Margherita Fratarcangeli

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Papers by Margherita Fratarcangeli

Fratarcangeli M., «La perfettione del cavallo». Trattatistica e letteratura ad uso e consumo di uno status symbol, in Dal cavallo alle scuderie. Visioni iconografiche e architettoniche, atti conv. intern.le (Frascati 2013), Roma 2014, pp. 21-35

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Fratarcangeli M., La cappella Altieri in Santa Maria sopra Minerva, in Magnificenza religiosa. La cappella gentilizia a Roma tra '500 e '800, a cura di E. Da Gai, S. Schuetze,, forthcoming

Fratarcangeli M., Libri sugli scaffali: architetti romani del Seicento

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Fratarcangeli M., On an architect’s library. The intellectual world of Francesco Peparelli (1587-1641), in «Fragmenta. Journal of the Royal Netherlands Institute in Rome», 2011 [edito 2014], n. 5, pp. 213-245 (Art and Knowledge in Rome and the Early Modern Republic of Letters, 1500- 1750)

Francesco Peparelli's large collection of books not only lends us a detailed intellectual and pro... more Francesco Peparelli's large collection of books not only lends us a detailed intellectual and professional understanding of a civilized artist, but also demonstrates his connections with the cultural world of his day and with his fellow artists. The library can be seen to represent the paper traces of memory, the tangible record of the relationship between the draftsman and the authors he has consulted and read. In Peparelli's library-as in that of other architects-we can find a complete range of sixteenth and seventeenth-century architectural treatises, from Vitruvius to Serlio, from Rusconi to Tartaglia, but there are also works on the art of painting, poetry by Petrarch, Marino and Niccolò Franco, the Amadis de Gaula saga and works by Stefano Guazzo. The book collection of a master-builder emerges as a small universe responding to the ideal of complete proficiency in the liberal and mechanical arts.

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Fratarcangeli M., Il cavalier Domenico Fontana: la «robba» per la nobiltà, in Studi su Domenico Fontana

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Fratarcangeli M., Giovanni Fontana e la sua stirpe: edifici d’acque e inondazioni del Tevere, in Studi sui Fontana. Una dinastia di architetti ticinesi a Roma tra Manierismo e Barocco, Roma 2008, pp. 339-354

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Fratarcangeli M., I ‘lombardi’ a Napoli tra arte del banco, mercatura e confraternita: prime acquisizioni

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Fratarcangeli M., Arte a Viggiù. Tra Napoli e Viggiù: Teodoro d’Errico e Sebastiano Longhi, in Artisti, Arte & Santi a Viggiù, Viggiù: la sua storia dalla predera alla cattedrale - 14, Induno Olona (VA) 2005, pp. 123-141

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Fratarcangeli M., Le maestranze d’arte provenienti dalla “regione dei laghi”: presenze a Roma tra Cinquecento e Seicento, in “Arte Lombarda”, 137, 2003, n. 1, pp. 90-107

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Fratarcangeli M., Il trasferimento a Roma degli architetti di Viggiù: Martino e Onorio Longhi, Flaminio Ponzio, in Il giovane Borromini. Dagli esordi a S. Carlo alle Quattro Fontane, cat. mostra, Lugano 1999, a c. di M. Kahn-Rossi, M. Franciolli, Milano, Skira, 1999, pp. 259-272 (schede di catalogo)

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Fratarcangeli, I Ceresini oltre la Valceresio. Esportazione della professione artistica, in Dalla Sardegna all’Europa: attività artistica e architettonica dei Magistri dei Laghi, atti conv. (Cagliari 2009), S. Fedele Intelvi, Ass. Protez. Patrim. Intelvi, 2012, pp. 69-76

