XXXII
CONGRESSO
GEOGRAFICO
ITALIANO
L’apporto della G
tra rivoluzioni e riforme
Roma, 7-10 Giugno 2017
a cura di
Franco Salvatori
A.Ge.I. - Roma
L’apporto della G
tra rivoluzioni e riforme
Roma, 7-10 Giugno 2017
a cura di
Franco Salvatori
A.Ge.I. - Roma
© 2019 A.Ge.I. - Roma
www.ageiweb.it
ISBN 978-88-942641-2-8
Licenza Creative Commons:
Attribution-NonCommercial-NoDerivatives 4.0 International (CC BY-NC-ND 4.0)
INDICE
PAOLA MORELLI, Dalla cultura delle parole alla cultura delle azioni
FILIPPO CELATA, Cartografie congressuali
GIUSEPPE DEMATTEIS, Discorso tenuto in occasione del conferimento del Premio al
Magistero geografico
FRANCO FARINELLI, La geografia, il globo, il futuro
FRANCESCA GOVERNA, Sulla (in)utilità della geografia
CLAUDIO MINCA, Geografia e rivoluzione
FRANCO SALVATORI, La Geografia e il novum
Antropocene e ricerca geografica. Prospettive presenti e future
Introduzione di FRANCESCO DE PASCALE, CRISTIANO GIORDA, PAOLO GIACCARIA
FRANCESCO DE PASCALE, LOREDANA ANTRONICO, ROBERTO COSCARELLI,
MARCELLO BERNARDO, FRANCESCO MUTO, Antropocene e Geoetica: il caso-studio
sulla percezione del rischio idrogeologico in Calabria (Italia)
VALERIA DATTILO, La semiosi dell’Antropocene: un approccio geoetico
GIACOMO ZANOLIN, L’uomo e la natura nell’Antropocene: riflessioni teoriche e
approcci alla ricerca
Atlanti, mappe, narrazioni. Tradizionali linguaggi di conoscenza e innovative
modalità di visualizzazione
Introduzione di CARLA MASETTI, LUISA SPAGNOLI
VLADIMIRO VALERIO, Mappe, privilegi editoriali e raccolte cartografiche nel
Rinascimento italiano
SIMONETTA CONTI, Atlanti spagnoli e iberoamericani del XVIII secolo
FRANCESCO FIORENTINO, Sull’utilità e il danno della forma atlante per la storia della
letteratura
CHIARA GALLANTI, FRANCESCO FERRARESE, MAURO VAROTTO, Tra geografia e metageografia: un Atlante della ricerca per il Museo di Geografia dell'Università di Padova
SARA LUCHETTA, Atlanti impliciti e narrazioni mappanti: Il bosco degli urogalli di
Mario Rigoni Stern
ANDREA FAVRETTO, BRUNO CALLEGHER, Cartografia dei ritrovamenti monetali di età
romana in Friuli Venezia Giulia: un moderno atlante distribuito via Web?
GIANLUCA CASAGRANDE, CLAUDIA CARPINETI, Nuove tecnologie per un Atlante dei
landmark minori
p. 27
p. 29
p. 33
p. 39
p. 43
p. 53
p. 63
p. 71
p. 73
p. 83
p. 91
p. 101
p. 105
p. 113
p. 123
p. 131
p. 141
p. 149
p. 157
MARIA CARMELA GRANO, MARIA DANESE, MAURIZIO LAZZARI,
VALERIA VERRASTRO, Atlante cartografico storico-territoriale della Basilicata
“Aster Basilicatae”
Città infinita, partecipazione e nuovi turismi
Introduzione di MARINA FACCIOLI
FEDERICA BURINI, Partecipazione e turismo nella città reticolare: il ruolo dell’individuo
e della connettività in un network europeo
STEFANIA CERUTTI, Città multiculturali e turismo urbano: la parola ai migranti
ALESSANDRA GHISALBERTI, Turismo e rigenerazione urbana: verso una nuova
attrattività territoriale tramite reti e filiere economiche a Bergamo
TONINO GRIFFERO, «April in Paris, this is a feeling no one can ever reprise». Remarks
on Urban Atmospheres
DANIELA LA FORESTA, Turismo religioso a Napoli. Il sacro e il profano
GIUSEPPE IMBESI, PAOLA NICOLETTA IMBESI, Aree archeologiche, turismo e piano
urbanistico: il caso del PRG di Cerveteri
JOSÉ SILVAN BORBOREMA ARAÚJO, GLAUCIO JOSÉ MARAFON, Campo e Città:
il turismo come espressione socio-spaziale di questa relazione ibrida a Paraìba
e a Rio de Janeiro
GIORGIA DI ROSA, TIZIANO GASBARRO, LYDIA POSTIGLIONE, Post-metropolitano: il
“mercato” della città infinita
ANDREA CORSALE, Il patrimonio culturale ebraico di Bucarest. Un confronto fra
diverse strategie, pratiche e rappresentazioni
TEODORA MARIA MATILDA PICCINNO, La risposta dell’architettura all’offerta turistica
fluviale. London Plan vs Reinventer la Seine
CARLA FERRARIO, MARCELLO TADINI, L’impatto di Expo 2015: integrazione tra
territorio urbano e nuove risorse turistiche
DANILO TESTA, Beni culturali inaccessibili, turismo sostenibile e valorizzazione urbana.
Il caso del progetto Valore Paese-Dimore per il recupero del patrimonio demaniale dismesso
VIVIANA D’APONTE, Per una mobilità condivisa a servizio del turismo nello spazio
metropolitano
LUCIO FUMAGALLI, EUGENIO DE MATTEIS, PIETRINA SANNA, Human Ecosystems:
processi di ascolto, sviluppo del capitale sociale e valorizzazione dei Commons
Città intelligenti e dinamiche: dati, misure e analisi per comprendere città,
territori e comportamenti umani
Introduzione di MARGHERITA AZZARI, CHIARA GARAU, PAOLA ZAMPERLIN
ALESSANDRO SERAVALLI, Urban Data per la comprensione della città
p. 167
p. 177
p. 183
p. 191
p. 199
p. 209
p. 217
p. 225
p. 233
p. 243
p. 249
p. 257
p. 265
p. 273
p. 281
p. 289
p. 303
p. 309
DANIELE MEZZAPELLE, ALFREDO CARTONE, Indicatori di benessere e “approccio
smart”. Un’analisi territoriale multidimensionale
GIANCARLO MACCHI JÁNICA, Big-data e analisi delle dinamiche urbane
SALVATORE AMADUZZI, GIS, Big Data e Social per l’analisi di sistemi
territoriali complessi
ARNALDO BIBO CECCHINI, MAURIZIO MINCHILLI, LOREDANA F. TEDESCHI, I diversi
livelli della qualità dei dati nei processi decisionali e partecipativi
ARCANGELA GIORGIO, GIOVANNA SPINELLI, Tecnologie innovative e governo del
territorio. Un caso di studio: Bari, città smart
GIOVANNI MAURO, Strategie smart cities nelle aree urbane in rapida crescita in
Estremo Oriente: il caso di Ho Chi Minh City (Vietnam)
MARGHERITA AZZARI, CAMILLO BERTI, PETER CONTI, FULVIO LANDI, Informazioni
georeferenziate per la gestione delle città. Il caso dei mercati nel comune di Firenze
PAULINE DEGUY, MAURIZIO RIPEPE, GIORGIO LACANNA, LETIZIA ORTI, Database GIS
per la valutazione speditiva a larga scala della vulnerabilità sismica di un’area urbana
complessa: applicazione alla città di Firenze
STEFANO DE FALCO, Innovation and Creativity in Sub Urban Areas: Evidences from
East Area of Naples
Cultura, legalità, territorio: il contributo della geografia e delle discipline
storico-sociali agli studi sulla criminalità organizzata
Introduzione di GIUSEPPE MUTI
ATTILIO SCAGLIONE, Crime mapping e controllo del territorio:
la variabile “Addiopizzo”
ANDREA ALCALINI, Mafie e urbanistica: non è tutto oro quello che luccica
MARIA SCINICARIELLO, IRENE SALERNO, Variabili culturali, territoriali e
coinvolgimento degli stakeholder: dalla burocrazia alla gestione efficace delle policy
di anticorruzione nelle pubbliche amministrazioni
ILARIA MELI, Per una teoria del controllo del territorio: Mafia capitale e le nuove
morfologie del controllo mafioso
MARIA GIUDITTA BORSELLI, ISABELLA CLOUGH MARINARO, Moving to Rome: Recent
Historical and Geographical Trajectories of Three Camorra Clans
FABRICE RIZZOLI, TOMMASO GIURIATI, Mafia e crimine organizzato nelle ricerche
scientifiche in Francia: luoghi e forme di socializzazione del milieu francese
NANDO DALLA CHIESA, Il fenomeno mafioso in una prospettiva geografica. Partendo
dal caso lombardo
ANNA MARIA ZACCARIA, Geografie a rischio. Strategie criminali in un’area di transito
UMBERTO SANTINO, Mafia: dalle riserve originarie alla globalizzazione. Appunti per
una geografia della mafia
p. 317
p. 325
p. 335
p. 345
p. 353
p. 359
p. 367
p. 375
p. 383
p. 395
p. 407
p. 415
p. 425
p. 431
p. 439
p. 447
p. 455
p. 463
p. 471
Le fonti geo-cartografiche per il governo del territorio. Tra episteme
e applicazioni
Introduzione di ELENA DAI PRÀ
ANNA MARSON, L’uso delle fonti storico-geografiche nella pianificazione territoriale
e paesaggistica
SILVIA SINISCALCHI, La valle del Sarno e le sue trasformazioni nelle fonti geostoriche
e cartografiche
STEFANO MAGAUDDA, ELISABETTA VACCA, L’evoluzione del paesaggio:
informatizzazione del Catasto Gregoriano e della cartografia storica per lo studio e la
valutazione della vulnerabilità del paesaggio storico-culturale della Regione Lazio.
Due casi studio
RICCARDO ARMELLINI, MARGHERITA AZZARI, CAMILLO BERTI, PAOLA ZAMPERLIN,
Strumenti per lo studio, la gestione e la valorizzazione del patrimonio paesaggistico.
