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mercoledì 23 agosto 2023

Il mondo non va aggiustato

NON DEVI FARE NESSUNO SFORZO PER AGGIUSTARE IL MONDO CHE TI CIRCONDA.

Oggi ho deciso che con un solo articolo voglio risolvere tutti i vostri problemi, di qualunque natura essi siano. Direi che si tratta di un’affermazione piuttosto importante! 😉

«Come posso risolvere i miei problemi di relazione di coppia? e le mie difficoltà con il denaro? e il fatto di svolgere un lavoro che non mi soddisfa? e come la mettiamo col mancato riconoscimento da parte di mio padre? e con la disistima che ho di me stessa? E di tutta quell’aggressività repressa cosa ne facciamo? e quel dolore fisico come lo curo? e da questa dipendenza come mi libero?»

 


Come ho detto mille volte, nel lavoro su di sé lo scopo non è modificare quella parte di noi che stiamo osservando (diamo per scontato che ci stiamo già auto-osservando), perché in verità non c’è nessun problema da risolvere, né fuori né dentro. Lo scopo è far diventare sempre più forte e grande l’osservatore, la sensazione di esserci, cioè il »ricordo di sé« di cui trattava il baffone.

Lo sforzo è giusto che ci sia, ma è indirizzato verso l’interno: è intro-vertito.

Dobbiamo smettere di aspettarci qualcosa dall’esterno: gratitudine dai nostri figli, amore dal nostro partner, riconoscimento da nostro padre, e nemmeno denaro o gratificazioni sul posto di lavoro. Lavora all’interno di te. Niente deve più dipendere dal mondo esterno. Il mondo che si trova là fuori va privato del suo potere, è un re che va spodestato.

Il primo punto riguarda il reindirizzamento dell’attenzione: intro-vertita anziché estro-vertita. Dobbiamo incarnare l’idea che gli eventi del mondo facciano sempre esclusivamente riferimento a noi. Il secondo punto riguarda la modalità con cui questa attenzione va portata all’interno: nutrire l’essere, grazie al ricordo continuo del senso di esserci, cioè, lo stesso “io sono” di cui parla Nisargadatta Maharaj.

Ti do un unico consiglio per guarire tutto il pacchetto di disagi fisici, emotivi e mentali: ritorna più spesso che puoi al tuo senso di esserci. Se hai già letto il mio libretto L’Attenzione, leggiti anche Il ricordo di sé di Robert Burton e poi passa a Il potere di adesso di Eckhart Tolle. Imparali a memoria, portali sempre con te, tienili sotto il cuscino... usa tutti i mezzi a tua disposizione per risvegliarti alla realtà.

Tu mi chiedi come cambiare lavoro o come guarire da una malattia e io ti rispondo che devi ritornare a te stesso sempre più spesso, sempre più in profondità. Sembrano due cose scollegate una dall’altra, invece ti assicuro che non è così. La tua guarigione è sempre spirituale, prima ancora che psicologica e fisica, e si colloca fuori dal tempo, nell’eterno.

Continua in Come gestire le emozioni.

Salvatore Brizzi

[Il mondo è bello, siamo noi ad esser ciechi]

 

 

 

 

 

 

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giovedì 22 gennaio 2015

Risveglio: Una questione di vita o di morte


Qual è la via più breve che porta alla realizzazione?
Nessuna via è lunga o breve. La questione è che c’è chi è più serio e chi lo è meno. Posso raccontarti di me. Ero una persona qualunque, ma ho dato fiducia al mio guru. Ciò che mi ha detto di fare, l’ho fatto. Mi ha detto di concentrarmi sull’ “io sono” e l’ho fatto. Mi ha detto che sono al di là di ogni cosa percepibile e concepibile, e gli ho creduto. Ci ho messo il cuore e l’anima, dedicandoci tutta la mia attenzione e ogni momento libero, anche se dovevo mantenere la famiglia col mio lavoro. Il risultato della fede e della seria applicazione è stato che ho realizzato il Sé nel giro di tre annni. Tu puoi scegliere la via che più ti si confà, ma sarà la serietà a determinare i tuoi progressi.
Nisargadatta Maharaji, Io sono Quello


Un mese fa ho scritto la Prefazione all’ultimo libro di E.J. Gold tradotto in italiano dai tipi di Spazio Interiore: La grande avventura. Mi ispiro a uno dei capitoli iniziali del suo libro per trattare dell’argomento Risveglio: Una questione di vita o di morte.

