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2016, CRESCITA E SVILUPPO? A partire dalla “Prosperità commerciale di Trieste” di Cesare Dell'Acqua
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During the best years of the Trieste economic expansion, the city's leading groups begun to emphasize the results achieved, by commissioning a series of allegorical works, inside which the elements judged decisive for the good functioning of the local socio-economic system were exposed. But, on closer inspection, those same self-congratulations also reveal the fragility of such an equilibrium, through which those results were achieved. In short, development and growth do not always allow us to put aside the contingencies of everyday life.
1950
Deve stare ad infinita vergogna dei traditori del comunismo, se per istigazione di odio nazionale e per il gioco della infame e venale politica degli Stati borghesi, dei governi di quelli di secondo rango - che parlano di nazione solo per mettere la nazione all'incanto - è avvenuta divisione ed è perfino scorso sangue fraterno tra lavoratori triestini. E' in queste frange di incontro dei popoli, in queste zone bilingui, che l'internazionalismo proletario deve fare le sue prove rifiutando le bandiere di tutte le patrie per quella unica e rossa della rivoluzione sociale.
Acta Histriae, 2010
SINTESI A Trieste, negli anni Sessanta dell'Ottocento, l'imminenza dell'apertura del Canale di Suez creò le condizioni per avviare alcune riflessioni sui possibili vantaggi che l'economia locale avrebbe potuto trarre dalla trasformazione del Mediterraneo, da bacino ...
IpoTESI di Preistoria, 2010
The whole bone industry, coming from the excavations that took place between 2001 and 2005 on the site of Mursia, consists of 137 finds, mostly awls and drills. In order to create a typology of the industry, it was performed the determination, where possible, of species and anatomical parts and the technological and functional analysis. Specifically, to understand the technological aspects, modes of production and reconstruction of the chains, the production techniques through the manufacturing and finishing of tools have been performed experimentally. Afterward, especially for the understanding of the functional aspects so the real use of tools, have been performed traces of use and production analysis, observed by light microscopy and SEM, performing comparisons with experimental traceological models, with studies observed in existing literature and with ethnographic contexts. The creation of a database allows to explicit all aspects of each artifact, its location and any observations to obtain the statistical data, of recurrence of types and shapes. It allows to create plans, explanatory charts and diagrams relating to every metric, formal and technical aspects of the instruments, as well as the statistical analysis of the spatial distribution of artifacts in different settings and stratigraphic levels. This multidisciplinary approach has allowed a detailed typological classification of the collection, which may be a reference point for materials coming from Mursia in future excavations.
2009
Ad una tendenziale crescita del commercio internazionale si è accompagnato, per un evidente correlazione con il fenomeno, un analogo andamento al rialzo del commercio marittimo. Come rilevato dalla Marisec , il commercio marittimo si quadruplicato nel corso dell'ultimo quarantennio, passando da 8.000 miliardi di tonnellate-miglia del 1968 alle oltre 32.000 tonnelate-miglia del 2007. Sulla base di stime dell'UNCTAD (United Nations Conference on Trade and Development), il commercio marittimo mondiale ha trasportato nel 2007 circa 8 miliardi di tonnellate di merce, generando un valore pari a 380 miliardi di dollari, equivalenti a circa il 5% del valore del traffico mondiale.
CAPITOLO 1 L'imprenditore-Il sistema legislativo Nel nostro sistema giuridico la disciplina delle attività economiche ruota intorno alla figura dell'imprenditore, del quale il legislatore dà una definizione generale nell'articolo 2082 c.c. Il codice civile distingue però diversi tipi di imprese e di imprenditori in base a tre criteri: 1. l'oggetto dell'impresa, che determina la distinzione fra imprenditore agricolo e imprenditore commerciale; 2. la dimensione dell'impresa, in base alla quale è individuato il piccolo imprenditore e di riflesso l'imprenditore medio-grande; 3. la natura del soggetto che esercita l'impresa, che determina la tripartizione legislativa fra impresa individuale, impresa costituita in forma di società ed impresa pubblica. Tutti gli imprenditori sono assoggettati ad una disciplina comune: lo statuto generale dell'imprenditore che comprende anche parte della disciplina dell'azienda e dei segni distintivi, la disciplina della concorrenza e dei consorzi. Chi è imprenditore commerciale non piccolo è poi assoggettato anche ad un ulteriore statuto: lo statuto tipico dell'imprenditore commerciale. Rientrano in questo statuto azioni quali l'iscrizione nel registro delle imprese, la disciplina della rappresentanza commerciale, le scritture contabili, il fallimento e le altre procedure concorsuali. Poche sono invece le disposizioni del codice civile applicabili