Le aree umide della Toscana
PAOLA ZAMPERLIN, Fonti storiche nella valutazione del rischio paesaggistico: il caso
della Piana di Firenze
SERGIO PINNA, MASSIMILIANO GRAVA, Le perizie catastali lucchesi: una fonte
archivistica per la pianificazione territoriale
RAFFAELLA BRUZZONE, ROBERTA CEVASCO, NICOLA GABELLIERI, CARLO
MONTANARI, DIEGO MORENO, VALENTINA PESCINI, CAMILLA TRALDI, “Volta la
carta”. Cartografia storica e ricerca multidisciplinare: la caratterizzazione storicoambientale dei paesaggi rurali. Casi studio dalla Liguria
ANGELO BESANA, DAVIDE ALLEGRI, BRUNO ZANON, I territori del Trentino: tra
ricostruzione storica e scenari di sviluppo
Geografia e filosofia: modelli, mitologie, esperienze di ricerca a confronto
Introduzione di MARCELLO TANCA
STEFANIA BONFIGLIOLI, Geografia del Terzo. Immagine, filosofia del linguaggio e
pensiero geografico
TIMOTHY TAMBASSI, Prospettive ontologiche per una classificazione dei confini
geografici.
Diversità culturali e credenze collettive
ELENA DI LIBERTO, Brevi note sui concetti di territorializzazione e performatività
Geografia e letteratura: luoghi, scritture, paesaggi reali e immaginari
Introduzione di DINO GAVINELLI
MARCO MARTIN, La geografia culturale nel Giornale di un viaggio da
Costantinopoli in Polonia di Ruggiero Giuseppe Boscovich
p. 481
p. 487
p. 493
p. 505
p. 515
p. 523
p. 533
p. 541
p. 549
p. 561
p. 569
p. 579
p. 587
p. 597
p. 605
ELENA DAI PRÀ, Il Viaggio in Italia di Goethe: ontologia del paesaggio nel solco della
tradizione speculativa geografica (e non solo) tedesca?
ALFIO CONTI, ELCIONE LUCIANA DA SILVA, Paesaggio culturale e letteratura: le
memorie dei viaggiatori stranieri in Minas Gerais nel XIX secolo
ANTONINA PLUTINO, La città “personaggio essenziale”: Bruges la morta di Georges
Rodenbach
SALVATORE CANNIZZARO, La rappresentazione della Sicilia nella letteratura e nel
cinema tra miti, finzioni e realtà
CECILIA SPAZIANI, «Le città e gli uomini non sarebbero mai mutati». La Roma di Pier
Paolo Pasolini
CRISTIANO GIORDA, La Torino contemporanea nei romanzi di Alessandro Perissinotto
THÉO SOULA, La ville à l’échelle: la crise de la dimension humaine dans quelques
œuvres littéraires contemporaines
ENRICO SQUARCINA, Gioia e paura, la geografia emozionale dell’alto mare attraverso il
racconto dei naviganti contemporanei
MARCO PETRELLA, Una mappa letteraria aperta. Approcci analitici e prospettive in Maps in
Literature
Geografia fisica e geografia umana: teoria e prassi di una possibile
integrazione
Introduzione di LORENZO BAGNOLI
LAMBERTO LAURETI, L'impatto delle attività umane sulle forme del terreno,
sull'ambiente e sul paesaggio. Considerazioni critiche, metodologiche e relative
esemplificazioni
EMILIANO TOLUSSO, Geografie delle grandi questioni ambientali. Policy making tra
conservazione e cambiamenti climatici
FEDERICA BADIALI, Dare voce al paesaggio di Castello di Serravalle (Valsamoggia,
Bologna): un percorso metodologico tra geomorfologia culturale e valorizzazione
DOMENICO CAPOLONGO, MARINA ZINGARO, ISABELLA LAPIETRA, Alcuni recenti
sviluppi della geografia fisica e della geomorfologia. Implicazioni per la critical physical
geography
MARCELLO SCHIATTARELLA, SIMONA CAFARO, GIUSEPPE CORRADO, AMEDEO
MONTESANO, Geomorfometria delle scarpate di faglia dei Monti Alburni (Appennino
campano): studio preliminare
ANTONELLA SENESE, CARLO D’AGATA, DAVIDE MARAGNO,
ROBERTO SERGIO AZZONI, DAVIDE FUGAZZA, GUGLIELMINA ADELE DIOLAIUTI,
Ghiacciai che arretrano e aree proglaciali che si espandono: due fenomeni
apparentemente contrastanti che convivono. Una concreta occasione di incontro
e collaborazione per geografi fisici ed umani
p. 617
p. 621
p. 629
p. 635
p. 643
p. 649
p. 657
p. 663
p. 669
p. 681
p. 685
p. 693
p. 703
p. 711
p. 721
p. 731
ELEONORA GIOIA, FAUSTO MARINCIONI, Politiche di riduzione del rischio disastri.
Analisi della gestione ambientale delle aree a rischio alluvione nei Comuni pilota del
Progetto Europeo LIFE PRIMES
ALICE BARONETTI, FIORELLA ACQUAOTTA, SIMONE FALZOI, FEDERICO SPANNA,
SIMONA FRATIANNI, Caratterizzazione degli eventi estremi di precipitazione e siccità in
Piemonte
FEDERICO MARTELLOZZO, FEDERICO AMATO, BENIAMINO MURGANTE,
Ipotesi evolutive dei cambiamenti di uso del suolo in ottica sostenibile. Fra criteri
tecnico-morfologici e indicazioni soggettive da pianificazione partecipata
FILIPPO RUSSO, ALESSIO VALENTE, L’influenza delle forme del paesaggio nella storia
della città di Benevento (Campania)
GAIA MATTEI, PIETRO AUCELLI, ALDO CINQUE, GERARDO PAPPONE, ANGELA RIZZO,
Modificazioni del paesaggio costiero di Posillipo (Napoli) in epoca storica: valutazione e
interpretazione sulla base di indagini geoarcheologiche integrate
LORENZO BAGNOLI, Naturalizzazione e feticizzazione del confine fisico. Il caso del
Rocciamelone (3.538 m)
M. CRISTINA CIAPPARELLI, SIMONE ZANNOTTI, ROBERTO ZORZIN, Honglin (Guizhou
– Cina): un caso di studio multidisciplinare per la conoscenza e la tutela della risorsa
idrica in un’area a potenziale vocazione turistica
MATTIA DE AMICIS, RAFFAELE DELLE FRATTE, MATTEO MATTAVELLI, IVAN
FRIGERIO, Cartografia geoambientale finalizzata all’individuazione di percorsi
geoturistici nell’Alta Valle del Lys (Valle d’Aosta)
MATTEO MATTAVELLI, IVAN FRIGERIO, MATTEO BOLCHINI, MARZIO MARZORATI,
MATTIA DE AMICIS, Mobilità dolce tra agricoltura e biodiversità: i corridoi agroecologici tra Adda e Martesana
Geografie del lavoro
Introduzione di MASSIMILIANO TABUSI
MARCO COPERCINI, Progettare stabilità occupazionale nel capitalismo globale. Strategie
e dinamiche imprenditoriali nel settore del fashion design di Berlino
MASSIMILIANO TABUSI, Un “plusvalore geografico”? Dal commercio internazionale
alle migrazioni: lavoro, informazione geografica e relazioni multiscalari come elementi
chiave della società contemporanea
Geografie del sacro: lo spazio-tempo come nuova frontiera per il geografo
Introduzione di GIANFRANCO BATTISTI
PAOLO BENEDETTI, Il paradosso del tempo e dello spazio dell’infinito
MARIA PAOLA PAGNINI, ANTONIETTA PAGANO, Religioni e percezioni del tempo
p. 739
p. 747
p. 755
p. 763
p. 771
p. 781
p. 789
p. 801
p. 809
p. 819
p. 823
p. 829
p. 843
p. 849
p. 857
MICHELE STOPPA, Un nuovo cielo e una nuova terra. Suggestioni di meta-geografia
escatologica
ORIETTA SELVA, Le Mappae mundi medievali tra geografia e cartografia del sacro
GIACOMO CAVUTA, DANTE DI MATTEO, Il Cammino di Santiago de Compostela.
Un viaggio tra elicitazione e retrospettiva
GIULIANA QUATTRONE, Strutture religiose storiche quali testimonianze identitarie sul
territorio per la riorganizzazione territoriale e la promozione turistica
ALESSANDRA FERRIGHI, Venezia, confessioni religiose e geografie urbane (1797-1821)
Geografie urbane nella cooperazione internazionale
Introduzione di MIRELLA LODA e MATTEO PUTTILLI
VALERIO BINI, MARIA BOTTIGLIERI, EGIDIO DANSERO, ALESSANDRO FRIGERIO,
ANDREA MAGARINI, YOTA NICOLAREA, Le politiche urbane del cibo come terreno di
cooperazione internazionale: il caso delle città africane
VALERIO BINI, EGIDIO DANSERO, LASSANE YAMEOGO, Cooperazione e reti locali del
cibo nelle città africane: il caso di Ouagadougou
Geografie variabili nel quadro europeo e mediterraneo degli itinerari
culturali. Rivoluzioni (trans)disciplinari, metodologie di analisi e politiche
territoriali su viaggi e cammini
Introduzione di ALESSIA MARIOTTI
MARGHERITA AZZARI, FIORELLA DALLARI, Le Vie Romee dell'Europa e del
Mediterraneo di viandanti, pellegrini e mercanti. Le strade dell'identità europea nelle
pratiche contemporanee
SIMONE BOZZATO, Geografie variabili in un Meridione in “cammino”. Gli itinerari
culturali tra mancate rivoluzioni e riforme (queste sì slow!)