La Valceresio è una delle valli meno conosciute nel panorama vallivo lombardo, ed è per lo più co... more La Valceresio è una delle valli meno conosciute nel panorama vallivo lombardo, ed è per lo più considerata, forse un po' sbrigativamente, area di competenza ticinese. La valle è parte della cosiddetta "Regio insubrica", ossia il territorio che identifica oggi il Canton Ticino e le province italiane di Como, Varese ed Ossola-Verbano 1 . Vanta un'esigua estensione territoriale, circa otto chilometri, che da Induno Olona a Sud (nei pressi di Varese) giunge a Porto Ceresio, sul lago di Lugano, a Nord, ed è stretta tra le dorsali prealpine del monte Piambello ad Ovest e dal monte Orsa ad Est. Tuttavia ogni confine, tracciato spesso per nostra comodità, deve essere inteso comunque come zona di sconfinamento: della Valceresio infatti hanno fatto parte nel corso dei secoli luoghi che sono oggi terra Svizzeracosì ad esempio la cittadina di Arzo (Svizzera dal 1526) -o rispondono giurisdizionalmente ad altre amministrazioni -così è stato in alcuni periodi per il comune di Brusimpiano -. Attualmente appartengono alla valle le cittadine di Arcisate, Besano, Bisuschio Cantello, Clivio, Cuasso al Monte e Cuasso al Piano, Induno Olona, Porto Ceresio, Saltrio, Viggiù. Se individuare geograficamente un territorio è un'operazione relativamente semplice, diventa assai complesso cercare di definirlo storiograficamente e artisticamente: la storia di una qualunque porzione di territorio presenta inevitabilmente articolate interrelazioni tra ambiente, popolazione, economia e cultura 2 .

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Fratarcangeli M., Egemonia dell’industria edile lombarda a Roma. Dalla bottega al cantiere, atti del convegno intern.le di studi (Varsavia 2014), Artyści znad jezior lombardzkich w nowożytnej Europie Studia ofiarowane Prof. M. Karpowiczowi, Warszawa 2015, pp. 35-45

Dominacja lombardzkich przedsiębiorstw budowlanych w Rzymie. Od warsztatu do placu budowy Twórcy ... more Dominacja lombardzkich przedsiębiorstw budowlanych w Rzymie.
Od warsztatu do placu budowy
Twórcy lombardzko-tesyńscy działający w Rzymie
pod koniec XVI i na początku XVII wieku
przyczynili się do powstania barokowego oblicza
miasta. Oprócz znanych architektów, takich jak
Fontana, Mola, Maderno, Longhi, Ponzio, Castelli,
Borromini, osiedlało się tu też wielu budowniczych.
Tworzyli oni dobrze zorganizowaną grupę
odznaczającą się silnym poczuciem wspólnoty
i tożsamości. Wyróżniali się sposobem zarządzania
i organizacją przedsiębiorstw artystycznych.
Analiza sposobów funkcjonowania warsztatów
rzeźbiarzy i kamieniarzy oraz zrealizowanych
przez nich prac pozwala zrozumieć metody i dynamikę
ich działania. Poznanie organizacji lombardzkiego
warsztatu (np. rzeźbiarza Silli Longhiego
czy kamieniarza Erminia Giudiciego) oraz
rzymskiego placu budowy (np. kaplicy Aldobrandinich
lub kaplicy Paulińskiej) może być kluczem
do zrozumienia funkcjonowania przedsiębiorstw
budowlanych zarówno w Rzymie, jak i w innych
ośrodkach włoskich i europejskich, pracujących
zapewne według podobnych metod.

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Fratarcangeli M., “In Rione Monti, apud via Alessandrina...”: mestieri, case e botteghe (secc. XVI-XVII)

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Fratarcangeli M., Martino Longhi il Vecchio (biografia), in Tra villa Mondragone e palazzo Altemps: le residenze di un cardinale, a cura di M. De Angelis D’Ossat, Roma, Univ. di Tor Vergata, 2003, pp. 18-19

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Fratarcangeli M., Silla Longhi, in Dizionario Biografico degli Italiani, Roma 2005, vol. 65, pp. 676-678

Fratarcangeli M., La competizione con l’antico. Stefano Maderno romanus scultor e i bozzetti, in “Arte & Storia”, 8, (2007), n. 35, pp. 164- 176

by Margherita Fratarcangeli and Cristina Ruggero

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Fratarcangeli M., Scomporre e ricomporre la storia. Caroselli, Vouet, Leoni, nella Roma di Luigi Spezzaferro, in “Bulletin de l'Association des Historiens de l'Art Italien”, 15-16, 2009/2010, pp. 75-80

