Benvenuti nel mio salotto virtuale, un luogo dove posso condividere le mie passioni con chi passa da qui. Si parla di piccole chicche quotidiane, di curiosità lontane e vicine, di storie locali e non solo. Mettetevi comodi e partiamo per un lungo viaggio.
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lunedì 30 dicembre 2024

Ritorno al Museo del Tessuto

Un po’ di tempo fa avevo trascritto le Voci di un singolare museo, un luogo speciale, perché l’ho visto nascere e crescere, e recentemente l’ho visitato per l’ennesima volta in occasione di un progetto. Ma iniziamo a registrare le Voci dall’inizio. Quest’anno sono riuscita a iscrivermi al corso professionale di operatore alla tessitura artigianale, e per la materia di storia abbiamo svolto una lezione direttamente al museo del tessuto, e questa volta l’ho visitato con occhi completamente diversi. Il museo del tessuto mi è apparso in forma diversa, perché frequentando il corso comprensivo di varie materie, come storia della tessitura, merceologia, laboratorio di tessitura e così via, i miei occhi hanno visto tutto il materiale con un aspetto tipico di chi conosce affondo la materia. 

mercoledì 28 ottobre 2020

Essere blogger nel 2020. Un’intervista collettiva

Nick Parisi ha organizzato un’intervista collettiva per esplorare la rete gestita dai blogger. Lui lo chiama un “esperimento”, io lo chiamerei un test per rilevare gli aspetti positivi/negativi, le difficoltà e i punti di forza dei blog. Per rispondere alle domande, Nick ha suggerito due strade, o scriverle in un commento direttamente nel suo post oppure pubblicare un post direttamente nei nostri blog. Le domande sono varie ed io ho deciso di partecipare all’intervista pubblicando un post nel mio Taccuino. Prima di svelare le mie risposte, consiglio di leggere il blog Nocturnia di Nick (clicca QUI), così si possono scoprire di prima mano le regole per partecipare all’intervista e le risposte degli altri blogger che hanno accettato l’invito.

lunedì 2 giugno 2014

NO ELETTRODOTTI: il volantino

UN ELETTRODOTTO SULLE NOSTRE CASE E BOSCHI


LE SOCIETA’ ENSAR (GRUPPO SARAS) E TERNA STANNO PER OTTENERE L’AUTORIZZAZIONE PER LA COSTRUZIONE DI UN IMPIANTO EOLICO NEL TERRITORIO DI NURRI, DUE CENTRALI ELETTRICHE NEI TERRITORI DI ISILI E LACONI E UNA DOPPIA LINEA ELETTRICA AD ALTA TENSIONE DA 150.000 VOLT CHE COLLEGA TALI STAZIONI E CHE ATTRAVERSERA’ IL TERRITORIO DI NURALLAO PASSANDO SULLE NOSTRE CASE E BOSCHI.

E’ prevista la costruzione di due linee elettriche parallele per una lunghezza di oltre 10 Km, con tralicci affiancati alti circa 40 metri, oltre il doppio del campanile della nostra chiesa, e cavi che possono giungere a circa 10 metri di altezza. Quest’opera occuperà i nostri boschi, i terreni percorsi dal fuoco, le nostre aree agricole e produttive. Il tracciato passerà a soli 40 metri di distanza dalle case più vicine allo stesso e sarà realizzato sulle nostre strade e terreni: strade da noi frequentate per accedere e usufruire del nostro territorio, terreni dove i nostri agricoltori lavorano e dove gestiamo e curiamo il nostro bosco. Senza alcun benessere e ricaduta economica, quest’opera porterà benefici solo a questi gruppi economici ed industriali e a noi causerà danni e disagi, servitù di passaggio, pericoli, limitazioni dell’uso. Deturperà in modo totale il nostro paesaggio e il nostro ambiente e svaluterà le nostre produzioni e le nostre terre.

lunedì 16 dicembre 2013

Scalare la speranza

Il periodo natalizio è ricco di iniziative benefiche e tutti ci ancoriamo al detto “a Natale siamo tutti più buoni” dimenticando che l’anno è composto da 365 giorni. E’ una frase senza senso perché, molti individui concentrano piccoli gesti utili e insostituibili in un solo periodo dell’anno, altre persone lavorano per noi costantemente ogni giorno e portano avanti progetti sottovalutati o ignorati. Oggi, curiosando in internet, ho trovato un link a me sconosciuto. Si parla di un progetto, intitolato “Scalare la speranza”, che intende portare in cima al Kilimanjaro un bambino e una bambina palestinesi feriti che hanno perso una gamba. Il progetto è appoggiato dallo scrittore poeta Ibrahim Nasrallah. Le parole di Nasrallah mi hanno colpito e sinceramente non ero al corrente di questa iniziativa e, soprattutto, non conoscevo la storia della campionessa palestinese Suzanne Al Houby. Conoscere il poeta personalmente ad Al Ard, a Cagliari, è stato emozionante, ma leggere le sue parole mi ha coinvolto; commuovente la forza dei bambini. Voglio condividere i contenuti del progetto con tutti coloro che passeranno da qui. Troverete tutto il materiale in lingua italiana, inglese e arabo nel link:

https://www.z2systems.com/np/clients/pcrf1/campaign.jsp?campaign=98&fundraiser=4166&team=63&