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All’interno di una taverna semibuia una canestra di frutta sporge dalla tavola, quasi fosse vera: è l’istante in cui Gesù, nell’atto di spezzare il pane, viene riconosciuto dall’oste e da due discepoli. È qui che la verità si rivela. Le figure vicine a Cristo, nella Cena in Emmaus, appartengono alla moltitudine anonima che trova spazio nelle tele secentesche di Caravaggio e che assomiglia all’umanità “di piccol affare” passata sulla terra senza lasciar traccia, ma richiamata in vita dai Promessi sposi. Il volume accosta Manzoni a Caravaggio con tre obiettivi principali: costruire uno scambio tra parola e immagine che non valga puramente come forma di interdisciplinarità o spunto suggestivo, ma funzioni come esperienza di reciproca implicazione; restituire un’attenzione non solo religiosa ma culturale alla ricchissima tradizione di temi e narrazioni fissata dal cristianesimo; infine, riformulare un’idea di realismo che arriva da molto più lontano rispetto a quello ottocentesco. È il realismo proveniente da un mondo popolare abituato a percepirsi e a consumare storie attraverso le immagini: quello che fa arrivare i sacro nelle taverne buie, nelle cucine, a tavola con gli straccioni. (dal risvolto di copertina) Qui si può leggere l'Indice: http://www.carocci.it/index.php?option=com_carocci&task=schedalibro&Itemid=72&isbn=9788843092949
FrancoAngeli, 2023
La maggior parte del patrimonio architettonico italiano è racchiuso nei piccoli centri. Questi ultimi, esclusi dalle grandi trasformazioni del dopoguerra, conservano nel patrimonio architettonico inalterato l’identità di un luogo. La rete delle piccole città della costa ionica siciliana è il perfetto campo d’indagine per una ricerca che mira a sperimentare le potenzialità del disegno. Questi piccoli centri conservano, infatti, l’identità culturale e architettonica di questa porzione di Sicilia; affondano le radici nel medesimo substrato economico e culturale, ed hanno conservato, almeno in parte, un linguaggio autoctono tanto nell’architettura che nella struttura morfologica urbana. La ricerca che le riguarda è stata progettata per essere sostenibile. Essa tiene conto non solo dell’accrescimento della conoscenza scientifica, tramite la nuova documentazione, ma coinvolge l’ambito sociale e, indirettamente, quello economico. In primo luogo la ricerca amplifica la visibilità dei centri utilizzando una strategia comunicativa comune che rappresenta le città come i nodi di un’unica rete. In secondo luogo la “comunicazione ampia” e “attrattiva” coinvolge un pubblico vasto e incrementa consapevolezza del valore del patrimonio e il senso di appartenenza delle comunità locali. Rinsaldare il legame affettivo fra la comunità locale e lo scenario urbano è, a mio avviso, il primo passo per un processo di salvaguardia e di conservazione sostenibile. Di fatto la ricerca prova a interpretare alcune esigenze che la valorizzazione di questo territorio richiede: la transizione digitale; le strategie per la comunicazione; l’identità dei luoghi.
2009
Recensioni nare, con precise e puntuali domande di chiarimento, su quanto s'è affermato" (44) e alla fine del paragrafo ribadisce di nuovo il concetto dell'utilità della "civile conversazione" per "addomesticare la profonda e resistente natura maliziosa dell'uomo dei campi" (50). Dopo l'introduzione troviamo la "Nota al testo", dove l'autrice parla degli esemplari dell'opera, evidenzia alcune varianti lessicali presenti nelle due edizioni principali, descrive la lingua usata da Carroli e spiega i cambiamenti e le correzioni da lei apportati per la trascrizione del testo "particolarmente scorretto, uscito dai torchi di una tipografìa in erba come quella ravennate" (56), elencando anche gli "Erori della stampa" in esso presenti (57). Da ultimo, prima della trascrizione, appaiono alcune fotografìe che riproducono i frontespizi delle due edizioni del libro ed altri dettagli. Il testo vero e proprio inizia, invece, con un sonetto di dedica all'autore, mancante nell'edizione del 1581, come avverte in nota la Casali (77), seguito dalla dedica ai lettori da parte di Carroli. I tre libri del Giovane ben creato sono inoltre corredati da una serie di brevi note dell'autrice, perlopiù di carattere lessicale ma non solo, che riportano, ad esempio, per alcune parole la corrispettiva forma in dialetto romagnolo, o che segnalano riferimenti alla Bibbia e ad altri testi. Il libro di Carroli si conclude, infine, con una tabula, anch'essa trascritta, che rimanda ad argomenti o personaggi presenti nei dialoghi.
