Benvenuti nel mio salotto virtuale, un luogo dove posso condividere le mie passioni con chi passa da qui. Si parla di piccole chicche quotidiane, di curiosità lontane e vicine, di storie locali e non solo. Mettetevi comodi e partiamo per un lungo viaggio.
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mercoledì 4 giugno 2014
martedì 3 giugno 2014
lunedì 2 giugno 2014
NO ELETTRODOTTI: il volantino
UN
ELETTRODOTTO SULLE NOSTRE CASE E BOSCHI
LE
SOCIETA’ ENSAR (GRUPPO SARAS) E TERNA STANNO PER OTTENERE L’AUTORIZZAZIONE PER
LA COSTRUZIONE DI UN IMPIANTO EOLICO NEL TERRITORIO DI NURRI, DUE CENTRALI
ELETTRICHE NEI TERRITORI DI ISILI E LACONI E UNA DOPPIA LINEA ELETTRICA AD ALTA
TENSIONE DA 150.000 VOLT CHE COLLEGA TALI STAZIONI E CHE ATTRAVERSERA’ IL
TERRITORIO DI NURALLAO PASSANDO SULLE NOSTRE CASE E BOSCHI.
E’ prevista la costruzione di due linee elettriche parallele per una lunghezza di oltre 10 Km, con tralicci affiancati alti circa 40 metri, oltre il doppio del campanile della nostra chiesa, e cavi che possono giungere a circa 10 metri di altezza. Quest’opera occuperà i nostri boschi, i terreni percorsi dal fuoco, le nostre aree agricole e produttive. Il tracciato passerà a soli 40 metri di distanza dalle case più vicine allo stesso e sarà realizzato sulle nostre strade e terreni: strade da noi frequentate per accedere e usufruire del nostro territorio, terreni dove i nostri agricoltori lavorano e dove gestiamo e curiamo il nostro bosco. Senza alcun benessere e ricaduta economica, quest’opera porterà benefici solo a questi gruppi economici ed industriali e a noi causerà danni e disagi, servitù di passaggio, pericoli, limitazioni dell’uso. Deturperà in modo totale il nostro paesaggio e il nostro ambiente e svaluterà le nostre produzioni e le nostre terre.
E’ prevista la costruzione di due linee elettriche parallele per una lunghezza di oltre 10 Km, con tralicci affiancati alti circa 40 metri, oltre il doppio del campanile della nostra chiesa, e cavi che possono giungere a circa 10 metri di altezza. Quest’opera occuperà i nostri boschi, i terreni percorsi dal fuoco, le nostre aree agricole e produttive. Il tracciato passerà a soli 40 metri di distanza dalle case più vicine allo stesso e sarà realizzato sulle nostre strade e terreni: strade da noi frequentate per accedere e usufruire del nostro territorio, terreni dove i nostri agricoltori lavorano e dove gestiamo e curiamo il nostro bosco. Senza alcun benessere e ricaduta economica, quest’opera porterà benefici solo a questi gruppi economici ed industriali e a noi causerà danni e disagi, servitù di passaggio, pericoli, limitazioni dell’uso. Deturperà in modo totale il nostro paesaggio e il nostro ambiente e svaluterà le nostre produzioni e le nostre terre.
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martedì 26 novembre 2013
La speculazione edilizia
Il mese di agosto del 2013 è ancora impresso
nella nostra memoria. Non possiamo dimenticare il fuoco appiccato dai piromani,
la distruzione del paesaggio sardo, ettari di bosco bruciati in poche ore e
l’evacuazione di intere famiglie e della colonia penale. Con il cambio della
stagione, dopo il fuoco, è arrivata la pioggia, però non per annaffiare i nostri
campi, ma per annientare interi territori: la vita di esseri umani e degli
animali, case, esercizi commerciali, imprese, agricoltura, strade, ponti, tutto.
Le nuvole hanno scaricato in poco tempo una quantità di acqua pari a sei mesi di
pioggia e tutti ci chiediamo se è da considerare come un evento eccezionale. La
risposta dei geologi e dei climatologi è sempre la stessa, c’è un collegamento
diretto tra:
cemento, fuoco, disboscamento, un uso
sconsiderato del territorio, costruzione di case, di ponti, di strade in luoghi non
adatti, territorio fragile, cambiamento del clima.
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