Grumentum

Analisi storica ed artistica del battistero di San Giovanni in Fonte a Padula e della Commenda dei cavalieri gerosolimitani annessavi, con uno studio delle componenti di modularità architettonica del battistero e delle strategie di insediamento dei cavalieri di Malta.

British School at Rome Sainsbury Lecture Theatre Via Gramsci 61-00197 Roma SESSIONE POSTER Lunedì 9 dicembre, ore 12.35 -13.15 Martedì 10 dicembre, ore 16.10 -16.30 Roberta BELLI, Luigi CALIO', Monica LIVADIOTTI-L'area dell'agorà di Agrigento. Note preliminari allo studio del Tempio ellenistico nel cosiddetto Iseion Luigi CALIO', Carmine SOMMARIO-L'agorà di Castiglione di Paludi. Monumentalità degli spazi urbani in una città ellenistica Liliana COSTAMAGNA, Dorica MANCONI-Il foro di Spoleto: nuovi dati per una proposta di ricostruzione Emilia GALLO, Davide MASTROIANNI-Il foro di Scolacium e la sua pavimentazione: un unicum nel mondo romano. Una scelta di valore simbolico o una necessità dettata da esigenze economiche? Giancarlo GERMANA' BOZZA-Il Forum di Siracusa, continuità e trasformazioni dopo la conquista romana Daniela GIAMPAOLA, Luca CERCHIAI, Amedeo ROSSI-Suessula (A cerra -Napoli): il foro e i suoi monumenti tra età tardo-repubblicana ed età tardoimperiale Diana GOROSTIDI -La galleria dei summi viri di Tusculum Cristiano MENGARELLI-V elitrae. Una proposta di lettura dell'area forense in un'analisi cronologica diacronica Patrizio PENSABENE, Fausto ZEVI -Il foro di Ostia: fasi repubblicane e augustee Mattia PULTRONE-La basilica forense: evoluzione e sviluppo tra la repubblica e l'età augustea Eleonora ROMANO'-Il settore meridionale del foro di Rusellae: articolazione planimetrica ed uso politico

Near Viggiano (Potenza), on a steep rocky outcrop, in a state of serious degradation the suggestve church of Santa Maria de Petra can still be visited. It had been founded in the XV century and was a part of an ancient Benedictine settlement. Here three inscribed monolithic cupae can be seen, reused as door-posts of the two portals. They are a particular type of coverage for sepulchral arks, with a semi-cylindrical shape, which was particularly widespread, especially in the II and III Two inscriptions were published without an autopsy and with an incorrect reading by Theodor Mommsen in the X volume of the Corpus inscriptionum Latinarum (CIL X, 183, 188). Mommsen used information which had been submitted to Georg Kaibel by Giuseppe Michele Rossi, a local scholar. The third is unpublished. The inscriptions are interesting both for the onomastic data, since names which are uncommon in this area appear, such as Constantius and [Ub?]o[ni]us (if the integration of the latter name is correct), and for linguistic aspects.

ISBN 978-88-6705-5 -© 201 Ledizioni -LEDIpublishing Via Alamanni, 11 20141 Milano, Italia www.ledizioni.it È vietata la riproduzione, anche parziale, con qualsiasi mezzo effettuata, compresa la fotocopia, anche a uso interno o didattico, senza la regolare autorizzazione. Indice del volume Epigrafia e politica: alcune riflessioni 5 SIMONETTA SEGENNI Geschriebene Kommunikation: 200 Jahre kaiserliche Politik im Spiegel der Bürgerrechtskonstitutionen 7 WERNER ECK Fasti Albenses: Progressi e palinodie sui Fasti Consulares 27 CESARE LETTA Due frammenti di formae dal Capitolium di Verona 65 GIULIANA CAVALIERI MANASSE -GIOVANNELLA CRESCI MARRONE Quando l'epigrafia è politica. A proposito dei riferimenti epigrafici nell'opera di Cassio Dione 95 ALBERTO DALLA ROSA I magistrati della colonia di Grumentum (Italia, regio III): aspetti e problemi. 119 ALFREDO BUONOPANE Il contributo delle fonti epigrafiche allo studio della seconda guerra punica: alcuni casi eccezionali 147 MICHELE BELLOMO Epigrafia e politica dall'Urbe alla provincia. Il caso dell'iscrizione trionfale di Gaio Sempronio Tuditano (cos. 129 a.C.) 171 MONICA CHIABÀ Le élites cittadine della Campania romana: dinamiche politiche e sociali dalla documentazione epigrafica 197 GIUSEPPE CAMODECA Donne e "politica" alla luce della documentazione epigrafica 213 FRANCESCA CENERINI Principi optimo: un aspetto della propaganda imperiale da Augusto a Traiano nelle fonti letterarie ed epigrafiche 229 GIAN LUCA GREGORI -GIANMARCO BIANCHINI Epigrafia e politica di cittadinanza: attestazioni esplicite di ottenimento della civitas Romana 245 ANDREA RAGGI Epigrafia politica? Politica dell'epigrafia? 263 ANTONIO SARTORI I magistrati della colonia di Grumentum (Italia, regio III): aspetti e problemi. Alfredo Buonopane Noto fin dal XVI secolo per l'eccezionale quantità di reperti archeologici che restituiva, 1 il sito della città romana di Grumentum, 2 presso l'odierna Grumento Nova (Potenza), è stato, tuttavia, oggetto di indagini scientifiche solo dagli ultimi decenni del secolo scorso. 3 Un notevole impulso alle indagini, poi, si è avuto dal 2005 quando, sotto la direzione di Attilio Mastrocinque, l'Università di Verona vi ha condotto dieci campagne di scavo, 4 che, insieme a cinque convegni di studio organizzati per presentare i risultati delle ricerche, 5 hanno consentito di approfondire la conoscenza delle vicende storiche e urbanistiche di questa città e del suo territorio.

