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2020, Lido di oggi, lido di allora, 36, pp.131-135
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Giovanni Comisso (1895-1969) was one of the most important Italian, and Venetian writers of his generation. In this short article, I re-examine some of the pages, in his vast output, he devoted to the Lido of Venice, one of the most spectacular places in the world, now in desperate need of resurrection. In general, I deem that Comisso would be worth of a comprehensive re-appraisal, in particular as for his relation(s) with Veneto.
https://www.premiocomisso.it/comisso-de-pisis-fiumi-e-di-alcune-prose-inedite-o-quasi-del-giovane-comisso/, 2020
Il recente riordino e catalogazione della corrispondenza di Lionello Fiumi ha permesso di riportare alla luce l'attività della rivista "Poesia ed Arte" e i contatti con un gruppo di poeti attivi a Ferrara (tra cui Govoni e il giovanissimo De Pisis) e la casa editrice Taddei. Ne fu coinvolto anche il giovane Giovanni Comisso, nel periodo della sua avventura fiumana. Vengono qui pubblicate alcune lettere e alcune prose liriche.
Lido di oggi - Lido di allora, 40, pp. 92-96, 2024
Elisa Bianco and I explore the work of Fortunino Matania, as they relate to the boom of the Lido of Venice in the first decades of the 20th century. A great painter from Naples, illustrator, able to capture the mood of the times, his works shed a unique light on the constructed luxury of the Lido in a age of flourishing.
Atti del XX Congresso dell’ADI - Associazione degli Italianisti, 2018
La letteratura italiana e le arti © Adi editore 2018 1 MIRYAM GRASSO
Nota su due lettere inedite degli scrittori veneti. Si tratta della lettera scritta da Parise al critico Claudio Marabini all'inizio degli anni Settanta, e di quella scritta da Giovanni Comisso a Goffredo Parise.
Articoli] Il Caso.it 12 maggio 2015 Riproduzione riservata 1 IL CONCORDATO DI RISANAMENTO PURO O SOGGETTIVO di Vito Misino 1) La classificazione dei concordati in continuità -2) Cenni sul concordato in continuità di risanamento puro o soggettivo -3) Il soddisfacimento dei creditori quale mezzo per il risanamento dell'impresa 4) La fissità della percentuale offerta -5) La deroga al precetto dell'art. 2740 c.c. nel concordato in continuità -6) Gli aggregati costituenti la proposta concordataria -7) La rilevanza della variazione del capitale circolante netto operativo -8) Aspetti applicativi: il software di supporto -9) Il piano e la proposta concordataria -10) La ricostituzione del patrimonio netto al tempo della omologazione ex art. 182 sexies legge fallimentare -11) Conclusioni [Articoli] Il Caso.it 12 maggio 2015 Riproduzione riservata
«Diverse voci fanno dolci note». L’Opera del Vocabolario Italiano per Pietro G. Beltrami, a cura di Pär Larson, Paolo Squillacioti e Giulio Vaccaro, Alessandria, Edizioni dell’Orso, 2013, 2013
Il contributo descrive le caratteristiche principali di LirIO - Lirica Italiana delle Origini, il corpus della poesia italiana medievale in CD-ROM, a cura di Lino Leonardi e di Alessio Decaria, Pär Larson, Giuseppe Marrani, Paolo Squillacioti (Edizioni del Galluzzo per la Fondazione Ezio Franceschini, 2013). Nella parte finale si propone un sistema di lemmatizzazione con il software dell'OVI GATTO 3.3 che abbia la finalità accessoria di realizzare un rimario.
