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L'Osservatore Romano, 3 aprile 2020
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https://www.vaticannews.va/it/osservatoreromano/news/2020-04/la-liberta-come-cura.html
leparoleelecose.it
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DPER online n. 2 /2018 - Issn 2421 - 0528 - http://www.edizioniesi.it/dperonline/ Diritto Pubblico Europeo Rassegna online settembre 2018 21 un ’ apposita legge ad hoc , che difficilmente risulta in grado di prevedere tutt i i singoli specifici casi che possono verificarsi nella realtà di tutti i giorni, sarebbe stato opportuno che il legislatore si fosse limitato a tracciare le linee orientative ed i principi in base ai quali ulteriori fonti normative o altri organi potrann o adottare, modulandola in riferimento alle specificità del caso concreto, la soluzione più adatta per la singola fattispecie. Rispetto a prima, essa sembra, per di più, risultare meno efficace, nella misura in cui nemmeno indebolisce, ma abolisce del tutt o il controllo preventivo giudiziale sul contenuto delle dichiarazioni espresse le quali, così, non possedevano quel carattere aprioristico di vincolatività che, invece, conferisce loro la legge in commento. Sotto questo profilo, allora, la legge, come amp iamente illustrato, non è immune da gravi riserve e censure rispetto al catalogo di valori assiologici accolti dalla nostra Carta Costituzionale. Del resto, nemmeno si può tralasciare di considerare che nel presente contributo sono stati presi in esame solo alcuni articoli della legge 219/2019. Interessante sarebbe, altresì, commentare le scelte legislative in ordine soprattutto all ’ area di responsabilità, civile, penale e deontologica, che residua in capo al personale sanitario in seguito all ’ approvazio ne di questa nuova legge. Nemmeno si è potuta evidenziare la pregevolezza o, al contrario, la superfluità delle scelte in ordine alle DAT di minori, interdetti e incapaci. In conclusione, la nuova legge è destinata a porsi quale imprescindibile punto di (r i)partenza nel percorso intrapreso e ormai non più reversibilediretto a rendere effettiva, nelle sue declinazioni pratiche, la libertà di autodeterminazione terapeutica di ciascuno nelle scelte di fine vita. Abstract: Il presente contributo analizza alcun i articoli della nuova legge sul biotestamento (l. n. 219/2017), al crocevia dei rapporti tra diritto alla salute, consenso informato e libertà di autodeterminazione nelle scelte terapeutiche , offrendo agli interpreti significativi spunti di riflessione, a nche nella dimensione penalistica, e coinvolgendo molteplici valori contenuti sia nella Costituzione, sia in fonti sovranazionali, quali, in particolare, la Convenzione di Oviedo e la Carta di Nizza. Vengono qui presi in considerazione soltanto alcuni arti coli della nuova legge che, quale risultato fortemente voluto dalle associazioni di categoria, all ’ art. 4, permette ad ogni cittadino capace di agire di redigere delle dichiarazioni anticipate di trattamento (c.d. DAT) DPER online n. 2 /2018 - Issn 2421 - 0528 - http://www.edizioniesi.it/dperonline/ Diritto Pubblico Europeo Rassegna online settembre 2018 22 per il caso in cui, in futuro, non do vesse trovarsi in grado di esprimere le proprie volontà in ordine ai trattamenti sanitari cui sottoporsi o meno. Come si cercherà di dimostrare, le dichiarazioni anticipate di trattamento sono senza dubbio un valido ed efficace strumento che rafforza l ’ aut onomia individuale e il consenso informato della persona nelle scelte mediche. Tuttavia, è anche vero che la legge in questione non è immune da censure e critiche se posta in raffronto con alcuni principi e valori fondamentali della nostra Carta costituzio nale. In particolare, non va sottaciuto che, se la legge è da apprezzare certamente nella misura in cui introduce, per la prima volta, una espressa definizione di consenso informato (art. 3), al tempo stesso, diversamente da quanto era previsto in passato, abolisce qualsiasi forma di controllo giudiziale, preventivo o successivo, sul contenuto delle DAT. Nemmeno va tralasciato che, in disparte la questione del se la legge assecondi o meno scelte eutanasiche, non viene prevista la possibilità per il medico e , in generale, il personale sanitario di esercitare il diritto di obiezione di coscienza, riconosciuto finanche da fonti sovranazionali. La legge in questione, dunque, è destinata a porsi quale imprescindibile punto di (ri)partenza nel percorso intrapreso e ormai non più reversibile diretto a rendere effettiva, nelle sue declinazioni pratiche, la libertà di autodeterminazione terapeutica di ciascuno nelle scelte di fine vita.
