Papers by Federica Favino
Un nuovo ciclo di incontri sulle risorse digitali per la ricerca umanistica dedicato a studenti, ... more Un nuovo ciclo di incontri sulle risorse digitali per la ricerca umanistica dedicato a studenti, docenti, studiosi.
Medicina nei secoli, 2003
Sede del Papato, dell'Indice, della Compagnia di Gesù, Roma moderna non ha la reputazione di un c... more Sede del Papato, dell'Indice, della Compagnia di Gesù, Roma moderna non ha la reputazione di un centro di produzione e di consumo di scienza. Eppure, nel corso dell'Ottocento, ben prima che Quintino Sella progettasse di trasformare la nuova capitale d'Italia in un «centro scientifico di luce», le due donne che coltivarono in Italia un interesse non dilettantesco per le scienze vissero proprio nella città del papa: la botanica Elisabetta Fiorini Mazzanti (1799-1879) e l'astronoma Caterina Scarpellini (1808-1873). Consuetudini e pregiudizi impedirono loro di frequentare l'Università e di coltivare apertamente la loro vocazione entro le istituzioni pubbliche; tuttavia entrambe ricavarono per sé degli spazi dove perseguire una ricerca di prim'ordine, degna della scienza "professionale", ancora interamente maschile. Attraverso una ricca documentazione inedita, questo libro ripercorre le tappe salienti del loro percorso, con l'obiettivo di gettare luce sulla cultura scientifica romana nell'Ottocento preunitario, tuttora assai poco conosciuta. Figure perfettamente complementari - per estrazione sociale, per aree di interesse, per credo politico - Fiorini e Scarpellini offrono anche uno specchio dell'evoluzione del modello femminile e del valore della scienza in una società in trasformazione.
BorGal orbits around the figure of the italian physiologist, physicist, and mathematician Giovann... more BorGal orbits around the figure of the italian physiologist, physicist, and mathematician Giovanni Alfonso Borelli (1608-1679). He was the only one among the Galileo’s disciples to cross the disciplinary boundaries and to apply the master’s teaching to the different branches of scientific research. Like Galileo’s, his sperimentalism mantained a strong theoretical and ‘ideological’ committment; he pursued with extraordinary energy and method an overall strategy to spread the credo of the new philosophy in all fields of scientific investigation, in all Italian Universities (especially in the Mediterranean area) and even in the ‘public sphere’. Despite his unquestionable value, this figure has not yet been the object of a monographic project. BorGal will accomplish this necessary task to make clear to everybody the importance of B.’s in the making of European scientific thought and community. I aim to achieve these goals by employing and enhancing Borelli’s still neglected correspondence, and in particular: to recover it by merging published, unpublished and still-to-be-discovered letters; to process the correspondance-data through the methodology proposed by the Mapping the Republic of Letters Project sited at Stanford History Department. Once in the US with the support of the GF, thanks to the powerful desktop application and programming languages for data visualization developed by the MRofL team with the support of the Stanford Center for Spatial and Textual Analysis, I will be able to map, chart ‘heuristically’ visualize and make visible to others the spatial multifaceted dimentions of ‘B.’s galaxy’ (places, people, works, letters, instruments, objects, information…), as well as the way ‘Galileo’s heritage’ took shape circulating across it. Last but not least, this B’s epistolary – by means of BorGal - will allow us to connect to the European ‘Republic of Letters’ an alleged marginal area like Spanish Sicily.
Tutti i diritti riservati. È vietata la riproduzione di testi e illustrazioni senza il permesso s... more Tutti i diritti riservati. È vietata la riproduzione di testi e illustrazioni senza il permesso scritto dell'Editore.
Un re-sole, un sole-re: filosofie della natura e teorie della sovranità nella Roma barocca. Feder... more Un re-sole, un sole-re: filosofie della natura e teorie della sovranità nella Roma barocca. Federica Favino -Sapienza Università di Roma 1. Un 'cielo talismanico' a Palazzo Barberini. Solo un corpo scala separa, nel Palazzo Barberini di Roma, il soffitto decorato da Pietro da Cortona dalle monumentali 'api barberine', dall'altrettanto celebre Allegoria della Divina Sapienza [Fig. 1].
