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A mask tells us more than a face (Oscar Wilde, Pen, Pencil, and Poison) L'amour a pour moi deux ennemies: les préjugés et ma concierge (Jacques d'Adelswärd Fersen, Dedica in Lord Lyllian)
Ricordo di Luciano Pellicani: un grande studioso, un grande sociologo, un grande amico, 2020
Citation: U. Melotti (2020) Ricordo di Luciano Pellicani: un grande amico, un grande studioso, un grande sociolo-go. SocietàMutamentoPolitica 11(21): 297-300. Ricordo di Luciano Pellicani: un grande amico, un grande studioso, un grande sociologo Umberto Melotti Luciano Pellicani (1939-2020) è stato uno dei migliori sociologi italiani della sua generazione: la seconda del dopoguerra, cui anch'io appartengo e che ben conosco. Ciò non significa che sia stato anche fra i più amati. Tutt'al-tro. Tra le cause, paradossalmente, proprio le sue qualità, fra cui in primo luogo l'autonomia intellettuale di cui ha sempre dato prova, mentre nella sociologia accademica persisteva e si consolidava un'antica tendenza italica, già denunciata dal Manzoni: quella a costituire leghe, cordate e consorte-rie (nella sociologia chiamate pudicamente 'componenti'), intese a favorire i propri membri a scapito di quelli delle altre e ancor più dei pochi merito-riamente decisi a restare fuori di tutte, per schietto amore per gli studi ed elementare rispetto di sé. A ciò si aggiunga quel difetto umano, così diffu-so anche nel mondo universitario, che è l'invidia: nel nostro caso, quella per chi dimostri un ingegno non comune e una cultura ampia e profonda, estesa ben di là dell'ambito disciplinare di appartenenza, così come vorrebbero defi-nirlo certi stenterelli finiti in cattedra in modo ben noto.
Edizione a cura di Cristina Contilli
2020
Una raccolta di studi che si pongono come la prima indagine ad ampio raggio sul fenomeno della letteratura eroicomica, inserita nel contesto della produzione burlesca, comica e macaronica dei secc. XV-XVIII. Ho avuto l'onore di concepirla e di gestirne la lavorazione insieme all'amico e collega Giuseppe Crimi dell'Università degli studi Roma Tre. Propongo qui la copertina, l'indice, la nostra Premessa, l'Indice dei nomi e le note di presentazione degli autori. Il volume (Roma, Carocci, 2020) compare in libreria oggi, 15 ottobre 2020.
La ricostruzione della via porticata est-ovest, che metteva in comunicazione lo stagnum neronis, ove poi sorgerà il Colosseo, con il Foro è stata effettuata in base ai dati raccolti presso gli scavi della Meta Sudans e delle pendici nord-orientali del Palatino: il percorso si riallacciava, nel piano urbano voluto da Nerone, con i coevi portici progettati presso l'area forense. 1 Le evidenze archeologiche messe in luce mostrano che le fondazioni dei portici, che correvano su entrambi i lati della via, sono di età neroniana, così come la pavimentazione stradale, mentre in età flavia si procedette ad un restauro o forse al completamento del complesso, con alcune modifiche rispetto al progetto iniziale e con l'arretramento del fronte prospiciente la piazza del Colosseo 2 . Con l'età adrianea la pendice meridionale della Velia fu occupata dal tempio di Venere e Roma: non è chiaro se con questa costruzione il portico sito sul fianco del monumento fu obliterato; sull'altro versante è invece certo, grazie ai nuovi dati di scavo, che fu mantenuto in uso e fu obliterato solo in seguito, in età severiana, da un horreum 3 . I portici affiancavano una strada basolata lunga circa 175 m. che terminava davanti l'Arco di Tito: il tragitto, che superava un dislivello complessivo di circa m. 10, era caratterizzato da una pendenza abbastanza accentuata, calcolabile tra il 5 ed il 6 %, (cfr.
