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Vetralla, da Loggetta n. 135 (estate 2023)

2024, La Loggetta

The historical connections between the central Italian town of Vetralla and the English crown.

3 dalla tuscia_Layout 1 13/07/2023 18:13 Pagina 89 Mary Jane Cryan Vetralla dalla Tuscia I legami tra la Corona inglese e Vetralla 1. Enrico VIII Tudor D urante l’incoronazione a Londra del re Carlo III a maggio, abbiamo potuto vedere lo sfarzo regale e gli antichi riti della monarchia inglese. Era uno spettacolo che dovrebbe coinvolgere gli abitanti della Tuscia, specialmente le città di Vetralla e Montefiascone che hanno legami storici con la corona inglese da secoli. Purtroppo gli archivi di Vetralla sono stati ripetutamente saccheggiati nel corso dei secoli dal passaggio di soldatesche che trafugavano importanti documenti, compresi bolle papali e sigilli. Infatti quando sono arrivata ad abitare a Vetralla nel 1993, non trovavo nessuno che sapesse spiegarmi perché c’era un busto di un cardinale inglese e un monumento araldico con stemmi inglesi e papali nel palazzo comunale. Esisteva solo questa menzione dello storico locale Serafini, di un monumento che allora era collocato sopra l’ingresso della Rocca. “Fra l’altre stupende memorie, vi è che Vetralla viveva già sotto la protettione del Re d’Inghilterra quando però era cattolico,… l’arme qual si estate 2023 vede attaccata nella facciata di questa rocca incisa in marmoro, alzata da Vetrallesi a Giulio Papa II, a quel Re, et a Cristoforo Cardinale Inglese all’hora Protettore a Roma di quella Corona nel 1512”. Questa prima testimonianza dei rapporti tra la famiglia reale inglese e Vetralla è collocata sullo scalone del palazzo comunale e sulla porta, con gli stemmi araldici del re Enrico VIII Tudor e del cardinale Christopher Bainbridge che fiancheggiano quello del papa Giulio II Della Rovere. Il giovane Enrico Tudor era re da tre anni e “Difensore della Fede”, quando nel 1512 stipulava un accordo con il papa mandando un suo ambasciatore a Roma: il cardinale Christopher Bainbridge. Questi fu accolto da Giulio II nel suo castello di Ostia in agosto e insieme lavorarono per un’alleanza, mandando anche regali al re inglese fra cui cento forme di parmigiano e molti barili di vino. Il 4 ottobre 1511 il documento per la Lega Santa che incluse l’Inghilterra fu firmato nel concistoro e come riconoscenza il papa gli concesse il castello e paese di Vetralla. Un posto di assoluta importanza nel Patrimonio di S. Pietro, che poteva essere affidato solo a un cardinale di provata fiducia come i vari Cybo, Farnese, di Vico e Borgia che avevano preceduto il Bainbridge. Vetralla era sempre stata associata a cardinali di stampo militare e Bainbridge aveva partecipato alle battaglie di Giulio II nel nord Italia come Cardinale Legato. Bainbridge fece buon uso della sua giurisdizione sul paese e fortezza di Vetralla. In una lettera a Enrico VIII datata 31 gennaio 1513, racconta di aver imprigionato due traditori nel castello del quale il papa gli aveva dato pieno potere sia spirituale che temporale. Per celebrare l’apice della sua carriera, a luglio del 1512 fece collocare il triplo monumento araldico sulla facciata della rocca-fortezza: rappresenta perfettamente il suo importante ruolo presso la corte romana, accanto al suo papa e al suo re. I legami fra corona inglese e Vetralla continuarono dopo il periodo Tudor e il cambio di religione della casa regnante d’Inghilterra. Nel 1687 Giacomo II Stuart manda una lettera prima dell’esilio in Francia, e nel 1721 quando la corte dei reali cattolici in esilio si era stabilita a Roma nel pa- 2. La Rocca di Vetralla prima del bombarda­ mento (dall’immagine appesa alla parete) 3. Il sindaco Aquilani con l’autrice e il busto del cardinale Enrico Stuart, Duca di York 89 3 dalla tuscia_Layout 1 13/07/2023 18:13 Pagina 90 dalla Tuscia 4. Carlo III a Viterbo nel 1993 con l’ideatore della Macchina di S. Rosa Angelo Russo, dignitari e facchini lazzo Balestra-Muzi. Suo figlio, Giacomo Edoardo (conosciuto come Il Vecchio Pretendente) riprese contatti con Vetralla quando venne nel viterbese e il suo matrimonio con Clementina Sobieska fu celebrato a Montefiascone nel 1719. Una lettera in francese firmata “Votre bon Amy Jacque R” indirizzata “ai Messieurs Les Priori de Vetralla”, ribadisce l’intenzione di continuare ad essere protettore della città mostrando benevolenza come i predecessori regnanti inglesi cattolici. Il secondogenito del Vecchio Pretendente e Clementina Sobieska, Henry Benedict Duca di York, fu nominato cardinale nel 1747 diventando principe della Chiesa. Amante di musica e viaggi e collezionista di opere d’arte e libri, il cardinale Stuart faceva molti viaggi in Italia centrale che sono descritti nei suoi diari conservati alla British Library di Londra. Grazie a questi 36 volumi manoscritti e rilegati in pelle marrone, abbiamo una minuziosa descrizione di come il grande prelato trascorresse le sue giornate. La zona di Viterbo figura nei diari del 1776 quando l’importante visitatore reale fu ospitato nella villa vescovile sulla Palanzana (oggi Villa Balestra). Il cardinale Stuart, che dal suo seguito si faceva chiamare Sua Altezza Reale Enrico IX, visitò 5. Monumento araldico nel Comune di Vetralla i luoghi più significativi della Tuscia fra cui Caprarola, Villa Lante, Montefiascone, Vetralla e il santuario di Santa Rosa. Dappertutto era festeggiato con pranzi e concerti in suo onore e una delegazione di vetrallesi gli portò in regalo speciali cibi e vini. Oltre ai diari ci sono le numerose lettere conservate negli archivi del castello di Windsor datate fra il 1790 e il 1796 che mostrano il continuo interesse del cardinale ai problemi di Vetralla. La protezione e amicizia fra Vetralla e il suo “Reale Protettore” è suggellata nel 1802 quando un suo busto in marmo bianco venne scortato dai dragoni pontifici e installato in una nicchia nella sala consigliare dove si può ammirare oggi. Venendo a conoscenza di questi storici contatti e legami tra Vetralla e la Corona inglese, l’attuale sindaco della città ha deciso di rinnovarli mandando una lettera di congratulazioni e auguri per il nuovo anno al presente re Carlo III, che conosce bene la Tuscia essendo stato molte volte ospite nella zona negli anni ’90 quando era principe di Galles. www.elegantetruria.com [email protected] 6. Articolo di giornale dell’estate 1995: il sindaco Aquilani sul balconcino del Comune di Vetralla con alcuni studenti di architettura della Prince of Wales Summer School 90 Per saperne di più: Travels to Tuscany and Northern Lazio, M.J. Cryan, Etruria Editions/Ghaleb, 2004; Etruria Storie e Segreti, M.J. Cryan, Etruria Editions/ Archeoares 2019; Cardinal Bainbridge in the Court of Rome, D.S. Chambers, Oxford University Press, 1965 estate 2023