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Genesi e sviluppo delle associazioni: il contributo femminile

Avvocato, saggista e studioso delle fortificazioni medioevali. Esterno UniFi Architettura -Dida Documentation and management small historical settlements ABSTRACT intervento del 24 ottobre 2014 -"Sala dei Grandi", Provincia di Arezzo. "Associazionismo: ieri, oggi e domani: profili storici, giuridici e fiscali" Fidapa, Federazione Italiana Donne Arti professioni Affari BPW Italy, International federation of Business and Professional Women Comitato Pari Opportunità Ordine Avvocati Arezzo Fondazione Forense Ordine Avvocati Arezzo Ordine Dottori e Commercialisti Arezzo Negli ultimi ottanta o cento anni l'aumento della consapevolezza femminile ha reso il relativo contributo alla società determinante e in rapido e continuo movimento.

GENESI ED EVOLUZIONE DELLE ASSOCIAZIONI IL CONTRIBUTO FEMMINILE Avv. Simone De Fraja Avvocato, saggista e studioso delle fortificazioni medioevali. Esterno UniFi Architettura – Dida Documentation and management small historical settlements ABSTRACT intervento del 24 ottobre 2014 – Sala dei Grandi , Provincia di Arezzo. Associazionismo: ieri, oggi e domani: profili storici, giuridici e fiscali Fidapa, Federazione Italiana Donne Arti professioni Affari BPW Italy, International federation of Business and Professional Women Comitato Pari Opportunità Ordine Avvocati Arezzo Fondazione Forense Ordine Avvocati Arezzo Ordine Dottori e Commercialisti Arezzo Negli ultimi ottanta o cento anni l'aumento della consapevolezza femminile ha reso il relativo contributo alla società determinante e in rapido e continuo movimento. Come in una reazione a catena, in tale ristretto arco di tempo, sono state fatte più esperienze, o per meglio dire vere e proprie conquiste, che nel lungo periodo precedente, sebbene numerose, erano state soltanto la spia di una coscienza sempre in movimento. Da un punto di vista etico e biologico l’evoluzione non è un processo lineare; l’evoluzione è viceversa un processo competitivo, fisiologico e naturale caratterizzato da accelerazioni esponenziali. Si notano progressi connotati da balzi evolutivi che si replicano in misura inversamente proporzionale al tempo in cui avvengono che diminuisce logaritmicamente. Significa dunque che il tempo per la conquista di una determinata posizione diventa sempre minore rispetto a quello relativo alla conquista della precedente posizione; ciò per spinta naturale e per competizione, vero motore motivazionale. Si pensi all’evoluzione della specie umana o alle conquiste biologiche che dalla cadenza ultramillenaria hanno subito una vertiginosa ascesa ormai decennale od infradecennale in cui il tasso di cognizione tecnologica, esistenziale, politica e giuridica, sotto tutti i profili, raddoppia costantemente –anche con inevitabili controsensi- in un tempo sempre più ristretto. Dall’Unità dell’)talia ad oggi è possibile notare come sia stata decisamente rapida l’affermazione e la conquista di traguardi, già prettamente maschili, per la sfera femminile. Quest'ultima inizialmente vantava movimenti informali legati specialmente a donne carismatiche, Genesi ed evoluzione delle associazioni: il contributo femminile Avv. Simone De Fraja illustri o facoltose, ma che non coinvolgevano un gruppo connotato da interessi ed obbiettivi comuni quale quello richiesto per avere o perché esistesse una associazione. Ma la condizione della donna e lo stato sociale erano realtà del tutto immaginarie o comunque non concrete. Una sorta di paradosso. Dunque: non già il ruolo femminile tout court ma le pulsioni che animarono la costituzione di associazioni femminili. Tali sodalizi da una innegabile funzione filantropica, anche con risvolti estremamente pratici, puntarono al raggiungimento di diritti civili e politici garantendo l’accesso a tutti gli esseri umani, uomini e donne, a tutti i fondamentali principi della società abbandonando il comune sentire per cui avvenga che nelle donne, più del pensiero sia sviluppato il sentimento; più l’immaginazione del raziocinio , come concludeva il Procuratore Generale nella discussione della causa Lidia Poet sottolineando il senso di inferiorità giuridica, e gli aspetti connessi, della donna. Lidia Poet, rinnegata Eva con la toga, a causa della quale lo stesso Procuratore augurava alla neonata )talia che non abbia a sentir mai il bisogno né delle donne soldate, né delle donne avvocate . Nonostante tali profondi auguri e rituali scaramantici serpeggianti tra le righe della requisitoria, se non il caso, l’indicata competitività naturale ed il fluire degli eventi, hanno condotto la società