ELISA MAGNANI, FILIPPO PISTOCCHI, Fari, edifici costieri e identità transnazionale
lungo i cammini europei
GIANLUCA BAMBI, SIMONA IACOBELLI, Il sistema locale di Cammini e Itinerari
culturali per la promozione del turismo sostenibile e di qualità nelle zone rurali: un
esempio di metodologia di progettazione nella provincia di Arezzo-Toscana (Italia)
ALEXANDER BEHRENDT, GABRIEL GACH, The Pomeranian Way of St. James as an
Example of Cultural Routes in the South Baltic Area
RAFFAELLA AFFERNI, Il patrimonio culturale della Rete dei siti cluniacensi nel
Piemonte Nord-Orientale tra opportunità e nuove sfide
MARISA MALVASI, Sulle orme del popolo dalle lunghe barbe. Il «Longobard Ways across
Europe»
CHIARA RABBIOSI, L’itinerario ATRIUM e la Convenzione di Faro. Riflessioni critiche
sull’applicazione alla scala locale
ILARIA SABBATINI, Le aree di strada della lucchesia tra via Cassiola e via Bibulca. Un
approccio storico
p. 863
p. 873
p. 881
p. 889
p. 901
p. 911
p. 913
p. 923
p. 933
p. 935
p. 945
p. 955
p. 963
p. 971
p. 981
p. 989
p. 1001
p. 1009
SARA CARALLO, Itinerari ecoturistici lungo la via Francigena nel sud. Patrimonio
culturale e valori identitari nella bassa Valle dell'Amaseno
VALENTINA ALBANESE, ELISA MAGNANI, Nuove declinazioni per il viaggio lento: il
progetto dei viaggi creativi salentini
VALENTINA CASTRONUOVO, La città vecchia di Taranto: il patrimonio culturale diffuso
tra abbandono e possibili rimedi “smart”
PAOLO WALTER DI PAOLA, Il progetto “Francigena V.E.R.S.O. sud”. Valorizzazione,
esperienza, rete, servizi, ospitalità
Geopolitica: contributi a una storia disciplinare
Introduzione di EDOARDO BORIA, DANIELE SCALEA
LEONARDO ROMBAI, Il valore politico delle applicazioni sociali e culturali della
geografia nel primo cinquantennio unitario
ANDREA PERRONE, «Per il bene della nazione»: il paradigma modernizzatore
della geografia utilitaria. Geografia politica, geopolitica, evoluzione delle scienze
territoriali in Italia
ADAM SASHALMI, Pál Teleki e la geopolitica ungherese
ALESSIO STILO, Zbigniew Brzezinski e la “geopolitica ibrida” statunitense
GIANFRANCO BATTISTI, La ciclicità degli assetti geopolitici come portato delle
dinamiche delle strutture spaziali
DANIELE SCALEA, Il concetto di Heartland nella geopolitica classica e la sua attualità
nella politica internazionale
Giustizia spaziale, conflitti ambientali e loro rappresentazione
Introduzione di CHIARA CERTOMÀ, FEDERICO MARTELLOZZO
ROBERTA GEMMITI, MARIA ROSARIA PRISCO, La giustizia ambientale in Italia. Una
riflessione introduttiva
MASSIMO DE MARCHI, MONICA RUFFATO, Abitare i conflitti socio-ambientali
MATILDE CARABELLESE, SIMON MAURANO, Il ruolo dei movimenti sociali e dei
conflitti ambientali nel processo di territorializzazione e creazione di capitale sociale
CHIARA CERTOMÀ, FEDERICO MARTELLOZZO, The Spatial Distribution of Urban
Gardening and Spatial Injustice. In between Social-economic and Environmental
Determinants
DIONISIA RUSSO KRAUSS, Concentrazione residenziale e marginalità sociale: l’analisi
dei fenomeni di segregazione etnica nello spazio urbano
CARLO PERELLI, ALICE SCALAS, GIOVANNI SISTU, L’ambiente del dissenso. Pratiche di
resistenza urbana nel quartiere Mourouj II di Tunisi
FAUSTO DI QUARTO, Conflitto e partecipazione nella gestione delle risorse naturali. Il
caso del fiume Seveso nell’area metropolitana milanese
p. 1017
p. 1025
p. 1035
p. 1045
p. 1055
p. 1059
p. 1069
p. 1077
p. 1081
p. 1091
p. 1099
p. 1105
p. 1109
p. 1117
p. 1125
p. 1133
p. 1141
p. 1147
p. 1155
MASSIMILIANO FARRIS, Territori contesi? Le regioni forestali del Cile tra egemonia
territoriale e resilienza
Governance, rischi ed eventi naturali: attori e conflitti
Introduzione di FABIO CARNELLI, GIUSEPPE FORINO, FAUSTO MARINCIONI
SARA ALTAMORE, VENERA PAVONE, Dalla percezione del rischio verso il progetto
ecologico: contributi alla prevenzione del rischio idraulico in ambito urbano
FULVIO TOSERONI, L’utopia del rischio zero. L’analisi multicriteriale (MCDA) per il
governo del rischio nel ciclo dei disastri. L’esperienza del Progetto Europeo LIFE
PRIMES (Preventing flooding RIsks by Making resilient communitiES - LIFE14
CCA/IT/001280)
STEFANO ANCILLI, Governance e pianificazione dell’emergenza: il caso del sisma del
centro Italia 2016
IVAN FRIGERIO, SILVIA MUGNANO, MATTEO MATTAVELLI, MATTIA DE AMICIS,
Interazione spaziale tra vulnerabilità sociale e pericolosità sismica per la valutazione di
scenari di rischio integrato
OSCAR LUIGI AZZIMONTI, MATTEO COLLEONI, MATTIA DE AMICIS, IVAN FRIGERIO,
Vulnerabilità sociale e rischi ambientali. I risultati di una ricerca nella regione
Lombardia
CRISTIANO PESARESI, DIEGO GALLINELLI, GIS4RISKS: periodo di edificazione
“verso” esiti di agibilità a L’Aquila (2009), ricostruendo le fasi dell’evoluzione
urbanistica
MARIA TERESA CARONE, MAURO BARONTINI, Trust in Institutions and Risk
Perception: What Point of View?
MARILIN MANTINEO, SERGIO SCARFÌ, Osservare il disastro dalla periferia
I cambiamenti dell’università: tra dinamiche di globalizzazione e contributo
allo sviluppo locale
Introduzione di MICHELA LAZZERONI, MONICA MORAZZONI, MARIA PARADISO
MICHELA LAZZERONI, Oltre la terza missione? Nuove forme di relazione tra università
e territorio
DONATELLA PRIVITERA, Community engagement. Una relazione dinamica tra
università e territorio
CATERINA NICOLAIS, L’università come driver di sviluppo e baricentro della
riqualificazione urbana delle periferie. Il Polo Tecnico Scientifico di Napoli-Est
MARCO BAGLIANI, ALESSIA CALAFIORE, EGIDIO DANSERO, MICOL MAGGIOLINI,
GIACOMO PETTENATI, NADIA TECCO, Università come attori di politica ambientale e
territoriale. Esperienze in corso all’Università di Torino
p. 1163
p. 1177
p. 1179
p. 1185
p. 1195
p. 1207
p. 1215
p. 1225
p. 1233
p. 1243
p. 1251
p. 1255
p. 1263
p. 1271
p. 1277
VALENTINA EVANGELISTA, Dall’università allo sviluppo territoriale: il ruolo “in
ombra” degli spin-off universitari in Italia
MICHELA DE BIASIO, Innovare in città: il caso dell’Urban Innovation Bootcamp
dell’Università Ca’ Foscari a Treviso
MASSIMO DE MARCHI, SALVATORE PAPPALARDO, DANIELE CODATO,
FEDERICO GIANOLI, ALBERTO DIANTINI, Dalla geografia alla GIScience nel contesto
accademico italiano: formazione, geo-informazione e sistemi a pilotaggio remoto
GIUSEPPE GAMBAZZA, MONICA MORAZZONI, Terza missione, università e comunità
di riferimento: il caso di Milano
CESARE EMANUEL, Riflessioni conclusive: il contributo della geografia
alle strategie di sviluppo degli atenei e del territorio
I luoghi e le spazialità delle attività militari ed il ruolo della geografia nelle
attuali modalità di conflitto
Introduzione di DANIELE PARAGANO
GIUSEPPE DENTICE, La rilevanza del Sinai nella dimensione geo-strategica e di
sicurezza vicino-orientale
ANTONELLA ROBERTA LA FORTEZZA, La divisione che genera caos: il caso della
geografia libica
DANIELE PARAGANO, Dove finisce la guerra? Luoghi e spazi dei conflitti
contemporanei
Il Mediterraneo: per una geografia critica della frontiera
Introduzione di CHIARA BRAMBILLA, ANNA CASAGLIA, RAFFAELLA COLETTI, PAOLO
CUTTITTA, GIULIA DE SPUCHES, VINCENZO GUARRASI
ALESSANDRA BONAZZI, La piega del Mediterraneo
CATERINA MARIA COLETTI, CRISTINA DA MILANO, “Se fossero rimasti a casa loro”: le
politiche dell’Unione Europea sul patrimonio culturale euro-mediterraneo come possibile
strumento contro i nazionalismi
GIULIO QUERINI, SILVIA GRANATA, Stampalia: perla del Dodecaneso, avamposto
dell’Europa
GIULIA DE SPUCHES, VINCENZO GUARRASI, CHIARA GIUBILARO, MARCO PICONE,
LAURA LO PRESTI, FRANCESCA GENDUSO, Manifesto. E l’Europa disumanizzò
sé stessa
Il viandante oggi. Significati, pratiche e metodologie di studio
Introduzione di LUCREZIA LOPEZ, RUBÉN CAMILO LOIS GONZÁLEZ
MARINA MARENGO, Deambulazioni fluvio-letterarie nella Pianura Padana: tra derive
post-rurali e walkskapes
p. 1285
p. 1293
p. 1301
p. 1307
p. 1319
p. 1327
p. 1331
p. 1341
p. 1349
p. 1359
p. 1365
p. 1371
p. 1379
p. 1385
p. 1391
p. 1395
ANTONIETTA IVONA, DONATELLA PRIVITERA, Il viaggio religioso dalla componente
sonora, culturale e ambientale alla circolazione economica
PILAR TABOADA-DE-ZÚÑIGA ROMERO, Turismo idiomático y Camino de Santiago.
Nuevos peregrinos y nuevas motivaciones
LUCREZIA LOPEZ, YAMILÉ PÉREZ GUILARTE, Il Cammino di Santiago a Finisterre
(Galizia, Spagna). Indagare le motivazioni attraverso lo spazio virtuale
Internationalisation of the Italian Economy and the Role of Banking in
Reshaping the SME Value Chains
FRANCESCO CITARELLA, Internationalisation of the Italian Economy and the Role of
Banking in Reshaping the Sme Value Chains
ATTILIO CELANT, The Bank/Territory Interaction in the Competitiveness of Productive
Systems. An Introduction
MARIA GIUSEPPINA LUCIA, FinTech, Geographic Space and Economic Development.
Some Directions for Research
SILVIA GRANDI, Internationalisation of the Italian Banking System. The Impact on the
Italian Economy
CHRISTIAN SELLAR, TU LAN, Banks, Services, and the State: the Infrastructure
Supporting Italian Smes Abroad
FABIO GIORGIO, Italy’s Role in International Markets. An Overview of Foreign
Trade Data
GIOVANNI MAIONE, Internationalisation of Business and New Opportunities from the
Markets. Focus on Africa and the Middle East, the New Frontiers of Development
NICOLA GIORGI, The BPER Banca Model to Compete and Grow on Foreign Markets.
