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2007, Artista. Critica dell'arte in Toscana
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2023
Accademia Etrusca di Cortona, Annuario. 2021 ~ (LXXXVIII) n. 37
L’eredità umana e scientifica di Mario Bussagli a cura di Marco Bussagli, Paola D’Amore, Pierfrancesco Fedi, Laura Giuliano, Massimiliano A. Polichetti, Filippo Salviati, pp., 2021
Raffigurazione e modalità di utilizzazione del cristogramma IHS dal trigramma 'bernardiniano' all'emblema della Compagnia di Gesù in Asia, con particolare riferimento alla produzione giapponese nanban tra i secoli XVI e XVII .
Amoenitas, 2014
RIASSUNTO (ENGLSH ABSTRACT BELOW): Negli anni 1736-1738 monsignor Giuseppe Alessandro Furietti scavò l’Accademia di Villa Adriana presso Tivoli (Roma). I ritrovamenti furono eccezionali: tra questi le due statue di Centauri e il Mosaico della Colombe, ora al Museo Capitolino di Roma. Durante lo scavo trovò numerosi pavimenti in mosaico e decise di riutilizzarli per realizzare piani di tavoli, per salvarli dalla distruzione. La sua idea ebbe molto successo, e molti grandi collezionisti dell'epoca – soprattutto inglesi – desiderarono avere un tavolo fatto con mosaici antichi. Gli abili restauratori di Furietti realizzarono numerosi tavoli, mentre i frammenti più piccoli e grezzi divennero piccoli souvenir per gli amatori. Dopo la morte di Furietti, nella sua casa furono rinvenuti undici tavoli, ma la sua collezione andò dispersa, e di molti di essi non conosciamo l'attuale collocazione. Il presente studio fornisce un inventario dei tavoli e dei frammenti di mosaico già noti da studi precedenti. Poiché i mosaici di Villa Adriana furono “realizzati su misura” appositamente per l’Imperatore, i loro disegni sono unici, e ciò ci permette di riconoscerne la provenienza. Per questo motivo è stato possibile identificare altri frammenti non precedentemente attribuiti alla Villa e anche scoprire due nuovi piani di tavolo a Roma e altri due in collezione privata. ABSTRACT: In the years 1736-1738 monsignor Giuseppe Alessandro Furietti excavated the Accademia in Hadrian’s Villa near Tivoli (Rome). The finds were exceptional: among them the two statues of Centaurs and the Dove mosaic, now in the Capitoline Museum of Rome. During the excavation he found many mosaic pavements and decided to re-use them to make table-tops, to save them from destruction. His idea was very successful, and many great Collectors of the time – especially Englishmen – wanted to have a table made with ancient mosaics. Furietti’s skillful restorers produced several tables, while smaller and rough fragments became little souvenirs for amateurs. After Furietti’s death, in his house were found eleven tables, but his collection was dispersed, and we do not know the current location of many of them. The present study gives an inventory of the mosaic tables and fragments already known from previous studies. Since the mosaics of Hadrian’s Villa were “designer made” just for the Emperor, their patterns are unique, and this allows us to recognize their provenance. This is why it was possible to identify other fragments that were not previously attributed to the Villa and also to discover two new table tops in Rome and other two in a private collection. Keywords: Hadrian’s Villa, mosaic table-tops, monsignor Furietti, mosaics, Accademia Project in Hadrian’s Villa.
Arte Lombarda, 2023
The iconography of the stained-glass window of the Apocalypse in Milan Cathedral has until now been associated in its surviving parts with Dürer’s en-gravings. The systematic study of all surviving panels has made it possible to identify the stained glass window as a work close to the MS Latin 19, JohnRylands Library of Manchester (1360-1370), belonging to the ‘Morgan group’ of Anglo-Norman Apocalypses. The presence of an Anglo-Norman codexin the Milanese Cathedral offers opportunities to reflect on the circulation of models underlying the International Gothic in Lombardy.
"Arte Lombarda" 164-165, 2012
Recenti studi condotti sul lacerto di decorazione quattrocentesca che si conserva sull’arco traverso della navata maggiore del Duomo di Monza, nella porzione di muratura rimasta celata nei sottotetti del Duomo dopo la costruzione della volta a botte seicentesca, permettono di aggiungere nuove riflessioni sulla bottega degli Zavattari. L’Annunciazione che un tempo decorava tutto l’arco traverso, oggi ridotta al brano del Padre Eterno tra angeli, rivela infatti la mano di uno Zavattari operoso già negli anni venti del Quattrocento, con ogni probabilità Franceschino, documentato a Monza nel 1420-1421. L’esame di questa porzione di decorazione, in relazione ai brani pittorici tardogotici ancora conservati nell’area presbiteriale del Duomo (compresa ovviamente la cappella di Teodelinda) e in rapporto a ulteriori scoperte d’archivio (la presenza a Monza, prima ignorata, di Stefano da Pandino, cognato di Franceschino Zavattari, nel maggio del 1415) permette di ricostruire una parte importante di storia della bottega zavattariana, facendo luce su una delle imprese decorative maggiori della famiglia, alla quale i figli di Franceschino poterono ispirarsi sempre.