agli antipodi; il tutto in un tempo logaritmicamente inverso alla crescita esponenziale della evoluzione della coscienza femminile. Forse inconsistente, forse ostacolato o forse sotto la cenere, il collante per la costituzione di una associazione nella sfera femminile era comunque difettoso. Era sostanzialmente carente la spinta per la tutela di un comune interesse come contrariamente ebbe a verificarsi, in generale, sotto Diocleziano e durante la crisi mondiale del ))) secolo per cui si sentì il bisogno di tutelare e proteggere categorie di soggetti come, ad esempio, quelle nella sfera del commercio o del pubblico; gruppi di persone che si uniscono legate da pulsioni, se non devozionali, professionali una per tutte quella dell’Arte muratoria che nell’)talia comunale si cristallizzeranno nelle Corporazioni. Alla base del vincolo, estremamente forte, c’era l’interesse per il proprio prodotto professionale, l’uguaglianza sostanziale dei propri partecipanti e l’importanza della formazione delle matricole per la trasmissione del comune sapere e sostanziale knowhow; ciò è particolarmente evidente nell’Arte muratoria ove il sodalizio interno tende alla protezione dei 2 Genesi ed evoluzione delle associazioni: il contributo femminile Avv. Simone De Fraja propri soggetti, anche a livello previdenziale si direbbe oggi, con la previsione di maestri ed apprendisti. Sul fronte femminile quindi mancavano di fatto i presupposti per la costruzione di un sodalizio e non riusciva ad emergere l’unità ed entità di un corpus femminile legato da qualsivoglia interesse; se ve ne erano, gli stessi avevano un carattere meramente passeggero, legato ad una figura di spicco eccezion fatta per alcuni ordini religiosi femminili. Sulla scia si muove infatti Boccaccio nel De mulieribus claris, soprattutto con l’edizione revisionata da Betussi e successivamente ampliata e commentata da Serdonati nell’edizione giuntina del 1 9 . Si annoverano exempla, donne di virtù, come Elisabetta Gonzaga, donna di stato e specchio di pudicitia et albergo di ogni virtu , Cleopatra, che arde dal desiderio di potere e che trasse il libidinoso prencipe ne i suoi congiungimenti e Veronica Gambra da Correggio che incominciò a spendere i giorni suoi in que’ studi [...] invece delle paneruccie da cucire . Da movimenti informali, si discuteva della consapevolezza derivante dalla necessità improcrastinabile dell’emancipazione femminile e della modesta apertura delle frontiere femminili sulla società verso diritti civili non riconosciuti come quello all’istruzione, al suffragio ovvero alle professioni. Nasce urgente il bisogno di un movimento fondato sul comune sentire femminile anche in risposta alla condizione della donna nella prima embrionale associazione: la famiglia. Nuove correnti nazionali che muovevano l’economia, sullo scorcio del secolo X)X, i mercati più flessibili, il progresso tecnologico specialmente nel settore terziario ed il movimento socialista, nonchè cattolico, costituirono gli elementi principali del brodo primordiale per la nascita ed evoluzione dell’associazionismo femminile. Se gli effetti ed i primi frutti si cominciano a manifestare al crepuscolo dell’Ottocento, i semi erano già stati diffusi in precedenza per esempio da Anna Maria Mozzoni che, nel proprio commento al progetto del nuovo codice civile ebbe a lamentarsi perché non potrà l’)talia chiamare la donna all’esercizio delle professioni indipendenti? . Ma ancora non era un comune sentire, questo. La Mozzoni, differentemente da Matilde Serao alla quale indirizzò numerose missive, sottolineava il suo particolare sentire emancipazionista nelle pacate e cariche riflessioni: Eppure, Signora, veda […] come per esempio io senta altrimenti da lei pur essendo una donna raccontando l’episodio in cui, a 3 Genesi ed evoluzione delle associazioni: il contributo femminile Avv. Simone De Fraja Milano, venne giustiziato Amatore (Antonio) Sciesa; egli si avviò calmo e sicuro alla morte, in mezzo alla stupefatta curiosità degli esecutori lasciando per testamento, alla società, il suo tiremm innanz’ . La Mozzoni, fuor dai giochi di parole, citava Mazzini così come Beccaria ed il pensiero illuminista francese che era riuscito a far si che anche le donne potessero occuparsi di politica e svolgere una professione; la Mozzoni era sicura inoltre del fatto che il pregiudizio avrebbe lasciato il posto al libero pensiero femminile, come ella auspicava per le Giovani Donne della giovane o nuova Italia. Nell'ultimo decennio dell'Ottocento la consapevolezza della propria condizione subordinata, inferiorità giuridica e reclusione nel perimetro familiare divenne la spinta