Visualizzazione post con etichetta TG. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta TG. Mostra tutti i post

giovedì 26 settembre 2024

ARMI NUCLEARI? NO, GRAZIE, MA ANCHE LE ALTRE...

 Oggi è la Giornata Internazionale Per L'Eliminazione Delle Armi Nucleari, patrocinata dalla Croce Rossa Italiana, il che sulla carta è molto bello, ma, come abbiamo visto di recente, se qualcuno vuole il conflitto a tutti i costi, riesce a provocarlo alche senza energia atomica sabotando dei semplici cercapersone e ricetrasmittenti come quelli esplosi in Libano per i quali è stata chiarita la responsabilità di Israele.


Sembrava una scena da film eh? 
Quelle cose tipo Scanners o meglio ancora THE BOYS che a distanza "puff" ti fan scoppiare la testa di qualcuno, e tutto senza bisogno di ordigni nucleari.

E pensare che in questo momento ci sarebbero cose ben più importanti di farsi la guerra l'un l'altro, tipo che se venissero impiegati i mezzi e i fondi (enormi entrambi) usati per le guerre, magari si riuscirebbe, lavorando fianco a fianco, a limitare i danni di questa Emergenza Climatica sempre più emergente che tanto ha colpito anche l'Italia di recente. 
Però, dato che, a pensarci bene, ho già specificato che per salvare il pianeta si dovrebbe eliminare il suo danno maggiore, cioè l'uomo come veniva raccontato in certi FILM che dovreste conoscere bene, allora vuoi vedere che tramite le guerre questi Paesi potenti stanno cercando di farlo, cioè cercano di eliminarsi a vicenda per salvare il nostro pianeta? 
Ma che bel pensiero ecologista allora... 
Si... Credici! 
Intanto torna sempre attuale quella bellissima canzone dei Rolling Stones, GIMME SHELTER,

che dice come un monito "la guerra, bambini, è solo ad uno sparo di distanza". 
Mannaggia quanto hanno ragione quei ragazzacci... 

mercoledì 28 agosto 2024

TERMINATOR: SIAMO ENTRATI NELL' ERA DI SKYNET

 I complottisti di tutto il mondo sono stati all'opera in questi giorni tra le notizie dei TG e il fatto che nel film Terminator si dica che la tecnologia capace di creare appunto i Terminator esisterebbe nel 2024.


Difatti il film che è ambientato nel 1984 fa dire a Sarah Connor che la tecnologia capace di creare quei cyborg non esiste in quel momento, e Kyle Reese (che più avanti si scoprirà chi è in realtà) le risponde che quella tecnologia esisterà "entro 40 anni".

Film, questo di James Cameron, con un Arnold Schwarzenegger al top della forma fisica e con certi effetti speciali molto artigianali, ma proprio per questo efficaci e realistici,

tanto che fa un vero e proprio botto cosicché verranno presto copiati (film ed effetti) in mille altre pellicole, alcune anche molto recenti e niente male (vedi per esempio M3GAN), con altre ancora invece parecchio scrause, ma, a dirla tutta, già L'Impero Colpisce Ancora ci mostrava qualcosa di simile nel 1980 dopo la mutilazione di Luke.

Quindi, a conti fatti, siamo proprio adesso nell'anno in cui i Terminator e l'intelligenza artificiale Skynet vengono creati. 
Ed ecco qui il collegamento con i fatti di cronaca dato che l'affondamento del veliero al largo della Sicilia è stato subito sospettato di essere un complotto per far fuori Michael Lynch,

imprenditore britannico con qualche problema legale di cause e risarcimenti, attivo anche nel campo dell'Intelligenza Artificiale che infatti è morto a 59 anni nell'incidente che ha contato diverse vittime poiché sulla barca c'erano 22 persone, ma purtroppo non tutte sono state tratte in salvo. 
A questo si è aggiunta anche un'ulteriore vittima, cioè il suo ex socio Stephen Chamberlain investito da un'auto a Londra lo stesso giorno del naufragio. 
Solo coincidenze dato che il motivo del naufragio alla fine è stato attribuito (pare) ad una serie di errori umani, ma intanto siamo tutti legati (io per primo che sono qui a scrivere) indissolubilmente ad internet che un po' ci controlla come Skynet nel film e l'intelligenza artificiale diventa ogni giorno più intelligente. 
L'unica speranza, se si dovesse verificare qualcosa come nel film di Cameron, è che tale intelligenza sia davvero così intelligente da far funzionare il pianeta nel modo migliore, ma forse l'ho già detto che tale modo probabilmente sarebbe quello di far fuori proprio il genere umano che tanti danni crea all'ambiente. 
Insomma... Valà che Cameron ci aveva visto lungo. 
In chiusura posto anche l'addio all'allenatore Sven Göran Eriksson,

che se n'è andato all'età di 76 anni.
Addio Sven e Michael. 

giovedì 18 luglio 2024

MANDELA DAY E RICORDI DI MAXICONCERTI

 Oggi è il Mandela Day, giorno dedicato dall'ONU al leader sudafricano poiché sarebbe la data del suo compleanno, o perlomeno lo è stato fino alla sua morte avvenuta nel 2013.