La Croce di Chiaravalle. Approfondimenti storico-scientifici in occasione del restauro, Proceedings of the Conference (Milano, 2016), ed. by G. Benati, D. Di Martino, Milano 2017, pp. 123-183
Elisabetta Gagetti, «Minute imagini scolpite nelle pietre.» L'ornato glittico della Croce di Chiaravalle Costanza Cucini, Note di tecnologia sulla fabbricazione della filigrana veneziana del Duecento indagini nucleari condotte sulla Croce di Chiaravalle p. 7 17 » 33 » 51 » 97 » 123 » 185 » 205 » 237 » 273 7 Presentazione L'onore di presentare il volume, ufficialmente consegnato al pubblico il 16 ottobre 2017, è moltiplicato idealmente da fattori di diverso genere e tutti di grande rilievo. Questa data ricorda il DCXXX, anniversario del primo Statuto della Veneranda Fabbrica del Duomo di Milano; con linguaggio tecnicamente più impreciso, ma più immediato, potremmo dire che è la celebrazione dei 630 anni della secolare attività della Fabbrica per il Duomo e per tutti i milanesi che amano la loro cattedrale, come simbolo unico e autentico della loro città. Il Convegno sulla "Croce di Chiaravalle" fu celebrato il 16 maggio 2016 nella Sala delle Colonne del Nuovo Grande Museo del Duomo di Milano. Importante è ricordare quel luogo, perché, al di là dell'anniversario in corso, la Fabbrica ha rappresentato il baricentro per valorizzare appieno l'oggetto esposto nel Nuovo Museo, inaugurato il 4 novembre 2013 dopo otto anni di lavori di ristrutturazione e riallestimento secondo il sorprendente progetto dell'architetto Guido Canali. Attualmente è diretto da un Comitato scientifico, composto dal sottoscritto insieme ai professori Philippe Daverio e Massimo Negri. Affermare questo baricentro significa soprattutto riconoscere alla Fabbrica la capacità di mettere in sinergia altre istituzioni che direttamente hanno concorso a trasformare il Museo del Duomo da un piccolo ambiente poco attraente per il pubblico non esperto a uno dei musei privati più visitati nella città di Milano. La prima istituzione da ricordare, per il miniconvegno e per la pubblicazione che sono chiamato a presentare, è l'Università degli Studi di Milano Bicocca. Lo faccio ringraziando, quasi come "personalità corporativa", il suo Rettore Maria Cristina Messa, che ha permesso la partecipazione dei suoi docenti nei vari settori di competenza e, attraverso il Dipartimento di Fisica, ha coinvolto anche altre istituzioni europee, come il laboratorio ungherese BNC di Budapest. Accanto ad essa, devo subito aggiungere Banca Intesa Sanpaolo, che ringrazio ad modum unius nella persona del Responsabile 8 La Croce di Chiaravalle
Una nuova considerazione del grande dipinto duccesco per l''altar maggiore della cattedrale di Massa Marittima e il ruolo esemplare dell'ultima attività di Duccio nella formazione di Ambrogio Lorenzetti.
Annali della Scuola Normale Superiore di Pisa, Classe di Lettere e Filosofia, 2004
L'attuale quarta serie è pubblicata, con periodicità semestrale, in due fascicoli di circa 350 pagine ciascuno, più due volumi di Quaderni.
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Sociologie et sociétés, 2016
Boletin Del Seminario De Estudios De Arte Y Arqueologia Bsaa, 1997
LAUTECH Journal of Civil and Environmental Studies, 2020
JOURNAL OF ASIAN ARCHITECTURE AND BUILDING ENGINEERING, 2024
Covegno Il Trust in Italia Sorrento, 2013
Journal of Physics: Conference Series
Terra Sebus. Acta Musei Sabesiensis, 3, 2011
Remote Sensing, 2015
Journal of Geophysical Research: Oceans, 1994
Annals of Earth, Environment, and Infrastructure Engineering, 2021
IMA Journal of Numerical Analysis, 2005
California Italian Studies, 13 (2), 2024
Minimally Invasive Therapy & Allied Technologies, 2018
Faculty Opinions – Post-Publication Peer Review of the Biomedical Literature, 2016