ripartito fra gli Uffici tecnici erariali e gli Uffici distrettuali delle imposte in misura eguale. Obbligo di denuncia art. 20 delle variazioni relative al possesso di immobili.
Testo: in vigore dal 09/06/1948 Le persone e gli enti indicati nell'art. 3 sono obbligati a denunciare, nei modi e nei termini da stabilirsi col regolamento, le variazioni nello stato e nel possesso dei rispettivi immobili, le quali comunque implichino mutuazioni ai sensi dell'art. 17. Nei casi di mutazioni che implichino variazioni nella consistenza delle singole unita' immobiliari, la relativa dichiarazione deve essere corredata da una planimetria delle unita' variate, redatta su modello fornito dall'Amministrazione dello Stato, in conformita' delle norme di cui all'art. 7. art. 21 Modalita' di redazione delle domande di voltura. Testo: in vigore dal 06/05/1939 Sino a quando il nuovo catasto edilizio urbano non e' attivato, le domande di voltura e di annotamenti, nonche' le denuncie di variazione nello stato e nella consistenza dei fabbricati, devono essere fatte, a parziale deroga degli articoli 6 e 47 del regolamento per la conservazione del catasto urbano, approvato con R. decreto 24 marzo 1907, n. 237, in doppio esemplare uno dei quali, con dichiarazione di autenticita', deve dall'Ufficio ricevente essere trasmesso all'Ufficio tecnico erariale competente per territorio. art. 22 Applicazione dell'imposta sui fabbricati. Testo: in vigore dal 06/05/1939 L'applicazione della imposta sui redditi dei fabbricati degli Uffici distrettuali delle imposte dirette. Determinazione catastale. del reddito art. 23 imponibile sulla base e' di competenza
della
rendita
Testo: in vigore dal 09/06/1948 La rendita catastale calcolata ai sensi dei precedenti articoli per ciascuna unita' immobiliare, costituisce la base per la determinazione, nei modi che saranno stabiliti per legge, del reddito imponibile soggetto alle imposte ed alle sovraimposte. Azione dell'ufficio reddito effettivo. e del art. 24 contribuente per la determinazione del
Pagina 6
Regio Decreto Legge del 13/04/1939 n. 652 Testo: in vigore dal 06/05/1939 L'azione dell'Ufficio e del contribuente per l'applicazione del secondo comma dell'articolo precedente deve essere iniziata nei modi e nei termini stabiliti dalle disposizioni vigenti per l'imposta sui redditi dei fabbricati La relativa procedura di accertamento e quella contenziosa sono pure regolate dalle disposizioni predette. art. 25 Determinazione della rendita catastale a almeno un quinto della rendita catastale. seguito della diminuzione di
Testo: in vigore dal 09/06/1948 Qualora il reddito effettivo risulti inferiore di almeno un quinto al reddito imponibile determinato in base alla rendita catastale, l'Ufficio distrettuale delle imposte deve farne espressa segnalazione, dopo un triennio, al competente ufficio tecnico erariale, che procede a verifica ai fini del classamento della unita' immobiliare e della nuova determinazione della rendita catastale. La nuova rendita catastale costituisce la base per la determinazione del reddito soggetto ad imposta, con decorrenza dal 1 gennaio dell'anno successivo a quello della scadenza del triennio predetto. art. 26 Attivazione del nuovo catasto edilizio urbano. Testo: in vigore dal 09/06/1948 Il nuovo catasto edilizio urbano sara' attivato per distretto d'imposta. Nei distretti d'imposta comprendenti i comuni nei quali, per effetto di distruzioni o di altri impedimenti dipendenti dalla guerra, le operazioni di formazione del nuovo catasto edilizio urbano abbiano dovuto essere sospese, l'attivazione del nuovo catasto edilizio urbano potra' avere luogo anche per comune o per gruppo di comuni. La data di attivazione sara' stabilita con decreto del Ministro per le finanze, registrato alla Corte dei conti e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica. Fino a quando non e' attivato il nuovo catasto, l'accertamento e le revisioni dei redditi soggetti alla imposta sono eseguiti con le norme attualmente in vigore. art. 27 Abolizione delle revisioni parziali dei il preesistente ordinamento. redditi dei fabbricati secondo
Testo: in vigore dal 09/06/1948 Con l'attivazione del nuovo catasto edilizio urbano sono abolite le revisioni parziali dei redditi previste dalle norme precedentemente in vigore. art. 28 Denuncia relativa alle nuove costruzioni. Testo: in vigore dal 12/03/2006 I fabbricati nuovi ed ogni altra stabile costruzione nuova che debbono considerarsi immobili urbani, a norma dell'art. 4, devono essere dichiarati all'Ufficio tecnico erariale trenta giorni dal momento in cui sono divenuti abitabili o servibili all'uso cui sono destinati, ancorche' esenti, temporaneamente o permanentemente, dai tributi immobiliari, ovvero soggetti ad imposta mobiliare. Debbono del pari essere dichiarati entro lo stesso termine, i fabbricati che passano dalla categoria degli esenti a quella dei soggetti all'imposta. La dichiarazione deve essere compilata per ciascuna unita' immobiliare su apposita scheda fornita dall'Amministrazione dello Stato e deve essere corredata da una planimetria, disegnata su modello fornito dalla stessa Amministrazione, in conformita' delle norme di cui all'art. 7.
Pagina 7
Regolamento del 08/12/1938 n. 2153 - art. 67 Titolo del provvedimento: Regolamento per la conservazione del nuovo catasto. Titolo del documento: Diritti graduali di voltura in casi particolari. Testo: in vigore dal 28/02/1939
Per i trasferimenti riguardanti soltanto la nuda proprieta' o il solo dominio diretto, per le concessioni e le cessioni del dominio utile, per le devoluzioni del dominio utile al direttario e per i trasferimenti o per le riunioni dell'usufrutto alla nuda proprieta' di cui all'art. 15 del presente regolamento, i diritti graduali di voltura si liquidano sugli stessi valori in base ai quali vengono liquidate le imposte di registro o di successione.
Pagina 1
Regolamento del 08/12/1938 n. 2153 - art. 29 Titolo del provvedimento: Regolamento per la conservazione del nuovo catasto. Titolo del documento: Note di voltura. Intestazione. Testo: in vigore dal 28/02/1939
Le note di voltura per la intestazione alla quale si fa il trasporto, debbono indicare il nome, il cognome e la paternita' degli individui, e la denominazione degli enti morali con il cognome, il nome e la qualita' dei rappresentanti. Per le societa' in nome collettivo, la intestazione sotto la ragione sociale deve essere seguita dalla designazione di tutti i soci e delle quote a ciascuno spettanti. Delle donne maritate o vedove devono indicarsi il cognome paterno, il nome proprio e quello del padre, e, se maritate o vedove, il cognome, nome e paternita' del marito. Per i beni che i beneficiati ecclesiastici amministrano in tale qualita', devono indicarsi, di seguito alla intestazione del beneficio, il cognome, il nome e la paternita' del beneficiato. Pei beni soggetti ad amministrazione legale, devono indicarsi il cognome, il nome e la paternita' dell'amministratore legale, dopo quelli del minore, dell'assente, dell'interdetto, dell'inabilitato, del fallito e della eredita' giacente, o beneficiata. Pei beni contestati devono essere indicati, di seguito al nome del proprietario o possessore, il cognome, il nome e la paternita' di chi ha elevato la contestazione, od e' succeduto negli eventuali diritti. Pei beni enfiteutici o livellari, devono indicarsi il cognome, il nome e la paternita' dell'enfiteuta o livellario, nonche' quelli del dominio diretto. Pei beni soggetti ad usufrutto o diritto d'uso totale, devono essere indicati il cognome, il nome e la paternita' dell'usufruttuario od usuario, e, di seguito, quelli del proprietario, con l'indicazione della durata dell'usufrutto o dell'uso, ove questi siano a tempo determinato. Per i beni soggetti ad usufrutto o a diritto d'uso parziale, il cognome, il nome e la paternita' del proprietario devono precedere quelli dell'usufruttuario od usuario. Nelle comunioni di proprieta' o possesso o d'altri diritti reali, devono essere indicati il cognome, il nome e la paternita' dei cointeressati, nonche' la quota spettante a ciascuno; nel qual caso i cointeressati saranno iscritti in ordine decrescente della rispettiva quota. Quando l'area di un fabbricato rurale od urbano appartiene ad un possessore diverso da quello del fabbricato, s'indica prima il proprietario dell'area, poi quello del fabbricato. In ogni caso si devono indicare nella domanda la professione o condizione e la residenza degli individui, o la sede degli enti morali.
Pagina 1
Regolamento del 08/12/1938 n. 2153 - art. 15 Titolo del provvedimento: Regolamento per la conservazione del nuovo catasto. Titolo del documento: Atti in base ai quali e' eseguibile la voltura in casi particolari. Testo: in vigore dal 28/02/1939
Le volture per i trasferimenti contemplati dall'art. 57 della legge tributaria sulle successioni approvata con Regio decreto 30 dicembre 1923, n. 3270, devono farsi in base agli atti legali, che li comprovano ed al certificato di eseguita denunzia da cui risulti il pagamento dell'imposta di registro o di successione. Per i passaggi di usufrutto che hanno luogo nella presa di possesso dei benefizi e delle cappellanie, la voltura si eseguira' in base al detto certificato e all'atto di provvisione in originale o in copia rilasciata dagli uffici della stessa autorita' ecclesiastica da cui l'atto venne emanato Allorquando l'imposta di registro o di successione per il consolidamento dell'usufrutto colla nuda proprieta' viene pagata anticipatamente, le parti sono tenute pur sempre a fare al Procuratore la denunzia voluta dall'art. 79 della legge del registro 30 dicembre 1923, n. 3269, e dall'art. 54 della legge sulle successioni 30 dicembre 1923, n. 3270; e anche in questo caso la voltura si fa in base ai documenti menzionati nel primo comma del presente articolo.
Pagina 1
Regolamento del 08/12/1938 n. 2153 - art. 6 Titolo del provvedimento: Regolamento per la conservazione del nuovo catasto. Titolo del documento: Casi in cui deve essere presentata domanda di voltura. Testo: in vigore dal 28/02/1939
Dev'essere domandata la voltura catastale quante volte avvenga il passaggio da una ad altra persona, della proprieta', del possesso, del dominio diretto, del dominio utile, dell'usufrutto e dell'uso dei beni immobili e di altri diritti reali sempre in quanto siano soggetti alla inscrizione in catasto, anche se trattisi di passaggio o divisione fra persone cointestate.
Pagina 1
R.D.L. 14 luglio 1937, n. 1666 Modificazioni all'ordinamento del notariato e degli archivi notarili
1. Fermo il disposto dell'art. 1 della legge 16 febbraio 1913, n. 89, ai notari concessa anche la facolt di: 1 ricevere in deposito atti pubblici, in originale od in copia, scritture private, carte e documenti, anche se redatti all'estero; 2 ricevere le dichiarazioni di rinuncia ad eredit di cui all'art. 944 del codice civile (1); 3 firmare e vidimare i libri commerciali secondo le disposizioni del codice di commercio (2), anche in comuni dove risieda il tribunale o il pretore, con obbligo di trasmettere la nota al tribunale in conformit al disposto dell'art. 24 del codice medesimo (3); 4 ricevere atti di asseverazione con giuramento di perizie stragiudiziali e di traduzioni di atti o di scritti in lingua straniera; 5 rilasciare copie od estratti di documenti ad essi esibiti e di libri e registri commerciali, salva sempre all'autorit presso cui se ne fa uso, la facolt di richiedere l'esibizione degli originali. Le dichiarazioni di cui al n. 2 non acquistano efficacia se non dal giorno in cui sono trascritte nell'apposito registro tenuto nella cancelleria della pretura competente. Per il deposito delle dichiarazioni stesse, si applica il disposto dell'art. 2 del regio decreto 10 settembre 1914, n. 1326. La presenza dei testimoni non necessaria negli atti di cui ai nn. 2, 3, 4 e 5, e in quelli di deposito di atti pubblici di cui al n. 1. Detti atti, fatta eccezione di questi ultimi sono rilasciati dal notaro in originale.
2. Gli atti indicati nell'art. 1 devono essere dal notaro annotati nel repertorio con le modalit stabilite nell'art. 62 della legge 16 febbraio 1913, n. 89.
3. Con decreti reali, su proposta del Ministro per la grazia e giustizia, di concerto coi Ministri interessati, pu essere disposto il deposito negli archivi notarili distrettuali degli originali delle convenzioni stipulate nei casi preveduti dalla legge da persone diverse dai notari. Con le stesse modalit possono essere revocate le autorizzazioni ad esercitare funzioni notarili per determinati atti concesse da leggi speciali a persone diverse dai notari, fatte salve quelle attribuite ai funzionari dello Stato e delle sue aziende autonome, delle province, dei comuni e del governatorato di Roma (4), per gli atti che interessano le rispettive amministrazioni. In relazione a tali revoche con gli stessi decreti possono essere stabilite riduzioni degli onorari e dei diritti notarili.
4. Ove, in seguito a modificazione della circoscrizione notarile o della tabella indicata nell'art. 4 della legge 16 febbraio 1913, n. 89, il numero dei posti notarili assegnati a un distretto si riduca a meno di 15, ha luogo la riunione ad altro distretto ai sensi dell'art. 3 della stessa legge; e ove la riduzione avvenga in pi distretti limitrofi dipendenti dalla stessa corte d'appello, questi possono essere riuniti tra loro in unico distretto con decreto reale che ne determiner il capoluogo.
5. Ove concorrano speciali circostanze la sede dell'archivio notarile distrettuale pu essere stabilita con decreto reale, in un comune del distretto diverso da quello nel quale ha sede il consiglio notarile. Nelle circostanze e con le modalit sopra indicate, l'archivio notarile sussidiario, fino a che non ne sia possibile la riunione al rispettivo archivio distrettuale, pu essere trascritto in altro comune del distretto notarile.
6. Nel caso di ricostituzione di un archivio notarile distrettuale, l'archivio notarile che ne custodisce gli atti dovr ad esso versarli, purch la circoscrizione del distretto per il quale l'archivio ricostituito competente sia la stessa che al tempo della soppressione. Se invece la circoscrizione sia diversa, il versamento pu essere disposto con decreto del Ministro per la grazia e giustizia, che indicher quali atti dovranno esserne oggetto. Uguale facolt spetta al Ministro per gli atti ricevuti dopo la data della soppressione e versati agli archivi competenti dai notari venuti a cessare nelle sedi del distretto poi ricostituito.
7. I versamenti previsti nell'articolo precedente possono essere disposti con decreto del Ministro per la grazia e giustizia anche nel caso di ricostituzione di un distretto soppresso e di riunione dello stesso ad altro distretto. I versamenti sono, in tal caso, eseguiti nell'archivio notarile competente per questo ultimo distretto.
8. I comuni non provvisti di notaro, nei quali, tenuto conto della popolazione, della quantit degli affari e di altre speciali circostanze, si riconoscesse la necessit di assistenza notarile, possono con regio decreto, sentito il parere del consiglio notarile e della corte d'appello, essere aggregati, a detto effetto, ad altro vicino comune sede di notaro. Con le stesse modalit il decreto pu essere modificato o revocato. I pareri anzidetti non sono necessari quando i provvedimenti abbiano luogo contemporaneamente a modificazioni della tabella ai sensi dell'art. 4 della legge 16 febbraio 1913, n. 89. Nel caso di aggregazione, al notaro della sede, o ad uno dei notari se ve ne siano assegnati pi, sar fatto obbligo di prestare assistenza nei comuni aggregati in determinati giorni ed ore con provvedimento del presidente della corte d'appello, previo parere del consiglio notarile. Se un comune sede notarile abbia frazioni non provviste di un notaro, si pu per ciascuna frazione, con provvedimento del presidente della corte d'appello e nei modi indicati nel capoverso precedente, fare obbligo al notaro o ad uno dei notari del comune di prestarvi assistenza. In questi casi agli effetti dell'art. 22 della tariffa annessa alla legge 16 febbraio 1913, n. 89, e successive modificazioni, si considera che il notaro abbia il proprio studio nel comune o nella frazione di comune in cui deve prestare assistenza, per gli atti ivi compiuti nel periodo di assistenza, ed anche per gli atti compiuti al di fuori di questo periodo se il notaro ha ivi la propria residenza.
9. Il provvedimento del presidente della corte d'appello di cui agli artt. 26 della legge 16 febbraio 1913, n. 89, e 8 del presente decreto, pu essere in ogni tempo modificato, sentito il consiglio notarile, per motivi di pubblico servizio dallo stesso presidente o dal Ministro per la grazia e giustizia. In ogni caso i giorni di assistenza non possono essere fissati in numero minore di due per settimana per la sede assegnata e di uno per ogni quindici giorni per ciascun comune o frazione di comune di cui all'art. 8. I giorni di assistenza non possono essere immediatamente consecutivi gli uni agli altri quando siano fissati nel numero minimo di cui al comma precedente.
10. I notari in esercizio i quali, a seguito di modificazione della tabella ai sensi dell'art. 4 della legge 16 febbraio 1913, n. 89, occupino posti soppressi, sono iscritti di ufficio tra i concorrenti a tutte le sedi vacanti del distretto cui appartengono lino a quando non conseguano il trasloco. Se una sede notarile comprende pi posti, alcuni o uno dei quali vengano soppressi, il provvedimento di soppressione va applicato a tutti gli effetti a cominciare dal notaro che abbia minore durata di esercizio nella sede medesima; e a parit di tale durata a cominciare dal notaro che abbia dalla nomina minore anzianit di esercizio effettivo. Le disposizioni di cui ai commi precedenti si applicano anche ai notari che occupano posti soppressi secondo la tabella approvata con regio decreto 26 aprile 1914, n. 421, e modificata con regio decreto 9 luglio 1926, n. 1268.
11. ......................................................(5).
12. ......................................................(6).
13. Fermi i diritti di preferenza stabiliti negli artt. 12 e 13 del regio decreto legge 28 dicembre 1924, n. 2124, nei concorsi per trasferimento che sono indetti entro un biennio dalla revisione decennale della tabella preveduta nell'art. 4 della legge 16 febbraio 1913, n. 89, il Ministro, per la scelta, ha facolt di attribuire prevalente efficacia al requisito dell'appartenenza al distretto della corte d'appello menzionato nell'articolo precedente.
14. Fermo il disposto dell'art. 147 della legge 16 febbraio 1913, n. 89, vietato al notaro di fare concorrenza ai colleghi servendosi dell'opera di procacciatori di clienti, di richiami, di pubblicit, o di qualunque altro mezzo non confacente al decoro ed al prestigio della classe notarile. Fermo il disposto dell'art. 26 della legge anzidetta, vietato inoltre al notaro di esercitare le sue funzioni, malgrado ne sia richiesto, nei giorni festivi e nei giorni di mercato in altra sede notarile alla quale siano assegnati non pi di due posti, qualora il titolare o uno dei titolari vi abbia permanente dimora. Questo divieto non si applica agli atti di ultima volont n quando ostino per il titolare o i titolari suddetti motivi di incompatibilit o impedimenti derivanti da malattia, congedo, sospensione, inabilitazione, ed interdizione. Il notaro che contravviene alle disposizioni dei due commi precedenti punito a norme del citato art. 147 (7).
15-18. ...................................................(8). 19. I notari hanno l'obbligo di indicare in apposita colonna dei repertori la quota degli onorari devoluta per ciascun atto alla cassa nazionale del notariato a termini dell'art. 2 del regio decreto legge 27 maggio 1923, n. 1324.
20. Il controllo della liquidazione e la riscossione dei contributi devoluti alla cassa nazionale del notariato sono affidati per gli atti non soggetti a registrazione, compresi quelli di ultima volont prima della loro pubblicazione, agli archivi notarili distrettuali, ai quali i notari ne trasmettono l'importo ogni mese contemporaneamente all'adempimento degli altri obblighi stabiliti a loro carico nell'art. 65 della legge 16 febbraio 1913, n. 89. Nel caso preveduto dal comma precedente le penalit stabilite nell'art. 7 del regio decreto legge 27 maggio 1923, n. 1324 (10), sono applicate e riscosse dai capi degli archivi notarili. Per la riscossione dei contributi e delle penalit si applica il disposto dell'art. 111 della legge 16 febbraio 1913, n. 89.
21. [Le somme riscosse dagli archivi notarili per conto della cassa nazionale del notariato, prelevato l'aggio del 2 per cento, sono a cura dei capi degli archivi stessi versate nei termini e con le sanzioni di cui all'art. 22 del regio decreto 6 maggio 1929, n. 970, al conto corrente postale intestato alla cassa medesima] (9).
22. Il notaro che contravviene alle disposizioni degli art. 26, della legge 16 febbraio 1913, n. 89, 8 e 9 del presente decreto, punito disciplinarmente con l'ammenda da lire 1.600 a lire 8.000. In caso di recidiva punito con la sospensione da uno a sei mesi e in caso di ulteriore recidiva punito con la destituzione. Il notaro che contravviene alle disposizioni degli artt. 2 e 19 punito con la sanzione amministrativa da lire 10.000 a lire 25.000.
23. L'aumento di punti concesso con l'art. 5 della legge 22 gennaio 1934, n. 64 a coloro che siano stati dichiarati idonei in uno o pi concorsi nazionali per esame per la nomina a notaro, ridotto a due punti per ciascuna delle idoneit conseguite.
I concorrenti ai quali stato applicato l'aumento anzidetto hanno soltanto fra loro il diritto di precedenza stabilito nell'art. 26 del regio decreto 14 novembre 1926, n. 1953, e nelle successive sue modificazioni. Tale diritto non spetta ad essi in confronto di altri concorrenti.
24. .....................................................(10).
25. Quando in una sede notarile, in seguito a modificazione della tabella indicata nell'art. 4 della legge 16 febbraio 1913, n. 89, siano aumentati pi posti, il Ministero per la grazia e giustizia, provvede, nel periodo di sei mesi successivi alla pubblicazione della nuova tabella, a mettere i detti posti a concorso. Tale concorso pu essere fatto anche separatamente per ciascuno dei posti.
26. Con regi decreti, sentito il consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro per la grazia e giustizia di concerto col Ministro per le finanze, saranno emanate le norme che possano occorrere per integrare ed attuare il presente decreto e coordinarlo con altre leggi.
27. Sono abrogate le disposizioni contrarie a quelle del presente decreto o con questo incompatibili.
28. Il presente decreto entrer in vigore il giorno successivo alla sua pubblicazione nella Gazzetta ufficiale del regno e sar presentato al Parlamento per la sua conversione in legge. Il Ministro proponente autorizzato alla presentazione del relativo disegno di legge.
Il presente decreto, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 7 ottobre 1937, n. 234, stato convertito in legge, con modificazioni, dalla L. 30 dicembre 1937, n. 2358. Questo testo aggiornato alla G.U. del 06/05/96
NOTE (1) Adesso l'art. 519 c.c.. (2) Adesso, del codice civile. (3) L'obbligo di trasmissione della nota al Tribunale non pi previsto. (4) Adesso, Comune di Roma. (5) Abrogato (stabiliva il requisito dell'appartenenza al partito fascista per la nomina a notaio). (6) Sostituisce l'art. 4, L. 6 agosto 1926, n. 1365, l'art. 5, R.D. 14 novembre 1926, n. 1953, e l'art. 2, L. 24 marzo 1932, n. 241. (7) Cos sostituito dalla L. 30 dicembre 1937, n. 2358. (8) Abrogato (9) Abrogato (10) Sostituisce il terzo comma dell'art. 1, R.D. 14 novembre 1926, n. 1953.
Il Regolamento di esecuzione della legge notarile (R.D. 10 settembre 1914, n 1326 - Approvazione del regolamento per l'esecuzione della L. 16 febbraio 1913, n. 89, riguardante l'ordinamento del notariato e degli archivi notarili.)
Articolo unico Per la esecuzione della legge sull'ordinamento del notariato e degli archivi notarili 16 febbraio 1913, n. 89, approvato l'annesso regolamento, visto, d'ordine Nostro, dal guardasigilli, Ministro di grazia e giustizia e dei culti e dal Ministro del tesoro. Regolamento per l'esecuzione della legge 16 febbraio 1913, n. 89, riguardante l'ordinamento del notariato e degli archivi notarili TITOLO I - Disposizioni generali . . . . . . . . . 1 - 5 TITOLO II - Dei notari: Capo I - Della nomina dei notari: Sez. I - Pratica notarile. . . . . . . . . . . . 6 - 9 Sez. II - Esame di idoneit . . . . . . . . . . . 10 - 20 Sez. III - Concorsi ai posti di notaro . . . . . . 21 - 29 Sez. IV - Cambi di residenza. . . . . . . . . . . 30 - 31 Capo II - Dell'esercizio delle funzioni notarili: Sez. I - Delle cauzioni notarili . . . . . . . . 32 - 35 Sez. II - Delle altre formalit per l'esercizio delle funzioni notarili . . . . . . . . 36 - 44 Sez. III - Assistenza del notaro all'ufficio notarile . . . . . . . . . . . . . . . . 45 - 53 Sez. IV - Obblighi del notaro in rapporto alle persone che intervengono nell'atto ed alla loro capacit. . . . . . . . . . . 54 - 57 Capo III - Della decadenza dalla nomina di notaro, della cessazione, sospensione ed interdizione notarile . . . . . . . . . 58 - 64 Capo IV - Dei coadiutori e dei delegati . . . . . 65 - 66 TITOLO III - Degli atti notarili: Capo I - Della forma degli atti notarili . . . . 67 - 70 Capo II - Della custodia degli atti presso il notaro, e dei repertori . . . . . . . . 71 - 82 Capo III - Delle copie, degli estratti e dei certificati . . . . . . . . . . . . . . 83 - 85 Capo IV - Degli atti che si rilasciano in originale; della autenticazione e della legalizzazione delle firme. . . . . . . 86 - 87 Capo V - Degli onorari e degli altri diritti del notaro e delle spese. . . . . . . . . . 88 - 91 TITOLO IV - Dei Collegi e dei Consigli notarili: Capo I - Dei collegi notarili. . . . . . . . . . 92 - 93 Capo II - Dei Consigli notarili . . . . . . . . . 94 - 104 TITOLO V - Degli archivi notarili:
Capo I - Degli archivi notarili distrettuali: Sez. I - Istituzione degli archivi e norme generali. . . . . . . . . . . . . . . . 105 - 112 Sez. Il - Personale, classe degli impiegati, nomina, assunzione in servizi, Consiglio di amministrazione. . . . . . . . . . . 113 - 136 Sez. III - Soppressione degli archivi distrettuali. Archivi sussidiari. . . . . . . . . 137 - 141 Sez. IV - Ritiro degli atti e loro conservazione 142 - 158 Sez. V - Contabilit degli archivi . . . . . . . 159 - 216 Sez. VI - Amministrazione, statistica e regolamento interno . . . . . . . . . . . . . 217 - 230 Capo II - Degli archivi notarili mandamentali e comunali. . . . . . . . . . . . . . . . 231 - 248 TITOLO VI - Della vigilanza sui notari, sui Consigli e sugli archivi, delle ispezioni, delle pene disciplinari e dei procedimenti per l'applicazione delle medesime: Capo I - Della vigilanza e delle ispezioni . . . 249 - 260 Capo II - Delle pene disciplinari . . . . . . . . 261 - 264 Capo III - Dell'applicazione delle pene disciplinari e della riabilitazione . . . . . . 265 - 275 Disposizioni finali e transitorie. . . . . . . . . . 276 - 291 Disposizioni riguardanti la tariffa annessa alla legge sull'ordinamento del notariato e degli archivi notarili. . . . . . . . . 292 306 TITOLO I Disposizioni generali 1. Il segretario di ogni Consiglio notarile, entro la prima quindicina del mese di dicembre, compila una tabella, debitamente verificata e vistata dal presidente del Consiglio medesimo, nella quale devono essere indicati: 1 il Comune sede del Consiglio notarile, il numero ed i nomi dei suoi membri; 2 i Comuni sede dell'archivio distrettuale e degli archivi sussidiari, mandamentali e comunali, coi nomi degli impiegati addetti ad ogni archivio, giusta le notizie fornite dal conservatore dell'archivio distrettuale; 3 i Comuni o frazioni di Comune, sedi dell'ufficio notarile; ed il nome dei notari, dei coadiutori e di coloro che, ai sensi dell'art. 6 della legge, sono autorizzati ad esercitare temporaneamente le funzioni di notaro; 4 le sospensioni, le interdizioni, le inabilitazioni, le cessazioni temporanee dall'esercizio per qualsiasi causa; e le sopravvenute incapacit all'adempimento dell'ufficio notarile per debolezza di mente o per infermit. Copia di tale tabella deve essere trasmessa, non pi tardi del 31 dicembre di ogni anno, alla cancelleria della Corte o sezione di Corte di appello ed a quella del Tribunale o dei Tribunali civili compresi nel distretto notarile, nonch all'archivio notarile distrettuale ed agli archivi sussidiari e mandamentali, perch sia esposta al pubblico. Essa deve essere tenuta al corrente. All'uopo il segretario del Consiglio notarile deve comunicare, di volta in volta che si verifichino, le variazioni ai cancellieri addetti agli uffici giudiziari sopra indicati ed al conservatore dell'archivio notarile distrettuale, che, a sua volta, ne d notizia ai conservatori degli archivi notarili del distretto. Altra copia della tabella deve inviarsi entro lo stesso termine al Ministero di grazia e giustizia.
2. Le dichiarazioni e gli atti, di cui all'art. 1, n. 3, della legge, debbono dai notari che li abbiano ricevuti essere depositati: le prime, in originale, entro dieci giorni dalla data di esse, nella cancelleria della pretura competente, affinch dal cancelliere vengano adempite le ulteriori formalit prescritte dall'art. 955 del Codice civile; i secondi , in originale od in copia autentica, entro quindici giorni dalla data degli atti medesimi, nella cancelleria del competente Tribunale, affinch dal cancelliere si possa procedere alla trascrizione ed affissioni prescritte dall'art. 9 del Codice di commercio. Gli indicati documenti possono dal notaio essere trasmessi alla competente cancelleria per mezzo della posta in piego raccomandato, con ricevuta di ritorno, se egli non abbia il suo ufficio nel Comune, ove ha sede il Tribunale o la Pretura. La delega di procedere alle operazioni indicate nell'art. 1, n. 4, della legge fatta con la sentenza che le ordina o con provvedimento successivo. La sentenza o il provvedimento, a cura della parte istante, notificato al notaro, che proceder alle operazioni delegategli a norma di legge. 3. La disposizione dell'art. 3, capoverso 1, della legge si applica anche se i notari in esercizio superino il numero di 14, compresi i notari conservati ai sensi dell'art. 165 della legge stessa. Qualora nella circoscrizione di un Tribunale civile, per modificazioni della tabella indicata dall'art. 4 della legge, il numero dei posti notarili superi quello di 14, potranno essere istituiti mediante decreto reale e previo il parere della Corte o sezione di Corte di appello, il Collegio ed il Consiglio notarile. 4. Con la pubblicazione nel Bollettino ufficiale del Ministero di grazia e giustizia del decreto reale, che riunisce uno o pi distretti notarili ad altro distretto limitrofo, si intendono sciolti i rispettivi Consigli; ed il presidente del Tribunale civile del capoluogo dell'unico distretto, o un giudice da lui delegato, ne esercita le attribuzioni, ai sensi dell'art. 95 della legge. Nei tre mesi successivi il presidente o il giudice delegato convocher il nuovo Collegio, al fine di procedere alla nomina dei componenti il Consiglio notarile; richiedendo, ove occorra, ai presidenti dei Consigli il ruolo dei notari che componevano il Collegio del rispettivo distretto notarile. Le stesse disposizioni si osservano, in quanto siano applicabili, anche nel caso di istituzione di un nuovo Collegio. Gli atti, i registri, i sigilli ed i fondi di cassa del Consiglio notarile del distretto soppresso sono dal presidente cessante consegnati al presidente del nuovo Consiglio entro un mese dalla costituzione, redigendone apposito verbale. 5. Al Comune capoluogo di mandamento deve essere assegnato almeno un posto di notaro, se motivi d'ordine topografico o la scarsa quantit degli affari non consiglino diversamente. Per le revisioni della tabella, di cui all'art. 4 della legge, il reddito annuo determinato in base all'ammontare degli onorari riscossi dai notari del distretto per gli atti stipulati nell'interesse degli abitanti del luogo.
TITOLO II Dei notari Capo I - Della nomina dei notari. Sezione I - Pratica notarile. 6. La domanda per la iscrizione nel registro dei praticanti deve essere corredata dai seguenti documenti: 1 certificato di moralit rilasciato dal sindaco del Comune ove l'aspirante risiede e legalizzato dal prefetto della Provincia o dal sottoprefetto. Se la residenza attuale duri da meno di sei mesi, occorre inoltre uguale certificato rilasciato dal sindaco del Comune della residenza o delle residenze precedenti; 2 certificato generale del casellario giudiziale; 3 certificato rilasciato dal cancelliere del Tribunale nella cui giurisdizione l'aspirante ha la residenza e dal quale risulti se e quali procedimenti penali in corso d'istruzione o di giudizio siano a carico dell'aspirante medesimo. Se la residenza attuale duri da meno di sei mesi, anche per tale certificato si osserva quanto prescritto dal n. 1 per il certificato di moralit; 4 diploma di laurea in giurisprudenza, ovvero un certificato del direttore della segreteria dell'Universit presso cui fu conseguita o confermata la laurea; 5 dichiarazione di consenso da parte del notaro presso cui si vuole eseguire la pratica; 6 ricevuta comprovante il pagamento della tassa, dovuta ai sensi dell'art. 30 della tariffa annessa alla legge notarile . Per usufruire del beneficio della pratica abbreviata l'aspirante deve farne dichiarazione nella domanda, ed esibire i documenti che attestino il possesso dei requisiti, di cui all'art. 5, n. 5, capoverso 1, della legge. I documenti debbono essere prodotti in originale od in copia autentica, esclusi gli equipollenti o le copie certificate conformi di qualsiasi natura: ed i certificati, di cui ai nn. 1, 2 e 3, debbono avere data non anteriore di tre mesi a quella della domanda. 7. Il segretario del Consiglio notarile, appena sia ordinata la iscrizione dell'aspirante notaro tra i praticanti, prende nota del provvedimento nel registro dei praticanti, di cui all'art. 99, n. 4, del presente regolamento. L'iscrizione deve essere datata e deve enunciare il cognome, il nome, la paternit, il luogo di nascita e di residenza del praticante, la data della laurea, il nome del notaro presso cui la pratica sar fatta, e, nel caso previsto dall'ultima parte dell'art. 5, n. 5, della legge, anche la data della iscrizione nel registro dei praticanti della segreteria del Consiglio notarile del distretto, dal quale il praticante proviene. Il segretario del Consiglio notarile, sottoscritta la contromatrice, la consegna al praticante. 8. Il tempo della pratica si computa dal giorno della iscrizione nel registro dei praticanti. La pratica deve essere effettiva e continua. Per proseguirla, nel caso d'interruzione, il praticante deve far constare al Consiglio notarile i motivi per i quali la interruppe; e, qualora siano questi riconosciuti a lui non imputabili, gli sar tenuto conto della pratica fatta precedentemente. La pratica si ha per interrotta se il praticante abbia cessato di frequentare lo studio del notaro, anche ad intervalli, per due mesi; e soltanto per un mese, ove si tratti di funzionario dell'ordine giudiziario, o di avvocato o procuratore in esercizio.
A dimostrare la continuit della pratica, i funzionari dell'ordine giudiziario e gli avvocati e i procuratori in esercizio debbono esibire al Consiglio notarile ogni mese, e gli altri praticanti ogni due mesi, analogo certificato del notaro presso cui compiono la pratica. A cura del segretario del Consiglio notarile si annota il detto certificato nel registro dei praticanti a tergo della matrice. Il tempo della pratica si prova mediante certificato del notaro presso cui questa fu compiuta, vistato dal presidente del Consiglio notarile. Il certificato, dopo che ne sia fatta annotazione nel registro dei praticanti, restituito all'interessato. 9. Il praticante, che intenda di proseguire la pratica presso altro notaro dello stesso distretto, deve farne analoga dichiarazione alla segreteria del Consiglio notarile, presentando il certificato di avere adempiuto i doveri della pratica per il tempo anteriore, ed il certificato di accettazione del notaro presso cui vuole continuarla. Approvata la nuova designazione, il segretario del Consiglio notarile ne prende nota nel registro dei praticanti; e restituisce all'interessato il certificato della pratica gi compiuta, dopo averlo fatto vistare dal presidente del Consiglio notarile. Il praticante, che intenda di continuare la pratica in un altro distretto, deve uniformarsi alle disposizioni di cui sopra; ed allegare alla domanda per la iscrizione nel nuovo distretto anche la contromatrice della iscrizione precedente. Al praticante, che non adempia nel termine di due mesi alle suindicate formalit, non sar tenuto conto della pratica anteriormente compiuta. Sezione II - Esame di idoneit. 10-20. ...(2). Sezione III - Concorsi ai posti di notaro. 21-29. ...(3). Sezione IV - Cambi di residenza. 30. Le domande di cambio di residenza devono essere presentate al Ministero della giustizia con i seguenti documenti: 1 quelli di cui ai nn. 1, 2, 3, 4 e 5 dell'art. 22, lett. a), del presente regolamento; 2 il documento richiesto al n. 1, lett. b), dello stesso articolo; 3 un certificato del conservatore dell'archivio notarile da cui risulti il numero degli atti rogati nell'ultimo quinquennio nell'interesse degli abitanti del comune, e l'ammontare dei relativi onorari; 4 un certificato del presidente del consiglio notarile che attesti che il richiedente abbia preso possesso almeno da due anni della sede da cambiare, e vi abbia esercitato effettivamente le sue funzioni. 31. Il Ministero comunica gli atti indicati nell'articolo precedente ai consigli notarili per il loro parere.
Se entro trenta giorni dalla ricezione degli atti il consiglio non abbia dato il parere, il presidente del consiglio stesso nei dieci giorni successivi deve trasmettere gli atti alla Corte o sezione di Corte di appello, la quale, udito il pubblico ministero, esprime senz'altro il suo parere motivato in camera di consiglio. La pressoch uguale importanza delle sedi notarili, richiesta dall'art. 17 della legge, deve per ognuna di esse desumersi dal numero complessivo degli affari, dall'ammontare degli onorari, dai mezzi di comunicazione, dalla vicinanza dei centri di maggiore attivit economica e da tutti quegli altri criteri di valutazione che possano rendere preferibile un luogo ad un altro . Capo II - Dell'esercizio delle funzioni notarili. Sezione I - Delle cauzioni notarili. 32. I notari di prima nomina debbono, non pi tardi di trenta giorni dalla pubblicazione del provvedimento sul bollettino ufficiale del Ministero di grazia e giustizia e con istanza corredata del decreto di nomina e dei documenti comprovanti la idoneit della cauzione, promuovere dal Consiglio notarile il parere richiesto dall'art. 21 della legge. Per i notari titolari di uffici notarili assegnati a Comune suddiviso in frazioni o a frazione di Comune, l'ammontare della cauzione deve essere commisurato in rapporto alla popolazione dell'intero Comune. Il Consiglio, esaminati i documenti e fatti produrre o rettificare quelli di cui abbia riconosciuta la mancanza o la irregolarit, d il parere; e, non pi tardi di trenta giorni, trasmette gli atti con la copia della deliberazione al Tribunale civile, il quale nei quindici giorni successivi pronuncia in Camera di Consiglio sulla idoneit della cauzione offerta, previo l'avviso in iscritto del pubblico ministero. I notari trasferiti in altra sede sono tenuti a prestare una nuova cauzione. Se il vincolo apposto alla cauzione prestata per la sede precedente fosse stato originariamente dichiarato estensibile a qualunque altra sede successiva, in questo caso i notari suddetti, sempre che abbiano gi iniziati gli atti per lo svincolo relativamente alla sede precedente e fermo l'obbligo di completare, ove occorra, la cauzione, possono continuare l'esercizio nella nuova sede durante il procedimento dello svincolo, salvo nel loro riguardo il disposto dell'art. 36 della legge. Esaurito il detto procedimento, il notaro deve curare che sia dichiarata nelle forme prescritte dal presente articolo la idoneit della cauzione anche per la nuova sede. 33. Gli emolumenti spettanti agli ingegneri dell'ufficio tecnico di finanza o del genio civile per le operazioni di cui all'art. 20, secondo capoverso, della legge, sono quelli stabiliti dagli artt. 378 e seguenti della tariffa civile approvata con R. decreto 23 dicembre 1865, n. 2700 (4). 34. Se la cauzione sia offerta in denaro, la somma deve essere depositata nella Cassa dei depositi e prestiti. In tal caso, come pure nell'altro in cui la cauzione sia offerta in rendita del Debito pubblico, o in titoli emessi o garantiti dallo Stato, il notaro deve presentare la polizza, il certificato d'iscrizione della rendita, o i titoli, con l'annotazione del vincolo cauzionale; ed insieme il listino ufficiale di una delle Borse del Regno del giorno in cui la rendita o i titoli vennero presentati per l'apposizione del vincolo. Se la cauzione sia invece offerta con ipoteca sopra beni immobili, dopo che il Tribunale ne abbia riconosciuta la idoneit, l'ipoteca verr costituita mediante atto pubblico o scrittura privata con firme autenticate da notaro, coll'intervento del presidente del Consiglio notarile. Il notaro deve all'uopo presentare alla segreteria del Consiglio in originale o in copia autentica, il provvedimento del Tribunale che riconobbe l'idoneit dell'offerta cauzione ipotecaria insieme con tutti i documenti. Quelli comprovanti l'idoneit della cauzione in beni immobili saranno poi
riconsegnati alla cancelleria del Tribunale; e vi sar unita per cura del notaro una copia autentica dell'atto di costituzione ipotecaria ed un certificato del conservatore delle ipoteche, dal quale risulti che non venne successivamente iscritta alcun'altra ipoteca. 35. Quando a seguito dell'ultimo censimento dei Comuni del Regno risulti aumentata la popolazione residente o legale del Comune sede dell'ufficio notarile, in modo che la cauzione divenga insufficiente, questa deve essere aumentata nella misura stabilita nell'art. 20 della legge. Se dallo stesso censimento risulti diminuita la popolazione residente o legale, per cui la cauzione prestata sia divenuta esuberante, il notaro pu domandarne la riduzione, osservando il disposto dell'art. 42 della legge. Nel caso in cui il notaro sostituisca un modo di cauzione ad un altro, il Tribunale, riconosciuta la idoneit della nuova cauzione, con lo stesso provvedimento ordina senz'altro lo svincolo della precedente. Alle domande di svincolo della cauzione deve allegarsi, a cura degli interessati, un certificato del conservatore dell'archivio notarile, da cui risulti che gli atti del notaro furono sottoposti alla ispezione e verifica prescritta dall'art. 108 della legge, e furono completati e regolarizzati quelli riscontrati incompleti od irregolari a norma dell'art. 149 del presente regolamento, indicando specificatamente le irregolarit che furono riscontrate insanabili. Sezione II - Delle altre formalit per l'esercizio delle funzioni notarili. 36. Il presidente del Tribunale, accertato l'adempimento di quanto prescritto dall'articolo 34 del presente regolamento, ammette il notaro alla prestazione del giuramento; e nel verbale relativo far anche cenno del modo col quale stata fornita la cauzione. Dopo la prestazione del giuramento, tutti gli atti riguardanti la cauzione data mediante ipoteca sono dal cancelliere rimessi al presidente del Consiglio notarile; il quale, dopo averli elencati, li ordina cronologicamente e li conserva in distinti fascicoli per ciascun notaro. Se la cauzione fornita mediante deposito in danaro o in rendita del Debito pubblico od in altri titoli emessi o garantiti dallo Stato, si restituiranno al notaro, dopo la prestazione del giuramento, la polizza, il certificato o il titolo. 37. Il sigillo, di cui nell'art. 18, n. 4, della legge, deve avere il diametro di trentacinque millimetri, e contenere nella leggenda il primo nome del notaro, quale risulta dall'atto di nascita, oltre il cognome, la paternit e la residenza. Se l'ufficio del notaro assegnato ad una frazione di Comune, la leggenda deve contenere anche il nome della frazione, oltre quello del Comune. Qualora si debba modificare alcuna delle indicazioni della leggenda, il presidente del Consiglio notarile rilascia il nuovo sigillo dopo aver ritirato l'altro, e previa l'osservanza della formalit prescritta dagli artt. 18, n. 5, della legge e 40 del presente regolamento. Il sigillo ritirato deve essere a cura del presidente del Consiglio notarile annullato mediante l'incisione di un segno di croce; e deve quindi essere consegnato all'archivio, che lo conserva come quelli dei notari che hanno cessato dall'esercizio, a termini dell'art. 40 della legge. E' vietato al notaro di procurarsi altro sigillo oltre quello fornitogli dal Consiglio notarile. 38. Nel ruolo dei notari esercenti nel distretto deve indicarsi per ciascun notaro e successivamente nello stesso foglio ed in distinte colonne il cognome, il nome, la paternit, il
luogo di nascita, la data dell'esame d'idoneit e del decreto di nomina o di trasferimento, la residenza e la cauzione prestata. Quando la cauzione sia prestata in beni immobili, nel ruolo si indicheranno la data dell'iscrizione ipotecaria e della rinnovazione, se ebbe luogo, e l'ufficio della conservatoria delle ipoteche, dove tali formalit furono eseguite. Il conservatore delle ipoteche, non appena abbia provveduto alla rinnovazione della iscrizione ipotecaria, ai sensi dell'art. 20, ultimo capoverso, della legge, ne d avviso al presidente del Consiglio notarile. In altra colonna del suddetto ruolo si annotano le benemerenze e le distinzioni dei notari, le pene ed i provvedimenti disciplinari e la riabilitazione ottenuta. A questo fine, i cancellieri devono dare comunicazione al Consiglio notarile, oltrech di tutti i provvedimenti emessi dall'autorit cui essi sono addetti in materia penale e disciplinare contro i notari, anche delle sentenze e dei provvedimenti che ne dichiarino la riabilitazione. 39. Il presidente del Consiglio notarile ordina la iscrizione del notaro nel ruolo dei notari esercenti, sulla istanza dell'interessato, ai sensi dell'art. 24, 2 capoverso, della legge, dopo essersi assicurato dell'adempimento per parte del notaio di quanto prescritto dagli artt. 18 al 24 della legge stessa e dagli artt. 32 e seguenti del presente regolamento. Il notaro deve unire alla domanda la quietanza relativa al diritto dovuto al Consiglio notarile per la pubblicazione dell'avviso di ammissione all'esercizio del notariato, nella misura fissata dall'art. 32 della tariffa annessa alla legge. Uguale procedura si osserva anche nel caso di trasferimento del notaro da una ad altra sede notarile dello stesso distretto. Avvenuta la iscrizione nel ruolo, il presidente del Consiglio notarile ne d immediatamente notizia al conservatore dell'archivio distrettuale o sussidiario. Nel caso di riunione di due o pi distretti, giusta il disposto dell'art. 3 della legge, la iscrizione dei notari nell'unico ruolo del nuovo distretto fatta d'ufficio dal presidente del Tribunale o dal giudice delegato a rappresentare i Consigli disciolti. 40. Il registro in cui il notaro deve, ai sensi dell'art. 18,n. 5, della legge, scrivere la propria firma accompagnata dall'impronta del sigillo tornato nei suoi fogli da una matrice e da due contromatrici. Il notaro scrive la propria firma accompagnata dalla impronta del sigillo, tanto nella matrice, quanto in ciascuna delle due contromatrici, dovendo queste essere trasmesse, a cura del presidente del Consiglio notarile, l'una al presidente del Tribunale civile del distretto e l'altra al pretore del mandamento, nel quale trovasi lo studio del notaro. Qualora il notaro sia fisicamente impedito a trasferirsi nella segreteria del Consiglio per ricevere il sigillo e per scrivere nel registro la propria firma, il presidente del Consiglio notarile pu, sulla domanda ed a spese del notaro impedito, recarsi presso di lui per l'adempimento delle accennate formalit, o delegare all'uopo un altro membro del Consiglio notarile. Il notaro deve diligentemente custodire il proprio sigillo; e, nel caso di smarrimento, farne denunzia entro 24 ore al presidente del Consiglio notarile per i provvedimenti indicati nell'articolo 23 della legge. 41. Nel caso di trasferimento del notaro in altra residenza, il presidente del Consiglio notarile non pu fornire il nuovo sigillo, sino a che il notaro, non abbia provveduto alla consegna del vecchio sigillo, a norma dell'art. 40 della legge e 37 del presente regolamento.
42. Nessuna iscrizione nel ruolo dei notari pu essere eseguita senza che il richiedente abbia dimostrato di avere pagata la tassa stabilita dall'art. 30 della tariffa annessa alla legge notarile e nei casi di prima nomina, anche quella di cui al n. 30 della tabella annessa alla legge 13 settembre 1874, n. 2086, sulle concessioni governative(5), mediante presentazione delle quietanze del tesoriere del Consiglio notarile e del ricevitore del registro. Il notaro, che abbia cessato definitivamente dall'esercizio delle sue funzioni, deve, in caso di riassunzione di esse, sottostare nuovamente al pagamento delle tasse su indicate. Le autorizzazioni al temporaneo esercizio delle funzioni notarili, di cui all'art. 6 della legge, non vanno soggette al pagamento di alcuna tassa. Allorch il presidente del Consiglio notarile non creda di ordinare la chiesta iscrizione nel ruolo dei notari esercenti, convocher entro breve termine il Consiglio per deliberare. La deliberazione del Consiglio, che rigetti la domanda di iscrizione, deve essere motivata. 43. ...(6). 44. Il notaro trasferito ad altra sede notarile conserva la facolt di tenere aperto lo studio per tutto il tempo concessogli dalla legge o prorogatogli dal Ministro di grazia e giustizia ai termini dell'art. 24 della legge, per assumere l'esercizio delle sue funzioni nella nuova sede. Tale facolt cessa appena il successore abbia ottenuta la iscrizione nel ruolo. Sezione III Assistenza del notaro all'ufficio notarile. 45. Entro due mesi dalla pubblicazione del presente regolamento, i presidenti dei Consigli notarili debbono spedire al presidente della rispettiva Corte o sezione di Corte d'appello il parere di cui all'art. 26 della legge; e nel mese successivo, i presidenti delle Corti o sezioni di Corte di appello debbono fissare i giorni e le ore nei quali ciascun notaro obbligato ad assistere personalmente allo studio. All'uopo i presidenti delle Corti o sezioni di Corte di appello debbono principalmente tener conto per ogni sede della popolazione, della quantit degli affari, del reddito annuo desunto a norma dell'art. 5 del presente regolamento, del numero dei notari assegnativi, dei mezzi di comunicazione e delle abitudini locali. Il decreto del presidente della Corte o sezione di Corte di appello deve essere comunicato ai presidenti dei rispettivi Consigli notarili, e da costoro ai notari del distretto. Tale decreto pu essere modificato, per motivi di pubblico servizio, ad istanza del notaro o della rappresentanza comunale. 46. La proroga, di cui all'art. 24 della legge, non pu essere concessa se il notaro non dimostri di avere ottemperato al disposto dell'art. 32 del presente regolamento, salvo caso di forza maggiore. 47. Il notaro deve, nel termine indicato dall'art. 24 della legge o in quello abbreviato o prorogato dal Ministro di grazia e giustizia, aprire nel Comune o nella frazione di Comune assegnatagli il proprio studio, con il deposito degli atti, registri e repertori. A prova dell'apertura dello studio deve farsi rilasciare dal sindaco del Comune, sede del suo ufficio, un certificato, che verr vistato dal pretore, dopo assunte le necessarie informazioni. Alla domanda per la iscrizione nel ruolo dei notari esercenti deve allegare questo certificato ed i documenti comprovanti l'adempimento delle formalit stabilite dall'art. 18 della legge.
48. Il notaro deve tenere esposta all'esterno del suo studio una tabella che riproduca la leggenda del proprio sigillo. Deve altres tenere esposto, in modo sempre visibile al pubblico, un avviso con la indicazione dei giorni e delle ore in cui lo studio aperto ed egli vi assiste personalmente; e del luogo in cui, negli altri giorni e nelle altre ore, le parti possono fargli pervenire le loro comunicazioni. 49. Il presidente del Consiglio notarile deve vigilare per l'esatta osservanza degli obblighi derivanti dall'art. 26 della legge e dal precedente art. 48. In caso di reclamo o di fondato sospetto d'inosservanza degli obblighi anzidetti, il presidente del Consiglio notarile assume le occorrenti informazioni, e, qualora venga a constatare che il notaro vi abbia contravvenuto, deve denunciarlo per i provvedimenti opportuni. Tali provvedimenti possono anche essere promossi di ufficio dal procuratore del Re o dal pretore. 50. Indipendentemente dalle facolt conferite dall'art. 26 della legge al presidente del Consiglio notarile ed al Consiglio notarile, il Ministro di grazia e giustizia pu concedere permissioni di assenza al notaro fino a sei mesi nel periodo di dodici mesi. Nell'ipotesi prevista dal capoverso 5 del citato articolo, potr la permissione di assenza gi concessa dal Consiglio notarile per un anno, essere prorogata dal Ministro per un termine non maggiore di un altro anno. Le deliberazioni negative, tanto del presidente del Consiglio notarile, quanto del Consiglio, debbono essere motivate. Contro le dette deliberazioni e ammesso il ricorso, nel primo caso, al Consiglio notarile, nel secondo caso, al Ministro di grazia e giustizia. 51. Il notaro, che abbia ottenuto un permesso di assenza, deve far conoscere al Consiglio notarile da qual giorno egli comincer ad usufruire della concessione; designando, a seconda dei casi, il notaro della residenza o un notaro viciniore, perch sia incaricato di compierne in tutto od in parte le funzioni, a norma di quanto prescrivono gli artt. 26, ultimo capoverso e 44 della legge. Se il notaro non cominci ad usufruire della concessione nel termine di quindici giorni dalla data di essa, si intende che vi abbia rinunziato, a meno che non ne chieda e non ne ottenga la riconferma. Il presidente del Consiglio notarile deve dare al presidente del Tribunale ed al pretore del mandamento comunicazione delle permissioni di assenza ottenute dai notari, indicando i nomi dei notari delegati. Uguale comunicazione fatta dal pretore al procuratore del Re, e da questo al Ministero di grazia e giustizia. Il notaro delegato deve nell'adempimento dell'incarico ricevuto, uniformarsi alle disposizioni dell'art. 46, prima parte, della legge. Il notaro che rientra nel distretto, non riacquista la facolt del rogito se non dopo scaduta la concessione del permesso, oppure quando vi abbia rinunziato, mediante dichiarazione scritta, che egli, prima di riassumere l'esercizio, deve trasmettere con lettera raccomandata al presidente del Consiglio notarile; il quale deve renderne immediatamente avvertito il conservatore dell'archivio notarile distrettuale, nonch il Ministero se da questo fu dato il permesso di assenza.
52. Il notaro, che per giustificati motivi si trovi temporaneamente nell'impossibilit di adempiere agli obblighi dell'art. 26, parte prima, della legge, pu essere dal presidente del Consiglio notarile dispensato dall'osservanza dei detti obblighi, per un termine non eccedente un mese, nel periodo di dodici mesi. La dispensa non potr essere concessa se il notaro non sia contemporaneamente sostituito da altro notaro delegato a compierne in tutto od in parte le funzioni. Qualora nel luogo non esista altro notaro, la delega dovr essere fatta per tutte le funzioni. Durante il tempo in cui il notaro usufruisce della dispensa rimane per lui sospesa la facolt del rogito. Anche in questo caso devono farsi le comunicazioni prescritte dal capoverso 2 dell'art. 51 del presente regolamento; ed il notaro delegato deve, nell'adempimento dell'incarico ricevuto, uniformarsi alle disposizioni dell'art. 46, prima parte, della legge. 53. Quando il notaro nell'esercizio delle sue funzioni sia ingiuriato o trovi resistenza, ne fa processo verbale, invitando le persone presenti a sottoscriverlo; e lo trasmette senza ritardo al pretore del mandamento. Pu anche, in caso d'urgenza, richiedere direttamente e sotto la propria responsabilit l'assistenza della forza pubblica. Sezione IV - Obblighi del notaro in rapporto alle persone che intervengono nell'atto ed alla loro capacit. 54. I notari non possono rogare contratti, nei quali intervengano persone che non siano assistite od autorizzate in quel modo che dalla legge espressamente stabilito, affinch esse possano in nome proprio od in quello dei loro rappresentati giuridicamente obbligarsi. 55. I cancellieri dei Tribunali, delle Corti o sezioni di Corte di appello debbono trasmettere prontamente al Consiglio notarile ed all'archivio notarile del luogo un estratto di tutte le sentenze civili e penali divenute irrevocabili, portanti interdizione, inabilitazione, dichiarazione di fallimento, annullamento di concordato tra falliti e loro creditori, o condanna a pene che costituiscono il condannato nello stato d'interdetto legale. Il presidente del Consiglio notarile, dopo averne fatto prendere annotazione nel registro per la corrispondenza di cui all'art. 99, n. 1, del presente regolamento, deve comunicare il detto estratto per copia ai notari del distretto ed ai presidenti degli altri Consigli notarili, compresi nella circoscrizione territoriale della Corte d'appello acciocch essi possano comunicarlo ai notari del rispettivo distretto. Allo stesso modo deve provvedere il conservatore dell'archivio nei riguardi degli altri conservatori della circoscrizione medesima. Gli estratti suddetti saranno riuniti e conservati in apposito fascicolo. La stessa disposizione deve osservarsi per le sentenze e per gli altri provvedimenti in forza dei quali l'interdizione od inabilitazione sia revocata o venga a cessare, e per le sentenze passate in cosa giudicata, con le quali si omologano i concordati per causa di fallimento, affinch sia proceduto alle necessarie cancellazioni ed annotazioni nell'elenco prescritto dall'articolo seguente. 56. Sar tenuto affisso permanentemente nello studio dei notari un elenco che indichi il cognome, il nome, la paternit e la professione delle persone interdette, inabilitate, o dichiarate fallite nel distretto di ogni Corte o sezione di Corte di appello, la data della loro interdizione, inabilitazione o dichiarazione di fallimento, e della sentenza che le ha pronunciate.
57. Quando in un testamento od in un atto tra vivi esista una disposizione in favore di stabilimenti o corpi morali, il notaro ne d notizia a chi rappresenta lo stabilimento o corpo morale; e, se si tratti di corpo morale da erigersi, secondo la rispettiva competenza alla Procura generale della Corte o sezione di Corte di appello od al prefetto della Provincia, dove dovrebbe avere sede il nuovo corpo morale. La notizia data dal notaro entro un mese dal giorno della stipulazione dell'atto, se trattisi di atto tra vivi; e dal giorno in cui sia venuto a conoscenza della morte del testatore, se trattisi di testamento pubblico; ovvero da quello dell'apertura e pubblicazione del testamento, se esso sia olografo o segreto. L'omissione od il ritardo di questa notificazione rende il notaro responsabile dei danni che ne fossero derivati. Il funzionario, che riceva la notificazione suddetta, deve rilasciarne immediatamente ricevuta al notaro. Per quanto concerne le istituzioni pubbliche di beneficenza, il notaro deve uniformarsi al disposto dell'art. 126 del regolamento 5 febbraio 1891, n. 99 . Capo III - Della decadenza dalla nomina di notaro, della cessazione, sospensione ed interdizione notarile. 58. Qualora il notaro non abbia, nel termine indicato nell'art. 24 della legge adempiuto a quanto prescritto nell'art. 18 della legge stessa, e non abbia aperto lo studio nel luogo assegnatogli, la Procura generale presso la Corte o sezione di Corte di appello ne informa il Ministro di grazia e giustizia, che promuove il decreto Reale di decadenza, a norma di quanto dispongono gli artt. 30 e 34 della legge. 59. Il notaro che intenda rinunciare all'esercizio del notariato deve presentare analoga dichiarazione al presidente del Consiglio notarile, il quale, per mezzo della Procura generale presso la Corte o sezione di Corte di appello, la trasmette al Ministro di grazia e giustizia, perch sia promosso il decreto Reale di dispensa, ai termini dell'art. 34 della legge. 60. La incapacit all'adempimento dell'ufficio notarile per debolezza di mente o per infermit dev'essere partecipata dal presidente del Consiglio notarile alle stesse autorit di cui all'articolo 51, capoverso 2, del presente regolamento, nonch al presidente del Tribunale o dei Tribunali civili della circoscrizione. 61. L'avviso della cessazione del notaro dall'esercizio delle sue funzioni, di cui all'art. 37 della legge, dev'essere affisso nella sede del Consiglio notarile a cura del segretario, il quale ne trasmette un esemplare al presidente del Tribunale o dei Tribunali civili della circoscrizione, al pretore del mandamento, ed al conservatore dell'archivio distrettuale o sussidiario. 62. Al pretore ed al cancelliere che debbono recarsi fuori della loro residenza per l'apposizione dei sigilli alla scheda del notaro morto o cessato definitivamente dall'esercizio notarile, competono le indennit di trasferta e soggiorno, a norma dei RR. decreti 14 settembre 1862, n. 840, e 25 agosto 1863, n. 1446. Le stesse indennit sono dovute al pretore ed al conservatore dell'archivio, quando nell'ipotesi suddetta procedano alla rimozione dei sigilli ed all'inventario .
Qualora sia necessario di nominare un custode per garantire l'integrit dei sigilli, il pretore deve preventivamente interpellarlo se voglia avere compenso; nel caso affermativo, deve stabilire tale compenso, il quale di regola non pu essere superiore ad una lira al giorno (17). 63. ...(7). 64. Qualora il notaro od i suoi eredi non adempiano all'obbligo di cui all'art. 40 della legge, il pretore, sull'istanza del presidente del Consiglio notarile, procede al sequestro ed alla successiva consegna del sigillo al detto presidente. Il notaro sospeso, inabilitato, od interdetto temporaneamente dall'esercizio, deve depositare il sigillo, ancorch il Consiglio notarile abbia disposto a norma dell'art. 43 della legge che egli continui a conservare gli atti, i repertori e i registri. Il presidente del Consiglio notarile deve curare che sia eseguito il deposito del sigillo del notaro nell'archivio; e le spese relative vanno a carico del notaro o dei suoi eredi. Gli atti ed i repertori del notaro inabilitato di diritto in seguito a mandato di cattura sono affidati alla custodia di un altro notaro esercente, designato dal presidente del Consiglio notarile; ed il sigillo dev'essere depositato d'ufficio nell'archivio notarile. Cessata la sospensione, la inabilitazione o l'interdizione, il sigillo restituito al notaro insieme con gli atti, i repertori ed i registri che fossero stati consegnati ad altro notaro. Capo IV - Dei coadiutori e dei delegati. 65. Al notaro delegato a compiere le operazioni, di cui all'art. 43, ultimo capoverso, della legge, non compete che il solo rimborso delle spese di viaggio e di soggiorno, da liquidarsi a norma dell'art. 22 della tariffa annessa alla legge. 66. Il notaro, che voglia ottenere la nomina di un coadiutore, deve farne domanda al Ministro di grazia e giustizia, fornire la prova di trovarsi in uno dei casi tassativamente indicati nell'art. 45, prima parte, della legge, e designare la persona da cui intende farsi coadiuvare. Ove il Ministro non creda di nominare la persona proposta, invita il notaro a designarne un'altra. La domanda dev'essere anche firmata dalla persona designata, e corredata, se l'aspirante candidato notaro, dai documenti richiesti alla lettera a), dell'art. 22 del presente regolamento; e, se notaro in esercizio, dalla relativa attestazione del presidente del Consiglio notarile. Il coadiutore, prima di assumere l'esercizio delle sue funzioni, deve adempiere le formalit prescritte dall'art. 18 della legge, meno quelle che si riferiscono alla cauzione ed alla provvista dei nuovi repertori; e deve ottenere la iscrizione nel ruolo, ai sensi dell'art. 24 della legge medesima. Deve altres fornirsi dal Consiglio notarile di uno speciale sigillo, in cui, in aggiunta alle indicazioni prescritte dall'art. 23 della legge per il notaro coadiuvato, si contenga la seguente leggenda: "N. N. coadiutore". Le disposizioni degli artt. 2, 28 e 29 della legge sono applicabili anche ai coadiutori, e tutte le altre disposizioni riguardanti i notari sono comuni ai coadiutori, in quanto siano applicabili.
TITOLO III Degli atti notarili Capo I - Della forma degli atti notarili. 67. Spetta al notaro di dirigere la compilazione dell'atto dal principio alla fine, anche nel caso che lo faccia scrivere da persona di sua fiducia; a lui solo compete d'indagare la volont delle parti e di chiedere, dopo di aver dato ad esse lettura dell'atto, se sia conforme alla loro volont. Per la scritturazione degli atti originali, giusta l'art. 53 della legge, deve adoperarsi inchiostro indelebile (8). 68. Il notaro pu ricevere in deposito, in originale od in copia, atti rogati in paese estero, purch siano debitamente legalizzati, redigendo, apposito verbale, che dev'essere annotato a repertorio. Tali atti, ove siano redatti in lingua straniera, debbono essere accompagnati dalla traduzione in lingua italiana, fatta e firmata dal notaro, se questi conosce la lingua nella quale stato rogato l'atto; o, in caso diverso, da un perito scelto dalle parti; a meno che non si tratti di atti che vengano depositati presso notari di Comuni, dove sia dalla legge ammesso l'uso della lingua in cui furono scritti. 69. Ove occorra di cancellare qualche parola in un atto, il notaro deve con apposita postilla far menzione del numero delle parole cancellate, e trascrivere la prima e l'ultima di esse. 70. Nel caso in cui l'atto notarile sia dichiarato nullo per sentenza dell'autorit giudiziaria divenuta irrevocabile, il presidente del Consiglio notarile, nel cui distretto l'atto fu ricevuto, avuta, su richiesta della parte interessata, comunicazione del dispositivo della sentenza dal cancelliere dell'autorit giudiziaria che l'ha pronunziata, provvede perch ne sia fatta annotazione in margine dell'atto originale, sia che si trovi depositato nell'archivio notarile, avvertendone il conservatore, sia che si trovi tuttora presso il notaro. Qualora venga chiesta copia dell'atto dichiarato nullo, l'annotazione di cui sopra trascritta anche nella copia, mediante certificato in fine od in margine della medesima. Capo II - Della custodia degli atti presso il notaro, e dei repertori. 71. Colui che deposito un documento presso un notaro ha diritto di averne a sua richiesta la restituzione, sempre che dall'atto di deposito risulti che questo segui nel suo esclusivo interesse. Della restituzione redatto dal notaro depositario analogo verbale, nel quale sar trascritto per intero il documento che si restituisce. L'atto di deposito resta presso il notaro; e tanto in esso, quanto nel repertorio, alla colonna "osservazioni", si annota l'avvenuta restituzione. Qualora il notaro si rifiuti di restituire il documento, sul reclamo dell'interessato, provvede il presidente del Tribunale civile, a norma degli artt. 914 e seguenti del Codice di procedura civile (9). 72. Gli atti, rilegati in volume, ai sensi dell'art. 61 della legge, debbono essere numerati in ogni pagina e forniti di un indice alfabetico delle parti (10).
73. E' fatto obbligo ai cancellieri delle autorit giudiziarie di prendere nota in apposito elenco di tutti gli atti di procura alle liti e di protesti cambiari presentati alle cancellerie giudiziarie sia per farne uso in giudizio, sia per la loro verificazione o legalizzazione. L'elenco anzidetto deve ogni trimestre essere trasmesso al conservatore dell'archivio notarile della sede della Corte o sezione di Corte di appello, che avr cura di comunicarne ai conservatori degli archivi compresi nella circoscrizione della Corte o sezione stessa un estratto nella parte concernente l'archivio a cui sono preposti. Nell'elenco deve farsi specialmente menzione del numero col quale l'atto risulta annotato a repertorio. 74. I notari debbono provvedersi dall'archivio non solo dei fogli dei repertori indicati nell'art. 62 della legge, ma altres dei fogli per le copie mensili degli annotamenti repertoriali . I fogli dei repertori sono rigati a caselle, ed assolutamente vietato al notaro di iscrivere pi di un atto in ciascun ordine di caselle. I detti fogli sono forniti dall'archivio, previa richiesta in iscritto del notaro ed a sue spese; e la richiesta deve contenere l'indicazione della quantit e della qualit dei fogli di cui il notaro ha bisogno, la data e, qualora non li ritiri il notaro, l'indicazione della persona alla quale debbono essere consegnati. Il conservatore dell'archivio, dopo aver numerati e firmati i fogli da somministrare, prende nota in apposito registro della quantit e della specie dei fogli stessi e del giorno della loro consegna. Il detto registro tenuto a partite individuali, notaro per notaro. Prima di essere posto in uso, deve essere numerato e firmato nei suoi fogli dal pretore del mandamento in cui ha sede l'archivio, ai sensi dell'art. 64 della legge. Anche i nuovi fogli di repertorio che il notaro richiede debbono essere sottoposti alle formalit prescritte dall'art. 64 della legge e dall'articolo 76 del presente regolamento, e la loro numerazione prosegue quella dei fogli precedenti. La serie progressiva dei numeri, con cui sono segnati gli atti nel repertorio, viene continuata nei fogli ulteriormente forniti. Anche i fogli che costituiscono il fascicolo supplementare dei repertori prescritto dall'articolo 63 della legge, sono somministrati dall'archivio sotto le stesse formalit e modalit prescritte dal presente regolamento. Il notaro deve provvedersi del detto fascicolo allorch richiede all'archivio i repertori, ai sensi dell'art. 18, n. 6, della legge. 75. Nel caso di passaggio di un testamento dal fascicolo e repertorio speciale degli atti di ultima volont a quello generale degli atti fra vivi, deve annotarsi in quest'ultimo il verbale di richiesta di cui all'art. 61, ultimo capoverso, della legge. Al verbale di richiesta deve, oltre al testamento, allegarsi l'estratto dell'atto di morte del testatore. Nel repertorio degli atti di ultima volont si annota, alla colonna osservazioni, il numero che prende nel repertorio degli atti fra vivi il verbale di richiesta. I verbali di richiesta sono sottoposti alle formalit di registrazione nel termine di legge. 76. ... (11). 77. Le copie degli annotamenti mensili ai repertori e l'importo delle tasse, che il notaro ha l'obbligo di trasmettere all'archivio notarile ogni mese, ai sensi dell'art. 65 della legge, debbono
pervenire in archivio non pi tardi del giorno ventisei del mese successivo a quello in cui gli atti furono ricevuti, e sempre prima che l'ufficio venga chiuso al pubblico (23). 78. Sono estese ai repertori ed alle copie da trasmettersi mensilmente all'archivio le disposizioni dell'art. 53 della legge, in quanto siano applicabili. Le copie mensili degli annotamenti nei repertori devono essere in tutto conformi agli originali; e portare altres l'annotazione della seguita registrazione e della tassa pagata, per gli atti gi registrati. Il notaro che durante il mese non ebbe a ricevere alcun atto, deve trasmettere all'archivio il relativo certificato negativo, tanto per gli atti tra vivi, quanto per gli atti di ultima volont. Qualora il notaro non presenti le copie degli annotamenti per due mesi successivi, o le presenti incomplete o informi, ovvero scritte in modo non leggibile, il conservatore pu senz'altro eseguire un'ispezione straordinaria nell'ufficio del notaro, allo scopo di liquidare le tasse dovute all'archivio sugli atti e sui repertori originali. Ove pero si tratti di notaro non residente nel Comune sede dell'archivio notarile, la ispezione eseguita dal pretore del mandamento; e previa l'autorizzazione del Ministro di grazia e giustizia se il notaro non abbia il suo ufficio nel capoluogo del mandamento. Le spese eventuali dell'ispezione sono a carico del notaro. Con le copie anzidette il notaro deve fornire all'archivio tutte quelle altre notizie o dati che il Ministero di grazia e giustizia credesse di dover raccogliere ai fini della statistica del notariato. 79. La copia conforme del testamento pubblico dev'essere chiusa in busta con l'impronta del sigillo in ceralacca, ed inviata poi al conservatore dell'archivio entro un'altra busta. Sulla busta interna il notaro deve annotare il numero del repertorio, la data in cui il testamento stato ricevuto, il cognome, nome, paternit, luogo di nascita, domicilio, residenza e condizione del testatore, apponendo in fine la propria firma. Il conservatore dell'archivio trasmette subito al notaro ricevuta del piego, trascrivendo in essa le indicazioni annotate sulla busta interna. Il piego contenente il testamento pu essere trasmesso anche per posta, purch raccomandato. 80. ... (12). 81. I fascicoli dei repertori debbono rilegarsi in volumi, separatamente dai volumi degli atti. Possono essere riunite in unico volume pi annate, purch intere. L'indice alfabetico (13), che il notaro deve unire ai repertori, oltre alla indicazione dei cognomi e dei nomi delle parti, contiene anche quella della forma, natura e data dell'atto, nonch il numero sotto il quale esso stato annotato a repertorio. 82. Il disposto dell'art. 66, capoverso 3, della legge, si deve pure osservare nel caso di deposito da farsi, ai sensi dell'art. 912 (14) del Codice civile, del testamento olografo consegnato fiduciariamente al notaro dal testatore o da chi faccia istanza per il deposito.
Capo III - Delle copie, degli estratti e dei certificati. 83. Non si pu spedire copia di un testamento, ne rendere palese il suo contenuto e neppure la sua esistenza se non sia prodotto lo estratto dell'atto di morte del testatore, rilasciato dall'ufficiale di stato civile competente, e debitamente legalizzato, ove occorra, eccetto nei casi contemplati dall'art. 67, capoverso 1, della legge. Il notaro, avendo in qualsiasi modo notizia del decesso di persona, che per suo ministero fece un testamento pubblico o deposito nei suoi atti un testamento, dopo essersi ufficialmente accertato della morte del testatore, deve rendere avvertiti dell'esistenza del testamento stesso coloro che egli presume possano avere interesse all'apertura ed alla pubblicazione. 84. ... (15). Per le copie il notaro non pu servirsi della stampa o di altri mezzi meccanici, se la impressione dei caratteri non sia fatta con inchiostri indelebili, e salvo sempre il disposto dell'articolo 1336 (16) del Codice civile. E' vietato al notaro di asportare dall'ufficio gli originali, anche per fame eseguire copie con i mezzi suddetti. 85. Il notaro che trasmette per telegrafo, ai sensi dell'art. 1 della legge, il sunto o il contenuto di un atto deve firmare il modulo del telegramma in presenza dell'impiegato telegrafico, dopo aver fatto constare della propria identit. L'accertamento della identit del notaro deve essere, sotto la responsabilit dell'impiegato accettante, comunicato all'ufficio destinatario con l'aggiunta nel telegramma, dopo la firma del notaro, della dichiarazione: accertata identit mittente, seguita dal nome, cognome e qualifica dell'impiegato stesso. Tale dichiarazione va compresa nelle parole tassate. Per i detti telegrammi il notaro deve richiedere all'ufficio telegrafico mittente il collazionamento di cui all'art. LI del regolamento telegrafico internazionale, esteso al servizio interno col R. decreto 20 giugno 1909, n. 637. Il notaro che trasmette per telefono il sunto od il contenuto di un atto, e il notaro che lo riceve, dovranno rilasciare una dichiarazione datata e sottoscritta alla presenza dell'impiegato telefonico, munita altres dell'impronta del proprio sigillo. Tale dichiarazione deve contenere l'indicazione: per trasmissione, o ricezione di contenuto, o ricezione di sunto di atto notarile. Capo IV - Degli atti che si rilasciano in originale; dell'autenticazione e della legalizzazione delle firme. 86. L'autenticazione delle firme apposte alle scritture private, giusta il disposto dell'art. 72 della legge, consiste in un'unica dichiarazione redatta in fine delle scritture stesse, senz'altra formalit oltre a quelle prescritte dal detto articolo . Il notaro deve attestare che le sottoscrizioni, tanto in fine delle scritture, quanto nei fogli intermedi, sono state apposte in conformit di quanto dispone l'art. 1323 (17) del Codice civile, in presenza sua e dei testimoni, ed anche dei fidefacenti, quando siano intervenuti. Sotto la denominazione di fogli intermedi si comprendono tutti i fogli di cui consti la scrittura, eccetto quello contenente le sottoscrizioni finali. Il notaro, nell'autenticare le copie di un atto che consti di pi fogli, deve aggiungere la dichiarazione che tutti i fogli sono muniti in margine delle firme prescritte dalla legge, escluso quello contenente le sottoscrizioni finali.
87. Nei Comuni divisi in pi mandamenti il pretore competente per la legalizzazione degli atti, delle copie, degli estratti e dei certificati, quando occorra farne uso fuori del distretto del Consiglio notarile, quello del mandamento nel quale trovasi l'ufficio del notaro. Capo V - Degli onorari e degli altri diritti del notaro e delle spese. 88. Per calcolare l'onorario dovuto al notaro, quando esso consiste in un tanto per ogni cento lire sul valore dell'oggetto dell'atto, le frazioni inferiori alle lire cento si computano come un centinaio intero, se eccedono le lire cinquanta; nel caso contrario, non se ne tiene conto alcuno. Quando tutto il valore dell'oggetto sia inferiore alle cento lire, l'onorario si calcola come se fosse un centinaio intero. La tassa dovuta all'archivio in proporzione dell'onorario che risulta dai calcoli anzidetti. 89. Nel caso di contestazione intorno all'importare dell'onorario, la parte che deposita in giudizio la somma richiesta dal notaro ha diritto di ottenere la spedizione della copia dell'atto prima della decisione della controversia. 90. Nei verbali relativi agli atti indicati nell'art. 13 della tariffa annessa alla legge , deve il notaro far risultare l'ora del principio e quella della fine delle operazioni. 91. Tra le spese che il notaro deve indicare nella nota di cui all'art. 77 della legge, sono da comprendersi e vanno segnate distintamente anche le tasse dovute all'archivio; e, quando ne sia il caso, l'importo della copia da servire per uso dell'ufficio del registro e di quella per uso di voltura. Il notaro pu comprendere nella nota degli onorari, dei diritti accessori e delle spese, le somme che anticipa per la registrazione dell'atto e per le eventuali operazioni ipotecarie ed altre derivanti dall'atto stesso, e delle quali sia stato incaricato dalle parti. TITOLO IV Dei Collegi e dei Consigli notarili Capo I - Dei collegi notarili. 92. L'avviso di convocazione del collegio notarile contiene la data e l'ora della convocazione e l'ordine del giorno. Esso pubblicato nella sala delle riunioni del Consiglio e trasmesso, raccomandato per mezzo della posta, a cura del segretario del Collegio a ciascun notaro iscritto nel ruolo, ed anche a coloro che hanno diritto d'intervenire all'adunanza, ai sensi dell'articolo seguente. La stessa procedura da osservarsi per la convocazione del Consiglio notarile. Nel caso previsto nell'art. 95, 1 capoverso, della legge, l'avviso di convocazione trasmesso, per la prima adunanza e per quelle altre che occorressero, dal cancelliere del Tribunale. Saranno allegate al verbale dell'adunanza le ricevute ritirate dalla posta per l'invio degli avvisi raccomandati.
93. [Fanno parte del Collegio ed hanno diritto d'intervenire alle adunanze anche coloro che, quantunque non rivestano la qualit di notaro, sono autorizzati ad esercitarne temporaneamente le funzioni, giusta il disposto dell'art. 6 della legge] (18). Continuano a far parte del Collegio, ma non possono intervenire alle adunanze, i notari sospesi, inabilitati o temporaneamente interdetti dall'esercizio, finch durino la sospensione, la inabilitazione o la interdizione. Le adunanze si terranno nella sede che ogni Collegio ha l'obbligo di provvedere per le riunioni e per l'ufficio del Consiglio notarile. La prima adunanza che si deve tenere per la costituzione del Consiglio e le altre, che, nei casi previsti dalla stessa legge, sono convocate e dirette dal presidente del Tribunale civile o da un giudice da lui delegato, hanno luogo in una delle sale del Tribunale civile. Capo II - Dei Consigli notarili. 94. Quando il numero dei membri dei Consigli notarili sia di 5, 7 e 11, il terzo da rinnovare rispettivamente: nel 1 anno, di 1, 2 e 3; nel 2 anno, di 2, 2 e 4; e nel terzo anno, di 2, 3 e 4. Nelle elezioni dei membri del Consiglio notarile le schede debbono contenere un numero di nomi uguale a quello dei membri da eleggersi. La scheda contenente un numero di nomi minore di quello dei membri da eleggersi valida per nomi che vi figurano; quella che ne contiene un numero maggiore valida, ma i nomi segnati oltre il numero dei membri da eleggersi s'intendono come non scritti. 95. All'ora fissata per la convocazione si fa dal presidente o dal segretario un primo appello dei convocati. Un'ora almeno dopo terminato il primo appello, si procede ad una seconda chiamata di quelli che non risposero alla prima; eseguito il secondo appello, il presidente dichiara chiusa la votazione. I due notari meno anziani di et esercitano l'ufficio di scrutatori. Compiuto lo scrutinio dei voti, il risultato immediatamente reso pubblico dal presidente. Se sorgano proteste contro la regolarit della elezione durante l'adunanza, le schede sono custodite sotto sigillo ed unite al verbale dell'adunanza stessa. In caso contrario, il presidente fa bruciare le schede e procedere ad una seconda votazione, giusta il disposto dell'art. 89 della legge, per quelli che non abbiano ottenuto la maggioranza assoluta di voti. Il risultato definitivo della votazione proclamato immediatamente dal presidente ed inserito nel verbale dell'adunanza. Il presidente del Tribunale, dopo la prima elezione, ne partecipa subito per lettera il risultato al presidente ed al procuratore generale della Corte o sezione di Corte di appello, nonch al procuratore del Re; ed il presidente del Consiglio notarile, nelle altre elezioni, al presidente del Tribunale, il quale ne d comunicazione immediata ai magistrati predetti. Il procuratore generale ne informa il Ministero di grazia e giustizia. 96. Contro la validit delle elezioni si pu avanzare, alla Corte o sezione di Corte di appello del distretto, ricorso motivato e sottoscritto da due membri almeno del Collegio, entro il termine di giorni 15 da quello dell'elezione. Possono pure avanzare ricorso il procuratore del Re presso il Tribunale civile nel Comune sede del Consiglio notarile, ed il procuratore generale presso la Corte o sezione di Corte di appello, entro il termine rispettivamente di 15 e di 30 giorni da quello della comunicazione avuta del risultato dell'elezione.
Per i ricorsi di cui nel presente articolo, si osserva, in quanto sia possibile, la procedura stabilita dalla legge comunale e provinciale in materia di elezioni. Terminato il giudizio, si bruciano le schede, quando siano state trasmesse. I membri del Consiglio notarile, ai quali si riferisce il ricorso, hanno diritto d'intervenire alle adunanze e di prendere parte alle deliberazioni del Consiglio fino a che il ricorso stesso non sia stato accolto. 97. Il presidente del Consiglio notarile ha la rappresentanza del Consiglio stesso, ne presiede le riunioni, ne regola la disciplina e corrisponde con le pubbliche autorit, inteso il Consiglio nelle materie di sua competenza. Il segretario del Consiglio notarile, oltre alle attribuzioni specificatamente indicate nell'art. 91, 1 capoverso della legge, spedisce ed autentica le copie delle deliberazioni del Consiglio e del Collegio notarile, e firma le deliberazioni unitamente al presidente. Quelle relative a provvedimenti disciplinari sono firmate da tutti i membri intervenuti alle deliberazioni stesse. Il tesoriere custode responsabile dei fondi in danaro e dei titoli di valore appartenenti al Collegio, riscuote le tasse, le ammende ed ogni altra somma dovuta al Collegio ed al Consiglio notarile per qualsiasi titolo; e paga i mandati, che sono spediti dal presidente e controfirmati dal segretario. 98. Nei cinque giorni successivi ad ogni seduta del Consiglio notarile il presidente comunica al procuratore del Re presso il Tribunale i nomi dei consiglieri assenti, affinch vigili per l'osservanza dell'art. 92, capoverso 2, della legge. 99. L'ufficio del Consiglio notarile deve tenere: 1 il registro per la corrispondenza diretta al Consiglio o da esso spedita, nel quale debbono essere anche annotate, giorno per giorno, le istanze pervenute; 2 il registro delle adunanze e delle deliberazioni del Collegio; 3 il registro delle adunanze e delle deliberazioni del Consiglio notarile. I due ultimi registri debbono contenere in riassunto il verbale delle adunanze; 4 il registro a matrice dei praticanti notari; 5 il registro per le firme dei notari; 6 il ruolo dei notari esercenti. Per la gestione finanziaria dell'ufficio il tesoriere deve tenere i seguenti registri a stampa: 1 registro a madre e figlia per le somme che a qualsiasi titolo riscuote; 2 giornale di cassa per le riscossioni e i pagamenti; 3 registro degli ordini di pagamento. Tutti i suddetti registri, prima di essere posti in uso, sono numerati e firmati in ogni foglio di due pagine dal pretore del mandamento, nella cui giurisdizione la sede del Consiglio. I verbali delle deliberazioni debbono anno per anno essere rilegati in volume. 100. Alla fine di ogni trimestre il presidente del Consiglio notarile deve trasmettere alla Procura generale presso la Corte o sezione di Corte di appello uno stato, nel quale siano indicate tutte le variazioni verificatesi nella composizione del Consiglio e nel personale dei notari; o, se non ve ne fu alcuna, la relativa attestazione.
La Procura generale, presa nota delle variazioni nei propri registri, trasmette lo stato con le sue osservazioni al Ministero di grazia e giustizia. 101. Il divieto di dare copia delle deliberazioni che concernono questioni di persone, non si estende a coloro ai quali le deliberazioni stesse si riferiscono. 102. Nel caso in cui il Consiglio notarile sia nella impossibilit di esercitare le sue funzioni per dimissione di tutti o di parte dei suoi componenti in relazione all'art. 92 della legge, le sue attribuzioni sono esercitate dal presidente del Tribunale civile o da un giudice da lui delegato in conformit al disposto dell'art. 95 della stessa legge. 103. Non pu alcuno dei componenti il Collegio od il Consiglio notarile prendere parte alle deliberazioni n assistere alle discussioni: 1 quando l'affare riguardi la sua persona o persona da lui amministrata, oppure i propri parenti od affini in linea retta in qualunque grado, od in linea collaterale fino al 3 grado inclusivamente; 2 quando l'affare riguardi una investigazione disciplinare, nella quale il membro del Consiglio sia intervenuto come testimone, od abbia fornito al presidente le informazioni accennate nell'art. 267 del presente regolamento. La deliberazione, che sia in contravvenzione alle precedenti disposizioni, pu essere annullata dal Ministro di grazia e giustizia. Nei verbali delle adunanze del Consiglio notarile non si deve far menzione che del voto della maggioranza; a richiesta, pu anche inserirsi il voto motivato della minoranza. La deliberazione del Consiglio notarile con la quale viene constatato, agli effetti dell'art. 92, capoverso ultimo, della legge, il mancato intervento alle adunanze per tre volte consecutive di uno dei suoi membri, , a cura del presidente, comunicata per estratto all'interessato. Ove questi, entro un mese dall'avuta comunicazione, non faccia pervenire al Consiglio alcuna giustificazione, o si reputi insufficiente quella che fu data, il Consiglio lo dichiara dimissionario, salvo il ricorso dell'interessato al Tribunale civile, il quale provveder in Camera di Consiglio. 104. I Consigli notarili debbono essere forniti di due sigilli del diametro di 35 millimetri, l'uno ad umido e l'altro a secco, con lo stemma nazionale e con la leggenda Consiglio notarile di ..(nome del Comune). TITOLO V Degli archivi notarili (19) Capo I - Degli archivi notarili distrettuali. Sezione I - Istituzione degli archivi e norme generali. 105. ...(20). 106. L'archivio distrettuale istituito con decreto Reale. L'archivio non pu essere aperto al servizio pubblico, se prima non siano stati convenientemente disposti i locali e i mobili necessari, e nominati il conservatore e gli altri impiegati.
Il giorno in cui il nuovo archivio si apre al servizio pubblico dev'essere notificato con avviso inserito, a cura del Ministero di grazia e giustizia, nel bollettino del Ministero stesso e nella Gazzetta ufficiale del Regno. Le inserzioni sono fatte gratuitamente. 107. Nell'archivio notarile distrettuale di nuova istituzione sono depositati e conservati, ai sensi dell'art. 106 della legge, gli atti, i repertori, i registri e i sigilli per quanto concerne la circoscrizione dell'archivio stesso, a cominciare dal giorno in cui esso aperto al pubblico servizio. Pu autorizzarsi, mediante decreto del Ministro di grazia e giustizia e previo il parere della Commissione di cui all'art. 98 della legge, la consegna delle copie certificate conformi degli atti dei notari, che precedentemente all'istituzione del nuovo archivio rogarono nel territorio costituente la circoscrizione dell'archivio stesso, qualora ivi non esistano archivi notarili mandamentali. 108. Il Ministro di grazia e giustizia, d'accordo con il Ministro dell'interno, pu, in caso di riconosciuto bisogno, e sempre quando siano cessati i diritti di partecipazione di cui all'articolo 113 della legge, udito il parere della Commissione di cui all'art. 98, disporre il deposito degli atti anteriori al cinquantennio negli archivi di Stato, salvo che trattisi di atti, cui per la loro origine e luogo di stipulazione sia applicabile il capoverso dell'art. 66 del regolamento 2 ottobre 1911, n. 1163 . Le spese necessarie per il trasporto e la consegna degli atti e quelle per lo scarto preliminare, previsto dagli artt. 69 e 70 del su indicato regolamento, sono a carico dell'archivio che effettua il versamento. Quanto ai repertori, ai registri ed agli atti dei notari il cinquantennio si computa dalla data della definitiva cessazione dall'esercizio dei rispettivi notari; e quanto agli altri atti e documenti non notarili, dalla loro data. 109. La consegna delle copie certificate conformi ed il deposito degli atti antichi, di cui parola negli articoli precedenti, sono eseguiti nei modi stabiliti dal regolamento per gli archivi di Stato 2 ottobre 1911, n. 1163. 110. Il locale dell'archivio deve essere, possibilmente, situato nel centro dell'abitato e prossimo ad altri pubblici uffici; in ogni caso, deve essere ben sicuro, asciutto ed arioso, e provvisto di quanto necessario per lo scopo a cui destinato. 111. ...(20). 112. L'orario d'ufficio per gli archivi notarili di sette ore, eccettuati i giorni festivi stabiliti con Regio decreto 4 agosto 1913, n. 1027 , nei quali di sole tre ore con un turno di servizio tra gl'impiegati. Alla porta esterna dell'archivio dev'essere affissa la tabella che indica l'orario d'ufficio.
Sezione II - Personale, classe degli impiegati, nomina, assunzione in servizio, Consiglio di amministrazione. 113. Agli effetti dell'art. 103 (21) della legge, la media dei proventi deve essere calcolata sugli introiti al lordo; e la popolazione quella che l'ultimo censimento dei Comuni del Regno dichiara residente o legale per il Comune in cui l'archivio ha sede, o per tutti i Comuni sedi di Tribunale compresi nell'ambito della circoscrizione dell'archivio, quando questo si estende a pi circondari giudiziari. Il triennio, base dei calcoli per la prima applicazione della legge, costituito dagli anni 1910, 1911 e 1912. 114. ...(20). 115. L'incarico di esercitare le funzioni del grado immediatamente superiore, ai sensi dell'art. 103, penultimo capoverso, della legge, conferito con decreto Reale per le funzioni di conservatore, e con decreto ministeriale in tutti gli altri casi (21). La nomina del reggente , prevista dal penultimo capoverso dell'art. 112 della legge data con decreto ministeriale. In caso di mancanza del personale di ruolo, per vacanze dei posti od assenze temporanee degli impiegati e limitatamente alla durata delle vacanze o delle assenze, pu essere assunto personale avventizio. A tale assunzione provveduto con decreto ministeriale, su proposta del capo dell'archivio: nell'atto di nomina si fissano il tempo per il quale la medesima fatta, e la misura della retribuzione. Questo personale non ha diritto ad alcun indennizzo per il licenziamento, n, il servizio prestato gli costituisce alcun titolo. 116. Fermo quanto dispone l'art. 112, ultimo capoverso, della legge , qualora il conservatore, in caso di assenza o di legittimo impedimento, scelga come delegato a sostituirlo in tutto od in alcune delle sue funzioni un impiegato dell'archivio che non sia il pi anziano nel maggior grado, oppure un notaro del luogo, di tale scelta deve esprimere i motivi nel chiederne l'approvazione al presidente del Tribunale. Il presidente vaglier le ragioni addotte nell'emettere il decreto di approvazione della delegazione. Nel corso di dodici mesi non potranno ammettersi in nessun caso delegazioni per un periodo complessivo di tempo eccedente i sei mesi. 117. Il capo dell'archivio, o, in mancanza, l'impiegato in servizio di grado immediatamente inferiore deve dare partecipazione al competente procuratore del Re delle vacanze, che per qualsiasi motivo si verifichino nel personale dell'archivio, lo stesso giorno in cui ne ha notizia. Il procuratore del Re ne d, a sua volta, immediata comunicazione al Ministero di grazia e giustizia. Qualora la vacanza sia relativa a posti di 1 classe e nello stesso archivio siano impiegati di 2 classe nel medesimo grado del posto vacante, si provvede alla promozione di classe con il criterio della anzianit, salvo demerito. All'uopo il procuratore del Re, entro i dieci giorni successivi alla notizia della vacanza, trasmette al Ministero l'avviso motivato del capo dell'archivio circa l'impiegato da promuovere, aggiungendovi, il suo parere.
118-125. ..(22). 126. ...(23). Gli impiegati che entrano per la prima volta in servizio di un archivio, prima di assumere l'esercizio delle funzioni, debbono prestare giuramento davanti al presidente del Tribunale civile del Comune sede dell'archivio, con la formula indicata nell'art. 18, n. 2, della legge. Del verbale di giuramento sar inviata una copia all'archivio, ed un'altra al Ministero di grazia e giustizia. 127. La decorrenza dello stipendio comincia dal giorno in cui l'impiegato ha assunto l'esercizio delle sue funzioni. Gli aumenti di stipendio, dipendenti da modificazione di pianta organica o da promozione di classe, a norma dell'art. 117 del presente regolamento, decorrono dal primo giorno del mese successivo alla data del decreto che attribuisce all'impiegato il maggiore stipendio. 128. Il cumulo degli impieghi d'archivio con occupazioni per legge compatibili subordinato alla condizione che non ne rimanga impedito o turbato il regolare adempimento dei doveri verso l'archivio. Il conservatore, che assuma occupazioni compatibili per legge col suo ufficio, deve darne notizia entro dieci giorni al procuratore del Re competente. Se tali occupazioni siano assunte da impiegati subalterni, debbono essi darne immediata notizia al conservatore, che ne riferisce con parere motivato al procuratore del Re. Il procuratore del Re comunica immediatamente, col suo parere, al Ministero di grazia e giustizia la notizia in tal modo avuta o della quale sia venuto comunque a conoscenza. Il Ministero di grazia e giustizia, ove non vi sia la possibilit di conciliare l'esercizio di occupazioni per legge compatibili con l'adempimento dei doveri di ufficio e con il decoro dell'amministrazione degli archivi, pu inibire all'impiegato il cumulo. L'impiegato, che contravviene a tale inibizione, punito disciplinarmente. 129. L'autorizzazione ad assumere altro pubblico impiego, giusta l'art. 99, capoverso 1, della legge, concessa con decreto del Ministro di grazia e giustizia da registrarsi alla Corte dei conti, su domanda dell'impiegato dell'archivio e udito il parere del competente procuratore del Re; e pu essere sempre revocata. Se l'autorizzazione chiesta da un impiegato subalterno, occorre anche il parere del capo dell'archivio. 130. Solo in caso di assoluta necessit e per circostanze del tutto eccezionali, il Ministro pu concedere sussidi agl'impiegati, loro vedove ed orfani, con nota d'ufficio e nei limiti del fondo appositamente stanziato nel bilancio di previsione. 131. I congedi che, ai sensi dell'art. 98 della legge, possono essere accordati agl'impiegati di archivio, sono ordinari e straordinari, secondo le norme indicate nell'art. 32 del testo unico delle leggi sullo stato degli impiegati civili, approvato col Regio decreto 22 novembre 1908, numero 693 .
Nei modi e nei termini di cui nell'art. 32, i congedi ordinari agli impiegati subalterni possono essere dati dai conservatori degli archivi; i quali debbono riferirne al Ministro di grazia e giustizia, allorch trattisi di licenze per un periodo maggiore di cinque giorni. La concessione di congedi straordinari, nelle condizioni e nei limiti stabiliti dall'art. 32, riservata al Ministro di grazia e giustizia, sul parere del capo dell'archivio. Ai conservatori i congedi, tanto ordinari quanto straordinari, sono dati dal Ministro di grazia e giustizia entro i limiti e sotto le condizioni di legge. Presso gli archivi si conserva il registro dei congedi, di cui gli impiegati usufruiscono: in esso si annotano anche le assenze per malattia o per altra causa. I periodi di congedo sono annuali, ne possono cumularsi. 132. Agli effetti degli artt. 19 del regolamento 24 novembre 1908, n. 756, per l'esecuzione del testo unico delle leggi sullo stato degli impiegati civili e 22 del R. decreto 23 maggio 1912, numero 532, che approva il regolamento speciale per il personale del Ministero di grazia e giustizia , i conservatori, entro il mese di gennaio di ogni anno compilano, includendovi le notizie indicate nei modelli predisposti dal Ministero, le note informative sul conto del personale dipendente; e comunicano agli interessati le notizie riguardanti la loro operosit, diligenza, disciplina e condotta morale, affinch questi possano presentare, nel termine perentorio di dieci giorni, le eventuali deduzioni scritte, le quali vanno poi allegate alle note. Per il conservatore la nota informativa compilata dal procuratore del Re, che comunica all'interessato, ed al fine di cui sopra, le notizie anzidette. Sui reclami provvede il Ministro, udita la Commissione di cui all'art. 98 della legge. Le dette note informative debbono essere trasmesse al Ministero di grazia e giustizia insieme con la relazione annuale, prescritta dall'art. 216 del presente regolamento. 133. Nel mese di dicembre di ciascun anno costituita, con decreto da registrarsi alla Corte dei conti, la Commissione di cui all'art. 98 della legge. La Commissione ha sede presso il Ministero di grazia e giustizia; ed presieduta dal direttore generale, dal quale dipende il servizio del notariato. I membri indicati dall'art. 98, capoverso 5, della legge, eccetto il presidente ed il capo del personale degli archivi notarili, durano in carica un anno, e possono essere confermati (24). In caso di impedimento del direttore generale e del direttore capo di divisione, ne fanno le veci i funzionari che normalmente li sostituiscono. La Commissione si riunisce di regola ogni due mesi; e pu essere convocata straordinariamente ogni qualvolta il Ministro di grazia e giustizia lo reputi opportuno . 134. Per la validit dell'adunanza occorre la presenza di almeno quattro membri, compreso il presidente. Le deliberazioni sono prese a maggioranza di voti; ed in caso di parit di suffragi prevale il voto del presidente. Le votazioni sono palesi: in quelle, pero, relative a persone, si procede a scrutinio segreto. Ogni membro ha diritto a motivare il proprio voto, se si tratta di votazioni palesi. In quelle segrete, dato il caso della parit dei voti, la deliberazione si ritiene favorevole alla persona cui si riferisce .
135. Le funzioni di segretario della Commissione sono affidate ad un funzionario di carriera amministrativa del Ministero di grazia e giustizia, di grado non superiore a quello di capo sezione: egli sar coadiuvato da un primo segretario o da un segretario della stessa carriera, e da quel numero di funzionari delle amministrazioni dipendenti dal Ministero di grazia e giustizia, che le esigenze del servizio richiederanno . 136. Ai membri della Commissione spetta, per ogni giornata in cui intervengono alle adunanze, una medaglia di presenza di lire dieci . All'incaricato delle funzioni di segretario assegnato un compenso fisso di annue L. 500; ed a colui che lo coadiuva, di L. 400 (25). Sezione III - Soppressione degli archivi distrettuali. Archivi sussidiari (26). 137. La soppressione di un archivio, di cui all'art. 105 della legge, non pu essere decretata se non dopo il rifiuto a sostenere le spese per la sua conservazione da parte dei Comuni, che rappresentano la maggioranza della popolazione del distretto . Nel R. decreto di soppressione di un archivio deve indicarsi l'archivio dell'altro distretto limitrofo, al quale viene aggregato. Tra i vari distretti limitrofi, si preferir l'archivio avente sede nel Comune capoluogo della Provincia, purch dipendente dalla stessa Corte di appello. Dalla data della registrazione alla Corte dei conti del decreto di soppressione, le carte, i documenti, i sigilli ed i registri depositati nell'archivio soppresso e quant altro ad esso appartiene passano di diritto all'archivio cui aggregato; e nel termine di trenta giorni da quella data, se ne eseguir la consegna nei modi di cui all'art. 109 del presente regolamento. Tutte le spese sono a carico dell'archivio ricevente. 138. Il decreto Reale che, ai sensi dell'art. 3 della legge e dell'art. 4, prima parte, del presente regolamento, ordina la riunione di uno o pi distretti notarili, deve indicare il distretto a cui gli altri sono riuniti. All'archivio notarile di tale distretto sono aggregati di diritto quelli soppressi, salvo che si conservino come sussidiari. L'archivio notarile, che continui a funzionare come sussidiario ai sensi dell'art. 105, capoverso, della legge, conserva tutte le carte, i documenti, registri e sigilli che vi si trovano depositati; e continuer ad esercitare, limitatamente al territorio che costituiva il distretto notarile soppresso, le stesse attribuzioni dei distrettuali, salvo quanto disposto negli articoli seguenti. 139. Qualora si sopprima un distretto notarile e se ne conservi come sussidiario l'archivio, rimane di diritto vincolata a favore tanto dell'archivio sussidiario, quanto di quello distrettuale la cauzione del notaro, che, in seguito a trasferimento da una sede ad un'altra compresa nella circoscrizione dei distretti notarili riuniti, passi dalla dipendenza dell'archivio distrettuale a quella dell'archivio sussidiario, o viceversa. 140. Per gli atti dei notari esercenti nelle residenze comprese nel territorio che costituiva il distretto notarile soppresso, il conservatore che ai sensi dell'art. 129 della legge deve eseguire le ispezioni, quello dell'archivio notarile sussidiario. I detti notari debbono all'uopo presentare i registri, i repertori e gli atti, di cui all'art. 128 della legge, all'archivio medesimo.
Quando nel Comune sede dell'archivio sussidiario abbia la sua residenza un membro del Consiglio notarile, questi sar preferibilmente delegato per le ispezioni. 141. Quando l'archivio sussidiario non ha pi fondi sufficienti per il proprio mantenimento, soppresso ed aggregato all'archivio del capoluogo del distretto, a meno che i Comuni interessati non dichiarino di sostenere la spesa occorrente per la sua conservazione, ai sensi dell'art. 105 della legge . Il provvedimento dato con decreto reale, previo parere del Consiglio di Stato. Sezione IV - Ritiro degli atti e loro conservazione . 142. I ricevitori del registro trasmettono nel mese di marzo di ciascun anno agli archivi notarili le copie certificate conformi degli atti, per i quali il biennio (27) della registrazione siasi compiuto il 31 dicembre precedente. Agli archivi debbono essere trasmessi anche gli indici cronologici o rubriche, di cui ogni fascicolo di copie dev'essere munito, a seconda delle norme determinate dal regolamento per l'esecuzione della legge sulle tasse di registro. 143. Gli uffici del registro, posti nello stesso Comune sede dell'archivio, provvedono alla trasmissione direttamente; quelli situati fuori della sede dell'archivio, per mezzo degli uffici postali ed in pacchi accuratamente suggellati e raccomandati. I fascicoli debbono essere accompagnati da un elenco riassuntivo redatto in tre esemplari, dei quali uno subito restituito, a titolo di provvisoria ricevuta, dal conservatore dell'archivio con la propria sottoscrizione. Degli altri due esemplari, uno rimane all'archivio e l'altro sar, dopo completato il controllo delle copie, rimesso all'ufficio mittente, con la indicazione delle eventuali mancanze e con le osservazioni; sulle quali i ricevitori del registro sono tenuti a dare le necessarie giustificazioni. Il controllo pu essere eseguito dai soli impiegati dell'archivio, senza l'assistenza o la rappresentanza degli ufficiali del registro. 144. Il deposito dei moduli dei telegrammi, prescritto dagli artt. 71 e 106 della legge, deve essere fatto a cura delle direzioni provinciali delle poste e dei telegrafi, da cui dipendono gli uffici telegrafici mittenti. A tale scopo gli uffici telegrafici, nei termini fissati dai propri regolamenti speciali, inviano alle direzioni da cui dipendono, in piego raccomandato, i telegrammi spediti dai notari. Le direzioni postali telegrafiche, dopo di aver fatta copia conforme dei telegrammi stessi per uso del proprio servizio, spediscono all'archivio notarile del distretto cui appartiene il notaro mittente, gli originali dei telegrammi in piego raccomandato. L'invio deve essere accompagnato da un elenco redatto in doppio originale, indicandovi il numero, la data, la provenienza e la destinazione del telegramma, nonch il nome del notaro mittente. Uno dei elenchi deve essere poi restituito alla Direzione postale telegrafica a titolo di ricevuta con la firma del conservatore dell'archivio, munita dell'impronta del sigillo. Le dichiarazioni che i notari devono rilasciare agli impiegati telefonici ai sensi dell'art. 85 del presente regolamento, sono pure depositate nell'archivio notarile del distretto, a cui i notari appartengono, a cura dell'Amministrazione dei telefoni, decorsi cinque giorni dalla avvenuta trasmissione telefonica.
145. Il deposito delle copie autentiche, che i conservatori delle ipoteche debbono trasmettere all'archivio per le disposizioni della legge 28 giugno 1885, n. 3196 (art. 106, n. 8 della legge) (28), eseguito di anno in anno nel mese di dicembre, nei modi di cui all'art. 109 del presente regolamento. Le stesse norme si osservano per il deposito dei contratti originali di affrancazione, che gli uffici demaniali debbono eseguire, in conformit all'art. 106, n. 9, della legge. Tale deposito avviene nel mese di marzo per gli atti riguardo ai quali il quinquennio dalla stipulazione siasi compiuto nel mese di dicembre precedente. 146. Per il deposito in archivio degli originali e delle copie di atti notarili rogati in paese estero, in conformit all'art. 106, n. 4, della legge, deve redigersi apposito verbale con le norme e nelle forme prescritte per gli atti notarili; e deve osservarsi quant'altro disposto dall'art. 68 del presente regolamento. 147. ...(29). 148. I procuratori del Re ed i procuratori generali del Re, quando abbiano notizia dell'esistenza, per qualsiasi causa, presso persone che non siano legalmente autorizzate a tenerli, di atti o documenti notarili che debbono essere conservati in archivio, o quando loro consti che tali atti e documenti siano stati o siano per essere posti in vendita, devono promuovere la rivendicazione di tali atti e documenti innanzi al competente Tribunale civile, premesse, ove occorra, le cautele che le leggi all'uopo consentono e ferme le eventuali responsabilit civili e penali. Spetta ai conservatori di archivio di denunziare tali casi quando ne vengano a loro cognizione, ed anche se trattisi di atti e documenti non pertinenti al loro archivio. 149. Nel caso di morte, di rimozione, di destituzione o di dispensa di un notaro per infermit od altra causa qualunque che gli impedisca lo esercizio, il pretore del mandamento, non appena abbia apposto i sigilli sopra tutti gli atti, i repertori e le carte relative all'ufficio notarile in conformit al disposto dell'art. 39 della legge, ne informa il presidente del Consiglio notarile ed il conservatore dell'archivio, fissando, almeno cinque giorni prima, il giorno e l'ora per la rimozione dei sigilli e per l'inventario degli atti, dei repertori e delle altre carte del notaro. Non debbono essere inventariate le carte che non hanno attinenza con l'esercizio professionale: debbono essere compresi nell'inventario i testamenti olografi consegnati fiduciariamente al notaro. Deve poi il conservatore, eseguita la ispezione e verificazione prescritta dall'art. 108 della legge, completare e regolarizzare, quando sia possibile, gli atti che si trovino incompleti ed irregolari; riordinare gli atti stessi, i repertori e le altre carte notarili che siano in disordine, e formare gli indici, se i volumi ne siano sprovvisti. Le spese per il completamento e la regolarizzazione degli atti, nonch per il riordinamento degli atti stessi, dei repertori e delle altre carte notarili e per la formazione degli indici, sono a carico del notaro dispensato o rimosso, o dei suoi eredi in caso di morte. Il conservatore dell'archivio potr compensare l'importo di tali spese con le quote di partecipazione . 150. Qualora il conservatore dell'archivio sia assente o legittimamente impedito, potr eseguire tutte le operazioni di cui all'articolo precedente, compreso anche il ritiro ed il deposito degli atti in archivio, l'impiegato di archivio o il notaro che sia delegato a norma dell'art. 112 della stessa legge.
Se nel corso delle operazioni dell'inventario avvenga di dover procedere all'apertura di un testamento, al rilascio di copie, estratti o certificati, od al compimento di qualsiasi altro atto dipendente da quelli del notaro per cui si procede e che non ammette dilazione, pu il conservatore dell'archivio compiere l'atto richiesto. Tale facolt spetta anche all'impiegato di archivio delegato, quando abbia i requisiti di notaro; altrimenti verr incaricato per il compimento dell'atto un notaro esercente. 151. Nel compilare l'inventario ai sensi dell'art. 107 della legge, devono osservarsi le norme seguenti: quanto ai volumi di atti, registri, repertori ed indici, si accerta il loro numero, lo stato generale di essi e il numero progressivo del primo e dell'ultimo atto contenuti in ogni singolo volume: in caso di dubbio della regolare numerazione o di evidente manomissione dei volumi, si accerta anche il numero dei fogli; quanto agli atti sciolti, deve indicarsene il numero complessivo oltre al numero con cui ciascun atto annotato a repertorio. Rinvenendosi testamenti olografi affidati fiduciariamente al notaro, ognuno di essi va chiuso in involucro suggellato e sottoscritto dagli intervenuti all'inventario; e tanto di essi quanto degli altri testamenti i quali si trovino tuttora in fascicoli distinti, ai sensi dell'art. 61 della legge, si deve compilare un elenco a parte, in carta libera, e da non sottoporsi a registrazione firmato in margine dei fogli intermedi ed in fine da tutti gli intervenuti. Nel verbale d'inventario si fa constare del numero complessivo dei testamenti di cui nell'elenco; il quale non va allegato al verbale ma deve essere conservato con i fascicoli distinti predetti. 152. La verificazione, di cui all'art. 108 della legge per gli atti che siano stati gi sottoposti ad ispezione notarile, eseguita dal conservatore e consiste nell'accertare se il loro numero ed il loro stato presente di conservazione rispondano alle risultanze dei verbali delle precedenti ispezioni. In caso di non esatta rispondenza, il conservatore avverte il notaro od i suoi eredi delle irregolarit o mancanze riscontrate, e li invita a ripararvi. Dell'eseguita verificazione, delle sue risultanze, nonch dei provvedimenti eventualmente presi in conseguenza, si fa constare con apposito verbale. Per gli atti, invece, i quali non furono ancora ispezionati, l'ispezione va eseguita nelle forme ed ai fini indicati negli artt. 128 e 129 della legge e nell'art. 149 del presente regolamento. 153. Gli atti originali e i repertori debbono essere custoditi in locali diversi da quelli ove sono custodite le copie e, possibilmente, anche in una sala o in un piano diversi dell'edifizio dell'archivio. I volumi degli atti notarili si dispongono con ordine cronologico, notaro per notaro; e portano sul dorso un'etichetta indicante il numero d'ordine del volume, il nome del notaro e la serie degli anni cui si riferiscono gli atti che ogni volume contiene. Si osserva altrettanto riguardo ai repertori e registri dei protesti cambiari: i volumi dei repertori, degli atti tra vivi e dei registri dei protesti vanno collocati di seguito alla serie dei volumi degli atti di ogni notaro. I fascicoli distinti dei testamenti e i repertori degli atti di ultima volont, le copie dei testamenti, di cui all'art. 66 della legge, l'elenco prescritto dall'art. 151 del presente regolamento e l'indice prescritto dall'art. 72 del regolamento stesso per tutti gli atti di ultima volont sono custoditi in distinti scompartimenti di apposito armadio, di cui il capo dell'archivio tiene la chiave. Ogni scompartimento ha un'etichetta con l'indicazione del nome del notaro che ha ricevuti i testamenti che vi sono conservati. I testamenti pubblici, dopo la morte del testatore e l'avvenuta richiesta degli interessati, e gli altri, dopo la loro apertura e pubblicazione, sono riuniti e poi rilegati, notaro per notaro, in
volume separato, da collocarsi di seguito agli altri volumi di atti del notaro rispettivo. Il numero progressivo di ogni testamento e l'ordine cronologico, con il quale esso deve essere collocato nel volume, sono quelli stabiliti dall'articolo 61 della legge. In luogo del testamento tolto si colloca nel fascicolo una scheda indicante la causa della rimozione, la data dell'atto relativo ed il numero sotto il quale il medesimo fu iscritto nel repertorio dell'archivio. I sigilli notarili depositati in archivio, appena resi inservibili, giusta le disposizioni degli artt. 23 e 40 della legge e 37 del presente regolamento, sono disposti in ordine cronologico in apposito armadio o medagliere, e muniti di un'etichetta, nella quale debbono essere indicati il cognome e nome del notaro, il motivo e la data del deposito. La chiave dell'armadio custodita personalmente dal conservatore. 154. L'indice generale dei notari, di cui all'articolo 114 della legge, deve essere tenuto al corrente con le indicazioni riguardanti ciascun notaro, appena eseguito il deposito degli atti in archivio. L'indice generale delle parti formato a schedario con lo spoglio degli atti, da farsi entro congruo termine dopo avvenuto il deposito degli atti stessi. Oltre a tali indici, l'archivio deve avere anche un indice di tutti gli atti di ultima volont ricevuti dai notari: esso compilato con lo spoglio delle copie repertoriali, che si trasmettono mensilmente dai notari. Nel medesimo deve prendersi anche nota della pubblicazione di detti atti, quando se ne abbia notizia. Tale indice va custodito nello stesso modo prescritto per i testamenti dall'art. 153 del presente regolamento . 155. Seguito il deposito delle copie certificate conformi degli atti notarili, le medesime vanno riunite in fascicoli per ciascun notaro in ordine cronologico, secondo la data del ricevimento dell'atto. Esse saranno, con le norme di cui al precedente articolo, rilegate in volumi, allorch gli atti originali cui si riferiscono verranno ritirati e depositati in archivio. Nello stesso modo si procede a riunire i moduli dei telegrammi, di cui all'art. 71 della legge, e le dichiarazioni per le trasmissioni telefoniche di cui all'art. 144 del presente regolamento. Tali moduli e dichiarazioni sono conservati in buste distinte per ciascun notaro e le buste sono custodite insieme con i volumi delle copie sopra accennate. 156. Le copie degli atti privati, gli originali e le copie degli atti notarili rogati in paese estero, le copie autentiche trasmesse dai conservatori delle ipoteche, i contratti originali di affrancazione stipulati dagli uffici demaniali e le copie di convenzioni stipulate dai segretari comunali o da alti pubblici ufficiali (art. 106, nn. 1, 4, 8, 9 e 10 della legge) sono conservati in scaffali diversi da quelli destinati per gli atti e per le copie notarili, ed in scompartimenti rispettivamente distinti; e vanno riuniti in fascicoli, in ordine progressivo. Tale ordine dato: per le copie degli atti privati, dal numero della registrazione; per gli atti esteri, dal numero di annotazione nel repertorio dell'archivio; per le copie autentiche che trasmettono i conservatori degli uffici delle ipoteche dalla data della loro presentazione ai detti uffici; per i contratti originali di affrancazione e per le copie delle convenzioni stipulate dai segretari comunali ed altri pubblici ufficiali, dalla data di stipulazione. I fascicoli debbono essere cuciti e, a seconda dei casi, rilegati in volumi, a norma dell'art. 153 del presente regolamento, oppure custoditi in apposite cassette.
157. Le copie dei repertori, che i notari debbono trasmettere ogni mese ai sensi dell'art. 65 della legge, vanno raccolte in separati fascicoli, notaro per notaro, dopo avvenuta la disamina di cui all'art. 225 del presente regolamento. Quelle del repertorio degli atti di ultima volont sono conservate nello stesso modo prescritto per i testamenti dall'art. 153 del presente regolamento. 158. E' assolutamente vietato al conservatore ed agli altri impiegati di asportare dall'archivio atti, repertori, registri, copie, sigilli, salvo i casi autorizzati dalle leggi, nei quali il conservatore dell'archivio deve osservare quanto prescritto per i notari dall'art. 66 della legge. Sezione V - Contabilit degli archivi. 159-215. ..(30). 216. ...(31). Sezione VI - Amministrazione, statistica e regolamento interno. 217. Ogni archivio deve tenere: un esemplare della tabella indicata nell'art. 1 del presente regolamento; uno stato riassuntivo degli atti, dei repertori, dei sigilli e delle copie depositate; un registro di corrispondenza; un registro per la ricezione delle copie di testamenti pubblici; il ruolo organico sia del personale proprio, sia di ogni archivio mandamentale o comunale esistente nel distretto. L'esemplare della tabella, debitamente tenuto al corrente, deve essere costantemente esposto, in modo da essere visibile al pubblico. Nello stato riassuntivo di cui sopra sono annotati nella totalit, ma distintamente per notaro, i volumi degli atti notarili, dei repertori delle copie, degli altri atti di diversa specie, i sigilli depositati e quant'altro forma il materiale archivistico. Ogni scaffale o armadio, in cui sono conservati i volumi e le carte, va distinto, ai fini dell'art. 114, capoverso, della legge, con un numero progressivo; ogni scompartimento dello stesso scaffale o dello stesso armadio contrassegnato, con una lettera alfabetica e porta una etichetta esterna con l'indicazione della natura delle carte conservate e dell'anno cui le medesime si riferiscono. In detto stato riassuntivo deve anche farsi speciale menzione dell'armadio ove sono custoditi i fascicoli dei testamenti ed i repertori degli atti di ultima volont, e dell'armadio o medagliere ove sono custoditi i sigilli dei notari cessati dall'esercizio. Tale stato riassuntivo deve essere tenuto sempre al corrente. Nel registro di corrispondenza deve indicarsi il numero generale d'ordine, quello di richiamo, la data di invio, di arrivo, il nome del mittente, la data e il numero della lettera, il nome del destinatario, l'oggetto della corrispondenza. Vi si deve poi prendere nota speciale del provvedimento con cui l'affare fu definito. Nel registro per la ricezione delle copie dei testamenti pubblici si annota il numero d'ordine e la data di arrivo in archivio; vi si debbono inoltre riprodurre tutte le indicazioni scritte sulla busta, giusta quanto prescrive l'art. 79 del presente regolamento. Questo registro deve essere conservato con i fascicoli dei testamenti. Nel ruolo organico del personale sono indicati per ciascun impiegato il grado, il cognome, il nome e la paternit, la data e il luogo di nascita, la data della nomina o della promozione di classe e quella di assunzione in servizio, l'ammontare dello stipendio con gli eventuali relativi sessenni e, per i conservatori, l'ammontare della cauzione e come la medesima prestata.
Nello stesso modo tenuto il ruolo organico per ogni archivio notarile mandamentale o comunale. 218. Il capo dell'archivio, nell'assumere le sue funzioni, deve procedere alla ricognizione dello stato di Cassa in riscontro ai registri contabili e, in via sommaria, dello stato di consistenza dell'archivio, in contraddittorio del funzionario che cessa o del suo legale rappresentante, e con l'assistenza del procuratore del Re o del pretore dal medesimo delegato. Delle operazioni anzidette si redige apposito verbale, sottoscritto da tutti gli intervenuti, in quattro esemplari: dei quali uno conservato nell'archivio, un altro trasmesso al Ministero di grazia e giustizia, e gli altri due sono trattenuti dagli interessati. 219. Il registro delle richieste formato nei suoi fogli da una matrice e da tre contromatrici. La matrice e l'ultima contromatrice servono per indicare il nome, il cognome e il domicilio del richiedente, la data della richiesta, la natura, la data ed il numero di repertorio dell'atto richiesto, l'importo della somma anticipata e l'ammontare definitivo dei diritti liquidati e riscossi dall'archivio. Esse debbono essere sottoscritte dal conservatore, il quale indicher nella matrice anche il numero sotto cui fu annotata l'operazione nel bollettario. Le due contromatrici intermedie, sulle quali vanno indicati soltanto il cognome e il nome del richiedente e l'oggetto e la data della richiesta, servono per essere collocate, l'una nello scaffale, al posto donde il volume stato rimosso, l'altra nel volume al posto dell'atto richiesto: anche esse sono firmate dal conservatore . 220 ...(32). 221. Il conservatore deve tenere un registro per annotare i diritti e le tasse spettanti all'archivio relativamente ad atti compiuti in applicazione delle leggi sul gratuito patrocinio. Egli ha diritto di conoscere il numero d'ordine sotto il quale l'affare, cui si riferisce la richiesta che ha dato luogo all'atto, trovasi iscritto nei registri dell'autorit giudiziaria. Nel registro, di cui nel presente articolo, s'indicano in ordine progressivo il numero del registro cronologico, di cui all'art. 112 della legge, il numero d'ordine specificato nel capoverso precedente, la persona nel cui interesse l'atto stato fatto, la natura e la data dell'atto, l'autorit richiedente, la data della richiesta l'importo da ricuperare, la somma effettivamente ricuperata, la data ed il numero della bolletta di riscossione. Il conservatore deve informarsi entro congrui periodi se l'affare fu definito o se dette luogo al rimborso delle spese; e, in caso affermativo, domandare che sia rimessa all'archivio la somma allo stesso dovuta. Nella colonna osservazioni si deve tenere nota delle pratiche che il conservatore abbia in tali sensi eseguite. Nello stesso registro si annotano pure tutti gli altri atti eseguiti altrimenti a debito ed in genere tutte le tasse e diritti eventualmente ricuperabili. Vi si prende anche nota, ai fini degli artt. 10 e 11 della tariffa annessa alla legge, dei testamenti pubblicati dall'archivio o dai notari, non appena, per questi ultimi testamenti, se ne abbia notizia mediante lo spoglio delle copie dei repertori, le quali debbono dai notari essere trasmesse ogni mese all'archivio ai sensi dell'articolo 65 della legge. 222. Qualora il conservatore proceda nel proprio ufficio all'apertura o alla pubblicazione di un testamento depositato in archivio, deve prendere nota dell'avvenuta operazione, oltrech sul
repertorio speciale prescritto dalle leggi sulle tasse di registro per i capi di tutte le Amministrazioni pubbliche, anche sui repertori del notaro che aveva in deposito il testamento. Nel repertorio degli atti tra vivi l'annotazione va fatta di seguito all'ultimo annotamento, continuando la numerazione del repertorio stesso e riportando tanto il numero che il testamento aveva nel repertorio del notaro per gli atti di ultima volont, quanto l'altro sotto il quale l'operazione stata annotata nel repertorio dell'archivio. Nel repertorio degli atti di ultima volont devono indicarsi il numero dell'annotamento sul repertorio dell'archivio ed il numero dell'annotamento sul repertorio del notaro per gli atti tra vivi. Uguali richiami saranno fatti sull'elenco speciale di cui all'art. 151 del presente regolamento. 223. Le disposizioni relative alla forma degli atti notarili debbono essere osservate anche dai conservatori d'archivio in quanto compiono funzioni di notaro. 224. I certificati negativi, che il conservatore pu rilasciare, a norma dell'art. 112 della legge, debbono contenere la formula Non si trova, esclusa sempre la dichiarazione di non esistenza. 225. Quando nella disamina delle copie degli annotamenti fatti a repertorio, il conservatore venga a rilevare delle inesattezze nell'applicazione o nella misura delle tasse d'archivio, procede alle necessarie rettificazioni mediante nota speciale da redigersi in due esemplari: dei quali uno deve rimanere allegato alle rispettive copie di annotamenti e l'altro comunicato al notaro con invito a regolarizzare le partite. Quando il conservatore abbia fondato sospetto di mancata annotazione di qualche atto o convenzione, ovvero di infedele indicazione o del valore del relativo oggetto o dell'ammontare dell'onorario percetto dal notaro pu assumere tutte le informazioni che ravvisi opportune; e pu pure chiedere schiarimenti al ricevitore del registro ed anche farsi presentare dal notaro i repertori e gli originali degli atti. 226. La denunzia delle contravvenzioni, di cui all'art. 110 della legge, fatta dal conservatore con nota di ufficio, e non pi tardi di dieci giorni dalla constatazione (33). 227. Gli archivi devono essere provvisti di due sigilli, l'uno ad umido e l'altro a secco, del diametro di trentacinque millimetri, e portanti nel mezzo lo stemma nazionale, ed intorno la leggenda: Archivio notarile distrettuale o sussidiario di ... (il nome della citt ove ha sede l'archivio). 228-229 ...(34). 230. Ogni archivio ha un regolamento interno che deve contenere le norme relative all'osservanza dell'orario di ufficio e alla distribuzione dei servizi. Tale regolamento compilato dal conservatore e deve essere approvato dal Ministro di grazia e giustizia; occorrendo apportarvi variazioni, si segue la medesima procedura. La distribuzione dei servizi stabilita con il regolamento interno e l'osservanza del medesimo rimangono sotto la personale e diretta responsabilit del conservatore.
Capo II - Degli archivi notarili mandamentali e comunali. 231. Per istituire un archivio notarile mandamentale, nei Comuni sede di pretura, ai sensi dell'art. 118 della legge, occorre la domanda dei Comuni che rappresentano la maggioranza della popolazione del mandamento. La domanda per la istituzione pu farsi in qualunque tempo. Le spese vanno ripartite fra tutti i Comuni del mandamento, compresi anche i dissenzienti, in ragione della rispettiva popolazione. 232. I Comuni interessati debbono con le forme di legge deliberare in ordine alle spese occorrenti per l'impianto dell'archivio, per lo stipendio del conservatore, per il locale che dovr servire di sede all'archivio stesso e per quant'altro sia necessario al regolare funzionamento dell'ufficio. Il locale deve rispondere, possibilmente, alle condizioni indicate nell'art. 110 del presente regolamento. Copia delle deliberazioni dei Consigli comunali trasmessa con la domanda di istituzione al conservatore d'archivio notarile distrettuale. Egli, entro un mese, esprime il suo parere in ordine alla convenienza della istituzione, e trasmette le carte al procuratore del Re, il quale invia sollecitamente gli atti al procuratore generale, esprimendo il proprio parere. Il procuratore generale, esaminati gli atti e compiute le altre indagini che ritenga del caso, li trasmette al Ministero di grazia e giustizia col proprio avviso. Il Ministro, in caso di accoglimento della domanda promuove il decreto Reale, con cui si istituisce l'archivio mandamentale. 233. Quando si renda vacante il posto di conservatore dell'archivio mandamentale, il sindaco del Comune capoluogo del mandamento deve, nel termine di tre giorni, darne notizia al conservatore dell'archivio distrettuale, il quale ne informa prontamente il procuratore del Re. Il procuratore del Re ne da comunicazione, entro i successivi cinque giorni, al Ministero di grazia e giustizia, il quale provvede per la reggenza dell'archivio e per la pubblicazione del concorso, ai sensi dell'art. 118 del presente regolamento. Nel bando dovr essere indicato lo stipendio annuo e l'ammontare della cauzione, stabilito nelle forme di cui agli artt. 121 e 122 della legge. Gli aspiranti debbono presentare, a corredo della domanda per il concorso, i documenti indicati nell'art. 119 del presente regolamento, nonch i documenti comprovanti i requisiti stabiliti dall'art. 119 della legge, nelle forme indicate dall'art. 120 del regolamento stesso (35). 234 ...(36). 235 ...(37). Per la consegna dell'ufficio si osservano le norme stabilite nell'art. 218 del regolamento stesso. 236 ...(37). 237. Ogni archivio notarile mandamentale ha l'orario d'ufficio, che viene stabilito dal conservatore dell'archivio notarile distrettuale, sulla proposta del conservatore dell'archivio mandamentale. Nei casi di dissenso, decide il procuratore del Re.
La tabella, che indica l'orario d'ufficio, dev'essere tenuta esposta nei modi indicati dall'articolo 112 del presente regolamento. 238. Ogni archivio notarile mandamentale deve tenere: 1 un bollettario a madre e figlia; 2 ...(38); 3 un registro dei partecipanti. Tali registri, prima di essere posti in uso, debbono essere numerati nei loro fogli e vidimati dal pretore del mandamento. Nella prima pagina dei detti registri dev'essere dichiarato il numero dei fogli che li compongono; ed a questa dichiarazione il pretore deve apporre la data, la firma e l'impronta del sigillo del proprio ufficio. Ogni archivio deve inoltre essere provvisto, in conformit di quanto disposto dall'art. 227 del presente regolamento, di due sigilli con la leggenda: Archivio notarile mandamentale di. . .. (il nome del Comune capoluogo del mandamento). 239. Per il deposito delle copie certificate conformi, di cui all'art. 118 della legge, sono applicabili le disposizioni contenute negli artt. 142 e 143 del presente regolamento. Seguito il deposito, le copie sono riunite in fascicoli per ciascun notaro, in ordine cronologico, secondo la data di ricevimento dell'atto e vengono custodite in apposite buste. Al cessare dall'esercizio del rispettivo notaro, si rilegheranno in volumi, osservando il disposto dell'art. 153 del presente regolamento, secondo le istruzioni che verranno impartite di volta in volta dal conservatore dell'archivio notarile distrettuale. Il conservatore deve custodire in ordine gli atti e redigerne l'inventario, alla presenza di un impiegato dell'archivio distrettuale delegato dal conservatore. Detto inventario deve essere compilato in doppio esemplare: da trasmettersi l'uno all'archivio notarile distrettuale, e l'altro da conservarsi nello stesso archivio mandamentale. Nel caso d'inadempimento, il Ministero di grazia e giustizia stabilisce un termine perentorio, trascorso il quale saranno posti in ordine ed inventariati a cura del Ministero stesso, e sempre a spesa dei Comuni cui spetta, gli atti che fossero da ordinare od inventariare. 240 ...(39). 241. Le norme per la riscossione dei proventi, il pagamento delle spese e quanto altro riflette l'amministrazione finanziaria degli archivi notarili mandamentali, sono stabilite dai Comuni interessati, salva la vigilanza spettante al conservatore dell'archivio distrettuale, ai sensi del seguente art. 242. Le spese, compreso lo stipendio del conservatore, debbono anticiparsi dal Comune in cui ha sede l'archivio, salvo il regresso verso chi di ragione. A tale uopo il conservatore dell'archivio deve rivolgersi, in tempo utile, al sindaco del detto Comune per il relativo pagamento. 242. Agli effetti dell'art. 126 della legge, spetta ai conservatori degli archivi notarili distrettuali la vigilanza sui conti annuali degli archivi notarili mandamentali. ...(40).
243. Il conservatore dell'archivio notarile distrettuale veglia al regolare andamento del servizio negli archivi notarili mandamentali e pu impartire ai conservatori degli archivi stessi tutte quelle istruzioni che creda convenienti. Pu inoltre proporre le opportune ispezioni ai sensi dell'art. 127 della legge. Qualora il conservatore dell'archivio notarile mandamentale non osservi le ricevute istruzioni, il conservatore dell'archivio distrettuale ne informa il procuratore del Re per i necessari provvedimenti. 244 ...(39). 245. Oltre le disposizioni particolarmente richiamate nel presente capo, anche le altre contenute nel capo 1 di questo titolo si estendono agli archivi notarili mandamentali ed ai conservatori dei medesimi, sempre che siano applicabili. Ai conservatori degli archivi mandamentali si applicano le disposizioni della legge sullo stato giuridico degl'impiegati civili, in quanto riguardano la disponibilit, l'aspettativa, i congedi, le dimissioni, la dispensa dal servizio, la riammissione in servizio e le punizioni disciplinari. 246. Qualora la maggioranza dei Comuni componenti il mandamento, tenuta presente la loro rispettiva popolazione, deliberi la soppressione dell'archivio mandamentale, questo pu essere conservato come archivio comunale, purch gi abbia esistito come tale a norma dei preesistenti ordinamenti, vi siano ancora depositati atti originali antichi, ed il Comune ove il detto archivio posto ne faccia domanda al Ministero di grazia e giustizia, obbligandosi di sostenere interamente le spese di manutenzione e di custodia. Pervenute le copie delle deliberazioni, che il Consiglio comunale deve in proposito prendere con le forme di legge, il Ministro, uditi il parere del conservatore dell'archivio notarile distrettuale e quello del procuratore del Re, promuove il relativo decreto Reale. 247. Il conservatore dell'archivio comunale nominato con decreto del Ministro di grazia e giustizia, su proposta del Consiglio del Comune in cui ha sede l'archivio e sentito il conservatore dell'archivio notarile del distretto, tra i notari residenti nel Comune, o fra le persone aventi i requisiti per la nomina a notaro. Pu essere nominato conservatore dell'archivio comunale anche il segretario del Comune sede dell'archivio. Sono estese agli archivi notarili comunali, in quanto siano applicabili, le disposizioni contenute negli artt. 237, 239, 243 e 244 del presente regolamento. Tali archivi appongono agli atti che rilasciano il sigillo del Comune. 248. Qualora sia soppresso il mandamento, soppresso altres l'archivio mandamentale. Il decreto Reale che ordina la soppressione dell'archivio indica se gli atti e i documenti debbano passare in deposito nell'archivio notarile del mandamento a cui quello soppresso fu aggregato, oppure nell'archivio notarile del distretto. Si procede pure alla soppressione di un archivio notarile mandamentale o comunale in seguito alla domanda dei Comuni interessati, o per grave persistente trascuranza nella custodia e manutenzione degli atti e delle carte: in tal caso gli atti e i documenti vanno trasportati nell'archivio notarile del distretto, a spese del Comune in cui aveva sede l'archivio soppresso, salvo al Comune medesimo il regresso verso chi di ragione.
TITOLO VI Della vigilanza sui notari, sui Consigli e sugli archivi; delle Ispezioni; delle pene disciplinari e dei procedimenti per l'applicazione delle medesime Capo I - Della vigilanza e delle ispezioni. 249. L'alta vigilanza che, ai termini dell'articolo 127 della legge, il Ministro di grazia e giustizia, i procuratori generali presso le Corti o sezioni di Corte di appello, ed i procuratori del Re esercitano nei limiti delle rispettive giurisdizioni sui notari, Consigli ed archivi notarili, include la facolt di ordinare, o promuovere, secondo le diverse loro competenze, visite ed ispezioni tanto agli archivi, quanto agli uffici dei notari e dei Consigli notarili. Le stesse autorit possono anche prendere o promuovere quelle determinazioni, che credano pi convenienti ed efficaci per il buon andamento dei detti Consigli, archivi od uffici. 250.Non sono soggetti alle ispezioni gli atti di ultima volont durante la vita del testatore. Tale divieto non si estende ai repertori degli atti su indicati, n all'atto di deposito del testamento segreto. Le ispezioni periodiche agli atti, ai repertori ed ai registri dei notari debbono compiersi entro il primo semestre dell'anno, riguardano di regola gli atti del biennio immediatamente precedente e sono limitate anno per anno agli atti, repertori e registri della met dei notari di ogni distretto. Nella prima quindicina di dicembre il presidente del Consiglio notarile, d'accordo con il conservatore dell'archivio, stabilisce quali siano i notari che nel 1 semestre dell'anno successivo debbono presentare gli atti, repertori e registri per la ispezione, assegnando all'uopo un termine a ciascun notaro. Qualora il presidente del Consiglio notarile non creda di eseguire personalmente la ispezione, deve delegare un consigliere, informandone il Ministero di grazia e giustizia non pi tardi del 15 dicembre di ogni anno. La delega non pu essere fatta di regola che ad un solo consigliere. La facolt di delega non ammessa per il conservatore. 251. Il notaro, che nel termine prefissogli non adempia all'obbligo della presentazione degli atti, repertori e registri per la ispezione, deve essere denunziato a cura del presidente del Consiglio notarile, al procuratore del Re per il provvedimento della sospensione, ai sensi dell'art. 128, primo capoverso della legge. I notari possono esigere ricevuta degli atti da loro presentati alla ispezione, producendo una doppia nota in carta libera nella quale indicheranno il numero progressivo, la data e la natura di ogni atto e specificheranno i repertori ed i registri esibiti. Eseguito il riscontro, il segretario del Consiglio notarile o chi ne fa le veci e, nel caso previsto dall'art. 140 del presente regolamento, il conservatore dell'archivio sussidiario restituiscono al notaro una delle due note, la quale deve contenere in calce il certificato dell'avvenuta presentazione. 252. Non appena presentati gli atti, i repertori ed i registri, si procede alla loro verifica, che eseguita con perfetta parit di attribuzioni dal presidente del Consiglio notarile e dal conservatore dell'archivio. Ove per qualche rilievo non vi fosse accordo tra i due ufficiali ispezionanti, debbono farsi risultare succintamente dal verbale le ragioni del dissenso. Le ispezioni agli atti ed ai registri dei protesti cambiari debbono essere fatte con la scorta dei repertori e delle copie degli annotamenti mensili.
253. Il conservatore dell'archivio notarile o chi ne fa le veci redige il verbale di ogni ispezione in doppio esemplare, indicando: l'anno, il mese ed il giorno; il nome e il cognome, la qualit, il domicilio o la residenza degli ufficiali che procedono alla ispezione; il nome, il cognome e la residenza del notaro; il numero degli atti, dei repertori e dei registri verificati; le contravvenzioni rilevate; e, succintamente, le osservazioni fatte nel corso delle operazioni e le eventuali deduzioni del notaro. Il verbale sottoscritto dal notaro e dagli ufficiali anzidetti. Ove il notaro rifiuti di sottoscrivere, se ne fa menzione, indicando il motivo del rifiuto. Uno degli esemplari del verbale depositato nell'archivio notarile, l'altro trasmesso immediatamente al procuratore del Re per gli effetti di cui all'articolo seguente. Copia del verbale d'ispezione deve essere depositata nell'ufficio del Consiglio notarile. 254. Il procuratore del Re, esaminati i verbali delle ispezioni e promossi i provvedimenti disciplinari per le eventuali contravvenzioni rilevate trasmette al procuratore generale, non pi tardi del 31 luglio di ogni anno, una relazione sull'andamento generale del servizio notarile nel distretto; ed il procuratore generale, a sua volta, con rapporto particolareggiato informa il Ministro di grazia e giustizia dell'esito delle operazioni in tutti i distretti notarili compresi nella giurisdizione della Corte di appello. Tale rapporto dovr essere trasmesso non oltre il 31 agosto di ogni anno. 255 ...(41). 256 ...(42). 257. Il verbale relativo alle ispezioni di cui al precedente articolo compilato in doppio esemplare e deve contenere le indicazioni prescritte dall'art. 253 del regolamento. Inoltre per ogni giro d'ispezione periodica deve essere redatta, ove sia necessaria, una relazione. Gli ispettori superiori, completata la verificazione, trasmettono al Ministero di grazia e giustizia uno degli esemplari del verbale, e depositano nell'archivio notarile del distretto l'altro esemplare. A cura poi del conservatore se ne faranno immediatamente due copie, da trasmettere l'una al procuratore del Re, per gli effetti di cui all'art. 254 del regolamento stesso, e l'altra al presidente del Consiglio notarile. 258. Le ispezioni periodiche agli archivi notarili debbono eseguirsi in modo che entro ogni biennio sia compiuta una ispezione generale a tutti i detti archivi. Esse debbono constatare se i diversi servizi procedano secondo le leggi, i regolamenti e le istruzioni emanate dalle competenti autorit, e se coloro che vi sono addetti vi attendano con la dovuta regolarit e diligenza. Pu l'ispettore proporre gli opportuni provvedimenti diretti a riparare e prevenire deficienze. Quando sia assolutamente necessario, pu anche, sotto la propria responsabilit prendere i provvedimenti di carattere urgente, riferendone al Ministero di grazia e giustizia.
Nelle ispezioni si deve specialmente esaminare se sono debitamente custoditi gli atti, i repertori, i sigilli e tutti i documenti che sono depositati e conservati negli archivi; se i locali rispondono ai requisiti indicati nell'art. 110 del presente regolamento, ed alle esigenze speciali dell'archivio, e se sono tenuti con le dovute cautele; se procedono regolarmente il servizio di cassa, la riscossione dei proventi ed il pagamento delle spese; se funzionano secondo le norme prescritte il servizio di revisione degli atti ed il rilascio delle copie, certificati ed estratti; se sono regolarmente tenuti gli indici degli atti, i bollettari e i registri tutti prescritti dalle leggi e dai regolamenti. 259. L'ispettore superiore deve per ogni singola ispezione di archivio notarile redigere un verbale firmato da lui e dal capo dell'archivio ispezionato, facendo constare succintamente i rilievi accertati, le istruzioni date e i provvedimenti presi nei casi d'urgenza. Il verbale d'ispezione compilato in due originali: dei quali uno trasmesso sollecitamente al Ministero di grazia e giustizia; e l'altro consegnato allo stesso capo dell'archivio ispezionato, facendosi tale consegna risultare dal verbale stesso. Le deduzioni che il capo dell'archivio creda di fare in ordine ai rilievi dell'ispettore debbono essere scritte a parte, ed in due copie da allegarsi una per ogni esemplare del verbale d'ispezione. Per ogni ispezione, cos periodica come straordinaria, l'ispettore deve redigere inoltre una relazione al Ministero di grazia e giustizia con le eventuali proposte. Nel caso che siano state rilevate irregolarit per cui si debba iniziare procedimento penale, l'ispettore le denuncia senza indugio al competente procuratore del Re. 260. Le somme occorrenti per le spese contemplate nell'art. 134 della legge sono prelevate, in seguito ad apposito decreto del Ministro di grazia e giustizia, dal conto corrente indicato nell'art. 181 del presente regolamento. Esse vengono versate direttamente dalla Cassa dei depositi e prestiti al tesoro per la iscrizione nella parte ordinaria del bilancio delle entrate, sotto apposito capitolo portante l'intestazione: somme prelevate dal conto corrente con la Cassa dei depositi e prestiti, costituito con i sopravanzi degli archivi notarili del Regno (legge 16 febbraio 1913, n. 89, art. 104). Le somme versate al predetto capitolo di entrata sono, con decreto del Ministro del tesoro, imputate nei capitoli iscritti nel bilancio del Ministero di grazia e giustizia per il pagamento delle spese previste dall'art. 134 della legge. Capo II - Delle pene disciplinari. 261. Sono punite con l'ammenda di lire 40, estensibile fino a lire 80 in caso di recidiva, le contravvenzioni alle disposizioni degli artt. 24, 56, 69, 72, 74, 1 e 6 comma, del presente regolamento. Sono punite con l'ammenda da lire 40 a lire 80, estensibile fino a lire 240 in caso di recidiva, le contravvenzioni alle disposizioni degli artt. 48, 70, 13, 2 comma, 77, 78, 1, 2, 3 ed ultimo comma, 84 ultimo comma, 91, 1 comma, 226 del presente regolamento. Sono punite con l'ammenda da lire 40 a lire 200 estensibile fino a lire 400 in caso di recidiva, le contravvenzioni alle disposizioni degli artt. 37, ultimo comma, e 128, 2 comma, del presente regolamento. Sono punite con l'ammenda di lire 400 le contravvenzioni alle disposizioni degli artt. 158, 176, 191, 1 comma, 210, 1 comma, 211, 1 comma, e 213 del presente regolamento .
262. Salva la speciale competenza attribuita dalla legge e dal regolamento al Consiglio notarile per quanto riguarda l'applicazione delle pene dell'avvertimento e della censura, tutte le altre pene comminate dalla legge e dal regolamento stesso sono applicate dal tribunale civile in Camera di Consiglio. 263. Il notaro inabilitato nei casi contemplati dagli artt. 139 e 140 della legge pu chiedere di essere riammesso all'esercizio delle sue funzioni, quando siano cessati i motivi della inabilitazione. La domanda deve essere diretta al presidente del Tribunale civile del distretto, a cui appartiene il notaro, e corredata dei necessari documenti; il Tribunale delibera, previo parere del Consiglio notarile e udito il pubblico ministero. 264. Le disposizioni disciplinari riguardanti i conservatori degli archivi distrettuali sono comuni ai conservatori degli archivi notarili mandamentali e comunali, in quanto siano applicabili. Capo III - Dell'applicazione delle pene disciplinari e della riabilitazione . 265. Qualora gli abusi e le mancanze del notaro siano tali da dar luogo all'applicazione di pene superiori a quelle dell'avvertimento e della censura, il presidente del Consiglio notarile ne d immediatamente notizia al pubblico ministero, agli effetti dell'art. 152 della legge. 266. Se il giudizio disciplinare davanti al Consiglio promosso d'ufficio dal presidente del Consiglio stesso, ne fatta menzione nel verbale dell'adunanza. Se il giudizio promosso dalla parte, la denunzia deve essere sottoscritta dalla parte stessa o da un procuratore speciale. Il pubblico ministero che intenda di promuovere il giudizio, rimette al presidente del Consiglio notarile la richiesta motivata coi documenti relativi; e il presidente ne d ricevuta per lettera raccomandata. 267. Il presidente del Consiglio notarile, accertati sommariamente e mediante le informazioni che stimi opportune i fatti addebitati ne riferisce nella prima riunione successiva alla denunzia al Consiglio notarile, che decide se vi sia luogo a giudizio disciplinare. Le autorit pubbliche debbono nei limiti della rispettiva competenza, fornire al presidente del Consiglio le informazioni che fossero richieste. Qualora il Consiglio decida che si debba procedere a giudizio, il presidente ne d avviso al notaro con lettera raccomandata contenente l'indicazione precisa dell'addebito. Il notaro pu presentare al Consiglio, con memoria scritta e personalmente, nel giorno che gli sia fissato, a norma dell'art. 148 capoverso della legge, le sue giustificazioni. Dopo di che, il Consiglio delibera: copia del provvedimento consiliare notificata al notaro ed al procuratore del Re a mezzo di lettera raccomandata. 268. Il ricorso col quale l'incolpato impugna il provvedimento deve essere presentato alla cancelleria del Tribunale civile nel termine di cui all'art. 149, capoverso, della legge. Il presidente del Tribunale, dopo aver richiamato dal Consiglio notarile i documenti relativi al giudizio, ordina con suo decreto la comunicazione del ricorso al pubblico ministero e nomina un giudice per riferirne al Tribunale in Camera di Consiglio nel giorno stabilito col decreto stesso.
269. Se il provvedimento del Consiglio notarile impugnato dal pubblico ministero il ricorso depositato nella cancelleria del Tribunale civile nel termine di cui all'art. 149, capoverso, della legge. Il presidente del Tribunale, dopo aver richiamati documenti relativi al giudizio e chiesto al Consiglio quelle maggiori informazioni che gli occorressero, nomina un giudice per riferirne in Camera di Consiglio nel giorno stabilito nel decreto. Copia del ricorso e del decreto notificata, per mezzo di ufficiale giudiziario, all'incolpato almeno dieci giorni prima di quello fissato per la comparizione. 270. Divenuta definitiva la sentenza di cui all'art. 149, capoverso, della legge, il cancelliere ne trasmette copia al presidente del Consiglio notarile per l'esecuzione. 271. La pena dell'avvertimento data al notaro dal presidente del Consiglio notarile personalmente o per mezzo di lettera raccomandata. La pena della censura applicata dal presidente del Consiglio notarile in una delle adunanze del Consiglio. A tal uopo dato al notaro, per lettera raccomandata, avviso di presentarsi avanti al Consiglio notarile nel giorno e nell'ora indicati nella lettera stessa, e, nel caso di non comparizione, l'avviso a lui notificato a mezzo dell'ufficiale giudiziario della pretura del mandamento nella cui giurisdizione risiede. Il notaro deve presentarsi personalmente, e della censura a lui inflitta si redige verbale. 272. Nel caso in cui l'avvertimento e la censura debbano essere applicati con decreto del presidente del Tribunale civile, a norma dell'articolo 150 della legge, sono da osservarsi, in quanto siano applicabili, le disposizioni dei precedenti articoli. 273. La notificazione degli atti indicati negli artt. 152, capoverso 1, e 155, capoverso 2, della legge, fatta per lettera raccomandata, e, nel caso di non comparizione, rinnovata a mezzo dell'ufficiale giudiziario della pretura del mandamento nella cui giurisdizione risiede il notaro. La notificazione delle sentenze del Tribunale e della Corte d'appello deve essere fatta sempre a mezzo di ufficiale giudiziario. 274. I provvedimenti indicati nell'art. 158, capoverso 4, della legge, debbono essere comunicati in copia al Ministero di grazia e giustizia non pi tardi di 10 giorni dopo quello in cui furono pronunziati. 275. Non pu mai essere riabilitato all'esercizio il notaro che abbia riportato condanna anche per uno solo dei reati indicati nell'ultimo capoverso dell'art. 159 della legge. Disposizioni finali e transitorie . 276. Per effetto del disposto degli artt. 1, numero 5, e 162 della legge cessa dal 1 luglio 1913 la speciale facolt, attribuita dai preesistenti ordinamenti ai notari certificatori; i quali per conservano il titolo e possono chiedere lo svincolo della cauzione speciale da essi prestata. Lo svincolo pronunziato a norma degli ordinamenti anzidetti.
277. La disposizione dell'art. 170 della legge applicabile anche nel caso che il notaro voglia sostituire un modo di cauzione ad un altro. La nuova cauzione deve essere tuttavia dichiarata idonea nelle forme prescritte dalla vigente legge. 278. Nelle deliberazioni dei Consigli notarili non si pu fare uso di una lingua diversa dalla italiana. 279. Le disposizioni della legge e del regolamento che riguardano la pratica notarile debbono osservarsi, in quanto siano applicabili, anche da coloro i quali abbiano iniziato la pratica sotto l'impero della legge anteriore. 280-287 ...(43). 288. Con decreto del Ministero di grazia e giustizia, registrato alla Corte dei conti, si approveranno le istruzioni per la esecuzione del presente regolamento e i moduli dei repertori, dei registri e delle scritture contabili per i notari, Consigli ed archivi notarili. Le variazioni a tali istruzioni saranno anch'esse approvate con la stessa procedura. 289. Nei casi non preveduti dal presente regolamento, e salvo il giudizio del Ministro di grazia e giustizia, sono osservate le norme della legge e del regolamento di contabilit generale dello Stato. 290 ...(43). 291. La infermit o debolezza di mente degli impiegati di archivio prevista dall'art. 177 della legge, deve essere accertata per mezzo di visita eseguita da uno o pi medici all'uopo delegati dal Ministero di grazia e giustizia. La inettitudine ad adempiere convenientemente ai doveri del proprio ufficio e l'abituale negligenza nell'adempimento dei medesimi debbono risultare da apposite relazioni del capo dell'archivio, o del procuratore del Re o del procuratore generale. Le risultanze delle perizie mediche e delle relazioni informative sono comunicate per iscritto agli interessati o a chi ne abbia la legale rappresentanza, con invito a presentare nel termine di giorni 30 le osservazioni o giustificazioni che credano. La Commissione di cui all'art. 98 della legge, esaminate le perizie, le relazioni informative e le osservazioni o giustificazioni degli interessati, concreta le proprie proposte. Nel caso che la proposta sia per l'esonero dal servizio, ne d per iscritto comunicazione all'impiegato, od a chi ne abbia la legale rappresentanza, con invito a presentare, ove lo creda, nel termine di dieci giorni le contro deduzioni: deve anche sentire personalmente l'impiegato od il rappresentante, quando essi lo richiedano. Dopo di che emette il parere da presentare al Ministro di grazia e giustizia.
Disposizioni riguardanti la tariffa annessa alla legge sull'ordinamento del notariato e degli archivi notarili. 292-306 ...(44) (1) Pubblicato nella Gazz. Uff. 11 gennaio 1915, n. 7. (2) L'esame di idoneit presso la Corte di appello stato sostituito dall'esame di concorso, circa il quale vedi le seguenti leggi: la L. 6 agosto 1926, n. ; il R.D. 14 novembre 1926, n. 1953; il R.D. 22 dicembre 1932, n. 1728 ; la L.22 gennaio 1934, n. 64 (3) I concorsi per il trasferimento dei notai in esercizio sono disciplinati da: L. 6 agosto 1926, n. 1365; R.D. 14 novembre 1926, n. 1953 ; R.D. 22 dicembre 1932, n. 1728. (4) Vedi ora la L. 1 dicembre 1956, n. 1426 (5) Non pi prevista (6)Non pi in vigore in quanto si riferiva al R.D. 25 settembre 1874, n. 2132 sulle concessioni governative ormai abrogato. (7) Abrogato dall'art. 61, R.D. 23 ottobre 1924, n. 1737. (8) La L. 14 aprile 1957, n. 251, riguarda la Redazione a macchina di atti pubblici. (9) Ora art. 745 c.p.c. 1942. (10) L'indice non occorre pi in quanto soppresso dall'art. 21, R.D.L. 23 ottobre 1924, n. 1737 (11) Articolo abrogato dall'art. 61, R.D.L. 23 ottobre 1924, n. 1737. (12) Implicitamente abrogato. Riguardava il registro dei protesti cambiari contemplato dall'art. 306, dell'abrogato codice di commercio. La legge cambiaria in vigore prescrive, all'art. 73, che i protesti debbano essere annotati nel repertorio generale. Vedi anche gli artt. 1 e 3, R.D. 27 ottobre 1937, n. 1875. (13) Vedi nota (11). (14) Adesso art. 620, c.c. 1942. (15) Il primo comma primo abrogato dall'art. 61, R.D.L. 23 ottobre 1924, n. 1737. (16) Deve intendersi art. 2716, c.c. 1942. (17) Deve intendersi, art. 2703, c.c. 1942. (18) Comma abrogato dall'art. 1, L. 20 gennaio 1994, n. 49 (Gazz. Uff. 25 gennaio 1994, n. 19), entrata in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione. (19) Vedi inoltre il R.D.L. 23 ottobre 1924, n. 1737; il R.D. 27 ottobre 1937, n. 1876, la L. 17 maggio 1952, n. 629 (20) Abrogato dall'art. 61, R.D.L. 23 ottobre 1924 n.1737. 132. (21) Articolo non pi in vigore; vedi l'art 61, R.D.L. 23 ottobre 1924, n. 1737. (22) Abrogati dall'art. 61, R.D.L. 23 ottobre 1924, n.1737. (23) Comma abrogato dall'art. 61, R.D.L. 23 ottobre 1924, n. 1737. (24) Comma cos sostituito dall'art. 3, R.D. 25 aprile 1932, n. 477. (25) Compenso soppresso dall'art. 24, R.D. 31 dicembre 1933, n. 3138. (26) Norme implicitamente soppresse dall'art. 61, R.D.L. 23 ottobre 1924, n. 1737. (27) Ora, decennio (art. 18, D.Lgt. 21 aprile 1918, n. 629).
(28) Ora, L. 30 dicembre 1923, n. 3272. (29) Abrogato dall'art. 61, R.D.L. 23 ottobre 1924, n. 1737. (30) La materia della contabilit degli archivi notarili ora regolata dal R.D. 6 maggio 1929, n. 970. (31) Abrogato dall'art. 61, R.D.L. 23 ottobre 1924, n. 1737. (32) Abrogato dall'art. 61, R.D.L. 23 ottobre 1924, n. 1737. (33) Il comma seguente abrogato dall'art. 61, R.D.L. 23 ottobre 1924, n. 1737. (34) Abrogati dall'art. 61, R.D.L. 23 ottobre 1924, n. 1737. (35) Vedi la L. 17 maggio 1952, n. 629. (36) Implicitamente abrogato. Vd. Artt. 119-120, L. 16 febbraio 1913, n. 89. (37) Comma da considerarsi soppresso dall'art. 26, R.D. 31 dicembre 1923, n. 3138. (38) Numero abrogato dall'art. 61, R.D.L. 23 ottobre 1924, n. 1737. (39) Abrogato dall'art. 61, R.D.L. 23 ottobre 1924, n. 1737. (40) Il secondo comma stato abrogato dall'art. 61, R.D.L. 23 ottobre 1924, n. 1737. (41) Abrogato dall'art. 61, R.D.L. 23 ottobre 1924, n. 1737. (42) Abrogato dall'art. 4, L. 17 maggio 1952, n. 629. (43) Disposizioni transitorie la cui applicabilit deve ritenersi esaurita. (44) Omessi in quanto la tariffa allegata alla legge non pi in vigore. Vedi L. 22 novembre 1954, n.1158. (Il presente testo aggiornato alla G.U. del 06 maggio 1996)
Prassi
VOLTURA AUTOMATICA
VERSIONE 2
INDICE
1. 2.
2.1. Statistiche Nuove ( Tavolare)......................................................................................... 6 2.2 Statistiche Nuove (da nota di trascrizione).................................................................... 10 2.3 Statistiche vecchia automazione.................................................................................... 11 2.4 Stato Elaborazione........................................................................................................ 12 3. ELENCHI................................................................................................................... 14
3.1 Elenchi per Nota (tavolare) ......................................................................................... 14 3.2 Elenchi per Nota (da nota di trascrizione)................................................................... 28 3.3 Elenchi per Atto (Tavolare).......................................................................................... 32 3.4 Elenchi per Voltura....................................................................................................... 34 3.5 Elenchi Richieste .......................................................................................................... 36 4. ESITI .......................................................................................................................... 40
4.1 Esiti per Nota (Tavolare) ............................................................................................... 40 4.2 Esiti per Immobile ......................................................................................................... 46 4.3 Esiti per Comune ........................................................................................................... 48 5. RICEVUTE ................................................................................................................ 52
5.1 Per nota .......................................................................................................................... 52 5.2 Per CF notaio ................................................................................................................. 57 5.3 Per data presentazione ............................................................................................. 60
1. INTRODUZIONE Il presente documento illustra le funzionalit dell applicazione Voltura Automatica mettendo in particolare evidenza le novit introdotte al fine di adeguare questa procedura alle nuove Conservatorie realizzate in ambiente WEB. Le novit di cui si parla riguardano lintroduzione delle ricevute e delle visure degli esiti catastali per gli utenti delle conservatorie, la visualizzazione del repertorio e della data atto negli elenchi prodotti dalla voce Esiti per Comune e la possibilit di scaricare tale elenco su file excel. Lattivazione della procedura si effettua dal menu principale dellAgenzia del Territorio, scegliendo la linea del Catasto Censuario e cliccando sull icona della Voltura Automatica. (Fig. 1.1).
Fig.1.1
Viene quindi proposto il menu dellapplicazione dal quale possibile selezionare una delle seguenti funzioni: (Fig. 1.2). Statistiche, Elenchi, Esiti, Ricevute. Questultima sar visibile solamente per coloro che accedono allapplicazione con il profilo CT410, per tutti gli altri utenti la barra di men visualizzer Statistiche , Elenchi e Esiti.
Fig. 1.2 STATISTICHE distinte in Statistiche Nuove, Statistiche Vecchia automazione e Stato Elaborazione,
forniscono un monitoraggio dei dati elaborati dalla procedura ; ELENCHI Elenchi per nota, Elenchi per atto, Elenchi per Voltura e Elenchi richieste, forniscono diversi raggruppamenti di dati elaborati per tipo di selezione; ESITI Esiti per nota, Esiti per immobile e Esiti per comune, forniscono il risultato al catasto dellelaborazione quotidiana della procedura; RICEVUTE Per nota, Per CF Notaio e Per data presentazione, consentono di stampare la ricevuta dellesito oppure di effettuare la visura sintetica degli immobili presenti nella nota; HOME (in arancione) consente di ritornare al menu principale dellAgenzia del Territorio; ESCI chiude la sessione di lavoro.
2. STATISTICHE 2.1. STATISTICHE NUOVE ( TAVOLARE) Questa funzione, la prima che appare automaticamente allapertura dellapplicazione, permette di visualizzare i dati statistici relativi alle Volture Tavolari lavorate con la procedura Voltura Automatica in ambiente web. La ricerca di base viene fatta su Tutta la Provincia, nellintervallo di date di elaborazione richieste dallutente (Fig.2.1.1).
Fig.2.1.1
Nelle provincie di Trieste e Gorizia si possono, ottenere dei dati statistici specifici selezionando il Comune di provenienza. Il Tipo Nota in questi casi unico: Voltura Tavolare. Nel caso di ricerca ristretta ad un Comune i dati ottenuti si riferiscono soltanto agli immobili che appartengono al Comune selezionato. Dopo aver inserito i dati, e selezionato il pulsante Ricerca si ottiene un documento in formato PDF, su due pagine (eccetto la ricerca per Comune che su ununica pagina), contenente tutte le informazioni (fig.2.1.2, fig.2.1.2a), di cui possibile effettuare la stampa tramite le opzioni di Acrobat. Nella prima pagina sono presenti i dati relativi alle note raggruppate in TRATTATE, REGISTRATE e CON IMMOBILI NON REGISTRATI e agli immobili raggruppati in TRATTATI, REGISTRATI e NON REGISTRATI, questi ultimi distinti fra Non recuperabili (immobili per i quali lUfficio ha stabilito che non possono essere recuperati) e Da esaminare ( immobili ancora da trattare). Nella seconda pagina sono visualizzati i dati relativi alle modalit di registrazione/non registrazione degli immobili oppure alle cause di scarto. Lesito E8 (intestazione non congruente con i dati della voltura) viene visualizzato come dato statistico nellambito degli immobili non registrati per: solo per le volture tavolari.
Fig.2.1.2
Fig.2.1.2a
2.2 STATISTICHE NUOVE (DA NOTA DI TRASCRIZIONE) Per quanto riguarda le STATISTICHE NUOVE relative alle note di Trascrizione, sono stati introdotti gli esiti E9 (immobile presente in una nota non protocollata) e E10 (immobile presente in una nota protocollata non registrabile) visualizzati come dati statistici nellambito degli immobili non registrati per:. (fig.2.1.2b),
Fig.2.1.2b 2.3 STATISTICHE VECCHIA AUTOMAZIONE Questa funzione ha significato per tutti gli uffici tranne che per Trieste e Gorizia. Si tratta di dati statistici relativi alle note di voltura, distinte fra Terreni e Fabbricati, registrate e sospese in un intervallo di date e relative alla procedura in uso prima del passaggio allarchitettura client-server. Una volta inserite le date per le quali si intende effettuare lestrazione, con il tasto Ricerca si ottiene un documento formato PDF che contiene i dati statistici richiesti e ulteriori informazioni sulle note registrate, sospese e gli interventi sulle note sospese. (Fig.2.2.1).
Fig.2.2.1 2.4 STATO ELABORAZIONE Tale funzione visualizza direttamente un documento in formato PDF che riassume la situazione lavorativa dellufficio. In alto a sinistra appaiono le date della prima elaborazione (distinte tra Catasto Terreni e Catasto Urbano), al centro viene riportata la situazione lavorativa di ciascuna Conservatoria con lultima data di presentazione e la relativa data di elaborazione al Catasto (fig.2.3.1).
Fig.2.3.1
3. ELENCHI Dalla funzione ELENCHI si possono effettuare le seguenti estrazioni: ELENCHI ELENCHI ELENCHI
PER NOTA, PER ATTO, PER VOLTURA,
ELENCHI RICHIESTE. 3.1 ELENCHI PER NOTA (TAVOLARE) La funzione scelta consente di ottenere degli elenchi di dati raggruppati per voltura ( numero di voltura, data di presentazione). Per ottenere un elenco generico sufficiente indicare lintervallo di date di elaborazione (Fig.3.1.1) e con il tasto RICERCA si ottiene la visualizzazione dei dati secondo il criterio di ricerca (Fig.3.1.1a e Fig.3.1.1b). Con il tasto ESTRAI IMMOBILI si ottiene un file excel scaricabile sul proprio PC attraverso loperazione di DOWNLOAD. Questo file contiene le note, selezionate utilizzando i criteri di ricerca validi per lelenco note, e i relativi immobili. Vengono forniti, inoltre il codice fiscale del notaio, il repertorio, la data dellatto, lesito con la descrizione, la data di elaborazione, il numero di voltura, il protocollo e la data di protocollazione (Fig.3.1.1c).
Fig.3.1.1
Fig.3.1.1a
Fig.3.1.1b
Fig.3.1.1c Impostando anche gli altri parametri a disposizione sullo schermo di richiesta, si possono ottenere degli elenchi con un maggior grado di dettaglio. In particolare per limitare un elenco, pur mantenendone tutte le informazioni, si pu selezionare la Data di presentazione, il codice fiscale del notaio. Per ottenere, invece, degli elenchi specifici finalizzati al lavoro dellUfficio, si pu lavorare con parametri come lo Stato delle note (Esaminate, Non Esaminate, Registrate, Non Registrate, Registrate annotate, squadrate, con Oneri chiusi) e lo Stato Elaborazione (Tutte, Recuperate, Da elaborare, Ricostruite, Recuperate dallUfficio, Recuperate con Voltura 1.0, Verificate dallUfficio, Recuperate Batch), utilizzandoli come filtro.
STATO DELLE NOTE
Esaminate: note per le quali si effettuato un controllo con il tasto esamina. Ha valore solo ai fini interni dellufficio. Non Esaminate: note per le quali non stato effettuato nessun controllo.
Registrate: note registrate senza annotazioni. Non Registrate: note registrate. Registrate annotate: note registrate con annotazioni di passaggi intermedi o intestazione parziale. Squadrate: volture per le quali limporto totale dichiarato inferiore al dovuto. con Oneri chiusi: note con ONERI chiusi in seguito alla registrazione di una voltura per lintero.
STATO ELABORAZIONE
Tutte: tutte Recuperate: sottoposte al processo di recupero Da elaborare: non registrate recuperabili o ricostruibili Ricostruite: sottoposte alla ricostruzione della nota Recuperate dallUfficio: recuperate con il pacchetto Voltura 1.0 dallufficio Recuperate con Voltura 1.0: recuperate con il pacchetto Voltura 1.0 da un utente esterno Verificate dallUfficio: trattate dallufficio con aggiornamento dellesito Recuperate Batch: recuperate attraverso un processo batch. Come possibile osservare dalle Fig.3.1.1a e Fig.3.1.1b , sono riportati nella parte alta dello schermo i dati della richiesta, nella parte centrale, lelenco risultante con i dati della voltura ,il tipo_nota, il rogante, il numero di repertorio, la data dellatto, il codice del Registro, lo stato della richiesta, gli immobili volturati e quelli non volturati distinti tra Terreni e Fabbricati, il protocollo della voltura e la data di protocollazione, il totale dichiarato, il totale dovuto,il numero di campione e il numero di richiesta. La riga evidenziata con un * di colore arancio sottolinea la presenza di una voltura con pagamento squadrato, in questo caso vengono impostati tutti i dati relativi alla contabilit nonch il numero di campione e il numero di richiesta. In basso i tasti relativi alle varie funzioni che si abilitano nel momento in cui si seleziona una riga. I tasti presenti sono i seguenti: -Scarica file- produce un file excel con i dati dellelenco, scaricabile sul proprio PC attraverso loperazione di DOWNLOAD. (Fig.3.1.6a). -
Stampa elenco- produce un documento in formato PDF con i dati presenti nellelenco. (Fig.3.1.6b). -Cancella- elimina la nota dallelenco di quelle recuperabili o ricostruibili. Una volta effettuata la cancellazione la nota non potr pi essere ricostruita o recuperata.(Fig.3.1.7). -Esamina- consente di inserire un testo libero nellapposito campo Annotazione relativamente ad una nota selezionata. Questo tasto abilita un nuovo schermo che ha lo scopo di raccogliere un annotazione nuova oppure di visualizzarne e modificarne una gi esistente.(Fig.3.1.8). Se viene data la conferma allannotazione verr aggiornata la colonna relativa (nota esaminata) con SI. (Fig.3.1.9). -Esiti- propone un nuovo schermo con gli esiti di ciascun immobile presenti nella nota selezionata. Per una descrizione pi dettagliata sullargomento si rimanda al paragrafo specifico sugli esiti. (Fig.3.1.10).
Fig.3.1.6a
Fig.3.1.6b
Fig.3.1.7
Fig.3.1.8
Fig.3.1.9 -Recupera- Consente di sottoporre la nota selezionata ad una nuova elaborazione della procedura di Voltura Automatica, praticamente la nota viene accodata al normale flusso elaborativo che ha frequenza quotidiana. Per ottenere un elenco contenente solamente le volture da recuperare sufficiente selezionare lo stato non registrate e lo stato richiesta da elaborare. La dizione Recupero inoltrato nello STATO RICHIESTA indica che la nota stata sottoposta alla Voltura automatica, pertanto il tasto Recupera sar disabilitato. (N.B. si ricorda che una nota che viene sottoposta al Recupero non pu essere anche Ricostruita a meno che non si annulli il Recupero. A tal proposito si rimanda al paragrafo sulle Richieste nellambito del quale prevista la possibilit di annullare un recupero). (Fig.3.1.11). La dizione Recupero errato nello STATO RICHIESTA indica che il recupero della voltura non ha avuto esito positivo, quindi se ne pu richiedere un altro e il tasto risulter abilitato.
Se il recupero va a buon fine la nota verr automaticamente cancellata dall elenco delle note Recuperate e ne verr inibito il recupero dallelenco delle note Da Elaborare. -Ricostruisci- consente alloperatore di correggere tutte le volture dopo averle trasformate in formato Aggiorna. La ricostruzione pu essere TOTALE o PARZIALE nel caso si voglia ricostruire la voltura relativamente ai soli immobili non registrati. Dopo aver selezionato una riga dellelenco , con il tasto Ricostruisci compare una finestra di dialogo (Fig.3.1.12) in cui viene richiesto di scegliere il tipo di ricostruzione e quindi con il pulsante Scarica file si effettua il Download del file NC.zip (Fig.3.1.13) nella cartella specificata dallutente. Al termine delloperazione compare la schermata con i dati della nota ricostruita (Fig.3.1.14). Come stato precedentemente detto, per ottenere un elenco contenente solamente note da ricostruire o da recuperare sufficiente scegliere nello schermo iniziale degli Elenchi per nota, lo stato non registrate e lo stato richiesta da elaborare.
Fig.3.1.12
Fig.3.1.13
3.2 ELENCHI PER NOTA (DA NOTA DI TRASCRIZIONE) E stata introdotta la possibilit di effettuare lestrazione delle note con immobili interessati dal diritto 10 (ONERI) chiusi dalla voltura selezionando la voce nello stato delle note ONERI CHIUSI. (Fig3.2.1)
Fig.3.2.1 E stata attivata inoltre la possibilit di RICOSTRUIRE le note inviate con il Modello Unico, finora inibita. E necessario tuttavia che tali note presentino almeno un immobile con un esito compreso tra B4, B5, E1, e E2, oltre a rispettare le regole gi presenti per tutte le altre note oggetto di ricostruzione. La modalit utilizzata per la ricostruzione di queste note la stessa delle altre note gi abilitate a questo processo. (Fig 3.2.2 e Fig.3.2.3)
Fig.3.2.2
Fig.3.2.3
3.3 ELENCHI PER ATTO (TAVOLARE) La funzione scelta consente di ottenere degli elenchi di dati raggruppati per numero di repertorio del notaio e data dellatto. Nella ricerca si pu specificare anche lo stato della nota (Tutte, Recuperate, Ricostruite). (Fig.3.2.1 e Fig.3.2.1a).
Fig.3.2.1
Fig.3.2.1a Selezionando il tasto Ricerca si ottiene lo stesso schermo descritto in precedenza per lelenco note. (vedi Fig.3.2.1a)
3.4 ELENCHI PER VOLTURA Questa funzione permette di ottenere degli elenchi sulle note di voltura elaborate con la procedura di Voltura Automatica precedente la nuova automazione, (non interessa il catasto tavolate). La ricerca per voltura deve essere distinta necessariamente per Tipo Catasto e data di elaborazione senza specificare il codice fiscale del notaio, il Comune e lo stato della nota. (Fig.3.4.1).
Fig.3.4.1 Con il tasto Ricerca viene visualizzato lo schermo con lelenco delle note di voltura (Fig.3.4.2), di cui possibile richiedere la stampa attraverso lapposito pulsante Stampa elenco.
Fig.3.4.2 3.5 ELENCHI RICHIESTE La funzione Elenchi Richieste raccoglie tutte le richieste di Recupero e di Ricostruzione in un intervallo di date di presentazione. Lelenco delle note Recuperate distinto da quello relativo alle note ricostruite in maniera predefinita scegliendo Recupero o Ricostruzione. Si pu inserire il numero di registro particolare e si pu scegliere, solo per le note in Recupero, lo stato richiesta che pu essere uno dei seguenti: Tutti, Recupero inoltrato, Recupero errato. (Fig.3.5.1). Nello schermo successivo (Fig.3.5.2), vengono visualizzate le note estratte, lo stato di elaborazione e la data del recupero. Nella parte sottostante appaiono i seguenti bottoni: Recupera, Annulla Recupero, Stampa Elenco. -Recupera- (vedi la descrizione dellargomento nellelenco per nota), -Annulla Recupero- ha lo scopo di annullare la richiesta di recupero, il tasto abilitato solo
se lo stato Recupero errato, -Stampa Elenco- produce la stampa delle note visualizzate in formato PDF.
Fig.3.5.1
Fig.3.5.2
Fig.3.5.3
4. ESITI Gli Esiti sono il risultato dellelaborazione della procedura Voltura automatica al Catasto. La procedura ha una frequenza giornaliera pertanto per ogni nota trattata viene prodotto un esito che pu essere sia positivo (la nota viene registrata o viene registrata con annotazioni di intestazione parziale e/o passaggi intermedi) che negativo (la nota non viene registrata). Gli esiti, inoltre, ritornano alla Conservatoria di partenza per le note barrate e non barrate, una volta sola, mentre per le note da Modello Unico vengono inviati ogni volta che la nota rielaborata dalla procedura. La lista degli esiti prodotti dalla procedura visibile nello schermo iniziale degli Esiti per Comune. Per quanto riguarda le Volture Tavolari il tipo nota unico perch si tratta sempre di invii effettuati con il Modello Unico, quindi lesito viene prodotto ogni volta che la procedura rielabora la voltura in esame e successivamente viene inviato al notaio. Dalla funzione ESITI si possono effettuare le seguenti estrazioni: Esiti per nota, Esiti per Immobile, Esiti per Comune. 4.1 ESITI PER NOTA (TAVOLARE) La funzione scelta permette di visualizzare gli esiti della voltura automatica a partire dai dati della voltura. I dati da inserire obbligatoriamente sono il numero di registro particolare, in alternativa il protocollo e lanno di presentazione della voltura (Fig.4.1.1). Sono presenti i tasti Visualizza e Ricerca.
Fig.4.1.1
Con il tasto Visualizza si ottiene una stampa della voltura tavolare in formato PDF. (Fig.4.1.2, Fig.4.1.2a e Fig.4.1.2b).
Fig.4.1.2
Fig.4.1.2a
Fig.4.1.2b Con il tasto Ricerca si accede ad un altro schermo, nella cui parte superiore sono visualizzati i dati della richiesta, al centro lelenco esiti con il relativo totale. Nellelenco esiti vengono fornite le seguenti informazioni: Immobile registrato (si/no), Tipo catasto (F/T), Identificativo dellimmobile, Causale scarto/annotazione, Data di elaborazione, Protocollo Pregeo. (Fig 4.1.3). Sono presenti i bottoni Aggiorna esito, Allegati, Stampa Esiti e Stampa Non Volturati.
Fig.4.1.3 -Aggiorna esito- funzione attiva solo per alcuni esiti, quali: B3, B4, B5, B6, E1, E2, E4, E5, D1, D2, D3, D6. Consente allUfficio di distinguere gli immobili non registrati in Non recuperabili e Recuperati dallUfficio utilizzando le due scelte fornite dal sistema. Viene assegnato in tal modo un nuovo esito (R1 per i recuperati dallufficio e E7 per i non recuperabili) che andr a ricoprimento del vecchio. La data di elaborazione sar quella dellintervento dellufficio e nello stato della richiesta comparir la dizione VERIFICA UFFICIO. Tali esiti vengono visualizzati nelle nuove statistiche nellambito degli immobili NON REGISTRATI (Non recuperabili e Da esaminare). -Allegati- consente la visualizzazione degli atti aggiuntivi dei notai. Il tasto si abilita solo per questo tipo di note qualora contengano effettivamente degli allegati. -Stampa Esiti- stampa lelenco completo degli esiti in formato PDF. (Fig.4.1.4). Solo nel caso di stampa dellesito E6 (immobile impegnato da un documento pregeo)
compare anche il numero di protocollo assegnato accanto allesito. -Stampa Non Volturati- : stampa lelenco degli immobili non volturati in formato PDF.
Fig.4.1.4
4.2 ESITI PER IMMOBILE La funzione scelta permette di visualizzare gli esiti della voltura automatica a partire dai dati dellimmobile. I dati da inserire obbligatoriamente sono il tipo Catasto, il Comune e lIdentificativo dellimmobile. (Fig.4.2.1). Con il tasto Ricerca si accede allo schermo degli esiti descritto precedentemente.
Fig.4.2.1
Fig.4.2.2 4.3 ESITI PER COMUNE La funzione scelta permette di visualizzare o di estrarre su un file excel tramite il pulsante Estrai, gli esiti della voltura automatica per un comune o, inserendo solamente lintervallo di date di elaborazione, per tutti i comuni della provincia. (Fig.4.3.1) e (Fig.4.3.2). Si fa presente che in questultima versione della voltura automatica, sono state introdotte ulteriori colonne nellelenco a video con i dati riguardanti il codice fiscale del notaio e il tipo nota.
Fig.4.3.1
Fig.4.3.2 Lo stesso elenco, con gli stessi criteri di selezione, verr prodotto su un file excel premendo il tasto Estrai (Fig.4.3.3)
Fig.4.3.3
5. RICEVUTE La voce Ricevute sar resa disponibile esclusivamente per gli utenti della Conservatoria, pertanto coloro che dovranno accedere a questo servizio dovranno avere un profilo idoneo. Questo profilo (CT410) consentir allutente di effettuare le richieste di ricevuta e di visura della nota, nonch di accedere a tutte le altre funzionalit dellapplicazione, ma sar impedito l aggiornamento dellesito con lemissione di un apposito messaggio diagnostico, essendo questultima unattivit prettamente catastale per la quale si richiede il profilo CT400. Per tutti gli altri utenti aventi il profilo CT400, questa voce risulter completamente trasparente. Le ricevute e le visure si possono estratte dalla voce Ricevute presente sulla barra di menu principale dellapplicazione. Le scelte proposte sono tre: 1. Per nota; 2. Per CF notaio; 3. Per data presentazione. 5.1 PER NOTA Entrando per nota si effettua la ricerca puntuale inserendo la Conservatoria di provenienza, il numero di registro particolare e lanno di presentazione Fig.5.1.1.
Fig.5.1.1
Con il tasto Stampa ricevuta viene prodotta la stampa in formato pdf contenente le informazioni relative alla ricevuta con tutti i dati concernenti la nota, e allesito generato dalla registrazione in banca dati catastale. Fig.5.1.2
Soltanto nel caso in cui limmobile risulti registrato, sar possibile richiedere la stampa della visura attraverso lapposito pulsante. (Fig.5.1.4). Infatti se limmobile presenta un esito negativo tale stampa non sar prodotta e verr fornito un apposito messaggio diagnostico (Fig 5.1.3). Con questa stampa viene data una visione sintetica degli intestati presenti in catasto, relativamente ad uno o pi immobili, prima e dopo la registrazione della voltura. Fig.5.1.5.
Fig.5.1.2
(Fig 5.1.3).
Fig.5.1.4
Fig.5.1.5
5.2 PER CF NOTAIO La ricerca viene effettuata introducendo la conservatoria di provenienza, il codice fiscale del notaio e lintervallo di date di presentazione (facoltativo). Fig.5.2.1. Selezionando una o pi righe dellelenco prodotto con i tasti MAIUSC+FRECCIA , si possono ottenere analogamente a quanto descritto nel paragrafo precedente, le ricevute e le visure sintetiche Fig.5.2.2 e Fig.5.2.3. Nel caso in cui venga selezionata una singola nota contenente esclusivamente immobili non registrati, viene automaticamente disabilitata la possibilit di effettuare la visura sintetica.
In questo schermo presente anche il pulsante Stampa tutto che automaticamente prende in carico tutte le note dellelenco e in base alla scelta effettuata con il radio button, e produce la stampa della ricevuta o la stampa della visura.
Fig.5.2.1
Fig.5.2.2
Fig.5.2.3
5.3 PER DATA PRESENTAZIONE La ricerca viene effettuata introducendo la conservatoria di provenienza e lintervallo di date di presentazione. Fig.5.3.1 Per quanto riguarda lelenco prodotto e le modalit operative si rimanda ai paragrafi appena descritti.
Fig.5.3.1
Fig.5.3.2
28/09/2007
Esiti per Comune Selezionando lelenco degli esiti per Comune possibile richiedere lo scarico dellelenco prodotto su file xls utilizzando il tasto Estrai (vedi fig. 1). Tale elenco stato modificato per linserimento del numero di repertorio completo anche di numero di raccolta, codice fiscale del notaio e tipo nota.
Fig. 1
28/09/2007
Fig. 2 Aggiorna esito Ogni operazione di aggiornamento degli esiti prodotti dalla voltura automatica, eseguita utilizzando il tasto Aggiorna esito, (vedi Fig.3) oppure le procedure di aggiornamento a disposizione dellufficio (funzioni dausilio, voltura 1.0), viene tracciata registrando loperatore, la data di elaborazione e la chiave di lavorazione.
28/09/2007
Fig. 3
Gli esiti originariamente prodotti dalla voltura automatica e trasformati dallufficio in R1 o E7 utilizzando gli strumenti a disposizione (Voltura automatica, Funzioni dausilio, Voltura 1.0), saranno storicizzati unitamente alla relativa data di elaborazione.
Ricevute Si tratta di una funzione nuova che permette di stampare le ricevute della voltura automatica agli utenti del reparto di pubblicit immobiliare (vedi Fig.4). Dal momento in cui lufficio provinciale viene aggiornato con le modifiche oggetto di questo allineamento, non sar possibile stampare le ricevute di voltura automatica sul sistema della Conservatoria ma direttamente sul sistema catastale per tutte le note registrate . Se si tratta di una conservatoria gi migrata al nuovo sistema potr utilizzare solo Gli utenti che, nei reparti di pubblicit immobiliare, devono stampare le ricevute di voltura automatica dovranno: essere abilitati con il profilo CT410 negli uffici provinciali che elaborano le trascrizioni presentate presso il proprio reparto di pubblicit immobiliare;
28/09/2007
collegarsi con il sistema catastale che ha elaborato la nota di trascrizione di cui si vuole stampare lesito; selezionare, allinterno di Territorio web, la procedura Voltura Automatica (vedi Fig.4).; scegliere la voce Ricevute (vedi Fig.5).
La stampa delle ricevute pu essere effettuata utilizzando le seguenti tipologie di ricerca: per nota; per codice fiscale del notaio; per data di presentazione. E possibile stampare sia la ricevuta che la visura sintetica relativa alla nota registrata. Per quanto riguarda la visura sintetica si tratta della visualizzazione dei soggetti presenti in catasto prima della registrazione e quelli presenti dopo la registrazione della stessa, non viene prodotta qualora si tratti di esiti negativi.
Fig. 4
28/09/2007
Fig. 5
28/09/2007
Fig. 6
28/09/2007
Fig. 7
Trattamento delle quote delle volture parziali E stato modificato laggiornamento delle intestazioni catastali a seguito di cessioni parziali di quote o di diritti. Tutte le operazioni di sottrazione o somma di quota sono realizzate ricercando il minimo comune multiplo. Le procedure modificate sono: voltura automatica, voltura 1.0 e voltura dufficio. I casi coinvolti sono: il soggetto contro cede tutta la sua quota di diritto ad un soggetto che possiede gi una quota di diritto sullo stesso immobile: questo caso riguarda gli aggiornamenti provenienti da volture dufficio, voltura 1.0 e note di trascrizione; il soggetto contro cede parte della sua quota di diritto ad un altro soggetto: questo caso riguarda esclusivamente gli aggiornamenti provenienti da note di trascrizione.
CIRCOLARE N. 5
PROT. n. 43543 ENTE EMITTENTE: OGGETTO: Direzione dellAgenzia Cancellazione di ipoteche ex art. 13, commi da 8-sexies a 8quaterdecies, del decreto legge 31 gennaio 2007, n. 7, convertito, con modificazioni, dalla legge 2 aprile 2007, n. 40. Primi chiarimenti operativi. Direzioni Centrali, Direzioni Regionali, Uffici Provinciali, Sezioni staccate del Servizio di Pubblicit Immobiliare FIRMA: Mario Picardi
DESTINATARI:
N. pagine complessive: 8 - Loriginale cartaceo firmato archiviato presso lEnte emittente. 1. PREMESSA Come noto, le disposizioni di cui allart. 13, commi da 8-sexies a 8-quaterdecies, del decreto legge 31 gennaio 2007, n. 7, convertito, con modificazioni, dalla legge 2 aprile 2007, n. 40, hanno introdotto nellordinamento norme di semplificazione del procedimento di cancellazione delle ipoteche iscritte a garanzia dei mutui concessi da soggetti esercenti attivit bancaria o finanziaria, nonch da enti di previdenza obbligatoria. Si evidenzia, in primo luogo, che le suddette disposizioni si applicano esclusivamente con riferimento alle ipoteche iscritte a garanzia di obbligazioni derivanti da contratti di mutuo stipulati con i soggetti sopra menzionati, con esclusione quindi, a titolo esemplificativo, delle ipoteche iscritte a garanzia di obbligazioni derivanti da contratti diversi da quello di mutuo, ovvero a favore di creditori diversi da quelli specificatamente individuati nelle disposizioni di cui trattasi. Per quanto attiene, inoltre, lambito oggettivo della nuova disciplina, occorre premettere che il procedimento di cancellazione di cui trattasi applicabile unicamente alle cancellazioni totali e non anche alle restrizioni di ipoteca (ancorch
Pag.1 di 8
riferibili allavvenuto adempimento da parte di soggetti obbligati per quote del mutuo originario). Si precisa che, ai sensi del comma 8-duodecies dellart. 13 del decreto legge n. 7/2007, le disposizioni in esame trovano applicazione dal sessantesimo giorno successivo alla data di entrata in vigore della legge di conversione del decreto legge e quindi dal 2 giugno 2007. Le disposizioni di semplificazione di cui al decreto legge n. 7/2007 si applicano, ai sensi del successivo comma 8-terdecies, anche ai mutui estinti prima della data di entrata in vigore della legge di conversione dello stesso.
