The Theban tomb of Harwa at the Asasif (TT37), dating back to the beginning of the twenty-fifth d... more The Theban tomb of Harwa at the Asasif (TT37), dating back to the beginning of the twenty-fifth dynasty, was decorated with high quality reliefs that are now, unfortunately, very fragmentary. The porticoed south wall of the courtyard that precedes the funeral apartment presents a long, carved sequence of boats depicted in the middle of a papyrus thicket. Some boatmen are engaged in a fight as can be inferred from the position of the poles raised in the air. This iconography was mainly used in the Old Kingdom tombs of the Memphite area. Harwa’s artists have therefore adopted a very ancient pattern unusual in later times, reinterpreting and innovating it with a creative spirit that is a precursor to the so-called Saitic archaism.
I SOGNI DEL FARAONE (GENESI 41: 1-36): ABBONDANZA E CARESTIA IN EGITTO TRA REALTÁ E τόπος LETTERA... more I SOGNI DEL FARAONE (GENESI 41: 1-36): ABBONDANZA E CARESTIA IN EGITTO TRA REALTÁ E τόπος LETTERARIO Loredana Sist-Sapienza Università di Roma The paper based on the well-known passage of the Bible (Genesis 41: 1-36) in which Joseph interprets Pharaoh's dreams, analyzes the Egyptian literary topos of the famine. It examines every single element of the story trying to highlight the various topics the biblical author has dealt with. Ancient Egyptian religious and literary traditions seem to play an important role and they could have been primary sources of inspiration.
Sist -«Io sono una donna libera della terra del faraone» 169 Hen 38(2/2016) «Io sono una donna lI... more Sist -«Io sono una donna libera della terra del faraone» 169 Hen 38(2/2016) «Io sono una donna lIbera della terra del faraone» Loredana SiSt, Sapienza Università di Roma In memoria di Vera Finotti Andreani le donne non formavano un gruppo omogeneo nella gerarchia sociale dell'antico egitto, poiché il loro status prima del matrimonio dipendeva da quello del padre e, una volta sposate, da quello del marito, indipendentemente dal lavoro che molte di loro svolgevano e dalla ricchezza personale. 1 le varie posizioni occupate dalle donne nell'ambito della società egiziana erano determinate da convenzioni familiari e sociali, mentre quelle maschili si basavano anche sul prestigio delle cariche ricoperte e sul potere delle funzioni espletate.
The archaeological researches conducted in Israel and in the nearby areas have brought to light m... more The archaeological researches conducted in Israel and in the nearby areas have brought to light many Egyptianizing objects, especially ivories and seals, dating back to the period when Israel was already organized as an independent state. This seems to have been the result of the persistence of some Canaanite traditions into the Jewish society and the attention towards the Egyptian culture was certainly part of this continuity.
According to textual documentation, the Jewish communities which were living in Egypt in the seco... more According to textual documentation, the Jewish communities which were living in Egypt in the second half of the 1st millennium B.C., built two temples dedicated to Yahweh: at Elephantine and at Tell el-Yahudiya. The archaeological investigations at both sites have revealed fragmentary structures of doubtful interpretation.
Lunedì 30 marzo 2015, ore 15-19. Roma, Museo dell'Arte Classica (Aula Partenone), Facoltà di Lett... more Lunedì 30 marzo 2015, ore 15-19. Roma, Museo dell'Arte Classica (Aula Partenone), Facoltà di Lettere, Piazzale Aldo Moro 5.
The Theban tomb of Harwa at the Asasif (TT37), dating back to the beginning of the twenty-fifth d... more The Theban tomb of Harwa at the Asasif (TT37), dating back to the beginning of the twenty-fifth dynasty, was decorated with high quality reliefs that are now, unfortunately, very fragmentary. The porticoed south wall of the courtyard that precedes the funeral apartment presents a long, carved sequence of boats depicted in the middle of a papyrus thicket. Some boatmen are engaged in a fight as can be inferred from the position of the poles raised in the air. This iconography was mainly used in the Old Kingdom tombs of the Memphite area. Harwa’s artists have therefore adopted a very ancient pattern unusual in later times, reinterpreting and innovating it with a creative spirit that is a precursor to the so-called Saitic archaism.
I SOGNI DEL FARAONE (GENESI 41: 1-36): ABBONDANZA E CARESTIA IN EGITTO TRA REALTÁ E τόπος LETTERA... more I SOGNI DEL FARAONE (GENESI 41: 1-36): ABBONDANZA E CARESTIA IN EGITTO TRA REALTÁ E τόπος LETTERARIO Loredana Sist-Sapienza Università di Roma The paper based on the well-known passage of the Bible (Genesis 41: 1-36) in which Joseph interprets Pharaoh's dreams, analyzes the Egyptian literary topos of the famine. It examines every single element of the story trying to highlight the various topics the biblical author has dealt with. Ancient Egyptian religious and literary traditions seem to play an important role and they could have been primary sources of inspiration.