Information, Strategies and Resources for Italian SMEs
CHIARA TUFARELLI, The Role of International Financial Institutions in Supporting
European SME Foreign Direct Investment
La mediazione delle tecnologie per una nuova comunicazione e
rappresentazione del territorio
Introduzione di VALENTINA ALBANESE, TERESA GRAZIANO
VALENTINA ALBANESE, Prospettive geografiche della narrazione. Dal racconto
del territorio all’immaginario, attraverso le nuove tecnologie
VALENTINA GRECO, Nuove tecnologie per la visualizzazione e la narrazione dello spazio
geografico: il progetto Visualizzare Ravenna
MONICA MAGLIO, La partecipazione della comunità locale alla cartografia per la
valorizzazione della Dieta Mediterranea
TERESA GRAZIANO, Nuove tecnologie, urbanesimo partecipativo e spazio pubblico:
modelli e casi di studio
p. 1401
p. 1407
p. 1417
p. 1429
p. 1437
p. 1441
p. 1447
p. 1453
p. 1461
p. 1469
p. 1473
p. 1477
p. 1487
p. 1491
p. 1497
p. 1503
p. 1509
ALDENILSON COSTA, The School in the Digitalization of the Territory in Piraí
(RJ) – Brazil
La metamorfosi della montagna italiana: dal diritto alla città all’ecosistema
del futuro
Introduzione di ANTONIO CIASCHI, LUISA CARBONE
ANTONIO CIASCHI, Oltre gli Appennini. Prospettive latitudinali
MAURO PASCOLINI, Da paesaggi a patrimoni: risorse o nuove illusioni
per la montagna italiana?
FRANCESCO M. CARDARELLI, Dal Cantico di frate sole alla sequela di Gesù Cristo
«sine glossa»: il ruolo di Francesco d’Assisi nella metamorfosi dell’immagine
della montagna
GIUSEPPINA LEONE, LINA MARIA CALANDRA, Il ruolo della geografia nella
ricostruzione dei paesi di montagna: dieci anni di ricerca nel Parco Nazionale del
Gran Sasso Monti della Laga
LUISA CARBONE, Lo storytelling del buen vivir: una nuova etica per la montagna
GIULIA VINCENTI, Percezione e rappresentazione dello spazio nel contesto applicativo
del territorio appenninico
ROSARIO DE IULIO, Il collegamento tra Tirreno e Adriatico. Prospettive di sviluppo di
un’area interna appenninica del Mezzogiorno: il Sannio
SETTIMIO ADRIANI, VERONICA ADRIANI, ELISA MORELLI, Casari transumanti del XX
secolo: dal Cicolano ai caseifici della Sardegna
MARINA FUSCHI, La Montagna, sistema aperto. Per una geografia comparata, Alpi e
Appennini
La Riforma luterana e la nuova Geografia
Introduzione di ANNALISA D’ASCENZO
FRANCESCO SURDICH, Il ruolo delle raccolte di viaggio sull’evoluzione delle conoscenze
geografiche dell’epoca delle grandi scoperte
ANDREA MIROGLIO, La missione riformata: l’evangelizzazione del Nuovo Mondo tra
millenarismo e governo territoriale
ANNALISA D’ASCENZO, Le fonti per la nuova geografia e cartografia dell’Estremo
Oriente tra Riforma e Controriforma: le missive dei Gesuiti
«La rivoluzione non è un pranzo di gala»: palingenesi e tradizione in Cina in
un’ottica geografica
Introduzione di STEFANO PIASTRA
WU SONGDI, How European Geographers Recognized the Geographical Space of
Northeast Asia in the 17th-19th centuries: Analysis of the European World Maps
p. 1519
p. 1531
p. 1535
p. 1541
p. 1547
p. 1555
p. 1567
p. 1573
p. 1579
p. 1585
p. 1593
p. 1605
p. 1611
p. 1617
p. 1625
p. 1637
p. 1641
GIORGIO CASACCHIA, La mappa “Gli italiani a Sciangai, 1608-1949”. Un progetto
dell’Istituto Italiano di Cultura di Shanghai
LUO JING, The Transformation of the Cultural Landscape of Italians in Shanghai
(1863-1941)
ANDREA FRANCIONI, Le Imperial Maritime Customs e la geografia dell’imperialismo
in Cina attraverso le memorie inedite di Onia Tiberii (1881-1904)
XU JIANPING, Borders and Enclaves in Administrative Regions Division. The CaseStudy of Tongguan Demarcation in the Republic of China
ZHANG XIAOHONG, XUE WULI, Soundscape and Local Memory: The Case-Study of
Folk Song in Northern Shaanxi
STEFANO PIASTRA, 20th-Century Revolutions in China: The Descriptions of Italian
Travelogues
FABRIZIO EVA, CRISTINA RANDAZZO PAPA, Le isole contestate tra Cina e Giappone
DINO GAVINELLI, Le nuove vie della seta: recupero di un antico percorso, rivoluzione
nei collegamenti euroasiatici o altro?
L’attuale rivoluzione dei modelli alimentari e gli effetti colti nello
straordinario dinamismo delle campagne italiane
Introduzione di MARIA GEMMA GRILLOTTI DI GIACOMO, PIERLUIGI DE FELICE
MARIA GEMMA GRILLOTTI DI GIACOMO, Una geografia per l’alimentazione
PIERLUIGI DE FELICE, La quarta fase della transizione alimentare dei Paesi occidentali.
Una lettura geo-spaziale e temporale del rapporto territorio-alimentazione
GIOVANNI DE SANTIS, Alimentazione e Salute
COSIMO PALAGIANO, Lo Street Food: nuovi valori e diversi significati. Alcune
considerazioni geografiche
BIAGIA PAPAGNO, Tradizione e innovazione nelle produzioni alimentari: il caso
dell’allevamento di lumache in Capitanata
GIORGIO PENNAZZA, MARCO SANTONICO, Paesaggio elettronico: l’ausilio di sensori
per la qualità dei prodotti e dell’ambiente
LUCA PIRETTA, Dieta Mediterranea per la salute dell’uomo, per la salute del pianeta
FRANCESCA RINELLA, L’agricoltura biologica nel XXI secolo: da segmento produttivo di
nicchia a modello di valorizzazione locale?
ROSANNA RUSSO, Dal gluten free al gluten friendly: il più grande spin-off
agroalimentare d’Europa ed il suo impatto rivitalizzante sulla vocazione cerealicola
del Tavoliere
VITTORIO AMATO, The Possible Conflicts in Agricultural Productions between Food,
Feed and Fuel
FRANCESCO CALICCHIA, Il movimento “KM 0” come segnale di cambiamento sociale.
Caso di studio: gli orti urbani di Roma
p. 1649
p. 1659
p. 1675
p. 1681
p. 1691
p. 1699
p. 1707
p. 1715
p. 1723
p. 1725
p. 1739
p. 1749
p. 1759
p. 1769
p. 1779
p. 1785
p. 1789
p. 1797
p. 1805
p. 1815
MARIATERESA GATTULLO, Il ruolo dei soggetti dell’Economia civile nella governance
degli spazi agroalimentari. La vision e la mission territoriale dell’associazione
internazionale Slow Food
ROSALINA GRUMO, I Partenariati Europei per l’Innovazione (PEI) in agricoltura e la
progettualità in un’ottica di filiera, integrazione e sostenibilità
ANTONIETTA IVONA, La tutela delle produzioni locali nelle politiche regionali
MARILENA LABIANCA, Leader e innovazione: da alcune esperienze europee al progetto
di cooperazione TUR Puglia: Promuovere i sistemi turistici locali sostenibili pugliesi
LUIGI ROSSI, Lo sviluppo sostenibile e la componente istituzionale
ANDREA SONNINO, Sistemi agroalimentari sostenibili per soddisfare l’evoluzione della
domanda alimentare
CARMEN SILVA CASTAGNOLI, Innovazioni colturali e tradizioni alimentari in Molise
ISABELLA VARRASO, ORIANA CESARI, Concentrazione delle coltivazioni ortive e
produzione del carciofo in provincia di Foggia (Puglia)
VALERIA DE MARCOS, L’attuale rivoluzione dei modelli alimentari e gli effetti colti nelle
campagne brasiliane
MARIA FIORI, La ristorazione etnica come segno identitario: una prima ricognizione
SIMONA GIORDANO, Territorial Identity and Rural Development: Organic Viticulture
in Apulia Region and Languedoc Roussillon
ROBERTO MOREA, Tradizioni alimentari e trasformazione degli spazi agricoli
in Terra di Bari
LIBERATA NICOLETTI, Modelli alimentari e innovazioni colturali in Puglia
GUGLIELMO SCARAMELLINI, Dialettiche alimentari. Nutrizione e gastronomia
nell’Italia contemporanea
L’Europa meridionale e le sue migrazioni: dai migranti economici ai rifugiati
in Italia nell’era della crisi
Introduzione di FABIO AMATO, FLAVIA CRISTALDI, MONICA MEINI
ANDREA SALUSTRI, Migrazioni e sviluppo nella regione EU-MENA
SONIA GAMBINO, Immigrazione e violazione dei diritti umani: le contraddizioni del
processo di Kharthoum
CARLA DELLA PENNA, Alla ricerca di un futuro migliore: i minori stranieri non
accompagnati, protagonisti dei nuovi flussi migratori
GIOVANNA DA MOLIN, ARJETAVESHI, MADDALENA LENNY NAPOLI, Le migrazioni
circolari tra Italia e Albania: un caso di studio in provincia di Bari
MONICA MEINI, LAURA CASSI, Il territorio come chiave di lettura dei processi di
integrazione dei migranti
FULVIO LANDI, Nuovi processi di territorializzazione a Firenze: il ruolo delle
componenti etniche e religiose nelle dinamiche socio-spaziali della popolazione
immigrata
FLAVIA ALBANESE, Immigrati nello spazio pubblico metropolitano
p. 1825
p. 1835
p. 1843
p. 1851
p. 1859
p. 1865
p. 1871
p. 1879
p. 1889
p. 1897
p. 1901
p. 1911
p. 1917
p. 1929
p. 1937
p. 1941
p. 1949
p. 1955
p. 1963
p. 1969
p. 1977
p. 1987
ANTONELLO SCIALDONE, Riconsiderare la dimensione familiare nella governance
dell’immigrazione: ostacolo o leva per l’integrazione?
