Visualizzazione post con etichetta Eventi. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Eventi. Mostra tutti i post

domenica 3 dicembre 2017

GARFAGNANA TERRA UNICA - ZUPPA DI FARRO


Il primo weekend del mese scorso ho avuto il piacere di essere tra gli invitati alla presentazione del progetto della Comunità del Cibo della Garfagnana.
Sono stato ospite, insieme a altri blogger e giornalisti, dell'Unione dei Comuni della Garfagnana che ci hanno presentato i prodotti che fanno della Garfagnana una Terra Unica.
Tra questi il prodotto principe è senza dubbio il farro.

Fotografia di Annarita Rossi de Il bosco di alici
Il farro può essere considerato il capostipite dei cereali e in Garfagnana viene coltivato praticamente da sempre in piccoli appezzamenti.
Fino agli anni '70 la coltivazione avveniva in poche migliaia di mq; le indicazioni della Regione Toscana lo censiscono come coltivazione a rischio di erosione genetica e negli anni '80 la coltivazione passa a qualche decina di ettari. 
Nel 1996 viene sancito il recupero definitivo del Farro della Garfagnana con l'ottenimento del riconoscimento da parte della Comunità Europea dell'Indicazione Geografica Protetta (IGP).
Questo ha comportato la redazione di un disciplinare che dispone che la coltivazione deve essere nell'area dei comuni della Garfagnana. a una quota compresa tra i 300 e i 1000 metri s.l.m. e secondo metodi di coltivazione biologica.
Questo riconoscimento ha fatto si che la richiesta del farro fosse in costante aumento e per farne fronte viene istituito il Consorzio dei Produttori di Farro della Garfagnana che raccoglie la maggior parte dei produttori e nel 2000 realizza un centro unico per la lavorazione, il confezionamento e lo stoccaggio del prodotto.

Fotografia di Annarita Rossi de Il bosco di alici
Il farro coltivato in Garfagnana è il Triticum Dicoccum Schrank (grano vestito) e, dal punto di vista nutrizionale, è molto affine al grano tenero.
Ricco di principi nutritivi che si mantengono intatti se consumato in chicchi interi, ha una bassa percentuale di grassi e un alto contenuto di sali minerali tra i quali calcio, ferro, fosforo, magnesio, manganese, potassio, rame nonché di fibre insolubili e vitamine A,B,C,E.
La semina avviene in autunno utilizzando il seme vestito e, data l'estrema rusticità della pianta, non è necessario alcun utilizzo di concimi chimici, fitofarmaci e diserbanti e la tecnica tradizionale di coltivazione ne fa di fatto un prodotto biologico. La raccolta viene effettuata in estate e la produzione massima consentita è di 25 q.li di farro vestito per ettaro.
Abbiamo avuto l'occasione di visitare il centro della lavorazione del farro del Consorzio seguendo il ciclo di lavorazione.
Mediante l'utilizzo di particolari molini a macine le spighette vengono private dei rivestimenti glumeali effettuando la cosidetta "brillatura". La granella ottenuta viene poi vagliata, utilizzando macchinari dotati di lettore ottico, eliminando le impurità presenti.



La granella brillata viene utilizzata per zuppe, minestre e torte salate.
La farina di farro vieni invece utilizzata per pasta, pane, biscotti.
Presso la Fortezza delle Verrucole, a San Romano in Garfagnana, c'è l'Osteria delle Verrucole, gestita dalla Garfagnana Coop.. Qui abbiamo potuto assaggiare alcuni prodotti tipici garfagnini tra cui la zuppa di farro di cui riporto la ricetta e la trota alla griglia, allevata in vasche direttamente collegata con il torrente.
Sia la Fortezza che l'Osteria meritano sicuramente una visita.

Fotografia di Annarita Rossi de Il bosco di alici

Un ringraziamento a Sandro Pieroni, Antonella Poli nostra impareggiabile guida, Luigi Aloisi proprietario dell'Agriturismo Ai Frati, a tutti i partecipanti e, soprattutto, a Annarita Rossi del blog Il bosco di alici