La scienza è un aspetto del tutto estraneo alle immagini e alle autorappresentazioni di Roma mode... more La scienza è un aspetto del tutto estraneo alle immagini e alle autorappresentazioni di Roma moderna. Se si eccettua il progetto, subito tramontato, avanzato da Quintino Sella all’indomani dell’Unità, di fare di Roma capitale ‘un centro scientifico di luce’, un polo di cultura laica e positivista da contrapporre al cosmopolitismo della Chiesa cattolica, la scienza non è mai entrata nel repertorio ideologico e simbolico messo in campo dai governi e dalle amministrazioni comunali per modellare il futuro, ma anche il passato della città. Questo dato di fatto è il risultato di scelte politiche, culturali e storiografiche. Da una parte il carattere di Roma come città burocratica e amministrativa, centro di consumo più che di produzione, per lo più impermeabile al riformismo tecnocratico e volutamente tenuta lontana dall’operaismo. Dall’altra, il prevalere in Italia nel corso del Novecento di forme di cultura che per una serie complessa di ragioni sono venute manifestando un'attenzione solo marginale alle riflessioni e alle attività scientifiche. Infine, una storia della scienza sedotta dagli ‘eroi’ e vittima di un forte pregiudizio ideologico verso una città che, in quanto sede della Chiesa, si riteneva del tutto estranea all’interesse per la scienza nei suoi aspetti di frontiera.
Il ciclo I luoghi della scienza, ideato e curato da Federica Favino (Dipartimento di Storia, Culture, Religioni – Sapienza Università di Roma) e inserito all’interno del programma Educare alle mostre educare alla città, organizzato dall’Assessorato Cultura e Sport di Roma Capitale tramite la Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, in collaborazione con l’Archivio Storico Capitolino, l’Istituzione Biblioteche di Roma, la Biblioteca di Storia Moderna e Contemporanea, l’Università di Roma Sapienza, l’Università di Roma Tre, si propone di contribuire a colmare questa lacuna, mettendo in luce e raccontando alcuni di quei luoghi in cui, al contrario di quanto si potrebbe comunemente pensare, è stata costruita una parte importante della storia della scienza nazionale ed internazionale. Come risulterà evidente, Via Panisperna è solo il più noto dei poli di eccellenza scientifica cresciuti nella capitale. Nel corso di 8 incontri a cadenza mensile - da novembre 2015 a maggio 2016 - affidati a studiosi della materia, accompagneremo gli studenti, gli insegnanti, il pubblico più attento alla storia culturale della città in una visita virtuale attraverso una ‘Roma scientifica’ che solo chi conosce può vedere.
1. 14 novembre 2015, ore 11.00 - Biblioteca di Storia Moderna e Contemporanea – Via Michelangelo Caetani, 32
Pietro Corsi, Oxford University
Il sogno di Quintino Sella: Roma capitale di uno Stato moderno
Abstract: Nei libri di scuola, almeno ai miei tempi, Quintino Sella (1827-1884) era noto come il ministro del pareggio di bilancio e della impopolare tassa sul macinato. Economia all’osso, non si stancava di ripetere. Ma non era tuttavia pronto a lesinare in investimenti strutturali e strategici. Piemontese di ferro, non aveva dubbi che l’Italia dovesse sedere nel consesso delle potenze europee, e che Roma, la capitale dal febbraio 1871, dovesse essere in grado di competere con le grandi metropoli europee. I modelli cui ispirava la sua azione erano Francia e Inghilterra, Parigi e Londra. Per ottenere i risultati sperati, occorreva adattare all’Italia il modello tecnocratico sviluppato dall’Ecoles de Mines di Parigi. Cosa ci stia a fare una scuola delle miniere in un ambizioso progetto politico nazionale, e come possa dirci qualcosa su Roma capitale, è quanto mi propongo di illustrare.
