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2018, Offagna. PICUS XXXVIII

Scheda per località pubblicata in PICUS XXXVIII 2018. Trattazione dell'evoluzione storica e censimento dei siti archeologici nel territorio di Offagna (An).

OFFAGNA (AN) F. 117 I S.E. (Agugliano) – F. 118 IV S.O. (Camerano) Frazioni: Casette di Montegallo. Contrade: Gaipano, Massa-Moglie, Molino, Pago, San Giovanni, San Luziano, San Tommaso Pieve, Vallone, Località e siti d’interesse archeologico: – Idronimi: Fiume Aspio, Fosso della Costa del Lupo, Fosso Lame dei Cento Anni, Fosso di Offagna, Rio Scaricalasino. Oronimi: Monte Sentino (m 306), Monte della Croce (m 323), Monte Pugliolo (m 271). Situata nell’entroterra di Ancona, Offagna confina con questa a nord, con Osimo ad est e a sud, infine con Polverigi ad ovest. Il territorio è caratterizzato da rilievi collinari, tra cui il Monte Sentino su cui poggia il borgo di Offagna e, a meridione al confine con Osimo, il Monte della Crescia (o Monte Cerno) allineato con Monte Baldo, Monte delle Grotte e Monte dell’Acqua. Verso levante si trovano Monte Pugliolo e Montegallo. I versanti occidentale e settentrionale scendono rapidamente verso la valle dell’Aspio, mentre il declivio a sud-est appare più dolce e caratterizzato da una serie di fossi che alimentano Rio Scaricalasino. Il ristretto territorio di Offagna presenta caratteristiche geomorfologiche ben adatte all’insediamento umano (punti di approvvigionamento idrico, di osservazione e controllo del territorio), ma ad oggi restituisce scarse attestazioni archeologiche. La maggiore concentrazione di segnalazioni, per lo più resoconti orali e rinvenimenti casuali, è localizzata in corrispondenza della dorsale collinare del Monte della Picus XXXVIII (2018), pp. 283-287 – ISSN 0394-3968 284 Bibliografia Crescia o Monte Cerno (Fig. 1, n. 1); questo comprensorio, a ridosso del confine meridionale di Offagna, ricade nel territorio comunale osimano, ma, data la breve distanza dal centro urbano di Offagna e le comuni dinamiche insediative di età storica, viene considerato dalla storiografia come parte del medesimo contesto storico. Incerta è la provenienza dei reperti raccolti nel 1990 sul Monte della Crescia e consegnati alla Soprintendenza racchiusi in “tre scatole contenenti frammenti di piatti e vasi (piceni, attici e romani), punte di lance in bronzo e nuclei e schegge di selce” 1. Nel medesimo areale nel 2002, a seguito di saggi per l’installazione di una stazione per telefonia mobile, sono stati rinvenuti resti di mura in fondazione datati a età altomedievale, unitamente a materiale piceno in seconda giacitura2. In prossimità della località Castel Baldo (o Monte Baldo) (colonìe Carradori e Gallo) e Villa Fiorenzi (Fig. 1, n. 2) presso il toponimo Fabrica, è documentata un’ampia necropoli “romano-gallica”, caratterizzata da resti di sepolture a cremazione e inumazione in cassa di lastre di arenaria3. È segnalato inoltre poco più a nord il rinvenimento di ossa umane in proprietà Barbini, attribuite però a un insediamento monastico anticamente presente nella zona4. Scarse le attestazioni anche per l’età romana. Dalla toponomastica altomedievale si identificano probabili tracce della suddivisione agraria più antica, come i vocaboli di derivazione gentilizia Annianus, Petronianus, Antonianus e massa Afrania o Afraniana5. Da quest’ultimo, Archivio SABAP Marche, ZA/34/27 prot. n. 2516 del 25/03/1991. Relazione al Soprintendente; MOSCA 1999, pp. 32-33. 2 Archivio SABAP Marche, ZA/33-1S, prot. 9393 del 3/07/2002; SICAM scheda 867. 3 SPADA, ms.; GENTILI 1955, p. 140; MOSCA 1999, pp. 37-43; CIAFRE’ 2002, p. 111. Non risulta a riguardo né documentazione di scavo né il luogo di conservazione dei reperti descritti. 4 Archivio SABAP Marche, ZA/34/27 prot. 1692 del 11/04/1994 del Comune di Osimo. La segnalazione da parte del Sig. Barbini viene raccolta dal maresciallo dei Carabinieri e inviata per conoscenza al Sindaco di Osimo. 