Visualizzazione post con etichetta Sky. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Sky. Mostra tutti i post

venerdì 31 maggio 2024

X-FACTOR 2024... NONOSTANTE TUTTO

 Sembrava che per i bassi ascolti dovesse chiudere i battenti X-Factor, o perlomeno cambiare casa, e invece si torna a parlare di una nuova edizione 2024 tutta rinnovata già dalla conduttrice che non sarà più Francesca Michielin e suoi UAU pronunciati così, ma Giorgia Todrani, meglio conosciuta solo come Giorgia e per essere una delle migliori voci indiscusse della musica italiana, alla faccia di chi continua ad incensare Mina come la sola ed unica, ma che, diciamolo, ha fatto il suo tempo e l'ha fatto benissimo, però adesso ad ogni tentativo di mostrarsi "moderna", al passo coi tempi risulta IMBARAZZANTE.


Non è così invece per Giorgia che ha fatto anche la sua esperienza da attrice in SCORDATO, un piacevole road movie con Rocco Papaleo che non resterà nella storia, ma avercene di film così. 
Torniamo però al talent show che tra i giudici vede il ritorno di Manuel Agnelli il quale mi sembra scelto per il rock, mentre i suoi colleghi saranno Achille Lauro che potrebbe rappresentare il pop glam alternativo, Jake La Furia dei Club Dogo che ne sa abbastanza di hip hop, rap e simili, e Paola Iezzi che con la sorella Chiara ha voce in capitolo in tema di dance e pop leggero. 
Gruppo ben nutrito quindi nonostante come sempre ci siano già le critiche sul fatto che Giorgia dovrebbe fare la giudice e non la conduttrice, che quello là cosa ne sa eccetera eccetera (fallo te se sei tanto capace). 
Io so solo che anche stavolta me lo guarderò perché gente interessante ce n'è sempre, anche se poi non si tratta dei vincitori tipo Sarafine che l'avete più vista in giro? 
E i Måneskin infatti erano arrivati secondi... Vedi che... 

giovedì 7 marzo 2024

TRUE DETECTIVE NIGHT COUNTRY: SAI COM'È... UNO CI PROVA...

 C'è stato un gran battage pubblicitario su questa nuova, quarta stagione di True Detective denominata Night Country, anche per la presenza di Jodie Foster che ti fa sentire come un un finto sequel di Il Silenzio Degli Innocenti, ma passata la prima sorpresa per l'ambientazione fra i ghiacci (ma ci troviamo in Alaska) in stile John Carpenter di LA COSA, mi sono ricreduto e ho trovato più attinenza con THE HEAD, dato che tutto mi si è spento un po' forse a causa di una trama non proprio "sul pezzo", ma piuttosto rivolta a scavare molto nei personaggi, il che non sarebbe un male perché così facendo magari si verifica anche un po' di quella che si chiama empatia, ma se più che altro ti interessa fare chiarezza sul delitto, e sei magari abituato ai ritmi di CSI che ti fanno stare tutto in 50 minuti, a dire il vero qui ci si perde parecchio tempo, forse troppo e a me sono venuti dei colpi di sonno che non mi pare una cosa del tutto positiva.


L'impressione che ho avuto è che ci sia l'ispirazione, l'intenzione a voler essere come Twin Peaks, dove anche lì la si tirava molto per le lunghe, ma il risultato non è lo stesso, magari perché non c'è quel pazzerello di David Lynch a dirigere il tutto. 
Teniamo conto anche come sono state le precedenti stagioni di True Detective che ogni volta cambiano personaggi e ambientazione e che, dopo la prima che aveva fatto il botto, specie la seconda, non avevano retto il confronto. 
Fosse che, se per ipotesi, allora prendiamo solo il titolo Night Country, senza alcun riferimento ingombrante a True Detective, magari allora potrebbe avere una ragione di esistere come prodotto standalone... 
Se non si viene sopraffatti dalla noia, che non è quella di Angelina Mango purtroppo, e, a riguardo, cosa ne pensi Jodie?


Appunto. 

martedì 30 gennaio 2024

ADDIO SANDRA

 Purtroppo un'altra icona del cinema anni 60 ci ha lasciati, perché se n'è andata a 90 anni Sandra Milo che era stata, insieme a Claudia Cardinale e Giulietta Masina, musa di Federico Fellini, il quale la chiamava affettuosamente Sandrocchia.