Del curioso EFFETTO MANDELA avevo anche parlato poco tempo fa in un post, per cui oggi invece voglio soffermarmi su quel concerto di 11 ore che l'11 giugno del 1988 a Wembley invocava la liberazione di Nelson e al quale parteciparono con piacere molti artisti dato che i concertoni di quel tipo erano una vera e propria usanza anni 80 nata con il Live Aid di Bob Geldof. 
Certo, molto prima c'era stato lo storico Woodstock, non lo metto in dubbio, ma era davvero molto tempo prima e comunque non era certo stato in diretta tv. 
Nelson compiva 70 anni esattamente una settimana dopo quel concerto che fu trasmesso in diretta mondiale tranne che nel Sudafrica dove venne vietato dal regime di allora. 
I set musicali più lunghi furono quelli dei DIRE STRAITS (con Eric Clapton),


gli Eurythmics, Whitney Houston e i Simple Minds, con questi ultimi che, oltre a duettare con Peter Gabriel in Biko, presentarono fra i loro successi anche la nuova canzone inedita scritta per l'evento, MANDELA DAY.

Erano dei Simple Minds molto diversi da quelli che abbiamo visto di recente in concerto dove la maggior parte della formazione adesso è femminile, il che non guasta alla vista, ma se avete vissuto gli anni di New Gold Dream (io si) è difficile accettarli come quella stessa storica band. 
Altri famosi artisti si presentarono senza la band nella quale militavano di solito, come Tony Hadley senza Spandau, Curt Smith senza Roland Orzabal suo socio nei Tears For Fears, e Fish senza Marillon, mentre STING, anche lui con uno show sostanzioso, era già da tempo solista dopo i Police.

Alle canzoni si alternavano interventi di personaggi del cinema e non solo, ma alcuni di quei discorsi vennero censurati negli States dal canale Fox con la scusa che a loro interessava mandare in onda solo la musica. 
Quegli States che non perdono occasione per farsi parlare male addosso, quelli che non si dichiarano razzisti ma in realtà quella cosa lì non gli è mai passata, quelli che sono sempre su tutti i TG e sappiamo bene perché, dato che se non si parla di un attentato c'è sempre qualche pazzerello che se ne va in giro armato di tutto punto a fare qualche strage ridimensionando di brutta maniera quello che per molti è il mito americano.
Non per me. 
A me piace l'Italia anche con i suoi difetti, che sono tanti e uno è un certo aeroporto appena rinominato. 
Vabbè... È un male minore questo, dai. 

lunedì 15 luglio 2024

STAVOLTA WENDY NON L'HA SCAMPATA (E NEMMENO BRENDA)

 Anche questa settimana mi tocca aprirla con alcuni addii famosi dato che se n'è andata anche Shelley Duvall, la mitica Wendy di Shining perseguitata da Jack (Nicholson/Torrance) munito di accetta.


Shelley ottenne quel ruolo scelta da Kubrick per il modo così realistico in cui sapeva piangere. 
Cosa buona per lei, ma scoprirà poi sul set che la stessa scena in cui si disperava tra le lacrime l'avrebbe dovuta girare almeno una trentina di volte perché Stanley era fatto così e la disperazione alla fine te la faceva uscire per davvero anche se fossi stata una "cagna maledetta" (cit. Boris). 
Shelley non aveva studiato recitazione, ma quasi per caso era finita nelle grazie di Robert Altaman che la vorrà in diversi suoi film fra i quali il famoso Nashville,

film corale (secondo il tipico stile del regista) che ruota intorno a 24 personaggi presenti al famoso festival country che si tiene nella città del Tennessee e che non è mai stato doppiato in italiano, ma solo sottotitolato per cui difficilmente venne proiettato nelle sale normali, ma piuttosto confinato a quelle da cinestudio. 
Anche da Woody Allen Shelley ottenne una parte in Io E Annie, passando poi anche sotto la direzione di Terry Gilliam, Tim Burton e Steven Soderbergh, ma ultimamente l'attrice non era più esattamente in bolla e spesso vaneggiava cose senza senso. 
A portarla via a 75 anni sono state le complicazioni del diabete dal quale era affetta da tempo. 
Altro grande addio per Shannen Doherty,

53 anni e indimenticabile Brenda Walsh di Beverly Hills 90210. 
Da una decina di anni lottava contro un tumore al seno, ma le metastasi erano infine arrivate anche al cervello. 
La ricordiamo anche come Prue delle sorelle Halliwell della serie Streghe (Charmed), poi fuoriuscita con la morte scenica del personaggio, ma, in realtà per tensioni con Alyssa Milano, cioè la sorella Phoebe. 
Anche il cinema italiano perde un noto personaggio che arriva dal capolavoro Amarcord di Federico Fellini (probabilmente il suo film che preferisco) e sto parlando del giovane Titta interpretato da Bruno Zanin