La libertà di cura è un fondamento di una società civile. Ogni individuo deve essere libero di accettare o rifiutare una cura proposta per la sua malattia e può fare lo stesso anche quando si parla di cure " di fine vita " , ognuno dovrebbe essere libero persino di rifiutare qualsiasi terapia seguendo il decorso naturale del male che lo affligge, è un diritto sancito dalla Costituzione: ognuno di noi è l'unico padrone del proprio corpo. L'Art 32 della Costituzione Italiana recita: La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti. Libertà di cura significa poter decidere di noi stessi, anche nel giorno in cui non potremmo comunicarlo per via di condizioni di salute gravi e poter chiedere di evitare l'accanimento terapeutico, significa insomma decidere cosa fare delle nostre cellule. I medici sono istruiti dalle università strettamente legate alle case farmaceutiche ed alla ricerca fasulla, che insegnano che la malattia è causata solo da virus e batteri. Questa incompleta, fuorviante e disinformante ideologia, serve solo alla case farmaceutiche per avere medici/rappresentanti, che sanno solo propinare ai malati farmaci di sintesi da esse prodotte, senza conoscere tutte le possibili tecniche sanitarie, alternative ai farmaci. La medicina moderna è tutta nelle mani delle corporation chimico-farmaceutiche, dalla ricerca vera e propria, alla produzione di medicine: quindi dallo studio delle malattie alla cura fisica delle stesse. Se le multinazionali, dedite al profitto e non certo filantrope, spendono milioni di dollari e anni di lavoro in un prodotto, questi soldi devono tornare indietro con gli interessi: è una legge economica. Così le regioni italiane tramite i rimborsi farmaceutici si sono indebitate per miliardi di Euro l'anno. Il problema maggiore è che le tecniche alternative non solo non vengono considerate a livello di rimborsi, ma costantemente denigrate dai mass-media. Prendiamo per esempio la costosissima chemioterapia. Se una persona malata di cancro muore per aver usato cure alternative, spesso poco costose. queste vengono accusate di esserne la causa e il medico accusato di omicidio colposo. Lo stesso non avviene con le centinaia di migliaia di persone che soffrono e muoiono a causa della chemioterapia. È doveroso ricordare al pubblico su cosa si basano queste cosiddette cure: si utilizzano sostanze che distruggono il DNA partendo dal presupposto che le cellule cancerose siano più deboli di quelle normali. La distruzione del DNA cellulare causa una serie di eventi distruttivi per l'organismo che si esplicano attraverso una lunga serie di disturbi: stanchezza cronica, disturbi digestivi, crollo del sistema immunitario, emorragie, anemia, dolori diffusi etc. Sono numerosi gli studi scientifici che confermano come la sopravvivenza ai chemioterapici non sia sostanzialmente più elevata di chi si cura in modo alternativo o non
arivista anarchica anno 45 n. 404 febbraio 2016 , 2016
femminismo, autoderminazione, rendere inoperativi i dispositivi, la libertà della trasformazione sociale link: http://www.arivista.org/?nr=404&pag=43.htm
2021
Riassunto Nell'articolo si esamina l'emergenza pandemica dal punto di vista biogiuridico e biopolitico, individuando due livelli di problemi che si sono manifestati nell'affrontare la crisi sanitaria e che costituiscono anche due linee di ricerca. La prima concerne l'aspetto bioetico e biogiuridico dell'esercizio del diritto/dovere della libertà di cura; l'altra linea di ricerca concerne un aspetto più filosofico e biopolitico del significato profondo della pandemia, facendo emergere, come questi due livelli argomentativi sono strettamente riconnessi e collegati tra di loro.