Fra le altre cose era stata protagonista di una di quelle MONTATURE da scoop ideate da Enrico Lucherini che fece in modo di far prendere fuoco alla enorme parrucca che indossava la Milo sul set di Vanina Vanini del 1961, tratto da un soggetto di Stendhal, con l'attore Laurent Terzieff e il regista Roberto Rossellini in suo soccorso e con i paparazzi che flashavano l'incidente, il tutto per creare una notizia e lanciare il film che si temeva non se lo filasse nessuno, e che comunque fu poi stroncato dalla critica al punto che qualcuno molto maligno l'aveva rinominato Canina Canini. 
Per fortuna l'incontro con Fellini le valse un rilancio grazie ad 8 E Mezzo e Giulietta Degli Spiriti.

Bellissima, ma sempre considerata poco seriamente a causa del suo tono di voce molto stridulo, in anni più recenti Sandra si era riciclata come conduttrice in programmi leggeri per bambini e si ricorda in quel periodo televisivo anche la famosa telefonata in diretta che la informava del figlio Ciro con conseguente fuga dallo studio gridandone il nome.
Ancora più di recente era tornata in tv con l'Isola Dei Famosi e poi con Mara Maionchi, Orietta Berti e Marisa Laurito nel road show Quelle Brave Ragazze. 
Per dovere di cronaca, sempre per il cinema, ma del genere porno, è di pochi giorni fa anche la notizia del ritrovamento senza vita di Jesse Jane,

pseudonimo di Cindy Taylor, insieme al suo attuale compagno.
Jesse, 46 anni e quasi una sosia di Pamela Anderson, aveva fatto anche un cameo nel film Baywatch - Matrimonio Alle Hawaii e partecipato ad un reality show di Showtime. 
Nel loro caso si sospetta un'overdose.
Addio Sandra e Jesse. 

giovedì 30 novembre 2023

TRA FAST & FURIOUS E UNA GALASSIA FARLOCCA FARLOCCA

 Il mondo del cinema horror, ma anche squisitamente fantatrash, perde Aldo Lado, regista del quale ho già parlato qui nel mio blog, in particolare per quel suo film trashissimo (appunto) e furbetto girato sotto lo pseudonimo di George B. Lewis, ovvero L'UMANOIDE,

sul quale trovate giusto qualche nota in più a questo LINK, e che, come TANTI fecero in quel periodo, riprendeva o diciamo pure copiava in tutto e per tutto costumi e ambienti di Guerre Stellari, fra astronavi giganti, droidi, panorami sabbiosi, luci al neon e divisa del villain quasi identica, anzi qui francamente un po' più ridicola 

ma tanto l'occhio alla fine ti cadeva sulle grazie messe in mostra come si può notare dalla mise di Barbara Bach esibita come fosse la protagonista principale nella locandina su in alto, quella per il mercato estero, mentre qui sotto c'è quella originale italiana. 

Film del 1979 realizzato mettendo nel cast, per dare la parvenza di un prodotto internazionale, oltre a Barbara, altri nomi prestigiosi che in quel periodo, grazie a vari film di James Bond (fra cui Corinne Clery e l'iconico Richard Kiel, ovvero Squalo) stavano sulla cresta dell'onda, e convinti a partecipare in chissà quale subdolo modo, con pure Ennio Morricone a comporre la (brutta, diciamolo pure) colonna sonora. 

Aldo aveva 88 anni e aveva diretto fra a gli altri, e con maggior dignità, anche La Corta Notte Delle Bambole Di Vetro e Sepolta Viva, cose sicuramente a lui più congeniali. 
Per quanto riguarda la musica invece diamo l'addio a Maurizio Majorana,

bassista e contrabbassista di estrazione jazz, che aveva lavorato con diversi nomi della musica italiana, in particolare con Fabrizio DeAndrè in Non Al Denaro Non All'Amore Nè Al Cielo, scritto così senza virgole e con l'accento errato sulla "e", e disco che, fra le altre canzoni, conteneva la celebre UN GIUDICE.

Di tale opera integrale ne ha fatto una sua fedele versione Morgan vincendoci anche il premio Tenco: sempre lui, il Marco Castoldi si, che adesso pare dovrebbe tornare per la finale di X-Factor, ma un attimo dopo invece no, a seconda di come gira la diatriba fra Sky e Fremantle. 
Di Maurizio invece fra le altre collaborazioni da ricordare c'è quella con il compositore Piero Umiliani per diverse colonne sonore. 
Maurizio aveva 85 anni. 
Altro nome nella musica è quello di Mars Williams,

sassofonista rock jazz che venne chiamato a sostituire Gary Windo in concerto causa malattia di quest'ultimo negli Psychedelic Furs durante i live del 1983, con il risultato poi di rimanere fisso nella band per suonare in pezzi come questa HEARTBEAT.