(da giovane quasi identico a Tom Cruise) che attualmente aveva ormai 73 anni. 
La carriera di Bruno aveva avuto inizio proprio con quel film dopo che era capitato a Cinecittà in cerca di lavoro. 
Prima invece aveva avuto una pessima esperienza studiando da prete per volere dei suoi genitori, ma dovendo subire abusi da un religioso per cui molló tutto deciso a lasciarsi alle spalle quei brutti ricordi. 
Oltre che ad una decina di film, Zanin ha partecipato anche a fiction per la tv e lavori teatrali, scrivendo in più anche libri ed articoli per giornali. 
Per la musica invece devo segnalare la scomparsa di Tonj Acquaviva degli Agricantus

di cui è stato il fondatore polistrumentista e percussionista nel 1979, la pluripremiata band di musica inizialmente etnica evolutasi negli anni 80 in elettronica trance e i cui brani sono spesso stati usati come colonna sonora in film come questa AMATEVI tratta da I Giardini Dell'Eden.

Oltre che nei dischi ufficiali degli Agricantus, che sono una decina, i loro brani sono reperibili anche in quelle compilations lounge della serie Buddha Bar che funzionavano un po' di tempo fa. 
Tonj aveva 61 anni. 
Concludo con colui che è stato vittima dell'attentato a Donald Trump durante un comizio un paio di giorni fa,

cioè il cinquantenne ex vigile del fuoco Corey Comperatore che ha fatto scudo con il suo corpo per proteggere moglie e figlia rimanendo ucciso. 
L'ex presidente in corsa per la Casa Bianca invece è stato ferito ad un orecchio di striscio. 
Addio Shelley, Shannen, Corey, Bruno e Tonj. 

domenica 14 luglio 2024

LA POPOLARITÀ DELL'ESSERE IMPOPOLARE

 La vigliaccheria non ha limiti e le cronache televisive ce lo fanno vedere chiaro con gli ultimi eventi del conflitto Russia-Ucraina, dove la prima pare davvero aver toccato un livello infimo bombardando stavolta un ospedale pediatrico.


Almeno così pare, ma da parte del Cremlino sono già arrivate accuse verso le forze antiaeree ucraine che, secondo loro, avrebbero fatto un drammatico autogol con un missile fuori controllo. Certo è che a "giocare" in questo modo prima o poi ci si fa davvero male e, se si parla di guerra viene sempre difficile parteggiare per uno o per l'altro dei due contendenti, specie per uno come me, canaglia si, ma che se è possibile cerca sempre di evitare lo scontro fisico in favore di un ben più civile scambio di opinioni ed eventualmente invettive, e in questa vicenda che va avanti ormai da anni senza vedere uno spiraglio di soluzione all'orizzonte siamo arrivati ad un punto in cui guardi, si, ma con una certa indifferenza causata dall'assuefazione. 

Non però in questo caso dove a farne le spese sono bambini e operatori sanitari. 

Ma chissà, magari, se le cose stanno come sembrano, quel testone di Vladimiro


(non quello di Hanna & Barbera che fa coppia con Placido), che una ne fa e cento ne pensa, ispirandosi vagamente a Terminator, avrà pensato di eliminare in anteprima anche quelli che saranno i futuri soldati ucraini che fra qualche anno saranno con le armi puntate contro di lui. 

Sono cinico, lo so, ma certe cose fanno veramente girare le balle a mille che non ti dico, anche perché più se ne parla e più quel qualcuno rischia di montarsi la testa in un delirio di onnipotenza da padrone del mondo. 

Perché si dice "parlate di me, bene o male, ma parlatene" e infatti parlando parlando si tratta sicuramente di uno dei personaggi più popolari al mondo. 

Ma pensa un po' se, con un'idea tutta matta, all'improvviso tutti i mezzi di informazione decidessero di non passare più le notizie che arrivano da quel fronte, non potrebbe essere che quel tipetto là si sentirebbe un pochino messo da parte, cioè la sua importanza verrebbe drasticamente ridimensionata dato che non se lo filerebbe più nessuno? 

Tipo come mettere in pratica le parole che diceva quel sommo poeta "non ti curar di loro, ma guarda e passa...". 

Potrebbe, ma non succederà perché la guerra è soprattutto business anche per l'informazione. 

È triste, ma è così. 

sabato 25 maggio 2024

IMMENSAMENTE GIULIA, CANTAVANO LE VIBRAZIONI

 Forse l'avete già sentita o letta da qualche parte la notizia della morte di una donna di nome Giulia. Si tratta di una Giulia molto speciale, e non solo perché Giulia Tagliapietra, 46 anni, ha lasciato un marito e due figli dopo una brutta malattia, ma anche perché è proprio quella "immensamente Giulia" nominata da Francesco Sarcina de Le Vibrazioni nella loro prima grande hit DEDICATO A TE


(ma molti chiamavano la canzone con il nome della donna), dove nel videoclip ufficiale girato in piano sequenza sui navigli di Milano viene interpretata dall'attrice Angelica Cacciapaglia. 
Giulia Tagliapietra in persona invece appare nella VERSIONE alternativa dello stesso identico video.