2011
7 8. I paesi Bassi p. 8.1. Il quadro normativo relativo alle questioni bioetiche di fine vita p. 8.2. La legge contenente le procedure di controllo per l"interruzione della vita su rischiesta e l"aiuto al suicidio. p.
MLAC Index 2000-2012, Gangemi : Rome | ISBN: 978-88-49224-70-2, 2012
Essay published in the book "MLAC Index 2000-2012", edited by Simonetta Lux (Gangemi Editore, 2012). The essay focuses on curatorial education considering the reality of MLAC - Museo Laboratorio di Arte Contemporanea, a museum located inside the campus of the University Sapienza in Rome.
Il presente contributo muove da una preliminare analisi del concetto di " cura " , per prendere poi in esame le dina-miche di misconoscimento di questa dimensione fondante della condizione umana, e le conseguenze della sua traduzione in specifiche norme culturali, giuridiche e sociali. Potenzialità e limiti della cosiddetta " etica della cura " vengono quindi valutati prima di approfondire alcune delle principali critiche mosse alle teorie contrat-tualistiche rispetto alla loro inadeguatezza nel restituire la complessità delle relazioni che pretendono di normare. L'interazione dell'etica della cura con la prospettiva liberale della giustizia e dei diritti è infine posta a fonda-mento di un diritto universale di cura, integrando tra loro alcune tra le più promettenti elaborazioni teoriche a disposizione su questi temi, anche in relazione ad argomenti estremamente attuali come quelli del mercato della cura migrante e dei diritti delle coppie omosessuali e dei loro bambini. The present contribution begins with a preliminary analysis of the concept of " care " , before considering the dynamics of misrecognition of this fundamental dimension of the human condition. Peculiar attention will be devoted to the modalities in which this misrecognition has been translated into specific cultural, legal and social norms. Potentialities and limits of the so-called " Ethics of care " will be evaluated, along with some of the main criticisms to the contractualist theories with the regard to their inadequacy in reflecting the complexity of the relations they pretend to regulate. Finally, the interactions between the ethics of care and the liberal vision of justice and rights are regarded as the ground for a universal right to care, by integrating the most promising theoretical elaborations on these issues. Some extremely actual questions such as the migrant care market and the rights of homosexual couples and their children will be also considered.
VAQUERIZO, D.; RUIZ, A.B.; DELGADO, M. (Eds.). RESCATE. Del registro estratigráfico a la sociedad del conocimiento: el patrimonio arqueológico como agente de desarrollo sostenible, Córdoba 2016, Vol. I, pp. 77-88.
HTS Teologiese Studies / Theological Studies
Munibe.Suplemento 32,2010: J.Fernandez-Eraso y J.A.Múgica: Actas del Congreso Internacional de Megalitismo: 473-486
tema 4 diplomado en robotica, 2023
Acta Tibetica t Buddhica, 2018
Companion of the 2023 International Conference on Management of Data
International Conference on Computer Aided Design, 2010
Muscles , 2024
Antropologija 20, sv. 3 , 2020
Tapuya: Latin American Science, Technology and Society, 2019
Machiavellian Encounters in Tudor and Stuart England, 2013
Revista Economia & Gestão, 2022
Soziologische Revue, 1999
Annals of Faculty of …, 2010
Applied Earth Science, 2017
Applied Intelligence, 2014
Procedia Computer Science, 2018
Brazilian Journal of Transplantation, 2014
KBB Journal of ear, nose, and throat, 2008
Space Telescopes and Instrumentation 2010: Ultraviolet to Gamma Ray, 2010