5 Cfr. BALDETTI - POLVERARI 1983, p. 87. Nel Codice Bavaro al regesto 154 (146). Cfr. CIAFRE’ 2002, pp. 117 ss. 1 Bibliografia 285 Fig. 1 – Localizzazione delle aree di rinvenimento e segnalazioni. Google Earth. secondo opinione diffusa, deriverebbe il termine Offagna6. Varie inoltre le ipotesi circa l’esistenza e la collocazione del principale centro amministrativo della massa afraniania che, secondo alcuni è da collocare presso la pieve di Sant’Apollinare (loc. Santo Stefano, Osimo), per altri sul colle Sentino (Fig. 1, n. 5), dove già nel X secolo era presente il castello di Offagna, oppure presso il già citato Monte della Crescia (o Monte Cerno, Osimo)7. Dal punto di vista archeologico si segnala presso Monte della Crescia (Fig. 1, n. 1) il rinvenimento di una canaletta con tegole alla COMPAGNONI 1782, I, pp. 364 e 370; NATALuCCI 1977, p. 181; GRILLANTINI 1969, vol. 2, p. 182; L’ipotesi più condivisa dalla storiografia locale propone la trasformazione da Afrania > Offania > Offagna. Di diverso parere Giufrè che invece propone all’origine un antroponimo dinastico degli Offoni. Cfr. CIAFRE’ 2002, pp. 75 ss., pp. 154-159; BALDETTI - POLVERARI 1983, p. 71. Nel codice bavaro, regesto 112 (103), appare citato per la prima volta in un contratto enfiteutico tra l’arcivescovo Onesto e il conte Stefano. 7 CIAFRÈ 2002, pp. 117 ss., p. 159. 6 286 Bibliografia cappuccina8 e tracce di frequentazione sul versante verso San Paterniano9. Probabilmente attribuibili al medesimo periodo, finalizzati alla raccolta e canalizzazione idrica, sono gli ipogei presso la Fonte di San Tommaso10 e presso la località Monte dell’Acqua (Osimo) (Fig. 1, n. 3)11. Compatibili invece con finalità difensive sarebbero altri cunicoli presso la Rocca di Offagna e sotto Piazza del Maniero (Fig. 1, n. 5). In tutti i casi però non si forniscono dettagli su tipologia e sviluppo planimetrico. Non semplice la datazione e la funzione originaria delle due colonne monolitiche in granito che fonti orali ritengono rinvenute semi interrate presso il giardino della vicina scuola media e ora visibili lungo via dell’Arengo presso la chiesa di Santa Lucia12. Si segnala inoltre la presenza di nicchie scavate nell’arenaria in corrispondenza del versante settentrionale del monte del Serbatoio (Fig. 1, n. 4)13. Il sito appare frequentato già all’inizio del XI secolo dove è attestata la curtis Felcina14. Già nel X secolo infatti tutto il territorio appare interessato da insediamenti fortificati, probabili esiti in curtes e castra di precedenti realtà insediative. Tra questi il castello di Ofania (Offagna)15 presso il Monte Sentino. (Maurizio Bilò) GENTILI 1955, p. 126; MERCANDO - BRECCIAROLI TABORELLI - PACI 1981, p. 335; SERENELLI - SILVESTRINI 1987, p. 374; MOSCA 1999, pp. 31-33; CIAFRE’ 2002, p. 150. In particolare Gentili, sulla base del rinvenimento del tratto di collettore, ipotizza la presenza di un pagus dislocato come altri lungo la via Chiaravallese che nel tratto offagnese lambisce Monte Cerno e S. ubaldo fino il colle di Offagna. 9 GENTILI 1955, pp. 139-140; MERCANDO - BRECCIAROLI TABORELLI - PACI 1981, p. 335, n. 234; SERENELLI - SILVESTRINI 1987, p. 374. 10 CIAFRE’ 2002, pp. 147-149. 11 ANTONELLI 1890, p. 12; CIAFRE’ 2002, p. 113. Archivio SABAP Marche ZA/34/27 inv. disegni 38854. 12 SICAM scheda 777; Archivio SABAP Marche ZA/33/0 prot. 7763 del 18/09/1991; CIAFRE’ 2002, p. 151. L’autore colloca le colonne a età romana e utilizzate come limiti fondiari. 13 CIAFRE’ 2002, pp. 101-102. 14 FANTuZZI 1802, II, p. 345; CIAFRE’ 2002, p. 102. 15 BALDETTI - POLVERARI 1983, p 71; NATALuCCI 1977, p. 181. 8 Bibliografia 287 Bibliografia L. FANTuZZI, Monumenti ravennati dè secoli di mezzo per la maggior parte inediti, III, Venezia 1802. C. CIAVARINI, Collezione di documenti storici antichi inediti ed editi rari della città e terre marchigiane, tomo IV, Ancona, 1878 G. ANTONELLI, Il Pliocene nei dintorni di Osimo, Roma 1890. G. V. GENTILI, Auximum, Roma 1955 (‘Italia romana. Municipi e colonie’ XV). M. NATALuCCI, I castelli ed i centri moderni del territorio di Ancona, Città di Castello 1977. E. BALDETTI - A. POLVERARI, Codice Bavaro, Codex Traditionum Ecclesiae Ravennatis, Ancona 1983 (‘Deputazione Storia Patria per le Marche. Studi e Testi’). V. GALIE’, Presenze romane e altomedievali lungo la strada impropriamente detta litoranea, in «Atti e Memorie della Deputazione di Storia Patria, Marche» (1987), pp. 515-565. E. SERENELLI - M. SILVESTRINI, La vallata del Musone: viabilità e insediamenti, in «Atti e Memorie, Deputazione di Storia Patria Marche» (1987), pp. 355393. M. MAuRO, La rocca di Offagna, IV, Ravenna 1998. R. MOSCA, L’antico acquedotto delle Grotte Osimane, Osimo 1999. G. CIAFRÈ, Ofania. Offagna e dintorni nell’Alto Medioevo, Ancona 2002. C. GOBBI, Applicazione pratica al territorio della carta archeologica: il comune di Osimo, in La carta archeologica delle Marche: risultati e metodologie a confronto. Atti del Convegno Abbazia di Fiastra 2002, Ancona 2002 (‘Quaderni del Catalogo’ 1). C. GRILLANTINI, Storia di Osimo, II ed., Pinerolo 1969. L. BETTI, Breve storia civile del Castello di Offagna nella provincia di Ancona, Osimo 2006. L. SPADA, Ricerche archeologiche sul mandamento di Osimo, ms., Biblioteca Comunale di Osimo.