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Fratarcangeli M., Caravaggio e i caravaggeschi negli inventari romani del Seicento

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Fratarcangeli M., scheda opera “Seguace di Bartolomeo Manfredi, Coronazione di Spine”, in 121 diamanti di Cultura, Storia e Bellezza nella Provincia Capitale, catalogo della mostra (Roma 2007), a cura di M. Cicconi, N. Grillitsch, Roma, Ediart, 2007, pp. 132-133

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Fratarcangeli M., in Barock im Vatikan_M. Provenzale, G. Morone Mola, D. Barrière, A. Tempesta, J.F. Greuter, G.L. Bernini-J.P. Schor, in Barock im Vatican. Kunst und Kultur im Rom der Päpste II 1572-1676, cat. mostra Bonn-Berlino 2005-2006, pp. 107-108, 160-161, 168-170, 239, 386-387, 414-415

schede di opere di: M. Provenzale, G. Morone Mola, D. Barrière, A. Tempesta, J.F. Greuter, anonim... more

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Fratarcangeli M., La cappella Altieri in Santa Maria sopra Minerva, in Magnificenza religiosa. La cappella gentilizia a Roma tra '500 e '800, a cura di E. Da Gai, S. Schuetze,, forthcoming

Fratarcangeli M., Libri sugli scaffali: architetti romani del Seicento

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Fratarcangeli M., Il cavalier Domenico Fontana: la «robba» per la nobiltà, in Studi su Domenico Fontana

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Fratarcangeli M., I ‘lombardi’ a Napoli tra arte del banco, mercatura e confraternita: prime acquisizioni

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Fratarcangeli M., Le maestranze d’arte provenienti dalla “regione dei laghi”: presenze a Roma tra Cinquecento e Seicento, in “Arte Lombarda”, 137, 2003, n. 1, pp. 90-107

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Fratarcangeli M., “In Rione Monti, apud via Alessandrina...”: mestieri, case e botteghe (secc. XVI-XVII)

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Fratarcangeli M., Silla Longhi, in Dizionario Biografico degli Italiani, Roma 2005, vol. 65, pp. 676-678

Fratarcangeli M., La competizione con l’antico. Stefano Maderno romanus scultor e i bozzetti, in “Arte & Storia”, 8, (2007), n. 35, pp. 164- 176

by Margherita Fratarcangeli and Cristina Ruggero

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Fratarcangeli M., Caravaggio e i caravaggeschi negli inventari romani del Seicento

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schede di opere di: M. Provenzale, G. Morone Mola, D. Barrière, A. Tempesta, J.F. Greuter, anonim... more

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M. Fratarcangeli:_recensione al vol di N. Sabau, Arte e maestri italiani in Transilvania tra '500 e '700, Cluj-Napoca 2019, in "STUDIA UBB HISTORIA ARTIUM", LXVI, 1, 2021, pp. 181-184

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Fratarcangeli M., recensione al vol. Maestri ticinesi in Transilvania tra Cinquecento e Settecento, a cura di N. Sabau, Cluj-Napoca, Editura Mega, 2007, in “Ars Transsilvaniae”, 20, 2010, pp. 135-137

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Fratarcangeli M., Rutilio Manetti, Sansone e Dalila, Quaderni del Barocco, 33, Roma, De Luca ed., 2018