esclusivamente all'imprenditore agricolo ed al piccolo imprenditore. In particolare, quest'ultimo ad esempio non fallisce anche se esercita attività commerciale. Tuttavia, l'iscrizione nel registro delle imprese, originariamente esclusa, è stata oggi estesa anche a tali imprenditori, sia pure con rilievo diverso. Il sistema così disegnato dal legislatore nel 1942 certamente non brilla per linearità e chiarezza. Un punto è tuttavia certo: non si può essere imprenditori commerciale se non si è imprenditori in senso lato. La nozione generale di imprenditore "E' imprenditore chi esercita professionalmente un'attività economica organizzata al fine della produzione o dello scambio di beni o di servizi". È questa la nozione generale di imprenditore data dall'articolo 2082 c.c. Tale articolo fissa quindi i requisiti minimi che devono ricorrere perché un dato soggetto sia esposto all'applicazione delle norme del codice civile dettate per l'impresa e per l'imprenditore. E dall'articolo 2082 si ricava che l'impresa è attività (serie coordinata di atti) caratterizzata sia da uno specifico scopo (produzione o scambio di beni e servizi) sia da specifiche modalità di svolgimento (organizzazione, economicità, professionalità). Si discute, tuttavia, se ciò sia sufficiente, se siano necessari altri requisiti perché si abbia attività di impresa ed acquisto della qualifica di imprenditore. In particolare è controverso se siano indispensabili: • la liceità dell'attività svolta • l'intento dell'imprenditore di ricavare un profitto (ossia lo scopo di lucro) • la destinazione al mercato dei beni o servizi prodotti. È possibile rispondere a questi interrogativi analizzando i requisiti sicuramente necessari. L'attività produttiva L'impresa è attività finalizzata alla produzione o allo scambio di beni o servizi. È, in breve, attività produttiva di nuova ricchezza. Tale è anche l'attività di scambio che incrementa l'utilità dei beni spostandoli nel tempo e/o nello spazio. Irrilevante è invece la natura dei beni o servizi prodotti o scambiati ed il tipo di bisogno che essi sono destinati a soddisfare. È irrilevante inoltre che l'attività produttiva costituisca anche godimento di beni preesistenti. Ovviamente non è impresa l'attività di mero godimento: l'attività cioè che non dà luogo alla produzione di nuovi beni o servizi. Classico è l'esempio del proprietario di immobili che ne gode i frutti concedendoli in locazione: egli non è imprenditore perché non produce nuove utilità economiche ma si limita a godere i frutti dei propri beni. Un'attività però può costituire allo stesso tempo godimento di beni preesistenti e produzione di nuovi beni o servizi, ed in tal caso fa acquistare la qualità di imprenditore. Ad esempio, è attività di godimento e produttiva l'attività del proprietario di un immobile che adibisca lo stesso ad albergo o pensione. In tal caso le prestazioni locative sono accompagnate dall'erogazione di servizi collaterali (pulizia locali, cambio biancheria, etc) che eccedono il mero godimento del bene. Allo stesso modo è godimento e attività di produzione l'impiego di proprio denaro nella compravendita di strumenti finanziari (azioni, obbligazioni, titoli di Stato) con scopo di investimento e speculazione quando siano coordinati con gli ulteriori requisiti dell'organizzaizone e della professionalità. Così, ad esempio, sono certamente commerciali le società finanziarie che erogano credito con mezzi propri o comunque non raccolti fra il pubblico e che per tale motivo non possono essere considerate società bancarie. È infine opinione ormai decisamente prevalente che la qualità di imprenditore deve essere riconosciuta anche quando l'attività produttiva svolta è illecita, cioè contraria a norme imperative, all'ordine pubblico o al buon costume. E ciò vale sia nei casi meno gravi in cui sono violate norme imperative che subordinano l'esercizio dell'attività di impresa ad autorizzazioni amministrative (ad esempio attività bancaria senza la prescritta autorizzazione governativa) sia nei casi più gravi in cui illecito sia l'oggetto stesso dell'attività (ad esempio commercio di droga). Vero è soltanto che chi svolge attività di impresa violando la legge non potrà avvalersi delle norme che tutelano l'imprenditore nei confronti dei terzi: ciò in applicazione del principio che da un comportamento illecito non possono mai derivare effetti favorevoli per il suo autore. Del resto, non si è mai visto uno spacciatore che si rivolge al tribunale per regolare un contenzioso con un terzo.
Tesina del corso di Storia delle città e del territorio (Università degli Studi di Trieste, Facoltà di Architettura, a.a. 2010-2011, prof. Diego Caltana) sul tema del rapporto tra il commercio con l'entroterra, pilastro dell'economia delle città del Litorale (con particolare attenzione agli studi del prof. Ferdo Gestrin) e la conseguente organizzazione territoriale e urbana della città di Trieste.
III Convegno di Archeologia "Il Fucino e le aree limitrofe nell'antichità", 2011
Analisi dell'industria litica proveniente da recenti indagini (ricognizioni e campagna di scavo anni 2007-2008) condotte nel sito mesolitico di Ortucchio-Strada 28 (Cremonesi 1962) nella Piana del Fucino (L'Aquila - Abruzzo).