Mars, che è mancato a 68 anni per un tumore, suonerà poi anche con Billy Idol e Power Station. 
Da ricordare poi in chiusura che in questa data di 10 anni fa, ci lasciava Paul Walker, la star di Fast & Furious che moriva, ironia della sorte, in un terribile incidente automobilistico dove però non stava guidando lui, ma l'amico Roger Rodas, anche lui deceduto nello schianto, mentre tornavano da un evento di beneficenza.

Quindi addio ad Aldo, Maurizio, Mars e un affettuoso e commosso ricordo di Paul. 

martedì 19 settembre 2023

X-FACTOR 2023: GRANDI VAMPATE DI FUOCO

 È ripartito X-Factor su Sky Uno con Morgan confermato fra i giudici insieme a quelli già presenti lo scorso anno, cioè Fedez, che pare un po' annoiato e passa il tempo a disegnare, Ambra, carina ed emotiva come sempre, e Dargen D'Amico che sembra anche lui un po' sottotono, perlomeno adesso e poi vedremo con l'andare del tempo.


Francesca Michielin rimane al suo posto di conduttrice e lo fa bene essendo cresciuta in casa, e mostrando di essere una degna prosecutrice dopo Alessandro Cattelan (Tersigni, poveretto, è meglio dimenticarlo). 
Sky mantiene le puntate che superano le due ore montando diverse sessioni di audizioni (lo si vede chiaramente perché i giudici cambiano vestiti da un cantante all'altro) per creare un crescendo nelle esibizioni, alcune mirabili, altre disastrose, altre ancora incomprensibilmente elogiate dai giudici (ma chissà... magari loro che sono esperti ci vedono lungo...).

Sicuramente nel mucchio della prima puntata si sono fatti notare gli ASTROMARE, giovanissimi diciassettenni che, nonostante la verde età, invece dei rappers in autotune amano Jerry Lee Lewis, a cui fa riferimento il titolo del post, per i quali mi rammarico solo che, da come erano partiti, ero convinto che avrebbero incendiato il pianoforte (storia del rock, ragazzi) e invece si sono trattenuti per non doverselo pagare, e gli ANIMAUX FORMIDABLES, inquietanti con il loro look bdsm/fetish e lo stile e lineup alla White Stripes, cioè solo chitarra e batteria.


Tutto sommato rimane un programma ancora e sempre uguale a sé stesso (e forse per questo mi dà un senso di sicurezza come la coperta di Linus) al quale, io che amo i talent, non posso mancare. 
In onda ogni giovedì su Sky Uno e poi in replica il mercoledì su Tv8. 

sabato 16 settembre 2023

PER LA MUSICA DEL SABATO, ADDIO AD UN PAROLIERE CHE TUTTI CONOSCONO, PERSINO JOAN BAEZ

 Oggi lutto importante nel mondo della musica perché chiunque, ma dico veramente chiunque in vita sua ha cantato o canticchiato almeno uno dei versi scritti da Franco Migliacci,


paroliere che esordì per Domenico Modugno con Nel Blu Dipinto Di Blu (Volare) e poi per Morandi con una serie di hit scalaclassifiche fra cui anche C'Era Un Ragazzo Che Come Me Amava I Beatles E I Rolling Stones cantata pure da JOAN BAEZ mantenendola in italiano


(è famoso questo video in cui zittisce il pubblico rumoroso). 
È stato quindi anche al servizio di Mina, Fred Bongusto, i Ricchi E Poveri, Eduardo DeCrescenzo, insomma credo che sarebbero da nominare tutti i più famosi interpreti della musica italiana passando anche per gli anime giapponesi come HEIDI, Mazinga e Lupin III, e firmando anche per Ambra Angiolini quella T'APPARTENGO che nella sua semplicità è già passata alla storia; Ambra che poi dallo scorso giovedì è di nuovo fra i 4 giudici di X-Factor fra Fedez, Dargen D'Amico e Morgan che forse è stato confermato dopo tante polemiche per quel FATTACCIO di Selinunte (le audizioni comunque erano già state registrate). 
Franco aveva 92 anni.

Anche la pittura perde un nome importante perché a 91 anni ci ha lasciati Fernando Botero, l'artista colombiano che dipingeva figure molto plus size dallo stile naif. 
Addio Franco e Fernando. 

giovedì 17 agosto 2023

THE IDOL: FENOMENO O FLOP?