Il dipinto esplicita immediatamente le referenze stilistiche e gli ambiti cronologici in cui si m... more Il dipinto esplicita immediatamente le referenze stilistiche e gli ambiti cronologici in cui si muove: sono i trionfi cromatici del rosso e del bianco, baciati da ombre corpulenti, a rinviare direttamente ai ben organizzati teatri caravaggeschi che, giungendo molti anni dopo la morte del Merisi in terra toscana ed assorbendo bagliori emiliani e fisiognomiche francesizzanti, scorgiamo alfine impigliati nelle mani e negli occhi di Rutilio Manetti. Pittore il Manetti che nasce nello stesso anno del Caravaggio -il 1571 -ma che lo oltrepassa di trenta anni, ammortizzandone le ascendenze solo in tarda età e specchiandolo attraverso gli aderenti alla Manfrediana methodus. Il quadro che qui si presenta, ben documenta la filiazione da quelle istanze artistiche, sebbene riavvolte e metabolizzate dall'autore. È la luce che 'spotta' il dipinto a riconsegnare il fare artistico del Manetti, soprattutto quello successivo agli anni venti del Seicento, quando cade l'esecuzione dell'opera.

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Art and Knowledge in Rome and the European Republic of Letters, 1500-1750 (Turnhout: Brepols, 2014)

by Thijs Weststeijn, Marieke van Wamel, Barbara Tramelli, and Margherita Fratarcangeli

How were Early Modern artists, from Michelangelo to Piranesi, engaged in the produ... more How were Early Modern artists, from Michelangelo to Piranesi, engaged in the production, diffusion, and reception of knowledge? In this book, sixteen chapters explore painters and architects as agents in a European network of communication that involved texts, images, and material culture. The metaphor of the Republic of Letters illuminates exchanges between the cultural centre of Rome and different European peripheries. The role of the Low Countries stands out, which gave rise to a variety of innovations, from the first studies of the Early Christian Catacombs, to new reproductive techniques for ‘paper museums’, and seminal interest in Egyptian antiquities.

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"Oltre Roma. Nei Colli Albani e Prenestini al tempo del Grand Tour", a cura di I. Salvagni e M. Fratarcangeli, catalogo della mostra (Albano Laziale, Frascati, Genazzano, Lanuvio, Monte Porzio Catone, Nemi, Palestrina, San Cesareo, Valmontone, Zagarolo, 21.1 – 25.3.2012), De Luca, Roma 2012, pp. 416

by Isabella Salvagni and Margherita Fratarcangeli

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Dal cavallo alle scuderie. Visioni iconografiche e architettoniche (a cura di M. Fratarcangeli)

Quello dei cavalli e delle scuderie è un tema di ricerca e di studio relativamente nuovo per l’It... more Quello dei cavalli e delle scuderie è un tema di ricerca e di studio relativamente nuovo per l’Italia, pur essendo il nostro paese celebrato per l’allevamento di razze equine particolari, per palii, tornei storici e per scuderie architettonicamente all’avanguardia. Da questa scarsa attenzione negli studi è nata l’idea di riservare al cavallo e al ricovero che lo protegge il convegno che si è tenuto nel 2013, presso il Museo Tuscolano di Frascati (Roma). Le relazioni dei dodici studiosi che hanno aderito alla giornata spaziano dal cavallo, restituito da punti di vista diversi – letterario, iconografico, economico, veterinario, politico, sociale – alla scuderia,
esaminata nelle sue articolazioni romane e laziali, ove è possibile rintracciare in filigrana un ‘modo architettonico’ comune e una densità di casi che divengono la conferma di come essa e, dunque, il cavallo fossero beni di primaria importanza, dalle età antiche quanto meno sino all’avvento delle automobili. Il volume raccoglie studi, materiali di lavoro e ampie disamine, che registrano la complessità e la ricchezza di questi argomenti, nei quali architetture, fonti visive e testuali interagiscono ben oltre le strette paratie
che spesso le discipline si sono date, restituendo una complessità di approcci e di significati che aprono ad altre consapevolezze e a future linee di ricerca. I saggi qui raccolti contribuiscono – per sintesi e campioni – alla costruzione di un sapere, guidato da una riflessione assidua sulle ragioni di tale ricerca e sul suo senso.