2. 24 novembre 2015, ore 11.00 – Museo Civico di Zoologia – Via Ulisse Aldovrandi, 18
Carla Marangoni, Museo civico di zoologia, Roma
Dall’Archiginnasio pontificio al Museo di Zoologia: storia delle collezioni zoologiche a Roma
3. 12 dicembre 2015, ore 11.00 - Archivio Storico Capitolino – Piazza dell’Orologio, 4
Giovanni Paoloni, Sapienza Università di Roma
Palazzo Corsini: i Lincei nella Roma di Quintino Sella
4. 16 gennaio 2016, ore 11.00 - Archivio Storico Capitolino
Lorenza Merzagora, Sistema Museale Naturalistico del Lazio RESINA
Piccoli tesori e grandi progetti: alla scoperta dei musei scientifici di Roma e del Lazio
5. 13 febbraio 2016, ore 11.00 - Archivio Storico Capitolino
Gilberto Corbellini, Sapienza Università di Roma
Perché e quando la malaria smette di uccidere a Roma e dintorni: Daisy Miller dal Colosseo al Canale Mussolini
6. 12 marzo 2016, ore 11.00 - Biblioteca di Storia Moderna e Contemporanea
Francesco Cassata, Università di Genova
Studiare il DNA dal Tevere a Chicago: Franco Graziosi e la biologia molecolare in Italia
7. 16 aprile 2016, ore 11.00 - Archivio Storico Capitolino
Gianni Battimelli, Sapienza Università di Roma
Le strade che partono da via Panisperna. Itinerari della fisica romana del Novecento
8. 14 maggio 2016, ore 11.00 - Biblioteca di storia moderna e contemporanea
Ileana Chinnici, Istituto Nazionale di Astrofisica
Specola contro Specola: il Collegio romano e il Campidoglio
Ingresso gratuito - Prenotazione obbligatoria al numero 060608
Info: [email protected] – [email protected]
Nel novembre 1609, quando, puntando il telescopio verso il cielo, trasformò un giocattolo olandes... more Nel novembre 1609, quando, puntando il telescopio verso il cielo, trasformò un giocattolo olandese in uno strumento astronomico, cambiando per sempre il modo di vedere e di immaginare il cielo, Galileo aveva 46 anni e un oscuro curricolo .
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Papers by Federica Favino
Il ciclo I luoghi della scienza, ideato e curato da Federica Favino (Dipartimento di Storia, Culture, Religioni – Sapienza Università di Roma) e inserito all’interno del programma Educare alle mostre educare alla città, organizzato dall’Assessorato Cultura e Sport di Roma Capitale tramite la Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, in collaborazione con l’Archivio Storico Capitolino, l’Istituzione Biblioteche di Roma, la Biblioteca di Storia Moderna e Contemporanea, l’Università di Roma Sapienza, l’Università di Roma Tre, si propone di contribuire a colmare questa lacuna, mettendo in luce e raccontando alcuni di quei luoghi in cui, al contrario di quanto si potrebbe comunemente pensare, è stata costruita una parte importante della storia della scienza nazionale ed internazionale. Come risulterà evidente, Via Panisperna è solo il più noto dei poli di eccellenza scientifica cresciuti nella capitale. Nel corso di 8 incontri a cadenza mensile - da novembre 2015 a maggio 2016 - affidati a studiosi della materia, accompagneremo gli studenti, gli insegnanti, il pubblico più attento alla storia culturale della città in una visita virtuale attraverso una ‘Roma scientifica’ che solo chi conosce può vedere.
1. 14 novembre 2015, ore 11.00 - Biblioteca di Storia Moderna e Contemporanea – Via Michelangelo Caetani, 32
Pietro Corsi, Oxford University
Il sogno di Quintino Sella: Roma capitale di uno Stato moderno
Abstract: Nei libri di scuola, almeno ai miei tempi, Quintino Sella (1827-1884) era noto come il ministro del pareggio di bilancio e della impopolare tassa sul macinato. Economia all’osso, non si stancava di ripetere. Ma non era tuttavia pronto a lesinare in investimenti strutturali e strategici. Piemontese di ferro, non aveva dubbi che l’Italia dovesse sedere nel consesso delle potenze europee, e che Roma, la capitale dal febbraio 1871, dovesse essere in grado di competere con le grandi metropoli europee. I modelli cui ispirava la sua azione erano Francia e Inghilterra, Parigi e Londra. Per ottenere i risultati sperati, occorreva adattare all’Italia il modello tecnocratico sviluppato dall’Ecoles de Mines di Parigi. Cosa ci stia a fare una scuola delle miniere in un ambizioso progetto politico nazionale, e come possa dirci qualcosa su Roma capitale, è quanto mi propongo di illustrare.