sabato 30 settembre 2017

GARFAGNANA MON AMOUR E LA GIARDINIERA DI GEMMA


Ogni volta che percorro queste strade di montagna mi sembra di avvicinarmi a qualcosa di familiare. La Garfagnana mi è ormai entrata nel cuore. Lei non ha fatto nulla di particolare per farsi amare ed io nulla per amarla. È successo e nulla più.
Sarà forse il verde dei suoi boschi che ti rilassa e non smetteresti mai di guardarlo.
Saranno le fortificazioni che ti raccontano momenti passati di dominazioni emiliane in terra toscana che ritrovi anche nella cucina con piatti fatti con ingredienti rustici ma di sapori unici e sinceri.
Sarà il desiderio orgoglioso di gente semplice di voler salvaguardare la propria identità ed i propri prodotti.
Quel voler tenere traccia e memoria di colture antiche affinché non ci si scordi delle produzioni agricole di un tempo.
Quella caparbietà tutta montanara di fare ritornare allevamenti di pecora autoctona che si credeva scomparsa.
E che dire di quella ostinazione di andare contro ogni credenza nel sognare di fare anche in terra Garfagnina un vino di assoluta eccellenza e constatare che la costanza, il lavoro duro e il credere di potercela fare dà alla fine un risultato straordinario.
Orgoglioso della propria terra il Garfagnino non si chiude in se stesso e rinuncia all'aiuto esterno ma cerca di coinvolgere nei progetti di valorizzazione chiunque dimostri attenzione per questo tgerritorio e la campagna “Adotta un castagno” per la salvaguardia dei castagneti ne è la dimostrazione.
Sarà quella simpatia tutta toscana che riesce a toglierti qualsiasi tipo di malumore.
Sarà che quando te ne vai il tuo unico pensiero è proiettato a quando ritornerai.

Sarà che ne sei proprio innamorato.

Fotografia di Cinzia Martellini Coltella



L'Osteria Vecchio Mulino


Fotografia di Emanuela Bonardi
Fotografia di Mai Esteve


Fotografia di Emanuela Bonardi
Fotografia di Emanuela Bonardi

Agriturismo ai Frati



Fotografia di Lelia Capuzzo


Il Workshop - Tema "Le Crepes dolci e salate"

Fotografia di Mai Esteve

Fotografia di Mai Esteve

Fotografia di Mai Esteve




Crepes dolci con farina di castagne
crema pasticcera
dadolata di rametti di foglie di barbabietola caramellata
coriandoli di limone caramellati
sciroppo dei liquidi delle caramellature

La Fortezza delle Verrucole 

Fotografia di Annarita Rossi







Fotografia di Lelia Capuzzo



Quella che segue è la ricetta della giardiniera che mi ha dato Gemma dell'agriturismo Cerasa


INGREDIENTI (per 4 persone)
1500 g di verdure miste (cipollina, scalogno, peperone rosso, peperone giallo, carota, cetriolo, cavolfiore, zucchine)
500 ml di aceto bianco
1 bicchiere di olio extra vergine d'oliva
1 bicchiere di zucchero
1 pizzico di sale

PREPARAZIONE
Pulire bene tutte le verdure; le cipolline e gli scalogni tenerli interi, del cavolfiore tenere le cime e le altre tagliarle a pezzi di dimensione a piacere (io preferisco abbastanza grandi).
Versare le verdure in una pentola capiente, aggiungere l'aceto, l'olio evo, lo zucchero e il sale.
Portare a ebollizione quindi abbassare la fiamma e cuocere per una mezz'ora.
Fare raffreddare un poco quindi riempire i vasetti sterilizzati per la conserva con le verdure e il liquido premendo delicatamente.
Attendere 15/20 minuti in modo che le verdure si assestino quindi, se necessario, rabboccare il liquido fino a coprirle bene. Rovesciare i vasetti per un paio d'ore quindi raddrizzarli. Conservare in luogo fresco e buio.
Io, una parte, l'ho utilizzata il giorno successivo ed erano già ottime.

domenica 17 gennaio 2016

CASSOEULA - GIORNATA NAZIONALE


L'AIFB (Associazione Nazionale Food Blogger) ha istituito per l'anno in corso il Calendario del Cibo Italiano e, oltre a essere stato scelto come ambasciatore per la settimana dedicata alla cottura alla griglia, ho il piacere di essere anche quello per la giornata nazionale della Cassoeula che si celebra oggi 17 gennaio, Sant'Antonio Abate. Vi invito a leggere il mio articolo sull'argomento a questo link e a prendere visione del Calendario del Cibo Italiano a quest'altro.

lunedì 12 ottobre 2015

IL PECORINO TOSCANO DOP - BLOG TOUR AIFB

Foto di Elena Arrigoni del blog Cominciamo da qua
















Il 4 e 5 settembre scorsi, grazie all'AIFB, in collaborazione con il Consorzio Pecorino Toscano DOP, ho avuto l'opportunità di partecipare al tour #Pecorino Toscano Live - Un'esperienza fuori dal gregge svoltosi nel grossetano alle pendici del monte Amiata.
Ed è stata una bellissima esperienza dove, con gli altri food blogger partecipanti, ho potuto vedere e toccare con mano come viene realizzata questa eccellenza italiana partendo dall'allevamento fino alla caseificazione.