Finora la sua identità non era stata resa pubblica, ma con il triste evento Francesco ha deciso di ringraziare pubblicamente la donna per averlo ispirato a scrivere quella canzone come omaggio per averlo aiutato ad uscire da un periodo particolarmente negativo con la sua "lucente armonia" che cita nel testo della canzone. 
Questo perché Francesco, dopo aver avuto una relazione a vent'anni con lei, l'aveva lasciata nemmeno troppo bene per un'altra (succede spesso a quell'età) che però era tossicodipendente, ma Giulia era rimasta presente come amica quando lui è tornato sui suoi passi chiedendole di aiutarlo ad uscire da quel brutto giro in cui era finito e lo faceva sentire "come un equilibrista che sul mondo sfida il crollo delle sue capacità". Testo che riletto adesso assume un diverso aspetto e rivela delle verità che all'epoca erano rimaste un bel po' criptiche.

Per curiosità, lo stesso videoclip è stato parodiato da Elio E Le Storie Tese per SHPALMAN, dove appare l'intera band Le Vibrazioni nelle stesse identiche situazione dell'originale e anche Angelica Cacciapaglia, ma qui al posto della protagonista femminile c'è il geometra Mangoni per cui l'azione, dopo un inizio identico, si sposta su di lui, e anche Frankie HiNRG infine li ha omaggiati tutti in blocco per la sua CHIEDI CHIEDI.

Credo che per la musica del sabato sia una canzone che (con tutte le altre) ci sta benissimo, no? 
E quindi anch'io, da questa galassia lontana lontana mando un ultimo saluto a Giulia. 

martedì 21 maggio 2024

CINEMA, DISCOTECA E GIORNALISMO IN LUTTO

 Anche oggi purtroppo ci sono degli addii in campi e situazioni molto diverse, partendo, per esempio con Dabney Coleman, 92 anni e attore statunitense noto per pellicole come Dalle 9 Alle 5, Orario Continuato


dove era l'odioso capufficio maschilista e dittatoriale di Dolly Parton, Lily Tomlin e Jane Fonda, e Tootsie dove invece era un detestabile regista che dirigeva la "diva" Dustin Hoffman, alias Dorothy Michaels, alias Michael Dorsey,

cioè ruoli tutt'altro che positivi o perlomeno buonisti, ma spesso anche nelle commedie i personaggi cattivi o comunque poco amabili sono quelli che determinano il successo di un film. 
Porto ad esempio il primo Wonder Woman dove, oltre ad una CGI pessima, sulla quale però potevi anche sorvolare, il villain era assolutamente ridicolo, e non me ne voglia David Thewlis, interprete di Sir Patrick/Ares,

ottimo in Harry Potter E La Camera Dei Segreti, ma qui davvero il suo personaggio faceva crollare tutto il film. 
Altro nome che ci ha lasciati è quello del vocalist Franchino, ovvero Francesco Principato, 71 anni,

molto noto nelle discoteche anni 80 e 90 e precursore di quelli che ti gridano "su le maniiiii" non per rapinarti, ma per farti fare casino in pista. 
Infine si è conclusa a 68 anni con l'inevitabile morte la triste odissea di Franco Di Mare, giornalista Rai inviato spesso in territori di guerra dove supponeva di essere stato esposto ad amianto e uranio impoverito che gli avrebbero causato un male incurabile.

La nota molto triste è che la tv di stato, a suo dire, non l'avrebbe degnato di un giusto riconoscimento per il danno subito, come aveva infatti raccontato da Fabio Fazio sulla Nove, ormai la diretta concorrente della Rai dove vanno a finire tutti quelli che ne scappano o ne sono cacciati. 

venerdì 3 maggio 2024

LIBERI LIBERI SIAMO NOI...

 Grazie a Vasco per il titolo del post dato che oggi è la Giornata Mondiale per la libertà di stampa, cosa che in realtà, anche se dovrebbe, non è così normale in tutto il mondo, anzi...


Su tale tema anche il cinema ci ha lavorato più volte, per esempio con lo splendido Tutti Gli Uomini Del Presidente di Alan J. Pakula con Robert Redford e Dustin Hoffman, dove i due interpretano dei cronisti del Washington Post che mettono allo scoperto nientemeno che lo scandalo Watergate, problemino che nel 1974 porterà alle dimissioni dell'allora presidente Richard Nixon,

e vicenda citata anche da Robert Zemeckis in Forrest Gump. 
Altro film giornalistico più recente è The Post di Steven Spielberg, con Tom Hanks e Meryl Streep, dove, anche loro giornalisti del Washington Post, ma nel 1971, decidono di smascherare le malefatte passate di ben quattro presidenti americani.