2. PROCEDIMENTO FINALIZZATO ALLA CANCELLAZIONE DELLE IPOTECHE LAgenzia ha provveduto a dare attuazione alle disposizioni di cui allart. 13, commi da 8-sexies a 8-quaterdecies, del decreto legge 31 gennaio 2007, n. 7, con due distinti provvedimenti, entrambi pubblicati nella Gazzetta Ufficiale, Serie generale n. 123 del 29 maggio 2007. Con il provvedimento 25 maggio 2007 emanato dal Direttore dellAgenzia del Territorio ai sensi del comma 8-octies dellart. 13 del decreto legge n. 7/2007 sono state disciplinate le modalit di trasmissione ai Servizi di Pubblicit Immobiliare degli Uffici Provinciali, a cura dei creditori individuati dal comma 8-sexies e 8-quaterdecies dello stesso art. 13, o da soggetti da questi addetti o preposti, della comunicazione attestante lavvenuta estinzione dellobbligazione. Le modalit di trasmissione sono state determinate in modo da garantire la provenienza della comunicazione di cui trattasi dal creditore o da soggetti da questi addetti o preposti a qualsiasi titolo. Il provvedimento 25 maggio 2007 ha previsto linvio della comunicazione di cui trattasi con modalit telematiche, in regime di facoltativit, a partire dal 15 ottobre 2007, rimandando ad un successivo provvedimento, da emanarsi entro il 30
Pag. 2 di 8
settembre 2007, la definizione delle procedure e delle specifiche tecniche nonch la fissazione della data dalla quale la trasmissione telematica verr resa obbligatoria. In fase di prima applicazione, la trasmissione delle comunicazioni avverr su supporto informatico con sottoscrizione dei relativi file con firma digitale. Peraltro, per venire incontro alle difficolt di adeguamento tecnico-organizzativo segnalate da Associazione rappresentativa degli operatori interessati, ai soggetti che comunichino limpossibilit tecnica a redigere le comunicazioni con le modalit test illustrate consentita, fino alla data del 4 luglio 2007, la presentazione delle stesse in forma cartacea. Al provvedimento 25 maggio 2007 sono allegati i modelli da utilizzare per linvio delle comunicazioni in parola, sia su supporto informatico che in forma cartacea, nel sopradescritto periodo transitorio. Con decreto interdirigenziale 23 maggio 2007 - emanato, ai sensi dellart. 19, comma 1, della legge 27 febbraio 1985, n. 52, dal Direttore dellAgenzia del Territorio di concerto con il Capo del Dipartimento per gli Affari di Giustizia del Ministero della Giustizia - stato istituito un nuovo registro afferente i servizi ipotecari, contenente le informazioni inerenti le comunicazioni di cui al comma 8-septies dellart. 13 del decreto legge n. 7/2007, meglio precisate allart. 1, comma 3, del decreto interdirigenziale sopra citato. La tenuta e laggiornamento del suddetto registro delle comunicazioni avviene attraverso procedure informatiche. Peraltro, nelle more della costituzione del registro delle comunicazioni su supporti informatici, secondo le regole tecniche di cui allarticolo 71 del decreto legislativo 7 marzo 2005, n. 82, il registro stesso costituito dalla raccolta degli elenchi giornalieri ottenuti a stampa dai dati acquisiti sugli archivi informatici, debitamente sottoscritti dal Responsabile del Servizio di Pubblicit Immobiliare. Parimenti, nel periodo transitorio, le comunicazioni pervenute su supporto informatico saranno stampate in ufficio ed inserite in appositi volumi, previa verifica della firma digitale e attestazione di conformit del documento stampato alloriginale da parte del Conservatore.
Pag. 3 di 8
3. CANCELLAZIONE DELLE IPOTECHE Ai sensi dellart. 13, comma 8-decies, del decreto legge n. 7/2007, decorso il termine di trenta giorni dalla estinzione dellobbligazione, attestata dalla comunicazione del creditore, il Conservatore accertata la trasmissione della comunicazione stessa secondo le modalit previste dal provvedimento direttoriale 25 maggio 2007 nonch lassenza di una comunicazione di permanenza dellipoteca procede, entro il giorno successivo, alla cancellazione dellipoteca. Al riguardo si osserva che i commi 8-sexies e seguenti dellart. 13 del decreto legge n. 7/2007, introdotti dalla legge di conversione n. 40/2007, al di l delle espressioni utilizzate, hanno introdotto una nuova ipotesi di perenzione delle ipoteche in argomento: una perenzione correlata allavvenuta estinzione dellobbligazione. La situazione delinea una ipotesi di perenzione legale alternativa, in deroga allart. 2847 del codice civile, rispetto a quella ordinaria prevista dallo stesso articolo del codice civile che si compie con il decorso del ventennio dalla data di iscrizione (in difetto, ovviamente, di rinnovazione). Nel caso di specie, lestinzione dellobbligazione, oltre a determinare lestinzione dellipoteca sotto il profilo sostanziale (cio come garanzia reale dellobbligazione), produce anche lestinzione della sua efficacia come iscrizione ipotecaria. Cos delineata la natura giuridica della nuova fattispecie estintiva introdotta dal decreto in esame, non v dubbio che il termine cancellazione rinvenibile nella seconda parte della disposizione sia da ritenere utilizzato secondo una accezione diversa, quanto agli aspetti procedurali, da quella attribuita nellambito del sistema di pubblicit immobiliare vigente. Le considerazioni sopra formulate portano, quindi, ad attribuire alla cancellazione in esame funzione di pubblicit notizia, con cui viene resa conoscibile nei confronti dei terzi lestinzione o, comunque, lavvenuta perenzione speciale introdotta dallo stesso decreto (ci anche per evitare che il permanere dellipoteca, sebbene non pi afflittiva, rappresenti comunque un elemento di disturbo per la corretta circolazione dei beni immobili).
Pag. 4 di 8
Pertanto, il nuovo procedimento non comporta la redazione di una nota e si esaurisce esclusivamente con gli adempimenti prescritti dal decreto interdirigenziale 23 maggio 2007. Parimenti, esso non contempla, in via meramente esemplificativa, leffettuazione della materiale annotazione a margine dellipoteca, prevista dallart. 2886, comma 2, del codice civile, che ha perso la sua efficacia precettiva per la fattispecie in esame anche per effetto dellart. 13, comma 8-duodecies, del decreto legge n. 7/2007; il procedimento si conclude, quindi, con gli adempimenti prescritti dallart. 3, comma 1, del decreto interdirigenziale 23 maggio 2007 mediante lannotazione a margine nellelenco in cui risulta registrata la corrispondente comunicazione della quietanza attestante la data di estinzione dellobbligazione. Quanto agli aspetti fiscali, si evidenzia che la cancellazione, della quale trattasi, non assoggettata al pagamento di tributi. Tale conclusione si fonda sulla considerazione che la cancellazione avviene dufficio ed indipendentemente dalla redazione di unapposita domanda di annotazione in quanto riferita ad unipoteca che ha gi perso anche la sua efficacia pubblicitaria. Quello del Conservatore pertanto un atto dovuto da effettuarsi dufficio, derivante da un obbligo imposto per legge. Poich, peraltro, tale cancellazione dufficio avviene, in realt, nellinteresse del corretto funzionamento del sistema di pubblicit immobiliare rinvenibile nelladeguamento dei registri immobiliari al reale stato di fatto, in modo da assicurare la conoscibilit dellintervenuta perenzione legale anticipata dellipoteca - si ritiene assorbente la considerazione che tale interesse, in quanto assimilabile all interesse dello Stato cui fanno riferimento sia lart. 1 che lart. 19 del decreto legislativo n. 347/1990, legittimi la non imponibilit dellannotazione di cui trattasi. Quanto sopra anche in coerenza con la previsione dellart. 13, comma 8-septies, del decreto legge n. 7/2007, il quale esclude oneri per il debitore.
Pag. 5 di 8
4. MODALITA DI ISPEZIONE E CERTIFICAZIONE DEL NUOVO REGISTRO DI CUI AL DECRETO INTERDIRIGENZIALE 23 MAGGIO 2007. La conoscibilit delle comunicazioni inerenti le quietanze attestanti la data di estinzione dellobbligazione, nonch la conoscibilit dellavvenuta cancellazione delle relative ipoteche sar assicurata a seguito delladeguamento dei sistemi informatici attraverso il servizio informatizzato di ispezione ipotecaria, anche per via telematica. Le informazioni inerenti lesistenza di comunicazioni e di conseguenti cancellazioni nellapposito registro verranno infatti evidenziate nellelenco sintetico delle formalit, rilasciato a seguito di una ricerca nominativa, per immobile, o incrociata, nonch nella ispezione per nota, di seguito alla iscrizione cui sono riferite. Fino al momento in cui le informazioni stesse saranno rese disponibili attraverso il servizio informatizzato di ispezione ipotecaria, consentita lispezione gratuita del registro cartaceo e lutilizzo, anchesso gratuito, di una apposita funzione informatica di interrogazione presso ogni Ufficio Provinciale e Sezione staccata di Pubblicit immobiliare, che consentir di conoscere, attraverso linserimento degli estremi di una formalit di iscrizione , se esiste una comunicazione che la riguarda e se la formalit stata o meno cancellata con le nuove modalit recentemente introdotte. In coerenza con le previsioni dellarticolo 2673 del codice civile, potr essere rilasciata, a richiesta, la certificazione delle risultanze del registro relative ad una determinata iscrizione ipotecaria, applicando limporto previsto al punto 5.3.1 della tabella delle tasse ipotecarie e la relativa imposta di bollo, sulla richiesta e sulla certificazione ovvero copia conforme delle comunicazioni in parola.
DECRETO
LEGGE
N. 7/2007.
Il comma 8-novies dellart. 13 del decreto legge n. 7/2007 prevede, come noto, che L'estinzione non si verifica se il creditore, ricorrendo un giustificato motivo ostativo, comunica all'Agenzia del territorio ed al debitore, entro il medesimo termine di trenta
Pag. 6 di 8
giorni successivi alla scadenza dell'obbligazione, con le modalit previste dal codice civile per la rinnovazione dell'ipoteca, che l'ipoteca permane. In tal caso l'Agenzia, entro il giorno successivo al ricevimento della dichiarazione, procede all'annotazione in margine all'iscrizione dell'ipoteca e fino a tale momento rende comunque conoscibile ai terzi richiedenti la comunicazione di cui al presente comma. In sintesi, in presenza di giustificati motivi, secondo quanto previsto dalla stessa disposizione, il creditore comunica al Conservatore la permanenza dellipoteca stessa. Tale comunicazione, in virt di quanto espressamente previsto dalla disposizione in esame, deve essere effettuata con le modalit previste per la rinnovazione dellipoteca e pertanto tramite la presentazione di una apposita nota. Attesa la testuale previsione normativa procede all'annotazione in margine all'iscrizione dell'ipoteca - tale nota assumer la forma della domanda di annotazione. Per ci che attiene le modalit di compilazione della nota (rectius: domanda), si ritiene che per la corretta rappresentazione della fattispecie in esame sia da utilizzare la dicitura Permanenza dellipoteca ex art. 13, comma 8-novies, del D.L. n. 7/2007, con il codice generico 800. Si ritiene peraltro opportuno precisare che nel quadro D della domanda di annotazione il creditore dovr dichiarare che sussistono giustificate ragione creditorie per il mantenimento dellipoteca. Si rammenta inoltre che, ai sensi del combinato disposto del comma 8-novies citato e dellarticolo 2850, secondo comma, del codice civile, alla domanda di annotazione sufficiente allegare copia della nota di iscrizione originaria. Poich il comma 8-novies in esame, pur disponendo che lannotazione debba essere eseguita entro il giorno successivo alla sua presentazione, prevede che, fino a tale momento, la relativa comunicazione debba essere resa conoscibile ai terzi, i dipendenti uffici provvederanno allesecuzione della formalit nello stesso giorno della presentazione della domanda di annotazione.
Pag. 7 di 8
La formalit di annotazione soggetta al pagamento delle imposte previste dallart. 14 della Tariffa delle imposte ipotecarie oltre alle tasse ipotecarie ed allimposta di bollo nella misura dovuta. Dellavvenuta presentazione della domanda di annotazione il Conservatore fornisce menzione nel registro delle comunicazioni, come espressamente stabilito dallart. 3, comma 2, del decreto interdirigenziale 23 maggio 2007, ove riferita ad unipoteca per la quale fosse gi stata trasmessa la comunicazione attestante la quietanza. I Servizi di Pubblicit Immobiliare degli Uffici Provinciali sono chiamati al puntuale rispetto delle indicazioni impartite con la presente circolare e le Direzioni Regionali a verificarne la loro applicazione. (fine)
Pag. 8 di 8
Direzione Centrale Organizzazione e Sistemi Informativi PROCEDURA OPERATIVA N. 113 Del 30/5/2007 Prot. N 42952
PROCEDURA OPERATIVA N. 113 PROT. N 42952 ENTE EMITTENTE: OGGETTO: DC Organizzazione e Sistemi Informativi dintesa con DC Cartografia, Catasto e Pubblicit Immobiliare Gestione dei servizi di trasmissione telematica dellestratto mappa vettoriale e del modello unico informatico catastale relativo agli atti di aggiornamento del Catasto Terreni (PREGEO) Direzioni Centrali, Direzioni Regionali, Uffici Provinciali del Territorio 31 maggio 2007 nessuna Firmato: Alberto Donis
DESTINATARI: DATA DECORRENZA: PROCEDURE DELLENTE MODIFICATE/SOSTITUITE: Roma, 30 maggio 2007 N pagine complessive: 21
Pag. 1 di 22
Firmato
Alberto Donis
Direzione Centrale Organizzazione e Sistemi Informativi PROCEDURA OPERATIVA N. 113 Del 30/5/2007 Prot. N 42952
Indice 1. Scopo ......................................................................................................................4 2. Applicabilit .............................................................................................................4 3. Riferimenti normativi................................................................................................4 4. Responsabilit .........................................................................................................6 5. Generalit................................................................................................................6 5.1. Modalit di pagamento .....................................................................................6 5.2. Documento informatico di aggiornamento........................................................7 5.3 Atti di aggiornamento geometrico che possono essere presentati in via telematica .........................................................................................................7 5.4 Estratto di mappa per la predisposizione dellatto di aggiornamento geometrico ........................................................................................................7 6. Modalit operative ...................................................................................................8 6.1. Costituzione preventiva e gestione del deposito utente ...................................8 6.2. Modalit operative relative al servizio di richiesta estratti mappa digitali da utilizzare per la predisposizione degli atti di aggiornamento geometrico ..........9 6.2.1. Preparazione ed invio telematico della richiesta di estratto mappa ..........9 6.2.2. Ricezione e controllo della richiesta da parte del sistema telematico SISTER ed invio al sistema dellUP ..................................................................9 6.2.3. Ricezione e controllo della richiesta di estratto mappa da parte del sistema dellUfficio Provinciale........................................................................10 6.2.4. Produzione dellestratto mappa ..............................................................11 6.2.5. Preparazione e invio dellestratto mappa e della ricevuta di cassa. Pagamento del servizio...................................................................................11 6.3. Modalit operative relative al servizio di approvazione degli atti di aggiornamento trasmetti in via telematica.......................................................12 6.3.1. Preparazione ed invio telematico del documento PREGEO firmato .......12 6.3.2. Ricezione e controllo del file firmato da parte del sistema telematico SISTER ed invio al sistema dellUP ................................................................12 6.3.3. Ricezione e controllo del file firmato da parte del sistema dellUfficio Provinciale ......................................................................................................13 6.3.4. Controllo del documento Pregeo, approvazione e aggiornamento delle banche dati .....................................................................................................14 6.3.5. Preparazione e invio delle ricevute di approvazione e di cassa ovvero della ricevuta di rifiuto .....................................................................................15
Pag. 2 di 22 Firmato Alberto Donis
Direzione Centrale Organizzazione e Sistemi Informativi PROCEDURA OPERATIVA N. 113 Del 30/5/2007 Prot. N 42952
6.3.6. Firma e invio del secondo originale ........................................................16 7. Archiviazione e conservazione degli atti................................................................17 8. Riscontro dellavvenuto deposito ed invio ai Comuni.............................................17 9. Caratteristiche di qualit e sistema di monitoraggio ..............................................19
Pag. 3 di 22
Firmato
Alberto Donis
Direzione Centrale Organizzazione e Sistemi Informativi PROCEDURA OPERATIVA N. 113 Del 30/5/2007 Prot. N 42952
1. Scopo
La presente procedura disciplina le attivit e le modalit di trattamento degli atti di aggiornamento geometrico del Catasto Terreni pervenute in modalit telematica agli Uffici Provinciali.
2. Applicabilit
La presente procedura operativa applicata a tutti gli Uffici provinciali dellAgenzia del Territorio presso cui sono stati attivati i servizi telematici di richiesta di estratto mappa digitale per la predisposizione di atti di aggiornamento geometrico e quello di richiesta di approvazione degli atti medesimi redatti sulla base del modello unico informatico catastale approvato con Provvedimento del Direttore dellAgenzia del territorio del 22.12.2006 (PREGEO). La presente procedura operativa deve essere applicata ai servizi di: predisposizione e rilascio degli estratti di mappa digitali, da utilizzare per la predisposizione degli atti di aggiornamento geometrico, richiesti in modalit telematica; approvazione degli atti di aggiornamento geometrico del Catasto Terreni predisposti con lausilio della procedura informatica PREGEO 9 e versioni successive pervenuti allUP in modalit telematica.
3. Riferimenti normativi
I riferimenti normativi in materia sono: Provvedimento Direttoriale del 30 maggio 2007 Estensione del servizio di trasmissione telematica del modello unico informatico catastale relativo agli atti di aggiornamento geometrico (Pregeo) di cui allarticolo 8 della legge 1 ottobre 1969, n.679 ed agli articoli 5 e 7 del decreto del Presidente della Repubblica 26 ottobre 1972, n.650, su tutto il territorio nazionale; Provvedimento Direttoriale del 21 marzo 2005 Pagamento di servizi Pag. 4 di 22 Firmato Alberto Donis
Direzione Centrale Organizzazione e Sistemi Informativi PROCEDURA OPERATIVA N. 113 Del 30/5/2007 Prot. N 42952 telematici erogati dallAgenzia del Territorio tramite utilizzo di somme versate su conto corrente postale, pubblicato in data 30 marzo 2005 (G.U. n. 73); Provvedimento Direttoriale del 22 marzo 2005 Termini, condizioni e modalit relative alla presentazione del modello unico informatico di aggiornamento degli atti catastali art. 1, comma 374 della Legge 30 dicembre 2004 n. 311 (Legge Finanziaria 2005), pubblicato in data 25 marzo 2005 (G.U. n. 70); Provvedimento Direttoriale del 22 dicembre 2006 Approvazione di nuove specifiche tecniche e attivazione del servizio di trasmissione telematica del modello unico informatico catastale relativo agli atti di aggiornamento geometrico di cui allart. 8 della legge 1 ottobre 1969, n. 679 ed agli articoli 5 e 7 del Decreto del Presidente della Repubblica 26 ottobre 1972, n. 650 (Pregeo), limitatamente ad alcune aree geografiche pubblicato in data 02.01.2007 (G.U. n. 1); Circolare n. 4/2005 della Direzione Centrale Cartografia, Catasto e Pubblicit Immobiliare Attivazione del servizio di trasmissione telematica del modello unico informatico catastale relativo alle dichiarazioni per laccertamento delle unit immobiliari urbane di nuova costruzione e alle dichiarazioni di variazione dello stato, consistenza e destinazione delle unit immobiliari urbane censite (DOCFA) Avvio del sistema sperimentale. Circolare n. 2/2007 della Direzione Centrale Cartografia, Catasto e Pubblicit Immobiliare Attivazione del servizio di trasmissione telematica del modello unico informatico catastale relativo agli atti di aggiornamento del Catasto Terreni (PREGEO) Avvio del servizio in forma sperimentale. Provvedimento Direttoriale del 2 marzo 2007 Pagamento di servizi telematici erogati dallAgenzia del territorio tramite utilizzo di somme versate su conto corrente unico a livello nazionale, pubblicato in data 12/03/2007 (G.U. n. 59). Analogamente a quanto avviene per i documenti Pregeo presentati direttamente presso Pag. 5 di 22 Firmato Alberto Donis
Direzione Centrale Organizzazione e Sistemi Informativi PROCEDURA OPERATIVA N. 113 Del 30/5/2007 Prot. N 42952 gli Uffici Provinciali, per il controllo tecnico da effettuare sui documenti inviati telematicamente, si fa riferimento alla Procedura Operativa n. 67/2004 Aggiornamento automatico del Catasto terreni con le procedure informatiche PREGEO 8 e WEGIS 2002, alle circolari n. 2/2006 e n. 1/2007. Nella presente procedura operativa vengono richiamate inoltre alcune operazioni che vengono espletate mediante le procedure informatiche attualmente in uso presso gli Uffici relative alla gestione dei processi di: Aggiornamento; Protocollo; Cassa.
4. Responsabilit
Direttore dellUfficio Provinciale e/o funzionari delegati, Agente contabile dellUfficio provinciale, Agente contabile centrale.
5. Generalit
5.1. Modalit di pagamento
Il pagamento dei tributi dovuti per i servizi telematici di rilascio degli estratti mappa e richiesta di approvazione degli atti di aggiornamento, avviene mediante il prelievo dellimporto necessario per il singolo atto, da un deposito che deve essere costituito preventivamente dallutente del servizio presso lAgenzia del territorio. La costituzione del deposito avviene attualmente mediante il versamento di una prima somma di denaro sul conto corrente postale dellUfficio provinciale. Lutente potr costituire, oltre al deposito presso lUfficio Provinciale, anche un unico deposito personale versando limporto iniziale e quelli successivi sul conto corrente nazionale intestato allAgenzia del territorio. I versamenti potranno essere effettuati, accedendo alla Porta dei pagamenti messa a disposizione per conto dellAgenzia del territorio, dalle Poste Italiane, mediante pagamento con carta Postepay o altra carta di credito accettata dal circuito Poste Italiane. Gli utenti titolari di conto corrente postale potranno costituire il proprio deposito mediante operazioni di giroconto sul conto corrente nazionale dellAgenzia del territorio. Pag. 6 di 22 Firmato Alberto Donis
Direzione Centrale Organizzazione e Sistemi Informativi PROCEDURA OPERATIVA N. 113 Del 30/5/2007 Prot. N 42952 Lutente sar libero di scegliere se utilizzare il deposito costituito presso lUfficio provinciale e quello centrale dellAgenzia.
5.3 Atti di aggiornamento geometrico che possono essere presentati in via telematica
Il servizio di trasmissione telematica attivato per la trasmissione degli atti di aggiornamento geometrico di cui allart. 8 della legge 1 ottobre 1969, n. 679 ed agli articoli 5 e 7 del Decreto del Presidente della Repubblica 26 ottobre 1972, n. 650, predisposti su estratto di mappa digitale rilasciato dallUfficio o su estratto di mappa autoallestito. Fino alla realizzazione di specifiche funzioni che ne consentiranno il trattamento, saranno esclusi dal servizio di trasmissione telematica i tipi particellari, gli atti di aggiornamento esenti da tributi ed i tipi mappali con conferma della rappresentazione grafica della mappa e/o con variazione del numero di particella per i quali previsto lutilizzo di estratti mappa esenti.
Direzione Centrale Organizzazione e Sistemi Informativi PROCEDURA OPERATIVA N. 113 Del 30/5/2007 Prot. N 42952 integrante del processo di predisposizione dellatto stesso.
6. Modalit operative
Il processo di gestione degli estratti mappa digitali da utilizzare per la predisposizione degli atti di aggiornamento richiesti e rilasciati in via telematica si articola nelle seguenti fasi: 1. la costituzione preventiva e la gestione del deposito indicato al precedente paragrafo 5.1; 2. la preparazione e linvio della richiesta dellestratto mappa ai sistemi dellAgenzia del territorio; 3. la ricezione da parte del sistema telematico SISTER, comprensiva delle fasi di controllo e trasmissione al sistema di gestione dellUfficio Provinciale; 4. la ricezione da parte del sistema dellUfficio Provinciale, comprensiva della fase di controllo formale e trasmissione degli esiti delle elaborazioni al sistema telematico SISTER; 5. la produzione dellestratto mappa; 6. il pagamento del servizio ed il rilascio allutente dellestratto mappa e della ricevuta di cassa. Il processo di gestione degli atti di aggiornamento trasmessi in via telematica si articola nelle seguenti fasi: 1. la costituzione preventiva e la gestione del deposito utente; 2. la preparazione e linvio del file firmato ai sistemi dellAgenzia del territorio; 3. la ricezione da parte del sistema telematico SISTER, comprensiva delle fasi di controllo e trasmissione al sistema di gestione dellUfficio Provinciale; 4. la ricezione da parte del sistema dellUfficio Provinciale, comprensiva della fase di controllo formale e trasmissione degli esiti delle elaborazioni al sistema telematico SISTER; 5. il controllo del documento Pregeo, lapprovazione e laggiornamento della banca dati; 6. il pagamento del servizio ed il rilascio allutente delle ricevute di avvenuta approvazione o rifiuto dellatto inviato.
Direzione Centrale Organizzazione e Sistemi Informativi PROCEDURA OPERATIVA N. 113 Del 30/5/2007 Prot. N 42952 dellUfficio provinciale. Il versamento potr essere effettuato mediante bollettino postale o bonifico bancario. Come indicato nella nota al precedente paragrafo 5.1, lutente potr a sua scelta costituire un proprio deposito utilizzando il conto corrente nazionale dellAgenzia del territorio. Le modalit di costituzione e gestione del deposito sono indicate nel gi citato paragrafo 5.1. Il deposito iniziale potr essere alimentato alloccorrenza con versamenti successivi che potranno essere effettuati con le modalit sopra indicate.
6.2.
Modalit operative relative al servizio di richiesta estratti mappa digitali da utilizzare per la predisposizione degli atti di aggiornamento geometrico
6.2.2. Ricezione e controllo della richiesta da parte del sistema telematico SISTER ed invio al sistema dellUP
Dopo aver ricevuto la richiesta, SISTER effettua in automatico le seguenti operazioni: associa alla richiesta un codice di identificazione univoco; Pag. 9 di 22 Firmato Alberto Donis
Direzione Centrale Organizzazione e Sistemi Informativi PROCEDURA OPERATIVA N. 113 Del 30/5/2007 Prot. N 42952 verifica che il numero di particelle inserite sia coerente con il numero di particelle dichiarate; calcola gli importi dovuti per il servizio sulla base dei dati indicati dallutente; rende disponibile a video allutente: un messaggio di conferma di avvenuta ricezione contenente i dati identificativi della pratica; lelenco degli uffici presso cui attivato il servizio; lelenco dei depositi di cui titolare con lindicazione degli importi disponibili. Dopo questa fase SISTER effettua le elaborazioni necessarie a controllare che sul deposito dellutente sia disponibile limporto sufficiente al pagamento dei tributi dovuti e, in caso di esito positivo, impegna limporto necessario nella successiva fase di pagamento. A conclusione della fase di elaborazione, in caso di esito positivo dei controlli, SISTER invia il file firmato e gli elementi contabili necessari alla produzione della ricevuta di cassa al sistema di gestione del servizio telematico dellUP competente per territorio. Contestualmente limporto dovuto per i tributi viene impegnato sul deposito dellutente.
6.2.3. Ricezione e controllo della richiesta di estratto mappa da parte del sistema dellUfficio Provinciale
Dopo aver ricevuto la richiesta, il sistema periferico di gestione del servizio telematico esegue ulteriori controlli finalizzati: alla verifica di esistenza del comune e del foglio di mappa; a verificare se si tratta di una mappa riservata. Dopo la fase di controllo, il sistema periferico provvede a protocollare la richiesta. Sempre in questa fase viene assegnato il protocollo dellestratto mappa che verr successivamente predisposto secondo le indicazioni fornite nel paragrafo seguente. Dopo aver protocollato la richiesta, il sistema periferico render disponibile a quello centrale i dati necessari alla produzione della ricevuta di Pag. 10 di 22 Firmato Alberto Donis
Direzione Centrale Organizzazione e Sistemi Informativi PROCEDURA OPERATIVA N. 113 Del 30/5/2007 Prot. N 42952 avvenuta accettazione da parte dellUP competente della medesima. Nel caso in cui i controlli formali forniscano invece esito negativo, il sistema periferico comunicher al sistema centrale la mancata accettazione della richiesta e contestualmente limporto impegnato per il pagamento dei tributi verr riaccreditato sul deposito dellutente. Le ricevute sopra indicate verranno sottoscritte con la firma di sistema dellAgenzia del territorio. Dopo questa fase, il personale dellUP prende in carico la richiesta di servizio ed inizia le attivit proprie della fase di predisposizione dellestratto mappa.
6.2.5. Preparazione e invio dellestratto mappa e della ricevuta di cassa. Pagamento del servizio
Il sistema periferico produrr automaticamente la ricevuta di cassa che, dopo tale fase, sar resa disponibile al sistema telematico SISTER insieme ai files dellestratto di mappa. Questi ultimi, prima di essere resi definitivamente disponibili allutente, vengono sottoposti al processo di firma digitale di sistema. Allutente verranno quindi resi disponibili tanto i files firmati (dei quali viene assicurata lautenticit e lintegrit) che quelli non firmati (da utilizzare per Pag. 11 di 22 Firmato Alberto Donis
Direzione Centrale Organizzazione e Sistemi Informativi PROCEDURA OPERATIVA N. 113 Del 30/5/2007 Prot. N 42952 limmediata verifica) unitamente alla ricevuta di cassa.
6.3.
Modalit operative relative al servizio di approvazione degli atti di aggiornamento trasmetti in via telematica
6.3.2. Ricezione e controllo del file firmato da parte del sistema telematico SISTER ed invio al sistema dellUP
Dopo aver ricevuto il file firmato, SISTER effettua in automatico le seguenti operazioni: associa al file firmato un codice di identificazione univoco (codice invio); calcola gli importi dovuti per il servizio sulla base dei dati indicati dallutente; acquisisce il documento trasmesso e i relativi dati contabili; rende disponibile a video allutente: un messaggio di conferma di avvenuta ricezione contenente i dati identificativi della pratica; lelenco degli uffici presso cui attivato il servizio; lelenco dei depositi di cui titolare con lindicazione degli importi disponibili. Dopo questa fase SISTER effettua le elaborazioni necessarie a controllare: la validit della firma elettronica con cui lutente ha firmato il documento Pregeo, la completezza e la congruenza dei dati ricevuti ed in particolare la coerenza fra i dati dellatto di aggiornamento (tipo di atto e numero di Pag. 12 di 22 Firmato Alberto Donis
Direzione Centrale Organizzazione e Sistemi Informativi PROCEDURA OPERATIVA N. 113 Del 30/5/2007 Prot. N 42952 particelle interessate) e gli importi indicati per il pagamento dei tributi, segnalando gli eventuali errori riscontrati; che il documento Pregeo soddisfi i prerequisiti tali che possa essere trasmesso allUP di competenza; che sul deposito dellutente sia disponibile limporto sufficiente al pagamento dei tributi dovuti e, in caso di esito positivo, impegna limporto necessario nella successiva fase di pagamento. A conclusione della fase di elaborazione, in caso di esito positivo dei controlli, SISTER invia il file firmato e gli elementi contabili necessari alla produzione della ricevuta di cassa al sistema di gestione del servizio telematico dellUP competente per territorio. Contestualmente limporto dovuto per i tributi viene impegnato sul deposito dellutente.
6.3.3. Ricezione e controllo del file firmato da parte del sistema dellUfficio Provinciale
Il sistema periferico di gestione del servizio telematico, dopo aver ricevuto il file firmato, esegue un ulteriore controllo formale e, in caso di esito positivo, attribuisce un numero di protocollo al documento contenuto nel file firmato. Il tipo documento associato al protocollo potr essere, a seconda dei casi, Tipo mappale telematico o Tipo frazionamento telematico. Il sistema periferico, dopo aver protocollato il documento, render disponibile al sistema centrale i dati necessari alla produzione della ricevuta di avvenuta accettazione del file firmato da parte dellUP competente. La comunicazione conterr tra gli altri i seguenti dati: data e ora di fine assegnazione; codice identificativo attribuito dal sistema al documento; ufficio, data e numero di protocollo. Nel caso in cui i controlli formali forniscano invece esito negativo, il sistema periferico comunicher a quello centrale la mancata accettazione del file firmato. In questo caso, limporto impegnato per il pagamento dei tributi verr contestualmente riaccreditato sul deposito dellutente. In questo caso la ricevuta Pag. 13 di 22 Firmato Alberto Donis
Direzione Centrale Organizzazione e Sistemi Informativi PROCEDURA OPERATIVA N. 113 Del 30/5/2007 Prot. N 42952 conterr i motivi della mancata accettazione. Le ricevute sopra indicate verranno sottoscritte automaticamente con la firma di sistema dellAgenzia del territorio. Dopo questa fase, il sistema periferico rende disponibile al personale tecnico dellUP il documento Pregeo protocollato per la successiva fase dei controlli tecnici.
6.3.4. Controllo del documento Pregeo, approvazione e aggiornamento delle banche dati
LUfficio provveder ad organizzare la lavorazione degli atti pervenuti in via telematica avendo cura di selezionare i tipi di documento Tipo mappale telematico o Tipo frazionamento telematico in ordine cronologico di arrivo ed effettuare linserimento nel sistema informatico dellUfficio del file Pregeo. Loperatore addetto alla trattazione del documento deve prendere in carico latto pervenuto in via telematica e, in via preliminare, effettuare i seguenti controlli: visualizzare e salvare il file pervenuto e stampare il documento Pregeo prima di inserirlo in banca dati; controllare il corretto pagamento dei tributi; Si sottolinea in merito che nulla modificato rispetto alle normali modalit di pagamento dei tributi dovuti per la presentazione degli atti di aggiornamento ad eccezione dellentit del bollo relativo al secondo originale dei tipi frazionamento e dei tipi particellari che, per i soli atti ricevuti in via telematica stabilita forfetariamente nella misura di 28 . controllo della presenza di tutte le dichiarazioni, in particolare della dichiarazione sostitutiva delle firme delle parti, ai sensi dellart. 1, comma 8 D.M. n. 701 del 19/04/1994 e dellavvenuto deposito al Comune nei casi previsti dalla norma. Nel caso in cui lutente abbia reso la dichiarazione di avvenuto deposito presso il comune territorialmente competente, loperatore dellUP, utilizzando la procedura di protocollo, richiama latto ed aggiorna il campo Deposito al Comune inserendo il segno di spunta nellapposita casella di Pag. 14 di 22 Firmato Alberto Donis
Direzione Centrale Organizzazione e Sistemi Informativi PROCEDURA OPERATIVA N. 113 Del 30/5/2007 Prot. N 42952 controllo. Seguono le consuete fasi di elaborazione, validazione ed approvazione. Nel caso in cui il documento Pregeo superi i controlli di merito e le fasi di elaborazione e validazione, il tecnico dellUP d luogo allaggiornamento delle varie componenti della banca dati catastale interessate. Nel caso di documento Pregeo per il quale il pagamento avviene utilizzando il deposito costituito presso lUfficio Provinciale, la fase di approvazione dellatto dovr essere completata 30 minuti prima della chiusura della cassa. Una volta effettuata la chiusura della cassa da parte dellAgente contabile dellUfficio provinciale, la procedura non consente di selezionare per la lavorazione gli atti di aggiornamento per i quali lutente utilizza il deposito costituito presso lUP. Nel caso in cui i controlli di merito sul documento Pregeo abbiano invece dato esito negativo il tecnico dellUP provvede ad indicare tutti i motivi che hanno determinato il rifiuto dellatto di aggiornamento utilizzando il campo di testo libero messo a disposizione dalla procedura. I motivi di rifiuto verranno poi messi a disposizione dellutente nella apposita ricevuta. A tale proposito si sottolinea che per i documenti Pregeo pervenuti in modalit telematica non prevista la gestione della sospensione. Pertanto, in caso di esito negativo dei controlli, latto di aggiornamento viene rifiutato ed il protocollo assegnatogli assume lo stato inidoneo allapprovazione. Lapprovazione (o il rifiuto) dellatto di aggiornamento dovranno avere luogo entro il secondo giorno lavorativo utile rispetto alla data di invio. Tale termine potr essere modificato in sede di definizione degli obiettivi annuali degli Uffici Provinciali.
6.3.5. Preparazione e invio delle ricevute di approvazione e di cassa ovvero della ricevuta di rifiuto
Ad aggiornamento avvenuto, il sistema periferico produrr la ricevuta di cassa e la ricevuta di avvenuta approvazione che verranno entrambe rese disponibili allutente sul sistema telematico SISTER. Per tutte le tipologie di atto la ricevuta di avvenuta approvazione sar costituita dal solo attestato di approvazione. Nei soli casi dei tipi di frazionamento, verr Pag. 15 di 22 Firmato Alberto Donis
Direzione Centrale Organizzazione e Sistemi Informativi PROCEDURA OPERATIVA N. 113 Del 30/5/2007 Prot. N 42952 prodotta una ulteriore ricevuta con valore di secondo originale ai sensi dellart. 5 del DPR 650/72. Tale ricevuta sar costituita dallunione del documento Pregeo originariamente inviato allUP dallutente e dellattestato di approvazione. La ricevuta di cassa conterr lindicazione dellimporto dovuto per il servizio di approvazione dellatto di aggiornamento, prelevato dal deposito utente contestualmente alla fine della fase di aggiornamento degli archivi catastali. In caso di mancata approvazione dellatto di aggiornamento, il sistema, sulla base delle motivazioni indicate da parte del tecnico dellUP che avr esaminato latto, predisporr una ricevuta di rifiuto in cui saranno indicati i motivi di merito della mancata approvazione del documento Pregeo. Contestualmente limporto impegnato per il pagamento dei tributi verr riaccreditato sul deposito dellutente. Tutte le ricevute verranno firmate con la firma di sistema dellAgenzia del territorio tranne il cosiddetto secondo originale per il quale vengono fornite indicazioni specifiche nel paragrafo seguente.
Direzione Centrale Organizzazione e Sistemi Informativi PROCEDURA OPERATIVA N. 113 Del 30/5/2007 Prot. N 42952 originale provvederanno a fine giornata a prelevare i documenti da sottoporre al processo di firma digitale e a firmarli. Dopo la firma il funzionario avr cura di memorizzare il file firmato in una cartella locale. Tale cartella, ad esempio, pu essere denominata atti firmati. Il file sottoscritto digitalmente dovr essere poi predisposto per linvio allutente. A tale fine, la procedura attualmente disponibile consente al funzionario dellUP di selezionare, sempre allinterno dellelenco degli atti pervenuti in modalit telematica, latto di aggiornamento per il quale ha prodotto il secondo originale che intende inviare. La procedura provveder ad associare il file firmato al protocollo di presentazione e ne consentir limportazione al sistema dellUP. Al termine di questa operazione il secondo originale verr inviato automaticamente al sistema telematico SISTER ed infine sar disponibile per lo scarico da parte dellutente.
Direzione Centrale Organizzazione e Sistemi Informativi PROCEDURA OPERATIVA N. 113 Del 30/5/2007 Prot. N 42952 Territorio del 22.12.2006, al fine del riscontro dellavvenuto deposito gli atti di aggiornamento, per i quali il medesimo previsto dalla normativa, lUfficio deve rendere disponibili a ciascun Comune gli atti di aggiornamento approvati di tale fattispecie, pervenuti in via telematica. Fino alla predisposizione delle procedure di interscambio tra lAgenzia del Territorio ed i Comuni, per avere il riscontro delleffettivo deposito al Comune, presso lUP si dovr: verificare che la documentazione costituente latto di aggiornamento contenga il modello Autodichiarazioni allinterno del quale il tecnico redattore abbia reso la dichiarazione sostitutiva di avvenuto deposito presso il comune di competenza; verificare che nel modello Autodichiarazioni sia stata resa in modo esatto, a seconda dei casi, una delle tre seguenti dichiarazioni:
1. Che il documento stato depositato presso il Comune competente per territorio in data , ai sensi dellart. 30, comma 5 del D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380 (ex art.18 L. 47/85); 2. Che il documento non stato depositato presso il Comune competente per territorio ai sensi dellart. 30 comma 10 del D.P.R. del 06 giugno 2001, n. 380 (ex. ultimo comma art. 18 L. 47/85), in quanto predisposto per: divisione ereditaria. donazioni fra coniugi e fra parenti in linea retta. esecuzione testamentaria. atti costitutivi, modificativi od estintivi di diritti reali di garanzia e di servit. 3. che il documento non stato depositato presso il comune competente perch non richiesto dalla normativa vigente.
inserire, utilizzando la procedura di protocollo, il flag Deposito in comune selezionando la casella corrispondente solo per gli atti di aggiornamento che contengono la dichiarazione di avvenuto deposito. Al fine di verificare le dichiarazioni rese, con cadenza mensile, lUfficio deve inviare ai Comuni competenti, a mezzo raccomandata con ricevuta di ritorno, un elenco contenente i dati sintetici degli atti di aggiornamento approvati, pervenuti in via telematica e per i quali stata resa la dichiarazione di avvenuto deposito, oltre alla stampa dei relativi esiti dellaggiornamento cartografico. Detto elenco sar prodotto in formato cartaceo con le funzionalit attualmente Pag. 18 di 22 Firmato Alberto Donis
Direzione Centrale Organizzazione e Sistemi Informativi PROCEDURA OPERATIVA N. 113 Del 30/5/2007 Prot. N 42952 disponibili della procedura di protocollo dellUP. La lista degli atti Pregeo verr prodotta selezionando, per il periodo temporale di riferimento e per singolo comune, i tipi documento Tipo frazionamento telematico o Tipo mappale telematico per i quali sia stato inserito il segno di spunta nella casella Deposito in comune. Con accordi locali possono essere concordate altre modalit di inoltro dei documenti in esame (ad esempio: posta elettronica, consegna a mano, ecc.) acquisendo comunque prova documentale dellavvenuta consegna al Comune.
Direzione Centrale Organizzazione e Sistemi Informativi PROCEDURA OPERATIVA N. 113 Del 30/5/2007 Prot. N 42952 richiesta di servizio e la data di produzione dei file .PNG e .EMP.
Pag. 20 di 22
Firmato
Alberto Donis
Direzione Centrale Organizzazione e Sistemi Informativi PROCEDURA OPERATIVA N. 113 Del 30/5/2007 Prot. N 42952
Allegato 1
Pag. 21 di 22
Firmato
Alberto Donis
Direzione Centrale Organizzazione e Sistemi Informativi PROCEDURA OPERATIVA N. 113 Del 30/5/2007 Prot. N 42952
Pag. 22 di 22
Firmato
Alberto Donis
CIRCOLARE N. 3
PROT. n. 26859 ENTE EMITTENTE: OGGETTO: Direzione dellAgenzia Decreto direttoriale 6 dicembre 2006, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale 12 dicembre 2006, n. 288 S.O. Estensione delle procedure telematiche di cui all'articolo 3-bis del decreto legislativo 18 dicembre 1997, n. 463 - Primi chiarimenti operativi Direzioni Provinciali Centrali, Direzioni Regionali, Uffici
DESTINATARI:
1. PREMESSA Con provvedimento del 6 dicembre 2006, emanato dal Direttore dellAgenzia del territorio e dal Direttore dellAgenzia delle entrate - di concerto con il Capo Dipartimento per gli Affari di Giustizia del Ministero della Giustizia - in attuazione di quanto previsto dallarticolo 1, comma 3, del decreto legge 10 gennaio 2006, n. 2, convertito con modificazioni dalla legge 11 marzo 2006, n. 81, le procedure telematiche di cui allarticolo 3-bis del decreto legislativo 18 dicembre 1997, n. 463, sono state estese a tutti gli atti redatti, ricevuti o autenticati da notai, nonch agli atti redatti, ricevuti o autenticati dagli altri pubblici Ufficiali diversi dai notai, individuati dallarticolo 10, comma 1, lettera b) del decreto del Presidente della Repubblica 26 aprile 1986, n. 131 (Testo Unico delle disposizioni concernenti limposta di registro). Con lo stesso provvedimento, sono state inoltre definite le modalit per la presentazione del titolo per via telematica, con riferimento sia alla fase di sperimentazione, che a quella di entrata a regime del sistema, rinviando a successivi provvedimenti - emanati dal Direttore dellAgenzia del territorio, di concerto con il Ministero della giustizia, secondo quanto previsto dallarticolo 16 della legge 52/85 Pag.1 di 9
lattivazione del regime di obbligatoriet e del regime transitorio di facoltativit, a titolo sperimentale, nonch lapprovazione delle relative modalit di trasmissione, procedure e specifiche tecniche. 2. DISPOSIZIONI DI CARATTERE GENERALE Come premesso, il provvedimento in esame estende le procedure telematiche di cui allarticolo 3-bis del decreto legislativo 463/97 a nuovi soggetti e a nuove tipologie di atti, rendendone progressivamente obbligatorio lutilizzo per i notai e completando lattivazione del servizio agli ambiti territoriali finora esclusi. Al nuovo ambito di operativit delle procedure telematiche si rende peraltro applicabile il complessivo quadro normativo - legislativo e regolamentare - venutosi a delineare in seguito allemanazione del decreto legislativo 18 gennaio 2000, n. 9, con il quale, fra laltro, sono stati aggiunti gli articoli da 3-bis a 3-sexies al citato decreto legislativo 463/97. Ci, in particolare, con riguardo alle disposizioni contenute nel decreto del Presidente della Repubblica 18 agosto 2000, n. 308, e nel decreto direttoriale 13 dicembre 2000, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale 29 dicembre 2000, n. 302, le quali devono ritenersi applicabili alle nuove fattispecie, in quanto compatibili. Per quanto riguarda le procedure di liquidazione dei tributi connessi a tutti gli atti per i quali prevista la trasmissione con procedure telematiche, risultano altres applicabili, stante la natura di statuizioni di carattere generale, anche le disposizioni dellarticolo 3-ter del citato decreto legislativo 463/97, salvo quanto verr pi oltre specificato in ordine alle formalit di annotazione. Rimangono tuttora valide, in quanto compatibili, le istruzioni impartite con circolare 2 maggio 2002, n. 3, emanata dalla scrivente di concerto con lAgenzia delle entrate. Lestensione dellambito oggettivo di operativit delle procedure in questione a tutti gli atti - ancorch non relativi a diritti sugli immobili determina, come espressamente stabilito dal decreto direttoriale in commento, la possibilit di utilizzare le procedure medesime anche in relazione agli atti che comportano il solo adempimento della registrazione.
Pag. 2 di 9
Per quanto attiene invece gli atti relativi ad immobili ubicati nei comuni ove vige il sistema del libro fondiario, si evidenzia che le procedure telematiche di cui trattasi avranno ad oggetto i soli adempimenti della registrazione e della voltura catastale, salvo per quanto afferisce gli atti relativi ad immobili ubicati in comuni nei quali le funzioni amministrative statali in materia catasto sono delegate alle Province autonome di Trento e Bolzano. Per questi ultimi, lutilizzo delle procedure telematiche limitato, allattualit, alla sola registrazione, in quanto lestensione alladempimento della voltura verr attuata con appositi provvedimenti emanati dallAgenzia del territorio di concerto con le Province autonome interessate. Qualora si verifichino anomalie o irregolarit di funzionamento del sistema - che, impedendo, di fatto, il collegamento, non consentono limpiego delle procedure in parola - restano ferme le specifiche indicazioni contenute al punto 4.1 della circolare n. 3/2002. Con riferimento alle ipotesi di irregolare funzionamento del servizio telematico, si fa peraltro espresso rinvio alle disposizioni contenute nellarticolo 12 del decreto direttoriale 13 dicembre 2000, nonch a quelle di cui allarticolo 2 del decreto direttoriale 12 dicembre 2001, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale 22 dicembre 2001, n. 297. 3. ATTI COMPORTANTI ISCRIZIONE O PER I QUALI NON VI E OBBLIGO DI TRASCRIZIONE NEI REGISTRI IMMOBILIARI Larticolo 5 del decreto 6 dicembre 2006 disciplina, in particolare, lutilizzo della trasmissione telematica relativamente agli atti che comportano iscrizione nei registri immobiliari o per i quali non vi , stricto iure, lobbligo di richiedere la trascrizione (si pensi, a titolo esemplificativo, agli atti di trasferimento di sede sociale). In particolare, per quanto riguarda lesecuzione delle predette formalit ipotecarie e delle eventuali volture catastali ad esse collegate, la menzionata disposizione prevede che la trasmissione telematica delle relative richieste possa avvenire non contestualmente alla trasmissione dellatto e della richiesta di registrazione, sempre
Pag. 3 di 9
che tale ultimo adempimento sia stato eseguito con procedura telematica, ovvero che latto non sia soggetto a registrazione (cfr., in proposito, larticolo 7 del D.P.R. 131/86). 4. ATTI COMPORTANTI ANNOTAZIONE NEI REGISTRI IMMOBILIARI Lestensione delle procedure telematiche di cui all'articolo 3-bis del decreto legislativo n. 463/97 a tutte le tipologie di atti ricevuti o autenticati da notai o dagli altri pubblici ufficiali di cui sopra rende necessario affrontare la delicata tematica degli atti che comportano annotazione nei registri immobiliari. Peraltro, in considerazione della peculiare natura del procedimento relativo
allesecuzione delle formalit di annotazione, larticolo 6 del decreto 6 dicembre 2006 detta specifiche regole, in particolare per quanto concerne la liquidazione dei relativi tributi. Innanzitutto, per le annotazioni dipendenti da atti registrati con lutilizzo di procedure telematiche nonch per leventuale voltura catastale ad esse collegata - viene prevista la possibilit di trasmissione per via telematica della relativa domanda, sia contestualmente alla richiesta di registrazione, sia, eventualmente, in un momento successivo. Ci, analogamente a quanto illustrato nel paragrafo precedente, tenendo conto che la presentazione delle domande di annotazione, di massima, non costituisce un adempimento obbligatorio a carico dei pubblici ufficiali (costituiscono, invece, ipotesi di annotazioni obbligatorie quelle previste dallarticolo 2655 cod. civ.). Per quanto in particolare riguarda la liquidazione e il pagamento dei tributi dovuti, non essendo applicabile il criterio dellautoliquidazione introdotto dallarticolo 3-bis, comma 3, del D.Lgs. n. 463 del 1997, larticolo 6 del citato decreto direttoriale prevede che i predetti tributi, previa verifica della esegubilit dellannotazione, siano liquidati dallUfficio competente e comunicati allutente, il quale pu provvedere al pagamento sia con le modalit di cui al decreto legislativo 9 luglio 1997, n. 237, che con modalit telematiche. Lannotazione viene eseguita, quindi, soltanto a seguito dellavvenuto pagamento.
Pag. 4 di 9
La citata previsione, in linea peraltro con il complessivo quadro normativo di riferimento, risponde alla necessit di salvaguardare la peculiarit delliter procedurale necessario per lesecuzione delle annotazioni, anche in considerazione dei delicati profili civilistici connessi allesecuzione di tali formalit e della complessit del relativo esame. 4.1. IL PROCEDIMENTO RELATIVO ALLE DOMANDE DI ANNOTAZIONE Il punto 2 della Tabella allegata al Regolamento di attuazione della legge 7 agosto 1990, n. 241, fissa in 90 giorni il termine per la conclusione del procedimento Annotazioni a margine delle formalit ipotecarie. La conclusione del procedimento di cui trattasi - che si avvia su istanza di parte (attraverso la presentazione della domanda di annotazione e del deposito del relativo titolo) - coincide, in pratica, con lesecuzione materiale dellannotazione a margine della formalit principale (cfr. in tal senso larticolo 19, comma 2, della legge 27 febbraio 1985, n. 52). Attesa dunque la peculiarit del procedimento di annotazione, si rende necessario impartire le prime indicazioni operative agli Uffici, con riferimento alle singole fasi delliter procedurale. 4.1.1. Invio e ricezione delle domande Il richiedente invia il modello unico informatico, che, come sopra accennato, pu riguardare contestualmente la richiesta di registrazione e la domanda di annotazione, ovvero separatamente le due richieste. Resta inteso che linvio telematico della sola domanda di annotazione pu riguardare esclusivamente atti registrati con le medesime modalit. In altri termini, escluso il ricorso alle procedure telematiche di cui alla presente circolare per gli atti registrati con modalit tradizionali. In caso di esito positivo della trasmissione telematica, il sistema procede ad eseguire in modo automatico una serie di controlli sui files ricevuti e sui dati dei relativi adempimenti, secondo quanto previsto dallarticolo 3, comma 1, lettere a), b) e c) del decreto 13 dicembre 2000, e invia allutente lesito dellavvenuta trasmissione.
Pag. 5 di 9
Successivamente il sistema procede a fornire altres lesito dellavvenuta ricezione delle note da parte del Servizio di Pubblicit Immobiliare. 4.1.2. Deposito del titolo Fino a quando non sar attivata la presentazione per via telematica anche del titolo (cfr. infra par. 5), la richiesta di esecuzione della formalit di annotazione si intende perfezionata con il deposito del titolo cartaceo presso il competente Servizio di Pubblicit Immobiliare e la presentazione della ricevuta di avvenuta registrazione, secondo quanto chiarito nel paragrafo 5 della circolare n. 3 del 2 maggio 2002. Allatto della presentazione del titolo, lUfficio rilascia lattestazione dellavvenuto deposito in calce al relativo estratto dellelenco delle domande di annotazione inviate dallutente per via telematica, stampato a tale fine. Il termine iniziale del procedimento in esame, dunque, inizia a decorrere dalla data di deposito del titolo; da questo momento sorge lobbligo per lUfficio di avviare lattivit procedimentale che si articola in tre momenti distinti: a) verifica della eseguibilit o meno della domanda di annotazione; b) liquidazione dei tributi dovuti e relativa comunicazione formale allinteressato; c) esecuzione della formalit ed annotazione in calce alla nota originale. 4.1.3. Liquidazione Una volta effettuato lesame della domanda e del relativo titolo ed accertata leseguibilit della formalit di annotazione anche sotto il profilo sostanziale, lUfficio liquida i tributi dovuti e comunica formalmente al soggetto richiedente il relativo ammontare, ove questultimo non abbia provveduto a seguito di preavviso telematico. Dalla data di comunicazione al richiedente dei tributi dovuti, poich la prosecuzione del procedimento subordinata al pagamento degli stessi, il termine di conclusione del procedimento (90 gg.) in quanto riferito in via esclusiva allattivit procedimentale - deve considerarsi sospeso, in coerenza con quanto previsto per le ipotesi di cui allarticolo 2, comma 4, della legge 241/90. Daltra parte, una volta accertata leseguibilit dellannotazione, e liquidati i tributi dovuti, lUfficio non chiamato a svolgere attivit ulteriori, almeno fino al momento Pag. 6 di 9
del pagamento dei tributi liquidati. In estrema sintesi, nel momento in cui la prosecuzione dellattivit procedimentale normativamente condizionata dal compimento di determinate attivit da parte del soggetto interessato (nella specie pagamento dei tributi dovuti per lesecuzione della formalit di annotazione), il termine per la conclusione del procedimento non pu che ritenersi sospeso. Il pagamento potr essere effettuato anche in via telematica, con le stesse modalit previste per lautoliquidazione dei tributi afferenti le formalit di trascrizione e iscrizione. Una volta avvenuto il pagamento, riprende a decorrere il termine di 90 gg. previsto per la conclusione del procedimento (annotazione a margine della formalit ipotecaria). Al riguardo, si evidenzia lopportunit di precisare, nella comunicazione relativa alla liquidazione dei tributi dovuti, che il termine procedimentale deve ritenersi sospeso fino alla data di avvenuto pagamento con le modalit di cui al decreto legislativo n. 237/97 o per via telematica. Qualora, anche successivamente alla comunicazione della liquidazione, lutente manifesti espressamente la volont di ritirare la domanda di annotazione a suo tempo presentata, lUfficio provveder a restituire al richiedente il titolo depositato. 4.1.4. Fattispecie particolari Se dallesame della documentazione prodotta emergono evidenti incongruenze, errori ovvero la documentazione fornita risulta incompleta, lUfficio ne d comunicazione allutente, per via telematica, indicando le modalit per lintegrazione o la regolarizzazione della documentazione prodotta. Parimenti, qualora il Conservatore ritenga di non eseguire la formalit ai sensi dellarticolo 2674 c.c., lUfficio ne d segnalazione per via telematica al richiedente, che provveder a ritirare il titolo cartaceo depositato e la domanda recante in calce le motivazioni del rifiuto.
Pag. 7 di 9
4.1.5. Esecuzione delle domande di annotazione Non appena ricevuto il pagamento dei tributi liquidati, lUfficio provvede
tempestivamente ad eseguire la formalit di annotazione. In particolare, per quanto riguarda i pagamenti effettuati per via telematica, gli stessi si considerano eseguiti quando lUfficio riceve linformazione dellavvenuta disposizione di pagamento per via telematica. E onere dellUfficio verificare giornalmente lo stato dei pagamenti effettuati, ai fini della esecuzione delle relative formalit di annotazione; si rammenta in proposito che il pagamento disposto per via telematica considerato effettuato se sono correttamente indicate le coordinate bancarie. LUfficio dovr inoltre verificare lesito dei pagamenti telematici, analogamente a quanto previsto per il pagamento dei tributi determinati in autoliquidazione (cfr., in proposito, il paragrafo 8 della circolare 3/2002). In caso di esito negativo del pagamento, gli Uffici provvedono allemissione di un apposito avviso di liquidazione, per i tributi di propria competenza, utilizzando le medesime modalit previste per lipotesi di autoliquidazione insufficiente. 5. PRESENTAZIONE TELEMATICA DEL TITOLO AI FINI DELLESECUZIONE DELLE FORMALITA IPOTECARIE Fra le novit pi rilevanti introdotte dal provvedimento in esame vi la previsione relativa alla presentazione del titolo per via telematica al Conservatore dei registri immobiliari per lesecuzione delle relative formalit. Larticolo 7 del decreto 6 dicembre 2006 disciplina infatti analiticamente le modalit di tale presentazione, rinviando a successivi provvedimenti - da emanarsi dal Direttore dellAgenzia del territorio, di concerto con il Ministero della Giustizia, secondo quanto previsto dallarticolo 16 della legge 52/85 - lattivazione del regime di obbligatoriet e di un regime transitorio di facoltativit, a titolo sperimentale, nonch lapprovazione delle relative modalit di trasmissione, procedure e specifiche tecniche.
Pag. 8 di 9
Con specifico riferimento al periodo transitorio, il comma 3 della disposizione introduce una particolare disciplina per la regolamentazione dellordine di presentazione delle predette formalit, agli effetti di quanto previsto dallarticolo 2678 c.c.. Si ritiene peraltro utile chiarire che, sino a quando non sar attivata la procedura di trasmissione telematica del titolo, le formalit nei registri immobiliari si intendono richieste al momento della presentazione o del deposito del titolo in forma cartacea, giusta quanto previsto dallarticolo 9 del decreto direttoriale 13 dicembre 2000. In considerazione dei riflessi che le presenti istruzioni determinano sullattivit del Conservatore, la scrivente ha ritenuto opportuno sottoporre il contenuto della presente circolare allattenzione del Ministero della Giustizia, titolare del potere di vigilanza ai sensi di quanto previsto dallarticolo 25 della legge 52/85. Gli Uffici provinciali e le Direzioni regionali, per quanto di competenza, vorranno assicurare il puntuale adempimento e la corretta applicazione della presente circolare.
Pag. 9 di 9
PROBLEMATICHE RICORRENTI RISCONTRATE NELLA GESTIONE DEL MODELLO UNICO (Ultima versione 30/05/2006)
1 Argomenti di carattere generale...........................................................................................................5
1.1 Per quali tipologie di atti obbligatoria la registrazione telematica?................................................................................... 5 1.2 Per quali tipologie di atti consentita, in regime di facoltativit, la registrazione telematica?........................................... 5 1.3 Quali sono i codici atto ammessi in via obbligatoria e quali in via facoltativa? .................................................................. 6 1.4 A quale data sar obbligatorio lutilizzo del nuovo DTD?................................................................................................... 9 1.5 Quali informazioni sono contenute nell'esito del pagamento telematico delle imposte dovute per la registrazione? Come comportarsi nel caso in cui lesito del pagamento negativo? ............................................................................................ 9 1.6 E possibile la compensazione a credito di un atto non inviato telematicamente? ............................................................. 10 1.7 Quale criterio vale per gli arrotondamenti?........................................................................................................................ 10 1.8 Limposta di bollo viene applicata nella misura forfetaria di 176 Euro per ogni negozio indicato? .................................. 11 1.9 Come correggere il numero di raccolta per un atto inviato con Unico informatico per gli atti immobiliari? .................... 11 1.10 E possibile bloccare il processo dellinvio reale di cui ha gi ricevuto esito positivo nel caso di dimenticanza di dati (per es. l'elenco degli Allegati dell'atto)?................................................................................................................................... 11 1.11 Quali sono stati gli ultimi aggiornamenti nellarchivio comuni? Rev.............................................................................. 11 1.12 Il mutuo fondiario normalmente esente da bollo, mentre nella ricevuta dell'invio risultano percepiti euro 165, come imposta di bollo. Come comportarsi in questi casi in cui l'imposta viene addebitata in automatico, pur non essendo dovuta per tale tipo di atto? Rev ............................................................................................................................... 12
1.13 E possibile inviare telematicamente una compravendita in cui tra gli altri compaiono immobili che riguardano il Catasto Tavolare?............................................................................................................................................................................ 12 1.14 Come ci si deve comportare quando in un invio telematico si indica sia nei dati del modello che nel testo dellatto una data di stipula errata? ......................................................................................................................................................... 12 1.15 Qual la procedura per richiedere la correzione del numero di repertorio indicato in un invio di Modello Unico? ......... 13 1.16 Com possibile variare i dati dellabilitazione dei notai e dei coadiutori in particolare relativamente al cambio di sede?13 1.17 Quali sono gli estremi del conto corrente bancario da indicare nel Modello Unico?......................................................... 13 1.18 Come poter risolvere il problema del conto corrente bancario utilizzato da unassociazione professionale?.................... 14 1.19 Come comportarsi nel caso di un invio di un file (testo dellatto) allegato ad Unico sbagliato? ....................................... 14 1.20 Come si deve comportare, per quanto riguarda lAdempimento Unico, il coadiutore di un pubblico ufficiale? ............... 14 1.21 Compensazione Entrate/Territorio ..................................................................................................................................... 14 1.22 Procedura di emergenza totale ........................................................................................................................................... 15 1.23 E possibile inviare con Adempimento Unico atti di rettifica (rettifica al titolo)? ............................................................. 17
2.8 Come indicare la tassazione nel caso di un atto con beni soggetti ad aliquote diverse di registro ma stesse ipotecarie e catastali ? Ad Esempio per il trasferimento, con unico atto, di nuda propriet ed usufrutto che vengono analizzate come due diverse convenzioni? ................................................................................................................................................... 23 2.9 Come comportarsi con un negozio giuridico con codice 8000 che non prevede, come norma, lindicazione dellavente causa? 23 2.10 Come comportarsi nel caso di atti di compravendita con il Demanio considerato che spesso la registrazione pu essere effettuata dopo 30 giorni dalla stipula in quanto necessario attendere il visto di approvazione del Demanio ?............. 23
3.4 Come inserire la quota a favore nel caso di atti contenenti un immobile "Ente Comune"? ............................................. 24 3.5 Come indicare il campo quota? .......................................................................................................................................... 25 3.6 E possibile compensare somme relative a tributi Territorio pagati per note presentate con procedura demergenza? ..... 25 3.7 E possibile, con lAdempimento Unico, effettuare una vendita avente ad oggetto una parte di un mappale o subalterno, di cui non risultano ancora inseriti i dati catastali definitivi?............................................................................................. 25 3.8 Perch non possibile inserire pi classamenti per un immobile graffato?....................................................................... 25 3.9 Perch non possibile inserire le lettere che seguono le particelle al momento della digitazione dei dati di un terreno? . 25 3.10 Come si deve compilare il Modello Unico per inviare la correzione di una nota di un invio precedente ancora non trascritta?............................................................................................................................................................................ 26 3.11 Si deve inserire negli allegati dell'adempimento sia nel caso del cartaceo sia nel caso del docfa listanza di attribuzione di rendita?............................................................................................................................................................................... 26 3.12 In quali casi si deve barrare la casella della legge 154 per lattribuzione di rendita? Tale casella deve essere valorizzata anche in caso di rendita proposta?...................................................................................................................................... 26 3.13 Perch nel caso di un modello comprendente note indirizzate a Conservatorie diverse la Black-Box segnala un errore forzabile?............................................................................................................................................................................ 27 3.14 Come inserire il numero bis del repertorio? ....................................................................................................................... 27 3.15 Come si deve procedere per far risultare in Catasto la persistenza del livello pur indicando nella trascrizione la piena propriet? ........................................................................................................................................................................... 27 3.16 Perch nel caso di presentazione della nota in Conservatoria con procedura demergenza, dopo aver effettuato regolarmente linvio telematico, non si ha su Sister il ritorno dellesito della nota o in alcuni casi un esito negativo?..... 27 3.17 Come ci si deve comportare nel caso di pagamento telematico effettuato con codice tributo errato? ............................... 28 3.18 Come si possono indicare le volture con condizione sospensiva? ..................................................................................... 28 3.19 Come si deve trattare il caso di una compravendita di terreni con costituzione di servit dove si deve inserire lo stesso terreno prima come fondo servente e poi come dominante? .............................................................................................. 28 3.20 Come si possono consultare le nuove intestazioni a seguito della voltura automatica eseguita con esito positivo?.......... 28 3.21 Cosa comporta linserimento in un Modello unico dei dati del Coniuge non comparente? ........................................... 29 3.22 Che cosa si intende per Soggetto non comparente? ........................................................................................................ 29 3.23 Qual il significato da attribuire allinformazione unico atto mancante? ...................................................................... 29 3.24 Come comportarsi nel caso di un regolamento di condominio allegato allatto di compravendita da assoggettarsi a trascrizione? ....................................................................................................................................................................... 30
3.25 Ci sono nuovi codici diritto che sono stati inseriti, pi di recente, rispetto a quelli inizialmente considerati? .................. 30 3.26 Accettazione di eredit: in caso di rinuncia alleredit da parte di alcuni coeredi con contestuale accettazione da parte di altri, il notaio obbligato alladempimento unico?............................................................................................................ 30 3.27 Accettazione tacita di eredit: se il notaio che trascrive laccettazione non lo stesso che ha effettuato il rogito dellatto da cui la stessa discende, obbligato alladempimento unico?.......................................................................................... 30 3.28 Come gestire i soggetti fideiussori, per i quali prevista l'indicazione di un codice negozio 7007 privo di contenuto patrimoniale?...................................................................................................................................................................... 30 3.29 E possibile inviare con Adempimento Unico un atto di Accettazione di eredit con beneficio dinventario (codice 301)? ................................................................................................................................................................................. 30 3.30 Sono necessarie due trascrizioni differenti a fronte di una vendita per persona da nominare e una successiva dichiarazione di nomina? ................................................................................................................................................... 31 3.31 Come ci si deve comportare quando in un invio telematico si indica sia nei dati del modello che nel testo dellatto una data di stipula errata? ......................................................................................................................................................... 31 ESITI DELLE VOLTURE AUTOMATICHE ..................................................................................................................... 31 3.32 Come comportarsi nel caso in cui la procedura di voltura automatica restituisce lesito A1- La nota di trascrizione non risulta compilata nel quadro B, quadro degli immobili? .................................................................................................. 31 3.33 Come comportarsi nel caso in cui la procedura di voltura automatica restituisce lesito A2- La nota di trascrizione non risulta compilata nel quadro C, quadro dei soggetti, nella sezione relativa ai soggetti a favore?..................................... 32 3.34 In quali casi di formalit in rettifica si deve richiedere la voltura automatica?.................................................................. 32 3.35 Come comportarsi nel caso in cui la procedura di voltura automatica restituisce lesito B1- Limmobile ha una natura non di interesse catastale (bene futuro o sua porzione, palco teatrale, pozzo, ecc.)?........................................................ 32 3.36 Come comportarsi nel caso in cui la procedura di voltura automatica restituisce lesito B2- Limmobile negoziato per diritti non di interesse catastale (diritto di servit, ecc.)? ................................................................................................. 33 3.37 Come comportarsi nel caso in cui la procedura di voltura automatica restituisce lesito B3- Limmobile risulta in Catasto gi volturato con atto avente data successiva a quella della trascrizione oppure presenta unintestazione non aggiornata? ....................................................................................................................................................................... 33 3.38 Come comportarsi nel caso in cui la procedura di voltura automatica restituisce lesito B4- Limmobile dichiarato ubicato in un Comune il cui codice sconosciuto in Catasto? ......................................................................................... 34 3.39 Come comportarsi nel caso in cui la procedura di voltura automatica restituisce lesito B5- Limmobile identificato con dati non conformi a quelli catastali? .......................................................................................................................... 34 3.40 Come comportarsi nel caso in cui la procedura di voltura automatica restituisce lesito B6- La voltura sullimmobile gi stata effettuata?........................................................................................................................................................... 34 3.41 Come comportarsi nel caso in cui la procedura di voltura automatica restituisce lesito E1- Limmobile non risulta iscritto negli atti catastali? ................................................................................................................................................ 34 3.42 Come comportarsi nel caso in cui la procedura di voltura automatica restituisce lesito E2- Limmobile in Catasto risulta soppresso? ............................................................................................................................................................. 35 3.43 Come comportarsi nel caso in cui la procedura di voltura automatica restituisce lesito E3- Limmobile risulta iscritto in una partita speciale del Catasto Urbano oppure del Catasto Terreni ? ............................................................................. 35 3.44 Come comportarsi nel caso in cui la procedura di voltura automatica restituisce lesito E4- Limmobile risulta identificato negli atti del Catasto Urbano in maniera difforme da quanto indicato nella nota di trascrizione (graffato)?35 3.45 Come comportarsi nel caso in cui la procedura di voltura automatica restituisce lesito E5- Limmobile presenta unintestazione non aggiornata e negli atti del Catasto sono presenti pi immobili con stesso foglio, particella e subalterno ma sezioni diverse? ......................................................................................................................................... 36
3.46 Come comportarsi nel caso in cui la procedura di voltura automatica restituisce lesito D2- Limmobile stato registrato con annotazione di passaggi intermedi da esaminare? ..................................................................................................... 36 3.47 Come comportarsi nei casi in cui la procedura di voltura automatica restituisce lesito D1- La ditta stata registrata con intestazione parziale o D3- La ditta stata registrata con intestazione parziale e limmobile con annotazione di passaggi intermedi da esaminare? Rev............................................................................................................................. 36 3.48 Come comportarsi nei casi in cui la procedura di voltura automatica restituisce lesito E6 Immobile impegnato da un documento PREGEO........................................................................................................................................................ 37 3.49 Cosa sta ad indicare lesito E7 restituito dalla voltura automatica? ................................................................................... 37 3.50 Cosa sta ad indicare lesito D4 restituito dalla voltura automatica?................................................................................... 37 3.51 Cosa sta ad indicare lesito D5 restituito dalla voltura automatica?................................................................................... 38 3.52 Cosa sta ad indicare lesito D6 restituito dalla voltura automatica?................................................................................... 38 3.53 Cosa sta ad indicare lesito R1 restituito dalla voltura automatica? ................................................................................... 38 3.54 Come comportarsi nei casi in cui la procedura di voltura automatica restituisce lesito E12- Ditta non registrata per intestazione parziale da verificare Laggiornamento degli intestatari catastali verr eseguito dallUfficio dellAgenzia del Territorio entro 40 gg ovvero a seguito di ulteriori elementi integrativi che verranno richiesti alla S.V. ai sensi dellart. 12 del D.P.R. n. 650/1972? New ......................................................................................................................... 38 3.55 Come si deve procedere per utilizzare il pacchetto voltura 1.0 in modalit recupero di voltura automatica. New............ 39
4.4 Elenco documenti per visualizzazione stato avanzamento lavorazione ............................................................................. 43 STRUMENTI DI REDAZIONE E CONTROLLO DELLADEMPIMENTO UNICO ................................................... 44 4.5 Perch se il file XML posizionato in una cartella la cui denominazione contiene degli spazi (es. Modello Unico) Sostel non genera gli adempimenti?................................................................................................................................... 44 4.6 Si pu visualizzare il file XML per campi prima della firma in modo da consentire al Notaio di controllarlo?................ 44 4.7 Cosa sono i messaggi e come vengono gestiti?.................................................................................................................. 44 4.8 Quali sono le funzioni disponibili sul servizio Presentazione Telematica del Modello Unico che permettono di assicurarsi se le note sono pervenute in Conservatoria o le volture tavolari sono giunte in Catasto? ................................ 44 4.9 SOSTEL consente di memorizzare su dischetto pi note per volta?.................................................................................. 45 4.10 Installazione del software per l'ambiente di sicurezza........................................................................................................ 45 4.11 E possibile lopzione di firma di pi file XML contemporaneamente? ............................................................................ 45 4.12 Perch in fase di controllo di un atto con Sostel si ha lerrore "stopping after fatal error: an invalid xml character was found in the element content of the document"? ................................................................................................................ 45 4.13 Quali ricevute ritornano al notaio tramite Sister a seguito dellesecuzione della voltura?................................................. 45 GENERA AMBIENTE FIRMA E VERIFICA ................................................................................................................. 46 4.14 Generazione Ambiente di sicurezza ................................................................................................................................... 46 4.15 GENERA AMBIENTE: molti studi notarili hanno, per laccesso ad Internet, un router (anzich un modem); chi non accede ad Internet tramite Notartel, non riesce a generare la chiave della firma, se non tramite una particolare configurazione del router, che uno studio notarile, certo non pu definire autonomamente.............................................. 47 4.16 GENERA AMBIENTE:Rigenerazione del Certificato di Firma........................................................................................ 48 4.17 Come e quando si pu utilizzare il servizio Contattaci? Rev ..................................................................................... 48 4.18 Firma e verifica .................................................................................................................................................................. 49
1.2 Per quali tipologie di atti consentita, in regime di facoltativit, la registrazione telematica?
I notai, a partire dalla data del 1 ottobre 2002, possono utilizzare le procedure telematiche di cui all'art. 3 bis del decreto legislativo 18 dicembre 1997,n. 463, anche per gli adempimenti relativi agli atti di mutuo e costituzione di garanzie reali su diritti immobiliari ed alle costituzioni di vincolo su immobili stipulati dalla medesima data. Inoltre a partire dalla data del 1 ottobre 2004 sar possibile utilizzare linvio telematico per tutti gli adempimenti relativi ai seguenti atti immobiliari: anticresi, assegnazione divisionale a conto di futura divisione, conferma (quando previsto da leggi speciali), cessioni di beni ai creditori, cessioni di diritti reali a titolo gratuito, cessioni di fitti e pigioni, convenzioni matrimoniali, costituzione di diritti reali a titolo gratuito, costituzione di fondazione, costituzione di fondo patrimoniale, costituzione di vincolo militare (quando previsto da leggi), dichiarazione di nomina, divisioni, donazioni, liberazione di fitti e pigioni, locazione ultranovennale, permuta, prestazione in luogo delladempimento con trasferimento di diritti (art. 1197 c.c.), quietanza con trasferimento di propriet, regolamento di condominio, retrocessione, ricognizione di diritti reali (artt. 177 e 178 c.c.), riconoscimento di propriet (artt. 2653, n.5 e 2944 c.c.), rinunzia nonch acquisto di legato e costituzione di fondo patrimoniale per testamento. Inoltre, relativamente alle ipoteche volontarie, si estende la facoltativit alla concessione a garanzia di conguaglio divisionale e alla concessione a garanzia per opere pubbliche. A partire dal 1 ottobre 2004, i notai potranno utilizzare in regime di facoltativit il modello unico informatico per gli immobili ubicati nei Comuni di Trieste e Gorizia nei quali vige il sistema del libro fondiario di cui al regio decreto 28 marzo 1929, n.499 per tutti gli adempimenti ammessi in regime di obbligatoriet e facoltativit per gli altri immobili. 5
Le disposizioni non si applicano per gli atti relativi ad immobili ubicati nei comuni del Trentino nei quali vige il sistema del libro fondiario.
Vai al sommario
1.3 Quali sono i codici atto ammessi in via obbligatoria e quali in via facoltativa?
Dal 15 giugno 2004 i seguenti codici atto sono ammessi in via obbligatoria per ladempimento unico. Tipologie di atti Atti tra vivi Cessione di diritti reali a titolo oneroso Compravendita Costituzione di diritti reali a titolo oneroso Atti mortis causa Accettazione espressa di eredit Accettazione tacita di eredit 302 303 109 112 123 Codice
Di seguito la lista dei codici atto che sono ammessi in via facoltativa per ladempimento unico. Tipologie di atti Atti tra vivi Affrancazione Anticresi Assegnazione a socio di cooperativa edilizia Assegnazione a socio per scioglimento di societ Assegnazione divisionale a conto di futura divisione Atto unilaterale dobbligo edilizio Cessione di beni ai creditori Cessione di diritti reali a titolo gratuito Cessione di fitti Cessione di pigioni Convenzione amministrativa Convenzione edilizia Convenzione matrimoniale di comunione legale Convenzione matrimoniale di comunione convenzionale Convenzione matrimoniale di separazione dei beni 101 102 103 104 105 106 107 108 110 111 116 117 118 119 120 6 Codice
Costituzione di diritti reali a titolo gratuito Costituzione di fondazione Costituzione di fondo patrimoniale Costituzione di vincolo (quando previsto da leggi speciali) Costituzione di vincolo di destinazione (quando previsto da leggi speciali) Costituzione di vincolo di indivisibilit (quando previsto da leggi speciali) Costituzione di vincolo militare (quando previsto da leggi) Dichiarazione di nomina Divisione Divisione a stralcio Donazione accettata Donazione a favore di ente non riconosciuto Donazione a favore di nascituri Donazione obnuziale Liberazione di fitti Liberazione di pigioni Locazione ultranovennale Permuta Regolamento di condominio Retrocessione rinunzia Atto di conferma (quando previsto da leggi speciali) Prestazione con trasferimento di diritti (art. 1197 c.c) Quietanza con trasferimento di propriet Ricognizione di diritti reali (artt.177 e 178 c.c.) Riconoscimento di propriet (artt.2653, n.5 e 2944 c.c.) Atti mortis causa Accettazione di eredit con beneficio dinventario Acquisto di legato
122 124 125 126 127 128 129 130 131 132 133 134 135 136 139 140 141 143 144 145 146 149 150 151 152 153 301 304 7
Costituzione di fondo patrimoniale per testamento Ipoteche volontarie Ipoteca volontaria Concessione a garanzia di apertura di credito Concessione a garanzia di cambiali (art. 2831 c.c.) Concessione a garanzia di concordato fallimentare Concessione a garanzia di concordato preventivo Concessione a garanzia di conguaglio divisionale Concessione a garanzia di dilazione di imposte successione Concessione a garanzia di mutuo Concessione a garanzia di obbligazioni al portatore Concessione a garanzia di mutuo condizionato Concessione a garanzia di rendita vitalizia Concessione a garanzia di residuo prezzo Concessione a garanzia di rendita perpetua Concessione a garanzia di anticipazioni fondiarie Concessione a garanzia di finanziamento Concessione a garanzia di mutuo fondiario Concessione a garanzia di mutuo edilizio Concessione a garanzia per opere pubbliche
306 100 161 162 163 164 165 166 168 169 170 171 172 173 174 175 176 177 178
Inoltre viene consentito linvio telematico delle note di trascrizione in rettifica, dirette a correggere errori commessi nella compilazione di una nota di trascrizione gi trasmessa con la procedura telematica. Il codice da utilizzare, in questo caso, quello previsto dalla circolare 128/T del 2 maggio 1995 e cio: - Prima cifra = 8 -Rimanenti tre cifre uguali a quelle del corrispondente codice atto. Per lipotesi in esame, resta ferma lapplicazione dellimposta ipotecaria ai sensi dellart. 3 della tariffa allegata al D. Lgs. 31 ottobre 1990, n. 347, nonch della tassa ipotecaria nella misura prevista dal numero 1.0 della tabella allegata allo stesso decreto legislativo 347/90. Per quanto riguarda il trattamento tributario ai fini dellimposta di bollo, si ritiene opportuno precisare che per dette formalit in rettifica, effettuate per via telematica - atteso il rapporto di stretta dipendenza tra dette formalit e latto gi trascritto con la nota oggetto della rettifica stessa il suddetto tributo debba considerarsi assolto con il pagamento dellimposta nella misura forfetaria di cui alla nota 1 bis dellart. 1 della Tariffa annessa al D.P.R. 26 ottobre 1972, n. 642, effettuato in occasione della trasmissione telematica della nota oggetto di rettifica.
Vai al sommario
1.5 Quali informazioni sono contenute nell'esito del pagamento telematico delle imposte dovute per la registrazione? Come comportarsi nel caso in cui lesito del pagamento negativo?
L'esito del pagamento telematico disponibile non prima di 10 gg. lavorativi a decorrere dal giorno di invio del file. Tale tempo di attesa dovuto ai tempi di elaborazione del pagamento da parte delle Banche. Il pagamento delle imposte dovute per la registrazione telematica avviene direttamente tramite prelievo dal c/c bancario del notaio. Gli importi prelevati sono quelli che il notaio ha indicato nella fase di autoliquidazione dell'atto. Il bollo forfetario (codice tributo 9802) di euro176 non deve essere indicato poich aggiunto direttamente dal Sistema in seguito alla ricezione del file. Nel caso l'esito del pagamento sia disponibile e sia NEGATIVO, siamo in presenza di mancato addebito dell'imposta versata. Tale eventualit si presenta principalmente per i motivi: Il C/C indicato per l'addebito errato Mancata corrispondenza tra codice fiscale del Notaio con codice fiscale dell'intestatario del C/C indicato Non stata trovata capienza sul C/C indicato.
In ogni caso l'atto o gli atti contenuti nel file inviato sono da ritenersi registrati. Nei casi in cui il pagamento delle imposte non andato a buon fine, l'Ufficio delle Entrate e la Conservatoria per i tributi di loro competenza provvedono al recupero degli importi utilizzando le seguenti fasi: l'Ufficio delle Entrate richiede al Notaio gli importi non versati, aggiungendo il tributo 9802 (imposta di bollo) e relativo importo, tramite avviso di liquidazione telematico ed entro 30 giorni, se non ancora avvenuto il pagamento da parte del notaio, con notifica a mezzo raccomandata. la Conservatoria richiede al Notaio gli importi non versati tramite avviso di liquidazione telematico ed entro 30 giorno, se non ancora avvenuto il pagamento da parte del Notaio, con notifica a mezzo raccomandata. Il notaio deve provvedere al pagamento entro i successivi 15 giorni per evitare lapplicazione di sanzioni ed interessi sul dovuto.
Il pagamento in questi casi avviene, come per la richiesta di registrazione, tramite invio telematico di un file Xml in cui sono presenti i soli tributi ed importi notificati al Notaio tramite avviso di liquidazione. Pertanto lesito del pagamento telematico disponibile non prima di 10 gg. lavorativi a decorrere dal giorno di invio del file e i casi in cui il pagamento con prelievo diretto ha esito negativo coincidono con i casi descritti per il pagamento dovuto per richiesta di registrazione.
Vai al sommario
Com'e' noto con l'articolo 8, primo comma lett. a) e con l'articolo 10, primo comma, lett. a) del d.P.R. 18 agosto 2000, n. 308 sono state apportate modifiche rispettivamente all'articolo 41 del testo unico delle disposizioni concernenti l'imposta di registro approvato con d.P.R. 26 aprile 1986, n. 131 e all'art. 18 delle disposizioni concernenti le imposte ipotecaria e catastale approvato con decreto legislativo 31 ottobre 1990, n.347. Le suddette modifiche comportano che l'ammontare delle imposte di registro, ipotecaria e catastale, determinato a seguito dell'applicazione dell'aliquota in misura proporzionale, venga arrotondato a lire mille, per difetto se la frazione non e' superiore a lire cinquecento, ovvero per eccesso nel caso in cui la frazione risulti superiore a lire cinquecento. In tal modo e' stata realizzata l'armonizzazione dei criteri di arrotondamento dei valori espressi in lire con quelli stabiliti per altri tributi. Con le stesse disposizioni sono stati, inoltre, introdotti, nell'ambito delle normative che regolano i gia' citati tributi, i criteri di arrotondamento da utilizzare nel caso in cui gli importi siano espressi in euro. Cio' posto, si rammenta che il regolamento in commento entra in vigore il 14 novembre 2000, quindicesimo giorno successivo alla pubblicazione del d.P.R. 18 agosto 2000, n. 308, avvenuta sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana - Serie Generale n. 254 del 30 ottobre 2000, pertanto i nuovi criteri di arrotondamento devono essere adottati dal 14 novembre 2000.
***
D.P.R. del 18/08/00 n. 308 -Regolamento concernente l'utilizzazione di procedure telematiche per gli adempimenti tributari in materia di atti immobiliari. art. 7: ( in vigore dal 14/11/00) - Arrotondamento 1. Le imposte di registro, ipotecaria, catastale, di bollo e comunale sull'incremento di valore degli immobili dovute, sono arrotondate a lire mille, per difetto se la frazione non e' superiore a lire cinquecento e per eccesso se superiore, ovvero, nel caso in cui i valori siano espressi in euro, all'unita', per difetto se la frazione e' inferiore a 50 centesimi e per eccesso se non inferiore.
Vai al sommario
10
1.8 Limposta di bollo viene applicata nella misura forfetaria di 176 Euro per ogni negozio indicato?
No, limposta di bollo non dipende dal numero di negozi ma relativa allintero atto.
Vai al sommario
1.9 Come correggere il numero di raccolta per un atto inviato con Unico informatico per gli atti immobiliari?
Nel caso in cui il notaio ha inviato, per errore, un atto con il numero di raccolta sbagliato ed ha necessit di correggerlo la procedura prevista la seguente: - il notaio consegna allUfficio dellEntrate la copia cartacea dellatto, conforme e con i dati corretti, effettua inoltre, sia allUfficio delle Entrate sia allUfficio del Territorio, una richiesta di rettifica del dato errato; - lUfficio delle Entrate effettua la rettifica del mod. 69; - per quanto riguarda il testo dellatto in formato elettronico trasmesso dal notaio con Unico e non conforme alloriginale perch contenente un dato sbagliato, lUfficio delle Entrate inoltra la richiesta di variazione alla Direzione Centrale Gestione Tributi Settore Rimborsi ed Atti Ufficio gestione atti, che a sua volta autorizza Sogei ad intervenire sugli archivi perch al momento della visualizzazione con la procedura di ufficio sia segnalata lincongruenza.
Vai al sommario
1.10 E possibile bloccare il processo dellinvio reale di cui ha gi ricevuto esito positivo nel caso di dimenticanza di dati (per es. l'elenco degli Allegati dell'atto)?
Quando l'invio reale ha avuto esito positivo, non possibile in alcun modo bloccare il flusso dell'invio.
Vai al sommario
Rev
A partire dal 26 aprile 2006 larchivio comuni ha subito degli aggiornamenti. Tali modifiche, pubblicate nel corso del mese di aprile, sono state recepite dalla Black Box e da SOSTel versione 3.0.4, da UniMod con laggiornamento rispettivamente dellarchivio comuni e delle tabelle Comuni.xml e SezioniCensuarieTerreni.xml. Gli aggiornamenti hanno riguardato i comuni di: VIGATTO prov. Parma (cod-cat H5CF, cod-naz L870) soppresso; RAGUSA prov. Ragusa (cod-cat U7AA, cod-naz H163) inserite due nuove sezioni censuarie terreni, e cio C (IBLA) e D (NOTO); MEZZANINO prov. Pavia (cod-cat C7FK, cod-naz F175) inserita una nuova sezione censuaria terreni A (TROVACO SICCOMARIO); TROVACO SICCOMARIO prov. Pavia (cod-cat C7IJ, cod-naz I236) inserita una nuova sezione censuaria terreni A (MEZZANINO);
11
CERRETTO LANGHE prov. Cuneo (cod-cat A4CU, cod-naz C530) in luogo di CERRETTO DELLE LANGHE;
A partire dal 4 febbraio 2004 larchivio comuni ha subito degli aggiornamenti. Tali modifiche, pubblicate nel corso del mese di febbraio, sono state recepite dalla Black Box versione 2.15 ,da UNIMOD con laggiornamento della tabella comuni, da SOSTel (con il ServicePack01 per laggiornamento di alcuni controlli sulla ricostruzione delle note) e laggiornamento dellarchivio dei comuni. Gli aggiornamenti hanno riguardato: I comuni di Carrara San Giorgio (cod-cat D3AZ,cod-naz B833) e Carrara Santo Stefano (cod-cat D3BA,cod-naz B834) che con la variazione circoscrizionale si sono fusi nel Comune di Due Carrare (cod-cat D3EG,cod-naz M300), rispettivamente sezione censuaria terreni A e sezione censuaria terreni B, sono stati soppressi.
Vai al sommario
1.12 Il mutuo fondiario normalmente esente da bollo, mentre nella ricevuta dell'invio risultano percepiti euro 165, come imposta di bollo. Come comportarsi in questi casi in cui l'imposta viene addebitata in automatico, pur non essendo dovuta per tale tipo di atto? Rev
Nelle specifiche tecniche (DTD) prevista linformazione relativa allesenzione da bollo. Per impostare lesenzione andr selezionato il valore corrispondente allesenzione. Esiste un campo dove indicare che l'atto esente da bollo. Esenzione Bollo: 1 = se l'atto e' esente da imposta di bollo; 0 = se non esente da questa imposta .
Vai al sommario
1.13 E possibile inviare telematicamente una compravendita in cui tra gli altri compaiono immobili che riguardano il Catasto Tavolare?
A partire dal 1 ottobre 2004, i notai potranno utilizzare in regime di facoltativit il modello unico informatico per le compravendite in cui compaiono immobili ubicati nei Comuni di Trieste e Gorizia nei quali vige il sistema del libro fondiario. Mentre le compravendite, che interessano immobili ubicati nei comuni del Trentino riguardanti il Catasto Tavolare, ricadono nelle eccezioni da trattare con la procedura tradizionale anche se il distretto del Notaio che stipula latto in questione compreso tra quelli in regime di obbligatoriet e anche se la compravendita tratta altri immobili non riguardanti il Tavolare.
Vai al sommario
1.14 Come ci si deve comportare quando in un invio telematico si indica sia nei dati del modello che nel testo dellatto una data di stipula errata?
Per quanto riguarda le Conservatorie lufficio pu correggere manualmente sulla base della copia autentica del titolo, mentre lUfficio delle Entrate non pu rettificare linformazione. Di conseguenza opportuno fare una formale richiesta, producendo idonei giustificativi, allufficio locale.
Vai al sommario
12
1.15 Qual la procedura per richiedere la correzione del numero di repertorio indicato in un invio di Modello Unico?
Per ci che riguarda lUfficio delle Entrate, lutente deve richiedere la correzione del numero di repertorio presentando la richiesta presso lUfficio delle Entrate competente. Per ci che riguarda lUfficio del Territorio si devono distinguere due casi: 1. Se non stata ancora effettuata la trascrizione della nota contenente il numero di repertorio errato lutente deve recarsi in Conservatoria portando: - la richiesta di correzione del repertorio inoltrata e protocollata dallUfficio delle Entrate; - la nota corretta prodotta su floppy; - la ricevuta di trasmissione relativa allinvio contenente il repertorio errato per poter attestare leffettuazione della liquidazione della nota. Limpiegato dellufficio in questo modo potr effettuare la trascrizione della nota corretta accettando come pagamento la ricevuta di trasmissione relativa allinvio precedentemente effettuato. 2. Se stata gi effettuata la trascrizione della nota contenente il numero di repertorio errato necessario presentare una nota di trascrizione in rettifica anche per via telematica.
Vai al sommario
1.16 Com possibile variare i dati dellabilitazione dei notai e dei coadiutori in particolare relativamente al cambio di sede?
I notai (e i coadiutori) gi abilitati che intendono variare i propri dati possono farne richiesta agli Uffici Provinciali del Territorio competenti in relazione alla sede, tramite lapposito modulo di abilitazione mettendo 2 nella casella del quadro A, in particolare riguardo al soggetto delegato o allUfficio delle Entrate competente per la registrazione degli Atti Immobiliari. Nel caso di notai coadiutori di prima nomina, non avendo una propria sede, devono indicare come ufficio delle Entrate competente quello del notaio coadiuvato; quando avranno la sede definitiva dovranno comunicare allAgenzia del Territorio competente per sede, nel modulo di variazione dati, oltre ai dati della propria sede anche lufficio delle Entrate dove devono registrare gli atti. Per quanto riguarda i dati anagrafici (indirizzo, e-mail, telefono, ecc.) i notai possono invece modificare i propri dati accedendo alla home page della Presentazione Modello Unico al link Informazioni generali.
Vai al sommario
1.17 Quali sono gli estremi del conto corrente bancario da indicare nel Modello Unico?
Il conto corrente bancario individuato dal numero di conto, codice Cab, codice Abi e Cin. Il Cin un carattere di controllo (una lettera maiuscola) che la banca calcola con un apposito software ed univoco per ogni conto corrente bancario e pertanto deve essere obbligatoriamente inserito ma non in modo casuale.
Vai al sommario
13
1.18 Come poter risolvere il problema del conto corrente bancario utilizzato da unassociazione professionale?
Lassociazione professionale pu utilizzare un unico conto corrente bancario al quale la Banca sia in grado di associare i Codici Fiscali di tutti gli associati cointestatari del conto che intendono utilizzare il sistema di addebito tramite F24 telematico.
Vai al sommario
1.19 Come comportarsi nel caso di un invio di un file (testo dellatto) allegato ad Unico sbagliato?
Andr ripresentato il testo corretto in forma cartacea all'Ufficio delle Entrate di competenza.
Vai al sommario
1.20 Come si deve comportare, per quanto riguarda lAdempimento Unico, il coadiutore di un pubblico ufficiale?
E necessario distinguere il caso dellidoneo vincitore di concorso o proveniente dagli Archivi Notarili ex lege 588/1957 ed ex lege 179/1983 dal caso del notaio gi in esercizio. Per quanto riguarda lidoneo vincitore di concorso o proveniente dagli Archivi Notarili ex lege cit., dopo la nomina del Presidente del Consiglio Notarile a coadiutore di un Notaio, questi si dovr recare presso lAgenzia del Territorio provinciale interessata (ovvero competente per territorio rispetto al distretto notarile nel quale temporaneamente vengono esercitate le funzioni notarili) e, tramite un apposito modulo, ottenere labilitazione al servizio di presentazione documenti mediante Adempimento Unico e ricevere il kit per generare le chiavi di firma. Dopodich potr firmare gli atti con la propria firma al posto del Notaio coadiuvato il quale per quel periodo sar inibito alla trasmissione telematica. Si ricorda che allatto dellabilitazione al servizio, i notai coadiutori di prima nomina, non avendo una propria sede, devono indicare come ufficio delle Entrate competente quello del notaio coadiuvato; quando avranno la sede definitiva dovranno comunicare allAgenzia del Territorio competente per sede, nel modulo di variazione dati, oltre ai dati della propria sede anche lufficio delle Entrate dove devono registrare gli atti. Per quanto riguarda il notaio in esercizio nominato coadiutore o delegato alle copie di un altro notaio, dopo tale nomina da parte del Presidente del Consiglio Notarile, il notaio coadiutore o delegato potr firmare gli atti con la chiave di firma gi in suo possesso mentre sar inibita la funzione di trasmissione telematica al notaio coadiuvato. E importante precisare che ai fini del buon esito della trasmissione telematica necessario che, indipendentemente dal soggetto che firma latto, il soggetto nel cui repertorio iscritto latto oggetto di trasmissione telematica compaia obbligatoriamente tra i soggetti intestatari del conto corrente sul quale si chiede di addebitare il pagamento.
Vai al sommario
14
Chiaramente la compensazione possibile purch la richiesta di compensazione sia formalmente corretta, il credito sia spettante, sia avvenuto laddebito bancario dei crediti maturati e limporto richiesto in compensazione non sia superiore agli importi autoliquidati per latto che si intende registrare. A tale proposito si precisa che per la compensazione dei crediti maturati vanno tenuti in considerazione cinque dati: Credito maturato: eccedenza di imposta pagata su atti precedentemente inviati per via telematica; Credito da utilizzare: importi che si intendono portare in compensazione per gli atti successivi a quelli che hanno generato il credito; Credito gi utilizzato: credito gi compensato su invii precedenti; Imposta autoliquidata: imposta dovuta per l'atto che si sta trasmettendo (a lordo della compensazione) ; Credito residuo: differenza tra credito maturato e credito gi utilizzato per lo stesso tributo; La compensazione possibile solo se: nel modello che si sta inviando presente un solo atto; l'imposta autoliquidata per latto che si intende registrare non inferiore al credito da utilizzare; il credito maturato relativo ad uno o pi atti per i quali vi una ricevuta di pagamento che indica che gli importi sono stati effettivamente addebitati; il credito da utilizzare per ciascun tributo non superiore al credito residuo (differenza tra credito maturato e credito gi utilizzato) per lo stesso tributo.
Nella sezione compensazione del modello unico col nuovo DTD esiste una unica tipologia di dati da riportare: dati di dettaglio: il riferimento ai singoli atti e/o note ove vi sono dei crediti maturati; in questa sezione oltre ad indicare gli estremi di riferimento dell'atto (ad es. numero di registrazione, ecc.) o della nota (ad es. numero di registro generale , particolare, ecc) vanno indicati, relativamente ad ogni singolo atto e/o nota, i tributi e gli importi che si intendono compensare. Si possono compensare pi crediti contemporaneamente, anche relativi a diversi atti e/o note.
Vai al sommario
Impossibilit di collegamento telematico o esistenza di qualunque causa che impedisce la generazione o linvio del file Tra i casi di interruzione del servizio che abilitano allutilizzo della procedura di emergenza si possono annoverare sia lo smarrimento, la sottrazione o il malfunzionamento del dispositivo di firma digitale (sia esso la smart card rilasciata dal CNN che il floppy disk preparato con Genera ambiente ), come il mancato funzionamento dei dispositivi elettronici locali del notaio. Una volta predisposto il file contenente il modello unico informatico ed averlo firmato, il notaio al fine di procedere allinvio del predetto file richiede il collegamento al servizio telematico. Anche in questa fase della procedura possono verificarsi anomalie o irregolarit di funzionamento del sistema che, impedendo di fatto il collegamento, non consentono oggettivamente la trasmissione del file. Errore di sistema che impedisce lelaborazione del file correttamente inviato Nel caso in cui il sistema non sia in grado di elaborare il file inviato e quindi di restituire la ricevuta di trasmissione, entro unora dalla data di invio, il notaio riceve un messaggio diagnostico di errore di sistema. In questo caso prevista la possibilit che l'invio possa essere ripetuto, ma pu verificarsi che il sistema sia ancora non disponibile o, qualora l'elaborazione si sia interrotta in una fase avanzata, che nella base dati delle Finanze quel determinato repertorio risulti gi memorizzato e pertanto anche il secondo invio potrebbe venire scartato in quanto ritenuto doppio e non elaborabile. In ogni caso quando il notaio a fronte di un invio correttamente inoltrato, per il quale quindi il sistema ha assegnato un numero di invio, riceve il messaggio diagnostico di errore di sistema, valgono le medesime modalit previste per l'irregolare funzionamento del servizio. In entrambi i casi, trattandosi di procedura di emergenza relativa ad un atto da presentare in via telematica, limposta di bollo dovuta quella forfetaria da pagare sempre mediante F23; essendo tale imposta comprensiva anche dei bolli relativi alla nota ed alla voltura, normalmente versati in Conservatoria al momento della presentazione del titolo, opportuno pagare con un F23 riguardante esclusivamente il versamento del bollo da poter presentare sia presso lUfficio del Territorio per la trascrizione che allUfficio delle Entrate per la registrazione. Per ottenere la trascrizione immediata del titolo non necessaria la preventiva registrazione dellatto il cui termine rimane, fissato in 30 giorni dalla data di stipula dellatto. Segue una sintesi dei documenti da presentare nel caso di procedura di emergenza totale nei due distinti casi. Nel caso di impossibilit di collegamento telematico o di esistenza di qualunque causa che impedisce la generazione o linvio del file il notaio dovr presentare A) allUfficio delle Entrate di competenza per la registrazione: - dichiarazione sottoscritta dal Notaio che attesti linterruzione del servizio con limpegno, per cause diverse dalla indisponibilit del collegamento telematico, a produrre idonea documentazione giustificativa (es. denuncia smarrimento chiave o smart card, documento attestante intervento tecnico on site per la risoluzione di malfunzionamenti al sistema locale del notaio, documentazione prodotta da Notartel, ecc.);- mod. F23 cartaceo, per avvenuto pagamento dei tributi (registro, ipotecaria, catastale); - mod. F23 per il bollo forfetario (codice 456T) con l'indicazione degli atti da registrare con procedura di emergenza; - copia per registrazione in carta semplice (con dicitura "Bollo assolto in modo virtuale tramite F23"); - copia valutazione in carta semplice; - mod. 69 (tradizionale o telematico, quale stampato da SOSTEL3); 16
Non sono dovuti i tributi speciali (cod. 964T). B) allUfficio del Territorio per la trascrizione e la voltura automatica: - dichiarazione sottoscritta dal Notaio che attesti linterruzione del servizio; - mod. F23 cartaceo, per avvenuto pagamento dei tributi per la trascrizione; - copia del mod F23 relativo al bollo forfetario; - floppy contenenti le note ricostruite da SOSTEL3. Nel caso di errore di sistema il notaio dovr presentare A) allUfficio delle Entrate di competenza per la registrazione: - copia del messaggio diagnostico attestante l'errore di sistema; - mod. F23 cartaceo, per avvenuto pagamento dei tributi (registro, ipotecaria, catastale); - mod. F23 per il bollo forfetario (codice 456T) con l'indicazione degli atti da registrare con di emergenza; - copia valutazione in carta semplice; - mod. 69 (tradizionale o telematico, quale stampato da SOSTEL3); Non sono dovuti i tributi speciali (cod. 964T). B) allUfficio del Territorio per la trascrizione e la voltura automatica: - copia del messaggio diagnostico attestante l'errore di sistema; - mod. F23 cartaceo, per avvenuto pagamento dei tributi per la trascrizione; - copia del mod F23 relativo al bollo forfetario; - floppy contenenti le note ricostruite da SOSTEL3.
Vai al sommario
procedura
- copia per registrazione in carta semplice (con dicitura "Bollo assolto in modo virtuale tramite F23");
1.23 E possibile inviare con Adempimento Unico atti di rettifica (rettifica al titolo)?
Dal 1 Febbraio 2005 possibile inviare con Adempimento Unico tutti gli atti di rettifica riferiti a titoli trascrivibili con i codici atto ammessi sia in maniera obbligatoria che facoltativa.
Vai al sommario
17
2.1 Perch viene segnalata la presenza di errori forzabili relativamente alla autoliquidazione di negozi giuridici riferiti a terreni - codice negozio da 1101 a 1901 - non agricoli?
A seguito della richiesta di registrazione il Notaio riceve le segnalazioni di errore inerenti alle informazioni trasmesse. Tra le segnalazioni non bloccanti la registrazione dell'atto, viene segnalata una incongruenza tra il codice del negozio giuridico dell'atto e l'aliquota indicata dal Notaio in sede di autoliquidazione nel caso di registrazione di compravendita di terreno non edificabile che non risulti agricolo. Ora i negozi giuridici codificati per le compravendite di terreno sono - da 1101 a 1901 per i terreni non edificabili (in cui sono compresi gli agricoli) per i quali il Sistema effettua il calcolo dell'imposta di Registro applicando l'aliquota del 15% - da 1119 a 1919 per i terreni edificabili per i quali il Sistema effettua il calcolo dell'imposta di Registro applicando l'aliquota del 8%. In realt per i terreni non edificabili e non agricoli prevista per l'imposta di Registro l'aliquota del 8% (e non del 15% applicabile ai soli terreni agricoli).Per tale sottoinsieme sarebbe necessaria un'ulteriore codifica, attualmente non disponibile e la cui istituzione deve avvenire tramite Amministrazione (Decreto, circolare ecc.) Pertanto il Notaio indicando i codici da 1101 a 1901 pur applicando correttamente l'aliquota del 8% e indicando correttamente l'imposta di Registro autoliquidata, in questi casi si vede segnalare:
T003 ALIQUOTA INCONGRUENTE CON IL NEGOZIO INDICATO T006 IMPOSTA REGISTRO CALCOLATA DIVERSA DA QUELLA AUTOLIQUIDATA.
In ogni caso tale segnalazione non impedisce la registrazione dell'atto e l'Ufficio delle Entrate competente per il controllo della tassazione, essendo a conoscenza di questo particolare caso, dopo aver comunque fatto le verifiche necessarie ed aver escluso errori effettivi, non proceder al recupero dell'imposta segnalata come errata.
Vai al sommario
18
2.3 Qual il nuovo codice tributo che corrisponde al vecchio 109T (Es: vendita di terreno soggetto ad IVA)?
Il nuovo codice tributo il 9814 corrispondente al vecchio codice 109T. Tale nuovo codice tributo previsto nella Black Box versione 2.13 pubblicata il 22.01.2003.
Vai al sommario
Credito da utilizzare nel presente adempimento Questa indicazione viene richiesta solo quando impostato tipo credito: originato. Infatti solo in questo caso che lacquirente, tramite notaio, deve specificare se intende utilizzare subito il credito nellatto stesso che lo ha originato, e che sta chiedendo di registrare ovvero intende utilizzare il credito in altro modo (dichiarazione dei redditi, dichiarazione di successione, altro atto dacquisto). E essenziale che il notaio sia preciso nella scelta dellopzione perch un eventuale errore comporta la mancata detrazione del credito dallatto che si sta registrando, nonostante che il credito sia stato correttamente formulato.
Importo totale del credito prima casa Indicare limporto totale del credito che si porta in detrazione. Questa indicazione deve essere sempre fornita qualunque sia il tipo credito: originato o utilizzato. Limporto del credito non pu essere superiore allimposta versata (vedi parag. successivo).
19
Imposta versata
Questo importo viene richiesto solo in presenza di tipo credito originato e rappresenta limposta di registro ovvero IVA che stata versata nel primo atto di acquisto agevolato. Estremi atto Latto da indicare differisce in funzione del tipo credito. Originato: Indicare gli estremi del primo atto dacquisto agevolato. Utilizzato: Indicare gli estremi del secondo atto dacquisto agevolato. N.B. per lUfficio del Registro necessaria la vecchia codifica. Calcolo dellimposta di registro in presenza di credito di imposta. Nel caso il credito sia originato il credito di imposta viene detratto dalla sola imposta di registro dovuta per la corrente registrazione telematica. Nel caso in cui il credito sia utilizzato , il credito di imposta viene detratto dallimposta di registro, ipotecaria e catastale. Tra i quesiti frequenti : 1. Lufficio delle Entrate richiede comunque imposta di registro fissa (129,11 euro) in presenza di credito prima casa. Ci risulta che il credito deve essere detratto fino capienza dellimposta di registro dovuta e quindi il Notaio pu ottenere una ricevuta di addebito su cui risulta a zero limposta di registro (ed eventualmente anche lipotecaria e la catastale nel caso di credito utilizzato ). 2. Sono presenti pi crediti di imposta prima casa. E il caso di coniugi che acquistano insieme una prima casa, dopo che ciascuno ha venduto la propria prima casa. In questo caso entrambi, con il secondo comune acquisto agevolato maturano un proprio credito, che pu essere portato in detrazione allimposta di registro corrente in relazione alla quota di possesso e quindi alla quota di registro dovuta da ciascuno. A partire dal 15 giugno 2004, con il nuovo DTD, possibile indicare tutti i crediti dimposta prima casa da portare in detrazione. Circolari su credito di imposta Agenzia delle Entrate Direzione Centrale Normativa e Contenzioso. Circolare n. 19 del 01.03.2001 Disciplina dei trasferimenti immobiliari ai fini delle imposte indirette Beneficio del credito di imposta previsto dalla legge 23 Dicembre 1998, n.448, art.7, commi 1 e 2 Agevolazioni tributarie.
Vai al sommario
2.5 Come indicare le imposte proporzionali pagate nel contratto preliminare registrato?
Con il nuovo DTD possibile indicare, oltre ai crediti dimposta prima casa, anche i crediti derivanti da atti precedentemente registrati (ad esempio contratti preliminari).
20
Quando viene richiesto un credito di questo tipo, analogamente al caso di credito d'imposta prima casa, occorre indicare lautotassazione del/i negozi giuridici presenti nellatto al lordo del credito che si intende portare in detrazione. E infatti direttamente il Sistema Telematico che provvede a detrarre tale credito dallimposte dovute per la registrazione dellatto trasmesso. Questa precisazione essenziale in quanto se il notaio comunica le imposte al netto del credito, il Sistema Telematico non distingue tra imposte lorde e nette, e la procedura automatizzata effettua una seconda detrazione. In tal caso lufficio delle Entrate poi costretto ad operare un recupero di imposta tramite avviso telematico. Per indicare correttamente le informazioni relativi ad un credito derivante da atti precedentemente registrati occorre compilare lelemento CreditoAttoPrecedente con le seguenti modalit:
TipoAttoPrecedente: tipologia del precedente atto P = preliminare A = altra tipologia CodUffRegistroPrecedente: codice dell'ufficio delle entrate presso il quale e' stato registrato il precedente atto AnnoPrecedente: anno di registrazione dell'atto precedente SeriePrecedente: serie di registrazione dell'atto precedente NumRegistrazioneUnoPrecedente: numero di registrazione dell'atto Precedente NumRegistrazioneDuePrecedente: eventuale sottonumero di registrazione dell'atto precedente ImportoAttoPrecedente: imposta versata nel precedente atto da portare in detrazione.
Vai al sommario
2.6 Come comportarsi nel caso di pi agevolazioni per uno stesso negozio?
In presenza di pi agevolazioni per uno stesso negozio, essendo prevista lindicazione, nel file XML, di una sola agevolazione, si pu procedere in due modi: 1) indicare lagevolazione in base alla quale stata calcolata la tassazione. Nel testo dellatto si fa comunque riferimento ad entrambe le agevolazioni; 2) indicare lagevolazione 99 (altro tipo) e utilizzare la descrizione per indicare la presenza delle due (o pi) agevolazioni.
Vai al sommario
Lidentificativo del negozio di permuta deve essere indicato solo sul secondo negozio che avr tassazione pari a zero in quanto le imposte autoliquidate sono inserite sul primo negozio. Si riporta di seguito il seguente esempio: Si permuta un immobile di valore 100.000,00 con uno di valore 120.000,00. Lacquirente del secondo immobile ha diritto allagevolazione prima casa. N000001 : compravendita di fabbricato Codice negozio TASSAZIONE: Registro Ipotecaria Catastale 7% 2% 1% 7000,00 2000,00 1000,00 1102 valore 100.000,00 nessuna agevolazione
Totale imposte: 10.000,00 N000002 : compravendita di fabbricato Codice negozio 1102 valore 120.000,00 TASSAZIONE: Registro Ipotecaria Catastale 3% fissa fissa 3600,00 129,11 129,11 agevolazione prima casa
Totale imposte: 3858,22 In caso di permuta sono dovute imposte per Euro 10.000,00 (quelle di N00001) MODALITA DI COMPILAZIONE DEL FILE XML (IPOTESI): Compilare lelement DatiNegozio relativo al primo acquisto con le consuete modalit NON valorizzando lIDNegozioPermuta: IDNegozio N000001 IDNegozioPermuta non valorizzato Codice negozio: Valore Agevolazione Esente SoggettoIva EffettiSospesi Tassazione: 9800 9803 9805 1102 100.000,00 0 0 0 0
7% 2% 1%
Compilare lelement DatiNegozio relativo al secondo acquisto indicando: o IDNegozio N000002 o IDNegozioPermuta N000001 ( lunit negoziale avente le imposte maggiori) 22
Codice negozio: 1102 Valore 120.000,00 Agevolazione 1 (prima casa) Esente 0 SoggettoIva 0 EffettiSospesi 0 Tassazione 0
Eventuali crediti di imposta eventualmente spettanti, devono essere indicati nelle rispettive unit negoziali (N00001 e/o N00002) e vengono portati in detrazione dalle imposte autoliquidate su N0001.
Vai al sommario
2.8 Come indicare la tassazione nel caso di un atto con beni soggetti ad aliquote diverse di registro ma stesse ipotecarie e catastali ? Ad Esempio per il trasferimento, con unico atto, di nuda propriet ed usufrutto che vengono analizzate come due diverse convenzioni?
Il problema ora superato dallinserimento del concetto di Gruppo di negozi. Nel caso di atto con beni soggetti ad aliquote diverse di registro ma stesse ipotecarie e catastali, deve essere inserita ununica unit negoziale (nel DTD lelemento Dati Negozio) con due codici negozio. Per ognuno dei codici negozio devono essere forniti: il valore, le eventuali agevolazioni, se esente, soggetto ad IVA o con effetti sospesi, i danti e gli aventi causa. Per quanto riguarda la tassazione, limposta di registro, proporzionale, sar presente su entrambi i negozi mentre le imposte ipotecaria e catastale, se dovute una sola volta, potranno essere indicate su un solo codice negozio. La procedura di controllo non segnaler, come avviene oggi, lerrore forzabile sulla tassazione. Stessa cosa nel caso di nuda propriet e usufrutto.
Vai al sommario
2.9 Come comportarsi con un negozio giuridico con codice 8000 che non prevede, come norma, lindicazione dellavente causa?
Con il nuovo DTD possibile per il codice 8000 non indicare lavente causa nei dati della liquidazione Entrate e quindi utilizzare lAdempimento Unico, per esempio nel caso di un atto unilaterale dobbligo.
Vai al sommario
2.10 Come comportarsi nel caso di atti di compravendita con il Demanio considerato che spesso la registrazione pu essere effettuata dopo 30 giorni dalla stipula in quanto necessario attendere il visto di approvazione del Demanio ?
Per gli atti di compravendita con il Demanio di cui alla Legge n. 212 del 1 agosto 2003, possibile inviare il Modello Unico non appena latto abbia ottenuto il visto di approvazione e successivamente presentare al Territorio il titolo controfirmato dal Demanio. I trenta giorni utili ai fini della registrazione e della trascrizione, decorrono dalla data in cui latto ha avuto lapprovazione del Demanio.
Vai al sommario
23
3.1 Quali imposte e tasse ipotecarie sono dovute per le note di trascrizione delle accettazioni tacite di eredit sia se connesse a mutui (atti in esenzione ex d.p.r. 601), sia se connesse ad atti che hanno scontato limposta di bollo forfetaria dovuta con ladempimento unico?
In entrambi i casi dovuta la tassa ipotecaria pi la tassa fissa.
Vai al sommario
3.2 Sono necessarie due trascrizioni differenti a fronte di una vendita per persona da nominare e una successiva dichiarazione di nomina?
Nella circolare 128/T del 2 maggio 1995, che contiene le istruzioni per la compilazione dei modelli di nota, nella tabella degli atti soggetti a trascrizione, a fronte della dichiarazione di nomina (codice 130) riportata una nota nella quale si precisa che tale atto deve essere trascritto autonomamente allorquando le parti, avvalendosi della facolt concessa dallart. 1402 c.c., sciolgono la riserva della dichiarazione oltre il termine ordinario di giorni 3. La doppia trascrizione va quindi effettuata solo in questo caso; se la dichiarazione di nomina stipulata entro i 3 giorni, la nota di trascrizione unica, anche se vengono allegati due diversi atti, e riporta la vendita direttamente dal venditore alla persona nominata.
Vai al sommario
3.3 Perch non vengono visualizzati nella stampa della nota pi piani inseriti attraverso lAdemp.Unico ? Rev
Sebbene i dati relativi ai piani vengano memorizzati, nella stampa della nota viene visualizzato solo il primo piano poich la stampa rimasta conforme a quella prodotta dal pacchetto nota. Se l'utente lo ritiene opportuno pu evidenziare la presenza di ulteriori piani inserendoli nel quadro D ovvero nell'indirizzo dell'immobile.
Vai al sommario
3.4 Come inserire la quota a favore nel caso di atti contenenti un immobile "Ente Comune"?
Nel caso in cui ci sia un "Ente comune" tra gli immobili coinvolti nell'atto necessario costituire una autonoma unit negoziale. In particolare se non si conosce la relativa quota millesimale necessario che la quota non sia inserita affatto.
Vai al sommario
24
3.6 E possibile compensare somme relative a tributi Territorio pagati per note presentate con procedura demergenza?
No. Anche se la registrazione e quindi il pagamento dei tributi Territorio e Entrate sono stati effettuati in via telematica la compensazione delle somme relative ai Tributi Territorio non possibile se la nota stata presentata in maniera ordinaria poich il Sistema non riesce a calcolare e quindi a rendere disponibile per la compensazione la differenza tra autoliquidato e dovuto. Ci si pu avvalere dellistanza di rimborso come nella maniera tradizionale.
Vai al sommario
3.7 E possibile, con lAdempimento Unico, effettuare una vendita avente ad oggetto una parte di un mappale o subalterno, di cui non risultano ancora inseriti i dati catastali definitivi?
Non sussistono limitazioni. Nel momento in cui si chiede la registrazione e trascrizione dellatto riguardante parte di una particella non ancora frazionata, si richiede che non venga eseguita la voltura barrando la casella di voltura differita. La voltura, che naturalmente non pu essere effettuata su una parte di immobile non ben identificata catastalmente, verr richiesta al momento della trascrizione dellatto ricognitivo successivo.
Vai al sommario
3.9 Perch non possibile inserire le lettere che seguono le particelle al momento della digitazione dei dati di un terreno?
Le lettere presenti nelle particelle si riferiscono alle porzioni in cui suddiviso il terreno e non devono essere inserite nel Modello Unico poich non sono significative per lidentificazione dello stesso. Infatti il terreno identificato univocamente da Comune Sezione Foglio Particella Subalterno, mentre le porzioni si riferiscono alla qualit che definisce il tipo di coltivazione praticato sul terreno. Diverso il caso dellidentificativo provvisorio transitorio, in tale ipotesi possibile inserire dati alfanumerici per la particella barrando lopzione transitorio.
Vai al sommario
25
3.10 Come si deve compilare il Modello Unico per inviare la correzione di una nota di un invio precedente ancora non trascritta?
Per inviare una correzione di una nota gi inviata con un Modello Unico precedente si deve: apporre le opportune correzioni sul file da rinviare, controllando che sia presente il testo dellatto; destinare linvio solo al Territorio; indicare che l'atto esente da bollo; liquidare la nota inserendo gli opportuni tributi Territorio ma con importi a zero.
Vai al sommario
3.11 Si deve inserire negli allegati dell'adempimento sia nel caso del cartaceo sia nel caso del docfa listanza di attribuzione di rendita?
Non necessario specificare la tipologia dell'allegato. Si pu inserire istanza legge154/88, ma solo nel caso in cui la richiesta di attribuzione di rendita sia presentata in forma cartacea.
Vai al sommario
3.12 In quali casi si deve barrare la casella della legge 154 per lattribuzione di rendita? Tale casella deve essere valorizzata anche in caso di rendita proposta?
Per alcuni Uffici, permane un numero, sebbene minimo, di denunce di variazioni e di dichiarazioni di nuove costruzioni ancora da classare. Per tali richieste pu accadere che, in relazione allatto da volturare, i soggetti contraenti presentino listanza per la determinazione della rendita catastale prevista dallart. 12, comma 1, del decreto legge 14 marzo 1988 n.70, convertito con modificazioni dalla legge 13 maggio 1988, n.154. Lindicazione della richiesta di attribuzione della rendita catastale deve essere riportata, a cura del pubblico ufficiale, nel modello unico. Al riguardo si richiamano, altres, le disposizioni emanate con la circolare del 9 aprile 1999, n.83/ET, congiuntamente dagli allora Dipartimenti delle Entrate e Territorio, laddove si prevede che allorch si verifica che la rendita associata allunit immobiliare non caratterizzata dallaggettivo proposta o comunque che liscrizione agli atti del catasto stata effettuata da oltre 12 mesi, la rendita catastale da considerarsi definitiva omissis Nel caso invece che si riscontri una rendita - proposta iscritta negli atti catastali da meno di un anno ai fini dellapplicazione dallart. 52, comma 4, del D.P.R. n.131/1986, occorre che sia fatta espressa menzione nellatto di volersi avvalere delle disposizioni richiamate dallart. 12 della legge 154 del 1988. . In tale ultima ipotesi necessario riportare nel modello unico la richiesta di attribuzione della rendita catastale scegliendo il valore 2 nella casella Legge 154.
Vai al sommario
26
3.13 Perch nel caso di un modello comprendente note indirizzate a Conservatorie diverse la Black-Box segnala un errore forzabile?
E solamente una segnalazione di possibile errore in quanto ci potrebbe anche essere un errore di compilazione da parte del notaio. Si prender in esame la possibilit di separare la messaggistica tra possibili errori ed errori forzabili.
Vai al sommario
3.15 Come si deve procedere per far risultare in Catasto la persistenza del livello pur indicando nella trascrizione la piena propriet?
Il livello che risulta in catasto generalmente assimilato all'enfiteusi, ne deriva che il diritto da indicare nella nota di trascrizione, nel caso in cui il livellario non intervenga in atto, il diritto del concedente e non la piena propriet. Se invece il livello non presenta le caratteristiche proprie dell'enfiteusi (pagamento del canone, ereditariet del diritto, medesimi diritti del proprietario sui frutti, sul tesoro e sull'utilizzo del sottosuolo), ma si configura come un diritto a titolo personale, pu essere considerato un onere ed in questo caso il soggetto ordinariamente viene indicato nella intestazione catastale utilizzando per il diritto il codice 10 ed indicando per esteso la dicitura 'livellario' ; naturalmente nell'intestazione catastale comparir anche il proprietario. In tale situazione la voltura da modello unico del diritto di propriet riproporr tutti i soggetti a favore della nota di trascrizione, ma sar inserita una annotazione di Passaggi intermedi da esaminare e sar inviato il relativo esito D2. Con le consuete modalit relative al recupero da voltura automatica potr essere ripristinata lintestazione completa dei soggetti titolari di oneri.
Vai al sommario
3.16 Perch nel caso di presentazione della nota in Conservatoria con procedura demergenza, dopo aver effettuato regolarmente linvio telematico, non si ha su Sister il ritorno dellesito della nota o in alcuni casi un esito negativo?
La procedura momentaneamente non crea un collegamento informatico tra nota inviata telematicamente e nota presentata in maniera manuale allo sportello di accettazione e quindi non in grado di preparare un esito a fronte della presentazione della nota con procedura demergenza. E in corso dopera la modifica software.
Vai al sommario
27
3.17 Come ci si deve comportare nel caso di pagamento telematico effettuato con codice tributo errato?
Nel caso di pagamento telematico effettuato con codice tributo errato, lufficio deve comunque accettare la formalit. Per quanto riguarda la liquidazione della nota, il notaio ricever un avviso di liquidazione telematico per la cifra dovuta imputata al codice tributo giusto e quindi non liquidata, mentre la cifra versata sul codice tributo errato potr essere utilizzato in un invio successivo tramite la compensazione.
Vai al sommario
3.19 Come si deve trattare il caso di una compravendita di terreni con costituzione di servit dove si deve inserire lo stesso terreno prima come fondo servente e poi come dominante?
Nel caso in cui si debba trattare un terreno in un atto di compravendita soggetto a servit necessario inserire nella banca dati il terreno pi di una volta. Dovr essere inserito sia senza e sia con la specifica linformazione di Fondo dominante e/o Fondo servente in modo da referenziare poi correttamente limmobile opportuno nelle due convenzioni.
Vai al sommario
3.20 Come si possono consultare le nuove intestazioni a seguito della voltura automatica eseguita con esito positivo?
Lesito della voltura automatica che viene restituita allutente contiene per ciascun immobile, oltre alle informazioni sullesito delle operazioni effettuate, le seguenti informazioni: i dati dellimmobile (Comune, tipo catasto, sezione, foglio, particella, subalterno); gli intestati presenti nella banca dati catastale prima della registrazione della nota di trascrizione; gli intestati presenti in base informativa dopo laggiornamento effettuato dalla procedura di voltura automatica. Si rimanda inoltre alle funzionalit gi esistenti su Sister che consentono, dopo circa tre, quattro giorni dalla esecuzione della voltura, di effettuare la consultazione gratuita delle intestazioni relative ad un immobile senza la visualizzazione della rendita. Tali funzioni sono accessibili dallapposito sottomen intestati relativo alla voce ricerca per immobile. 28
Vai al sommario
3.21 Cosa comporta linserimento in un Modello unico dei dati del Coniuge non comparente?
Quando in un atto compare solo uno dei due coniugi in regime di comunione dei beni possibile inserire i dati dellaltro coniuge. I dati richiesti relativamente a questo soggetto sono solo quelli anagrafici (codice fiscale, cognome, nome, sesso, data e luogo di nascita) e lidentificativo del coniuge di riferimento. Infatti i dati relativi alla titolarit vengono calcolati automaticamente in fase di registrazione della voltura nel seguente modo: - il diritto lo stesso del coniuge comparente in atto; - la quota pari alla met di quella inserita per il coniuge comparente in atto In definitiva, la visura catastale evidenzier come intestatari i due coniugi con pari diritto e pari quota.
Vai al sommario
29
3.24 Come comportarsi nel caso di un regolamento di condominio allegato allatto di compravendita da assoggettarsi a trascrizione?
Se nellatto di compravendita allegato un regolamento di condominio da assoggettarsi a trascrizione non possibile utilizzare la registrazione telematica in via facoltativa poich il codice per la trascrizione del regolamento di condominio (codice 144) non tra quelli obbligatori. Di conseguenza la registrazione pu essere eseguita anche con le procedure tradizionali e nel modo consueto.
Vai al sommario
3.25 Ci sono nuovi codici diritto che sono stati inseriti, pi di recente, rispetto a quelli inizialmente considerati?
E stato inserito, recependo la circolare n.3 del 26.04.2004 dellAgenzia del Territorio, il codice diritto Propriet per larea (1t) tra i diritti reali trascrivibili.
Vai al sommario
3.26 Accettazione di eredit: in caso di rinuncia alleredit da parte di alcuni coeredi con contestuale accettazione da parte di altri, il notaio obbligato alladempimento unico?
Tale fattispecie pu, a discrezione del notaio, essere trattata con ladempimento in quanto rinuncia ed accettazione di eredit quando sono contenute in un unico rogito costituiscono un atto misto in cui solo laccettazione di eredit prevista come fattispecie obbligatoria.
Vai al sommario
3.27 Accettazione tacita di eredit: se il notaio che trascrive laccettazione non lo stesso che ha effettuato il rogito dellatto da cui la stessa discende, obbligato alladempimento unico?
In questo caso il notaio non pu utilizzare ladempimento unico e pu trascrivere laccettazione tacita di eredit con la modalit ordinaria.
Vai al sommario
3.28 Come gestire i soggetti fideiussori, per i quali prevista l'indicazione di un codice negozio 7007 privo di contenuto patrimoniale?
Il nuovo DTD prevede la gestione dei soggetti fideiussori i cui dati vanno inserirti nei dati altro soggetto.
Vai al sommario
3.29 E possibile inviare con Adempimento Unico un atto di Accettazione di eredit con beneficio dinventario (codice 301)?
Il codice 301 tra quelli che si possono inviare con lAdempimento Unico in maniera facoltativa a patto che latto riguardi un immobile. 30
Vai al sommario
3.30 Sono necessarie due trascrizioni differenti a fronte di una vendita per persona da nominare e una successiva dichiarazione di nomina?
Nella circolare 128/T del 2 maggio 1995, che contiene le istruzioni per la compilazione dei modelli di nota, nella tabella degli atti soggetti a trascrizione, a fronte della dichiarazione di nomina (codice 130) riportata una nota nella quale si precisa che tale atto deve essere trascritto autonomamente allorquando le parti, avvalendosi della facolt concessa dallart. 1402 c.c., sciolgono la riserva della dichiarazione oltre il termine ordinario di giorni 3. La doppia trascrizione va quindi effettuata solo in questo caso; se la dichiarazione di nomina stipulata entro i 3 giorni, la nota di trascrizione unica, anche se vengono allegati due diversi atti, e riporta la vendita direttamente dal venditore alla persona nominata. La registrazione dellatto di vendita a persona da nominare, nel caso in cui la dichiarazione di nomina sia stipulata entro i 3 giorni, deve essere eseguita con modalit tradizionali, presso gli uffici dellAgenzia delle Entrate, trattandosi di un atto destinato alle sole Entrate. Si invier successivamente un Modello Unico per la registrazione della dichiarazione di nomina e la trascrizione a favore del soggetto nominato.
Vai al sommario
3.31 Come ci si deve comportare quando in un invio telematico si indica sia nei dati del modello che nel testo dellatto una data di stipula errata?
Per quanto riguarda le Conservatorie lufficio pu correggere manualmente sulla base della copia Autentica del titolo. Per ci che riguarda le Entrate, lufficio pu rettificare la data di stipula sulla base della copia cartacea dellatto, conforme e con i dati corretti.
Vai al sommario
3.32 Come comportarsi nel caso in cui la procedura di voltura automatica restituisce lesito A1- La nota di trascrizione non risulta compilata nel quadro B, quadro degli immobili?
Questa situazione si verifica nel caso in cui venga richiesta la voltura automatica per una convenzione per la quale non sono stati indicati gli immobili nel quadro B (tipicamente si tratta di una nota di trascrizione con codice atto generico). La segnalazione va ignorata se la richiesta di voltura automatica stata effettuata in modo erroneo, se invece lerrore riguarda la mancata indicazione degli immobili, correttamente indicati nellatto, deve essere presentata una formalit in rettifica. In questo caso opportuno controllare che non sia stato erroneamente spuntato il flag Voltura automatica nel caso in cui latto non sia soggetto a voltura.
Vai al sommario
31
3.33 Come comportarsi nel caso in cui la procedura di voltura automatica restituisce lesito A2- La nota di trascrizione non risulta compilata nel quadro C, quadro dei soggetti, nella sezione relativa ai soggetti a favore?
Questa situazione si verifica nel caso in cui venga richiesta la voltura automatica per una convenzione per la quale non sono stati indicati i soggetti a favore nel quadro C (ad esempio nel caso di rinunzia unilaterale ad usufrutto). La nota senza soggetti a favore scartata, e quindi non da luogo a voltura, perch non possibile ricostruire la nuova intestazione catastale. Per dar luogo alla voltura, con il modello unico sar necessario indicare la nuova intestazione catastale riportando i soggetti a completamento, a favore dei quali esplica i suoi effetti la convenzione. La segnalazione va invece ignorata se la richiesta di voltura automatica stata effettuata in modo erroneo (ad esempio per un atto dobbligo). In questo caso opportuno controllare che non sia stato erroneamente spuntato il flag Voltura automatica nel caso in cui latto non sia soggetto a voltura.
Vai al sommario
3.35 Come comportarsi nel caso in cui la procedura di voltura automatica restituisce lesito B1- Limmobile ha una natura non di interesse catastale (bene futuro o sua porzione, palco teatrale, pozzo, ecc.)?
La procedura non prende in esame, ai fini della voltura catastale, alcune tipologie di immobili, ed in particolare gli immobili riportati nella nota di trascrizione che hanno natura non di interesse catastale, dettagliatamente indicati nellelenco che segue: F = bene futuro; K = palco teatrale; P = porzione di immobile; PF = porzione di bene futuro; PO = pozzo; 32
X = altro tipo di fabbricato (se indicato che si tratta di Catasto Terreni ); E = Ente Comune -parti condominiali non negoziabili autonomamente (se sono indicati identificativi del Catasto Urbano); EU = Ente Urbano (se sono indicati identificativi del Catasto Terreni). La procedura in tali casi non d luogo alla voltura e fornisce lesitoB1. Per gli immobili indicati nella nota con le nature C = fabbricato in corso di costruzione e Q = porzione di fabbricato in corso di costruzione, la voltura verr eseguita solo se limmobile presente al catasto terreni in una partita ordinaria, ovvero se presente al catasto urbano con le categorie F1, F2, F3, F4, F5; negli altri casi la voltura di tali immobili non viene eseguita. Resta pertanto valida per i fabbricati in corso di costruzione non accatastati, qualora il terreno su cui insistono sia gi in partita 1 al catasto terreni in seguito allapprovazione del relativo tipo mappale, la possibilit di far precedere la stipula dellatto da una dichiarazione di accatastamento di fabbricato in corso di costruzione, adempimento consentito dalle attuali procedure di aggiornamento degli atti del catasto urbano. In tal caso limmobile potr essere indicato nella nota di trascrizione con i dati di identificazione del catasto urbano e con la natura C ovvero Q ovvero X e la voltura automatica sar regolarmente eseguita. La segnalazione va ignorata se effettivamente limmobile non doveva essere volturato. Ad esempio nel caso in cui vengano riportati nel quadro B della nota gli identificativi dei beni comuni condominiali e non si vuole che vengano volturati, opportuno indicare sempre la natura E, anche se limmobile risulta nella banca dati catastale con una sua propria categoria, che potr eventualmente essere indicata del quadro D.
Vai al sommario
3.36 Come comportarsi nel caso in cui la procedura di voltura automatica restituisce lesito B2- Limmobile negoziato per diritti non di interesse catastale (diritto di servit, ecc.)?
Questo esito fornito quando un immobile movimentato per il diritto di servit. La segnalazione va ignorata se la richiesta di voltura automatica stata effettuata in relazione ad un atto di costituzione di servit. In questo caso opportuno controllare che non sia stato erroneamente spuntato il flag Voltura automatica nel caso in cui latto non sia soggetto a voltura.
Vai al sommario
3.37 Come comportarsi nel caso in cui la procedura di voltura automatica restituisce lesito B3- Limmobile risulta in Catasto gi volturato con atto avente data successiva a quella della trascrizione oppure presenta unintestazione non aggiornata?
Questa segnalazione viene fornita nei seguenti casi: - quando vengono volturati due distinti atti di trasferimento aventi ad oggetto lo stesso immobile con la stessa data e non vi sono altri elementi (numero particolare della trascrizione, numero di repertorio se si tratta dello stesso notaio) che consentano di stabilire la priorit degli atti; - quando si tratta di un trasferimento di diritti in quote e risulta in banca dati una voltura con data successiva a quella dellatto che si sta esaminando. Se la segnalazione determinata da un errore di compilazione della nota (numero di repertorio, data dellatto, identificativo dellimmobile errato) deve essere presentata una formalit.
Vai al sommario
33
3.38 Come comportarsi nel caso in cui la procedura di voltura automatica restituisce lesito B4- Limmobile dichiarato ubicato in un Comune il cui codice sconosciuto in Catasto?
Questo esito viene fornito quando limmobile oggetto del trasferimento ubicato in un comune amministrativo di nuova istituzione, che non risulta nella banca dati catastale perch, per varie motivazioni, non stata effettuata la relativa variazione circoscrizionale. In tal caso perch la voltura venga eseguita automaticamente necessario che sulla nota di trascrizione venga indicato il comune che risulta in catasto, altrimenti occorrer intervenire successivamente per sanare lintestazione catastale.
Vai al sommario
3.39 Come comportarsi nel caso in cui la procedura di voltura automatica restituisce lesito B5- Limmobile identificato con dati non conformi a quelli catastali?
La situazione si verifica ogni qualvolta nella nota di trascrizione un immobile indicato con dati identificativi transitori vale a dire: - riferiti a frazionamenti in corso di esecuzione per i quali non siano stati assegnati i numeri definitivi. Si tratta in genere di situazioni residuali che si riferiscono ad atti catastali di aggiornamento di vecchia data (es: indicazione alfanumerica della particella, 100/a, 100/b, etc.) - trasferimenti effettuati come parte (sempre che la fattispecie sia giuridicamente ammissibile). In questi casi la segnalazione va ignorata: la voltura dovr essere richiesta nel momento in cui verr presentato un successivo atto di identificazione catastale. Nei casi sopra descritti, in cui si trasferisca un immobile non ancora esattamente identificato catastalmente, sarebbe opportuno valorizzare il campo voltura differita al fine sia di evitare la segnalazione di errore che di pagare inutilmente la tassa ipotecaria corrispondente, la voltura automatica andr richiesta esclusivamente in sede di presentazione del successivo atto identificativo.
Vai al sommario
3.40 Come comportarsi nel caso in cui la procedura di voltura automatica restituisce lesito B6- La voltura sullimmobile gi stata effettuata?
La segnalazione viene fornita quando, al momento dellesecuzione della voltura automatica, limmobile risulta gi volturato in virt del medesimo atto. Se in effetti stata gi presentata, e registrata in atti, la voltura cartacea, non necessario alcun intervento da parte del notaio. Se invece la situazione determinata da un errore nella compilazione della nota (identificativo dellimmobile, dati dellatto), di norma deve essere presentata una formalit in rettifica.
Vai al sommario
3.41 Come comportarsi nel caso in cui la procedura di voltura automatica restituisce lesito E1- Limmobile non risulta iscritto negli atti catastali?
Tale segnalazione pu essere causata dalle seguenti circostanze: - limmobile, pur avendo identificativi definitivi, non risulta nella banca dati catastale perch il relativo atto di aggiornamento (in genere si tratta di un tipo di frazionamento) non stato ancora inserito in atti dallufficio (pu essere in arretrato o in corso di lavorazione); in questo caso la voltura verr eseguita dallufficio dopo che sar stata evasa la pratica di aggiornamento relativa - lidentificativo stato indicato sulla nota in maniera difforme rispetto a quanto riportato nellatto e corrisponde ad un immobile inesistente; in tal caso, di norma, necessario presentare una formalit in rettifica. 34
Si ricorda a tale proposito che occorre porre particolare attenzione ad alcuni dati: - il codice catastale del comune, qualora sia presente la sezione, di 5 caratteri e non di 4: - in alcuni comuni del catasto fabbricati necessario indicare, prima del foglio, la sezione urbana. Gli elenchi completi delle sezioni catastali e delle sezioni urbane sono disponibili in linea su Sister alla voce info e aiuto.
Vai al sommario
3.42 Come comportarsi nel caso in cui la procedura di voltura automatica restituisce lesito E2- Limmobile in Catasto risulta soppresso?
La segnalazione viene fornita quando limmobile oggetto del trasferimento risulta soppresso. Se limmobile stato soppresso dallufficio successivamente allatto di trasferimento ma prima che venisse eseguita la voltura automatica, la situazione potr essere sanata solo dallo stesso ufficio (sarebbe opportuna una segnalazione allufficio da parte del notaio). Se invece lidentificativo stato indicato sulla nota in maniera difforme rispetto a quanto riportato nellatto e corrisponde ad un immobile soppresso, di norma, necessario presentare una formalit in rettifica.
Vai al sommario
3.43 Come comportarsi nel caso in cui la procedura di voltura automatica restituisce lesito E3- Limmobile risulta iscritto in una partita speciale del Catasto Urbano oppure del Catasto Terreni ?
La segnalazione viene fornita quando limmobile risulta in una partita speciale catastale. Le partite speciali del catasto terreni sono relative a: - area di ente urbano - ente comune - acque e strade. Le partite speciali del catasto fabbricati sono relative a: - bene comune censibile - bene comune non censibile. Se limmobile stato indicato nellatto e nella nota di trascrizione insieme agli immobili oggetto del trasferimento, ma non deve essere volturato, la segnalazione va ignorata. Se limmobile, infatti, risulta iscritto in una delle partite speciali suddette, in catasto non esistono le corrispondenti intestazioni, ma solo il legame tra il bene comune e gli immobili di riferimento, per cui pur essendo corretto il suo inserimento nella nota di trascrizione, esso non pu e non deve essere volturato.
Vai al sommario
3.44 Come comportarsi nel caso in cui la procedura di voltura automatica restituisce lesito E4- Limmobile risulta identificato negli atti del Catasto Urbano in maniera difforme da quanto indicato nella nota di trascrizione (graffato)?
Questo esito fornito quando limmobile oggetto del trasferimento individuato nel catasto fabbricati con identificativi tra loro graffati, ma nella nota di trascrizione tali identificativi non sono stati indicati correttamente.
Vai al sommario
35
3.45 Come comportarsi nel caso in cui la procedura di voltura automatica restituisce lesito E5- Limmobile presenta unintestazione non aggiornata e negli atti del Catasto sono presenti pi immobili con stesso foglio, particella e subalterno ma sezioni diverse?
La segnalazione riguarda solo gli immobili di catasto fabbricati ed fornita nel caso in cui limmobile trasferito relativo ad un comune nel quale si verificano contemporaneamente le seguenti condizioni : 1. I soggetti contro della nota non coincidono con quelli dellintestazione catastale. 2. Sono presenti diverse sezioni urbane, 3. Nella nota stata omessa lindicazione della sezione 4. Nel comune sono presenti immobili con i medesimi identificativi, anche se in sezioni urbane diverse Tale esito, non viene pi restituito per le note provenienti da modello unico e per le note ove sia esplicitamente richiesta la voltura.
Vai al sommario
3.46 Come comportarsi nel caso in cui la procedura di voltura automatica restituisce lesito D2- Limmobile stato registrato con annotazione di passaggi intermedi da esaminare?
La segnalazione viene fornita quando nellatto viene trasferita lintera propriet, ma i soggetti contro della nota non corrispondono con quelli dellintestazione catastale (la verifica viene effettuata esclusivamente sui dati anagrafici e non sulle quote ed i diritti presenti nellintestazione catastale). In questo caso la voltura viene eseguita regolarmente e la nuova intestazione corretta, ma viene apposta, accanto ai dati dellatto, lannotazione Passaggi intermedi da esaminare. Tale annotazione non viene apposta se, con il modello unico, vengono trasmesse le informazioni sugli atti intermedi mancanti ed in particolare vengono forniti per esteso i dati dellultimo atto mancante (ad esempio una dichiarazione di successione non volturata),che pu essere identificato con gli estremi dellatto e/o della voltura e/o della registrazione. In questultimo caso viene ricostruita automaticamente la voltura precedente.
Vai al sommario
Gli esiti a cui si fa riferimento saranno definitivamente disattivati a livello nazionale nel corso del mese di giugno 2006. 3.47 Come comportarsi nei casi in cui la procedura di voltura automatica restituisce lesito D1- La ditta stata registrata con intestazione parziale o D3- La ditta stata registrata con intestazione parziale e limmobile con annotazione di passaggi intermedi da esaminare?
Queste segnalazioni vengono fornite ogni volta che in una nota di trascrizione vengono trasferiti quote o diritti parziali e non vi corrispondenza tra i soggetti contro della nota di trascrizione e quelli dellintestazione catastale (vengono confrontati i dati anagrafici, le quote e i diritti). Le cause possono essere le seguenti: 1. mancata registrazione di volture e/o trascrizioni pregresse; 2. intestazione nella quale non compare uno dei coniugi in comunione legale (nel caso in cui il coniuge comparente sia titolare di quote inferiori al doppio di quella ceduta); 3. presenza di intestati con dati anagrafici errati; 4. presenza in base informativa di intestati con diritti non codificati o non riconducibili a quelli indicati nella nota di trascrizione (secondo la tabella di corrispondenza riportata nellallegato 3 della nota illustrativa, cui si rinvia). 36
In questi casi la voltura viene eseguita riportando nella nuova intestazione catastale i soggetti a favore della nota di trascrizione con le quote e i diritti in essa indicati; vengono poi riportati tutti gli altri soggetti presenti nella precedente intestazione catastale con la dicitura DA VERIFICARE in luogo del diritto. Nel confronto dei diritti reali e delle relative quote vengono applicate le seguenti regole convenzionali: nuda propriet + usufrutto = propriet diritto del concedente + diritto dellenfiteuta = propriet propriet superficiaria + propriet per larea = propriet nuda propriet superficiaria + usufrutto su propriet superficiaria = propriet superficiaria. I diritti di abitazione, uso e superficie, che di norma vengono indicati senza specificare la quota, si aggiungono alla propriet (quindi una intestazione con diritto di abitazione e nuda propriet viene considerata incompleta). Questo perch per convenzione adottata si considera labitazione e luso come diritti inferiori allusufrutto e quindi si pu parlare di nuda propriet solo in presenza di usufrutto. (Es. Se Tizio acquista labitazione e Caio la nuda propriet, affinch si ottenga la voltura si dovr indicare Tizio per abitazione e Caio per propriet e non per nuda propriet). Se nella intestazione catastale compaiono, oltre ai diritti di propriet, particolari fattispecie, esclusivamente catastali e non previste nelle codifiche dei diritti ipotecari, denominate oneri (codice 10), queste, nel caso di trasferimento della propriet non vengono trascinate nella nuova intestazione. Con lutilizzo del modello unico possibile evitare le intestazioni incomplete compilando le informazioni relative ai soggetti a completamento, vale a dire fornendo anche i dati dei soggetti, completi di quote e diritti, che, insieme a quelli contro della nota, costituiscono lintera intestazione catastale del bene.
Vai al sommario
3.48 Come comportarsi nei casi in cui la procedura di voltura automatica restituisce lesito E6 Immobile impegnato da un documento PREGEO
Qualora gli identificativi degli immobili indicati nella nota siano relativi ad un atto di aggiornamento geometrico (tipo di frazionamento) in corso di lavorazione ma non ancora approvato, il sistema non procede alla immediata registrazione della voltura ed invia lesito E6 Immobile impegnato da un documento Pregeo. Al momento dellapprovazione dellatto di aggiornamento la voltura verr eseguita automaticamente e, per le note da modello unico, il nuovo esito verr restituito in via telematica, quindi non necessario alcun intervento ulteriore.
Vai al sommario
Vai al sommario
3.54 Come comportarsi nei casi in cui la procedura di voltura automatica restituisce lesito E12- Ditta non registrata per intestazione parziale da verificare Laggiornamento degli intestatari catastali verr eseguito dallUfficio dellAgenzia del Territorio entro 40 gg ovvero a seguito di ulteriori elementi integrativi che verranno richiesti alla S.V. ai sensi dellart. 12 del D.P.R. n. 650/1972? New
Questa segnalazione verr fornita, a partire dal mese di giugno 2006, ogni volta che in una nota di trascrizione vengono trasferiti quote o diritti parziali e non vi corrispondenza tra i soggetti contro della nota di trascrizione e quelli dellintestazione catastale (vengono confrontati i dati anagrafici, le quote e i diritti). In questo caso la voltura non viene eseguita e viene restituito lesito E12. Le cause possono essere le seguenti: 1. mancata registrazione di volture e/o trascrizioni pregresse; 2. intestazione nella quale non compare uno dei coniugi in comunione legale (nel caso in cui il coniuge comparente sia titolare di quote inferiori al doppio di quella ceduta); 3. presenza di intestati con dati anagrafici errati; 4. presenza in base informativa di intestati con diritti non codificati o non riconducibili a quelli indicati nella nota di trascrizione (secondo la tabella di corrispondenza riportata nellallegato 3 della nota illustrativa, cui si rinvia). Tale esito va a sostituire integralmente lesito D3. Nel confronto dei diritti reali e delle relative quote vengono applicate le seguenti regole convenzionali: nuda propriet + usufrutto = propriet diritto del concedente + diritto dellenfiteuta = propriet 38
propriet superficiaria + propriet per larea = propriet nuda propriet superficiaria + usufrutto su propriet superficiaria = propriet superficiaria. I diritti di abitazione, uso e superficie, che di norma vengono indicati senza specificare la quota, si aggiungono alla propriet (quindi una intestazione con diritto di abitazione e nuda propriet viene considerata incompleta). Questo perch per convenzione adottata si considera labitazione e luso come diritti inferiori allusufrutto e quindi si pu parlare di nuda propriet solo in presenza di usufrutto. (Es. Se Tizio acquista labitazione e Caio la nuda propriet, affinch si ottenga la voltura si dovr indicare Tizio per abitazione e Caio per propriet e non per nuda propriet). Se nella intestazione catastale compaiono, oltre ai diritti di propriet, particolari fattispecie, esclusivamente catastali e non previste nelle codifiche dei diritti ipotecari, denominate oneri (codice 10), queste, nel caso di trasferimento della propriet non vengono trascinate nella nuova intestazione. Con lutilizzo del modello unico possibile evitare le intestazioni incomplete compilando le informazioni relative ai soggetti a completamento, vale a dire fornendo anche i dati dei soggetti, completi di quote e diritti, che, insieme a quelli contro della nota, costituiscono lintera intestazione catastale del bene.
Vai al sommario
3.55 Come si deve procedere per utilizzare il pacchetto voltura 1.0 in modalit recupero di voltura automatica. New
A partire dal mese di giugno 2006, lutente potr richiedere il recupero di voltura automatica solo su note di trascrizione contenenti immobili aventi i seguenti esiti: B5 - Limmobile identificato con dati non conformi a quelli catastali; E4 - Limmobile risulta identificato negli atti del Catasto Urbano in maniera difforme da quanto indicato nella nota di trascrizione (graffato); D3 - Intestazione e passaggi intermedi da esaminare; E12- Ditta non registrata per intestazione parziale da verificare (ex esito D3).
Vai al sommario
39
4.1 Si pu utilizzare la firma digitale rilasciata dal Consiglio Nazionale del Notariato?
A partire dalla data del 1 maggio 2003, i notai possono utilizzare, applicata al Modello Unico Informatico, la firma digitale rilasciata dal Consiglio Nazionale del Notariato in qualit di Autorit di certificazione ai sensi del DPR 445/2000, per il calcolo del codice di autenticazione di cui allarticolo 7, comma 1 del decreto direttoriale 13 dicembre 2000.
Vai al sommario
4.2 Perch presso alcuni studi notarili non stato possibile eseguire l'invio telematico utilizzando Internet Explorer?
Qualora venissero riscontrate delle difficolt nell'invio telematico del modello consigliabile eseguire i seguenti controlli: - verificare che l'ora e la data segnalata sul proprio pc sia corretta - verificare che il browser sia abilitato all'accettazione dei cookie - ripulire la cache
Vai al sommario
Rev
Il numero del C/C , ABI, CAB Far ricalcolare dalla banca il non sono corretti oppure il CIN (l'ultimo numero) stato proprio numero di conto calcolato dalla banca in modo corrente ed anche il CIN sbagliato L'utente sta utilizzando un conto corrente intestato ad un codice fiscale diverso da quello con cui si collegato L'utente ha inviato 2 volte lo stesso identico atto (sia in prova che effettivo) Utilizzare un conto corrente intestato ad un codice fiscale uguale a quello con cui si collegato Il sistema non accetta l'invio di file identici. In prova possibile, modificando anche un solo carattere all'interno dell'atto, reinviarlo 40
Verificare la dimensione del file ed inserire manualmente il file nella directory "da Tale errore all'interno della ricevuta di trasmissione indica firmare". Dopo aver verificato la che stato inviato un file lunghezza del file ripetere vuoto. quindi la procedura di invio del modello unico. Tale errore all'interno della ricevuta di trasmissione indica che stato indicato un comune di nascita errato. Nel caso in cui il soggetto sia nato all'estero va inserita la dicitura della nazione e nel campo sigla provincia va inserito EE. All'interno del testo dell'atto sono presenti dei caratteri speciali non consentiti. Sostituire i caratteri errati con il blank (spazio vuoto). Si consiglia inoltre di non copiare il testo da applicativi quali Word o simili ma eventualmente di utilizzare Notepad.
Nel comune di nascita di un soggetto nato all'estero era 4) Atto non registrabile per comune nascita soggetto errato stata inserita la dicitura del comune
A seguito della ricezione di un avviso di pagamento sar necessario preparare il modello per l'integrazione all'interno Ha inserito il testo dell'atto nel dell'applicazione prescelta in file cui non andr inserito il testo dell'atto, ma solamente il riferimento all'atto da integrare (codice invio, numero di repertorio e codici tributo). Impossibilit di verifica della CRL dei certificati Agenzia Territorio per motivi tecnici. E possibile comunque inviare con la firma digitale del Notariato.
7)In fase di invio reale compare il messaggio di scarto: Impossibile verificare la validit della firma elettronica dellAgenzia. Si suggerisce di riprovare utilizzando la firma digitale del Notariato.
41
8)In fase di invio reale compare il messaggio di scarto: Impossibile verificare la validit della firma elettronica dellAgenzia. Si suggerisce di riprovare utilizzando la firma digitale del Notariato. 9) In fase di invio reale compare il messaggio di scarto: Impossibile verificare la validit della firma digitale del Notariato. Si suggerisce di riprovare utilizzando la firma elettronica dellAgenzia. 10)Cosa fare nel caso di un invio che ha prodotto due ricevute di trasmissione una ok e laltra non ok ? 11) Errore: impossibile visualizzare linput xml utilizzando il foglio di stile . Correggere lerrore e quindi fare click sul pulsante aggiorna o riprovare in un secondo momento Ad es: impossibile individuare la risorsa specifica errore durante lelaborazione della risorsa unico 180901.dtd riga 3 posizione 47 12)Dopo linvio di un file con codice atto 303 compare il seguente errore: errore bloccante ladempimento con numero di repertorio per il quale stata richiesta una rettifica, non ha trovato una corrispondenza con un presedente adempimento inviato tramite modello unico
Impossibilit di verifica dellabilitazione dellesercizio della professione notarile nei casi di adempimento con firma dellAgenzia. E possibile comunque inviare con la firma digitale del Notariato. Impossibilit di verifica della CRL dei certificati del Notariato per motivi tecnici. E possibile comunque inviare con la firma elettronica dellAgenzia del Territorio. Contattare il numero verde dell'Assistenza Territorio Telematica Sogei 800-219402 Segnalando il problema e ricontrollare lesito dopo almeno un giorno. In questo caso bisogner riscaricare nuovamente il certificato di firma
E stata selezionata come destinazione solo Territorio anzich Entrate/Territorio perci il file viene identificato come rettifica .Modificare la destinazione.
Vai al sommario
42
L'utente crede di aver inviato il Inviare di nuovo il file file ma il file non mai arrivato per problemi di linea Scaricare prima il file su una directory e poi aprirlo con l'applicazione Firma e Verifica utilizzando la psw 123456
L'utente tenta di aprire il file 2) Errore nella visualizzazione firmato direttamente senza del file scaricarlo 3) L'utente non riesce a visualizzare il file PDF all'interno del browser
Caricare il file nppdf32.dll Non presente sulla directory presente nella directory InternetExplorer\plugins il file Acrobat\Reader\browser nella di Acrobat nppdf32.dll directory InternetExplorer\plugins Il Servizio Interbancario ha a disposizione 10 giorni lavorativi di tempo per fornire la risposta. Qualora fosse trascorso suddetto tempo contattare l'Assistenza Territorio Telematica Sogei al numero 800-219402
Vai al sommario
4)Non viene visualizzata Ancora in corso di l'icona relativa alla ricevuta di elaborazione pagamento
43
4.5 Perch se il file XML posizionato in una cartella la cui denominazione contiene degli spazi (es. Modello Unico) Sostel non genera gli adempimenti?
Questa necessit viene evidenziata nelle caratteristiche tecniche dellapplicazione.
Vai al sommario
4.6 Si pu visualizzare il file XML per campi prima della firma in modo da consentire al Notaio di controllarlo?
Per visualizzare il file XML necessario copiare il dtd (per la prima versione del modello unico: Unico180901.dtd; per la seconda versione del modello unico: Unico19052004.dtd) nella cartella ove vengono archiviati i file da firmare (ad esempio per chi utilizza il programma di firma dellAgenzia del Territorio Firma e Verifica il DTD va copiato nella directory c:\FirmaVerifica\dafirmare) e verificare che nel PC sia associata, all'estensione xml dei file, la partenza automatica del browser.
Vai al sommario
4.8 Quali sono le funzioni disponibili sul servizio Presentazione Telematica del Modello Unico che permettono di assicurarsi se le note sono pervenute in Conservatoria o le volture tavolari sono giunte in Catasto?
Nella funzione di visualizzazione dellelenco riassuntivo delle note inviate sono presenti le colonne Note e/o volture tavolari non giunte e Modello inviato: la prima consente di avere una segnalazione su eventuali problemi tecnici di collegamento con gli uffici periferici del Territorio senza interrogare il dettaglio del modello (un numero diverso da zero indica infatti il numero delle note e/o delle volture tavolari non ancora pervenute in ufficio a fronte della trasmissione telematica); licona contenuta invece nella seconda colonna d la possibilit di scaricare il documento trasmesso. Nella funzione di visualizzazione dellelenco dettagliato delle note di un atto visualizzata la data e ora (timestamp) di arrivo della nota telematica in Conservatoria.
Vai al sommario
44
4.12 Perch in fase di controllo di un atto con Sostel si ha lerrore "stopping after fatal error: an invalid xml character was found in the element content of the document"?
Il fatal error che si verifica quando viene richiesto il controllo del file attraverso Sostel provocato dal testo dell'atto che contiene caratteri non consentiti (vedi tabella dei caratteri ammessi). L'utente deve sempre verificare che il testo dell'atto inserito sia leggibile. Tabella dei caratteri ammessi !%&@( )=? , ; : .- + *
Vai al sommario
4.13 Quali ricevute ritornano al notaio tramite Sister a seguito dellesecuzione della voltura?
A seguito dellesecuzione della voltura da parte dellUfficio del Territorio, richiesta dal Notaio con lAdempimento Unico, il notaio riceve sul suo cruscotto tramite Sister la ricevuta di voltura (eventualmente tavolare), e la visura della voltura elaborata appositamente per ladempimento unico nella quale sono presenti gli intestati pre e post voltura.
Vai al sommario
45
Utilizzando la rete del soggetto delegato oppure Con un collegamento diretto a Sister. In questo caso l'utente deve stabilire una connessione di accesso remoto diretta al numero telefonico 0650514902, utilizzando i codici identificativo e password riportati nella busta che gli deve essere stata consegnata dall'ufficio del territorio competente, necessaria per la connessione di rete (NON E' LA BUSTA DI TIPO "A" che invece serve per la generazione e la revoca della chiave e del certificato di firma).
Il Notaio per completare le operazioni per la generazione del proprio Ambiente di Sicurezza deve:
Attivare il software Genera Ambiente facendo doppio click sull'icona creata sul desktop Premere il pulsante Genera Chiavi e inserire i dati richiesti:
Codice Fiscale Pin Code ( il secondo codice della busta sigillata di tipo A) Progressivo Sede ( indicato nell'attestazione rilasciata dal funzionario dell'Ufficio) Numero di Registrazione ( indicato nell'attestazione rilasciata dal funzionario dell'Ufficio)
Inserire un floppy disk vuoto e formattato quando richiesto sul quale saranno depositati i propri dispositivi di firma PROBLEMA POSSIBILI CAUSE POSSIBILI SOLUZIONI L'utente non essendo connesso alla rete (connessione del soggetto delegato o connessione di accesso remoto) dovr stabilire una connessione di rete Aprire con Blocco Note il file "local.cfg", che si trova nella sottodirectory /cfg/ della directory di installazione di GeneraAmbiente e verificare che contenga il seguente testo:
1Non compare la mascherina per inserire i dati necessari per completare la generazione dell'Ambiente di sicurezza
# HOST RA Centrale_host = sister.tel.agenziaterritorio.it centrale_port = 444 In caso contrario modificare il testo come indicato sopra e salvare.
46
3) La procedura si blocca mentre il notaio sta generando la firma sul dischetto 4) Msg Tecnico: alias not found ..in fase di generazione delle chiavi Cybertrust exception:alias not found messaggio per la firma dei file da floppy, genera chiavi non ha dato problemi. O Errore nella firma del file errore nellapertura del repository cybertrust exaction java.10 exaction integrit verification failed. 5) Richiesta dinformazioni sulla partita iva dei notai da inserire durante labilitazione 6)Lutente ha configurato la connessione di accesso remoto per la generazione dellambiente di sicurezza, ma quando il server remoto verifica il nome utente e la password cade la connessione
Se l'utente ha gi generato il certificato allora necessario revocarlo rivolgendosi al numero verde dell'Assistenza Territorio Telematica Sogei 800-219402.
1) Verificare codice fiscale o password 2) In questi casi viene rigenerato il certificato dellutente
Il campo della partita iva stato disabilitato per tutti i notai poich ai fini di una corretta abilitazione necessario inserire il solo codice fiscale Lutente non ha configurato correttamente il modem ed in particolare ,se trattasi di linea ISDN necessario avere attivato un protocollo di tipo point to point
Vai al sommario
4.15 GENERA AMBIENTE: molti studi notarili hanno, per laccesso ad Internet, un router (anzich un modem); chi non accede ad Internet tramite Notartel, non riesce a generare la chiave della firma, se non tramite una particolare configurazione del router, che uno studio notarile, certo non pu definire autonomamente.
Per la configurazione del router, affinch acceda ad Internet, occorre lintervento di un tecnico.
Vai al sommario
47
Rev
Il servizio Contattaci, attivabile dal pulsante presente in Presentazione Documenti di Sister, utilizzabile per richiesta di assistenza di tipo Tecnico, Applicativo e Normativo (Giuridico Amministrativo) di tipo asincrono infatti il Notaio lascer il suo recapito telefonico e la fascia oraria nella quale vuole essere ricontattato dalla struttura del Call Center Telematico Territorio. Per ogni tipo di assistenza vengono proposte delle possibili tipologie, in modo da rendere pi precisa possibile lindividuazione del problema. Per i problemi di tipo tecnico le possibili tipologie sono: Configurazione del posto di lavoro 48
Connessione al sistema Abilitazione al servizio Installazione del software Per i problemi di tipo applicativo le possibili tipologie sono: Genera ambiente Firma e verifica Sostel Unimod Esiti file Autotassazione Per i problemi di tipo normativo lassistenza verr fornita direttamente dallAgenzia del Territorio.
Vai al sommario
Cambio password di firma Cambio password amministrazione per la verifica (inizialmente per tutti gli utenti 123456) Dettagli certificato Utente:
Nome (Codice Fiscale) Inizio validit Fine validit Validit Dati del Certificato e del Certificatore Estensioni
Dettagli certificato Amministrazione: o Inizio validit o Fine validit o Validit o Altri dati del Certificato e del Certificatore o Estensioni PROBLEMA POSSIBILI CAUSE POSSIBILI SOLUZIONI
Non lo ha inserito nella directory Inserire il file da firmare nella da Firmare sotto FirmaVerifica directory da Firmare Inserire il floppy di back up e riprovare. Ignorare la visualizzazione del file poich non ha conseguenze ai fini dell'invio
Vai al sommario
2) Non riesce a firmare l'atto Il floppy utilizzato potrebbe dopo aver inserito la essere danneggiato password(java exception recovery...) 3) Non visualizza il file firmato La procedura ha problemi a visualizzare il file per cause tecniche.
49
Controlli formali sui dati della nota Sono stati inseriti controlli formali sia sui dati della nota che sui dati aggiuntivi forniti nelle note da Modello Unico ai soli fini della voltura catastale. Lesito negativo dei controlli sui dati della nota di trascrizione comporta lo scarto dellintero documento. Lesito negativo dei controlli sui dati aggiuntivi del modello unico comporta lo scarto degli stessi. Per quanto riguarda la nota di trascrizione si controlla: 1) che il codice atto sia soggetto a voltura, in caso negativo si invia lesito A6 La nota di trascrizione presenta un codice atto non soggetto a voltura catastale; che siano corrette le date del quadro A, data titolo, data differimento, data della nota rettificata, in caso negativo si invia lesito A7 Nota scartata per presenza di una data errata nel quadro A; che sia numerico il numero di repertorio, in caso negativo si invia lesito A8 Nota scartata per presenza del numero di repertorio formalmente errato; che siano corrette le date di nascita dei soggetti del quadro C, in caso negativo si invia lesito A9 Nota scartata per presenza di un soggetto del quadro C con data di nascita errata.
2)
3) 4)
Per quanto riguarda i dati aggiuntivi del modello unico si controlla: 5) che i dati dellatto mancante siano formalmente corretti e completi ovvero repertorio numerico, volume e numero impostati (se si tratta di una successione) e la data del titolo corretta; 6) che i dati del soggetto a completamento siano formalmente corretti e completi ovvero nome e cognome impostati, data di nascita corretta, codice diritto presente e numerico, quota numerica; 7) che i dati del coniuge non comparente siano formalmente corretti e completi ovvero nome e cognome impostati e data di nascita corretta. Se questi controlli hanno esito negativo si scartano i dati errati e si invia un esito generico Elaborati integrativi scartati per presenza di errori formali.
Pag. 1 di 13
E stato modificato il controllo sulla natura dellimmobile. Se nella nota di trascrizione stata indicata la natura C (Fabbricato in corso di costruzione) o Q (Porzione di fabbricato in corso di costruzione) si procede alla registrazione se limmobile presente al catasto Terreni in partita ordinaria oppure presente al catasto Urbano con categoria uguale a F/1, F/2, F/3, F/4, F/5. In tutti gli altri casi si scarta limmobile con esito B1. E stato inserito un esito nuovo per gli immobili non registrati perch bloccati da un documento Pregeo validato ma non ancora approvato. Tale esito : E6 Immobile impegnato da un documento Pregeo. In questo caso, inoltre, si memorizza il protocollo della pratica in corso che sar visibile nellelenco degli esiti di ogni singola nota. Lesito E5 Limmobile risulta identificato con diverse sezioni sar fornito solo nel caso in cui la nota non sia barrata. In presenza di note da modello unico o note barrate la procedura effettua comunque la registrazione anche in presenza di incongruenza tra i soggetti contro della nota e gli intestati presenti in banca dati e un foglio, particella e subalterno presente in pi sezioni. Oltre a questo la procedura stata modificata per registrare nelle tabelle statistiche gli esiti degli immobili scartati con B1, B2, B4, B5 rendendo possibile il successivo recupero con Voltura 1.0.
Trattamento note in rettifica Per ogni immobile presente in una trascrizione in rettifica stato attivato un controllo per verificare la presenza in base informativa della nota rettificata. Se questa presente si possono verificare due casi: la nota rettificata risulta ancora allattualit: in questo caso si ripristina, simulando una voltura dufficio, la precedente intestazione riattivando quindi le titolarit chiuse dalla nota rettificata. La mutazione inserita contiene tutti i dati uguali a quelli della rettifica a meno della causale contenente la codifica RIT e della descrizione della mutazione che non viene impostata; la nota rettificata stata superata da una mutazione successiva:
Pag. 2 di 13
in questo caso non si ripristina lintestazione precedente. Alla fine del trattamento si procede alla registrazione della nota in rettifica applicando le regole vigenti. In ogni caso la nota rettificata viene annotata con la dicitura Rettificata dalla trasc. n mentre la rettifica con la dicitura Rettifica la trasc. n.
Regole di registrazione Volture per lintero Se i soggetti a favore della nota di trascrizione acquisiscono lintera propriet del bene si chiudono tutti i precedenti intestati anche quelli che presentano il codice diritto 10 (oneri). Volture parziali ricerca soggetti contro La ricerca dei soggetti contro in banca dati effettuata utilizzando il codice fiscale fornito in nota di trascrizione, qualora tale ricerca ha esito negativo si procede ad utilizzare i dati anagrafici tenendo conto che, se un dato presente in base informativa deve essere uguale a quello fornito in nota, se invece assente non viene considerato diverso. Se in nota di trascrizione sono presenti due soggetti contro in comunione tra loro e uno dei due non presente in base informativa, si verifica che almeno laltro sia presente in regime di comunione con stesso diritto della nota e quota uguale o superiore al doppio di quella ceduta. In caso positivo la voltura viene registrata correttamente senza annotazioni. In tutti gli altri casi si tratta di intestazioni non incrociate che non danno luogo a registrazione ma alla fornitura dellesito negativo E12 - Ditta non registrata per intestazione parziale da verificare (ex esito D3). Se un soggetto contro trovato in base informativa con tutti i dati uguali a quelli della nota e regime diverso si applicano le seguenti regole: se il regime presente sia in nota di trascrizione che in base informativa questi devono essere uguali; se il regime presente in nota di trascrizione ed assente in base informativa non si tiene conto della differenza; se il regime assente in nota di trascrizione ed presente in base informativa il soggetto viene considerato come non trovato e quindi si fornisce lesito E12.
Pag. 3 di 13
Se un soggetto contro trovato in base dati con un diritto diverso da quello in nota e diverso anche dalla piena propriet si verifica se esso assimilabile ad uno dei diritti trascrivibili in Conservatoria. Lassimilazione viene effettuata utilizzando una tabella di corrispondenza tra i diritti della Conservatoria e quelli gi presenti in Catasto fornita dallAmministrazione. Per il codice diritto 10 (oneri) lassimilazione viene effettuata utilizzando anche la parte descrittiva dellonere stesso. Qualora il confronto tra diritto ceduto e quello presente in banca dati, anche dopo lassimilazione del diritto, ha esito negativo si possono verifica due casi: il soggetto contro presente in base informativa con una sola titolarit relativamente allimmobile in esame: in questo caso la procedura chiude esclusivamente il soggetto in questione lasciando inalterati gli altri intestati ed inserisce una annotazione apposita di Intestazione precedente da esaminare ed invia lesito D6 - Intestazione precedente da esaminare; il soggetto contro presente in base informativa con pi titolarit relativamente allimmobile in esame: in questo caso il soggetto viene considerato come non trovato e quindi si fornisce lesito E12. Se il soggetto contro cede il diritto di uso, abitazione o superficie si considera incrociato se in base informativa possiede un diritto uguale oppure la propriet. Nel primo caso il soggetto viene sostituito dal nuovo soggetto a favore, nel secondo caso si inserisce il nuovo soggetto e si movimenta il soggetto cedente chiudendo e riaprendo la sua titolarit senza modificarla.
In generale per le note nelle quali si negozia un diritto parziale e lintestato contro non presente negli atti catastali non si procede allaggiornamento delle intestazioni catastali ma si fornisce lesito negativo E12 - Ditta non registrata per intestazione parziale da verificare (ex esito D3).
Aggiornamento dellelenco delle note Non Protocollate E stato predisposto un processo batch giornaliero che controller tutte le note registrate come non protocollate. Se per una nota di trascrizione registrata come NON PROTOCOLLATA stata nel frattempo presentata domanda di voltura, tale processo aggiorna lelenco delle note modificandone lo stato da NON PROTOCOLLATA a
Pag. 4 di 13
PROTOCOLLATA DOPO ed inoltre memorizza il protocollo associato e la data di protocollazione. Non sar comunque possibile recuperare tutti quei casi in cui per una nota di trascrizione stata presentata domanda di voltura ma tale domanda stata acquisita associandola ad un tipo documento diverso dalle volture.
Trattamento delle note non barrate Le note non protocollate non sono pi registrate e tutti gli immobili in esse presenti vengono individuati con lesito E9 Immobile presente in nota non protocollata. Le note protocollate vengono registrate solo se esiste corrispondenza tra i soggetti contro della nota e gli intestati presenti in banca dati. In caso negativo la voltura non viene registrata e gli immobili vengono individuati con lesito E10 Immobile presente in nota protocollata non registrabile.
Recupero delle note di trascrizione con documento Voltura 1.0. Ai controlli di registrabilit di un documento Voltura 1.0 gi attivi si aggiunge la verifica che il codice fiscale del richiedente sia uguale a quello del notaio che ha presentato la nota che si vuole recuperare. Tale controllo non viene effettuato nei seguenti casi: se il documento di voltura 1.0 stato prodotto per uso interno allufficio; se il pubblico ufficiale dell'atto cui di riferisce la nota presentata una persona non fisica (es. tribunale). Se il documento di voltura 1.0 presentato da un pubblico ufficiale, il recupero viene abilitato solo per gli esiti: B5 - Limmobile identificato con dati non conformi a quelli catastali; E4 - Limmobile risulta identificato negli atti del Catasto Urbano in maniera difforme da quanto indicato nella nota di trascrizione (graffato); D3 - Intestazione e passaggi intermedi da esaminare; E12- Ditta non registrata per intestazione parziale da verificare (ex esito D3). La registrazione del documento di recupero produce, relativamente agli immobili presenti in esso, anche laggiornamento degli esiti prodotti dalla voltura automatica. Quindi lesito originario verr sostituito da R1 Immobile recuperato dallufficio;
se il documento di Voltura 1.0 stato presentato dallutente, oppure R3 Immobile recuperato in automatico (ex esiti E9 , E10) se si tratta di immobili presenti in note non barrate con esito E9 o E10. Nel caso in cui sia stato lufficio ad effettuare il recupero della nota di trascrizione e si tratta di una nota da modello unico tale esito viene inviato anche allutente.
Recupero delle note di trascrizione con documento Aggiorna Se il recupero effettuato utilizzando documenti Aggiorna laggiornamento degli esiti della voltura automatica avviene solo se il documento contiene data dellatto, repertorio ed estremi degli immobili uguali a quelli forniti nella nota di trascrizione elaborata dalla procedura. Gli esiti verranno aggiornati in R1 oppure R3 secondo la regola specificata precedentemente. Se laggiornamento automatico non stato effettuato sar necessario aggiornare lesito utilizzando la funzionalit Aggiorna esito attivabile dallo schermo degli esiti di una singola nota.
Aggiornamento degli esiti prodotti dalla procedura automatica Con questa funzione, dallo schermo degli esiti di una singola nota, si pu modificare lesito prodotto dalla voltura automatica scegliendo tra due possibilit: Immobile non recuperabile, a cui corrisponde lesito E7; Immobile recuperato dallufficio, a cui corrisponde lesito R1 oppure R3 se si tratta di immobile presente in nota non barrata avente esito E9 o E10; e successivamente selezionare il tasto Aggiorna esito. Tale esito, se la nota aggiornata da modello unico, viene inviato automaticamente anche allutente. Le note cos modificate compariranno nellelenco delle note elaborate con la colonna relativa allo Stato richiesta impostata con VERIFICA UFFICIO.
Pag. 6 di 13
Non possibile aggiornare i seguenti esiti: B1 - Limmobile ha una natura non di interesse catastale (bene futuro o sua porzione, palco teatrale, pozzo, ecc.); B2 - Limmobile negoziato per diritti non di interesse catastale (diritto di servit, ecc.); B3 - Limmobile risulta in Catasto gi volturato con atto avente data successiva a quella della trascrizione oppure presenta unintestazione non aggiornata; B6 - La voltura sullimmobile gi stata effettuata; E3 - Limmobile risulta iscritto in una partita speciale del Catasto Urbano oppure del Catasto Terreni. Si pu correggere un esito aggiornato erroneamente in R1 o E7 qualora tale operazione venga fatta nellambito dello stesso mese.
Recupero note di trascrizione contenenti immobili con esito E6 La modifica riguarda le note contenenti immobili non registrati perch impegnati da un libretto Pregeo. Quando la pratica di approvazione si conclude o il libretto Pregeo viene svalidato, la nota in questione sar automaticamente inserita nella tabella delle richieste di recupero, in modo che possa essere sottoposta nuovamente allelaborazione giornaliera della procedura automatica. Elenco note Sono state incrementate le scelte per le modalit di estrazione degli elenchi nellambito del TIPO NOTA , dello STATO e dello STATO ELABORAZIONE. Nellambito del TIPO NOTA : D Protocollata dopo (note protocollate dopo la registrazione); Nellambito dello STATO : Registrate annotate (note registrate con annotazioni) *; Nellambito dello STATO ELABORAZIONE : Da elaborare; Recuperate con Voltura 1.0; Recuperate dallUfficio;
Pag. 7 di 13
Verificate dallUfficio. * Le note Registrate, ora, raggruppano soltanto linsieme di note con immobili registrati senza annotazioni, non comprendendo pi quelle con annotazioni che confluiscono invece nelle Registrate annotate. Lelenco a video delle note trattate stato modificato per introdurre le seguenti colonne: la data del titolo; il protocollo e la relativa data per le note protocollate dopo la registrazione. Nella colonna Stato richiesta vengono fornite le seguenti informazioni sullo stato della nota : RECUPERO PACCHETTO (la nota stata recuperata successivamente dal notaio con il pacchetto Voltura 1.0, con esito R2 *); RECUPERO UFFICIO (la nota stata recuperata successivamente dallUfficio con il pacchetto Voltura 1.0 o Aggiorna, con esito R1, R3); RECUPERO INOLTRATO ( stato richiesto il recupero di una nota da parte dellufficio con la funzionalit Recupera della procedura Voltura Automatica); RECUPERO ERRATO (il recupero di una nota da parte dellufficio con la procedura Voltura Automatica non andato a buon fine); VERIFICA UFFICIO (nota contenente esiti aggiornati dallUfficio in R1, R3 oppure E7 ); NOTA RICOSTRUITA (la nota stata ricostruita utilizzando la funzionalit Ricostruisci della procedura Voltura Automatica **).
* Nel caso di recupero da pacchetto lesito (R2) non viene inviato anche in Conservatoria perch non si tratta di un recupero effettuato dallUfficio ma dallutente stesso. ** Nel caso di nota Ricostruita non viene inviato lesito in Conservatoria perch la nota in esame, per essere trattata come nota di Voltura, viene trasformata in formato Aggiorna e, pertanto esce dal flusso delle note di Trascrizione.
Pag. 8 di 13
Estrai immobili Tale funzione consente di scaricare su file excel lelenco delle note elaborate con gli immobili in esse presenti. Questo elenco si pu ottenere nella funzionalit Elenchi per nota selezionando il tasto Estrai immobili dopo aver fornito i dati della ricerca. Lelenco prodotto contiene il tipo nota, il codice fiscale del notaio, il repertorio , la data dellatto, la data di presentazione, il numero di registro particolare e i relativi immobili con lesito inviato, il protocollo e la data di protocollazione, secondo il criterio di selezione adottato. Scarica elenchi su file Con tale funzione possibile scaricare lelenco delle note richiesto su un file excel. Le funzioni di presentazione degli elenchi permettono di scegliere se stampare oppure scaricare su file lelenco prodotto.
Esiti per comune Nellelenco Esiti per Comune sono state aggiunte le colonne data del titolo e numero di repertorio.
Statistiche della voltura automatica Nella visualizzazione delle statistiche stata modificata la parte relativa agli IMMOBILI TRATTATI che si suddividono in: REGISTRATI ( tutti gli immobili registrati dalla procedura automatica, quelli recuperati con il pacchetto Voltura 1.0 e quelli recuperati dallUfficio con il recupero da procedura); NON REGISTRATI (gli immobili non registrati automaticamente) che a loro volta si suddividono in: Non recuperabili (si tratta degli immobili che lufficio ha trattato ed ha giudicato non sanabili); Da esaminare (si tratta degli immobili non registrati che lufficio non ha ancora trattato). Nella parte dedicata a IMMOBILI REGISTRATI CON sono presenti le nuove tipologie: Voltura 1.0; Procedure dellufficio; Intestazione precedente da verificare.
Pag. 9 di 13
Nella parte dedicata a IMMOBILI NON REGISTRATI PER sono presenti tutte le causali di mancata registrazione. Nella parte IMMOBILI SCARTATI PER sono state inserite le causali di scarto: B1 Natura non di interesse, B2 Diritti non di interesse, B4 Comune sconosciuto, B5 Dati non conformi.
Esiti nuovi Ogni volta che nella nota da Modello Unico il notaio fornisce linformazione che nella storia dellimmobile presente un passaggio di propriet senza atti legali si registra la trascrizione con una apposita annotazione, in pi si accende una riserva sullimmobile creando uno stadio ulteriore. A fronte della creazione della riserva si invia un esito specifico: D4 Limmobile stato registrato con Riserva1 e annotazione di passaggi intermedi da esaminare; D5 Limmobile stato registrato con Riserva1 e annotazione di intestazione e passaggi da esaminare. Alla fine del trattamento di ogni nota di trascrizione presentata con Modello Unico, viene preparata una ricevuta da inviare allutente telematico in cui sono presenti: i dati dellimmobile (Comune, tipo catasto, sezione, foglio, particella, subalterno); gli intestati presenti nella banca dati catastale prima della registrazione della nota di trascrizione; gli intestati presenti in base informativa dopo laggiornamento prodotto dal Modello Unico. Se la nota di trascrizione non registrata allattualit, si fornisce una opportuna segnalazione.
Pag. 10 di 13
Estrazione elenco note con oneri chiusi Questa funzionalit attivabile dagli Elenchi per nota allinterno di Voltura automatica selezionando nello stato Oneri chiusi. Permette di estrarre elenchi di note di trascrizione che hanno chiuso la titolarit di soggetti intestatari di oneri (codice 10).
Ricostruzione delle note da Modello Unico Si abilita la ricostruzione in formato Aggiorna delle note da modello unico solo relativamente ai seguenti esiti: B4 Limmobile dichiarato ubicato in un comune il cui codice sconosciuto in Catasto; B5 Limmobile identificato con dati non conformi a quelli catastali; E1 Limmobile non risulta iscritto negli atti catastali; E2 Limmobile in Catasto risulta soppresso; E4 Limmobile risulta identificato negli atti del Catasto Urbano in maniera difforme da quanto indicato nella nota di trascrizione (graffato); E5 Immobile identificato con diverse sezioni. E12 Ditta non registrata per intestazione parziale da verificare (ex esito D3).
Pag. 11 di 13
03 08 01t 04 64 63
comproprietario comproprietario per l'area propriet per l'area comproprietario per comproprietario per parte di venditore con patto di riservato dominio
01t 01s
08 07
04
12 10 14 20 21 22 25 26 27 28 10 10 10 10 10 10 52 53 15 30 08e 32 33 50 36 37 61 60 62 66 38 39 40 41 70 42 43 71
concedente in parte direttario livellario parziale per livellario livellario per livellario in parte enfiteuta in parte colono perpetuo colono perpetuo per colono perpetuo in parte beneficiario beneficiario per beneficiario di dominio diretto dominio utile utilista della superficie utilista della superficie per usuario perpetuo usuario a tempo determinato usufruttuario parziale per usufruttuario parziale usufrutto su enfiteusi usufruttuario generale cousufruttuario generale cousufruttuario per usufruttuario generale di livello usufruttuario parziale di livello cousufruttuario generale di livello cousufruttuario di livello usufruttuario di livello di usufruttuario di enfiteusi per usufruttuario generale di enfiteusi usufruttuario parziale di enfiteusi usufruttuario generale di colonia usufruttuario parziale di colonia usufruttuario di colonia per usufruttuario generale di dominio diretto usufruttuario parziale di dominio diretto usufruttuario di dominio diretto per Pag. 12 di 13
05
06
superficie
07
uso
08
usufrutto
34 72 08a
usufruttuario generale con diritto di accrescimento di cousufruttuario generale con diritto di accrescimento di usufrutto con diritto di accrescimento
Pag. 13 di 13
Maggio 2006
Premessa In questa breve nota vengono illustrati i criteri che vengono applicati nella elaborazione automatica delle note di trascrizione ai fini della voltura catastale, specificando i controlli effettuati e le modalit di registrazione delle informazioni nella banca dati catastale.
Tipologie di atto La voltura catastale viene eseguita automaticamente sulla base dai dati indicati nella nota di trascrizione nei seguenti casi: - per tutti gli atti di costituzione, modificazione o estinzione dei diritti reali sui beni immobili che vengono trasmessi in via telematica e per i quali previsto lobbligo della voltura catastale (tali tipologie di atti sono descritti e codificati nellelenco - Allegato 1 -); - su esplicita richiesta della parte per le note di trascrizione su supporto informatico presentate direttamente allo sportello dellUfficio, qualora sia previsto lobbligo di richiedere la voltura catastale (tali tipologie di atti sono descritti e codificati nellelenco - Allegato 1 -) oppure qualora si tratti di un codice residuale . Nel caso che venga richiesta la voltura automatica per un codice atto non soggetto a voltura, il sistema, in fase di controllo della nota, segnala la presenza di un errore forzabile e la voltura automatica non viene comunque eseguita. In tutti i casi, se la voltura dellatto di trasferimento non deve essere eseguita immediatamente, ma soggetta ad un evento successivo quale un atto di identificazione catastale o lavverarsi di una condizione, tale circostanza potr essere evidenziata barrando la casella di voltura differita sul quadro A della nota; di conseguenza non dovuta la tassa ipotecaria per lesecuzione della voltura. La voltura verr eseguita automaticamente con latto successivo, se espressamente richiesta in modalit automatica, barrando la relativa casella se si tratta di una nuova trascrizione o la casella voltura della formalit originaria se si tratta di annotazione; i diritti relativi saranno corrisposti al momento di questultima richiesta. Nei campi relativi alla voltura automatica sul quadro A della nota, accanto alla casella di voltura differita, possibile indicare la data di differimento; in tale caso, per la verit assai raro, la tassa ipotecaria per la voltura dovuta al momento della trascrizione e la voltura viene eseguita automaticamente alla data indicata, senza la necessit di alcun ulteriore adempimento. La voltura automatica, ancorch espressamente richiesta, non viene eseguita nei seguenti casi: - non risulta compilato il quadro B della nota di trascrizione. In tali casi il sistema fornisce lesito A1. - non risulta compilato il quadro C della nota di trascrizione. In tali casi il sistema fornisce lesito A2. Pu accadere, tuttavia, che in una convenzione non compaiano tali soggetti come, ad esempio, nel caso di rinunzia unilaterale ad usufrutto. In tali circostanze, per dar luogo alla
Pag. 1 di 15
Maggio 2006
voltura catastale, necessario indicare nel modello unico la nuova intestazione catastale completa riportando i soggetti a completamento a favore dei quali esplica i suoi effetti la convenzione. - il codice atto non tra quelli soggetti a voltura. In tale caso viene inviato lesito A6 La nota di trascrizione presenta un codice atto non soggetto a voltura catastale - uno dei campi del quadro A relativi a data titolo, data differimento, data della nota rettificata non formalmente corretto. In tale caso viene inviato lesito A7 Nota scartata per presenza di una data errata nel quadro A - il campo numero di repertorio non in formato numerico. In tale caso viene inviato lesito A8 Nota scartata per presenza del numero di repertorio formalmente errato - i campi del quadro C relativi alle date di nascita dei soggetti non sono formalmente corretti. In tale caso viene inviato lesito A9 Nota scartata per presenza di un soggetto del quadro C con data di nascita errata.