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Il segno astratto. La collezione Palpacelli da Avenali a Scialoja

by Alessandro Brodini and Margherita Fratarcangeli

Ebook pubblicato nel mese di febbraio 2015 a cura di Vanillaedizioni. Nessuna parte di questo lib... more

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Il segno astratto. La collezione Palpacelli da Avenali a Scialoja

(a cura di) Fratarcangeli M., Salvagni I., Castelli in aria. Istantanee dalla guerra ad Albano e Castel Gandolfo

by Margherita Fratarcangeli and Isabella Salvagni

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Bellezze rinate. Museo di Amatrice. Catalogo, (a cura di G. Cassio, B. Fratoddi, Roma, Campisano ed., 2023)

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Alessio De Marchis e la pittura di paesaggio del ‘700 Dipinti dalla collezione Aldo Poggi, Ariccia - Palazzo Chigi, 23 marzo 2019, ore 18,00

inaugurazione della mostra "Alessio De Marchis e la pittura di paesaggio del ‘700 Dipinti dalla c... more

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Fratarcangeli M., Lemaire, Ferri, Stella (schede cat.) in LA SCUOLA DEL BERNINI E IL BAROCCO ROMANO Capolavori da Palazzo Chigi in Ariccia - БЕРНИНИЈЕВА ШКОЛА И РИМСКИ БАРОК Ремек-дела из Палате Киђи у Аричи

Lemaire, Ferri, Stella (schede cat.) in LA SCUOLA DEL BERNINI E IL BAROCCO ROMANO Capolavori da Palazzo Chigi in Ariccia - БЕРНИНИЈЕВА ШКОЛА И РИМСКИ БАРОК Ремек-дела из Палате Киђи у Аричи, 2019

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Fratarcangeli M., Astrattismo figurato nella collezione Palpacelli, in Il segno astratto. La collezione Palpacelli da Avenali a Scialoja, cat. mostra (Frascati, Museo Tuscolano, 08.02 -01.03.2015), a cura di A. Brodini, M. Fratarcangeli, Albissola Marina, Vanilla ed., 2015, pp. 12-14

