Epiglottide: definizione e significato medico | Corriere Salute

Epiglottide

L'epiglottide è una cartilagine che assomiglia a una piccola foglia, con tanto di peduncolo, disposta al di sopra della glottide, l'apertura attraverso cui l'aria inspirata lascia la faringe e imbocca la laringe, ossia lo spazio laringeo delimitato dalle corde vocali.

♦ Questa lamella cartilaginea rappresenta una specie di "coperchio" protettivo che impedisce ai materiali liquidi o solidi di penetrare nelle sottostanti vie aeree.

L'epiglottide risulta collegata, per mezzo di legamenti, al versante superiore e anteriore della cartilagine tiroidea della laringe e all'osso ioide.

CHE COSA SUCCEDE QUANDO DEGLUTIAMO
La cavità della bocca sfocia posteriormente nella faringe, che funge da via di passaggio comune tanto per l’apparato digerente quanto per quello respiratorio. Si tratta dunque di un crocevia particolarmente nevralgico, che presuppone l’esistenza di meccanismi idonei, proprio al di sotto della faringe, deputati a dirigere il traffico sia del cibo ingerito, sia dell’aria in transito. Infatti, quando deglutiamo, scatta una sequenza di attività coordinate:
  1. la lingua si schiaccia contro il palato duro per impedire al cibo di tornare nella bocca;
  2. il palato molle, con l’ugola, si solleva, isolando la porzione naso-faringea e scongiurando quindi l’eventualità che il boccone risalga nelle cavità nasali;
  3. l'epiglottide, posta dinanzi all’orifizio superiore della laringe, si chiude, cosicché il boccone alimentare viene direzionato verso l’esofago anziché scivolare nella laringe;
  4. le corde vocali si serrano sigillando la glottide, il citato spazio laringeo – che ha la forma di un triangolo isoscele con l’apice diretto in avanti – normalmente interposto fra di loro.

23 marzo 2022 (modifica il 25 giugno 2024 | 11:37)

A CURA DI
Redazione Salute
A CURA DI
dottor Edoardo Rosati
giornalista medico-scientifico

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