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2020
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Public speaking on the topic: “ITC and SEN” 🔁🔁 relatore sull’utilizzo del un blog come utile strumento per la pedagogia speciale.
2017
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Atti del convegno "Microeditoria di qualità nel borgo di Torrita", Torrita di Siena, 8 Maggio 2016, in occasione della seconda edizione de "Il Borgo dei Libri."
2011
" .IT-116/2011 mazione extralegislativa dell'"ordinamento intersindacale" 1 , che a sua volta ha reso meno "necessaria", e sicuramente più complicata, la produzione di regole legislative condivise, in grado di impattare in maniera non traumatica sulla concreta realtà delle relazioni sindacali 2. Di tutto ciò è chiara espressione proprio l'art. 19 St. lav. Infatti, nel complessivo impianto della legge 20 maggio 1970 n. 300, l'art. 19 si segnala per contenere il primo intervento legislativo sulle rappresentanze nei luoghi di lavoro. Ma, come è noto, e per ricorrere alle parole di chi ha avuto un ruolo decisivo nell'elaborazione del testo legislativo, è "una normativa che, però, è di sostegno della presenza e dell'attività sindacale, non di regolamentazione della rappresentanza dei lavoratori nei luoghi di lavoro" 3. Ciò, oltre che per ragioni di carattere sistematico, di coerenza con l'intero progetto legislativo, anche per motivi di compatibilità con il generale assetto "anomico", sopra ricordato, delle relazioni industriali, ed, in particolare, con l'assetto delle relazioni, e delle rappresentanze, sindacali nei luoghi di lavoro, all'epoca esistente 4. Per le ragioni appena ricordate, dunque, il legislatore del 1970, nel regolare (sostenere) la presenza sindacale sui luoghi di lavoro, "decide di non decidere" circa il modello organizzativo da seguire ed i tratti connotativi delle "nuove" RSA. Dovendo fare i conti con realtà aziendali, com'è noto, in quegli anni contraddistinte da successioni/sovrapposizioni di forme di rappresentanza riconducibili alle grandi associazioni sindacali (Sezioni Sindacali Aziendali-S.A.S.) e di rappresentanze invece espressione più o meno diretta dei lavoratori (Commissioni interne, Delegati, Consigli di fabbrica), il legislatore sceglie di non scegliere e, con una strategia tecnica e politica di grande sagacia, lascia aperte le porte ad entrambe le possibili soluzioni (modelli): sia quella "movimentista-diretta", sia quella "associativa-istituzionale", predisponendo un abito per tutte le taglie o, come è stato detto, un "guscio vuoto" 5 , riempibile con contenuti (forme di rappresentanze), riconducibili all'uno piuttosto che all'altro modello, o ad entrambi 6. Ciò, grazie al combinato delle due disposizioni secondo cui, per un verso, le RSA vengono costituite ad iniziativa dei lavoratori, ma, per altro verso, devono essere costituite nell'ambito delle organizzazioni sindacali, come (allora) individuate secondo i due criteri previsti dalla norma stessa. Di certo, comunque, il legislatore aveva ben presente chi dovesse giocare un ruolo decisivo nell'orientare le nuove RSA verso l'uno o l'altro
TRANSFORMARE LE PRATICHE NELLE ORGANIZZAZIONI DI LAVORO E DI PENSIERO, 2015
A New Thinking about ‘res’. Roman Taxonomies in the Future of Goods (ANTARES), a cura di M. Falcon, Napoli,, 2022
Pubblicazione realizzata con i fondi del bando STARS 2019 dell'Università di Padova nell'ambito del progetto ANTARes-A New Thinking About 'Res'. Roman Taxonomies in the Future of Goods.
Sorrento. Ieri oggi domani, 2022
Oltre a Torquato Tasso (1544-1595), sua città natale, tanti sono gli uomini illustri che hanno tessuto le lodi di un luogo privilegiato come Sorrento: da Orazio a Pietro Gravina (1485), da René De Chateaubriand (1819) a Charles Dickens, da Friedrick Nietzsche a Henrick Ibsen, da Lev Tolstoj a Matilde Serao, solo per citarne alcuni.