Identificazione degli immobili In fase di esecuzione della voltura automatica vengono esaminati tutti gli immobili presenti nella nota di trascrizione e, per ciascuno di essi, il sistema fornisce un esito che pu essere positivo oppure negativo. La procedura non prende in esame, ai fini della voltura catastale, alcune tipologie di immobili, ed in particolare gli immobili riportati nella nota di trascrizione che hanno natura non di interesse catastale, dettagliatamente indicati nellelenco che segue: F = bene futuro; K = palco teatrale; P = porzione di immobile; PF = porzione di bene futuro; PO = pozzo; X = altro tipo di fabbricato (se indicato che si tratta di Catasto Terreni ); E = Ente Comune -parti condominiali non negoziabili autonomamente (se sono indicati identificativi del Catasto Urbano); EU = Ente Urbano (se sono indicati identificativi del Catasto Terreni). La procedura in tali casi non d luogo alla voltura e fornisce lesitoB1. Per gli immobili indicati nella nota con le nature C = fabbricato in corso di costruzione e Q = porzione di fabbricato in corso di costruzione, la voltura verr eseguita solo se limmobile presente al catasto terreni in una partita ordinaria, ovvero se presente al catasto urbano con le categorie F1, F2, F3, F4, F5; negli altri casi la voltura di tali immobili non viene eseguita. Resta pertanto valida per i fabbricati in corso di costruzione non accatastati, qualora il terreno su cui insistono sia gi in partita 1 al catasto terreni in seguito allapprovazione del relativo tipo mappale, la possibilit di far precedere la stipula dellatto da una dichiarazione di accatastamento di fabbricato in corso di costruzione, adempimento consentito dalle attuali procedure di aggiornamento degli atti del catasto urbano. In tal caso limmobile potr essere indicato nella nota di trascrizione con i dati di identificazione del catasto urbano e con la natura C ovvero Q ovvero X e la voltura automatica sar regolarmente eseguita. Inoltre la procedura non prende in esame:
Pag. 2 di 15
Maggio 2006
gli immobili indicati nella nota di trascrizione con identificativi provvisori, in attesa dellapprovazione dellatto tecnico di aggiornamento (es: indicazione alfanumerica della particella, 100/a, 100/b etc.) ovvero per i trasferimenti effettuati come parte, sempre che la fattispecie sia giuridicamente ammissibile. In questi casi viene restituito lesito B5. In tali casi, tuttavia, sarebbe opportuno, al fine di evitare la segnalazione di esito della voltura negativa ed il pagamento dei corrispondenti tributi, di utilizzare il campo voltura differita, richiedendo lesecuzione della voltura automatica in sede di presentazione del successivo atto con cui vengono definitivamente identificati gli immobili.
gli immobili che nel quadro C della nota sono referenziati con una servit., in quanto sono negoziati per diritti non di interesse catastale. Il sistema fornisce lesito B2.
Per tutti gli altri immobili viene effettuata la ricerca automatica nella banca dati catastale. Nellipotesi in cui, a fronte degli identificativi forniti, non venissero individuati i corrispondenti immobili, il sistema fornisce lesito negativo E1. Tale situazione si verifica quando: limmobile non risulta presente nella banca dati catastale perch il relativo atto di aggiornamento non stato ancora trattato dallufficio (pu essere un atto arretrato); lidentificativo stato indicato nella nota con dati diversi rispetto a quelli riportati nellatto e a fronte di tale identificativo in banca dati non esiste alcun immobile.
Si ricorda, a tale proposito, che nella nota di trascrizione occorre indicare correttamente i dati richiesti ed, in particolare: - il codice catastale del comune; tale codice, normalmente, composto di quattro caratteri; tuttavia, nei casi in cui il territorio comunale sia suddiviso in sezioni censuarie occorre indicare una ulteriore lettera alfabetica per individuare la sezione censuaria in cui il bene stesso ricade; - alcuni comuni, inoltre, oltre alla suddivisione del territorio in sezioni censuarie tipiche del catasto terreni, presentano una ulteriore suddivisione in sezioni urbane. In tali casi, per gli immobili censiti nel catasto urbano necessario indicare, prima del foglio, la sezione urbana che pu essere costituita da una o tre lettere alfabetiche. Si segnala che, in presenza di dette sezioni, sulle visure catastali linformazione riportata nello spazio riservato ai fogli della mappa urbana, che in questo caso risultano costituiti da gruppi di lettere separati con una sbarra dai caratteri numerici. Si fa presente che gli elenchi completi delle sezioni censuarie e delle sezioni urbane sono disponibili in linea su Sister. Se limmobile oggetto del trasferimento ubicato in un comune amministrativo di nuova istituzione, pu accadere che il comune non risulti nella banca dati catastale perch non stata ancora effettuata la relativa variazione circoscrizionale o non esistono nella banca dati tabelle di corrispondenza; in tal caso la voltura non pu essere eseguita ed il sistema restituisce lesito B4. Qualora gli identificativi degli immobili indicati nella nota siano relativi ad un atto di aggiornamento geometrico (tipo di frazionamento) in corso di lavorazione ma non ancora approvato, il sistema non procede alla immediata registrazione della voltura ed invia lesito E6 Immobile impegnato da un documento Pregeo; il protocollo della pratica in corso sar visibile nellelenco degli esiti di ogni singolo immobile. Al momento dellapprovazione dellatto di aggiornamento la voltura verr eseguita automaticamente e, per le note da modello unico, il nuovo esito verr restituito in via telematica.
Pag. 3 di 15
Maggio 2006
Se limmobile oggetto del trasferimento risulta soppresso, la voltura non viene eseguita e viene restituito lesito negativo E2. Al riguardo si segnala che qualora limmobile sia stato soppresso dallufficio successivamente alla data di stipula dellatto ma prima della registrazione della voltura automatica, lerrore dovr essere sanato dallufficio medesimo. Se limmobile presente nella banca dati catastale, ma censito in una partita speciale, fatta eccezione per la partita speciale dei beni comuni censibili del catasto urbano, la voltura non viene eseguita e viene restituito lesito negativo E3. Si rammenta che nelle partite speciali del catasto terreni sono iscritti i seguenti beni: - aree di enti urbani e promiscui - accessori comuni ad enti rurali e ad enti rurali e urbani - aree di fabbricati rurali, o urbani da accertare, divisi in subalterni - acque esenti da estimo - strade pubbliche.
mentre nelle partite speciali del catasto urbano sono iscritti i seguenti beni: - beni comuni non censibili - beni comuni censibili I beni comuni censibili saranno volturabili esclusivamente nel caso che la nuova intestazione rappresenti la piena propriet dellimmobile. Se limmobile individuato negli atti del catasto da pi identificativi graffati fra loro, ma nella nota di trascrizione tali identificativi non sono stati correttamente indicati, la voltura non viene eseguita e viene restituito lesito negativo E4.
Intestazioni catastali La procedura di voltura automatica esegue il confronto tra i soggetti contro della nota di trascrizione e quelli presenti nella banca dati catastale, al fine di individuare eventuali discordanze. Il confronto e le conseguenti elaborazioni effettuate sono distinti a seconda che la volturazione interessi per lintero la propriet ovvero solo quote e/o diritti parziali. Le operazioni di confronto vengono effettuate sulla base di alcune regole generali che possono essere ricondotte principalmente alle seguenti corrispondenze: nuda propriet + usufrutto = propriet diritto del concedente + diritto dellenfiteuta = propriet propriet superficiaria + propriet per larea = propriet nuda propriet superficiaria + usufrutto su propriet superficiaria = propriet superficiaria. I diritti di uso e abitazione, che di norma vengono indicati senza specificare la quota, si aggiungono alla propriet (quindi una intestazione con diritto di abitazione e nuda propriet viene considerata incompleta). Ad esempio, se a Tizio riconosciuto il diritto di abitazione e a Caio quello della propriet lintestazione catastale sar Tizio per labitazione e Caio per la propriet (e non nuda propriet). Trasferimento per lintero della propriet
Pag. 4 di 15
Maggio 2006
Il confronto viene effettuato esclusivamente sui dati anagrafici e non sulle quote e i diritti; in particolare, per le societ, due soggetti sono considerati coincidenti se hanno identico codice fiscale, anche se la denominazione o la sede legale differiscono. La mancata presenza di un dato nella banca dati catastale non d origine a difformit e quindi verranno considerati uguali a quelli presenti in nota anche i soggetti identificati solo con nome e cognome. La voltura viene eseguita in base alle seguenti regole: - se tutti i soggetti contro della nota di trascrizione corrispondono agli intestati catastali, la nuova intestazione riporta tutti i soggetti a favore della nota di trascrizione con le quote e i diritti in essa indicati e la voltura ha esito positivo; - se un soggetto acquista in regime di comunione e il coniuge non compare in atto, indicando questultimo, nel modello unico, come soggetto non comparente, entrambi i coniugi verranno riportati nella nuova intestazione catastale, ciascuno con una uguale quota, pari alla met di quella imputata al soggetto presente nella nota di trascrizione e la voltura ha esito positivo . - se in nota di trascrizione sono presenti due soggetti contro, in comunione tra loro, e nellintestazione catastale presente uno solo dei due in regime di comunione, con stesso diritto e quota uguale o superiore al doppio di quella ceduta, la voltura viene registrata correttamente senza annotazioni. Tutti gli altri casi daranno luogo a registrazione con annotazione di Passaggi da esaminare ed invio del relativo esito D2. Se i soggetti contro della nota di trascrizione non coincidono, in tutto o in parte, con quelli dellintestazione catastale, la voltura viene eseguita ugualmente e la nuova intestazione corretta; in questi casi, per, viene apposta lannotazione Passaggi intermedi da esaminare e viene restituito lesito D2. Tale annotazione non viene apposta se, con il modello unico, vengono riportati, per esteso, i dati relativi allultimo atto mancante (ad esempio una dichiarazione di successione non volturata), che pu essere identificato con gli estremi dellatto e/o della voltura e/o della registrazione. Sulla base di tali informazioni, viene eseguita preliminarmente la voltura relativa allultimo atto mancante creando una nuova ditta catastale corrispondente ai soggetti contro della trascrizione e, successivamente, si d corso alla voltura aggiornando gli intestati catastali con i soggetti a favore della trascrizione. Negli altri casi, comunque, resta la mancata continuit storica che, come detto, viene evidenziata con lannotazione Passaggi intermedi da esaminare. Per le note da modello unico qualora sia fornita linformazione di passaggi intervenuti senza atti legali, la voltura viene registrata e contestualmente viene accesa una riserva sullimmobile. Nel caso specifico viene restituito lesito D4 Limmobile stato registrato con Riserva1 e annotazione di passaggi intermedi da esaminare.
Trasferimento di quote e diritti parziali Nel caso di trasferimento di quote e/o diritti parziali, la procedura di voltura automatica esegue il confronto tra i soggetti contro della nota di trascrizione e gli intestati catastali, utilizzando gli stessi criteri descritti per il trasferimento dellintero della propriet, ma verifica anche la consistenza delle quote e la relativa congruit, i diritti trasferiti, nonch il regime (legale ovvero convenzionale) dei rapporti patrimoniali tra i coniugi. Se un soggetto contro presente nella intestazione catastale con un diritto diverso da quello indicato nella nota, si verifica se i due diritti sono da considerarsi assimilabili, utilizzando la tabella di corrispondenza di cui allAllegato 3.
Pag. 5 di 15
Maggio 2006
Per il codice diritto 10 (oneri) lassimilazione viene effettuata confrontando la parte descrittiva del diritto. Analogamente, se nella intestazione catastale non presente il regime dei coniugi, indicato invece nella nota di trascrizione, i due dati si considerano comunque corrispondenti. Se vi corrispondenza la voltura viene eseguita con esito positivo riportando, nella nuova intestazione catastale, i soggetti a favore della nota di trascrizione in sostituzione di quelli contro per le quote di loro competenza; rimangono, ovviamente, nella intestazione i soggetti non interessati dal trasferimento. Se per un soggetto venditore non vi corrispondenza esclusivamente tra il diritto indicato in nota e quello della intestazione catastale, in base ai criteri sopra descritti, ma il soggetto presente nella banca dati catastale con una sola titolarit relativamente allimmobile in esame, la procedura sostituisce il soggetto in questione lasciando inalterati gli altri intestati ed inserisce lannotazione di Intestazione precedente da esaminare inviando lesito D6 . Se invece non vi corrispondenza tra i soggetti contro della nota e gli intestati catastali, la voltura non viene eseguita e viene fornito lesito E12 - Ditta non registrata per intestazione parziale da verificare Laggiornamento degli intestatari catastali verr eseguito dallUfficio dellAgenzia del Territorio entro 40 gg ovvero a seguito di ulteriori elementi integrativi che verranno richiesti alla S.V. ai sensi dellart. 12 del D.P.R. n. 650/1972. Se in nota di trascrizione sono presenti due soggetti contro, in comunione tra loro, e nellintestazione catastale presente uno solo dei due in regime di comunione con diritto analogo a quello della nota e quota uguale o superiore al doppio di quella ceduta, la voltura viene registrata correttamente senza annotazioni. Tutti gli altri casi non daranno luogo a registrazione con la fornitura dellesito E12. Per i coniugi in regime di comunione vale quanto gi detto per i trasferimenti per lintero della propriet, vale a dire che se un soggetto acquista quote e diritti parziali in regime di comunione e il coniuge non compare in atto, ma indicato nel modello unico come soggetto non comparente, entrambi i coniugi verranno riportati nella nuova intestazione catastale, ciascuno con una uguale quota, pari alla met di quella imputata al soggetto presente nella nota di trascrizione. Per le note da modello unico qualora sia fornita linformazione di passaggi intervenuti senza atti legali, la voltura viene registrata e contestualmente viene accesa una riserva sullimmobile. Nel caso specifico viene restituito lesito D5 Limmobile stato registrato con Riserva1 e annotazione di intestazione e passaggi da esaminare. Con lutilizzo del modello unico possibile evitare le intestazioni incomplete compilando le informazioni relative ai soggetti a completamento, vale a dire fornendo anche i dati dei soggetti, completi di quote e diritti, che, insieme a quelli contro della nota, costituiscono lintera intestazione del bene da volturare. In questo modo si pu evitare che la voltura non venga eseguita con la conseguente fornitura dellesito E12. Per le note provenienti da modello unico, sui dati aggiuntivi per lesecuzione della voltura automatica, vengono effettuati ulteriori controlli formali specifici: - Latto mancante deve possedere i seguenti campi formalmente corretti e completi : repertorio in formato numerico volume e numero impostati (se si tratta di una successione) (entrambi in formato numerico) data del titolo o della denuncia
Pag. 6 di 15
Maggio 2006
- I soggetti a completamento devono possedere i seguenti campi formalmente corretti e completi : nome e cognome data di nascita codice diritto quota - Il coniuge non comparente deve possedere i seguenti campi formalmente corretti e completi nome e cognome data di nascita . In caso di esito negativo dei controlli sopra elencati, la voltura viene ugualmente eseguita, ma i dati errati non vengono presi in considerazione e viene inviato il messaggio informativo Elaborati integrativi scartati per presenza di errori formali
Ordine cronologico delle volture In ordine alle regole seguite per la esecuzione e la registrazione nelle banche dati catastali delle volture si fa presente quanto segue. Per i trasferimenti che interessano lintero della propriet le volture, nella fase della loro esecuzione, vengono inserite negli atti catastali in base alla data dellatto e non della trascrizione; se, ad esempio, di due atti, riguardanti lo stesso immobile, viene trascritto per primo quello in data successiva, lultimo intestatario in catasto risulter, comunque, lacquirente del primo atto trascritto, perch stipulato in data successiva. Ovviamente, in questo caso il confronto eseguito automaticamente dalla procedura tra i soggetti contro della prima nota di trascrizione (relativa al secondo atto) e gli intestati catastali riscontrer una incoerenza; tuttavia, come gi detto, la voltura viene eseguita ugualmente con lannotazione passaggi intermedi da esaminare. Nellipotesi, peraltro assai rara, in cui venga richiesta la voltura di due distinti atti di trasferimento relativi allo stesso immobile aventi la stessa data di stipula, ma in assenza di ogni altro elemento ad esempio, numero particolare della trascrizione, numero di repertorio (se si tratta dello stesso notaio) - idoneo a stabilire la priorit degli atti, il sistema non in grado di verificare la priorit dei documenti e non esegue le volture richieste, fornendo come risultato delloperazione lesito B3. Lesito B3 viene fornito, inoltre, dal sistema anche quando il trasferimento riguarda quote o diritti parziali e risulta registrata in banca dati una voltura relativa ad un atto avente data successiva a quella della trascrizione che si sta esaminando. Nellambito del modello unico tale fattispecie non appare, in linea generale, pi ipotizzabile, in quanto la fase della volturazione strettamente dipendente e conseguente allesecuzione della formalit di trascrizione. Infine, la voltura non viene eseguita quando limmobile risulta gi volturato in virt del medesimo atto. In tal caso il sistema fornisce lesito B6. Anche questa ipotesi appare, in linea generale, non pi ipotizzabile, soprattutto, in seguito alla estensione del modello unico a tutto il territorio nazionale e alle diverse tipologie di atti.
Formalit in rettifica
Pag. 7 di 15
Maggio 2006
La voltura della formalit in rettifica deve essere richiesta quando il notaio riscontri che nella nota di trascrizione siano stati indicati in modo errato dati che producono effetti sulla banca dati catastale. Ad esempio, nel caso in cui siano stati indicati in modo erroneo i dati catastali degli immobili, i dati anagrafici dei soggetti, le quote od il tipo di diritto oggetto dellatto. In proposito, si possono distinguere i seguenti casi: - la voltura della formalit originaria non stata ancora eseguita. La voltura della formalit in rettifica viene eseguita in base alle regole generali applicate a tutte le altre note. Verr riportato, come annotazione, accanto ai dati dellatto, il riferimento agli estremi della nota di trascrizione rettificata. - la voltura della formalit originaria stata eseguita erroneamente e lerrore relativo alla nuova intestazione catastale (soggetti e/o diritti) ovvero agli immobili identificati. Su tutti gli immobili interessati dalla nota originaria, qualora siano ancora attivi, viene ripristinata la precedente intestazione eseguendo automaticamente una voltura con causale Rettifica Intestazione allattualit. La voltura relativa alla formalit in rettifica viene eseguita nuovamente e viene riportato, come annotazione, il riferimento agli estremi della nota di trascrizione rettificata. Inoltre nella voltura precedente viene riportato, sempre come annotazione, il riferimento agli estremi della nota in rettifica.
Ricevuta dellesito della voltura automatica Lesito della voltura automatica che viene restituita allutente conterr per ciascun immobile, oltre alle informazioni sullesito delle operazioni effettuate, le seguenti informazioni: i dati dellimmobile (Comune, tipo catasto, sezione, foglio, particella, subalterno); gli intestati presenti nella banca dati catastale prima della registrazione della nota di trascrizione; gli intestati presenti in base informativa dopo laggiornamento effettuato dalla procedura di voltura automatica.
Recupero delle volture con esito negativo Se la voltura automatica ha avuto un esito negativo o positivo ma con annotazioni, lufficio procede ad esaminare le cause del mancato o non corretto aggiornamento e, qualora le informazioni a sua disposizione siano sufficienti, pu intervenire per sanare la situazione della banca dati catastale., utilizzando le normali procedure dufficio ovvero il pacchetto Voltura 1.0 con lopzione recupero da voltura automatica. Se invece, per incompletezza o imprecisione delle informazioni disponibili, il recupero non possibile, lufficio provveder ad aggiornare lesito della voltura con il messaggio Immobile non recuperabile, a cui corrisponde lesito E7. Se la voltura automatica ha avuto un esito negativo o positivo ma con annotazioni, pur essendo la nota di trascrizione compilata correttamente (in caso contrario occorre rettificare la nota di trascrizione come indicato nel paragrafo precedente), per correggere la nuova intestazione catastale ottenuta anche lutente pu utilizzare il pacchetto Voltura 1.0 predisponendo un documento con lapposita opzione recupero da voltura automatica, che pu essere inviato anche per via telematica.
Pag. 8 di 15
Maggio 2006
Il sistema controlla che la nota di trascrizione che si vuole recuperare sia stata elaborata dalla procedura automatica e abbia avuto un esito negativo o positivo ma con annotazioni, che non sia in corso un recupero effettuato attraverso le procedure dellufficio, che non sia gi stata recuperata ed infine che il codice fiscale del richiedente sia uguale a quello del pubblico ufficiale che ha presentato la nota originaria. Questo ultimo controllo non viene effettuato nei seguenti casi: se il documento di voltura 1.0 stato prodotto per uso interno allufficio; se il pubblico ufficiale dell'atto cui di riferisce la nota presentata una persona non fisica (es. tribunale). Se il documento di voltura 1.0, predisposto come recupero di voltura automatica, stato presentato dallutente ai precedenti controlli si aggiunge la verifica che lesito prodotto dalla procedura automatica sia uno dei seguenti: B5 E4 D3 E12Limmobile identificato con dati non conformi a quelli catastali; Limmobile risulta identificato negli atti del Catasto Urbano in maniera difforme da quanto indicato nella nota di trascrizione (graffato); Intestazione e passaggi intermedi da esaminare; Ditta non registrata per intestazione parziale da verificare (ex esito D3).
Se i controlli hanno esito negativo il documento di Voltura 1.0 non viene elaborato e leventuale recupero dovr essere effettuato tramite le procedure dufficio. La registrazione del documento di recupero produce, relativamente agli immobili in esso presenti, anche laggiornamento degli esiti prodotti dalla voltura automatica. Quindi lesito originario verr sostituito da R1 Immobile recuperato dallufficio; se il documento stato predisposto dallufficio R2 Immobile recuperato con un documento di Voltura 1.0. se il documento di Voltura 1.0 stato presentato dallutente. Nel caso in cui sia stato lufficio ad effettuare il recupero della nota di trascrizione e si tratta di una nota da modello unico tale esito viene inviato anche allutente.
Pag. 9 di 15
Maggio 2006
Maggio 2006 SENTENZA PER DIVISIONE SENTENZA TRASLATIVA VERBALE COSTITUTIVO DIRITTI VERBALE MODIFICATIVO DIRITTI VERBALE TRASLATIVO DECRETO ACQUISTO USUCAPIONE
Pag. 11 di 15
Maggio 2006
Allegato 2 - Lista degli esiti della procedura di voltura automatica A1-- La nota di trascrizione non risulta compilata nel quadro B, quadro degli immobili A2-- La nota di trascrizione non risulta compilata nel quadro C, quadro dei soggetti, nella sezione relativa ai soggetti a favore A6-- La nota di trascrizione presenta un codice atto non soggetto a voltura catastale A7-- Nota scartata per presenza di una data errata nel quadro A A8-- Nota scartata per presenza del numero di repertorio formalmente errato A9-- Nota scartata per presenza di un soggetto del quadro C con data di nascita errata B1-- Limmobile ha una natura non di interesse catastale (bene futuro o sua porzione, palco teatrale, pozzo, ecc.) B2-- Limmobile negoziato per diritti non di interesse catastale (diritto di servit, ecc.) B3-- Limmobile risulta in Catasto gi volturato con atto avente data successiva a quella della trascrizione oppure presenta unintestazione non aggiornata B4-- Limmobile dichiarato ubicato in un Comune il cui codice sconosciuto in Catasto B5-- Limmobile identificato con dati non conformi a quelli catastali B6-- La voltura sullimmobile gi stata effettuata E1-- Limmobile non risulta iscritto negli atti catastali E2-- Limmobile in Catasto risulta soppresso E3-- Limmobile risulta iscritto in una partita speciale del Catasto Urbano oppure del Catasto Terreni E4-- Limmobile risulta identificato negli atti del Catasto Urbano in maniera difforme da quanto indicato nella nota di trascrizione (graffato) E5-- Limmobile presenta unintestazione non aggiornata e negli atti del Catasto sono presenti pi immobili con stesso foglio, particella e subalterno ma sezioni diverse E6-- Limmobile impegnato da un documento Pregeo E7-- Immobile non recuperabile E9-- Immobile presente in nota non protocollata E10- Immobile presente in nota protocollata non registrabile
Pag. 12 di 15
Maggio 2006
E12- Ditta non registrata per intestazione parziale da verificare (ex esito D3) D2-- Limmobile stato registrato con annotazione di passaggi intermedi da esaminare D1-- La ditta stata registrata con intestazione parziale D3-- La ditta stata registrata con intestazione parziale e limmobile con annotazione di passaggi intermedi da esaminare D4-- Limmobile stato registrato con Riserva1 e con annotazione di passaggi intermedi da esaminare D5-- Limmobile stato registrato con Riserva1 e con annotazione di intestazione e passaggi da esaminare D6-- Intestazione precedente da verificare R1-- Immobile recuperato dallufficio R2-- Immobile recuperato con un documento di Voltura 1.0 R3-- Immobile recuperato in automatico (ex esiti E9 , E10).
Pag. 13 di 15
Maggio 2006
Allegato 3
TABELLA DI CORRISPONDENZA TRA I TITOLI DI CONSERVATORIA E CATASTO
CODICE CONSERVATORIA
CODICE CATASTO
01 Propriet
01t 01s
03 04 64 63 08 07
comproprietario comproprietario per comproprietario per parte di venditore con patto di riservato dominio comproprietario per l'area comproprietario del fabbricato
04
12 10 14 20 21 22 25 26 27 28 10 10 10 10 10 10 52 53 15 30 08e 32 33 50 36 37 61 60 62 66 38 39 40 41 70 42 43 71
concedente in parte direttario livellario parziale per livellario livellario per livellario in parte enfiteuta in parte colono perpetuo colono perpetuo per colono perpetuo in parte beneficiario beneficiario per beneficiario di dominio diretto dominio utile utilista della superficie utilista della superficie per usuario perpetuo usuario a tempo determinato usufruttuario parziale per usufruttuario parziale usufrutto su enfiteusi usufruttuario generale cousufruttuario generale cousufruttuario per usufruttuario generale di livello usufruttuario parziale di livello cousufruttuario generale di livello cousufruttuario di livello usufruttuario di livello di usufruttuario di enfiteusi per usufruttuario generale di enfiteusi usufruttuario parziale di enfiteusi usufruttuario generale di colonia usufruttuario parziale di colonia usufruttuario di colonia per usufruttuario generale di dominio diretto usufruttuario parziale di dominio diretto usufruttuario di dominio diretto per
05
enfiteusi
06
superficie
07
uso
08
usufrutto
Pag. 14 di 15
Maggio 2006
34 72 08a
usufruttuario generale con diritto di accrescimento cousufruttuario generale con diritto di accrescimento usufrutto con diritto di accrescimento
Pag. 15 di 15
RISOLUZIONE N.
PROT. n 18288
1/2006
ENTE EMITTENTE: Direzione Agenzia del Territorio. OGGETTO: Usi civici - Provvedimenti di legittimazione - Modalit di trascrizione DESTINATARI: Direzioni Centrali, Consiglieri, Direzioni Regionali, Uffici provinciali Roma, 8 marzo 2006
N. pagine complessive: 2
Firmato:
Mario Picardi
E pervenuta alla Scrivente, da parte di un Ufficio provinciale dellAgenzia, una richiesta di chiarimenti in ordine alle corrette modalit di compilazione delle note di trascrizione relative ad atti di legittimazione di terreni soggetti ad usi civici. Il predetto Ufficio evidenzia che, nellattuale procedura Nota per la compilazione delle note di trascrizione, iscrizione e domande di annotazione, non sarebbe rinvenibile uno specifico codice per lindividuazione del peculiare diritto trasferito dallente locale al soggetto legittimario. Al riguardo lo stesso Ufficio propone la seguente soluzione: utilizzo nel quadro C Soggetti della nota di trascrizione del codice corrispondente al diritto dellenfiteuta; ci anche nella considerazione che la Circolare Ministeriale n. 128/T del 2 maggio 1995 - contenente le istruzioni per la compilazione dei modelli di nota con riferimento al diritto dellenfiteuta (codice 05) precisa lassimilabilit di tale diritto ad altri diritti ad esso correlabili (cfr. nota n. 10, dove vengono richiamati, a titolo meramente esemplificativo, ...il diritto del miglioratario, del locatore ad meliorandum, del colono perpetuo, ecc.). Tanto premesso, nel merito si osserva quanto segue. La problematica della trascrivibilit degli atti di legittimazione di fondi gravati da usi civici, nei suoi aspetti generali, stata in parte gi affrontata da questa Agenzia con circolare n. 2 del 26 febbraio 2004. In tale occasione stato tra laltro precisato che il provvedimento di legittimazione delle occupazioni abusive di terre del demanio civico, pur instaurando un rapporto assimilabile a quello enfiteutico, conferisce al destinatario (legittimario) la titolarit di un diritto soggettivo perfetto, di natura reale,titolo legittimo di propriet e possesso (cfr. C. Cass. 23 giugno 1993, n. 6940 e 8 agosto 1995, n. 8673), seppure in attesa di espansione per effetto dellaffrancazione (ovvero: compresso sino allaffrancazione). Pagina 1 di 2
Nella stessa Circolare, in coerenza con gli orientamenti giurisprudenziali della Corte di Cassazione e su conforme avviso dellAvvocatura Generale dello Stato, stato ulteriormente precisato che il legittimario gi titolare del diritto di propriet per effetto della legittimazione, [e con laffrancazione] si verifica soltanto una sorta di effetto espansivo del diritto preesistente.. Tenendo conto degli aspetti evidenziati, la soluzione ipotizzata dallUfficio richiedente non sembra ex se garantire unadeguata e corretta conoscibilit, sotto il profilo sostanziale, degli effetti correlati allatto in questione, con particolare riferimento alla peculiare situazione giuridica scaturente dal provvedimento di legittimazione. Come innanzi accennato, infatti, per effetto della intervenuta legittimazione, il terreno passa nella libera e assoluta propriet del legittimario; quindi si tratta di un diritto di propriet per cos dire pieno che, tuttavia, si trova ad essere compresso sino al momento dellaffrancazione e della conseguente liberazione dallobbligo di corresponsione del canone annuo. Limposizione di tale canone, e il conseguente obbligo di pagamento, pare pertanto assimilabile ad un onere reale, in quanto si traduce in una obbligazione inscindibilmente correlata al godimento di un determinato bene. In altri termini, anche nellipotesi esaminata, al pari di quanto accade nellambito del rapporto enfiteutico, il collegamento con la res sembra costituire lunico titolo posto a fondamento dellobbligo di pagamento del canone. Alla luce delle considerazioni che precedono, dunque, e salvo valutare lopportunit di un eventuale adeguamento delle codifiche attualmente in uso, al fine di assicurare una corretta rappresentazione della peculiare fattispecie delineata sul piano della pubblicit immobiliare, limpostazione ipotizzata dal predetto ufficio potrebbe essere integrata nel modo seguente: Quadro A della nota di trascrizione: utilizzo, nel campo Dati relativi alla convenzione, del codice atto generico 400, fornendo una descrizione dellatto che consenta di identificare esattamente la natura del diritto attribuito e che, a titolo esemplificativo, potrebbe essere la seguente: Provvedimento di legittimazione con imposizione di canone enfiteutico; Quadro C Soggetti: utilizzo del codice corrispondente al diritto di propriet (cfr. punto 8.5.2. della Circolare n. 128/T del 1995); Quadro D: precisazione della circostanza che gli effetti espansivi del diritto di propriet conseguiranno al provvedimento di affrancazione.
Le Direzioni Regionali sono invitate a vigilare sulla corretta applicazione delle indicazioni operative contenute nella presente risoluzione. Pagina 2 di 2 Firmato: Mario Picardi
CIRCOLARE N. 10
PROT. N 54891 ENTE EMITTENTE: OGGETTO: DC Cartografia, Catasto e Pubblicit Immobiliare dintesa con la DC Organizzazione e Sistemi Informativi Accertamento delle unit immobiliari urbane ai sensi dellarticolo 1, comma 336, della legge 30 dicembre 2004, n. 311. Direzioni Centrali, Consiglieri, Direzioni Regionali e Uffici Provinciali. DATA DECORRENZA: Roma, 4 agosto 2005 N pagine complessive: 22 Loriginale cartaceo firmato archiviato presso lEnte emittente Data della presente CIRCOLARI DELLENTE MODIFICATE/SOSTITUITE: nessuna.
DESTINATARI:
Premessa
In attuazione del disposto di cui al comma 339 dellarticolo 1 della legge 30/12/2004, n. 311, sulla G.U. n. 40 del 18/2/2005 stata pubblicata, la determinazione direttoriale 16/2/05, che disciplina, ai sensi del comma 336 della medesima legge, le modalit per laccertamento di variazioni nello stato di fatto degli immobili, non dichiarate in catasto. Preliminarmente si vuole evidenziare limportanza della norma in esame che finalizzata a conseguire un miglioramento dellattuale livello di perequazione impositiva nel settore immobiliare attraverso il recupero di fenomeni di elusione ed evasione fiscale. Pi in particolare il sopra citato comma 336 consente ai Comuni di richiedere ai soggetti, obbligati ai sensi dellart. 3 del R.D.L. 13/4/1939 n. 652, convertito con modificazioni nella legge 11/8/1939 n.1249, la presentazione degli atti di aggiornamento catastale per gli immobili non dichiarati in catasto o per i quali, per effetto di intervenute variazioni edilizie, sussistono situazioni di fatto non coerenti con i classamenti riportati negli atti catastali o con gli elementi assunti a base per la determinazione della rendita.
Pag. 1
di 21
DC Cartografia, Catasto e Pubblicit Immobiliare CIRCOLARE N. 10 del 4 agosto 2005 Prot. N 54891
La richiesta deve contenere gli elementi constatati, atti a motivare lincoerenza rilevata e la data, qualora accertabile, cui riferire la mancata presentazione della dichiarazione catastale. 2 Ambito di applicazione delle attivit di accertamento previste dellarticolo 1, comma 336, della legge 30 dicembre 2004, n. 311 Sono interessate al procedimento in esame le unit immobiliari di propriet privata oggetto di interventi edilizi, ovvero site in fabbricati che siano stati oggetto di interventi edilizi, laddove gli stessi siano influenti sul classamento e sulla determinazione della relativa rendita catastale. Sono altres interessate allaccertamento le unit immobiliari di propriet privata mai dichiarate in catasto, quelle variate nella destinazione duso, nonch le costruzioni che sono passate dalla categoria delle esenti a quelle soggette ad imposizione. Salvo pi puntuali specificazioni che potranno nel futuro essere fornite, si esprime lavviso che non rientrano tra le unit immobiliari, di propriet privata, soltanto i beni pubblici cio quei beni (demanio necessario e demanio incidentale) che appartengono allo Stato ovvero agli Enti pubblici territoriali a titolo di propriet pubblica. E opportuno anche sottolineare come non rientrino nellarea applicativa delle disposizioni in esame e quindi non siano oggetto di riclassamento e di rideterminazione della rendita, con le procedure previste dal pi volte citato comma 336, le unit immobiliari estranee alla casistica sopra esposta, anche se dovessero presentare una rendita: non coerente con i correnti valori immobiliari di mercato, a seguito di intervenute mutazioni del tessuto urbano ed edilizio che hanno prodotto una variazione disomogenea degli stessi valori fra una microzona e quelle limitrofe; palesemente difforme da quella attribuita ad unit immobiliari limitrofe del tutto similari per consistenza, tipologia edilizia e merito di posizione. Come noto, la rideterminazione della rendita delle unit immobiliari ricadenti nelle due fattispecie sopracitate pu essere operata con i procedimenti eccezionali previsti rispettivamente dallart. 1, comma 335, della legge 311/04 e dallart. 3, comma 58 della legge 662/96, nonch secondo i processi pi generali Pag. 2 di 21
DC Cartografia, Catasto e Pubblicit Immobiliare CIRCOLARE N. 10 del 4 agosto 2005 Prot. N 54891
di revisione parziale o generale delle tariffe destimo e segnatamente presenti nella normativa catastale di base.
del classamento,
Infine utile evidenziare che le richieste dei Comuni, ai sensi del comma in oggetto e per le fattispecie che non riguardano la modifica della consistenza, non possono concernere, di norma, unit immobiliari cui attribuita la massima classe prevista per la categoria di appartenenza Costituiscono eccezione a quanto sopra detto gli interventi edilizi sugli immobili che giustifichino la mutazione della categoria catastale originaria in altra di maggior pregio (segnatamente per le abitazioni di tipo ultra-popolare e rurale in presenza di ristrutturazioni, o riqualificazioni significative). Sono fatti salvi i casi in cui sono applicabili le modalit di classamento richiamate allart. 11, comma 2, del decreto legge 14.3.1988, n. 70, convertito con modificazioni nella legge 13.5.1988, n. 154. 3 Collaborazione con i Comuni
Il provvedimento citato in premessa elenca, in linea di massima, le varie tipologie di interventi edilizi, che possono produrre effetti sulla rendita, in rapporto alla normativa e prassi catastale per laccertamento delle unit immobiliari urbane. In relazione alle difficolt operative che potrebbero emergere nellapplicazione della norma, connesse anche alla complessit dellattuale sistema estimale catastale, gli Uffici provinciali sono invitati a fornire ogni possibile supporto e forma di collaborazione, che venisse loro richiesta dai Comuni, ivi compresa anche una sintetica formazione tecnica in materia di accertamento delle unit immobiliari urbane. Questa ultima potr prevedere chiarimenti in materia di : soggetti tenuti alla presentazione in catasto delle dichiarazioni di unit immobiliari urbane di nuova costruzione, denunce di variazione di unit censite ovvero delle costruzioni passate dalla categoria delle esenti a quelle soggette ad imposizione; termine previsto per le suddette dichiarazioni e relative sanzioni, in caso di inadempimento o tardiva presentazione; modalit di predisposizione e di presentazione delle dichiarazioni; natura delle rendita catastale, data di riferimento delle tariffe vigenti;
Pag. 3 di 21
DC Cartografia, Catasto e Pubblicit Immobiliare CIRCOLARE N. 10 del 4 agosto 2005 Prot. N 54891
articolazioni territoriali ai fini della determinazione delle tariffe e delle rendite delle unit immobiliari urbane; finalit degli interventi revisionali previsti dalla normativa catastale di base e di quelli speciali di cui allart. 3, comma 58 della legge 662/96 e di cui ai commi 335 e 336 dellart. 1 della legge 311/04; interazione processi comma 335-336;
criteri per il calcolo della consistenza; criteri generali per lattribuzione della categoria e classe, anche con riferimento agli specifici parametri localmente adottati; strumenti posti a disposizione dei Comuni e gestione degli stessi. le unit immobiliari ubicate
nelle microzone per le quali potrebbe essere attivata anche la revisione parziale del classamento ai sensi del comma 335, gli accertamenti connessi allattuazione del comma 336, devono precedere quelli relativi ad una eventuale revisione ai sensi del comma 335. Resta inteso che ai sensi del comma 335 si deve in ogni caso procedere alla individuazione delle microzone anomale. Di fatto, essendo diversa la motivazione tecnica alla base dellattribuzione del nuovo classamento e, peraltro, anche diversa la decorrenza fiscale dei relativi esiti, ciascun accertamento deve essere autonomamente definito, registrato in banca dati e notificato ai soggetti interessati. Al fine di agevolare gli scambi informativi con i Comuni opportuno designare nellambito dellUfficio provinciale uno o pi funzionari, ciascuno referente sulla materia specifica nei confronti di uno o pi Comuni. Sempre per la stessa finalit di ottimizzare la fase concernente lorganizzazione della attivit e lo scambio informativo, opportuno che anche il Comune indichi un proprio referente designato a tale specifico scopo. 4 Gestione delle segnalazioni dei Comuni
Larticolo 6 del provvedimento direttoriale prevede che lAgenzia renda disponibile una procedura per la creazione di un data base informatico contenente lelenco delle richieste inviate dai Comuni ai soggetti interessati ai fini
Pag. 4 di 21
DC Cartografia, Catasto e Pubblicit Immobiliare CIRCOLARE N. 10 del 4 agosto 2005 Prot. N 54891
di provvedere alla predisposizione di atti di aggiornamento del classamento delle unit immobiliari e dei relativi esiti. A tal fine, lAgenzia del territorio ha provveduto: alla definizione del tracciato dati in formato XML utile al trasporto delle informazioni tra i due Enti; alla predisposizione di un pacchetto software stand-alone, a disposizione dei Comuni, atto a generare i file relativi alle segnalazioni da fornire, nel formato di cui al punto precedente; a rendere disponibile ai Comuni interessati una specifica funzionalit (su WEB) per la consultazione puntuale dello stato di lavorazione delle singole segnalazioni inviate e la visualizzazione dei dati di monitoraggio, attraverso il sistema di interscambio dati dellAgenzia (SISTER). Le forniture dati, rese con le modalit sopra illustrate, consentiranno una puntuale gestione delle pratiche di aggiornamento sia per le finali interne dei Comuni sia per le esigenze dellAgenzia del territorio. La soluzione prescelta permetter inoltre di uniformare le informazioni provenienti dai vari Comuni, acquisendole secondo un formato codificato, prevedendo per ogni campo informativo un ristretto elenco di situazioni segnalabili, semplificando lattivit di competenza dei Comuni. Il pacchetto software sopra descritto gi disponibile ed scaricabile alla pagina internet: http://www.agenziaterritorio.it/servizi/comunieistituzioni/index.htm. Il medesimo software gi in uso sperimentale presso alcuni Comuni e, in seguito ad eventuali osservazioni operative che potranno pervenire da tale iniziativa potr essere oggetto di rivisitazione/integrazione.
4.1
Il file di fornitura dati articolato per unit immobiliare e conterr, per ciascuna segnalazione, i seguenti dati informativi da inserire a cura dei Comuni: a) informazione sulla banca dati catastale (CT o CEU), cui riferito lidentificativo di cui alla lettera b) successiva ; b) identificativo dellunit immobiliare, quando disponibile, ovvero della particella di CT sul quale insiste la costruzione non dichiarata in catasto; Pag. 5 di 21
DC Cartografia, Catasto e Pubblicit Immobiliare CIRCOLARE N. 10 del 4 agosto 2005 Prot. N 54891
c) dati relativi alla toponomastica; d) generalit e domicilio dei destinatari della richiesta; e) data e protocollo della richiesta inoltrata ai suddetti destinatari; f) data di avvenuta notifica; iscritta negli atti catastali: g1) g2) g3) g4) g5) uiu non dichiarate in catasto ed afferenti a fabbricati urbani gi noti; uiu con diversa destinazione duso derivante da interventi edilizi; uiu con destinazione duso autorizzata ma non coerente in catasto; uiu con forte incremento di valore e redditivit dovuto a ristrutturazione; uiu con forte incremento di valore e redditivit dovuto a manutenzione straordinaria; g6) uiu variate nella consistenza catastale; g7) uiu variate nelle caratteristiche tipologiche, distributive e/o impiantistiche; g8) uiu sottoposte a restauro e/o risanamento conservativo; g9) uiu non dichiarate in catasto afferenti a fabbricati di nuova costruzione; g10) uiu gi esenti da imposta ed ora soggette a tassazione (ad es. ex fabbricati rurali). g11) altre uiu gi esenti da imposta ed ora soggette a tassazione h) data, se conosciuta, cui riferire la violazione degli adempimenti catastali in materia di dichiarazione di nuova costruzione o di variazione di quelle censite. Il file infine integrato a cura degli Uffici provinciali del territorio con i dati di competenza e che sono elencati nel successivo paragrafo 4.3. Riguardo alla natura dei dati sopra riportati si ritiene utile indicare le seguenti specifiche integrative. Preliminarmente si evidenzia che le segnalazioni dovranno pervenire dai Comuni secondo i seguenti criteri: per unit immobiliare, nel caso di immobile gi identificato in catasto; per numero di particella di CEU, nel caso di unit immobiliare facente capo ad un fabbricato urbano gi accatastato in parte; per numero di particella di CT, nel caso di unit immobiliare ubicata nella stessa particella in cui risulta edificato un fabbricato non accatastato al CEU (presentato il solo TM) o al CT (immobile sconosciuto in catasto). Nel caso di notifica riguardante una o pi unit immobiliare inoltrata ad uno o pi soggetti (gli stessi aventi diritto su tutti gli immobili oggetto di notifica), il g) sintesi dei dati accertati dai quali discende lincoerenza della rendita
Pag. 6 di 21
DC Cartografia, Catasto e Pubblicit Immobiliare CIRCOLARE N. 10 del 4 agosto 2005 Prot. N 54891
Comune provveder alla compilazione di tante segnalazioni quante sono le combinazioni di unit immobiliari e soggetti destinatari della richiesta. La scelta di replicare i soggetti necessaria ai fini sia della eventuale comunicazione di sopralluoghi, sia della notifica della rendita. Linformazione di cui alla lettera a) propedeutica alla corretta lettura dellidentificativo riportato alla successiva lettera b) (particella terreno o numero di mappa urbano). Nel campo di cui alla lettera b) andr riportato: lidentificativo dellunit immobiliare urbana, nel caso di uiu gi nota in CEU; lidentificativo di particella di CEU (senza subalterno) nel caso di uiu non dichiarate in catasto urbano ed afferenti a fabbricati gi accatastati in parte [contemporanea indicazione della tipologia g1)]; lidentificativo di particella di CT nel caso di uiu non dichiarate in catasto urbano ed afferenti a fabbricati di nuova costruzione [contemporanea indicazione della tipologia g9)]. Relativamente ai soggetti destinatari della richiesta da parte dei Comuni si
ricorda che la normativa catastale fa riferimento ai possessori delle unit immobiliari autonome ed agli amministratori in caso di unit immobiliari di uso condominiale. Il possesso e/o la titolarit sugli immobili rilevato con riferimento alla data di inoltro della notifica da parte del Comune. Le tipologie di cui ai punti g4), g5), g7) e g8) hanno rilevanza nel solo caso in cui leffettuazione degli interventi abbia comportato un incremento del valore di mercato immobiliare e della relativa redditivit superiore al 15 % (cfr. comma 1, lettera a dellarticolo 2 del Provvedimento direttoriale in esame) rispetto a quelli posseduti dalla medesima uiu nelle condizioni originarie, precedenti lintervento edilizio. In particolare, per la tipologia g5), le opere di straordinaria manutenzione realizzate debbono avere comportato una variazione delle originarie caratteristiche tipologiche attraverso, ad esempio, la riqualificazione dei servizi igienici, limpiego di materiali pi pregiati ovvero la installazione di nuovi impianti tecnologici. Sono esclusi gli interventi di riparazione, rinnovo o adeguamento Pag. 7 di 21
DC Cartografia, Catasto e Pubblicit Immobiliare CIRCOLARE N. 10 del 4 agosto 2005 Prot. N 54891
degli impianti tecnologici alle normative tecniche e di sicurezza e quelli strutturali di consolidamento e conservazione degli edifici. Infine, per la tipologia g8), si precisa che, in ogni caso, \ non sono significativi ai fini del classamento gli interventi di restauro e risanamento conservativo, qualora non abbiano interessato lintero edificio. Per lindividuazione della data di cui al punto h), si ricorda che le dichiarazioni in catasto devono essere presentate entro il 31 gennaio dellanno successivo a quello in cui le variazioni sono diventate efficaci, nel senso che limmobile abbia ottenuto labitabilit/agibilit o comunque sia stato utilizzato per i fini per i quali stato progettato e realizzato. Pertanto, quale data di violazione degli adempimenti catastali, deve essere indicato il 1 febbraio dellanno successivo alla data di ultimazione/utilizzazione delle opere. In caso di impossibilit di rilevare la data suddetta, potr essere indicata, convenzionalmente, la data 1/1/2005, dalla quale decorrono gli effetti fiscali, cos come previsto dal comma 337 dellarticolo 1 della legge 311/04. Per quanto concerne le costruzioni che siano passate dalla categoria delle esenti da imposta a quelle imponibili, si fa riferimento alla data in cui sono stati persi i requisiti di esenzione, per cui lobbligo di dichiarazione deve essere assolto entro il 31 gennaio dellanno successivo. Si ricorda che lesenzione pu essere legata a caratteri oggettivi dellimmobile (persa con lesecuzione di lavori o con il cambiamento della destinazione duso) ovvero soggettivi (ad es., nel caso di abitazione rurale in cui il soggetto passivo di imposta abbia perso i requisiti di redditualit per il riconoscimento della ruralit). 4.2 Modalit di invio delle segnalazioni dei Comuni e dei relativi esiti. Tutti i dati sopra richiamati devono essere obbligatoriamente forniti affinch possano essere sviluppate le conseguenti attivit. A tal fine pertanto i Comuni provvedono a trasmettere, con cadenza mensile, agli Uffici provinciali dellAgenzia del Territorio i files di fornitura che saranno individuati anche in base alla data di inoltro. Pi in generale saranno acquisite a sistema in automatico, e quindi senza aggravio di tempo per lUfficio, le seguenti date: la data di riferimento: coincidente con la data di avvenuta notifica, presente allinterno dei dati relativi a ciascuna segnalazione; Pag. 8 di 21
DC Cartografia, Catasto e Pubblicit Immobiliare CIRCOLARE N. 10 del 4 agosto 2005 Prot. N 54891
la data di invio: coincidente con la data di ultima modifica del file inviato; la data di ricezione: coincidente con la data di acquisizione a sistema del file.
E appena il caso di rilevare che i citati riferimenti temporali non rispecchiano esattamente la cronologia delleffettivo svolgimento delle operazioni di consegna e ricezione. Inoltre, poich non rilevabile a sistema il lasso di tempo intercorrente fra la data di chiusura del file da parte del Comune e di effettiva consegna allUfficio e la data di registrazione nel sistema dellAgenzia, potrebbero ingenerarsi dubbi sugli effettivi tempi di evasione. Nel caso di contestazione , comunque, sempre possibile risalire alla esatta data di presentazione attraverso la data di protocollazione del documento accompagnatorio (nota cartacea, e-mail, ecc). Dopo il primo invio, le successive comunicazioni saranno effettuate entro il 5 giorno di ciascun mese, e con le stesse, oltre a indicare nuove unit immobiliari oggetto di notifica, potranno essere riportati eventuali esiti di precedenti segnalazioni. Laggiornamento del file da parte del Comune potr evidenziare un esito negativo della richiesta attraverso lindicazione della revoca dellatto notificato al soggetto obbligato e quindi la mancata necessit da parte dellUfficio di produrre laccertamento surrogatorio o un esito positivo attraverso la chiusura del procedimento posizione segnalata (in quanto ladempimento della parte in linea con le variazioni edilizie oggetto di segnalazione comunale) ovvero una richiesta di verifica con eventuale dell azione di surrogazione dellUfficio, qualora il documento tecnico di aggiornamento pervenuto non soddisfi la richiesta di aggiornamento attesa dal Comune. L esito comunale della richiesta impostato come campo codificato: 1. Negativo: Annullamento per inesattezza nei dati; 2. Negativo: Annullamento per inesistenza dei presupposti della violazione; 3. Negativo: Recesso per altri motivi, entro i termini; 4. Positivo: Posizione chiusa per esito ricevuto uguale esito atteso 5. Positivo: Segnalazione da evadere mediante intervento dellUfficio per esito ricevuto diverso da esito atteso. Il campo prevede anche uno spazio libero per specifici eventuali chiarimenti. In particolare, in caso di esito negativo per inesattezza dei dati, la segnalazione comunale originaria viene definitivamente chiusa; il Comune, ove necessiti ancora laccertamento, invier una ulteriore segnalazione con i dati corretti. Pag. 9 di 21
DC Cartografia, Catasto e Pubblicit Immobiliare CIRCOLARE N. 10 del 4 agosto 2005 Prot. N 54891
Linvio mensile degli esiti comunali comunque prodotto ancorch non contenga aggiornamenti. Tutti gli inoltri sono prodotti a corredo di una lettera protocollata che attesti lavvenuto adempimento. E appena il caso di sottolineare limportanza di fornire tempestivamente, agli Uffici provinciali dellAgenzia del territorio, gli esiti di cui ai codici 1. 2. e 3., soprattutto per le notifiche per le quali stiano per scadere o siano gi decorsi i novanta giorni, allo scopo di evitare lavvio di una attivit surrogatoria non dovuta. 4.3 Attivit di competenza
In seguito alle attivit di competenza degli Uffici provinciali dellAgenzia del territorio, i file comunali saranno integrati con i dati esplicativi degli esiti prodotti: o o o o o Nuovi dati di censimento e classamento attribuiti; Data di inserimento in atti del nuovo accertamento; Data di avvenuta notifica del nuovo accertamento; Protocollo e data di avvenuto accatastamento; Esito dellUfficio.
Questultimo pu essere negativo (inteso come impossibilit di adempimento relativo alla segnalazione) o positivo (inteso come adempimento proveniente da una azione, interna o esterna) Con le diverse tipologie di seguito rappresentate: Tipologia di esito negativo o o o Dati insufficienti, errati o incoerenti nelloggetto; Dati insufficienti, errati o incoerenti nel soggetto; Immobile non pi presente in banca dati (soppresso precedentemente alla data di notifica comunale ).
Tipologia di esito positivo: Aggiornamento dufficio per informazioni gi in suo possesso; Variazione di classamento non necessaria; Variazione di classamento non eseguibile (per propriet pubblica); Aggiornamento dellimmobile coerente con la variazione attesa; Aggiornamento dellimmobile incoerente con la variazione attesa; Immobile con ricorso pendente in Commissione Tributaria (riferito alla medesima situazione di fatto segnalata dal Comune). Inoltre, come strumento dausilio allattivit interna degli Uffici provinciali o o o o o o dellAgenzia del territorio, il file di fornitura dati permetter lacquisizione delle seguenti informazioni : Data di inizio del procedimento amministrativo (comunicazione al Comune); Data di preavviso di sopralluogo (comunicazione alla parte);
DC Cartografia, Catasto e Pubblicit Immobiliare CIRCOLARE N. 10 del 4 agosto 2005 Prot. N 54891
Data di avvenuto sopralluogo; Data di affidamento e generalit del tecnico esterno incaricato; Importo della sanzione applicata; Importo e data di riscossione della sanzione; Importo tributi e dei relativi interessi addebitati; Importo e data dei tributi ed interessi riscossi; Importo delle spese di accatastamento addebitate; Importo e data delle spese di accatastamento recuperate.
Ulteriori funzionalit delle specifiche procedure informatiche finalizzate al processo permetteranno la gestione del conferimento degli incarichi conferiti ai tecnici e la contabilit relativa agli adempimenti dellAgenzia. I flussi informativi, dallAgenzia verso i Comuni, avverranno con le modalit specificate nelle premesse del paragrafo 4. Nelle more della messa a regime delle suddette funzionalit di scambio dei flussi informativi, gli Uffici provinciali, in caso di urgenza su specifica richiesta dei Comuni, provvederanno ad inviare la lista delle unit immobiliari variate nellarco temporale segnalato, sulla base delle quale possibile riscontrare leventuale assolvimento delladempimento dai soggetti interessati. 5 Modalit di trattazione delle incoerenze sui soggetti
Eventuali discordanze tra soggetti titolari indicati dal Comune e risultanze catastali sono da trattarsi in base ai seguenti criteri: caso di esistenza di documento legittimante il soggetto segnalato: esecuzione delle volture omesse, previa preliminare richiesta alla parte di adempimento, con recupero delle spese, dei tributi e dei relativi interessi, in caso di voltura eseguita dufficio. La sanzione per omessa o tardiva presentazione applicabile qualora ne ricorrano le condizioni; caso di inesistenza di documento legittimante il soggetto segnalato: invio al Comune dellesito negativo con la motivazione Dati insufficienti, errati o incoerenti nel soggetto. Il Comune dovr corrispondere alla segnalazione con una delle seguenti azioni (esito):
Pag. 11 di 21
DC Cartografia, Catasto e Pubblicit Immobiliare CIRCOLARE N. 10 del 4 agosto 2005 Prot. N 54891
soggetto diverso da quello segnalato: Annullamento della segnalazione per inesattezza nei dati e riproposizione di nuova segnalazione con il soggetto corretto;
conferma
del
soggetto
segnalato:
Annullamento
della
segnalazione per inesattezza nei dati, compilazione del campo Note con i dati utili al reperimento dellatto mancante (data di riferimento, numero di repertorio, ufficiale rogante e sede ovvero, in carenza di atto probante, della indicazione delle motivazione per cui il soggetto segnalato possessore) e riproposizione di nuova segnalazione con il medesimo soggetto o nuovo soggetto sconosciuto: Annullamento della segnalazione per inesattezza nei dati, senza riproposizione di nuova segnalazione (dati non rintracciabili neanche presso il soggetto). 6 Modalit di predisposizione e accettazione pratiche Docfa
I titolari di diritti reali su immobili urbani, destinatari della notifica inoltrata dal Comune sono tenuti a presentare, entro 90 giorni dal ricevimento dellinvito del Comune medesimo, un atto di aggiornamento catastale per adeguare le risultanze catastali alleffettivo stato dei luoghi, quale risulta a seguito degli interventi edilizi eseguiti. Latto di aggiornamento dovr essere redatto ai sensi del DM. 701/94 da un professionista tecnico abilitato a norma di legge incaricato dai soggetti interessati. Qualora la richiesta di presentazione dellatto di aggiornamento non trovi presupposto nella normativa catastale, o il medesimo atto sia stato gi presentato, la parte pu segnalare la circostanza al Comune e allUfficio provinciale competente. E importante che detta eventuale segnalazione sia tempestiva e comunque pervenga allUfficio prima dello scadere del termine di 90 giorni, sopra specificato. Il comma 337 dellarticolo 1 della legge 311/04 prevede per gli accertamenti conseguenti allattuazione del comma 336 una specifica decorrenza fiscale degli esiti. A tale fine necessario individuare sin dal momento della accettazione in catasto i documenti di aggiornamento prodotti con Docfa in adempimento delle disposizioni di cui al suddetto comma, al duplice fine di consentire la selezione, dalle liste di segnalazione inviate dai Comuni, delle pratiche che hanno avuto Pag. 12 di 21
DC Cartografia, Catasto e Pubblicit Immobiliare CIRCOLARE N. 10 del 4 agosto 2005 Prot. N 54891
adempimento e di apporre alle unit immobiliari variate o di nuova costruzione una specifica annotazione attestante la natura particolare del documento di aggiornamento con il quale sono state dichiarate. Per conseguire le suddette finalit, il professionista - al momento della presentazione in catasto - avr cura di indicare che la pratica Docfa prodotta per gli adempimenti in esame, utilizzando la specifica opzione (flag) disponibile nella versione della procedura Docfa rilasciata per linoltro dei documenti in via telematica, di cui al Provvedimento direttoriale del 22/3/2005 pubblicato sul S.O. n. 58 alla G.U. n. 77 del 4/4/2005. Inoltre riporter nel quadro D del modello D1, Note relative al documento e relazione tecnica della dichiarazione Docfa , la data e il numero di protocollo della notifica ricevuta dal Comune. A tale fine, nellinteresse del soggetto dichiarante, loperatore dellUfficio preposto allaccettazione delle dichiarazioni Docfa avr cura di ricordare al professionista il rispetto della suddetta prassi per tutte le dichiarazioni prodotte ai sensi del comma 336. Gli stessi accorgimenti sono adottati in caso di pratica Docfa prodotta dUfficio per surrogare, secondo il processo riportato nel paragrafo 7, linadempimento della parte. Le procedure consentiranno in automatico di aggiornare contestualmente il data base di cui al paragrafo precedente e gli atti catastali.
Gli Uffici provinciali avranno cura di provvedere alla verifica puntuale di tutte le rendite proposte nellambito del procedimento di cui al citato comma 336 con carattere di priorit rispetto agli ordinari accertamenti. Nel caso in cui gli interventi edilizi effettuati siano stati tali da giustificarne la modifica, i medesimi Uffici non avranno remore nel variare anche la categoria catastale alla singola unit immobiliare, tralasciando in questa prima fase - di intervenire su eventuali ulteriori unit immobiliari presenti nelledificio, con classamenti incoerenti. In una seconda fase, a conclusione del procedimento di cui al comma 336 - e semprech dette unit non siano oggetto di revisione parziale ai sensi del comma 335 - con procedimento di autotutela lUfficio potr provvedere al loro riclassamento laddove ne ricorrano i presupposti.
Pag. 13 di 21
DC Cartografia, Catasto e Pubblicit Immobiliare CIRCOLARE N. 10 del 4 agosto 2005 Prot. N 54891
In merito ai criteri generali per lattribuzione della categoria e della classe si ricorda preliminarmente che essi perseguono in primo luogo lintento di pervenire ad una perequata valutazione della redditivit ritraibile dalle singole unit immobiliari e, secondariamente, di definire una corretta inventariazione tipologica edilizia del patrimonio immobiliare. Pertanto, nelle more di esecuzione delle operazioni di revisione generale delle tariffe destimo e del classamento delle u.i.u., ancorch dovessero essere eseguite secondo nuovi criteri, opportuno proiettarsi, ancora di pi rispetto al passato e in linea con la consolidata prassi catastale in materia di accertamento delle rendite, verso il raggiungimento dellobiettivo dellequit estimativa-fiscale. Ci premesso pur ribadendo che i criteri per lattribuzione della categoria e della classe sono correlati ai principi dellestimo con comparazione alle peculiarit reddituali degli immobili espressi a livello locale (per zona censuaria), in questa sede si ritiene opportuno riassumere i criteri di massima che, in via generale, (e quindi fatte salve le peculiarit tipologiche che le diverse categorie possono assumere a livello locale) possono essere adottati casi di accertamento ipotizzabili come pi ricorrenti. Per le tipologie residenziali quali le A/5 ed A/6 la qualificazione nella specifica categoria essenzialmente dettata dallassenza di un servizio igienico di uso esclusivo, ovvero presente, ma con accesso esterno dai vani abitabili. La realizzazione del servizio igienico di uso esclusivo motivo fondato per lelevazione della categoria attuale in altra di maggiore pregio. Anche per quanto riguarda le categorie A/4 ed A/3 opportuno verificare attentamente se gli interventi edilizi realizzati siano stati tali da poter incidere, oltre che sulla variazione della classe, su una variazione della categoria in altra di maggiore pregio. Pi precisamente, con riferimento alle caratteristiche delle unit tipo riscontrabili peraltro ordinariamente nelle u.i. censite nelle distinte categorie (quali la consistenza media dellu.i., il numero e la consistenza dei servizi igienici, la qualit dei materiali edilizi impiegati, la dotazione di impianti comuni ed esclusivi, ecc.) pu verificarsi come, oltre alla realizzazione di interventi edilizi che abbiano inciso sugli elementi comuni (impianti di elevazione o di altra natura originariamente assenti, rifacimento delle facciate, dellatrio e del vano scala con Pag. 14 di 21 per lattribuzione della categoria e della classe alle unit immobiliari a destinazione residenziale per i
DC Cartografia, Catasto e Pubblicit Immobiliare CIRCOLARE N. 10 del 4 agosto 2005 Prot. N 54891
materiali di maggior pregio rispetto agli originari, ecc.), possono essere presenti anche interventi eseguiti sulle singole unit immobiliari, che comportino, in via astratta, la variazione della categoria catastale. A questo ultimo riguardo si evidenziano interventi quali la fusione tra pi u.i., la realizzazione del secondo bagno, di un accesso esclusivo, dellimpianto di riscaldamento autonomo (in un fabbricato sprovvisto di impianto di riscaldamento comune), di balconi o terrazzi, di una migliore distribuzione degli spazi interni, dellutilizzazione di materiali edilizi pi pregiati rispetto agli originari (porte, pavimenti, finestre, ecc.), che possono comportare una completa trasformazione delle caratteristiche originarie dellu.i.. Si precisa infine che, se in relazione alla segnalazione del Comune, la propriet immobiliare abbia gi provveduto alla presentazione in catasto di una specifica dichiarazione di variazione, coerente con la situazione di fatto, gli Uffici provinciali provvederanno comunque a verificare, secondo i principi sopra esposti, congruit della rendita attribuita. 8 Attivit di surrogazione dellUfficio la
La norma in esame prevede che in mancanza delladempimento richiesto ai soggetti interessati, gli Uffici provinciali dellAgenzia del territorio, decorso il termine di novanta giorni dalla notifica della richiesta, ove ne ricorrano i presupposti, provvedono allaggiornamento dufficio. Prima di procedere allaccertamento, sono acquisiti presso i Comuni, se necessario, i documenti che hanno motivato linoltro della notifica alle parti interessate. Sulla base della suddetta documentazione potranno gi essere verificati a tavolo, con unanalisi preliminare, alcuni tipi di esiti (ad es.: accatastamento gi in precedenza prodotto dalla parte, a seguito dellesecuzione dei lavori, ancorch non registrato in banca dati, ovvero accatastamento variazioni sono ininfluenti sulla rendita catastale). Nellipotesi in cui, a seguito della verifica della suddetta documentazione, si riscontri la necessit di produrre la dichiarazione in catasto, il Direttore dellUfficio provvede allaffidamento dellincarico al singolo tecnico. Allo scopo di evitare lattivazione del procedimento di surrogazione per segnalazioni comunali che possono essere state oggetto di revoca ovvero di Pag. 15 di 21 non dovuto perch le
DC Cartografia, Catasto e Pubblicit Immobiliare CIRCOLARE N. 10 del 4 agosto 2005 Prot. N 54891
aggiornamento nei contenuti, il tecnico dellUfficio cui stato affidato lincarico avr cura di verificare preliminarmente che la validit della richiesta. Prima di procedere allaccertamento sopralluogo, lUfficio (con anticipo di almeno trenta giorni), invia a mezzo raccomandata con ricevuta di ritorno, una specifica comunicazione, ai soggetti destinatari della richiesta inoltrata dal Comune, indicando il giorno e lora in cui sar eseguito laccesso allunit immobiliare, oltre al nominativo del tecnico incaricato del sopralluogo e del responsabile del procedimento. Nella comunicazione sar precisato che: fino a tre giorni prima della data fissata dal sopralluogo, i soggetti interessati potranno comunque produrre autonomamente il documento di aggiornamento in catasto; dopo la data stabilita per la visita sopralluogo, qualora sia prodotta dalla parte un documento di aggiornamento, saranno comunque addebitate le spese fino a quel momento sostenute dallUfficio. Infine, nellarco dei tre giorni precedenti lesecuzione del sopralluogo, il tecnico avr cura di verificare che, nel frattempo, non siano pervenuti esiti comunali finalizzati alla revoca dellaccertamento. I tecnici che effettueranno il sopralluogo dovranno essere muniti di specifica tessera di riconoscimento conforme al modello approvato con determinazione del direttore dellAgenzia del 1/7/2005 e pubblicato sulla G.U. n. 155 del 6/7/2005. Si rammenta che nel caso che laccesso sia impedito, a chiunque fa opposizione risulta applicabile la sanzione richiamata allarticolo 31 del citato R.D.L. n. 652/39, che allattualit da stabilirsi fra il minimo di 10,00 ed il massimo di 103,00. In ogni caso, si proceder allattribuzione delle rendita variata, sulla base degli elementi indiziari emergenti dalla documentazione resa disponibile dal Comune e dei dati acquisibili, mediante sopralluogo, dallesterno della unit immobiliare, con addebito delle spese sostenute. Al riguardo si evidenzia che con determinazione del 30.6.2005, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale del 4.7.2005, n. 153 Serie generale emanata dal Direttore dellAgenzia del territorio sono stati stabiliti i criteri e le modalit per la determinazione delle spese da addebitare, e recuperare dalla propriet, per la predisposizione di atti di aggiornamento a cura degli Uffici provinciali dellAgenzia in caso di inadempienza da parte dei soggetti interessati.
Pag. 16 di 21
DC Cartografia, Catasto e Pubblicit Immobiliare CIRCOLARE N. 10 del 4 agosto 2005 Prot. N 54891
Per gli accertamenti in esame, il Dirigente dellUfficio, organizzer le attivit di competenza in modo tale da assicurare un omogeneo avanzamento dei lavori per tutti i Comuni che abbiano inviato segnalazioni; in particolare la percentuale degli accertamenti espletati per ciascun Comune in un medesimo arco temporale, rispetto alle richieste pervenute dovr essere tendenzialmente uguale. Nel suddetto conteggio saranno incluse anche le comunicazioni negative, in caso di assenza dei presupposti per la produzione dellatto di aggiornamento in surrogazione. Nel caso che ad accertamento dufficio concluso, la parte, attraverso il proprio tecnico, produca un documento di aggiornamento perfettamente conforme allo stato di fatto rilevato dallUfficio, la pratica Docfa sar respinta allatto della presentazione. Qualora lo stato dichiarato dalla parte differisca dallo stato accertato dallUfficio, la pratica Docfa dovr essere accettata, ma la stessa sar oggetto di verifica sopralluogo e di controllo della rendita proposta con carattere di priorit rispetto ai controlli previsti sul flusso ordinario di questa tipologia di documenti. 9 Pre-trattazione manuale delle segnalazioni
Le segnalazioni pervenute ed inserite nel sistema Territorio sono incrociate con tutti gli atti di aggiornamento che quotidianamente aggiornano il database catastale, al fine di produrre con apposite nuove funzionalit la generazione dei file XML di risposta ai Comuni. Tale incrocio avviene - di norma - mediante il confronto con lidentificativo catastale relativo alle uiu oggetto di variazione (uiu origine). Peraltro, le diverse fattispecie prevedibili non consentono gi in linea teorica di intercettare automaticamente e con sufficiente garanzia gli esiti di ciascuna segnalazione. In particolare, le seguenti fattispecie (con riferimento allesito emesso dallUfficio provinciale) abbisognano sicuramente di intervento di tipo manuale al fine di predisporre lattesa risposta da fornire al Comune. 1. Negativo: Dati insufficienti, errati o incoerenti nelloggetto; 2. Negativo: Dati insufficienti, errati o incoerenti nel soggetto; 3. Positivo: Aggiornamento dufficio per informazioni gi in suo possesso; Pag. 17 di 21
DC Cartografia, Catasto e Pubblicit Immobiliare CIRCOLARE N. 10 del 4 agosto 2005 Prot. N 54891
4. Positivo: Variazione di classamento non necessaria; 5. Positivo: Variazione di classamento non eseguibile (per propriet pubblica); 6. Positivo: Immobile con ricorso pendente in Commissione Tributaria (riferito al medesimo stadio segnalato dal Comune). Peraltro, alcune operazioni devono essere condotte a tappeto ed in via preliminare (immediatamente dopo la data di ricezione delle segnalazioni da parte del Comune) al fine di evitare lattesa di un atto di aggiornamento improponibile (casi 1 e 2) o non dovuto dalla parte coinvolta (casi 3,4,5,6). In particolare lUfficio provinciale dovr produrre adeguati controlli sulle liste di segnalazioni - producibili con le nuove funzionalit di sistema - che daranno esito negativo nel caso di inesistenza in banca dati catastale degli identificativi forniti. Inoltre, avranno lonere di verificare: lesistenza di atti di aggiornamento pregressi non ancora trattati ed oggetto di segnalazione; lesistenza di contenzioso tributario operante sulle u.i.u., per la medesima situazione di fatto segnalata dal Comune. Tali operazioni dovranno permettere il riconoscimento della segnalazione come appartenente ad una delle fattispecie sopra evidenziate e la conseguente azione: 1. Esito negativo della segnalazione. 2. Esito negativo della segnalazione. 3. Aggiornamento dufficio ed esito positivo della segnalazione. Contestuale comunicazione, alla parte interessata, dellavvenuta operazione. 4. Esito positivo della segnalazione. 5. Esito positivo della segnalazione. 6. Esito positivo della segnalazione. 10 Notifiche delle risultanze ai soggetti privati, applicazione sanzioni, eventuale recupero spese per accatastamento eseguito dUfficio
Pag. 18 di 21
DC Cartografia, Catasto e Pubblicit Immobiliare CIRCOLARE N. 10 del 4 agosto 2005 Prot. N 54891
eseguirsi con carattere di priorit, come gi in precedenza richiamato, lUfficio allapplicazione della sanzioni per tardiva presentazione, nel caso di rendita proposta convalidata dallUfficio; allapplicazione della sanzioni per tardiva presentazione ed alla notifica della rendita attribuita unitamente agli altri elementi censuari, nel caso di rendita proposta, rettificata dallUfficio; allapplicazione delle sanzioni per tardiva presentazione, al recupero dei tributi, degli interessi e delle spese sostenute, ed alla notifica della rendita attribuita unitamente agli altri elementi censuari, nel caso di accertamento eseguito dallUfficio, cos come richiamato al precedente paragrafo 8. Per quanto concerne la sanzione prevista dallultimo periodo del comma 336, preliminarmente si chiarisce che la previsione normativa ha portata di carattere generale e pertanto la sanzione prevista deve essere applicata tutte le volte che ne ricorrano le condizioni, sia nel caso in cui la dichiarazione di aggiornamento (DOCFA) venga presentata dal titolare dei diritti reali, entro i termini temporali fissati dalla norma (90 giorni dalla notificazione della richiesta del Comune), sia nel caso in cui provveda lAgenzia per linottemperanza degli interessati. Tuttavia si potr graduare lapplicazione della sanzione tra il valore minimo e massimo anche in relazione alla tempestivit delladempimento dellinteressato alla richiesta del Comune, previa idonea motivazione. Limporto della sanzione deve essere individuato tra il minimo e massimo edittale vigente al momento in cui stata commessa linfrazione. Per lapplicazione della sanzione si rinvia alle disposizioni legislative vigenti in materia, peraltro richiamate nella circolare n. 2 del 2002 di questAgenzia. Gli adempimenti sopra richiamati, per ciascuna fattispecie ricorrente, sono recepiti dallUfficio in un unico atto di accertamento notificato ai soggetti interessati, secondo le modalit previste per gli atti di cui allarticolo 2 del decreto legislativo n. 546 del 1992. Decorsi 60 giorni dalla ricezione dellavviso di accertamento da parte dei destinatari della notifica senza che sia stato prodotto ricorso alla competente Commissione tributaria provinciale, lUfficio verifica che siano stati versati, nei termini previsti, gli importi accertati nellatto notificato. In caso di riscontro Pag. 19 di 21
DC Cartografia, Catasto e Pubblicit Immobiliare CIRCOLARE N. 10 del 4 agosto 2005 Prot. N 54891
negativo i medesimi importi sono iscritti a ruolo secondo le disposizioni richiamate dagli articoli 17 e 18 del D.Lgs. n. 46/1999. Ai fini del recupero degli interessi sui tributi catastali, si evidenzia che sono dovuti a partire dal 1 febbraio dellanno successivo rispetto alla data in cui i possessori o titolari di diritti reali avevano lobbligo di produrre la dichiarazione in catasto. Si evidenzia altres che il recupero delle spese per laccertamento catastale, eseguito dallUfficio in via surrogatoria, effettuato nei confronti dei soggetti interessati segnalati dal Comune. 11 Particolari attivit operative
E gi noto che diversi Comuni intendono inoltrare ai soggetti interessati dal comma 336 una prima richiesta informale di adempimento (avviso bonario) al fine di ridurre lentit di un prevedibile contenzioso. Lacquisizione delle informazioni relative a tale modalit stata prevista mediante luso degli stessi strumenti informatici utilizzati nella gestione del processo ufficiale. A tal fine si segnala la necessit di riconoscere la diversit dellinformazione relativa allavviso bonario da quella effettuata ai sensi del comma 336. Tale differenziazione dovr essere espressa mediante la compilazione fittizia del campo relativo alla data di avvenuta notifica. Pertanto, il predetto campo dovr necessariamente essere compilato, dal Comune, con la data fittizia di notifica impostata al 31/12/2100. Il Comune, una volta decorso il termine concesso ai soggetti interessati, avr la possibilit di riproporre per i casi non risolti in via bonaria le medesime segnalazioni con un nuovo file contenente le date di reale avvenuta notifica. Nella suddetta fattispecie (avviso bonario) lUfficio provinciale per il caso ordinario, con ovvia esclusione delle attivit di surroga. avr cura di comportarsi con le medesime modalit operative e con gli stessi tempi previsti
12
Pag. 20 di 21
DC Cartografia, Catasto e Pubblicit Immobiliare CIRCOLARE N. 10 del 4 agosto 2005 Prot. N 54891
Sono in corso di avanzata definizione le procedure per leffettuazione del monitoraggio automatico delle attivit, per lillustrazione delle quali verranno successivamente fornite specifiche indicazioni. 13 Disposizioni finali rendite proposte con i documenti Docfa presentati in
Le modifiche delle
attuazione del comma 336, sono notificate ai possessori ai sensi dellart. 74 della legge n. 342/2000 e sono portate a conoscenza dei Comuni con lordinario flusso di comunicazione periodica, eseguito in ottemperanza al medesimo art. 74. Con specifica disposizione operativa, saranno definite, fra laltro, le modalit per la costituzione del data base e per la predisposizione degli esiti da inoltrare ai Comuni da parte degli Uffici provinciali. Gli stessi Uffici avranno cura far conoscere il contenuto della presente circolare ai rappresentati delle Associazioni di categoria della propriet immobiliare urbana e degli Amministratori di condominio, nonch dei Consigli e dei Collegi locali delle professioni tecniche interessate, sottolineando la rilevanza di una estesa pubblicizzazione dellavvio del processo in esame ai cittadini, proprietari di immobili urbani, ed in particolare dei benefici, per i soggetti interessati, conseguibili attraverso il tempestivo espletamento degli adempimenti omessi (direttamente o dai loro danti causa). Tali benefici, tra laltro, possono concernere: o o o lapplicazione di una sanzione prossima al minimo edittale; lincidenza minore degli interessi per tardivi pagamenti; la riduzione della sanzione nei casi di applicabilit dellistituto del ravvedimento operoso; Le Direzioni Regionali supporteranno gli Uffici provinciali nellattuazione della presente circolare, ove necessario attraverso preliminare interessamento della Scrivente, e ne verificheranno loperativit nellambito delle presenti disposizioni.
Pag. 21 di 21
PROCEDURA OPERATIVA N. 96
PROT. N. ENTE EMITTENTE: 48782 DC Cartografia, Catasto e Pubblicit Immobiliare, dintesa con DC Organizzazione e Sistemi Informativi OGGETTO: DESTINATARI:
Volture catastali
Uffici Provinciali del Territorio, Direzioni Regionali, Direzioni Centrali, Consigliere Coordinatore Operativo, Consigliere Scientifico
Loriginale cartaceo firmato archiviato presso lEnte emittente INDICE 1. Scopo 2. Applicabilit 3. Riferimenti 4. Responsabilit 5. Generalit 6. Modalit operative 6.1. Ricezione delle domande di Volture 6.1.1. Domande di volture cartacee 6.1.2. Domande di volture con procedura informatica Voltura 1.0 6.1.3. Domande di volture presentate ad altri Uffici Provinciali (fuori provincia) 6.1.4. Volture presentate mediante servizio postale 6.2. Controlli sostanziali e di merito delle domande di volture 6.2.1. Domande di volture con allegata istanza ex L. 154/88 6.2.2. Volture da procedura informatica Nota 6.3. Attivit di controllo delle volture acquisite in automatico 7. Sanzioni 8. Caratteristiche di qualit 2 2 2 3 3 5 5 5 7 7 10 11 14 15 16 18 19
Pag. 1
di 19
DC Cartografia, Catasto e Pubblicit Immobiliare, dintesa con DC Organizzazione e Sistemi Informativi PROCEDURA OPERATIVA N. 96 del 12 luglio 2005 Prot. N. 48782 1. Scopo La presente procedura definisce le modalit operative che devono essere adottate dagli Uffici Provinciali del Territorio per la ricezione delle domande di volture e le conseguenti attivit daggiornamento in banca dati. 2. Applicabilit La procedura deve essere applicata per tutte le domande di volture catastali pervenute agli Uffici Provinciali, direttamente allo sportello, per posta o attraverso il canale telematico. La procedura affronta anche ai fini operativi il tema dei controlli sugli esiti delle volture catastali eseguite automaticamente in base alle note di trascrizione. 3. Riferimenti Per i riferimenti normativi si rimanda a quanto riportato in allegato 1. La procedura fa riferimento allapplicativo: VOLTURA 1.0 per la predisposizione delle domande di voltura catastale su supporto informatico; NOTA per la predisposizione delle note di trascrizione su supporto informatico e contestuale richiesta di registrazione automatica della domanda di volture catastale, per le quali prevista; applicativo UNIDOC per la predisposizione delle note di trascrizione ai fini dellinvio telematico con modello UNICO attraverso SISTER. La presente P.O. fa riferimento, limitatamente alle sole funzionalit di interesse, alluso delle seguenti procedure informatiche, vigenti presso gli Uffici Provinciali: Consultazione; Aggiornamento; Voltura automatica; Firmato ing.Carlo Cannafoglia
Pag. 2 di 19
DC Cartografia, Catasto e Pubblicit Immobiliare, dintesa con DC Organizzazione e Sistemi Informativi PROCEDURA OPERATIVA N. 96 del 12 luglio 2005 Prot. N. 48782 Cassa; Protocollo web; Protocollo generale.
Il sistema informatico assicura la disponibilit e la reperibilit di tutte le registrazioni riguardanti laccettazione, le movimentazioni interne, le eventuali comunicazioni alle parti interessate e larchiviazione delle richieste di voltura. 4. Responsabilit Ciascuno dei Direttori degli Uffici Provinciali del Territorio ha la responsabilit di applicare la procedura in oggetto nellambito dellUfficio di competenza, attraverso lorganizzazione e le risorse alluopo dedicate. I Direttori degli Uffici, ove ritenuto necessario, possono integrare quanto previsto dalla presente procedura, con istruzioni di lavoro intese a regolamentare le modalit di lavoro interne connesse alle singole fasi procedurali in riferimento anche alle specifiche necessit organizzative e logistiche del singolo Ufficio, sempre in coerenza con i criteri ed i contenuti di base della presente procedura generale. La Direzione Regionale assicura la coerenza delle iniziative intraprese a livello di singolo ufficio attraverso unattivit di monitoraggio operativo. 5. Generalit Il processo si avvia con la presentazione, da parte dei soggetti della domanda di volture redatta secondo la normativa vigente. Le domande di volture devono essere presentate allUfficio dellAgenzia del Territorio della provincia dove ha sede lufficio presso il quale ha avuto luogo la registrazione del documento traslativo, ovvero della provincia ove si trovano i beni su cui si esercitano i diritti trasferiti. Le domande di volture possono essere anche inviate per posta, mediante plico raccomandato. obbligati,
Pag. 3 di 19
DC Cartografia, Catasto e Pubblicit Immobiliare, dintesa con DC Organizzazione e Sistemi Informativi PROCEDURA OPERATIVA N. 96 del 12 luglio 2005 Prot. N. 48782 Alle domande di volture possono essere allegate copie in carta libera degli atti civili o giudiziali od amministrativi o delle denunce di successione che danno origine alle domande stesse, oltre alla documentazione prevista dallart. 4 comma 7 D.P.R. n. 650/72 e dalle norme vigenti. Gli Uffici provinciali dellAgenzia, ai sensi della Legge n. 212/2000, art. 6 comma 4 non devono, in ogni caso, richiedere al contribuente documenti ed informazioni gi in possesso dellAmministrazione Finanziaria. La presentazione pu avvenire: in front office tramite modello cartaceo (MOD 98/A per i fabbricati e MOD. 13/A per i terreni) debitamente compilato, datato e sottoscritto dal richiedente, presentato allo sportello dedicato, accompagnato dagli eventuali allegati; tramite supporto informatico contenente il modello digitale della domanda di volture, predisposto con il programma VOLTURA 1.0, unitamente alla stampa del suddetto modello, datato e sottoscritto dal richiedente, presentato allo sportello dedicato, accompagnato allegati; per via telematica attraverso i dati contenuti nella nota di trascrizione presentata presso i Servizi di Pubblicit Immobiliare, se richiesto dalla parte; attraverso modello UNICO per le tipologie di atti per i quali prevista ladozione di tale procedura; attraverso servizio postale tramite invio di plico raccomandato contenente la documentazione prevista nella presentazione in front-office descritta in precedenza, accompagnata dalla ricevuta di versamento dei tributi dovuti. dagli eventuali
Pag. 4 di 19
DC Cartografia, Catasto e Pubblicit Immobiliare, dintesa con DC Organizzazione e Sistemi Informativi PROCEDURA OPERATIVA N. 96 del 12 luglio 2005 Prot. N. 48782 Di seguito sono descritte le postazioni di lavoro interessate dalla procedura in oggetto: POSTAZIONE FRONT OFFICE Individua la postazione presso la quale gli operatori preposti ricevono le domande di volture presentate dallutenza, effettuano un primo controllo della richiesta, effettuano la riscossione dei tributi dovuti e delle eventuali sanzioni e, per le domande di volture presentate con procedura Voltura 1.0 eseguono direttamente in front office - le operazioni per la registrazione della stessa. POSTAZIONE BACK OFFICE E la postazione presso la quale gli operatori preposti effettuano lesame della domanda di volture sotto il profilo formale e sostanziale, verificando al contempo la corretta liquidazione dei tributi, provvedono quindi alla registrazione in banca dati.
Le definizioni sopra descritte, di ordine generale, identificano concettualmente le postazioni di lavoro in relazione alle attivit previste dalliter procedurale descritto nel successivo capitolo, a prescindere dalle aree di appartenenza.
6. Modalit operative 6.1. 6.1.1. Ricezione delle domande di Volture Domande di volture cartacee
La domanda di volture pu essere presentata compilando il tradizionale modello cartaceo (Mod. 98 per i fabbricati e Mod. 13 per i terreni).
Pag. 5 di 19
DC Cartografia, Catasto e Pubblicit Immobiliare, dintesa con DC Organizzazione e Sistemi Informativi PROCEDURA OPERATIVA N. 96 del 12 luglio 2005 Prot. N. 48782 Alla ricezione della domanda redatta su modello cartaceo, loperatore di front office effettua le seguenti operazioni preliminari: verifica della completa compilazione del modello di domanda di volture, che sia datato e firmato; verifica della eventuale documentazione allegata. Qualora la domanda di volture non superi i suddetti controlli preliminari restituita allutente senza eseguire loperazione di protocollazione, affinch lo stesso apporti le necessarie integrazioni. In ogni caso sar fornita allutente la necessaria assistenza per rimuovere limperfezione o lincompletezza dei dati contenuti nella domanda di volture. Nel caso in cui i controlli preliminari suddetti diano esito positivo, loperatore di front office procede : ad effettuare la protocollazione, la liquidazione e la riscossione dei tributi e delle eventuali sanzioni connesse, rilasciando al richiedente copia della ricevuta di cassa.
E appena il caso di sottolineare che per ciascun documento Voltura presentato dallutenza dovr essere generato un apposito protocollo di richiesta (RC19 Voltura cartacea Fabbricati o Terreni) e non dovranno essere utilizzati sistemi di pagamento cumulativi sullo stesso protocollo.
a riportare il numero di protocollo attribuito dal sistema sul modello cartaceo della domanda di volture;
La copia della ricevuta di cassa del pagamento resta disponibile per i riscontri contabili.
a trasmettere le domande di volture accettate allunit organizzativa preposta alla loro trattazione (postazione back office), secondo le modalit previste presso il singolo Ufficio.
Compatibilmente con i volumi di lavoro e le situazioni organizzative di ciascun Ufficio Provinciale, loperatore di front office potr effettuare ulteriori controlli di coerenza della domanda di volture (ad esempio presenza in banca dati degli immobili) e procedere alla relativa registrazione. Per la sottoscrizione della domanda di volture apposta da persona diversa dai soggetti obbligati o dagli interessati, si rimanda alle disposizioni gi emanate in materia. A riguardo si precisa che lautenticit della sottoscrizione, nei casi previsti dalla normativa vigente, garantita con le modalit previste dallart. 38 del D.P.R. 28 dicembre 2000, n. 445.(Circolare n. 24 del 30 settembre 1978).
Pag. 6 di 19
DC Cartografia, Catasto e Pubblicit Immobiliare, dintesa con DC Organizzazione e Sistemi Informativi PROCEDURA OPERATIVA N. 96 del 12 luglio 2005 Prot. N. 48782 6.1.2. Domande di volture con procedura informatica Voltura 1.0
Le domande di volture presentate con procedura Voltura 1.0 devono essere consegnate allo sportello dedicato, tramite supporto informatico contenente il modello digitale della domanda di volture, unitamente alla stampa del suddetto modello, datato e sottoscritto dal richiedente, accompagnato dagli eventuali allegati. Alla ricezione della domanda, oltre ai controlli preliminari indicati al precedente paragrafo 6.1.1 presso la postazione Voltura 1.0 vengono eseguite le seguenti operazioni: il controllo antivirus; la verifica della leggibilit del supporto informatico; la verifica della corrispondenza fra il codice stampato sul documento e quello contenuto sul modello digitale; la verifica di presenza di errori formali riconosciuti in automatico dalla procedura di Aggiornamento. Qualora la domanda di volture non superi i suddetti controlli viene restituita allutente, affinch provveda al perfezionamento della stessa. Qualora i controlli suddetti siano superati, loperatore procede alla verifica della registrabilit e in caso positivo esegue la registrazione in banca dati con la liquidazione automatica, la riscossione dei tributi e delle eventuali sanzioni; rilasciando la ricevuta generata a sistema, che riporta le nuove intestazioni. Nel caso in cui il documento non sia registrabile, lo stesso viene in ogni caso accettato ed acquisito al protocollo, in segno di avvenuta presentazione, con la relativa riscossione dei tributi ed eventuali sanzioni. In entrambi i casi lUfficio provvede ai controlli di merito secondo le modalit indicate al paragrafo 6.2. 6.1.3. Domande di volture presentate ad altri Uffici Provinciali (fuori provincia) La procedura descritta al presente paragrafo concettualmente analoga a
Pag. 7 di 19
DC Cartografia, Catasto e Pubblicit Immobiliare, dintesa con DC Organizzazione e Sistemi Informativi PROCEDURA OPERATIVA N. 96 del 12 luglio 2005 Prot. N. 48782 quella illustrata ai precedenti paragrafi 6.1.1 e 6.1.2, ai quali si rimanda principalmente per i controlli preliminari e per la fase di riscossione dei tributi e delle eventuali sanzioni. Le domande di volture accettate in front-office relative a beni ricadenti fuori dallambito provinciale devono essere trasmesse allUfficio competente alla registrazione in banca dati con: il servizio postale; la posta elettronica.
La prima modalit riguarda le domande di volture cartacee, la seconda quelle con procedura informatica Voltura 1.0.
TRASMISSIONE MEDIANTE SERVIZIO POSTALE LUfficio che riceve la domanda di volture effettua tutti i possibili controlli preliminari richiamati al paragrafo 6.1.1. La spedizione mediante servizio postale deve essere utilizzata per la trasmissione delle domande di volture cartacee accettate in front office, che passano direttamente alle unit operative preposte alla predisposizione per linvio della seguente documentazione: di un plico per ogni Ufficio Provinciale di destinazione, con il relativo elenco in duplice copia (distinta) delle domande di volture accettate complete della eventuale documentazione allegata, differenziate per catasto (terreni e fabbricati); della lettera di trasmissione firmata dal Direttore dellUfficio Provinciale o dal Responsabile della struttura competente, assegnando un protocollo generale in uscita e provvedendo a scaricare i protocolli web di riferimento delle volture trasmesse.
Si richiama lattenzione sulladempimento di scarico dei protocolli web delle volture (sia cartacee sia Voltura 1.0) da trasmettere agli altri uffici provinciali, il cui non corretto svolgimento comporta conseguenze dirette sulla qualit del servizio allutenza.
Pag. 8 di 19
DC Cartografia, Catasto e Pubblicit Immobiliare, dintesa con DC Organizzazione e Sistemi Informativi PROCEDURA OPERATIVA N. 96 del 12 luglio 2005 Prot. N. 48782 devono essere inseriti in busta chiusa e spediti allindirizzo dellUfficio Provinciale competente tramite raccomandata con ricevuta di ritorno, entro il termine massimo di 10 giorni dallaccettazione onde consentire allUfficio di destinazione di rispettare i tempi previsti dal Regolamento ex lege n. 241/90. Va posta particolare attenzione nellindicazione dellindirizzo sulla busta che deve essere: All Agenzia del Territorio Ufficio Provinciale di ; indirizzo.. ; cap. LUfficio destinatario della domanda di volture, oltre alle operazioni descritte nel paragrafo 6.1.1, effettua: nella fase di assegnazione del protocollo (documento voltura cartacea) lindicazione nel campo note del numero di protocollo assegnato dallUfficio che ha accettato la domanda; la liquidazione in condizione esente della ricevuta di cassa RC19 in condizione da altra provincia; la restituzione del duplo dellelenco delle volture trasmesse (distinta) allufficio mittente come ricevuta di avvenuta consegna, debitamente datato e sottoscritto. Dopo queste operazioni lUfficio provvede ad effettuare la trattazione secondo quanto descritto nei precedenti paragrafi.
TRASMISSIONE CON POSTA ELETTRONICA LUfficio ricevente la domanda di volture effettua i controlli preliminari indicati al paragrafo 6.1.1 oltre ai seguenti controlli: il controllo antivirus; la verifica della leggibilit del supporto informatico; la verifica della corrispondenza fra il codice stampato sul documento e
Pag. 9 di 19
DC Cartografia, Catasto e Pubblicit Immobiliare, dintesa con DC Organizzazione e Sistemi Informativi PROCEDURA OPERATIVA N. 96 del 12 luglio 2005 Prot. N. 48782 quello contenuto sul modello digitale.
Loperatore front office attraverso lapplicativo VOLTURE effettua il controllo del codice di riscontro contenuto nel modello digitale e quello riportato sulla stampa del documento.
La modalit di spedizione mediante posta elettronica deve essere utilizzata per le domande di volture accettate in front office con procedura informatica Voltura 1.0, che passano direttamente alle unit operative preposte alla predisposizione per linvio della seguente documentazione : lettera di trasmissione assegnando un Protocollo Generale in uscita, firmata dal Direttore dellUfficio Provinciale o dal Responsabile della Struttura competente, che contiene elenco dei file trasmessi con indicazione del protocollo catastale web di riferimento; file Voltura 1.0 allUfficio provinciale competente alla registrazione dei dati, oltre alla copia digitale degli allegati previsti dalla normativa vigente, ove occorra; documentazione cartacea comprensiva degli eventuali allegati. Le domande di volture 1.0 pervenute alla posta elettronica dellufficio destinatario, sono assegnate alla struttura competente per la registrazione. La postazione registrazione eseguir le modalit operative descritte ai paragrafi 6.1.2 e 6.2, inoltre effettuer linserimento in banca dati, mediante la funzione Volture dellapplicazione Aggiornamento, selezionando liquidazione automatica condizione esente (sia dei tributi che del bollo), specificando nella finestra Motivo dellEsenzione i riferimenti dellUfficio mittente volture provincia diprotocollo web n./anno.
Ogni eventuale successivo rapporto concernente la domanda di volture avr luogo direttamente fra il richiedente - o le parti interessate - e lufficio provinciale competente per territorio, che provvede alla sua trattazione. Come riferimento rimane peraltro valido il numero di protocollo web dellufficio, che quello riportato sulla ricevuta: pertanto compito dellufficio competente per territorio assicurare il necessario collegamento.
6.1.4.
Nel presente paragrafo sono evidenziate nel dettaglio le sole fasi che caratterizzano la trattazione delle domande di volture presentate dai soggetti ob-
Pag. 10 di 19
DC Cartografia, Catasto e Pubblicit Immobiliare, dintesa con DC Organizzazione e Sistemi Informativi PROCEDURA OPERATIVA N. 96 del 12 luglio 2005 Prot. N. 48782 bligati mediante servizio postale, rimandando per il resto del processo ai paragrafi 6.1.1 e 6.1.2. Il richiedente invia il plico attraverso un servizio di spedizione (via posta o tramite un corriere espresso) allUfficio Provinciale competente. Il plico postale contiene: la domanda di volture cartacea datata e sottoscritta o il supporto informatico contenente il modello digitale della domanda di volture Voltura 1.0 e la stampa del modello datato e sottoscritto; gli eventuali allegati; la ricevuta del pagamento dei tributi; una busta affrancata per la restituzione della ricevuta; il proprio recapito (posta elettronica, numero telefonico) e domicilio per eventuali comunicazioni dellUfficio. LUfficio al ricevimento della richiesta, attiva le fasi di trattazione e controllo descritte ai paragrafi 6.1.1 e 6.1.2 cui si rinvia. 6.2. Controlli sostanziali e di merito delle domande di volture
La registrazione delle domande di volture, a seguito della emanazione del D.M. 5/11/1969, stata notevolmente semplificata mediante lintroduzione della disciplina delle riserve (vedi in particolare il paragrafo 15 del D.M. 5/11/1969). Detta disciplina consente allUfficio di contrassegnare ogni immobile, qualora ne ricorra il caso, con ciascuna delle previste annotazioni di riserva, che dovranno essere riportate nelle successive mutazioni, fino a quando non ricorrono i presupposti per la loro cancellazione. Pur non potendo in questa sede richiamare in modo completo le modalit operative per lesecuzione delle volture, peraltro riportate nei provvedimenti richiamati nellAllegato 1, si ritiene utile evidenziare, che ai sensi del comma 1 dellart. 8 del D.P.R. 26.10.1972 n. 650 (Esecuzione delle volture): LUfficio (omissis) esegue nei propri atti le volture richieste sulla fede delle
Pag. 11 di 19
DC Cartografia, Catasto e Pubblicit Immobiliare, dintesa con DC Organizzazione e Sistemi Informativi PROCEDURA OPERATIVA N. 96 del 12 luglio 2005 Prot. N. 48782 rispettive domande e delle corrispondenti note. Al fine di meglio
evidenziare la portata di tale disposizione opportuno riferirsi al modello cartaceo delle domande di volture, sia del catasto terreni (13 T.P.), sia del catasto edilizio urbano (Mod. 98 T.P.). In tale modulistica sono riportati parti la cui compilazione demandata al soggetto dichiarante ed altre di competenza dellUfficio. Il modello allorch viene presentato debitamente compilato dalla parte assume la qualificazione di domanda di volture, mentre lo stesso, a completamento della sua trattazione e debitamente sottoscritto dai soggetti responsabili assume la configurazione di nota di voltura, sulla base della quale si procede allaggiornamento degli atti. Con lestensione delle procedura informatica Voltura 1.0 allUfficio perviene la domanda di volture cartacea, prodotta con lutilizzo dellapposito software, mentre le ulteriori informazioni, che trasformano la domanda in nota, devono essere riportate manualmente dalladdetto alla registrazione sulla stampa del suddetto modello informatizzato e controfirmate dal reponsabile della struttura competente, nel caso sia necessario apporre le riserve ovvero dichiarare lineseguibilit della voltura. Il soggetto obbligato alla presentazione della domanda di volture deve, ai sensi dellart. 4 del decreto del Presidente della Repubblica 26 ottobre 1972, n. 650, menzionare negli atti il bene oggetto di costituzione o trasferimento di diritti reali con lutilizzo dellidentificativo catastale. Nella domanda di volture vanno altres specificati i documenti o gli atti che hanno dato luogo ai passaggi intermedi non registrati in catasto, ovvero, quando i passaggi intermedi non sono stati convalidati da atti legali, una dichiarazione della parte cedente, autenticata ovvero un atto notorio dimostrante la cronistoria dei passaggi medesimi.
da evidenziare che non sempre il soggetto dichiarante stato in grado di produrre la menzionata dichiarazione autenticata. In tale circostanza la cronistoria dei passaggi intermedi da ricercare negli atti che danno luogo a voltura.
Compito degli operatori assegnati alla registrazione delle domande di volture lespletamento di tutti quegli adempimenti necessari alla verifica
Pag. 12 di 19
DC Cartografia, Catasto e Pubblicit Immobiliare, dintesa con DC Organizzazione e Sistemi Informativi PROCEDURA OPERATIVA N. 96 del 12 luglio 2005 Prot. N. 48782 dei presupposti per leseguibilit delle volture e per leventuale apposizione delle riserve; gli stessi provvedono a espletare le verifiche di competenza sia sulla domanda di volture presentata dai soggetti obbligati e nei relativi allegati, sia in banca dati, in particolare devono controllare: la completezza e lallineamento dei dati anagrafici e del codice fiscale degli intestati oggetto di voltura (a favore e contro); la corretta codifica della titolarit e delle quote di propriet degli intestati oggetto di voltura (a favore e contro); la corrispondenza fra gli identificativi catastali individuanti limmobile oggetto di voltura.
In tale occasione gli uffici, per quanto possibile verificheranno anche la completezza delle quote e le coerenze dei diritti reali degli immobili interessati dalla domanda di volture, anche se interessati solo in parte dal trasferimento.
Nel caso si rilevino delle discordanze, che dipendano da errori materiali di compilazione i dati corretti. Quando le discordanze si riferiscono esclusivamente agli intestati (a favore e contro) e sono state regolarmente segnalate dal richiedente, lufficio provvede a registrare la voltura, dopo aver dato corso ai passaggi intermedi mancanti, se questi sono dipendenti da atti legali. Se invece dei passaggi intermedi mancanti esposta nella domanda di volture una semplice cronistoria, lUfficio si limita a far risultare negli atti che la registrazione avviene ai soli fini della conservazione del catasto. Leventuale decisione dellufficio, in ordine allapposizione delle riserve, deve essere notificata al richiedente nelle forma prevista per gli atti impugnabili di cui allart. 19 del decreto legislativo 31 dicembre 1992, n. 546 e successive modificazioni.
Si ricorda che linformazione riguardante lintroduzione o leliminazione di una riserva viene riportata sulla stampa della domanda di volture voltura 1.0 e lUfficio di competenza provveder nella stessa giornata alla registrazione in banca dati. Lannotazione della riserva va notificata a tutti i soggetti iscritti in catasto, ovvero da iscrivere sulla base della voltura eseguita, conformemente alle disposizioni impartite con nota del 17
della
domanda
di
volture
facilmente
riconoscibili
Pag. 13 di 19
DC Cartografia, Catasto e Pubblicit Immobiliare, dintesa con DC Organizzazione e Sistemi Informativi PROCEDURA OPERATIVA N. 96 del 12 luglio 2005 Prot. N. 48782
novembre 2004, prot. n. 87934 di questa Direzione.
Negli altri casi invita il richiedente a presentarsi presso lUfficio Provinciale al fine di rettificare personalmente lerrore compiuto ovvero a presentare istanza di rettifica in bollo entro il termine di trenta giorni. Le discordanze possono riguardare sia gli intestati sia gli identificativi catastali. Qualora lesame della documentazione disponibile evidenzi circostanze che richiedono ulteriori elementi cognitivi di natura documentale, lUfficio pu in piena autonomia attivare il procedimento richiamato allart. 12 del D.P.R. 650/72, richiedendo la collaborazione del soggetto dichiarante. Nel caso in cui il soggetto obbligato non integri la documentazione richiesta entro 30 giorni dalla comunicazione dellUfficio, questultimo attiva entro ulteriori 40 giorni, se possibile, ogni utile adempimento per laggiornamento dagli atti del catasto dando attuazione a quanto riportato al successivo paragrafo 7 (recupero spese e sanzioni). Qualora tale ultima operazione non risulti possibile, la voltura viene dichiarata ineseguibile in modo definitivo e archiviata, mentre il relativo protocollo viene portato nello stato scaricato. Lineseguibilit della voltura deve essere comunicata a tutti i soggetti interessati, mediante notifica secondo le forme previste per gli atti di cui allart. 2 del D.Lgs. 31/12/1992 n. 546.
La lettera di comunicazione di perfezionamento della documentazione o dellineseguibilit della domanda di volture, deve essere protocollata nel protocollo WEB come documentoComunicazione per procedimento catastale, indicando nel campo riferimento il protocollo della voltura associata alla liquidazione del RC19 corrispondente. Questultimo (protocollo della voltura)deve essere riportato nello stato sospeso in caso di richiesta di perfezionamento della documentazione o nello stato scaricato nel caso di ineseguibilit della domanda di volture. Gli Uffici possono consultare le risultanze dei Registri Immobiliari, sia con l ispezione delle note di trascrizione, attraverso il collegamento alla banca dati dei Servizi di Pubblicit Immobiliare di alcune postazioni abilitate allattivit di registrazione delle volture catastali, e sia con la consultazione cartacea dei titoli, se necessario.
6.2.1.
Per le istanze di attribuzione di rendita catastale, allegate alla domanda di volture, presentate dagli interessati ai sensi della legge n. 154/88, si rimanda alla nota n. 67166/2004 della Direzione Centrale Cartografia Catasto
Pag. 14 di 19
DC Cartografia, Catasto e Pubblicit Immobiliare, dintesa con DC Organizzazione e Sistemi Informativi PROCEDURA OPERATIVA N. 96 del 12 luglio 2005 Prot. N. 48782 Pubblicit Immobiliare. In questa sede appare opportuno ricordare che gli Uffici, nel caso in cui listanza sia relativa a un immobile in atti con rendita proposta a seguito di dichiarazione presentata in catasto con procedura DOCFA, provvederanno ad archiviarla, mentre la verifica della rendita catastale avverr secondo le modalit indicate nella Circolare n. 1/2004 e la conseguente P.O. n. 83/2004. E appena il caso di sottolineare che lUfficio qualora avesse protocollato dette istanze separatamente dalle domande di voltura a cui sono allegate, tenuto a provvedere, con ogni consentita sollecitudine, allo scarico del protocollo delle medesime. 6.2.2. Volture da procedura informatica Nota
Il soggetto obbligato alla presentazione della domanda di volture ai sensi del D.P.R. 26 ottobre 1972, n. 650 ha la facolt di richiederne la registrazione automatica allatto della presentazione della formalit di trascrizione presso il Servizio di pubblicit immobiliare dellUfficio provinciale (presentazione con lapplicativo NOTA). Tale facolt non esercitabile dai notai per le tipologie negoziali previste dalla normativa di riferimento, per le quali vige lobbligo della presentazione del Modello Unico informatico. Presso il Servizio di Pubblicit Immobiliare effettuato il pagamento delle competenti tasse ipotecarie la consegna allutente della ricevuta dellesito della voltura. Nellipotesi che non sia richiesta la registrazione automatica della volture da nota di trascrizione, risultando non compilato lapposito campo del modello, la procedura di voltura automatica acquisisce, comunque, dal modello di nota informatizzata i dati necessari alla esecuzione della voltura. Successivamente la procedura voltura automatica, attraverso riscontri automatici, esegue la verifica della presenza al protocollo informatico dellUfficio delle
Pag. 15 di 19
DC Cartografia, Catasto e Pubblicit Immobiliare, dintesa con DC Organizzazione e Sistemi Informativi PROCEDURA OPERATIVA N. 96 del 12 luglio 2005 Prot. N. 48782 relative domande di volture protocollate, e sulla base delle risultanze di tale controllo, registra le note di voltura non barrate (tipo D protocollate), nella sola circostanza che la voltura venga registrata senza apposizioni di alcuna annotazione.
A seguito di una recente manutenzione evolutiva, la procedura non consente pi la registrazione delle note tipo D non protocollate e delle note tipo D protocollate per le quali non ci sia la perfetta corrispondenza tra i soggetti contro della nota e gli intestatari catastali ovvero ci siano degli errori nella identificazione degli immobili oggetto di trasferimento.
In questi casi loperatore di back office si trova una domanda di volture gi registrata in automatico e deve: 6.3. verificare la completa e corretta registrazione della voltura; scaricare il relativo protocollo. Attivit di controllo delle volture acquisite in automatico
Per ogni immobile soggetto a voltura automatica (da Modello Unico o da Nota) che non ha completa registrazione, la procedura voltura automatica crea degli esiti, gi descritti nelle lettere circolari n. 11208/04 e n. 19792/05 cui si rimanda per maggiori dettagli e per le modalit operative relative alle lavorazioni dei singoli esiti. Gli Uffici possono ottenere, nellambito della procedura di voltura automatica, gli elenchi (per range di data e per tipologia di esito) della documentazione da lavorare, attraverso la funzionalit esiti, mediante la ricerca per Comune, ovvero potranno ottenere lelenco delle note attraverso la funzionalit elenchi, mediante la ricerca per Nota. Tale ultima funzionalit consente di recuperare tutti gli esiti non favorevoli associati alla nota selezionata e, per alcune tipologie di esito, di eseguire direttamente la ricostruzione delle note, il che rende la lavorazione pi agevole. LUfficio pu operare il recupero degli esiti positivi con annotazioni ovvero negativi, come accennato nella nota cui fa riferimento il presente allegato, attraverso lutilizzo di: Funzioni dausilio; Aggiorna;
Pag. 16 di 19
DC Cartografia, Catasto e Pubblicit Immobiliare, dintesa con DC Organizzazione e Sistemi Informativi PROCEDURA OPERATIVA N. 96 del 12 luglio 2005 Prot. N. 48782 Voltura 1.0 ad uso ufficio.
Nellultimo caso il recupero effettuato aggiorna automaticamente gli esiti di voltura automatica, mentre nei primi due casi sar necessario aggiornare lesito utilizzando la funzionalit attivabile dallo schermo degli esiti di una singola nota (attraverso la funzionalit esiti, mediante la ricerca per Comune, allinterno della procedura di voltura automatica). La sopra richiamata modifica alla procedura di voltura automatica consentir, a breve, tale aggiornamento automatico, per alcuni esiti, anche per i primi due casi. Si ritiene utile richiamare i principi basilari, ai quali lUfficio deve fare riferimento per lespletamento delle attivit di propria competenza. Nel caso in cui non sia in grado di eseguire le operazioni di recupero degli esiti, interessa il soggetto che ha richiesto la voltura, segnalando al medesimo la problematica riscontrata; se il chiarimento richiesto d esito negativo aggiorna limmobile con lesito con E7 (Immobile non recuperabile) e, contestualmente, provvede ad inviare apposita comunicazione al soggetto che ha richiesto la voltura. Tale operazione non necessaria nel caso di note derivanti da Modello Unico, in quanto la procedura di voltura automatica, in tale ultima ipotesi, rilascia automaticamente tale esito al soggetto richiedente. Nel caso in cui sia in grado di eseguire le operazioni di recupero degli esiti, aggiorna limmobile con lesito con R1 (Immobile recuperato dallUfficio). Analogo trattamento va effettuato qualora, durante la lavorazione, ricorrano le circostanze specificate per lapposizione delle annotazioni di riserva da RIS 1 a RIS 6. La riserva iscritta in atti unitamente alla sua specificazione letterale, con le modalit operative descritte al paragrafo 6.2. Contestualmente allaggiornamento dellesito, lUfficio provvede ad inviare apposita comunicazione al soggetto che ha richiesto la voltura; tale operazione non necessaria nel caso di note derivanti da Modello Unico, in quanto la procedura di voltura automatica, in questultima ipotesi, rilascia automaticamente tale esito al soggetto richiedente. Per le modalit operative di trattazione delle domande di volture inerenti alle formalit in rettifica o il recupero delle volture registrate in automatico Pag. 17 di 19 Firmato ing.Carlo Cannafoglia
DC Cartografia, Catasto e Pubblicit Immobiliare, dintesa con DC Organizzazione e Sistemi Informativi PROCEDURA OPERATIVA N. 96 del 12 luglio 2005 Prot. N. 48782 con esito negativo con Voltura 1.0 (da parte del soggetto che ha richiesto la domanda di volture) si rimanda alla circolare 6/2002. 7. Sanzioni Qualora la domanda di volture sia presentata oltre il termine previsto di 30 giorni dalla data di registrazione, lUfficio provvede alla contestazione ed allirrogazione della sanzione, secondo quanto stabilito dalla normativa vigente in materia e nelle circolari n. 2 e n. 6 del 2002. Nel caso di omessa presentazione della voltura gli Uffici oltre ai tributi speciali catastali, ivi compresi i relativi interessi moratori, allimposta di bollo ed alle spese di notifica, devono recuperare anche le spese relative alla redazione dufficio delle domande stesse o della nota di convalida, da porre a carico dei soggetti obbligati inadempienti, con le modalit di quantificazione gi definite (vedi nota del 09/01/2004, n. 1370, della Direzione Centrale Cartografia, Catasto e Pubblicit Immobiliare). Nel caso in cui il soggetto obbligato non integri la documentazione richiesta ai sensi dellart 12 del D.P.R. 650/72, oppure non presenti, qualora ne ricorrano le condizioni la domanda di voltura richiesta entro 30 giorni dalla comunicazione dellUfficio, questultimo attiva, se possibile ogni utile adempimento per laggiornamento dagli atti del catasto con le modalit operative presentate nei paragrafi precedenti. LUfficio notifica in ogni caso secondo le procedure normativamente previste, latto di contestazione della violazione in parola, ai fini dellapplicazione della relativa sanzione e delle ulteriori spese per la redazione dufficio.
Si ricorda, che in ottemperanza allordine di servizio n. 4/2003 a fronte di una segnalazione dellutente circa la mancata registrazione negli atti catastali di un voltura pregressa, nellipotesi che la parte non sia in grado di indicare gli estremi della medesima, gli Uffici provinciali si limiteranno a richiedere gli estremi del relativo atto pubblico ovvero quelli di registrazione della dichiarazione di successione. Solo qualora si abbia certezza (rilevabile dagli atti dufficio) che non sia stata presentata la domanda di volture, gli Uffici, in conformit alle disposizioni contenute nella Circolare n. 2/2002, provvederanno ad emettere latto di contestazione per lirrogazione della sanzione, invitando il soggetto obbligato a presentare la domanda di volture in questione. Di contro, qualora manchino detti presupposti, si provveder immediatamente, sulla base della segnalazione di parte, allaggiornamento degli atti catastali, reperendo i necessari documenti giustificativi presso i Servizi di Pubblicit Immobiliare e motivando detta
Pag. 18 di 19
DC Cartografia, Catasto e Pubblicit Immobiliare, dintesa con DC Organizzazione e Sistemi Informativi PROCEDURA OPERATIVA N. 96 del 12 luglio 2005 Prot. N. 48782
circostanza con atto del Dirigente responsabile. Al pari dovranno essere espletate tutte le attivit di competenza degli Uffici ivi comprese lapplicazione delle sanzioni allorch allesame della documentazione in argomentio si verifichi la documentata circostanza della omissione della domanda di volture. A titolo esemplificativo si richiama lattenzione sullelenco degli atti menzionati sulle domande di volture dal soggetto richiedente ai sensi del comma art. 4 D.P.R. 650/72.
8. Caratteristiche di qualit Per lattivit di trattazione delle volture catastali sono stati individuati i seguenti indicatori di qualit: tempi di inserimento in atti delle volture cartacee presentate in frontoffice; completa evasione in front-office (registrazione) delle domande di voltura presentate con procedura Voltura 1.0; % di esito positivo delle volture automatiche; tempi di trattazione delle volture automatiche con esito negativo o positivo con annotazione. Tali indicatori sono rilevati attraverso interrogazioni del sistema informativo dUfficio.
Il Regolamento di applicazione della ex lege 241/90 prevede per lesecuzione delle domande di volture catastale presentate in front office un termine di 40 giorni con procedura tradizionale e di 20 giorni con procedura informatica.
Pag. 19 di 19
ALLEGATO 1 RIFERIMENTI NORMATIVI La presente procedura adempie alla normativa di legge vigente in materia di catasto e alle disposizioni interne emanate al riguardo, fra cui, in particolare: 1) Regio Decreto 8 ottobre 1931, n. 1572 - Approvazione del testo unico delle leggi sul nuovo catasto. 2) Regio Decreto 8 dicembre 1938, n. 2153 Approvazione del regolamento per la conservazione del nuovo catasto dei terreni. 3) Regio Decreto Legge 13 aprile 1939, n. 652 - Accertamento generale dei fabbricati urbani, rivalutazione del relativo reddito e formazione del nuovo catasto edilizio urbano. 4) Decreto del Ministro delle Finanze 1 marzo 1949 di approvazione della Istruzione per la conservazione del catasto terreni (XIV) Paragrafi da 32 a 60; 5) Istruzione 13 dicembre 1961 per la conservazione del catasto edilizio urbano; 6) Legge 1 ottobre 1969, n. 679 - Semplificazione delle procedure catastali; 7) Decreto del Ministro delle Finanze del 5 novembre 1969 - Approvazione dellistruzione provvisoria per lattuazione della legge 679/1969, concernente la semplificazione delle procedure catastali; 8) Decreto del Presidente della Repubblica 26 ottobre 1972, n. 642 Disciplina dell'imposta di bollo; 9) Decreto del Presidente della Repubblica 26 ottobre 1972, n. 650 Perfezionamento e revisione del sistema catastale; 10) Decreto legge 20 giugno 1996, n. 323, convertito con modificazioni dalla legge 8 agosto 1996, n. 425 - Misure urgenti per il risanamento della finanza pubblica; 11) Decreto legislativo 18 dicembre 1997, n. 472 - Disposizioni generali in materia di sanzioni amministrative per le violazioni di norme tributarie,
a norma dell'articolo 3, comma 133, della legge 23 dicembre 1996, n. 662; 12) Decreto Direttoriale 15 ottobre 1998, recante Modificazioni al dirigenziale 23 dicembre 1997 concernente lesecuzione decreto
automatica delle volture catastali relative ad atti civili, giudiziari ed amministrativi la cui trascrizione viene eseguita presso le conservatorie dei registri immobiliari, i servizi di pubblicit immobiliare e le sezioni staccate degli Uffici del territorio. (G.U. n. 250 del 26 ottobre 1998); 13) Decreto Legislativo 18 gennaio 2000, n. 9, "Disposizioni integrative e correttive dei decreti legislativi 18 dicembre 1997, n. 463, e n. 466, in materia, rispettivamente, di utilizzazione di procedure telematiche per la semplificazione degli adempimenti tributari in materia di atti immobiliari e di ulteriori interventi di riordino delle imposte personali sul reddito al fine di favorire la capitalizzazione delle imprese" - pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 30 del 7 febbraio 2000; 14) 15) Legge 27 luglio 2000, n. 212 - Statuto dei diritti del contribuente; Decreto del Presidente della Repubblica del 18 agosto 2000, n. 308, il Regolamento concernente l'utilizzazione di procedure
recante
telematiche per gli adempimenti tributari in materia di atti immobiliari pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 254 del 30 ottobre 2000; 16) Decreto interdirettoriale del 13 dicembre 2000, Utilizzazione di procedure telematiche per gli adempimenti in materia di atti immobiliari: approvazione del modello unico informatico e delle modalit tecniche necessarie per la trasmissione dei dati; 17) Decreto direttoriale 12 dicembre 2001 Attivazione della trasmissione per via telematica del modello unico informatico per la registrazione, trascrizione e voltura degli atti relativi a diritti sugli immobili; 18) Decreto direttoriale 1 agosto 2002 Estensione, in regime di obbligatoriet, ad altri distretti notarili del modello unico informatico, relativamente agli atti di compravendita di immobili, e, in regime di
facoltativit, a tutti i distretti notarili,relativamente ad altre tipologie di atti; 19) Decreto direttoriale 18 aprile 2003 Progressiva estensione, in regime di obbligatoriet, del modello unico informatico a tutti i distretti notarili relativamente agli atti di compravendita di immobili; 20) Decreto direttoriale 9 giugno 2004 Estensione del regime di obbligatoriet e del regime di facoltativit del modello unico informatico ad ulteriori tipologie di atti. Attivazione, in regime di facoltativit, del modello unico informatico per gli atti relativi ad immobili, ubicati nei comuni di Trieste e Gorizia - pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 135 del 11 giugno 2004; 21) 22) Regolamento Agenzia del Territorio 28 febbraio 2002 di attuazione Lettera circolare del 24 novembre 1970, prot. 3/2429, degli articoli 2 e 4 della legge 7 agosto 1990, n. 241; Conservazione N.C.T. Norme integrative a chiarimento della circolare n. 5 del 24 gennaio 1970; 23) 24) 25) 26) Lettera circolare del 7 aprile 1978, prot. 3/1208, Conservazione dei Circolare del 30 settembre 1978, n. 24, Domande di volture non Circolare del 15 novembre 1978, n. 28, Catasto. Domande di Risoluzione del 5 gennaio 1988, prot. 351937 - Ministero delle delle domande di volture conseguenti a procedure di catasti Domande di volture Copie dei titoli allegate; pervenute; voltura relative ad atti giudiziari; Finanze - Tasse e Imposte Indirette sugli Affari - Bollo. Trattamento tributario 27) espropriazione per pubblica utilit; Lettera circolare del 16 febbraio 1988, prot. 747, Obbligo di indicare gli estremi di registrazione negli atti allegati alle domande di volture. Quesito; 28) Lettera circolare del 7 giugno 1991, prot. 1981, Legge 7 agosto 1990, n. 241 in materia di procedimento amministrativo;
29) 30)
Circolare del 19 luglio 1996, n. 189/T, Decreto legge 20 giugno Risoluzione del 19 novembre 1996, n. 252, Circolare n. 189/T/C1
1996, n. 323 - Art. 10; del 19 luglio 1996. Tributo speciale per la presentazione delle domande di volture; 31) Risoluzione del 23 gennaio 1997, n. 7, Art. 10, decreto legge 20 giugno 1996, n. 323, convertito con modificazioni di legge 8 agosto 1996, n. 425. Osservazioni riguardo all'applicazione del bollo sulle domande di volture; 32) Circolare del 27 gennaio 1997, n. 15, Applicazione del decreto legge 20 giugno 1996, n. 323, convertito con legge 8 agosto 1996, n. 425. Circolare 19 luglio 1996, n. 189/T; 33) Circolare del 18 dicembre 1998, n. 287/T, Decreto dirigenziale 15 ottobre 1998 (G.U. n. 250 del 26 ottobre 1998). Istruzioni per l'esecuzione automatica delle volture catastali relative ad atti civili, giudiziari ed amministrativi, la cui trascrizione viene eseguita presso le Conservatorie dei registri immobiliari ed i servizi di pubblicit immobiliare degli Uffici del territorio; 34) Risoluzione del 9 marzo 2000, n. 27, Circolare della ex Direzione Generale del Catasto e dei Servizi Tecnici Erariali n. 13 del 3 maggio 1977 - Domande di volture per successioni colpite dal termine di prescrizione ora decadenza - dell'azione della Finanza per richiedere il pagamento dei tributi; 35) Circolare del 17 aprile 2002, n. 2 prot. UDA/784 recante Disposizioni in materia di sanzioni amministrative per le violazioni di norme catastali. Applicazione del decreto legislativo 18 dicembre 1997, n. 472 e successive modificazioni ed integrazioni; 36) Circolare del 2 maggio 2002, n. 3, Attivazione del servizio telematico atti immobiliari - Decreto legislativo 18 dicembre 1997, n. 463. Istruzioni agli uffici; 37) Circolare del 15 novembre 2002, n. 10, Estensione, in regime di obbligatoriet, ad altri distretti notarili del modello unico informatico,
relativamente agli atti di compravendita, e, in regime di facoltativit, a tutti i distretti notarili, relativamente ad altre tipologie di atti; 38) Circolare del 13 agosto 2002, n. 6, Voltura 1.0 - Innovazioni procedurali mirate alla presentazione su supporto informatico delle domande di volture catastali; 39) Circolare del 6 giugno 2003, n. 6, Estensione progressiva, in regime di obbligatoriet, a tutti i distretti notarili operanti sul territorio nazionale del modello unico informatico, relativamente agli atti di compravendita di immobili, e, in regime di facoltativit, ad altre tipologie di atti; 40) Nota della Direzione Centrale Cartografia, Catasto e Pubblicit Immobiliare prot. 59540 del 21 agosto 2002 con oggetto Procedure informatizzate per la presentazione e registrazione delle domande di voltura in catasto; 41) Nota della Direzione Centrale Cartografia, Catasto e Pubblicit Immobiliare prot. 1370 del 9 gennaio 2004 con oggetto Artt. 3 e 12 del D.P.R. 650/72. Procedure per lesecuzione dufficio delle domande di voltura non presentate dai soggetti obbligati; 42) Nota della Direzione Centrale Cartografia, Catasto e Pubblicit Immobiliare, prot. 11208 del 10 febbraio 2004, con oggetto Anno 2004 Verifica note di voltura eseguite in modalit automatica e relativo allegato Modalit operative; 43) Nota della Direzione Centrale Cartografia, Catasto e Pubblicit Immobiliare, prot. n. 19792 del 15 marzo 2005, con oggetto Recupero esiti da voltura automatica nellambito della attivit ordinaria e del progetto Anagrafe Immobiliare Integrata (A.I.I.).
CIRCOLARE N. 7/2005
PROT. n 46573 ENTE EMITTENTE: OGGETTO: DESTINATARI: Direzione dellAgenzia Modalit e termini per la rettifica della rendita catastale proposta e relative annotazioni negli atti del catasto. Direzioni Centrali, Consiglieri, Servizio Ispettivo, Direzioni Regionali, Uffici Provinciali. n. 189/T del 19.07.1996.
N. pag. complessive: 14. Loriginale cartaceo firmato archiviato presso lEnte emittente
1. Premessa A seguito del Regolamento recante norme per lautomazione delle procedure di aggiornamento degli archivi catastali e delle conservatorie dei registri immobiliari, adottato con decreto del Ministro delle finanze 19 aprile 1994, n. 701, stata introdotta la procedura DOCFA che consente tra laltro al contribuente, in attuazione dellart. 1, comma 3, di dichiarare una rendita proposta per lunit immobiliare denunciata in catasto. Le modalit ed i termini del procedimento che portano allattribuzione della rendita catastale sono state e sono spesso oggetto di controversia tra i contribuenti e gli Uffici provinciali di questa Agenzia, innanzi alle Commissioni tributarie. Una delle censure pi frequentemente sollevate dai ricorrenti riguarda proprio la presunta illegittimit dellaccertamento della rendita catastale effettuato oltre il periodo di riferimento previsto dal menzionato comma 3. Linsorta conflittualit ha condotto, almeno fino ad oggi, ad orientamenti giurisprudenziali di merito piuttosto oscillanti e, quindi, non ancora consolidati in assenza di pronunciamenti della Corte di Cassazione, presso la quale sono pendenti alcuni ricorsi. Si ritiene opportuno effettuare una ricognizione generale sugli aspetti tecnico-giuridici pi rilevanti, nonch sulle eccezioni sollevate dalle parti ricorrenti, al fine di orientare
Pag.1 di 14
la difesa degli uffici dellAgenzia in ogni ordine e grado dei giudizi pendenti, e con lintento di fornire indicazioni in merito alla corretta prassi procedurale da seguire. 2. Quadro normativo di riferimento Il procedimento si avvia a seguito della presentazione, da parte dellutente interessato, delle dichiarazioni per laccertamento delle unit immobiliari di nuova costruzione e per le variazioni dello stato dei beni, redatte in applicazione delle disposizioni contenute nel D.M. 701/94 e conformemente alle procedure di tipo informatico (DOCFA), che consentono il rapido aggiornamento della banca dati catastale con il classamento e la relativa rendita. Le modalit e i termini per la rettifica della rendita catastale proposta sono stabilite dal D.M. 701/94. Tale regolamento prevede in particolare, allart. 1, comma 1, che Con provvedimento del direttore generale del dipartimento del territorio viene fissata la data a partire dalla quale le dichiarazioni per l'accertamento delle unit immobiliari urbane di nuova costruzione, di cui all'art. 56 del decreto del Presidente della Repubblica 1 dicembre 1949, n. 1142, e le dichiarazioni di variazione dello stato dei beni, di cui all'art. 20 del regio decreto-legge 13 aprile 1939, n. 652 unitamente ai relativi elaborati grafici, sono redatte conformemente ai modelli riportati nell'allegato A al presente regolamento e alle procedure vigenti o in uso presso gli uffici tecnici erariali alla data di presentazione degli atti. Ai sensi dei commi 2 e 3 del suddetto art. 1 Le dichiarazioni, di cui al comma 1, ad eccezione di quelle finalizzate a procedimenti amministrativi iniziati d'ufficio, sono sottoscritte da uno dei soggetti che ha la titolarit di diritti reali sui beni denunciati e dal tecnico redattore degli atti grafici di cui sia prevista l'allegazione e contengono dati e notizie tali da consentire l'iscrizione in catasto con attribuzione di rendita catastale, senza visita di sopralluogo. Il dichiarante propone anche l'attribuzione della categoria, classe e relativa rendita catastale, per le unit a destinazione ordinaria, o l'attribuzione della categoria e della rendita, per le unit a destinazione speciale o particolare. Tale rendita rimane negli atti catastali come rendita proposta fino a quando l'ufficio non provvede con mezzi di accertamento informatici o tradizionali, anche a campione, e comunque entro dodici mesi dalla data di presentazione delle dichiarazioni di cui al comma 1, alla determinazione della rendita catastale definitiva. facolt dell'amministrazione finanziaria di verificare, ai sensi dell'art. 4, comma 21, del decreto-legge 19 dicembre 1984, n. 853, convertito, con modificazioni, dalla legge 17
Pag. 2 di 14
febbraio 1985, n. 17, le caratteristiche degli immobili oggetto delle dichiarazioni di cui al comma 1 ed eventualmente modificarne le risultanze censuarie iscritte in catasto ... Il comma 7 dello stesso art. 1 disciplina poi le modalit di presentazione delle dichiarazioni di cui si discute, stabilendo che esse sono presentate su supporto magnetico secondo le istruzioni fornite dal dipartimento del territorio e le procedure vigenti al momento della presentazione degli atti, a partire dalla data che viene comunicata agli ordini e collegi professionali dagli uffici periferici. Con decreto del Direttore generale dellex Dipartimento del territorio del 1 dicembre 1995, sono state stabilite le modalit di adozione della procedura DOCFA, ed in particolare quelle relative alla data di attivazione. Il comma 9 del menzionato articolo precisa inoltre che Per l'attestazione dell'avvenuta presentazione delle dichiarazioni di cui al comma 1l'ufficio rilascia al dichiarante una copia degli esiti delle elaborazioni effettuate. Come si evince dallo stesso titolo del provvedimento e dalle premesse, il D.M. 701/94 incide in modo specifico sulle procedure correlate alle dichiarazioni in catasto, attraverso uninformatizzazione che consente un aggiornamento automatico e continuo della banca dati catastale, non solo descrittiva, ma anche censuaria. Il dettato regolamentare si inserisce in piena armonia da un lato, con la crescente rilevanza assunta negli ultimi anni dalloperazione di classamento catastale nellambito dei procedimenti impositivi relativi a molteplici tributi (ICI, imposta ipotecaria, catastale, IVA, imposta di registro, ecc.) e dallaltro con il ruolo primario che il legislatore ha inteso attribuire alla rendita catastale quale parametro di riferimento per lindividuazione del limite al potere di rettifica dellAmministrazione finanziaria (c.d. valutazione automatica cfr. art. 52, comma 4, D.P.R. 131/86; art. 12, comma 1, D.L. 70/88, convertito in legge, con modificazioni dalla L. 154/88; art. 10, commi 20, 21, 22, D.L. 323/96, convertito dalla L. 425/96). Il D.M. 701/94 stato emanato come regolamento ex art. 17, comma 3, L. 400/88 e il decreto si qualifica indubitabilmente come provvedimento amministrativo nel quale sono riportate disposizioni cui devono attenersi sia gli uffici catastali sia i contribuenti. A seguito di circolari e di specifiche istruzioni in tema di applicazione delle norme contenute nel citato D.M. 701/94, ogni ufficio periferico, nellambito della propria struttura organizzativa ha disciplinato le varie fasi delle attivit connesse alla procedura DOCFA: acquisizione dei documenti su supporto magnetico e cartaceo, fase
Pag. 3 di 14
di controllo
(formale
di merito,
deterministico
casuale),
classamento e
accertamento della rendita catastale, eventuale registrazione dei dati censuari accertati, notifica dei dati cos variati ai contribuenti interessati e comunicazione al competente Comune. Tra gli orientamenti di prassi pi rilevanti concernenti la subiecta materia, si ritiene opportuno segnalare la circolare dellAgenzia del territorio n. 1 del 13.02.2004 (concernente le modalit di verifica e il controllo della documentazione e degli elementi dichiarati inerenti la redditivit delle unit immobiliari) e le circolari n. 189/T del 19.07.1996 e n. 83/E/T del 09.04.1999, emanate anche al fine di fornire istruzioni riguardo alle norme di semplificazione e razionalizzazione delle attivit correlate allaccertamento del valore fiscale ai fini delle diverse imposte (registro, ipotecaria, catastale, ecc.). 3. Modalit e termini per la rettifica della rendita catastale proposta Dallesame dellart. 1, comma 3, del D.M. 701/94, pu desumersi che lattivit di controllo dellufficio sulle dichiarazioni presentate ed in particolare sulle rendite catastali proposte, ha un limite temporale cui lufficio deve attenersi (un anno a regime). Il rispetto di tale termine da parte degli uffici appare indispensabile soprattutto in considerazione della ribadita rilevanza della rendita catastale ai fini fiscali, anche se detta disposizione da intendersi essenzialmente sollecitatoria (rectius: propulsiva) rispetto alle attivit di competenza dellAmministrazione catastale, cui sono collegati gli adempimenti a carico di ciascun organo impositore. Riguardo agli adempimenti a carico degli uffici, si rileva che il secondo periodo del medesimo comma 3 attribuisce allAmministrazione finanziaria la facolt di verificare, ai sensi dellart. 4, comma 21, del DL 853/84, convertito con modificazioni nella L 17 febbraio 1985, n. 17, le caratteristiche degli immobili oggetto delle dichiarazioni di cui al comma 1 ed eventualmente modificarne le risultanze censuarie iscritte in catasto. Il regolamento di cui trattasi quindi, pur indicando modalit e termini tesi indubbiamente alla semplificazione ed accelerazione delle attivit degli uffici catastali, riconosce, in ogni caso, a questultimi la facolt di procedere a controlli successivi, secondo le modalit previste dalla specifica legislazione di settore. Le richiamate circolari n. 189/T del 1996 e n. 83/E/T del 1999 questultima emanata congiuntamente dagli ex Dipartimenti delle entrate e del territorio esplicitano in dettaglio le fasi delle attivit connesse allaccertamento della rendita, anche sotto il profilo della rilevanza fiscale, e devono ritenersi conformi, nei termini e contenuti
Pag. 4 di 14
utilizzati, allo spirito di razionalizzazione e semplificazione dei procedimenti connessi allaggiornamento del catasto edilizio urbano. Pur tuttavia le stesse non tralasciano di evidenziare la ribadita facolt per lamministrazione catastale di rettificare la rendita definitiva in seguito a successive verifiche. Sulla questione, la circolare 189/T evidenzia che le rendite catastali per le quali sono decorsi i termini di cui allart. 1, comma 3, del D.M. 701/94 possono essere modificate, qualora ricorrano idonee valutazioni di carattere tecnico supportate eventualmente anche da sopralluogo, conformemente al dettato dell'art. 4, comma 21, del decreto legge 19 dicembre 1984, n. 853, convertito con modificazioni dalla legge 17 febbraio 1985, n. 17. 4. Orientamenti giurisprudenziali di merito. Come accennato, la presunta illegittimit dellaccertamento della rendita catastale effettuato oltre il periodo di riferimento previsto dal menzionato comma 3, costituisce una delle eccezioni pi ricorrenti negli atti di opposizione proposti innanzi alle Commissioni tributarie. Al fine di chiarire i termini della questione in coerenza con le norme dettate dallordinamento, sembra opportuno richiamare alcune delle pi significative pronunce emesse dai giudici di merito sulla specifica problematica. La Commissione tributaria regionale della Lombardia, con giurisprudenza consolidatasi in oltre trenta sentenze depositate tra la fine del 2004 e i primi mesi del 2005, ha respinto la tesi della perentoriet del suddetto termine. Tra le tante appare opportuno citare la sentenza n. 38/43/04 secondo cui la tesi della perentoriet del termine annuale per la rettifica dei classamenti, proposti dai contribuenti con le denunzie di variazione, duplicemente insostenibile. In primo luogo perch per il principio generale enunciato nellart. 152 comma 2, c.p.c., e pi volte affermato in giurisprudenza, il carattere perentorio di un termine non pu presumersi, ma deve risultare espressamente dalla norma, mentre nel caso di specie il decreto ministeriale n. 701 non contiene verbo al riguardo. In secondo luogo perch comunque una fonte di origine amministrativa, dunque secondaria, non potrebbe sorreggere, da sola, la comminatoria di decadenza, di fatto costituente grave limitazione al potere accertativo conferito allente pubblico da fonti legislative primarie. Una solidificazione non pi rimediabile della proposta di classamento per decorso del termine in danno dellente sarebbe del resto assurda, tenuto conto che lattribuzione della categoria e quella della
Pag. 5 di 14
rendita sono destinate ad esplicare effetti tributari non circoscritti a un singolo esercizio . Va rilevato, in ogni caso, che il cennato orientamento dei giudici lombardi, stato preceduto dalla emanazione di numerose altre conformi pronunce. La Commissione tributaria provinciale di Como, ad esempio, chiamata a giudicare circa leccepita decadenza dellazione dellufficio in ordine alla modifica della rendita catastale proposta, con la sentenza n. 61/08/02 del 13.04.2002, ha rilevato come si deve ritenere che il termine annuale non sia perentorio ma semplicemente ordinatorio, giacch la decadenza dovrebbe in ipotesi essere espressamente prevista, tanto pi trattandosi di un semplice decreto ministeriale introdotto per applicare le norme di una legge vera e propria. Sempre la stessa Commissione tributaria, con sentenza n. 162/9/02 del 17.09.2002, nel ritenere indicativo e non perentorio il termine previsto dal D.M. 701/94, ha ulteriormente rappresentato che la rettifica era avvenuta nei termini giacch la rendita corretta era stata registrata negli atti catastali in tempo utile, anche se notificata fuori termine. La Commissione tributaria provinciale di Brescia, con sentenza n. 131/11/02 del 06.06.2002, sullo stesso tema, ha affermato che non si identifica una legge delega valida ai fini dellart. 76 Costituzione ed il testo lo conferma (non stato fatto ricorso al DPR, stato sentito il Consiglio di Stato) Si tratta pertanto di atto amministrativo non avente valore di legge che come tale non poteva derogare alla legge ordinaria nella specifica materia n introdurre sanzioni severe come la decadenza nel caso frequente che lUfficio stesso non rettifichi entro il termine di uno (o due) anni. Inoltre lo stesso testo del regolamento non parla affatto di decadenza. Secondo la Commissione tributaria provinciale di Roma (cfr. sentenza n. 544/23/01 del 26.11.2001), non sembra che la previsione di un termine di decadenza dellUfficio dal potere di accertamento, attinente ad aspetto sostanziale del rapporto tributario perch direttamente incidente sul potere di accertamento dellufficio, possa ritenersi inclusa nelle pur ampie formule sopra riportate, concernenti invece le procedure per la acquisizione delle dichiarazioni di parte su supporto informatico. A dare legittimit alla previsione di decadenza, di cui al citato art.1, comma 3, D.M. 701/1994, non sembra sufficiente neppure il potere di autolimitazione normalmente spettante alla Pubblica Amministrazione, perch neppure la Pubblica Amministrazione ha il potere di rinunciare al suo potere di accertamento, con la introduzione in via amministrativa di un termine (generale) di decadenza non previsto dalla legge.
Pag. 6 di 14
Riguardo ai due termini (iniziale e finale) del periodo utile per la rettifica della rendita catastale proposta, oltre alla citata sentenza della Commissione tributaria provinciale di Como n. 162/9/02 - che ha individuato come termine finale la data di registrazione in atti - si ritiene opportuno segnalare la sentenza n. 13/3/03 del 04.02.2003, emessa dalla Commissione tributaria regionale di Perugia, che, relativamente alla corretta individuazione del termine iniziale, ha stabilito che solo dalla data in cui lufficio rilascia al dichiarante la copia degli esiti delle elaborazioni effettuate in seguito alle dichiarazioni rese, lUfficio prende atto, ad ogni effetto di legge, che risulta essere stata presentata una dichiarazione di valore. Occorre, tuttavia, rilevare che sulla tematica in questione va registrato anche qualche intervento non in linea con i precedenti e consolidati orientamenti giurisprudenziali di merito. A titolo esemplificativo, pu farsi riferimento alla sentenza della Commissione tributaria regionale di Genova n. 15 del 25.02.2002, con cui stata ritenuta fondata leccezione del contribuente di tardivit dellaccertamento, per decorso del termine biennale di legge. Si evidenzia, tuttavia, che avverso detta sentenza lAvvocatura Generale dello Stato ha ritenuto opportuno proporre ricorso per Cassazione, ribadendo la tesi della natura meramente ordinatoria del termine di cui trattasi. 5. Considerazioni sui termini stabiliti dallart. 1, comma 3, del D.M. 701/94. Dal complesso delle norme, dei documenti di prassi e degli orientamenti giurisprudenziali richiamati, possono trarsi alcune indicazioni interpretative circa la natura dei termini (iniziale e finale) di cui al riferimento temporale contenuto nellart. 1, comma 3, del D.M. 701/94, per la rettifica del classamento e della relativa rendita catastale proposta.
5.1 Esatta individuazione dei termini temporali previsti dalla norma.
Relativamente ai predetti termini iniziale e finale, si evidenzia quanto segue. Per quanto riguarda il dies a quo, dal combinato disposto dellart. 1, comma 3 e dellart. 1, comma 9, del D.M. 701/94, pu affermarsi che detto termine decorrente dalla presentazione del modello informatico, di norma coincide con il giorno del rilascio dellattestazione prevista dal citato comma 9.
Pag. 7 di 14
Questultima disposizione, infatti, prevede che Per l'attestazione dell'avvenuta presentazionel'ufficio rilascia al dichiarante una copia degli esiti delle elaborazioni effettuate. Quanto alla individuazione del suddetto termine finale, si osserva. Lart.1, comma 3, pi volte citato non opera alcuna espressa correlazione tra il termine di dodici mesi e la notifica della rendita rettificata a seguito dellaccertamento; anzi, dalla locuzione fino a quando l'ufficio non provvede con mezzi di accertamento informatici o tradizionalialla determinazione della rendita catastale definitiva sembra potersi desumere che il momento conclusivo del procedimento di cui trattasi venga a coincidere con la data di introduzione nella banca dati delle risultanze dellatto di accertamento dellufficio. Purtuttavia, sussistono rilevanti motivi di opportunit, connessi ad esigenze di carattere impositivo, per ritenere che gli uffici debbano effettuare, entro lo stesso periodo di riferimento temporale di dodici mesi, anche la notifica al contribuente della rendita rettificata. Al riguardo, infatti, non pu sfuggire come nel caso in esame si ingeneri una sorta di scissione tra la fase accertativa - che si conclude con linserimento in atti della rendita modificata (c.d. messa in atti) - e la fase di conseguimento dellefficacia della nuova rendita ai fini impositivi. Ad evitare, quindi, che lo scostamento tra i due momenti temporali venga ad incidere negativamente sulla rilevanza impositiva della nuova rendita, si ritiene opportuno ribadire che la notifica debba essere comunque eseguita nel pi breve tempo possibile, anche in considerazione delle disposizioni legislative in tema di efficacia della rendita comunque attribuita (cfr. art. 74 della L. 342/2000).
5.2 La qualificazione del limite temporale di cui allart. 1, comma 3, del D.M. 701/94.
Riguardo alla natura di tale limite temporale, si deve ritenere che esso, rispondendo alla precipua finalit di accelerare la conclusione del procedimento di attribuzione della rendita catastale, non riveste carattere perentorio, n il suo naturale decorso comporta la decadenza della potest accertativa in capo allAgenzia del territorio o lillegittimit dellaccertamento adottato dopo tale termine. Come ben evidenziato nelle motivazioni delle citate sentenze (per tutte Commissione tributaria regionale di Milano n. 38/43/04), leccezione riguardante il limite temporale del potere di rettifica stata ritenuta infondata, proprio perch il D.M. in questione non contiene alcun riferimento espresso alla natura perentoria del suddetto termine,
Pag. 8 di 14
n detta natura si deduce dal contesto della norma o pu in alcun modo presumersi, tenuto conto dei principi generali enunciati dallart. 152, comma 2, c.p.c..
Dallanalisi del testo normativo in esame e dallespresso richiamo alla vigenza dellart. 4, comma 21, del D.L. 853/84, risulta evidente come debbano considerarsi valide le modalit ed i termini previsti dalla sotto indicata legislazione vigente in materia di accertamento catastale. Il R.D.L. 652/39, convertito con modificazioni nella L. 1249/39, secondo il combinato disposto degli art. 1-2-3, prevede il potere di accertamento della rendita in capo allamministrazione del catasto e dei servizi tecnici erariali. Il successivo regolamento approvato con D.P.R. 1142/49 ribadisce tale previsione specificando la definizione di accertamento catastale, allarticolo 3, ed esplicitando le modalit esecutive ai successivi articoli 54 e 56. In particolare lart. 54 stabilisce che L'accertamento viene eseguito dai periti degli Uffici tecnici erariali tenendo presente le dichiarazioni rese su apposita scheda dagli interessati a norma dell'art. 3 della legge e valendosi delle indicazioni fornite dai possessori e dai detentori o da chi li rappresenta. E evidente che a tale potere lAmministrazione del catasto non pu rinunciare, cos come prevalentemente evidenziato nelle motivazioni degli organi giudicanti. Lart. 4, comma 21, del D.L. 853/84 - richiamato dallart. 1, comma 3, del D.M. 701/94 - prevede espressamente che ai fini della iscrizione in catasto edilizio urbano delle unit immobiliari di nuova costruzione la scheda per la dichiarazione di cui all'articolo 56 del decreto del Presidente della Repubblica 1 dicembre 1949, n. 1142, deve essere redatta conformemente al modello approvato con decreto del Ministro delle finanze da pubblicare nella Gazzetta Ufficiale e deve contenere dati e notizie tali da consentire l'iscrizione in catasto senza visita sopralluogo, salvo successive verifiche. Il D.M. 701/94 sembra, dunque, confermare il riconoscimento in capo allAmministrazione della facolt di riesame e rettifica dei propri atti di attribuzione di classamento e rendita, anche oltre il periodo temporale normativamente previsto; in tale ipotesi, ovviamente, la rettifica dovr essere supportata da adeguata e congrua motivazione con specifici riferimenti agli elementi rilevati in sede di sopralluogo.
Pag. 9 di 14
In definitiva, si pu affermare che la disciplina complessivamente delineata dallart. 1, comma 3, prevede unarticolazione dellattivit accertativa dellAmministrazione finanziaria in due fasi distinte: la verifica del classamento e della rendita proposta entro dodici mesi dalla loro attribuzione; la possibilit di procedere alle verifiche richiamate dallart. 4, comma 21, del D.L. 853/84, convertito da con modificazioni come nella L. 17/85, supportate 54 del preferibilmente sopralluogo, peraltro stabilito dallart.
regolamento per la conservazione del catasto edilizio urbano. Sulla scorta delle considerazioni che precedono, sembra dunque di poter affermare che lespresso richiamo, contenuto nella seconda parte del comma 3, allart. 4 comma 21 - del D.L. 853/84, pu rappresentare - oltre alle motivazioni utilizzate dalla giurisprudenza di merito - un ulteriore argomento a favore della natura non perentoria del riferimento temporale previsto dallo stesso comma 3; daltra parte, se cos non fosse, linciso ( facolt dell'amministrazione finanziaria di verificare, ai sensi dell'art. 4, comma 21, le caratteristiche degli immobili oggetto delle dichiarazioni di cui al comma 1 ed eventualmente modificarne le risultanze censuarie iscritte in catasto) verrebbe svuotato di ogni significato, atteso che la potest di accertamento nella subiecta materia comunque prevista dalla normativa di settore in via generale. Tale facolt stata, peraltro, ribadita dalla ex Direzione centrale del catasto, dei servizi geotopocartografici e della conservazione dei registri immobiliari anche nella menzionata circolare n. 189/T del 19.07.1996, allorch nel paragrafo 8 si afferma che le rendite per cui decorso il termine di cui allart. 1, comma 3, possono essere modificate nellambito dellesercizio della potest di autotutela.
5.4 Adempimenti amministrativi correlati alla decorrenza della rendita accertata, con riferimento alle disposizioni contenute nella circ. n. 83/E/T del 1999.
Esaminata la problematica connessa alla corretta individuazione della natura del termine indicato allart. 1, comma 3, del D.M. 701/94 ed alla facolt concessa allufficio di procedere - anche oltre il predetto termine, sebbene per motivazioni supportate preferibilmente da verifiche sopralluogo - alla rettifica delle rendite iscritte in atti, si pone la necessit di fornire chiarimenti in merito agli adempimenti
Pag. 10 di 14
amministrativi conseguenti a tale rettifica, anche con riferimento alle disposizioni contenute nella circ. n. 83/E/T del 1999. Con la suddetta circolare le due Amministrazioni (gli ex Dipartimenti delle entrate e del territorio) interessate allattribuzione della rendita catastale alle unit immobiliari urbane e allapplicazione delle imposte alla stessa connessa, hanno assegnato al termine in questione una valenza essenzialmente amministrativa, rispondente alla esigenza di regolamentare, sotto il profilo temporale, le attivit di competenza dei rispettivi uffici. Vengono specificate in particolare le modalit di applicazione dellart. 52, comma 4, del T.U. approvato con D.P.R. 131/86 e del citato art. 12 del D.L. 70/88, in caso di attribuzione di rendita conseguente a dichiarazioni in catasto presentate con procedura DOCFA. Al riguardo viene precisato che, decorso il limite temporale previsto dal D.M. 701/94, il reddito catastale da considerarsi quello della rendita iscritta in atti dopo il suddetto termine ovvero rettificata dallufficio. Tuttavia, nella stessa circolare non si evidenziano gli adempimenti connessi alle correzioni eseguite oltre il termine annuale di cui trattasi. Ora, come noto, gli Uffici dellAgenzia delle entrate attuano i propri accertamenti attraverso consultazioni della banca dati catastale, prendendo a riferimento, per le valutazioni di proprio interesse, le rendite registrate in atti. Quindi, nellipotesi in cui lUfficio provinciale dellAgenzia del territorio rettifichi le rendite proposte oltre i dodici mesi previsti dallart. 1, comma 3, necessario che lo stesso provveda oltre alla notifica di tali rendite agli interessati ed alla una comunicazione ai Comuni prevista dallart. 74 della L. 342/2000 - a predisporre specifica nota informativa ai competenti Uffici dellAgenzia delle entrate. Detti Uffici sono individuati in relazione alla circoscrizione territoriale desumibile dagli atti civili, amministrativi, giudiziali, le cui volture sono state eseguite sulla base di richieste presentate allUfficio provinciale successivamente alla data di dichiarazione DOCFA, con la quale stata proposta in catasto la rendita oggetto di rettifica. 6. Le annotazioni iscritte negli atti catastali relativamente allart. 1, comma 3, del D.M. 701/94. In considerazione delle criticit emerse nellapplicazione del potere di rettifica della rendita catastale proposta dal contribuente, lAgenzia del territorio ha ritenuto opportuno promuovere anche una modifica delle annotazioni relative allapplicazione
Pag. 11 di 14
dellart. 1, comma 3, del D.M. 701/94, gi introdotte al paragrafo 8 della menzionata circolare 19.07.1996, n. 189/T. In tale disposizione sono state evidenziate le diverse codifiche delle operazioni connesse alla presentazione delle dichiarazioni effettuate con la procedura DOCFA. Tali codifiche, riportate nel campo annotazioni presente sulle consultazioni effettuate nel sistema informativo del catasto, sono state a suo tempo cos definite: rendita catastale proposta, riportata in atti a seguito di ogni dichiarazione di unit immobiliare urbana, con dati censuari proposti per i quali non stata espletata alcuna valutazione di congruit; classamento D.M. n. 701 del 1994, nel caso di convalida dellufficio dei dati censuari proposti dal dichiarante; classamento automatico D.M. n. 701 del 1994, nel caso di accertamento dellufficio basato sulle procedure del classamento automatico; rettifica del classamento proposto dalla parte, nel caso di verifiche ed analisi tecniche specifiche operate dallufficio con conseguente modifica dei dati censuari proposti dal dichiarante. Linserimento delle annotazioni relative a tali codifiche, utile ai fini della trasparenza dellazione amministrativa ed in particolare allindividuazione delle varie fasi del procedimento di attribuzione del classamento e della rendita alle unit immobiliari urbane, rileva ai fini delle attivit degli uffici impositori correlate agli accertamenti della rendita catastale. Tali profili sono stati ampiamente chiariti nella richiamata circolare del 09.04.1999, n. 83/E/T, emanata in tema di semplificazione ai fini dellaccertamento delle imposte. In seguito allevoluzione delle procedure informatiche connesse alle dichiarazioni delle unit immobiliari, lAmministrazione del catasto ha promosso nel tempo attivit che migliorassero la leggibilit e la comprensione delle indicazioni fornite nelle visure degli atti informatizzati, anche al fine di una standardizzazione delle locuzioni utilizzate. In particolare, sono stati apportati al sistema informativo del catasto adeguamenti che consentissero, trascorso il termine di dodici mesi di cui allart. 1, comma 3, del D.M. 701/94, lapposizione, in via automatica, di una specifica annotazione indicante tale circostanza. Nel tempo si avvertita inoltre la necessit di perfezionare le locuzioni sopra riportate anche al fine di meglio chiarire i corretti termini della norma in esame e delle connesse attivit amministrative.
Pag. 12 di 14
E in corso una modifica alle procedure che consentir al sistema di provvedere automaticamente allinserimento, negli atti informatizzati, di specifiche locuzioni in relazione alla fattispecie ricorrente, riportate nello schema seguente:
Fattispecie 1 classamento e rendita proposti dalla parte, per i quali lufficio non ha operato alcuna valutazione di congruit. 2 Classamento e rendita accettati in sede di Classamento e rendita proposti (D.M. 701/94); presentazione della dichiarazione. 3 4 classamento e rendita validati. Annotazione Unit immobiliare urbana inserita in atti con Classamento e rendita proposti (D.M. 701/94).
Classamento e rendita accettati in sede di Classamento e rendita validati (D.M. 701/94). validazione successiva alla dichiarazione. Classamento classamento e rendita iscritti in in atti sede con Classamento e rendita rettificati con procedura di di classamento automatico (D.M. 701/94). e rendita rettificati (D.M. automatico
presentazione o di successiva rettifica. 5 Classamento e rendita rettificati dallufficio a Classamento seguito di successive operazioni di verifica e 701/94). controllo dei dati censuari proposti. 6 Unit immobiliare urbana inserita in atti con Classamento e rendita non rettificati entro classamento e rendita proposti, per la quale dodici mesi dalla data di iscrizione in atti della decorso il termine dei dodici mesi di cui allart. dichiarazione (D.M. 701/94). 1, comma 3, del D.M. 701/94.
Al fine di standardizzare le annotazioni relative agli esiti delle valutazioni di congruit dei classamenti e delle rendite proposti dal contribuente, gli uffici dovranno utilizzare la procedura applicativa Gestione Liste, in sede di registrazione in atti degli accertamenti effettuati successivamente alla dichiarazione ed entro il termine di dodici mesi. Per le rettifiche operate al di fuori di tale termine si raccomanda di utilizzare la procedura atti dal . 7. Conclusioni. Da quanto sopra esposto emerge che compito degli Uffici provinciali, sotto il controllo e coordinamento delle rispettive Direzioni regionali, porre in essere tutti quegli accorgimenti che consentano la rapida registrazione negli atti catastali delle rendite rettificate ai sensi del richiamato art. 1, comma 3, del D.M. 701/94, e la Aggiorna, inserendo come causale Variazione dUfficio e come annotazione di stadio Accertamento dUfficio relativo alla dichiarazione n. del in
Pag. 13 di 14
relativa notifica. Si deve infatti sottolineare che lefficacia fiscale delle rendite catastali comunque attribuite o modificate, a partire dal 01.01.2000, ai sensi dellart. 74, comma 1, della L. 342/2000 decorre dalla loro notifica. Il termine sopraindicato comunque da intendersi ordinatorio e non perentorio ed possibile che gli uffici possano riscontrare, in seguito ad accurate verifiche, supportate preferibilmente da visite dellunit oggetto daccertamento, la necessit di procedere alla rettifica dei dati censuari iscritti in atti, anche se risultano trascorsi i dodici mesi previsti dalla norma in esame. In ogni caso rientra nelle attivit degli Uffici provinciali dare tempestiva comunicazione delle modifiche apportate al competente Ufficio dellAgenzia delle entrate, qualora ne ricorrano le circostanze come evidenziato nel precedente punto 5.4. Le Direzioni regionali e gli Uffici provinciali vorranno assicurare, per quanto di competenza, il corretto adempimento delle disposizioni sopra riportate. (fine)
Pag. 14 di 14
Agli Uffici Provinciali LORO SEDI E, p.c.: Alla Direzione Centrale Pianificazione, Controllo e Amministrazione Alla Direzione Centrale Organizzazione e Sistemi Informativi Al Servizio ispettivo SEDE
Oggetto: Modifiche alla procedura di Voltura automatica. Come annunciato con comunicazione del 15 marzo 2005, prot. n. 19792, sono state eseguite delle modifiche alla procedura di voltura automatica, che stanno per essere estese a tutti gli Uffici provinciali. Con la presente si coglie, inoltre, loccasione per fornire ulteriori indicazioni operative sulle attivit connesse alla trattazione degli esiti delle domande di volture da voltura automatica. Novit della procedura di voltura automatica Le principali novit sono di seguito riportate: Aggiornamento automatico Eseguendo il recupero degli esiti positivi con annotazioni (D3 e D2) con Funzioni dausilio, Aggiorna e Voltura 1.0 ad uso ufficio la procedura di voltura automatica aggiorna automaticamente lesito in R1 Immobile recuperato. Tale aggiornamento viene eseguito anche nel caso di recupero dellesito negativo E4.
Largo Leopardi, 5 00185 Roma tel-3906477751 - e-mail: [email protected] P.I. 06455481009/C.F. 80416110585
Tale operazione non viene eseguita, invece, nel recupero degli esiti negativi E1, E2, B4 e B5, in quanto per gli stessi la lavorazione prevede che venga modificato lidentificativo catastale degli immobili in esame. Trattamento delle note D non barrate Come gi anticipato nella sopra richiamata nota del 15 marzo 2005, prot. n. 19792, le note non barrate in caso di mancato riscontro della domanda di volture (tipo D non protocollate) non vengono pi registrate e a tutti gli immobili nelle stesse rappresentati viene associato il nuovo esito E9 (Immobile presente in nota non protocollata). In tali circostanze, gli uffici provvedono, comunque a verificare la presentazione della relativa domanda di volture, anche agli atti cartacei e, in caso negativo, attiveranno la richiesta ai soggetti obbligati per lespletamento degli adempimenti previsti dalla legge, secondo le modalit richiamate allart. 12 del decreto del Presidente della Repubblica 26 ottobre 1972, n. 650 (vedi nota del 9 gennaio 2004 , prot. n. 1370). Di contro per ciascuna nota non barrata, a cui fa riscontro la presenza di una domanda di volture (tipo D protocollate e presentate entro 60 giorni) la procedura esegue in automatico la registrazione nella sola circostanza in cui la voltura produca esito completamente positivo, cio senza apposizione di annotazioni. Quando tale circostanza non viene verificata, la nota di voltura non registrata e gli immobili vengono individuati con un nuovo esito E10 Immobile presente in nota protocollata non registrabile, e gli uffici provvederanno ad evadere la relativa domanda di volture presentata su supporto cartaceo. Ricostruzione note La ricostruzione delle note da Modello Unico in documenti formato Aggiorna consente una maggiore facilit nella esecuzione delle lavorazioni. Tale possibilit consentita solo per gli esiti di tipo B4, B5, E1, E2, E4 ed E5. Ulteriori indicazioni operative Nella pi volte richiamata nota prot. n. 19792/2005 sono state individuate le tipologie di esiti da voltura automatica, che devono essere oggetto di verifica e/o recupero, sia in attivit ordinaria che per il progetto A.I.I.. Tra quelli da non trattare, stato indicato lesito D4 - Limmobile stato registrato con Riserva1 e con annotazione di passaggi intermedi da esaminare. Per tale fattispecie, come detto, gli Uffici provinciali non devono eseguire le operazioni di recupero, ma devono, in ogni caso, limitarsi a verificare la corretta apposizione, da parte del sistema, della Riserva e, ovviamente, ad eseguire le operazioni di notifica ai soggetti interessati.
Inoltre, si ritiene opportuno ricordare che, qualora nel corso delle operazioni di verifica e/o recupero si dovessero riscontrare degli errori nella redazione della nota di trascrizione, rispetto a quanto riportato nellatto, si dovr richiedere una nota di trascrizione a rettifica, senza la quale non pu essere operata alcun aggiornamento della banca dati catastale. In ogni caso, si rileva che tale fattispecie di errore dovrebbe essere piuttosto rara in quanto il riscontro tra gli elementi riportati nellatto e quelli indicati nella nota di trascrizione deve essere eseguito gi nei reparti di Pubblicit Immobiliare al momento della presentazione. La nota di trascrizione a rettifica va richiesta anche nei casi in cui nella nota di trascrizione gli identificativi catastali (comune, sezione, foglio, particella e subalterno) non sono stati indicati correttamente e sono incoerenti con quelli ricavabili con una consultazione della banca dati catastale ad una data non superiore ai tre mesi precedenti a quella dellatto (ai sensi dellart. 4 del D.P.R. 26 ottobre 1972, n. 650). Rientrano in tale fattispecie alcune note di trascrizione, da cui vengono generate le domande di volture, cui, a sua volta, sia stato associato lesito negativo E1 - Limmobile non risulta iscritto negli atti catastali, ovvero lesito negativo E5 - Limmobile presenta unintestazione non aggiornata e negli atti del Catasto sono presenti pi immobili con stesso foglio, particella e subalterno ma sezioni diverse. Nellambito di tali esiti potrebbero riscontrarsi, pertanto, dei possibili casi di richiesta di ripresentazione delle note di trascrizione. IL DIRETTORE (Carlo CANNAFOGLIA) F.to Carlo CANNAFOGLIA
CIRCOLARE N. 1/2005
PROT. n 9263 ENTE EMITTENTE: OGGETTO: Direzione dellAgenzia Aggiornamento degli importi fissi dellimposta ipotecaria, dellimposta di bollo, delle tasse ipotecarie e dei tributi speciali catastali - Articolo 1, comma 300, della legge 30 dicembre 2004, n. 311 (legge finanziaria 2005) - Primi chiarimenti. Direzioni Centrali, Provinciali Consiglieri, Direzioni Regionali, Uffici
N. pagine complessive: 19 Loriginale cartaceo firmato archiviato presso lEnte emittente. PREMESSA Con lart. 7, comma 1, del decreto legge 31 gennaio 2005, n. 7 - come pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 24 del 31 gennaio 2005 e nella Gazzetta Ufficiale n. 26 del 2 febbraio 2005 (cfr. Avviso di rettifica di pari data) - sono state apportate rilevanti modifiche allart. 1, comma 300, della L. 30 dicembre 2004, n. 311. In particolare, per quanto attiene i tributi afferenti le attivit gestite dallAgenzia del territorio, si evidenzia che gli importi fissi dellimposta ipotecaria, dellimposta di bollo, delle tasse ipotecarie e dei tributi speciali catastali di cui al Titolo III della Tabella A allegata al D.L. 31 luglio 1954, n. 533, convertito con modificazioni dalla L. 26 settembre 1954, n. 869, e successive modificazioni, sono stati aggiornati secondo quanto stabilito negli allegati 2-bis (imposta ipotecaria), 2-quater (imposta di bollo), 2-quinquies (tributi speciali) e 2-sexies (tasse ipotecarie). Inoltre, lallegato 2-quater introduce alcune modifiche agli artt. 3 e 4 della tariffa dellimposta di bollo. Lintervento ha assunto aspetti fortemente innovativi, che da un lato riflettono finalit di semplificazione, dallaltro sono connessi allo sviluppo di procedure informatiche e telematiche a valore aggiunto. Al fine di fornire agli Uffici i primi chiarimenti operativi in ordine allapplicazione delle disposizioni recate dal provvedimento in esame, si illustrano di seguito le principali novit introdotte dalla norma.
Pag.1 di 19
ALLEGATO 2-BIS Comma 1 Modifiche alle imposte di registro, ipotecaria e catastale E previsto laggiornamento, fra gli altri, della misura fissa dellimposta ipotecaria, il cui importo viene elevato ad euro 168,00.
ALLEGATO 2-QUATER 1 Elenco degli importi modificati della tariffa dellimposta di bollo Tale disposizione modifica, fra gli altri, larticolo 1, comma 1-bis, della tariffa annessa al D.P.R. 26 ottobre 1972, n. 642, come sostituita dal D.M. 20 agosto 1992; conseguentemente limposta dovuta sugli atti relativi a diritti sugli immobili sottoposti a registrazione con procedure telematiche, di cui allarticolo 3-bis del D.Lgs. 18 dicembre 1997, n. 463, elevata ad euro 230,00. 2 Modifiche allimposta di bollo per lintroduzione di servizi telematici a valore aggiunto Alla tariffa annessa al D.P.R. 26 ottobre 1972, n. 642, come sostituita dal D.M. 20 agosto 1992, sono apportate modificazioni finalizzate ad una razionalizzazione del tributo, anche nella prospettiva della attivazione di nuovi servizi telematici a valore aggiunto; in particolare, per quanto di competenza dellAgenzia del territorio, si segnala: Lettera b) Allarticolo 3 della predetta tariffa, dopo il comma 2, aggiunto il seguente: Comma 2 bis Note di trascrizione, di iscrizione, di rinnovazione, domande di annotazione nei registri immobiliari, anche con efficacia di voltura, trasmesse con procedure telematiche o presentate su supporto informatico, compresa liscrizione nel registro di cui allart. 2678 del codice civile, fuori dai casi previsti dallart. 1, comma 1-bis e dallart. 4, comma 1-bis. Con la disposizione sopra riportata viene individuata una nuova fattispecie impositiva, correlata allo sviluppo di procedure informatiche e telematiche nel settore ipotecario. In virt di tale previsione, le formalit da eseguire nei registri immobiliari trasmesse con modalit telematiche ai sensi del D.M. 10/10/1992, ovvero presentate su supporto informatico sono assoggettate allimposta di euro 59,00.
Pag. 2 di 19
Non sembra superfluo evidenziare che tale disposizione non riguarda le formalit derivanti da atti relativi a diritti sugli immobili sottoposti a registrazione con procedure telematiche di cui al D.Lgs. n. 463/97, per le quali si applica larticolo 1, comma 1-bis della tariffa, n le formalit derivanti dalla trasmissione con procedure telematiche delle dichiarazioni di successione dei beni immobili e dei diritti reali immobiliari, di cui allarticolo 4, comma 1-bis della tariffa, procedura, peraltro, ad oggi non ancora attivata. Limposta, di importo forfetario, dovuta allatto della richiesta di formalit; relativamente alle modalit di pagamento, viene precisato che lassolvimento del tributo in questione avviene in modo virtuale mediante pagamento presso il competente ufficio dellAgenzia del territorio, versamento diretto al concessionario della riscossione dei tributi o ad intermediario convenzionato, oppure con disposizione di pagamento in via telematica, modalit questultima non ancora disponibile. Lettera c) Allart. 4 della tariffa, dopo il comma 1, sono aggiunti i seguenti: Comma 1 bis Certificati di successione conformi alle risultanze delle dichiarazioni uniche di successione dei beni immobili e di diritti reali immobiliari trasmesse con procedure telematiche , comprese le note di trascrizione, con efficacia di voltura, e liscrizione nel registro di cui allart. 2678 del codice civile. Limposta, di importo forfetario, correlata ad una procedura a tuttoggi non attivata, che prevede la presentazione con modalit telematiche della dichiarazione di successione di beni immobili e di diritti reali immobiliari e della relativa domanda di voltura. Comma 1 ter Certificati, copie ed estratti delle risultanze e degli elaborati catastali ottenuti dalle banche dati informatizzate degli uffici dellAgenzia del Territorio, attestazioni di conformit. Al riguardo, viene previsto che per tali fattispecie limposta, di importo forfetario, dovuta allatto della richiesta del servizio ed ammonta a euro 28,00, comprensivi dellimposta di bollo dovuta per la richiesta. Per le modalit di pagamento si rimanda a quanto indicato allultimo comma della precedente lettera b).
Pag. 3 di 19
La nuova misura si applica ai soli certificati ottenuti integralmente dalla base dati informatizzata. Si evidenzia che per i certificati storici (o storico-grafici) del Catasto, ottenuti in modo misto, ossia anche mediante fotocopia degli atti cartacei, si applica, invece, limporto previsto allart. 4 comma 1. Del pari, si evidenzia che il rilascio delle certificazioni relative alle copie dei tipi di frazionamenti e ai tipi mappali non rientra nella presente fattispecie in quanto la stessa prevista mediante riproduzione da supporto cartaceo.
ALLEGATO 2-quinquies Modifiche ai tributi speciali lintroduzione di servizi telematici a valore aggiunto.
catastali
per
Il titolo III della tabella A allegata al D.L. 31 luglio 1954, n. 533, convertito, con modificazioni, dalla L. 26 settembre 1954, n. 869, e successive modificazioni, da ultimo variato dallarticolo 10, comma 13 del D.L. 20 giugno 1996, n. 323, convertito con modificazioni dalla L. 8 agosto 1996, n. 425, viene integralmente sostituito dalla tabella in commento. Le modifiche apportate risultano essere fortemente innovative e coerenti con lesigenza di maggiore semplificazione e con lattuale livello di evoluzione tecnologica, che ha gi reso possibile lattivazione di procedure telematiche ad alto valore aggiunto. In primo luogo, si osserva che la razionalizzazione delle modalit dei servizi resi ha ridotto da nove a cinque le macrotipologie degli stessi, procedendo ad un significativo accorpamento di quelli relativi al rilascio dei certificati, di copie delle risultanze degli atti e degli elaborati catastali che vengono raggruppati in ununica fattispecie. Si sottolinea come la consultazione venga estesa a tutti gli elaborati presenti negli archivi catastali ad eccezione degli atti annessi alle domande di volture, per i quali la visura non consentita, ai sensi del paragrafo 116 della Istruzione XIV, approvata con D.M. 1 marzo 1949. La consultazione prevista anche per i beni comuni non censibili ovvero per le unit immobiliari che possono formare oggetto di iscrizione in catasto, ai soli fini dellidentificazione e senza attribuzione della rendita catastale come i fabbricati in corso di costruzione o di definizione, le unit collabenti, i lastrici solari e le aree urbane (cfr. art. 3 D.M. 2 gennaio 1998, n. 28). Anche per tali fattispecie si applicano le tariffe relative alla consultazione e certificazione riportate ai punti 1 e 2.
Pag. 4 di 19
La precedente previsione del calcolo dei tributi in modo proporzionale viene ridotta in maniera significativa e mantenuta solo per quanto riguarda alcuni elementi caratteristici delle rappresentazioni grafiche. Scompare ogni applicazione del tributo commisurata alla pagina stampata e viene dato ampio rilievo alla richiesta del servizio, che pu essere attivato sia per unit immobiliare sia per soggetto. Per chiarezza espositiva si ritiene, comunque, utile procedere ad una analisi puntuale della nuova Tabella dei tributi speciali. Si evidenzia, in primo luogo, che per unit immobiliare da intendersi sia la particella dei terreni sia lunit immobiliare urbana. 1. Consultazione degli atti e degli elaborati catastali. Come detto, si evidenzia che tale consultazione estesa a tutti gli elaborati presenti negli archivi catastali. Si provveduto ad eliminare la triplicazione dei diritti per le consultazioni effettuate su uffici diversi da quello presso il quale viene effettuata la richiesta. E stata, altres, eliminata la differenziazione del tributo a seconda che la consultazione sia effettuata sul Catasto Terreni e sul Catasto Fabbricati. 1.1 La tariffa corrispondente alla consultazione degli atti cartacei stata adeguata a euro 10,00 per ogni richiedente e per ogni giorno o frazione. Come noto, precedentemente il servizio prevedeva la corresponsione di euro 5,16 ogni 30 minuti, il che comportava non pochi problemi gestionali, in ordine alla rilevazione della relativa durata. La nuova modalit di erogazione del servizio porter, senza dubbio, ad un miglioramento del profilo gestionale ed organizzativo, in quanto gli uffici dovranno controllare solamente che il servizio venga svolto per ogni singolo richiedente. La consultazione degli elaborati grafici di catasto urbano , di norma, effettuata mediante il rilascio di copia su supporto cartaceo e si applica limporto di cui al punto 1.4. 1.2 Limporto per la consultazione degli atti informatizzati del catasto censuario, precedentemente previsto in euro 1,29 ogni pagina (25 righe), viene elevato a euro 3,00 per: ogni unit immobiliare. Si chiarisce che per la consultazione storica, lunit immobiliare contabilizzata ogniqualvolta interviene una modifica
Pag. 5 di 19
dellidentificativo. Tutte le altre tipologie di variazione sono ininfluenti ai fini della presente contabilizzazione. ogni 5 unit immobiliari, o frazioni di 5, contenute nella consultazione per soggetto. Per consultazioni con esito negativo prevista la corresponsione del relativo tributo di euro 3,00, solo nel caso in cui lutente richieda la stampa. ogni 10 unit immobiliari, o frazioni di 10, contenute negli elenchi di immobili con estrazione di dati selezionati. Tale servizio prevede la fornitura di elenchi di immobili attraverso la consultazione per ambiti territoriali ovvero per altre modalit di selezione (ad esempio lelenco dei subalterni per fabbricato). 1.3 Limporto per la consultazione della mappa, da base informativa o da supporto cartaceo, di monografie e di vertici della rete catastale, precedentemente previsto in euro 1,29 per ogni copia rilasciata, viene elevato a euro 5,00 e ciascuna copia potr essere rilasciata in formato A3 o A4, in relazione alla scala di rappresentazione della mappa. Il tributo di euro 5,00 previsto anche per la consultazione con rilascio di copia di tutte le monografie, comprese quelle relative ai punti fiduciali. Al riguardo, si rileva che le monografie dei punti fiduciali ordinari (con esclusione cio dei vertici trigonometrici e della maglia GPS) sono disponibili gratuitamente sulla rete internet, del sito dellAgenzia del Territorio. Il pagamento del tributo trova, quindi, la sua ratio nellerogazione del servizio di copia da parte dellUfficio, che riassorbe anche lattivit di ricerca e di pre-elaborazione dei dati. 1.4 Viene istituito un nuovo servizio relativo alla consultazione delle planimetrie delle unit immobiliari urbane e dei relativi elaborati planimetrici (questi ultimi non soggetti alle limitazioni di visura previste per le planimetrie), ormai in larga misura in formato digitale e non pi solo cartacee, con una tariffa pari a euro 10,00, fermo restando quanto stabilito dalla circolare n. 9 del 25 gennaio 2003 di questa Agenzia. La commisurazione dellimporto dovuto per il servizio proporzionale al numero delle unit immobiliari e degli elaborati richiesti, in modo del tutto indipendente dal relativo formato o dal numero delle schede su cui rappresentata ogni singola unit immobiliare ovvero ogni singolo elaborato. Si precisa, inoltre, che gli uffici,
Pag. 6 di 19
ove il processo di acquisizione in formato raster delle planimetrie stato completato, debbono procedere, in caso di richiesta di una planimetria o elaborato planimetrico presente esclusivamente in forma cartacea, alla relativa rasterizzazione ed espletare, successivamente, la richiesta dalla base dati informatizzata. La procedura consente di fornire anche i dati metrici e i dati censuari, per i quali la tariffa da applicare, nel caso in cui vengano rilasciati in quanto espressamente richiesti, quella relativa al punto 1.2, pari a euro 3,00 ciascuno. Viceversa gli uffici ancora interessati dagli appalti relativi alla rasterizzazione e al relativo calcolo delle superfici, fino al completamento degli stessi, procedono al rilascio delle copie degli elaborati planimetrici e delle planimetrie da supporto cartaceo. Sulle stampe delle planimetrie estratte dalla banca dati informatizzata ovvero sulle fotocopie delle planimetrie di atti cartacei, rilasciate per uso consultazione, non deve essere apposto, da parte dellUfficio, alcun segno di autenticazione o comunque di identificazione. 1.5 Viene prevista una nuova modalit di consultazione, resa anchessa possibile dal livello di informatizzazione raggiunto, relativa alla visura per soggetto in ambito nazionale, con una tariffa pari a euro 10,00. Limporto corrisposto al momento della richiesta e si applica anche in caso di visure con esito negativo, a prescindere dalla eventuale richiesta di stampa da parte dellutente. Nel periodo necessario alladeguamento delle applicazioni nel Territorio Web, tale servizio reso solo mediante lutilizzo della procedura SISTER, e pertanto ciascun ufficio deve provvedere ad attivare un numero sufficiente di chiavi di accesso, secondo lorganizzazione scelta, per garantire il suo funzionale espletamento. Lattivazione di detta procedura sar assicurata a tutti gli Uffici provinciali, della secondo modalit tecniche stabilite e con comunicazione Direzione Centrale Organizzazione che Sistemi la
Informativi. La liquidazione del tributo relativo al presente punto, nelle more dellaggiornamento della procedura informatizzata, consentir liquidazione in maniera automatica, avviene in maniera manuale, utilizzando il corrispondente codice che, comunque, reso disponibile nella procedura di cassa. Per leventuale successiva consultazione nelle diverse province, gli uffici provinciali, nellambito della propria organizzazione, possono
Pag. 7 di 19
continuare ad utilizzare la procedura SISTER oppure il collegamento altro uff. presente nellapplicazione Territorio Web, come, peraltro, avviene attualmente. E opportuno evidenziare, infine, che deve essere data ampia informazione allutenza che la consultazione per soggetto in ambito nazionale effettuata con ricerca su indici nazionali riferiti, salvo possibili e non preventivabili criticit, al giorno immediatamente precedente, con la conseguenza che alcuni recentissimi aggiornamenti potrebbero non risultare individuabili. 2. Certificati, copie ed estratti delle risultanze degli atti e degli elaborati catastali conservati presso gli uffici. Per tali certificazioni si applica comunque il tributo previsto al numero dordine 1 della tabella. In particolare, si osserva quanto segue: 2.1 Per ogni richiesta di certificato, copia od estratto dovuto il tributo di euro 16,00; per i certificati richiesti dai privati per comprovare la situazione generale reddituale e patrimoniale ai fini della legislazione sul lavoro, di quella previdenziale, di quella sulla pubblica istruzione, il tributo stabilito in euro 4,00. 2.1.1 Oltre allimporto di cui al punto precedente, si applica il tributo di euro 4,00 per ogni quattro elementi unitari richiesti o frazione di quattro, dovuto solo qualora la richiesta interessi le fattispecie seguenti: Particella, per gli estratti e le copie autentiche delle mappe e degli abbozzi; foglio di mappa, per le copie dei quadri di unione; vertice o caposaldo, per le copie di monografie; punto, per il quale si determinano le coordinate (inteso quale vertice di particella). Il tributo previsto non si applica ai primi quattro elementi richiesti. Si evidenzia, inoltre, che, per il rilascio di copie di monografie, di vertici trigonometrici o di capisaldi di livellazione o del calcolo delle
Pag. 8 di 19
coordinate grafiche di punti desunte dalla mappa originale, sempre ai fini della semplificazione, stato eliminato il raddoppio delle tariffe previgenti. Si precisa che non possono essere oggetto di certificazione n i vertici della rete geodetica nazionale, realizzata dallIstituto Geografico Militare, n i vertici di reti istituite con metodologia GPS da altri Enti quandanche nellambito caso di collaborazioni con lAmministrazione. In questo dallEnte proprietario. Per le fattispecie diverse da quelle elencate al precedente punto 2.1.1 stato eliminato il diritto proporzionale previsto dalla precedente tabella. 3. Definizione ed introduzione delle volture, delle dichiarazioni di nuova costruzione e di variazione, dei tipi mappali e di frazionamento, ai fini dellaggiornamento delle iscrizioni nei catasti e allanagrafe tributaria. Si rileva, al riguardo, che la modifica intervenuta attiene esclusivamente allaumento della tariffa delle voci di cui ai punti 3.1, 3.2 e 3.3 da euro 25,82 a euro 35,00 e allaumento della tariffa da euro 2,58 a euro 3,00 per ogni particella eccedente le prime 10 di ogni tipo di frazionamento. Nulla innovato circa le modalit di presentazione delle domande di voltura e contabilizzazione dei relativi tributi (distinzione per tipo di catasto e per comune). da osservare che il diritto di euro 35,00 previsto per le dichiarazioni al catasto si applica anche alle aree urbane in considerazione dellequiparazione espressa nella nota alla tabella per cui Per unit immobiliare da intendersi sia la particella dei terreni, sia lunit immobiliare urbana. Del pari il tributo dovuto anche per le dichiarazioni dei lastrici solari e delle unit collabenti, ovvero in corso di costruzione o di definizione, che di norma vengono dichiarate nel gruppo F delle categorie fittizie, gi menzionate nella circolare 26 novembre 2001, n. 9, di questAgenzia. Per i beni individuati in catasto con identificativi graffati il tributo dovuto una sola volta. Per i beni non censibili se non dichiarati autonomamente con la procedura Docfa e semplicemente menzionati nellelaborato planimetrico e nel quadro D Beni Comuni non Censibili del Mod. D1, il tributo non dovuto. In via esemplificativa, il tributo dovuto per tutti gli immobili dichiarati in catasto ai quali viene associata una qualsiasi delle categorie dei Gruppi A, B, C, D, E ed F. la certificazione rilasciata
Pag. 9 di 19
Sono esclusi dalla corresponsione del tributo tutti gli immobili iscritti nelle partite speciali beni comuni non censibili. Nelle more delladeguamento delle procedure informatiche che consentiranno la contabilizzazione automatica dei tributi, in caso di dichiarazioni relative alle unit immobiliari sopra menzionate, gli Uffici provvedono alla relativa liquidazione manuale. 4. Lavori inerenti la divisione degli atti catastali per variazione delle circoscrizioni territoriali comunali. E' stata abolita, per maggiore semplificazione, la tariffa relativa ad ogni singola variazione (51,65 euro). 4.1 La nuova tariffa di euro 3,00, per ogni unit immobiliare trattata, dovuta dai Comuni interessati dalla variazione che acquisiscono negli atti le unit immobiliari. Pertanto, il pagamento dovr essere dovuto per ogni particella dei terreni e per ogni unit immobiliare urbana. Non si applica alle fusioni territoriali. 5. Attestazione di conformit di estratti di mappa per tipi di aggiornamento geometrico. Si sottolinea che per attestazione di conformit, indicata nella presente tabella, si intende 5.1 lattuale autenticazione; pertanto, nella modulistica attualmente a disposizione deve essere utilizzato lo spazio relativo alla autenticazione. La voce di tariffa, pari a 10,00 euro, precedentemente prevista per tutti i certificati, le copie e gli estratti, stata limitata ai soli estratti di mappa per tipi di aggiornamento geometrico, in quanto, negli altri casi, il rilascio di certificazioni in larga parte automatizzate ha reso il servizio non pi attuale. Pertanto non sar pi possibile eseguire il rinnovo per gli estratti di mappa rilasciati, per i quali sia scaduto il termine previsto dallart. 5 del D.P.R. 26 ottobre 1972, n. 650. 5.1.1 Oltre allimporto dovuto ai sensi del precedente punto, per ogni quattro particelle richieste, o frazioni di quattro, dovuto anche il tributo di euro 4,00, che, ovviamente, non va corrisposto per le prime quattro particelle.
Pag. 10 di 19
Inoltre, si evidenzia che stato abolito il servizio di consulenza tecnica agli enti locali, relativamente allapplicazione dei tributi spettanti, in quanto non risulta pi utilizzato. Viene, infine, abolito il diritto di urgenza per il rilascio di certificati, copie ed estratti formati sulla base di atti catastali, conservati su supporto cartaceo, nel secondo giorno successivo alla richiesta, in quanto ormai non pi in linea con i principi di efficienza ed efficacia; infatti, levoluzione dei processi di erogazione dei servizi dovuti alle innovazioni tecnologiche introdotte, consentono, nella maggior parte dei casi, il rilascio dei certificati nello stesso giorno della richiesta. E appena il caso di evidenziare che il diritto di urgenza pertanto abolito anche per lapprovazione degli atti di aggiornamento cartografici (tipi mappali e tipi di frazionamento).