In uno di questi capitoli E.J. Gold parla con un malato terminale, Charlie, a cui resta circa un anno di vita. Un malato terminale è una persona che possiede un’opportunità unica, quella di sentire l’urgenza del Risveglio e pertanto l’urgenza di lavorare su di sé.

Le persone di norma pensano e agiscono come se la morte non fosse mai un loro problema. Domani mattina si alzeranno e andranno a lavorare come sempre... per sempre. Per l’uomo addormentato la morte è un problema degli altri. Questo riguarda anche coloro che svolgono un lavoro su di sé. L’energia con cui si dedicano alla propria crescita interiore è quella di qualcuno che ha a disposizione un tempo indeterminato, quando invece, nella realtà, alcuni di loro potrebbero morire molto prima della scadere di un anno, anche se al momento non lo sanno.

Proprio qui sta la differenza: ognuno di noi potrebbe morire già domani, forse questa stessa notte, ma non lo sa, mentre il malato terminale lo sa, ne ha la certezza. Una mucca congelata potrebbe cadere dalla stiva di un aereo che trasporta carne per i MacDonald e colpirci in testa. Ma non possiamo sapere né se né quando accadrà. Mentre chi ha una malattia incurabile potrebbe morire anche fra tre o quattro anni, ma è sicuro che morirà. E questa sicurezza cambia ogni cosa. Non conosce la data, ma tuttavia può già iniziare una sorta di conto alla rovescia: “Non posso sapere se morirò a Settembre o a Ottobre, ma certamente – stando alle statistiche che riguardano coloro che soffrono della mia patologia – non potrò giungere fino all’anno nuovo.”

Le persone danno il meglio di sé solo quando hanno una deadline da rispettare, una scadenza improrogabile. Questo vale sia per il lavoro che per il Lavoro. Chi sa di avere a disposizione un tempo indeterminato non riesce a produrre lo stesso livello di energia di chi ha una scadenza da rispettare.

Fatevi un paio di domande con quel vostro fottuto cervello da terricoli medi: “Cosa farei nel corso dei prossimi dodici mesi a partire da oggi se sapessi di poter vivere per altri trenta o quarant’anni? Cosa farei nel corso dei prossimi dodici mesi a partire da oggi se sapessi di poter vivere solo questi dodici mesi?”. Sapendo di avere a disposizione unicamente i prossimi dodici mesi, riuscireste a raggiungere in un solo anno obiettivi che i comuni mortali (che però si credono immortali) impiegheranno vent’anni a realizzare.

Non sono d’accordo con Gold quando dice che è impossibile per Charlie realizzare qualcosa di serio nell’arco di un solo anno e che quindi necessita l’aiuto di un gruppo. A mio parere – per quanto sia determinante l’aiuto di un gruppo o la presenza di una persona già risvegliata (il che sarebbe l’ideale) – un individuo da solo può ottenere davvero moltissimo. Può giungere a svegliarsi.

Già. Può giungere a svegliarsi, ma le parole del grande Nisargadatta Maharaji che ho riportato all’inizio di questo post sono piuttosto chiare:
Ci ho messo il cuore e l’anima, dedicandoci tutta la mia attenzione e ogni momento libero, anche se dovevo mantenere la famiglia col mio lavoro.

E voi quanto tempo pensate di avere a disposizione? Quanta energia state impiegando nel tentativo di evadere dalla prigione? È divenuta anche per voi una questione di vita o di morte? Gurdjieff diceva che chi non si identifica con l’anima già in vita è destinato a “morire come un cane”. Forse non avete capito che il Risveglio non solo vi permette di raggiungere la pace di fronte a qualunque problema, ma vi consente di “restare in vita” anche dopo il trapasso; altrimenti siete destinati a una comune “vita nell’aldilà” da trascorrere in semicoscienza (come nei sogni) vagando tra le forme illusorie del mondo astrale.