Ho frequentato l'Istituto Tecnico per Geometri e, il terzo anno, abbiamo studiato Agraria. Avendo questa materia solo per un anno ci venne fornita un'infarinatura generale sulle tematiche della coltivazione e dell'allevamento. Venne solo approfondito solo il tema della produzione del vino e della trasformazione del latte in burro e formaggio. Nonostante ciò mi sono reso conto di che pozzo di ignoranza sono riguardo la materia trattata in questo tour. Ignoranza ora mitigata dalle spiegazioni e dagli insegnamenti dispensati dalle persone che ci hanno seguito nel tour, grazie alla competenza e alla passione che ha trasmesso in ogni loro gesto e parola.
Anche volendo non sono in grado di trasmettere a chi legge le sensazioni, i sentimenti, l'amore per il proprio lavoro che ci ha fatto compagnia per tutto il tour per cui mi limiterò, grazie anche al materiale fornitoci, a un resoconto sullo svolgimento del tour e sulle fasi della lavorazione del Pecorino Toscano DOP.



Il Pecorino Toscano ha avuto la certificazione DOP nel 1996 con l'approvazione del disciplinare.
Il Consorzio del Pecorino Toscano è attivo dal 1985 e riunisce 245 allevatori e 17 caseifici
La zona di produzione e stagionatura comprende tutta la Toscana e 2 comuni dell'Umbria e 11 dell'alto Lazio.




Il ritrovo era fissato a Roccalbegna (GR) a metà pomeriggio e una volta giunti sul posto, siamo stati accolti dallo staff della Robespierre di Siena che ha coordinato l'evento (Lisa, Massimo, Veronica e Sara), dal Direttore del Consorzio Andrea Righini e da Simone del caseificio il Fiorino.

venerdì 4 settembre 2015

50 E NON SENTIRLE! IL GIUBILEO DELL'MTC!


Di solito i ringraziamenti si fanno alla fine ed invece io voglio farli all'inizio.
Ringrazio Wonderwoman Alessandra Van Pelt Gennaro per aver dato il via a quello che all'inizio è nato come un gioco ma che poi è diventato un punto d'incontro e di scambio di opinioni tra persone che condividono la stessa passione.
Ringrazio tutte/i quelle che mi hanno lasciato dei commenti, alcuni magari immeritati, che mi hanno fatto commuovere, qualche volta, fino alle lacrime.
Sembra ieri ed invece siamo arrivati alla 50esima sfida del gioco più bello della foodblogsfera. Un gioco che si è rinnovato negli anni facendo sempre più proseliti ed ha guadagnato un posto importante nel web, soprattutto per quanto concerne i contenuti e l'affidabilità delle ricette.
Per questo festeggiamo e visto che questo è un anno giubilare lo facciamo anche noi. Però lo facciamo a modo nostro e come al solito cerchiamo di prenderci poco sul serio.


Ogni ricetta è foriera di ricordi per cui ho deciso di ripercorrere le sfide dell'MTC inserendo la fotografia dei piatti con cui ho partecipato e, per alcune, con un breve commento. 
Sono anche orgoglio di aver dato il via inconsciamente al gioco nel gioco delle E-saltate che consiste nei mesi dove non c'è la sfida (agosto e dicembre) nel realizzare una ricetta che per svariati motivi non si è potuta fare nel mese in cui era stata proposta.
Le prime sfide le ho perse sia perché ho aperto questo blog nell'ottobre del 2010, sia perché ne sono stato a conoscenza nel gennaio 2011.
Alla fine ho partecipato a 37 sfide con 48 ricette, ne ho saltate 7 dall'inizio della mia partecipazione più 6 precedenti e ho fatto 1 E-saltata.
Non ho mai vinto ma è come se lo avessi fatto perché confrontandomi con tutte/i voi e riguardando le mie partecipazioni mi sono reso conto di quanto mi avete fatto crescere. Grazie.