ALLEGATO 2-sexies - Modifiche alle tasse ipotecarie per lintroduzione di servizi telematici a valore aggiunto La tabella della tasse ipotecarie, allegata al D.Lgs. 31 ottobre 1990, n. 347, e successive modificazioni, gi variata dallart. 10, comma 12, del D.L. 20 giugno 1996, n. 323, convertito, con modificazioni, dalla L. 8 agosto 1996, n. 425, viene sostituita dalla tabella di cui allallegato 2-sexies del D.L. n. 7/2005. Per quanto concerne i criteri ispiratori della nuova tabella delle tasse ipotecarie, si ritiene di poter fare rinvio alle considerazioni gi espresse per la nuova tabella dei tributi speciali catastali. Si rileva, preliminarmente, che la previgente tabella delle tasse ipotecarie era articolata in due parti, la prima riferita agli uffici di Pubblicit Immobiliare meccanizzati, la seconda agli uffici non meccanizzati. Ora, tenuto conto che allattualit tutti i servizi di Pubblicit Immobiliare degli Uffici provinciali dellAgenzia sono stati automatizzati, risulta, evidentemente, venuta meno la necessit di mantenere la suddetta doppia articolazione. Pertanto, la nuova tabella unificata contiene anche alcune voci tariffarie riferite ad operazioni ipotecarie da effettuarsi sui registri cartacei. Ci premesso, si illustrano di seguito le singole voci della tabella, evidenziando le principali novit introdotte. 1. Esecuzione di formalit.
Pag. 11 di 19
Gli importi di cui ai punti 1.1 ed 1.2 della tabella aumentano da euro 25,82 a euro 35,00. 2. Ispezione nellambito di ogni singola circoscrizione del servizio di pubblicit immobiliare ovvero sezione staccata degli Uffici provinciali dellAgenzia del territorio. 2.1 Ispezione nominativa, per immobile o congiunta per nominativo e per immobile. 2.1.1 La nuova tabella, a fronte di ogni ispezione nominativa, oppure per immobile, ovvero di ogni ricerca congiunta per nominativo e per immobile, prevede il pagamento della tassa di euro 6,00. Tale importo, peraltro, e ci costituisce una novit rispetto alla tabella previgente comprende non soltanto la ricerca sulla base informativa, ma anche le prime 10 formalit contenute nellelenco sintetico, incluse quelle eventuali validate, riferite al periodo anteriore allautomazione degli uffici. (Si ritiene opportuno rammentare al riguardo che il punto 2.1 della tabella sostituita prevedeva, in aggiunta alla tassa dovuta per lispezione, il pagamento dellulteriore importo di lire 2000 (euro 1,03) per ogni formalit contenuta nellelenco sintetico). 2.1.2 Per ogni successivo gruppo di 5 formalit (o frazioni di 5) eccedenti le prime 10 contenute nel predetto elenco - gi ricomprese nellimporto previsto al punto precedente - dovuta la tassa di euro 3,00. 2.1.3 Per la ricerca nei registri cartacei (repertori, tavole, rubriche e schedari), previsto il pagamento della tassa di euro 3,00, per ogni nominativo richiesto. Se oltre alla consultazione della base informativa viene richiesta anche la ricerca nei registri cartacei, limporto di euro 3,00 si aggiunge a quello previsto dal precedente punto 2.1.1 (euro 6,00 per ogni nominativo richiesto). Nella corrispondente nota a margine, viene chiarito che non consentita al pubblico la consultazione diretta di tavole, rubriche e schedari. 2.1.4 Per la stampa delle note relative al periodo automatizzato o al periodo validato anteriore alla predetta automazione e per la stampa dei titoli, previsto il pagamento di un tributo pari a euro 4,00.
Pag. 12 di 19
Si
chiarisce,
innanzitutto,
che
alla
stampa
equiparata
la
consultazione a video (visualizzazione) della nota. Nella corrispondente nota a margine, viene precisato - e questo rappresenta una ulteriore novit rispetto alla tabella previgente - che laccesso diretto alle note consentito solo se, unitamente allidentificativo della nota, il richiedente fornisce allufficio, in sede di richiesta di ispezione, almeno il nominativo (nome e cognome o denominazione) di uno dei soggetti o i dati catastali (comune, foglio, particella) di uno degli immobili, presenti nella formalit ipotecaria. Con tale previsione, in altri termini, viene esclusa la possibilit di ottenere la stampa delle formalit ipotecarie, o la loro visualizzazione, in modo indifferenziato, oppure attraverso i soli estremi delle formalit (numero di registro generale e/o particolare). In attesa del necessario adeguamento delle procedure informatiche, laccertamento della corrispondenza fra il nominativo o il dato fornito nella richiesta e il contenuto della formalit ipotecaria oggetto di richiesta sar effettuato dal personale dellufficio addetto alle ispezioni. 2.1.5 La visione della nota o del titolo parimenti soggetta alla tassa di euro 4,00. Il presente punto disciplina il trattamento tributario applicabile alla visione, cio alla consultazione di documenti cartacei (note e titoli); in particolare, se loggetto della visura costituito da formalit cartacee relative al periodo automatizzato oppure da formalit validate del periodo anteriore allautomazione, la corrispondente nota a margine prevede che limporto dovuto in misura doppia. 3. Ricerca di un soggetto in ambito nazionale. Concerne una tipologia di servizio, gi incluso nella previgente tabella, non ancora disponibile, che sar attivato progressivamente. 4. Ricerca continuativa per via telematica. Si tratta di un nuovo servizio, da erogare telematicamente, che consente di effettuare monitoraggi continuativi, per periodi determinati di tempo, su
Pag. 13 di 19
nominativi nellambito di una singola circoscrizione, ovvero sezione staccata degli uffici provinciali dellAgenzia del territorio. Il servizio, non ancora disponibile, sar fornito progressivamente sulla base di specifiche convenzioni. 5. Certificazione. 5.1 Certificati ipotecari. 5.1.1 Per ogni stato o certificato riguardante una sola persona dovuto limporto di euro 20,00. Si evidenzia che, per effetto della nuova formulazione delle note al punto 5.1.1, tale tassa dovuta allatto della richiesta del certificato; pertanto, detto importo dovr essere contabilizzato con apposito movimento a Modello 70. In particolare, si precisa che ogni richiesta di certificato (Modello 311) generer due distinti movimenti contabili, uno per la contabilizzazione delle somme pagate allatto della richiesta di certificato (tassa ipotecaria di cui al punto 5.1.1 della tabella ed eventuale imposta di bollo di cui allarticolo 3, comma 1, della relativa tariffa, assolta in modo virtuale anzich straordinario) ed uno per la contabilizzazione delle somme liquidate al momento del rilascio (imposta di bollo di cui allarticolo 4, comma 1, della tariffa e tasse ipotecarie previste dal punto 5.1.2 della Tabella). Si riporta di seguito, a titolo esemplificativo, uno schema di liquidazione relativo ad una richiesta di certificato che potr essere utilizzato dagli uffici in calce allattuale modulistica, nella Parte riservata allUfficio.
Pag. 14 di 19
IMPOSTA DI BOLLO
TASSA IPOTECARIA
- Rilascio di stato o certificato - Rilascio di copie di nota o titolo - Formalit ispezionate n..
0 0 0
DI CUI
ALLA RICHIESTA
- Facciate fotocopiate n. ..
0 EURO
Per la corretta gestione di quanto sopra, il Modello 68 automatizzato relativo alla richiesta di certificato dovr essere compilato con lindicazione di due movimenti contabili Modello 70 per ogni Modello 311 presentato. In pratica, tale risultato potr essere ottenuto inserendo, per ogni movimento a Modello 68, nellapposito campo Numero di richieste, un valore pari a due volte il numero dei Modelli 311 che prenderanno quel numero di Modello 68. In via provvisoria, lattestazione delle somme pagate allatto della richiesta sar riportata sulla copia per lutente del modello 68 cartaceo, con lindicazione del numero e della data del corrispondente Modello 70. Si puntualizza che, allatto del rilascio del certificato o della copia, tale modello 68 dovr essere riconsegnato allufficio e allegato al modello 311, per i necessari riscontri. Resta invariata la previsione in base alla quale, se il certificato riguarda cumulativamente il padre, la madre ed i figli, nonch entrambi i coniugi, limporto dovuto una volta sola.
Pag. 15 di 19
5.1.2 E stabilito che per ogni nota visionata dallufficio, fino ad un massimo di 1.000 note, il tributo da corrispondere determinato in euro 2,00. In relazione al punto in esame, una rilevante novit rispetto alla previgente tabella rappresentata dalla previsione secondo cui le tasse ipotecarie dovute per lespletamento, da parte dellufficio, delle operazioni necessarie alla predisposizione della certificazione richiesta, sono dovute dal richiedente anche nel caso di mancato ritiro del certificato. In altri termini, lobbligo tributario relativo al pagamento delle tassa in questione medesima. Si richiama inoltre lattenzione sulla intervenuta abolizione della previsione contenuta nelle tabelle precedentemente in vigore, in forza della quale era dovuta, per ogni facciata stampata o fotocopiata, la tassa ipotecaria di euro 0,52. 5.2 Rilascio di copia. 5.2.1 Per ogni richiesta di copia o titolo prevista la tassa di euro 10,00, da corrispondersi allatto della richiesta, analogamente a quanto previsto per i certificati ipotecari. Per ci che attiene le modalit di contabilizzazione dei pagamenti effettuati, si rimanda a quanto illustrato al punto 5.1.1. Anche per il rilascio di copie stato abolito il tributo dovuto per ogni facciata stampata o fotocopiata. 5.3 Altre certificazioni. 5.3.1 Per ogni altra certificazione o attestazione dovuto limporto di euro 5,00. Nellambito di tali fattispecie, a titolo esemplificativo, rientra, fra le altre, la menzione dei pignoramenti precedenti fatta dal conservatore dei registri immobiliari nella nota di trascrizione di un pignoramento, ai sensi dellarticolo 561 c.p.c. . 6. Note dufficio. sorge al momento della richiesta della certificazione
Pag. 16 di 19
6.1 Trattasi delle rinnovazioni di ipoteca da eseguirsi dufficio e di ogni altra nota di cui agli articoli 2647, ultimo comma, e 2834 del codice civile. Limporto determinato in ragione di euro 10,00. Rispetto alla corrispondente voce della previgente tabella, si evidenzia lavvenuta eliminazione, dalle fattispecie imponibili, delle annotazioni previste dallart. 113-ter delle disposizioni per lattuazione del codice civile. 7. Rilascio di elenco dei soggetti presenti nelle formalit di un determinato giorno. 7.1 Limporto dovuto per ogni pagina dellelenco in questione stato elevato a 7,00 euro. Nella corrispondente nota, previsto che tale servizio sar disponibile fino allattivazione del servizio di cui al punto 4 della Tabella (ricerca continuativa per via telematica).
DECORRENZA Lart. 7, comma 1, lettera a), punto 3, del D.L. 31 gennaio 2005, n. 7, prevede che le disposizioni contenute negli allegati da 2-bis a 2-sexies - tra cui, quindi, anche le nuove tabelle dei tributi speciali catastali (2-quinquies) e delle tasse ipotecarie (2sexies) hanno effetto dal 1 febbraio 2005. Per quanto riguarda, in particolare, limposta ipotecaria in misura fissa, per cui sono competenti gli uffici di questa Agenzia, ai sensi dellarticolo 12 del Testo Unico delle imposte ipotecaria e catastale approvato con D.Lgs. 347/90, nonch limposta di bollo di cui agli artt. 3, comma 2-bis e 4, comma 1-ter, della relativa tariffa, i nuovi importi hanno effetto per le formalit di trascrizione, di iscrizione, di rinnovazione eseguite dal 1 febbraio 2005 e per le domande di annotazione presentate (depositate) e per le certificazioni catastali richieste, a decorrere dalla stessa data. Quindi, ad una domanda di annotazione presentata (depositata) anteriormente al 1 febbraio 2005, ma eseguita successivamente a tale data, si applicheranno gli importi previsti dalle previgenti tariffe dellimposta ipotecaria e dellimposta di bollo, nonch della previgente tabella delle tasse ipotecarie. Per quanto riguarda le tasse ipotecarie e i tributi speciali catastali, si ritiene che gli importi previsti dalle nuove tabelle (rispettivamente allegati 2-quinquies e 2-sexies),
Pag. 17 di 19
analogamente a quanto stabilito espressamente per le domande di annotazione, si applichino a tutte le richieste di operazioni catastali e ipotecarie presentate a decorrere dal 1 febbraio 2005. Il criterio che fa coincidere il momento genetico del rapporto tributario con la presentazione della richiesta di un servizio, piuttosto che con la materiale erogazione, appare ispirato al pi generale principio di tutela dellaffidamento, in forza del quale, fra laltro, sono escluse per il contribuente conseguenze negative derivanti dal ritardo dellamministrazione a provvedere sulle istanze dei contribuenti (utenti). Non a caso, ad esempio, alcune disposizioni contenute nella tabella delle tasse ipotecarie precisano, espressamente, che gli importi previsti vanno assolti al momento della richiesta del servizio (cfr. punti 5.1.1 e 5.2.1). Per quanto riguarda, dunque, anche le domande di copie e di certificati, ci che rileva ai fini del trattamento tributario la data di presentazione della domanda. Quindi, per le richieste di certificazione presentate anteriormente alla data del 1 febbraio 2005, dovr farsi riferimento alle modalit di calcolo e di pagamento previste dalla previgente normativa. Si precisa che tali criteri operano anche in relazione agli atti relativi a diritti sugli immobili trasmessi con procedure telematiche, per i quali laggiornamento degli importi dei tributi di competenza della Scrivente (tasse ipotecarie ed imposta ipotecaria ex art. 12, ultima parte, del D.Lgs. 347/90) decorrer dalla data di esecuzione delle formalit di trascrizione, iscrizione o rinnovazione ovvero dalla data di presentazione (deposito) della domanda di annotazione. In proposito, si ritiene opportuno evidenziare che lart. 6 del D.P.R. 18 agosto 2000, n. 308 (Regolamento concernente lutilizzazione di procedure telematiche per gli adempimenti tributari in materia di atti immobiliari) prevede che, per lesecuzione delle formalit ipotecarie di cui al regolamento medesimo, restano fermi lobbligo di presentare il titolo in forma cartacea al competente ufficio dei registri immobiliari, con le modalit stabilite dal libro VI del codice civile e dalle leggi speciali. In piena coerenza con tale principio, lart. 9 del decreto direttoriale 13 dicembre 2000, stabilisce che, mentre la registrazione si considera effettuata al momento della ricezione dei dati, le formalit si considerano presentate soltanto nel momento della consegna del titolo allo sportello di accettazione, successivo a quello in cui i dati sono ricevuti dallufficio.
Pag. 18 di 19
In altri termini, pu affermarsi, come daltra parte gi ribadito con Circolare n. 3 del 2 maggio 2002 di questa Agenzia, che la ricezione da parte dellUfficio, per via telematica, del file contenente le note di trascrizione e iscrizione, non costituisce ex se - cio disgiuntamente dal deposito del titolo in forma cartacea - presentazione della formalit. Per quanto riguarda, in particolare, limposta ipotecaria di competenza degli Uffici di questa Agenzia ai sensi dellart. 12 del D.Lgs. 347/90, va, inoltre, considerato che il relativo presupposto, come stato pi volte sottolineato cfr. Circolare del Dipartimento del Territorio n. 189 del 19 luglio 1996 - individuabile nella esecuzione della formalit ipotecaria, conseguendone la non rilevanza, ai fini della determinazione del trattamento tributario applicabile, della data di formazione dellatto. Alla luce di tali principi, quindi, se linvio del modello unico stato effettuato in data anteriore al 1 febbraio 2005, ma il titolo cartaceo - che determina, a tutti gli effetti, la presentazione della formalit - viene consegnato allUfficio competente a decorrere da tale data, gli importi dellimposta ipotecaria di competenza di questa Agenzia ai sensi dellart. 12 del D.Lgs. 347/90, nonch della tassa ipotecaria, dovranno essere corrisposti nella misura aggiornata. Gli Uffici provinciali e le Direzioni regionali, per quanto di competenza, vorranno assicurare il corretto adempimento degli indirizzi operativi sopra richiamati. (Fine)
Pag. 19 di 19
PROCEDURA OPERATIVA N. 82
PROT. N 62926 ENTE EMITTENTE: DC Cartografia, Catasto e Pubblicit Immobiliare, d'intesa con DC Organizzazione e Sistemi Informativi OGGETTO: DESTINATARI:
INDICE 1. 2. 3. 4. 5. 6. Scopo Applicabilit Riferimenti Responsabilit Generalit Flusso di trattazione delle richieste
6.1. 6.2. 6.3. 6.4. 7.1. Presentazione della richiesta Presa in carico e diagnosi Trattazione Conclusione
2 2 2 3 4 6
6 6 6 8 9
9
9 12 14 14 15 16 18 19 20
7.2.
Immobile intestato a precedente proprietario Errore ortografico nellintestazione Errore o assenza di codice fiscale, luogo e data di nascita Immobile intestato ad altra persona Immobile da intestare ad altra persona Errore nei diritti, nelle quote, nelle annotazioni Errore nellindirizzo Errore nellubicazione Errore nei dati di consistenza
18
7.3.
21
21
Pag. 1
di 21
DC Cartografia, Catasto e Pubblicit Immobiliare, d'intesa con DC Organizzazione e Sistemi Informativi PROCEDURA OPERATIVA N. 82 del 11 AGOSTO 2004 Prot. N 62926
1. Scopo
Questa procedura definisce le modalit operative di gestione delle richieste mirate al miglioramento della qualit delle banche dati catastali presentate dallutenza al Contact Center dellAgenzia del Territorio, regolando le fasi di trattazione della domanda, dalla presa in carico fino alla evasione e risposta allutente. Il Contact Center gestisce le segnalazioni provenienti dagli utenti esterni via internet e riguardanti lintero territorio nazionale.
2. Applicabilit
La procedura si applica a tutte le richieste presentate dallutenza al Contact Center. Il dettaglio delle diverse tipologie di richieste trattate riportato al Capitolo 5 successivo Generalit.
3. Riferimenti
Senza voler ripercorrere tutta la normativa applicabile in materia catastale, si effettua una breve ricognizione dei principali riferimenti normativi e dei pi significativi documenti di prassi amministrativa rilevanti ai fini dellattivit del Contact Center: 1) Decreto legge 30 settembre 1994 n. 564 Disposizioni urgenti in materia fiscale, convertito in legge con modificazioni con L. 30/11/1994, n. 656 art. 2 quater sullautotutela (come modificato da legge del 18/02/1999, n. 28 art. 27); 2) Decreto del Ministro delle Finanze 11 febbraio 1997, n. 37 dell'Amministrazione finanziaria; 3) Legge 27 luglio 2000, n. 212 Statuto dei diritti del contribuente; 4) Decreto del Presidente della Repubblica del 28/12/2000, n. 445 Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di documentazione amministrativa; 5) Regolamento Agenzia del Territorio 28/2/2002 di attuazione degli articoli 2 e 4 della legge 7 agosto 1990, n. 241; Regolamento recante norme relative all'esercizio del potere di autotutela da parte degli organi
Pag. 2 di 21
DC Cartografia, Catasto e Pubblicit Immobiliare, d'intesa con DC Organizzazione e Sistemi Informativi PROCEDURA OPERATIVA N. 82 del 11 AGOSTO 2004 Prot. N 62926 6) Circolare Ministero delle Finanze - Segretariato Generale del 5 agosto 1998 n.198/S Esercizio del potere di autotutela - Applicazione delle disposizioni di cui al Regolamento approvato con D.M. 11.2.1997, n. 37; 7) Circolari 143/E del 2000, 145/E del 2000 (emanate da Ministero delle Finanze Dipartimento delle Entrate), 103/E del 2001 (emanata da Agenzia delle Entrate): sono i documenti (in particolare il primo), che regolano il funzionamento dei Call Center dellAgenzia delle Entrate, introducendo la c.d. autotutela telefonica; 8) Nota della DC Cartografia, Catasto e Pubblicit Immobiliare del 19/12/2003 prot.101592 indirizzata agli Uffici Provinciali ed alle Direzioni Regionali avente ad oggetto Trattazione volture residuali non evase; 9) Nota della DC Cartografia, Catasto e Pubblicit Immobiliare del 10/02/2004 prot.11208 indirizzata agli Uffici Provinciali ed alle Direzioni Regionali avente ad oggetto Anno 2004 Verifica note di voltura eseguite in modalit automatica. Per quanto attiene i supporti informatici utilizzati per la gestione delle richieste, la procedura fa riferimento agli applicativi di aggiornamento, di protocollo e di gestione delle richieste (Service Center Peregrine) disponibili presso il Contact Center e gli Uffici, rimandando alle modalit operative previste dagli stessi per tutte le fasi svolte in automatico a sistema.
4. Responsabilit
Le responsabilit richiamate nella presente procedura sono: Responsabile del Contact Center; nella fase sperimentale di avvio del servizio il Contact Center attivato presso lUfficio provinciale di Roma, in attesa di determinarne il dimensionamento ottimale e ladeguata strutturazione organizzativa; il Contact Center coordinato funzionalmente dalla Direzione Centrale Cartografia, Catasto e Pubblicit Immobiliare; Direttori degli Uffici Provinciali del Territorio per la gestione delle richieste di correzione che dal Contact Center vengono inoltrate agli Uffici.
Pag. 3 di 21
DC Cartografia, Catasto e Pubblicit Immobiliare, d'intesa con DC Organizzazione e Sistemi Informativi PROCEDURA OPERATIVA N. 82 del 11 AGOSTO 2004 Prot. N 62926
5. Generalit
LAgenzia del Territorio ha svolto un importante lavoro di smaltimento delle pratiche arretrate ed intende investire sul rafforzamento delle relazioni con lutenza. Obiettivo primario dellAgenzia : creare un nuovo canale di soluzione dei problemi rivolto principalmente ai cittadini; fornire risposte rapide alle istanze di correzione delle banche dati.
A questo scopo lAgenzia ha dato vita a un Contact Center, rivolto a coloro che riscontrano errori nella situazione catastale dei propri immobili, a cui presentare le richieste di correzione dei dati catastali. In una prima fase le richieste verranno inviate esclusivamente via web, compilando un formulario disponibile sul sito Internet dellAgenzia (servizio web mail). In una seconda fase il servizio web mail verr integrato con un numero verde telefonico, per rendere il servizio accessibile a fasce pi ampie di utenza. Le richieste inviate via web vengono prese in carico per la risposta dal Contact Center. Successivamente allutente viene inviata una e-mail di avvio della trattazione della richiesta, contenente il suo codice identificativo. La richiesta pu essere trattata direttamente dal Contact Center o inoltrata allUfficio Provinciale competente. In tutti i casi data risposta allutente tramite posta elettronica indicando la soluzione al problema o informandolo che il problema non pu avere soluzione tramite il servizio web mail. Qui di seguito sono descritte le tipologie di richieste trattate dal Contact Center.
DC Cartografia, Catasto e Pubblicit Immobiliare, d'intesa con DC Organizzazione e Sistemi Informativi PROCEDURA OPERATIVA N. 82 del 11 AGOSTO 2004 Prot. N 62926
Pag. 5 di 21
DC Cartografia, Catasto e Pubblicit Immobiliare, d'intesa con DC Organizzazione e Sistemi Informativi PROCEDURA OPERATIVA N. 82 del 11 AGOSTO 2004 Prot. N 62926
Le richieste pervenute dallutenza vengono prese in carico in tempo reale e numerate progressivamente in automatico dallapplicativo Service Center, che assegna loro un identificativo univoco; questo svolge le funzioni di protocollo. A seguito dellinvio della richiesta, Service Center invia automaticamente allutente un messaggio di avvenuto recapito, contenente il numero identificativo della pratica.
Se la richiesta risulta infondata o non rientra nelle tipologie trattate dal Contact Center, chiude il ticket inviando comunicazione allutente sui motivi della mancata trattazione e sulle possibili alternative per la soluzione del problema.
6.3. Trattazione
Il Contact Center, seguendo le modalit operative descritte nel dettaglio nel capitolo seguente, avvia listruttoria della richiesta, raccogliendo tutti gli elementi necessari per verificarne la correttezza e per poter operare le conseguenti correzioni in banca dati. Pag. 6 di 21 Firmato ing. Carlo Cannafoglia
DC Cartografia, Catasto e Pubblicit Immobiliare, d'intesa con DC Organizzazione e Sistemi Informativi PROCEDURA OPERATIVA N. 82 del 11 AGOSTO 2004 Prot. N 62926 In fase di istruttoria il Contact Center, per snellire liter di trattazione delle richieste, pu contattare lutente utilizzando il telefono e la posta elettronica e ricevere documentazione integrativa della richiesta per mezzo di fax o e-mail. A questo scopo il Contact Center dotato di fax server, che permette di ricevere fax in formato elettronico direttamente sulla casella di posta elettronica delloperatore che sta trattando la pratica. Le comunicazioni con lutente e leventuale documentazione integrativa devono essere protocollate e allegate in formato elettronico alla richiesta, per mezzo di Service Center. Se la richiesta trova riscontro mediante lausilio delle consultazioni delle banche dati informatizzate di catasto e conservatoria, gli operatori di Contact Center operano direttamente la variazione in banca dati, connettendosi attraverso lapplicativo Catasto Web al sistema dellUfficio interessato. Per assicurare la tracciabilit di ogni variazione operata in banca dati, gli operatori del Contact Center avranno uno specifico profilo che permetter di identificarli e monitorarne le attivit. Gli aggiornamenti sulla banca dati operati dal Contact Center o dallUfficio riceveranno in automatico un numero di protocollo web dellUfficio interessato. Inoltre ogni variazione dovr essere registrata in modo da collegarla al numero di ticket del Contact Center; a questo scopo nel campo note dovr sempre essere citato il numero identificativo della richiesta. Se la richiesta non trova riscontro, nel senso che la documentazione reperibile da parte del Contact Center non sufficiente per operare la correzione in banca dati (ad esempio la nota di trascrizione non reperibile attraverso Sister, oppure occorre lesame dellarchivio cartaceo dellUfficio), il Contact Center inoltra la richiesta allUfficio provinciale competente. La richiesta viene inoltrata per mezzo dellapposita funzione dellapplicativo Service Center, corredata degli allegati e delle annotazioni del Contact Center.
Pag. 7 di 21
DC Cartografia, Catasto e Pubblicit Immobiliare, d'intesa con DC Organizzazione e Sistemi Informativi PROCEDURA OPERATIVA N. 82 del 11 AGOSTO 2004 Prot. N 62926 LUfficio Provinciale con cadenza quotidiana prende in carico le richieste che pervengono dal Contact Center attraverso lapplicativo Service Center, assegnandole agli operatori competenti. Le richieste inoltrate dal Contact Center agli uffici periferici vengono assunte al protocollo catastale web dellufficio, con il tipo documento ISTANZA DI RETTIFICA FABBRICATI o ISTANZA DI RETTIFICA TERRENI e trattate come le normali istanze. LUfficio periferico, quindi, compie listruttoria aggiuntiva relativa a ispezioni ipotecarie cartacee e verifica degli archivi catastali cartacei, operando le necessarie correzioni alla banca dati. Anche in questo caso lUfficio periferico, per snellire liter di trattazione delle richieste, pu contattare lutente utilizzando il telefono e la posta elettronica e ricevere documentazione integrativa. Le comunicazioni con lutente e leventuale documentazione integrativa devono essere protocollate e allegate in formato elettronico alla richiesta, per mezzo di Service Center.
6.4. Conclusione
Il Contact Center e, per le richieste che gli sono state inoltrate, lUfficio elaborano la risposta da inviare allutente. Gli esiti della richiesta previsti sono riconducibili a quattro tipologie: la correzione richiesta stata eseguita e i dati catastali aggiornati; alla risposta si allega file della visura (visura uso notifica o, in alternativa, nota di variazione); la richiesta non immediatamente eseguibile perch occorrono atti aggiuntivi (ad esempio un atto notarile di rettifica, una variazione catastale, ecc); allutente vengono fornite le istruzioni per la soluzione del problema; Pag. 8 di 21 Firmato ing. Carlo Cannafoglia
DC Cartografia, Catasto e Pubblicit Immobiliare, d'intesa con DC Organizzazione e Sistemi Informativi PROCEDURA OPERATIVA N. 82 del 11 AGOSTO 2004 Prot. N 62926 la richiesta di correzione non viene eseguita, in quanto essa non trova riscontro nelle banche dati catastali; lutente riceve indicazione dei dati incongruenti e viene invitato a verificare i dati forniti ed eventualmente presentare una nuova richiesta; la richiesta non pertinente, nel senso che loggetto non di competenza del Contact Center; allutente vengono forniti, ove possibile, i riferimenti dei soggetti preposti ad affrontare il caso. La risposta viene personalizzata su una base standard per ogni tipologia, riportata su Service Center nel campo Descrizione soluzione ed infine inviata via e-mail allutente. In questo modo si aggiorna lo stato della richiesta su Service Center, pervenendo allo stadio conclusivo. Le risposte fornite dal Contact Center riportano il nome del responsabile della struttura, le risposte fornite dagli Uffici Provinciali riportano il nome del direttore dellUfficio.
7.1.1.
La diagnosi deve essere confermata attraverso unispezione ipotecaria, che dimostri che limmobile risultante ancora intestato ad un precedente proprietario o al de cuius in caso di successione (soggetto contro nella nota di trascrizione) deve subire una variazione di intestazione catastale. Le modalit di trattazione differiscono in funzione della data in cui ha avuto luogo il passaggio di propriet (o altri diritti) non inserito in atti (come illustrato nella tabella seguente). La data scelta come discriminante il 1/1/2000, data di attivazione del Pag. 9 di 21 Firmato ing. Carlo Cannafoglia
DC Cartografia, Catasto e Pubblicit Immobiliare, d'intesa con DC Organizzazione e Sistemi Informativi PROCEDURA OPERATIVA N. 82 del 11 AGOSTO 2004 Prot. N 62926 protocollo client server, perch quella che rende possibile la ricerca delle domande di voltura per via informatica.
Domanda di voltura presentata lutente dichiara di aver presentato la domanda di voltura Ricerca della nota di trascrizione e voltura dufficio da parte del Contact Center, ovvero inoltro della pratica allU.P. per evasione della domanda di voltura (nei casi di impossibilit di trattazione a distanza) Domanda di voltura non presentata lutente dichiara di non aver presentato la domanda di voltura Esito negativo, lutente deve presentare la domanda presso lU.P.
Situazione di incertezza lutente non sa se stata presentata la domanda di voltura Presunzione a favore dellutente: ricerca della nota di trascrizione e voltura dufficio da parte del Contact Center quando possibile (salvo successiva verifica di avvenuta presentazione della voltura), ovvero inoltro della pratica allU.P. per evasione della domanda di voltura Interrogazione del protocollo dellufficio ai fini della ricerca informatica della domanda di voltura. In caso positivo ricerca della nota di trascrizione e voltura dufficio da parte del Contact Center. In caso negativo lutente deve presentare la domanda di voltura presso lU.P.
Ante 2000
Post 2000
Interrogazione del protocollo dellufficio ai fini della ricerca informatica della domanda di voltura. Ricerca della nota di trascrizione e voltura dufficio da parte del Contact Center.
Pag. 10 di 21
DC Cartografia, Catasto e Pubblicit Immobiliare, d'intesa con DC Organizzazione e Sistemi Informativi PROCEDURA OPERATIVA N. 82 del 11 AGOSTO 2004 Prot. N 62926 eventualmente effettua una ricerca nellarchivio delle note ausiliarie (per il periodo 1987-1995); se la nota di trascrizione presente nellarchivio informatizzato, e consente di confermare i contenuti della richiesta dellutente, opera la voltura dufficio; se la nota di trascrizione non presente nellarchivio informatizzato, invia e-mail allutente per chiedere linvio di copia dellatto via fax (ai sensi degli artt.19, 19 bis e 38 del DPR 445/2000), specificando che linvio facoltativo e finalizzato esclusivamente a snellire la trattazione della pratica; se la nota non informatizzata e lutente non invia latto tramite fax, la richiesta viene inoltrata allufficio provinciale competente. Nei casi in cui la correzione viene operata, occorre informare lutente, oltre che dellesito positivo della richiesta, anche che lamministrazione si riserva di verificare (solo per gli atti relativi allultimo decennio) leffettiva presentazione della domanda di voltura e che, in caso di esito negativo della verifica, verr avviato il procedimento di recupero dei diritti e di applicazione delleventuale sanzione. A tale scopo il Contact Center invia il ticket allufficio provinciale, il quale provvede alla ricerca della domanda di voltura e, se accerta la mancata presentazione, attiva la procedura per il recupero delle somme indicate al punto precedente.
Immobile intestato a precedente proprietario Ante 2000
Utente Utente
Immobile intestato a precedente proprietario, ma lutente non conosce il n della domanda di voltura
FIGURA 1
Ufficio Ufficio
Immobile intestato a precedente proprietario, lutente afferma di aver presentato domanda di voltura
Nota Ricerca su meccanizarchivio note zata? ausiliarie per il periodo compreso Si Si tra 1987 e 1995
Incongruenza riscontrata?
Fax dallutente
No
Si Voltura dufficio e comunicazione allutente con invio della visura Immobile intestato a precedente proprietario, lutente afferma di NON aver presentato domanda di voltura e-mail Presentazione domanda di voltura * in caso di successione copia della successione Si Comunicazione impossibilit di risoluzione della problematica e-mail
Incongruenza riscontrata?
Pag. 11 di 21
DC Cartografia, Catasto e Pubblicit Immobiliare, d'intesa con DC Organizzazione e Sistemi Informativi PROCEDURA OPERATIVA N. 82 del 11 AGOSTO 2004 Prot. N 62926
FIGURA 2
Ufficio Ufficio
Attraverso interrogazione protocollo dellUfficio diagnosi on line per capire se la domanda stata presentata
Domanda di voltura presentata? No Si Verifica archivi informatici e reperimento nota trascrizione Evasione della domanda di voltura
Domanda di voltura evadibile? Si Verifica incongruenza e evasione della domanda di voltura Immobile intestato a precedente proprietario, lutente NON ha presentato domanda di voltura e-mail Presentazione domanda di voltura
Incongruenza riscontrata?
No
7.1.2.
Il Contact Center:
Il nome dellintestato presenta, a detta dellutente, errori ortografici (Figura 3). effettua unispezione ipotecaria via SISTER per ricercare la nota di trascrizione che attesta la correttezza dellintestazione proposta dallutente;
Pag. 12 di 21
DC Cartografia, Catasto e Pubblicit Immobiliare, d'intesa con DC Organizzazione e Sistemi Informativi PROCEDURA OPERATIVA N. 82 del 11 AGOSTO 2004 Prot. N 62926 se la nota di trascrizione presente nellarchivio informatizzato, e consente di confermare i contenuti della richiesta dellutente, opera la correzione dufficio; se la nota di trascrizione presente nellarchivio informatizzato, ma non consente di confermare i contenuti della richiesta dellutente (la nota contiene lo stesso nominativo dellintestazione catastale), non opera la correzione e informa lutente che per procedere necessaria una rettifica del documento traslativo che ha dato origine allerrore; se la nota di trascrizione non presente nellarchivio informatizzato, invia e-mail allutente per chiedere copia dellatto via fax (ai sensi degli artt.19, 19 bis e 38 del DPR 445/2000), specificando che linvio facoltativo e finalizzato esclusivamente a snellire la trattazione della pratica; come nei casi precedenti, se latto conferma i contenuti della richiesta dellutente opera la correzione, altrimenti informa lutente che per procedere necessaria una rettifica del documento traslativo; se la nota non informatizzata e lutente non invia latto via fax, la richiesta viene inoltrata allufficio provinciale competente.
Errore ortografico nellintestazione
Utente Utente Contact Center Contact Center Ufficio Ufficio FIGURA 3
Nota meccanizzata? Si
No Acquisizion e atto? Si No
Fax dallutente
Incongruenza riscontrata?
Incongruenza riscontrata? Si
Si No Comunicazione impossibilit di risoluzione della problematica* e-mail Voltura e comunicazione allutente con invio della visura e-mail
Pag. 13 di 21
DC Cartografia, Catasto e Pubblicit Immobiliare, d'intesa con DC Organizzazione e Sistemi Informativi PROCEDURA OPERATIVA N. 82 del 11 AGOSTO 2004 Prot. N 62926
7.1.3.
nascita
I casi di errore o assenza di codice fiscale, luogo e data di nascita o, per le aziende, denominazione e sede legale, sono assimilati a quelli di errore ortografico dellintestazione e seguono la stessa trattazione, descritta nel paragrafo precedente. Nei casi di assenza di luogo e data di nascita, se tali dati non sono presenti sulla nota di trascrizione o sullatto notarile, occorre chiedere allutente una dichiarazione sostitutiva di atto di notoriet, in cui lutente autocertifica i propri dati personali, da inviare via fax (vedi modello allegato). Il Contact Center provvede agli idonei controlli, anche a campione, in ottemperanza a quanto riportato allart. 71 del DPR 445/2000. Limitatamente ai casi di assenza del codice fiscale o di discordanza fra nominativo, luogo e data di nascita e codice fiscale per evidente errore ortografico, il Contact Center, sulla base delle informazioni fornite dallutente, effettua una verifica sullarchivio dellanagrafe tributaria e su quello dellanagrafe dei cittadini (non appena disponibile) e, se la richiesta trova riscontro (verificando eventuali omonimie), opera la correzione/integrazione della banca dati. Il Contact Center, nei casi di assenza del codice fiscale, lo inserisce anche di propria iniziativa, quando le informazioni disponibili presso lanagrafe tributaria ne consentono lunivoca individuazione.
7.1.4.
Il richiedente segnala che il proprio immobile erroneamente intestato a un altro soggetto. Si tratta dei casi pi complessi, in cui difficile diagnosticare lorigine dellerrore. Il Contact Center compie la seguente istruttoria (Figura 4): esamina la visura catastale per ricavare tutti gli elementi diagnostici del problema, con particolare attenzione alle variazioni che possono essere allorigine dellerrore; effettua unispezione ipotecaria via SISTER per ricercare la nota di trascrizione che attesta la correttezza dellintestazione proposta dallutente; effettua unispezione ipotecaria sul nome dichiarato inesatto per verificare lassenza di diritti sullimmobile in questione; se gli elementi raccolti consentono di chiarire con ragionevole certezza il problema, opera la correzione sullimmobile in questione; Pag. 14 di 21 Firmato ing. Carlo Cannafoglia
DC Cartografia, Catasto e Pubblicit Immobiliare, d'intesa con DC Organizzazione e Sistemi Informativi PROCEDURA OPERATIVA N. 82 del 11 AGOSTO 2004 Prot. N 62926 se, viceversa, non possibile chiarire la questione, perch sorgono dubbi sulla corretta individuazione degli immobili e/o determinazione dei diritti, inoltra la pratica allufficio di competenza.
FIGURA 4
Ufficio Ufficio
1.Ispezione ipotecaria per ricercare nota di trascrizione che attesti la correttezza dellintestazione proposta dallutente 2.Ispezione ipotecaria sul nome dichiarato inesatto per verificare lassenza di diritti sullimmobile in questione
Nota Ricerca su meccanizarchivio note zata? ausiliarie per il periodo compreso Si tra 1987 e 1995 Si Situazione chiara?* No
No Acquisizio ne atto? No
Fax dallutente
Si Si Correzione e comunicazione allutente con invio della visura e-mail * Occorre aver effettuato tutte le dovute verifiche.
Incongruenza riscontrata?
No
7.1.5.
suo possesso.
Il richiedente segnala che gli risulta erroneamente intestato un immobile in realt non in Il Contact Center compie la seguente istruttoria (Figura 5): esamina la visura catastale per ricavare tutti gli elementi diagnostici del problema, con particolare attenzione alle variazioni che possono essere allorigine dellerrore; effettua unispezione ipotecaria sul nome dichiarato inesatto per verificare lassenza di diritti sullimmobile in questione; esegue, qualora possibile, lispezione ipotecaria per immobile; se gli elementi raccolti consentono di chiarire con ragionevole certezza il problema, opera la correzione sullimmobile in questione, riportando lintestazione allo stadio precedente ed inviando comunicazione allufficio competente al fine di Pag. 15 di 21 Firmato ing. Carlo Cannafoglia
DC Cartografia, Catasto e Pubblicit Immobiliare, d'intesa con DC Organizzazione e Sistemi Informativi PROCEDURA OPERATIVA N. 82 del 11 AGOSTO 2004 Prot. N 62926 verificare la situazione del soggetto cancellato ad opera della correzione apportata; se, viceversa, non possibile chiarire la questione, perch sorgono dubbi sulla corretta individuazione degli immobili e/o determinazione dei diritti, inoltra la pratica allufficio di competenza.
FIGURA 5
Ufficio Ufficio
1.Ispezione ipotecaria sul nome dichiarato inesatto per verificare lassenza di diritti sullimmobile in questione
Nota Ricerca su meccanizarchivio note zata? ausiliarie per il periodo compreso Si tra 1987 e 1995 Si Situazione chiara?* No
No Acquisizio ne atto? No
Fax dallutente
Si Correzione e comunicazione allutente con invio della visura e-mail * Occorre aver effettuato tutte le dovute verifiche. Si
Incongruenza riscontrata?
No
7.1.6.
Il Contact Center compie la seguente istruttoria (Figura 6): esamina la visura catastale per ricavare tutti gli elementi diagnostici del problema, con particolare attenzione alle variazioni che possono essere allorigine dellerrore; effettua unispezione ipotecaria via SISTER per ricercare la nota di trascrizione che attesta la corretta definizione di diritti, quote, annotazioni; qualora la rettifica richiesta riguardi i diritti e abbia conseguenze anche sui diritti di terze persone, verifica la nota di trascrizione che attesta i diritti di questi ultimi; qualora la rettifica richiesta riguardi le quote, assicura se possibile - la quadratura delle quote dellintero immobile;
Pag. 16 di 21
DC Cartografia, Catasto e Pubblicit Immobiliare, d'intesa con DC Organizzazione e Sistemi Informativi PROCEDURA OPERATIVA N. 82 del 11 AGOSTO 2004 Prot. N 62926 se la nota di trascrizione non presente nellarchivio informatizzato, invia e-mail allutente per chiedere linvio di copia dellatto (in particolare per le denunce di successione) via fax ai sensi degli artt.19, 19 bis e 38 del DPR 445/2000, specificando che linvio facoltativo e finalizzato esclusivamente a snellire la trattazione della pratica; se gli elementi raccolti consentono di chiarire con ragionevole certezza il problema, opera la correzione; se, viceversa, non possibile chiarire la questione, perch sorgono dubbi sulla corretta determinazione dei diritti e delle quote, inoltra la pratica allufficio di competenza. Con riferimento alle annotazioni, i casi di interesse dellutenza sono sostanzialmente riconducibili alle intestazioni da verificare e passaggi intermedi da esaminare, che derivano anche dallestensione dellutilizzo della voltura automatica da parte dei notai. Il Contact Center pu intervenire in alcuni casi, seguendo le istruzioni operative contenute nella comunicazione della DC Cartografia, Catasto e Pubblicit Immobiliare prot.11208 10/02/2004.
Errori nella diritti, nelle quote o nelle annotazioni
Utente Utente Contact Center Contact Center
Diagnosi del problema (visura catastale con attenzione alle variazioni)
FIGURA 6
Ufficio Ufficio
1.Ispezione ipotecaria per ricercare la nota di trascrizione che attesta la corretta definizione dei diritti, delle quote o delle annotazioni
Nota Ricerca su meccanizarchivio note zata? ausiliarie per il periodo compreso Si tra 1987 e 1995
Situazione chiara?** No Si
Si Correzione e comunicazione allutente con invio della visura e-mail *Qualora la rettifica richiesta riguardi i diritti e abbia conseguenze anche sui diritti di terze persone, verifica la nota di trascrizione che attesta i diritti di questi ultimi; **Occorre aver effettuato tutte le dovute verifiche
Incongruenza riscontrata?
No
Pag. 17 di 21
DC Cartografia, Catasto e Pubblicit Immobiliare, d'intesa con DC Organizzazione e Sistemi Informativi PROCEDURA OPERATIVA N. 82 del 11 AGOSTO 2004 Prot. N 62926
7.2.1.
fattispecie:
Errore nellindirizzo
Si tratta di errori riguardanti lindirizzo (via e/o numero civico), riconducibili alle seguenti il dato assente; il dato presenta errori ortografici; il dato cambiato a seguito di variazioni della toponomastica comunale; per le nuove costruzioni, lindirizzo provvisorio (ad esempio via di piano regolatore): Il Contact Center effettua le seguenti verifiche (Figura 7): per le province in cui gli uffici hanno terminato la bonifica della toponomastica, controllo sugli archivi DOCFA (presenti anche su Internet) che esista il toponimo proposto (condizione vincolante) e che non esista quello dichiarato errato (condizione non vincolante); per le altre province, controllo su stradari comunali se presenti su Internet (ad esempio per Roma http://servizi.comune.roma.it/stradario/ , per Milano servizio dov la via? sul sito http://www.comune.milano.it/servizionline/cittadino.html ); in mancanza, controllo su stradari privati quali viamichelin.it o kwmappe.kataweb.it; controllo su altri immobili limitrofi, in particolare con la funzione Elenco fabbricato (o via SISTER Ricerca per immobile da foglio e particella); eventuale controllo sulla nota di trascrizione, se informatizzata; eventuale controllo sulla planimetria, se informatizzata.
Pag. 18 di 21
DC Cartografia, Catasto e Pubblicit Immobiliare, d'intesa con DC Organizzazione e Sistemi Informativi PROCEDURA OPERATIVA N. 82 del 11 AGOSTO 2004 Prot. N 62926 Se i controlli permettono di riscontrare con ragionevole certezza lerrore segnalato e la correttezza della richiesta, il Contact Center opera la correzione, avendo cura di utilizzare il toponimo standardizzato degli archivi DOCFA (dove bonificato). Se viceversa insorgono dubbi sulla fondatezza della richiesta, ad esempio riguardanti la corretta individuazione dellimmobile, la pratica viene inviata allufficio competente per lulteriore istruttoria. La variazione potr riguardare la lista dei toponimi (quindi interessare tutte le u.i.u. individuate con i dati errati) ovvero lindirizzo delle singole u.i.u. (caso della unit immobiliare in via di piano regolatore). Nel primo caso si agir a livello di bonifica del toponimo, mentre nel secondo caso si produrr una variazione puntuale dellunit immobiliare interessata. In tale ultima fattispecie il Contact Center valuter la possibilit di variare anche le altre u.i.u. del fabbricato con lo stesso toponimo ovvero di interessare lufficio provinciale competente qualora il carico di lavoro non dovesse permettere il recupero di tutte le u.i.u. del fabbricato.
FIGURA 7
Errori nellindirizzo
Utente Utente Contact Center Contact Center Ufficio Ufficio
Il dato assente Il dato presenta errori ortografici Il dato cambiato a seguito di variazioni nella toponomastica comunale Nel caso di nuove costruzioni, lindirizzo provvisorio
Controllo archivi DOCFA Stradari comunali su internet Stradari privati su internet Verifica con immobili limitrofi (funzione Elenco Fabbricati) Controllo sulla nota di trascrizione, se informatizzata Controllo della planimetria, se informatizzata
Situazione chiara?
No Ulteriore istruttoria
Si
Incongruenza riscontrata?
Si
No
Correzione archivio* e invio comunicazione * Utilizzare il toponimo standardizzato sugli archivi DOCFA
7.2.2.
(Figura 8).
Errore nellubicazione
Si tratta di errori o dellassenza dei dati riguardanti interno, piano, scala, lotto, edificio Il Contact Center effettua le seguenti verifiche: Pag. 19 di 21 Firmato ing. Carlo Cannafoglia
DC Cartografia, Catasto e Pubblicit Immobiliare, d'intesa con DC Organizzazione e Sistemi Informativi PROCEDURA OPERATIVA N. 82 del 11 AGOSTO 2004 Prot. N 62926 controllo su altre uiu limitrofe, in particolare con la funzione Elenco fabbricato (o via SISTER Ricerca per immobile da foglio e particella); eventuale controllo sulla nota di trascrizione, se informatizzata; eventuale controllo sulla planimetria e/o elaborato planimetrico, se informatizzati.
Se i controlli permettono di riscontrare con ragionevole certezza lerrore segnalato e la correttezza della richiesta, il Contact Center opera la correzione. Nei casi di dati mancanti, dove impossibile il riscontro della richiesta dellutente, o se insorgono dubbi sulla fondatezza della richiesta (ad esempio riguardo alla corretta individuazione dellimmobile), la pratica viene inviata allufficio competente per lulteriore istruttoria (verifica atti accatastamento, verifica archivio cartaceo, ).
Errori nellubicazione
Utente Utente Contact Center Contact Center Ufficio Ufficio FIGURA 8
Lutente rileva un errori o la mancanza di un dato o pi dellubicazione Interno Piano Scala Lotto Edificio
Verifica con immobili limitrofi (funzione Elenco Fabbricati- ricerca per foglio e particella) Controllo sulla nota di trascrizione, se informatizzata Controllo della planimetria, se informatizzata
Situazione chiara?
No
Si
Incongruenza riscontrata?
Si
No
7.2.3.
Il Contact Center riceve solo le richieste di correzione di errori grossolani relativi alla consistenza, imputabili allinformatizzazione. Sono escluse dallambito di attivit del Contact Center le richieste di revisione della rendita presentate per lesercizio dellautotutela fuori dei termini del ricorso tributario. In tali casi il Contact Center inoltra la richiesta allUfficio Provinciale competente per le necessarie verifiche (ad esempio controllo del mod.5 cartaceo) e per leventuale correzione. Pag. 20 di 21 Firmato ing. Carlo Cannafoglia
DC Cartografia, Catasto e Pubblicit Immobiliare, d'intesa con DC Organizzazione e Sistemi Informativi PROCEDURA OPERATIVA N. 82 del 11 AGOSTO 2004 Prot. N 62926
Pag. 21 di 21
consapevole delle sanzioni penali richiamate dall'art. 76 del D.P.R 28/12/2000 n. 445 in caso di dichiarazioni mendaci e della decadenza dei benefici eventualmente conseguenti al provvedimento emanato sulla base di dichiarazioni non veritiere, di cui all'art. 75 del D.P.R. del 28/12/2000 n. 445; ai sensi e per gli effetti dell'art. 47 del citato D.P.R. 445/2000; ai fini del completamento dei dati dellintestazione in catasto dei seguenti immobili:
CATASTO (barrare) 1 2 3 4 5 Terr Terr Terr Terr Terr Urb Urb Urb Urb Urb COMUNE SEZIONE FOGLIO PARTICELLA SUB.
DICHIARO
Di essere nato/a a ... Prov. di () Il ..
Di avere il seguente codice fiscale . Che ............. , intestatario in catasto dei beni sopra riportati, coincide con la persona del sottoscritto. In fede Luogo e data ..
(firma)
Esente da imposta di bollo ai sensi dell'art. 37 D.P.R. 28 dicembre 2000, n. 445. Informativa ai sensi del D.Lgs. 193/2003 (T.U. sulla privacy): i dati sopra riportati sono prescritti dalle disposizioni vigenti ai fini del procedimento per il quale sono richiesti e verranno utilizzati esclusivamente a tale scopo (*) Allegare copia di un documento di riconoscimento valido qualora la domanda non venga presentata direttamente
CIRCOLARE N. 3 / 2004
PROT. n 34437 ENTE EMITTENTE: OGGETTO: Direzione dellAgenzia Formalit ipotecarie Integrazione dellelenco dei diritti reali sugli immobili Direzioni Centrali, Provinciali Consiglieri, Direzioni Regionali, Uffici
DESTINATARI:
CIRCOLARI INTEGRATE : Circolare del Dipartimento del Territorio n.128 del 2 maggio 1995 Roma, 26 aprile 2004
In sede di progressiva diffusione dellutilizzo di procedure informatiche integrate relative a procedimenti di competenza dellAgenzia del Territorio in materia ipotecaria e catastale - quali, da ultimo, ladempimento unico di registrazione, trascrizione e voltura degli atti immobiliari - sono emerse alcune criticit in materia di codifica delle tipologie di diritti reali su beni immobili, con particolare riferimento alle situazioni giuridiche connesse alla costituzione del diritto di superficie. Con la nozione di diritto di superficie, come noto, si fa riferimento alla facolt del proprietario di costituire il diritto di fare e mantenere al di sopra del suolo una costruzione a favore di altri, che ne acquista la propriet (art. 952, primo comma, c.c.), nonch al diritto del proprietario medesimo di alienare la propriet della costruzione gi esistente, separatamente dalla propriet del suolo (art. 952, secondo comma, c.c.). In relazione alle predette distinte facolt, dunque, possibile configurare da un lato lesistenza di un diritto di propriet sullarea (propriet per larea), dallaltro un diritto di propriet sulla costruzione realizzata sullarea medesima (propriet superficiaria), situazioni giuridiche riferibili a soggetti differenti.
Pag.1 di 3
Occorre, tuttavia, far presente che il sopraindicato diritto di propriet per larea, pur essendo contemplato, con una propria codifica, nella base informativa del catasto, allattualit non risulta incluso nella tabella dei diritti reali della base informativa ipotecaria, di cui alla circolare del Dipartimento del Territorio n.128/T del 1995. Pertanto, al fine di migliorare, attraverso un processo di razionalizzazione ed allineamento, la qualit delle banche dati ipotecaria e catastale e le procedure per il relativo aggiornamento, si rende necessario integrare lelenco dei diritti reali di cui ai punti 3.5.2 (diritti reali oggetto di trascrizione) e 8.5.2 (diritti reali oggetto di iscrizione ipotecaria) della predetta circolare n. 128/T del 1995, con la specifica previsione del sopraindicato diritto di propriet per larea, da individuare con il codice identificativo 1t. Quindi, la nuova elencazione dei diritti reali oggetto di trascrizione di cui al punto 3.5.2, in chiaro ed in codice, risulta la seguente: Propriet Propriet superficiaria Propriet per larea Nuda propriet Nuda propriet superficiaria Abitazione Abitazione su propriet superficiaria Diritto del concedente Diritto dellenfiteuta Superficie Uso Uso su propriet superficiaria Usufrutto Usufrutto su propriet superficiaria Servit 1 1s 1t 2 2s 3 3s 4 5 6 7 7s 8 8s 9
La nuova elencazione dei diritti reali oggetto di iscrizione ipotecaria di cui al punto 8.5.2, in chiaro ed in codice, risulta la seguente: Propriet Propriet superficiaria Propriet per larea Nuda propriet Nuda propriet superficiaria Diritto del concedente Diritto dellenfiteuta Superficie Usufrutto Usufrutto su propriet superficiaria 1 1s 1t 2 2s 4 5 6 8 8s
Pag. 2 di 3
Il contenuto della presente circolare stato condiviso dal Ministero della Giustizia, che, con nota prot. n.2/60/FG/1 (2004) u/1852 dell11 febbraio 2004 della Direzione Generale Giustizia Civile del Dipartimento per gli Affari di Giustizia, ha espresso il proprio parere favorevole. Si comunica, altres, che si gi provveduto alladeguamento delle procedure informatiche, in coerenza con la summenzionata integrazione di codifica di diritti sugli immobili. Tutto ci premesso, si soggiunge che, al fine di perfezionare il sopra accennato processo di allineamento delle banche dati ipotecaria e catastale, si render altres necessario introdurre le previsioni, con le relative codifiche, dei seguenti ulteriori diritti reali parziari, che costituiscono situazioni giuridiche direttamente connesse al cennato diritto di propriet per larea, da cui traggono origine: nuda propriet per larea, usufrutto su propriet per larea, uso su propriet per larea; occorrer, segnatamente, prevedere i tre suddetti diritti con riferimento alle trascrizioni e, correlativamente, i primi due con riferimento alle iscrizioni ipotecarie. Tuttavia, si ritiene opportuno rinviare ad un momento successivo lintroduzione della previsione dei diritti parziari da ultimo menzionati, in considerazione dellimpossibilit di operare, in tempi brevi, il corrispondente adeguamento delle procedure informatiche, peraltro non presenti nemmeno nella base informativa catastale. Per contro, si ritenuto di provvedere, per intanto, alla sola integrazione relativa al diritto di propriet per larea, la quale riveste indubbiamente maggiore urgenza, stante la frequenza in cui ricorrono le relative fattispecie negli atti di aggiornamento ipotecari e catastali. Direzioni Regionali e Uffici Provinciali vorranno dare la massima diffusione al contenuto della presente circolare. Le Direzioni Regionali vigileranno sulla corretta applicazione delle presenti disposizioni. (Fine)
Pag. 3 di 3
Si illustrano, di seguito, le modalit da adottare per le operazioni relative alla verifica ed eventuale rettifica delle note di voltura eseguite in via automatica. Preliminarmente si rileva che gli aspetti procedurali ed operativi sono stati gi oggetto dei seminari, destinati a dipendenti dellAgenzia, svoltisi, recentemente, presso la Scuola superiore dellEconomia e delle Finanze, riguardanti i criteri e le modalit per una corretta registrazione delle intestazioni catastali.
ESTRAZIONE ELENCHI ESITI RELATIVI ALLA NON CORRETTA ESECUZIONE DELLA VOLTURA AUTOMATICA LUfficio pu estrarre gli elenchi degli immobili, riportanti anche lindicazione dei dati della nota di trascrizione, per i quali la registrazione automatica della voltura ha prodotto degli esiti negativi, ovvero positivi ma con apposizione di annotazioni, quali intestazioni da verificare e passaggi intermedi da esaminare. Tali elenchi possono essere ottenuti mediante la ricerca per Comune nellambito della funzionalit esiti allinterno della procedura di voltura automatica, indicando un determinato range di data e la tipologia di esito che si vuole andare a verificare, utilizzando la specifica causale scarto/annotazione. Inoltre, si fa presente che in corso di attuazione una ulteriore modifica alla procedura di voltura automatica che consentir lesecuzione dellattivit in parola selezionando, mediante la funzionalit elenchi, direttamente e solo le note che presentino esiti negativi o, comunque, le annotazioni sopra richiamate. Ci, al fine di agevolare lintervento dellUfficio che, in tal modo, potr recuperare tutti gli esiti non favorevoli associati alla nota selezionata. Gli Uffici provvedono, in relazione alla pianificazione delle attivit e alla connessa struttura organizzativa, ad attivare gli interventi di competenza che, comunque, si ritiene non debbano, ordinariamente, eccedere 60 giorni dalla avvenuta conoscenza della irregolare registrazione delle volture. Gli Uffici provinciali della Regione Toscana, ove in fase di sperimentazione linvio telematico da parte dei notai, della procedura Voltura 1.0 (la quale risulta, altres,
Pagina 1
dausilio per un positivo esito di voltura da adempimento unico o da nota di trascrizione), in considerazione del termine suindicato, dovranno concordare con i locali distretti notarili i tempi entro cui i notai medesimi provvederanno, di norma, ad eseguire il recupero da voltura automatica. Decorso tale periodo, lUfficio proceder, comunque, allesecuzione delle operazioni di verifica ed eventuali rettifiche.
STRUMENTI Con comunicazione dell11 dicembre 2003, prot. n. 98646, indirizzata anche a codesti uffici, stato richiesto alla Direzione Centrale Organizzazione Sistemi Informativi di attivare, presso tutti gli Uffici provinciali, il collegamento alla banca dati ipotecaria di alcune postazioni abilitate allattivit di registrazione delle volture. Attraverso tale accesso, ispezionando le formalit ipotecarie attraverso la funzione dati della nota (la quale consente laccesso, in particolare, alle ulteriori informazioni che il notaio ha facolt di fornire, in sede di compilazione del modello unico) sar possibile verificare eventuali incongruenze tra i dati di nota e le risultanze presenti negli atti catastali. I dati ulteriori forniti dal notaio con il modello unico sono visualizzabili anche dallapplicazione catasto dallo schermo di visualizzazione degli esiti premendo il tasto allegati. Inoltre, si ricorda che le eventuali comunicazioni con i notai interessati (che sono anche utenti telematici) potranno avvenire anche attraverso la specifica funzionalit presente in SISTER.
INTERVENTI Di seguito, con riferimento alle casistiche pi ricorrenti di esiti non favorevoli, vengono illustrati i possibili interventi.
ESITO D2 DITTA REGISTRATA CON PASSAGGI INTERMEDI DA ESAMINARE Nei trasferimenti per lintero della propriet, il confronto tra i soggetti contro della nota di trascrizione e gli intestati catastali viene effettuato esclusivamente sui dati anagrafici e non sulle quote e i diritti.
Pagina 2
Tale esito pu derivare da due distinte fattispecie: 1) esistenza di atti legali precedenti, per i quali non risulta iscritta in atti o presentata la relativa domanda di voltura. LUfficio una volta eseguiti i preliminari controlli in ordine alla presentazione o meno della precedente domanda di voltura, dar luogo, ai fini della esecuzione della voltura medesima, agli adempimenti puntualmente illustrati con Ordine di Servizio n. 4/2003 della scrivente Direzione Centrale, integralmente richiamato in questa sede.
2)
presenza, nella banca dati catastale, di soggetti aventi i dati anagrafici (cognome, nome, luogo e data di nascita e codice fiscale) errati ovvero non completi. Tale tipologia di annotazione deriva dalla presenza nelle banche dati censuarie di intestati con dati anagrafici diversi da quelli relativi ai soggetti contro descritti nel quadro C del modello di nota (ad esempio, errata registrazione in banca dati ovvero assenza di codice fiscale, intestazione catastale contenente i dati di paternit ecc., doppio nome e cognome non correttamente inseriti, ecc.). Lannotazione passaggi intermedi da esaminare pu derivare, altres, da una intestazione incompleta, nellipotesi che negli atti catastali non risulti iscritto il coniuge in comunione legale, poich lo stesso non era stato riportato nella domanda di voltura relativa allatto di acquisto. In tali casi lUfficio, previa verifica che la quota del soggetto presente nella banca dati catastale abbia stesso diritto e quota uguale o superiore al doppio di quella ceduta, riterr ordinariamente corretta linformazione contenuta nella nota di trascrizione relativamente ai soggetti contro ed eseguir una voltura a rettifica mediante la quale verr generato un ulteriore stadio in cui non comparir lannotazione D2 in questione. La rettifica avverr, evidentemente, con riferimento agli estremi della nota di trascrizione. In ogni caso, si fa presente che per tali fattispecie in corso di sperimentazione la modifica alla procedura di voltura automatica, che consentir la risoluzione di tale questione in via automatica.
Pagina 3
Oltre alle due fattispecie sopra illustrate, tale esito pu derivare eccezionalmente anche da un errata identificazione dellimmobile da parte del soggetto dichiarante nella nota. In tale caso lUfficio, fatte le necessarie verifiche, fornir la dovuta informazione al soggetto dichiarante il quale dovr provvedere alla presentazione di una formalit in rettifica.
ESITO D1 - DITTA REGISTRATA CON INTESTAZIONE PARZIALE Nel caso di trasferimento di quote della propriet e/o di altri diritti reali, la procedura di voltura automatica esegue il confronto tra i soggetti contro della nota di trascrizione e gli intestati catastali, verifica la consistenza delle quote e la relativa congruit, i diritti trasferiti, nonch il regime (legale ovvero convenzionale) dei rapporti patrimoniali tra i coniugi. Se non verificata tale corrispondenza, la voltura viene eseguita ugualmente, riportando nella nuova intestazione catastale i soggetti a favore della nota di trascrizione con le quote e i diritti in essa indicati, cui vengono aggiunti tutti gli altri soggetti, presenti nella precedente intestazione catastale, con la dicitura da verificare in luogo del diritto. A tale riguardo si fa presente, preliminarmente, che il problema della mancata corrispondenza di cui sopra, non si sarebbe verificato qualora il pubblico ufficiale, nello spirito di collaborazione, avesse indicato nel Modello Unico le informazioni riguardanti i soggetti a completamento nonch i diritti e le quote riferiti agli stessi. LUfficio, per sanare le predette irregolarit, ha la possibilit o di intervenire autonomamente, ovvero di interessare il notaio che ha presentato il Modello Unico, segnalando al medesimo la irregolarit riscontrata. Viene, in tal modo, data al pubblico ufficiale lopportunit di fornire ogni utile documento o informazione ai fini della eliminazione dellannotazione D1 in questione. Un autonomo intervento dellufficio si renderebbe possibile, ad esempio, nellipotesi in cui nella nota di trascrizione il soggetto contro trasferisca il proprio diritto di enfiteusi su un immobile, mentre nel documento catastale tale stesso soggetto referenziato quale livellario sul bene medesimo. Tale circostanza costituisce, come noto, causa ostativa per una corretta esecuzione della voltura, generando lannotazione da verificare relativamente al soggetto che attua il trasferimento, per mancata corrispondenza della denominazione del diritto. In tali casi, considerato che il diritto di
Pagina 4
livello risulta sostanzialmente assimilabile a quello dellenfiteuta1, e che nella predetta nota di trascrizione il diritto trasferito risulta, appunto, quello dellenfiteuta, lUfficio senzaltro legittimato ad eliminare dallintestazione catastale il soggetto di cui trattasi. Altra ipotesi di rettifica da parte dellUfficio si verifica allorquando lannotazione da verificare viene apposta, automaticamente, in capo a soggetti titolari di diritti sullimmobile ma non interessati dal trasferimento che d luogo alla voltura. Ad esempio, si verifica che a fronte di un trasferimento relativo al diritto dellenfiteuta (che in catasto presente, invece, come livellario) lannotazione da verificare viene riportata anche in corrispondenza del/i soggetto/i intestatario/i del diritto del concedente. In tal caso lufficio proceder alla eliminazione della predetta annotazione attraverso le funzioni dausilio che consentono di modificare il codice generico (99), cui associato lannotazione da verificare, con il diritto che era presente nella intestazione catastale prima della esecuzione della voltura automatica. In ogni caso si fa presente che per tali fattispecie in corso di sperimentazione la modifica alla procedura che consentir la risoluzione di tale problematica in via automatica. Un ulteriore caso di intervento da parte dellUfficio si ha allorquando lannotazione derivi dalla presenza di intestati con dati anagrafici uguali a quelli di nota, ma regime patrimoniale di famiglia (comunione/separazione) diverso. In questi casi se il regime presente in nota di trascrizione e assente nella banca dati catastale, lufficio deve eliminare lannotazione. Invece nel caso in cui il regime assente nella nota di trascrizione, ma presente nel data base catastale, lannotazione deve essere mantenuta.
ESITO D3 DITTA REGISTRATA CON INTESTAZIONE E PASSAGGI DA ESAMINARE Tale esito si verifica allorquando si presentano le condizioni che danno luogo ad entrambi gli esiti D1 e D2 sopraillustrati. Dai dati statistici risulta, in particolare, che lesito D1 compare, nella quasi totalit dei casi, in combinazione con lesito D2 e, quindi, accade che le intestazioni da verificare sono quasi sempre associate a passaggi intermedi da esaminare (esito D3).
vedi in tal senso il contenuto della nota 18 presente nellallegato tecnico alla circolare 128T del 1995 del Dipartimento
Pagina 5
ESITO B1 IMMOBILE AVENTE NATURA NON DI INTERESSE CATASTALE Tale esito si verifica in particolare quando nel quadro B della nota di trascrizione, limmobile individuato con gli identificativi del catasto terreni, la natura C (fabbricato in corso di costruzione) o Q (porzione di fabbricato in corso di costruzione) e lo stesso non censito al catasto urbano. La procedura non esegue la voltura e fornisce lesito B1. In tali casi lufficio deve registrare la voltura al catasto terreni. Si fa rilevare che la citata modifica alla procedura di voltura automatica consentir di procedere in automatico in tali situazioni e, conseguentemente, lintervento dellufficio dovr essere circoscritto ai soli casi verificatisi fino alla data di rilascio della procedura modificata. Negli altri casi nei quali limmobile trasferito ha una natura non di interesse catastale, lufficio non dovr eseguire alcuna attivit.
ESITO B4 - LIMMOBILE DICHIARATO UBICATO IN UN COMUNE IL CUI CODICE SCONOSCIUTO IN CATASTO Tale esito ricorre nel caso in cui, nella nota di trascrizione viene indicato un immobile ubicato in un comune il cui codice non presente negli atti del catasto (mancata corrispondenza tra comuni amministrativi e comuni catastali). In tale situazione, lUfficio interviene ricercando il codice del comune catastale in cui ubicato quel determinato immobile, dando corso allesecuzione della domanda di voltura. Qualora, invece, lUfficio non trovi corrispondenza tra lidentificativo dellimmobile indicato nella nota di trascrizione e gli atti presenti negli archivi catastali, fornir la dovuta informazione al soggetto che ha richiesto la voltura, in modo da consentire allo stesso di fornire ogni utile chiarimento in ordine allesecuzione della voltura in questione. ESITO B5 - LIMMOBILE IDENTIFICATO CON DATI NON CONFORMI A QUELLI CATASTALI La tipica situazione per la quale la procedura di voltura automatica fornisce lesito B5, quella in cui nella nota di trascrizione vengono indicati gli identificativi provvisori dellimmobile (ad esempio, nel caso di atti tecnici di aggiornamento Pregeo - in
del territorio e pi recentemente le circolari dellAgenzia n. 9 del 2001 e n. 6 del 2002 dellAgenzia del territorio.
Pagina 6
corso di approvazione per i quali non sono stati ancora attribuiti gli identificativi definitivi, porzioni di particelle a seguito di denunce di variazioni colturali - mod. 26, Docte). In ordine alla prima fattispecie si fa presente che la modifica alla procedura in corso consentir di gestire automaticamente gli identificativi provvisori. Pi propriamente, questa consentir di differire la registrazione della voltura ad un momento successivo allapprovazione dellatto tecnico di aggiornamento. In merito alle variazioni colturali si fa presente che la causale B5 si verifica allorquando nel quadro B della nota di trascrizione le particelle sono identificate oltre che con il numero della particella medesima anche con lindicazione delle lettere alfabetiche distintive delle diverse porzioni nelle quali il terreno stato suddiviso in relazione alla diversa qualit colturale. In tali evenienze lUfficio esegue la voltura trasferendo la particella per lintero. ESITO E1 - LIMMOBILE NON RISULTA ISCRITTO NEGLI ATTI CATASTALI LUfficio tenuto a fare le necessarie verifiche, confrontando lidentificativo indicato nella nota di trascrizione con la situazione presente negli archivi catastali, e verificando gli eventuali dati aggiuntivi forniti dal notaio sul Modello Unico, al fine di dar corso, possibilmente, alla esecuzione della voltura. Nel caso in cui dalla verifica, invece, non si dovessero ottenere risultati positivi, lufficio dar la dovuta informazione al soggetto che ha richiesto la voltura, rappresentando lineseguibilit della stessa, affinch fornisca ogni utile collaborazione in ordine allesecuzione della voltura in questione. Ovviamente nel caso in cui la mancata registrazione derivi da una erronea indicazione dellidentificativo catastale nella nota di trascrizione, il dichiarante dovr presentare una nota a rettifica.
ESITO E2 - LIMMOBILE IN CATASTO RISULTA SOPPRESSO Per tale fattispecie occorre distinguere i seguenti casi: Nel caso in cui latto stato redatto oltre i tre mesi successivi alla data in cui avvenuta la soppressione dellidentificativo dellimmobile (termine previsto dallart. 4, comma 2, del D.P.R. n. 650 del 1972), lUfficio ne dar debita informazione al soggetto che ha richiesto la voltura, per gli adempimenti di propria competenza.
Pagina 7
Nei casi in cui la soppressione dellidentificativo dellimmobile avvenuta in data anteriore a quella di stipula dellatto ma entro gli ultimi tre mesi ovvero in una data successiva, lUfficio, al fine di garantire la continuit storica delle risultanze catastali, esegue la voltura sulla unit immobiliare derivata, specificando nelle annotazioni gli identificativi originari e le motivazioni tecniche che hanno determinato la soppressione del vecchio identificativo. Al riguardo si propone di inserire la seguente annotazione: Voltura riferita alla unit immobiliare in precedenza identificata con Foglio .., part. .., Sub ., soppressa per/con ., in data
In proposito, in considerazione che, nellambito del progetto CABI, sono previste attivit che potrebbero incidere in modo sensibile sullidentificazione catastale degli immobili (come, per esempio, le operazioni connesse con il collegamento mappe), gli Uffici vorranno adeguatamente sensibilizzare i Consigli notarili locali affinch venga verificato lidentificativo catastale da riportare nellatto, mediante consultazione della relativa banca dati, immediatamente prima della data di stipula dellatto medesimo. Ci, al fine di limitare il verificarsi del sopra richiamato esito negativo E2.
ESITO E4 - LIMMOBILE RISULTA IDENTIFICATO NEGLI ATTI DEL CATASTO URBANO IN MANIERA DIFFORME DA QUANTO INDICATO NELLA NOTA DI TRASCRIZIONE (GRAFFATO) Tale esito ricorre per errata o mancata indicazione degli immobili graffati. In tale caso, lUfficio verifica la corretta identificazione dellimmobile e nellipotesi di riscontro positivo tra gli identificativi indicati nella nota, seppure in maniera non canonica, e quelli presenti negli archivi catastali d corso alla esecuzione della voltura. Nel caso in cui dalla verifica, invece, non si dovessero ottenere risultati positivi, lUfficio dar la dovuta informazione al soggetto che ha richiesto la voltura, in modo da consentire allo stesso di fornire ogni utile collaborazione in ordine allesecuzione della voltura in questione. ESITO E5 - LIMMOBILE PRESENTA UNINTESTAZIONE NON AGGIORNATA E NEGLI ATTI DEL CATASTO SONO PRESENTI PI IMMOBILI CON LO STESSO FOGLIO, PARTICELLA E SUBALTERNO MA SEZIONI DIVERSE
Pagina 8
Tale esito ricorre nel caso in cui, negli atti del catasto, siano presenti pi immobili con lo stesso foglio, particella e subalterno ma Sezioni censuarie diverse e nel Modello Unico non sia stata indicata correttamente tale Sezione censuaria. In tal caso, lUfficio individua la Sezione censuaria in cui ricade limmobile attraverso la consultazione della banca dati catastale e i dati dei soggetti contro riportati nella nota di trascrizione e da corso alla registrazione della voltura. Nel caso in cui dalla verifica, invece, non si dovessero ottenere risultati positivi, lUfficio dar la dovuta informazione al soggetto che ha richiesto la voltura, in modo da consentire allo stesso di fornire ogni utile collaborazione in ordine allesecuzione della voltura medesima.
ESITO B3 - LIMMOBILE RISULTA GI VOLTURATO CON ATTO AVENTE DATA SUCCESSIVA A QUELLA DELLA TRASCRIZIONE OPPURE PRESENTE UNINTESTAZIONE NON AGGIORNATA Tale esito ricorre nei seguenti casi: quando latto di trasferimento ha la stessa data di quello che risulta come ultima voltura in banca dati e non vi sono altri elementi (numero particolare della trascrizione, numero di repertorio se si tratta dello stesso notaio) che consentano di stabilire la priorit degli atti; quando si tratta di un trasferimento di diritti in quote e risulta in banca dati una voltura con data successiva a quella dellatto che si sta esaminando. LUfficio esegue le opportune verifiche circa la corretta elaborazione automatica delle volture e, qualora riesca a ricostruire la cronologia delle stesse, da corso alla registrazione della voltura. Nel caso in cui dalla verifica, invece, non si dovessero ottenere risultati positivi, lUfficio dar la dovuta informazione al soggetto che ha richiesto la voltura, in modo da consentire allo stesso di fornire ogni utile collaborazione in ordine allesecuzione della voltura in questione. Ovviamente se la segnalazione determinata da un errore di compilazione della nota (numero di repertorio, data dellatto, identificativo dellimmobile errato) deve essere presentata una formalit in rettifica.
Pagina 9
ESITO B6 LA VOLTURA SULLIMMOBILE GI STATA ESEGUITA La segnalazione viene fornita quando, al momento dellesecuzione della voltura automatica, limmobile risulta gi volturato a seguito del medesimo atto. LUfficio esegue esclusivamente le opportune verifiche circa la corretta elaborazione automatica delle volture. Ovviamente, anche in questo caso, se la segnalazione determinata da un errore di compilazione della nota (identificativo dellimmobile, dati dellatto) deve essere presentata una formalit in rettifica.
Pagina 10
PROCEDURA OPERATIVA N. 70
PROT. N 28051 ENTE EMITTENTE: DC Cartografia, Catasto e Pubblicit Immobiliare, dintesa con DC Organizzazione e Sistemi Informativi OGGETTO: DESTINATARI:
Coordinatore Operativo, Consigliere Scientifico DATA DECORRENZA: data della presente PROCEDURE DELLENTE SOSTITUITE: n.1 del 31.3.2004 stesso protocollo, per errata attribuzione numero progressivo Roma, 31/03/2004 N pagine complessive: 13 Loriginale cartaceo firmato archiviato presso lEnte emittente Firmato: ing. Carlo Cannafoglia
INDICE
2 2 2 5 5 7
8 9 11 12
7. Caratteristiche di qualit
13
Pag. 1
di 13
DC Cartografia, Catasto e Pubblicit Immobiliare, dintesa con DC Organizzazione e Sistemi Informativi PROCEDURA OPERATIVA N. 70 del 31.3.2004 Prot. N28051
1. Scopo
La presente procedura definisce le modalit operative di gestione delle domande di annotazione, regolando le fasi di ricezione e di trattazione della domanda, fino alla esecuzione materiale della annotazione a margine della formalit oggetto della annotazione medesima.
2. Applicabilit
La procedura si applica a tutte le domande di annotazione relaive a formalit presentate agli Uffici Provinciali, Servizi di Pubblicit Immobiliare, direttamente allo sportello o tramite servizio postale.
3. Riferimenti
Prima di passare allesame delle varie fasi in cui si articola la procedura concernente le domande di annotazione, si ritiene opportuno effettuare una breve ricognizione dei principali riferimenti normativi e dei pi significativi documenti di prassi amministrativa emanati sullargomento. 1) Codice civile Libro VI Della tutela dei diritti, Titolo I Della Trascrizione, Capo I (Della trascrizione degli atti relativi ai beni immobili) artt.2654-2655-2656, art.2668 (Cancellazione della trascrizione); Capo II (Della pubblicit dei registri immobiliari e delle responsabilit del Conservatore) ufficio); 2) Codice civile Libro VI Della tutela dei diritti, Titolo III Della responsabilit patrimoniale, delle cause di prelazione e della conservazione della garanzia patrimoniale, Capo IV Delle ipoteche, Sezione V Delliscrizione e rinnovazione delle ipoteche art.2843 (annotazione di cessione, di surrogazione e di altri atti dispositivi del credito); Capo IV Delle ipoteche, Sezione XI Della cancellazione delliscrizione, artt.2882 e seguenti; Pag. 2 di 13 Firmato ing. Carlo Cannafoglia in particolare art.2674 (Divieto di rifiutare gli atti del proprio
DC Cartografia, Catasto e Pubblicit Immobiliare, dintesa con DC Organizzazione e Sistemi Informativi PROCEDURA OPERATIVA N. 70 del 31.3.2004 Prot. N28051 3) Disposizioni di attuazione del codice civile artt.113 e 113-bis; 4) Legge 27 febbraio 1985, n. 52 Modifiche al libro sesto del codice civile e norme di servizio ipotecario, in riferimento alla introduzione di un sistema di elaborazione automatica nelle conservatorie dei registri immobiliari art.17 sulle note per le formalit di annotazione e art.24 sullorario degli Uffici; 5) Decreto legislativo 31/10/1990, n. 347 Approvazione del testo unico delle disposizioni concernenti le imposte ipotecaria e catastale; D.L. 20/06/96, n. 323 Disposizioni urgenti sul risanamento della finanza pubblica convertito, con modificazioni, dalla Legge 8 agosto 1996, n. 425; 6) Decreto interministeriale 10 marzo 1995 Nuovo sistema di elaborazione dei servizi di pubblicit immobiliare nelle conservatorie dei registri immobiliari e negli uffici del territorio. Approvazione dei connessi nuovi modelli di nota di trascrizione, di iscrizione e di domanda di annotazione con relative specifiche tecniche, come modificato dal decreto 6 dicembre 2001 Adeguamento all'euro delle specifiche tecniche allegate al decreto ministeriale 10 marzo 1995 relativamente alle note di iscrizione e alle domande di annotazione nei campi contenenti dati espressi in lire; 7) Decreto direttoriale del 29/4/1997 Nuove modalit di presentazione su supporto informatico e di trasmissione telematica alle conservatorie dei registri e agli uffici del territorio delle note di trascrizione, iscrizione e domande di annotazione; 8) Decreto direttoriale del 29/4/1997 Obbligo di presentazione su supporto informatico, presso le conservatorie dei registri immobiliari e gli uffici del territorio, delle note di trascrizione, iscrizione e delle domande di annotazione; 9) Decreto legislativo 18 dicembre 1997, n.463 Semplificazione in materia di versamenti unitari per tributi determinati dagli enti impositori e di adempimenti connessi agli uffici del registro, a norma dell'articolo 3, comma 134, lettere f) e g) , della legge 23 dicembre 1996, n. 662. 10) Decreto legislativo 18 gennaio 2000, n.9 Disposizioni integrative e correttive dei decreti legislativi 18 dicembre 1997, n. 463, e n. 466, in materia, rispettivamente, di utilizzazione di procedure telematiche per la semplificazione degli adempimenti tributari in materia di atti immobiliari e di ulteriori interventi di Pag. 3 di 13 Firmato ing. Carlo Cannafoglia
DC Cartografia, Catasto e Pubblicit Immobiliare, dintesa con DC Organizzazione e Sistemi Informativi PROCEDURA OPERATIVA N. 70 del 31.3.2004 Prot. N28051 riordino delle imposte personali sul reddito al fine di favorire la capitalizzazione delle imprese art.1; 11) Decreto del Presidente della Repubblica 18 agosto 2000, n.308 Regolamento concernente l'utilizzazione di procedure telematiche per gli adempimenti tributari in materia di atti immobiliari; 12) Decreto direttoriale 13 dicembre 2000 Utilizzazione di procedure telematiche per gli adempimenti in materia di atti immobiliari: approvazione del modello unico informatico e delle modalit tecniche necessarie per la trasmissione dei dati; 13) Decreto direttoriale 12 dicembre 2001 Attivazione della trasmissione per via telematica del modello unico informatico per la registrazione, trascrizione e voltura degli atti relativi a diritti sugli immobili; 14) Regolamento Agenzia del Territorio 28/2/2002 di attuazione degli articoli 2 e 4 della legge 7 agosto 1990, n. 241; 15) Circolare 7 agosto 1985, n.59 Imposte ipotecarie. Legge 27 febbraio 1985 n. 52. Nuove norme in materia di pubblicit immobiliare e di servizio ipotecario; 16) Circolare 24 giugno 1986, n.38 interpretativi; 17) Circolare 18 ottobre 1986, n.65 Legge 27/2/1985, n.52. Istruzioni di servizio riguardanti le nuove procedure automatizzate del servizio di pubblicit immobiliare; 18) Circolare 12 luglio 1990, n.47 Imposte ipotecarie. Presentazione di note e domande su supporto informatico. Istruzioni; 19) Circolare 2 maggio 1995, n.128/T Legge n. 52 del 27 febbraio 1985. Istruzioni per la compilazione dei modelli di nota approvati con Decreto Interministeriale 10 marzo 1995; 20) Circolare 3 settembre 1997, n.242/T T.U. delle imposte ipotecaria e catastale. D.Lgs. n. 347 del 31.10.90. Formalit di annotazione. Regime sanzionatorio.; 21) Circolare 15 dicembre 1997, n.317/T Nuove modalit e obbligo di presentazione su supporto informatico alle Conservatorie dei RR.II. e agli Uffici del Territorio delle note di trascrizione, iscrizione e domande di annotazione Pag. 4 di 13 Firmato ing. Carlo Cannafoglia Legge 27/2/1985, n. 52. Nuove norme in materia di pubblicit immobiliare e di servizio ipotecario. Ulteriori chiarimenti
DC Cartografia, Catasto e Pubblicit Immobiliare, dintesa con DC Organizzazione e Sistemi Informativi PROCEDURA OPERATIVA N. 70 del 31.3.2004 Prot. N28051 Decreti 29 aprile 1997 emanati dal Ministro delle finanze di concerto con il Ministro di grazia e giustizia, pubblicati nella Gazzetta ufficiale, serie generale, n. 111 del 15.5.1997; 22) Circolare 17 luglio 2003, n.7 legge 30 marzo 2001, n. 165. La procedura fa riferimento a: applicativo NOTA, per la predisposizione delle note di trascrizione/iscrizione e delle domande di annotazione su supporto informatico, sistema informatico per la gestione delle formalit di trascrizione / iscrizione, delle domande di annotazione e della banca dati dei Registri Immobiliari, rimandando alle modalit operative previste da tali strumenti per tutte le fasi automatizzate. Servizi di pubblicit immobiliare - Figura del gerente - Utilizzo dellistituto della delega di cui allart. 17 comma 1-bis della
4. Responsabilit
Il Direttore dellUfficio Provinciale del Territorio, di diritto Conservatore, ha la responsabilit di applicare la procedura in oggetto nellambito del proprio Ufficio. I Direttori degli Uffici, ove ritenuto necessario, tenendo conto delle specifiche caratteristiche organizzative e logistiche di ogni singola struttura operativa, potranno emanare ulteriori istruzioni di servizio, tese a regolamentare le attivit interne connesse alle distinte fasi procedurali, in coerenza con i criteri generali e i contenuti di base della presente procedura, dandone, al contempo, informazione alla Direzione Regionale competente, alla scrivente Direzione ed alla Direzione Centrale Organizzazione e Sistemi Informativi. La responsabilit di assicurare tale coerenza affidata al Direttore di ciascun Ufficio.
5. Generalit
Lannotazione, come noto, viene definita formalit accessoria, in quanto ha il potere di modificare, ridurre o annullare gli effetti di altre formalit ipotecarie, gi inserite nei Registri Immobiliari (trascrizioni, iscrizioni ovvero annotazioni). Pag. 5 di 13 Firmato ing. Carlo Cannafoglia
DC Cartografia, Catasto e Pubblicit Immobiliare, dintesa con DC Organizzazione e Sistemi Informativi PROCEDURA OPERATIVA N. 70 del 31.3.2004 Prot. N28051 Lannotazione viene richiesta in forza di titolo idoneo con domanda presentata da un pubblico ufficiale o da altro soggetto. Nella domanda di annotazione vanno indicati i medesimi soggetti della formalit di riferimento, ivi compreso il relativo codice fiscale (se la formalit correlata successiva al 2/9/85). Nel caso di annotazioni di cessione, surrogazione e di altri atti dispositivi del credito (cfr. art. 2843 del C.C.), devono essere indicati anche i soggetti a favore dei quali lannotazione esplica i suoi effetti (spazio apposito del quadro C). Per le domande di annotazione di restrizione di beni e di frazionamento in quote del mutuo e dellipoteca obbligatoria lindicazione degli immobili nel quadro B (Circ. N. 128 del 2/5/1995). Lannotazione si esegue in calce alle note originali mediante indicazione della natura, della data e del numero particolare della formalit di annotazione (cfr. art. 19 della legge 52/85) e sottoscrizione del Conservatore (o suo delegato).
Il procedimento si avvia con la presentazione, da parte del richiedente, della domanda di annotazione corredata dal relativo titolo. La presentazione pu avvenire: tramite floppy disk consegnato direttamente agli sportelli dei servizi di pubblicit immobiliare, accompagnato dal titolo cartaceo; il floppy disk contenente le domande di annotazione deve essere predisposto con il programma NOTA distribuito gratuitamente dallAgenzia del Territorio o software equivalente; con invio del floppy disk e del titolo, tramite servizio postale. Al momento, non stata ancora attivata la modalit di presentazione delle domande di annotazione attraverso il canale telematico (Adempimento Unico). Di seguito sono descritte le postazioni di lavoro che intervengono nellambito della procedura in oggetto:
Pag. 6 di 13
DC Cartografia, Catasto e Pubblicit Immobiliare, dintesa con DC Organizzazione e Sistemi Informativi PROCEDURA OPERATIVA N. 70 del 31.3.2004 Prot. N28051
POSTAZIONE RICEZIONE (FRONT OFFICE)
Individua la postazione presso la quale gli operatori preposti ricevono le domande di annotazione presentate dallutenza, effettuano un primo controllo formale della domanda (con il supporto del sistema informatico per la verifica del floppy disk), intrattengono i rapporti con lutenza per gli eventuali ulteriori adempimenti.
POSTAZIONE ESAME (BACK OFFICE)
E la postazione presso la quale gli operatori preposti effettuano: lesame della domanda di annotazione sotto il profilo formale e sostanziale; la verifica della conformit della domanda con il titolo, nonch della coerenza con la formalit oggetto di annotazione; la liquidazione dei tributi dovuti e la relativa comunicazione al richiedente; la materiale esecuzione della annotazione a margine della formalit di riferimento.
POSTAZIONE PRESENTAZIONE
E la postazione presso la quale gli operatori preposti ricevono la domanda di annotazione gi esaminata e provvedono al suo inserimento a sistema. Le definizioni sopra descritte, di ordine generale, identificano concettualmente le postazioni di lavoro in relazione alle attivit previste dalliter procedurale descritto nel successivo capitolo, a prescindere dai livelli di inquadramento delle risorse preposte. Nelle singole realt, in relazione alle specifiche dimensioni, volumi di lavoro e situazioni organizzative di ciascun Ufficio Provinciale del Territorio, le postazioni sopra indicate possono essere aggregate diversamente.
6. Modalit operative
La presente procedura si articola nei seguenti paragrafi: ricezione domande di annotazione; esame e liquidazione; esecuzione delle domande di annotazione; domande di annotazione presentate per posta.
Pag. 7 di 13
DC Cartografia, Catasto e Pubblicit Immobiliare, dintesa con DC Organizzazione e Sistemi Informativi PROCEDURA OPERATIVA N. 70 del 31.3.2004 Prot. N28051
Inoltre acquisisce il recapito del richiedente (indirizzo, numero di telefono, posta elettronica) per le eventuali successive comunicazioni. Se dalla esecuzione dei predetti controlli emergono incompletezze o inesattezze, la Postazione ricezione (front office) ne segnala la presenza al richiedente, restituendo la documentazione. LUfficio inserisce le domande di annotazione presentate in un apposito elenco (cfr. Circolare n. 65 del 18/10/1986). In caso di esito positivo dei controlli, loperatore della Postazione Ricezione (front office): consegna al richiedente ricevuta di avvenuto deposito della domanda di annotazione, fornendo indicazioni circa i tempi di evasione per le fasi successive; Pag. 8 di 13 Firmato ing. Carlo Cannafoglia
DC Cartografia, Catasto e Pubblicit Immobiliare, dintesa con DC Organizzazione e Sistemi Informativi PROCEDURA OPERATIVA N. 70 del 31.3.2004 Prot. N28051 trasferisce le domande depositate alla Postazione Esame (back office) per le successive fasi istruttorie.
ANNOTAZIONE ESEGUIBILE
La Postazione esame (back office): effettua la liquidazione dei tributi dovuti; attiva leventuale procedimento sanzionatorio (artt. 7 e 9 del Testo Unico delle imposte ipotecaria e catastale - D.Lgs. n. 347 del 31.10.90); comunica al richiedente lammontare dei tributi dovuti e le modalit di pagamento; in questo modo lutente pu provvedere direttamente al pagamento dei tributi senza doversi preventivamente recare in Ufficio.
Pag. 9 di 13
DC Cartografia, Catasto e Pubblicit Immobiliare, dintesa con DC Organizzazione e Sistemi Informativi PROCEDURA OPERATIVA N. 70 del 31.3.2004 Prot. N28051 informa il richiedente circa lesito negativo dellesame e lo invita presso lUfficio per la restituzione della domanda o, nei casi di documentazione incompleta, per produrre i documenti integrativi. Le comunicazioni con il richiedente avvengono preferibilmente per mezzo della posta elettronica, con avvisi da inviare a mezzo posta ed eventualmente per le vie brevi.
Pag. 10 di 13
DC Cartografia, Catasto e Pubblicit Immobiliare, dintesa con DC Organizzazione e Sistemi Informativi PROCEDURA OPERATIVA N. 70 del 31.3.2004 Prot. N28051
DC Cartografia, Catasto e Pubblicit Immobiliare, dintesa con DC Organizzazione e Sistemi Informativi PROCEDURA OPERATIVA N. 70 del 31.3.2004 Prot. N28051
La Postazione Ricezione Annotazioni, dietro presentazione del mod.68 bis, consegna il secondo originale della nota, contenente la certificazione di eseguita formalit.
NEL CASO LA DOMANDA SIA STATA RITENUTA NON IMMEDIATAMENTE ESEGUIBILE O SIA
FORMALMENTE RIFIUTATA:
restituisce al richiedente la domanda e il titolo presentatati, fornendo le opportune informazioni sui motivi che impediscono lesecuzione; in caso di rifiuto formale, invia, unitamente al titolo, il secondo originale della nota con lindicazione dei motivi di rifiuto, sottoscritti dal Conservatore (o suo delegato);
Pag. 12 di 13
DC Cartografia, Catasto e Pubblicit Immobiliare, dintesa con DC Organizzazione e Sistemi Informativi PROCEDURA OPERATIVA N. 70 del 31.3.2004 Prot. N28051 a seguito dellavvenuto pagamento da parte del richiedente, procede allesecuzione dellannotazione secondo quanto descritto ai paragrafi precedenti; infine, invia al richiedente il secondo originale della nota contenente la certificazione di eseguita formalit.
7. Caratteristiche di qualit
Per lattivit di gestione delle annotazioni stato individuato il seguente indicatore di qualit: tempo intercorrente fra il deposito della domanda di annotazione e la sua repertoriazione. Detto indicatore viene rilevato per via informatica attraverso il sistema di monitoraggio centralizzato e, allo stato attuale, non pu che basarsi sul tempo intercorrente tra il deposito della domanda di annotazione e la sua repertoriazione. Il sistema di monitoraggio dei tempi di evasione delle formalit di cui trattasi, verr effettuato con criteri selettivi, che terranno conto delle varie tipologie di annotazioni. Al riguardo, si rammenta che il Regolamento dellAgenzia del Territorio 28/2/2002 di attuazione degli articoli 2 e 4 della legge 7 agosto 1990, n. 241 prevede, per la conclusione del procedimento Annotazioni a margine delle formalit ipotecarie, il termine di 90 giorni. (Fine)
Pag. 13 di 13
Roma 10/02/2004 Agli Uffici Provinciali LORO SEDI Alle Direzioni Regionali LORO SEDI e p.c., Al Servizio Ispettivo SEDE Alle Direzione Centrale Organizzazione Sistemi Informativi SEDE Alle Direzione Centrale Pianificazione Controllo e Amministrazione SEDE Al Consigliere Coordinatore Operativo SEDE
OGGETTO: Anno 2004 Verifica note di voltura eseguite in modalit automatica. Come noto, nel corso dellanno 2003 si proceduto alla estensione, in via obbligatoria, del Modello Unico informatico a tutto il territorio nazionale, relativamente agli atti di compravendita. Tale fatto, unitamente alla previsione di una ulteriore estensione, nel corso dellanno 2004, dellobbligatoriet ad altre tipologie di trasferimenti immobiliari, ha reso sempre pi pressante lesigenza di operare una verifica degli esiti delle volture eseguite in via automatica, attraverso il modello unico ovvero la nota di trascrizione. Per tale motivo questa Direzione ha chiesto di inserire, nellambito della pianificazione del budget di produzione per lanno 2004, anche le attivit necessarie per dare attuazione alle verifiche in parola ed ai connessi adempimenti. Le attivit in questione dovranno interessare tutte le tipologie di note di voltura che, a seguito della registrazione automatica, hanno avuto esito negativo ovvero esito positivo ma con apposizione di annotazioni, quali intestazioni da verificare e passaggi intermedi da esaminare. In particolare sono oggetto di verifica i seguenti esiti: B1 Immobile ha una natura non di interesse catastale B3 - Voltura successiva o intestazione non aggiornata;
Pagina 1
B4 - Limmobile dichiarato ubicato in un Comune il cui codice sconosciuto in Catasto; B5 - Limmobile identificato con dati non conformi a quelli catastali; B6 - Voltura su immobile gi eseguita; E1 - Limmobile non risulta iscritto negli atti catastali; E2 - Limmobile in Catasto risulta soppresso; E4 - Limmobile risulta identificato negli atti del Catasto Urbano in maniera difforme da quanto indicato nella nota di trascrizione (graffato); E5 - Limmobile presenta unintestazione non aggiornata e negli atti del Catasto sono presenti pi immobili con stesso foglio, particella e subalterno ma sezioni diverse; D1 - La ditta stata registrata con intestazione parziale (da verificare); D2 - Limmobile stato registrato con annotazione di passaggi intermedi da esaminare; D3 - La ditta stata registrata con intestazione parziale (da verificare) e limmobile con annotazione di passaggi intermedi da esaminare. Gli Uffici potranno utilizzare la funzionalit esiti, la quale, mediante la ricerca per Comune, allinterno della procedura di voltura automatica, consente di ottenere gli elenchi relativi alle tipologie di esiti B3, B6, E1, E2, E4, E5, D1, D2 e D3 per le quali lUfficio pu pianificare ed eseguire, sin dora, le operazioni di verifica ed eventuale correzione. Tale funzionalit sar a breve implementata al fine di rendere disponibili tali elenchi anche relativamente agli esiti B1, B4 e B5, che, come sopra detto, dovranno essere oggetto di verifica ed eventuale rettifica. Inoltre, si fa presente che la modifica alla procedura di voltura automatica in corso consentir di selezionare, mediante la funzionalit elenchi, direttamente e solo le note che presentino esiti negativi o, comunque, le annotazioni sopra richiamate. Ci, al fine di agevolare lintervento dellUfficio che, in tal modo, potr recuperare tutti gli esiti non favorevoli associati alla nota selezionata. Gli Uffici dovranno, altres, provvedere alla verifica e allo scarico del protocollo relativo alle volture di tipo D protocollate, in quanto tale operazione non viene eseguita in via automatica dalla procedura. Infatti, come gi indicato nella Procedura Operativa n. 54 del 29/09/2003, prot. n. 75271, una volta elaborata la nota di trascrizione proveniente dal Servizio di Pubblicit Immobiliare (i cui estremi dellatto corrispondono
Pagina 2
a quelli riportati nel protocollo di una domanda di voltura non ancora lavorata), la procedura di voltura automatica procede allinserimento in banca dati, per lo stesso protocollo, dello stato di registrato senza, per, eseguirne la chiusura. Inoltre, la modifica della procedura di voltura automatica, attualmente in fase di sperimentazione, prevede lintroduzione di due nuove causali, di seguito indicate, che vengono trasmesse, in modo automatico, al soggetto che ha presentato la voltura per via telematica, attraverso le quali lUfficio potr evidenziare lesito conseguito a seguito del proprio intervento: R1 - Immobile recuperato; E7 - Immobile non recuperabile. Quando lUfficio, infatti, esegue la voltura a rettifica della precedente voltura automatica, indicando gli estremi della corrispondente nota di trascrizione, fornisce lesito R1 a chiusura del procedimento. Nel caso in cui, invece, non sia possibile eseguire la voltura, lUfficio provvede a concludere il procedimento, dando lesito E7 che, al pari dellesito R1, come detto, giunge in maniera automatica al soggetto che ha presentato la domanda di voltura. Si evidenzia, inoltre, che stato introdotto un ulteriore esito di registrazione R2 derivante dallutilizzo della procedura Voltura 1.0, impiegata per il recupero da voltura automatica e prodotta dallo stesso soggetto che aveva presentato la precedente domanda di voltura; in questo caso non prevista la trasmissione di tale esito R2 al notaio. Non pare superfluo rammentare che lestensore della domanda di voltura deve, in ottemperanza del 2 comma dellart. 5 del D.P.R. n. 308 del 2000, evidenziare le motivazioni di ogni discordanza fra gli intestatari catastali e la ditta dalla quale si fa luogo al trasferimento. Tali informazioni devono essere rappresentate nei riquadri appositamente predisposti nel modello unico per la voltura catastale. Qualora il soggetto dichiarante ometta tali precisazioni lUfficio catastale competente pu richiedere ogni informazione integrativa ai sensi del 1 comma dellart. 12 del D.P.R. n. 650 del 1972. Quando le medesime informazioni siano reperibili, o comunque desumibili dal testo dellatto, si deve procedere dufficio. In ogni caso sono fatti salvi gli adempimenti richiamati allart. 13 del D.P.R. n. 650/1973 riguardanti le comunicazioni periodiche al Collegio notarile per segnalare le irregolarit riscontrate nella presentazione delle domande di voltura.
Pagina 3
A conclusione si fa presente che questa Direzione svolger attivit di sensibilizzazione nei riguardi del Consiglio Nazionale del Notariato, mentre analoga iniziativa verr svolta dagli uffici provinciali nei riguardi dei locali Collegi Notarili. Ci affinch i Notai adottino ogni utile accorgimento al fine di ridurre, il pi possibile, il verificarsi di quelle situazioni, che comportano la mancata o non corretta registrazione della voltura automatica e che sono riportate, unitamente alle modalit operative da seguire per la gestione delle domande di voltura in esame, nellallegato alla presente. Si invitano, altres, gli Uffici a fornire allutenza puntuali e periodiche informazioni sullo stato di lavorazione relativo allallineamento degli identificativi catastali tra catasto urbano e terreni (ad esempio, specificando il Comune ovvero i numeri di fogli di mappa oggetto di allineamento). Ci, in particolare, al fine di sensibilizzare i Sigg.ri Notai in ordine alla necessit di una verifica degli identificativi catastali presenti nei relativi archivi, in data immediatamente antecedente a quella di stipula dellatto pubblico. IL DIRETTORE CENTRALE (Dott. Ing. Carlo CANNAFOGLIA) F.to Carlo CANNAFOGLIA
Pagina 4
Si illustrano, di seguito, le modalit da adottare per le operazioni relative alla verifica ed eventuale rettifica delle note di voltura eseguite in via automatica. Preliminarmente si rileva che gli aspetti procedurali ed operativi sono stati gi oggetto dei seminari, destinati a dipendenti dellAgenzia, svoltisi, recentemente, presso la Scuola superiore dellEconomia e delle Finanze, riguardanti i criteri e le modalit per una corretta registrazione delle intestazioni catastali.
ESTRAZIONE ELENCHI ESITI RELATIVI ALLA NON CORRETTA ESECUZIONE DELLA VOLTURA AUTOMATICA LUfficio pu estrarre gli elenchi degli immobili, riportanti anche lindicazione dei dati della nota di trascrizione, per i quali la registrazione automatica della voltura ha prodotto degli esiti negativi, ovvero positivi ma con apposizione di annotazioni, quali intestazioni da verificare e passaggi intermedi da esaminare. Tali elenchi possono essere ottenuti mediante la ricerca per Comune nellambito della funzionalit esiti allinterno della procedura di voltura automatica, indicando un determinato range di data e la tipologia di esito che si vuole andare a verificare, utilizzando la specifica causale scarto/annotazione. Inoltre, si fa presente che in corso di attuazione una ulteriore modifica alla procedura di voltura automatica che consentir lesecuzione dellattivit in parola selezionando, mediante la funzionalit elenchi, direttamente e solo le note che presentino esiti negativi o, comunque, le annotazioni sopra richiamate. Ci, al fine di agevolare lintervento dellUfficio che, in tal modo, potr recuperare tutti gli esiti non favorevoli associati alla nota selezionata. Gli Uffici provvedono, in relazione alla pianificazione delle attivit e alla connessa struttura organizzativa, ad attivare gli interventi di competenza che, comunque, si ritiene non debbano, ordinariamente, eccedere 60 giorni dalla avvenuta conoscenza della irregolare registrazione delle volture. Gli Uffici provinciali della Regione Toscana, ove in fase di sperimentazione linvio telematico da parte dei notai, della procedura Voltura 1.0 (la quale risulta, altres,
Pagina 1
dausilio per un positivo esito di voltura da adempimento unico o da nota di trascrizione), in considerazione del termine suindicato, dovranno concordare con i locali distretti notarili i tempi entro cui i notai medesimi provvederanno, di norma, ad eseguire il recupero da voltura automatica. Decorso tale periodo, lUfficio proceder, comunque, allesecuzione delle operazioni di verifica ed eventuali rettifiche.
STRUMENTI Con comunicazione dell11 dicembre 2003, prot. n. 98646, indirizzata anche a codesti uffici, stato richiesto alla Direzione Centrale Organizzazione Sistemi Informativi di attivare, presso tutti gli Uffici provinciali, il collegamento alla banca dati ipotecaria di alcune postazioni abilitate allattivit di registrazione delle volture. Attraverso tale accesso, ispezionando le formalit ipotecarie attraverso la funzione dati della nota (la quale consente laccesso, in particolare, alle ulteriori informazioni che il notaio ha facolt di fornire, in sede di compilazione del modello unico) sar possibile verificare eventuali incongruenze tra i dati di nota e le risultanze presenti negli atti catastali. I dati ulteriori forniti dal notaio con il modello unico sono visualizzabili anche dallapplicazione catasto dallo schermo di visualizzazione degli esiti premendo il tasto allegati. Inoltre, si ricorda che le eventuali comunicazioni con i notai interessati (che sono anche utenti telematici) potranno avvenire anche attraverso la specifica funzionalit presente in SISTER.
INTERVENTI Di seguito, con riferimento alle casistiche pi ricorrenti di esiti non favorevoli, vengono illustrati i possibili interventi.
ESITO D2 DITTA REGISTRATA CON PASSAGGI INTERMEDI DA ESAMINARE Nei trasferimenti per lintero della propriet, il confronto tra i soggetti contro della nota di trascrizione e gli intestati catastali viene effettuato esclusivamente sui dati anagrafici e non sulle quote e i diritti.
Pagina 2
Tale esito pu derivare da due distinte fattispecie: 1) esistenza di atti legali precedenti, per i quali non risulta iscritta in atti o presentata la relativa domanda di voltura. LUfficio una volta eseguiti i preliminari controlli in ordine alla presentazione o meno della precedente domanda di voltura, dar luogo, ai fini della esecuzione della voltura medesima, agli adempimenti puntualmente illustrati con Ordine di Servizio n. 4/2003 della scrivente Direzione Centrale, integralmente richiamato in questa sede.
2)
presenza, nella banca dati catastale, di soggetti aventi i dati anagrafici (cognome, nome, luogo e data di nascita e codice fiscale) errati ovvero non completi. Tale tipologia di annotazione deriva dalla presenza nelle banche dati censuarie di intestati con dati anagrafici diversi da quelli relativi ai soggetti contro descritti nel quadro C del modello di nota (ad esempio, errata registrazione in banca dati ovvero assenza di codice fiscale, intestazione catastale contenente i dati di paternit ecc., doppio nome e cognome non correttamente inseriti, ecc.). Lannotazione passaggi intermedi da esaminare pu derivare, altres, da una intestazione incompleta, nellipotesi che negli atti catastali non risulti iscritto il coniuge in comunione legale, poich lo stesso non era stato riportato nella domanda di voltura relativa allatto di acquisto. In tali casi lUfficio, previa verifica che la quota del soggetto presente nella banca dati catastale abbia stesso diritto e quota uguale o superiore al doppio di quella ceduta, riterr ordinariamente corretta linformazione contenuta nella nota di trascrizione relativamente ai soggetti contro ed eseguir una voltura a rettifica mediante la quale verr generato un ulteriore stadio in cui non comparir lannotazione D2 in questione. La rettifica avverr, evidentemente, con riferimento agli estremi della nota di trascrizione. In ogni caso, si fa presente che per tali fattispecie in corso di sperimentazione la modifica alla procedura di voltura automatica, che consentir la risoluzione di tale questione in via automatica.
Pagina 3
Oltre alle due fattispecie sopra illustrate, tale esito pu derivare eccezionalmente anche da un errata identificazione dellimmobile da parte del soggetto dichiarante nella nota. In tale caso lUfficio, fatte le necessarie verifiche, fornir la dovuta informazione al soggetto dichiarante il quale dovr provvedere alla presentazione di una formalit in rettifica.
ESITO D1 - DITTA REGISTRATA CON INTESTAZIONE PARZIALE Nel caso di trasferimento di quote della propriet e/o di altri diritti reali, la procedura di voltura automatica esegue il confronto tra i soggetti contro della nota di trascrizione e gli intestati catastali, verifica la consistenza delle quote e la relativa congruit, i diritti trasferiti, nonch il regime (legale ovvero convenzionale) dei rapporti patrimoniali tra i coniugi. Se non verificata tale corrispondenza, la voltura viene eseguita ugualmente, riportando nella nuova intestazione catastale i soggetti a favore della nota di trascrizione con le quote e i diritti in essa indicati, cui vengono aggiunti tutti gli altri soggetti, presenti nella precedente intestazione catastale, con la dicitura da verificare in luogo del diritto. A tale riguardo si fa presente, preliminarmente, che il problema della mancata corrispondenza di cui sopra, non si sarebbe verificato qualora il pubblico ufficiale, nello spirito di collaborazione, avesse indicato nel Modello Unico le informazioni riguardanti i soggetti a completamento nonch i diritti e le quote riferiti agli stessi. LUfficio, per sanare le predette irregolarit, ha la possibilit o di intervenire autonomamente, ovvero di interessare il notaio che ha presentato il Modello Unico, segnalando al medesimo la irregolarit riscontrata. Viene, in tal modo, data al pubblico ufficiale lopportunit di fornire ogni utile documento o informazione ai fini della eliminazione dellannotazione D1 in questione. Un autonomo intervento dellufficio si renderebbe possibile, ad esempio, nellipotesi in cui nella nota di trascrizione il soggetto contro trasferisca il proprio diritto di enfiteusi su un immobile, mentre nel documento catastale tale stesso soggetto referenziato quale livellario sul bene medesimo. Tale circostanza costituisce, come noto, causa ostativa per una corretta esecuzione della voltura, generando lannotazione da verificare relativamente al soggetto che attua il trasferimento, per mancata corrispondenza della denominazione del diritto. In tali casi, considerato che il diritto di
Pagina 4
livello risulta sostanzialmente assimilabile a quello dellenfiteuta1, e che nella predetta nota di trascrizione il diritto trasferito risulta, appunto, quello dellenfiteuta, lUfficio senzaltro legittimato ad eliminare dallintestazione catastale il soggetto di cui trattasi. Altra ipotesi di rettifica da parte dellUfficio si verifica allorquando lannotazione da verificare viene apposta, automaticamente, in capo a soggetti titolari di diritti sullimmobile ma non interessati dal trasferimento che d luogo alla voltura. Ad esempio, si verifica che a fronte di un trasferimento relativo al diritto dellenfiteuta (che in catasto presente, invece, come livellario) lannotazione da verificare viene riportata anche in corrispondenza del/i soggetto/i intestatario/i del diritto del concedente. In tal caso lufficio proceder alla eliminazione della predetta annotazione attraverso le funzioni dausilio che consentono di modificare il codice generico (99), cui associato lannotazione da verificare, con il diritto che era presente nella intestazione catastale prima della esecuzione della voltura automatica. In ogni caso si fa presente che per tali fattispecie in corso di sperimentazione la modifica alla procedura che consentir la risoluzione di tale problematica in via automatica. Un ulteriore caso di intervento da parte dellUfficio si ha allorquando lannotazione derivi dalla presenza di intestati con dati anagrafici uguali a quelli di nota, ma regime patrimoniale di famiglia (comunione/separazione) diverso. In questi casi se il regime presente in nota di trascrizione e assente nella banca dati catastale, lufficio deve eliminare lannotazione. Invece nel caso in cui il regime assente nella nota di trascrizione, ma presente nel data base catastale, lannotazione deve essere mantenuta.
ESITO D3 DITTA REGISTRATA CON INTESTAZIONE E PASSAGGI DA ESAMINARE Tale esito si verifica allorquando si presentano le condizioni che danno luogo ad entrambi gli esiti D1 e D2 sopraillustrati. Dai dati statistici risulta, in particolare, che lesito D1 compare, nella quasi totalit dei casi, in combinazione con lesito D2 e, quindi, accade che le intestazioni da verificare sono quasi sempre associate a passaggi intermedi da esaminare (esito D3).
vedi in tal senso il contenuto della nota 18 presente nellallegato tecnico alla circolare 128T del 1995 del Dipartimento
Pagina 5
ESITO B1 IMMOBILE AVENTE NATURA NON DI INTERESSE CATASTALE Tale esito si verifica in particolare quando nel quadro B della nota di trascrizione, limmobile individuato con gli identificativi del catasto terreni, la natura C (fabbricato in corso di costruzione) o Q (porzione di fabbricato in corso di costruzione) e lo stesso non censito al catasto urbano. La procedura non esegue la voltura e fornisce lesito B1. In tali casi lufficio deve registrare la voltura al catasto terreni. Si fa rilevare che la citata modifica alla procedura di voltura automatica consentir di procedere in automatico in tali situazioni e, conseguentemente, lintervento dellufficio dovr essere circoscritto ai soli casi verificatisi fino alla data di rilascio della procedura modificata. Negli altri casi nei quali limmobile trasferito ha una natura non di interesse catastale, lufficio non dovr eseguire alcuna attivit.
ESITO B4 - LIMMOBILE DICHIARATO UBICATO IN UN COMUNE IL CUI CODICE SCONOSCIUTO IN CATASTO Tale esito ricorre nel caso in cui, nella nota di trascrizione viene indicato un immobile ubicato in un comune il cui codice non presente negli atti del catasto (mancata corrispondenza tra comuni amministrativi e comuni catastali). In tale situazione, lUfficio interviene ricercando il codice del comune catastale in cui ubicato quel determinato immobile, dando corso allesecuzione della domanda di voltura. Qualora, invece, lUfficio non trovi corrispondenza tra lidentificativo dellimmobile indicato nella nota di trascrizione e gli atti presenti negli archivi catastali, fornir la dovuta informazione al soggetto che ha richiesto la voltura, in modo da consentire allo stesso di fornire ogni utile chiarimento in ordine allesecuzione della voltura in questione. ESITO B5 - LIMMOBILE IDENTIFICATO CON DATI NON CONFORMI A QUELLI CATASTALI La tipica situazione per la quale la procedura di voltura automatica fornisce lesito B5, quella in cui nella nota di trascrizione vengono indicati gli identificativi provvisori dellimmobile (ad esempio, nel caso di atti tecnici di aggiornamento Pregeo - in
del territorio e pi recentemente le circolari dellAgenzia n. 9 del 2001 e n. 6 del 2002 dellAgenzia del territorio.
Pagina 6
corso di approvazione per i quali non sono stati ancora attribuiti gli identificativi definitivi, porzioni di particelle a seguito di denunce di variazioni colturali - mod. 26, Docte). In ordine alla prima fattispecie si fa presente che la modifica alla procedura in corso consentir di gestire automaticamente gli identificativi provvisori. Pi propriamente, questa consentir di differire la registrazione della voltura ad un momento successivo allapprovazione dellatto tecnico di aggiornamento. In merito alle variazioni colturali si fa presente che la causale B5 si verifica allorquando nel quadro B della nota di trascrizione le particelle sono identificate oltre che con il numero della particella medesima anche con lindicazione delle lettere alfabetiche distintive delle diverse porzioni nelle quali il terreno stato suddiviso in relazione alla diversa qualit colturale. In tali evenienze lUfficio esegue la voltura trasferendo la particella per lintero. ESITO E1 - LIMMOBILE NON RISULTA ISCRITTO NEGLI ATTI CATASTALI LUfficio tenuto a fare le necessarie verifiche, confrontando lidentificativo indicato nella nota di trascrizione con la situazione presente negli archivi catastali, e verificando gli eventuali dati aggiuntivi forniti dal notaio sul Modello Unico, al fine di dar corso, possibilmente, alla esecuzione della voltura. Nel caso in cui dalla verifica, invece, non si dovessero ottenere risultati positivi, lufficio dar la dovuta informazione al soggetto che ha richiesto la voltura, rappresentando lineseguibilit della stessa, affinch fornisca ogni utile collaborazione in ordine allesecuzione della voltura in questione. Ovviamente nel caso in cui la mancata registrazione derivi da una erronea indicazione dellidentificativo catastale nella nota di trascrizione, il dichiarante dovr presentare una nota a rettifica.
ESITO E2 - LIMMOBILE IN CATASTO RISULTA SOPPRESSO Per tale fattispecie occorre distinguere i seguenti casi: Nel caso in cui latto stato redatto oltre i tre mesi successivi alla data in cui avvenuta la soppressione dellidentificativo dellimmobile (termine previsto dallart. 4, comma 2, del D.P.R. n. 650 del 1972), lUfficio ne dar debita informazione al soggetto che ha richiesto la voltura, per gli adempimenti di propria competenza.
Pagina 7
Nei casi in cui la soppressione dellidentificativo dellimmobile avvenuta in data anteriore a quella di stipula dellatto ma entro gli ultimi tre mesi ovvero in una data successiva, lUfficio, al fine di garantire la continuit storica delle risultanze catastali, esegue la voltura sulla unit immobiliare derivata, specificando nelle annotazioni gli identificativi originari e le motivazioni tecniche che hanno determinato la soppressione del vecchio identificativo. Al riguardo si propone di inserire la seguente annotazione: Voltura riferita alla unit immobiliare in precedenza identificata con Foglio .., part. .., Sub ., soppressa per/con ., in data
In proposito, in considerazione che, nellambito del progetto CABI, sono previste attivit che potrebbero incidere in modo sensibile sullidentificazione catastale degli immobili (come, per esempio, le operazioni connesse con il collegamento mappe), gli Uffici vorranno adeguatamente sensibilizzare i Consigli notarili locali affinch venga verificato lidentificativo catastale da riportare nellatto, mediante consultazione della relativa banca dati, immediatamente prima della data di stipula dellatto medesimo. Ci, al fine di limitare il verificarsi del sopra richiamato esito negativo E2.
ESITO E4 - LIMMOBILE RISULTA IDENTIFICATO NEGLI ATTI DEL CATASTO URBANO IN MANIERA DIFFORME DA QUANTO INDICATO NELLA NOTA DI TRASCRIZIONE (GRAFFATO) Tale esito ricorre per errata o mancata indicazione degli immobili graffati. In tale caso, lUfficio verifica la corretta identificazione dellimmobile e nellipotesi di riscontro positivo tra gli identificativi indicati nella nota, seppure in maniera non canonica, e quelli presenti negli archivi catastali d corso alla esecuzione della voltura. Nel caso in cui dalla verifica, invece, non si dovessero ottenere risultati positivi, lUfficio dar la dovuta informazione al soggetto che ha richiesto la voltura, in modo da consentire allo stesso di fornire ogni utile collaborazione in ordine allesecuzione della voltura in questione. ESITO E5 - LIMMOBILE PRESENTA UNINTESTAZIONE NON AGGIORNATA E NEGLI ATTI DEL CATASTO SONO PRESENTI PI IMMOBILI CON LO STESSO FOGLIO, PARTICELLA E SUBALTERNO MA SEZIONI DIVERSE
Pagina 8
Tale esito ricorre nel caso in cui, negli atti del catasto, siano presenti pi immobili con lo stesso foglio, particella e subalterno ma Sezioni censuarie diverse e nel Modello Unico non sia stata indicata correttamente tale Sezione censuaria. In tal caso, lUfficio individua la Sezione censuaria in cui ricade limmobile attraverso la consultazione della banca dati catastale e i dati dei soggetti contro riportati nella nota di trascrizione e da corso alla registrazione della voltura. Nel caso in cui dalla verifica, invece, non si dovessero ottenere risultati positivi, lUfficio dar la dovuta informazione al soggetto che ha richiesto la voltura, in modo da consentire allo stesso di fornire ogni utile collaborazione in ordine allesecuzione della voltura medesima.
ESITO B3 - LIMMOBILE RISULTA GI VOLTURATO CON ATTO AVENTE DATA SUCCESSIVA A QUELLA DELLA TRASCRIZIONE OPPURE PRESENTE UNINTESTAZIONE NON AGGIORNATA Tale esito ricorre nei seguenti casi: quando latto di trasferimento ha la stessa data di quello che risulta come ultima voltura in banca dati e non vi sono altri elementi (numero particolare della trascrizione, numero di repertorio se si tratta dello stesso notaio) che consentano di stabilire la priorit degli atti; quando si tratta di un trasferimento di diritti in quote e risulta in banca dati una voltura con data successiva a quella dellatto che si sta esaminando. LUfficio esegue le opportune verifiche circa la corretta elaborazione automatica delle volture e, qualora riesca a ricostruire la cronologia delle stesse, da corso alla registrazione della voltura. Nel caso in cui dalla verifica, invece, non si dovessero ottenere risultati positivi, lUfficio dar la dovuta informazione al soggetto che ha richiesto la voltura, in modo da consentire allo stesso di fornire ogni utile collaborazione in ordine allesecuzione della voltura in questione. Ovviamente se la segnalazione determinata da un errore di compilazione della nota (numero di repertorio, data dellatto, identificativo dellimmobile errato) deve essere presentata una formalit in rettifica.
Pagina 9
ESITO B6 LA VOLTURA SULLIMMOBILE GI STATA ESEGUITA La segnalazione viene fornita quando, al momento dellesecuzione della voltura automatica, limmobile risulta gi volturato a seguito del medesimo atto. LUfficio esegue esclusivamente le opportune verifiche circa la corretta elaborazione automatica delle volture. Ovviamente, anche in questo caso, se la segnalazione determinata da un errore di compilazione della nota (identificativo dellimmobile, dati dellatto) deve essere presentata una formalit in rettifica.
Pagina 10
CIRCOLARE N. 2/2004
PROT. n 16813 ENTE EMITTENTE: Direzione Agenzia del Territorio. OGGETTO: Affrancazione usi civici - Forma dei relativi atti - Eseguibilit delle formalit ipotecarie - Trattamento tributario DESTINATARI: Direzioni Centrali, Consiglieri, Direzioni Regionali, Uffici provinciali CIRCOLARI DELLENTE MODIFICATE: Nessuna Roma, 26 febbraio 2004 N. 3 pagine complessive: - Loriginale cartaceo firmato archiviato presso lEnte emittente
Pervengono alla Scrivente, da parte delle strutture periferiche, richieste di chiarimenti in ordine alla correttezza della procedura seguita da alcuni Comuni per laffrancazione dei canoni relativi a terreni gravati da usi civici, con specifico riferimento alla eseguibilit delle formalit ipotecarie, nonch al relativo trattamento tributario. Al fine di inquadrare correttamente la fattispecie prospettata, va premesso che le problematiche segnalate si riconnettono alle procedure di affrancazione di fondi, gi appartenenti a Comuni o ad altre collettivit, la cui occupazione da parte di soggetti abusivi stata a suo tempo legittimata con limposizione di un canone enfiteutico, ai sensi degli artt. 9 e 10 della legge 16 giugno 1927, n. 1766. Per effetto della legittimazione e della conseguente imposizione del canone, come noto, si instaura tra ente legittimante e soggetto legittimario un rapporto enfiteutico avente natura esclusivamente privatistica; in pratica, il terreno passa nella libera ed assoluta propriet del legittimario cui fa obbligo di corrispondere il canone enfiteutico, affrancabile a richiesta del medesimo. Ora, come stato pi volte ribadito dalla Corte di Cassazione, il provvedimento di legittimazione delle occupazioni abusive di terre del demanio civico, conferisce al destinatario la titolarit di un diritto soggettivo perfetto, di natura reale, sul terreno che ne oggetto, costituendone titolo legittimo di propriet e di possesso (Cass. Civ. sez. III, 23 giugno 1993, n. 6940 e SS.UU. 8 agosto 1995, n. 8673). I rapporti giuridici che si instaurano tra ente concedente e soggetto legittimario a seguito del provvedimento di legittimazione, quindi, non possono che essere ricondotti nellambito della disciplina normativa delineata dal codice civile in materia di diritti reali, anche se la peculiare tipologia di affrancazione correlata ai procedimenti di legittimazione su terre di uso civico sembra produrre effetti parzialmente diversi rispetto a quelli riferibili allaffrancazione ordinaria disciplinata dallart. 971 del codice civile. Ed invero, con laffrancazione ordinaria, come noto, lenfiteuta consegue ex novo lacquisto del diritto di propriet del terreno; con laffrancazione di cui trattasi, invece, poich il legittimario gi titolare del diritto di propriet per effetto della legittimazione, si verifica soltanto una sorta di effetto espansivo del diritto preesistente. Infatti, il diritto di propriet che gi esiste in capo al legittimario,
viene soltanto liberato dallobbligo di corresponsione del canone annuo, imposto con il provvedimento di legittimazione. In altri termini, laffrancazione in parola pu essere assimilata, quanto agli effetti, alla devoluzione del fondo enfiteutico (art. 972 c.c.) attraverso cui il concedente, come noto, non acquista un nuovo diritto ma espande solamente il diritto di propriet di cui gi titolare. Le differenze evidenziate tra le due tipologie di affrancazione sul piano degli effetti prodotti, tuttavia, non sembrano porre in discussione la natura latamente contrattuale dellaffrancazione, nellipotesi in cui la stessa scaturisca, come nel caso di specie, da una intesa tra le parti (ente concedente e soggetto legittimario). Tanto premesso in termini generali, si evidenzia che la procedura seguita da alcune Amministrazioni comunali appare piuttosto articolata. La parte interessata (c.d. legittimaria) presenta al Comune la richiesta di affrancazione; successivamente, la Giunta Comunale, mediante delibera, aderisce alla richiesta e individua limporto corrispondente alla capitalizzazione. Sulla base della delibera di Giunta, alcuni Comuni procedono al riconoscimento dellaffrancazione attraverso lemanazione di una determinazione dirigenziale. I dubbi sollevati dagli uffici coinvolgono, in particolare, i seguenti aspetti: idoneit della determinazione dirigenziale quale titolo per laffrancazione; trascrivibilit degli atti di affrancazione; trattamento fiscale dellatto di affrancazione, con specifico riferimento ai tributi dovuti per lesecuzione delle formalit ipotecarie.
Idoneit della determinazione dirigenziale quale titolo idoneo per laffrancazione LAvvocatura Generale dello Stato, interpellata al riguardo dalla Scrivente, con consultiva CS/2749/02 del 15/1/2004, ha in proposito osservato come, in mancanza di una specifica indicazione di legge ed anche in considerazione dei ridotti effetti di tale affrancazione rispetto a quella ex art. 971 cc (infatti nel caso che ne occupa non si trasferisce la propriet del fondo ma si fa venir meno semplicemente la debenza dei canoni), la determinazione dirigenziale, da considerarsi atto dovuto, con la quale i Comuni prendono atto della domanda delloccupante legittimato e ne fanno scaturire gli effetti propri (interruzione del pagamento del canone ed eventuale richiesta di voltura), sembra possa essere considerato titolo idoneo per laffrancazione e per il conseguimento degli effetti espansivi del diritto di propriet ad essa correlati. Trascrivibilit degli atti di affrancazione I particolari effetti prodotti dalla peculiare forma di affrancazione di cui trattasi fanno sorgere non poche perplessit in ordine alla necessit di rendere opponibile, attraverso il mezzo della trascrizione, un diritto che gi esiste nel patrimonio giuridico del legittimario e che con laffrancazione viene, di fatto, soltanto ampliato. In sostanza, lopponibilit del diritto del legittimario dovrebbe essere assicurata non tanto a valle, attraverso al pubblicit del provvedimento di affrancazione, quanto, a monte, dalla trascrizione del provvedimento di legittimazione a suo tempo adottato ai sensi degli artt. 9 e 10 della legge 16 giugno 1927, n. 1766 e relativo regolamento di esecuzione (R.D. 26 febbraio 1928, n. 332). Per quanto attiene pi specificatamente i profili di pubblicit immobiliare, dunque, latto (provvedimento) di affrancazione stipulato nelle forme indicate, in considerazione degli effetti
meramente espansivi del diritto di propriet, potrebbe determinare lesecuzione di una formalit di annotazione. Formalit da eseguire a margine della trascrizione se gi avvenuta del provvedimento di legittimazione di cui agli artt. 9 e 10 della legge 16 giugno 1927, n. 1766, in analogia a quanto previsto dallart. 2655, comma 2, del codice civile, per lannotazione della sentenza di devoluzione del fondo enfiteutico in margine della domanda. Si evidenzia che le conclusioni appena esposte, sono state pienamente condivise dallAvvocatura Generale dello Stato con la consultiva innanzi menzionata. Trattamento fiscale dellatto di affrancazione. Lart. 2 della legge 1 dicembre 1981, n. 692 prevede che le Sentenze, ordinanze e decreti di restituzione delle terre a comuni o associazioni agrarie, scioglimenti di promiscuit tra i detti enti, liquidazione di usi civici, legittimazioni, assegnazioni di terre e atti dei procedimenti previsti dalla legge 16 giugno 1927, n. 1766, e relativo regolamento di esecuzionesono esenti da tasse di bollo e registro e da altre imposte . Va subito rilevato che lambito di operativit della norma agevolativa in questione viene delineato, in modo espresso ed analitico, dalla prima parte della menzionata disposizione, laddove la stessa fa riferimento ad una serie di provvedimenti ed atti tra cui non rinvenibile latto di affrancazione. Nella seconda parte dello stesso comma primo, peraltro, detto ambito viene esteso anche agli atti dei procedimenti previsti dalla legge 1766/27, nonch del relativo regolamento di esecuzione R.D. 332/28. Ora, poich listituto dellaffrancazione dai canoni per le terre di uso civico rientra - come, peraltro, sottolineato dallAvvocatura Generale dello Stato con la consultiva innanzi citata - ..tra gli atti dei procedimenti previsti dalla legge 1766/27 nonch dal relativo regolamento di esecuzione, non pu dubitarsi che lesenzione tributaria prevista dallart. 2 della legge 692/81 possa, in effetti, essere riconosciuta anche agli atti di affrancazione stipulati a conclusione del relativo procedimento. Le Direzioni Regionali vigileranno sulla corretta applicazione delle presenti istruzioni.
Premessa Con nota prot. 89936 del 12 novembre u.s., indirizzata alle Direzioni Regionali, il Direttore dellAgenzia ha posto in evidenza alcune criticit in merito alla effettiva completa eliminazione delle pratiche arretrate con particolare riferimento alle volture. Ad integrazione delle disposizioni contenute nella citata comunicazione, la scrivente Direzione, con il presente Ordine di Servizio, intende fornire le direttive operative in merito alla trattazione delle eventuali volture che, nonostante il completamento dellattivit di recupero dellarretrato per tale tipologia di atti, risultassero, per diverse motivazioni, ancora da trattare.
Evoluzione normativa e procedurale Come noto, le volture fino allanno 1969 venivano presentate, dai soggetti obbligati, agli Uffici del Registro e, da questi, trasmesse ai soppressi Uffici Tecnici Erariali per la loro esecuzione; successivamente le domande di volture sono state presentate direttamente ai predetti Uffici Tecnici Erariali ai sensi della legge 679/1969. Dalla data in cui fu disposta la presentazione diretta agli Uffici Tecnici Erariali delle domande di volture sono state attivate distinte procedure di protocollazione per il catasto terreni e per quello urbano.
Pag. 1
Direzione Centrale Cartografia Catasto e Pubblicit Immobiliare Ordine di Servizio n. del - Prot. n
In particolare, per il catasto dei terreni la procedura prevedeva la protocollazione in uno schedario, distinta per Comune, per data di stipula (o di apertura della successione) e indicazione del repertorio e del rogante (o del nominativo del de cuius). Per il catasto urbano, invece, le volture venivano assunte al protocollo unico, unitamente alle dichiarazioni e variazioni delle u.i.u. Ai soggetti obbligati (notai, cancelliere,. eredi,) veniva rilasciata estremi di protocollazione della domanda. Con linformatizzazione degli atti catastali (architettura Digital Vax attivata nel periodo 199093) le domande di voltura venivano protocollate ed acquisite a sistema. Con il passaggio al clientserver (anno 2000) non sono stati resi disponibili gli elenchi pregressi di protocollazione, che potevano o possono, comunque, essere richiesti alla So.Ge.I.; la disponibilit di detti elenchi sta divenendo automatica con il passaggio allambiente web-server. Ci premesso, evidente che, in relazione alla data dellatto o di denuncia di successione, la ricerca nei registri di protocollo di una voltura pregressa pu essere pi o meno complessa o, in determinate circostanze, impossibile (ad esempio per cause di forza maggiore, alluvioni, incendi, furti, ovvero per linosservanza in passato di detti adempimenti da parte degli Uffici). In relazione a quanto sopra, a tutela degli interessi delle parti contraenti, con circolare n. 3/3622 del 30/9/78, fu disposta la possibilit per gli interessati di produrre la domanda di voltura non pervenuta in catasto, corrispondendo il tributo speciale, sempre che fosse decorso almeno un anno dalla stipula dellatto e ferma restando leventuale applicazione delle sanzioni di cui allart. 12 del D.P.R. n. 650 del 1972 nei confronti dei soggetti obbligati. una ricevuta riportante gli
Disposizione Tutto quanto sopra richiamato, a fronte di una segnalazione dellutente circa la mancata registrazione negli atti catastali di un voltura pregressa, nellipotesi che la parte non sia in grado di indicare gli estremi della medesima, gli Uffici provinciali si limiteranno a richiedere gli estremi del relativo atto pubblico ovvero quelli di registrazione della dichiarazione di successione. Solo qualora si abbia certezza (rilevabile dagli atti dufficio) che non sia stata presentata la domanda di voltura, gli Uffici, in conformit alle disposizioni contenute nella Circolare n. 2/2002,
Pag. 2
Firma
Direzione Centrale Cartografia Catasto e Pubblicit Immobiliare Ordine di Servizio n. del - Prot. n
provvederanno ad emettere latto di contestazione per lirrogazione della sanzione, invitando il soggetto obbligato a presentare la domanda di voltura in questione. Di contro, qualora manchino detti presupposti, si provveder immediatamente, sulla base della segnalazione di parte, allaggiornamento degli atti catastali, reperendo i necessari documenti giustificativi presso i Servizi di Pubblicit Immobiliare e motivando detta circostanza con atto del Dirigente responsabile. Pregasi assicurare esatto adempimento.
Pag. 3
Firma
PROCEDURA OPERATIVA N. 58
PROT. N ENTE EMITTENTE: 92342 DC Cartografia, Catasto e Pubblicit Immobiliare, d'intesa con DC Organizzazione e Sistemi Informativi OGGETTO: DESTINATARI: DATA DECORRENZA:
PROCEDURE DELLENTE MODIFICATE/SOSTITUITE: Procedura Operativa 2/2003 emessa da DC Organizzazione e Sistemi Informativi Roma, 19/11/2003 N pagine complessive: 18 Loriginale cartaceo firmato archiviato presso lEnte emittente Firmato: ing. Carlo Cannafoglia
INDICE
2 2 2 6 6 8
8 9 11 12
6.2. 6.3.
Abilitazione allinvio del Modello Unico telematico Predisposizione ed invio telematico Presentazione allo sportello del titolo cartaceo Integrazione dei pagamenti dei tributi Monitoraggio dei pagamenti telematici
Ricezione di richieste di trascrizione/iscrizione inviate per posta Formalit derivanti da Modello Unico telematico
13 14
14 14 15 17 18
7. Caratteristiche di qualit
18
Pag. 1
di 18
DC Cartografia, Catasto e Pubblicit Immobiliare, d'intesa con DC Organizzazione e Sistemi Informativi PROCEDURA OPERATIVA N. 58 del 19/11/2003 Prot. N92342
1. Scopo
La presente procedura definisce le modalit operative di ricezione delle formalit per la loro trascrizione/iscrizione nei Registri di Pubblicit Immobiliare e le conseguenti attivit per laggiornamento della base informativa storica.
2. Applicabilit
La procedura deve essere applicata per tutte le formalit di trascrizione/iscrizione gestite dagli Uffici Provinciali, Servizi di Pubblicit Immobiliare, direttamente allo sportello, per posta o attraverso il canale telematico. La procedura non affronta il tema dei controlli sugli esiti delle volture catastali eseguite automaticamente in base alla nota di trascrizione.
3. Riferimenti
La presente procedura si uniforma alla normativa vigente in materia di pubblicit immobiliare e alle disposizioni interne emanate al riguardo, fra cui, in particolare: 1) Codice civile Libro VI Della tutela dei diritti, Titolo I Della Trascrizione, Capo I Della trascrizione degli atti relativi ai beni immobili artt.2643 e seguenti. Capo II Della pubblicit dei registri immobiliari e della responsabilit dei conservatori artt.2673 e seguenti; in particolare artt.2674 (divieto di rifiutare gli atti del proprio ufficio) e 2674-bis (trascrizione e iscrizione con riserva e impugnazione). 2) Codice civile Libro VI Della tutela dei diritti, Titolo III Della responsabilit patrimoniale, delle cause di prelazione e della conservazione della garanzia patrimoniale, Capo IV Delle ipoteche, Sezione V Delliscrizione e rinnovazione delle ipoteche artt.2827 e seguenti; 3) Disposizioni di attuazione del codice civile artt.113, 113-bis e 113-ter; 4) Legge 27 febbraio 1985, n. 52 Modifiche al libro sesto del codice civile e norme di servizio ipotecario, in riferimento alla introduzione di un sistema di elaborazione automatica nelle conservatorie dei registri immobiliari art.17 sulle note di trascrizione e iscrizione e art.24 sullorario degli Uffici; Pag. 2 di 18 Firmato ing. Carlo Cannafoglia
DC Cartografia, Catasto e Pubblicit Immobiliare, d'intesa con DC Organizzazione e Sistemi Informativi PROCEDURA OPERATIVA N. 58 del 19/11/2003 Prot. N92342 5) Decreto legislativo 31/10/1990, n. 347 Approvazione del testo unico delle
disposizioni concernenti le imposte ipotecaria e catastale; D.L. 20/06/96, n. 323 Disposizioni urgenti sul risanamento della finanza pubblica convertito, con modificazioni, dalla Legge 8 agosto 1996, n. 425; 6) Decreto interministeriale 10 marzo 1995 Nuovo sistema di elaborazione dei servizi di pubblicit immobiliare nelle conservatorie dei registri immobiliari e negli uffici del territorio. Approvazione dei connessi nuovi modelli di nota di trascrizione, di iscrizione e di domanda di annotazione con relative specifiche tecniche, come modificato dal decreto 6 dicembre 2001 Adeguamento all'euro delle specifiche tecniche allegate al decreto ministeriale 10 marzo 1995 relativamente alle note di iscrizione e alle domande di annotazione nei campi contenenti dati espressi in lire; 7) Decreto interministeriale del 29/4/1997 Nuove modalit di presentazione su supporto informatico e di trasmissione telematica alle conservatorie dei registri e agli uffici del territorio delle note di trascrizione, iscrizione e domande di annotazione; 8) Decreto interministeriale del 29/4/1997 Obbligo di presentazione su supporto informatico, presso le conservatorie dei registri immobiliari e gli uffici del territorio, delle note di trascrizione, iscrizione e delle domande di annotazione; 9) Decreto legislativo 18 dicembre 1997, n.463 Semplificazione in materia di versamenti unitari per tributi determinati dagli enti impositori e di adempimenti connessi agli uffici del registro, a norma dell'articolo 3, comma 134, lettere f) e g) , della legge 23 dicembre 1996, n. 662. 10) Decreto legislativo 18 gennaio 2000, n.9 Disposizioni integrative e correttive dei decreti legislativi 18 dicembre 1997, n. 463, e n. 466, in materia, rispettivamente, di utilizzazione di procedure telematiche per la semplificazione degli adempimenti tributari in materia di atti immobiliari e di ulteriori interventi di riordino delle imposte personali sul reddito al fine di favorire la capitalizzazione delle imprese art.1; 11) Decreto del Presidente della Repubblica 18 agosto 2000, n.308 Regolamento concernente l'utilizzazione di procedure telematiche per gli adempimenti tributari in materia di atti immobiliari;
Pag. 3 di 18
DC Cartografia, Catasto e Pubblicit Immobiliare, d'intesa con DC Organizzazione e Sistemi Informativi PROCEDURA OPERATIVA N. 58 del 19/11/2003 Prot. N92342 12) Decreto direttoriale 13 dicembre 2000 Utilizzazione di procedure telematiche per gli adempimenti in materia di atti immobiliari: approvazione del modello unico informatico e delle modalit tecniche necessarie per la trasmissione dei dati; 13) Decreto direttoriale 12 dicembre 2001 Attivazione della trasmissione per via telematica del modello unico informatico per la registrazione, trascrizione e voltura degli atti relativi a diritti sugli immobili; 14) Regolamento Agenzia del Territorio 28/2/2002 di attuazione degli articoli 2 e 4 della legge 7 agosto 1990, n. 241; 15) Decreto direttoriale 1 agosto 2002 Estensione, in regime di obbligatoriet, ad altri distretti notarili del modello unico informatico, relativamente agli atti di compravendita di immobili, e, in regime di facoltativit, a tutti i distretti notarili, relativamente ad altre tipologie di atti; 16) Decreto direttoriale 18 aprile 2003 Progressiva estensione, in regime di obbligatoriet, del modello unico informatico a tutti i distretti notarili relativamente agli atti di compravendita di immobili; 17) Circolare 7 agosto 1985, n.59 Imposte ipotecarie. Legge 27 febbraio 1985 n. 52. Nuove norme in materia di pubblicit immobiliare e di servizio ipotecario; 18) Circolare 24 giugno 1986, n.38 interpretativi; 19) Circolare 18 ottobre 1986, n.65 Legge 27/2/1985, n.52. Istruzioni di servizio riguardanti le nuove procedure automatizzate del servizio di pubblicit immobiliare; 20) Circolare 12 luglio 1990, n.47 Imposte ipotecarie. Presentazione di note e domande su supporto informatico. Istruzioni; 21) Circolare 2 maggio 1995, n.128/T Legge n. 52 del 27 febbraio 1985. Istruzioni per la compilazione dei modelli di nota approvati con Decreto Interministeriale 10 marzo 1995; 22) Circolare 27 agosto 1996, n.205/T Presentazione di uno o pi modelli di nota meccanizzata in caso di unico atto contenente pi negozi dello stesso tipo. Quesito; Legge 27/2/1985, n. 52. Nuove norme in materia di pubblicit immobiliare e di servizio ipotecario. Ulteriori chiarimenti
Pag. 4 di 18
DC Cartografia, Catasto e Pubblicit Immobiliare, d'intesa con DC Organizzazione e Sistemi Informativi PROCEDURA OPERATIVA N. 58 del 19/11/2003 Prot. N92342 23) Circolare 15 dicembre 1997, n.317/T Nuove modalit e obbligo di
presentazione su supporto informatico alle Conservatorie dei RR.II. e agli Uffici del Territorio delle note di trascrizione, iscrizione e domande di annotazione Decreti 29 aprile 1997 emanati dal Ministro delle finanze di concerto con il Ministro di grazia e giustizia, pubblicati nella Gazzetta ufficiale, serie generale, n. 111 del 15.5.1997; 24) Circolare 2 maggio 2002, n.3 Attivazione del servizio telematico atti immobiliari - Decreto legislativo 18 dicembre 1997, n. 463. Istruzioni agli uffici; 25) Circolare 15 novembre 2002, n.10 Estensione, in regime di obbligatoriet, ad altri distretti notarili del modello unico informatico, relativamente agli atti di compravendita, e, in regime di facoltativit, a tutti i distretti notarili, relativamente ad altre tipologie di atti; 26) Procedura Operativa 1/2003 Assistenza operativa per gli aspetti giuridici / amministrativi connessi allunificazione degli adempimenti di registrazione, trascrizione / iscrizione e voltura degli atti immobiliari mediante trasmissione telematica (adempimento unico); 27) Procedura Operativa 2/2003 Gestione unificata delle riscossioni: gestione Estensione progressiva, in regime di pagamento tramite Modello F24 a fronte di note redatte da Modello Unico; 28) Circolare 6 giugno 2003, n.6 obbligatoriet, a tutti i distretti notarili operanti sul territorio nazionale del modello unico informatico, relativamente agli atti di compravendita di immobili, e, in regime di facoltativit, ad altre tipologie di atti; 29) Circolare 17 luglio 2003, n.7 legge 30 marzo 2001, n. 165. La procedura fa riferimento a: applicativo NOTA, per la predisposizione delle note di trascrizione/iscrizione su supporto informatico, applicativi UNIDOC e SOSTEL per la predisposizione delle note di trascrizione/iscrizione ai fini dellinvio telematico, sistema informatico per la gestione delle formalit di trascrizione / iscrizione e della banca dati dei Registri Immobiliari, Pag. 5 di 18 Firmato ing. Carlo Cannafoglia Servizi di pubblicit immobiliare - Figura del gerente - Utilizzo dellistituto della delega di cui allart. 17 comma 1-bis della
DC Cartografia, Catasto e Pubblicit Immobiliare, d'intesa con DC Organizzazione e Sistemi Informativi PROCEDURA OPERATIVA N. 58 del 19/11/2003 Prot. N92342 ambiente SISTER per la presentazione telematica,
rimandando alle modalit operative previste da tali strumenti per tutte le fasi automatizzate. La presente procedura si collega con la procedura di protocollo vigente negli Uffici per quanto applicabile e, pertanto, non entra nel dettaglio riguardante il protocollo e relative registrazioni.
4. Responsabilit
Ciascuno dei Direttori degli Uffici Provinciali del Territorio, nella veste di Conservatore dei Registri Immobiliari, ha la responsabilit di applicare la procedura in oggetto nellambito dellUfficio di competenza, attraverso la propria organizzazione e le risorse alluopo dedicate. I Direttori degli Uffici, ove ritenuto necessario, potranno integrare quanto previsto dalla presente procedura con istruzioni di servizio intese a regolamentare le attivit interne connesse alle singole fasi procedurali, in riferimento anche alle specifiche caratteristiche organizzative e logistiche del singoli Uffici, sempre in coerenza con i criteri ed i contenuti di base della presente procedura generale, dandone informazione alla Direzione Regionale competente, alla scrivente Direzione ed alla Direzione Centrale Organizzazione e Sistemi Informativi. La responsabilit di assicurare tale coerenza affidata al Direttore di ciascun Ufficio.
5. Generalit
Il processo si avvia con la presentazione, da parte del richiedente (notaio, ufficiale giudiziario, ), dellatto civile, giudiziario, amministrativo (titolo) e della nota (un atto pu richiedere la compilazione di pi note) redatta secondo la normativa vigente. La presentazione pu avvenire: tramite floppy disk presentato allo sportello dellaccettazione, accompagnato dal titolo cartaceo; il floppy disk contenente le note di trascrizione/iscrizione deve essere predisposto con il programma NOTA, distribuito gratuitamente dallAgenzia del Territorio, o con software equivalente; tramite invio postale del floppy disk e del titolo, con allegata copia della ricevuta di avvenuto pagamento dei tributi; Pag. 6 di 18 Firmato ing. Carlo Cannafoglia
DC Cartografia, Catasto e Pubblicit Immobiliare, d'intesa con DC Organizzazione e Sistemi Informativi PROCEDURA OPERATIVA N. 58 del 19/11/2003 Prot. N92342 tramite invio telematico del modello unico e della richiesta di addebito dellimporto autoliquidato tramite modello F24; attualmente tale modalit utilizzata solo dagli studi notarili che si avvalgono della procedura UNIDOC o software equivalente.In base alla normativa vigente, il professionista comunque tenuto a presentare presso il servizio di pubblicit immobiliare il titolo cartaceo. Di seguito sono descritte le postazioni di lavoro che intervengono nellambito della procedura in oggetto:
POSTAZIONE PRESENTAZIONE
Individua la postazione presso la quale gli operatori preposti ricevono le richieste di trascrizione/iscrizione presentate dallutenza, effettuano un primo controllo formale della richiesta (con il supporto del sistema informatico per la verifica del floppy disk), tengono i rapporti con lutenza medesima nelle successive fasi che prevedono leventuale necessit di modifica e/o integrazione della richiesta a seguito dei controlli effettuati.
POSTAZIONE DI VERIFICA
E la postazione presso la quale gli operatori preposti effettuano lesame della richiesta sotto il profilo formale, sostanziale e di conformit della nota con il titolo e curano la liquidazione dei tributi.
POSTAZIONE CASSA
E la postazione presso la quale gli operatori preposti effettuano la riscossione dei tributi dovuti.
OPERAZIONI DI VALIDAZIONE
Gli operatori preposti alle postazioni sopra descritte provvedono, inoltre, di regola a fine giornata, alla validazione delle formalit presentate, alle operazioni di chiusura della giornata (stampa elenco note validate, stampa modello 60, eventuale stampa elenco soggetti), alla repertoriazione (aggiornamento dellarchivio informatico), nonch allacquisizione della documentazione negli archivi cartacei della ex Conservatoria. Le definizioni sopra descritte, di ordine generale, identificano concettualmente le postazioni di lavoro in relazione alle attivit previste dalliter procedurale descritto nel successivo capitolo, a prescindere dai livelli di inquadramento delle risorse preposte. Nelle singole realt, in relazione alle specifiche dimensioni, volumi di lavoro e situazioni organizzative di ciascun Ufficio Provinciale del Territorio, le Pag. 7 di 18 Firmato ing. Carlo Cannafoglia
DC Cartografia, Catasto e Pubblicit Immobiliare, d'intesa con DC Organizzazione e Sistemi Informativi PROCEDURA OPERATIVA N. 58 del 19/11/2003 Prot. N92342 postazioni sopra indicate possono essere aggregate diversamente. Ad esempio le attivit di ricezione e di verifica possono essere svolte da un unico operatore, come pure le attivit di ricezione e di cassa.
6. Modalit operative
La presente procedura si articola nei seguenti paragrafi: Accettazione formalit di trascrizione/iscrizione presentate allo sportello; o o o o Ricezione e controllo formale; Esame giuridico ed accettazione; Validazione, stampa e conferma mod.60, repertoriazione; Conferma contabile;
Ricezione di richieste di trascrizione/iscrizione presentate per posta; Formalit derivanti da Modello Unico telematico.
6.1. Accettazione
formalit
di
trascrizione/iscrizione
DC Cartografia, Catasto e Pubblicit Immobiliare, d'intesa con DC Organizzazione e Sistemi Informativi PROCEDURA OPERATIVA N. 58 del 19/11/2003 Prot. N92342 verifica che lidoneit del titolo sotto il profilo formale e sostanziale ai sensi degli artt. 2657, 2658, 2835 e 2836 del c.c.; verifica la presenza del floppy disk e delleventuale attestato di pagamento dei tributi previsti (Mod. F23); inserisce nel PC Guida il floppy disk ed effettua i controlli informatici; stampa il duplo delle Note presenti nel floppy (ove lo stesso non sia accluso alla domanda ; se il duplo accluso, verifica il codice di controllo); verifica la congruenza fra i dati indicati nella nota e quelli presenti nel titolo; Attraverso il sistema informatico, al gruppo di note presentato viene attribuito un numero progressivo provvisorio nella giornata. Se dalla esecuzione dei predetti controlli emergono incompletezze o inesattezze, la Postazione presentazione ne segnala la presenza al richiedente, restituendo la documentazione. Se il controllo d esito positivo, trasferisce la formalit alla Postazione di verifica per il seguito di competenza.
6.1.2.
La Postazione di verifica effettua lesame della nota e del relativo titolo ai fini dellaccetttazione della formalit. A seguito di tale esame possono verificarsi le seguenti ipotesi: la formalit eseguibile; la formalit non eseguibile in quanto sussistono motivi di rifiuto (art. 2674); la formalit eseguibile con riserva (artr. 2674 bis).
FORMALIT ESEGUIBILE
La Postazione di verifica: effettua la liquidazione dei tributi, se non gi avvenuta in fase di ricezione; nel caso di mancato rispetto dei termini per la richiesta di trascrizione, attiva il relativo procedimento sanzionatorio; trasferisce la formalit alla Postazione Cassa per leventuale riscossione di tributi ancora dovuti (tasse ipotecarie e imposta di bollo). In questa fase si perfeziona loperazione di numerazione, con cui il sistema automaticamente assegna alle formalit il numero di presentazione definitivo nellambito della giornata.
Pag. 9 di 18
DC Cartografia, Catasto e Pubblicit Immobiliare, d'intesa con DC Organizzazione e Sistemi Informativi PROCEDURA OPERATIVA N. 58 del 19/11/2003 Prot. N92342 Il floppy disk pu contenere, come detto in precedenza, pi note. Qualora alcune di esse vengano restituite, devono comunque essere accettate tutte quelle corrette. Nei casi di FORMALITA DA PRENOTARE A DEBITO (art. 16 del D. Lgs. 31.10.1990, n. 347), loperatore preposto alla liquidazione effettua la prenotazione a debito (mod.30 e mod.208). Nei casi di formalit eseguite senza previo pagamento di imposta (art. 15 del D. Lgs. 347/90) effettua liscrizione a campione certo. La Postazione Cassa: invita il richiedente allo sportello; richiama la formalit liquidata, tramite il sistema informatico; confronta limporto liquidato con quello eventualmente pagato con modello F23; riscuote gli eventuali tributi ancora dovuti; effettua il movimento contabile; stampa il Mod.68 bis (Ricevuta di avvenuto pagamento), che riporta il numero di presentazione nella giornata e limporto complessivo pagato; consegna copia del Mod.68 bis al richiedente, fornendogli indicazioni sui tempi presunti per il ritiro del secondo originale della Nota validata e repertoriata.
DC Cartografia, Catasto e Pubblicit Immobiliare, d'intesa con DC Organizzazione e Sistemi Informativi PROCEDURA OPERATIVA N. 58 del 19/11/2003 Prot. N92342 Conservatore (o un suo delegato), su istanza della parte richiedente esegue la formalit con riserva (Art. 2674 bis). In tali casi la Postazione di verifica: sottopone la formalit in esame al giudizio del Conservatore (o suo delegato); se il Conservatore (o suo delegato), a seguito della istanza della parte interessata, esegue la formalit con riserva, si procede alle fasi previste al precedente punto Formalit eseguibile cui si fa rinvio; la circostanza che lesecuzione della formalit avvenuta con Riserva, viene segnalata al sistema informatico. La Postazione Cassa in caso di formalit eseguite con riserva procede come per le ipotesi ordinarie. Entro 30 giorni dalla data in cui stata eseguita la formalit con riserva, il richiedente deve presentare il reclamo previsto dallart. 2674 bis e notificarlo, entro lo stesso termine al Conservatore (art. 113 ter disp.att.c.c.). Qualora il reclamo non venga presentato entro detto termine, la formalit accettata con Riserva perde automaticamente ogni effetto. LUfficio annota a margine della formalit eseguita con riserva la proposizione del reclamo, il decreto immediatamente esecutivo del Tribunale, leventuale reclamo in Corte dAppello e il decreto definitivo della Corte dAppello. Le motivazioni del rifiuto o della riserva, unitamente alle modalit per proporre reclamo, devono essere riportate su entrambi gli originali della sottoscritte dal Conservatore o suo delegato. nota e devono essere
6.1.3.
A fine giornata, alla chiusura dellUfficio al pubblico, gli operatori compiono la Chiusura giornata in accettazione che impedisce di fatto la presentazioni di ulteriori note. Dopo la numerazione delle note presentate, il Servizio di Pubblicit Immobiliare procede alloperazione di validazione delle formalit della giornata, con la quale i dati delle note vengono confermati e non sono pi suscettibili di modifiche. Con la stessa operazione il sistema assegna alle note i numeri di registro generale e particolare, che identificano le formalit nellarco dellanno. Tale operazione viene di norma eseguita a fine giornata, ma lufficio pu decidere di eseguirla anche nel corso della mattinata per gruppi di note. Il Servizio di Pubblicit Immobiliare, completata la fase di validazione delle note accettate nella giornata, compie le seguenti operazioni: Pag. 11 di 18 Firmato ing. Carlo Cannafoglia
DC Cartografia, Catasto e Pubblicit Immobiliare, d'intesa con DC Organizzazione e Sistemi Informativi PROCEDURA OPERATIVA N. 58 del 19/11/2003 Prot. N92342 stampa i due originali delle note validate, che riportano la data, il numero di presentazione ed i numeri di registro generale e particolare assegnati dal sistema; sottopone i due originali alla firma del Conservatore (o suo delegato) e ne mette uno a disposizione per il ritiro da parte del richiedente; stampa lElenco Note validate; a richiesta degli utenti, stampa lelenco dei soggetti di cui al punto 5.0 della tabella allegata al D. Lgs. 31 ottobre 1990, n. 347; effettua la stampa in duplice copia del Modello 60 giuridico; per ciascuna nota validata vengono riportati oltre ai numeri progressivi di presentazione nella giornata e ai numeri di registro generale e particolare, anche alcuni dati del titolo nonch le parti a favore e contro cui stata eseguita la formalit stessa. Per le note rifiutate viene indicato il solo numero di presentazione e la dicitura di nota rifiutata. Per le note accettate con riserva viene evidenziata tale circostanza. Un esemplare del Mod. 60, firmato dal Conservatore (o suo delegato), viene inviato alla Procura della Repubblica ogni 15 giorni; effettua la conferma del modello 60 giuridico. Infine, il Servizio procede alla repertoriazione delle Note validate, attraverso la quale viene aggiornata la base informativa storica. Il sistema innesca automaticamente il collegamento al Catasto (o Catasti) di competenza per linvio dei dati delle note ai fini della voltura automatica. La documentazione cartacea (Note, Titoli, Elenco Note validate, Mod.60) viene raccolta ed archiviata presso lUfficio, previo annullamento delle marche da bollo apposte sui titoli. Il Servizio, dietro presentazione della copia del Mod.68 bis, consegna il secondo originale della nota firmato dal Conservatore o suo delegato oltre allesito della voltura catastale, se pervenuto,.
6.1.4.
Conferma contabile
Il Servizio di Pubblicit Immobiliare, per consentire un corretto monitoraggio dei flussi di cassa, deve effettuare con cadenza almeno settimanale la conferma contabile.
Pag. 12 di 18
DC Cartografia, Catasto e Pubblicit Immobiliare, d'intesa con DC Organizzazione e Sistemi Informativi PROCEDURA OPERATIVA N. 58 del 19/11/2003 Prot. N92342
trascrizione/iscrizione delle note, e precisamente: il floppy disk contenente la Nota (o le Note) e, a sua discrezione, la stampa del duplo della Nota; leventuale elenco delle Note contenute nel floppy; il titolo cartaceo; ricevuta di pagamento dellimposta (Mod. F23) e/o un assegno non trasferibile intestato allUfficio Provinciale del Territorio ipotecarie e imposta di bollo); una busta affrancata per la restituzione del Modello di Nota firmato (secondo originale); il proprio recapito (posta elettronica, numero telefonico) e domicilio per eventuali comunicazioni dellUfficio. Il richiedente invia il plico via posta o tramite un corriere espresso al Servizio di Pubblicit Immobiliare competente. Il Servizio di Pubblicit Immobiliare procede alla ricezione e smistamento interno del plico secondo la procedura di protocollo e le modalit operative di ciascun Ufficio. Se lorario di ricezione lo consente, la richiesta di formalit viene trattata nello stesso giorno, altrimenti la fase di accettazione viene rinviata al giorno successivo. La Postazione presentazione, al ricevimento della richiesta, attiva le fasi di presentazione e controllo descritte al paragrafo 6.1.1 cui si rinvia. La Postazione di verifica attiva le fasi di esame formale e giuridico della nota e del titolo descritte al paragrafo 6.1.2, cui si rinvia. Pag. 13 di 18 Firmato ing. Carlo Cannafoglia (solo per il pagamento di tasse
DC Cartografia, Catasto e Pubblicit Immobiliare, d'intesa con DC Organizzazione e Sistemi Informativi PROCEDURA OPERATIVA N. 58 del 19/11/2003 Prot. N92342 Nel corso delle fasi sopra esposte le Postazioni interessate, ove ritenuto opportuno, possono contattare telefonicamente o via posta elettronica il richiedente per eventuali comunicazioni.
6.3.
I richiedenti che utilizzano il Modello Unico telematico devono essere abilitati dagli Uffici, secondo le modalit previste dalla circolare 3/2002. Ad oggi gli unici utenti abilitati sono i Notai.
6.3.2.
Il Notaio predispone il Modello Unico telematico, secondo le specifiche tecniche di cui allallegato al decreto 12 dicembre 2001, per mezzo del software UNIDOC o equivalente. Provvede allautoliquidazione dei tributi dovuti e procede allinvio. Se in fase di invio si verificano anomalie o irregolarit di funzionamento del sistema da attestare a cura del notaio - che non consentono la trasmissione dei file, il Notaio pu utilizzare la procedura di emergenza, cio la modalit operativa tradizionale. Se linvio regolarmente avvenuto, il sistema esegue automaticamente una serie di controlli sui file ricevuti e sui dati dei relativi adempimenti (i controlli sono individuati dallart. 3, comma 1, lettere a, b e c del decreto 13 dicembre 2000). Il sistema fornisce allutente la ricevuta di trasmissione e di avvenuta registrazione. Fornisce, inoltre, lesito di ricezione delle note da parte del Servizio di Pubblicit Immobiliare. Il richiedente, nellipotesi in cui questa ultima segnalazione non pervenga in tempi brevi, pu procedere alla trascrizione/iscrizione predisponendo le note su supporto informatico. LUfficio, prima di procedere allaccettazione, verificher se le note sono nel frattempo pervenute per via telematica, utilizzando, in caso affermativo, queste ultime. Inoltre, per ogni immobile trattato la procedura fornisce, a seguito dellavvenuta trascrizione, lesito della voltura catastale. domandato la voltura. Lesito dellelaborazione viene reso disponibile attraverso il collegamento telematico, direttamente allutente che ha
Pag. 14 di 18
DC Cartografia, Catasto e Pubblicit Immobiliare, d'intesa con DC Organizzazione e Sistemi Informativi PROCEDURA OPERATIVA N. 58 del 19/11/2003 Prot. N92342
6.3.3.
La trascrizione/iscrizione viene eseguita solo previa presentazione allo sportello del Servizio di Pubblicit Immobiliare del titolo cartaceo, unitamente alla relativa ricevuta di trasmissione e di avvenuta registrazione. Pertanto, quando il richiedente riceve segnalazione dellavvenuta ricezione della nota, si reca presso il Servizio di Pubblicit Immobiliare, per la presentazione: del titolo cartaceo; della ricevuta di trasmissione e di avvenuta registrazione con il dettaglio dei tributi autoliquidati. Qualora il richiedente non sia in grado di esibire la ricevuta, lUfficio pu visualizzarla e stamparla accedendo allapposita funzione presente su SISTER Ricevute di trasmissione. La postazione presentazione provvede a: controllare sul sistema, tramite la funzione Elenco Note Depositate, la presenza delle note inviate ed effettuare loperazione di presentazione; stampare il duplo della nota; effettuare il controllo formale, secondo quanto descritto nel precedente paragrafo 6.1.1; inoltrare la documentazione alla postazione di verifica per il successivo controllo. Se la registrazione telematica avvenuta, ma non stata ancora ricevuta la nota telematica presso i Servizi di Pubblicit Immobiliare, il richiedente pu presentare la nota su supporto informatico allegando la ricevuta di trasmissione e registrazione per attestare il pagamento effettuato. LUfficio pu procedere, cos, alla esecuzione della formalit. Come anticipato in precedenza, loperatore dellUfficio verifica comunque a sistema se la nota arrivata nel frattempo e, in caso affermativo, utilizza questultima rispetto a quella presentata dal richiedente su supporto informatico. La Postazione di verifica effettua lesame della nota e del relativo titolo. Dallesame possono emergere le ipotesi elencate al precedente paragrafo 6.1.2 (formalit eseguibile, formalit non eseguibile sussistendo motivi di rifiuto, formalit eseguibile con riserva), in presenza delle quali lUfficio pone in essere gli adempimenti e le attivit innanzi descritte. E consentito linvio telematico di note ai soli fini della trascrizione/iscrizione, relative a note gi trasmesse con procedura telematica e contenenti errori od incongruenze tali
Pag. 15 di 18
DC Cartografia, Catasto e Pubblicit Immobiliare, d'intesa con DC Organizzazione e Sistemi Informativi PROCEDURA OPERATIVA N. 58 del 19/11/2003 Prot. N92342 da non consentirne lacquisizione, come precisato dalla circolare n.10 del 15 novembre 2002. Inoltre la postazione di verifica liquida i tributi ed effettua un confronto, con lausilio del sistema informatico, fra lautoliquidazione effettuata dal notaio tramite Mod.F24 e la liquidazione calcolata dal sistema. Al riguardo, si possono presentare tre casi: autoliquidazione corretta, superiore o inferiore a quella calcolata dallUfficio. L errore nellautoliquidazione dei tributi dovuti da parte del notaio non costituisce motivo di rifiuto della formalit, ad eccezione dellomesso pagamento dei tributi medesimi.
AUTOLIQUIDAZIONE CORRETTA
Gli importi autoliquidati coincidono con la liquidazione effettuata dallufficio.
Se lautoliquidazione superiore alla liquidazione effettuata dallUfficio, nella nota sar indicata la liquidazione corretta. In questo caso si genera un credito a favore del notaio, che potr essere riutilizzato dal medesimo con compensazioni successive in altri invii di note da modello unico. La somma versata in eccedenza pu essere utilizzata anche in riferimento a note da inviare in Uffici diversi e per differenti tipologia di tributi. La compensazione dei tributi, a differenza dellintegrazione dei medesimi, non ha impatto sulla contabilit dellUfficio e viene gestita unicamente al centro. LUfficio ha comunque la possibilit di verificare tramite Sister lesito delle compensazioni tramite le funzioni Compensazioni/liquidazioni ed Elenco Compensazioni.
Se lautoliquidazione inferiore alla liquidazione effettuata dallufficio, il notaio ha due possibilit: pu pagare la differenza, a seconda della tipologia del tributo autoliquidato in difetto, o tramite modello F23, oppure in contanti (o POS, come alternativa ai contanti) presso lUfficio contestualmente alla presentazione del titolo cartaceo. In tale caso, la liquidazione riportata sulla nota sar quella corretta e cio pari allimporto versato in autoliquidazione tramite F24 telematico sommato allimporto corrisposto contestualmente come differenza in Ufficio; Pag. 16 di 18 Firmato ing. Carlo Cannafoglia
DC Cartografia, Catasto e Pubblicit Immobiliare, d'intesa con DC Organizzazione e Sistemi Informativi PROCEDURA OPERATIVA N. 58 del 19/11/2003 Prot. N92342 pu avvalersi della possibilit di integrare le somme autoliquidate con un successivo pagamento tramite F24 ad integrazione del precedente; in tale caso la liquidazione riportata sulla nota sar necessariamente pari al solo importo autoliquidato dal notaio. Questa opportunit deriva da un recente sviluppo dellapplicazione, e modifica quanto riportato nella Procedura Operativa 2/2003 emessa dalla Direzione Centrale Organizzazione e Sistemi Informativi al punto 6.4. E da notare che le situazioni sopra esposte possono coesistere nella medesima nota, in quanto esse si riferiscono ad ogni singolo tributo concernente la liquidazione della medesima. Al termine dei controlli, se non sono stati riscontrati elementi ostativi, il Servizio di Pubblicit Immobiliare provvede ad accettare la formalit secondo le usuali modalit, a consegnare al richiedente il mod.68 bis e, successivamente, il secondo originale cartaceo della nota debitamente timbrato e firmato.
6.3.4.
Nel caso sopradescritto di autoliquidazione inferiore alla liquidazione calcolata dallUfficio (debito del notaio), il notaio pu avvalersi della possibilit di integrare successivamente il pagamento tramite F24. Verificandosi tale ipotesi, lUfficio invia al richiedente attraverso Sister un avviso bonario di pagamento. A tale scopo, lUfficio, il giorno successivo a quello di presentazione delle formalit, collegandosi a Sister (tramite le funzioni Avvisi, Avvisi da inviare e Richiesta elenchi), controlla i preavvisi generati dal sistema a fronte di ogni nota, li completa con le informazioni mancanti e li conferma se ritenuti esatti. Se lUfficio ritiene che i preavvisi non siano esatti, pu eliminarli dal sistema, avendo cura di reinserire su Sister i nuovi preavvisi di pagamento rettificati e corretti tramite le funzioni Avvisi, Avvisi da inviare, Nuovo preavviso. Allatto della conferma dei preavvisi da parte dellUfficio, questi vengono inviati automaticamente al notaio di competenza. Se il notaio, a seguito dellavviso, non provvede ad integrare i tributi dovuti, lUfficio notifica apposito avviso di liquidazione entro 30 giorni dalla presentazione dellatto.
Pag. 17 di 18
DC Cartografia, Catasto e Pubblicit Immobiliare, d'intesa con DC Organizzazione e Sistemi Informativi PROCEDURA OPERATIVA N. 58 del 19/11/2003 Prot. N92342 Nei casi di invio di avvisi di liquidazione a seguito di pagamento mancato o insufficiente dei tributi, sar cura dellUfficio giornalmente provvedere a controllare su SISTER, tramite la funzione Avvisi di pagamento, lesito positivo dei pagamenti integrativi e ad inserire il relativo importo nella contabilit giornaliera.
6.3.5.
LUfficio provvede giornalmente a verificare lesito dei pagamenti telematici utilizzando lapposita funzione presente su SISTER Ricevute di pagamento. In caso di esito negativo (mancato addebito dellimporto dovuto sul conto corrente del notaio), il sistema genera automaticamente un preavviso di liquidazione; lUfficio deve controllarlo, integrarlo con le informazioni mancanti e confermarlo. Allatto della conferma dei preavvisi da parte dellUfficio, questi vengono inviati automaticamente al notaio di competenza. Se il notaio, a seguito dellavviso, non provvede ad integrare i tributi dovuti, lUfficio notifica apposito avviso di liquidazione utilizzando le stesse modalit previste per lipotesi di autoliquidazione insufficiente. Come anticipato in precedenza, nei casi di invio di avvisi di liquidazione a seguito di pagamento mancato o insufficiente dei tributi, lUfficio controlla giornalmente su SISTER, tramite la funzione Avvisi di pagamento, lesito positivo dei pagamenti integrativi.
7. Caratteristiche di qualit
Per lattivit di gestione delle formalit di trascrizione e iscrizione sono stati individuati i seguenti indicatori di qualit: tempi di repertoriazione; tempi per la conferma contabile; tempi di invio allutente delle ricevute di trasmissione con modello Unico.
Tali indicatori vengono rilevati attraverso il sistema di monitoraggio centralizzato dei Servizi di Pubblicit Immobiliare. Il Regolamento Agenzia del Territorio 28/2/2002 di attuazione degli articoli 2 e 4 della legge 7 agosto 1990, n. 241 prevede, per il procedimento Accettazione delle formalit di trascrizione e iscrizione, il termine di 1 giorno. Pag. 18 di 18 Firmato ing. Carlo Cannafoglia
RISOLUZIONE N. 208/E
Oggetto: Imposta di registro, ipotecaria e catastale - Decreti di esproprio e atti di cessione volontaria di immobili a favore di KJ S.p.A. Trattamento tributario
Codesta Direzione Regionale ha chiesto che vengano forniti definitivi chiarimenti sulla questione, riproposta dalla Societ KJ S.p.A. (dora in poi KJ) con istanza di riesame di un interpello, relativa al trattamento fiscale ai fini dellimposta di registro degli atti di espropriazione per pubblica utilit o di trasferimento coattivo della propriet o di diritti reali di godimento posti in essere dalla stessa KJ. In particolare, ha chiesto se i suddetti atti rientrano tra quelli per i quali larticolo 57, comma 8, del testo unico delle disposizioni concernenti limposta di registro, approvato con d.P.R. 26 aprile 1986, n. 131 prevede lesenzione. Ha chiesto, altres, che venga chiarito se, in caso di risposta affermativa, lesenzione sia operante anche per limposta ipotecaria e catastale. La problematica rappresentata concerne lapplicazione, anche alle espropriazioni operate dalla societ KJ, della disposizione di cui al citato articolo 57, comma 8, ai sensi della quale Negli atti di espropriazione per pubblica utilit o di trasferimento coattivo della propriet o di diritti reali di godimento () limposta non dovuta se espropriante o acquirente lo Stato. Sulla questione codesta Direzione fa presente che, appositamente interpellata su analoga problematica, si espressa negativamente in
considerazione che la societ KJ non partecipata direttamente dal Ministero dellEconomia e delle Finanze, atteso che il relativo pacchetto azionario
attualmente detenuto dalla WX S.p.A., la quale a sua volta interamente controllata dal Ministero dellEconomia e delle Finanze. Codesta Direzione Regionale, nelle risposte fornite, ha tenuto conto di quanto espresso dal Consiglio di Stato, Sez. III, con il parere n. 515/98 del 14 dicembre 1999, nel quale, per analoga questione concernente le XZ S.p.A., aveva affermato che il regime fiscale di favore in materia di imposta di registro, previsto per le Amministrazione statali, si applica anche agli atti di espropriazione per pubblica utilit o di trasferimento coattivo della propriet o di diritti reali di godimento posti in essere dalla societ XZ S.p.A., fino a quando la sua privatizzazione si trova in una fase iniziale, in cui le relative azioni restano interamente in mano pubblica e, conseguentemente, la societ mantiene immutata la natura di impresa pubblica. Preliminarmente, per assicurare una analisi attuale della problematica prospettata, opportuno ricostruire, sulla base di quanto precisato dalla stessa KJ, levoluzione del gruppo XZ: in data 19 luglio 1991 stata costituita la societ KJ S.p.A., con una partecipazione azionaria del 45,5% detenuta dallEnte XZ
(concedente) e il restante 54,5% detenuto da altri soci; nel 1992 lEnte XZ stato trasformato in societ per azioni (con denominazione sociale: XZ Societ di Trasporti e Servizi per Azioni), la quale succeduta allEnte nel rapporto concessorio con KJ; dal 10 marzo 1998 lintero capitale sociale di KJ detenuto da XZ Societ di Trasporti e Servizi per Azioni (societ controllante di KJ e concedente); nellambito del pi recente processo di riorganizzazione societaria del Gruppo XZ, a seguito prima della cessione del ramo dazienda Trasporto a YH S.p.A. e, successivamente, del trasferimento, con atto di scissione parziale, dei rami dazienda Corporate e Centro Servizi di Gruppo alla XZ S.r.l., oggi denominata XZ S.p.A., le
XZ Societ di Trasporti e Servizi per Azioni, che ha cambiato la sua denominazione sociale in WX WX S.p.A., ha mantenuto il ramo aziendale Gestione dellInfrastruttura e con esso, lintera partecipazione in KJ. La societ KJ, quindi, attualmente controllata al 100% dalla WX S.p.A., la quale a sua volta controllata al 100% dalle XZ S.p.A., controllata questultima al 100% dal Ministero dellEconomia e delle Finanze. Pertanto, considerati i notevoli mutamenti verificatisi nel processo di privatizzazione della societ XZ S.p.A, nonch la conseguente evoluzione della societ KJ S.p.A., la scrivente ha ritenuto opportuno interpellare il Consiglio di Stato sullapplicabilit o meno dellesenzione prevista per lo Stato dallart. 57, comma 8, del testo unico dellimposta di registro, ai decreti di esproprio, nonch agli atti di cessione volontaria a favore della KJ. Con il parere n. 1846/03, del 10 giugno 2003, la sezione III del Supremo Organo consultivo ha ritenuto condivisibili le argomentazioni esposte da codesta Direzione Regionale nelle risposte alle istanze di interpello relative alla questione de qua. Il Consiglio di Stato ha affermato che con il precedente parere del 14 dicembre 1999 si sottolineata lesistenza, a quel momento, di una fase soltanto iniziale del previsto processo di privatizzazione, con la conseguenza, quindi, che ogni soluzione proposta in ordine ai problemi inerenti al regime fiscale di favore () poteva ritenersi valida soltanto in via transitoria Ha, inoltre, precisato che nello stesso parere, si dava rilievo alle disposizioni dellarticolo 15 del decreto-legge n. 333 del 1992, intese a mantenere provvisoriamente in vigore le norme legislative e statutarie riguardanti i singoli enti, fino allapprovazione dei relativi statuti, ivi comprese per quanto riguarda la societ ferroviaria le disposizioni dellarticolo 24 della legge 17 maggio 1985, n. 210, volte a conservare la validit alle agevolazioni di tipo fiscale gi previste in favore dellente XZ.
Invero, allo stato attuale del processo di privatizzazione le condizioni di fatto e i suddetti presupposti normativi non sono riconducibili alla situazione della KJ S.p.A. Infatti, continua il Consiglio di Stato, il completo riassetto del settore, da un lato, e lattribuzione dellintero pacchetto azionario della KJ S.p.A. alla societ denominata WX S.p.A., scorporata dal gruppo ferroviario, impediscono che possono ancora ritenersi valide le argomentazioni riferite, precedentemente, ad un organismo del tutto diverso, caratterizzato da una partecipazione esclusiva in via diretta dello Stato e caratterizzato, altres, dalla applicabilit, in via transitoria, di una disciplina speciale comportante agevolazioni di vario ordine. Il Consiglio di Stato ha, altres, ritenuto non fondate le osservazioni di carattere economico secondo le quali il pagamento dellimposta di registro si risolverebbe sostanzialmente in una partita di giro di somme facenti tutte capo al bilancio dello Stato. Infatti, evidenzia che in base alle vigenti disposizioni in materia di contabilit generale dello Stato, di cui alla legge 5 agosto 1978, n. 468, i conti della menzionata KJ S.p.A. non sono da includere tra quelli degli enti compresi nel settore pubblico allargato, con la conseguenza che () ragioni di ordine strettamente contabile non consentirebbero una sorta di compensazione tra partite afferenti, rispettivamente, a detta societ e al bilancio statale. Sulla base delle argomentazioni riportate il Consiglio di Stato si parimenti pronunciato negativamente in merito allesenzione da imposte ipotecaria e catastale degli atti di espropriazione posti in essere dalla KJ, poich le relative formalit e le volture non possono essere ricomprese tra quelle eseguite nellinteresse dello Stato, di cui rispettivamente agli articoli 1, comma 2, e 10, comma 3, del testo unico delle disposizioni concernenti le imposte ipotecarie e catastale, approvato con d.lgs 31 ottobre 1990, n. 347. Pertanto, sulla base delle motivazioni addotte nel parere n. 1846/03, del 10 giugno 2003, dal Supremo Organo consultivo, questa Direzione Centrale,
considerato lo stato attuale del processo di privatizzazione e la normativa vigente, ritiene che per gli atti di espropriazione per pubblica utilit o di trasferimento coattivo della propriet o di diritti reali di godimento posti in essere dalla societ KJ, nonch per le cessioni volontarie di immobili a suo favore, sono dovute le imposte proporzionali di registro, ipotecaria e catastale ai sensi , rispettivamente, del combinato disposto degli articoli 44, comma 2, e 1 della tariffa, parte prima, allegata al testo unico dellimposta di registro, e dellarticolo 1 della tariffa del testo unico delle imposte ipotecarie e catastale e 10 dello stesso testo unico. Daltro canto, in assenza di una espressa previsione normativa, non consentito, nel rispetto dei principi generali dellordinamento tributario, trasferire benefici fiscali da un soggetto passivo dimposta (societ XZ) ad un altro soggetto passivo (KJ S.p.A.).
CIRCOLARE N. 6/E
Oggetto: registrazione degli atti con procedura telematica imposta principale 1. ATTIVAZIONE ED ESTENSIONE DELLA PROCEDURA TELEMATICA
DEGLI ATTI IMMOBILIARI
Con la presente circolare questa Agenzia intende fornire ulteriori chiarimenti sugli adempimenti e controlli connessi alle formalit di registrazione, trascrizione e voltura catastale assolte, attraverso procedure telematiche. Preliminarmente precisa che: con decreto direttoriale del 12 dicembre 2001, emanato congiuntamente dallAgenzia delle Entrate, dallAgenzia del Territorio e dal Dipartimento degli Affari di Giustizia del Ministero della Giustizia, stato attivato luso della procedura telematica per lesecuzione delle formalit di registrazione, trascrizione, iscrizione ed annotazione nei registri immobiliari, nonch per la voltura catastale di atti relativi a diritti sugli immobili (articolo 3-bis, comma 1, del Decreto Legislativo 18 dicembre 1997, n. 463). Conseguentemente, i notai operanti su tutto il territorio nazionale possono utilizzare tale procedura per gli atti stipulati dalla data di pubblicazione del decreto (22 dicembre 2001). Inoltre, a partire dal 1 maggio 2002 i notai che operano nei distretti notarili di Avellino e SantAngelo dei Lombardi, Bergamo, Perugia, Viterbo e Rieti devono utilizzare
la procedura telematica per gli atti di compravendita di immobili stipulati dalla medesima data; con successivo decreto direttoriale del 1 agosto 2002, stato esteso luso della procedura telematica per lesecuzione delle suddette formalit ai notai che operano nei distretti notarili di Bologna, Forli, Ravenna, Rimini, Arezzo, Firenze, Grosseto, Livorno, Lucca, Massa, Pisa, Pistoia, Prato, Siena e Terni i quali, a partire dal 1 ottobre 2002 devono utilizzare la procedura telematica per gli atti di compravendita di immobili stipulati dalla medesima data; Con lo stesso decreto stabilito che, a partire dal 15 novembre 2002, per detta tipologia di atti stipulati da tale data, i notai che operano nei distretti notarili di Benevento, Caserta, Campobasso, Isernia, Brescia, Cremona, Mantova, Sondrio, Modena, Parma, Piacenza e Reggio Emilia devono utilizzare () le procedure telematiche (); a partire dal 1 ottobre 2002 - con riferimento agli atti stipulati dalla stessa data - tutti i notai possono utilizzare le procedure telematiche anche per gli adempimenti relativi ad atti di mutuo e costituzione di garanzie reali su diritti immobiliari, alle cessioni e costituzioni di diritti reali a titolo oneroso su immobili, alle costituzioni di vincoli su immobili () accettazioni espresse di eredit contenute in atti stipulati () e alle accettazioni tacite di eredit () sempre che siano stati attivati gli uffici locali dellAgenzia delle entrate territorialmente competenti per i relativi distretti; infine il decreto precisa che le disposizioni in esso contenute non si applicano per gli atti relativi ad immobili ubicati nei comuni
nei quali vige il sistema del libro fondiario di cui al regio decreto 28 marzo 1929, n. 499. Le istruzioni fornite agli uffici e agli utenti con la circolare dellAgenzia del Territorio - Agenzia delle Entrate, n. 3/T del 2 maggio 2002 Attivazione del servizio telematico atti immobiliari Decreto legislativo 18 dicembre 1997, n. 463 - Istruzioni agli uffici, devono intendersi pienamente confermate.
La procedura telematica gi utilizzata da un considerevole numero di soggetti, e che sar progressivamente estesa ad altri distretti territoriali e fattispecie negoziali si affianca, in questa prima fase, al regime tradizionale della formalit di registrazione, disciplinato dal Testo Unico delle disposizioni concernenti limposta di registro, approvato con d.P.R 26 aprile 1986, n. 131 (da ora in poi Testo Unico). E pertanto opportuno riepilogare brevemente le modalit di registrazione evidenziando similitudini e diversit delle due procedure. Il regime tradizionale prevede lobbligo di chiedere la registrazione degli atti pubblici e delle scritture private autenticate (articoli 9 e 10, comma 1, lett. b del Testo Unico) entro i termini stabiliti dagli articoli 13 e 14 del Testo Unico (venti giorni per gli atti formati in Italia e 60 giorni per gli atti formati allestero), previo pagamento dellimposta liquidata dallufficio (art. 16, comma 1, del Testo Unico) che pu essere differita, dallo stesso ufficio, per non pi di tre giorni (comma 2). In questa fase si ricorda che: limposta applicata secondo lintrinseca natura e gli effetti giuridici degli atti presentati alla registrazione (art. 20);
limposta, quando non dovuta in misura fissa, liquidata dallufficio mediante lapplicazione delle aliquote indicate nella tariffa alla base imponibile (art. 41 del Testo Unico);
limposta liquidata dallufficio (art. 54, comma 1) deve essere corrisposta da chi richiede la registrazione e, in caso di mancato pagamento, lufficio procede alla registrazione dufficio, a norma dellarticolo 15 lettera a), e notifica avviso di liquidazione al soggetto obbligato al pagamento dellimposta (art. 54, commi 4 e 5);
il pagamento dellimposta principale (dovuta per la registrazione) posto a carico oltre che dei pubblici ufficiali, che hanno redatto, ricevuto o autenticato latto, anche dei soggetti nel cui interesse fu richiesta la registrazione e delle parti contraenti (art. 57 commi 1 e 2).
3. SISTEMA TELEMATICO
La procedura telematica disciplinata dal Decreto legislativo 18 dicembre 1997, n. 463 - come modificato dal decreto legislativo 18 gennaio 2000, n. 9 - e dal regolamento concernente lutilizzazione di procedure telematiche per gli adempimenti tributari in materia di atti immobiliari, adottato con d.P.R. 18 agosto 2000, n. 308; per quanto non espressamente disciplinato si applicano le disposizioni del regime tradizionale previsto dal Testo Unico dellimposta di registro. Di seguito sono precisate le peculiarit della procedura telematica. La richiesta di registrazione nonch delle altre formalit da eseguire presso gli uffici del territorio (art. 3-bis, commi 1 e 2 del decreto legislativo n. 463 del 1997 e articolo 2, comma 1 e 2, del d.P.R. n. 308 del 2000) - deve essere presentata su modello unico informatico da trasmettere per via telematica, unitamente alla copia dellatto e a un prospetto contenente lelenco dei documenti e dei certificati relativi allatto.
La registrazione (come anche la trascrizione e la voltura) eseguita previo pagamento dei tributi dovuti in base ad autoliquidazione (art. 3-bis, comma 3) e deve essere richiesta entro 30 giorni dalla data dellatto, determinata ai sensi dellarticolo 13 del Testo Unico (articolo 4, del d.P.R. n. 308 del 2000). LAmministrazione finanziaria rende disponibile per via telematica una ricevuta sostitutiva dellannotazione che lufficio competente, in caso di registrazione tradizionale, deve apporre in calce o a margine dellatto, ai sensi dellarticolo 16, comma 4, del Testo Unico (articolo 2, comma 3 del d.P.R. n. 308 del 2000), ovvero, con riferimento agli atti depositati presso i notai, sostitutiva dellattestato di registrazione (cfr. circolare n. 226/E del 6 dicembre 2000). La regolarit dellautoliquidazione e del versamento delle imposte controllata dagli uffici territorialmente competenti e, qualora sulla base degli elementi desumibili dallatto risulti dovuta una maggiore imposta, la stessa richiesta, con apposito avviso di liquidazione, ai soggetti obbligati di cui allarticolo 10 lettera b) (attualmente i notai), entro 30 giorni dalla data di presentazione del modello unico informatico. La maggiore imposta deve essere corrisposta entro 15 giorni dalla notifica e, trascorso tale termine, sono dovuti gli interessi moratori e la sanzione per omesso o tardivo versamento di cui allarticolo 13 del decreto legislativo 18 dicembre 1997, n. 471. Limposta richiesta dallufficio, in quanto diretta a correggere errori od omissioni effettuati in sede di autoliquidazione, principale (art. 42, comma 1, del Testo Unico, come modificato dallarticolo 1, comma 1, del Decreto legislativo n. 9 del 2000).