Sabato 24 Gennaio a Roma, al Teatro Mongiovino, ore 21:00, presenterò il libro La grande avventura di E.J. Gold. Per info e iscrizioni: SpazioInteriore .

Maharaji, hai suggerimenti da darmi?
Stabilizzati fermamente nella consapevolezza dell’ “io sono”. Questo è l’inizio e anche la fine di ogni tuo tentativo.
Nisargadatta Maharaji, Io sono Quello


Salvatore Brizzi
NON DUCOR DUCO
(non vengo condotto, conduco)



LA GRANDE AVVENTURA
di E.J. Gold
con prefazione di Salvatore Brizzi






A questi due link è possibile ordinare Guerrieri Metropolitani
con uno sconto del 15%
a soli 8,50 euro:


 






APPUNTAMENTI DA SEGNALARE

Sab 24 Gennaio - ROMA
Presentazione del libro LA GRANDE AVVENTURA di E.J. Gold   tenuta da Salvatore Brizzi. Inizio ore: 21:00. Per info e iscrizioni: La Grande Avventura

Sab 24 Gennaio - su PrimantennaTV
Trasmissione televisiva (1 di 4) ENERGYLIFE – Evoluzione e Coscienza   ospiti della prima puntata: Massimo Citro e Claudio Pagliara. Orario: inizio ore 21:30. Su canale 14 del digitale terrestre visibile in Piemonte, Lombardia e Liguria o per tutti in streaming: www.primantenna.it

Dom 25 Gennaio - VERONA
Seminario intensivo di Teatro Evolutivo IO SONO   tenuto da Irene Curto. Orario: 14:30-18:30. Per info: [email protected]

Mar 27 Gennaio - TORINO
Lezione (riservata a chi ha già frequentato il primo anno) su Seconda serata sul VANGELO   tenuta da Salvatore Brizzi. Orario: 21:00-23:00. Per info: [email protected]

Merc 28 Gennaio - TORINO
Prima lezione GRATUITA di Teatro Evolutivo CORSO BASE TEATRO EVOLUTIVO   tenuto da Irene Curto. Orario: 20:00-22:00. Per info: [email protected]

Sab 31 Gennaio - BOLOGNA
Convegno L’ALCHIMIA NEL XXI SECOLO   Ospiti: Gabriele La Porta, Giorgio Sangiorgio, Salvatore Brizzi. Orario: 10:00-18:00. Per info: Arte di Essere [email protected]

Merc 04 Febbraio - MILANO
Conferenza (4 di 4) LA FOLLIA   tenuto da Salvatore Brizzi. Orario: 19:00-21:00. Per info: Guida per alieni che vogliono diventare terrestri . Per prenotare . Oppure tel: 02 72080619.

Dom 08 Febbraio - ROMA
Seminario intensivo di Teatro Evolutivo INFLAMMATUS   tenuto da Irene Curto. Orario: 14:30-18:30. Per info: [email protected]

Dom 08 Febbraio - TORINO
Seminario (riservato a chi ha già frequentato il primo anno) Seconda giornata sul VANGELO   tenuto da Salvatore Brizzi. Orario: 10:00-18:00. Per info: [email protected]

Dom 15 Febbraio - AOSTA
Seminario RISVEGLIO   tenuto da Salvatore Brizzi. Orario: 10:00-18:00. SEDE DA DEFINIRE. Per info: [email protected]

Dom 22 Febbraio - BARI
Seminario RISVEGLIO   tenuto da Salvatore Brizzi. Orario: 10:00-18:00. Per info: [email protected]



IRENE CURTO
TEATRO EVOLUTIVO
25 Gennaio 2015
VERONA








Sabato 24 Gennaio

prima puntata di 4

su PrimantennaTV

ENERGYLIFE – Evoluzione e Coscienza
Ospiti della 1a puntata: Massimo Citro e Claudio Pagliara (24-01).
Ospiti della 2a puntata: Gianfranco Pecoraro e Michele Proclamato (31-01).
Ospiti della 3a puntata: Enrica Perucchietti e Roberto Pinotti (07-02).
Ospiti della 4a puntata: Giovanna Garbuio e Salvatore Brizzi (14-02).