 Ma quanto ha fatto parlare di sé The Idol, la serie HBO di Sam Levinson (quello di Euphoria), dove produce e recita (male) The Weeknd, prendendosi le peggiori critiche di essere un prodotto maschilista (cioè l'opposto di BARBIE) e al limite del porno?


Tutta strategia, si, perché con l'ultimo episodio si è visto un ribaltamento della situazione, del modo come la si vedeva all'inizio, tipo come è capitato già in film e serie tv dove, se un personaggio pareva la vittima sottomessa, in realtà era il carnefice. 
Ma non mi sento di dire di più per non spoilerare nel caso qualcuno debba ancora vederla. 
L'unica cosa che posso dire è che personalmente non l'ho trovata granché riuscita per il fastidio che mi ha dato sentire parlare di sesso schietto e porcherie varie senza freni ogni 5 minuti di dialogo, ma se invece vi piace, allora The Idol è la serie per voi. 
Chiamatemi pure bigotto, se vi pare, però quando tutto ti viene sbattuto in faccia come quando apri un armadio in disordine, l'effetto non lo trovo poi così intrigante, ma piuttosto sento una sorta di repulsione e fastidio. 
Cosa che, visto il finale, era sicuramente voluta, ma essendo una serie, quel twist arriva purtroppo molto tardi, per cui prima devi sopportare tutta una serie di cose che non giocano esattamente a favore del prodotto.

Menzione speciale però per Lily-Rose Depp, ovvero la Idol del titolo e figlia di Johnny e Vanessa Paradis, che dà davvero del suo meglio facendo pensare ad una prossima concorrente di Margot Robbie, lontana da lei solo una decina scarsa di anni e che, al momento, con BARBIE, e poco tempo fa con BABYLON, detiene il trono delle attrici fatte per ruoli dove passare inosservata è impossibile. 
Ehm... lo so che la bambola della Mattel torna spesso (anzi quasi ogni giorno) nei post ultimamente, ma quest'estate è così (cioè tutta rosa) e non posso farci nulla 😉. 

mercoledì 15 marzo 2023

CALL MY AGENT ITALIA: QUELLO CHE C'È DIETRO A CINEMA E FICTION (E ANCHE DI PIÙ)

 Ancora una volta si pesca dai prodotti dei nostri vicini francesi per creare una fiction italiana, ma stavolta non l'abbiamo fatto solo noi perché il format è già stato esportato ovunque nel mondo.


Call My Agent con l'aggiunta di "Italia" quindi, adesso l'abbiamo anche noi ed è un ottimo prodotto con i personaggi del cinema che interpretano loro stessi legati ad un'agenzia dove ci ho trovato un po' di EMILY IN PARIS dato che anche qui c'è la giovane assunta che trova sia alleati che antagonisti nei colleghi di lavoro. 
Un ottimo cast dove spicca Maurizio Lastrico sempre più a suo agio nelle fiction con il suo accento da genovese a Roma.

Altri attori e registi recitano loro stessi con i loro rapporti con tale agenzia nella quale apre bene Paola Cortellesi brava come sempre, ed è geniale l'episodio del pesce d'aprile con Paolo Sorrentino (forse il migliore), mentre è surreale l'episodio con Favino, passando per Matilda D'Angelis alle prese con il cyberbullismo per un post male interpretato, fino a Stefano Accorsi in doppia veste da commissario baffuto e in panni da rocker dato che interpreta contemporaneamente un noir ed una fiction su Ligabue

(Luciano, non il pittore) suo grande amico con il quale ha realizzato anche quella docuserie su RaiPlay dal titolo È ANDATA COSÌ
Ed è andata così, cioè bene, anche questa. 
Nel senso che, come dicono in THE MANDALORIAN che è tornata con la terza stagione, "Questa È La Via" se si usa uno spunto d'oltralpe per fare un prodotto italiano decente. 
Ma anche di Mando & co. ne parlerò presto. 

giovedì 10 novembre 2022

ADDIO A X-FACTOR E ITALIA'S GOT TALENT?

  Stasera su Sky appuntamento con X-Factor e i balletti dagli outfit fetish bdsm (se avete visto giovedì scorso Creep eseguita dai Santi Francesi sapete di cosa parlo), con, fra i giudici, Dargen D'Amico che durante il primo dei live si è lasciato sfuggire una frase sulla possibilità che questa del 2022 sia l'ultima edizione del talent show.


