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2020, FILOLOGIA E SCIENZA
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enrico renna FILOLOGIA E SCIENZA Una panoramica sui saperi degli antichi enrico renna-filologia e scienza La scuola di Pitagora editrice € 30,00 9 7 8 8 8 6 5 4 2 7 4 4 6 È il mondo della natura, colto nella mol-teplicità delle sue manifestazioni a co-stituire il fil rouge dei saggi del presente volume, frutto di un trentennio di attività scientifica e testimonianza di un costan-te impegno culturale. L'indagine sulle fonti antiche, greche e latine, intende rappresentare un ponte per il presente. Dall'ambiente geografico in cui viviamo, con i suoi fenomeni sismico-vulcanici, alla biologia, vegetale ed animale, dall' e-cumene al cosmo astronomico, dall'uo-mo, con le sue rarità antropologiche, agli dèi beati di Epicuro, dalle esplorazioni geografiche alla moneta romana, mez-zo di scambio e di comunicazione, dalle Laudes Campaniae ai materiali ornamen-tali (tartaruga e corallo), per concludere con l'applicazione didattica di tali cono-scenze, nelle loro interferenze papirolo-giche e archeologiche, i ventidue saggi che qui si raccolgono per un pubblico at-tento di lettori, gia disseminati in riviste specializzate o in sedi di difficile reperi-bilità, intendono restituire un'immagine per certi versi inedita del mondo antico, sottesa sempre ad una curiositas mobile e varia, di indubbio interesse per l'uomo contemporaneo. Enrico Renna (Sapri 1955), già dottore di ricerca in Filologia greca e latina, ha inse-gnato latino e greco nei licei di Stato. Ha collaborato con le Università L'Orientale e Federico II di Napoli. Ha diretto, insie-me ad Oddone Longo, la collana "Cul-tura" dell' editore Procaccini di Napoli, la collana "Glaukathenaze" delle Edizioni Sparton, Napoli, la collana "Adiumen-ta" dei Fratelli Ariello editori, Napoli, la collana "Fyllobolia" dei Fratelli Ferraro editori, Napoli. È stato tra i condirettori della collana "Le Rane", fondata a Bari presso Levante editori, da Francesco De Martino.
Criticism of the use of pseudo-etymology by philosophers: Schleier der Maya / veil of Maya (Schopehauer); aletheia = unconcealedness (Heidegger); apeiron = dust (G. Semerano)
Ha senso parlare di scienza in un manuale di filosofia?
costituzione di una ontologia formalizzata costituisce l'ultimo e attuale episodio della tradizione di rigorizzazione del linguaggio ordinario tipica della filosofia analitica del Novecento. Essa si occupa di formalizzare tipi di oggetti e relazioni fra tipi che posseggono i requisiti logico-formali per essere manipolati (o computati) da programmi per computer e per essere, quindi, messi a confronto con dati statistici raccolti per mezzo di ricerche empiriche. Tutto ciò si svolge all'interno di modelli computazionali o simulazioni. Filosofia analitica | Statistica matematica Logica formale (FOPC) | Logica Matematica | | Tecniche multivariate Lambda Calcolo e linguaggi formali Tecniche di assegnazione \ / Modelli computazionali (Simulazioni) Ontologie computazionali Una ontologia formale o computazionale viene costruita per mezzo di quattro teorie fondamentali (Barry Smith) che appartengono al campo della filosofia e della logica di primo ordine: 1. Teoria della sostanza e degli accidenti (attributi o proprietà) 2. Teoria delle relazioni parte-tutto o mereologia (relazioni di parthood, sovrapposizione o disgiunzione mereologica) 3. Teoria della dipendenza ontologica (dipendenza rigida, generica, tipica, specifica, reciproca, monodirezionale) 4. Teoria dell'unità di un oggetto o topologia (operazione di chiusura di un oggetto considerato come intero; definizione di interno, bordo, connessioni topologiche). Inoltre l'ontologia deve anche comprendere una metaontologia (Guarino), ossia un'analisi delle proprietà di certi tipi di proprietà.
