Locke e Helmholtz sulla sensazione

This paper outlines a path that is based on the question that was the question of Deleuze on the paintings of Francis Bacon: how to make visible the invisible forces? From here you cross the Plato cave and Albrecht Dürer engravings to get to analyze the problem of time in the pictorial and philosophical production in order to approach the contemporary digital photography in artistic perspective. Si delinea un percorso che si fonda sulla domanda che fu di Deleuze in merito alla pittura di Francis Bacon: come rendere visibili le forze invisibili? A partire da qui si attraversano la caverna di Platone e le incisioni di Albrecht Dürer, per arrivare ad analizzare il problema del tempo nella produzione pittorica e filosofica, in modo da approcciare la fotografia digitale contemporanea sotto un'ottica artistica.

Philosophical Readings, 2018

The aim of this paper is twofold: on the one hand it aims to show the main traits of Lotze’s theory of emotion, focusing specifically on the correlation between emotion and self-consciousness, and, on the other hand, to demonstrate how Lotze’s theory of emotion plays a key role in the phenomenology of emotional life as propounded by Max Scheler. Indeed their shared belief is that one should be able to understand one’s own individuality through one’s emotional state and not through theoretical operations such as reflection or thinking. Accordingly I argue that Lotze and Scheler suggest an emotional account of self-consciousness which manifests itself as closely related to an individual’s moral sensibility.

Aspetti della dottrina della sensazione nell'averroismo bolognese: Thddeo da parma Se rivolgiamo la nosrra atrenzione alle tiporogie e alle classificazioni dei sensi interni delineati, di volta in volta, nei commen ti al De animadel XIII-XIV secolo, non considerandoli in un puro elenco descrittivo, ma in una connessione significativa, dobbiamo porre anziturro una distinzione preliminare. In realtà, vi possono essere almeno due punti di vista da cui osservare il tema del rapporto tra sensi interni e sensi èsterni nelle sue connessioni

Cahiers d’études italiennes, 2015

Mimesis, 2020

Il presente lavoro si propone di colmare una lacuna negli studi hegeliani analizzando in dettaglio il concetto e la teoria della sensazione di Hegel. Esso si prefigge, da un lato, di restituire il contesto sistematico entro cui Hegel discute tale concetto, fornendo un’interpretazione dei paragrafi dell’Enciclopedia ad esso dedicati; dall’altro, esso mira a fornire una ricostruzione razionale della teoria hegeliana della sensazione a partire dalla questione teorica dell’accesso epistemico del pensiero al mondo. Tale ricostruzione ruota attorno al tentativo hegeliano di conciliare e rendere compatibili all’interno del proprio sistema l’istanza di un riferimento passivo a un mondo esterno e una concezione autoreferenziale del pensiero.

2009

In this paper Tonino Griffero introduces his proposal of an “atmospheric aesthetics”, with special attention to the ontological questions related to the notion of “atmosphere”, that is to say the emotional qualities radiated from physical environments and things. In order to clarify the ontologic nature of atmospheres Griffero refers to the works of Hubertus Tellenbach, Hermann Schmitz, Gernot Bohme, Michael Hauskeller, Jurgen Hasse.

zione e impressioni sensoriali: sono soltanto alcune delle declinazioni che diversi approcci filosofici hanno dato alle premesse della questione sollevata da Deleuze. Te n e ndo conto dell'articolato scenario della filosofia analitica, poi, la stessa distinzione tra proposizioni e cose dovrebbe essere riformulata considerando la diversità dei possibili nessi tra enunciati (s e n t e n c e), proferimenti (u t t e ra n c e), atteggiamenti proposizionali, oggetti, eventi e azioni. L'immagine della frontiera diventa ulteriormente problematica se si ritiene, con Gargani, che «la semiologia contemporanea, la filosofia della scienza, l'epistemologia della complessità e da ultimo le teorie fisico-matematiche del caos hanno dissolto il falso presupposto che fra linguaggio e realtà così come fra linguaggio e stati psichici, stati interni, sussista una relazione intrinseca, ordinata e coerente di qualche tipo». In questa prospettiva sembra impraticabile, o quantomeno carente d'efficacia chiarificatrice, la metafora di una frontiera lungo la quale proposizioni e cose si fronteggiano. Deleuze introduceva però anche la nozione di "evento", per distinguere il senso dalle proposizioni (enunciati e rappresentazioni degli enuncianti) e dalle cose (riferimenti). Già Frege peraltro attribuiva il senso, inteso come «modo di presentazione dell'oggetto», 8 ad un «terzo regno», distinguendolo dal riferimento (l'oggetto) e dalla rappresentazione (Vo r s t e l l u n g) soggettiva. 9 Impostazione che dischiude almeno tre versanti problematici: se e come ci siano relazioni tra l'oggetto (riferimento) e il modo di presentazione dell'oggetto (senso); tra l'oggetto e la sua rappresentazione soggettiva; tra la rappresentazione soggettiva e il modo di presentare l'oggetto.

Recensione: Viktor von Weizsäcker, Forma e percezione, a cura di Valeria Costanza D'Agata e Salvatore Tedesco, Mimesis, Milano 2011.

L'arte di Francis Bacon riletta da Gilles Deleuze, innovando lo statuto sensibile del vedere e fondendo filosofia e critica d'arte. L'arte viene così riletta pressoché all'infinito secondo il metodo deleuziano, illuminandola di una logica che diventa una vera e propria nuova estetica.