Notizia comunque abbastanza di dominio pubblico da un po' di tempo perché pare che  questo programma, insieme con Italia's Got Talent, siano entrambi a rischio di chiusura, perlomeno su Sky dato che gli ascolti non sono più quelli di una volta perciò il prodotto, detto in soldoni, non rende più rispetto ai costi necessari per realizzarlo. 
È vero che le ultime edizioni, specie LA SCORSA dopo l'abbandono di Ale Cattelan, sono state parecchio sottotono e i vincitori sono svaniti nel nulla già dal 2017, anno dei Maneskin, non vincitori poiché in finale contro di loro vinse Lorenzo Licitra (ma fra i due vedi un po' chi è rimasto), ma è anche vero che Sky non è a disposizione di tutti in chiaro, mentre quando i due programmi andavano in onda sulle reti Rai e Mediaset erano visti da molta più gente, che poi sono i numeri che contano nelle alte sfere. 
Quindi ora Sky, che quest'anno ha mandato in differita di 7 giorni su Tv8 pure le audizioni che in genere sono la cosa più divertente del programma e che "aggancia" i telespettatori, sta pensando di chiudere qui i due prodotti, ma potrebbe esserci qualcun'altro interessato a portare avanti entrambi i prodotti. 
Staremo a vedere. 
Intanto per quanto riguarda i live sto notando molta potenzialità nei ragazzi in gara, ma poca capacità di gestirli da parte dei loro coach, prima su tutti Ambra


che con quel gioiellino di Lucrezia nella sua squadra le fa invece cantare canzoni che non la valorizzano per niente (Barbie Girl, mio Dio!, ma perché se la ragazza si era presentata ai bootcamp con i Massive Attack?), pensando forse di stupire tutti con arrangiamenti rivoluzionari mostrando un volto nuovo dell'artista.

Lucrezia, per correttezza bisogna dirlo, non è esattamente alle prime armi (ma non è un requisito fondamentale per partecipare) e lo si capiva già dal suo brano inedito MOLECOLE
che aveva proposto alle audizioni. 
Brano che suona decisamente più suggestivo con un arrangiamento scarno piuttosto che nella VERSIONE PIÙ ELABORATA con suoni sintetici.
Dal punto di vista della conduzione ci siamo un po' risollevati dal tonfo dello scorso anno causato anche da Ludovico Tersigni che, seppur bravo come attore, "nun te dava er minimo stimolo de continuà a vvede sta robba, li mortacci sua", tutto impastato com'è nella sua parlata romanesca e confusa che ha mostrato anche quando è stato ospite di Cattelan nel suo SHOW NOTTURNO che pareva di stare su un set con Christian DeSica, Enzo Salvi e Maurizio Battista  all'ennesima potenza. 
Francesca Michielin invece ha alzato un po' il livello dell'attenzione, ma a quanto pare ai sommi capi di Sky questo non basta. 
E quindi per loro è un NO.

venerdì 7 ottobre 2022

IRMA VEP - LA VITA IMITA L'ARTE: TITOLO PERFETTO ANCHE AL CONTRARIO PER LA SERIE SU SKY

 L'ho già raccontato su queste pagine di come il film del 1996 di Olivier Assayas fosse entrato furtivamente in casa mia, quasi felinamente come la sua protagonista, per cui, se volete saperne qualcosa di più ecco IL LINK AL POST.


Adesso il regista dimostra una volta di più che questo film è molto speciale per lui, quasi un tassello della propria vita poiché ne ha fatto una serie HBO in onda su Sky, dove la realtà si mescola con il racconto e dove si parla di un regista impegnato sul set di una serie tv sempre tratta dallo stesso soggetto che arriva dal cinema muto degli anni 50, cioè un remake de Les Vampires che aveva come protagonista la star Musidora, di cui lui aveva già girato un film e sposato la protagonista. 
Cioè nient'altro che la storia vera di Olivier Assayas, ma qui non ci sono più le tute di latex in cui recitava sudando, anche se non lo dava a vedere, Maggie Cheung (diventata poi davvero sua moglie) nel film del 1996 di cui se ne vedono brevi spezzoni, sostituite da altre tute non meno feline, ma di velluto, quindi suppongo più confortevoli, 

nelle quali si muove sinuosa Alicia Vikander, che pare ricevere da tale outfit persino dei super poteri rendendo il tutto molto surreale (e inoltre si ripete anche qui la stessa scena del film con la frase sulla fragilità del materiale), outfit aderenti come anche il costume che indossa Severine, ma questo in apparenza fatto con un tessuto più "tecnico" alla Avengers.