Sempre recente come produzione, ma ambientato invece ancora prima nel 1953 è Goodnight And Good Luck diretto da George Clooney che fa anche una parte nel film dove il protagonista è però David Strathairn nella parte di un anchorman della CBS che, durante il suo talk show decide di chiarire certe accuse di filocomunismo che sono state lanciate addosso a muzzo a diverse persone dandone la responsabilità all'allora senatore McCarthy

con tutte le conseguenze possibili quando vai a pestare certi piedi. 
Anche l'Italia non è da meno su questo tema e il regista Marco Bellocchio racconta una vicenda con omicidio a sfondo sessuale e insabbiamenti voluti dai politici in Sbatti Il Mostro In Prima Pagina con Gian Maria Volontè.

Ma se tutto questo riguarda la carta stampata e l'informazione televisiva, certo non dimentichiamo quella libertà di stampa e di espressione che ora deve essere considerata anche sul web, dove anche un blog può fare un certo tipo di informazione, magari senza troppe pretese appunto come qui dalle mie parti, e dove basta un attimo per creare involontariamente una notizia fake, cosa che ogni giorno succede dato ci cascano anche i giornalisti veri che copiano e incollano senza verificare le fonti, e non quelli del cinema di cui ho parlato che invece vanno a scavare a fondo che più a fondo non si può. 
Ma in questo modo abbiamo visto che anche lo stesso attimo può metterti nei guai se magari tocchi un personaggio o un argomento particolare. 
Beh sicuramente in altri Paesi stanno peggio, perciò finché possiamo teniamoci la nostra libertà, vera o presunta che sia. 

domenica 21 aprile 2024

LA LIBERTÀ NON È STAR SOPRA UN ALBERO A MAGNASSE ER GELATO

 Si, certo, il meteo è ancora un po' ballerino e a giorni roventi si alternano ancora altri che paiono autunnali (dicono anche che ciò sia dovuto a certi genialoni che in alcuni paesi manipolano gli eventi atmosferici per far piovere a comando e poi non riescono a tenere la situazione sotto controllo), ma pensando all'estate che sta arrivando, cosa c'è di più bello nelle calde notti afose di pensare ad un bel gelato?


Eh si lo sa bene anche Secco con il suo tormentone, peccato però che quest'anno a Milano, nella zona della movida, tale consuetudine rischi di essere bloccata da una regola tipo Gremlins, cioè che dopo mezzanotte non puoi farti beccare in giro a consumare nemmeno con una semplice bottiglietta d'acqua, e non perché sennò diventi un malefico mostriciattolo, ma perché fino a novembre un decreto vieterebbe tutto ciò, un po' come nel 2013 l'allora giunta comunale aveva provato a mettere in atto un provvedimento simile con scarso successo per contrastare il malcostume imperante in quelle zone. 
Adesso, invece di impiegare i tutori dell'ordine in un modo diverso e senz'altro più intelligente, questi ci riprovano e ovviamente i commercianti della zona insorgono dato che quelle ore sono in realtà quelle che fruttano di più, anche perché poi nei dintorni ci sono i supermercati aperti 24h su 24 e la gente andrebbe allora lì. 
Come dissimulare poi che stanno consumando generi alimentari e bevande? 
In America basta coprire con un sacchetto anche una bottiglia di whisky o vodka e per la legge sei a posto. 
Quindi, se questa bizzarria viene approvata, dopo la mezzanotte immagini come questa


non si vedranno più. 
Tutto ciò non è ancora definitivo eh, però son cose che fanno pensare alla libertà che non è star sopra un albero (forse nascosto tra le fronde il gelato riesci a mangiartelo in santa pace) e nemmeno un'opinione, come cantava un famoso milanese... 

venerdì 15 marzo 2024

AS BESTAS - LA TERRA DELLA DISCORDIA: VICINI DI CASA TROPPO VICINI

 Ho seguito il consiglio di Lory e, come le avevo promesso, ho fatto i compiti e sono andato a vedermi As Bestas, su Raiplay fino a pochi giorni fa dopo essere passato su Rai 4, film del 2022 franco-spagnolo parecchio crudo e violento, ma di una violenza lenta, subliminale, tutt'altro che splatter, dove le liti fra vicini sono protagoniste e mica solo nel cinema, mi direte.


È vero e infatti anche le recenti cronache hanno riportato di certi battibecchi degenerati in tragedia persino per futili motivi tipo un parcheggio, mentre qui le motivazioni sono molteplici e prima fra tutte è la differenza culturale nonché etnica fra francesi con un certo grado di istruzione e bifolchi (che ho già SPIEGATO che non è un vero e proprio insulto) spagnoli della Galizia con i quali non c'è verso di andare d'accordo.