ALESSIA DE NARDI, Paesaggio e appartenenza al luogo nel processo di integrazione dei
migranti: un’esperienza di ricerca nel Veneto
MONICA IORIO, Scenari migratori nell’era della crisi economica: gli italiani a Malta
ELISA LERDA, MARINA MARENGO, Il lavoro come costante migratoria e “luogo” di
integrazione culturale: l’Italia fra emigrazione ed immigrazione
FRANCESCA KRASNA, Processi migratori e coesione sociale in Italia e in Europa:
l’occasione perduta?
Luoghi abbandonati, luoghi ritrovati. Percorsi in Italia e altrove
Introduzione di ALICE GIULIA DAL BORGO
STEFANIA PALMENTIERI, I non luoghi come nuovi luoghi di aggregazione della società
post-moderna
ANDREA MARINI, Di che cosa parliamo quando parliamo di luoghi abbandonati.
Prospettive sintropiche di un processo entropico
ALICE GIULIA DAL BORGO, Ritorno ai luoghi: il caso degli eco-villaggi, tra scelta etica e
sostenibilità insediativa
LEONARDO PORCELLONI, Abbandono e rigenerazione sul geoportale
EMANUELE GARDA, Tra stasi e movimento: la riconversione delle ferrovie abbandonate
e le opportunità per la valorizzazione dei territori
FRANCA BATTIGELLI, Percorsi ritrovati. Dal treno alla bicicletta: l’esperienza degli
Stati Uniti
ELEONORA GUADAGNO, Il Borgo di Apice Vecchia: limiti e potenzialità dei progetti
contro l’abbandono
MARIA LAURA GASPARINI, Una città fantasma alle soglie del Polo Nord: Pyramiden da
luogo abbandonato a luogo recuperato
FLAVIO LUCCHESI, Dalla Valnerina alla regione metropolitana di Perth: il Luisini
Project e il “recupero olistico” di un (doppio) abbandono
Media e geografia
Introduzione di FABIO AMATO, ELENA DELL’AGNESE, CHIARA GIUBILARO
ANTONELLA RINELLA, Cinema, narrazione delle guerre e discorso geopolitico:
riflessioni metodologiche e proposte didattiche
GIAN LUIGI CORINTO, Lili Marlene: una canzone rubata al nemico divenuta ballata
popolare contro la guerra
SIMONE GAMBA, Il discorso geopolitico nella graphic narrative
MARIA CRISTINA CARDILLO, Cinquanta sfumature di Artico: quando il paesaggio
diventa protagonista
ALESSANDRA CALANCHI, La spettacolarizzazione del Terraforming: per un’ecologia
delle migrazioni su Marte
p. 1995
p. 2003
p. 2011
p. 2019
p. 2025
p. 2033
p. 2037
p. 2045
p. 2051
p. 2065
p. 2073
p. 2083
p. 2091
p. 2099
p. 2107
p. 2119
p. 2123
p. 2131
p. 2139
p. 2145
p. 2151
EMANUELE FRIXA, Verso l’Europa. Una critica alle visualizzazioni geografiche dei
flussi migratori
LORENZO RINELLI, MAp. The Memory Archive Project: Digitization of Memories
vs Aesthetics of Imagination
CHIARA GIUBILARO, Haunting Photography. Eventi migratori, politiche dell’affetto e
topografie dello sguardo
LAURA STANGANINI, Che fine ha fatto il barrio flamenco?
SILVIA ARU, CRISTINA CAPINERI, STEFANO PICASCIA, ANTONELLO ROMANO,
ANTONELLA RONDINONE, Paesaggio, cinema e fantasia: trent’anni di Italia nei film
GIOVANNA CENO, Exopoli: dove finisce Montelusa
ALFONSO PINTO, Geografie tossiche. Il paesaggio della Louisiana nella serie True
Detective
Neo-centralismo e territorio fra città metropolitana, aree vaste e
intercomunalità
Introduzione di FRANCESCO DINI, SERGIO ZILLI
FRANCESCO DINI, Eziologia dell’area vasta
PAOLO MOLINARI, Il riordino territoriale in Lombardia tra cambiamenti di funzioni e
risemantizzazione degli enti locali
ALBERTO CERIANI, ELENA DI CARPEGNA BRIVIO, FEDERICA SIGNORETTI, Prospettive
di riordino delle Province verso una concezione di area vasta. Spazi per un ruolo delle
Regioni e dettagli sul caso lombardo
ANDREA GIANSANTI, Riorganizzazione della governance locale: le Province nel limbo
MATTEO DEL FABBRO, Geografia della metropolizzazione di Milano: gli attori socioeconomici
ANDREA CALORI, EGIDIO DANSERO, FRANCESCA FEDERICI, FRANCESCA FORNO,
ANDREA MAGARINI, MARTA MAGGI, SIMON MAURANO, GIACOMO PETTENATI,
ALESSIA TOLDO, Geografie metropolitane nelle politiche alimentari urbane: confronto
tra gli approcci adottati a Milano, Torino e Bergamo
SIMONETTA ARMONDI, MATTEO BOLOCAN GOLDSTEIN, Nuova questione
metropolitana, vicende istituzionali e rescaling
SERGIO ZILLI, Città metropolitane e Regioni a statuto speciale
FLORIANA GALLUCCIO, Per un dibattito sulla produzione istituzionale dello spazio.
La formazione della città metropolitana di Napoli tra riforme e politiche di
riordino territoriale
MATTEO BOLOCAN GOLDSTEIN, FRANCO SACCHI, Milano e la questione
metropolitana, vicende istituzionali e dinamiche socio-spaziali
ORNELLA ALBOLINO, GIOVANNA IACOVONE, LUIGI STANZIONE, Le Città
Metropolitane: percorsi di inclusione o rischio di nuove marginalità?
p. 2159
p. 2165
p. 2175
p. 2181
p. 2187
p. 2197
p. 2203
p. 2213
p. 2219
p. 2227
p. 2235
p. 2243
p. 2249
p. 2257
p. 2273
p. 2281
p. 2289
p. 2299
p. 2307
Neogeografia
Introduzione di ANDREA DI SOMMA
CINZIA BACIGALUPO, ANNA DE MEO, ANDREA DI SOMMA, Conoscere per Conoscerci.
L’Istituto CNR-ITABC e il progetto Alternanza Scuola Lavoro
FRANCESCA PALMA, Catastrofi, comunità scolastiche e neogeografia: idee e progetti di
partecipazione per una nuova rappresentazione della realtà
GLENDA PAGNI, Cartografia digitale condivisa: utilità e applicazioni per un cammino di
pellegrinaggio. L’esempio della Via del Volto Santo
Oltre la new retail geography: teorie, politiche e pratiche dei luoghi del
commercio nella città
Introduzione di LIBERA D’ALESSANDRO, ENRICO NICOSIA, CARMELO MARIA PORTO
CARLES CARRERAS, On the 25th Anniversary of the Cultural Logic of Late Capitalism.
The Long Wave of the Consumer’s Society
SERGI MARTÍNEZ-RIGOL, Can we talk about the Retail Gentrification?
LLUÍS FRAGO I CLOLS, ALEJANDRO MORCUENDE GONZÁLEZ,
EDUARD MONTESINOS I CIURÓ, The Public-private Dialectics in the Restructuring
of Consumption Spaces: Some Barcelona Cases
KENJI HASHIMOTO, The Vacant Stock Problem in Local City Centers and the Issues
of City Policy in Japan
CATERINA CIRELLI, TERESA GRAZIANO, Le startup nel commercio: luoghi, spazi e attori
dell’innovazione
GIORGIO LIMONTA, GABRIELE CAVOTO, I VGI come strumento per la definizione di
una geografia degli spazi commerciali dismessi
MARIO PARIS, GIORGIO LIMONTA, Studiare gli effetti della dismissione commerciale sui
sistemi d’offerta urbani: metodi, dinamiche e temi aperti
Paesaggi rurali in trasformazione: nuovi modelli, linee di ricerca, politiche
d’intervento
Introduzione di LUISA SPAGNOLI, VIVIANA FERRARIO, BENEDETTA CASTIGLIONI,
LUIGI MUNDULA, MAURO VAROTTO
LUISA SPAGNOLI, LUIGI MUNDULA, Nuovi modelli di agricoltura per nuovi paesaggi
rurali. Dal paradigma produttivista alla multifunzionalità
GERMANA CITARELLA, Il capitale sociale: una risorsa per la rigenerazione delle
aree rurali
FABIO PARASCANDOLO, Dalla modernizzazione socio-territoriale ad embrionali
elementi di transizione ecologica. Appunti per una genealogia dei mutamenti insediativi
in Centro Sardegna
p. 2319
p. 2323
p. 2329
p. 2337
p. 2347
p. 2357
p. 2365
p. 2375
p. 2385
p. 2391
p. 2401
p. 2411
p. 2423
p. 2425
p. 2435
p. 2443
VIVIANA FERRARIO, Il ruolo dei paesaggi rurali storici nel territorio contemporaneo.
Significati, valori, politiche
MAURO VAROTTO, Oltre la vetrina: i paesaggi rurali storici come strumento per una
ruralità sostenibile e multifunzionale
ANNA MARIA COLAVITTI, SERGIO SERRA, ALESSIA USAI,
La valutazione e valorizzazione dei servizi ecosistemici nelle politiche rurali per i
paesaggi agricoli storici. L’esperienza sarda
CHRYSAFINA GERONTA, Le colline vitate del Soave: riconoscimento del valore storico
del paesaggio rurale e indagini per la sua conservazione
ANGELICA DAL POZZO, Paesaggi rurali storici e invisibili persistenze: la rete
idrografica minore del Graticolato di Padova
GIORGIO MASELLIS, Viticoltura e patrimonio: il ruolo del paesaggio
GIULIA TROMBETTA, Lo sviluppo turistico dei paesaggi rurali tra tutela e sostenibilità.
Una prospettiva geografica
Processi di europeanizzazione dei sistemi di pianificazione
Introduction by ANGELA D’ORAZIO, RADU-MATEI COCHECI
DAVID EVERS, Downloading EU Policies into Dutch Spatial Planning
ANDREAS FALUDI, Perspectives on the EUropeanisation and Europeanisation
of Planning
FRÉDÉRIC SANTAMARIA, BERNARD ÉLISSALDE, The concept of Territory Revisited to
go beyond the Dichotomy of Soft Space and Hard Space
RADU-MATEI COCHECI, ANGELA D’ORAZIO, The Impact of Europeanization on
National Planning Systems. A Comparison of Spatial Planning Processes in Italy
and Romania
ERBLIN BERISHA, GIANCARLO COTELLA, ALYS SOLLY, The Long Arm of the EU?