Avengers che sono presenti per René Vidal, il regista personaggio protagonista della serie tv e chiaro alter ego di Assayas, anche in una seduta dalla psicanalista, ma gli Avengers di cui si parla lì non sono Marvel, bensì quelli british di Emma Peel e John Steed (serie conosciuta in Italia come AGENTE SPECIALE), dove il regista spiega nei dettagli la sua ossessione per tali outfit fetish come quelli appunto indossati da Diana Rigg.

Quindi, anche se la storia è un remake di quella del 1996, la sceneggiatura riprende le parti vere di vita vissuta di Assayas come in un gioco di rimandi visuali e cerebrali, con tocchi fetish e pure bondage, e con il regista della finzione che si chiama René come Pannofino in Boris, analogia che curiosamente non sembra nemmeno capitata per caso perché ritroviamo quasi tutte le magagne e imprevisti che costellavano anche il set di Gli Occhi Del Cuore 2 (ditemi se il personaggio di Edmond non vi ricorda Stanis con tutte le sue fisime).
Cristian Iansante aggiunge il suo tocco doppiando come solo lui sa fare il personaggio di Gottfried, tossicodipendente, egocentrico e intrattabile. 
L'impressione che ho avuto però è che mentre in Boris funzionava tutto, e ti faceva scompisciare, pare che qui si sia allungato un po' troppo il brodo mettendo in mezzo anche un ex rapporto lesbo impregnato di dominazione che però non aggiunge granché alla storia in sé stessa, ma sta lì giusto per tirarne fuori una serie di 8 episodi (eh, se la produzione vuole così si fa così), mentre il film del 96 girava molto meglio restando sotto i 100 minuti, con un finale però a dire il vero un po' buttato lì. 
Ed è anche surreale come la realtà si incroci ancora con la finzione come quando René Vidal dice che lui non sta dirigendo una serie, ma un lungo film diviso in 8 parti, oppure nel terzo episodio quando alcuni membri del cast commentano le sceneggiature delle serie tv delle piattaforme streaming fatte con gli algoritmi, probabilmente esprimendo il vero pensiero di Assayas nei confronti di Netflix e simili. 
Com'è pure surreale che ad un certo punto arrivi anche Kristen Stewart che ai vampiri (ma quelli veri coi canini affilati) deve buona parte del suo successo nel cinema.

La serie in originale avrebbe anche parecchi dialoghi recitati in francese e sottotitolati poiché la vicenda si svolge a Parigi, ma il nostro doppiaggio ha preferito far parlare in italiano integralmente il cast (metti che ci son dei pigri come me), mentre anche il film del 96 manteneva tali differenze linguistiche a forza di sottotitoli. 
Ora lo so che alla fine del polpettone, magari a tratti non si capiva se in quel momento stavo parlando di Assayas, del suo film, della serie HBO o di quella di cui si racconta la travagliata lavorazione, ma è esattamente la sensazione che si prova mentre si sta davanti alla tv, fino ad arrivare ad un finale diverso, fantasioso e per questo forse più soddisfacente di quello visto nel film. 

venerdì 19 agosto 2022

IMMENHOF - L'AVVENTURA DI UN'ESTATE (CON I FONDI DI MAGAZZINO)

 Mentre Sky ha già rotto i maroni col trailer in loop di House Of The Dragon in uscita il 22 agosto, la programmazione estiva della Rai ovviamente non spreca filmoni attira pubblico, poiché tale pubblico di rado sta davanti alla tv in questa stagione preferendo grigliare carne o fare passeggiate sul lungomare.


E così la sera di ferragosto, dopo il top di ascolti con lo SPECIALE SUI POOH, ha raschiato il barile con un film per la tv tedesco del 2019, trovato probabilmente in fondo ad un cestone dell'autogrill, recitato male, sceneggiato ancora peggio con tutte le situazioni che riesci a prevedere mezz'ora prima come andranno a finire, manco fossi il divino mago Otelma.