2014
The paper analyses a movie recently appeared in Italy, Belluscone (2014) by Franco Maresco. The title refers to the deformation of Berlusconi's name in Sicily. The movie does not speak, however, of the typically Italian "hero" Berlusconi, but of "Belluscone" that is the link for a common feeling whose Sicily is an exemplary case. Through the reference to Lyotard and Jauss among the others, the aim is to show that "Belluscone" is no longer a symbolic disposition, and becomes a sensible surface of contact to which everybody connects in order to have an experience. With its Baroque and ambiguous investigation of "bellusconian" Palermo, the movie makes no exception.
SocietàMutamentoPolitica: Rivista Italiana di Sociologia, 2020
r i v i s t a i t a l i a n a d i s o c i o l o g i a
Sul termine fuoco, sulla sua vera essenza, sul suo impiego, sulle sue varianti, gli alchimisti hanno versato fiumi di inchiostro, e più hanno scritto su questo argomento, più Io hanno nascosto. In sostanza, con l'intento (non troppo sincero) di rivelarne la sua identità, hanno pensato bene di rivelarlo, di velarlo sempre di più, lasciando il lettore nelle incertezze e nei dubbi. Artefio, che si dichiara disposto finalmente a parlare chiaramente di esso, con il suo fuoco di lampada, con il suo fuoco di braci e così via, invece di chiarire, imbroglia ancor più l'argomento. In mezzo a tanti concetti, in questa matassa aggrovigliata di parole, sono tutti d'accordo nel dire che questo fuoco deve essere naturale, e qua e là indicano al lettore la sua possibile identità, la sua eventuale provenienza e dove meno ne parlano più si mostrano espliciti, per poi di nuovo confondere le idee quando vogliono dilungarsi su di esso. Se vogliamo analizzare la sua identità iniziamo la nostra ricerca dal Lullo. Al Capitolo XL VII del suo Testamentum dice: Sappi, figlio mio, che il solfo e' fuoco, e la magnesia e' la nostra carissima terra e secondariamente la nostra aria, e l'argento vivo e' la nostra acqua viva che corre per tutto il corpo". Con queste parole offre un punto fermo dicendo che la parte più nobile di noi è fuoco e con questo conferma la costruzione egizia del termine aht che significa appunto fuoco, bruciare, o, in altri termini, il Principio Primo che viene mediato, filtrato e quindi il nostro spirito individualizzato, la parte più nobile di noi. E aht in egizio, oltre al fuoco, e' anche lo spirito. Ma questo fuoco non e' ancora il fuoco che si può impiegare nella operatività alchimica, e pertanto prima di proseguire essa deve essere chiarita. Se andiamo a leggere il Capitolo XL VI del Testamentum, il Lullo dice: Poi, figlio, non devi ignorare la potenza di questi due argenti vivi, quando si congiungono fra di loro per dissoluzione, e mentre uno e' attivo , l'altro e' passivo. Quindi, per le operazioni alchimiche, secondo questo passo, occorrono due Mercuri che L'Artista spiega ulteriormente nel contesto del Capitolo un poco più avanti: Figlio, se non conosci le differenze che esistono tra il caldo ed il freddo, tra maschio e femmina, non sai fare la nostra opera. Sappi che nulla può nascere se non dalla femmina e dal maschio, e che non si può generare alcun seme se non dal calore e dall'umidità. Le forze appetitive
Ergo (forthcoming)
Conceito de Politica Externa da Russia, 2023
Understanding Texts in Early Judaism. Studies on Biblical, Qumranic, Deuterocanonical and Cognate Literature in Memory of Géza Xeravits, 2022
Алёкшин В. А. (отв. ред.). Археология древних обществ Евразии: хронология, культурогенез, религиозные воззрения. Памяти Вадима Михайловича Массона (03.05.1929 – 19.02.2010). СПб: ИИМК РАН; «Арт-Экспресс», 2014. С. 240-270. Труды ИИМК РАН. Т. XLII
Crítica y Resistencias. Revista de conflictos sociales latinoamericanos, 2023
New Research of Tuva, 2023
Nature Geoscience, 2024
ESPAN Publications Nilkhet, Dhaka-1205, Bangladesh Phone: 88-01788761111, 2017
The Journal of Immunology
Molecular and Cellular Biology, 2002
Dental Journal (Majalah Kedokteran Gigi), 2007
Anais Brasileiros de Dermatologia, 2008
Encyclopedia of Continuum Mechanics, 2020