Inizio ore 21:30

Su canale 14 del digitale terrestre visibile in Piemonte, Lombardia e Liguria o per tutti  in diretta streaming su: PrimantennaTV








Mercoledì 28 Gennaio
ore 20:00-22:00
prima lezione del
Corso Base di Teatro Evolutivo
tenuto da Irene Curto
presso
IL GIARDINO DELL'ESSERE





Sabato 31 Gennaio
Bologna
L’Alchimia nel XXI secolo
Ospiti: Gabriele La Porta, Giorgio Sangiorgio, Salvatore Brizzi.
ore 10:00-18:00






Mercoledì 11 Febbraio
ore 21:00
prima lezione del
Corso di Risveglio della Coscienza
tenuto da Salvatore Brizzi e Fabio Iacontino
presso
ASSOCIAZIONE CRISOPEA
via Parini 9, Torino
per info:  [email protected]



giovedì 28 ottobre 2010

Advaita Vedanta e »sforzo« – parte I


Talvolta mi capita di conversare con sostenitori della moderna Advaita Vedanta. Dal momento che per loro ogni essere umano è già l’Uno in questo istante, ritengono sia assurdo intraprendere ogni sorta di cammino spirituale volto a ricongiungersi con l’Uno stesso.
“L’illuminazione non può essere ottenuta con una pratica – è la sintesi del loro pensiero – essa accade spontaneamente quando l’ego illusorio interrompe la ricerca illusoria.”
Ogni »sforzo« teso alla liberazione viene pertanto rigorosamente bandito dalla tavola di coloro che seguono questo genere di Advaita. Fin qui non ci sarebbero problemi, senonché, ciò che salta subito all’occhio, è che tali sostenitori scadono troppo frequentemente nel fanatismo e nell’insofferenza verso chi segue un altro percorso. Presi da una sorta di delirio anti-lavoro-su-di-sé cominciano ad avere in antipatia chi si dedica quotidianamente a un cammino di crescita interiore più articolato. La loro attività prediletta diventa quindi mettere in cattiva luce i maestri che istruiscono il mondo attraverso concetti come »sforzo«, miglioramento, crescita, lavoro per il risveglio, fabbricazione dell’anima. In un colpo solo vorrebbero annichilire gli insegnamenti di Gurdjieff, E.J. Gold, Eckhart Tolle, Douglas Baker, tutta la tradizione dell’Alchimia, della Gnosi e dell’Esoterismo in genere...
Anche io mi ritengo un estimatore di tale dottrina, ma non posso fare a meno di rilevare che alcuni fra i sostenitori dell’Advaita Vedanta sono più esagitati e intolleranti degli ultras di una squadra di calcio.

Innanzitutto voglio precisare che nel corso dell’articolo mi riferirò alle persone che seguono l’Advaita e agli illuminati dell’Advaita, molti dei quali sono viventi anche oggi (al proposito si veda il prezioso dvd Il Fiore del Nirvana), non alla dottrina dell’Advaita Vedanta tradizionale in sé, in merito alla quale anche io sono piuttosto ignorante. Per esempio, non so cosa dice l’Advaita in fatto di anima, ma so che gli odierni guru dell’Advaita negano l’anima e la vita dell’anima dopo la morte.

Premetto che il primo libro di argomento spirituale che lessi, nel lontano 1996, fu Nessuno nasce, nessuno muore di Nisargadatta Maharaj, adesso introvabile. I discorsi di Maharaj sono Advaita puro, forse il più puro in circolazione. Nisargadatta è per me ancora oggi un mito insuperabile.
Quando lo lessi sentii subito di essermi accostato a qualcosa di estremamente elevato e radicale allo stesso tempo, qualcosa che non lasciava spazio alla masturbazione mentale tipica dell’intellettuale o del “turista spirituale”.
Qui si diceva che tutto è Uno, che l’ego non può essere ucciso perché già adesso non esiste e che non è possibile intraprendere un percorso spirituale in quanto non ci può essere una via che ti conduce dove sei già, né un lasso di tempo utile per farti raggiungere questo momento presente!
È la via-senza-via illustrata anche nel Tao e nello Zen, laddove anche questi insegnamenti vengano presi nella loro accezione più pura.