2024
Nell'era dell'Antropocene, l'umanità si trova di fronte a una prospettiva unica e cruciale, in cui la nostra relazione con il pianeta Terra e con tutte le sue specie diventa fondamentale per il futuro della vita sulla nostra sfera. La presente tesi si propone di esplorare un approccio innovativo per comprendere e affrontare la sfida di convivere armoniosamente con il mondo naturale che ci circonda. Attraverso l'analisi di alcune opere di arte contemporanea e del loro impatto nella nostra comprensione della Terra e delle altre forme di vita che la abitano, questa ricerca si propone di esaminare come i processi creativi artistici, la cultura visiva e la sua interpretazione possano plasmare la nostra percezione di un pianeta condiviso e delle relazioni con le altre specie. Con la missione di creare maggiore consapevolezza e instaurare un interesse profondo verso le sfide ambientali e la necessità di una nuova relazione equilibrata tra l’umanità e la natura, l’arte emerge come un potente medium attraverso il quale possiamo esplorare, comprendere e trasformare il nostro rapporto con chi coesiste, con noi, sul Pianeta. La pratica artistica, in tutte le sue forme e espressioni, ci offre una finestra attraverso cui possiamo contemplare la bellezza, la complessità e l’interconnessione della vita sulla Terra, immergendoci in narrazioni e visioni che ci spingono a riflettere sul nostro posto nell’ecosistema globale. In particolare, ciò su cui desidero concentrarmi è l’idea che attraverso l’arte e la sua fruizione possiamo interiorizzare e far nostra l’idea di un pianeta condiviso, renderci conto del cosiddetto “groviglio vivente” di cui facciamo parte. Questo significa riconoscere e abbracciare la nostra interconnessione con tutte le forme di vita sulla Terra, comprendendo che siamo un tutt’uno, una matassa complessa e interdipendente. L’arte ci offre la possibilità di cogliere l’essenza e la bellezza delle altre specie, aprendoci alla loro saggezza, alla loro diversità e al loro ruolo nell’ecosistema planetario. Questo elaborato ha dunque lo scopo di presentare l’arte e la sua fruizione non sono solo esperienze estetiche, ma come strumenti potenti per promuovere una visione del mondo basata sulla condivisione e sull’interconnessione, per abbracciare l’idea di un pianeta condiviso e imparare dagli altri esseri viventi che condividono con noi questo straordinario viaggio sulla Terra. I concetti chiave che andrò a sviluppare — sia attraverso la rielaborazione di teorie storiche, filosofiche e antropologiche, sia l’analisi e la comparazione di opere d’arte — possono riassumersi in: - interconnessione e interdipendenza, che emergono da una vasta gamma di discipline, comprese la biologia, l’ecologia, l’antropologia e la filosofia; infatti questi concetti riflettono la complessità delle relazioni tra gli esseri umani, gli ecosistemi e tutte le forme di vita sulla Terra. L’interconnessione evidenzia come ogni elemento dell’ecosistema sia legato agli altri in una rete intricata di relazioni; l’interdipendenza sottolinea come le varie forme di vita dipendano l’una dall’altra per sopravvivere e prosperare. Questa rete intricata di dipendenze rappresenta la base stessa della vita sulla Terra e sottolinea l’importanza di proteggere e preservare la biodiversità e gli ecosistemi. L'arte, in questo senso, può aiutarci ad aprire gli occhi su quanto complessi siano queste relazioni tra viventi e iniziare a far nascere in uno la concezione di essere parte di un tutto; - sensibilizzazione e consapevolezza ambientale, elementi cruciali per affrontare le sfide dell’Antropocene. La sensibilizzazione riguarda la comprensione delle interconnessioni tra le azioni umane e gli impatti sull’ambiente, mentre la consapevolezza implica un livello più profondo di comprensione e impegno nel cambiare i comportamenti individuali e collettivi. L'obiettivo è dimostrare come l'arte possa essere un punto di partenza per un aumento di sensibilità e consapevolezza verso le tematiche contemporanee ambientali che stanno diventando sempre più urgenti e che trovano difficoltà ad essere ascoltate e comprese da parte della collettività. L'arte in questo senso può essere uno strumento potente in quanto impattante visivamente e incoraggiante verso una partecipazione attiva alla protezione dell’ambiente e al sostegno di politiche pubbliche volte alla sostenibilità ambientale; - ruolo dell’arte e della cultura, che svolgono un ruolo cruciale nel promuovere una nuova comprensione