Mi ha fregato così la tv nazionale che, dopo averlo trasmesso in prima serata, lo ha messo nel suo menù di Raiplay, e, siccome film con animali ne ho visti tanti, belli e anche brutti, mi son detto "proviamo". 
Ecco, questo cadeva esattamente nella seconda categoria, gli "anche brutti". L'unica cosa che si salva, se vi piacciono i cavalli, sono appunto loro, i bellissimi purosangue su uno sfondo di paesaggi rurali valorizzati perlomeno da una bella fotografia. 
Ma francamente è un po' troppo poco anche per uno che si diverte con i film trash. 
Esiste anche un seguito del 2022 che andrà in onda lunedì 22 e dal quale, ora che lo so, mi terrò a debita distanza perché come "avventura di un'estate" me ne basta e avanza una. 

giovedì 11 agosto 2022

L'ASSISTENTE DI VOLO 2 (PRENDETE NOTA, DIRETTORI DEL DOPPIAGGIO)

 Seconda stagione per L'assistente Di Volo Cassie Bowden (Kaley Cuoco anche produttrice) che, dopo un anno dalle vicende della PRIMA, adesso fa da collaboratrice civile per la CIA e pare che sia riuscita pure a vincere la sua dipendenza dall'alcool con le classiche sedute dove vai li e dici "Ciao sono Cassie eccetera eccetera...".


Ma dato che l'abilità di Cassie è quella di tirarsi addosso i guai come una calamita, in men che non si dica pure stavolta si trova immischiata in una storia misteriosa con, ovviamente, dei morti ammazzati e una sua sosia che cerca di metterla nei pasticci. 
E se nella stagione precedente Cassie parlava con un cadavere sgozzato in un bagno di sangue che si era ritrovata nel letto dopo una sbronza, qui si ritrova a battibeccare con versioni diverse di sé stessa, cosa che, se già da sola buca lo schermo, figurati moltiplicata sempre di più episodio dopo episodio. 
La seconda stagione è un filino meno sorprendente della prima (l'effetto sorpresa manca appunto e un episodio in particolare è parecchio noioso), ma un plauso particolare va ad Eleonora Reti che doppia Kaley Cuoco in maniera eccelsa e vale da sola la visione per rendersi conto come deve essere fatto un lavoro fatto bene (e non quella roba brutta e incomprensibile fatta per Vecna di STRANGER THINGS 4), con intonazione adeguata e tempi perfetti, sbalzi di voce, momenti isterici. 
Insomma bravissime sia Eleonora che Kaley. 
Anche la musica rende benissimo lo stato d'ansia in cui si trova continuamente Cassie, con i temi composti da Blake Neely, forse ancora più frenetici e ossessivi che nella prima stagione. 
E fra i nuovi arrivi nel cast dei quali uno, il più sbandierato, si chiama Sharon Stone, torna, anche se per poco, anche Michelle Gomez,

la Missy di DOCTOR WHO del periodo con Peter Capaldi.

mercoledì 3 agosto 2022

COPS - UNA BANDA DI POLIZIOTTI: SI SORRIDE, MA NIENTE DI PIÙ

 Claudio Bisio e il regista Luca Miniero erano tornati a lavorare insieme dopo l'ottimo Benvenuti Al Sud (remake di una pellicola francese, come tante) e il purtroppo mediocre seguito, in questa serie del 2020 prodotta da Sky Cinema, adesso passata in chiaro su Tv8. 


Qui Claudio fa sempre il solito personaggio con la mimica che tiene anche sul palco di Zelig, interpretando un commissario quasi in pensione che viene mandato ad Apulia, un paesino dove non succede mai nulla di criminoso, al punto che la stazione di polizia è in procinto di essere chiusa. 
Qui fa conoscenza con la sua squadra di personaggi molto variegati, fra cui spicca Benny (Francesco Mandelli) che ha in testa solo i cops dei telefilm americani e parla e agisce come loro rotolando fuori dall'auto ogni volta come in una scena d'azione.

Questa caratterizzazione è divertente all'inizio, ma dopo la prima miniserie e la seconda entrambe di soli 2 episodi (sono comunque dei film tv di 90 minuti l'uno) diventa parecchio stucchevole. 
Fatto sta che per evitare la chiusura del commissariato, i nostri amici si inventano piccoli crimini per movimentare un paese fin troppo pacifico, ma con il risultato che si faranno prendere un po' troppo la mano e la situazione finirà fuori controllo. Nella prima serie, appunto, le idee vanno ancora bene e un pochino si sorride, mentre poco o niente aggiungono i due episodi della seconda

del 2021, più stiracchiata e forzata. 

giovedì 28 aprile 2022

DIAVOLI - SECONDA STAGIONE (CHE PER ME È DIVENTATA UNA MINISERIE)

 Bah... Anche se non avevo visto la prima stagione ho voluto vedere i primi due episodi del tanto pubblicizzato Diavoli (seconda stagione) di Sky pensando che magari poi potrei recuperare la prima, ma alla fine delle quasi due ore mi son chiesto: "Cosa c'era da pubblicizzare tanto?" 