Sfida n° 0 - Maggio 2010 - L'uovo fritto (sfida saltata)

Sfida n° 1 - Giugno 2010 - La tortilla di patate (sfida saltata)

Sfida n° 2 - Luglio 2010 - La pasta alla norma (sfida saltata)

Sfida n° 3 - Settembre 2010 - La Japanese Cotton Cheese Cake (sfida saltata)

Sfida n° 4 - Ottobre 2010 - The American Apple Pie (sfida saltata)

Sfida n° 5 - Novembre 2010 - Coniglio alla cacciatora (sfida saltata)

Sfida n° 6 - Gennaio 2011 - Gli involtini di verza
Sfida n° 7 - Febbraio 2011 - Le polpette svedesi



Sfida n° 8 - Marzo 2011 - Il Danubio  (sfida saltata)



Con questa ricetta non ho partecipato alla sfida in quanto l'ho realizzata nel dicembre del 2011 ed è stata la prima ricetta delle E-saltate

Sfida n° 9 - Aprile 2011 - Gli gnocchi alla romana



Sfida n° 10 - Maggio 2011 - I risi e bisi



Questa è stata la prima ricetta della sfida in cui ho voluto abbinare alla ricetta una storiella che fosse attinente al tema del mese. In questo caso totalmente inventata e ispirata dal 150° dell'unità d'Italia. Mi è stato detto dall'organizzazione che è stata una delle volte a cui sono andato più vicino alla vittoria.

Sfida n° 11 - Giugno 2011 - Il kaki-age



Anche in questo caso storiella totalmente inventata ispirata alla tragedia dello tsunami che ha colpito il Giappone nel marzo del 2011.

Sfida n° 12 - Luglio 2011 - Il sufflé glacé



Altre storia totalmente inventata sull'incubo di della sfida dell'MTC su una preparazione dolce.

Sfida n° 13 - Settembre 2011 - La macedonia



Storiella basata su quanto mi è accaduto in occasione del 1° Rally Mille Miglia nell'aprile del 1977.

Sfida n° 14 - Ottobre 2011 - I profiteroles



Questa volta nessuna storiella perché non mi è venuto in mente niente attinente al tema. Ho compensato con una della mie "poesie": Deserto

Sfida n° 15 - Novembre 2011 - Il baccalà alla livornese



Anche in questo caso una mia "poesia": Il tempo


Piatto fatto insieme alla cara amica Eleonora del blog Burro e miele e di suo figlio Lolo (all'epoca 2 anni) visto che era ospite da noi per il raduno Foodblogger in Franciacorta.

Sfida n° 16 - Gennaio 2012 - Le tagliatelle



Visto che era l'anno delle Olimpiadi di Londra ne ho approfittato per fare le tagliatelle con i colori dei 5 cerchio. La storia che ho raccontato è quella di Eugenio Monti detto il rosso volante che è stato il primo ad essere insignito della True Spirit of Sportmanship Medal la più alta onorificenza che si possa assegnare a uno sportivo.

Sfida n° 17 - Febbraio 2012 - Il paté



Sono orgoglioso di questo paté perché è stato inserito tra le ricette del primo libro dell'MTC "L'ora del paTé". La storia racconta quello che mi è capitato in occasione del 2° Rally Mille Miglia nell'aprile del 1978.



Seconda versione e storia che si ricollega a quella della precedente di quando in un locale di Parigi abbiamo condiviso "Quel mazzolin di fiori ..."

Sfida n° 18 - Marzo 2012 - Le crépes



Altra mia "poesia": Belli i tuoi occhi

Sfida n° 19 - Aprile 2012 - La torta frangipane



La storiella racconta del mio primo approccio con lo yoga

Sfida n° 20 - Maggio 2012 - Il budino salato



Racconto di una vacanza a Varadero e di un budino che non arrivava mai

Sfida n° 21 - Giugno 2012 - Le scaloppine



Racconto la storia di uno dei più grandi pugili di tutii i tempi il cubano Teofilo Stevenson



Sfida n° 22 - Luglio 2012 - Il gelato



Dopo aver fatto qualche tempo prima il gelato al salmone che devo dire aveva stupito tanti nel web quale occasione migliore per farne un'altro strano?
Racconto di uno scherzo fatto ad un collega che da simpatico è diventato via via più "pesante"



Sfida n° 23 - Settembre 2012 - La torta Pasqualina



Racconto di una settimana a Cuba



Sfida n° 24 - Ottobre 2012 - Il pane dolce del Sabato



Sfida n° 25 - Novembre 2012 - Le arancine



Storia di quando mi fermavo a mangiare le alborelle sul lago d'Iseo



Sfida n° 26 - Gennaio 2013 - I pici



Disquisizioni sull'opportunità di continuare a tenere un blog



Sfida n° 27 - Febbraio 2013 - Red Velvet Cake



Storia inventata di sana pianta (purtroppo) che fa il verso ai libri delle "sfumature" in chiave comic-erotic con protagonista una collega di mia moglie e me. Scommetto che ci crederete ma è stata forse la storia che più mi ha divertito scrivere. Un solo rimpianto: uno dei pochi post che non mi ha commentato Alessandra.