Infine, limposta di bollo per atti relativi a diritti sugli immobili, sottoposti a registrazione con procedura telematica, dovuta in misura cumulativa pari a euro 165 (lire 320.000) ed versata con le stesse modalit degli altri tributi. Limporto in euro arrotondato allunit scaturisce dallarticolo 7, del d.P.R. 18 agosto 2000, n. 308, il quale dispone Le imposte di registro, ipotecaria, catastale, di bollo () sono arrotondate () nel caso in cui i valori siano espressi in euro,
allunit, per difetto se la frazione inferiore a 50 centesimi e per eccesso se non inferiore.. I soggetti obbligati a richiedere la registrazione per via telematica - entro trenta giorni dalla data dellatto - coincidono con quelli previsti dal regime tradizionale (articolo 10, comma 1, lett. b). La registrazione si considera effettuata alla data in cui lAmministrazione finanziaria riceve i dati in telematico, con il pagamento delle somme autoliquidate, anche se di importo diverso da quello calcolato dal sistema. Nel determinare limposta principale i notai devono attenersi alle stesse disposizioni del Testo Unico previste nel sistema tradizionale richiamate nel precedente paragrafo 2, ivi comprese quelle riportate negli articoli 20 (interpretazione degli atti) e 41 (liquidazione dellimposta) e nella annessa tariffa (individuazione dellaliquota). Gli stessi criteri si applicano per la determinazione delle imposte ipotecaria e catastale rispettivamente dovute per la trascrizione e la voltura (combinato disposto degli articoli 2, 3, 10, 11 e 13 del decreto legislativo 31 ottobre 1990, n. 347), anche se note di trascrizione e di iscrizione, le le domande di annotazione e di voltura catastale si considerano presentate nel momento della consegna del titolo allo sportello di accettazione, successivo a quello in cui i dati sono ricevuti dallufficio (articolo 9 del Decreto interministeriale del 13 dicembre 2000). Il sistema telematico consente, previo versamento delle somme autoliquidate, limmediata registrazione degli atti regolarmente trasmessi, nonch lavvio della procedura di trascrizione e voltura catastale, da completare poi con la presentazione allufficio del territorio della ricevuta di avvenuta registrazione e del titolo cartaceo (punto 5 della circolare, 2 maggio 2002, n. 3). Pertanto, lattivit dellufficio relativa alla determinazione dellimposta principale - che nel regime tradizionale svolta prima dellesecuzione della registrazione (articolo 16, commi 1 e 2 del Testo Unico) - nella procedura telematica successiva alla registrazione medesima; infatti, deve essere svolta entro il termine di trenta giorni dalla presentazione del modello unico
informatico (articolo 3-ter) e deve essere diretta a correggere errori od omissioni effettuati in sede di autoliquidazione (articolo 42, comma 1 del Testo Unico, modificato dal d.Lgs. n. 9 del 2000, articolo 3-quater; cfr. circolare n. 3 del 2002, punto 8). Quando dal controllo risulti dovuta una maggiore imposta, gli uffici, nel termine sopra precisato, notificano ai soggetti obbligati, individuati allarticolo 57, comma 1, del Testo Unico, anche per via telematica, apposito avviso di liquidazione per lintegrazione dellimposta versata. Lavviso di liquidazione deve essere motivato con lindicazione dei presupposti di fatto e delle ragioni di diritto che ne hanno determinato ladozione e, poich pu essere impugnato dinanzi alla commissione tributaria, deve contenere le indicazioni di cui allarticolo 19, comma 2, del Decreto legislativo 31 dicembre 1992, n. 546 (termine entro il quale il ricorso deve essere proposto, indicazione della commissione competente, ecc.). Il notaio obbligato ai sensi dellarticolo 10, lett. b) del Testo Unico, deve eseguire il pagamento entro il termine tassativo di quindici giorni dalla data di notifica dellavviso; ove tale termine non sia rispettato sono dovuti gli interessi moratori e la sanzione prevista dallarticolo 13 del decreto legislativo 18 dicembre 1997, n. 471 (articolo 3-ter del decreto legislativo n. 9 del 2000). La procedura telematica, nel consentire al notaio di conoscere, ancora prima della richiesta di registrazione lesito del controllo sulle somme autoliquidate, ricorrendo alla funzione invio di prova, gi assicura un preliminare controllo del modello unico, riferito al calcolo materiale dellimposta e consente di correggere la liquidazione eseguita automaticamente dal sistema telematico.
Lautoliquidazione delle imposte, secondo un importo diverso da quello calcolato automaticamente dal sistema, non pregiudica la validit della registrazione nel frattempo effettuata: il notaio pu disattendere la liquidazione indicata dal sistema, confermando lammontare dellimposta autoliquidata. Tale ultima circostanza evidenziata dal sistema che considera convenzionalmente errata la tassazione.
Il procedimento di registrazione telematica, unitamente alle altre formalit da eseguire presso gli uffici del territorio, risponde alla finalit di snellire e rendere pi celere lazione amministrativa, coinvolgendo a tal fine lobbligato (notaio), che autoliquida limposta, e lamministrazione finanziaria, che ne controlla la regolarit e provvede a recuperare leventuale differenza dovuta. Per completezza di argomento questa Agenzia precisa che, nel caso di acquisto in comunione di un immobile con lagevolazione c. d. prima casa, da parte di due (o pi) soggetti, che vantano legittimamente un credito di imposta nella stessa misura percentuale della comunione (cfr. circolare n. 19/E dell1 marzo 2001 - punto 1. 4) - per avere entrambi precedentemente alienato un immobile acquistato con gli stessi benefici, i notai devono provvedere allesecuzione delle formalit ricorrendo alla procedura sostitutiva di emergenza, disciplinata dallarticolo 2, del decreto direttoriale del 12 dicembre 2001. La procedura telematica, infatti, non consente la gestione di questa fattispecie, e quindi, fino alladeguamento della stessa, legittimo ricorrere alle modalit stabilite per lirregolare funzionamento del servizio telematico (cfr. circolare n. 3/T, punto 4.1, del 2 maggio 2002).
4. CONTROLLO DA PARTE DEGLI UFFICI DELLAUTOLIQUIDAZIONE DELLIMPOSTA PRINCIPALE.
Il quadro normativo di riferimento porta a ritenere che lattivit di controllo demandata agli uffici non sia limitata a una verifica di eventuali errori materiali o di incoerenza rispetto ai dati contenuti nel modello unico informatico (questo tipo di controllo , infatti, eseguito dal sistema telematico, cfr. circolare n. 3/T del 2002). Il controllo sulla determinazione dellimposta principale dovuta in sede di registrazione telematica degli atti, deve tener conto anche degli elementi desumibili dalla copia dellatto trasmesso per via telematica e non solo, quindi, di quelli risultanti dal modello unico informatico.
Il limite allattivit di controllo costituito, in definitiva, dal contenuto dellatto, con la conseguenza che lufficio non pu fare riferimento a elementi esterni allo stesso, neanche se gi in suo possesso, n pu, altrimenti, acquisirne ulteriori inoltrando specifiche richieste agli interessati o svolgendo qualsiasi altra indagine.
Si raccomanda agli uffici di rilevare esclusivamente errori ed omissioni sulla base di elementi oggettivi, univoci e chiaramente desumibili dallatto, senza sconfinare, in questa fase riservata al controllo dellimposta principale, in delicate valutazioni o apprezzamenti sulla reale portata degli atti registrati o, comunque, pervenire a conclusioni sorrette da interpretazioni non univoche o che necessitino di qualsiasi attivit istruttoria. Pi precisamente, lufficio recupera la maggiore imposta principale quando, dal controllo degli importi autoliquidati, rilevi errori od omissioni materialmente evidenti ovvero riferibili a fattispecie per le quali la scrivente abbia gi fornito apposite istruzioni. In questultimo caso, nellavviso di liquidazione dovr farsi espresso riferimento, citandone gli estremi, al documento di prassi amministrativa (circolare, risoluzione, nota) che consente la tipologia di intervento effettuata; qualora in relazione alla fattispecie concreta non sia stato esplicitato lorientamento dellAgenzia, gli uffici sono invitati a contattare preventivamente la Direzione Regionale. Infine, in caso di dolo o colpa grave nellautoliquidazione delle imposte, gli uffici segnalano agli organi di controllo competenti le irregolarit riscontrate per ladozione dei conseguenti provvedimenti disciplinari (art. 3-ter comma 1 del citato d.Lgs n.9 del 2000). Circa il dolo e la colpa grave si richiama la previsione dellarticolo 5, commi 3 e 4 del d.Lgs 18 dicembre 1997, n. 472, dov precisato che: la colpa grave quando la imperizia o la negligenza del comportamento sono indiscutibili e non possibile dubitare ragionevolmente del significato e della portata della norma violata e, di conseguenza, risulta evidente la macroscopica inosservanza di elementari obblighi tributari. Non si considera determinato da
10
colpa grave linadempimento occasionale ad obblighi di versamento del tributo. E dolosa la violazione attuata con lintento di pregiudicare la determinazione dellimponibile o dellimposta ovvero diretta ad ostacolare lattivit amministrativa di accertamento. Le Direzioni Regionali vigileranno sulla corretta applicazione delle presenti istruzioni.
PROCEDURA OPERATIVA N. 1
PROT. n 565/03 ENTE EMITTENTE: OGGETTO: Direzione Centrale Organizzazione e Sistemi Informativi, dintesa con Direzione Centrale Cartografia, Catasto e Pubblicit Immobiliare. Assistenza operativa per gli aspetti giuridici / amministrativi connessi allunificazione degli adempimenti di registrazione, trascrizione / iscrizione e voltura degli atti immobiliari mediante trasmissione telematica (adempimento unico) Direzioni Centrali, Servizio Ispettivo, Consiglieri del Direttore Agenzia, Direzioni Compartimentali; Direzioni Uffici Provinciali 7 / 1 / 2003
PROCEDURE DELLENTE MODIFICATE: nessuna Roma, 7 / 1 / 2003 FIRMATO: Dott. Alberto DONIS
1. SCOPO
Scopo della presente procedura definire le modalit operative di svolgimento, con relativa tempistica, del servizio di assistenza su problematiche di natura giuridico / amministrativa, rivolto agli utenti esterni (notai) utilizzatori del servizio di trasmissione telematica del modello unico informatico. Ci in considerazione della progressiva estensione sia del regime di obbligatoriet sia delle tipologie di atti.
2. APPLICABILITA
Lassistenza in oggetto sar fornita per un periodo di sei mesi a partire dalla data di decorrenza della presente procedura. A seguito di una prima valutazione dei risultati, detta assistenza potr proseguire in ragione dei tempi necessari alla piena estensione del servizio adempimento unico e dellandamento della domanda di assistenza da parte degli utenti esterni.
3. RESPONSABILITA
Le responsabilit richiamate nella presente procedura sono attribuite a: o o o Direzione Centrale Organizzazione e Sistemi Informativi Area Gestione Operativa Ufficio Gestione e Supporto Utenti Direzione Centrale Cartografia, Catasto e Pubblicit Immobiliare Nucleo Assistenza Agenzia (pool di funzionari dellAgenzia del Territorio)
Direzione Centrale Organizzazione e Sistemi Informativi Procedura Operativa n. 1 del 7 / 1 / 2003 - Prot. n 565/03
3. GENERALITA
Fermo restando che il servizio di assistenza assicurato dalla concessionaria So.Ge.I per il tramite del numero verde (800219402) gi attivo specificatamente rivolto a quesiti di natura tecnica, per garantire una completezza del servizio di assistenza allutente anche riguardo i quesiti di carattere giuridico / amministrativo stato ritenuto opportuno veicolare in maniera snella le domande / risposte attivando un punto di contatto tra la struttura di assistenza tecnica della concessionaria e le competenti strutture di questa Agenzia. A tale scopo stato istituito un apposito pool di funzionari preposti alla trattazione di tali specificit ed a cui il servizio curato dalla concessionaria dovr fare riferimento per linoltro dei quesiti ricevuti in tal senso. Su indicazione della Direzione Centrale Cartografia, Catasto e Pubblicit Immobiliare, tale pool, di seguito nominato come Nucleo Assistenza Agenzia composto dai seguenti funzionari: Ing.Luigi del Monaco (DCT Bologna) Ing. Filomena Aliberti (DCT Bologna) Dr. Simone Iudica (DCT Milano) Dr. Michele Rizza (DCT Milano) Dr. Giovanni Corsetto (DCT Firenze) Dr. Fabio Zuliani (DCT Firenze) Dr. Bruno Frugis (DCT Bari) Responsabile Coordinatore del servizio Referente Referente Referente Referente Referente Referente
Le comunicazioni tra la So.Ge.I. ed il Nucleo Assistenza Agenzia avvengono mediante corrispondenza elettronica utilizzando lapposita casella di posta costituita ed il cui indirizzo : [email protected]. A tal proposito si precisa che alle strutture periferiche dellAgenzia fatto divieto di utilizzare detto indirizzo di posta elettronica, disponendo gi di ulteriori canali. Pertanto la So.Ge.I. dar completa assistenza per le richieste di natura tecnica trasmettendo al Nucleo Assistenza Agenzia i quesiti di natura giuridico / amministrativa informandone contestualmente lutente richiedente. LUfficio Gestione e Supporto Utenti garantir lattivazione della suddetta casella di posta elettronica, assicurandone il necessario supporto tecnico. Detto ufficio curer inoltre lelaborazione del materiale informativo che deriva dalle risposte per alimentare una base informativa (knowledge database) a supporto del servizio anche tramite la generazione di risposte tipo alle domande pi frequenti (F.A.Q.) da pubblicare, anche in accordo con lUfficio Comunicazione, sui siti Intranet ed Internet dellAgenzia. LUfficio Gestione e Supporto Utenti curer inoltre la predisposizione, con cadenza trimestrale di report statistici relativi allandamento del servizio fornito che verranno inviati: Direttore Centrale Organizzazione e Sistemi Informativi; Direttore Centrale Cartografia, Catasto e Pubblicit Immobiliare; Responsabili strutture della Direzione Centrale Organizzazione e Sistemi; Responsabile del Nucleo Assistenza Agenzia.
Pag. 2
Direzione Centrale Organizzazione e Sistemi Informativi Procedura Operativa n. 1 del 7 / 1 / 2003 - Prot. n 565/03 4. MODALITA OPERATIVE 4.1 Ricezione della richiesta e suo smistamento
Lassistenza So.Ge.I., ricevuta la richiesta dallutente, provvede a verificare se trattasi di quesito tecnico ovvero afferente a problematiche di natura giuridico /amministrativa. Nel primo caso provvede a risolvere direttamente la problematica; nel secondo caso provvede a inoltrare il quesito, tramite e-mail allindirizzo di posta elettronica [email protected], al Nucleo Assistenza Agenzia, informandone contestualmente lutente interessato. Giornalmente il Responsabile coordinatore del Nucleo Assistenza Agenzia, verifica se allindirizzo di posta elettronica della suddetta casella siano pervenuti quesiti da parte dellassistenza So.ge.i. contenenti, tra laltro, lindirizzo e-mail ed il numero telefonico dellutente richiedente. In caso affermativo provvede ad effettuare una prima disamina delle richieste pervenute e a trasmetterle nella stessa giornata di ricezione ad uno dei referenti facente parte del nucleo assistenza.
4.2 Esame del quesito, predisposizione della risposta e suo inoltro allutente.
a) nel caso di possibilit di fornire una risposta immediata e completa entro due giorni lavorativi dalla ricezione della richiesta: 1. Il referente cui assegnata la richiesta, effettuato un esame della stessa, provvede a predisporre, entro 2 giorni lavorativi dalla ricezione della richiesta, una risposta completa ed esaustiva da inviare al Responsabile del Nucleo Assistenza Agenzia. 2. Il Responsabile del Nucleo Assistenza Agenzia provvede, ricevuta la risposta del referente, a: Verificare lesaustivit opportuno; e chiarezza della risposta, intervenendo ove ritenuto
Incrementare, sulla base delle risposte confezionate, il knowledge database; Inviare la risposta allindirizzo e-mail dellutente richiedente entro tre giorni lavorativi dalla ricezione del quesito. b) nel caso di impossibilit di fornire una risposta immediata e completa entro tre giorni lavorativi dalla ricezione della richiesta: 1. Il referente cui assegnata la richiesta, effettuato un esame della stessa, provvede a informare il Responsabile Assistenza Agenzia che il quesito richiede pi tempo per la risposta; 2. Il Responsabile Assistenza Agenzia, ricevuta la comunicazione del referente, invia, entro tre gironi lavorativi dalla ricezione della richiesta, una e-mail interlocutoria allindirizzo dellutente richiedente informandolo che la sua richiesta richiede un maggior
Pag. 3
Direzione Centrale Organizzazione e Sistemi Informativi Procedura Operativa n. 1 del 7 / 1 / 2003 - Prot. n 565/03
approfondimento. Detta e-mail viene inviata per conoscenza anche allUfficio Gestione e Supporto Utenti. 3. LUfficio Gestione e Supporto Utenti valuta il quesito e provvede, entro tre gironi lavorativi dalla ricezione delle-mail del Responsabile del Nucleo Assistenza Agenzia, a: fornire, se in grado, direttamente una risposta via e-mail al Responsabile del Nucleo Assistenza Agenzia. Questultimo provveder successivamente alla predisposizione della risposta finale da inviare via e-mail allindirizzo di posta elettronica dellutente richiedente; ovvero interessare del quesito la Direzione Centrale Cartografia Catasto e Pubblicit Immobiliare, la quale invier la risposta al Responsabile Nucleo Assistenza Agenzia e per conoscenza allUfficio Gestione e Supporto Utenti. Sar cura successivamente del Responsabile del Nucleo Assistenza Agenzia inviare la riposta via e-mail allindirizzo di posta elettronica dellutente richiedente.
6. ALLEGATI
Della presente procedura costituiscono parte integrante i seguenti documenti: Allegato 1: testo della comunicazione di cui al punto 5 Allegato 2: Macroflusso procedurale: Assistenza operativa su aspetti giuridici / amministrativi relativi al servizio Adempimento Unico
Pag. 4
Direzione Centrale Organizzazione e Sistemi Informativi Procedura Operativa n. 1 del 7 / 1 / 2003 - Prot. n 565/03 ALLEGATO 1 Schema del testo della comunicazione da inviare al Consiglio Nazionale dei Notai ed ai Collegi Provinciali.
OGGETTO: Assistenza operativa per gli aspetti giuridici / normativi connessi
allunificazione degli adempimenti di registrazione, trascrizione / iscrizione e voltura degli atti immobiliari mediante trasmissione telematica (servizio Adempimento Unico)
LAgenzia del Territorio in vista della progressiva estensione sia del regime di obbligatoriet delladempimento unico sia delle tipologie di atti sottoposti a tale adempimento, nello spirito di fattiva collaborazione con i Notai utilizzatori della procedura telematica relativa, ha istituito un servizio di assistenza finalizzato alla risoluzione di problematiche di natura giuridico / amministrativa, che si affianca a quello gi in essere svolto dalla So.Ge.I. per quanto riguarda le problematiche tecniche. Lassistenza in oggetto sar fornita per un periodo di sei mesi a partire dal 7 gennaio 2003. Responsabile del servizio di assistenza un pool di funzionari dellAgenzia costituiti in un Nucleo Assistenza Agenzia coadiuvati nellespletamento del loro incarico dalla Direzione Centrale Cartografia, Catasto e Pubblicit Immobiliare e dallUfficio Gestione e Supporto Utenti della Direzione centrale organizzazione e sistemi informativi. Il servizio in oggetto sar reso in prima istanza chiamando il numero verde 800219402 - Centro di Assistenza So.Ge.I. il quale veicoler le richieste di cui alloggetto, tramite posta elettronica, al Nucleo Assistenza Agenzia, dandone informativa allutente interessato. Successivamente sar possibile richiedere detta assistenza anche attraverso un indirizzo di posta strutturata, in corso di attivazione, direttamente dal web SISTER utilizzato per il servizio di trasmissione. Giornalmente il Nucleo Assistenza Agenzia verifica se allindirizzo di posta elettronica su indicato sono pervenute richieste di chiarimento. Entro tre giorni lavorativi dalla ricezione del quesito, il Nucleo Assistenza Agenzia invier la risposta allindirizzo e-mail del richiedente. Si precisa che qualora il termine di tre giorni lavorativi per evadere la richiesta non possa essere rispettato, il Nucleo Assistenza Agenzia avr cura di inviare allutente una nota di carattere interlocutorio, nella quale comunicher i motivi del ritardo e la data entro cui verr trasmessa la risposta esaustiva. Le domande pi ricorrenti e le relative risposte, saranno inserite, a cura dellUfficio Gestione e Supporto Utenti, in una apposita sezione predisposta sia sul sito internet che intranet dellAgenzia. Sar cura del Consiglio Nazionale dei Notai e degli Ordini provinciali in indirizzo dare la massima diffusione della presente nota ai propri iscritti. Con lauspicio che listituzione del servizio di assistenza sopra descritta possa venire incontro alle esigenze operative dei professionisti, si inviano cordiali saluti.
Pag. 5
Direzione Centrale Organizzazione e Sistemi Informativi Procedura Operativa n. 1 del 7 / 1 / 2003 - Prot. n 565/03 ALLEGATO 2 Macroflusso procedurale: Assistenza operativa su aspetti giuridici / amministrativi relativi al servizio Adempimento Unico
Pag. 6
A S S IS T E N Z A A D E M P IM E N T O U N IC O
U TE N TE I - L IV E LLO CA LL C E N TE R C AS E LLA S T R U T TU R A T A II-III LIV E LLO A SS IST E N Z A R E SP O N S A B ILE N U C LE O A S S IS TE N ZA A G E N ZIA NUCLEO A S S IS TE N ZA A G EN Z IA O .S .I. U F F IC IO G E S TIO N E S U PP O R TO U T E N T I D IR E Z IO N E CENTRALE C A TA S TO
U tente Esterno Interno T erritorioInform a (chiam ata num .verde/ e-m ail)
D e term ina problem a c o m unicazione inserim ento in codaacquisizione indirizzo tel. / em ail riscontro indicazione Si tem pi di risposta (D t)
Esam ina
No Problem a tecnico Si
No
No R isposta
No R isoluzione problem a Si
R isoluzione problem a
No Risoluzione problem a Si
Invia risposta
Invia risposta FAQ -M ateriale inform ativo Ufficio G est.S upp.Utenti P ubblicazione su Intranet e Internet FA Q
A S S IST E N Z A SOGEI
A S S IST E N Z A A G E N Z IA
CIRCOLARE N. 6
PROT. n C/ 58750 ENTE EMITTENTE: OGGETTO: DESTINAT ARI: Direzione Centrale Cartografia, Catasto e Pubblicit Immobiliare Voltura 1.0 - Innovazioni procedurali mirate alla presentazione su supporto informatico delle domande di voltura catastali. Uffici Provinciali, Direzioni Compartimentali e, p.c. Consiglieri del Direttore, Direzioni Centrali, Servizio Ispettivo DATA DECORRENZA: Data di ricevimento della presente
CIRCOLARI MODIFICATE: nessuna Roma, 13 agosto 2002 N. pagine complessive: 9 + 4 - Loriginale cartaceo firmato archiviato presso lEnte emittente.
1. Premessa LAgenzia del Territorio, nellambito delle missioni assegnatele dalla norma istitutiva, sta conseguendo anche la formazione dellanagrafe dei beni immobiliari. Tale formazione sottende ad un insieme di attivit che, da una parte tendono a completare, allineare ed integrare le banche dati grafiche, cartografiche ed amministrativo-censuarie del catasto, dallaltra mirano a completare linformatizzazione dei pubblici registri immobiliari ed a semplificare le modalit di presentazione delle relative formalit. Inoltre, tali attivit, hanno prefigurato e prefigurano lo sviluppo di un insieme di procedure operative ed informatiche rivolte a garantire lallineamento delle informazioni comuni, la semplificazione degli adempimenti per lutenza e da ultimo, non per importanza, la riduzione o leliminazione delle possibili cause che hanno, fin qui, portato alla formazione di specifici arretrati. Nello sviluppo delle linee sopra evidenziate un ulteriore contributo pu derivare dalla completa informatizzazione degli aggiornamenti degli intestati degli atti catastali. A tal fine stata predisposta una nuova procedura per la redazione, in formato digitale, delle domande di voltura che consente limmediata acquisizione a sistema delle variazioni dei soggetti e il diretto e puntuale aggiornamento della banca dati.
Pag. 1 di 9
Direzione Centrale Cartografia, Catasto e Pubblicit Immobiliare. Circolare n. 6 del 13.08.2002 Prot. n 58750
Il programma in questione, denominato Voltura 1.0, gi disponibile sul sito internet dellAgenzia del Territorio (www.agenziaterritorio.it) e pu essere utilizzato dai soggetti indicati al 1 comma dellart. 3 del decreto del Presidente della Repubblica 26 ottobre 1972, n. 650 e da coloro che , ad esempio,sono tenuti alla presentazione delle denunce di successione e domande di riunione dusufrutto, i quali possono avvalersi dellassistenza tecnica degli iscritti agli Ordini e Collegi professionali e delle associazioni di categoria che operano nei settori fiscale ed immobiliare. Tuttavia, luso della procedura Voltura 1.0, sebbene concepita nel contesto degli sviluppi tecnologici dei sistemi informatici in dotazione dellAgenzia, al momento non obbligatorio, bens integra la tradizionale modalit di richiesta attraverso la presentazione dei modelli cartacei. La disponibilit di tale nuova procedura completa il quadro delle modalit di presentazione ed acquisizione delle volture catastali in forma automatizzata gi in uso presso gli uffici di questa Agenzia, attraverso le procedure di voltura automatica da nota di trascrizione e di modello unico informatico per la registrazione, trascrizione e voltura degli atti relativi a diritti sugli immobili. 2. Innovazioni procedurali e del software La procedura Voltura 1.0 consente d acquisire, in formato digitale, i dati necessari alla i esecuzione delle volture su supporto magnetico e, non appena sar attivata, anche su rete telematica al fine dellinoltro e della trattazione da parte degli Uffici provinciali dellAgenzia del territorio. Mediante tale programma viene prodotto un documento di aggiornamento, costituito da uno o pi files, rappresentativi di una o pi domande di voltura, la cui trattazione, direttamente al front-office degli Uffici provinciali, permette limmediato aggiornamento dei soggetti e delle titolarit negli atti del catasto. Lesito della suddetta trattazione e del conseguente aggiornamento degli archivi costituito da una ricevuta, rilasciata a sistema, dalla quale possibile evincere le nuove intestazioni proposte. Lutenza pu utilizzare tale procedura per predisporre domande di voltura che trattano pi beni, anche ricadenti in Comuni diversi della stessa provincia, indifferentemente censiti sia nel catasto edilizio urbano che in quello dei terreni. La procedura, nella fase di compilazione della domanda, prevede una distinzione nella tipologia della voltura: Pag. 2 di 9
Direzione Centrale Cartografia, Catasto e Pubblicit Immobiliare. Circolare n. 6 del 13.08.2002 Prot. n 58750
Al fine di rendere coerenti le risultanze degli atti del catasto con i diritti reali di godimento esercitati sui beni immobili, il programma contiene la previsione di controlli e limitazioni che permettono lacquisizione in forma completa e codificata della nuova intestazione catastale (ad esempio: cognome, nome, luogo e data di nascita, codice fiscale, diritti e quote). Tale previsione costituisce la condizione necessaria per iscrivere negli atti del catasto intestazioni corrette, migliorando progressivamente la qualit della banca dati. Nelle ipotesi, quindi, che vi sia piena corrispondenza tra le intestazioni catastali ed i soggetti contro del trasferimento immobiliare, la procedura Voltua 1.0 consente limmediato e regolare aggiornamento del data-base catastale. Pertanto, per la tipologia di afflusso corrente, la nuova procedura pu essere utilizzata solo allorquando le intestazioni catastali identificano esattamente le corrispondenti ditte dalle quali avviene il trasferimento immobiliare. Tuttavia, anche se le intestazioni riportate negli atti del catasto non corrispondono ai soggetti contro del trasferimento immobiliare, si pu procedere, ugualmente al preallineamento degli atti e delle denunce utilizzando la procedura Voltura 1.0. In tal caso necessario compilare, in modo sequenziale, tante volture quanti sono i passaggi intermedi mancanti. Per tali fattispecie rimane, comunque, la facolt del soggetto interessato di presentare la domanda di voltura seguendo le attuali modalit operative. In particolare, possono essere presentati i tradizionali modelli cartacei riportando, nellapposito quadro, lelenco degli atti e delle denunce che hanno dato luogo alle discordanze fra le ditte. Nelle ipotesi di passaggi non convalidati da atti legali, il denunciante indica, nel campo previsto per linserimento delle riserve, che il trasferimento preceduto da passaggi non convalidati da atti legali (articolo 4, comma sesto, del D.P.R. 26 ottobre 1972, n. 650). In tali casi le volture vengono eseguite con riserva e notificate ai soggetti ai quali, in catasto, i beni risultano intestati (articolo 8 del D.P.R. 26 ottobre 1972, n. 650). Si soggiunge, altres, che ladozione dellopzione in sostituzione di, per produrre utili aggiornamenti, deve riscontrare in atti titolarit perfettamente codificate.
Pag. 3 di 9
Direzione Centrale Cartografia, Catasto e Pubblicit Immobiliare. Circolare n. 6 del 13.08.2002 Prot. n 58750
Infine, si segnala lopportunit, anche al fine di garantire lesito positivo della registrazione in banca dati, di predisporre un singolo documento per ogni tipologia di voltura (di afflusso / preallinamento / recupero da voltura automatica). 3. Modalit da osservarsi per la presentazione di Voltura 1.0 In attesa che venga attivata la trasmissione telematica dei files relativi a domande di voltura redatte in formato digitale, le stesse devono essere presentate allo sportello dellUfficio consegnando il supporto magnetico unitamente alla stampa del documento, debitamente datato e sottoscritto dal richiedente. LUfficio procede alle operazioni di liquidazione dei tributi (con le modalit di seguito illustrate) e, riscontrata la regolarit della domanda, esegue - direttamente in front office le operazioni per la registrazione della stessa. La procedura effettua, automaticamente, i controlli previsti sulla codifica e completezza della nuova intestazione e d corso, nel caso di riscontro favorevole, allaggiornamento della banca dati catastale. In caso di esito negativo, lUfficio verifica il motivo della non registrabilit della voltura e procede ad eseguire le necessarie correzioni, nelle ipotesi che gli errori siano imputabili allUfficio stesso, ovvero ne d conoscenza al richiedente, qualora la causa di mancata registrazione derivi da una errata compilazione del modello di Voltura 1.0, o da altri motivi, comunque, imputabili alla parte. In tale ultima ipotesi il richiedente provvede alla ripresentazione del documento informatico o agli adempimenti richiesti per la correzione di eventuali altri errori, entro il termine di trenta giorni dalla comunicazione. In ogni caso la domanda di voltura presentata con la presente procedura informatizzata viene accetta ed acquisita al protocollo generale dellUfficio, in segno di avvenuta presentazione. Per le domande di voltura relative a beni ricadenti fuori dallambito provinciale, lUfficio ricevente provvede alla accettazione, alla riscossione dei tributi con rilascio della relativa quietanza, in segno di avvenuta presentazione. LUfficio deve, altres, predisporre linvio, per via telematica, del file del documento di aggiornamento allUfficio provinciale competente alla registrazione dei dati e, ove occorra, anche della documentazione cartacea. Una volta che questultimo Ufficio ha esperito i controlli sulla regolarit della domanda ed ha provveduto alla registrazione della medesima, invia la ricevuta allUfficio mittente sempre in via automatica, il quale provveder, in tempi successivi, al rilascio della citata ricevuta allutente ( trattasi, quindi, di rilascio di ricevuta in differita). Pag. 4 di 9
Direzione Centrale Cartografia, Catasto e Pubblicit Immobiliare. Circolare n. 6 del 13.08.2002 Prot. n 58750
In proposito, si segnala che sono in corso di definizione i necessari adeguamenti delle procedure informatizzate atte a consentire la registrazione, presso lUfficio ricevente, delle volture relative a beni ricadenti in ambiti provinciali diversi. 4. Trattamento tributario delle domande di voltura presentate su supporto informatico Lattuale versione della procedura non consente la liquidazione automatica dei tributi dovuti per la presentazione delle domande di voltura che, pertanto, deve avvenire direttamente in sede di accettazione al front-office dellUfficio, sulla base dei seguenti criteri: si sconta un bollo virtuale per ogni domanda di voltura, distinta per Comune e per tipo di catasto. In caso di domande comprendenti pi pagine, limposta dovuta per ogni foglio (composto da quattro facciate) o frazione di foglio, prodotto a stampa dalla procedura, a norma del decreto del Presidente d ella Repubblica 26 ottobre 1972, n. 642, e tariffa allegata al decreto ministeriale 20 agosto 1992; si applica un tributo speciale catastale per ogni domanda di voltura, sempre distinta per Comune e per tipo di catasto, a prescindere dal numero delle note contenute nella stessa, ai sensi della tariffa stabilita dal decreto legge 20 giugno 1996, n. 323, convertito con modificazioni dalla legge 8 agosto 1996, n. 425. Il documento concernente la tipologia voltura di afflusso relativo ad un medesimo atto traslativo, pu contenere diverse domande di voltura, a loro volta costituite da pi note. In questi casi, ai fini del calcolo del tributo, la procedura provvede ad effettuare la disaggregazione del documento stesso in singole domande di voltura secondo la normativa catastale, raggruppando gli immobili per tipo di catasto e per Comune. Si evidenzia che il protocollo generale unico per il documento, mentre ad ogni domanda di voltura viene assegnato dalla procedura un ulteriore numero identificativo. A fronte di pi note per la stessa voltura (ex lettere distintive) le medesime sono distinte con numeri progressivi (Esempio: protocollo generale n. 368; numero prima voltura = n. 1045.001; numero seconda voltura, prima nota n. 1046.001; numero seconda voltura, seconda nota n. 1046.002). Non sono dovuti ulteriori tributi per la tipologia di preallineamento presentata per la definizione di volture cartacee, gi regolarmente acquisite agli atti dellUfficio e ancora non registrate. Infine, tenuto conto che la tipologia domanda di recupero da voltura automatica riguarda la possibilit di integrare i dati contenuti nella nota di trascrizione solo ai fini del corretto Pag. 5 di 9
Direzione Centrale Cartografia, Catasto e Pubblicit Immobiliare. Circolare n. 6 del 13.08.2002 Prot. n 58750
aggiornamento degli atti catastali e non di procedere alla rettifica della nota stessa, si ritiene che, anche in tali casi, nessun ulteriore tributo sia dovuto per la ripresentazione della domanda. Qualora, invece, la domanda di voltura automatica sia gi stata registrata in banca dati, con esito conforme ai dati indicati nella nota di trascrizione, ma si rendesse necessaria una rettifica della intestazione catastale per errore imputabile alla parte, la presentazione della domanda di voltura con la procedura Voltura 1.0 comporta la corresponsione dei relativi tributi, configurandosi, per tale fattispecie, una nuova voltura di afflusso. Ai fini del monitoraggio e consuntivazione del nuovo processo di accettazione ed aggiornamento atti con Voltura 1.0, si fa presente che i documenti accettati e le note di voltura registrate saranno rilevati automaticamente dal sistema informatico. 5. Voltura catastale. Violazione delle norme ed applicazioni delle relative sanzioni. La disciplina delle sanzioni amministrative per la violazione delle disposizioni catastali e, segnatamente, quelle in materia di voltura, riconducibile al contesto normativo di cui al decreto legislativo 18 dicembre 1997, n. 472 e successive modifiche ed integrazioni, concernente la disciplina generale in materia di sanzioni amministrative per le violazioni di norme tributarie. Al riguardo, per una cognizione pi organica della materia, si rimanda alle disposizioni impartite dallAgenzia del Territorio con la circolare n. 2 prot. UDA/784 del 17 aprile 2002. Tanto premesso, avuto riguardo anche a specifici quesiti posti dalle strutture periferiche di questa Agenzia, si ritiene opportuno, in questa sede, fornire alcuni ulteriori chiarimenti in ordine a particolari aspetti che hanno riflessi sullattivit sanzionatoria, per gli adempimenti connessi alla presentazione delle domande di voltura. 1. Procedimento sanzionatorio adottabile per tardiva presentazione della domanda di voltura. Individuazione dei soggetti autori della violazione e destinatari delle sanzioni, degli Uffici competenti alla contestazione della violazione ed allirrogazione della sanzione. Riferimenti temporali da considerare in alcune ipotesi di fattispecie sanzionabili. Ai sensi della previsione normativa di cui allart. 3 del D.P.R. 26 ottobre 1972, n. 650, i soggetti tenuti a presentare la domanda di registrazione degli atti civili o giudiziali od amministrativi sono altres tenuti a richiedere le conseguenti volture catastali. Ai soggetti che non Pag. 6 di 9
Direzione Centrale Cartografia, Catasto e Pubblicit Immobiliare. Circolare n. 6 del 13.08.2002 Prot. n 58750
ottemperano alle richiamate disposizioni, entro il termine di trenta giorni dallavvenuta registrazione degli atti o delle denunce, applicabile la sanzione prevista dallart. 12 dello stesso decreto n. 650/1972. Lo stesso adempimento incombe, nei casi di trasferimento per causa di morte, ai soggetti obbligati a presentare la dichiarazione di successione, individuati dal comma 2 dellart. 28 del decreto legislativo 31 ottobre 1990, n. 346. In merito allindividuazione dellUfficio competente alla contestazione della violazione ed allirrogazione della sanzione, si chiarisce che lUfficio che riceve la domanda, deve procedere alla riscossione della sanzione, insieme alla liquidazione dei tributi, solo se ricorrono i presupposti per il ricorso allistituto del ravvedimento operoso (art. 13 del decreto legislativo n. 472 dellanno 1997). In caso contrario e qualora la domanda di voltura non sia stata presentata allUfficio nella cui circoscrizione si trovano i beni su cui si esercitano i diritti trasferiti, ladozione degli atti finalizzati alla contestazione ed irrogazione della sanzione e la gestione delleventuale contenzioso, spettano a questultimo, in quanto Ufficio destinatario della domanda di voltura. In ordine allaccertamento della tardiva presentazione della domanda di voltura, in alcune particolari fattispecie, si fa presente quanto segue. Nellipotesi che lUfficio delle Entrate non dovesse restituire il titolo, munito degli estremi dellavvenuta registrazione, nel termine utile per la successiva presentazione della domanda di voltura in catasto, conformemente a quanto gi disposto con la lettera circolare prot. n. 3/1208 del 7 aprile 1978 e in adesione ai principi normativi sanciti dalla legge 27 luglio 2000, n. 212 (Statuto dei diritti del contribuente), si autorizzano gli Uffici ad accettare le domande di voltura senza lindicazione completa dei soprarichiamati riferimenti di registrazione. In questi casi, tuttavia, sulla stampa del documento deve essere obbligatoriamente dichiarata la data di registrazione, intendendosi per tale quella nella quale il titolo stato presentato al competente Ufficio delle Entrate. Da tale data decorre il periodo di trenta giorni e gli ulteriori adempimenti previsti dal soprarichiamato D.P.R. 26 ottobre 1972, n. 650. 2. Procedimento sanzionatorio adottabile nelle ipotesi di omessi adempimenti da parte dei soggetti richiedenti la voltura automatica, a seguito di esito negativo della stessa. Com noto, la voltura automatica, richiesta contestualmente alla presentazione della nota di trascrizione presso i Servizi di pubblicit immobiliare, sostituisce la tradizionale domanda di voltura e pertanto, se prodotta nei termini, non pu dar luogo a sanzioni. Qualora lesecuzione automatica della voltura abbia esito negativo lUfficio ne d notizia al richiedente, con lindicazione delle cause della mancata registrazione. In tale ipotesi il richiedente Pag. 7 di 9
Direzione Centrale Cartografia, Catasto e Pubblicit Immobiliare. Circolare n. 6 del 13.08.2002 Prot. n 58750
tenuto ad integrare i dati in precedenza indicati nella nota di trascrizione, oppure a presentare, qualora ne ricorrano le condizioni, la nuova domanda di voltura cartacea o in forma digitale Voltura 1.0, senza dover corrispondere alcun tributo. In mancanza di tali adempimenti, da effettuarsi entro 30 giorni dalla ricezione della comunicazione della mancata esecuzione della voltura, lUfficio provvede a notificare, con le modalit normativamente previste, latto di contestazione della violazione in parola, ai fini dellapplicazione della relativa sanzione. 6. Modalit di attivazione. Gli Uffici provinciali avranno cura di pubblicizzare la nuova modalit di presentazione delle domande di voltura in formato digitale - che, comunque, dovr essere svolta entro e non oltre la prima decade del mese di settembre p.v. - nelle opportune sedi e nelle forme dovute dandone, in particolare, compiuta comunicazione alle categorie professionali nonch alle associazioni di rappresentanza ed assistenza dei contribuenti. In ogni caso, a far data dal ricevimento della presente circolare, gli Uffici che riceveranno le domande di voltura su supporto informatico provvederanno alla loro registrazione in front-office. Sar, inoltre, compito degli stessi Uffici fornire, con particolare attenzione nella fase di avvio, ogni possibile forma di assistenza allutenza al fine di garantire il corretto uso della procedura in esame, oltre che recepire ogni utile suggerimento per migliorare la qualit e versatilit della procedura e recepire segnalazioni di eventuali malfunzionamenti per i dovuti interventi. Fino al momento in cui limpiego della procedura in esame non verr resa obbligatoria, con le modalit di cui al decreto ministeriale 19 aprile 1994, n. 701, al fine di prevenire la formazione di arretrato sui flussi di aggiornamento di che trattasi, eventuali domande di voltura prodotte solo su supporto cartaceo saranno prontamente acquisite dal personale dellUfficio, anche avvalendosi della procedura Voltura 1.0, e registrate in banca dati. Al fine di disporre costantemente dei dati relativi al grado di effettivo utilizzo della nuova procedura, gli Uffici sono invitati a comunicare alle Direzioni Compartimentali, con cadenza inizialmente bimestrale, la percentuale di domande presentate con la procedura Voltura 1.0 rispetto al flusso delle volture accettate allo sportello catastale dellUfficio (codice prodotti T048T049-T052-T053).
Pag. 8 di 9
Direzione Centrale Cartografia, Catasto e Pubblicit Immobiliare. Circolare n. 6 del 13.08.2002 Prot. n 58750
Le Direzioni Compartimentali vorranno trasmettere alla Scrivente i dati di cui sopra, verificare la corretta e puntuale applicazione delle disposizioni della presente circolare e fornire notizie su ogni aspetto inerente lattivit in esame. Si prega fornire assicurazione di adempimento.
Pag. 9 di 9
Direzione Centrale Cartografia, Catasto e Pubblicit Immobiliare Allegato alla Circolare n. 6 del 13.08.2002 Prot. n. 58750
ALLEGATO TECNICO
1. INTRODUZIONE La procedura Voltura 1.0 consente la presentazione delle domande di voltura catastali su supporto informatico per qualsiasi tipologia di atto legale soggetto a voltura. La procedura permette, altres, la presentazione di documenti di preallineamento, sostituendo il programma software Allinea utilizzabile, peraltro, solo per gli immobili iscritti nel Catasto Fabbricati. In nuovo prodotto informatico pu essere utilizzato anche per il recupero delle volture automatiche da nota di trascrizione che hanno avuto esito negativo. Con Voltura 1.0 possibile presentare con un unico documento, domande di voltura che trattano beni relativi a pi Comuni, sia iscritti nel catasto urbano che in quello dei terreni, purch appartenenti alla stessa Provincia. 2. INSTALLAZIONE Il software per linstallazione della procedura disponibile sul sito dellAgenzia del Territorio. Per effettuare linstallazione necessario scaricare preventivamente gli archivi che contengono il software di installazione e decomprimerli con qualsiasi prodotto che effettui lestrazione di file compressi in formato ZIP. Il software di installazione suddiviso in cartelle che occupano al massimo uno spazio di 1,44 Mb, per consentire la copia su floppy. La procedura utilizzabile su sistemi operativi Windows 95 e superiori ed ottimizzata per una risoluzione dello schermo di 800x600 pixel. La stampa dei documenti in Voltura demandata al programma Acrobat Reader o ad altri software similari che gestiscono archivi in formato PDF. E necessario avere installato un browser per la visualizzazione della guida in linea. 3. STRUTTURA DEL PROGRAMMA La navigazione allinterno dei quadri per la compilazione dei dati necessari al documento di voltura effettuabile tramite una struttura gerarchica ad albero, che consente laccesso puntuale alle finestre di dialogo. La compilazione dei dati assistita da una guida in linea. Nella sua veste definitiva il programma si presenta cos strutturato: DOCUMENTO Il documento costituisce la prima entit gerarchica allinterno della quale possono essere contenute una o pi volture considerate nel senso tradizionale del termine. I campi costituenti il documento comprendono i dati generali (descrizione sommaria non obbligatoria) ed i dati relativi al dichiarante ovvero presentante (notaio, erede), obbligatori.
fPagina 1
Direzione Centrale Cartografia, Catasto e Pubblicit Immobiliare Allegato alla Circolare n. 6 del 13.08.2002 Prot. n. 58750
VOLTURA Ogni domanda di voltura pu contenere una o pi note (trasporti o lettere distintive) intesi nel senso tradizionale del termine. NOTA La nota di voltura pu riguardare: voltura di afflusso per qualunque tipologia di atto o trasferimento; voltura di preallineamento relativa a documenti mai registrati ovvero a documenti inseriti in atti in modo errato. I campi relativi agli estremi di protocollazione (data e numero) non sono obbligatori; voltura per recupero di voltura automatica da trascrizione (esito negativo o parzialmente positivo), non registrata per vari motivi: disallineamento banca dati catastale, aggiornamento errato della banca dati catastale, titoli non codificati, ecc.; I campi costituenti la nota riguardano: a) tipo di voltura (afflusso, preallineamento e recupero voltura automatica); b) estremi del documento; c) estremi di registrazione dellatto (nel caso di recupero di voltura automatica si intendono gli estremi della nota di trascrizione); d) dati relativi alla ditta: i) ditta nuova: occorre compilare completamente la ditta con i dati relativi agli intestati, titolarit e quote; ii) ditta gi presente in atti: nel caso la ditta da indicare nel documento sia gi presente nella banca dati catastale in forma completa (stessi intestati, stessi diritti e quote), possibile indicarla facendo riferimento ad un immobile o ad una particella gi in carico alla ditta medesima, anche di Comuni diversi da quelli relativi agli immobili del documento purch appartenenti alla medesima Provincia; iii) ditta con soggetti a favore e contro (in sostituzione di ): la ditta contro definita nel documento deve coincidere perfettamente con la ditta presente in banca dati. SOGGETTI ED IMMOBILI Ogni nota (trasporto), pu contenere uno o pi soggetti (persone fisiche o giuridiche) con una o pi titolarit ed uno o pi immobili (fabbricati e terreni). Per lindividuazione dei diritti sui beni immobili la procedura utilizza i codici in uso presso le Conservatorie dei Registri Immobiliari, con laggiunta del titolo non codificato Oneri. CONTROLLI PRIMARI Contestualmente alla compilazione dei campi vengono eseguiti i seguenti controlli primari:
fPagina 2
Direzione Centrale Cartografia, Catasto e Pubblicit Immobiliare Allegato alla Circolare n. 6 del 13.08.2002 Prot. n. 58750
presenza ed esattezza del Codice Fiscale per persone fisiche e non fisiche. La procedura consente, introdotti i dati necessari, di calcolare automaticamente il codice fiscale. Nei casi di omocodice possibile inserire il codice corretto; il programma esegue un controllo sulla quadratura dei titoli e delle quote per le ditte di nuova costituzione. Nei casi in cui venga confermata una ditta gi presente in atti, tramite indicazione dellimmobile di riferimento, laggiornamento avr esito positivo solo se la ditta in atti completa; il controllo sulle quadrature fornisce esito negativo qualora sia presente il solo titolo oneri ed invece esito positivo qualora il titolo oneri sia in aggiunta ad una ditta codificata e completa; coerenza cronologica date significative; coerenza identificativi catastali relativamente al comune di appartenenza (sezioni catastali).
Il programma consente di proporre in formato libero leventuale introduzione o cancellazione di riserve, attraverso la compilazione, in formato testuale, di un apposito campo del documento informatico. LUfficio accertata lattendibilit della segnalazione inserisce, ovvero cancella, lannotazione di riserva. 4. CONTROLLO FORMALE, STAMPA ED ESPORTAZIONE Una volta completata la compilazione del documento possibile effettuare un controllo formale del documento costituito da quelle verifiche di conformit non eseguibili contestualmente alla compilazione dei dati. E possibile eseguire la stampa del documento, da presentare allUfficio, suddivisa per note di voltura. A tal riguardo si fa presente che la stampa delle diverse note, che costituiscono la medesima domanda di voltura, avviene su una o pi pagine. Sulla stampa della prima pagina di ogni nota di voltura deve essere riportato il numero della domanda e il progressivo di nota che viene attribuito in fase di registrazione del documento. Sulla stampa medesima comparir, inoltre, il codice di riscontro per permettere al personale dellAgenzia del Territorio di verificare la rispondenza fra contenuto cartaceo e contenuto informatico. Il documento esportabile su dischetto o altri supporti informatici. 5. PRESENTAZIONE-AGGIORNAMENTO La presentazione della domanda di voltura su supporto informatico e della relativa stampa, debitamente sottoscritta dal richiedente, sostituisce di fatto la presentazione con il tradizionale modello cartaceo. Questa comporta il rilascio di una ricevuta di avvenuta registrazione completa di tutti i dati aggiornati. Qualora sia stata indicata una ditta gi presente in atti la ricevuta contiene i dati completi della ditte di riferimento. 6. PARTICOLARITA Preliminarmente si precisa che per le ditte da iscrivere in catasto con lannotazione in comunione legale dei beni, sebbene giuridicamente esista una differenza tra propriet posseduta in comunione legale dei beni e propriet al
fPagina 3
Direzione Centrale Cartografia, Catasto e Pubblicit Immobiliare Allegato alla Circolare n. 6 del 13.08.2002 Prot. n. 58750
50%, la procedura richiede di introdurre ugualmente la quota di 500 millesimi per ciascun coniuge (nelleventualit, ovviamente, che non esistano altri titolari di diritti); ci ai fini del controllo informatico della quadratura dei titoli. Si precisa che lindicazione di tali quote non pregiudica alcun diritto reale di godimento. Relativamente al titolo propriet per larea, per il quale non previsto alcuna specifica di quota, qualora sia necessario introdurre pi di un soggetto quale titolare del diritto possibile specificare le quote digitandole nel campo libero eventuale specificazione del diritto. Per quanto concerne lindividuazione della ditta proprietaria del fabbricato, il diritto deve esser codificato con propriet superficiaria e relative quote nel campo previsto; nel campo libero suddetto da specificare per il fabbricato. Per la codifica dei diritti reali di godimento, come gi detto, vengono utilizzate dalla procedura Voltura 1.0 le stesse modalit osservate in materia di Pubblicit Immobiliare. Poich, tuttavia, in Catasto sono previsti alcuni diritti specifici, non presenti nei pubblici registri immobiliari, possibile descrivere tali titoli nel campo Eventuale specificazione del diritto, presente nel riquadro riservato agli intestati. Il caso pi frequente sicuramente quello relativo al livellario. In tale fattispecie necessario selezionare il diritto reale diritto dellenfiteuta nel campo relativo al titolo e specificare livellario nel campo libero sopradetto. Parimenti, ai fini della quadratura delle quote del diritto, indispensabile, indicare, ad esempio, il diritto del concedente nel campo relativo al titolo e specificare, in formato libero, direttario nellapposito campo.
Per qualsiasi ulteriore chiarimento in ordine alle modalit di compilazione dei documenti fare riferimento alla Guida in linea associata al programma.
fPagina 4
CIRCOLARE N. 3
PROT. n C/31894
ENTI EMITTENTI:
Agenzia del Territorio - Direzione Centrale Cartografia, Catasto e Pubblicit Immobiliare Agenzia delle Entrate - Direzione Centrale Gestione Tributi Attivazione del servizio telematico atti immobiliari legislativo 18 dicembre 1997, n.463. Istruzioni agli uffici. Decreto
OGGETTO:
DESTINATARI:
Direzioni Centrali, Servizio Ispettivo Centrale, Direzioni Regionali, Direzioni Compartimentali, Uffici Provinciali del Territorio, Uffici locali dellAgenzia delle Entrate, Centri di Risposta Telefonici dellAgenzia delle Entrate. Dipartimento delle Politiche Fiscali, Ministero della Giustizia, Consiglio Nazionale del Notariato, Societ Generale dInformatica.
e, p. c.
N. pagine complessive: 25
INDICE
1 2 3 4 Decreto Direttoriale 12/12/2001 - Portata e ambito applicativo...................................................... 4 Utenti del servizio telematico - Abilitazione ................................................................................... 6 Trasmissione dei file - Il codice di autenticazione .......................................................................... 7 La trasmissione telematica del modello unico informatico............................................................. 8 4.1 4.2 4.3 4.4 5 6 Irregolare funzionamento ......................................................................................................... 8 Controlli sui file e sui dati degli adempimenti............................................................................ 8 Invio di prova .......................................................................................................................... 9 Ricevute di trasmissione dei file e di avvenuta registrazione .................................................... 10
Il procedimento di accettazione della formalit di trascrizione .................................................... 12 Voltura catastale da modello unico.............................................................................................. 13 6.1 6.2 Adempimenti in materia di voltura catastale............................................................................ 13 Istanze per la determinazione della rendita catastale di cui allart. 12, comma 1, della legge n. 154
del 1988........................................................................................................................................... 15 6.3 6.4 7 Esiti della elaborazione delle volture ...................................................................................... 16 Adempimenti degli Uffici in materia di voltura......................................................................... 16
Termini degli adempimenti e modalit di pagamento dei tributi correlati allesecuzione delle
formalit. ............................................................................................................................................ 17 8 9 10 Adempimenti e controlli da parte degli Uffici.............................................................................. 19 Compensazione ............................................................................................................................ 22 Servizio di Assistenza e Canali di Comunicazione per il notaio................................................ 25
Pagina 2 di 25
Premessa Con Circolare n. 33 del 29/3/2001, emanata congiuntamente dallAgenzia delle Entrate, dallAgenzia del Territorio e dal Ministero della Giustizia, stata avviata la fase sperimentale del modello unico informatico che, come noto, consente di assolvere, attraverso procedure telematiche, gli adempimenti connessi alla registrazione, trascrizione e voltura catastale di atti relativi a diritti sugli immobili. Inizialmente, la sperimentazione stata limitata ai notai che operavano nei distretti notarili riuniti di Avellino e S. Angelo dei Lombardi, con riferimento agli atti di compravendita di immobili ubicati nellambito della competenza territoriale degli uffici dellAgenzia del Territorio di Avellino e S.M. CapuaVetere. Con successivi provvedimenti, al fine di poter disporre di un campione maggiormente rappresentativo, stato ritenuto opportuno estendere lattivit di sperimentazione anche agli Uffici di Bergamo, Perugia, Viterbo. Con decreto direttoriale 12 dicembre 2001, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 22 dicembre 2001, la procedura telematica di cui trattasi - seppure con le modalit e i limiti di cui si dir appresso - stata attivata in ambito nazionale. Le Scriventi con la presente circolare, intendono fornire agli uffici e agli utenti le prime indicazioni di carattere generale e operativo, al fine di consentire, quanto pi possibile, una corretta gestione degli adempimenti connessi allutilizzo del modello unico in parola. Poich, peraltro, come accennato, la fase sperimentale ha avuto una portata applicativa limitata, queste Agenzie si riservano, in prosieguo, di garantire una costante e puntuale informazione circa le criticit e le problematiche che dovessero manifestarsi con lentrata a regime delle procedure telematiche in questione.
Pagina 3 di 25
Prima di passare allesame delle disposizioni contenute nel decreto direttoriale 12 dicembre 2001, sembra opportuno richiamare larticolato quadro normativo e regolamentare sul quale il predetto decreto viene ad innestarsi : decreto legislativo 18 gennaio 2000, n. 9 recante, tra laltro, disposizioni integrative e correttive del decreto legislativo 18 dicembre 1997, n. 463, in materia di utilizzazione di procedure telematiche per la semplificazione degli adempimenti tributari in materia di atti immobiliari; decreto del Presidente della Repubblica 18 agosto 2000, n. 308, emanato in attuazione dellart. 3 - sexies del decreto legislativo n. 463/1997 con cui stato approvato il regolamento concernente lutilizzazione di procedure telematiche per gli adempimenti tributari in materia di atti immobiliari; decreto direttoriale 13 dicembre 2000, emanato ai sensi dellart. 3 del D.P.R. n. 308/2000, con cui stato approvato il modello unico informatico con le modalit tecniche necessarie per la trasmissione dei dati e per il pagamento telematico dei tributi dovuti in relazione allesecuzione degli adempimenti in materia di atti immobiliari; decreto direttoriale 12 dicembre 2001, emanato ai sensi dellart. 14 del decreto interministeriale 13 dicembre 2000, con cui stata prevista, a livello nazionale, lattivazione del servizio telematico relativo agli atti immobiliari.
Lart.1, comma 1, del decreto direttoriale in esame prevede, per i notai operanti su tutto il territorio nazionale, la possibilit di utilizzare le procedure telematiche di cui allart. 3-bis del decreto legislativo 18 dicembre 1997, n. 463, per la registrazione, trascrizione e voltura degli atti di compravendita di immobili, (non implicanti limpiego della firma digitale), stipulati a partire dalla data di pubblicazione del decreto medesimo, sempre che siano stati attivati gli uffici locali dellAgenzia delle Entrate territorialmente competenti per i relativi distretti. Lart.1, comma 2, dello stesso decreto - in deroga al regime di facoltativit previsto in via generalizzata dal comma 1 per i notai che operano nei distretti notarili di Avellino e SantAngelo dei Lombardi, Bergamo, Perugia, Viterbo e Rieti, peraltro gi coinvolti dalla fase sperimentale, introduce, a partire dal 1 maggio 2002, lobbligo di utilizzare le predette procedure telematiche, limitatamente agli atti di compravendita di immobili stipulati dalla medesima data. Lart.1, comma 3, prevede, infine, che le disposizioni di cui ai commi 1 e 2, non si applicano agli atti di compravendita di immobili ubicati nei comuni nei quali vige il sistema del libro fondiario di cui al regio decreto 28 marzo 1929, n. 499. In sostanza, in seguito alla emanazione del decreto direttoriale in esame, si venuto a delineare il seguente assetto operativo: 1. i notai operanti nei distretti notarili di Avellino e SantAngelo dei Lombardi, Bergamo, Perugia, Viterbo e Rieti, a decorrere dal 1 maggio 2002, hanno lobbligo di utilizzare il modello unico informatico per gli adempimenti di registrazione, trascrizione e voltura, limitatamente agli atti di compravendita di immobili stipulati a decorrere da tale data;
Pagina 4 di 25
2. i notai operanti in tutti gli altri distretti notarili nazionali, a partire dalla data di pubblicazione del decreto direttoriale in questione (22 dicembre 2001) hanno facolt di utilizzare le procedure telematiche per la registrazione, trascrizione e voltura degli atti di compravendita di immobili, purch siano stati attivati, a livello locale, gli uffici unici dell Agenzia delle Entrate, competenti per i relativi distretti. Premesso che con successivi decreti, ai sensi dellart. 14 del decreto 13 dicembre 2000, verr fissata la progressiva attivazione del servizio telematico anche ai notai che operano in altri distretti notarili, attualmente, i due regimi introdotti dallart. 1 del decreto 12 dicembre 2001 (facoltativit generalizzata e obbligatoriet per i soli notai operanti nei distretti notarili indicati) operano, come accennato, in via transitoria, limitatamente agli atti di compravendita di immobili stipulati a decorrere rispettivamente dal 22 dicembre 2001 e dal 1 maggio2002. In relazione alla categoria di atti cui la norma richiamata fa riferimento, sembra opportuno evidenziare i seguenti aspetti: per atti di compravendita di immobili devono intendersi gli atti con cui viene trasferito il diritto di propriet di un bene immobile, per intero o per quota, per i quali la Circolare Ministeriale n. 128/T del 1995 prevede lutilizzo del codice atto 112; dal regime di obbligatoriet devono, pertanto, escludersi, al momento gli atti di cessione a titolo oneroso di altri diritti reali; la norma individua, quale parametro di riferimento, la data della stipula: per gli atti pubblici; quindi, occorre aver riguardo alla data di formazione dellatto, mentre per le scritture private autenticate va fatto riferimento alla data dellautentica notarile.
In relazione alle menzionate fattispecie negoziali, quindi, i notai operanti nei distretti notarili elencati allart. 1, comma 2, del decreto 12 dicembre 2001, non possono utilizzare, dal 1 maggio 2002, per lesecuzione degli adempimenti connessi alla registrazione, trascrizione e voltura, le procedure attualmente in uso, se non nel caso in cui si verifichi un irregolare funzionamento del servizio telematico, cos come previsto dallart. 2 del decreto direttoriale in esame, oppure in presenza di gravi anomalie di natura tecnica che legittimano, come v err pi appresso specificato, il ricorso alla procedura di emergenza. Sembra opportuno, altres, segnalare che, per consentire una gestione omogenea, anche sotto il profilo fiscale, degli adempimenti connessi all introduzione della procedura telematica in questa prima fase di attivazione, lutilizzo della stessa escluso nellipotesi in cui un singolo atto (inteso come medesimo documento), contenga oltre ad una o pi compravendite di beni immobili, anche negozi o convenzioni di altro tipo (ad esempio donazione e compravendita). In tale ipotesi, pertanto, gli adempimenti relativi a tutte le convenzioni negoziali contenute nel medesimo atto - compresa quindi la compravendita - dovranno essere eseguiti utilizzando le procedure attualmente in uso.
Pagina 5 di 25
Ai sensi dellart. 1, comma 1, lettera d), del decreto direttoriale 13 dicembre 2000, gli utenti del servizio telematico, sono i pubblici ufficiali di cui allart. 10, lettera b) del D.P.R. 26 aprile 1986, n. 131, cio i notai, gli ufficiali giudiziari, i segretari o delegati della pubblica amministrazione e gli altri pubblici ufficiali, per gli atti da essi redatti, ricevuti o autenticati. Va precisato, peraltro, che nel periodo transitorio avviato dal decreto direttoriale 12 dicembre 2001, le procedure telematiche per gli adempimenti in materia di atti immobiliari, sono utilizzabili soltanto da parte dellutenza notarile e con le limitazioni fissate dallart. 1 dello stesso decreto; al momento, pertanto, restano esclusi dallutilizzo delle predette procedure gli altri soggetti elencati dal menzionato art. 10, lettera b), del D.P.R. 131/86. Lart. 4 del decreto 13 dicembre 2000, prevede che i notai, per poter utilizzare le procedure telematiche in questione, devono presentare domanda di abilitazione agli Uffici Provinciali dellAgenzia del Territorio competenti in relazione alle loro sedi. La domanda di abilitazione, compilata su apposito modello predisposto dallAmministrazione deve essere firmata dal richiedente e corredata del visto del Presidente del Consiglio Notarile competente, per lautentica di funzione, cio per la conferma dello svolgimento attuale delle funzioni notarili da parte del notaio richiedente. LUfficio, verificata lidentit e la qualifica dellutente, nonch la regolarit della domanda, rilascia al richiedente il c.d. kit di abilitazione, contenente: 1. lattestato di abilitazione, la cui copia controfirmata dal notaio stesso viene conservata agli atti; 2. il cd-rom con il software per la generazione del certificato di firma, unitamente alla busta contenente i codici segreti e le istruzioni. Il Presidente del Consiglio Notarile potr essere formalmente delegato dai notai del suo collegio a richiedere e ritirare il kit di abilitazione in loro vece. Labilitazione ha effetto dal giorno lavorativo successivo al rilascio e pu essere revocata, ai sensi dellart. 5, dello stesso decreto, su segnalazione degli organi competenti, in seguito a sospensione o cessazione della pubblica funzione; il provvedimento di revoca va notificato al soggetto abilitato. Nel caso in cui gli utenti si avvalgano, per la sola trasmissione dei dati, dei soggetti autorizzati ex art. 6 del medesimo decreto, danno comunicazione allUfficio della scelta effettuata e di eventuali variazioni della stessa.
Pagina 6 di 25
Il file da trasmettere allAmministrazione Finanziaria corredato di un codice di autenticazione che, in fase di ricezione, consente di identificare lidentit del mittente e di verificare lintegrit delle informazioni. Il codice di autenticazione basato su un sistema di chiavi asimmetriche, in rapporto di corrispondenza biunivoca, di cui una privata, conosciuta soltanto dallutente abilitato, ed una pubblica, nota al soggetto abilitato e allAmministrazione, che consente di verificare la provenienza e lintegrit dei dati contenuti nel file. In caso di perdita, di impossibilit di utilizzo o di uso improprio da parte di terzi della chiave privata, lutente deve darne immediata comunicazione al competente Ufficio provinciale dellAgenzia del Territorio, il quale provveder tempestivamente alla disattivazione ed alla sostituzione della stessa, cos come previsto dallart. 7 del decreto 13 dicembre 2000. Il codice di autenticazione verr apposto dallAmministrazione sui file contenenti le ricevute utilizzando la propria chiave privata e la chiave pubblica nota anche allutente.
Pagina 7 di 25
I notai trasmettono per via telematica la richiesta di adempimento delle formalit previste per gli atti immobiliari con la presentazione del modello unico informatico, predisposto secondo le specifiche tecniche allegate al decreto direttoriale 12 dicembre 2001 e provvedono allautoliquidazione dei tributi dovuti. Laccesso al servizio telematico, come previsto dallart. 11 del decreto 13 dicembre 2000, consentito dalle ore 04.00 alle ore 22.00, nei giorni dal luned al sabato, esclusi i festivi; tuttavia lAmministrazione finanziaria pu in ogni caso sospendere il servizio in relazione ad esigenze connesse allefficienza e alla sicurezza del servizio stesso, dandone preventiva comunicazione.
4.1 Irregolare funzionamento
Una volta predisposto il file contenente il modello unico informatico e il codice di autenticazione, il notaio, al fine di procedere allinvio del file tramite sistema, richiede il collegamento al servizio telematico. In questa fase della procedura, peraltro, possono verificarsi anomalie o irregolarit di funzionamento del sistema che, impedendo di fatto il collegamento, non consentono, oggettivamente, lutilizzo delle procedure in parola e, quindi, la trasmissione dei file. A tale riguardo, va precisato che lart. 12 del decreto direttoriale 13 dicembre 2000, considera irregolare funzionamento del servizio telematico, linterruzione dello stesso per un periodo superiore alle tre ore nellarco temporale della giornata. Verificandosi tale ipotesi - da attestare a cura del notaio - per lesecuzione delle formalit, in deroga a quanto stabilito dallart. 1, comma 2, del decreto 12 dicembre 2001, si deve far ricorso alle modalit tradizionali in uso presso i competenti uffici, avvalendosi della procedura di emergenza disciplinata dallart. 2 del decreto direttoriale 12 dicembre 2001: a.1. registrazione tramite utilizzo del modello 69-tel allegato alla circolare n. 33 del 29 marzo 2001, ovvero del modello 69 tradizionale; a.2. trascrizione e voltura automatica tramite la nota su supporto informatico; a.3. pagamento dei tributi, tramite modello F23 cartaceo fino alla concreta applicazione delle modalit di pagamento di cui al decreto legislativo 9 luglio 1997, n. 241, che prevede limpiego del modello F24 cartaceo. I modelli di cui ai punti a.1 e a.2 possono essere ricavati dal file gi predisposto per invio l telematico utilizzando la procedura SOSTel, fornita gratuitamente dallAmministrazione.
4.2
Se il collegamento telematico regolarmente avvenuto, il sistema esegue automaticamente una serie di controlli sui file trasmessi e sui dati dei relativi adempimenti.
Pagina 8 di 25
I controlli di cui trattasi sono individuati dallart. 3, comma 1, lett. a), b) e c) del decreto 13 dicembre 2000. I controlli eseguiti sui file determinano lo scarto in presenza di uno dei seguenti motivi: mancato riconoscimento del codice di autenticazione; file doppio o non elaborabile in quanto non conforme alle specifiche tecniche allegate al suddetto decreto; mancata o erronea indicazione degli estremi identificativi necessari per il pagamento; dati dellutente errati o omessi; dati relativi allintegrazione a debito errati; dati relativi alla compensazione a credito errati, come riportato al successivo punto 9; mancanza di almeno un adempimento nel file trasmesso (la trasmissione di un file senza adempimenti accettata solo se il file trasmesso per effettuare integrazioni a debito); codice dellUfficio delle Entrate, presso il quale si richiede la registrazione, errato o diverso da quello di competenza del pubblico ufficiale; presenza di un adempimento nel file trasmesso per effettuare unintegrazione a debito. Se il file viene scartato, occorre procedere ad una nuova redazione del file. I controlli sui dati di ciascun adempimento trasmesso si distinguono in bloccanti e forzabili. In presenza di errori bloccanti, la trasmissione non si considera effettuata; gli altri tipi di segnalazione sono da ritenere forzabili, nel senso che riflettono possibili situazioni di errore che tuttavia, non impediscono la prosecuzione delle successive fasi dellelaborazione. Durante leffettuazione dei controlli in esame pu verificarsi un errore di sistema, determinato da cause di natura tecnica. Riscontrandosi tale ipotesi che il sistema deve segnalare entro unora dallinvio del file, attraverso un messaggio diagnostico il notaio pu ripetere loperazione di invio, oppure, al fine di poter ottemperare allobbligo imposto dallart. 2671 c.c., legittimato ad utilizzare la procedura di emergenza prevista dallart. 2 del decreto direttoriale 12/12/2001, descritta in precedenza, al punto 4.1 . In tal caso, al momento della presentazione della formalit su supporto informatico presso il servizio di pubblicit immobiliare dellUfficio provinciale, il notaio deve depositare il titolo cartaceo ed esibire la documentazione comprovante lavvenuto pagamento dei tributi dovuti, nonch copia del messaggio rilasciato dal sistema.
4.3
Invio di prova
Allo scopo di consentire al notaio la possibilit di conoscere in anticipo, rispetto allinvio reale, lesito dei controlli effettuati dal sistema telematico sul file inviato, relativamente agli adempimenti
Pagina 9 di 25
e alle somme autoliquidate, possibile utilizzare la funzione Invio di prova messa a disposizione dal sistema telematico. Lutilizzo di tale funzione che si traduce nella sostanza in un invio virtuale del file consentendo allutente di verificare, prima della trasmissione effettiva, la completezza e la correttezza dei dati contenuti nel file, offre la possibilit di evitare, quanto pi possibile, linvio di file errati. Sembra opportuno sottolineare che lutilizzo della funzione in parola non comporta, ovviamente, n lesecuzione degli adempimenti, n linvio delle note in conservatoria, n gli addebiti dei tributi dovuti.
4.4
Superata positivamente la fase dei controlli, le Agenzie delle Entrate e del Territorio attestano lavvenuta ricezione del file contenente i dati necessari per lesecuzione degli adempimenti richiesti, mediante una ricevuta resa contestualmente disponibile per via telematica, nella quale sono indicati: la data e lora di invio del file; lidentificativo del file attribuito dallAmministrazione finanziaria. dal soggetto abilitato e quello attribuito
il numero degli atti contenuti nel file; il numero degli atti registrati nonch, per ciascuno di essi, il relativo numero di repertorio, la data, il numero di registrazione, le imposte autoliquidate e lUfficio delle Entrate competente; il numero degli atti scartati ai sensi dellart. 3 del decreto 13 dicembre 2000 ed il loro repertorio nonch il motivo dello scarto; limporto per cui viene disposto il prelievo da parte dellUfficio, con le modalit di cui al decreto legislativo 9 luglio 1997, n. 241. Contemporaneamente il sistema inoltra, sempre per via telematica, lordine di addebito dei tributi, dovuti in base allautoliquidazione, sul conto corrente indicato nel file contenente la richiesta di adempimento delle formalit. Si ricorda che il predetto conto corrente deve essere intrattenuto presso un istituto di credito convenzionato con lAgenzia delle Entrate. La ricevuta, con esito positivo o negativo, resa disponibile entro unora dallinvio del file. Poich la predetta ricevuta tiene luogo come previsto dallart. 2, comma 3, del decreto del Presidente della Repubblica 18 agosto 2000, n. 308 delle annotazioni di cui allart. 16, comma 4, del Testo Unico delle imposte di registro, le informazioni in essa contenute (data, numero di registrazione, somma dovuta e versata a titolo dimposta) sono poste, a cura dei notai, a margine delloriginale di ciascun atto per il quale stata chiesta la registrazione.
Pagina 10 di 25
Una volta pervenuta la ricevuta di trasmissione e di avvenuta registrazione, il sistema fornisce allutente lesito di ricezione delle note di trascrizione da parte del servizio di pubblicit immobiliare. Il notaio, nellipotesi in cui detta segnalazione non pervenga in tempi brevi, pu procedere alla trascrizione predisponendo le note su supporto informatico. In tale ipotesi, per lesecuzione della formalit di trascrizione, il notaio deve presentare allUfficio, oltre al titolo cartaceo e alla relativa ricevuta di avvenuta registrazione, le note redatte su supporto informatico LUfficio, peraltro, prima di procedere allaccettazione delle note su supporto informatico, deve verificare se le note non siano nel frattempo pervenute per via telematica; in tale ultimo caso, ai fini del procedimento di accettazione delle formalit, devono essere utilizzate queste ultime. Gli importi autoliquidati e confermati nella ricevuta di ricezione e registrazione sono validi ai fini della presentazione della domanda di trascrizione, fermo restando la possibilit da parte del servizio di pubblicit immobiliare di verificarne lesattezza.
Pagina 11 di 25
Occorre premettere, che, mentre la registrazione si considera effettuata al momento della ricezione dei dati (art. 9, comma 1, del decreto direttoriale 13 dicembre 2000), le note di trascrizione, iscrizione, le domande di annotazione e di voltura catastale si considerano presentate soltanto nel momento della consegna del titolo allo sportello di accettazione, successivo a quello in cui i dati sono ricevuti dallufficio (art. 9, comma 2, stesso decreto). Tale principio si colloca in perfetta sintonia con quanto disposto dallart. 6 del DPR 18 agosto 2000, n. 308, il quale prevede che per lesecuzione delle formalit ipotecarie di cui al regolamento medesimo, restano fermi lobbligo di presentare il titolo in forma cartacea al competente ufficio dei registri immobiliari, con le modalit stabilite nel libro VI del codice civile e dalle leggi speciali, nonch lobbligo per lufficio di rilasciare in forma cartacea uno degli originali della nota nel quale certificata lesecuzione della formalit a norma del codice civile. Da tanto consegue che la ricezione da parte dellUfficio, per via telematica, del file contenente le note di trascrizione, non costituisce ex se - cio disgiuntamente dal deposito del titolo in forma cartacea - presentazione della formalit e, quindi, non esplica, n determina effetti prenotativi in relazione alla priorit delle formalit medesime. Per lesecuzione delle formalit, oltre al titolo cartaceo, il notaio deve presentare presso il servizio di pubblicit immobiliare anche la ricevuta di avvenuta registrazione su cui sono indicati: il numero degli atti, il numero di repertorio del notaio, gli estremi di registrazione, il numero degli atti scartati, il loro repertorio e il motivo dello scarto, nonch limporto per il quale stato disposto laddebito ed il dettaglio dei tributi relativi alladempimento. Nelleventualit che il notaio non sia in possesso della ricevuta di registrazione accedere, tramite il sistema telematico, al testo degli atti e alle ricevute di pagamento. lufficio pu
Gli uffici provvedono a richiamare il file depositato in memoria allatto dellacquisizione telematica, effettuano lanalisi e lesame del titolo esibito e delle note ricevute e, in caso di esito positivo, proseguono con le ordinarie fasi operative connesse al procedimento di accettazione della formalit. Nel caso in cui, invece, le note trasmesse per via telematica contengano errori o incongruenze tali da non consentirne lacquisizione, lufficio, ove non sussistano gli estremi per opporre rifiuto ai sensi dellart. 2674 del codice civile, dovr segnalare al richiedente gli errori riscontrati e limpossibilit di procedere allesecuzione della formalit sulla base delle predette note. Poich, peraltro, la procedura in esame, allattualit, non consente un nuovo invio del file ai soli fini della trascrizione, il notaio, verificandosi lipotesi descritta, legittimato ad avvalersi della procedura di emergenza descritta in precedenza e, quindi, a presentare allufficio le note correttamente compilate, su supporto informatico, ferma restando in questo caso lefficacia del pagamento effettuato in via telematica.
Pagina 12 di 25
Lart. 5 del decreto del Presidente della Repubblica del 18 agosto 2000, n. 308 stabilisce, al 1 comma, che la voltura catastale di cui agli articoli 3, 4 e 14 del decreto del Presidente della Repubblica 26 ottobre 1972, n. 650, e successive modificazioni, eseguita automaticamente a seguito della presentazione del modello unico informatico. Lobbligo previsto dai citati articoli 3 ( commi 1, 3 e 4 ) e 14 del d.P.R. n. 650/1972 ed i connessi adempimenti di cui allart. 4 dello stesso regolamento vengono, pertanto, assolti con la presentazione del modello unico informatico.
6.1 Adempimenti in materia di voltura catastale
La presentazione della voltura catastale finalizzata principalmente a ricostruire la storia dei diritti/possessi sugli immobili e a consentirne la corretta intestazione negli atti del catasto. A tal fne i per la regolare esecuzione delle volture catastali, conformemente al dettato normativo, vengono richieste informazioni relative agli atti pubblici e alle dichiarazioni non registrate in catasto, ovvero, mancanti e agli atti tecnici riguardanti la corretta individuazione dellimmobile. a) atti mancanti, mancata presentazione di domande di volture o non registrazione delle stesse. Il comma 2 dellarticolo 5 del richiamato d.P.R. n.308/2000 prevede, - in coerenza con quanto stabilito dallart. 2, comma 4, del decreto del Ministro delle Finanze 19 aprile 1994, n. 701 che, qualora non vi sia concordanza fra i soggetti intestati in catasto e quelli risultanti dallatto, il pubblico ufficiale debba indicare nel modello unico gli estremi degli atti e delle denunce che hanno dato luogo a passaggi intermedi o alle discordanze fra le ditte. In particolare consentito inserire lidentificativo dei titoli mancanti e/o i riferimenti delle volture non registrate. Lultimo atto mancante che pu essere un atto generico, u atto notarile, una n dichiarazione di successione, deve essere riportato con lidentificativo completo fornendo i dati nel seguente ordine: tipo atto, descrizione, numero e data, denominazione Rogante, ovvero, codice Ufficio delle Entrate (per le denunce di successione). E possibile, inoltre indicare, in formato libero, tutte le altre informazioni utili alla corretta esecuzione della voltura, ivi comprese il richiamo ai passaggi intermedi non convalidati da atti legali Al riguardo si richiama il contenuto dellarticolo 4, comma sesto, del d.P.R. 26 ottobre 1972, n. 650, secondo il quale va indicata la cronistoria dei passaggi medesimi. In tale ipotesi il pubblico ufficiale segnala nellapposito campo del modello unico che il trasferimento preceduto da passaggi non convalidati da atti legali. In tale ipotesi le volture vengono eseguite con riserva, limitatamente alle particelle o uu.ii.uu. interessate dalla predetta dichiarazione, e notificate1 ai soggetti ai quali, in catasto, le particelle o uu.ii.uu. medesime risultano intestate (articolo 8 del d.P.R. 650/72).
1
La notifica va effettuata a tutti gli intestati in catasto con le modalit previste dallart. 14 della legge 20 novembre 1982, n.890, come modificato dallart. 20 della legge 8 maggio 1998, n. 146.
Pagina 13 di 25
La procedura di voltura automatica da modello unico consente di verificare le condizioni e le informazioni aggiuntive riportate nel modello medesimo per avere, per quanto possibile, una corretta nuova intestazione catastale generata dal trasferimento immobiliare. In particolare la procedura, qualora non vi sia la piena corrispondenza fra gli identificativi dei soggetti riportati nellatto di trasferimento e quelli intestati in catasto e il trasferimento rappresenti lintera propriet, d preliminarmente corso inserendo virtualmente i soggetti contro della nota di trascrizione allesecuzione dellultimo atto riportato nel modello unico, completo dei dati identificativi (con o senza lindicazione del protocollo della relativa domanda di volture), e procede quindi allaggiornamento della banca dati. Inoltre nel modello unico, al fine di completare la nuova intestazione catastale dellimmobile consentito di inserire anche i soggetti a completamento, indicandone i relativi passaggi. Infine, allorquando nel titolo e nella corrispondente nota di trascrizione non sono indicati i soggetti a favore dei quali si esplica il trasferimento del diritto (ad esempio nel caso di rinuncia di usufrutto), gli stessi devono essere debitamente riportati nel modello unico. La procedura, in presenza delle sopra richiamate informazioni aggiuntive, riportate nel modello unico, consente di ricostruire per ogni soggetto esattamente i diritti e le quote ed eseguire conseguentemente la voltura catastale. Nellipotesi, invece, in cui nella ditta catastale compaiano soggetti che non vengono menzionati nel modello unico, la procedura d ugualmente luogo alla esecuzione della voltura riportando, solo per i suddetti intestati catastali, in corrispondenza della descrizione dei diritti e delle quote, lannotazione da verificare. Nel caso di acquisto effettuato in regime di comunione legale ed allorquando presente al momento della stipula uno solo dei coniugi, nel modello unico potranno essere riportati i dati anagrafici completi anche dellaltro coniuge, per una rispondente intestazione catastale anche ai fini fiscali. E prevista, inoltre, la possibilit di richiedere il differimento della voltura. In tal caso lesecuzione automatica avr luogo solo allo scadere del termine indicato nel modello unico, ovvero, nel caso di atto sottoposto a condizione sospensiva, allorch venga eseguita la formalit di cancellazione della condizione per avveramento, sulla base di una domanda di annotazione contenente la richiesta di volturare latto originario. b) atti tecnici. Ai fini della registrazione di variazioni di diritti censiti in catasto, lindividuazione delle unit immobiliari urbane e delle particelle avviene con i dati di identificazione definitivi rappresentati da sezione, foglio, numero di mappa ed eventuale subalterno, come previsto dallart. 2, comma 3, del D.M. 19 aprile 1994, n. 701.
Le relative spese, stabilite nella misura di 5,16 (euro cinque centesimi sedici) dallart. 2 del D.M. 8 gennaio 2001 per ciascuna notifica, vanno ripetute in capo ai soggetti tenuti al pagamento dei tributi dovuti per lesecuzione delle formalit di cui allart. 1, comma 2, del decreto legislativo 18 gennaio 2000, n. 9.
Pagina 14 di 25
A questo riguardo si ritiene utile richiamare la disposizione normativa prevista dal secondo comma dellarticolo 4 del decreto del Presidente della Repubblica 26 ottobre 1972, n. 650: Negli atti e nelle denunce di cui al primo e secondo comma del precedente articolo 3, cos come nelle domande di volture da essi dipendenti, gli immobili trasferiti devono essere descritti con gli estremi con i quali sono individuati in catasto, omissis. Il legislatore ha previsto, sempre e comunque, che lidentificazione dei beni venga desunta dagli atti catastali, salvo la deroga per gli atti di eccezionale e dichiarata urgenza prevista dal successivo comma terzo dellarticolo in commento. Pertanto qualora limmobile non risulti correttamente iscritto in atti, occorre provvedere ai necessari adempimenti per la regolare iscrizione dello stesso in catasto, utilizzando le procedure previste dal decreto del Ministro delle finanze 19 aprile 1994, n. 701. Limmobile pur essendo stato regolarmente dichiarato in catasto, in particolari casi, potrebbe risultare non ancora iscritto negli archivi informatizzati. In tale circostanza, peraltro eccezionale, il comma 3 dellart. 5 del d.P.R. n. 308 dellanno 2000 prevede che il pubblico ufficiale indichi nel modello unico lidentificativo dellimmobile desumendolo dal documento catastale che lo ha generato2 , e lidentificativo dellunit originaria iscritta negli atti. Per linserimento dei dati, anche se il formato libero, si suggerisce di riportare nel modello unico i dati di identificazione nel seguente modo : tipo, numero e data atto tecnico; possibile aggiungere, infine, in formato testuale, ogni ulteriore informazione utile ai fini della regolare esecuzione della voltura.
6.2 Istanze per la determinazione della rendita catastale di cui allart. 12, comma 1, della legge n. 154 del 1988.
Come noto, il piano straordinario di cui allart. 14, comma 13, delle legge 449/1997 ha consentito un massivo recupero dellarretrato del classamento delle unit immobiliari urbane prive di rendita. Tuttavia, per alcuni Uffici, permane un numero, sebbene minimo, di denunce di variazioni e di dichiarazioni di nuove costruzioni ancora da classare. Per tali richieste pu accadere che, in relazione allatto da volturare, i soggetti contraenti presentino listanza per la determinazione della rendita catastale prevista dallart. 12, comma 1, del decreto legge 14 marzo 1988, n. 70, convertito con modificazioni dalla legge 13 maggio 1988, n. 154. In tale ipotesi - osservato che lart. 3, comma 2 del decreto interdirettoriale del 13 dicembre 2000, prevede che le note di trascrizione e di iscrizione, le domande di annotazione e di voltura catastale, si considerano presentate nel momento di consegna del titolo - le richiamate istanze prodotte ai sensi dellart. 12 della legge 154/1988, dovranno essere presentate contestualmente al titolo e direttamente allo sportello del competente ufficio dellAgenzia del Territorio. Lufficio rilascia ricevuta in duplice esemplare, secondo le vigenti modalit gi richiamate nella circolare del 18 dicembre 1998, n. 287 del Dipartimento del Territorio.
Lidentificativo rappresentato dal numero di protocollo e dalla data per quelle unit immobiliari il cui documento che le ha generate non contenga gli identificativi catastali definitivi.
Pagina 15 di 25
Lindicazione della richiesta di attribuzione della rendita catastale deve essere riportata, a cura del pubblico ufficiale, anche nel modello unico. Su questa tematica si richiama, ancora una volta, lattenzione degli Uffici sulla necessit di una puntuale e rapida definizione delle richieste, con il conseguente aggiornamento della banca dati catastale, al fine di evitare possibili danni erariali. Si rammenta, altres, che per le unit immobiliari gi iscritte in atti con rendita definitiva, ovvero quelle dichiarate con le procedure informatiche di cui al D.M. n. 701/1994, listanza di cui allart.12 della legge n. 154/1988 non proponibile. Al riguardo si richiamano le disposizioni emanate con la circolare del 9 aprile 1999, n. 83/ET, congiuntamente dai Dipartimenti delle Entrate e del Territorio.
6.3 Esiti della elaborazione delle volture
Il comma 4 dellart. 5 del d.P.R. n. 308/2000 ed il comma 3 dellart. 9 del decreto interdirettoriale 13 dicembre 2000, prevedono che gli Uffici rendano disponibile, per via telematica, agli utenti il file contenente gli esiti dellelaborazione delle volture. Per ogni immobile trattato la procedura in esame fornisce lesito della relativa volturazione. Con la procedura di modello unico, lesito dellelaborazione viene reso disponibile, attraverso il collegamento telematico, direttamente allutente che ha richiesto la voltura.
6.4 Adempimenti degli Uffici in materia di voltura
Occorre premettere che con la procedura di voltura da modello unico non pi prevista di norma la presentazione, da parte del richiedente, della domanda di voltura cartacea anche in presenza di esito negativo. Tuttavia, qualora il soggetto che ha richiesto ladempimento riconosca imputabile ad un proprio errore, commesso in sede di compilazione della nota di trascrizione, la causa dellesito negativo della registrazione della domanda di volture, provvede successivamente a presentare una formalit a rettifica. La voltura derivante da tale richiesta di rettifica viene registrata con la procedura voltura automatica da nota di trascrizione. In tale ipotesi, a margine delloriginaria voltura eseguita in forza della trascrizione di cui si chiede la rettifica, viene apposta una specifica annotazione. Con la precipua finalit del recupero della qualit dellinformazione catastale, gli Uffici dovranno porre in essere, tempestivamente, ogni intervento atto alla analisi ed alla risoluzione delle cause imputabili agli Uffici medesimi che hanno impedito la regolare registrazione delle volture ed esaminare le eventuali annotazioni (da verificare, apposizione di riserva, ecc.) riportate in automatico dalla procedura, con le modalit che verranno indicate con apposita procedura operativa in corso di emanazione.
Pagina 16 di 25
TERMINI DEGLI ADEMPIM ENTI E MODALIT DI PAGAMENTO DEI TRIBUTI CORRELATI ALLESECUZIONE DELLE FORMALIT .
Lart. 4 del D.P.R. n. 308/2000 prevede che la registrazione degli atti per via telematica, deve essere richiesta entra trenta giorni dalla data dellatto, determinata ai sensi dellart. 13 del D.P.R. n. 131/86. In sostanza, per effetto di tale disposizione, si proceduto, limitatamente agli atti immobiliari per i quali viene utilizzata la procedura telematica in parola, allunificazione dei termini per la registrazione e la trascrizione. Per quanto riguarda gli aspetti fiscali relativi alle formalit presentate tramite il servizio telematico, va evidenziato che lart. 1, comma 1-bis, della tariffa dellimposta di bollo, parte prima, annessa al decreto del Presidente della Repubblica 26 ottobre 1972, n. 642, come modificato dallart. 9 del d.P.R. 18 agosto 2000, n. 308, prevede il pagamento in via forfetaria dellimposta di bollo.. Per effetto delle disposizioni della nota 1-bis del predetto articolo 1 della tariffa annessa al D.P.R. n. 642 del 1972, consentito il pagamento nella misura forfetaria, in un unico contesto, dellintero ammontare relativo allimposta di bollo, connesso agli atti relativi a diritti sugli immobili, sottoposti a registrazione con procedure telematiche e cio: imposta di bollo per latto rogato, ricevuto o autenticato e relative copie conformi per uso registrazione ed esecuzione di formalit ipotecarie, comprese le note di trascrizione ed iscrizione, le domande di annotazione e di voltura da essi dipendenti, nonch limposta per liscrizione nel registro generale dordine di cui allart. 2678 del codice civile (c.d. modello 60 giuridico). La nota aggiunta al menzionato art. 1-bis, precisa, peraltro, che limposta dovuta in misura cumulativa allatto della richiesta di formalit, mediante versamento da eseguire con le stesse modalit di pagamento degli altri tributi dovuti per lesecuzione delle formalit per via telematica. Non appare superfluo evidenziare che nel caso in cui venisse utilizzata la procedura di emergenza per irregolare funzionamento, limposta di bollo deve essere assolta contestualmente agli altri tributi e con le modalit di cui al punto 4.1 lettera a.3. Larticolo 3-bis, comma 3, del d. lgs. n. 463/97, inoltre, dispone che nellipotesi di presentazione del modello unico informatico per via telematica, le formalit di registrazione, trascrizione e voltura, vengono eseguite previo pagamento dei tributi dovuti in base ad autoliquidazione. Con riferimento allistituto dellautoliquidazione, si precisa che i notai determinano lammontare di detti tributi e pagano limporto autoliquidato con addebito disposto dallAgenzia delle Entrate sul conto corrente bancario indicato nel file contenente il modello unico informatico. Il conto corrente deve essere intrattenuto presso una delle banche convenzionate con lAgenzia delle Entrate, il cui elenco disponibile sul sito www.agenziaentrate.it. A tal proposito, si precisa che ai fini della eseguibilit delle formalit di registrazione, trascrizione e voltura - il pagamento dei tributi determinati in autoliquidazione- disposto per via telematica - considerato assolto se le coordinate bancarie sono correttamente indicate nel file contenente la richiesta di adempimento delle formalit.
Pagina 17 di 25
La ricevuta che attesta lesito delladdebito della somma autoliquidata resa disponibile dal sistema informativo, per via telematica, entro dieci giorni lavorativi dallinvio dei dati. Per il pagamento in via telematica lutente deve indicare nel modello i seguenti dati: codice fiscale dellintestatario del conto corrente; codice ABI dellistituto di credito convenzionato destinatario delle disposizioni di pagamento; codice CAB dello sportello destinatario delle disposizioni di addebito: numero di conto corrente sul quale deve essere addebitato limporto della disposizione di pagamento; CIN (carattere di controllo delle coordinate bancarie) congruente con le coordinate bancarie (ABI, CAB, e conto corrente ).
I dati elencati sono obbligatori; la loro eventuale omissione, erroneit o incongruit determina un errore bloccante.
Pagina 18 di 25
Per poter procedere ai controlli di competenza, gli uffici devono effettuare, quotidianamente, la rilevazione dei dati degli atti pervenuti telematicamente al sistema informativo. Gli uffici dellAgenzia delle Entrate verificano, in applicazione dellarticolo 3-ter del decreto legislativo 18 dicembre 1997, n. 463, la regolarit della liquidazione dellimposta effettuata dai notai e del conseguente versamento. Qualora dal controllo eseguito, sulla base degli elementi desumibili dallatto, risultino dovute maggiori imposte, gli uffici provvedono a recuperarle. In proposito si precisa che, per il disposto dellart. 42 - comma 1 - del D. P. R. n. 131/1986, modificato dallart. 3-quater del decreto legislativo n. 463/1997, principale limposta applicata al momento della registrazione e quella richiesta dallUfficio, se diretta a correggere errori od omissioni effettuati in sede di autoliquidazione, nei casi di presentazione della richiesta di registrazione per via telematica;. Si definisce, quindi, principale - nellipotesi di registrazione per via telematica - anche la maggiore imposta dovuta in presenza delle seguenti condizioni: sia determinata esclusivamente sulla base degli elementi desumibili dallatto; sia diretta a correggere errori od omissioni effettuati in sede di autoliquidazione.
Si evidenzia che nessuna modifica intervenuta in merito ai termini di decadenza, previsti dallarticolo 76, comma 2, lettera c), del Testo Unico delle disposizioni concernenti limposta di registro. Pertanto, gli Uffici devono, a pena di decadenza, chiedere limposta suppletiva (diretta a correggere errori od omissioni dellUfficio), entro il termine di tre anni, decorrenti dalla data di registrazione dellatto, ai soggetti obbligati al pagamento ai sensi dellart. 57 dello stesso T.U. In particolare gli uffici dellAgenzia delle Entrate svolgono la loro attivit di controllo con lausilio delle seguenti funzioni disponibili nellarea Registro dellAnagrafe Tributaria: elenchi di ausilio allattivit di controllo degli atti interrogazione dei singoli atti
Pagina 19 di 25
rettifiche invio e stampa dellavviso di liquidazione visualizzazione del testo e dei dati salienti relativi agli atti registrati (disponibile sulla rete intranet, area Applicazioni Uffici locali Servizi ai contribuenti Registrazione telematica.
Gli elenchi degli atti registrati sono di ausilio allattivit di controllo e si richiedono: per data, per numero di registrazione o per codice fiscale del notaio. Tali elenchi servono ad evidenziare tutti gli atti e in particolare quelli con tassazione errata e quelli sottoposti a regime tributario agevolato. E possibile interrogare direttamente ciascun atto, indicando gli estremi di registrazione o selezionando dallelenco di ausilio latto prescelto. Tale funzione consente ai predetti uffici di visualizzare gli atti trasmessi per via telematica e di conoscere il valore di ogni negozio, le imposte autoliquidate dal notaio e quelle calcolate dal sistema, in modo da poter confermare, in sede di controllo, le imposte visualizzate, oppure di effettuarne la riliquidazione. I servizi di pubblicit immobiliare degli Uffici provinciali dellAgenzia del Territorio controllano la regolarit dellautoliquidazione effettuata dal notaio, relativamente ai tributi di competenza. Se lesito del controllo sullautoliquidazione delle imposte eseguito dagli uffici di queste Agenzie, ciascuno per i tributi di propria competenza, evidenzia una maggiore imposta dovuta, si procede alla rettifica della somma autoliquidata dal notaio, emettendo, entro il termine di trenta giorni, appositi avvisi di liquidazione da notificare allutente. Detti avvisi, da inviare anche per via telematica, devono contenere le generalit del notaio, gli estremi dellatto e della formalit di riferimento, la motivazione, nonch il prospetto delle maggiori imposte dovute. La somma richiesta con il predetto avviso di liquidazione - avente natura di imposta principale al pari di quella autoliquidata dal notaio - deve essere pagata entro 15 giorni dalla data di notifica dellavviso; trascorso infruttuosamente tale termine, sono dovuti gli interessi moratori e la sanzione prevista dallart. 13 del decreto legislativo 18 dicembre 1997, n. 471 (art. 3 - ter del d. Lgs. 463/97). Nel caso di dolo o colpa grave nellautoliquidazione delle imposte, gli uffici segnalano le irregolarit agli organi di controllo competenti che adottano i conseguenti provvedimenti disciplinari.
Pagina 20 di 25
Il pagamento della eventuale maggiore somma dovuta effettuato dal notaio, in via telematica, utilizzando allo scopo lo stesso conto corrente bancario aperto per regolarizzare la propria posizione debitoria nei confronti dellErario. Gli uffici dellAgenzia delle Entrate hanno la possibilit di conoscere in qualsiasi momento lo stato degli avvisi di liquidazione. E infatti disponibile un elenco contenente, per ogni avviso, le seguenti informazioni: estremi di registrazione dellatto, data ed importo dellavviso, data e importo del pagamento eseguito dal notaio per via telematica, data di notifica dellavviso.
E possibile, inoltre, chiedere per via telematica il prospetto degli avvisi emessi in un determinato periodo, completo o parziale, a video o stampa. Gli uffici dellAmministrazione devono, inoltre, verificare lesito dei pagamenti telematici, interrogando la ricevuta di pagamento descritta nel precedente punto 7. In caso di esito di pagamento negativo, gli uffici devono procedere allemissione di un avviso di liquidazione, ognuno per i tributi di propria competenza, utilizzando le stesse modalit previste per lautoliquidazione insufficiente. I testi degli atti relativi a diritti sugli immobili registrati per via telematica sono disponibili per gli uffici competenti sul sito Intranet dellAgenzia delle Entrate. Essi possono essere visualizzati, quindi stampati, indicando in alternativa gli estremi di registrazione del singolo atto o il codice fiscale del notaio e numero di repertorio ed eventuale numero di raccolta. Gli uffici, in qualsiasi momento, possono chiedere in visione la documentazione indicata nel prospetto trasmesso per via telematica o copia di essa, oppure esaminare la stessa presso la sede del notaio.
Pagina 21 di 25
COMPENSAZIONE
Listituto della compensazione, introdotto nellordinamento tributario dal decreto legislativo 9 luglio 1997, n. 241, stato esteso, dallarticolo 3-ter del decreto legislativo 18 dicembre 1997, n.463, anche a favore dei notai con riferimento alle somme versate in eccesso in sede di autoliquidazione , che possono essere compensate con le imposte (di registro, di bollo, ipotecarie e catastali) dovute per atti di data posteriore. Lart 3-ter chiarisce, inoltre, che lutilizzo della compensazione esclude la possibilit di presentare, allAmministrazione Finanziaria, eventuali istanze di rimborso delle suddette eccedenze. Tuttavia, qualora il notaio non abbia pi lopportunit, ad esempio per cessata attivit, di utilizzare un eventuale credito dimposta maturato in conseguenza dellesecuzione degli adempimenti di cui al citato decreto legislativo n. 463/97, pu comunque presentare una richiesta di rimborso scaturente dal credito maturato e non compensato. Le eccedenze di pagamento sono evidenziate in modo automatico dal sistema informativo che consente agli Uffici di conoscere se le imposte autoliquidate si discostano in eccesso o in difetto rispetto a quelle calcolate dal sistema stesso. Se le somme risultano in difetto, gli Uffici procedono alla rettifica e allemissione dellavviso di liquidazione, come gi illustrato al punto 8. Se le somme risultano, invece, in eccesso, il notaio pu compensarle con le imposte dovute per atti di data posteriore. Si ricorda che ciascun utente pu far valere, in compensazione, uneccedenza riscontrata su uno o pi atti, solo se in grado di indicare gli estremi delle formalit medesime. Qualora non si verifichi tale circostanza, il notaio non pu far altro che presentare rituale istanza di rimborso, per recuperare le somme versate in eccesso. Per beneficiare dellistituto della compensazione, il notaio pu esporre il credito emergente da uno o pi atti anteriori in uno dei successivi file di trasmissione. Il file nel quale viene chiesta la compensazione deve contenere: un unico atto per il quale si chiedono le formalit; lindicazione delle imposte da compensare gli estremi degli atti o delle note sui quali maturata leccedenza evidenziata. lesposizione del credito maturato;
Il file contenente la richiesta di adempimento delle formalit, sulle quali si fatto valere il credito, scartato se ricorre una delle seguenti ipotesi:
Pagina 22 di 25
errata indicazione degli estremi degli atti di riferimento; indicazione di un credito superiore al totale delle imposte autoliquidate per gli atti di riferimento.
In tal caso, il notaio deve correggere i dati risultati errati e ripetere loperazione di invio del file. Nel caso di irregolare funzionamento del servizio telematico, le modalit da seguire per lesecuzione delle formalit, gi illustrate al punto 4.1, non consentono attualmente di poter far ricorso alla compensazione.
Per agevolare lattivit di controllo degli Uffici, lAgenzia delle Entrate rende disponibili, tramite il proprio sistema informativo, rispettivamente, gli elenchi degli atti su cui richiesta la compensazione e gli elenchi degli atti che hanno dato origine al credito. Si richiama lattenzione degli Uffici evidenziando che loperazione di compensazione pu dar luogo, di regola, ad una delle seguenti ipotesi: il notaio indica la somma autoliquidata, deduce il credito portato in compensazione e dispone il pagamento della residua somma dovuta; il notaio dispone il pagamento a saldo zero, qualora la somma da compensare coincida con quella autodeterminata come sopra; il notaio utilizza parzialmente il credito, a titolo di compensazione, mantenendo la possibilit di beneficiare in seguito del credito rimanente.
Gli Uffici sono tenuti a verificare le operazioni di compensazione. A tal fine hanno a disposizione, per ogni singolo atto, i dati che consentono loro di controllare gli importi utilizzati per la compensazione, anche nellipotesi del loro utilizzo parziale fino alla concorrenza dellintero credito maturato. In conclusione, si ritiene opportuno fornire istruzioni in merito ai casi in cui lordine di addebito delle imposte da versare non abbia avuto buon fine e, in particolare, al verificarsi di quanto segue: a) il notaio determina unimposta eccedente in autoliquidazione, ma laddebito non trova capienza sul conto; b) il notaio utilizza comunque leccedenza dimposta determinata per latto anteriore, di cui sub a), a titolo di compensazione su un atto posteriore, pur non avendo, il pagamento relativo allatto anteriore, trovato capienza sul conto.
Pagina 23 di 25
In tal caso, la compensazione eseguita dal notaio legittima. Gli uffici, in sede di controllo, richiedono in ogni caso lintero ammontare autoliquidato e non riscosso, ancora ai sensi dellart.3-ter del decreto legislativo 18 dicembre 1997, n.463.
Pagina 24 di 25
10 SERVIZIO DI ASSISTENZA E CANALI DI COMUNICAZIONE PER IL NOTAIO Si fa presente che, al fine di garantire una adeguata e costante assistenza agli utenti, stato istituito un call center (numero verde 800-219402) con la presenza di operatori tecnici e funzionali durante le seguenti fasce orarie: lun-ven. 08.30/18.00, sab. 08.30-14.00; Secondo le modalit ed i tempi che verranno di volta in volta pubblicate sul sito dellAgenzia del Territorio e sul sito del sistema Sister previsto che verranno attivati i seguenti altri servizi e canali di comunicazione: segreteria telefonica per la presa in carico di problemi tecnici e funzionali nelle fasce orarie non coperte da operatore; casella di posta elettronica per problemi tecnici e funzionali, con presa in carico automatica della richiesta di assistenza e risposta entro le quattro ore calcolate sullorario di funzionamento del call center; presenza su SISTER di una sezione FAQ dedicata alla procedura telematica in questione; interrogazione sugli esiti di registrazione sul sito www.agenziaterritorio.it, con aggiornamento delle informazioni secondo orario del servizio telematico; interrogazione sugli esiti di registrazione chiamando un risponditore automatico disponibile al numero verde del call center; HOT-NEWS su SISTER sulla disponibilit dei sistemi.
I notai che, per la connessione al servizio telematico, si avvalgono di un soggetto delegato per ricevere assistenza relativamente alle problematiche tecniche, si dovranno rivolgere alla struttura di assistenza del fornitore del servizio. Le Direzioni Regionali dellAgenzia delle Entrate e le Direzioni Compartimentali dellAgenzia del Territorio, proseguendo con le iniziative gi intraprese, intensificheranno la propria opera di coordinamento e vigilanza, affinch gli uffici da esse dipendenti eseguano al meglio gli adempimenti previsti dalla normativa vigente in materia, adoperandosi per costituire un fattivo e proficuo rapporto di collaborazione con i notai, individuando e pubblicizzando adeguatamente, per ciascun ufficio, un referente sullargomento.
Pagina 25 di 25
CIRCOLARE N. 9
PROT. n 69262 ENTE EMITTENTE: OGGETTO: DESTINATARI: Direzione Centrale Cartografia Catasto Pubblicit Immobiliare ATTIVAZIONE DELLA PROCEDURA DOCFA 3.0 Direzioni Compartimentali del Territorio, Servizio Ispettivo Centrale, Uffici Provinciali Servizi Centrale degli Ispettori Tributari, Dipartimento per le Politiche Fiscali, Consiglio Nazionale degli Architetti, Consiglio Nazionale degli Ingegneri, Consiglio Nazionale dei Geometri, Consiglio Nazionale dei Dottori Agronomi, Consiglio Nazionale dei Periti Agrari, Consiglio Nazionale dei Periti Industriali, Consiglio Nazionale del Notariato, Avvocatura Generale dello Stato.
DATA DECORRENZA: 26.11.2001 CIRCOLARI DELLENTE MODIFICATE / SOSTITUITE: Roma, 26/11/2001 FIRMATO:
1. PREMESSA Come preannunciato con la circolare 242/T del 29 dicembre 2000, si comunica che stato emanato il decreto direttoriale prot. U.D.A./2425 del 7 novembre 2001, ai sensi dell'art. 5 del decreto del Ministro delle Finanze n. 701 del 1994, che prevede lobbligo della presentazione delle planimetrie degli immobili urbani e degli elaborati grafici, nonch dei relativi dati metrici, su supporto informatico, unitamente alle dichiarazioni di nuova costruzione e di variazione di unit immobiliari urbane. A tale fine stata predisposta la versione 3.0 della procedura Docfa che consente di dare concreta operativit al decreto medesimo. Tale procedura verr rilasciata agli Uffici periferici con l'utilizzo della rete Intranet, mentre per i singoli professionisti la stessa sar resa disponibile nel sito Web dell'Agenzia del Territorio e per il tramite dei Consigli nazionali delle categorie professionali. Il Docfa 3.0, che diverr operativo su tutto il territorio nazionale a decorrere dal 1 gennaio 2002, presenta, oltre ad una rinnovata veste grafica ed una maggiore semplicit d'uso, alcune
Pag. 1
Direzione Centrale Cartografia Catasto e Pubblicit Immobiliare Circolare n. 9 del 26 novembre 2001 - Prot. n 69262
novit procedurali, gi in parte anticipate con la circolare sopra citata, e che sono dettagliatamente descritte nel seguito della presente nota. Entro il mese di novembre c.a., la nuova procedura versione ufficio sar istallata presso tutti gli Uffici provinciali, al fine di permettere l'attivazione sperimentalmente del Docfa 3.0 gi durante il mese di dicembre. La versione 3.0 di Docfa conterr solo importi espressi in Euro. Per quanto riguarda le categorie ordinarie, la conversione Lire/Euro avviene a livello di tariffa e quindi limporto della rendita compare automaticamente trasformato. Per quanto concerne le unit ascrivibili ai gruppi di categorie speciali e particolari (gruppo D ed E), in sede di compilazione andranno espressi i valori direttamente in Euro, avendo perfetta corrispondenza fra le due valute.
2.
PRINCIPALI ELEMENTI INNOVATIVI CONTENUTI NELLA VERSIONE 3.0 caratterizzante consiste nell'obbligo della presentazione degli atti di
L'elemento
aggiornamento attraverso uno o pi file informatici contenenti gli elaborati grafici (planimetrie ed elaborati planimetrici), i dati metrici (superfici catastali) ed i corrispondenti dati identificativi e censuari. A partire dalla data di attivazione del DOCFA 3.0 non dovranno, pertanto, essere pi compilati gli elaborati grafici cartacei (planimetrie mod. AN e BN, elaborati planimetrici EP1, EP2 e EP3), sostituiti dagli equivalenti modelli informatici "virtuali". Per ragioni procedurali, ancorch transitorie, in sede di presentazione del documento sar necessario, peraltro, allegare la stampa di tutti gli elaborati grafici contenuti nella dichiarazione, timbrati e firmati dal tecnico. Di seguito vengono elencati gli elementi pi innovativi contenuti in questa versione del DOCFA.
= obbligatoriet di presentazione dell'immagine grafica informatizzata della unit immobiliare urbana in formato raster o vettoriale;
Pag. 2
Firmato
Direzione Centrale Cartografia Catasto e Pubblicit Immobiliare Circolare n. 9 del 26 novembre 2001 - Prot. n 69262
= soppressione dei modelli planimetrici cartacei AN e BN, sostituiti dai nuovi modelli virtuali in formato UNI A/3 e A/4. I dettagli tecnici per la loro compilazione sono contenuti nell'allegato tecnico accluso alla presente; = introduzione del calcolo obbligatorio delle superfici catastali, mediante il criterio del calcolo dei poligoni (vedi allegato tecnico), per tutte le unit immobiliari censite nelle categorie ordinarie (gruppi A, B e C); = soppressione dei modelli planimetrici EP1, EP2 e EP3 sostituiti da un unico modello denominato EP integrato nella procedura DOCFA. Pi precisamente il modello EP1 scompare, il modello EP2 viene sostituito dal modello EP e il modello EP3 sostituito da un "elenco subalterni" integrato nella procedura Docfa. Di questo elenco prevista la stampa e la possibilit di ottenerne un file in formato testo, che potr essere rilasciato successivamente per la redazione di ulteriori denunce di variazione. Analogamente alle planimetrie virtuali, anche il modello EP pu essere in formato A/4 o A/3. = uso degli stradari codificati dagli Uffici al fine di una corretta imputazione del dato toponomastico; = superamento, di fatto, della partita catastale, sostituita dal criterio di raggruppamento per ditta intestataria. = Il quadro dei dati per la notifica diventato il quadro dei dati del dichiarante. Infatti le eventuali successive notifiche che si rendessero necessarie a seguito di rettifiche di rendite proposte, verranno effettuate dallUfficio, con le procedure in uso o in corso di sviluppo. Si precisa che per le province di nuova istituzione (Biella, Crotone, Lecco, Lodi, Prato, Rimini, Vibo Valentia, Verbania) sono stati creati i relativi archivi (tariffe, prospetti, stradari, etc) che devono essere utilizzati con la procedura Docfa 3.0.
3. PRINCIPALI NOVITA DI CARATTERE INFORMATICO = la installazione della procedura personalizzata e pertanto DOCFA 3.0 pu essere caricato in una directory a scelta dellutente;
Pag. 3
Firmato
Direzione Centrale Cartografia Catasto e Pubblicit Immobiliare Circolare n. 9 del 26 novembre 2001 - Prot. n 69262
= la acquisizione delle planimetrie in formato raster pu avvenire direttamente allinterno della procedura stessa in quanto viene gestito direttamente lo scanner mediante i drivers di controllo; = la stampa di presentazione stata completamente reimpaginata utilizzando nuovi fonts di caratteri, al fine di una migliore leggibilit e di un maggiore risalto dei dati inseriti in sede di compilazione; = la visualizzazione della procedura consente di operare con risoluzioni di 640 x 480, 800 x 600 (e 1024 x 768) pixel; = la funzione di help stata completamente riscritta e realizzata in linguaggio HTML, con una struttura pi chiara e con una navigazione pi semplice;
4. ULTERIORI ELEMENTI INNOVATIVI = le tipologie di documento passano da 4 a 2, mediante la soppressione delle tipologie relative alle unit afferenti, la cui presentazione viene ricondotta nelle procedure previste per la presentazione delle nuove costruzioni ovvero per le denunce di variazione; = possibilit di non indicare il protocollo e la data di presentazione delle volture pregresse (procedura di preallineamento), qualora tali dati non siano noti ovvero gli atti siano anteriori al 1969; = possibilit di ripristino in banca dati, per motivi tecnici vari, delle unit erroneamente soppresse mediante la nuova operazione recuperata inserita nei documenti di accatastamento; questa fattispecie, peraltro, deve essere adeguatamente motivata dal tecnico presentatore; = creazione di nuove causali di variazione: - presentazione planimetria mancante: da utilizzare quando occorre presentare una planimetria (solo in presenza di accertamento d'ufficio) al solo scopo di aggiornare il data base grafico delle immagini, senza alcuna variazione dei dati censuari. I modelli 1N, 2N e i dati di classamento non devono essere compilati;
Pag. 4
Firmato
Direzione Centrale Cartografia Catasto e Pubblicit Immobiliare Circolare n. 9 del 26 novembre 2001 - Prot. n 69262
- variazione per modifica di identificativo: in questo caso la nuova planimetria non deve essere ripresentata in quanto limmagine raster presente in banca dati verr automaticamente collegata con il nuovo identificativo. I modelli 1N, 2N ed i dati di classamento non devono essere compilati; = nella denuncia di variazione sar possibile indicare la causale diversa distribuzione degli spazi interni anche da sola e non abbinata ad altre; questo per permettere la presentazione di una nuova planimetria qualora le modifiche interne comportino una variazione del classamento gi attribuito (aumento o diminuzione del numero dei vani e variazione della consistenza per le unit immobiliari iscritte nella categoria C/1); = ai fini procedurali, in attesa della realizzazione della procedura di trasmissione telematica dei documenti con firma elettronica, in sede di presentazione del documento informatico dovranno essere allegate la stampa di presentazione (in duplice copia: una da conservare agli atti dell'ufficio e l'altra da riconsegnare al tecnico come ricevuta) e la stampa di tutti gli elaborati grafici contenuti nella dichiarazione. Queste stampe, in unica copia, verranno timbrate e firmate dal tecnico compilatore e verranno altres conservate dallUfficio unitamente alla stampa di presentazione (firmata anche da uno dei soggetti portatore di diritti reali), per ogni eventuale verifica e controllo.
5. INOLTRE = il Quadro annotazioni assume la doppia valenza di Annotazioni e di Relazione Tecnica; = nel modello 1N parte II quadro F sono aboliti i campi riguardanti le osservazioni relative al valore; = nella dichiarazione di accatastamento o unit afferente la ditta intestataria pu essere omessa, qualora si possa fare riferimento ad una unit immobiliare gi presente in banca dati (anche se sita in un comune diverso, purch della stessa provincia), a condizione che lintestazione sia identica (stessi nominativi completi di dati anagrafici e codice fiscale, stessa natura di possesso e quadrature dei titoli; stesse quote) e vengano rispettate le codifiche e le
Pag. 5
Firmato
Direzione Centrale Cartografia Catasto e Pubblicit Immobiliare Circolare n. 9 del 26 novembre 2001 - Prot. n 69262
= la natura del possesso o godimento (cosiddetta titolarit) codificata con le modalit in uso negli Uffici di Pubblicit Immobiliare (ex Conservatorie); = viene eseguito il controllo sulle quote dei diritti di possesso e delle quadrature dei titoli; = possibile indicare, qualora necessario ad integrazione del titolo codificato, in un campo libero l'eventuale specifica della natura del diritto catastale. In particolare, la dicitura da riportare in presenza di livelli la seguente: 1. Comune di Ravenna - diritto del concedente per 1000/1000 (titolo codificato) 2. Rossi Antonio - diritto dell'enfiteuta per 1000/1000 (titolo codificato) - LIVELLARIO (titolo non codificato da inserire nel campo libero) = soppressione delle funzioni relative all'acquisizione delle informazioni integrative;
Tutte le modifiche adottate nel Docfa 3.0 saranno inoltre compiutamente descritte nell'help della procedura.
6. ACCETTABILITA' DEGLI ATTI PRESENTATI CON IL DOCFA Lufficio non potr rifiutare gli atti di aggiornamento prodotti con la procedura Docfa che risultino conformi alle indicazioni dettate dal D.M. 701/94, dalla presente circolare e fatta salva la iscrivibilit in banca dati (possibili casi di rifiuto: mancanza in banca dati del subalterno variato o soppresso; intestazione con mancata quadratura dei titoli, .). Si riserva, peraltro, la possibilit di rifiutare la pratica DOCFA qualora: il codice di riscontro stampato nel documento sia diverso da quello contenuto nel dischetto; si riscontri una scarsa leggibilit delle immagini raster allegate al documento (vedi allegato tecnico); il documento presenti errori formali.
Pag. 6
Firmato
Direzione Centrale Cartografia Catasto e Pubblicit Immobiliare Circolare n. 9 del 26 novembre 2001 - Prot. n 69262
L'ufficio motiver in forma scritta le ragioni del rifiuto degli atti di aggiornamento. Si precisa, inoltre, che l'ufficio non dovr richiedere in copia alcuna documentazione non espressamente prevista dalla normativa catastale vigente. Qualora il tecnico presentatore lo ritenga utile, viceversa, potr citare gli estremi di documenti prodotti da altre Amministrazioni (protocollo, data ed autorit emittente), da indicare nel "Quadro D riquadro Note relative al documento e relazione tecnica o allegare eventuale documentazione fotografica. Si coglie loccasione per ribadire che la procedura di classamento automatico, resa disponibile al professionista in sede di redazione della dichiarazione, costituisce un semplice ausilio al fine di definire la rendita da proporre. In nessun caso, la mancata aderenza della rendita proposta a quella automatica, potr costituire motivo di rifiuto in sede di accettazione della pratica.
Elaborato planimetrico Come noto, questa elaborazione grafica rappresenta, come dichiarazione di parte, la chiave di lettura della subalternazione eseguita dal professionista, il quale indica anche la destinazione d'uso delle varie unit immobiliari e delle varie parti comuni, allo scopo di permetterne una agevole individuazione. La rappresentazione grafica pu essere eseguita nella scala ritenuta pi opportuna dal tecnico presentatore, preferibilmente 1:500 o 1:200. Inoltre, si precisa quanto segue: o lelaborato planimetrico obbligatorio per: - denuncia di nuova costruzione quando siano presenti due o pi unit immobiliari aventi porzioni e/o dipendenze in comune; - denunce di unit in corso di costruzione quale che sia il numero di u.i. anche se non sono presenti parti comuni;
Pag. 7
Firmato
Direzione Centrale Cartografia Catasto e Pubblicit Immobiliare Circolare n. 9 del 26 novembre 2001 - Prot. n 69262
- denunce di variazione qualora lelaborato sia gi presente agli atti dellufficio ovvero quando si costituiscono beni comuni censibili e beni comuni non censibili. o lelaborato planimetrico pu essere omesso qualora siano presenti solo corti di propriet esclusiva di ogni singola unit immobiliare, le quali devono essere rappresentate graficamente per intero e senza interruzioni della linea di confine, esclusivamente nella corrispondente planimetria; o le unit ascrivibili alle cosiddette categorie fittizie (F1, F2, ), devono essere individuate esclusivamente nellelaborato planimetrico, con esclusione della presentazione di singole planimetrie; o le parti comuni (cortili, ingressi, vani scale, centrale termica ) devono essere indicate, in modo completo, solo nellelaborato planimetrico, in quanto, a seguito di una eventuale variazione dei beni comuni non censibili, sar possibile ripresentare solo il modello EP di aggiornamento e non tutte le singole planimetrie nelle quali sono rappresentate le parti comuni oggetto di variazione; o le corti comuni ed i beni comuni non censibili, come i vani scala, le lavanderie, le centrali termiche ecc, indicati nel modello EP vanno rappresentati interamente, evitando interruzioni della linea di confine; o qualora si debba variare un elaborato planimetrico gi depositato agli atti, si possono ripresentare le sole pagine variate; o i beni comuni non censibili (vano scala, centrale termica ) ed i beni comuni censibili (garage condominiale, cantina condominiale, alloggio del portiere ), indicati nellelenco subalterni, devono essere chiaramente definiti nella loro destinazione e nel loro abbinamento agli identificativi principali (comune ai sub); o lelaborato planimetrico a seguito di tipi di frazionamento, per espropri relativi a strade, ferrovie e canali deve essere ripresentato qualora sia gi agli atti, mentre pu esserne omessa la presentazione qualora non sia presente. In entrambi i casi non comunque obbligatoria la ripresentazione delle planimetrie;
Pag. 8
Firmato
Direzione Centrale Cartografia Catasto e Pubblicit Immobiliare Circolare n. 9 del 26 novembre 2001 - Prot. n 69262
Natura del possesso o a seguito della codifica dei diritti non pi possibile variare e fondere unit immobiliari aventi titolarit diverse che - nella prassi comune - venivano caricate ad una nuova ditta avente come titolarit ciascuno per i propri diritti; o qualora non sia prevista la presentazione della voltura catastale (ad esempio, nel caso di modifica - disposta per legge - della ragione sociale di una societ) possibile presentare la pratica DOCFA senza dover preventivamente effettuare il preallineamento della ditta presente in banca dati.
Unit da ascrivere a categorie fittizie Come noto, sono indicate come categorie fittizie (F1 = area urbana, F2 = unit collabenti, F3 = unit in corso di costruzione, F4 = unit in corso di definizione ed F5 = lastrico solare) quelle che, pur non previste nel quadro generale delle categorie (in quanto ad esse non associabile una rendita catastale), sono state necessariamente introdotte per poter permettere la presentazione in Catasto di unit particolari (lastrici solari, corti urbane, unit in via di costruzione ecc.....) con la procedura informatica di aggiornamento Docfa. La presentazione delle planimetrie non mai prevista per le unit ascrivibili in queste categorie. Si precisa che tali unit possono anche essere dichiarate come beni comuni censibili (BCC, ex partita speciale 0). Si forniscono le seguenti indicazioni: o aree urbane (F1): non deve essere presentata la planimetria catastale in quanto, qualora larea urbana scaturisca da un tipo di frazionamento, l'area stessa gi definita da una nuova particella; qualora, viceversa, essa nasca come subalterno di una particella urbana, l'area deve essere rappresentata unicamente nellelaborato planimetrico, da redigere - in questo caso - anche in assenza di parti comuni, naturalmente nella scala grafica opportuna;
Pag. 9
Firmato
Direzione Centrale Cartografia Catasto e Pubblicit Immobiliare Circolare n. 9 del 26 novembre 2001 - Prot. n 69262
unit in corso di costruzione (F3): la relazione tecnica prevista dalla circ. 2/84 deve essere inserita succintamente nellapposito campo del DOCFA relazione tecnica;
l'identificazione avviene esclusivamente attraverso lelaborato planimetrico, il quale deve essere sempre presentato, anche in assenza di parti comuni. Si precisa inoltre che lutilizzo della categoria F4 corretto solo qualora si costituiscano porzioni di vano, ovvero in caso di intervento edilizio di ristrutturazione in cui vengano abbattuti muri divisori e di confine tra le varie unit; o per l'area urbana e lastrico solare (F1 e F5), occorre indicarne la superficie nel relativo campo Sup. cat. del Docfa.
Causali delle denunce di variazione o E obbligatorio utilizzare le causali gi codificate e cio quelle dei punti 1, 2, 3 e 4 anche quando vengono trattate unit iscritte in partite speciali (beni comuni non censibili e beni comuni censibili). Il punto 5 altre variazioni deve essere perci utilizzato solamente se la causale che si intende dichiarare non gi codificata nei punti di cui sopra ed in particolari casi di incompatibilit; o si ribadisce la possibilit di trattare pi unit immobiliari aventi la medesima causale in un unico file (es. ultimazione di fabbricato urbano, diversa distribuzione degli spazi interni, Classamento ai sensi del DM 701/94 ecc), a condizione che non vi sia nessun cambio di identificativo catastale e che la titolarit delle unit trattate sia unica; o la causale variazione di destinazione pu essere utilizzata solamente quando lunit immobiliare viene interamente trasformata nella sua destinazione, senza cio fondersi e/o dividersi con altre. obbligatoria lattribuzione di un nuovo subalterno. o la causale frazionamento per trasferimento di diritti pu essere utilizzata solamente quando si costituiscono delle unit in corso di definizione (F4). Per tutti gli altri casi, va utilizzata la causale divisione.
Pag. 10
Firmato
Direzione Centrale Cartografia Catasto e Pubblicit Immobiliare Circolare n. 9 del 26 novembre 2001 - Prot. n 69262
Identificativi provvisori Come disposto dal D.M. 701/94 ed ai fini del miglioramento della qualit dei dati catastali, si sottolinea la necessit e l'urgenza di eliminare gli identificativi provvisori dalla banca dati, mediante l'attribuzione degli identificativi definitivi all'unit immobiliare prima della presentazione degli atti di aggiornamento, e comunque entro 15 giorni dalla richiesta del tecnico professionista.
Redazione di planimetrie o Il simbolo dellorientamento della rappresentazione grafica (Nord) ora parte integrante del disegno della planimetria e deve essere disegnato allinterno del riquadro, in qualunque posizione ma possibilmente in basso a destra; o non obbligatorio riportare alcun estratto di mappa nellambito del disegno della planimetria, essendo la mappa stessa conservata ed aggiornata contestualmente alla presentazione della dichiarazione di accatastamento ed essendo in via di eliminazione larretrato dei tipi mappale; o il disegno dellunit immobiliare deve contenere gli elementi utili ai fini dellindividuazione dellubicazione spaziale dellunit immobiliare nellambito del fabbricato. A questo fine sicuramente consigliabile riportare, mediante semplice accenno, leventuale posizione del vano scale comune e del corridoio di accesso, leventuale perimetro del corpo di fabbrica ed ogni elemento grafico che consenta di rendere immediatamente percepibile la collocazione dellunit immobiliare. Non devono essere riportati sul disegno i nominativi delle ditte confinanti. Si rammenta che la esatta consistenza delle parti comuni (beni comuni non censibili) rappresentata sullelaborato planimetrico. Si prega di fornire assicurazione di adempimento. IL DIRETTORE
Pag. 11
Firmato
Direzione Centrale Cartografia Catasto e Pubblicit Immobiliare Circolare n. 9 del 26 novembre 2001 - Prot. n 69262
ALLEGATO TECNICO
Nuova sequenza di compilazione dei documenti
La nuova procedura Docfa 3.0 prevede una diversa sequenza di compilazione degli atti di aggiornamento, in quanto non pi necessario inserire alcuni dati metrici, che viceversa sono calcolati automaticamente ed inseriti direttamente nei modelli 1N parte seconda. La nuova sequenza di compilazione di un atto di aggiornamento il seguente: 1. Modello D e dati del Tecnico 2. Acquisizione degli elaborati grafici (elaborato planimetrico e planimetrie) 3. Calcolo delle relative superfici, con il metodo dei poligoni 4. Compilazione dei modelli 1N, prima e seconda parte 5. Completamento dell'elenco subalterni
Planimetrie Per la redazione delle planimetrie e degli elaborati planimetrici obbligatorio utilizzare, in presenza di planimetria articolata su pi schede, la stessa scala di rappresentazione per ogni scheda. Si precisa che gli elaborati grafici debbono essere redatti nella scale 1:100, 1:200 e 1:500; sono comunque tollerati in scale diverse nei casi in cui la rappresentazione grafica lo richieda ai fini di una pi chiara comprensibilit del disegno. Per migliorare la leggibilit delle planimetrie e degli elaborati planimetrici, i caratteri di testo devono essere opportunamente dimensionati, in stampatello, tratto medio-fine e colore nero. In riferimento alla scala di rappresentazione, il disegno deve essere: chiaro, essenziale e preciso, evitando tratti troppo ravvicinati (es. gradini-alzate delle scale ) che in fase di stampa possano risultare coincidenti e quindi non distinguibili. La qualit dellimmagine della planimetria deve essere verificata dal tecnico professionista in fase di acquisizione onde evitare rifiuto della stessa da parte dellufficio.
Pag. 12
Firmato
Direzione Centrale Cartografia Catasto e Pubblicit Immobiliare Circolare n. 9 del 26 novembre 2001 - Prot. n 69262
ACQUISIZIONE DA SCANNER O ASSOCIAZIONE DI PLANIMETRIA IN FORMATO RASTER Il formato del disegno planimetrico su supporto cartaceo pu essere A/3 o A/4.Il disegno deve essere contenuto allinterno di un riquadro fisso le cui dimensioni sono, espresse in centimetri:
Le immagini raster delle planimetrie possono essere acquisite, direttamente dalla procedura Docfa, tramite un qualunque scanner con una risoluzione tassativa di 200 DPI, immagine al tratto, bianco e nero, monocromatico (line art), in formato standard A4 o A3, accertandosi comunque delle reali dimensioni dellimmagine acquisita, e con una qualsiasi delle seguenti estensioni: TIFF, TGA, WPG, EPS, PCX, BMP, DIB, GIF, JPEG, WMF, DCX, PICT (per i formati TIFF e GIF non supportata la compressione LZW). Se la rappresentazione planimetrica di una unit immobiliare necessita di pi pagine, bisogna associare allunit stessa pi immagini a pagina singola anche se si utilizzano formati (ad es. TIFF) che ammettono la multipagina. Al fine di migliorare la leggibilit della grafica si consiglia, qualora il software dello scanner lo consenta, di ottimizzare i parametri di scansione (luminosit, contrasto, soglia ecc.).
ACQUISIZIONE DI PLANIMETRIA VETTORIALE Il disegno della planimetria deve essere realizzato avendo come unit di misura 1 unit video = 1 metro. Il disegno della planimetria deve essere contenuto allinterno di un riquadro (che corrisponde alla cornice) che risulta variabile in funzione della scala del disegno e del formato di planimetria prescelto. Pertanto per un disegno realizzato in scala 1:100 (in cui 1 unit video = 1 metro) le dimensioni del riquadro, espresse in centimetri, saranno:
Pag. 13
Firmato
Direzione Centrale Cartografia Catasto e Pubblicit Immobiliare Circolare n. 9 del 26 novembre 2001 - Prot. n 69262
Per la scala 1:200 occorre moltiplicare le dimensioni del riquadro per 2 (39x47 e 52x81) Per la scala 1:500 moltiplicarle per 5 (97,5x117,5 e 130x202,5) e cos via per le altre scale di rappresentazione. Il riquadro contenente la planimetria deve essere unentit (polilinea) con origine (vertice inferiore a sinistra) coincidente con il valore delle coordinate 0,0 e il limite massimo del disegno (vertice superiore destro) con le coordinate massime in funzione della scala di rappresentazione (es. per A/4 con scala 1:200 = 39,47). Per facilitare le operazioni di acquisizione delle planimetrie vettoriali, sono disponibili, unitamente alla procedura Docfa, esempi di planimetrie nei due formati A/3 e A/4, nelle scale pi comuni, contenenti solo il riquadro che delimita il disegno planimetrico. In entrambi i formati A/3 e A/4 il riquadro, di forma rettangolare, orientato con il lato maggiore in verticale. Lorientamento della planimetria nei due formati non deve essere modificato, la planimetria quindi non deve essere ruotata.
Il disegno planimetrico vettoriale pu essere salvato in uno dei seguenti formati: DXF, DWG, DGN, HPLG, ME10, PICT, RIS, DRW, CGM.
Calcolo delle superfici La dichiarazione delle nuove consistenze catastali, prima conosciute come dati metrici (funzione eliminata nella presente versione), avviene non pi per dichiarazione di consistenze alfanumeriche bens con il "metodo dei poligoni", cio disegnando (sovrapponendo), con la specifica procedura interna al programma Docfa 3.0, poligoni sullimmagine della planimetria secondo tipologie omogenee di ambienti. Le superfici verranno calcolate automaticamente. Le coordinate dei vertici dei poligoni, le loro superfici e altezze, sono acquisite in automatico in un file di dettaglio dei poligoni dal programma Docfa, secondo lo standard NTF (National
Pag. 14
Firmato
Direzione Centrale Cartografia Catasto e Pubblicit Immobiliare Circolare n. 9 del 26 novembre 2001 - Prot. n 69262
Transfer Format) Release 1.1 del Gennaio 1989, e saranno memorizzati nei data base del Sistema Informativo del Territorio collegate alla scheda planimetrica relativa. Del tracciato record di tale file sar data pubblicit in concomitanza alla diffusione della procedura. Lutente pu evitare di dichiarare i dati metrici delle unit immobiliari tramite il metodo dei poligoni seguendo due modalit alternative: o Associando allimmagine planimetrica dellunit immobiliare il file NTF di dettaglio dei poligoni, preventivamente compilato con altra procedura; o Utilizzando un layer predeterminato, denominato Docfa_Poligoni, dove vengono individuati, tramite polilinee chiuse, i poligoni interessati al calcolo della superficie catastale ed esportando il disegno vettoriale in formato DXF. Le varie tipologie dei poligoni (descritte di seguito) devono essere identificate nel DXF dal parametro colore (62) di ogni polilinea, con un numero crescente che va dall1 all8.
Descrizione dei poligoni In conformit a quanto disposto dal D.P.R. 138/98, si illustrano di seguito i criteri per la determinazione delle tipologie di ambiente:
A = superficie dei vani (o locali) aventi funzione principale nella specifica categoria (camere,
cucina, stanze) e dei vani (o locali) accessori a servizio diretto di quelli principali quali bagni, w.c., ripostigli, tavernette, mansarde, ingressi, corridoi e simili (parametro 62 del DXF = 1). Per le categorie C/1 e C/6 i vani avente funzione principale (per esempio il locale vendita ed esposizione per la categoria C/1) saranno indicati con A1 (parametro 62 del DXF = 1), mentre i vani accessori a diretto servizio, quali retro negozio (per cat. C/1) bagni, w.c., ripostigli, ingressi, corridoi e simili, con A2 (parametro 62 del DXF = 8);
Pag. 15
Firmato
Direzione Centrale Cartografia Catasto e Pubblicit Immobiliare Circolare n. 9 del 26 novembre 2001 - Prot. n 69262
B = superficie dei vani (o locali) accessori a servizio indiretto dei vani principali, quali soffitte, sottotetti, centrali termiche, cantine e simili qualora comunicanti con i vani di cui alla precedente lettera A (parametro 62 del DXF = 2);
C = superficie dei vani (o locali) accessori a servizio indiretto dei vani principali, quali soffitte,
sottotetti, centrali termiche, cantine e simili qualora non comunicanti con i vani di cui alla lettera A (parametro 62 del DXF = 3);
D = superficie dei balconi, terrazze, logge, terrazzi coperti, portici, tettoie e simili, di pertinenza e
dipendenza esclusiva della singola unit immobiliare (sono escluse le porzioni comuni di uso esclusivo) qualora comunicanti con i vani di cui alla lettera A (parametro 62 del DXF = 4);
E = superficie dei balconi, terrazze, logge, terrazzi coperti, portici, tettoie e simili, di pertinenza e
dipendenza esclusiva della singola unit immobiliare (sono escluse le porzioni comuni di uso esclusivo) qualora non comunicanti con i vani di cui alla lettera A (parametro 62 del DXF = 5);
G = superfici di ambienti non classificabili tra i precedenti casi e non rilevanti ai fini del calcolo della superficie catastale (parametro 62 del DXF = 7).
Si precisa che tutti i vani sprovvisti di accesso (intercapedini, camere d'aria, cavedi, sottotetti, vuoti sanitari, ....) sono considerati volumi tecnici e pertanto non vanno considerati al fine del calcolo delle superfici. La superficie dei locali principali e degli accessori, ovvero loro porzioni, aventi altezza utile inferiore a 1,50 m, non entra nel computo della superficie catastale. I poligoni relativi a tali superfici dovranno essere realizzati, specificando come parametro altezza <1,50 m.
Pag. 16
Firmato
Direzione Centrale Cartografia Catasto e Pubblicit Immobiliare Circolare n. 9 del 26 novembre 2001 - Prot. n 69262
La superficie degli elementi di collegamento verticale, quali scale, rampe, ascensori e simili, interni alle unit immobiliari, sono computati in misura pari alla loro proiezione orizzontale, indipendentemente dal numero dei piani collegati. Considerato che nella determinazione della superficie catastale delle unit immobiliari a destinazione ordinaria la superficie dei locali principali e degli accessori aventi altezza utile inferiore a 1,50 m, non entra nel computo della superficie catastale (D.P.R. n.138/98), in presenza di locali aventi altezza variabile e comunque altezza minima inferiore a 1,50 m, in planimetria deve essere indicata con linea tratteggiata la dividente virtuale che evidenzia la proiezione a terra dellaltezza 1,50 m. Le modalit di calcolo della superficie catastale sono diverse a seconda delle categorie (D.P.R. 138/98). Allinterno dell' "help" - alla voce "Norme tecniche per la determinazione della superficie catastale delle unit immobiliari a destinazione ordinaria" - sono riportati i criteri adottati nelle varie fattispecie.
Pag. 17
Firmato
RISOLUZIONE N. 1
PROT. n 49690 ENTE EMITTENTE: Direzione Centrale Cartografia, Catasto e Pubblicit Immobiliare OGGETTO: Imposte e tributi speciali catastali da applicare alle formalit di variazione dellintestazione delle unit immobiliari dellEnte Nazionale per lEnergia Elettrica Enel. DESTINATARI: ENEL DISTRIBUZIONE Direzioni Compartimentali dellAgenzia del Territorio; Servizio Ispettivo DATA DECORRENZA: IL DIRETTORE CENTRALE Roma, 13 settembre 2001 N. pagine complessive: 2 - Loriginale cartaceo firmato archiviato presso lEnte emittente.
pervenuta
alla
scrivente
la
comunicazione
del
maggio
2001
(rif.
DDSIC/P2001008985) di codesta societ con cui si richiede una precisazione circa lassoggettamento o lesenzione dallimposta di bollo e dai tributi speciali delle domande di voltura delle unit immobiliari possedute dallEnte nazionale per lenergia elettrica Enel, presentate in seguito della trasformazione in societ per azioni. In proposito si evidenzia come lart. 19 del decreto legge del 11 luglio 1992, n. 333, cos come modificato dalla legge di conversione 8 agosto 1992, n. 359, prevede, utilizzando unespressione di ampia portata, lesenzione dalle imposte e tasse di tutte le operazioni connesse con la trasformazione di cui al presente capo, tra le quali rientra la trasformazione dellEnte nazionale per lenergia elettrica Enel in societ per azioni. Si rileva, peraltro, che il costante indirizzo adottato dallAmministrazione finanziaria, qualifica come tassa i tributi speciali richiamati nel titolo III della tabella A, allegata al decreto del Presidente della Repubblica del 26 ottobre 1972, n. 648, da ultimo rivisitata con la tabella B allegata al decreto legge del 20 giugno 1996, n. 323, convertito con modificazioni nella legge 8 agosto 1996, n. 425. In tal senso si esprime, ad esempio, la circolare n. 18 del 2 maggio 1972, prot. n. 3/1513, del Servizio III dellex Direzione generale del catasto e dei servizi tecnici erariali, avente per oggetto il Rilascio di documenti catastali in esenzione da imposta di bollo e da diritti catastali e tributi speciali. Legge 21 gennaio 1967, n. 1149 (Espropriazione per conto dello Stato ed altri Enti pubblici) ed altre, che riporta, fra laltro, il parere dellUfficio legislativo del Ministero delle
Finanze, in merito al carattere rigorosamente tributario, con natura di tassa, dei tributi speciali. Da quanto sopra rappresentato deriva che le domande di voltura, conseguenti alla trasformazione di cui allart. 15 del cennato decreto legge, sono esenti dal pagamento di tasse ed imposte, ivi compresi i tributi speciali catastali. Le Direzioni Compartimentali in indirizzo sono invitate a inoltrare copia della presente agli Uffici provinciali dellAgenzia del Territorio.
IL DIRETTORE
Risoluzione del 09/03/2000 n. 27 Oggetto: Circolare della ex Direzione Generale del Catasto e dei Servizi Tecnici Erariali n. 13 del 3 maggio 1977 - Domande di volture per successioni colpite dal termine di prescrizione - ora decadenza dell'azione della Finanza per richiedere il pagamento dei tributi.
Sintesi: Si forniscono chiarimenti in ordine alla trattazione delle domande di voltura per successioni in decadenza. Testo: Sono pervenuti alla scrivente Direzione centrale alcuni quesiti richiedenti se all'attualita' risultino ancora applicabili le procedure contenute nella circolare n. 13 del 3 maggio 1977, prot. 3/1762, del Servizio tecnico centrale 3, dell'ex Direzione generale del catasto e dei servizi tecnici erariali. Con la richiamata circolare venivano date disposizioni agli uffici periferici, competenti in materia catastale, riguardo alla trattazione di domande di voltura per successione, non corredate delle copie della relativa denuncia, presentate da interessati che dichiaravano di ritenere di non essere piu' obbligati alla denuncia stessa per sopravvenuta decadenza dell'azione di Finanza. Nella stessa erano richiamate le disposizioni vigenti al tempo in tema di successioni, con particolare riferimento al Regio Decreto 30 dicembre 1923, n. 3270 e al Decreto del Presidente della Repubblica 26 ottobre 1972, n. 637, nonche' rappresentate le competenti determinazioni della ex Direzione generale delle tasse e delle imposte dirette sugli affari - Div. IX del 10 settembre 1976, n. 271579. In tale comunicazione veniva testualmente riportato che la voltura catastale puo' ottenersi "{ presso l'Ufficio tecnico competente previa corresponsione dei soli tributi relativi alla voltura catastale, senza per questo dover presentare alcuna denuncia di successione{". Pertanto, in conseguenza di tali determinazioni, la ex Direzione generale del catasto e dei servizi tecnici erariali impartiva direttive agli uffici periferici, circa l'accettazione delle domande di voltura catastale senza la prescritta copia dei documenti relativi alla successione, nel caso ricorressero i termini di prescrizione previsti. Com'e' noto il legislatore ha innovato l'impianto normativo di riferimento in materia di trasferimenti mortis causa, per cui, preliminarmente all'emanazione di ogni decisione sul quesito posto, si e' ritenuto opportuno acquisire nel merito il competente parere del Dipartimento delle entrate. La Direzione centrale per gli affari giuridici e per il contenzioso tributario si e' espressa sulla questione con la Risoluzione n. 114/E del 12 luglio 1999, evidenziando come la materia sia strettamente correlata e vincolata alla norma contenuta nell'art. 48, comma 2, del decreto legislativo 31 ottobre 1990, n. 346. Detta norma impone per gli impiegati dello Stato e degli enti pubblici territoriali e per i pubblici ufficiali, con esclusione dei giudici e degli arbitri, il divieto di compiere atti per trasferimenti mortis causa se non e' stata fornita prova della presentazione, anche dopo il termine di decadenza di cinque anni - di cui all'art. 27, comma 4, dello stesso decreto della dichiarazione di successione o dell'intervenuto accertamento d'ufficio. L'art. 27, comma 6, dispone, inoltre, che l'imposta e' dovuta anche se la dichiarazione e' presentata oltre il termine decadenziale richiamato al comma 4 del medesimo articolo. In conclusione, dall'esame delle disposizioni sopra richiamate, deriva la conseguenza che la circolare n. 13 del 3 maggio 1977 della ex Direzione generale del catasto e dei servizi tecnici erariali deve ritenersi abrogata. Le Direzioni compartimentali in indirizzo sono pregate di trasmettere la presente risoluzione agli Uffici periferici della circoscrizione Pagina 1
Pagina 2
Circolare del 09/04/1999 n. 83 Oggetto: Rilevanza della rendita catastale proposta ai fini dell'accertamento in materia d'imposta di registro, ipotecaria e catastale, successione e donazione, IVA, INVIM, ICI. Norme di semplificazione portate dai commi 20, 21 e 22 dell'art. 10 del decreto-legge 20 giugno 1996, n. 323, convertito con legge 8 agosto 1996, n. 425.
Sintesi: Si forniscono istruzioni ai competenti uffici in seguito all'introduzione delle norme di semplificazione di cui all'oggetto, al fine di pervenire ad un uniforme indirizzo operativo fra i Dipartimenti del Territorio e delle Entrate. Testo: Come e' noto le disposizioni contenute nell'art. 10 - commi 20, 21 e 22 del decreto-legge 20 giugno 1996, n. 323, convertito con legge 8 agosto 1996, n. 425, identificano incisivi provvedimenti di semplificazione nei procedimenti amministrativi mirati all'accertamento dei valori immobiliari a fini fiscali. Poiche' le semplificazioni comportano significative modifiche nelle attivita' istituzionali degli uffici finanziari periferici competenti, in tema catastale e di imposte dirette e indirette, al fine di una coordinata attuazione delle innovate procedure, vengono emanate le presenti direttive, oggetto di concertazione fra i dipartimenti del territorio e delle entrate. 1. PREMESSA. Il provvedimento sopra richiamato incide sulle procedure d'accertamento della congruita' dei valori dichiarati, per la determinazione delle basi imponibili, ai fini dell'IVA, dell'INVIM, dell'imposta di registro, ipotecaria e catastale, di successione e donazione, nelle transazioni di "immobili (1)"; piu' precisamente sulla disciplina che delimita l'intervento dell'Amministrazione finanziaria (A.F.) nella rettifica degli imponibili, dichiarati negli atti traslativi o costitutivi dei diritti reali e soggetti alle imposte sopra menzionate. Come e' noto le disposizioni in questione limitano, in via generale e salve restando le deroghe stabilite dalla legge, il potere di rettifica dell'imponibile dichiarato dalle parti, allorche' lo stesso risulta non inferiore al valore derivante dalle risultanze catastali. In particolare per quanto concerne l'IVA si rileva che non e' precluso il potere di rettifica del corrispettivo delle cessioni di fabbricati, allorche' venga acclarato che questo risulti di ammontare superiore al valore determinato con il criterio di cui all'art. 52, comma 4, del decreto del Presidente della Repubblica 26 aprile 1986, n. 131. Le prove richieste per l'effettuazione dell'anzidetta rettifica devono essere comunque tutte di natura "documentale" (cioe' diverse da una mera valutazione estimativa) per espressa statuizione dell'art. 15 del decreto-legge 23 febbraio 1995, n. 41, convertito con modificazioni dalla legge 22 marzo 1995, n. 85. Detto valore peraltro costituisce la base imponibile anche ai fini dell'imposta comunale sugli immobili (ICI). Tranne qualche marginale norma vigente a cavallo degli anni cinquanta, il primo rilevante intervento del legislatore, tendente ad individuare un multiplo del reddito iscritto in catasto oltre il quale inibire l'azione di rettifica dell'A.F., si realizza col n. 131 del 1986, recante "Approvazione del testo unico delle disposizioni concernenti l'imposta di registro". Testualmente l'art. 52, comma 4, di tale provvedimento recita: "Non sono sottoposti a rettifica il valore o il corrispettivo degli immobili, iscritti in catasto con attribuzione di rendita, dichiarato in misura non inferiore ... (omissis)". Pagina 1
Circolare del 09/04/1999 n. 83 La norma di per se' non poteva considerarsi esaustiva, in quanto non tutti i beni immobili, se pur correttamente dichiarati in catasto, risultano iscritti negli atti catastali ed invero - quand'anche ivi correttamente identificati ai sensi della circolare 20 gennaio 1984, n. 2 - a volte si riscontrano privi della rendita. In sostanza si registrava uno stato di fatto non perfettamente rispondente ai principi di uguaglianza e del buon andamento della P.A. su cui si fonda l'attivita' amministrativa, tant'e' che il legislatore ha ritenuto di dover emanare il decreto-legge 14 marzo 1988, n. 70, convertito con modificazioni dalla legge 13 maggio 1988, n. 154, che di fatto all'art. 12, comma 1, estende la facolta' di avvalersi della disposizione di cui all'art. 52, comma 4, del n. 131 del 1986, anche agli immobili ancora privi di rendita, purche' regolarmente dichiarati in catasto. Il principio in argomento e' stato esteso dapprima all'imposta sulle successioni e donazioni con l'art. 8 della legge 17 dicembre 1986, n. 880 (2), e successivamente anche al valore iniziale dell'INVIM con il comma 3-bis del citato art. 12 della legge n. 154/88, ed all'IVA con l'art. 15 del D.L. n.41/95. Il suddetto criterio automatico si applica altresi' all'imposta ipotecaria e catastale (3), nonche' al valore finale INVIM (4). E' da rilevare che l'art. 12 della legge n. 154 del 1988, ed in particolare il comma 1, detta anche gli obblighi a carico di quei contribuenti che vogliono avvalersi, per la determinazione dell'imponibile dell'automatismo citato, qualora il reddito di riferimento non risulti ancora iscritto negli atti catastali. Detti obblighi consistono: - nel dichiarare espressamente nell'atto o nella dichiarazione di successione di volersi avvalere delle disposizioni portate dall'art. 12 in esame; - nell'allegare alla domanda di voltura una specifica istanza per l'attribuzione della rendita catastale, riportante gli estremi dell'atto o della dichiarazione di successione, nonche' gli identificativi degli immobili oggetto di trasferimento; - nel produrre all'ufficio del registro, o comunque competente, la ricevuta di detta istanza rilasciata in duplice copia dall'ufficio catastale nella cui circoscrizione e' sito l'immobile. Lo stesso art. 12 prevede i termini entro cui ciascun ufficio tecnico erariale deve inviare all'ufficio del registro il certificato catastale attestante l'avvenuta iscrizione con attribuzione della rendita. Detta prassi, come si puo' riscontrare, pone a carico dei soggetti interessati diversi adempimenti amministrativi, che del resto si ripercuotono in modo gravoso anche nelle attivita' degli uffici (comunicazioni fra gli uffici, notifiche, ecc.). Come gia' rilevato una notevole semplificazione della suddetta procedura e' stata introdotta con il decreto-legge n. 323 del 1996 sopra richiamato. La stessa peraltro e' stata resa possibile dal regolamento di attuazione dell'art. 2, commi 1-quinquies ed 1-septies, del decreto-legge 23 gennaio 1993, n. 16, convertito con modificazioni dalla legge 24 marzo 1993, n. 75 (5). In materia sono state emanate dal Dipartimento del territorio apposite direttive, con le circolari del 19 luglio 1996, n. 189/T e del 3 gennaio 1997, n. 2/T. Note: (1) Detti immobili sono da individuare con riferimento alle disposizioni che regolano l'attivita' del catasto, ai sensi dell'art. 40 del Regolamento per la formazione del nuovo catasto edilizio urbano, approvato con decreto del Presidente della Repubblica 1 dicembre 1949, n. 1142. Detto art. 40 recita: "Si accerta come distinta unita' immobiliare urbana ogni fabbricato, o porzione di fabbricato od insieme di fabbricati che appartenga allo stesso proprietario e che, nello stato in cui si trova, rappresenta, secondo l'uso locale, un cespite indipendente". La definizione di unita' immobiliare e' stata riproposta dal decreto del Ministro delle finanze 2 gennaio 1998, n. 28, all'art. 2, comma 1, che testualmente detta: "L'unita' immobiliare e' costituita da una porzione di fabbricato, o da un fabbricato, o da un insieme di fabbricati ovvero da un'area, che, nello stato in cui si trova e secondo l'uso locale, presenta potenzialita' di autonomia funzionale e reddituale". (2) Detta norma ha introdotto il quinto comma dell'art. 26 del decreto del Presidente della Repubblica 26 ottobre 1972, n. 637, ora trasfuso nell'art. 34, comma 5, del decreto legislativo 31 ottobre 1990, n. 346. Pagina 2
Circolare del 09/04/1999 n. 83 (3) Per il rinvio alle disposizioni relative all'imposta di registro e all'imposta delle successioni e donazioni, contenuto dapprima nell'art. 3 del D.P.R. 26 ottobre 1972, n. 635 e successivamente nell'art. 13 del decreto legislativo 31 ottobre 1990, n. 347, recante "Approvazione del testo unico delle disposizioni concernenti l'imposta ipotecaria e catastale". (4) In base a quanto rappresentato all'art. 6 del D.P.R. 26 ottobre 1972, n. 643, recante l'istituzione dell'imposta comunale sull'incremento di valore degli immobili. (5) Detto regolamento si e' concretizzato nel decreto ministeriale 19 aprile 1994, n. 701, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 24 dicembre 1994, n. 300. 2. LE NORME DI SEMPLIFICAZIONE. Prima di individuare quali siano gli adempimenti essenziali connessi con le norme di semplificazione e' opportuno procedere all'analisi puntuale delle disposizioni dettate dal piu' volte citato art. 10, commi 20, 21 e 22 del decreto-legge 20 giugno 1996, n. 323. Si rileva preliminarmente che i tre commi presentano una struttura fortemente omogenea ad eccezione del comma 22, che richiama alcune deroghe al principio della valutazione su base catastale e riporta un ulteriore periodo finale di natura squisitamente tecnica, concernente la possibilita' di fatturare i maggiori importi connessi alla modifica dei corrispettivi dichiarati in atto. Essenzialmente ciascun dispositivo citato prevede che per ogni unita' immobiliare urbana priva di rendita definitiva, possa applicarsi la disposizione di cui al comma 2-bis, dell'art. 12, della legge n. 154 del 1988, qualora sussistano i seguenti requisiti: - l'unita' stessa sia stata dichiarata o variata in catasto con le modalita' previste dal regolamento emanato col decreto ministeriale 19 aprile 1994, n. 701; - la presenza, nell'atto, della dichiarazione di volersi avvalere delle disposizioni previste dall'art. 12 della legge n. 154 del 1988. Come si evince dalla lettura lessicale del dispositivo legislativo in argomento, il primo requisito risulta autonomamente soddisfatto per tutte le dichiarazioni di immobili presentate in catasto mediante la procedura denominata Docfa, il cui utilizzo e' obbligatorio dal 1997 in tutto il territorio nazionale con la sola eccezione delle province di Trento e Bolzano - allorche' si debbano dichiarare in catasto nuove unita' immobiliari urbane o variazioni delle stesse. Il secondo requisito, definito nella norma come "sola condizione", comporta un adempimento dichiarativo, in relazione all'opzione del contribuente di avvalersi delle disposizioni indicate in oggetto. Il legislatore, quindi, ha implicitamente abolito, in presenza di unita' dichiarate con la procedura Docfa, gli ulteriori adempimenti a carico dei soggetti interessati, ivi compresi quelli intercorrenti fra gli uffici finanziari. Conseguentemente, alla luce della richiamata lettura, e' da ritenersi senz'altro superata l'attivita' prevista dal comma 2 dell'art. 12, della legge n. 154 del 1988, che prevede la specifica trasmissione del certificato concernente l'iscrizione in catasto con rendita dell'unita' individuata nell'istanza, in quanto le unita' immobiliari sono iscritte in atti fin dalla dichiarazione o denuncia in catasto con rendita, anche se la stessa e' qualificata come "proposta". Si sottolinea altresi' che la nuova disciplina riguarda anche gli immobili che pur essendo stati dichiarati antecedentemente all'attivazione della procedura Docfa, vengono ripresentati in catasto in conformita' alla suddetta procedura ed in osservanza dell'art. 4 del richiamato decreto ministeriale n. 701 del 1994 (6). E' del tutto ovvio che la cosiddetta "valutazione automatica" si applica solo agli immobili, ai quali secondo l'ordinamento catastale e' da attribuire una rendita. In sostanza occorre che il bene iscritto negli atti catastali si identifichi in una unita' immobiliare cosi' come definita dapprima dall'art. 40 del regolamento di conservazione del catasto edilizio urbano, approvato con decreto del Presidente della Repubblica 1 dicembre 1949, n. 1142 e successivamente dall'art. 2, comma 1, del decreto del Ministro delle finanze 2 gennaio 1998, n. 28 (7). Di contro la suddetta disciplina non risulta applicabile per tutti Pagina 3
Circolare del 09/04/1999 n. 83 quegli immobili che sono stati iscritti negli atti catastali ai soli fini inventariali (8). Note: (6) Le modalita' di ripresentazione sono state disciplinate, dapprima con la circolare 2T/1997, poi con le opzioni presenti nella procedura Docfa 2 con cui e' stato reso possibile provvedere alla registrazione in atti dei documenti costituenti arretrato. Entrambe le modalita' richiamate sono state previste e rese operative dal Dipartimento del territorio, in coerenza con l'art. 4 del DM n. 701 del 1994, che prende specificatamente in esame la possibilita' da parte del contribuente di ripresentare i documenti in catasto mediante dichiarazioni "sostitutive". Le dichiarazioni di parte per le quali e' consentita la ripresentazione mediante la procedura Docfa 2 sono costituite da: dichiarazione di nuova costruzione e di unita' afferenti, denunce di variazione, domande di voltura. (7) Cfr. nota 1. (8) A tutti questi immobili iscritti in catasto per completezza dell'inventario immobiliare, ai soli fini gestionali, con modalita' informatizzata e' stata attribuita una categoria fittizia "F". Rientrano in tale casistica le unita' in corso di costruzione o di definizione, i lastrici solari ed in generale tutti i beni comuni non censibili, nonche' gli immobili non idonei a produrre ordinariamente un reddito, denominati "collabenti". 3. IL DECRETO MINISTERIALE 19 APRILE 1994, N. 701. Con le presenti istruzioni si intende dare completa attuazione alle disposizioni innovative e semplificative contenute nel decreto-legge n. 323 del 1996, i cui presupposti di fattibilita' hanno come riferimento il regolamento recante norme per l'automazione delle procedure di aggiornamento degli archivi catastali e delle conservatorie dei registri immobiliari, adottato con decreto del Ministro delle finanze 19 aprile 1994, n. 701. La procedura informatica Docfa, realizzata in applicazione ed in conformita' alle disposizioni contenute nel decreto sopra specificato, e' stata gia' oggetto di diverse circolari esplicative e chiarificatrici da parte del Dipartimento del territorio; nondimeno in questa sede si ritiene opportuno sottolineare ulteriori profili essenziali che interagiscono con i provvedimenti di semplificazione in esame. In primo luogo si evidenzia che ciascun oggetto immobiliare dichiarato in catasto viene, con l'utilizzo dello specifico programma informatico, iscritto in atti, dopo essere stato individuato con gli appositi identificativi comune, sezione (se presente), foglio, numero ed eventuale subalterno. Inoltre per i beni che costituiscono unita' immobiliari, e' fatto altresi' obbligo ai dichiaranti di individuare una rendita, definita dall'art. 1, comma 3, del regolamento in esame come "proposta", sulla base delle unita' similari, per caratteristiche intrinseche ed estrinseche, presenti nella zona ove risulta ubicata l'unita' stessa. Pertanto dopo l'attivazione del programma informatico Docfa ogni unita' immobiliare, puo' risultare iscritta in atti: a) con una rendita catastale definitiva (R.C.); b) ovvero, con una rendita catastale semplicemente proposta (R.C.P.). A norma del decreto DM n. 701 del 1994 l'ufficio periferico del Dipartimento del territorio competente ha facolta' di modificare la rendita proposta, entro un anno dalla data di registrazione in atti dell'unita' immobiliare, ovvero entro due anni per il primo biennio di vigenza della procedura. Qualora decorrano i termini citati, senza che l'azione della A.F. abbia prodotto modifiche della rendita proposta iscritta in atti, la stessa e' da ritenersi definitiva. Per la corretta individuazione dei suddetti termini e' comunque necessario considerare, oltreche' le fasi transitoria e di regime, anche un intervallo di tempo sperimentale, preliminare a quello in cui la procedura e' stata resa operativa, e assolutamente necessario per verificare sul campo le nuove procedure nonche' l'impatto delle stesse sul mondo professionale. Nel periodo sperimentale, che ha interessato ciascun ufficio periferico del Dipartimento del territorio secondo diversi intervalli temporali, e' stata sviluppata una indispensabile e meritevole azione di sensibilizzazione dei professionisti abilitati alle dichiarazioni ed accertamento tecnico in catasto, da parte dei relativi Consigli nazionali, Pagina 4
Circolare del 09/04/1999 n. 83 nonche' degli Ordini e dei Collegi provinciali, con l'ausilio di funzionari esperti in materia catastale. Grazie all'azione collaborativa di queste categorie si e' formato presso ciascuna realta' provinciale un gruppo di professionisti, nel tempo sempre piu' numeroso, che senza alcun obbligo normativo ha iniziato la sperimentazione della procedura informatica provvedendo a redigere le dichiarazioni in catasto, unitamente alla predisposizione dei supporti informatici. La sperimentazione cennata ha costituito un efficace test dei programmi realizzati ed ha consentito di procedere all'estensione obbligatoria della procedura. La seconda fase temporale, di fatto, ha avuto inizio con l'emanazione di un atto ufficiale, costituito da una comunicazione indirizzata a ciascun Ordine e Collegio professionale, avente sede nella circoscrizione provinciale da parte del competente ufficio periferico del Dipartimento del territorio. Con tale comunicazione emanata ai sensi del decreto dirigenziale 1 dicembre 1995, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale 12 dicembre 1995, n. 289, e' stata stabilita la data di adozione obbligatoria della procedura Docfa. A partire da tale data di attivazione della procedura ha inizio il biennio transitorio, in cui gli uffici del Dipartimento del territorio possono, per tutte le dichiarazioni di accatastamento e denunce di variazione di unita' immobiliare, modificare la rendita proposta entro due anni dalla registrazione. Per le unita' immobiliari registrate in atti nel terzo ed ultimo periodo, la facolta' di rettifica della rendita catastale da parte degli uffici e' limitata ad un anno. La data in cui ha avuto inizio l'ultima fase temporale, che e' quella a regime, e' riportata nell'allegato A alla presente circolare. In definitiva, per la decadenza dei termini utili per l'azione di accertamento catastale possono individuarsi tre periodi di riferimento e precisamente: . periodo sperimentale; . primo biennio di vigenza della procedura; . periodo a regime. Come gia' rilevato, nei primi due intervalli temporali la facolta' da parte dell'ufficio di modificare la rendita proposta si estende ai 24 mesi successivi alla presentazione; nell'ultimo tale facolta' e' limitata a 12 mesi. Decorsi i limiti temporali sopra richiamati, la rendita proposta assume carattere definitivo e non puo' essere modificata, se non nell'ambito degli adempimenti previsti dal particolare istituto dell'autotutela. 4. LE VERIFICHE SUGLI ATTI CATASTALI. Ai fini dei controlli e delle verifiche sugli atti di propria competenza, gli uffici del Dipartimento delle entrate, utilizzando appositi collegamenti telematici, procederanno ad effettuare visure degli atti catastali con le modalita' consentite dalle specifiche procedure. Piu' precisamente mediante la consultazione ampliata (All. B), delle scritture conservate in catasto, potranno essere immediatamente verificati gli elementi censuari alla data di riferimento dell'identificativo associato a ciascun immobile. Al riguardo si precisa come una particolare attenzione dovra' essere posta alla identificazione dell'unita' immobiliare, connessa alla data di protocollazione della dichiarazione di nuova costruzione (9) o di unita' afferente (10), ovvero della denuncia di variazione (11), immediatamente antecedente a quella relativa all'atto, per cui si chiede di conoscere la rendita ai fini della cosiddetta valutazione automatica. L'unita' immobiliare iscritta negli atti puo' trovarsi, al momento della consultazione, in una delle due seguenti fattispecie: a) ha subito una rettifica d'ufficio della rendita "proposta"; di conseguenza alla stessa unita' immobiliare risultera' associato un ulteriore stadio con una rendita non qualificata come proposta (12); b) non ha subito alcuna variazione; in tal caso detta rendita, se risulta trascorso il periodo consentito all'ufficio del catasto di procedere alla rettifica, deve considerarsi definitiva (13). Di contro nessuna rilevanza hanno eventuali ulteriori movimentazioni, quali i passaggi che giustificano il trasporto dell'unita' immobiliare ad altra partita. Dette movimentazioni potrebbero trovarsi registrate in catasto, anche prima della modifica della rendita proposta. Del pari nessun rilievo e' da attribuire alla registrazione di eventuali documenti tecnici di data successiva, con i quali sono state iscritte negli atti catastali ulteriori Pagina 5
Circolare del 09/04/1999 n. 83 modifiche connesse alla natura intrinseca dell'oggetto immobiliare. In sede di consultazione, si potra' peraltro procedere anche alla verifica dei redditi dominicali presenti negli atti traslativi o costitutivi di diritti reali, allorche' si attua il controllo dei valori imponibili dichiarati e connessi al trasferimento dei beni iscritti al catasto terreni. Tale attivita' non richiede particolari attenzioni, in quanto negli atti del catasto terreni non e' presente un reddito dominicale "proposto". Note: (9) Modalita' di iscrizione di unita' immobiliari mai dichiarate, edificate su particelle il cui identificativo e' iscritto per la prima volta al catasto edilizio urbano. (10) Modalita' di iscrizione di unita' immobiliari mai dichiarate, edificate su particelle il cui identificativo e' stato precedentemente iscritto al catasto edilizio urbano. (11) Modalita' di iscrizione di unita' immobiliari gia' dichiarate agli atti catastali e che hanno subito interventi di natura edilizia o di destinazione, riguardanti variazioni di rendita. (12) Le modalita' di rettifica sono state ampiamente chiarite con la circolare 19 luglio 1996, n. 189T. (13) Sono in corso modifiche alle procedure informatiche che consentono, alla scadenza del termine ultimo a disposizione dell'ufficio per variare la rendita, l'eliminazione del termine "proposta". 5. MODIFICHE DELLE MODALITA' DI ATTRIBUZIONE DEI SUBALTERNI. Al fine di rendere piu' agevole la lettura delle banche dati del catasto, si ritiene opportuno emanare nuove regole operative che semplifichino le modalita' di attribuzione dei subalterni nel catasto edilizio urbano da parte degli uffici periferici del Dipartimento del territorio. Dette regole prevedono, per le unita' immobiliari oggetto di denunce di variazione, l'attribuzione di un nuovo subalterno quando si riscontra: a) la modifica del perimetro dell'unita' immobiliare; b) la variazione della destinazione d'uso avente rilevanza catastale. Pertanto le disposizioni gia' in vigore sono da ritenersi variate come segue: 1) alle parole "Le variazioni del primo tipo non danno luogo all'attribuzione di nuovi subalterni" presenti nel terzo capoverso del paragrafo II.1, della circolare 20 gennaio 1984, n. 2 (14), prot. 3/166, sono aggiunte le seguenti "con l'eccezione del cambio di destinazione d'uso"; 2) sono soppresse le parole "il cambio destinazione", presenti nel paragrafo II.2.6 della citata circolare 20 gennaio 1984; 3) il terzo capoverso della sez. B della circolare 29 luglio 1985, n. 15 (15), prot. 3/2338, e' sostituito dal seguente: "A tale proposito si conferma la disposizione contenuta nella circolare n. 2/1984, che prevede nei casi di ampliamento o demolizione parziale dell'u.i.u. l'attribuzione di un nuovo subalterno, unitamente alla presentazione del Mod. 44 (16), se viene modificata la pianta del fabbricato". Si rammenta pertanto che i casi, in cui e' consentito riutilizzare il medesimo subalterno e associare allo stesso la lettera "V" di variazione nell'uso delle procedure informatiche per l'accatastamento di immobili (17), sono stati individuati negli interventi di manutenzione straordinaria, restauro conservativo, integrazioni impiantistiche di notevole rilevanza, che incidono nella determinazione della rendita secondo le regole dell'estimo catastale. Gli uffici periferici del Dipartimento del territorio competenti daranno la massima pubblicita' di detti elementi innovativi alle categorie professionali abilitate all'utilizzo delle procedure informatiche di aggiornamento degli atti catastali. Note: (14) Detta circolare e' stata emanata dalla ex Direzione generale del catasto e dei servizi tecnici erariali. (15) Cfr. nota 14. (16) Attualmente detto modello non e' piu' vigente; e' stato sostituito dal modello D1 (C.E.U.) predisposto in modo informatico dalla procedura Docfa 2. (17) Allo stato attuale le procedure sono cosi' denominate: Docfa 2, destinata all'utilizzo delle categorie professionali tecniche; Recupera, ad uso dei professionisti inquadrati nei ruoli tecnici del Dipartimento. Pagina 6
Circolare del 09/04/1999 n. 83 6. ATTIVITA' DEGLI UFFICI E POTENZIAMENTO DELLA RETE INFORMATICA. Non e' dubbio che dall'esame delle disposizioni legislative e regolamentari sopra richiamate emerge un indirizzo a riconoscere nel "valore catastale" - determinato con il meccanismo di cui al comma 4 dell'art. 52 del T.U. approvato con n. 131/86 e delle norme similari contenute in provvedimenti legislativi disciplinanti altri tributi - un elemento di riferimento nelle attivita' di accertamento e nei procedimenti di definizione dei rapporti tributari. Si richiamano all'attenzione degli uffici periferici di entrambi i dipartimenti le procedure percorribili dai contribuenti, nei casi in cui sia iscritta negli atti del catasto la rendita con la qualificazione proposta o la stessa rendita sia mancante. Sia nel primo che nel secondo caso le procedure amministrative percorribili sono incardinate nell'art. 12 della legge 154 del 1988. Ipotesi A. Unita' immobiliare iscritta in atti del catasto con la "rendita catastale proposta". In tal caso, come richiamato nel par. 2 della presente circolare, e' sufficiente che nell'atto compaia la dichiarazione di volersi avvalere delle disposizioni previste dall'art. 12 della legge n. 154 del 1988. Nondimeno gli uffici periferici del catasto riscontrano, di sovente, che il contribuente produce per mero tuziorismo anche istanza ex lege n. 154 del 1988. Tale ultima attivita' appare del tutto ultronea e superflua, non dando luogo all'attivazione degli adempimenti gia' descritti e richiamati ai commi 1 e 2 dell'art. 12 citato. Ipotesi B. Unita' immobiliare dichiarata in catasto, ma priva di rendita. La fattispecie in esame consente al contribuente di scegliere fra le seguenti due opzioni: 1) Il soggetto interessato puo' far ricorso, prima dell'atto, alle procedure, semplificate (Docfa 2), previste dall'art. 4 del regolamento adottato con DM n. 701 del 1994 per gli immobili gia' dichiarati in catasto, ma ancora privi di rendita (18). In tal caso all'atto della stipula risultera' verificata l'ipotesi A, con notevole semplificazione degli adempimenti a carico del contribuente; 2) Il soggetto interessato ritiene di non promuovere alcuna attivita' nel settore catastale e pertanto produce l'istanza prevista dallo stesso art. 12 che comporta gli adempimenti peraltro richiamati al 6 capoverso del par. 1. In tal senso corre l'obbligo di richiamare l'attenzione sulle pregresse disposizioni amministrative emanate con circolare n. 50 del 29 settembre 1988, prot. 400558/88 Div. IX, della soppressa Direzione generale delle tasse e delle imposte indirette sugli affari, nonche' con le circolari n. 112E del 17 aprile 1997 e n. 253E del 18 settembre 1997 del Dipartimento delle entrate. A fronte delle ipotesi sopra evidenziate si ritiene opportuno fornire chiarimenti e suggerimenti sulle attivita' di competenza degli uffici periferici dei due dipartimenti. Nell'ipotesi A gli uffici impositori a regime possono direttamente interrogare gli atti del catasto con le procedure all'uopo rilasciate, secondo le modalita' riportate nell'allegato B (19). Nel caso di mancanza del collegamento telematico con le banche dati catastali, si ritiene opportuno che siano concordate a livello locale le modalita' di accesso ai dati censuari, da parte degli addetti alla liquidazione e all'accertamento delle imposte erariali. Dette modalita' potranno proficuamente essere definite, tenendo in debito conto le specifiche esigenze degli uffici interessati e le risorse disponibili. Nondimeno appare opportuno fornire alcuni suggerimenti. Fino alla realizzazione dei collegamenti informatici, l'ufficio impositore potra' trasmettere un elenco di identificativi catastali agli uffici periferici del Dipartimento del territorio, ovvero coordinati dalla Regione Trentino-Alto Adige, i quali per ogni identificativo segnalato inoltreranno all'organismo richiedente i dati utili all'accertamento. Poiche' i sistemi informatici utilizzati negli uffici periferici del Dipartimento del territorio risultano attualmente incompatibili con quelli adottati dalla Regione Trentino-Alto Adige, qualora necessiti la conoscenza di dati presenti nelle relative basi informative, si potra' ricorrere in via transitoria alla prassi epistolare, almeno sino a quando non saranno resi Pagina 7
Circolare del 09/04/1999 n. 83 coerenti i rispettivi protocolli di interrogazione. Nell'ipotesi B, limitatamente all'opzione 2, gli uffici periferici di entrambi i dipartimenti daranno piena attuazione agli adempimenti previsti dall'art. 12 citato. E' opportuno comunque - fatta salva ogni altra modalita' individuata a livello locale - prevedere nello scambio di informazioni utili all'accertamento, l'utilizzo di elenchi strutturati, concordati anche a livello regionale, in modo da agevolare le attivita' di competenza di tutti i soggetti interessati. Note: (18) Dette procedure consentono di iscrivere immediatamente in atti la rendita di pertinenza dell'unita' immobiliare. (19) E' opportuno procedere alla visura degli atti del catasto nelle ore pomeridiane per equilibrare i carichi di lavoro dell'intero sistema informatico. 7. CONCLUSIONI. Con l'adozione delle procedure di cui all'art. 1 del DM 19 aprile 1994, n. 701 - entrate in fase di regime il 1 gennaio 1997 - ad ogni unita' dichiarata in catasto, mediante il programma denominato Docfa, e' associata una rendita, che diviene definitiva qualora i termini, stabiliti dal decreto, decorrano senza intervento dell'ufficio. Entro gli stessi termini (due anni nel primo biennio di applicazione della procedura ed un anno a regime), gli uffici possono procedere alla validazione formale ovvero alla rettifica della rendita proposta, oggetto di denuncia. Piu' precisamente, allorche' si verifica che la rendita associata all'unita' immobiliare non e' caratterizzata dall'aggettivo "proposta" o comunque che l'iscrizione agli atti del catasto e' stata effettuata da oltre un biennio (un anno a regime), il reddito catastale e' da considerarsi definitivo e pertanto, ai fini dell'applicazione del richiamato art. 52, 4 comma o di altre similari norme che limitano l'azione della A.F., non necessita alcuna attivita' da parte del contribuente. Nel caso invece che si riscontri una rendita "proposta" iscritta negli atti catastali da meno di un biennio (ovvero da meno di un anno a regime), ai fini dell'applicazione del comma citato al periodo precedente, occorre che sia fatta espressa menzione nell'atto di volersi avvalere delle disposizioni richiamate dall'art. 12 della legge n. 154/1988. Per quanto concerne il patrimonio edilizio denunciato in catasto precedentemente al 1 gennaio 1997, risulta che in parte all'attualita' e' privo di rendita. Peraltro, come e' noto, il Dipartimento del territorio sta attuando un progetto di recupero del suddetto arretrato di classamento, che sara' concluso entro il corrente anno. Nelle more e' stato gia' evidenziato come il contribuente possa utilizzare proficuamente i programmi previsti dall'art. 4 del decreto del Ministro delle finanze 19 aprile 1994, n. 701, che consentono la ripresentazione volontaria, in esenzione di tributi speciali da parte dei cittadini e delle imprese, delle dichiarazioni di unita' di nuova costruzione e afferenti, nonche' delle denunce di variazione. Non sembra superfluo ribadire che in tale ultima evenienza, in alternativa all'utilizzo delle procedure informatiche, resta nella facolta' del contribuente la presentazione della istanza di cui all'art. 12, 1 comma, della legge n. 154/1988, ovviamente con tutti gli adempimenti connessi. Per ultimo, appare opportuno sottolineare come per cogliere appieno i vantaggi e le semplificazioni introdotte con le disposizioni normative sopra citate si rende necessaria, a regime, una rete telematica che garantisca la consultazione degli atti catastali con modalita' automatizzate. A tal fine e' stato realizzato un piano operativo per consentire a ciascun ufficio impositore di consultare gli atti catastali. Le Direzioni regionali delle entrate e le Direzioni compartimentali del territorio, nell'ambito delle rispettive competenze, si adopereranno per dare massima attuazione alle direttive ed agli indirizzi operativi contenuti nella presente circolare, verificandone la corretta esecuzione da parte degli uffici. Si resta in attesa di assicurazione di adempimento. * * * * * Allegato A Date di decorrenza - del periodo a regime - relative alle rendite "proposte" per ciascuna circoscrizione Pagina 8
Circolare del 09/04/1999 n. 83 provinciale. UFFICIO AGRIGENTO ALESSANDRIA ANCONA AOSTA AREZZO ASCOLI PICENO ASTI AVELLINO BARI BELLUNO BENEVENTO BERGAMO BOLOGNA BRESCIA BRINDISI CAGLIARI CALTANISSETTA CAMPOBASSO CASERTA CATANIA CATANZARO CHIETI COMO COSENZA CREMONA CUNEO ENNA FERRARA FIRENZE FOGGIA FORLI' FROSINONE GENOVA GORIZIA GROSSETO IMPERIA ISERNIA L'AQUILA LA SPEZIA LATINA LECCE LIVORNO LODI LUCCA MACERATA MANTOVA MASSA CARRARA MATERA MESSINA MILANO MODENA NAPOLI NOVARA NUORO ORISTANO PADOVA PALERMO PARMA PAVIA PERUGIA PESARO PESCARA PIACENZA CODICE MECCANOGRAFICO U2 A2 K1 B1 I2 K2 A3 Q2 R1 D2 Q3 C2 H1 C3 R2 V1 U3 P1 Q4 U4 T2 N2 C4 T3 C5 A4 U5 H2 I1 R3 H3 M2 G1 F3 I3 G2 P2 N1 G3 M3 R4 I4 C1 I5 K3 C6 I6 S2 U6 C1 H4 Q1 A5 V2 V4 D3 U1 H5 C7 L1 K4 N3 H6 Pagina 9 DATA DI DECORRENZA 07/10/98 02/09/98 07/10/98 24/06/98 07/10/98 02/09/98 15/04/98 07/10/98 07/10/98 20/05/98 07/10/98 07/10/98 02/01/98 07/10/98 07/10/98 28/10/98 20/05/98 20/05/98 28/10/98 07/10/98 02/09/98 24/06/98 07/10/98 15/04/98 02/09/98 02/09/98 15/04/98 20/05/98 15/07/98 18/11/98 15/07/98 25/03/98 20/05/98 07/10/98 15/04/98 02/01/98 25/03/98 07/10/98 02/01/98 24/06/98 02/01/98 15/04/98 30/09/98 28/10/98 24/06/98 20/05/98 02/09/98 15/04/98 15/07/98 02/01/98 28/10/98 20/05/98 02/09/98 30/09/98 28/10/98 07/10/98 07/10/98 30/09/98 07/10/98 07/10/98 25/03/98 28/10/98 24/06/98
Circolare del 09/04/1999 n. 83 PISA PISTOIA PORDENONE POTENZA RAGUSA RAVENNA REGGIO CALABRIA REGGIO EMILIA RIETI ROMA ROVIGO SALERNO SASSARI SIENA SIRACUSA SONDRIO TARANTO TERAMO TERNI TORINO TRAPANI TREVISO TRIESTE UDINE VARESE VENEZIA VERCELLI VERONA VICENZA VITERBO I7 I8 F5 S1 U7 H7 T1 H8 M4 M1 D4 Q5 V3 I9 U8 C8 R5 N4 L2 A1 U9 D5 F1 F6 C9 D1 A6 D6 D7 M5 * * * * * 02/01/98 28/10/98 20/05/98 02/01/98 24/06/98 25/03/98 09/12/98 07/10/98 15/04/98 18/11/98 07/10/98 07/10/98 28/10/98 25/03/98 15/07/98 20/05/98 24/06/98 20/05/98 24/06/98 02/01/98 07/10/98 30/09/98 30/09/98 18/11/98 24/06/98 15/07/98 15/07/98 07/10/98 18/11/98 25/03/98
Allegato B Modalita' operative. Informazione generalizzate A.T.: stampa della visura catastale ampliata per identificativo dell'immobile. Per ottenere la stampa della visura catastale ampliata occorre selezionare (carattere "S" seguito dal tasto "INVIO") la voce "RICERCA PER DATI NON ANAGRAFICI" dallo schermo iniziale "INDIVIDUAZIONE DEL CONTRIBUENTE" del collegamento "Informazioni generalizzate A.T.". Sullo schermo successivo, nella sezione "DATI DEL CATASTO", occorre inserire i dati, appresso indicati, dell'immobile di cui si richiede la visura: . comune di ubicazione dell'immobile; . sigla della relativa provincia; . dati identificativi catastali, divisi in: - sezione (se presente); - foglio; - numero; - subalterno (se presente). Sullo schermo successivo, che si ottiene premendo il tasto INVIO dopo aver inserito i dati indicati, sono presenti i principali elementi della visura catastale cosi' come risulta dalla interrogazione effettuata presso il sistema informativo dell'Ufficio provinciale del Catasto interessato. Su tale schermo e' possibile: . selezionare con il carattere "P" (seguito dal tasto INVIO) la voce "VISURA CATASTALE" per ottenere la stampa in linea della visura; . selezionare con le modalita' consuete (carattere "S" seguito dal tasto INVIO) la voce "VISURA CATASTALE" per ottenere l'inserimento della visura tra le stampe predisposte per l'utente; tale stampa e' richiamabile in un secondo momento con le modalita' abituali (tasto PF9 dallo schermo iniziale "INDIVIDUAZIONE DEL CONTRIBUENTE"); . selezionare la voce "INTESTATARI DELL'IMMOBILE" per ottenere i dati anagrafici degli intestatari dell'immobile; in tale caso, se presente un solo soggetto intestato, si otterra' direttamente lo schermo con i dati anagrafici del soggetto da dove e' possibile procedere con le consuete operazioni di interrogazione; nel caso di piu' intestati si otterra' Pagina 10
Circolare del 09/04/1999 n. 83 l'elenco dei codici fiscali di tali soggetti sul quale e' possibile effettuare una ulteriore selezione per ottenere il citato schermo con i dati anagrafici. Si precisa che sulla stampa sono presenti gli elementi necessari per verificare se la rendita proposta sia divenuta definitiva. Se necessario e' possibile ottenere la visura catastale indicando il protocollo della dichiarazione di accatastamento o della denuncia di variazione). In tale caso occorre inserire i dati con il seguente formalismo: . inserire i caratteri P* (per le richieste di accatastamento) oppure V* (per le richieste di variazione) seguite dalle ultime due cifre dell'anno della dichiarazione o denuncia nel campo "FOGLIO"; . inserire il protocollo nel campo "NUMERO" e procedere con l'interrogazione come gia' indicato. Su tutti gli schermi sono abilitati i tasti PF1 per la guida operativa in linea, PF3 per tornare allo schermo precedente e PA1 per tornare allo schermo principale; i tasti PF8 e PF7 per scorrere i dati in avanti e indietro sono abilitati ove necessario. Sulla riga 23 dello schermo compaiono i messaggi di aiuto per l'utente e le segnalazioni di eventuali problemi riscontrati dall'applicazione. Occorre, infine, sottolineare che i dati delle visure vengono reperiti direttamente sui sistemi informatici degli uffici provinciali del Catasto e, pertanto, in funzione del traffico sulla rete nazionale e del carico sul sistema provinciale interessato dalla richiesta, i tempi di risposta possono raggiungere e superare i 60 secondi. Al fine di non sovraccaricare il sistema informatico si consiglia di effettuare le consultazioni nelle ore pomeridiane. Nel caso di unita' immobiliare censibile nei gruppi A, B e C, effettuata la consultazione dell'identificativo catastale di cui si vuole conoscere la rendita, qualora lo stesso identificativo non sia associato all'ultimo stadio (situazione che si verifica quando l'unita' immobiliare ha subito una variazione successivamente alla data dell'atto sottoposto a controllo) l'ufficio rileva nella visura ampliata i riferimenti censuari e quindi procede alla determinazione della rendita applicando le tariffe vigenti alla data dell'atto.