Essere astratto con dei ricordi» è l'etichetta che dovremmo apporre alla collezione d'arte di cas... more Essere astratto con dei ricordi» è l'etichetta che dovremmo apporre alla collezione d'arte di casa Palpacelli-Riccio. È una ben nota frase di Paul Klee e enuncia quanto mai la peculiarità della raccolta, in bilico tra figurativo ed astratto, tra informale e scuola romana, strizzando l'occhio anche ad alcune tarde propaggini del movimento CoBrA. La collezione è nata per caso e per scelta, come spesso accade. Ma la casualità, se vi è stata, non è rimasta sterile, ha attecchito sul fertile terreno dei padroni di casa che, circondati da uno stimolante milieu culturale, hanno saputo cogliere i frutti che più si confacevano alla loro personale visione. I Palpacelli hanno conosciuto e frequentato molti dei protagonisti della cultura artistica romana, e non solo, della seconda metà del Novecento. Non faremo qui degli elenchi 1 , bensì cercheremo di individuare un percorso che restituisca l'ambiente e la cultura che, dalla fine degli anni sessanta, giunge sin quasi al termine del secolo XX, un periodo ancora non ben sedimentato nei gangli della storia e che ha bisogno di spinte, torsioni e tasselli per essere compreso. Ed allora utilizzare la collezione d'arte Palpacelli e gli uomini, quasi novelli Virgilio, che l'hanno costituita e vissuta, potrà servire ad identificare percorsi e segni che, seppur sottesi e mistificati, condurranno alle soglie del 2015, da dove si potrà forse riassorbire il passato nell'oggi. Vicende personali, circostanze generate dall'incontro fortuito fra gli eventi quotidiani e le scelte soggettive hanno guidato la raccolta di opere nello studio d'architettura di via Giulia numero 16 prima, e nelle abitazioni di Francesco Palpacelli e Gabriella Riccio poi 2 . Qui Marcello Avenali la fa da padrone con oltre venti tra disegni, incisioni, litografie, dipinti e una scultura 3 . L'artista, lungamente collega di Palpacelli all'Accademia di Belle Arti di Roma, era ancor prima un intimo amico. Molti lavori presentano dediche ai coniugi e alcuni disegni sono nati in occasioni conviviali: fu così per una macchia di vino rosso su di un foglio che diede la spinta all'artista per un disegno [cat. C.1.18] 4 . Altre opere sono invece acquisti mirati 5 . Avenali, protagonista della scuola romana, sperimentatore di soluzioni tecniche e di una forma di realismo post cubista 6 , in bilico tra realtà e astrazione, porta in casa Palpacelli una gamma di colori acidi, oltre a rossi e viola 7 , che dissolvono la figurazione e si dispongono in modo nuovo, con tagli sghembi e spezzati, ma porta anche redivive figure femminili, scomposte e frammentarie nel segno [cfr. ad esempio cat. C1.1], che sono il medium espressivo del suo ultimo decennio di vita. Nella collezione è anche una scultura dell'artista [cat. C.1.16]: una struttura, o forma composta 8 , che con i suoi 216 centimetri di altezza conserva, al di sotto delle piccole piastre, intricate matasse di metallo e pezzi di vetro colorato, un non so che di figurativo e un'impronta pittorica. Gli Avenali della raccolta Palpacelli sono interessanti non solo e non tanto per la qualità, quanto per la diacronicità e eterogeneità dell'insieme, che rende verificabile lo sperimentalismo tecnico e pittorico che l'artista ha costantemente perseguito nel corso della sua ricerca espressiva. È attraverso Avenali che i coniugi Palpacelli entrarono in contatto con altri artisti 9 , quali ad esempio Albert Bitran e Robert Helman [cat. C.5.1 e C.13.1], durante le visite allo studio del pittore a Saint Paul de Vence in Francia, e Corneille a Roma; di lui, nel veloce foglio conservato nella collezione [cat. C. 10.1], datato 1976, ritroviamo il segno semplice, primitivo, ispirato ai disegni infantili e all'Art Brut che mostra l'artista, in definitiva, come il meno espressionista tra coloro che fondarono nel 1948 il Gruppo CoBrA. Un piccolo nucleo di opere legate in parte a Corneille e al 1976 sono poi significative per comprendere come gli artisti (in questo caso stranieri) si muovessero a Roma, come cercassero di ottenere una pur minima visibilità e come tentassero di permeare il mercato dell'arte: fu così per il gruppo Martin Bradley, Andrei Prychodko e Natacha Pavel [cat. C.10] 10 , ma la stessa cosa dovette valere per lo spagnolo Pedro Cano, che realizzò la sua prima personale romana nel 1974, presso la Galleria Giulia, non distante dallo studio d'architettura di Palpacelli. La grafia sintetica, l'atemporalità dei suoi scorci urbani e le sfuggenti figure (come sono i Trasportatori) entrarono di prepotenza sia nelle corde emotive di Palpacelli sia nella sua casa [cat. C.6.1-5] 11 . Fu invece Carlo Scarpa il tramite che guidò Palpacelli alla conoscenza dello scultore e medaglista Lorenzo Guerrini; ciò dovette avvenire già nei primi anni sessanta 12 . La pietra che egli squarciava e scolpiva era pensata per venire posizionata in modo che modellasse lo spazio e di tale sua ricerca ritroviamo nella collezione un'eco nelle grandi gouaches create da Guerrini su carta seppia: puri e incontenibili segni grafici che preludono alle masse litiche [cat. C.12.1-4]. Tali segni si scorgono anche in una "impronta plastica" in terracotta [cat. C.12.5] -così Guerrini chiamava le medaglie -, che racchiude nel «breve giro del cerchio… un valore artistico di eccezionale purezza» 13 . Eccezionalità,

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Fratarcangeli M., Giuseppe Passeri, Bernardo Strozzi, Cavalier d’Arpino, Giacinto Gimignani, Pedro Nuñez, Louis I de Boullogne, Pasqualino Rossi, in La Passione di Cristo

Passione di Cristo. Da Bassano a Bernini, da Conca a Mengs, 2015

schede di catalogo di Giuseppe Passeri, Bernardo Strozzi, Giuseppe Cesari detto il Cavalier d’Arp... more