Affrontare il problema del rapporto fra letteratura e scienza nell'Italia postunitaria significa entrare in un territorio di «tensioni» estetiche e culturali caratterizzate da vari momenti di dialogo e proficua contaminazione interdiscorsiva, ma anche e soprattutto da quel «basso continuo» di incomprensioni e di diffidenze che ha contraddistinto gran parte della cultura italiana degli ultimi centocinquant'anni. Del resto, ogni considerazione sulla tradizione letteraria italiana va situata all'interno di un contesto storico-culturale e di un quadro critico che si sono dimostrati refrattari a un'integrazione (o anche solo a un avvicinamento) del discorso, della metodologia e della conoscenza delle scienze esatte. Un latente idealismo antipositivista ha caratterizzato per lunghi periodi i quadri intellettuali del nostro paese, inclini a un conservatorismo e provincialismo di fondo che non hanno mai abbandonato la storia culturale italiana; incoraggiati anche da quello che Charles P. Snow definiva il «luddismo» degli intellettuali, per cui sono stati minoritari gli umanisti capaci di fare uno sforzo di «immaginazione simpatetica» nei confronti della civiltà tecnologica, e di vedere non solo i disagi e i pericoli dell'industrializzazione ma anche le sue capacità emancipative 1 .
Il rapporto della filologia con i testi filosofici (o, in un senso ancora più estremo, con quelli scientifici) è meno diretto o decisivo rispetto alla maniera nella quale questa disciplina opera con i testi letterari o, più in generale, con qualunque testo cosiddetto “canonico” (testi sacri, giuridici, testi dal forte valore storico o archeologico). La questione riguardante un simile privilegio della filologia per certi testi rispetto ad altri è a un tempo banale ma anche fortemente problematica.
Bollettino del Centro rossiniano di studi, 2018
Numero speciale del "Bollettino del Centro rossiniano di studi" a cura di Daniele Carnini
Viene affrontato il tema del dialogo scienza-fede a partire dalle conferenze vaticane (Specola Vaticana) dedicate al tema. Vengono delineate alcune prospettive di ricerca.
È una vexata quaestio quella del rapporto tra Croce e la scienza, che ha fatto già scorrere fiumi di inchiostro e di solito ha lasciato gli studiosi schierati su fronti contrapposti. Gli uni attestati a difendere la tesi della esizialità della riflessione crociana per la scienza italiana e per la filosofia che la prendeva a modello, gli altri quella della sostanziale innocenza di Croce o addirittura di una sua capacità di vedere lontano, nel senso di anticipare le tematiche che si sono sviluppate negli ultimi anni in campo epistemologico.
in L’opera di Felice Montagnini, a cura di Giancarlo Toloni, pp. 31-51, 2013
The philological features of Montagnini’s works. The historical-religious perspective of his writings, the linguistic and lexical analysis, the cult for the word, “brevitas” and “novitas,” the evaluation freedom, make his work a learned service to the Bible knowledge
2024
È diffusa la convinzione che la filologia sia una disciplina erudita, utile per il passato e solo marginalmente per il presente. Questo volume sostiene la tesi opposta e cioè che la filologia sia una disciplina naturale per tutti gli uomini che vogliano darsi conto di sé e della realtà, che vogliano, dunque, praticare l’intelligenza delle cose. Secoli di tradizione hanno collocato la disciplina nei reparti di rianimazione della storia, cioè nei luoghi dove il passato viene sezionato, classificato, riordinato, solo a volte compreso, ma comunque inserito in un rassicurante catalogo. Gli spazi, invece, delle domande e delle sfide del presente sarebbero per lei vietati o inaccessibili. In questo quadro di immobilismo standardizzato, l’utilità sociale della filologia, non solo come luogo dell’apprendistato dello spirito critico, ma anche come strumento per rispondere a domande di senso, di origine e di libertà, è avvertita come eresia o come inutile e fuorviante petizione di principio. Questo libro si avventura nel presente; cercando e trovando nella poesia d’amore medievale una delle radici della concezione europea della libertà, tanto più attuale oggi, quanto più ci si avvede dell’importanza di un’antropologia della persona piuttosto che del singolo genere; dimostrando che cosa la filologia è in grado di fare scrutando le ‘carte del male’, cioè la documentazione di efferati delitti di grande rilevanza sociale e politica (il caso Moro, la mafia ecc.); affrontando, e non evitando, il tema drammatico della verità, col suo corollario del rapporto tra quanti la indagano e la difendono, da un lato, e il potere dall’altro.
Jumuga Journal of Education, Oral Studies, and Human Sciences (JJEOSHS), 2022
Birthing the Goddess, 2024
Revista de Humanidades de Valparaíso, 2021
Revista de Ciencia Política (Santiago), 2021
Scientific Reports, 2021
DOAJ (DOAJ: Directory of Open Access Journals), 2011
The Journal of Infectious Diseases, 2009
Development, 1990
Cellular Physiology and Biochemistry, 2008
European Journal of Clinical Microbiology & Infectious Diseases, 2010
The Journal of arthroplasty, 2018