Evidence of Europeanization of Spatial Planning in Albania and Switzerland
LEDIO ALLKJA, MARJAN MARJANKOVIC,
Europeanization of Spatial Planning Systems. Comparative Study between Albania
and Serbia
STEFANIA MANGANO, GIAN MARCO UGOLINI, Il cultural heritage in una dimensione
sovranazionale
SILVIA GRANDI, LUISA SACCO, Multilevel Governance and European Integration in the
Western Balkans: The Case of Eusair
DOMINIQUE RIVIÈRE, La politica europea di coesione, quale approccio del territorio in
un contesto metropolitano? Il caso romano
MAURIZIO GIANNONE, UE, soft planning e riorganizzazione territoriale: verso il
superamento dello sviluppo locale?
MARIA CORONATO, The Contribution of Cities Network to Europeanization Process.
The Case of Environmental Policies
PIETRO ELISEI, A Phase of Dissonant Europeanisation in Spatial Policies
p. 2453
p. 2463
p. 2471
p. 2479
p. 2489
p. 2499
p. 2507
p. 2515
p. 2519
p. 2533
p. 2541
p. 2551
p. 2563
p. 2575
p. 2585
p. 2595
p. 2603
p. 2619
p. 2625
p. 2631
I processi storici di organizzazione del territorio e l’evoluzione del pensiero
geografico
Introduzione di PAOLA PRESSENDA
CARLO GEMIGNANI, ANNA GUARDUCCI, LUISA ROSSI, Paesaggi della costa liguretoscana in età napoleonica: lo sguardo strategico del Genio francese
CAMILLO BERTI, Dinamiche e forme dell’organizzazione territoriale nella montagna
toscana dalla fine del Settecento ai giorni nostri. Un caso di studio
NICOLA GABELLIERI, Leggere e trasformare: il Piano generale di bonifica e
trasformazione fondiaria come fonte storico-geografica
EMILIA SARNO, La ‘questione’ Mezzogiorno e la fucina geografica napoletana tra la fine
del Settecento e la prima metà dell’Ottocento
MARIA LUISA STURANI, I saperi geografico-cartografici al servizio della costruzione
dello stato moderno: le riforme della maglia provinciale sabauda nel Piemonte del
Settecento
ASTRID PELLICANO, Il Mezzogiorno dopo l’unificazione: una ‘rivoluzione’ e la fine di
un Regno. Aspetti della riarticolazione della maglia amministrativa territoriale
Prospettive di sviluppo rurale: attori, processi e politiche
Introduzione di STEFANO DE RUBERTIS, MARILENA LABIANCA, EUGENIO CEJUDO
GARCIA, FRANCISCO ANTONIO NAVARRO
JULIO A. ALVAREDO VÉLEZ, NASSER REBAÏ, Factors of Vulnerability of Peasant
Communities and Territorial Dynamics in the Ecuadorian Andes: An Analysis from
the Province of Azuay
MARINA BERTONCIN, ANDREA PASE, DARIA QUATRIDA, STEFANO TURRINI,
L’attrito dell’innovazione. Processi di trasformazione del gigante idroagricolo
del Sudan: la Gezira
EUGENIO CEJUDO, JOSÉ CAÑETE, FRANCISCO NAVARRO, Reparto territorial desigual
de los fondos del Eje LEADER en Andalucía. 2007-2013
MARCO BROGNA, VALERIA COCCO, FRANCESCO MARIA OLIVIERI, Multifunzionalità
e reti di impresa nel Lazio
STEFANO DE RUBERTIS, EUGENIO CEJUDO GARCÍA, MARILENA LABIANCA,
FRANCISCO NAVARRO VALVERDE, ANGELO BELLIGGIANO, ANGELO SALENTO,
Innovazione e sviluppo rurale nell’approccio LEADER. La situazione della Puglia
(Italia) e dell’Andalusia (Spagna) nel ciclo di programmazione 2007-2013
NICOLA GALLUZZO, Lo sviluppo rurale in Romania attraverso l’analisi delle traiettorie
di crescita
p. 2645
p. 2649
p. 2659
p. 2669
p. 2677
p. 2685
p. 2693
p. 2705
p. 2711
p. 2719
p. 2729
p. 2739
p. 2749
p. 2757
Ripensando il ruolo della Geografia sociale. Approcci multi-metodo e
partecipazione
Introduzione di ISABELLE DUMONT
MARCO PICONE, FILIPPO SCHILLECI, Le insidie dell’orto urbano. Processi partecipativi
e derive neoliberiste a Palermo
ISABELLE DUMONT, “Street-artizzazione” delle città contemporanee: dalle periferie
trascurate al museo globalizzato
MARTINA TISSINO DI GIULIO, Arte di strada al Trullo, tra colori e Street Poetry
RAFFAELE CATTEDRA, GIANLUCA GAIAS, Costruzioni territoriali e migrazione. Spazi
del sacro e identità religiose a Cagliari
MARINA BERTONCIN, ANDREA PASE, DARIA QUATRIDA, Prossimità e lavoro di campo:
quando e come il “dove” conta…
EMANUELA GAMBERONI, ANGELA ALAIMO, Ricerca sul campo e pratiche riflessive: i
confini del coinvolgimento
ANNALISA COLOMBINO, Verso una geografia meno antropocentrica. Animal
geographies: temi e metodi di ricerca
LORENA ROCCA, I suoni dei treni in Canton Ticino. Un esercizio di memoria collettiva
tra ricerca geografica ed artistica
MAURIZIO MEMOLI, SILVIA ARU, Video-frammenti da uno spazio margine
Spazi organizzati, spazi geopolitici e luoghi di pratica urbana: i diversi
significati dei luoghi dello sport
Introduzione di ANNA MARIA PIOLETTI
ANNA MARIA PIOLETTI, Gli stadi in una prospettiva territoriale: dai Mondiali di Italia
’90 al futuro. Alcune riflessioni sul caso di Torino
GIANMARCO NAVARINI, SIMONE TOSI, La città di San Siro e i suoi abitanti. Verso una
genealogia dei territori del derby
GIAN LUIGI CORINTO, CECILIA LAZZAROTTO, ANNA MARIA PIOLETTI, Geography
of Football Fan Clubs in Italy
CONCETTINA PASCETTA, Prime riflessioni sui luoghi del ciclismo nelle 100 edizioni del
Giro d’Italia
RACHELE PIRAS, Le tappe sarde del 100° Giro: trampolino per uno sviluppo territoriale,
turistico e sportivo
STEFANO CELON, Rethinking Places Through off Road Triathlon.
Between Village and Rural Space: The Case of Xterra Scanno
Studi insulari in geografia: oltre l’isolamento e la vulnerabilità?
Introduzione di STEFANO MALATESTA, FEDERICA CAVALLO
MARCELLO A. FARINELLI, Corsica e Sardegna: due isole vicine o un arcipelago
invisibile?
DEBORAH PACI, Insula mentis: l’insularità come strumento di rivendicazione politica
p. 2767
p. 2769
p. 2777
p. 2783
p. 2789
p. 2797
p. 2805
p. 2813
p. 2817
p. 2827
p. 2837
p. 2843
p. 2851
p. 2857
p. 2867
p. 2875
p. 2883
p. 2893
p. 2897
p. 2905
STEFANIA STANISCIA, Apologia of Islands
FEDERICA LETIZIA CAVALLO, Ma che genere di isola è? L’insularità come archetipo
femminile dall’età classica al Cinquecento
GIOVANNA DI MATTEO, Immigrazione e turismo in un contesto microinsulare.
Sperimentazioni di responsabilità turistica a Lampedusa
MARTINA GAGLIOTI, ALESSANDRO CECILI, STEFANO DONATI, Applicativi GIS come
strumenti di gestione e fruizione del patrimonio ambientale nell’Area Marina Protetta
delle Isole Egadi
Territori e turismi: un binomio multidisciplinare
Introduzione di NICOLETTA VARANI, ANTONELLA PRIMI
NICOLETTA VARANI, Dal turismo sostenibile al turismo sostenibile PER lo sviluppo
SIMONE DE ANDREIS, Friburgo, Green city: un modello di turismo sostenibile?
JAKUB TACZANOWSKI, Vecchie ferrovie per nuovi turismi. Le possibilità di valorizzare
il patrimonio di trasporto su rotaia per il turismo sostenibile. Alcune riflessioni
dall’Italia e dalla Polonia
IVAN ŠULC, Environmental Impacts of Tourism on the Eastern Adriatic Coast. The
Case of South Dalmatia, Croatia
GIOVANNA GALEOTA LANZA, Le aree protette come attrattori di flussi turistici.
Il Parco Nazionale del Vesuvio e l’effetto spillover nell’area vasta
MARCELLA DE FILIPPO, DELIO COLANGELO, ANGELA PEPE, LIVIO CHIARULLO,
Crescita sostenibile di una destinazione attraverso un Mega Evento: le ricadute
intangibili di “Matera Capitale Europea della Cultura 2019”
ANTONELLA PRIMI, Turismo esperienziale e territori: le «Mappe esperienziali per
l’innovazione territoriale e il turismo» a Monastero Bormida (AT)
LUCIA SIMONETTI, Turismo esperenziale nei centri storici. Il caso “Vascitour” a Napoli
ANDREA ROSSI, MARINA MARENGO, Questioni di impronte letterarie: fra turismo e
processi di patrimonializzazione territoriali
PAOLO MACCHIA, Il turismo: nuova forma di sviluppo per le aree marginali della
collina toscana
FRANCESCA SORRENTINI, Il turismo industriale tra nuovi modelli di consumo e
dinamiche di sviluppo locale
FRANCO BOCHICCHIO, Turismo enogastronomico e gusto. Tra ricreazione e ri-creazione
GUIDO AMORETTI, Turismo senior: dai soggiorni climatici all’invecchiamento attivo
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Hidden Tourism: Challenges of Unconventional Tourism Mobility
Introduction by ANNA IRIMIÁS
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Un approccio geografico alle politiche pubbliche: teorie e pratiche
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LUOGHI ABBANDONATI, LUOGHI RITROVATI.
PERCORSI IN ITALIA E ALTROVE
1
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(Roma, 7-10 giugno 2017), a cura di F. Salvatori, A.Ge.I., Roma, 2019, pp. 2065-2072.