2. 24 novembre 2015, ore 11.00 – Museo Civico di Zoologia – Via Ulisse Aldovrandi, 18
Carla Marangoni, Museo civico di zoologia, Roma
Dall’Archiginnasio pontificio al Museo di Zoologia: storia delle collezioni zoologiche a Roma
3. 12 dicembre 2015, ore 11.00 - Archivio Storico Capitolino – Piazza dell’Orologio, 4
Giovanni Paoloni, Sapienza Università di Roma
Palazzo Corsini: i Lincei nella Roma di Quintino Sella
4. 16 gennaio 2016, ore 11.00 - Archivio Storico Capitolino
Lorenza Merzagora, Sistema Museale Naturalistico del Lazio RESINA
Piccoli tesori e grandi progetti: alla scoperta dei musei scientifici di Roma e del Lazio
5. 13 febbraio 2016, ore 11.00 - Archivio Storico Capitolino
Gilberto Corbellini, Sapienza Università di Roma
Perché e quando la malaria smette di uccidere a Roma e dintorni: Daisy Miller dal Colosseo al Canale Mussolini
6. 12 marzo 2016, ore 11.00 - Biblioteca di Storia Moderna e Contemporanea
Francesco Cassata, Università di Genova
Studiare il DNA dal Tevere a Chicago: Franco Graziosi e la biologia molecolare in Italia
7. 16 aprile 2016, ore 11.00 - Archivio Storico Capitolino
Gianni Battimelli, Sapienza Università di Roma
Le strade che partono da via Panisperna. Itinerari della fisica romana del Novecento
8. 14 maggio 2016, ore 11.00 - Biblioteca di storia moderna e contemporanea
Ileana Chinnici, Istituto Nazionale di Astrofisica
Specola contro Specola: il Collegio romano e il Campidoglio
Ingresso gratuito - Prenotazione obbligatoria al numero 060608
Info: [email protected] – [email protected]
Il ciclo I luoghi della scienza, ideato e curato da Federica Favino (Dipartimento di Storia, Culture, Religioni – Sapienza Università di Roma) e inserito all’interno del programma Educare alle mostre educare alla città, organizzato dall’Assessorato Cultura e Sport di Roma Capitale tramite la Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, in collaborazione con l’Archivio Storico Capitolino, l’Istituzione Biblioteche di Roma, la Biblioteca di Storia Moderna e Contemporanea, l’Università di Roma Sapienza, l’Università di Roma Tre, si propone di contribuire a colmare questa lacuna, mettendo in luce e raccontando alcuni di quei luoghi in cui, al contrario di quanto si potrebbe comunemente pensare, è stata costruita una parte importante della storia della scienza nazionale ed internazionale. Come risulterà evidente, Via Panisperna è solo il più noto dei poli di eccellenza scientifica cresciuti nella capitale. Nel corso di 8 incontri a cadenza mensile - da novembre 2015 a maggio 2016 - affidati a studiosi della materia, accompagneremo gli studenti, gli insegnanti, il pubblico più attento alla storia culturale della città in una visita virtuale attraverso una ‘Roma scientifica’ che solo chi conosce può vedere.
1. 14 novembre 2015, ore 11.00 - Biblioteca di Storia Moderna e Contemporanea – Via Michelangelo Caetani, 32
Pietro Corsi, Oxford University
Il sogno di Quintino Sella: Roma capitale di uno Stato moderno
Abstract: Nei libri di scuola, almeno ai miei tempi, Quintino Sella (1827-1884) era noto come il ministro del pareggio di bilancio e della impopolare tassa sul macinato. Economia all’osso, non si stancava di ripetere. Ma non era tuttavia pronto a lesinare in investimenti strutturali e strategici. Piemontese di ferro, non aveva dubbi che l’Italia dovesse sedere nel consesso delle potenze europee, e che Roma, la capitale dal febbraio 1871, dovesse essere in grado di competere con le grandi metropoli europee. I modelli cui ispirava la sua azione erano Francia e Inghilterra, Parigi e Londra. Per ottenere i risultati sperati, occorreva adattare all’Italia il modello tecnocratico sviluppato dall’Ecoles de Mines di Parigi. Cosa ci stia a fare una scuola delle miniere in un ambizioso progetto politico nazionale, e come possa dirci qualcosa su Roma capitale, è quanto mi propongo di illustrare.