Ho già parlato più volte anche della recitazione sia spagnola che francese che è sempre nei dialoghi parecchio difficile da far rendere bene in italiano perché in entrambi i casi gli attori infarciscono le frasi di "eh, uh, oh, ah" che manco in una canzone di Vasco e comunque da come viene doppiato un film ti accorgi subito da dove arriva l'originale. 
Questa pellicola di Rodrigo Sorogoyen, che in italiano ha la solita aggiunta così tanto per scriverci qualcosa, ha come protagonista Denis Menochet, ovvero colui che avevamo già visto con molti chili in meno in apertura del Bastardi Senza Gloria di Tarantino,

ed è un film dalla continua atmosfera pesante come la sua fotografia sempre livida e sicuramente non per tutti i palati specie se cercate una serata d'evasione (valà che un film Marvel da cervello spento nel caso lo trovate sempre su Disney+), ma che, nonostante una lunghezza eccessiva per cui l'ho visto in due volte, riesce a farti interessare alla vicenda che è molto più reale di quanto assurda possa apparire. 

venerdì 1 marzo 2024

BEI TEMPI QUANDO SI DICEVA: FATE L'AMORE, NON FATE LA GUERRA

 C'era una volta quel periodo detto "dei figli dei fiori", quando I Giganti, cantavano Mettete Fiori Nei Vostri Cannoni (ma ve lo ricordate che il titolo era Proposta?) e John Lennon intonava Imagine e Give Peace A Chance, ed era un mondo dove il simbolo della pace saltava fuori ovunque, sotto forma di ciondolo, sulle t-shirt, dipinto sui volti degli hippies che magari facevano una pacifica manifestazione contro la guerra e, per contropartita, venivano malmenati dalle forze dell'ordine.


Si, c'era una volta, ma quell'ultimo punto c'è ancora adesso e lo abbiamo visto tutti nei tg che hanno riportato i fatti di Pisa. 
Che poi i poliziotti che hanno manganellato gli studenti stessero obbedendo a degli ordini ricevuti e non fosse stata una loro iniziativa quella di usare la forza, non è una scusante, ma anzi questo rende il fatto ancora più grave perché significa che dietro all'agente in tenuta anti sommossa che è costretto a fare già di suo un lavoro mai pagato abbastanza, c'è qualcun altro più potente che muove i fili (e non è il caso di fare nomi). 
La si chiamava repressione tanto tempo fa, e pareva una cosa oramai passata, ma forse non è così e non lo è mai stato se ti metti contro ad una forza come quella dello stato. 
Dico questo perché già il 1 marzo del 1954 veniva fatta detonare una bomba all'idrogeno da 20 megatoni nell'atollo di Bikini, ed era l'ordigno più potente mai fatto esplodere, cosa questa che aveva turbato non poco il fisico Oppenheimer, il quale veniva processato perché, a causa dei sensi di colpa sopravvenuti, si era detto contrario all'utilizzo di tale mezzo distruttivo che lui stesso aveva inventato. 
L'accusa rivolta ad Oppy era proprio quella di essersi messo contro il suo governo e anzi di simpatizzare per i russi. 
Se avete visto IL FILM di Nolan, che a detta di tutti vincerà l'Oscar senza troppe sorprese, conoscete bene questa vicenda che non è molto diversa da tante altre in cui un'invenzione viene sottratta dallo stato al suo creatore facendosi poi prendere un po' troppo la mano in un delirio di onnipotenza, e non è una novità che anche il nostro internet venga usato a sproposito. 
E delirio che, in questo caso era stato calmato con quella che sarebbe stata chiamata Guerra Fredda, dove le potenze mondiali avevano in dotazione tali armamenti atomici, ed erano anche pronte ad usarli, ma, secondo gli accordi, nessuno avrebbe premuto quei famosi bottoni rossi

o girato quelle chiavi di innesco, come dire "fai il bravo che se mi incazzo sai come va a finire". 
Ma lo sapete che non parlo volentieri di politica io qui e come sempre, se ci giro intorno, cerco di mantenere comunque un tono abbastanza leggero, però, allo stato attuale delle cose, invece mi sembra legittimo che un minimo di preoccupazione la si possa anche avere visti gli sviluppi delle tensioni fra quelle potenze con leader tutti matti pronti a far vedere che loro ce l'hanno più grosso... 
L'arsenale...

sabato 10 febbraio 2024

LA SETTIMANA SANREMESE VOLGE AL TERMINE

 Ce la stiamo facendo una bella settimana piena di musica o no, grazie al Festival Di Sanremo?


Mah, magari l'aggettivo "bella" poi può essere opinabile, ma tant'è che persino i notiziari non parlano d'altro e quelle notizie brutte che di solito tirano (perché pare che quelle belle non funzionino), per una settimana passano in secondo piano. 
In Rai hanno infatti messo in pausa molti programmi, pure Cattelan per non fargli sprecare degli ospiti, e forse più che delle canzoni che stasera si giocheranno la vittoria con Geolier che pare il superfavorito superando persino una intensissima Angelina Mango, finora si parla degli ospiti come John Travolta finito in una situazione imbarazzante per colpa di Amadeus e Fiorello (e sbertucciato pure da Russell Crowe) per la quale si diceva che sarebbe sparito ogni documento video, ma perlomeno su Raiplay ancora lo si vede, per cui tutto quel bailamme mi puzza di organizzato.