LEONARDO PORCELLONI1
ABBANDONO E RIGENERAZIONE SUL GEOPORTALE
1. Premessa
L’ampia quantità e qualità delle idee innovative, creative, astratte o pratiche, delle conoscenze e
degli strumenti, non rappresentano un vero e proprio valore fin quando non trovano un punto
d’incontro, uno spazio dove interagire e confrontarsi, entrare dunque in connessione. Pertanto, il
gruppo, composto da competenze interdisciplinari (geografia, architettura, ingegneria, relazioni
internazionali) che ha dato vita al progetto, trova la sua convergenza sulla rigenerazione delle risorse abbandonate mediante la connessione, condivisione e partecipazione. Infatti, tali risorse sono
elementi fortemente trasversali e ricchi di significato che facilmente trovano spazio tra le varie discipline; inoltre, nella maggior parte dei casi sono strutture consunte e scheletriche, anche imponenti, inglobate dal nuovo tessuto continuando a rimanere sotto gli occhi di tutti e costituendo
quello che viene definito il terzo paesaggio2, angoli del diverso che suscitano curiosità e nuove attrazioni artistiche, del degrado, dell’abbandono, di riappropriazione della natura, raccontando storie passate sugli interventi antropici.
Inoltre, ci sarà un’importante differenziazione sulle tipologie di risorse abbandonate e del loro potenziale valore di recupero: beni culturali e resti archeologici in attesa di un’adeguata tutela e valorizzazione, strutture incompiute, sentieri ed antiche tratte viarie, strutture agricole con annessi terreni ed
il loro sistema di conoscenze e tradizioni, aree forestali non correttamente gestite, impianti di archeologia industriale.
Preso atto dell’insostenibilità del progressivo consumo di suolo, l’attenzione torna ai luoghi in crisi
precedentemente elencati, non considerando solamente il principio del singolo recupero, bensì della
rigenerazione, far rinascere a nuova vita, ricostituire o creare nuove relazioni sociali poiché impoverite o interrotte (Haddock, Moulaert, 2009, p. 7); non serve solo una nuova forza economica ma anche
relazionale, territoriale e sociale. Passare ad una prospettiva di rigenerazione significa mettere in gioco
molte più componenti della città e del territorio e non i soli ambiti circoscritti, tra le quali le potenzialità endogene dello stesso (Sbetti, Rossi, Talia, Trillo, 2013, p. 17), approcciandosi all’evoluzione del tessuto edificato e non, ma anche alle relazioni sociali inclusive.
L’eterogeneità della rigenerazione presuppone nuovi modelli di sviluppo, volti appunto
all’inclusione sociale e alla partecipazione, progetti socialmente innovativi, in grado di offrire nuove
risposte a continui problemi sociali.
2. L’analisi del problema: tra consumo di suolo e abbandono
Se consideriamo il rapporto tra la continua crescita del consumo di suolo ed il progressivo abbandono di spazio costruito, accompagnato dallo spopolamento delle aree marginali della penisola italiaReCreo, Spin-off costituendo dell’Università degli Studi di Firenze.
Espressione definita da Gilles Clément, paesaggista dell’école Nationale Supérieure pour le Paysage de
Versailles, all’interno del suo saggio Manifesto del Terzo paesaggio, (2005).
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Licenza Creative Commons:
Attribution-NonCommercial-NoDerivatives 4.0 International - ISBN 978-88-942641-2-8
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na, il conflitto che la nostra società sta vivendo, con le dirette e gravi ripercussioni sull’ambiente, appare evidente.
L’Italia è passata da essere formata da persone senza spazi, ad una realtà di spazi senza più persone, considerando che tra il Dopoguerra ed il 2000 l’urbanizzazione è cresciuta del 400%, mentre la popolazione del 27%; comprensibile dunque la crisi di sovrapproduzione offerta sul mercato con conseguente svalutazione dei beni immobiliari. Con la perdurante fase in questione oggi il Paese si ritrova con
un patrimonio di oltre sei milioni di beni inutilizzati o sottoutilizzati (Campagnoli, Tognetti, 2016, p.
43). In particolare, la città contemporanea è caratterizzata da un grave stato di insostenibilità per la
continua erosione di risorse ambientali richiesta dal suo metabolismo, per gli effetti inquinanti e congestivi determinati da modelli ancora troppo legati alla motorizzazione privata, sprechi energetici,
l’uso del patrimonio immobiliare ed un’indifferente e sconnessa fruizione dei servizi. L’eccessivo consumo di suolo agricolo e naturale non riguarda solo gli effetti che può avere sul paesaggio, ma tocca
anche problematiche ecologiche profonde, legate alla progressiva impermeabilizzazione3 dei suoli urbani e riduzione della copertura vegetale e quindi alla capacità di rigenerazione naturale delle risorse
ambientali fondamentali (Istituto Nazionale di Urbanistica, 2013). Una conseguenza diretta è dunque
l’impoverimento e la perdita dei servizi ecosistemici, ovvero tutti quei benefici che l’uomo ottiene direttamente o indirettamente dagli ecosistemi (ISPRA, 2016, p. 1), nonché impatti negativi sulla biodiversità e frammentazione del paesaggio. I cambiamenti di uso e copertura con particolare riferimento
all’artificializzazione del suolo insidiano dunque l’organizzazione del territorio, aumentando la superficie improduttiva e sottraendo terreni all’agricoltura. I dati in generale indicano infatti una continua dominazione dell’urbano sul rurale: al 2014 in Italia si raggiunge un 7,3% di consumo di suolo a
fronte della media europea del 2,3% e circa 380.000 ha di terreni agricoli urbanizzati tra il 1990 e 2008
(Pazzagli, Marchetti, 2015, p. 125). L’analisi delle variazioni di uso del suolo tra il 2008 e il 2013 conferma la situazione precedente e mostra l’espansione delle superfici boscate e urbanizzate a scapito
delle superfici agricole; il fenomeno che si verifica nell’alta collina va a favore della ricolonizzazione
delle aree forestali in seguito ai fenomeni di abbandono delle attività agricole (fonte ISPRA - Riitano,
Munafò, Sallustio, Marchetti, 2016, p. 42).
Si oscilla così tra un utilizzo ponderato e strategico delle risorse ad un altro sconsiderato, molto
spesso fondato sull’abusivismo e senza tenere in considerazione i complessi fattori ambientali e sociali
come la stima delle densità degli insediamenti in correlazione all’attuale fenomeno dell’urban shrinkage, un progressivo abbandono e spopolamento dei centri cittadini in favore di nuovo consumo di
suolo nelle zone periferiche e periurbane, generando dunque sottoutilizzazione, spazi vuoti, demolizioni e siti di campagna in crescita. Ciò offre anche un grande potenziale per ricreare, migliorare ed
attuare politiche di verde urbano recuperando quella serie di servizi ecosistemici già persi, quali la regolazione della qualità dell’aria, la valorizzazione della biodiversità urbana, strutture ricreative a sostegno della salute cittadina e opportunità di resilienza a fronte dei cambiamenti climatici e aumento
delle temperature (Haase, Haase, Rinkc, 2014).
Alternativamente, dagli ultimi decenni del Novecento ad oggi, di fatto, si sta gradualmente spostando l’interesse dal tema della tutela e restauro dei manufatti di pregio storico e artistico a quello
della rigenerazione urbana, una controtendenza che va a rivedere la struttura economica e sociale della città per riequilibrare e ricucire intere comunità.
2.1. Focus sulle aree interne e marginali
L’abbandono dello spazio in cui si svolgono le attività umane ed il ritirarsi delle comunità da un
L’impermeabilizzazione del suolo (soil sealing) consiste nella copertura di un’area di terreno e del suolo
con materiali impermeabili artificiali, quali asfalto e cemento, ed è considerata uno dei maggiori processi di
degrado del suolo (Commissione Europea, 2012, p. 11).
3
LUOGHI ABBANDONATI, LUOGHI RITROVATI
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luogo ritenuto non più adatto allo scopo per cui è nato, oltre ad insinuarsi nelle città, è un fenomeno
che riguarda una parte significativa dei piccoli Comuni italiani e delle aree marginali (Lucchini, 2017,
p. 47), specialmente quando langue il dialogo tra uomo e ambiente, lasciandosi alle spalle non solo
beni immateriali, ma anche conoscenze tradizionali non più attivate. Infatti, spopolamento, crisi economica e abbandono hanno incentivato il processo di marginalizzazione, incominciato dal secondo
dopoguerra, delle aree interne così definite dall’Accordo di Partenariato 2014/2020 trasmesso dalla
Comunità Europea: «quelle aree significativamente distanti dai centri di offerta di servizi essenziali
(istruzione, salute e mobilità) ricche di importanti risorse ambientali e culturali e fortemente diversificate per natura e a seguito di secolari processi di antropizzazione» (Strategia Nazionale per le Aree Interne, 2013, p. 5).
Vi è poi una politica su scala nazionale che sottrae servizi pubblici ai centri già disagiati, incentivando così la migrazione interna verso le aree metropolitane e l’impoverimento delle risorse umane,
in concomitanza alla concessione e tolleranza delle amministrazioni locali, spinte da una debolezza
finanziaria e mancanza di strumenti, allo sfruttamento e depauperamento delle risorse da parte di interventi pubblici, privati e delle grandi multinazionali con i conseguenti effetti negativi sull’ambiente
e sulla popolazione senza alcuna innovazione o beneficio per gli stessi, al contrario incrementando i
costi sociali per l’intera nazione, causati da effetti quali il dissesto idrogeologico e il degrado del patrimonio culturale e paesaggistico.
Situazione che si ritrova particolarmente aggravata nelle zone montane, dove la montagna dilata e
amplifica i fenomeni naturali e la fragilità di tali ambienti può accrescere direttamente o indirettamente dalla presenza e dalle attività dell’uomo, in particolare sulla copertura vegetale e regolamentazione
delle acque, creando forti squilibri non solo mediante il sovraccarico demografico, ma anche attraverso un incontrollato abbandono, specialmente quando si assiste ad un’altalena di questi due ultimi fattori in considerazione del turismo di massa (De Vecchis, 1996, pp. 70-71).
Tra le cause dei fenomeni dell’abbandono va considerata anche una marginalizzazione culturale e
sociale che è al contempo anche conseguenza del fenomeno. Molto spesso, con la riduzione dei servizi
e dei collegamenti con i centri maggiori, le aree marginali rimangono ferme nel tempo, escluse dai
processi innovativi e difficilmente riescono a predisporre nuovi tipi di sviluppo circolare e locale, soprattutto senza guide ed amministrazioni illuminate.