Sist -«Io sono una donna libera della terra del faraone» 169 Hen 38(2/2016) «Io sono una donna lI... more Sist -«Io sono una donna libera della terra del faraone» 169 Hen 38(2/2016) «Io sono una donna lIbera della terra del faraone» Loredana SiSt, Sapienza Università di Roma In memoria di Vera Finotti Andreani le donne non formavano un gruppo omogeneo nella gerarchia sociale dell'antico egitto, poiché il loro status prima del matrimonio dipendeva da quello del padre e, una volta sposate, da quello del marito, indipendentemente dal lavoro che molte di loro svolgevano e dalla ricchezza personale. 1 le varie posizioni occupate dalle donne nell'ambito della società egiziana erano determinate da convenzioni familiari e sociali, mentre quelle maschili si basavano anche sul prestigio delle cariche ricoperte e sul potere delle funzioni espletate.
The archaeological researches conducted in Israel and in the nearby areas have brought to light m... more The archaeological researches conducted in Israel and in the nearby areas have brought to light many Egyptianizing objects, especially ivories and seals, dating back to the period when Israel was already organized as an independent state. This seems to have been the result of the persistence of some Canaanite traditions into the Jewish society and the attention towards the Egyptian culture was certainly part of this continuity.
According to textual documentation, the Jewish communities which were living in Egypt in the seco... more According to textual documentation, the Jewish communities which were living in Egypt in the second half of the 1st millennium B.C., built two temples dedicated to Yahweh: at Elephantine and at Tell el-Yahudiya. The archaeological investigations at both sites have revealed fragmentary structures of doubtful interpretation.
Lunedì 30 marzo 2015, ore 15-19. Roma, Museo dell'Arte Classica (Aula Partenone), Facoltà di Lett... more Lunedì 30 marzo 2015, ore 15-19. Roma, Museo dell'Arte Classica (Aula Partenone), Facoltà di Lettere, Piazzale Aldo Moro 5.
La condizione femminile è ancora, certamente, un indicatore assoluto del grado di civiltà di un p... more La condizione femminile è ancora, certamente, un indicatore assoluto del grado di civiltà di un popolo, di una nazione e porta con sé anche molti altri aspetti del grado di debolezza, di incoerenza, o di insicurezza, degli obiettivi di crescita proposti da un paese, o delle condizioni per il raggiungimento di essi. Problemi correlati e inscindibili divengono proprio i 'markers' della situazione reale: ignoranza (anche, ma non solo, mancanza di scolarizzazione qualificata), violenza (formazione, prevenzione, deterrenza, uguaglianza di trattamento e certezza delle pene, protezione delle fasce più deboli), discriminazione (eliminazione anche dal linguaggio dei retaggi sessisti, razzisti, discriminatori). La sfida della globalizzazione porta con sé spinte in avanti di carattere meramente liberista, di mercato, ma anche richieste di riconsiderazione–revisione–annullamento dei traguardi già raggiunti, ponendo nuovamente la religione come antagonista dei diritti civili raggiunti, portando con sé semi di diversificazione delle istanze e delle certezze. Un dibattito che non può essere relegato o condizionato solo nelle pagine dei media, né nelle sole stanze della politica, ma che si nutra anche della riflessione comune di chi della conoscenza, e della trasmissione del sapere, abbia fatto una professione e una scelta di vita. Ma la globalizzazione ha portato con sé anche i germi del rinnovato bisogno di comunicazione, di libertà dell'incontro tra genti diverse, richiedendo in maniera sempre più forte e ampia notizie, conoscenza e, soprattutto, una rinnovata centralità dell'immagine: il veicolo di conoscenza oggi prevalente rispetto alle parole.