2. 24 novembre 2015, ore 11.00 – Museo Civico di Zoologia – Via Ulisse Aldovrandi, 18
Carla Marangoni, Museo civico di zoologia, Roma
Dall’Archiginnasio pontificio al Museo di Zoologia: storia delle collezioni zoologiche a Roma
3. 12 dicembre 2015, ore 11.00 - Archivio Storico Capitolino – Piazza dell’Orologio, 4
Giovanni Paoloni, Sapienza Università di Roma
Palazzo Corsini: i Lincei nella Roma di Quintino Sella
4. 16 gennaio 2016, ore 11.00 - Archivio Storico Capitolino
Lorenza Merzagora, Sistema Museale Naturalistico del Lazio RESINA
Piccoli tesori e grandi progetti: alla scoperta dei musei scientifici di Roma e del Lazio
5. 13 febbraio 2016, ore 11.00 - Archivio Storico Capitolino
Gilberto Corbellini, Sapienza Università di Roma
Perché e quando la malaria smette di uccidere a Roma e dintorni: Daisy Miller dal Colosseo al Canale Mussolini
6. 12 marzo 2016, ore 11.00 - Biblioteca di Storia Moderna e Contemporanea
Francesco Cassata, Università di Genova
Studiare il DNA dal Tevere a Chicago: Franco Graziosi e la biologia molecolare in Italia
7. 16 aprile 2016, ore 11.00 - Archivio Storico Capitolino
Gianni Battimelli, Sapienza Università di Roma
Le strade che partono da via Panisperna. Itinerari della fisica romana del Novecento
8. 14 maggio 2016, ore 11.00 - Biblioteca di storia moderna e contemporanea
Ileana Chinnici, Istituto Nazionale di Astrofisica
Specola contro Specola: il Collegio romano e il Campidoglio
Ingresso gratuito - Prenotazione obbligatoria al numero 060608
Info: [email protected] – [email protected]
Per la sua centralità nella cultura occidentale (per limitarci a
quella) e per le molte risonanze mistiche, spirituali, metaforiche
che aveva assunto nel corso del tempo, il fuoco si presenta
nell’Età moderna come un tema centrale con cui confrontarsi
per chiunque aspiri al ‘nuovo’ e ‐ elemento da non trascurare
‐ desideri scardinare tradizionali sistemi di potere. Il
fuoco è oggetto di studio per la meteorologia, la scienza dei
fenomeni sublunari e in particolare di terremoti, eruzioni,
esalazioni; per la chimica, che ne fa strumento privilegiato di
una nuova forma di 'magia naturale', di manipolazione degli
oggetti naturali; per la medicina e la fisiologia, che si interrogano
sul ruolo del calore vitale e delle sue manifestazioni; per
la fisica, che lo mette al centro delle riflessioni sulla struttura
della materia e per la cosmologia, che le novità astronomiche
sollecitano a ripensare la struttura dell’universo. Tra saperi
scientifici e operativi e filosofia naturale, il discorso su questo
elemento essenziale si riarticola e si trasforma. Quasi che il
fuoco fosse un condensato di valenze culturali sedimentate e
stratificate, oltreché gelosamente custodite, che era preliminare
discutere per ‘accampare valori alternativi’ su terreni nuovi.
Se letti in maniera sinottica e per quanto possibile contestuale
– questa la nostra proposta –, attraverso particolari casi di studio,
tutti questi discorsi sul fuoco possono diventare un osservatorio
privilegiato sul laboratorio concettuale dal quale è scaturito
il moderno sistema dei saperi; sui tempi, i modi, le direzioni,
le possibili sovrapposizioni e reciproche influenze dei suoi
diversi aspetti e sviluppi, indipendentemente da formule obsolete
o obsolescenti.