Pagina 11
Circolare del 18/12/1998 n. 287 Oggetto: Decreto dirigenziale 15 ottobre 1998 (G.U. n. 250 del 26 ottobre 1998). Istruzioni per l'esecuzione automatica delle volture catastali relative ad atti civili, giudiziari ed amministrativi, la cui trascrizione viene eseguita presso le Conservatorie dei registri immobiliari ed i servizi di pubblicita' immobiliare degli Uffici del territorio. Sintesi: I notai e gli altri pubblici ufficiali che presentano le formalita' inoltrate alle Conservatorie dei Registri Immobiliari mediante supporto magnetico possono, attraverso una mera espressione di volonta' e seguendo particolari adempimenti, ottenere l'esenzione dalla presentazione delle domande di voltura in catasto. Per tale fine non e' necessaria la compilazione di alcun documento cartaceo bensi' l'utilizzo delle procedure informatiche che consentono la predisposizione delle formalita' e, ove necessario, il software denominato "Allegati" distribuito gratuitamente dal Ministero delle Finanze. Testo: 1. Generalita'. Come e' noto il decreto del Ministro delle finanze 19 aprile 1994, n. 701 (1), ha previsto all'art. 2, comma 1, che con provvedimento del direttore generale del dipartimento del territorio venissero disciplinati i termini e le condizioni per l'esecuzione automatica delle volture catastali relative ad atti civili, giudiziari e amministrativi, e per l'esenzione dall'obbligo di presentazione delle domande di voltura, di cui agli articoli 3, 4 e 14 del decreto del Presidente della Repubblica 26 ottobre 1972, n. 650, relative ai suddetti atti. L'esigenza di graduare l'attivazione della procedura, presso gli uffici in relazione alla progressiva automazione dei servizi di pubblicita' immobiliare, ha comportato di fatto l'articolazione del suddetto provvedimento in distinti decreti dirigenziali. Il primo di questi, denominato di seguito "decreto quadro", gia' emanato il 23 dicembre 1997, e' stato di recente sostituito con decreto del 15 ottobre 1998, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 26 ottobre 1998. Detto provvedimento, che ovviamente lascia impregiudicati tutti gli effetti gia' prodotti dal precedente, rileva per il carattere generale che lo contraddistingue. Infatti lo stesso disciplina le modalita' ed i requisiti tecnici e formali sia per l'esecuzione automatica della voltura, che per l'esenzione dall'obbligo di presentazione della relativa domanda, mentre rinvia a successivi decreti la definizione della data di attivazione della procedura in questione presso ciascun ufficio interessato (Conservatoria dei registri immobiliari ovvero servizi di pubblicita' immobiliare degli Uffici del territorio). Tra le innovazioni portate dal nuovo decreto quadro, rileva in particolare la previsione, pregiudiziale ai fini dell'attivazione della voltura automatica in ciascuna circoscrizione territoriale, della gia' avvenuta emanazione del decreto dirigenziale che rende obbligatoria nella stessa circoscrizione la presentazione della nota di trascrizione su supporto magnetico. All'attualita' questo presupposto risulta verificato di fatto nell'intero territorio nazionale. La procedura predisposta dall'Amministrazione prevede che la voltura catastale relativa ad atti civili, giudiziari e amministrativi, possa essere eseguita previa espressa richiesta di parte, sulla base dei dati riportati nella corrispondente nota di trascrizione, integrata, in talune fattispecie, Pagina 1
Circolare del 18/12/1998 n. 287 attraverso un apposito elaborato denominato "foglio informativo". Piu' precisamente e' da evidenziare come in un rilevante numero di casi variabile in relazione al livello di aggiornamento della banca dati catastali ed alle diverse tipologie di volture, ma la cui frequenza e' comunque di norma superiore al 50% delle formalita' - per l'esecuzione della voltura "automatica" e' sufficiente la sola esplicitazione della relativa richiesta attraverso la mera barratura dell'apposita casella riportata sul modello di nota di trascrizione. Attesa la non obbligatorieta' della procedura in esame, da quanto sopra discende quindi la concreta possibilita' per l'utente, oltre che per l'Amministrazione, di attingere immediatamente i benefici - in termini di semplificazione degli adempimenti e di allineamento delle informazioni catastali ed ipotecarie portati dalla procedura in esame per l'ampia casistica sopra richiamata (banca dati catastale aggiornata). Mentre l'estensione alle altre fattispecie (banca dati catastale non aggiornata negli oggetti e/o nei soggetti), che presuppone l'utilizzo di uno specifico foglio informativo, potra' essere graduata dall'utente, in relazione ai livelli di progressiva familiarizzazione con la procedura informatica, peraltro di semplice concezione e strutturazione. Detto ultimo elaborato, coerente con le indicazioni dei modelli delle formalita' approvati con il decreto del Ministro delle finanze di concerto con il Ministro di grazia e giustizia 10 marzo 1995, presenta valenze e finalita' integrative della nota medesima. In ogni caso, per la redazione del suddetto "foglio informativo", e' stato predisposto il programma informatico denominato "Allegati", fornito gratuitamente ai Consigli nazionali delle categorie professionali abilitate, cui e' demandata la pubblicazione e la diffusione presso i propri iscritti dei supporti informatici e delle relative istruzioni, ai sensi dell'articolo 5, comma 2, del decreto ministeriale n. 701 del 1994. I dati contenuti nel suddetto elaborato informatico vengono accodati automaticamente a quelli della nota di trascrizione, ed in parte riversati con le stesse modalita' nel quadro D-Catasto della procedura "Nota" (2). (1) Emanato in attuazione dell'art. 2, commi 1-quinquies e 1-septies, del decreto-legge 23 gennaio 1993, n. 16, convertito con modificazioni dalla legge 24 marzo 1993, n. 75; pubblicato nella Gazzetta Ufficiale Serie generale del 24 dicembre 1994, n. 300. (2) Versione 3.5. 2. Modalita' da seguire per la richiesta di esecuzione automatica della voltura catastale. Per conseguire l'esecuzione automatica della voltura catastale, colui che richiede la trascrizione di atti civili, giudiziari e amministrativi, soggetti a voltura - oltre a presentare la nota di trascrizione su supporto informatico, secondo le modalita' di cui ai decreti ministeriali 10 marzo 1995 e 29 aprile 1997, ai sensi dell'art. 1 del decreto dirigenziale 15 ottobre 1998 - e' tenuto a: a) produrre - nei casi di discordanza tra la situazione indicata nella nota di trascrizione relativamente ai soggetti, agli immobili o ad entrambi, rispetto a quanto risultante negli atti catastali - tutte le informazioni utili per l'aggiornamento degli stessi, mediante la richiamata procedura informatica Allegati. Al riguardo e' utile precisare, come a cura del Dipartimento del territorio, sia stata predisposta anche la procedura denominata "Allinea" che permette l'allineamento preventivo della banca dati catastale in molteplici fattispecie concernenti in modo precipuo i soggetti intestati (3); b) indicare, nel programma informatico Allegati, i dati previsti dall'art. 1, comma 8, e dall'art. 2, comma 4, del decreto del Ministro delle finanze 19 aprile 1994, n. 701, e precisamente gli estremi di approvazione degli eventuali atti di aggiornamento geometrico del catasto terreni, che hanno interessato le particelle trattate con la nota di trascrizione, i titoli che hanno dato luogo ai trasferimenti intermedi, e la conferma di eventuali discordanze (ad esempio: passaggi intermedi non convalidati da atti legali); c) individuare le unita' immobiliari urbane e le particelle, oggetto di trascrizione, con i parametri di identificazione definitivi (sezione, foglio, numero di mappa ed eventuale subalterno), come previsto dall'art. 2, comma 3, del D.M. n. 701 del 1994; Pagina 2
Circolare del 18/12/1998 n. 287 d) osservare per la nota di trascrizione le disposizioni di cui ai paragrafi 1.2.1.4 e 1.2.1.5 della circolare 128/T, emanata in data 2 maggio 1995 da questa Direzione centrale, concernenti l'espressa richiesta di esecuzione automatica della voltura, barrando l'apposita casella "soggetto a voltura", nonche' l'eventuale indicazione del differimento della voltura e della tipologia di foglio informativo utilizzata; e) riportare nel titolo presentato per la trascrizione - nell'ipotesi di presenza di passaggi intermedi non convalidati da atti legali - la dichiarazione della parte cedente prevista dall'art. 4 del D.P.R. 26 ottobre 1972, n. 650; f) indicare, laddove disponibili al momento di presentazione della trascrizione, gli estremi di registrazione dell'atto che ha motivato la richiesta di esecuzione automatica della voltura; g) riportare nel foglio informativo i dati anagrafici completi del coniuge non comparente in atto, in caso di acquisto effettuato in regime di comunione legale, da parte dell'altro coniuge. Nell'ipotesi di differimento, l'esecuzione automatica della voltura avra' luogo solo allo scadere del termine indicato nella nota di trascrizione, ovvero, nel caso di atto sottoposto a condizione sospensiva, allorche' venga eseguita la formalita' di cancellazione della condizione per avveramento, sulla base di una domanda di annotazione contenente la richiesta di volturare l'atto originario. (3) Dette fattispecie nel seguito vengono dettagliatamente illustrate. 3. Identificazione delle unita' immobiliari e delle particelle catastali. Come gia' rilevato, l'art. 2, comma 3, del DM 19 aprile 1994, n. 701, stabilisce che, ai fini della registrazione di variazioni di diritti censiti in catasto, le unita' immobiliari e le particelle siano individuate attraverso i parametri di identificazione definitivi. Nell'ipotesi in cui detti parametri non risultino ancora attribuiti, gli stessi vengono assegnati dall'Ufficio tecnico erariale o dall'Ufficio del territorio competente, su istanza (o foglio di osservazione) dell'interessato ed acquisiti nella banca dati catastale, entro quindici giorni dalla data di presentazione dell'istanza medesima. E' comunque fatta salva la possibilita' - limitatamente al catasto urbano e sempreche' non sia possibile la registrazione in atti nel termine di quindici giorni dalla presentazione dell'istanza di parte - di procedere alla sola prenotazione a sistema dei suddetti parametri identificativi a mezzo dell'apposita procedura di "prenotazione subalterni", ed al conseguente rilascio all'interessato della stampa del relativo esito. In questa ultima ipotesi, per l'esecuzione automatica della voltura, deve essere redatto, a cura del richiedente, il foglio informativo tipologicamente coerente per la fattispecie di non allineamento negli oggetti (modd. G o H). In via alternativa, la parte interessata potra' promuovere e conseguire l'aggiornamento preventivo della banca dati catastale, a mezzo di apposito elaborato informatico, redatto con la procedura Allinea, che sara' resa disponibile, unitamente alle relative istruzioni, a decorrere dal mese di gennaio 1999, dopo una fase di sperimentazione gia' in corso presso alcuni uffici periferici. In particolare si pone in evidenza che le unita' immobiliari individuate con due o piu' "identificativi graffati", devono essere rappresentate nella formalita' di trascrizione secondo le modalita' indicate nel paragrafo 2.4 della circolare 128/T del 2 maggio 1995, e cioe' indicando "nell'apposito campo, per ciascun gruppo di immobili tra loro graffati, ... uno stesso numero". 4. Istanze per la determinazione della rendita catastale di cui all'art. 12, comma 1, della legge n. 154 del 1988. Puo' accadere che, in relazione all'atto da volturare, i soggetti contraenti abbiano necessita' di presentare l'istanza per la determinazione della rendita catastale prevista dall'art. 12, comma 1, del decreto-legge 14 marzo 1988, n. 70, convertito con modificazioni dalla legge 13 maggio 1988, n. 154 (4). In tale ipotesi, osservato che la nota di trascrizione, integrata dall'eventuale foglio informativo, sostituisce la tradizionale domanda di voltura su supporto cartaceo, la citata istanza e' presentata contestualmente alla richiesta di trascrizione presso la Conservatoria dei registri immobiliari, ovvero presso i servizi di pubblicita' immobiliare dell'Ufficio del territorio, che ne rilascia ricevuta in duplice esemplare. Pagina 3
Circolare del 18/12/1998 n. 287 Per semplificazione e completezza procedurale, e' opportuno che detta attestazione venga formalizzata su fotocopia dell'istanza stessa, riportante ben visibili la data, il numero di presentazione della formalita' di riferimento e la seguente dicitura da apporre con timbro: - per le Conservatorie dei registri immobiliari: "Per ricevuta della presente istanza, da trasmettere all'Ufficio tecnico erariale ai sensi e per gli effetti dell'art. 12 della legge 13 maggio 1988, n. 154"; - per gli Uffici del territorio: "Per ricevuta dell'istanza presentata, ai sensi dell'art. 12 della legge 13 maggio 1988, n. 154". Ciascun esemplare di ricevuta deve recare la firma del funzionario incaricato e il timbro dell'ufficio. Nel caso in cui l'ufficio ricevente sia la Conservatoria dei registri immobiliari l'originale dell'istanza deve essere tempestivamente trasmesso all'Ufficio tecnico erariale competente per territorio (5). (4) Al riguardo si richiama l'attenzione sulla possibilita' data al soggetto contraente di optare per la procedura semplificata prevista dall'art. 10, commi 20, 21 e 22, del decreto legge 20 giugno 1996, n. 323, convertito con modificazioni dalla legge 8 agosto 1996, n. 425. (5) Si procedera' in maniera analoga per le istanze di classamento di cui all'art. 34, comma 6, del T.U. delle disposizioni concernenti l'imposta sulle successioni e donazioni, approvato con decreto legislativo 31 ottobre 1990, n. 346, e per quelle richiamate all'art. 15 del decreto-legge 23 febbraio 1995, n. 41, convertito con modificazioni dalla legge 22 marzo 1995, n. 85. 5. Tassa ipotecaria per l'esecuzione automatica della voltura catastale. Se con la nota di trascrizione e' stata richiesta l'esecuzione automatica della voltura catastale del relativo titolo, deve essere corrisposta, in aggiunta agli altri tributi ordinariamente dovuti, la tassa ipotecaria prevista, per ogni formalita' avente efficacia anche di voltura, nel n. ord. 1.0 della Tabella delle tasse ipotecarie, Parte I uffici meccanizzati, prevista dall'art. 10, comma 12, del decreto-legge 20 giugno 1996, n. 323, convertito con modificazioni dalla legge 8 agosto 1996, n. 425. Della avvenuta richiesta di voltura automatica e' fatta specifica menzione nella ricevuta di presentazione (mod. 68 bis) rilasciata dal competente ufficio del dipartimento. 6. Condizioni per l'esenzione dall'obbligo di presentazione della voltura catastale. A partire dalla data stabilita per ciascun ufficio (6) da apposito decreto dirigenziale, per l'esenzione dall'obbligo di presentazione della domanda di voltura catastale relativa ad atti civili, giudiziari e amministrativi, devono risultare rispettate le seguenti condizioni: - richiesta di esecuzione automatica della voltura, conforme alle modalita' di cui al decreto dirigenziale 15 ottobre 1998 ed alle presenti istruzioni; - corresponsione della prevista tassa ipotecaria per ogni formalita' avente efficacia di voltura; - esito positivo dell'elaborazione, nella banca dati catastale, delle informazioni contenute nella formalita' di trascrizione e nell'eventuale foglio informativo, anche attraverso le modalita' integrative e/o correttive, previste dall'art. 2, comma 3, del decreto dirigenziale in esame. (6) Cfr. calendario allegato. 7. Le procedure informatiche "Allegati" ed "Allinea" ed il foglio informativo finalizzato alla voltura automatica. Per l'indicazione dei dati integrativi (vedi allegato tecnico alla presente circolare), necessari per l'esecuzione automatica della voltura, e' prevista, in relazione alla situazione di aggiornamento della banca dati catastale, la compilazione di uno dei seguenti modelli (o fogli informativi), fra loro alternativi: . modello E per alcune fattispecie singolari, in presenza di una situazione di banca dati catastale aggiornata; . modello F per situazioni di banca dati catastale non aggiornata nei soggetti; . modello G per situazioni di banca dati del catasto urbano non aggiornata negli oggetti immobiliari; . modello H per situazioni di banca dati del catasto urbano non aggiornata nei soggetti e negli oggetti immobiliari. Pagina 4
Circolare del 18/12/1998 n. 287 L'utilizzo dei modelli F, G e H, dipende anche dal modello organizzativo adottato dal competente Ufficio del territorio (o Ufficio tecnico erariale), che puo' optare in via alternativa per l'allineamento preventivo della propria banca dati secondo le modalita' e nei termini previsti dall'art. 1, comma 6, del DM 19 aprile 1994, n. 701. Come gia' in precedenza e' cenno, alcune informazioni riportate negli allegati sono riversate automaticamente dalla procedura nel quadro DCatasto della nota di trascrizione e concorrono alla determinazione dell'imposta di bollo, sulla base del numero di righe occupate nel quadro D medesimo. 8. Esito dell'elaborazione. Integrazione e/o correzione dei dati contenuti nel foglio informativo. Il flusso delle informazioni, dalla conservatoria al catasto e viceversa, procede in maniera automatica e non richiede interventi da parte degli uffici interessati. A fronte della richiesta di esecuzione automatica della voltura catastale, viene rilasciata, a cura della Conservatoria dei registri immobiliari ovvero dei servizi di pubblicita' immobiliare dell'Ufficio del territorio, apposita ricevuta contenente l'esito dell'elaborazione. In particolare sulla stessa sono riportati, per ciascuna unita' immobiliare urbana o particella: . l'esito positivo o negativo dell'elaborazione; . il riferimento alla causale di errore, nell'ipotesi di esito negativo; . l'apposizione di specifiche annotazioni nelle partite catastali, in alcune fattispecie; . la partita catastale di destinazione, se l'esito e' positivo; . la data del relativo rilascio. L'esito della richiesta di voltura in catasto e' consegnato ai soggetti interessati unitamente al rilascio del duplo delle formalita' di trascrizione. La Conservatoria dei registri immobiliari deve rendere disponibile - a partire dal quarto giorno della richiesta di trascrizione - il citato esito anche in modo indipendente dal rilascio del duplo della formalita'. Le causali di errore, articolate in quattro gruppi, sono state riportate nell'allegato tecnico alla presente circolare. 9. Aggiornamento della banca dati catastale nel caso di mancata richiesta di esecuzione automatica della voltura. Oltre al flusso di dati, attivato dalle note di trascrizione portanti richiesta d'esecuzione automatica della voltura, e' da evidenziare anche un secondo flusso che trae origine sempre dalle note di trascrizione che comportano variazione di diritti censiti in catasto, nelle quali pero' non e' stata barrata la casella "soggetto a voltura". L'utilizzo di questi ultimi dati rientra nell'ambito della facolta' prevista dall'art. 4, comma 4, del decreto del Ministro delle finanze 19 aprile 1994, n. 701, al fine di integrare le informazioni relative alle unita' immobiliari ed ai soggetti, iscritti in catasto. Detto secondo flusso elaborativo, distinto da quello esaminato nei paragrafi precedenti, produce delle note di voltura da trascrizione, che possono essere registrate nella banca dati catastale (7) esclusivamente quando trovano riscontro con le corrispondenti domande di voltura (8). Le note in attesa di riscontro vengono conservate per 180 giorni in un archivio autonomo della banca dati catastale e sono rilevabili a mezzo di apposita procedura di interrogazione, a disposizione dell'ufficio, che consente tra l'altro di effettuare stampe selettive per rogante e/o data di presentazione della formalita' di trascrizione. Decorso inultilmente il termine sopra indicato (per mancata presentazione delle corrispondenti domande di voltura), le suddette note vengono cancellate dal sistema informativo. Per ultimo si precisa che, parallelamente all'attivazione della procedura in argomento, si sta attuando anche il caricamento degli archivi catastali con le informazioni desumibili dalle note pregresse di trascrizione. Pertanto gli uffici sono invitati ad aggiornare con ogni sollecitudine (in fase preventiva e/o successiva, comunque prossima all'attivazione alla voltura automatica) gli atti del catasto, utilizzando peraltro anche gli archivi delle informazioni ausiliarie (9), al fine di recuperare ogni informazione utile. (7) Note di tipo "D" per il catasto urbano e di tipo "V" per il catasto Pagina 5
Circolare del 18/12/1998 n. 287 terreni. (8) Gli incroci sono effettuati con modalita' informatizzate, attraverso il sistema di protocollazione automatico. (9) Gia' denominato "Archivio delle note sospese". 10. Statistiche delle elaborazioni. Ulteriori attivita' degli uffici. I competenti servizi degli Uffici del territorio (ovvero degli Uffici tecnici erariali) possono richiedere a terminale ed acquisire - nell'ambito delle "operazioni in differita" e del menu "prospetti su aggiornamento da Conservatorie"- la stampa di prospetti analitici e sintetici relativi alle seguenti elaborazioni: - statistiche delle elaborazioni; - elenco delle note registrate; - elenco delle note sospese; - elenco trascrizioni senza voltura. In particolare, ai fini dei successivi interventi da parte dell'ufficio, e' possibile acquisire informazioni dei casi in cui: - deve procedersi al completamento della ditta catastale (con particolare riferimento ad elaborazioni automatiche avvenute senza esplicita richiesta di parte); - e' stata prevista la registrazione di annotazioni del tipo "passaggi intermedi da esaminare" o di "continuita' tecnica da verificare"; - e' stata apposta l'annotazione di riserva RIS. 1; - e' interessata dalla voltura una partita catastale nella quale risulta intestato il Demanio dello Stato. Si pone in evidenza che l'annotazione "passaggi intermedi da esaminare" e' apposta dalla procedura, nel caso in cui non siano stati indicati, nel foglio informativo, gli estremi di protocollo delle domande di voltura di eventuali atti intermedi che abbiano interessato gli immobili oggetto di trascrizione (10). Nella suddetta ipotesi viene riportata negli atti catastali la lista dei passaggi intermedi, indicati nel foglio informativo, per finalita' di pubblicita' immobiliare, non potendosi attribuire a detta lista una valenza surrogatoria della volturazione. L'indicazione negli atti catastali dell'annotazione "passaggi intermedi da esaminare", unitamente alla lista dei passaggi intermedi, trova corrispondenza con quanto previsto, per fattispecie analoga, al paragrafo A2.-3 (Registrazione delle volture nelle quali le partite di scarico non risultino concordanti con le ditte da cui ha luogo il trasferimento) della circolare n. 5 del 24 gennaio 1970 della ex Direzione generale del catasto e dei SS.TT.EE.. L'annotazione "passaggi intermedi da esaminare" viene utilizzata anche nel caso di volture da trascrizione, non conseguenti a esplicita richiesta di esecuzione di volturazione automatica, quando i soggetti "contro" della nota di trascrizione non trovano rispondenza nella ditta intestata in catasto. L'annotazione "continuita' tecnica da verificare" viene apposta nei casi in cui si procede ad una registrazione in forma semplificata di atti tecnici di aggiornamento del catasto urbano, sulla base delle informazioni contenute nei fogli informativi di tipo G o H. In relazione e/o a seguito delle elaborazioni automatiche, acquisiscono carattere di priorita' le seguenti attivita': - la trattazione delle istanze di rettifica, presentate dalle parti, nell'ipotesi di esito negativo della voltura automatica ovvero nel caso di apposizione di annotazioni particolari negli atti; - la registrazione negli atti meccanografici degli atti tecnici di aggiornamento del catasto terreni e del catasto urbano, la cui mancata acquisizione sia causa di sospensione delle note di voltura generate da trascrizione; - l'invio di apposita comunicazione/notifica al competente Ufficio e/o settore dell'Amministrazione che ha in gestione i beni oggetto di voltura, qualora sia interessata dalla voltura da trascrizione una partita catastale nella quale risulti intestato il Demanio dello Stato. (10) Cfr. in tal senso l'art. 2, comma 1, del decreto in esame. 11. Attivazione della procedura. Come e' noto, al fine di esperire una efficace sperimentazione, la procedura in esame e' stata attivata - con decreto dirigenziale del 23 dicembre 1997, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 31 dello stesso mese - per i beni siti nei comuni delle province di Bari, Milano, Pisa, Potenza, Ravenna Pagina 6
Circolare del 18/12/1998 n. 287 e Venezia, sulla base delle corrispondenti note di trascrizione, eseguite presso le Conservatorie dei registri immobiliari di Bari, Ravenna e Venezia, presso gli Uffici del territorio di Pisa e Potenza, nonche' presso le circoscrizioni dei registri immobiliari di Milano 1 e Milano 2 dell'Ufficio del territorio di Milano. L'attivazione dei rimanenti uffici sta attuandosi secondo il calendario allegato alla presente circolare. In considerazione dei notevoli vantaggi in termini di risparmio di risorse che la stessa attivazione comporta sia per l'Amministrazione che per i soggetti interessati, gli Uffici periferici sono invitati ad adeguare con la massima tempestivita' il proprio modello organizzativo, in modo da garantire il corretto espletamento delle attivita' sopra indicate ed adoperarsi attivamente per una rapida diffusione della procedura di voltura automatica. A tale fine la scrivente Direzione centrale garantisce ogni supporto necessario in tema di informazione e formazione delle categorie professionali coinvolte, privilegiando gli Uffici che sono prioritariamente interessati all'attivazione. Questi ultimi uffici, unitamente ai poli sperimentali di Bari, Milano, Pisa, Potenza, Ravenna e Venezia, costituiranno un utile riferimento e supporto per la diffusione della procedura ai rimanenti uffici, nell'ambito di competenza di ciascuna Direzione compartimentale. Si rammenta che ai fini della informazione-formazione nei seminari sulla voltura automatica in corso di svolgimento, viene rilasciata idonea documentazione utile ai fini divulgativi (11). La guida di autopresentazione delle procedure potra' essere richiesta seguendo le indicazioni riportate sul sito Internet del Ministero delle finanze. Le Direzioni compartimentali in indirizzo avranno cura di trasmettere tempestivamente la presente a tutti gli uffici interessati della circoscrizione territoriale di competenza, di promuovere - auspicabilmente d'intesa con i Consigli notarili - e di coordinare ogni azione utile al puntuale adempimento degli indirizzi forniti con la presente circolare, nonche' di relazionare con frequenza bimestrale circa le soglie progressivamente raggiunte nell'utilizzo della procedure in esame, fino alla fase di regime. Si prega di fornire un cortese cenno di assicurazione con ogni consentita urgenza. (11) File di autopresentazione della procedura e stampa relativa unitamente ad esempi applicativi. * * * * * ALLEGATO TECNICO 1. LE PRINCIPALI INFORMAZIONI ASSOCIATE AI DIVERSI MODELLI DI "FOGLIO INFORMATIVO", PREVISTI DALLA PROCEDURA "ALLEGATI". MODELLO E Il modello E - da utilizzare nell'ipotesi di un corretto allineamento delle banche dati catastale - e' stato predisposto per l'indicazione: a) degli estremi di registrazione dell'atto oggetto della richiesta di voltura, qualora noti al momento della presentazione della formalita' di trascrizione; b) del nominativo del coniuge non comparente in atto e nella relativa nota di trascrizione, nel caso di acquisto effettuato in regime di comunione legale; c) degli estremi del tipo di aggiornamento geometrico del catasto terreni, di cui all'art. 1, comma 4, del DM 701/94, che abbia riguardato particelle oggetto di trascrizione e di richiesta di voltura. Nel caso di disallineamento della banca dati catastale le suddette informazioni devono essere indicate a mezzo dell'appropriato foglio informativo (F o G o H). MODELLO F Il modello F - da utilizzare in caso di disallineamento dei soggetti nella banca dati catastale - e' stato altresi' predisposto per l'indicazione: d) degli estremi degli atti intermedi, non registrati in catasto, che abbiano interessato gli immobili da volturare; e) degli estremi di protocollo delle domande di voltura intermedie (dato non obbligatorio); f) della presenza di passaggi intermedi non convalidati da atti legali, o Pagina 7
Circolare del 18/12/1998 n. 287 comunque della presenza di discordanze tra la situazione dei soggetti (da cui si fa luogo al trasferimento) titolari del diritto di proprieta' o di altri diritti reali e le corrispondenti scritture catastali; g) dei nominativi dei soggetti necessari per il completamento della ditta catastale, nell'ipotesi di trasferimento parziale (per quote e/o diritti). Dati non obbligatori, ma della massima rilevanza per la completezza dell'inventario catastale e il suo allineamento con quello delle Conservatorie dei registri immobiliari. MODELLO G Il modello G deve essere utilizzato allorche' l'ufficio, a seguito di richiesta di parte, non abbia registrato nei propri atti i parametri di identificazione definitiva delle unita' immobiliari oggetto di trascrizione, ma si sia limitato alla sola "prenotazione" dell'identificativo con rilascio del relativo esito. Il modello richiede, in tale ipotesi, l'indicazione: h) degli estremi di protocollo dell'ultimo atto tecnico di aggiornamento del catasto urbano, da cui ha avuto origine l'unita' immobiliare oggetto di trascrizione, nonche' degli identificativi del relativo immobile originario. Per immobile originario si intende l'unita' immobiliare iscritta negli atti meccanografici o negli atti cartacei (ed in particolare nelle schede di partita mod. 55) da cui deriva, a seguito di uno o piu' atti tecnici non registrati in catasto, l'unita' da volturare riportata nella nota di trascrizione; i) degli estremi di protocollo degli altri eventuali atti tecnici del catasto urbano, non acquisiti in banca dati, da cui ha avuto origine l'unita' da volturare. MODELLO H Il modello H - da utilizzare per le situazioni catastali non allineate sia negli oggetti immobiliari che nei relativi soggetti intestati - e' una combinazione dei modelli F e G. In luogo della redazione dei modelli F, G, e H la parte interessata potra' quanto prima utilizzare la procedura Allinea per l'allineamento preventivo della banca dati catastale, nel caso di immobili iscritti al catasto urbano. 2. ELENCO DELLE CAUSALI DI ERRORE (DISTINTE PER GRUPPI OMOGENEI). CAUSALI TIPO A Le causali di tipo A sono da correlare ai casi di incompleta compilazione della nota di trascrizione o a tipologie di note per le quali non e' prevista l'esecuzione automatica della voltura (es.: trascrizioni di atti di rettifica). In particolare e' stata codificata come (1): - A3. La nota di trascrizione e' presentata in rettifica; - A4. La nota di trascrizione interessata da annotazione di annullamento, cancellazione, inefficacia totale o nullita'. (1) Le causali A1 ed A2 sono correlate a fattispecie di rifiuto della nota di trascrizione per cui non vengono prese in esame in questa sede. CAUSALI TIPO B Le causali di tipo B attengono a tipologie di errore afferenti l'immobile (es.: diritti negoziati, non di interesse catastale e quindi da non assoggettare a voltura). - B1. L'immobile ha una natura non di interesse catastale (bene futuro o sua porzione, palco teatrale, pozzo); - B2. L'immobile e' negoziato per diritti non di interesse catastale (diritto di servitu', ecc.); - B3. L'immobile risulta in catasto gia' volturato con un atto avente data successiva a quella della trascrizione. CAUSALI TIPO C Le causali di tipo C sono connesse ad una errata e/o incompleta redazione del foglio informativo e comportano una sospensione della nota di voltura da trascrizione. - C1. L'immobile e' affetto da errori formali nei suoi elementi identificativi o descrittivi; - C2. L'immobile non risulta iscritto negli atti catastali; - C3. L'immobile risulta in catasto interessato da una mutazione avente data successiva a quella della trascrizione; - C4. L'immobile risulta iscritto in una partita speciale del catasto urbano; - C5. L'immobile e' esente da errori, ma appartiene ad una unita' negoziale affetta da errori; Pagina 8
Circolare del 18/12/1998 n. 287 - C6. L'immobile risulta identificato nel catasto urbano in maniera difforme da quanto indicato nella nota di trascrizione (immobile graffato); - C7. L'immobile risulta nel catasto terreni con una superficie diversa da quella indicata nella nota di trascrizione; - C8. L'immobile e' esente da errori, ma sono affetti da errori formali i relativi soggetti. CAUSALI TIPO D Le casuali di tipo D comportano l'apposizione di specifiche annotazioni nelle partite catastali. - D1. La partita e' stata registrata con intestazione parziale; - D2. L'immobile e' stato registrato con l'annotazione passaggi intermedi da esaminare; - D3. La partita e' stata registrata con intestazione parziale e l'immobile e' stato registrato con l'annotazione di passaggi intermedi da esaminare. Per causali di tipo A o B, che ricomprendono gli errori eventualmente connessi nella nota di trascrizione, non e' possibile in ogni caso ottenere l'esecuzione automatica della voltura. Nel caso in cui l'elaborazione abbia dato esito negativo, anche parziale, per erronea o incompleta compilazione del foglio informativo (causali di tipo C), il richiedente la trascrizione e' tenuto a fornire, integrare o correggere i dati del suddetto foglio nei termini di cui all'art. 2, comma 3, del decreto dirigenziale 15 ottobre 1998. Allo scopo deve essere prodotta, al settore catastale del competente ufficio, apposita istanza di rettifica, citando gli estremi della formalita' di trascrizione e allegando, ove non risulti gia' costituito l'Ufficio del territorio, il relativo atto in carta libera. Non possono essere oggetto dell'istanza di correzione eventuali errori, di cui fossero affetti l'atto presentato per la trascrizione e/o le relative formalita' concernenti l'individuazione catastale degli immobili da volturare, i soggetti a favore e contro, i diritti reali negoziati, oltre che i dati relativi al titolo di cui e' stata richiesta la trascrizione e la data del medesimo. Le suddette istanze di rettifica e/o integrazione dati devono essere presentate con la massima sollecitudine, in coerenza con i termini richiamati del decreto del Presidente della Repubblica n. 650 del 1972. Per alcune fattispecie di errore sara' possibile quanto prima utilizzare la procedura Allinea, anche successivamente alla elaborazione della voltura automatica, al fine di rimuovere le causali di sospensione. * * * * * CALENDARIO DELLE ATTIVAZIONI DELLA PROCEDURA DI VOLTURA AUTOMATICA. (Omissis).
Pagina 9
Circolare del 10/02/1998 n. 46 Oggetto: Quesiti riguardanti le e del rimborso spese, aggiornamento del catasto. esenzioni dal pagamento dei tributi speciali nonche' la firma dei documenti tecnici di
Sintesi: Indirizzi orientativi per gli uffici riguardo: a) agevolazioni ed esenzioni richieste da enti che pur perseguendo finalita' pubbliche sono stati privatizzati; b) il regime tributario applicabile agli atti e documenti relativi ai procedimenti di espropriazione per pubblica utilita'. Testo: Da parte dei dipendenti uffici sono stati formulati alla scrivente molteplici quesiti concernenti l'ampia tematica delle esenzioni dal pagamento dei tributi speciali e del rimborso spese, nonche' quella specifica della firma dei documenti tecnici di aggiornamento del catasto. Al riguardo appare opportuno rilevare in via preliminare la complessita' delle determinazioni da adottare, a causa soprattutto della molteplicita' di norme e disposizioni emanate nel tempo, spesso non coordinate e talora anche prive di coerenza logica e formale. Peraltro dette difficolta' interpretative ed applicative hanno acquisito maggiore spessore, in ragione dell'ampio processo di trasformazione della natura giuridica degli Enti soggetti alle agevolazioni in esame e dell'articolato ventaglio di tipologie dei soggetti medesimi. Quanto sopra rappresentato trova precisa conferma anche nel parere dell'Ufficio del coordinamento legislativo, all'uopo interessato dalla scrivente Direzione. In particolare con nota del 20.10.1997, n. 3-7330/U.C.L., l'Organo giuridico precisa tra l'altro quanto segue: "..... stante l'estrema delicatezza della materia di che trattasi (non ultimo sotto l'aspetto economico), si rappresenta l'opportunita' di attendere il parere che il Consiglio di Stato e' stato chiamato a rendere, sia pur limitatamente ad un Ente pubblico economico qual e' l'ente Poste italiane e con riferimento all'utilizzo da parte di detto Ente, di beni demaniali (omissis), su un quesito formulato dallo scrivente Ufficio. La questione potra' dunque essere ripresa in esame alla luce di detto parere (omissis).". Premesso quanto sopra e fermo restando le ulteriori determinazioni che potranno essere assunte in conseguenza dell'espressione del richiamato parere da parte del Consiglio di Stato, lo scrivente Dipartimento ritiene comunque opportuno emanare con la presente alcuni indirizzi riguardanti i seguenti due profili: a) le agevolazioni e le esenzioni richieste da Enti, che pur perseguendo finalita' pubbliche, sono stati privatizzati; b) il regime tributario applicabile agli atti e documenti relativi ai procedimenti di espropriazione per pubblica utilita'. Riguardo al primo profilo e' da rilevare l'ordinaria assenza di specifiche disposizioni agevolative per gli Enti, che assumono natura giuridica prettamente privatistica, quali ad esempio le societa' per azioni. Nell'ordinamento catastale infatti dette agevolazioni riguardano gli uffici governativi ovvero soggetti e finalita' esplicitamente individuati (1). Al riguardo e' stato anche correttamente sottolineato dall'Ufficio consultato come oggi la concezione dello Stato si configuri piu' ampia di quella prevista all'epoca cui si riferiscono le norme emanate e poste a fondamento dell'istituto catastale; non di meno non appare ragionevole ne' conforme alla stretta logica del diritto estendere disposizioni legislative, Pagina 1
Circolare del 10/02/1998 n. 46 che peraltro si configurano a volte di carattere eccezionale, a quegli Enti che nel tempo hanno variato la loro natura giuridica. L'Ufficio del coordinamento legislativo specificatamente rappresenta al riguardo "che, laddove la legge subordini il godimento delle agevolazioni od esenzioni dal pagamento di tributi alla condizione che la richiesta venga fatta "nell'interesse dello Stato", nonche' nei casi in cui la legge prevede che la richiesta venga effettuata da parte di "Uffici Governativi", non sara' possibile estendere tali previsioni agli enti privatizzati". Tale orientamento, pur con la riserva sopra rappresentata, si ritiene di notevole rilievo e pertanto si invitano gli uffici in indirizzo e quelli dagli stessi coordinati ad uniformare in tal senso il loro operato, sia riguardo alla disciplina dei tributi speciali, sia a quella della firma degli elaborati tecnici catastali. Per quanto attiene al secondo profilo, si ritiene inoltre utile rappresentare alcune considerazioni sulla questione del trattamento fiscale in tema di espropriazione di pubblica utilita'. Al riguardo si rammenta che la materia e' disciplinata principalmente dalla legge n. 1149 del 1967, che all'articolo 1, comma 1, prevede l'esenzione dal pagamento dell'imposta di bollo, dei diritti catastali e degli emolumenti ipotecari per gli atti e documenti relativi alla procedura di espropriazione per pubblica utilita' promossa dalle Amministrazioni dello Stato o da Enti pubblici (2). Successivamente e' intervenuto l'articolo 42 del D.P.R. n. 601 del 1973 (3) che prevede espressamente l'abrogazione delle disposizioni concernenti le esenzioni e le agevolazioni tributarie diverse da quelle considerate nel decreto stesso o in altri decreti emanati in attuazione della legge n. 825 del 1971 (4). Orbene anche in coerenza con la prassi consolidata sull'argomento, le disposizioni abrogative previste dal richiamato articolo 42 non si ritengono applicabili ai tributi speciali catastali, in quanto il titolo III della tabella A, concernente tali tributi, allegata al D.P.R. n. 648 del 1972 (5), emanato in attuazione della legge n. 825 del 1971, e la tabella B allegata al decreto-legge n. 323 del 1996 (6), che sostituisce il citato titolo III, riportano entrambi in nota che "l'esenzione dal pagamento dei tributi speciali di cui alla presente tabella viene applicata nei soli casi in cui essa e' prevista in modo specifico da disposizioni di legge". Si ritiene cioe' che detta annotazione sia da riferire in modo precipuo alle disposizioni di legge gia' vigenti alla data di emanazione del citato D.P.R. n. 648 del 1972, salvaguardando in tal modo le specifiche esenzioni dalle stesse previste circa il pagamento dei tributi speciali catastali. Analoga considerazione puo' essere estesa all'imposta di bollo. Infatti le relative norme agevolative sono richiamate dall'articolo 22 della tabella B allegata al D.P.R. n. 642 del 1972 (7), emanato proprio in attuazione della citata legge n. 825 del 1971. Per le fattispecie espropriative esaminate, ulteriori facilitazioni sono state previste in materia di imposte ipotecaria e catastale, prima dal D.P.R. n. 635 del 1972 (8), poi dal decreto legislativo n. 347 del 1990 (9); le stesse attengono alle formalita' e volture eseguite nell'interesse delle Amministrazioni dello Stato. Lo stesso decreto legislativo n. 347 del 1990 (10) esonera anche dal pagamento delle tasse ipotecarie le operazioni eseguite nell'interesse dello Stato. In definitiva, per le considerazioni in precedenza esposte, si ritiene applicabile l'esenzione dal pagamento dei tributi speciali catastali, nei casi in cui la stessa sia esplicitamente prevista da norma legislativa antecedente o successiva alla riforma dell'Amministrazione finanziaria di cui alla legge n. 825 del 1971. Di contro allo stato attuale della legislazione, le certificazioni relative alla procedura di espropriazione per causa di pubblica utilita', promossa da Enti pubblici - non identificabili in Amministrazioni dello Stato devono scontare il pagamento delle tasse ipotecarie, ferma restante l'esenzione per quanto riguarda l'imposta di bollo (11). Si ritiene inoltre utile precisare che l'esenzione e' in ogni modo subordinata alla esibizione di un idoneo documento attestante che il richiedente opera esclusivamente per conto dell'Ente espropriante e con riferimento ai soli immobili oggetto della procedura espropriativa. Quando ricorrono i presupposti, l'Ufficio periferico del Dipartimento rilascia la documentazione in esenzione, specificando espressamente nella Pagina 2
Circolare del 10/02/1998 n. 46 stessa l'uso cui e' destinata, a norma dell'articolo 1, comma 2, della legge n. 1149 del 1967 (12). Con la presente circolare cessano di avere efficacia le disposizioni gia' emanate eventualmente contrastanti con gli indirizzi sopra rappresentati. Le Direzioni compartimentali in indirizzo avranno cura di inoltrare copia della presente agli uffici interessati della circoscrizione territoriale di competenza, assicurandone adempimento alla scrivente. ----------------------------------------(1) Regolamento per la conservazione del nuovo catasto, approvato con Regio decreto 8 dicembre 1938, n. 2153: "Agli uffici governativi possono rilasciarsi, in carta libera e senza applicazione di tassa o diritti, le copie, i tipi, i certificati od estratti dei quali facciano richiesta precisandone lo scopo e l'oggetto. Gli Uffici tecnici erariali e gli Uffici distrettuali delle imposte dirette, nel rilasciarli, devono sempre far cenno sul documento che la richiesta venne fatta nell'interesse dello Stato. ........ E' altresi' consentita agli Uffici governativi suddetti la consultazione gratuita, con o senza appunti, degli atti catastali a mezzo di propri funzionari, muniti di speciale lettera di delega con la precisa indicazione dell'oggetto e dello scopo della consultazione stessa." (art. 91); ".......... si rilasciano, in carta libera e senza il pagamento di alcun diritto, con esplicita menzione dell'uso esclusivo cui devono servire, i certificati, le copie e gli estratti .........." richiesti per determinate finalita' o da specifici soggetti (art. 95); "Sono esenti dal bollo e dai diritti catastali e soggetti al pagamento dei soli diritti di scritturazione o di disegnatore, nonche' al rimborso delle eventuali spese di materiale i certificati, le copie e gli estratti" richiesti per determinate finalita' da specifici soggetti (art. 96); "Oltre agli Uffici governativi, sono autorizzati a consultare, a mezzo di loro incaricati, le mappe e gli altri atti catastali e ad estrarne note ed appunti in esenzione di diritti" altri soggetti individuati dalla stessa norma (art. 98). (2) Articolo 1, comma 1, della legge 21 novembre 1967, n. 1149 Esonero dall'imposta di bollo e dai diritti catastali e ipotecari sugli atti e documenti relativi ad espropriazioni per conto dello Stato o di enti pubblici: "Gli atti e documenti relativi alla procedura di espropriazione per causa di pubblica utilita' promossa dalle amministrazioni dello Stato o da enti pubblici, nonche' quelli occorrenti per la valutazione o per il pagamento dell'indennita' di espropriazione, sono esenti dall'imposta di bollo, dai diritti catastali e dagli emolumenti ipotecari.". (3) Articolo 42 del decreto del Presidente della Repubblica 29 settembre 1973, n. 601 - Disciplina delle agevolazioni tributarie - emanato in attuazione della legge 9 ottobre 1971, n. 825, portante la delega legislativa al Governo della Repubblica per la riforma tributaria: "Con effetto dalla data di entrata in vigore del presente decreto sono abrogate e cessano di avere applicazione le disposizioni concernenti esenzioni e agevolazioni tributarie , anche sotto forma di regimi fiscali sostitutivi, diverse da quelle considerate nel decreto stesso o in altri decreti emanati in attuazione della legge 9 ottobre 1971, n. 825, comprese le norme che estendono in qualsiasi forma ad altri soggetti e agli atti da essi stipulati il trattamento tributario previsto per lo Stato e per gli atti stipulati dallo Stato. ...........". (4) Articolo 1 della legge 9 ottobre 1971, n. 825: "Il Governo della Repubblica e' delegato ad emanare le disposizioni occorrenti per le seguenti riforme del sistema tributario secondo i principi costituzionali del concorso di ognuno in ragione della propria capacita' contributiva e della progressivita' e secondo i principi, i criteri direttivi e i tempi determinati dalla presente legge: ........ IV. - revisione della disciplina delle imposte di registro, di bollo e ipotecarie, dei tributi catastali, delle tasse sulle concessioni governative e dei diritti erariali sui pubblici spettacoli; ........ ". (5) Decreto del Presidente della Repubblica 26 ottobre 1972, n. 648 - Riordinamento dei fondi di previdenza e armonizzazione delle tabelle dei tributi speciali. Pagina 3
Circolare del 10/02/1998 n. 46 (6) Decreto-legge 20 giugno 1996, n. 323, convertito, con modificazioni, nella legge 8 agosto 1996, n. 425 - Disposizioni urgenti per il risanamento della finanza pubblica. (7) Articolo 22 della Tabella in allegato B - Atti e scritti esenti in modo assoluto dall'imposta di bollo al decreto del Presidente della Repubblica 26 ottobre 1972, n. 642, portante la disciplina dell'imposta di bollo: "Atti e documenti relativi alla procedura di espropriazione per causa di pubblica utilita' promossa dalle amministrazioni dello Stato e da enti pubblici, compresi quelli occorrenti per la valutazione o per il pagamento dell'indennita' di espropriazione.". (8) Articolo 12 del Titolo I (Imposte ipotecarie) del decreto del Presidente della Repubblica 26 ottobre 1972, n. 635, portante la disciplina delle imposte ipotecarie e catastali, emanato in attuazione della legge delega n. 825/71: "Non sono soggette alle imposte le formalita' e le certificazioni eseguite nell'interesse delle amministrazioni dello Stato.". (9) Testo unico delle disposizioni concernenti le imposte ipotecaria e catastale, approvato con decreto legislativo 31 ottobre 1990, n. 347:"2. Non sono soggette all'imposta ipotecaria le formalita' eseguite nell'interesse dello Stato ......... ." (art. 1);"3. Non sono soggette ad imposta catastale le volture eseguite nell'interesse dello Stato ......... ." (art. 10). (10) Articolo 19 del Testo unico delle disposizioni concernenti le imposte ipotecaria e catastale, approvato con decreto legislativo 31 ottobre 1990, n. 347: "1. Per le operazioni inerenti al servizio ipotecario indicate nell'allegata tabella, tranne quelle eseguite nell'interesse dello Stato, sono dovute le tasse ivi previste.". (11) - Circolare n. 579 del 12 aprile 1976 dell'Ispettorato compartimentale delle tasse di Firenze: "........ l'abrogazione del regime tributario di favore recato dall'art. 1 della legge n. 1149, disposta dal citato art. 42 del D.P.R. n. 601, ha coinvolto, oltre che il diritto di scritturato, anche gli emolumenti" ipotecari. "Ne' puo' sostenersi il contrario richiamando l'art. 12 del D.P.R. 26/10/1972, n. 635. .......... In conclusione, allo stato attuale della legislazione, le certificazioni in parola, relative alla procedura di espropriazione per causa di pubblica utilita' promossa da Enti Pubblici, devono scontare sia il diritto di scritturato che gli emolumenti ipotecari, mentre godono della esenzione dalla imposta di bollo, giusta le previsioni dell'art. 22 della tabella "B" allegata al D.P.R. 26/10/1972, n. 642.". - Risoluzione n. 390182 del 2 maggio 1992 del Ministero finanze - Direzione generale tasse: "......... Pertanto sugli atti e documenti relativi ad espropriazione per pubblica utilita', promossa dalla provincia, sono dovute le tasse ipotecarie previste dall'art. 19 del D. Lgs. 31 ottobre 1990, n. 347.". (12) Articolo 1, comma 2, della legge 21 novembre 1967, n. 1149 Esonero dall'imposta di bollo e dai diritti catastali e ipotecari sugli atti e documenti relativi ad espropriazioni per conto dello Stato o di enti pubblici:. "Per fruire delle cennate esenzioni, negli atti e documenti deve essere fatta menzione dell'uso cui sono destinati.".
Pagina 4
Circolare del 27/01/1997 n. 15 Oggetto: Applicazione con legge 8 del decreto legge 20 giugno 1996, n. 323, convertito agosto 1996, n. 425. Circolare 19 luglio 1996, n. 189/T.
Sintesi: Il tributo speciale di lire cinquantamila e' dovuto per le domande di volture sia del catasto dei fabbricati che di quello terreni anche se i beni in oggetto di volturazione sono siti nel medesimo comune e interessano entrambi i catasti - Le visure devono essere richieste di persona all'ufficio periferico del dipartimento del territorio e non tramite l'ufficio postale - Le planimetrie e gli elaborati planimetrici possono essere rilasciate in copia solo nell'ipotesi prevista dal punto 4 della tabella B richiamata dall'articolo 10 del decreto legge n. 323/1996. Testo: Sono pervenuti presso questa Direzione centrale vari quesiti connessi all'espletamento dei servizi catastali erogati ai cittadini in applicazione della norma legislativa richiamata all' oggetto. Al riguardo si rammenta che la scrivente Direzione centrale ha emanato sull'argomento la circolare 19 luglio 1996, n. 189T, al fine di fornire un indirizzo unitario nell'applicazione delle norme innovative introdotte dal legislatore. Si raccomanda pertanto una piu' attenta lettura delle suddette disposizioni, tenendo presente che, oltre agli elementi chiarificatori testuali presenti nella richiamata circolare, assumono rilevanza non secondaria le schede alla stessa allegate. Come gli Uffici periferici del Dipartimento hanno potuto constatare dette schede hanno una finalita' operativa che codifica le fattispecie in cui procedere alla riscossione dei tributi speciali, nell'ovvio rispetto della norma legislativa che ha definito per ogni singolo importo, l'ambito di applicazione. Di seguito si riportano i quesiti proposti aventi rilevanza maggiore e le relative determinazioni. 1 - QUESITO Domande di voltura promiscue connesse a un atto di trasferimento riguardante beni iscritti ai catasti terreni e fabbricati. La norma regolante l'applicazione dell'importo del tributo speciale di lire 50.000 (cinquantamila) non e' una semplice riproposizione di quella gia' vigente, ma si configura come innovativa. La Tabella B allegata al decreto legge in oggetto prevede espressamente la seguente dizione "definizione ed introduzione delle volture (omissis) ai fini delle iscrizioni nei catasti e nell'anagrafe tributaria: (omissisis) per ogni domanda di voltura". Di conseguenza non risultano piu' applicabili le disposizioni di cui all'art. 70, del regolamento approvato con R. decreto 8 dicembre 1938, n. 2153. E' da rilevare da subito che il previsto tributo speciale e' correlato alla domanda di volture ed e' indiscutibile che allo stato attuale devono essere compilate due distinte domande nel caso che l'atto contenga beni iscritti al catasto fabbricati e terreni. Le domande stesse sono sottoscritte dai soggetti obbligati alla presentazione i quali rispondono personalmente dei contenuti ivi riportati, come disciplinato dai paragrafi 2 e 4 dell'Istruzione per l'attuazione della legge 1 ottobre 1969, n. 679, approvata con decreto ministeriale 5 novembre 1969. Specificatamente la norma prevede che il tributo e' richiesto per la definizione e introduzione delle volture e tali attivita' si espletano come e' noto fin dall' accettazione, momento in cui si procede alla verifica sommaria della documentazione che il contribuente presenta all'ufficio periferico del dipartimento. Tale indirizzo peraltro e' gia' stato rappresentato nella risoluzione 252T del 19 novembre 1996, prot. n. CI/3005. Pagina 1
Circolare del 27/01/1997 n. 15 Nel caso che il soggetto obbligato ometta il pagamento degli importi dovuti con la presentazione della domanda di volture, si procede all'esazione coattiva, tramite il Concessionario del servizio di riscossione tributi, secondo quanto disciplinato dal paragrafo 36, lettera c, dell'Istruzione per l'attuazione della legge l ottobre 1969, n. 679, approvata con D.M.F. 5 novembre 1969. 2 - QUESITO Richiesta di visure a stampa/fotocopia non certificate a mezzo posta. Il foglio che attualmente viene rilasciato, allorche' e' richiesta la visura degli atti catastali, e' equiparato all'estrazione di note ed appunti che antecedentemente alla predisposizione degli atti meccanizzati usualmente era operata e verificata "de visu" dal soggetto interessato alla ispezione degli atti catastali. E' indubbio che il rilascio del foglio a stampa velocizza le suddette attivita' di visura e consente di effettuare a favore dei richiedenti un servizio di qualita' superiore. Per quanto concerne la richiesta della visura a mezzo posta, e' da sottolineare in primo luogo come la stessa comporti un aggravio degli adempimenti a carico dell'ufficio, quali: la protocollazione della richiesta pervenuta, il riscontro della regolarita' dei versamenti erogati dal richiedente, la verifica delle informazioni presenti nelle distinte dei versamenti con quelle riportate negli estratti conto dell'ente postale, la elaborazione di note richiedenti gli eventuali versamenti integrativi e di riscontro di quanto comunicato. Inoltre e' da rilevare che ai sensi delle vigenti norme qualsiasi richiesta, debitamente sottoscritta dai soggetti interessati, non effettuata nell'interesse dello Stato, come il rilascio di copia degli atti in possesso della P.A. e quindi anche dei documenti catastali, comporta l'applicazione delle norme che regolano la disciplina dell'imposta di bollo. Dalle considerazioni suesposte deriva quindi l'inopportunita' e l'impossibilita' allo stato attuale di consentire la richiesta di visure attraverso il servizio postale, dovendo la questione essere organicamente disciplinata, mediante una specifica norma legislativa. Si rammenta che attualmente sono state regolamentate dal legislatore le modalita' di rilascio della certificazione tramite il servizio postale, secondo quanto stabilito dall'articolo 13, della legge l ottobre 1969, n. 679, e dal decreto ministeriale 5 novembre 1969, disciplinante la stessa materia. Pertanto tutte le richieste di visura per posta possono essere ricondotte, previo assenso del richiedente, alle norme gia' previste per la certificazione. Si sottolinea peraltro che allo stato attuale possono essere effettuate visure su tutto il territorio nazionale da un qualunque ufficio catastale. Inoltre e' da rilevare che sono gia' allo studio tecnologie innovative che permetteranno, tramite sportelli remoti self-service, la consultazione degli atti catastali e che e' di imminente prossima adozione il regolamento disciplinante il rapporto catasto-comuni secondo il dettato normativo di cui all'articolo 9, comma 12, della legge 26 febbraio 1994, n. 133, di conversione in legge con modificazioni, del decreto legge 30 dicembre 1993, n. 557. Detti sviluppi consentiranno di moltiplicare gli sportelli catastali in tutto il territorio nazionale, di effettuare un servizio qualitativamente migliore al cittadino e di rendere quasi superflua l'esigenza della disciplina della visura catastale tramite il servizio postale. 3 - QUESITO Rilascio di planimetrie mediante stampa o fotocopia in esenzione dai tributi e dall'imposta di bollo, nei modi previsti per le visure. Come e' noto la visura mediante stampa, a norma di legge, e' ammessa per la documentazione costituente la base informativa pubblica del catasto compresa la mappa catastale, mentre la planimetria e' un elaborato grafico di ausilio all' attivita' tecnica connessa all'attribuzione del classamento e non costituisce elemento di cui e' consentita la pubblica consultazione. Peraltro si rileva che il rilascio delle planimetrie e' specificatamente disciplinato dal punto 4 della tabella B allegata al decreto legge in oggetto, al di fuori delle fattispecie previste per la visura a stampa richiamate al punto 1, della medesima tabella. Le Direzioni compartimentali del territorio sono invitate a comunicare quanto rappresentato agli uffici periferici interessati. Pagina 2
Risoluzione del 23/01/1997 n. 7 Oggetto: Art. 10, decreto legge 20 giugno 1996, n. 323, convertito con modificazioni di legge 8 agosto 1996, n. 425. Osservazioni riguardo all'applicazione del bollo sulle domande di voltura. Sintesi: Si conferma il contenuto delle disposizioni n. 189 del 19 luglio 1996. in materia emanate con circolare
Testo: In relazione alla nota cui si risponde, concernente l'oggetto la scrivente Direzione centrale ha esaminato l'istanza e i relativi allegati trasmessi dal Consiglio notarile di Agrigento. Al riguardo si osserva che la tesi prospettata, circa la non applicabilita' dell'imposta di bollo alle domande di voltura, appare basata: - sull'abolizione della nota 1, all'articolo 3 della tariffa, parte I, del decreto del Ministro delle finanze 20 agosto 1992 operata dall'art. 10, comma 15, del decreto legge 20 giugno 1996, n. 323, convertito, con modificazioni nella legge 8 agosto 1996, n. 425; - sull'argomentazione che l'art. 5, della tabella, allegato B, del decreto del Presidente della Repubblica 26 ottobre 1972, n. 642, come sostituita dall'art. 28 del decreto del Presidente della Repubblica 30 dicembre 1982, n. 955, enuclea i documenti in esenzione. La suddetta tesi non appare condivisibile per le argomentazione di seguito rappresentate. Quanto al primo argomento, si osserva che, a norma dell'art. 1 del D.P.R. n. 642/1972, sono soggetti all'imposta di bollo tutti gli atti di carattere amministrativo indicati nell'annessa tabella e quest'ultima come modificata dal citato D.M.F. 20 agosto 1992, espressamente include, tra gli atti soggetti a tributo, le istanze rivolte ad enti pubblici incaricati della tenuta di pubblici registri. Pertanto, la circostanza che sia stata abrogata una nota del medesimo articolo, la quale si riferisce alla mera modalita' di calcolo della predetta imposta, non puo' far ritenere abolito l'intero tributo, ma solo lo specifico criterio di applicazione del medesimo; conseguentemente nel caso in esame, venuta meno la norma di carattere particolare circa il modo di applicazione dell'imposta riacquista la sua efficacia il disposto generale di cui all'art. 5 del medesimo D.P.R. 642/72, come modificato dal D.P.R. 955/82 che, dopo aver definito i concetti di "foglio", "facciata", "pagina", "copia", "tabulato", fissa i criteri di commisurazione di tale imposta. Con riferimento al secondo argomento si osserva che la domanda di voltura non puo' ritenersi rientrante nelle ipotesi di cui all'art. 5 dell'allegato B del D.P.R. n. 642/1972 come modificato dall'art. 28 del D.P.R. n. 955/82. Infatti il catasto, oltre che essere uno strumento fiscale, svolge funzioni civilistiche per l'individuazione degli immobili e dei diritti sugli stessi insistenti. L'aggiornamento degli atti catastali, circa le modificazioni che possono intervenire relativamente ai soggetti intestati, e' attuato tramite lo strumento della voltura; a tal fine l'art. 3 del D.P.R. 26 ottobre 1972, n. 650, pone a carico di coloro che hanno posto in essere un atto costitutivo o traslativo di un diritto reale, l'onere di chiedere la modifica dei dati iscritti in catasto. La voltura non e' quindi un atto di accertamento e riscossione di tributo, ma un adempimento obbligatorio, di carattere civilistico, in cui il pagamento del tributo, nella fattispecie "tassa", si pone come corrispettivo ad un servizio reso al richiedente, consistente nella tenuta di un pubblico registro e motivato anche da ragioni di tutela e sicurezza delle Pagina 1
Risoluzione del 23/01/1997 n. 7 contrattazioni avendo ad oggetto immobili. Per quanto sopra esposto, si conferma il contenuto delle disposizioni in materia emanate con circolare del 19 luglio 1996, n. 189T, raccomandando agli uffici la puntale osservanza delle medesime. Si resta in attesa di assicurazione di adempimento.
Pagina 2
Risoluzione del 19/11/1996 n. 252 Oggetto: Circolare n. 189/T/C1 del 19 luglio 1996. Tributo la presentazione delle domande di voltura. speciale per
Sintesi: Gia' in sede di presentazione del documento si deve corrispondere l'importo del tributo speciale di lire 50.000 che e' previsto distintamente per le domande di volture inviate al catasto fabbricati e al catasto terreni. Testo: E' pervenuta a questo Ufficio centrale una comunicazione del Consiglio notarile dei distretti riuniti di Campobasso, Isernia e Larino, datata 9 ottobre 1996, riguardante l'applicazione del tributo speciale di lire cinquantamila connesso alla presentazione della domanda di voltura. Detta comunicazione evidenzia alcuni aspetti normativi riguardanti le imposte catastali richiamate dal decreto legislativo 31 ottobre 1990, n. 347 e i tributi speciali cosi' come modificati dal decreto legge 20 giugno 1996, n. 323 e rappresenta alcune interpretazioni normative con le quali si esprimono considerazioni relative all'ambito di applicazione di quanto in oggetto. Sulla questione si evidenzia che l'imposta catastale e il tributo speciale, l'uno proporzionale alla base imponibile determinata ai fini della imposta di registro o dell'imposta sulle successioni o donazioni nell'atto traslativo, l'altro previsto per ogni domanda di voltura, hanno presupposti impositivi in due distinte leggi che trovano autonoma applicazione. Specificatamente la norma prevede che il tributo speciale in argomento e' richiesto per la definizione e introduzione delle volture. Gli adempimenti connessi a tali attivita' si espletano come e' noto fin dall'accettazione, in quanto e' proprio in tale contesto che viene verificata la regolarita' formale di quanto si sta presentando: campi obbligatori aventi contenuto letterale o numerico regolarmente compilati, presenza dell'atto che da' origine alle volture, sottoscrizione del documento, ecc. Pertanto e' gia' in sede di presentazione del documento che il soggetto obbligato deve provvedere a corrispondere l'importo dovuto per il tributo speciale previsto distintamente per il catasto dei fabbricati e per quello terreni, nel caso di volture conseguenti agli atti promiscui, al fine di non incorrere nelle maggiorazioni connesse alla riscossione coattiva.
Pagina 1
Circolare del 19/07/1996 n. 189 Oggetto: Decreto legge 20 giugno 1996, n. 323 - Art. 10. Sintesi: Chiarimenti e istruzioni inerenti ogni singolo comma dell'art. 10 del decreto legge 20 giugno 1996 n. 323. In particolare si forniscono chiarimenti operativi in materia di tasse ipotecarie, tributi speciali catastali, imposta di bollo sulle domande di volture, tempi di entrata in vigore di alcune disposizioni, rendite catastali e valutazione automatica. Testo: Nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana del 20 giugno 1996, n.143, e' stato pubblicato il decreto-legge specificato in oggetto, recante "disposizioni urgenti per il risanamento della finanza pubblica". Il suddetto provvedimento legislativo, all'articolo 10, oltre ad elevare le imposte fisse di registro, ipotecaria e catastale, da lire 150.000 a lire 250.000 (comma 6), ha introdotto modifiche normative e tabellari in materia di catasto e conservazione dei registri immobiliari, concernenti tra l'altro: - l'attivazione di nuovi servizi ed il miglioramento di quelli esistenti, in stretta correlazione con l'avviato programma di potenziamento e rinnovamento del sistema informativo degli uffici del Dipartimento del territorio (commi 18 e 19); - rilevanti semplificazioni nelle procedure di aggiornamento degli archivi catastali e delle Conservatorie dei RR.II, comportanti, da un lato, significative riduzioni di obblighi per il cittadino, dall'altro, il miglioramento della qualita' delle banche dati e quindi degli stessi servizi erogati (commi 14, 15, 16, 20, 21, 22); - la rimodulazione delle tariffe catastali ed ipotecarie, con l'adeguamento al piu' ampio ventaglio dei servizi previsti (commi 12 e 13). Per quanto concerne il nuovo importo dell'imposta fissa ipotecaria - la cui riscossione e' di competenza delle Conservatorie dei RR.II. o del Servizio di pubblicita' immobiliare degli Uffici del territorio, ai sensi dell'art.12 del Testo-Unico, delle imposte ipotecaria e catastale approvato con decreto legislativo 31 ottobre 1990 n. 347- giova ricordare che, detto importo si applica alle formalita' ed alle domande presentate a partire dalla data di entrata in vigore del provvedimento in oggetto, atteso che il presupposto dell'imposta stessa nasce con l'esecuzione della formalita' ipotecaria o con la presentazione della domanda di annotazione. Le disposizioni dei commi 12, 13, 14 e 15, dell'art. 10, hanno effetto a partire dal trentesimo giorno (20 luglio 1996) successivo alla data di pubblicazione sulla G.U. del decreto legge 20 giugno 1996, n. 323, mentre le disposizioni di cui ai commi 16, 18, 19,20,21 e 22 sono efficaci dalla data di pubblicazione del decreto in commento. Sono allo studio i necessari provvedimenti normativi atti a disciplinare e ad attuare le attivita' introdotte dal decreto legge in oggetto. Data la rilevanza complessiva delle modifiche introdotte dal legislatore, si ritiene opportuno procedere al commento di ogni singolo comma dell'art.10 - avente implicazioni nelle attivita' degli uffici del Dipartimento del territorio - fornendo chiarimenti ed istruzioni sugli aspetti piu' innovativi del provvedimento. 1. TABELLA DELLE TASSE IPOTECARIE Comma 12 La tabella delle tasse ipotecarie allegata al testo unico delle disposizioni concernenti le imposte ipotecaria e catastale, approvata con decreto legislativo 31 ottobre 1990, n. 347, e' sostituita dalla tabella A Pagina 1
Circolare del 19/07/1996 n. 189 allegata al presente decreto. Al fine di permettere l'attivazione del servizio automatizzato di volture, sulla base delle formalita' presentate alla Conservatoria dei RR.II. - ai sensi del regolamento approvato con decreto del Ministro delle finanze 19 aprile 1994, n. 701 - al n. 1 della tabella A, parte I (uffici meccanizzati), e' stato previsto, oltre all'elevazione a lire 50.000 della tassa ipotecaria per ogni nota di trascrizione, iscrizione o annotazione eseguita, un tributo di pari importo (lire 50.000) per ogni formalita' avente efficacia di voltura catastale. Detto tributo sara' dovuto a partire dalla data di attivazione del servizio, da stabilire con provvedimento del Direttore Generale del Dipartimento del territorio, ai sensi dell'art.2, comma 1, del decreto sopra richiamato. Al numero 2 della tabella, oltre ad alcune variazioni negli importi tariffari - in applicazione dell'art. 10, comma 18, lettera b del decreto in esame - vengono disciplinate nuove modalita' di ispezioni ipotecarie nell'ambito sia della circoscrizione territoriale della Conservatoria dei RR.II. o della circoscrizione del Servizio di pubblicita' immobiliare dell'ufficio del territorio, che in quello dell'intero territorio nazionale con possibilita', in quest'ultimo caso, di monitorare il nominativo richiesto per un mese o frazione di mese. E' stata inoltre prevista la tassa ipotecaria di L. 2000 per ogni formalita' contenuta nell'elenco sintetico rilasciato dal sistema a seguito di ispezione nominativa, per immobile o congiunta, per soggetto e per immobile. Si fa rilevare inoltre che la tassa ipotecaria di L. 5000, prevista per ogni formalita' stampata e per ogni nota o titolo visionati, e' dovuta in misura doppia, quando la stampa delle formalita' o la ispezione della nota o del titolo vengono richieste ed effettuate indipendentemente dalla ispezione nominativa, per immobile o congiunta. In conformita' alle indicazioni riportate nella nota contraddistinta dalla lettera "c" in calce alla tabella A parte I , relativa agli uffici meccanizzati, l'applicazione della tassa ipotecaria di lire 5.000 e' dovuta solo per le note stampate negli uffici meccanizzati con le nuove procedure automatiche di cui al D.M. 10.3.1995. Di contro nell'ambito degli uffici meccanizzati alla data del 31.12.1994, e' dovuta la tassa di lire2.000 per ogni nota stampata in sintesi nel risultato meccanizzato della visura, trattandosi comunque di un elenco di formalita' come disposto dal terzo comma dell'art. 20 della legge n. 52 del 1985. Per quanto riguarda le certificazioni ipotecarie e le operazioni previste nei numeri 4.0 e 5.0, la tabella non ha introdotto sostanziali innovazioni nelle voci della tariffa ma ha semplicemente rimodulato le relative tasse ipotecarie. Infine per quanto concerne la parte II della tabella A, relativa agli uffici non meccanizzati, non sono state introdotte modifiche normative, ad eccezione della specificazione dei criteri di tassazione delle note contenenti piu' formalita' relative ad altrettanti negozi giuridici o convenzioni. Piu' precisamente, la nota posta sotto la lettera a) in calce alla tabella ha opportunamente precisato che " Nel caso di nota contenente piu' negozi o convenzioni, il diritto e' dovuto per ogni negozio o convenzione........" , dal momento che per la redazione delle note in formato libero, da presentare negli uffici non ancora meccanizzati, non opera il vincolo di cui al terzo comma dell'art. 17 della richiamata legge n. 52 del 1985. 2. TRIBUTI SPECIALI CATASTALI Comma 13 Il titolo III della tabella A allegata al decreto del Presidente della Repubblica 26 ottobre 1972, n.648, e' sostituito da quello di cui alla tabella B, allegata al presente decreto. Come gia' rilevato in premessa, con la norma in esame sono stati rimodulati i contenuti nonche' i criteri di contabilizzazione delle tariffe previste dal D.P.R. 26 ottobre 1972, n. 648 e s.m. , con l'introduzione di alcune significative innovazioni. Tra queste si evidenzia la previsione di nuovi tributi per la presentazione delle dichiarazioni di nuove unita' immobiliari, ovvero di denunce di variazione. Il tributo speciale di lire 50.000 si applica per ogni unita' immobiliare di nuova costruzione ovvero derivata da denuncia di variazione, presentata Pagina 2
Circolare del 19/07/1996 n. 189 con le procedure sia tradizionali che informatizzate. In relazione ai requisiti di autonomia funzionale e reddituale che ordinariamente caratterizzano l'unita' immobiliare catastale, il tributo non e' dovuto per tutti i beni immobili dichiarati in catasto, per i quali non sussiste l'obbligo di definire la rendita catastale. E' il caso, per esempio, delle demolizioni totali, delle unita' in corso di costruzione o di definizione, dei beni comuni non censibili, nonche' delle aree urbane e dei lastrici solari. Il tributo non e' dovuto inoltre nei casi di denunce di variazioni determinate da rettifiche o integrazioni formali (ad esempio variazioni di toponomastica, di piano, di interno,.........), ovvero finalizzate - ai sensi dell'art. 4, commi 1 e 3, del decreto del Ministro delle finanze n. 701 del 1994 al classamento di unita' immobiliari gia' accatastate e/o dichiarate, diverse da quelle (prive di rendita catastale) indicate nel precedente capoverso. Al riguardo si sottolinea l'opportunita' di pubblicizzare ed incentivare - specie nel caso di denunce di rilevanti complessi edilizi - modalita' alternative al numerario per il versamento del diritto speciale in esame, anche in simmetria a quanto gia' in uso presso le Conservatorie dei RR.II. Circa le modalita' di contabilizzazione e' da rilevare come, nelle nuove tariffe, il diritto di consultazione delle banche dati informatizzate risulti ordinariamente correlato alla pagina, corrispondente a venticinque righe di stampa ovvero ad un formato A4, per i documenti cartografici. Pertanto una singola consultazione automatizzata degli archivi alfanumerici scontera' il diritto di lire 2.500 per ogni venticinque righe, a prescindere dal numero e dalla dimensione dei fogli rilasciati. Analogo diritto e' stato previsto anche per la consultazione dei documenti cartografici, operata attraverso rilascio di fotocopia della porzione di mappa, contenente le particelle oggetto della visura. Il suddetto diritto proporzionale e' altresi' computato ogni volta che vengono rilasciati estratti o copie autentiche, nonche' certificazioni desunte dagli atti catastali, dalle planimetrie e dagli elaborati planimetrici di unita' immobiliari. Per la consultazione temporale degli atti cartacei, e' stata prevista la corresponsione di in diritto pari a lire 10.000 per ogni trenta minuti o frazione. Una descrizione puntuale delle operazioni previste dalla tabella B, individuate tramite i corrispondenti numeri d'ordine, e' stata rappresentata nei prospetti allegati, che sono stati organizzati per codice di richiesta con riferimento all'attuale modello R.C.(all. A, B, C, D ed E). Ulteriori istruzioni e chiarimenti sulle richieste codificate dei servizi catastali saranno forniti in coincidenza con la prossima distribuzione dei nuovi modelli RB e RC. 3. COMPETENZA IN MATERIA DI RISCOSSIONE DELLE TASSE IPOTECARIE E DEI TRIBUTI SPECIALI CATASTALI Comma 14 La riscossione volontaria delle tasse ipotecarie e dei tributi speciali di cui ai commi 12 e 13 e' affidata agli uffici del dipartimento del territorio. La norma sancisce la esclusiva competenza degli uffici del Dipartimento del territorio, in tema di riscossione volontaria sia delle tasse ipotecarie che dei tributi speciali catastali. Per quanto concerne in particolare il tributo speciale dovuto per le domande di voltura, si evidenzia come detto tributo interessi qualunque volturazione catastale, eseguita nell'ambito delle attivita' di catasto urbano o terreni, ovvero del catasto fondiario, vigente nelle regioni del nord est del territorio nazionale. Dove e' vigente l'istituto del Libro fondiario, che com'e' noto non dipende organicamente dal Ministero delle finanze , la voltura dei beni iscritti al catasto fondiario viene eseguita, tranne rare eccezioni, sulla base del decreto tavolare. Per tali fattispecie il tributo speciale puo' essere versato direttamente all'ufficio competente tramite mod. R.C., ovvero a mezzo conto corrente postale, specificando nella causale del versamento gli estremi dell'atto interessato (numero di repertorio, ufficiale rogante, data di morte, nome del de cuius, ecc.). Qualora venga utilizzato il conto corrente, l'ufficio competente, al momento della iscrizione in atti del Pagina 3
Circolare del 19/07/1996 n. 189 decreto tavolare, potra' riscontrare il versamento effettuato e versare il corrispettivo nell'apposito capitolo di entrata dei tributi speciali. Riguardo alla metodologia di riscossione di tale tributo, sono fatti salvi gli accordi gia' stipulati - ovvero che potranno essere stipulati - con gli Enti gestori degli uffici tavolari. Qualora l'ufficio si trovi nella impossibilita' di riscuotere i tributi speciali e le tasse ipotecarie, connessi a servizi obbligatoriamente resi, devono essere tempestivamente attivate le procedure che regolano la riscossione coattiva, applicando con criteri analogici, anche ai tributi speciali, le modalita' gia' osservate per le tasse ipotecarie. Peraltro detto indirizzo risulta conforme alla risoluzione ministeriale n. 19 del 20.07.90, emanata dalla soppressa Direzione generale delle Tasse e II.II. sugli Affari, con la quale veniva precisata l'applicabilita' della procedura per ingiunzione fiscale, secondo le disposizioni del R.D. 14 aprile 1910, n. 639, nei casi di "riscossione coattiva dei tributi non elencati dall'art. 67 del D.P.R. 28 gennaio 1988, n.43". 4. IMPOSTA DI BOLLO SULLE DOMANDE DI VOLTURE Comma 15 Alla parte prima della tariffa annessa al decreto del Presidente della Repubblica 26 ottobre 1972, n.642, come sostituita dal decreto del Ministro delle finanze 20 agosto 1992, pubblicato nel supplemento ordinario n.106 alla Gazzetta Ufficiale n.196 del 21 agosto 1992, la nota 1 all'art.3 e' soppressa. Il disposto normativo in commento sopprime la nota, relativa all'articolo 3 del prospetto delle tariffe allegato al decreto ministeriale 20 agosto 1992, che disciplinava le modalita' di contabilizzazione dell'imposta di bollo da applicare alle domande di voltura, sulla base di stretti criteri di proporzionalita' fra il numero delle volture e l'importo dell'imposta medesima. Pertanto a partire dalla data di entrata in vigore del comma in esame (20 luglio 1996), l'imposta di bollo da corrispondere e contabilizzare sara' commisurata ad ogni quattro facciate o frazione del modello utilizzato. 5. ALLEGATI ALLA DOMANDA DI VOLTURE Comma 16 La lettera b) del quinto comma dell'articolo 4 del decreto del Presidente della Repubblica 26 ottobre 1972, n.650, e' soppressa. Con la disposizione in esame -efficace dalla data di entrata in vigore del decreto in oggettol'ordinamento catastale recepisce i principi ispiratori dettati dalla legge 7 agosto 1990, n.241, eliminando la prescrizione che imponeva di allegare il certificato catastale alla domanda di volture. Resta inteso che permane l'obbligo di individuare catastalmente l'immobile mediante i dati di identificazione definitiva: comune, sezione, foglio, particella, ed eventuale subalterno. Tali dati devono essere riscontrabili negli atti catastali alla data del documento traslativo che da' luogo alla domanda di voltura, ovvero in data molto prossima a quella della redazione del documento medesimo. Al riguardo e' rilevante sottolineare come la perfetta corrispondenza, tra i dati di identificazione dell'immobile riportati nell'atto traslativo e/o costitutivo di diritti reali e quelli riportati nella banca catastale, si configura quale requisito tecnico-formale pregiudiziale, a breve periodo, non solo per accedere al servizio automatizzato di volturazione catastale, sulla base della corrispondente formalita', ma anche per la stessa accettabilita' di note e titoli, ai sensi dell'art. 9, comma 12, della legge n. 133 del 1994. Si richiama infine l'attenzione sul fatto che permane l'obbligo di allegare il certificato catastale, rilasciato in esenzione dal bollo, alla dichiarazione di successione, ai sensi dell'art. 30 del decreto legislativo 31 ottobre 1990, n. 346. In attesa che vengano apportate le necessarie modifiche alla modulistica in uso per la domanda di volture, si precisa che e' da ritenersi superato l'obbligo di indicare sulla domanda stessa il numero di protocollo e la data del mod. RC, identificante il certificato catastale. 6. ENTRATA IN VIGORE DI ALCUNE DISPOSIZIONI IN COMMENTO Comma 17 Le disposizioni di cui ai commi 12, 13, 14 e 15 hanno effetto a decorrere dal trentesimo giorno successivo alla data di entrata in vigore del presente decreto. Pagina 4
Circolare del 19/07/1996 n. 189 La norma prevede l'entrata in vigore delle tariffe connesse alle tabelle dei tributi speciali e delle tasse ipotecarie allegate al decreto in oggetto a partire dal giorno 20 luglio 1996. In pari data diventano efficaci le disposizioni concernenti i nuovi criteri di determinazione dell'imposta di bollo e le competenze del Dipartimento del territorio in tema di riscossione delle tasse e dei tributi sopraindicati. 7. MODIFICHE ED INTEGRAZIONI ALLA LEGGE 27 FEBBRAIO 1985, n.52 Comma 18 Alla legge 27 febbraio 1985 , n. 52 sono apportate le seguenti modificazioni: a) all'articolo 16: 1) il secondo periodo del secondo comma e' sostituito dal seguente: "Lo stesso decreto potra' autorizzare, anche in sostituzione della nota di trascrizione, di iscrizione e della domanda di annotazione, da qualunque titolo derivanti, la presentazione di una nota o di una domanda redatta su supporto informatico o la sua trasmissione mediante l'uso di elaboratori elettronici, stabilendo le caratteristiche tecniche di tale nota o domanda e della certificazione di avvenuta esecuzione delle formalita'". 2) dopo il terzo comma, e' aggiunto il seguente: " Con successivo decreto del Ministro delle finanze, di concerto con il Ministro di grazia e giustizia, viene stabilita, per ciascuna conservatoria dei registri immobiliari, la data a decorrere dalla quale la presentazione della nota di trascrizione, di iscrizione e della domanda di annotazione, da qualunque titolo derivante, avviene secondo le modalita' stabilite dal secondo periodo del secondo comma". b) nell'articolo 20, dopo il terzo comma sono inseriti i seguenti:" A decorrere dalla data di attivazione del collegamento in rete tra i servizi meccanizzati di conservazione dei registri immobiliari l'elenco delle formalita' di cui al terzo comma puo' essere richiesto anche per ambiti circoscrizionali diversi da quello della conservatoria ove la richiesta stessa e' presentata." Con il comma soprariportato vengono introdotte modifiche ed integrazioni agli art.16 e 20 della legge 27 febbraio 1985, n.52. In particolare con le integrazioni normative, richiamate al primo capoverso, e' stato legislativamente risolto il problema della diversa valenza giuridica delle note di iscrizione e delle domande di annotazione presentate su supporto informatico rispetto a quelle delle note di trascrizione, e delle conseguenti diverse modalita' di presentazione delle formalita' medesime, previste dall'art.3 del Decreto Interministeriale 9 gennaio 1990 pubblicato nel Supplemento Ordinario n.8 alla G.U. del 1 febbraio 1990 e dalla circolare applicativa n.47, prot.13802 del 12 luglio 1990 della soppressa Direzione Generale delle Tasse e delle II.II. sugli Affari. Piu' precisamente, con la nuova formulazione del secondo periodo del secondo comma dell'art.16, il potere sostitutivo al documento cartaceo della nota presentata su supporto informatico, o mediante trasmissione telematica, viene esteso anche alle iscrizioni e alle domande di annotazione. Attesa comunque l'esigenza di modificare il richiamato decreto, nella parte relativa alla presentazione alle Conservatorie automatizzate delle note di iscrizione e delle domande di annotazione, la concreta attuazione del sopraindicato disposto normativo risulta condizionata dalla preliminare emanazione del nuovo Decreto Interministeriale. Dalla coordinata lettura dei primi due capoversi emerge una seconda innovazione significativa per l'accelerazione del processo di informatizzazione e di razionalizzazione dei servizi ipotecari. Piu' precisamente la facolta' per l'amministrazione di introdurre nell'ordinamento e nel sistema della pubblicita' immobiliare l'obbligo di redigere e presentare le note di trascrizione, iscrizione e delle domande di annotazione esclusivamente su supporto informatico o della loro trasmissione per via telematica, con effetto dalla data che sara' stabilita con decreto del Ministro delle finanze, di concerto con il Ministro di grazia e giustizia, per ciascuna Conservatoria dei registri immobiliari o per ciascuno dei Servizi di pubblicita' immobiliare degli Uffici del territorio. Con l'inserimento nell'art. 16 del comma, in esame il processo di attivazione di nuova meccanizzazione negli uffici ovvero nei servizi sopra precisati, risulta articolato nelle seguenti fasi e atti amministrativi: 1) Decreto Interministeriale per la definizione e l'approvazione dei sistemi di elaborazione e delle procedure informatiche (si ricorda che per le Pagina 5
Circolare del 19/07/1996 n. 189 Conservatorie dei registri immobiliari meccanizzate alla data del 31/12/1994 e' stato emanato il decreto 30/7/1985, mentre per le Conservatorie ed i Servizi di pubblicita' immobiliare meccanizzati dopo la suddetta data e' stato emanato il decreto 10/3/1995); 2) Decreti Interministeriali di entrata in funzione della meccanizzazione; 3) Decreto Interministeriale che autorizza la presentazione delle note su supporto informatico, stabilendo le relative procedure e le specifiche tecniche (si ricorda che nella vigenza della originaria formulazione dell'art.16 sono stati emanati i Decreti Interministeriali 9/1/1990 e 10/3 /1995). Poiche', come sopra e' stato ricordato, occorrera' estendere alle note di iscrizione e alle domande di annotazione le procedure e le modalita' di presentazione gia' vigenti per le note di trascrizione, dovra' essere emanato un nuovo Decreto Interministeriale modificativo dei due precedenti sopra descritti; 4) Decreti Interministeriali con i quali vengono autorizzate le Conservatorie dei RR.II. e i Servizi di pubblicita' immobiliare degli Uffici del territorio ad accettare, anche in sostituzione della nota redatta sugli appositi modelli cartacei, la presentazione di note di trascrizione, di iscrizione e delle domande di annotazione redatte su supporto informatico; 5) Decreto Interministeriale con il quale viene stabilito, per ciascuna Conservatoria dei RR.II. o per ciascuno dei Servizi di pubblicita' immobiliare degli Uffici del territorio, la data a decorrere dalla quale la presentazione delle note di trascrizione, iscrizione e delle domande di annotazione, da qualunque titolo derivanti, avviene mediante redazione su supporto informatico o mediante trasmissione per via telematica. Con il comma aggiuntivo inserito nell'art.20 della legge n. 52 del 1985, in deroga alla territorialita' operativa dei Servizi di Pubblicita' Immobiliare stabiliti negli artt.2663 e 2673 del codice civile, viene prevista la possibilita' di richiedere ispezioni ipotecarie anche per ambiti territoriali diversi da quelli della circoscrizione della Conservatoria nella quale la richiesta di ispezione viene effettuata. Ovviamente detta possibilita' sara' operativa, per espressa disposizione di legge "a decorrere dalla data di attivazione del collegamento in rete tra i servizi meccanizzati di conservazione dei registri immobiliari". La tabella delle tasse ipotecarie allegata al decreto legge ne disciplina il relativo trattamento fiscale. Comma 19 "La parte che domanda l'esecuzione di una trascrizione, iscrizione o annotazione, fermo restando l'obbligo di presentare al conservatore dei registri immobiliari il titolo nelle forme previste dal codice civile, puo' altresi' produrre il contenuto del titolo stesso su supporto informatico, secondo le modalita' e le caratteristiche tecniche da stabilire con decreto del Ministro delle finanze, di concerto con il Ministro di grazia e giustizia". Con questo comma viene introdotta nel sistema di pubblicita' immobiliare una norma fortemente innovativa delle modalita' di presentazione agli uffici competenti del titolo delle trascrizioni, iscrizioni e domande di annotazione, consistente nella possibilita' di produrre il titolo stesso, oltre che nei modi stabiliti nell'art.2658 c.c., anche su supporto informatico. Trattandosi di una norma finalizzata alla attivazione di procedure sperimentali per un sistema di memorizzazione dei titoli depositati in conservatoria, la relativa formulazione ha carattere facoltativo, per cui occorre sottolineare che, ove il richiedente la formalita' di trascrizione, di iscrizione o di annotazione, non produca il titolo su supporto informatico, ma semplicemente con le modalita' e la forma stabilite nell'art.2658 c.c., l'ufficio non puo' e non deve ricusare la richiesta formalita'. Anche questa norma, al pari delle altre in precedenza illustrate, sara' operativa allorche' verra' emanato il decreto del Ministro delle finanze, di concerto con il Ministero di grazia e giustizia. 8. RENDITA CATASTALE - VALUTAZIONE AUTOMATICA Commi 20, 21, 22. 20. All'articolo 12 del decreto - legge 14 marzo 1988, n. 70 convertito, con modificazioni, dalla legge 13 maggio 1988, n. 154, dopo il comma 2, e' inserito il seguente: "2-bis. Per le unita' immobiliari urbane oggetto di denuncia in catasto con modalita' conformi a quelle previste dal regolamento di attuazione Pagina 6
Circolare del 19/07/1996 n. 189 dell'articolo 2, commi 1-quinquies ed 1- septies, del decreto - legge 23 gennaio 1993, n. 16, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 marzo 1993, n. 75, la disposizione di cui al primo periodo del comma 1 si applica, con riferimento alla rendita proposta, alla sola condizione che il contribuente dichiari nell'atto di volersi avvalere delle disposizioni del presente articolo". 21. All'articolo 34 del testo unico delle disposizioni concernenti l'imposta sulle successioni e donazioni, approvato con decreto legislativo 31 ottobre 1990, n. 346, dopo il comma 6 e' aggiunto il seguente: "6 bis. la disposizione del comma 5 si applica inoltre alle unita' immobiliari urbane oggetto di denuncia in catasto con modalita' conformi a quelle previste dal regolamento di attuazione dell'articolo 2, commi 1 - quinquies e 1 septies, del decreto - legge 23 gennaio 1993, n. 16 convertito, con modificazioni, dalla legge 24 marzo 1993, n. 75, con riferimento alla rendita proposta, alla sola condizione che la volonta' di avvalersene sia espressamente manifestata nella dichiarazione di successione 22. All'articolo 15 del decreto - legge 23 febbraio 1995, n. 41, convertito, con modificazioni, dalla legge 22 marzo 1995, n. 85, dopo il comma 1, e' aggiunto il seguente: "1-bis. Per le unita' immobiliari urbane oggetto di denuncia in catasto con modalita' conformi a quelle previste dal regolamento di attuazione dell'articolo 2, commi 1- quinquies ed 1 - septies, del decreto - legge 23 gennaio 1993, n. 16, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 marzo 1993, n. 75, si applicano le disposizioni di cui al comma 2-bis dell'articolo 12 del decreto legge 14 marzo 1988, n. 70, convertito, con modificazioni, dalla legge 13 maggio 1988, n. 154, nonche' quelle di cui al primo periodo del comma 1. In tale caso, nel termine di dieci giorni dall'eventuale notifica della rendita catastale definitiva, il cedente puo' emettere fattura per l'importo eccedente l'ammontare dei corrispettivi assoggettati all'imposta sul valore aggiunto.". Le disposizioni in commento sono ispirate dalla comune finalita' di semplificare e razionalizzare gli adempimenti del contribuente e le attivita' degli uffici finanziari in tre distinte ma simmetriche fattispecie impositive, concernenti il trasferimento o la costituzione di diritti reali di unita' immobiliari denunciate in catasto, con modalita' conformi a quelle previste dal regolamento di attuazione dell'articolo 2, commi 1-quinquies ed 1-septies, del decreto legge 23 gennaio 1993, n. 16, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 marzo 1993, n. 75. Come e' noto, le richiamate procedure consentono di aggiornare in modo dinamico ed automatico la banca dati catastale, sulla base delle informazioni dichiarate dalla parte in seguito alla edificazione di nuovi fabbricati ovvero alla variazione nello stato o nella destinazione di unita' immobiliari gia' censite. Tra le informazioni, da rendere obbligatoriamente, rileva innovativamente la "rendita catastale proposta", dal contribuente, per ciascuna unita' immobiliare denunciata. La corrispondente codifica riportata negli atti catastali:, "rendita catastale proposta - D.M. 701/94", evidenzia quindi che l'ufficio ha inserito in atti la rendita dichiarata dal contribuente, senza aver operato alcuna valutazione di congruita'. Pertanto la quantificazione monetaria della rendita assume il significato di una mera dichiarazione di parte, su cui l'ufficio deve pronunciarsi (a regime) al massimo entro un anno, apportando le eventuali modifiche. Orbene la semplificazione in esame permette al contribuente di avvalersi anche nella fattispecie esaminata - cioe' ancora in assenza della rendita catastale definitiva - delle modalita' di accertamento indicate o richiamate nelle disposizioni in commento, alla sola condizione che il contribuente dichiari nell'atto di volersene avvalere. Come gia' rilevato in precedenza, le attivita' tecniche di accertamento e di eventuale rettifica della rendita catastale proposta devono essere esperite a regime entro dodici mesi (e per i primi due anni, entro ventiquattro mesi), a partire dalla data di presentazione della dichiarazione di nuova costruzione ovvero della denuncia di variazione. In questa fattispecie gli esiti della valutazione tecnica vengono evidenziati negli atti catastali con una delle tre seguenti codifiche: a) classamento -DM 701/94; Pagina 7
Circolare del 19/07/1996 n. 189 b) classamento automatico -DM 701/94. c) rettifica del classamento proposto dalla parte. Le tre locuzioni esprimono, sulla base di criteri ispirati alla massima trasparenza, tre possibili opzioni operabili dall'ufficio e precisamente l'iscrizione definitiva della rendita catastale: - proposta dal contribuente (a); - accertata dall'ufficio sulla base delle procedure di classamento automatico (b), ovvero di verifiche ed analisi tecniche specifiche (c). Di contro la decorrenza dei termini soprarichiamati, senza che sia intervenuta modifica della rendita catastale da parte dell'ufficio, configura di fatto un silenzio assenso che rende definitiva la suddetta rendita. Si rammenta infine che le rendite catastali definitive possono essere modificate solo nell'ambito delle procedure di autotutela, le quali, quando concernono valutazioni di carattere tecnico, possono essere supportate anche da verifiche sopralluogo conformemente al dettato dell'art.4, comma 21, del decreto-legge 19 dicembre 1984, n.853, convertito con modificazioni dalla legge 17 febbraio 1985, n.17. Con l'introduzione del concetto della definitivita' della rendita, nel modo in cui e' disciplinato dall'art.1 del decreto ministeriale n. 701 del 1994, i dati censuari catastali, possono essere utilizzati -ai fini della rettifica del valore, imponibile per le imposte di registro, di successione e donazione, ipotecarie e catastali, INVIM, IVA, IRPEF, ICI- immediatamente, nelle fattispecie di cui alle precedenti lettere a), b) e c) ed, alla decorrenza dei termini previsti dall'art.1, comma 3, del richiamato decreto, nell'ipotesi di iscrizione della sola "rendita catastale proposta". Pertanto le disposizioni in commento consentono di eliminare i flussi di documenti cartacei, intercorrenti fra gli uffici finanziari e finalizzati all'attuazione delle norme connesse all'art. 12 del decreto legge 14 marzo 1988, n.154, per tutte le unita' immobiliari dichiarate con le modalita' informatizzate richiamate dalle disposizioni medesime. Di fatto le suddette rendite catastali potranno essere rese disponibili alla visura dei competenti uffici impositori per le verifiche di rito, mediante l'utilizzo di idonei terminali collegati alle banche dei dati catastali correnti. Peraltro, ai sensi dell'art.4, comma 1, del decreto ministeriale n. 701 del 1994, i benefici semplificativi portati dalle norme in commento potranno essere estesi anche alle unita' immobiliari gia' censite o dichiarate in catasto, ma ancora prive di rendita, qualora le stesse siano oggetto di ripresentazione (anche parziale), con le modalita' informatiche che saranno precisate con apposita circolare del Dipartimento del territorio. Ai fini della completa attuazione della norma in commento, la definizione di ulteriori strumenti normativi e operativi, ove necessari, sara' messo a punto congiuntamente con i competenti Uffici centrali di questo Ministero. 9. MODALITA' ATTUATIVE Il programma per la contabilizzazione informatizzata dei diritti in esame sara' disponibile in tutti gli uffici, il giorno 20 p.v., data di entrata in vigore delle nuove tasse ipotecarie e dei tributi speciali; al momento dell'attivazione del sistema, comparira' sullo schermo del terminale uno specifico messaggio a conferma dell'avvenuta operazione. Nell'ipotesi contraria di indisponibilita' delle suddette procedure, gli uffici periferici provvederanno alla riscossione attraverso l'utilizzazione di bollettari a mano o a mezzo di emissione di bolletta automatizzata con le tariffe pregresse, adeguando i relativi importi a quelli effettivamente dovuti con operazioni di conguaglio sui rispettivi protocolli. Nelle schede allegate (n. 6) sono riportati i nuovi importi dei tributi speciali e le relative modalita' di applicazione. Si coglie infine l'occasione per fornire chiarimenti anche sulla modalita' di applicazione dell'imposta di bollo per l'estratto di mappa da cartografia numerica, in coerenza con quanto disposto per i corrispondenti tributi speciali dal decreto in esame, e nelle more dell'esecuzione delle modifiche da apportare al relativo software di produzione. In relazione alle disposizioni di legge ed a quanto gia' previsto dalla circolare n. 6 del 13.5.1983 della Direzione Generale del Catasto e dei SS.TT.EE., l'imposta di bollo puo' essere assolta - prescindendo dal formato del supporto cartaceo effettivamente oggetto di consegna - come di seguito indicato: Pagina 8
Circolare del 19/07/1996 n. 189 - a) una marca da bollo, per ogni richiesta di Mod. 51, che contenga la descrizione fino a ventuno particelle (nello spazio appositamente previsto) e la relativa rappresentazione grafica nel formato A/4 o frazione; - b) una marca da bollo, per ogni ulteriore formato A/3 o frazione , necessario per la completa rappresentazione di tutte le particelle richieste; - c) una marca da bollo, per ogni 100 linee (o frazione) di informazioni riportate su tabulato a stampa da terminale, relative alla descrizione delle particelle, eccedenti le 21 di cui alla lettera a), e dei corrispondenti punti fiduciali. Si fa riserva di fornire piu' dettagliati e circostanziati indirizzi interpretativi ed applicativi sulla base dei quesiti che saranno eventualmente posti dagli uffici, nella fase di applicazione delle nuove disposizioni. La Regione Trentino -Alto Adige e le Direzioni compartimentali, secondo le rispettive competenze e l'autonomia conferita, verificheranno la corretta esecuzione delle presenti disposizioni da parte dei dipendenti uffici, dandone assicurazione alla scrivente. Allegato A Si riportano di seguito le formulazioni previste al N. 1 della tabella catastale: consultazione degli atti catastali a) consultazione effettuata su documenti cartacei, ogni trenta minuti; b) consultazione stampata della base informativa, per ogni pagina formato A4; c) consultazione comportante selezione di dati elaborati anche in tempi differiti, per ogni pagina; d) consultazione della mappa catastale con erogazione di copia, per ogni formato A4 -----------------------------------------------------------------------------| RICHIESTE | TARIFFE | -----------------------------------------------------------------------------| | Codice | Rifer.to | Diritto | Diritto |Diritto | | | Consegna | Tabella | Ricerca | Fisso |Proporzionale| -----------------------------------------------------------------------------| | | - num. | | | 10.000 (1) | | | | ord. 1a | | | | | |------------------------------------------------------------|VISURE | 1 | - num. | | | 2.500 (2) | |NELL'U.T.E. | | ord. 1b | | | | | |-------------------------------------------------------------| | | 2 | - num. | | | 5.000 (3) | | | | ord. 1c | | | | | |-------------------------------------------------------------| | | 4 | - num | | | 2.500 (4) | | | | ord. 1d | | | | |----------------------------------------------------------------------------| | VISURE | 3 | - num. | | | 7.500 (5) | | | | ord. 1b | | | | | |-------------------------------------------------------------| |U.T.E./U.T.E. | 5 | - num | | | 7.500 (6) | | | | ord. 1d | | | | |--------------|-------------------------------------------------------------| (1) Per ogni consultazione della banca dati cartacea, del catasto terreni o urbano, avente durata trenta minuti o frazione; la consultazione puo' comprendere la visione di: tavole censuarie, mod. 57, planimetrie, registri di partita, mappe e comunque in ogni atto catastale; (2) per ogni pagina formato A4, come liquidata ai fini del bollo, relativa a consultazione dei dati censuari della banca dati informatica ivi compreso il foglio elenco dei subalterni; (3) per ogni pagina. E' prevista la possibilita' di referenziare un soggetto nell'ambito delle banche dati catastali di tutto il territorio nazionale; il servizio e' erogabile dove attivo limitatamente agli archivi collegati; (4) consente di ricevere una fotocopia della mappa cartacea o uno stralcio di mappa numerizzato in modo informale; (5) per ogni pagina. Servizio di cui al punto 1b, nel caso che sia interessata la banca dati di un altro ufficio periferico del Dipartimento; (6) per l'erogazione del servizio di cui al punto 1d, nel caso che sia Pagina 9
Circolare del 19/07/1996 n. 189 interessata la banca dati di un altro ufficio periferico del Dipartimento. Allegato B RICHIESTE DI CERTIFICAZIONE -----------------------------------------------------------------------------| RICHIESTE | TARIFFE | -----------------------------------------------------------------------------| | Codice | Rifer.to | Diritto | Diritto |Diritto | | | Consegna | Tabella | Ricerca | Fisso |Proporzionale| | | (**) | | | (***) | (****) | -----------------------------------------------------------------------------| | 0 | - num. | | | | | | | ord. 2 | | | | | |------------------------------------------------------------|VISURE | 1 | - num. | 10.000 | 20.000 | 2.500 | |NELL'U.T.E. | | ord. 2 | (7) | (8) | (9) | | |-------------------------------------------------------------| | | 2 | - num. | | 20.000 | 2.500 | | | (10) | ord. 2 | | | | | (*) |-------------------------------------------------------------| | CODICI | 3 | - num | 10.000 | 40.000 | 5.000 | | 1,2,4,6 | (11) | ord. 2 | | | | | |-------------------------------------------------------------| | | 4 | - num. | 2.500 | 20.000 | 2.500 | | | | ord. 2 | | | | |----------------------------------------------------------------------------| | RICHIESTE | 5 | - num. | 7.500 | 20.000 | 2.500 | |U.T.E./U.T.E. | | ord. 2 | | | | |--------------|-------------------------------------------------------------| (*) Codici di richiesta dell'attuale mod. R.C. (**) Colonna 4 mod. R.C. (***) Colonna 5 mod. R.C. (****) Colonna 6 mod. R.C. Legenda codici di consegna: 0 - per richieste di esenzione dai tributi; 1 - per richieste normali con dati provenienti da archivio cartaceo; 2 - per richieste urgenti in esenzione da tributi con dati provenienti da archivio cartaceo; 3 - per richieste urgenti con dati provenienti da archivio cartaceo; 4 - per richieste con dati provenienti da sistema automatizzato; 5 - per richieste con dati provenienti da sistema automatizzato e da altro -----------------------------(7) per il rilascio della certificazione desunta da atti cartacei. Quando la certificazione interessi congiuntamente atti cartacei ed informatizzati, si applicano i diritti di ricerca. Detti diritti si applicano una sola volta, anche se vengono richieste piu' copie; (8) per ogni certificato o copia; (9) il diritto si applica per ogni formato A4 del certificato se desunto dagli archivi cartacei e per ogni 25 righe di stampa nel caso di certificato meccanografico; se interessa entrambi gli archivi cartaceo e informatico si applica in modo distinto per ciscun foglio interessato; (10) paga solo l'urgenza; (11) tutti gli importi sono raddoppiati ad eccezione del diritto di ricerca; (12 )solo il diritto di ricerca e' triplicato. Allegato C CONFERMA DI ESTRATTO DI PARTITA SCADUTO E CERTIFICATI REDDITUALI PATRIMONIALI AI FINI DELLA LEGISLAZIONE SUL LAVORO -----------------------------------------------------------------------------| RICHIESTE | TARIFFE | -----------------------------------------------------------------------------| | Codice | Rifer.to | Diritto | Diritto |Diritto | | | Consegna | Tabella | Ricerca | Fisso |Proporzionale| | | | | | | | -----------------------------------------------------------------------------| | 0 | - num. | | | | | | | ord. 2 | | | | | |------------------------------------------------------------Pagina 10
Circolare del 19/07/1996 n. 189 |CODICE | 1 | - num. | 5.000 | 10.000 | 1.250 | |RICHIESTE | | ord. 2 | | | | | |-------------------------------------------------------------| | | 2 | - num. | | 10.000 | 1.250 | | 3 | | ord. 2 | | | | | (13) |-------------------------------------------------------------| | | 3 | - num | 5.000 | 20.000 | 2.500 | | | | ord. 2 | | | | | |-------------------------------------------------------------| | | 4 | - num. | 1.250 | 10.000 | 1.250 | | | | ord. 2 | | | | |----------------------------------------------------------------------------| | RICHIESTE | 5 | - num. | 3.750 | 10.000 | 1.250 | |U.T.E./U.T.E. | | ord. 2 | | | | |--------------|-------------------------------------------------------------| -----------------------------------------------------------------------------| | Codice | Rifer.to | Diritto | Diritto |Diritto | | | Consegna | Tabella | Ricerca | Fisso |Proporzionale| | | | | | | | -----------------------------------------------------------------------------| | 0 | - num. | | | | | | | ord. 2 | | | | | |------------------------------------------------------------|CODICE | 1 | - num. | | 5.000 | | |RICHIESTE | | ord. 2 | | | | | |-------------------------------------------------------------| | | 2 | - num. | | 5.000 | | | 5 | | ord. 2 | | | | | (14) |-------------------------------------------------------------| | | 3 | - num | | 10.000 | | | | | ord. 2 | | | | | |-------------------------------------------------------------| | | 4 | - num. | | 5.000 | | | | | ord. 2 | | | | |----------------------------------------------------------------------------| | RICHIESTE | 5 | - num. | | 5.000 | | |U.T.E./U.T.E. | | ord. 2 | | | | |--------------|-------------------------------------------------------------| Legenda codici di consegna: 0 - per richieste in esenzione dai tributi; 1 - per richieste normali con dati provenienti da archivio cartaceo; 2 - per richieste urgenti in esenzione da tributi con dati provenienti da archivio cartaceo; 3 - per richieste urgenti con dati provenienti da archivio cartaceo; 4 - per richieste con dati provenienti da sistema automatizzato; 5 - per richieste con dati provenienti da sistema automatizzato e da altro U.T.E. o U.T.. -----------------------------13 gli importi risultano dimezzati rispetto a quelli riportati nella tabella B; 14 sconta solo il diritto fisso previsto dalla specifica annotazione Allegato D DETERMINAZIONI COORDINATE COPIA MONOGRAFIE E COPIA PLANIMETRIE -----------------------------------------------------------------------------| RICHIESTE | TARIFFE | -----------------------------------------------------------------------------| | Codice | Rifer.to | Diritto | Diritto |Diritto | | | Consegna | Tabella | Ricerca | Fisso |Proporzionale| | | | | | | | -----------------------------------------------------------------------------| | 0 | - num. | | | | | | | ord. 3 | | | | | |------------------------------------------------------------|CODICE | 1 | - num. | 20.000 | 40.000 | 10.000 | |RICHIESTE | | ord. 3 | | | | | |-------------------------------------------------------------| Pagina 11
Circolare del 19/07/1996 n. 189 | | 2 | - num. | | 40.000 | 10.000 | | 8,9 | | ord. 3 | | | | | |-------------------------------------------------------------| | | 3 | - num | 20.000 | 80.000 | 20.000 | | | | ord. 3 | | | | | |-------------------------------------------------------------| | | 4 | - num | 5.000 | 40.000 | 10.000 | | | | ord. 3 | (+) | | | |----------------------------------------------------------------------------| | RICHIESTE | 5 | - num. | 15.000 | 40.000 | 10.000 | |U.T.E./U.T.E. | | ord. 3 | (+) | | | |--------------|-------------------------------------------------------------| -----------------------------------------------------------------------------| | Codice | Rifer.to | Diritto | Diritto |Diritto | | | Consegna | Tabella | Ricerca | Fisso |Proporzionale| | | | | | | | -----------------------------------------------------------------------------| | 0 | - num. | | | | | | | ord. 4 | | | | | |------------------------------------------------------------|CODICE | 1 | - num. | 10.000 | 20.000 | 2.500 | |RICHIESTE | | ord. 4 | | | | | (15) |-------------------------------------------------------------| | | 2 | - num. | | 20.000 | 2.500 | | 10,11 | | ord. 4 | | | | | (*) |-------------------------------------------------------------| | | 3 | - num | 10.000 | 40.000 | 5.000 | | | | ord. 4 | | | | | |-------------------------------------------------------------| | | 4 | - num. | 2.500 | 20.000 | 2.500 | | | | ord. 4 | | | | |----------------------------------------------------------------------------| | RICHIESTE | 5 | - num. | 7.500 | 20.000 | 2.500 | |U.T.E./U.T.E. | | ord. 4 | | | | |--------------|-------------------------------------------------------------| Legenda codici di consegna: 0 - per richieste in esenzione dai tributi; 1 - per richieste normali con dati provenienti da archivio cartaceo; 2 - per richieste urgenti in esenzione da tributi con dati provenienti da archivio cartaceo; 3 - per richieste urgenti con dati provenienti da archivio cartaceo; 4 - per richieste con dati provenienti da sistema automatizzato; 5 - per richieste con dati provenienti da sistema automatizzato e da altro U.T.E. o U.T.. (+) Tali servizi non sono attualmente disponibili. Si evidenzia, comunque, che le relative tariffe caricate nel software disponibili a VAX sono erroneamente riportate e la prevista rettifica avverra' prima dell'attivazione dei servizi in esame. (*) Il codice 11 prevede un diritto proporzionale doppio (planimetrie formato A3). -----------------------------15 la richiesta di planimetrie sconta un diritto di ricerca e proporzionale correlato al numero dei formato A4 stampati o fotocopiati. Allegato E ESTRATTI DI MAPPA ESTRATTI DI MAPPA CONVALIDATI -----------------------------------------------------------------------------| RICHIESTE | TARIFFE | -----------------------------------------------------------------------------| | Codice | Rifer.to | Diritto | Diritto |Diritto | | | Consegna | Tabella | Ricerca | Fisso |Proporzionale| | | | | | | | -----------------------------------------------------------------------------| | 0 | - num. | | | | | | | ord. 3 | | | | | |------------------------------------------------------------Pagina 12
Circolare del 19/07/1996 n. 189 |CODICE | 1 | - num. | 10.000 | 20.000 | 5.000 | |RICHIESTE | | ord. 3 | | | | | |-------------------------------------------------------------| | | 2 | - num. | | 20.000 | 5.000 | | 12,13 | | ord. 3 | | | | | |-------------------------------------------------------------| | | 3 | - num | 10.000 | 40.000 | 10.000 | | | | ord. 3 | | | | | |-------------------------------------------------------------| | | 4 | - num | 7.500 | 20.000 | 5.000 | | | | ord. 3 | (16) | | | |----------------------------------------------------------------------------| | RICHIESTE | 5 | - num. | 22.500 | 20.000 | 5.000 | |U.T.E./U.T.E. | | ord. 3 | (16) | | | |--------------|-------------------------------------------------------------| -----------------------------------------------------------------------------| | Codice | Rifer.to | Diritto | Diritto |Diritto | | | Consegna | Tabella | Ricerca | Fisso |Proporzionale| | | | | | | | -----------------------------------------------------------------------------| | 0 | - num. | | | | | | | ord. 3 | | | | | |-------------------------------------------------------------| |CODICE | 1 | - num. | 5.000 | 10.000 | 2.500 | |RICHIESTE | | ord. 3 | | | | | |-------------------------------------------------------------| | | 2 | - num. | | 10.000 | 2.500 | | 14,15 | | ord. 3 | | | | | |-------------------------------------------------------------| | | 3 | - num. | 5.000 | 20.000 | 5.000 | | | | ord. 3 | | | | | |-------------------------------------------------------------| | | 4 | - num | 3.750 | 10.000 | 2.500 | | | | ord. 3 | (16) | | | |----------------------------------------------------------------------------| | RICHIESTE | 5 | - num. | 11.250 | 10.000 | 2.500 | |U.T.E./U.T.E. | | ord. 3 | (16) | | | |--------------|-------------------------------------------------------------| Legenda codici di consegna: 0 - per richieste in esenzione dai tributi; 1 - per richieste normali con dati provenienti da archivio cartaceo; 2 - per richieste urgenti in esenzione da tributi con dati provenienti da archivio cartaceo; 3 - per richieste urgenti con dati provenienti da archivio cartaceo; 4 - per richieste con dati provenienti da sistema automatizzato; 5 - per richieste con dati provenienti da sistema automatizzato e da altro U.T.E. o U.T.. -----------------------------16 In attesa del perfezionamento delle procedure di contabilizzazione automatica, il programma di gestione di cassa applica forfettariamente il diritto di ricerca sulla base di tre elementi due formati A4 di contenuto grafico ed una pagina contenente al massimo venticinque righe. Ricorrendone i presupposti, dovra' essere effettuato il relativo conguaglio a debito o a credito. Allegato F PRESENTAZIONE TIPI FRAZIONAMENTO, PARTICELLARI E MAPPALI DICHIARAZIONI DI NUOVA COSTRUZIONE E DENUNCE DI VARIAZIONE DOMANDE DI VOLTURE -----------------------------------------------------------------------------| RICHIESTE | TARIFFE | -----------------------------------------------------------------------------| | Codice | Rifer.to | Diritto | Diritto |Diritto | | | Consegna | Tabella | Ricerca | Fisso |Proporzionale| | | | | | | | -----------------------------------------------------------------------------| | 0 | - num. | | | | | | | ord. 5 | | | | Pagina 13
Circolare del 19/07/1996 n. 189 | |------------------------------------------------------------|CODICI | 1 | - num. | | 50.000 | 5.000 | |RICHIESTE | | ord. 5 | | | | | |-------------------------------------------------------------| | 16,17, | 2 | - num. | | 50.000 | 5.000 | |18(TER) | | ord. 5 | | | | | (17) |-------------------------------------------------------------| | | 3 | - num | |100.000 | 10.000 | | | | ord. 5 | | | | -----------------------------------------------------------------------------| | 0 | - num | | | | | | | ord. 5 | | | | | |-------------------------------------------------------------| |CODICE | 1 | - num. | | 50.000 | | |RICHIESTA | | ord. 5 | | (18) | | | |-------------------------------------------------------------| | 18(URB) | 2 | - num. | | 50.000 | | | (19) | | ord. 5 | | | | | |-------------------------------------------------------------| | | 3 | - num. | | 50.000 | | | | | ord. 5 | | | | -----------------------------------------------------------------------------| CODICE | 1 | - num. | | 50.000 | | | RICHIES. | | ord. 5 | | | | | 19 | | | | | | | (20) | | | | | | -----------------------------------------------------------------------------Legenda codici di consegna: 0 - per richieste in esenzione dai tributi; 1 - per richieste normali con dati provenienti da archivio cartaceo; 2 - per richieste urgenti in esenzione da tributi con dati provenienti da archivio cartaceo; 3 - per richieste urgenti con dati provenienti da archivio cartaceo; -----------------------------17 da utilizzare per l'approvazione e il rinnovo di tipo di frazionamento, mappale e particellare; il diritto proporzionale va versato solo per le particelle eccedenti la decima; 18 da versare per ogni unita' iimmobiliare interessata; il diritto d'urgenza non trova applicazione nelle dichiarazioni di nuova costruzione e variazione. Si evidenzia che, per errore, il software disponibile a VAX applica il diritto fisso in luogo del proporzionale. Ne deriva che, per ogni dichiarazione di nuova costruzione o denuncia di variazione, liquidera' l'importo fisso di lire 50.000. Sara' pertanto necessario, procedere a conguaglio sul protocollo relativo, al fine dell'adeguamento del tributo all'importo effettivamente dovuto. Le necessarie modifiche al software saranno apportate appena possibile con tempestiva comunicazione agli uffici. 19 da utilizzare per la presentazione delle planimetrie, unitamente al campo dimostrazione di frazionamento per subalterni numerici; 20 da utilizzare per tutte le domande di voltura sia per il catasto urbano sia terreni. Il diritto si applica per ogni domanda a prescindere dal numero di trasporti in essa dichiarati.
Pagina 14
Nota prot. n. 1107 del 05.06.1996 Oggetto: Volture catastali di unit immobiliari gi dell'Ente Nazionale per l'Energia Elettrica ENEL ora ENEL s.p.a. con sede in Roma.
L'Ente Nazionale per l'Energia Elettrica ha segnalato per le vie brevi alcune difficolt sorte nella presentazione delle domande di volture presso gli Uffici Tecnici Erariali a seguito del cambiamento della propria ragione sociale in s.p.a.. Premesso che, trattandosi di semplice modifica di ragione sociale, sempre possibile seguire le modalit indicate dal paragrafo 141 dell'Istruzione XIV riguardo alla presentazione da parte della ditta interessata di una regolare domanda di rettifica di intestazione corredata dalla copia autentica del relativo atto, si richiama in proposito quanto gi disposto in passato con la lettera circolare C3/1446 del 29 settembre 1994 per una circostanza simile e che pu essere proficuamente applicato per analogia anche per il caso in esame. In particolare si ricorda che, qualora si sia in presenza di un considerevole numero di domande di volture, consentito produrre l'atto costitutivo, in originale o copia autenticata, in unico esemplare in occasione della presentazione della prima domanda di volture, per ciascun Ufficio competente per territorio, mentre le successive domande di volture relative ai restanti comuni di ciascuna provincia riporteranno solamente gli estremi della domanda in cui allegato l'atto stesso. Si coglie l'occasione per invitare l'ENEL s.p.a. ad offrre la propria disponibilit nell'affiancare finanziaria con propri le tecnici fasi i funzionari a dell'Amministrazione durante dell'introduzione
terminale dei dati e della definizione di tali domande di volture, al fine di velocizzare ed eventualmente superare di concerto le difficolt operative. Nel caso in cui sia possibile concretizzare tale intesa, gli uffici cureranno il rilascio ad ogni tecnico della Societ dellapposita chiave personalizzata di accesso alla banda dati, non mancando, naturalmente, di effettuare gli opportuni controlli sulla corretta modalit di esecuzione del lavoro svolto, anche mediante la stampa di prospetti relativi alle operazioni eseguite da ciascun tecnico per ogni giornata di lavoro.
Circolare del 02/05/1995 n. 128 Oggetto: Legge n. 52 del 27 febbraio 1985. Istruzioni per la compilazione dei modelli di nota approvati con Decreto Interministeriale 10 marzo 1995. Sintesi: Modalita' di compilazione dei nuovi modelli di nota di trascrizione, di iscrizione e di domanda di annotazione. L'obbligo di utilizzare i nuovi modelli di nota decorre, ai sensi del comma 2 del Decreto Interministeriale 10-3-1995, dalla data di attivazione della meccanizzazione dei servizi ipotecari con le nuove procedure. Per le Conservatorie gia' meccanizzate alla data del 31-12-1994 continuano ad essere utilizzati i modelli gia' in uso a tale data. Testo: Nel supplemento ordinario n. 40 alla Gazzetta Ufficiale del 4 aprile 1995 e' stato pubblicato il decreto del Ministro delle Finanze di concerto con il Ministro di Grazia e Giustizia, 10 marzo 1995, con il quale, in applicazione della legge 27 febbraio 1985, n. 52 e del decreto del Ministro delle Finanze 19 aprile 1994, n. 701, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 24 dicembre 1994, n. 300, sono stati approvati i nuovi modelli di nota di trascrizione, di iscrizione e di domanda di annotazione con i relativi allegati di continuazione, in funzione delle nuove procedure automatiche dei servizi di pubblicita' immobiliare nelle Conservatorie dei RR.II. e negli Uffici del Territorio, pure definite ed approvate con lo stesso decreto. Poiche' sono state introdotte delle modifiche ai modelli di nota rispetto a quelli approvati secondo le procedure vigenti nelle Conservatorie gia' meccanizzate alla data del 31 dicembre 1994, si impartiscono le seguenti istruzioni per la compilazione dei nuovi modelli di nota. Preliminarmente si precisa che, come opportunamente stabilito nel 2. comma del predetto decreto interministeriale, l'obbligo di utilizzare i nuovi modelli di nota decorre, a pena di rifiuto ex art. 18 della legge 27/2/1985, n. 52, dalla data stabilita con decreto del Ministro delle Finanze di concerto con il ministro di Grazia e Giustizia, per l'attivazione della meccanizzazione dei servizi con le nuove procedure; mentre per le Conservatorie gia' meccanizzate alla data del 31/12/1994, a mente del 3. comma del predetto art. 2, continuano ad essere utilizzati i modelli gia' in uso alla suddetta data e approvati, come e' noto, con decreto interministeriale 5 luglio 1986, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 24 luglio 1986, n. 170. Anche per la nuova automazione, i modelli di nota sono stati approvati e ordinati con gli stessi criteri strutturali gia' adottati nei precedenti modelli. Pertanto per ogni tipo di formalita' sono stati adottati distinti modelli di nota. In essi sono state previste tutte quelle indicazioni necessarie a concretizzare una valida pubblicita' immobiliare secondo le norme del codice civile e della legge speciale. La struttura dei modelli, analoga per i tre tipi di formalita', e' composta dai seguenti quadri: - Quadro A, - comprende indicazioni di carattere generale relative al titolo, al tipo di convenzione o negozio giuridico, ipoteca o privilegio, nonche' annotazione che si vogliono rendere pubblici nella Conservatoria dei Registri Immobiliari o nei relativi servizi degli Uffici del Territorio; comprende altresi' ulteriori dati parimenti necessari per una piu' ampia e completa informazione ipotecaria e per l'esecuzione in maniera automatica della voltura catastale. - Quadro B, comprende indicazioni relative ai dati catastali identificativi degli immobili, corredati da alcune informazioni descrittive; - Quadro C, comprende i dati identificativi dei soggetti con i Pagina 1
Circolare del 02/05/1995 n. 128 rispettivi diritti reali relativi agli immobili di cui al quadro B, dagli stessi referenziati. Per le annotazioni, oltre ai dati identificativi dei soggetti "a favore" e "contro" presenti nella formalita' originaria, e' stata richiesta anche la indicazione dei soggetti a favore dei quali esplica i suoi effetti l'annotazione. - Quadro D, - questo quadro e' stato predisposto per la indicazione di eventuali altre informazioni, non codificabili nei precedenti quadri, ritenute ugualmente necessarie per una compiuta pubblicita' immobiliare nonche' previste dalla legge ai fini catastali. I quadri sono stati predisposti secondo l'ordine logico di enunciazione, peraltro gia' in parte usato nella pratica formulativa delle note in forma libera. Sono stati introdotti alcuni accorgimenti al fine di semplificarne la compilazione da parte del richiedente e di consentire una piu' chiara esposizione di quelle convenzioni che, pur relative a rapporti plurimi, non possono, tuttavia, formare oggetto di apposite distinte note cosi' come previsto dall'articolo 17 della legge 27/2/85, n. 52. Si fa riferimento, in particolare, a quei negozi di natura dichiarativa, quali ad esempio le divisioni e assegnazioni di quote, e a quegli atti con i quali vengono negoziati in capo agli stessi soggetti, beni per quote e diritti diversificati. LA NOTA DI TRASCRIZIONE 1. QUADRO A Nel quadro A devono essere riportate tutte quelle indicazioni relative al titolo, nonche' alla convenzione o rapporto giuridico che si vuole rendere pubblico con il mezzo della trascrizione e a quegli altri dati i quali, anche se non essenziali ai sensi degli articoli 2659 e 2660 c.c., sono pur sempre necessari per una piu' completa informazione sulle formalita' da trascrivere. 1.1 DATI RELATIVI AL TITOLO 1.1.1 Descrizione La forma degli atti ha una rilevanza sostanziale ai fini della eseguibilita' delle formalita' ipotecarie. Rappresentando un elemento essenziale ai sensi del combinato disposto degli articoli 2657 e 2659 c.c., deve essere indicata nell'apposito riquadro, tenendo presente i tipi di forma sottoelencati: . Atto notarile pubblico . Atto pubblico amministrativo . Scrittura privata con sottoscrizione autenticata . Scrittura privata con sottoscrizione accertata giudizialmente . Atto estero depositato . Atto amministrativo . Atto giudiziario . Altro atto. 1.1.2 Data Come data dell'atto deve essere indicata quella della stipulazione per gli atti pubblici e per i pubblici amministrativi, della deliberazione per le sentenze e gli altri atti giudiziari, della autentica per le scritture private autenticate anche se depositate con verbale agli atti di un notaio o altro pubblico ufficiale (per quelle autenticate in tempi successivi la data da riportare e' quella dell'ultima autentica); la data della emanazione per i provvedimenti amministrativi e della sentenza per le scritture con sottoscrizione accertata giudizialmente, indicando eventualmente nel quadro D la data della privata scrittura. Per le domande giudiziali e per i pignoramenti, invece, come data va indicata quella della notifica (ovvero dell'ultima notifica nel caso di notifica a piu' soggetti) posto che l'atto e' trascrivibile solo a notifica avvenuta (art. 2658 c.c. e art. 555 c.p.c.). Per i certificati di denunciata successione come data va indicata quella del rilascio da parte dell'Ufficio del Registro. Per gli atti esteri va indicata come data quella del verbale di deposito presso un Notaio italiano o archivio notarile, riportando nel quadro D gli estremi propri dell'atto depositato. 1.1.3 Numero di repertorio Va indicato il numero di repertorio del Notaio o dell'Ufficiale rogante per gli atti pubblici, pubblici-amministrativi e per le scritture private con sottoscrizione autenticata; il numero del registro cronologico per le sentenze; per gli altri atti giudiziari il numero del registro generale ovvero Pagina 2
Circolare del 02/05/1995 n. 128 di altro registro tenuto dal Cancelliere; il numero di protocollo per gli atti amministrativi. Per i certificati di denunciata successione, vanno indicati il numero della denunzia di successione e quello del volume, separati da una barra (ad es.: den. 15 vol. 133 = 15/133). Non va invece indicato per le domande giudiziali, per le altre trascrizioni pregiudizievoli in cui tale dato non compare e negli altri casi, come nei decreti ministeriali e in eventuali altri provvedimenti amministrativi, in cui manca il dato numerico di repertorio o di protocollo. Nel caso in cui la trascrizione sia generata da due atti separati (come nel caso della donazione accettata con atto successivo) nel quadro A andranno indicati gli estremi del primo atto mentre nel quadro D andranno indicati gli estremi del secondo atto, barrando ovviamente la relativa casella delle parti libere. 1.1.4 Pubblico Ufficiale o Autorita' emittente Ove si tratti di Notaio (categoria 1) o di altro Pubblico Ufficiale (categoria 2) va indicato il cognome e il nome del Pubblico Ufficiale che ha ricevuto l'atto o autenticato le firme e la sede (comune e sigla della provincia); la denominazione e la sede dell'Autorita' emittente, ove si tratti di sentenze o di altri provvedimenti giudiziari o di atti amministrativi. Per le domande giudiziali va indicato l'Ufficio Giudiziario davanti al quale le domande sono proposte e la relativa sede. Per i pignoramenti va indicata la qualifica del Pubblico Ufficiale (es.: Ufficiale Giudiziario) che ha eseguito il pignoramento e, come sede, quella dell'ufficio cui appartiene. Per i lodi arbitrali, poiche' la loro trascrizione e' possibile solo dopo il decreto di esecutivita' da parte della Pretura competente, si assume come Autorita' emittente l'Ufficio Giudiziario (Pretura) che li ha resi esecutivi e, come sede, quella relativa. Va inoltre indicato, nell'apposito successivo campo, il codice fiscale del pubblico ufficiale o dell'autorita' emittente. 1.2 DATI RELATIVI ALLA CONVENZIONE Nel termine "Convenzione" adottato nel modello di nota, cosi' come d'altronde si puo' desumere chiaramente dalla formulazione normativa della citata legge, si sono voluti comprendere tutti quegli atti capaci di generare un evento o un mutamento giuridico idoneo a produrre effetti reali, per ognuno dei quali occorre redigere, come piu' avanti verra' chiarito, un'apposita nota. Tale circostanza ricorre ogni qualvolta nello stesso atto vi sono piu' negozi o piu' convenzioni del medesimo o di diverso tipo, quali ad esempio una vendita ed una donazione e cosi' via. Il modello di nota, infatti, e' stato predisposto per pubblicare un solo negozio o convenzione e cio' sia per soddisfare l'inderogabile comando del 3. comma dell'articolo 17 della legge 27/2/85 n. 52, e sia per una maggiore chiarezza informativa sul rapporto giuridico oggetto della trascrizione. 1.2.1 Atto di cui si chiede la trascrizione 1.2.1.1 Specie Con il termine "specie", introdotto nel modello di nota, si e' voluto indicare la categoria di appartenenza dell'atto che si vuole trascrivere, da individuare in una delle seguenti: . atti tra vivi; . atti per causa di morte; . atti amministrativi; . domande giudiziali; . atti giudiziari; . atti esecutivi e cautelari. 1.2.1.2 Descrizione Il tipo di atto da descrivere nel relativo campo, unitamente al suo codice, deve essere uno di quelli indicati nella tabella della pagina seguente; in presenza di un tipo di atto non specificatamente previsto nella medesima tabella, dovra' essere indicata la descrizione giuridica propria del negozio e come codice dovra' essere utilizzato quello relativo alla specie di appartenenza. 1.2.1.3 Tabella degli atti soggetta a trascrizione Atti tra vivi Codice Atto tra vivi 100 Affrancazione 101 Pagina 3
Circolare del 02/05/1995 n. 128 Anticresi Assegnazione a socio di cooperativa edilizia Assegnazione a socio per scioglimento di societa' Assegnazione divisionale a conto di futura divisione Atto di conferma (quando previsto da leggi speciali) Atto unilaterale d'obbligo edilizio Cessione di beni ai creditori Cessione di diritti reali a titolo gratuito Cessione di diritti reali a titolo oneroso Cessione di fitti Cessione di pigioni Compravendita Conferimento in associazione Conferimento in consorzio Conferimento in societa' Convenzione amministrativa(1) Convenzione edilizia Convenzione matrimoniale di comunione legale Convenzione matrimoniale di comunione convenzionale Convenzione matrimoniale di separazione dei beni Costituzione di comunione reale Costituzione di diritti reali a titolo gratuito Costituzione di diritti reali a titolo oneroso Costituzione di fondazione Costituzione di fondo patrimoniale Costituzione di vincolo (quando previsto da leggi speciali) Costituzione di vincolo di destinazione (quando previsto da leggi speciali)(2) Costituzione di vincolo di indivisibilita' (quando previsto da leggi speciali) Costituzione di vincolo militare (quando previsto da leggi speciali) Dichiarazione di nomina(3) Divisione Divisione a stralcio Donazione accettata Donazione a favore di ente non riconosciuto Donazione a favore di nascituri Donazione obnuziale Fusione di societa' Fusione di societa' per incorporazione Fusione di societa' per incorporazione con effetto differito Liberazione di fitti Liberazione di pigioni Locazione ultranovennale Mutamento di denominazione o ragione sociale Permuta Prestazione con trasferimento di diritti (art. 1197 c.c.) Quietanza con trasferimento di proprieta'(4) Regolamento di condominio Retrocessione Ricognizione di diritti reali (artt. 177 e 178 c.c.) Riconoscimento di proprieta' (artt. 2653, n. 5 e 2944 c.c.) Rinunzia Trasferimento sede sociale Trasformazione di societa' Verbale di separazione consensuale con attribuzione di beni(5) Atti per causa di morte Atto per causa di morte Accettazione di eredita' con beneficio di inventario Accettazione espressa di eredita' Accettazione tacita di eredita' Acquisto di legato Certificato di denunciata successione Costituzione di fondo patrimoniale per testamento Decreto di nomina curatore ereditario (art. 509 c.c., 2. comma) Pagina 4 102 103 104 105 149 106 107 108 109 110 111 112 113 114 115 116 117 118 119 120 121 122 123 124 125 126 127 128 129 130 131 132 133 134 135 136 137 138 155 139 140 141 142 143 150 151 144 145 152 153 146 148 147 154 Codice 300 301 302 303 304 305 306 307
Circolare del 02/05/1995 n. 128 Rilascio dei beni ai creditori 308 Rilascio dei beni ai legatari 309 Rinunzia ad azione di riduzione 313 Rinunzia ad eredita' (art. 478 c.c.) 310 Rinunzia pura e semplice ad eredita' 311 Verbale di pubblicazione testamento 312 Atti amministrativi Codice Atto amministrativo 400 Concessione edilizia (quando prevista da leggi speciali)(6) 413 Concessione mineraria 401 Convenzione amministrativa(7) 402 Costituzione servitu' coattiva 403 Costituzione vincoli legali (quando prevista da leggi speciali) 404 Devoluzione 405 Devoluzione ad enti ecclesiastici 411 Espropriazione per pubblica utilita' 406 Occupazione immediata dei fondi 407 Ordinanza di sospensione di lottizzazione 408 Provvedimento di acquisizione gratuita al patrimonio del Comune 409 Provvedimento di acquisizione gratuita al patrimonio dello Stato 410 Domande giudiziali Codice Domanda giudiziale 500 Accertamento di diritti reali 501 Accertamento giudiziale sottoscrizione atti 502 Accertamento simulazione atti (art. 2652, n. 4 c.c.) 503 Affrancazione fondo enfiteutico 504 Azione di rivendicazione 505 Azione negatoria 506 Devoluzione fondo enfiteutico 507 Dichiarazione di annullamento di atti 508 Dichiarazione di invalidita' trascrizioni 509 Dichiarazione di nullita' di atti 510 Divisione giudiziale 511 Esecuzione in forma specifica 512 Impugnazione di acquisti per causa di morte 513 Impugnazione di rinunzia eredita' da parte dei creditori (art. 524 c.c.) 514 Interruzione usucapione 515 Opposizione dei creditori a divisione 516 Opposizione di terzo contro sentenze 517 Rescissione 518 Revoca atti soggetti a trascrizione (art. 2652, n. 5 c.c.) 519 Revocazione di terzo contro sentenze 521 Revocazione donazione 520 Riduzione disposizione testamentaria 522 Riduzione donazione 523 Riscatto immobili 524 Risoluzione di contratto 525 Risoluzione per inadempimento di onere (artt. 6488, 793, c.c.) 526 Separazione degli immobili dotali 527 Separazione giudiziale dei beni 528 Atti giudiziari Codice Atto giudiziario 600 Apprensione di beni del coniuge del fallito 601 Decreto di acquisto per usucapione (art. 1159 bis c.c.) 627 Decreto di ammissione amministrazione controllata (art. 188 L.F.) 602 Decreto di ammissione concordato preventivo 603 Decreto di attribuzione quote per divisione (art. 195 c.p.c.) 604 Decreto di nomina del commissario giudiziale (ex art. 191 L.F. 2. comma) 605 Decreto di ritrasferimento immobili (art. 90 DPR 602/73) 631 Decreto di trasferimento immobili 607 Lodo arbitrale costitutivo di diritti reali 608 Lodo arbitrale modificativo dell'esercizio di diritti reali 609 Lodo arbitrale per divisione 610 Lodo arbitrale traslativo 611 Ordinanza di approvazione del progetto di divisione (art. 789 c.p.c.) 612 Ordinanza divisionale (art. 785 c.p.c.) 628 Pagina 5
Circolare del 02/05/1995 n. 128 Sentenza che estingue diritti reali per prescrizione (art. 2651 c.c.) 613 Sentenza costitutiva di diritti reali 614 Sentenza di acquisto per alluvione (art. 2651 c.c.) 615 Sentenza di acquisto per usucapione (art. 2651 c.c.) 616 Sentenza dichiarativa di fallimento 617 Sentenza di confisca beni (art. 19 L. 28/2/85 n. 47) 618 Sentenza di omologazione concordato fallimentare 619 Sentenza modificativa dell'esercizio di diritti reali 620 Sentenza per divisione 621 Sentenza traslativa 622 Verbale di conciliazione costitutivo di diritti reali 623 Verbale di conciliazione modificativo dell'esercizio di diritti reali 624 Verbale di conciliazione traslativo 625 Atti esecutivi o cautelari Codice Atto esecutivo o cautelare 700 Decreto di sequestro conservativo (art. 672 c.p.c.) 706 Ordinanza di sequestro conservativo (art. 673 c.p.c.) 732 Ordinanza di sequestro conservativo penale(art. 316 c.p.p.) 733 Pignoramento esattoriale 712 Verbale di pignoramento immobili 726 Rettifiche d'ufficio ai dati acquisiti della nota Per questo tipo di rettifica si adotta la seguente codifica di quattro cifre: Prima cifra = 7, rimanenti tre cifre uguali a quelle del corrispondente atto delle categorie 1 - : 7. Rettifiche ai dati della nota richieste dalla parte Per questo tipo di rettifica si adotta la seguente codifica di quattro cifre: Prima cifra = 8, rimanenti tre cifre uguali a quelle del corrispondente atto delle categorie 1 - : 7. Atti di rettifica (rettifica al titolo) Per questo tipo di rettifica si adotta la seguente codifica di quattro cifre: Prima cifra = 9, rimanenti tre cifre uguali a quelle del corrispondente atto delle categorie 1 - : 7. 1.2.1.4 Soggetto a voltura catastale Per gli atti soggetti a voltura catastale ai sensi del D.P.R. 26 ottobre 1972 n. 650, per i quali la voltura deve essere eseguita automaticamente ai sensi dell'art. 2 comma 1 septies del decreto legge 23 gennaio 1993 n.16 convertito con modificazioni nella legge 24 marzo 1993 n.75, deve essere barrata la relativa casella. Nel caso in cui invece la voltura catastale automatica debba essere differita ad altra data per cause connesse alla natura dell'atto, dovra' essere barrata anche la casella "differita", con l'indicazione della data medesima quando conosciuta. 1.2.1.5 Foglio informativo finalizzato alla voltura automatica Questo campo e' stato predisposto al fine di segnalare la eventuale presenza di un foglio contenente informazioni integrative ai dati e alle indicazioni presenti nella nota di trascrizione, per la esecuzione automatica della voltura catastale ai sensi dell'art. 2 del decreto ministeriale 19 aprile 1994. 1.2.1.6 Presenza di condizione Nel caso in cui l'atto oggetto della trascrizione sia soggetto a condizione sospensiva o risolutiva occorre barrare la relativa casella descrivendo poi la condizione nel quadro D; nella eventualita' che, al momento della trascrizione dell'atto, la condizione sospensiva si sia verificata, oppure quella risolutiva sia mancata, non occorre farne alcuna menzione nella nota, cosi' come dispone l'art. 2659 c.c.. 1.2.1.7 Termini di efficacia dell'atto Nel caso in cui nell'atto oggetto della trascrizione sia presente un termine di efficacia diverso da quello della data dell'atto medesimo, dovra' essere barrata la relativa casella. 1.2.1.8 Dati per atti a causa di morte Ricorre la compilazione di questo riquadro ogni qualvolta viene richiesta la trascrizione di un acquisto a causa di morte. In esso deve essere indicata la data (giorno, mese ed anno) della morte del de cuius. Se la successione e' devoluta per testamento e/o se vi e' stata morte o rinunzia di uno dei chiamati, espressa nei modi previsti dall'art. 519 c.c., occorre barrare le rispettive caselle indicando nel quadro D gli estremi del testamento - se non Pagina 6
Circolare del 02/05/1995 n. 128 risultante gia' dai "dati relativi al titolo", - e/o gli estremi dell'atto di rinunzia con il nominativo del rinunziante o la data di morte del chiamato con il suo nominativo. 1.3 ALTRI DATI 1.3.1 Formalita' di riferimento La compilazione di questo riquadro ricorre esclusivamente allorquando si richiede una trascrizione in rettifica di una precedente formalita', la trascrizione di una dichiarazione di nomina quando resa oltre il termine di cui all'art. 1402 c.c., la trascrizione di atti che implichino aggiunzioni, modificazioni o ratifiche inerenti ad atti precedentemente trascritti, ovvero nella trascrizione degli atti di conferma di cui alla L. 28/2/85, n. 47. Come dati vanno indicati la data di trascrizione (giorno, mese ed anno) ed il numero assunto dalla precedente formalita' nella raccolta particolare. Al di fuori dei casi sopra enunciati non e' ammessa la compilazione di questo riquadro. 1.3.2 Presenza di parti libere La eventuale presenza di parti libere riportate nel quadro D, viene segnalata barrando le relative caselle poste nel riquadro. Le parti libere da esplicitare nel quadro D della nota, oltre le indicazioni espressamente previste dal 4. comma dell'art. 17 della piu' volte citata legge n. 52/1985, possono essere anche altre che si dovessero rendere necessarie per meglio specificare il contenuto di un dato riportato in uno dei precedenti quadri, quali, ad esempio, la descrizione del contenuto di una domanda giudiziale o di una transazione o di una convenzione edilizia, gli estremi di un testamento o di una rinunzia ad eredita' (quadro A); una piu' chiara descrizione dell'immobile nel caso non fosse sufficiente la identificazione catastale indicata nell'apposito quadro (quadro B); i beneficiari nelle donazioni a favore di nascituri (quadro C);questo riquadro andra' barrato, inoltre, quando nel quadro D vengono indicati dati e notizie di natura catastale. 1.3.3 Richiedente (se diverso da Pubblico Ufficiale o Autorita' emittente) Questo dato viene richiesto per soddisfare il disposto dell'art. 2678 c.c. secondo cui e' obbligatorio indicare sul registro generale d'ordine la persona dell'esibitore. Pertanto, quando il richiedente che sottoscrive la nota e' il Pubblico Ufficiale che ha rogato l'atto che si trascrive ovvero il rappresentante legale dell'Autorita' emittente, non necessita compilare il riquadro. Occorre invece identificare specificatamente il richiedente (cognome, nome e indirizzo) allorquando questi sia diverso dal Pubblico Ufficiale o dal rappresentante legale dell'Autorita' emittente, come ad esempio puo' accadere per le formalita' pregiudizievoli, per le quali solitamente la formalita' viene richiesta dal procuratore della parte attrice. 2. QUADRO B - IMMOBILI In questo quadro devono essere descritti gli immobili negoziati con le indicazioni previste dall'art. 2826 c.c.. La esatta individuazione dell'immobile, oltre a costituire elemento essenziale per la validita' della trascrizione (art. 2665 c.c.), rappresenta un dato indispensabile per l'accettabilita' stessa della nota essendo specificatamente richiesto dal n. 4 dell'art. 2659 c.c.. Nella compilazione di questo quadro, quindi, occorre prestare la massima attenzione al fine di garantire una rigorosa corrispondenza con i dati contenuti nel titolo, i quali, a loro volta, dovranno necessariamente corrispondere con le risultanze catastali. La corretta identificazione catastale dell'immobile (dove per immobile si intende l'unita' elementare catastalmente individuata), infatti, offrira' la possibilita' di accedere all'informazione ipotecaria anche attraverso il dato reale. In questo quadro ogni immobile viene descritto su tre righe. Nelle prime due righe vanno indicati i dati catastali attuali dell'immobile, corredati da alcuni dati descrittivi appositamente richiesti (natura, superficie ecc.); nella terza riga vanno indicati - se diversi dagli attuali i dati catastali con i quali lo stesso immobile era individuato nella formalita' di trascrizione o di iscrizione immediatamente precedente. Nel modello di nota si e' cercato, per quanto possibile, di mantenere il criterio di raggruppamento e di elencazione degli immobili adottato usualmente nell'atto, introducendo il concetto di raggruppamento di immobili definito Pagina 7
Circolare del 02/05/1995 n. 128 "unita' negoziale". L'introduzione della "unita' negoziale" nel modello di nota consente sia una necessaria concordanza tra nota e titolo, e sia una piu' semplice specificazione, nel quadro C, della attribuzione, ai soggetti a favore e contro i quali viene eseguita la formalita', degli immobili negoziati. 2.1 PROGRESSIVO UNITA' NEGOZIALE Indica l'ordine progressivo assunto dall'unita' negoziale nella nota di trascrizione. L'unita' negoziale consente di mettere in riferimento un soggetto a piu' immobili con un'unica riga del successivo quadro C dei soggetti. Piu' immobili, anche se ubicati in comuni diversi, possono essere raggruppati in una "unita' negoziale" quando ciascuno dei soggetti che li referenzia, li negozia tutti per la stessa quota e lo stesso diritto. Cosi', ad esempio, nel caso in cui un soggetto cede ad un altro un appartamento ed un terreno, questi immobili possono essere raggruppati in un'unica unita' negoziale, se la quota ed il diritto ceduti sono uguali per entrambi gli immobili (per es. l'intero della proprieta'). Nello stesso esempio, le unita' negoziali sono due se cambia la quota ceduta relativamente a ciascun immobile (ad es. l'intero dell'appartamento e meta' del terreno) ovvero il diritto (ad es. la nuda proprieta' dell'appartamento e la proprieta' del terreno). 2.2 PROGRESSIVO IMMOBILE PER UNITA' NEGOZIALE Va indicato il numero progressivo dell'immobile, identificato con i dati catastali, nell'ambito di ogni "unita' negoziale"; per ogni nuova unita' negoziale la numerazione deve ricominciare da "1". Cosi', nel caso di un'unica unita' negoziale dell'esempio del punto precedente, avremo: unita' negoziale 1, progressivo immobile 1 = appartamento " " " " " 2 = terreno 2.3 IDENTIFICAZIONE ATTUALE DELL'IMMOBILE A norma dell'art. 2826 c.c., l'immobile deve essere specificatamente designato con l'indicazione del comune in cui si trova, dei dati di identificazione catastale e della sua natura. Il modello di nota, quindi, e' stato predisposto in modo da contenere tutti gli elementi identificativi voluti dalla legge. 2.3.1 Comune catastale Deve contenere la denominazione ed il codice catastale del comune in cui si trova l'immobile con le esatte indicazioni riportate nella relativa pubblicazione ufficiale edita a cura del Dipartimento del Territorio del Ministero delle Finanze. Il codice catastale del comune puo' essere desunto anche dalla visura ovvero dal certificato catastale e deve essere indicato per intero, comprensivo dell'eventuale sezione censuaria , quinto carattere (es. per il catasto terreni di Roma: M1AAA o M1AAB o M1AAC o M1AAD). Qualora piu' immobili risultino ubicati nel medesimo comune, bastera' evidenziare il nome del comune con il relativo codice catastale solamente nella prima riga, mentre nella successiva potra' essere indicato con le tradizionali virgolette. 2.3.2 Catasto Nell'apposita casella predisposta sul modello di nota (CAT.) va indicato il Catasto in cui e' censito l'immobile con le lettere "U" per Nuovo Catasto Edilizio Urbano (N.C.E.U.) e per Catasto Fabbricati, come istituito dal decreto legge 30 dicembre 1993 n. 557 convertito con modificazioni nella legge 26 febbraio 1994 n. 133, "T" per Nuovo Catasto Terreni (N.C.T.). 2.3.3 Sezione In questo riquadro va indicata, ove esistente, la sezione come risultante nel catasto urbano. 2.3.4 Altri dati identificativi dell'immobile 2.3.4.1 Immobili aventi il codice di identificazione catastale definitivo Indicare, negli appositi spazi, il foglio, la particella ed il subalterno (se esiste). In merito alle modalita' di indicazione di tali dati, si chiarisce quanto segue: . per gli immobili censiti al N.C.T.: il Foglio deve essere sempre un numero con lunghezza massima pari a 4 cifre; la lettera che alcune volte segue il dato numerico del foglio identifica un Pagina 8
Circolare del 02/05/1995 n. 128 allegato di ingrandimento dello stesso foglio e, non essendo significativa ai fini della identificazione catastale dell'immobile, non va indicata; la Particella puo' essere costituita da un numero con lunghezza massima pari a 5 cifre, ovvero, in alternativa, da due lettere; il Subalterno deve essere sempre un numero con lunghezza massima pari a 3 cifre. . per gli immobili censiti al N.C.E.U.: il Foglio deve avere una lunghezza massima pari a 4 caratteri; la Particella deve avere una lunghezza massima pari a 5 caratteri; il Subalterno deve essere sempre un numero con lunghezza massima pari a 4 cifre. 2.3.4.2 Immobili aventi un codice catastale transitorio (numero ed anno del protocollo della denuncia di accatastamento, della scheda o della variazione per i fabbricati urbani; sezione foglio e particella alfanumerica per i terreni). a) Fabbricati in corso di accatastamento Per fabbricati in corso di accatastamento si intendono sia gli immobili di nuova costruzione, ultimati prima della emanazione della Circolare n. 2-3-166 del 20/1/1984 della Direzione Generale del Catasto e dei Servizi Tecnici Erariali, sia i fabbricati per i quali e' stata presentata denuncia di variazione ed ai quali il Catasto non ha ancora attribuito l'identificazione catastale definitiva. Detti immobili vanno descritti sulla nota mediante l'indicazione del numero ed anno del protocollo della denuncia di accatastamento, della scheda o della variazione. b) Fabbricati di nuova costruzione Per i fabbricati di nuova costruzione la sopra citata Circolare N. 2-3-166 prevede, come e' noto, la possibilita' dell'attribuzione del codice catastale definitivo in sede di denuncia di accatastamento; pertanto anche per tali tipi di immobile si dovrebbe avere la possibilita' di indicare sulla nota il codice catastale definitivo (foglio, particella, subalterno). Pur tuttavia, nel caso in cui non sia stato attribuito il codice catastale definitivo, si possono parimenti individuare nella nota detti immobili mediante la indicazione degli identificativi provvisori, con le stesse modalita' viste al precedente punto b). c) Terreni in corso di frazionamento Detti immobili vanno descritti sulla nota mediante l'indicazione del foglio, della particella e della relativa parte alfanumerica individuante la particella frazionata. Si precisa che la parte alfanumerica va indicata nello stesso spazio della particella e non gia' in quello relativo al subalterno. 2.3.4.3 Immobili non aventi ancora un proprio codice di identificazione catastale a) Fabbricati in corso di costruzione L'art. 2826 c.c., cosi' come modificato dall'art. 13 della legge 27 febbraio 1985, n. 52, ha previsto espressamente che per i fabbricati in corso di costruzione, ove non aventi ancora un proprio codice di identificazione catastale, devono essere indicati i dati di identificazione catastale del terreno su cui insistono. In tal caso, pertanto, come dato attuale dell'immobile vanno indicati sulla nota i dati catastali del terreno su cui insiste, evidenziando poi la sua natura di "fabbricato in corso di costruzione" con la lettera "C" nell'apposito riquadro. Ove poi anche il fabbricato in corso di costruzione disponga di un proprio codice di identificazione catastale, a mente dalla circolare sopra evidenziata, valgono le istruzioni di cui al precedente punto b). b) Beni futuri Con il termine di "beni futuri" ci si vuole riferire ai fabbricati non ancora venuti ad esistenza, che, secondo una prassi contrattuale ormai diffusa, vengono negoziati sulla scorta del progetto di costruzione e per i quali il Catasto non ha la possibilita' tecnica e giuridica di attribuire un proprio codice catastale. Il riferimento catastale, quindi, resta solo quello del terreno o del lastrico solare su cui i fabbricati verranno costruiti. Nel quadro B, pertanto, come descrizione catastale del bene futuro verra' indicata quella dell'immobile sul quale verra' edificato, evidenziando la sua natura di "bene futuro" con la lettera "F" nell'apposito riquadro. Pagina 9
Circolare del 02/05/1995 n. 128 2.4 IMMOBILI GRAFFATI Qualora piu' particelle risultino tra loro graffate, viene data la possibilita' di evidenziare sulla nota tale circostanza. Nell'apposito campo, per ciascun gruppo di immobili tra loro graffati, andra' indicato uno stesso numero; cio' consentira' di indicare anche piu' gruppi di immobili fra loro graffati nella stessa unita' negoziale. 2.5 FONDO DOMINANTE E SERVENTE Per gli atti costitutivi di servitu' viene data la possibilita' di specificare per ciascun immobile se trattasi di fondo dominante o servente, indicando la lettera D (dominante) o S (servente) nell'apposito campo. 2.6 DATI DESCRITTIVI DELL'IMMOBILE La nuova formulazione dell'art. 2826 c.c. non prevede piu' l'obbligo della descrizione dei confini sulla nota, per cui oltre alla indicazione della sua natura, per altro prevista dalla legge, si e' ritenuto opportuno integrare la descrizione dell'immobile stesso con l'indicazione di alcuni elementi complementari ed aggiuntivi, quando siano presenti nell'atto 2.6.1 Natura La natura dell'immobile e' stata codificata tenendo presente le categorie degli immobili elencate nel decreto ministeriale 16-12-88 pubblicato sulla G.U. 21-12-88 n. 298 nonche' altri tipi di immobili per i quali la legge ammette la pubblicita' immobiliare. Nel caso in cui gli immobili siano gia' stati oggetto di operazione di classamento, dovra' essere indicata (ad eccezione di porzione di immobile, priva di estremi catastali propri, oggetto di sequestro o di pignoramento, per cui dovra' essere comunque utilizzata la tabella relativa agli immobili non ancora classati) la categoria catastale, di cui alla seguente tabella: I. Immobili a destinazione ordinaria Gruppo A: (Unita' immobiliari per uso di abitazioni o assimilabili): Abitazione di tipo signorile A1 Abitazione di tipo civile A2 Abitazione di tipo economico A3 Abitazione di tipo popolare A4 Abitazione di tipo ultrapopolare A5 Abitazione di tipo rurale A6 Abitazione in villini A7 Abitazione in ville A8 Castelli, palazzi di eminenti pregi artistici e storici A9 Uffici e studi privati A10 Abitazioni e alloggi tipici dei luoghi A11 Gruppo B: (Unita' immobiliari per uso di alloggi collettivi): Collegi e convitti, educandati, ricoveri, orfanotrofi, ospizi, conventi, seminari, caserme B1 Case di cura e ospedali (compresi quelli costruiti o adattati per tali speciali scopi e non suscettibili di destinazione diversa senza radicali trasformazioni) B2 Prigioni e riformatori B3 Uffici pubblici B4 Scuole e laboratori scientifici B5 Biblioteche, pinacoteche, musei, gallerie, accademie che non hanno sede in edifici della categoria A9 B6 Cappelle e oratori non destinati all'esercizio pubblico dei culti B7 Magazzini sotterranei per depositi di derrate B8 Gruppo C: (Unita' immobiliari a destinazione ordinaria commerciale e varia): Negozi e botteghe C1 Magazzini e locali di deposito C2 Laboratori per arti e mestieri C3 Fabbricati e locali per esercizi sportivi C4 Stabilimenti balneari e di acque curative C5 Stalle, scuderie, rimesse, autorimesse C6 Tettoie chiuse o aperte C7 II. Immobili a destinazione speciale Opifici D1 Alberghi e pensioni D2 Teatri, cinematografi, sale per concerti e spettacoli e simili D3 Case di cura ed ospedali (quando abbiano fine di lucro) D4 Istituti di credito, cambio ed assicurazione D5 Pagina 10
Circolare del 02/05/1995 n. 128 Fabbricati e locali per esercizi sportivi (quando abbiano fine di lucro) D6 Fabbricati costruiti o adattati per le speciali esigenze di una attivita' industriale e non suscettibili di destinazione diversa senza radicali trasformazioni D7 Fabbricati costruiti o adattati per le speciali esigenze di una attivita' commerciale e non suscettibili di destinazione diversa senza radicali trasformazioni D8 Edifici galleggianti o sospesi assicurati a punti fissi del suolo; ponti privati soggetti a pedaggio D9 III. Immobili a destinazione particolare Stazioni per servizi di trasporto, terrestri, marittimi ed aerei E1 Ponti comunali e provinciali soggetti a pedaggio E2 Costruzioni e fabbricati per speciali esigenze pubbliche E3 Recinti chiusi per speciali esigenze pubbliche E4 Fabbricati costituenti fortificazioni e loro dipendenze E5 Fari, semafori, torri per rendere d'uso pubblico l'orologio comunale E6 Fabbricati destinati all'esercizio pubblico dei culti E7 Fabbricati e costruzioni nei cimiteri, esclusi i colombari, i sepolcri e le tombe di famiglia E8 Edifici a destinazione particolare non compresi nelle categorie precedenti del gruppo E E9 Qualora invece gli immobili non siano ancora stati oggetti di operazione di classamento dovra' essere specificata la natura dell'immobile secondo la seguente indicazione: Albergo o pensione AP Appartamento A Bene futuro F Biblioteca, pinacoteca o immobile similare B Cantina CN Cappella o oratorio CP Casa di cura o ospedale CC Castello o immobile di pregio artistico e storico CA Collegio, convitto o istituto similare CL Corte o resede CO Deposito D Ente comune(8) E Ente urbano EU Fabbricato X Fabbricato in corso di costruzione C Fabbricato rurale R Garage o autorimessa G Laboratorio artigiano LA Lastrico solare L Lotto edificabile LE Magazzino M Negozio N Opificio industriale I Palestra o altro immobile di uso sportivo PS Palco teatrale K Porzione di bene futuro PF Porzione di fabbricato in corso di costruzione(9) Q Porzione di immobile (diverso da fabbricato in corso di costruzione) (9) P Posto auto PA Pozzo PO Prigione o riformatorio PG Scuola, laboratorio scientifico o immobile similare S Stabilimento balneare SB Terreno T Ufficio o studio professionale U Villa V 2.6.2 Superficie dei terreni (ettari, are, centiare) La superficie catastale per i terreni va indicata in ettari, are e centiare, mentre, per i terreni non ancora accatastati va indicata la superficie comunque risultante dall'atto. In qualche caso, ad esempio per i fabbricati rurali, la superficie puo' essere indicata anche in metri quadri. Pagina 11
Circolare del 02/05/1995 n. 128 2.6.3 Consistenza delle unita' immobiliari urbane (metri quadri, N. di vani, metri cubi) Per le unita' immobiliari urbane va indicata la consistenza catastale; per quelle non ancora classate, la consistenza risultante dall'atto. Tale consistenza puo' essere espressa in metri quadri e/o in numero dei vani per gli immobili a destinazione ordinaria del gruppo A; in metri quadri e/o metri cubi per gli immobili a destinazione ordinaria del gruppo B; in metri quadri per gli immobili a destinazione ordinaria del gruppo C. 2.7 IDENTIFICAZIONE DELL'IMMOBILE NELLA FORMALITA' IMMEDIATAMENTE PRECEDENTE (ove diversa dall'attuale) La compilazione di questa parte del quadro ricorre ogni qualvolta un immobile viene identificato con dati catastali diversi da quelli indicati nella formalita' immediatamente precedente di trascrizione o iscrizione. Considerato che il sistema meccanizzato offre la possibilita' dell'accesso alla informazione ipotecaria attraverso il dato reale, e' indispensabile che il dato precedente sia quello risultante dall'immediatamente precedente formalita' di trascrizione o iscrizione. In tal modo si porra' in condizione l'ufficio di poter costruire la storia ipotecaria dell'immobile. Cosi', ad esempio, qualora un immobile presente su una nota venga successivamente frazionato in piu' particelle, nelle note con le quali queste vengono a loro volta negoziate, andra' indicato come dato attuale quello della nuova particella venduta o ipotecata e, come dato precedente, quello dell'immobile prima del frazionamento. Nel caso di lastrico solare in corso di accatastamento vanno indicati in questo spazio i dati catastali dell'immobile su cui insiste, siano essi definitivi o transitori, ovvero, ove non esistenti i dati catastali dell'immobile sottostante, i dati catastali del terreno. I criteri di compilazione di questa parte sono gli stessi di quelli descritti nel punto 2.3. Nel caso in cui, a fronte di una identificazione attuale dell'immobile corrispondano in Conservatoria piu' identificazioni catastali precedenti (immobile derivante dall'unione di piu' particelle precedenti, ovvero indicazione del terreno, individuato da piu' particelle, su cui insiste un fabbricato), l'indicazione dei dati precedenti continuera' nell'apposita casella delle righe successive, ripetendo gli stessi progressivi di unita' negoziale e di immobile per unita' negoziale e omettendo, ovviamente, l'indicazione degli altri dati. Si precisa che l'indicazione del codice del comune va effettuata solo nel caso in cui il comune catastale precedente sia diverso da quello attuale. 2.8 INDIRIZZO Al fine di poter consentire una precisa individuazione della ubicazione dell'immobile, in questa parte vanno indicati, in forma libera: a) la via o la piazza, il numero civico ed eventualmente il lotto, per le aree edificabili o per i fabbricati e, per questi ultimi, anche la lettera o il numero che contraddistingue l'edificio, la scala, l'interno, il piano; b) la contrada (o frazione o localita'), per i terreni. 2.9 CASI DI FORMALITA' CON ASSENZA DI IMMOBILI Si ritiene opportuno precisare, infine, che per alcune formalita', quali l'accettazione di eredita' con beneficio di inventario (art. 484 c.c.), la rinunzia pura e semplice ad eredita' e la concessione mineraria, puo' mancare l'indicazione catastale degli immobili. Cio' puo' essere consentito, in deroga agli artt. 2659 e 2660 c.c., in quanto trattasi di formalita' richieste da norme speciali ad effetti diversi da quelli previsti dagli artt. 2644 e 2650 c.c.. 3. QUADRO C - SOGGETTI In questo quadro vanno descritti i soggetti a favore e contro i quali viene eseguita la formalita', identificati con tutti i dati previsti dagli articoli 2659 e 2660 c.c.. Per ciascun soggetto sono state predisposte due righe nella prima delle quali vanno indicati il codice fiscale nonche' i dati anagrafici (cognome, nome, sesso, data di nascita, ovvero, denominazione o ragione sociale), nella seconda, invece, il comune di nascita con la relativa provincia ovvero la sede legale, il regime patrimoniale dei coniugi ovvero natura del bene (se trattasi di bene personale), i diritti reali oggetto della convenzione con la quota di dismissione o di acquisto e l'unita' negoziale referenziata dal soggetto. Nei paragrafi successivi si illustrano i criteri di compilazione dei singoli Pagina 12
Circolare del 02/05/1995 n. 128 riquadri. 3.1 PROGRESSIVO SOGGETTO La numerazione progressiva dei soggetti (persone fisiche o soggetti diversi da persone fisiche) presenti sulla nota e nei confronti dei quali esplica gli effetti la trascrizione e' distinta per la parte "a favore" e per la parte "contro". Sicche' il loro ordine numerico comincia sempre da uno sia nella parte "a favore" sia nella parte "contro". Una nota, pertanto, con tre soggetti a favore e due soggetti contro avra' una numerazione da uno a tre per la parte a favore e da uno a due per la parte contro. E' bene precisare che ove uno stesso soggetto compaia sia nella parte a favore sia nella parte contro, ai fini della numerazione va considerato come se si trattasse di soggetti diversi. 3.2 PROGRESSIVO RIGA Questo riquadro consente di indicare piu' volte uno stesso soggetto nel caso questo referenzi piu' unita' negoziali, di cui al quadro B, senza la necessita' di ripetere nelle righe successive la sua descrizione anagrafica (sostituita dalle tradizionali virgolette) e lasciando quindi immutata la numerazione progressiva del soggetto medesimo. Cosi' ad esempio, nel caso che un soggetto acquisti o venda la quota di 1/2 dell'unita' negoziale 1 e l'intero dell'unita' negoziale 2, oppure la nuda proprieta' dell'unita' negoziale 1 e la proprieta' dell'unita' negoziale 2, avremo: progressivo soggetto 1, progressivo riga 1 e 2; nella riga 2 la ripetizione del soggetto 1 sara' indicata con le tradizionali virgolette, evitando cosi' la ripetizione descrittiva del soggetto e del codice fiscale. Il soggetto in esame impegnera' cosi' tante volte le apposite righe sottostanti, per la parte relativa alla descrizione dei diritti, quante sono le quote o i diritti reali negoziati. Nell'ipotesi di piu' soggetti, continua la numerazione (2-3-4 ecc.) del "progressivo soggetto", mentre ricomincia sempre da 1 la numerazione della riga per ogni soggetto diverso. Ove uno stesso soggetto negozi con lo stesso atto tutti gli immobili, compresi in piu' unita' negoziali del quadro B, con quote e diritti uguali, si puo' omettere la ripetizione del soggetto su piu' righe, in quanto a fronte del soggetto medesimo, nella corrispondente casella "progressivo unita' negoziale" si indica convenzionalmente la lettera "T", la quale sta ad indicare appunto che il diritto di quel soggetto agisce in misura uguale su tutti gli immobili elencati nel quadro B. Cosi', ad esempio, nel caso in cui un unico soggetto (1, parte contro) venda separatamente a 2 soggetti (1 e 2, parte a favore) l'intero (1/1) della proprieta' di due distinte unita' negoziali (1 e 2, quadro B) si avra': nella parte "a favore" i soggetti 1 e 2 (acquirenti) indicati una sola volta ciascuno e nella parte "contro" il soggetto 1 indicato pure una sola volta. In corrispondenza, poi, dei singoli soggetti 1 e 2, parte a favore, nella casella "progressivo unita' negoziale", verra' indicato il corrispondente progressivo dell'unita' negoziale acquistata e nelle caselle della quota e dei diritti, rispettivamente 1/1 e "proprieta'". In corrispondenza invece del soggetto 1, parte contro, verra' indicato nella quota "1/1" (intero), nel diritto "proprieta'" e nell'unita' negoziale la lettera "T". 3.3 DATI ANAGRAFICI a) Persone fisiche Per le persone fisiche vanno indicati nell'ordine richiesto: - il codice fiscale; - il cognome ed il nome risultante dai registri anagrafici; - il sesso: "M" per i maschi, "F" per le femmine; - la data di nascita (giorno, mese ed anno); - il comune di nascita, con la sigla della relativa provincia, per i nati in Italia, ovvero per i nati all'estero, lo stato estero, indicando nel campo relativo alla provincia la sigla "EE". La indicazione del comune estero di nascita andra' fatta nel quadro D barrando la relativa casella delle parti libere nel quadro A. Ove nell'atto fosse stato indicato come luogo di nascita una frazione, nella nota andra' comunque indicato il comune anagrafico cui la frazione appartiene. Per i cognomi ed i nomi doppi, la sequenza delle indicazioni nominative deve corrispondere a quella delle risultanze anagrafiche; in tal caso, allo scopo di intestare correttamente il soggetto negli archivi della Conservatoria, Pagina 13
Circolare del 02/05/1995 n. 128 cognome e nome dovranno essere separati dal carattere "/". Cosi', ad esempio, "Rossi Antonio Angelo", andra' indicato in nota come "Rossi / Antonio Angelo", e non gia' come "Rossi Antonio", "Rossi Angelo Antonio", "Rossi Angelo". Giova ricordare infine che non e' consentito l'uso di cognomi, nomi, luoghi e date di nascita alternativi, come ad esempio "Rossi Maria Luisa detta Lisa" ovvero "Caio Duilio nato a Genova il 18 o il 28/10/1933". b) Persone giuridiche e societa' Il testo modificato dell'art. 2659 c.c. ha previsto espressamente per le persone giuridiche, per le societa' disciplinate dai capi secondo, terzo e quarto del titolo V del libro V del codice civile e per le associazioni non riconosciute, l'obbligo della loro individuazione nella nota mediante la indicazione della denominazione o della ragione sociale e della sede. Per le societa' semplici e le associazioni non riconosciute ha previsto inoltre anche la indicazione nella nota dei dati anagrafici delle persone fisiche che le rappresentano secondo l'atto costitutivo. Va precisato pero' che, rappresentando la indicazione delle generalita' del rappresentante delle societa' semplici o delle associazioni non riconosciute un ulteriore dato identificativo, detta indicazione non ha rilevanza ai fini della intestazione nei registri immobiliari e pertanto la loro indicazione va effettuata esclusivamente nel successivo quadro D. Riepilogando, dunque, per le persone giuridiche, per le societa' e per le associazioni non riconosciute vanno indicati negli appositi spazi i seguenti dati: - il codice fiscale; - la denominazione o la ragione sociale; - il comune e la provincia in cui ha sede legale l'ente o la societa'. Come verra' chiarito successivamente ai punti 5.2, 5.3 e 5.4, l'indicazione del codice fiscale deve essere omessa nelle trascrizioni degli atti inerenti procedure concorsuali, volontarie o giudiziarie quando i soggetti a favore vengono indicati convenzionalmente come "Massa dei creditori di.....". Allo scopo di intestare correttamente negli archivi della Conservatoria i soggetti di cui sopra, e' necessario che la denominazione o la ragione sociale da indicare sulla nota corrisponda esattamente a quella risultante nell'atto costitutivo. Per quanto concerne la sede della persona giuridica o della societa', si precisa che deve essere indicato il comune in cui ha sede legale, e non gia' il comune in cui e' indicata la filiale, la succursale o l'agenzia. Poiche' la sede della persona giuridica o della societa' rappresenta un dato essenziale ai fini della identificazione del soggetto, la non corretta indicazione sulle note potrebbe ingenerare dubbi sulla validita' della trascrizione, a mente dell'art. 2665 c.c.. 3.4 REGIME PATRIMONIALE DEI CONIUGI O NATURA DEL BENE Come chiarito nella circolare n. 59 del 7/8/1985 della Direzione Generale Tasse e II.II. sugli Affari, la indicazione del regime patrimoniale dei coniugi, richiesta sulla nota dall'art. 2659 c.c., non e' alternativa o sostitutiva della particolare pubblicita' nei registri dello stato civile prevista dalla legge 19/5/75, n. 151, ma mira essenzialmente a consentire una corretta informazione ai terzi circa la titolarita' dei diritti reali o dismessi o acquistati, da soggetti coniugati, relativamente all'immobile oggetto della trascrizione. Pertanto, il regime patrimoniale deve essere obbligatoriamente indicato nelle note di trascrizione per entrambe le parti contraenti e, cioe', sia per i soggetti "a favore" e sia per quelli "contro", quando dall'atto risulta che le stesse sono coniugate. Nel modello di nota pertanto sono state predisposte due apposite caselle, nella prima delle quali va indicato il regime patrimoniale, e cioe': - la lettera "C", se trattasi di soggetto in regime di comunione legale o convenzionale; - la lettera "S", se trattasi di soggetto in regime di separazione. L'adiacente casella "progressivo soggetto" va utilizzata solo nel caso di comunione in cui intervenga nell'atto l'altro coniuge, indicandovi il numero progressivo assunto nella nota dal coniuge medesimo. Se trattasi di beni destinati all'esercizio di impresa ai sensi dell'art. 178 c.c. (la cosiddetta comunione de residuo) nella casella del regime patrimoniale andra' indicata la lettera "D". Pagina 14
Circolare del 02/05/1995 n. 128 Nel caso poi di acquisto di un bene personale, di cui all'articolo 179 c.c., la natura di bene personale va evidenziata nel medesimo riquadro con la lettera "P"; con detta indicazione, risultando dai registri della Conservatoria che trattasi di bene personale, si fornisce implicitamente la informazione che il soggetto trovasi in regime di comunione; al tempo stesso, relativamente all'acquisto di beni personali di cui alle lettere c), d), e), f) dell'art. 179 c.c., si soddisfa pienamente l'obbligo previsto dall'art. 2647 c.c., in quanto viene ad essere resa pubblica nei registri immobiliari l'esclusione del bene medesimo dalla comunione. Poiche' la indicazione della natura personale del bene e' assorbente dell'implicito regime di comunione del soggetto, nel riquadro relativo al regime patrimoniale e' pertanto sufficiente indicare la natura personale del bene (lettera "P") e non anche il regime patrimoniale della comunione. Nel caso di acquisto compiuto separatamente da uno solo dei coniugi in regime di comunione legale, la trascrizione, come chiarito dal Ministero di Grazia e Giustizia con risoluzione n. 5/1824/060/1 del 7/7/1983, dovra' essere richiesta esclusivamente a favore del coniuge acquirente intervenuto in atto. Non e' consentita, pertanto, la trascrizione a favore dell'altro coniuge non intervenuto in atto, ne' e' ammissibile la sua specificazione nel quadro D. Infine, anche nel caso in cui venga trasferito un bene in comunione, senza l'intervento ed il consenso dell'altro coniuge, caso previsto dall'art. 184 c.c., andra' indicato come regime quello della comunione (lettera "C"). Poiche' il regime patrimoniale voluto dall'art. 2659 c.c. e' evidentemente quello disciplinato dalla legge regolatrice, la quale fa riferimento agli acquisti compiuti dai coniugi, restano escluse dall'obbligo della indicazione del regime patrimoniale delle parti le note relative ad atti che, a qualunque titolo, non producono effetti traslativi (pignoramento, sequestro conservativo, domande giudiziali, sentenza dichiarativa di fallimento ed altri provvedimenti in materia fallimentare, provvedimenti amministrativi costitutivi di vincoli ambientali, paesaggistici, archeologici e urbanistici), le note relative ad atti di rinunzia a diritti reali di godimento e quelle relative ai decreti di espropriazione per pubblica utilita'. 3.5 DIRITTI REALI OGGETTO DELLA CONVENZIONE Nei riquadri di questo campo si devono descrivere, nei modi che piu' avanti verranno chiariti, i diritti reali sugli immobili di cui i soggetti dispongono e sui quali agisce l'atto di cui si chiede la trascrizione, con la indicazione della relativa quota negoziata. Giova precisare che per gli atti che non trasferiscono, non costituiscono o non modificano diritti reali, la cui trascrizione e' prevista da leggi speciali, come diritto reale dovra' essere parimenti indicato quello di cui il soggetto e' titolare. Cosi', ad esempio, per gli atti unilaterali d'obbligo edilizio o per le convenzioni edilizie, la cui trascrizione e' prevista dall'ultimo comma dell'art. 7 della L.28/1/1977, n. 10, andra' indicato come diritto reale la proprieta' se il soggetto obbligato e' titolare della proprieta' , l'usufrutto se il soggetto obbligato e' titolare del diritto di usufrutto, e cosi' via. 3.5.1 Quota o frazione In questa casella va indicata l'interessenza negoziata con l'atto che si trascrive che consiste o in una frazione di quota (1/2 - 1/3 ecc.) ovvero nell'intero (1/1). Tra i soggetti a favore ed i soggetti contro vi deve necessariamente essere una congruenza fra le quote, quando presenti in entrambi i campi, nel senso che la quota o le quote acquistate devono corrispondere a quelle dismesse; inoltre la quota complessiva acquistata non puo' superare l'intero. Nelle domande giudiziali, l'indicazione della quota e del diritto diventa irrilevante, per cui la eventuale loro assenza non pregiudica l'eseguibilita' della trascrizione. Per il pignoramento ed il sequestro conservativo si puo' verificare il caso che vi siano piu' creditori pignoranti o sequestranti. In questo caso nella parte a favore va indicata, in corrispondenza di ogni soggetto, la stessa quota dell'immobile pignorato o sequestrato al debitore e cio' in quanto con il pignoramento o con il sequestro i procedenti non stanno acquistando il diritto ma solo vincolando solidalmente l'immobile del debitore per la quota ad esso spettante. Per quanto riguarda le modalita' di indicazione della frazione che esprime la quota, si chiarisce quanto segue: Pagina 15
Circolare del 02/05/1995 n. 128 - il numeratore va indicato con un numero la cui parte intera non deve superare le 6 cifre e la cui parte decimale non deve superare 3 cifre; - il denominatore e' sempre un numero intero, al massimo di 6 cifre. Pertanto, la massima frazione indicabile nella nota e' 999.998,999/999.999. Nei casi di quote di formato diverso ci si dovra' riportare al formato massimo sopra indicato. La indicazione della quota puo' mancare in relazione agli immobili la cui natura e' quella di "Ente comune" condominiale ovvero "Ente urbano" la cui destinazione e' ad uso comune, quali il pozzo, l'aia, ecc., ove non conosciuta la relativa quota millesimale. Si precisa che, ove non sia possibile specificare la quota, e' necessario che per detti immobili venga formata autonoma unita' negoziale. La quota o frazione puo' essere omessa nei soggetti contro, con l'esclusione degli atti cautelari o espropriativi, se viene acquistato l'intero del diritto. Infine, la quota o frazione non va indicata quando oggetto della convenzione e' una servitu'. 3.5.2 Diritto reale Essendo i diritti reali una categoria ben definita, la loro indicazione si manifesta molto agevole. Essa infatti ogni qualvolta sono presenti immobili nel quadro B, deve corrispondere ad uno dei diritti sotto elencati e deve essere riportata in chiaro ed in codice: Proprieta' 1 Proprieta' superficiaria 1s Nuda proprieta' 2 Nuda proprieta' superficiaria 2s Abitazione 3 Abitazione su proprieta' superficiaria 3s Diritto del concedente 4 Diritto dell'enfiteuta(10) 5 Superficie 6 Uso(11) 7 Uso su proprieta' superficiaria 7s Usufrutto 8 Usufrutto su proprieta' superficiaria 8s Servitu'(12) 9 3.6 UNITA' NEGOZIALE Va indicato il numero dell'unita' negoziale, cosi' come attribuito nel quadro B degli immobili. Come gia' accennato nel punto 3.2, nel caso in cui su tutti gli immobili esposti nel quadro "B" agiscono quote in misura uguali e diritti di identica natura, anziche' ripetere la numerazione progressiva delle singole unita' negoziali e' consentito adottare la sigla convenzionale "T", la quale sta ad indicare, appunto, che la quota ed il diritto menzionati esplicano i loro effetti sulla totalita' degli immobili oggetto della convenzione. Come verra' illustrato al punto 5, tale meccanismo torna utile in particolare nella trascrizione degli atti ad effetti dichiarativi, come la divisione o la divisione a stralcio, dove nella parte "contro" si ha quasi sempre una concorrenza di soggetti (condividenti) con le medesime quote di partecipazione e con gli identici diritti su tutti gli immobili. Cosi' pure nel caso di vendita a piu' soggetti di quote indivise uguali su tutte le unita' negoziali, in corrispondenza di ogni soggetto si puo' indicare la lettera "T". 4. QUADRO D In questo quadro devono essere riportate tutte quelle indicazioni delle quali si e' fatto cenno nei paragrafi precedenti. In questo quadro, inoltre, in conformita' a quanto disposto dall'art. 2660 c.c., deve parimenti essere indicato, nelle successioni devolute per legge, il vincolo di parentela che univa il chiamato all'eredita' con il de cuius; a tal fine non occorre ripetere la descrizione anagrafica del soggetto, ma basta indicare solamente il numero attribuito all'erede nel quadro C, con, a fianco, il rapporto di parentela. Ad esempio: sogg. n. 1: figlio sogg. n. 2: moglie La presenza del quadro D, a seconda che si riferisca ad uno dei quadri della Pagina 16
Circolare del 02/05/1995 n. 128 nota, deve essere opportunamente segnalata barrando le apposite caselle predisposte nel quadro A. 4.1 FIRMA DEL RICHIEDENTE La firma del richiedente, come previsto dal sesto comma dell'art. 17 della legge 52/85, deve essere apposta per esteso. Parimenti dovranno essere firmati per esteso dal richiedente, nello spazio bianco marginale, gli eventuali allegati di continuazione utilizzati. 5. CASI PARTICOLARI DI COMPILAZIONE DELLA NOTA DI TRASCRIZIONE Nella compilazione della nota di trascrizione si possono presentare alcuni casi particolari che vengono esaminati nei paragrafi seguenti. 5.1 TRASCRIZIONI A FAVORE DI NASCITURI Nel caso in cui si debba eseguire la trascrizione di un atto nel quale sia interessato un "nascituro", nel quadro C andranno indicati i dati anagrafici dei genitori o del genitore del "nascituro" beneficiario, evidenziando pero' nel quadro D che la trascrizione riguarda un "nascituro" e barrando nel quadro A (parti libere) la casella relativa al quadro C. Ove invece si tratti di una trascrizione di un atto di donazione a favore di "nascituri", espressamente codificato, tale indicazione non va effettuata in quanto la circostanza che la donazione riguarda un "nascituro" e' rilevata agevolmente dalla denominazione dell'atto che si trascrive. 5.2 DECRETO DI NOMINA CURATORE EREDITARIO Nella trascrizione del decreto di nomina del curatore ereditario da eseguirsi a norma dell'art. 509 c.c., al pari delle trascrizioni relative a procedure concorsuali, nella parte "a favore" andra' indicato solo "massa dei creditori di ...", cui seguira' la specificazione del nome e cognome dell'erede o degli eredi. E' evidente che, in tal caso, non puo' essere indicato il codice fiscale in quanto trattasi di soggetto particolare non determinato; per lo stesso motivo va omessa l'indicazione della sede. Nella parte "contro" la indicazione dell'erede o degli eredi andra' invece effettuata con le usuali modalita'. 5.3 PROCEDURE CONCORSUALI Al fine di uniformare la compilazione della parte "a favore" del quadro C della nota in tali particolari procedure, i soggetti a favore andranno indicati solo con "massa dei creditori di ..." cui seguira' la specificazione del nome e cognome ovvero denominazione o ragione sociale del soggetto o dei soggetti sottoposti alle procedure medesime. Anche in questo caso vanno omesse le indicazioni del codice fiscale e della sede. Resta inteso che la indicazione dei soggetti nella parte "contro" dovra' avvenire nei modi usuali. 5.4 CESSIONE DEI BENI AI CREDITORI E ATTI SIMILARI Per l'indicazione dei soggetti a favore nella trascrizione di tali particolari atti vale quanto detto relativamente alle procedure concorsuali. 5.5 NEGOZI DI NATURA DICHIARATIVA In deroga a quanto esposto al punto 3.5, per questi atti le quote ed i diritti indicati nel quadro C devono rappresentare nella parte "a favore" la situazione finale risultante dopo la divisione e nella parte "contro" la preesistente situazione di comunione. In relazione, poi, al particolare tipo di divisione si devono adottare le diverse modalita' di compilazione di seguito indicate: a) Divisione Nel quadro B deve essere indicato l'elenco completo degli immobili in comunione. Sul quadro C nella parte "a favore" - relativamente a ciascun soggetto andra' indicata l'unita' negoziale (con relativa quota e diritto) a lui assegnata a seguito dello scioglimento della comunione mentre, nella parte "contro" ciascun soggetto referenzia tutte le unita' negoziali con la rispettiva quota di partecipazione alla comunione. Cosi', ad esempio, nel caso della divisione fra 3 soggetti - S1, S2 ed S3 comproprietari per quote uguali (1/3 ciascuno) di 3 unita' negoziali avremo: - nel quadro B l'elenco completo degli immobili costituenti il compendio; - nel quadro C parte "a favore", S1, S2 e S3 ciascuno per l'intero (1/1) della proprieta' dell'unita' negoziale rispettivamente assegnata; - nel quadro C parte "contro", S1, S2 e S3 ciascuno per 1/3 della proprieta' su tutte le unita' negoziali (progressivo unita' negoziale = "T"). b) Divisione a stralcio Anche in questo caso, nel quadro B devono essere indicati tutti gli immobili Pagina 17
Circolare del 02/05/1995 n. 128 in comunione. Nel quadro C, nella parte "a favore" relativamente al soggetto estromesso dalla comunione andra' indicata l'unita' negoziale a lui assegnata (con relativa quota e diritto) mentre, relativamente a tutti gli altri soggetti (comunisti) andranno indicate le nuove quote di partecipazione alla comunione sulle rimanenti unita' negoziali; nella parte "contro", analogamente alla divisione, andra' indicata relativamente a ciascun soggetto la quota di partecipazione alla comunione prima dello stralcio. Cosi', ad esempio, nel caso in cui un soggetto - S1 - venga estromesso dalla comunione costituita con altri due soggetti - S2 ed S3 - per quote uguali (1/3 ciascuno) su tre unita' negoziali e supponendo che a tacitazione dei suoi diritti gli venga assegnata la prima unita' negoziale, avremo: nel quadro B, l'elenco completo degli immobili costituenti il compendio; nel quadro C parte "a favore", S1 per l'intero (1/1) della proprieta' sull'unita' negoziale 1, S2 e S3 ciascuno per 1/2 della proprieta' sulle rimanenti unita' negoziali; nel quadro C parte "contro", S1, S2 ed S3 ciascuno per 1/3 della proprieta' su tutte le unita' negoziali. c) Assegnazione divisionale a conto di futura divisione Nel quadro B deve essere indicata unicamente l'unita' negoziale assegnata al comunista a conto della futura divisione. Nel quadro C - parte "a favore" - va indicato esclusivamente il soggetto al quale viene assegnata l'unita' negoziale mentre, nella parte "contro" vanno indicati tutti i soggetti in comunione sull'immobile (ivi compreso anche il soggetto indicato nella parte "a favore"). Cosi', ad esempio, nel caso in cui ad un soggetto S1 in comunione con altri due soggetti S2 ed S3, venga assegnata un'unita' negoziale in conto dei diritti vantati sulla massa comune, avremo: nel quadro B, l'immobile o gli immobili costituenti l'unita' negoziale assegnata; nel quadro C, parte "a favore", S1 per l'intero (1/1) della proprieta' sull'unita' negoziale; nel quadro C, parte "contro" S1, S2 ed S3 ciascuno per 1/3 della proprieta' sulla stessa unita' negoziale. 5.6 REGOLAMENTO DI CONDOMINIO Si deve precisare, innanzitutto, che la legge (art. 1138 c.c. e art. 71 disp. att. C.C.) non prevede come forma di pubblicita' del regolamento di condominio la trascrizione nei Registri Immobiliari, bensi' nell'apposito registro indicato nell'art. 71 delle disposizioni di attuazione del codice civile. Purtuttavia e' invalso l'uso da parte delle categorie professionali interessate di rendere pubblico il regolamento di condominio con il mezzo della trascrizione, nella convinzione che detto regolamento possa produrre comunque una obbligazione "propter - rem" sulle parti comuni nei confronti dei condomini. La trascrizione del regolamento deve osservare pero' le regole generali stabilite dalla legge, sia per quanto concerne la formazione del titolo, il quale deve essere redatto o in forma pubblica o con scrittura privata con sottoscrizione autenticata dal notaio o accertata giudizialmente, sia per quanto concerne la presentazione della nota. Nelle note, come soggetto "a favore" andra' indicato il Condominio, inteso non come entita' giuridica - di cui e' sprovvisto - ma come semplice soggetto destinatario degli effetti del regolamento per cui si ritiene corretto indicarlo con la dizione "Condominio ....". Vanno specificati inoltre il codice fiscale e la sede. Come soggetti "contro" vanno indicati invece i singoli condomini, persone fisiche o non fisiche, con le relative quote e diritti di proprieta' degli immobili oggetto del regolamento di condominio e gli altri dati obbligatori previsti dall'art. 2659 c.c.. Nel caso di immobili la cui natura e' quella di "ente comune condominiale", la indicazione della quota millesimale puo' mancare. 5.7 RINUNZIA AD AZIONE DI RIDUZIONE Viene richiesta con frequenza la trascrizione di atti portanti "acquiescenza a disposizioni testamentarie". Giova chiarire che simili atti ricorrono nella pratica notarile quando la disposizione testamentaria possa comunque ledere i diritti dei legittimari ovvero possa presentarsi con qualche vizio di Pagina 18