Discorso diverso invece per Giovanni Allevi tornato alla musica proprio all'Ariston dopo una brutta malattia che lo aveva costretto a smettere e momento che ha suscitato anche molta commozione per il tipo di personaggio molto particolare che è il pianista. 
Nota particolare per Antonacci Junior che firma un sacco di canzoni in gara e poi Mengoni, Giorgia, Teresa Mannino, Lorella Cuccarini che coaudiuvano Amadeus (Fiorello appare sempre e non serve citarlo dato che a farlo già ci pensa il world wide web) nel presentare una manifestazione che ogni anno non viene risparmiata dalle critiche come fosse un gioco al massacro, con i più che dicono "ah, tanto non lo guardo", ma poi sanno lo stesso tutto quello che succede oppure criticano a priori sostenendo che era meglio il Festival di "una volta". 
Eccerto, non dico che rap, trap e autotune siano parole che mi facciano gongolare, ma se la musica ora si fa così per la maggiore (e alcuni come Ghali sanno farla anche bene), sarebbe fare gli struzzi e nascondere la testa sotto la sabbia se si portasse in tv un festival della canzone italiana tutto melodia in stile Nilla Pizzi (con tutto il rispetto).

E infatti poco prima che Amadeus prendesse in mano la direzione della manifestazione, avevo espresso palesemente i miei dubbi in un PRECISO POST su quanto tale prodotto potesse rappresentare davvero il momento musicale dell'epoca in cui viviamo, rimanendo piacevolmente sorpreso quando poi ho trovato già dalla prima edizione un rinnovamento, non del tutto radicale, ma già in atto per cambiare le carte in tavola. 
E quindi ora prendiamo tale manifestazione come un compendio di quello che è il panorama musicale di questo periodo brutto che ci ha traghettati direttamente da una pandemia ad una guerra quasi mondiale, senza dimenticare quello che ci riportano i TG con stupri, omicidi, rapine, violenze efferate che manco su Italia 1 all'ora di cena le trovi (perché lì perlomeno sono solo finzione). 
Ecco che quindi il cerchio si chiude e se le edizioni più vintage del Festival le ricordiamo per il bel canto, quelle degli anni 80 per il playback (anche di ospiti come i Queen e Peter Gabriel) e i synth in stile new wave,

(questi sopra erano i Canton... new wave de noantri... chi li ricorda?) e i 90 per il ritorno del live, ma con qualche aiuto delle basi, ed era capitato infatti nel 1995 a Max Pezzali che venisse mandata quella sbagliata durante l'edizione di Pippo Baudo, queste di Amadeus le ricorderemo fra 40 anni per canzoni che appena le riascolteremo faranno pensare a questo periodo che stiamo cercando di superare e spero in fretta. 
Oddio... 
Non è detto che passato questo ci possa essere un futuro migliore però. 
Vuoi vedere che gli scrittori che si immaginavano già negli anni 60 situazioni che allora pensavi impossibili, magari ci avevano già visto lungo? 
Dico solo come esempio che Arancia Meccanica, il libro di Anthony Burgess, usciva nel 1962 e allora aveva il titolo italiano di Un'Arancia Ad Orologeria, traduzione esatta dall'inglese.

Beh quello che si raccontava nel libro, e che Stanley Kubrick aveva portato al cinema nel 1971, allora era considerato come fantascienza, ma se lo prendi in mano oggi quel libro o film, pare un servizio del TG. 
Per cui ben vengano i cantori ultra perfetti come Il Volo, ma non dimentichiamo che c'è anche chi canta per rabbia e magari senza tanta tecnica, ma le cose te le dice in faccia, anche in malo modo, ma te le dice perché vive nel mondo reale e non nella fantasia delle canzoni melodiche perciò canta (o grida) quello che gli ispira il mondo intorno che gira ogni giorno e che fermare non potrai... 
Mai... 

giovedì 4 gennaio 2024

LA TELEVISIONE HA COMPIUTO 70 ANNI

 E così la Rai Tv ha compiuto proprio ieri 70 anni (e 100 ne fa la radio) e... secondo alcuni li dimostra, ma secondo me tutto sommato no.