Il tema di attualità sulle app cinesi che tracciano le persone? 
La potenziale (è ambientato prima del 2020) prossima pandemia a cui tali app sarebbero collegate? 
Le riprese coi soggetti scentrati come in Mr Robot? 
Coso lì, Patrick Dempsey che gigioneggia misterioso e l'altro, Alessandro Borghi, sempre con l'espressione tesa che lo capisco anche perché c'ha delle gatte da pelare mica da poco?

Tranquilli che non ho spoilerato nulla che son tutte cose che già si sentono nel trailer, il quale, lo ammetto, è fatto bene per mettere curiosità, ed ecco quindi perché "Ci son cascato di nuovo" (cit. ACHILLE LAURO). 
Ok, è un lavoro che è ben girato e ben recitato e ti dimentichi pure che è italiano (Stanis lo apprezzerebbe), ma in verità è anche franco-britannico, però alla fine ci ho trovato solo tanta tecnica e, non so a voi, ma a me questo non basta. 
Io se guardo una serie devo vedere qualcosa che mi prenda bene e mi porti avanti con piacere per quegli 8 - 10 episodi, per cui, guarda, piuttosto preferisco gli amori vintage di BRIDGERTON e le buffonate astruse de LA CASA DI CARTA eh... 
No, non sto scherzando. 
A questo punto ritengo che poche parole e pochi episodi (2) possano bastare e la dico come il presentatore di Miss Italia: 
"Per me Diavoli finisce qui". 
Eccheddiavolo!!! 

venerdì 4 dicembre 2020

UN GIOVEDÌ SERA PIENO DI MUSICA IN TELEVISIONE... POSSIBILE?

 Capita di rado, ma capita anche che ci sia così tanta musica in tv da avere l'imbarazzo della scelta per cui ricorri al pratico zapping per seguire un po' tutto. Ieri, mentre su Sky andava in onda la semifinale di X-Factor, di cui non parlerò per non spoilerare nulla sulle eliminazioni nel caso qualcuno la veda solo in differita su Tv8,


su Raiplay si poteva vedere Claudio Baglioni che presentava il suo nuovo disco a Radio2 (che ora ha anche il suo canale televisivo), nell' auditorium di Via Asiago, tra racconti e aneddoti di vita vissuta. Mi è sempre piaciuto Claudio fin dall'inizio quando era soprannominato Agonia per il suo modo di porsi non proprio gioviale, ed ho seguito praticamente tutta la sua carriera, compresi i maxiconcerti negli stadi e all' Arena Di Verona, soffrendo anche un po' per certe modifiche agli arrangiamenti dei suoi classiconi, ma tant'è... son cose sue e ne può fare quello che vuole. Poco importa se il nuovo singolo IO NON SONO QUI


assomiglia tanto, ma tanto tanto a Mille Giorni Di Te E Di Me, il suo stile è così e resta Claudio, sempre. Contemporaneamente su Rai3 è iniziato lo show al Sistina di Massimo Ranieri, rimandato di una settimana a causa della scomparsa di DIEGO ARMANDO MARADONA che ha inevitabilmente catalizzato l' attenzione dei media del mondo intero. Certo fa effetto vedere un teatro con le poltrone completamente vuote (e temo che porrebbe essere così anche la prossima edizione del Festival Di Sanremo che Amadeus sta già preparando con le nuove proposte), eccetto una decina di persone, che comunque fanno parte dell' entourage, ad applaudire le prodezze canore di Massimo e i suoi ospiti come Morandi e Sangiorgi. Proprio con Giuliano, Ranieri ha mostrato un po' il fiato corto su Meraviglioso, ma sui suoi pezzi e nel duetto con Gianni si era già distinto alla grande poco prima, confermato da Morandi che lo accusava simpaticamente di "pugnalarlo" facendogli cantare certi passaggi. Con Massimo si passeranno altre tre serate tra ricordi e musica. Se vuoi. E se non vuoi scanala pure o fai binge watching delle tue serie sulle piattaforme streaming, che tanto la scelta sta diventando infinita, per fortuna. Basta solo saper evitare i prodotti pacco e magari la blogosfera può aiutare anche in questa difficile scelta. Perlomeno a me è servito parecchie volte seguire i pareri degli altri bloggers che mi hanno fatto conoscere anche cose di cui ignoravo l'esistenza. Meglio così, no?

L'EVOLUZIONE DEI COMPUTER VINTAGE

 Quel dicembre di 50 anni fa il mondo dell'informatica era in fermento poiché fino ad allora i computer erano stati degli armadi gigante...