Un po’ come le antiche strade romane, anche oggi si tende a privilegiare i percorsi diretti e l’alta
velocità tra le valli, piuttosto che le ripide e tortuose vie montane, soggette molto spesso a disagi quali
frane, crolli e rigidi elementi climatici, diminuendo ulteriormente forme di contatto e di economia.
L’isolamento, fisico e percettivo, rappresenta l’ostacolo principale alla vita di questi paesi, elementi
del paesaggio italiano, un tempo strategici per il controllo del territorio, oggi privi di legami con il
mondo esterno. A oggi, i borghi abbandonati in Italia sono diventati circa seimila (ISTAT, 2014).
All’origine dell’abbandono dei borghi e del malessere dei piccoli insediamenti agricoli vi sono
dunque grandi processi storico-economici che rendono gli stessi meno attraenti del passato, salvo i casi in cui sono entrati nell’orbita dei centri urbani limitrofi; oggi vi è un rallentamento delle emigrazioni, ma i trend sono incontrovertibili ed il rischio che ulteriori borghi si trasformino in ghost town4, città
fantasma, è tutt’ora presente (Petrillo, 2017, p. 20).
3. La memoria ed il valore culturale dei paesaggi dell’abbandono
I luoghi abbandonati, marginali e dimenticati, dai quali l’uomo non riesce più a ricavare un utile,
Espressione coniata nel 1977 dal giornalista svedese Jan-Olof Bengtsson per descrivere una delle città
più turistiche dell’isola di Cipro, Famagosta, attaccata e poi invasa dall’esercito turco.
4
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ATTI DEL XXXII CONGRESSO GEOGRAFICO ITALIANO
riacquistano visibilità in quanto espressione del disagio di un determinato periodo storico, ne raccontano le vicende ambientali, sociali ed economiche. Si torna dunque a scavare nel passato, nel non-piùterritorio organizzato dall’ordine antropico, tra rovine e natura, dove quest’ultima provvede a risanare un fallimento dell’uomo, scelte umane non più sostenute, si riappropria degli spazi e incomincia i
processi rigenerativi di un nuovo ecosistema.
«Un territorio di rifugio per la diversità. Ovunque, altrove, questa è scacciata» (Clément, 2005, p.
10). Se da un lato vi è la rievocazione storica e simbolica del luogo abbandonato, in aggiunta si può
considerare la percezione e l’esperienza sensoriale difronte a tale processo di perdita, disinteresse e
riacquisizione naturale; un senso di acquietamento per il tempo sospeso, o per dirla con le parole di
Marc Augé (2004, pp. 36-38): «contemplare le rovine non equivale a fare un viaggio nella storia, ma a
fare esperienza nel tempo, del tempo puro *<+. Il paesaggio delle rovine conferisce alla natura un segno temporale e la natura, a sua volta, finisce col destoricizzarlo traendolo verso l’atemporale».
Figura 1. Particolare di un interno abitativo del borgo abbandonato Castelnuovo dei Sabbioni (Arezzo). Fonte:
scatto dell’autore.
Ma sulla sospensione temporale dei luoghi spesso si possono schiudere possibilità di mutamento,
infatti, non sempre i luoghi abbandonati restano tali a seguito della continua indifferenza istituzionale. Se consideriamo il rapporto tra memoria, e quindi identità, e la città, ogni singolo spazio costruito
acquisisce una semanticità che può diventare un punto di riferimento di politiche urbane o ragioni
politiche (Amendola, in: Paolucci, 2007, p. IX).
La città, interpretata come un insieme di segni, può essere letta come testo del tempo, interrogata dal
punto di vista temporale sullo spazio costruito e, assieme alla capacità di esprimerne una memoria,
diventa un potente dispositivo di strutturazione sociale dove le scelte politiche giocano tra ricordo e
oblio, eliminando selettivamente tracce di un passato doloroso, come nel caso della città di Berlino in
seguito all’esperienza nazista, o esprimendo continuità ed apertura al passato (Paolucci, 2017)
LUOGHI ABBANDONATI, LUOGHI RITROVATI
2069
Figura 2. Risiera di San Sabba (Trieste). Fonte: scatto dell’autore.
L’immagine, scattata durante l’accompagnamento di una uscita didattica, simbolo di stratificazione identitaria, bene si accompagna alla riflessione sulle scelte istituzionali. Il luogo in questione, infatti, è stato teatro di più processi di abbandono e riutilizzo: come testimonia il nome, nasce in qualità di
stabilimento nel 1898 per la pilatura del riso mentre, durante l’occupazione nazista, si trasforma in
campo di prigionia e sterminio. Oggi diventa un Monumento Nazionale e patrimonio della memoria
collettiva in ricordo delle vittime, delle stragi compiute e della brutalità umana.
Lo spazio costruito può rappresentare dunque l’identità di una comunità e può essere valorizzato
in qualità di testimonianza diretta del passato, come ambito educativo, ma anche come risorsa dello
sviluppo economico locale mercificandone il valore narrativo e memoriale.
«we make our environment comfortable by incorporating or fabricating memorabilia, and we feel
at home with new products when their camouflage evokes the old» (Lowental, 1975, p. 6). La produzione culturale e artistica diviene locomotiva del processo di sviluppo, un vero e proprio marketing
(Fortini, 2010, p. 184) che può determinare crescita e qualificazione del turismo, nonché del territorio,
in direzione di un rapporto di conoscenza più profondo di luoghi, valori e prodotti.
4. Soluzioni e progetti rigenerativi: mappatura e reti collaborative
È evidente che i fattori e gli approcci da considerare sulle risorse abbandonate siano molteplici,
agire settorialmente non sarebbe solamente riduttivo ma controproducente, dunque per conferire efficacia ai processi rigenerativi si devono tenere sullo stesso piano e trattare trasversalmente gli elementi
precedentemente considerati, da cui ne consegue che l’eterogeneità del gruppo di ricerca sia il punto
di forza. Un’attività fondamentale è la localizzazione e censimento delle risorse in abbandono attraverso l’implementazione di un sistema di mappatura partecipato, a cui segue una fase di restituzione
e pubblicazione del layer georeferenziato comprendente dell’apparato informativo e fotografico. Le
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ATTI DEL XXXII CONGRESSO GEOGRAFICO ITALIANO
segnalazioni possono pervenire da una spontanea iniziativa del cittadino, il quale, mediante tale sistema contribuisce a rilanciare le risorse della propria comunità diventandone parte attiva. La mappatura, conseguentemente all’individuazione della risorsa, consegna una nuova lettura del territorio sui
profondi mutamenti dell’organizzazione territoriale, oltre che socio-economica, e contribuisce ad aumentare la conoscenza del proprio territorio, anche in qualità di supporto e orientamento per le pubbliche amministrazioni. Diviene la base della piattaforma collaborativa, mediante il coinvolgimento e
inclusione dei diretti interessati, un punto d’incontro tra i proponenti della risorsa, gli apportatori di
conoscenze (know how) e gli investitori, promuovendo l’innovazione e la responsabilità sociale
d’impresa.
La partecipazione, attivando responsabilità sociale, promuove processi di empowerment (decentramento di potere) e di empowering (costruzione di potere) mettendo gli attori sociali nella condizione di
diventare i veri protagonisti del territorio in cui vivono (D’Alema, Licari, 2010, p. 15) in modo da controbilanciare il diffuso impoverimento del senso civico.
Mentre il tema dell’innovazione sociale diventa elemento centrale dei processi rigenerativi, i quali
non sono più prodotti esclusivi di grandi società e centri di ricerca, ma incorporano la quotidiana
creatività di piccole imprese, comunità auto-organizzate e persino individui che adesso più facilmente
riescono a mettersi in contatto fra simili e collaborare (Murray, Grice, Mulgan, 2011), innescano nuove
modalità di decisione e di azione.
È motivante il fatto che in alcuni casi, a livello transnazionale, la riattivazione degli spazi abbandonati provenga direttamente da processi bottom-up, ovvero dalla spontanea e libera azione dei cittadini
che, riconsiderando con occhi diversi i luoghi abbandonati e spinti dalla necessità imminente di colmare un bisogno, si organizzano per la soddisfazione di quest’ultimo.
Figura 3. Ex fabbrica di zucchero (Dulan, Taiwan) di proprietà privata, abbandonata negli anni ’80 in quanto
impossibilitata a sostenere la concorrenza nazionale basata sul nuovo sistema del mercato. Dalle interviste condotte è emerso che dagli anni del 2000 alcuni degli abitanti hanno incominciato a recuperarne varie aree, avviando così le proprie attività (falegnameria, orti, spazi espositivi, attività di co-working, lezioni di musica). Dalla fotografia traspare il contrasto tra la parte recuperata (lato sinistro) e quella tutt’ora in rovina (lato destro).
Fonte: scatto dell’autore.
LUOGHI ABBANDONATI, LUOGHI RITROVATI
2071
Ottimi esempi di innovazione sociale e spaziale sono legati all’ottica del temporiuso, ovvero
l’invenzione di nuovi usi per cose vecchie; ricordando che le trasformazioni ordinarie delle città
avvengono attraverso riappropriazioni temporanee con usi diversi da quelli per i quali spazi e
luoghi erano stato progettati. Pratiche per ripensare le nostre città, alternative all’espansione insediativa e consumo di suolo che rispondono a mutamenti profondi delle pratiche sociali urbane
(Pasqui, 2015, pp. 6-7). Nel ripensare la città si incorporano inoltre le pratiche di supporto
all’housing sociale5, dunque una densificazione virtuosa dei vuoti urbani che genera non solo nuovi
utilizzi dello spazio e opportunità occupazionali, ma anche un nuovo tessuto sociale. In particolare
l’attenzione sarebbe rivolta ad attività esperienziali su contesti di natura rurale volte ad una condivisione abitativa e lavorativa agricola con una conseguente rigenerazione degli edifici e dell’incolto
a beneficio comunitario e dei fruitori.
La complessità dei processi di rigenerazione richiede dunque una rete di sviluppo territoriale multidisciplinare che promuova sinergia e cooperazione tra i diversi attori, tra la sfera pubblica e quella
privata, non intervenendo solo sulla singola struttura ma coinvolgendo più realtà, inducendo ad un
riadattamento complessivo comunitario, in quanto la costante di fondo sono i grandi cambiamenti e la
capacità di adattarsi ad essi. La rigenerazione diventa elemento cruciale della resilienza, sia per
l’uomo che per l’ambiente, e mediante i processi finora considerati, va a creare e rafforzare la memoria e l’identità locale, così il senso di appartenenza alla comunità perché sia sostenibile e quindi durevole nel tempo.
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