Il complesso monumentale preso in esame, codificato nella generale divisione dell'area come Zona 3 1 , occupa la porzione settentrionale della collina di Scigliato e si estende su di un'area di circa 900 metri quadri (tav. 1). Lo spazio è occupato da un edificio articolato in tre blocchi successivi dalle misure pressoché costanti, pari a m 25 circa di lunghezza e 12 di larghezza. Le tre unità si dispongono da ovest a est secondo il declivio naturale della collina che digrada con un salto di quota complessivo di circa m 2 (tav. 2). Il profilo dei muri perimetrali indizia un progetto edilizio unitario, sebbene i dati stratigrafici mostrino una complessa sequenza di fasi costruttive all'interno della quale è possibile riconoscere differenti dinamiche occupazionali (tav. 3). Le fondazioni, dove conservate, sono costituite da un piano di allettamento in pezzame di tufo su cui è alloggiata la prima assise di blocchi. Questi, squadrati e tagliati nello stesso materiale, sono disposti di piatto e recano lungo il bordo incisioni parallele per il posizionamento degli ortostati. L'elevato è costituito da una zoccolatura di blocchi tufacei giustapposti messi in opera di taglio e separati da un riempimento di scaglie di tufo, frammenti ceramici, laterizi e terra. Di particolare rilievo è l'aver individuato alcuni elementi per la ricostruzione dell'alzato nei tratti dove la faccia superiore dei blocchi di fondazioni presenta fori a profilo quadrangolare e circolare tagliati in senso obliquo rispetto al piano di attesa (figg. 1 e 2). I fori sono disposti a coppia ad una distanza pressoché regolare di m 0,95 e sembrano funzionali al fissaggio di palificate lignee per la costruzione del telaio di supporto alle pareti in argilla e paglia. I pali inseriti nei buchi di supporto corrono all'interno della zoccolatura che in questo caso funge da elemento di sostegno e di trattenimento. L'intera area è circoscritta da questo tipo di fondazione e pertanto si può supporre che la zona fosse delimitata da un muro continuo costruito alla maniera descritta. L'analisi della documentazione stratigrafica appare alquanto complessa poiché condizionata da fenomeni antichi di reimpiego e soprattutto da interventi moderni di scavo non condotti e registrati secondo i metodi della ricerca attuale. Il primo blocco da ovest (IO) (tav. 4) si estende in forma rettangolare da sud a nord ed è costituito da una successione di ambienti quadrangolari; quello di meridione (AMB1) è delimitato a monte da un setto murario (MR3002) fondato su blocchi disposti di testa e di taglio sistemati direttamente su un banco sterile di cinerite vulcanica ( ). L'elevato prevede la messa in opera di grandi blocchi di taglio (0,70 per 0,30 m ca) dei quali si conserva la prima assise ( . L'assenza di fori di fissaggio sui piani di spiccato lascia ipotizzare che la parete non prevedeva, almeno a questo livello, una palizzata lignea e che in questo tratto il muro fosse interamente in tufo per contenere la spinta del terreno, in questo punto significativamente marcata. Alle spalle del muro è stata individuata una trincea moderna che raccoglie materiali dal V al III sec. a.C. (TR1034). Il materiale, pur non rimescolato da interventi recenti, costituisce un probabile indizio della continuità d'uso del muro per un lunghissimo arco temporale. Al disotto della trincea, tra i blocchi di fondazione è stata rinvenuta in giacitura primaria un'anfora frammentaria mal cotta della fine del V sec. a.C. (US 3002). Dall'angolo SE del muro 3002 si sviluppa in senso normale una fondazione in scaglie di tufo (MR3035) che chiude la struttura sul lato. Si tratta di un lembo di un piano di allettamento, su cui è stata rinvenuta, al disotto di una tegola disposta di piatto, una limitata concentrazione di materiale costituita da due coppe integre, di cui una a vernice nera, un frammento di coperchio di lekane e da alcuni blocchi di tufo in evidente stato di crollo (US 3038) ( ).
Otto/Novecento, 2014
Gioco d'infanzia di Giovanni Comisso: dal manoscritto alla stampa
Studi sul Medioevo (a cura di Damiano Iacobone), 2021
Un suggestivo scorcio ambientale è descritto nel canto XII dell’Inferno, in cui Dante Alighieri parla della famosa ruina, meglio conosciuta come i Lavini di Marco, una frana olocenica, balzata alla cronaca come uno dei maggiori siti paleontologici italiani. Un geoarcheosito che può essere inquadrato dentro i nuovi orientamenti culturali emergenti come il geoturismo e la soft economy.
Novecento Transnazionale, 2019
Both Ernest Hemingway and Giovanni Comisso were involved in the First World War, but while Comisso was a career officer who witnessed the rout of Caporetto and the ensuing chaotic retreat of the Regio Esercito, Hemingway reconstructed the events of October-November 1917 ex post facto, inasmuch as he only arrived in Italy in June 1918. However, a close comparative reading of Comisso's memoir Giorni di guerra and Hemingway's novel A Farewell to Arms proves that the American novelist had carefully researched his narrative, as many details are consistent with the Italian writer's first-hand report. Moreover, the comparative analysis highlights some only apparently marginal utterances of Hemingway's characters which should be interpreted as hidden prolepses, hinting at oncoming events (the looming Caporetto disaster and its consequences). Hence this comparative reading helps us to fathom how deep is the hidden part of the narrative iceberg in A Farewell to Arms, and bring to light new layers of meaning of this complex and sometimes beguiling narrative.
La métaphysique du Dasein, 2010
Human Architecture: Journal of the Sociology of Self-Knowledge, 2012
Estudios Gerenciales, 2014
Folia Histórica del Nordeste, 2021
The Art of Siege Warfare and Military Architecture from the Classical World to the Middle Ages, edited by Michael Eisenberg and Rabei Khamisy, 2021
Current opinion in psychology, 2019
Dhaka University Journal of Biological Sciences, 2015
Revista Brasileira de Desenvolvimento Regional, 2020
Materials Research-ibero-american Journal of Materials, 2023
2021 IEEE/ACM 43rd International Conference on Software Engineering: Software Engineering in Practice (ICSE-SEIP), 2021
Respiratory Medicine Case Reports, 2019
Clinical Neurophysiology, 2010