della relazione tra l’umanità e la natura. L’arte, in particolare, offre uno spazio per esplorare, comunicare e sensibilizzare sulle sfide ambientali in modi che vanno oltre il linguaggio scientifico e razionale. Attraverso la rappresentazione artistica, l’ambiente naturale diventa soggetto di riflessione, ispirazione e cambiamento. L’arte ambientale utilizzando materiali naturali e contesti naturali per creare opere che riflettono sul rapporto tra l’umanità e l’ambiente vuole essere provocatoria, suggestiva e a volte partecipativa, incoraggiando lo spettatore a riflettere sul proprio rapporto con la natura e a intraprendere azioni per la sua protezione; - ridefinizione del rapporto tra uomo natura, che implica dunque un superamento delle visioni antropocentriche e una maggiore consapevolezza dell’umanità come parte integrante di un ecosistema globale. Questo processo richiede una trasformazione culturale e sociale che riconosca il valore intrinseco della natura e l’importanza della sua conservazione per il benessere umano e planetario. La prospettiva ecocentrica sostiene che tutte le forme di vita sulla Terra abbiano valore e dignità intrinseci, indipendentemente dall’utilità per gli esseri umani; ciò implica un rispetto per la biodiversità, la complessità degli ecosistemi e i processi naturali che sostengono la vita sul pianeta. Infatti, l’umanità deve essere considerata come parte di un sistema più ampio di interconnessioni e dipendenze, piuttosto che come separata e dominante. - azione e impegno collettivo, che rappresentano elementi chiave per affrontare le sfide dell’Antropocene in modo efficace e sostenibile. L'impegno collettivo implica la creazione di reti e alleanze tra individui e organizzazioni che condividono valori e obiettivi comuni per la protezione e la rigenerazione dell’ambiente, con una grande volontà di adattarsi e innovare in risposta alle sfide ambientali emergenti.
Cosa pensiamo della scienza in generale o di una certa innovazione tecnologica in particolare non dipende semplicemente dall'alfabetizzazione scientifica o dalle informazioni che abbiamo su quell'innovazione. Da quando la percezione pubblica viene studiata sono stati messi in evidenza fattori sociali che contribuiscono alla formazione dell'opinione dei singoli. Ed esplorare il ruolo dell'immaginazione è divenuto rilevante in tutti quei casi in cui si ha a che fare con visioni nitidamente contrapposte dell'innovazione. Da un lato, c'è chi la vede come un insieme di benefici potenziali e, dall'altro, chi la vede come una manomissione della natura. La comunicazione tra questi due si riduce a un monologo bipolare. Secondo "l'ipetesi zero" della sociologia della scienza, la conoscenza scientifica è l'esito di una costruzione sociale. Andrannno indagati quindi anche simboli, credenze e sentimenti nel loro lavoro quotidiano di costituire la scienza. L'innovazione scientifico-tecnologica mette sotto scacco tanto la percezione pubblica quanto la formazione specialistica dello scienziato, rischiando di inibire l'immaginazione sociologica del nostro futuro. Immaginazione sociologia, come la descrive Mills, è la facoltà di abbracciare con la mente le trasformazioni più impersonali e remote e le reazioni più intime della persona umana e di fissarne il rapporto reciproco. A muoverla è semore il bisogno di conoscere il senso sociale e storico dell'individuo nella società. (occhi con i quali ognuno di noi guarda dentro la casa nella quale sta vivendo). E allora lo studio della nostra immaginazione sociologica non può esimersi dall'analizzare la rappresentazione che ci diamo del cambiamento in atto, dell'innovazione, del futuro. Dobbiamo quindi individuare gli odierni pilastri cognitivi del nostro futuro. (SPIEGAZIONE DEL TITOLO DEL LIBRO). La storia non passa, ma semplicemente si sedimenta in una complessità stratificata, al fondo di una cultura potremo ritrovare tracce di tutte le culture che l'hanno originata.
… radova, Elektrotehnički institut …
Estudios de Cultura Náhuatl vol. 68, 2024
The Amygdala - Where Emotions Shape Perception, Learning and Memories, 2017
Estudios Interdisciplinarios de América Latina y el Caribe, 2020
Orta Asya'dan Anadolu'ya İslami İlimler, 2021
Desafío migratorio y desafío demográfico: hacia una nueva cultura institucional de los derechos y de la integración, 2023
Tecnologia Y Ciencias Del Agua, 2014
Educación XX1, 2006
American journal of physical medicine & rehabilitation, 2017
American Journal of Bioethics, 2015