In this paper we focus on the problems derived from field excavations carried out in the "M" area of the Forum and we attempt to observe the transition period, between Late Antiquity and Early Middle Ages. This analysis should be considered preliminary and it moves through three main points: 1) the stratigraphy of the area of the "Tempio Rotondo" in the Late Antique phase; 2) ceramic production from the same area; 3) the 'status quaestionis' about the topography of early medieval Grumentum and the processes that seem to affect the urban structures between V and IX century.

L'abitato di Grumentum si estende sulla collina localmente denominata 'La Civita', posta alla confluenza dei fiumi Agri e Sciaura, nel cuore dell'Alta Val d'Agri (PZ). Colonia romana dedotta sul luogo di una precedente frequentazione lucana, essa godette di una posizione privilegiata strettamente collegata, dal punto di vista topografico, al passaggio di quattro importanti vie a lunga percorrenza, che venivano a incrociarsi proprio all'esterno del centro antico e lo collegavano con la parte nord-orientale della Lucania e le coste ionica e tirrenica. Tale confluenza di 1. Grumentum (Grumento Nova, PZ), planimetria della collina della città con gli edifici finora indagati (elaborazione grafica F. Soriano) direttrici ha fatto in modo che il pianoro fosse frequentato, secondo forme e modi ad oggi ancora piuttosto sfumati e complessi, già dal III sec. a.C. e rimanesse di fatto al centro di una fitta rete di scambi e commerci fino al V/VI secolo d.C. Le indagini svolte a più riprese a partire dal 1960, prima dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici della Basilicata (Liliana Giardino, Paola Bottini e Maria Luisa Nava) e poi dall'Università degli Studi di Verona (Attilio Mastrocinque), hanno confermato l'esistenza di un importante sito archeologico, sviluppatosi su tre terrazze longitudinali per un'area complessiva di circa m 300 x 900 ( ). Fin dalle prime fasi di frequentazione dell'area la terrazza centrale, la più alta e ampia delle tre, sembra essere stata designata a ospitare la parte più cospicua dell'abitato e, successivamente, tutti gli edifici a carattere pubblico tra i quali spiccava, non a caso posto in posizione dominante, il complesso di monumenti della piazza del Foro. La forma urbana oggi visibile rappresenta il momento conclusivo, databile intorno al I sec. d.C., di un processo impostato già nel III sec. a.C., realizzato gradualmente nel corso della tarda repubblica e solo in parte modificato in occasione dell'intensa attività edilizia che si registrò durante l'età augustea. Tra i quesiti che la ricerca archeologica si è posta nei confronti di Grumentum, occupa un posto di assoluta rilevanza quello riguardante la definizione delle prime fasi di vita dell'abitato antico. Un terminus ante quem di fondamentale importanza è la citazione che Livio fa di Grumentum, quando durante la Seconda Guerra Punica egli narra della battaglia combattuta nel 207 a.C. presso le mura urbiche della città: "Grumenti moenibus prope iniunctum videbatur Poenorum vallum" (Livio, XXVII, 41). È solo guardando al territorio circostante, però, che possiamo comprendere tempi e ragioni della nascita di Grumentum. Grazie alle ricerche condotte nell'Alta Val d'Agri a partire dal 2000 in seguito ai lavori ENI, è emersa una realtà territoriale densamente sfruttata e caratterizzata da un'intensa espansione demografica organizzata in fattorie sparse, santuari rurali e piccoli insediamenti con relative necropoli, disposti lungo strade e tratturi. Tale quadro, però, muta drasticamente quando gran parte delle realtà insediative attestate nel IV sec. a.C. vengono abbandonate nel corso della prima metà del III sec. a.C. a favore di un'aggregazione sulla collina. Esempio lampante di tale dinamica è la stipe votiva rinvenuta nel 1982 da Paola Bottini ai piedi del margine meridionale della collina di Grumentum, in località S. Marco. Il

Laboratoire d'archéologie en Basilicate 
Journée d'études organisée par la Scuola di Specializzazione in Beni Archeologici dell’Università degli Studi della Basilicata- l'École Pratique des Hautes Études, AOrOc - UMR 8546- l'Università di Roma Tor Vergata
Giornata di studi internazionale dedicata alle ricerche archeologiche franco-italiane in Basilicata nell’ambito del Progetto CHORA – Laboratori di Archeologia in Basilicata. Erasmus Teaching Staff Mobility Program.

