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La Polonia sta abbandonando la retroguardia clericale?

2022, Non credo - ReligionsFree - n. 81

Della Polonia sono tristemente noti il carattere dispotico di governo, l'omofobia e la xenofobia, la stretta autoritaria sulla stampa e sulla giustizia.

Della Polonia sono tristemente noti il carattere dispotico di governo, l’omofobia e la xenofobia, la stretta autoritaria sulla stampa e sulla giustizia. Di recente la Corte Costituzionale polacca, su richiesta dell’esecutivo, ha decretato che, in caso di contraddizione tra trattati europei e costituzione nazionale, le leggi polacche avranno il primato su quelle comunitarie, postulato immediatamente e religiosamente fatto proprio dalla Destra italiana come sacrosanto. Intanto alcune amministrazioni locali avevano dichiarato il loro territorio “lgbt free”, il governo aveva espulso dal Paese la rete televisiva americana TVN ed innalzato un muro al confine con la Bielorussia, contro l’arrivo di nuovi migranti. Attualmente il Prawo i Sprawiedliwość, (Pis), partito politico polacco di destra e di estrema destra di ispirazione conservatrice, clericale, nazionalista e illiberale ha perso un bel po’ di consensi ed è probabilmente per questo che si sta irrigidendo, diventando sempre più autoritario e antidemocratico. La Sinistra polacca, Lewica, o quel che ne rimane, è troppo silenziosa, quasi complice delle Destre, sospetto confermato dal mancato voto contrario sulla ripartizione dei fondi del Next Generation Eu. Stanislaw Obirek, professore di Storia del Cristianesimo all’Università di Varsavia, è tra le voci più lucide e alte della Polonia contemporanea: ex gesuita, rettore del Collegio di Cracovia, uscito con gran clamore dall’Ordine nel 2005, intellettuale pubblico notissimo nel suo Paese, analista severo delle vicende del cattolicesimo polacco e del suo grande leader Giovanni Paolo, manifesta da sempre una forte coscienza critica e le sue analisi risultano decisive per comprendere che cosa è accaduto e sta accadendo in Polonia. . Su Chiesa Cattolica e processo di radicalizzazione della destra polacca, Obirek sostiene che “Senza il sostegno della Chiesa il PIS non starebbe in piedi, il PIS è forte dove la Chiesa è forte, nelle regioni orientali del Paese, nelle campagne”. La Chiesa e l’estrema destra appaiono legate in un abbraccio fatale: la Chiesa difende, dai pulpiti e attraverso i cardinali, le scelte del PIS e il PIS la ricopre di denaro. L’alleanza tra Chiesa e PIS potrebbe essere assai solida e di lunga data, se la Chiesa si adattasse anche a stare all’opposizione, ma è palese non vi sia alcuna convinzione a seguire il Pis in una discesa quanto più ripida, si sa bene pertanto che se il consenso per il partito di governo dovesse calare ancora e si profilasse una sconfitta elettorale, i gerarchi cattolici sarebbero pronti a lestamente scaricare Jaroslaw Aleksander Kaczyński. La chiesa polacca resta attestata su posizioni omofobe, xenofobe e violentemente nazionaliste. L’arcivescovo di Cracovia, Marek Jedraszewski ha giusto definito la realtà arcobaleno “dittatura” o “pestilenza” e l’ha paragonata al comunismo, ma la società polacca si sta secolarizzando a un ritmo impressionante: secondo i dati del PEW Research Center, la Polonia è il Paese nel quale vi è una maggior distanza sul piano dei valori religiosi tra i giovani e gli anziani, cioè nel quale la secolarizzazione corre più forte, il numero di apostasie è in crescita impressionante, così come si inizia a demolire il mito di Giovanni Paolo II, si scrivono e si leggono libri sulle pagine nere del papato di Wojtyła, su Marciel Degollado, il fondatore dei Legionari di Cristo, sulla vicenda McCarrick, si girano film come quelli dei fratelli Sekielski sulla diffusione nella pedofilia della Chiesa, documentari come “Don Stanislao” su Dziwisze e opere di fitction come Cler di Smarzewski. Si potrebbe ottimisticamente pensare che il successo del fondamentalismo religioso in Polonia altro non sia che una vittoria di Pirro, che comprometta per sempre la credibilità della Chiesa e il perenne inganno nel rappresentarsi a interlocutore per il resto del Paese.