Circolare del 02/05/1995 n. 128 nullita'. Con questo atto gli eredi chiamati o pretermessi riconoscono validita' al testamento ed al tempo stesso rinunziano ad eventuali azioni di riduzione ad essi spettante. Come tipologia negoziale, la "acquiescenza a disposizioni testamentarie" non e' atto trascrivibile in quanto non espressamente previsto dalla legge. Esso pero' puo' generare accettazione tacita o espressa da parte dell'erede chiamato, la cui trascrizione e' gia' prevista dagli artt. 475 e 476 c.c., ovvero contenere una rinunzia espressa alla azione di riduzione prevista dell'art. 554 e seguenti c.c.. Pertanto, "l'acquiescenza a disposizioni testamentarie" puo' generare le seguenti trascrizioni da eseguirsi autonomamente: - verbale di pubblicazione di testamento (cod. 312) - accettazione di eredita', espressa o tacita (cod. 302, 303) - rinunzia ad azione di riduzione (cod. 313) Nella nota di trascrizione di cui al cod. 313 puo' mancare il soggetto "a favore", ovvero, ove si voglia specificarlo, va indicato il de cuius; come soggetto "contro" vanno indicati i rinunzianti con la quota e i diritti che ad essi sarebbero spettati come legittimari. 5.8 RETTIFICHE Per le formalita' di rettifica occorre sempre redigere una nuova nota nella quale devono essere riportati tutti i dati indicati nella nota precedente, modificando solo il codice atto, per il quale si adottera' la codifica indicata nella apposita tabella. In particolare sono previste le seguenti rettifiche: a) Rettifiche d'ufficio ai dati acquisiti della nota L'istituto delle rettifiche d'ufficio e' stato introdotto nel sistema della pubblicita' immobiliare con l'ultimo comma dell'art. 17 della legge 27/2/85, n. 52, allo scopo di rimediare ad eventuali errori materiali dell'ufficio in fase di acquisizione dei dati della nota. Nella ricorrenza di tale eventuale ipotesi, occorrera' pertanto redigere una nuova nota sulla quale andra' indicata la dizione: "rettifica d'ufficio alla nota per atto di .............". b) Rettifiche ai dati della nota richieste dalla parte Ricorre la previsione di questo tipo di rettifica allorquando il richiedente ha errato la indicazione dei dati contenuti nel titolo sulla nota, sicche' non necessita porre in essere un nuovo atto ma semplicemente rettificare la nota. Per questo tipo di rettifica nella compilazione della nota verra' indicata la dizione: "rettifica alla nota richiesta dalla parte per atto di ...........". c) Atti di rettifica (rettifica al titolo) Ricorre la necessita' di questo tipo di rettifica allorquando il dato errato contenuto nella nota risulta essere errato anche nel titolo, per cui si rende necessaria la formazione di un nuovo atto. Per questo tipo di rettifica nella compilazione della nota verra' indicata la dizione: "atto di rettifica ad atto di .............". 5.9 TRANSAZIONI Nella compilazione della nota di trascrizione relativa al contratto di transazione di cui agli artt. 1965 e 2643, n. 13 c.c., valgono le stesse istruzioni descritte per tutti gli altri atti. La codifica da adottare e' quella relativa alla specie dell'atto posto in essere con la transazione. 5.10 COSTITUZIONE DI SERVITU' Per la trascrizione della costituzione di servitu', nel quadro B degli immobili andranno indicate distinte unita' negoziali, che raggruppano rispettivamente gli immobili che costituiscono il fondo dominante e quelli che costituiscono il fondo servente. Nel quadro C andranno indicati a favore i soggetti che referenziano l'unita' negoziale corrispondente al fondo dominante, contro i soggetti che referenziano l'unita' negoziale corrispondente al fondo servente; come diritto si deve indicare la servitu' (codice 9) con la relativa descrizione. LA NOTA DI ISCRIZIONE 6. QUADRO A Nel quadro A devono essere riportate tutte le indicazioni, relative al titolo, all'ipoteca o al privilegio, previste dall'art. 2839 c.c. ed essenziali ai fini della valida costituzione della garanzia reale. Vengono, inoltre, richiesti altri dati i quali, anche se non essenziali e obbligatori ai sensi Pagina 19
Circolare del 02/05/1995 n. 128 dell'art. 2839 c.c., sono stati ritenuti necessari in particolari situazioni ed in presenza di determinati tipi di iscrizione. 6.1 DATI RELATIVI AL TITOLO 6.1.1 Descrizione La forma del titolo acquista rilevanza sostanziale ai fini della eseguibilita' dell'iscrizione dell'ipoteca (art. 2821 c.c.) , come d'altronde per le altre formalita' ipotecarie. Essa, infatti, quando non trae origine direttamente dalla legge, come nelle ipoteche legali, si costituisce o in forza di un atto giudiziario o di un atto volontario secondo uno dei tipi di forma sotto elencati: . Atto notarile pubblico . Atto pubblico amministrativo . Scrittura privata con sottoscrizione autenticata . Scrittura privata con sottoscrizione accertata giudizialmente . Atto estero depositato . Scrittura privata registrata (limitatamente a privilegi agrari) . Atto giudiziario . Altro atto. Si ritiene opportuno, tuttavia, fare brevi precisazioni in ordine all'indicazione del titolo per alcune ipoteche di natura e caratteristiche particolari. Le ipoteche legali (art. 2817, n. 1 e 2), pur derivando il loro diritto direttamente dalla legge, fondano comunque il proprio presupposto su un atto che da' origine al credito da garantire. E' corretto, allora, per tali ipoteche, assumere come titolo, menzionandone la relativa forma, lo stesso atto che fa sorgere il diritto di credito nell'alienante e nel condividente. Per le ipoteche su concessioni amministrative, anche se la legge subordina l'iscrizione alla preventiva autorizzazione dell'organo competente, come titolo va indicato l'atto sottostante con il quale si concede l'ipoteca. Per le ipoteche in ripetizione (art. 2825 c.c.) ed in rinnovazione (art. 2850 c.c.) si deve sempre far riferimento al titolo che ha dato origine alla originaria ipoteca trasferita o rinnovata. Nessuna indicazione, invece, va fatta per le iscrizioni in separazione di beni (art. 518 c.c.) in quanto la legge espressamente dispone che per la loro iscrizione non e' necessario alcun titolo. 6.1.2 Data Come data dell'atto deve essere indicata quella della stipulazione per gli atti pubblici e pubblici amministrativi, della deliberazione per le sentenze e gli altri atti della magistratura ordinaria e amministrativa, dell'autentica per le scritture private autenticate anche se depositate con verbale agli atti di un notaio o altro pubblico ufficiale, (per quelle autenticate in tempi successivi la data da riportare e' quella dell'ultima autentica) e della sentenza per le scritture private con sottoscrizione accertata giudizialmente, indicando in tale caso nel quadro D la data della privata scrittura. Per gli atti esteri va indicata come data quella del verbale di deposito presso un Notaio italiano o presso l'archivio notarile, riportando nel quadro D gli estremi propri dell'atto depositato. Per le scritture private non autenticate, consentite solo per l'iscrizione dei privilegi agrari, la data da indicare e' quella della scrittura o, in mancanza, quella della registrazione, posto che queste devono essere obbligatoriamente registrate, prima della loro produzione in Conservatoria. 6.1.3 Numero di repertorio Va indicato il numero di repertorio del Notaio o dell'Ufficiale rogante per gli atti pubblici, pubblici amministrativi e per le scritture private con sottoscrizione autenticata; il numero del registro cronologico per le sentenze. Per gli altri atti giudiziari va indicato il numero, quando esistente, del registro generale ovvero di altro registro tenuto dal cancelliere; il numero di protocollo per gli atti amministrativi. Nessun numero va indicato, invece, per le scritture private non autenticate di cui al precedente paragrafo. 6.1.4 Pubblico Ufficiale o Autorita' emittente Ove si tratti di Notaio (categoria 1) o di altro Pubblico Ufficiale (categoria 2) va indicato il cognome ed il nome del Pubblico Ufficiale che ha ricevuto l'atto o autenticato le firme e la sede (comune e sigla della provincia); la Pagina 20
Circolare del 02/05/1995 n. 128 denominazione e la sede dell'Autorita' emittente ove si tratti di sentenze o di altri provvedimenti giudiziari o amministrativi. Va inoltre indicato, nell'apposito successivo campo, il codice fiscale del pubblico ufficiale o dell'autorita' emittente. Nessuna indicazione va ovviamente fatta per gli atti non posti in essere da un Pubblico Ufficiale o da una pubblica Autorita'. 6.2 DATI RELATIVI ALL'IPOTECA O AL PRIVILEGIO 6.2.1 Specie dell'ipoteca o del privilegio Le ipoteche ed i privilegi si differenziano tra di loro negli effetti e nei modi di esecuzione a seconda della specie cui appartengono, sicche' la loro esatta qualificazione nella nota di iscrizione diventa un elemento necessario per una valida e completa pubblicita' della garanzia reale costituita. In questo riquadro, pertanto, si deve specificare la specie dell'ipoteca o del privilegio, secondo la classificazione prevista dal Codice Civile e dalle leggi speciali. . In particolare, per le ipoteche si hanno le seguenti specie: . Ipoteca legale (art. 2817 c.c.) . Ipoteca giudiziale (art. 2818 c.c.) . Ipoteca volontaria (art. 2821 c.c.) . Ipoteca su concessione amministrativa (R.D. 2/7/1927 n.1443) . Iscrizione in separazione di beni (art. 518 c.c.) . Ipoteca in ripetizione (art. 2825 c.c.) . Ipoteca in rinnovazione (art. 2850 c.c.). Per i privilegi, soggetti a pubblicita' nei registri immobiliari in virtu' di leggi speciali, si hanno le seguenti specie: . Privilegio speciale industriale . Privilegio agrario convenzionale . Privilegio (quando previsto da leggi speciali). Con riferimento al privilegio speciale industriale, ove esso abbia ad oggetto beni immobili oltre che gli impianti ed i macchinari dell'azienda, la formalita' di iscrizione dovra' essere eseguita - per quanto concerne gli immobili solo nella Conservatoria dei RR.II. nella cui circoscrizione sono ubicati gli immobili stessi, in quanto si ritiene che il 5. comma dell'art. 3 della legge 1/10/47, n. 1075, non abbia derogato al principio generale della territorialita' stabilito dall'art. 2827 c.c.. 6.2.2 Derivante da L'ipoteca si costituisce con l'iscrizione nei registri immobiliari (art. 2808 c.c., 2. comma). Ma l'iscrizione viene consentita dalla legge solo quando esiste un rapporto sottostante che conferisce al creditore il diritto ad acquistare la garanzia reale. In questo riquadro, quindi, va descritto l'atto generatore di tale diritto, secondo la classificazione e codificazione effettuata nella apposita tabella. Per le ipoteche legali ed in rinnovazione si rinvia a quanto detto nel punto 1.1. Per le ipoteche in separazione, pur non prevedendo la legge alcun titolo, come chiarito al paragrafo 1.1, ai fini di una piu' completa informazione sugli scopi della iscrizione di questa particolare ipoteca, e' opportuno che in questo riquadro venga specificato se la ipoteca medesima venga chiesta a garanzia di un credito ovvero di un legato. Si adottera', pertanto, la relativa codifica prevista in tabella. Per le ipoteche in ripetizione (artt. 853 e 2825 c.c.), infine, la legge consente il trasferimento dell'ipoteca, mediante nuova iscrizione che conserva comunque lo stesso grado dell'ipoteca originaria, sui beni assegnati definitivamente all'assegnatario o al condividente. Il titolo quindi di questa nuova ipoteca, come illustrato al paragrafo 1.1, e' quello che ha dato origine alla ipoteca originaria. Ma, come per le ipoteche in separazione di beni, ai fini di una chiarezza informativa sugli eventi che hanno legittimato l'iscrizione della ipoteca in ripetizione, e' necessario che in questo riquadro venga indicato, nei modi previsti nella successiva tabella, l'evento che ha generato il diritto alla ripetizione. Nel quadro D andranno poi specificati gli estremi dell'atto di assegnazione o di divisione. 6.2.3 TABELLA DEGLI ATTI IN BASE AI QUALI SONO RICHIESTE LE ISCRIZIONI Ipoteche volontarie Codice Ipoteca volontaria 100 Concessione a garanzia di anticipazioni fondiarie 174 Concessione a garanzia di apertura di credito 161 Concessione a garanzia di cambiali (art. 2831 c.c.) 162 Pagina 21
Circolare del 02/05/1995 n. 128 Concessione Concessione Concessione Concessione Concessione a garanzia di concordato fallimentare 163 a garanzia di concordato preventivo 164 a garanzia di conguaglio divisionale 165 a garanzia di dilazione di imposte di successione(13) 166 a garanzia di dilazione di imposta comunale sull'incremento divalore degli immobili (INVIM)(14) 167 Concessione a garanzia di finanziamento 175 Concessione a garanzia di obbligazioni al portatore 169 Concessione a garanzia di mutuo 168 Concessione a garanzia di mutuo condizionato 170 Concessione a garanzia di mutuo edilizio 177 Concessione a garanzia di mutuo fondiario 176 Concessione a garanzia di rendita perpetua (art. 1864 c.c.) 173 Concessione a garanzia di rendita vitalizia 171 Concessione a garanzia di residuo prezzo 172 Concessione a garanzia per opere pubbliche 178 Ipoteche giudiziali Codice Ipoteca giudiziale 200 Decreto ingiuntivo 281 Lodo arbitrale 282 Sentenza di condanna 283 Sentenza di divorzio 284 Sentenza di separazione personale (art. 156 c.c.) 285 Ipoteche legali Codice Ipoteca legale 300 Compravendita 350 Decreto Ministro Industria e Commercio (art. 31 D.P.R. 13/2/59 n. 449) 355 Divisione 351 Divisione a stralcio 352 Ordinanza autorita' giudiziaria 353 Provvedimento Presidente Tribunale (L. 7/1/29, n. 4 art. 26) 354 Ipoteche su concessioni amministrative Codice Ipoteca su concessioni amministrative (quando ammesse da leggi speciali 400 Concessione a garanzia di finanziamento 401 Iscrizioni in separazione di beni Codice Iscrizione in separazione di beni 500 A garanzia di credito 541 A garanzia di legato 542 Nel caso di defunto ed erede (art. 518 c.c.) 543 Ipoteche in rinnovazione Per le ipoteche in rinnovazione si adotta la seguente codifica: prima cifra=6 e rimanenti due cifre uguali alle due ultime cifre della corrispondente ipoteca volontaria, giudiziale, legale. Ipoteche in ripetizione Codice Ipoteca in ripetizione 700 Assegnazione per riordinamento proprieta' rurale (art. 853 c.c.) 745 Divisione (art. 2825 c.c. - 2. comma) 746 Privilegio agrario convenzionale Codice Privilegio agrario convenzionale 810 Concessione a garanzia di prestito agrario 811 Privilegio speciale industriale Codice Privilegio speciale industriale 820 Concessione a garanzia di finanziamento(15) 821 Privilegio Codice Privilegio (quando previsto da leggi speciali) 830 Per questi privilegi dovra' essere fornita la descrizione in chiaro Privilegi in rinnovazione Codice Privilegio agrario convenzionale 910 Privilegio speciale industriale 920 Privilegio 930 Rettifiche d'ufficio ai dati acquisiti della nota Il codice adottato per le rettifiche e' di quattro cifre: prima cifra = 9 e rimanenti tre cifre corrispondenti al codice della ipoteca da rettificare. 6.2.4 Somma garantita Uno dei requisiti essenziali dell'iscrizione e' la specialita' (art. 2809 c.c.), la quale concerne, oltre gli immobili specificatamente identificati, Pagina 22
Circolare del 02/05/1995 n. 128 anche la somma iscritta, esattamente determinata in denaro. E per il combinato disposto degli artt. 2839 e 2841 c.c., la nota deve indicare, a pena di invalidita' e di ricusabilita', l'importo totale della somma per la quale l'iscrizione e' presa. Sul modello quindi sono stati predisposti appositi spazi nei quali il richiedente deve specificare oltre all'importo totale della somma garantita anche quello del relativo capitale. In osservanza del disposto degli artt. 2839 e 2855 c.c., sono stati previsti, inoltre, appositi spazi per l'indicazione dell'importo degli interessi, del loro saggio semestrale o annuale, (posto che alcuni istituti di credito pattuiscono tassi differenti a seconda del periodo considerato), nonche' delle spese. I relativi importi e misure, ove determinati, vanno indicati in tali campi; si ricorda che l'importo degli interessi si presume riferito al periodo di tempo previsto dall'art. 2855 c.c., salvo che il richiedente non intenda determinarlo diversamente, nel qual caso ne fara' menzione nel quadro D. Si ritiene opportuno, infine, chiarire che nelle ipoteche eseguite in rinnovazione, le somme da indicare sono quelle originariamente iscritte o quelle minori risultanti nei registri della Conservatoria, salvo che la parte non richieda la rinnovazione per una minore somma. Qualora per gli importi e/o i tassi di interesse segnati nella nota fosse prevista in atto la loro variabilita', tale circostanza sara' fatta risultare barrando l'apposita casella e riportando nel quadro D i termini delle relative pattuizioni. Per le ipoteche iscritte a garanzia di finanziamenti in divisa estera, nel presente riquadro dovra' essere indicata la somma complessiva iscritta (TOTALE), la quale va espressa sempre in lire italiane, mentre gli importi in divisa estera vanno specificati, unitamente al tipo di divisa, nel quadro D, barrando la casella relativa alla "presenza di importi in valuta estera". Si precisa pertanto che in mancanza di qualsiasi indicazione le somme descritte si considerano espresse in lire. E' stata prevista inoltre un'apposita casella da barrare nell'ipotesi -se normativamente prevista- di aumento automatico della somma iscritta. 6.2.5 Presenza di condizione risolutiva Il n. 6 dell'art. 2878 c.c. indica tra le cause di estinzione dell'ipoteca: "il verificarsi della condizione risolutiva". Le parti, nell'atto di concessione, possono convenire che, avverandosi un determinato fatto, l'ipoteca perda la sua efficacia; sottopongono quindi l'ipoteca a condizione risolutiva, all'avverarsi cioe' di un fatto futuro e incerto. In tale caso occorre barrare la relativa casella, descrivendo poi il contenuto della condizione nel quadro D. 6.2.6 Durata Fra i dati che devono essere indicati nella nota, per il disposto dell'art. 2839 c.c., e' compreso il "tempo di esigibilita'" del credito. Tale tempo va espresso in anni, mesi e giorni. 6.2.7 Termine dell'ipoteca Il n. 6 dell'art. 2878 c.c. indica tra le altre cause di estinzione dell'ipoteca "lo spirare del termine a cui l'ipoteca e' stata limitata". E' noto che l'ipoteca ha una durata sua propria, fissata dal Codice Civile (art. 2847 c.c.); pur tuttavia le parti possono convenire un termine piu' breve, stabilendone espressamente la durata nell'atto. Nel modello, quindi, e' stato predisposto apposito spazio per indicare la eventuale presenza di tale causa accidentale di estinzione dell'ipoteca, da esprimere con il giorno, mese ed anno. Per i privilegi, poiche' la disciplina formale delle iscrizioni e' assimilata a quella delle ipoteche, valgono le stesse considerazioni, ad eccezione dei privilegi agrari convenzionali la cui durata e' fissata dalla legge speciale in un termine piu' breve (5 anni). 6.2..8 Stipulazione con unico contratto Tale casella dovra' essere barrata nell'ipotesi - se prevista normativamente di stipulazione di un unico contratto. 6.2.9 Elenco macchinari e pertinenze I crediti derivanti da finanziamenti industriali, agrari, nonche' di altro tipo previsti da leggi speciali, hanno privilegio sui macchinari, sulle attrezzature, sulle scorte e sui prodotti di pertinenza dell'azienda. Pertanto, allorquando si richiede l'iscrizione di un privilegio industriale, agrario o di altro tipo, e' necessario barrare la relativa casella ed elencare nel quadro D i beni oggetto del privilegio. Pagina 23
Circolare del 02/05/1995 n. 128 Parimenti andra' barrata la predetta casella e compilato il quadro D per descrivere le pertinenze (art. 817 c.c.) di un immobile oggetto dell'ipoteca che si iscrive. 6.2.10 Numero titoli di credito garantiti In questo campo va indicato il numero dei titoli all'ordine presentati al Conservatore per l'annotazione di cui all'art. 2839 c.c.. Descrizione e scadenza devono essere poi indicate nel quadro D. 6.3 ALTRI DATI 6.3.1 Estremi della formalita' di riferimento La compilazione di questo riquadro ricorre esclusivamente quando si richiede un'iscrizione in rettifica o in estensione di una precedente formalita', ovvero quando si iscrive una ipoteca in ripetizione o in rinnovazione. Nel caso di ipoteca iscritta in rettifica o in estensione di un'altra, poiche' tale caratteristica non si rileva dalla descrizione della formalita', in quanto viene considerata a tutti gli effetti formali e sostanziali come una nuova ipoteca e quindi qualificata secondo il tipo cui appartiene (volontaria, legale o giudiziale), e' opportuno precisare nel quadro D che l'ipoteca viene richiesta in rettifica o in estensione di quella a cui si fa riferimento nel presente riquadro. Come dati vanno indicati la data ed il numero della raccolta particolare della precedente iscrizione. 6.3.2 Presenza di parti libere In tale riquadro si segnala, barrando la relativa casella, l'eventuale presenza di parti libere riportate nel quadro D. 6.3.3 Richiedente (se diverso da Pubblico Ufficiale o Autorita' emittente) Sulla compilazione di questo campo si rinvia a quanto illustrato nelle istruzioni per la compilazione del modello di nota di trascrizione. 7. QUADRO B - IMMOBILI Le modalita' di indicazione degli immobili nella nota di iscrizione coincidono con quelle descritte relativamente alla nota di trascrizione ed alle quali si rinvia, ad eccezione del campo "natura" per il quale andra' utilizzata la relativa tabella. Ai sensi dell'art. 2823 c.c., la legge non consente l'iscrizione di ipoteca in relazione a beni futuri. Nulla va indicato in questo quadro nel caso di privilegi agrari. 7.1 Natura dell'immobile Nel caso in cui gli immobili siano gia' stati oggetto di operazione di classamento, dovra' essere indicata (ad eccezione di porzione dell'immobile, priva di estremi catastali propri, per cui dovra' essere comunque utilizzata la tabella relativa agli immobili non ancora classati) la categoria catastale, di cui alla seguente tabella: I. Immobili a destinazione ordinaria Gruppo A: (Unita' immobiliari per uso di abitazioni o assimilabili): Abitazioni di tipo signorile A1 Abitazioni di tipo civile A2 Abitazione di tipo economico A3 Abitazione di tipo popolare A4 Abitazione di tipo ultrapopolare A5 Abitazione di tipo rurale A6 Abitazione in villini A7 Abitazione in ville A8 Castelli, palazzi di eminenti pregi artistici e storici A9 Uffici e studi privati A10 Abitazioni e alloggi tipici dei luoghi A11 Gruppo B: (Unita' immobiliari per uso di alloggi collettivi): Collegi e convitti, educandati, ricoveri, orfanotrofi, ospizi, conventi, seminari, caserme B1 Case di cura e ospedali (compresi quelli costruiti o adattati per tali speciali scopi e non suscettibili di destinazione diversa senza radicali trasformazioni) B2 Prigioni e riformatori B3 Uffici pubblici B4 Scuole e laboratori scientifici B5 Biblioteche, pinacoteche, musei, gallerie, accademie che non hanno sede in edifici della categoria A9 B6 Cappelle e oratori non destinati all'esercizio pubblico dei culti B7 Pagina 24
Circolare del 02/05/1995 n. 128 Magazzini sotterranei per depositi di derrate Gruppo C: (Unita' immobiliari a destinazione ordinaria commerciale e varia): Negozi e botteghe Magazzini e locali di deposito Laboratori per arti e mestieri Fabbricati e locali per esercizi sportivi Stabilimenti balneari e di acque curative Stalle, scuderie, rimesse, autorimesse Tettoie chiuse o aperte II. Immobili a destinazione speciale Opifici Alberghi e pensioni Teatri, cinematografi, sale per concerti e spettacoli e simili Case di cura ed ospedali (quando abbiano fine di lucro) Istituti di credito, cambio ed assicurazione Fabbricati e locali per esercizi sportivi (quando abbiano fine di lucro) Fabbricati costruiti o adattati per le speciali esigenze di una attivita' industriale e non suscettibili di destinazione diversa senza radicali trasformazioni Fabbricati costruiti o adattati per le speciali esigenze di una attivita' commerciale e non suscettibili di destinazione diversa senza radicali trasformazioni Edifici galleggianti o sospesi assicurati a punti fissi del suolo; ponti privati soggetti a pedaggio III. Immobili a destinazione particolare Stazioni per servizi di trasporto, terrestri, marittimi ed aerei Ponti comunali e provinciali soggetti a pedaggio Costruzioni e fabbricati per speciali esigenze pubbliche Recinti chiusi per speciali esigenze pubbliche Fabbricati costituenti fortificazioni e loro dipendenze Fari, semafori, torri per rendere d'uso pubblico l'orologio comunale Fabbricati destinati all'esercizio pubblico dei culti Fabbricati e costruzioni nei cimiteri, esclusi i colombari, i sepolcri e le tombe di famiglia Edifici a destinazione particolare non compresi nelle categorie precedenti del gruppo E Qualora invece gli immobili non siano ancora stati oggetti di operazione di classamento dovra' essere specificata la natura dell'immobile secondo la seguente indicazione: Albergo o pensione Appartamento Biblioteca, pinacoteca o immobile similare Cantina Cappella o oratorio Casa di cura o ospedale Castello o immobile di pregio artistico e storico Collegio, convitto o istituto similare Corte o resede Deposito Ente comune(16) Ente urbano Fabbricato Fabbricato in corso di costruzione Fabbricato rurale Garage o autorimessa Laboratorio artigiano Lastrico solare Lotto edificabile Magazzino Negozio Opificio industriale Palestra o altro immobile di uso sportivo Palco teatrale Porzione di fabbricato in corso di costruzione(17) Porzione di immobile (diverso da fabbricato in corso di costruzione)(17) Pagina 25 B8 C1 C2 C3 C4 C5 C6 C7 D1 D2 D3 D4 D5 D6 D7 D8 D9 E1 E2 E3 E4 E5 E6 E7 E8 E9
AP A B CN CP CC CA CL CO D E EU X C R G LA L LE M N I PS K Q P
Circolare del 02/05/1995 n. 128 Posto auto PA Pozzo PO Prigione o riformatorio PG Scuola, laboratorio scientifico o immobile similare S Stabilimento balneare SB Terreno T Ufficio o studio professionale U Villa V 8. QUADRO C - SOGGETTI In questo quadro, in conformita' a quanto disposto dall'art. 2839 c.c., vanno descritti i soggetti a favore e contro i quali viene eseguita la formalita', esattamente identificati secondo le norme previste dalla legge. I dati relativi a ciascun soggetto sono stati predisposti su due righe: nella prima vanno indicati, oltre al codice fiscale, cognome, nome, sesso e data di nascita, ovvero, la denominazione o ragione sociale se trattasi di persona non fisica; nella seconda riga il comune di nascita o la sede legale con la relativa provincia, la quota, il diritto oggetto dell'ipoteca e l'unita' negoziale referenziata. Per i soggetti a favore e' stata predisposta una terza riga per l'indicazione del domicilio ipotecario eletto. Pur non essendo espressamente prevista la indicazione, nella nota, del domicilio speciale ipotecario del debitore, per il quale valgono le regole ordinarie del c.p.c., ove il richiedente lo ritenga opportuno, puo' utilizzare il quadro D per specificare il domicilio ipotecario eletto dal debitore. 8.1 PROGRESSIVO SOGGETTO La numerazione progressiva dei soggetti deve essere distinta per la parte a favore, per la parte contro e per la parte relativa ai debitori non datori di ipoteca, sicche' in ognuno di questi riquadri comincia necessariamente sempre da uno. Cosi' ad esempio nel caso di una ipoteca con un creditore, due terzi datori di ipoteca ed un debitore principale si avra' la seguente numerazione: soggetti a favore - 1 soggetti contro - 1 e 2 debitore non datore d'ipoteca - 1 8.2 PROGRESSIVO RIGA PER SOGGETTO Per la compilazione di questa casella valgono le istruzioni illustrate nel corrispondente paragrafo relativo alla nota di trascrizione. 8.3 TERZO DATORE DI IPOTECA Per espresso disposto dell'art. 2839 c.c., piu' volte citato, nella nota di iscrizione devono essere indicati i dati relativi all'eventuale terzo datore d'ipoteca. E' stato pertanto predisposto questo apposito spazio in cui ogni qualvolta il concedente e' terzo datore d'ipoteca deve essere indicata tale circostanza con la sigla "TD". 8.4 DATI ANAGRAFICI Anche per la compilazione di questi spazi vale quanto detto per la nota di trascrizione. Per le ipoteche a garanzia di titoli al portatore e a garanzia del concordato fallimentare o preventivo come soggetti a favore andranno indicati, rispettivamente "massa degli obbligazionisti di ..." e "massa dei creditori del concordato..." senza, ovviamente, l'indicazione della sede e del codice fiscale. 8.5 DIRITTI REALI OGGETTO DELL'IPOTECA In questo riquadro si devono descrivere, nei modi che piu' avanti verranno chiariti, i "diritti reali" sugli immobili di cui i soggetti dispongono e sui quali agisce l'ipoteca di cui si chiede l'iscrizione. Si ritiene utile precisare pero' che l'indicazione dei "diritti reali" non ricorre nelle ipoteche su concessioni amministrative, in quanto, com'e' noto, oggetto dell'ipoteca e' la "concessione" e non gia' l'immobile, che appartiene allo Stato, e nei privilegi che hanno come oggetto beni diversi da immobili (per es.: privilegio agrario). 8.5.1 Quota o frazione In questa casella va indicata l'interessenza dei diritti, espressa in frazione (1/2 - 1/3 ecc.) o per l'intero (1/1), sulla quale agisce l'ipoteca. Poiche' tale indicazione esplicita la quota del diritto di ogni soggetto sui beni concessi in garanzia e formanti l'unita' negoziale, e' necessario indicare, per ogni unita' negoziale, la quota relativa sia essa intera o frazionata. Pagina 26
Circolare del 02/05/1995 n. 128 Nel caso di piu' creditori a cui favore viene iscritta l'ipoteca, per il principio della unicita' e della indivisibilita' della ipoteca, in questo riquadro vanno indicate - per ogni creditore - le quote complessive dei beni offerti in ipoteca. Cosi', ad esempio, due creditori C1 e C2 prendono ipoteca sui beni di un debitore D1, proprietario per intero; avremo, come soggetti a favore, C1 e C2 per 1/1 ciascuno e, come soggetto contro D1 per 1/1. Cio' significa appunto che i due creditori sono solidalmente titolari della ipoteca iscritta sull'intero dei beni del debitore. Analogamente, ove i debitori fossero due D1 e D2, comproprietari di 1/2 ciascuno dei beni ipotecati, nella parte a favore avremo: C1 e C2 ciascuno per l'intero (1/1) e nella parte contro D1 e D2 per 1/2 ciascuno. In tal modo si viene a rappresentare correttamente il principio sopra enunciato, nel senso che i due creditori sono garantiti solidalmente ed in pari misura sull'intero dei beni. Nelle ipoteche in rinnovazione non e' obbligatoria la indicazione della quota per gli eredi o aventi causa dell'originario debitore iscritto; infatti sostanziando la rinnovazione un prolungamento dell'efficacia della ipoteca originaria, non e' rilevante la conoscenza della quota di proprieta' trasferita a detti soggetti. 8.5.2 Diritto reale Essendo l'oggetto dell'ipoteca tassativamente previsto dall'art. 2810 c.c., la descrizione dei relativi diritti reali deve quindi necessariamente corrispondere ad uno dei diritti elencati nella tabella seguente con il corrispondente codice meccanografico: Proprieta' Codice Proprieta' 1 Proprieta' superficiaria 1s Nuda proprieta' 2 Nuda proprieta' superficiaria 2s Diritto del concedente 4 Diritto dell'enfiteuta(18) 5 Superficie 6 Usufrutto 8 Usufrutto su proprieta' superficiaria 8s 8.6 PROGRESSIVO UNITA' NEGOZIALE Per la compilazione di questo spazio vale, in quanto applicabile, quanto illustrato nel corrispondente paragrafo della nota di trascrizione. 8.7 DEBITORE NON DATORE DI IPOTECA L'articolo 2839 c.c., cosi' come modificato dall'art. 14 della legge 27/2/85, n. 52, ha introdotto espressamente l'obbligo di indicare sulla nota, nel caso vi sia un terzo datore di ipoteca, anche il debitore principale non titolare dei beni immobili. E' chiaro, pero', che gli effetti dell'ipoteca agiscono solo nei confronti del concedente ipoteca sui propri immobili, per cui la indicazione del debitore non datore di ipoteca serve per fornire ai terzi una piu' compiuta informazione sul rapporto obbligatorio sottostante. La indicazione del debitore non datore di ipoteca, quindi deve essere effettuata in questo riquadro con gli stessi criteri degli altri soggetti. Ovviamente, pero', poiche' non referenzia immobili non e' interessato dal numero di riga per soggetto, ne' tanto meno dalla quota e dal diritto oggetto dell'ipoteca. 9. QUADRO D Nei precedenti paragrafi si e' accennato piu' volte all'utilizzo di questo quadro; pertanto si rinvia a quanto gia' in essi chiarito. La presenza di indicazioni nel quadro D a seconda che si riferiscano ad uno dei quadri della nota deve essere segnalata barrando le apposite caselle predisposte nel quadro A. LA DOMANDA DI ANNOTAZIONE 10. QUADRO A Nel quadro A vengono richieste le indicazioni relative al titolo ed alla annotazione. Sono state richieste, inoltre, altre informazioni, significative in determinate circostanze ed in determinati tipi di annotazione. 10.1 DATI RELATIVI AL TITOLO 10.1.1 Descrizione Pagina 27
Circolare del 02/05/1995 n. 128 Anche per questo tipo di formalita' la legge (artt. 2656, 2882 e 2884 c.c.) prevede lo stesso rigore di forma del titolo in base al quale si domanda l'annotazione. Essa, infatti, puo' trarre origine solo da un atto (volontario, giudiziario o amministrativo) avente il requisito di forma secondo uno dei tipi sotto elencati: . Atto notarile pubblico . Atto pubblico amministrativo . Scrittura privata con sottoscrizione autenticata . Scrittura privata con sottoscrizione accertata giudizialmente . Atto estero depositato . Atto amministrativo . Atto giudiziario . Richiesta esattoriale(19) . Altro atto Puo' accadere, tuttavia, che nella cancellazione di ipoteca iscritta a garanzia di rendita vitalizia, essendo il consenso del beneficiario contenuto nell'atto stesso di costituzione della rendita vitalizia, alla sua morte, per la cancellazione dell'ipoteca venga prodotto al Conservatore solo il certificato di morte; in tal caso come titolo va indicato l'atto di costituzione, contenente il consenso a cancellare, dovendosi intendere il certificato di morte un semplice documento probatorio di un evento al quale era stato condizionato il consenso. Come per l'iscrizione e la trascrizione, anche per le annotazioni e' stato previsto un tipo residuale ("altro atto") nel quale si possono far rientrare altri atti allo stato non prevedibili. 10.1.2 Data Come data dell'atto deve essere assunta quella della stipulazione per gli atti pubblici e pubblici amministrativi, della deliberazione per le sentenze e gli altri atti giudiziari, dell'autentica per le scritture private autenticate anche se depositate con verbale agli atti di un notaio o di altro pubblico ufficiale (per quelle autenticate in tempi successivi la data da riportare e' quella dell'ultima autentica), dell'emanazione per i provvedimenti amministrativi e della sentenza per le scritture private con sottoscrizione accertata giudizialmente, restando inteso che la data della privata scrittura deve essere indicata nel quadro D. Per gli atti esteri si assume come data quella del verbale di deposito presso il Notaio italiano o presso l'archivio notarile, riportando nel quadro D gli estremi propri dell'atto depositato. Per le domande giudiziali, la cui trascrizione deve essere annotata ai sensi dell'art. 2654 c.c., la data da indicare e' quella della trascrizione della domanda medesima. 10.1.3 Numero di repertorio Va indicato il numero di repertorio del Notaio o dell'Ufficiale rogante per gli atti pubblici, pubblici amministrativi e per le scritture private con sottoscrizione autenticata; il numero del registro cronologico per le sentenze e gli altri atti giudiziari; il numero di protocollo per i provvedimenti amministrativi. Per le domande giudiziali va indicato in questo campo il numero della raccolta particolare della relativa trascrizione, posto che il titolo per l'annotazione, cosi' come previsto dall'art. 2654 c.c., e' la trascrizione della domanda. 10.1.4 Pubblico Ufficiale o Autorita' emittente Ove si tratti di Notaio (categoria 1) o di altro Pubblico Ufficiale (categoria 2) va indicato il cognome ed il nome del Pubblico Ufficiale che ha rogato o autenticato l'atto e la sede (comune e sigla della provincia); la denominazione e la sede dell'Autorita' emittente, ove si tratti di sentenze o di altri provvedimenti giudiziari oppure di atti amministrativi. Per le domande giudiziali, come sede va indicata quella della Conservatoria dei RR.II. presso cui la domanda e' stata trascritta. Va inoltre indicato, nell'apposito successivo campo, il codice fiscale del pubblico ufficiale o dell'autorita' emittente. 10.2 DATI RELATIVI ALL'ANNOTAZIONE 10.2.1 Tipo di annotazione Le annotazioni in calce alle formalita' principali (trascrizioni ed iscrizioni) producono effetti secondo il tipo cui esse appartengono. La Pagina 28
Circolare del 02/05/1995 n. 128 conoscenza del tipo di annotazione, dunque, costituisce un elemento indispensabile per l'esecuzione della formalita'; infatti, a seconda del tipo di annotazione eseguita, il terzo e' in grado di conoscere con assoluta certezza la vicenda giuridica della formalita' annotata. L'annotazione, quindi, pur se considerata una formalita' accessoria, diviene una componente essenziale di tutto il sistema ipotecario, per cui la chiarezza descrittiva del "tipo" dell'annotazione eseguita ne costituisce il presupposto. Le annotazioni, come e' noto, si possono eseguire in calce alle trascrizioni ed alle iscrizioni; mentre in calce alle annotazioni si puo' eseguire esclusivamente annotazione di "cancellazione". Nella successiva tabella, sono stati elencati e codificati i vari tipi di annotazione alle trascrizioni, alle iscrizioni ed alle annotazioni, la cui descrizione ed il cui codice devono essere indicati in questo apposito spazio. Pur essendo le annotazioni tassativamente previste dalla legge, e' stato parimenti incluso nella tabella un tipo di annotazione di carattere generale alle trascrizioni ed alle iscrizioni e alle annotazioni, per consentire la descrizione di eventuali annotazioni, allo stato non prevedibili, e comunque eseguibili o perche' disciplinate da leggi speciali o perche' ordinate dal Giudice. La annotazione di "annullamento per erronea acquisizione "ricorre allorquando l'ufficio nell'acquisire la formalita' di annotazione digita erroneamente gli estremi della formalita' di riferimento nonche' altri dati dell'annotazione. Nella ricorrenza di siffatta circostanza dovra' essere redatta d'ufficio apposita domanda di annotazione nella quale andranno indicati gli estremi della formalita' di annotazione che si vuole annullare. Ovviamente, occorrera' ripetere la acquisizione della annotazione annullata, previa formazione d'ufficio di una copia della precedente domanda che fungera' da documento cartaceo. 10.2.2 TABELLA DEI TIPI DI ANNOTAZIONE - Annotazioni alle trascrizioni Codice Annotazione alla trascrizione 700 Annullamento 701 Avvenuta trascrizione di atto (art. 2655 c.c.) 702 Avvenuta trascrizione di domanda giudiziale (art. 2654 c.c.) 703 Avveramento di condizione risolutiva (art. 2655 c.c.) 704 Cancellazione 705 Cancellazione condizione risolutiva (per mancato avveramento) 706 Cancellazione condizione sospensiva (per avveramento) 707 Cancellazione termine iniziale (art. 2668 c.c., 3. comma) 708 Cancellazione parziale di vincolo 731 Cancellazione totale di vincolo 732 Decreto definitivo del Tribunale 709 Decreto definitivo Corte d'Appello 710 Decreto esecutivo del Tribunale 711 Decreto nomina curatore ereditario (art. 509 c.c.) 712 Decreto trasferimento (art. 2896 c.c.) 713 Devoluzione fondo enfiteutico 714 Dichiarazione di rilascio beni ipotecati (art. 2861 c.c.) 715 Impedimento ad acquisto per causa di morte (art. 2662 c.c.) 716 Inefficacia parziale 717 Inefficacia totale 718 Modifica convenzione matrimoniale (art. 163 c.c., u.c.) 719 Nullita' 720 Proposizione reclamo Corte d'Appello (art. 113 ter disp. att. c.c.) 721 Proposizione ricorso al Tribunale (art. 113 ter disp. att. c.c.) 722 Quietanza 723 Rescissione 724 Restrizione dei beni 725 Revocazione 726 Rilascio beni ai creditori (art. 507 c.c.) 727 Rilascio beni ai legatari 728 Risoluzione 729 Sentenza condanna esecutiva (art. 156 att. c.p.c.) 730 - Annotazioni alle iscrizioni Codice Annotazione all' iscrizione 800 Pagina 29
Circolare del 02/05/1995 n. 128 Assegnazione del credito 801 Cambiamento domicilio ipotecario 802 Cancellazione totale 803 Cancellazione totale di privilegio 20 825 Cancellazione parziale di privilegio(20) 826 Cessione dell'ipoteca 804 Decreto definitivo del Tribunale 805 Decreto definitivo Corte d'Appello 806 Decreto esecutivo del Tribunale 807 Erogazione a saldo 808 Erogazione parziale 809 Frazionamento in quota 810 Nomina rappresentanti obbligazionisti 811 Pegno 812 Permuta di grado 813 Pignoramento 814 Postergazione di grado 815 Proposizione reclamo Corte d'Appello (art. 113 ter disp. att. c.c.) 816 Proposizione ricorso al Tribunale (art. 113 ter disp. att. c.c.) 817 Quietanza e conferma 818 Restrizione di beni 819 Rettifica (artt. 2841 e 2886 c.c.) 820 Riduzione di somma 821 Sequestro 822 Subingresso (art. 2866 c.c. - 2. comma) 823 Surrogazione 824 Surrogazione parziale 827 - Annotazioni alle annotazioni Codice Annotazione alla annotazione 900 Cancellazione 901 Annullamento per erronea acquisizione 902 10.2.3 Voltura catastale dell'atto originario E' stata prevista apposita casella per indicare se l'annotazione comporta anche l'esecuzione di voltura catastale automatica dell'atto originario. 10.2.4 Formalita' da annotare, postergare o permutare Le annotazioni si eseguono sempre in calce o a margine di una formalita' trascritta, iscritta o annotata; in questo campo, pertanto vanno indicati gli estremi della formalita' da annotare mediante l'indicazione della data (giorno, mese ed anno), e del numero del registro particolare. A seconda, poi, del tipo cui essa appartiene (trascrizione = T; iscrizione e privilegio = I; annotazione = A) si barra la relativa casella. Non si ritiene superfluo rammentare che la compilazione di questo riquadro riveste una sostanziale importanza; infatti, solo attraverso un'esatta e completa indicazione di questi dati, e' possibile risalire con assoluta certezza alla formalita' da annotare. Si precisa che per alcune particolari annotazioni (quali ad esempio postergazione, permuta di grado, ecc.) in cui sono interessate piu' formalita', a mente dell'art. 17, 2. comma della legge 27.2.1985, n. 52, e' obbligatorio presentare tante domande quante sono le formalita' da annotare. In tali casi, nel quadro D andranno indicati gli estremi relativi alle altre formalita' interessate. 10.2.5 Riduzione somma dovuta e/o Riduzione somma ipoteca La compilazione di questi riquadri ricorre quando si vuole annotare la riduzione del capitale e/o dell'ipoteca rispetto alle somme originariamente dovute e iscritte. La riduzione va evidenziata indicando nei rispettivi spazi la somma che si vuole ridurre (da lire) e quella ridotta (a lire), sia per il capitale (somma dovuta), sia per la ipoteca (somma ipoteca), quando si effettua la contemporanea riduzione dei due valori. 10.2.6 Valore immobili liberati Negli annotamenti per restrizione di ipoteca la norma fiscale dispone che sul valore degli immobili liberati, risultante dall'atto di consenso o da dichiararsi dal richiedente nella domanda, si applica l'imposta ipotecaria fino alla concorrenza della somma garantita dall'ipoteca. Ogni qualvolta, pertanto, si richieda un'annotazione di restrizione di beni occorre indicare in questo riquadro il valore dei beni liberati, anche se non Pagina 30
Circolare del 02/05/1995 n. 128 risultante nell'atto di consenso. Per le cancellazioni totali non occorre indicare alcun valore, dal momento che l'imposta si applica sull'intera somma iscritta. Il presente riquadro non va compilato nel caso di annotazioni non soggette alle normali imposte ipotecarie. 10.2.7 Richiedente (se diverso da Pubblico Ufficiale o Autorita' emittente) Sulla compilazione di questa riga si rinvia a quanto illustrato nelle note esplicative per la compilazione della nota di trascrizione. 11. QUADRO B - IMMOBILI A differenza delle trascrizioni e delle iscrizioni per le quali l'indicazione degli immobili e' sempre obbligatoria (ad eccezione, ben inteso, dei particolari casi precedentemente citati per i quali tale obbligo non sussiste), per le annotazioni, invece la indicazione degli immobili ricorre esclusivamente nella restrizione di beni e nel frazionamento in quote del mutuo e dell'ipoteca. Gli immobili da descrivere in questo quadro sono quelli liberati dal vincolo nelle restrizioni di beni o quelli relativi alle quote frazionate del mutuo o dell'ipoteca. Ove l'annotazione sia relativa a formalita' iscritta precedentemente al 2 settembre 1985 e gli immobili liberati o formanti le quote frazionate non siano individuati nell'atto con i dati catastali, la loro indicazione potra' essere effettuata nel quadro D. Relativamente a ciascun immobile, il modello prevede tre righe. 11.1 Identificazione dell'immobile In questo riquadro vanno indicati i dati dell'immobile con la stessa identificazione catastale risultante nella formalita' originaria, quando coincidente con questa. Ove, invece, l'annotazione abbia per oggetto immobili la cui identificazione catastale sia diversa da quella risultante nella formalita' (trascrizione o iscrizione) da annotare, in questo riquadro l'immobile andra' indicato con siffatta ultima identificazione. Sui criteri di compilazione delle caselle che compongono il presente riquadro si rinvia a quanto detto per la nota di trascrizione. 11.2 Dati descrittivi dell'immobile e Indirizzo Per i criteri di compilazione di questi riquadri si rinvia a quanto detto per le note di trascrizione e di iscrizione. 11.3 Importi delle quote frazionate Per disposizioni delle norme sul credito fondiario, il mutuo puo' essere suddiviso in quote e, correlativamente, deve essere frazionata la ipoteca iscritta a garanzia. La suddivisione ed il frazionamento sono, poi, annotati in calce o a margine della nota di iscrizione. Gli importi delle singole quote del capitale mutuato e della relativa ipoteca frazionata (il cui importo deve essere obbligatoriamente indicato ai sensi dell'art. 2838 c.c.) vanno indicati in questo riquadro nella prima riga della "unita' negoziale" alla quale si riferisce la quota del capitale mutuato e sulla quale viene a gravare la frazione dell'ipoteca. Per "unita' negoziale" si deve intendere l'immobile o il complesso di immobili (ad esempio appartamento e garage) al quale contrattualmente si riferisce la quota di mutuo e della ipoteca frazionata. Sul concetto di "unita' negoziale", comunque, si rinvia a quanto detto per la nota di trascrizione. Da ultimo, non sembra superfluo chiarire che la somma complessiva delle quote di mutuo e della ipoteca deve necessariamente corrispondere all'importo del mutuo originario e alla relativa somma iscritta a garanzia. 12. QUADRO C - SOGGETTI In questo quadro vanno indicati i soggetti a favore e contro i quali e' stata eseguita la originaria formalita', nonche' i soggetti a favore dei quali esplica i suoi effetti l'annotazione, in conformita' a quanto disposto dall'art. 2843 c.c.. Il modello prevede relativamente a ciascun soggetto due righe nella prima delle quali vanno indicati codice fiscale, cognome, nome, sesso e data di nascita, ovvero denominazione o ragione sociale; nella seconda riga va indicato il luogo di nascita o la sede legale con la relativa provincia. Il codice fiscale, per i soggetti della formalita' originaria, puo' essere omesso qualora tale formalita' sia stata trascritta o iscritta prima del 2/9/1985, mentre per i soggetti a favore dei quali esplica gli effetti Pagina 31
Circolare del 02/05/1995 n. 128 l'annotazione e' obbligatorio. Per questi ultimi soggetti, infine, ove dichiarato in atto va indicato anche il domicilio ipotecario eletto. 12.1 Soggetti 12.1.1 Soggetti nella formalita' originaria L'indicazione dei soggetti a favore e contro i quali e' stata eseguita la originaria formalita' da annotare non acquista rilevanza sostanziale dal momento che l'elemento principale per l'individuazione della formalita' da annotare e' la descrizione dei dati riportati nel Quadro A ("Formalita' da annotare"). Pur tuttavia, per una esigenza formale di compilazione del mod. 60, nel quale com'e' noto, devono comparire i soggetti per cui e rispetto a cui viene eseguita la annotazione, nonche' per una migliore e piu' sicura individuazione della formalita' da annotare, e' ugualmente necessario indicare tali soggetti, precisando che questi devono essere descritti con gli stessi dati anagrafici presenti nella nota originaria. 12.1.2 Soggetti a favore dei quali esplica i suoi effetti l'annotazione Per l'art. 2843 c.c. la trasmissione o il vincolo della ipoteca per cessione, surrogazione, pegno, postergazione di grado, sequestro, pignoramento o assegnazione del credito medesimo, deve essere annotata in margine all'iscrizione dell'ipoteca. Nelle domande d'annotazione relative ai casi appena citati vanno, pertanto, indicati i dati anagrafici dei soggetti che subentrano o si sostituiscono agli originari creditori ipotecari ai fini della conseguente annotazione sulla nota di iscrizione. Dopo l'annotazione, l'iscrizione non puo' essere cancellata senza il consenso dei titolari dei diritti indicati nella annotazione medesima. 12.2 PROGRESSIVO SOGGETTO La numerazione progressiva dei soggetti deve essere distinta per la parte a favore e contro nella formalita' originaria e per la parte relativa ai soggetti a favore dei quali esplica i suoi effetti l'annotazione; in ognuno di questi riquadri pertanto, la numerazione comincia sempre da uno. Cosi', ad esempio, nel caso di una ipoteca con un creditore e due debitori che venga ceduta ad un nuovo soggetto che si sostituisce all'originale creditore, la relativa domanda d'annotazione (per cessione di ipoteca) dovra' contenere nel quadro C la seguente numerazione: soggetti a favore, nella formalita' originaria - 1 soggetti contro, nella formalita' originaria - 1 e 2 soggetti a favore dei quali esplica i suoi effetti l'annotazione - 1. Si precisa, infine che, nella descrizione dei soggetti nelle domande d'annotazione non e' presente la colonna "progressivo riga per soggetto" (prevista negli altri due modelli) in quanto i soggetti, essendo indicati solo a fini formali e individuativi, impegneranno conseguentemente sempre una sola riga. 12.3 DATI ANAGRAFICI Per la compilazione di questi spazi vale quanto detto per la nota di trascrizione. 12.4 DOMICILIO IPOTECARIO ELETTO Questo riquadro va compilato indicando il comune e l'indirizzo, solo relativamente ai soggetti a favore dei quali agisce l'annotazione, nel caso in cui il creditore subentrante o vincolante l'ipoteca indichi nell'atto il domicilio eletto. 13 QUADRO D Come per le note di trascrizione e di iscrizione, anche nel modello di domanda di annotazione e' stato previsto il quadro D. Questo quadro, come chiarito nel precedente punto 2, potra' essere utilizzato dal richiedente per una piu' libera e completa descrizione degli immobili liberati o delle quote della ipoteca frazionata; ovvero per la descrizione di quelle parti dell'atto da annotare che si ritengono rilevanti ai fini di una piu' completa informazione sulla annotazione che si richiede. Inoltre, come precisato al precedente punto 1.2, in questo riquadro vanno indicati gli estremi relativi alle altre formalita' interessate nei casi di postergazione, permuta di grado, ecc. -- Note ---------------------------------------------------------------------1 Rientrano in questi atti tutte quelle convenzioni con le quali un ente pubblico mediante stipulazione di formale atto pubblico concede autorizzazioni amministrative a persone fisiche e non fisiche. Tali, ad esempio, possono Pagina 32
Circolare del 02/05/1995 n. 128 essere le autorizzazioni per la coltivazione di cave o di acque minerali. Concretizzando tali convenzioni e atti dei limiti alla disponibilita' dell'immobile, la trascrizione ovviamente - va eseguita contro il proprietario del fondo, per il diritto reale ad esso spettante, ed a favore dell'ente concedente. 2 Rientrano in questo atto tutti i vincoli di destinazione ad uso speciale dell'immobile previsti da leggi speciali statali o regionali nell'ambito delle materie di competenza delle regioni. Il particolare uso cui l'immobile viene vincolato andra' poi specificato nel quadro D. 3 Tale atto ricorre allorquando le parti, avvalendosi della facolta' concessa dall'art. 1402 c.c., sciolgono la riserva della dichiarazione di nomina oltre il termine ordinario di giorni 3. Per cui in tale ipotesi il primo contratto e' stato regolarmente trascritto tra le parti contraenti, sicche' la dichiarazione di nomina viene a rappresentare un atto autonomamente trascrivibile, essendo il sottostante contratto al quale si riferisce, gia' depositato in Conservatoria con la precedente trascrizione. Si avranno in tal modo le seguenti trascrizioni: 1. contratto - a favore - acquirente apparente (riservante) - contro alienante 2. contratto - a favore - acquirente reale (persona nominata) contro - acquirente apparente Nella seconda trascrizione si fara' riferimento alla 1. formalita'. 4 Per cessione di alloggi di edilizia pubblica residenziale per i quali a norma di legge il trasferimento della proprieta' avviene all'atto del pagamento dell'ultima rata del prezzo di cessione. 5 Il verbale costituisce titolo per la trascrizione quando e' redatto di fronte al Sig. Presidente del tribunale il quale lo sottoscrive insieme ai coniugi. Unitamente al titolo va prodotto in Conservatoria il Decreto di omologazione del Tribunale che attribuisce efficacia alla separazione consensuale. 6 es.: legge Regione Sicilia 27/12/1978 n. 71 7 Vedere nota 1. 8 Ricorre tale natura, in particolare, nel caso di parti comuni condominiali non negoziabili autonomamente. 9 Da utilizzare solo quando il sequestro o il pignoramento hanno per oggetto una porzione di immobile precedentemente ipotecata, priva di estremi catastali propri. 10 Sono assimilabili al diritto dell'enfiteuta: il diritto del miglioratario, del locatore ad meliorandum, del colono perpetuo, ecc. 11 E' assimilabile al diritto d'uso anche il diritto di palco di cui alla Legge 26.7.1939, n. 1336. 12 Dovra' essere utilizzato questo codice, indicando sulla nota il "nomen iuris" della servitu'. 13 Questo codice va utilizzato per la dilazione di tutte le imposte derivanti dalla successione. 14 Questo codice va utilizzato per la dilazione dell'INVIM prevista dalla Legge 26/4/1983, n. 131. 15 Rientrano in questa specie di privilegio anche i privilegi di cui all'art. 4 della Legge 27/2/85, n. 49. 16 Ricorre tale natura, in particolare, nel caso di parti comuni condominiali (accessorie all'immobile ipotecato) non negoziabili autonomamente. 17 Da utilizzare quando l'ipoteca viene iscritta su una porzione di immobile priva di estremi catastali propri. Poiche' il Catasto non gestisce frazionamenti originati da iscrizioni di ipoteca, in tali casi, nel campo "Identificazione attuale dell'immobile" andranno indicati i dati catastali dell'immobile su parte del quale andra' a gravare l'ipoteca, mentre nel campo "Natura" andra' indicato il codice "Q" se trattasi di fabbricato in corso di costruzione, ed il codice "P" se trattasi di altro immobile. 18 Sono assimilabili al diritto dell'enfiteuta: il diritto del miglioratario, del locatore ad meliorandum, del colono perpetuo, ecc. 19 Tale forma del titolo va indicata per la cancellazione del pignoramento esattoriale che, per espresso disposto dell'art. 62 del D.P.R. 29/09/73 n.602, viene eseguita dal Conservatore su semplice richiesta dell'esattore. 20 Solo in relazione a privilegi iscritti prima dell'automazione.
Pagina 33
Lettera circolare del 23/01/1995 prot. 22 Oggetto: Legge 24.3.1993, n. 75. Trasferimento beni immobili dalla cessata Azienda Autonoma alla F.S. S.p.A.. Operazioni di trascrizione e voltura da Ente F.S. a "Ferrovie dello Stato - Societa' di trasporti e servizi per azioni" in sigla F.S. S.p.A.
Sintesi: Chiarimenti circa le modalita' di rettifica dell'intestazione delle trascrizioni e delle volture dall'Ente F.S. a "Ferrovie dello Stato S.p.A." presso gli uffici del Catasto e le Conservatorie RR.II. Testo: La METROPOLIS, Societa' per le valorizzazioni e diversificazioni patrimoniali S.p.A., alla quale e' stata affidata dalle Ferrovie dello Stato S.p.A. l'attivita' di completamento del trasferimento dei beni e diritti dalla Cessata Azienda Autonoma Ferrovie dello Stato alle Ferrovie dello Stato S.p.A., ha fatto presente che alcuni Uffici in indirizzo sollevano non meglio specificate obiezioni circa la rettifica d'ufficio in testa alla F.S. S.p.A., dopo la mutata veste giuridica di cui alle delibere CIPE del 12.8.1992, delle trascrizioni e volture eseguite a favore dell'ente Ferrovie dello Stato ai sensi del D.L. 298/92 e successive reiterazioni. Al riguardo, al fine di ovviare alle predette obiezioni e perplessita' di taluni Uffici, si richiama l'attenzione sui contenuti dell'art. 15 del D.L. 23.1.1993, n. 16, ed in particolare sul primo emendamento contenuto nella Legge di conversione 24.3.1993, n. 75. Detto emendamento sostituisce al comma 1, primo periodo, le parole "dell'ente Ferrovie dello Stato" con "delle Ferrovie dello Stato S.p.A." e dopo le parole "dall'ente Ferrovie dello Stato" inserisce le seguenti: "e dalle Ferrovie dello Stato S.p.A.". Con detto emendamento il legislatore - al fine di dare attuazione al trasferimento dei beni in favore delle Ferrovie dello Stato S.p.A. - ha inteso estendere e conseguentemente consentire agli Uffici Tecnici Erariali di provvedere agli adempimenti di competenza in ordine alle operazioni di voltura, sia sulla base delle schede contenenti gli elementi identificativi di ciascun bene compilate e presentate dall'ente Ferrovie dello Stato e non ancora introdotte negli atti che di quelle redatte e presentate dalle Ferrovie dello Stato S.p.A., con le modalita' previste dalla normativa vigente in materia per la presentazione delle domande di voltura agli Uffici Tecnici Erariali. Per quanto attiene le intestazioni gia' introdotte negli atti catastali a favore dell'ente "Ferrovie dello Stato" gli Uffici Tecnici Erariali potranno introdurre le relative rettifiche in nome della "Ferrovie dello Stato S.p.A." con le modalita' previste dal paragrafo 141 dell'istruzione XIV, in esenzione dei diritti di voltura, in seguito a presentazione da parte della "Ferrovie dello Stato S.p.A." di regolare domanda di rettifica di intestazione corredata dalle copie autentiche delle delibere CIPE del 12.8.1992. Per quanto invece attiene alla procedura da attivare presso le Conservatorie dei RR.II., considerato che le disposizioni introdotte con il citato art. 15 del D.L. n. 16/1993, convertito nella legge n. 75/1993 non prevedono alcuna deroga a quanto prescritto, a pena di rifiuto, dall'art. 2659 cod. civ. e dall'art. 17 della legge 27/2/1985, n. 52, si e' dell'avviso che, anche per le fattispecie esaminate, l'onere della compilazione delle note (da eseguirsi secondo la vigente normativa in materia) sia - in ogni caso - a carico di chi domanda la formalita' ipotecaria. Pagina 1
Lettera circolare del 23/01/1995 prot. 22 Pregasi accusare ricevuta ed assicurare adempimento.
Pagina 2
Lettera Circolare prot. n. 59 del 17 gennaio 1995 Oggetto: Legge 24.3.1993, n.75. Trasferimento beni immobili della cessata Azienda Autonoma alla F.S. S.p.A. Operazioni di trascrizione e voltura da Ente F.S. a "Ferrovie dello Stato - Societ di trasporti e servizi per azioni" in sigla F.S. S.p.A.
La
METROPOLIS,
Societ
per
le
valorizzazioni
diversificazioni
patrimoniali S.p.A., alla quale stata affidata dalle Ferrovie dello Stato S.p.A. l'attivit di completamento dei trasferimento dei beni e diritti dalla Cessata Azienda Autonoma Ferrovie dello Stato alle Ferrovie dello Stato S.p.A., ha fatto presente che alcuni Uffici in indirizzo sollevano non meglio specificate obiezioni circa la rettifica d'ufficio in testa alla F.S. S.p.A., dopo la mutata veste giuridica di cui alle delibere CIPE dei 12.8.1992, delle trascrizioni e volture eseguite a favore dell'ente Ferrovie dello Stato ai sensi del D.L. 298/92 e successive reiterazioni. Al riguardo, al fine di ovviare alle predette obiezioni e perplessit di taluni Uffici, si richiama l'attenzione sui contenuti dell'art. 15 dei D.L. 23.1.1993, n. 16, ed in particolare sul primo emendamento contenuto nella Legge di conversione 24.3.1993, n. 75. Detto emendamento sostituisce al comma 1, primo periodico, le parole All'ente Ferrovie dello Stato" con delle Ferrovie dello Stato S.p.A." e dopo le parole dall'ente Ferrovie dello Stato" inserisce le seguenti: "e dalle Ferrovie dello Stato S.p.A.". Con detto emendamento il legislatore - al fine di dare attuazione al trasferimento dei beni in favore delle Ferrovie dello Stato S.p.A. - ha inteso estendere e conseguentemente consentire agli Uffici Tecnici Erariali di provvedere agli adempimenti di competenza in ordine alle operazioni di voltura, sia sulla base delle schede contenenti gli elementi identificativi di ciascun bene compilate e presentate dall'ente Ferrovie dello Stato e non ancora introdotte negli atti che di quelle redatte e presentate dalle Ferrovie dello Stato S.p.A., con le modalit previste dalla normativa vigente in materia per la presentazione delle domande di voltura agli Uffici Tecnici Erariali.
Per quanto attiene le intestazioni gi introdotte negli atti catastali a favore dell'ente "Ferrovie dello Stato" gli Uffici Tecnici Erariali potranno introdurre le relative rettifiche in nome delle Ferrovie dello Stato S.p.A." con le modalit previste dal 141 dell'istruzione XIV, in esenzione dei, diritti di voltura, in seguito a presentazione da parte della "Ferrovie dello Stato S.p.A." di regolare domanda di rettifica di intestazione corredata dalle copie autentiche delle delibere CIPE del 12.8.1992. Per quanto invece attiene alla procedura da attivare presso le Conservatorie dei RR.II., considerato che le disposizioni introdotte con il citato art. 15 del D.L. n. 16/1993, convertito nella legge n. 75/1993 non prevedono alcuna deroga a quanto prescritto, a pena di rifiuto, dall'art. 2659 cod. civ. e dell'art. 17 della legge 27.2.1985, n. 52, si dell'avviso che, anche per le fattispecie esaminate, l'onere della compilazione delle note (da eseguirsi secondo la vigente normativa in materia) sia - in ogni caso - a carico di chi domanda la formalit ipotecaria. Pregasi accusare ricevuta ed assicurare adempimento.
Lettera-Circolare prot. n. 1446 del 29 settembre 1994 Oggetto: Presentazione in delle domande ITALIA di volture (gi Fusione di per incorporazione TELECOM S.p.a. SIP), IRITEL,
Facendo seguito alla lettera circolare del 1 agosto 1994 prot. C3/1182, in considerazione delle numerose domande di volture da redigere conseguenti al trasferimento dei patrimoni immobiliari delle societ IRITEL, ITALCABLE, SIRM e TELESPAZIO in capo a SIP e contemporaneo cambio di denominazione sociale in TELECOM ITALIA S.p.a., si precisa. quanto segue. L'atto di fusione con i relativi allegati potr essere prodotto in originale o copia autenticata in unico esemplare in occasione della presentazione della prima domanda di volture, per ciascun Ufficio Tecnico Erariale competente per territorio, mentre le successive domande di volture relative ai diversi comuni di ciascuna provincia dovranno riportare gli estremi della domanda di volture contenente il suddetto atto. A causa del notevole tempo tecnico occorrente per la redazione delle numerose domande di volture, si rende impossibile il rispetto della prevista tempistica. Di conseguenza gli uffici in indirizzo possono accettare dette domande entro i tempi indicati per ciascuna provincia, nell'allegato prospetto. Nell'ambito di una fattiva collaborazione instauratasi tra detta Societ e l'Amministrazione finanziaria, tecnici della Societ in oggetto potranno affiancare i funzionari dell'Amministrazione durante le fasi della registrazione al terminale e della definizione di tali domande di volture. A tale proposito. gli Uffici dovranno effettuare un attento controllo sulla corretta esecuzione del lavoro svolto, prevedendo tra laltro l'attribuzione per ogni tecnico della Societ di una chiave personalizzata di accesso alla banca dati e, ove possibile, ha stampa dei prospetti relativi alle operazioni svolte da ogni tecnico in ciascuna giornata di lavoro.
Nota prot. n. 768 del 15.07.1994 Oggetto: Quesito - Domande di voltura per successione e per riunione di usufrutto.
In merito al quesito indicato in oggetto, posto con la nota in riscontro, si comunica che nella circostanza rappresenta da codesto Ufficio, la presentazione di unica domanda di voltura, corredata dalla sola denuncia di successione, per il simultaneo trasferimento agli eredi della nuda propriet e per il consolidamento dell'usufrutto consentita soltanto quando per la riunione di usufrutto non dovuta la relativa imposta al sensi del D.P.R. 26.10,1972, n. 637, o per decorrenza del termine prescrizionale di venti anni. Nel caso in cui, per, sia stata presentata in precedenza a detto termine, dalla parte interessata, oltre alla denuncia di successione quella relativa alla riunione di usufrutto all'Ufficio del Registro competente, dovranno essere prodotte due distinte domande di voltura, una contenente la copia della denuncia di successione per il trasferimento della nuda propriet l'altra contenente la copia della denuncia di riunione di usufrutto, per il consolidamento alla propriet stessa dell'usufrutto medesimo.
Lettera circolare del 14/06/1994 prot. 656 Oggetto: Regolarita' documentale delle domande di voltura dipendenti da riunioni di usufrutto. Art. 61 del Decreto legislativo 31.10.1990, n. 346. Sintesi: Si rileva che non e' piu' necessario allegare alla domanda di voltura per riunioni di usufrutto la copia in carta semplice relativa alla sua costituzione. Testo: A seguito di quesiti pervenuti allo scrivente in merito all'argomento riportato in oggetto ed alla fine di uniformare gli adempimenti degli Uffici in proposito, si comunica che nella domanda di voltura per riunione di usufrutto alla nuda proprieta' trasferita a titolo gratuito o per causa di morte, non e' piu' necessario allegare, in aggiunta al documento relativo all'avvenuto consolidamento, la copia in carta semplice relativa alla sua costituzione, come in precedenza stabilito con l'ultimo comma della lettera - circolare 30.5.1989, prot. n. 3/1862. Quanto sopra per effetto della disposizione contenuta nell'art. 61 del Decreto legislativo 31.10.1990, n. 346, che ha uniformato il trattamento delle riunioni di usufrutto a titolo gratuito a quello per le riunioni di usufrutto a titolo oneroso, stabilito dall'art. 80 del D.P.R. 26.4.1986, n. 131.
Pagina 1
Lettera circolare del 20/06/1992 prot. 2516 Oggetto: Regolarita' documentale delle domande di voltura. Applicabilita' legge n. 241/90. Seguito alla lettera circolare n. 3/1034 dell'11.03.1992. Sintesi: Ordinanza del consiglio di stato di annullamento lazio a seguito circolare citata in oggetto. sentenza del t.a.r. Del
Testo: In relazione a quanto specificato in oggetto si rende noto che con ordinanza nella Camera di Consiglio del 19 maggio u.s., il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale ha accolto l'appello di questa Amministrazione per l'annullamento dell'ordinanza del TAR del Lazio di cui alla precedente, citata lettera circolare, e per l'effetto ha respinto la domanda di sospensione proposta in primo grado. Si comunicheranno a tempo debito gli ulteriori esiti dell'iter intentato a riguardo della originaria circolare n. 7 del 13.9.1991, riguardante l'argomento in oggetto.
Pagina 1
Lettera circolare del 11/03/1992 prot. 1034 Oggetto: Regolarita' documentale delle domande di voltura. Applicabilita' legge 7 agosto 1990, n. 241. Seguito alla circolare n. 7 del 13.09.1991. Sintesi: Ordinanza sospensiva della circolare n. 7 del 13.9.91 emessa dal TAR del Lazio in data 15.1.92 sulla applicabilita' dell'art. 18 della legge n. 241/90 (Estremi di individuazione catastali degli immobili negli atti di trasferimento e nelle domande di voltura). Testo: Si rende noto che, a seguito di ricorso presentato dal Collegio Notarile di Pisa, il T.A.R. del Lazio ha emesso, in data 15/1/1992, ordinanza di sospensione della circolare citata in oggetto, emanata al solo scopo di dirimere una perplessita' sull'applicazione dell'art. 18 della legge n.241/90 Non v'e' dubbio pertanto che la sospensione della predetta circolare abbia come conseguenza il ripristino di quella situazione di incertezza interpretativa della norma recata dalla citata legge, risolta in quel momento da un parere dell'U.L., appositamente interpellato al riguardo, sul quale la stessa circolare si basava. Detta ordinanza sospensiva, si fa peraltro notare, in nulla modifica quanto specificamente disposto dall'art. 4 della legge 1.10.1969, n. 679 e dall'art.4 del D.P.R. 26.10.1972, n.650, soprattutto in ordine all'obbligo di descrivere gli immobili - negli atti di trasferimento cosi' come nelle domande di voltura - con gli estremi di individuazione in catasto, da desumenrsi da certificati catastali, obbligo che nessuna norma ha espressamente abrogato. Tanto si comunica in attesa del definitivo pronunciamento del nominato T.A.R., anche alla luce di una richiesta di interpretazione autentica della norma in questione, nel frattempo avanzata agli organi competenti da parte di questa Amministrazione.
Pagina 1
Circolare del 13/09/1991 n. 7 Oggetto: Imposte catastali. Domande di voltura e certificazioni allegate.
Sintesi: L'obbligo di allegare alla domande di voltura i relativi certificati catastali e' ancora in vigore non essendo consentita in materia di certificazione catastale l'acquisizione o l'accertamento d'ufficio di cui all'art. 18 L. 7/8/90 n. 241. Testo: E' stato chiesto da taluni Uffici e da rappresentanti di categorie interessate se con l'entrata in vigore della legge 7 agosto 1990, n. 241, in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi, permanga o meno l'obbligo di allegare i certificati catastali alle domande di voltura, al precipuo scopo gia' acquisiti dagli utenti ai sensi dell'art. 4 del D.P.R. 26.10.72, n. 650 e dell'art. 4 (obblighi dei notai e dei pubblici ufficiali ai fini delle volture) della legge 01.10.69, n. 679. La scrivente, pur ritenendo necessario continuare a produrre la predetta certificazione, ha ravvisato l'esigenza di una maggiore certezza interpretativa delle norme in argomento acquisendo al riguardo il competente parere dell'Ufficio Legislativo del Ministero delle Finanze che e' stato comunicato con nota prot. n. 1202/U.L. del 29.09.91, di cui si trascrive il contenuto: "In riferimento alla richiesta di parere, formulata con nota n. 3/1876 del 10 giugno 1991, si osserva che le disposizioni recate dall'art. 18 della legge 7 agosto 1990, n. 241, si riferiscono - come risulta espressamente dal comma 1 dello stesso articolo - alla produzione agli organi della pubblica amministrazione, da parte dei cittadini, di atti e documenti (nonche' alla formazione, al rilascio alla conservazione degli stessi da parte della pubblica amministrazione) di cui alla legge 4 gennaio 1968, n. 15. Trattasi, come risulta dagli articoli da 2 a 10 della predetta legge n. 15 del 1968 di atti e documenti relativi a fatti, stati o qualita' personale per i quali sono previste dichiarazioni sostitutive o accertamenti d'ufficio. E' indubbio che anche le disposizioni contenute nei commi 2 e 3 del predetto articolo 18 della legge n. 241 del 1990, relative all'acquisizione d'ufficio dei documenti gia' in possesso dell'amministrazione precedente o all'accertamento d'ufficio dei fatti, stati o qualita' che l'amministrazione e' tenuta a certificare, riguardino fatti, stati e qualita' personali del soggetto interessato. La normativa di cui all'articolo 4 del D.P.R. 26 ottobre 1972, n. 650 che, in tema di volture catastali (conseguiti ad atti traslativi o a denunce di successione di immobili) prevede che le relative domande devono essere corredate di specifica documentazione, non riguarda la materia disciplinata dalla legge n. 15 del 1968, in quanto non si riferisce a documentazione amministrativa comprovante il possesso di stati e qualita' personali, ma a certificazione attestante gli estremi di individuazione in catasto di immobili. Va altresi' considerato che al riguardo il predetto decreto n. 650 del 1972 non fa alcun espresso rinvio alla disciplina prevista dalla menzionata legge n. 15 del 1968. Si ritiene, pertanto, che l'obbligo di allegare alle domande di voltura i relativi certificati catastali deve ritenersi tuttora in vigore non essendo consentita in materia di certificazione catastale l'acquisizione o l'accertamento d'ufficio di cui all'articolo 18 della legge 7 agosto 1990, n. 241".
Pagina 1
Circolare del 11/07/1991 n. 37 - parte 3 Oggetto: Imposte ipotecarie. D.l.g. 31/10/90 n. 347 recante approvazione del testo unico delle disposizioni riguardanti istruzioni agli uffici. Sintesi della parte: L'art. 10 che compone il capo secondo riguarda l'oggetto e la misura dell'imposta catastale, stabilita in somma fissa (lire 100.000) per volture che non importano trasferimento di immobili (comprese le trasformazioni societarie). Sono poi esenti da tale imposta le volture eseguite nell'iteresse dello stato oppure non soggette ad imposte sulle successioni e donazioni. Testo: Il Capo Secondo riguarda l'imposta catastale ed e' costituito dal solo articolo 10 concernente l'oggetto e la misura di tale imposta. Nell'articolo predetto e' prevista la novita' dell'imposta fissa di lire 100.000 per le volture eseguite in dipendenza di atti che non importano trasferimento di beni immobili e in tale ottica sono da ricomprendersi le divisioni, ne' costituzione o trasferimento di diritti reali immobiliari, di atti soggetti a imposta sul valore aggiunto, di fusioni societarie, di conferimenti di aziende o di rami aziendali (secondo le disposizioni della legge 16 dicembre 1977, n. 904), di regolarizzazione di societa' di fatto, derivanti da comunione ereditaria di azienda registrati entro un anno dalla data di apertura della successione. (In corrispondenza del n. 4 della Tariffa e' specificato che "Se gli atti di regolarizzazione di cui contro sono registrati dopo un anno dall'apertura della successione si applica l'imposta proporzionale indicata all'articolo 1"). E' il caso di osservare che la disciplina dell'imposta catastale risultante dall'articolo 10 elimina alcune incertezze allorche' prevedendo espressamente, come sopra sottolineato, l'applicazione dell'imposta in misura fissa per le volture eseguite in dipendenza di atti che non comportano trasferimenti di beni immobili ne' costituzione o trasferimenti di diritti reali immobiliari, consente di superare l'interpretazione secondo cui le volture eseguite in conseguenza di atti di trasformazione di societa' devono assoggettarsi all'imposta catastale in misura proporzionale. Infatti, anche se l'atto di trasformazione non e' esplicitamente menzionato nella norma in esame, e' considerazione ormai acquisita che la trasformazione societaria non comporti alcun trasferimento da uno ad altro soggetto, in quanto si tratta di mera diversa configurazione giuridica dello stesso soggetto. E' stato, infine, con il comma 3 escluso, analogamente alla previsione contenuta nell'articolo 1, comma 2, l'applicabilita' dell'imposta catastale alle volture eseguite nell'interesse dello Stato o relative ad immobili non soggetti ad imposta sulle successioni e donazioni.
Pagina 1
Risoluzione del 21/11/1989 prot. 401029 Oggetto: Artt. 29, IV comma, e 31 della legge 20.5.85, n. 222. Trasferimenti di immobili a favore di diocesi e parrocchie. Esenzione imposta di trascrizione. Conservatoria RR.II. di Genova. Sintesi: Le trascrizioni, le volture catastali o iscrizioni tavolari, relative ai trasferimenti disposti ai sensi dell'art. 29, IV comma, debbono effettuarsi sulla base del decreto ministeriale corredato dal provvedimento del vescovo diocesano, senza necessita' di ulteriore documentazione. Testo: L'Istituto Centrale per il Sostentamento del Clero, ha segnalato alcune difficolta' insorte presso la Coservatoria indicata in oggetto in sede di trascrizione di provvedimenti arcivescovali disposti a norma della legge 20 maggio 1985, n. 222, recante disposizioni sugli enti e beni ecclesiastici in Italia e per il sostentamento del clero cattolico e servizio nelle diocesi. In particolare il predetto Istituto ha fatto presente che il reggente il citato Ufficio ritiene di non poter consentire la trascrizione di quei provvedimenti, comportanti trasferimenti di terreni a favore di diocesi e parrocchie, disposti dal Cardinale Arcivescovo della Diocesi di Genova ai sensi del 4 comma dell'art. 29, della citata legge, qualora siano privi del certificato di destinazione urbanistica previsto dall'art. 18, della legge 28 febbraio 1985, n. 47, recante norme per reprimere le lottizzazioni abusive. A parere del detto Istituto, tale eccezione non sembrerebbe giuridicamente fondata, in quanto in virtu' del disposto di cui all'art. 19 del D.P.R. 13 febbraio 1987, n. 33, che ha approvato il regolamento di esecuzione della predetta legge n. 222, le trascrizioni, le volture catastali o iscrizioni tavolari, relative ai trasferimenti disposti ai sensi dell'art. 29, IV comma debbono effettuarsi sulla base del decreto ministeriale corredato dal provvedimento del Vescovo diocesano, senza necessita' di ulteriore documentazione. Il citato Istituto nel soggiungere, inoltre, che qualora fosse mantenuta tale negativa posizione da parte dell'Ufficio, potrebbe risultare compromessa la possibilita' di trascrivere i suddetti provvedimenti arcivescovali entro il 31 dicembre del corrente anno termine ultimo per poter beneficiare della esenzione da ogno tributo ed onere, riconosciuta ai sensi dell'art. 31 della stessa legge per tutti gli atti e adempimenti necessari a porre in essere i trasferimenti di cui trattasi - ha chiesto l'intervento di questa Direzione Generale al fine di chiarire la situazione prospettata. In merito la Scrivente, alla luce di quanto risultante dal regolamento di esecuzione della citata legge, ha diramato la circolare n. 45, del 2 luglio 1987, nella quale sono state impartite le opportune istruzioni alle Conservatorie dei RR.II. in ordine alle formalita' da eseguire per consultare il passaggio dei beni immobili ai sensi degli artt. 22, 3 comma, 28, 29, IV comma e 30, della legge 222 succitata. In particolare come gia' previsto nell'art. 19, del regolamento di esecuzione, approvato col D.P.R. 18 febbraio 1984 n. 22 la Scrivente ha ribadito che per i ritrasferimenti di beni da parte degli Istituti, il decreto ministeriale, che costituisce titolo ad ottenere la trascrizione, deve essere corredato dalla copia autentica del provvedimento diocesano col quale vengono individuati i beni trasferiti. Nel caso di specie il trasferimento concerne terreni appartenuti in precedenza ad enti ecclesiastici estinti per legge, acquisiti temporaneamente al patrimonio dell'Istituto intediocesano e assegnati, sempre in virtu' di disposizioni di legge, ad enti ecclesiastici non soppressi. Pagina 1
Risoluzione del 21/11/1989 prot. 401029 Non risulta, percio' applicabile al caso in trattazione il 2 comma dell'art. 18, legge 28 febbraio 1985, n. 47, in quanto, essendo i trasferimenti di cui si argomenta privi di corrispettivo, mancherebbe l'intento speculativo che il legislatore ha inteso reprimere con la citata legge n. 47/85. Pertanto, le conseguenti trascrizioni, volture catastali o iscrizioni tavolari devono essere effettuate sulla be del decreto ministeriale che costituisce il titolo per ottenere l'esenzione di dette formalita', corredato dal solo provvedimento del vescovo diocesano con quale i beni, ritrasferibili ai sensi del citato art. 29 IV comma, della predetta legge 222/85, vengono assegnati gli enti non soppressi, cui sono stabilmente destinati. Si prega, pertanto, di invitare l'Ufficio interessato ad adeguarsi alle determinazioni cui e' pervenuta la Scrivente.
Pagina 2
Lettera circolare del 25/10/1989 prot. 3554 Oggetto: Precisazioni sulla regolarita' documentale delle dipendenti da riunioni di usufrutto. domande di voltura
Sintesi: Esenzione dall'imposta della domanda di voltura per r.u. Se al momento della presentazione sono trascorsi 20/anni.
Testo: A seguito di quesiti pervenuti alla scrivente circa l'argomento riportato in oggetto, trattato con lettera-circolare n. 3/1862 del 30/5/1989, la competente Direzione Generale delle Tasse e Imposte Indirette sugli Affari, interpellata in proposito si e' cosi' espressa: "...anche per i consolidamenti avvenuti dall'1/1/1953 al 31/12/1972 puo' gia' essere intervenuto il termine prescrizionale di venti anni". La citata lettera circolare dovra' intendersi pertanto cosi' modificata nella parte che si riferisce ai consolidamenti avvenuti nel suddetto periodo: "L'imposta non e' dovuta se al momento della presentazione della domanda di voltura e' trascorso il periodo di venti anni; e' dovuta nel caso contrario". La citata, medesima lettera circolare, confortata dal parere della predetta Direzione Generale, rimane invariata nei restanti punti. Si prega di accusare ricevuta.
Pagina 1
Circolare del 30/05/1989 n. 3 Oggetto: Imposta di registro. Catasto. proprieta' e domande di voltura. Riunione dell'usufrutto alla nuda
Sintesi: Si precisa che se e' dovuta l'imposta di registro la domanda di voltura puo' essere accolta solo se e' allegata l'attestazione dell'avvenuta denuncia di riunione dell'usufrutto all'ufficio competente. Se l'imposta non e' dovuta, la domanda di voltura e' accolta se e' allegato un documento comprovante il verificarsi della condizione di consolidamento, ovvero una dichiarazione sostitutiva. Si individuano le fattispecie in cui l'imposta e' dovuta e quelle in cui non e' dovuta in funzione dei diversi periodi di tempo in cui e' avvenuto il consolidamento. Testo: Alla scrivente sono pervenuti quesiti in merito alla regolarita' documentale delle domande di voltura dipendenti dalle riunioni di usufrutto e segnalazioni di comportamenti difformi tra i diversi Uffici nell'accettazione e quindi anche nella registrazione delle stesse. Al fine di uniformare gli adempimenti degli Uffici in relazione soprattutto alle norme vigenti in materia di imposte successorie e di registro, si ritiene di poter individuare due sole fattispecie possibili per quanto concerne la documentazione che sancisce, sotto l'aspetto fiscale, la regolarita' delle domande di voltura in argomento. Pertanto se e' dovuta l'imposta di registro, la domanda di voltura e' accolta solo se e' allegata l'attestazione dell'avvenuta denuncia all'Ufficio competente; se invece l'imposta non e' dovuta, la domanda di voltura e' accolta a presentazione di un documento comprovante il verificarsi della condizione di consolidamento (morte, rinuncia, cessione) o di dichiarazione sostitutiva nei casi previsti dalla legge 1/1/1968, n. 15 (Lettera circolare 6/5/1974, n. 3/1560). Per facilitare ulteriormente gli Uffici nella verifica della regolarita' della documentazione si riepilogano, nel seguito, le condizioni che determinano i due casi suesposti. Consolidamento avvenuto prima dell'1/1/1953 L'imposta non e' dovuta per decorso del ventennio alla data di entrata in vigore del nuovo regime sulla decadenza dall'azione di finanza di cui al D.P.R. 26/10/1972, n. 637. Consolidamento avvenuto a partire dall'1/1/1953 fino al 31/12/1972 L'imposta e' dovuta in ogni caso. Consolidamento avvenuto dopo il 31/12/1972 a) L'imposta non e' dovuta: 1) se l'usufrutto si e' costituito dopo il 31/12/1972; 2) se l'usufrutto si e' costituito prima dell'1/1/1973 ma soltanto attraverso atti di trasferimento della nuda proprieta' a titolo oneroso (art. 6 legge 7/3/1986, n.60). b) L'imposta e' dovuta: se l'usufrutto si e' costituito a titolo gratuito (successioni, donazioni e simili) prima dell'1/1/1973. Poiche', al fine di accertare le condizioni espresse in quest'ultima evenienza (consolidamento successivo al 31/12/72), e' indispensabile verificare, non soltanto la data, ma anche la natura della costituzione dell'usufrutto, alle domande di voltura che non contengano l'attestazione di avvenuta denuncia all'Ufficio del Registro dovra' essere allegata, in aggiunta e a complemento del documento relativo all'avvenuto consolidamento, anche copia in carta semplice del documento (atto, denuncia, ecc.) relativo alla sua costituzione.
Pagina 1
Lettera circolare del 30/05/1989 prot. 1862 Oggetto: Regolarita' documentale delle domande di voltura dipendenti da riunioni di usufrutto. Sintesi: Chiarimenti inerenti il tipo di documentazione da allegarsi alla domanda di voltura dipendente da riunione di usufrutto, in riferimento alla data di consolidamento dello stesso. Testo: Alla scrivente sono pervenuti quesiti in merito alla regolarita' documentale delle domande di voltura dipendenti dalle riunioni di usufrutto e segnalazioni di comportamenti difformi tra i diversi Uffici nell'accettazione e quindi anche nella registrazione delle stesse. Al fine di uniformare gli adempimenti degli Uffici in relazione soprattutto alle norme vigenti in materia di imposte successorie e di registro, si ritiene di poter individuare due sole fattispecie possibili per quanto concerne la documentazione che sancisce, sotto l'aspetto fiscale, la regolarita' delle domande di voltura in argomento. Pertanto se e' dovuta l'imposta di registro, la domanda di voltura e' accolta solo se e' allegata l'attestazione dell'avvenuta denuncia all'Ufficio competente; se invece l'imposta non e' dovuta, la domanda di voltura e' accolta a presentazione di un documento comprovante il verificarsi della dichiarazione sostitutiva nei casi previsti dalla legge 1/1/1968, n. 15 (lettera circolare 6/5/1974, n. 3/1560). Per facilitare ulteriormente gli Uffici nella verifica della regolarita' della documentazione si riepilogano, nel seguito, le condizioni che determinano i due casi suesposti. Consolidamento avvenuto prima dell'1/1/1953 L'imposta non e' dovuta per decorso del ventennio alla data di entrata in vigore del nuovo regime sulla decadenza dell'azione di finanza di cui al D.P.R. 26/10/1972 n. 637. Consolidamento avvenuto a partire dall'1/1/1953 fino al 31/12/197i L'imposta e' dovuta in ogni caso. Consolidamento avvenuto dopo il 31/12/1972: a) L'imposta non e' dovuta: 1 - se l'usufrutto si e' costituito dopo il 31/12/1972; 2 - se l'usufrutto si e' costituito prima dell'1/1/1972 ma soltanto attraverso gatti di trasferimento della nuda proprieta' a titolo oneroso (art 6 legge 7/3/1986 n. 60). b) L'imposta e' dovuta: se l'usufrutto si e' costituito a titolo gratuito (successioni, donazioni e simili) prima dell'1/1/1973. Poiche', al fine di accertare le condizioni espresse in quest'ultima evenienza (consolidamento successivo al 31/12/72), e' indispensabile verificare, non soltanto la data, ma anche la natura della costituzione dell'usufrutto, alle domande di voltura che non contengano l'attestazione di avvenuta denuncia all'Ufficio del Registro dovra' essere allegata, in aggiunta e a complemento del documento relativo all'avvenuto consolidamento, anche copia in carta semplice del documento (atto, denuncia, ecc.) relativo alla sua costituzione. Pregasi assicurare adempimento.
Pagina 1
Circolare n. 58 del 2 novembre 1988 Oggetto: Imposta sulle successioni e donazioni - Art. 49, 2 comma, del D.P.R. 26.10.1972, n. 637
Com' noto, l'art. 49, secondo comma, del D.P.R. 26 ottobre 1972, n. 637, fa divieto, ai debitori del defunto e ai detentori di beni che gli appartenevano, di pagare le somme dovute o consegnare i beni detenuti agli eredi, legatari o loro aventi causa se, trattandosi di crediti o beni soggetti a tassazione, non sia stata fornita la prova della presentazione della dichiarazione di successione con l'indicazione dei crediti e beni medesimi. In relazione alla suddetta norma, questa Direzione Generale (delle Tasse e delle Imposte Indirette sugli Affari), con risoluzione ministeriale n. 281139 del 9 dicembre 1982, ha chiarito che, una volta intervenuta la decadenza dell'azione della Finanza ex art. 34 del citato D.P.R. n. 637, i menzionati divieti a carico di terzi non sarebbero pi operanti, essendo venuta meno per l'Amministrazione la possibilit di promuovere le azioni occorrenti per assoggettare ad imposizione i beni eventualmente non denunciati. Tuttavia, poich su tale interpretazione sono sorte motivate perplessit, si ritenuto opportuno acquisire al riguardo il parere dell'Avvocatura Generale dello Stato. Detto Organo legale, con consultazione n. 33111 del 28 agosto 1986, nel far presente che anche prima dell'entrata in vigore dei D.P.R. n. 637/72 nessun contributo specifico risultava dato alla questione, n dalla dottrina n dalla giurisprudenza, ha espresso l'avviso che appare comunque sostenibile la tesi della persistenza dei suddetti divieti, anche nei casi di intervenuta decadenza, osservando, per un verso, che il terzo non pu decidere dei rapporti tributari (giudicando unilateralmente se l'Amministrazione sia incorsa o meno in decadenza) e, per l'altro, che la previsione legislativa di cui al citato art. 34, secondo comma, ultima parte ("presentazione contraria. volontaria della dichiarazione" dopo lintervenuta decadenza") sarebbe praticamente irrealizzabile, aderendo alla tesi
Alla luce delle cennate argomentazioni, la Scrivente ritiene di dover rivedere il proprio precedente orientamento, manifestato con la menzionata risoluzione n. 281139/82, tenuto altres conto che l'unica ipotesi in cui l'avvenuta decadenza ha dei riflessi sul disposto dell'art. 49 quella delineata nel primo comma, seconda parte, dello stesso articolo, il quale impone ai giudici l'obbligo di comunicare al competente Ufficio del Registro le notizie relative ai trasferimenti risultanti dagli atti del processo, semprech non sia decorso il termine di cui all'art. 34, secondo comma . Al di fuori del suddetto caso, non prevista alcuna limitazione temporale ai divieti e agli obblighi sanciti nel pi volte citato art. 49 e gli stessi si devono, quindi, ritenere sempre operanti. Ne deriva che il decorso dei termini di decadenza, quinquennale o triennale a seconda dei casi, se fa venir meno per il contribuente 'lobbligo" di presentare la dichiarazione di successione, fa tuttavia sorgere a carico dello stesso 'lonere di adempiere a tale formalit (con il conseguente successivo pagamento delle dovute imposte) al fine precipuo di ottenere la restituzione dei beni appartenenti all'asse ereditario, ma in possesso di terzi, o il pagamento di un credito. Ovviamente, le considerazioni suesposte valgono anche per tutte quelle ipotesi nelle quali sussiste l'interesse dei privati alla regolarizzazione dei regime civilistico di certi beni non dichiarati, come, per esempio, nel caso della voltura di immobili o di titoli o della trascrizione degli immobili nei registri ipotecari. In tali evenienze, per effetto di quanto dispone il primo comma dell'art. 49, gli interessati hanno l'onere di presentare la dichiarazione di successione, denunciando i suddetti beni ed esponendosi al pagamento delle imposte (con esclusione peraltro delle pene pecuniarie e degli interessi di mora) malgrado l'intervenuta decadenza. Deve, quindi, intendersi superata la risoluzione ministeriale n. 271579 del 10 settembre 1976, nella parte in cui statuisce che la volturazione di cespiti, a suo tempo non denunciati, possa essere ottenuta mediante il solo pagamento dei tributi catastali. Si raccomanda agli uffici competenti di voler curare la pi ampia divulgazione della presente circolare.
Circolare n. 6 del 30 maggio 1988 Oggetto: Legge 13.5.1988 n. 154 di conversione con modificazione del D.L. 14.3.1988, n. 70
Si fa seguito alla Lettera circolare del 26 marzo 1988 n. 1320 concernente le modalit cui attenersi per certificare il classamento di unit immobiliari non censite (o variate), oggetto di trasferimento, in relazione alla Legge 13 maggio 1988, n. 154 di conversione, con modificazioni, del Decreto legge 14 marzo 1988, n. 70. Le modificazioni apportate - per quanto attiene la competenza degli Uffici Tecnici Erariali - riguardano l'art. 11 bis, di nuova stesura, e l'art. 12. Lart. 11 bis detta nuove norme per la denuncia dei redditi dei terreni quando non vi sia corrispondenza tra le colture praticate e quelle risultanti in catasto. Al riguardo si osserva che i destinatari della norma introdotta da tale articolo sono i contribuenti e che nessuno adempimento posto a carico degli Uffici Tecnici Erariali salvo quelli connessi al dettato dell'art. 26 del D.P.R. 597/73. Peraltro facilmente prevedibile il frequente ricorso agli Uffici da parte dei contribuenti al fine di prendere cognizione delle tariffe corrispondenti alla coltura praticata sia nel caso che la relativa qualit sia presente nel quadro di qualificazione del Comune di pertinenza sia che questa debba essere reperita nei Comuni o Sezioni censuarie confinanti o limitrofe in condizioni agrologicamente compatibili. In quest'ultimo caso sar cura dell'Ufficio predisporre idoneamente dei quadri sintetici al fine di fornire sempre, con riferimento al Comune e per fattispecie uguali, indicazioni coerenti. Infine poich la norma in questione non ha previsto l'eventualit che la coltura praticata non sia presente nei quadri di qualificazione della Provincia, gli Uffici, se richiesti, potranno fornire verbalmente quelle tariffe che vengono applicate nei casi in cui si rende necessario adottare il criterio della parificazione cos come previsto dagli articoli 18 e 62 del T.U. delle leggi del Catasto dei terreni approvato con R.D. 8.10.1931, n. 1572, nonch dal paragrafo 175 della Istruzione XIV.
E ovvio che qualora emerga l'applicazione dell'art. 11 bis che alcune qualit praticate, non presenti nel quadro di qualificazione, abbiano assunto il carattere di ordinariet, l'Ufficio dovr avviare la procedura di istituzione di nuove qualit e classi, prevista dall'art. 26, comma 5% del T.U. delle imposte sui redditi, approvato con D.P.R. 22 dicembre 1986, n. 917, cos come modificato dal D.P.R. 4.2.1988 n. 42 . L'art. 12, cos come modificato, precisa le procedure da rispettare per ottenere la definizione censuari di immobili non censiti in catasto edilizio urbano (o variati) oggetto di trasferimento; detta, inoltre, norme per la determinazione del valore iniziale, agli effetti dell'INVIM, degli immobili iscritti in catasto sia dei terreni che dei fabbricati ed estende le disposizioni della valutazione automatica alle successioni apertesi ed alle donazioni poste in essere anteriormente al 1 luglio 1986 per le quali non sia gi stato definitivamente stabilito il valore imponibile. Al riguardo si osserva quanto segue: 1) - nell'atto o nella dichiarazione di successione l'interessato deve dichiarare di volersi avvalere della disposizione che consente di richiedere, per gli immobili non censiti. la determinazione del classamento e della rendita catastale. L'Ufficio tecnico erariale, peraltro, non tenuto ad accertare la presenza di tale dichiarazione restando ci di competenza dell'Ufficio del Registro; 2) - tale volont -agli effetti degli adempimenti di competenza degli Uffici Tecnici Erariali - deve essere esplicitata formalmente con apposita istanza che deve essere allegata alla domanda di voltura relativa all'atto o alla successione per i beni interessati all'istanza stessa. L'istanza deve scontare l'imposta di bollo non avendo la legge disposto in modo esplicito il contrario. La domanda di voltura, con allegata istanza non pu essere spedita per posta e deve essere presentata o presso l'U.T.E. competente per il territorio nel quale sono ubicati i beni o presso altro U.T.E. In quest'ultimo caso l'Ufficio ricevente dovr rilasciare ricevuta (come verr specificato in seguito) e trasmettere, immediatamente con piego raccomandato, la domanda di voltura con allegata istanza, all'U.T.E. competente. 3) - la legge in oggetto indica, in modo puntuale, i tempi da rispettare sia per la presentazione della domanda di voltura ed allegata istanza, sia per
la presentazione della ricevuta dell'istanza medesima all'Ufficio del Registro competente, assegnando per il completamento dell'iter 60 giorni dalla data di formazione dell'atto pubblico. o di registrazione della scrittura privata, ovvero della data di pubblicazione o emanazione degli atti giudiziari ovvero dalla data di presentazione della dichiarazione di successioni. Al riguardo si osserva che dati i tempi contenuti previsti per gli adempimenti del contribuente nella domanda di voltura potrebbero non essere riportati gli estremi di registrazione dell'atto. In tal caso - come per altre carenze formali - la voltura deve essere comunque accettata salvo la successiva prevista regolarizzazione; 4) della presentazione dell'istanza l'Ufficio dovr rilasciare ricevuta in duplice esemplare. Tali ricevute, per semplificazione procedurale e completezza, si suggerisce vengano formalizzate in fotocopia dell'istanza stessa, con ben visibili la data ed il numero di protocollo (lo stesso della domanda di voltura) di presentazione e la dicitura, da apporre con timbro per ricevuta dell'istanza depositata presso questo Ufficio ai sensi dell'art 12 della legge 13.5.88 n. 154 con firma del funzionario e timbro dell'Ufficio; 5) - entro dieci mesi dal ricevimento dell'istanza l'Ufficio dovr inviare all'Ufficio dei Registro un certificato catastale attestante l'avvenuta iscrizione con attribuzione di rendita Ovviamente qualora la domanda di voltura unitamente all'istanza di accertamento venga presentata presso un Ufficio Tecnico Erariale non competente per territorio i dieci mesi decorreranno dalla data della presentazione e non da quella di ricevimento presso l'Ufficio Tecnico Erariale nella cui circoscrizione sono ubicati i beni. Al fine di uniformare le procedure dei dipendenti Uffici Tecnici Erariali si dispone quanto segue: non dovranno essere rilasciate rendite presunte chiaramente finalizzate alle formalit previste dall'art. 52 del D.P.R. 131/86 per i beni non censiti o variati; solo per richieste ai fini della dichiarazione annuale dei redditi, cos come prevede la normativa in vigore, l'Ufficio fornir verbalmente e sulla scorta delle notizie fornite dall'interessato, una rendita presunta;
- nel caso di istanza allegata a voltura a seguito di successione, l'Ufficio in sede di assistenza al pubblico - dovr far utilizzare l'unito modello (allegato A) da presentare, completo di marca da bollo, unitamente a due copie in carta semplice della sola pagina 1 da valere come ricevuta. Si suggerisce agli Uffici, al fine di uniformare sia gli interventi dell'Ufficio, che i collegamenti (ricevute e certificato) con gli Uffici del Registro, di prendere contatti con i Signori Notai della provincia per concordare l'eventuale utilizzo dello schema di istanza suggerito da questa Direzione; - per le istanze non formalizzate con il modello predisposto da questa Direzione, l'Ufficio Tecnico Erariale dovr, in sede di accettazione, verificare la presenza dei dati riconosciuti indispensabili dalla norma quali l'indicazione dei beni, e gli estremi completi dell'atto stesso, nonch l'Ufficio del Registro presso il quale ha avuto luogo la registrazione; - nel trasmettere all'Ufficio del Registro le risultanze censuarie l'Ufficio Tecnico Erariale utilizzer il modello allegato A, se presentato, debitamente completato sia nella facciata interna che nella pagina 4 ovvero il modello allegato B, se l'istanza stata formalizzata in modo diverso da quello suggerito; - per richieste di classamento, giustificate da un contenzioso in itinere debitamente documentato, l'Ufficio accoglier la richiesta di accertamento dietro esplicita istanza in carta legale.
Si raccomanda infine sia per le unit non censite che per quelle variate di avvalersi il pi possibile delle procedure portate dall'art. 11 della legge in argomento. Per quanto concerne infine l'estensione dei criteri di cui all'art. 52 del D.P.R. 131186 all'accertamento dei valori iniziali da utilizzare ai fini della INVIM, si allega un prospetto (allegato C) contenente i coefficienti di rivalutazione delle rendite catastali stabiliti, a suo tempo, per i vari anni, da pubblicizzare nei modi che l'Ufficio riterr pi opportuni.
Circolare del 18/05/1988 n. 32 Oggetto: Imposte ipotecarie e catastali. per le trascrizioni nei registri servizio ipotecario automatizzato. Legge 20/05/85 n. 222. Agevolazioni immobiliari delle conservatorie con
Sintesi: Le conservatorie dei rr.ii. Con servizio ipotecario automatizzato dovranno accettare la nota di trascrizione su modello meccanizzato anche senza l'indicazione degli intestatari e dei dati catastali dei beni trasferiti purche' sia indicato nella descrizione dell'atto che si tratta di devoluzione ad enti ecclesiastici ex artt. 22, 28, 30 della L. 222/85. Stesso esonero per le domande di volutra. A cura degli enti ecclesiastici, notificare i dati una volta conseguiti. Testo: D'intesa con il Ministero di Grazia e Giustizia, le Conservatorie dei RR.II. con servizio ipotecario automatizzato dovranno attenersi, fino al 31 dicembre 1989, alle disposizioni contenute nella circolare n. 45 del 2/7/1987, e, pertanto, accettare la nota di trascrizione su modello meccanizzato anche senza l'indicazione degli intestatari e dei dati catastali dei beni trasferiti, con l'avvertenza che nel riquadro destinato alla descrizione dell'atto di cui si chiede la trascrizione sia indicato: "Devoluzione ad Enti Ecclesiastici ex artt. 22, 28 e 30 - L. 222/85". Il relativo codice dell'atto e il numero 411. Gli Istituti e d Enti Ecclesiastici, non appena avranno la possibilita' di individuare gli intestatari ed i beni, dovranno presentare alla Conservatoria competente una nota di rettifica ai fini dell'individuazione catastale. Si ritiene di sottolineare che le note di trascrizione relative al ritrasferimento dei beni di cui all'art. 29 della Legge n. 222/1985, dovranno essere compilate con tutti i dati richiesti dallo stesso modello di nota meccanografico. In seguito all'entrata in vigore della legge 20/5/1985, n. 222, questa Direzione Generale ha diramato la Circolare n. 45 del 2/7/1987 per chiarire che i trasferimenti immobiliari, di cui agli artt. 28 e 30 della stessa legge, possono ottenere la trascrizione anche senza l'indicazione dei precisi riferimenti catastali dei beni trasferiti. Nella richiamata circolare veniva peraltro precisato che le richieste di trascrizione da presentare alle Conservatorie dotate di sistema meccanizzato dovevano contenere tutte le indicazioni previste dai modelli meccanografici di nota, compresa, quindi, l'indicazione degli intestatari e dei dati catastali dei beni oggetto del trasferimento. L'Istituto centrale per il Sostentamento del Clero ha pero' rappresentato l'impossibilita' di individuare i beni da trasferire. Al riguardo, la Direzione Generale del Catasto, con lettera circolare n. 3/1473 del 9 c.m., dopo aver constatato l'impossibilita' per gli Istituti ed Enti ecclesiastici di indicare i dati catastali, ha impartito ai dipendenti uffici, tra l'altro, disposizioni al fine di accettare le domande di voltura degli immobili in argomento senza il prescritto certificato catastale. D'altro conto l'esonero dal produrre ulteriori atti e documentazioni costituisce una specifica deroga alle vigenti norme (legge 27/2/85, n.52).
Pagina 1
Lettera circolare del 09/04/1988 prot. 1473 Oggetto: Legge 20 maggio 1985, n. 222. Nuovo assetto degli enti ecclesiastici.
Sintesi: Modalita' di presentazione della voltura catastale in caso di trasferimento di beni appartenenti ad enti ecclesiastici sulla base dei decreti ministeriali.
Testo: Sono pervenute da parte di alcuni dipendenti uffici, nonche' dall'Istituto Centrale per il Sostentamento del Clero, richieste di chiarimenti per il trasferimento agli "Istituti per il Sostentamento del Clero" o ritrasferimento a taluni Enti ecclesiastici civilmente riconosciuti, dei beni appartenenti alle "mense vescovili, benefici capitolari, parrocchiali, vicariali curati o comunque denominati" cosi' come elencati nell'art. 28 della legge 222 del 20/5/1985. In merito si osserva che la legge suddetta prevede diverse ipotesi sinteticamente cosi' riassumibili: a) trasferimenti conseguenti ai decreti canonici di fusione di Istituti diocesani o di separazione di Istituti a carattere interdiocesano (art. 22, comma terzo); b) trasferimenti relativi a beni che per legge passano dagli Enti beneficiali estinti agli Istituti diocesani o interdiocesani eretti ai sensi della legge stessa (art. 28); c) trasferimenti disposti con decreto del Vescovo diocesano dagli Istituti diocesani o interdiocesani a favore dell'Ente diocesi, degli Enti parrocchia o dei Capitoli non soppressi (art. 29, comma quarto); d) trasferimenti "ope legis" dagli Enti "Chiesa parrocchiale" agli Enti parrocchia eretti ai sensi della legge stessa (art. 30). Inoltre, ai fini della voltura catastale l'art. 31 prevede, in esenzione di ogni tributo ed onere fino al 31/12/89, che i predetti trasferimenti avvengano sulla base dei decreti ministeriali senza necessita' di ulteriori atti o documentazioni, fatte salve, per le iscrizioni tavolari, le indicazioni previste dalle leggi vigenti in materia. Ne consegue che potranno essere prodotte agli Uffici Tecnici Erariali domande di voltura prive dell'indicazione del numero di partita nonche' degli indicativi catastali dei beni oggetto di trasferimento, per le quali sara' quindi impossibile tecnicamente dar corso all'immediata esecuzione. D'altronde e' stato fatto presente da parte dell'Istituto Centrale per il sostentamento del Clero (Ente ecclesiastico civilmente riconosciuto) che il disallineamento delle intestazioni con le effettive denominazioni degli Enti ecclesiastici da estinguere, non consentono di elencare le partite catastali su cui operare delle modifiche di intestazioni. E' stata altresi' rappresentata l'impossibilita' temporanea di indicare con precisione l'inventario patrimoniale e quindi i beni da trasferire. Cio' premesso, nell'intento di rendere attuabile nel tempo la registrazione delle predette domande di volture, cosi' come previsto per legge, ed allo scopo di uniformare, nell'ambito delle norme che regolano la materia catastale, la presentazione nonche' la trattazione delle domande stesse, prodotte ai sensi degli artt. 22, 28, 30 e dell'art. 29 della legge in oggetto, si dettano le norme e le procedure alle quali dovranno attenersi sia gli Enti Ecclesiastici sia i dipendenti Uffici. A) Presentazione domande di voltura ai sensi degli artt. 22, 28 e 30: Premesso che fino al 31/12/1989, tutte le domande di voltura presentate ai sensi della legge 222/85 sono esenti dall'imposta di bollo e dai tributi catastali, queste potranno essere prodotte per singolo Comune e comunque separatamente per il catasto terreni e catasto urbano. Pagina 1
Lettera circolare del 09/04/1988 prot. 1473 Tali domande dovranno essere presentate e sottoscritte dal rappresentante dell'Istituto diocesano ovvero dell'Ente Parrocchia interessato; in esse dovranno essere indicati, negli appositi spazi, i seguenti elementi: - gli estremi della legge che ne prevede l'esenzione dall'imposta di bollo (L 222/85); - gli estremi del decreto ministeriale, da cui risulti l'elenco degli Enti Ecclesiastici estinti; - nel quadro A la dichiarazione "in sostituzione degli Enti Ecclesiastici estinti" seguita dall'indicazione della ditta da intestare; - nel quadro B la dizione "intera consistenza". Alle domande di voltura cosi' compilate dovra' essere allegata soltanto la fotocopia della Gazzetta Ufficiale nella quale e' stato pubblicato il decreto del Vescovo diocesano portante l'elenco dei benefici estinti, con esclusione quindi dei certificati catastali di cui all'art. 4 del D.P.R. 650/72. L'art. 28, laddove fa riferimento ad Enti Ecclesiastici "o comunque denominati" esime poi dall'indicare nelle domande di voltura le informazioni relative alla cronistoria dei passaggi intermedi, di cui al comma 7 dell'art. 4 del D.P.R. 650/72. B) Trattazione delle domande di voltura: In via preliminare si ribadisce che le domande di voltura cosi' presentate ed accettate non potranno essere registrate fino a che non sara' stato possibile individuare gli intestatari dei beni oggetto del trasferimento, beni che gli Istituti o Enti potranno anche in seguito precisare con istanza in carta semplice. L'Ufficio potra' comunque, sulla base dell'elenco degli Enti Ecclesiastici estinti, sostituire l'attuale denominazione catastale con quella indicata nelle domande di voltura di cui alla legge 222/85, mantenendo inalterate le quote di possesso e/o di reddito, in occasione di altri interventi sulle partite interessate. Si suggerisce inoltre, al fine di accelerare la registrazione di dette volture, di avvalersi degli elenchi degli intestati per individuare le partite su cui intervenire con registrazioni programmate. C) Presentazione domande di voltura ai sensi dell'art. 29: Per quanto concerne invece i ritrasferimenti richiamati al punto c) della premessa anche essi in esenzione dall'imposta di bollo e dai tributi catastali, restano operanti le norme contenute nell'art. 4 del D.P.R. 650/72, ad eccezione di quella indicata nel comma 4, punto b) dell'articolo in argomento e di quella inerente il comma 7 qualora i beni risultino catastalmente intestati ad Enti Ecclesiastici estinti comunque denominati. Per semplicita' operativa la registrazione di tali volture potra' essere eseguita direttamente dall'Ente Ecclesiastico risultante in Catasto al destinatario del bene. Si ribadisce comunque che nelle domande di voltura di cui all'art. 29, dovranno obbligatoriamente essere indicati gli estremi catastali dei beni oggetto di ritrasferimento ed allegati i decreti vescovili che ad essi danno luogo. Ovviamente qualora vengano assegnate porzioni di particelle o di unita' immobiliari, deve preventivamente essere approvato il relativo frazionamento, con le norme previste dal 5 comma dell'art. 18 della Legge 47/85, ovvero prodotto il mod. 44 di variazione. D) Accatastamenti di nuove costruzioni o di variazioni di u.i. Per analogia, le procedure esposte nei punti A) B) e C) devono essere applicate nei casi di accatastamento di nuove costruzioni o di variazioni di immobili gia' denunciati. Pertanto la continuita' storica richiesta nei modelli relativi va indicata o con il riferimento alla Legge 222/85 quando trattisi di beni gia' intestati ad Enti Ecclesiastici, ovvero citando gli estremi degli atti di trasferimento quando i beni risultino catastalmente intestati a persona fisica. Data la complessita' dell'operazione, si invitano i dipendenti Uffici a fornire la massima collaborazione agli Enti interessati al fine di rendere piu' agevole e meno oneroso il conferimento dei beni in argomento. Si prega di dare assicurazione di adempimento.
Pagina 2
Lettera Circolare 26 marzo 1988, n. 1320 Oggetto: Legge 13.3.1988, n. 68 - termine per la presentazione in catasto di dichiarazioni e denunce ex art. 52 legge 47/85 - D.L. del 14.3.1988 n. 70 Semplificazione procedure di accatastamento degli immobili urbani
La Gazzetta Ufficiale n. 61 del 14 marzo 1988 ha pubblicato la Legge 13 marzo 38, n. 68 di conversione del D.L. 12 gennaio 1988, a sua volta modificativo della legge 28 febbraio 1985, n. 47. Per quanto riguarda le competenze delle sezioni catastali, la legge 68 del 1988 in oggetto, al 2 comma dell'art. 1, sposta al 30 giugno 1989 il termine per la presentazione in catasto delle dichiarazioni di nuova costruzione e delle denunce di variazione afferenti immobili ultimati entro la data di entrata in vigore della legge 47/85. Pertanto la sanzione, prevista dall'art. 52 di detta legge, trover applicazione solo dopo tale data. La stessa Gazzetta Ufficiale pubblica altres il Decreto legge 14 marzo 1988, n. 70 concernente - tra l'altro - semplificazioni per le operazioni di classamento degli immobili urbani, delle notifiche e degli adempimenti connessi alla normativa por dalla legge 131 del 1986 In particolare il 1 comma dell'art. 11 stabilisce che le u.i. dichiarate con i vecchi modd. 1 possono essere classate anche senza visita sopralluogo, salvo successive verifiche, con riferimento ad unit gi censite aventi analoghe caratteristiche. Il 2 comma delle stesso articolo 11 consente di classare unit immobiliari site in Comuni (o zone censuarie) nei quali non si provveduto all'integrazione dei quadri tariffa, con riferimento al quadro tariffario di altri Comuni (o zone censuarie) aventi analoghe caratteristiche socioeconomiche e di tipologia edilizia. Il 3 comma infine detta norme per la notifica degli atti catastali a mezzo posta. Lart. 12 dello stesso D.L. integra la normativa portata dalla legge 131/86. In particolare prevede che per gli immobili urbani non ancora censiti, oggetto di trasferimento, il soggetto obbligato alla presentazione
della domanda di voltura presenti, contestualmente alla stessa, specifica istanza di richiesta di classamento per le u.i. oggetto di trasferimento. LUfficio dovr, entro 10 mesi dal ricevimento dell'istanza, inviare al competente Ufficio del Registro, copia del certificato catastale, completo dei dati di classamento e rendita, delle unit immobiliari oggetto di trasferimento. Al fine di fornire i necessari chiarimenti e dettare modalit operative alle quali gli Uffici dovranno attenersi, si precisa quanto segue: Art. 11 D.L. 70/88 1comma - La norma va applicata in relazione alla conoscenza del territorio, alla tipologia edilizia dei fabbricato per quanto desumibile dagli atti catastali (dichiarazioni mod. 1, tipo mappale, mappa) ed all'anno di presentazione del mod. 1 (e quindi di presumibile edificazione). Si ritiene, comunque, che per la maggior parte delle unit da classare sia sufficiente un sopralluogo esterno volto essenzialmente ad individuare la categoria da attribuire alle unit immobiliari ed a quantificarne la classe in funzione delle informazioni desumibili sia dalla dichiarazione e relativa planimetria (livello di piano, consistenza, distribuzione dei vani) che dalle tecnologie costruttive e di normali rifiniture proprie della tipologia edificata. Resta inteso che in tutti quei casi di difficile apprezzamento, sia per la particolarit dell'immobile, sia per la scarsa numerosit di fattispecie gi censite, si dovr procedere con sopralluogo tradizionale. E del tutto evidente che nei casi in cui le unit da censire siano chiaramente ascrivibili a ben determinate categorie e classi - sia per conoscenza diretta sia perch ricadenti in comparti omogenei gi in parte censiti - il classamento potr avvenire, cos come recita il 1 comma in parola, senza sopralluogo. 2 comma - In fase di applicazione della normativa innovativa portata da detto comma, l'Ufficio dovr, per ogni Comune (o zona censuaria) per il quale ritiene carente il quadro di classamento, individuare il Comune (o eventualmente, per fasce di tipologia i Comuni) che abbia le stesse caratteristiche socio-economiche, al fine di utilizzarne il quadro delle tariffe.
Detta operazione riveste carattere prioritario consentendo ai tecnici operatori di classare - ricorrendo alla norma del comma in parola - in modo omogeneo. Per quanto riguarda infine l'indicazione nelle scritture catastali, del Comune (o zona censuaria) preso a riferimento, si provveder in sede di stampa della nuova modulistica di cui alla lettera circolare 3/1092 dell'83.1988, ad apportare le opportune modifiche ai modelli D e 5U. Fin quando non verranno utilizzati i mod. D, per intervenire sui 55 autoallestiti nei casi previsti dal comma in parola si dovr ricorrere ad una modifica del mod. 55 stesso, modifica realizzabile sovrapponendo, in modo stabile, al quadro B, dalla colonna 23 alla 32 compresa, copia dell'allegato prospetto. Si otterr cos un modello idoneo alle nuove esigenze. 3 comma - Per quanto riguarda la notifica a mezzo posta, questa Direzione Generale sta predisponendo un idoneo stampato, da sottoporre all'approvazione dei Ministero delle Poste, prima della sua stampa e distribuzione. La norma prevista dal comma di indiscutibile validit, riducendo notevolmente i tempi tra la fase di accertamento e quella di utilizzo dei dati censuari. In attesa dell'attuazione pratica delle nuove procedure di notifica, si invitano gli Uffici - specie per gli accertamenti richiesti ai sensi del D.P.R. 131/86 e di cui si tratter in seguito con riferimento all'art. 12 del D.L. 70188 - ad invitare in Ufficio i possessori interessati per notificare loro le risultanze censuarie. L' avvenuta notifica dovr risultare dalla sottoscrizione della motivazione per notifica dei dati censuari relativi a ............ che dovr essere apposta su copia dei documento catastale. In relazione alle operazioni di meccanizzazione le risultanze censuarie potranno risultare o dal modello 55 autoallestito o dal nuovo mod. D, o dal modello F1, tutti completati dall'Ufficio con le risultanze censuarie. Su detti modelli dovr risultare la motivazione e la data in cui sono stati integrati con i dati censuari nonch la dicitura in attesa di registrazione meccanografica. Per quanto riguarda il classamento di unit variate le nuove risultanze censuarie, risultanti al quadro B del modello 44, potranno essere
notificate su copia dello steso. con l'avvertenza di apporvi sia la dicitura in .... Latto cos notificato deve ritenersi definitivo (concordemente alla giurisprudenza nell'efficacia degli atti amministrativi fino ad una loro eventuale impugnativa in sede di contenzioso) e quindi verr inviato alla SOGEI per la registrazione meccanografica e, nel contempo, certificabile. Art 12 D.L. 70/88 1 comma - Prevede che contestualmente alla presentazione della domanda di voltura relativa ad u.i. non ancora censite, venga presentata specifica istanza per l'attribuzione della rendita catastale alle u.i. oggetto dell'atto. Detta istanza dovr essere sottoscritta dall'interessato o da chi per lui - ha sottoscritto l'atto di trasferimento. 2 comma - Prescrive che entro dieci mesi dal ricevimento dell'istanza, l'Ufficio deve inviare all'Ufficio dei Registro competente, un certificato catastale relativo alle u.i. interessate, attestante la loro avvenuta iscrizione in catasto con l'attribuzione di rendita. Al riguardo occorre fare alcune considerazioni: la voltura e l'allegata istanza potrebbero essere presentate non tempestivamente all'Ufficio e, poich i dieci mesi previsti dal 2 comma decorrono dalla data di presentazione delle stesse. Si render opportuno per i termini prescrittivi degli atti del Registro - comunicare all'Ufficio del Registro stesso, la data di ricevimento dell'istanza di attribuzione di rendita per le unit immobiliari di cui all'atto del .........registrato il ........ Il certificato da inviare all'Ufficio del Registro, in esenzione di bollo e tributi, dovr riguardare le u.i. per le quali stato notificato all'interessato il classamento e la rendita e potr essere formalizzato o su fotocopia del modello d'Ufficio (mod. 55, mod.F1, mod. D, mod. 44) o compilando l'unito prototipo di attestato. Si fa osservare che qualora entro i 60 giorni successivi alla notifica pervenisse copia dei ricorso alla Commissione Tributaria, si dovr darne comunicazione all'Ufficio del Registro con riferimento all'istanza di attribuzione di classamento richiesta ai sensi della legge 131/86. attesa di registrazione meccanografica, sia quella da sottoscrivere dall'interessato per notifica dei dati censuari relativi a
Lapplicazione di detto articolo richiede una particolare gestione delle scadenze e delle altre informazioni. A tale fine questa Direzione Generale sta predisponendo un prototipo di scheda che, a tempi brevi, verr trasmessa ai dipendenti Uffici. In relazione, inoltre, agli indubbi caratteri innovativi portati dalla nuova normativa, non si mancher di emanare altre disposizioni applicative anche in relazione a particolari quesiti che verranno avanzati. Pregasi assicurare adempimento.
Lettera circolare del 16/02/1988 prot. 747 Oggetto: Obbligo di indicare gli estremi di registrazione alle domande di voltura. Quesito. negli atti allegati
Sintesi: In relazione al dpr del 26.10.72 n. 650 art. 4 ed in base alle normative del dpr del 26/4/86 n. 131 art. 66 e art. 10 non si pone l'obbligo di allegare gli estremi di registrazione degli atti nelle domande di voltura per quelli emessi dai pubblici ufficiali. Testo: Facendo seguito al quesito posto da alcuni dipendenti Uffici in merito all'obbligo che nelle copie degli atti traslativi da allegare alle domande di voltura siano indicati gli estremi di registrazione, cosi' come contenuto nell'art. 4 del D.P.R. 26/10/1972, n. 650, la scrivente chiarisce che in base alla mormativa prevista dalla lettera e) dell'art. 66 del D.P.R. 26/4/1986, n 131, tale obbligo non sussiste qualora trattasi di atti emessi dai pubblici ufficiali cosi' come elencati alle lettere b) e c) dell'art. 10 della medesima legge. Pertanto l'obbligo di allegare copie contenenti i dati di registrazione resta valido esclusivamente per le denunce di successione.
Pagina 1
Circolare del 02/07/1987 n. 45 Oggetto: Imposte ipotecarie e catastali. Alcuni chiaramenti sulle formalita' di trascrizione e di volture catastali per trasferimenti e ritrasferimenti di beni immobili tra istituti diocesani e chiese. Sintesi: Ai sensi della l 20/05/85 n. 222, art. 31 secondo comma, le formalita' di trascrizione e volture catastali relative ai trasferimenti di cui agli art. 28 e 30, devono avvenire sulla base dei decreti ministeriali di cui ai medesimi articoli (salvo per iscrizioni tavolari quanto previsto dalle leggi vigenti). Alle domande di trascrizione deve essere allegata la copia del decreto ministeriale di cui ai citati articoli. Per i trasferimenti e' prevista anche copia autentica del provvedimento del vescovo che individua i beni in oggetto. Testo: Problemi interpretativi sono sorti presso alcune Conservatorie dei RR.II. in sede di trascrizione di beni immobili oggetto di trasferimenti o ritrasferimenti, ai sensi della legge n. 222/1985, tra Istituti diocesani, interdiocesani, chiese parrocchiali ed Enti parrocchie. La predetta legge prevede infatti, che i trasferimenti immobiliari possano avvenire: a) per fusione o separazione tra Istituti diocesani ed interdiocesani (art. 22, terzo comma); b) tra Enti beneficiari ed Istituti per il sostentamento del clero (art. 28); c) tra Enti chiese e nuovi Enti parrocchie (art. 30); d) tra Istituti ai quali siano stati gia' precedentemente assegnati (art. 29, quarto comma - ritrasferimenti). Orbene l'art. 31, secondo comma, della legge in esame prevede che le formalita' di trascrizione e di volture catastali relative ai trasferimenti di cui agli artt. 28 e 30, debbano avvenire sulla base dei decreti ministeriali di cui ai medesimi articoli, senza necessita' di ulteriori atti o documentazioni, salvo, per le iscrizioni tavolari, le indicazioni previste dalle leggi vigenti in materia. In attuazione del predetto disposto di legge, l'art. 19 del relativo regolamento di esecuzione - il D.P.R. 13.2.1987, n. 33 - ha infatti stabilito, tra l'altro, che alle domande di trascrizione debba essere allegata la copia del decreto ministeriale di cui ai citati articoli con gli estremi della sua pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale. Tenuto conto di quanto sopra, la Conferenza episcopale italiana, con la circolare del 4 aprile 1987, ha dato le necessarie indicazioni ai responsabili diocesani affinche' nelle note di trascrizione di cui agli artt. 22, terzo comma, 28 e 30, non vengano fornite indicazioni circa i singoli beni oggetto di trasferimento, ferma restando la descrizione e la indicazione dei dati catastali per i ritrasferimenti ex art. 29, quarto comma. Cio' stante, siccome sono sorte difficolta' presso alcune Conservatorie dei RR.II., le quali insistono nel richiedere una dettagliata descrizione di tutti i singoli cespiti trasferiti con l'indicazione dei precisi riferimenti catastali, e a chiedere, altresi', la produzione di copie autentiche dei decreti che danno titolo alla trascrizione, si ritiene opportuno fornire, al riguardo, i chiarimenti che seguono. In ordine al titolo da produrre non v'e' dubbio che il citato art. 19 del regolamento di esecuzione preveda la produzione della copia (e non copia autentica) del decreto ministeriale che da' titolo ad ottenere la trascrizione ai sensi degli artt. 22, terzo comma, 28 e 30, mentre per i Pagina 1
Circolare del 02/07/1987 n. 45 ritrasferimenti detto decreto debba essere corredato, altresi', da copia autentica del provvedimento del vescovo diocesano col quale i beni trasferiti, ai sensi dell'art. 28, vengono individuati ed assegnati a diocesi, parrocchie e capitoli non soppressi. Per detti titoli, inoltre, devono essere indicati gli estremi della loro pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale. Circa, poi, l'indicazione dei beni oggetto di trasferimento ai sensi degli artt. 28 e 30, la scrivente esprime l'avviso che ai legali rappresentanti dei nuovi enti (Istituti o Enti parrocchie), possa consentirsi di ottenere la trascrizione sulla base dei citati titoli, anche se privi dell'indicazione dei precisi riferimenti catastali dei beni trasferiti. Si ritiene, infatti, che lo specifico esonero dal produrre "ulteriori atti o documentazioni" e l'espressa previsione delle "indicazioni previste dalle leggi vigenti in materia" per le iscrizioni tavolari, si sostanzino in una specifica deroga alle attuali norme di trascrizione (legge 27 febbraio 1985, n. 52), voluta dal legislatore in conseguenza della frammentarieta' dei cespiti oggetto di trasferimento, del loro elevato numero, nonche' della loro provenienza, assai spesso ab antiquo che avrebbero reso non solo difficili le occorrenti ricerche dei dati risalenti lontano nel tempo, ma sarebbero risultate, altresi', di ostacolo all'esecuzione della pubblicita', con le conseguenze che da essa ne sarebbero derivate. Le Conservatorie dei registri immobiliari dovranno, pertanto, attenersi, nella esecuzione delle formalita' relative alla trascrizione dei beni trasferiti ex artt. 28 e 30 della legge 20 maggio 1985, n. 222, alle disposizioni suindicate. Ove la formalita' venga richiesta ad una Conservatoria dei RR.II. che gia' adotti il sistema meccanizzato, occorrera' fornire le indicazioni espressamente previste nei modelli meccanografici di nota automatizzata, in carenza delle quali la formalita' non potra' essere effettuata.
Pagina 2
Lettera circolare del 19/03/1986 prot. 966 Oggetto: N.C.E.U.. Chiarimenti dalle S.N.A.M. S.P.A.. inerenti l'intestazione di immobili costruiti
Sintesi: Per l'intestazione della ditta per gli immobili costruiti dalle ditte in oggetto su aree rese disponibili con servitu', nei modelli 55 autoallestiti dovra' essere riportato il nome del concedente le servitu' e S.N.A.M. S.P.A. come concessionaria. Testo: E' pervenuta alla scrivente, da parte della "SNAM S.p.A" una richiesta di chiarimento in merito all'intestazione da indicare nei Modd. 55 M autoallestiti per l'accatastamento dei fabbricati e manufatti esistenti lungo il tracciato dei metanodotti (che, come noto, investe la totalita', o quasi, delle province); ed in particolare di quelli fra i suddetti immobili che insistono su aree non acquistate in proprieta' ma rese disponibili attraverso una costituzione di servitu' che "perdurera' tutto il tempo di esercizio dell'impianto". Si precisa in merito che la procedura da adottare - beninteso limitatamente ai soli fabbricati ed aree di pertinenza e' la seguente: - il Mod. 3/SPC, oltre alle usuali informazioni tecniche e all'eventuale tipo mappale deve contenere (a solo scopo informativo) copia dell'atto di asservimento che ovviamente pur creando discontinuita' tra C.T. e C.E.U. non dara' luogo ad apposizione di alcuna annotazione di riserva ("RIS"); - nel frontespizio la ditta da indicare, che sara' la stessa da riportare nel Mod. 55 autoallestito, dovra' assumere - anche in deroga alle formule vigenti - la forma: "X Y ....... concedente servitu' SNAM S.p.A. con sede in Milano concessionaria della servitu'"; - sul Modello 55, nella colonna delle "aliquote" non dovra' essere riportata alcuna indicazione. L'eventuale cessazione della causa che motiva la servitu' e cioe' l'abbandono della utilizzazione dell'immobile servente per la gestione del metanodotto, dara' luogo al ripristino della esclusiva intestazione della partita alla ditta ora concedente servitu' col mezzo di una semplice istanza (che assume carattere di denuncia di variazione) e non di una domanda di voltura. Per quanto riguarda l'accertamento, le U.I.U. in argomento dovranno essere catalogate nella categoria "E/9", come peraltro quelle analoghe acquisite dalla SNAM in proprieta'. Si prega assicurare adempimento.
Pagina 1
Circolare del 04/10/1985 n. 16 Oggetto: Legge 27.2.85 n. 52. Nuove norme in materia di pubblicita' immobiliare e di servizio ipotecario identificativi catastali. Sintesi: Gli immobili devono essere individuati secondo il vigente catastale col foglio di mappa, numero di particella e ordinamento subalterna.
Testo: Il 2 settembre u.s. e' entrata in vigore la legge 27.2.1985, n. 52, che detta nuove norme in materia di pubblicita' immobiliare e di servizio ipotecario. Al riguardo la Direzione Generale delle Tasse e delle Imposte Indirette sugli Affari ha emanato in data 7.8.1985 la circolare n. 59, che si trascrive per la parte riguardante gli uffici tecnici erariali (pagg. 12-13): "L'art. 13 ha sostituito l'art. 2826 c.c. concernente la indicazione dell'immobile nelle note. Si rileva innanzi tutto che il nuovo testo legislativo, in quanto richiamato, dagli articoli 2659 e 2839 del c.c., ha eliminato l'obbligo della indicazione dei tre confini nelle note. La legge opportunamente ha stabilito che l'immobile deve essere specificato nelle note con "i dati di identificazione catastale", modificando cosi' la locuzione adottata dal precedente testo (numero del catasto o delle mappe censuarie), ritenendo il legislatore che il nuovo termine adottato si riferisce a tutti gli elementi che individuano l'immobile secondo il vigente ordinamento catastale, consistenti nel foglio di mappa, nel numero di particella e nel subalterno." E' importante rilevare che nella frase surriportata ("ritenendo il legislatore che il nuovo termine adottato si riferisce a tutti gli elementi che individuano l'immobile secondo il vigente ordinamento catastale, consistenti nel foglio di mappa, nel numero di particella e nel subalterno") vanno chiaramente distinte una parte dispositiva ("gli elementi che individuano l'immobile secondo il vigente ordinamento catastale") ed una parte meramente esplicativa con valore esemplificativo di massima per il caso piu' consueto ("consistenti nel foglio di mappa, nel numero di particella e nel subalterno"). Ed infatti e' appena il caso di ricordare anzittutto che per il maggior numero di immobili rustici il subalterno non ha alcuna significativita' e quindi motivo di sussistere ed altresi' che, potendo esso essere rappresentato da una lettera (tipi di frazionamento con approvazione rinviata alla presentazione della domanda di voltura), esprime in tal caso solo un dato di individuazione transitorio, rapportato alla specificita' del tipo di frazionamento da cui deriva. Ed e' ancora piu' rilevante che possano essere ravvisate nel catasto urbano non poche situazioni - segnatamente, ma non esclusivamente, quelle relative ad immobili denunciati al catasto in epoca antecedente l'attuazione della circolare n. 2 del 20.1.1984, non ancora accatastati per il beno noto fenomeno del costituirsi di un gravoso arretrato - nelle quali il solo elemento di identificazione catastale disponibile, individuante per l'appunto di bene in via transitoria, e' fornito dal numero di protocollo e relativo anno; e pertanto proprio in tale informazione consiste l'elemento di individuazione catastale voluto dalla legge, poiche' esso mantiene innegabilmente il carattere di conformita' all'ordinamento catastale, come e' stato, fra l'altro espressamente riconosciuto al punto c) del sottoparagrafo "Per il catasto edilizio urbano" del paragrafo 5 della "Istruzione per l'attuazione della legge 1.10.1969, n. 679", approvata con D.M. 5.11.1969. Giova constatare che la ricordata circolare n. 2/1984 si era mossa invero dichiaratamente (vedasi il primo comma introduttivo e piu' in generale l'intera premessa) nel quadro dell'orientamento politico che e' all'origine Pagina 1
Circolare del 04/10/1985 n. 16 della legge 27.2.1985, n. 52: da tale intendimento era derivata in particolare l'indicazione della presentazione della scheda di partita autoallestita (Mod. 55). Le urgenze imposte dagli afflussi in attuazione della legge 28.2.1985 n. 47 hanno poi costretto alla emanazione di nuovi interventi parzialmente modificativi in materia, fra i quali si segnala la circolare n. 15/1985, che peraltro mantiene ed anzi rafforza la procedura di presentazione del mod. 55 autoallestito; e cio' proprio con specifico riferimento all'attuazione della legge in argomento, che pertanto sancisce definitivamente, ancorche' implicitamente, la validita' di tale procedura, di cui per conseguenza si raccomanda vivissimamente l'attuazione.
Pagina 2
Circolare del 29/07/1985 n. 15 Oggetto: Integrazioni procedurali lettera-circolare prot. n. alle leggi nn. 47/85 e 52/85. Sintesi: Disposizioni presentazione Utilizzo dei alle 3/2223 circolari 2/84 e per gli adempimenti 5/85 e relativi
ai professionisti iscritti agli albi. Modalita' di per nuove costruzioni o variazioni consistenze esistenti. modelli per accatastamenti, variazioni e fabbricati rurali.
Testo: I condizionamenti imposti dalla pressione degli imprevedibili afflussi in attuazione della legge n. 47/1985, unitamente all'approssimarsi del termine previsto per l'entrata in vigore della legge n. 52/1985 - con particolare riferimento all'art. 13 che modifica l'art. 2826 del codice civile, con effetti per rinvio anche sull'art. 2659 -, inducono a rivedere, seppure marginalmente, talune delle norme dettate con la circolare n. 2/1984, gia' temporaneamente modificate dalla circolare n. 5/1985 e disciplinate altresi' dalla avvertenza metodologica contenuta nella lettera-circolare prot. n.3/2223 del 20 luglio 1985. I mutamenti che si ritiene opportuno introdurre sono mirati principalmente a non perdere l'obiettivo di consentire che le dichiarazioni di nuova costruzione siano accompagnate dal mod. 55-autoallestito fornito di identificativi definitivi fin dall'origine, la cui copia - munita a vista da parte dell'Ufficio del numero di partita - possa svolgere (quando occorre), previa la sola regolarizzazione amministrativa, la funzione di certificazione; e che del pari in occasione delle variazioni, la copia da restituire del Mod.44 sia posta in condizioni di poter essere utilizzata per lo stesso scopo. Si introduce il criterio - come gia' previsto nel nuovo Mod. 1N - che tutte le richieste di accatastamento e variazioni possano essere sottoscritte dai professionisti iscritti agli albi che, sotto la propria responsabilita', dichiarino di agire per conto di chi sarebbe tenuto a presentarle. Tale facolta' si estende anche alla richiesta di copia di planimetrie, e pertanto nel Mod. R relativo deve essere apposta la firma e timbro del professionista in luogo della lettera di incarico professionale. Si dispone altresi' che anche gli accatastamenti di nuova costruzione da presentare in previsione di atti traslativi o per la richiesta dell'abitabilita' (1 comma dell'art. 52 della legge n. 47/1985, vengano consegnati in seconda sezione come gia' indicato nella circolare n. 5/1985, per quelli riguardanti la sanatoria edilizia in quanto, unificando la procedura, tutti si dovranno concludere con il rilascio immediato della copia del Mod. 55. Pertanto la ricevuta prevista in detta circolare, riguardante le nuove costruzioni, resta valida come specifica dei documenti presentati, mentre quella per le variazioni puo' essere utilizzata come ricevuta provvisoria. Si stabilisce inoltre, in considerazione dei motivi gia' espressi, che i protocolli Mod. 97 vengano dalla quarta sezione fisicamente disgiunti per le operazioni di accettazione delle domande di voltura, degli accatastamenti di nuova costruzione e delle variazioni; l'attuale protocollo dovra' proseguire per l'accettazione delle domande di voltura mentre per le altre operazioni dovranno essere istituiti, contraddistinguendoli con una serie letterale, altri Mod. 97; e qualora l'Ufficio lo ritenga opportuno, anche piu' protocolli per lo stesso genere di operazione. La disposizione deve consentire l'apertura di piu' sportelli per il rapido smaltimento di accettazione delle documentazioni. Per l'accettazione dei documenti di accatastamento di nuova costruzione, la quarta sezione dovra' pertanto fornire alla seconda sezione i Mod. 97 (uno o piu') come sopra costituiti, consentendo cosi' una Pagina 1
Circolare del 29/07/1985 n. 15 protocollazione definitiva che altrimenti dovrebbe essere ristabilita in quarta sezione. I numeri finora utilizzati dalla seconda sezione per il rilascio di ricevute dovranno esser lasciati provvisoriamente liberi nei sopradetti Mod. 97, per essere completati quanto prima dalla sezione stessa. Vengono pure aggiunte o ricordate alcune precisazioni dettate particolarmente dalla necessita' del condono; ad esempio la presentazione della denuncia di nuova costruzione di fabbricati rurali o la loro trasformazione in urbani. Interpretando compiutamente la norma portata dal 1 comma dell'art. 52 della legge n. 47/1985, che non impone l'autenticazione della copia della documentazione, si precisa infine che sara' cura del professionista, senza alcun intervento da parte dell'Ufficio, predisporre la copia della documentazione catastale da presentare al Comune per la richiesta dell'abitabilita'; e pertanto si abroga la relativa disposizione contenuta nella circolare n. 5/1985. Non si ritiene di enunciare una per una le modifiche apportate alla circolare n. 2/1984. Esse appariranno nel contesto della ricapitolazione che segue, con cui si vuole opportunamente richiamare la procedura al momento attuale. A) ACCATASTAMENTO DI NUOVE COSTRUZIONI URBANE 1 - Estratto di mappa per la redazione del tipo mappale L'estratto (Mod. 51 modif.) deve essere richiesto all'Ufficio con Mod. R.C.. Il professionista puo' predisporsi direttamente il Mod. 51, desumendolo da un foglio di mappa in suo possesso o da analogo estratto precedentemente acquisito e, utilizzando la procedura prevista (cod. 14 del Mod. R.C.), farlo convalidare. Esso, e' ovvio, deve corrispondere a quanto attualmente indicato nei fogli di visura. Tale procedura e' da consigliare, poiche' pone l'Ufficio, riscossi i tributi dovuti e rilasciata la ricevuta, nella condizione di restituire immediatamente l'estratto, rinviando la formalizzazione di convalida a quando sara' introdotto in mappa il tipo mappale. In questo caso la ricevuta o sua copia va unita al tipo mappale da presentare. Per rendere piu' attuabile il suggerimento dato, fino alla scadenza dei termini previsti dalla legge n. 47/1985, compatibilmente con la possibilita' connessa alla situazione logistica, puo' essere consentito ai professionisti di estrarre disegni dal foglio di visura, contestualmente all'accertamento delle intestazioni catastali. Qualora le particelle da richiedere o autenticare derivino da un tipo di frazionamento per il quale sia stata rinviata l'approvazione e quindi ancora non indicato in mappa, l'estratto deve essere desunto dal tipo stesso. Pertanto, se l'estratto viene richiesto, si deve indicare nel Mod. R.C. l'atto traslativo che contiene il tipo non approvato, mentre se ne e' richiesta la convalida, il professionista deve indicare gli estremi dell'atto sul Mod. 51 stesso. In ambedue i casi l'Ufficio deve provvedere, senza obbligo di introduzione in mappa del tipo, a prenotare sul Mod. 50 i numeri necessari per l'immediata sostituzione dei subalterni letterali richiesti, indicandoli sull'estratto e opportunamente anche sul tipo rinviato. 2 - Tipo mappale (Mod. 51 modif. - originale e 1 copia) Si ricorda che il tipo mappale ha l'obiettivo di definire nel lotto la rappresentazione dei corpi di fabbrica edificati. Tuttavia puo' presentarsi il caso che esso serva anche per definire il "lotto edificato" nell'ambito di un piu' ampio appezzamento individuato da una o piu' particelle. In questa evenienza, il tipo mappale non costituisce tipo di frazionamento; e' necessario che esso sia presentato preventivamente all'Ufficio, al solo scopo di ottenere il rilascio immediato dei numeri di mappa - prenotati a Mod. 50 - necessari per la distinzione fra lotto edificato e parte residua. Qualora lo si voglia utilizzare anche come tipo di frazionamento, e quindi ottenere il rilascio del "secondo originale" in vista di una transazione che interessi la parte residua dell'appezzamento, occorre compilare il Mod. 51 F TP per la dimostrazione del frazionamento, produrre una ulteriore copia in bollo, consegnare la copia di quella depositata presso il Comune (art. 18 legge n. 47/1985) ed attendere i tempi necessari per l'approvazione preventiva. Quando, per meglio indicare le misure di rilievo, sia necessario sviluppare il disegno del lotto o porzione di esso, questo va rappresentato o sullo spazio del modello non utilizzato per l'estratto o su un lucido da allegare al tipo. Lo sviluppo, a scelta del professionista, puo' essere espresso in scala o come semplice abbozzo. Le misure da indicare devono esser quelle realmente Pagina 2
Circolare del 29/07/1985 n. 15 riscontrate sul terreno e qualora nella mappa si riscontrino difformita' con le misure rilevate, deve esserne data notizia sul tipo. La rappresentazione dei fabbricati deve comunque sempre risultare nell'estratto rilasciato o autenticato. Nel lotto devono essere rappresentati i soli fabbricati, escluse quindi linee che definiscono pertinenze scoperte esclusive o comuni; e pertanto vanno depennate in rosso sull'estratto di mappa le eventuali linee inutili ai fini della chiarezza del "lotto" e i numeri delle particelle da sopprimere, nonche' gli eventuali fabbricati preesistenti e demoliti, per i quali e' necessario allegare il Mod. 44 di variazione ovvero dichiarare che essi non sono censiti nel C.E.U.. Diversamente da quanto previsto dalla circolare n. 2/1984, il professionista stesso decidera' quale numero attribuire all'intero lotto, scegliendolo tra quelli che lo costituiscono, e - con parziale innovazione - ad esso deve graffare tutti i corpi di fabbrica rappresentati. 3 Denuncia di cambiamento (Mod. 3 SPC - originale e 1 copia) In attesa di una nuova ristampa del Mod. 3 SPC, alla presente circolare si allega un prototipo, formalmente piu' idoneo a contenere le informazioni richieste per l'accatastamento. Si invitano gli Uffici e gli Ordini professionali a farne copie per la massima divulgazione e per la immediata utilizzazione. Esso deve contenere: 1) nella prima pagina, oltre al Comune ed eventualmente la sezione censuaria, l'elenco di tutti i denuncianti l'immobile completi dei dati anagrafici, ovvero della ragione sociale e dei rispettivi titoli di possesso; il nome del redattore del tipo mappale o che sottoscrive la dichiarazione di rispondenza topografica (vedi I.2.2. della circolare n. 2/1984); nonche' la firma di uno degli interessati o del professionista; 2) nella seconda pagina al quadro A, le particelle eventualmente suddivise, atte ad individuare il lotto edificato; al quadro B tutte le particelle intere e quelle definite nel quadro A che compongono il lotto con le relative superfici, partite e intestazioni catastali da desumersi dagli atti del Catasto terreni; al quadro C l'elemento di identificazione attribuiti dopo le eventuali indicazioni di soppressione di particelle eseguite sul tipo mappale e la superficie complessiva del lotto; 3) nella terza pagina al quadro D, qualora l'intestazione catastale non corrisponda alla ditta che dichiara l'immobile, gli estremi degli atti traslativi che ne assicurano la continuita' storica e', barrando l'apposita casella, quale delle due condizioni si e' verificata. Nel caso della seconda condizione dovra' essere costituita la ditta catastale, che ai soli fini della conservazione del Catasto e senza pregiudizio di qualunque ragione e diritto, sara' iscritta sul Mod. 55-autoallestito, con l'avvertenza di indicare prima i denuncianti poi quelli rilevati dall'ultimo atto traslativo o dalle scritture catastali, dei quali non sono obbligatori i dati anagrafici completi se non conosciuti. Si ricorda che nei casi di particelle iscritte in Catasto nella partita "enti urbani", gli atti da indicare sono quelli antecedenti il passaggio a partita 1 ovvero, quando le particelle sono fin dall'impianto in detta partita, solo l'ultimo atto traslativo che in questo caso e' obbligatorio allegare. 4 Elaborato planimetrico (originale) L'elaborato va compilato solo per le dichiarazioni di nuova costruzione o di ristrutturazione totale e costituisce la chiave di lettura della subalternazione delle u.i.u. eseguita dal professionista. Esso non e' necessario e quindi non richiesto, quando l'immobile e' costituito da una sola unita' immobiliare anche se articolata in piu' corpi di fabbrica. La regola da ossservare nella subalternazione e' quella di utilizzare sequenzialmente i numeri, coprendo con detti indicativi sia la parte edificata che le aree scoperte e, nel caso di piu' fabbricati, di essere consecutiva per ciascun corpo di fabbrica, facendo precedere o seguire quella delle aree scoperte. Pertanto l'elaborato deve contenere: a) l'indicazione del Comune ed eventualmente della sezione censuaria e del foglio di mappa; b) la rappresentazione della mappa di Catasto terreni da lucidarsi direttamente dal tipo mappale; c) l'orientamento e la scala prescelta per la rappresentazione dell'elaborato, che comunque non puo' essere inferiore a 1:500; Pagina 3
Circolare del 29/07/1985 n. 15 d) le strade ed i confinanti; e) di ogni piano, la rappresentazione delle parti coperte e di quelle scoperte, con l'avvertenza di rappresentare integralmente la delimitazione delle aree scoperte, solo il contorno dell'edificato e l'indicazione dell'accesso delle u.i.u.. Non sono richieste misure per la definizione delle pertinenze esclusive o comuni, ma, qualora il professionista per sua scelta lo ritenga opportuno, possono essere indicate; f) per ogni porzione rappresentata, il subalterno assegnato ed eventuali riferimenti di posizione (interno). Per le porzioni di pertinenze esclusive (in generale i giardini) puo' essere, a scelta del professionista, utilizzato lo stesso indicativo dell'appartamento, come gia' stabilito per cantine e simili; per le parti comuni non censibili (vedi I.3.3.2 della circolare n. 2/1984), godute da uno stesso insieme di unita' immobiliari (scale, androne, viale di accesso, ecc.) e' opportuno utilizzare un solo subalterno; g) una legenda che, per ogni subalterno assegnato, indichi la destinazione e i riferimenti di posizione (piano, interno, numero del box, ecc); h) firma e timbro del professionista. Per facilitare le riproduzioni con mezzi ottico-meccanici e' consigliabile utilizzare i formati A/3 o A/4 e, quando occorre, fogli disgiunti di essi. 5 Planimetrie (Mod. A e B) Ogni planimetria deve definire compiutamente la rappresentazione grafica dell'unita' immobiliare urbana e pertanto vanno compilate tante schede quante sono le unita' dichiarate. La scala di rappresentazione deve essere uguale per tutto il fabbricato e scelta dal professionista tra le scale 1:100 o 1:200 per unita' censibili nei gruppi A -B - C e non inferiore a 1:500 per i gruppi D - E. Essa deve contenere: a) il Comune ed eventualmente la sezione censuaria ed i dati toponomastici; b) la ditta, anche abbreviata nel caso di molti intestati; c) i riferimenti di posizione (fabbricato, palazzina, scala piano, interno, ecc.); d) la rappresentazione dell'u.i.u., l'altezza interna ed i confinanti espressi con il solo riferimento di posizione (interno n. ..., box n. ..., condominio di Via........, ecc.). Nel caso di notevole dimensione e' consentito rappresentare la pertinenza scoperta e il contorno della parte coperta in scala 1:500 e quindi la parte coperta in scala 1:100 o 1:200, oppure utilizzare la carta lucida millimetrata, completata con le stesse notizie previste nel modello usuale; e) l'orientamento e la scala di rappresentazione; f) i riferimenti di foglio, particella, subalterno, ovviamente corrispondenti a quelli attribuiti nell'elaborato planimetrico e Mod. 55, da indicarsi nello spazio bianco riservato per l'annotazione d'ufficio; g) la data, il timbro e la firma del professionista. 6 Mod. 1N Parte I e Parte II I modelli, compilati in ogni loro parte e sottoscritti dal professionista, vanno utilizzati per le sole unita' immobiliari ricadenti nei gruppi A, B e C, mentre resta valido il Mod. 2 per quelle riguardanti le categorie D ed E. Qualora tutte le unita' immobiliari costituenti il fabbricato appartengano alla stessa ditta, va compilato il quadro "C" e/o "C bis" del Mod. 1N - Parte I; nel caso invece che anche una sola delle unita' dichiarate (ad esclusione dei beni comuni censibili) appartenga a ditta diversa, vanno compilati tutti i quadri "c" e/o "c bis" del Mod. 1N - Parte II. Si chiarisce che negli anzidetti quadri non devono essere indicati quegli intestati che, come richiesto nel quadro D di pagina 3 del Mod. 3 SPC, sono stati aggiunti ai dichiaranti per costituire la ditta catastale e in tal caso nello spazio dei "diritti reali" dovra' indicarsi "ciascuno per i propri diritti". 7 Mod. 55-autoallestito (originale e 2 copie) Il modello deve essere compilato con macchina da scrivere o a stampatello ed in modo chiaro con inchiostro di china. In esso deve essere indicato: co1. 1 - "1" per tutti gli intestati componenti la ditta catastale; " 2 - gli intestatari della ditta esposta nel frontespizio del Mod. 3 SPC, con i rispettivi titoli e quote, oppure quelli esposti nel quadro D di pag. 3 del Mod. 3 SPC cointestandoli nel titolo "ciascuno per i propri diritti"; " 3 - codici fiscali dei soli dichiaranti; " 6 - nel caso di cointestazione nel titolo, la dicitura "Ditta intestata a Pagina 4
Circolare del 29/07/1985 n. 15 seguito di dichiarazione di N.C. non convalidata da titolo reso pubblico, ai soli fini della conservazione del Catasto senza pregiudizio di qualunque ragione e diritto"; " 8 - "1" per tutte le unita' dichiarate; " 9 - la sigla "N.C." (Nuova Costruzione); " 12/15 gli indicativi catastali (come gia' espressi nell'elaborato planimetrico e planimetrie); " 17/21 - dati toponomastici e di posizione; " 22 - utilita' comuni censibili (vedi par. I.3.3.1. della circolare n. 2/1984); " 37 - "1"; " 38 - sigla "N.C."; " 49 - il numero delle u.i.u. dichiarate nelle schede; " 53 - sigla "N.C.". La seconda sezione, cui va presentata in questo periodo di eccezionalita' tutta la documentazione prevista per l'accatastamento delle nuove costruzioni, rilascera' all'interessato copia del Mod. 55, dopo aver completato la col. 7 con l'indicazione della partita di C.E.U. - per il quale, si dispone, la sezione quarta fornira' alla seconda sezione per ciascun comune i numeri da utilizzare e le colonne 47 e 48 con il numero di Mod. 97 e data, ed avere apposto un timbro, possibilmente sotto col. 6, contenente la dicitura "Continuita' storica da verificare". Si precisa che qualora il numero di particella di seconda sezione indicato nella redazione del Mod. 55 risulti gia' utilizzato dalla sezione quarta, la stessa dovra' procedere a suo tempo - alla sostituzione, indicando nel quadro delle mutazioni la causale "Sostituzione riferimenti di mappa". Nella stessa occasione, e' appena il caso di ricordarlo, dovranno essere eseguite le operazioni connesse con le eventuali denunce di demolizione, dichiarate con Mod. 448 contenute nel tipo mappale. B) VARIAZIONI DI U.I.U. Tutti i cambiamenti che si riferiscono a unita' immobiliari urbane gia' riportate a Mod. 55, di cui pertanto si conosce l'indicativo catastale, nonche' quelle dichiarate ma non ancora in atti, di cui si conosce solamente la data ed il numero di protocollo, devono essere denunciati con Mod. 44 in duplice copia e separatamente per ciascuna u.i.u, allegando - quando previsto - nuove planimetrie. Le variazioni per fusioni di u.i.u. e quelle per demolizione totale del fabbricato, devono essere contenute nello stesso modello. Nel modello 44 del quale, in attesa di una nuova ristampa si allega un prototipo piu' idoneo a contenere le informazioni richieste, deve indicarsi: a) il nome del denunciante o del professionista incaricato; b) a seconda dei casi, uno dei motivi elencati ai punti 1, 2 E 3 e, per quelli non compresi nell'elenco, al punto 4; c) il numero delle planimetrie presentate a corredo del Mod. 44; d) nel caso che la ditta richiedente la variazione non corrisponda alla ditta intestata a Mod. 55 o - se non in atti - a quella in precedenza dichiarata, copia dell'atto che da' titolo per la diversa intestazione; e) la ditta catastale, da desumersi dal Mod. 55 o - se non in atti - dalla dichiarazione, seguita, qualora essa non corrisponda alla situazione reale, dagli intestatari risultanti dall'ultimo atto traslativo; f) nella seconda pagina, nel quadro A, tutti i riferimenti catastali desunti dal Mod. 55, ovvero i numeri di protocollo e riferimenti toponomastici se la variazione si riferisce ad immobili dichiarati, ma non in atti; g) nel quadro B, la indicazione delle unita' derivate dalla variazione, completa dei soli dati conosciuti dal professionista (foglio, numero, ubicazione) e - quando la variazione non coinvolge altre unita' immobiliari anche l'indicazione del subalterno, che pertanto coincidera' con quello indicato nel quadro A; h) nell'ultima parte del modello, le informazioni schematiche richieste per l'eventuale accertamento senza sopralluogo di variazioni censuarie. A tale proposito si introduce una modifica della circolare n. 2/1984, nel senso che anche nei casi di ampliamento o demolizione parziale la u.i.u. conserva il proprio subalterno, compresi quelli che determinano una modifica in pianta del fabbricato, nel qual caso al Mod. 44 va allegato un nuovo tipo mappale privo peraltro di dichiarazione Mod. 3 SPC. Per le denunce di variazione conseguenti a fusione o frazionamento, sara' Pagina 5
Circolare del 29/07/1985 n. 15 invece l'Ufficio prenotandoli a Mod. 57, ad assegnare nuovi subalterni alle nuove unita' derivate, indicandoli sul Mod. 44 a completamento dell'indicativo catastale, mentre per le demolizioni totali assegnera' o confermera' la particella da indicare per l'individuazione dell'"Area urbana" di risulta. Quando peraltro la variazione attenga ad u.i.u. solamente dichiarate, a modifica di quanto indicato nell'allegato 17 della circolare n. 2/1984, il professionista indichera' i soli dati di ubicazione, che l'Ufficio completera' indicando per ciascuna unita' derivata, in luogo dei riferimenti di mappa, i nuovi numeri di protocollo Mod. 97. Da ultimo si ritiene opportuno richiamare l'argomento gia' trattato nel secondo comma del par. I.1 della circolare n. 2/1984: si tratta dell'accatastamento di singole unita' immobiliari, afferenti fabbricati composti di piu' unita' a proprieta' divisa, non dichiarate benche' di non recente costruzione, a suo tempo trasferite con rogiti antecedenti l'anno 1970, ovvero di qualche unita' non ancora dichiarata in un fabbricato in parte gia' denunciato. Si ribadisce che la procedura non puo' che essere quella precedente la circolare surrichiamata, limitandosi pertanto alla presentazione della planimetria, completa della ditta da iscrivere in Catasto cosi' come risulta dall'atto traslativo, e da una denuncia Mod. 44 con funzione di collegamento, contenente al punto 4 l'indicazione "Recupero o completamento di situazione pregressa", la ditta catastale da intestare, nel quadro A i riferimenti di mappa e nel quadro B i soli riferimenti toponomastici: l'Ufficio dal canto suo provvedera' a completare il quadro B col riferimento di protocollo come per gli accatastamenti presentati prima della circ. n. 2/1984. Tutte le procedure sopraindicate devono concludersi con la consegna agli interessati della copia del Mod. 44 completo dei riferimenti catastali. Qualora l'operazione non possa essere espletata in giornata, l'Ufficio rilascera' a vista una ricevuta provvisoria, ma comunque rendera' disponibile non oltre il quinto giorno la copia di cui sopra. C) FABBRICATI RURALI 1 Nuovo accatastamento Per l'accatastamento dei fabbricati rurali di nuova costruzione si osserva che nulla e' sostanzialmente innovato. In ogni caso si ribadisce che la richiesta di accatastamento va presentata con Mod. 26, con allegata una dichiarazione - di cui si unisce un prototipo per la divulgazione dal quale risultino, ai fini della verifica delle condizioni previste dalla legge per il riconoscimento della ruralita', i dati richiesti, nonche' una dimostrazione grafica della suddivisione delle aree coperte e scoperte - meglio su supporto trasparente, - rappresentante la configurazione catastale del terreno e la posizione dei fabbricati dei quali si richiede la ruralita'. Si dispone che tutta la documentazione sia prodotta in duplice copia, una delle quali sara' restituita al richiedente dopo che l'Ufficio avra' apposto il numero di protocollo (Mod.29) e l'annotazione; "Valida anche ai fini dell'art. 35 della legge n. 47/1985, in pendenza di verifica per il riconoscimento della ruralita'". Come e' noto l'Ufficio dara' pratica attuazione a quanto richiesto in sede di verifica ordinaria o, se richiesto e comunque secondo le disponibilita' dell'Ufficio da rendersi note con avviso al pubblico, in sede di verifica straordinaria a pagamento. Gli esiti di tale verifica andranno come di consueto notificati all'interessato per l'apertura di un eventuale contenzioso. Nei casi di non riconosciuta ruralita', anche parziale, l'Ufficio deve rigorosamente renderne edotto anche il Comune interessato, per i riscontri delle agevolazioni eventualmente concesse con il condono edilizio. Accogliendo suggerimenti da piu' parti espressi, si acconsente che la "dimostrazione grafica della suddivisione delle superfici" sia prodotta adottando la procedura prevista per i fabbricati urbani (tipo mappale e Mod. 3 SPC) qualora l'interessato voglia che essi siano in ogni caso rappresentati in mappa prima della verifica. Tale procedura non puo' comunque prevedere la tabella di variazione per la definizione delle qualita', prima di aver eseguito l'accertamento. 2 - Suddivisione di fabbricati gia' accertati rurali o di porzioni di essi La richiesta va presentata con Mod. 6 in duplice copia, compilando la prima parte con i dati di identificazione e di subalternazione e la seconda parte, raffigurando in scala non maggiore di 1:200 le porzioni suddivise. La subalternazione e' affidata al professionista qualora la suddivisione Pagina 6
Circolare del 29/07/1985 n. 15 interessi l'intero fabbricato, all'Ufficio quando il fabbricato risulti gia' suddiviso. Se la procedura di suddivisione coincide con quella di accatastamento, alla denuncia Mod. 26 va allegato anche il Mod. 6, allestito come sopra indicato. Nel caso che la suddivisione dell'intero fabbricato rurale, preveda di definire tra le altre anche parti urbane, deve contestualmente richiedersi l'accatastamento all'urbano del fabbricato, producendo Mod. 3 SPC, tipo mappale nella semplice forma di estratto autentico o copia della mappa non autenticata, elaborato planimetrico, Mod. 1N (Parte I e Parte II), planimetrie, Mod. 55-autoallestito per la parte urbana e Mod. 6 per la parte rurale. La subalternazione e' ovviamente affidata anche in questo caso al professionista, che dovra' chiarirla nell'elaborato planimetrico. 3 - Passaggio da rurale ad urbano Si possono avere i seguenti casi: a) passaggio all'urbano di intero fabbricato: la procedura da seguire e' uguale a quella di accatastamento delle nuove costruzioni urbane e pertanto vanno compilati tutti gli elaborati previsti; b) passaggio all'urbano di una o piu' porzioni: vanno prodotti Mod. 3 SPC, estratto o copia della mappa, Mod. 1N (Parte I e Parte II) per la sola parte urbana, planimetrie delle u.i.u., Mod. 55-autoallestito utilizzando gli stessi identificativi di Catasto terreni; c) passaggio all'urbano di porzione rurale di fabbricato promiscuo; la richiesta va presentata compilando il Mod. 44 - che in questo caso assolve la funzione di collegamento - e la planimetria, individuando l'immobile con lo stesso identificativo di Catasto terreni. Si confida nella riconosciuta professionalita' dei tecnici incaricati e nel senso di responsabilita' ed abnegazione di tutto il personale addetto, per una applicazione coerente delle richiamate norme nell'interesse concorde dell'attivita' professionale e della snellezza del servizio. Si prega di assicurare adempimento.
Pagina 7
Lettera Circolare prot. n. 1853 del 28 giugno 1985 Oggetto: Presentazione domande di voltura, conseguenti la modifica di denominazione sociale.
In esito alla richiesta formulata dalla S1P Societ Italiana per l'Esercizio delle Telecomunicazioni p.a." gi "SIP Societ Italiana per lEsercizio Telefonico p.a.", tendente ad ottenere facilitazioni per la presentazione delle domande di voltura (CT. e C.E.U.) conseguenti la modifica della denominazione sociale avvenuta con delibera dell'assemblea straordinaria del 30.4.1985, omologata dal Tribunale di Torino il 20.5.1985 ed ivi depositata il 24.5.1985 n 23375, nonch per Atto pubblico registrato a Torino il 23.5.1985 n. 25031, si autorizzano gli Uffici inindirizzo, in considerazione dei tempi tecnici occorrenti per la redazione del notevole numero di domande di volture, a prorogare senza aggravio, previ gli opportuni accordi con i rappresentanti locali della Societ, di quanto ragionevolmente necessario i termini di presentazione delle domande stesse, che potranno essere firmate dal direttore dell'agenzia SIP localmente interessata. Inoltre, poich per ciascur Ufficio Tecnico Erariale le domande di voltura interessano diversi Comuni, consentito allegare la copia dell'atto pubblico alla prima di esse indicando nelle altre il riferimento alla domanda cui allegato. Ovviamente le domande di voltura dovranno essere compilate una per ciascun Comune e separatamente per beni di C.T. e di C.E.U.
Circolare del 27/05/1985 n. 14 Oggetto: Chiarimenti su alcuni casi di intestazioni catastali. Sintesi: Note esplicative e chiarimenti operativi in risposta ed a favore degli istituti autonomi case popolari relativamente alle presentazioni in base alla legge 47/85.
Testo: Si corrisponde a talune richieste di precisazioni pervenute in merito a problemi di intestazione catastale, nel quadro delle procedure regolate dall a circolare n. 2/1984. 1) Accertamento di immobili costruiti su terreni per i quali le procedure di espropriazione non sono perfezionate. Gli Istituti Autonomi Case Popolari hanno fatto presente di essere nell'impossibilita' di adempiere, entro il termine stabilito dall'art. 52 della Legge 28.2.1985, n. 47 e successive modifiche ed integrazioni, alle formali operazioni di accatastamento del proprio patrimonio, non ancora denunciato principalmente perche' costruito su terreni occupati in virtu' di decreti di urgenza, il cui iter espropriativo non e' ancora formalmente concluso. Deve essere adottata la seguente procedura. a) Denuncia di variazione nello stato e relativo tipo mappale. Nel Mod. 3 SPC, al quale va allegato il previsto tipo mappale, la ditta denunciante potra' essere cosi' indicata: "IACP per decreto di occupazione d'urgenza del ... (autorita' emittente)". E' chiaro che dovranno risultare nell'apposita sezione del Mod. 3 SPC le ditte risultanti in Catasto; ed e' appena il caso di ricordare che a regolarizzazione avvenuta si dovra' procedere al perfezionamento della intestazione direttamente negli atti del C.E.U.. b) Dichiarazione di nuova costruzione. La dichiarazione dovra' essere presentata su Mod. 1N, con l'avvertenza di indicare (quadro C/bis), nello spazio riservato ai diritti reali, la dicitura: "proprietario con riserva di perfezionamento dell'acquisizione del terreno". Nell'occasione sono ammesse in favore degli IACP, in via eccezionale e comunque limitatamente alle denuncie presentate ex art. 52, 2 comma, della Legge n. 47/1985, le seguenti formalita' agevolative. c) Planimetrie. E' ammessa la presentazione, in luogo delle planimetrie disegnate sugli appositi Mod. A o B e relative a ciascuna unita' immobiliare, di copia del progetto del fabbricato, opportunamente ripiegato, sul quale devono essere ben evidenziate le unita' immobiliari stesse, ferma restando la presentazione di tanti Mod. 1N (II parte) per quante sono le u.i.u.. d) Elaborati previsti dalla circolare n. 2/1984. La copia del progetto presentato in luogo delle planimetrie, idoneamente integrato con i subalterni attribuiti alle singole unita' immobiliari e con gli altri riferimenti usuali, costituira' elaborato planimetrico. Dovra' invece essere presentato il Mod. 55 autoallestito, nel quale a cura dell'Ufficio dovra' essere apposta l'annotazione prevista "ditta intestata a seguito di dichiarazione di nuova costruzione non convalidata da titolo reso pubblico, ai soli fini del Catasto, senza pregiudizio di qualunque ragione e diritto". Resta comunque inteso che gli IACP dovranno regolarizzare la documentazione tecnica come indicato nella circolare n. 2/1984, presentando le prescritte planimetrie ed elaborato planimetrico non appena possibile e comunque prima dell'eventuale utilizzazione della documentazione catastale per riscatto di Pagina 1
Nota prot. n. 786 del 18 marzo 1985 Adempimenti degli uffici per la legge 28.2.1985, n. 47, relativi al c.t. e al c.e.u.
Alcuni articoli della legge in oggetto investono direttamente l'attivit delle sezioni catastali, in particolare per adempimenti che riguardano l'approvazione dei tipi di frazionamento e gli accatastamenti di fabbricati. Si dettano pertanto le procedure che consentono di rispondere con uniformit di indirizzo alle incombenze connesse alla legge stessa. Si confida sul partecipe impegno dei Signori Dirigenti per l'organizzazione pi idonea a far fronte alle prevedibili pressanti richieste dell'utenza; dovranno inoltre essere presi gli opportuni contatti con i Sindaci, facendo loro presenti le esigenze che muovono l'Amministrazione, nel comune interesse, per realizzare con le modalit appresso descritte le procedure volute dalla legge. Tali procedure devono essere adottate in tutti gli UU.TT.EE., compresi quelli situati nelle regioni a Statuto Speciale e delle provincie Autonome di Trento e Bolzano, in quanto non in contrasto con le competenze regionali. Art. 18 Le domande di volture, redatte sulla base degli atti stipulati successivamente all'entrata in vigore della legge ed elencati nel secondo comma, non dovranno essere registrate in Catasto se non resa dichiarazione che gli atti stessi contengono quanto previsto dal 2 comma o sono stati stipulati in conformit dal 4 comma, ovvero che si tratta di atti previsti dall'ultimo comma dell'articolo in argomento. Coloro cui fatto obbligo della presentazione della domanda di volture dovranno apporre tale dichiarazione nel frontespizio del Mod. 13 TR L'attestazione, a firma del Sindaco o di un suo delegato, che il tipo stato notificato ai sensi del 5 comma dell'articolo 18 della Legge 28.2.1985, n. 47, pu essere semplicemente ottenuta - al fine di evitare di conservare oltre all'estratto autentico (primo originale) anche le copie recanti l'attestazione di cui sopra e, cosa ben pi importante, che possano verificarsi equivoci - suggerendo ai professionisti di farsi rilasciare tale attestazione direttamente sullo stesso estratto autentico, da cui dovr poi essere tratto il secondo originale.
Qualora in sede di approvazione dei tipo, per esigenze tecniche, si rendesse necessario l'intervento dell'Ufficio o quello del professionista, tendenti entrambi ad assicurare la rispondenza alle esigenze normative di natura catastale, dovr essere apposta l'annotazione: "In sede di approvazione tecnica il tipo stato adeguato alle esigenze catastali". E appena il caso di far osservare che tali esigenze per loro natura non incidono sulle valutazioni di carattere urbanistico espresse dal Comune. E ovvio che debbano rientrare nella procedura di notifica anche i tipi, approvati prima dell'entrata in vigore della nuova disciplina, di cui si richiede la conferma di validit. Devono soggiacere alle norme dei tipi di frazionamento anche i soli tipi mappali trattati nella Circolare n. 2 del 1984 al punto 1.2.2 e nelle figure 1 e 2 dell'allegato relativo; essi infatti hanno anche la funzione di definire - come stralcio da una maggiore consistenza - il lotto su cui stato edificato ed implicitamente anche lotti complementari. In relazione invece a quanto previsto dall'ultimo comma dello stesso articolo, che non impone la notifica di copia del tipo per i trasferimenti in esso elencati, gli interessati dovranno specificare sulla normale richiesta (Mod. R.C.) che il tipo da approvare ai sensi di tale comma; di conseguenza fatto obbligo all'Ufficio di far risultare in modo evidente sui due originali la seguente dicitura a firma del Dirigente o di suo delegato: II presente tipo valido ai soli fini previsti dall'ultimo comma dell'art. 18, legge 28.2.1985, n. 47. Per i tipi di frazionamento e tipi mappali presentati a partire dalla data di entrata in vigore della legge in oggetto, sono abrogate tutte le disposizioni impartite precedentemente, riguardanti la trasmissione ai Comuni delle notizie ad essi connesse. Art. 52 Questo articolo si compone di due parti logicamente distinte costituite una dal 1 comma e l'altra dal 2 e 3 comma. La prima parte ha effetti a regime, si riferisce cio alla normale presentazione delle richieste di accatastamento in condizioni ordinarie; la seconda ha carattere straordinario e tende a sollecitare il recupero degli elementi dell'inventario catastale a tutt'oggi non denunciati.
Per quanto riguarda la prima parte, al fine di evitare dubbi interpretativi sul significato di copia della dichiarazione per la iscrizione in Catasto, si chiarisce che tale copia deve essere intesa come comprensiva, oltre che del frontespizio dei consueto Mod.1 e relativa planimetria, anche, a seconda dei casi, del Mod. 3/SPC con tipo mappale ed elaborato planimetrico ovvero del Mod. 44. Pertanto per tutti gli accatastamenti ai quali debba seguire la richiesta di abitabilit o agibilit, il professionista dovr presentare copie degli elaborati di cui sopra sulle quali l'Ufficio apporr, preferibilmente a timbro, datata e sottoscritta la seguente dichiarazione: Copia rilasciata ai sensi dell'art. 52 della legge 28.2.1985, n. 47. Poich la nuova legge dispone che alla domanda di abitabilit ed agibilit preceda la iscrizione in Catasto del fabbricato, nel Mod. 3/SPC non dovranno pi essere richieste le indicazioni relative a tali dati. Con riferimento invece agli obiettivi dell'altra parte dell'articolo, allo scopo di rendere pi agevoli le operazioni di accettazione degli accatastamenti e delle variazioni, si consente, qualora l'Ufficio ritenga di non poter assolvere nei tempi dovuti alle proprie incombenze, che i professionisti, limitatamente al periodo utile alla richiesta di cui all'art. 35 della legge, producano contemporaneamente tutti gli elaborati connessi all'intera operazione prevista dalla Circolare n. 2, indipendentemente dalle fasi ivi distinte, ovviamente completi dei soli dati a loro gi noti. In tal caso l'Ufficio si limiter a rilasciare attestazione dell'avvenuta presentazione. Al fine di rendere agevole il rilascio dell'attestazione, il professionista dovr compilare in duplice copia un modello analogo ai fac-simile allegati alla presente circolare - di cui l'Ufficio curer la diffusione con i mezzi che riterr pi opportuni - da presentare alla sezione presso cui ha inizio la pratica di accatastamento o di variazione. E appena il caso di aggiungere che dovr procedersi nei tempi brevi alla verifica tecnica ed al completamento dei dati mancanti negli elaborati, non imputabili al professionista; in tale fase, se il professionista si rifiutasse di rendere conformi gli elaborati stessi, dovr farsene immediata comunicazione all'ordine professionale per i provvedimenti di competenza ed ai Sindaci per avvertire che la pratica inoltrata, non rispondendo ai requisiti di norma per l'accatastamento, respinta e resa nulla.
Si ravvisa l'opportunit che all'accettazione sia adibito personale esperto delle competenze di seconda e quarta Sezione per il controllo dell'aspetto tecnico formale di quanto presentato; e si suggerisce anche, per evidenti motivi di snellezza, di consigliare i professionisti di avvalersi della facolt di compilare il tipo mappale su estratto da autenticare, come previsto nella richiesta Mod. R.C.. Come ovvio infine, quando la presentazione dei documenti motivata dalla esigenza di individuare catastalmente beni ai fini di trasferimento di diritti, la procedura accelerata di cui si detto, che - si ricorda - giustificata dalle previsioni di notevole incremento di afflusso causato dalla delimitazione dei termini di accatastamento senza gravame, non pu essere applicata: essa infatti mancherebbe proprio alla funzione di rendere disponibili nei tempi necessari per il negozio giuridico i codici di identificazione che sono richiesti al Catasto. Pertanto in tali casi si dovr seguire l'integrale procedura della Circolare n. 2, sia che si tratti di denuncia di nuove costruzioni, sia per variazioni (frazionamenti o altro). L'urgenza di adempiere alle procedure di cui sopra impone di tralasciare per il momento la trattazione di altri aspetti della legge che richiedono un pi approfondito esame e che in quanto non immediatamente incombenti costituiranno argomento di successive disposizioni. Pregasi assicurare immediato adempimento.
Lettera circolare del 16/01/1980 prot. 261 Oggetto: Tributo su domande di volture non pervenute. Sintesi: Chiarimenti sulla riscossione del tributo dovuto in conseguenza di atti non registrati con conseguente evasione del tributo.
Testo: A complemento della circolare n. 24 del 30 settembre 1978, la scrivente precisa che non dovra' farsi luogo alla riscossione del tributo di L. 3.000 al momento, anche se differito, della presentazione di domande di volture relative ad atti traslativi regolarmente registrati presso gli Uffici del Registro. Quanto disposto in merito con la circolare di cui sopra si riferisce pertanto ai casi in cui le domande di volture siano conseguenza di atti o provvedimenti non registrati presso gli Uffici del Registro, per i quali si deve ovviamente presumere non sia stato corrisposto il tributo in argomento. Si prega di assicurare adempimento.
Pagina 1
Circolare del 27/05/1985 n. 14 alloggi e simili. Si osserva che la procedura indicata alle lettere a) e b) precedenti dovra' essere applicata anche agli immobili dichiarati da Cooperative edilizie e costruiti su terreni per i quali non e' stato concluso l'iter espropriativo. Con la successiva regolarizzazione delle Ditte la intestazione dovra' assumere la seguente forma, del resto gia' nota: "Cooperativa ............ (concessionaria precaria dell'area) per il fabbricato; Comune di ................. per l'area". 2) - Cessione di quota di proprieta' di intero immobile con diritto di fruizione - anche turnaria - di porzione definita di esso (multiproprieta'). Detti trasferimenti ordinariamente si riferiscono a complessi immobiliari siti in luoghi turistici di cui, pur definendo la porzione di fruizione, il costruttore-venditore cede non lo specifico bene, bensi' quota di proprieta' dell'intero complesso. Per semplificare le procedure di volturazione e di rilascio di certificazioni, che in alcuni casi potrebbero assumere notevole pesantezza, e per assicurare chiarezza all'informazione catastale, la procedura per la volturazione e' la seguente. La Ditta catastale del costruttore-venditore acquistera' la forma ".... proprietario per la rimanente quota (bene destinato a multiproprieta')". La intestazione a ciascun acquirente (eventualmetne anche multiplo: ad esempio i coniugi nel nuovo diritto di famiglia) richiedera' a sua volta una distinta pagina della stessa partita con l'indicazione del solo titolo cosi' formulato: "X multiproprietario per m/n con godimento turnario per il periodo da .......... a .......... sui beni distinti con numero .......... sub .......... ecc.". Come quadro B resta valido ovviamente quello originario, mentre si segnaleranno nel quadro C della nuova pagina gli estremi della voltura. L'operazione verra' completata compilando il Mod. 56 per ogni intestazione aggiunta, portandovi l'indicazione di partita e pagina corrisopndente, ed annotando nel Mod. 57 per ciascuna u.i.u. le varie pagine delle partite in cui sono iscritti i titolari della fruizione del bene stesso. Per le richieste di certificazione sara' sufficiente il rilascio parziale della partita e cioe' la sola pagina in cui e' iscritta la ditta richiesta oltre a quella in cui sono descritti i beni, che normalmente contiene anche la ditta originaria (prima pagina). E' paragonabile al caso sopra esposto, con gli opportuni adattamenti, anche la vendita di una specifica u.i.u. in cui si costituisce il diritto di "multiproprieta'". 3) - Richiesta di accatastamento di immobili urbani a nome di coniugi "in comunione legale" quando in Catasto terreni risulti intestato uno solo di essi. Possono presentarsi due casi: a) qualora negli atti del catasto terreni la partita risulti intestata a nome di uno solo dei coniugi per acquisto fatto anteriormente alla legge sul "diritto di famiglia" e non sia specificamente indicato nel Mod. 3 SPC che e' stato stipulato atto di comunione di beni, l'iscrizione in C.U. verra' eseguita con le stesse modalita' illustrate al paragrafo I.2.1. della circolare n. 2/84 e cioe' con la clausola: "ciascuno per i propri diritti"; b) qualora invece il terreno sia stato acquistato in regime di comunione legale, come si puo' verificare nell'atto di acquisto, l'immobile deve essere accatastato a nome di entrambi i coniugi con la semplice indicazione "in comunione legale", perche' per legge il bene e' acquisito anche per il coniuge non presente al rogito. Si coglie l'occasione per sciogliere una perplessita' piu' volte manifestata dagli Uffici e dalle categorie interessate e non estranea anche alla scrivente stessa. Si dispone infatti, uniformandosi al trattamento previsto nel campo della pubblicita' immobiliare, che nel caso in cui sia comparso nella stipulazione uno solo dei coniugi che agisce in dichiarato regime di comunione legale, la domanda di voltura debba essere accettata anche quando riporti il solo nome del coniuge presente, con la obbligatoria annotazione "in comunione legale" che verra' cosi' riportata negli atti catastali. 4) - Accatastamento di immobili urbani a nome di titolari di diritti sulle u.i.u. in maniera diversa da quella espressa in C.T.. E' questo il caso nell'atto di trasferimento del terreno edificatorio sono specificate le porzioni che a costruzione avvenuta saranno di proprieta' Pagina 2
Circolare del 27/05/1985 n. 14 esclusiva di determinati comparenti: in particolare il patto puo' essere definito o fra coacquirenti del terreno o tra venditore del terreno e acquirente (costruttore). La procedura seguita da taluni UU.TT.EE. e' quella di registrare la voltura in catasto terreni al nome del o degli acquirenti del terreno e di trascinare poi, per continuita' storica, nel C.E.U. la stessa ditta per tutte le u.i.u. del fabbricato, in attesa di un ulteriore nuovo rogito, che viene pertanto sollecitato. La procedura seguita nel C.E.U. e' inesatta: non e' invero necessaria alcuna ulteriore manifestazione di volonta' delle parti, perche' essa e' stata gia' pienamente espressa; un nuovo atto "ricognitorio" in particolare, se anche posto in essere, persegue un diversa finalita' e non da luogo a nuova voltura. Pertanto si suggerisce la procedura da seguire per accatastamenti del tipo suddetto. a) Denuncia Mod. 3 SPC. La ditta da dichiarare e' quella del proprietario del terreno, annotando pero' nello spazio riservato agli atti mancanti, che verranno presentati piu' Mod. 1N e conseguenti Mod. 55 autoallestiti specificanti le ditte proprietarie dell'u.i.u. in forza dell'atto gia' precedentemente stipulato. b) Mod. 55 autoallestito. Dovranno essere prodotti tanti Mod. 55 per quanti sono gli aventi diritti sulle u.i.u., con l'avvertenza di indicare nel Quadro C delle nuove ditte, oltre alla tradizionale formula "N.C.", gli estremi dell'atto in cui era indicata la cosa futura ora realizzata. 5) - Societa' in nome collettivo. In deroga a quanto stabilito dal par. 21, 2 comma dell'Istruzione XIV, le societa' in nome collettivo dovranno essere iscritte nella stessa forma prevista per le S.p.A., S.r.l. e simili, omettendo quindi di elencare i soci che le costituiscono. Si prega di assicurare adempimento.
Pagina 3
Circolare del 15/11/1978 n. 28 Oggetto: Catasto. Domande di voltura relative ad atti giudiziari.
Sintesi: L'obbligo di presentare domande di voltura incombe su coloro che sono tenuti alla registrazione intesa questa fino al pagamento dell'imposta. Per quanto attiene agli atti giudiziari detto obbligo spetta alle parti interessate dato che tenute al pagamento dell'imposta di registro sono queste ultime e non i cancellieri. Testo: In esito ai quesiti posti da taluni uffici sull'argomento in oggetto, si premette che il D.P.R. 26 ottobre 1972, n.650 e la L. 1 ottobre 1969, n.679, disponendo norme nei confronti al riguardo, stabiliscono che l'obbligo della presentazione delle domande di volture incombe a coloro che sono tenuti alla registrazione degli atti che danno luogo a trasferimenti di diritti sugli immobili. Piu' in proposito, riferendosi espressamente, il paragrafo n.39 dell'Istruzione XIV per la conservazione del Nuovo Catasto, specifica alla lettera b) che l'obbligo di presentare domande di volture incombe direttamente ai cancellieri giudiziari per le sentenze che debbono essere registrate "a loro cura". La norma dettata dall'Istruzione pertanto senza essere in contrasto con la legislazione successive, aveva specificato l'obbligo inerente ai cancellieri in materia di domande di volture, mettendolo in relazione alla "cura" della registrazione degli atti che tali domande originavano. Ora, a parere di questa Dir. Gen. che tale cura debba intendersi estesa a tutte le fasi della registrazione stressa, comprendenti cioe' la richiesta e il pagamento della imposta, rimanendo incombenza propria dell'Uff. Reg. la esecuzione specifica della registrazione. Alla luce di questa completezza si adempimento si ritiene pertanto che sia escluso per i cancellieri l'obbligo della presentazione della domanda di voltura per quegli atti per i quali essi devono solo richiedere la registrazione, e invece tale obbligo sussista solo per quegli atti, come i decreti di trasferimento di beni immobili nelle procedure esecutive e gli altri eventuali atti da essi ricevuti, per i quali incomba loro, oltre che la richiesta della registrazione, anche il pagamento della relativa imposta di registro. In conclusione e alla luce di tutto quanto detto, l'obbligo di presentare tutte le altre domande di voltura rimane, come prescritto, per coloro che sono tenuti alla registrazione intesa, quest'ultima, fino al pagamento dell'imposta. Nel caso di atti giudiziali in senso lato detto obbligo quindi spetta alle parti interessate - in analogia a quanto gia' avviene nel caso delle successioni - dato che sono esse tenute al pagamento dell'imposta di registro, e non ai cancellieri, cui spetta la sola richiesta di registrazione.
Pagina 1
Circolare del 30/09/1978 n. 24 Oggetto: Domande di volture non pervenute. Sintesi: Gli U.T.E. di volture compilate accolgono, in sostituzione delle volture non pervenute, domande relative ad atti traslativi stipulati da oltre un anno e presentate da almeno una delle parti interessate.
Testo: Giungono alla scrivente quesiti riguardanti il modo di procecere nei casi in cui le domande di volture, relative ad atti traslativi regolarmente stipultati e registrati presso l'Ufficio del Registro, non siano per vari motivi pervenute all'U.T.E. competente per territorio. Occorre anzitutto ricordare che l'Amministrazione e' tenuta, nei modi consentiti, a tutelare gli interessi delle parti contraenti per quanto concerne la iscrizione negli atti catastali dei relativi diritti; ed osservare altresi' che non puo', nel caso in argomento, essere imputata agli interessati l'omissione o il mancato arrivo a destinazione delle domande necessarie perche' possa aver luogo la detta iscrizione. Per quanto detto, al fine di ovviare alla mancata corrispondenza fra i diritti dipendenti da regolari atti traslativi e quelli iscritti in catasto, si dispone che gli Uffici Tecnici Erariali - ferma restando l'eventuale applicazione delle sanzioni di cui all'art. 12 del D.P.R. 26.10.1972, n. 650 accolgano, in sostituzione di quelle non pervenute, domande di volture relative ad atti traslativi stipulati da oltre un anno compilate e presentate da almeno una delle parti interessate. Per la compilazione delle dette domande di volture sara' data da parte dell'Ufficio ogni possibile assistenza agli interessati al fine di evitare erorri, cosi' come gia' previsto per quelle relative a trasferimenti per causa di morte. E' da notare che la domanda puo' esser avanzata limitatamente ai trasferimenti colui che la presenta, anche quando essi siano contestuali con altri nello stesso atto traslativo. La firma del presentatore deve essere autenticata nelle forme di legge (percio' anche dallo stesso funzionario ricevente). Sulle domande di volture cosi' compilate andra' apposta l'annotazione: "La presente domanda di volture e' stata presentata in deroga all'art. 3 del D.P.R. 26.10.1972, n. 650". All'atto della presentazione deve essere corriposto il tributo di lire 3.000. Si prega assicurare adempimento.