Tutto molto bello. Poi andavo a lavorare e continuavo a soffrire di depressione. La mia fidanzata mi lasciava e io mi sentivo squartato nel plesso solare. Però io e il mio lavoro eravamo comunque uno e io e la mia fidanzata eravamo comunque uno. Già... lei era uno con me... ma adesso se la scopava un altro!
Andai avanti così per qualche mese, poi riflettei e mi resi conto di una cosa: lo scarto fra me e l’Advaita era troppo grande. Sebbene l’Advaita affermasse la verità più profonda, a me, ragazzo di 25 anni che viveva una normale vita quotidiana... non era di alcuna utilità! Fu un bagno di umiltà, ma dovetti ammettere sinceramente che quello che veniva e viene considerato l’insegnamento spirituale più elevato... l’insegnamento ultimo, oltre il quale non si può concepire più nulla... non era adatto a me.

Se un maestro vi dice: “Tu sei Quello. E non puoi fare nulla per realizzarlo perché lo sei già.” O vi illuminate seduta stante... oppure quell'insegnamento non è per voi pratico, è solo filosofia. Il giorno dopo sul lavoro siete incazzati come prima, se non di più, perché adesso avete la certezza che la vita è una presa per il culo, ma non vi è permesso fare nulla di concreto per cambiare la situazione.

Non è un caso che gli advaitin da me conosciuti siano tutti abbastanza aggressivi e frustrati. Da una parte si impongono di non compiere alcuno sforzo in direzione dell’illuminazione, perché hanno paura così di allontanarla, e dall’altra si rendono conto che nella vita quotidiana stanno male come chiunque altro... con in più la paranoia dell’illuminazione... che sarebbe magnifico ottenere, ma non si può fare nulla per ottenerla!

Non volendo ridurmi così anch’io, decisi che avrei scoperto il trucco. Avrei cioè appreso come riempire quel vuoto ontologico che mi separava dall’Uno, pur essendo io consapevole della mia identità con quello stesso Uno che andavo cercando.
Venni così a contatto con varie fonti esoteriche e alcuni personaggi decisamente “svegli”. In alcuni luoghi viene ancora tramandata una Conoscenza senza tempo, una »conoscenza scientifica« dell’Essere a 360gradi, per la quale l’Advaita e lo »sforzo« non sono in antitesi. Un tempo erano i RosaCroce e più di recente la Quarta Via esposta da Gurdjieff.
Qui finalmente trovai tutte le spiegazioni.

L’essere umano può dedicarsi alla Conoscenza Ultima solo dopo aver percorso alcune tappe ben precise, alle quali non può sottrarsi, pena la non riuscita della Grande Opera oppure una sua riuscita imperfetta. Detto in altre parole, se prima non mi dedico con tutte le mie forze alla costruzione di un Io cosciente, cioè di un vero Ego – ciò che nella religione viene definito Anima – non potrò in un secondo tempo sacrificare quello stesso Ego per identificarmi con l’Uno.
In Teosofia Ego e Anima sono sinonimi e indicano entrambi l’autocoscienza tipica dell’essere umano, ma non di tutti gli esseri umani e sicuramente non nella stessa misura in ciascuno di essi.
Qui sta la chiave di tutto, e qui è l’origine di tutte le malcomprensioni spirituali.
Il RISVEGLIO (costruzione alchemica dell’Io, cioè dell’anima immortale - uomo nr. 5 per la Quarta Via) e l’ILLUMINAZIONE (identificazione della goccia con l’oceano - uomo nr. 7 per la Quarta Via) sono due fasi ben diverse del Cammino e corrispondono a due stati di coscienza ben definiti che non possono venire confusi.

Con troppa facilità alcune “scuole” spingono i loro discepoli ad abbandonare o uccidere l’ego... quando questi un Ego ancora non ce l’hanno. L’Ego – cioè un Io unitario e integrato – è una faticosa conquista, non un diritto di nascita. Ciò che di norma il “turista dello spirito” chiama ego, non è altro che un mucchio di pensieri ed emozioni non coordinati, caotici e non controllati. Ma l’essere umano in questo stato semplicemente non è NIENTE... è solo un insieme di meccanismi!
Solo quando si sveglia diventa Qualcuno.
Quando è sveglio ed è Qualcuno, allora può compiere il Grande Sacrificio e completare la Grande Opera, può cioè decidere di morire consapevolmente, crocifiggendo quell’Ego che aveva così faticosamente edificato grazie a un costante »sforzo«.