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Oltre Roma. Nei Colli Albani e Prenestini al tempo del Grand Tour, a cura di I. Salvagni, M. Fratarcangeli

by Isabella Salvagni and Margherita Fratarcangeli

(curatore con I. Salvagni) Castelli in aria. Istantanee dalla guerra ad Albano e Castel Gandolfo (Albano 5-15 febbraio 2015 - Castel Gandolfo 18 febbraio-1 marzo2015)

by Isabella Salvagni and Margherita Fratarcangeli

curatore con Isabella Salvagni) della mostra fotografica Castelli in aria. Istantanee dalla guerr... more

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(curatore con M. Fratarcangeli) Il segno astratto. La collezione Palpacelli da Avenali a Scialoja, Museo Tuscolano - Scuderie Aldobrandini, Frascati, 8 febbraio - 1 marzo 2015

by Alessandro Brodini and Margherita Fratarcangeli

6 00044 Frascati (RM) 8 febbraio -1 marzo 2015 inaugurazione 7 febbraio 2015, h 17.00 mostra e ca... more 6 00044 Frascati (RM) 8 febbraio -1 marzo 2015 inaugurazione 7 febbraio 2015, h 17.00 mostra e catalogo a cura di Alessandro Brodini e Margherita Fratarcangeli Novant'anni fa nasceva Francesco Palpacelli ( Fiuggi 1925 -Roma 1999. Stimato e importante architetto, noto per alcune opere come il centro idrico di Vigna Murata, Palpacelli coltivava anche la passione per l'arte, una passione condivisa con la moglie Gabriella Riccio. Nel suo studio di via Giulia, attorno ai tavoli da disegno trasformati in tavolate conviviali, si sono avvicendati nel corso di un trentennio artisti, architetti, musicisti, critici d'arte, attori e giornalisti. Tra questi vi erano personaggi del calibro di Marcello Avenali, Alfonso Gatto, Sergio Musmeci, Carlo Scarpa e Toti Scialoja. In questo gruppo i rapporti di amicizia non erano mai disgiunti da quelli di stima professionale e così i Palpacelli hanno iniziato a raccogliere le opere d'arte dei loro artisti-amici. La collezione che ne è risultata ha superato le oltre cento opere, conserva tutt'oggi la compattezza originaria e non è mai stata esposta al pubblico. Accanto a un saggio delle opere di Palpacelli architetto e designer, la mostra vuole documentare uno spaccato importante della storia culturale, sociale e artistica di Roma e dell'Italia nel corso di quel mezzo "secolo breve" che ha cambiato il volto del nostro Paese: dal secondo dopoguerra sino alla fine della prima Repubblica. I dipinti, i disegni, le sculture e gli oggetti presentati qui per la prima volta, ci parlano di un gusto prevalentemente orientato verso l'informale e l'astrattismo, anche se non mancano opere di carattere figurativo. E' il segno, e in particolare il segno astratto, ciò che interessa maggiormente a Palpacelli: «tracciare una linea significa pensarla e viverla tutta. Questo è il valore del segno».

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Fratarcangeli - Minati, La catalogazione come fonte di tutela: il patrimonio storico-artistico del Monastero delle Clarisse Eremite di Fara in Sabina, in La Collegiata di S. Antonino a Fara in Sabina, conv. per la riapertura della chiesa (a cura di G. Cassio, F. Gioiosi). Fara in Sabina 28.10.2023

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Fratarcangeli M., Dalila/Delilah, in AIWAC 2023 "From the Amazons to the Guerrilla Girls. Warring women in art, architecture, and Literature (Roma, 18-20 ottobre 2023), convegno a cura di C. Lollobrigida, E. Modesti.