Pagina 1
Lettera circolare del 13/04/1978 prot. 1267 Oggetto: Legge n. 151 del 19/5/75 sul diritto di famiglia. Sintesi: Chiarimenti in merito al regime della comunione legale dei beni per i coniugi aventi contratto matrimonio prima del 20/9/75. Integrazione della codifica (comunione legale) nelle intestazioni catastali.
Testo: Facendo seguito alla normativa impartita sull'argomento in oggetto con la circolare n. 21 del 13/7/1977 e con la lettera-circolare 3/3097 del 25/8/1977, alla luce di un piu' approfondito esame della materia, la scrivente ritiene opportuno formulare ulteriori chiarimenti in merito. La volonta' dei coniugi che, contratto il matrimonio anteriormente al 20/9/1975, hanno scelto il regime della comunione legale, e' efficace dal momento in cui hanno sottoscritto l'atto notarile di assoggettamento. La trascrizione a margine dell'atto di matrimonio rende la comunione solamente opponibile a terzi. I notai possono pertanto allegare alle domande di volture l'atto di assoggettamento al regime di comunione legale anche senza il riferimento all'avvenuto annotamento a margine dell'atto di matrimonio. Resta inteso che il certificato catastale dovra' sempre essere allegato. Per quanto concerne poi la codifica delle domande di volture del C.T. sui modelli 13 TP/A da parte degli uffici che si avvalgono della registrazione meccanografica, considerato che l'obiettivo precipuo e' quello di consentire anche mediante ricerca alfabetica sul mod. T3E l'immediata nozione dell'avvenuto assoggettamento dei coniugi al regime della comunione legale, gli uffici stessi dovranno attenersi alle seguenti indicazioni. Ferme restando le vigenti norme di codifica degli intestati, i dati anagrafici saranno trascritti integrando l'alfabetica (cognome, nome, ed altre notizie relative al soggetto) del 1 coniuge con la dicitura "COM LEG n/pppppp", ove "n" identifichera' il numero d'ordine e "pppppp" la partita nella quale il 2 coniuge figura in comunione legale; analogamente si operera' per il secondo coniuge. Poiche' tale integrazione deve essere introdotta tra il punto e l'asterisco, qualora la comunione legale non interessi la totalita' delle partite in cui i coniugi figurano, per ciascuno di essi ovviamente si dara' luogo a due diverse schede T3E, nella prima delle quali compariranno le cointeressenze gravate da regime di comunione legale e quindi con intestazione integrata dalla formula gia' citata (COM LEG n/pppppp), nell'altra quelle non gravate da comunione legale e quindi prive dell'integrazione medesima. Pregasi accusare ricevuta.
Pagina 1
Lettera circolare del 07/04/1978 prot. 1208 Oggetto: Conservazione allegate. dei catasti. Domande di volture. Copie dei titoli
Sintesi: Impossibilita' degli uffici del registro a fornire la copia dell'atto registrato. Autorizzazione agli uffici tecnici erariali ad accettare copie di atti con solo la data di registrazione. Testo: E' stata segnalata da vari uffici una difficolta' nella quale verrebbero ad incorrere notai, che non sono in grado di rispettare i termini di legge in merito al periodo intercorrente fra la data di registrazione e la presentazione della domanda di voltura - corredata come e' noto da una copia dell'atto portante l'annotazione della effettuata registrazione coi relativi estremi -, per essere taluni uffici del Registro impossibilitati a fornire tempestivamente gli estremi anzidetti. Considerata la funzione esclusivamente conoscitiva della annotazione stessa ed in particolare della data, unico elemento invero da prendersi in considerazione all'atto della presentazione - e tenuto anche conto dell'uso affatto interno all'Amministrazione cui la copia anzidetta e' destinata (e valga a dimostrarlo il fatto che si tratta di copia in carta libera); considerato altresi' che per tutte le procedure di volture la legge attribuisce alle dichiarazioni rese dal notaio una validita' sostanzialmente autonoma rispetto allo stesso titolo da cui e' promossa e legittimata, nel quadro della crescente tendenza a sostituire pubbliche documentazioni con dichiarazioni degli interessati, ovviamente tanto piu' vigorosa quando si tratti di pubblici ufficiali; sentita anche nelle vie brevi la Direzione Generale delle Tasse; in via transitoria e fino a quando non abbia avuto luogo la prevista normalizzazione nel funzionamento degli uffici del Registro si autorizzano i dipendenti uffici ad accettare domande di volture che siano corredate da copie sulle quali sia stata per l'appunto dichiarata soltanto la data di registrazione, intendendosi per tale quella nella quale il titolo e' stato presentato al competente Ufficio ed e' stato effettuato il relativo versamento. Pregasi accusare ricevuta.
Pagina 1
Circolare del 02/03/1978 n. 7 Oggetto: Indicazione del numero di codice fiscale nelle conseguenti a denunce di successione. domande di volture
Sintesi: Non e' obbligatorio indicare il codice fiscale per le domande e le note di valore relative ad atti pubblici formati e a scritture private autenticate anteriormente all'1/1/78. Testo: Con la Circolare n. 1 del 4 gennaio 1978 sono state impartite istruzioni relative alla prima attuazione, per quanto concernente i catasti, delle norme contenute nel D.P.R. 2/11/1976, n. 784, modificato ed integrato successivamente dal D.P.R. 23/12/1977, n. 955. Sono pervenute in seguito da parte di alcuni Uffici, richieste di chiarimenti al fine di una corretta interpretazione delle norme in argomento, con particolare riferimento alle volture conseguenti denunce di successione. A tale proposito va osservato che la tettera d) dell'articolo 6 del D.P.R. n. 784 esonerava dall'obbligo di indicare il codice fiscale nelle domande di volture nei casi in cui le stesse fossero state presentate anteriormente al 1 gennaio 1978; nessun cenno veniva fatto nei confronti delle domande di volture dipendenti da denunce di successione, per le quali ultime s'imponeva peraltro l'indicazione del codice fiscale, escluso quello relativo al dante causa qualora il decesso si fosse verificato precedentemente all'1/1/1978. Il citato D.P.R. n. 955, recante modifiche al D.P.R. n. 784, integrava la precedente formulazione, introducendo la non obbligatorieta' dell'indicazione del codice per le domande e le note di volture relative ad atti pubblici formati e a scritture private autenticate anteriormente all'1/1/1978; restava inalterata la formulazione relativa agli obblighi in materia di denunce di successione. Poiche' in questo caso si da' luogo alla presentazione di domanda di volture ad avvenuta registraizone della relativa denuncia, non v'e' dubbio che il codice fiscale degli aventi causa debba essere indicato nelle domande di volture stesse qualora detta registrazione sia avvenuta in data successiva al 31 dicembre 1977. In tutti i casi infine in cui vengono disattesi in sede di compilazione delle domande di volture gli obblighi previsti dalle norme in argomento, dovranno essere applicate le sanzioni di cui all'articolo 12 del D.P.R. 26/10/1972, n. 650, concernenti la inesatta compilazione delle domande stesse. Si coglie infine l'occasione per rammentare che nelle domande di volture dovranno figurare i soli numeri di codice fiscale relativi ai soggetti cui i beni vengono, a qualsiasi titolo, trasferiti, in quanto unici questi ad indurre variazioni negli atti catastali. Si prega di dare assicurazione di ricevuta e di adempimento.
Pagina 1
Circolare del 04/01/1978 n. 1 Oggetto: Disposizioni relative all'introduzione del contribuenti nelle domande e note di voltura. codice fiscale dei
Sintesi: Chiarimenti e disposizioni preliminari per l'immediata applicazione dell'art. 6 del D.P.R. 2.11.76, n. 784 (codice fiscale).
Testo: In previsione della prossima attuazione della norma gia' contenuta nell'articolo 6 del D.P.R. 2 novembre 1976 n. 784, in corso di parziale revisione, che impone tra l'altro che il numero di codice fiscale venga indicato nelle domande e note di voltura catastali, si impartiscono alcune preliminari disposizioni di immediata applicazione. E' da premettere che da tale norma scaturira' per gli Uffici l'onere di introdurre negli atti catastali il codice - indicato nelle note di voltura in fase di registrazione, si' da consentire il collegamento con l'archivio dell'Anagrafe tributaria. Tale incombenza trova peraltro pratica applicazione soltanto nei confronti degli atti redatti in forma meccanografica, per i quali sia l'introduzione del codice relativo a nuovi intestatari che l'elaborazione relativa a quelli gia' memorizzati si rendano possibili adeguando opportunamente le procedure meccanografiche di conservazione gia' in atto. Si osserva peraltro che una volta effettuata la registrazione dianzi indicata il numero di codice fiscale verra' inevitabilmente e d'altronde opportunamente a costituire parte integrante della futura certificazione. Pertanto, con ovvio riferimento al solo Catasto terreni a conservazione meccanografica e in attesa di una graduale e progressiva sostituzione con il codice fiscale dell'attuale sigla statistica presente nella scheda di partita (mod. T2E), gli Uffici, al fine di evitare dannosi equivoci fra detta sigla e il codice fiscale stesso, su tutti i certificati, tratti come e' noto da copia fotostatica del citato modello T2E, dovranno curare l'apposizione mediante timbro della seguente dicitura: "Si avverte che la sigla eventualmente riportata nel presente certificato, alla colonna "codice" del quadro A, NON IDENTIFICA il codice fiscale". Tale timbro dovra' continuare ad apporsi finche' ulteriori disposizioni non siano state inviate da parte della scrivente, in merito a quanto concerne le modalita' di trasmissione da parte degli Uffici in forma meccanografica dei codici fiscali riportati sulle note di voltura. Nel ribadire che la procedura indicata concerne soltanto i certificati tratti da atti meccanizzati, si conferma che per il momento non deve darsi corso ad alcuna altra incombenza in applicazione delle norme di cui al D.P.R. dianzi richiamato ed alle modifiche di prossima emanazione. Si rimane in attesa di assicurazione e adempimento.
Pagina 1
Lettera circolare del 25/08/1977 prot. 3097 Oggetto: Legge n. 151 del 19/5/75 sul diritto di famiglia. Sintesi: Chiarimenti sulla documentazione da allegarsi alle domande di voltura in caso di assoggettamento dei coniugi a regime della comunione legale per i beni acquistati anteriormente alla data di entrata in vigore della legge stessa.
Testo: A seguito dell'applicazione delle disposizioni emanate con la Circolare n. 21 del 13 luglio u.s., relativa ai riflessi catastali della legge in oggetto, alcuni UU.TT.EE., su richiesta di taluni Notai, hanno rappresentato alla scrivente una alternativa al disposto dell'ottavo capoverso della Circolare stessa che indica la documentazione da allegarsi alle domande di volture conseguenti all'assoggettamento dei coniugi al regime della comunione legale per i beni acquistati anteriormente alla data di entrata in vigore della legge in argomento. La proposta avanzata - peraltro condivisa dalla scrivente - consiste nella facolta' di allegare alle domande di volture di che trattasi, anziche' la copia dell'atto di matrimonio con annotamento a margine (oltreche' il certificato catastale dei soli beni per i quali e' stata chiesta la comunione), la copia integrale dell'atto di convenzione di assoggettamento alla comunione legale corredato dalla dichiarazione, a firma del Notaio rogante, dell'avvenuto annotamento da parte dell'Ufficio di Stato Civile con la citazione dei relativi estremi. Nei casi in cui verra' adottata l'anzidetta procedura, la compilazione delle conseguenti domande di volture dovra' essere effettuata dal Notaio. Pregasi accusare ricevuta.
Pagina 1
Circolare del 13/07/1977 n. 21 Oggetto: Legge n. 151 del 19-5-1975. Sintesi: Chiarimenti in merito alle registrazioni delle domande di voltura presentate dopo l'entrata in vigore del nuovo diritto di famiglia (regime della comunione legale dei beni).
Testo: Da parte di numerosi Uffici sono pervenuti quesiti sulle procedure da adottare per far risultare negli atti catastali i differenti regimi patrimoniali previsti dalla Legge 151 del 1975 sul diritto di famiglia. Si osserva anzitutto che la nuova normativa non ha sostanzialmente modificato il regime delle convenzioni matrimoniali ne' quello del fondo patrimoniale; non si ritiene pertanto che si debba, per quanto riguarda l'esistenza di tali condizioni, modificare le attuali disposizioni che non prevedono specifiche intestazioni catastali per i beni soggetti a tali particolari regimi. E' appena il caso di osservare che gli Uffici, ove i Catasti sono conservati collegati al libro fondiario, dovranno tener conto degli istituti in argomento secondo le norme consuete. Diversamente deve essere considerato il regime della comunione legale, istituito in forme originali dal nuovo diritto di famiglia; la comunione legale rappresenta infatti una condizione catastalmente influente, da evidenziare nelle intestazioni. In proposito e' opportuno operare una distinzione tra le registrazioni di domande di volture che interessano beni acquisiti in proprieta', prima del 20 9.1975, da uno o da entrambi i membri della famiglia costituita anteriormente all'entrata in vigore della Legge anzidetta (20.9.1975) e quelle interessanti beni pertinenti a famiglie costituite nel regime della legge citata o acquisiti posteriormente al 20.9.1975 da famiglie precostituite. Il solo primo caso deve essere regolamentato in modo idoneo a risultare negli atti catastali; negli altri casi le domande di volture dovranno essere conformi agli atti che hanno dato origine alle volture stesse. Nel primo caso, ed entro i due anni previsti dall'art. 228 della legge, la volonta' dei coniugi che abbiano scelto il regime della comunione legale deve manifestarsi nella forma prevista e cioe' con annotamento a margine dell'atto di matrimonio. Pertanto la domanda di voltura, predisposta da chi ha chiesto l'annotamento, dovra' essere corredata dal certificato catastale dei beni per i quali e' stata chiesta la comunione e da copia dell'atto di matrimonio con annotamento a margine. Come stabilito dal citato art. 228 la domanda di voltura e' esente dal bollo e dall'imposta catastale fissa di L. 3.000 ed il certificato allegato - da rilasciarsi ai soli fini dell'applicazione dell'art. 228 della Legge 151/1975 - dovra' essere esente da tributi e imposta di bollo. In caso di acquisto della proprieta' per successione, l'articolo 58 della legge in oggetto stabilisce il regime di separazione per i beni pervenuti per successione sempreche' nel testamento non sia specificato che essi sono attribuiti in comunione ai coniugi. Anche in questo caso la domanda di voltura dovra' essere conforme al titolo dal quale ha avuto origine. Le registrazioni - negli atti catastali - susseguenti alle domande di volture, dovranno riportare la Ditta come segue: XY n.a ... il ... e VZ n.a ... il ...coniugi, in comunione legale. La causale dovra' risultare come segue: Atti del C.T. - a conservazione tradizionale: Costituzione di comunione legale in data ....con annotamento allo stato civile del Comune di .... Pagina 1
Circolare del 13/07/1977 n. 21 - a conservazione meccanografica: i codici sono stati integrati come segue: Codice C (codice degli Uffici) SC = Ufficio di Stato Civile Codice E (codice delle causali) e' stato aggiunto il codice 453 COST COM LEG = costituzione di comunione legale. Atti del C.E.U. - i codici usati per le registrazioni sui modelli 55M devono intendersi integrati come segue: Parte I (Uffici presso i quali ha luogo la registrazione degli atti) SC = ufficio di Stato Civile Parte II (codice delle causali delle mutazioni) COM LEG = comunione legale (colonna 38) Nella colonna 39 si porra' la sigla IST ove la comunione sia stata manifestata con un atto o per testamento, e la sigla DEN ove la comunione sia stata denunciata all'Ufficiale di Stato Civile per i beni posseduti anteriormente al 20.9.1975. Le altre colonne dovranno essere compilate nel modo consueto, in particolare nella colonna 42 va posta la dicitura Uff. Stato Civile e relativa sede in codice. Analogamente si procedera' per le registrazioni sui modelli 55 di vecchio tipo. Pregasi accusare ricevuta.
Pagina 2
Circolare del 19/05/1977 n. 18 Oggetto: Conservazione dei catasti. dipendenti da atti di Documenti da eccezionale allegare alle dichiarata volture urgenza.
Sintesi: Si consigliano gli U.T.E. di richiedere la collaborazione dei consigli distrettuali dei notai al fine di limitare da parte degli stessi notai il ricorso alle procedure d'urgenza in caso di presentazione di voltura. Testo: Sono state sollevate questioni interpretative in merito all'applicazione ed alla portata del 3 comma dell'art. 4 del D.P.R. 26 ottobre 1972, n. 650, anche in relazione alla mancanza di una analoga norma da riferirsi alla presentazione del tipo di frazionamento nei casi previsti dai commi 4 e 8 del medesimo articolo. Questa Direzione ritiene in proposito che l'interpretazione da dare vada letta nello spirito complessivo del sistema disposto dalla legge, oltre che sulla base dell'indagine letterale, i cui risultati non possono essere peraltro contraddetti. E' palese invero l'intenzione del legislatore delegato di conciliare l'obiettivo della identificazione dei beni oggetto di trasferimento mediante i riferimenti catastali, con l'obbligo dell'ufficiale rogante di ricevere in caso di urgenza la volonta' delle parti comunque espressa, purche' certa e significativa. Da questa origine possono farsi discendere le interpretazioni corrette delle disposizioni eventualmente non perspicue. In particolare possono darsi per acquisite le seguenti proposizioni: - i certificati catastali, che dalla legge si richiede siano allegati alle domande di volture, hanno esclusivamente il carattere di fonti da cui desumere la recente descrizione catastale dei beni; quando vi sia frazionamento di particelle, essi vanno integrati dal tipo di frazionamento, che assume l'analoga funzione di determinare le misure geometriche indispensabili per definire le nuove dividenti; - la valutazione dell'urgenza - assuma essa carattere oggettivo o soggettivo spetta esclusivamente all'ufficiale rogante, al quale rimane il solo obbligo di dichiararla; senza dare nozione alcuna dei motivi che a suo avviso la dimostrano; - la dichiarazione dell'urgenza non esime ovviamente l'ufficiale rogante dal provvedere a identificare nel rogito i beni trasferiti in modo sufficientemente chiaro, pur non potendo utilizzare quello strumento privilegiato di identificazione che e' dato dagli elementi catastali; conseguenza della dichiarata condizione di urgenza e' pertanto la traslazione della identificazione mediante i dati catastali - cioe' col mezzo piu' idoneo e perspicuo - dal momento del rogito a quello della domanda (nota) di volture; e poiche' al rogito si connette strettamente la nota di trascrizione, quella conseguenza si manifesta soprattutto con l'instaurazione di una differenza - invero sempre pregiudizievole - fra trascrizione e voltura. Ed e' proprio quest'ultima considerazione che dovrebbe indurre ad usare la procedura con dichiarazione di urgenza nella minor misura possibile, ovvero, come si dira', all'adozione di successive misure idonee ad eliminare la segnalata discrasia. Cio' sarebbe possibile in ogni caso, si osserva, ove ad un rogito compilato con urgenza e percio' privo di riferimenti catastali forniti da un recente certificato o non corredato, occorrendo, dal tipo, si facesse seguire un atto di identificazione catastale; e poiche' d'altra parte l'urgenza puo' essere motivata proprio dalla impossibilita' di reperire in prosieguo di tempo tutte Pagina 1
Circolare del 19/05/1977 n. 18 le parti interessate (ad esempio dalla necessita' di una di esse di partire per altri Paesi), lo scopo potrebbe essere raggiunto col preavvertire nel rogito stesso la futura "costituzione in forma unilaterale per il deposito di documenti e la precisazione dei dati catastali" o con una analoga modalita', che nella sostanza conduca al completamento catastale del primo rogito, effettuato bensi' col concorso di uno solo dei contraenti, ma accettato preventivamente dall'altro. E' evidente che la conseguente nota di voltura corrisponde in tal caso alla correlativa nota di trascrizione. Qualora tuttavia non si intenda accogliere il suggerimento di simili procedimenti, la legge ha consentito soluzioni meno complete, che rendano possibile la regolarita' della iscrizione catastale, pur rinunciando ad assicurare la auspicabile concordanza con la trascrizione. Per quanto riguarda il certificato, in particolare, la dichiarazione di aver rogato pur essendone sprovvisto per motivi di urgenza facoltizza il rogante a tradurre in linguaggio catastale nella sola domanda di volture quella identificazione che nel rogito e' stata diversamente ottenuta, in modo di massima meno distinto e perspicuo. E proprio per questo assume la maggiore importanza il riconoscimento della identita', che sara' portato nella stessa domanda di volture; e non ha invece alcuna rilevanza che la dichiarazione di urgenza sia o meno esposta nel rogito. Non diversamente puo' presentarsi la questione quando - caso invero da ritenere non infrequente - il rogante abbia potuto fare in tempo ad acquisire prima del rogito i dati catastali in modo sufficientemente certo, ma non la documentazione atta a dimostrarli. E' evidente che in tal caso egli se ne assume tutta la responsabilita' e nella ipotesi di errore sara' costretto a redigere un atto di rettifica. Assai meno pacifica si ravvisa l'applicabilita' della procedura quando il rogante assuma i dati catastali, che a suo avviso identificherebbero i beni da trasferire, da certificati di data non recente, giuridicamente non piu' validi e non verificati per confronto con gli atti del Catasto. E' questa una prassi assolutamente sconsigliabile, tenuto conto che potrebbe dar luogo non gia', come nei casi precedenti, a diversita' nel modo di individuare i beni trasferiti fra nota di trascrizione e nota di volture, ma addirittura a individuazioni contrastanti. Per la delicatezza pertanto della situazione che si verrebbe a determinare e' opportuno a giudizio della scrivente che in tal caso - si ripete: da evitare, per quanto possibile - la eccezionalita' della situazione venga almeno dichiarata e dimostrata anche nel rogito e nella conseguente nota di trascrizione. Pur attenendosi in definitiva agli stessi orientamenti, per il tipo di frazionamento il legislatore e' stato indubbiamente e certo non per caso piu' rigoroso. La mancanza del tipo alla stipulazione infatti da' luogo come e' noto alla cointestazione, dalla quale si puo' uscire soltanto con la presentazione direttamente all'Ufficio di una domanda di volture corredata dal tipo mancante, peraltro a due condizioni: che il tipo stesso sia redatto "in aderenza all'atto o alla denuncia", espressione che sottintende nello atto o denuncia la individuazione almeno sommaria, per esempio attraverso coerenze, superficie approssimata e posizione di massima, della porzione di terreno che si e' inteso trasferire; e che inoltre entrambe le parti o i loro aventi causa sottoscrivano il tipo per accettazione, con firme autenticate. Ove le due condizioni appaiano soddisfatte, la introduzione del tipo puo' avere luogo in qualsiasi momento e con essa la conseguente voltura, che fara' riferimento all'atto originario con la specifica causale "perfezionamento catastale"; ed e' appena il caso di osservare che questa potrebbe essere disposta - ove il tempo intercorso sia breve - contemporaneamente a quella sancita nel rogito incompleto. Tutte le procedure che si inquadrano in quanto e' sin qui esposto, com'e' noto, non vanno soggette ad alcuna sanzione ne' ad annotazioni di riserva; e' tuttavia opportuno dare atto della eccezionalita' delle procedure stesse, con una annotazione - da iscrivere solo nel passaggio in corso e pertanto da non trasportare successivamente - del seguente tenore: "descrizione catastale integrata successivamente" (per i comuni meccanizzati e per il C.E.U. Mod. 55M la annotazione si abbrevia rispettivamente in "descr.cat.suc." e "d.c.s."). In coerenza con quanto osservato, eventuali procedure contenziose in essere, quando siano state motivate da interpretazioni della norma dissenzienti dai Pagina 2
Circolare del 19/05/1977 n. 18 principi suindicati e dalle conseguenti deduzioni, vanno lasciate cadere. Ad evitare peraltro eccessi nel ricorso alle procedure dianzi richiamate ed illustrate, in ogni caso pregiudizievoli per la migliore utilizzazione dello strumento catastale in ordine alle sue riconosciute finalita' civili come supporto per la sempre auspicabile maggiore evidenza nella circolazione dei beni, si suggerisce di chiedere la cortese collaborazione dei Consigli Distrettuali dei notai aventi giurisdizione nella provincia di competenza ai quali sara' cura degli Uffici far tenere un esemplare della presente ogni qualvolta risulti evidente una tendenza di qualche professionista a valersi con soverchia frequenza delle dichiarazioni di urgenza. Si prega di assicurare adempimento.
Pagina 3
Circolare del 03/05/1977 n. 13 Oggetto: Domande di volture per successioni colpite dal termine di prescrizione dell'azione della finanza per richiedere il pagamento delle tasse. Sintesi: Precisazioni in ordine all'azione della finanza per le successioni aperte dal 1/1/73 in poi.
Testo: Pervengono alla scrivente quesiti relativi alla trattazione di domande di volture per successione non corredate dalle copie della relativa denuncia, presentate da interessati che dichiarano di ritenere di non essere piu' obbligati alla denuncia stessa per sopravvenuta decadenza dell'azione della Finanza. Si precisa in proposito che l'art. 86 del R.D. 30 dicembre 1923 n. 3270 (legge tributaria sulle successioni) e' tuttora valido, in quanto le varianti ad esso apportate dall'art. 34 del D.P.R. 26.10.1972, n. 637, si riferiscono soltanto alle successioni aperte dal 1 gennaio 1973 in poi (vedasi art. 59 del D.P.R. stesso). Pertanto, per le successioni aperte anteriormente a tale data, si applicano le vecchie norme che prevedono la prescrizione dell'azione della Finanza: a) dopo 20 anni dal giorno di apertura, quando trattasi di successioni non denunciate; b) dopo 3 anni dalla presentazione della denuncia, quando trattasi di beni omessi nella denuncia stessa. Quest'ultimo caso e' quello trattato dalla nota 10 settembre 1976, n. 271579, della Direzione Generale delle Tasse e delle Imposte Indirette sugli Affari, Div. IX, con la quale tra l'altro e' testualmente detto che la voltura catastale (per beni omessi in una denuncia di successione di data anteriore al triennio e pertanto con prescrizione verificatasi ai sensi dell'art. 86 della legge n. 3270 dianzi richiamata) puo' ottenersi ".... presso l'Ufficio tecnico competente previa corresponsione dei soli tributi relativi alla voltura catastale, senza per questo dover presentare alcuna denuncia di successione.............". Invece, per le successioni apertesi dopo il 1 gennaio 1973, si dovra' applicare l'anzidetto art. 34 del D.P.R. n. 637, a norma del quale si considera prescritta l'azione della Finanza quando siano decorsi cinque anni dall'apertura della successione, sia che si tratti di omissione di presentazione della denuncia, che di omissione di parte dei beni nella denuncia stessa (evenienze queste che potranno verificarsi soltanto dopo il 1 gennaio 1978). In tutti i casi sinora illustrati, dall'art. 38 del ripetuto D.P.R. n. 637 si desumono - per evidente analogia - i documenti da richiedersi come allegati alle domande di volture. Pertanto gli Uffici Tecnici Erariali accetteranno le domande di volture rilasciando le consuete ricevute sulle quali verra' apposta la dizione "Con riserva di accertamento della prescrizione da parte del competente Ufficio del Registro". A risposta affermativa ottenuta dall'anzidetto Ufficio, si provvedera' alla registrazione delle domande, senza ulteriori accertamenti. Si prega di dare assicurazione di adempimento.
Pagina 1
Lettera circolare 17 settembre 1975, n. 3A/2197 Oggetto: Riforma del diritto di famiglia.
La Gazzetta Ufficiale n. 135 del 23.5.1975 ha pubblicato la Legge 19 maggio 1975, n. 15 1, concernente la riforma del diritto di famiglia la cui data di entrata in vigore il 20.9.1975. Tale legge che regola l'organizzazione familiare con numerose norme inderogabili ha modificato in molti aspetti la precedente normativa ampiamente illustrata dal Codice Civile. La scrivente si soffermer sui punti che possono avere riflessi con procedure catastali o che possono essere oggetto di richiesta di chiarimenti a quei funzionari addetti ai servizi che operano principalmente nel fornire indicazioni ed informazioni al pubblico. Le modifiche pi importanti, sempre nell'ambito di possibili riflessi su servizi dell'istituto catastale, si trovano nei punti ove la citata legge regola le successioni legittime e i diritti riservati ai legittimari. Come noto, il Codice Civile regolava ampiamente le successioni legittime, quelle cio che si aprono a favore degli eredi legittimi quando manchi il testamento oppure quando questo sia invalido od inefficace in tutto o in parte, elencando un sistema completo di categorie di successibili divisi in quattro ordini: parenti legittimi, figli naturali, coniuge superstite, Stato. La nuova legislazione, all'articolo 183, ha dato un diverso ordine a queste categorie, equiparando tra l'altro i figli legittimi a quelli naturali, risolvendo cos il, problema della posizione giuridica dei figli concepiti fuori del matrimonio; dispone inoltre i criteri diversi di ripartizione di quote e, importante novit, riconosce al coniuge superstite una quota di propriet anche quando questi concorre con discendenti legittimi e naturali del defunto. Altre analoghe modifiche sono state apportate a favore dei legittimari, cio quelle categorie di persone alle quali no pu essere tolta una partecipazione ereditaria. Anche in questo caso, oltre ad una diversa ripartizione di quota vi l'equiparazione dei figli naturali a quelli legittimi e - molto importante - una riserva a favore del coniuge che perde cos la figura di semplice usufruttuario.
Si rimanda pertanto all'attenzione dei funzionari interessati un'attenta lettura degli articoli della legge che regolano la ripartizione di quote ed il concorso degli eredi tra loro, al fine di poter dare, con la massima esattezza possibile, informazioni ai contribuenti. A titolo informativo si segnalano anche le nuove norme dirette a regolare i rapporti patrimoniali tra coniugi, rapporti che sono ancora legali e convenzionali; in modo particolare si segnala che ora il regime legale di detti rapporti non pi la separazione dei beni, ma la comunione; tra i rapporti convenzionali si evidenzia la soppressione dell'antico istituto della dote. Queste ultime innovazioni apporteranno, senza meno, criteri di intestazione nei registri catastali; ma bene precisare che ogni procedura sar fatta con apposito atto e quindi in questa seconda ipotesi il compito degli Uffici rimarr di mera trascrizione. Giova infine ricordare l'art. 228 della nuova legge che concede entro il limite di due anni dalla data di entrata in vigore della stessa, la facolt ai coniugi di assoggettare a comunione i beni acquistati anteriormente ad essa. Si richiama altres l'attenzione sulla podest dei genitori versi i figli minori e sull'usufrutto dei beni dei figli minori stessi. Entrambi questi diritti sono ora esercitati in comune dai genitori. Sar gradito un cenno di ricevuta.
Circolare del 23/09/1974 n. 35 Oggetto: N.C.T.. N.C.E.U.. Devoluzione popolari dei beni immobili agli gia' istituti autonomi per le case appartenenti a soppressi enti.
Sintesi: Disposizioni agli ute affinche' provvedano ad eseguire le volture degli immobili, degli enti soppressi che sono stati devoluti all'istituto autonomo per le case popolari. Testo: Ai sensi dell'art. 13 del D.P.R. 30 dicembre 1972, n. 1036, con effetto dal 31 dicembre 1973, sono stati soppressi alcuni Enti operanti nel settore della edilizia residenziale pubblica. I beni immobili di proprieta' degli Enti soppressi, secondo il disposto dell'articolo 14 del D.P.R. dianzi citato, sono stati devoluti, alla data del 31 dicembre 1973, all'Istituto autonomo per le case popolari della provincia nel cui territorio i beni stessi sono ubicati. Poiche' occorre definire le operazioni di liquidazione degli Enti stessi entro il 31 dicembre 1974 per tassativa disposizione di legge, e' indispensabile che gli Uffici Tecnici Erariali provvedano ad eseguire con ogni urgenza le volture conseguenti le avvenute devoluzioni, non appena i Comitati di liquidazione degli Enti soppressi avranno provveduto a trasmettere gli elenchi degli immobili trasferiti. Si dispone pertanto che gli Uffici in indirizzo eseguano con precedenza assoluta le operazioni di voltura dei beni in oggetto. Al riguardo, si ricorda che ai sensi del citato articolo 14, la trasmissione agli Uffici Tecnici Erariali degli elenchi in parola e' l'unico adempimento richiesto ai fini dell'esecuzione delle volture catastali; pertanto non potra' essere imposto il rispetto delle formalita' attualmente in vigore. Le volture in questione dovranno essere effettuate, facendone menzione negli atti con annotazione, anche nei casi in cui non siano stati ancora registrati precedenti trasferimenti di proprieta'. Per quanto riguarda in particolare gli immobili urbani per i quali non si e' ancora proceduto all'accertamento catastale, si dispone che gli stessi vengano iscritti a titolo provvisorio nelle partite intestate all'Istituto Autonomo per le case popolari, con i soli dti forniti dai Comitati di liquidazione, rinviando ad epoca successiva le operazioni tecniche di accertamento. Infine, si ricorda che ai sensi del citato articolo 14 del D.P.R. n. 1036 per i trasferimenti in parola "non e' dovuto alcun diritto, rimborso od emolumento a qualsiasi titolo", e pertanto non dovra' essere richiesta la corresponsione dei tributi speciali. Si resta in attesa di un cenno di ricevuta con assicurazione di adempimento.
Pagina 1
Lettera Circolare prot. n. 2546 del 12 settembre 1974 Oggetto: Legge 29.1.1974, n. 16 - Volture catastali.
A seguito della legge 29.1.1197.4, n. 16 pubblicata sulla G.U. n. 50 del 21.2.1974 riguardante l'estinzione dei rapporti reali e personali, costituiti anteriormente alla data del 28 ottobre 1941, in forza dei quali le amministrazioni e le aziende autonome dello Stato, comprese l'Amministrazione dei fondo per il culto, l'Amministrazione del fondo di beneficenza e di religione nelle citt di Roma e l'Amministrazione dei patrimoni riuniti ex economali hanno il diritto di riscuotere canoni enfiteutici, censi, livelli e altre prestazioni in denaro o in derrate in misura inferiore a lire 1000 annue, gli Uffici del Registro, che fra i compiti d'istituto hanno quello della riscossione delle dette prestazioni, procederanno alla chiusura delle partite di credito relative a quelle di modestissimo importo. Dell'avvenuta chiusura, in forza della Circolare 374 del 20.5.1974 del Ministero delle Finanze - Direzione Generale del Demanio, sar data comunicazione agli Uffici Tecnici Erariali i quali sono tenuti , (senza attendere altre formalit o disposizioni), ad apportare nei registri o schede di partite gli aggiornamenti delle intestazioni catastali. Per i comuni non ancora interessati alla meccanizzazione, al fine di snellire il lavoro relativo alla compilazione (e successiva registrazione) delle domande di volture, queste potranno essere compilate sui modelli 13 TP attualmente in uso, omettendo di riempirli nelle parti non necessarie compreso l'intero quadro A. Normalmente si potr far uso di un timbro da apporre in testa alla 3^ facciata del citato modello, del seguente tenore: "Annotamento: alla ditta sopraindicata si depenna in rosso il direttario in forza della legge 24 gennaio 1974, numero 16". Prevedendo che le partite verranno interessate alla variazione per l'intera consistenza non si ritiene utile compilare dei quadro B le colonne 6 -7-89-10-11. Sar sufficiente elencare a colonna 5 le partite oggetto di variazione. Ai modelli 13, cos succintamente compilati, andranno allegati gli elenchi trasmessi dagli Uffici del Registro.
Lettera circolare del 25/07/1974 prot. 2261 Oggetto: Intestazioni n. 1138. catastali. Leggi 25/2/63 n. 327, 22/7/66 n. 607, 12/12/70
Sintesi: Illegittimita' costituzionale art. 3 L. 18/12/70 n. voltura non hanno piu' bisogno dell'atto notorio.
1138 -
Le domande
di
Testo: In seguito alla sentenza n. 53, emessa dalla Corte Costituzionale in data 22-2-1974, depositata in Cancelleria in data 6-3-1974 e pubblicata sulla G.U. in data 13-3-1974 - il cui dispositivo dichiara, tra l'altro, la illegittimita' costituzionale dell'art. 3 della legge 18-12-1970, n.1138, la norma dettata dalla scrivente con la Circolare n. 17 del 31-3-1972 al sesto comma viene a decadere. - Pertanto alle domande di volture conseguenti alla applicazione della legge 18-12/1970, n.1138 non si potra' piu' allegare l'atto notorio, ma dovranno invece essere uniti i documenti previsti all'ultimo comma della Lettera-Circolare n.3/760 diramata da questa Direzione Generale il 10 marzo 1967.- Pregasi accusare ricevuta.-
Pagina 1
Lettera circolare del 06/05/1974 prot. 1560 Oggetto: Trattamento catastale delle riunioni d'usufrutto non denunciate. Sintesi: Registrazione domande di oltre un ventennio. voltura beni immobili ditte usufruttuari deceduti
Testo: Da parte di taluni Uffici sono pervenuti quesiti in merito alla registrazione di volture che conseguono a documenti trslativi concernenti beni immobili intestati a ditte comprensive di usufruttuari ormai deceduti da oltre un ventennio. E' noto che in attuazione dell'articolo 4 del D.P.R. 26 ottobre 1972 n. 650, coloro che presentano le domande di voltura anzidette hanno l'obbligo di denunziare sul mod.13 la circostanza dll'avvenuto decesso; e che conseguentemente l'Ufficio dovrebbe registrare le volture stesse apponendovi l'annotazione di riserva. Va peraltro considerato che, giusto l'articolo 12 della legge 1 ottobre 1969, n.679, tale annotazione potrebbe essere concellata - a semplice domanda degli interessati - qualora fosse trascorso un ventennio dalla data della riunione di usufrutto per la quale non fosse stata chiesta la voltura; ed il cennato periodo, oltre che coincidere con quello della prescrizione dei diritti, discende in particolare dall'articolo 86 della legge 30 dicembre 1923, n. 3270, che stabilisce che la azione della finanza per l'esazione delle tasse decade col decorso di venti anni dal giorno dell'apertura della successione. Proprio in questa condizione di non assoggettabilita' al pagamento dell'imposta si rileva - in seguito all'entrata in vigore del D.P.R. 26 ottobre 1972, n.637 - una interessante analogia con gli usufrutti successivi al 31 dicembre 1972, dalla quale puo' farsi discendere l'opportunita' di estendere a quelli in argomento le disposizioni emanate con la lettera circolare n.3/1366 in data 18/5/1973, evitando cosi' la iscrizione di annotazioni di riserva suscettibili di essere immediatamente cancellate, ma praticamente di non facile eliminazione per l'incertezza del reperimento degli interessati, a tanta distanza di tempo, ed altresi' della natura del documento da esibire. In definitiva il trattamento catastale delle riunioni d'usufrutto puo' schematizzarsi come segue. A) Per gli usufrutti costituiti fino al 31 dicembre 1972: 1) la domanda di cancellazione puo' essere accolta a presentazione di un semplice documento (o dichiarazione sostitutiva ai sensi della legge 1/1/1968, n. 15) comprovante il verificarsi della prescritta condizione (morte, dichiarazione di morte presunta, rinuncia), se questa ha avuto luogo da oltre venti anni; richiede invece anche il corredo dell'attestazione di avvenuto pagamento della imposta, nel caso contrario; 2) una domanda di voltura, interessante - in quanto cedente - la ditta gravata da usufrutto, potra' essere eseguita senza annotazione di riserva, sempreche' sia corredata anche dalla documentazione di cui sopra, rispettivamente non comprensiva o comprensiva dell'attestazione di avvenuto pagamento dell'imposta, a seconda che siano o meno trascorsi venti anni dal verificarsi della condizione; dovra' invece essere eseguita sempre con riserva, in mancanza della documentazione suindicata. B) Per gli usufrutti costituiti dopo il 31 dicembre 1972: 1) la domanda di cancellazione richiede in ogni caso soltanto la documentazione dell'avvenuta verifica della condizione prescritta; 2) la domanda di voltura interessante la ditta gravata da usufrutto verra' eseguita con annotazione di riserva o senza, a seconda che manchi o che sia unita una documentazione dell'avvenuta verifica della condizione prescritta Pagina 1
Lettera circolare del 06/05/1974 prot. 1560 (esclusa in ogni caso l'attestazione del pagamento di imposte, non piu' previsto). E' appena il caso di rocrdare che le modalita' relative alla riscossione dei tributi speciali di voltura sono in ogni caso precisate al n.11 della circolare numero 23/1973. Si raccomanda che delle presenti istruzioni venga data la piu' ampia diffusione, in ispecie presso gli Ordini o Collegi rappresentanti le categorie professionali maggiormente interessate o comunque presso coloro che sono tenuti a presentare le domande di volture e si prega di dare assicurazione di adempimento.
Pagina 2
Nota prot. n. 961 dell11 marzo 1974 Oggetto: Legge 7 gennaio 1974, n. 3 Norme integrative ed interpretative della legge 15 febbraio 1958, n. 74, sui livelli veneti.
La legge in oggetto, agli artt, 4 e 5, prevede tra l'altro che gli Uffici catastali attuino - di propria iniziativa - taluni adempimenti conseguenti a quanto dettato dalla legge stessa. Si reputa pertanto opportuno illustrare le finalit della legge ed i conseguenti adempimenti da parte degli Uffici tecnici erariali del Veneto. Con l'art. 1 la legge in oggetto stabilisce che sono convertiti in diritto di credito: a) i diritti dei concedenti o direttari relativi ai rapporti regolati dalla legge 15 febbraio 1958, n. 74 (regolamentazione dei canoni livellari veneti); b) i diritti dei concedenti o direttari relativi ad altre prestazioni fondiarie perpetue; c) i canoni sinora dovuti dai proprietari di fondi a titolo di decime, quartesi ed altre prestazioni fondiarie. I titolari degli anzidetti diritti divengono, ai sensi dell'articolo 2, creditori degli attuali utilisti -casi a) e b) -, proprietari di fondi (caso c), di una somma corrispondente a 20 volte il canone annuo riferito al 1970, da corrispondersi entro il 22 gennaio 1975, prescrivibile nei due anni successivi. Con l'articolo 3 si prevede che quando i proprietari utilisti non intendano assumere il debito del dianzi accennato diritto di credito, debbano darne notizia alla controparte e prestarsi, entro il 22 gennaio 1975, all'atto di ricognizione previsto dall'art. 969 del codice civile; in tal caso i diritti elencati ai punti a), b) e c) sono regolati dalle norme sull'enfiteusi. L'articolo 4 detta poi le norme riguardanti, tra gli altri, gli Uffici tecnici erariali i quali dovranno provvedere alla cancellazione di ogni intestazione concernente i diritti elencati all'articolo I. Le anzidette operazioni avranno inizio soltanto dopo il 22 gennaio 1975 e dovranno essere completate, come dettato dalla legge, entro il 22 gennaio 1977, ovviamente per i soli casi in cui non sar stato prodotto l'atto di ricognizione di cui all'articolo 3.
Per ottemperare a tale disposto, si dovranno eliminare con inchiostro rosso, sia nei registri partite che nelle schedine mod. 64, le intestazioni relative ai titolari dei diritti in questione, apponendo in calce apposito timbro con gli estremi della legge in argomento. Di tali operazioni verr data periodica comunicazione agli Uffici Distrettuali delle Imposte Dirette competenti affinch le medesime operazioni vengano attuate nei loro atti. Detta comunicazione conterr, ovviamente, l'elencazione delle partite per le quali, sono state operate le cancellazioni volute dalla legge e le modalit di esecuzione, nessuna comunicazione verr data agli Uffici Distrettuali delle. Imposte Dirette per i Comuni gi conservati meccanograficamente per i quali, invece, si provveder a compilare altra specifica comunicazione da inviare al Centro Elettronico. Sono nei casi previsti dall'articolo 3 e cio quando sia stato prodotto l'atto di ricognizione da parte degli utilisti, l'Ufficio tecnico erariale dovr provvedere a variare le intestazioni, in armonia con quanto dettato dalla legge sull'enfiteusi, sulla base di note di voltura redatte e presentate dagli interessati. Resta inteso che tali volture saranno assoggettate alle imposte di bollo ed al pagamento dei tributi speciali da riscuotere, questi ultimi, nei modi previsti dalla Circolare n. 23 del 31 luglio 1973 (punto 11) per le domande di volture dipendenti da riunioni d'usufrutto. Analogamente a quanto finora esposto nei precedenti paragrafi, in merito ai diritti iscritti nel nuovo Catasto terreni, dovr procedersi, ai sensi dell'articolo 5, in tutti quei casi in cui gli immobili da affrancare siano iscritti nel Catasto fabbricati. Prega assicurare adempimento.
Circolare del 02/01/1974 n. 1 Oggetto: Rilascio di certificati storici. Sintesi: Disposizioni riguardanti il rilascio di certificati storici in cui accanto alla paternita' dei proprietari di immobili ci sia anche la data ed il luogo di nascita.
Testo: E' stato da piu' parti lamentato che, in taluni casi, i certificati storici ventennali rilasciati dagli Uffici Tecnici Erariali non consentono il necessario collegamento - ai fini delle indagini ipotecarie e simili - con quanto risulta presso le Conservatorie dei Registri Immobiliari, ove i proprietari di immobili iscritti prima dell'entrata in vigore della legge 31 ottobre 1955, n. 1064 (24 luglio 1957) sono tuttora riportati con la paternita' anziche' con la data ed il luogo di nascita.- Ovviamente gli anzidetti casi lamentati si verificano quando i certificati storici riguardano beni intestati a ditte iscritte in Catasto prima del 24 luglio 1957 e successivemante modificate a seguito della registrazione di volture conseguenti ad atti traslativi comportanti l'allibramento oppure lo stralcio di talune particelle; e cio' in applicazione delle norme impartite con la Circolare n. 75 del 30 novembre 1957, dirameta dalla Direzione Generale degli Affari Generali e del Personale del Ministero delle Finanze.- Si ricorda in proposito che il primo comma dell'articolo 4 del D.P.R. 2 maggio 1957, n. 432 dispone che "....i certificati relativi ad atti.... ricevuti prima dell'entrata in vigore della legge 31 ottobre 1955, n. 1064, saranno rilasciati dalle pubblice Amministrazioni con l'indicazione del luogo e della data di nascita e senza quella della paternita'... quando gli interessati, nel richiedere.... il certificato, provvedano ad esibire idonea documentazione".Si deduce pertanto che se gli interessati, nel far richiesta di certificati storici, non esibiscono la suddetta documentazione al fine di ottenere che in luogo della paternita' vengano trascritti i dati anagrafici, i certificati stessi si dovranno rilasciare completi di entrambi i dati.- In concreto sara' sufficiente, nel trascrivere la ditta, aggiungere alla dizione X....Y.... nato a.......... il ......., la paternita' specificando subito dopo (tra parentesi) che "La paternita' risulta in atti interlineata ad inchiostro rosso a seguito della registrazione della domanda di volture N. ... del 19.. (o altro) ed e' stata trascritta ai sensi del I comma dell'art. 4 del D.P.R. 2 maggio 1957, n.432."- Pregasi dare assicurazione di adempimento.
Pagina 1
Circolare del 19/11/1973 n. 31 Oggetto: Rettifiche ed interrogazioni della circolare n. 23 del 31 luglio 1973.
Sintesi: I certificati occorrenti in caso di successione sono due con diverse modalita'. Essi vanno poi rilasciati in copia esente da bollo e tributi agli uffici del registro. Norme che riguardano autenticazione degli estratti di mappa. Alle domande di rettifica deve essere unito il mod. 13. Testo: Sulla scorta dei quesiti pervenuti in seguito all'applicazione della Circolare in oggetto, si precisa quanto segue. 1 Relativamente al rilascio dei certificati catastali (punto 5 della Circolare surrichiamata) si ricorda che i certificati occorrenti in caso di successione sono due: il primo di essi - che andra' allegato alla denuncia di successione giusta l'art. 38, punto 5, del D.P.R. 26-10-1972, n. 637 - va esente da bollo ai sensi dell'art. 5 della Tabella Allegato B al D.P.R. 26-10-1972, n. 642, ma gravato dei tributi speciali; il secondo invece, che deve poi essere unito alla domanda di volture, oltreche' gli anzidetti tributi sconta anche l'imposta di bollo. Quando la richiesta dei certificati e' simultanea, il diritto di ricerca - e' appena il caso di rammentarlo - si applica una sola volta. Per uso di stipula invece occorre soltanto il certificato da allegare alla domanda di volture. Risulta tuttavia che gli Uffici del Registro, per i propri compiti, hanno la necessita' di disporre di una copia di tale documentazione; gli U.T.E. pertanto dovranno rilasciarla - esente dal bollo e da ogni tributo apponendovi la dizione "Copia per l'Ufficio del Registro", cosi' che possa poi essere consegnata al predetto Ufficio all'atto della registrazione del documento traslativo. Nell'occasione si precisa che gli anzidetti Uffici del Registro e per le Successioni hanno rappresentato la esigenza che sui documenti in parola non manchi la indicazione delle qualita' e classi delle particelle; pertanto il suggerimento della loro omissione (nei casi in cui i detti elementi non sono gia' riportati sul registro partite) deve intendersi abrogato. 2 - In merito alla procedura instaurata per la conferma degli estratti scaduti nei termini (punto 13 della Circolare numero 23), si precisa che essa puo' essere applicata soltanto per gli elaborati rilasciati dopo l'entrata in vigore della legge 1-10-1969, n. 679. 3 Riguardo l'autenticazione degli estratti di mappa autonomamente ottenuti (punto 15) e' pacifico che tale procedura puo' essere utilmente abbinata alla approvazione dei tipi di frazionamento redatti su di essi; che l'U.T.E. puo' cioe' accettare la presentazione di tipi redatti su estratti di mappa non ancora autenticati, eseguiti dagli stessi tecnici liberi professionisti. In tali casi, l'Ufficio provvedera' ovviamente ad autenticare gli estratti ed a approvare i frazionamenti, applicando i tributi previsti per entrambe le operazioni. Si ritiene opportuno ribadire che le domande di volture, presentate ad Uffici Tecnici Erariali non competenti per territorio, dovranno essere controllate per quanto concerne il solo esame formale - da questi ultimi; e pertanto tutte le infrazioni riscontrate saranno da essi stessi contestate agli interessati, mediante i noti modelli 16 A e B, senza rinviarne la definizione agli Uffici destinatari. A questi ultimi spetta invece per intero la procedura di elevazione degli eventuali processi verbali. Per corrispondere alle richieste di taluni Uffici, si precisa altresi' che la indicazione degli elementi relativi alle volture non ancora eseguite, per essere una collaborazione richiesta all'estensore della domanda-nota al fine Pagina 1
Circolare del 19/11/1973 n. 31 di sovvenire all'insufficiente aggiornamento da parte della Amministrazione, deve essere accettata comunque espressa purche' bastantemente chiara; cosi' ad esempio nel caso di vendite ripetute (come nelle lottizzazioni) da parte di una medesima ditta non ancora intestata, deve ritenersi corretto che i passaggi non ancora registrati in Catasto, siano indicati al completo soltanto sulla domanda corrispondente alla prima vendita, mentre per le successive sara' sufficiente il richiamo a quella prima domanda. Infine, a chiarimento delle richieste di taluni Uffici in merito alla trattazione delle domande tendenti ad ottenere la rettifica di errori commessi dai presentatori nella compilazione di domande di volture gia' introdotte in atti, si precisa che alle suddette domande di rettifica, redatte in carta da bollo, dovra' essere unito un Mod. 13 da cui deve chiaramente risultare che l'errore od omissione si riferisce soltanto alla compilazione della domanda di volture, nonostante che il documento traslativo sia esatto. Per il Mod. 13 rettificativo non si dovra' scontare alcuna imposta di bollo, ma - comportando per l'Ufficio la trattazione di altra domanda di volture il presentatore della domanda di rettifica sara' tenuto al pagamento dei diritti di voltura, secondo le modalita' previste al punto 11 della piu' volte richiamata Circolare n. 23 del 31-7-1973. Si prega di dare assicurazione di adempimento.
Pagina 2
Come noto, con l'art. 3 ) della legge I' ottobre 1969, n. 679, stato disposto che le domande di voltura catastale devono essere presentate dalle parti interessate non pi agli Uffici del Registro ma direttamente agli Uffici Tecnici Erariali. Tali domande restavano comunque soggette al tributo di bollo ai sensi dell'art. 38, lettera b) dalla tariffa allegata al D.P.R. 25 giugno 1953, n. 492 e detto tributo, gi riscosso in modo virtuale dagli Uffici del Registro, come previsto dallo stesso art. 38, veniva corrisposto, dopo l'entrata in vigore della citata legge n. 079 del 1969 mediante applicazione, sugli appositi moduli, di marche da bollo da parte dei richiedenti come esposto nel paragrafo 3 delle istruzioni per l'attuazione della legge 1 ottobre 1969, n. 679, approvate con D.M. 5 novembre 1969. La nuova legge di bollo (D.P.R. 26 ottobre 1972, n. 642), in attuazione dei criteri di esemplificazione fissati nell'articolo 7 della legge 9 ottobre 1971, n.825, ha definitivamente consentito che le istanze di qualunque specie predisposte su moduli stampati dal pubblici uffici elencati nell'art. 5 della nuova tariffa, venissero assoggettate all'imposta di bollo mediante impiego di marche annullate con la firma delle parti interessate. Tuttavia il testo dello stesso art. 5 della tariffa riporta ancora nella colonna "modo di pagamento" la precedente disposizione adottata dalla legge di bollo 1953. Secondo quest'ultima norma, per le domande di voltura l'imposta era dovuta per ogni voltura e doveva essere riscossa in modo virtuale, ovviamente presso l'Ufficio del Registro ove l'istanza allora veniva presentata per l'ulteriore inoltro al competente Ufficio Tecnico Erariale. Poich, come s' detto, le volture catastali devono essere richieste mediante presentazione delle apposite domande da compilarsi su moduli a stampa distribuiti dall'Amministrazione e tale sistema stato anche confermato con l'articolo 4, primo comma, dei D.P.R. 26 ottobre 1972, n. 650, concernente il perfezionamento e la revisione del sistema catastale. si ritiene che l'imposta dovuta sulle domande di voltura possa essere assolta in modo straordinario e non in modo virtuale.
Pertanto gli Uffici del Registro non devono pi procedere, in sede di registrazione degli atti o di liquidazione delle denunce, alla riscossione in modo virtuale dell'imposta di bollo dovuta per le domande di voltura catastale: queste ultime vanno invece assoggettate al tributo di bollo in modo straordinario con applicazione di marche apposte ed annullate dalla parte interessata prima della loro presentazione agli Uffici Tecnici Erariali. La presente circolare viene inviata in congruo numero alle Intendenze di Finanza e agli Ispettorati Compartimentali delle Tasse e II.II. sugli Affari per la consegna, rispettivamente, agli Uffici del Registro e al personale ispettivo.
Circolare del 10/01/1973 n. 5 - parte 5 Oggetto: Successioni. Istruzioni ministeriali al D.P.R. 26-10-1972, n. 637.
Sintesi della parte: Determinazione dell'imposta sulle donazioni, soppressione dell'imposta sulla consolidazione dell'usufrutto, abolizione dello stato dei deceduti.
Testo: 13. - Imposte sulle donazioni. Per la determinazione dell'imposta sulle donazioni, l'art.55 che la disciplina richiama sostanzialmente tutti i criteri tenuti a base della liquidazione del tributo successorio. Tenuto conto della totale equiparazione del trattamento tributario previsto per i due tipi di trasferimento a titolo gratuito dalle norme in esame, appare evidente che la disciplina prevista dall'art. 6 debba applicarsi nella sua interezza anche ai casi delle donazioni poste in essere fra genitori e figli naturali e rispettivi ascendenti o discendenti in linea retta, nonche' fra adottanti e adottivi, e fra affilianti e affiliati. 14. Soppressione dell'imposta sulla consolidazione dell'usufrutto. Il provvedimento in esame non ripropone la precedente norma (art. 24 del r.d. 30 dicembre 1923, n. 3270), relativa alla tassazione immediata della nuda proprieta' ed al rinvio della tassazione dell'usufrutto al momento della consolidazione, perche' e' stata abolita l'imposta sulla consolidazione dell'usufrutto. In altri termini il legislatore ha ritenuto che i diritti da assoggettare a tributo, nel caso in cui, a seguito dell'apertura della successione, si operi il distacco dell'usufrutto, sono quelli della nuda proprieta' e dell'usufrutto stesso e che la nuda proprieta' deve effettivamente tassarsi per il suo valore al momento del distacco dell'usufrutto. La consolidazione dell'usufrutto, poi, non puo' dar luogo ad imposizione perche' l'espansione del diritto del nudo proprietario, che consegue la piena proprieta', era gia' prevista e tassata fin da quando si era distaccato l'usufrutto. La nuova disciplina semplifica, sulla specifica questione, gli adempimenti degli uffici del registro, sia perche' evita la presentazione di denunzie di consolidazione d'usufrutto, l'iscrizione di articoli a campione unico e l'accantonamento di imposte; sia perche', nel caso di devoluzione in linea retta ed a favore del coniuge, la liquidazione dell'imposta puo' avvenire applicando le aliquote sul valore globale direttamente alla base imponibile, prescindendo dal considerare le singole quote e l'eventuale distacco dell'usufrutto. Nessuna denunzia di consolidazione, pertanto, deve accettarsi dagli uffici del registro nel caso in cui il distacco dell'usufrutto dalla piena proprieta' sia avvenuto dopo il 1 gennaio 1973. In questo caso gli interessati dovranno produrre alle competenti Conservatorie dei registri immobiliari ed ai competenti uffici tecnici erariali documentata domanda ai fini della trascrizione dell'avvenuta consolidazione e della voltura catastale. Restano fermi gli obblighi vigenti per quanto riguarda la denunzia e la tassazione della consolidazione dell'usufrutto distaccandosi dalla piena proprieta' in epoca anteriore al 1 gennaio 1973. 15. - Abolizione dello stato dei deceduti. Con l'abolizione dello stato dei deceduti vengono a cessare tutti gli adempimenti connessi a tale servizio. Per evitare, pero', che venga frustrata la progressivita' delle aliquote mediante la presentazione ad uffici diversi di dichiarazioni comprendenti solo parte dei beni ereditari, si raccomanda di rispettare rigorosamente le Pagina 1
Circolare del 10/01/1973 n. 5 - parte 5 norme relative alla competenza territoriale degli uffici del registro (art. 35) avendo cura, nel caso sussista qualche perplessita', di richiedere i necessari elementi utili all'ufficio del registro che si ritenga eventualmente cointeressato. Tali preoccupazioni, comunque, dovrebbero venir meno quando entrera' in vigore l'anagrafe tributaria.
Pagina 2
Lettera circolare del 18/05/1972 prot. 1366 Oggetto: Consolidamento di usufrutto. Volture catastali. consolidamento dell'usufrutto verificatosi
Testo: Il D.P.R. 26 ottobre 1972, n. 637, ha abolito l'imposta sulla consolidazione dell'usufrutto, per i distacchi dalla nuda proprieta' successivi al 1 gennaio 1973, mantenendo per gli interessati il solo obbligo di produrre alle Conservatorie dei Registri Immobiliari e agli Uffici Tecnici Erariali le domande ai fini delle trascrizioni e delle relative volture catastali. Pertanto, gli Uffici potranno provvedere a queste ultime sulla base di domande di voltura che siano dalla parte corredate di documento o dichiarazione sostitutiva comprovanti la avvenuta cessazione di usufrutto (atto di morte, dichiarazione di morte presunta, dichiarazione di rinuncia all'usufrutto). Tale procedura dovra' adattarsi, ovviamente, solo per le consolidazioni di usufrutti distaccatisi dalla nuda proprieta' in data posteriore a quella del 1 gennaio 1973, continuando ad applicarsi, per quelle in data anteriore le precedenti disposizioni. Si resta in attesa di un cortese cenno di riscontro.
Pagina 1
Sono pervenute richieste di chiarimento in merito alle mutazioni di intestazione catastale pertinenti a terreni interessati dalla legge 25 febbraio 1963, n. 327, contenente "norme sui contratti a miglioria in uso nelle Provincie del Lazio" e della legge 22 luglio 1966, n. 607, contenente "norme in materia di enfiteusi e prestazioni fondiare perpetue", integrata dalla legge 18 dicembre 1970, n. 1138, contenente "nuove norme in materia di enfiteusi". Riguardo talune perplessit sulle soluzioni da adottare questa Direzione ha rivolto un quesito all'Avvocatura Generale dello Stato, la quale - con la nota n. 3786 cs. 1114/72 in data 27 gennaio u.s. - "rileva che in base alle disposizioni di cui alle leggi richiamate in oggetto, i contratti a miglioria sono stati trasformati in perpetui ed hanno acquistato natura di rapporti enfiteuci"; e aggiunge altres che "...la richiesta fatta dagli interessati, sostenuta intestazione...". Alla luce di tale autorevole parere, ed ai sensi degli articoli 8 e 9 del Testo Unico delle leggi sul Nuovo Catasto dei terreni (R.D. 8 ottobre 1931, n. 1572), si ora in grado di precisare quanto segue. Per i terreni che si trovino nelle condizioni previste dall'articolo 1 della legge n. 327, entrambe le parti o anche una soltanto potranno rivolgere all'Ufficio Tecnico Erariale, in carta legale, istanza di introduzione in Catasto - in aggiunta agli attuali intestatari - dei nominativi dei coloni dichiarati perpetui dalla legge. Ove gi l'intestazione porti secondariamente il nome del colono, dall'atto notorio, costituisce una proposta di
potr invece essere richiesto, sempre con istanza all'Ufficio Tecnico Erariale in carta legale presentata da entrambe le parti o anche da una sola di esse, che esso risulti per primo in qualit di utilista posponendo al secondo posto il direttario, e venga contemporaneamente eliminato - ove esista - il riparto dei redditi. In ogni caso nelle domande dovr essere indicato che la richiesta formulata ai sensi delle leggi n. 327 (ove occorra) e n. 607 e ad esse dovr essere allegato un atto notorio, da cui risulti la sussistenza dei rapporti previsti dalle due leggi dianzi citate. 1
Constatata eseguire il
la
regolare
compilazione
della
domanda a
dell'atto mezzo di
notorio, l'Ufficio Tecnico Erariale compiler apposito Mod. 13 d'ufficio per richiesto perfezionamento dell'intestazione, "Annotamento" usando la dizione "La Ditta suindicata venne perfezionata come dall'atto notorio N.... del ........."; e pertanto le ditte che dovranno risultare in attuazione delle norme dianzi impartite saranno del seguente tenore: "X......Y...... enfiteuta, livellario a V......Z.....". Tale operazione non comporter alcuna ripetizione di tributo speciale, non trattandosi di voltura vera e propria, ma di perfezionamento di ditta in applicazione delle leggi vigenti. rigorosamente prescritto che prima della registrazione dei modd. 13 in argomento ne sia notificato il contenuto; nel caso vi sia opposizione, si dovranno seguire le procedure previste dall'articolo 37 del richiamato Testo Unico, non dando corso alla registrazione fino a definizione del contenzioso. Detta registrazione, ove sia conseguibile la necessaria chiarezza negli atti, potr eseguirsi nella forma suggerita con la Circolare n. 78 del 13 agosto 1966. Per i Comuni in conservazione meccanografica, in luogo della
registrazione si provveder ovviamente all'invio del mod. 13 al Centro Meccanografico. Pregasi dare assicurazione di adempimento.
Circolare n. 17 del 19 maggio 1971 Oggetto: Conservazione del Catasto terreni. Attuazione della legge 1 ottobre 1969, n. 679. Quesiti
Si fa seguito alle Circolare n. 5 del 24 gennaio 1970 e Circolare n. 63 del 24 novembre 1970, nonch alla Circolare n. 44 del 26 novembre 1969, per chiarire taluni quesiti particolari emersi nella nell'applicazione della legge in oggetto, prospettati da alcuni Uffici e che si ritengono di interesse generale. I E regolare che le domande di volture, dipendenti da sentenze emesse a seguito di procedura fallimentare, siano presentate e firmate dal Curatore del fallimento, anzich dal Cancelliere. II - Anche le domande di volture presentate dai Cancellieri degli Organi giudiziari, in quanto conseguenti a sentenze, sono soggette di norma alla consueta imposta di bollo nella misura - attualmente di . 500 (cinquecento) per ogni voltura; e ci indipendentemente dall'eventuale applicazione delle marche per atti giudiziari [attualmente da . 400 (quattrocento)]. III - Possono essere accettati anche tipi di frazionamento su cui si riscontri qualche cancellatura (tanto sotto forma di depennamento in inchiostro rosso coi due trattini trasversali, quanto di abrasione). Purch siano verificate le condizioni seguenti: a) la cancellatura non interessi le linee, le indicazioni numeriche o alfabetiche ed i dati catastali introdotti dall'Ufficio nella fase di rilascio dell'estratto di mappa; b) l'esistenza della cancellatura sia dichiarata dal tecnico redattore, in margine all'elaborato; c) sia unita all'originale una copia fotostatica integrale, eseguita dopo l'attuazione della cancellatura; d) non ne sia comunque turbata - secondo l'insindacabile valutazione dell'Ufficio - l'assoluta chiarezza di lettura dell'elaborato medesimo. Quando manchi quest'ultima condizione ovvero non sia soddisfatta la prima, in facolt del tecnico redattore - d'iniziativa o a richiesta dell'Ufficio - riportare di nuovo l'intero tipo di frazionamento, comprese le linee rilasciate dall'Ufficio stesso, in margine all'estratto ovvero, nel caso di rilascio a macchina, nella prima facciata del mod. 51 rimasta libera (a
meno che non vengano usati appositi prestampati ancora su di un foglio a parte unito all'estratto medesimo); detto foglio, per analogia col noto caso dello sviluppo dettagliato o del prospetto aggiuntivo per la ripartizione delle superfici e dei redditi - non va soggetto ad imposta di bollo. IV - Le parti grafiche delle copie dei tipi di frazionamento, da non inviare come noto all'U.D.I.D., conservate dal reparto addetto alla approvazione, al rientro dei rispettivi originali allegati a domande di volture vanno stabilmente unite ad essi allo scopo di convalidare la corrispondenza con gli elementi presentati alla approvazione preventiva. V - Nel rilascio di estratti di porzioni di mappa su cui siano riportate in matita linee introdotte per l'approvazione preventiva di tipi non ancora rientranti o comunque non passati ad inchiostro (v. punto B. 2 della circolare n. 5), dovr aversi cura di ottenere dal tecnico che ha richiesto l'estratto la indicazione della porzione che lo interessa, evitando di fornirgli - in matita o eventualmente in inchiostro di diverso colore - linee e dati numerici inutili, che appesantirebbero senza scopo il lavoro dell'Ufficio. La necessaria dimostrazione del frazionamento dovr riguardare soltanto la porzione interessata (che gi definita da un numero intera a matita); e pertanto non necessario riportare n sull'estratto n sul mod. 12 l'intera serie delle superfici delle successive derivate. Per chiarezza nei confronti del tecnico che dovr redigere il tipo e del rogante che stipuler il relativi atto peraltro opportune dichiarare, in margine al prospetto delle particelle da frazionare, che la particella n ....; ovvero (quando la porzione richiesta sia quella residua di una particella originale da cui sono state staccate altre particelle con successivi frazionamenti) che la superficie ed i redditi attribuiti alla particella.... sono conseguenti alla introduzione nella sola mappa di altre particelle da esse derivate. VI - Il diritto di ricerca per pi certificati catastali dello stesso tipo, identiche e richieste simultaneamente, va applicato una sola volta. Sulle copie non assoggettate al diritto in questione va specificatamente precisato che la liquidazione del diritto di sull'estratto n ... in pari data. Pregasi dare assicurazione di adempimento. ricerca stata effettuata
Circolare n. 63 del 24 novembre 1970 Oggetto: Conservazione del N.C.T. - Norme integrative a chiarimento della circolare n. 5 del 24 gennaio 1970.
Sulla scorta dei numerosi quesiti e proposte qui pervenuti - nel corso della prima applicazione della Legge 1 ottobre 1969, n. 679, - da parte degli U.T.E., in accoglimento dell'invito rivolto al terzultimo capoverso della circolare in oggetto, si integrano ed in parte si rettificano con la presente, le norme dettate con la circolare medesima. Per chiarezza si ritiene opportuno seguire lo stesso schema. A - V0LTURE A1. - Ricezione delle domande. Ferma restando la facolt, concessa agli interessati alla presentazione delle domande di volture, di avvalersi della procedura prevista dal 7 dell'Istruzione provvisoria (D.M. 5 novembre 1969), si autorizzano gli Uffici Tecnici Erariali ad accettare anche direttamente o a mezzo posta in armonia con quanto previsto dal 9 dell'istruzione stessa - le domande riguardanti beni siti nel territorio di loro competenza, anche se i documenti traslativi sono stati registrati fuori provincia. Ove dette domande siano prive o carenti delle prescritte marche da bollo, lU.T.E. ricevente ha il compito di avvisare, in sede di invio della ricevuta, che per il perfezionamento sono concessi non pi di 30 giorni al fine di non incorrere nelle sanzioni previste dall'art. 9 della legge in argomento. Nel caso in cui le domande siano state inoltrate tramite altri U.T.E. e l'eventuale irregolarit sul bollo sia stata riscontrata dall'Ufficio in cui vi sono i beni oggetto della voltura, sar quest'ultimo U.T.E. a richiederne direttamente all'interessato la regolarizzazione. Lo stesso dicasi per quanto concerne altre manchevolezze sfuggite all'Ufficio che ha trasmesso la domanda. In ogni caso gli eventuali processi verbali previsti dal 11 dell'Istruzione provvisoria saranno compilati dall'U.T.E. che ha accertato le manchevolezze.
A1. - 1. Controllo alla presentazione. In particolare deve essere accertato: Una formulazione che era stata intesa soltanto come indicativa di massima, in merito all'importo delle marche da bollo da applicare sulle domande di volture (L' importo deve corrispondere al numero di volture contenute... in pratica al numero di lettere distintive a colonna 4 del Quadro A ... ), ha causato qualche equivoco; si chiarisce pertanto che ove trattasi di pi lettere distintive riferentesi ad unica voltura a termini degli arti. 60 e 70 del Regolamento 8 dicembre 1938, n. 2153, (ad esempio per cambio d'intestazione relativo ad una sola persona in pi partite e simili) l'importo in marche da bollo sar computato una sola volta. Per le volture interessanti la medesima ditta proprietaria di beni rustici ed urbani, il computo del tributo speciale di . 2.000 (duemila) per voltura compete alla Sezione dell'U.T.E. cui viene presentata la domanda di volture provvista di marche da bollo. La tassa di bollo ed il tributo speciale per voltura, nel caso di rinuncia di usufrutto (soggetta a tassa fissa di registro) pervenuta all'UTE. dopo che sia stata presentata anche la domanda di volture per successione, sono indipendenti da quelli relativi a quest'ultima e si computano automaticamente. Analogamente anche quando si tratti di semplici atti di rettifica relativi a correzioni di nominativi, di data di nascita, di dati descrittivi delle particelle catastali o per cambio di denominazione di societ e simili - soggetti pertanto a tassa fissa di Registro - deve essere autonomamente effettuato il computo del tributo speciale, pari come noto a . 2.000 (duemila per ogni voltura, cos come ovviamente le domanda deve portare la propria marca da bollo. Nel caso particolare di domanda di volture compilata d'Ufficio dal Procuratore dell'Ufficio Successioni per successioni o per riunioni d'usufrutto, essendo i certificati occorrenti rilasciati in esenzione dal bollo e dai tributi speciali nell'interesse dello Stato ( 161 Istruzione XIV), all'accettazione delle domande di voltura l'U.T.E. ha l'obbligo di invitare gli interessati a versare l'importo delle marche e dei tributi entro trenta giorni.
Qualora detto termine sia trascorso senza che gli interessati vi abbiano ottemperato, la somma dovuta sar fatta iscrivere a campione demaniale per il recupero, applicando inoltre le sanzioni di cui all'art 9 della legge 1 ottobre 1969. Quando le volture riguardano beni posti in diverse province, il documento traslativo - ove dall'Ufficio del registro sia stato vidimato in unico esemplare e pertanto unito ad una delle domande di volture - pu essere allagato in copia conforme autenticata dal notaio alle (o alla) domande di volture relative ai rimanenti beni delle altre province. E consentita la firma delle domande di volture - quando trattisi di domande dipendenti da successione o riunione d'usufrutto - da parte dei notai in luogo degli interessati, purch al I e II rigo del frontespizio del mod. 13 vengano esposte rispettivamente le dizioni XY notaio in ... e incaricato dal (o dai) sig ...... la firma apposta sulle domande da persone diverse, a nome degli interessati, richiede invece per norma un regolare atti di procura o di mandato. Nel caso di rogito, invece, appena il caso di rammentare che occorre la firma del rogante. Per le domande di volture, dipendenti da decreti prefettizi relativi ad espropriazioni di beni destinati a demanio stradale e simili, possono essere firmate da un funzionario del locale Ufficio interessato all'operazione, senza che esso sia necessariamente investito della funzione di ufficiale rogante. In merito alla presentazione dei certificati catastali da allegare alle domande di volture, nel richiamare la Lettera Circolare del 2 marzo 1970, si aggiunge che i certificati e gli estratti di mappa modd. 51 rilasciati dall'U.T.E. anteriormente alla presentazione delle domande di volture sono sempre validi, purch - ovviamente - non siano nel contempo avvenute variazioni in atti; non necessitano pertanto di aggiornamento nella liquidazione dei diritti. Peraltro le certificazioni in argomento devono comunque essere considerate valide anche ove l'UTE. abbia apportato variazioni in atti, entro il limite di sei mesi dalla data di rilascio. Sul medesimo argomento si conferma che i certificati per voltura relativi a beni rustici, dovendo questi essere assoggettati (leggi 20.10.1954, n. 1044 e 21.5.1959, n. 355), ai alla fine determinazione delle imposte di automatica registro o per di coefficienti dell'imponibile
che essi riportino anche i redditi agrari, onde consentire ai compilatori delle domande di volture di inserire sul mod. 13 anche quel dato. Si ricorda che la seconda copia esente dalla tassa di bollo e da ogni diritto e tributo, e deve essere ottenuta - salvo il caso di formazione del certificato mediante apparecchiatura foto (o elettro) meccanica - con sistema a ricalco. Una particolare tolleranza e un concreto spirito di collaborazione si raccomandano quando le domande di volture siano presentate dagli incaricati di Enti statali (Ufficiali roganti, cancellieri giudiziari, ecc.), tanto pi che appare ovviamente assai difficoltoso perseguirne a norma di legge eventuali errori. Nel caso particolare dei cancellieri, poi, appare impossibile che essi possano procurarsi - almeno in molti casi - gli elementi da inserire eventualmente nel Quadro B.1 ed altri analoghi; questi dovranno invece essere richiesti direttamente alle parti interessate, sulle quali dovranno essere fatte gravare le eventuali pene pecuniarie per inadempienza. Una particolare attenzione va posta nella trattazione delle domande presentate con tipo di frazionamento irregolare. Ove esso sia del tutto mancante nota la procedura: cointestazione e riserva (salvi gli addebiti di rito) da eliminare solo a presentazione del tipo con le firme delle parti regolarmente autenticate. Il tipo resta, beninteso, soggetto alla regolare approvazione. Pu per presentarsi il caso che il tipo sia bens presentato insieme alla nota di volture, ma eseguito (o almeno approvato) in data posteriore all'atto. In tal caso - salvi sempre gli addebiti - si suggerisce di tenere ferma la voltura restituendo il tipo perch le firme vengano regolarmente autenticate, senza procedere ad un doppio intervento, come risulterebbe secondo una rigida applicazione delle norme. Se poi ad una domanda di volture sia allegato un tipo di frazionamento la cui approvazione risulti scaduta, a parziale modifica del V comma del 22 della Istruzione provvisoria 5.11.1969 su dispone che, ove ne ricorrano le condizioni, l'approvazione scaduta venga rinnovata ai sensi del successivo punto 136, beninteso assoggettando che ha l'obbligo della presentazione della domanda di volture alla stessa pena pecuniaria prevista per il caso che il tipo non sia stato preventivamente presentato per l'approvazione medesima.
A1. - 2. Rilascio della ricevuta. Si autorizzano gli U.T.E. a continuare - per ora - ad utilizzare per ricevuta i modd. 30 o analoghi stampati da essi predisposti, purch siano rispettate le norme dettate con la circolare 5, tendenti a fornire con le ricevute stesse tutti i dati utili per eventuali ricerche. Si precisa che il timbro dell'U.T.E. da apporre sulle ricevute quello ordinario e non quello rilasciato dalla Zecca. Ad evitare lungaggini in sede di accettazione delle domande, nel caso in cui i notai presentino pi domande contemporaneamente corredate da un elenco in duplo delle stesse, si consente ed anzi si suggerisce che gli U.T.E. - a richiesta - rilascino per ricevuta a carattere provvisorio un esemplare dell'elenco stesso vistato e datato, con riserva di rilasciare al pi presto una regolare ricevuta per ogni singola domanda, portante beninteso la data di effettiva presentazione. A1. - 3. Operazioni complementari. Nulla di rilevante da segnalare. A1. - 4. Protocollo delle domande. Per effetto di un certo ritardo con cui pervenuta la circolare n. 5, taluni Uffici, avendo gi iniziato la protocollazione col criterio tradizionale fondato sull'anno solare di arrivo delle domande, non hanno potuto adeguarsi alle disposizioni con essa emanate. Si richiamano comunque le anzidette disposizioni, che dovranno essere integralmente applicate a far tempo dal 1 gennaio 1971. A parziale deroga, essendosi rilevato che molti Uffici hanno trovato opportuno protocollare anche - in forma molto semplificata - le domande inviate ad altri Uffici, si consente tale prassi - peraltro non raccomandata - purch tali domande vengano contrassegnate in modo da assicurare la loro rigorosa esclusione dalle relazioni statistiche periodiche. L'applicazione di quanto disposto al punto A1, d'altra parte, limiter prevedibilmente il numero di queste domande abbastanza sensibilmente. Invece le note di volture di rettifica devono trovare posto a tutti gli effetti nel protocollo delle domande eseguite in applicazione della legge 1. 10. 1969, n. 679, anche quando, ovviamente, le rettifiche stesse afferiscano
precedenti domande presentate sotto l'imperio del regime giuridico anteriore alla data di attuazione della legge innanzi richiamata. Da parte di taluni Uffici stata rappresentata l'utilit di ricavare una apposita finca nel mod. 7 per inserirvi le sigle R (regolare) oppure M (manchevole): quest'ultima da sostituire con l'altra a regolarizzazione avvenuta. Si conviene sulla utilit di tale accorgimento, che consente un periodico esame delle domande presentate, e se ne raccomanda l'adozione. A2. - Trattazione delle domande. Si ribadisce - trattandosi di un principio della nuova legge - che di norma la registrazione delle domande (note) di volture deve avere corso senza l'esame del documento traslativo, sempre si sia avuto cura di accertarne la completezza in sede di ricezione e non emergano discordanze, durante la registrazione, fra gli elementi delle domande ed i corrispondenti dati degli atti del catasto. Talora possono riscontrarsi, in particolare, discordanze di lieve entit nelle intestazioni (genere diverso del nome di battesimo, qualche differenza che potrebbe essere causata da errore materiale nella data di nascita e simili). In casi del genere opportuno controllare che la divergenza non dipenda da un eventuale errore compiuto nella esecuzione di una voltura precedente (ove questo fosse, s proceder alla correzione, compilando una opportuna nota per l'Ufficio Imposte). Se per la divergenza stessa dipenda da un errore compiuto in un precedente atto traslativo (o denunzia di successione), la intestazione catastale errata pu essere regolarizzata - come noto - mediante un atto di rettifica. Ai fini catastali si pu peraltro ammettere che esso sia sostituito da una precisazione contenuta nel nuovo atto traslativo e riportata altres sotto forma di annotazione (N.B.) nella domanda (nota) di volture. La rettifica richiesta potr allora essere seguita senza annotazione di riserva - di massima con la procedura semplificata consentita con la circolare n. 78 del 1966 mediante apposito annotamento nel quale siano riportati gli estremi dell'atto che contiene la precisazione. A2. - 1. Registrazione. Si era omesso di far presente che il riquadro in alto con la dizione SET ... e gli specchi in calce relativi alla Mutazione, Registrazione e Nota, nel frontespizio del mod. 13/SPC, erano intesi ad un eventuale
uso
diretto
dello
stampato
da
parte
degli
Uffici
che
hanno
la
conservazione meccanografica; peraltro in avanzato studio un mod. 13/SPC modificato, che meglio si presta a tale scopo. Il genere del documento richiesto a riga 9, ove trattisi di successione testata deve essere indicato mediante i consueti dati previsti dal 102 della istruzione XIV [Testamento (pubblico od olografo) in data ....... reg.to......... il ... al n ... ]; gli stessi dati vanno introdotti in atti in sede di registrazione, nulla essendovi di variato in proposito. Si rammenta che le domande di volture eventualmente presentate per documenti traslativi soggetti a condizione sospensiva, non vanno registrate; soltanto quando la parte interessata alla voltura present il documento di verificata condizione sospensiva, l'Ufficio dar corso alla registrazione di un'unica voltura relativa ai due documenti. In luogo del documento dichiarazione anzidetto, come del noto, pu che essere ne sufficiente una dell'Ufficio Registro attesti l'avvenuta
registrazione. E appena il caso di far rilevare che si tratta di una sola voltura e che pertanto il relativo diritto va computato una sola volta. Si aggiunge altres, ove possa occorrere, che per i tipi di frazionamento approvati dall'UTE, onde rendere possibile la redazione di atti vincolati da condizioni sospensive, il termine di validit di 90 giorni purch rispettato alla data della stipula - non ha alcun riferimento alla successiva data in cui si verifica la condizione sospensiva stessa; pertanto detti tipi non sono soggetti a scadenza, considerati sotto questo profilo. Ove l'U.T.E. abbia nel frattempo eliminate dalla mappa le linee dividenti a matita, nel trattare la registrazione delle volture ripristiner le dette linee a penna, senza alcuna richiesta del tributo speciale n di alcun altra prestazione. A2. - 2. Fa parte dei compiti del registratore l'inserimento del conteggio a matita - possibilmente nel Quadro C - dei consueti dati di superfici e redditi, analogamente a quanto avveniva sui modd. 13; in caso di impossibilit si utilizzino gli spazi rimasti disponibili nei Quadri A - BI - B2, purch i dati risultino chiaramente evidenziati. Anche nei casi in cui sia necessario introdurre in atti il riparto del reddito dominicale tra proprietari e coloni il registratore dovr utilizzare - in inchiostro - lo spazio del Quadro C rimasto disponibile; vale anche in questo caso l'osservanza esposta alla fine del comma precedente.
A2. - 3. Registrazione delle volture nelle quali le partite di scarico non risultino concordanti con le ditte da cui ha luogo il trasferimento. Un atto notorio sostitutivo della dichiarazione contenente la cronistoria, previsto nei casi di successione e riunione d'usufrutto, pu essere costituito da una dichiarazione sostitutiva dell'atto di notoriet ai sensi dell'art. 4 della legge 4 gennaio 1968, n. 15, ricevuta dal Sindaco o da altro funzionario idoneo a nonna della legge medesima ed in conformit con quanto prescritto col successivo art. 20. A2. - 4. Domande di voltura redatte in forma semplificata. Qualora il rogante o il denunziante, che deve introdurre nel Quadro BI i prescritti elementi degli atti intermedi non portati a catasto, disponga anche dei numeri e delle date delle relative domande di volture quali risultano al mod. 7 dell'Ufficio, consentito - ed anzi auspicabile - che si limiti ad indicare questi ultimi dati, corredandoli di semplificati riferimenti sulle causali e sugli estremi dei rispettivi atti traslativi. In tal modo l'Ufficio, nel registrare, eseguir i passaggi - rispettando ovviamente la cronologia dei trasferimenti - fino all'ultimo documento traslativo, senza ricorrere ad alcuna annotazione di riserva e senza che il compilatore delle domande abbia dovuto ripetere in ogni Quadro B1 la trascrizione di ditte registrabili in base a quelle risultanti nel Quadro A delle domande immediatamente precedenti. Quanto ai suggerimenti forniti con la circolare n. 5 relativamente agli atti complessi (comma 3 e 4 del medesimo punto A2 - 4), si chiarisce che essi valgono, oltre che per la compilazione di un'unica domanda di volture, anche per l'assegnazione di un unico numero di nota, che si riferisce pertanto a tutti i passaggi compresi nel medesimo atto. A2. - 5. Registrazione dei frazionamenti. Nulla di rilevante da segnalare. A2. - 6. Annotazioni di riserva. Alla esclusiva apposizione delle annotazioni di riserva destinata l'ultima colonna del Quadro C del mod. 13/SPC. Le annotazioni di riserva apposte prima dell'entrata in vigore della legge 1 ottobre 1969, n. 679, non devono essere riportate sui certificati attuali, anche se si riferiscono all'ultimo passaggio ed appaia pertanto evidente a quali particelle siano attinenti.
B - FRAZIONAMENTI B 1. - Ricezione. Anche per le ricevute dei tipi di frazionamento vale quanto detto in proposito al punto A1. - 2, riferito alle domande di voltura. Qualora debbano essere restituiti ai tecnici tipi incompleti per il perfezionamento, opportuno accompagnare la restituzione con un semplice promemoria (allestito ad esempio in ciclostile), nel quale siano elencate le manchevolezze riscontrate; una copia di esso deve in tal caso rimanere all'Ufficio. Si coglie l'occasione per rendere noto che stata richiesta una ristampa dei mod. 51 in forma alquanto modificata che meglio consentir ai tecnici liberi professionisti, che dovranno redigere i tipi, di adeguarsi alle richieste degli Uffici ed a questi ultimi di evidenziare la eventuale incompletezza. Del modulo della nuova forma si allega una copia alla presente circolare per la preventiva conoscenza da parte degli Uffici stessi. Si noter - fra l'altro - che stato eliminato il riferimento alle ditte da intestarsi; e ci in conformit della nuova disciplina che fa obbligo all'approvazione preventiva (quando le ditte da intestarsi possono ancora non essere note) e pi in generale per sottolineare il carattere squisitamente tecnico dell'elaborato. In luogo di tale indicazione, sono state ricavate due colonne: la prima a disposizione del tecnico redattore del tipo, che se ne servir all'occorrenza - apponendovi sigle sufficientemente indicative - per precisare le particelle derivate che concorrono a formare i singoli lotti (e ci risulter prezioso, fra l'altro, per le pratiche di soppressione di particelle inutili); la seconda rimane a disposizione dell'Ufficio e risulter particolarmente utile nella medesima procedura qui innanzi ricordata. Come precisato nella testata del modulo in argomento la validit dell'estratto - ai fini della redazione e della conseguente presentazione del tipo di frazionamento o del tipo mappale - illimitata nel tempo, purch non siano avvenute variazioni grafiche o censuarie alle particelle in esso rappresentate, anteriori alla data della presentazione stessa, beninteso fatti salvi in ogni caso i primi sei mesi dal rilascio.
Nel modulo in argomento stato riservato apposito spazio per la sommaria descrizione della natura delle nuove linee di mappa; in proposito si ribadisce la raccomandazione, gi fatta con la circolare n. 5, per la compiuta applicazione della norma che prevede l'inserimento di tali indicazioni. Si richiama infine l'attenzione sulle variazioni apportate nel presente modulo rispetto al precedente, riguardo la sottoscrizione per l'approvazione del tipo; questa infatti assumendo valore di certificazione nei confronti degli utenti del catasto, non pu che essere a nome del Dirigente dell'Ufficio, anzich del Capo Sezione. Pertanto quest'ultimo firmer la suddetta dichiarazione per l'Ingegnere Capo Erariale se da questi - come di consueto avviene - ne sia stato appositamente delegato; in caso contrario, nello spazio tra il riquadro riservato alla sigla del disegnatore che ha introdotto in mappa il frazionamento e quello riservato alla firma del Dirigente dell'UTE., il Capo Sezione comunque tenuto ad apporre la propria sigla. Omissis C - TIPO MAPPALE Anche il tipo mappale, come noto, deve essere redatto su di un estratto autentico della mappa; e poich gli elementi catastali utili al tecnico che dovr redigerlo sono gli stessi necessari per i tipi di frazionamento, si venuti nella determinazione di utilizzare, per il rilascio, il medesimo stampato (mod. 5 1), modificato come si accennato al punto B 1. In sede di rilascio, su detto modulo si dovr evidenziare l'uso cui esso destinato, cerchiando (o sottolineando) ad inchiostro la parola frazionamento o la dizione tipo mappale riportate nella testata Si sottolinea che in sede di rilascio non sussiste alcuna differenza, in vista della diversa utilizzazione, anche per quanto concerne l'imposta di bollo ed i tributi speciali (oltre al costo dello stampato medesimo); quando l'elaborato viene invece presentato all'UTE., nulla dovuto per l'approvazione quando trattasi di tipo mappale, mentre come noto per il tipo di frazionamento vige il tributo di . 1.500. Per ci che concerne il rilascio delle ricevute, in luogo del mod. 30, gli U.T.E. sono autorizzati anche ad usare i bollettari eventualmente gi allestiti o da allestire, tenendo presente che in ogni caso per le denuncie,
10
a guisa di protocollo, possono valere le bollette madri delle ricevute, che pertanto vanno opportunamente conservate, mentre per i tipi mappali funge da protocollo un mod. 12 appositamente ad essi destinato od anche - ove risulti sufficiente - quello stesso usato per i tipi di frazionamento. a - nulla di rilevante da segnalare; b - nulla di rilevante da segnalare; c - ove il fabbricato con la relativa area di corte sia situato su pi particelle e l'area residua di questa debba restare al catasto terreni, in quanto eccedente la superficie della costruzione e delle sue dipendenze, occorre che il tecnico redattore del tipo mappale esegua la dimostrazione della suddivisione, analoga a quanto avviene per i tipi di frazionamento. Nella colonna destinazione del Risultato del frazionamento.analogamente a quanto dinanzi previsto per i tipi - si dovranno indicare con una stessa sigla distintiva tutte le porzioni di particelle che nell'insieme formano il fabbricato e dipendenze eventuali e con un'altra (o altre) sigla le residue porzioni. A pag. 3 del mod. 3/SPC si potr invece ripartire la sigla complessiva coperta, debba secondo il la destinazione scoperta), alla (fabbricato senza che suddivisione principale, suindicata. Nel caso di pi fabbricati appartenenti a ditte diverse, insistenti su di un'unica particella originaria o comunque su di un appezzamento continuo di terreno, ammesso che venga redatto un unico tipo mappale che sconta l'imposta di bollo ed i tributi speciali una sola volta; le domande 3/SPC ad esso collegate devono essere per tante quanti sono i distinti fabbricati, e portare un esplicito riferimento all'unico tipo mappale anzidetto; d - nulla di rilevante da segnalare e - ove il compilatore del tipo mappale abbia indicato nel tipo stesso un'area di corte eccessiva nei confronti della superficie e dell'importanza del fabbricato, l'U.T.E. ne chiede al tecnico la congrua riduzione sul tipo mappale o la riduce d'ufficio, riservandosi - in sede di verifica sopralluogo - di precisarne meglio i contorni da introdurre definitivamente in mappa; f - gli ampliamenti di fabbricati - ove non trattisi di variazioni insignificanti vanno pure dichiarati mediante la compilazione del tipo mappale e della denuncia mod. 3. Nel caso che sia stata progettata e prospettata sul tipo attinenza attinenza
necessariamente
sussistere
riferimento
11
mappale la distribuzione di corti esclusive destinate a singoli parti del fabbricato, ma non ancora attribuite di diritto con documenti traslativi, esse non vanno introdotte in mappa e pertanto l'intera arca cortiliva si graffa al fabbricato. Soltanto a definizione del (dei) documento traslativo, si proceder all'introduzione in mappa delle linee dividenti delle corti in argomento, ovviamente sulla scorta degli appositi tipi di frazionamento; g - in merito al collaudo in campagna dei tipi mappali si ribadisce che - a differenza di quanto avviene per i tipi di frazionamento il cui controllo, com' noto, si estende ad ogni dettaglio - sufficiente l'accertamento dell'allineamento fondamentale o di qualche punto essenziale, essendo quello dei dettagli ovvia e facile conseguenza dei primi; considerata pertanto la rapidit dell'operazione, si raccomanda di assoggettare a tale forma di collaudo esemplificativo il pi grande numero di tipi mappali, con particolare attenzione per quelli che possono verosimilmente essere assunti come punti d'appoggio per ulteriori operazioni topografiche. Si richiama infine l'opportunit che - ove possibile - prima di introdurre in mappa tipi mappali relativi a fabbricati costruiti in zone lottizzate, si proceda al controllo in campagna del tipo di frazionamento, al fine di introdurre in mappa i nuovi fabbricati in maniera definitiva; h - in conseguenza della legge in argomento le domande di verifica straordinarie per l'introduzione in mappa di nuove costruzioni urbane, di norma, non possono essere pi accettate; e pertanto gli U.T.E. dovranno restituirle ai richiedenti, facendo loro presente che soltanto per l'istituzione di capisaldi in mappa, occorrenti eventualmente per il rilievo di fabbricati, l'Ufficio potr eseguire le anzidette verifiche a carico dei privati. Ove per trattisi del rilievo di complessi di fabbricati (o anche di fabbricati isolati) collegato alla necessaria definizione dei problemi relativi ad intestazioni e a linee di mappa, si consente che gli UTE. continuino ad accettare le domande di verifiche straordinarie (in luogo del tipo mappale), corredate comunque del mod. 31SPC. Si precisa infine che anche per i fabbricati urbani costruiti antecedentemente all'entrata in vigore della legge n. 679 in argomento e per i quali i possessori non presentarono denuncia mod. 26 ai sensi delle norme in precedenza vigenti, ovvero le prescritte dichiarazioni mod. 1 per
12
le unit immobiliari da accertare, occorre presentare il tipo mappale ed il mod. 3/SPC. In aggiunta a quanto prescritto con la pi volte richiamata circolare n. 5 e alle disposizioni integrative emanate con la presente, si ritiene opportuno trattare ulteriormente l'argomento del tipo mappale in relazione alla pratica esecuzione dei lavori ad esso conseguenti. Taluni dei dipendenti Uffici hanno infatti reso noto di aver ottenuto risultati pi pronti ed efficaci, nello spirito ed ai fini previsti dalla circolare n. 42 del 5.11.1969. modificando la sequenza temporale delle incombenze ivi prescritte, a ci autorizzati dal dichiarato carattere sperimentale della circolare medesima ed in dipendenza della reciproca posizione delle due Sezioni catastali e del sistema di relazioni costituito fra di esse. In particolare non pochi Uffici hanno riscontrato pi pratico e producente introdurre direttamente in mappa i tipi mappali e dar corso alle conseguenti note di variazione prima di trasmetterli dalla 2a alla 4a Sezione. Tenuto conto della concreta situazione degli Uffici in questione, si consente che venga adottata la procedura innanzi descritta, ove se ne ravvisi l'opportunit: appena il casi di aggiungere che sar compito della 2a Sezione assicurarsi - prima di eseguire la nota di variazione - se le unit immobiliari dei fabbricati rappresentati nel tipo mappale siano gi state accertate e concretamente portate in atti (o siano almeno di molto prossimo accatastamento), ovvero debba ancora prevedersi per tale operazione un tempo non breve; nel primo caso infatti l'immobile potr essere trasferito direttamente alla Partita speciale 1, nel secondo caso dovr rimanere in partita come area di ente urbano da accertare (E.U.A.). In quest'ultima ipotesi si rammenta che non dovranno essere definiti subalterni numerici per le singole unit immobiliari, anche quando fossero state richieste eventuali volture; queste ultime vanno invece trasmesse alla IV Sezione che provveder a trattarle contestualmente all'accatastamento; ed i signori Dirigenti degli Uffici sono pregati di assicurare il necessario coordinamento fra le due Sezioni anche sotto questo riguardo. Una analoga opera di coordinamento in sede locale consentir di individuare la procedura - interna dell'Ufficio - pi adatta ad assicurare un sicuro collegamento nei riguardi della numerazione delle particelle nelle mappe 8' abbozzi di mappa) conservate dalle due Sezioni: la scelta di un sistema anzich un altro non pu infatti essere rigidamente
13
fissata, considerata la grande diversit esistente fra Ufficio e Ufficio nei riguardi degli accertamenti della IV Sezione, dello stato attuale dei collegamenti e di altri aspetti connessi alla organizzazione interna; in ogni caso ci che rigorosamente si richiede la certezza della unicit della definizione in mappa delle singole particelle e della relativa numerazione, beninteso a far tempo da oggi e senza poter pensare - per ora - di sanare le divergenze createsi nel passato. Da ultimo - ma sottolineando la particolare rilevanza dell' argomento - al fine di distinguere in mappa i fabbricati introdotti a seguito dei rilievi eseguiti d'Ufficio o collaudati in campagna da quelli introdotti in base a rilievi eseguiti da tecnici estranei all'Amministrazione, per i quali vi riserva di eventuale collaudo tecnico, si dispone che tutti i fabbricati introdotti sulla scorta dei tipi mappali non ancora collaudati siano contraddistinti in mappa con il consueto tratteggio obliquo o con colorazione della parte coperta, limitatamente a non pi di 1/3 dell'intera superficie. Alla presente si allega, in copia, una dimostrazione della particolare segnaletica innanzi descritta. A collaudo eseguito, sar facile completare il tratteggio o la colorazione. Le variazioni di completamento dalle cos apportate risultato alla della ed mappa verifica non in necessitano di alcuna dimostrazione (nota di variazione), perch essa rimane assicurata annotazioni sul campagna riportato in calce ai tipi mappali che - appena il caso di precisarlo vanno conservati indefinitamente ordinatamente nell'archivio della II Sezione. Per chiarire il significato della particolare segnaletica anzidetta, si prescrive infine che ciascun Ufficio provveda a stampigliare in margine a tutte le mappe, con apposito timbro, la formula seguente: A partire dal ... 19 ... i fabbricati urbani introdotti a seguito di tipo mappale non ancora collaudato vengono rappresentati con tratteggio (o coloritura) limitato a parte dell'area occupata. Nella prima applicazione, fino a quando la conoscenza del significato dei segni in argomento non sia sicuramente conosciuto, analogo timbro dovr essere apposto sugli estratti rilasciati. E appena il caso di precisare che questi ultimi dovranno sempre riportare chiaramente la segnaletica in
14
argomento, siano essi ottenuti a mano o con riproduzione a mezzo di idonei apparati.
15
Circolare n. 5 del 24 gennaio 1970 Oggetto: Conservazione del Catasto Terreni. Attuazione della legge 1 ottobre 1969, n. 679
chiarimento
ed
integrazione
delle
Istruzioni
ministeriali
per
l'attuazione della Legge 1 ottobre 1969, n. 679 (D.M. 5.11.1969), si forniscono talune indicazioni particolari, che saranno successivamente ampliate man mano che verranno in evidenza nuovi problemi, anche in vista di una completa ristrutturazione della vigente Istruzione per la conservazione dei Catasto. Si cogli l'occasione per raccomandare a tutti gli Uffici di fornire con tempestivit un adeguato numero di stampati (modd. 13 SPC e mod. 98 SPC) agli Uffici delle Imposte della propria provincia. A - VOLTURE (n.d.a.) N.D.A. A1. - Ricezione delle domande. La ricezione delle domande di voltura non deve essere confusa con l'assistenza da fornire agli interessati in materia di compilazione delle domande stesse, argomento che viene trattato con circolare a parte. La ricezione deve aver luogo tutti i giorni durante l'orario ordinario, entro i limiti che il signor Dirigente riterr opportuni. Ad essa deve essere adibito un elemento - o pi, in casi particolari - di provata esperienza nel settore, elemento che potrebbe coincidere con quello stesso cui affidata la tenuta del mod. 7 e che comunque deve tenersi con quest'ultimo in stretto collegamento; possibilmente anzi dovrebbe esplicare la sua attivit nel medesimo locale. Compito del funzionario in questione di esaminare alla presentazione le domande di voltura e di rilasciarne ricevuta. A1. - 1. Controllo alla presentazione. In particolare deve essere accertato: - che l'importo delle marche corrisponda al numero di volture contenute (in pratica, al numero di lettere distintive a colonna 4 del Quadro A), in ragione di lire 400 per voltura; ovvero che sia precisata la legge in base alla quale la domanda di voltura esente; o anche, che sia indicato il numero della domanda, riferita alla stessa voltura in questo caso
promiscua, gi presentata alla IV Sezione; - che i numeri delle partite catastali, indicati alle righe 13 e 14 della prima pagina. corrispondano a quelli dei certificati allegati (o menzionati); - che in caso di dichiarata non corrispondenza fra le ditte da cui ha luogo il trasferimento e le intestazioni catastali, sia riempito almeno uno dei quadri BI e B2; - che tutte le informazioni fornite siano leggibili senza equivoci, specie per i dati di cui a col. 2 del Quadro A; - che ciascuna partita di destinazione sia contraddistinta da una lettera maiuscola a col. 4; - che non manchino le indicazioni distintive dei documenti allegati (quarta pagina); che questi effettivamente siano stati allegati (a meno che non ricorra il caso previsto al 6 dell'Istruzione) e che corrispondano alle indicazioni anzidette; - che l'eventuale tipo di frazionamento sia munito della regolare approvazione ( 9 Istruzione), non scaduta, oppure ( 20) della dichiarazione di impossibilit dell'UTE. a rilasciarla nei 20 giorni prescritti; in ogni caso, dell'attestazione di avvenuto pagamento del diritto di . 1.500; - che la domanda sia regolarmente firmata. In merito alla presentazione degli allegati ed in particolare a quella del certificato catastale, devesi precisare che il punto 1 della Circolare n. 75 del 21 ottobre 1968 tuttora valido. A1. - 2. Rilascio della ricevuta. Nel primo periodo di attuazione della legge e fino a diversa disposizione, possono essere usati, opportunamente adattati, i moduli di ricevuta mod. 30 gi in possesso dell'Ufficio. Non occorre compilare la matrice, tranne che per il caso - di cui si dir pi innanzi - delle domande di volture da trasmettere ad altri Uffici (nei quali occorrer ricordarsi di aggiungere, al nome del Comune, quello della provincia di cui esso fa parte). Per la compilazione della ricevuta, occorre tener presente quanto segue: - alla nota (2), seconda riga dello stampato, scrivere semplicemente domanda di volture, tenendo conto che va rilasciata una ricevuta per ogni domanda;
- alla voce relativa a ... dello stampato, depennare le indicazione esistente ai beni posseduti da e riportare invece gli estremi sinteticamente esposti - del documento traslativo che giustifica la domanda di voltura; - non omettere in nessun caso il semplice numero complessivo dei documenti effettivamente allegati. Nel caso in cui la domanda risulti incompleta e sia concessa la proroga di 30 giorni prevista dall'art. 6, V comma, della legge, i documenti mancanti o restituiti per il perfezionamento devono essere elencati sul retro della ricevuta stessa e provvisoriamente annotati sul margine della domanda. Un particolare rilievo va dato alla completezza formale della ricevuta in parola. E pertanto: - la data non deve mai mancare e deve corrispondere rigorosamente a quella effettiva di presentazione. E molto opportuno che essa sia inserita con timbro datario; - la firma del funzionario ricevente (per l'Ingegnere Capo) deve essere leggibile ed in ogni caso preceduta dalla qualifica e dal nominativo dei funzionario stesso, da apporre per mezzo di un apposito timbro; - la ricevuta deve inoltre essere completata. come di consueto, con un timbro dell'Ufficio. Infine il numero di ciascuna ricevuta deve rigorosamente corrispondere a quello che viene assegnato alla domanda di volture; di qui nasce la segnalata esigenza dello stretto collegamento col protocollo mod. 7. Un separato bollettario mod. 30 deve essere riservato alle domande di volture presentate all'Ufficio a norma del 7 della nuova Istruzione di cui al D.M. dinanzi citato, in quanto interessanti beni posti in altre province. La relativa prassi illustrata pi innanzi; sin da ora comunque si precisa che - come gi accennato - in questo caso occorre riempire anche la matrice. A1. - 3 Operazioni complementari. Nel caso in cui vengano presentate contemporaneamente pi domande interessate dagli stessi documenti allegati (vedasi Istruzione 6, ultimo comma), il funzionario ricevente non deve dimenticare di completare le varie domande nella parte destinata all'elencazione degli allegati (4a pagina), depennando quanto non interessa ed inserendo in tutte, meno
una, il numero di quest'ultima, alla quale risulteranno di fatto allegati i documenti medesimi. Beninteso anche in questo caso ad ogni domanda deve fare riscontro una specifica ricevuta. La data di presentazione di ogni domanda deve essere annotata nel momento stesso della ricezione sulla domanda stessa (prima riga dello spazio riservato all'Ufficio per la Trattazione della domanda. Ove sia risultata qualche imperfezione e pertanto siano stati concessi i trenta giorni di proroga, all'atto del perfezionamento verr poi indicata la relativa data, inserendola nella riga successiva a quella suindicata. Contemporaneamente, ove l'interessato esibisca la ricevuta, sulla parte posteriore di questa, sulla quale gi erano state elencate le manchevolezze, si apporr la dizione Domanda perfezionata il , completata con data, timbro e firma. A1. - 4 Protocollo delle domande. Come si accennato, si dovr continuare a protocollare le domande sui modd. 7; tuttavia evidente che, mancando ogni necessit di tenerli distinti per Distretto d'Imposta, i protocolli mod. 7 possono essere ridotti al minimo indispensabile, dipendente solo dalle esigenze di organizzazione dell'Ufficio. In concreto, ove a ricevere le domande sia sufficiente destinare un solo elemento, sar sufficiente utilizzare un solo protocollo per l'intera provincia; ove invece si manifesti la necessit di adibire a tali mansioni pi di un elemento, opportuno che ciascuno di essi disponga di un proprio protocollo con numerazione autonoma, che dovr essere riferito o ad un gruppo di distretti o eventualmente ad un solo distretto o eccezionalmente (e sempre in dipendenza esclusivamente di comprovate necessit organizzative dell'Ufficio) ad un gruppo di Comuni facenti parte dello stesso distretto o anche ad un solo grande Comune. Non si ravvisa la necessit di creare un mod. 7 per le domande da inviare ad altri Uffici Tecnici Erariali, essendo sufficiente la raccolta delle matrici delle ricevute, che a tale scopo appunto verranno compilate. E appena il caso di osservare che ogni registrazione delle domande in arrivo su protocolli diversi dal mod. 7 (ad esempio: protocolli generali d'Ufficio) manifestamente inutile e pertanto in ogni caso assolutamente da evitare.
Il relazione al sostanziale mutamento introdotto con la nuova legge, si dispone inoltre che tutte le domande, che ancora perverranno tramite gli Uffici del Registro o delle Successioni - in quanto dipendenti da documenti traslativi registrati prima del 5 novembre 1969 - devono continuare a protocollarsi sugli esistenti mod. 7 riferiti all'anno 1969, anche dopo il termine del suddetto anno; che invece tutte le domande, che perverranno o siano pervenute direttamente all'Ufficio tecnico Erariale ai sensi della nuova legge, vadano protocollate su una nuova serie di modd. 7, nella quale si inizier a numerare partendo dal numero 1 e che dovr eccezionalmente tenuta valida dalla data anzidetta all'intero anno 1970 in considerazione del limitato numero di domande da protocollare per il 1969). Beninteso in entrambi i casi la data a col. 2 deve essere quella effettiva di ricezione. Relativamente alla serie dei modd. 7 da utilizzare per la nuova procedura, si avverte che nello spazio disponibile a coll. 3 e 4 si riporteranno il nominativo e possibilmente il recapito - eventualmente sintetizzato - del richiedente; nessuna innovazione prevista per le residue colonne. Anche per i Modd. 25, analogamente e in parallelo col mod. 7, si dovr provvedere all'impianto di una nuova, distinta serie. Per le domande riguardanti beni posti in altre province, come si detto, non si d luogo all'impianto di un apposito protocollo, fungendo a tale scopo la matricola mod. 30. E pertanto, a differenza di quanto avviene nei casi ordinari, vi bens corrispondenza fra il numero con cui si distingue la domanda di volture sul relativo prospetto e il numero riportato sulla ricevuta, ma esso non si traduce in un numero di mod. 7 dell'Ufficio che riceve la domanda dall'interessato. Non appena possibile (ma dopo avere esaurito la procedura di regolarizzazione formale, che rimane a carico dell'Ufficio ricevente medesimo), questo deve invece trasmettere tali domande - a mezzo di plico raccomandato - all'Ufficio competente per territorio, unendovi - a guisa di lettera di trasmissione - un elenco in doppia copia, su cui vengono riportati i dati essenziali delle domande inviate. LUfficio competente per territorio, non appena ricevute le domande medesime, le iscrive nei proprie modd. 7, inserisce il numero corrispondente tanto sulla testata di ciascuna domanda (depennando
quello provvisorio dell'Ufficio mittente), quanto in entrambe le copie dell'elenco di trasmissione e restituisce la seconda copia a titolo di ricevuta; entrambe le copie dovranno poi essere scrupolosamente conservate dai rispettivi Uffici come collegamento necessario per ogni eventuale ricerca. Tutte le procedure fin qui descritte valgono - ovviamente - anche quando le domande di volture pervengono per posta, a norma del 9 dell'Istruzione. Anche in questo caso non vi motivo di protocollare le domande diversamente che sul mod. 7. A2. - Trattazione delle domande. Con la nuova procedura lo studio delle domande (compilazione delle note) tende ovviamente a scomparire pressoch totalmente. Peraltro viene maggiormente qualificato l'impegno degli addetti alla registrazione, perch i controlli - che gi attualmente devono essere svolti in questa sede - assumono un particolare rilievo, dovendosi praticare su documenti allestiti dai privati (compresi, beninteso, i notai). E appena il caso di osservare che taluni degli attuali compilatori d'ora in avanti risulteranno anch'essi addetti alla registrazione e potranno essere di valida guida agli altri. A2. 1. Registrazione. La nuova procedura fondata sul principio basilare che l'Ufficio non pi chiamato ad interpretare le decisioni di competenti autorit o la volont degli interessati espressa in atti o in documenti testamentari o rimessa alle disposizioni del Codice -come nelle successioni non testate - bens semplicemente ad annotare sui propri atti quanto gi, da chi ne ha l'obbligo e l'interesse, stato esposto in con forma i almeno approssimativamente catastale (eventualmente suggerimenti
dell'Ufficio medesimo). Se tutto procede senza intoppi, la registrazione pertanto ha luogo esclusivamente dalla domanda (nota) di volture ed il documento traslativo non deve essere neppure letto. Di qui la grande importanza - gi accennata - dell'operazione di riscontro fra i fati esposti nella nota di volture e quelli risultanti negli atti catastali: le eventuali discordanze devono infatti essere - a cura di colui che presenta la domanda (nota) di volture - evidenziate e giustificate sullo stesso documento (Quadri BI e B2). Una particolare cura dovr essere
posta, come ovvio, nel controllo delle superfici, elemento fondamentale e particolarmente espressivo delle funzioni stesse del Catasto terreni. E stato fatto rilevare, in proposito, che talune eventuali discordanze non possono essere evidenziate attraverso i Quadri BI e B2, perch non dipendono da trasferimenti intermedi non riportati in Catasto, ma da semplici errori materiali d'impianto o in conservazione, che comunque devono essere segnalati. Si richiama comma in merito. per analogia, per il la quattordicesimo (terzultimo) delle Avvertenze
compilazione delle domande e note di volture allegate allo stampato: i suindicati errori, cio, potranno facilmente essere messi in evidenza da chi compila la nota mediante idonee annotazioni (N.B.) in calce al Quadro C (o eventualmente al Quadro A o anche al Quadro C (o eventualmente al Quadro A o anche nel corpo dei Quadri B I e B2, in tal caso usati impropriamente). LUfficio potr cos valutare se trattasi effettivamente di errori materiali imputabili all'Ufficio medesimo, ovvero di errori imputabili alle parti interessate, e dar corso alle conseguenti procedure. Si insiste sulla necessit che le segnalazioni in argomento siano comunque considerate come domande di rettifica: l'Ufficio ha la facolt, ove ne ricorra il caso, di chiedere al compilatore della domanda la documentazione idonea a convalidare l'asserto, ma non pu disattendere l'avvenuta segnalazione. Non si esclude che in una successiva ristampa il mod. 13 SPC venga opportunamente modificato, cos da consentire una pi chiara esposizione di questo genere di segnalazioni. Un caso particolare, che pu riscontrarsi in taluni Uffici con qualche frequenzariguarda porzioni di terreno che per essere comprese in una zona di espansione edilizia in atto o per altri motivi siano state accatastate alla partita speciale 1: il certificato catastale rilasciato presenta infatti una ben limitata utilit ai fini della certezza della continuit storica. In tal caso si dovr chiedere che venga cortesemente indicata, se possibile, l'ultima partita ordinaria a cui il bene era allibrato prima del passaggio alla partita speciale; nonch, se siano successivamente intervenuti altri trasferimenti, gli estremi di questi ultimi. Sar poi compito dell'Ufficio restituire la regolarit, turbata dall'erronea iscrizione nella partita speciale. Dev'essere comunque nonna generale, nel comportamento dell'Ufficio medesimo, di non far pesare sul cittadino le conseguenze di una irregolare tenuta degli atti e di non
pretendere rigidamente quanto il cittadino stesso non strettamente tenuto a fornire; ma di ottenerne invece la collaborazione attraverso un contatto esperito nei modi pi gentili ed urbani. A2. - 2. Quando e soltanto quando risultino discordanze non segnalate fra la nota compilata dall'interessato e i dati esistenti in Catasto, si dovr ricorrere al documento traslativo: si potr in tal modo accertare se sia stato compiuto un errore materiale nella compilazione del modulo per la domanda (nota) di volture, oppure se la discordanza sussiste anche fra il documento traslativo e i dati catastali. Nel primo caso, la prassi da seguire quella portata dal 14 della nuova Istruzione; nel secondo, occorrer comportarsi come per il passato, procedendo con tutte le opportune cautele ma cercando comunque di risolvere, beninteso sotto il solo profilo catastale, la contraddizione emersa, da segnalare con annotazione di riserva (in proposito vedasi il successivo punto A2. 6). Una diversa disposizione dei cointestati in una ditta cumulativa. rispetto a quanto prescritto per il Catasto, non costituisce errore, semprech naturalmente sia soltanto questione di ordine e non di sostanza: nel procedere alla registrazione, l'Ufficio seguir per l'ordine prescritto in base alle norme consuete. Al fine di assicurane la corrispondenza presso gli Uffici Distrettuali delle Imposte Dirette, il N. d'ordine di cui a col. 1 del Quadro A va dall'UTE. corretto ad inchiostro rosso secondo l'ordine degli intestati adottato in sede di registrazione; soltanto nei casi che potrebbero ingenerare confusione, il registratore deve trascrivere (su foglio a parte per lU.D.I.D.) la nuova ditta come risulta dal registro partite, facendo cenno dell'esistenza di tale foglio aggiuntivo ai margini dello stesso Quadro A. Si sar notato che le gi menzionate Avvertenze richiedono per le partite di destinazione una forma alquanto diversa da quella tradizionale: si tratta di una forma pi moderna e che meglio si presta ad evitare equivoci, del resto gi adottata per la redazione meccanografica degli atti catastali nei Comuni ove gi si potuto realizzare tale obiettivo. Si dispone pertanto che d'ora in avanti tutte le registrazioni avvengano secondo tale nuova forma. All'atto della registrazione non per necessario che sui registri delle partite gli intestati delle ditte cumulative vengano iscritti uno per riga, ma possono essere elencati di seguito, separati da un segno di punto e virgola.
Si dispone del pari, in vista del rilascio di certificazioni col sussidio di attrezzature ottico od elettrico - meccaniche, che d'ora in avanti le ditte vengano scritte esclusivamente sulla pagina di sinistra (pagina di carico) del registro delle partite, eventualmente utilizzando gli spazi vuoti e quando occorra anche occupando parte dello spazio destinato al movimento delle particelle, e che vi venga riportato altres il numero distintivo della partita medesima. Nel procedere alla formazione delle schedine mod. 64 per le partite di nuova formazione, opportuno che vi venga trascritto anche il domicilio degli intestati; naturalmente sulla, schedina principale baster il domicilio del primo intestato, gli altri andranno nelle schedine sussidiarie. E appena il caso di precisare che questo elemento costituisce una indicazione accessoria, il cui eventuale aggiornamento, da eseguirsi solo in dipendenza di un occasionale riscontro, si far con semplice depennamento e sostituzione. Fa parte dei compiti del registratore la trascrizione del numero delle partite di destinazione (sia esso un numero gi esistente oppure un numero nuovo) all'ultima colonna dei Quadro A della nota di volture: si tratta ovviamente di un'operazione resa necessaria del successivo invio della nota stessa all'Ufficio Distrettuale delle Imposte per la seconda registrazione. A2. - 3. Registrazione delle volture nelle quali le partite di scarico non risultino concordanti con le ditte da cui ha luogo il trasferimento. Si tratta di quelle domande (note) di volture che portano compilato o il Quadro BI o il Quadro B2 (pi raramente entrambi). E appena il caso di far notare, anzitutto, che quando riempito il solo Quadro B2 (cronistoria), non vi pu essere alcun mutamento sostanziale rispetto alla prassi attuale nella medesima condizione; si proceder cio senz'altro alla registrazione della voltura, salvo l'apposizione dell'annotazione di riserva; per di pi, a norma dell'art. 12 della legge, si curer la introduzione dell'apposita sigla di analogo significato accanto a ciascuna delle particelle interessate, come verr meglio chiarito in seguito (vedasi A2. - 6). La sigla in questione verr poi tolta e la voltura convalidata con apposito annotamento, conformemente alla prassi consueta, quando venga posto in essere l'atto legale mancante e pervenga all'Ufficio la relativa domanda.
Per completezza di informazione si aggiunge che la dichiarazione relativa alla cronistoria non pu essere semplicemente costituita dalla compilazione del Quadro B2; infatti quest'ultima operazione - nel caso di atti pubblici ad esempio - compete al notaio, che anche colui che firma la domanda, mentre la dichiarazione deve essere resa dalle parti interessate ed il notaio vi interviene solo per autenticarla con la semplice procedura prevista dall'art. 20 della Legge 4 gennaio 1968, n. 15. Com' noto, pu anche bastare - ma non obbligatorio - che la cronistoria medesima sia contenuta nel documento traslativo. Quando trattisi di successioni o riunioni d'usufrutto, in luogo della dichiarazione contenente la cronistoria richiesto un atto notorio: ovvio che n l'uno n l'altro possono sostituire in alcun caso documenti traslativi mancanti e pertanto non vanno registrati. Si volutamente esaminato per primo il caso delle domande di volture che portano compilato il Quadro B2, perch anch'esse - come quelle compiutamente regolari o quelle le cui irregolarit sono sanate con gli accorgimenti suggeriti al punto A2. - 2 - possono essere senz'altro registrate non appena pervenute. E infatti preciso orientamento della scrivente che venga dato corso immediato alla registrazione di tutte le domande che pervengono nella nuova forma dettata dalla legge 1 ottobre 1969, n. 679; sarebbe da considerare gravemente erroneo il consentire che di esse si formasse arretrato (mentre per l'arretrato esistente, relativo a domande di voltura pervenute a norma della presente procedura dipendente da documenti traslativi presentati agli Uffici del Registro e delle Successioni prima del 5 novembre u.s., si dovr provvedere con interventi straordinari, come sar precisato pi avanti). Rimane pertanto da chiarire come ci si deve comportare per domande di volture che portino compilato il quadro BI. E anzitutto preme porre in evidenza due fondamentali diversit dal caso delle domande che portano invece compilato il quadro B2, di cui si detto. Esse sono: a) il Quadro B 1 costituisce di per s l'elenco dei documenti traslativi intermedi, regolarmente posti in essere, richiesto dalla legge: detto elenco pertanto pu essere omesso nell'atto (o denunzia) che d origine alla voltura, n deve costituirne un distinto allegato (com' invece per la cronistoria);
10
b) non si fa luogo, in ogni caso, ad apposizione alcuna di annotazione di riserva o altro segno distintivo. Ci premesso, si osserva che essendo stati i documenti traslativi intermedi regolarmente posti in essere, i motivi per i quali le volture catastali relative non hanno avuto corso possono essere fondatamente identificati nei seguenti 1 - le domande di volture sono regolarmente pervenute all'Ufficio, ma non sono state ancora poste allo studio; 2 - tali domande, regolarmente pervenute e poste allo studio, attendono soluzione per qualche irregolarit riscontrata; 3 - i modd. 13 ad esse relativi, regolarmente compilati, non sono ancora passati alla registrazione; 4 - le domande medesime non sono pervenute. In quest'ultimo caso si tratter, quasi in assoluto, di domande trattenute dagli Uffici del Registro e delle Successioni. In proposito si informa che si stanno prendendo accordi con la competente Direzione Generale affinch tutte le domande (o almeno i documenti atti a dar luogo a volture) possano essere trasmesse agli Uffici tecnici Erariali - che presteranno in tal senso un'adeguata collaborazione, ove necessaria - entro un tempo sufficientemente breve; e ci al duplice scopo di poter definitivamente dimensionare con esattezza il concreto ritardo delle scritture catastali rispetto alla realt (onde trarne indirizzi per i successivi necessari interventi) e di disporre in ufficio di tutti i precedenti necessari. Nella maggior parte dei casi sar quindi possibile reperire senza eccessiva difficolt i documenti traslativi per i quali si omesso d effettuare le volture, documenti che - si ricorda - sono esaurientemente elencati nel Quadro B I delle domande di volture presentate a norma della nuova legge; e dovr quindi essere cura degli Uffici risolvere le volture precedenti, allo scopo di poter poi registrare con tempestivit anche le nuove domande che vi sono collegate. Ci non presenter sostanziali difficolt per il precedente caso 3 e quelle domande rispondenti al caso 1 (e implicitamente al caso 4) che non presentino irregolarit. Per le domande rispondenti al caso 2 invece, e per quelle non ancora esaminate che dopo lo studio si presentino nelle medesime condizioni, dovr essere posta ogni cura - eventualmente interessando anche i presentatori delle
11
nuove domande da esse dipendenti - affinch siano avviate a rapida soluzione, tenendo in particolare presenti i suggerimenti semplificativi pi volte forniti in proposito dalla scrivente. Beninteso si fa riferimento alle sole domande di volture, presentate con la legge ora decaduta e giacenti in arretrato, che costituiscono precedente e che pertanto devono essere risolte onde evitare che restino inevase anche le domande, da esse dipendenti, presentate con la nuova legge: per tutte le altre - giacenti, come si anticipato, si dir a parte. Pu tuttavia accadere che non sia facile - specie per alcuni Uffici in particolare condizioni - reperire talune domande precedenti necessarie per la soluzione di quelle compilate secondo la nuova legge n. 679. Anche in tal caso per si dovr procedere alla registrazione della domanda stessa; la consueta formula che si riporta nella 3a colonna del Registro delle partite va tuttavia opportunamente integrata in guisa da contenere, oltre agli estremi dell'atto traslativo che d origine alla voltura medesima, anche quelli di tutti i documenti traslativi intermedi - che sono elencati nel Quadro BI - completi delle relative intestazioni (vedasi comma quarto delle Avvertenze per la compilazione del mod. 13 SPC). 1 documenti intermedi vanno ovviamente elencati nella loro sequenza temporale; al termine di essi, e prima di esporre il documento che giustifica l'ultima voltura (i cui estremi si rilevano sul frontespizio del mod. 13 SPC e non nel Quadro BI) si dovr porre, con apposito timbro, la seguente dicitura fra parentesi: (11 presente elenco di passaggi intermedi, non ancora esaminati dall'Ufficio, stato fornito ai sensi del l'art. 3 della legge 1 ottobre 1969, n. 679). In tal modo si potr evitare di tenere sospese le nuove domande che pervengono, mentre si assicurer in pari tempo - sia pure senza impegno dell'Ufficio - la continuit delle successive mutazioni di possesso, che verranno regolarmente riprodotte anche nei certificati storici. E per evidente che lo stato degli atti cos determinato ha in se un elemento di precariet, che dovr essere eliminato attraverso il successivo esame delle domande di voltura relative ai passaggi intermedi, che non si erano potute studiare ed introdurre tempestivamente: Potranno allora verificarsi, di massima, tre casi: h - lo studio della domanda e dei relativi atti conforta pienamente quanto gi indicato nel Registro delle partite, sia per quanto concerne la regolarit della voltura medesima sia per la esattezza e compiutezza della
12
intestazione della ditta segnalata; k - lo studio rassicura sulla regolarit della voltura, ma consente di accertare che l'intestazione della ditta intermedia o qualche elemento distintivo del documento traslativo sono diversi pi o meno sensibilmente - da quelli segnalati [che - si ricordi - l'Ufficio ha desunto dal Quadro 1 di una domanda (nota) mod. 13 SPC, compilata ai sensi della nuova legge]; j - lo studio dimostra la esattezza e compiutezza della intestazione e degli elementi distintivi del documento traslativo, ma pone in evidenza qualche irregolarit della voltura medesima. Ovviamente i casi k e j possono anche presentarsi insieme. Va d'altra parte sottolineato, sotto un altro profilo, che la domanda di volture arretrata, venuta ora all'esame, pu trattare o soltanto beni poi trattati anche dalla domanda (nota) di volture mod. 13 SPC pi recente e gi registrata o anche, oltre a quelli, altri beni. In ogni caso dovr essere compilata - se pure in modo semplificato - una nota di volture (mod. 13) d'Ufficio, che ovviamente prender numero nel mod. 25 e scaricher il protocollo aperto sul mod. 7. Ove si versi nella pi semplice circostanza che tutti i beni trattati siano poi stati oggetto di ulteriore trasferimento, gi registrato in Catasto nei modi innanzi esposti, del vecchio mod. 13 dovr essere utilizzato il solo frontespizio, nel quale saranno solamente riportate le denominazioni dell'Ufficio, del Distretto d'imposta e dei Comune; e nello spazio ordinariamente utilizzato per gli estremi del documento traslativo dovr essere inserita (eventualmente con appositi timbri) una delle seguenti formule: - per il caso h: Si convalida il passaggio intermedio di cui allo istrumento (oppure: alla denuncia) (da rilevare che possono omettersi i dati di registrazione del documento); - per il caso k: Si convalida il passaggio intermedio di cui allo istrumento (oppure alla denuncia) variandone la indicazione come segue:; - per il caso j - infine - si annoter: Il passaggio intermedio, di cui all'istrumento (oppure: alla denuncia) deve intendersi eseguito con riserva, e cio ai soli effetti della conservazione del Catasto e senza pregiudizio di qualunque ragione o diritto ( importante rilevare che la riserva cos introdotta, riferendosi ad un documento traslativo registrato
13
prima del 5 novembre 1969. non soggetta alle disposizioni portate dall'art. 12 della legge 679). In tutti e tre i casi, infine, si far seguire il numero della partita nel cui carico il passaggio intermedio in questione venne a suo tempo segnalato nella forma dinanzi descritta ed esemplificata, nonch - distinto dal precedente col consueto segno di frazione - il numero della pagina in cui concretamente verr registrata la formula medesima (a guisa d'annotamento), preceduta come di norma dalla data e dal numero della nota. Ove invece si versi nella meno semplice circostanza che non tutti i beni oggetto del documento traslativo definito come intermedio siano poi stati oggetto di ulteriore trasferimento, gi registrato in Catasto nei modi innanzi esposti, dovr allestirsi un mod. 13 per cos dire misto, nel quale il frontespizio e la parte interna relativa ai beni non ulteriormente trasferiti sono compilati secondo le norme tradizionali, mentre per la parte ulteriormente trasferita si useranno - riportandole nell'interno anzich sul frontespizio - le formule pi sopra dettate. Malgrado dalla descrizione possa apparire complessa, si tratta in realt di una semplice procedura, come si potr facilmente verificare nella concreta attuazione. Ma prima di lasciare l'argomento si vuole ancora una volta ripetere che essa non intesa - n in verit lo potrebbe - ad abbreviare il lavoro da svolgere; bens ed esclusivamente ha lo scopo di consentire la registrazione pressoch immediata delle nuove domande di volture (mod. 13 SPC), anche quando esse siano conseguenti a precedenti passaggi che l'Ufficio non ha potuto ancora trascrivere nei propri atti. E questo infatti il fermo intendimento della scrivente; e per fissare un termine preciso, si dispone che - salvo che per rari casi di constatata grave irregolarit - tutte le nuove domande siano rigorosamente registrate entro tre mesi dalla data di presentazione (o, se stato necessario, di perfezionamento) della domanda stessa. Nel caso che la domanda pervenga tramite un altro Ufficio, la data da considerare sar invece quella di ricezione. A2. - 4. Domande di voltura redatte informa semplificata. In taluni casi la compilazione delle domande di volture pu risultare difficile e complessa: possono allora essere ammesse forme semplificate.
14
Un caso quello in cui viene trasferito un diritto immobiliare parziale e la partita costituita di molti intestati, con eguale o diversa partecipazione. t allora ammesso che nel Quadro A del mod. 13 SPC, anzich trascrivere l'intera ditta con la sola variante al diritto parziale trasferito, venga fornita una indicazione sintetica come ad esempio: Nella partita 3527 in luogo di CLEMENTELLI Edoardo di Pietro, comproprietario per 3117, risulti registrato SAPORINI Tullio, comproprietario c.s. o altre simili. E evidente l'estensione che si pu dare a tale accorgimento, che comunque deve essere sempre ammesso ed utilizzato con equilibrata discrezione. Si fa d'altra parte notare che la compilazione in tal modo semplificata del mod. 13 SPC in armonia con le norme dettate dalla circolare n. 78 dell'anno 1966. Un altro caso pu essere quello degli atti complessi; di quegli atti cio nei quali il trasferimento di beni da una ditta ad un'altra avviene con la intermediazione di terzi; per esempio un atto di divisione e cessione di quota, mediante il quale dalla ditta indivisa originaria una porzione dei beni posseduti passi ad altri, attraverso la intermediazione di uno dei condividenti. Anche in tal caso presentata una sola domanda di volture, sul cui frontespizio dovr per essere chiaramente esposta la casuale complessa dell'atto nella sua totalit. All'interno potranno essere utilizzati uno o pi intercalati per l'esposizione di tutte le ditte interessate all'operazione e potranno essere consentite formule abbreviate - purch pienamente espressive - per dimostrare i successivi trasferimenti delle singole particelle. Pu infine verificarsi il caso che una ditta, alla quale vengono trasferiti beni o diritti, gi sia individuata in Catasto Terreni con una ben precisata partita catastale. In tal caso potr essere consentito che nel Quadro A la ditta in questione venga indicata col solo numero distintivo della partita, seguito dai dati anagrafici del solo primo intestato; in concreto, dopo il numero d'ordine a colonna 1 potr essere scritto a colonna 2: Partita terreni n , e nel rigo sottostante gli elementi anagrafici del primo possessore. Beninteso non dovr mancare a colonna 4 la lettera maiuscola di riferimento, mentre la colonna 5 in ogni caso riservata all'Ufficio. Naturalmente l'utilizzazione di questa facolt risulter conveniente in pratica quasi soltanto per le ditte complesse; ove poi risultassero discordanti il numero di partita ed i dati riferiti per il primo
15
intestato, si inviter il presentatore della domanda a procedere alla correzione, adeguatamente convalidata. A2. - 5. Registrazione dei frazionamenti. Come il 19 dell'Istruzione, previsto - in dipendenza della nuova disciplina di approvazione preventiva obbligatoria dei tipi - che le relative dimostrazioni vengano completate dall'Ufficio, in quella sede, con la indicazione dei numeri definitivi, da utilizzarsi nello stesso documento traslativo; mentre d'altra parte non si ritenuto di poter portare a carico dei redattori delle domande (note) di volture, la trascrizione su questi ultimi documenti delle dimostrazioni medesime, anche perch - a ben guardare - inutile ed anzi dannosa come possibile causa di errori. L:Ufficio infatti, al momento della registrazione, necessariamente in possesso del tipo di frazionamento, che deve essere allegato alla domanda di volture; e direttamente da questo documento potr facilmente procedere - prima che alla registrazione dei trasferimenti - a quella dei frazionamenti effettuati. Quanto alla seconda registrazione presso gli U.D.I.D., non potendosi inviare l'originale del frazionamento, se ne mander - unita alla domanda di volture - una copia, limitatamente alla sola dimostrazione numerica; quella copia di cui si parla al 17 della Istruzione e di cui l'Ufficio deve comunque provvedersi o attraverso accordi con i tecnici professionisti o a propria cura, mediante riproduzione eliografica, come meglio si dir al punto B. E essenziale pertanto che gli Uffici delle Imposte siano in grado di interpretare correttamente la nuova procedura di registrazione dei frazionamenti stessi, cos come del resto quella delle nuove note di volture; si d pertanto carico agli Uffici di illustrare compitamente a tutti gli Uffici delle Imposte della propria provincia la nuova prassi, che del resto non presenta per essi, nella sostanza, aggravio alcuno. A2. - 6. Annotazioni di riserva. Si premette che l'annotazione di riserva si appone nei soli casi previsti dal 15 dell'Istruzione provvisoria; e pertanto si chiarisce in particolare che: - la Ris. 1 riguarda l'inesistenza di atti legali giustificanti i passaggi intermedi. Soltanto le domande di volture recante la cronistoria dei passaggi intermedi al Quadro B2 del mod. 13 SPC provocano pertanto l'apposizione di questa annotazione di riserva, mentre gli atti dimostranti i passaggi intermedi, elencati al Quadro 1, come si gi ampiamente
16
chiarito, non danno luogo ad annotazioni di riserva, trattandosi di documenti esistenti e regolarmente registrati; - le Ris. 2 e 3 si riferiscono a manchevolezza riscontrate nel documento di trasferimento, richiedenti altro atto a rettifica del precedente; - la Ris. 4 deriva dalla mancata presentazione del tipo di frazionamento o dalla presentazione di tipo gi scaduto nella sua validit, perch trascorsi i termini di cui al punto 137; e in tali casi - come noto - l'Ufficio esegue la voltura cointestando le particelle da frazionare ad entrambe le parti, creando pertanto una nuova ditta; - la Ris. 5 si riferisce ai casi di discordanza - eccedente la tolleranza catastale - tra la superficie indicata in Catasto, non menzionata nell'atto, e quella effettiva riportata nel documento traslativo, quando sia precisato che la vendita a misura; invece nei trasferimenti a corpo e non a misura la differenza di superficie non da luogo ad annotazione di riserva. Del pari non si applica l'annotazione di riserva qualora nel documento traslativo la differenza tra le due superfici (catastale e reale) sia dichiarata. La medesima annotazione di riserva con la sigla Ris. 5 si applica inoltre anche nei casi in cui il tipo di frazionamento sia stato rettificato dall'Ufficio nelle linee dividenti, perch le parti non vi hanno provveduto (Art. 6 ultimi due commi della legge 1.10.1969, n. 679); - la Ris. 6 si appone nei casi in cui l'Ufficio ha eseguito rilievi di opere di pubblico interesse che - si noti bene - siano soggette ad intestazione (quali, ad esempio, le autostrade), per le quali non stato ancora perfezionato il trasferimento, cos che l'Ufficio introduce in atti le variazioni per stato di fatto. Va ben precisato che l'annotazione di riserva non si appone alle porzioni di particelle residue, ma unicamente a quelle su cui insiste l'opera di pubblico interesse. Analogamente, quando si introducono in atti, per stato di fatto, iscrivendole alle partite speciali, opere pubbliche non ancora convalidate da atto pubblico, a rettifica di quanto prescrive il 211 della vigente Istruzione XIV non si deve pi apporre alcuna annotazione di riserva n alle porzioni di particelle residue, n - ovviamente - alle partite speciali. Per queste ultime la traccia della situazione anomala resta nello stato dei cambiamenti. Per l'iscrizione della riserva l'Ufficio, oltre a far uso della consueta formula (la voltura viene eseguita ai soli fini della conservazione del Catasto ecc
17
.... ) dopo i dati di voltura, riportata la sigla Ris., seguita dal numero di competenza, inserendola nella seconda colonna del carico del registro partite (pagina dalla quale si fa il trasporto nel registro delle partite del Catasto dei fabbricati), che attualmente non ha pi nessuna utilizzazione. Anche se la medesima sigla si ripete per successive particelle, non sono ammesse le virgolette indicanti la ripetizione: la sigla deve sempre essere ripetuta. Si ricorda che anche passando ad altra ditta le particelle gravate da sigla di riserva portano con s l'iscrizione della sigla stessa, fintanto che non pervenga l'atto portante la necessaria rettifica o convalidante il passaggio intermedio omesso: lo stesso dicasi per le nuove particelle, derivate da quelle per frazionamento. La cancellazione, mediante annotamento di convalida, della annotazione di riserva ( 16 dell'Istruzione provvisoria) ha luogo dietro presentazione di apposita domanda in bollo, corredata dei documenti comprovanti l'estinzione dei motivi per i quali la formalit era stata accesa. Nel caso in cui siano trascorsi vent'anni dalla data del documento traslativo che dette origine all'annotazione di riserva, basta la sola domanda in bollo. Quest'ultima ha in definitiva i caratteri di una domanda di volture: e pertanto quando la documentazione necessaria dovesse pervenire annessa ad una domanda di voltura ordinaria, non si renderebbe pi necessaria, ovviamente, la specifica domanda prevista dal menzionato 16. Questa non pu mancare invece in tutti gli altri casi; in particolare obbligatoria per presentare tipi omessi o non rettificati a richiesta dell'Ufficio. Trattandosi, come si detto, in ogni caso di una procedura assimilabile alla presentazione di una domanda di volture, la domanda deve essere assunta a protocollo mod. 7 e deve essere compilata d'Ufficio la relativa nota. Per questo, come per tutti gli altri casi di compilazione di note d'Ufficio, consentito avvalersi, ove debba risultare pi pratico, del vecchio stampato mod. 13 Istruzione XIV. Pu talvolta verificarsi la necessit di sottoporre la medesima particella, con la stessa o con distinte annotazioni, a riserve corrispondenti a sigle diverse. In tal caso si adotteranno sigle composte del tipo Ris. 1-3 e simili. Le sigle afferenti a ciascuna particella vanno ripetute anche in sede di rilascio di certificati attuali; pertanto opportuno che venga data ampia
18
diffusione del loro significato. La loro cancellazione si operare con semplice depennamento in rosso. B - FRAZIONAMENTI Omissis C - TIPO MAPPALE A integrazione della Circolare n. 42 del 5 novembre 1969, si precisa che la ricevuta da rilasciarsi all'atto della presentazione dei modd. 3 SPC e 4 SPC il mod. 30 Istruzione XIV opportunamente adattato, analogamente a quanto disposto per il ricevimento delle domande di volture e dei tipi di frazionamento. Pertanto una distinta serie di tali modd. costituir il protocollo dei tipi mappali. Si precisa inoltre quanto segue: a - nel rilasciare l'estratto di mappa, si dovranno fornire i dati descrittivi delle particelle richieste (superfici, redditi, ecc.), analogamente a quanto avviene per i modd. 51; b - nel ricevere le denuncie in argomento, FUXE. dovr controllare la compiutezza della compilazione dei due modd. ed in particolare quella del mod. 4 SPC, accertando dettagliatamente che vi siano indicate e correttamente esposte le misure necessarie per l'introduzione in mappa. In caso contrario al si fine restituir della l'elaborato per il perfezionamento, della data di procedendo analogamente a quanto in precedenza detto per i tipi di frazionamento presentazione; c - il tecnico compilatore tenuto a frazionare, ove necessiti, la superficie delle particelle a pagina 3 del mod. 3 SPC a seconda che trattasi di fabbricato principale, attinenza coperta e attinenza scoperta, indicando infine il totale delle superfici che deve essere eguale q quello risultante in Catasto. Eventuali discordanze sia di linee di mappa che di superfici debbono essere segnalate. Ove il fabbricato gravi su pi porzioni di particelle, le aree da indicarsi sono quelle delle singole porzioni. Spetta all'UTE., in sede di introduzione in mappa e di compilazione dello stato dei cambiamenti, sopprimere le linee e le particelle inutili assegnando - come di consueto - un numero ad ogni corpo di fabbrica e graffando la corte al corpo principale; esatta determinazione
19
d - nel caso indubbiamente frequentissimo di particelle che per le limitate dimensioni no consentono l'inserimento dei dati di rilievo sull'estratto, devono essere segnalate in rosso soltanto le linee indicanti il perimetro dei fabbricati; i dati del rilievo (linee perimetrali del fabbricato e misure idonee per la introduzione in mappa), verranno invece riportati nella rimanente porzione del mod. 4 o anche su foglio a parte, ove sar stato disegnato un abbozzo riportante in nero unicamente le linee di mappa; e - nel caso di fabbricati costruiti su particelle di grandi dimensioni, ove il compilatore, delimitanti unicamente come l'area all'area sovente cortiliva, coperta avviene, l'Ufficio e non abbia in riportato un nuovo di le linee assegner numero
soltanto
sede
verificazione
quinquennale determiner - ove occorra sopralluogo - l'esatta linea perimetrale da assegnare alla particella individuante il fabbricato; ove invece il compilatore del tipo mappale abbia indicato anche la linea perimetrale del terreno da ritenersi attinente a quel fabbricato, dovr pure determinare e far risultare a pagina 3 del mod. 3 SPC la superficie residua della particella originaria al netto di quella del fabbricato principale e del eventuali attinenze, in guisa che possa essere dimostrato il frazionamento dell'intera particella; f - nel caso di ricostruzione di fabbricati demoliti e ricostruiti con gli stessi perimetri. sufficiente segnalare tale circostanza sul mod. 4 mentre il mod. 3 va normalmente compilato. Quando invece il perimetro sia variato, il tecnico compilatore disegner in rosso il nuovo perimetro sull'estratto di mappa e, a parte, disegna l'abbozzo con le misure come dinanzi detto; g - i fabbricati vengono periodicamente introdotti in mappa dallo U.T.E. sulla scorta dei dati forniti col mod. 4 e pertanto vengono compilati cumulativamente stati dei cambiamenti; in ogni caso, prima dell'inizio dei lavori di lustrazione, tutte le denuncie in argomento debbono essere state evase in modo che tutti i mod. 4 possano essere, se del caso, collaudati in campagna. Resta inteso che tale collaudo di norma potr essere effettuato celermente, essendo sufficiente accertare, per ciascun fabbricato, l'esattezza dell' allineamento fondamentale che garantisce l'esatta ubicazione in mappa: i particolari del rilievo non sono che la conseguenza di esso. D - ELIMINAZIONE DELL'ARRETRATO DI VOLTURE ESISTENTE omissis
20
Come si detto, con la presente circolare si intende integrare, per una serie di aspetti particolari la Istruzione provvisoria approvata con D.M. 5.11.1969, limitatamente a quanto attiene al Catasto dei Terreni: Per la sua emanazione si volutamente atteso che fosse passato qualche tempo dalla entrata in vigore della legge (data che si conferma nel 5 novembre 1969), affinch emergessero nel frattempo in sufficiente quantit i problemi pratici connessi con la sua attuazione. Tuttavia si ben consapevoli che quanto stato detto ben lungi dall'esaurire la casistica relativa alla legge in questione: taluni problemi hanno avuto infatti una soluzione provvisoria (ad esempio quello delle ricevute da rilasciare), altri non sono stati neppure affrontati (ad esempio quello della pubblicazione delle variazioni in lustrazione), altri ancora sono stati lasciati in sospeso per avere dalla esperienza pi convincenti indicazioni. Come gi si avuta occasione di accennare, si considera pertanto compito di rilievo di tutti i dipendenti Uffici la formulazione di particolari quesiti o la proposta di soluzioni diverse, suggerite dall'esperienza. Mentre si considera infatti degno di apprezzamento l'esercizio del pi ampio spirito di iniziativa, va deplorata ogni risoluzione isolata e non fatta conoscere alla scrivente. Una particolare raccomandazione va rivolta in proposito agli Uffici che conservano il Catasto dei Terreni in modo almeno parzialmente diverso dalla generalit: si allude da un lato agli Uffici che hanno uno schedario delle partite conservato a mano in luogo dei registri corrispondenti, dall'altro agli Uffici nei quali in atto la conservazione meccanografica; ed anche, sebbene solo parzialmente interessati, agli Uffici nei quali si conserva il cosiddetto Catasto fondiario. Tutti questi Uffici utilizzeranno le norme della presente circolare compatibilmente con la propria organizzazione e con le proprie necessit strutturali e funzionali; essi avranno peraltro cura non solo - nei limiti del possibile - di confrontare le proprie soluzioni con quelle degli Uffici in condizioni analoghe, ma anche di concordare tempestivamente con la scrivente. Da ultimo si vuole richiamare l'attenzione di tutti gli Uffici sulla complessit e sulla rilevanza delle variazioni introdotte dalla legge 1.10.1969, n. 679 nelle procedure catastali e conseguentemente nei compiti affidati tanto ai privati che agli Uffici pubblici variamente interessati.
21
Si invitano pertanto gli Uffici Tecnici Erariali a procedere in questi primi mesi nei confronti dei privati non solo - come sempre d'obbligo - con la pi grande cortesia, ma avendo soprattutto di mira l'instaurazione di rapporti di sana collaborazione con le categorie professionali interessate. Si prega di assicurare adempimento.
22
Circolare n. 41 del 31 ottobre 1969 Oggetto: N.C.E.U. - Legge 1.10.1969, n. 679 Semplificazione delle procedure catastali in vigore dal 5.11.1969. Compilazione delle domande e note di volture.
Larticolo 3 della legge 1.10. 1969, n. 679, applicabile al N.C.E.U. a norma dell'articolo 7 della medesima legge, prescrive, fra l'altro, che le domande di volture, unitamente alle note di volture, debbano essere compilate da chi ne ha l'obbligo (in proposito nulla innovato, come risulta dal 5 comma del citato articolo 3 della legge su appositi moduli a stampa forniti dall'Amministrazione. In attesa che l'Istituto Poligrafico dello Stato provveda al regolare approvvigionamento dei moduli suddetti, se ne trasmette per le prime ed immediate necessita un piccolo quantitativo, dando nel contempo incarico agli Uffici in indirizzo di far stampare da locali Tipografie i moduli che occorreranno prima che possa intervenire la fornitura dell'Istituto Poligrafico dello Stato, per la quale, si ritiene, occorrer attendere almeno un semestre. I fondi necessari per la stampa dei moduli dovranno essere chiesti a carico del capitolo 1292 (milleduecentonovantadue), ove non fossero gi disponibili. Il modulo che riguarda il N.C.E.U. (mod. 98 S.P.C.) consta di quattro pagine, delle quali le prime due costituiscono la domanda di volture e le altre due la nota di volture, pressoch identica quest'ultima al mod. 98 M C.E.U., il cui impiego continua per la definizione delle domande di volture attualmente pendenti e delle denunce di variazione. Unitamente al mod. 98 S.P.C. dovr essere stampato un quantitativo almeno uguale dei fogli di Avvertenze sulla compilazione delle domande e delle note di volture(dei quale anche si unisce un certo numero di esemplari) che del modulo suddetto costituisce foglio interno aggiunto al fine di fornire alcuni chiarimenti fondamentali ai compilatori della domanda e della nota di volture. Nel rimandare all'apposita Istruzione per quanto concerne le modalit di applicazione delle norme portate dalla legge 1. 10. 1969, n. 679, si forniscono pi dettagliati chiarimenti sulla compilazione delle domande e note di volture.
I - Compilazione della domanda di volture Deve essere presentata all'Ufficio Tecnico Erariale, entro i termini di tempo previsti dal quarto comma dell'articolo 3 della legge, una distinta domanda di volture per ciascun documento traslativo (indipendentemente dal numero di ditte interessate, al trasferimento) e, nell'ambito di questo, per ciascun Comune amministrativo nel quale sono posti i beni oggetto di voltura. La domanda prevede due casi distinti, da trattare con modalit diverse, secondo che trattasi di trasferimento interessante u.i.u. gi censite, ovvero ancora da censire nel N.C.E.U. I due casi sono indicati con le lettere a e b minuscolo nella facciata del modulo. Il compilatore dovr depennare il caso che nella fattispecie non interezza. La domanda contiene i seguenti elementi: - Comune nel quale si trovano i beni oggetto del trasferimento e relativa provincia; - nominativo, qualit e recapito del richiedente; - elenco dei documenti allegati; - dichiarazione (distinta nei due casi con le lettere A e B maiuscole sempre nella facciata del mod.) di corrispondenza (positiva o negativa) fra i dati risultanti in Catasto e quelli effettivi della o delle ditte cedenti i beni; - elenco, nel caso di mancata corrispondenza, dei passaggi intermedi avvenuti, delle relative causali e delle ditte cedenti ed acquirenti, interessate (prospetto nella seconda pagina del modulo). Vedansi in proposito i punti c) e d) dell'articolo 3 della legge; - attestazione (distinta con la lettera C maiuscola nella seconda pagina del mod.) che l'eventuale non avvenuta dichiarazione all'Ufficio Tecnico Erariale della o delle u.i.u. interessate al trasferimento dovuta all'unico motivo ammissibile, e cio alla ancora non avvenuta scadenza dei termini previsti dall'articolo 28 della Legge 11 agosto 1939, n. 1249, modificata con Decreto Legislativo 8 aprile 1948, n. 514; - sezione riservata all'Ufficio (intitolata Trattazione della domanda di volture) nella quale devono essere annotate alcune fasi, di immediata interpretazione, della procedura, connesse con le disposizioni portate dagli articoli 6 e 9 della legge.
II - Documenti da allegare alla domanda di volture Alla domanda di volture devono essere allegati: - la copia in carta libera del documento traslativo recante in calce un'apposita attestazione dell'Ufficio del Registro e delle Successioni indicante la data e gli estremi dell'avvenuta registrazione, nonch la certificazione dell'avvenuto pagamento dei diritti catastali e dei tributi speciali. Ovvero, nel caso di trasferimento di diritti per causa di morte, una copia o estratto della relativa denuncia, su cui da parte dell'Ufficio delle Successioni si sia provveduto ad attestare l'avvenuta presentazione, indicando gli estremi della conseguente annotazione; - la planimetria delle u.i.u. che a seguito di trasferimento subiscano variazioni nella loro consistenza. E il caso del frazionamento, connesso con un qualunque atto traslativo, di una unit immobiliare i due o pi parti. Queste parti possono a loro volta costituire singole ed autonome unit immobiliari (nel qual caso dovranno essere presentate le planimetrie di queste nuove unit), oppure essere unite ad altre unit immobiliari formando con esse delle nuove unit pi grandi (in tal caso dovranno essere presentate le planimetrie di queste ultime); - i certificati catastali relativi alle unit immobiliari - se censite in Catastointeressate dalle volture; - l'attestazione - sostitutiva del certificato catastale per le u.i.u. dichiarate a norma dell'articolo 28 della legge istitutiva del N.C.E.U. e successive modificazioni, ma non ancora censite in Catasto dell'avvenuta dichiarazione, recante gli estremi e i dati di essa, fra i quali, essenziale, il nominativo della ditta. Per le unit immobiliari che eventualmente non fossero state ancora dichiarate e per le quali i termini di presentazione della dichiarazione, stabiliti dal pi sopra citato articolo 28 della legge istitutiva del N.C.E.U. e successive modificazioni, fossero gi scaduti, occorre che gli interessati presentino prima la dichiarazione prescritta e quindi ottengano l'attestazione di cui al presente punto. Di conseguenza deve essere sempre prodotto o il certificato catastale o l'attestazione sostitutiva di esso, tranne che in un solo caso: in quello cio nel quale non siano ancora scaduti i termini stabiliti dal pi volte citato articolo 28 per la presentazione della dichiarazione dell'unit immobiliare.
In questo caso evidentemente mancher oltre al certificato catastale anche l'attestazione, a meno che l'interessato non intenda anticipare la dichiarazione dell'unit rendendo cos possibile il rilascio dell'attestazione; - quando il trasferimento per causa di morte interessi beni intestati a ditta diversa dal dante causa, per mancanza degli atti legali convalidanti passaggi intermedi avvenuti di fatto, un atto notorio dal quale possa desumersi la cronistoria dei passaggi stessi.
III - Compilazione della nota di volture La nota di volture, pressoch identica al ben noto mod. 98 M, deve essere compilata: - nella testata integralmente, tranne il numero di protocollo della relativa domanda: - nel quadro A, se trattasi di beni censiti, per quanto riguarda la variazione delle ditte a seguito delle volture. In particolare il numero della partita di scarico e della ditta intestata dovranno essere desunti dai relativi certificati catastali, mentre nella colonna intitolata Partita di carico dovr essere indicata per esteso la ditta beneficiaria del trasferimento. Nella colonna Partita di carico dovr essere contraddistinta ciascuna partita di carico con una lettera maiuscola progressiva (A, B, ecc.), da apporre in corrispondenza al primo intestato della relativa ditta, lettera maiuscolo che poi l'Ufficio sostituir con il numero che attribuir alla partita, che potr essere gi accesa o da accendere. Se trattasi invece di beni non ancora censiti dovranno essere indicate solo le ditte cedenti ed acquirenti nelle colonne 2 e 3 del quadro; - nel quadro B, se trattasi di beni censiti, per quanto concerne le unit immobiliari trasferite per intero. La prima parte di tale quadro - costituita da due sezione adiacenti identiche - dovr essere utilizzata quando il trasferimento riguarda tutti i beni in una o pi partite: in essa dovranno essere indicate le corrispondenti partite di scarico e di carico (vedasi quanto detto per il quadro A); il carico totale delle partite trasferite desunto dai certificato catastali ed espresso in numero di unit immobiliari, in vani, in metri cubi ed in metri quadrati; la corrispondente rendita catastale. La seconda parte del quadro B dovr essere utilizzata
quando il trasferimento riguarda singole unit immobiliari di una o pi partite. In tal caso, oltre alle partite di scarico e di carico da indicare nella maniera detta, dovr essere descritta ogni unit immobiliare trasferita con tutti i dati riportati nel relativo certificato catastale. Se trattasi di beni non ancora censiti dovr essere compilata parzialmente solo la seconda parte del quadro B per quanto riguarda i dati di ubicazione (via, numero civico, ecc.) delle u.i.u. oggetto di trasferimento; - nel quadro C per quarto attiene le unit immobiliari trasferite con frazionamento. Dovr essere compilata solo la sezione superiore del quadro - sia per le unit immobiliari oggetto del frazionamento, sia per quelle che comunque varino in conseguenza del frazionamento (queste ultime sono le unit alle quali vengono unite porzioni delle unit frazionate) - desumendo i dati dal relativo certificato catastale, se trattasi di unit censite. Per le unit non censite la compilazione si limiter all'apposizione dei dati di ubicazione delle unit interessate. Vi poi la parte della nota di volture riservata all'Ufficio. Essa dovr essere compilata con le modalit bel note (circolare n. 80/1966). Si richiama inoltre l'attenzione degli Uffici in indirizzo sui seguenti argomenti. A) Imposta di bollo - Ogni domanda di volture sconta l'imposta di bollo nella misura di lire 400 (quattrocento), mediante l'apposizione di marche da bollo, per ogni voltura in essa compresa. Un eventuale esenzione dall'imposta di bollo deve essere motivata mediante la citazione della legge speciale che la dispone. B) Obblighi dei notai e pubblici ufficiali ai fini delle volture - Vedasi l'articolo 4 della legge, che non sembra necessario commentare. C) Pene pecuniarie per l'inosservanza delle leggio sui Catasti (articoli 9 e 11 della legge) - Il terzo comma dell'articolo 9 della legge assoggetta alle pene pecuniarie di cui al precedente secondo comma anche coloro che non osservino le disposizioni di cui agli articoli 3, 7, 20 e 28 della legge istitutiva del N.C.E.U. e successive modificazioni. Col che viene abrogato
e sostituito con questa nuova norma il terzo comma dell'articolo 31 della sopra citata legge istitutiva del N.C.E.U. Il secondo comma del medesimo articolo 31 viene anche esso abrogato e sostituito dalla disposizione portata dall'ultimo comma dell'articolo 11 della legge. D) Formalit relative all'annotazione di riserva (articolo 12 della legge) Si richiamano in proposito, confermandone la validit, le norme dettate con le lettere circolari n. 6/2882 del 3.6.1968 e n. 6/1754 del 4.8.1969. Si prega di accusare ricevuta ed adempimento.
Appendice
mario cin
La domanda di voltura
Il riferimento normativo
Il riferimento normativo concernente la constatazione delle violazione in materia catastale lart. 12 del DPR n. 650/72: coloro che non osservino le disposizioni.. sono soggetti alla sanzione pecuniaria, semprech i ll i i i h non abbiano ottemperato allinvito loro rivolto di provvedere nel termine improrogabile di trenta giorni alla eliminazione della irregolarit accertata a loro carico; linosservanza di tutti i termini temporali tuttavia contestabile i i li i bil immediatamente. immediatamente
11
Accertamento dellirregolarit
Lart. 12 del DPR n. 650/72, secondo comma, recita: i le inosservanze possono essere accertate tanto allatto della presentazione della domanda di ll d ll i d ll d d volture quanto durante la sua esecuzione in catasto . In ogni caso entro il 31 dicembre del 5 anno successivo a quello in cui avvenuta la violazione (art. 20, d.lvo n. 472/97).
15
b. b
Contestualit fra dichiarazione e regolarizzazione; Il pagamento deve essere effettuato La di hi L dichiarazione catastale i t t l entro 60 gg. dalla data di notifica; (con la contestuale La sanzione si riduce ad 1/4. regolarizzazione) deve avvenire entro 90 gg. (1/8) o 1 18 anno (1/5).
Ravvedimento operoso R di t
Riduzione ad 1/8 minimo edittale entro 90gg. dalla scadenza Si paga alla cassa dellufficio, contestualmente al pagamento del tributo dopo 90gg. e entro 1 anno dalla scadenza
non c verbale!!
ATTENZIONE: O
Se si supera lanno non pi possibile ricorrere al ravvedimento operoso!! 19
20
Commento
In ogni caso, uno dei motivi della mancata registrazione delle domande di voltura (a prescindere dallarretrato) era, ed , che spesse volte, negli atti e nelle denunce di cui al primo e secondo comma del precedente art. 3, e conseguentemente nelle domande di volture da essi dipendenti, gli immobili trasferiti non sono d descritti con gli estremi con i quali sono individuati itti li t i li i di id ti in catasto. Lelencazione dei passaggi intermedi, da luogo allapposizione dellannotazione di riserva: d ll t i i RIS 1: per inesistenza di atti legali giustificanti uno o pi passaggi intermedi. L Ris1 si appone quando gli atti non sono stati eseguiti e non La Ri 1 i d li i i ii quando gli atti, eseguiti, non sono stati volturati; Se manca nella domanda di voltura lelencazione di cui sopra, la domanda irricevibile. i i i i
22
23
Volture per successioni colpite dal termine di decadenza dellazione della finanza per il pagamento dei tributi
La circolare n. 13/1977 della Direzione generale del Catasto permetteva di accettare domande di voltura senza la copia della successione qualora era decaduta lazione della finanza. i l d d l i d ll fi La Direzione centrale per gli affari giuridici e per il contenzioso tributario si espressa sulla questione con la Risoluzione n. 114/E dei d i 12 luglio 1999, richiamandosi all'art 48, co. 2, del d. l.vo 31.10. l li 1999 i hi d i ll' t 48 2 d ld l 31 10 1990, n. 346 per la quale gli impiegati dello Stato non possono compiere atti per trasferimenti mortis causa se non stata fornita prova della presentazione anche dopo il termine di decadenza di presentazione, cinque anni - di cui allart. 27, co. 4, dello stesso decreto della dichiarazione di successione o dell'intervenuto accertamento , , p , , p d'ufficio. L'art. 27, comma 6, dispone, inoltre, che l'imposta dovuta anche se la dichiarazione presentata oltre il termine decadenziale richiamato al co. 4 del medesimo articolo. In conclusione la circolare n. 13/1977 deve ritenersi abrogata.
25
La procedura informatica
Lattuazione di quanto prima previsto avvenuta con il decreto dirigenziale 15 ottobre 1998; I notai e gli altri pubblici ufficiali che presentano le formalit inoltrate alle Conservatorie dei RR. II. mediante supporto magnetico possono, seguendo particolari adempimenti, ottenere l'esenzione dalla presentazione delle domande di voltura in catasto; Per tale fine non necessaria la compilazione di alcun documento cartaceo bens l utilizzo di l'utilizzo procedure informatiche che consentono la predisposizione delle formalit.
28
Nota e voltura
Per eseguire la voltura in automatico bisogna barrare lapposita casella posta sulla nota; quindi non occorre pi la ;q p voltura in catasto; Se non si barra la nota invece necessario protocollare la voltura in catasto: quindi alla nota non barrata t t i di ll t b t dovrebbe corrispondere una voltura.
30
Modalit da seguire
indicare, nel programma Allegati, gli estremi di approvazione dei TT.AA. che hanno interessato le particelle trattate con la nota di trascrizione, i titoli che hanno dato luogo ai trasferimenti intermedi, e t i i tit li h h d t l it f i ti i t di la conferma di eventuali discordanze (ad esempio: passaggi intermedi non convalidati da atti legali); individuare le unit immobiliari urbane e le particelle, oggetto di particelle trascrizione, con i parametri di identificazione definitivi; osservare l'espressa richiesta di esecuzione automatica della voltura, ba a do appos a case a sogge o vo u a ; barrando l'apposita casella "soggetto a voltura; riportare nel titolo presentato per la trascrizione - nell'ipotesi di passaggi intermedi non convalidati da atti legali la dichiarazione della parte cedente prevista dall'art. 4 del D.P.R. 26 ottobre 1972, n. 650; riportare nel foglio informativo i dati anagrafici completi del coniuge non comparente in atto, in caso di acquisto effettuato in regime di comunione legale da parte dell'altro coniuge. legale, coniuge
35
LURP di Padova
La banca dati dellUfficio di Padova presenta un buon aggiornamento; Conseguentemente, nelleventualit che qualche dato non fosse presente, da pensare che ci sia qualcosa di complesso e pertanto si consiglia di rivolgersi allo l t t i i li i l i ll sportello URP; Evidenzio che l URP di Padova il pi efficiente del lURP Veneto per la mole di richieste di allineamento evase e pertanto in grado di soddisfare gli allineamenti preventivi che sostituiscono la procedura Allegati e Allegati Allinea.
36
Le causali di errore
Fin dallapparire degli automatismi per la registrazione delle domande di voltura stata preparata una lista delle p p causali di errore che impedivano l aggiornamento laggiornamento delle ditte catastali. Tale lista, con il tempo, si sempre di pi accresciuta per prevedere la maggior parte della cause possibili.
39
CAUSALI TIPO A
Le causali di tipo A sono da correlare ai casi di incompleta compilazione della nota di trascrizione o a tipologie di note per le quali non prevista l'esecuzione automatica della voltura (es.: trascrizioni di atti di rettifica). In particolare stata codificata come (1): ttifi ) I ti l t t difi t (1) -A3. La nota di trascrizione presentata in rettifica; -A4. La nota di trascrizione interessata da annotazione di A4 annullamento, cancellazione, inefficacia totale o nullit. (1) Le causali A1 ed A2 sono correlate a fattispecie di ( ) f p rifiuto della nota di trascrizione per cui non vengono prese in esame in questa sede.
40
CAUSALI TIPO B
Le causali di tipo B attengono a tipologie di errore afferenti l immobile (es.: diritti negoziati, non di l'immobile interesse catastale e quindi da non assoggettare a voltura). -B1. L'i B1 L'immobile ha una natura non di interesse bil h t i t catastale (bene futuro o sua porzione, palco teatrale, p pozzo); ); -B2. L'immobile negoziato per diritti non di interesse catastale (diritto di servit, ecc.); -B3. L'i B3 L'immobile risulta in catasto gi volturato con un bil i l i i l atto avente data successiva a quella della trascrizione.
41
CAUSALI TIPO C
Le causali di tipo C sono connesse ad una errata e/o incompleta redazione del foglio informativo e comportano una sospensione della nota di voltura da trascrizione trascrizione. -C1. L'immobile affetto da errori formali nei suoi elementi identificativi o descrittivi; -C2. L'immobile non risulta iscritto negli atti catastali; g ; -C3. L'immobile risulta in catasto interessato da una mutazione avente data successiva a quella della trascrizione; -C4. L'immobile risulta iscritto in una partita speciale del catasto urbano; -C5. L'immobile esente da errori, ma appartiene ad una unit negoziale i bil d i i d i i l affetta da errori; -C6. L'immobile risulta identificato nel catasto urbano in maniera difforme da quanto indicato nella nota di trascrizione (immobile graffato); -C7. L'immobile risulta nel catasto terreni con una superficie diversa da quella indicata nella nota di trascrizione; -C8. L'immobile esente da errori, ma sono affetti da errori formali i relativi soggetti. i
42
CAUSALI TIPO D
Le casuali di tipo D comportano l'apposizione di specifiche annotazioni nelle p p partite catastali. -D1. La partita stata registrata con intestazione parziale; -D2. L'immobile stato registrato con l'annotazione passaggi intermedi da esaminare; -D3. La partita stata registrata con intestazione parziale e l'immobile stato registrato con l'annotazione di passaggi g p gg intermedi da esaminare; Per causali di tipo A o B, che ricomprendono gli errori eventualmente connessi nella nota di trascrizione, non trascrizione possibile in ogni caso ottenere l'esecuzione automatica della voltura.
43
Voltura 1.0
Con opportuni progetti mirati stato, di fatto, eliminato larretrato delle domande di voltura. Un contributo volto ad evitare il pericolo di una nuova accumulazione di volture la completa informatizzazione degli aggiornamenti degli intestati degli atti catastali; E stata cos predisposta una nuova procedura per la redazione, in formato digitale, delle domande di voltura che consente limmediata acquisizione a sistema delle variazioni dei soggetti e il diretto e puntuale aggiornamento della it d ll i i id i tti di tt t l i t d ll banca dati; Il programma, denominato Voltura 1.0, pu essere utilizzato dai soggetti p indicati al 1 comma dellart. 3 del decreto del Presidente della Repubblica 26 ottobre 1972, n. 650 e da coloro che sono tenuti alla presentazione delle denunce di successione e domande di riunione dusufrutto; Tale nuova procedura completa il quadro delle modalit di presentazione ed acquisizione delle volture catastali in forma automatizzata che quindi sono: - voltura 1.0 - voltura automatica da nota di trascrizione - modello unico informatico per la registrazione, trascrizione e voltura degli atti relativi a diritti sugli immobili. immobili
44
Aggiornamento immediato
Mediante tale programma viene prodotto un documento di aggiornamento, costituito da p , pp pi uno o pi files, rappresentativi di una o p domande di voltura, la cui trattazione, direttamente al front-office degli Uffici provinciali, permette limmediato aggiornamento dei soggetti e delle titolarit i t d i tti d ll tit l it negli atti del catasto.
45
Preallineamento
Tuttavia, anche se le intestazioni riportate negli atti del catasto non corrispondono ai soggetti id l i d i i contro del trasferimento immobiliare, si pu procedere, ugualmente al preallineamento degli d l l lli d li atti e delle denunce utilizzando la procedura Voltura 1.0; V l 1 0 In tal caso necessario compilare, in modo sequenziale, tante volture quanti sono i passaggi intermedi mancanti.
49
Documenti singoli
Si segnala lopportunit, anche al fine di garantire lesito positivo della registrazione in banca dati, di dati predisporre un singolo documento per ogni tipologia di voltura (di afflusso / preallinamento / recupero da voltura automatica).
51
Il front office
Le domande di voltura redatte in formato digitale devono essere presentate allo sportello dellUfficio consegnando il p p g supporto magnetico unitamente alla stampa del documento, debitamente datato e sottoscritto dal richiedente; LUfficio procede alle operazioni di liquidazione dei tributi L Ufficio e, riscontrata la regolarit della domanda, esegue in front office le operazioni per la registrazione della stessa; L procedura effettua, automaticamente, i controlli previsti La d ff tt t ti t t lli i ti sulla codifica e completezza della nuova intestazione e d corso, nel caso di riscontro favorevole, allaggiornamento della b d ll banca dati catastale. d ti t t l
52
Esito negativo
In caso di esito negativo, lUfficio verifica il motivo della non registrabilit della voltura e procede ad g p eseguire le necessarie correzioni, nelle ipotesi che gli errori siano imputabili allUfficio stesso, ovvero ne d conoscenza al richiedente, qualora la causa di mancata richiedente registrazione derivi da una errata compilazione del modello di Voltura 1.0, o da altri motivi, comunque, imputabili alla parte; In tale ultima ipotesi il richiedente provvede alla ripresentazione del documento informatico o agli p g adempimenti richiesti per la correzione di eventuali altri errori, entro il termine di trenta giorni dalla comunicazione.
53
Atti mancanti
Si richiama il contenuto dellarticolo 4, comma sesto, del DPR 26 ottobre 1972, n. 650, secondo il quale, nel caso di passaggi intermedi non convalidati da atti legali, va indicata la cronistoria dei passaggi medesimi; In tale ipotesi il pubblico ufficiale segnala nellapposito campo del modello unico che il pp p trasferimento preceduto da passaggi non convalidati da atti legali e le volture vengono eseguite con riserva, limitatamente alle particelle o uu.ii.uu. interessate uu ii uu dalla predetta dichiarazione, e notificate ai soggetti ai quali, in catasto, le particelle o uu.ii.uu. medesime risultano ris ltano intestate (articolo 8 del d.P.R. 650/72). d P R 650/72)
58
Rinuncia di usufrutto
Quando nel titolo e nella corrispondente nota di trascrizione non sono indicati i soggetti a favore dei quali si esplica il trasferimento del diritto (ad esempio nel caso di rinuncia di usufrutto), gli stessi p devono essere debitamente riportati nel modello unico.
59
Comunione legale
Nel caso di acquisto effettuato in regime di comunione l l ed allorquando i legale d ll d p presente al momento della stipula uno p solo dei coniugi, nel modello unico potranno essere riportati i dati anagrafici completi anche dellaltro coniuge, per una rispondente intestazione catastale anche ai fini fiscali. fiscali
61
Esito E it B2 - i immobile negoziato per diritti non bil i t di itti di interesse catastale (diritto di servit, ecc.) Questo esito fornito quando un immobile movimentato per il diritto di servit; i t t di itt it La segnalazione va ignorata se la richiesta di voltura automatica stata effettuata in l i ff i relazione ad un atto di costituzione di servit; In questo caso opportuno controllare che non sia stato erroneamente spuntato il flag Voltura automatica nel caso in cui latto non sia soggetto a voltura.
71
ESITO E12 - Ditta non registrata per intestazione S O i i i i parziale da verifcare (ex esito D3)
Non si procede all'aggiornamento della banca dati, qualora nella nota di trascrizione nei casi di trasferimento di quote della propriet e/o di altri diritti reali, l'intestato contro non corrisponda a quello indicato negli atti catastali. In questo caso, contrariamente a quanto accade attualmente con l'esito D3, non viene pi eseguito l'aggiornamento degli intestatari (seppur con i i it l' i t d li i t t t i ( l'annotazione "intestazione parziale da verificare"), ma viene fornito al notaio l'esito negativo E12 di mancata registrazione; Gli Uffici, entro 40 gg ovvero a seguito di ulteriori elementi Uffi i t it lt i i l ti integrativi richiesti al notaio, provvedono all'esecuzione dei relativi aggiornamenti; Al riguardo, si rappresenta che tale informazione, relativa al i d i h l i f i l i l termine entro cui l'Ufficio esegue gli aggiornamenti, viene fornita anche al notaio, contestualmente al rilascio dell'esito E12. E12
74
ESITO B4 - l'i l'immobile dichiarato ubicato bil di hi t bi t in un comune di codice sconosciuto in catasto
Tale esito ricorre nel caso in cui, nella nota di trascrizione viene indicato un immobile ubicato in un comune il cui codice non presente negli atti del catasto (mancata corrispondenza tra comuni amministrativi e comuni presenti nella banca dati catastali).
77
ESITO E1 - l'immobile non risulta l immobile iscritto negli atti catastali La procedura di voltura automatica p esegue il controllo degli oggetti, indicati l i di i nel quadro B relativo agli d l i li immobili e, qualora non e verificata la presenza del dato catastale nella relativa banca dati, la voltura non viene eseguita eseguita.
79
Tali esito ricorre nel caso in cui l'immobile, al momento dell'esecuzione della voltura, risulta soppresso. i lt
80
Esito E2 continua
Per tale fattispecie occorre distinguere i seguenti casi. casi L'atto stato redatto oltre i tre mesi successivi alla data in cui avvenuta la soppressione pp dell'identificativo dell'immobile (termine previsto dall'art. 4, comma 2, del D.P.R. n. 650 del 1972). L Ufficio, L'Ufficio in questo caso ne da debita caso, informazione al soggetto che ha richiesto la voltura, per gli adempimenti di propria ,p g p p p competenza, e dichiara la non eseguibilit della voltura (esito E7).
81
Esito E2 continua
La soppressione dell'identificativo dell'immobile avvenuta in data anteriore a quella di stipula dell'atto, ma q p , entro gli ultimi tre mesi. L'Ufficio, in tale ipotesi, al fine di garantire la continuit storica delle risultanze catastali, esegue la voltura, se p g , possibile, sulla unit immobiliare , derivata, specificando nelle annotazioni gli identificativi originari e le motivazioni tecniche che hanno determinato la soppressione del vecchio identificativo. Al riguardo viene apposta negli atti catastali la seguente annotazione: "Voltura riferita alla unit immobiliare in precedenza Voltura identificata con Foglio ../part . , Sub. , soppressa per/con .. , in data. "
82
ESITO E4 - l'immobile risulta identificato in maniera difforme da quanto indicato nella nota di trascrizione (graffato)
Tale esito ricorre per errata o mancata indicazione degli g immobili graffati.
83
ESITO E5 - l'immobile presenta un'intestazione non aggiornata e negli atti del catasto sono presenti pi immobili con lo stesso foglio, particella e subalterno ma sezioni diverse
Tale esito ricorre nel caso in cui, negli atti del catasto, siano presenti pi immobili con lo stesso foglio foglio, particella e subalterno, ma Sezioni di mappa diverse e nel Modello Unico non sia stata indicata correttamente tale Sezione.
84
Chiarimenti
Vengono di seguito fornite alcune esemplificazioni p inerenti casistiche scaturite nella quotidianit
87
Il diritto di superficie
Il diritto di propriet sullarea si indica: propriet per larea (cod. 1t) l area (cod Il diritto di propriet sulla costruzione realizzata sulla medesima area si indica: propriet superficiaria (cod. 1s) Devono essere ancora codificati alcuni diritti parziari quali nuda propriet per larea, usufrutto su propriet per larea, uso su usufrutto l area uso propriet per larea,
88
Il diritto di superficie
Quando una intestazione catastale dice: Tizio per il fabbricato Comune di per il terreno trattasi di una iscrizione al NCEU; Se il comune cede i suoi diritti a Tizio devono essere soprattutto citati gli identificativi del NCEU per eseguire la voltura; se sono citati gli identificativi NCT la voltura non sar mai registrata al NCEU ed molto improbabile che g p possa essere registrata al NCT in quanto il bene sar stato quasi certamente scaricato a pagina 1 .
89
Intestazioni catastali
La procedura di voltura automatica esegue il confronto tra i soggetti contro della nota di trascrizione e quelli presenti nella banca dati catastale, al fine di individuare eventuali discordanze. Il confronto e le conseguenti elaborazioni effettuate sono distinti a seconda che la volturazione interessi per lintero la propriet ovvero solo quote e/o diritti parziali. o ero q ote par iali Le operazioni di confronto vengono effettuate sulla base di alcune regole generali che possono essere ricondotte principalmente alle seguenti corrispondenze:
93
Corrispondenze
nuda propriet + usufrutto = propriet diritto del concedente + diritto dellenfiteuta = propriet l area propriet superficiaria + propriet per larea = propriet nuda propriet superficiaria + usufrutto su propriet superficiaria = propriet superficiaria.
94
Uso e abitazione
I diritti di uso e abitazione, che di norma vengono indicati i di i senza specificare la quota, si ifi l i aggiungono alla propriet (quindi una intestazione con diritto di abitazione e nuda i i di i bi i d propriet viene considerata incompleta); Ad esempio, se a Tizio riconosciuto il diritto di abitazione e a Caio quello della propriet lintestazione catastale sar Tizio per labitazione e Caio per la propriet (e non nuda propriet).
95
Comunione legale
se un soggetto acquista in regime di comunione e il coniuge non compare in atto, indicando questultimo, nel modello p q unico, come soggetto non comparente, entrambi i coniugi verranno riportati nella nuova intestazione catastale, ciascuno con una uguale quota, pari alla met di quella imputata al soggetto presente nella nota di trascrizione e la voltura ha esito positivo . se in nota di trascrizione sono presenti due soggetti contro, in p gg , comunione tra loro, e nellintestazione catastale presente uno solo dei due in regime di comunione, con stesso diritto e q quota uguale o superiore al doppio di quella ceduta, la voltura g p pp q , viene registrata correttamente senza annotazioni. Tutti gli altri casi daranno luogo a registrazione con annotazione di Passaggi da esaminare ed invio del relativo esito D2. gg
99
Corrispondenza diritti
Se un soggetto contro presente nella intestazione catastale con un diritto diverso da quello indicato l di i di d ll i di nella nota, si verifica se i due diritti sono da considerarsi assimilabili, utilizzando unapposita id i i il bili ili d i tabella di corrispondenza; Analogamente, se nella intestazione catastale non presente il regime dei coniugi, indicato invece nella nota di trascrizione, i due dati si considerano comunque corrispondenti.
102
LUfficio
Se la voltura automatica ha avuto un esito negativo o p positivo ma con annotazioni, lufficio procede ad , p esaminare le cause del mancato o non corretto aggiornamento e, qualora le informazioni a sua disposizione siano sufficienti, pu intervenire per sanare la p ,p p situazione della banca dati catastale, utilizzando le normali procedure dufficio ovvero il pacchetto Voltura 1.0 con l opzione recupero lopzione recupero da voltura automatica. automatica . Se invece, per incompletezza o imprecisione delle informazioni disponibili, il recupero non possibile, l ufficio lufficio provveder ad aggiornare l esito della voltura con lesito il messaggio Immobile non recuperabile, a cui corrisponde lesito E7.
106
Formalit in rettifica
La voltura della formalit in rettifica deve essere richiesta quando il notaio riscontri i hi t d t i i ti che nella nota di trascrizione siano stati indicati i i di i in modo errato dati che producono d d i h d effetti sulla banca dati catastale. Ad esempio, nel caso in cui siano stati indicati i l i i i i i di i in modo erroneo i dati catastali degli immobili, i dati anagrafici dei soggetti, le quote od il tipo di diritto oggetto dellatto.
107
PILLOLE IPOCATASTALI 1
Gli identificativi catastali 1. E noto che il Catasto italiano distinto in Nuovo Catasto Terreni (NCT) e Nuovo Catasto Edilizio Urbano (NCEU). Si ricorda che in previsione la costituzione del Catasto Fabbricati che dovrebbe inglobare, oltre agli immobili attualmente censiti e/o iscritti al NCEU, anche i fabbricati rurali ora elencati al NCT. Quindi nuovo catasto edilizio urbano e catasto fabbricati non sono la stessa cosa anche se nel linguaggio di ogni giorno i due termini hanno assunto lo stesso significato; 2. La L. 1 ottobre 1969, n. 679, riprende il T.U. delle leggi sul nuovo catasto dei terreni (R.D. 8.10.1931, n. 1572) e specifica, agli artt. 3 e 7, che le domande di voltura interessano i beni iscritti nel catasto terreni e i beni iscritti nel catasto edilizio urbano; 3. Ne consegue che si presentano distinte domande di voltura quando distinti immobili sono elencati nei distinti i catasti; 4. La voltura (D.V.) si opera quando si verificato un passaggio da una ad altra persona... anche se trattasi di passaggi o di divisioni tra persone cointestate. Per tale disposizione chiaro che non richiesto che il negozio giuridico base della voltura sia un atto traslativo di diritto immobiliare; pu essere anche un atto semplicemente dichiarativo (divisione): ma richiesto che, traslativo o dichiarativo, l'atto, esso produca effetto di spostare la intestazione da un soggetto ad un altro. (Cass, S.U. II-5/16.6.1953); 5. In coerenza con questa sentenza si osserva che un bene pu essere volturato se intestato ad una ditta definita e non fa parte quindi delle cosiddette partite speciali come ad esempio la pagina 1 (o partita 1); ricordiamo che nella partita speciale 1 sono elencati tutti quegli immobili che non sono pi produttivi di reddito agrario e dominicale, ovvero immobili che non sono pi censibili al NCT; Un terreno, ad es. seminativo, censito al NCT ed intestato alla ditta A; se sul terreno si costruisce un fabbricato e si denuncia il tutto al NCEU, la ditta A sparisce dal NCT, il terreno con sovrastante fabbricato passa a partita 1 ed il fabbricato censito al NCEU sempre a nome della ditta A; se si presenta la voltura al NCT per un bene iscritto a partita 1, la voltura non registrabile. CONCLUSIONE
Quando si trasferisce un immobile necessario descriverlo con gli identificativi del catasto dove il bene censito, NCT oppure NCEU; se il bene, come comunemente accade, si descrive nel documento traslativo con entrambi gli identificativi (NCT+NCEU) occorre per che la nota di trascrizione sia necessariamente compilata nel quadro B con gli identificativi del catasto dove il bene censito.
PILLOLE IPOCATASTALI - 2
Il diritto di superficie 1. Il diritto di superficie trova riscontro nelle intestazioni catastali sia del catasto terreni e sia del catasto edilizio urbano. Prima dellunificazione delle ditte catastali con le ditte trascritte in conservatoria, le ditte catastali erano del tipo: Catasto terreni (terreno privo di fabbricato) A, utilista della superficie; B, proprietario del terreno. Catasto terreni (terreno con fabbricato rurale) A, proprietario del fabbricato (oppure: A, per il fabbricato); B, proprietario del terreno (oppure: B, per il terreno). 2. Per il catasto urbano le intestazioni si ripetono salvo per il fabbricato rurale che diventa fabbricato urbano. 3. Le intestazioni odierne, riferite ad entrambi i catasti, sono diventate: Terreno senza fabbricato: A, superficie; B, propriet. Terreno con fabbricato: A, propriet superficiaria (cod. 1s); B, propriet per larea (cod. 1t).
N.B. Esistono numerose intestazioni catastali che riflettono il diritto di superficie ma sono invece errate in quanto basate non sulla costituzione di tale diritto bens su dichiarazione di parte (il fabbricato lho costruito io, con i miei soldi, e quindi mio.).
Si osservi come le intestazioni siano uguali in entrambi i catasti e che, conseguentemente, le intestazioni al catasto edilizio urbano possono fare riferimento anche allarea o al terreno.
CONCLUSIONE Se al catasto urbano si ha unintestazione del tipo: A, per il fabbricato, Comune di ., per il terreno, la domanda di voltura per il trasferimento del terreno da Comune di . alla ditta A deve essere presentata al catasto urbano, quindi la nota di trascrizione (quadro B), e latto, devono fare riferimento agli identificativi NCEU. (Tra laltro lidentificativo al NCT dovrebbe essere a
partita 1 e quindi leventuale voltura al NCT sarebbe ineseguiibile vedi pillola ipocatastale 1)
CATEGORIE FITTIZIE - 3
Le uiu del gruppo F non hanno rendita catastale, non devono essere rappresentate in planimetria, ma solo sull'elaborato planimetrico. Queste unit possiedono una ditta e quindi sono volturabili.
1. F/1 - Aree Urbane Aree di corte urbana che non sono legate ad alcuna unit immobiliare appartenente agli altri gruppi. 2. F/2 - Unit Collabenti Si tratta delle unit che in parte o in toto sono inabitabili: unit parzialmente demolite, dirute, o che, in ogni caso, non producono reddito. 3. F/3 - Unit in corso di Costruzione Si tratta di u.i. esclusivamente di nuova costruzione per le quali non risulta ancora ultimata la costruzione. 4. F/4 - Unit in corso di Definizione L'utilizzo della categoria F4 corretto solo qualora si costituiscano porzioni di vano, ovvero in caso di intervento edilizio di ristrutturazione in cui vengano abbattuti muri divisori e di confine tra le varie unit, (Circ. 9/2001) 5. F/5 - Lastrici Solari Qualora una ditta diversa da quella del piano sottostante intenda sopraelevare, si istituisce il lastrico solare per poter procedere alla compravendita del lastrico stesso.
Lerrore pi comune consiste nellidentificare in catasto un bene comune (area cortilizia, portico, ripostiglio,....) come bene in corso di definizione quando sarebbe stato pi corretto individuarlo come Bene Comune Non Censibile (BCNC) o Bene Comune Censibile (BCC), beni che sono privi di ditta.
CONCLUSIONE Quando un Bene in corso di definizione identifica un bene comune si deve sempre compilare il quadro B della nota di trascrizione perch se si compila il quadro D il bene non volturabile. Certamente latto non civilisticamente discutibile (... nel trasferimento sono
comprese le quote proporzionali delle parti comuni ) tuttavia cos facendo continua la
creazione di note sospese. Ancora meglio sarebbe presentare una segnalazione preventiva in carta semplice allufficio per trasformare il bene in corso di definizione in BCNC o BCC; dopo si potrebbe correttamente compilare il quadro D perch i detti beni non sono volturabili.