Sfida n° 28 - Marzo 2013 - Fideuà (sfida saltata)

Sfida n° 29 - Aprile 2013 - Il chili con carne



Storia di quando ero ragazzino se si facevano Le giovani marmotte

Sfida n° 30 - Maggio 2013 - La Taieddhra



Racconto dell'estate del 1978 nel Gargano, della conoscenza di una bellissima ragazza e del gergo in codice per commentare.

Sfida n° 31 - Giugno 2013 - La Caesar Salad



Questa Caesar Salad è stata inserita tra le ricette del secondo libro dell'MTC "Insalata da Tiffany".
La storia racconta di un esame di riparazione in cui mi presentai in ritardo, finii per primo e mi promossero con il 7.



Sfida n° 32 - Settembre 2013 - Le raviole del plin



Racconto di un Ferragosto passato con un pic-nic presso la cascata del Toce e la scoperta che esistono acque diuteriche

Sfida n° 33 - Ottobre 2013 - L'uovo alla Benedict (sfida saltata)

Sfida n° 34 - Novembre 2013 - Le castagne



La storia racconta di una domenica passata la mattina per boschi a raccogliere castagne e funghi con un'amica,il pomeriggio al cinema con un'altra e alla sera aperitivo e cena con un'altra ancora. Bei tempi.

Sfida n° 35 - Gennaio 2014 - Lo spezzatino di carne



Il racconto è la genesi di questa ricetta.

Sfida n° 36 - Febbraio 2014 - Lo strudel dolce e salato



Cronaca di una ricetta dall'attesa, al momento in cui ho scoperto il tema, a quando la Manu si è mangiata tutto il mio gelato al cioccolato.



La namelaka aromatizzata all'arancia è stata, con mio orgoglio, inserita nel terzo libro dell'MTC "Dolci regali".



Per fortuna che lo strudel non mi entusiasmava. Tre versioni ne ho fatto. Anziché una storia un breve sonetto dedicato alla Gennaro.

Sfida n° 37 - Marzo 2014 - Il soufflé (sfida saltata)

Sfida n° 38 - Aprile 2014 - Il quinto quarto



Storia di quando ho scoperto che l'orecchio della porchetta è una prelibatezza che spetta all'ospite più importante.

Sfida n° 39 - Maggio 2014 - Il babà (sfida saltata)

Sfida n° 40 - Giugno 2014 - La piadina



Racconto dei miei inizi nella ristorazione presso una Club House di un circolo tennis di Brescia
Un appunto: questa piadina l'ho messa nel menù e ho perso il conto di quanto me l'hanno chiesta.

Sfida n° 41 - Settembre 2014 - Il riso



Sfida n° 42 - Ottobre 2014 - La lasagna al forno



La storia racconta la mia esperienza dell'operazione di appendicite subita da piccolo con conseguente digiuno e futura irrefrenabile voglia di mangiare.

Sfida n° 43 - Novembre 2014 - I muffin



Racconto della mia passione per la lettura. Dai giornali, ai libri, ai fumetti e, ebbene sì, anche ai fotoromanzi.

Sfida n° 44 - Gennaio 2015 - I canederli



Racconto di giornate agostane passate per cantine in Alto Adige, la scoperta di un ristorante speciale e la delusione scoprendone la chiusura.

Sfida n° 45 - Febbraio 2015 - Il Bacio

Sfida n° 46 - Marzo 2015 - La pasta Brisée di Michel Roux nelle torte salate



Altre disquisizione sull'opportunità di gestire un blog

Sfida n° 47 - Aprile 2015 - Il pan di Spagna

Sfida n° 48 - Maggio 2015 - La pasta al pomodoro



La storia racconta dell'inizio del mio primo viaggio di nozze con breve sosta a Napoli dove mangiai degli spaghetti al pomodoro e un fritto misto che sono ancora nei miei ricordi

Sfida n° 49 - Giugno 2015 - L'american Burger