Elaborazioni dei dati del VI e del VII Censimento Generale delle Imprese (1991-2001) e dell’Archivio Statistico delle Imprese Attive (ASIA) 2004
Notiziario dell'Associazione Nobiliare Regionale Veneta - rivista di studi storici, 2014
La struttura politica della Repubblica di Venezia è un caso unico nella storia: è infatti paragonabile ad una moderna Società per Azioni, dove il Patriziato rappresenta l'azionariato e la classe dirigente, i Cittadini Originari i quadri aziendali e il popolo la forma lavoro. Questa struttura, perfezionatasi nell'arco di alcuni secoli dopo l'indipendenza da Bisanzio, rappresenta una forma di governo di modernità assoluta non solo nel Medioevo, ma per tutta la sua durata: fino all'inizio del diciannovesimo secolo.
Massimo Cerruti, Varietà dell'italiano, in Gabriele Iannaccaro (a cura di, 2013), La linguistica italiana all'alba del terzo millennio (1997-2010). Bulzoni, Roma, pp. 91-127.-1-Massimo Cerruti Università di Torino VARIETÀ DELL'ITALIANO 1. Introduzione Nel decennio trascorso le varietà dell'italiano si sono rivelate un proficuo campo d'azione per paradigmi di ricerca tra di loro anche piuttosto eterogenei, dando luogo a una produzione scientifica ricca e articolata. Nell'affrontare la presente rassegna ci si propone, oltre che di offrire un inventario bibliografico aggiornato (seppure non esaustivo), di tentare una sintesi e un bilancio critici dei principali risultati delle ricerche sul tema. A questo proposito, la discussione terrà conto in maniera privilegiata degli studi che abbiano implicazioni anche teoriche per le caratteristiche, lo statuto e le regole d'uso delle varietà dell'italiano, oltre che per i loro rapporti reciproci; prendendo a riferimento un quadro d'interesse che pertiene tipicamente alla 'linguistica delle varietà' (Varietätenlinguistik). Compendi parziali recenti in materia di varietà dell'italiano si ritrovano in alcune opere generali, prevalentemente di carattere manualistico; fra quelle pubblicate nel periodo cui ci riferiamo, si possono ricordare Coveri/Benucci//Frenguelli (2008). Gli argomenti trattati in alcuni capitoli della seconda parte del presente volume, dedicata ai livelli d'analisi-oltre che, naturalmente, in quelli che risultano in sovrapposizione più evidente con il nostro (fra tutti, D'Agostino)-potranno fornire preziosi approfondimenti e integrazioni a quanto qui esposto. Nel presente capitolo, infine, non si tratterà specificamente né di italiano parlato né di varietà di apprendimento; per cui si rimanda ai capitoli del volume dedicati esplicitamente a tali temi (rispettivamente, Albano Leoni e Giacalone Ramat/Chini/Andorno; v. anche Vietti). 2. Standard e neo-standard Il primo decennio del Duemila ha visto un rinnovato interesse per una tematica che è stata al centro del dibattito scientifico specialmente negli anni Ottanta: quella delle tendenze di ristandardizzazione in atto, ovvero dei tratti strutturali 'in movimento', nell'italiano contemporaneo. Gli studi volti a una sistemazione delle conoscenze, accompagnati spesso da inventari o rassegne critiche di fenomeni (tra i quali mette conto citare almeno fatto da cornice a ricerche empiriche concentrate su singoli tratti, punti 'critici' o di ristrutturazione del sistema (v. sotto), quando non dedicate a un più ampio spettro di fenomeni (v. ad esempio Frasnedi et alii 2003 e 2005, Cardinaletti/Frasnedi 2004). Le indagini empiriche, su questi come su altri temi, felicemente hanno potuto godere dell'allestimento di corpora di italiano (v. Lenci, in questo volume), dei quali, fino a tempi ancora recenti, si lamentava la mancanza. Alcuni fenomeni o settori del sistema linguistico, quelli maggiormente interessati da dinamiche ristandardizzanti, sono stati più intensamente oggetto di rilevamenti empirici e analisi descrittive. Fra questi, in particolare, gli ordini marcati dei costituenti di frase:
Eksploatacja i Niezawodnosc - Maintenance and Reliability
Communio. Revue catholique internationale, 2017
International Journal of Environment and Waste Management, 2019
Temas & matizes, 2024
Nasze Pomorze, 2022
Journal of Ethics and Social Philosophy, 2024
Ina Haryati, 2024
Journal of Banking & Finance, 2011
Boletín de la Sociedad Española de Cerámica y Vidrio, 2021
Revista Brasileira De Biociencias, 2012
Muitas Vozes, 2017
2021
Birth Defects Research, 1988
BMC Research Notes, 2019
Neuroscience, 1995
The Southeast Asian journal of tropical medicine and public health, 2002