Certo è pur vero che i dati di ascolto vanno sempre a a favore dei canali mediaset, ma bisogna tenere conto che molti utenti seguono i programmi in differita su Raiplay, e personalmente io ne seguo parecchi, tipo Viva Rai 2 che alle 7 del mattino è ancora un pochino presto per me, oppure del titanico Festival Di Sanremo ormai non ricordo una puntata vista tutta in diretta. 
Ok, mediaset ha dalla sua le repliche dei programmi su Infinity e grazie a quella ho visto anche le ultime puntate di Zelig,

criticate da molti perché certi nuovi comici non facevano ridere per niente, e sono d'accordo, ma nel mucchio c'erano anche le colonne storiche (Cremona, Lastrico, Sconsolata) che hanno alzato l'asticella. 
Come età poi Mediaset è molto, ma molto più giovane, cioè nel senso che la sua rete ammiraglia ha 30 anni di meno e, siccome ispirata in gran parte ai modelli statunitensi, ha portato giusto quella ventata di novità in un epoca allora un po' tanto bacchettona, bigotta e legata ai vecchi schemi, e pure adesso quando vedo una cosa normale come le previsioni meteo su Canale 5, non le capisco mai veramente bene fino in fondo perché rimango, come dire... un po' distratto



e non per colpa di Giuliacci. 
Nel frattempo però anche i canali Rai si sono aggiornati e tutto sommato reggono il colpo, con un occhio di riguardo per Rai 3 che ha nel suo palinsesto piccoli gioielli di programmi. 
In occasione di tale compleanno, ieri sera Carlo Conti ha condotto una rievocazione del Rischiatutto, il celebre quiz di Mike Bongiorno,

con concorrenti vip e con lo scopo di ricordare, tramite le domande, i momenti storici della tv nazionale su tabellone e cabine in bianco e nero, proprio come le vedevamo allora sullo schermo a tubo catodico, ma nel 2016 Fabio Fazio aveva portato in video un'edizione speciale del quiz dove rivelava che quello che noi vedevamo grigio era in realtà, a sorpresa, rosso.

Disquisizioni cromatiche a parte, anche la tv, che sia Rai o Mediaset o una piattaforma streaming, è per me motivo di interesse come cinema e musica, per cui oggi ho dedicato questo post alla nostra emittente settantenne che, appunto nel 1954, cominciava le sue trasmissioni presentando il primo Telegiornale.

Auguri! 

lunedì 20 novembre 2023

THE DAY AFTER: QUEL FILM CHE LASCIÒ IL SEGNO

 Era il 20 novembre del 1983 quando la rete statunitense ABC mandò in onda The Day After, film per la tv apocalittico che inchiodó davanti allo schermo 100 milioni di americani.


In Italia lo vedremo al cinema nel febbraio dall'anno successivo dopo un notevole battage pubblicitario basato sul riscontro avuto in patria, mentre alla Rai sarà trasmesso dopo nove mesi dall'uscita nelle sale. 
Film che, tramite i servizi dei telegiornali e delle radio, racconta di una ipotetica terza guerra mondiale che sta iniziando senza esclusione di colpi e bombe atomiche fatte esplodere senza tanto stare a pensare alle conseguenze. 
Le conseguenze spesso fan soffrire... cantava Lucio Battisti, e saranno trattate invece nella seconda parte della pellicola che ha fra gli interpreti Jason Robards, John Lithgow, JoBeth Williams e uno Steve Guttenberg che ancora doveva entrare alla Scuola Di Polizia (lo farà l'anno successivo). 
Secondo il Mereghetti il film è un B-movie scadente, ma almeno due Emmy se li era portati a casa e comunque la risposta del pubblico aveva dimostrato il contrario, anche perché in seguito arriveranno un sacco di altri film che ti raccontano di apocalissi simili oppure ti citano solo il titolo per raccontare una storia totalmente diversa come ha fatto Emmerich. 
Certo, il film è tutta fantasia ed ha anche effetti speciali quasi artigianali, ma efficaci

(il fungo atomico era ottenuto con inchiostro iniettato in una vasca trasparente piena d'acqua e ripreso sottosopra virando poi i colori in post produzione), però intanto la guerra (non atomica... per ora...) c'è per davvero e purtroppo, come ci cantava Gerardina Trovato, NON È UN FILM.

E non è purtroppo un film anche la tragica vicenda di Giulia, ennesima vittima di femminicidio e che credo di poter salutare anche da queste pagine web, spesso leggere e anche cretine magari, perché è il mio modo di divertirmi ad essere canaglia, ma non per questo chiudo gli occhi a quello che mi succede in giro.

Addio Giulia. 

domenica 12 novembre 2023

POCHE PAROLE PER UN ANNIVERSARIO DOLOROSO

 20 anni fa, il 12 novembre a Nassiryia, città irachena, avveniva quell'attentato suicida in cui, fra le molte vittime, persero la vita anche 19 italiani fra carabinieri, soldati dell'esercito e civili.


La vicenda era stata anche raccontata in film tv in due parti con Raoul Bova dal titolo Nassiryia - Per Non Dimenticare (a sinistra nella foto c'è anche il compianto LIBERO DE RIENZO). 
E noi non possiamo certo dimenticare, visto che comunque siamo tuttora circondati da guerra e violenza. 

WE ARE THE WORLD - LA NOTTE CHE HA CAMBIATO IL POP: DELLA SERIE CHI C'È C'È

 Giorno storico per la musica oggi perché, secondo  IL FILM visibile su Netflix, fu proprio il 23 dicembre del 1984 il giorno in cui a Har...