Questo è il motivo per cui intorno a questi illuminati ci sono centinaia di persone... ma nessuno illuminato come loro. Un orologio svizzero (cioè un essere pieno di meccanismi), uno zombie, un addormentato, non possono improvvisamente identificarsi con l’Uno. COSA in loro si identificherebbe con l’Uno? Devono prima necessariamente svegliarsi. E una volta svegli – tra l’altro – possono anche decidere di non compiere l’ultimo grande salto nel Vuoto e continuare a godersi la vita da svegli.
Massimo rispetto per chi invece una volta sveglio decide di rinunciare a sé.

Nella quasi totalità dei casi i sostenitori dell’Advaita Vedanta semplicemente praticano tanta meditazione ma non ottengono nulla, se non qualche esperienza mistica, che però si sottrae al loro controllo cosciente... proprio in quanto non sono svegli e non conoscono il funzionamento della loro »macchina biologica«. In alcuni casi invece può accadere che la (segretamente) agognata illuminazione in effetti sopraggiunga.
A questo punto i danni che il discepolo può accusare sono inversamente proporzionali al suo grado di risveglio, cioè all’integrità raggiunta dal suo Io. Se in questa vita o in vite passate egli ha comunque svolto un parziale lavoro di integrazione, allora potrebbe non subire grosse menomazioni psichiche e dedicarsi a una dignitosa esistenza da guru per il resto dei suoi giorni, irradiando la Luce dell’Uno intorno a sé. Dopo la morte del corpo fisico però, non essendosi svegliato, non avendo cioè fabbricato un’anima immortale, scomparirà per sempre fra le braccia di Dio. Tale è il motivo per cui alcuni di questi illuminati negano l’anima, la reincarnazione e in generale la vita dopo la morte. Stanno parlando di se stessi.
Se il lavoro d’integrazione dell’Io non c’è stato o è stato minimo, le conseguenze dell’illuminazione – cioè della risalita di kundalini – sono imprevedibili. È come mettere le dita bagnate in una presa di corrente. Si va dai danni psichici a quelli fisici, fino alla morte. Un viaggio con l’acido che non termina mai.
La sottile ma enorme differenza fra illuminati e fulminati.

Sono sicuro di aver portato un po’ di ordine nel caos.

Continua...


LE MIE PROSSIME DATE:

14 Novembre – FOLIGNO – LA VIA DEL MONACO-GUERRIERO
Uscire dalla trappola e divenire i condottieri della propria vita.
Seminario di una giornata.

21 Novenbre – ROMA – LA VIA DEL MONACO-GUERRIERO
Uscire dalla trappola e divenire i condottieri della propria vita.
Seminario di una giornata.

19 Dicembre – TRENTO – Vangelo e Lavoro su di sé
È un seminario di una giornata nel corso del quale leggo e commento alcuni brani tratti dal Vangelo.



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Salvatore Brizzi
NON DUCOR DUCO
(non vengo condotto, conduco)

venerdì 20 agosto 2010

Risveglio II - la vendetta


Quando abbiamo cominciato la ricerca eravamo un piccolo gruppo di amici. Per quanto sapessimo tutto di tutti... per quanto avessimo letto da Krishnamurti a Gurdjieff, dalla Blavatsky a Castaneda, dallo Zen a Ramtha, dalla Bailey a Jodorowsky, da Nisargadatta a Crowley, da William Atkinson a Mouni Sadhu, da Palamidessi alla Givaudan, da Evola a Kremmerz, da Guénon ad Aivanhov... discutevamo e facevamo ipotesi sempre solo riguardo uno stato di coscienza nel quale NOI ANCORA NON ERAVAMO.