irrefrenabile, nonché fisiologica e necessaria, per le donne al fine di organizzarsi e riconoscersi in strutture politiche e giuridiche specifiche. Ambivano alla parità salariale o comunque ad un maggiore riconoscimento sociale le maestre che per prime ebbero a trovare una forma di categoria ed organizzazione. Fornite di buona cultura, appartenenti al ceto medio, ma anche impiegate, addette al telegrafo od al telefono ed anche contabili ben presto fecero capo ad associazioni femminili come quella presieduta da Anna Celli a Milano od a Roma dalla contessa Lavinia Taverna. Tra il 1890 e i primissimi del secolo nuovo furono numerosi i sodalizi femminili vicini al movimento operaio nonchè alla tutela degli interessi femminili e alla causa femminile per il miglioramento delle donne sul luogo di lavoro, per l’assistenza economica e comunque per l’emancipazione della donna nella società, in primis, ma anche e fondamentalmente, nella famiglia. Mezzo di veicolazione delle idee e dei nuovi venti è stato, sempre più in modo pervadente, la stampa. Libri, riviste e giornali; saggi, componimenti poetici e novelle costituivano il canale mediatico per la circolazione e propaganda di sensibilizzazione delle donne nella costruenda società con nuovi valori. Come già tratteggiato in precedenza Lidia Poet di Pinerolo è stata una rinnegata Eva con la toga ma, infine, la prima donna ad entrare nell'Ordine degli Avvocati in )talia. Ciò avvenne all’età di sessantacinque anni dopo la lunga diatriba giuridica cui si è sopra fatto cenno riportando stralci della discussione del Procuratore Generale il quale stigmatizzava che non ci sarà chi da senno dica che la milizia togata sia ufficio da donna . La Poet, laureatasi in giurisprudenza e svolta la necessaria pratica presso l'ufficio di un avvocato si iscrisse all’Ordine degli avvocati il 9 4 Genesi ed evoluzione delle associazioni: il contributo femminile Avv. Simone De Fraja agosto 1883. Tuttavia il Procuratore Generale fece denuncia alla Corte di Appello di Torino e, nonostante gli esempi di avvocate in altre nazioni si espose per la Poet anche l’avvocata Clara S. Foltz , il Procuratore ribadì con convinzione il divieto per legge per le donne di entrare nell'Ordine. La Corte di Appello ritenne che l'iscrizione di Poet nell'Ordine era illegale e la Corte di Cassazione si allineò su tale solco. La stampa italiana seguì attentamente il caso dando luogo a numerosi rivoli di riviste che sostenevano la causa femminile della Poet e di altre donne accomunate dai medesimi interessi e sventure discriminatorie. Maria Montessori, Eva De Vincentiis, Giacinta Martini Marescotti nonché Anna Mozzoni e nomi meno noti ma della stessa portata, animarono le confederazioni e leghe femminili di fine Ottocento anche se il governo Zanardelli sciolse detti sodalizi. Due anni dopo, nel 1900 e nel 1902, il progetto legislativo promosso da Carcamo riprese in considerazione la causa femminile risultando tuttavia poco esaustivo rispetto agli ambiziosi e pionieristici progetti. In ogni caso si stava comunque inevitabilmente affermando e prendeva coscienza non già uno spirito di rivolta ma di progresso legittimo e morale in una )talia ancora forse acerba per accogliere le importanti innovazioni. Essenziali riferimenti bibliografici. BOLLA, STEFANO, L' avvocato con gli stivali : l'immagine popolare dell'avvocato e la fiaba di Charles Perrault, Casagrande, 2008 COMMISSIONE PARI OPPORTUNITA PADOVA, Vita di donne : guida all'associazionismo femminile, Padova, [s.n.], 1994 FILOSA, ELSA, Tre studi sul De mulieribus claris, Milano, Led, 2012 GIGLI MARCHETTI, ADA, Associazionismo operaio e associazionismo femminile alle origini delle ideologie cooperative (1854-1886), Marsilio, 1986 KURZWEIL, RAY, La singolarità è vicina, Apogeo, 2008 MOLESCHOTT, JACOB, Sulla signorina Lidia Poet e sul diritto delle donne di esercitare l'avvocatura. Discorso del senatore Jac. Moleschott pronunziato in Senato nella tornata del 23 giugno 1884,Roma, Forzani e C., 1884 MOZZONI, ANNA MARIA, Dei diritti della donna, Società per le letture pubbliche editrice, 1865 MOZZONI, ANNA MARIA, La donna in faccia al progetto del nuovo codice civile italiano, Tip. sociale, 1865 PIEVANI, TELMO, La vita inaspettata : il fascino di un'evoluzione che non ci aveva previsto, Raffaello Cortina, 2011 Ricorso all'eccellentissima Corte di Cassazione di Torino della signorina Lidia Poet laureata in Leggi contro la decisione dell'ecc.ma Corte d'Appello in data 14 novembre 1883, Torino, Stamperia dell'Unione tipografica editrice, 1883 TACCHI, FRANCESCA, Eva togata : donne e professioni giuridiche in Italia dall'Unità a oggi, UTET libreria, 2009 5