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2004, Il Protagora di Platone: struttura e problematiche a cura di Giovanni Casertano
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Un'interpretazione di Platone, Protagora 314c: esiste un vestibolo dell'anima? E' possibile ipotizzarne l'esistenza prendendo sul serio ogni dettaglio del testo platonico e indagando la tensione che abita ogni metafora chiamata a esprimere paesaggi psichici
Scacchiere Storico - Rivista Online di Ricerca e Divulgazione Storica, 2022
Nel presente elaborato con la generica espressione di “uomo greco” mi riferisco al cittadino maschio che godeva di pieni diritti, dal momento che la donna era in una condizione di subordine. Se infatti, a partire dall’età ellenistica (III secolo a.C.) la donna greca dell’Asia Minore e delle isole dell’Egeo poté godere di una maggiore emancipazione grazie per esempio all’influenza dei modelli di vita orientali e al buon livello di istruzione garantito ad ambo i sessi, la sua corrispettiva ateniese era completamente esclusa dalla vita sociale fin da tempi più remoti. L’uomo greco di condizione non servile, dunque, godeva di tutti i diritti legati all’essere cittadino ed era tenuto al rispetto delle leggi patrie laiche e a quelle relative alla sfera religiosa, ma era altresì vincolato da precisi vincoli etici espressi soprattutto dal teatro del V secolo a.C., di cui l’esempio più fulgido e noto è certo quello ateniese. Il Socrate del titolo e cioè il filosofo e “pungente tafano” della gioventù più in vista dell’Atene classica non sfugge a queste considerazioni testé spiegate.
Isocrate, morto ultranovantenne nel 338 a. C., è, assieme a Platone, il più antico testimone di Parmenide (e degli eleati Zenone e Melisso). 1 La sua testimonianza assume una particolare valenza storiografica perché, sia pure in veste polemica, mette in risalto il pensiero dei tre filosofi traguardandolo come un momento speculativo teoreticamente distinto dalla dossografia naturalistica. In questo, cioè nell'interpretare la filosofia di Parmenide come una sorta di fenomeno sociale che esige risposte e interventi, l'atteggiamento di Isocrate ci appare del tutto illuminante. Egli, come fautore dell'ordinamento democratico e come esponente del ceto medio benestante e tradizionalista, accoglie con diffidenza le dottrine messe in circolazione dai sofisti antichi e moderni, le giudica una mostruosa deformazione della sana ragione e un serio ostacolo al corretto sviluppo delle virtù civiche. Tutta la produzione logografica di Isocrate è attraversata dai fantasmi della filosofia, che egli cerca di esorcizzare attirandoli e riconvertendoli nei canoni del suo sistema pedagogico. Il vero filosofo, secondo lui, è l'educatore che forma il cittadino, colui che insegna a tradurre le idee in un ideale concreto di vita. Con la sofistica, pur così aspramente avversata, ci si può anche intendere, se essa si limita a fornire una tecnica capace di potenziare le capacità oratorie dei futuri protagonisti della politica. Con la filosofia no, se per filosofia si intende quella dei «vecchi sofisti» o quella dei contemporanei «venditori di fumo». Nell'un caso e nell'altro ci si trova di fronte -è questa la costante opinione di Isocrate -a espressioni di un pensiero parimenti deviato. Il problema filosofico, estrapolato dalla sua legittima sede istituzionale, diventa perciò dapprima un problema di convivenza civile, e poi, un problema politico. Dall'accusa di una vuota speculazione, disancorata dal pensiero produttivo e quindi incapace di tradursi nella concretezza dell'azione, forse l'oratore assolse Socrate e Platone, da lui in qualche modo evocati nel Busiride (par. 4, 5 e 17). Nei confronti della filosofia eleatica, le testimonianze del filosofo e del retore appaiono discordanti. Platone è attratto e respinto dalla assoluta rarefazione del monismo parmenideo: per uscirne sarà costretto a sacrificare l'autonoma
2015
«Fa’ che il cibo sia la tua medicina e la medicina sia il tuo cibo». Così Ippocrate, il padre della medicina, circa 2.500 anni fa, sintetizzava il suo pensiero sulla relazione tra ciò che mangiamo e la nostra salute. Possiamo essere contenti controllando i nostri appetiti e sviluppando le nostri abitudini di vita positive. Sicuramente ci vorrà un po’ di tempo per corrompere la forza di volontà ad abbandonare una cattiva abitudine, ma ci vuole solo un po’ di volontà per cominciare una nuova abitudine. A tavola con Ippocrate sottolinea l’importanza di basare la propria alimentazione soprattutto su cibi di origine vegetale, passando in rassegna oltre 140 ricette, correlate da curiosità su ciò che mangiamo e approfondimenti sul mondo culinario.
2015
Il lavoro desidera tracciare le coordinate generali della demonologia antica e individuare in che modo il demone di Socrate sia stato interpretato da Plutarco, Apuleio e Plotino rispettivamente nel De Genio Socratis, nel De Deo Socratis e in Enneadi III 4 [15] iL demone che ci è toccato in sorte
Émile Littré: Hippocrate. Oeuvres Completes (Traduction Nouvelle, avec le texte grec en regard) VOLUME I: Paris: J.-B. Baillière, 1839
La tela di Scipione Pulzone in San Domenico Maggiore a Napoli.
Un viaggio nell'arte medica del Rinascimento
Nelle opere di Platone sia la figura del filosofo che la figura di Socrate stesso sono cangianti e spesso addirittura contradditorie. In questo paper esamino la questione traendone una conclusione armonica.
Se consideriamo i libri custoditi presso la biblioteca personale di Giovanni Gentile, troviamo, a proposito di Socrate, soprattutto opere di autori italiani, con alcuni dei quali da tempo era in corrispondenza: oltre le vecchie versioni di Eugenio Ferrai (Padova 1873-1883), vi figurano le edizioni dell'Apologia curate da Francesco Acri (riproposta da Augusto Guzzo nel 1925) e da Manara Valgimigli (Bari 1929); le opere di Giovanni Maria Bertini (fra cui l'edizione di Senofonte), che, come si dirà, avevano occupato la critica di Bertrando Spaventa; quindi i libri che via via, nella prima metà del secolo, erano apparsi in Italia: quelli di Giuseppe Zuccante, che Felice Tocco aveva presentato nel 1909 alla Reale Accademia dei Lincei, poi quelli . Ma a proposito di Socrate, Gentile utilizzò anche altri momenti della storiografia filosofica italiana, appoggiandosi, per esempio, ad alcuni testi dello storico del cristianesimo Alessandro Chiappelli e del romanista Carlo Pascal.
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Public Administration and Development
Об антропоморфности древнерусских храмов, 2020
Media Industries Journal, 2015
Ecography, 2019
The Meta-Meta-Science of Evolutionary Culturology, 2023
Ceza Muhakemesi Hukukunda Tanık Beyanının Güvenilirliği, 2024
Crítica (México D. F. En línea), 2011
Military Review, 2021
De Boeck, 2020
PRZEGLĄD ELEKTROTECHNICZNY, 2016
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Health Renaissance, 2011
npj Breast Cancer, 2015
International Journal of Science and Applied Science: Conference Series, 2017
Social Science Libraries, 2010
Veterinary Parasitology, 2003
Polymer-plastics technology and materials, 2020