Infatti oggi mi fanno sorridere tutti quelli che, infarciti di nozioni spirituali, mi pongono domande ai seminari dichiarandosi favorevoli o contrari a una mia affermazione o a un’affermazione di Draco Daatson piuttosto che Gesù o Nisargadatta Maharaj.
“Io non penso che sia giusto...”
“Io vedo delle grandi incongruenze fra quello che dici tu e quello che dice...”
“Nel tuo linguaggio c’è troppa violenza. Non dovremmo invece andare verso l’amore?”
“Non sono d’accordo su quello che dici su Berlusconi... gli alieni... il denaro... Gesù... il lavoro...”

“Ma chi si risveglia non dovrebbe fare...?”
“Ma chi è nell’Uno non dovrebbe provare...?”
“Ma chi è nell’amore non dovrebbe dire...?”



Ma quando è stata l’ultima volta che vi siete risvegliati? Come fate a saperne così tanto su cosa dovrebbe fare o dire chi si sveglia? E anche qualora aveste provato un’esperienza di reale risveglio (non un’esperienza mistica) sappiate che adesso siete tornati nella mente duale e ogni vostra considerazione è nuovamente conseguenza dei vostri vecchi meccanismi, né più né meno di prima. Non è perché due anni fa avete avuto un’esperienza di risveglio che oggi potete pontificare su cosa è il risveglio e su come dovrebbero comportarsi i risvegliati a vostro parere.
State in guardia, perché la personalità egoica si appropria facilmente di un’esperienza di risveglio avuta in passato e la ricicla per i suoi scopi di sopravvivenza.
“Ho sentito l’unità di tutte le cose... wow... adesso sono a posto! Adesso qualsiasi cazzata io dica viene dall’Uno, non più da me!” (Beh... in realtà ha pure ragione... ma non nel senso che intende lui)



CHI si sta ponendo queste domande? CHI sarebbe favorevole o contrario a una certa idea? Chi è questo IO che viene sbandierato a destra e a manca? Non capite che in uno stato di coscienza diverso vedreste cose diverse, pensereste e fareste cose diverse? Volete illuminarvi e continuare a odiare Berlusconi... questo è il vostro problema più grande!

Cercate di essere onesti con voi stessi almeno una volta: in che stato di coscienza siete IN QUESTO PRECISO MOMENTO? State forse leggendo questo blog “dal punto di vista dell’Unità”? Non mi importa se il mese scorso avete toccato Dio, perché quella stessa energia OGGI sta nutrendo il vostro ego, esattamente come l’energia che ricavate dal cappuccino che avete preso al bar.



In uno stato coscienziale di sottosviluppo non si può VEDERE né comprendere nulla... si brancola nel buio, si conosce il mondo solo attraverso il telegiornale e i libri.
Siete come vergini che discutono di sesso.
Eppure ognuno dice la sua... convinto di ciò che afferma... convinto di essere già QUALCUNO in grado di pensare!
Difettate di INTELLIGENZA allo stato puro, usate unicamente il pensiero imitativo, tutti. Per sapere se Gesù è esistito o se Berlusconi sta facendo un buon lavoro dovete aspettare di comprare una serie di libri e leggere un po’ di articoli su internet... con le ultime rivelazioni occulte sul governo ombra... wow!!!
Questo significa che non producete pensiero intuitivo, pensiero AUTONOMO... sto parlando di una tara evolutiva terribile, ma a voi sembra normale perché tutti fanno così... anche i più grandi intellettuali del pianeta: incamerano ossigeno e lo trasformano in merda.
Il fatto che vi appaia normale imbastire discussioni basate sul pensiero imitativo è sconcertante... ed è per questo che sono preoccupato, perché questo è il livello di intelligenza medio: per insegnarvi il teorema di Pitagora vi devono mettere sotto ipnosi!



Veniamo a me: come posso insegnare il non-giudizio quale via evolutiva – la via dell’autentico cristiano – e poi scrivere che la new age si limita a raccattare i molluschi dello spirito e il Dalai Lama poteva essere considerato intelligente solo in un’epoca non successiva al Paleocene? Non sono forse giudizi codesti? Predico bene e razzolo male?
Diverse persone dall’intelligenza acuta – ma se venissero decapitati le loro qualità intellettuali non ne verrebbero modificate – si sono accorte che nei miei post io giudico tutto e tutti!!!
Ma secondo voi, io sono così fesso da insegnare il non-giudizio e poi mettermi a giudicare pubblicamente in un blog o sui miei libri... se questo non avesse uno scopo ben preciso?
Secondo voi... sono così rincoglionito che mi è scappato il giudizio e non me ne sono accorto?
Non vi chiedo di considerarmi un maestro – non lo sono – ma nemmeno un sub-normale!



