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2019, Technopolis. La città sicura tra mediazione giuridica e profezia tecnologica
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Nazione Indiana, 2024
https://www.nazioneindiana.com/2024/04/20/tech-house-e-pulsione-di-morte/ Fin dall’iconografia – pasticche, K di ketamina e lingue estroflesse dominano la scena – questo genere musicale si presenta come un inno alla “festa” in cui sballo e sesso sono padroni indiscussi. Nonostante la professata levità, però, dopo un po’ le voci abbassate di tono, i suoni patinati ma aggressivi e l’insistenza di frasi come “You take another” fanno sprofondare questa compulsory happiness in un mare di inquietanti incubi stroboscopici. Se il neoliberismo riduce l’essere umano a soggetto di prestazione che ottimizza sé stesso fino a morire, la tech house ne è il manifesto sonoro.
Nel secondo dopoguerra la città si amplia notevolmente per la costruzione delle case popolari. Se la periferia è spesso associata a emarginazione e dequalificazione i documenti e i disegni di progetto rinvenuti ne raccontano la storia da un differente punto di vista. I migliori architetti e ingegneri dell’epoca coinvolti dall’INA-Casa durante il Primo settennio (1949-1956) provarono infatti, con grande impegno e particolare cura, a immaginare non solo nuovi spazi abitativi, ma anche luoghi di aggregazione, per creare un diverso paesaggio urbano in cui vivere. Ne emerge un quadro inedito, relativo ad alcuni complessi residenziali sorti nel solco dell’espansione della città di Napoli verso Occidente, composto da tasselli preziosi per l’ampliamento della conoscenza di figure di primo piano, ma non ancora abbastanza indagate, tra cui Carlo Cocchia e Stefania Filo Speziale. Gli esiti della collaborazione anche con i professionisti romani, come Mario Fiorentino, rende infine possibile la verifica della fertile contaminazione delle idee in quegli anni.
Dal Gennaio 2015 opera la Città Metropolitana di Napoli, che riorganizzerà 92 comuni, operando attraverso il piano strategico ed il piano territoriale generale. Il sistema integrato di pianificazione per il governo del territorio impone l'adeguata correlazione ai valori di paesaggio e dell'identità storica ed archeologica.
typeid=19&catid=490&cid=3638&activeid=3637) "...proseguirò il mio racconto parlandovi delle grandi città come di quelle minori. Perchè la maggior parte della città che in precedenza erano grandi sono diventate insignificanti; e quelle che oggi sono potenti erano un tempo irrilevanti. Quindi parlerò ugualmente di entrambe, convinto che la felicità umana non prosegue mai a lungo in uno stesso posto" (Erodoto, Le Storie) "A Cloe, grande città, le persone che passano per le vie non si conoscono. Al vedersi immaginano mille cose l'uno dell'altro, gli incontri che potrebbero avvenire tra loro, le conversazioni, le sorprese, le carezze, i morsi. Ma nessuno saluta nessuno, gli sguardi s'incrociano per un secondo e poi si sfuggono, cercano altri sguardi, non si fermano. (…) Se uomini e donne cominciassero a vivere i loro effimeri sogni, ogni fantasma diventerebbe una persona con cui cominciare una storia d'inseguimenti, di finzioni, di malintesi, d'urti, di oppressioni, e la giostra delle fantasie si fermerebbe" (Italo Calvino, Le Città Invisibili) Il termine "megalopoli" fu introdotto nel 1961 dal geografo Jean Gottmann (Megalopoli. Funzioni e relazioni di una pluri-città, Torino, Einaudi, 1970; ed. orig.: Megalopolis. The Urbanized Northeastern Seaboard of the United States, New York, The Twentieth Century Fund, 1961), per
Strumenti per la didattica e la ricerca, 2004
The general hypothesis that guides the volume can be summarised in the clarification of the gradual reduction of some of the fundamental aspects of the project discipline: the notion of rooted living, the role of synthesis of dissimilar knowledge performed by architectural design, its taking charge of broad strategies of social and productive coordination. The aim of the work is not the one of showing an escape from this difficult condition. The work rather intends to trace an ethical horizon of the contemporary project.
2010
Abstract: Questo articolo discute il concetto di capitale sociale da un punto di vista politico-istituzionale. Accrescere il capitale sociale nel mezzogiorno è un obiettivo fondamentale per rilanciare la competitività delle regioni meridionali, che può essere raggiunto solo attraverso la saldatura della sussidiarietà verticale e orizzontale. Da questo punto di vista, la recente riforma sul federalismo fiscale, pur se ancora difficile da decifrare, appare insufficiente per azionare un meccanismo di convergenza economicosociale tra le regioni.
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Academia Engineering, 2024
Urban Hub series, 2024
Miguel Teixeira de Sousa, 2019
Íconos - Revista de Ciencias Sociales, 2013
International Journal of Learning and Development, 2013
CHARLES KENNETH ADDO, 2024
Le Lingue, i testi e le culture. Proposte di lettura. ("Filologia della letteratura degli Italiani), 2019
Frontera norte
Journal of Social Sciences Advancement
Journal of Applied Developmental Psychology, 2001
Surgical and experimental pathology, 2020
Van İnsani ve Sosyal Bilimler Dergisi, 2023
AIDS patient care and STDs, 2015
Journal Peqguruang: Conference Series, 2021
The American Economic Review, 1967
Infection Ecology & Epidemiology, 2016
Molecular cytogenetics, 2018
Journal of Perspectives in Applied Academic Practice, 2016