The Nineteenth century in Italy is a rather neglected period by gender studies focusing on the careers of women in science. It lies between the flourishing historiography concerning the renown exceptional cases of Eighteenth century ‘doctors’ (Laura Bassi, Maria Gaetana Agnesi, Elena Cornaro Piscopia) and the studies on female careers after women access to higher education, based on relevant statistical data. The case studies that I propose, allow us to reflect on a period of transition, testing historiographical categories successfully applied to other European coeval areas, on the Italian case. A further element of interest is the fact that the stories of Fiorini and Scarpellini take place within the framework of Papal Rome, a place traditionally diregarded as a major center of scientific culture, where it is supposed that the cultural constrains and the values that prevented women from practicing science were stronger than elsewhere. The careers of Fiorini and Scarpellini allow us to grasp the strategies adopted by women to provide themselves with a higher education and to try to affect the male academic world. The analysis of the working conditions of two professional science also allows us to understand what futher difficulties the experimental work caused to those to whom the laboratories were prohibited.
Bibliography
F. Bartoccini, Roma nell'Ottocento : il tramonto della città santa, nascita di una capitale, 2 voll., Bologna, Cappelli, 1985
G. Berti Logan, Women and Botany in Risorgimento Italy, in «Nuncius», 19, 2004, pp. 601- 628
G. Berti Logan, Caterina Scarpellini : astronomy and meteorology in Risorgimento Rome, in «Nuncius», 20, fasc. 1 (2005), p. 189-217
M. Brück, Women in early British and Irish astronomy : stars and satellites, Dordrecht, Springer, c2009
P. Govoni, Science as a career in Enlightenment Italy : the strategies of Laura Bassi, in History of women in the sciences. Readings from Isis, Chicago : The University of Chicago press, 1999, p. 67-95
P. Govoni, Professionalizzazione dello scienziato e ingresso delle donne nella scienza accademica. I casi inglese e italiano a confronto, in Silvano Montaldo (a cura di), Cesare Lombroso. Gli scienziati e la nuova Italia, il Mulino, Bologna, 2011, pp. 95-122
P. Govoni, The Power of Weak Competitors: Women Scholars,“Popular Science,” and the Building of a Scientific Community in Italy, 1860s-1930s, in Science in Context, Volume 26, Special Issue 03, September 2013, pp 405 – 436;
P. Govoni, Challenging the Backlash: Women Science Students in Italian Universities (1870s–2000s), in Sciences in the Universities of Europe, Nineteenth and Twentieth Centuries, Ana Simões, Maria Paula Diogo, Kostas Gavroglu Editors, Boston, Springer, 2015, pp. 69-88
Italys eighteenth century : gender and culture in the age of the Grand Tour, edited by Paula Findlen, Wendy Wassyng Roworth, and Catherine M. Sama, Stanford, California : Stanford University press, c2009
M. Mazzotti, The world of Maria Gaetana Agnesi, mathematician of God, Baltimore : The Johns Hopkins University Press, [2007]
More than pupils : Italian women in science at the turn of the 20th century, edited by Valeria P. Babini, Raffaella Simili, Firenze : L. S. Olschki, 2007
M. B. Ogilvie, Obligatory amateurs : Annie Maunder (1868-1947) and British women astronomers at the dawn of professional astronomy, in BJHS, Vol. 33 (2000), p. 67-84
Rome et la science moderne : entre Renaissance et Lumieres, études réunies par Antonella Romano, Rome : Ecole Francaise de Rome, 2008
L. Schiebinger, Maria Winkelmann at the Berlin academy : a turning point for women in science, in History of women in the sciences. Readings from Isis, Chicago : The University of Chicago press, 1999
A. Schteir, Cultivating Women, Cultivating Science: Flora's Daughters and Botany in England, 1760-1860, Johns Hopkins 1999
Women, Gender and Science: New Directions, Osiris, vol 12, 1997, pp. 29-38