Diaframma: definizione e significato medico | Corriere Salute

Diaframma

In anatomia, muscolo che separa la cavità toracica dalla cavità addominale. Di forma appiattita, disposto a volta con la convessità verso la cavità toracica, comprende una parte lombare, una parte costale e una parte sternale. La parte lombare è formata da diversi fasci chiamati pilastri (mediali, intermedi e laterali). I pilastri mediali delimitano una fessura attraverso cui passa l’aorta e, al di sopra di questo orificio, delimitano un’altra fessura (orificio esofageo) per il passaggio dell’esofago. La parte costale si inserisce sulle ultime 6 coste e si ingrana nel muscolo trasverso dell’addome. La parte sternale, la più piccola, è rappresentata da un fascetto di fibre muscolari che si portano dall’estremo inferiore dello sterno all’indietro.Tutti i fasci muscolari del d. si raccolgono in alto, in un tendine centrale (centro frenico) a forma di foglia di trifoglio, formato da fasci di fibre intrecciati in vario senso. A destra dell’orificio esofageo, si apre un altro orificio per il passaggio della vena cava inferiore. La superficie concava del d. è rivestita dal peritoneo, quella convessa dalla pleura diaframmatica. Durante la contrazione che si ha nell’inspirazione, il d. si sposta in basso aumentando di molto il volume intratoracico  lo spostamento è normalmente di circa 1,5 cm, ma può arrivare a 7 cm nell’inspirazione profonda. Il d. può, con una certa frequenza, essere sede di ernie. Uno o più visceri addominali fuoriescono dall’addome e sporgono nella cavità toracica, facendosi strada attraverso una porta erniaria aperta nel muscolo. Le zone diaframmatiche che più frequentemente danno passaggio a un’ernia sono gli spazi tra i fasci muscolari e l’orificio esofageo.

23 marzo 2022 (modifica il 25 giugno 2024 | 12:00)

A CURA DI
Redazione Salute

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