Un po’ di tempo fa avevo trascritto le Voci di un singolare museo, un luogo speciale, perché l’ho visto nascere e crescere, e recentemente l’ho visitato per l’ennesima volta in occasione di un progetto. Ma iniziamo a registrare le Voci dall’inizio. Quest’anno sono riuscita a iscrivermi al corso professionale di operatore alla tessitura artigianale, e per la materia di storia abbiamo svolto una lezione direttamente al museo del tessuto, e questa volta l’ho visitato con occhi completamente diversi. Il museo del tessuto mi è apparso in forma diversa, perché frequentando il corso comprensivo di varie materie, come storia della tessitura, merceologia, laboratorio di tessitura e così via, i miei occhi hanno visto tutto il materiale con un aspetto tipico di chi conosce affondo la materia.
lunedì 30 dicembre 2024
martedì 21 novembre 2023
Un protonuraghe
Un nuraghe unico nel suo genere, noto già negli anni cinquanta e dopo una serie di scavi si può ammirare la particolarità della struttura. Gli studi rivelano tracce di distinte epoche e il contemporaneo riutilizzo in altrettanto distinti periodi, e la costruzione dell’intero complesso risulta spalmato in diverse fasi. Il nuraghe è di tipo polilobato, costruito a corridoio, e per questo definibile protonuraghe, con una muraglia e un ingresso dalla forma rettangolare. Singolare il corridoio, come il cortile e il villaggio. Tutti da scoprire con un’attenta analisi sia di tipo visivo e sia con un accurato studio.
lunedì 18 settembre 2023
Fiera dell’Artigianato
Una delle fiere più importanti dell’isola è giunta alla 62^ edizione. È uno degli incontri più interessanti da non farsi sfuggire, diventato negli anni uno degli appuntamenti fissi per gli amanti dell’artigianato. La “Fiera Artigianato Artistico della Sardegna” coinvolge svariati artigiani, i quali creano prodotti di eccellenza che spaziano dal tessuto all’arredamento, dal vetro alla ceramica, e poi l’arte dei coltelli, del legno, marmo, metalli, pelletteria, ricamo, sartoria e gioielleria. Se non lo conoscete, non potete immaginare l’emozione di vedere con i propri occhi tanta meraviglia. Mentre si osservano i vari oggetti, la mente viaggia, si prendono appunti, si annotano nel Taccuino le Voci degli artigiani, i loro nomi, la loro sede di lavoro sperando di incontrarli nei loro laboratori.
sabato 1 gennaio 2022
Marte Bianco
Non è un libro di fantascienza, non è un romanzo concepito per incollare i lettori alle pagine in modo passivo, e non è una guida per turisti. È un libro sulla realtà, dove gli estremi sono inesplorati. Esattamente si riferisce come si vive in un territorio sconosciuto, dove non ci sono animali, persone, virus e batteri, dove non ci sono i colori ad eccezione del bianco, dove il Sole scompare per parecchie settimane, dove si mangiano alimenti scaduti perché non esistono i negozi e nessuno può rifornirti di cibi freschi, dove i profumi sono irriconoscibili, dove la temperatura esterna è di meno 80 gradi sotto lo zero e quella percepita ha un altro numeretto al di sotto di tale temperatura, e quando corre il vento la temperatura corporea percepisce un altro numeretto estremo, in più c’è carenza di ossigeno, l’aria è secca e le ferite si rimarginano anche dopo parecchi mesi.
domenica 21 novembre 2021
Una piccola Cappella
Nei momenti più impensabili, la fortuna sorprendentemente appare senza stimolarla. Una sera, con grande sorpresa, notai la porta aperta di una piccola cappella annessa a un asilo (credo di non averla mai vista aperta), e in questi momenti la curiosità investe ogni cellula. Anche se il tempo libero era risicato, oltrepassai il cancello ed entrai per ammirarla da vicino. Questo anonimo luogo si trova nel centro del Paese, in mezzo al traffico e con Voci e brusii di ogni genere che sbucano da tutti i lati, e nonostante ciò, quel giorno all’interno della cappella primeggiava il silenzio e la calma. La cappella era come l’avevo immaginata, piccola e accogliente, quindi, in questa occasione, l'immaginazione coincise con la realtà .
martedì 11 agosto 2020
Un santuario nuragico
Controllando la cartella delle foto, mi sono resa conto di non aver ancora trascritto nel Taccuino le Voci provenienti da uno dei siti archeologici più importanti della Sardegna, un sito super visitato dalle scolaresche, e un luogo piacevole da rivedere in età adulta quando la scuola è un ricordo. Oggi pubblico alcune immagini del santuario nuragico di S. Vittoria di Serri. L’immensità del sito riguarda ciò che si vede, e quindi ciò che è stato recuperato con gli scavi, e ciò che ancora deve essere portato alla luce. Nel libro della serie “Sardegna archeologica, guida e itinerari, n. 7”, dedicato al reperto archeologico, si legge “Il villaggio santuario di S. Vittoria si estende per circa tre ettari e mezzo alla estremità sud occidentale della Giara (…) Il santuario si compone di quattro gruppi principali di edifici: quello dei templi (a pozzo ed “ipetrale”) con la capanna del sacerdote e gli annessi, quello del Recinto delle Feste dove i pellegrini vivevano il momento della festa, del cibo e del riposo, il gruppo del recinto del “doppio betilo” e quello di ESE (entrambi questi gruppi di edifici parrebbero legati all'insediamento stabile). A parte stanno la “Capanna del Capo”, la “Curia” ed alcuni altri ambienti appartati”
mercoledì 3 giugno 2020
Un Retablo
venerdì 3 aprile 2020
Sculture in un giardino privato
martedì 14 gennaio 2020
Un Menhir
Uno dei siti da sondare si può assegnare al piccolo centro della Marmilla, Villa Sant'Antonio, perché in aperta campagna custodisce uno dei Menhir più interessanti: da più parti ho letto che si può considerare il più grande della Sardegna e tra i più alti d’Italia.
Il sito non è semplice da trovare per chi non conosce il territorio, e grazie alle persone del luogo e alle indicazioni ben fornite di ogni particolare si può raggiungere la località della sua “dimora”: Monti Corri Tundu.
sabato 4 gennaio 2020
Passeggiando per le vie di Como
Per pochi giorni ho disertato il tran tran quotidiano, e ho spento la radio, niente giornali e notizie, il telefono q.b., ho spento internet e anche il blog: ho disattivato tutto per una piccola piccolissima vacanza sul Lago di Como & dintorni. La partenza è stata parecchio "dolorosa" perché il volo era per le 6.35 del mattino, e per raggiungere l'aeroporto di Elmas mi sono svegliata alle tre di notte con alle spalle uno scarso sonnellino di due-tre ore.
giovedì 17 ottobre 2019
Murales
giovedì 12 settembre 2019
Museo del rame
lunedì 9 settembre 2019
Museo del tessuto
Un tempo non molto lontano, le tecniche di lavoro e i segreti della tessitura si tramandavano in famiglia, e si padroneggiava la manualità già in tenera età guardando e osservando le tessitrici adulte, solitamente la madre, e attualmente le nuove allieve sono introvabili e per coinvolgere le nuove generazioni si organizzano dei corsi.
Le tessitrici lavoravano per passione e soprattutto per pareggiare i bilanci familiari, consentendo così alle donne di avere una certa autonomia economica, e trama dopo trama, azionando i pedali, le artigiane hanno saputo e continuano a creare diversi articoli, come gli arazzi, i copritavola, bisacce, abbigliamento, poi tappeti, copricassa e l’occorrente per le camere da letto, e tanto altro.