Nella situazione di risveglio, con il Cuore aperto, in uno stato di non-mente... non c’è più giudizio, per definizione, QUALUNQUE cosa uno dica, perché la mente giudicante non è più al lavoro. Non giudicare non significa sforzarsi di scegliere le parole adatte per non offendere nessuno, ma entrare in uno stato di coscienza di non-giudizio, cioè di non-mente, e da qui DIRE E FARE QUELLO CHE SI VUOLE. Non contano le parole o le azioni, conta solo lo stato di coscienza di chi le pronuncia. Questo è un assioma di ogni insegnamento esoterico: il super-uomo si colloca al di là del bene e del male!
Allora le parole e le azioni, anche violente, che sorgeranno non apparterranno a qualcuno in particolare, ma faranno parte del funzionamento impersonale dell’Universo. Krishna che invita il guerriero Arjuna a uccidere i suoi stessi fratelli, perché questo è ciò che deve fare in quanto guerriero, ne è l’esempio più elevato, in quanto la Baghavad Gita è forse ancora lo scritto più sacro presente sul pianeta.



Ma nonostante questo... il giudizio può albergare negli occhi di chi legge!

[se vi siete sentiti disturbati da questo post, se avete percepito giudizio, se vi state chiedendo come è possibile che un personaggio del genere parli di Cuore aperto nei suoi seminari, se vi state chiedendo se voto Berlusconi... fate pienamente parte della categoria descritta nel post, ma non tutto è perduto, a questo link anche voi potete trovare informazioni utili per il vostro percorso spirituale, approfittatene]


ELENCO DEI CATTIVI:

Georges Ivanovitch Gurdjieff (fumava (come un turco) e beveva Calvados)

Osho Rajneesh (ha creato un elevato giro di denaro intorno alla sua figura; allestiva sedute di sesso tantrico di gruppo)

Aleister Crowley (fumava; beveva; praticava sesso estremo a scopi magici)

Giuliano Kremmerz (esperto di alchimia sessuale)

Maria de Naglowska (esperta di alchimia sessuale)

Nisargadatta Maharaj (fumava in continuazione; più volte ha letteralmente insultato e cacciato via visitatori che ponevano domande inopportune)


Clicca sull’immagine per vedere il video Ricordo di sé:

Salvatore Brizzi Ricordo di sé



La Sconfitta di Cronos di Salvatore Brizzi (da qui è possibile acquistare La sconfitta di Cronos con il 15% di sconto: 12,75 euro anziché 15)


LE MIE PROSSIME DATE:

22 Agosto – SAN MARINO – Cambiare dentro per cambiare fuori
È una conferenza di 1h e mezza dove parlerò del concetto di libertà e della necessità di cambiare all’interno prima che all’esterno.

12 Settembre – CUNEO – Vangelo e Lavoro su di sé
È un seminario di una giornata nel corso del quale leggo e commento alcuni brani tratti dal Vangelo.

19 Settembre – CARPI – Vangelo e Lavoro su di sé
È un seminario di una giornata nel corso del quale leggo e commento alcuni brani tratti dal Vangelo.

25 Settembre – RIMINI – La sconfitta di Cronos
Quattro ore pomeridiane dedicate ad approfondire i contenuti del libro omonimo. Seminario riservato a chi ha già partecipato ai miei corsi o seminari.

26 Settembre – GATTEO (Forlì-Cesena) – 2012: Un cambiamento vibrazionale della Terra. Essere nel tempo, ma non del tempo.
Conferenza di 1h e mezza sull’argomento esposto nel titolo.

Per ulteriori informazioni su queste conferenze e seminari consultate la pagina del mio sito:
http://www.primoraggio.it/conferenze_salvatore_brizzi.htm



Salvatore Brizzi
NON DUCOR DUCO
(non vengo condotto, conduco)