L’incontro è dedicato alla presentazione delle ricerche archeologiche condotte in Basilicata dalla Scuola di Specializzazione in Beni Archeologici dell’Unibas, inserite nell’ambito del Progetto CHORA – Laboratori di Archeologia in Basilicata, di cui la Scuola è capofila, in partenariato con l’École Pratique des Hautes Études e l’Università di Roma Tor Vergata, Dipartimento di Scienze storiche, filosofico-sociali, dei Ben culturali e del Territorio. Le aree di indagine che verranno presentate riguardano il territorio di Policoro con le indagini di scavo nel sito dell’antica Herakleia, condotte grazie alla collaborazione franco-italiana con l’EPHE, le ricerche a S. Maria d’Anglona (Tursi, MT), i progetti di carta archeologica e di digitalizzazione del patrimonio rupestre a Matera, il sito fortificato medievale di Satrianum (Tito, PZ) e le nuove indagini archeologiche della chiesa di S. Maria Assunta nell’antica Grumentum. Un contributo verrà dedicato alle nuove prospettive della legislazione riguardante il patrimonio culturale e archeologico e si parlerà anche di storia dell’alimentazione letta attraverso le fonti scritte. Una conferenza dedicata alle pratiche rituali e alla produzione ceramica del sito dell’età del ferro di Incoronata (Bernalda, MT).

SUMMARY

The study of the re-use of Roman architectural materials in the Church of Saint Mary of the Assumption in Grumentum is part of the Chora project – CHOrus of Resources for Archeology – aimed at enhancing the archaeological heritage, promoted by the Director of Matera’s Archaeological Heritage Specialisation School of the Università della Basilicata, Prof. Francesca Sogliani. The analysis of the materials re-used within the walls of the place of worship was conducted by Dr. Margherita Di Tolla under the supervision of Prof. Chiara Tarditi of the Università Cattolica del Sacro Cuore and then took a wider perspective, also incorporating the materials re- used in the city of Grumento Nova. The punctual analysis of the pieces was the main methodological criteria which lead to the issue of how and when these materials were re-used. That study was based on collected data, which were analyzed in relation to the masonry stratigraphy macrosequences.

KEY WORDS

Cathedral, diocese, masonry, Roman colony, Late Antiquity. RESUMEN
La investigación sobre la reutilización de los materiales de la arquitectura romana en la Iglesia de Santa Maria Assunta en Grumentum forma parte del proyecto Chora – Chorus of Resourses for Archeology – cuya finalidad es la valorización del patrimonio arqueológico, impulsada por la Licenciatura de Matera de la Università della Basilicata, bajo la dirección de la profesora Francesca Sogliani.
El análisis de los materiales reutilizados en las murallas del edificio religioso se ha llevado a cabo por parte de la Dra. Margherita Di Tolla bajo la supervisión de la profesora Chiara Tarditi de la Università Cattolica del Sacro Cuore y después se ha ampliado incluyendo también los materiales reutilizados en la ciudad de Grumento Nova. El análisis minuciosa de las piezas ha sido aspecto metodológico más importante para aclarar cómo y cuándo esos materiales fueron reutilizados. Esta investigación fue possible utilizando los datos recogidos y conectandolos con las macrosecuencias de la estratigrafía de las paredes.

PALABRAS CLAVE

Catedral, diócesis, albañilería, colonia romana, Antigüedad Tardía.

Presso il Museo Archeologico Nazionale di Napoli è conservato un rilievo marmoreo, pressoché inedito, che rappresenta l'episodio della lotta tra Eracle e il toro cretese, una delle famose dodici fatiche dell'eroe greco. Il tema è trattato secondo una particolare variante rispetto alla documentazione finora nota e l'esecuzione si ascrive all'epoca augustea. Tuttavia, il rilievo riveste una particolare rilevanza in virtù della sua provenienza: si seguono pertanto a ritroso le vicende che portarono il reperto al Museo di Napoli, a seguito dell'acquisto nel 1911 dal suo precedente proprietario, che lo possedeva a Tramutola. Grazie però ad un passo dello storico Caputi, si è potuto attribuire il rilievo alla collezione settecentesca dell'arciprete Carlo Danio, che aveva realizzato presso la sua dimora di Saponara una raccolta di antichità romane, per lo più in marmo, frutto di scavi presso la città antica di Grumentum. Sulla base di questi dati si è tentato infine di ricontestualizzare il manufatto nell'area del foro della città lucana.