«Almeno un sasso»: note sulla geografia minima di Guido Guidi Antonello Frongia «Quest'è un luogo da ritornarci» Il primo (e unico) toponimo leggibile nelle settantacinque fotografie che compongono questi Cinque paesaggi di Guido Guidi indica il confine di un territorio. In Via Ruggine, Cannuzzo di Cervia, 1986 (p. 20), un'insegna stradale attraversata da una striscia rossa oblitera il nome del luogo nel momento stesso in cui lo annuncia. Nel silenzio ritrovato, l'occhio torna a percorrere la superficie del paesaggio: appoggiandosi a un precario palo di cemento, può muoversi lungo la linea invisibile del confine seguendo il fianco d'una casa e la breve cortina di cipressi, fino a spingersi nei verdi della campagna e nell'azzurro marezzato del cielo, in una tarda mattina che si potrebbe indovinare di primavera avanzata, quando la luce è alta e quasi senz'ombra.
Agli Umbri seguono i Tirreni, che dal Mare Tirreno giungono fino all'Adriatico; qui è una città greca [Spina] e un fiume; il percorso fino alla città, lungo il fiume, è di circa venti stadi [= 3,8 km]. Il viaggio da questa città a Pisa richiede tre giorni". Questo passo dello Pseudo-Scilace (Periplous 17, ed. Müller 1855) resta croce per i filologi e sfida per gli archeologi che indagando sul sistema di insediamenti e di itinerari ai confini nord-occidentali dell'Etruria del VI e V secolo a.C. cerchino conforto nelle scarne fonti letterarie disponibili; alla ricerca di Adriano Maggiani (Maggiani 1985) non si sono sostanzialmente aggiunti nuovi dati. Sembra quindi dato acquisito che per l'anonimo geografo -la cui opera passa sotto il nome del navigatore greco attivo sul finire del VI secolo a.C. -una polis Hellenís prossima alla foce del Po (identificabile con Spina) e Pisa segnano il confine settentrionale dell'Etruria sull'Adriatico e sul Tirreno; resta enigmatico il percorso 'da costa a costa' percorribile in tre giorni, o perché il passo è irrimediabilmente corrotto, oppure -più semplicemente -perché l'indicazione della durata del viaggio è errata se non fantasiosa. Il sistema itinerario che si dipanava dal porto sull'estuario dell'Arno (Pisa) alla città a venti stadi dalla foce del Po (Spina), invece, può essere ormai inserito in una rete di insediamenti che lo assecondava, seguendo il corso dei fiumi sui due versanti dell'Appennino, disponendosi al piede delle vie di valico o assistendo -in particolare con luoghi di culto -i passi montani.
FirenzeArchitettura, 2019
Il tetto e il giardino: due invarianti che incarnano le idee del chiudere la costruzione verso il cielo e dell’accogliere la natura nella vita domestica e civile dell’uomo. Tali invarianti sono tradotte, in un trasferimento scalare di valori, nell’idea di coronamento di pietra della città greca – nell’Acropoli – e nel suolo vegetale della città medievale – nel Campo dei Miracoli di Pisa. Nell’idea del “tetto-giardino” di Le Corbusier, natura del suolo e artificio del coronamento evolvono in un’unica concezione plastica dell’edificio e della città.
Galatina: Congedo, 2005. Pp. 187.
Archivum Fratrum Praedicatorum, Nova Series, 2017
Entreprises Et Histoire, 2011
Acta Materialia, 2021
Frontiers in Human Neuroscience, 2014
Journal for the Study of Religion 31,2: 198-209 [special issue, David Chidester Festschrift]., 2018
International Journal of Medical Sciences and Pharma Research, 2024
History in Africa, 2018
Fragmentos de Los Retos de la Razón. Por Dante Amerisi., 2024
Pantanal Editora, 2024
Compare: A Journal of Comparative and International Education, 2015
Pathogens, 2022
De Weck Genevieve, 2012
Brazilian Journal of Pharmaceutical Sciences
International Journal of Plant Breeding and Genetics, 2013
Toxicology Letters, 2012
Current Psychiatry Reports, 2016