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La via Appia Antica e il Grand Tour tra Roma e i Colli Albani (Palazzo Chigi in Ariccia, 7-8 giugno 2019)

by Enrico DA GAI and Margherita Fratarcangeli

Il Comune di Ariccia e la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per l’area metropolit... more Il Comune di Ariccia e la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per l’area metropolitana di Roma, la provincia di Viterbo e l’Etruria Meridionale, in collaborazione con Palazzo Chigi in Ariccia e l’Archeoclub Aricino Nemorense, il Comune di Lanuvio-Museo Civico Lanuvino, organizzano il convegno La Via Appia Antica e il Grand Tour tra Roma e i Colli Albani, allo scopo di valorizzare gli aspetti storici, artistici e culturali di un territorio che gode di una situazione privilegiata grazie alla propria vocazione archeologica e paesaggistica.
Il convegno sarà articolato in quattro sessioni, corrispondenti ad altrettanti aspetti culturali legati al Grand Tour.

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P. Caretta - M. Fratarcangeli, I «frutti» di Fede, Orsola, Giovanna alla prova della critica di primo Novecento (Marangoni, Longhi, De Logu), in Women in Arts, Architecture and Literature, a cura di C. Lollobrigida, Roma 20-22 ottobre 2021

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La via Appia Antica e il Grand Tour tra Roma e i Colli Albani (Palazzo Chigi in Ariccia, 7-8 giugno 2019)

by Margherita Fratarcangeli and Enrico DA GAI

La via Appia Antica e il Grand Tour tra Roma e i Colli Albani (convegno in Palazzo Chigi in Ariccia, 7-8 giugno 2019), 2019

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Giornata di Studi Caravaggio e i suoi 2016. S. Maria Tiberina, Palazzo Museo Bourbon del Monte

by Pierluigi Carofano, Enrico Lucchese, Margherita Fratarcangeli, and Emilio Negro

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Giornate di studi: Caravaggio e i suoi. 8-9 ottobre 2016. S. Maria Tiberina, Palazzo Museo Bourbon del Monte

by Pierluigi Carofano, Margherita Fratarcangeli, and dalma frascarelli

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IL GRAND TOUR NEI COLLI ALBANI DALLE ORIGINI AI PRIMI DEL NOVECENTO

by Margherita Fratarcangeli, Roberta Londi, and Vittoria Giuliani

Ciclo di tre conferenze sul tema del Grand Tour nei Colli Albani Ariccia, Palazzo Chigi, sala Bar... more Ciclo di tre conferenze sul tema del Grand Tour nei Colli Albani
Ariccia, Palazzo Chigi, sala Bariatinski
20 ottobre 2017: I Viaggiatori - Marisa Dalai Emiliani e Roberta Londi
27 ottobre 2017: Il viaggio, soste e pericoli - Vittoria Giuliani e Sara Scarselletta
3 novembre 2017: Gli artisti - Margherita Fratarcangeli e Francesco Petrucci

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Caravaggio e i suoi Giornate di Studi - 8-9 ottobre 2016 a cura di Paolo Nucci Pagliaro e Pierluigi Carofano

by Enrico Lucchese, Margherita Fratarcangeli, Pierluigi Carofano, and Pietro Di Loreto

Francesco Sessa, Padova e Caravaggio: “...fuggitosene da Milano, giunse in Venetia..”

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Palazzo Museo Bourbon del Monte

by Pierluigi Carofano, alberto cottino, Franco Paliaga, Francesco Porzio, Enrico Lucchese, Margherita Fratarcangeli, dalma frascarelli, and paola caretta

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Archivio della Società romana di storia patria, 137, 2014

by Società romana di storia patria 1876 and Margherita Fratarcangeli

Archivio della Società romana di storia patria, 2014

Mirko Stocchi, Un’inedita donazione di beni nel territorio Collinese in favore del monastero dei ... more Mirko Stocchi, Un’inedita donazione di beni nel territorio Collinese in favore del monastero dei SS. Andrea e Gregorio ad Clivum Scauri (sec. XI)

Rita Cosma, Una testimonianza diplomatica degli ultimi mesi ‘romani’ di Poggio Bracciolini

Margherita Fratarcangeli, Per un profilo del cardinal Ottavio
Paravicino

Giovanni Giacomo Pani, La memoria di un’antica chiesa di
Trastevere: S. Andrea de scaphis

Vincenzo G. Pacifici, I senatori romani (1870-1922)

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