IL SINODO DELLE DONNE LE NUOVE FAMIGLIE – Camera dei deputati, 2016
Le donne hanno sempre costituito la base per tutte le religioni, eppure sono sempre state tratta... more Le donne hanno sempre costituito la base per tutte le religioni, eppure sono sempre state trattate come un corpo ad esse estraneo. "La base": perché spesso sono le donne a trasmettere attraverso le generazioni i valori religiosi. "Estranee": perché la loro voce è stata zittita per troppo tempo e gli uomini se ne sono fatti gli interpreti, strumentalizzando la loro figura e rendendola uno stereotipo. Esaltata e santificata, o ripudiata per la troppa libertà, la figura femminile è ancora oggi una cartina di tornasole per misurare il grado di libertà e giustizia nelle differenze all’interno delle religioni e delle società. Le relazioni tra esseri umani si concretizzano, nelle diverse culture, nelle più varie forme di famiglia: questo sarà il tema su cui donne laiche, di fede e di scienza teologica si confronteranno a Roma, a pochi giorni dal Sinodo cattolico dei Vescovi sulla famiglia. La conferenza vuole offrire anche ai vescovi cattolici strumenti per capire una realtà variegata come quella delle famiglie oggi – nuclei d’affetto e di cura reciproca, in cui l’etica si confronta con temi nuovi: modi molteplici di generazione di figli e figlie, modi molteplici di benedizioni e convivenze, modi molteplici di relazioni - oltre a voler essere una riflessione approfondita e diversificata per tutti. E inoltre: posto che le famiglie siano oggi spesso anche un luogo in cui vengono coperte violenze, abusi sessuali e discriminazioni pesanti, in che modo le religioni possono impegnarsi verso una nuova etica famigliare, una che risponda alla domanda di giustizia e di amore che è il fondamento delle religioni abramitiche? Il Sinodo delle donne vuole soprattutto sottolineare la libertà delle donne che scaturisce dai testi religiosi fondamentali e che disegna un mondo di relazioni più giuste tra donne e uomini e per tutti, qualora li si interpretino senza pregiudizi.
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Papers by loredana sist
Problemi correlati e inscindibili divengono proprio i 'markers' della situazione reale: ignoranza (anche, ma non solo, mancanza di scolarizzazione qualificata), violenza (formazione, prevenzione, deterrenza, uguaglianza di trattamento e certezza delle pene, protezione delle fasce più deboli), discriminazione (eliminazione anche dal linguaggio dei retaggi sessisti, razzisti, discriminatori).
La sfida della globalizzazione porta con sé spinte in avanti di carattere meramente liberista, di mercato, ma anche richieste di riconsiderazione–revisione–annullamento dei traguardi già raggiunti, ponendo nuovamente la religione come antagonista dei diritti civili raggiunti, portando con sé semi di diversificazione delle istanze e delle certezze. Un dibattito che non può essere relegato o condizionato solo nelle pagine dei media, né nelle sole stanze della politica, ma che si nutra anche della riflessione comune di chi della conoscenza, e della trasmissione del sapere, abbia fatto una professione e una scelta di vita.
Ma la globalizzazione ha portato con sé anche i germi del rinnovato bisogno di comunicazione, di libertà dell'incontro tra genti diverse, richiedendo in maniera sempre più forte e ampia notizie, conoscenza e, soprattutto, una rinnovata centralità dell'immagine: il veicolo di conoscenza oggi prevalente rispetto alle parole.
"La base": perché spesso sono le donne a trasmettere attraverso le generazioni i valori religiosi.
"Estranee": perché la loro voce è stata zittita per troppo tempo e gli uomini se ne sono fatti gli interpreti, strumentalizzando la loro figura e rendendola uno stereotipo.
Esaltata e santificata, o ripudiata per la troppa libertà, la figura femminile è ancora oggi una cartina di tornasole per misurare il grado di libertà e giustizia nelle differenze all’interno delle religioni e delle società.
Le relazioni tra esseri umani si concretizzano, nelle diverse culture, nelle più varie forme di famiglia: questo sarà il tema su cui donne laiche, di fede e di scienza teologica si confronteranno a Roma, a pochi giorni dal Sinodo cattolico dei Vescovi sulla famiglia.
La conferenza vuole offrire anche ai vescovi cattolici strumenti per capire una realtà variegata come quella delle famiglie oggi – nuclei d’affetto e di cura reciproca, in cui l’etica si confronta con temi nuovi: modi molteplici di generazione di figli e figlie, modi molteplici di benedizioni e convivenze, modi molteplici di relazioni - oltre a voler essere una riflessione approfondita e diversificata per tutti.
E inoltre: posto che le famiglie siano oggi spesso anche un luogo in cui vengono coperte violenze, abusi sessuali e discriminazioni pesanti, in che modo le religioni possono impegnarsi verso una nuova etica famigliare, una che risponda alla domanda di giustizia e di amore che è il fondamento delle religioni abramitiche?
Il Sinodo delle donne vuole soprattutto sottolineare la libertà delle donne che scaturisce dai testi religiosi fondamentali e che disegna un mondo di relazioni più giuste tra donne e uomini e per tutti, qualora li si interpretino senza pregiudizi.